Soulmate

di Melaa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Alexandra ***
Capitolo 2: *** I Cullen ***
Capitolo 3: *** Uscita.. a coppie! ***
Capitolo 4: *** Una giornata di shopping ***



Capitolo 1
*** Alexandra ***


“Cara,stai preparando le valigie??” Ancora?!

“Mamma, le sto preparando. Non è che se continui a chiedermelo le preparo più infretta eh!”

“Vuoi una mano?”

“No, rispetta i miei tempi!”
Mia madre quando ci si mette sa essere proprio una rompiballe. Pensavo che i vampiri fossero più simpatici, ma evidentemente..

“Alexandraaaaaaaaa!! I biscotti nel forno!”
Accidenti, potresti anche andare tu a guardare quei maledetti biscotti!
Volo giù e c’è un odore di bruciato allucinante e un fumo che sembra nebbia.

“Si sono bruciati!”

“Accidenti tesoro” dice mia madre arrivano in meno di un secondo. “Dovremo farne degli altri.”

“Mamma, non ho mica 6 anni. Posso resistere 5 ore in macchina senza mangiare!”

“Lo so tesoro, ma non voglio farti mancare niente. Dai su, qui faccio io, corri a finire di fare le valigie, appena tuo padre arriva si parte! Il che dovrebbe essere tra un ora.”
Non le rispondo e salgo su le scale come se fossi morente. Mi sa proprio che nel viaggio dormirò, altro che mangiare! Ci trasferiremo a Forks, un paese nello stato di Washington. Il motivo? Il nostro paese non è abbastanza nuvoloso come quello.Abbiamo scoperto che là ci sono dei vampiri vegetariani  come i miei genitori, difatti appena arrivati andremo a fargli visita. Si può fare una visita in piena notte, anche se questi sono vampiri? Boh.
Ah approposito, mi presento. Mi chiamo Alexandra, ho 10 anni, e sono un ibrido a metà tra vampiro e umano. I miei 10 anni non corrispondono a quelli degli umani, eh, in realtà ho raggiunto la maturità 3 anni fa. Fico, vero?

“Alexandra, la valigiaaaaaa!”

“E va bene, va bene!” Uffa. Ma la smetterà mai? Non ho più voglia di sentirla urlare quindi preparo la valigia alla velocità supesonica (sì, ho delle capacità dei vampiri anch’io) e mi stendo sul pavimento ad ascoltare musica.
Dopo nemmeno mezz’ora arriva mio padre a dirmi che è ora di partire. Bene.
Resisto per un oretta poi mi viene un sonno pazzesco, i viaggi in macchina mi rilassano.

“Beh gente, io me la dormo, buonanotte!”

“Buonanotte tesoro.”
 
 
“Ale.. svegliati, siamo arrivati dai Cullen.” Chi è che osa svegliarmi?

“Alexandra! Svegliati! Siamo davanti casa dei Cullen. Su!”

“Dove siamo?”

“A Forks, dai Cullen.”

“I Cu chi?”

“I Cullen, Alexandra. Forza!” Mi mette un braccio sotto alle spalle e ci fermiamo davanti alla porta. Quando mi svegliano ci metto un attimo a capire, si nota? Viene ad aprirci la porta un signore biondo.

“Salve signori, Carlisle Cullen.”

“Piacere, io sono James, lei  è mia moglie Darlyne” viene interrotto da mia madre che porge la mano a Carlisle e mormora “piacere” “.. e lei è nostra figlia Alexandra.”

Gli do la mano, e lui mi dice: “E’ un piacere conoscerti.”

“Piacere mio!” Beh, il primo è simpatico, vediamo gli altri. Ci fa entrare in casa e arriviamo in salotto, dove c’è il resto della famiglia. Accidenti, sono un sacco.
Vedo che c’è un ragazzo biondo, che sembra avere l’aria di uno in agonia, che mi guarda con una strana espressione in faccia. Mette i brividi.

“Famiglia, vi presento James, Darlyne, e la ragazza, nonchè loro figlia Alexandra.”
Subito ci vengono incontro tutti per presentarsi. Li saluto uno ad uno, però mi rendo conto che il ragazzo biondo non si è avvicinato. Perchè mai? Vado verso di lui.
Devo dire che nonostante la sua espressione facciale sia quasi terrificante, è bellissimo. Chissà se è simpatico.

“Ciao..” gli porgo la mano. “Sono Alexandra, piacere.”
Lui molto titubante mi porge la sua e me la stringe, stranamente sento una strana sensazione, come una scossa, quando lo tocco.
“Piacere.. Jasper.” Non mi sono nemmeno accorta che lo stavo praticamente fissando e ritiro la mano infretta, mentre un leggero colorito colora le mie guance. Lui sembra farci caso perchè spalanca le narici.

“Ehm..  il tuo sangue è molto appetibile, fai attenzione. Sei pur sempre in un covo di vampiri!” Mi dice quello che ricordo si chiama Edward.
Mi giro verso Jasper e, usando il mio potere, cerco di calmarlo. Ottengo l’effetto contrario, perchè lui spalanca gli occhi.

“Fantastico”. E’ ancora Edward a parlare. “Avete lo stesso potere!”

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Capitolo 2
*** I Cullen ***


“E tu come fai a saperlo?”

“Io leggo il pensiero.”

“Ah.. bene!” ero leggermente imbarazzata.

“Non ce n’è bisogno.”
Io mi girai verso di lui a rallentatore come uno sguardo assassino, lui alzò le mani in segno di resa e successivamente  scoppiammo a ridere tutti quanti. Beh non tutti, tranne uno.

Quell’uno che ora mi stava parlando. “Quindi.. anche tu puoi percepire e cambiare lo stato d’animo delle persone?”

“Esattamente, però posso anche bloccare i poteri degli altri vampiri.”

“Fantastico” è Carlisle a parlare questa volta.

“Quindi hai il mio stesso potere!” Bella mi si avvicina e mi prende le mani tra le sue.

“Anche tu sei uno scudo? E’ fantastico!” Le dico abbracciandola.

“Ragazzi” Bella si stacca da me e si gira verso gli altri “perchè questa sera non andiamo da qualche parte per far conoscere la zona a Alexandra?”

“Ale basta.” Si gira verso di me, e ci sorridiamo a vicenda.
Ci fu un coro di assensi e poi Renesmee, che era davanti al papà, raggiunse la mamma e l’abbracciò. “Posso venire anch’io?”

“Ma certo, piccolina” le rispose chinandosi verso di lei.

“Bravi ragazzi. Noi e James e Darlyne abbiamo un po’ di cose di cui parlare.”

“Bella, andiamo a cacciare?” Edward si avvicinò a Bella e le mise una mano sulle spalle; sono davvero carini insieme. Chissà che anch’io un giorno avrei trovato un amore così..

“Veniamo anche noi” E così Edward, Bella, Rosalie e Emmett se ne andarono. Alla velocità della luce tornò Bella che ci chiede se possiamo tenerle Renesmee, ovviamente accettiamo.

“Zio, Ale.. facciamo una partita a scacchi?”

“Per me va bene.” Ci giriamo verso Jasper. “Ok. Ci sto”.

Jasper si incammina e lei avvicinandosi mi sussurra: “Tu giochi con me vero? Zio Jasper è troppo bravo, io invece.. no”

“Certo.. ma nemmeno io sono molto brava, speriamo però di vincere!”

Ci avviciniamo anche  noi e, dopo aver sistemato i pezzi, Jasper dice: “Che vinca il migliore!”
 

“Renesmee, metti lì la torre. No piccola, la tua torre, quella bianca. Bene. Scacco al re!”

“Scacco mattoooo” ci abbracciamo e vediamo Jasper con le braccia conserte e fa finta di essere offeso.

“Per fortuna che non eri brava.”

“Questa partita è stata troppo facile” gli lancio uno sguardo provocatorio.
Durante la partita io e Jasper non facevamo che lanciarci occhiatine. Sembrava un rincorrersi: quando non lo faceva lui lo facevo io e viceversa, quando accidentalmente ci guardavamo nello stesso momento, io abbassavo lo sguardo, ma lui continuava. Perfino Renesmee se n’è accorta!

“Renesmee vieni qui!” sentiamo Esme che la chiama. Appena lei se ne va, io e Jasper rimaniamo soli.

“Allora.. ci sarai anche tu stasera, con i tuoi fratelli?”

“Sì, perchè no.” E’ bellissimo, ma ha sempre quel nonsochè di terrificante.
Se ne va quasi subito, liquidandomi con un: “Scusa, ho da fare”. Che gentiluomo! Allora non è vero quello che dicono sugli uomini di altri tempi!
Rimango circa 10 minuti a guardare le mosche che volano, poi (grazie al cielo) arriva mia madre dicendomi che dovremmo andare a casa. O meglio, alla nostra nuova casa.
Saluto tutti e esco fuori. Sento che quel vampiro mi farà perdere la testa. Prima non fa che lanciarmi occhiatine, e poi che fa? Appena siamo soli mi molla lì da sola. Non dico che dovesse saltarmi addosso, ma almeno poteva tenermi compagnia!
Salgo in macchina e aspetto i miei genitori, che per fortuna arrivano subito. Durante il viaggio parlano, forse anche con me, non lo so. Io ho solo in mente lo strano comportamento del biondo. Stasera lo rivedrò e.. che bello. Nel senso positivo e negativo.
Arriviamo dopo 5 minuti, e devo dire che la nostra nuova casa non è così male. Ho anche una stanza più grande di quella vecchia!
 
POV Jasper.
Questa notte è stata davvero strana. Quella ragazzina mi fa uno strano effetto. Carlisle ci ha avvertito che tra loro ci sarebbe stato un ibrido, quindi eravamo tutti pronti, o meglio: io ero pronto.  Ma non so se quello che provo sia portato dal suo sangue.. o da lei stessa.
 
 
Spazio mio!
Salve a tutti! Nel primo capitolo mi sono dimenticata di scrivere una mia nota, come sempre. Questa idea mi è venuta così, di getto, giusto per scrivere qualcosa di originale. Ci tengo a precisare che quando non è specificato è pov Alexandra, mentre quando lo è.. beh, saprete chi è. :P La storia è ambientata DOPO Breaking Dawn! Spero che vi piaccia, perchè a me (fin ora) sta davvero piacendo scriverla, e spero di non avere blocchi dello scrittore! Con questo vi saluto, se volete farmi sapere la vostra, non esitate! Che siano critiche positive o negative. Un baacio!

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Capitolo 3
*** Uscita.. a coppie! ***


E’ arrivata la sera e tra poco uscirò con i ragazzi Cullen. Da scema quale sono non avevo dato loro il mio indirizzo, così ho chiesto a mio padre se poteva portarmi a casa loro, ma poco dopo mi ha chiamato Bella per chiedermi l’indirizzo, e per informarmi che sarebbero passati a prendermi  intorno alle 19.
Manca poco più di un quarto d’ora all’orario prestabilito per l’uscita, e io sono davanti all’armadio per cercare qualcosa da mettere. Che poi, io sono quella che dice “Dai, stasera metto qualcosa di diverso” poi infine metto sempre i soliti jeans. Difatti, per non smentirmi, opto per dei jeans neri e una camicetta attillata bianca. Mi sto dirigendo in bagno per truccarmi quando sento la voce di mia madre che mi parla dal piano di sotto.
 
“Ale, sono arrivati i Cullen!”

“Digli che tra due minuti sono pronta.”
Mi trucco velocemente, raccatto le cose e dopo aver controllato di aver preso tutto volo giù per le scale.
Esco e trovo Bella e Renesmee fuori che mi aspettano.

“Ciao Ale, sei bellissima!” ma quando mai. Le do un abbraccio veloce e le bacio le guancie. “Ma tu di più, Bella.”

“Ciao piccola! Come sei carina questa sera” dico alla bambina abbassandomi al suo livello.

“Già, ho preso l’amore per i vestiti da mia zia Alice.” Vedo Bella fare una faccia triste.
Zia Alice? Chi sarà mai?

“ ..Oggi è venuto Jake a trovarci, mi sono fatta carina per lui.”

“Ma che brava. Jake è un tuo amico?”

“Sì! C’è anche lui questa sera.” Mi risponde battendo le mani. Che carina. “Oh bene, allora me lo farai conoscere, vero?” Annuisce. “ Allora, andiamo?”

“Certo, se ti va potresti andare in macchina con Edward e Jasper. Oppure puoi venire con me e facciamo spostare quello scimmione di Emmett.” Jasper? Mi ero fermata a quel nome.

“Ehi!” Sentiamo urlare da dentro la macchina e tutti scoppiamo a ridere. “Vado anch’io con loro, giusto per vedere la novità di Forks!”
Rosalie, di fianco a lui, gli lancia un’ occhiataccia.

“Ehi, non sono un fenomeno da baraccone” gli rispondo facendo la finta offesa.

“No, ma non capitano spesso ibridi da queste parti.”
Io e Bella avevamo delle espressioni palesemente incredule. Edward ci salva chiedendoci di andare.
Mi avvio verso la sua macchina con Emmett, che mi prende a braccetto e mi dice: “Che si dice, mezza-umana?”
 
Ho trovato il viaggio davvero lungo. Tra Emmett che faceva battutine a tutto spiano e Edward che gli dava corda, l’unico che si salvava era Jasper, che è stato silenzioso per quasi tutto il viaggio, parlava solo quando interpellato. Che ridere però! Ora stiamo camminando per le strade di Port Angeles, Renesmee mi sta raccontando della sua giornata con Jake.

“.. E infine abbiamo giocato a scacchi, ma ha vinto lui. Uffa! Potevi far vincere me però!”

“Se ti avessi fatto vincere non sarebbe stato un gioco pulito Nessie!”

“Uffa.” Ridemmo tutti per la sua espressione.

“Ha ragione lui piccola. Anche se in effetti avrebbe potuto far vincere una bambina di 4 anni.”

“Edward, lascia perdere” Bella ridacchia.

“Ragazzi, che si fa?” chiedo. “Ormai credo che abbiamo girato tutte le vie principali.. dato che voi vampiri non bevete, che ne dite di andare al cinema?”
Acconsentono tutti  e ci incamminiamo alla volta del cinema, decidendo cosa vedere..  litigando! Alla fine hanno scelto i maschi, che gentiluomini. 
Il film sta iniziando, da quanto vedo è un horror. Perfetto! A me piacciono un sacco. Di fianco alla mia destra ho Renesmee, tutta contenta (?!) e Jasper alla sinistra. A un certo punto mi sento toccare la mano che era posata sul bracciolo, indovinate da chi?

“Oh scusa..”

“Non importa..” mi volto e gli sorrido. Aveva uno sguardo penetrante. Probabilmente ho fatto la faccia da pesce lesso ma chissene frega.
Alla prima scena mi giro spaventata. Ricordate quando ho detto che amo gli horror? Beh, cancellate. Odio quei film pieni di sangue! Pensare che Renesmee sta guardando tutta interessata. Mah!

“Tutto bene?” mi volto e Jasper mi sta osservando, con la sua solita espressione neutra,ma con l’ombra di un sorriso sul volto.

“Sì, diciamo che non mi aspettavo fosse.. così schifoso.”

“Ti riferisci alle scene cruenti?”

“Esatto. Mi chiedo io, perchè fanno dei film del genere? Odio gli horror splatter. Ce ne sono di molto più belli e seri. Io ad esempio amo quelli sugli esorcismi..”

“Beh, lì si va sul paranormale. Comunque hai ragione, dopo dovremo fare le nostre lamentele a Emmett..”
Qualcuno da dietro ci intimò con uno “Shhh” di far silenzio, allora dopo aver alzato gli occhi al cielo mi rigiro verso lo schermo. Però avevo quella strana sensazione di quando ci si sente osservati, avete presente?
 
Pov Jasper
Finalmente quel dannato film è finito. L’unico a cui è piaciuto è Emmett (tra l’altro ha proposto lui quel film, accettammo perchè da come ha raccontato la trama sembrava interessante) invece si è rivelato un vero schifo. Beh, però ho trovato un piacevole modo di distrarmi, ovvero di tanto in tanto osservavo Alexandra, lei faceva lo stesso con me cercando di non farsi scoprire, ma invano. Devo dire che è davvero bella: occhi cerulei, viso a cuore, labbra piene e capelli mossi castani.
In macchina tentavo di far lo stesso, ma c’erano Edward e Emmett (quest’ultimo ha fatto scambio di posto con me, mettendosi davanti) che rompevano le scatole come pochi; Emmett ogni tanto se ne usciva con cose tipo: “Hey piccioncini” o “Non parlate troppo, mi raccomando” e così via. Edward si limitava a ridere, intelligente il ragazzo.  Gliel’avrei fatta pagare, sicuro. 

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Capitolo 4
*** Una giornata di shopping ***


Pov Jasper
Erano passati un po’ di giorni da quando  noi ragazzi e Alexandra siamo andati al cinema. Esattamente 5 giorni, 20 ore, 47 minuti e 58 secondi.. Devo dire, che un po’ mi manca. Insomma, mi mancano i suoi occhi magnetici, il suo modo di reagire quando la guardo.. un po’ tutto. Ma forse dire che mi manca è un parolone... anche perchè ogni tanto, quando tornavo dalla caccia o semplicemente per noia, andavo nei dintorni di casa sua per sentire cosa faceva, o come stava. Quando non c’erano i suoi genitori, ovviamente...

“Jasper, sei cotto!!” Dice Edward, che è appena entrato in camera mia e in un batter d’occhio si è seduto sul mio letto, davanti a me.

“Non sono cotto.. è solo che quella ragazza, mi suscita una curiosità.. non so come chiamarla. Ma nel mio cuore c’è ancora Alice, è vero sono 3 anni che mi ha lasciato, che ci ha lasciato, ma 3 anni per noi non sono nulla..”

“Jasper” mi mette una mano sulla spalla “ascoltami. Devi andare avanti, non si può vivere nel passato. Devi pensare al futuro. Se ti piace quella ragazza... lasciati andare. Provaci. O almeno, per ora studia la situazione, poi se sarà, sarà.. ma non chiudere il tuo cuore, hai l’eternità davanti, ed è difficile passarla soli...”

“Grazie, ci penserò.”
 
Pov Ale
 
Devo dire che Forks non è tanto male, mi sto trovando bene. E’ facile vivere qui, è abbastanza “isolato” come posto. L’unica pecca è che qui il sole non c’è mai, la gente qui quasi non sa cosa sia una giornata calda e soleggiata. Sembra un paradosso, ma anche se non posso uscire perchè, più o meno come i vampiri, la mia pelle al sole si riempe di diamanti, mi piace la luce. Oggi mia madre mi ha proposto di andare a fare shopping a Seattle con lei; non è che muoia dalla voglia.. non fraintendetemi, adoro mia madre e nonostante sia una alla mano insomma.. è pur sempre mia madre! Avevo intenzione di chiedere a Alice, Rosalie e Bella di venire con me, più tardi farò una chiamata a casa Cullen...

“Ale, scendi giù un attimo per favore..”

“Eccomi” in un nanosecondo ero già sotto. “Cosa c’è, mamma?”

“Devo chiederti una cosa... Antico schiavo di Sparta, 5 lettere. Sai per caso chi può essere?”

“Mamma, stai scherzando, non è vero? Mi hai chiamato per chiedermi  una cosa del genere per un cruciverba? E io che ne so!”

“Calmati, cucciolina... devo parlarti. Per oggi, ti darebbe fastidio se chiamassi anche Esme per venire con noi a Seattle? Se ti va potresti chiamare qualcuno anche tu..”

“No, stavo pensando di chiedere alle ragazze di venire. Nessun problema.”

“Bene! Allora, mentre le chiami dì di avvertire anche Esme” dice, e ritorna con la testa sul suo cruciverba.
Cerco il telefono, e compongo il numero di casa Cullen. Al secondo “tuu” risponde qualcuno con un: “Pronto?Qui è Emmett che vi intercetta. ”

“Ciao Emmett... sono Alexandra. Come stai? Volevo parlare con qualcuno dell’ universo femminile di casa tua, sempre se ne esistono ancora..”

“Ciao ibrido. Qui tutto a posto. Anzi più o meno, qualcuno  sente la tua mancanza... quando vieni a trovarci?”
Ho capito bene?Qualcuno sente la mia mancanza? “Presto, si...” Mi interrompe e sento qualcuno che dall’altra parte mormora: “Stupido”.

“Ti passo Rosalie. Ciao cocca!”.

“Ale, ho sentito che volevi parlare con una di noi. E’ tutto a posto?”

“Tutto a posto, grazie. Volevo sapere se a voi ragazze andasse di venire a fare shopping con me e mia madre a Seattle, oggi.”
Oh, certamente! Adoro fare shopping. A che ora passiamo da te?”

“Perfetto! Alle 2? Vi va bene?”

“Ok, a più tardi. Ciao!”
 
 
Abbiamo girato TUTTI i negozi di abbigliamento e le gioiellerie. Rosalie ha comprato almeno un capo in ogni negozio, io solo una maglia e un reggiseno e Bella un po’ di cose per lei e la piccola.Ora sono con in un negozio per bambini con Rose, voleva comprare un set con berrettino, sciarpa e guanti per Renesmee.

“Oh! Guarda questo. Che ne pensi?” dice salterellando con entusiasmo. Guarda questi oggetti  con occhi sognanti e un po’ rassegnati, immagino che le sia mancato il passaggio dell’esser mamma.

“Sono sicura che lo adorerà.”

“Ne sono sicura anch’io.. Devi passare presto a trovarci, chiede spesso di te... le sei piaciuta molto!”

“Oh! Proprio oggi Emmett mi diceva che qualcuno a casa vostra sente la mia mancanza, non capivo chi potesse essere... è proprio una cara bambi-“

“Già, credo che si riferisse a Jasper” mi interrompe.

“Cosa?!”

“Beh sicuramente lo stava prendendo in giro, ma in effetti ho notato che da quando sei sbucata tu è un po’ più felice. Da quando Alice se n’è andata, circa 3 anni fa, è difficile vederlo sorridere..”

“Alice è la compagna di Jasper, suppongo..”

“Sì, lo era.” La vedo rabbuiarsi e taglia il discorso così. Non ne vuole parlare, capisco che era molto legata a lei.
Andiamo a pagare e dopo aver fatto un giro per cercare le altre, saliamo in macchina e torniamo a casa.
E io durante il viaggio non faccio che pensare a Alice, ma soprattutto a Jasper... e molte domande fanno capolino nella mia mente. Spazio mio Salve a tutti! Sono tornata, ho avuto molte cose da fare in tutti questi mesi, e un piccolo blocco dello scrittore.. ma d’ora in poi scriverò regolarmente, e se avrete ancora voglia di leggere la mia storia, mi fareste felice.. se vi va o se avete suggerimenti sul come migliorarmi, non esitate a scrivermi! Baci!

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