Per ogni dolore c'è sempre...

di stellaaaaa96 _
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** capitolo 8 (parte 2) ***
Capitolo 11: *** Capitolo 8 ( parte 3 ) ***
Capitolo 12: *** capitolo 8 (parte 4) ***
Capitolo 13: *** capitolo 9 ***
Capitolo 14: *** capitolo 10 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 30: *** Avviso ! ***
Capitolo 31: *** Capitolo ***
Capitolo 32: *** ritorno ***
Capitolo 33: *** Capitolo ***
Capitolo 34: *** avviso ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


d


 

 

                     *****Prologo *****

 


                                                           


 

                          ~~~~~~~~~~~~~~


 

 

La prima volta che l'ho fatto non sapevo quanto in seguito mi sarebbe piaciuto.. il sangue, il dolore è stato come una liberazione da cui non posso più fare a meno....  Pensavo di fare tagli superficiali che sarebbero guariti facilmente ma ogni volta erano sempre più profondi.... Da ognuno nascevano cicatrici sempre più grandi e difficili da guarire....  A volte impiegano gioni, mesi a guarire... a volte anni... 
Pensavo... di potermi limitare, ad una sola parte del mio corpo ...ma quando essa si e esaurita... inevitabilmente i tagli da 1 diventarono 2 da 4 diventarono 8 e cosi via... ogni volta mi dicevo che
non avrei più permesso che la cosa si spingesse oltre ... ma invece lo facevo e andavo sempre più in la... sempre più a  fondo... 

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Capitolo 2
*** capitolo 1 ***


Ragazze/i... Devo dire che tengo molto a questa storia... per me è molto importante, perchè parte della storia mi riguarda da vicino.... Spero di riuscire a scriverla così come l'ho immaginata... e che sia di vostro gradimento.... Se così non fosse, e se pensate sia pessima ...smetto di scriverla... A presto Stella .... <3


***** CAPITOLO 1 ******

immaginee

 
Drinnnn drinnn salto giù dal letto e nel cadere sbatto la testa prima al mio comodino e poi sul pavimento.... ma che...
 << Cazzooo >> impreco... cerco di capire da dove proviene quel suono... e poi capisco la sveglia... cazzo oggi devo iniziare scuola.. guardo che ore sono le 7 e 5... cavolo devo muovermi altrimenti mi tocca farmela a piedi...
<< Bellaaaaa.... muoviti possibile che a 17 anni tu non sappia ancora gestirti da sola.... >>
 << Siii mi vesto >> mi alzo dal pavimento in fretta... prendo un jeans e una felpa dal mio armadio e mi trascino verso il bagno.... mi lavo e mi vesto guardo l'ora le 7 e 15 ... scendo di sotto, ed entro in cucina dove mia madre sta preparando la colazione
<< Mamma ma papà ? >>
<<  E' andato a lavorare ... ha detto che aveva un caso importante >> prendo 1 bottiglia di te e la bevo di fretta guardo l'ora 7 e 17 ...
<< Vado a scuola.. ci vediamo dopo >> << A che ora esci oggi ? >>
<< Penso alla solita ora >>
 << Ok... io devo lavorare quindi tornerò tardi ti lascio qualcosa ... così dovrai solo scaldarlo >>
<< Ok ti voglio bene >> mi trascino fuori dalla porta in perfetto orario con il pullman.... Sfortunatamente per me qualche giorno fa il mio pick up ha esalato il suo ultimo respiro quindi per il momento mi tocca andare a scuola in pullman.. Fino a quando non arriverà la mia fantastica audi a1... la ho scelta bianca e con il tettuccio nero in vetro.....
 Entro nel pullman e mi siedo.. prendo le mie auricolari e il mio mp4 e metto play alla mia canzone preferita che parte da dove l'avevo lasciata...

''Convinti ormai che il mondo non ci avrebbe mai cambiati ci sentivamo pronti ma non lo siamo mai stati. Ma qua la verità, è che si scrive schiavitù ma si legge libertà. Scambio segni di pace al ballo degli emarginati ma è difficile abbracciarsi quando hai i polsi legati. Ma qua la verità, è che si scrive schiavitù ma si legge libertà. ''

 persa nella canzone.. non mi ero quasi resa conto di essere arrivata davanti scuola.. raccolgo il mio zaino infilo il cappello e scendo dal pullman.. l'aria fredda di Forks invade subito... e mi gelo.... Mi dirigo verso la scuola e nel cortile incontro i miei amici...
 << ehiii Bellaaaa >> Kristen mi si butta al collo abbracciandomi lei e la mia migliore amica...
<< Ciao >>
<< Ciao >> rispondono gli altri in coro Jess, Angela, Mike ed Erik li adoro
 << Kristen mi stai soffocando... e poi sembra che non mi vedi da una vita.. ci siamo viste ieri >>
 << Ma mi sei comunque mancata >>
Ci conosciamo fin da piccoli siamo l'esatto opposto ma forse è proprio questo che ci ha uniti... ci sosteniamo e aiutiamo l'un l'altro... anche se devo dire che con Kristen c'è un rapporto molto più solido, rispetto agli altri...
<< Allora entriamo ?! >> dice Jess
<< Si si mi sto gelando qua fuori >>
 << Andiamo >> dico anch'io Entro nell'aula di Spagnolo una delle mie materie preferite.. dopo 2 ore di matematica materia che odio....
 << Signorina Swam, le dispiace tradurre >>  mi chiede la professoressa prendo il libro e inizio la traduzione quando una signora bussa alla porta
 << Mi scusi professoressa.. ma il preside vuole parlare con Isabella Swam >>  cazzo neanche fosse iniziato l'anno ma che cos'è questa volta non ho fatto niente che vuole...
<< Signorina vada... noi continuiamo la prossima volta >> A passo lento cammino verso la presidenza busso
 << Avanti! >>
 << Salve.. mi scusi sono Isabella Swam mi ha fatto chiamare >>
<< Si si.. prego si sieda >> dice gentile
 << Signorina... ecco... hanno chiamato dall'ospedale >> ospedale e io che centro ??
 << Come scusi >>
 << Hanno chiamato dall'ospedale... suo padre... suo padre ha avuto un incidente .... hanno cercato di chiamare tua madre ma non sono riusciti a rintracciarla per cui hanno chiamato lei >>
<< Signorina.. si sente bene ? >>
 << Che... che è successo >>
<< Come le dicevo suo padre ha avuto un'incidente niente di grave... ma dovrebbe andare in ospedale >>

4 mesi dopo : Ero sul mio letto a piangere, come ogni singolo giorno da... da quanto tempo ormai non lo so neanche io ma... ma il dolore è ancora così forte così ... dannatamente distruttivo... Non vedo niente, se guardo avanti nel mio futuro non ne vedo uno non vedo futuro per me non vedo niente se non dolore... è una ferita dentro.. Ripenso a quel giorno tutto era iniziato come una giornata qualunque.. non sapevo e non immaginavo cosa sarebbe potuto succedere in un attimo un solo attimo ... basta un secondo per crollarti a dosso un dolore così forte per far aprire in me una voragine... Da quel giorno la mia vita si è fermata è rimasta bloccata .... mi resta solo il vuoto e il dolore.....

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Capitolo 3
*** capitolo 2 ***


Per ogni dolore c'è sempre...
****** Capitolo 2 ******
 
 


 


Allora come state? 
Come potete vedere sono tornata presto con un nuovo capitolo...ahahah :)
Ringrazio susannacane  per aver recensito la mia storia 
e  per tutti i complimenti... <3 sei troppo buona... ahahah
poi anche: 
 bellinaC,  federc70 , Moon Light , 
Silvia_150291 , stars92 
e twilight_love .
per aver inserito questa mia storia nelle loro seguite ....
Vi ringrazio di cuore.... e vi lascio al capitolo... 
kisssssss Stellaaaa <3




Inizio flash

 
<< Bella... piccola mia... non puoi continuare così... >>
<< Mamma che vuoi dire ? >>
<< Bella ... guardati.. devi reagire... >>
<< Non ti seguo.. >>
<< Ma ti sei guardata allo specchio... devi uscire... non puoi continuare a stare a casa... non puoi passare tutto il giorno a piangere nel letto ... lui non vorrebbe questo >>
<< Tu.. tu non sai cosa vorrebbe ? >>
<< Certo non lo so... ma so per certo che non vorrebbe vedere la sua bambina... la sua unica ragione di vita autodistruggersi >>
<< Non e vero io sto bene >>
<< BELLA ADESSO BASTA >>
<< Lasciami da sola >>
<< NO BELLA... ADESSO TI ALZI DA QUEL CAZZO DI LETTO E SCENDI DI SOTTO >>
<< CHE VUOI DA ME ? >>
<< COSA VOGLIO BELLA... MA TI ASCOLTI QUANDO PARLI ? >>
<< SI >>
<< A SI...  se la metti così da domani ti  alzi e vai a scuola >>
<< no... non voglio >>
<< Invece lo farai signorina... sono tua mamma e tu sei ancora minorenne per cui decido io >>
la guardo è arrabbiata ma mai quanto me....  come fa a non capire... non gli importa niente di papà vive la sua vita come se niente fosse
<< Bella pensi che io stia bene e ? pensi che solo tu stai male? cosa credi anche io l'ho perso... e lo amavo con tutta me stessa ma >>
<< non ci sono ma >>
<< si invece... non cela faccio più... sono esausta ... pensi che non vorrei anche io stare a casa ... e rigirarmi nel mio dolore... ma non posso... mi sono dovuta rialzare... la vita va avanti nonostante il dolore mi uccide ogni secondo... devo andare avanti perchè so che quello che lui vorrebbe... e perchè la casa ... e tutte le sue spese ci sono ancora >>
la guardo piange.. forse non mi sono resa conto che... che anche lei stava male... ma gli ho riversato a dosso tutto il mio dolore... senza... senza lasciare spazio per il suo... 
<< Mamma.... mi dispiace .. scusami >>
<< Bella... mi manca così tanto... >> piange, singhiozza non l'avevo mai vista piangere mai ... mai neanche il giorno del funerale... ricordo i suoi occhi lucidi, persi nel vuoto... ma non una lacrima era uscita dai suoi occhi ... si è sempre tenuta dentro il suo dolore... perchè.. perchè io non gli ho dato la possibilità di piangere papà, suo marito.... ha resistito.. si è rialzata mettendo da parte il suo dolore , per occuparsi del mio, per occuparsi di tutto il resto... la casa le spese tutto ... tutto sulle sue spalle... pensavo non soffrisse poi tanto... ma ero io che non vedevo, che ero cieca... non ho visto quanto gli pesava tutto... quanto peso ha preso sulle spalle, quanto dolore ... 
mamma è sempre stata forte... sembrava sempre più giovane della sua età ma adesso che la guardo... adesso che guardo i suoi occhi , il suo viso... adesso vedo quanto tutto questo l'abbia invecchiata ... quanto tutto il peso sulle sue spalle le sia costato....
quanto io sia stata egoista, pensando solo a me e al mio dolore senza ... senza mai pensare al suo.... solo perchè non volevo vedere solo perchè non lo accettavo... non accettavo la sua morte..
<< Mamma perdonami... perdonami se.. se sono stata egoista ... pensando solo a me... solo al mio dolore >>
<< Scusami tu... scusa se.. se non ho saputo tener duro >>
<< Mamma tu no hai niente da scusarti... io devo.. io devo farlo con te... e io... io ti prometto che d'ora in poi... che d'ora in poi ti aiuterò ... ce l'ha caveremo >> lo avevo promesso a mia mamma... gli avevo promesso che sarei andata avanti.. e così avrei fatto.... per lo meno davanti a lei ... dentro di me il dolore era forte... ma dovevo prendermi le mie responsabilità... non potevo lasciare tutto sulle sue spalle....  Avrei tenuto il dolore in me... in un angolino... e lo avrei tirato fuori solo quando sarei stata da sola ..mai davanti a lei...
 
 
fine flash
 
Aveva passato tutta la notte a singhiozzare... perfino nel sonno... 
era stato come la goccia che fa traboccare il vaso... era come se avesse chiuso il dolore in lei in un angolino... e poi improvvisamente la diga si fosse rotta, non riuscendo più a contenerne altro dolore.... mamma e papà erano molto legati... si amavano così tanto... e così profondamente....
 
Quella notte per la prima volta le mie unghie affondarono nella pelle...  
Ti pianti le unghie nella pelle del polso. Non senti niente. É come se stessi guardando un film su qualcun’altro, non sei tu!
I tagli riempirono il mio vuoto, la tristezza che provo e quando mi sento di troppo anche in casa mia ,anche nel mio dolore... Per un po’ mi occupo solo del dolore fisico, distogliendomi temporaneamente da quello interiore...


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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Per ogni dolore c'è  sempre....

******* Capitolo 3 *******









Io che entro in punta di piedi... per non essere uccisa, fucilata etc...
ok ho fatto un ritardo gigantesco....
scusateeeee spero che mi perdoniate dopo aver letto
il capitolo ancora grazie a tutti voi che state leggendo ancora la storia nonostante
 tutti i miei ritardi nel pubblicare...e dire che io sono la prima che mi incazzo
quando non riesco a leggere le storie per i ritardi la mia curiosità va alle stelle...
 Voi direte così impari a muoverti...
Va bè dopo il mio monologo vi lascio al capitolo....
Tantissimissimi baci Stellaaaaaa <3

 
 
'' Ho perso il sorriso per te
ti chiedo perdono
(e ti rivoglio)
non so se ritornerai da me,presto mi manchi da morire
(di più)
non lasciarmi,stammi accanto
stringimi fino a perdere il fiato
 
Nonostante tutto ora ti invidio
alla fine vedi sono io quello che soffre in silenzio,
non ti do fastidio però ci sto male cazzo,
quando penso com'era l'inizio,
ti ringrazio per tutti i bei gesti
ti nominerò in tutti i miei testi
mi dispiace per i tuoi sogni persi
ma io avrò il cuore in 1000 pezzi
vorrei essere sepolto, non mi va più di vivere con la faccia da sconvolto
ho tolto tutte le tue foto, mi ricordano te,
quando le tocco rivedo il tuo volto
mentre tu urli ma io non ti ascolto,
sono troppo distrutto,ma non mollo
con me al mio fianco ora più che mai io ti rivoglio!
 
Ho perso il sorriso per te
ti chiedo perdono
(e ti rivoglio)
non so se ritornerai da me,presto mi manchi da morire
(di più)
non lasciarmi,stammi accanto
stringimi fino a perdere il fiato ''
 
 
 
Papà perdonami..... 
Chiudo gli occhi 1-2-3.. 
il polso comincia a bruciare e il sangue a gocciolare...
come ogni sera, di ogni stupido giorno dalla prima volta che l'ho fatto....
sono sul mio letto... le auricolari con la musica... non voglio sentire niente.. perchè  niente ha un senso...
solo il sangue che esce dalle mie ferite solo il bruciore al polso mi fa capire di essere ancora viva di essere ancora qui... 
Solo il dolore fisico mi fa temporaneamente dimenticare di quello che porto dentro al petto...
mi vergogno... mi vergogno di quello che faccio, delle decisioni che ho preso e che mi hanno portato a questo...  
Proprio come oggi... quando la manica della mia maglia si è alzata rivelando le profonde cicatrici al polso...
mi sono vergognata di me stessa mentre inventavo bugie per spiegare tutti quei tagli tutte le cicatrici...
 e come ogni volta ho inventato una nuova scusa '' mi sono tagliata, con i vetri di un bicchiere''
'' sono scivolata sul viale di casa mia '' sempre una nuova sempre un'altra bugia... 
E il terrore ogni volta di essere scoperta... la paura che gli altri si rendano conto di cosa sono diventata...
di cosa costringo il mio corpo....
La paura di essere presa per pazza... ma in realtà anche io inizio a pensarlo anche io inizio a pensare di essere pazza
perchè una qualsiasi ragazza sana di mente non farebbe quello che faccio io... non si taglierebbe...
non proverebbe piacere a vedere il sangue sgocciolare dai propri polsi... non si sentirebbe completa nel provare dolore...
non torturerebbe il proprio corpo e la propria anima...
Allontanando sempre di più le persone da me ... per paura di essere scoperta...
 
Forse una ragazza qualsiasi non lo farebbe ... ma io... io non sono una ragazza qualsiasi... 
perchè Non mi sento viva, perché io non vivo io sopravvivo.
Non sono felice e per questo non ce la faccio più io conosco la grandezza della mia sofferenza perché la mia
sofferenza e la totale mancanza di significato della mia vita e ciò che avviene della mia anima che sopravvive
e una morte giornaliera, ho pensato spesso al suicidio ..
ma non potrei mai fare questo a mia madre... non potrei darle un'altro dolore... così muoio dentro giorno dopo giorno...
di una morte lenta e dolorosa....
 
Vedo l'effetto che faccio alle persone quando mi vedono.... la faccia che fanno quando vedono le cicatrici...
quando mi parlano...
Sento le loro occhiate addosso... e i loro sussurri... il loro parlare e sparlare..
.
Prima di tutto questo ero.... Isabella Marie Swam... la figlia del'ispettore capo Swam...
la ragazza perfetta, sempre allegra, entusiasta e vivace con il sorriso sulle labbra...
felice e con tanta voglia di fare e di vivere la vita....  
Adesso quando parlano di me dono : Isabella Marie Swam ...
la poveretta che ha perso il padre e che è caduta in depressione... quella pazza ...
quella depressa... quella che fa paura... quella con cui non faresti mai uscire i tuoi figli... 
e lo vedi nel loro sguardo... vedi quello che pensano di te... la compassione .. la pena ... la paura,
lo vedi nel loro sguardo lo vedi dietro una parola un sorriso forzato un'espressione...
o forse sono io che ho fatto in modo che la pensassero così... 
E mentre mi torturo nei mie pensieri mi addormento....
perchè nel sonno stacco il cervello e il dolore scompare almeno per un pò....
 
Angolo Autore:
P.s. dimenticavo di chiedervi non è che c'è qualcuno... che moltoooo gentilmente potrebbe
farmi una copertina  carina...
visto che io non ci riesco....  
Vene sarei moltissimissimo grata...

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Per ogni dolore c'è sempre...
****** Capitolo 4  ******





<3 Ragaaaa.... Avete visto questa volta sono tornata in fretta
ahahahah non vi ho fatto attendere molto...
Visto come sono brava.... <3 =)
Comunque... per tornare a noi... 
mi è stato detto che la storia è molto triste e pure noiosa..
voi che ne pensate??? avete qualche consiglio darmi? o magari qualche suggerimento?
Come sapete accetto tutto... ahahah tranquilli non mi offendo...=)
Comunque come avete capito presto ci sarà l'arrivo di Edward...
(non so se nel prossimo capitolo o in quello dopo... )
Vi saluto a prestooooooo Stellaaaaa.... <3 
 
 
 
 
'' Sorriderai
E ti rivedo come sei
Incrocerai
Lo sguardo mio per poi dirmi addio
E mentirei
Se ti dicessi "ora vai"
Oramai… oramai
 
A chi mi dice
Che tornerai
Non credo oramai
Oh... a chi ti dice
Che sto male pensandoti
Tu sorridi voltandoti
Verso lui
 
Indosserai
Sorrisi, allegria ma senza magia
Non piangerai
 
Perche’ tu non riesci a perdere mai
Ma lo sai... 
Ho perso tutto e tu non perdi mai
Oramai... oramai
 
Ma a chi mi dice
Che tornerai
Non credo oramai
Oh...a chi ti dice
Che sto male pensandoti
Tu sorridi voltandoti
Verso lui
Oh...a chi ti dice
Che sto male pensandoti
Tu sorridi voltandoti
Verso lui
 
Sorriderai
Nulla ha più senso, ora no
E girerò le città
Ma non ti scorderò
 
Oh ahhh
Come mai (oh no non mi odierai)
Io sto male pensandoti
Tu sorridi voltandoti
Verso lui
 
Oh... a chi mi dice
Che tornerai
Non credo oramai yeah Oh... a chi ti dice (ormai)
Che sto male pensandoti
Tu sorridi voltandoti
Verso lui
Verso lui... ''
 
A Chi Mi Dice - Blue
 
 
<< Buongiorno! >>
<< Buongiorno signorina Swam ! venga.. si accomodi pure, la preside arriva subito >>
<< Va bene..per quale motivo sono stata convocata >>
<< Non le so dire >>
<< ok ok >> sbuffò che palle che vuole adesso neanche il tempo di arrivare in questa scuola che già rompe.. 
<< Buongiorno ! >>
<< Buongiorno ! >> dico atona... davanti a me c'è una donna sui 35 anni deve essere lei... mah davvero molto giovane penso..
<< Perchè sono stata convocata qui ? >> chiedo subito 
<< Signorina Swam... la prossima settimana arriverà in questa scuola un ragazzo nuovo e mi chiedevo se per lei era possibile fargli da guida almeno per i primi giorni... poi visto la sua media eccellente... mi chiedevo se.. se poteva anche aiutarlo a mettersi in pari con i programmi visto che siamo già a metà semestre? >>
<< eeem... mi dispiace ma non ho tempo... subito dopo la scuola lavoro... e...e non mi sento pronta per questa responsabilità >> dico.. in realtà potrei anche ma non mi va
<< Va bene... mi dispiace molto... ma la capisco grazie per la sua attenzione >>
<< Niente... mi dispiace >> ripeto ancora 
non sapevo dell'arrivo di un nuovo ragazzo ma poco male ... non mi importa di lui ne tanto meno di altri... non ho tempo da perdere con nessuno e poi... più la gente mi sta lontano meglio e ..
esco dalla presidenza e mi dirigo verso la mia aula di spagnolo... ultimamente sono migliorata in tutto... forse perchè faccio solo questo non c'è altro ...e lo studio mi distrae un pò... 
<< SIGNORINA SWAM >>
Alzo la testa sentendo il mio nome !!  
<< Si professore >>
<< Mi saprebbe rispondere lei >>
<< MI scusi ma non stavo seguendo >>
<< Bene bene.. le ho chiesto se potrebbe tradurmi da verso 3 a 10 >>
<< Si si >> prendo a tradurre il tutto 
<< Bene... ma stia più attenta in seguito.. durante la lezione >>
<< Si si... mi scusi >>
 
Finalmente anche l'ultima ora suona e così mi sposto verso la mia macchina... accendo e mi dirigo verso casa...
Passo gran parte del mio tempo a studiare fin quando il mio sguardo si sposta sulla mensola sopra la scrivania ... Dove una foto mia e di Charlie fa bella mostra di se.. Avevo 4 anni quando è stata scattata.. eravamo al mare... e papà mi stava consolando perchè inciampando un bambino aveva distrutto il mio castello di sabbia... sposto lo sguardo e un'altra qui avevo 6 anni ero caduta dalla bici e mi ero sbucciata un ginocchio e papà per consolarmi mi aveva portato al parco e a prendere un gelato... poi un'altra io che avevo 15 anni eravamo a casa dei nonni al loro maneggio e la foto ritraeva me e Charlie su Luna il mio cavallo... poi un'altra scattata pochi giorni prima della sua morte... Abbracciati sul divano di casa a guardare la partita...  Già molte cose sono cambiate dalla sua morte... infatti prima di essa ero completamente un'altra persona... 
Sono mesi che non vedo Luna il mio cavallo melo aveva regalato papà all'età di 13 anni per il mio compleanno... 
Mi alzo dalla sedia prendo le chiavi della macchina e scrivo un biglietto a Rene
'' Vado dai nonni.. martedì torno a casa ''
lo attacco al frigo con la calamita e esco di casa... voglio rivedere Luna e dalla morte di papà che non la vedo... solitamente stare con lei mi aveva sempre tranquillizzato... anche se non so quale effetto potrebbe farmi rivederla .. rivivere attraverso lei tutti i momenti con Charlie... ricordo ancora quando mi insegnava ad andare a cavallo le botte.. le cadute e tutti i suoi consigli...
Mi diceva sempre:
''  Fidati di me piccola mia... sai che non ti farei mai fare male... prendi la mia mano... e sappi che ogni cosa bella e tale solo perchè conosciamo il male ... '' inizialmente non capivo le sue parole solo adesso le capisco a pieno
Ogni sera fin da piccola veniva a baciarmi e darmi la buonanotte.. lo faceva sempre e questo suo gesto mi manca così tanto lui mi manca da morire...
 
Papà perchè?... Perchè mi hai lasciato? Avevi promesso che saresti stato con me sempre e per sempre... invece mi hai lasciato mi hai abbandonato.... 
Ti prego torna da me  sussurro tra i singhiozzi e  tra le lacrime...
Guardo fuori e de buio pesto ma manca poco al maneggio dei nonni.. solo adesso penso che non li ho nemmeno avvertiti del mio arrivo.. spero solo che siano in casa...
Apro il grande cancello all'entrata... e percorro tutto il cortile... arrivata davanti alla porta suono il campanello e dopo un po sento dei passi vicino alla porta.. la nonna apre la porta e mi guarda scioccata e incredibile quanto Charlie le somigliasse.. gli stessi occhi... le stesse labbra e lo stesso sorriso...
Appena mi vede mi sorride e mi abbraccia...
<< Bella... tesoro ma... ma quando sei arrivata? perchè non mi hai avvisato avrei preparato qualcosa in più >>
<< Nonna scusa ma... ma è stata una decisione improvvisata..e ..e non ci ho pensato scusami >>
<< Tranquilla piccola mia... vieni entra ... tuo nonno sarà felicissimo di vederti >>
<< Ok >>
come aveva detto la nonna il nonno era molto felice di avermi li mi aveva chiesto quanto restavo e io gli avevo detto fino a martedì se potevo e loro hanno risposto che potevo restare quanto volevo eravamo seduti sul divano
<< Nonno... posso andare da Luna ? >>
<< Si si certo... vuoi che ti accompagno? sai sente molto la tua mancanza >>
<< Anch'io... comunque no.. tranquillo vado da sola e sempre al solito posto ? >>
<< Si si >> cosi mi alzo e vado da Luna 
 
<< ehi... cosa c'è? mi sei mancata tanto >>
mi avvicino a lei e da tanto che non vado a cavallo così prendo la sella.. iniziamo a passeggiare nei prati dei nonni come pensavo... stare a cavallo mi fa tornare alla mente molti ricordi ... che così sembrano veramente dolorosi...
<< Luna ...non sai quanto mi manca ... lui era... era il mio punto di riferimento.. era mio padre... cazzo ma perchè a me e >> piango mi tengo stretta a Luna la faccio correre e mi sembra di volare...
ritornano alla mente molte sue parole e sembra che mi manchi l'aria
 '' sei la mia principessa tu.. non meriti che gli altri ti facciano del male... '' '' le mie mani ci saranno sempre al sorgere del sole.. fino al sorgere del giorno dopo sempre '' 
Ripenso all'ultima sera in cui era venuto ad abbracciarmi e darmi la buonanotte ricordo le sue parole sono impresse nel mio cuore indelebili..
'' il mio cuore ti seguirà sempre piccola mia ovunque andrai '' ...

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Capitolo 6
*** capitolo 5 ***


Per ogni dolore c'è sempre...
Capitolo 5


 
                                 







Scusateeee per il ritardo mi dispiaceeeee... 

Ma non riuscivo proprio a scrivere il capitolo ogni volta
che ci provavo il capitolo sembrava orribile....  
Poi dopo mille variazioni sono arrivata
a questo anche se devo dire che non mi
convince molto ma ho pensato mai
pubblichi sto capitolo mai la storia va
avanti quindi siate clementi con me.... 
Comunque come state? ...
Ringrazio tutti voi che in questo momento state
leggendo le mie parole ....
a presto un bacio....
 
 
''spero solo nel meglio
anche per te
non dimenticarmi
ti prego
ricordo che dicevi
a volte dura, l'amore
ma a volte, invece, fa male
 
a volte dura, l'amore
ma a volte, invece, fa male
 
sai che il tempo vola
solo ieri
erano i momenti più belli della nostra vita
siamo nati e cresciuti
nella foschia estiva
trattenuti dalla sorpresa
dei nostri giorni felici
 
niente regge il confronto
né preoccupazioni o cure
rimpianti o errori
e ricordi
chi l'avrebbe detto
che avrebbe avuto un sapore così agrodoce ''
 
 
Traduzione Someone Like You Adele
 
 
 
'' Rallenta! ... Ti prego rallenta ''
'' Perchè ... è divertente ''
'' Attento.... noooo ''
 
Basta... smettila ... non cela faccio più andate via...
Mi alzo dal letto.. prendo le chiavi della macchina e mi sposto verso il primo locale che vende alcool.. ho bisogno di staccare di dimenticare e de un buon modo questo... Prendo il pacchetto delle sigarette e ne accendo una...  poi un'altra e un'altra ancora fino al locale.. scendo dalla macchina e vado verso l'entrata ... davanti al bancone una ragazza mi sorride... questo e l'effetto che faccio alle ragazze perdono la testa... devo dire che in quanto a bellezza non sono messo male anzi tutte cadono ai miei piedi mi basta fargli un sorriso e de fatta...  Mi basta uno sguardo...
Lei mi guarda e arrossisce...
<< Ciao cosa ti porto? >> mi chiede euforica 
<<  Una Vodka liscia grazie >> si gira e inizia a fare il mio cocktail  la guardo è carina ... i capelli neri e lunghi magra alta e con un culo da paura...  
<< Prego >> 
<< Un'altro >> lei mi serve l'ordinazione e lo bevo... sotto lo sguardo della cameriera sbalordito
<< Un'altro >> non so più quanti ne ho bevuti... ma non bastano..  non mi basta  per dimenticare, per cancellare quelle immagini dalla mia mente.. quelle immagini che sono impresse con il fuoco ...quindi bevo.. bevo per non pensare ... bevo per offuscare i pensieri il dolore... tutto...
<< Un'altro per favore >> le mi guarda e poi 
<< Ne è sicuro e il 10 che beve... forse sarebbe il caso di smettere >>
<< Senta.. non sono fatti suoi  sono lucidissimo >> Anche troppo penso tra me e me << Quindi un'altro se non le dispiace >>
La cameriera prepara un'altro cocktail lo bevo.. odio il fatto di reggere benissimo l'alcool non bastano pochi cocktail per farmi perdere i freni... per farmi dimenticare... per cancellare il dolore almeno per un pò... Continuo a bere e bere fino a quando mi rendo conto di non riuscire più a connettere bene...  E che il dolore e momentaneamente dimenticato in un angolino del mio cuore e della mia mente... così mi alzo dalla sedia ... poi prendo una banconota da 100 euro e la metto sul bancone non so bene quanto ho speso  di preciso ma credo bastino....  infatti è cosi resto... mancia dico...
esco dal locale e mi sposto in un'altro pub e anche li bevo... non so neanche io quanto...
 
Dopo la lunga serata ritorno a casa ... 
Sul letto di casa mia penso a quella sera ,tutte le terrificanti immagini di quella sera ritornano alla mente ...mi sento terribilmente in colpa  tutto è successo per colpa mia...
Se gli avessi dato ascolto niente sarebbe successo... mi sento così vuoto.. perso... accendo l'ennesima sigaretta il dolore e sempre la purtroppo l'effetto dell'alcool sta svanendo e il dolore aumenta sempre di più sempre più ricordi sempre di più la consapevolezza di essere un'assassino...
Sono un'assassino io l'ho uccisa ... se lei non c'è più adesso e solo colpa mia ... 
Ho distrutto tutto... come faccio sempre ogni cosa che tocco prima o poi la distruggo...  
Io porto dolore... porto sofferenza a chiunque mi stia accanto... 
Tutto... ogni cosa nelle mie mani si distrugge come il fuoco e la polvere che si distruggono al primo bacio....

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Per ogni dolore c'è sempre...
***** Capitolo 6 *****
 





 

 
Ragaaaaa sono tornataaaaa....  =) ( per vostra sfortuna ) ahahah scherzo scherzo =) ....
Allora come state? tutto bene spero !
Alloooooora il capitolo a me piace davvero davvero tanto tanto !! ( non fate caso alla mia pazzia )
Il prossimo capitolo se tutto va bene sarà un incontro tra Bella e Edward... 
ma adesso vi lascio al capitolo
 ditemi che ne pensate se volete si intende...
  '' Ma se lo fate mi rendete tanto tanto tanto felice ''
Bacissimi Stella <3 
 
 
'' Avrei saputo per cosa
Stavo vivendo
Quello per cui stavo vivendo
Il tuo amore è la mia pagina di svolta
Solo le più dolci parole rimangono
Ogni bacio è una linea in corsivo
Ogni tocco è una ridefinizione delle frase
Mi arrendo per chi sono stato per quello che sei
Niente mi rende più forte del tuo fragile cuore
Se solo avessi provato come ci si sente ad essere tuo ''
 
 
 
 
Avevo passato quasi tutta la notte fuori con luna... arrivata a casa mi aspettava la ramanzina dei nonni che si erano preoccupati quando non mi avevano visto tornare...
Adesso sono nella mia stanza sul mio letto... letto che un tempo era di Charlie... 
Mi alzo e scendo di sotto... se mi mantengo occupata non penso e questo un poco mi aiuta...
<< Bella tesoro mio vieni qua ? >>
<< Nonna che succede ? >>
<< Bella... piccola mia... non fingere con me... non serve... io ti conosco come le mie tasche...
non fingere di stare bene, non fingere di non soffrire... Tesoro devi sfogare il tuo dolore non puoi continuare cosi lo capisci? >>
<< io sto benissimo nonna >>
<< Bella... Bella ascolta le mie parole...  Devi sfogarti , ma questo non è il modo giusto >>
<< Che vuoi dire ? >> che lei sappia ?no impossibile
<< Tesoro mio... conosco molto bene quei segni >> dice mentre indica i miei polsi che vuole dire
<< Che... che vuoi dire ? >> balbetto
<< Io sono qui sempre non devi avere paura.. affronta le tue paure... se non superi la paura di te stessa come pensi di fare ad andare avanti? >>
<< Nonna continuo a non capire >>
<< Bella cosa sono quei tagli sui tuoi polsi ? >> rimango scioccata e se lei sapesse ma non l'ho mai fatto qui, e ho sempre portato maglie a maniche lunghe com'è possibile che le abbia viste?!
<< Nonna io.. >>
<< Shshsh non dire niente so cosa vuol dire... solo Bella non far si che quelle piccole cicatrici diventino giganti... e pesanti da portare ... l'ho fatto prima di te Bells sò cosè e so che poi ti peseranno, saranno sempre un macigno nel cuore... piccola mia sei grande ormai e sai quali sono le scelte giuste o quelle sbagliate devi imparare da te .. devi imparare da sola qual'è il bene e quale il male ... prima o poi non ci sarò io o tua nonno o tua madre ad aiutarti sarai sola... e proprio quando sarai sola saranno un peso sul tuo cuore... sta attenta piccola mia >> e cosi come apparsa ,la nonna va via e mi lascia da sola da sola nel mio dolore nella mia sofferenza e nella convinzione che ha ragione ha ragione  è malsano quel che faccio sporco è terribile....
Da sole le lacrime iniziano a rigare il viso... così come il sangue dai polsi non mi ero accorta della lama nella pelle.... e de strano fino ad ora mi rendevo sempre conto quando lo facevo perchè sentivo prurito sotto la lama ma questa volta niente nessun dolore  guardo il polso... osservo la ferita più profonda del solito avrei dovuto provare dolore invece niente nessun emozione... proprio come mi sento dentro senza niente vuota confusa... persa... e de come se stessi pian piano affondando in un buco nero ma senza cercare neppure di uscirne no aiuto il destino non mi difendo anzi peggioro le cose.... e non vorrei ma e così dipende tutto da me dalle mie decisioni ma più vado avanti più mi rendo conto che  in realtà io non voglio stare bene, non voglio riprendermi, non voglio dimenticare, non voglio tornare a stare bene.... perchè è come se mi dimenticassi di lui invece così il dolore mi da la prova che lui è realmente esistito il  dolore il vuoto quello che provo mi ricordano il bene che gli volevo e de così per la prima volta capisco che non voglio stare bene.... che preferisco stare male logorarmi l'anima ....
per stare attaccata al ricordo...
Ma poi ripenso alla frase della nonna che intendeva dire con '' io so che vuol dire '' '' conosco quei segni '' '' ci sono passata anch'io '' che anche la nonna abbia fatto qualcosa del genere 
 
<< Nonna ti devo parlare ! >>
<< Dimmi tesoro mio >>
<< Che intendevi dire con so cosa sono quei segni e ci sono passata anch'io ? >>
<< Bells credi che prima di diventare quella che sono adesso non sia stata una normale adolescente? certo magari in tempi diversi ma è sempre la stessa solfa sempre la stessa cosa è uno dei periodi peggiori... >>
<< vuoi dire che tu ... anche tu lo ... lo facevi ? >>
<< Si Bells... forse per motivi diversi e in modi diversi ma l'ho fatto anch'io >>
<< non ti seguo >>
<< Bells quando avevo la tua età io sono stata ricoverata per molto tempo... io ero anoressica.. e ho tentato il suicidio ... per questo conosco quei segni >>
<< io non... non >>
<< Bells ascoltami... non devi mai rinunciare alla tua vita ... ad essere felice ... era mio figlio... avrei preferito morire mille volte al posto suo... ma non si può ... non possiamo cambiare le cose ... e farti del male non ti aiuterà anzi ... rimpiangerai tutto questo ... lo farai quando sarai grande ... con le rughe e vedrai i tuoi figli giocare ... poi i tuoi nipoti... e saprai che la vita va avanti non può fermarsi non è possibile >> 
<< Ma io nonna .. davvero non ... non vo.. >>
<< aspetta fammi finire... non ti dirò  che dovrai smettere .., chiuderti in una clinica ... no Bella dovrai decidere tu ... ma sappi che hai sempre una famiglia a tua disposizione ... che ti sta... e starà vicino sempre e comunque >> così mi abbraccia e io non so cosa dire non so cosa fare... perchè .. perchè a me ... e continuo ad odiarmi e odiare me stessa e tutto quello che successo sempre di più... 
Stretta nelle sue braccia  piango... mi sfogo per quanto posso... 
e la nonna ha ragione devo... devo smettere ... se non per me stessa per gli altri... per chi come lei mi vuole bene e soffre per me... con me...

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Per ogni dolore c'è sempre...
Capitolo 7



Ragaaaa.... Allora come va? Bene spero... 
Io benissimo sono in vacanza per una settimana... 
ahahah =) 
quindi mi potrò dedicare alla scrittura ... 
sono molto molto felice di questo... =)
Allora il capitolo e un pò complicato e triste...
Perchè si Bella questa volta correrà dei seri rischi... 
Ma ci sarà l'incontro con un ragazzo indovinate chi è ? 
Si che lo sapete... dai su un pò di fantasia...
Come sempre ringrazio tutti voi ...che continuate
a seguire la mia storia ( delirio ) nonostante
tutti i miei ritardi... siete davvero stupendiiiii... 
ma  grazie  soprattutto a : Deborah  poesie evans...
Un bacio a presto ...  <3
Stellaaaaa96 _


 
 
'' 
Certe volte guardo il mare,
questo eterno movimento,
ma due occhi sono pochi per questo immenso
e capisco di esser solo
e passeggio dentro il mondo
ma mi accorgo che due gambe non bastano
per girarlo e rigirarlo.
 
e se è vero che ci sei
batti un colpo amore mio
ho bisogno di dividere
tutto questo insieme a te
 
Certe volte guardo il cielo
i suoi misteri e le sue stelle
ma sono troppe le mie notti passate senza te
per cercare di contarle
 
e se è vero che ci sei
vado in cerca dei tuoi occhi io
che non ho mai cercato niente
e forse niente ho avuto mai
 
è un messaggio per te
sto chiamandoti
sto cercandoti
sono solo e lo sai
è un messaggio per te
sto inventandoti
prima che cambi luna
e che sia primavera …
 
e se è vero che ci sei
con i tuoi i occhi e le tue gambe
io riuscirei a girare il mondo
e a guardare quell'immenso
ma se è vero che ci sei
a cacciar via la solitudine di quest' uomo
che ha capito il suo limite nel mondo
 
 
Certe volte guardo il mare,
questo eterno movimento,
ma due occhi sono pochi per questo immenso
e capisco di esser solo. ''
 
 
 
 
 
Entro nella farmacia... e de piena di gente... non so come fare ... non trovo il coraggio ma... ma ho bisogno di quelle garze devo fasciare il polso in qualche modo... così mi metto in fila e quando arriva il mio turno... non riesco ad aprire bocca...
<< Buongiorno ! come posso esserti utile ? >> la commessa ... una signora sui 30 anni mi guarda... aspettando di sentire la mia voce ma.. in me e come se ci fosse un blocco .. prendo un respiro e chiedo ciò che mi serve.. 
<< Buongiorno! mi servirebbero del disinfettante , delle garze , degli antidolorifici e del cotone per favore >> la commessa mi guarda di sottecchi forse per capire a cosa servono tutte queste cose
<< Gliele porto subito >> poi risponde sbrigativa
Mi guardo intorno e mi sento osservata... come se tutti gli occhi dei presenti fossero rivolti a me ... mi sento in imbarazzo... terribilmente in imbarazzo... cerco di nascondere il polso più che posso ... non voglio che si vedano delle macchie di sangue sulla garza al mio polso... stamattina mela sono vista davvero brutta .... ho avuto una paura terribile...
Quando ho visto il sangue ... che non accennava a smettere di uscire anzi aumentava sempre di più... mi sono spaventata .. sono entrata in panico... non sapevo che cosa fare... Cercavo di lavare via il sangue ma niente ... aumentava ....  sempre di più il sangue era ovunque ...  la vasca piena di sangue, così come il lavello sembrava la scena di un film horror ma era la mia vita solo la mia vita...  avevo paura ma non potevo di certo dirlo a nessuno... mi sono seduta in un angolino del bagno aspettando che il sangue smettesse di uscire... e pregavo che andasse tutto bene... pregavo che smettesse in fretta... speravo che finisse tutto al più presto... dopo diversi minuti ho visto il sangue smettere di uscire... era sempre di meno... ho aspettato seduta nel mio angolo che smettesse del tutto... quando ha smesso ho tirato un sospiro di sollievo...poi ho preso una garza e la ho messa al mio polso.. non è passato molto che si era già sporcata di sangue ... cosi ho pulito il bagno... lavato via tutto quel sangue... e buttato i miei vestiti ... impregnati di sangue..  e adesso sono qui a comprare il necessario per le mie ferite per far si che guariscano prima... 
Perchè mi sento in colpa... mi sento terribilmente sola e triste... e ho paura paura di cosa succederà la prossima volta... perchè ormai sono certa ci sarà una prossima volta.... Dicevo sempre non lo farò più ma ci sono sempre ricascata  e se adesso guardo le mie braccia mi spavento io stessa come potrei pensare che gli altri non lo facciano un domani....
<< Prego ! sono 30,70  >>  la voce della commessa mi risveglia dal mio stato 
<< Grazie >>  pago poi
 Prendo il tutto  lo infilo in borsa ed esco dalla farmacia, quasi corro, per paura che qualcuno capisca qualcosa... che si accorga di qualcosa... 
Mentre cammino ripenso a quello successo la mattina... al sangue.. alla paura ... alla vergogna... non sarò mai più la stessa di una volta... la vecchia Bella allegra e solare non tornerà più... non ci sarà più felicità per me... niente... non ci sarà più Bella...
<< Ahi cazzo.. Attenzione ma guarda dove metti i piedi >>
<< Co.. come scusa ? >> un ragazzo difronte a me mi guardava con occhi quasi furiosi
<< Ho detto di guardare dove cammini  mi sei venuta a dosso e mi ha fatto cadere tutto...  guarda qua ... >>
Guardo a terra e ci sono una serie di bottiglie d'alcool << Scu... scusa mi dispiace >>
<< Scusa un cazzo >> non so come ma mi sale la rabbia << Senti ... mi dispiace e ti ho chiesto scusa ...ma anche tu non guardi dove vai altrimenti ti saresti spostato ... perciò non rompere le palle  e falla finita >>
<< Senti senti... adesso .. la è colpa mia? >>
<<   è quello che ho detto.. infatti... oltre a distratto sei pure scemo ? >>
<< Ma... guarda tu sta stronza ...  >>
<< Stronza a chi scusa... ?  >>
<<  Se va bè lasciamo perdere ... sembra di parlare con un bambino di tre anni >>
<< Va bè ciao... >>
<< Bene >>
<< Bene ... e adesso spostati che devo passare ...intralci la strada non lo vedi >>
<< Pure >>
<< Si pure >> 
Alla fine era carino però stronzo ma carino... Bella ma che vai a pensare... e mentre cammino ripenso a me... e non ci vuole poi molto e ritorno al mio inferno personale... al mio mondo.... alla mia vita da film horror....

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Per ogni dolore c'è sempre...
Capitolo 7






Salve...  allora inizio con lo scusarmi per l'enorme ritardo...
Scusatemiiii =( e grazie a chi è ancora qua a leggere la storia 
e seguirmi costantemente.... 
Vi ringrazio di cuore... 
Perchè è grazie a voi se continuo ad andare avanti con la storia...
non posso negare che mi dispiace un pò il fatto che
 non ci sono recensioni per i capitoli....
ma comunque non mi demoralizzo e continuo ad andare avanti...
perchè a questa storia ci tengo tanto tanto.... il capitolo è un po particolare
non si capisce molto ma nel prossimo si spiegheranno tante cose...
soprattutto il motivo per cui Edward è andato via da New York...
Alla prossima Stella <3 un bacio a tutti...
 
 
 
'' morto dentro, innamorato di un ricordo
lottano ragione e sentimento
vorrei dimenticarti al mio risveglio come me mento
quando dico che ora penso solo a me mento
 
i discorsi freddi che fai
si scioglierebbero nel calore di un abbraccio lo sai
e noi.. fino a poco fa ci credevamo grandi ma mo'
siamo esposti ai bei ricordi mentre grandinano
e finché dura mi accontento
quando un cielo bello arriva al culmine è seguito dal maltempo
 
e cosi è stato è stato un colpo di fulmine
ma adesso dai tuoi occhi sta piovendo
una nuvola che non si sfoga resta nera
tutto passa in fretta come una nuvola passeggera
e stasera, dormi sola,odi quelle lenzuola
fredde come la stagnola perche dormi sola
vola in alto con la testa e stai con i piedi a terra
dopo la tempesta, ci sarà la calma
tutto fermo ''

Emis Killa- Parole di ghiaccio
 
 
'' Drin drin '' 
mi alzo di soprassalto sentendo la sveglia che suona....
Ma che ore sono ?
le 7 e 35 ....  Cazzo cazzo sono in ritardo .... la scuola inizia alle 8 e io ancora sono qua... 
mi alzo dal letto e la testa gira in modo terribile... Cazzo che mal di testa mi sa tanto che ieri sera ho proprio esagerato a bere .... non mi ricordo nemmeno come sono arrivato a casa....
facendo attenzione a non cadere per nel tragitto entro in bagno mi faccio una doccia veloce... mi avvolgo in un'asciugamano e vado nella mia stanza prendo un paio di jeans e una felpa dal mio armadio e le mie converse ai piedi... guardo che ore sono le 7 e 50... cazzo cazzo cazzo non posso  fare tardi già il primo giorno di scuola Carlisle mi ammazza... scendo di sotto prendo le chiavi della macchina... nonostante sia una bella giornata e potrei benissimo prendere la moto ma non riesco più a salirci da quella sera... non trovo il coraggio di salirci sopra... la lascio li in garage coperta il più possibile da un telo... 
Esco dal vialetto di casa e prendo la strada che porta davanti  a scuola... non faccio neanche colazione non ne ho il tempo Carlisle dice che ci vogliono almeno 15/ 20 minuti da casa mia a scuola ma io ne ho a disposizione solo 10 quindi premo il pedale dell'acceleratore della mia macchina... e il contachilometri vola sui 130 in men che non si dica spero solo che non ci sia la polizia per strada o che non arrivino multe... non dopo una settimana dal mio arrivo qua... Accendo la musica e la canzone che parte mi inonda la testa di ricordi terribili ricordi...
 
'' fuori quanto è brutto il tempo
pero si è calmato il vento
il mio sguardo è meno freddo
questo inverno sta finendo
ogni cosa c'ha il suo tempo
chi ha pazienza ne uscirà
vado avanti e non ci penso
questo inverno passerà ''
 
 sfreccio per le strade di Forks e alle 7 e 57 sono già davanti scuola altro che 20 minuti sono anche in anticipo...   E se non fosse per l'insegna non si direbbe che questa sia una scuola...  veloce imbocco la strada per entrare nel cortile dell'edificio parcheggio la macchina e appena scendo noto subito gli sguardi di tutti gli studenti che si posano su di me... 
Quelli delle ragazze che dicono '' saltami a dosso '' e quelli invidiosi dei ragazzi che dicono '' tocca la mia ragazza e ti ammazzo ''
E al pensiero sorrido so l'effetto che faccio sulle ragazze mene rendo conto... a New York le ragazze mi morivano dietro ero per loro il bello e impossibile...  
mi bastava uno sguardo o un sorriso che tutte cadevano ai miei piedi... 
La campanella suona e io inizio a camminare nel corridoio... quando rivedo la stessa ragazza del giorno prima ...
cammina con la testa bassa, lo sguardo rivolto al pavimento e sicuramente non  mi ha visto perchè mi viene praticamente  a dosso... di nuovo...
<< Ehi attenta  >> dico 
<< Scusa mi dispiace io >> lei alza lo sguardo e adesso ho la certezza che sia lei... e come il giorno precedente mi perdo in quei pozzi marroni che sembrano senza fondo.. che racchiudono una tale tristezza, malinconia e dolore...  e penso stia male quasi quanto me ...  lei quando si rende conto di chi io sia riconoscendomi 
<< Ancora tu... >> dice 
<<  non ci posso credere ... mi vieni a dosso due volte e dai la colpa a me >>
<< io non ti sono venuta  a dosso >> 
<< A no e come lo spieghi questo >> le faccio segno ai libri che aveva in mano e che ora sono  a terra  
<< Intendevo dire che sei stato tu a venirmi a dosso >>
<< A pure oggi sarei stato io >>
<< Certo >>
<< Io non credo e se tu invece di guardare il pavimento... guardi dove vai non sarebbe successo niente ragion per cui e colpa tua >> non ci posso credere.. questa ragazza e così.. così non lo so ...odiosa...  non la sopporto proprio .. la strozzerei..
<< Si si come no e se tu invece di incantarti ti fossi spostato forse adesso non saremmo qua >>
dice mentre si abbassa per prendere i  libri caduti a terra...  e non lo so perchè ma mi abbasso per darle una mano...  mi viene così spontaneo che nemmeno mene rendo conto... mentre cerco di prendere un libro tocco il suo braccio e quando la maglia si alza di poco noto una fasciatura sul polso...  lei come scottata abbassa subito la maglia  raccoglie in fretta i libri e va via .. senza dire nemmeno una parola e così strana questa ragazza...
Mi alzo e cammino verso l'aula matematica ma che palle penso... e una delle materie che più odio...
A detta di mio padre nessuno sa il motivo per cui mi sono trasferito cosa è successo e cosa facevo a New York... Carlisle a detto solo che ci siamo trasferiti per motivi personali... ma alla fine poco mene importa...  la vita che facevo li farò anche qui non mi importa di scombussolare e scandalizzare la povera città di Forks...  
Entro nell'aula e mi siedo mentre a poco a poco entrano il resto dei ragazzi..... 
<< Ciao io sono Tanya >> dice la ragazza è davvero bella bionda, fisico spettacolare, e gli occhi sono di un blu che farebbe invidia al mare 
<< Tu ti chiami Edward giusto ? >> chiede mentre si siede al posto vicino a me 
<< Si si sono io >> dico poco prima che entri il professore e inizi la lezione le ore passano così tra una lezione e l'altra fino a quando suona la campanella e tutti si spostano nella mensa della scuola...  così come faccio io... entro nella mensa e vedo un tavolo isolato in un angolo... cammino fino ad arrivare li..mi siedo .. non ho voglia di stare con nessuno... preferisco stare da solo a pensare e ripensare in un angolo...
prima di quello che successo non sarei mai stato da solo in un angolo ma al centro dell'attenzione ... nel tavolo delle persone più '' importanti della scuola...  ma poi ripenso che appunto era prima di tutto prima di quella sera.. da allora sono cambiate tante cose e sono cambiato anch'io.., soprattutto io...
poi di sfuggita mi volto e la vedo li seduta in un angolino con un gruppo di ragazzi anche se si vede lontano un miglio che in realtà preferirebbe essere ovunque più tosto che la...
proprio come me in questo momento....
perchè nonostante io abbia cambiato città, sperando che i miei demoni spariscano non è possibile cacciarli lasciarli in un'altra città se li porti dentro di te... dentro al cuore e dentro l'anima... 
proprio come me...

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Capitolo 10
*** capitolo 8 (parte 2) ***



Per ogni dolore c'è sempre...
Capitolo 9
 



 


 
Sono tornata prestissimo avete visto...???!!! 
Per me è stato molto difficile scrivere questo capitolo... =(
C'è tanto dolore... è sofferenza... volevo piangere... mentre lo scrivevo...
Ma lascio a voi giudicare.... 
Grazie per chi mi ha inserito nei preferiti nei seguiti nei ricordati
 e soprattutto chi mi ha inserito negli autori preferiti =) vi ringrazio di cuore.... 
Un bacio...
Stella <3 
 
 
 
 
“L’amore è breve, dimenticare è lungo.” (Pablo Neruda)
 
 
“È meglio aver amato, e perso che non aver mai amato.” (Alfred Tennyson)
 
 
 
Perso nei miei pensieri non mi rendo conto neanche del tempo che scorre forse perchè per me il tempo si è fermato in quell'istante...  A volte basta poco perchè tutto finisca... un battito di ciglia.. basta un solo battito di ciglia che tutto può scapparti di mano, tutto si può distruggere... andare in mille pezzi, e tu resti li immobile incapace di fare qualsiasi cosa e de così.. così che tutto si distrugge a te non resta niente se non il dolore... Come è successo a me... in un'istante si è aperta in me una cicatrice... profonda, difficile forse impossibile da rimarginare... 
A volte sottovalutiamo il destino.. la coincidenza.. pensiamo di essere forti ma in realtà non siamo niente... siamo un puntino nell'universo.. un microscopico puntino.. incapace di superare di ostacoli... perchè troppo fragili... troppo piccoli e indifesi... per vincere contro il destino contro la vita... e de così che io mi sento...  
Ho una terribile paura del domani, di quello che sarà di cosa farò e soprattutto ho paura della vita... perchè spesso è da forte, più il vivere,che il morire. ed io non so se sono forte abbastanza per continuare a vivere... per tornare ad essere felice .. per tornare a sorridere ... ...
E so che tutta colpa mia quello che successo ...è colpa mia anche se tutti continuano a ripetere che stato solo un terribile incidente... io non faccio che pensare a lei a lei che era così simile a me... che riusciva a capirmi comprendermi.. raccogliermi...
Alcuni dicono che forse ci rendiamo la vita tanto difficile perché ci sia più facile la morte...
 e io penso sia proprio così...mi alzo dalla mensa e inizio a camminare cammino nei corridoi della scuola e continuo a pensare... a riflettere a soffrire.... entro nell'aula di letteratura..
<< Buongiorno >> dico  
<< Buongiorno signor Cullen... si sieda pure vicino alla signorina Swam è l'ultimo posto rimasto >> inizio a guardarmi in giro in cerca del banco libero che mi ha indicato il professore e non ci posso credere è lei la ragazza con cui mi sono scontrato ieri e anche questa mattina.... cammino sicuro mi siedo nel banco
<< Ciao >> dico lei alza lo sguardo di poco
<< Ciao >> dice senza convinzione poi riabbassa subito la testa sul suo quaderno su cui continua a scrivere facendo disegni incomprensibili ... scuoto la testa e comincio a seguire la lezione ... non voglio più pensare basta soffrire.. basta dolore... basta tutto... voglio staccare la testa... stare lontano dai ricordi...e dal dolore...
<< Allora ragazzi oggi vorrei fare un lavoro di gruppo diciamo così darò delle tracce... che voi dovrete sviluppare... dovrete spiegarne secondo voi il significato ... per evitare di formare confusione lavorerete ognuno con il vostro compagno di banco... >>
come scusa io dovrei lavorare con questa qui... ma non scherziamo... no no ma non ci penso proprio non voglio e non posso lavorare con lei no assolutamente no... nei suoi occhi vedo troppo...
<< Professore ma >> cerca di dire lei ma il professore l'interrompe prima che finisca di parlare
<< Nessun ma signorina Swam... allora  scrivete '' Talvolta ci vuole coraggio anche a vivere...  '' che vi fa capire , questa frase che emozioni suscita in voi  >> dolore penso... poi mi volto verso la mia compagna di banco Swam e vedo che
lei abbassa lo sguardo e si immobilizza... forse non respira neanche... per come è immobile...
nella classe inizia un putiferio .. tutti iniziano a parlare e le voci si mescolano ad un tratto lei inizia a parlare interrompendo tutti e dice
<<  Non è difficile morire la morte è facile pacifica, ma la vita no... la vita è crudele, cattiva... vivere con i rimpianti e con i rimorsi è più difficile... continuare a vivere è più difficile.. è bisogna essere forti e coraggiosi per vivere ed andare avanti...mentre nella morte si trova la pace e tutto l'inferno finisce.... ma chi muore invece si libera di un peso che accolla sul corpo e sulle forze di chi resta.. di chi resta a combattere e soffrire >> dice tutto d'un fiato e io resto impietrito... la verità nelle sue parole.. la sofferenza.. mi colpisce come un pugno nello stomaco...
Poi lei come se si fosse resa conto all'improvviso di quello che ha detto si alza sotto lo sguardo di tutta la classe impietrita... si scusa con il professore e esce dalla classe... e sembra di vedere alcune lacrime rigare il suo volto e io non so che fare mi sembra che quella ragazza stia provando.. un dolore terribile.. non la conosco ma mi dispiace.. perchè il dolore in ogni sua forma o per ogni motivo da cui nascee sempre lo stesso... anche  lo stesso dolore che provo io... mi sembra che stia male quasi quanto me..
Nonostante al di fuori sembro uno forte.. che non abbassa mai la testa ... uno di quei tipi forti in realtà non lo sono.. non lo sono più e nonostante la corazza che mi sono costruito intorno.. mi sento così fragile... così impotente...
poi qualcuno mi si avvicina e dice
<< Quella la è tutta pazza da quando è morto il padre e diventata ancora peggio depressa sembra che parli col diavolo guardala ... in giro si dice anche che abbia tentato il suicidio dopo la morte del padre >> guardo in direzione della voce e una Tanya sorridente mi parla.. e io non riesco a capire come possa essere così crudele il mondo.. abbasso la testa e alzo di nuovo la mia corazza quella che tutto il mondo al di fuori di me vede...
<< Già infatti ... sembra tutta fuori >> dico quelle parole che fanno sanguinare ancora di più la mia ferita perchè
io capisco cosa prova quella ragazza... la capisco meglio di quanto io stesso pensavo di poter capire... e in quello che ha detto c'era dolore ... tristezza.. sofferenza e anche io lo provo... provo il suo stesso dolore... 
nonostante la mia corazza, di '' non mene frega un cazzo sono bello e sto bene, bevo , fumo , mi drogo e scopo quanto voglio, mi diverto e sto bene non mi frega niente del mondo '' non è così ma ognuno prende le proprie decisioni questa è stata la mia giusta o sbagliata... questo è quello che sono ... quello che sono diventato... e quello che sarò... perchè è l'unico modo per proteggermi...da me stesso... da quello che sono da tutto il mondo e da tutta la merda che mi circonda... è qui ... qui inizierò un'altra vita.. forse peggiore di quella che conducevo a New York.. ma non mi importa ... l'importante è andare avanti in un qualsiasi modo... perchè troppo codardo per trovare altre soluzioni...
ma l'unica cosa che penso e che mi dispiace ferirla... ferirla mentre vedrà che tipo di persona sono diventato....  
Mamma mi manchi così tanto... mamma...  perdonami...
 


Angolo Autrice:
Allora che ne dite? Io ho qualche dubbio anche perchè non sono sicura di essere riuscita a spiegare bene i sentimenti di Edward... e il che non mi convince...  a voi che idea a dato Edward? Recensiteeee se volete...

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Capitolo 11
*** Capitolo 8 ( parte 3 ) ***



Per ogni dolore c'è sempre...
capitolo 8 (parte 3)











Allora oggi mi è venuta l'ispirazione diciamo così... infatti il capitolo è uscito dalla mia testa da solo è senza quasi capirci niente lo scritto su word e adesso eccomi qui a postarlo.... Anche se devo dire che ho dovuto dividerlo in tre parti per quanto era lungo...  bè la mia vena da scrittrice oggi si è fatta vedere ahahah.... sono molto contenta ringrazio...  Tutte coloro che hanno letto lo scorso capitolo... e quelle ''sante'' che lo hanno recensito...
Spero vi piaccia anche questo...  
Recensiteeeeeeeee un bacio Stella <3
 
 
La vita è l'infanzia della nostra immortalità. Johann Wolfgang von Goethe
Non ho paura della morte, ma di morire. Indro Montanelli
 
 
 
'' Non è difficile morire la morte è facile pacifica, ma la vita no... la vita è crudele, cattiva... vivere con i rimpianti e con i rimorsi è più difficile... continuare a vivere è più difficile.. è bisogna essere forti e coraggiosi per vivere ed andare avanti...mentre nella morte si trova la pace e tutto l'inferno finisce.... ma chi muore invece si libera di un peso che accolla sul corpo e sulle forze di chi resta.. di chi resta a combattere e soffrire ''
 
Non so che mi sia preso, fino ad ora non avevo mai esternato i miei sentimenti.. i miei pensieri... ma poco fa le parole mi sono uscite da sole come se non centrasse la mia volontà... come se la mia testa non potesse più contenerne... e sono uscite da sole, senza un motivo... erano i miei pensieri i miei sentimenti... 
E in questo momento mi sento così scoperta, come se il mio guscio si fosse rotto... come se fosse andato in mille pezzi.. senza che io potessi far nulla... e senza di esso mi sento persa.. adesso che tutti sanno cosa provo.. cosa penso della morte.. della vita... penseranno tutti che sono pazza...  '' ma lo pensano già '' mi suggerisce la solita vocina nella mia testa
già e de proprio così ma desso ne avranno la certezza e in fin dei conti non mi è mai importato di cosa pensa la gente... non ho mai avuto problemi... 
Il problema e che fino a quando era tutto dentro di me... era un conto ma.. ma adesso... adesso anche io stessa ne ho la conferma...
Cammino nei corridoi della scuola senza una vera e propria meta cammino... e penso...  ormai sono rimasta da sola.. sola contro tutto il mondo.. contro la gente ... contro il dolore... contro la vita...   contro la mia vita...
Kristen è l'unica che forse riesce ancora un pò a capirmi ma lei non sa niente sa solo che sto male per mio padre e che soffro.. non sa come stanno in realtà le cose..
Non sa del mio corpo delle ferite , dei tagli ,del sangue...della merda e della sofferenza che mi porto dietro lei sa .. come tutti ..che sto andando avanti soffro si... ma vado avanti... non posso dirle niente.. non ci riesco mi vergogno troppo... mi vergogno di chi sono diventata... o peggio di cosa sono diventata... 
<< Ehy tutto ok ? >>
<< Si si sto bene >>
<< Sei sicura ti vedo strana ! >>
<< Si si Kristen sta tranquilla tutto a posto... solo... solo ricordi >> e lei sembra capire.. 
<< Capisco... vieni andiamo a sederci >> indica una panchina all'esterno della scuola io la seguo con lo sguardo non sono sicura.. non vorrei che si accorgesse di qualcosa... ma nello stesso tempo non posso rifiutare è Kristen...
<< Ok andiamo >> dico senza un filo di entusiasmo
Arriviamo.. ci sediamo e la vedo osservarmi mentre  si rigira i capelli ad un dito.. conosco bene quello gesto.. segno che deve dirmi qualcosa che la preoccupa e che non sa come dirmi..
<< Che c'è? che devi chiedermi >> dico 
<< Io no.. no niente >>
<< Kristen.. ti conosco come le mie tasche e quello >> indico con la testa la mano tra i capelli << è segno che devi dirmi qualcosa >> dico 
lei sembra riflettere un attimo e poi inizia a parlare 
<< Mi conosci bene >> dice 
<< Abbastanza >>
<< Mi conosci bene... e de proprio questo il problema >>
<< Non ti seguo Kris >> le dico non capisco dove vuole arrivare
<< Bella siamo cresciute insieme.. e.. e >>
<< Si e ? >> chiedo
<< Bella fammi finire... siamo cresciute insieme e fino a poco tempo fa anch'io riuscivo a capirti molto bene ma.. ma  da quando tuo padre è morto.. sei cambiata.. non sei più tu.. e non dico che sia sbagliato non so io cosa avrei fatto al tuo posto, non ti giudico sia chiaro... ma tu non eri così... Bella eri sempre col sorriso sulle labbra, pronta sempre ad aiutare gli altri, forte e coraggiosa... adesso.. Bella non fai altro che rinchiuderti in te stessa... pensavo che avessi bisogno di tempo... ma di tempo Bella ne hai avuto e la situazione non è migliorata.. anzi è peggiorata... >>
<< Che vuoi che ti dica e Kris ? >> le chiedo tra la rabbia e le lacrime.. 
<< Bella non è normale quello che fai... Bella non è normale non mangiare, non è normale aver perso almeno 15 kg di peso se non di più, non è normale stare da sola .. isolarti dal mondo... non per te Bella non per la Bella che conoscevo e che conoscevamo tutti >>
la rabbia monta dentro di me... una rabbia pazzesca che sfogo su di lei  perchè devo sfogarmi, ma che in realtà  non è verso di lei ma verso me stessa...
<< Quella Bella non c'è più... quella Bella è morta nello stesso istante in cui è morto mio padre... e tu se sei mia amica come dici... dovresti appunto capirmi non giudicarmi  come stai facendo.. non mi aiuti così..>>
<< Capirti , aiutarti è come Bella se non permetti a nessuno di avvicinarsi a te... come se respingi tutto e tutti coloro che cercano di aiutarti dimmelo tu perchè io non lo so Bella come? >> scatto in piedi e le urlo contro tutta la mia rabbia, il mio odio , il mio risentimento... anche se so che non è lei la causa di tutto il mio male.. ma io stessa...
<< APPUNTO NON PUOI AIUTARMI.. NESSUNO PUO' AIUTARMI  NON PIU' >> mi alzo e vado via scappo da li, scappo dalla verità.. scappo dalla realtà.. perchè non voglio affrontarla... non ne ho la forza...   sono stanca... stanca di star male di combattere... vorrei potermi arrendere poter dire basta... poter dire voglio morire... voglio farla finita senza dover far soffrire nessuno... senza causare dolore a mia mamma....  

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Capitolo 12
*** capitolo 8 (parte 4) ***


Per ogni dolore c'è sempre...


 








Salveee... come state? tutto bene spero...
Allora sono moltoooo di fretta ma volevo darvi
un'anticipazione sul prossimo capitolo...

Alloraaaaa .. nel prossimo capitolo farà
la propria entrata un'altro personaggio..
che per la storia sarà molto molto importante...
è sarà spiegato l'incidente a cui si riferisce Edward,
quando ne parla...
vediamo se indovinate di chi si tratta! ahahah 

Vi lascio al capitolo...
recensite recensite recensiteeeeeee.....

Stella un bacio... <3

 
 
I più grandi dolori sono quelli di cui noi stessi siamo la causa. 
Sofocle
 
 
 
Entro nel bagno come se fosse l'unico porto sicuro...
Non so cosa fare provo solo dolore un terribile dolore nel petto.. le mani mi prudono...   e come in automatico ormai vagano sulle mie braccia , sui miei polsi dove ormai non c'è più posto, dove le ferite occupano ogni millimetro di pelle che era disponibile... adesso che le guardo meglio i tagli non si limitano solo ai polsi no... man mano che lo spazio finiva salivo sempre più su.. ogni volta un pò di più è adesso che guardo le mie braccia mi fanno ribrezzo... piene di cicatrici.. ancora aperte, di cicatrici rimarginate, e di cicatrici che ancora non ci sono ma che presto prenderanno posto vicino alle altre... e non so cosa fare... apro lo zaino e prendo la prima cosa utile una penna... ottimo andrà benissimo...  La prendo tra le mani la spezzo in due e inizio a tagliare la mia pelle dalla parte più affilata... continuo a tagliare, tagliare e tagliare  mi sembra di perdere il controllo e le cicatrici sono sempre più profonde una dopo l'altra sempre di più... sempre più a fondo... sempre più sangue e bruciano proprio come le ferite che mi porto dentro... ma nessuna di essa è paragonabile a quella sul cuore... 
Le lacrime continuano ad uscire dai miei occhi così come i singhiozzi mi guardo intorno e quello che vedo è terribile neanche a casa mia c'era tanto sangue... è adesso che faccio adesso e le lacrime aumentano così come la paura mi guardo le braccia non ero mai andata così a fondo mai così tante cicatrici sono su tutti e due le braccia sono  ovunque la lama sia entrata e abbia tagliato... E da ognuna di loro esce sangue... tanto sangue... troppo sangue... 
<< Adesso come faccio !  che cazzo faccio adesso ! >>
in un attimo di lucidità prendo dei fazzoletti della carta e cerco di pulire il disastro di sangue per terra... avvolgo altri fazzoletti alle mie braccia e infilo anche l'altra maglia... 
<< Cazzo cazzo  fa che smetta >> prego dio di farle smettere non so che fare... 
esco dal bagno e la campanella suona segno che adesso la scuola sarà piena di ragazzi... cammino a passo svelto per i corridoi..
dio ti prego fa che non incontri nessuno soprattutto Kris .. ti prego ti prego... penso dentro di me....
Cammino svelta per i corridoi e quando sono quasi fuori mi sento chiamare... e de lui Edward ...
<<  Swam ! Aspetta un'attimo >>
che faccio che faccio... si si faccio finta di non sentirlo c'è confusione potrebbe essere...
<< SWAM >> cazzo è troppo vicino sa che posso sentirlo ... ma che vuole poi da me... chi lo conosce questo..
mi volto è cercando di apparire sicura
<< Che vuoi ? vado di fretta >>
<< Io.. Senti >>
<< Si va bè melo dici domani o quando ti dai una svegliata e >> mi volto e cerco di andar via ma lui mi prende per un polso e io sussulto ..mene rendo conto.. cazzo fa male.. ti prego ti prego lasciami... Mi volto e con la speranza che mi molli ma niente... e io non so se riesco a resistere e proprio su una delle ferite più profonde e se sene accorge.. no Bella è impossibile...
<< Che vuoi parla in fretta >> lui mi guarda sembra stupito poi dice
<< Il compito se non sbaglio dobbiamo farlo insieme... quindi dobbiamo metterci d'accordo su dove e quando >>
<< Si si ne parliamo domani.. adesso lasciami devo andare >>
<< Senti visto che il mio voto dipende da te preferirei che ci mettessi almeno un pò d'impegno non voglio fare schifo per colpa tua perciò >>
<< ok va bene domani alle 3 eem a casa mia o da te come preferisci per me è uguale >> dico sperando che mi lasci invece continua a tenermi per il polso che sono sicura sanguina sotto la sua mano lo sento... lo sento bruciare e pulsare...
<< ok... va bene...e Bella  come stai ? >> cosa? come scusa? non può essersene accorto no no cazzo  e lui nel mio sguardo deve leggere qualcosa... di strano perchè..
<< Sei scappata via in quel modo... stai .. stai bene? >>
<< Si benissimo adesso però devo andare >> dico  lui mi guarda
per un'istante che sembra interminabile poi
<< Ok... ci vediamo Swam >> dice secco per poi voltarsi e andare via lasciandomi li come una scema...
poi il bruciore mi riporta alla realtà così inizio a camminare fino alla mia macchina e poi fino a casa...
in tutto il percorso non faccio che ripensare a quel ragazzo è così strano misterioso... e sembra che in quei due smeraldi che si ritrova al posto degli occhi nasconda tanto dolore... troppo dolore.. 
sembrano tanto simili ai miei... troppo simili ai miei... forse potrebbe essere l'unico a capirmi... ma è così stronzo e presuntuoso...  Bella svegliati che vai a pensare... nessuno... nessuno può capirti... 
Con questo pensiero entro in casa... salgo al piano di sopra sperando che mia mamma non sia in casa non saprei che cosa dirle.... 
Cammino in punta di piedi...  è fortunatamente lei non c'è... Entro svelta in bagno... tolgo la mia felpa è rimango a guardare l'altra maglia che piena di sangue.... la tolgo e guardo le braccia e de uno spettacolo raccapricciante... le ferite sono aperte... 
Prendo del disinfettante, cotono e tutto l'occorrente per fare una fasciatura... 
Le fasce coprono tutte le braccia... non so questa volta come nasconderlo a mia madre che poi per lo più inizia anche a fare caldo  e le cicatrici impiegheranno parecchio a guarire... fortunatamente che ho la scusa che sono freddolosa altrimenti sarei nei guai... grossi guai...
<< Bella ! >>  e adesso
<< Bella tesoro sei in casa ? >> cazzo cazzo la mamma come faccio devo sbrigarmi apro l'acqua della doccia con la scusa della doccia... sento i passi che sono a ritmo con il mio cuore che sbatte furioso...
<< Bella ci sei ? >>
<< Si mamma... scusa non ti avevo sentito entrare sto facendo la doccia... >>
<< Capisco tesoro >> la voce è strana che sarà successo adesso
<< Mamma ti serviva qualcosa ? >>
<< No no niente tesoro >>
<< ok >>
<< A Bella io sto uscendo.. ho il turno di notte  torno tardi ok ? >>
<< Ok  mamma >>
<< A dopo piccola >> cazzo scampata per un pelo... 

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Capitolo 13
*** capitolo 9 ***


Per ogni dolore c'è sempre...
 




 
 



Io che entro in punta di piedi... per paura di essere presa a calci...
 
Lo so sono in un ritardo che dire mostruoso e poco... 
e che non ho nessuna giustificazione , ma spero comprendiate che...
purtroppo, gli ultimi giorni di scuola ,sono pieni di interrogazioni e
compiti...  Gli ultimi giorni infatti li ho passati sui libri a studiare.. 
economia e diritto.....e purtroppo ancora mi 
mancano alcune materie... 
 non so proprio dove mettere le mani... 
Quindi non so quando riuscirò a postare il prossimo capitolo...
Potrete mai perdonarmi ? 
Un bacio grandissimoooooooo..... 
Vi adoro Stella... <3 
 
“Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male.” 
(Friedrich Nietzsche)
 
 
Drinnnn Drin ....
 
Scatto in piedi... mi guardo in giro cercando di capire da dove proviene questo suono assordante... e la vedo la sul mobiletto la mia sveglia.. guardo che ore sono già le 7 non mi ero neanche accorta di essermi addormentata... ieri sera è stata una giornata lunga e faticosa.... sono stanchissima non cela faccio più uffà sbuffo.. e mi alzo dal letto e gli occhi corrono sulle mie lenzuola dove vi è una macchia abbastanza evidente di sangue .. guardo la fasciatura e infatti ormai e tutta sporca di sangue ieri sera devo essermi addormentata sul braccio... pazienza darò una lavatrice prima di uscire o potrei trovare una scusa... 
In fretta mi preparo per andare a scuola.... 
Scendo di sotto metto tutto in lavatrice l'avvio e parto verso scuola ....
Arrivata nei parcheggi della scuola vedo tutti i miei amici o per lo meno quelli che erano i miei amici...
Vedo Kris voltarsi e guardarmi intensamente negli occhi e vedo quanto io l'abbia ferita ieri, poi la sua espressione cambia diventa dura , fredda.... mi guarda per una frazione di secondo ancora e poi si volta verso gli altri ....  conoscendola sarà arrabbiata, e forse soprattutto delusa da me... adesso devo solo decidere .. continuare a fidarmi di lei dirgli la verità tutta la verità o mantenerla a distanza..... lontana da me , lontana dalla verità  e non posso fare altro che lasciarla andare non posso coinvolgerla nei miei guai lei è troppo buona ,  troppo ingenua non posso e non voglio sporcare la sua vita con lo schifo che mi porto dietro... lei si volta mi guarda un'ultima volta ... e io cerco di dare freddezza , durezza al mio sguardo... lei come abbassa lo sguardo..
colpita e affondata...  non so cosa abbia visto nel mio sguardo non so ma sembra aver capito che qualsiasi amicizia ci sia stata adesso non c'è più perchè in me non c'è pù nulla... niente di buono o sincero.... la vecchia me  è morta ... lei abbassa la testa e inizia a camminare verso l'entrata della scuola... e insieme a lei un'altro pezzo del mio cuore si distrugge va in mille pezzi e perdo ... una di quelle poche  fonti di sicurezza in me... 
 
<< Buongiorno ! >>
una voce a me familiare dietro di me... e de vuota... atona..
<< Buongiorno >> rispondo con lo stesso tono
<< Senti ti volevo chiedere per oggi >> 
<< Si dimmi >>
<< Allora andiamo a casa mia... per le 3 da me ok ? >>
<< Si si però >>
<< Però ? >>
<< Io non ho la minima idea di dove abiti >>
<< Allora ci troviamo davanti scuola all'uscita ok ? >>
<< Ok >> mi guarda per un secondo ma poi sposta lo sguardo..
e c'è uno strano imbarazzo tra di noi... mi guarda .. sembra scrutarmi l'anima con il suo sguardo e io ho quasi paura ... il suo sguardo mette in imbarazzo
<< Che c'è cazzo guardi ? >> chiedo non sopportando questo inutile e snervante silenzio
<< Sbaglio ho qualcuno ha fatto le ore piccole ? >> chiede con voce quasi ironica e un accenno di sorriso sulle labbra 
<< Come scusa ? >>
<< Hai  due occhiaie che manco un cadavere >>
<< o grazie gentilissimo come sempre >> sbotto offesa e arrabbiata 
<< Dico solo la verità >> 
<< O  si si certo >> sbotto arrabbiata
<< Sul serio stai bene ? hai una faccia >> e sembra davvero preoccupato rimango stupita dai suoi cambi d'umore così improvvisi 
<< Si si certo tu più tosto ti sei visto allo specchio un fantasma paragonato a te sembra in perfetta salute >>
<< O si si certo... diciamo che sto bene come stai tu >> 
<< Cioè ? che vorresti insinuare ? >>  chiedo tra la curiosità e la rabbia
curiosità perchè ha capito è perfettamente come mi sento, rabbia perchè mai nessuno era riuscito a leggermi così bene nessuno neanche chi mi conosce da sempre... 
<< O bè se stai bene davvero non ti staresti facendo queste domande... non ti preoccuperesti di cosa la gente possa vedere al di fuori >> e de così vero... così giusto , che non posso fare a meno di abbassare lo sguardo.. chiaro segno che ha ragione...
<< E  che cosa si vede al di fuori >> chiedo... e mi stupisco di me stessa .. avevo pensato senza scollegare la bocca... ma è così strano lui nonostante non mi conosca a fatto riesce a capire così bene, senza problemi.. ha capito tutto senza parole... chi sa se tutto tutto però...
<< Una ragazza che soffre, per la perdita di un padre, una ragazza ferita , delusa dalla vita e dal mondo , una ragazza sola... una ragazza con tanto odio e risentimento ...una ragazza che non ha affrontato i problemi... questo è quello che vedo io... invece al di fuori si vede solo.. la ragazza depressa, quella ragazza che diventata un poco pazza dalla morte del padre...  tranquilla la perfetta maschera che ti sei creata >> 
<< Ma che dici ?! tu sei fuori >> non voglio ammetterlo ma ci ha azzeccato su tutti i piani... anche se non lo ammetterò mai...
<< Si si certo alle 3 qui fuori... e sii puntuale almeno >>
<<  ma certo.. mica sono te >>
così mi voltai e andai via almeno per una volta volevo essere io ad avere l'ultima parola... non riesco bene a spiegarmi il perchè ma con lui mi sento diversa... non sò sarà perchè lo odio..
 
Il tempo delle lezioni era passato abbastanza veloce...  
Adesso ero nei parcheggi della scuola ad aspettare quel coglione di Cullen.. ma io dico no, sono le 3 e mezzo e poi diceva a me di essere puntuale ... guarda che stronzo allora conto fino a tre e se non arriva vado via ... 1-2 
<< Adesso ti sei messa anche a contare le mosche ? Ma sei pazza o cosa? >>
<< Veramente caro stavo aspettando te e se non saresti arrivato entro il mio tre sarei andata via >>
<< A ecco pazza si ma fino a quel punto no giusto? >> dice mentre si siede in macchina e accende il motore... ma guarda sto stronzo
<< Sen >>
<< Andiamo o vuoi fare sera ? che io non ho tempo da perdere >>
<< Alla fine sarei io.,.. quella che non si muove >> 
<< Io sono in macchina mentre tu... ? stai ancora contando cosa le mosche! >> io lo uccido... e nel peggiore dei modi...
Seguo Cullen quasi a fatica cammina come uno spericolato...ma non gli darei mai un'altra soddisfazione...
Dopo circa 10 minuti di viaggio arriviamo davanti ad un vialetto alberato che da su una casa stupenda e io resto quasi sconvolta da quanto è bella...  
<< Allora ci sei >> 
<< Si si possiamo andare >>
arrivati davanti alla porta la apre e se prima mi era sembrata bella adesso era stupenda ... la casa era sui toni chiari...  nel salotto nell'angolo a destra su un rialzo vi era un pianoforte bellissimo... 
<< Wow hai una casa stupenda >>  mi esce dalla bocca
<< Grazie >> dice imbarazzato quasi chissa perchè .. cammino verso il pianoforte e sfioro i tasti e la superficie liscia e bianca come la neve...
<< Suoni ? >> chiedo 
<< Suonavo >> questa e la sua risposta ma sembra aver cambiato espressione .. adesso sembra turbato , triste... quell'aria da stronzo strafottente e sparita .... lo guardo e posso notare una sbavatura di rossetto sulla sua camicia ben visibile... adesso mi spiego perchè ha fatto una mezz'ora di ritardo.... lui sembra notare il mio sguardo e imbarazzato abbassa la testa ... 
<< Se non ti dispiace mi cambio un attimo >> 
<< Si si tranquillo non mi uccido mica se vai via >> dico cercando di sdrammatizzare la situazione...
<< O non si sa mai che decidessi di tagliarti le vene ... devo chiudere la cucina >> dice lui ... 
e io non rispondo abbasso la testa sulle mie scarpe guardando la punta delle mie converse senza alzare lo sguardo... mentre lui sale la grande scalinata che suppongo porti al piano di sopra...
Pochi minuti dopo scende di sotto in una tuta e una felpa ... 
<< Vieni sediamoci qua >> mi indica il grande divano panna.. che si trova al centro della stanza difronte ad una tv che paragonata al cinema e niente... da ciò e dalla casa in se capisco che per lui i soldi non sono un problema...
dopo poco suona il campanello e lui si alza scusandosi con me.. si sposa verso la porta.. e quando la apre una ragazza gli si butta a dosso 
<< EDWARD >> urla abbracciandolo ... 
<< Ma che fai qui.. pensavo eri a New York >>
mi sento tanto di troppo non  so forse dovrei andare via... forse vuole stare da solo con la sua ragazza.. che so... penso lo sia..
<< Sono appena arrivata ... anche tu mi sei mancato così tanto fratellino >> 
ok ritiro tutto e solo sua sorella.. ma chi sa perchè mi sento quasi sollevata...
<< Anche tu scricciolo .. non sai quanto >>
<< Papà? >> chiede lei 
<< Carlisle è in ospedale .. credo >>
dice ma sembra che la sua felicità sia scomparsa .....
<< Edward ! >> 
<< Che c'è Alice ? >>
<< Niente lascia perdere >> dice lei mentre si volta nella mia direzione e forse... adesso accorgendosi di me ... il fratello deve aver intuito perchè subito dice
<< Lei è Isabella Swam >>
<< Non ci credo.. Immagino una delle tue tante tr.. >>
<< Alice dobbiamo solo studiare >>
<< Immagino >>
<< Immagini male >> dice lui sorridendo 
<< Piacere Alice >> dice lei porgendomi la sua mano e non so cosa fare... non vorrei sembrare scortese ma non vorrei neanche si accorgesse di qualcosa..
<< Bella >> dico stringendo la sua mano
Lei sembra per un attimo guardare la mia mano e poi stupendomi dice
<< Cosa ti è successo ? >>
<< Come scusa ? >> chiedo non capendo cosa intende
<< Hai una fasciatura >> io come scottata abbasso la testa non so cosa fare...
<< Alice >>
<< Scu.. scusami non volevo essere invadente >> dice lei imbarazzata ... 
adesso che la guardo bene somiglia molto a suo fratello gli stessi occhi , lo stesso sorriso.. solo che lei ha i capelli corti e neri, e a differenza del fratello è bassina ancora più di me... anche se nel complesso  è davvero bellissima... sembra quasi un folletto...
E non so perchè ma al contrari dl fratello mi sta già simpatica... sembra davvero una brava ragazza...
<< Tranquilla niente di che... sono solo scivolata >> mento << è che sono un pò distratta e con il mio poco senso dell'equilibrio... ecco sono un mix che attira le peggiori cadute >> dico cercando di essere convincente.. mezze verità.. da piccola il mio poco equilibrio e il mio essere distratta mi avevano costretto ad andare spesso al pronto soccorso... lei mi sorride ...
<< Allora  che c'è tra te e mio fratello ? >> chiede a brucia pelo
<< Come? eeem no .. dobbiamo solo studiare insieme .. non c'è nient'altro >>
lei mi guarda per un attimo e poi dice 
<< Ok... mi sembrava strano che una ragazza come lei potesse interessarsi a te >>
e l'espressione di Edward diventa una maschera di dolore, terrore.. 
Alice sembra capire qualcosa 
<< Non volevo dire quello io... scusami .. non intendevo >>
<< Tranquilla hai già detto abbastanza.. e poi è solo la verità Alice >>
è arrabbiato ... non so bene se con la sorella o con se stesso esce sbattendo la porta...
 
Che ne dite? come vi sembra il capitolo? Commentate, fatemi sapere che ne pensate... e scusate se ci son o errori grammaticali... ma ho scritto velocemente e non ho avuto tempo di ricontrollare... La copertina della storia avrete notato che è cambiata ... infatti credo proprio che saranno tre che si alterneranno ad ogni capitolo...
P.S  la copertina non è opera mia ma di una mia amica che ringrazio.... Vi piace ? 

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Capitolo 14
*** capitolo 10 ***



Per ogni dolore c'è sempre...




Ciaoooooooo..... sono tornataaaaa.... 
Ringrazio tutte colore che hanno inserito la mia storia nei preferiti 7
Tutte le persone che hanno inserito me come autore preferito 4
e tutte coloro che hanno inserito la storia tra le seguite 25
Vi ringrazioooooo tutte/i di cuore ..... e
vi lascio alla storia.... 
 
 
Il dolore è parte della vita. A volte è una parte grande, e a volte no, ma in entrambi i casi, è una parte del grande puzzle, della musica profonda, del grande gioco. Il dolore fa due cose: Ti insegna, ti dice che sei vivo. Poi passa e ti lascia cambiato. E ti lascia più saggio, a volte. In alcuni casi ti lascia più forte. In entrambe le circostanze, il dolore lascia il segno, e tutto ciò che di importante potrà mai accadere nella tua vita lo comporterà in un modo o nell ’ altro.
Jim Butcher

 
 
 
 
 
Mi sento cosi ferito... deluso... anche se in realtà non dovrei lei ha detto solo la verità.. io non merito niente e nessuno... Ma le sue parole per me , sono state peggio di una pugnalata al cuore.. 
Dalla morte della mamma non mi ha mai detto qualcosa che potesse farmi sentire in colpa è sempre stata dalla mia parte ... ha sempre tirato le mie difese..non ha mai detto '' è stata colpa tua ''  forse ha sempre mentito... forse ha sempre provato del rancore verso di me... 
E so di aver sbagliato e di non aver scuse ... ma .. ma in qualche modo era lei che mi rialzava , quando cadevo... è sempre stata lei la mia forza la mia ancora verso la vita... ma adesso .. adesso sento che non ho più niente.. non mi è rimasto nulla... 
E adesso non so, non so se posso farcela da solo...
Perché deve essere cosi complicato?
Sembra che con il tempo , io stia perdendo qualcosa nel profondo di me stesso..
Ora capisco che vuol dire ... soffrire, stare male , il dolore...
Si cade, si avanza lentamente, ci si rompe e si prendono le cose così come vengono,
nella vita non si può  barare.. non si imbroglia, si possono aggirare gli ostacoli... ma torneranno sempre li... pronti a farti cadere a farti stare male e soffrire...
Tutti soffrono nella vita ... chi più chi meno...
Penso sia normale essere spaventati... 
Ma alla fine tutti si sentono così... prima o poi...
Mi sento come se nulla fosse più veramente importante..
so che tu non avresti mai voluto farmi sentire così... e 
che se adesso sto male è solo colpa mia...
pago le mie colpe i miei errori... giorno dopo giorno... 
come un puzzle ogni giorno si aggiunge un tassello di dolore in più...
Mi chiedo perché, io ho così tante domande... ma tante risposte che non posso trovare... che non riesco a trovare...
Vorrei poter riportare indietro il tempo...
Non sbagliare... non fare di nuovo gli stessi errori...  e se quella sera non mi fossi comportato da stupido forse adesso saresti ancora qua... ancora insieme....
Mi rendo conto di non essere più lo stesso... mi comporto, come se fossi un altro...
Mi rendo conto che la maschera che indosso ogni giorno inizia a pesare... 
 
Delle gocce d'acqua cadono... e sono fredde,ghiacciate proprio come il mio cuore... come la mia anima...
Alzo la testa e guardo il cielo... ormai e buio pesto, non so che ore sono, cerco il cellulare nella tasca ma non lo trovo .. sicuramente lo avrò dimenticato a casa....cammino solo nella notte .... 
mi guardo in giro e vedo un bar ...  e lo so che sto sbagliando , sbaglio anche solo a pensarci.. ma ormai non posso farne a meno .. devo dimenticare devo scacciare via i dolore... chiuderlo in un angolo... almeno per un pò...
Cammino verso il bar deciso... mi siedo e inizio a bere... pian piano la vista si annebbia , sento la testa leggera, nessun pensiero , nessun dolore solo vuoto...  a stento riesco a reggermi in piedi , ma esco dal locale e inizio a camminare verso casa... la pioggia continua a cadere , copiosa, fredda sembrano tante lame, che colpiscono il mio corpo... ma non mi importa continuo a camminare...  nella notte silenziosa nessun rumore , nessuna macchina niente silenzio....
 
Continuo a camminare tranquillo sono ormai vicino casa .. una macchina si accosta a me... e vedo una ragazza scendere dalla macchina ...e avvicinarsi.. ma è tutto talmente tanto velato ... dalla pioggia ,e da tutto ciò che ho bevuto che non capisco chi è ... 
 
Angolo Autore:
Ringrazio colore che sono arrivati fin qui a leggere, nonostante il mio ritardo... 
purtroppo ancora non posso assicurarvi di postare i capitoli in modo regolare... non sò quando potrò... Ma posso assicurarvi che ci saranno...  spero che abbiate la pazienza e la voglia di aspettarli...  E se vi va... e non siete troppo arrabbiate con me =( recensite farete moltoooooooooo felice me.... Un grandisssimo bacio a tutte voi...... Stella <3

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Capitolo 15
*** Capitolo 12 ***


Per ogni dolore c'è sempre...








Rieccomi qua...
Alloraaaa oggi sono di fretta quindi
vi lascio al capitolo ... Mi raccomando recensiteeeeee...
un bacio Stellaaaaa



Pov Bella


<<  Edward  >>
<< Mmm >>
<< Edward non cela faccio sei pesante ... dai muoviti un pò >>
<< Bella >>
<< Si ? >>
<<  Hai un profumo buonissimo... sai di fragola  >>
<< Si si certo come no dai su muoviti  >>
come non detto non mi aiutava per niente...
<< Scalino  >>
<< Ahahah  >>
<< Perché ridi ? scalino  >>
<< Perché sto per vomitare  >>
<< Cazzo Ed dai su muoviti  cammina veloce  >>
Dovevo muovermi prima che mi vomitasse ovunque
<< Dai su ci siamo quasi  >>
Gli dico mentre saliamo gli  scalini  uno ad uno ...  sperando di riuscire ad arrivare al bagno... quando all'improvviso si ferma ..
<< Che succede ?  >>
<< Mi gira tutto  >>
<<  Ci siamo quasi  su  >>
arriviamo giusto in tempo in bagno che subito inizia a vomitare l'anima.. e sembra così indifeso, così piccolo ... tutto il contrario del solito stronzo...
Quando rialza la testa  lo guardo è nonostante sia in condizioni pessime è davvero bellissimo...
<< Vieni... >>
<< Mm dove ? >>
<< A letto  >>
lo accompagno nella mia stanza...  e gli prendo una mia tuta anche se sicuramente gli andrà piccola ma non ho altro da dargli
<< Tieni  metti questa ... non è il massimo ma almeno non è bagnata  >>
Lo lascio nella mia stanza e scendo di sotto a fare  un caffè...
Aspetto che esca il caffè lo metto nel bicchiere e lo lascio senza zucchero... salgo gli scalini ad uno ad uno e sono un pò preoccupata com'è che non c'è neanche un minimo rumore oltre ai miei passi...
Apro la porta  ma non lo vedo è buio deve aver spento la luce...
Accendo la luce e lo vedo si è infilato a letto e si  è portato le coperte fin sopra la testa ...  sorrido a vederlo così..giro lo sguardo  e vedo i suoi vestiti a terra ... guardo sul letto è infatti il pantalone della tuta non c'è più...
Mi avvicino... gli scopro un pò la testa...  e dio quanto è bello..
Ha gli occhi chiusi, i capelli ancora umidi ,la mano sotto il volto,  il naso piccolo è perfetto, le labbra carnose che sono leggermente imbronciate... sembra un bambino quando gli rubi il suo gioco preferito...
è bellissimo.. non che di solito non lo sia ma così e wow...  Bella ma che dici ti sei rimbecillita forse...  guardo il caffè nella mia mano... va bè pazienza tanto ormai dorme... e non mi sembra il caso di svegliarlo...
Sento il cellulare vibrare nella mia tasca lo prendo la mamma.. cazzo mene ero dimenticata... esco dalla stanza e rispondo...
<< Mamma  >>
<< Bella dove sei ?  >>
<< Mamma sono appena arrivata a casa ...  >>
<< Adesso ?  >>
<< Si  >>
<< Perché tanto tempo ?  >>
<< Mamma ma hai visto che tempo c'è fuori ... sono dovuta andare a minimo  >>  invento una scusa
<< Ok capisco hai fatto bene...amore mio adesso torno in reparto a domani tesoro  >>
<>
Riattacco e salgo di sopra... adesso come faccio con Edward se la mamma lo vede mi ammazza spero solo che domani la mamma torni tardi .... altrimenti chi la sente...
Poi mi ricordo di Alice... subito faccio partire la telefonata e un'Alice ancora assonnata risponde
<< Edward ?  >>
<< Alice sono Bella  >>
<< Bella ?  >>
<< Si ti volevo avvertire che tuo fratello e qui da me...  >>
<< Dio santo meno male... aspetta perchè li  >>
<< Ha bevuto, ed era ubriaco, adesso dorme  >>
<< Lo immaginavo... aveva promesso ... non cambierà mai ... eeem scusa grazie comunque buona notte  >>
<< Buona notte  >> ripeto
Salgo di sopra entro nella mia stanza e mi siedo sulla mia sedia a dondolo ...

Sono in un lungo corridoio bianco... mi guardo intorno e mi sento chiamare dalla voce di mio padre...
<< Bells  >>
<<  Papà  >>  cammino verso la sua voce...  ma non arrivo mai... inizio a correre ma non arrivo mai sento solo la sua voce che mi chiama....
<< PAPA'  >> Urlo
<< Bells sono qui  >>
<< Dove ? >> mi volto e vedo mio padre che cammina verso di me... le lacrime rigano il mio viso...
<< Sei qui ? ! >> chiedo
<< Bells.amore mio.... devi andare avanti piccola ... devi vivere... per me non c'è speranza ma tu... tu devi essere felice ... >>
<< Che vuoi dire? >>
<< Bells io sono morto non tu... devi essere felice piccola mia ... devi andare avanti e  devi essere felice devi farlo per me... >>
<<  No non voglio  >>
<<  Si Bells  >>
<<  Papà  >>
<<  Bells tesoro mio si felice.. io sarò sempre qui  >> dice mentre mi mette una mano sul cuore  <<  io veglierò su di te da lontano >> dice per poi allontanarsi
<<  PAPA' NO... TI PREGO.. ti prego  >> urlo , piango e cado in ginocchio senza forze...



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Capitolo 16
*** Capitolo 11 ***


as
Per ogni dolore c'è sempre...





Mie gioie adorate allora come va? :)
Finalmenteeee sono tornata con un nuovo capitolo...
che a me piace tantissimo ahahaha.... Speriamo anche a voi...
Allora ho anche aperto un contest ...  ( E se ? )
se vi va fateci un salto....
Un bacioooooo grandissimo a tutte voi...
Stella <3



Era andato via sbattendo la porta arrabbiato...

e io non sapevo cosa fare ... mi sentivo in imbarazzo ... quello non era il posto per me...
<<  Eeem forse è il caso che io vada... ti dispiacerebbe dirgli di chiamarmi appena può  >> dico mentre scrivo su un foglietto il mio numero di cellulare 
<<  O.. ok  >> dice lei
<<  Ciao >> dico mentre le passo il foglietto col mio numero..
<< Ciao >>  dice ma è pallida come un cadavere
<< Sei.. sei sicura di stare bene ? >> chiedo
<<  E.. si si...  tranquilla tutto a posto.. piacere di averti conosciuto Bella >> dice con un sorriso tirato in volto che somiglia più a una smorfia...
<< Ok .. eem allora ciao >> dico mentre apro la porta e vado via
Continuo a ripensare al comportamento di  Edward perchè arrabbiarsi tanto per una battuta...  quel ragazzo è proprio strano..
Cammino con la macchina... quando vedo la spiaggia... e de da tanto che non ci vado... così svolto e prendo la stradina che porta dritta alla spiaggia...
Scendo dalla macchina e l'odore del mare arriva dritto alle mie narici ...  cammino fino ad arrivare vicino alla riva e mi siedo...  
Guardo il mare, le onde , ascolto il rumore del mare.. fin da piccola  il mare mi rilassava  ...mi dava una strana sensazione di forza  , di libertà e di grandezza... Ricordo ancora quando Charlie  da piccola mi portava con lui qui...
Inizio a pensare e ripensare ... a  rivivere con la mente i momenti passati qui...
Alzo lo sguardo verso il cielo.. e de quasi buio... non mi sono resa conto del tempo mentre passava era come se il mio cervello fosse entrato in stand by... spento , silenzioso... Adesso  è come se si fosse riacceso, ho in testa una nuova convinzione... 
<< Sai papà >> inizio a parlare come se lui potesse ascoltarmi  << penso che non sono più io, il tempo,  il dolore  mi stanno cambiando e adesso non sono più me  >>
e le lacrime rigano il mio viso...  << la nonna ha ragione se continuo così non faccio altro che ferire gli altri e me stessa... e non voglio non voglio più soffrire , non voglio più stare male... voglio tornare a sorridere, ad essere non dico felice.... ma almeno un po più tranquilla... voglio tornare a ridere davvero...  >>   
Guardo il mare , ormai è notte fonda e piove ... ma io continuo a parlare e  pensare....
<< Papà vorrei tanto andare avanti ... tornare ad essere me stessa nonostante tutto il dolore , nonostante tutto il tempo che è trascorso, ma non ci riesco.... e ho paura papà... non so più chi sono... non mi riconosco più   >> piango e fa male più male dei tagli, e delle cicatrici... fa male perché adesso ne ho la convinzione e la certezza ... non sarò mai più Bella... non sarò più me stessa... Quando mi guardo allo specchio vedo un'immagine distorta di quella che ero io...   e non lo so se la notte, il mare a farmi dire queste parole, a farmi avere questa certezza... non ho mai chiaro cosa voglio, cosa voglio diventare , cosa voglio fare di questa vita...
Continuo sempre a pensare a te... sapere come stai, dirti quelle cose che non ti ho mai detto, frasi, giorni , storie della mia vita, i miei pensieri le mie paure... quelle che nascono quando guardi fuori e piove...
Vorrei rincontrarti un'altra volta...   invece resto qui, nel ricordo ... facendo finta che sia tutto uguale , che non è cambiato niente... pensandoti e rischiando di nascosto... cercando un modo per sentirti accanto... un modo per cancellare ogni singola paura, ogni parola sbagliata... ogni parola che ti sei portato via...
Vorrei lasciarti andare... vorrei lasciarmi andare...
Continuo a piangere e sentire, un dolore terribile nel cuore...
quando sento il cellulare squillare.... cerco di ricompormi.. per poter rispondere... guardo la chiamata e de un numero che non conosco forse Edward...gli avevo chiesto di chiamarmi
<< Pronto >>
<< Bella ? >> e de una voce femminile sembra di riconoscerla
<< Si sono io >>
<<  Bella sono Alice.. scusa se ti disturbo a quest'ora ma >>
<< O Alice ... dimmi ti serviva qualcosa ? >> chiedo sorpresa
<< Si... cioè volevo chiederti se avevi per caso sentivo o visto Edward? >>
<< Io.. eem no perché ? >>
<< Non lo so non è ancora tornato a casa... inizio a preoccuparmi... sono le 3 di notte e de uscito alle 17:00  >>
<< Io no.. non l'ho sentito... scusa ma hai provato a chiamarlo ? >>
<< Si ma ha lasciato il cellulare a  casa >>
<< Capisco >>
<< Va bè ... se dovessi sentirlo o vederlo ti dispiace chiamarmi per favore ... sono molto preoccupata conoscendo Edward  >>
<< Si va bene >>
<< Ciao >>
<< Ciao >>
Effettivamente... speriamo non si sia messo nei casini ... ma aspetta che ha detto Alice sono le 3 di notte ... guardo il cellulare e ci sono forse 100 chiamate da parte di mia mamma... strano non ho sentito suonare...
Adesso mi ammazza, sarà preoccupatissima, e incazzata nera..
subito avvio la telefonata e neanche 1 squillo che sento le urla di mia mamma...
<<  BELLA DOVE CAZZO SEI E... MI SONO PREOCCUPATA, TI HO CHIAMATO MILLE VOLTE... PERCHÉ' CAZZO NON HAI RISPOSTO >> wow uno scaricatore di porto al suo confronto impallidisce
<< Si mamma scusa non l'ho sentito suonare >>
<< BELLA TI RENDI CONTO CHE SONO LE 3 DI NOTTE... ti ho chiesto  mille volte di chiamare quando e se fai tardi >>
<< Si scusa sto tornando >>
<< Bene >>
<< Tu sei a casa ? >>
<< Si ma sto uscendo >>
<< Come mai a quest'ora ?  >>
<< Valeria si è ammalata quindi devo fare anche il suo turno >>
<< Ok ciao >>
<< Bella appena arrivi a casa chiamami.. ciao >> e chiude così la telefonata e sono certa che domani arriverà un'altra sfuriata...
 Mi alzo e cammino verso la mia macchina... sotto la pioggia domani avrò un raffreddore fenomenale...
Entro in macchina.. accendo e inizio a volare verso casa...  cammino.. quando vedo qualcuno barcollare per la strada e non vorrei sbagliarmi ma sembra proprio Edward ma che cazzo fa qua... e sotto la pioggia per di più.. subito accosto , e scendo dalla macchina... mi avvicino verso di lui... e adesso  ho la certezza certezza che sia lui..
<< Edward  >> lo chiamo.. lui alza la testa ma sembra non vedermi...
<< Edward ma che fai? stai bene? >>
<< Bella ? >> farfuglia e una puzza terribile di alcool e fumo e non so cos'altro... esce dalla sua bocca...  lo guardo e de ubriaco perso..
<< Dai vieni  >>  lo faccio appoggiare a me.. e lo accompagno fino allo sportello del passeggero ...  lo metto nella macchina con non poca fatica e salgo dall'altro lato...
<< Ma che cazzo hai fatto e ? >>
<< Mmm niente mi sono divertito un pò >>  vedo che trema ... subito accendo l'aria calda e gli do il giubbotto che avevo in macchina
<< Tieni >> lui sembra guardarlo e poi lo porta vicino al naso
<< Mmm che buon odore >> farfuglia
<< Sei ubriaco perso  >>
<< Noooo...ahahah... ok forse giusto un pochino ahahah >>
<< Ok ti porto a casa tua  >>








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Capitolo 17
*** Capitolo 13 ***


sa
Per ogni dolore c'è sempre...




Ciaooooo..... Allora come state?
Come vedete sono tornata prestissimo...!!!
Allora che ne dite della storia?
vi piace la strada che hanno intrapreso Edward e Bella ?
Trovate il tutto orrendo...?
Fatemi sapere che ne pensate...



Storia scritta e , pubblicata senza alcuno scopo di lucro, i fatti ed i personaggi rappresentati , sono puramente casuali...

Sento urlare qualcuno apro gli occhi di scatto ....  Faccio per alzarmi ma la testa gira vorticosamente...   poi di nuovo delle urla...
Mi alzo e vedo Bella su una sedia a dondolo che urla e piange...
<< Bella...  Bella svegliati...  >> niente continua a piangere
<< Bella svegliati è solo un brutto sogno  >> dico mentre la scuoto leggermente
 La vedo aprire gli occhi lentamente mentre le lacrime continuano a rigarle il viso...
non so che fare e ne perché sono qui ma comunque mi fa male vederla così quindi la prendo in braccio e la porto con me sul  letto..
L'abbraccio stretta e la cullo come si fa i bambini ... continuo a tenerla stretta e pian piano inizia a calmarsi...
la tengo stretta a me e le accarezzo i capelli...
<< Shh basta è solo un brutto sogno è tutto passato shh  >>
E così piccola, indifesa, delicata come una lastra di vetro...  
Quando finalmente si calma rialza la testa dal mio petto e  punta quelle due pozze di cioccolato fuso nei miei occhi... la guardo è bellissima anche se non sene rende conto... e la ragazza più bella che abbia mai visto...
<< Grazie  >> sussurra flebile
io sorrido e annuisco mentre lei abbassa la testa..
<< Mi dispiace !  >>
<< Come scusa  >>
<< Non volevo farmi vedere così scusa  >>
<< Bella sta tranquilla non è successo niente  >>
Adesso e lei ad annuire e io mi chiedo che ci faccio qua non che non volessi ma perché..
<< Bella  >>
<< Si ?  >>
<< Dove sono? e che ci faccio qui ?  >>
<< Sei a casa mia... stavo tornando a casa quando ti ho visto per strada completamente ubriaco e visto che non volevi tornare a casa ti ho portato qua  >>
Annuisco e inizio a ricordare anche se in modo alquanto velato ... per quanto io possa essere ubriaco ricordo comunque quello che mi succede...
più o meno...
<< Grazie  >> le dico mentre la guardo negli occhi
e lei mi ricambia lo sguardo ancora abbracciata a me...
<< Di cosa ?  >>
<< Di tutto  >>
e lei sorride e annuisce...
<< Bella ?  >>
<>
<< Perché? >>
<< Come?  >>
<< Perché mi hai aiutato ?  >>
<< E tu perché hai aiutato me ?  >>
<< Io non ho fatto niente  >> dico
<< Perché alla fine siamo amici giusto ? >> chiede
<< Giusto >> dico sorridendo
<< Bella senti... mi dispiace per come mi sono comportato con te  >>
<< Bè effettivamente... ma neanche io sono stata un angelo ... quindi... quindi pace ?  >> chiede sorridendo e porgendomi la sua mano
<< Pace  >> dico mentre stringo la sua mano
Sorrido a lei e de bellissimo vederla sorridere.. e come se il suo sorriso scaldasse il cuore anche i più freddo che possa esistere... anche il mio... Mi alzo dal letto ,non voglio essere un peso per lei, ma appena mi metto in piedi la testa gira vorticosamente...tanto che devo subito sedermi se non voglio cadere a terra...
<< Bella ... scusa se ti disturbo ancora ma... ecco non e che avresti qualcosa per il mal di testa post sbronza ? >>
<<  Si certo... arrivo subito  >> si alza e esce fuori dalla stanza per poi tornare subito dopo con un bicchiere in mano
<< Tieni ... questo mi ha salvato molte volte ... bevilo tutto  d'un fiato... e tappati il naso >>
<< Cos'è non e che mi avveleni no >> dico sorridendo
<< O non si sa mai... >> dice sorridendo <<  E' uno di quei rimedi delle nonne... fa miracoli bevi e zitto  dai su  >>
Porto il bicchiere alle labbra ma dimenticandomi di tappare il naso e l'odore è terribile... fa rivoltare lo stomaco...
<<  Blee  ma che cazzo e  >>
<< Ti avevo detto di tapparti il naso no... dai su muoviti fai l'uomo  >>
<< Chi ti dice che lo sia ?  >> chiedo con il mio solito sorriso malizioso... quello che fa crollare tutte
<< Infatti... ti sto mettendo alla prova  >> dice e sembrerebbe sicura di se... non fosse che è diventata rossa come un pomodoro
Bevo tutto d'un fiato e il sapore e peggio dell'odore...
Tieni dice porgendomi una bottiglia d'acqua ma dove la teneva...
<< Ne tengo una sempre qui...  >> dice indicando il mobiletto a fianco al letto
<< Come mai ?  >>
<< In caso di necessità  >>
<< Tu sei pazza !  >> dico sorridendo ma lei non sembra della stessa opinione infatti cambia subito espressione... passa dal triste, all'arrabbiato, al deluso...
<< Bella scherzavo  >> dico cercando di capirla
<< Non saresti il primo a pensarla così sai... non ci sono problemi  >>
<< Bella... ascolta stavo scherzando... non volevo offenderti... lo giuro >>
<< Ok >> dice ma capisco che ormai non è più lo stesso
<< Mi  credi ? >>
<< Si >> dice poi tornando di nuovo a sorridere << solo se mi dici perché hai... perché hai avuto quella reazione oggi   >>  colpo al cuore
<< Io... io penso sia meglio che vado via   >> dico alzandomi di nuovo << Sarà tardissimo e >>
<< Fermo   >> dice prendendomi per un polso << Se ti ho parato il culo almeno voglio sapere per quale motivo eri così... perché ti sei ridotto in quelle condizioni  >>
<< Bella  >>
<< Perché?  >>  dice stringendo di più il polso
<<  Perché tu fai questo ?  >> chiedo notando i tagli sulle sue braccia...
<< Come ?  >> dice ritraendo il braccio e cercando di coprirli... tenta di abbassare la maglia ma e troppo corta...
<< Io... Io non penso sia il caso  >>
<<  Perché ? Cosa sono ?  >> dico prendendo adesso le sue mani tra le mie
<< Non.. non è niente sono scivolata >>
<< Bella come pensi io possa fidarmi di te se tu non lo fai con me >>
<< Io.. >>
<< Quando deciderai di raccontarlo a me... di dirmi la verità.... io lo farò con te >>

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Capitolo 18
*** Capitolo 14 ***


ar

Per ogni dolore c'è sempre....







Salve sono di fretta ...
e non posso dilungarmi molto quindi vi
lascio al capitolo...
Per chi ha recensito la storia prometto che risponderò al più presto...
un bacio...


Storia scritta e , pubblicata senza alcuno scopo di lucro, i fatti ed i personaggi rappresentati , sono puramente casuali...





Lo vedo racogliere le sue cose da terra...seguo ogni suo movimento ogni spostamento in silenzio...
Mentre dentro di me mi sento  morire... non so perchè non ci conosciamo quasi ma quando mi ha stretta tra le sue braccia mi sono sentita protetta , al sicuro come non succedeva ormai da tempo... e ora ho paura... paura perchè sono certa che nello stesso istante in cui andrà via .. lo rifarò ...
<<  Edward ! >> dico ma le parole escono da sole...lui si volta verso di me .. aspettando che dica qualcosa ma io non so cosa dire...
<< Buona notte ! >>
<<  No non andare via ! >>
<< Perchè? >>
<< Ti prego ! >>
<< Dammi un motivo .. >>
<< Ti sto pregando Edward  >>
<< E io voglio un motivo >>
<< Perchè lo rifarei >> dico a bassa voce ... da una parte sperando che riesca a sentire e dall'altra che non riuscisse..
ma lui si volta verso di me ... mi guarda drutto negli occhi... e non so cosa legge... forse compassione verso una pazza psicopatica che lo sta pregando di non lasciarla da sola...
<< Per favore... non  chiedermi altro... giuro che telo dirò.. ma.. ma non adesso >>
lui mi guarda ancora non so per quanto tempo... secondi o minuti .. che a me sembrano interminabili...
<< Solo da quando ? >> e capisco bene a cosa si riferisce ... non so che fare .. solo che con lui mi sento al sicuro .. e voglio fidarmi...
<< Dalla morte di mio padre ... Edward... mi sto fidando di te... ti prego non farmene pentire >>
<<  Grazie... io.. io ti prometto che non lo farò >>
Dice mentre viene vicino a me... si sdraia al mio fianco... e inizia a guardare il soffitto..
<< Di qualcosa, qualsiasi cosa ma non stare in silenzio >>
<< Dov'è tua madre? >>
<< Sta lavorando... >>i
<< Che lavoro ? >>
<< E' un'infermiera >>
<< Capisco >>
<< Che c'è ? >>
<< Io non.. non so come dirlo >> e immagino si riferisca alla sua reazione con Alice
<< Edward non importa... non devi dirmi niente... se è quando vorrai lo farai >>
<< Voglio dirtelo... ho bisogno di dirlo ma non so come fare >>
<< Parti semplicemente dall'inizio >>  prende un pacco di sigarette dal giubbotto
<< Posso fumare qua ? >>
<< Si >> fa qualche tiro e poi inizia a parlare
<< Mia madre è morta qualche mese fa...  >>  ed io resto pietrificata una mummia  << da allora ho iniziato a bere , fumare  e qualche volta drogarmi... quando sto male o mi sento a pezzi aiuta.. stacco il cervello per un pò >>
<< Ma...ma oggi Alice ... c'è dell'altro vero ? >>
<< Si  >>
<< Melo dirai ? >>  chiedo
<< Si.. telo prometto... ma... ma adesso non... non sono ancora pronto... cerca di capirmi >>
<< Va bene ..  >> Adesso capisco molti suoi atteggiameti.. il dolore che gli si legge negli occhi...
<< Bella.. posso chiederti una cosa ? >>
<< Dimmi >>
<< Perchè ti sei fidata di me ? >>
<< Non lo so... solo che.. sentivo che mi avresti capita  in qualche modo ... e tu ? >>
<< Perchè leggevo nei tuoi occhi il mio stesso dolore o quasi  >>
<<  Perchè sei rimasto ? >>
<< Sentivo che avevi bisogno di me >>
<< Io non lo so perchè ma...  >>
<< Cosa ? >>
<<  Ma quando sono insieme a te... io.. io non sento il bisogno di farlo >>
<< Ne sono felice >> lo guardo e gli sorrido.. e poi uno sbadiglio...
<<  Scusa >>
<< Non pensi sia il caso di dormire! sarai stanchissima... tutta la notte a farmi da balia...  >>
<< Un pò >>
<< Bella... a che ora torna tua madre? >>
<< Non lo so credo verso le 9 >>
<< Ok dormi adesso >>
<< Buona notte! >>
<< Buona notte Ed >>






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Capitolo 19
*** Capitolo 15 ***


il sole
Per ogni dolore c'è sempre...






Salve a tuttiiiiiiiiiiiiiiiii......... Come state? :)
ringrazio infinitamente tutti voi che continuate a seguire la mia storia..... <3
  Indovinate un pò, che ci sarà nel capitolo... ;)
Allora un ....
e no lo dovrete scoprire da soli ahahah .... ;)
Ps. non fate caso agli innumerevoli errori di grammatica....


Storia scritta e , pubblicata senza alcuno scopo di lucro, i fatti ed i personaggi rappresentati , sono puramente casuali...




Il dolore che abbiamo sofferto in passato ha molto a che fare con ciò che siamo oggi.
W. Glasser

Mi sveglio stranito...Non so perché ma mi sento strano, sento le coperte che mi pesano a dosso... Apro gli occhi , e una luce entra dalla finestra con le tapparelle socchiuse... '' aspetta un attimo ma questa non è casa mia...'' Apro gli occhi, ormai del tutto sveglio, cerco di alzarmi ma qualcosa o meglio qualcuno, melo impedisce... Bella , dorme abbracciata a me... ha gli occhi chiusi, e tiene una mano sul mio petto e l'altra  sotto al viso... sembra una bambina.... la guardo e de bellissima... ogni piccolo particolare del suo viso la rende perfetta ... tiene le labbra leggermente socchiuse, il nasino piccolo e all'insù...  il suo viso così dolce..sembra un piccolo angelo... Adesso sembra spensierata, serena...  e pure sotto questa facciata perfetta ,da angelo...si nasconde, un dolore grandissimo, una ragazza fragile e pericolosa per se stessa...  

Ieri sera mentre mi parlava.. cercavo di leggere qualcosa nei suoi occhi... invece niente.. erano vuoti, non una scintilla di vita...neanche il profondo dolore che prova .. e che porta dentro... nulla erano vuoti...  mi hanno spaventato.... ho avuto paura di lasciarla da sola.... Perché ho capito quanto in realtà stia male, quanto il dolore stia scavando in lei, e quanto poco di quella che era adesso è rimasto...  
La sua stanza è ricolma di fotografie... e in ognuna nei suoi occhi si legge felicita, vita.. in ogni foto si legge un sorriso, uno di quelli veri, uno di quelli che potrebbe aprire la porta del paradiso.... quelli che non ho mai visto sul suo viso da quando l'ho conosciuta...
Abbasso di nuovo lo sguardo su di lei... poi guardo l'ora... le 8... devo alzarmi ed andare via... non vorrei che sua madre mi trovasse qui....non che sia successo qualcosa ma lei questo non lo sa...
Ma adesso che ci penso come posso fare senza svegliarla....
Con calma, cerco di alzarla dal mio corpo, tiro un sospiro di sollievo ... ma quando mi alzo dal letto un cigolio, si diffonde nella stanza ...
'' cazzo ''
<< Dove vai? >> sobbalzo al suono della sua voce... ancora impastata dal sonno
<< Io dovrei andare, non vorrei che tua mamma... >>
<<  Capisco... bene ti accompagno >>
<<  Come ? >>
<< Come pensi di tornare a casa? >>
<< Con la mia macc.. >> mi interrompo subito al ricordo delle parole di Bella la scorsa notte
<< Ahahah >>
<< Che c'è da ridere? >>
<< Ahahah la tua faccia... ahahah dovresti vederla... ahahah >>
<< Divertente molto... molto guarda >>
<<  Dai non arrabbiarti... e solo che.. ahahah >>
<< Bella smettila >>
<<  Ok ahahah... ci riesco ahahah >>
<< A si.. adesso vedi >> le dico mentre mi butto su di lei per farle il solletico...
e lei inizia a muoversi sotto di me ... a scalciare
<< B... ba.. basta... ahahahah ... ti pre..ti prego... ahahah non... non cela faccio ahahah  >>
<< Chiedimi scusa >> le dico vicino al suo viso...
<< Mai >> dice sicura ... e io ricomincio
<< Mi dispiace risposta sbagliata >>
<< No no ahahha ti prego... ahahah  >>
<< Allora telo ripeto... chiedimi scusa >> le dico vicino al suo orecchio... con la voce più sexy che riesco a trovare in me ...  quella a cui nessuna resiste...
<< Mai >> dice lei imitandomi... e poi scoppiando a ridere di nuovo...
 la guardo sorridere e de così Bella... siamo così vicini... basta poco e potrei sentire il sapore delle sue labbra... della sua lingua... Cazzo Edward ma che stai dicendo... e la sbornia ... di sicuro...
<< P... perché mi guardi così ? >> chiede con una piccola ruga sulla fronte, e mordendosi il labbro inferiore... e de così sexy ... 
<< Sei così Bella quando ridi  >> ma sei impazzito...non ci credo che l'ho detto davvero... bocca del cazzo e adesso... ma perché... perché parli sempre...
<< I... io gr..azie >> dice rossa in viso... ed imbarazzata...
e senza sapere perché le mie labbra sono sulle sue... lei non mi respinge ma neanche mi asseconda resta immobile ... poi  pian piano si lascia andare... e ha un sapore così buono ... le nostre labbra si muovono insieme... le accarezzo il viso con la mano e la sua pelle e così liscia e ha un profumo incredibile... dopo un pò ci stacchiamo in cerca d'aria... e lei mi guarda imbarazzata....
  io mi alzo da sopra di lei .. prima di dire qualche  cazzata ..
e prima che si accorga di quello che sta succedendo nei miei pantaloni ...
infilo le mie scarpe...  dandomi del cretino... da solo ...

<< Da... dammi un minuto e .e  ti riaccompagno  >> dice ancora un pò imbarazzata
<< Non ... non c'è bisogno ... io posso chiamare un taxi >>
<< Ahahah  Edward .. ahahh vorrei ricordarti che siamo a Forks  >> ride di nuovo e sembra che l'imbarazzo sia scomparso.... ma io la guardo senza capire... il motivo della sua affermazione.. e lei deve intuirlo perché subito mi risponde ancor prima che io abbia dato voce ai miei pensieri...
<< Non ci sono taxi qui... a meno che non hai 2 / 3 ore per aspettare >>
<< A ...  >> dico adesso in imbarazzo
<< Mi cambio... e ti accompagno >> dice sorridendo e uscendo dalla stanza...
E' incredibile ma stare con lei mi fa stare meglio...lei mi distrae e  riesco a non pensare almeno per un pò....
Nonostante io la conosca appena.... sento... sento che con lei posso essere me stesso... che non devo fingere... o nascondermi... e la ringrazio mentalmente per questo....
E poi... riesce a farmi provare sensazioni mai provate prima... neanche con ... basta... basta smettila Edward non devi pensare a lei...
<< Sono pronta! Andiamo? >> la guardo e mi stampo in viso un sorriso falso....
<< Andiamo !! >>
Seguo Bella ... davanti a me ... e noto un numero incredibile di foto in tutta la casa ...  e quasi in ogni foto lei...  mi soffermo su una foto in particolare... non deve essere stata scattata da molto...  
e dio...  
<< Mia madre ... adora fare foto... e.. era la sua passione... faceva foto di continuo...  >> dice con un sorriso tirato in volto...
<< E' bellissima >>
<< Si ... era bravissima >>
<< Infatti >> anche se penso che sei tu c che rendi la foto stupenda.. vorrei  continuare ma tengo tutto per me...
In macchina silenzio... e l'imbarazzo...
<< Che hai ? >> chiede lei mentre continua a guardare la strada...
<< Come scusa? >>
<<  Da quando sono tornata dal bagno ... non lo so sei diverso... >>
<< Io no... sta tranquilla >>
<< Davvero ? >>
<< Che c'è Swam ... perché ti preoccupi tanto >>
<< Non mi preoccupo affatto Cullen >> e mi rendo conto di aver sbagliato dal tono che usa mi rendo conto che si è offesa... e forse anche arrabbiata...
ma non mi sento di parlare... ne di chiedere scusa... voglio solo tornare ad essere il freddo e cinico Cullen... senza emozioni ne sensazioni ...
lei non dice più una parola in religioso silenzio continua a guidare fino a casa mia ...  mentre io sono avvolto dal ricordo e dal dolore....
Sarà meglio per lei se mi starà lontano... io distruggo tutto ciò che tocco... e lei ha già i suoi problemi...  sarà meglio per entrambi se... se dimentichiamo tutto...
<< Ciao >> dice con tono freddo, cinico, distaccato...
<< Senti...  penso sia meglio se la finiamo qua... e torniamo ad essere quello che eravamo prima...  e che dimentichiamo tutto... credimi  sarà meglio per entrambi  >> lei mi guarda per un attimo dritto negli occhi ... e dai suoi occhi passano una miriade di sensazioni, poi apre leggermente le labbra per parlare, ma non esce nulla nessun suono... mi guarda ancora con quegli occhi e sembra trafiggermi l'anima...
<< Bene... si è la cosa migliore ... nessun problema Cullen... dimentichiamo tutto >> sputa le parole con  delusione, rabbia e odio...

Angolo Autore: Allora che ne dite del capitolo?
 lo so vorreste uccidermi... e uccidere Edward per come si è comportato... ma c'è un motivo  per ogni suo comportamento... l
Spero che abbiate la pazienza e la voglia di scoprire il perché dei suoi atteggiamenti....
A presto un baciooooooooo Stella  <3

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Capitolo 20
*** Capitolo 16 ***


cg
Per ogni dolore c'è sempre...





Come ha potuto... Ma che cazzo di bastardo...
Mi sento tradita, ferita, delusa .... e che mi ero fidata di lui ... pensavo fosse diverso dagli altri...  ma forse avevo ragione diverso si perché lui è peggio degli altri lui mi ha illuso... mi ha ferita ma forse è stata anche colpa mia... io gli ho permesso di avvicinarsi a me quindi.... ma per stasera sarà tutto diverso per una sera voglio mettere tutto da parte... dimenticarmi di tutto tornare ad essere la vecchia Bella quella che non si faceva problemi a bere e fumare la Bella che ero a New York... Cammino, schiaccio il pedale dell'acceleratore al massimo ... mi sono sempre piaciute le macchine , le moto proprio per la velocità per quel senso di adrenalina che ti danno in corpo.... sembra di volare... avevo promesso a mio padre che non lo avrei più fatto non dopo l'incidente... che mi era quasi costato la vita... Ma anche lui mi aveva promesso che sarebbe stato per sempre con me e invece non c'è.. mi ha lasciato da sola ad affrontare il mondo.... e soprattutto mi ha lasciato da sola con me stessa... Guidare così ti da un senso di forza ... la forza di cui ho bisogno adesso.... Arrivo a casa in pochissimo tempo.. Parcheggio la macchina nel vialetto di  casa... scendo dalla macchina  entro in casa di corsa .... e solo quando sono dentro noto che ci sono la giacca e le chiavi della macchina di mia mamma dentro... dai rumori che sento sicuramente starà  facendo il bucato e rassettando casa...
<< Bella tesoro mio sei tu? >>
<< Si mamma >>
<< Dove sei stata ? Come mai così mattiniera? >> mi chiede sbucando con la testa fuori dalla sgabuzzino
<< Volevo fare in giro >>
<< Capisco >>
Salgo gli scalini a due a due...
<< Dove vai? >>
<< Volevo andare un può al mare vista la bella giornata >>
<< Ok ma fa attenzione >>
<< Si certo mamma >> come no
Salgo nella mia stanza e la trovo così come l'ho lasciata stamattina... mi avvicino al letto e trovo il pantalone di Edward ... cazzo speriamo che mia mamma non sia entrata qui se no sono cazzi...
Lo raccolgo da terra e non posso fare a meno di sentire  il suo profumo ... non lo so lui ha un profumo tutto suo stanotte vicino a lui era ancora più forte e come se ti attirasse a se... sa di vaniglia, di frutti ma anche di uomo e così sensuale...  e le sue labbra così morbide, carnose ... stamattina e stato wow baciarlo l'avevo desiderato così tanto che...quando l'avevo sentite mie era così strano non riuscivo neanche a muovermi....
Basta Bella devi smetterla... devi dimenticarlo, lo ha detto anche lui no... è stato uno sbaglio dobbiamo tornare ad essere quelli di prima e dimenticare tutto.... il solo pensiero mi fa così rabbia... come ha potuto dopo avermi promesso .... basta smettila ... prendo il pantalone che ancora avevo in mano lo infilo in una busta...e la nascondo nel mio armadio... rifaccio il letto...e come mi avvicino al cuscino sento il suo profumo...
decido di cambiare le lenzuola , deve sparire il suo profumo tutto....di lui deve scomparire....
Non so nemmeno perché mi fa così rabbia ... non lo so forse perché pensavo che lui fosse diverso... che fosse come me... ma mi sbagliavo ....
Prendo il mio mp3 mi sdraio sul letto.. lo accendo e le note delle mie canzoni preferite si diffondono nella mia testa.... e nel mio cuore...

Ho perso le parole... eppure le avevo qua un attimo fa... dovevo dire cose..
cose che sai ..che ti dovevo.. che ti dovrei...
Ho perso le parole... può darsi che abbia perso solo le mie bugie...
Si son nascoste bene... forse però ... semplicemente non erano mie..
Credi... credici ancora  un pò... metti insieme un cuore... e prova a sentire...
e dopo credi... credici un pò di più...di più davvero...
Ho perso le parole ... vorrei che ti bastasse solo quello che ho...
io mi farò capire... anche da te... se ascolti bene.. se ascolti un pò...
Sei bella che fai male...
Cullata dalle parole della canzone mi addormento...
E per la prima volta sogno Edward Cullen...

Angolo Autore: Allora come dire a parte uno scusateeeeeeee..... Si lo so sono mancata per tanto tempo e poi sono tornata con un capitolo che dire fa schifo e poco....
Ditelo pure... Però  Vi prometto che il prossimo sarà migliore ... Che dire un bacio...  alla prossima? non so se volete io sarò ancora qua....

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Capitolo 21
*** Capitolo 17 ***


Per ogni dolore c'è sempre...



Hola... Allora come state?
Non so veramente come ringraziare tutti voi che continuate a seguirmi...
Vorrei ringraziare quindi tutte le persone che hanno inserito la storia nelle seguite:

1 - 1717
2 - anto802010 
3 - aquizziana 
4 - babbuccia 
5 - Bea Vit 
6 - bellinaC 
7 - cassandra76 
8 - cola23 
9 - concetta cullen 
10 - Cullenuzza 
11 - Deborah_poesie_evans 
12 - Enzalba 
13 - erini83 
14 - federc70 
15 - fri_7 
16 - Hila_90 
17 - jecca92 
18 - jessica53412 
19 - karman 
20 - kay0 
21 - KStew_90 
22 - little sweet girl 
23 - Lullaby73
24 - maryanna87 
25 - Moon Light 
26 - parkinson 
27 - petalo_di_cristallo 
28 - principessacar88 
29 - Sara JB 
30 - slentina 
31 - stars92 
32 - twilight_love 
33 - una vita 84 
34 - vladimir 
35 - WriteMyLife53 
36 - YunaCullen85

Chi nelle preferite:
1 - cola23 
2 - debby79 
3 - Edwardebellacallen 
4 - francesca_97 
5 - KStew_90
6 - petalo_di_cristallo
7 - pfrancy98
8 - pixibell 
9 - rachele_cullen 
10 - rutilia 
11 - tizi66

Anche se non mi spiego il perché nonostante
 tutte voi non ci sono recensioni non so...

Sono un pò triste e demoralizzata per questo...  
Ma cercherò comunque di fare il mio meglio in tutto...
 Spero che d'ora in poi ci sarà qualche recensione in più...



Apro gli occhi e sono al buio ...  Cazzo ! devo essermi addormentata, guardo fuori dalla finestra e ormai è notte fonda...
Ma che ore sono?! guardo l'orologio al mio polso...  le 20:30 va bè ancora è presto niente mare... ma pazienza...
Mi alzo dal letto e barcollando ancora assonnata  arrivo in bagno. Decido di farmi una doccia per rinfrescarmi e per svegliarmi un pò...
Faccio una doccia veloce... 
I capelli? Adesso come li faccio lisci , ricci o mossi?
Eeeem ricci ... prendo la schiuma , il ferro per arricciare i capelli ... Dopo circa mezz'ora ho finito di arricciare i capelli... Ma così no ... decido di tirarli un pò su con piccoli punti luce...
Ok i capelli a posto ...
Ritorno in camera mia... devo decidere cosa indossare...
Apro l'armadio ... e inizio a tirare tutto fuori...
Questo no, questo neanche, questo mi fa sembrare grossa, questo no, questo... nooo, Trovato...
Prendo il vestitino, blu notte ,con le maniche velate, adoro questo colore... e poi mi sta anche bene... Mi fascia perfettamente i fianchi, valorizza il mio seno quasi inesistente... E copre abbastanza i tagli. Abbino un paio di decoltè argentate tacco 15 insieme agli accessori per coprire i vari tagli sulle braccia...
Bene manca solo  il trucco...  elaborato o semplice...? Guardo l'ora le 21:37 ... ancora è presto ho tempo per fare qualcosa di più elaborato... Smokey Eyes argento e blu agli occhi, rossetto rosso sulle labbra e un filo di blash ... Mi guardo allo specchio... ok tutto a posto...
inizio ad andare verso le scale...
Cazzo il profumo... entro nella mia stanza e metto il mio profumo preferito Chanel...
Bene adesso sono pronta... Scendo in cucina ma non c'è nessuno la mamma sarà uscita... infatti trovo un suo bigliettino..
'' Sono al lavoro non  volevo svegliarti, dormivi così profondamente .. un bacio mamma ''
Strappo un foglietto dal blocco notes e scrivo '' Sono uscita ... non aspettarmi torno tardi... ti voglio bene Bella ''
Prendo le chiavi di casa e le infilo in borsa , le chiavi della macchina ed esco di casa...
Entro nella mia Audi A1 .. accendo la radio.. e subito una canzone si  diffonde nella macchina..

Voglio il sole
voglio il mare
 voglio un samba
da ballare...

la canzone è davvero bella...
Cammino con la macchina , e de davvero veloce... 120, 130, 140...  
Mi sento libera... prendo una sigaretta  dalla mia borsa ... non che fumi abitudinariamente... ma ogni tanto oltre hai tagli .. no Bella non devi pensarci non da stasera in poi...
Devi tornare la vecchia Bella ... o almeno qualcosa di simile...
Prendo il cellulare dalla borsa .. voglio chiamare Jake per essere sicura di riuscire ad entrare nella discoteca... spesso ci sono feste '' private '' ...
Ci sono 2 messaggi e 3 chiamate... Sono tutte di Edward...
Li chiudo non è il momento non stasera...
Avvio la chiamata ... e subito la sua voce ..
<< Ehy allora sei ancora viva ... ma che fine hai fatto non ti sei più fatta sentire ! >>
<< Eeem si Jake scusa ma... ma ho avuto dei problemi... >>
<< Si ho saputo mi dispiace principessa... comunque dimmi ? >>
<< Si io ti volevo chiedere se stasera li da te... ci sono feste o se si entra tranquillamente >>
<< No no tranquilla stasera è tranquillo puoi entrare senza problemi... ma sai che tu puoi entrare sempre vero principessa >>
<< Grazie Jake >>
<< Niente ti aspetto allora >>
<< Grazie... ci vediamo >>


Angolo Autore:
Si lo so vi avevo promesso un capitolo migliore ma purtroppo ho dovuto dividerlo era troppo lungo...
Quindi questo si può considerare di passaggio... Spero che comunque sia di vostro gradimento...
Vi anticipo però che nel prossimo capitolo il nostro Edward morirà di gelosia...
Bella infatti ritroverà vecchie conoscenze... E ci sarà un ballo che....
Un bacio Stella <3

P.s.  La canzone è Tum tum cha! di Double Slam e Bahitas..
Ascoltatela è veramente bellissima..



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Capitolo 22
*** Capitolo 18 ***



Per ogni dolore c'è sempre...





Buongiorno o buonasera.... !!! dipende da quando leggerete il capitolo..!!!
Alloraaaa come state ? Avete visto questa volta sono tornata in fretta ...
Il capitolo è moltooooooo lungo sapete com'è mi sono fatta prendere la mano...
Non so quando ci sarà il prossimo capitolo perché purtroppo per me e anche per voi...
Ieri pomeriggio sono scivolata mentre ballavo e adesso ho il braccio ingessato...
quindi devo scrivere con una sola mano per lo più quella sinistra....
Ma cercherò comunque di fare del mio meglio e di tornare presto....
Un bacio a tutti voi ...!!
S....

“L'amore è come l'alcool, più sei impotente e sbronzo e più ti credi forte e scaltro, e sicuro dei tuoi diritti.” (Louis-Ferdinand Céline)


E da ieri che non parlo con lei eppure non riesco a non pensarla.... non so come  sia possibile ma lei mi è entrata dentro, non so come abbia fatto ma lei ha attraversato le mie barriere per lei erano come inesistenti... Vedere i suoi occhi stare con lei non lo so era come se fossi in un altro mondo dimenticato tutto ... baciarla è stato, come  volare con lei essere me stesso è così facile...
Non posso perderla non so cosa sia stato per lei quel bacio,ma per me, per me ha significato molto... perché o mi sono fidato di lei e lei si è fidata di me... Può sembrare niente un bacio ma io credo sia più importante e personale un bacio che non del sesso... Con le ragazze che sono stato, quelle di una scopata  e via non ci sono mai stati baci.. non che loro non li cercassero ma io le respingevo... Invece con lei sono stato io a volerlo.. e ho sentito una scarica di elettrica quando le nostre labbra si sono unite, le nostre lingue...
Ho deciso non posso e non voglio perdere Bella, devo chiederle scusa e implorarla di perdonarmi...
Prendo il cellulare e provo a chiamarla ma niente non risponde, squilla a vuoto, provo a mandarle un messaggio? Si ma cosa le scrivo!
Dobbiamo parlare ... Ti prego ,
dammi la possibilità di spiegarti tutto..
Appena puoi chiamami..
Edward...


Provo di nuovo a chiamarla ma niente, vuoto nulla...  chiudo la chiamata.. scendo di sotto in cucina dovo ho lasciato le mie sigarette appena entrato in casa...

Ne prendo una ... subito l'accendo per poi veder entrare mia sorella Alice... Mi dispiace essermi comportato da stronzo, averla fatta preoccupare, ma le sue parole mi hanno ferito, deluso... non mi aspettavo da lei quel comportamento...
Vedo il suo volto cambiare e capisco che molto arrabbiata...
<< TI. RENDI. CONTO. DI. COSA. MI. HAI . FATTO. PASSARE >> urla e scandisce le parole una ad una.. cazzo è nera ma, non lo so tutto questo mi fa tornare la rabbia del giorno prima
<< Non c'è nessunissimo bisogno di urlare non sono sordo ti sento >> dico mentre esco dalla cucina per uscire sul terrazzo di casa... e lei non si da per vinta infatti mi segue continuando ad imprecare e ad urlarmi contro le sue preoccupazioni...
<< MA MI STAI ASCOLTANDO !!! >>
<< No , in realtà no >>
<< EDWARD ! >>
<< CHE . CAZZO . VUOI . ALICE . ? >>
<< Ti ascolti quando parli, ieri sera sono stata in pena per te, sei uscito senza dire una parola, senza dire dove andavi e quando tornavi... ho provato a chiamarti mille volte, e solo dopo mi sono resa conto che il cellulare era a casa, non sapevo come e dove cercarti... ti rendi conto che se non fosse stato per Bella non so cosa sarebbe potuto succedere... lei ha detto stavi bene , che avevi solo bevuto un pò ma io ti conosco Edward so come ti combini ogni volta  >>
<< E ALLORA ALICE, QUAL' E' IL PROBLEMA E LA MIA VITA , NON LA TUA... NON TI HO CHIESTO DI FARMI DA BALIA..E' LA MIA VITA .. SONO CAZZI MIEI QUELLO CHE FACCIO E QUELLO CHE NON FACCIO... DEVI SMETTERLA DI ROMPERMI  I COGLIONI ALICE  >>  so che le sto facendo male ma non posso farne a meno...  devo dare la colpa di tutto a qualcuno devo scaricare un pò del mio peso su qualcuno oppure impazzirò... e lei in un primo momento sembra scioccata , ma poi  viene verso di me... e mi abbraccia mi tiene stretto
<< Mi dispiace perdonami, io non dovevo dire quelle cose... perdonami se puoi ... >> dice tra le lacrime << ...e che ho già perso lei ,tu sei tutto quello che mi rimane, non voglio perdere anche te ... non riuscirei a farcela  >> e io non so cosa fare ma inizio a singhiozzare e piangere come un bambino
<< Scusami tu... non dovevo arrabbiarmi tanto con te... ma io non cela faccio più... sono stanco ... >>
<< Shshshsh ci sono io resteremo sempre insieme io e te  per sempre >>
<< Grazie Alice, ti voglio bene >>
<< Anch'io ti voglio bene.. tanto bene >>
Rimaniamo sul divano abbracciati proprio come quando eravamo piccoli ... e la mamma ci lasciava soli in casa per andare a lavorare, allora la mamma diceva che dovevo badare a lei... che io ero più grande e dovevo pensare a lei... ma in realtà è sempre stata lei a badare a me...  così piccola ma così forte e coraggiosa... ricordo ancora le prime litigate... quando voleva uscire con qualche ragazzo e io gli mettevo i bastoni fra le ruote '' è mia sorella, la mia piccola Alice nessuno può portarmela via dicevo '' a chiunque provava ad avvicinarsi a lei... se ci penso le ho reso davvero la vita impossibile fino a quando non è arrivato lui Jasper, il mio migliore amico.. non si è arreso difronte alle mie minacce, ha tutti gli appuntamenti saltati per colpa mia...
Lei che correva sempre da me ... ogni volta che la chiamavo, se le dicevo che stavo male e che avevo bisogno di lei.... lei mollava tutto e tornava da me... qualsiasi cosa ,perfino lo shopping...
Jasper un giorno ha detto che anche il giorno del suo matrimonio sarebbe scappata da me mollando tutto... delle volte scherzava o la prendeva in giro immaginandosela nella sala parto, e io che la chiamavo... era sicuro che anche li avrebbe mollato tutto per me... per salvare me...
Ma anch'io devo ammettere che avrei e farei di tutto per lei...
E' una cosa reciproca.. nel momento del bisogno lei chiama me e io chiamo lei... proprio come successe quella sera quella fottutissima sera...
non so se sia stato un bene o un male in realtà ... Forse se quella sera non l'avessi chiamata adesso la mamma sarebbe ancora qua ... o forse  non avrei neanche Alice...
Sono perso nei miei pensieri quando il campanello suona... forse e Bella penso e così scatto in piedi davanti alla porta... tentenno un pò prima di aprire se è lei che le dico come le spiego... poi apro la porta è resto sbalordito.... non è lei...
<< Allora amico non ci fai entrare !!!! >> io ero shoccato ero imbambolato davanti alla porta non ci potevo credere Emmet e Jasper erano li davanti a me sorridenti come non mai...
<< Edward ma chi è ?! >> grida Alice dal divano continuando a guardare la tv .. sintonizzata su un programma di  moda...
vedo Jasper farmi segno di stare zitto e capisco che lei non sa nulla sicuramente voleva farle una sorpresa...
<< Il postino >> mi viene fuori e vedo le facce di Jasper ed  Emmet... sicuramente se non fosse per la sorpresa sarebbero gia scoppiati a ridermi in faccia..
<< Ok >> dice Alice
Jasper le si avvicina e le mette le mani sugli occhi ... lei sussulta a quel contatto
<< Shshsh >>  la sua espressione cambia.. mette le mani su quelle di Jasper e poi gli salta al collo...
<< AMOREEEEEEE >> urla stretta al suo collo ... ma come ha fatto a capire... bha
Si abbracciano e si baciano felici e forse troppo passionali... sicuramente Alice stava impazzendo senza Jasper...
io ed Emmet sorridiamo alla scena... 
<<  Jasper ... giù le mani da mia sorella se no vuoi trovarti castrato >> gli dico sorridendo
<< Oh io..ecco >>
<< Scherzavo Jasper >>
<< Divertente ... ahahah molto guarda >>
Ci mettiamo sul divano e iniziamo a scherzare...
loro erano i miei amici nonostante tutto riuscivano a distrarmi almeno un pò..
<< Allora c'è una discoteca , un posto dove divertirsi in questa città sperduta ? >> chiede Emmet
<< Si non molto lontano da qui si >> dico io
<< Allora che aspettiamo stasera ci si diverte >> dice Emmet tutto euforico
Dopo circa 3 ore siamo tutti pronti ... fortuna che in questa casa ci sono molti bagni se no neanche domani con Alice che è stata un'ora in bagno  e un'altra ora per vestirsi... se era per noi invece manco 20 minuti ed eravamo tutti pronti bha donne... mi domando se anche Bella sia così...  predo il cellulare forse ha risposto ma niente provo di nuovo a chiamarla ma niente ... le scrivo un altro messaggio
Passo domani mattina da te , non mi arrenderò ... dobbiamo parare !

Rileggo e invio...
Dopo poco siamo arrivati .. il locale non è molto affollato fuori dalla discoteca noto un'Audi A1 che nonostante il buio ha qualcosa di familiare... non lo so sensazioni...
Entriamo nel locale, e noto molte ragazze che stanno sbavando a dosso a me e Emmet ... e quelle che guardano minimamente Jasper vengono fulminate da Alice...
Non è molto affollato ma è molto carino come locale.. ci sono alcuni divanetti...ci sediamo tutti e mi alzo per ordinare... ma  Emmet mi precede.. molto strano da parte sua... solitamente odia fare la fila per ordinare...
<<  Quale onore  Emmet che alza il culo wow >>
<<  Ridi ri... ma quella non posso lasciarla scappare eh ! >> dice indicando un ragazza seduta al bancone... e girata di spalle ma guardarla così ha un fisico  che veramente merita... ma ha qualcosa non so ...sto veramente diventando pazzo
<< Allora che cosa prendete ?  il solito ? >> dice Emmet frettoloso
<<  Si si  >>  diciamo in coro
Guardo Emmet che si allontana e va verso la ragazza ...  
<< Noi andiamo a ballare.. vieni ? >> chiede Alice
<< No non mi va magari dopo >>
<< Ok >> risponde sorridendo
Mi volto di nuovo verso Emmet e li vedo parlare e ridere poi le o abbraccia...  ma la vedo sempre di spalle ...parlano come se si conoscessero da tempo...  Poi lei si volta , e la vedo e lei Bella cazzo è bellissima... Si volta verso di me... mi guarda e sorride.. mi ha visto ne sono certo...
 ride e insieme a Emmet vanno verso il centro poi lei si avvicina al dj forse per chiedere una canzone in particolare non so...
subito dopo iniziano a ballare e cazzo, che ballo reggaeton...
So che Emmet un tempo ballava, e a vederla sicuramente anche lei... e così cazzo...
Ballano insieme ... lei  si volta verso di me... e mi guarda ... sembra voglia provocarmi farmela pagare...
 vederli così non so la gelosia che mi sta nascendo dentro è incredibile...  li guardo... guardo lei mentre si muove, si struscia a dosso a lui...vorrei ucciderlo.... stringo i denti...
Una ragazza mi si avvicina e mi chiede se mi va di ballare... non melo faccio ripetere 2 volte... non sarò bravo quanto Emmet ma mela cavo bene...  vuoi la guerra Bella e guerra sia...

Per chi non conoscesse il reggaeton è questo più o meno quello che ballavano Bella ,Emmet ed Edward ...
http://youtu.be/jGJPfWE55Vw


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Capitolo 23
*** Capitolo 19 ***


Per ogni dolore c'è sempre...
 
 
Allooooooora come va? Bene spero.
Il capitolo finalmenteeeeeee è perfetto ( non ci sono errori di grammatica )
tutto questo grazie a Bellatrix.
Devo dire che gli ho dato un bel pò da fare ahahah.
Comunqueeeee tornando a noi fatemi sapere che ne pensate.
Un bacio a tutti voi Stella.
 
 
 
 Entro nel locale e vedo subito Jake,  decido di andare da lui a salutarlo.
<< Jake! >>
<< Principessa,  come stai? >> dice abbracciandomi. 
<< Bene grazie, tu, tutto ok? >>
<< Sì,  certo. Vieni, beviamo qualcosa >>
Beviamo due  cocktail, poi Jake mi dice che deve andare via, deve occuparsi della musica, infatti non può lasciare incustodito  il suo posto per troppo tempo.
<< Ci vediamo dopo, ok? mi devi un ballo, principessa >>
<< Quando  vuoi, Jake >>
Io rimango al bar,  prendo un altro  cocktail  sento il cellulare vibrare nella borsa,  lo prendo , è Edward. Ma non mi interessa quindi lo richiudo in borsa e lo lascio squillare.
Ritrovo vecchi amici,  parliamo e scherziamo.
<< Isabella Swan! >> mi volto sentendo il mio nome.
<< Scusa!  >> chiedo non riconoscendolo.
<< Non ci credo,  così mi offendi ! non  riconosci neanche l'amore della tua vita  >> lo guardo meglio e non posso crederci,  è davvero lui. 
<< Emmet?! >>
<< Finalmente,  guarda mi hai offeso ! >> subito gli salto al collo e lo abbraccio, non posso crederci che sia davvero lui.
<< Adesso ti riconosco piccola!  >>
<< Scemo,  ma che ci fai qui?! >>
<< O bè,  sono venuto a trovare un mio amico che si è trasferito qua.
tu invece? >> 
<< O bè,  io ci abito da sempre Emm >>
<< Giusto,  Forks! >>
<< Dio,  quanto tempo >>
<< Piccola,  sì due anni,  ma immagino senza di me tu abbia sofferto molto >>
<< Sì  sì, certo >> non posso crederci, Emm qui. ci eravamo conosciuti quando circa quattro anni fa’  mi ero trasferita per un po'  dai nonni a New York eravamo anche stati insieme  per un po',  ma non aveva funzionato. In quel periodo io ballavo,  e anche lui così ci eravamo conosciuti,  e da allora siamo diventati molto amici, fino a quando non sono tornata a Forks. 
<< Pensavo di divertirmi stasera >> dice ammiccando << e invece eri niente meno che tu >>
<< Sì sì, ci credo,  pensavi di rimorchiare, ma ti sbagliavi di grosso >> dico sorridendo.
<< Ah ah allora piccola, sai ancora muoverlo quel bel culetto ? >> mi chiede guardando verso il centro della pista.
Mi volto per seguire il suo sguardo, ma vedo lui, non posso crederci,  Edward e cavolo quant'è bello.
Con la camicia nera, un paio di pantaloni bianchi, che gli fasciano le gambe lunghe e muscolose e i capelli scompigliati e stupendo, non farti fregare Bella,  deve pagare.
adesso me la  paga cara e amara.
<< O bè scimmione, ti ho sempre fatto il culo,  figurati volta più volta meno >> gli dico tirandogli un pugno sul braccio.
<< O bè piccola non ci conterei , forse in questo posto sperduto hai dimenticato come muoverlo quel culetto >>
Guardo verso Edward,  lo fisso negli occhi e poi vado da Jake a chiedere una canzone
Reggaeton voglio farlo morire, lo stronzo.
Arriviamo al centro è iniziamo a ballare; mi sono sempre divertita a ballare con Emm, quando eravamo insieme soprattutto, continuo a ballare e mi volto verso Edward mentre mi struscio addosso ad Emm.  
Lo vedo guardarmi,  poi una ragazza gli si avvicina lui la guarda,  poi guarda me,  Si alza e iniziano a ballare.
Quella gatta morta gli si struscia addosso in modo vergognoso e lui,  dio lo ucciderei.
Emmet nota il mio sguardo e poi sorride.
<< Edward è una sfida? >> dice Emm verso Edward.
<< Lo conosci? >> chiedo io.
<< O bè si,  è il mio migliore amico...e per lui che sono qui... Bella ti dispiace se lo stracciamo .. deve morire >>
<< Per niente >>
<< Diamoci dentro, piccola, allora >> dice Emm mentre si muove.
E dio,  lui e così sexy,  cazzo è perfetto.
<< Ragazziiiiiiiii cos'è una sfida allora! forza principessa fagli il culo >> urla Jake dal microfono.
Io sorrido mentre ballo e annuisco verso Jake.
Edward e la troia,  pardon ragazza,  iniziano a fare diverse prese cambiando un pò genere.
Emm li guarda sorridendo e poi un lampo passa nei suoi occhi. So cosa sta pensando, a qualcosa per stracciarli e a quanto pare gli è venuta un'idea.
<< Salta al mio tre spaccata in aria e capriola indietro. >>
<< Sicuro Emm,  io non provo da tanto,  ho lasciato da un po' >>
<< Tranquilla,  fidati di me,così li stracciamo, e poi tu sei perfetta ce l’hai dentro, la danza.. >>
<< Ragazziiii wow,  le cose si stanno surriscaldando... alloraaaa al vincitore il solito >> urla Jake sempre dal microfono,  ricordo bene le volte che la pista era diventata scontro tra più coppie.
<< 1-2- salta >>
E salto. è fantastico l'adrenalina che sale in corpo... non ricordavo fosse così, volare in aria e tutto il resto,  e sembra che io non abbia mai smesso,  sembra che lo abbia fatto fino ad un secondo fa.

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Capitolo 24
*** Capitolo 20 ***


k
Per ogni dolore c'è sempre...







Buonasera a tutti...
Ringrazio infinitamente,  Bellatrix 29 e anche tutti voi,
 che continuate a seguire la storia...
Grazie grazie grazieeeee. <3
Adesso vi lascio al capitolo.
Un bacio S.



'' Noi non ci parliamo
  Noi due non ci vediamo
  Noi due due foglie
  cadute dallo stesso ramo
  noi due per degli errori
  abbiamo fatto amore
  noi due
  due arterie diverse dello stesso cuore ''

Unica- Antonello Venditti

<< Mmm Edward, ancora >>
<< Così Bella? Va bene così ? >> chiedo, mentre affondo in lei con irruenza.
<< Sì, sì così. Di più, di più. >> dice con voce roca.  E dio mio sentirla così mi fà girare la testa.
<< Dimmelo che mi vuoi. >>
<< Sì, ti voglio >> sussurra al mio orecchio.
Un brivido, una scossa alle sue parole.
Continuo ad affondare in lei, sempre più a fondo, sempre di più.
Bella, sembra creta nelle mie mani, continua ad ansimare sempre più forte.
Sono vicino al piacere più profondo, più forte quando...

<< Edward ! >>
<< Mmm >>
<< EDWARDDDDDDD SVEGLIATI >>
Sussulto nel sentire la voce di Emmet, apro gli occhi e mi trovo la sua faccia a due centimetri dalla mia...
<< Emmet, cazzo vuoi ? >> chiedo nervoso, scoprendo che era solo un sogno.
<< Di notte leone e giorno... >> non lo lascio finire, che gli lancio il cuscino addosso.
<< Non rompere. >>
<< Fratello, non è mica colpa mia. Ieri sera ti sei strapazzato troppo? >> sì,  peccato che con la persona sbagliata, vorrei dire ma sto zitto.
<< Che ore sono? >> chiedo assonnato.
<< Mmm vediamo, le 14.30 >>
<< CAZZO! >> impreco.
<< Che succede? >>
<< Dovevo andare a scuola. >> Inizia a ridere, si piega in due dalle risate.
<< Che ridi? >> chiedo, stupito dalla sua reazione.
<< Eh, scusa da quando è un problema? >>
<< Emmet, te lo ripeto non rompere. >>
<< Come siamo nervosi. >>
<< EMMET >>
<< Ok, ok, sto zitto. >> << Ci riesco! >>
<< F.U.O.R.I >>
<< È così che si tratta un amico? >> dice, facendo il finto offeso
Io lo guardo incazzato nero. Gli lancio dietro una scarpa, ma lui svelto chiude la porta per ripararsi.
<< Ok, ok esco... ma non si trattano così gli amici. >>
Io lo fulmino con lo sguardo.
Lui esce dalla stanza e io resto da solo. E i miei pensieri tornano a ieri sera, dopo quello che è
 successo con Bella, ho bevuto parecchio e credo di essere stato con qualcuna se non ricordo male. Mi sembra di essere ritornato quello di molto tempo fà, Emmet, che rompe dopo una sbornia colossale e una scopata. Ma niente è come prima, tutto è cambiato, io sono cambiato.
Non so bene quanto tempo passo così nella mia stanza, a pensare al passato, a ricordare.
Guardo il soffitto della mia stanza e le varie foto attaccate alle pareti, ritraggono una famiglia felice,  la mia ma quel tempo è finito tanto tempo fà.
Prendo il cellulare, ma scivola dalle mie mani e finisce sul pavimento. Mi abbasso per recuperarlo, ma, quando mi alzo,  sbatto la testa alla mensola vicino al mio letto.
<< CAZZO! >> impreco.
<< Ahia, che male. >> dico mentre mi massaggio la testa.
E poi un uragano.  Alice, chi altro poteva essere, se non lei che entra nella mia stanza, logicamente senza bussare, quando mai.
<< Bussare no! >>
<< Oh scusa! >>
<< Sempre la solita. Che vuoi? >>
<< Vestiti, usciamo. >>
<< Anche no! >>
<< Anche si! Svelto, dai su. >>
<< No. Non mi va >>
<< Edward! >>
<< Vattene! >>
<< Se non ti alzi tra dieci secondi, ti rovescio addosso un secchio di acqua. >>
<< 10-9-8-7-6 >> non la sopporto più.
<< V.AT.T.E.N.E. >> dico incazzato.
Si alza dal letto tutta impettita ed esce dalla stanza. Finalmente, pace.
Mi copro la testa con un cuscino. Voglio dormire, ho un mal di testa terribile.
Ad un tratto sento qualcosa addosso... acqua!
<< ALICEEEEE! >>
<< Ti avevo avvertito, fratellino. >> dice gongolando.
Mi alzo dal letto.
<< Adesso me la paghi. >> dico iniziando a correrle incontro. Lei inizia a correre, intuendo le mie intenzioni di vendetta.
Inseguo Alice, fino a quando non riesco a prenderla.
La carico in spalla e porto in bagno, la metto sotto la doccia, mentre lei continua ad urlare e pregarmi...
Con una mano la tengo ferma mentre con l'altra apro l' acqua fredda.
<< AHI E' FREDDA >> urla.
<< Troppo fredda? >> chiedo con tono divertito. Giro la manopola dell' acqua calda.
<< CAZZO BRUCIA >>
<< Così impari, adesso chiedimi scusa! >>
<< Mai! ahhhh >>
<< Chiedi scusa Alice? >>
<< Ahhh no! >>
<< Ok! >> apro l'acqua fredda e gliela punto in faccia.
<< Chiedi scusa? >> domando gongolando.
<< Ok, ok scusa >>

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Capitolo 25
*** Capitolo 21 ***


Per ogni dolore c'è sempre...





Leggete le note infondo sono molto importanti.


Stavo tornando a casa a piedi. Stamattina avevo preferito camminare, volevo pensare e riflettere.
Mi sono svegliata con un gran mal di testa, sicuramente colpa dell'alcool della sera precedente.
Dopo aver ballato, abbiamo bevuto e parlato tanto io ed Emmet, e si sa tra una parola e un'altra, anche un bicchiere e mi sono ritrovata mezza ubriaca.
Proprio come in passato.
Ma stamattina, quando mi sono svegliata, la verità è tornata davanti ai miei occhi e il dolore nel mio cuore.
L'alcool non cancella il dolore, lo nasconde... solo per un po' . Ma poi il suo effetto finisce e la cruda verità ritorna davanti agli occhi.
Penso a come nel giro di pochi mesi  la mia vita sia cambiata radicalmente.
La morte di mio padre  ha distrutto tutto;
I miei equilibri, i miei punti fermi, tutto. Tutto è andato distrutto, perfino io stessa.
Come  una folata di vento che distrugge le fondamenta di un castello di carte, e troppo fragile per combattere senza una base su cui farsi forza si distrugge.
Come la sabbia contro le correnti del mare. Impossibile non essere risucchiata nel suo vortice.
Questo è successo anche a me, alla mia vita.
Come se la vita che mi ero costruita con tanto sudore e fatica fosse stata spazzata via dallo stesso vento.
Dicono che le cose inaspettate sono sempre o le più belle, o le più brutte.
E per me, è vero in tutti e due i casi... se non te lo  aspetti, se non sei preparato il dolore cosi come la felicità sembrano maggiori, o forse, lo sono davvero.
E poi Edward.
Un fulmine a ciel sereno, proprio quando mi sembrava di aver toccato il fondo.
Quando pensavo che per me non ci fosse più speranza.
Quando sembrava che dal baratro in cui ero caduta non sarei più stata in grado di rialzarmi, ecco che arriva lui e ricominciare  non sembrava qualcosa di impossibile... senza finti sorrisi, quelli che fai per nascondere una maschera di terrore, dolore e frustrazione.
E poi un'altra folata di vento e di nuovo il dolore.
Le sue parole sono state una stilettata al cuore, una lama conficcata nel posto peggiore.
Una ferita ancora aperta.
Muovo la testa, come a scacciare via quel brutto pensiero.

Continuo a camminare verso casa...
Alzo gli occhi... sono proprio davanti al parco.
Ci sono un gruppo di bambini che giocano e si divertono... e poi, in un angolino c'è una bambina, dai capelli lunghi e scuri, la testa bassa e seduta a terra sull'erba... da sola...
E in lei, rivedo, me stessa.
Da piccola non mi piaceva stare in compagnia di altri bambini, ero troppo timida, preferivo stare da sola o insieme a Kris.
Lei era l' unica che riusciva a capirmi.
Certo, col tempo sono cambiata, sono cresciuta e la bambina che ero è sparita, anche se alcuni giorni dovevo stare da sola per riflettere.
Quando sono partita per andare dai nonni è stato bruttissimo.
Ho dovuto scegliere tra i miei amici e i miei nonni a quel tempo mi era sembrata la decisione più difficile della mia vita.
In quel periodo, purtroppo, mio nonno si era ammalato di leucemia.
Io sono partita per New York perché volevo stargli vicino.
Ha combattuto parecchio contro la malattia e fortunatamente, ce l' ha fatta, ha superato la malattia.
E' stato in quel periodo  che ho conosciuto Emmet.
Lui mi è stato vicino nei momenti peggiori; quando vedevo il nonno stare male, quando mi sentivo impotente davanti alla sua malattia e al suo star male,  lui c'era.
Mi ha aiutato così tanto... forse... anche adesso riuscirà ad aiutarmi.
Mi confidavo con lui, sapeva tutto di me, era come un fratello... quello che non ho mai avuto.
E se lo facessi anche adesso, se gli dicessi la verità, se gli confidassi tutto...
Mi giudicherà?! No lui è Emmet, non lo farà mai... non lo ha mai fatto.
Un breve flash della notte precedente, mi ricorda che ieri sera mi ha lasciato il suo nuovo numero.
Lo chiamo?!
Sì, Bella, chiamalo.
No, non posso, mi vergogno di me stessa!
Al diavolo, capirà, deve farlo, lui è Emmet.

Prendo il cellulare dalla borsa, cerco il suo numero in rubrica, quello che mi ha dato ieri sera.
Prendo un lungo respiro e faccio partire la chiamata.
Dopo due squilli sento la sua voce dall'altro capo.
<< Bella, proprio non puoi vivere senza di me? >> chiede strafottente.
<< Sì, infatti devo parlarti. Possiamo vederci? >> dico tutto ad un fiato.
<< Sì sì, ma è successo qualcosa? Ti sento strana?! >> chiede, e nella sua voce riconosco preoccupazione.
<< No, cioè sì, ma ti spiego dopo. Tra dieci minuti al parco di Forks, va bene? >> io sono già qua... ma ho bisogno di tempo per metabolizzare la cosa per riflettere e pensare bene alle parole da usare con lui.
<< Sì sì, arrivo subito. Mi faccio accompagnare da Edward e arrivo >>
<< No! >> urlo.
<< Come scusa, perché no? >>
<< Dopo... dopo ti spiego anche questo, ma  non lui ok? >> chiedo speranzosa.
<< Ok ok, allora chiamo un taxi, ok? >> chiede quasi timoroso .
<< Ok! a tra poco. >>
<< A tra poco. >> Dice e chiude la telefonata.
Speriamo bene...


Note Autore:
Scusateeeeee il ritardo nel pubblicare ma purtroppo ho avuto problemi familiari e poi la mia beta ha fatto un pò di ritardo...
Comunque spero che sia di vostro gradimento...

Allora entro la prossima settimana salvo imprevisti pubblicherò il prossimo capitolo...

P.S. 
Ma solo se ci saranno almeno 2 recensioni...
Volevo provare questo esperimento anche con questa storia...
Spero bene...


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Capitolo 26
*** Capitolo 22 ***







Per ogni dolore c'è sempre...






Ehy buonasera o buongiorno =) (dipende da quando leggerete il capitolo).
Lo so cosa starete pensando; Ma non ci sono due recensioni!
Invece no, una mi è arrivata sotto forma di messaggio, per cui ci sono.
Quindi possiamo andare avanti con la storia.
Vi anticipo fin da ora che, il prossimo capitolo sarà molto (e dico molto ) importante.
Kiss kiss Stella <3





Continuavo a guardarmi intorno.
I bambini che giocano, vecchietti che passeggiano sui prati, coppie di ragazzi.
Sul volto di tutti c'è un sorriso, tutti sembrano felici almeno in apparenza, tutti tranne me.
Sento una strana ansia dentro, la paura o meglio dire terrore di non essere accettata di essere giudicata. 
Sbuffo e scuoto la testa. No, non devi pensare questo Bella, andrà tutto bene.
Oh sì, come no.
Guardo un'altra volta l'ora sul mio cellulare, mancano 5 minuti, ma a me sembrano infiniti.
Uffa. Sta calma Bella, calmati.
Mi alzo dalla panchina su cui ero seduta e inizio a camminare avanti e indietro, ma quanto ci mette?!
<< Muoviti Emm! >>
Guardo di nuovo l'ora, mancano solo 30 secondi un'eternità per me.

Alzo lo sguardo, mi sento osservata e...
<< Cazzo, che fa lui qui?! >>
Lo vedo camminare verso di me, sempre più vicino.
<< Ciao >> dice ormai davanti a me.
<< Che fai qui? >> chiedo, senza troppi giri di parole.
<< Siamo in un parco Bella, un luogo pubblico >> dice con aria di sfida.
<< Ti ripeto la domanda, che fai tu qui? >> chiedo ormai spazientita.
<< Volevo parlarti >>
<< Adesso non posso, sto aspettando un'altra persona. >>
<< Se aspetti Emmet, allora abbiamo tutto il tempo di parlare >>
<< Come scusa?! >> chiedo.
<< Non verrà. >>
<< Che hai combinato, Cullen? >> chiedo avvicinandomi a lui con aria di sfida. Oh oh mossa sbagliata il suo profumo è così  buono.
<< Mi ha detto che doveva venire qui, e credo tu sappia che  non è così difficile distrarre Emm >> dice avvicinandosi ancora di più al mio viso.
<< Stronzo! Bene, ciao >> dico arrabbiata, che cazzo vuole da me ancora?
Faccio per allontanarmi, ma lui mi sbocca, prendendomi per un polso.
<< Ahi, mi fai male >> la sua mano stretta sulle mie ferite allenta la presa.
<< Bella, ti prego fammi spiegare! >>
<< Cosa? Cosa  devi spiegare, che sei stato uno stronzo? >> dico ormai arrabbiata. Le lacrime che minacciano di uscire.
<< Sì, sono stato uno stronzo ma... >>
<< Ma cosa? Hai detto che potevo fidarmi di te, mi hai baciato, mi hai fatto credere che >>
<< Bella, ho avuto paura ok. Cazzo Bella, riesci a farmi sentire così bene, così piccolo e io... >>
<< Tu cosa eh? Credi  che per me non sia stato lo stesso, fidarmi di te? È  stato come lanciarmi nel vuoto, senza sapere che avrei trovato in fondo, e... a quanto pare ho fatto male >>
<< Tu non capisci, non è la stessa cosa >>
<< A no! Non mi piace due pesi e due misure Edward >>
<< Ok ho sbagliato, ma dammi una possibilità per rimediare >> vedo sincerità nel suo sguardo. Decido di dargli in qualche modo una mano, un appiglio.
<< Perché? Perché dovrei farlo? Dammi una buona ragione. >>
<< Io... >>
<< Vedi, ho avuto la mia risposta ciao Edward >> dico mentre libero  il mio braccio dalla sua presa, ormai debole e faccio per andare via. Prima che le lacrime escano incontrollate.
<< Dio Bella, perché inizio a provare qualcosa per te, cose che non ho mai provato in vita mia... >> dice e io mi blocco sul posto << sarò sincero ok... io non sarò mai perfetto, non posso perché in me c'è qualcosa che non va, che si è rotta tempo fa... non posso giurare che non farò cazzate, che non sbaglierò, ma CAZZO BELLA, NON VOGLIO PERDERTI, non posso più >> sussurra infine forse sperando che io non lo senta, e io non so cosa fare. Una parte di me vorrebbe saltargli al collo, ma  un'altra no.
È stato sincero, non può assicurarmi che non farà cazzate, il che vuol dire che le farà... e io non so se sono pronta ad accettare poi di perderlo.
Decido di metterlo alla prova.
<< Adesso dopo questo, cosa ti aspetti da me eh, cosa vuoi che faccia? >>
Porta le mani nei suoi capelli, sembra voglia strapparseli via, poi si siede nervoso sulla panchina.
<< Non lo so, io non so cosa voglio, non lo so più, è solo che... quando ieri sera ti ho visto con Emmet, volevo rompere tutto, ammazzarlo nonostante fosse il mio migliore amico solo perché ti stava toccando, perché era così vicino a te >>
<< Continuo a non capire >> dico;  Voglio che dica tutto.
<< Bella >>
<< Cosa? >>
Si passa le ani sul viso, poi nei capelli.
<< Io non lo so, magari ... provare a sentirci, a... a vederci >>
<< Ok >> dico arrendevole.
Alza la testa di colpo e mi guarda. Cazzo quant'è bello, e chi sa quante ragazze siano state con lui, quante lo abbiano desiderato e poi avuto.
Sento le sue labbra sulle mie, dolci, morbide e sensuali. Non mi ero neanche resa conto che si fosse alzato troppo distratta nei miei pensieri.
<< Una cosa però, posso prometterla >>
<< Cosa? >>
<< Che io cercherò sempre di essere sincero con te, sempre >> un sorriso, nasce spontaneo sulle mie labbra. Mi sento felice e sicura nonostante tutto.
<< Grazie >> dico.
<< Però,  voglio che tu mi prometta una cosa Bella >> lo guardo, e noto una tale sicurezza nei suoi occhi  che quasi mi spaventa.
<< Cosa? >> sembro un disco rotto.
<< Che... che tu smetta... >> dice, e la sicurezza nei suoi occhi e nei suoi movimenti, sembra vacillare.
Prende la mia mano, e tira su la manica della felpa. Io spontaneamente, faccio per ritirare il braccio. Ormai viene spontaneo cercare di nascondersi.
Lui guarda i tagli, scruta tutte le ferite. E poi vedo tristezza e dolore nei suoi occhi, forse notando alcune ferite che prima non c'erano.
<< Voglio che tu smetta di farti questo, Bella >> dice e nei suoi occhi ritrovo la sicurezza di prima.
<< Bella, se dobbiamo stare insieme, e se io devo fidarmi e affidarmi a te, non posso e non voglio vivere con il terrore di perderti. Non anche te >>

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Capitolo 27
*** Capitolo 23 ***


Per ogni dolore c'è sempre...







Buona sera...
 Scusate il terribile ritardo, ma purtroppo la mia testolina non riusciva ad elaborare il capitolo.
A presto un bacio...





<< C... come ? >>
<< Bella, hai capito benissimo cosa ho detto. >>
<< Come fai a chiedermi una cosa del genere? >>
<< Bella, ti prego >>
<< No! >>
<< Come fai a dire tu una cosa del genere, ti farai male... più di quanto tu non te ne sia già fatto >>
<< A te che importa? >>
<< Bella, ricordi quando mi hai detto che con me stavi bene, che ti facevo dimenticare almeno per un po’ il tuo passato? >>
<< Sì! >>
<< Ecco per me è lo stesso tu... non lo so... riesci a farmi stare bene quando sono con te, la fottutissima voglia di sparire, di farla finita non c'è... perché voglio stare con te... voglio viverti >>
<< Che cosa stai cercando di dirmi? >>
<< CAZZO >> quasi urla e tira un calcio alla panchina.
<< Non capisci che ho paura di perderti, che tengo a te... non posso perdere anche te Bella, non ti permetterò di farti del male >>
<< Perché? >>
<< Cazzo Bella, mi sto innamorando di te, come fai a non capire? Sai perché ho reagito così l'altro giorno? Perché ho paura di quello che provo per te Bella, una fottutissima paura, e non voglio stare male ok... non voglio vivere con il terrore di perdere te >> lo urla. Io non so cosa fare, che cosa pensare, non mi aspettavo una cosa del genere. Cazzo, si sta innamorando di me nonostante tutto  ed è andato via perché non voleva perdermi.
<< Quindi? >> chiedo.
<< Quindi o mi prometti che smetterai di farti questo >> dice mentre indica il mio braccio << O tra noi non potrà mai esserci niente... nonostante quello che provo per te. Quindi decidi, Bella >>
E adesso?! Fino ad ora volevo una motivazione valida, e cazzo se la sua lo è.
Ed io? Io cosa voglio? Perdere lui o perdere la mia unica valvola di sfogo.
Decisioni, decisioni...
<< Ho capito... Il tuo silenzio parla da solo. >> Dice mentre mi da le spalle e va via di nuovo, ma questa volta per colpa mia.
Ed io non lo fermo. Sono troppo codarda, non ho la forza e il coraggio necessario per intraprendere una cosa del genere.
Per cambiare, per iniziare a vivere, per superare il mio problema perché lo so che tale... un problema, uno sbaglio, un errore.
Prendo la mia testa tra le mani...
E se avessi sbagliato? Forse insieme a lui potrei trovare la forza che mi manca, lui potrebbe essere la mia forza ed io la sua.
Forse in due le cose andrebbero meglio.
Vuoi perderlo? Con lui hai una scelta.
<< Signorina? >>
<< Sì? >> Alzo la testa di scatto e mi volto verso la voce che mi sta chiamando.
Vedo una vecchietta, con i capelli grigi, le guance rosa e gli occhi vispi anche se si legge una nota di dolore in essi.
<< Mi scusi  se mi intrometto, ma ho sentito casualmente la vostra conversazione >> istintivamente copro le mie braccia.
<< Posso permettermi di darti un consiglio? >>
<< Eeem sì  mi dica signora >>
<< Elisabeth, signora mi fa sentire vecchia >> dice con un sorriso bellissimo sulle labbra.
<< Ok allora mi dica Elisabeth >>
<< Io so, capisco quello che tu stai provando decidere, cambiare non è facile. Bisogna avere molto coraggio e forza di volontà. Ma quando non si ha, insieme è più facile. Fattelo dire da una vecchia rimbambita come me >> si ferma un attimo e prende fiato per poi ricominciare la sua arringa.
<< La vita è spesso ingiusta, sbagliata. La vita non è perfetta, ma niente lo è. Magari un giorno sei felice, e il giorno dopo il mondo ti cade addosso.
La vita è un insieme di se e di forse.
E se avessi detto quella cosa? E se non avessi mollato? E se l’avessi rincorso? Forse se l’avesse rincorso non avrebbero mai sofferto in quel modo. O magari si sarebbero persi e poi ritrovati lo stesso.
La vita, oltre che ingiusta, è anche imprevedibile.
Un messaggio sbagliato, una telefonata al momento sbagliato o al momento giusto. Un limite di velocità superato, un incrocio.
Basta poco per mescolare le carte in tavola. Un istante e tutto cambia. >>
La vedo fermarsi e riprendere fiato, le sue parole bruciano dentro, sono vere ed è per questo che fanno male.
<< Ragazza mia, non fare lo stesso errore che feci io tanti e tanti anni fa, perché sì sono andata avanti, ho avuto una vita... che può anche dirsi felice, ma una parte di me ha sempre avuto quel rimpianto, ha sempre sofferto. Non lasciare che sia la paura a governare i tuoi sentimenti e le tue azioni. Perché niente è immutabile, tutto cambia. Quindi è meglio fare più sbagli possibili, perché è da essi che si impara >>
<< Cosa sta cercando di dirmi? >>
<< Mi sono subito pentita della scelta fatta ma... >>
<< Ma? >> chiesi con impazienza.
<< Ma era troppo tardi >>
<< Che intende dire? >>
La vedo tirare un sospiro e poi iniziare a parlare di nuovo.
<< Eravamo proprio qui sai... abbiamo discusso, lui mi ha messo davanti ad una scelta, io non ho avuto il coraggio di cambiare, di mettere in gioco me stessa, abbiamo litigato e lui è andato via. Allora pensavo che il gioco non valesse la candela, ma io mi sbagliavo e come. Sono andata avanti, mi sono sposata, ho avuto dei figli e da loro dei nipoti voglio bene a mio marito, ma non lo amerò mai allo stesso modo, perchè dentro al mio cuore porto una ferita che non si chiuderà mai, porto la ferita dei rimpianti. Non fare il mio stesso errore, combatti, la vita è una sola per sprecarla a soffrire, a farsi del male. >>
<< Io mi dispiace, ma scusi devo andare. Grazie >> dico nervosa e impaziente, mentre mi alzo dalla panchina e inizio a correre verso di lui. Elisabeth ha ragione non c'è tempo per sprecarlo ed io lo so bene, la vita va avanti anche per me.
<< Vai corri! Sii felice. >> sento Elisabeth urlarmi da lontano, e spero di riuscirci di farmi perdonare.

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Capitolo 28
*** Capitolo 24 ***


15
Per ogni dolore c'è sempre...










Pov Edward


Perché?  perché?
Sei un coglione, ecco cosa sei... Ma come potevi pensare che avrebbe smesso per te...
Sapevi che non dovevi affezionarti a lei.
Innamorasi, rovina la vita... ecco cosa succede  a fidarsi...
Andrò via, tornerò a New York... domani stesso.
Corro più che posso, senza badare a nessun limite di velocità, fa male... male dentro.
E' un dolore che mi lacera denro.
Sento il mio cellulare squillare, sul sedile del passeggero, ma non mi importa.
Non è lei, quindi perchè preoccuparsi...
Lo spengo, senza guardare chi sia a chiamare, non voglio parlare o discutere con nessuno.
Non mi importa più di niente.
Solo io, come sempre resto solo io, io e il mio dolore.

Centocinquanta, centosessanta, duecento, vedo il contachilometri salire sempre di più.  
Tutto intorno a me scorre veloce,  senza fermarsi, senza preoccuparsi del  mio dolore...
Vorrei, vorrei distruggere tutto, e invece mi fermo davanti  al primo locale...
Come sempre, come ogni volta il mio unico sostegno....




Pov Bella

Corro, più che posso, ma ormai la sua macchina è scomparsa  lui è andato via.
L'ho ferito, ho visto nei suoi occhi la delusione, il dolore...
Adesso? Che faccio ora?
Edward, dove sei?
Provo di nuovo a chiamare, aspetto mentre il tempo scorre,
trattengo il respiro, con il cuore in gola. Rispondi! Ti prego... per favore.
Dopo poco parte la segreteria telefonica... è spento... ancora.
<< Edward, sono Bella,  appena senti i messaggi chiamami,
devo parlarti .. >>
Cammino verso casa...
Ha iniziato di nuovo a piovere, sento la pioggia sopra i vestiti, le goccioline sul viso, lavano via il trucco.
Quanto vorrei, che la pioggia potesse lavare via anche il mio dolore. 
Continuo a camminare, senza preoccuparmi della pioggia,  che mi causerà quasi sicuramente la febbre.
Arrivata davanti casa, sono ormai ricoperta d'acqua...
Guardo in giardino, e vedo la macchina di mia madre;  il che vuol dire che è già a casa , e che mi toccherà
anche subire una predica da parte sua.
Cerco le chiavi nella borsa, dopo non poca fatica le trovo.  
Apro la porta di casa, e un caldo torpore mi invade.


<< Bella sei tu? >> , la solita domanda di sempre.
<< Si mamma. >> rispondo, sulla porta.
<< Come mai così tardi ? Pen... Bella >> urla all'improvviso << ...santo cielo! sei bagnata come un pulcino... che diavolo hai combinato?! >> continua a dire << ... lo sai che devi sempre portarti dietro l'ombrello, conosci  Forks >>
<< Sì, scusa mamma e che... stamattina l'ho dimenticato. >> dico.  Il che non è del tutto falso.
<< Va bene, ma vai subito a farti un bagno caldo. Altrimenti, nulla ti leverà un bel raffreddore >>
<< Si ok. >>

Salgo le scale con infinita lentezza, entro nella mia stanza e levo lo zaino.
Provo di nuovo a chiamarlo... ma niente la segreteria risponde di nuovo al suo posto...
<< Ehy, sono ancora io, so che sicuramente non vuoi parlare con me, ma ti prego posso spiegarti,  richiamami >>
Chiudo la chiamata, se così può dirsi. Poggio il cellulare sul comodino.
Prendo degli asciugamano puliti e li porto con me in bagno insieme al mio cellulare.
Apro subito l'acqua nella vasca, e lo scrosciare mi rilassa un pò.
Mi levo i vestiti, e guardo il mio corpo ci sono cicatrici un pò da per tutto sulle braccia, sulle gambe.
Fa male vedermi così adesso, non avrò mai una vita normale mai...
E sono così stanca di stare qui, oppressa da mille paure, da mille e più dubbi.
Non avrei mai creduto, di pensare una cosa del genere ma... vorrei che tu te ne andassi e basta.
Perché la tua presenza indugia qui.
Sei come un'ombra di dolore... che non mi lascerà mai.
Le ferite sembrano non guarire.
Il dolore è troppo reale.
C'è semplicemente troppo che il tempo non può cancellare.
Quando ho pianto, eri li, hai asciugato tutte le mie lacrime.
Quando ho urlato nella notte, eri li, hai  combattuto con me le mie paure.
Hai tenuto la mia mano per tutti questi anni, ma adesso sei andato via, mi hai lasciato sola.
Ma tu hai ancora tutto di me... e io sono costretta dalla vita che tu, hai lasciato indietro.
Ho provato, e sto provando, con tutte le mie forze a dirmi che tene sei andato, ma tu sei ancora qui...
La tua ombra è ancora qui , sento la tua presenza ovunque ed io non so cosa fare... sento che non posso farlo da sola...
Ho bisogno di Edward...

Sento le lacrime rigarmi il volto, la tentazione, di scacciare via tutto con un semplice taglio,
 basterebbe così poco, ma non voglio...
voglio lottare con tutte le mie forze...
perché adesso lo so.
E sono certa che con lui potrei farcela...




Pov  Sconosciuto


Mi volto verso l'entrata è un ragazzo stupendo fa il suo ingresso.
Rimango imbambolata a guardarlo mentre, si dirige verso il bancone...
Poi si volta verso di me è non ci credo... com'è possibile che fa lui qui.
Lo sento ordinare del wiski, e appena il barista gli passa  il bicchiere lo beve tutto d'un fiato.
Continua a bere e bere... Mantengo il conto dei bicchieri siamo al decimo, ne ordina un altro anche se ormai è ubriaco...
<< Un altro. >> la sua voce e calda, sensuale.
<< Non pensa sia il caso di smettere ragazzo. >> gli dice il barista.
<< Cazzi miei, la pago eh >> dice mentre  prende una banconota da cinquanta e la mette sul bancone <<  ... quindi un? altro >> dice.
E il cameriere ubbidisce, silenzioso.
Decido di avvicinarmi, di farmi vedere e il caso che la smetta...



Spoiler:


<< Vieni con me? Resta con me questa notte. >>
<< E' troppo poco, troppo tardi, troppo sbagliato e io non posso, non posso più.  >>


Angolo Autore :

Salve... eh si sono ancora io come vi avevo promesso sono tornata, dopo un periodo diciamo buio ho deciso di continuare a scrivere...
Non dico che adesso le cose vadano meglio, però adesso scrivere mi aiuta mi rilassa e mi tiene la mente occupata per un pò...
Ho deciso inoltre di mettere un piccolo spoiler... Se ci siete ancora e volete fatemi sapere che ne pensate...
So che non ho nessun  diritto di chiedervi niente dopo che sono stata via così tanto tempo ma spero bene...
Un bacio S...
























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Capitolo 29
*** Capitolo 25 ***



Per ogni dolore c'è sempre...




Salve ragazze! Come promesso sono ritornata...
Spero che non abbiate atteso troppo ahahah =).
Vorrei, ringraziare tutti voi che, nonostante tutto
siete ancora qui.
Chi di voi, nonostante la mia assenza,
ha continuato ad aspettarmi e ad  incoraggiarmi...
Chi ha recensito i miei capitoli e chi spero continuerà a farlo...
A voi un grazie di cuore =) .
E a voi dedico questo capitolo...
Che sicuramente dopo che leggerete questo,
mi ucciderete, però abbiate pazienza.
E dopo tutto questo papiro, vi lascio al capitolo...
Un baciooooooo S. <3.

<< Ed-rd! >>
<< Edward! >> Mi volto sentendo il mio nome, anche se è come se fossi dentro ad una bolla di sapone e il resto, tutto ciò che  c'è  fuori, arrivasse ad onde.
Guardo la ragazza di fronte a me, nonostante l'alcool la riconosco benissimo.
<< Tanya >> dico.
<< Sei completamente ubriaco, dov'è la macchina, ti riaccompagno a casa >> mi risponde perentoria.
<< Io non sono ubriaco, sto benissimo. Ma anche fosse non sarebbero cazzi tuoi. >> lei è l'ultima persona  al mondo che avrei voluto vedere in questo momento, ma purtroppo la vita o la sorte non mi aiutano affatto.
Si avvicina e mi prende sotto braccio. Ma io la strattono, non voglio il suo aiuto.
<< Edward, non fare il bambino, non sei in condizioni di camminare, figuriamoci di guidare. >>
<< Non voglio niente da te. >> le dico brusco.
<< Lo so,  ho sbagliato. Ma  il fatto che non stiamo più insieme, non vuol dire che non tenga più a te. >> Cerco di camminare ma ho troppo alcool addosso, e se non fosse per Tanya che mi prende al volo sarei già a terra.
<< Adesso sei soddisfatto? >>
<< Affatto! >>
<< Muoviti, cammina, non voglio averti sulla coscienza per cui adesso io ti riaccompagno a casa. >> mi trascina per un braccio fuori dal locale e non ho la forza per oppormi, vedo tutto offuscato.
Arrivati fuori si guarda un po'  intorno, poi sofferma il suo sguardo su di me e sbuffa.
Gesto che fa sempre quando qualcosa gli va storto.
<< Allora? >> Chiede quasi spazientita.
<< Allora cosa? >> dico un po' spaesato.
<< Qual è?  >>
<< Cosa? >>
<< La macchina, idiota. >> Urla, ma nonostante tutto la sua voce resta melodiosa, armoniosa.
<< Quella li! >> dico indicando la mia nuova macchina, con aria indifferente.
Ricomincia di nuovo a camminare verso la macchina e si ferma davanti allo sportello del passeggero.
<< Avanti >> dice tendendo la mano.
<< Che vuoi? >> Le dico, anche se ho capito che vuole le chiavi.
<< Le chiavi. >>
<< Ma neanche per sogno, la macchina è mia e la guido io >> dico con un sorrisetto furbo.
La vedo riflettere un attimo sulla mia risposta, sicuramente starà tramando qualcosa, conosco quello sguardo.
<< Come vuoi! Tornerai a prenderla domani, andiamo >> dice iniziando a camminare nella direzione opposta.
Ma dove diavolo starà andando?!
<< Dove abiti? >> dice con aria indifferente.
<< Non ti riguarda. >> rispondo con aria di sufficienza.
<< Ok! >> si ferma un attimo a riflettere. Cattivo segno. << Ok idiota, andremo a casa mia. Domani mattina quando sarai lucido, te ne tornerai a casa da solo. >>
<< Non ho nessuna intenzione di venire a casa tua >> dico, sembra di essere tornato indietro a quando stavamo insieme, anche allora eravamo così sempre a litigare su qualsiasi cosa.
Ma stavamo bene insieme, eravamo felici, fino a quando lei non mi ha spezzato il cuore, fino a quando lei non ha rovinato tutto.
Prima di lei, ero completamente pazzo. Una ragazza ogni sera (quando girava male) se girava bene anche di più.
Non mi ero mai innamorato prima di lei, solo una scopata e via... Ma lei... lei era diversa mi aveva cambiato, mi aveva reso migliore.
<< Oh sì,  che lo farai >> dice con quel suo sorriso furbo. << non sai nemmeno reggerti in piedi, figurati opporti a questo, per cui si fa come dico io >>
<< Come sempre >> sussurro.
<< Come sempre ripete >>
Tra noi crolla il silenzio camminiamo per circa un minuto.
<< Dove stiamo andando? >> chiedo vedendo che non si decide a fermarsi, e che stiamo uscendo dai parcheggi del locale.
<< A casa >>
<< E come? >> dico con aria da superiore.
<< Visto che non mi dai le chiavi, andremo a piedi >>
<< Stai scherzando vero? >>
<< Affatto, sono serissima >>
<< Ok, ok basta! Fermati, tieni >> dico dandogli le chiavi della macchina. La conosco fin troppo bene, so che sarebbe capace di farlo sul serio.
Lei le prende in mano e poi dice con aria trionfante e furba.
<< Sapevo che avrebbe funzionato >>
Alle solite con i suoi occhioni blu, e tutti i suoi stratagemmi mi metteva sempre nel sacco.
Proprio i suoi occhi mi avevano stregato circa quattro anni prima. Forse...
Basta! Zitto non c'è nessun forse,  è finita.
Entriamo nella mia macchina, esce dal parcheggio con una sola manovra.
Quella che le avevo insegnato io. Ho impiegato circa un mese ma adesso sembra riuscita bene.
Abbiamo vissuto tanti momenti insieme.
Lei forse ancora adesso è la persona che mi conosce meglio dopo mia sorella.
Guida veloce e silenziosa. Nella macchina non vola una sola mosca. C'è un silenzio tombale.
<< Siamo arrivati. >> dice indicando il palazzo. << Vieni! >>
Scendo dalla macchina e dio la testa gira da morire. Lei prontamente si accorge del mio capogiro e mi riprende sotto braccio aiutandomi a salire le scale.
<< Vieni,  ti aiuto >> dice guardandomi dritto negli occhi. << ...purtroppo l'ascensore si è rotto, e non è molto comodo salire al quinto piano completamente ubriaco >>
Mi appoggio a lei, e iniziamo a salire le scale.
Sento le sua stretta sulle spalle. Il suo tocco ancora adesso mi da sicurezza, calore.
Arriviamo al quinto piani quasi stremati.
Inizia a cercare nella borsa suppongo le chiavi. Così le dico.
<< Nella tasca interna >>
<< Cosa? >> chiede spaesata.
<< Le chiavi, sono nella tasca interna, le metti sempre lì  anche se poi ti dimentichi, e svuoti tutta la borsa per trovarle >> le dico indifferente.
 Lei fa come le dico è infatti sono lì. 
<< Trovate >> Io annuisco leggermente.
<< Prego, entra >> dice dopo aver aperto la porta ed essersi spostata di lato.
<< Scusa per il disordine >> Mi sarei stupito del contrario penso ma non lo dico, lo tengo per me.

<< Mi metto qualcosa di comodo e arrivo >> dice, e io suppongo parli dei pantaloni ( stile nonna ) e maglietta abbinata udite udite giallo canarino.
<< Fatto >> dice mentre ritorna nella stanza che suppongo sia il salone. La guardo e... come volevasi dimostrare penso tra me e me.
E nonostante tutto per me era super sexy.
Distratto dai miei pensieri, non mi rendo conto di sbattere contro una sedia e di inciampare e finire proprio a dosso a Tanya.
Adesso siamo a terra, lei sotto ed io sopra il suo respiro si unisce al mio e il suo petto vicino al mio come un tempo.
Come quando facevamo l'amore...
Basta smettila,  dico a me stesso.
<< Vieni con me? Resta con me questa notte. >> dice abbracciandomi e baciandomi.
<< È troppo poco, troppo tardi, troppo sbagliato e io non posso, non posso più. >> le dico.
<< Possiamo, non è tardi. Lo so, ho sbagliato, ma io non faccio che pensare a te. >>
<< No! >>
<< Sì  invece, eravamo felici insieme, stavamo bene. >>
<< I.. >>
<< No, fammi finire. Io mi rendo conto di averti ferito, di aver rovinato tutto, ma noi possiamo... Possiamo ancora stare bene insieme. Ricostruire tutto. >>
<< Sono cambiate tante cose da allora >> dico.
<< Cosa? Noi siamo sempre noi... niente è cambiato >> dice mentre inizia a baciarmi.
Ed io non so se per l'alcool o se perché ancora provo qualcosa per lei. Ma mi lascio andare.
Tutto sembra come un tempo lei, io.
Verde e azzurro.
Tanya ed Edward.

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Capitolo 30
*** Avviso ! ***


Salve. So che magari vi aspettavate un capitolo ( o forse no visto che manco da mesi ) purtroppo adesso non è colpa mia, come già sapete il mio computer era uno degli anni di cristo e dico era perché si è rotto. Adess si trova da un tecnico ma purtroppo a suo dire ci vuole un pezzo che lui non ha quindi sta impiegando tanto tempo, ho provato anche a pubblicare con il cell ma è impossibile scrivere un intero capitolo xò volevo cmq farvi i miei auguri di natale mi mancate un bacio.

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Capitolo 31
*** Capitolo ***


come un pittbull

Ho passato tutta la notte a pensare a lui, a chiedermi dove sia.  Non mi spiego perché continua a tenere il cellulare spento...
Fa male sapere, che lui non vuole parlare con me, mi ha chiuso la chiamata e ha spento il cellulare, e questo vuol dire che non vuole parlare con me,
 il che è giusto dopo quello che ho combinato ma... vorrei parlargli, spiegargli il perché.
In così poco tempo è diventato importante e non ci conosciamo neanche, ci sono così tante cose che non so di lui e che lui non sa di me.
Eppure è diventato più importante lui in pochi giorni, che altri in anni ed anni.
Per questo adesso sono ferma davanti alla mia macchina nel cortile della scuola.
Spero tanto che oggi venga...
In lontananza vedo la macchina di Alice, e vorrei tanto che sia con lei, rimango a guardare;
ma Alice , scende dalla sua macchina e lui non e con lei...
Lei  forse sentendosi osservata, alza lo sguardo e  allora si accorge di me, guarda intorno a me, come in cerca di qualcosa poi,
inizia a camminare a passo spedito verso di me.
Mi guarda disorientata, poi parla.
<< Bella, scusa se ti disturbo ma, ecco >>
<< Cosa? >> la guardo stupita e disorientata della sua espressione.
<< Io, io pensavo che mio fratello, che Edward fosse con te! >> Cosa????????
<< Eeem no, ecco ci siamo visti ieri pomeriggio, ma non lo sento e vedo da allora. Perché melo chiedi?  >> dico insicura e timida.
<< Capisco! >>  dice rabbuiandosi. << Ecco, e che non è tornato a casa stanotte e io ero convinta che lui fo... >>
Alice si ferma improvvisamente, lasciando la frase in sospeso.
Vedo il suo viso cambiare colore e bianca come un cencio... Subito mi preoccupo per lei.
<< Alice, stai bene che  succede? >> Non da nessun segno di vita continua a guardare difronte a se con sguardo vitreo.
Improvvisamente, assottiglia gli occhi e  la sua espressione cambia, e nera dalla rabbia.
Non riuscendo a capire che diavolo gli succede mi volto e continuo a non capire il perché della sua espressione...
Davanti a me vedo solo due ragazzi che si abbracciano... lei lo guarda e gli sorride, poi l'attira verso di se e lo bacia...
Lei sembra davvero bellissima, lui e di spalle ma improvvisamente capisco... E lui.
Edward ed una bionda tutte curve...
Il sangue nelle vene mi si gela,  e il mio cuore o per lo meno quello che ne resta scoppia in mille pezzi...
ed io non so cosa fare vorrei andare via scappare nascondermi da tutto e tutti ma non ci riesco... non riesco a muovermi.
Lei gli sorride, lo bacia e poi inizia a camminare verso quella che credo sia la sua macchina rivolgendogli un ultimo sorriso...
Lei va via e lui continua a guardare nella sua direzione poi si volta verso di noi con il sorriso sulle labbra e quando mi vede il sorriso sparisce rimane immobile.
Ci guardiamo negli occhi non so per quanto tempo un' ora, un secondo. Mi volto dandogli le spalle sento che è troppo per  me, le lacrime pungono ai margini dei miei occhi.
Alice e ancora li ferma  e mi osserva assorta....
<< Bella, stai bene? >>
<< Io...io devo... devo andare. Scusa. >> dico mentre la supero e inizio a camminare e lascio le lacrime uscire, e come quando si rompe una diga...
Sento Alice che mi chiama da lontano ma non riesco a voltarmi, non posso, non voglio farlo.
Corro nel  corridoio della scuola verso il bagno, il corridoio e deserto ormai sono tutti in classe  e ringrazio per questo.
Corro verso l'uscita secondaria della scuola, devo stare da sola, devo, che devo fare...  Cazzo! Sto male!
Corro dentro il piccolo bosco dietro la mia scuola....Conosco bene questo posto venivo qui fin dal mio primo anno di scuola qui.
Mi avvicino ad un albero mi lascio cadere a terra e mi rannicchio contro di  esso.
Mi cingo le gambe con le braccia.
Lasciando che le lacrime scendano dai miei occhi... mi sento così male...
Fa male, male da morire.
Ma la colpa e mia io sono una stupida...
Sento i passi di qualcuno dietro di me... Mi stringo più forte,
spero che chiunque sia non si accorga di me... nessuno deve vedermi così....
<< Bella ! >> sento che mi chiama.
<< Bella, so che sei qui. >> mi rannicchio ancora di più contro me stessa. Non voglio ascoltare, non voglio sentire.
<< Bella! >>
<< Ti prego va via! >> dico con voce rotta dai singhiozzi.
Sento i suoi passi verso di me, si abbassa e mi abbraccia.
<< Piccola, vieni qui. >> le lacrime aumentano Kris, mi è mancata così tanto solo ora mene rendo conto.
E le lacrime aumentano seguite dai singhiozzi...
<< Shshsh piccola, shshsh va tutto bene! >>
<< No, non va bene niente Kris >>
<< Che succede? Tu non piangi mai, non e da te. >>
<< Voglio morire non cela faccio più >> dico sincera come mai prima, stringendomi ancora di più su me stessa. Sono rannicchiata su me stessa e mi sento così piccola e fragile.
<<  Non dire così, ci sono io con te >>
Continuo a piangere sono come un fiume in piena....
Non so quanto tempo è passato ma ormai le lacrime sono finite restano solo i singhiozzi ...
Kristen si è seduta vicino a me e mi stringe a se, mentre mi accarezza la testa...
<< Va un po' meglio? >> mi domanda  insicura.
<< Come facevi a sapere che ero qui? >> chiedo con la voce strozzata.
<< Ho sentito quel Cullen litigare  con sua sorella, riguardo una certa Tanya >> solo sentirlo nominare mi fa venire una stretta al cuore, ecco chi era quella ragazza.
<< Che centra con me? >> chiedo confusa.
<< Ecco... ecco lei  ha accusato suo fratello di essersi comportato da stronzo con te e ho capito che avevi bisogno di me >> dice timida. ma continuo a non capire, come faceva a sapere che ero qui?
<< Ma come sapevi che ero venuta qui? >>
<< Bella, ti conosco.  Non eri tu che dicevi >> si ferma per poi riprendere  << Se appari più forte la gente ti teme e anche se affondi, se sei  nei guai non si  piange mai ma si combatte. Lo sguardo fiero, la testa alta e si tira dritto. Perché anche se soffri se sei giù, non bisogna dimostrarlo. >>
dice scimmiottando la mia voce. E mi strappa un sorriso. << Quindi ho pensato che fossi qui, quale posto migliore per nascondersi. >>  
<< Giusto! >> dico sorridendo.
Lei mi guarda e sorride.
<< Grazie >> dico guardandola negli occhi.
<< Bella lo sai che per te ci sono sempre, sei la mia migliore amica. Ti va di raccontarmi che cosa è successo? >> chiede cauta.
La guardo, mi va?
Sì lei e la mia migliore amica lei mi conosce meglio di chiunque altro.
Annuisco, e lei sorride felice.
<< Sono una stupida, questo è il problema >>
<< Che intendi? >> chiede stupita dalla mia risposta.
<< Io mi sono innamorata, mi sono lasciata coinvolgere da lui, gli ho raccontato tutto, tutto di me dalla morte di Charlie ad ora, in modo che non so neanche io volevo parlare con lui, sembrava che mi capisse sul serio, che non mi giudicasse >> dico, e lei si acciglia impercettibilmente. Ed io mi sento in colpa perché, io la conosco bene  e poi mi rendo conto di come potesse sentirsi adesso lei.
<< Scusa ! >> dico dispiaciuta.
<< Non fa niente, so che hai bisogno di tempo >>
<< E che lui poteva capirmi, perché in parte lui è come me, lui sa cosa si prova, sua madre è morta da poco e lui... sembrava capisse come mi sentivo. >> dico insicura .  << Ci siamo visti poche volte, ma tutto e cominciato una sera dopo che l'ho trovato ubriaco per strada. Quella sera l'ho portato a casa mia, non sapendo che altro fare e abbiamo parlato.  Lui mi ha raccontato la sua storia e io la mia, il mattino dopo ci siamo baciati, non è successo altro, ma ero felice davvero felice. Ma quando l'ho accompagnato a casa lui a detto che avremmo dovuto smettere, prima di farci male, che avremmo dovuto dimenticar tutto e fare  come se non ci conoscessimo neanche. Dopo che mi ha promesso che ci sarebbe stato per me, che provava qualcosa per me , mi sono sentita ferita e delusa. Da allora ci siamo ignorati fino a ieri sera,  avevo un'appuntamento con Emmet ma al suo posto si è presentato Edward mi ha confessato di provare qualcosa di forte per me, si è scusato per come si è comportato e mi ha chiesto in cambio una sola cosa... >> mi blocco di colpo, quando mi rendo conto delle mie parole.
<< Cosa? >> dice confusa dalla mia reazione.
Che faccio adesso? Capirà? Spero di si lei, e la mia migliore amica ed io ho bisogno di lei. Sincera fino in fondo dico a me stessa.
Prendo un profondo respiro e mi levo la felpa restando in canottiera.
<< Che smettessi di fare questo >>  dico mostrando le mie braccia e abbassando lo sguardo, trattenendo il respiro.
Ma lei non dice una parola, così alzo lo sguardo e lei non sembra affatto sorpresa da tutto questo.
<< Di qualcosa ti prego >> dico sconsolata.
<< Io lo sapevo già Bella, sapevo di tutto questo >>
<< Co-come scusa? >> dico sconvolta e disorientata.
<< Bella ti conosco bene  questo lo sai, sei sempre stata un tipo freddoloso ma fino a questo punto, le felpe in estate. E poi la tua reazione quando ti toccavo le braccia, mantenevi tutti a distanza ho fatto le mie ricerche, e poi l'altra volta quando abbiamo litigato ho visto i tagli e ne ho avuto la certezza >> com'è possibile lei lo sapeva, lo ha sempre saputo e pure non mi ha giudicata.
<< Pe- perché non melo hai detto? >> chiedo.
<< Volevo che fossi tu a dirmelo, che avessi i tuoi tempi, i tuoi spazi e che fossi sicura non volevo affrettarti o costringerti. >>
<< Capisco >> dico pensierosa.
<< Vuoi dirmi che è successo dopo? >> mi chiede insicura adesso.
<< Eeem si... ecco... io ho detto no, che non avrei rinunciato a questo. Ecco era l'unica cosa che c'era di sicuro, da dopo la morte di Charlie, avevo paura è la mia unica valvola di sfogo. Quando sono arrivata a casa però ci ho riflettuto ed ho capito, che da quando c'è lui io sono cambiata, che insieme a lui avrei potuto smettere o cercato di chiamarlo, per spiegargli ma era sempre staccato. Poi  lui si è presentato a scuola accompagnato dalla sua ex, ed Alice mi ha detto che, non è  tornato a casa stanotte quindi è stato con lei  >> faccio una pausa riprendo fiato per ricacciare le lacrime che sono salite agli occhi  si forte Bella dico a me stessa, non si piange non più. Prendo fiato e riprendo << mi sento così stupida adesso Kris, sapevo che non avrei dovuto farlo avvicinare a me, che avrei dovuto tenerlo lontano da me, ma non ci sono riuscita e adesso guardami. >>
<< Bella, mi dispiace così tanto >>
<< Non permetterò più a nessuno di avvicinarsi a me Kris, fa solo male. >>
Lei mi guarda fissa negli occhi, forse neanche lei sa come rispondermi. Restiamo in silenzio per un pò.
<< Avevi ragione >> dico.
<< Lo so , io ho sempre ragione, ma su cosa di preciso? >> chiede strafottente.
<< Se appari più forte la gente ti teme e anche se affondi, se sei  nei guai non si  piange mai ma si combatte. Lo sguardo fiero, la testa alta e si tira dritto. Anche se soffri se sei giù non bisogna dimostrarlo. Io Sono questo, non questo >> dico; indicandomi , rannicchiata su me stessa, sconvolta, con gli occhi arrossati e vulnerabile.
<< Questa è la Bella che conosco! >> Dice mentre mi sorride. E anche sul mio volto compare un sorriso sincero.
<< Dai andiamo! facciamo vedere al mondo chi è Bella! >> Dice con un sorriso malizioso, mentre si alza e mi porge la sua mano.
Io sorrido mentre afferro la sua mano, dopo tanto tempo siamo di nuovo noi io.
Insieme camminiamo verso la scuola, e dopo tanto tempo mi sento di nuovo io, di nuovo me stessa.
E da oggi in poi non permetterò a nessuno di mettermi in ginocchio, nessuno riuscirà  a scalfire la corazza che sento nascere sul mio cuore, nessuno avrà questa possibilità. Perché, ho raccolto i cocci del mio cuore uno ad uno e de per questo che, da oggi in poi nessuno si avvicinerà così tanto al mio cuore da ridurlo in pezzi.
Entriamo nei corridoi della scuola, e come mi ero ripromessa sono a testa alta, perché niente può oscurare il mio vivere da oggi in poi.
<< Ehi, io ho letteratura adesso tu? >>
<< Eeem storia, credo >> Dico sorridendo, per la mia sbadataggine.
<< Ok. Bella? >>
<< Si! >>
<< Ti voglio bene! >>
<< Anch'io, non sai quanto Kris >> dico mentre mi volto per andare a lezione, poi ci penso e mi ricordo di una cosa così la richiamo.
<< Grazie, e scusa! >>  Lei mi guarda annuisce e poi sorride.
Cammino nei corridoi della scuola e sento gli occhi della gente puntati addosso, non so cosa sia cambiato ma diversamente dalle altre volte adesso non mi danno alcun fastidio e come se non vedessi o sentissi i loro sguardi. Non mi preoccupano, non mi scalfiscono e tiro dritto verso l'aula di storia ho già perso un'ora non voglio perderne un'altra, non adesso.
Entro in classe e mi siedo al mio solito posto, il professore fa l'appello chiamando tutti i ragazzi e ad ogni nome corrisponde una voce quando arriva a mio nome la mia voce sembra avere una diversa tonalità, non si sente il rancore, la tristezza e la sofferenza che ultimamente la caratterizzava e mi stupisco di questo, si certo ho deciso di vivere in modo diverso la mia vita, ma non pensavo bastasse decidere per far cambiare le  cose ed invece e così e prendo altra forza ed altro coraggio da me stessa.
<< Bella! >> Riconosco la sua voce, cazzo possibile che sempre davanti deve stare respira Bella, respira.
<< Si! >>

 







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Capitolo 32
*** ritorno ***


as Mi guarda e sembra stupito  dal fatto che io gli abbia risposto.
<< Eeem possiamo parlarne? >>
<< Di cosa scusa? >> chiedo con tono indifferente e distratto.
<< Di quello che successo!  >>
<< Cioè? Che cosa è successo? Non capisco a cosa ti riferisci! >> dico con lo stesso tono di voce, inflessibile.
<< Tra di noi io... >> lo blocco prima che finisca di parlare.
<< Non è importante, anche perchè, non è successo niente tra di noi tu puoi fare quello che vuoi, non devi affatto  giustificarti. >>
<< Sì, invece! >>
<< Senti non mi importa... non mi importa più... per quanto mi riguarda puoi fare tutto quello che vuoi, non ci sono problemi >> Sembra che alle mie parole si sia scottato i suoi occhi che prima erano fissi nei miei come se volessero leggermi l'anima adesso sono bassi, e si è rabbuiato alle mie parole forse non si aspettava che fossi così dura ma in fin dei  conti che vuole da me, lui ha preso la sua decisione ed io la mia. Mi volto per andare via non c'è più niente che dobbiamo dirci, inizio a camminare quando sento che qualcuno mi afferra il braccio ed io come scottata lo ritraggo all'istante, ok essere forte e superare tutto questo ma, non così tanto forte, credo ci voglia tempo non può succedere ad un tratto, dalla sera, al mattino seguente non è proprio possibile.
<< Scusami,  perdonami se puoi! >> Dice lui guardandomi dritto negli occhi, i suoi un mare, ti lasciano senza fiato, ti sconvolgono dall'interno.
Vorrei potergli credere pensare che sia tutto apposto invece non è affatto così sto male solo a guardarlo, a sentire i suoi occhi nei miei, la sua voce, il suo tocco scotta sulla pelle più di mille ustioni...
<< Non devo perdonarti nulla, tu ed io non siamo niente... non siamo mai stati niente. >> Dico abbassando il tono di voce, niente rancore nella mia voce solo dolore.
<< Bella ti prego... >>
<< Ciao Edward. >>
<< Perchè ti comporti così, perchè? >>
<< Ma cosa vuoi da me e? Ch cosa vuoi? >> urlo ormai. E le lacrim cadono, scorrono come un fiume in piena, perchè vuol farmi così tanto male, perchè farmi soffrire così...
<< Io... io vorrei solo  >>
<< Cosa, cosa vuoi da me ancora? Quanto male vuoi ancora farmi e? >> sembra che le mie parole siano state come una pugnalata per lui... sembra riflettere su di esse, per poi parlare...
<< Hai ragione tu. Faccio solo del male a chi amo >> dice, abbassa lo sguardo  e va via, sparisce dai miei occhi, ma non dal mio cuore... 

 





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Capitolo 33
*** Capitolo ***


Edward sembrava sincero le sue parole... Ha detto di far sempre male alle persone che ama, dalle sue parole sembrava quasi volesse dire che  lui mi ama...
Ma, se  così fosse il suo comportamento nei miei confronti non avrebbe senso, eppure nei suoi occhi io, io ho visto qualcosa...
Forse dovrei chiedergli delle spiegazioni, gli occhi non mentono mai...
Lo diceva sempre papà...
Papà, è dal giorno dei funerali che non vado a trovarlo, forse dovrei andare da lui, lui sapeva sempre quale fosse la cosa giusta...
E poi se voglio andare avanti e diventare la ragazza di un tempo, devo iniziare da qui, devo fare pace, con me stessa  e con la sua morte.

Sono davanti alla lapide di mio padre, sono passati due giorni da quando ho parlato con Edward ed ho deciso di venire qui...
Due giorni, due giorni in cui ogni volta che entravo in macchina per arrivare qui, rivivevo ogni istante di quei giorni mio dio è stato terribile, non so neanche io come ho fatto ad arrivare qui e con quale coraggio, so soltanto che la mia testa ed io mio cuore oggi mi hanno portato qui...
Sono ferma davanti alla lapide di mio padre, fisso immobile l'incisione che mia madre ha fatto fare, e  l'immagine sorridente di mio papà...
Ed è come se il peso che avevo sul cuore fosse diminuito... 
Come se stessi facendo pace con me stessa e con la sua morte... Non pensavo che ci sarei riuscita...
Sento delle gocce d'acqua che cadono sulle mie mani, che strano il cielo sembrava così azzurro, alzo lo sguardo e il cielo e sempre azzurro e limpido, eppure le mie mani sono bagnate, è strano ma non piove...
Fino a quando non sento una goccia salata sulle mie labbra, seguo il suo cammino  e mi rendo conto che sto piangendo, che quelle gocce salate sono lacrime,  e inoltre sembra che stiano anche lavando via la mia sofferenza, il mio dolore, è strano ma io mi sento meglio, sento che il peso sul cuore sta scivolando via...

Un frastuono interrompe il flusso dei miei pensieri, volto lo sguardo in quella direzione, una signora anziana  e accovacciata su se stessa, mi avvicino per aiutarla...  mi rendo conto di aver già visto il suo viso.
<<  Signora! Aspetti le do una mano. >>
<< Oh! grazie cara >>
<< Si figuri >>
Più la guardo e più mi sembra di averla già vista... ma dove mi chiedo.
Accidenti e la signora del parco, ecco pèrchè mi sembrava di averla vista...
<< Benedetta gioventù >> mi guarda dritto negli occhi  scrutandomi a fondo. << Ragazza mia quale tormento, nascondono i tuoi occhi? >>
<< Co... come? >> chiedo. Sbalordita dal modo in cui ha letto i miei occhi.
<< I tuoi occhi, non sono luminosi come si direbbe di una ragazza della tua età... sono spenti con tanto dolore. Aspetta ma... ma noi ci siamo già viste se non ricordo male >>
<< Eeem si >>
<< I tuoi occhi mi dicono che non hai affatto trovato la tua felicità, sbaglio? >>
<<  Sto bene, non si deve preoccupare >>
<< Gli occhi non mentono ragazza mia! >>
<< L'ho diceva sempre anche mio padre >>
<< Diceva? >>
<< E' morto >>
<< Oh cara mi dispiace tanto, povera ragazza... Ma tuo padre era un uomo saggio e diceva il vero >>
<< Non si preoccupi non poteva sapere >>
<<  Come si chiamava tuo padre? >>
<< Charlie, Charlie Swam! >>
<< O mio dio, tu sei Isabella, la piccola Isabella, ecco perché i tuoi occhi mi sono così familiari, tu hai i suoi stessi occhi, la stessa luminosità >> .

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Capitolo 34
*** avviso ***


Salve ragazze... So che ritornando adesso dopo parecchio tempo molti avranno accantonato e dimenticato la storia... Ma appunto dopo vario tempo di pausa, ho molte nuove idee che vorrei sviluppare ma vorrei chiedere prima a voi cosa ne pensate?! Siete pronte a leggere e seguire la mia storia oppure no?! che ne pensate?

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