IL SOLO AL MONDO

di Philotes
(/viewuser.php?uid=868921)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I. Matilde ***
Capitolo 2: *** II. Rivedersi ***
Capitolo 3: *** III. Di nuovo insieme ***
Capitolo 4: *** IV. Papà ***



Capitolo 1
*** I. Matilde ***









 

Questa storia è dedicata alla mia nuova amica Giorgia che inconsapevolmente mi ha dato lo spunto per scrivere questa storia.
Ma non solo, questa storia va dedicata anche a due uomini. Due giovani bellissimi che mi hanno ispirato e senza i quali questa storia ora non esisterebbe.
Grazie giovane esploratore, scusami l'ho capito solo adesso...Ma tu sei veramente speciale!
DarkStyle

 



I. LUNA




 

.Matilde.
-Mati....-. Sento la voce della mia migliore amica ma dev'essere un sogno, lei è a Milano con Dan. Sorrido e continuo a dormire.
-Mati!!-. Dev'essere proprio un sogno visto che sento anche la voce di Dan. Quanto mi mancano quei due, forse è per questo che li sto sognando.
-Matilde!!!!-. Apro gli occhi di spaventata e vedo Gioia e Dan davanti a me che ridono come matti. Mi stropiccio gli occhi stupefatta. Gioia, la mia più cara amica, è davanti a me, indossa un paio di jeans e una maglietta a maniche corte nera. E al suo fianco c'è il suo Dan, lo svedese biondo e muscoloso che ha conquistato tre anni fa e dal quale non si è più staccata. Salto fuori dal letto e corro ad abbracciarli felice. Gioia mi abbraccia felice, sono due mesi che non ci vediamo. Sorrido staccandomi da lei, non è cambiata per niente in questi mesi.
-Posso abbracciare il tuo svedese?-. Gli domando ridendo e lei ride con me annuendo. Così abbraccio Dan felice di rivederlo. Dan è veramente un grande amico, in questi tre anni, ha tenuto un grande segreto con il suo migliore amico, il padre di mia figlia, il mio primo grande amore.
-Dov'è Luna?-. Mi chiede Gioia curiosa.
-A scuola...Ma andiamola a prendere, sarà felice di vedervi!-. Loro annuiscono ed io corro a darmi una sistemata. In bagno mi do' una lavata alla faccia, infilo un paio di jeans e una canotta pulita ed esco. In camera infilo le scarpe, prendo il cellulare, la borsa e raggiungo i miei amici in cucina. Abito in un piccolo appartamento nella parte vecchia del paese, in un vicolo tranquillo.
-Eccomi ragazzi...Il caffè ce lo prendiamo fuori, che ne dite?-. Domando.
-Sì dai!-. Esclama Dan ridendo e prendendo per mano la sua Gioia esce di casa e io li seguo. Mentre stiamo raggiungendo il bar, mi arriva una notifica su Instagram è Lorenzo. Apro e lo vedo. E' un video si trova in Africa. Sorrido vedendo che non è cambiato. La sua barba è ancora lunga come anche i suoi capelli. I suoi occhi brillano di luce propria, si guarda intorno emozionato e il video si conclude. Le lacrime cominciano a rigarmi il volto. Mi manca. Mi mancano i suoi occhi. Le sue braccia forti che mi abbracciano. Mi manca il suo sorriso. Mi manca la sua follia. Mi manca tutto di lui. Gioia mi abbraccia. Lei sa quanto mi è costato scappare via, non dirgli niente, e fargli vivere i suoi sogni. Mi sono innamorata di lui per questo, perchè è un sognatore come me.
-Mati...Manchi anche a lui...-. Mi dice Dan una volta che siamo arrivati al bar e stiamo bevendo il caffè. Mi volto a guardarlo e sorrido.
-Ieri Luna ha visto la sua foto sul cellulare e l'ha indicata, come se avesse capito....-. Dico preoccupata.
-Lui sta per tornare...L'ho sentito questa mattina era in aereoporto...-. Mi informa Dan.
-Non posso....Mi odierà Dan!-. Gli dico subito.
-Forse, ma sono certa che capirà, lo hai fatto per lui, per farlo viaggiare....Oltre al fatto che vi conoscevate così poco, il programma era appena finito ed era tutto un caos, ora invece....-. Gioia non riesce a finire perchè la blocco immediatamente.
-Neanche adesso ci conosciamo!-.
-Lui segue il tuo Instagram e la pagina del negozio...-. Mi dice Dan sorprendendomi.
-Che?-.
-E' vero....Lo guarda ogni giorno...-. Ammette Gioia. Sento il mio cuore battere più forte e sorrido, sorrido felice, forse c'è ancora una speranza, sì forse c'è...

-Ciao Marti...Sono venuta a prendere Luna!-. Dico affacciandomi alla porta della classe di Luna. La sua maestra, è mia cugina Martina.
-Ciao Mati...Vieni...-. Mi dice. Entro, prendo mia figlia ed esco -Guarda un po' chi c'è?-. Le dico portandola dai suoi zii preferiti. Dan e Gioia l'hanno cresciuta insieme a me, sono respettivamente il suo padrino e la sua madrina. Dan la prende in braccio e la fa volare in aria facendola ridere come una pazza.
-Tiaaaa!-. Urla mia figlia chiamando Gioia. Vuole andare in braccio a lei.
-Ragazzi...Che ne dite se gli mando un videomessaggio?-. Domando a entrambi. Loro annuiscono sorridendo.
-Noi la portiamo al parchetto, tu prenditi il tuo tempo...Ci vediamo dopo al parco...-.
-Grazie...-. Gli dico sorridendo e mi diriggo verso San Michele, il posto più romantico che esiste a Pitigliano.

.Lorenzo.
Sono appena atterrato all'aereoporto di Roma-Fiumicino. Sto accendendo il cellulare quando mi arriva un videomessaggio. Lo apro e non posso credere ai miei occhi. E' Mati...
-Ciao Lore...Come stai? Okey....Non posso scherzare, insomma sono sparita per tre anni...Senti, so che ho sbagliato tutto, non avrei mai dovuto andare via così, ma non volevo che rinunciassi ai tuoi sogni per me...Sì, io volevo partire con te e sarei partita ma vedi, poco prima della partenza ho scoperto di essere incinta e non volevo che tu rinunciassi a tutto per me, una ragazza che allora non conoscevi affatto, ero una sconosciuta e anche adesso lo sono, ma adesso è tutto diverso....Lorenzo io ci ho provato, ma non ce la faccio a stare senza di te...Ogni giorno guardo nostra figlia, ha i tuoi occhi e il tuo sorriso, è una tortura...Ho sbagliato tutto e spero che mi perdonerai...-. Il video lo riguardo tre volte e sorrido, non riesco a essere arrabbiato con lei, un po' forse sono dispiaciuto ma arrabbiato no. Sotto al video c'è un indirizzo. Così affitto una macchina all'aereoporto e parto alla volta della bassa Toscana.
Mentre sono in macchina mille emozioni mi attraversano, sono preoccupato, sono felice, ho paura. Ho una figlia di tre anni. Non so come si chiama, non so com'è fatta, so solo che ha i miei occhi e il mio sorriso e che sicuramente sarà bella come sua madre. Ma qual'è sarà il suo nome?


Nota dell'autrice:
Ciao a tutti/e!
Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto....Ci tengo a ringraziare la mia amica Giorgia per avermi fatto aprire gli occhi, è solo grazie a lei se ho deciso di scrivere questa storia. E questa, sarà veramente una bella storia....Parlerà di due grandi amori anzi, tre grandi amori perchè l'amore tra padre e figlia, è uno degli amori più emozionanti che si possano provare. Spero quindi che continuerete a seguirla! Fatemi sapere cosa ne pensate che ci tengo!
Alla prossima.
DarkStyle

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** II. Rivedersi ***


II. Rivedersi



 

.Matilde.
-Siamo fieri di te...-. Mi abbraccia Gioia mentre stiamo tornando verso casa. La guardo ricominciando a piangere ed è in quel momento che sento la voce del Bacci, il vigile, sta litigando con qualcuno, mi giro istintivamente seguita da Gioia e Dan che ha in braccio Luna e, anche se sono passati tre anni, quella voce calma e conciliante, quell'accento di mille paesi, quella barba così lunga che in questi anni non ha ancora tagliato ma solo spuntato, quei capelli lunghi e quei meravigliosi occhi che tre anni fa mi hanno fatto innamorare, è lui, è qui....Le gambe cominciano a muoversi da sole, corrono, il mio corpo non riesce a fermarsi, come se fosse tirato da qualcosa, una forza magnetica che non sentivo da anni.
-Lorenzo!-. Urlo mentre sto correndo da lui. Lo vedo spostare lo sguardo su di me e sorridere, dopo pochi istanti anche lui corre verso di me. Siamo ormai vicini e le sue braccia non ci pensano due volte, attirano il mio corpo e lo avvolgono proteggendolo da tutto. Alzo lo sguardo sui suoi occhi e vedo che anche lui sta piangendo.
-Scusami, perdonami...-. Affermo continuando a piangere. Lui mi asciuga le lacrime baciandomi gli occhi e sorride -Ti ho già perdonata ma adesso, non ti lascio più...-. Mi dice quasi come minaccia, sorrido e senza pensarci due volte mi avvicino alle sue labbra e lo bacio, il bacio all'inizio è dolce, le nostre labbra si sfiorano e poi si uniscono e le nostre lingue si incontrano, la passione s'impossessa di noi, di quel momento che potrebbe non finire mai ma purtroppo non è così.
-Ah Guarini, il barbone è roba tua?-. Mi domanda il vigile interrompendo bruscamente il mio bacio con Lorenzo. Mi stacco controvoglia da lui, intanto ci hanno raggiunto anche Gioia e Dan con Luna. Lorenzo lo guarda un istante confuso ma poi sorride.
-Eh Bacci, no falla così lunga via! Non conosce il paese, che ne sapeva lui, sa che da noi a Roma si circola pe il centro mica è come qui! No fa lo sciorno via, ora gli fo vede dove si parcheggia!-. Dico in pitiglianese mentre i miei amici mi guardano confusa e la risata di mia figlia riempie l'istante particolare che sto vivendo con il suo papà. Lorenzo si volta a guardarla sorpreso, dev'essersi reso conto che è proprio la sua risata. 
-Mati, sciorno, che significa?-. Mi domanda Dan confuso.
-Stupido, scemo...-. Traduco al mio amico mentre Lorenzo mi guarda con rimprovero. So' cosa sta pensando, ho appena offeso un tutore della legge. 
-Tranquillo, questo non se la piglia, vero Bacci?-. Domando al vigile.
-Eh ormai che c'ho da pigliamela, è una vita che ti c'ho in mezzo ai piedi, per te so sempre sciorno io! Ma dì al tu barbone di toglie la macchina ora!-. Dice ancora.
-Sì, la tolgo...Mati, mi accompagni?-. Mi domanda sorridendo.
Annuisco e do' le chiavi di casa a Gioia -Voi rimanete stanotte e non voglio sentire niente!-. Li avverto e loro annuiscono.
-Chiamo la torre e ordino quattro pizze?-. Ci domanda Gioia. Lorenzo ci pensa un attimo e prende Dan da una parte. Dan lascia Luna a me.
-Amore mio, la mamma ora va con lui...Lo sai lui chi è? E' il tuo papa'...-. Le sussurro stringendola emozionata. Le poso un bacio sulla guancia e lascio che vada con la sua zia preferita.

.Lorenzo.
Ho chiesto a Dan di tenere Luna con lui e Gioia. Prendiamo le pizze per cena ma prima devo parlare con Mati da solo, devo capire, non sono arrabbiato con lei ma ho bisogno di stare un po' da solo con lei. Parcheggiamo la macchina davanti una scuola e, scendiamo, nel centro storico, dove poco prima ho discusso con il vigile. Mati si guarda intorno, capisco come si sente, è imbarazzata e non sa cosa dire o fare, così deciso di fare il primo passo e le prendo per mano stringendogliela. Lei mi guarda e mi sorride grata, il suo sguardo e dolce, i suoi occhi marroni brillano. Sorrido e la porto ad un lato della strada dove c'è una specie di balcone. 
-Non prendertela con Dan, lui ha fatto solo quello che gli ho chiesto...-. Mi dice ma non mi sorprende, lei è così, è altruista, è raro che pensi a sè stessa, infondo se tre anni fa avesse pensato a sè stessa ora, non saremo qui, o forse ci saremo ma la situazione sarebbe diversa.
-Perchè mi guardi così?-. Mi chiede confusa.
-Perchè non cambierai mai...Non ce la fai proprio a pensare a te...-. Le dico accennando un sorriso.
-Non voglio che ti arrabbi con il tuo migliore amico...-. Afferma semplicemente.
-Non sono arrabbiato...Sono dispiaciuto pero' infondo dovevo immaginarlo da solo...-.
-Cosa?-.
-Sei sempre stata una ragazza meravigliosa. Quando ci siamo conosciuti ti ricordi? Ti sei scusata per non avermi dato una possibilità e poi, è cominciato tutto....E in quei pochi mesi, ho imparato a conoscerti, sei una ragazza dolce, altruista, buona d'animo.....-.
-Ma questo non giustifica quello che ho fatto!-. Esclama lei arrabbiata.
-E' vero. Ci ho pensato pero', lo hai fatto per me, volevi che vivessi i miei sogni e solo chi ti ama davvero fa una cosa del genere....Sei stata coraggiosa piccola mia, e ti chiedo scusa per non aver sospettato nulla...-. Le dico prendendole il volto tra le mie mani, quant'è bella.... -Ti amo Matilde.-. Le sussurro prima di baciarla con passione. Un bacio che stavolta non interromperà nessuno.

.Gioia.
-Secondo te, hanno chiarito?-. Chiedo al mio meraviglioso e pazzo fidanzato. Sta giocando alle costruzioni con Luna sul tappeto del salone. 
-Sì dai...Si amano, si amano come noi...Vieni qui...Gioca con noi!-. Mi dice porgendomi la mano, la prendo e mi siedo con lui sul tappeto ma prima di cominciare a giocare con la nipotina, mi avvicino al suo volto e lo bacio dolcemente -Ti amo...-. Gli sussurro e sorrido staccandomi da lui lasciandolo come uno scemo, ma quant'è bello... Sono ormai persa nei suoi occhi quando sento suonare, lui mi fa cenno di rimanere seduta e si alza, certo che me lo sono scelta proprio bene.
-Gioia...Vieni un po' a vedere?-. Mi chiama Dan. Mi alzo lasciando Luna a giocare. Vedo la mia migliore amica abbracciata al suo Lorenzo e non so nemmeno io perchè pero' mi scende una lacrima.
-Ei...piccola, perchè piangi?-. Mi domanda il mio ragazzo stringendomi a sè. 
-Non lo so nemmeno io...Forse è perchè...-.
-Perchè siamo di nuovo insieme...-. Conclude la frase Mati. Annuisco e tutti insieme ci abbracciamo, ci stringiamo forte e come una magia ci sentiamo di nuovo completi come eravamo tre anni fa quando tutto è iniziato...

Nota dell'autrice:
Ciao ragazzi!
Anche questo capitolo si è concluso ed io mi sento di ringraziare di nuovo la mia amica Giorgia, perchè se non l'avessi conosciuta, questa storia non ci sarebbe mai stata ed erano anni che non scrivevo una storia così bella ed emozionante, ho i brividi vi giuro.... Spero che anche a voi faccia lo stesso effetto o che almeno vi piaccia. Recensite mi raccomando. Sono curiosa di sapere che ne pensate.
Alla prossima.
DarkStyle.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** III. Di nuovo insieme ***


III.  Di nuovo insieme







.Matilde.
Sono tre anni che non dormo con un uomo, che non ho rapporti sessuali, eppure la notte che ho appena passato è stata stupenda e Lorenzo è sempre l'uomo che amavo tre anni fa. Sono le sette e mezza di questo meraviglioso venerdì mattina, lui sta ancora dormendo e non ho nessuna intenzione di svegliarlo. E' così sereno mentre dorme, mi chino su di lui e gli sfioro le labbra con le mie e mi alzo senza fare rumore, devo portare Luna a scuola. Mi vesto velocemente e vado in cucina dove trovo Gioia e Luna, sorrido vedendo la mia amica fare colazione con mia figlia.
-Buongiorno tesoro mio, dobbiamo correre a scuola! Zia ci accompagni?-. Domando a Gioia e lei annuisce sorridendo così tutte e tre usciamo di casa. 
-Dan lo hai lasciato dormire?-. Le domando mentre attraversiamo il centro storico.
-Sì, in questi giorni ha lavorato tantissimo....Come stai tu?-. Mi domanda preoccupata.
-Tutto bene, mi sento come rinata...Lorenzo mi è mancato molto, ora è come se tutto ha di nuovo senso...Non sembra anche a te?-. Gli domando.
-Sì, hai ragione, come se tutto fosse tornato a posto, come tre anni fa quando tutti e quattro eravamo una sola cosa, ti ricordi quanto ci divertivamo?-. Mi ricorda quanto eravamo pazzi e scoppio a ridere.
-Sì soprattutto durante le ultime due settimane del programma, poi ci siamo calmati ma è stato un vero e proprio delirio....Mi ricordo i tuoi come si incazzavano, tu dovevi studiare per la maturità e ogni giorno tornavi a casa tardissimo, e il povero Dan si beccava la ramanzina...-. Ricordo ridendo.
-Già ma mia madre lo perdonava sempre, allora l'italiano lo masticava davvero poco!-. Afferma lei contagiata dalla mia risata mentre mia figlia ci guarda un po' confusa.
-Hai traumatizzato tua nipote...-. Le dico abbracciando la mia bambina.
-Un giorno ti chiederà tutto di quel periodo, pensi di non dirle niente?-. Mi chiede.
-Quel giorno fortunatamente ci sarete anche voi e allora le racconteremo di quanto è stato bello quel periodo....-. Le dico sorridendo. Perchè ne sono certa quando avremo ottant'anni, noi quattro saremo ancora insieme al centro anziani. Nel frattempo siamo arrivati al nido, do un bacio alla mia bambina e la lascio andare con la maestra.
-Gioia, andiamo ad aprire il negozio? Oggi ho un po' di clienti...-. Affermo sbuffando. Lei annuisce e insieme riscendiamo per il corso dove ho il mio piccolo negozio. Sono un estetista. Faccio massaggi, pedicure, manicure, cerette e tatuaggi.
-Ah Matì ce l'hai fatta ad aprì?-. Ecco, ci mancava giusto la signora Bacci, sì proprio la moglie del vigile, simpatica quanto il suo amato marito.
-Manicure, signora?-. Lei annuisce e dopo aver aperto la lascio entrare ed così che comincia la mia giornata....

.Lorenzo.
Alcuni rumori proveniente da fuori mi svegliano, così mi alzo e vado alla finestra a dare un occhiata, c'è Dan che litiga con un uomo sui settant'anni, brizzolato e con un forte accento toscano, così mi vesto velocemente e corro in soccorso del mio migliore amico.
-Ehi Dan! Qual'è il problema?-. Domando all'uomo che si volta verso di me ingrugnito.
-Sono il padrone di casa e del negozio di Matilde, sto per sfrattarla ma questo qui pensa di risolvere tutto con i soldi!-. Mi spiega indicando Dan.
-Non puo' sfrattare Matilde ma insomma, cos'ha nella testa?-. Gli dice Dan arrabbiato.
-Perchè vuole sfrattarla?-. Domando.
-Ma chi è lei?-. Mi domanda strafottente.
-Sono Lorenzo, il compagno di Matilde.-. Affermo semplicemente.
-Matilde mi deve tre mesi di affitto...Se fosse per me la lascerei in pace ma mia moglie non vuole per via della vecchia storia con la nonna di Matilde...-. Mi dice come se io sapessi di cosa parla.
-Purtroppo non so di cosa parla ma se il problema è l'affitto glielo pago io...-. Dico ma Dan mi ferma -Matilde s'incazzerà...Senta signor Nucci, parlero' con Matilde, lei sa che ha un progetto, non rimarrà qui in paese per sempre....Ci dia altre due settimane...-. Cerca di sistemare le cose Dan così il signore annuisce ma prima di andare via si volta verso di me l'ultima volta -Sei molto fortunato, Matilde è una donna molto forte e coraggiosa e Luna, si vede che sei suo padre, ti assomiglia molto!-. Accenno un sorriso riconoscente e lo vedo andar via.
-Ehi brother! Andiamo e prendere un caffè?-. Gli domando ridendo. Lui annuisce ma prima facciamo il nostro saluto. Saltiamo e  invece di battere il cinque, ci battiamo il petto, lo abbiamo inventato noi tre anni fa. Gioia e Matilde ci prendevano sempre in giro. 
-Passiamo al negozio a vedere se lo vogliono anche loro?-. Mi domanda Dan. Annuisco e insieme andiamo verso il negozio che si trova davanti al bar. Entriamo e c'è solo una signora alla quale Mati sta facendo le mani. Gioia non appena ci vede viene verso di noi per salutare Dan mentre Mati completamente presa dal lavoro, non si accorge di nulla, così vado da lei, le copro gli occhi e le dico -Ciao piccola...-. Lei si volta togliendo le mie mani dai suoi occhi e mi bacia con passione, mi lascio prendere da quel meraviglioso bacio che quasi mi dimentico dove siamo, so solo che dobbiamo recuperare così tanto tempo che non ci basterà una vita per farlo. 
-Matì! Lo smalto!-. Urla la signora, così contro voglia mi stacco dalla donna che amo.
-Signora, lei è peggio di suo marito!-. La rimproverà Mati poi si volta verso di me -Lei è la moglie del vigile...-. Mi spiega la mia ragazza per farmi capire.
-Capisco...Mati, noi siamo venuti a chiedervi se volevate un caffè....-. Le chiedo e lei annuisce dandomi un dolce bacio sulla guancia.
-Va brother andiamo a prendere il caffè a queste belle ragazze!-. Dico al mio amico uscendo dal negozio. Entriamo nel bar.
-Ehilà Dan! Siete tornati tu e Gioia?-. Domanda un ragazzo dall'altra parte del bancone. Avrà più o meno l'età di Mati, sembrano in confidenza.
-Sì...Lui è Lorenzo. Lorenzo, lui è Simone, un amico d'infanzia di Mati...-. Ci presenta. Ci stringiamo la mano. Mi sembra un tipo a posto.
-Vi preparo due caffè?-. Domanda.
-Facciamo quattro!-. Dico sorridendo indicando il negozio. Nel frattempo ci sediamo e aspettiamo i caffè, parliamo del più o del meno, Dan si scusa per avermi taciuto la verità e mi spiega che la famiglia Guarini è in conflitto con i Nucci per una vecchia storia di tradimento, da allora non si possono vedere. Mi parla un po' di mia figlia, di quand'è nata, della scelta del nome e di tutto quello che hanno vissuto tutti e quattro.
-Fratello, io ho bisogno di te....Aiutami a conoscere mia figlia, ieri ti ho visto con lei, ti adora!-. Lo supplico quasi anche se so che non ce n'è bisogno.
-Tranquillo, anzi tra poco esce....Che ne dici di andare a prenderla?-. Mi domanda sorridendo. Annuisco un po' in ansia ma devo affrontare questa situazione.
.Matilde.
-Hai visto com'era teso Lorenzo?-. Mi domanda Gioia sorridendo. 
-Sì, ma sarà un padre stupendo!-. Affermo convinta. Daniel e Lorenzo sono andati a prendere Luna a scuola, suo padre vuole conoscerla e farsi conoscere da lui. Già me lo immagino tra qualche anno, Lorenzo che mette a letto Luna e le racconta delle sue avventura anche se sinceramente spero non smetta di viaggiare, voglio che il mio amore continui a vivere i suoi sogni. Lui è nato per essere un esploratore, per vivere le sue avventure, quando l'ho conosciuto ho capito che non poteva cambiare se stesso per me, perchè se fosse cambiato, non sarebbe più stato il mio Lorenzo. 
-Ne sono convinta anche io....Oggi ti stai superndo comunque, questo disegno è bellissimo!-. Mi dice sorridendo. 
-Vero? Dev'essere la presenza di Lorenzo....-. 
-Puo' essere....Senti glielo dirai del progetto?-. Mi chiede curiosa Gioia.
-Sicuramente, glielo diremo ma tu e Dan siete sicuri di volerlo fare?-. 
-Noi sì, è un ottimo investimento!-. Mi dice contenta che presto saremo ancora più unite.
-Bene....-. Affermo sorridendo.
-Mati, posso o sono in anticipo?-. Mi volto sentendo la voce di mio cugino Alessio, è a lui che devo fare il tatuaggio.
-Vieni, vieni... Ho appena finito il disegno, ti piace?-. Gli domando mostrandoglielo. Lui annuisce e va nella stanza dove faccio i tatuaggi, sorrido, mio  cugino è stato il mio primo cliente, in tre anni questo è già il terzo tatuaggio che si fa.
-Mati, io vado a vedere come se la cavano quei due!-. Mi avverte Gioia.
-Eh brava!! A dopo!-. Le dico salutandola con la mano.

.Gioia.
Ho chiamato Dan e mi ha detto che si trovano al parchetto vicino alle poste così li raggiungo e non appena varco il cancello del giardino, li cerco con lo guardo e vedo Lorenzo giocare con sua figlia, la sta facendo volare come fa sempre Dan. Sono proprio belli insieme.
-Ehi amore, vieni!-. Mi chiama Dan che è l'unico ad avermi visto, corro da loro e saluto Dan con un bacio sulle labbra.
-Tiaaaaaa!-. Mi chiama Luna non appena mi vede, mi avvicino a Lorenzo che ce l'ha in braccio e la riempio di baci -Ehi pulce! Stai con papà? Hai visto che barba lunga che ha?-. Le domando sorridendo. Lei guarda Lorenzo e gli tira la barba divertita mentre lui comincia a farle il solletico.
-Pa...pà..-. Lorenzo si ferma nel sentire sua figlia e noto una lacrima rigargli il volto, stringe la sua bambina mentre guarda me e Dan anche noi commossi per la scena. Luna accarezza il naso del suo papà e poi glielo bacia ed è in quel momento che comincio a commuovermi. E' una scena così bella, loro sono così belli. Tiro fuori il cellulare e gli faccio una foto e la invio a Mati su Whatsapp.

.Matilde.
Mentre sto tatuando Alessio mi arriva un messaggio, mi fermo e lo apro. E' di Gioia, mi ha madato una foto, la foto più bella che abbia mai visto nella vita. Luna che bacia il suo papa' dopo averlo chiamato: "Papà".

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** IV. Papà ***


IV. Papà 






.Lorenzo.
A volte mentre ero immerso in uno dei miei viaggi ci ho pensato a quello che avrei provato quando mio figlio o mia figlia mi avrebbero chiamato papà per la prima volta, ma non avrei mai immaginato che sarebbe stato così emozionante, emozionante quanto saltare con il Bungy jummping o come fare l'amore con la mia Matilde. E pensare che in questi anni mentre pensavo ad un mio ipotetico figlio, l'ho sempre visto solo con Mati, forse era semplicemente destino. Guardo mia figlia mentre gioca con il mio migliore amico Dan sul tappeto del salone di questo piccolo appartamento dove Mati vive da tre anni e sorrido, lui è stato veramente un amico fantastico, si è preso cura delle mie ragazze mentre non c'ero. Luna mi somiglia davvero. Ha i miei stessi occhi e ora che ride sembra proprio me. I capelli invece, sono di sua madre castani chiari, mi avvicino a Dan e a Luna che stanno giocando con le costruzioni e mi siedo sul tappeto con loro.
-Siamo tornate!!-. Gridano Gioia e Mati varcando la soglia di casa. Mi alzo velocemente e raggiungo Mati, non appena le sono davanti non ci penso due volte e la bacio, un bacio esigente, dolce, pieno d'amore e vero come noi due in questo momento. 
-Ma...mma!-. Metto fine al bacio nel momento in cui mia figlia chiama la sua mamma. Mati mi guarda e mi sorride felice, lo vedo che è felice, le brillano gli occhi. Corre da Luna e la prende in braccio spupazzandola di baci. 
-Come sei stata con zio e papà?-. Le domanda venendo verso me, Dan e Gioia.
-Tiaaaaa!-. Urla Luna sporgendosi verso Gioia.
-Si!! Vieni da me nipotina mia....Diglielo a mamma, sono affari miei come sono stata, voglio zia adesso...Vieni, andiamo a giocare con zio Dan!-. Dice Gioia portandosi via anche Dan.
-Soli...-. Le dico abbracciandola.
-Gioia mi ha detto che oggi è venuto il Nucci...-. Mi dice togliendosi la giacca.
-Sì...Dan gli ha detto che hai un progetto, che progetto è?-. Le domando curioso.
-Voglio aprire un locale qui...Un bowiling che la sera si trasforma in una discopub...Ma non è un progetto solo mio. Dan e Gioia vogliono fare questo investimento con me...-. Mi spiega.
-Posso partecipare?-. Le domando solo.
-Perchè?-. Mi domanda curiosa.
-Perchè sì! Perchè voglio fare questa cosa con voi!-. Affermo.
-Va bene pero' ad una condizione...-.
-Quale?-.
-Continuerai a viaggiare! Partirai ogni volta ne sentirai il bisogno, o così o niente!-. Mi dice decisa facendomi sorridere.
-Va bene ma devo dirti una cosa...-.
-Cosa?-.
-Ti amo!-. Le dico e lei mi travolge in un bellissimo bacio che puo' durare una vita, l'unica cosa che conta ora siamo io, lei e Luna.

.Matilde.
-E' stata una giornata pazzesca...-. Dico a Lorenzo mentre sono appoggiata al suo petto dopo aver fatto l'amore, lui annuisce e mi stringe ancora di più a sè, nel momento in cui sto per baciarlo pero', qualcuno bussa alla porta della nostra stanza. 
-Sì?-. Dico mettendomi a sedere sul letto coperta solo con il lenzuolo.
-Mati...Devo parlarti...-. Mi dice Gioia, sembra veramente preoccupata. Mi alzo dal letto infilandomi la camicia di Lorenzo ed esco dalla stanza con lei.
-Che succede?-. Le domando preoccupata. Lei mi mostra una scatola. E' un test di gravidanza.
-Lo hai fatto?-.
-No....Ho paura...-. Mi dice piangendo. 
-Non devi, hai un fidanzato fantastico che ti ama da morire e che ti sposerebbe anche domani se glielo chiedessi!-. Le dico facendola ridere.
-Quindi dici che è una cosa bella?-.
-Ma certo che lo è! Dai andiamo farlo!-. La incito così si alza e va in bagno mentre io l'aspetto fuori.
-Mati che succede?-. Mi domanda preoccupato Lorenzo uscendo dalla nostra stanza con una maglietta addosso e i boxer. Mi avvicino a lui e gli poso un dolce bacio sulle labbra.
-Ancora niente, ti va una camomilla? Forse tra poco servirà...-. Gli dico e lui anche se non capisce di cosa parlo si siede. Mentre io prendo il mio pacchetto di Lucky Strike blu e mi accendo una sigaretta. Ho detto alla mia migliore amica che un bambino è una cosa bellissima e ne sono convinta, poi lei e Dan si amano così tanto ma sono agitata lo stesso, non so neanche perchè. Intanto in cucina è arrivato anche Dan, sembra piuttosto confuso, che espressione buffa che ha.
-Gioia, dov'è?-. Mi domanda.
-In bagno....-. Dico avvicinandomi al bagno mentre Dan si siede al tavolino di fronte a Lorenzo, il mio ragazzo non sta capendo nulla, anche lui è piuttosto buffo con lo sguardo confuso.
-Gioia, tesoro...Come va? Qui c'è Dan...-. Le dico per farle forza. E dopo pochi secondi apre la porta. E' bianca come un lenzuolo. 
-Noi, ce ne andiamo o restiamo?-. Le domando sorridendo emozionata per lei.
-Rimanete!-. Mi dice abbozzando un sorriso. 
-Gioia, amore...Che succede? Sei bianca come la neve....Aspetta, ti prendo un po' d'acqua...-. Le dice Dan premuroso come al solito.
-Sei fai così adesso, cosa farai quando avro' le nausee, le voglie, le contrazzioni oppure quando partoriro'?!-. Gli domanda ridendo.
-Cosa?-. Le domanda lui sorpreso.
-Sono incinta amore....-. Gli dice avvicinandosi a lui.
-Divento papà?-. Chiede lui, ancora non ci crede, lo sapevo che ne sarebbe stato felice. Gioia annuisce e lui la solleva baciandola dolcemente. Una lacrima mi riga il volto, sono così belli insieme.

.Dan.
-Auguri fratello! Sono felice per te!-. Mi dice Lorenzo abbracciandomi, poi dopo esserci scambiati uno sguardo d'intesa, prendiamo la rincorsa e facciamo il nostro saluto sotto lo sguardo divertito delle nostre ragazze.
-Da quant'è che non assistevate a questo?-. Gli domanda Lorenzo divertito.
-Tre anni?!-. Domanda Gioia a Mati.
-Già...La camomilla è pronta ragazzi!-. Ci dice Mati ridendo.
-Ci vuole proprio.....-. Dico sedendomi accanto a Gioia e stringendole la mano.
-Brindiamo con la camomilla?-. Domanda il mio amico.
-Siiii!!-. Diciamo in coro. 
-Allora....Ai nostri migliori amici e al bambino che sta arrivando, che insieme a Luna riempirà ancora di più di colore le nostre vite!-. Dice Mati alzando la sua tazza e così brindiamo felici. Certo che ho l'età per fare il papà, ho quasi quarant'anni quindi direi che prima o poi doveva succedere ma Gioia è così giovane, sarà pronta? Quest'anno si laurea in Lingue già viviamo insieme, forse a ventitrè anni è troppo presto, la mia testa pero' torna indietro a tre anni fa, a Mati, a quando scoprì di essere incinta, ricordo quant'era felice e non ho più dubbi, la mia Gioia sarà una mamma fantastica.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3426985