Le lettere perdute

di psichepazza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Caro Teddy ***
Capitolo 2: *** Emily. ***
Capitolo 3: *** Cara Emily ***
Capitolo 4: *** Cara Emily ***
Capitolo 5: *** Cara Emily ***
Capitolo 6: *** Cara Emily ***
Capitolo 7: *** Dannato Liu ***
Capitolo 8: *** Cara Emily ***
Capitolo 9: *** Caro Teddy ***
Capitolo 10: *** Cara Emily ***
Capitolo 11: *** Cara Emily ***
Capitolo 12: *** Caro Teddy ***
Capitolo 13: *** Caro Teddy ***
Capitolo 14: *** Cara Emily ***
Capitolo 15: *** Cara Emily ***
Capitolo 16: *** Cara Emily ***
Capitolo 17: *** Caro Teddy ***
Capitolo 18: *** Caro fratellino ***



Capitolo 1
*** Caro Teddy ***


Caro Teddy,                                                                                                                                                   08 settembre 1999
                                                                                                                            
Oggi ho deciso di scriverti per tutte le cose che desidero che qualcuno sappia, ma che non riesco a dire.
Poi mi sei venuto in mente tu l’unica persona che non mi giudica mai e che non spiffera i miei segreti: il mio orsacchiotto.
Ma non sei solo un orsacchiotto, come credono gli altri, tu sei vivo!
Nessuno lo sa perché quando c’è qualcuno tu diventi un comune orsacchiotto, ma quando siamo soli tu parli e ridi con me.
Il più sei l’unico che mi protegge, quando una persona mi insulta o mi fa male tu, la notte, vai a casa sua e lo sgridi.
Poi per un po’ nessuno mi fa niente e mi guardano tutti con aria impaurita, mi evitano.
Solo una cosa mi chiedo, perché le persone che tu vai a sgridare poi non ci sono più?
Forse si trasferiscono, vero? Hai ragione come sempre.
Strano, è passata la mamma e tu sei diventato normale, ma stavolta i tuoi occhietti a bottoncino sono diventati rossi.
Adesso devo salutarti, la mamma mi chiede se sono stanca, e io in effetti ho molto sonno.
Buonanotte Teddy,
Chiara.

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Capitolo 2
*** Emily. ***


Caro Teddy,                                                                                                        09 settembre 1999 

Grazie per aver sgridato quel signore,Teddy, era da tempo che mi dava proprio fastidio.Lo trovo il miglior regalo di compleanno che tu potessi farmi!
Esatto, oggi compio gli anni. Ormai ne ho 7, sono grande.
Ma tu, Teddy, non ti preoccupare, ti terrò con me per sempre, io ti voglio bene!
Oggi alla mia festa ho conosciuto un’altra bambina, era molto simpatica, pensa che abbiamo giocato insieme per tuuutto il pomeriggio.
Si chiama Emily. Quando l’ho conosciuta sembrava molto triste, nessuna bambina le parlava, sembrava che non la vedessero, anche la mamma mi ha chiesto spesso con chi stavo parlando.
Povera Emily, nessuno si accorgeva di lei, forse non le parlavano per il suo strano abito,era completamente nero, però le stava benissimo! Emily non parla, ma si fa capire benissimo, mi ha chiesto se ci vedremo anche domani, io le ho risposto di si naturalmente.
È stata una giornata bellissima, però hai notato il cambiamento di temperatura. Proprio quando ho incontrato Emily… Pensa che ho deciso di scriverle, proprio come a te!
Ora devo andare a dormire, buonanotte Teddy.
Chiara

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Salve a tutti. allora, vi piacciono le lettere di questa cara Bambina? Non piacerebbe anche a voi avere un orsacchiotto come il suo?
Se trovate degli errori gerammaticali e di punteggiatura, vuol dire che sono entrata bene nel personaggio.Alla prossima.
Sempre e Ovunque,
Psichepazza

 

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Capitolo 3
*** Cara Emily ***


Cara Emily,                                                                                   11/ 09/1999
ti voglio scrivere per non obbligarti a parlare, so che a te non piace.
Volevo parlarti, come confidente segreto, di alcune persone che perfino Teddy non è riuscito a trovare.
Sono sempre dietro di me. Mi seguono e mi ascoltano. Ho paura di giorno, di notte e in qualunque altro momento.
Ho notato, tra le persone che mi seguono una ragazza.
In più la mamma ha scoperto che vi scrivo, e mi requisiranno carta e penna. Ora io non potrò più scrivere da sola. I miei scritti verranno controllati regolarmente.
Per un bel po’ di tempo non potrò più scrivervi.
Voi però continuate a parlarmi e a farmi visita, vi prego, ho bisogno della vostra presenza.
Adesso stanno venendo a controllarmi. Devo nascondere tutto.
A fra molti anni,
Chiara.

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Salve gentili lettori.
Come vi è sembrata la lettera? se volete che continui ditemelo nei commenti,( non sono tanto sicura di voler continuare).
Comunque, dedico questa letera a: Amekita, Elly78456, Misa_Misa_666, Tony Stark, Tony Tony, 
ThrillerBoy e  Spiritromba che hanno recensito la storia. Grazie a tutti.
Sempre e Ovunque,
Psichepazza.

 

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Capitolo 4
*** Cara Emily ***


Cara Emily,                                                                                                                                                                              12/ 03/ 2009
 
Sono di nuovo riuscita a scriverti, hai visto!?
Era un vero supplizio: dieci anni passati a vederti ma non potendoti parlare, mi sei mancata così tanto.
Ho anche cercato di scriverti, ma mia madre continuava a bruciare le lettere a te destinate.
Ma qui, in manicomio, non mi controllano più, quindi posso scriverti quanto e quando voglio!!
Come mai sono in un manicomio? È perché ho ucciso la mamma, non voleva che io scrivessi, quindi mi ha tolto l’inchiostro, io però non ne potevo più, quindi l’ho ammazzata, avresti dovuto vedere: la candida lama del coltello che si macchiava di sangue ad ogni pugnalata, il rosso liquido che gocciolava dal letto dove avevo messo la mia mamma già morta per strangolamento, le urla del mio papà e il rumore della carne che si lacera, degli organi che vengono tagliati. Il viscido del sangue sulle mie mani, poi, era magnifico. Conservo ancora gli abiti macchiati di sangue, li ricordi?
La gonna a pieghe, quella di jeans scuro, la maglietta bianca con le maniche a strisce tutte colorate, la felpa bianca con le maniche corte e gli anfibi, meravigliosi! Poi ho usato il suo bel sangue rosso per scriverti. Solo che la polizia ha archiviato la lettera come indizio, è probabile che non ti sia arrivata.
Ti chiederai che fine ha fatto Teddy. Bhe, purtroppo è “morto”. È successo che mio padre continuava a controllarmi anche qui, in manicomio, io mi sono stufata e sono scappata da questa prigione, sono arrivata davanti a casa e le ho dato fuoco, non sono riuscita a controllarmi quindi ho dato fuoco anche a tutto il resto del quartiere. Non l’ho fatto apposta, giuro.
Comunque sono stata etichettata come killer, un giorno è venuto qui un inglese e dopo aver ascoltato la mia storia mi ha chiamato con un bellissimo soprannome con cui io inizierò a firmarmi.
Mi sei mancata Emily.
 
 
A presto,
The daughter of Death

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Capitolo 5
*** Cara Emily ***


Cara Emily,                                                                                                                                                13/ 03/2009
 
Scappare da questo posto è veramente facile, sono già uscita tre volte!
Ormai ne sento il bisogno… devo uccidere, devo sentire il legno ruvido dell’impugnatura di un bel coltello, il sangue sulla lama e sulle mie mani. Sentire l’odore metallico e pungente del liquido vischioso che cola dalle ferite, le urla di dolore delle vittime e i corpi martoriati.
Oggi sono finita in prima pagina su tre giornali diversi, tutti i titoli riportavano il massacro della notte scorsa: tutto il quartiere distrutto, le persone martoriate a coltellate, almeno trenta per abitante, neppure i loro parenti li hanno riconosciuti.
Le case, poi, tutte bruciate;dovevi vedere lo spettacolo! Tutte le sfumature del rosso, varie esplosioni e la gente vicina completamente pietrificata dalla paura!
Su un muro mezzo crollato ho visto una bellissima frase scritta col sangue:

“ È tardi, dovete essere stanchi...! ”

E in ogni camera un’altra scritta, sempre a sangue:
“ Go to sleep! ”
Mi sono informata, le ha scritte un certo Jeff ; che ha commesso un massacro in questo  stesso quartiere.
Anche lui è un Killer, e io devo incontrarlo; intanto voglio diventare brava come lui, si dice sia diventato una leggenda.
Vedere il suo lavoro deve essere magnifico! Arriverò al suo livello, lo prometto.
 
A presto
 
Chiara, The daughter of Death


 




salve a tutti mi dispiace per questo ritardo clamoroso... vi sostengo nel lapidarmi.
spero che la lettera vi piaccia, avete capito di che parla la prossima lettera? volete uno spoilerone!?se sì eccolo qui sotto. (lo scrivo in bianco così chi non lo vuoe non lo legge)

 
allora, nella prossima lettera si parlerà di....
ah-a! pensavate che ve lo dicessi!
e invece no... non saprete niente fino alla prossima lettera!
 
 

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Capitolo 6
*** Cara Emily ***


Cara Emily,                                                                                                                                       14/ 03/2009                                                                                                    
 Mi hanno cambiata di stanza oggi, dicono che sono troppo pericolosa.
Ma sono degli stupidi, non riusciranno a fermarmi! Infatti adesso sono fuori, non mi hanno nemmeno vista.
Poveri idioti, non possono competere.
Mentre ti scrivo mi stò incamminando nel bosco verso la città, è meraviglioso: tutti questi rumori e odori, riesco perfettamente a nascondermi, anche se indosso i vestiti che ho usato per la mamma, che sono molto chiari. E per di più è anche notte!
Eccomi, sono arrivata in città , so che da qui a qualche minuto si terrà una festa con tantissimi invitati... l’idea mi alletta, e non poco.
Mi sono procurata un bel coltello l’altra notte, uno di quelli da macellaio, con la lama grande e lucida, il legno del manico levigato dal lungo utilizzo.
È molto bello!
Adesso ti lascio, la festa stà per iniziare.
Domani ti dirò com’è andata.
A domani,
Chiara, The daughter of Death

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Capitolo 7
*** Dannato Liu ***


Dannato Liu,                                                                                                                                                               14/03/2009                                                                                                                  
Purtroppo oggi il mio pensiero è caduto su di te, sono stato ad una festa, pensa che non mi hanno invitato ed io ci sono rimasto proprio male.
Mi sono presentato comunque e come al solito ho chiesto se vedevano quanto ero bello, ma tutti urlavano e scappavano. Mi sono arrabbiato, sai.
Ho fatto un casino tremendo, c’era sangue ovunque il mio adorato coltello, lo stesso che ho usato per te, la mamma e il papà, gocciolava del caldo sangue di persone ignare di quanto avrebbero sofferto nel giro di pochi minuti.
Ero circa a metà del mio adorato “lavoro”, che vedo un bambino uguale a te, mi avvicino a lui, ma ancora prima che potessi raggiungerlo vedo che una lama, simile alla mia, gli punta alla gola, lasciando un taglio profondo, ma non mortale. Poi una mano lo solleva da una pozza di sangue, non suo, di una ventina di persone trucidate in modi atroci.
E io non conoscevo l’artista di quella carneficina,doveva essere un grande killer, una mente geniale.
Mi scuoto dai miei pensieri e torno a guardare il bimbo,o quello che ne rimane, il corpo era stato martoriato nel migliore dei modi, ordinatamente,e la persona che aveva compiuto questa meraviglia era… una ragazza!
Mi ha guardato per lunghi attimi con quei suoi occhi chiari, poi si è avvicinata,lasciando cadere il bambino, morto già da parecchi minuti per dissanguamento… un vero spreco!
Dopo innumerevoli istanti riempiti da un religioso silenzio, disse una cosa che mi ha fatto ricordare la vostra morte. Una sensazione magnifica!
Mi disse delle parole che ricorderò per sempre di fianco alla sua immagine:
 
“ Sei bellissimo Jeff. ”
 
Poi arrivò la polizia e io scappai dalla finestra, sul tetto, appena in tempo per vedere Chiara, la ragazza con la mia stessa, folle passione, venire portata via da due tizi con tutta l’aria di essere dei medici, dotati anche di croce rossa sulla manica.
Prima di salire in macchina, però, la ragazza mi sorride e inizia a ridere per incorniciare degnamente la fantastica scena che la polizia dovrà vedere.
Poi me ne sono andato.
 
Jeff the Killer

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Capitolo 8
*** Cara Emily ***


Cara Emily                                                                                                                       15/03/2009
 
L’altra notte è stato fantastico!
 C’era molta gente, come pensavo, e ne avevo gia ammazzata un po’ e stavo benissimo e poi indovina chi ho incontrato…
Jeff!!
Ero così felice che quasi non mi sono accorta delle macchine del manicomio che si fermavano davanti alla casa della festa.
Nonostante me ne fossi accorta, non opposi resistenza quando entrarono, ero imbambolata ad incontrare lo sguardo assassino dallo shinigami* che era appena uscito dalla finestra.
Quando mi hanno portato fuori l’ho rivisto,
era sul tetto della casa affianco e mi guardava con insistenza, per un attimo mi è mancato il fiato.
Ma appena mi hanno messo in macchina, lui era già sparito.
Appena nella mia stanza mi hanno sequestrato il coltello, il mio perfetto e stupendo coltello.
Dovrò procurarmene uno nuovo.
 
 
*shinigami: dio della morte.
  
Questa lettera mi è venuta un po’ così…
Non so se bene o se male.
Fatemelo sapere, mi raccomando!
Sempre e Ovunque,
Psichepazza.

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Capitolo 9
*** Caro Teddy ***


Caro Teddy,                                                                                                                                                                                          17/03/2009
 
 
Sono due giorni che non esco.
Ho paura di loro, sono subdoli, cattivi e silenziosi.
Sono loro che ti hanno preso, Teddy, sono loro che hanno ucciso la mia mamma.
Teddy…Teddy… dove sei rispondi ti prego!! Torna a casa.
Qui, da me e Emily, insieme a noi. Io ti proteggerò, sai,  loro ti hanno preso perché ero ancora piccola per salvarti, ma adesso, se tornerai, staremo insieme per sempre.
Torna, ti prego…
Aiutami, salvami, loro sono sempre più vicini!                                                     
  
Chiara,
 The daughter of the death.
 
 
 
 
 
Eccomi di nuovo con, più che una lettera un messaggio d’aiuto, per Teddy!! ( un super applauso per il ritorno di Teddy!!!XP^^)
Chi saranno i misteriosi personaggi di cui parla Chiara?
E cosa le vorranno fare?
Lo scoprirete nella prossima lettera!!!
Sempre e Ovunque,
Psichepazza.

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Capitolo 10
*** Cara Emily ***


Cara Emily,                                                                                                                                                                                            18/03/2009
  
  È mezzanotte, oggi sono uscita di nuovo…
Sono andata al parco e mi sono seduta sulla stessa panchina dove mi sedevo quando ci venivo con la mia famiglia… quando eravamo ancora insieme…
Non c’era nessuno… solo io e la mia ombra proiettata sull’asfalto dalle luci dei lampioni.
Davanti a me c’era un bellissimo laghetto, calmo, che rifletteva la sagoma della luna, piena.
Per una volta non avevo paura di loro, anche se fossero comparsi in quel luogo di calma assoluta.
Infatti non sono venuti… non loro almeno.
Stavo per andarmene quando vidi una bambina correre per la strada che stavo  percorrendo.
Decisi che era una preda perfetta, una bambina sola, strano, ma proficuo.
Mi diressi nella stessa sua strada, la conoscevo: senza uscite.
Stavo per arrivare, ancora quella curva e poi sarebbe finita.
Giro l’angolo, non c’era.
<< Cerchi qualcuno? >> disse una voce dietro di me, era bassa, molto bassa.
<< Una bambina… >> risposi, intanto mi girai.
In un attimo fui contro al muro, con un coltello simile al mio puntato alla gola, sulla strada gocciolava un liquido scuro e denso, alzo gli occhi e vedo una maschera blu… 
 
 
                                                                                                                                                                                                                    Chiara,
                                                                                                                                                                                         The daughter of Death.

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Capitolo 11
*** Cara Emily ***


Cara Emily,                                                                                                                                                                                            19/03/2009
 
Sta mattina mi sono svegliata nella sala medica del manicomio, due dei miei dottori mi hanno detto di avermi trovata in un vicolo del parco, questa mattina, piena di lividi e tagli.
Io non ricordo esattamente cosa mi sia successo, ricordo una maschera blu e una lama fredda… e poi tanto, tanto dolore.
Di fianco a me hanno trovato, per sfortuna, il  mio adorato coltello. Me l’hanno sequestrato già una volta, ma ora è diverso… lo riprenderò.
E chi era lui?
Una maschera blu, uno spietato killer forse?
Oppure solo un pazzo?
Tu che dici Emily?
Lo rincontrerò forse?
Cosa voleva da me?
È da troppo tempo che non sento il sangue sulle mie mani… è da troppo tempo che il mio coltello non affonda nella carne di qualcuno… è da troppo tempo…troppo tempo…
Comunque mi informerò sul mio assalitore, vediamo chi c’è dietro quella maschera.
                         
 
Chiara,
The daughter of death. 



 
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Spazio dell'autrice
salve a tutti, con questa lettera siamo già a 11!!!^^
è piacevole scrivere queste lettrine ... mi commuovono^^
questa lettera e stata scritta anche da una mia amica pazza quasi quanto me, si chiama Marta!!! un bell'applauso!!^^
se recensite  mi farebbe veramente piacere^^

Sempre e Ovunque,
Psichepazza.

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Capitolo 12
*** Caro Teddy ***


Caro Teddy,                                                                                                                                                          21/03/2009
Sto cercando di liberarti dalle ombre, ho visto di nuovo quella della ragazza, non so se te ne ricordi, te ne ho parlato tanto tempo fa.
L'altro giorno sono stata aggredita da un ragazzo con una maschera blu, ho fatto ricerche nella stessa raccolta dove ho trovato informazioni su Jeff e l'ho  trovato: "Eyeless Jack", o qualcosa del genere... ma non ho potuto fare ricerche più approfondite perché quell'ala della bliblioteca è vietata.
Comunque quando sono entrata in camera è successa una cosa un po strana: alla finestra mi è parso di vedere un'ombra, un secondo, non di più ... e aveva una felpa bianca.
Ho chiuso la porta della mia camera e mi sono avvicinata alla finestra, c'era una corda legata al davanzale e alla fine, attaccato, un coltello magnifico, il più bello che avessi mai visto. Mi ricordava qualcosa ma non ci ho fatto troppo caso.
Ho tirato su il coltello e l'ho nascosto.
Stavo per iniziare a scriverti, ma un bogliettino mi ha distratto, era sul tavolo, scritto con una grafia molto confusionaria, ma non c'erano errori:
"Se non hai il coltello giusto non potrai lavorare bene.
                               ))"
Non c'era la firma, solo quelle due parentesi, sembravano un sorriso.
Stanotte uscirò di nuovo, finalmente...
                        Chiara,
  The daughter of Death.

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Capitolo 13
*** Caro Teddy ***


Caro Teddy,                                                                                                                                                                                         27\03\2009

Basta, basta... Non ne posso piu di questo posto maledetto!
Sempre qualcuno che ti controlla, che ti spia.
Mi sta facendo diventare... pazza...
Domani, anzi, questa sera me ne vado da questo posto infernale, ammazzo il secondino di turno, gli frego le chiavi, ogni persona che trovo la ammazzo, esco e do fuoco a questo posto...
Andró a vivere in una casa disabitata che ho visto ieri dove uccideró le mie vittime, per dar loro una morte lenta e dolorosa.
Mi piace...
Vado a fare le valige.
                      

                                                                                                                                                                                                                    Chiara,
                                                                                                                                                                                            The daughter of Death.




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chiedo umilmente perdono per il ritardo, ma non riuscivo a scrivere una sola parola che mi piacesse.
questo capitolo è un po tanto cortino ma il prossimo sarà più lungo, ve lo prometto.
grazie a tutti quelli che aspettano e seguono questa storia.
Sempre e Ovunque,
Psichepazza.

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Capitolo 14
*** Cara Emily ***


Cara Emily,                                                                                                                           28/03/2009
 
ieri sono scappata, ho potuto riassaporare il dolce sapore del sangue sul mio coltello e sulla pelle.
Possiamo dire che mi sono fatta prendere un po’ la mano,ne ho uccisi cinque o sei: ma la mia ultima vittima me la ricordo bene,
una ragazza che veniva alle medie con me, Maria. La stessa Maria che mi prendeva in giro perché non  mi truccavo, non avevo un ragazzo ecc.
Ma ieri sera ho attuato la mia piccola vendetta.
Ho fatto un lavoro eccezionale solo per lei : prima l’ho legata e imbavagliata, poi l’ho portata nella cameretta dei suoi fratellini, due gemelli tenerissimi,
ne ho ammazzato uno proprio davanti a lei, poi dovevi vedere la sua faccia quando le ho fissato il coltello alla mano:
un misto di terrore, schifo e qualcosa di indecifrabile che poteva lontanamente accostarsi alla rabbia e alla tristezza… che sensazione stupenda ho provato dopo tanto tempo.
Adesso ti chiederai come mai le ho fissato il coltello alla mano, presto detto: reggendole bene il braccio, in modo che non rischiasse di tagliarmi, l’ho avvicinata al letto del gemello ancora vivo, ignaro del pericolo che stava correndo e ancora perso profondamente in un sonno che si sarebbe interrotto solo per un secondo, per poi continuare per l’eternità…
Alle medie mi aveva fatto soffrire così tanto che per un secondo non le avrei spezzato il braccio con un colpo secco, quanto la odio, ma nonostante la massiccia dose di rancore che provo nei suoi confronti, non ho potuto non farle un ultimo regalo: far provare anche a lei cosa vuol dire uccidere lentamente, infatti pose lei fine ad uno dei suoi fratellini adorati dopo averlo torturato per qualche minuto.
Il lavoro svolto tradiva una certa dote innata, Maria sarebbe diventata un bravissimo killer se non mi avesse fatto arrabbiare.
Il coltello che mi aveva regalato quel qualcuno misterioso era  fantastico, affilatissimo.
Persi qualche minuto a guardare Maria, era strisciata in un angolo lasciando una scia di sangue sul pavimento, stava frignando come una bambinetta, povera stupida…
Dalla camera dei gemelli la trascinai fino alla stanza dei suoi genitori che dormivano tranquillamente, presi una sedia dalla scrivania e ci legai Maria, li da dove era seduta avrebbe potuto vedere la scena in un posto in pria fila.
Lentamente mi avvicinai al letto dei coniugi, e dopo aver  tappato la bocca della madre con una mano iniziai a incidere le candide braccia della bella signora, troppo bella e troppo simile a mia madre, e proprio per questa dannata somiglianza aumentai la forza sul coltello che si addentrava sempre di più nel petto della donna che, dal canto suo, mi stava dando una mano dimenandosi e muovendosi, ma più la donna si agitava più mi ricordava mia madre e, di conseguenza, la mia furia aumentava…
anche dopo che esalò il suo ultimo respiro io continuai ad infierire sul suo corpo.
Coltellata dopo coltellata gli organi iniziarono a scivolare fuori dal ventre e dalla loro locazione originaria.
Tutto questo però aveva svegliato il padre di maria che purtroppo uccisi recidendogli semplicemente una carotide.
Dopo aver ucciso il padre me ne andai da quella casa, erano quasi le due e io non volevo essere scoperta, presi Maria e la portai nella mia nuova casa, dove è tuttora, con me.
La ammazzerò lentamente nei prossimi giorni… con dei passaggi studiati, per ora mi accontento di vedere riflesso nei suoi occhi il cadavere della madre che mi sono accuratamente portata dietro e che ho inchiodati al muro di fronte a Maria.
Ci sarà da divertirsi…
Chiara,
The Daughter of Death.
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eccomi tornata dopo un periodo di assenza calcolabile in anni luce.
mi scuso per questo ritardo mostruoso, ma per via dell'esame e delle vari ostacoli non sono riuscita ad aggiornare prima. scusate ancora.
Sempre e Ovunque,
Psichepazza.

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Capitolo 15
*** Cara Emily ***


Cara Emily,                                                                                                                                                                                 01/04/2009
 
non ne posso più, di lei e del suo stupido Tic Tac!
Mi sono svegliata ieri in piena notte e lei  era li, seminascosta nell’ombra, la sua figura alta si intravedeva appena e la pallida luce della luna si rifletteva in quel suo stupidissimo occhio.
E ancora con quel tic tac, tic tac, tic tac e ancora tic tac, è da quel momento che sta seduta dietro le scale con quel tic tac che mi martella nella testa.
Non sono nemmeno scesa a vedere come va Maria da quanto sono stressata.
Deve smetterla!
Smettila!
Smettila!
Finiscila, o quel tuo stupido orologio te lo ritrovi al posto del cuore.
Ora vado a dormire, sperando che quel dannatissimo tic tac smetta, non penso che farò i miei soliti bei sogni perché ho anche trovato una vecchia scatola a molla, quelle per bambini.
A me non piacciono i bambini e tanto meno i loro giochi… ancora questo tic tac, si sente anche con la porta chiusa, la odio!
Buona notte Emily.
                                  
                               
                                                                                                                                                                                      Chiara,
The daughter of Death
 
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Salve, è da un po’ che non mi faccio viva.
Ma sapete com’è, dove abito io è tutto un po’ tetro,
un po’ buio,
 e come sempre…
 pieno di gente morta.
Ma cosa volete farci?
Questo è il mio lavoro…
Comunque bando alle anime passate, mi scuso per il ritardo e vi aspetto la prossima volta.
 
 
Sempre e Ovunque,
Psichepazza.

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Capitolo 16
*** Cara Emily ***


Cara Emily,                                                                                                                             2/04/2009
 
Maria è morta e io ho dormito male, malissimo…
La cosa che mi fa andare in bestia è che non è morta per mano mia, se trovo quel bastardo che mi ha rubato il gioco…
Però devo ammettere che ha fatto un buon lavoro: la prima cosa che si nota sono i tagli che
prendono tutto il viso: uno sotto gli occhi, da orecchio a orecchio, e il secondo parte dalla fronte e
arriva fino al mento, questo taglio continua sul collo si divide sulle spalle, fino ai polsi.
Sul viso ci sono anche dei tagli all’estremità della bocca, come il sorriso di Jeff…
Ho trovato quelli che un tempo erano gli occhi più invidiati della scuola media per terra circondati da un sorriso disegnato con il sangue,
le orbite erano vuote, ma colavano di un liquido scuro.
Che palle, il mio giochino rovinato… dovrò trovarne un altro.
In più in questa casa ho trovato un vecchio mobile, l’ho aperto e ci ho trovato solamente una stupida scatola a molla, un gioco per bambini, io odio i bambini, e odio ancora di più i loro giochi.
                            
                                                                                                                                                    Chiara,
                                                                                                                          The Daughter of Death.
 
 

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Capitolo 17
*** Caro Teddy ***


Caro Teddy,                                                                                                                                                                          3/04/2009

Oggi mi sono sbarazzata del corpo di Maria e di quello della madre, e mentre riordinavo mi è venuta in mente una curiosa collezione.
Stavo pulendo il sorriso e le macchie di sangue dal pavimento e per farlo avevo posato gli occhi di Maria su un tavolo.
Dopo un po’ l’acqua che stavo usando era troppo sporca allora ho svuotato il secchio dalla finestra e l’ho riempito con dell’acqua nuova, stavo per posare il secchio di nuovo al suo posto ma ho urtato contro il tavolo dove avevo messo gli occhi di Maria che rotolando sono caduti nell’acqua.
Ho avuto un bel daffare per riprenderli, erano viscidissimi e mi scivolavano dalle mani.
Dopo un bel po’ di tempo sono riuscita a toglierli, è stato così divertente! Ho deciso che raccoglierò tutti gli occhi delle mie vittime e li metterò in un grande recipiente con dell’acqua, naturalmente prima li passerò o nella resina o nello smalto cosicché non si decompongano. Adesso la stanza di Maria è pulita e splendente, è ora di tornare al lavoro, si va a caccia.
Prevedo un incremento di pezzi nella mia nuova collezione entro domani… e non ne vedo l’ora.
Chiara,
the Daughter of Death.

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Capitolo 18
*** Caro fratellino ***


Caro fratellino,                                                                                          05/04/2009
 
 
“ è stato rinvenuto il corpo senza vita di una ragazza in una casa abbandonata nel bosco vicino alla città, a ritrovare il cadavere sono stati due giovani nelle vicinanze sorpresi da un temporale, i due hanno quindi cercato riparo nella casa dove si trovava il corpo.
La vittima è stata riconosciuta come Chiara Freeman e da alcune prove schiaccianti la si è riconosciuta anche come “the Daughter of Death” lo spietato killer che ha attentato alla vita di molti cittadini di varie città e stati.
Il corpo è stato ritrovato in una camera spoglia, si suppone una stanza delle torture date le macchie di sangue ritrovate sul posto e il cadavere era cosparso di lividi e tagli.
Non si sa ancora chi può aver commesso quest’omicidio e sono ventiquattrore che la polizia brancola nel buio: potrebbe esistere un nuovo pericoloso assassino in città? Oppure si tratta di una strana forma di suicidio della tristemente giovane Chiara?
Per ora non abbiamo altri dettagli da darvi, ma possiamo assicurarvi che da adesso in poi i vostri sonni saranno più sicuri.”
Ho trovato quest’articolo questa notte su di una pagina di giornale per strada, povera piccola dolce Chiara…
Ha giocato con la Morte fino a che la Morte non a giocato con lei.
Ho visto il cadavere, era ridotto proprio male: i tagli coprivano tutto il corpo e l’addome era ridotto ad uno squarcio profondo e sanguinolento, gli organi erano ridotti in pappa e la carne era gia invasa da insetti vari, uno schifo unico.
Dove non c’erano tagli c’erano lividi violacei, enormi e gonfi.
Solo il viso era immune da tutta quella “tragedia”, era stato infatti lasciato illeso da ogni difetto: la pelle pallida era diventata cadaverica per ovvie ragioni e faceva risaltare le ciglia scure e le labbra, un tempo rosse e piene, erano mutate in due sottili curve rossastre.
Quasi mi spiace, era una bella ragazza… probabilmente è per questo che non le ho toccato il volto.
D'altronde le mie vecchie ferite si erano rimarginate e il mio coltello doveva tornare dal suo legittimo padrone.
Quanto mi è mancato uccidere, e devo dire che Chiara è stata un’ottima vittima.
 
 
 
                                                                                                                            Jeff the Killer 
 
 
P.S.   Oggi ho trovato un maledettissimo orsacchiotto di pezza sul davanzale,
         quelli con scritto “Teddy” sulla targhetta. È inquietante, ha gli occhi rossi.
         Vedrò che farmene.
 
 
 
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Caro Teddy,
Sai perché ti voglio così bene?
Perché sei l’unico che mi protegge, quando una persona mi insulta o mi fa male tu, la notte, vai a casa sua e lo sgridi.
Grazie di tutto!!
Chiara
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