I just want to be happy

di MauraLCohen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I. La famiglia ***
Capitolo 2: *** II. La taverna ***
Capitolo 3: *** III. Protezione ***
Capitolo 4: *** IV. Silenzio ***
Capitolo 5: *** V. Vuoto ***
Capitolo 6: *** VI. Cannella ***
Capitolo 7: *** VII. Speranza ***
Capitolo 8: *** VIII. Gelato ***
Capitolo 9: *** IX. Possibilità ***
Capitolo 10: *** X. Sesso ***
Capitolo 11: *** XI. Denti ***
Capitolo 12: *** XII. Prima impressione ***
Capitolo 13: *** XIII. Incontro ***
Capitolo 14: *** XIV. Foto ***
Capitolo 15: *** XV. Pannolino ***
Capitolo 16: *** XVI. Vendetta ***
Capitolo 17: *** XVII. Influenza ***
Capitolo 18: *** XVIII. Cambiamento ***
Capitolo 19: *** XIX. Alba ***
Capitolo 20: *** XX. Sorriso. ***
Capitolo 21: *** XXI. Sguardi ***
Capitolo 22: *** XXII. Felicità. ***
Capitolo 23: *** XXIII. Tazzina ***
Capitolo 24: *** XXIV. Somiglianza ***
Capitolo 25: *** XXV. Odio. ***
Capitolo 26: *** XXVI. Invidia. ***
Capitolo 27: *** XXVII. Dolcezza ***



Capitolo 1
*** I. La famiglia ***


1/50

Personaggi: Regina Mills, Robin Hood, Zelena (solo citata) 
Genere: Romantico, malinconico.
Parole: 262 

 

                                                                                           

La famiglia

 

Robin e Regina avevano lasciato Emma e Zelena di sopra, nella speranza di poter ricavare un attimo per chiarire gli spiacevoli avvenimenti degli ultimi mesi.

<< Mi dici che hai? >> aveva chiesto lui, prendendole la mano.

<< Niente >> aveva risposto lei ma Robin sapeva che Regina mentiva, ormai la conosceva bene e così insistette fin quando questa non sbottò.

<< E' vero, sono arrabbiata e sono anche gelosa... Un figlio, Robin, sai cosa comporta? Tu e Zelena ora siete legati più di quanto potremo mai esserlo noi... Io non potrò mai darti un figlio e tu lo sai bene... >>

Robin sentì il cuore frantumarsi, non poteva sopportare che Regina soffrisse per causa sua; così le posò una mano sul ventre e con l'altra fece pressione con due dita affinché lei lo guardasse. << Noi abbiamo già i nostri figli: Henry e Roland. >> le sussurrò, facendola alzare. << Non importa se non li hai portati in grembo per nove mesi, Regina >> Si fermò un attimo per osservarla e lentamente fece salire la mano posata sul ventre fino al cuore << Ciò che conta è che tu li tenga sempre qui, questo ti rende una madre... E sei tu che voglio al mio fianco per crescere i nostri figli, non Zelena. >>

Udite quelle parole Regina sentì la terra mancarle da sotto i piedi e dovette stringersi al braccio di Robin per non cadere.

<< Ti amo, Robin! >> mormorò a pochi centimetri dalle sue labbra.

<< Ti amo anch'io, Regina! >> rispose lui, avvolgendola con entrambe le braccia.

 

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Note dell'autrice:

Mi rendo conto di aver scelto un tema molto delicato per cominciare questa raccolta ma oltre al fatto di sentirlo molto vicino a me, quando Regina svelò il segreto della pozione io ci rimasi molto, molto male perché lì si era capito quanto – prima di Storybrooke – lei fosse fragile... più di quanto non volesse far vedere. Motivo in più per amare questo personaggio <3  

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Capitolo 2
*** II. La taverna ***


2/50


Personaggi: Regina Mills, Robin Hood.
Genere: Romantico.
Parole: 94

 

 

La taverna


<< Perché non entrasti nella taverna quella sera? >> chiese Robin, poggiando il capo sul petto di Regina che lo osservava divertita. << Ho avuto paura... E poi cosa ti avrei detto? Ciao, scusa ma una fata mi ha detto che sei la mia anima gemella? Insomma, va bene che c'era l'alcool, ma saresti scoppiato a ridermi in faccia! >> rispose lei, accarezzandogli la fronte mentre questi aggrottò un sopracciglio in segno di disapprovazione. << Sarebbe bastato entrare e sorridere come stai facendo adesso, non avrei saputo resisterti! >> affermò poi, raddrizzandosi per baciarla.

 

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Note dell'autrice:

Diciamoci la verità: per fortuna che non l'ha fatto, sennò ora dove sarebbe Storybrooke, Henry e pure Roland? Lasciamo le cose così come stanno che vanno molto meglio... 

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Capitolo 3
*** III. Protezione ***


3/50

Personaggi: Henry Mills, Regina Mills.
Genere: Sentimentale.
Parole:215

 

Protezione


Erano le cinque del mattino e Regina si trovava nel salotto, avvolta da un plaid e in compagnia di una tazza di caffè: quella notte non riusciva a chiudere occhio, sentiva che doveva succedere qualcosa di davvero brutto, lo aveva avvertito qualche ora prima, andando – come faceva ogni mercoledì – a trovare il padre defunto alla teca. Era entrata in quel luogo e un'energia negativa l'aveva attraversata da parte a parte, facendole sentire il freddo dentro; era la prima volta che una sensazione così macabra la sfiorava e questo non la lasciò indifferente: era preoccupata perché ora non era più sola e aveva qualcuno da proteggere: il suo Henry.

Regina scosse il capo per scacciare via tutti quei pensieri confusi, appoggiò sul tavolino la tazza e si diresse nella cameretta dove suo figlio riposava. Aprì la porta cercando di non far rumore e con passo felpato si avvicinò al lettino. Henry era caduto in un sonno profondo e l'espressione sul suo viso fece sorridere Regina che si era seduta al suo fianco, sistemandogli le coperte.

<< Dormi bene, tesoro mio... Nessuno potrà mai farti del male, non finché ci sarò io a proteggerti, te lo prometto! >> Gli diede un'ultima occhiata e posandogli un bacio sulla fronte, se ne andò anche lei a riposare.

 


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Note dell'autrice:

Non so dirvi dove collocare questa scena, non è stata ispirata da un momento particolare della serie.
Però Henry e Regina sono adorabili e il mio amore per questi due personaggi è immenso. Ragion per cui in questa raccolta ci saranno ventordicimila storie su di loro... FERMATEMI! xD.

 

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Capitolo 4
*** IV. Silenzio ***


4/50


Personaggi: Robin Hood, Regina Mills.
Genere: Introspettivo, Generale.
Parole: 111

Silenzio

 

Il sole stava tramontando a Storybrooke e Regina si lasciò cadere, esausta, sul divano.
Una madre non si riposa mai, anche se è la regina cattiva delle favole” pensò, osservando Robin che usciva con i due pargoletti per un gelato. Egli aveva capito che la sua amata aveva bisogno di riposarsi; tra Henry e Roland, Regina non aveva chiuso occhio la notte precedente. Così decise di lasciarle qualche ora libera per potersi riprendere.

<< Goditi questo silenzio, non durerà a lungo >> sghignazzò, baciandola, prima di uscire.

Rise compiaciuta, Regina, osservandoli varcare la soglia; loro erano il suo lieto fine e valevano molto più di ogni piacevole silenzio della giornata.

 

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Note dell'autrice:

Odiatemi, please. Penso di aver scritto più in questi tre giorni che in TUTTA la mia vita xD.
Reginuccia che mi hai fatto? Bella domanda, andate a capirlo...
Intanto però è mezzanotte quindi, teoricamente, questa è la prima cosa che pubblico oggi... Oh yeah! Giuro: mi do una regolata e non intaso EFP.  

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Capitolo 5
*** V. Vuoto ***


5/50


Personaggi: Regina Mills, Henry Mills, Emma Swan.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste.
Parole: 125

 

Vuoto


I frammenti di vetro si sparpagliarono per la stanza tagliando l'aria e depositandosi al suolo insieme alla cornice di legno che stava precipitando dalla parete. Aveva pianto Regina, si era sentita umiliata un'altra volta... l'ennesima volta. Ed era stanca di sentirsi così. Si inginocchiò sul pavimento, incurante delle schegge che le scalfivano le gambe; tra le mani aveva ancora il frammento del bicchiere col quale frantumò lo specchio, lo osservava ancora e ancora, mentre le sue lacrime correvano veloci sulle gote. Henry era andato via con Emma e Regina sentì il cuore in gola che la strozzava. Il bisogno di vendicare la sua, ormai, defunta madre le fece perdere Henry e il vuoto che sentiva dentro era incolmabile. Ancora una volta Biancaneve l'aveva ferita vigliaccamente.

 

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Note dell'autrice:

Olè, il secondo appuntamento giornaliero con la drabble è online... Cheee strano xD.
Qui ho fatto un miscuglio di roba: la morte di Cora, Regina e il vestito blu, Henry che se ne va con Azzurrino che qui è diventato Emma perché mi andava così xD... Continuo a dire che io la notte dovrei dormire xD  

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Capitolo 6
*** VI. Cannella ***


6/50


Personaggi: Henry Mills, Regina Mills.
Genere: Sentimentale.
Parole: 164

 

Cannella

 

Erano due anni che Henry non faceva ritorno a Storybrooke; dopo l'ultimo sortilegio, egli decise di cominciare il college a New York e di conseguenza il tempo per far ritorno a casa scarseggiava. Ma quel weekend Regina insistette talmente tanto che Henry non se la sentì di rifiutare e alla fine eccolo lì, con il bagaglio in mano sulla soglia della porta.

<< Mamma, sono a casa! >> annunciò, lasciando cadere la sacca sul parquet.

<< Oh, tesoro, non ti aspettavo così presto >> esclamò Regina, vedendolo avanzare. << Vieni, ti ho preparato una sorpresa >> E arrivati in cucina gli porse una tazza di cioccolata calda con la cannella.

Henry sorrise osservando la tazza << Te lo ricordi ancora? >> sussurrò mentre Regina gli accarezzava la mano. << Come potrei dimenticarmelo? Quando eri piccolo se non c'era la cannella non facevi colazione e... >>

<< Mamma... >> la interruppe Henry accortosi che la donna aveva gli occhi rossi << Ti voglio bene! >>

 

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Note dell'autrice:

Povera Regina, anche per lei è arrivato quel doloroso momento in cui i figli fanno le valige e cominciano a vivere la propria vita... Dite che resisterà o andrà a riprenderselo a New York?   

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Capitolo 7
*** VII. Speranza ***


7/50


Personaggi: Mary Margaret, Regina.
Genere: Sentimentale, Generale.
Parole: 110

Speranza


<< Ecco il tuo quarto di dollaro >> disse Regina, porgendo la moneta a Mary Margaret che la osservava perplessa. << Regina, cosa stai facendo? >> le chiese, cercando di non scoppiare a ridere. << Te l'ho detto: un quarto di dollaro ogni volta che dici di non perdere la speranza, e stavolta te lo sei meritata. Io e Robin non abbiamo perso la speranza e ce l'abbiamo fatta! >> spiegò poi, Regina, mentre chiudeva la mano della ormai ex nemica attorno a quel pezzo d'argento. << Oh, Regina... >> sussurrò Mary Margaret, arrossendo. << Non devi ringraziare me ma soltanto te stessa per averci creduto fino in fondo! >>

 

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Note dell'autrice:

Visto che Skype ha smesso di funzionare, sono passata ad Open Office e al ¼ di dollaro di Regina e Mary Margaret che ha simboleggiato una delle scene più comiche della quarta stagione. 

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Capitolo 8
*** VIII. Gelato ***


8/50


Personaggi: Robin Hood, Roland.
Genere: Sentimentale.
Parole: 99

Gelato

Robin e la sua famiglia erano arrivati a New York da qualche settimana e Roland aveva fatto parecchia fatica ad ambientarsi nella nuova città. I rumori delle macchine, la casa nella quale stavano vivendo, le nuove pietanze... Ogni cosa lo spaventava e non c'era verso di farlo calmare. Fatta eccezione per una gelateria, non troppo distante dalla loro abitazione, dove Robin era solito portarlo per prendere il gelato al cioccolato. Non aveva mai capito il perché suo figlio volesse andare sempre lì e quando glielo domandò, Roland, rispose:

<< Questo è lo stesso gelato che mi comprava Regina! >>

 

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Note dell'autrice:

Questa drabble è dovuta nascere dal nulla per colpa della mia lista di promot... Capirete nel prossimo capitolo cosa intendo. Intanto, per ora, sono riuscita a ritardare IL capitolo grazie al piccolo Roland ( sia beatificato questo pargolo ) che, giustamente, è scosso dal notevole cambiamento. 

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Capitolo 9
*** IX. Possibilità ***


9/50

Personaggi: Regina Mills, Robin Hood.
Genere: Romantico, Sentimentale, Fluffy.
Parole: 220

Possibilità

Regina osservava Robin, inginocchiato davanti a lei, col cuore in gola: aveva aspettato tanto quel momento e visti gli spiacevoli avvenimenti di quell'ultimo periodo credeva che non sarebbe più arrivato.
Ma Robin le aveva promesso un lieto fine e stava mantenendo quella promessa;
Egli tirò fuori l'anello dalla scatolina rossa e prese la mano di Regina, la quale sussultò cercando di trattenere le lacrime. << Robin, che stai facendo? >> sussurrò mentre questi fece pressione affinché lei si alzasse.
<< Ci sono persone che ci distruggono... >> cominciò l'uomo, cingendole la vita con entrambe le mani. << Ed altre, invece, che ci ricompongono... Senza preoccuparsi di quanto tempo ci voglia per farlo. >> continuò, per poi fermarsi un attimo.
<< Ti ricordi quanto ti dissi che in te vedevo una seconda possibilità? Sbagliavo: tu sei il mio lieto fine, la prima possibilità di essere davvero felice... E solo un pazzo si farebbe scappare la felicità! >>
Robin trattenne il respiro per qualche secondo mentre infilava l'anello al dito della sua amata.
<< Vuoi sposarmi, Regina Mills? >>

Era arrivata.

La tanto attesa – e temuta – domanda era arrivata.
Regina si morse con forza il labbro inferiore e si strinse a Robin più che poté, lasciando finalmente libere di scorrere le lacrime.
<< Lo voglio! >> mormorò, commossa, all'orecchio dell'uomo.

 

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Note dell'autrice:

Flashfic che prende il posto della drabble dal titolo improponibile.
Fortunatamente la passeggiata in montagna di oggi mi ha rinfrescato la testolina così che potessi rimandare ancora di qualche giorno QUELLA COSA.
Datemi tempo e capirete xD. 

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Capitolo 10
*** X. Sesso ***


10/50

Personaggi: Robin Hood, Regina Mills, Graham Humbert.
Genere: Sentimentale, Romantico.
Parole: 145

Sesso

 Regina accarezzava il capo di Robin, senza smettere di pensare a quanto fossero diverse le sensazione che riusciva a darle lui, rispetto a quelle che provava con Graham. Era diversa – più dolce – la stretta di Robin, qualcosa che le dava sicurezza. Averlo vicino – sentirsi “sua” - era un brivido che la tranquillizzava, che la faceva sentire viva. Solo ora – e solo con Robin – comprendeva l'importanza e la dolcezza di quell'atto che aveva fatto per anni senza che questi le lasciasse nulla dentro. Trovare vicino a sé lo sceriffo la mattina, quando si svegliava, la lasciava indifferente ma ora, quando con la mano trovava Robin di fianco a sé, si sentiva come una bambina dentro un negozio di dolciumi. Per Regina non vi era niente di più bello e rassicurante del sentirsi stretta a Robin... Per lei era diventata una necessità.

 

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Note dell'autrice:

Pessima idea utilizzare i promot come titoli delle drabble, avrei dovuto pensarci prima xD... Ora capite perché QUESTA è la drabble dal titolo improponibile? Vabbè, tolto il dente tolto il dolore... xD
Comunque, scherzi a parte, il promot non permetteva altri titoli quindi Peace&love... Ci vediamo domani col nuovo aggiornamento <3 

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Capitolo 11
*** XI. Denti ***


11/50

Personaggi: Roland, Regina Mills.
Genere: Fluffy.
Parole: 135

Denti

<< Roland, che succede, perché strilli così? >> domandò una Regina visibilmente preoccupata mentre osservava Roland che teneva entrambe le mani sulla bocca. << Avanti, fammi vedere >> lo incoraggiò, prendendogli il viso tra le mani e notando che il piccolo aveva perso un dentino e che, quindi, stava perdendo un po' di sangue. << Oh tesoro... >> gli sussurrò dolcemente, prendendolo in braccio << Va tutto bene, non devi piangere: ti è solo caduto un dentino, è normale alla tua età, stai diventando un ometto! >>

Il piccolo Roland si tolse la mani dalla bocca per avvolgerle intorno al collo della donna che lo sorreggeva tenendolo vicino al petto. << Sto diventando un ometto? Come papà? >> chiese felice. << Come il tuo papà! >> rispose Regina, con la stessa allegria contagiosa del piccolo.


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Note dell'autrice:

Yuppi yeah! Eccomi qui, anche oggi, con la drabble del giorno. Tra l'altro ho scoperto – cazzeggiando ( si può dire?) bellamente su internet – che questa settimana è la settimana italiana delle #OutlawQueen, di conseguenza aspettatevi qualche mio delirio u.u

Fatto presente questo, guardate qui quanto sono adorabili Roland e Regina:  

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Capitolo 12
*** XII. Prima impressione ***


12/50

Personaggi: Emma Swan, Regina Mills.
Genere: Generale.
Parole: 109

Prima impressione

Un pericolo.
Una rivale.
Questa è stata la prima impressione che Emma ha fatto a Regina.
Non mi porterà via mio figlio, né ora né mai!” si ripeté la donna, osservando la nuova arrivata dal giubbotto in pelle rossa. “Henry è MIO figlio, io l'ho cresciuto” Lo diceva tra sé e sé, come se questo potesse tenere Emma lontana da loro due, come se – per quanto stupido e banale potesse essere – dirlo lo rendesse vero e quindi diventasse certezza. Una certezza alla quale Regina non avrebbe mai rinunciato; Henry era il suo punto fisso. Né Emma né chi che sia lo avrebbe mai allontanato da lei.


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Note dell'autrice:

Eccomi qui, anche oggi con la drabble del giorno.
Ho sempre A.M.A.T.O la scena in cui Regina prendeva Emma da una parte e le diceva che lei aveva cresciuto Henry e che lei aveva cambiato lui i pannolini e lo aveva tranquillizzato quando piangeva, quindi nessuno glielo avrebbe mai portato via poiché lui era, è e sarà sempre il suo bambino.
-
-
Ed io da brava fangirl mi sciolgo come neve al sole...
*torna nel suo angolino di shipping a fangirlare*
A domani <3  

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Capitolo 13
*** XIII. Incontro ***


13/50

Personaggi: Robin Hood, Regina Mills.
Genere: Sentimentale, Romantico.
Parole: 89

Incontro

Robin Hood.
Così si era presentato quell'uomo misterioso.
Quell'uomo così affascinante...
C'era qualcosa di particolare in lui, qualcosa che spingeva Regina a voltarsi per guardarlo.
Era bello, sì... Ma c'era altro, più profondo della bellezza esteriore.
Una luce negli occhi che a Regina dava sicurezza anche da lontano, senza parlare.
Era un dialogo muto, fatto di sguardi e cenni del capo perché non serviva parlare se due persone erano già destinate ad incontrarsi.

Il filo del destino aveva ricongiunto le due metà di un lieto fine che sembrava perduto.

 

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Note dell'autrice:

Sì, insomma, era destino e noi lo sappiamo bene... Grazie a Trilly (Turchina non me ne voglia ma verdolina è solo quella #€$& di Zelena). E visto che siamo ancora nella settimana della #OutlawQueen, non potevo non scrivere qualcosina su loro due ^^ Taaanto amore <3

 

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Capitolo 14
*** XIV. Foto ***


14/50

Personaggi: Henry Mills, Regina Mills, Robin Hood, Roland, Graham Humbert.
Genere: Sentimentale.
Parole: 500.

Foto

 

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<< Henry, va' in soffitta a prendere le sedie! >> disse Regina al figlio sdraiato sul divano.
<< Subito mamma >> rispose lui e sbuffando si diresse sulle scale. Odiava andare in soffitta, quel luogo gli aveva sempre fatto paura ma una volta che vi fu dentro il suo sguardo venne attratto da un baule posizionato proprio sopra la sedia che doveva prendere.
E' questo?” si domandò tra sé e sé, aprendolo.
Tra le tante cose che vi erano al suo interno, Henry trovò una foto impolverata che si doveva essere staccata da qualche album. Il ragazzo sorrise rivedendola, si ricordava bene quando l'avevano scattata: risaliva a due anni prima, quando sua madre aveva preso in affitto una casa nel bosco di Storybrooke nella quale vi passarono il Natale; all'inizio Henry era felicissimo di questa vacanza ma poi scoprì che con loro sarebbe venuto anche Graham che a quei tempi era il compagno della madre. Henry scoppiò a ridere ripensando a quante storie aveva fatto affinché fosse lo sceriffo a scattare quella foto così che questi non vi comparisse.
Lo odiava.
Lo odiava con tutto sé stesso.
Sapeva che non era l'uomo per sua madre e per quanto non volesse ammetterlo, Henry ne era sempre stato geloso.
Era geloso della sua mamma.
Le voleva bene, tanto bene e non sopportava di vederla con qualcun altro.
<< Campione, sei vivo? >> La voce di Robin fece sobbalzare Henry che si voltò di scatto verso di lui. << Robin?! Sto bene... >> mormorò, nascondendo la foto dietro la schiena. << La mamma e di sotto? >> domandò poi, alzandosi dalla sedia nella quale era seduto.
<< Sì, Henry, tua madre è di sotto e per giunta parecchio preoccupata. Che stai facendo qui sopra? Sono 20 minuti che non dai segni di vita! >> Robin, con la sua solita premura da padre, lo rimproverò colpendolo delicatamente sotto la nuca. << Andiamo.. Prima che tua madre ci dia per dispersi in soffitta! >>
Henry sorrise, precedendolo sulle scale; in mano aveva ancora la foto che porse a sua madre una volta arrivato in salotto.
<< Te la ricordi? >> le chiese.
Regina sgranò gli occhi << Certo che me la ricordo! >> esordì compiaciuta, prendendola tra le mani. “Una delle vacanze migliori” aggiunse tra sé e sé.
<< Bene, visto che te la ricordi, sai anche il suo significato... >>
Regina rise vedendo l'espressione furbetta comparsa nel viso del figlio e a sua volta inarcò un sopracciglio assumendo la stessa espressione.
<< Avete la mia benedizione >> disse poi Henry, sedendosi vicino alla madre.
<< Benedizione?! >> fece da eco Robin, arrivato anche lui in salotto. << Che storia è questa? >>
Madre è figlio si scambiarono un sorrisetto d'intesa. << Lascia perdere >> risposero in coro, scoppiando a ridere.
Robin aveva rinunciato già da tempo a comprendere quei due, sapeva che a nessuno era concesso conoscere i segreti di madre e figlio così, senza aggiungere altro, si mise a sedere tra i due, abbracciandoli.
<< Voi due non me la raccontate giusta... >> mormorò, posando un bacio in fronte a Regina, sotto gli occhi divertiti di Roland – appena sceso dal piano di sopra – che con un salto si posò direttamente sulle gambe del padre, unendosi all'abbraccio.
Ecco, adesso ci vorrebbe qualcuno che scattasse una foto...” pensò Henry, osservando quella che ormai era una famiglia felice.

 

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Note dell'autrice:

Ecco sì, facciamo tante fotografie xD.
Vengo io a farla, mi volete?
('spetta e spera, Sonia. 'Spetta e spera)

Diciamoci una cosetta: questa flash nasceva come drabble ma per colpa della mia omonima (So_Shiryu) che mi fa taaantaaaa compagnia su Skype si è trasformata in questa. Quindi, omonimaaa cara – che mi dai della vecchia per poi mandarmi a quel paese se lo dico io – questa è tutta per te <3
Vi lovvo tutti incondizionatamente, sappiatelo <3.

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Capitolo 15
*** XV. Pannolino ***


15/50

Personaggi: Henry Mills, Regina Mills.
Genere: Fluffy.
Parole: 195.

Pannolino

La testa di Regina stava per esplodere, Henry continuava a strillare come un matto e alla donne non ci volle molto per comprendere che il pianto del bimbo era dovuto all'odore tutt'altro che gradevole proveniente dal suo pannolino. “E ora?” si chiese la donna tra sé e sé. Non sapeva come comportarsi, non lo aveva mai fatto prima ed era proprio per questo che la sera precedente aveva chiesto aiuto a Grenny per cambiare Henry.
Avanti, Regina. Ce la puoi fare, hai affrontato cose ben peggiori di questa” La neo mamma respirò a fondo ed alzò una mano al cielo facendola roteare. “Che stupida” si disse, colpendosi il capo. “Qui non posso usare la magia... Dovrò cavarmela da sola” Regina si fece coraggio e delicatamente sfilò il pannolino notando subito che l'espressione di Henry si fece più serena. “Eccoci qui, pulito e profumato” gli sussurrò, sfoderando uno dei suoi sorrisi migliori e prendendolo in braccio. Il piccolo continuava a mettersi le manine paffute in bocca per poi posarle sul viso della madre che, storcendo il naso e pulendosi in fretta, lo faceva scoppiare a ridere. Una risata che Regina amava profondamente, più di tutto.

 

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Note dell'autrice.

Hello people, eccoci qui con la drabble del giorno che mi è stata ispirata da una ragazza del gruppo We are out for prompt . Oltre a lei, però, questa drabble è dedicata anche alla mia bellissima Little Lotte che ama questi due personaggi e il loro rapporto proprio come me. <3 

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Capitolo 16
*** XVI. Vendetta ***


16/50

Personaggi: Regina Mills.
Genere: introspettivo.
Parole: 143

Vendetta

Vendetta.
Prima sinonimo di felicità; poi sinonimo di perdita.
Per Regina non era la magia ad avere un prezzo ma bensì ciò che alimentava la sua vita: il bisogno di vendetta.
Si era illusa per anni che il motivo di quell'odio verso Biancaneve fosse la morte di Daniel, ma più andava avanti più si rendeva conto che tutto l'odio che provava era per sé stessa, per quella ragazza che aveva cercato di sfuggire in tutti i modi a quel futuro che la madre voleva che lei vivesse per poi finirci dentro da sola.
Si odiava, Regina.
Si odiava tanto.
Aveva perso sé stessa in viaggio e ritrovarsi non era affatto facile; per questo la vendetta era così importante per lei: per ritrovarsi doveva distruggere gli altri. Solo così avrebbe potuto ricordarsi chi era.
Ma si sbagliava e gli sbagli si pagano... Molto caro.


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Note dell'autrice:

Oddio sì, mi sono dimenticata di pubblicare due drabble. Non odiatemi ma mi è passato totalmente di mente, il che è abbastanza normale vista la mia memoria di ferro (arrugginito). Ma FORTUNATAMENTE esiste So_Shiryu che mi ricorda che devo scrivere!
Quindi questa cosettina la dedichiamo a lei :3

Tanto amore per l'omonima <3

 

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Capitolo 17
*** XVII. Influenza ***


17/50

Personaggi: Regina Mills, Roland.
Genere: Sentimentale, Fluffy.
Parole: 206

Influenza

Regina aveva appena messo a dormire il piccolo Roland che non riusciva a chiudere occhio per via della febbre; Robin aveva raccontato alla donna che il figlio, quando era più piccolo, si ammalò durante un'epidemia di febbre, tanto grave da condurlo quasi in fin di vita. Fortunatamente allora c'era Marian che se ne occupò ma dopo che questa morì, Roland cominciò ad ammalarsi frequentemente, ogni volta più grave della precedente.
Il piccolo era terrorizzato, si stringeva nella coperta e tremava mentre piangeva; Regina non sapeva che fare così portò Roland con sé nella camera da letto nella speranza di calmarlo.
<< Avanti tesoro, va tutto bene... >> gli sussurrò, accarezzandogli il capo.
Roland si avvinghiò ancora più stretto a Regina e mormorò qualcosa che la donna non riuscì a percepire, viste le condizioni del piccolo che crollò in un sonno profondo subito dopo, apparendo, però, più sereno.
Ed infatti era così, la paura di Roland era passata: egli non temeva la febbre ma il rimanere solo; dopo che la madre morì - nonostante Robin facesse del suo meglio per crescerlo - l'uomo non riusciva a dare lui le stesse attenzioni che riceveva da Marian... ed ora che c'era Regina a fargli da madre, il piccolo era più sereno,


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Note dell'autrice:

Già, mi è capitata l'influenza come prompt... Che “simpatica” coincidenza. E' una persecuzione. SIGH.
Fortunatamente Roland ha un'adorabile Regina con sé, che gli vuole un mondo di bene e che SI SPERA possa dimostrarglielo trovando più spazio nella quinta stagione u.u
Quindi, Oncers, pregate con me xD.

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Capitolo 18
*** XVIII. Cambiamento ***


18/50

Personaggi: Regina Mills.
Genere: Introspettivo
Parole: 97

Cambiamento

 

Regina voleva cambiare, aveva deciso di farlo davvero... Per Henry.
Non voleva perdere il suo bambino, anche se avrebbe dovuto rinunciare a ciò che per anni aveva inseguito, pregustato e pianificato passo passo. Era dura rinunciare alla vendetta ma Henry valeva di più; non le importava più né di Biancaneve né dei loro trascorsi... Regina voleva l'affetto di Henry e lo avrebbe conquistato, anche se cambiare non era facile. La donna si ripeteva che nessun sacrificio era troppo per l'amore del suo bambino che avrebbe guarito il suo cuore, restituendole la luce che da tempo aveva perduto.

 

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Note dell'autrice:
Prompt datomi da Olimpia (che mi salva in corner perché non sapevo che drabble del giorno scrivere... Viva la sincerità. XD ) nell'event indetto da Apollo41 su  We are out for prompt .

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Capitolo 19
*** XIX. Alba ***


19/50

Personaggi: Roland, Robin Hood, Regina Mills.
Genere: Fluff
Parole:140

Alba

Erano appena sorte le prime luci dell'alba e Roland si era intrufolato nel letto matrimoniale tra Robin e Regina, avvinghiati uno vicino all'altro. Il piccolo li osservò con fare curioso, chiedendosi il perché gli adulti dormissero così vicini. Sembravano bambini, si disse sdraiandosi in uno spazietto che si era ricavato tra i due. Era piacevole quella sensazione di calore che riceveva dai suoi genitori, si sentiva protetto... Al sicuro ed era da tanto che non si sentiva così.
Roland tirò un sospiro di sollievo, sorridendo e avvolgendo Regina con le sue piccole braccine.
<< Buonanotte papà >> sussurrò, volgendo il capo verso Robin che dormiva profondamente.
<< Buonanotte mamma >> continuò, girandosi di nuovo verso Regina che si era svegliata sentendo il tocco del piccolo.
<< Buonanotte tesoro >> concluse lei, voltandosi verso di lui e posandogli un bacio sulla fronte.


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Note dell'autrice:

Sì, io l'ho detto che sono adorabili... Io l'ho detto.

Bene, dopo aver fangirlato per un pomeriggio intero a causa di questa splendida fanfiction scritta da Little_Lotte, sono tornata a scrivere la long su OUAT che mi ha portato a scrivere uno stato su Facebook dove la mia amata omonima (So_Shiryu) mi ha fatto venire questa idea u.u
Quindi anche questa drabble la dedichiamo a lei <3

Taaaaaanto amore OutlawQueenoso a tutti <3 

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Capitolo 20
*** XX. Sorriso. ***


20/50

Personaggi: Henry Mills, Regina Mills.
Genere: Fluff.
Parole: 110

Sorriso

Regina aveva appena messo piede dentro casa ed era del tutto esausta. Diede una rapida occhiata alla culla di Henry che reclamava le sue attenzioni, mandando così in fumo ogni aspettativa della madre di passare una serata all'insegna della tranquillità.
<< Vieni qui >> sussurrò Regina, prendendolo in braccio e lasciando che la copertina ricadesse sulla culla.
Il piccolo Henry guardò la sua mamma e sorrise, felice di rivederla dopo tutte quelle ore che avevano passato separati.
<< Mamma >> cercò di dire il piccolo, facendo scoppiare Regina in una risata.
Forse quella sera non si sarebbe riposata come sperava, ma nulla era più gratificante del sorriso del suo bambino.

 


NOTE DELL'AUTRICE:

Et voilà, era da un po' che non aggiornavo la raccolta (causa: long),
quindi questa settimana doppio aggiornamento

che arriverà Giovedì :3


 

 

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Capitolo 21
*** XXI. Sguardi ***


21/50

Personaggi: Regina Mills, Henry Mills.
Genere: Sentimentale.
Parole:110

Sguardi

A Regina non serviva che suo figlio dicesse niente: se stava male, lei lo capiva guardandolo; se era allegro, glielo leggeva negli occhi. Tra loro era una questione di sguardi. Si conoscevano talmente bene da essere quasi telepatici. Regina avrebbe giurato che, ogni volta che Henry la guardava, lei sentiva la sua voce nella testa e quella non era magia... O forse sì... Forse l'amore per un figlio equivaleva alla magia più pura, a quella bianca e candida, che non aveva prezzo. Ed Henry riusciva a percepirlo, sentiva che per la madre, l'affetto che lui le dava, era qualcosa di cui non poteva fare a meno... Lo sapeva. Glielo faceva sentire in ogni abbraccio e poteva leggerglielo negli occhi.

 


NOTE DELL'AUTRICE:

Eccola qui, la drabble del Giovedì.
Stavolta ad ispirarla è stata la puntata 4x16 (?), nella quale Regina ed Henry fecero lo scambio della pagina :3 
La dolcezza <3 


 

 

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Capitolo 22
*** XXII. Felicità. ***


22/50

Personaggi: Regina Mills, Henry Mills.
Genere: Sentimentale, Introspettivo.
Parole: 223

Felicità

Regina prima di allora non immaginava nemmeno come potesse essere la felicità; pensava di non meritarla e per questo non l'aveva mai nemmeno idealizzata. Per lei, quella sensazione di pace, era solo un sogno nel cassetto che mai avrebbe realizzato; si sarebbe limitata a guardarla negli occhi degli altri senza nemmeno provare a sentirla un po' sua. Era così per lei: non c'erano possibilità, doveva solo arrendersi alle tenebre, a quel buio incontrastato che celava il suo cuore.
Tu sei la Regina Cattiva” le ripetevano. “Non meriti nulla”.
E quelle parole la ferivano più delle lame incandescenti sulla pelle.
Lei non era cattiva, non voleva che gli altri la vedessero così.
Era ferita, distrutta... Sola.
Aveva combattuto i suoi demoni senza l'aiuto di nessuno e questi l'avevano sconfitta, facendola precipitare nel vuoto.
Stava cadendo, Regina.
Cadeva sempre più in basso.
Ma qualcosa la fermò: una mano afferrò il suo polso e la tirò su, rifacendole vedere la luce.
Una testolina coperta da pochi capelli, un sorrisetto giocoso dal quale colavano le solite due gocce di bavetta, le mani piccole e paffute... Quelle stesse mani che avevano la forza di trattenerla dalla parte del bene, facendole dimenticare quanto triste fosse la solitudine del male.
Era grazie a quel bambino – a quelle manine piccole e delicate – che Regina aveva scoperto la felicità!


 


NOTE DELL'AUTRICE:

Perché sì, i bimbi, per quanto piccoli, hanno un potere immenso: quello di far conoscere agli altri l'amore più puro.
Quando arrivano diventano il passato, il presente e il futuro.
Non si possono (né si devono) trascurare.
Vanno amati sempre, anche quando sono ingestibili... Perché solo loro sanno quanto bene ci sia dentro il cuore di chi li guarda.

E sono piccole creaturine da spupazzare di baci <3
 


 

 

 

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Capitolo 23
*** XXIII. Tazzina ***


23/50

Personaggi: Regina Mills, Henry Mills.
Genere: Fluff.
Parole: 145

Tazzina

 

Regina era appena rientrata a casa dal suo ufficio ed un Henry troppo pimpante l'aspettava in piedi davanti alla soglia della porta.
<< Per te... >> strillò, porgendo alla donna un piattino con sopra una tazzina vuota. << L'ho fatto io! >> affermò tutto soddisfatto.

Regina storse il naso, prendendo tra le mani quel pezzo di plastica. Non riusciva proprio a capire cosa dovesse fare con quell'oggetto ma non voleva rovinare l'espressione di pura felicità che era comparsa sul viso del suo bambino.
<< Avanti mamma, bevi... >> la incoraggiò lui, attaccandosi alle sue gambe. << E' buono! >>
<< E' buono... >> fece da eco lei, avvicinando alle labbra la tazzina vuota per far finta di bere.
Sorrise tra sé e sé, Regina... Chi lo avrebbe mai detto che la regina Cattiva si sarebbe ritrovata a sorseggiare del tè invisibile preparato da suo figlio.

 


NOTE DELL'AUTRICE:

Su su, inutile negarlo: lo abbiamo fatto tutti...
Quando i bimbi si trasformano nella Benedetta Parodi della cucina invisibile, la dignità va messa da parte e bisogna bere e mangiare!
Soprattutto se avete in casa una sorella come la mia... MAI dirle di NO...
MAI!


 

 

 

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Capitolo 24
*** XXIV. Somiglianza ***


24/50

Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Regina Mills (solo citata)
Genere: Slice of life.
Parole: 392

Somiglianza

<< Ho detto di no, Henry! >> Emma, con un gesto secco, tolse dalle mani del figlio il dépliant dei college di New York, lasciandolo ricadere sul tavolino poco lontano da loro.
<< Ma, mamma... >> protestò il ragazzo. << Sono le migliori scuole di New York, non puoi dirmi di no! >> Henry sbuffò, riafferrando i dépliant.

Era davvero importante per lui andare lontano da Storybrooke; non che non gli piacesse vivere lì, ma ormai quel posto gli andava stretto: sempre gli stessi posti, la stessa gente. Era tutto troppo monotono ed Henry aveva bisogno di evadere, di fare nuove esperienze lontano dalla magia e dai sortilegi; ed Emma questo lo lesse in quel viso contorno in una smorfia di rabbia e disapprovazione che le parve assai familiare.

Era impressionante quanto Henry assomigliasse a Regina; alcune volte sembrava di rivedere l'uno negli occhi dell'altra. E per certi versi questo feriva Emma, nonostante sapesse che nel cuore di suo figlio vi fosse spazio per entrambe.
Era come se tra Henry e Regina si fosse creato un rapporto talmente forte da renderli un'unica cosa. Un rapporto più forte anche di quello sanguigno.
Emma sorrise sedendosi vicino al ragazzo. << E' così importante per te questo college? >> gli domandò, prendendogli le mani.
Henry annuì senza dire niente.
<< Allora credo che tu debba invitare Regina a cena questa sera, così ne discuteremo tutt'e tre assieme! >> concluse Emma osservando gli occhi del ragazzo illuminarsi. 
<< Davvero? >> strillò questi balzando in aria.
<< Davvero! >> replicò la Salvatrice.

Ella comprendeva bene quanto fosse importante la figura di Regina nella vita di Henry; il figlio infatti le aveva permesso di rimanere nella sua vita spontaneamente, accettando pregi e difetti della donna; aveva imparato a volerle bene e a fare di lei un punto di riferimento costante sul quale contare sempre.
Per questo Emma aveva deciso di tornare quando Storybrooke era ricomparsa; doveva farlo, per Regina ma soprattutto per Henry. Perché sapeva bene che entrambi avevano bisogno l'uno dell'altra e per quanto Emma volesse bene al suo bambino, c'erano cose che solo il sindaco di Storybrooke sapeva su di lui.
 


Note dell'Autrice:

Em... Sì, lo so: sono in ritardo. Ma è Agosto e c'è caldo... Tanto tanto caldo... Quindi sono anche tanto tanto improduttiva. Giuro che da Settembre riprenderò dei ritmi normali! :3
Intanto vi lascio con questa... 


 

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Capitolo 25
*** XXV. Odio. ***


25/50

Personaggi: Regina Mills.
Genere: Introspettivo.
Parole: 226

Odio

Magia.
Quanto la odiava, Regina?
L'aveva temuta per anni: usata dalla madre contro di lei per riportarla sulla retta via.

La magia, Regina, è quanto di più potente esiste a questo mondo. Se tu la domini, nessun'altra persona potrà incuterti paura!” Era la cantilena di Cora, quella. Ma a Regina quel potere non interessava. Per lei non esistevano distinzioni tra la magia nera e la magia bianca, in fondo, bastava che fosse magia per avere un prezzo... E per Regina, i buoni non dovevano averne.

Solo l'odio sconfinato verso se stessa e verso quell'amore materno mai ricevuto la accecò a tal punto da avvicinarla a quel vortice oscuro; ma tuttavia, Regina non cambiò idea: se la magia aveva un prezzo, significava che chi la usava era disposto a pagarlo... E per molti, forse anche troppi anni lei rimase convinta che il giusto prezzo da pagare per la sua felicità, era la solitudine.

Che stupida...

Ora i suoi occhi osservavano Henry e Roland riposare vicini sul letto della loro camera, e per quanto non rinneghi il passato, non può fare a meno di continuare ad odiare se stessa per aver ceduto a quella magia maledetta che le aveva fatto credere di poter raggiungere la sua felicità rimanendo sola.

Mai più avrebbe commesso quell'errore; mai più avrebbe ceduto a quel lato di lei che chiedeva vendetta.

 


Note dell'Autrice:

Eh già, spesso l'odio che nutriamo per noi stessi o per gli altri, ci porta a smettere di credere in ciò che avevamo come punto di riferimento.
Spesso è facile prendere la via “più comoda”, credendo che si possa raggiungere prima il proprio obbiettivo – che sia la vendetta o qualcosa di ancora peggiore – e purtroppo poi si perde di vista ciò in cui si crede... E non c'è vendetta che vale il prezzo di perdere se stessi.


 

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Capitolo 26
*** XXVI. Invidia. ***


26/50

Personaggi: Regina Mills, Henry Mills (solo citato), Emma Swan (solo citata), Cora (solo citata).
Genere: Sentimentale, Introspettivo.
Parole: 421.

Invidia

Regina la conosceva bene, l'invidia... Fin dalla più tenera età si era vista portar via tutto da quell'orrido sentimento. Prima sua madre Cora che, pur di avere il trono, aveva trasformato il suo futuro e quello della figlia in un vorticoso buco nero che trascinava in un oblio infinito di sofferenza. Per cosa poi? Per invidia della madre di Biancaneve? La risposta a Regina parve chiara: “Il Potere”. Cora aveva costruito tutta la sua vita su quella parola, aveva cercato il potere fino alla fine dei suoi giorni... Lo aveva preferito alla felicità di sua figlia, alla famiglia che aveva... L'unico suo desiderio, l'unica sua priorità, era il potere... Ma Regina non riusciva più a fargliene una colpa: quando vide Emma per la prima volta, quando vide la sua mano stretta a quella di Henry, lì sì, che capì davvero cos'era l'invidia. Perché lo aveva letto negli occhi del figlio che Emma era migliore di lei, glielo aveva detto con un sorriso beffardo, chiaro, che la dissanguò col tempo.

E ora che tutto era normale, che sia lei che Emma erano parte fondamentale della vita di Henry, Regina ancora un po' di invidia nei confronti di Emma la provava; non perché vedeva in lei una minaccia, quel sentimento era seppellito sotto dei macigni, ma la Salvatrice aveva un ricordo che Regina non avrebbe mai potuto avere: aveva quei nove mesi con Henry. Così come Marian li aveva con Roland. Ma Regina? Regina non aveva mai sentito suo figlio dentro di sé, non lo aveva percepito né aveva potuto attendere che il test le dicesse della sua presenza. Invidiava Emma per questo, perché lei aveva potuto accarezzare Henry ancora prima che egli nascesse, gli aveva parlato eppure... Eppure era riuscita ad abbandonarlo.

Regina strinse i pugni ripensandoci, come aveva fatto Emma, dove aveva trovato la forza per abbandonarlo?
Per certi versi, Regina doveva essere contenta della scelta che Emma prese tanto tempo prima, ma più ci pensava, più provava pena e compassione per la Salvatrice. La Regina Cattiva sapeva che, in realtà, la sua rivale aveva sofferto il distacco, pensava di poter capire il dolore che negli anni aveva accompagnato Emma per la sua strada; non sapeva dov'era suo figlio, se stesse bene... Aveva sofferto Emma, questo era chiaro. E forse fu proprio per questo che l'ascia di guerra tra Emma e Regina venne seppellita presto: entrambe avevano sofferto, continuare a farsi del male per invidia l'una dell'altra era l'ennesimo passo verso il dolore... Ed era giunto il momento di dire basta.
 


Note dell'Autrice:

Sonia e la puntualità... DUE MONDI OPPOSTI!
Lo so, lo so.
Ma in questo periodo non ho avuto tempo neanche di scrivere una “virgola” al pc, quindi, anziché una drabble, per farmi perdonare, vi propongo una flashfic che avevo in mente da un po'.
Secondo la mia visione del personaggio di Regina, quest'ultima ha costruito la sua vita su tre sentimenti: amore, invidia e rabbia. Tutt'e tre collegati tra loro in qualche modo.
Per quanto mi riguarda, ho sempre attribuito la colpa di ciò a CORA (madre degenere!), quindi era un dovere
inserirla in questa flash.
In quanto ad Emma, io non vado matta per il suo personaggio – sono per i cattivi cattivi, io... -, però apprezzo moltissimo l'evoluzione del suo rapporto con Regina.
E' un bel messaggio, quello che trasmettono insieme... Hanno la mia approvazione!!
Noi invece, ci risentiamo presto! <3 


 

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Capitolo 27
*** XXVII. Dolcezza ***


27/50
Personaggi: Roland e Regina. 
Generi: fluff. 
Parole: 100.
Dolcezza 

Roland si svegliò in piena notte: da diversi minuti si rigirava nel letto senza riuscire a prendere sonno. Sarà stata colpa delle temperature che stavano aumentando e alle quali il bimbo non era abituato, oppure la colpa era dell'assenza di Robin, al quale era spettato il turno di notte per la sorveglianza della città insieme a David; qualunque fosse la causa dell'insogna del piccolo principe dei ladri, questi si era lasciato alle spalle la sua stanza (dove anche Henry riposava) per dirigersi da Regina, che dormiva nella stanza accanto con la porta socchiusa. Roland entrò cercando di fare meno rumore possibile e quando fu sul letto matrimoniale (che a lui pareva immenso) rimase a fissare il viso sereno della matrigna che era prigioniera di Morfeo. 
« Regina » sussurrò e la donna mugugnò qualcosa di incomprensibile, senza aprire gli occhi. Il bimbo allora non riuscì a desistere all'idea di abbracciarla e cercò di coprirsi il collo con il braccio libero dalle coperte della Regina Cattiva. Questa - che intanto era entrata in uno stato di dormiveglia - non oppose alcuna resistenza e sempre rimanendo ad occhi chiusi lo avvicinò a sé e prese ad accarezzargli i riccioli finché Roland non cadde in un sonno profondo. 
« Ti voglio bene anch'io, piccola peste! » 
 
Note dell'Autrice:
Finalmente riesco ad aggiornare anche questa raccolta. 
So di essere una brutta persona per via di queste lunghe pause, ma giuro che ho sempre valide scuse.
#amotuttilosapete

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