star trek assemble : ep . 97 : armageddon

di batuffoloki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 4 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Ronnie  Price rotolò  giù dal disordinato giaciglio  che chiamava letto.La sveglia si  era attivata all'improvviso  lacerandogli  i  timpani.La teneva al  massimo  volume  perchè gli  era capitato  di  riaddormentarsi  dopo  un pò ,quindi  preferiva  non rischiare.Si alzò , si  guardò  allo  specchio e  fece  un rapido  esame  del  suo  aspetto. Era un quarantenne dall'aria buffa dovuta soprattutto  ai suoi  capelli  rossi  e ricci  che  se ne stavano  sparati in aria e alla manciata di  lentiggini  sul  naso. Sbadigliò sonoramente. Aveva dormito  poco. Aveva passato  la notte a ricontrollare  i  suoi  dati  ed  era giunto  a conclusioni  che  lo  lasciavano  decisamente  perplesso e  nello  stesso  tempo  atterrito. Si infilò  i vestiti  di  ieri  ancora spiegazzati e    balzò  nella sua vecchia auto  scassata. Aveva bisogno  di  un caffè  e l'avrebbe bevuto  da   G'lalh. La giovane faceva la cameriera nella caffetteria che  si  trovava proprio  sul  suo  tragitto casa-lavoro. Era così  che  l'aveva conosciuta. L'aveva subito  colpito  per  la sua bellezza. Era  prosperosa con   una folta chioma  nera . Ma  anche  il  suo  carattere  deciso l'aveva  fatto  subito  innamorare.  "Hai un aspetto  tremendo Qeeter !" Commentò G'Lalh  servendogli una tazza fumante accompagnata da  una ciambella. Ah  già ! Lei  lo  conosceva con  quel  nome e  ormai  lui  c’era abituato. Perchè  Ronnie  non era  sulla terra  ma su Clion un pianeta che  somigliava  molto   al  suo mondo  natale. Ma,   nonostante  ciò, si  trovavava una distanza  davvero  impressionante,  che solo  le  moderne navi  federali  a  curvatura  9.8 potevano  colmare.  Era iniziato  tutto tre anni  or sono. Ma  per  capire  meglio  la situazione  bisogna  partire  da ben  più  lontano  e  comprendere  la politica della federazione in  materia di primo  contatto. Quando un nuovo  pianeta abitato  viene scoperto gli  esploratori  valutano il  suo  grado  di  evoluzione.  Se  il pianeta è  dotato  di propulsione a curvatura  viene  immediatamente contattato  per stabilire  rapporti  diplomatici. Ed  eventualmente  invitarlo  ad  entrare   a far  parte  della federazione. Il  fatto  che  siano in grado  di  viaggiare  a grandi  distanze  viene ritenuto  essenziale  per  un  primo  contatto . Se  invece  è  una civiltà  precurvatura  viene valutato  in quanto  tempo  saranno in possesso  di  questa vitale  tecnologia. Se è questione di secoli il pianeta viene studiato  a distanza e  con molta discrezione.Si  registra pazientemente  la sua storia e  la sua  evoluzione,un pò come  in  un  esperimento in laboratorio. Ma se un pool di  scienziati ritiene che la scoperta sia  imminente si prende  in considerazione  la possibilità  di  controllare la civiltà, in questione, da  molto più  vicino. Vengono  selezionati pochi scienziati  chiamati  "osservatori" , plurilaureati in vari campi (una laurea  in antropologia  o  psicologia  è  comunque gradita) .E vengono "infiltrati" tra  la  popolazione  aliena. Requisito  essenziale  per questo  genere di  sorveglianza rimane  il  fatto  che  gli  alieni  siano  umanoidi  e con caratteristiche fisiche riproducibili  grazie alla chirurgia estetica o  a cosmetici .E gli abitanti  di Clion  fortunatamente  lo  erano.AQvevano un ‘aspetto  quasi  simile agli umani, eccezion fatta per una cresta ossea che  partiva dalla  punta del  naso  e terminava sulla sommità della fronte. A Ronnie era stata ricreata di  silicone,sotto pelle.E pareva vera. Lui non si vedeva strano, perchè una gran bellezza  non lo  era stato  neanche prima. E comunque aver  incontrato  G'Lalh che lo  trovava oltre  che   buffo  , persino  carino, aveva aumentato in modo  esponenziale  la sua autostima.Teoricamente  Ronnie  non avrebbe  neppure dovuto  avvicinarsi  a G'Lahl . Gli  osservatori infatti  venivano  dislocati in posti  di  frontiera , poco popolati,  dove  ,un loro  eventuale errore  non avrebbe  influito  sullo svillupo della civiltà  aliena. Ma  Ronnie   non era  interessato  a vivere  in campagna,  coltivare  ravanelli  alieni,  e  frequentare qualche vecchio rimbambito per raccolgiere  inutili  dati . Lui  era  un 'astrofisico  e  voleva usare  la sua conoscenza per far  progredire  i  Clioniani .Cioè in pratica  la cosa  assolutamente  più  vietata dal  regolamento  della federazione!

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Capitolo 2
*** 2 ***


Così continuando  a  mandare  rapporti  falsi aveva abbandonato la campagna  per  la città,  e  aveva cercato  lavoro  in  osservatorio  astronomico dove  le sue capacità fossero utili  e  apprezzate. E naturalmente,andando  al  lavoro, era entrato  nella caffetteria e  lì aveva conosciuto  G'lalh .Amore a prima vista, almeno  per  lui.E lei  non sospettava  nulla sulla sua natura aliena .Cioè  lo trovava strambo , ma  a lei andava bene così! Lo  sviluppo dei  Clioniani  era all'incirca quello degli  umani  di due secoli fa . Cioè  avevano  mandato una sonda  ad esplorare  il    loro  sistema solare  , ma  a velocità  sub-luce.  La  curvatura era  lontana meno  di un secolo  , ma non tanto  meno. Ci  sarebbero  stati  parecchi  osservatori   dopo  di lui ,(decine forse) prima che  la federazione potesse rivelarsi e  stabilire  un primo  contatto. Ma qualcosa aveva cambiato  la situazione all’improvviso. Qualcosa di molto  urgente e ...come definirlo ...pressante? Ronnie sospirò  mentre addentava la ciambella  imbrattandosi  la cravatta di  zucchero  a velo .
"Allora che ti  succede  me  lo  vuoi  dire  o devo  cavartelo  a  forza?" Gli  chiese G'lahl indispettita.
Che poteva risponderle ? Che secondo i  suoi  calcoli un 'asteroide era stato  deviato dalla sua rotta  e ora  puntava dritto  su  Clion, e anche se  non era enorme  ,l'impatto  sarebbe stato tale da estinguere  tutte le forme di  vita del pianeta.Un pò  come  i dinosauri  sulla terra, pensò! Che avrebbe dovuto  fare er evitarlo? Innanzi tutto aveva inoltrato il suo rapporto alla federazione, ma essendo il pianeta  in una regione di  spazio  molto  dislocata, rispetto  al  quartier generale,  ci  sarebbe voluto un bel pò per avere  una risposta. E comunque  non era certo  che sarebbero intervenuti.Potevano  anche decidere  che  la prima direttiva era troppo importante  per essere  infranta e  in quel  caso non avrebbero mosso un dito . Aveva mostrato i suoi  dati  al  suo  capo,il  dottor Dishal  il  direttore  dell'osservatorio , ma lui   non l’aveva preso  sul  serio .Questo  per Ronnie era comprensibile . Se ti  dicessero  che  un sasso  grande come  una paese sta  per  piombarti in testa  e tu non hai  la tecnologia per deviarlo   o  comunque per mettere in salvo  te  ,la tua familgia e tutti i tuoi  simili  che faresti? La soluzione  più semplice (e anche  l'unica, in verità) sarebbe di bollare  il portatore di  queste funeste notizie come  un povero pazzo e  ignorare il  futuro sperando  che  la provvidenza ci metta  lo  zampino . Sorseggiato il  caffè Ronnie salutò  G'Lahl rassicurandola . Oggi  sarebbe tornato  alla carica col  professor  Dishal per  sapere  cosa aveva deciso .Il  tempo  era  agli  sgoccioli  ormai!  

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Capitolo 3
*** 3 ***


"Diario del  capitano , abbiamo  intercettato un messaggio diretto  verso  il  QG della  flotta astrale. Proviene da  un osservatore  dislocato  sul  pianeta Clion ,che si  trova in  una zona  piuttosto  remota  e ancora  poco  esplorata del  quadrante. In attesa che  il  messaggio  raggiunga  la terra,  e  parta  una risposta,  ho  ritenuto  giusto  raggiungere  la zona  alla massima velocità  per  verificare  di  persona  la situazione, visto  il  contenuto  decisamente catastrofico  del  messaggio stesso.Spero  sia  solo  un eccesso  di  allarmismo."
"Siamo  quasi  in  zona  capitano. "Annunciò  Chekov.
Avevano  viaggiato  alla  massima  velocità  mettendo  a dura  prova  i motori . Spock  aveva  mostrato una certa  curiosità  scientifica nei  confronti  del  destino  dei Clioniani. Meno  intenso  era  stato il  suo  coinvolgimento  umanitario  nella questione.
"Dovresti  cominciare   a  pensare, già  da  ora, alla possibilità  che  non ci  sia  nulla da  fare per salvare Clion. E comunque sappi  che  non chiuderò  di  nuovo un occhio, espressione usata spesso  da  mia  moglie,  se  infrangerai  di  nuovo il  regolamento,  come facesti  con  la questione di  Nibiru!"
Non  c'era  verso  che  il  meticoloso  vulcaniano  dimenticasse quella sciocchezzuola che gli  aveva fatto perdere  temporaneamente il  comando  dell'enterprise. Quel momento in cui  aveva deciso  di  salvare  una civiltà  primitiva, minacciata dall'eruzione di un vulcano, in barba alla prima direttiva che vietava ogni interferenza con le civiltà  precurvatura. Kirk  aveva cercato,  allora,  un pò  di  consolazione ed  evntualmente  un 'appoggio  in Loki  che però  ,come al  solito , solidarizzava col  suo  mentore  vulcaniano. Neppure lui  era disposto  a giocarsi  la carriera per salvare  un popolo inerme. Codardi , pensò  Kirk  mentre attendeva che  l'infido  vulcaniano  terminasse  l' esame preliminare.
"Secondo i rilevamenti  dei  sensori a  lungo  raggio i  dati  inviati  dal dottor Price sono  sostanzialmente esatti."
Kirk  sospirò :poteva quell'uomo dire  le cose  come stavano invece di usare tanti giri di parole per  stordirlo?
" In parole povere si può fare qualcosa  o no?"
"Dovremo avvicinarci  ancora,  ma dai  dati  che  ho  a disposizione già ora , non abbiamo  abbastanza potenza di  fuoco per distruggere  l'asteroide. "Gli  rivelò Spock mantenendo  la  sua irritante espressione  impassibile.
"E per deviarlo?" Kirk  non voleva gettare la spugna.
Spock  inarco  un sopracciglio . Possibile  che  il  fastidioso  umano  non riuscisse  mai  a comprendere qualcosa alla  prima. Doveva sempre spiegarglielo  e rispiegarglielo  come  a  un bambino  vulcaniano  di  cinque  anni. Ancora  non capiva perchè occupasse   la  poltrona al  centro  della  nave, al  posto  suo! Ma  non potendo  ribellarsi  a questa  illogica e  inspiegabile situazione  doveva..... ..Come diceva  sua  moglie?Ah si !  far  buon viso  a  cattivo  gioco .
"No  non riusciremo a deviarlo  a  sufficienza. Senza contare che se  si  spaccasse  in una  miriadi  di pezzi  , i più  grandi  non brucerebbero  comunque  nell'atmosfera , rischiando   di  fare danni  della  medesima entità!" Ora Kirk  sembrava aver afferrato il  concetto perchè  si  abbandonò  contro  lo  schienale della sedia.
"Va  bene  ,timoniere,  mantieni  la rotta e la massima velocità.”Ordinò  poi chiuse  gli  occhi , aveva  bisogn o di  rifletterci  sopra. 

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Capitolo 4
*** 4 ***


Ronnie quel  giorno  aveva deciso  di  affrontare il  suo  capo, il  dottor Dishal, per  sapera  la verità . Non  si  era  mai  considerato un tipo  coraggioso, anzi  non aveva  molta stima di  se. Ma c'era  il  fatto  che   ad  un certo  punto  della sua vita  aveva  lasciato il  comfort  della sua  casa  sulla terra. Ed   era andato a vivere  dall'altra  parte del  quadrante, su un pianeta  sconosciuto, popolato  da gente sconosciuta,  per  fingersi  uno  di loro , rischiando  costantemente di  tradirsi. Ciò richiedeva  una certa dose di  coraggio . Quindi ,dopotutto , non era  così  male  come si  riteneva. Bussò  ed  entrò  tutto impettito.  Era carico  a  mille .Poi  alla vista dl  severo  Clioniano  dai  capelli  candidi  si  sgonfiò come  un palloncino  bucato. Tuttavia capiva che era giunto il momento  di  sapere come stavano veramente  le cose, non si  poteva rimandare  oltre.Riportò i  suoi  dati all'attenzione del  dottor Dishal  e  ebbe la risposta che  non avrebbe mai  voluto  sentire.
" Caro Qeeter sei  stato indubbiamente  in gamba, ma  l'osservatorio  dispone di  questi  dati  già  da  tempo. "Gli  rivelò  il  vecchio.
"Lo  sapete...ma  allora ..."Ronnie era sinceramente  confuso.
”Ti  stai  chiedendo  perchè  la tv  non ne  parla? Perchè  la  popolazione  viene tenuta totalmente all’oscuro? Per  evitare  il panico! Tu  hai  un 'idea su  come distruggere  quell'asteroide  o  evacuare  i  due  billioni  di  Clioniani  che  abitano  questo pianeta?” Si  certo  Ronnie  ce  l'aveva  un 'idea!
Tre astronavi  federali  di  classe galaxy  avrebbero  potuto  scaricare  tutti i loro  siluri  fotonici  su  quell'asteroide  disintegrandolo . Ma  non poteva dirlo  a  Dishal  perchè  non era certo  che  il  suo  sos fosse giunto in tempo  alla federazione. E che  la fuori  ci  fossero  davvero  tre astronavi pronte a salvarli. e  comunque  che alla federazione importasse qualcosa di  Clion. E soprattutto che  i  Clioniani  fossero pronti  a sapere che  non erano  soli  nell’universo ! Nel  dubbio non gli  rivelò  ciò  che sapeva .
"Quindi  non direte  nulla ?"Chiese.
"Dire  alla gente che moriranno tutti ? Ti  sembra  una bella cosa da dire ?"Rispose Dishal  allibito.
"Ma se  volessero  passare  gli ultimi istanti  della loro vita con i loro  cari ...."Replicò  Ronnie amareggiato.
"Che cambierebbe? Dopo  la  morte c'è il  nulla ...qua  o là , non vedo che cambierebbe."
Ecco  questa  era una differenza fondamentale  tra Clioniani  e terrestri :  loro non avevano il  concetto  di  "aldilà".La vita  per loro,  era  quella che vivevano al  momento  e  non ce  ne era  un 'altra dopo . Meglio  o  peggio,Ronnie  non sapeva dirlo? Sperando in altra vita,dopo la  morte, poteva  incentivare a comportarsi più onestamente col  miraggio di  essere  premiati nell'aldilà .Ma  poteva anche indurre  una  persona a giustificare  i  suoi  crimini sperando  nel  perdono. Alla fine  Ronnie abbandonò  le  considerazioni  filosofiche   e  l'ufficio  del  suo  capo . Domani  l'asteroide sarebbe arrivato  e  lui  aveva  almeno il  tempo  di  fare  la cosa più importante della sua vita.

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Capitolo 5
*** 4 ***


Ronnie quel  giorno  aveva deciso  di  affrontare il  suo  capo, il  dottor Dishal, per  sapera  la verità . Non  si  era  mai  considerato un tipo  coraggioso, anzi  non aveva  molta stima di  se. Ma c'era  il  fatto  che   ad  un certo  punto  della sua vita  aveva  lasciato il  comfort  della sua  casa  sulla terra. Ed   era andato a vivere  dall'altra  parte del  quadrante, su un pianeta  sconosciuto, popolato  da gente sconosciuta,  per  fingersi  uno  di loro , rischiando  costantemente di  tradirsi. Ciò richiedeva  una certa dose di  coraggio . Quindi ,dopotutto , non era  così  male  come si  riteneva. Bussò  ed  entrò  tutto impettito.  Era carico  a  mille .Poi  alla vista dl  severo  Clioniano  dai  capelli  candidi  si  sgonfiò come  un palloncino  bucato. Tuttavia capiva che era giunto il momento  di  sapere come stavano veramente  le cose, non si  poteva rimandare  oltre.Riportò i  suoi  dati all'attenzione del  dottor Dishal  e  ebbe la risposta che  non avrebbe mai  voluto  sentire.
" Caro Qeeter sei  stato indubbiamente  in gamba, ma  l'osservatorio  dispone di  questi  dati  già  da  tempo. "Gli  rivelò  il  vecchio.
"Lo  sapete...ma  allora ..."Ronnie era sinceramente  confuso.
”Ti  stai  chiedendo  perchè  la tv  non ne  parla? Perchè  la  popolazione  viene tenuta totalmente all’oscuro? Per  evitare  il panico! Tu  hai  un 'idea su  come distruggere  quell'asteroide  o  evacuare  i  due  billioni  di  Clioniani  che  abitano  questo pianeta?” Si  certo  Ronnie  ce  l'aveva  un 'idea!
Tre astronavi  federali  di  classe galaxy  avrebbero  potuto  scaricare  tutti i loro  siluri  fotonici  su  quell'asteroide  disintegrandolo . Ma  non poteva dirlo  a  Dishal  perchè  non era certo  che  il  suo  sos fosse giunto in tempo  alla federazione. E che  la fuori  ci  fossero  davvero  tre astronavi pronte a salvarli. e  comunque  che alla federazione importasse qualcosa di  Clion. E soprattutto che  i  Clioniani  fossero pronti  a sapere che  non erano  soli  nell’universo ! Nel  dubbio non gli  rivelò  ciò  che sapeva .
"Quindi  non direte  nulla ?"Chiese.
"Dire  alla gente che moriranno tutti ? Ti  sembra  una bella cosa da dire ?"Rispose Dishal  allibito.
"Ma se  volessero  passare  gli ultimi istanti  della loro vita con i loro  cari ...."Replicò  Ronnie amareggiato.
"Che cambierebbe? Dopo  la  morte c'è il  nulla ...qua  o là , non vedo che cambierebbe."
Ecco  questa  era una differenza fondamentale  tra Clioniani  e terrestri :  loro non avevano il  concetto  di  "aldilà".La vita  per loro,  era  quella che vivevano al  momento  e  non ce  ne era  un 'altra dopo . Meglio  o  peggio,Ronnie  non sapeva dirlo? Sperando in altra vita,dopo la  morte, poteva  incentivare a comportarsi più onestamente col  miraggio di  essere  premiati nell'aldilà .Ma  poteva anche indurre  una  persona a giustificare  i  suoi  crimini sperando  nel  perdono. Alla fine  Ronnie abbandonò  le  considerazioni  filosofiche   e  l'ufficio  del  suo  capo . Domani  l'asteroide sarebbe arrivato  e  lui  aveva  almeno il  tempo  di  fare  la cosa più importante della sua vita.

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Capitolo 6
*** 6 ***


"Il  comunicatore  è  là dentro. " Lo informò  Loki . "
Ma  lui  no!" Obbiettò  Kirk scocciato .
Il  dottor  McCoy  aveva  prodotto una cresta  posticcia da  appiccicare alla  loro  fronte. Non  era granchè  , ma da  lontano  poteva passare. Avevano  indossato  abiti  simili  a quelli  locali  e  si  erano  teletrasportati  in  un vicolo deserto  dietro  al  condominio  di  Price.  Ora erano  di fronte  alla sua porta e Loki  valutava  l'opzione di  sparare sulla serratura  per  entrare.  
"Ma  forse  dentro troviamo un indizio,su  dove sia andato." Suggerì   prendendo la  mira e  sparando.
La porta si aprì e loo entrarono  e  cominciarono  a  guardarsi intorno. Era il classico  appartamento da scapolo, disordinato  e  lercio.Trovare  un indizio  tra  i  cartoni  delle pizze  e  i  calzini  sporchi  sarebbe stato  un 'utopia. Ma il peggio  doveva ancora venire. Mentre  i  due si aggiravano  col naso  arricciato,  scostando  cadaveri di  cibo, col piede, un grido  li  sorprese alle spalle. Sulla  soglia c'era  una vecchia , con  i  capelli  bianchi e  la faccia  incartapecorita  che brandiva  il  bastone con aria feroce.
"Chi  siete?Chiamo  la  polizia!" Sbraitò agitando  contro  di loro  il  bastone a mo  di  arma.
"Siamo   i cugini  di  Ro.. ehm ....Qeeter ! Non  le  ha mai  parlato  di noi?" Si  giustificò  Loki  sfoggiando il più  smagliante dei  suoi  sorrisi .
"Lui mi ha sempre detto  di  essere  solo al mondo." Replicò  la  vecchia impicciona.
"Tipico  di  Qeeter ....da  quando  sua  madre scappò di  casa  per  sposare suo  padre  i rapporti  con la sua famiglia d'origine sono  sempre stati  tesi. Ma  oggi  dobbiamo  per forza trovarlo .La nonna  è  in fin  di  vita  e vuole salutarlo!" Kirk  stava tentando  disperatamente  di  produrre  una lacrimuccia  per  rendere  la  sua storia  più  credibile.
Con la faccia da schiaffi  che si  ritrovava c'era il  caso  che  la vecchia  ci  cascasse con tutte le scarpe ortopediche. Infatti  parve  molto  turbata all'idea della povera   nonnetta moribonda e  rivelò dove  era andato Ronnie alias Qeeter. Era  un segreto segretissimo .Niente che  un impicciona doc  come  lei  non potesse scoprire a occhi  chiusi! I due federali ringraziarono e si misero  sulle traccie dello scomparso .
"Come cavolo  lo raggiungiamo l'impiastro?""Ho un 'idea! Mi  hai  sempre raccontato che quando eri piccolo rubavi le auto  di  tuo zio .Ora vediamo se  è vero."Lo  canzonò Loki.
Kirk osservò  i mezzi  di locomozione di  Clion.Parevano proprio  delle auto  di un paio  di  centinaia di  anni  fa.Un 'incongruenza per delle persone che avevano  già la tecnologia per viaggiare nel spazio  sia  pure a velocità d'impulso. Kirk  si guardò intorno.La fortuna era dalla sua parte ,c'era  una stampella nel  bidone dell'immondizia.La aprì e  la trasformò in un gancio  e agendo  sulla portiera dell'auto in un secondo  l'aprì. Fece un 'inchino  a Loki  facendogli  segno  di  accomodarsi.
"Niente  male come  ladro  d'auto . Ma  sappi  che sarai  sempre un passo  dietro  di me. " Gli  assicurò con  un sorrisetto malefico.
Kirk esibì  anche  la sua maestria come autista. Fortunatamente  le auto, nonostante  il loro  aspetto  retrò , avevano il  navigatore.Quindi  raggiungere la meta fu un gioco da ragazzi. C'era sempre  l'inquietante particolare che il  tempo  stringeva. Dovevano  ritrovare  l'impiastro  e riportarlo  sull'enterprise  in meno  di  dieci minuti altrimenti , Spock  aveva l'ordine di  recuperarli  e spostare la nave alla massima velocità. Non avevano  alcuna intenzione di  morire arrostiti  o  schiacciati  come zanzare per Ronnie Price! 

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Capitolo 7
*** 7 ***


G'lahl non poteva crederci !Qeteer  l'aveva portata  in una cappella dove si  celebravano  matrimoni  express 24 ore  su  24. Era  forse  impazzito? Non  era certo  questo il  matrimonio  da  favola  per cui  risparmiava le  mancie  da  più di  un anno! Non  aveva  intenzione  di  sposarsi in una squallida cappella  con  un pazzo  vestito  da star  della  musica, estinta tralaltro ! Inorridita innanzi  a tanta pacchianeria aveva già deciso  cosa avrebbe risposto  alla fatidica  domanda .
"Vuoi  tu...?”
No  , no  e  poi  no! Anche  perchè   le richieste di  spiegazione   che aveva fatto  a Qeeteer, circa  il  suo  bizzarro  comportamento,  erano  rimaste  prive di  risposta e questo  lei  non poteva tollerarlo. Non  era certo pronta a sposarsi  per soddisfare  un bizzarro  capriccio  del  suo  fidanzato.Lei  voleva  una famiglia, ma voleva che fosse solida, basata su  dei  sani  principi  e dei  seri  propositi ! Insomma era  una ragazza seria ! Mentre stava per sbottare  in faccia al  suo  ragazzo tutta  la rabbia che aveva dentro  entrarono  i  due tizi. Erano  grossi  e  minacciosi . Quello  con  la  faccia  da  bamboccio puntò  gli  occhi  celesti  su  Qeeter e  lo  squadrò con sguardo indagatore .
"Deve venire  con  noi.E  subito  .E' un 'emergenza!" Gli intimò.
"Chi  siete?”Balbettò  Ronnie  spaventato.
Gli  pareva di  averli  già  visti  , ma preso  alla sprovvista  non riusciva a dar  loro  un nome.
"Siamo  della federazione." Rispose  quello  alto  e  pallido,rimanendo sul  vago .
"La  federazione di  calcetto?" Chiese G'lahl  allibita.
Queeter, era stato  scartato come giocatore per  palese inabilità  , ma si  era riciclato  come arbitro. Per forza erano  quelli  del  calcetto , che  altro  tipo  di  federazione  poteva frequentare il  suo  fidanzato? E comunque  che emergenza poteva  esserci  col  calcetto? Loki  la  guardò  perplesso .
"Uh  si .... calcetto .Dobbiamo  disputare  una partita  e  lui  deve  venire  con  noi  ,subito.E'  vitale la sua presenza!" Ronnie  dopo un attimo  di  smarrimento comprese chi  erano.
Li  aveva finalmente riconosciuti  sotto il  trucco. Dopotutto  , tutti  avevano  visto  almeno una volta al  telegiornale il capitano  Kirk ,l’eroe senza  paura della flotta astrale,  e  il  professor  Loki  ,l'esperto  di  viaggi  nel  tempo. Quindi  l'enterprise  era qui ! Era venuta   a salvare Clion.
"Scusa  un attimo. " Disse a G'lahl allontanandosi  con i  due.
"Scusa  ? Qeeter se  ora  mi  lasci per  una partita di  calcetto  non disturbarti più a chiamarmi!"Gli urlò  dietro la ragazza imbufalita.
A Ronnie spiaceva trattarla così ma  forse  poteva salvare  un pianeta e tutti i suoi  abitanti. e  certo  questo  gli  avrebbe fato  acquistare parecchi punto  agli occhi  di  G’ lahl. Ma  non era per pavoneggarsi  che ci  teneva. Ormai  viveva  su  Clion.Questa era la sua casa  e questa gente era la sua  famiglia.Ci  teneva sinceramente . Forse non era adatto  a   fare  l’osservatore , non era  abbastanza cinico  e distaccato  da  non lasciarsi  coinvolgere.
 "Siete arrivati in forze  per deviare l'asteroide?" Bisbigliò  quindi speranzoso.
Kirk  sospirò."Purtroppo no! Eravano l'unica nave nel  settore .Siamo  qui  per  portarla via.Solo lei e subito ,non c'è più tempo."
Ronnie  accolse  la  notizia come  un pugno  nello  stomaco.Si voltò verso  G’lahl bianco come un cencio .
"No , non ci  credo ...anzi  non lo  accetto.Ci  deve esser qualcosa da  fare." Protestò con  voce lamentosa e supplicante .
"Si,qualcosa faremo . Tra  un paio  di minuti, la  nave ci  tirerà  su  e ce  ne andremo , che lei  ci  sia  o no. Quindi a  lei  la scelta." A Loki  stringeva  il  cuore per   l'espressione smarrita del  buffo  ometto, ma  non c'era  più  tempo  per  la pietà.
La questione andava affrontata a muso  duro.
"Io  non vado  da  nessuna parte senza G'lahl ."Proclamò Ronnie con  coraggio.
La ragazza confusa dall’inspiegabile confusione   si  era avvicinata.”Io  alla partita  non ci  vengo!”Sbraitò infuriata. Ronnie  sospirò.Non  aveva tempo  di  spiegarle . Ma lasciarla  non era  un 'opzione. Puntò  gli  occhi  disperati  su  Kirk  che a  sua  volta si  voltò  verso  Loki . Lui  alzò  e spalle.
"Fai  te! Ti  hanno  graziato una volta, magari  chiuderanno  un 'occhio  anche  ora!"
Infame , pensò  Kirk . Il  suo  ragazzo ogni  tanto  aveva dei  lati oscuri . Un giorno   o  l'altro  avrebbe dovuto  affrontare l'argomento  con  lui  , ma  non ora.
"Oh  al  diavolo! Enterprise  siamo  in 4  tirateci  su " Ordinò .
E la  luce  li  avvolse. 

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Capitolo 8
*** 8 ***


"Diario  del  capitano. Ci  siamo  allontanati alla massima velocità da Clion, ma messa  in sicurezza la nave ci  siamo fermati. Abbiamo  ricevuto finalmente  notizie dal  quartier generale: e gli ordini  sono  di  registrare  ogni dato possibile sull'impatto. E' un 'occasione  irripetibile. Di  impatti  di  grossi  asteroidi  su  pianeti  se  ne conoscono  parecchi , ma  non su pianeti  abitati . Chissà  quando  ricapiterà  di  nuovo. Sento  lo  stomaco  che  mi  si  accartoccia : guardare un 'intera civiltà  che  muore  è abominevole. Eppure  la scienza  ha  le sue esigenze. Per fare  lo  scienziato  occorre  una freddezza, una  mancanza di  compassione,  che  io  non potrei  mai  avere. Un ruolo  perfetto  per  il  mio primo ufficiale  che  in questo momento  se  ne sta  in plancia ad  assorbire  per  osmosi  ogni  dato  che riceve dai  sensori e  ogni  immagine che  gli  schermi  gli  trasmettono , quasi  volesse carpire  l'ultimo lamento di  quel  pianeta che esplode  e  si  frantuma. Anche  Loki  è  al  suo  fianco . Per  la  prima volta  in vita  mia  ho  visto  brillare  una strana luce  nei  suoi  occhi  . Come  un vago  piacere. Ma sono  certo  che  si  tratta della  mia immaginazione alimentata dalle emozioni che sto provando . Comunque  non ho  retto  allo  spettacolo  e  mi  sono  ritirato  nella sala tattica  nella speranza di  sbollire  la rabbia senza  farlo  notare  ai  miei ufficiali . Certo  a  bordo  ci  sono  due persone che  l'hanno presa  peggio  di  me  . Ronnie Price  ha  perso  quella che era  diventata la sua casa. Da  quanto  ho  capito  di lui, è uno  scienziato  anomalo . Quelle persone  per  lui  non erano più topini  da  laboratorio  ma,la sua famiglia. Ora dovrà  spiegare  la sua  vera identità  alla sua fidanzata G'lahl  e  il  perchè  non abbia  potuto  aiutare  il  suo  mondo  a sopravvivere. Non  sono  certo  che  la ragazza  lo perdonerà  , mi  sembra  un tipo  indomito  e aggressivo . Mi  chiedo  se riuscirà a adattarsi  a vivere con  Price sulla terra. La terra  è  molto  più  simile a Clion  di  quello  che  uno potrebbe pensare.Certo  non  potrà dimenticare. Più  vado  avanti  nel  mio  comando  più  capisco  quanto  sia difficile la  mia posizione  .Decidere tra  la vita  e  la  morte  come se fossi  Dio ! Ma  è  ciò  che  ho  scelto  e  non  mi  farò  piegare  così  facilmente dagli  ostacoli  che troverò  sul mio  cammino!”

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