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di narixxx
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** .1 ***
Capitolo 2: *** Boom.2 ***
Capitolo 3: *** Boom. 3 ***
Capitolo 4: *** boom.4 ***



Capitolo 1
*** .1 ***


I fuochi d'artificio esplosero puntuali come ogni anno, 00.00 in punto. Il cielo si riempì di mille colori facendo diventare la notte giorno, scacciando le paure e il terrore e rimpiazzandole con pace ed allegria. Adoravo guardare i fuochi pirotecnici, adoravo ammirare come da minuscoli puntini potessero esplodere e diventare immensi, adoravo vederli specialmente durante la festa dei fiori di ciliegio che inaugurava l'estate. Era la mia festa speciale. Intorno a me le persone guardavano in alto, c'era chi sorrideva senza accorgersene, chi stringeva tra le braccia la persona amata e le sussurrava dolci parole all'orecchio, chi teneva in braccio i figli che stanchi dell'attesa si erano addormentati e chi come al solito ubriaco esprimeva ad alta voce pensieri poco opportuni.

Era strano come tutto il mio essere si sentisse così vivo durante quella festa. Nei giorni precedenti riuscivo a sentire come l'adrenalina si mescolasse all'euforia durante l'attesa. In quei giorni riuscivo solo a prendere un ghiacciolo e a mangiarlo mentre il mio sguardo si perdeva ad ammirare il cielo in trepida attesa. Potevano passare anche ore senza che me ne accorgessi tanto che amavo i fuochi d'artificio, a volte speravo di poterli vedere anche di giorno. Così come uno stupido mi perdevo nell'immensità del cielo.

I fuochi d'artificio riempivano il cielo, dipingevano a volte fiori, a volte cuori, a volte spirali. Si rincorrevano l'un l'altro per poi perdersi nel buio. Era stupendo come una cosa così semplice mi rendesse così tanto felice, tanto felice da farmi cadere di tanto in tanto una lacrima che lenta moriva tra le mie labbra.

Anche la sera che lo incontrai stavo piangendo ma non di tristezza o altro no ero felice di osservare quello spettacolo. All'inizio non ci feci neanche caso al ragazzo che di fianco a me mi tendeva un fazzoletto.Me ne accorsi solo quando si calò e mi asciugò lui stesso le lacrime. Se devo essere sincero quella fu la prima volta che qualcuno riuscì a catturare la mia attenzione durante uno spettacolo pirotecnico. Ricordo ancora chiaramente come la luce dei fuochi baciasse delicatamente la sua pelle bianca, di come nei suoi occhi gli spari sembravano ancora più belli e di come il sorriso sul suo volto fece correre lungo la mia schiena mille piccoli brividi mescolati tra paura, emozione e trepidazione. L'unica cosa che non ricordo bene fu come le sue morbide e calde labbra si ritrovarono sulle mie, di come la mia lingua e la sua si rincorrevano, di come il mio corpo ed il suo come magneti si avvicinassero sempre di più senza lasciare neanche un millimetro, e di come il desiderio che serpeggiava tra di noi ci avesse fatto perdere il controllo. C'eravamo persi l'uno nell'altro, senza renderci conto che lo spettacolo era terminato e che all'ombra dei fuochi d'artificio c'eravamo solo noi due circondati dal buio e dalle fioche luci della città che si vedevano in lontananza.

Io non lo avevo mai visto, non sapevo chi fosse quel ragazzo ma una volta che il bacio finì e ci staccammo per riprendere fiato sapevo senza ombra di dubbio che avevo trovato la mia anima gemella, sapevo che senza di lui non sarei riuscito neanche a respirare.

''Piacere Jeon Jungkook!'' disse allontanandosi di un passo mentre mi tendeva la mano. ''Scusa non sono riuscito a trattenermi, sai ti ho visto che piangevi e mi sono preoccupato poi però..'' abbassò lo sguardo vergognandosi di quello che stava per ammettere '' ho visto i tuoi occhi ed ho perso il controllo su di me. Mi dispiace, anche se sinceramente lo rifarei volentieri!'', continuò mentre passava sensualmente il pollice sul labbro che fino ad un attimo prima stavo mordendo.

''ahahaha, quanta sincerità!'' risposi ridendo ''Piacere Park Ji Min, tranquillo avrei tranquillamente potuto bloccarti se avessi voluto.'' risposi fregandomene se mi avesse scambiato per un maniaco e facendogli un occhiolino.

''A quanto vedo siamo entrambi molto sinceri.''' il sorriso che spuntò sul suo volto fu illuminato dai raggi splendenti di un nuovo giorno che ci avvolgeva nel suo caldo abbraccio e ci baciava promettendoci un nuovo futuro. Ricordo ancora tutto, come se fosse successo solo il giorno prima.
 

Oggi mi sento come se fosse una giornata di pioggia in pieno inverno, o forse il problema è di Spotify e di quella cavolo di playlist stra deprimente, comunque sia avevo voglia di scrivere e così è uscita questa mini ff..( continua) bhè sarei felice se mi lasciasse qualche commentino giusto per invogliarmi e per tirarmi su di morale così il finale . . . .

okok, ciaooo :)

-Nari

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Capitolo 2
*** Boom.2 ***


Mentre mi lasciavo trasportare lontano dai ricordi del primo incontro con Jungkook nel cielo i fuochi d'artificio non accennavano a smettere, si rincorrevano ancora lasciando dietro di loro scie di fumo che venivano poi trasportate dal leggero venticello che quella sera tirava. Quella sera il vento si divertiva anche a giocare con i fiori di ciliegio trasportandoli in giro.Dolcemente circondavano le persone che si erano radunate lì, accarezzandoli leggermente facendogli sentire il meraviglioso e particolare odore che li contraddistingueva simile al miele ma non troppo, era qualcosa di molto più particolare ed unico. Sotto uno dei ciliegi vi era una coppia che teneramente si teneva per mano scambiandosi attenzioni tutta persa nel proprio mondo. La corrente cambiò direzione e fui investito da dolci petali di ciliegio che tutt'intorno a me ammalianti mi abbracciavano inebriandomi con il familiare odore che immediatamente mi riportò indietro nel tempo.


 

 

''Ehi Jungkook allora cosa vogliamo fare per il nostro primo mese insieme?'' chiese Jimin avvicinandosi a Jungkook che era intento a preparare la colazione, gli avvolse delicatamente le braccia in vita e posò il suo volto al centro della schiena del più piccolo. Gli piaceva stare così, gli piaceva avere il corpo del suo Kookie premuto contro il suo, sentire il calore del corpo del più piccolo che oltrepassava i vestiti ed arrivava a riscaldargli nel profondo la sua anima. Amava chiudere gli occhi e perdersi nel dolce profumo inebriante dei fiori di ciliegio il quale ogni volta gli ricordava la notte in cui lo aveva incontrato. ''Allora?'' richiese tenendo ancora gli occhi chiusi. 

''Non saprei! Potremmo andare al cinema sai è uscito il nuovo film di Iron Man,potremmo comprare tanti pop-corn con il caramello, oppure potremmo restare a casa e mangiare tante schifezze fino a stare male, oppure..'' disse con gli occhi che gli luccicavano ''potremmo fare quei biscotti che 

piacciono tanto agli americani, quelli con i marshmallow e la nutella tra due biscotti, a mò di sandwich'' rispose voltandosi verso Jimin e guardandolo dritto con i suoi profondi occhi castani ''Oppure potremmo direttamente sorvolare su tutto e fare qualcosa di molto più produttivo solo con la nutella!'' ammiccò sornione il più piccolo. A quelle parole le guance di Jimin si trasformarono in due pomodori rossi facendogli perdere momentaneamente il controllo del suo cuore.

''Smettila Jeon Jungkook!'' rispose Jimin debolmente. ''Lo sai che io..'' continuò a dire prima di essere bloccato dalle tenere labbra di Jungkook sulla punta del naso ''Lo so Hyung! Ed è per questo che io ti amo sempre di più'' affermò prima di voltarsi e ritornare a preparare la colazione. Dopo poco poggiò sul tavolo un piatto con uova, bacon, alcune fette di pancarrè e un bicchiere di succo di frutta all'arancia e prese posto di fianco a dove era seduto Jimin. ''Penso che potremmo cenare in un posto carino e poi andare a fare un giro sulla collina dei ciliegi e vedere le stelle,'' parlò Jungkook calando a razzo sulla colazione cercando di non far vedere le sue guance colorate di rosso al suo Hyung ''sai sarebbe carino, sempre se il tempo permette'' continuò girandosi di lato ed alzando lo sguardo sul suo Hyung il quale non aveva ancora iniziato a mangiare concentrato com'era nell'osservare ogni movimento del più piccolo. 

Jimin era talmente ammaliato dall'osservare la velocità con cui il più piccolo metteva tutto quello che vi era nel piatto nella propria bocca che non si accorse che l'altro gli stava parlando fin quando il più piccolo non gli prese il volto tra le mani e lo guardò fisso negli occhi ''Hyung se continui a guardarmi così potrei consumarmi e sparire per sempre,'' disse mettendo su un tenero broncio.

Le parole del più piccolo avrebbero dovuto far sorride Jimin ma invece provocarono esattamente il contrario. Il cuore di Jimin accelerò, la vista si annebbiò e l'aria si bloccò nei polmoni. L'ansia lo dominava. Tutto l'ambiente circostante si muoveva, sembrava di star osservando un terremoto. Aveva perso la concezione della dimensione non riuscendo a distinguere nessun rumore, odore o immagini. Dei puntini neri iniziarono a danzargli davanti agli occhi. Persino il volto del più piccolo che fino a quel 

momento era stato perfettamente visibile era difficile da distinguere. Riusciva a stento a distinguere in quella cacofonia di immagini vaghe la piccola ruga che si stava formando in mezzo alle sopracciglia del più piccolo che di solito compariva quando era preoccupato. Concentrò tutte le sue forze dove supponeva vi si trovassero le labbra di Jungkook e con un enorme sforzo durato una vita riuscì finalmente a riprendere fiato e a tornare alla realtà. Leggermente scosso da quello che gli era successo prese il volto del più piccolo e lo avvicinò al suo. 

Alzò lo sguardo e ammiccante fece sparire i pochi millimetri che dividevano le sue labbra da quelle dell'altro. Delicatamente simile ad una brezza estiva poggiò le labbra su quelle dell'altro in un leggero bacio  per poi tirarsi indietro. Si alzò dalla sedia e di mise in mezzo alle gambe aperte dell'altro, si chinò e gli sollevò la testa avvicinandola alla sua, con la mano destra fece scorrere il pollice sul labbro inferiore mentre con la sinistra faceva piccoli lenti massaggi tra i capelli che mandavano piccole scariche elettriche lungo la spina dorsale del più piccolo. Il bacio piano piano iniziò a farsi sempre più lussurioso, più carnale, più bisognoso. 

Jimin scosso ancora di quello che gli era successo prima aveva il bisogno di sapere che il suo Kookie era lì con lui, che era reale e che anche lui anelava quel contatto. Staccò le labbra e si spostò verso la mandibola lasciando piccoli baci umidi che salirono fino ad arrivare all'attaccatura dell'orecchio. Sapeva che quello era il punto debole di Jungkook, sapeva che giocando e succhiando il piccolo lobo lo avrebbe fatto impazzire e sapeva ancora di più cosa sarebbe successo se lo avesse fatto, specialmente se avesse soffiato della leggera aria calda dietro l'orecchio. Imprudente delle conseguenze lo fece. Istintivamente le mani del più piccolo sprofondarono nei morbidi capelli dell'altro,  facendo tornare le loro labbra a scontrarsi in una danza mortale con affondi e scoccate senza esclusioni di colpi. Delicatamente Jimin allontanò prima le labbra e poi il corpo da quello dell'altro. Lo guardò negli occhi e con un leggero sorriso affermò soffocando una risata ''Vedi Kookie è così che si bacia.'' e come se niente fosse accaduto iniziò a mangiare la colazione che nel frattempo si era freddata.  



 

-Fine.

Un altro piccolo piccolo capitolo, all'inizio volevo finirla in due capitoli, poi però mi sentivo di tradire i BTS facendola troppo corta e sbrigativa ..vi direte questa è proprio matta! ebbene non siete molto lontani dalle realtà XD comunque sia dopo aver ascoltato e riascoltato all'infinito ''Young forever'' mi sono detta che forse valeva la pena di farla un po' più lunga. Ora spero che vi sia piaciuta, se non è così sarò felice di ascoltare ogni vostro giudizio, ogni critica e ben accetta. 

Byee Nari :)

 

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Capitolo 3
*** Boom. 3 ***


 -Boom! 

L'esplosione di un altro fuoco d'artificio mi riportò alla realtà. Controllai l'orologio 5 minuti. Erano trascorsi solo 5 minuti dall'inizio dello spettacolo. I miei occhi vagavano nella notte illuminata distrattamente dagli spari alla ricerca di qualcuno in particolare. A distanza di vari passi da me c'erano alcuni ragazzini che si divertivano,  un ragazzo con gli occhi socchiusi ed un sorriso sul volto stava suonando una dolce ma allo stesso tempo rinfrescante canzone con la chitarra mentre altri che erano intorno a lui si lasciavano trasportare da quel suono in movimenti sinuosi lasciandosi andare e diventando un tutt'uno con ciò che li circondava. C'erano anche alcuni ragazzi un po' più piccoli che giocavano con le stelle filanti rincorrendosi e ridendo come pazzi. I ragazzi stavano vivendo appieno la loro innocenza assaporandone ogni momento. Un sorriso di nostalgia si fece largo sul mio volto quando vidi le stelle filanti ed un altro ricordo riaffiorò dalla mia mente forte potente da togliermi il fiato e da farmi arrancare in cerca d'aria.
 

 

''Kookiee!'' gridò Jimin rivolto verso Jungkook il quale stava comodamente allungato sul divano mentre guardava distrattamente il televisore in sala. ''Jungkook vieni quiii'' continuò a chiamarlo Jimin dalla cucina. Un sospiro gli sfuggì prima di alzarsi ed andare a vedere il perché di quelle urla.

Ormai erano passati diversi mesi da quando Jimin e Jungkook si erano incontrati. Ogni giorni che trascorrevano come coppia li faceva avvicinare e conoscere sempre di più. La prima volta che si erano incontrati non sapevano nulla l'uno dell'altro. Particolare ancora più importante, occupati dalla frenesia delle loro vite non avevano neanche pensato all'arrivo possibile di una persona così 

importante, e a tutto ciò che con essa arrivava. Si erano solo guardati e poi tutto ciò che li circondava era svanito, scomparso. Erano stati risucchiati in un mondo fatto solo di loro.

 Si erano scambiati un bacio solo dopo il primo sguardo, e dopo il primo sguardo non erano più riusciti ad allontanarsi. Avevano deciso di andare a vivere insieme dopo solo una settimana. Poteva sembrare sconvolgente e da pazzi, di solito quello era un passo importante qualcosa su cui riflettere non di certo qualcosa da prendere a cuor leggero, ma per loro questo non valeva. Dopo quel primo bacio e tutti gli altri che gli erano seguiti per loro quella scelta era stata automatica persino scontata, almeno secondo il parere dei loro cuori. Entrambi sentivano le loro anime cercarsi chiamarsi,  e quando avevano visto che ogni volta dopo un'appuntamento diventava sempre più difficile e doloroso salutarsi avevano deciso di getto che era la cosa giusta da fare. Da quel momento non si erano più allontanati, anzi.

 

Jungkook trascinandosi mezzo addormentato si avvicinò a Jimin il quale come un bambino aveva la faccia premuta contro la finestra, l'abbracciò da dietro e poggiò la testa al centro della schiena del suo Hyung e prima di parlare si lasciò sfuggire uno sbadiglio ''Chimmie cosa c'è?'' chiese chiudendo gli occhi e rafforzando la presa intorno al corpo dell'altro. Lentamente il più grande poggiò una mano sulle braccia forti e muscolose dell'altro ''Guarda fuori Kookie'' rispose sognante il grande ''non ti sembra uno spettacolo fantastico?''. Fuori nella notte illuminata solo dalla luna, piccoli fiocchi di neve scendevano ricoprendo piano piano tutto ciò che li circondava. 

''Emmh,si si'' rispose Jungkook sbadigliando. 

''Jeon Jungkook! Per rispondere dovresti almeno guardare!'' disse mentre si girava completamente 

facendo così alzare la testa dell'altro dalla sua schiena. ''Guarda'' disse puntando un dito dietro le spalle rivolto alla finestra con i suoi piccoli occhi pieni di trepida attesa.

''Oooh my gooood!'' rispose il più piccolo precipitandosi a guardare fuori dalla finestra per poi girarsi verso il suo Hyung ''Chimchim oomiodioo è stupendo! Perchè non me l'hai detto subito?'' disse mettendo su un leggero broncio per poi ritornare a premere la faccia contro il vetro. 

''Su Kookie vogliamo uscire?''  chiese prendendo le guance dell'altro il quale troppo concentrato ad ammirare i morbidi fiocchi di neve scendere non gli aveva dato risposta. 

''Certo Hyung,'' rispose l'altro andando a prendere di fretta e furia i cappotti per entrambi. Si avvicinò al più grande e gli mise in testa il suo cappello rosso preferito per poi avvolgerlo in una sciarpa calda dello stesso colore del cappello ''Ora possiamo andare'' affermò soddisfatto il più piccolo dopo aver imbacuccato per bene Jimin.

''Dove pensi di andare?!'' lo fermò Jimin, ''Fa troppo freddo così, ti devi mettere anche tu qualcosa di più caldo'' disse mentre correndo andò in camera alle ricerca di qualche cappello o sciarpa, una volta trovati ritornò da Jungkook per metterglieli. ''Ora si che possiamo andare!'' rispose dandogli un piccolo bacio sulla punta del naso, e trascinandolo mano nella mano fuori.

''Stupendo Chimmie!'' affermò Jungkook mentre correva felice nella neve. 

''Si!'' concordò Jimin mentre osservava il più piccolo correre felice nella neve mentre i fiocchi di neve candida scendevano delicatamente baciandogli le rosee guance. ''Davvero meraviglioso'' disse beandosi della vista dell'altro  prima di lanciargli una palla di neve in pieno volto.

''Hyung!'' sussurrò sconvolto Jungkook ''Come.. nono, se vuoi la guerra allora che sia!'' disse prima di iniziare a lanciare piccole sfere bianche contro il più grande, non faceva neanche caso a dove mirava le lanciava e basta poichè erano entrambi troppo occupati a ridere e correre.

''Kookie ti prego basta, mi arrendo!'' disse Jimin arrancando alla ricerca d'aria. 

''Era ora!'' disse il più piccolo prima di saltare in braccio al più grande facendoli entrambi cadere nella neve. La neve li circondava accogliendoli entrambi tra le sue bianche braccia. Sembra un posto incantato lontano da tutto e da tutti. ''Hyung..'' sospirò guardando fisso negli occhi di Jimin, ''sei..'' le guance iniziarono a colorarsi di rosso ''davvero..'' il cuore iniziò a battere all'impazzata ''stupendo.'' terminò la frase in un sussurro. Jimin era stupendo con le guance leggermente arrossate sia per il freddo che per la corsa, con le rosee labbra trattenute dai denti e i suoi occhi che come specchi riflettevano i fiocchi che continuavano a scendere. ''Da mozzare il fiato'' continuò prima di poggiare le labbra su quelle del suo Hyung. Fu un contatto fugace, veloce ma non per questo banale. ''Dobbiamo rientrare, siamo stati troppo tempo fuori al freddo!'' disse alzandosi ed offrendo la mano a Jimin.

 

Una volta in casa Jungkook si diresse verso il fuoco mettendo vari pezzi di legna per far alzare la fiamma, mentre Jimin andò in cucina. Poco dopo tornò con due tazze fumanti in mano e con una piccola busta di cartone bianco . Gli occhi di Jungkook si illuminarono alla vista della cioccolata ''Grazie Hyung'' disse mentre beveva con attenzione un sorso. Jimin invece si era avvicinato al fuoco e stava mettendo dei pezzettini di marshmallow su delle bacchette prima di metterle sul fuoco attento a non farli bruciare ''Tieni, mettilo nella cioccolata vedrai che bontà'' disse leccandosi le labbra pregustandone già il sapore. 

''Woow! Potrei diventarne dipendente!'' disse il più piccolo socchiudendo gli occhi al sapore che si 

sprigionava in bocca dopo ogni assaggio. Di colpo aprì gli occhi ''Hyung resta fermo qui e non ti muovere,'' disse prima di alzarsi e sparire da qualche parte della casa. Poco dopo tornò saltellando tutto felice mentre teneva le mani dietro la schiena ''Chiudi gli occhi Chimmie'' chiese convinto.

''Kook-..'' rispose nervoso Jimin prima di essere bloccato dalle morbide mani del più piccolo sulle labbra.

''Tranquillo Chimmie, fidati.'' rispose guardandolo dritto negli occhi trasmettendogli tutto il suo amore. Jimin fidandosi li chiuse. ''Chimmiee ora puoi aprirli'' affermò il più piccolo. 

''Oooh..'' davanti a Jimin c'era una piccola stella filante che scoppiettante brillava davanti ai suoi occhi, ''Wooow'' sorrise verso il più piccolo prima di prendere in mano la bacchetta.

''Sai quando ero piccolo a Natale con i miei le accendevo sempre, di solito facevo a gara con mio fratello, quella che bruciava prima vinceva ed il vincente poteva chiedere qualsiasi cosa al perdente'' sorrise al ricordo di una di quelle scommesse.

''Facciamolo! Facciamo anche noi una sfida, il vincente potrà chiedere qualsiasi cosa!'' rispose allettato dal gioco Jimin.

''Va bene, ma poi non ti puoi tirare indietro!'' rispose Jungkook regalandogli un occhiolino.

''Affare fatto!''. rispose convinto di vincere JImin. Accesero le stelle filanti e guardarono attenti.

''Ho vinto! Ho vinto! Lo sapevooo'' esultò il più piccolo saltellando per tutta la casa. ''Hyung per la scommessa io-'' le parole pian piano iniziarono a diventare sempre più leggere e meno udibili ''-io ho già tutto quello voglio..quindi ti prego fa che questo duri per sempre!.'' rispose tutto d'un fiato per poi 

lasciar vagare lo sguardo per tutta la casa, cercando di sviare il più a lungo possibile lo sguardo del più grande.

''Jeon Jungkook, io Park Jimin ti prometto che resterò sempre vicino, di fianco e dietro di te! Non ti lascerò neanche un millimetro di spazio, sappilo!'' affermò mentre poggiava la mano destra sul cuore. Poche parole, ma semplici decise e sicure avevano fatto capire la sincerità a Jungkook.

''Park Jimin, io Jeon Jungkook ti giuro che quel posto spetterà sempre e solo a te.'' affermò prima che una leggera lacrima gli scendesse a rigargli una guancia.

 

 

-FINE

Buona seraaa!! 

Da me sta piovendo e questo vuol dire solo una cosa :nuovo capitolo :) 

spero che vi abbia fatto sorridere leggere quello che ho scritto, (specialmente se è stata una giornata di cavolo) o se vi ha fatto venir voglia di vedere la neve e stare vicino al fuoco mangiando marshmallow con la persona amata. 

Spero che gli orrori ortografici e grammaticali non vi abbiamo fatto accapponare la pelle XD

PS: come cavolo si cambia l'immagine del profilo?? depression T.T
Pss: spero di ricevere qualche risposta! Ho bisogno di emozioni per parlare di emozioni.

-NARI

 

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Capitolo 4
*** boom.4 ***


Continuo del capitolo precedente. . .
 

Per tutta la notte la neve era scesa nascondendo tutto sotto il suo manto bianco.  Il sole pigro quella mattina era nascosto tra le nuvole che così rendevano il cielo bianco, talmente bianco che all'orizzonte non si riusciva a distinguere dove finisse il cielo e dove iniziasse la terra. Erano perfettamente fusi. Distrattamente si sentivano degli uccellini cinguettare felici mentre la città circostante con difficoltà cercava di rimettersi in moto. Nelle villette a schiera vi erano persone che toglievano la neve dal vialetto e buttavano per terra del sale, ed altri che invece cercavano di far partire l'automobile per andare a lavoro. C'erano anche dei bambini che felici della giornata out da scuola facevano battaglie di neve, creavano famiglie di pupazzi di neve o si lasciavano trasportare dai più grandi sugli slittini. Di solito lì non era qualcosa di usuale ritrovarsi sotto 1 metro di neve e quell'episodio inaspettato voleva significare solo una cosa: restare bloccati in casa, almeno sino a quando non si fossero attivati gli spazzaneve.

La solita routine che ogni giorno si ripeteva da quando i due avevano iniziato a vivere insieme per quel giorno non valeva. Niente lavoro per Jimin e niente università per Jungkook.

 

In casa i due erano ancora  addormentati. Si tenevano l'uno nelle braccia dell'altro, corpo contro corpo riscaldandosi a vicenda mentre un  caldo plaid tirato fin sopra le teste li nascondeva dai fiochi raggi del sole che penetravano dalle finestre. Nel camino una leggera fiamma li teneva compagnia, mentre tutt'intorno a loro vi erano gli avanzi del piccolo party della sera precedente. La testa di Jimin poggiata sul petto di Jungkook si alzava e si abbassava seguendone ogni respiro, mentre le braccia del più piccolo lo tenevano stretto al suo corpo. Il primo a svegliarsi fu Jungkook. Con gli occhi 

socchiusi studiava il volto rilassato del suo Hyung mentre ancora dormiva. Per Jungkook quella era una delle più belle sensazioni che ad ogni risveglio lo aspettavano. Poter vedere il volto di Jimin a così poca distanza dal suo, sentire il respiro caldo che delicatamente usciva dalle sue labbra che gli solleticava il collo e la sua piccola e paffuta mano aperta sopra il suo cuore. Era qualcosa di assurdo da descrivere in un unica parola perché le emozioni che quel corpo disteso di fianco al suo gli provocavano erano qualcosa di incredibile che non aveva mai provato prima. 

 

Poteva sembrare una stupida frase, qualcosa che spesso si sentiva dire in giro ma non per lui. Era giovane si ma non senza esperienza e quello che provava stando vicino al suo Hyung non l'aveva mai provato, anche il semplice pensare a Jimin era qualcosa di nuovo che gli mandava letteralmente in pappa il cervello. Aveva letto dai libri dei batticuori, delle farfalle nello stomaco ma lui questo non l'aveva mai provato, era arrivato persino a pensare che fosse diverso, malato. Tutto era cambiato all'incontro con quell'essere disteso sopra di lui con la testa nell'incavo del suo collo.

 Ogni giorno da quando stava con Jimin al risveglio gli veniva semplicemente voglia di saltellare per casa oppure passare l'intera giornata a cullare quel corpo contro il suo. Prima di alzarsi e di andare a preparare la colazione diede un piccolo bacio sulla fronte del più grande. Attento a non svegliarlo iniziò a preparare i pancakes e il caffè. Sapeva che Jimin adorava i dolci solo che per il suo lavoro doveva stare molto attento alla linea, prese un po' di panna e vi disegnò un piccolo cuore al centro dei pancakes.Stava versando il caffè con un po' di vaniglia nella tazza preferita di Jimin quando sentì due braccia circondarli la vita.

''Buongiorno Kookie cos'è questo buon odorino?'' chiese con la voce ancora rauca.

''Ora vedrai Chimmie'' disse posando sul tavolo la colazione ''Buona colazione Hyung'' disse prima di 

posare leggermente le sue labbra su quelle dell'altro per poi sedersi di fronte a lui. ''Non fare complimenti!''

''Ma Jungkook sai che devo andare a lavoro, questa colazione..'' disse con una leggera punta di dispiacere  ''vorrei tanto mangiarla ma credo che opterò solo per il caffè! Grazie mille lo stesso.'' sorrise facendo quasi scomparire gli occhi mentre tutto soddisfatto si gustava il suo caffè.

''Sai Hyung non so se ti può interessare ma ieri  ha nevicato molto ed oggi è tutto bloccato per-''

''Davvero?!'' disse voltandosi verso la finestra che era dietro le sue spalle ''Questo vuol dire che posso mangiare tutti i pancakes che voglio'' disse con gli occhi pieni di felicità.

''Si, Chimmie. Oggi staremo a casa tutto il giorno!'' disse guardando il più grande mentre felice si gustava la sua colazione.

 

Jimin agli occhi di Jungkook era qualcuno di unico e speciale, qualcuno di cui prendersi cura, qualcuno da non ferire. Era qualcuno che meritava solo il meglio. Qualcuno che doveva essere solo felice, qualcuno che doveva perdersi nella felicità e non nella paura. Non avrebbe più permesso a nessuno di far del male al suo Jimin.

''Jimin oggi cosa ti va di fare?'' chiese Jungkook.

''Non so, potrem-'' le parole furono interrotte dalla suoneria del cellulare di Jimin. ''Pronto? Si?'' rispose corrugando leggermente la fronte ''Ma certo che puoi! Solo non è pericoloso camminare per strada con tutta la neve che è scesa la notte scorsa?.. hahaha certo certo sei tu lo Hyung. Ti aspetto 

allora!!'' disse prima di riattaccare.

''Chi era?'' chiese prontamente Jungkook.

''Hoseok'' rispose distrattamente Jimin prima di alzarsi ed iniziare a lavare gli utensili che aveva utilizzato il più piccolo per preparare la colazione.

''Che vuole? perchè ti ha chiamato così presto?'' chiese Jungkook mettendosi di fianco a Jimin.

''Mi ha chiesto se poteva passare di qui perché era a casa da solo.''

''Di nuovo? Perchè non si mette con qualcuno se si sente solo?'' disse mettendo il broncio.

''Kookie lo sai che bisogna amare una persona per stare insieme, non bisogna stare con qualcuno solo per monotonia'' disse mentre si dirigeva verso il bagno per andarsi a fare una doccia. 

''Ma Jimin,'' continuò a protestare seguendolo per tutto il cammino '' oggi volevo stare con te!''

''Anch'io,'' disse mentre si avvicinava all'altro che era fermo sulla soglia della porta del bagno '' Vale anche per me,'' disse poggiando le mani sulla vita dell'altro mentre si alzava leggermente sulle punte per poi dargli un leggero bacio sulla punta del naso. ''Ora vatti a cambiare che tra poco sarà qui!'' continuò per poi entrare nella doccia e lavarsi.

 

Hoseok era uno dei migliori amici di Jimin. Si conoscevano sin da piccoli ed in più lavoravano anche insieme. Jungkook aveva imparato a conoscerlo, all'inizio era sembrato una persona fredda e 

distante, spaventosa, poi con il tempo aveva iniziato ad apprezzarlo sorrideva sempre, non si lasciava mai demoralizzare. Erano diventati anche loro due ottimi amici, a volte uscivano perfino insieme senza Jimin solo che lui quel giorno con la neve fuori dalla porta avrebbe preferito trascorrere l'intera giornata da solo col suo Hyung coccolandosi a vicenda. Poteva sembrare egoistico da parte sua ma Jimin era Jimin e lui aveva smesso di essere il ragazzino di 9 anni che si faceva rubare le persone a lui care.

 

I genitori di Jungkook avevano divorziato quando lui aveva poco più di 5 anni. Del periodo che aveva trascorso con i due ricordava poco e niente. Immagini, flash, ricordi ogni tanto facevano capolino regalandogli qualche ricordo, qualche memoria dei tempi passati ed in particolare di suo padre che dopo il divorzio non lo aveva più contattato abbandonandolo alla madre. Con lei aveva affrontato i tempi duri della solitudine, sostenendosi a vicenda. Il loro legame era man mano cresciuto rafforzandosi ad ogni sfida che la vita gli aveva messo davanti. Un paio d'anni dopo anche la madre però decise di abbandonarlo creandosi una nuova famiglia. All'improvviso la sua vita si era ribaltata facendogli avere un nuovo padre accompagnato da un nuovo fratello.

 

 

Con il ghigno di uno che la sapeva lunga andò in camera prese il cellulare e compose il numero. Dall'altra parte si susseguirono innumerevoli squilli prima che qualcuno decidesse di rispondere. ''Hyung sei libero?!'' chiese dolcemente ''Sai ho preparato dei pancake, non so se hai fame puoi venire se vuoi, anzi ti aspetto!'' disse riagganciando prima di ricevere una risposta. Nel frattempo qualcuno 

aveva bussato alla porta.  ''Prego entra Hoseok'' disse felice Jimin abbracciandolo.

Jungkook invece sulle scale stava osservando il nuovo arrivato ignaro di quello che lo aspettava. ''Hahahaha certo che sono proprio stronzo'' pensò sorridendo il più piccolo per poi scendere anche lui ed andare a salutare lo Hyung.

 

__________________

Hello!! Grazie mille per il vostro sostegno!! La storia piano piano sta prendendo forma. Abbiamo iniziato a conoscere i personaggi, ad andare oltre le coccole dei due piccioncini! Piano piano  stiamo scoprendo sempre di più i dettagli delle loro vite. In particolare un piccolo accenno al passato di Jungkook, ma voi non siete curiosi di sapere chi è la persona che Jungkook ha invitato a casa??

Io un idea ce l'avrei solo che sono davvero indecisa. Taehyung? Yoongi? ho letto tantissime VHOPE  e sono davvero carine e coccolose, ho anche letto alcune YOONSEOK e hanno fatto battere tantissimo il mio cuoricino quindi nell'indecisione vorrei farvi una domanda. Suga o V? spero che qualcuno mi aiuti a risolvere questo dubbio..rispondete così potrò continuare a scrivere!

Bye al prossimo capitolo 

-NARI

 

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