Il trionfo della magia

di Arwen Woodbane
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1.Oscurità ***
Capitolo 3: *** 2.Dopo il buio...la luce ***
Capitolo 4: *** 3.una nuova vita! ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


come già preannunciato, la fic non è mia! ho ricevuto il permesso dall'autrice per ripostarla. Questa storia non ha subito cambiamenti; più avanti mi occuperò anche di ripostare e continuare le altre fic di E91Y. grazie in anticipo per le recensioni, che fanno sempre piacere! mi occuperò poi di farle pervenire all'autrice. Grazie ancora!

prologo:
Harry Potter e il Signore Oscuro stavano per scagliare l’incantesimo che avrebbe messo definitivamente fine a quella guerra, che ormai da troppo sconvolgeva il mondo magico. Purtroppo per Harry, però, Lord Voldemort aveva ancora un asso nella manica. Nonostante le sconcertanti rivelazioni del ragazzo, infatti, dopo i primi istanti di rabbia bruciante, il mago aveva ripreso a sogghignare.
“Interessante, Harry Potter” disse Voldemort, gli occhi rossi che tradivano la sua voglia di vendetta. Il silenzio regnava incontrastato nella sala, dove centinaia di occhi erano puntati sui due maghi che si stavano fronteggiando
“Ma vedi, c’è ancora qualcosa che ne tu ne Silente avreste mai potuto sapere”
“Cosa vuoi dire?” fece Harry, osservando attentamente le mosse dell’avversario.
“Credi davvero che un ragazzo, per quanto potente possa essere, sarebbe riuscito a creare degli Horcruxes da solo, senza alcun aiuto?” lo canzonò l’Oscuro Signore.
“Sei stato aiutato? Da chi?” inveì il Ragazzo-che-è-sopravvissuto.
Il mago lo scrutò divertito.
“Le forze dell’Oscurità hanno voluto che io compissi tale impresa, Harry Potter. Ed ora è il momento che il potere delle Tenebre si risvegli!”
A quelle parole, il sortilegio scudo di Harry s’infranse ed un boato tremendo si abbatté sulla Sala.
“Non ho ancora perso, Harry Potter” rise Voldemort, il volto di serpe ghignante.
Sembrava che il soffitto stesse per crollare, mentre il cielo di fuori si copriva di nere nubi che portavano con loro un vento gelido. Infine accadde: il pavimento della Sala Grande cominciò a tremare e si frantumò in vari punti. Fumo nero si levò dalle voragini, mente sulle pareti ombre silenziose si muovevano. Dalle crepe profonde emersero creature spaventose, così come quelle che si stavano scivolando giù come melma dalle pareti. Erano creature mostruose, con gli stessi occhi rossi di Lord Voldemort, i mostruosi corpi neri si muovevano silenziosi, mentre le lunghe dita simili ad artigli ondeggiavano ingannevoli. Sibilavano parole incomprensibili, ma che riuscirono a pietrificare tutti i presenti. Ben presto i maghi ne furono circondati. Gli stessi Mangiamorte, quei pochi che ancora non erano morti o svenuti rimasero immobili davanti all’orrore che avevano dinanzi. La risata di vittoria di Lord Voldemort sembrò infine risvegliare i maghi che osservavano terrorizzati le mostruose creature.
“Ora, Harry Potter, pagherai per aver osato sfidarmi”

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Capitolo 2
*** 1.Oscurità ***


Innanzitutto, ci tengo a ribadire che la fic non è mia. lo so, lo sapete, ma mi sembra lo stesso corretto ricordarlo!

allora, questo è il primo capitolo, vi auguro buona lettura!

1. oscurità
Il Prescelto osservava quell’aberrante spettacolo con occhi pieni di terrore e disgusto.
“Dunque.. quale pena potrei infliggerti?” chiese, con falso tono meditabondo. “Ahh, ma certo! Direi che veder morire i tuoi amici potrebbe essere un buon inizio”
“No!” lo scongiurò Harry, in tono supplichevole.
“Da chi potrei cominciare?” ghignò l’altro, godendo del terrore del suo avversario “Perché non dalla tua amichetta mezzosangue?”
“NO!” ripeté Harry.
“Fermi!” disse Ron, frapponendosi tra la sua ragazza e la creatura che le si era avvicinata. Ma quella lo scaraventò lontano con una sola occhiata, così che nessun altro la divise più dalla sua vittima, che non riusciva a muoversi, come in preda ad un agghiacciante incantesimo. La malvagia creatura sfiorò appena la povera fanciulla, che cadde a terra, urlando disperata. Ma la creatura continuava a  torturare Hermione, le cui grida si facevano sempre più tremende.
“Basta, ti prego!” supplicò allora Harry.
Voldemort ghignò divertito:
“E sia, Potter. Metterò fine alle sue sofferenze.” rispose l’altro. Poi, rivolto alla creatura, ordinò: “Uccidila!”
Grida di puro terrore si levarono nella Sala. Il mostro nero sollevò la sua mano sopra la testa di Hermione, che fissò terrorizzata i lunghi artigli della creatura. Ella fece per colpire quando, improvvisamente, si bloccò.
Un’eco di passi risuonò nella Sala. Tra lo stupore generale, Draco Malfoy avanzò verso la creatura che stava per uccidere Hermione Granger. Sotto lo sguardo attonito dei presenti e di Voldemort stesso, la creatura si volse verso Draco, fissando i suoi occhi rossi in quelli grigi del ragazzo. Il mostro avanzò allora verso il giovane e alzò la mano per toccarlo, ritraendola però prima ancora che gli artigli potessero sfiorare la guancia di Draco, come se si fosse scottata. Il ragazzo, che si era fermato, riprese ad avanzare, cosicché la creatura fu costretta ad indietreggiare. Dalla folla li attorno, nel frattempo, emerse Lucius Malfoy, che si chinò su Hermione e la fece rialzare. Lei non oppose resistenza nemmeno quando lui la circondò con le sue braccia forti e camminando a ritroso la trascinò indietro, al sicuro tra la folla attonita.
Finalmente, Voldemort sembrò ritrovare l’uso della parola:
“Draco Malfoy, esigo una spiegazione!”
Ma il ragazzo sembrava non averlo sentito, troppo preso a fissare la mostruosa creatura. Dopo alcuni secondi, tuttavia, il giovane voltò il capo verso Voldemort. Per un istante, gli occhi di Draco diventarono azzurri, poi le sue iridi si colorarono di nero, così come anche il bianco delle retine e il ragazzo disse:
“Povero sciocco! Non hai ancora capito? Davvero credevi che saremmo rimasti a guardarti distruggere il Giardino dell’Aurora senza far niente?”
“Cosa..” iniziò il mago. Ma s’interruppe e spalancò gli occhi, stupito: “Guardiani della Magia” mormorò infine.
Draco ghignò.
“Dunque tu sei quello che chiamano Twilight?” chiese Lord Voldemort.
Il ragazzo lo fissò, sorpreso del fatto che il mago sapesse il suo soprannome.
“Si: io sono noto come Twilight, Guardiano della Magia delle Terre Mortali” confermò il ragazzo. I maghi li attorno fissavano i due che stavano parlando, senza però capire cosa stessero dicendo.
“Ma voi dovreste essere neutrali” protestò il Signore Oscuro.
“Dici bene: dovremmo!” ribatté Draco. “Ma vedi, Tom, il patto che tu hai stipulato con le Forze Oscure ha fatto si che l’equilibrio universale venisse alterato. Se non fosse stato per te, noi non saremmo mai intervenuti.. ti sarebbe bastato fare come tutti gli altri stolti: arrivare al potere con le tue sole forze. Forse, chissà.. avresti anche potuto vincerla tu, questa patetica guerra”
Il suo tono di scherno, così acido e pungente, fece irritare Lord Voldemort ancora di più. Draco, nel frattempo, si avvicinò ad Harry, che lo fissava a bocca aperta.
 “Lucius!” tuonò io Signore Oscuro.
“Ti chiedo umilmente perdono, mio Signore” lo canzonò l’altro, riemergendo dalla folla che fissava Draco. L’uomo aveva raggiunto Arthur Weasley, che aveva soccorso il figlio Ron quando la creatura l’aveva scagliato contro un muro e gli aveva affidato la mezzosangue. “La mia lealtà, purtroppo per te, va ai Guardiani, come è sempre stato e sempre sarà”
“Vedi, Tom” proseguì Draco “quando ti servisti del potere dei Signori delle Tenebre per tornare in vita, tre anni fa, non fosti informato del fatto che a noi Guardiani è permesso intervenire, in determinati casi, e questo è uno di quelli.” il ragazzo fece una pausa, poi riprese: “Sai, se dipendesse da me, ti ucciderei io stesso, ma per tua fortuna mi è concesso solo fermare le Creature d’Ombra che tu hai chiamato in tuo aiuto. E poi non tocca a me finirti.”
Detto questo, si volse verso Harry e lo guardò dritto negli occhi. Per quei pochi istanti, il Ragazzo-che-è-sopravvissuto temette di perdersi nel barato senza luce degli occhi neri che aveva di fronte, ma Draco distolse lo sguardo, così che Harry poté riprendere fiato, avendolo trattenuto fino ad allora. Le creature, intanto, si erano ritirate lontano dalle persone radunate nella Sala, rifugiandosi negli angoli più bui, ma erano ancora lì, che osservavano lo scorrere degli eventi senza tradire alcuna emozione, essendone privi.
Draco si posizionò al centro della sala, dove era stato lasciato uno spazio vuoto. Guardò un’ultima volta Harry, poi chiuse gli occhi, chinò il capo e alzò le braccia verso il cielo. Dalle sue mani si levarono bagliori di luce blu, simili a scariche elettriche. Le creature che si erano rifugiate agli angoli bui della Sala emisero versi striduli che fecero accapponare la pelle a tutti. Quando ormai quei versi si erano fatti insopportabili, le Creature scomparvero, inghiottite dall’Oscurità. I lampi blu che emanava Draco scomparvero e il ragazzo aprì gli occhi, ancora neri, fissandoli nuovamente in quelli verdi di Harry.
“Tocca voi adesso” fece, rivolto verso Harry e Voldemort “E’ ora che questa storia finisca!”
Fu così che Harry Potter si ritrovò nuovamente di fronte a Lord Voldemort per lo scontro finale. I due, ignorando tutti, si prepararono a lanciare i loro incantesimi.
Voldemort scagliò l’anatema che uccide:
“Avada Kedavra!”
“Expelliarmus!”
Un fascio di luce fuoriuscì da ciascuna bacchetta: verde per Voldemort, rosso per Harry. I due fasci si scontrarono a mezz’aria, l’uno che cercava di avere il sopravvento sull’altro. Il Signore Oscuro sembrava aver la meglio: la furia provata nello scoprire che non avrebbe più potuto contare sui Signori dell’Oscurità era stata tanta. Ma più di tutto cominciava a capire di aver fatto troppo affidamento su quel potere, lui che si era sempre vantato di non aver bisogno di nessuno.
Harry cercava con tutte le sue forze di sopraffare il suo avversario, ma inutilmente. Nonostante la bacchetta che Voldemort stava usando apparteneva a lui, non riusciva ad avere la meglio. All’improvviso, il Prescelto sentì una voce nella sua testa, che gli sussurrava:
Credi in te stesso e nella magia.  La voce di sua madre.
Ad essa se ne sovrappose un’altra, quella di Draco: Usa l’amore che c’è dentro di te!
Seguendo i consigli dei due, Harry riuscì a sprigionare tutto il suo potere. Voldemort non fece in tempo a reagire e fu colpito dal fascio di luce. Così morì Tom Riddle.
Il corpo del potente mago fu scagliato all’indietro ed ancora prima che potesse toccare terra, Harry Potter fu avvolto dalla luce.



angolo autrice (in questo caso prendo io la parola):

Azzusam: grazie per la recensione! per quanto mi riguarda, anch'io trovo il finale del libro un pò affrettato, come se nel tempo la storia si fosse fatta più pesante, in un certo senso. non che sia un male, certo, ma sembra quasi che sia andata persa un pò di quella magia che caratterizzava i primi libri. i miei preferiti sono sicuramente il quarto, il quinto ed il sesto. avendo già letto questa fic, posso già anticiparti che nascerà un'amicizia tra i personaggi, ma nulla di più, purtroppo! al momento devo finire le altre che mi sono state lasciate, poi scriverò una mia fic con Draco/Harry come coppia protagonista! anch'io li adoro...

grazie a
marcolp per aver aggiunto la fic tra i preferiti!
e grazie anche a chi ha solo letto!

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Capitolo 3
*** 2.Dopo il buio...la luce ***


chiedo scusa per il mancato aggiornamento di ieri!
allora, per prima cosa: la fic è tale e quale all'originale, io ho solo fatto 'copia e incolla' e corretto un paio di errori (due di numero!). la storia era già stata postata dall'autrice E91Y, su questo stesso sito, che recentemente ha chiesto la cancellazione del proprio account. quello che ho fatto io è stato chiedere il permesso di ripostare le storie! delle tre, questa è l'unica che non ha subito modifiche, perchè già precedentemente finita. Le altre due erano una dramione e una su beyblade. per la seconda ho avuto il permesso di riscriverla (mantenendo la struttura dei primi sei capitoli con qualche aggiunta) con l'aggiunta di un pairing tra il protagonista ed un altro personaggio; la prima invece è ancora soggetto di discussione, perchè l'autrice originale non mi ha ancora fatto sapere se vuole mantenerla così com'è o modificarla... lo so, io e lei siamo persone un pò complicate.....
ok, adesso vi lascio alla lettura!

p.s.:se non l'avessi già detto, le recensioni le invio anche a Ely (E91Y), quindi le legge anche lei! perciò recensite!

2. Dopo il buio.. la luce
Harry Potter aveva chiuso gli occhi mentre la luce lo avvolgeva; quando li riaprì, si ritrovò in un luogo che sembrava non aver confini. Ovunque il ragazzo guardasse, vedeva onde di luce colorata che fluttuavano e ogni fascio si mescolava con un altro e quello che si creava si congiungeva con un altro, all’infinito. Harry guardò a lungo incantato quei fasci di luce, finchè davanti a lui comparve Draco, che gli sorrise, gli occhi di nuovo del loro colore naturale.
“Dove siamo? Sono morto?” chiese Harry.
“No, Potter! Siamo nel Regno della Luce” rispose l’altro, sempre sorridendo.
“Perché siamo qui? ” continuò il Prescelto.
“Vorrei farti vedere una cosa” proseguì Draco.
Il ragazzo aprì la mano e sopra il suo palmo comparve una sorta di lingua di fuoco, nera come la notte.
“Quella che vedi è l’anima di Tom Riddle”
Harry inorridì a quelle parole. Prima che potesse dire qualcosa, l’altro continuò:
“C’è un grande favore che devo chiederti, Harry Potter”
Draco interpretò il silenzio come un invito a proseguire:
“Ti chiedo di salvare l’anima di Tom Riddle”
Harry lo fissò incredulo.
“Cosa?!” esclamò.
“Ascoltami Potter: quando una persona muore, la sua anima intraprende un lungo cammino per purificarsi e reincarnarsi. E’ necessario che ogni anima segua questo processo, o l’Equilibrio dell’universo potrebbe essere pericolosamente alterato. Era questo il vero scopo dei Signori dell’Oscurità: alterare l’Equilibrio. So che è difficile, ma devo chiederti di salvare quest’anima”
“Io.. io non posso! Dopo tutto il male che lui ha fatto, dovrei anche salvargli l’anima? Come, poi?” cercò di protestare il Prescelto.
“Non ti sto chiedendo di dimenticare quel che Voldemort ti ha fatto, ma se ora quest’anima  andasse perduta… accadrebbe una catastrofe! In confronto al disastro che ne seguirà, il male che lui ha causato sembrerà niente!”
“Perché non puoi farlo tu?”
“E’ necessario che sia tu” ribadì Draco.
“No, tu sei fuori di testa! E poi cosa dovrei fare, scusa?!”
“Devi solo amare, Harry!” si alterò Draco “L’amore è  forza più grande dell’Universo! L’amore è così potente che può perfino risvegliare la magia, perché l’Amore è la magia più potente!”
Harry non sapeva più cosa fare. D’un tratto, comparve un alone di luce bianca, da cui emerse Lily Potter, madre di Harry. Il ragazzo la fissò per alcuni secondi, poi le corse incontro e l’abbracciò. Draco osservò i due, provando un’infinita tristezza. Lily sussurrò qualcosa ad Harry e lui la fissò stupito. Dopo quella che parve un’eternità madre e figli osi separarono. Lei scomparve, mentre il Prescelto si voltò verso Draco e lo fissò negli occhi.
“Cosa devo fare?”
“Ama” si limitò a dire l’altro, con un sorriso.
Harry chiuse gli occhi e si concentrò. Pensò ai suoi genitori, si suoi amici, a tutti coloro che amava.

Azzusam: ciao, spero ti sia piaciuto anche questo capitolo! per i motivi spiegati sopra, non mi è possibile darti il link, cmq io non ho fatto assolutamente alcuna modifica, quindi l'originale è proprio questa! per il resto, sono d'accordo con te: dopo tutta la suspance nelò settimo libro, la conclusione è stata unb pò affrettata! cmq anche a me dispiace per il non-approfondimento sul personaggio di Draco... domani posto anche l'ultimo, dimmi che ne pensi!

prima che me ne dimentichi di nuovo:
messaggio per RANYARE: grazie per aver recensito la fic la prima volta che è stata pubblicata! da E91Y

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Capitolo 4
*** 3.una nuova vita! ***


ed ecco avoi l'ultimo capitolo!
spero che questo epilogo vi soddisfi. un grazie a tutti coloro che hanno recensito, messo la storia tra i preferiti o anche solo letto. un bacio a tutti!!!

3. una nuova vita
Quando riaprì gli occhi ,Harry si ritrovò nella Sala Grande, ad Hogwarts, nello stesso punto in cui era quando aveva lanciato l’incantesimo di disarmo. Attorno a lui regnava il silenzio: tutti fissavano increduli il ragazzo. poi, un boato di gioia si levò nella Sala.
“Cosa.. quanto sono stato via?” chiese Harry.
Hermione, che gli era saltata al collo per abbracciarlo, lo fissò stupita:
“Di che stai parlando, Harry?!”
“Ma come.. sono sparito per parecchio tempo..”
“No, Potter.” spiegò Narcissa Malfoy, emergendo dalla folla, di nuovo silenziosa, assieme al marito. “In realtà il tempo per noi non è trascorso quando sei stato portato nel Regno della Luce”
“Di cosa state parlando?” volle sapere Arthur Weasley.
Ma Lucius non fece in tempo a rispondere, perché all’improvviso comparve un varco di luce, da cui emerse una figura sottile che si fece sempre più nitida: Draco. Il ragazzo sembrava sfinito, ma sorrideva.
“Bene, direi che ora ti spetta una ricompensa, Potter!” annunciò.
“Che..”
Dal varco di luce dietro di lui uscì una persona: Sirius Black, padrino di Harry. Dopo di lui comparvero altre persone: Cedric Diggory, Fred Weasley, Tonks, Lupin e molti altri. Le vittime di Voldemort erano tornate in vita. La felicità che regnava nella Sala era indescrivibile, dappertutto c’erano famiglie che si riunivano. Harry, dopo aver abbracciato Sirius, si rivolse a Draco:
“Com’è possibile?”
Il ragazzo sorrise, poi si fece serio:
“Non tutti torneranno”
“Cosa?” fece Hermione.
“Mi è stato concesso di riportare qui coloro che, nel corso degli ultimi tre anni, hanno perso la vita a causa di lord Voldemort. Tuttavia Silente, Piton ed altri hanno scelto di non tornare.” spiegò il ragazzo “Ad ogni modo, questo è il mio ringraziamento per ciò che hai fatto. Grazie infinite”
“No, grazie a te!” rispose Harry, lusingato.
“Cosa farai ora?” intervenne Lucius.
Per la prima volta, Draco sembrò in difficoltà:
“Ecco, io.. in realtà pensavo che forse avrei potuto rimanere qui ancora per qualche tempo.” mormorò, rivolto a Lucius.
L’uomo sorrise e disse:
“Sarebbe un vero onore averti ancora come figlio”
I due si strinsero la mano, guardandosi negli occhi; poi Draco, all’improvviso, abbracciò Lucius che ricambiò, stupito ma felice, mentre Narcissa Malfoy sembrava stare per mettersi a piangere dalla gioia.
“Scusate..” intervenne Hermione “Potreste spiegarci cos’è accaduto?”
Draco e Lucius si separarono.
“Tutto a suo tempo, Granger” rispose Draco “Verrà il momento delle spiegazioni, ma per ora, dedichiamoci ai festeggiamenti!”
un boato di approvazione seguì la sua affermazione.
“Un’ultima cosa, Potter!” interruppe Draco.
Harry, che stava abbracciando Ginny Weasley, si voltò verso di lui con sguardo indagatore.
“Cosa intendi fare con quella?” continuò l’altro, indicando la bacchetta che Harry teneva in mano: la bacchetta di Sambuco.
“Non lo so ancora. Sinceramente non credo di essere adatto a custodire un potere così grande, e poi preferivo la mia”
Draco lo fissò dubbioso per alcuni istanti, poi riprese:
“E’ una creazione dei Guardiani” rivelò “se tu sei d’accordo, direi che è il caso che torni al Regno della Luce. Per quanto riguarda la tua bacchetta, potrei ripararla io”
Il Prescelto si dichiarò d’accordo e consegnò al ragazzo la bacchetta di Sambuco, assieme ai frammenti della sua. Draco fece scomparire l’ex bacchetta di Silente e riparò quella di Harry.
“Tu come farai?” volle sapere
“Non ho bisogno di un pezzo di legno per usare i miei poteri!” ribatté Draco, scoppiando a ridere. Fu organizzata una grande festa nel castello, che durò per un giorno intero. La sera dopo, Harry e i suoi amici si ritrovarono nella Sala comune dei Grifondoro per dirle addio: l’anno dopo avrebbero intrapreso il seminario per diventare Auror. Con loro c’era anche Draco, che si era rivelato una persona fantastica, totalmente diversa dal viscido, arrogante, insopportabile, opportunista, vigliacco, bastardo essere che era stato negli anni precedenti.
“Tu cosa farai?” fece Ron, rivolto a Draco.
L’altro sembrò pensarci su. Essendo un Guardiano, per lui non era necessario lavorare per sopravvivere.
La McGranitt mi ha offerto di restare qui e fondare un corso sui Guardiani” rivelò alla fine.
“Fantastico!” esclamò Ginny “L’anno prossimo mi farai da insegnante, allora!”
La ragazza, infatti, aveva ancora un anno di studi da affrontare.
“Ti informo che, come insegnante, piuttosto esigente, perciò non sperare di aver vita facile!” la minacciò Draco, in tono scherzoso.
“TI sei messa nei guai, Ginny!” esclamò Hermione.
Draco e gli altri  scoppiarono a ridere.
Iniziò così il periodo di pace che tutti avevano sognato. Il mondo magico fu riorganizzato, ognuno riprese la propria vita. Harry si rimise con Ginny, Ron con Hermione e Draco, diventato loro amico, tornò a vivere con i Malfoy. Quell’estate si rivelò la più meravigliosa che tutti avessero mai vissuto, e a quella ne seguirono molte, molte altre.

 

Fine!

Azzusam: ah, mia cara! mi trovi pienamente d'accordo: Draco ha aiutato Harry nel settimo libro, anche se in un modo un pò contorto, a dire il vero, ma ha comunque tentato di salvargli la vita! peccato sia finita così...anche se non ho ancora ben capito come sai finita: ok per il cenno del capo, ma perchè si sono salutati così? che accidenti è successo in quei 19 luuuunghi anni? domanda che temo resterà irrisolta!
cmq, sto preparando anche la mia Draco/Harry, solo che mi sono persa i fogli della brutta copia...ops!però cavoli, tra tutte le fic che ho scritto a mano (e sono parecchie) ma proprio quella mi dovevo perdere?! vabbè....dimmi che ne pensi di questo cap! un bacio!

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