Per ogni dolore c'è sempre... di stellaaaaa96 _ (/viewuser.php?uid=307652)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** capitolo 8 (parte 2) ***
Capitolo 11: *** Capitolo 8 ( parte 3 ) ***
Capitolo 12: *** capitolo 8 (parte 4) ***
Capitolo 13: *** capitolo 9 ***
Capitolo 14: *** capitolo 10 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 30: *** Avviso ! ***
Capitolo 31: *** Capitolo ***
Capitolo 32: *** ritorno ***
Capitolo 33: *** Capitolo ***
Capitolo 34: *** avviso ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
d
*****Prologo *****
~~~~~~~~~~~~~~
La prima volta che l'ho fatto non
sapevo quanto in seguito mi sarebbe piaciuto.. il sangue, il dolore
è stato come una liberazione da cui non posso più
fare a meno.... Pensavo di fare tagli superficiali che
sarebbero guariti facilmente ma ogni volta erano sempre più
profondi.... Da ognuno nascevano cicatrici sempre più grandi
e difficili da guarire.... A volte impiegano gioni, mesi a
guarire... a volte anni...
Pensavo... di potermi limitare, ad
una sola parte del mio corpo ...ma quando essa si e esaurita...
inevitabilmente i tagli da 1 diventarono 2 da 4 diventarono 8 e cosi
via... ogni volta mi dicevo che
non avrei più permesso
che la cosa si spingesse oltre ... ma invece lo facevo e andavo sempre
più in la... sempre più a
fondo...
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** capitolo 1 ***
Ragazze/i...
Devo dire che tengo molto a questa storia... per me è molto
importante, perchè parte della storia mi riguarda da
vicino.... Spero di riuscire a scriverla così come l'ho
immaginata... e che sia di vostro gradimento....
Se così non fosse, e se pensate sia pessima ...smetto di
scriverla... A presto Stella .... <3
*****
CAPITOLO 1 ******
Drinnnn
drinnn salto giù dal letto e nel cadere sbatto la testa
prima al mio comodino e poi sul pavimento.... ma che...
<<
Cazzooo >> impreco... cerco di capire da dove proviene
quel suono... e poi capisco la sveglia... cazzo oggi devo iniziare
scuola.. guardo che ore sono le 7 e 5... cavolo devo muovermi
altrimenti mi tocca farmela a piedi...
<<
Bellaaaaa.... muoviti possibile che a 17 anni tu non sappia ancora
gestirti da sola.... >>
<<
Siii mi vesto >> mi alzo dal pavimento in fretta...
prendo un jeans e una felpa dal mio armadio e mi trascino verso il
bagno.... mi lavo e mi vesto guardo l'ora le 7 e 15 ... scendo di
sotto, ed entro in cucina dove mia madre sta preparando la colazione
<<
Mamma ma papà ? >>
<<
E' andato a lavorare ... ha detto che aveva un caso
importante >> prendo 1 bottiglia di te e la bevo di
fretta guardo l'ora 7 e 17 ...
<<
Vado a scuola.. ci vediamo dopo >>
<< A che ora esci oggi ? >>
<<
Penso alla solita ora >>
<<
Ok... io devo lavorare quindi tornerò tardi ti lascio
qualcosa ... così dovrai solo scaldarlo >>
<<
Ok ti voglio bene >> mi trascino fuori dalla porta in
perfetto orario con il pullman.... Sfortunatamente per me qualche
giorno fa il mio pick up ha esalato il suo ultimo respiro quindi per il
momento mi tocca andare a scuola in pullman.. Fino a quando non
arriverà la mia fantastica audi a1... la ho scelta bianca e
con il tettuccio nero in vetro.....
Entro
nel pullman e mi siedo.. prendo le mie auricolari e il mio mp4 e metto
play alla mia canzone preferita che parte da dove l'avevo lasciata...
''Convinti
ormai che il mondo non ci avrebbe mai cambiati ci sentivamo pronti ma
non lo siamo mai stati. Ma qua la verità, è che
si scrive schiavitù ma si legge libertà. Scambio
segni di pace al ballo degli emarginati ma è difficile
abbracciarsi quando hai i polsi legati. Ma qua la verità,
è che si scrive schiavitù ma si legge
libertà. ''
persa
nella canzone.. non mi ero quasi resa conto di essere arrivata davanti
scuola.. raccolgo il mio zaino infilo il cappello e scendo dal
pullman.. l'aria fredda di Forks invade subito... e mi gelo.... Mi
dirigo verso la scuola e nel cortile incontro i miei amici...
<<
ehiii Bellaaaa >> Kristen mi si butta al collo
abbracciandomi lei e la mia migliore amica...
<<
Ciao >>
<<
Ciao >> rispondono gli altri in coro Jess, Angela, Mike
ed Erik li adoro
<<
Kristen mi stai soffocando... e poi sembra che non mi vedi da una
vita.. ci siamo viste ieri >>
<<
Ma mi sei comunque mancata >>
Ci
conosciamo fin da piccoli siamo l'esatto opposto ma forse è
proprio questo che ci ha uniti... ci sosteniamo e aiutiamo l'un
l'altro... anche se devo dire che con Kristen c'è un
rapporto molto più solido, rispetto agli altri...
<<
Allora entriamo ?! >> dice Jess
<<
Si si mi sto gelando qua fuori >>
<<
Andiamo >> dico anch'io
Entro nell'aula di Spagnolo una delle mie materie preferite.. dopo 2
ore di matematica materia che odio....
<<
Signorina Swam, le dispiace tradurre >> mi
chiede la professoressa prendo il libro e inizio la traduzione quando
una signora bussa alla porta
<<
Mi scusi professoressa.. ma il preside vuole parlare con Isabella Swam
>> cazzo neanche fosse iniziato l'anno ma che
cos'è questa volta non ho fatto niente che vuole...
<<
Signorina vada... noi continuiamo la prossima volta >>
A passo lento cammino verso la presidenza busso
<<
Avanti! >>
<<
Salve.. mi scusi sono Isabella Swam mi ha fatto chiamare
>>
<<
Si si.. prego si sieda >> dice gentile
<<
Signorina... ecco... hanno chiamato dall'ospedale >>
ospedale e io che centro ??
<<
Come scusi >>
<<
Hanno chiamato dall'ospedale... suo padre... suo padre ha avuto un
incidente .... hanno cercato di chiamare tua madre ma non sono riusciti
a rintracciarla per cui hanno chiamato lei >>
<<
Signorina.. si sente bene ? >>
<<
Che... che è successo >>
<<
Come le dicevo suo padre ha avuto un'incidente niente di grave... ma
dovrebbe andare in ospedale >>
4
mesi dopo :
Ero sul mio letto a piangere, come ogni singolo giorno da... da quanto
tempo ormai non lo so neanche io ma... ma il dolore è ancora
così forte così ... dannatamente distruttivo...
Non vedo niente, se guardo avanti nel mio futuro non ne vedo uno non
vedo futuro per me non vedo niente se non dolore... è una
ferita dentro.. Ripenso a quel giorno tutto era iniziato come una
giornata qualunque.. non sapevo e non immaginavo cosa sarebbe potuto
succedere in un attimo un solo attimo ... basta un secondo per
crollarti a dosso un dolore così forte per far aprire in me
una voragine... Da quel giorno la mia vita si è fermata
è rimasta bloccata .... mi resta solo il vuoto e il
dolore.....
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** capitolo 2 ***
Per ogni dolore
c'è sempre...
****** Capitolo 2 ******
Allora come state?
Come potete vedere sono
tornata presto con un nuovo capitolo...ahahah :)
Ringrazio
susannacane per aver recensito
la mia storia
e per tutti i
complimenti... <3 sei troppo buona... ahahah
poi anche:
bellinaC, federc70 , Moon Light ,
Silvia_150291 , stars92
e twilight_love .
per aver inserito questa mia
storia nelle loro seguite ....
Vi ringrazio di cuore.... e
vi lascio al capitolo...
kisssssss Stellaaaa <3
Inizio flash
<< Bella... piccola
mia... non puoi continuare così... >>
<< Mamma che vuoi
dire ? >>
<< Bella ...
guardati.. devi reagire... >>
<< Non ti seguo..
>>
<< Ma ti sei guardata
allo specchio... devi uscire... non puoi continuare a stare a casa...
non puoi passare tutto il giorno a piangere nel letto ... lui non
vorrebbe questo >>
<< Tu.. tu non sai
cosa vorrebbe ? >>
<< Certo non lo so...
ma so per certo che non vorrebbe vedere la sua bambina... la sua unica
ragione di vita autodistruggersi >>
<< Non e vero io sto
bene >>
<< BELLA ADESSO BASTA
>>
<< Lasciami da sola
>>
<< NO BELLA... ADESSO
TI ALZI DA QUEL CAZZO DI LETTO E SCENDI DI SOTTO >>
<< CHE VUOI DA ME ?
>>
<< COSA VOGLIO
BELLA... MA TI ASCOLTI QUANDO PARLI ? >>
<< SI >>
<< A SI...
se la metti così da domani ti alzi e vai
a scuola >>
<< no... non voglio
>>
<< Invece lo farai
signorina... sono tua mamma e tu sei ancora minorenne per cui decido io
>>
la guardo è arrabbiata
ma mai quanto me.... come fa a non capire... non gli importa
niente di papà vive la sua vita come se niente fosse
<< Bella pensi che io
stia bene e ? pensi che solo tu stai male? cosa credi anche io l'ho
perso... e lo amavo con tutta me stessa ma >>
<< non ci sono ma
>>
<< si invece... non
cela faccio più... sono esausta ... pensi che non vorrei
anche io stare a casa ... e rigirarmi nel mio dolore... ma non posso...
mi sono dovuta rialzare... la vita va avanti nonostante il dolore mi
uccide ogni secondo... devo andare avanti perchè so che
quello che lui vorrebbe... e perchè la casa ... e tutte le
sue spese ci sono ancora >>
la guardo piange.. forse non mi
sono resa conto che... che anche lei stava male... ma gli ho riversato
a dosso tutto il mio dolore... senza... senza lasciare spazio per il
suo...
<< Mamma.... mi
dispiace .. scusami >>
<< Bella... mi manca
così tanto... >> piange, singhiozza non
l'avevo mai vista piangere mai ... mai neanche il giorno del
funerale... ricordo i suoi occhi lucidi, persi nel vuoto... ma non una
lacrima era uscita dai suoi occhi ... si è sempre tenuta
dentro il suo dolore... perchè.. perchè io non
gli ho dato la possibilità di piangere papà, suo
marito.... ha resistito.. si è rialzata mettendo da parte il
suo dolore , per occuparsi del mio, per occuparsi di tutto il resto...
la casa le spese tutto ... tutto sulle sue spalle... pensavo non
soffrisse poi tanto... ma ero io che non vedevo, che ero cieca... non
ho visto quanto gli pesava tutto... quanto peso ha preso sulle spalle,
quanto dolore ...
mamma è sempre stata
forte... sembrava sempre più giovane della sua
età ma adesso che la guardo... adesso che guardo i suoi
occhi , il suo viso... adesso vedo quanto tutto questo l'abbia
invecchiata ... quanto tutto il peso sulle sue spalle le sia costato....
quanto io sia stata egoista,
pensando solo a me e al mio dolore senza ... senza mai pensare al
suo.... solo perchè non volevo vedere solo perchè
non lo accettavo... non accettavo la sua morte..
<< Mamma perdonami...
perdonami se.. se sono stata egoista ... pensando solo a me... solo al
mio dolore >>
<< Scusami tu...
scusa se.. se non ho saputo tener duro >>
<< Mamma tu no hai
niente da scusarti... io devo.. io devo farlo con te... e io... io ti
prometto che d'ora in poi... che d'ora in poi ti aiuterò ...
ce l'ha caveremo >> lo avevo promesso a mia mamma... gli
avevo promesso che sarei andata avanti.. e così avrei
fatto.... per lo meno davanti a lei ... dentro di me il dolore era
forte... ma dovevo prendermi le mie responsabilità... non
potevo lasciare tutto sulle sue spalle.... Avrei tenuto il
dolore in me... in un angolino... e lo avrei tirato fuori solo quando
sarei stata da sola ..mai davanti a lei...
fine flash
Aveva passato tutta la notte a
singhiozzare... perfino nel sonno...
era stato come la goccia che fa
traboccare il vaso... era come se avesse chiuso il dolore in lei in un
angolino... e poi improvvisamente la diga si fosse rotta, non riuscendo
più a contenerne altro dolore.... mamma e papà
erano molto legati... si amavano così tanto... e
così profondamente....
Quella notte per la prima volta le
mie unghie affondarono nella pelle...
Ti pianti le unghie nella pelle del
polso. Non senti niente. É come se stessi guardando un film
su qualcun’altro, non sei tu!
I tagli riempirono il mio vuoto, la
tristezza che provo e quando mi sento di troppo anche in casa mia
,anche nel mio dolore... Per un po’ mi occupo solo del dolore
fisico, distogliendomi temporaneamente da quello interiore...
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Capitolo 3 ***
Per ogni
dolore c'è sempre....
******* Capitolo 3 *******
Io che entro in punta di piedi...
per non essere uccisa, fucilata etc...
ok ho fatto un ritardo
gigantesco....
scusateeeee spero che mi perdoniate dopo aver letto
il capitolo ancora grazie a tutti voi che state leggendo ancora la
storia nonostante
tutti i miei ritardi nel pubblicare...e dire che io sono la
prima che mi incazzo
quando non riesco a leggere le storie per i ritardi la mia
curiosità va alle stelle...
Voi direte così impari a muoverti...
Va bè dopo il mio monologo vi lascio al capitolo....
Tantissimissimi baci Stellaaaaaa <3
''
Ho perso il sorriso per te
ti
chiedo perdono
(e
ti rivoglio)
non
so se ritornerai da me,presto mi manchi da morire
(di
più)
non
lasciarmi,stammi accanto
stringimi
fino a perdere il fiato
Nonostante
tutto ora ti invidio
alla
fine vedi sono io quello che soffre in silenzio,
non
ti do fastidio però ci sto male cazzo,
quando
penso com'era l'inizio,
ti
ringrazio per tutti i bei gesti
ti
nominerò in tutti i miei testi
mi
dispiace per i tuoi sogni persi
ma
io avrò il cuore in 1000 pezzi
vorrei
essere sepolto, non mi va più di vivere con la faccia da
sconvolto
ho
tolto tutte le tue foto, mi ricordano te,
quando
le tocco rivedo il tuo volto
mentre
tu urli ma io non ti ascolto,
sono
troppo distrutto,ma non mollo
con
me al mio fianco ora più che mai io ti rivoglio!
Ho
perso il sorriso per te
ti
chiedo perdono
(e
ti rivoglio)
non
so se ritornerai da me,presto mi manchi da morire
(di
più)
non
lasciarmi,stammi accanto
stringimi
fino a perdere il fiato ''
Papà
perdonami.....
Chiudo gli occhi 1-2-3..
il polso comincia a bruciare e il
sangue a gocciolare...
come ogni sera, di ogni stupido giorno dalla prima volta che l'ho
fatto....
sono sul mio letto... le auricolari con la musica... non voglio sentire
niente.. perchè niente ha un senso...
solo il sangue che esce dalle mie ferite solo il bruciore al polso mi
fa capire di essere ancora viva di essere ancora qui...
Solo il dolore fisico mi fa
temporaneamente dimenticare di quello che porto dentro al petto...
mi vergogno... mi vergogno di
quello che faccio, delle decisioni che ho preso e che mi hanno portato
a questo...
Proprio come oggi... quando la manica della mia maglia si è
alzata rivelando le profonde cicatrici al polso...
mi sono vergognata di me stessa mentre inventavo bugie per spiegare
tutti quei tagli tutte le cicatrici...
e come ogni volta ho inventato una nuova scusa '' mi sono
tagliata, con i vetri di un bicchiere''
'' sono scivolata sul viale di casa mia '' sempre una nuova sempre
un'altra bugia...
E il terrore ogni volta di essere
scoperta... la paura che gli altri si rendano conto di cosa sono
diventata...
di cosa costringo il mio corpo....
La paura di essere presa per
pazza... ma in realtà anche io inizio a pensarlo anche io
inizio a pensare di essere pazza
perchè una qualsiasi ragazza sana di mente non farebbe
quello che faccio io... non si taglierebbe...
non proverebbe piacere a vedere il sangue sgocciolare dai propri
polsi... non si sentirebbe completa nel provare dolore...
non torturerebbe il proprio corpo e la propria anima...
Allontanando sempre di
più le persone da me ... per paura di essere scoperta...
Forse una ragazza qualsiasi non lo
farebbe ... ma io... io non sono una ragazza qualsiasi...
perchè Non mi sento
viva, perché io non vivo io sopravvivo.
Non sono felice e per questo non ce la faccio più io conosco
la grandezza della mia sofferenza perché la mia
sofferenza e la totale mancanza di significato della mia vita e
ciò che avviene della mia anima che sopravvive
e una morte giornaliera, ho pensato spesso al suicidio ..
ma non potrei mai fare questo a mia madre... non potrei darle un'altro
dolore... così muoio dentro giorno dopo giorno...
di una morte lenta e dolorosa....
Vedo l'effetto che faccio alle
persone quando mi vedono.... la faccia che fanno quando vedono le
cicatrici...
quando mi parlano...
Sento le loro occhiate addosso... e
i loro sussurri... il loro parlare e sparlare..
.
Prima di tutto questo ero....
Isabella Marie Swam... la figlia del'ispettore capo Swam...
la ragazza perfetta, sempre allegra, entusiasta e vivace con il sorriso
sulle labbra...
felice e con tanta voglia di fare e di vivere la vita....
Adesso quando parlano di me dono :
Isabella Marie Swam ...
la poveretta che ha perso il padre e che è caduta in
depressione... quella pazza ...
quella depressa... quella che fa paura... quella con cui non faresti
mai uscire i tuoi figli...
e lo vedi nel loro sguardo... vedi
quello che pensano di te... la compassione .. la pena ... la paura,
lo vedi nel loro sguardo lo vedi
dietro una parola un sorriso forzato un'espressione...
o forse sono io che ho fatto in modo che la pensassero
così...
E mentre mi torturo nei mie
pensieri mi addormento....
perchè nel sonno stacco il cervello e il dolore scompare
almeno per un pò....
Angolo Autore:
P.s. dimenticavo di chiedervi non è che c'è
qualcuno... che moltoooo gentilmente potrebbe
farmi una copertina carina...
visto che io non ci riesco....
Vene sarei moltissimissimo grata...
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Capitolo 4 ***
Per
ogni dolore c'è sempre...
****** Capitolo 4 ******
<3 Ragaaaa.... Avete visto
questa volta sono tornata in fretta
ahahahah non vi ho fatto attendere
molto...
Visto come sono brava.... <3
=)
Comunque... per tornare a
noi...
mi è stato detto che la
storia è molto triste e pure noiosa..
voi che ne pensate??? avete qualche
consiglio darmi? o magari qualche suggerimento?
Come sapete accetto tutto... ahahah
tranquilli non mi offendo...=)
Comunque come avete capito presto
ci sarà l'arrivo di Edward...
(non so se nel prossimo capitolo o
in quello dopo... )
Vi saluto a prestooooooo
Stellaaaaa.... <3
''
Sorriderai
E
ti rivedo come sei
Incrocerai
Lo
sguardo mio per poi dirmi addio
E
mentirei
Se
ti dicessi "ora vai"
Oramai…
oramai
A
chi mi dice
Che
tornerai
Non
credo oramai
Oh...
a chi ti dice
Che
sto male pensandoti
Tu
sorridi voltandoti
Verso
lui
Indosserai
Sorrisi,
allegria ma senza magia
Non
piangerai
Perche’
tu non riesci a perdere mai
Ma
lo sai...
Ho
perso tutto e tu non perdi mai
Oramai...
oramai
Ma
a chi mi dice
Che
tornerai
Non
credo oramai
Oh...a
chi ti dice
Che
sto male pensandoti
Tu
sorridi voltandoti
Verso
lui
Oh...a
chi ti dice
Che
sto male pensandoti
Tu
sorridi voltandoti
Verso
lui
Sorriderai
Nulla
ha più senso, ora no
E
girerò le città
Ma
non ti scorderò
Oh
ahhh
Come
mai (oh no non mi odierai)
Io
sto male pensandoti
Tu
sorridi voltandoti
Verso
lui
Oh...
a chi mi dice
Che
tornerai
Non
credo oramai yeah Oh... a chi ti dice (ormai)
Che
sto male pensandoti
Tu
sorridi voltandoti
Verso
lui
Verso
lui... ''
A
Chi Mi Dice - Blue
<<
Buongiorno! >>
<<
Buongiorno signorina Swam ! venga.. si accomodi pure, la preside arriva
subito >>
<<
Va bene..per quale motivo sono stata convocata >>
<<
Non le so dire >>
<<
ok ok >> sbuffò che palle che vuole adesso
neanche il tempo di arrivare in questa scuola che già
rompe..
<<
Buongiorno ! >>
<<
Buongiorno ! >> dico atona... davanti a me c'è
una donna sui 35 anni deve essere lei... mah davvero molto giovane
penso..
<<
Perchè sono stata convocata qui ? >> chiedo
subito
<<
Signorina Swam... la prossima settimana arriverà in questa
scuola un ragazzo nuovo e mi chiedevo se per lei era possibile fargli
da guida almeno per i primi giorni... poi visto la sua media
eccellente... mi chiedevo se.. se poteva anche aiutarlo a mettersi in
pari con i programmi visto che siamo già a metà
semestre? >>
<<
eeem... mi dispiace ma non ho tempo... subito dopo la scuola lavoro...
e...e non mi sento pronta per questa responsabilità
>> dico.. in realtà potrei anche ma non mi va
<<
Va bene... mi dispiace molto... ma la capisco grazie per la sua
attenzione >>
<<
Niente... mi dispiace >> ripeto ancora
non
sapevo dell'arrivo di un nuovo ragazzo ma poco male ... non mi importa
di lui ne tanto meno di altri... non ho tempo da perdere con nessuno e
poi... più la gente mi sta lontano meglio e ..
esco
dalla presidenza e mi dirigo verso la mia aula di spagnolo...
ultimamente sono migliorata in tutto... forse perchè faccio
solo questo non c'è altro ...e lo studio mi distrae un
pò...
<<
SIGNORINA SWAM >>
Alzo
la testa sentendo il mio nome !!
<<
Si professore >>
<<
Mi saprebbe rispondere lei >>
<<
MI scusi ma non stavo seguendo >>
<<
Bene bene.. le ho chiesto se potrebbe tradurmi da verso 3 a 10
>>
<<
Si si >> prendo a tradurre il tutto
<<
Bene... ma stia più attenta in seguito.. durante la lezione
>>
<<
Si si... mi scusi >>
Finalmente
anche l'ultima ora suona e così mi sposto verso la mia
macchina... accendo e mi dirigo verso casa...
Passo
gran parte del mio tempo a studiare fin quando il mio sguardo si sposta
sulla mensola sopra la scrivania ... Dove una foto mia e di Charlie fa
bella mostra di se.. Avevo 4 anni quando è stata scattata..
eravamo al mare... e papà mi stava consolando
perchè inciampando un bambino aveva distrutto il mio
castello di sabbia... sposto lo sguardo e un'altra qui avevo 6 anni ero
caduta dalla bici e mi ero sbucciata un ginocchio e papà per
consolarmi mi aveva portato al parco e a prendere un gelato... poi
un'altra io che avevo 15 anni eravamo a casa dei nonni al loro maneggio
e la foto ritraeva me e Charlie su Luna il mio cavallo... poi un'altra
scattata pochi giorni prima della sua morte... Abbracciati sul divano
di casa a guardare la partita... Già molte cose
sono cambiate dalla sua morte... infatti prima di essa ero
completamente un'altra persona...
Sono
mesi che non vedo Luna il mio cavallo melo aveva regalato
papà all'età di 13 anni per il mio
compleanno...
Mi
alzo dalla sedia prendo le chiavi della macchina e scrivo un biglietto
a Rene
''
Vado dai nonni.. martedì torno a casa ''
lo
attacco al frigo con la calamita e esco di casa... voglio rivedere Luna
e dalla morte di papà che non la vedo... solitamente stare
con lei mi aveva sempre tranquillizzato... anche se non so quale
effetto potrebbe farmi rivederla .. rivivere attraverso lei tutti i
momenti con Charlie... ricordo ancora quando mi insegnava ad andare a
cavallo le botte.. le cadute e tutti i suoi consigli...
Mi
diceva sempre:
''
Fidati di me piccola mia... sai che non ti farei mai fare
male... prendi la mia mano... e sappi che ogni cosa bella e tale solo
perchè conosciamo il male ... '' inizialmente non capivo le
sue parole solo adesso le capisco a pieno
Ogni
sera fin da piccola veniva a baciarmi e darmi la buonanotte.. lo faceva
sempre e questo suo gesto mi manca così tanto lui mi manca
da morire...
Papà
perchè?... Perchè mi hai lasciato? Avevi promesso
che saresti stato con me sempre e per sempre... invece mi hai lasciato
mi hai abbandonato....
Ti
prego torna da me sussurro tra i singhiozzi e tra
le lacrime...
Guardo
fuori e de buio pesto ma manca poco al maneggio dei nonni.. solo adesso
penso che non li ho nemmeno avvertiti del mio arrivo.. spero solo che
siano in casa...
Apro
il grande cancello all'entrata... e percorro tutto il cortile...
arrivata davanti alla porta suono il campanello e dopo un po sento dei
passi vicino alla porta.. la nonna apre la porta e mi guarda scioccata
e incredibile quanto Charlie le somigliasse.. gli stessi occhi... le
stesse labbra e lo stesso sorriso...
Appena
mi vede mi sorride e mi abbraccia...
<<
Bella... tesoro ma... ma quando sei arrivata? perchè non mi
hai avvisato avrei preparato qualcosa in più >>
<<
Nonna scusa ma... ma è stata una decisione improvvisata..e
..e non ci ho pensato scusami >>
<<
Tranquilla piccola mia... vieni entra ... tuo nonno sarà
felicissimo di vederti >>
<<
Ok >>
come
aveva detto la nonna il nonno era molto felice di avermi li mi aveva
chiesto quanto restavo e io gli avevo detto fino a martedì
se potevo e loro hanno risposto che potevo restare quanto volevo
eravamo seduti sul divano
<<
Nonno... posso andare da Luna ? >>
<<
Si si certo... vuoi che ti accompagno? sai sente molto la tua mancanza
>>
<<
Anch'io... comunque no.. tranquillo vado da sola e sempre al solito
posto ? >>
<<
Si si >> cosi mi alzo e vado da Luna
<<
ehi... cosa c'è? mi sei mancata tanto >>
mi
avvicino a lei e da tanto che non vado a cavallo così prendo
la sella.. iniziamo a passeggiare nei prati dei nonni come pensavo...
stare a cavallo mi fa tornare alla mente molti ricordi ... che
così sembrano veramente dolorosi...
<<
Luna ...non sai quanto mi manca ... lui era... era il mio punto di
riferimento.. era mio padre... cazzo ma perchè a me e
>> piango mi tengo stretta a Luna la faccio correre e mi
sembra di volare...
ritornano
alla mente molte sue parole e sembra che mi manchi l'aria
''
sei la mia principessa tu.. non meriti che gli altri ti facciano del
male... '' '' le mie mani ci saranno sempre al sorgere del sole.. fino
al sorgere del giorno dopo sempre ''
Ripenso
all'ultima sera in cui era venuto ad abbracciarmi e darmi la buonanotte
ricordo le sue parole sono impresse nel mio cuore indelebili..
''
il mio cuore ti seguirà sempre piccola mia ovunque andrai ''
...
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** capitolo 5 ***
Per ogni
dolore c'è sempre...
Capitolo
5
Scusateeee per il ritardo mi
dispiaceeeee...
Ma non riuscivo proprio a scrivere
il capitolo ogni volta
che ci provavo il capitolo sembrava
orribile....
Poi dopo mille variazioni sono arrivata
a questo anche se devo dire che non mi
convince molto ma ho pensato mai
pubblichi sto capitolo mai la
storia va
avanti quindi siate clementi con me....
Comunque come state? ...
Ringrazio tutti voi che in questo momento state
leggendo le mie parole ....
a presto un bacio....
''spero
solo nel meglio
anche
per te
non
dimenticarmi
ti
prego
ricordo
che dicevi
a
volte dura, l'amore
ma
a volte, invece, fa male
a
volte dura, l'amore
ma
a volte, invece, fa male
sai
che il tempo vola
solo
ieri
erano
i momenti più belli della nostra vita
siamo
nati e cresciuti
nella
foschia estiva
trattenuti
dalla sorpresa
dei
nostri giorni felici
niente
regge il confronto
né
preoccupazioni o cure
rimpianti
o errori
e
ricordi
chi
l'avrebbe detto
che
avrebbe avuto un sapore così agrodoce ''
Traduzione
Someone Like You Adele
'' Rallenta! ... Ti prego rallenta
''
'' Perchè ...
è divertente ''
'' Attento.... noooo ''
Basta... smettila ... non cela
faccio più andate via...
Mi alzo dal letto.. prendo le
chiavi della macchina e mi sposto verso il primo locale che vende
alcool.. ho bisogno di staccare di dimenticare e de un buon modo
questo... Prendo il pacchetto delle sigarette e ne accendo una...
poi un'altra e un'altra ancora fino al locale.. scendo dalla
macchina e vado verso l'entrata ... davanti al bancone una ragazza mi
sorride... questo e l'effetto che faccio alle ragazze perdono la
testa... devo dire che in quanto a bellezza non sono messo male anzi
tutte cadono ai miei piedi mi basta fargli un sorriso e de fatta...
Mi basta uno sguardo...
Lei mi guarda e arrossisce...
<< Ciao cosa ti
porto? >> mi chiede euforica
<< Una
Vodka liscia grazie >> si gira e inizia a fare il mio
cocktail la guardo è carina ... i capelli neri e
lunghi magra alta e con un culo da paura...
<< Prego
>>
<< Un'altro
>> lei mi serve l'ordinazione e lo bevo... sotto lo
sguardo della cameriera sbalordito
<< Un'altro
>> non so più quanti ne ho bevuti... ma non
bastano.. non mi basta per dimenticare, per
cancellare quelle immagini dalla mia mente.. quelle immagini che sono
impresse con il fuoco ...quindi bevo.. bevo per non pensare ... bevo
per offuscare i pensieri il dolore... tutto...
<< Un'altro per
favore >> le mi guarda e poi
<< Ne è
sicuro e il 10 che beve... forse sarebbe il caso di smettere
>>
<< Senta.. non sono
fatti suoi sono lucidissimo >> Anche troppo
penso tra me e me << Quindi un'altro se non le dispiace
>>
La cameriera prepara un'altro
cocktail lo bevo.. odio il fatto di reggere benissimo l'alcool non
bastano pochi cocktail per farmi perdere i freni... per farmi
dimenticare... per cancellare il dolore almeno per un pò...
Continuo a bere e bere fino a quando mi rendo conto di non riuscire
più a connettere bene... E che il dolore e
momentaneamente dimenticato in un angolino del mio cuore e della mia
mente... così mi alzo dalla sedia ... poi prendo una
banconota da 100 euro e la metto sul bancone non so bene quanto ho
speso di preciso ma credo bastino.... infatti
è cosi resto... mancia dico...
esco dal locale e mi sposto in
un'altro pub e anche li bevo... non so neanche io quanto...
Dopo la lunga serata ritorno a casa
...
Sul letto di casa mia penso a
quella sera ,tutte le terrificanti immagini di quella sera ritornano
alla mente ...mi sento terribilmente in colpa tutto
è successo per colpa mia...
Se gli avessi dato ascolto niente
sarebbe successo... mi sento così vuoto.. perso... accendo
l'ennesima sigaretta il dolore e sempre la purtroppo l'effetto
dell'alcool sta svanendo e il dolore aumenta sempre di più
sempre più ricordi sempre di più la
consapevolezza di essere un'assassino...
Sono un'assassino io l'ho uccisa
... se lei non c'è più adesso e solo colpa mia
...
Ho distrutto tutto... come faccio
sempre ogni cosa che tocco prima o poi la distruggo...
Io porto dolore... porto sofferenza
a chiunque mi stia accanto...
Tutto... ogni cosa nelle mie mani
si distrugge come il fuoco e la polvere che si distruggono al primo
bacio....
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** Capitolo 6 ***
Per
ogni dolore c'è sempre...
***** Capitolo 6 *****
Ragaaaaa
sono tornataaaaa.... =) ( per vostra sfortuna ) ahahah
scherzo scherzo =) ....
Allora
come state? tutto bene spero !
Alloooooora
il capitolo a me piace davvero davvero tanto tanto !! ( non fate caso
alla mia pazzia )
Il
prossimo capitolo se tutto va bene sarà un incontro tra
Bella e Edward...
ma
adesso vi lascio al capitolo
ditemi
che ne pensate se volete si intende...
'' Ma se lo fate mi rendete tanto tanto tanto felice ''
Bacissimi
Stella <3
''
Avrei saputo per cosa
Stavo
vivendo
Quello
per cui stavo vivendo
Il
tuo amore è la mia pagina di svolta
Solo
le più dolci parole rimangono
Ogni
bacio è una linea in corsivo
Ogni
tocco è una ridefinizione delle frase
Mi
arrendo per chi sono stato per quello che sei
Niente
mi rende più forte del tuo fragile cuore
Se
solo avessi provato come ci si sente ad essere tuo ''
Avevo
passato quasi tutta la notte fuori con luna... arrivata a casa mi
aspettava la ramanzina dei nonni che si erano preoccupati quando non mi
avevano visto tornare...
Adesso
sono nella mia stanza sul mio letto... letto che un tempo era di
Charlie...
Mi
alzo e scendo di sotto... se mi mantengo occupata non penso e questo un
poco mi aiuta...
<<
Bella tesoro mio vieni qua ? >>
<<
Nonna che succede ? >>
<<
Bella... piccola mia... non fingere con me... non serve... io ti
conosco come le mie tasche...
non
fingere di stare bene, non fingere di non soffrire... Tesoro devi
sfogare il tuo dolore non puoi continuare cosi lo capisci?
>>
<<
io sto benissimo nonna >>
<<
Bella... Bella ascolta le mie parole... Devi sfogarti , ma
questo non è il modo giusto >>
<<
Che vuoi dire ? >> che lei sappia ?no impossibile
<<
Tesoro mio... conosco molto bene quei segni >> dice
mentre indica i miei polsi che vuole dire
<<
Che... che vuoi dire ? >> balbetto
<<
Io sono qui sempre non devi avere paura.. affronta le tue paure... se
non superi la paura di te stessa come pensi di fare ad andare avanti?
>>
<<
Nonna continuo a non capire >>
<<
Bella cosa sono quei tagli sui tuoi polsi ? >> rimango
scioccata e se lei sapesse ma non l'ho mai fatto qui, e ho sempre
portato maglie a maniche lunghe com'è possibile che le abbia
viste?!
<<
Nonna io.. >>
<<
Shshsh non dire niente so cosa vuol dire... solo Bella non far si che
quelle piccole cicatrici diventino giganti... e pesanti da portare ...
l'ho fatto prima di te Bells sò cosè e so che poi
ti peseranno, saranno sempre un macigno nel cuore... piccola mia sei
grande ormai e sai quali sono le scelte giuste o quelle sbagliate devi
imparare da te .. devi imparare da sola qual'è il bene e
quale il male ... prima o poi non ci sarò io o tua nonno o
tua madre ad aiutarti sarai sola... e proprio quando sarai sola saranno
un peso sul tuo cuore... sta attenta piccola mia >> e
cosi come apparsa ,la nonna va via e mi lascia da sola da sola nel mio
dolore nella mia sofferenza e nella convinzione che ha ragione ha
ragione è malsano quel che faccio sporco
è terribile....
Da
sole le lacrime iniziano a rigare il viso... così come il
sangue dai polsi non mi ero accorta della lama nella pelle.... e de
strano fino ad ora mi rendevo sempre conto quando lo facevo
perchè sentivo prurito sotto la lama ma questa volta niente
nessun dolore guardo il polso... osservo la ferita
più profonda del solito avrei dovuto provare dolore invece
niente nessun emozione... proprio come mi sento dentro senza niente
vuota confusa... persa... e de come se stessi pian piano affondando in
un buco nero ma senza cercare neppure di uscirne no aiuto il destino
non mi difendo anzi peggioro le cose.... e non vorrei ma e
così dipende tutto da me dalle mie decisioni ma
più vado avanti più mi rendo conto che
in realtà io non voglio stare bene, non voglio
riprendermi, non voglio dimenticare, non voglio tornare a stare
bene.... perchè è come se mi dimenticassi di lui
invece così il dolore mi da la prova che lui è
realmente esistito il dolore il vuoto quello che provo mi
ricordano il bene che gli volevo e de così per la prima
volta capisco che non voglio stare bene.... che preferisco stare male
logorarmi l'anima ....
per
stare attaccata al ricordo...
Ma
poi ripenso alla frase della nonna che intendeva dire con '' io so che
vuol dire '' '' conosco quei segni '' '' ci sono passata anch'io '' che
anche la nonna abbia fatto qualcosa del genere
<<
Nonna ti devo parlare ! >>
<<
Dimmi tesoro mio >>
<<
Che intendevi dire con so cosa sono quei segni e ci sono passata
anch'io ? >>
<<
Bells credi che prima di diventare quella che sono adesso non sia stata
una normale adolescente? certo magari in tempi diversi ma è
sempre la stessa solfa sempre la stessa cosa è uno dei
periodi peggiori... >>
<<
vuoi dire che tu ... anche tu lo ... lo facevi ? >>
<<
Si Bells... forse per motivi diversi e in modi diversi ma l'ho fatto
anch'io >>
<<
non ti seguo >>
<<
Bells quando avevo la tua età io sono stata ricoverata per
molto tempo... io ero anoressica.. e ho tentato il suicidio ... per
questo conosco quei segni >>
<<
io non... non >>
<<
Bells ascoltami... non devi mai rinunciare alla tua vita ... ad essere
felice ... era mio figlio... avrei preferito morire mille volte al
posto suo... ma non si può ... non possiamo cambiare le cose
... e farti del male non ti aiuterà anzi ... rimpiangerai
tutto questo ... lo farai quando sarai grande ... con le rughe e vedrai
i tuoi figli giocare ... poi i tuoi nipoti... e saprai che la vita va
avanti non può fermarsi non è possibile
>>
<<
Ma io nonna .. davvero non ... non vo.. >>
<<
aspetta fammi finire... non ti dirò che dovrai
smettere .., chiuderti in una clinica ... no Bella dovrai decidere tu
... ma sappi che hai sempre una famiglia a tua disposizione ... che ti
sta... e starà vicino sempre e comunque >>
così mi abbraccia e io non so cosa dire non so cosa fare...
perchè .. perchè a me ... e continuo ad odiarmi e
odiare me stessa e tutto quello che successo sempre di
più...
Stretta
nelle sue braccia piango... mi sfogo per quanto
posso...
e
la nonna ha ragione devo... devo smettere ... se non per me stessa per
gli altri... per chi come lei mi vuole bene e soffre per me... con me...
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** Capitolo 7 ***
Per ogni dolore c'è
sempre...
Capitolo
7
Ragaaaa....
Allora come va? Bene spero...
Io
benissimo sono in vacanza per una settimana...
ahahah =) quindi
mi potrò dedicare alla scrittura ...
sono
molto molto felice di questo... =)
Allora
il capitolo e un pò complicato e triste...
Perchè
si Bella questa volta correrà dei seri rischi...
Ma
ci sarà l'incontro con un ragazzo indovinate chi
è ?
Si
che lo sapete... dai su un pò di fantasia...
Come sempre ringrazio tutti voi ...che continuate
a seguire la mia storia ( delirio ) nonostante
tutti i miei ritardi... siete davvero stupendiiiii...
ma grazie soprattutto a : Deborah poesie
evans...
Un bacio a presto ... <3
Stellaaaaa96 _
''
Certe
volte guardo il mare,
questo
eterno movimento,
ma
due occhi sono pochi per questo immenso
e
capisco di esser solo
e
passeggio dentro il mondo
ma
mi accorgo che due gambe non bastano
per
girarlo e rigirarlo.
e
se è vero che ci sei
batti
un colpo amore mio
ho
bisogno di dividere
tutto
questo insieme a te
Certe
volte guardo il cielo
i
suoi misteri e le sue stelle
ma
sono troppe le mie notti passate senza te
per
cercare di contarle
e
se è vero che ci sei
vado
in cerca dei tuoi occhi io
che
non ho mai cercato niente
e
forse niente ho avuto mai
è
un messaggio per te
sto
chiamandoti
sto
cercandoti
sono
solo e lo sai
è
un messaggio per te
sto
inventandoti
prima
che cambi luna
e
che sia primavera …
e
se è vero che ci sei
con
i tuoi i occhi e le tue gambe
io
riuscirei a girare il mondo
e
a guardare quell'immenso
ma
se è vero che ci sei
a
cacciar via la solitudine di quest' uomo
che
ha capito il suo limite nel mondo
Certe
volte guardo il mare,
questo
eterno movimento,
ma
due occhi sono pochi per questo immenso
e
capisco di esser solo. ''
Entro
nella farmacia... e de piena di gente... non so come fare ... non trovo
il coraggio ma... ma ho bisogno di quelle garze devo fasciare il polso
in qualche modo... così mi metto in fila e quando arriva il
mio turno... non riesco ad aprire bocca...
<<
Buongiorno ! come posso esserti utile ? >> la commessa
... una signora sui 30 anni mi guarda... aspettando di sentire la mia
voce ma.. in me e come se ci fosse un blocco .. prendo un respiro e
chiedo ciò che mi serve..
<<
Buongiorno! mi servirebbero del disinfettante , delle garze , degli
antidolorifici e del cotone per favore >> la commessa mi
guarda di sottecchi forse per capire a cosa servono tutte queste cose
<<
Gliele porto subito >> poi risponde sbrigativa
Mi
guardo intorno e mi sento osservata... come se tutti gli occhi dei
presenti fossero rivolti a me ... mi sento in imbarazzo...
terribilmente in imbarazzo... cerco di nascondere il polso
più che posso ... non voglio che si vedano delle macchie di
sangue sulla garza al mio polso... stamattina mela sono vista davvero
brutta .... ho avuto una paura terribile...
Quando
ho visto il sangue ... che non accennava a smettere di uscire anzi
aumentava sempre di più... mi sono spaventata .. sono
entrata in panico... non sapevo che cosa fare... Cercavo di lavare via
il sangue ma niente ... aumentava .... sempre di
più il sangue era ovunque ... la vasca piena di
sangue, così come il lavello sembrava la scena di un film
horror ma era la mia vita solo la mia vita... avevo paura ma
non potevo di certo dirlo a nessuno... mi sono seduta in un angolino
del bagno aspettando che il sangue smettesse di uscire... e pregavo che
andasse tutto bene... pregavo che smettesse in fretta... speravo che
finisse tutto al più presto... dopo diversi minuti ho visto
il sangue smettere di uscire... era sempre di meno... ho aspettato
seduta nel mio angolo che smettesse del tutto... quando ha smesso ho
tirato un sospiro di sollievo...poi ho preso una garza e la ho messa al
mio polso.. non è passato molto che si era già
sporcata di sangue ... cosi ho pulito il bagno... lavato via tutto quel
sangue... e buttato i miei vestiti ... impregnati di sangue..
e adesso sono qui a comprare il necessario per le mie ferite
per far si che guariscano prima...
Perchè
mi sento in colpa... mi sento terribilmente sola e triste... e ho paura
paura di cosa succederà la prossima volta...
perchè ormai sono certa ci sarà una prossima
volta.... Dicevo sempre non lo farò più ma ci
sono sempre ricascata e se adesso guardo le mie braccia mi
spavento io stessa come potrei pensare che gli altri non lo facciano un
domani....
<<
Prego ! sono 30,70 >> la voce della
commessa mi risveglia dal mio stato
<<
Grazie >> pago poi
Prendo
il tutto lo infilo in borsa ed esco dalla farmacia, quasi
corro, per paura che qualcuno capisca qualcosa... che si accorga di
qualcosa...
Mentre
cammino ripenso a quello successo la mattina... al sangue.. alla paura
... alla vergogna... non sarò mai più la stessa
di una volta... la vecchia Bella allegra e solare non
tornerà più... non ci sarà
più felicità per me... niente... non ci
sarà più Bella...
<<
Ahi cazzo.. Attenzione ma guarda dove metti i piedi >>
<<
Co.. come scusa ? >> un ragazzo difronte a me mi guardava
con occhi quasi furiosi
<<
Ho detto di guardare dove cammini mi sei venuta a dosso e mi
ha fatto cadere tutto... guarda qua ... >>
Guardo
a terra e ci sono una serie di bottiglie d'alcool <<
Scu... scusa mi dispiace >>
<<
Scusa un cazzo >> non so come ma mi sale la rabbia
<< Senti ... mi dispiace e ti ho chiesto scusa ...ma
anche tu non guardi dove vai altrimenti ti saresti spostato ...
perciò non rompere le palle e falla finita
>>
<<
Senti senti... adesso .. la è colpa mia? >>
<<
è quello che ho detto.. infatti... oltre a
distratto sei pure scemo ? >>
<<
Ma... guarda tu sta stronza ... >>
<<
Stronza a chi scusa... ? >>
<<
Se va bè lasciamo perdere ... sembra di parlare
con un bambino di tre anni >>
<<
Va bè ciao... >>
<<
Bene >>
<<
Bene ... e adesso spostati che devo passare ...intralci la strada non
lo vedi >>
<<
Pure >>
<<
Si pure >>
Alla fine era carino
però stronzo ma carino... Bella ma che vai a pensare... e
mentre cammino ripenso a me... e non ci vuole poi molto e ritorno al
mio inferno personale... al mio mondo.... alla mia vita da film
horror....
|
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** Capitolo 8 ***
Per ogni dolore
c'è sempre...
Capitolo 7
Salve...
allora inizio con lo scusarmi per l'enorme ritardo...
Scusatemiiii
=( e grazie a chi è ancora qua a leggere la storia
e
seguirmi costantemente....
Vi
ringrazio di cuore...
Perchè
è grazie a voi se continuo ad andare avanti con la storia...
non
posso negare che mi dispiace un pò il fatto che
non
ci sono recensioni per i capitoli....
ma
comunque non mi demoralizzo e continuo ad andare avanti...
perchè
a questa storia ci tengo tanto tanto.... il capitolo è un po
particolare
non
si capisce molto ma nel prossimo si spiegheranno tante cose...
soprattutto
il motivo per cui Edward è andato via da New York...
Alla
prossima Stella <3 un bacio a tutti...
''
morto dentro, innamorato di un ricordo
lottano
ragione e sentimento
vorrei
dimenticarti al mio risveglio come me mento
quando
dico che ora penso solo a me mento
i
discorsi freddi che fai
si
scioglierebbero nel calore di un abbraccio lo sai
e
noi.. fino a poco fa ci credevamo grandi ma mo'
siamo
esposti ai bei ricordi mentre grandinano
e
finché dura mi accontento
quando
un cielo bello arriva al culmine è seguito dal maltempo
e
cosi è stato è stato un colpo di fulmine
ma
adesso dai tuoi occhi sta piovendo
una
nuvola che non si sfoga resta nera
tutto
passa in fretta come una nuvola passeggera
e
stasera, dormi sola,odi quelle lenzuola
fredde
come la stagnola perche dormi sola
vola
in alto con la testa e stai con i piedi a terra
dopo
la tempesta, ci sarà la calma
tutto
fermo ''
Emis Killa- Parole di ghiaccio
''
Drin drin ''
mi
alzo di soprassalto sentendo la sveglia che suona....
Ma
che ore sono ?
le
7 e 35 .... Cazzo cazzo sono in ritardo .... la scuola inizia
alle 8 e io ancora sono qua...
mi
alzo dal letto e la testa gira in modo terribile... Cazzo che mal di
testa mi sa tanto che ieri sera ho proprio esagerato a bere .... non mi
ricordo nemmeno come sono arrivato a casa....
facendo
attenzione a non cadere per nel tragitto entro in bagno mi faccio una
doccia veloce... mi avvolgo in un'asciugamano e vado nella mia stanza
prendo un paio di jeans e una felpa dal mio armadio e le mie converse
ai piedi... guardo che ore sono le 7 e 50... cazzo cazzo cazzo non
posso fare tardi già il primo giorno di scuola
Carlisle mi ammazza... scendo di sotto prendo le chiavi della
macchina... nonostante sia una bella giornata e potrei benissimo
prendere la moto ma non riesco più a salirci da quella
sera... non trovo il coraggio di salirci sopra... la lascio li in
garage coperta il più possibile da un telo...
Esco
dal vialetto di casa e prendo la strada che porta davanti a
scuola... non faccio neanche colazione non ne ho il tempo Carlisle dice
che ci vogliono almeno 15/ 20 minuti da casa mia a scuola ma io ne ho a
disposizione solo 10 quindi premo il pedale dell'acceleratore della mia
macchina... e il contachilometri vola sui 130 in men che non si dica
spero solo che non ci sia la polizia per strada o che non arrivino
multe... non dopo una settimana dal mio arrivo qua... Accendo la musica
e la canzone che parte mi inonda la testa di ricordi terribili
ricordi...
''
fuori quanto è brutto il tempo
pero
si è calmato il vento
il
mio sguardo è meno freddo
questo
inverno sta finendo
ogni
cosa c'ha il suo tempo
chi
ha pazienza ne uscirà
vado
avanti e non ci penso
questo
inverno passerà ''
sfreccio
per le strade di Forks e alle 7 e 57 sono già davanti scuola
altro che 20 minuti sono anche in anticipo... E se non fosse
per l'insegna non si direbbe che questa sia una scuola...
veloce imbocco la strada per entrare nel cortile
dell'edificio parcheggio la macchina e appena scendo noto subito gli
sguardi di tutti gli studenti che si posano su di me...
Quelli
delle ragazze che dicono '' saltami a dosso '' e quelli invidiosi dei
ragazzi che dicono '' tocca la mia ragazza e ti ammazzo ''
E
al pensiero sorrido so l'effetto che faccio sulle ragazze mene rendo
conto... a New York le ragazze mi morivano dietro ero per loro il bello
e impossibile...
mi
bastava uno sguardo o un sorriso che tutte cadevano ai miei
piedi...
La
campanella suona e io inizio a camminare nel corridoio... quando rivedo
la stessa ragazza del giorno prima ...
cammina
con la testa bassa, lo sguardo rivolto al pavimento e sicuramente non
mi ha visto perchè mi viene praticamente
a dosso... di nuovo...
<<
Ehi attenta >> dico
<<
Scusa mi dispiace io >> lei alza lo sguardo e adesso ho
la certezza che sia lei... e come il giorno precedente mi perdo in quei
pozzi marroni che sembrano senza fondo.. che racchiudono una tale
tristezza, malinconia e dolore... e penso stia male quasi
quanto me ... lei quando si rende conto di chi io sia
riconoscendomi
<<
Ancora tu... >> dice
<<
non ci posso credere ... mi vieni a dosso due volte e dai la
colpa a me >>
<<
io non ti sono venuta a dosso >>
<<
A no e come lo spieghi questo >> le faccio segno ai libri
che aveva in mano e che ora sono a terra
<<
Intendevo dire che sei stato tu a venirmi a dosso >>
<<
A pure oggi sarei stato io >>
<<
Certo >>
<<
Io non credo e se tu invece di guardare il pavimento... guardi dove vai
non sarebbe successo niente ragion per cui e colpa tua >>
non ci posso credere.. questa ragazza e così..
così non lo so ...odiosa... non la sopporto
proprio .. la strozzerei..
<<
Si si come no e se tu invece di incantarti ti fossi spostato forse
adesso non saremmo qua >>
dice
mentre si abbassa per prendere i libri caduti a terra...
e non lo so perchè ma mi abbasso per darle una
mano... mi viene così spontaneo che nemmeno mene
rendo conto... mentre cerco di prendere un libro tocco il suo braccio e
quando la maglia si alza di poco noto una fasciatura sul polso...
lei come scottata abbassa subito la maglia
raccoglie in fretta i libri e va via .. senza dire nemmeno
una parola e così strana questa ragazza...
Mi
alzo e cammino verso l'aula matematica ma che palle penso... e una
delle materie che più odio...
A
detta di mio padre nessuno sa il motivo per cui mi sono trasferito cosa
è successo e cosa facevo a New York... Carlisle a detto solo
che ci siamo trasferiti per motivi personali... ma alla fine poco mene
importa... la vita che facevo li farò anche qui
non mi importa di scombussolare e scandalizzare la povera
città di Forks...
Entro
nell'aula e mi siedo mentre a poco a poco entrano il resto dei
ragazzi.....
<<
Ciao io sono Tanya >> dice la ragazza è
davvero bella bionda, fisico spettacolare, e gli occhi sono di un blu
che farebbe invidia al mare
<<
Tu ti chiami Edward giusto ? >> chiede mentre si siede al
posto vicino a me
<<
Si si sono io >> dico poco prima che entri il professore
e inizi la lezione le ore passano così tra una lezione e
l'altra fino a quando suona la campanella e tutti si spostano nella
mensa della scuola... così come faccio io... entro
nella mensa e vedo un tavolo isolato in un angolo... cammino fino ad
arrivare li..mi siedo .. non ho voglia di stare con nessuno...
preferisco stare da solo a pensare e ripensare in un angolo...
prima
di quello che successo non sarei mai stato da solo in un angolo ma al
centro dell'attenzione ... nel tavolo delle persone più ''
importanti della scuola... ma poi ripenso che appunto era
prima di tutto prima di quella sera.. da allora sono cambiate tante
cose e sono cambiato anch'io.., soprattutto io...
poi
di sfuggita mi volto e la vedo li seduta in un angolino con un gruppo
di ragazzi anche se si vede lontano un miglio che in realtà
preferirebbe essere ovunque più tosto che la...
proprio
come me in questo momento....
perchè
nonostante io abbia cambiato città, sperando che i miei
demoni spariscano non è possibile cacciarli lasciarli in
un'altra città se li porti dentro di te... dentro al cuore e
dentro l'anima...
proprio
come me...
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** capitolo 8 (parte 2) ***
Per ogni dolore c'è sempre...
Capitolo 9
Sono tornata prestissimo avete visto...???!!!
Per me è stato molto difficile scrivere questo capitolo... =(
C'è tanto dolore... è sofferenza... volevo piangere... mentre lo scrivevo...
Ma lascio a voi giudicare....
Grazie per chi mi ha inserito nei preferiti nei seguiti nei ricordati
e soprattutto chi mi ha inserito negli autori preferiti =) vi ringrazio di cuore....
Un bacio...
Stella <3
“L’amore è breve, dimenticare è lungo.” (Pablo Neruda)
“È meglio aver amato, e perso che non aver mai amato.” (Alfred Tennyson)
Perso nei miei pensieri non mi rendo conto neanche del tempo che scorre forse perchè per me il tempo si è fermato in quell'istante... A volte basta poco perchè tutto finisca... un battito di ciglia.. basta un solo battito di ciglia che tutto può scapparti di mano, tutto si può distruggere... andare in mille pezzi, e tu resti li immobile incapace di fare qualsiasi cosa e de così.. così che tutto si distrugge a te non resta niente se non il dolore... Come è successo a me... in un'istante si è aperta in me una cicatrice... profonda, difficile forse impossibile da rimarginare...
A volte sottovalutiamo il destino.. la coincidenza.. pensiamo di essere forti ma in realtà non siamo niente... siamo un puntino nell'universo.. un microscopico puntino.. incapace di superare di ostacoli... perchè troppo fragili... troppo piccoli e indifesi... per vincere contro il destino contro la vita... e de così che io mi sento...
Ho una terribile paura del domani, di quello che sarà di cosa farò e soprattutto ho paura della vita... perchè spesso è da forte, più il vivere,che il morire. ed io non so se sono forte abbastanza per continuare a vivere... per tornare ad essere felice .. per tornare a sorridere ... ...
E so che tutta colpa mia quello che successo ...è colpa mia anche se tutti continuano a ripetere che stato solo un terribile incidente... io non faccio che pensare a lei a lei che era così simile a me... che riusciva a capirmi comprendermi.. raccogliermi...
Alcuni dicono che forse ci rendiamo la vita tanto difficile perché ci sia più facile la morte...
e io penso sia proprio così...mi alzo dalla mensa e inizio a camminare cammino nei corridoi della scuola e continuo a pensare... a riflettere a soffrire.... entro nell'aula di letteratura..
<< Buongiorno >> dico
<< Buongiorno signor Cullen... si sieda pure vicino alla signorina Swam è l'ultimo posto rimasto >> inizio a guardarmi in giro in cerca del banco libero che mi ha indicato il professore e non ci posso credere è lei la ragazza con cui mi sono scontrato ieri e anche questa mattina.... cammino sicuro mi siedo nel banco
<< Ciao >> dico lei alza lo sguardo di poco
<< Ciao >> dice senza convinzione poi riabbassa subito la testa sul suo quaderno su cui continua a scrivere facendo disegni incomprensibili ... scuoto la testa e comincio a seguire la lezione ... non voglio più pensare basta soffrire.. basta dolore... basta tutto... voglio staccare la testa... stare lontano dai ricordi...e dal dolore...
<< Allora ragazzi oggi vorrei fare un lavoro di gruppo diciamo così darò delle tracce... che voi dovrete sviluppare... dovrete spiegarne secondo voi il significato ... per evitare di formare confusione lavorerete ognuno con il vostro compagno di banco... >>
come scusa io dovrei lavorare con questa qui... ma non scherziamo... no no ma non ci penso proprio non voglio e non posso lavorare con lei no assolutamente no... nei suoi occhi vedo troppo...
<< Professore ma >> cerca di dire lei ma il professore l'interrompe prima che finisca di parlare
<< Nessun ma signorina Swam... allora scrivete '' Talvolta ci vuole coraggio anche a vivere... '' che vi fa capire , questa frase che emozioni suscita in voi >> dolore penso... poi mi volto verso la mia compagna di banco Swam e vedo che
lei abbassa lo sguardo e si immobilizza... forse non respira neanche... per come è immobile...
nella classe inizia un putiferio .. tutti iniziano a parlare e le voci si mescolano ad un tratto lei inizia a parlare interrompendo tutti e dice
<< Non è difficile morire la morte è facile pacifica, ma la vita no... la vita è crudele, cattiva... vivere con i rimpianti e con i rimorsi è più difficile... continuare a vivere è più difficile.. è bisogna essere forti e coraggiosi per vivere ed andare avanti...mentre nella morte si trova la pace e tutto l'inferno finisce.... ma chi muore invece si libera di un peso che accolla sul corpo e sulle forze di chi resta.. di chi resta a combattere e soffrire >> dice tutto d'un fiato e io resto impietrito... la verità nelle sue parole.. la sofferenza.. mi colpisce come un pugno nello stomaco...
Poi lei come se si fosse resa conto all'improvviso di quello che ha detto si alza sotto lo sguardo di tutta la classe impietrita... si scusa con il professore e esce dalla classe... e sembra di vedere alcune lacrime rigare il suo volto e io non so che fare mi sembra che quella ragazza stia provando.. un dolore terribile.. non la conosco ma mi dispiace.. perchè il dolore in ogni sua forma o per ogni motivo da cui nascee sempre lo stesso... anche lo stesso dolore che provo io... mi sembra che stia male quasi quanto me..
Nonostante al di fuori sembro uno forte.. che non abbassa mai la testa ... uno di quei tipi forti in realtà non lo sono.. non lo sono più e nonostante la corazza che mi sono costruito intorno.. mi sento così fragile... così impotente...
poi qualcuno mi si avvicina e dice
<< Quella la è tutta pazza da quando è morto il padre e diventata ancora peggio depressa sembra che parli col diavolo guardala ... in giro si dice anche che abbia tentato il suicidio dopo la morte del padre >> guardo in direzione della voce e una Tanya sorridente mi parla.. e io non riesco a capire come possa essere così crudele il mondo.. abbasso la testa e alzo di nuovo la mia corazza quella che tutto il mondo al di fuori di me vede...
<< Già infatti ... sembra tutta fuori >> dico quelle parole che fanno sanguinare ancora di più la mia ferita perchè
io capisco cosa prova quella ragazza... la capisco meglio di quanto io stesso pensavo di poter capire... e in quello che ha detto c'era dolore ... tristezza.. sofferenza e anche io lo provo... provo il suo stesso dolore...
nonostante la mia corazza, di '' non mene frega un cazzo sono bello e sto bene, bevo , fumo , mi drogo e scopo quanto voglio, mi diverto e sto bene non mi frega niente del mondo '' non è così ma ognuno prende le proprie decisioni questa è stata la mia giusta o sbagliata... questo è quello che sono ... quello che sono diventato... e quello che sarò... perchè è l'unico modo per proteggermi...da me stesso... da quello che sono da tutto il mondo e da tutta la merda che mi circonda... è qui ... qui inizierò un'altra vita.. forse peggiore di quella che conducevo a New York.. ma non mi importa ... l'importante è andare avanti in un qualsiasi modo... perchè troppo codardo per trovare altre soluzioni...
ma l'unica cosa che penso e che mi dispiace ferirla... ferirla mentre vedrà che tipo di persona sono diventato....
Mamma mi manchi così tanto... mamma... perdonami...
Angolo Autrice:
Allora che ne dite? Io ho qualche dubbio anche perchè non sono sicura di essere riuscita a spiegare bene i sentimenti di Edward... e il che non mi convince... a voi che idea a dato Edward? Recensiteeee se volete...
|
Ritorna all'indice
Capitolo 11 *** Capitolo 8 ( parte 3 ) ***
Per ogni dolore c'è sempre...
capitolo 8 (parte 3)
Allora oggi mi è venuta l'ispirazione diciamo così... infatti il capitolo è uscito dalla mia testa da solo è senza quasi capirci niente lo scritto su word e adesso eccomi qui a postarlo.... Anche se devo dire che ho dovuto dividerlo in tre parti per quanto era lungo... bè la mia vena da scrittrice oggi si è fatta vedere ahahah.... sono molto contenta ringrazio... Tutte coloro che hanno letto lo scorso capitolo... e quelle ''sante'' che lo hanno recensito...
Spero vi piaccia anche questo...
Recensiteeeeeeeee un bacio Stella <3
La vita è l'infanzia della nostra immortalità. Johann Wolfgang von Goethe
Non ho paura della morte, ma di morire. Indro Montanelli
'' Non è difficile morire la morte è facile pacifica, ma la vita no... la vita è crudele, cattiva... vivere con i rimpianti e con i rimorsi è più difficile... continuare a vivere è più difficile.. è bisogna essere forti e coraggiosi per vivere ed andare avanti...mentre nella morte si trova la pace e tutto l'inferno finisce.... ma chi muore invece si libera di un peso che accolla sul corpo e sulle forze di chi resta.. di chi resta a combattere e soffrire ''
Non so che mi sia preso, fino ad ora non avevo mai esternato i miei sentimenti.. i miei pensieri... ma poco fa le parole mi sono uscite da sole come se non centrasse la mia volontà... come se la mia testa non potesse più contenerne... e sono uscite da sole, senza un motivo... erano i miei pensieri i miei sentimenti...
E in questo momento mi sento così scoperta, come se il mio guscio si fosse rotto... come se fosse andato in mille pezzi.. senza che io potessi far nulla... e senza di esso mi sento persa.. adesso che tutti sanno cosa provo.. cosa penso della morte.. della vita... penseranno tutti che sono pazza... '' ma lo pensano già '' mi suggerisce la solita vocina nella mia testa
già e de proprio così ma desso ne avranno la certezza e in fin dei conti non mi è mai importato di cosa pensa la gente... non ho mai avuto problemi...
Il problema e che fino a quando era tutto dentro di me... era un conto ma.. ma adesso... adesso anche io stessa ne ho la conferma...
Cammino nei corridoi della scuola senza una vera e propria meta cammino... e penso... ormai sono rimasta da sola.. sola contro tutto il mondo.. contro la gente ... contro il dolore... contro la vita... contro la mia vita...
Kristen è l'unica che forse riesce ancora un pò a capirmi ma lei non sa niente sa solo che sto male per mio padre e che soffro.. non sa come stanno in realtà le cose..
Non sa del mio corpo delle ferite , dei tagli ,del sangue...della merda e della sofferenza che mi porto dietro lei sa .. come tutti ..che sto andando avanti soffro si... ma vado avanti... non posso dirle niente.. non ci riesco mi vergogno troppo... mi vergogno di chi sono diventata... o peggio di cosa sono diventata...
<< Ehy tutto ok ? >>
<< Si si sto bene >>
<< Sei sicura ti vedo strana ! >>
<< Si si Kristen sta tranquilla tutto a posto... solo... solo ricordi >> e lei sembra capire..
<< Capisco... vieni andiamo a sederci >> indica una panchina all'esterno della scuola io la seguo con lo sguardo non sono sicura.. non vorrei che si accorgesse di qualcosa... ma nello stesso tempo non posso rifiutare è Kristen...
<< Ok andiamo >> dico senza un filo di entusiasmo
Arriviamo.. ci sediamo e la vedo osservarmi mentre si rigira i capelli ad un dito.. conosco bene quello gesto.. segno che deve dirmi qualcosa che la preoccupa e che non sa come dirmi..
<< Che c'è? che devi chiedermi >> dico
<< Io no.. no niente >>
<< Kristen.. ti conosco come le mie tasche e quello >> indico con la testa la mano tra i capelli << è segno che devi dirmi qualcosa >> dico
lei sembra riflettere un attimo e poi inizia a parlare
<< Mi conosci bene >> dice
<< Abbastanza >>
<< Mi conosci bene... e de proprio questo il problema >>
<< Non ti seguo Kris >> le dico non capisco dove vuole arrivare
<< Bella siamo cresciute insieme.. e.. e >>
<< Si e ? >> chiedo
<< Bella fammi finire... siamo cresciute insieme e fino a poco tempo fa anch'io riuscivo a capirti molto bene ma.. ma da quando tuo padre è morto.. sei cambiata.. non sei più tu.. e non dico che sia sbagliato non so io cosa avrei fatto al tuo posto, non ti giudico sia chiaro... ma tu non eri così... Bella eri sempre col sorriso sulle labbra, pronta sempre ad aiutare gli altri, forte e coraggiosa... adesso.. Bella non fai altro che rinchiuderti in te stessa... pensavo che avessi bisogno di tempo... ma di tempo Bella ne hai avuto e la situazione non è migliorata.. anzi è peggiorata... >>
<< Che vuoi che ti dica e Kris ? >> le chiedo tra la rabbia e le lacrime..
<< Bella non è normale quello che fai... Bella non è normale non mangiare, non è normale aver perso almeno 15 kg di peso se non di più, non è normale stare da sola .. isolarti dal mondo... non per te Bella non per la Bella che conoscevo e che conoscevamo tutti >>
la rabbia monta dentro di me... una rabbia pazzesca che sfogo su di lei perchè devo sfogarmi, ma che in realtà non è verso di lei ma verso me stessa...
<< Quella Bella non c'è più... quella Bella è morta nello stesso istante in cui è morto mio padre... e tu se sei mia amica come dici... dovresti appunto capirmi non giudicarmi come stai facendo.. non mi aiuti così..>>
<< Capirti , aiutarti è come Bella se non permetti a nessuno di avvicinarsi a te... come se respingi tutto e tutti coloro che cercano di aiutarti dimmelo tu perchè io non lo so Bella come? >> scatto in piedi e le urlo contro tutta la mia rabbia, il mio odio , il mio risentimento... anche se so che non è lei la causa di tutto il mio male.. ma io stessa...
<< APPUNTO NON PUOI AIUTARMI.. NESSUNO PUO' AIUTARMI NON PIU' >> mi alzo e vado via scappo da li, scappo dalla verità.. scappo dalla realtà.. perchè non voglio affrontarla... non ne ho la forza... sono stanca... stanca di star male di combattere... vorrei potermi arrendere poter dire basta... poter dire voglio morire... voglio farla finita senza dover far soffrire nessuno... senza causare dolore a mia mamma....
|
Ritorna all'indice
Capitolo 12 *** capitolo 8 (parte 4) ***
Per ogni dolore c'è sempre...
Salveee... come state? tutto bene spero...
Allora sono moltoooo di fretta ma volevo darvi
un'anticipazione sul prossimo capitolo...
Alloraaaaa .. nel prossimo capitolo farà
la propria entrata un'altro personaggio..
che per la storia sarà molto molto importante...
è sarà spiegato l'incidente a cui si riferisce Edward,
quando ne parla...
vediamo se indovinate di chi si tratta! ahahah
Vi lascio al capitolo...
recensite recensite recensiteeeeeee.....
Stella un bacio... <3
I più grandi dolori sono quelli di cui noi stessi siamo la causa.
Sofocle
Entro nel bagno come se fosse l'unico porto sicuro...
Non so cosa fare provo solo dolore un terribile dolore nel petto.. le mani mi prudono... e come in automatico ormai vagano sulle mie braccia , sui miei polsi dove ormai non c'è più posto, dove le ferite occupano ogni millimetro di pelle che era disponibile... adesso che le guardo meglio i tagli non si limitano solo ai polsi no... man mano che lo spazio finiva salivo sempre più su.. ogni volta un pò di più è adesso che guardo le mie braccia mi fanno ribrezzo... piene di cicatrici.. ancora aperte, di cicatrici rimarginate, e di cicatrici che ancora non ci sono ma che presto prenderanno posto vicino alle altre... e non so cosa fare... apro lo zaino e prendo la prima cosa utile una penna... ottimo andrà benissimo... La prendo tra le mani la spezzo in due e inizio a tagliare la mia pelle dalla parte più affilata... continuo a tagliare, tagliare e tagliare mi sembra di perdere il controllo e le cicatrici sono sempre più profonde una dopo l'altra sempre di più... sempre più a fondo... sempre più sangue e bruciano proprio come le ferite che mi porto dentro... ma nessuna di essa è paragonabile a quella sul cuore...
Le lacrime continuano ad uscire dai miei occhi così come i singhiozzi mi guardo intorno e quello che vedo è terribile neanche a casa mia c'era tanto sangue... è adesso che faccio adesso e le lacrime aumentano così come la paura mi guardo le braccia non ero mai andata così a fondo mai così tante cicatrici sono su tutti e due le braccia sono ovunque la lama sia entrata e abbia tagliato... E da ognuna di loro esce sangue... tanto sangue... troppo sangue...
<< Adesso come faccio ! che cazzo faccio adesso ! >>
in un attimo di lucidità prendo dei fazzoletti della carta e cerco di pulire il disastro di sangue per terra... avvolgo altri fazzoletti alle mie braccia e infilo anche l'altra maglia...
<< Cazzo cazzo fa che smetta >> prego dio di farle smettere non so che fare...
esco dal bagno e la campanella suona segno che adesso la scuola sarà piena di ragazzi... cammino a passo svelto per i corridoi..
dio ti prego fa che non incontri nessuno soprattutto Kris .. ti prego ti prego... penso dentro di me....
Cammino svelta per i corridoi e quando sono quasi fuori mi sento chiamare... e de lui Edward ...
<< Swam ! Aspetta un'attimo >>
che faccio che faccio... si si faccio finta di non sentirlo c'è confusione potrebbe essere...
<< SWAM >> cazzo è troppo vicino sa che posso sentirlo ... ma che vuole poi da me... chi lo conosce questo..
mi volto è cercando di apparire sicura
<< Che vuoi ? vado di fretta >>
<< Io.. Senti >>
<< Si va bè melo dici domani o quando ti dai una svegliata e >> mi volto e cerco di andar via ma lui mi prende per un polso e io sussulto ..mene rendo conto.. cazzo fa male.. ti prego ti prego lasciami... Mi volto e con la speranza che mi molli ma niente... e io non so se riesco a resistere e proprio su una delle ferite più profonde e se sene accorge.. no Bella è impossibile...
<< Che vuoi parla in fretta >> lui mi guarda sembra stupito poi dice
<< Il compito se non sbaglio dobbiamo farlo insieme... quindi dobbiamo metterci d'accordo su dove e quando >>
<< Si si ne parliamo domani.. adesso lasciami devo andare >>
<< Senti visto che il mio voto dipende da te preferirei che ci mettessi almeno un pò d'impegno non voglio fare schifo per colpa tua perciò >>
<< ok va bene domani alle 3 eem a casa mia o da te come preferisci per me è uguale >> dico sperando che mi lasci invece continua a tenermi per il polso che sono sicura sanguina sotto la sua mano lo sento... lo sento bruciare e pulsare...
<< ok... va bene...e Bella come stai ? >> cosa? come scusa? non può essersene accorto no no cazzo e lui nel mio sguardo deve leggere qualcosa... di strano perchè..
<< Sei scappata via in quel modo... stai .. stai bene? >>
<< Si benissimo adesso però devo andare >> dico lui mi guarda
per un'istante che sembra interminabile poi
<< Ok... ci vediamo Swam >> dice secco per poi voltarsi e andare via lasciandomi li come una scema...
poi il bruciore mi riporta alla realtà così inizio a camminare fino alla mia macchina e poi fino a casa...
in tutto il percorso non faccio che ripensare a quel ragazzo è così strano misterioso... e sembra che in quei due smeraldi che si ritrova al posto degli occhi nasconda tanto dolore... troppo dolore..
sembrano tanto simili ai miei... troppo simili ai miei... forse potrebbe essere l'unico a capirmi... ma è così stronzo e presuntuoso... Bella svegliati che vai a pensare... nessuno... nessuno può capirti...
Con questo pensiero entro in casa... salgo al piano di sopra sperando che mia mamma non sia in casa non saprei che cosa dirle....
Cammino in punta di piedi... è fortunatamente lei non c'è... Entro svelta in bagno... tolgo la mia felpa è rimango a guardare l'altra maglia che piena di sangue.... la tolgo e guardo le braccia e de uno spettacolo raccapricciante... le ferite sono aperte...
Prendo del disinfettante, cotono e tutto l'occorrente per fare una fasciatura...
Le fasce coprono tutte le braccia... non so questa volta come nasconderlo a mia madre che poi per lo più inizia anche a fare caldo e le cicatrici impiegheranno parecchio a guarire... fortunatamente che ho la scusa che sono freddolosa altrimenti sarei nei guai... grossi guai...
<< Bella ! >> e adesso
<< Bella tesoro sei in casa ? >> cazzo cazzo la mamma come faccio devo sbrigarmi apro l'acqua della doccia con la scusa della doccia... sento i passi che sono a ritmo con il mio cuore che sbatte furioso...
<< Bella ci sei ? >>
<< Si mamma... scusa non ti avevo sentito entrare sto facendo la doccia... >>
<< Capisco tesoro >> la voce è strana che sarà successo adesso
<< Mamma ti serviva qualcosa ? >>
<< No no niente tesoro >>
<< ok >>
<< A Bella io sto uscendo.. ho il turno di notte torno tardi ok ? >>
<< Ok mamma >>
<< A dopo piccola >> cazzo scampata per un pelo...
|
Ritorna all'indice
Capitolo 13 *** capitolo 9 ***
Per ogni dolore c'è sempre...
Io che entro in punta di piedi... per paura di essere presa a calci...
Lo so sono in un ritardo che dire mostruoso e poco...
e che non ho nessuna giustificazione , ma spero comprendiate che...
purtroppo, gli ultimi giorni di scuola ,sono pieni di interrogazioni e
compiti... Gli ultimi giorni infatti li ho passati sui libri a studiare..
economia e diritto.....e purtroppo ancora mi
mancano alcune materie...
non so proprio dove mettere le mani...
Quindi non so quando riuscirò a postare il prossimo capitolo...
Potrete mai perdonarmi ?
Un bacio grandissimoooooooo.....
Vi adoro Stella... <3
“Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male.”
(Friedrich Nietzsche)
Drinnnn Drin ....
Scatto in piedi... mi guardo in giro cercando di capire da dove proviene questo suono assordante... e la vedo la sul mobiletto la mia sveglia.. guardo che ore sono già le 7 non mi ero neanche accorta di essermi addormentata... ieri sera è stata una giornata lunga e faticosa.... sono stanchissima non cela faccio più uffà sbuffo.. e mi alzo dal letto e gli occhi corrono sulle mie lenzuola dove vi è una macchia abbastanza evidente di sangue .. guardo la fasciatura e infatti ormai e tutta sporca di sangue ieri sera devo essermi addormentata sul braccio... pazienza darò una lavatrice prima di uscire o potrei trovare una scusa...
In fretta mi preparo per andare a scuola....
Scendo di sotto metto tutto in lavatrice l'avvio e parto verso scuola ....
Arrivata nei parcheggi della scuola vedo tutti i miei amici o per lo meno quelli che erano i miei amici...
Vedo Kris voltarsi e guardarmi intensamente negli occhi e vedo quanto io l'abbia ferita ieri, poi la sua espressione cambia diventa dura , fredda.... mi guarda per una frazione di secondo ancora e poi si volta verso gli altri .... conoscendola sarà arrabbiata, e forse soprattutto delusa da me... adesso devo solo decidere .. continuare a fidarmi di lei dirgli la verità tutta la verità o mantenerla a distanza..... lontana da me , lontana dalla verità e non posso fare altro che lasciarla andare non posso coinvolgerla nei miei guai lei è troppo buona , troppo ingenua non posso e non voglio sporcare la sua vita con lo schifo che mi porto dietro... lei si volta mi guarda un'ultima volta ... e io cerco di dare freddezza , durezza al mio sguardo... lei come abbassa lo sguardo..
colpita e affondata... non so cosa abbia visto nel mio sguardo non so ma sembra aver capito che qualsiasi amicizia ci sia stata adesso non c'è più perchè in me non c'è pù nulla... niente di buono o sincero.... la vecchia me è morta ... lei abbassa la testa e inizia a camminare verso l'entrata della scuola... e insieme a lei un'altro pezzo del mio cuore si distrugge va in mille pezzi e perdo ... una di quelle poche fonti di sicurezza in me...
<< Buongiorno ! >>
una voce a me familiare dietro di me... e de vuota... atona..
<< Buongiorno >> rispondo con lo stesso tono
<< Senti ti volevo chiedere per oggi >>
<< Si dimmi >>
<< Allora andiamo a casa mia... per le 3 da me ok ? >>
<< Si si però >>
<< Però ? >>
<< Io non ho la minima idea di dove abiti >>
<< Allora ci troviamo davanti scuola all'uscita ok ? >>
<< Ok >> mi guarda per un secondo ma poi sposta lo sguardo..
e c'è uno strano imbarazzo tra di noi... mi guarda .. sembra scrutarmi l'anima con il suo sguardo e io ho quasi paura ... il suo sguardo mette in imbarazzo
<< Che c'è cazzo guardi ? >> chiedo non sopportando questo inutile e snervante silenzio
<< Sbaglio ho qualcuno ha fatto le ore piccole ? >> chiede con voce quasi ironica e un accenno di sorriso sulle labbra
<< Come scusa ? >>
<< Hai due occhiaie che manco un cadavere >>
<< o grazie gentilissimo come sempre >> sbotto offesa e arrabbiata
<< Dico solo la verità >>
<< O si si certo >> sbotto arrabbiata
<< Sul serio stai bene ? hai una faccia >> e sembra davvero preoccupato rimango stupita dai suoi cambi d'umore così improvvisi
<< Si si certo tu più tosto ti sei visto allo specchio un fantasma paragonato a te sembra in perfetta salute >>
<< O si si certo... diciamo che sto bene come stai tu >>
<< Cioè ? che vorresti insinuare ? >> chiedo tra la curiosità e la rabbia
curiosità perchè ha capito è perfettamente come mi sento, rabbia perchè mai nessuno era riuscito a leggermi così bene nessuno neanche chi mi conosce da sempre...
<< O bè se stai bene davvero non ti staresti facendo queste domande... non ti preoccuperesti di cosa la gente possa vedere al di fuori >> e de così vero... così giusto , che non posso fare a meno di abbassare lo sguardo.. chiaro segno che ha ragione...
<< E che cosa si vede al di fuori >> chiedo... e mi stupisco di me stessa .. avevo pensato senza scollegare la bocca... ma è così strano lui nonostante non mi conosca a fatto riesce a capire così bene, senza problemi.. ha capito tutto senza parole... chi sa se tutto tutto però...
<< Una ragazza che soffre, per la perdita di un padre, una ragazza ferita , delusa dalla vita e dal mondo , una ragazza sola... una ragazza con tanto odio e risentimento ...una ragazza che non ha affrontato i problemi... questo è quello che vedo io... invece al di fuori si vede solo.. la ragazza depressa, quella ragazza che diventata un poco pazza dalla morte del padre... tranquilla la perfetta maschera che ti sei creata >>
<< Ma che dici ?! tu sei fuori >> non voglio ammetterlo ma ci ha azzeccato su tutti i piani... anche se non lo ammetterò mai...
<< Si si certo alle 3 qui fuori... e sii puntuale almeno >>
<< ma certo.. mica sono te >>
così mi voltai e andai via almeno per una volta volevo essere io ad avere l'ultima parola... non riesco bene a spiegarmi il perchè ma con lui mi sento diversa... non sò sarà perchè lo odio..
Il tempo delle lezioni era passato abbastanza veloce...
Adesso ero nei parcheggi della scuola ad aspettare quel coglione di Cullen.. ma io dico no, sono le 3 e mezzo e poi diceva a me di essere puntuale ... guarda che stronzo allora conto fino a tre e se non arriva vado via ... 1-2
<< Adesso ti sei messa anche a contare le mosche ? Ma sei pazza o cosa? >>
<< Veramente caro stavo aspettando te e se non saresti arrivato entro il mio tre sarei andata via >>
<< A ecco pazza si ma fino a quel punto no giusto? >> dice mentre si siede in macchina e accende il motore... ma guarda sto stronzo
<< Sen >>
<< Andiamo o vuoi fare sera ? che io non ho tempo da perdere >>
<< Alla fine sarei io.,.. quella che non si muove >>
<< Io sono in macchina mentre tu... ? stai ancora contando cosa le mosche! >> io lo uccido... e nel peggiore dei modi...
Seguo Cullen quasi a fatica cammina come uno spericolato...ma non gli darei mai un'altra soddisfazione...
Dopo circa 10 minuti di viaggio arriviamo davanti ad un vialetto alberato che da su una casa stupenda e io resto quasi sconvolta da quanto è bella...
<< Allora ci sei >>
<< Si si possiamo andare >>
arrivati davanti alla porta la apre e se prima mi era sembrata bella adesso era stupenda ... la casa era sui toni chiari... nel salotto nell'angolo a destra su un rialzo vi era un pianoforte bellissimo...
<< Wow hai una casa stupenda >> mi esce dalla bocca
<< Grazie >> dice imbarazzato quasi chissa perchè .. cammino verso il pianoforte e sfioro i tasti e la superficie liscia e bianca come la neve...
<< Suoni ? >> chiedo
<< Suonavo >> questa e la sua risposta ma sembra aver cambiato espressione .. adesso sembra turbato , triste... quell'aria da stronzo strafottente e sparita .... lo guardo e posso notare una sbavatura di rossetto sulla sua camicia ben visibile... adesso mi spiego perchè ha fatto una mezz'ora di ritardo.... lui sembra notare il mio sguardo e imbarazzato abbassa la testa ...
<< Se non ti dispiace mi cambio un attimo >>
<< Si si tranquillo non mi uccido mica se vai via >> dico cercando di sdrammatizzare la situazione...
<< O non si sa mai che decidessi di tagliarti le vene ... devo chiudere la cucina >> dice lui ...
e io non rispondo abbasso la testa sulle mie scarpe guardando la punta delle mie converse senza alzare lo sguardo... mentre lui sale la grande scalinata che suppongo porti al piano di sopra...
Pochi minuti dopo scende di sotto in una tuta e una felpa ...
<< Vieni sediamoci qua >> mi indica il grande divano panna.. che si trova al centro della stanza difronte ad una tv che paragonata al cinema e niente... da ciò e dalla casa in se capisco che per lui i soldi non sono un problema...
dopo poco suona il campanello e lui si alza scusandosi con me.. si sposa verso la porta.. e quando la apre una ragazza gli si butta a dosso
<< EDWARD >> urla abbracciandolo ...
<< Ma che fai qui.. pensavo eri a New York >>
mi sento tanto di troppo non so forse dovrei andare via... forse vuole stare da solo con la sua ragazza.. che so... penso lo sia..
<< Sono appena arrivata ... anche tu mi sei mancato così tanto fratellino >>
ok ritiro tutto e solo sua sorella.. ma chi sa perchè mi sento quasi sollevata...
<< Anche tu scricciolo .. non sai quanto >>
<< Papà? >> chiede lei
<< Carlisle è in ospedale .. credo >>
dice ma sembra che la sua felicità sia scomparsa .....
<< Edward ! >>
<< Che c'è Alice ? >>
<< Niente lascia perdere >> dice lei mentre si volta nella mia direzione e forse... adesso accorgendosi di me ... il fratello deve aver intuito perchè subito dice
<< Lei è Isabella Swam >>
<< Non ci credo.. Immagino una delle tue tante tr.. >>
<< Alice dobbiamo solo studiare >>
<< Immagino >>
<< Immagini male >> dice lui sorridendo
<< Piacere Alice >> dice lei porgendomi la sua mano e non so cosa fare... non vorrei sembrare scortese ma non vorrei neanche si accorgesse di qualcosa..
<< Bella >> dico stringendo la sua mano
Lei sembra per un attimo guardare la mia mano e poi stupendomi dice
<< Cosa ti è successo ? >>
<< Come scusa ? >> chiedo non capendo cosa intende
<< Hai una fasciatura >> io come scottata abbasso la testa non so cosa fare...
<< Alice >>
<< Scu.. scusami non volevo essere invadente >> dice lei imbarazzata ...
adesso che la guardo bene somiglia molto a suo fratello gli stessi occhi , lo stesso sorriso.. solo che lei ha i capelli corti e neri, e a differenza del fratello è bassina ancora più di me... anche se nel complesso è davvero bellissima... sembra quasi un folletto...
E non so perchè ma al contrari dl fratello mi sta già simpatica... sembra davvero una brava ragazza...
<< Tranquilla niente di che... sono solo scivolata >> mento << è che sono un pò distratta e con il mio poco senso dell'equilibrio... ecco sono un mix che attira le peggiori cadute >> dico cercando di essere convincente.. mezze verità.. da piccola il mio poco equilibrio e il mio essere distratta mi avevano costretto ad andare spesso al pronto soccorso... lei mi sorride ...
<< Allora che c'è tra te e mio fratello ? >> chiede a brucia pelo
<< Come? eeem no .. dobbiamo solo studiare insieme .. non c'è nient'altro >>
lei mi guarda per un attimo e poi dice
<< Ok... mi sembrava strano che una ragazza come lei potesse interessarsi a te >>
e l'espressione di Edward diventa una maschera di dolore, terrore..
Alice sembra capire qualcosa
<< Non volevo dire quello io... scusami .. non intendevo >>
<< Tranquilla hai già detto abbastanza.. e poi è solo la verità Alice >>
è arrabbiato ... non so bene se con la sorella o con se stesso esce sbattendo la porta...
Che ne dite? come vi sembra il capitolo? Commentate, fatemi sapere che ne pensate... e scusate se ci son o errori grammaticali... ma ho scritto velocemente e non ho avuto tempo di ricontrollare... La copertina della storia avrete notato che è cambiata ... infatti credo proprio che saranno tre che si alterneranno ad ogni capitolo...
P.S la copertina non è opera mia ma di una mia amica che ringrazio.... Vi piace ?
|
Ritorna all'indice
Capitolo 14 *** capitolo 10 ***
Per ogni dolore c'è sempre...
Ciaoooooooo..... sono tornataaaaa....
Ringrazio tutte colore che hanno inserito la mia storia nei preferiti 7
Tutte le persone che hanno inserito me come autore preferito 4
e tutte coloro che hanno inserito la storia tra le seguite 25
Vi ringrazioooooo tutte/i di cuore ..... e
vi lascio alla storia....
Il dolore è parte della vita. A volte è una parte grande, e a volte no, ma in entrambi i casi, è una parte del grande puzzle, della musica profonda, del grande gioco. Il dolore fa due cose: Ti insegna, ti dice che sei vivo. Poi passa e ti lascia cambiato. E ti lascia più saggio, a volte. In alcuni casi ti lascia più forte. In entrambe le circostanze, il dolore lascia il segno, e tutto ciò che di importante potrà mai accadere nella tua vita lo comporterà in un modo o nell ’ altro.
Jim Butcher
Mi sento cosi ferito... deluso... anche se in realtà non dovrei lei ha detto solo la verità.. io non merito niente e nessuno... Ma le sue parole per me , sono state peggio di una pugnalata al cuore..
Dalla morte della mamma non mi ha mai detto qualcosa che potesse farmi sentire in colpa è sempre stata dalla mia parte ... ha sempre tirato le mie difese..non ha mai detto '' è stata colpa tua '' forse ha sempre mentito... forse ha sempre provato del rancore verso di me...
E so di aver sbagliato e di non aver scuse ... ma .. ma in qualche modo era lei che mi rialzava , quando cadevo... è sempre stata lei la mia forza la mia ancora verso la vita... ma adesso .. adesso sento che non ho più niente.. non mi è rimasto nulla...
E adesso non so, non so se posso farcela da solo...
Perché deve essere cosi complicato?
Sembra che con il tempo , io stia perdendo qualcosa nel profondo di me stesso..
Ora capisco che vuol dire ... soffrire, stare male , il dolore...
Si cade, si avanza lentamente, ci si rompe e si prendono le cose così come vengono,
nella vita non si può barare.. non si imbroglia, si possono aggirare gli ostacoli... ma torneranno sempre li... pronti a farti cadere a farti stare male e soffrire...
Tutti soffrono nella vita ... chi più chi meno...
Penso sia normale essere spaventati...
Ma alla fine tutti si sentono così... prima o poi...
Mi sento come se nulla fosse più veramente importante..
so che tu non avresti mai voluto farmi sentire così... e
che se adesso sto male è solo colpa mia...
pago le mie colpe i miei errori... giorno dopo giorno...
come un puzzle ogni giorno si aggiunge un tassello di dolore in più...
Mi chiedo perché, io ho così tante domande... ma tante risposte che non posso trovare... che non riesco a trovare...
Vorrei poter riportare indietro il tempo...
Non sbagliare... non fare di nuovo gli stessi errori... e se quella sera non mi fossi comportato da stupido forse adesso saresti ancora qua... ancora insieme....
Mi rendo conto di non essere più lo stesso... mi comporto, come se fossi un altro...
Mi rendo conto che la maschera che indosso ogni giorno inizia a pesare...
Delle gocce d'acqua cadono... e sono fredde,ghiacciate proprio come il mio cuore... come la mia anima...
Alzo la testa e guardo il cielo... ormai e buio pesto, non so che ore sono, cerco il cellulare nella tasca ma non lo trovo .. sicuramente lo avrò dimenticato a casa....cammino solo nella notte ....
mi guardo in giro e vedo un bar ... e lo so che sto sbagliando , sbaglio anche solo a pensarci.. ma ormai non posso farne a meno .. devo dimenticare devo scacciare via i dolore... chiuderlo in un angolo... almeno per un pò...
Cammino verso il bar deciso... mi siedo e inizio a bere... pian piano la vista si annebbia , sento la testa leggera, nessun pensiero , nessun dolore solo vuoto... a stento riesco a reggermi in piedi , ma esco dal locale e inizio a camminare verso casa... la pioggia continua a cadere , copiosa, fredda sembrano tante lame, che colpiscono il mio corpo... ma non mi importa continuo a camminare... nella notte silenziosa nessun rumore , nessuna macchina niente silenzio....
Continuo a camminare tranquillo sono ormai vicino casa .. una macchina si accosta a me... e vedo una ragazza scendere dalla macchina ...e avvicinarsi.. ma è tutto talmente tanto velato ... dalla pioggia ,e da tutto ciò che ho bevuto che non capisco chi è ...
Angolo Autore:
Ringrazio colore che sono arrivati fin qui a leggere, nonostante il mio ritardo...
purtroppo ancora non posso assicurarvi di postare i capitoli in modo regolare... non sò quando potrò... Ma posso assicurarvi che ci saranno... spero che abbiate la pazienza e la voglia di aspettarli... E se vi va... e non siete troppo arrabbiate con me =( recensite farete moltoooooooooo felice me.... Un grandisssimo bacio a tutte voi...... Stella <3
|
Ritorna all'indice
Capitolo 15 *** Capitolo 12 ***
Per ogni dolore
c'è sempre...
Rieccomi qua...
Alloraaaa oggi sono di fretta quindi
vi lascio al capitolo ... Mi raccomando recensiteeeeee...
un bacio Stellaaaaa
Pov Bella
<< Edward
>>
<< Mmm >>
<< Edward non cela
faccio sei pesante ... dai muoviti un pò >>
<< Bella
>>
<< Si ? >>
<< Hai un
profumo buonissimo... sai di fragola >>
<< Si si certo come no
dai su muoviti >>
come non detto non mi aiutava per
niente...
<< Scalino
>>
<< Ahahah
>>
<< Perché
ridi ? scalino >>
<< Perché
sto per vomitare >>
<< Cazzo Ed dai su
muoviti cammina veloce >>
Dovevo muovermi prima che mi
vomitasse ovunque
<< Dai su ci siamo
quasi >>
Gli dico mentre saliamo gli
scalini uno ad uno ... sperando di riuscire ad
arrivare al bagno... quando all'improvviso si ferma ..
<< Che succede ?
>>
<< Mi gira
tutto >>
<< Ci siamo
quasi su >>
arriviamo giusto in tempo in bagno
che subito inizia a vomitare l'anima.. e sembra così
indifeso, così piccolo ... tutto il contrario del solito
stronzo...
Quando rialza la testa lo
guardo è nonostante sia in condizioni pessime è
davvero bellissimo...
<< Vieni...
>>
<< Mm dove ?
>>
<< A letto
>>
lo accompagno nella mia
stanza... e gli prendo una mia tuta anche se sicuramente gli
andrà piccola ma non ho altro da dargli
<< Tieni
metti questa ... non è il massimo ma almeno non è
bagnata >>
Lo lascio nella mia stanza e scendo
di sotto a fare un caffè...
Aspetto che esca il caffè
lo metto nel bicchiere e lo lascio senza zucchero... salgo gli scalini
ad uno ad uno e sono un pò preoccupata com'è che
non c'è neanche un minimo rumore oltre ai miei passi...
Apro la porta ma non lo
vedo è buio deve aver spento la luce...
Accendo la luce e lo vedo si
è infilato a letto e si è portato le
coperte fin sopra la testa ... sorrido a vederlo
così..giro lo sguardo e vedo i suoi vestiti a
terra ... guardo sul letto è infatti il pantalone della tuta
non c'è più...
Mi avvicino... gli scopro un
pò la testa... e dio quanto è bello..
Ha gli occhi chiusi, i capelli ancora
umidi ,la mano sotto il volto, il naso piccolo è
perfetto, le labbra carnose che sono leggermente imbronciate... sembra
un bambino quando gli rubi il suo gioco preferito...
è bellissimo.. non che di
solito non lo sia ma così e wow... Bella ma che
dici ti sei rimbecillita forse... guardo il caffè
nella mia mano... va bè pazienza tanto ormai dorme... e non
mi sembra il caso di svegliarlo...
Sento il cellulare vibrare nella mia
tasca lo prendo la mamma.. cazzo mene ero dimenticata... esco dalla
stanza e rispondo...
<< Mamma
>>
<< Bella dove sei
? >>
<< Mamma sono appena
arrivata a casa ... >>
<< Adesso ?
>>
<< Si
>>
<< Perché
tanto tempo ? >>
<< Mamma ma hai visto
che tempo c'è fuori ... sono dovuta andare a minimo
>> invento una scusa
<< Ok capisco hai fatto
bene...amore mio adesso torno in reparto a domani tesoro
>>
<>
Riattacco e salgo di sopra... adesso
come faccio con Edward se la mamma lo vede mi ammazza spero solo che
domani la mamma torni tardi .... altrimenti chi la sente...
Poi mi ricordo di Alice... subito
faccio partire la telefonata e un'Alice ancora assonnata risponde
<< Edward ?
>>
<< Alice sono Bella
>>
<< Bella ?
>>
<< Si ti volevo
avvertire che tuo fratello e qui da me... >>
<< Dio santo meno
male... aspetta perchè li >>
<< Ha bevuto, ed era
ubriaco, adesso dorme >>
<< Lo immaginavo...
aveva promesso ... non cambierà mai ... eeem scusa grazie
comunque buona notte >>
<< Buona notte
>> ripeto
Salgo di sopra entro nella mia stanza
e mi siedo sulla mia sedia a dondolo ...
Sono in un lungo corridoio bianco... mi guardo
intorno e mi sento chiamare dalla voce di mio padre...
<< Bells
>>
<<
Papà >> cammino verso la
sua voce... ma non arrivo mai... inizio a correre ma non
arrivo mai sento solo la sua voce che mi chiama....
<< PAPA'
>> Urlo
<< Bells sono
qui >>
<< Dove ?
>> mi volto e vedo mio padre che cammina verso di me...
le lacrime rigano il mio viso...
<< Sei qui ? !
>> chiedo
<< Bells.amore mio....
devi andare avanti piccola ... devi vivere... per me non c'è
speranza ma tu... tu devi essere felice ... >>
<< Che vuoi dire?
>>
<< Bells io sono morto
non tu... devi essere felice piccola mia ... devi andare avanti
e devi essere felice devi farlo per me... >>
<< No non
voglio >>
<< Si Bells
>>
<<
Papà >>
<< Bells
tesoro mio si felice.. io sarò sempre qui
>> dice mentre mi mette una mano sul
cuore << io veglierò su di
te da lontano >> dice per poi allontanarsi
<<
PAPA' NO... TI PREGO.. ti prego >>
urlo , piango e cado in ginocchio senza forze...
|
Ritorna all'indice
Capitolo 16 *** Capitolo 11 ***
as
Per
ogni dolore c'è sempre...
Mie gioie adorate allora
come va? :)
Finalmenteeee sono tornata con un nuovo capitolo...
che a me piace tantissimo ahahaha.... Speriamo anche a voi...
Allora ho anche aperto un contest ... ( E se ? )
se vi va fateci un salto....
Un bacioooooo grandissimo a tutte voi...
Stella <3
Era andato via sbattendo la porta arrabbiato...
e
io non sapevo cosa fare ... mi sentivo in imbarazzo ... quello non era
il posto per me...
<<
Eeem forse è il caso che io vada... ti
dispiacerebbe dirgli di chiamarmi appena può
>> dico
mentre scrivo su un foglietto il mio numero di cellulare
<<
O.. ok >> dice lei
<<
Ciao >> dico mentre le passo il foglietto col
mio numero..
<<
Ciao >> dice ma è pallida come un
cadavere
<<
Sei.. sei sicura di stare bene ? >> chiedo
<<
E.. si si... tranquilla tutto a posto.. piacere di
averti conosciuto Bella >> dice con un sorriso tirato in
volto
che somiglia più a una smorfia...
<<
Ok .. eem allora ciao >> dico mentre apro la porta e vado
via
Continuo
a ripensare al comportamento di Edward perchè
arrabbiarsi tanto per una battuta... quel ragazzo
è
proprio strano..
Cammino
con la macchina... quando vedo la spiaggia... e de da tanto che
non ci vado... così svolto e prendo la stradina che porta
dritta
alla spiaggia...
Scendo
dalla macchina e l'odore del mare arriva dritto alle mie narici
... cammino fino ad arrivare vicino alla riva e mi siedo...
Guardo
il mare, le onde , ascolto il rumore del mare.. fin da piccola
il mare mi rilassava ...mi dava una strana
sensazione di
forza , di libertà e di grandezza... Ricordo
ancora quando Charlie da piccola mi portava con lui qui...
Inizio
a pensare e ripensare ... a rivivere con la mente i momenti
passati qui...
Alzo
lo sguardo verso il cielo.. e de quasi buio... non mi sono resa conto
del tempo mentre passava era come se il mio cervello fosse entrato in
stand by... spento , silenzioso... Adesso è come
se si fosse riacceso, ho in testa una nuova convinzione...
<<
Sai papà >> inizio a parlare come se lui
potesse ascoltarmi << penso che non sono
più io, il tempo, il dolore mi
stanno cambiando e adesso non sono più me
>>
e
le lacrime rigano il mio viso... << la nonna ha
ragione se continuo così non faccio altro che ferire gli
altri e me stessa... e non voglio non voglio più soffrire ,
non voglio più stare male... voglio tornare a sorridere, ad
essere non dico felice.... ma almeno un po più tranquilla...
voglio tornare a ridere davvero... >>
Guardo
il mare , ormai è notte fonda e piove ... ma io continuo a
parlare e pensare....
<<
Papà vorrei tanto andare avanti ... tornare ad essere me
stessa nonostante tutto il dolore , nonostante tutto il tempo che
è trascorso, ma non ci riesco.... e ho paura
papà... non so più chi sono... non mi riconosco
più >> piango e fa male
più male dei tagli, e delle cicatrici... fa male
perché adesso ne ho la convinzione e la certezza ... non
sarò mai più Bella... non sarò
più me stessa... Quando mi guardo allo specchio vedo
un'immagine distorta di quella che ero
io... e non lo so se la notte, il mare a
farmi dire queste parole, a farmi avere questa certezza... non ho mai
chiaro cosa voglio, cosa voglio diventare , cosa voglio fare di questa
vita...
Continuo
sempre a pensare a te... sapere come stai, dirti quelle cose che non ti
ho mai detto, frasi, giorni , storie della mia vita, i miei pensieri le
mie paure... quelle che nascono quando guardi fuori e piove...
Vorrei
rincontrarti un'altra volta... invece resto qui, nel ricordo
... facendo finta che sia tutto uguale , che non è cambiato
niente... pensandoti e rischiando di nascosto... cercando un modo per
sentirti accanto... un modo per cancellare ogni singola paura, ogni
parola sbagliata... ogni parola che ti sei portato via...
Vorrei
lasciarti andare... vorrei lasciarmi andare...
Continuo
a piangere e sentire, un dolore terribile nel cuore...
quando
sento il cellulare squillare.... cerco di ricompormi.. per poter
rispondere... guardo la chiamata e de un numero che non conosco forse
Edward...gli avevo chiesto di chiamarmi
<<
Pronto >>
<<
Bella ? >> e de una voce femminile sembra di riconoscerla
<<
Si sono io >>
<<
Bella sono Alice.. scusa se ti disturbo a quest'ora ma
>>
<<
O Alice ... dimmi ti serviva qualcosa ? >> chiedo sorpresa
<<
Si... cioè volevo chiederti se avevi per caso sentivo o
visto Edward? >>
<<
Io.. eem no perché ? >>
<<
Non lo so non è ancora tornato a casa... inizio a
preoccuparmi... sono le 3 di notte e de uscito alle 17:00
>>
<<
Io no.. non l'ho sentito... scusa ma hai provato a chiamarlo ?
>>
<<
Si ma ha lasciato il cellulare a casa >>
<<
Capisco >>
<<
Va bè ... se dovessi sentirlo o vederlo ti dispiace
chiamarmi per favore ... sono molto preoccupata conoscendo Edward
>>
<<
Si va bene >>
<<
Ciao >>
<<
Ciao >>
Effettivamente...
speriamo non si sia messo nei casini ... ma aspetta che ha detto Alice
sono le 3 di notte ... guardo il cellulare e ci sono forse 100 chiamate
da parte di mia mamma... strano non ho sentito suonare...
Adesso
mi ammazza, sarà preoccupatissima, e incazzata nera..
subito
avvio la telefonata e neanche 1 squillo che sento le urla di mia
mamma...
<<
BELLA DOVE CAZZO SEI E... MI SONO PREOCCUPATA, TI HO CHIAMATO
MILLE VOLTE... PERCHÉ' CAZZO NON HAI RISPOSTO
>> wow uno scaricatore di porto al suo confronto
impallidisce
<<
Si mamma scusa non l'ho sentito suonare >>
<<
BELLA TI RENDI CONTO CHE SONO LE 3 DI NOTTE... ti ho chiesto
mille volte di chiamare quando e se fai tardi >>
<<
Si scusa sto tornando >>
<<
Bene >>
<<
Tu sei a casa ? >>
<<
Si ma sto uscendo >>
<<
Come mai a quest'ora ? >>
<<
Valeria si è ammalata quindi devo fare anche il suo turno
>>
<<
Ok ciao >>
<<
Bella appena arrivi a casa chiamami.. ciao >> e chiude
così la telefonata e sono certa che domani
arriverà un'altra sfuriata...
Mi
alzo e cammino verso la mia macchina... sotto la pioggia domani
avrò un raffreddore fenomenale...
Entro
in macchina.. accendo e inizio a volare verso casa...
cammino.. quando vedo qualcuno barcollare per la strada
e non vorrei sbagliarmi ma
sembra proprio Edward ma che cazzo fa qua... e sotto la pioggia per di
più.. subito accosto , e scendo dalla macchina... mi
avvicino verso di lui... e adesso ho la certezza certezza che
sia lui..
<<
Edward >> lo chiamo.. lui alza la testa ma
sembra non vedermi...
<<
Edward ma che fai? stai bene? >>
<< Bella
? >> farfuglia e una puzza terribile di alcool e fumo e
non so cos'altro... esce dalla sua bocca... lo guardo e de
ubriaco perso..
<< Dai
vieni >> lo faccio appoggiare a me..
e lo accompagno fino allo sportello del passeggero ... lo
metto nella macchina con non poca fatica e salgo dall'altro lato...
<< Ma
che cazzo hai fatto e ? >>
<< Mmm
niente mi sono divertito un pò >>
vedo che trema ... subito accendo l'aria calda e gli do il giubbotto
che avevo in macchina
<< Tieni
>> lui sembra guardarlo e poi lo porta vicino al naso
<< Mmm
che buon odore >> farfuglia
<< Sei
ubriaco perso >>
<<
Noooo...ahahah... ok forse giusto un pochino ahahah >>
<< Ok ti
porto a casa tua >>
|
Ritorna all'indice
Capitolo 17 *** Capitolo 13 ***
sa
Per
ogni dolore c'è sempre...
Ciaooooo..... Allora come
state?
Come vedete sono tornata prestissimo...!!!
Allora che ne dite della storia?
vi piace la strada che hanno intrapreso Edward e Bella ?
Trovate il tutto orrendo...?
Fatemi sapere che ne pensate...
Storia scritta e ,
pubblicata senza alcuno scopo di lucro, i fatti ed i personaggi
rappresentati , sono puramente casuali...
Sento
urlare
qualcuno apro gli occhi di scatto .... Faccio per alzarmi ma
la
testa gira vorticosamente... poi di nuovo delle urla...
Mi alzo e vedo Bella su una sedia a dondolo che urla e piange...
<< Bella... Bella svegliati...
>> niente continua a piangere
<< Bella svegliati è solo un brutto sogno
>> dico mentre la scuoto leggermente
La vedo aprire gli occhi lentamente mentre le lacrime
continuano a rigarle il viso...
non so che fare e ne perché sono qui ma comunque mi fa male
vederla così quindi la prendo in braccio e la porto con me
sul
letto..
L'abbraccio stretta e la cullo come si fa i bambini ... continuo a
tenerla stretta e pian piano inizia a calmarsi...
la tengo stretta a me e le accarezzo i capelli...
<< Shh basta è solo un brutto sogno
è tutto passato shh >>
E così piccola, indifesa, delicata come una lastra di
vetro...
Quando finalmente si calma rialza la testa dal mio petto e
punta
quelle due pozze di cioccolato fuso nei miei occhi... la guardo
è bellissima anche se non sene rende conto... e la ragazza
più bella che abbia mai visto...
<< Grazie >> sussurra flebile
io sorrido e annuisco mentre lei abbassa la testa..
<< Mi dispiace ! >>
<< Come scusa >>
<< Non volevo farmi vedere così scusa
>>
<< Bella sta tranquilla non è successo niente
>>
Adesso e lei ad annuire e io mi chiedo che ci faccio qua non che non
volessi ma perché..
<< Bella >>
<< Si ? >>
<< Dove sono? e che ci faccio qui ?
>>
<< Sei a casa mia... stavo tornando a casa quando ti ho
visto per
strada completamente ubriaco e visto che non volevi tornare a casa ti
ho
portato qua >>
Annuisco e inizio a ricordare anche se in modo alquanto velato ...
per quanto io possa essere ubriaco ricordo comunque quello che mi
succede...
più o meno...
<< Grazie >> le dico mentre la
guardo negli occhi
e lei mi ricambia lo sguardo ancora abbracciata a me...
<< Di cosa ? >>
<< Di tutto >>
e lei sorride e annuisce...
<< Bella ? >>
<>
<< Perché? >>
<< Come? >>
<< Perché mi hai aiutato ?
>>
<< E tu perché hai aiutato me ?
>>
<< Io non ho fatto niente >> dico
<< Perché alla fine siamo amici giusto ?
>> chiede
<< Giusto >> dico sorridendo
<< Bella senti... mi dispiace per come mi sono comportato
con te >>
<< Bè effettivamente... ma neanche io sono
stata un angelo
... quindi... quindi pace ? >> chiede
sorridendo e porgendomi la
sua mano
<< Pace >> dico mentre stringo la
sua mano
Sorrido a lei e de bellissimo vederla sorridere.. e come se il suo
sorriso scaldasse il cuore anche i più freddo che possa
esistere... anche il mio... Mi alzo dal letto ,non voglio essere un
peso per lei, ma appena mi metto in piedi la testa gira
vorticosamente...tanto che devo subito sedermi se non voglio cadere a
terra...
<< Bella ... scusa se ti disturbo ancora ma... ecco non e
che avresti qualcosa per il mal di testa post sbronza ? >>
<< Si certo... arrivo subito
>> si alza e esce
fuori dalla stanza per poi tornare subito dopo con un bicchiere in mano
<< Tieni ... questo mi ha salvato molte volte ... bevilo
tutto d'un fiato... e tappati il naso >>
<< Cos'è non e che mi avveleni no
>> dico sorridendo
<< O non si sa mai... >> dice sorridendo
<< E' uno di
quei rimedi delle nonne... fa miracoli bevi e zitto dai su
>>
Porto il bicchiere alle labbra ma dimenticandomi di tappare il naso e
l'odore è terribile... fa rivoltare lo stomaco...
<< Blee ma che cazzo e
>>
<< Ti avevo detto di tapparti il naso no... dai su
muoviti fai l'uomo >>
<< Chi ti dice che lo sia ? >>
chiedo con il mio solito sorriso malizioso... quello che fa crollare
tutte
<< Infatti... ti sto mettendo alla prova
>> dice e
sembrerebbe sicura di se... non fosse che è diventata rossa
come
un pomodoro
Bevo tutto d'un fiato e il sapore e peggio dell'odore...
Tieni dice porgendomi una bottiglia d'acqua ma dove la teneva...
<< Ne tengo una sempre qui... >>
dice indicando il mobiletto a fianco al letto
<< Come mai ? >>
<< In caso di necessità
>>
<< Tu sei pazza ! >> dico
sorridendo ma lei non sembra
della stessa opinione infatti cambia subito espressione... passa dal
triste, all'arrabbiato, al deluso...
<< Bella scherzavo >> dico
cercando di capirla
<< Non saresti il primo a pensarla così sai...
non ci sono problemi >>
<< Bella... ascolta stavo scherzando... non volevo
offenderti... lo giuro >>
<< Ok >> dice ma capisco che ormai non
è più lo stesso
<< Mi credi ? >>
<< Si >> dice poi tornando di nuovo a
sorridere <<
solo se mi dici perché hai... perché hai avuto
quella
reazione oggi >> colpo al cuore
<< Io... io penso sia meglio che vado via
>> dico alzandomi di nuovo <<
Sarà tardissimo e >>
<< Fermo >> dice prendendomi per
un polso << Se ti ho
parato il culo almeno voglio sapere per quale motivo eri
così...
perché ti sei ridotto in quelle condizioni
>>
<< Bella >>
<< Perché? >>
dice stringendo di più il polso
<< Perché tu fai questo ?
>> chiedo notando i tagli sulle sue braccia...
<< Come ? >> dice ritraendo il
braccio e cercando di coprirli... tenta di abbassare la maglia ma e
troppo corta...
<< Io... Io non penso sia il caso
>>
<< Perché ? Cosa sono ?
>> dico prendendo adesso le sue mani tra le mie
<< Non.. non è niente sono scivolata
>>
<< Bella come pensi io possa fidarmi di te se tu non lo
fai con me >>
<< Io.. >>
<< Quando deciderai di raccontarlo a me... di dirmi la
verità.... io lo farò con te >>
|
Ritorna all'indice
Capitolo 18 *** Capitolo 14 ***
ar
Per ogni dolore
c'è sempre....
Salve
sono di fretta ...
e
non posso dilungarmi molto quindi vi
lascio
al capitolo...
Per
chi ha recensito la storia prometto che risponderò al
più presto...
un
bacio...
Storia scritta e ,
pubblicata senza alcuno scopo di lucro, i fatti ed i personaggi
rappresentati , sono puramente casuali...
Lo vedo racogliere le
sue cose da terra...seguo ogni suo movimento ogni spostamento in
silenzio...
Mentre dentro
di me mi sento morire... non so perchè non
ci conosciamo quasi ma quando mi ha stretta tra le sue braccia mi sono
sentita protetta , al sicuro come non succedeva ormai da tempo... e ora
ho paura... paura perchè sono certa che nello stesso istante
in
cui andrà via .. lo rifarò ...
<<
Edward ! >> dico ma le parole escono da
sole...lui
si volta verso di me .. aspettando che dica qualcosa ma io non so cosa
dire...
<<
Buona notte ! >>
<<
No non andare via ! >>
<<
Perchè? >>
<<
Ti prego ! >>
<<
Dammi un motivo .. >>
<<
Ti sto pregando Edward >>
<<
E io voglio un motivo >>
<<
Perchè lo rifarei >> dico a bassa voce ... da
una
parte sperando che riesca a sentire e dall'altra che non riuscisse..
ma lui si
volta verso di me ... mi guarda drutto negli occhi... e non
so cosa legge... forse compassione verso una pazza psicopatica
che
lo sta pregando di non lasciarla da sola...
<<
Per favore... non chiedermi altro... giuro che telo
dirò.. ma.. ma non adesso >>
lui mi guarda
ancora non so per quanto tempo... secondi o minuti .. che a me sembrano
interminabili...
<<
Solo da quando ? >> e capisco bene a cosa si riferisce
... non so che fare .. solo che con lui mi sento al sicuro .. e voglio
fidarmi...
<<
Dalla morte di mio padre ... Edward... mi sto fidando di te... ti prego
non farmene pentire >>
<<
Grazie... io.. io ti prometto che non lo farò
>>
Dice mentre
viene vicino a me... si sdraia al mio fianco... e inizia a guardare il
soffitto..
<<
Di qualcosa, qualsiasi cosa ma non stare in silenzio >>
<<
Dov'è tua madre? >>
<<
Sta lavorando... >>i
<<
Che lavoro ? >>
<<
E' un'infermiera >>
<<
Capisco >>
<<
Che c'è ? >>
<<
Io non.. non so come dirlo >> e immagino si riferisca
alla sua reazione con Alice
<<
Edward non importa... non devi dirmi niente... se è quando
vorrai lo farai >>
<<
Voglio dirtelo... ho bisogno di dirlo ma non so come fare
>>
<<
Parti semplicemente dall'inizio >> prende un
pacco di sigarette dal giubbotto
<<
Posso fumare qua ? >>
<<
Si >> fa qualche tiro e poi inizia a parlare
<<
Mia madre è morta qualche mese fa...
>>
ed io resto pietrificata una mummia
<< da allora ho
iniziato a bere , fumare e qualche volta drogarmi... quando
sto
male o mi sento a pezzi aiuta.. stacco il cervello per un pò
>>
<<
Ma...ma oggi Alice ... c'è dell'altro vero ? >>
<<
Si >>
<<
Melo dirai ? >> chiedo
<<
Si.. telo prometto... ma... ma adesso non... non sono ancora pronto...
cerca di capirmi >>
<<
Va bene .. >> Adesso capisco molti
suoi atteggiameti.. il dolore che gli si legge negli occhi...
<<
Bella.. posso chiederti una cosa ? >>
<<
Dimmi >>
<<
Perchè ti sei fidata di me ? >>
<<
Non lo so... solo che.. sentivo che mi avresti capita in
qualche modo ... e tu ? >>
<<
Perchè leggevo nei tuoi occhi il mio stesso dolore o
quasi >>
<<
Perchè sei rimasto ? >>
<<
Sentivo che avevi bisogno di me >>
<<
Io non lo so perchè ma... >>
<<
Cosa ? >>
<<
Ma quando sono insieme a te... io.. io non sento il bisogno
di farlo >>
<<
Ne sono felice >> lo guardo e gli sorrido.. e poi uno
sbadiglio...
<<
Scusa >>
<<
Non pensi sia il caso di dormire! sarai stanchissima... tutta la notte
a farmi da balia... >>
<<
Un pò >>
<<
Bella... a che ora torna tua madre? >>
<<
Non lo so credo verso le 9 >>
<<
Ok dormi adesso >>
<<
Buona notte! >>
<<
Buona notte Ed >>
|
Ritorna all'indice
Capitolo 19 *** Capitolo 15 ***
il sole
Per
ogni dolore c'è sempre...
Salve
a tuttiiiiiiiiiiiiiiiii......... Come state? :)
ringrazio
infinitamente tutti voi che continuate a seguire la mia storia.....
<3
Indovinate un pò, che ci sarà nel capitolo... ;)
Allora
un ....
e
no lo dovrete scoprire da soli ahahah .... ;)
Ps. non fate caso agli innumerevoli errori di grammatica....
Storia scritta e ,
pubblicata senza alcuno scopo di lucro, i fatti ed i personaggi
rappresentati , sono puramente casuali...
Il dolore che abbiamo
sofferto in passato ha molto a che fare con ciò che siamo
oggi.
W. Glasser
Mi sveglio stranito...Non so perché ma mi sento strano,
sento le coperte che mi pesano a dosso... Apro gli occhi , e una
luce entra dalla finestra con le tapparelle socchiuse... '' aspetta un
attimo ma questa non è casa mia...'' Apro gli occhi, ormai
del tutto sveglio,
cerco di alzarmi ma qualcosa o meglio qualcuno, melo impedisce... Bella
, dorme abbracciata a me... ha gli occhi chiusi, e tiene una mano sul
mio petto e l'altra sotto al viso... sembra una bambina....
la guardo e de bellissima... ogni piccolo particolare del suo viso la
rende perfetta ... tiene le labbra leggermente socchiuse, il nasino
piccolo e all'insù... il suo viso così
dolce..sembra un piccolo angelo... Adesso sembra spensierata, serena...
e pure sotto questa facciata perfetta ,da
angelo...si nasconde, un dolore grandissimo, una ragazza fragile e
pericolosa per se stessa...
Ieri
sera mentre mi parlava.. cercavo di leggere qualcosa nei suoi occhi...
invece niente.. erano vuoti, non una scintilla di vita...neanche il
profondo dolore che prova .. e che porta dentro... nulla erano
vuoti... mi hanno spaventato.... ho avuto paura di lasciarla
da sola.... Perché ho capito quanto in realtà
stia male, quanto il dolore stia scavando in lei, e quanto poco di
quella che era adesso è rimasto...
La
sua stanza è ricolma di fotografie... e in ognuna nei suoi
occhi si legge felicita, vita.. in ogni foto si legge un sorriso, uno
di quelli veri, uno di quelli che potrebbe aprire la porta del
paradiso.... quelli che non ho mai visto sul suo viso
da quando l'ho conosciuta...
Abbasso
di nuovo lo sguardo su di lei... poi guardo l'ora... le 8... devo
alzarmi ed andare via... non vorrei che sua madre mi trovasse
qui....non che sia successo qualcosa ma lei questo non lo sa...
Ma
adesso che ci penso come posso fare senza svegliarla....
Con
calma, cerco di alzarla dal mio corpo, tiro un sospiro di sollievo ...
ma quando mi alzo dal letto un cigolio, si diffonde nella stanza ...
''
cazzo ''
<<
Dove vai? >> sobbalzo al suono della sua voce... ancora
impastata dal sonno
<<
Io dovrei andare, non vorrei che tua mamma... >>
<<
Capisco... bene ti accompagno >>
<<
Come ? >>
<<
Come pensi di tornare a casa? >>
<<
Con la mia macc.. >> mi interrompo subito al
ricordo delle parole di Bella la scorsa notte
<<
Ahahah >>
<<
Che c'è da ridere? >>
<<
Ahahah la tua faccia... ahahah dovresti vederla... ahahah
>>
<<
Divertente molto... molto guarda >>
<<
Dai non arrabbiarti... e solo che.. ahahah >>
<<
Bella smettila >>
<<
Ok ahahah... ci riesco ahahah >>
<<
A si.. adesso vedi >> le dico mentre mi butto su di lei
per farle il solletico...
e
lei inizia a muoversi sotto di me ... a scalciare
<<
B... ba.. basta... ahahahah ... ti pre..ti prego... ahahah non... non
cela faccio ahahah >>
<<
Chiedimi scusa >> le dico vicino al suo viso...
<<
Mai >> dice sicura ... e io ricomincio
<<
Mi dispiace risposta sbagliata >>
<<
No no ahahha ti prego... ahahah >>
<<
Allora telo ripeto... chiedimi scusa >> le dico vicino al
suo orecchio... con la voce più sexy che riesco a trovare in
me ... quella a cui nessuna resiste...
<<
Mai >> dice lei imitandomi... e poi scoppiando a ridere
di nuovo...
la
guardo sorridere e de così Bella... siamo così
vicini... basta poco e potrei sentire il sapore delle sue labbra...
della sua lingua... Cazzo Edward ma che stai dicendo... e la sbornia
... di sicuro...
<<
P... perché mi guardi così ? >>
chiede con una piccola ruga sulla fronte, e mordendosi il labbro
inferiore... e de così sexy ...
<<
Sei così Bella quando ridi >> ma sei
impazzito...non ci credo che l'ho detto davvero... bocca del cazzo e
adesso... ma perché... perché parli sempre...
<< I... io gr..azie >> dice rossa in
viso... ed imbarazzata... e
senza sapere
perché le mie labbra sono sulle sue... lei non mi respinge
ma neanche mi
asseconda resta immobile ... poi pian piano si lascia
andare... e ha
un sapore così buono ... le nostre labbra si muovono
insieme... le
accarezzo il viso con la mano e la sua pelle e così liscia e
ha un
profumo incredibile... dopo un pò ci stacchiamo in cerca
d'aria... e lei mi guarda imbarazzata....
io
mi alzo da sopra di lei .. prima di dire qualche cazzata ..
e prima che si accorga di quello che sta succedendo nei miei pantaloni
...
infilo le mie scarpe... dandomi del cretino... da solo ...
<<
Da... dammi un minuto e .e ti riaccompagno
>> dice ancora un pò imbarazzata
<<
Non ... non c'è bisogno ... io posso chiamare un taxi
>>
<<
Ahahah Edward .. ahahh vorrei ricordarti che siamo a Forks
>> ride di nuovo e sembra che l'imbarazzo sia
scomparso.... ma io la guardo senza capire... il motivo della
sua affermazione.. e lei deve intuirlo perché subito mi
risponde ancor prima che io abbia dato voce ai miei pensieri...
<<
Non ci sono taxi qui... a meno che non hai 2 / 3 ore per aspettare
>>
<<
A ... >> dico adesso in imbarazzo
<<
Mi cambio... e ti accompagno >> dice sorridendo e uscendo
dalla stanza...
E'
incredibile ma stare con lei mi fa stare meglio...lei mi distrae
e riesco a non pensare almeno per un pò....
Nonostante
io la conosca appena.... sento... sento che con lei posso essere me
stesso... che non devo fingere... o nascondermi... e la ringrazio
mentalmente per questo....
E
poi... riesce a farmi provare sensazioni mai provate prima... neanche
con ... basta... basta smettila Edward non devi pensare a lei...
<<
Sono pronta! Andiamo? >> la guardo e mi stampo in viso un
sorriso falso....
<<
Andiamo !! >>
Seguo
Bella ... davanti a me ... e noto un numero incredibile di foto in
tutta la casa ... e quasi in ogni foto lei... mi
soffermo su una foto in particolare... non deve essere stata scattata
da molto...
e
dio...
<<
Mia madre ... adora fare foto... e.. era la sua passione... faceva foto
di continuo... >> dice con un sorriso tirato in
volto...
<<
E' bellissima >>
<<
Si ... era bravissima >>
<<
Infatti >> anche se penso che sei tu c che rendi la foto
stupenda.. vorrei continuare ma tengo tutto per me...
In
macchina silenzio... e l'imbarazzo...
<<
Che hai ? >> chiede lei mentre continua a guardare la
strada...
<<
Come scusa? >>
<<
Da quando sono tornata dal bagno ... non lo so sei diverso...
>>
<<
Io no... sta tranquilla >>
<<
Davvero ? >>
<<
Che c'è Swam ... perché ti preoccupi tanto
>>
<<
Non mi preoccupo affatto Cullen >> e mi rendo conto di
aver sbagliato dal tono che usa mi rendo conto che si è
offesa... e forse anche arrabbiata...
ma
non mi sento di parlare... ne di chiedere scusa... voglio solo tornare
ad essere il freddo e cinico Cullen... senza emozioni ne sensazioni ...
lei
non dice più una parola in religioso silenzio continua a
guidare fino a casa mia ... mentre io sono avvolto dal
ricordo e dal dolore....
Sarà
meglio per lei se mi starà lontano... io distruggo tutto
ciò che tocco... e lei ha già i suoi problemi...
sarà meglio per entrambi se... se dimentichiamo
tutto...
<<
Ciao >> dice con tono freddo, cinico, distaccato...
<<
Senti... penso sia meglio se la finiamo qua... e torniamo ad
essere quello che eravamo prima... e che dimentichiamo
tutto... credimi sarà meglio per entrambi
>> lei mi guarda per un attimo dritto negli
occhi ... e dai suoi occhi passano una miriade di sensazioni, poi apre
leggermente le labbra per parlare, ma non esce nulla nessun suono... mi
guarda ancora con quegli occhi e sembra trafiggermi l'anima...
<<
Bene... si è la cosa migliore ...
nessun problema Cullen... dimentichiamo tutto >>
sputa le parole con delusione, rabbia e
odio...
Angolo Autore:
Allora che ne dite del capitolo?
lo so
vorreste uccidermi... e uccidere Edward per come si è
comportato... ma c'è un motivo per ogni suo
comportamento... l
Spero che abbiate
la pazienza e la voglia di scoprire il perché dei suoi
atteggiamenti....
A presto un
baciooooooooo Stella <3
|
Ritorna all'indice
Capitolo 20 *** Capitolo 16 ***
cg
Per ogni dolore
c'è sempre...
Come
ha potuto... Ma che cazzo di bastardo...
Mi sento tradita, ferita, delusa .... e che mi ero fidata di lui ...
pensavo fosse diverso dagli altri... ma forse avevo ragione
diverso si perché lui è peggio degli altri lui mi
ha
illuso... mi ha ferita ma forse è stata anche colpa mia...
io
gli ho permesso di avvicinarsi a me quindi.... ma per stasera
sarà tutto diverso per una sera voglio mettere tutto da
parte...
dimenticarmi di tutto tornare ad essere la vecchia Bella quella che non
si faceva problemi a bere e fumare la Bella che ero a New York...
Cammino, schiaccio il pedale dell'acceleratore al massimo ... mi sono
sempre piaciute le macchine , le moto proprio per la
velocità
per quel senso di adrenalina che ti danno in corpo.... sembra di
volare... avevo promesso a mio padre che non lo avrei più
fatto
non dopo l'incidente... che mi era quasi costato la vita... Ma anche
lui mi aveva promesso che sarebbe stato per sempre con me e invece non
c'è.. mi ha lasciato da sola ad affrontare il mondo.... e
soprattutto mi ha lasciato da sola con me stessa... Guidare
così
ti da un senso di forza ... la forza di cui ho bisogno adesso....
Arrivo a casa in pochissimo tempo.. Parcheggio la macchina nel vialetto
di casa... scendo dalla macchina entro in casa di
corsa
.... e solo quando sono dentro noto che ci sono la giacca e le chiavi
della macchina di mia mamma dentro... dai rumori che sento sicuramente
starà facendo il bucato e rassettando casa...
<< Bella tesoro mio sei tu? >>
<< Si mamma >>
<< Dove sei stata ? Come mai così mattiniera?
>> mi chiede sbucando con la testa fuori dalla sgabuzzino
<< Volevo fare in giro >>
<< Capisco >>
Salgo gli scalini a due a due...
<< Dove vai? >>
<< Volevo andare un può al mare vista la bella
giornata >>
<< Ok ma fa attenzione >>
<< Si certo mamma >> come no
Salgo nella mia stanza e la trovo così come l'ho lasciata
stamattina... mi avvicino al letto e trovo il pantalone di Edward ...
cazzo speriamo che mia mamma non sia entrata qui se no sono cazzi...
Lo raccolgo da terra e non posso fare a meno di sentire il
suo
profumo ... non lo so lui ha un profumo tutto suo stanotte vicino a lui
era ancora più forte e come se ti attirasse a se... sa di
vaniglia, di frutti ma anche di uomo e così sensuale...
e
le sue labbra così morbide, carnose ... stamattina e stato
wow
baciarlo l'avevo desiderato così tanto che...quando l'avevo
sentite mie era così strano non riuscivo neanche a
muovermi....
Basta Bella devi smetterla... devi dimenticarlo, lo ha detto anche lui
no... è stato uno sbaglio dobbiamo tornare ad essere quelli
di
prima e dimenticare tutto.... il solo pensiero mi fa così
rabbia... come ha potuto dopo avermi promesso .... basta smettila ...
prendo il pantalone che ancora avevo in mano lo infilo in una busta...e
la nascondo nel mio armadio... rifaccio il letto...e come mi avvicino
al cuscino sento il suo profumo...
decido di cambiare le lenzuola , deve sparire il suo profumo
tutto....di lui deve scomparire....
Non so nemmeno perché mi fa così rabbia ... non
lo so
forse perché pensavo che lui fosse diverso... che fosse come
me... ma mi sbagliavo ....
Prendo il mio mp3 mi sdraio sul letto.. lo accendo e le note delle mie
canzoni preferite si diffondono nella mia testa.... e nel mio cuore...
Ho perso le parole... eppure le avevo qua un attimo fa... dovevo dire
cose..
cose che sai ..che ti dovevo.. che ti dovrei...
Ho perso le parole... può darsi che abbia perso solo le mie
bugie...
Si son nascoste bene... forse però ... semplicemente non
erano mie..
Credi...
credici ancora un pò... metti insieme un cuore...
e prova a sentire...
e dopo credi... credici un pò di più...di
più davvero...
Ho perso le parole ... vorrei che ti bastasse solo quello che ho...
io mi farò capire... anche da te... se ascolti bene.. se
ascolti un pò...
Sei bella che fai male...
Cullata
dalle parole della canzone mi addormento...
E per la prima volta sogno Edward Cullen...
Angolo Autore: Allora come dire a parte uno scusateeeeeeee..... Si lo
so sono mancata per tanto tempo e poi sono tornata con un capitolo che
dire fa schifo e poco....
Ditelo pure... Però Vi prometto che il prossimo
sarà migliore ... Che dire un bacio... alla
prossima? non so se volete io sarò ancora qua....
|
Ritorna all'indice
Capitolo 21 *** Capitolo 17 ***
Per ogni dolore
c'è sempre...
Hola... Allora come state?
Non so veramente come ringraziare tutti voi che continuate a seguirmi...
Vorrei ringraziare quindi tutte le persone che hanno inserito la storia
nelle seguite:
1
- 1717
2
- anto802010
3
- aquizziana
4
- babbuccia
5
- Bea
Vit
6
- bellinaC
7
- cassandra76
8
- cola23
9
- concetta
cullen
10
- Cullenuzza
11
- Deborah_poesie_evans
12
- Enzalba
13
- erini83
14
- federc70
15
- fri_7
16
- Hila_90
17
- jecca92
18
- jessica53412
19
- karman
20
- kay0
21
- KStew_90
22
- little
sweet girl
23
- Lullaby73
24
- maryanna87
25
- Moon
Light
26
- parkinson
27
- petalo_di_cristallo
28
- principessacar88
29
- Sara
JB
30
- slentina
31
- stars92
32
- twilight_love
33
- una
vita 84
34
- vladimir
35
- WriteMyLife53
36
- YunaCullen85
Chi nelle preferite:
1
- cola23
2
- debby79
3
- Edwardebellacallen
4
- francesca_97
5
- KStew_90
6
- petalo_di_cristallo
7
- pfrancy98
8
- pixibell
9
- rachele_cullen
10
- rutilia
11
- tizi66
Anche
se non mi spiego il perché nonostante
tutte voi non ci sono recensioni non so...
Sono
un pò triste e demoralizzata per questo...
Ma cercherò comunque di fare il mio meglio in tutto...
Spero che d'ora in poi ci sarà qualche recensione
in più...
Apro gli occhi e sono al buio ... Cazzo ! devo
essermi addormentata, guardo fuori dalla finestra e ormai è
notte fonda...
Ma che ore sono?! guardo l'orologio al mio polso... le 20:30
va bè ancora è presto niente mare... ma
pazienza...
Mi alzo dal letto e barcollando ancora assonnata arrivo in
bagno. Decido di farmi una doccia per rinfrescarmi e per svegliarmi un
pò...
Faccio una doccia veloce...
I capelli? Adesso come li faccio lisci , ricci o mossi?
Eeeem ricci ... prendo la schiuma , il ferro per arricciare i capelli
... Dopo circa mezz'ora ho finito di arricciare i capelli... Ma
così no ... decido di tirarli un pò su con
piccoli punti luce...
Ok i capelli a posto ...
Ritorno in camera mia... devo decidere cosa indossare...
Apro l'armadio ... e inizio a tirare tutto fuori...
Questo no, questo neanche, questo mi fa sembrare grossa, questo no,
questo... nooo, Trovato...
Prendo il vestitino, blu notte ,con le maniche velate, adoro questo
colore... e poi mi sta anche bene... Mi fascia perfettamente i fianchi,
valorizza il mio seno quasi inesistente... E copre abbastanza i tagli.
Abbino un paio di decoltè argentate tacco 15 insieme agli
accessori per coprire i vari tagli sulle braccia...
Bene manca solo il trucco... elaborato o
semplice...? Guardo l'ora le 21:37 ... ancora è presto ho
tempo per fare qualcosa di più elaborato... Smokey Eyes
argento e blu agli occhi, rossetto rosso sulle labbra e un filo di
blash ... Mi guardo allo specchio... ok tutto a posto...
inizio ad andare verso le scale...
Cazzo il profumo... entro nella mia stanza e metto il mio profumo
preferito Chanel...
Bene adesso sono pronta... Scendo in cucina ma non c'è
nessuno la mamma sarà uscita... infatti trovo un suo
bigliettino..
'' Sono al lavoro non volevo svegliarti, dormivi
così profondamente .. un bacio mamma ''
Strappo un foglietto dal blocco notes e scrivo '' Sono uscita ... non
aspettarmi torno tardi... ti voglio bene Bella ''
Prendo le chiavi di casa e le infilo in borsa , le chiavi della
macchina ed esco di casa...
Entro nella mia Audi A1 .. accendo la radio.. e subito una canzone si
diffonde nella macchina..
Voglio il sole
voglio il mare
voglio un samba
da ballare...
la canzone è davvero bella...
Cammino con la macchina , e de davvero veloce... 120, 130, 140...
Mi sento libera... prendo una sigaretta dalla mia borsa ...
non che fumi abitudinariamente... ma ogni tanto oltre hai tagli .. no
Bella non devi pensarci non da stasera in poi...
Devi tornare la vecchia Bella ... o almeno qualcosa di simile...
Prendo il cellulare dalla borsa .. voglio chiamare Jake per essere
sicura di riuscire ad entrare nella discoteca... spesso ci sono feste
'' private '' ...
Ci sono 2 messaggi e 3 chiamate... Sono tutte di Edward...
Li chiudo non è il momento non stasera...
Avvio la chiamata ... e subito la sua voce ..
<< Ehy allora sei ancora viva ... ma che fine hai fatto
non ti sei più fatta sentire ! >>
<< Eeem si Jake scusa ma... ma ho avuto dei problemi...
>>
<< Si ho saputo mi dispiace principessa... comunque dimmi
? >>
<< Si io ti volevo chiedere se stasera li da te... ci
sono feste o se si entra tranquillamente >>
<< No no tranquilla stasera è tranquillo puoi
entrare senza problemi... ma sai che tu puoi entrare sempre vero
principessa >>
<< Grazie Jake >>
<< Niente ti aspetto allora >>
<< Grazie... ci vediamo >>
Angolo Autore:
Si lo so vi avevo promesso un capitolo migliore ma purtroppo ho dovuto
dividerlo era troppo lungo...
Quindi questo si può considerare di passaggio... Spero che
comunque sia di vostro gradimento...
Vi anticipo però che nel prossimo capitolo il nostro Edward
morirà di gelosia...
Bella infatti ritroverà vecchie conoscenze... E ci
sarà un ballo che....
Un bacio Stella <3
P.s. La canzone è Tum tum cha! di Double Slam e
Bahitas..
Ascoltatela è veramente bellissima..
|
Ritorna all'indice
Capitolo 22 *** Capitolo 18 ***
Per ogni
dolore c'è sempre...
Buongiorno o buonasera....
!!! dipende da quando leggerete il capitolo..!!!
Alloraaaa come
state ? Avete visto questa volta sono tornata in fretta ...
Il capitolo
è moltooooooo lungo sapete com'è mi sono fatta
prendere la mano...
Non so quando ci
sarà il prossimo capitolo perché purtroppo per me
e anche per voi...
Ieri pomeriggio
sono scivolata mentre ballavo e adesso ho il braccio ingessato...
quindi devo
scrivere con una sola mano per lo più quella sinistra....
Ma
cercherò comunque di fare del mio meglio e di tornare
presto....
Un bacio a tutti
voi ...!!
S....
“L'amore
è come l'alcool, più sei impotente e sbronzo e
più ti credi forte e scaltro, e sicuro dei tuoi
diritti.” (Louis-Ferdinand Céline)
E da ieri che
non parlo con lei eppure non riesco a non pensarla.... non so
come sia possibile ma lei mi è entrata dentro, non
so come abbia fatto ma lei ha attraversato le mie barriere per lei
erano come inesistenti... Vedere i suoi occhi stare con lei non lo so
era come se fossi in un altro mondo dimenticato tutto ... baciarla
è stato, come volare con lei essere me stesso
è così facile...
Non
posso perderla non so cosa sia stato per lei quel bacio,ma per me, per
me ha significato molto... perché o mi sono fidato di lei e
lei si è fidata di me... Può sembrare niente un
bacio ma io credo sia più importante e personale un bacio
che non del sesso... Con le ragazze che sono stato, quelle di una
scopata e via non ci sono mai stati baci.. non che loro non
li cercassero ma io le respingevo... Invece con lei sono stato io a
volerlo.. e ho sentito una scarica di elettrica quando le nostre labbra
si sono unite, le nostre lingue...
Ho
deciso non posso e non voglio perdere Bella, devo chiederle scusa e
implorarla di perdonarmi...
Prendo
il cellulare e provo a chiamarla ma niente non risponde, squilla a
vuoto, provo a mandarle un messaggio? Si ma cosa le scrivo!
Dobbiamo
parlare ... Ti prego ,
dammi la possibilità di spiegarti tutto..
Appena puoi chiamami..
Edward...
Provo di nuovo a chiamarla ma niente, vuoto nulla... chiudo
la chiamata.. scendo di sotto in cucina dovo ho lasciato le mie
sigarette appena entrato in casa...
Ne
prendo una ... subito l'accendo per poi veder entrare mia sorella
Alice... Mi dispiace essermi comportato da stronzo, averla fatta
preoccupare, ma le sue parole mi hanno ferito, deluso... non mi
aspettavo da lei quel comportamento...
Vedo
il suo volto cambiare e capisco che molto arrabbiata...
<<
TI. RENDI. CONTO. DI. COSA. MI. HAI . FATTO. PASSARE >>
urla e scandisce le parole una ad una.. cazzo è nera ma, non
lo so tutto questo mi fa tornare la rabbia del giorno prima
<<
Non c'è nessunissimo bisogno di urlare non sono sordo ti
sento >> dico mentre esco dalla cucina per uscire sul
terrazzo di casa... e lei non si da per vinta infatti mi segue
continuando ad imprecare e ad urlarmi contro le sue preoccupazioni...
<<
MA MI STAI ASCOLTANDO !!! >>
<<
No , in realtà no >>
<<
EDWARD ! >>
<<
CHE . CAZZO . VUOI . ALICE . ? >>
<<
Ti ascolti quando parli, ieri sera sono stata in pena per te, sei
uscito senza dire una parola, senza dire dove andavi e quando
tornavi... ho provato a chiamarti mille volte, e solo dopo mi sono resa
conto che il cellulare era a casa, non sapevo come e dove cercarti...
ti rendi conto che se non fosse stato per Bella non so cosa sarebbe
potuto succedere... lei ha detto stavi bene , che avevi solo bevuto un
pò ma io ti conosco Edward so come ti combini ogni
volta >>
<<
E ALLORA ALICE, QUAL' E' IL PROBLEMA E LA MIA VITA , NON LA TUA... NON
TI HO CHIESTO DI FARMI DA BALIA..E' LA MIA VITA .. SONO CAZZI MIEI
QUELLO CHE FACCIO E QUELLO CHE NON FACCIO... DEVI SMETTERLA DI ROMPERMI
I COGLIONI ALICE >> so che
le sto facendo male ma non posso farne a meno... devo dare la
colpa di tutto a qualcuno devo scaricare un pò del mio peso
su qualcuno oppure impazzirò... e lei in un primo momento
sembra scioccata , ma poi viene verso di me... e mi abbraccia
mi tiene stretto
<<
Mi dispiace perdonami, io non dovevo dire quelle cose... perdonami se
puoi ... >> dice tra le lacrime << ...e che
ho già perso lei ,tu sei tutto quello che mi rimane, non
voglio perdere anche te ... non riuscirei a farcela
>> e io non so cosa fare ma inizio a singhiozzare e
piangere come un bambino
<<
Scusami tu... non dovevo arrabbiarmi tanto con te... ma io non cela
faccio più... sono stanco ... >>
<<
Shshshsh ci sono io resteremo sempre insieme io e te per
sempre >>
<<
Grazie Alice, ti voglio bene >>
<<
Anch'io ti voglio bene.. tanto bene >>
Rimaniamo
sul divano abbracciati proprio come quando eravamo piccoli ... e la
mamma ci lasciava soli in casa per andare a lavorare, allora la mamma
diceva che dovevo badare a lei... che io ero più grande e
dovevo pensare a lei... ma in realtà è sempre
stata lei a badare a me... così piccola ma
così forte e coraggiosa... ricordo ancora le prime
litigate... quando voleva uscire con qualche ragazzo e io gli mettevo i
bastoni fra le ruote '' è mia sorella, la mia piccola Alice
nessuno può portarmela via dicevo '' a chiunque provava ad
avvicinarsi a lei... se ci penso le ho reso davvero la vita impossibile
fino a quando non è arrivato lui Jasper, il mio migliore
amico.. non si è arreso difronte alle mie minacce, ha tutti
gli appuntamenti saltati per colpa mia...
Lei
che correva sempre da me ... ogni volta che la chiamavo, se le dicevo
che stavo male e che avevo bisogno di lei.... lei mollava tutto e
tornava da me... qualsiasi cosa ,perfino lo shopping...
Jasper
un giorno ha detto che anche il giorno del suo matrimonio sarebbe
scappata da me mollando tutto... delle volte scherzava o la prendeva in
giro immaginandosela nella sala parto, e io che la chiamavo... era
sicuro che anche li avrebbe mollato tutto per me... per salvare me...
Ma
anch'io devo ammettere che avrei e farei di tutto per lei...
E'
una cosa reciproca.. nel momento del bisogno lei chiama me e io chiamo
lei... proprio come successe quella sera quella fottutissima sera...
non
so se sia stato un bene o un male in realtà ... Forse se
quella sera non l'avessi chiamata adesso la mamma sarebbe ancora qua
... o forse non avrei neanche Alice...
Sono
perso nei miei pensieri quando il campanello suona... forse e Bella
penso e così scatto in piedi davanti alla porta... tentenno
un pò prima di aprire se è lei che le dico come
le spiego... poi apro la porta è resto sbalordito.... non
è lei...
<<
Allora amico non ci fai entrare !!!! >> io ero shoccato
ero imbambolato davanti alla porta non ci potevo credere Emmet e Jasper
erano li davanti a me sorridenti come non mai...
<<
Edward ma chi è ?! >> grida Alice dal divano
continuando a guardare la tv .. sintonizzata su un programma di
moda...
vedo
Jasper farmi segno di stare zitto e capisco che lei non sa nulla
sicuramente voleva farle una sorpresa...
<<
Il postino >> mi viene fuori e vedo le facce di Jasper ed
Emmet... sicuramente se non fosse per la sorpresa sarebbero
gia scoppiati a ridermi in faccia..
<<
Ok >> dice Alice
Jasper
le si avvicina e le mette le mani sugli occhi ... lei sussulta a quel
contatto
<<
Shshsh >> la sua espressione cambia.. mette le
mani su quelle di Jasper e poi gli salta al collo...
<<
AMOREEEEEEE >> urla stretta al suo collo ... ma come ha
fatto a capire... bha
Si
abbracciano e si baciano felici e forse troppo passionali...
sicuramente Alice stava impazzendo senza Jasper...
io ed
Emmet sorridiamo alla scena...
<<
Jasper ... giù le mani da mia sorella se no vuoi
trovarti castrato >> gli dico sorridendo
<<
Oh io..ecco >>
<<
Scherzavo Jasper >>
<<
Divertente ... ahahah molto guarda >>
Ci
mettiamo sul divano e iniziamo a scherzare...
loro
erano i miei amici nonostante tutto riuscivano a distrarmi almeno un
pò..
<<
Allora c'è una discoteca , un posto dove divertirsi in
questa città sperduta ? >> chiede Emmet
<<
Si non molto lontano da qui si >> dico io
<<
Allora che aspettiamo stasera ci si diverte >> dice Emmet
tutto euforico
Dopo
circa 3 ore siamo tutti pronti ... fortuna che in questa casa ci sono
molti bagni se no neanche domani con Alice che è stata
un'ora in bagno e un'altra ora per vestirsi... se era per noi
invece manco 20 minuti ed eravamo tutti pronti bha donne... mi domando
se anche Bella sia così... predo il cellulare
forse ha risposto ma niente provo di nuovo a chiamarla ma niente ... le
scrivo un altro messaggio
Passo domani mattina da
te , non mi arrenderò ... dobbiamo parare !
Rileggo
e invio...
Dopo
poco siamo arrivati .. il locale non è molto affollato fuori
dalla discoteca noto un'Audi A1 che nonostante il buio ha qualcosa di
familiare... non lo so sensazioni...
Entriamo
nel locale, e noto molte ragazze che stanno sbavando a dosso a me e
Emmet ... e quelle che guardano minimamente Jasper vengono fulminate da
Alice...
Non
è molto affollato ma è molto carino come locale..
ci sono alcuni divanetti...ci sediamo tutti e mi alzo per ordinare...
ma Emmet mi precede.. molto strano da parte sua...
solitamente odia fare la fila per ordinare...
<<
Quale onore Emmet che alza il culo wow
>>
<<
Ridi ri... ma quella non posso lasciarla scappare eh !
>> dice indicando un ragazza seduta al bancone... e
girata di spalle ma guardarla così ha un fisico
che veramente merita... ma ha qualcosa non so ...sto
veramente diventando pazzo
<<
Allora che cosa prendete ? il solito ? >> dice
Emmet frettoloso
<<
Si si >> diciamo in coro
Guardo
Emmet che si allontana e va verso la ragazza ...
<<
Noi andiamo a ballare.. vieni ? >> chiede Alice
<<
No non mi va magari dopo >>
<<
Ok >> risponde sorridendo
Mi
volto di nuovo verso Emmet e li vedo parlare e ridere poi le o
abbraccia... ma la vedo sempre di spalle ...parlano come se
si conoscessero da tempo... Poi lei si volta , e la vedo e
lei Bella cazzo è bellissima... Si volta verso di me... mi
guarda e sorride.. mi ha visto ne sono certo...
ride
e insieme a Emmet vanno verso il centro poi lei si avvicina al dj forse
per chiedere una canzone in particolare non so...
subito
dopo iniziano a ballare e cazzo, che ballo reggaeton...
So
che Emmet un tempo ballava, e a vederla sicuramente anche lei... e
così cazzo...
Ballano
insieme ... lei si volta verso di me... e mi guarda ...
sembra voglia provocarmi farmela pagare...
vederli
così non so la gelosia che mi sta nascendo dentro
è incredibile... li guardo... guardo lei mentre si
muove, si struscia a dosso a lui...vorrei ucciderlo.... stringo i
denti...
Una
ragazza mi si avvicina e mi chiede se mi va di ballare... non melo
faccio ripetere 2 volte... non sarò bravo quanto Emmet ma
mela cavo bene... vuoi la guerra Bella e guerra sia...
Per
chi non conoscesse il reggaeton è questo più o
meno quello che ballavano Bella ,Emmet ed Edward ...
http://youtu.be/jGJPfWE55Vw
|
Ritorna all'indice
Capitolo 23 *** Capitolo 19 ***
Per ogni dolore c'è sempre...
Allooooooora come va? Bene spero.
Il capitolo finalmenteeeeeee è perfetto ( non ci sono errori di grammatica )
tutto questo grazie a Bellatrix.
Devo dire che gli ho dato un bel pò da fare ahahah.
Comunqueeeee tornando a noi fatemi sapere che ne pensate.
Un bacio a tutti voi Stella.
Entro nel locale e vedo subito Jake, decido di andare da lui a salutarlo.
<< Jake! >>
<< Principessa, come stai? >> dice abbracciandomi.
<< Bene grazie, tu, tutto ok? >>
<< Sì, certo. Vieni, beviamo qualcosa >>
Beviamo due cocktail, poi Jake mi dice che deve andare via, deve occuparsi della musica, infatti non può lasciare incustodito il suo posto per troppo tempo.
<< Ci vediamo dopo, ok? mi devi un ballo, principessa >>
<< Quando vuoi, Jake >>
Io rimango al bar, prendo un altro cocktail sento il cellulare vibrare nella borsa, lo prendo , è Edward. Ma non mi interessa quindi lo richiudo in borsa e lo lascio squillare.
Ritrovo vecchi amici, parliamo e scherziamo.
<< Isabella Swan! >> mi volto sentendo il mio nome.
<< Scusa! >> chiedo non riconoscendolo.
<< Non ci credo, così mi offendi ! non riconosci neanche l'amore della tua vita >> lo guardo meglio e non posso crederci, è davvero lui.
<< Emmet?! >>
<< Finalmente, guarda mi hai offeso ! >> subito gli salto al collo e lo abbraccio, non posso crederci che sia davvero lui.
<< Adesso ti riconosco piccola! >>
<< Scemo, ma che ci fai qui?! >>
<< O bè, sono venuto a trovare un mio amico che si è trasferito qua.
tu invece? >>
<< O bè, io ci abito da sempre Emm >>
<< Giusto, Forks! >>
<< Dio, quanto tempo >>
<< Piccola, sì due anni, ma immagino senza di me tu abbia sofferto molto >>
<< Sì sì, certo >> non posso crederci, Emm qui. ci eravamo conosciuti quando circa quattro anni fa’ mi ero trasferita per un po' dai nonni a New York eravamo anche stati insieme per un po', ma non aveva funzionato. In quel periodo io ballavo, e anche lui così ci eravamo conosciuti, e da allora siamo diventati molto amici, fino a quando non sono tornata a Forks.
<< Pensavo di divertirmi stasera >> dice ammiccando << e invece eri niente meno che tu >>
<< Sì sì, ci credo, pensavi di rimorchiare, ma ti sbagliavi di grosso >> dico sorridendo.
<< Ah ah allora piccola, sai ancora muoverlo quel bel culetto ? >> mi chiede guardando verso il centro della pista.
Mi volto per seguire il suo sguardo, ma vedo lui, non posso crederci, Edward e cavolo quant'è bello.
Con la camicia nera, un paio di pantaloni bianchi, che gli fasciano le gambe lunghe e muscolose e i capelli scompigliati e stupendo, non farti fregare Bella, deve pagare.
adesso me la paga cara e amara.
<< O bè scimmione, ti ho sempre fatto il culo, figurati volta più volta meno >> gli dico tirandogli un pugno sul braccio.
<< O bè piccola non ci conterei , forse in questo posto sperduto hai dimenticato come muoverlo quel culetto >>
Guardo verso Edward, lo fisso negli occhi e poi vado da Jake a chiedere una canzone
Reggaeton voglio farlo morire, lo stronzo.
Arriviamo al centro è iniziamo a ballare; mi sono sempre divertita a ballare con Emm, quando eravamo insieme soprattutto, continuo a ballare e mi volto verso Edward mentre mi struscio addosso ad Emm.
Lo vedo guardarmi, poi una ragazza gli si avvicina lui la guarda, poi guarda me, Si alza e iniziano a ballare.
Quella gatta morta gli si struscia addosso in modo vergognoso e lui, dio lo ucciderei.
Emmet nota il mio sguardo e poi sorride.
<< Edward è una sfida? >> dice Emm verso Edward.
<< Lo conosci? >> chiedo io.
<< O bè si, è il mio migliore amico...e per lui che sono qui... Bella ti dispiace se lo stracciamo .. deve morire >>
<< Per niente >>
<< Diamoci dentro, piccola, allora >> dice Emm mentre si muove.
E dio, lui e così sexy, cazzo è perfetto.
<< Ragazziiiiiiiii cos'è una sfida allora! forza principessa fagli il culo >> urla Jake dal microfono.
Io sorrido mentre ballo e annuisco verso Jake.
Edward e la troia, pardon ragazza, iniziano a fare diverse prese cambiando un pò genere.
Emm li guarda sorridendo e poi un lampo passa nei suoi occhi. So cosa sta pensando, a qualcosa per stracciarli e a quanto pare gli è venuta un'idea.
<< Salta al mio tre spaccata in aria e capriola indietro. >>
<< Sicuro Emm, io non provo da tanto, ho lasciato da un po' >>
<< Tranquilla, fidati di me,così li stracciamo, e poi tu sei perfetta ce l’hai dentro, la danza.. >>
<< Ragazziiii wow, le cose si stanno surriscaldando... alloraaaa al vincitore il solito >> urla Jake sempre dal microfono, ricordo bene le volte che la pista era diventata scontro tra più coppie.
<< 1-2- salta >>
E salto. è fantastico l'adrenalina che sale in corpo... non ricordavo fosse così, volare in aria e tutto il resto, e sembra che io non abbia mai smesso, sembra che lo abbia fatto fino ad un secondo fa.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 24 *** Capitolo 20 ***
k
Per
ogni dolore c'è sempre...
Buonasera a
tutti...
Ringrazio
infinitamente, Bellatrix 29 e anche tutti voi,
che
continuate a seguire la storia...
Grazie
grazie grazieeeee. <3
Adesso
vi lascio al capitolo.
Un
bacio S.
- ''
Noi non ci parliamo
Noi due non ci vediamo
Noi due due foglie
cadute dallo stesso ramo
noi due per degli errori
abbiamo fatto amore
noi due
due arterie diverse dello stesso cuore ''
Unica-
Antonello Venditti
<<
Mmm Edward, ancora >>
<< Così Bella? Va bene così ?
>> chiedo, mentre affondo in lei con irruenza.
<< Sì, sì così. Di
più, di più. >> dice con voce
roca. E dio mio sentirla così mi fà
girare la testa.
<< Dimmelo che mi vuoi. >>
<< Sì, ti voglio >> sussurra al
mio orecchio.
Un brivido, una scossa alle sue parole.
Continuo ad affondare in lei, sempre più a fondo, sempre di
più.
Bella, sembra creta nelle mie mani, continua ad ansimare sempre
più forte.
Sono vicino al piacere più profondo, più forte
quando...
<< Edward ! >>
<< Mmm >>
<< EDWARDDDDDDD SVEGLIATI >>
Sussulto nel sentire la voce di Emmet, apro gli occhi e mi trovo la sua
faccia a due centimetri dalla mia...
<< Emmet, cazzo vuoi ? >> chiedo nervoso,
scoprendo che era solo un sogno.
<< Di notte leone e giorno... >> non lo
lascio finire, che gli lancio il cuscino addosso.
<< Non rompere. >>
<< Fratello, non è mica colpa mia. Ieri sera
ti sei strapazzato troppo? >> sì,
peccato che con la persona sbagliata, vorrei dire ma sto zitto.
<< Che ore sono? >> chiedo assonnato.
<< Mmm vediamo, le 14.30 >>
<< CAZZO! >> impreco.
<< Che succede? >>
<< Dovevo andare a scuola. >> Inizia a
ridere, si piega in due dalle risate.
<< Che ridi? >> chiedo, stupito dalla sua
reazione.
<< Eh, scusa da quando è un problema?
>>
<< Emmet, te lo ripeto non rompere. >>
<< Come siamo nervosi. >>
<< EMMET >>
<< Ok, ok, sto zitto. >> <<
Ci riesco! >>
<< F.U.O.R.I >>
<< È così che si tratta un amico?
>> dice, facendo il finto offeso
Io lo guardo incazzato nero. Gli lancio dietro una scarpa, ma lui
svelto chiude la porta per ripararsi.
<< Ok, ok esco... ma non si trattano così gli
amici. >>
Io lo fulmino con lo sguardo.
Lui esce dalla stanza e io resto da solo. E i miei pensieri tornano a
ieri sera, dopo quello che è
successo con Bella, ho bevuto parecchio e credo di essere
stato con qualcuna se non ricordo male. Mi sembra di essere ritornato
quello di molto tempo fà, Emmet, che rompe dopo una sbornia
colossale e una scopata. Ma niente è come prima, tutto
è cambiato, io sono cambiato.
Non so bene quanto tempo passo così nella mia stanza, a
pensare al passato, a ricordare.
Guardo il soffitto della mia stanza e le varie foto attaccate alle
pareti, ritraggono una famiglia felice, la mia ma quel tempo
è finito tanto tempo fà.
Prendo il cellulare, ma scivola dalle mie mani e finisce sul pavimento.
Mi abbasso per recuperarlo, ma, quando mi alzo, sbatto la
testa alla mensola vicino al mio letto.
<< CAZZO! >> impreco.
<< Ahia, che male. >> dico mentre mi
massaggio la testa.
E poi un uragano. Alice, chi altro poteva essere, se non lei
che entra nella mia stanza, logicamente senza bussare, quando mai.
<< Bussare no! >>
<< Oh scusa! >>
<< Sempre la solita. Che vuoi? >>
<< Vestiti, usciamo. >>
<< Anche no! >>
<< Anche si! Svelto, dai su. >>
<< No. Non mi va >>
<< Edward! >>
<< Vattene! >>
<< Se non ti alzi tra dieci secondi, ti rovescio addosso
un secchio di acqua. >>
<< 10-9-8-7-6 >> non la sopporto
più.
<< V.AT.T.E.N.E. >> dico incazzato.
Si alza dal letto tutta impettita ed esce dalla stanza. Finalmente,
pace.
Mi copro la testa con un cuscino. Voglio dormire, ho un mal di testa
terribile.
Ad un tratto sento qualcosa addosso... acqua!
<< ALICEEEEE! >>
<< Ti avevo avvertito, fratellino. >> dice
gongolando.
Mi alzo dal letto.
<< Adesso me la paghi. >> dico iniziando a
correrle incontro. Lei inizia a correre, intuendo le mie intenzioni di
vendetta.
Inseguo Alice, fino a quando non riesco a prenderla.
La carico in spalla e porto in bagno, la metto sotto la doccia, mentre
lei continua ad urlare e pregarmi...
Con una mano la tengo ferma mentre con l'altra apro l' acqua fredda.
<< AHI E' FREDDA >> urla.
<< Troppo fredda? >> chiedo con tono
divertito. Giro la manopola dell' acqua calda.
<< CAZZO BRUCIA >>
<< Così impari, adesso chiedimi scusa!
>>
<< Mai! ahhhh >>
<< Chiedi scusa Alice? >>
<< Ahhh no! >>
<< Ok! >> apro l'acqua fredda e gliela
punto in faccia.
<< Chiedi scusa? >> domando gongolando.
<< Ok, ok scusa >>
|
Ritorna all'indice
Capitolo 25 *** Capitolo 21 ***
Per ogni dolore
c'è sempre...
Leggete le note
infondo sono molto importanti.
Stavo tornando a casa
a piedi. Stamattina avevo preferito camminare, volevo pensare e
riflettere.
Mi sono svegliata con
un gran mal di testa, sicuramente colpa dell'alcool della sera
precedente.
Dopo aver ballato,
abbiamo bevuto e parlato tanto io ed Emmet, e si sa tra una parola e
un'altra, anche un bicchiere e mi sono ritrovata mezza ubriaca.
Proprio come in
passato.
Ma stamattina, quando
mi sono svegliata, la verità è tornata davanti ai
miei occhi e il dolore nel mio cuore.
L'alcool non cancella
il dolore, lo nasconde... solo per un po' . Ma poi il suo effetto
finisce e la cruda verità ritorna davanti agli occhi.
Penso a come nel giro
di pochi mesi la mia vita sia cambiata radicalmente.
La morte di mio
padre ha distrutto tutto;
I miei equilibri, i
miei punti fermi, tutto. Tutto è andato distrutto, perfino
io stessa.
Come una
folata di vento che distrugge le fondamenta di un castello di
carte, e troppo fragile per combattere senza una base su cui farsi
forza si distrugge.
Come la sabbia contro
le correnti del mare. Impossibile non essere risucchiata nel suo
vortice.
Questo è
successo anche a me, alla mia vita.
Come se la vita che mi
ero costruita con tanto sudore e fatica fosse stata spazzata via dallo
stesso vento.
Dicono che le cose
inaspettate sono sempre o le più belle, o le più
brutte.
E per me, è
vero in tutti e due i casi... se non te lo aspetti, se non
sei preparato il dolore cosi come la felicità sembrano
maggiori, o forse, lo sono davvero.
E poi Edward.
Un fulmine a ciel
sereno, proprio quando mi sembrava di aver toccato il fondo.
Quando pensavo che per
me non ci fosse più speranza.
Quando sembrava che
dal baratro in cui ero caduta non sarei più stata in grado
di rialzarmi, ecco che arriva lui e ricominciare non sembrava
qualcosa di impossibile... senza finti sorrisi, quelli che fai per
nascondere una maschera di terrore, dolore e frustrazione.
E poi un'altra folata
di vento e di nuovo il dolore.
Le sue parole sono
state una stilettata al cuore, una lama conficcata nel posto peggiore.
Una ferita ancora
aperta.
Muovo la testa, come a
scacciare via quel brutto pensiero.
Continuo a camminare
verso casa...
Alzo gli occhi... sono
proprio davanti al parco.
Ci sono un gruppo di
bambini che giocano e si divertono... e poi, in un angolino
c'è una bambina, dai capelli lunghi e scuri, la testa bassa
e seduta a terra sull'erba... da sola...
E in lei, rivedo, me
stessa.
Da piccola non mi
piaceva stare in compagnia di altri bambini, ero troppo timida,
preferivo stare da sola o insieme a Kris.
Lei era l' unica che
riusciva a capirmi.
Certo, col tempo sono
cambiata, sono cresciuta e la bambina che ero è sparita,
anche se alcuni giorni dovevo stare da sola per riflettere.
Quando sono partita
per andare dai nonni è stato bruttissimo.
Ho dovuto scegliere
tra i miei amici e i miei nonni a quel tempo mi era sembrata la
decisione più difficile della mia vita.
In quel periodo,
purtroppo, mio nonno si era ammalato di leucemia.
Io sono partita per
New York perché volevo stargli vicino.
Ha combattuto
parecchio contro la malattia e fortunatamente, ce l' ha fatta, ha
superato la malattia.
E' stato in quel
periodo che ho conosciuto Emmet.
Lui mi è
stato vicino nei momenti peggiori; quando vedevo il nonno stare male,
quando mi sentivo impotente davanti alla sua malattia e al suo star
male, lui c'era.
Mi ha aiutato
così tanto... forse... anche adesso riuscirà ad
aiutarmi.
Mi confidavo con lui,
sapeva tutto di me, era come un fratello... quello che non ho mai avuto.
E se lo facessi anche
adesso, se gli dicessi la verità, se gli confidassi tutto...
Mi
giudicherà?! No lui è Emmet, non lo
farà mai... non lo ha mai fatto.
Un breve flash della
notte precedente, mi ricorda che ieri sera mi ha lasciato il suo nuovo
numero.
Lo chiamo?!
Sì, Bella,
chiamalo.
No, non posso, mi
vergogno di me stessa!
Al diavolo,
capirà, deve farlo, lui è Emmet.
Prendo il cellulare
dalla borsa, cerco il suo numero in rubrica, quello che mi ha dato ieri
sera.
Prendo un lungo
respiro e faccio partire la chiamata.
Dopo due squilli sento
la sua voce dall'altro capo.
<<
Bella, proprio non puoi vivere senza di me? >> chiede
strafottente.
<<
Sì, infatti devo parlarti. Possiamo vederci?
>> dico tutto ad un fiato.
<<
Sì sì, ma è successo qualcosa? Ti
sento strana?! >> chiede, e nella sua voce riconosco
preoccupazione.
<< No,
cioè sì, ma ti spiego dopo. Tra dieci minuti al
parco di Forks, va bene? >> io sono già qua...
ma ho bisogno di tempo per metabolizzare la cosa per riflettere e
pensare bene alle parole da usare con lui.
<<
Sì sì, arrivo subito. Mi faccio accompagnare da
Edward e arrivo >>
<< No!
>> urlo.
<< Come
scusa, perché no? >>
<<
Dopo... dopo ti spiego anche questo, ma non lui ok?
>> chiedo speranzosa.
<< Ok
ok, allora chiamo un taxi, ok? >> chiede quasi timoroso .
<< Ok! a
tra poco. >>
<< A tra
poco. >> Dice e chiude la telefonata.
Speriamo bene...
Note Autore:
Scusateeeeee il ritardo nel pubblicare ma purtroppo ho avuto problemi
familiari e poi la mia beta ha fatto un pò di ritardo...
Comunque spero che sia di vostro gradimento...
Allora entro la prossima settimana salvo imprevisti
pubblicherò il prossimo capitolo...
P.S.
Ma solo se ci saranno almeno 2 recensioni...
Volevo provare questo esperimento anche con questa storia...
Spero bene...
|
Ritorna all'indice
Capitolo 26 *** Capitolo 22 ***
Per
ogni dolore c'è sempre...
Ehy
buonasera o buongiorno =) (dipende da quando leggerete il capitolo).
Lo so cosa starete pensando; Ma non ci sono due
recensioni!
Invece no, una mi è arrivata sotto
forma di messaggio, per cui ci sono.
Quindi possiamo andare avanti con la storia.
Vi anticipo fin da ora che, il prossimo capitolo
sarà molto (e dico molto ) importante.
Kiss kiss Stella <3
Continuavo a guardarmi intorno.
I bambini che giocano, vecchietti che passeggiano sui prati, coppie di
ragazzi.
Sul volto di tutti c'è un sorriso, tutti sembrano felici
almeno in apparenza, tutti tranne me.
Sento una strana ansia dentro, la paura o meglio dire terrore di non
essere accettata di essere giudicata.
Sbuffo e scuoto la testa. No, non devi pensare questo Bella,
andrà tutto bene.
Oh sì, come no.
Guardo un'altra volta l'ora sul mio cellulare, mancano 5 minuti, ma a
me sembrano infiniti.
Uffa. Sta calma Bella, calmati.
Mi alzo dalla panchina su cui ero seduta e inizio a camminare avanti e
indietro, ma quanto ci mette?!
<< Muoviti Emm! >>
Guardo di nuovo l'ora, mancano solo 30 secondi un'eternità
per me.
Alzo lo sguardo, mi sento osservata e...
<< Cazzo, che fa lui qui?! >>
Lo vedo camminare verso di me, sempre più vicino.
<< Ciao >> dice ormai davanti a me.
<< Che fai qui? >> chiedo, senza troppi
giri di parole.
<< Siamo in un parco Bella, un luogo pubblico
>> dice con aria di sfida.
<< Ti ripeto la domanda, che fai tu qui? >>
chiedo ormai spazientita.
<< Volevo parlarti >>
<< Adesso non posso, sto aspettando un'altra persona.
>>
<< Se aspetti Emmet, allora abbiamo tutto il tempo di
parlare >>
<< Come scusa?! >> chiedo.
<< Non verrà. >>
<< Che hai combinato, Cullen? >> chiedo
avvicinandomi a lui con aria di sfida. Oh oh mossa sbagliata il suo
profumo è così buono.
<< Mi ha detto che doveva venire qui, e credo tu sappia
che non è così difficile distrarre Emm
>> dice avvicinandosi ancora di più al mio
viso.
<< Stronzo! Bene, ciao >> dico arrabbiata,
che cazzo vuole da me ancora?
Faccio per allontanarmi, ma lui mi sbocca, prendendomi per un polso.
<< Ahi, mi fai male >> la sua mano stretta
sulle mie ferite allenta la presa.
<< Bella, ti prego fammi spiegare! >>
<< Cosa? Cosa devi spiegare, che sei stato uno
stronzo? >> dico ormai arrabbiata. Le lacrime che
minacciano di uscire.
<< Sì, sono stato uno stronzo ma...
>>
<< Ma cosa? Hai detto che potevo fidarmi di te,
mi hai baciato, mi hai fatto credere che >>
<< Bella, ho avuto paura ok. Cazzo Bella, riesci a farmi
sentire così bene, così piccolo e io...
>>
<< Tu cosa eh? Credi che per me non sia stato
lo stesso, fidarmi di te? È stato come
lanciarmi nel vuoto, senza sapere che avrei trovato in fondo, e... a
quanto pare ho fatto male >>
<< Tu non capisci, non è la stessa cosa
>>
<< A no! Non mi piace due pesi e due misure Edward
>>
<< Ok ho sbagliato, ma dammi una possibilità
per rimediare >> vedo sincerità nel suo
sguardo. Decido di dargli in qualche modo una mano, un appiglio.
<< Perché? Perché dovrei farlo?
Dammi una buona ragione. >>
<< Io... >>
<< Vedi, ho avuto la mia risposta ciao Edward
>> dico mentre libero il mio braccio dalla sua
presa, ormai debole e faccio per andare via. Prima che le lacrime
escano incontrollate.
<< Dio Bella, perché inizio a provare qualcosa
per te, cose che non ho mai provato in vita mia... >>
dice e io mi blocco sul posto << sarò sincero
ok... io non sarò mai perfetto, non posso perché
in me c'è qualcosa che non va, che si è rotta
tempo fa... non posso giurare che non farò cazzate, che non
sbaglierò, ma CAZZO BELLA, NON VOGLIO PERDERTI, non posso
più >> sussurra infine forse sperando che io
non lo senta, e io non so cosa fare. Una parte di me vorrebbe saltargli
al collo, ma un'altra no.
È stato sincero, non può assicurarmi che non
farà cazzate, il che vuol dire che le farà... e
io non so se sono pronta ad accettare poi di perderlo.
Decido di metterlo alla prova.
<< Adesso dopo questo, cosa ti aspetti da me eh, cosa
vuoi che faccia? >>
Porta le mani nei suoi capelli, sembra voglia strapparseli via, poi si
siede nervoso sulla panchina.
<< Non lo so, io non so cosa voglio, non lo so
più, è solo che... quando ieri sera ti
ho visto con Emmet, volevo rompere tutto, ammazzarlo nonostante fosse
il mio migliore amico solo perché ti stava toccando,
perché era così vicino a te >>
<< Continuo a non capire >> dico;
Voglio che dica tutto.
<< Bella >>
<< Cosa? >>
Si passa le ani sul viso, poi nei capelli.
<< Io non lo so, magari ... provare a sentirci, a... a
vederci >>
<< Ok >> dico arrendevole.
Alza la testa di colpo e mi guarda. Cazzo quant'è bello, e
chi sa quante ragazze siano state con lui, quante lo abbiano desiderato
e poi avuto.
Sento le sue labbra sulle mie, dolci, morbide e sensuali. Non mi ero
neanche resa conto che si fosse alzato troppo distratta nei miei
pensieri.
<< Una cosa però, posso prometterla
>>
<< Cosa? >>
<< Che io cercherò sempre di essere sincero
con te, sempre >> un sorriso, nasce spontaneo sulle mie
labbra. Mi sento felice e sicura nonostante tutto.
<< Grazie >> dico.
<< Però, voglio che tu mi prometta
una cosa Bella >> lo guardo, e noto una tale sicurezza
nei suoi occhi che quasi mi spaventa.
<< Cosa? >> sembro un disco rotto.
<< Che... che tu smetta... >> dice, e la
sicurezza nei suoi occhi e nei suoi movimenti, sembra vacillare.
Prende la mia mano, e tira su la manica della felpa. Io spontaneamente,
faccio per ritirare il braccio. Ormai viene spontaneo cercare di
nascondersi.
Lui guarda i tagli, scruta tutte le ferite. E poi vedo tristezza e
dolore nei suoi occhi, forse notando alcune ferite che prima non
c'erano.
<< Voglio che tu smetta di farti questo, Bella
>> dice e nei suoi occhi ritrovo la sicurezza di prima.
<< Bella, se dobbiamo stare insieme, e se io devo fidarmi
e affidarmi a te, non posso e non voglio vivere con il terrore di
perderti. Non anche te >>
|
Ritorna all'indice
Capitolo 27 *** Capitolo 23 ***
Per
ogni dolore c'è sempre...
Buona sera...
Scusate il terribile ritardo, ma purtroppo la mia testolina
non riusciva ad elaborare il capitolo.
A presto un bacio...
<<
C... come ? >>
<< Bella, hai capito benissimo cosa ho detto.
>>
<< Come fai a chiedermi una cosa del genere?
>>
<< Bella, ti prego >>
<< No! >>
<< Come fai a dire tu una cosa del genere, ti farai
male... più di quanto tu non te ne sia
già fatto >>
<< A te che importa? >>
<< Bella, ricordi quando mi hai detto che con me stavi
bene, che ti facevo dimenticare almeno per un po’ il tuo
passato? >>
<< Sì! >>
<< Ecco per me è lo stesso tu... non lo so...
riesci a farmi stare bene quando sono con te, la fottutissima voglia di
sparire, di farla finita non c'è... perché voglio
stare con te... voglio viverti >>
<< Che cosa stai cercando di dirmi? >>
<< CAZZO >> quasi urla e tira un calcio
alla panchina.
<< Non capisci che ho paura di perderti, che tengo a
te... non posso perdere anche te Bella, non ti permetterò di
farti del male >>
<< Perché? >>
<< Cazzo Bella, mi sto innamorando di te, come fai a non
capire? Sai perché ho reagito così l'altro
giorno? Perché ho paura di quello che provo per te Bella,
una fottutissima paura, e non voglio stare male ok... non voglio vivere
con il terrore di perdere te >> lo urla. Io non so cosa
fare, che cosa pensare, non mi aspettavo una cosa del genere. Cazzo, si
sta innamorando di me nonostante tutto ed
è andato via perché non voleva perdermi.
<< Quindi? >> chiedo.
<< Quindi o mi prometti che smetterai di farti questo
>> dice mentre indica il mio braccio << O
tra noi non potrà mai esserci niente... nonostante quello
che provo per te. Quindi decidi, Bella >>
E adesso?! Fino ad ora volevo una motivazione valida, e cazzo se la sua
lo è.
Ed io? Io cosa voglio? Perdere lui o perdere la mia unica valvola di
sfogo.
Decisioni, decisioni...
<< Ho capito... Il tuo silenzio parla da solo.
>> Dice mentre mi da le spalle e va via di nuovo, ma
questa volta per colpa mia.
Ed io non lo fermo. Sono troppo codarda, non ho la forza e il coraggio
necessario per intraprendere una cosa del genere.
Per cambiare, per iniziare a vivere, per superare il mio problema
perché lo so che tale... un problema, uno sbaglio, un errore.
Prendo la mia testa tra le mani...
E se avessi sbagliato? Forse insieme a lui potrei trovare la forza che
mi manca, lui potrebbe essere la mia forza ed io la sua.
Forse in due le cose andrebbero meglio.
Vuoi perderlo? Con lui hai una scelta.
<< Signorina? >>
<< Sì? >> Alzo la testa di
scatto e mi volto verso la voce che mi sta chiamando.
Vedo una vecchietta, con i capelli grigi, le guance rosa e gli occhi
vispi anche se si legge una nota di dolore in essi.
<< Mi scusi se mi intrometto, ma ho sentito
casualmente la vostra conversazione >> istintivamente
copro le mie braccia.
<< Posso permettermi di darti un consiglio?
>>
<< Eeem sì mi dica signora
>>
<< Elisabeth, signora mi fa sentire vecchia
>> dice con un sorriso bellissimo sulle labbra.
<< Ok allora mi dica Elisabeth >>
<< Io so, capisco quello che tu stai provando decidere,
cambiare non è facile. Bisogna avere molto coraggio e forza
di volontà. Ma quando non si ha, insieme è
più facile. Fattelo dire da una vecchia rimbambita come me
>> si ferma un attimo e prende fiato per poi ricominciare
la sua arringa.
<< La vita è spesso ingiusta, sbagliata. La
vita non è perfetta, ma niente lo è. Magari un
giorno sei felice, e il giorno dopo il mondo ti cade addosso.
La vita è un insieme di se e di forse.
E se avessi detto quella cosa? E se non avessi mollato? E se
l’avessi rincorso? Forse se l’avesse rincorso non
avrebbero mai sofferto in quel modo. O magari si sarebbero persi e poi
ritrovati lo stesso.
La vita, oltre che ingiusta, è anche imprevedibile.
Un messaggio sbagliato, una telefonata al momento sbagliato o al
momento giusto. Un limite di velocità superato, un incrocio.
Basta poco per mescolare le carte in tavola. Un istante e tutto cambia.
>>
La vedo fermarsi e riprendere fiato, le sue parole bruciano dentro,
sono vere ed è per questo che fanno male.
<< Ragazza mia, non fare lo stesso errore che feci io
tanti e tanti anni fa, perché sì sono andata
avanti, ho avuto una vita... che può anche dirsi felice, ma
una parte di me ha sempre avuto quel rimpianto, ha sempre sofferto. Non
lasciare che sia la paura a governare i tuoi sentimenti e le tue
azioni. Perché niente è immutabile, tutto cambia.
Quindi è meglio fare più sbagli possibili,
perché è da essi che si impara
>>
<< Cosa sta cercando di dirmi? >>
<< Mi sono subito pentita della scelta fatta ma...
>>
<< Ma? >> chiesi con impazienza.
<< Ma era troppo tardi >>
<< Che intende dire? >>
La vedo tirare un sospiro e poi iniziare a parlare di nuovo.
<< Eravamo proprio qui sai... abbiamo discusso, lui mi ha
messo davanti ad una scelta, io non ho avuto il coraggio di cambiare,
di mettere in gioco me stessa, abbiamo litigato e lui è
andato via. Allora pensavo che il gioco
non valesse la candela, ma io mi sbagliavo e come. Sono andata avanti,
mi sono sposata, ho avuto dei figli e da loro dei nipoti voglio bene a mio marito, ma non lo amerò mai allo stesso modo, perchè dentro al mio cuore porto una ferita che
non si chiuderà mai, porto la ferita dei rimpianti. Non fare
il mio stesso errore, combatti, la vita è una sola per
sprecarla a soffrire, a farsi del male. >>
<< Io mi dispiace, ma scusi devo andare. Grazie
>> dico nervosa e impaziente, mentre mi alzo dalla
panchina e inizio a correre verso di lui. Elisabeth ha ragione non
c'è tempo per sprecarlo ed io lo so bene, la vita va avanti
anche per me.
<< Vai corri! Sii felice. >> sento
Elisabeth urlarmi da lontano, e spero di riuscirci di farmi perdonare.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 28 *** Capitolo 24 ***
15
Per
ogni dolore c'è sempre...
Pov
Edward
Perché?
perché?
Sei
un coglione, ecco cosa sei... Ma come potevi pensare che avrebbe smesso
per te...
Sapevi
che non dovevi affezionarti a lei.
Innamorasi,
rovina la vita... ecco cosa succede a fidarsi...
Andrò via, tornerò a New York... domani stesso.
Corro
più che posso, senza badare a nessun limite di
velocità, fa male... male dentro.
E' un dolore che mi lacera denro.
Sento
il mio cellulare squillare, sul sedile del passeggero, ma non mi
importa.
Non è lei, quindi perchè preoccuparsi...
Lo
spengo, senza guardare chi sia a chiamare, non voglio parlare o
discutere con nessuno.
Non
mi importa più di niente.
Solo
io, come sempre resto solo io, io e il mio dolore.
Centocinquanta,
centosessanta, duecento, vedo il contachilometri salire sempre di
più.
Tutto
intorno a me scorre veloce, senza fermarsi, senza
preoccuparsi del mio dolore...
Vorrei,
vorrei distruggere tutto, e invece mi fermo davanti al primo
locale...
Come
sempre, come ogni volta il mio unico sostegno....
Pov
Bella
Corro,
più che posso, ma ormai la sua macchina è
scomparsa lui è andato via.
L'ho
ferito, ho visto nei suoi occhi la delusione, il dolore...
Adesso?
Che faccio ora?
Edward,
dove sei?
Provo
di nuovo a chiamare, aspetto mentre il tempo scorre,
trattengo
il respiro, con il cuore in gola. Rispondi! Ti prego... per favore.
Dopo
poco parte la segreteria telefonica... è spento... ancora.
<<
Edward, sono Bella, appena senti i messaggi chiamami,
devo
parlarti .. >>
Cammino
verso casa...
Ha
iniziato di nuovo a piovere, sento la pioggia sopra i vestiti, le
goccioline sul viso, lavano via il trucco.
Quanto
vorrei, che la pioggia potesse lavare via anche il mio dolore.
Continuo
a camminare, senza preoccuparmi della pioggia, che mi
causerà quasi sicuramente la febbre.
Arrivata
davanti casa, sono ormai ricoperta d'acqua...
Guardo
in giardino, e vedo la macchina di mia madre; il che vuol
dire che è già a casa , e che mi
toccherà
anche
subire una predica da parte sua.
Cerco
le chiavi nella borsa, dopo non poca fatica le trovo.
Apro la porta di casa, e un caldo torpore mi invade.
<<
Bella sei tu? >> , la solita domanda di sempre.
<<
Si mamma. >> rispondo, sulla porta.
<<
Come mai così tardi ? Pen... Bella >> urla
all'improvviso << ...santo cielo! sei bagnata come un
pulcino... che diavolo hai combinato?! >> continua a dire
<< ... lo sai che devi sempre portarti dietro l'ombrello,
conosci Forks >>
<<
Sì, scusa mamma e che... stamattina l'ho dimenticato.
>> dico. Il che non è del tutto
falso.
<<
Va bene, ma vai subito a farti un bagno caldo. Altrimenti, nulla ti
leverà un bel raffreddore >>
<<
Si ok. >>
Salgo
le scale con infinita lentezza, entro nella mia stanza e levo lo zaino.
Provo
di nuovo a chiamarlo... ma niente la segreteria risponde di nuovo al
suo posto...
<<
Ehy, sono ancora io, so che sicuramente non vuoi parlare con me, ma ti
prego posso spiegarti, richiamami >>
Chiudo
la chiamata, se così può dirsi. Poggio il
cellulare sul comodino.
Prendo
degli asciugamano puliti e li porto con me in bagno insieme al mio
cellulare.
Apro
subito l'acqua nella vasca, e lo scrosciare mi rilassa un pò.
Mi
levo i vestiti, e guardo il mio corpo ci sono cicatrici un
pò da per tutto sulle braccia, sulle gambe.
Fa
male vedermi così adesso, non avrò mai una vita
normale mai...
E
sono così stanca di stare qui, oppressa da mille paure, da
mille e più dubbi.
Non
avrei mai creduto, di pensare una cosa del genere ma... vorrei che tu
te ne andassi e basta.
Perché
la tua presenza indugia qui.
Sei
come un'ombra di dolore... che non mi lascerà mai.
Le
ferite sembrano non guarire.
Il
dolore è troppo reale.
C'è
semplicemente troppo che il tempo non può cancellare.
Quando
ho pianto, eri li, hai asciugato tutte le mie lacrime.
Quando
ho urlato nella notte, eri li, hai combattuto con me le mie
paure.
Hai
tenuto la mia mano per tutti questi anni, ma adesso sei andato via, mi
hai lasciato sola.
Ma
tu hai ancora tutto di me... e io sono costretta dalla vita che tu, hai
lasciato indietro.
Ho
provato, e sto provando, con tutte le mie forze a dirmi che tene sei
andato, ma tu sei ancora qui...
La
tua ombra è ancora qui , sento la tua presenza ovunque ed io
non so cosa fare... sento che non posso farlo da sola...
Ho
bisogno di Edward...
Sento
le lacrime rigarmi il volto, la tentazione, di scacciare via tutto con
un semplice taglio,
basterebbe
così poco, ma non voglio...
voglio
lottare con tutte le mie forze...
perché
adesso lo so.
E sono certa che con lui potrei farcela...
Pov
Sconosciuto
Mi
volto verso l'entrata è un ragazzo stupendo fa il suo
ingresso.
Rimango
imbambolata a guardarlo mentre, si dirige verso il bancone...
Poi
si volta verso di me è non ci credo... com'è
possibile che fa lui qui.
Lo
sento ordinare del wiski, e appena il barista gli passa il
bicchiere lo beve tutto d'un fiato.
Continua
a bere e bere... Mantengo il conto dei bicchieri siamo al decimo, ne
ordina un altro anche se ormai è ubriaco...
<<
Un altro. >> la sua voce e calda, sensuale.
<<
Non pensa sia il caso di smettere ragazzo. >> gli dice il
barista.
<<
Cazzi miei, la pago eh >> dice mentre prende
una banconota da cinquanta e la mette sul bancone <<
... quindi un? altro >> dice.
E
il cameriere ubbidisce, silenzioso.
Decido
di avvicinarmi, di farmi vedere e il caso che la smetta...
Spoiler:
<<
Vieni con me? Resta con me questa notte. >>
<<
E' troppo poco, troppo tardi, troppo sbagliato e io non posso, non
posso più. >>
Angolo
Autore :
Salve...
eh si sono ancora io come vi avevo promesso sono tornata, dopo un
periodo diciamo buio ho deciso di continuare a scrivere...
Non
dico che adesso le cose vadano meglio, però adesso scrivere
mi aiuta mi rilassa e mi tiene la mente occupata per un pò...
Ho
deciso inoltre di mettere un piccolo spoiler... Se ci siete ancora e
volete fatemi sapere che ne pensate...
So
che non ho nessun diritto di chiedervi niente dopo che sono
stata via così tanto tempo ma spero bene...
Un
bacio S...
|
Ritorna all'indice
Capitolo 29 *** Capitolo 25 ***
Per ogni dolore c'è sempre...
Salve
ragazze! Come promesso sono ritornata...
Spero
che non abbiate atteso troppo ahahah =).
Vorrei,
ringraziare tutti voi che, nonostante tutto
siete
ancora qui.
Chi
di voi, nonostante la mia assenza,
ha
continuato ad aspettarmi e ad incoraggiarmi...
Chi
ha recensito i miei capitoli e chi spero continuerà a
farlo...
A
voi un grazie di cuore =) .
E
a voi dedico questo capitolo...
Che
sicuramente dopo che leggerete questo,
mi
ucciderete, però abbiate pazienza.
E
dopo tutto questo papiro, vi lascio al capitolo...
Un
baciooooooo S. <3.
<<
Ed-rd! >>
<<
Edward! >> Mi volto sentendo il mio nome, anche se
è come se
fossi dentro ad una bolla di sapone e il resto, tutto ciò
che c'è
fuori, arrivasse ad onde.
Guardo
la ragazza di fronte a me, nonostante l'alcool la riconosco benissimo.
<<
Tanya >> dico.
<<
Sei completamente ubriaco, dov'è la macchina, ti
riaccompagno a casa >> mi risponde perentoria.
<<
Io non sono ubriaco, sto benissimo. Ma anche fosse non sarebbero cazzi
tuoi. >> lei è l'ultima persona al
mondo che avrei voluto vedere
in questo momento, ma purtroppo la vita o la sorte non mi aiutano
affatto.
Si
avvicina e mi prende sotto braccio. Ma io la strattono, non voglio il
suo aiuto.
<<
Edward, non fare il bambino, non sei in condizioni di camminare,
figuriamoci di guidare. >>
<<
Non voglio niente da te. >> le dico brusco.
<<
Lo so, ho sbagliato. Ma il fatto che non stiamo
più insieme, non vuol
dire che non tenga più a te. >> Cerco di
camminare ma ho troppo
alcool addosso, e se non fosse per Tanya che mi prende al volo sarei
già a terra.
<<
Adesso sei soddisfatto? >>
<<
Affatto! >>
<<
Muoviti, cammina, non voglio averti sulla coscienza per cui adesso io
ti riaccompagno a casa. >> mi trascina per un braccio
fuori dal
locale e non ho la forza per oppormi, vedo tutto offuscato.
Arrivati
fuori si guarda un po' intorno, poi sofferma il suo sguardo
su di me e sbuffa.
Gesto
che fa sempre quando qualcosa gli va storto.
<<
Allora? >> Chiede quasi spazientita.
<<
Allora cosa? >> dico un po' spaesato.
<<
Qual è? >>
<<
Cosa? >>
<<
La macchina, idiota. >> Urla, ma nonostante
tutto la sua voce resta melodiosa, armoniosa.
<<
Quella li! >> dico indicando la mia nuova macchina, con
aria indifferente.
Ricomincia
di nuovo a camminare verso la macchina e si ferma davanti allo
sportello del passeggero.
<<
Avanti >> dice tendendo la mano.
<<
Che vuoi? >> Le dico, anche se ho capito che vuole le
chiavi.
<<
Le chiavi. >>
<<
Ma neanche per sogno, la macchina è mia e la guido io
>> dico con un sorrisetto furbo.
La
vedo riflettere un attimo sulla mia risposta, sicuramente
starà tramando qualcosa, conosco quello sguardo.
<<
Come vuoi! Tornerai a prenderla domani, andiamo >> dice
iniziando a camminare nella direzione opposta.
Ma
dove diavolo starà andando?!
<<
Dove abiti? >> dice con aria indifferente.
<<
Non ti riguarda. >> rispondo con aria di sufficienza.
<<
Ok! >> si ferma un attimo a riflettere. Cattivo segno.
<<
Ok idiota, andremo a casa mia. Domani mattina quando sarai lucido, te
ne tornerai a casa da solo. >>
<<
Non ho nessuna intenzione di venire a casa tua >> dico,
sembra di
essere tornato indietro a quando stavamo insieme, anche allora eravamo
così sempre a litigare su qualsiasi cosa.
Ma
stavamo bene insieme, eravamo felici, fino a quando lei non mi ha
spezzato il cuore, fino a quando lei non ha rovinato tutto.
Prima
di lei, ero completamente pazzo. Una ragazza ogni sera (quando girava
male) se girava bene anche di più.
Non
mi ero mai innamorato prima di lei, solo una scopata e via... Ma lei...
lei era diversa mi aveva cambiato, mi aveva reso migliore.
<<
Oh sì, che lo farai >> dice con quel
suo sorriso furbo. <<
non sai nemmeno reggerti in piedi, figurati opporti a questo, per cui
si fa come dico io >>
<<
Come sempre >> sussurro.
<<
Come sempre ripete >>
Tra
noi crolla il silenzio camminiamo per circa un minuto.
<<
Dove stiamo andando? >> chiedo vedendo che non si decide
a
fermarsi, e che stiamo uscendo dai parcheggi del locale.
<<
A casa >>
<<
E come? >> dico con aria da superiore.
<<
Visto che non mi dai le chiavi, andremo a piedi >>
<<
Stai scherzando vero? >>
<<
Affatto, sono serissima >>
<<
Ok, ok basta! Fermati, tieni >> dico dandogli le chiavi
della
macchina. La conosco fin troppo bene, so che sarebbe capace di farlo
sul serio.
Lei
le prende in mano e poi dice con aria trionfante e furba.
<<
Sapevo che avrebbe funzionato >>
Alle
solite con i suoi occhioni blu, e tutti i suoi stratagemmi mi metteva
sempre nel sacco.
Proprio
i suoi occhi mi avevano stregato circa quattro anni prima. Forse...
Basta!
Zitto non c'è nessun forse, è finita.
Entriamo
nella mia macchina, esce dal parcheggio con una sola manovra.
Quella
che le avevo insegnato io. Ho impiegato circa un mese ma adesso sembra
riuscita bene.
Abbiamo
vissuto tanti momenti insieme.
Lei
forse ancora adesso è la persona che mi conosce meglio dopo
mia sorella.
Guida
veloce e silenziosa. Nella macchina non vola una sola mosca.
C'è un silenzio tombale.
<<
Siamo arrivati. >> dice indicando il palazzo.
<< Vieni! >>
Scendo
dalla macchina e dio la testa gira da morire. Lei prontamente si
accorge del mio capogiro e mi riprende sotto braccio aiutandomi a
salire le scale.
<<
Vieni, ti aiuto >> dice guardandomi dritto
negli occhi. <<
...purtroppo l'ascensore si è rotto, e non è
molto comodo salire al
quinto piano completamente ubriaco >>
Mi
appoggio a lei, e iniziamo a salire le scale.
Sento
le sua stretta sulle spalle. Il suo tocco ancora adesso mi da
sicurezza, calore.
Arriviamo
al quinto piani quasi stremati.
Inizia
a cercare nella borsa suppongo le chiavi. Così le dico.
<<
Nella tasca interna >>
<<
Cosa? >> chiede spaesata.
<<
Le chiavi, sono nella tasca interna, le metti sempre
lì anche se poi
ti dimentichi, e svuoti tutta la borsa per trovarle >> le
dico
indifferente.
Lei
fa come le dico è infatti sono lì.
<<
Trovate >> Io annuisco leggermente.
<<
Prego, entra >> dice dopo aver aperto la porta ed essersi
spostata di lato.
<<
Scusa per il disordine >> Mi sarei stupito del contrario
penso ma non lo dico, lo tengo per me.
<<
Mi metto qualcosa di comodo e arrivo >> dice, e io
suppongo parli
dei pantaloni ( stile nonna ) e maglietta abbinata udite udite giallo
canarino.
<<
Fatto >> dice mentre ritorna nella stanza che suppongo
sia il
salone. La guardo e... come volevasi dimostrare penso tra me e me.
E
nonostante tutto per me era super sexy.
Distratto
dai miei pensieri, non mi rendo conto di sbattere contro una sedia e di
inciampare e finire proprio a dosso a Tanya.
Adesso
siamo a terra, lei sotto ed io sopra il suo respiro si unisce al mio e
il suo petto vicino al mio come un tempo.
Come
quando facevamo l'amore...
Basta
smettila, dico a me stesso.
<<
Vieni con me? Resta con me questa notte. >> dice
abbracciandomi e baciandomi.
<< È
troppo poco, troppo tardi, troppo sbagliato e io non posso, non posso
più. >> le dico.
<<
Possiamo, non è tardi. Lo so, ho sbagliato, ma io non faccio
che pensare a te. >>
<<
No! >>
<<
Sì invece, eravamo felici insieme, stavamo bene.
>>
<<
I.. >>
<<
No, fammi finire. Io mi rendo conto di averti ferito, di aver rovinato
tutto, ma noi possiamo... Possiamo ancora stare bene insieme.
Ricostruire tutto. >>
<<
Sono cambiate tante cose da allora >> dico.
<<
Cosa? Noi siamo sempre noi... niente è cambiato
>> dice mentre inizia a baciarmi.
Ed
io non so se per l'alcool o se perché ancora provo qualcosa
per lei. Ma mi lascio andare.
Tutto
sembra come un tempo lei, io.
Verde
e azzurro.
Tanya
ed Edward.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 30 *** Avviso ! ***
Salve. So che magari vi aspettavate un capitolo ( o forse no visto che manco da mesi ) purtroppo adesso non è colpa mia, come giàsapete il mio computer era uno degli anni di cristo e dico era perché si è rotto. Adess si trova da un tecnico ma purtroppo a suo dire ci vuole un pezzo che lui non ha quindi sta impiegando tanto tempo, ho provato anche a pubblicare con il cell ma è impossibile scrivere un intero capitolo xò volevo cmq farvi i miei auguri di natale mi mancate un bacio. |
Ritorna all'indice
Capitolo 31 *** Capitolo ***
come un pittbull
Ho passato tutta la notte a pensare a lui, a chiedermi dove
sia.
Non mi spiego perché continua a tenere il cellulare
spento...
Fa male sapere, che lui non vuole parlare con me, mi ha chiuso la
chiamata e ha spento il cellulare, e questo vuol dire che non vuole
parlare con me,
il che è giusto dopo quello che ho combinato ma...
vorrei parlargli, spiegargli il perché.
In così poco tempo è diventato importante e non
ci
conosciamo neanche, ci sono così tante cose che non so di
lui e
che lui non sa di me.
Eppure è diventato più importante lui in pochi
giorni, che altri in anni ed anni.
Per questo adesso sono ferma davanti alla mia macchina nel cortile
della scuola.
Spero tanto che oggi venga...
In lontananza vedo la macchina di Alice, e vorrei tanto che sia con
lei, rimango a guardare;
ma Alice , scende dalla sua macchina e lui non e con lei...
Lei forse sentendosi osservata, alza lo sguardo e
allora si
accorge di me, guarda intorno a me, come in cerca di qualcosa poi,
inizia a camminare a passo spedito verso di me.
Mi guarda disorientata, poi parla.
<< Bella, scusa se ti disturbo ma, ecco >>
<< Cosa? >> la guardo stupita e
disorientata della sua espressione.
<< Io, io pensavo che mio fratello, che Edward fosse con
te! >> Cosa????????
<< Eeem no, ecco ci siamo visti ieri pomeriggio, ma non
lo sento
e vedo da allora. Perché melo chiedi?
>> dico
insicura e timida.
<< Capisco! >> dice
rabbuiandosi. << Ecco,
e che non è tornato a casa stanotte e io ero convinta che
lui
fo... >>
Alice si ferma improvvisamente, lasciando la frase in sospeso.
Vedo il suo viso cambiare colore e bianca come un cencio... Subito mi
preoccupo per lei.
<< Alice, stai bene che succede?
>> Non da nessun
segno di vita continua a guardare difronte a se con sguardo vitreo.
Improvvisamente, assottiglia gli occhi e la sua espressione
cambia, e nera dalla rabbia.
Non riuscendo a capire che diavolo gli succede mi volto
e continuo a non capire il perché della sua
espressione...
Davanti a me vedo solo due ragazzi che si abbracciano... lei lo guarda
e gli sorride, poi l'attira verso di se e lo bacia...
Lei sembra davvero bellissima, lui e di spalle ma improvvisamente
capisco... E lui.
Edward ed una bionda tutte curve...
Il sangue nelle vene mi si gela, e il mio cuore o per lo meno
quello che ne resta scoppia in mille pezzi...
ed io non so cosa fare vorrei andare via scappare nascondermi da tutto
e tutti ma non ci riesco... non riesco a muovermi.
Lei gli sorride, lo bacia e poi inizia a camminare verso quella che
credo sia la sua macchina rivolgendogli un ultimo sorriso...
Lei va via e lui continua a guardare nella sua direzione poi si volta
verso di noi con il sorriso sulle labbra e quando mi vede il sorriso
sparisce rimane immobile.
Ci guardiamo negli occhi non so per quanto tempo un' ora, un secondo.
Mi volto dandogli le spalle sento che è troppo per
me, le
lacrime pungono ai margini dei miei occhi.
Alice e ancora li ferma e mi osserva assorta....
<< Bella, stai bene? >>
<< Io...io devo... devo andare. Scusa. >>
dico mentre la
supero e inizio a camminare e lascio le lacrime uscire, e come
quando si rompe una diga...
Sento Alice che mi chiama da lontano ma non riesco a voltarmi, non
posso, non voglio farlo.
Corro nel corridoio della scuola verso il bagno, il corridoio
e
deserto ormai sono tutti in classe e ringrazio per questo.
Corro verso l'uscita secondaria della scuola, devo stare da sola, devo,
che devo fare... Cazzo! Sto male!
Corro dentro il piccolo bosco dietro la mia scuola....Conosco bene
questo posto venivo qui fin dal mio primo anno di scuola qui.
Mi avvicino ad un albero mi lascio cadere a terra e mi rannicchio
contro di esso.
Mi cingo le gambe con le braccia.
Lasciando che le lacrime scendano dai miei occhi... mi sento
così male...
Fa male, male da morire.
Ma la colpa e mia io sono una stupida...
Sento i passi di qualcuno dietro di me... Mi stringo più
forte,
spero che chiunque sia non si accorga di me... nessuno deve vedermi
così....
<< Bella ! >> sento che mi chiama.
<< Bella, so che sei qui. >> mi rannicchio
ancora di più contro me stessa. Non voglio ascoltare, non
voglio sentire.
<< Bella! >>
<< Ti prego va via! >> dico con voce rotta
dai singhiozzi.
Sento i suoi passi verso di me, si abbassa e mi abbraccia.
<< Piccola, vieni qui. >> le lacrime
aumentano Kris, mi
è mancata così tanto solo ora mene rendo conto.
E le lacrime aumentano seguite dai singhiozzi...
<< Shshsh piccola, shshsh va tutto bene! >>
<< No, non va bene niente Kris >>
<< Che succede? Tu non piangi mai, non e da te.
>>
<< Voglio morire non cela faccio più
>> dico sincera come mai prima, stringendomi ancora di
più su me stessa. Sono rannicchiata su me stessa e mi sento
così piccola e fragile.
<< Non dire così, ci sono io con te
>>
Continuo a piangere sono come un fiume in piena....
Non so quanto tempo è passato ma ormai le lacrime sono
finite restano solo i singhiozzi ...
Kristen si è seduta vicino a me e mi stringe a se, mentre mi
accarezza la testa...
<< Va un po' meglio? >> mi domanda
insicura.
<< Come facevi a sapere che ero qui? >>
chiedo con la voce strozzata.
<< Ho sentito quel Cullen litigare con sua
sorella,
riguardo una certa Tanya >> solo sentirlo
nominare mi fa
venire una stretta al cuore, ecco chi era quella ragazza.
<< Che centra con me? >> chiedo confusa.
<< Ecco... ecco lei ha accusato suo fratello di
essersi comportato da
stronzo con te e ho capito che avevi bisogno di me >>
dice
timida. ma continuo a non capire, come faceva a sapere che ero
qui?
<< Ma come sapevi che ero venuta qui? >>
<< Bella, ti conosco. Non eri tu che dicevi
>> si
ferma per poi riprendere << Se appari
più forte la
gente ti teme e anche se affondi, se sei nei guai non
si
piange mai ma si combatte. Lo sguardo fiero, la testa alta e
si tira
dritto. Perché anche se soffri se sei giù, non
bisogna dimostrarlo. >> dice
scimmiottando la mia voce. E mi strappa un sorriso.
<< Quindi ho pensato che fossi qui, quale posto migliore
per nascondersi. >>
<< Giusto! >> dico sorridendo.
Lei mi guarda e sorride.
<< Grazie >> dico guardandola negli occhi.
<< Bella lo sai che per te ci sono sempre, sei la mia
migliore
amica. Ti va di raccontarmi che cosa è successo?
>> chiede cauta.
La guardo, mi va?
Sì lei e la mia migliore amica lei mi conosce meglio di
chiunque altro.
Annuisco, e lei sorride felice.
<< Sono una stupida, questo è il problema
>>
<< Che intendi? >> chiede stupita dalla mia
risposta.
<< Io mi sono innamorata, mi sono lasciata coinvolgere da
lui,
gli ho raccontato tutto, tutto di me dalla morte di Charlie ad ora, in
modo che non so neanche io volevo parlare con lui, sembrava che mi
capisse sul serio, che non mi giudicasse >> dico, e lei
si
acciglia impercettibilmente. Ed io mi sento in colpa perché,
io la conosco bene e poi mi rendo conto
di come potesse sentirsi adesso lei.
<< Scusa ! >> dico dispiaciuta.
<< Non fa niente, so che hai bisogno di tempo
>>
<< E che lui poteva capirmi, perché in parte
lui è
come me, lui sa cosa si prova, sua madre è morta da poco e
lui... sembrava capisse come mi sentivo. >> dico insicura
. << Ci siamo visti poche volte, ma
tutto e cominciato una sera dopo che l'ho trovato ubriaco per
strada. Quella sera l'ho portato a casa mia, non sapendo che altro fare
e abbiamo parlato. Lui mi ha raccontato la sua storia e io la
mia, il mattino dopo ci siamo baciati, non è successo altro,
ma ero
felice davvero felice. Ma quando l'ho accompagnato a casa lui a detto
che avremmo dovuto smettere, prima di farci male, che avremmo dovuto
dimenticar tutto e fare come se non ci conoscessimo neanche.
Dopo
che mi ha promesso che ci sarebbe stato per me, che provava qualcosa
per me , mi sono sentita ferita e delusa. Da allora ci siamo ignorati
fino a ieri sera, avevo un'appuntamento con Emmet ma al suo
posto si è presentato Edward mi ha confessato di provare
qualcosa di forte per
me, si è scusato per come si è comportato e mi ha
chiesto
in cambio una sola cosa... >> mi blocco di colpo, quando
mi rendo conto delle mie parole.
<< Cosa? >> dice confusa dalla mia reazione.
Che faccio adesso? Capirà? Spero di si lei, e la mia
migliore
amica ed io ho bisogno di lei. Sincera fino in fondo dico a me stessa.
Prendo un profondo respiro e mi levo la felpa restando in canottiera.
<< Che smettessi di fare questo
>> dico mostrando le
mie braccia e abbassando lo sguardo, trattenendo il respiro.
Ma lei non dice una parola, così alzo lo sguardo e lei non
sembra affatto sorpresa da tutto questo.
<< Di qualcosa ti prego >> dico sconsolata.
<< Io lo sapevo già Bella, sapevo di tutto
questo >>
<< Co-come scusa? >> dico sconvolta e
disorientata.
<< Bella ti conosco bene questo lo sai, sei
sempre stata un tipo
freddoloso ma fino a questo punto, le felpe in estate. E poi la tua
reazione quando ti toccavo le braccia, mantenevi tutti a distanza ho
fatto le mie ricerche, e poi l'altra volta quando abbiamo litigato ho
visto i tagli e ne ho avuto la certezza >>
com'è possibile
lei lo sapeva, lo ha sempre saputo e pure non mi ha giudicata.
<< Pe- perché non melo hai detto?
>> chiedo.
<< Volevo che fossi tu a dirmelo, che avessi i tuoi
tempi, i tuoi
spazi e che fossi sicura non volevo affrettarti o costringerti.
>>
<< Capisco >> dico pensierosa.
<< Vuoi dirmi che è successo dopo?
>> mi chiede insicura adesso.
<< Eeem si... ecco... io ho detto no, che non avrei
rinunciato a
questo. Ecco era l'unica cosa che c'era di sicuro, da dopo la morte di
Charlie, avevo paura è la mia unica valvola di sfogo. Quando
sono arrivata a casa però ci ho riflettuto ed ho capito, che
da
quando c'è lui io sono cambiata, che insieme a lui avrei
potuto
smettere o cercato di chiamarlo, per spiegargli ma era sempre staccato.
Poi lui si è presentato a scuola accompagnato
dalla sua ex,
ed Alice mi ha detto che, non è tornato a casa
stanotte
quindi è stato con lei >> faccio una
pausa riprendo
fiato per ricacciare le lacrime che sono salite agli occhi si
forte Bella dico a me stessa, non si piange non più. Prendo
fiato e riprendo << mi sento così stupida
adesso Kris,
sapevo che non avrei dovuto farlo avvicinare a me, che avrei dovuto
tenerlo lontano da me, ma non ci sono riuscita e adesso guardami.
>>
<< Bella, mi dispiace così tanto
>>
<< Non permetterò più a nessuno di
avvicinarsi a me Kris, fa solo male. >>
Lei mi guarda fissa negli occhi, forse neanche lei sa come rispondermi.
Restiamo in silenzio per un pò.
<< Avevi ragione >> dico.
<< Lo so , io ho sempre ragione, ma su cosa di preciso?
>> chiede strafottente.
<< Se appari più forte la gente ti teme e
anche se
affondi, se
sei nei guai non si piange mai ma si combatte. Lo
sguardo
fiero, la testa
alta e si tira dritto. Anche se soffri se sei giù
non bisogna
dimostrarlo. Io Sono questo, non questo >> dico;
indicandomi ,
rannicchiata su me stessa, sconvolta, con gli occhi arrossati e
vulnerabile.
<< Questa è la Bella che conosco!
>> Dice mentre mi
sorride. E anche sul mio volto compare un sorriso sincero.
<< Dai andiamo! facciamo vedere al mondo chi è
Bella!
>> Dice con un sorriso malizioso, mentre si alza e mi
porge la
sua mano.
Io sorrido mentre afferro la sua mano, dopo tanto tempo siamo di nuovo
noi io.
Insieme camminiamo verso la scuola, e dopo tanto tempo mi sento di
nuovo io, di nuovo me stessa.
E da oggi in poi non permetterò a nessuno di mettermi in
ginocchio, nessuno riuscirà a scalfire la corazza
che
sento nascere sul mio cuore, nessuno avrà questa
possibilità. Perché, ho raccolto i cocci del mio
cuore
uno ad uno e de per questo che, da oggi in poi nessuno si
avvicinerà così tanto al mio cuore da ridurlo in
pezzi.
Entriamo nei corridoi della scuola, e come mi ero ripromessa sono a
testa alta, perché niente può oscurare il mio
vivere da
oggi in poi.
<< Ehi, io ho letteratura adesso tu? >>
<< Eeem storia, credo >> Dico sorridendo,
per la mia sbadataggine.
<< Ok. Bella? >>
<< Si! >>
<< Ti voglio bene! >>
<< Anch'io, non sai quanto Kris >> dico
mentre mi volto per
andare a lezione, poi ci penso e mi ricordo di una cosa così
la
richiamo.
<< Grazie, e scusa! >> Lei mi
guarda annuisce e poi sorride.
Cammino nei corridoi della scuola e sento gli occhi della gente puntati
addosso, non so cosa sia cambiato ma diversamente dalle altre volte
adesso non mi danno alcun fastidio e come se non vedessi o sentissi i
loro sguardi. Non mi preoccupano, non mi scalfiscono e tiro dritto
verso l'aula di storia ho già perso un'ora non voglio
perderne
un'altra, non adesso.
Entro in classe e mi siedo al mio solito posto, il professore fa
l'appello chiamando tutti i ragazzi e ad ogni nome corrisponde una voce
quando arriva a mio nome la mia voce sembra avere una diversa
tonalità, non si sente il rancore, la tristezza e la
sofferenza
che ultimamente la caratterizzava e mi stupisco di questo, si certo ho
deciso di vivere in modo diverso la mia vita, ma non pensavo bastasse
decidere per far cambiare le cose ed invece e così
e
prendo altra forza ed altro coraggio da me stessa.
<< Bella! >> Riconosco la sua voce, cazzo
possibile che sempre davanti deve stare respira Bella, respira.
<< Si! >>
|
Ritorna all'indice
Capitolo 32 *** ritorno ***
as
Mi guarda e sembra stupito dal fatto che io gli abbia
risposto.
<< Eeem possiamo parlarne? >>
<< Di cosa scusa? >> chiedo con tono
indifferente e distratto.
<< Di quello che successo! >>
<< Cioè? Che cosa è successo? Non
capisco a cosa ti
riferisci! >> dico con lo stesso tono di voce,
inflessibile.
<< Tra di noi io... >> lo blocco prima che
finisca di parlare.
<< Non è importante, anche perchè,
non è
successo niente tra di noi tu puoi fare quello che vuoi,
non devi
affatto giustificarti. >>
<< Sì, invece! >>
<< Senti non mi importa... non mi importa
più... per
quanto mi riguarda puoi fare tutto quello che vuoi, non ci sono
problemi >> Sembra che alle mie parole si sia
scottato i
suoi occhi che prima erano fissi nei miei come se volessero leggermi
l'anima adesso sono bassi, e si è rabbuiato alle mie parole
forse non si aspettava che fossi così dura ma in fin dei
conti che
vuole da me, lui ha preso la sua decisione ed io la mia. Mi volto per
andare via non c'è più niente che dobbiamo dirci,
inizio
a camminare quando sento che qualcuno mi afferra il braccio ed io come
scottata lo ritraggo all'istante, ok essere forte e superare tutto
questo ma, non così tanto forte, credo ci voglia tempo non
può succedere ad un tratto, dalla sera, al mattino seguente
non
è proprio possibile.
<< Scusami, perdonami se puoi! >>
Dice lui
guardandomi dritto negli occhi, i suoi un mare, ti lasciano senza
fiato, ti sconvolgono dall'interno.
Vorrei potergli credere pensare che sia tutto apposto invece non
è affatto così sto male solo a guardarlo, a
sentire i
suoi occhi nei miei, la sua voce, il suo tocco scotta sulla pelle
più di mille ustioni...
<< Non devo perdonarti nulla, tu ed io non siamo
niente... non
siamo mai stati niente. >> Dico abbassando il tono di
voce,
niente rancore nella mia voce solo dolore.
<< Bella ti prego... >>
<< Ciao Edward. >>
<< Perchè ti comporti così,
perchè? >>
<< Ma cosa vuoi da me e? Ch cosa vuoi? >>
urlo ormai. E le
lacrim cadono, scorrono come un fiume in piena, perchè vuol
farmi così tanto male, perchè farmi soffrire
così...
<< Io... io vorrei solo >>
<< Cosa, cosa vuoi da me ancora? Quanto male vuoi ancora
farmi e?
>> sembra che le mie parole siano state come una
pugnalata per
lui... sembra riflettere su di esse, per poi parlare...
<< Hai ragione tu. Faccio solo del male a chi amo
>> dice,
abbassa lo sguardo e va via, sparisce dai miei occhi, ma non
dal
mio cuore...
|
Ritorna all'indice
Capitolo 33 *** Capitolo ***
Edward
sembrava sincero le sue parole... Ha detto di far sempre male alle
persone che ama, dalle sue parole sembrava quasi volesse dire
che lui mi ama...
Ma,
se così fosse il suo comportamento nei miei
confronti non avrebbe senso, eppure nei suoi occhi io, io ho visto
qualcosa...
Forse
dovrei chiedergli delle spiegazioni, gli occhi non mentono mai...
Lo
diceva sempre papà...
Papà,
è dal giorno dei funerali che non vado a trovarlo, forse
dovrei andare da lui, lui sapeva sempre quale fosse la cosa giusta...
E poi
se voglio andare avanti e diventare la ragazza di un tempo, devo
iniziare da qui, devo fare pace, con me stessa e con la sua
morte.
Sono
davanti alla lapide di mio padre, sono passati due giorni da quando ho
parlato con Edward ed ho deciso di venire qui...
Due
giorni, due giorni in cui ogni volta che entravo in macchina per
arrivare qui, rivivevo ogni istante di quei giorni mio dio è
stato terribile, non so neanche io come ho fatto ad arrivare qui e con
quale coraggio, so soltanto che la mia testa ed io mio cuore oggi mi
hanno portato qui...
Sono
ferma davanti alla lapide di mio padre, fisso immobile l'incisione che
mia madre ha fatto fare, e l'immagine sorridente di mio
papà...
Ed
è come se il peso che avevo sul cuore fosse
diminuito...
Come
se stessi facendo pace con me stessa e con la sua morte... Non pensavo
che ci sarei riuscita...
Sento
delle gocce d'acqua che cadono sulle mie mani, che strano il cielo
sembrava così azzurro, alzo lo sguardo e il cielo e sempre
azzurro e limpido, eppure le mie mani sono bagnate, è strano
ma non piove...
Fino
a quando non sento una goccia salata sulle mie labbra, seguo il suo
cammino e mi rendo conto che sto piangendo, che quelle gocce
salate sono lacrime, e inoltre sembra che stiano anche
lavando via la mia sofferenza, il mio dolore, è strano ma io
mi sento meglio, sento che il peso sul cuore sta scivolando via...
Un
frastuono interrompe il flusso dei miei pensieri, volto lo sguardo in
quella direzione, una signora anziana e accovacciata su se
stessa, mi avvicino per aiutarla... mi rendo conto di aver
già visto il suo viso.
<<
Signora! Aspetti le do una mano. >>
<<
Oh! grazie cara >>
<<
Si figuri >>
Più
la guardo e più mi sembra di averla già vista...
ma dove mi chiedo.
Accidenti
e la signora del parco, ecco pèrchè mi sembrava
di averla vista...
<<
Benedetta gioventù >> mi guarda dritto negli
occhi scrutandomi a fondo. << Ragazza mia quale
tormento, nascondono i tuoi occhi? >>
<<
Co... come? >> chiedo. Sbalordita dal modo in cui ha
letto i miei occhi.
<<
I tuoi occhi, non sono luminosi come si direbbe di una ragazza della
tua età... sono spenti con tanto dolore. Aspetta ma... ma
noi ci siamo già viste se non ricordo male >>
<<
Eeem si >>
<<
I tuoi occhi mi dicono che non hai affatto trovato la tua
felicità, sbaglio? >>
<<
Sto bene, non si deve preoccupare >>
<<
Gli occhi non mentono ragazza mia! >>
<<
L'ho diceva sempre anche mio padre >>
<<
Diceva? >>
<<
E' morto >>
<<
Oh cara mi dispiace tanto, povera ragazza... Ma tuo padre era un uomo
saggio e diceva il vero >>
<<
Non si preoccupi non poteva sapere >>
<<
Come si chiamava tuo padre? >>
<<
Charlie, Charlie Swam! >>
<<
O mio dio, tu sei Isabella, la piccola Isabella, ecco perché
i tuoi occhi mi sono così familiari, tu hai i suoi stessi
occhi, la stessa luminosità >> .
|
Ritorna all'indice
Capitolo 34 *** avviso ***
Salve ragazze... So che ritornando adesso dopo parecchio tempo molti avranno accantonato e dimenticato la storia... Ma appunto dopo vario tempo di pausa, ho molte nuove idee che vorrei sviluppare ma vorrei chiedere prima a voi cosa ne pensate?! Siete pronte a leggere e seguire la mia storia oppure no?! che ne pensate? |
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=1736874
|