The sexy apprentice and the nerdy

di FunnyYoungMe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sotto l'albero ***
Capitolo 2: *** A fare shopping ***
Capitolo 3: *** After party ***
Capitolo 4: *** Indecisioni ***
Capitolo 5: *** Crazy for you ***



Capitolo 1
*** Sotto l'albero ***


Mi sono svegliato alle tre di notte - ho confermato dopo aver guardato verso la sveglia sul comodino - a causa dei vicini. O meglio dire, del vicino. Ogni giorno è la stessa storia: il vicino torna alle ore più disparate e subito si sente lui che ci dà dentro con la persona che si è portata a casa. Non l'ho mai detto ai miei perché di sicuro andrebbero a rompergli le scatole e io non voglio che il vicino se ne vada: mi incuriosisce sapere se a casa si è portato un uomo o una donna. Che sia chiaro: io questo vicino non l'ho ancora visto in faccia nonostante si sia trasferito nel nostro palazzo circa due mesi fa, quindi non so se sia vecchio o giovane, brutto o bello. L'unica cosa che so è che esce la mattina presto e torna la sera tardi. Come faccia a dormire così poco non lo so, soprattutto vista la sua… frequente attività fisica; spero solo che non collassi un giorno quando è solo in casa, altrimenti nessuno lo saprebbe. Cioè, io lo saprei ma non lo direi ai miei per paura che gli dicano di andarsene.
Sono talmente assorto nei miei pensieri che non mi rendo conto del silenzio che regna al di là della parete fino a quando non guardo la sveglia di nuovo: sono le quattro e mezza del mattino. Merda! Ho lezione tra quattro ore!
 
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-Un'altra avventura del vicino?- domanda Heechul guardandomi in faccia mentre si siede di fianco a me.
-Già. Questa volta erano le tre. E fino alle quattro e mezza.- rispondo appoggiando la testa sulle braccia incrociate sul banco.
-Ma non puoi dirgli qualcosa?- chiede Kangin.
-Secondo te mi ascolterebbe? Insomma, vado lì e dico “le tue avventure notturne interrompono il mio riposo; potresti smetterla”? Come minimo mi sbatte la porta in faccia.-
-Secondo me, dici così ma vorresti finire nel suo letto.-
Kangin subito dà un pugno sul braccio di Heechul. Non è strano che il mio migliore amico dica queste cose; è strano che mi ci metta in mezzo. Fortuna che Kangin non sopporta quando Heechul spara cavolate e lo picchia anche al posto mio. Adoro i miei due amici.
-Non dire cavo..- comincio a dire prima di interrompermi perché l'insegnante di informatica è entrato in aula e ha fatto zittire tutti. Anche Heechul che non tace mai.
Il nostro insegnante ci avvisa che da oggi in poi, per qualche mese, un ragazzo verrà a fare tirocinio da lui, ciò significa che il nuovo futuro insegnante parteciperà a tutte le nostre lezioni di informatica e potrà comportarsi da insegnante se vuole. Detto questo, girando la testa verso la porta, il prof dice al ragazzo di entrare e di presentarsi.
Il ragazzo - un gran bel pezzo di ragazzo, devo dire - si avvicina cauto e volge lo sguardo verso noi studenti, accennando un sorriso. Non ho mai visto niente di più bello, sul serio: ad occhio e croce deve essere basso qualche decina di centimetri rispetto a me - quindi circa un metro settanta e qualcosa -, ha i capelli neri scompigliati, l’incarnato è olivastro, i tratti affatto marcati e delle labbra sottili sulle quali vorrei passare le mie dita prima di.. “Ohi, ohi! Frena le tue fantasie sessuali Kyuhyun! Sei in aula”, penso mentre il ragazzo si presenta.
-Sono Kim Jongwoon, ho ventiquattro anni e mi sto laureando nell'insegnamento di ingegneria.-
Ecco, al diavolo il mio autocontrollo. Certe voci dovrebbero essere illegali in persone come lui! Come si fa ad avere una voce che incita al sesso e allo stesso tempo avere un corpo mozzafiato?!? Cazzo. I pantaloni mi cominciano a stare stretti.
 
 
-Kyuhyun-ah, la lezione è finita.- mi chiama Kangin sventolando una mano davanti al mio viso.
-E anche da un pezzo.- specifica Heechul mentre si osserva le unghie.
-Cosa?!? La lezione di matematica!- strillo alzandomi di scatto dalla sedia, destando l'attenzione dei pochi studenti rimasti in aula. E anche quella dell'insegnante e Jongwoon.
Rimango un attimo imbambolato, guardando Jongwoon sorridere mentre parla con il professore, e mi riscuoto dai miei pensieri sconci ricordandomi che il docente di matematica mi ucciderà. Esco dall'aula correndo, diretto all'aula di matematica senza aspettare i miei amici che hanno lezione nell'aula di fianco alla mia.
Quando arrivo in aula la trovo vuota. Rimango un attimo immobile, cercando di capire perché l'aula è vuo-. Oh. Li uccido. Giuro che li uccido. Anzi, prima uccido loro per non avermi fermato, e poi uccido me perché mi sono dimenticato che oggi il professore non c'è e che ha rinviato la lezione.
Sento delle risate soffocate dietro di me, mi giro e trovo Kangin che copre la sua bocca e quella di Heechul, cercando di non farsi sentire mentre ridono. Li trucido con lo sguardo e mi avvicino piano a loro.
-Potevate ricordarmelo.-
-Anche tu potevi ricordartelo. Ma hai deciso di perderti nei tuoi pensieri.- commenta Heechul dopo aver scostato la mano dell'altro.
-Ho fatto una figura di merda!- esclamo ricordando tutti li occhi puntati su di me. Soprattutto quelli del tirocinante.
-Oh tranquillo. I compagni sono abituati.- replica Heechul lanciandomi lo sguardo “sei sempre così”.
Mi metto un pugno in bocca per evitare di rispondergli. Me l'ha insegnato mia mamma quando ero piccolo. Un giorno, dopo essere tornato a casa con le nocche sbucciate perché avevo picchiato un mio compagno che aveva spinto a terra una nostra compagna, mia mamma mi aveva preso la mano e, con uno sguardo calmo, mi aveva detto di mettermi in bocca un pugno quando mi arrabbiavo. Da lì in poi è diventata un'abitudine alla quale tutti si sono abituati.
Dopo essermi calmato un po’, giro la testa per guardare i miei amici. Non l'avessi mai fatto! Jongwoon passa davanti a noi, lanciando uno sguardo alla porta alle mie spalle dove c'è scritto “AULA DI MATEMATICA”, poi guarda me e sorride. È lo stesso sorriso di prima! Sicuramente pensa che sono un rintronato interdetto. Apro la bocca per dire qualcosa ma lui ormai è fuori portata d'orecchio. Sospiro e torno a parlare coi miei amici che non si sono resi conto di niente. Come al solito.
 
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-Bene ragazzi, la lezione è finita.- sento dire da una voce vicino a me.
Spalanco gli occhi, cominciando ad agitarmi perché mi sono addormentato di nuovo a lezione. Ma davanti a me non c'è nessun insegnante e neanche compagno di corso. Sono seduto al tavolo della caffetteria con i miei amici che stanno ridendo perché stavo dormendo. Insomma, non è colpa mia se il vicino non mi lascia dormire!
Lancio un'occhiata che dovrebbe essere trucida ma i miei amici, dopo un attimo di silenzio, scoppiano a ridere peggio di prima. Minho mi circonda le spalle con il suo braccio e, dopo avermi dato un buffetto sulla guancia, mi raddrizza gli occhiali.
-Kyuhyunnie, non spaventi nessuno. E poi… scusa se ridiamo ma se ci pianti delle figure di merda non è di certo colpa nostra.- commenta lui sorridendo.
-Dai ragazzi, smettetela.- imploro, nascondendo il viso dietro le mani.
-D'accordo. Ma prima dicci a cosa stavi pensando.- dice Heechul con un sorrisetto malizioso sulle labbra. Mi viene voglia di picchiarlo.
-Niente.- mento.
Ovviamente nessuno dei miei amici mi crede ma non riprendono a sfottermi, e ringrazio Dio, le divinità, il fato - qualunque cosa riteniate giusta - per averli fatti desistere nell'intento di scoprire a che cazzo stavo pensando. Sì, a che cazzo. Merda, devo smetterla di fare questi pensieri. Soprattutto che riguardano una persona che non ho mai incontrato prima d'ora.
Siamo intenti a finire di mangiare - dopo che Heechul ha cercato di cominciare una guerra di cibo, senza riuscirci perché fermato da Leeteuk, un altro nostro amico - quando un ragazzo passa di fianco al tavolo. Il ragazzo guarda tutti i presenti e, fermandosi su di me, alza le mani al cielo.
-Finalmente ti ho trovato!- esclama mentre si avvicina a me. - Il professore di informatica mi ha detto di cercare un ragazzo particolare nel gruppo di amici di Heechul. Devi essere tu.-
-Cosa intendi per particolare?!- strillo arrossendo.
-Penso intendesse dire: occhiali, atteggiamento da nerd, vestiti larghi, capelli scompigliati. E mi ha detto che si chiama Kyuhyun, quello che devo cercare.- ribatte appoggiando le sue chiappe sul tavolo e incrociando le braccia.
-Sono io. Tu sei?-
-Sono Hyukjae. Ma non è importante ora.- dice prima di posare lo sguardo su Donghae, il cugino di Heechul. Si passa la lingua sulle labbra e sorride. - Il professore ti cerca. Ti vuole nel suo studio.- e con queste parole si alza, sparendo dalla caffetteria.
Cos'ho combinato questa volta?! L'ultima volta che mi ha chiamato nel suo studio è stato dopo che ho hackerato “senza volerlo” il sito dell’Università e ho inserito dei documenti falsi. Non ricordo di aver fatto qualcosa di sbagliato questo periodo.
Mi gratto la testa, ancora pensando a cosa ho fatto, mentre esco dalla caffetteria e cammino verso lo studio. Quando arrivo davanti alla porta sono giunto alla conclusione che non ho combinato niente di che. Perciò tiro un sospiro di sollievo e busso. Il professore mi fa entrare immediatamente.
-Si sieda.- mi dice, gesticolando verso la sedia davanti alla scrivania.
Quando mi accomodo, sento i peli sulla nuca rizzarsi. Di solito mi capita quando sono osservato ma so per certo che il professore non divide lo studio con qualcuno.
-Allora Kyuhyun, andiamo al sodo. Lei è il più bravo del corso ma c'è una cosa che non mi spiego.- commenta appoggiando le mani sulla scrivania. - Perché diamine nell'esame della settimana scorsa ha scritto “so le risposte ma non le scrivo”?!?-
Sapevo mi avrebbe chiesto questo. Cioè, sapevo l'avrebbe chiesto prima o poi. Apro la bocca per rispondere ma sento uno sbuffo alle mie spalle. Mi giro e incontro gli occhi dell'assistente dell'insegnante. Occhi neri, che luccicano alla luce artificiale della stanza. E le sue labbra. Le sue labbra sono fantastiche, anche se fisse sullo stesso sorrisetto di stamattina. Arrossisco e torno a fissare il professore.
-Allora?- insiste il professore togliendosi gli occhiali e grattandosi il ponte del naso.
-Vede.. Come posso dirlo.- comincio per poi fermarmi. Odio mentire ai docenti perciò opto per una mezza bugia. - La sera prima non sono riuscito a chiudere occhio perciò, all'esame, ho preferito dormire, visto che gli occhi mi si chiudevano da soli.-
Non è vero che non sia riuscito ad addormentarmi. Il fatto è che per colpa del vicino, mi sono svegliato alle due di notte e fino alle quattro non ho chiuso occhio a causa sua. Insomma, è colpa mia se al mio vicino piace scopare ininterrottamente?!?
Il professore mi guarda scettico. Probabilmente non sa se credere o meno alle mie parole e come dargli torto! Così, fa l'unica cosa sensata che gli è passata per la mente, ovvero dirmi che domani mi farà dare l'esame di nuovo. Non sono preoccupato; le cose le so. Spero solo che il mio vicino oggi decida di dormire.
 
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Chiunque sia lassù in cielo deve aver sentito la mia supplica. Strano a dirsi, ma il mio vicino, ieri, non.si.è.sentito! E quindi l'esame l'ho dato senza alcun problema. In realtà un problema c'era stato ma avevo evitato di guardare dalla sua parte. Perché era venuto ad assistere all'esame anche lui?! Forse perché doveva assicurarsi che non pagassi il docente? Andiamo, ho la faccia di uno che ne sarebbe capace? Comunque, ho evitato di guardarlo, anche se sentivo il suo sguardo fisso su di me. Probabilmente stava anche sorridendo!
-Quindi ti ha fatto fare l'esame di nuovo?!? E poi dici che non sei il cocco del prof…- commenta scherzando Minho mentre si siede di fianco a me.
Mettiamo in chiaro una cosa, cosicché i miei amici non pensino che non m'importa niente di loro. I miei amici non sono come me. Cioè, loro non sono dei nerd, anzi.. Minho è attaccante nella squadra di calcio dell'Università, Kangin è il capitano del team di Taekwondo, Donghae è nella squadra di basket, Leeteuk fa parte del Consiglio Studentesco e Heechul.. Beh, lui è la Diva dell'Università e nessuno gli va contro. Questo fa di me il classico amico nerd dei “fighi” dell'Università. Non mi lamento, però. Come amici sono fantastici e grazie a loro nessuno fa il bullo con me. Inoltre, durante l’ora di pranzo mangio al tavolo dei fighi. Ah, e poi ho anche due amici abbastanza fighi che abitano nel mio palazzo, ma non studiano qui perché stanno studiando per diventare cuochi.
-Minho, ti ricordo che sei più piccolo di me di due giorni, quindi non scassare i maroni e non dire cavolate.- rimarco sorridendogli.
-Alle volte mi domando se tu sia una specie di Jekyll.- ammette Heechul.
-Cioè?- domanda Kangin sollevando in sopracciglio.
-Nel senso che si comporta da innocentino ma poi, una volta lasciato libero, diventa una bestia. Magari se ti togli gli occhiali.- continua la Diva mentre avvicina le mani ai miei occhiali.
Gli scanso la mano in malo modo. - Heechul, non ti ci mettere anche tu! Senza occhiali non vedo niente.- preciso quando lo vedo assumere un finto sguardo ferito.
-A proposito…- comincia a dire Donghae. - Come mai oggi non hai sonno?-
-Oh, il fatto è che il vicino non si è fatto sentire ieri sera.-
I miei amici spalancano gli occhi. Visto che anche loro sanno che è da quando il vicino si è trasferito che non chiudo occhio o che dormo poco, deve essere scioccante sapere che per una serata si è dato una calmata.
-Sei serio?!?- strilla Leeteuk, richiamando l'attenzione dei ragazzi dei tavoli di fianco al nostro.
-Shhh, non c'è bisogno che tutta l'Università ti senta.- rispondo tappandomi le orecchie. Prima o poi mi lascerà sordo. O lui o Heechul.
Leeteuk apre bocca per rispondere ma io non lo sento. Tutti i miei sensi si sono spenti tranne quello della vista. E che vista. Davanti al mio tavolo sta passando l'assistente del docente di informatica e posso chiaramente vedere come è vestito: pantaloni neri di pelle aderenti, maglia bianca con lo scollo a v, converse nere e, per completare il tutto, una felpa nera aderente. Ma.. Ma perché?!?! Insomma, probabilmente sa di essere un figo allucinante che fa sbavare sia ragazze che ragazzi ma.. Non può vestirsi così!! Incita a saltargli addosso!
Probabilmente lo sto fissando troppo perché lo vedo girare la testa verso di me. Quando i nostri occhi si incontrano, sento come una scossa che mi attraversa tutto il corpo. Lo vedo sorridere - lui e il suo sorrisetto stupratore - e mimare delle parole.
Purtroppo i miei amici mi hanno dato una sberla in testa per farmi rinsavire. Mi guardo ai lati, trucidandogli tutti con lo sguardo, per poi tornare a guardare davanti a me. Di lui neanche l'ombra.
-Si può sapere perché stavi sbavando?!-
-Eh?!?! Stavo sbavando?!- ribatto girandomi a guardare Kangin.
-No, ma c'eri quasi.- risponde al suo posto Donghae.
-Io..- arrossisco. Non so cosa dire. Non posso saltare su e dire “stavo guardando una bomba di sesso passarmi davanti”. Cioè, posso dirlo ma non voglio. Comincerebbe il terzo grado ed è l'ultima cosa che voglio. - Pensavo al nuovo videogioco che voglio comprare.- questo pare calmarli. Insomma, abbastanza convincente come scusa, visto che sono un nerd con la mania per i videogame.
 
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-Kyu…- comincia a dire uno dei miei amici che abita nel mio palazzo ma fermandosi appena vede il mio viso adombrato.
-Che cos'è successo?!- domanda preoccupato il suo coinquilino.
-Ryeowook, Sungmin non sono dell'umore. Ho voglia di strozzare qualcuno.- ribatto mentre mi incammino verso l'Università.
-Ah non si nota mica.- dice sarcasticamente il più piccolo dei due.
-Perché questa insana voglia?- aggiunge curioso Sungmin.
-Quello.. Quell’incosciente del mio vicino ha fatto rumore tutta, TUTTA, la stramaledettissima notte!- squittisco stringendo i pugni.
-Perché non gli dici di piantarla? O almeno di ridurre le ore di divertimento.-
-Pensi mi darebbe retta, Wookie?- digrigno i denti mentre parlo.
-Ehi, calmo. Magari trovi una soluzione.- ribatte lui alzando le mani in segno di resa. Poi guarda l'ora. - Merda! Dobbiamo scappare Minnie!-
E senza ulteriori indugi scappano via, correndo verso la fermata dell’autobus. Io rimango un attimo fermo prima di riprendere a camminare, cercando di rilassarmi mentre mi ripeto in mente la definizione di codice binario.
 
 
-Signor Cho, se non alza immediatamente la testa la mando fuori dall'aula!- strilla il professore di informatica.
Prima di entrare in aula avevo deciso che in questa ora avrei dormito; tanto le cose le sapevo già. Così, mentre ci aveva dato il tempo di smanettare con il computer, avevo appoggiato la testa sulle braccia incrociate sul tavolo e avevo chiuso gli occhi. Peccato che il professore non fosse intenzionato a lasciarmi dormire.
-Faccio prima ed esco dall'aula da solo.- ribatto prendendo il mio zaino e dirigendomi fuori dall'aula, seguito dagli sguardi sorpresi di compagni e professore. Con la coda dell'occhio vedo che Jongwoon è l'unico che mi guarda con un sorrisetto, diverso da quello da stupratore che ha di solito.
Siccome non ho la minima idea di dove andare, decido di uscire nel giardino dell'Università e cercare un buon posto dove dormire. Bingo! Di solito non esco dalle mura dell'Università quindi è normale sorprendermi quando davanti a me trovo un salice piangente. Ha un tronco grosso e le fronde lo coprono tutto, come se fossero delle tende. Tutto pimpante mi appoggio al tronco dell'albero e chiudo gli occhi, preparandomi per dormire.
 
Sento una voce chiamarmi. Apro gli occhi e mi rendo conto che sono ancora sotto alle fronde dell’albero. Cerco la persona a cui appartiene la voce e mi trovo davanti Jongwoon, vestito come il giorno prima, che mi sorride dolcemente. Si avvicina a me cauto, come ad aver paura di spaventarmi. Si china davanti a me e porta la sua mano sinistra sulla mia guancia, cominciando ad accarezzarmi. Io non riesco a sbattere le ciglia, figurarsi muovere il corpo per sfuggire a quel contatto. Sono totalmente paralizzato, perso nei suoi occhi che, vedendoli finalmente da vicino, capisco che sono neri. Mi sfila gli occhiali, assumendo un sorriso malizioso. Faccio per parlare e spiegargli che senza occhiali non vedo niente ma lui mi interrompe. Solo qualche secondo dopo capisco che mi ha zittito con le sue labbra, in un leggero contatto. E io mi perdo ancora di più. Sono morbide, invitanti e scopro che ne voglio di più, perciò schiudo le labbra. Lui non si fa pregare e accoglie felicemente il mio invito, facendomi scappare un gemito che viene soffocato dal bacio. Sono talmente concentrato in tutto ciò, che non mi sono accorto che lui si è seduto sulle mie gambe distese e ha intrecciato le sue mani dietro il mio collo, approfondendo il bacio. Perdo completamente la cognizione di ciò che stiamo facendo e comincio a far vagare le mani sul suo corpo. Lui, per niente sorpreso da ciò, fa scivolare le mani lentamente sul petto e poi alla cintura dei pantaloni, dove comincia a sbottonare…
 
-Kyuhyun sei inquietante!- urla una voce al mio orecchio.
Apro gli occhi di scatto e mi trovo davanti i miei amici. Di Jongwoon neanche l'ombra. Quindi era tutto un sogno??? Merda! Mi sono eccitato per niente..
-Heechul, allontanati dal mio orecchio o ti castro.- minaccio, cercando di farmi prendere sul serio. Ma ovviamente stiamo parlando della Diva, che davanti a tutti ha la lingua biforcuta.
-Tu provaci, e ti scordi il mio silenzio sulla tua collezione di riviste.- evitando la parola “porno” che mi avrebbe fatto arrossire come un pomodoro davanti ai miei amici.
-Ora che non parli…- comincia Kangin, guardandosi ai lati.
-Perché gemevi nel sonno?!? Stavi facendo un sogno erotico?- continua per lui Leeteuk, seriamente preoccupato per la mia risposta.
Li guardo. Le mie guance saranno bordeaux, dal caldo che sento. Apro la bocca per parlare ma la richiudo. Proseguo così per un po’, probabilmente piantandoci la figura del pesce che annaspa a contatto con l’aria, ma le parole non vogliono uscire. Anche perché, cosa potrei mai dire a loro? “Guarda, stavo sognando che io e Jongwoon pomiciavamo, e forse andavamo oltre, sotto quest'albero.. “ No, non mi sembra una brillante idea.
-Non dircelo! Viviamo anche senza saperlo!- strilla Kangin tappandosi le orecchie e cominciando a parlare a voce alta.
-E chi vi diceva cosa stavo sognando?!?- ribatto alzandomi. Guardo l'orologio e poi i miei amici. - Io sono nel laboratorio. Ci vediamo dopo.-
Scappo da loro. Insomma, non voglio parlargli del sogno. È chiaro come il sole che l'assistente del professore mi attrae e anche tanto. Ma tra attrarre e piacere c'è di mezzo il mare.. Ma a chi voglio darla a bere! È dalla prima lezione che penso a lui, ai suoi occhi, ai suoi capelli, al suo fisico, al suo corpo sot.. FRENA I BOLLENTI SPIRITI! Sono in mezzo ad un'aula e sto incitando me stesso ad avere un problemino al basso ventre?!? Si può essere più squallidi? Per calmarmi, comincio a pensare alla definizione di codice binario.
 
Eccomi tornata con una nuova KyuSung.. Anche se devo dire che è più una YeKyu kekekeke 
Spero vi piaccia! 

 

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Capitolo 2
*** A fare shopping ***


Ed eccomi col nuovo capitolo. Cercherò di pubblicare ogni capitolo ogni lunedì, Università e lavoro permettendo. Non esitate a lasciare un commento ;)
 
-KyuKyu!- sento mia mamma dalla cucina.
Mi alzo dal letto e la raggiungo, sentendo già nell'aria il profumino della cena. Trovo mia mamma intenta a smanettare con i fornelli mentre tiene il cellulare incastrato tra la spalla e l'orecchio.
-Vai a buttare la spazzatura.- ordina senza girarsi a guardarmi.
Non provo neanche a ribattere; so che mi ritroverei l'impronta della sua ciabatta sul didietro. Vado in ingresso, infilo le scarpe ed esco col sacchetto, guardando verso la porta di fianco alla nostra, quella del vicino. Non c'è neanche il nome sul campanello; la gente deve indovinare dove abita?!
Scendo le scale e, uscito dall'edificio, vado verso i cassonetti. Sulla panchina davanti al palazzo c'è una coppietta che ci dà dentro e provo invidia. Non ho mai avuto nessuno con cui fare queste cose e mi piacerebbe tanto. Soprattutto se l'altra persona è un ragazzo moro, magro, dagli occhi neri.. Mi riscuoto dai miei pensieri e sto per tornare indietro quando vedo che la coppietta si stacca. Perdo un colpo quando mi rendo conto che uno dei due è Jongwoon e che sta guardando verso di me col suo sorrisetto malizioso. Arrossisco - ringraziando che c’è buio - e torno subito dentro l'edificio.
Entrato in casa, corro in camera mia. Abita nelle mie vicinanze? O l'altro ragazzo abita qui? A parte che.. Il ragazzo mi sembra di conoscerlo ma non ricordo dove posso averlo visto. Poi mi colpisce una cosa: sono vestito da sfigato! Vabbè, è vero che di solito non vesto meglio, però sto indossando una maglia larga che mi lascia scoperta la spalla, dei pantaloni di una tuta e i capelli tutti spettinati. Che figura!
 
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Mi sono alzato parecchio incerto se andare in università o meno. Che oggi io non abbia informatica non vuol dire che il professore non faccia lezione ad altri corsi. Quindi, la possibilità che anche oggi ci sia Jongwoon in università è del 50%. Io, dopo che mi ha beccato a fissarlo mentre pomiciava con l'altro ragazzo, non so come guardarlo in faccia. Non che di solito lo faccia. Però so che se dovessi vederlo, diventerei rosso come un pomodoro. Inoltre non ho chiuso occhio per un po’ per colpa del vicino. Ancora.
Sono seduto su una panchina nel giardino dell'Università, aspettando che i miei amici mi raggiungano, quando un viso attira la mia attenzione. Baekhyun, un discepolo di Heechul e aspirante al titolo di Diva dell'Università, sta passando davanti a me in questo momento, insieme al suo fido amico Chanyeol. Amico, tsk. In realtà tutti sanno che Chanyeol muore dietro Baekhyun ma quest'ultimo l'ha confinato nella friendzone. Non so perché il viso di Baekhyun mi preme nella testa. Più ci penso, più mi sembra.. No, non è possibile! Jongwoon è arrivato da, quanti giorni? Tre? Quattro? E Baekhyun è già riuscito a metterci su le proprie mani?!? Merda!
Scatto in piedi, pronto ad avvicinarmi a lui quando sento una mano posarsi sulla mia spalla. Pensando che sia uno dei miei amici, la scosto senza tante cerimonie, ricevendo in risposta un’esclamazione di disappunto in tono basso, diverso da quello dei miei amici. Mi giro, spaventato di aver fatto incavolare uno dei bulli dell'Università, ma non è uno di loro che mi fissa con un angolo della bocca sollevato. Davanti a me c'è Jongwoon, vestito con.. CHE CAVOLO SONO QUELLI?! Sono una seconda pelle, quei pantaloni! E quella maglia con quello scollo… mostra troppo petto! Cazzo! I miei pantaloni mi stanno stretti.
Devo averlo fissato per troppo tempo perché il suo ghigno si trasforma in un sorriso che definirlo malizioso è riduttivo.
-Quindi sei uscito dall'aula così, come se niente fosse.- commenta scuotendo una mano davanti alla mia faccia. Vorrei prendergliela e baciarla.
-Sì.- ribatto, svegliandomi dal mio intorpidimento.
-Fossi stato l'insegnante, ti avrei punito.- dice, lasciandomi cogliere rapidamente il doppio senso. Arrossisco.
Decido di stare al gioco. - Che sfortuna!-
Lui inarca un sopracciglio e distende il suo sorriso che va a formare una mezza luna sul suo volto. - Se vuoi, posso procedere anche io con quello. D'altronde, sono un tirocinante, no?-
Lo guardo attentamente, cercando di capire perché mi abbia avvicinato e perché mi stia dicendo queste cose. L'unica cosa che riesco a pensare è che vuole farmi fare la fine di Baekhyun. Decido di interrompere quella conversazione, approfittando del fatto che i miei amici si stanno avvicinando a noi.
-Oh, sono arrivati i miei amici. Devo andare.- detto ciò, dopo un “ciao” al volo, mi allontano da lui.
Credo abbia detto qualcosa mentre mi allontano. Ho sentito forse un “ce la farò”?!
 
-Che voleva quel tirocinante?- domanda Donghae lanciandosi addosso a me.
-Mi stava dicendo che, fosse stato l'insegnante, ieri mi avrebbe punito dopo che sono uscito dall'aula senza tante cerimonie.- rispondo semplicemente accogliendolo tra le mie braccia. Lui sorride come un bambino.
-Beh, mi piacerebbe essere punito da quello lì.- commenta Heechul, passandosi la lingua sulle labbra.
-Yah Heechul, non ti stavi lavorando Hangeng, il ragazzo della sezione di cinema?- domanda Leeteuk, posando le mani sui fianchi e scrutando il biondo con disappunto.
-Ho detto “mi piacerebbe”.- ribatte l'altro scrollando le spalle.
Non gli rispondiamo; sarebbe come parlare con un muro. E poi, se aprissi bocca, lo comincerei ad insultare, intimandolo di stare lontano da Jongwoon, perché, ho deciso, lui è mio.
Lo so, sembro un bambino alle prese con un giocattolo ma, andiamo! Come si fa a non volere nel proprio letto un pezzo di manzo come Jongwoon?!? Si dovrebbe essere ciechi, anche se, in quel caso, magari si potrebbe sentire il suo profumo e innamorarsi solo di quello. E adesso se non la pianto di pensare a lui sul mio letto, sotto le mie lenzuola, dovrò correre in bagno e non voglio.
Stiamo per tornare in aula quando vediamo sopraggiungere Hyukjae, seguito dal suo amico Siwon. Il più basso dei due sembra contrariato da qualcosa mentre guarda me, il ragazzo alto, invece, sorride sotto i baffi. Ma che ca…volo ti ridi?!?
-Ciao ragazzi.- saluta Hyukjae, estendendo le labbra in un sorriso che gli lascia scoperte le gengive.
-Ciao… Hyukjae.- rispondiamo titubanti. Insomma, di solito lui si mantiene distante dal nostro gruppo di amici.
-Stasera do una festa a casa mia. Se veniste, sarei estremamente contento.- annuncia, fissando attentamente Donghae. Ohh, ho capito a cosa, o meglio, a chi mira. Ha buon gusto il ragazzo.
-Festa? Certo che ci siamo!- risponde al posto nostro Heechul prima di cominciare a dirci come vestirci, come comportarci e bla bla bla. Non sto ad ascoltarlo.
Deciso che prima di lasciargli via libera con Donghae devo prima studiarlo, rispondo: - Io e Donghae saremo felicissimi di andarci.-
Donghae mi fissa con uno sguardo innocente, Hyukjae mi pare combattuto. Da come l'ho messa giù, sembra che io e Fishy stiamo insieme. Sarà pur un figo allucinante e dolcissimo, ma non è il mio tipo; preferisco i mori sexy, con uno sguardo penetrante e.. Ok, ok, basta pensare a lui. Devo controllarmi.
-Oh, d'accordo. Allora a stasera.- saluta Hyukjae, con una nota triste in voce, prima di prendere Siwon per un braccio e portarselo dietro.
Bingo! Gli piace. Aiuterò ‘sti due bananoni a mettersi insieme. Sto per esporre la mia illuminazione agli altri ma Heechul mi precede - ovviamente dopo che Donghae è andato in bagno - e tutti acconsentiscono a farli mettere insieme.
 
-Avrei bisogno dei documenti per richiedere la borsa di studio.- dico alla segretaria che c'è in ufficio.
Mentre lei si alza e va a cercare il foglio, Baekhyun entra in segreteria e, quando mi vede, mi fa un cenno col capo. Si appoggia con i gomiti sul bancone e mi guarda. Gli sto per chiedere se ha qualche problema con me quando ricordo la scena della sera prima. Arrossisco e comincio a guardare dappertutto tranne che lui.
-Maaa, senti…- rompe il silenzio lui, mentre si studia le unghie. - Perché non ti vesti più… attraente e meno sfigato?-
Lo guardo come se avesse appena detto che la palla è rotonda. - Scusa?-
-Insomma, da quel che ho visto ieri sera hai un bel fisico e anche sexy. Se ti vestissi in modo diverso, sono sicuro che molti ti andrebbero dietro.- spiega passando i suoi occhi sul mio corpo. Mi sento nudo sotto il suo sguardo inquisitore.
-Non mi interessano gli abiti; ho altro a cui pensare.-
-Eh no, ciccio mio. Avrai altro a cui pensare, ma come ti mostri agli altri è importante.- sposta lo sguardo verso il suo orologio. - Vieni. Io e te ora andiamo a fare shopping.- aggiunge dopo che la segretaria mi ha dato i fogli.
Mi prende per un polso e, senza problemi, comincia a trascinarmi dietro di lui. Dal mio campo visivo vedo Jongwoon spalancare gli occhi al nostro passaggio e i miei amici che continuano a chiamarmi. Mi sento male verso i miei amici, verso Jongwoon e verso Chanyeol. Insomma, questo nanerottolo mi sta trascinando dietro di sé senza darmi il tempo di spiegare niente a nessuno; sembra mi stia portando fuori per qualche particolare necessità! O almeno, ai miei occhi appare così.
 
Sono dentro un camerino a provarmi dei jeans stretti - come cazzo si fa a camminare con ‘sti cosi?!?- e un maglione con lo scollo largo quando Baekhyun interrompe il silenzio. Penso sia una cosa che non sopporti. Il silenzio, dico.
-Dimmi, stai uscendo con qualcuno?-
Mi fermo un attimo e mi ripeto la frase in testa. “Stai uscendo con qualcuno?”. Cosa succede se dico sì? E se dico di no sarà come dargli il via libera per provarci con me? Ma poi penso che nessuno può voler uscire con me.
-No.-
-E… non ti interessa nessuno?- incalza scostando la tendina ed osservandomi. Ora capisco che quel suo sguardo inquisitore serve per vedere cosa c'è da cambiare. Ciononostante è inquietante.
-No.- ripeto. - E tu? Esci con qualcuno?- aggiungo, sorprendendomi per il mio coraggio.
-Dovresti conoscermi. Io non esco con nessuno.- risponde, sistemando lo scollo della maglia di modo che mi lasci la spalla scoperta. Sorride soddisfatto.
-Ma ieri ti ho visto con… con Jongwoon sunbae.-
-Yesung? Oh no, proprio no!-
Al mio sguardo attonito, decide di spiegarsi. - Io e lui siamo cresciuti come fratelli. Quello di ieri.. Diciamo che era per ingelosire qualcuno.-
Stop! Ferma. Ha detto ingelosire qualcuno?! Ma, ingelosire per Jongwoon o per lui? E perché proprio davanti al mio palazzo? Che la persona abiti nello stesso posto? Forse… il mio vicino? Sì, so che non c'entra niente in questo momento, ma magari loro conoscono il vicino e vogliono farlo ingelosire. Lasciatemi sognare! Voglio sapere chi sia questo vicino e loro potrebbero aiutarmi.
-Quella persona… abita nel mio palazzo?-
-Non proprio lì. In quello da parte e a quell'ora esce a buttare la spazzatura.- sorride alla mia bocca spalancata. - Ti sembrerò uno stalker ma… devo far ingelosire quella persona e Jongwoon è la persona adatta. Perché? Ti interessa il mio amico?- domanda inarcando un sopracciglio.
-In-interessare? Ahahah, no.- rispondo nervosamente.
-Qui gatta ci cova. Comunque, mi piace il completo. Cambiati che andiamo dal parrucchiere.- ordina sbrigativo mentre chiude la tendina.
-Parrucchiere?!-
 
Sono tornato a casa e mia mamma, appena mi ha visto, ha cominciato a squittire come una adolescente quando vede la propria cotta. Ora sono sdraiato a letto - dopo essere scappato dalle sue grinfie -, incapace di fare qualunque cosa perché sono troppo stanco.
Sento il campanello di casa suonare e mia mamma aprire. Sta parlando con un uomo e non penso sia mio padre, che torna a casa da lavoro più tardi. Non do peso alla cosa e decido di chiederle dopo chi fosse.
Mia mamma, dopo qualche minuto, mi chiama a cenare. Vado in cucina e mi siedo a tavola, senza fare caso a niente, aspettando il mio piatto.
-KyuKyu, non saluti il nostro ospite?- domanda mia madre guardandomi.
-Ospite?- mi giro verso il frigorifero e lo vedo lì in piedi.
Che cazzo ci fa Jongwoon a casa mia?!? Era lui quello di prima? Perché è rimasto qui?! Cena con noi? Merda, è troppo bello per essere vero.
-Ciao Kyuhyun-ah.- esordisce sorridendomi.
Eh no, caro mio! Non puoi sorridere così, ora che siamo in presenza di mia madre e non posso flirtare liberamente.
-Ciao, Jongwoon-ssi.-
-Oh, vi conoscete già?- chiede mia mamma mentre si gira a guardarci.
-Sì. Sono il tirocinante del suo docente di informatica.- risponde lui mentre prende posto di fianco a me.
-Che caso!- esclama mia mamma lanciandomi uno sguardo che dice “è un bonazzo, provaci subito!”. - Sai che abita nel nostro palazzo?- aggiunge dopo un po’ prima di tornare a cucinare.
-Ah sì? Dove?- domando curioso, alzando la testa di scatto.
-Nell'appartamento di fianco.- risponde lui sorridendomi maliziosamente.
-Ah ok.- Fermo la mano che avevo mosso per prendere l'acqua e mi giro verso di lui, con gli occhi spalancati. - Hai detto nell'appartamento di fianco?- quasi sussurro.
-Sì.-
 
 

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Capitolo 3
*** After party ***


Credo che la mia mascella sia sul pavimento. Ma non mi importa in questo momento; Jongwoon mi guarda malizioso. Avete mai visto qualcuno e pensato “quello è strano!”? Beh, io lo penso del mio vicino. Aggiungete soltanto che me lo immagino come stalker. Il mio stalker. Sorrido al pensiero e scuoto leggermente la testa; è impossibile. Non sono niente di che, io. Insomma, non sono Choi Siwon o Byun Baekhyun o Donghae o.. Basta autocommiserazione!
Durante questo scambio mentale tra il me realista e il me fantasioso, Jongwoon ha spostato impercettibilmente la sedia alla mia. Mia mamma continua a darci le spalle quindi non si accorge di noi due e dell'atmosfera carica di.. Di cosa?
-Non sono un pazzo stalker. Stalker sì, ma non matto.- commenta lui chiudendomi la bocca. Arrossisco e sto per balbettare qualcosa ma lui mi interrompe. - Stasera ci sei alla festa di Hyukjae?-
Spalanco gli occhi. La festa! Tra l'uscita con Baekhyun e la comparsa di Jongwoon a casa mia, la festa mi era completamente passata di mente.
-Sei stato invitato anche tu?- domando sorpreso.
-Sì. Mi sono fatto molto amico di Hyukjae e Siwon.- risponde semplicemente scrollando la spalle.
Amico. Amico.. Amico?!? Se lui è il mio vicino, QUEL vicino, spero che tutte quelle persone non fossero sue amiche. Comunque sia, è inquietante questo ragazzo. Insomma, fino a stamattina pensavo al mio vicino come a qualcuno cui piace divertirsi e la cosa non mi faceva male. Ma perché sapere che Jongwoon sia questo vicino mi fa male al cuore?
-Ah, prima che me ne dimentichi… anche se è impossibile che lo faccia…- inizia, sussurrando l'ultima parte - Questa pettinatura… mi piace tantissimo.-
La mia faccia assume il colore del naso dei pagliacci. Pe-perché mi emoziono per questa frase? Non ha detto “mi piaci”; gli piace solo la mia pettinatura.
Prima di riuscire a rispondergli, mia mamma si siede al tavolo con noi e cominciamo a mangiare. Non mi concentro su quello che mi entra in bocca; potrei anche mangiare la forchetta che non me ne renderei conto. Questo perché sto pensando di chiamare Baekhyun e chiedergli aiuto con i vestiti da usare stasera alla festa. Merda! Questo ragazzo mi sta dando seriamente dei problemi.
 
 
-CHO KYUHYUN! Come.. Come ti sei conciato?!?- urla Leeteuk appena mi vede.
Ecco, diciamo che Baekhyun è stato molto severo con me. Credo mi abbia fatto vestire in modo provocante solo per divertirsi. Sicuramente sono osceno vestito così. Il nano malefico mi ha fatto indossare dei pantaloni in similpelle neri, moooooolto aderenti, una maglia verde scuro con lo scollo a v troppo scollato - secondo me - e una giacca in pelle. Ah, il tutto comprato oggi pomeriggio.
-Scusa.. Vado a cambiarmi e torno.- dico sconsolato mentre mi giro per tornare sui miei passi.
-Non ci provare, nerd! Tu stai qui con noi vestito così. Non so perché, ma ho come l'impressione che il nostro secchione abbia un interesse e voglia conquistarlo.- commenta Heechul posandomi un braccio attorno alle spalle.
Ringrazio la Diva per questo. Insomma, chi aveva voglia di tornare a casa per cambiarsi? E inoltre.. Devo passare per il ragazzo di Donghae e siccome il mio amico è un figo di prima categoria, non posso farlo sfigurare.
-Ma prima…- si intromette Minho, avvicinandosi a me. - Sistemiamo i capelli; troppo pettinati.- e detto ciò, mi passa una mano tra i capelli per farmi una pettinatura decente.
-Ohhh! Sai, se non fossi interessato a qualcun altro, ci starei provando con te spudoratamente.- ammette Heechul passandosi la lingua sulle labbra.
Mi avvicino a Donghae, gli metto il braccio attorno alle spalle e comincio a camminare con passo sicuro verso il mio obiettivo. Lo trovo dopo pochi istanti. È in mezzo ad un gruppo di ragazzi e ride, continuando a guardarsi intorno in cerca di qualcuno, presumo. Sicuramente cerca Donghae. È per questo che lo raggiungo anche se sento che Donghae sta trascinando i piedi. Gli do una gomitata proprio appena prima che Hyukjae giri la testa verso di noi. Il sorriso gli muore sulle labbra.
-Ciao.- saluto guardando i presenti. Noto che ci sono Baekhyun, Chanyeol, Siwon, alcuni ragazzi che non conosco e… Jongwoon?!?
-C-ciao Kyuhyun-ssi.- risponde Hyukjae cercando lo sguardo di Donghae.
Perché Jongwoon è qui?! Non dico alla festa; sapevo già che sarebbe venuto. Intendo qui in questo gruppo! Però poi ricordo che è il migliore amico di Baekhyun che conosce tutta la scuola. Vedo che anche Jongwoon sta guardando me e Donghae con espressione confusa.
-Ehm, io vado a prendere da bere.- dice Donghae liberandosi dal mio braccio.
Hyukjae non aspetta neanche un minuto per corrergli dietro. Bene, questi ormai sono sistemati. Il gruppo nel frattempo ha ripreso a parlare e siccome mi sento a disagio, decido di andare a bere qualcosa.
 
Durante il resto della serata non vedo né Hyukjae né Donghae - sicuramente staranno pomiciando da qualche parte - e io sono stato insieme ai miei amici, anche se continuavo a sentire uno sguardo puntato su di me. Sarà la mia immaginazione. Il che non sarebbe errato, visto che sono ubriaco. Perché sono ubriaco? Semplice. I miei amici continuavano a passarmi bicchieri, e chi sono io per rifiutarli?
-Minho, sarà meglio che lo porti a casa; sta oscillando.- mormora quello che penso sia Leeteuk. Aw, quant'è carino la mia eomma! Gli do un bacio sulla guancia.
-Sì, credo sia il caso.- lo appoggia Kangin.
Sento delle braccia prendermi in braccio. Minho sta per fare il primo passo ma una voce lo ferma.
-Ho la macchina. Posso accompagnarlo io. Tanto stavo per tornare a casa.-
-Oh. Uhm, ok. Lo porto io all'auto, però.- dice Minho.
-D'accordo. Vieni, seguimi.-
Sento Minho che cammina e poi posarmi sui sedili dell'auto della persona. Sento che Minho mi saluta prima di chiudere la portiera. Il mio autista fa partire l'auto e lo sento cominciare a guidare.
“Che macchina comoda e… che buon profumo!”, penso mentre annuso l'auto. Ha un odore leggero di fumo ma quello che più si sente è l'acqua di colonia che usa questa persona. Mannaggia a me che non so distinguere un profumo da un altro!
La macchina si ferma e sento la porta del conducente aprirsi per poi richiudersi e mi immagino che stia venendo ad aprire la portiera posteriore. E infatti lo fa. Mi tira fuori gentilmente e mi mette un mio braccio attorno alle sue spalle mentre passa il suo braccio attorno alla mia vita. Oh, anche lui profuma come l'auto. Sexy. Lo sento chiudere la porta e io cerco anche di aprire gli occhi ma non ci riesco; ho le palpebre troppo pesanti. Però cerco di aiutarlo mentre mi porta dentro l'edificio e mi fa entrare nell'ascensore. Giunti al mio piano - come fa a sapere il mio piano? Ah, probabilmente glielo hanno detto i miei amici - comincia a tastarmi prima le tasche dei pantaloni e poi quelle della giacca in cerca delle chiavi di casa. Trovate queste, apre e si dirige senza esitazione verso la mia stanza - anche questo glielo avranno detto i miei amici, vero?-, per poi posarmi dolcemente sul letto, sfilarmi giacca e scarpe e coprirmi con le lenzuola. Prima di alzarsi mi posa un bacio in fronte e mi mormora all'orecchio “buonanotte” con la voce bassa e roca che manda dei brividi su per la mia schiena. Non riesco a ringraziarlo perché è già uscito dalla stanza.
 
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“Oh mamma. Che mal di testa allucinante”, penso aprendo gli occhi. La luce che entra dalla stanza me li fa chiudere subito e rimango fermo ad aspettare che gli occhi si abituino. Nel frattempo comincio a pensare a ieri sera. Ricordo di essere andato alla festa, di aver finto di essere il ragazzo di Donghae e poi che sono andato dai miei amici. Da lì in poi non ricordo niente. Ma come sono tornato a casa? Perché di una cosa sono certo: questo letto è il mio. Probabilmente Minho mi avrà portato a casa.
Decido che ora posso aprire gli occhi e quando lo faccio, mi guardo ai lati, in cerca della mia sveglia. Sono… le tre del pomeriggio?!? E mia mamma non è ancora venuta a svegliarmi?! Mi alzo di scatto dal letto, scordandomi del dolore lancinante alla testa e quindi appoggiandomi alla scrivania per riprendere fiato. Guardo come sono vestito e noto che indosso gli stessi abiti della festa. Me li sfilo e indosso la prima cosa che capita; Baekhyun mi ammazzerebbe seduta stante se vedesse il maglione che sto usando.
Esco dalla stanza e vado in salotto, convinto che lì troverò mia mamma. In effetti è lì, ma non è da sola. Mentre mia mamma stira, Jongwoon le sta leggendo il giornale, come sono solito fare io tutti i venerdì quando non ho lezione.
Sono fermo sulla soglia del salotto da quella che mi sembra un'eternità - non sono distratto perché sto guardando la bocca del ragazzo muoversi o le sue mani che girano le pagine, certo che no - quando mia mamma si gira e si rende conto della mia presenza.
-Buongiorno, Bella Addormentata nel bosco.- saluta lei nascondendo un sorriso. Certo! Copriti mentre imbarazzi tuo figlio, facendolo arrossire come un’aragosta!
-Ehm, ciao mamma.- rispondo senza muovermi.
-Siediti, la parete non ha bisogno di essere tenuta in piedi.- commenta ironicamente indicando la poltrona di fianco a quella di Jongwoon. Seh, come no. Sedermi vicino a lui.
Mi incammino e mi siedo su quella poltrona - gambe traditrici!-. Mi giro a guardare Jongwoon che sta facendo lo stesso con me, solo che lui ha il suo solito sorrisetto. Ma sulla mia fronte c'è scritta una barzelletta? O qualcosa di sconcio, dato il suo sorriso..
-Buongiorno Kyuhyun-ah.-
-‘Giorno.-
-Dormito bene?-
-Sì. Penso.-
-Ti sei divertito alla festa?-
Lo guardo male. Vuole che dica a mia mamma che mi sono ubriacato? Come minimo mi scuoia vivo.
-Certo.-
-Eh beh, ci credo. Hai bevuto parecchio.- insiste lui allargando il sorriso.
-Non è vero!-
-Kyuhyunnie, non si dicono le bugie! Lo so che ieri sera ti hanno trascinato a casa.- puntualizza mia mamma con lo sguardo da “mi piacerebbe avere la tua età per approfittarmi di quel giovanotto seduto di fianco a te”. Basta, devo smetterla di leggere i romanzi rosa che ha mia mamma.
Jongwoon sorride e riprende a parlare con mia madre delle notizie che le ha appena letto e io resto ad ascoltarli.
Non dovrebbe essere normale per me pensare che Jongwoon sia uno… stalker? Insomma, continuo a trovarmelo in casa. E inoltre ora sono fermamente convinto che nessuno dei miei amici gli abbia detto dove si trova la mia stanza. Ma il pensiero di Jongwoon stalker non mi spaventa affatto, anzi è parecchio eccitante. Ok. Ho dei seri problemi. Dirò a mia mamma di portarmi da uno specialista.
 
 
-Kyuhyun, cos'è quel muso largo?- domanda Ryeowook mentre sale le scale del palazzo.
Siccome stare seduto in salotto insieme a Jongwoon e mia madre era strano, sono venuto a sedermi sugli scalini davanti al mio pianerottolo. Tutti quelli che sono passati mi hanno guardato male; Ryeowook per fortuna non lo fa.
-Ho scoperto chi è il vicino.-
-Oh, davvero?-
-Sì. È l'assistente del mio prof di informatica.-
-Quanti anni ha?- domanda il mio amico sedendosi di fianco a me.
-È poco più grande di noi.-
-Wow. Ha una vita sessuale movimentata.- constata serio in volto.
Giro la testa di scatto e lo guardo con gli occhi spalancati. Lui… ha ragione. Insomma, quasi tutte le sere si sen-... si sentivano dei rumori dalla sua casa. Quindi è normale pensarla come Ryeowook.
-Beh, hai detto che erano sia donne che uomini quindi è bisex. A quanto pare è un figone perché se ne ha così tanti, significa che attira.-
-Uh. Uhm, sì.- dico arrossendo. Sì, è un figone allucinante.
-E il motivo per cui sei qui fuori è lui, no?-
-È in salotto con mia mamma. È la seconda volta che entra in casa mia. Anzi, terza.-
-Allora lascia che ti dica una cosa.- annuncia guardandomi negli occhi. - È interessato a te, altrimenti non farebbe tutto ciò.-
-Ma io.. Cioè lui.. Insomma, sarei solo un gioco per lui perché ne ha uno nuovo ogni sera.-
-Mai dire mai Kyu. Beh, ora devo andare. Ci vediamo in giro.- si alza e si allontana.
Perché gli amici hanno questa capacità di dirti cose su cui pensare proprio all'ultimo, cosicché non si può chiedere aiuto a loro?
 
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Non ho chiuso occhio. Ma non c'entra l'attività notturna del mio vicino. No, ho passato tutta la notte a pensare a cosa fare e dire in sua presenza. Voglio dire, si comporta in modo strano e la cosa è abbastanza inquietante da una parte. Ma dall'altra, ricevere le sue attenzioni è… bello. Mi sento desiderato nonostante sia un nerd. Quindi, la domanda sorge spontanea: cosa devo fare con lui? Devo rispondere alle sue avance?
Sono talmente assorto nei miei pensieri che non mi rendo conto di essere arrivato in aula. L'aula di informatica, ovviamente. E chi c'è già dentro? Esatto, l'oggetto del mio cruccio.
Mentre prendo posto, mi sento osservato ma non oso guardarlo. In un certo senso mi sento in imbarazzo ogni volta che lo vedo, anche se quello che vorrei fare è parlare con lui senza balbettii inutili. Per non incrociarne lo sguardo, tengo la testa sul banco, sperando che i miei amici si sbrighino ad arrivare a lezione. Ma, ovviamente, la mia fortuna è in vacanza da un po’ di tempo. Sento i suoi passi avvicinarsi, una sedia che viene spostata e poi mi ritrovo i suoi occhi a livello dei miei. Oh mamma! È così… tenero! Sembra un cucciolo sperduto e.. Basta! Concentrati.
-Perché mi ignori?- domanda con un tono triste.
-Non ti ignoro.-
-Sei entrato in aula senza salutare e, quando mi hai visto, sei scappato al tuo posto.- ribatte lui mettendo il broncio.
-Ero sovrappensiero.- rispondo facendolo tornare a sorridere.
-D'accordo! Senti…- comincia lui mentre picchierella le dita sul banco. - Ti va di uscire?-
Spalanco gli occhi e alzo la testa di scatto. Che cazzo ha detto?!? Mi ha… invitato ad uscire?!? O porca miseriaccia boia! Cosa devo rispondergli? Sì? No? È che… se non sbaglio lui è uno che va dritto alla sua meta quindi… diventerei davvero uno dei tanti?
-Kyuhyun?- mi riscuote dai miei pensieri.
Forza Kyuhyun, rispondi! - Ecco.. No.- Certo potevo essere più gentile ma, andiamo, non ha il diritto di essere trattato gentilmente, no? Ho ragione vero?
-Perché?- il suo tono è freddo, così come i suoi occhi. Lo vedo stringere le mani a pugno.
-Ti aspetti che esca con te per diventare uno dei tuoi... accompagnatori notturni? Ti sembro così facile?- si deve essere sempre sinceri, o almeno questo è quello che continua a ripetermi mia mamma tuuuuuutti i giorni.
Lo vedo ridurre i suoi occhi a due fessure. - Tu credi che io…? No. Sai una cosa? Lascia stare.- replica alzandosi e tornando alla cattedra del professore.
Mi sento un perfetto coglione. Sarà pur un Don Giovanni ma in questo momento sembra veramente triste e vederlo così mi fa stare male. Sto per alzarmi per raggiungerlo e dirgli che possiamo uscire ma l'aula comincia a riempirsi e non posso fare altro che fissarlo dal mio posto.
 
 
-Kyuhyun, cos'hai?- domanda Leeteuk appena mi vede.
-Metti che un latin lover che ti piace ti invita ad uscire e tu lo rifiuti.. Come ti definiresti?-
-Un cretino.- risponde Heechul sedendosi di fianco a Leeteuk.
Un cretino? Sì, probabilmente lo sono. Ma non posso permettermi di pensare che io possa far cambiare una persona. Disperato, mi butto addosso a Donghae - arrivato poco prima mano nella mano con Hyukjae che è andato a prendere il cibo per loro due - e lui comincia ad accarezzarmi la testa. I miei amici si guardano un attimo tra loro e decidono di investigare.
-Kyu, chi ti piace?- comincia Minho.
-Kyuhyun-ah, perché l'hai rifiutato?- continua Kangin.
-Che problemi hai se è un latin lover?- finisce Heechul.
Il tutto ovviamente contemporaneamente. Mi massaggio le tempie e, nascondendo la testa nel petto di Donghae, rispondo sinceramente ai miei amici. Hanno il diritto di saperlo.
-Kim Jongwoon, l'assistente del professore di informatica.-
Mi aspetto degli urletti, commenti, perfino frecciatine ma quello che sento è il silenzio. I miei amici sono zitti e la cosa è strana. Loro non tacciono mai.
Alzo la testa e li trovo a fissarmi con sguardi di compassione. Mi trovano… patetico? O sanno della sua vita notturna e quindi sanno già come finirà per me?
Leeteuk si avvicina a me e mi posa le mani sulle spalle. - Sei impazzito per caso? Devo portarti a fare una seduta dallo psicologo?-
Inarco un sopracciglio. Devo seriamente rispondere alle sue domande? Anche se sento più l'istinto di strangolarlo. Lo so che sono strano e pazzo ma, non al punto da andare dallo psicologo! Credo.
-Kyuhyun, lo sai che ti vogliamo bene, vero?- domanda Kangin. Annuisco.
-E lo sai che ci saremo sempre per te, no?- continua Minho. Annuisco ancora.
-Ma ora dobbiamo farti riprendere.- annuncia Heechul. - Quel ragazzo, stai sicuro, è seriamente un latin lover. E suppongo che ogni sera ha una persona diversa nel suo letto.- termina il mio amico incrociando le braccia e lanciando uno sguardo d'odio verso il soggetto del discorso.
-E noi non vogliamo che tu finisca a letto con lui per poi deprimerti perché lui non ti filerà di striscio dopo di ciò.- specifica Donghae.
Guardo uno ad uno i miei amici. Sono perfetti. Insomma, che nerd può dire di avere degli amici che si preoccupano per lui così tanto? Annuisco più volte a loro, col sorriso sulle labbra. Nel momento in cui lo faccio, sento il mio cuore farmi male ma decido di non farci caso; i miei amici si meritano di essere rassicurati, giusto?
Hyukjae torna e ci trova stretti in un abbraccio. So che sta cercando Donghae ma in questo momento penso sia schiacciato tra me e Kangin. Faccio sciogliere l'abbraccio prima che il nostro pesce muoia per mancanza d'aria.
 

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Capitolo 4
*** Indecisioni ***


Sono tornata un giorno prima di quello che vi avevo promesso. Perché? Semplice, perché qualche giorno fa era il KyuSung Day (*balla per la casa*) e volevo pubblicare un nuovo capitolo ma l’Università e il lavoro non me l’hanno permesso per cui.. Ho deciso di fare un doppio aggiornamento! Spero vi piaccia!
 
 
-Tu!- strilla Baekhyun dall'altro capo del corridoio. Mi punta un dito contro mentre viene verso di me a passo veloce, con gli occhi che potrebbero uccidermi all'istante.
-Baek…- comincio a dire ma lui mi interrompe.
-Proprio non ti capisco! Ti ho cambiato aspetto e abiti per un motivo e tu… tu rifiuti il mio aiuto?!?-
-Non capis…-
-Certo che non capisci! Nessuno capisce mai niente!- strilla di nuovo. Indica me con la testa.
-Non credo di aver capito quello che vuoi dirmi.-
-Sarai pur un nerd ma non comprendi le cose ovvie.- commenta Baekhyun. - Come caspiterina ti sei conciato, me lo spieghi?!? Ma dico io. Non abbiamo comprato insieme dei vestiti? Non abbiamo forse deciso delle combinazioni di indumenti?-
-Oh. Aaaahhh!- esclamo dopo aver capito. Non proprio capito, visto che me l'ha detto lui. - Scusa ma oggi non è giornata.-
-Davvero?- domanda incredulo lui. - Cosa ti ha fatto Yesung?!-
-Yesung?-
-Sì dai, Jongwoon.-
-Non ha fatto niente.-
-Non ti ha invitato ad uscire?- chiede guardandosi attorno.
-Sì m… Ma tu come lo sai??-
Baekhyun evita il mio sguardo e si allontana piano da me. - Io.. Io.. Chanyeol mi sta aspettando. Devo andare; ciao!- dice rapidamente senza darmi il tempo di fermarlo.
Jongwoon gli ha detto che mi avrebbe invitato ad uscire? Ma perché avrebbe dovuto? Sono talmente assorto nei miei pensieri che non mi rendo conto di dove sto andando. E ovviamente vado a sbattere contro qualcuno. Per l'impatto - ma chi è così duro che sembra di andare a sbattere contro una parete?!- cado sul sedere mormorando più parolacce di uno scaricatore di porto.
-Stai bene?- domanda una voce profonda.
Alzo lo sguardo e mi trovo davanti Siwon. Ah. Ecco spiegato tutto. Sto per tirarmi su quando lui mi porge la mano per farci forza e sollevarmi. Il ragazzo è gentile, non me ne ero mai reso conto.
-Uhm, grazie.- mormoro sorridendo.
-Grazie? Ti ho fatto cadere io!- puntualizza Siwon mostrando il sorrisetto con fossette che fa cadere ai suoi piedi chiunque.
-Ahah no, era colpa mia. Non prestavo attenzione a dove andavo.-
-Hai ragione. Ma lo dicevo per farti sentire meglio.-
-Farmi… sentire meglio?-
-Sì. So che sei uno con la testa tra le nuvole molto spesso.-
-Oh bene. La mia fama mi precede.- borbotto abbassando lo sguardo.
-Ma no, dai.- minimizza lui, cercando di farmi stare meglio. Ancora. - Senti, stavo andando a prendere un caffè; vuoi venire con me?-
Oh. Inaspettato. Choi Siwon che vuole prendere un caffè con me? Beh, ma cos'ho da perdere? Niente. E poi, è un bravo ragazzo e pare anche simpatico, quindi perché no?
-Va bene.-
-Fantastico. Vieni, seguimi.- dice facendomi segno di seguirlo.
È solo nel momento in cui ci giriamo per andare verso l'uscita che mi rendo conto che un paio di occhi neri e penetranti ha assistito alla scena. E dalla smorfia capisco che ha sentito la conversazione. Merda! Ma perché lui appare sempre nei momenti meno opportuni?
Kyuhyun, devi smetterla di pensare a lui! Porterà solo guai e poi.. Poi non mi piace. Per questo motivo, seguo Siwon senza prestare più attenzione allo sguardo perforante di Jongwoon che mi segue fino alla porta.
 
Io e Siwon siamo seduti in un bar vicino all'Università. Siamo arrivati circa venti minuti fa e lui non ha mai staccato gli occhi di dosso a me. Non so perché, comunque; magari ho un baffo di schiuma del cappuccino e lui, tanto per farmi fare delle figuracce, non mi dice niente. Ma non penso sia cattivo Siwon; ha uno sguardo gentile e anche i suoi gesti lo sono. Mi rendo conto di trovarmi bene con lui e… ed è anche molto carino.
-Quindi studi Informatica. Perché?- domanda tutto a un tratto mentre si appoggia allo schienale della sedia.
-Uhm.. Il mio aspetto non la dice lunga su come sono?- ribatto indicandomi.
-Il tuo aspetto dice molto, ma non quello che pensi tu.- replica Siwon sorridendo.
È la mia impressione, o nella sua frase c'è un evidente doppio senso? Penso troppo. Stiamo parlando di Choi Siwon, il figone che potrebbe avere chiunque; di certo, non può scegliere me.
-Ah no? E cosa dice allora?- e questa da dove cazzo mi salta fuori?! Sto davvero… flirtando con lui?
-Credimi, ora come ora non vorresti saperlo.-
-Oh.- dico mettendo il broncio. No d'accordo, sto perdendo la testa. Il broncio?!? Ma quanti anni ho? Uno?
-Non fare così, per favore. È difficile resistere.- supplica sporgendosi in avanti e pizzicandomi delicatamente la guancia. E figurarsi se non arrossivo!
-Va bene.- commento sporgendomi anche io verso di lui. - Sono un nerd e adoro i computer. Passerei la mia intera vita in una stanza piena solo di computer.- rispondo finalmente alla sua domanda. Lui sorride.
-Solo di computer? Non ti piacerebbe essere accompagnato da qualcuno, con cui passare il momento di dormire?-
Un'altra frase a doppio senso! Questo ragazzo mi farà impazzire. Come faccio a dirgli che, in questo momento, sono talmente traumatizzato dalle attività notturne del mio vicino da non pensare di andare a letto con qualcuno? Sto per dirgli qualcosa di sensato, che mi faccia uscire dalla zona in cui lui sta cercando di andare - almeno questo lo capisco!-, ma arrivano Hyukjae e Donghae. Li ringrazio mentalmente per essere arrivati ora.
 
 
-Sono a casa!- entro in casa e mi tolgo le scarpe. Mi aspetto la risposta di mia mamma ma non la sento.
Vado in cucina e non la trovo lì quindi la cerco per tutta la casa senza trovarla. Ma dov'è andata? Tiro fuori il cellulare per chiamarla e chiederle dove si trova ma mi rendo conto che ho un messaggio non letto. Lo apro e tiro un sospiro di sollievo; è mia mamma. Mi avvisa che lei è papà sono usciti a cena e quindi di mangiare gli avanzi che ci sono in frigorifero. Se me l'avesse detto, sarei andato a cenare con Hyukjae, Donghae e Siwon che mi hanno invitato. Sospiro abbattuto e vado a cenare.
Che casa silenziosa. Anzi, quasi silenziosa. Dall'appartamento di fianco giunge il suono attutito di musica e delle voci. Anche i rave party in casa sua, adesso? Vado in camera per fare il compito che il professore di matematica ha chiesto ma mi rendo conto che non riuscirei a concludere niente. Perché? Perché il vicino ha deciso che nonostante la festa, scopare sia la cosa giusta da fare.
Amareggiato - perché mi sento così? Che problema ho?- vado in camera dei miei, dove almeno non si sentono gemiti e urletti soffocati. E poi mi ha invitato ad uscire?! Crede davvero che io sia uno facile da portare a letto. Beh, si sbaglia!
 
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Apro gli occhi e mi trovo in una stanza più grande della mia. Mi guardo ai lati e mi rendo conto che sono sdraiato sul letto dei miei tra di loro. Arrossisco. Era da quando ho compiuto quattro anni che non dormivo con i miei.
Scendo dal letto in fretta e vado a prepararmi per andare a lezione, non volendo neanche fare colazione per uscire in fretta di casa perché… mi vergogno. Si saranno domandati perché ero in camera loro e spero che non abbiano sentito rumori molesti provenire dall'abitazione.
 
 
-Ciao Kyu!- strilla Minho mentre mi viene vicino e ammicca a destra.
Inarco un sopracciglio e seguo il suo sguardo. Oh porca paletta! Siwon è appoggiato al mio armadietto. E sta chiaramente aspettando qualcuno perché continua a guardarsi attorno. Quando i suoi occhi si posano su di me, sorride e mi saluta. Kyuhyun, respira normalmente. Non è una stella del cinema, è un ragazzo qualunque e.. E al diavolo! Chiunque si scioglierebbe in sua presenza.
-Ciao Kyuhyun-ah, com'è andata ieri sera?-
-Bene. Se non fosse stato per il mio maledetto vicino. Sono stato costretto a dormire nel letto coi miei.- ammetto grattandomi la nuca nervoso.
Lui scoppia a ridere. - Aigoo, sei così innocente.- commenta mentre mi mette un braccio attorno alle spalle.
-Eccome se lo è.- gli dà manforte Minho.
-Ehi! Non prendetemi in giro.- ribatto prima di mettere il broncio. Ci sto prendendo gusto, a quanto pare.
-Kyuhyun…- mormora piano Siwon. Ci fermiamo e lui si avvicina al mio orecchio. - Via quel broncio se non vuoi che ti baci.- la sua voce bassa mi manda brividi giù per la schiena.
Avvampo e distolgo lo sguardo dal suo viso. Non è giusto! Proprio un… un Adone doveva provarci spudoratamente con me?! Mi sento così… facile! Insomma, fino a ieri mi piaceva Jongwoon e mi piace ancora, anche se non è Siwon. Però neanche un giorno dall'invito di Jongwoon che ci sto già provando con qualcuno? Argh! Sono troppo complicato!
Scuoto la testa e in quel momento incrocio lo sguardo di Jongwoon. Ho come l'impressione che sia incazzato nero e che potrebbe prendere a pugni Siwon. Potrebbe, perché non si arrischierebbe a picchiare ‘sto Marcantonio che mi cammina a fianco. Credo. E come volevasi dimostrare - per fortuna, non sarei riuscito a fare da infermierina a Jongwoon senza provarci -, si allontana da noi non senza prima lanciare uno sguardo di puro odio a Siwon.
 
 
-Kyuhyun, alza il sedere dal letto e vieni ad aiutarmi in cucina, disgraziato.- strilla mia mamma dal corridoio.
-Perché?-
-Perché ho invitato degli amici e ho bisogno che tu mi dia una mano a cucinare, pigrone.-
Riluttante, mi alzo dal letto e la raggiungo quasi correndo perché so che potrebbe uccidermi. La verità è che non so cucinare molto, ma a tagliare le cose me la cavo quindi la aiuto con quello. Anche se potrei non farlo, così evito di cenare con chiunque lei abbia invitato.
Siamo talmente assorti in cucina - tra chiacchiere, ordini e imprecazioni mie - da non accorgerci subito che il campanello continua a suonare. Mia madre si ferma un attimo dal mescolare le verdure nella padella per girarsi verso di me.
-Vai ad aprire.- dice prima di girarsi verso il fornello.
Non sono propriamente vestito per aprire a degli ospiti: sto indossando i pantaloni di una tuta e un maglione largo, inoltre sto usando gli occhiali da casa - che sono quelli più vecchi e più rovinati -. Ma non posso non aprire la porta, pena l'ira funesta di mia mamma appena gli ospiti se ne andranno via. Per questo, molto lentamente perché cerco di sistemare i capelli che oggi hanno deciso di essere disordinati, vado ad aprire la porta. E davanti a me trovo Jongwoon, Baekhyun, un ragazzo che non conosco e una donna dell'età di mia madre, circa.
-Ciao Kyuhyun!- esclama Baekhyun sorridendo.
Sono alquanto confuso e non rispondo. Di sicuro i nuovi volti penseranno che sono un cafone.
-Ciao, tu devi essere il figlio di Eunji vero?- dice la donna porgendomi la mano. Gliela stringo e le sorrido.
-Ehm sì. E lei è…?-
-Oh, sono la mamma di Baekhyun, quasi mamma di Jongwoon perché molto spesso è a casa nostra e… zia di Donghyuk.- risponde mentre indica il ragazzo nuovo.
-Oh. Piacere di conoscerla signora.- rispondo chinandomi. Mi rialzo e mi sposto. - Entrate pure.-
I quattro entrano in casa mentre rimango un attimo ancora sulla soglia a guardarli. Conosco solo pazzi e gente strana? E perché quel ragazzo, Donghyuk, mi ha guardato come… come se volesse mangiarmi? Ti prego, fa che non sia un altro stalker livello Jongwoon. E a proposito di quest'ultimo.. Non mi ha neanche salutato né fatto nessun cenno. Non posso fare a meno di sentirmi triste. Chiudo la porta e seguo i quattro invitati in salotto, dove mia mamma ha già piazzato dei bicchieri, delle bibite e degli antipasti. Donghyuk e sua zia si siedono sul divano, Jongwoon si accomoda sulla poltrona con Baekhyun seduto sul bracciolo. No ma, fai come se fossi a casa tua, eh? Vabbè, la cosa che mi fa arrabbiare non è quella. No, ciò che mi fa inversare è Baekhyun appollaiato sulla poltrona dov’è seduto Jongwoon. Io, volendo lasciare libera l'altra poltrona dove si siederà mio padre, mi siedo sulla sedia opposta alla poltrona dove ci sono i due amici.
-Oh Eunji, prepari sempre cose così buone.- si complimenta la mamma di Baekhyun.
Aspetta, ha detto “sempre”? Esattamente, da quanto tempo si conoscono?
-E finalmente vedo tuo figlio. Le altre volte era fuori, vero?- aggiunge guardando Jongwoon.
-Sì, di solito è a scuola o a studiare dai suoi amici.-
No scusa, quindi lei è già venuta a casa nostra? E perché sta guardando Jongwoon? Perché ho una vita così complicata?! Mi viene da piangere!
-Vedo che c'è anche Donghyuk.-
-Ah sì. Era a casa nostra e gli ho chiesto se voleva venire a conoscere i suoi vicini, visto che rientra sempre tardi la sera. E non si era ancora presentato.-
Un attimo. VICINI?! Ma è Jongwoon nostro vicino, no? A meno che intendesse dire “vicino di palazzo” o “di piano”. Alzo la testa di scatto e guardo Jongwoon, che però tiene lo sguardo fisso su mia madre. Eh no, così non va caro mio. Prima mi cerchi e tutto quanto, e ora non vuoi guardarmi negli occhi?!
-Kyu, andresti in cucina a prendere l'altro vassoio? Ah, e anche le bottiglie di acqua.-
Sto pensando a come portare tutto. Non sono un polipo, cara la mia mamma. Sbuffo e vado in cucina, mi avvicino al tavolo dove c'è il vassoio e guardo anche quante bottiglie sono. No, in un viaggio solo non ce la faccio. Prendo il vassoio e sto per girarmi, quando sento che qualcuno è dietro di me.
-Lascia che ti dia una mano.- sento dire dalla persona mentre sporge le mani per prendere le bottiglie. Il suo tono, basso e roco, manda dei brividi lungo la mia schiena.
Guardo le mani e noto che sono piccole. Non mi danno l'impressione che siano di Donghyuk e neanche quelle di Baekhyun - su di lui sono sicuro visto che mi aiutava a vestirmi quando siamo andati a fare shopping insieme -. Rimane solo una persona. Mi giro e mi trovo davanti lo sguardo di Jongwoon.
-Jo-Jo-Jong…-
-Sì, Kyuhyun-ssi. Sono io.- mi interrompe lui freddo.
-Sen…-
-Scusa, devo portare le bottiglie in salotto.-
Ma si può sapere che ha? Perché continua ad interrompermi e mi parla con questo tono? Mi avvicino con il vassoio a lui mentre andiamo in salotto, ma prima di uscire dalla cucina, Jongwoon si gira verso di me.
-Ti dico solo una cosa: non giudicare un libro dalla sua copertina.- e con questo esce dalla cucina.
Presumo sia arrabbiato per qualcosa che gli ho fatto. Cosa? Rifiutare il suo invito? Girare con Siwon? Non ne ho proprio idea! E perché mi ha detto quella frase? È riferita a me, di sicuro. Ma cosa significa? Chi è che ho giudicato.. Oh, lui.
Seguo Jongwoon in salotto e mi siedo. Nonostante nessuno stia parlando con me - perché… beh, preferisco ascoltare -, sento continuamente lo sguardo di qualcuno su di me ma ogni volta che alzo la testa, nessuno mi sta fissando.
La mamma di Baekhyun decide che è ora di andare, si scusa con mia mamma e si alza, seguita da suo figlio. I due vicini però non si alzano. Mi sono perso qualcosa? Salutiamo Baekhyun e sua mamma e la mia gli accompagna alla porta, lasciandomi solo con i due ragazzi. Un brivido mi percorre la schiena, non so se per paura o per qualcos'altro.
-Kyuhyun, cosa studi?- domanda Donghyuk prima di leccarsi le labbra.
Mi muovo nervoso sulla poltrona e Jongwoon mi vede ma non apre bocca. - Informatica.- rispondo semplicemente sperando che mi lasci stare.
-Quindi sei un nerd?- continua posando lo sguardo sulla mia spalla scoperta. Deglutisco.
-Sì ma non perché faccio informatica. I miei amici non sono dei nerd.- rispondo mentre sistemo la manica del maglione.
-Perciò anche io posso essere tuo amico?- non so perché, ma la sua ultima parola mi sa di sporco.
-S-sono mol-molto selettivo con le amicizie.- balbetto cercando aiuto in Jongwoon. Lui inarca un sopracciglio.
Donghyuk si avvicina a me e vedo Jongwoon irrigidirsi e stringere le mani a pugno. Lui mi accarezza il braccio che prima aveva la spalla scoperta e avvicina la bocca al mio orecchio.
-Sei proprio carino mentre balbetti. E…- mi passa la mano sul collo -... visto che so che ti diverti ad ascoltarmi la notte, unisciti a me.-
Sono impietrito. Il mio cervello non riesce a registrare niente di quello che succede attorno a me e l'unica cosa che so è che mi sono risvegliato dal mio stato di trance quando mia mamma è tornata in salotto. Non riuscendo a stare ancora un minuto dentro quella stanza, do la buonanotte a mia mamma e mormoro un saluto generale prima di andare correndo in camera e buttarmi sul letto.
Perché Jongwoon non ha fatto niente? Mi odia talmente tanto da lasciare che il suo coinquilino mi tocchi così?
 
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-Kyuhyun, è meglio per te se presti attenzione alla lezione.- mi sussurra all’orecchio Kangin mentre si sporge verso di me dal suo banco.
Lo guardo inarcando un sopracciglio. - Perché?-
Non riesce a rispondere nemmeno che lo vedo lanciare uno sguardo spaventato alla mia sinistra. Giro la testa e vedo Jongwoon con le mani sui fianchi e lo sguardo serio puntato su di me. Guardo verso il professore e mi rendo conto che anche lui mi sta fissando con sguardo severo.
-Cho Kyuhyun, presta attenzione.- ordina tra i denti Jongwoon.
Oh, ora capisco. Mi parla solo se il suo futuro posto di lavoro è in pericolo. Sinceramente, in questo momento è l'ultima persona che dovrebbe avvicinarsi a me e che dovrebbe parlarmi. Mi fa girare le scatole, per non dire altro. Perciò faccio quello che voglio fare: ignorarlo.
Lui sbatte una mano sul mio banco. - Cho Kyuhyun, l'insegnante ti ha fatto una domanda. Rispondi.- insiste mentre addolcisce il tono di voce.
Sbuffo e mi alzo dalla sedia, prendendo con me zaino e libri dal banco. Giro la testa verso Jongwoon e lo fulmino con lo sguardo prima di dirigermi alla porta. Merda! Per colpa sua sto cominciando ad uscire dall'aula all’improvviso e senza apparenti motivi. Prima di uscire dall'aula, però, mi giro verso il professore.
-Mi scusi, ma oggi non mi sento tanto bene.- chino il capo e poi esco dall'aula, sentendo l'aula piombare in un silenzio attonito.
Giuro che se me lo ritrovo davanti, lo strangolo. E strangolo anche Donghyuk, quel pazzo di un pervertito maniaco! Chi si credono di essere quei due? Sono solo degli stronzi opportunisti.
Cammino lungo il corridoio, sempre immerso in pensieri macabri di ogni tipo con me che torturo quei due disgraziati dei miei vicini, quando vado a sbattere contro qualcuno, cadendo sul sedere e facendo cadere i libri che portavo a mano.
-È incredibile. Ci incontriamo sempre scontrandoci.- dice l'altra persona.
“Sempre scontrandoci?”, penso prima di alzare lo sguardo. E davanti a me vedo Siwon, accompagnato da Hyukjae, che si china per raccogliere i miei libri e porgermi una mano per tirarmi su.
-Scusa. Ultimamente ho la testa altrove.- rispondo facendolo ridacchiare. La mia non era una battuta, Adone.
-A me non dispiace scontrarmi con te. Ma penso che il tuo sedere ne risenta.- commenta Siwon facendomi arrossire. Ah già, è nella sua fase di flirt con me. Chi lo capisce!
-Non dovresti essere a lezione?- domanda Hyukjae mentre mi spolvero i pantaloni. - Donghae ha detto che a quest'ora avete informatica.- aggiunge quando mi vede esitare.
-Il professore ti ha sbattuto fuori dall'aula?!- domanda preoccupato Siwon.
-Oh no!- rispondo rapidamente, mentre alzo le mani agitandole in aria. - Sono.. Sono uscito io.-
-Perché?- domandano all'unisono i due.
-Ecco.. Uhm.. Oggi non mi andava.- mento, sperando che non cerchino di approfondire la questione.
-Ah, capito.- dice Siwon porgendomi i libri.
-Beh, noi stavamo andando a prendere i posti per il pranzo. Vieni con noi?- domanda Hyukjae.
-D'accordo.- e così li seguo alla caffetteria.
Mentre camminiamo, Hyukjae mi informa che domani sera terrà una festa - l'ennesima; in pratica ne fa una ogni settimana - e che, ovviamente, io e i miei amici siamo invitati, anzi siamo obbligati ad esserci. Nel frattempo Siwon mi ha posato il braccio sulle mie spalle, avvicinandomi di più a lui. Per fortuna non parlo tanto, altrimenti balbetterei all'infinito e addio qualsiasi conversazione mentre aspettiamo gli altri!
 
Il pranzo è stato a dir poco esilarante. Heechul ho scoperto che adora prendere in giro Siwon; quando sono insieme sembrano cane e gatto e, addio pace! Kangin e Minho hanno continuato a raccontare barzellette, aneddoti demenziali mentre parlavano di sport. Leeteuk ha cercato di tenere separate le due piovre - aka, Donghae e Hyukjae - mentre allontanava dal suo piatto le mani di Heechul.
Fortuna che ho degli amici così! Riescono a farmi dimenticare i miei problemi in pochi istanti. Ah, non che non abbia pensato a Siwon. Perché lui? Perché mi sta seriamente mettendo in dubbio sulla mia cotta. D'accordo, ammetto che mi piace Jongwoon però ogni volta che Siwon si rivolge a me, mi sento felice e a mio agio, e a volte penso che mi piacerebbe essere abbracciato dalle sue braccia forti e riposare la testa sul suo petto. Se invece guardo Jongwoon, l'unica cosa che voglio fare, ora come ora, è riempirlo di botte. Lo so, sono violento e lunatico ma è colpa sua, non mia. È lui che mi ha fatto arrabbiare non aiutandomi quando Donghyuk faceva il coglione. È lui che mi parla solo quando la sua posizione è a rischio.
Comunque, lasciamo stare e pensiamo ad altro. Tipo cercare Baekhyun per chiedergli di uscire con me e andare a scegliere un outfit per domani sera, visto che voglio lasciare Siwon a bocca aperta. Ed è quello che sto facendo da mezz'ora, visto che non si degna di rispondere alle mie telefonate, mentre giro per l'Università. Ad un certo punto arrivo sotto al salice piangente che c'è nel giardino e ci trovo Baekhyun seduto assieme a un ragazzo che presumo sia Chanyeol, viste le orecchie. Prima di mostrarmi a loro, li vedo scambiarsi un bacio dolce sulla guancia e prendersi per mano. Quanto sono carini!!
-Ciao Baekhyun.- dico piano mentre mi fermo davanti a loro.
Li vedo sussultare e sciogliere la stretta di mano. Chanyeol si guarda in giro imbarazzato mentre Baekhyun si gratta la nuca nervosamente.
-C-ciao Ky-Kyuhyun.- balbetta Baekhyun senza guardarmi negli occhi.
-Non lo dico a nessuno se non volete.-
Chanyeol punta lo sguardo su di me e libera un sospiro di sollievo. Baekhyun, invece, scatta in piedi e mi abbraccia.
-Oh grazie, grazie! Lo diremo noi agli altri, domani sera alla festa.- squittisce Baekhyun mentre mi stringe sempre di più.
-A proposito di festa…- comincio guardando Chanyeol assicurandomi che mi dia il permesso -.. Mi accompagneresti a prendere qualcosa da indossare? Voglio lasciare di stucco… qualcuno.-
-Certamente! Può venire anche Yeollie?- mi domanda Baekhyun facendo gli occhietti da cagnolino.
-Sicuro.- rispondo.
E così ci troviamo tutti e tre in un negozio dove mai mi sarei sognato di entrare. Non per i prezzi, no. Più che altro perché mi sono sempre sembrati vestiti che non andassero bene per un nerd come me. Ma da quando Baekhyun mi ha portato la prima volta a fare shopping faccio più caso a come mi vesto per uscire, ad eccezione di quando sono incavolato di prima mattina.
-Prova questi.- ordina Baekhyun mentre mi passa dei jeans bianchi con degli strappi e una maglia azzurra.
Glieli prendo di mano ed entro nel camerino. Adoro già questi jeans! Non per vantarmi o fare il narcisista ma mi fasciano perfettamente le gambe, che sono lunghe, e il sedere, che anche lì… sì insomma, è un bene. La maglia invece non mi piace tantissimo, non per il colore ma perché è banale. Esco e mi faccio vedere da Baekhyun che si stacca rapidamente da Chanyeol.
-Uhm.. La maglia non mi piace. È troppo..-
-È troppo semplice.- conclude per lui Chanyeol. Baekhyun gli rivolge uno sguardo sognante e un sorriso a trentadue denti.
-Esattamente quello che volevo dire. Mentre aspettavamo ho preso questa, che è più sul tuo stile.- informa Baekhyun mentre mi passa una maglia dello stesso colore ma con un taglio diverso.
Rientro nel camerino e la indosso. La adoro! Cioè, mi piace tantissimo perché… perché mi lascia la spalla scoperta! Lo scollo è talmente largo e la maglia pure, che inevitabilmente una manica mi scivola lungo la spalla, scoprendola. È proprio quello che mi serve. Esco e faccio in tempo a vedere la coppietta che si scambia un tenero bacio prima di rendere nota la mia presenza.
-Mi piace.- è l'unico commento che fa Chanyeol.
-Modestamente..- si autocomplimenta Baekhyun.
Faccio per rientrare nel camerino quando Baekhyun mi posa una mano sulla spalla e, tutto sorridente, si avvicina a me.
-A chi hai intenzione di sedurre stasera?- sussurra.
-Oh.. Ecco io..- arrossisco mentre distolgo lo sguardo da lui. - Siwon.-
Baekhyun spalanca gli occhi. - Siwon?!?-
-Sì perché?-
-Pensavo..-
-Cosa?-
-No, niente. Lascia stare.- dice Baekhyun mentre si allontana da me.
-Okaay. Ma dimmi un po’..- sorrido prima di chinarmi verso Baekhyun. - Il ragazzo che volevate fare ingelosire e che abita nel palazzo di fianco al mio… è Chanyeol?-
-N-non so-sono affari t-tuoi.- balbetta mentre le guance si colorano di un bel rosso pomodoro. - E comunque non ci stavamo baciando. Era colpa della prospettiva.- aggiunge dopo essersi calmato.
Non so perché ma sapere questo mi rallegra. Vuol dire che non si stavano baciando. Significa che non stanno insieme e non stavano insieme. Ma sapere questo cambia qualcosa? Cioè, Jongwoon non lo sopporto quindi devo metterci una pietra sopra.

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Capitolo 5
*** Crazy for you ***


Mi scuso in anticipo per eventuali errori; l'ho pubblicato senza rileggerlo.. Questo è l'ultimo capitolo ma... tornerò presto con una nuova KyuSung (fra un po' me li sognerò anche la notte XP). Grazie a chi ha letto, a chi ha commentato e anche alle lettrici silenziose. Auguro una buona settimana a tutte!

-KYUHYUN?!?!- strilla Heechul appena mi vede.
-Mi vuoi lasciare sordo?- gli domanda il ragazzo con cui è a braccetto.
Chissà chi è. Il suo interesse? Non è male. È alto e ha un fisico da modello, ha i capelli neri e gli occhi scuri. Non l'ho mai visto in Università, dove l'avrà conosciuto?
-Ciao Heenim.-
-Kyuhyun, se non fossi qui con Hangeng, ti avrei già portato in un angolino.-
-Hangeng?- domando guardando il ragazzo che gli sta di fianco.
-Sono io Hangeng, il suo ragazzo.- mi porge la mano sorridendo.
-Oh finalmente!- esclamo sorridendo a Heechul.
-Taci guastafeste. E comunque..- si avvicina a me e mi studia da capo a piedi -.. Chi ti ha vestito così?-
-Baekhyun.-
-Lasciati dire che ha fatto un buon lavoro.- commenta mentre prende Hangeng sotto braccio e si incammina verso la festa.
Io li seguo dentro e mi metto subito a cercare i miei amici, che sono venuti qui prima di me. Osservo bene tutte le stanze, cercando Minho tra la folla e quando intravedo la sua testa mi incammino subito verso di lui. Ho rifiutato la proposta di Baekhyun di indossare le lenti a contatto perché mi sento più a mio agio con gli occhiali; fortuna che l'ho fatto, così ci vedo meglio che se avessi le lenti.
-Kyu.. Ehi!- sobbalza Minho occhieggiandomi.
-Miseriaccia boia Kyu! Vuoi far morire d'infarto chiunque ti guardi?!- domanda Kangin incrociando le braccia.
-Ma di cosa state..- comincia Leeteuk prima di girarsi verso di noi e guardarmi. Spalanca la bocca.
-Ringrazio che non sono gay.- commenta Kangin seguito da Leeteuk che annuisce.
-E spero che a me non vengano pensieri strani, altrimenti Minnie mi uccide.- scherza Minho mentre si guarda intorno, in cerca presumibilmente di Taemin, il suo ragazzo.
Gli dò un pugno sul braccio e mi metto a cercare il tavolo delle bevande; ho bisogno di bere. E non acqua. Trovo il tavolo e mi ci avvicino, guardandomi attorno in cerca di una certa persona statuaria.
Sto prendendo un bicchiere di punch quando una mano si posa sulla mia spalla. Giro su me stesso e mi trovo ad osservare le fossette di Siwon.
-Ciao Kyuhyun.-
-C-ciao Siwon.-
-Vuoi un drink?- domanda avvicinandosi all’improvvisata zona bar di fianco al tavolo.
-Che tipo di drink?-
-Uno inventato da me. Ti fidi?-
Lo guardo negli occhi. Mia madre mi ha sempre raccomandato di bere bevande o preparate da me o che devo aprire io. Ma sinceramente oggi non mi va e poi… non credo Siwon abbia intenzione di farmi qualcosa. Per questo annuisco e lui comincia subito a mischiare dei liquidi in un bicchiere. Alla fine il drink ha un colore rosato, per cui presumo non sia molto forte. Lui mi passa il bicchiere sorridendo.
-Dimmi che ne pensi.-
-D'accordo.- e comincio a bere e mamma mia se è buono! Lo finisco in tre sorsi, sorprendendo sia me che lui.
-Wow, ne concludo che ti piace.-
-Era squisito.- affermo cominciando a sentire l'alcool che fa effetto. L'ho detto che non tollero molto l'alcool?
Sento calore dappertutto e quando Siwon mi prende per mano, quasi mi sciolgo. Lui mi trascina per un corridoio e su per le scale, poi si dirige verso la finestra a bovindo che c'è sul pianerottolo e mi fa sedere sulla panca, accomodandosi pure lui di fianco a me.
Il punto in contatto tra le nostre gambe mi sembra bollente e mi fa sfuggire un mugugno, catturando la completa attenzione di Siwon che comincia ad avvicinarsi piano a me. Arrivato a pochi centimetri dal mio viso, si ferma e mi osserva cauto, come aspettandosi che mi ritragga. Ma sinceramente, non sto pensando a niente per colpa dell'alcool per cui chiudo gli occhi, sperando che capti il segnale. Lo sento avvicinarsi e posare le sue labbra sulle mie. Non posso fare a meno di lasciarmi andare al bacio, senza preoccuparmi di niente, neanche delle mani di Siwon che cominciano a toccarmi dappertutto. Almeno fino a quando veniamo staccati violentemente.
-Che cazzo stai facendo?!- urla qualcuno. Apro gli occhi e vedo che davanti a noi c'è Jongwoon che ci fissa arrabbiato tenendo i pugni serrati.
-Lo sto baciando. Qualche problema?- ribatte Siwon tirandosi su e incrociando le braccia al petto.
-Tu.. Ti stai approfittando di lui! È chiaramente ubriaco e non puoi importi su di lui!-
-Non mi impongo su di lui né mi approfitto di lui. Lo vuole quanto lo voglio io. E sinceramente non vedo perché debba interessarti.-
-Choi Siwon, se non vai di sotto immediatamente e non lasci stare il ragazzo, stai sicuro che posso fare che tu non passi i tuoi esami e so quanto tuo padre si incazzerebbe.- ammonisce freddamente Jongwoon, sfidando Siwon con lo sguardo.
Vedo Siwon tendersi come una corda di violino. Torna a guardarmi un attimo prima di cominciare a scendere le scale. Perché Jongwoon doveva venire ad interromperci? Perché non poteva lasciarci fare quello che stavamo facendo? Fisso lo sguardo su Jongwoon, cercando di mostrargli che sono arrabbiato ma il suo sguardo serio mi ferma subito.
-Ti porto a casa.- sono le uniche parole che mi dice prima di scendere le scale.
Notando che sono da solo al piano superiore, lo seguo fino alla sua macchina e mentre io mi siedo nel sedile del passeggero, lui si avvicina ai miei amici e gli parla. Quando ha finito, torna all'auto e parte. Il viaggio è silenzioso e alquanto imbarazzante. L’effetto dell'alcool sta scemando e io mi rendo conto della grande cavolata che stavo facendo. È vero, provo dei sentimenti verso Siwon ma non sono sicuro che siano talmente forti da lasciarmi baciare e, sicuramente sarebbe successo, finirci a letto.
Arriviamo davanti al palazzo, parcheggia e si dirige all'entrata, senza aspettarmi per cui gli corro dietro. Lo vedo fermo ad aspettare l'ascensore ma non volendo stare chiuso con lui, anche solo per poco tempo, mi dirigo alle scale e comincio a salire, senza rendermi conto che Jongwoon mi sta seguendo fino a quando lui non mi prende per il gomito e mi fa girare verso di lui. Lo guardo negli occhi e noto che sotto all'ira che sta provando, c'è un altro sentimento, più dolce e tenero.
-Stai bene?-
-S-s-sì.- non posso fare a meno di balbettare, visto che mi ha appoggiato sulla parete delle scale e si è messo di fronte a me, senza distogliere lo sguardo.
-So che probabilmente sono l'ultima persona con cui tu voglia parlare in questo momento ma..- sussurra avvicinandosi ancor di più. - Ma volevo dirti che l'ho fatto perché tu dopo non avessi rimpianti.-
-Hai fatto bene.- rispondo semplicemente. - Sarebbe stata la… la mia prima volta e di sicuro non era il momento giusto.- aggiungo sentendo le guance scaldarsi.
-D’accordo. E volevo anche dirti che.. Insomma, voglio spiegarmi con te perché sono sicuro tu pensi che sono uno stalker.- gli annuisco e faccio segno di andare avanti col discorso.
-Chi senti quasi tutte le sere… dalla tua stanza è Donghyuk, non io. Non potrei mai andare a letto con persone diverse ogni sera sotto l'orecchio di chi mi piace.- comincia facendomi spalancare gli occhi. “Sotto l'orecchio di chi mi piace” continuo a ripetere in testa. Mi piace come cosa.
-Quando mi sono trasferito qui, ti continuavo a vedere e… mi sei piaciuto dal primo momento che ti ho visto. Hai uno sguardo così innocente, gentile e… sei assolutamente fantastico quando ti vesti da casa e usi gli occhiali da casa. Sapere che sentivi Donghyuk e pensavi fossi io mi ha fatto male, tanto male. Ma non ne avevi nessuna colpa, visto che non ci eravamo mai parlati e io non ho il miglior carattere al mondo.- lo so che mi ha visto arrossire sempre di più ad ogni cosa che diceva.
-Mi spiace veramente tanto non averti aiutato ieri ed evitato che Donghyuk si avvicinasse a te e ti molestasse. Non avevo causare una commozione a casa tua, con tua madre presente. È per questo che l'ho picchiato appena rientrati nel nostro appartamento e gli ho proibito avvicinarsi a te.-
A questo punto non so cosa dire. Tutto quello che mi ha raccontato è andato a piantarsi nel mio cuore e… e mi ha riempito di gioia. Non posso crederci che piaccio seriamente a Jongwoon. E che mi trova fantastico quando mi vesto da casa. Inoltre, alla fine ha picchiato lo stronzo di Donghyuk. Per cui non posso fare a meno di abbracciarlo stretto, cogliendolo di sorpresa.
-Scusami per come mi sono comportato.- gli mormoro mentre infilo la testa nell’incavo del suo collo - sexy - e lui stringe le braccia attorno a me.
Rimaniamo abbracciati per un po’ e poi lui si stacca, appoggiandomi ancora contro la parete. Penso abbia altro da aggiungere e attendo che parli. Ma mi sorprendo quando si avvicina a me e mi sfila gli occhiali, per poi posare le labbra sul mio collo e lasciare dei baci teneri mentre mi prende per mano.
Non sono soddisfatto con queste piccole affettuosità, per cui lo avvicino di più a me. Lui lo prende come un invito ad aumentare l'intensità dei baci, portandomi a produrre dei leggeri, quasi inudibili, gemiti. Jongwoon mi mordicchia il lobo dell’orecchio, mandando una scarica elettrica lungo il mio corpo, e poi sposta le labbra davanti alle mie.
-Posso?- domanda anche se sa già la risposta.
-Certo.- rispondo.
Posa le sue labbra sulle mie e comincia a baciarmi, prima dolcemente e poi con sempre più passione, fino a mordicchiare il mio labbro inferiore per dargli accesso. E io schiudo le labbra, godendomi ogni secondo che passa, ogni minuto che lui non si stacca da me. Alla fine si separa da me solo per riprendere fiato e mi sorride. Ed è il sorriso più bello che io abbia mai visto, anche senza fossette.
-Bene, abbiamo capito chi è top.- commenta prima di darmi un bacio sul naso.
-Top?-
-Sì, top. La persona che domina sull'altra.-
Arrossisco e mi fingo indignato. - Ne sei sicuro? Posso essere top anche io.-
-No caro mio. Non preoccuparti: ti piacerà.- dice Jongwoon prima di sghignazzare.
-Sei così pieno di te?-
-Sarai tu ad essere pieno di me.- risponde scuotendo le spalle dal troppo ridere.
Penso che adesso ho la faccia del colore di un semaforo. Ma si può essere così porci?! Mi verrebbe da ribattere ma sono sicuro che lui troverebbe sempre la battuta giusta per imbarazzarmi ancor di più. Per cui mi avvicino a lui e lo zittisco con un bacio.
-Devi riuscire prima a portarmi a letto.- lo informo allontanandolo e cominciando a salire le scale.
-Caro mio, sarai tu a pregarmi si portarti a letto.- replica seguendomi.
-Allora cominciamo ora.- mi giro verso di lui e lo guardo maliziosamente. - Mi puoi portare a letto?- gli domando quasi con la voce da bimbo.
-Ne sarei onorato.- risponde mentre mi prende per la vita è mi trascina con sé fino a casa mia.
Apre la porta - mi ha sfilato le chiavi dalla tasca - e mi fa entrare, portandomi in camera mia. Sto per salutarlo ma lui si sdraia sul mio letto. Lo guardo allibito.
-Beh, non ti metti il pigiama? Muoviti che ho freddo e voglio scaldarmi.-
Ah, quindi vuole dormire qui? Con me? Sorrido. Se proprio vuole. Tanto domani mattina rimpiangerà la sua scelta perché io russo. E sono peggio di un trattore acceso.
Mi cambio rapidamente, sapendo che i suoi occhi sono puntati su di me, e appena finisco mi infilo sotto le lenzuola, inglobando anche lui. Jongwoon mi stringe a sé e fa posare la mia testa sul suo petto, tenendo il braccio attorno alla mia spalla. Poi dolcemente mi posa un bacio sulla testa e mi dà la buonanotte. E io sto sorridendo come un cretino.
 
 
-Kyu, vieni a fare colazione?- domanda mia mamma dal corridoio.
-Ngh.- biascico stiracchiandomi a letto. Guardo l'orologio e constato che sono le dieci. Mi giro nel letto ma mi blocco.
C'è qualcosa che non torna. Sono sicuro che Jongwoon è venuto a dormire con me quindi, perché sul letto ci sono solo io? Mi ha lasciato qui da solo?! Cerco un biglietto, un qualcosa dove lui abbia scritto dov'è andato ma non trovo niente. Questo mi fa imbestialire, e non poco. A meno che io mi sia immaginato tutto. Il che è probabile, visto che ero ubriaco ieri sera. E parlando di ubriachi.. “Merda! Siwon!”, penso mentre mi preparo per andare in università, ringraziando il cielo che comincio le lezioni alle undici oggi.
Esco dalla stanza e corro in cucina dove trovo mia mamma intenta a pulire i ripiani. La abbraccio da dietro, le do un bacio sua guancia e la saluto, senza mangiare nulla di quello che ha preparato. Sinceramente, non ho appetito quindi non voglio rischiare di mangiare qualcosa per poi vomitarla.
Arrivo in Università correndo, col risultato che vado a sbattere contro una certa persona e come al solito, cado io di sedere a terra.
-Sai, credo che dovremmo smetterla di incontrarci così.- commenta Siwon mentre mi aiuta ad alzare.
-Credo anche io. Il mio sedere non può sopportare altri colpi.- dico senza pensare. Poi, dato il silenzio, alzo lo sguardo e vedo che sul volto di Siwon c'è un ghigno. Arrossisco. In effetti sembrava avessero un doppio senso, le mie parole.
-Ad ogni modo…- riprende Siwon mentre si incammina al mio fianco. - Mi spiace per ieri sera. Non dovevo… baciarti, visto che eri ubriaco.- vedo le sue guance colorarsi mentre parla.
-Ehm.. Io magari potevo opporre resistenza. Ma non l'ho fatto perché… mi piaceva.- lo vedo rivolgermi uno sguardo speranzoso e mi fa male sapere che lo sto per ferire. - Ma a me piace un altro.-
-Jongwoon, vero?-
-…-
-Capito. Non vuol dire che non possiamo essere amici. E se le cose con lui non dovessero andare, stai sicuro che verrò a prenderti.- afferma deciso mentre si ferma davanti al mio armadietto.
Lo ringrazio e lo saluto prima di dirigermi alla mia lezione che, guarda caso, è quella di informatica. Se Jongwoon osa anche solo avvicinarsi a me, spero di trattenermi perché non voglio finire in prigione.
Seriamente! Come puoi dichiararti ad una persona, dormirci insieme e poi andartene via, senza dirle niente?! E io scemo che credo anche alle sue parole. Magari ha inventato tutto per portarmi a letto. Beh, se è così, si scordi di portarmi a letto. Perso come sono nei miei pensieri, non mi rendo conto che sono già in aula e che la lezione è cominciata, se non quando sento il cellulare vibrare, avvisandomi dell'arrivo di un messaggio. Tiro fuori il cellulare dalla tasca dei pantaloni e apro il messaggio, che è inviato da un numero sconosciuto.
“Buongiorno! Sono Jongwoon ;) “ comincio a leggere. Uno sbuffo mi scappa dalle labbra, attirando l'attenzione di alcuni miei compagni. “Dormito bene? Scusa se sono sparito ma avevo da fare.” Da fare? Di mattina? Non sono scemo, sfigato! “Puoi venire dopo nell'ufficio del prof di informatica?” Perché proprio quell’ufficio? E perché voleva incontrarmi? Abitiamo nelle stesso palazzo, stesso piano; può anche venire a bussare, no? “Oh, un'altra cosa.. Sei bellissimo mentre dormi! :* “ E a questo punto credo di essere arrossito. Nessuno mi ha mai detto che sono bellissimo; neanche mia mamma! Niente da fare. Quel ragazzo ci sa fare. Ma ciò non significa che non possa giocare con lui.
 
-Kyuhyun, non ti avevo chiesto di andare nell'ufficio?- mi domanda Jongwoon prendendomi per un braccio e fermandomi in mezzo al marciapiede.
Non sono andato al suo “appuntamento”. Perché avrei dovuto? Sono arrabbiato - sì, lo so che mi sto comportando da ragazza mestruata ma, ehi, sono nato così - e lo stronzo non può aspettarsi che lo segua dappertutto e faccia tutto quello che vuole. Perciò non sono andato nell'ufficio del professore e sono andato direttamente alla lezione seguente.
Peccato lui non demorda. Ha continuato a mandarmi messaggi, chiedendomi dove ero, perché non ero andato ecc ecc; non gli ho mai risposto. Sfortunatamente, stamattina è andato in università a piedi e quindi mi ha potuto intercettare sulla via di ritorno.
Libero il braccio dalla sua stretta e incrocio le braccia al petto, sfidandolo con lo sguardo a riprendermi il braccio. Ovviamente non lo fa. Però si avvicina molto a me e assume uno sguardo un po’ cupo.
-Prima di entrare in casa tua, vieni da me.- dice serio, con una nota di ira nella voce. Poi si allontana e torna sulla sua strada, senza girarsi verso di me.
Okay, la sua mossa mi ha spaventato. E non lo dico perché voglio trovare una scusa per andare da lui. Lui e i suoi maledetti baci!
Arrivato davanti alla porta di casa mia, mi fermo e mi giro invece verso quella dei vicini, scrollo le spalle rassegnato e suono alla loro porta. Jongwoon mi apre con stampato in viso un sorriso a 32, no anzi, a 46 denti, si appoggia allo stipite della porta e rimane lì, fermo immobile come una statua.
-Perché mi hai detto di venire qui?-
-Perché so che tua mamma è fuori e io, da solo in casa tua con te, so che potrei fare… cose.- spiega sempre mantenendo il sorriso.
-Cosa devi dirmi?- domando irritato.
-Si può sapere che hai? È tutto il giorno che mi eviti e pensavo che dopo ieri sera le cose si fossero sistemate.-
-Sistemate un corno! No scusa. Sistemate sì, ma solo ieri sera, visto che stamattina mi sono svegliato da solo sul letto!-
-Ti ho detto che avevo…-
-Risparmiati le scuse. Dove sei andato? Cos'hai di così importante da fare, di prima mattina, da lasciare me da solo?- domando trattenendo la voce perché non voglio urlare come un pazzo isterico sulla tromba delle scale. Poi chi li sente i vicini?!
-Avevo un esame da dare. Soddisfatto?- risponde lui indispettito.
-E perché non me l'hai detto subito? Non hai lasciato niente scritto!-
-Perché nel disordine di camera tua non l'avresti mai trovato. E non ti ho mandato un messaggio perché avevo il cellulare in carica.-
-Ah.- è la mia unica parola. Si nota che non ho mai avuto una relazione, vero? - Scusa, io…-
-Eri geloso? Arrabbiato che, dopo che ieri sera ci siamo solo coccolati, tu non sia venuto a letto con me? Kyuhyun, non sono così meschino e superficiale. Se cerco una relazione, deve essere seria, non una roba veloce, tanto da soddisfare i miei bisogni.- termina lui. Non mi pare arrabbiato, più che altro risentito. Alzo lo sguardo da terra e lo vedo rivolgermi uno sguardo dolce. - Non oserei mai farti del male, Kyu. Non me lo perdonerei.- aggiunge infine posandomi una mano sulla guancia.
Mi appoggio ancor di più alla sua mano, in cerca di conforto. Potrò sembrare scemo ma… l'amore ci rende sempre tutti più stupidi, no? E poi, ai suoi occhi gli sarò sembrato di tutto, quindi passare per tonto non mi importa.
Siccome non so come potrei rispondere a quello che lui mi ha appena detto, decido di passare all'azione, dato che i gesti valgono più di mille parole. Mi avvicino a lui e intreccio le mani dietro il suo collo, appoggiando la mia fronte alla sua. Lui mi poggia le mani sui fianchi, avvicinando il mio corpo al suo e, oddio in questo momento potrei morire!
-Però! Se ogni volta che litighiamo, tu finisci per fare il koala addosso a me, allora credo che farò apposta a farti arrabbiare.- scherza Jongwoon, ridacchiando.
Gli do una sberla sul braccio. - Fallo ancora, e quello che si troverà a chiedere perdono nell'angolino sarai tu!- sibilo tra i denti, guadagnandomi un sorriso sornione da parte sua.
-Oho! Quindi hai capito che contro di me, in circostanze normali, non hai speranze? Bravo il mio ragazzo.- alle sue parole arrossisco. Ha detto “il mio ragazzo”! Posso morire felice, ora.
-Abbiamo già appurato chi è che detta le regole qui, no? Ora resta solo una cosa da fare.- constato io. Lui mi guarda confuso e io gli sorrido. - I bacetti che mi hai dato ieri non erano niente in confronto al bacio che mi ha dato Siwon.- lo dico apposta, perché so che così lo faccio ingelosire e reclamerà la sua proprietà.
-Ah sì, eh? Senti, qui c'è il mio vicino ma siccome voglio evitare che ti veda, andiamo da te. Tua mamma non è ancora arrivata.- dice mentre comincia a chiudere la porta del suo appartamento dietro di sé e apre il mio. - Ho le vostre chiavi. Tua madre me le ha date in caso di emergenza.- spiega rapidamente, arrossendo e grattandosi la nuca nervosamente.
-Beh, questa È un'emergenza.- ribatto indicando le regioni inferiori di entrambi. Cosa volete?! Siamo uomini, l'istinto chiama.
-Oh come siamo cattivi.- mormora Jongwoon al mio orecchio, mandando scariche elettriche lungo il mio corpo.
-E non hai visto niente.- esagero, chiudendo la porta alle nostre spalle e dirigendoci alla mia stanza. - Che ne dici se diamo uno spettacolino per Donghyuk?-
-Pure esibizionista? Sai, credo che dovrò punirti.- ribatte lui cominciando a darmi dei baci sul collo.
-Questa è la tua punizione?- domando tra un mugolio e l'altro.
-Questo e altro.- risponde semplicemente mentre chiude col piede la porta della mia stanza e si avvicina di più a me, come una fiera con la sua preda.
Quando sta per baciarmi, però, si ferma e mi guarda un attimo. A quanto pare deve dirmi qualcosa.
-Questi però li togliamo.- dice rocamente mentre mi leva gli occhiali.
E a questo punto credo che gli occhiali mi servano come inibitori perché appena mi toglie gli occhiali, qualcosa in me scatta e mi fiondo sulle sue labbra, senza dargli il tempo di reagire. Comincio mordicchiandogli il labbro inferiore, chiedendogli accesso e lui schiude le labbra ma se pensavo di dominare il bacio.. Beh, mi sbagliavo di grosso. Jongwoon mi spinge contro la porta e posiziona una gamba tra le mie, piegandola fino a quando il suo ginocchio non mi sfiora, facendomi sfuggire un gemito. Lui sorride con ancora le labbra sulle mie e posso sentire quanto lo abbia fatto eccitare.
-Tu non sai…- comincia a dire, continuando con le sue somministrazioni. -... quanto tu sia così… eccitante.-
-Beh, dimostramelo, no?- gli dico prima di lasciargli una scia di baci lungo il collo.
-Pensavo non l'avresti mai chiesto.-
 
Mi sveglio sentendo delle dita disegnarmi dei cerchi sul petto. Apro gli occhi e guardo a sinistra, dove trovo Jongwoon intento a fissarmi con i suoi fantastici occhi neri luminosi. Mi stiracchio un po’, sentendo un dolore pungente alla zona lombare che mi fa fare una smorfia, allarmando Jongwoon.
-Prenditela con calma, ok?- dice piano prima di darmi un bacio sul naso.
-Ok.- rispondo accoccolandomi contro di lui.
-Sembri un cucciolo.-
-Io SONO il tuo cucciolo.- dico arrossendo.
-Oooh, quale onore.- ribatte lui sorridendo.
Sto per rispondergli quando sento la porta d'ingresso aprirsi. Guardo l'orologio e noto che sono le sei di sera, quindi probabilmente è mia mamma.. MIA MAMMA?!? E Jongwoon è qui, nudo, e chiunque può capire che siamo appena stati a letto! Sto cominciando ad avere un attacco di panico per la paura che mia mamma entri in camera senza bussare e ci trovi a letto insieme. Jongwoon si è accorto che sono teso come una corda di violino, perciò per calmarmi mi prende una mano mentre con l'altra libera mi accarezza la spalla.
-Stai calmo. Non succede niente. Ora ci vestiamo e andiamo da tua madre a salutarla, ok? E se vuoi, le diciamo che stiamo insieme, ma solo se vuoi.- mormora piano dopo avermi dato un bacio casto sulle labbra.
Io annuisco. Probabilmente quello che ha appena consigliato è la cosa migliore da fare e poi, mia mamma adora Jongwoon sicché non si lamenterà. E se capirà che l'abbiamo appena fatto, beh, credo che ne sarà contenta, visto che è da un po’ che continua a dirmi di sbrigarmi prima che me lo portino via.
Mi alzo dal letto, sentendo su di me lo sguardo di Jongwoon che segue ogni mia mossa e che mi studia, come a voler imprimermi nella sua memoria. A quelle attenzioni il mio viso assume tutte le sfumature di rosso e mi sento le guance in fiamme. Concentrato nel prendere i miei vestiti, non mi accorgo che anche Jongwoon si è alzato fino a quando non mi abbraccia da dietro. Posa il suo viso sulla mia spalla e le sue labbra sfiorano il mio collo.
-Non mi stancherò mai del tuo corpo, sappilo.- mormora lui e io sento il suo alito caldo sulla mia pelle, scatenando scariche elettriche nel mio corpo che mi fanno eccitare.
-V-va b-bene ma pe-per favo-favore, no-non vo-glio che mia ma-mamma mi veda in qu-questo sta-to.- balbetto giocherellando con le dita delle mie mani.
-D'accordo piccolo, come vuoi tu.- replica lui staccandosi da me e cominciando a vestirsi.
-Grazie.- dico in un soffio prima di dargli un bacio, sorprendendolo non poco. Lui sorride e basta prima di cominciare a vestirsi.
Anche io mi vesto e mi sistemo i capelli, aiutando Jongwoon a sistemare i suoi - adoro i suoi capelli! Sono così morbidi! - prima di cercare di coprire con del correttore i succhiotti che questo disgraziato ha lasciato sul mio collo e sulle mie scapole. Impresa impossibie ammetto e quindi spero solo che mia mamma non faccia tante domande.
Usciamo dalla stanza e andiamo in cucina, dove troviamo mia mamma intenta a preparare la cena canticchiando.
-Ciao mamma.-
-Buonasera signora Cho.- saluta Jongwoon.
Mia mamma si gira sorpresa verso di noi e ci sorride. - Ciao. Non sapevo fossi qui, Jongwoon. E per favore, chiamami “mamma”.-
Jongwoon arrossisce. - Ehm, certo sig-.. Voglio dire, mamma.-
-Bravo ragazzo. Rimani a cena; so per certo che Kyu ne sarà felice.-
-Ne sono sicuro anche io.- ribatte Jongwoon facendo ridere mia mamma.
-Allora, avete qualche novità da raccontarmi? È noiosa la vita da casalinga..-
-In effetti c'è qualcosa mamma.- le rispondo, sorprendendo Jongwoon quando intreccio le nostre dita. - Io e Jongwoon… uhm, stiamo insieme.- confesso.
Mia mamma comincia a saltellare e noto che si sta trattenendo dall’urlare. Cerco di calmarla ma lei non mi dà ascolto. Dopo un minuto si calma e si avvicina tutta gongolante a me.
-Il mio bambino è cresciuto.- e mi bacia sulla guancia, scatenando l'ilarità di Jongwoon.
-Mamma!- arrossisco per l'imbarazzo
-Suvvia Kyuhyun, non devi imbarazzarti.- dice Jongwoon contenendo un altro scoppio di risa.
-Yah! Smettetela tutti e due.- ribatto mettendo il broncio.
Jongwoon ne approfitta per darmi un bacio, sorprendendo me, che arrossisco ancor di più, e facendo fangirlare mia mamma. Seriamente, credo che mia mamma sia troppo giovane dentro!
 
-Quindi state insieme.- afferma Minho mettendo il braccio attorno alle mie spalle.
-Sì.- rispondo facendomi sentire da tutti i miei amici.
-E siete già andati a letto.- dice Hyukjae, attaccato come un koala a Donghae - visto che ormai è entrato a far parte della nostra cerchia -, semplicemente mentre gli spunta un sorriso diabolico.
-Già?- mi esce come una domanda.
-Quindi la domanda sorge spontanea..- esordisce Heechul con un sorriso che va da orecchio a orecchio e che sembra di tutto tranne che rassicurante. - Com’è stato?-
Arrossisco fino alla punta dei capelli. - È.. È stato stra-strabiliante.- balbetto senza fare caso agli sguardi divertiti degli altri.
Heechul però richiama la mia attenzione e quando i nostri sguardi si incontrano, so già cosa sta per chiedermi. Nessuno riesce a scampare a quella domanda.
-Grande?- domanda,guardandomi maliziosamente.
Non posso fare altro che annuire, generando l'ilarità dei miei amici. Non lo fanno perché mi stanno prendendo in giro, ma perché è stata la mia prima volta e ai loro occhi sono… tenero? O almeno questo è quello che penso.
-L'avevo detto io.- esulta Hyukjae, dando il cinque a Minho.
-Sono così contento.- dice infine Leeteuk che era rimasto in un angolo ad ascoltare.
I miei amici riprendono a ridere, dandomi delle pacche sulla schiena. Spero che le persone nei tavoli di fianco al nostro non ci abbiano sentiti, sennò chi lo sente poi Jongwoon?
“Parlando di Jongwoon”, penso. Mi giro sul mio posto, in cerca della sua chioma nera ma non lo vedo da nessuna parte. Prendo il cellulare ma qualcuno me lo toglie di mano. Sto per alzarmi e protestare quando realizzo che la persona è nientepopodimeno che Jongwoon.. Biondo?!?
-Ciao Kyu.- mi saluta sedendosi al tavolo. I miei amici lo osservano in silenzio.
Visto che non rispondo, aggiunge: - Wow, ci sto così male che non ti piaccio?-
-NO!- esclamo, richiamando l'attenzione degli altri tavoli. - Non mi piaci per i capelli.. E se li vuoi biondi, devi farteli.- mormoro arrossendo.
-Non sai cosa vorrei farti ora.- sussurra al mio orecchio prima di salutare i miei amici e intavolare delle conversazioni con loro.
Il ragazzo perfetto dovevo trovarmi?! Anche biondo è una bomba di sesso, magari un po’ più innocente. Ma le apparenze ingannano, visti i succhiotti diffusi come su tela sul mio corpo.
-Posso provare qualcosa io questa volta?- e finalmente gliel'ho chiesto, anche se a bassa voce. Spero non mi rida in faccia.
-Vediamo Kyu, vediamo.- risponde Jongwoon mentre posa una mano sulla mia coscia, molto vicino alla mia zona intima che comincia a svegliarsi.
Rivolgo a Jongwoon uno sguardo di fastidio perché se vuole provocarmi una erezione in caffetteria, davanti a tutti.. Beh, ci sta riuscendo. Lui scrolla le spalle e si china di nuovo verso di me.
-Torniamo a casa insieme.-
Capisco dal tono che la sua non è una domanda quanto un ordine. Fremo per scoprire cos'ha in mente perché di sicuro non sono cose innocenti.
-Sentite voi due! Già c'è la EunHae che ci dà dentro, per favore voi che trattenetevi.- brontola Kangin.
-Tu taci e trovati qualcuno con cui fare così!- replica Heechul.
 
 
Siamo sdraiati sul mio letto. Lui è appoggiato con la testa sul mio petto e sta giocando con le mie dita, ogni tanto baciandomi le nocche. Io invece gli sto passando la mano libera tra i capelli e lungo la schiena. Non potrò mai stancarmi di farlo; lui invoglia al contatto fisico.
-Non pensavo fossi un tipo da coccole.- esordisco. Lui alza lo sguardo sul mio viso e sorride.
-E io non pensavo tu fossi così attivo..-
Restiamo un attimo a guardarci prima di scoppiare a ridere. Per calmarci, prima che mia mamma entri in camera attirata dalle risa per saperne la causa - visto che è appena tornata -, gli poso un bacio a fior di labbra.
-Stai chiedendo un altro round?- dice a bassa voce, mandando dei brividi lungo la schiena.
-No.- rispondo dandogli un altro bacio. - Mia mamma è tornata e non voglio che ci disturbi. Andiamo da lei.-
-Prima è meglio se ci docciamo. Puzziamo di sesso.-
-.. Ok. Andiamo.-
Insieme ci alziamo e ci dirigiamo verso il bagno, coprendoci con le lenzuola per non far venire un colpo a mia madre. D'accordo che mia mamma accetta la nostra relazione ma sinceramente non voglio che ci veda nudi, sia per me, ma soprattutto per lui.
Siamo appena entrati nella doccia quando sentiamo mia mamma che, da fuori, ci urla un “mi raccomando siate silenziosi!”. Ok, questo è imbarazzante.
-Adoro la tua famiglia.- commenta Jongwoon. Poi si rende conto del mio broncio. - Ma soprattutto… amo te, piccolo.- e mi dà un bacio.
Bene, ora posso morire felice!

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