Suicide Squad

di Rolen98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quando tutto ha origine ***
Capitolo 2: *** La giornata non è finita ***



Capitolo 1
*** Quando tutto ha origine ***


"Ehm.. salve .. volevo che mi ... aiutassi di.. con... una persona..."

"lei sa quanto costo vero?" Rispose una voce dura e forte dall'altro capo del telefono.

"Si mi... mi hanno avvisato, ho tutto" Disse l'uomo con la voce tremante e spezzata.

"Bene mi dica chi e lasci i soldi alla stazione, sportello otto"

"Si.. ehm... Lauder Commor, Orlando, 66 anni" riprese con un po' di coraggio.

"Bene, entro domani mattina non avrà più problemi." Dicendo questo Simon riagganciò.

Quel pomeriggio, in un appartamento luminoso che affacciava sul mare a Miami, Simon si rivolse ai suoi compagni.

"Bene ragazzi, abbiamo un altro lavoro,Web tu cerca un certo Lauder Commor, Jack prepara l'auto si parte, Andy tu cerca di preparare tutto il necessario e i kit che servono." Questa volta la sua voce sembrava più tranquilla e molto più amichevole.

"Fatto Simon, si trova ad Orlando, avvocato senza famiglia, una bella casa, non sembra essere difficile." Disse Web. Un ragazzo di 26 anni, non molto alto, con una forma fisica non impeccabile, capelli e occhi neri, che ha fatto carriera nel mondo della tecnologia e dell'informatica grazie al suo intuito e alla sua bravura con i computer.

"Ad occhio e croce sono poco meno di 4 ore di viaggio in auto, senza sosta ovviamente" dichiarò Jack. 28 anni, Alto e magro, capelli corti scuri e occhi celesti, era cresciuto tra i motori e facendo il doppio gioco in polizia, la sua passione? le auto, e sa guidarle tutte.

"Un mordi e fuggi classico? o abbiamo qualcosa di complesso?" disse incuriosito Andy. Un ragazzo di 27 anni, snello e atletico, tappezzato di tatuaggi, simpatico ma introverso, con capelli mediamente lunghi corvini che aveva vissuto tra crimini e furti alle grandi aziende e compagnie, non solo per denaro, ma anche per mettersi alla prova e aiutare i meno fortunati, come Robin Hood.

"Credo un mordi e fuggi alla vecchia maniera, niente di complesso" Affermò Simon. 32 anni, arruolatosi nell'esercito, robusto con una forma fisica atletica e curata, venne scelto per divenire uno dei pochi soggetti che avrebbero partecipato ad una nuova squadra, una squadra ancora segreta, ma a quanto pare brutale, efficace e veloce.

"Ottimo , vado a preparare la Mustang" Disse Jack.

Così dicendo si alzò dal sofà bianco, uscì dalla porta e andò al garage.

"Meglio andarci a preparare, sarà un lungo viaggio" Affermò Simon, mentre ammirava il paesaggio, un sole di un pallido arancione che tramontava nell'oceano, un paesaggio che tutti vorrebbero vedere, ma che costava non poco vederlo tutti i giorni da quel appartamento, ma loro potevano permetterselo...

Quattro ore passarono in fretta e in poco tempo si ritrovarono davanti la casa dell'avvocato.

"Allora... Jack tieni la Mustang accesa,Web, ci saranno delle telecamere, mettile fuori uso, Andy tu vieni con me " affermò Simon. Detto questo uscì dall'auto, seguito da Andy e si diresse verso il portabagagli della vettura, la aprì e prese una giacca, sulla quale era posizionato la targhetta di una compagnia elettrica. Entrò con Andy nel palazzo, un palazzo grande, maestoso e antiquato. Salirono al quarto piano e si fermarono davanti alla porta.

"Sai a volte mi chiedo perché abbiamo scelto questo lavoro, ma poi... guardo dove siamo arrivati oggi facendo questo e..." Disse Andy.

"Beh non farti così tanti scrupoli, pensala solo come lavoro, niente più." Finita la frase, Simon bussò alla porta, non accadde nulla, dopo qualche secondo però si sentì una voce stridula.

"Chi è a quest'ora?" urlò Lauder.

"Salve signore siamo della compagnia elettrica, e ci è stato segnalato un problema nella sua rete, vorremmo solo vedere di cosa si tratti" Rispose Simon con calma.

"Ma non mi hanno avvisato..., e io non vi faccio entrare!"

"Si però non si lamenti poi che le staccheranno la corrente." Rispose Andy con molta impazienza.

"Simon, Andy le telecamere non sono presenti nel palazzo, ma nell'appartamento sono quattro, e le ho appena staccate" Disse Web nell'auricolare dei due.

"Be... grazie Web, si passa al piano B" Rispose Simon.

Andy si precipitò alla serratura, prese una carta di credito e in pochi secondi aprì la porta.

"Mi meraviglio sempre"Disse Simon.

"Non entrate o chiamo la polizia" sbraitò Lauder. 

Simon prese la sua M9 silenziata aprì la porta, puntò la pistola su Lauder e sparò. Il proiettile si infilò con precisione nel cranio di Lauder che ora cadeva a terra privo di vita.

"E io mi sorprendo sempre per la tua velocità" Così dicendo si chiuse la porta alle spalle.

"ah però... bella casa, non credi?" Domando Simon, mentre osservava la televisione sa 60 pollici, posizionato sopra un camino ormai spento. Era una casa enorme con sofà ovunque e un design lineare e pulito.

"Si bella proprio" Rispose Andy.

"Non è l'ora di perdere tempo, abbiamo compagnia" disse Web alla ricetrasmittente.

"Si ora finiamo" Disse Simon con tono pacato, così dicendo si avvicinò al corpo esanime di Lauder, un uomo vecchio e molto magro, e con la pistola e sparò altri due colpi a bruciapelo nelle gambe di Lauder.

"Non posso fare tutto io, fa come se fossi un rapinatore, guarderesti ovunque, quindi... metti sottosopra l'appartamento." Disse Simon. Prese il cadavere e lo appoggiò alla sedia, poi prese un coltello dalla grandissima cucina e si avvicinò al corpo e lo ficcò nella spalla.

"Il nostro amico ha una cassaforte con password numerica."

"Aprila allora."

"Già fatto."

"Visto? ora abbiamo anche il motivo dell'omicidio, cosa hai trovato?" Rispose Simon mentre capovolgeva un mobile.

"Qualche documento e... umh direi dodicimila dollari." Disse Andy prendendoli.

"Bene andiamo via."

Ma proprio mentre si avvicinavano alla porta, sentirono le sirene della polizia fermarsi vicino l'edificio. Erano nei guai.

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Capitolo 2
*** La giornata non è finita ***


“Chiudi la porta e prendi la pistola”Disse Simon, Andy estrasse la sua Glock e chiuse la porta. “Bene e ora cosa si fa?”Domandò impaziente Andy “Si aspetta, e spero di non eliminare altri innocenti...” “Uscite, non preoccupatevi, non sono qui per voi, non è partita alcuna chiamata da quel edificio” Disse Web alla ricetrasmittente. “Be... usciamo, e non diamo nell'occhio” Mentre diceva questo, Simon aprì la porta e, seguito da Andy, uscì, scesero le scale e si ritrovarono fuori. “Butta via i guanti Andy, non dobbiamo essere equivoci” “Si certo...” rispose, “ma spiegami perché tu non li porti mai, cioè hai quei cosi di pelle che però ti fanno uscire le dita, è inutile” domandò gettando i guanti in lattice in un bidone. “Quante volte devo ripeterlo?!” Rispose Simon spazientito mentre si dirigevano verso l’auto “Vedi, come dire... ehm... io non ho impronte digitali, si può sembrare strano...” aprì la portiera dell’auto e si infilò dentro “ ma le hanno cancellato, con l’acido” “Ancora la storia delle impronte?” intervenne Jack “Si, non mi piace parlarne, ma Andy non la conosce” Rispose Simon “Io credo solo che tu sia un megalomane, egocentrico e anche egoista.” Disse ironicamente Web “Lo so, lo so non c’è bisogno che lo ricordi” e si misero a ridere, come quattro amici normali. Ci fu un momento di silenzio alquanto imbarazzante, poi dopo qualche momento Andy disse: “Avete visto le nuove punte di the walking dead?” “Si” fu la risposta all'unisono. “Anche se sta perdendo un po’ di... qualità se così vogliamo dire...” Intervenne Jack. “Che dite di un po’ di musica” continuò accendendo la radio, che trasmetteva una canzone degli evanescence. “Io chiamo Katie, per vedere se hanno pagato” Disse Simon. Prese il suo nokia e digitò il numero di katie. “Qui Katie” disse una voce dolce e calda. Katie era una ragazza di 29 anni, alta e slanciata, aveva i capelli rossi e una carnagione pallida. Aveva studiato come psicologa, ma ora si occupava di altro. “Ciao Katie potresti accertarti del pagamento?” “Si, certo nessun problema, sono nei paraggi, come è andata a voi?” “Bene, niente di particolare, a te?” chiese realmente incuriosito “Come al solito, tutto bene, nessun problema come previsto. Sono quasi arrivata, ci vediamo dopo” “Ciao a dopo” Così dicendo abbassò il telefono, gli altri erano impegnati in una discussione riguardo i film in uscita nelle sale. “Ho fame, mi fermo ad un qui, ho visto un fastfood lì” Disse Jack, e parcheggiò. “Buona idea” Disse Web. Uscirono dall’auto,era notte già da diverse ore, e il freddo si faceva sentire, ogni respiro provocava una nuvoletta di vapore. Entrarono da “Perry’s food”. Si avvicinarono alla cassa ed ordinarono. Una volta seduti cominciarono a parlare di quale delle serie televisive meritava la loro attenzione. Qualche minuto dopo, entrarono nell’edificio sei ragazzi più o meno tutti venticinquenni. Si avvicinarono alla cassa e iniziarono a sbraitare e urlare, dopodiché il capo del gruppetto, rivolgendosi alla cameriera disse “Ehy zuccherino, che ne dici di venire con noi? eh?” il resto della banda rideva e andava indietro al bancone. La tensione cresceva sempre di più. “Ragazzi dovremmo fare qualcosa non credete?” Disse Simon ai suoi amici “Si andiamo, non sopporto gente così” Rispose Web. Si alzarono, e si diressero alla cassa Il ragazzo che sembrava comandasse si girò di scatto e disse “Bene, bene, chi abbiamo qui? meglio che andate via se non volete farvi male.” A questa affermazione i suoi amici iniziarono a ridere e ripetere ciò che aveva detto il loro capo. Web senza fiatare diede un pugno sulla faccia del presuntuoso ragazzo che andò a terra, il resto della banda iniziò a correre verso Web, ma Simon che era addestrato al combattimento atterrò il primo ragazzo, diede un calcio sulla gamba del secondo che cadde in ginocchio, per poi colpirlo con il ginocchio, mentre Jack e Andy atterrarono gli altri due, l’ultimo che era rimasto indietro al bancone, prese un coltello dalla tasca e sfrecciò contro Simon il quale bloccò il colpo lo disarmò e lo mise k.o. in pochissimo tempo. Web si avvicinò al ragazzo che aveva dato un pugno e si inginocchiò, e disse “credo, e sto osando, che voi vi siate fatti male... non provateci più, non fate più cazzate del genere, la prossima volta qualcuno potrebbe non essere così gentile.” Mentre Jack e Andy tenevano a terra i ragazzi, Web chiamava la polizia, Simon si avvicinò alla cassiera e le affermò “Mi spiace per questo casino, ora arriverà la polizia non si preoccupi.” così dicendo pagò per tutti e quattro il pasto consumato, e insieme uscirono prima dell’arrivo della polizia. Si rimisero in auto e Jack domandò “Non ci hai mai detto dove hai imparato a combattere così, cioè sembri Liam Neeson quando gli rapiscono la figlia.” Questa affermazione fece scaturire le risate di tutti gli altri. “Nell'esercito, non posso dirvi di più, spero che mi capirete, no che io non mi fidi, ma, io, noi non ci fidiamo di nessuno, è per questo che usiamo nomi falsi anche tra noi.” Rispose Simon. “Come sei serio, come se fosse un segreto di stato.” Rispose Andy, seguita da una risata collettiva. In verità si, era un segreto di stato. In quel momento chiamò Katie. “Qui Simon.” “Ciao Simon, abbiamo un problema.”

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