L'amore è qua

di marika_3
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** AVVISO! ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


Capitolo 1
 
Luca aveva provato in tutti i modi a dimenticare quella persona che lo aveva fatto “innamorare” di lui senza rendersene conto. Si era innamorato dei suoi occhi verdi; dei suoi modi di fare,del suo sorriso e della sua risata. Si conoscevano da un paio di anni, erano amici, buoni amici. Luca si era reso conto di provare qualcosa qualche mese fa quando tra un’ora di lezione e l’altra non faceva altro che guardare nella sua direzione. Si era reso conto di provare qualcosa, ma non voleva crederci,non voleva credere di essersi innamorato di Andrew, il suo migliore amico. Aveva passato settimane a chiedersi se quello che provava era vero o no. Ci stava male, non capiva come fosse successo, gli erano sempre piaciute le ragazze, o almeno credeva.
Andrew lo aveva completamente fatto impazzire, quel pomeriggio al lago poi aveva fatto il resto.
Finalmente era arrivato Maggio, poche settimane alla fine della scuola, Luca,Andrew e gli altri avevano approfittato di quel pomeriggio di sole per andare al lago. In estate ci passavano tutte le loro giornate.
“ Drew, allora si può sapere come hai fatto a prendere 8 nella verifica di fisica?” gli chiese Luca, quando ormai erano tutti seduti vicino al lago.
“ non lo so neanche io Luca, non avevo studiato neanche più di tanto!”
“si e ora noi crediamo che tu non hai studiato come un matto?!” lo prese in giro Cris, una loro amica, che tutti chiamavano “la ragazza dai capelli blu”. Si era tinta i capelli di azzurro perché si era innamorata di Emma, la tipa del film “la vita di Adele”.
“Ma si avevo studiato e allora?!” rispose Andrew sorridendo e guardando in direzione del suo amico Luca.
“ Significa che dovrai aiutarmi a recuperare il 4 che ho preso oggi!” gli rispose
“devo proprio?” chiese Andrew in modo  scherzoso.
“ si se non vuoi finire in acqua!” disse Luca,alzandosi e andando verso la sua direzione pronto a prenderlo e lanciarlo in acqua.
“ ok ok! Va bene! E poi non sarà così terribile studiare fisica fidati!” ma ormai Luca era vicino a lui e lo aveva afferrato dalle gambe e messo in spalle, come se niente fosse. Luca cominciò a camminare verso il lago.
“ho detto che ti aiuterò! Luca non ti avvicinare a quel cazzo di lago!” Luca intanto rideva, ma da bravo amico qual è, lo rimise con i piedi per terra.
“grazie eh!” gli rispose Andrew
“ mi hai distrutto una spalla! Ma quanto pesi?”
“ Luca ma quanto sei stronzo!” gli rispose, ma cominciò a ridere quando vide Luca sorridergli.
“ allora mi aiuti?”
“ti ho detto di si!”
“perfetto! Spero di capirci qualcosa”
“non è così difficile fidati”
“ ah se lo dici tu, guarda mi fido!”. Gli rispose Luca.
Rimasero al lago tutto il pomeriggio a scherzare e a mangiare schifezze.
 
Il pomeriggio dopo  Luca era arrivato in perfetto orario a casa del suo amico.
“ ehi, allora pronto a studiare fisica?” gli domandò Andrew sorridendo
“ più o meno…” rispose Luca con un sorriso sulle labbra
I due si chiusero nella camera di Andrew per studiare i vettori, stava andando tutto bene fino a quando non ha interrotto tutto e si sofferma a guardare una foto di Andrew da piccolo. Avevo un cappellino rosso e si intravedevano i riccioli biondi.
“Eri molto più carino da bambino eh!” esordì ad un certo punto il moro.
“ grazie eh! Sempre gentile tu!” Luca se la rideva sotto i baffi.
“ dai che scherzo!”
“Si si come no! Io mi sono offeso lo stesso!” disse Andrew scherzando.
“Che permaloso che sei oh!”
“ Se vuoi ti faccio sentire che stavo scherzando prima” continuò Luca guardando il suo amico negli occhi, sorridendo si avvicinò lentamente ad Andrew. All’inizio Andrew non capiva cosa stesse succedendo, Luca era a pochi centimetri da lui, sentiva il suo respiro sul collo. Da quando Luca si comportava così con Andrew? Il biondino cercò di spostarsi ma Luca gli prese la mano e la poggio sulla sua coscia, vicino al suo inguine.
“ Senti? Non sei affatto brutto,anzi!” disse Luca ridendo. Andrew nel frattempo  era diventato tutto rosso in viso. Luca si avvicinò alle labbra di Andrew
“ lu..cosa fai?” sospirò Andrew ma non ricevette nessuna risposta perché Luca lo aveva baciato. Aveva poggiato le sue labbra sulle sue.
“ Non sei affatto male!” disse Luca, baciando il collo di Andrew.
“ cosa stai facendo?”
“niente…stai tranquillo” gli rispose Luca, toccando con la punta delle dita il fianco di Andrew.
“Luca…”
“dimmi…”
“ potrebbe entrare qualcuno…e poi io..non lo so…”
“ siamo soli, non c’è nessuno…” sussurrò Luca, cercando di tranquillizzare Andrew. Non sapeva neanche lui dove avesse trovato il coraggio per baciarlo, ma ormai lo aveva fatto e non poteva e non voleva tirarsi indietro, gli era piaciuto sentire le loro labbra a contatto.
“ e se entra qualcuno?...”
“ che c’è? Non ti piaccio?” sussurrò Luca sulle labbra di Andrew
“non mi sembra” continuò il moro, fissando tra le gambe dell’amico.
“Luca…”
“Dimmi Drew” disse continuando a baciarlo.
“ lu-luca basta…”disse con voce tremante.
“ va bene come vuoi tu”  Luca gli diede un ultimo bacio e poi torno al suo posto,
“ Ma non finisce qua eh!”  continuò Luca passandosi una mano tra i capelli.
“okay…” rispose Andrew sottovoce e rosso in viso.
“Adesso puoi respirare eh!” esclamò Luca ridendo, Andrew arrossì ancora di più.
“ allora sti vettori me li spieghi o no?” gli chiese Luca, avvicinandosi ad Andrew, appoggiò un braccio sulla spalliera della sedia di Andrew, e vide l’amico agitarsi ancora di più. A Luca piaceva vederlo in difficoltà, gli piaceva come arrossiva, come cercava di evitare il suo sguardo senza riuscirci e poi gli piaceva ascoltarlo, gli piaceva lui. Andrew intanto stava blaterando cose assurde sui vettori, parlava di direzione e verso, ma come al solito lui non stava ascoltando aveva di meglio da fare, guardarlo.
“Drew respira, cioè sto male per te! “ esclamò Luca ridendo.
“ Non riesco a parlare se continui a fissarmi”
“ è per quello che è successo prima?” Andrew non rispondeva e continuava a fissare il libro di fisica.
“ Drew, non è successo niente…stai tranquillo…” Andrew continuava a non parlava.
“ se non ti è piaciuto…non succederà più…”
“no..ehm mi è piaciuto…quello che è successo prima…”rispose giocherellando con la matita.
“Lo vedo che ti è piaciuto “ Rispose Luca sorridendo e alzando le sopracciglia.
“comunque è piaciuto anche a me…”
“Lo vedo!” rispose Andrew, Luca cominciò a ridere.
“ adesso mi rubi anche le battute?” gli domandò iniziando a fargli il solletico sui fianchi.
“Luca smettila…ti prego!” provò a dire Andrew tra le risate. Luca si fermò gli prese il viso tra le mani e lo baciò con foga. Andrew reagì d’istinto e lo avvicinò a se, mettendogli una mano tra i capelli e continuando a baciarlo.
 
Angolo autrice
Salve a tutti!  se siete arrivati fino a questo punto è un buon segno! spero che il primo capitolo di questa storia vi sia piaciuto. fatemi sapere cosa ne pensate e come vi immaginate Luca ed Andrew, avete in mente degli attori o dei modelli?
a presto, ciao!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


CAPITOLO 2
 
Il mattino dopo, Andrew si era svegliato con una nuova consapevolezza, provava qualcosa per il suo migliore amico. Lo aveva capito ieri, quando sono passati da studiare fisica a rotolarsi nel letto. Non hanno fatto niente, si erano solo baciati, accarezzati come non avevano mai fatto prima. È stato strano, ma fottutamente bellissimo, questo era quello che pensava il biondino. Andrew si era sentito importante per la prima volta in vita sua. Luca invece era innamorato da un paio di mesi, la sua vicinanza gli metteva agitazione e non vedeva l’ora di baciarlo. Lo voleva così tanto che quel pomeriggio non aveva resistito e lo aveva baciato. Le sue labbra erano morbidissime, non se lo aspettava dato che Andrew amava mordersi le labbra e questo a Luca piaceva però voleva essere lui a farlo.
 
Il giorno dopo a scuola Andrew non era venuto al solito muretto dove si vedevano prima di entrata in classe, Luca si era preoccupato, gli sembrava che fosse andato tutto bene ieri pomeriggio, quando si erano baciati, non lo aveva respinto, era piaciuto anche a lui quello che era successo. Luca ne era convinto e allora perché non era venuto al solito posto? Lo stava evitando? Non voleva perdere il suo migliore amico, anche se provava qualcosa per lui preferiva averlo come amico che perderlo del tutto, non voleva rovinare tutto. Finì di fumare la sua sigaretta ed entrò in classe. Andò a sedersi vicino ad Andrew. Non c’era nessuno in classe,solo loro.
“ ehi Drew!”
“Ciao Luca”
“allora…tutto bene?” gli chiese subito il moro.
“si dai…tu?”
“io sto bene, ma tu..non si direbbe” Andrew si girò e lo guardò negli occhi.
“sto bene,davvero!”
“ho fatto qualcosa di sbagliato?” chiese ancora Luca.
“ cosa? No, no non hai fatto niente!”
“sicuro? Se è per quello che è successo ieri, mi dispiace, non succederà più…” Andrew rimase in silenzio per un paio di secondi e Luca era sempre più agitato.
“Drew…”
“Quello che è successo a casa mia…mi è piaciuto…eh…” sussurrò
“ che ti fosse piaciuto non avevo dubbi!” lo prese in giro Luca sorridendo, Drew sorrise a sua volta. Luca era riuscito a distrarlo con una battuta e si era rilassato un po’.
“ oggi sei libero?” gli chiese Luca con un sorriso che voleva dire solo una cosa. Andrew annuì.
“Bene allora alle tre vengo da te!”
“Ma non ti puoi autoinvitare” gli rispose Andrew ridendo.
“l’ho appena fatto, piccolo” gli sussurrò Luca all’orecchio, Andrew arrossì ancora di più.
“e poi dobbiamo parlare un po’ ok?”
“si…” rispose Andrew.
“ci vediamo dopo Drew” lo salutò Luca
“ a dopo“ riuscì a sussurrare Andrew quando ormai Luca era già seduto al suo posto. Due minuti dopo suonò la campanella e iniziò la lezione.
 
Quel pomeriggio Andrew aveva la tachicardia,non riusciva a stare fermo, era agitato. Non sapeva cosa aspettarsi. Sarebbe arrivato a momenti, sarebbero rimasti a casa da soli, come sempre. Andrew era immerso nei suoi pensieri quando suonarono alla porta.
“ehi” lo salutò Luca togliendosi gli occhiali da sole, che gli davano un’aria da figo e da stronzo, ma lui non era affatto stronzo, ma era veramente bello. Aveva qualcosa che lo rendeva unico ed Andrew se ne era reso conto solo adesso.
“ciao!”  intanto erano entrati in casa.
“come stai Drew?”
“meglio dai tu?” gli rispose mordendosi le labbra.
“bene…ma starei meglio se ti lasciassi mordere le labbra da me!” gli disse in modo provocatorio Luca.
“LUCA!”
“ che c’è? Non vuoi?” continuò Luca ridendo e avvinandosi sempre di più ad Andrew. In tutto questo il biondino aveva voltato le spalle a Luca e si era diretto verso la sua camera.
“ ah ho capito! vuoi passare direttamente al sodo!”
“cazzo dici Luca!” gli rispose Andrew ridendo e sedendosi sul letto.
“datti una calmata” lo ammonì Andrew. Luca intanto si era seduto vicino a lui sul suo letto con un sorriso sulle labbra.
“dico la verità!” gli rispose il moro.
“allora cosa ti va di fare oggi?” gli domandò Andrew, tralasciando quello che aveva appena detto.
“mi piacerebbe farmi te…” gli rispose con un sorrisetto da furbo.
“ ma forse dovremmo parlare un po’ prima, per chiarire alcune cose…” Luca si avvicinò sempre di più all’amico.
“Luca non puoi dirmi ste cose dai!” tutto rosso in viso Andrew aveva trovato il coraggio di guardarlo negli occhi.
“oh si che posso” sussurrò avvicinandosi ancora.
“lo hai detto tu che dobbiamo parlare no?” gli chiese Drew.
“Si…di cosa vuoi parlare…” ormai erano a pochissimi centimetri di distanza.
“Luca fai il serio dieci minuti…ti-ti prego” disse Andrew allontanandosi un po’.
“Drew tu mi piaci sul serio e non posso farci niente…” Drew si bloccato, non glielo aveva mai detto in modo così esplicito, era davvero serio, non lo aveva mai visto così.
“Drew dì qualcosa…ti prego”
“io…quando ti sei reso conto….di…”  Andrew non riusciva a completare la frase.
“si essere gay?” concluse la frase Luca. Andrew annuì.
“quasi un anno…da quando mi sono reso conto che mi piaceva un mio amico” gli raccontò Luca sorridendo, sapevano tutti e due che l’amico di cui parlava era proprio Andrew.
“perché non me ne hai parlato prima?” domandò Andrew, voleva saperlo davvero, perché non si era confidato con lui? Perché si era tenuto tutto dentro? Che stupido.
“non lo so, volevo capire se era tutto vero, e se era solo una cotta passeggera”
“e invece non era una cotta passeggera giusto…?” chiese sottovoce Andrew.
“ no per niente,anzi” rispose Luca sorridendo e guardandolo negli occhi.
“però avevo paura di parlarne con te, ma non ce la facevo più!” Andrew reagì d’impulso e si buttò su di lui, gli prese il viso tra le mani e lo baciò. Luca lo strinse a sé, le sue erano sulla schiena dell’amico e non avevano nessuna intenzione di spostarsi.
“Drew cosa vuol dire?” riuscì a dire Luca tra un bacio e l’altro. Andrew si allontanò un po’ da lui, quel poco che bastava per guardarlo negli occhi, ma sentiva ancora il suo respiro sul collo.
“mi piaci anche tu…da un po’…”
“sul serio?”
“ si…”
“perché non me lo hai detto prima?”
“ per lo stesso motivo per cui tu non  lo hai detto a me…”
“meno male che mi sono dato una svegliata e te l’ho detto allora!”
“sei proprio stronzo!” gli disse Andrew spingendo lontano da sé, scherzando. Ma Luca lo afferrò per un braccio, lo avvicinò a sé e lo baciò. Andrew si lasciò prendere dal momento e si sedette in braccio a Luca. Continuarono a baciarsi e ad accarezzarsi, fino a quando Andrew sentì le mani di Luca scendere piano piano verso il suo lato B.
“LUCA!” sussultò Andrew.
“ desideravo farlo da tempo Drew…” Luca intanto era sceso dalle sue labbra al collo e lo stava riempiendo di baci e forse qualcosa in più.
“dovevi dirmelo prima…abbiamo perso del tempo…”
“possiamo recuperare no?!” propose Luca, lasciandogli un bacio vicino alle labbra.
“assolutamente” rispose Andrew, dandogli un vero bacio. Era strano, stava baciando il suo migliore amico, Luca, il ragazzo che tutte volevano e invece era suo,tutto suo.
Dopo svariati minuti la situazione era diventata insostenibile e Luca glielo fece notare.
“Drew…non ce la faccio più…” Luca approfittò del momento e avvicino la mano all’inguine del suo amico.
“lu-luca…” ansimò Andrew.
“Drew ti prego fa’ qualcosa…non ce la faccio più...ho bisogno di sentire le tue mani su di me…” Andrew  riuscì,anche se con molto imbarazzo,ad avvicinare la sua mano alla coscia li Luca e poi a risalire lentamente verso l’alto.
“Luca non ti danno fastidio i pantaloni?”
“oh si!” gli rispose Luca quasi senza voce.
“ mi aiuti a toglierli?” gli chiese Andrew.
“ con molto paciere” riuscirono a togliersi i pantaloni a vicenda. Andrew si vergognava, stava tremando, non sapeva cosa fare,dove mettere le mani.
“Drew guardami…” Andrew alzò lo sguardo e si ritrovò gli occhi azzurri di Luca che lo fissavano.
“va tutto bene..se non vuoi niente, non fa niente, non ti preoccupare…non volevo costringerti…vuol dire che farò tutto io!”disse ammiccando e ridendo. All’inizio ad Andrew il discorso era sembrato molto serio, ma si sbagliava alla fine se ne era uscito con una delle sue solite battute, che non sembrava tanto una battuta.
“Luca, ma che cazzo,dai” rispose Andrew ridendo e poggiando la testa sulla spalla di Luca, dandogli un bacio, tra la spalla e il collo.
“scusa…” sussurrò Andrew
“di cosa ti scusi Drew? Non ti devi scusare di niente…va tutto bene…” nel frattempo le mani di Andrew continuavano a stringere la maglia di Luca, che invertì le posizioni. Fece sdraiare Drew sul letto e prese il comando della situazione.
“Adesso ci penso io a te!”


Angolo autrice
Buonasera! Vi è piaciuto questo capitolo? Fatemi sapere!
Mi dispiace lasciarvi proprio sul più bello (eh eh) ma aggiornerò presto!  
Baci!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


CAPITOLO 3
 
Luca era ancora sopra Andrew e lo guardava.
“Questa la togliamo” annunciò il moro riferendosi alla maglia, Andrew lo aiutò e l’oggetto incriminato andò a finire sul pavimento insieme a quella di Luca,che a differenza di Andrew aveva dei muscoli che facevano paura. Il biondino si coprì il viso con le mani, imbarazzato.
“Luca non puoi fare così, cioè io in confronto a te sono un latticino tutto mollo e tu sei un dio greco!”
Luca lo osservò con una faccia strana e scoppiò a ridere.
“Drew,mi fai morire, non sono un dio greco, non dire cavolate!” disse tre le risate.
“si invece..dai…”
“per me sei bello. È questo l’importante no?”  disse Luca mentre Andrew rideva.
“e comunque in questo momento non mi sembri tanto molliccio eh!”  disse Luca guardando verso il basso, alzando le sopracciglia e con un sorrisetto da furbo sulle labbra.
“LUCA!” urlò Luca.
“non ti vergognare…”  
“si che mi vergogno,tu sei perfetto…e poi tu hai più esperienze, io sto per svenire, mi vergogno, tu sei più muscoloso e io no, e sto cominciando a straparlare..” Andrew fu zittito da un bacio.
“shh...non parlare più adesso faccio tutto io…e poi non ho molte più esperienze di te fidati…”
“cosa vuol dire?” gli chiese poggiandosi sui gomiti, con una faccia stranita,non ci poteva credere. Luca non rispondeva.
“non ci credo il ragazzo considerato il più figo della classe, non l’ha mai fatto?! Davvero?” chiese stupito Andrew.
“si Drew davvero…”
“ e comunque non mi sembra di essere l’unico puro qui o mi sbaglio?” chiese Luca.
“no non ti sbagli…” ammise Andrew, riprendendo a baciare Luca, senza dargli tempo di rispondere. Continuarono a baciarsi, la mano di Luca arrivò fino ai pantaloni di Andrew, fino a che non riuscì ad abbassare la cerniera, sfiorando per caso le parti intime di Andrew, che sussultò. Luca tolse i pantaloni ad Andrew e continuò a baciarlo, sul petto, sulla pancia e quando si trovò nelle vicinanze della zona erogena dell’amico, lo guardò negli occhi,gli lascò un bacio su un fianco e gli sfilò i boxer. Andrew cercò di fare lo stesso con i pantaloni e i boxer di Luca. Era bello sentire la pelle del moro sulla sua. Andrew venne distratto dalle labbra di Luca, che stavano baciando la parte più intima del suo corpo. Andrew sospirò, Luca continuò, non voleva fermarsi. “Non sembra affatto uno senza esperienza,anzi” questo è quello che pensava Drew in quel momento.
“Lu-luca…non ce la faccio più…spostati…” ma Luca era rimasto li, tra le sue gambe fino a quando Andrew non si rilassò.
“e tu saresti quello senza esperienza?!”  Luca scoppiò a ridere e alzò lo sguardo sul suo amico disteso sul letto.
“non ho detto di non aver mai fatto niente a nessuno,ho solo detto che non l’ho mai fatto…”
“okay…” sussurrò Andrew.
“che c’è? Sei geloso?” gli chiese Luca, avvicinandosi sempre di più alle labbra di Andrew.
“che? Ma che dici?” sbottò Andrew cercando di allontanarlo.
“bene…allora vieni qui…” disse, lo attirò a se e lo baciò.
“se non sbaglio tocca a me…” sussurrò il biondino.
“sei sicuro Drew?” gli chiese con un tono premuroso da un lato e dall’altro era sicuro che non vedeva l’ora di sentire le sue mani su di lui.
“oh si!” rispose Andrew, capovolgendo le posizioni, cominciò a lasciare una scia di baci su tutto il viso di Luca, per poi scendere piano piano sul petto. Anche se non aveva mai fatto niente del genere in vita sua e aveva il cuore che batteva all’impazzata, ma doveva essere stato bravo dato che Luca ormai non faceva altro che ripetere “wow! Drew sei stato stupendo!”. Luca rideva e poi si baciarono. Erano nudi sotto le coperte, stretti uno tra le braccia dell’altro.
Qualche ora dopo Luca si era rivestito per tornare a casa.
“devo andare Drew” Andrew annuì e gli diede un bacio.
“ ma sei proprio sicuro di dover andare?”
“si Drew e poi tra un po’ torna tua madre e poi la mia di mamma mi ha già chiamato e devo andare a fare la spesa. Non vorrei che la padrona di casa ci vedesse mentre ci baciamo, non vorrei mai che scoprisse che suo figlio sta un ragazzo così, le prenderebbe un colpo no?!” gli disse sorridendo Luca.
Andrea aveva sentito solo le ultime parole, lo aveva detto sul serio. Stavano insieme, davvero?
“stiamo insieme?” chiese Andrew senza rendersene conto
“cioè,…tu hai detto che…” cominciò a balbettare Andrew.
“per me noi stiamo già insieme, sei il mio ragazzo” Andrew per tutta risposta gli saltò addosso ridendo e riempendolo di baci.
 
Erano passati un paio di giorni da quel famoso pomeriggio, da quando Andrew e Luca stavano insieme. Ormai non possono più fare a meno l’uno dell’altro. Infatti Luca trascorre ogni pomeriggio a casa di Andrew a studiare, questa è la scusa ufficiale. Certo studiavano anche ma non potevano resistere al non baciarsi. Andrew si chiedeva come avrebbero fatto a dire a tutti,parenti compresi,di loro due. Non sapeva come avrebbero reagito i suoi e aveva paura. I suoi amici invece non lo preoccupavano più di tanto, sapeva che non aveva nulla contro gli omosessuali. Poi c’era Cris, una sua amica lesbica. Aveva fatto coming out qualche mese fa, e poi lo avevano capito praticamente tutti dato che non faceva altro che parlare di Shane, la sua cotta di sempre, e di Emma, da cui aveva copiato il colore dei capelli. Per chi non lo sapesse Shane è una delle protagoniste della serie tv “the L word” , programma interamente dedicato alle lesbiche di Los Angeles. Emma invece è la protagonista del film “la vita di Adele” che aveva i capelli blu e ovviamente Cris non ha resistito e ha dovuto copiarle il colore. Ma Andrew lo aveva capito prima,anche se non gli aveva detto niente lo aveva capito, soprattutto quando lo aveva trascinato a vedere “la vita di Adele”. Cris non  parlava molto di se stessa, ma Andrew aveva capito che si era innamorata, ma aspettava che fosse lei a dirle tutto. Lui si fidava di Cris ed era sicuro che se le avesse parlato di lui e Luca lei sarebbe stata super felice per loro. Luca invece non ci pensava più di tanto, stava bene, era felice, non pensava a quello che avrebbero detto i suoi o gli amici, gli bastava l’amore del suo Drew.
“ Drew”mormorò Luca lasciandogli un bacio sulla guancia.
“che hai?” gli chiese. Erano sdraiati sul letto di Andrew come ogni pomeriggio.
“niente…stavo pensando…”
“a cosa?”
“io…niente pensavo a come reagiranno i nostri amici quando gli diremo di noi…”aveva preferito non nominare i suoi genitori, era ancora troppo presto.
“ la maggior parte di loro saranno dalla nostra parte….e poi Cris ci prenderà per il culo tutto il tempo ma sarà felice per noi” la battuta di Luca fece sorridere Andrew, che continuava a farsi abbracciare.
“ Cris comincerà a fare battutine e non ci lascerà in pace” Andrew si stava immaginando la scena e rideva.
“sicuro!” gli rispose  Luca sbadigliando.
“Luca…hai sonno?”
“Drew mi conosci troppo bene” gli rispose ridendo.
“per forza! Sei il mio..il mio…”
“cosa?”
“il mio ragazzo no?” gli sussurrò Andrew per tutta risposta.
“esatto” gli disse Luca baciandolo dolcemente.
“mi piacciono le tue labbra…” continuò Luca tra un bacio e l’altro.
“da quando sei così sdolcinato?!” gli rispose Andrew ridendo. Lo tirò per un braccio e gli fece appoggiare la testa sul suo petto, che non era di certo muscoloso come quello del suo ragazzo ma lui non si era mai lamentato. Luca si accoccolò meglio sul petto di Andrew e intrecciò una gamba alla sua.
“Drew…grazie”
“di cosa?...io non ho fatto nulla…” si ritrovò a sussurrare Andrew, spiazzato da quella affermazione di Luca. Non capiva, cercò di guardare Luca negli occhi ma lui si era rifugiato nell’incavo del suo collo. Drew allora cominciò ad accarezzargli i capelli.
“Luca…”
“Mi hai reso felice…sei l’unica persona di cui mi importa, non ho nessun altro, ho solo te…” Luca pronunciò quelle parole con una voce serissima che non aveva mai sentita uscire dalle sue labbra.
Andrew lo strinse forte a se.
“ anche tu per me sei molto importante “ gli rispose Andrew con voce tremante.
Andrew aveva notato che Luca si comportava in modo strano, era nervoso con tutti, era sempre con la testa tra le nuvole, ma quando erano insieme lui tornava il ragazzo di sempre. Drew non gli aveva chiesto niente, non voleva essere troppo invadente, voleva aspettare che fosse lui a raccontargli cosa lo faceva stare male. Drew sapeva che non aveva un buon rapporto con i suoi genitori, soprattutto con suo padre.  Era un avvocato e voleva che il figlio seguisse la sua strada, ma Luca non era portato per quel mestiere, a lui piaceva la fotografia, gli piaceva immortalare i momenti, fermare il tempo. Era andato a casa di Luca poche volte, ma in quelle poche occasioni si era reso conto che non doveva essere facile vivere in quella casa.
“ Luca è successo qualcosa?” gli chiese Andrew prendendo coraggio. Luca era ancora nel suo nascondiglio, se ne stava li in silenzio, beandosi delle carezze del suo ragazzo.
“ con me puoi parlare lo sai vero..?” continuò Andrew lasciandogli un bacio sui capelli.
“ lo so Drew..” sussurrò Luca, con la voce che gli tremava. Andrew non rispose, ma continuò a stringerlo a se.
“ho litigato con i miei…di nuovo…” sussurrò Luca.
“ non ce la faccio più, trovano sempre un modo per attaccarmi. Non ce la faccio più…” continuò Luca sottovoce.
“shh stai tranquillo, ce la fai e poi non se solo ci sono io con te capito?” cercò di tranquillizzarlo Andrew, Luca si allontanò dal collo del biondino.
“ grazie davvero Drew…” Andrew lo baciò d’istinto. Era l’unico modo per non fargli pensare a suoi. Si baciarono per un tempo indeterminato e Luca si era tranquillizzato.  Andrew voleva chiedergli per quale motivo aveva litigato con i suoi ma non aveva il coraggio.
 
Qualche giorno dopo era a casa e stava cercando di studiare le cento pagine storia per la verifica della settimana successiva. Quando gli arrivò un messaggio da parte di Cris
“ ehi Drew, possiamo vederci, ho bisogno di te…”  Andrew si preoccupò e la chiamò subito.
“ Cris…dove sei? È successo qualcosa?”
“io…Nick…mi ha detto una cosa…” Cris stava piangendo, e se c’era di mezzo Nick significava solo che non le sarebbe passata in fretta. Nick era una sua amica e Cris si era presa una cotta per lei. Aveva provato a dirglielo più volte ma non c’era mai riuscita.
“ Cri dove sei? Ti raggiungo”
“posso venire da te?”
“certo ti aspetto” 
Qualche minuto dopo suonarono alla porta, Andrew andò ad aprire e si ritrovò un koala addosso. Cris lo stava stritolando e intanto piangeva.
“shh Cri calmati” nel frattempo si erano seduti sul divano.
“Cris mi dici cosa  successo?”
“ho visto Nick…siamo uscite insieme disse tra i singhiozzi. Andrew la strinse più forte a se.
“Cris calmati e dimmi cosa è successo”
“ mi ha detto che…che si è innamorata…di una tipa…” i singhiozzi aumentarono di colpo
“lo so che non gli interesso, che siamo solo amiche, ma a me piace lei…ne sono innamorata Drew”
“ Cris…troverai qualcun altro,sei bella, simpatica…”
“ma io voglio lei!”  disse disperata.
“ lo so lo so…ma non ti devi abbattere…”
“ ma come faccio? È l’unica persona di cui mi importa …e non posso neanche abbracciarla…”
“ah grazie per la considerazione eh!” gli rispose Andrew cercando di sdrammatizzare un po’, infatti riuscì a farla sorridere.
“che scemo che sei, lo sai che ti voglio bene” rise
“ anche io Cris anche io”
“ e comunque lei lo sa che ho una cotta per lei, perché me lo ha detto! Perché deve farmi stare male!”
“perché ti vuole bene e non voleva che lo venissi a sapere da altre persone..e poi non mi pare che tu le abbia mai detto che ti piaceva”
“ma lo hanno capito tutti Drew!”
“lei no, Cris lei non ha capito niente….” rimasero abbracciati tutto il pomeriggio, fino a quando Cris non si calmò.


Angolo autrice
buonasera! scusate il ritardo, spero che il capitolo vi sia piaciuto. Vi piacciono Cris e Nick?
volevo dirvi che non sono molto brava a descrive le scene un pò più intime e vi chiedo scusa, ma ho fatto del mio meglio.
volevo ringraziare chi ha recensito la storia fino ad adesso, GRAZIE mille!
a presto!

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


CAPITOLO 4
 
Quando arrivò a scuola il giorno dopo si accorse subito di Nick e Cris vicino al cancello, stavano discutendo. Andrew si era bloccato a guardarle quando al suo fianco arrivò Luca.
“ehi Drew”
“Luca” Drew sorrise e si voltò nella sua direzione.
“ieri mi sei mancato da morire, non sai quanto vorrei baciarti in questo momento…” sussurrò il moro, molto vicino al suo orecchio. Nessuno si era accorto di loro erano nel loro mondo, potevano anche concedersi quel bacio, ma nessuno fece il primo passo, forse non era ancora il momento, anche se lo volevano tutti e due.
“lo vorrei anche io… ma no-non possiamo…” sussurrò Andrew.
“ lo so…” si guardarono  negli occhi un po’ tristi.
“oggi facciamo un giro? Voglio stare un po’ con te” gli chiese sorridendo Luca.
“con piacere”
Si diressero in classe dopo essersi scambiati un sorriso. Quando entrarono nell’aula videro Cris, con gli occhi rossi seduta al suo posto e Nick dalla parte opposta con in mano il cellulare. Andrew si precipitò da Cris, si sedette vicino a lei e le mise un braccio intorno alle spalle.
“ehi Cris, cosa è successo?” gli chiese sottovoce. Luca nel frattempo si era avvicinato e si era seduto sul banco di fronte a Cris.
“niente…” cercò di dire la ragazza
“com’è che non ci credo?” Cris sorrise e alzò le spalle, come per dire “non lo so”.
“se vuoi te lo dico io perché è incazzata!” rispose Nick al suo posto.
“Nick stai zitta!” gli urlò Cris.
“NO! Non sto zitta! Perché ti sei incazzata per una cavolata Cri!”
“non è una cavolata! Stupida!” rispose Cris
“sei incazzata con me perché dici che non ci vedremo più, che io non ti considerò più solo perché ho conosciuto una!” rispose Nick. In realtà Andrew non sapeva l’orientamento sessuale di Nick, in realtà nessuno lo sapeva ma non era quello l’importante.
“per favore non dire cazzate! Rimarrà tutto come sempre!” Nick stava per esplodere, si era alzata e si era avvicinato a Cris.
“vaffanculo! non capisci! Non capisci! Non sarà lo stesso, perché io non sono più la stessa!”
“cosa vuol dire Cri?”
“che sono innamorata di te stupida!” urlò Cris con le lacrime agli occhi.
“cosa…?” riuscì a mormorare Nick.
“cosa stai dicendo Cris?” rispose urlando Nick. Cris aveva abbassato lo sguardo ma continuava a piangere, anche se voleva far credere il contrario.
“Cri cazzo guardami!” urlò Nick
“stai scherzando vero? Perché me lo hai detto adesso?” Cris alzò lo sguardo ma se ne pentì quando vide Nick a due passi da lei e con gli occhi lucidi.
“mi dispiace Nick…ma-ma è la verità…”
“vaffanculo!” esplose Nick tornando al suo posto.
“dovevi dirmelo proprio adesso eh!? Quando io…dopo che…io…”
“cosa Nick?” sussurrò Cris, singhiozzando.
“dopo che io ti ho dimenticato, porca troia! Ho passato un anno, un anno! A sbavare per te! e tu non te ne sei mai accorta! Eri troppo impegnata a pensare ai ragazzi! io non esistevo neanche!” confessò Nick, alzando la voce. Cris rimase a bocca aperta, non poteva credere di non essersi accorta di niente.
“ho passato un anno di merda per colpa tua!” continuò Nick con voce tremante. Cris non sapeva niente di tutto questo, di tutto quello che Nick aveva passato, in fondo la vedeva sempre sorridente e con testa tra le nuvole. Nick era quella da “non voglio relazioni serie ” e per Cris era difficile credere a tutte le cose che aveva appena detto. Cris continuava a piangere, cercava di asciugare più lacrime possibile, ma non era facile. Nick ormai era sull’orlo di una crisi nervosa. Andrew e Luca erano in imbarazzo non avrebbero mai voluto trovarsi in quella situazione, sapevano benissimo quanto fosse difficile esprimere i proprio sentimenti. Cris non sapeva cosa dire e Nick era dello stesso parere. Forse ne avrebbero dovuto parlare da sole.
Suonò la campanella ed entrarono in classe tutti gli altri. Cris si asciugò in fretta le lacrime e Nick cercò di respirare normalmente senza sembrare la persona più incazzata del mondo. Andrew e Luca si scambiarono un’occhiata e andarono a sedersi. Si erano capiti subito, Andrew era triste per la sua amica ma non sapeva cosa fare per farle tornare il sorriso.
 
Quel pomeriggio Luca e Andrew alla fine avevano optato per rimanere in casa di Andrew. Senza nessuno che li disturbasse.
“Drew” lo chiamò ad un certo punto Luca, si erano sdraiati sul letto di Andrew e lui aveva usufruito del petto muscoloso di Luca e lo aveva trasformato nel suo cuscino personale. Andrew mugugnò qualcosa di strano e Luca sorrise.
“secondo te Nick e Cris faranno mai pace?” disse Andrew.
“sicuro! Non ha sentito tutta la tensione sessuale che c’era in classe mentre si urlavano addosso! Finiranno di sicuro per fare sesso” rispose Luca serio, ma Andrew per tutta risposta scoppiò a ridere.
“dai! Luca non scherzare!”
“non sto scherzando!” ma nel frattempo sorrideva, sapevano tutti e due che lo pensava davvero.  Andrew si era sollevato e adesso stava guardando Luca negli occhi, gli lasciò un bacio sul mento e poi tornò nel suo nascondiglio preferito.
“faranno pace vedrai! E saremo noi a fare le battutine su di loro e non Cris!” Andrew sorrise.
“ lo spero” rispose Andrew. Luca gli lasciò un bacio sui capelli.
“Drew mi è venuta fame” sussurrò
“di cosa hai voglia?” chiese malizioso Andrew, sollevandosi e avvicinandosi alle labbra del suo ragazzo.
“di fragole…e di te” rispose sorridendo e baciando Andrew, che si mise a cavalcioni su di lui e continuò a baciarlo con passione.
“avevi fame no?” gli chiese Andrew alzandosi e dirigendosi in cucina, con un sorrisetto sulle labbra.
“sei uno stronzo!” gli urlò per tutta risposta Luca ridendo.
“non puoi lasciarmi così!” continuò senza ottenere nessuna risposta. Così si alzò e andò in cucina. Andrew stava cercando qualcosa in frigo, Luca andò dietro di lui e lo avvicinò a se tirandolo per i fianchi.
“lo sai che sei uno stronzo vero?” gli sussurrò Luca all’orecchio.
“no non sono uno stronzo per niente…anzi…” rispose Andrew. Anche se era distratto dall’erezione di Luca che continuava a stringerlo rendendo il tutto molto più eccitante.
“Drew…” sussurrò lasciandogli dei baci sul collo, uno dopo l’altro fino all’orecchio.
“voglio fare l’amore con te Drew…” gli disse con la voce roca. Andrew, si bloccò. Erano già rimasti nudi uno di fronte all’altro, ma fare l’amore con lui voleva dire tutta un’altra cosa. Voleva dire che lui sarebbe stato il primo. Voleva dire che la loro storia aveva qualcosa di serio.
“anche io Lu…” Disse mentre si girava tra le braccia di Luca. Si impossessò delle sue labbra e lo baciò con passione, mettendogli le mani tra i capelli. Luca continuò a baciarlo, lo prese in braccio, Andrew gli circondò i fianchi con le gambe e si strinse a lui. Luca nel frattempo non si era tirato indietro gli mise le mani sul sedere. Si diresse nella camera di Andrew, senza mai staccarsi da lui. Lo appoggiò lentamente sul  letto e si sdraiò lentamente su di lui. Andrew lo aiutò a togliersi la maglia e gli accarezzò i muscoli che tanto amava.
“Andrew? Sei a casa? Sono tornata” era la voce della mamma di Andrew. Luca si alzò di colpo e cercò la maglietta che Andrew aveva lanciato dall’altra parte della stanza. La indossò alla velocità della luce e ricominciò a respirare.
“ si mamma sono in camera!” rispose Andrew che nel frattempo si era alzato e si stava dando una sistemato. Alzò lo sguardo e vide i Luca, ma soprattutto i suoi capelli, erano casino assurdo ed era colpa sua.
“Luca” disse ridendo
“hai dei capelli assurdi,scusa!” continuò ridendo. Luca si era subito avvicinato alla specchio cercando di sistemare il pasticcio che aveva combinato Andrew. Il quel momento la madre di Andrew entrò nella sua camera.
“ciao mamma” disse Andrew, appena vide sua madre sulla porta. Una signora alta con i capelli biondi come il figlio e gli occhi azzurri.
“ ciao Drew! Ciao Luca, come stai?”
“tutto bene grazie” rispose Luca un po’ in imbarazzo,anche se conosceva la mamma di Andrew praticamente da sempre.
“allora vi lascio, Luca ti fermi a cena, ti va?” gli chiese la mamma di Andrew rivolgendosi al ragazzo. Luca si girò a guardare Andrew che gli sorrise e alzò le spalle come per dire “non puoi rifiutare”.
Infatti Luca accettò l’invito con un sorriso sulle labbra.
La mamma di Andrew lasciò la stanza e tornò in cucina.
“Drew hai lasciato il frigo aperto!” gli urlò dietro la madre.
“scusa mamma mi sono dimenticato!” rispose Andrew ridendo.
“mi fai dimenticare tutto! Ma come è possibile!” disse Andrew sorridendo, rivolgendosi al suo ragazzo.
“merito del mio fascino!” ammiccò Luca,
“ma smettila!”
“e poi non mi sembrava tanto importante il frigo dieci minuti fa!”
“per poco non ci beccava…” sussurrò Andrew.
“già…”
“recupereremo vedrai” continuò Luca,guardandolo negli occhi.
Rimasero il resto del pomeriggio in camera a scherzare.
“ragazzi è pronta la cena!” li avvisò la mamma di Andrew entrando in camera.
“arriviamo” rispose Andrew per tutti e due. Durante la cena tutto andò per il meglio, parlarono del più e del meno.
“allora Luca come va? A scuola tutto bene?” chiese Maria, la mamma di Andrew.
“bene dai, soprattutto ora che Drew mi ha spiegato fisica!” gli rispose Luca sorridendo, lanciando un’occhiata ad Andrew.
“ah si mi ha detto che hai fatto la verifica di recupero qualche giorno fa, è andata bene?”
“si dai ho preso 6  rispetto al solito 3 direi che va bene!” rispose Luca con il sorriso sulle labbra.
“ci mancava solo che quella ti dava 3 dopo tutto quello che mi hai fatto passare!” disse Andrew ridendo
“ grazie eh! Sempre gentilissimo tu!” risero tutti e tre e la serata continuò così fino a quando Luca non andò via.
“è proprio un bel ragazzo Luca, scommetto che è fidanzato o mi sbaglio?” chiese Maria al figlio. Andrew per poco non diventò tutto viola.
“non lo so…non mi ha detto niente…” riuscì a dire Andrew.
“ma vabbè…avrà di sicuro tutte le ragazze che gli  corrono dietro non avrà nessun problema a trovare quella giusta!” disse sua madre sorridendo. Peccato che Luca era già fidanzato ma con suo figlio, che non sapendo cosa rispondere annuì e poi si rifugiò nella sua stanza. Appena si sdraiò sentì l’odore di Luca, sul cuscino, sulle coperte, sulla sua maglia, ovunque, e sentiva già la sua mancanza.
 
I giorni passavano, Andrew e Luca erano sempre insieme, ormai erano diventati inseparabili. Nick e Cris non si erano parlate per una paio di settimane, avevano litigato di brutto; Andrew faceva fatica a riconoscere la sua amica, era completamente distrutta. Nick le aveva detto che era arrivata troppo tardi. Anche se con molta difficoltà cercarono di mantenere l’amicizia che le legava. Per Cris quella situazione era insostenibile, vedeva Nick ogni giorno e l’unica cosa che voleva fare era abbracciarla e baciarla ma non poteva. Nick aveva provato a non pensare alle parole di Cris, a quella verità che Cris le aveva sputato in faccia senza nessuna esitazione. Non c’era riuscita, non faceva altro che pensare al fatto che dopo un anno di pianti, dopo un anno da quando aveva capito di essersi presa una cotta per la sua amica, Cris adesso ricambiava i suoi sentimenti. Nick era quasi riuscita a dimenticarla e non voleva ricadere nella sua trappola. Così aveva preferito continuare ad essere solo una sua amica, ma era convinta che prima o poi si sarebbe pentita della sua decisione. In fondo Cris era sempre Cris, la sua prima vera cotta, ma doveva pensare a se stessa in questo momento.


Angolo autrice
buonasera! scusate il ritardo ma alla fine ce l'ho fatta! spero che il capitlo vi sia piaciuto. fatemi sapere la vostra opinione e come pensate che andrà a finire la storia tra Cris e Nick!
grazie a chi ha recensito il capitolo precedente!
a presto ciao!

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


CAPITOLO 5
 
Maggio, era il mese perfetto per trascorrere un pomeriggio in pace al lago. Luca ad Andrew ne approfittarono e dopo scuola si rifugiarono nel loro posto preferito. Il lago non era lontano dalla città, con la moto impiegavano 15 minuti, Luca aveva deciso che sarebbe passato da casa di Andrew e sarebbero andati con la sua moto. La sua moto, non era un semplice scooter ma una di quelle moto da cross, che Andrew amava ma che purtroppo no aveva.
“Drew tieniti forte eh!” gli consigliò Luca accendendo la moto. Per tutta risposta Andrew si strinse a lui, accarezzandogli il petto da sopra la giacca di pelle, anche se gli sarebbe piaciuto toccare direttamente i suoi muscoli.
“va bene così?” gli domandò Andrew provocandolo.
“perfetto” rise e partì.
10 minuti dopo erano già arrivati al lago. Si erano sdraiati vicino ad un albero, non c’era nessuno erano da soli, Luca aveva trascinato Andrew sul suo petto, lo aveva praticamente costretto. Andrew da un lato aveva paura che qualcuno potesse vederli ma appena aveva sentito il calore delle sue braccia che lo accarezzavano, si era rilassato subito.
“come stai Drew?”
“adesso bene…e tu Luca? Hai chiarito con i tuoi?”  gli chiese e si morse la lingua subito dopo, non voleva domandarglielo veramente. Non voleva renderlo nervoso, ma era preoccupato e curioso allo stesso tempo, non voleva vederlo di nuovo in quello stato, voleva vederlo sorridere.
“io-io sto bene non ti preoccupare…”
“io mi preoccupo invece…sei il mio ragazzo no?” Luca sorrise.
“sì…”
“allora stai bene?”
“quando sono con te sto bene…quando non ci sei invece mi tornano in mente tutte le cose sbagliate della mia vita…”
“mi viene in mente che se non ascolto mio padre e non seguo la sua strada, lui non lo accetterà mai, e se decido di fare giurisprudenza non sarò mai felice e poi…vorrei tanto raccontargli di te..di noi…” sussurrò Luca stringendo a se il biondino, Andrew per tutta risposta e gli sorrise.
“fino a qualche tempo fa parlavamo di tutto…gli avevo anche detto che mi eri innamorato” disse Luca con un sorriso malinconico sul viso.
“ma non gli ho mai detto il nome…e adesso vorrei farlo…perché tu sei con me ..e so…cioè spero che la nostra storia vada bene…” continuò Luca. Andrew nel frattempo si era stretto ancora di più a lui. Era felice, felice che Luca pensasse in un loro futuro insieme. Felice del fatto che voleva parlare di lui al padre, ma preoccupato allo stesso tempo, perché sapevano entrambi che non era la persona più gay-friendly del mondo. La madre di Luca per fortuna è completamente l’opposto. Andrew si alzò e lo baciò.
“sono così felice Lu” disse Andrew prendendo fiato dopo quel bacio pieno di passione e di amore.
“ e comunque se non vuoi, se non sei ancora pronto se hai paura della sua reazione non sei costretto a dirgli niente…alla fine siamo solo all’inizio…” continuò Andrew con voce tremante.
“ma io voglio parlare con lui di noi due, non voglio nascondere niente a nessuno!” rispose Luca sollevandosi e facendo alzare Andrew dal suo petto.
“cos’è non credi in noi? Se è così dimmelo subito e tolgo il disturbo!” continuò Luca senza prendere fiato. La sua espressione diceva più delle parole, era incredulo, non sapeva cosa pensare. Pensava che tra lui e Andrew stesse andando tutto bene, allora perché non voleva che raccontasse a suo padre di loro? Luca sapeva benissimo che suo padre sarebbe rimasto sorpreso e poi si sarebbe incazzato subito, ma non poteva farci niente lui era innamorato, e l’amore è più forte di ogni cosa, almeno così dicono. Voleva dirglielo perché sentiva e sapeva che Andrew era la persona giusta, quella d’amare per tutta la vita, il suo primo amore.
“Certo che credo in noi!”  urlò Andrew guardando negli occhi il moro.
“e allora perché?” rispose Luca alzando sempre di più il tono di voce.
“non voglio che il rapporto tra te e tuo padre si distrugga del tutto e non voglio che sia per colpa mia!” rispose Andrew poggiando la schiena al tronco dell’albero. Chiuse gli occhi e cercò di rilassarsi, non voleva litigare con Lui.
“ non si distruggerebbe per causa tua! Io sono così! Prima o poi lo dovranno sapere, perché non adesso?” disse Luca guardando il profilo del suo ragazzo. Si sentiva dalla sua voce che era incazzato ma cercava di non farlo vedere. Andrew non rispose, Luca si avvicinò a lui e gli lasciò un bacio sulla tempia e sorrise. Il suo profumo lo faceva stare bene, lui lo faceva stare bene, bene con se stesso.
“scusa…” sussurrò Luca. Non voleva vederlo così alla fine stava cercando di aiutarlo, voleva solo difendere il rapporto con suo padre.
“scusa tu…devi decidere tu…io non posso obbligarti a fare niente…” rispose subito Andrew ancora con gli occhi chiusi. Sentiva il respiro di Luca sul collo,sentiva la sua fronte a contatto con i suoi capelli.
“se tu non vuoi, non dirò niente, lo faccio solo per te” sussurrò Luca stringendo la mano al suo ragazzo.
“Io ho detto quelle cose…per te…in un certo senso per proteggerti…non voglio che tua padre se la prenda con te anche per questo…”
“non può dirmi niente! Io voglio solo te,sono gay e allora? Deve solo provarci a dirmi qualcosa…se non mi accettasse me ne andrei di casa!” rispose con decisione Luca, era veramente convinto di tutto quello che diceva e lo avrebbe fatto senza pensarci neanche un minuto.
“ e io verrei con te…” bisbigliò Andrew ricambiando la stretta di mano e avvicinandosi alle sue labbra gli lasciò un bacio.
“e in ogni caso ci saresti tu a proteggermi no?” disse Luca ridendo. Andrew era un ragazzo tranquillo, molto pacifico e diciamolo pure non aveva i muscoli che aveva Luca e poi non avrebbe fatto male neanche ad una mosca, non si sarebbe permesso di fare del male a suo padre ne fisicamente ne psicologicamente.
“certo” rispose Andrew serio, anche se Luca non ci credeva fino in fondo lui ci avrebbe provato.
“farei lo stesso per te” ricambiò Luca sorridendo.
“quando saremo pronti lo diremo lo diremo ai nostri genitori va bene? Per adesso rimarrà il nostro piccolo segreto” continuò Luca. Andrew per tutta risposta annuì e sorrise.
“grazie” disse alla fine il biondino guardando negli occhi Luca.
Rimasero in silenzio per un paio di minuti ad osservare il lago e ad ascoltare i rumori della natura,
“Sabato gli altri vanno in pizzeria me lo ha detto stamattina Alessandro, andiamo anche noi?” chiese Luca. Alessandro era uno loro amico, faceva parte della loro compagnia di matti. Lui era quello che organizzava le serate e diciamo che tutti sapevano il suo nome, soprattutto le ragazze, era una specie di playboy, aveva 18 anni era stato bocciato un anno e poi era finito nella loro classe.
“ certo perché no?” rispose Andrew
“ha già programmato il dopo cena per caso?” continuò Andrew, riferendosi alla ragazza che avrebbe portato in pizzeria e poi a casa sua. Luca rise
“non lo so, non credo” rispose alla fine.
“ma non si stanca di cambiare ragazza ogni settimana?” chiese Andrew ridendo
“a quanto pare no!” rispose Luca sorridendo.
Quando tornarono a casa quella sera Luca lasciò Andrew proprio sotto il suo condominio, si scambiarono un bacio, non c’era nessuno era poi c’era buio, non li poteva vedere nessuno. Si salutarono e Andrew entrò in casa e subito dopo sentì la moto di Luca sgommare via. Varcò la soglia di casa in silenzio o almeno ci provò, ma poi si accorse che la luce in cucina era accesa, segno che sua madre era ancora sveglia.
“Andrew sei tu?” disse Maria, sua mamma.
“si mamma…” andò in cucina e la trovò seduta sul divano, sotto le coperte a guardare uno stupido film strappalacrime.
“dove sei stato?” chiese preoccupata la madre, facendogli spazio sul divano.
“ero in giro con Luca, niente di che…” rispose sedendosi al suo fianco e lasciandole un bacio sulla guancia.
“stai bene?” disse la madre
“sisi”
“sicuro? Non sei mai stato così affettuoso” scherzò la madre sorridendo.
“si tutto bene!” rispose Andrew sorridendo scuotendo la testa.
“qualche novità?” chiese la madre.
“ no niente di che…” rispose Andrew, irrigidendosi un po’. Li aveva visti poco prima sotto casa? Andrew sperava di no, non era pronto.
“farò finta di crederci!” rispose la madre ridendo e abbracciandolo.
“non mi credi?” chiese Andrew con la gola secca.
“non tanto Drew, nelle ultime settimane ti vedo sempre sorridente e scommetto che dietro c’è una bella ragazza o mi sbaglio?” chiese Maria guardandolo di sottecchi. Andrew non sapeva cosa dire, non poteva dirgli la verità non adesso, così alzò le spalle e finse di sorridere.
“Drew con me puoi parlare lo sai…” gli disse Maria.
“ si ma non c’è tanto da dire…” sussurrò
“ mmmh….” Mormorò sua madre
“ devo dire che è proprio bella la moto di Luca o no?” disse sua madre guardandolo e sorridendo. Andrew rimase a bocca aperta, li aveva visti,era sicuro. Non sapeva cosa dire.
“io…si è una bella moto…” disse la prima cosa che gli passò per la testa.
“e non solo vero?” disse sua madre sorridendo,avvicinandosi ad Andrew e abbracciandolo.
“mamma…io…cosa hai visto?” chiese Andrew con il cuore in gola. Continuava a fissare il pavimento, le mattonelle erano molto più interessanti di qualsiasi altra cosa.
“quello che basta per capire che il mio bambino è cresciuto e mi nasconde un segreto” disse sempre con il sorriso sul viso, lasciando un bacio sui capelli del figlio.
“hai capito tutto vero?” chiese Andrew
“si amore mio e dovevi dirmelo prima, sono la tua mamma e sarò sempre dalla tua parte” disse Maria con gli occhi lucidi. Aveva intuito che tra il figlio e Luca ci fosse qualcosa già da un paio di giorni, all’inizio era rimasta un attimo senza parole, non credeva che a suo figlio piacessero i ragazzi, ma poi capì che non c’era niente di male, che era sempre il suo bambino, quello che voleva le caramelle alla fragola per merenda o quello che voleva vedere sempre spider-man ogni sera.  Andrew rimase tra le braccia della madre per un lungo tempo, aveva gli occhi lucidi anche lui, ma non voleva piangere.
“te lo avrei detto ma io…volevo aspettare ancora un po’…” sussurrò
“ sei felice giusto? Sei sicuro di-di tutto questo?”
“si, credo di si” rispose sorridendo.
“grazie mamma” disse abbracciando la madre a sua volta.
“di niente, amore mio, di niente” sorrisero entrambi e Andrew lasciò un bacio sulla guancia della madre.
“io vado in camera, buonanotte” disse alzandosi dal divano e dirigendosi nella sua camera.
“notte” rispose Maria.
Andrew non poteva credere che adesso sua madre sapesse di lui e Luca, gli sembrava strano ma era felice, non si era arrabbiata, non gli aveva detto niente di negativo era contenta per loro. Andrew pensava che sua madre gli avrebbe fatto una scenata e invece no, si era comportata come in fondo sperava. Entrò in camera e si lasciò cadere sul letto, aveva un sorriso stampato sulle labbra che non voleva andare via.
“Luca, ti devo dire una cosa…” scrisse al suo ragazzo
“dimmi…Drew è successo qualcosa?” rispose subito Luca.
“mia mamma ci ha visti, prima quando ci siamo salutati in moto…”
“ cazzo! Cosa ha detto?”
“ niente, mi ha abbracciato, ha detto che sarà sempre dalla mia parte…”
“Sono contento che tua madre abbia preso bene la notizia…tu come stai?” rispose Luca
“si meno male…comunque tutto bene dai”
“okay…ci vediamo domani va bene?” chiese Luca.
“va bene, buonanotte” lo salutò Andrew sorridendo.
“ buonanotte piccolo!” rispose Luca due minuti dopo,il biondino per tutta risposta sorrise e si mise sotto le coperte. Andrew quella sera non riusciva ad addormentarsi, aveva troppi pensieri per la testa. Adesso sua madre sapeva tutto, sapeva di lui e Luca. Continuava a girarsi e rigirarsi nel letto, pensava, rideva e non faceva altro fino a quando non si addormentò.
 
Il mattino dopo quando arrivò a scuola e andò al solito posto, trovò Luca appoggiato al muretto che fumava la sua sigaretta mattutina.
“ehi “ lo salutò Andrew
“ciao Drew,come stai?”
“bene dai tu?” rispose sorridendo Andrew
“tutto bene…tua madre?”
“l’ha presa bene è contenta, ieri sera appena mi ha detto che ci aveva visto, non sapevo cosa dire e poi lei mi ha rassicurato…” disse Andrew guardando negli occhi l’amico.
“non volevi che lo venisse a sapere così vero?” chiese Luca dopo aver gettato la sigaretta per terra.
“io non lo so, ma va bene…”
“come vorrei abbracciarti in questo momento…” disse sistemandosi i capelli. Andrew per tutta risposta si avvicinò e lo abbracciò di slancio.
“wow non me lo aspettavo” disse Luca stringendolo un po’ a se.
“eh lo so, io so come stupirti” disse Andrew sorridendo e allontanandosi da Luca.
“certo certo convinto tu!” disse Luca ridendo.
 
Quando arrivarono in classe,la situazione era sempre la stessa da qualche settimana a questa parte.
Nick e Cris si parlavano ma facevano fatica a comportarsi come sempre. Cris aveva provato a disinnamorasi, di farsi passare la cotta, ma non era facile e non ci era riuscita. Continuava a pensare al pomeriggio dopo quella litigata assurda a scuola, quando Nick le aveva detto che si era innamorata di lei un anno fa. Si erano viste a casa di Cris quel pomeriggio, non avevano detto per un paio di minuti e ricorda di essersi sentita in imbarazzo per la prima volta con Nick, non le era mai successo. Cris aveva, alla fine, preso coraggio e le aveva chiesto perché non le aveva confessato quello che provava un anno fa. Nick inizialmente non aveva risposto,aveva alzato le spalle e poi le aveva spiegato che pensava che lei non fosse interessata a lei perché in quel periodo si era presa una cotta per una ragazza più grande e non faceva altro che parlare di lei, ma alla fine tra Cris e l’altra ragazza non era mai successo niente e Nick si era convinta che la cotta le fosse passata. Qualche mese dopo aveva incontrato alla fermata dell’autobus una ragazza, aveva i capelli rasati a sinistra e lunghissimi a destra, aveva uno stile strano, indossava una felpa che le arrivava quasi alle ginocchia e non ci voleva molto dato che era un nanetto, ma per Nick era bellissima. Cercò di attaccare bottone chiedendogli una sigaretta, ma la ragazza non fumava, ma Nick non si arrese e continuò a parlarle e riuscì a farsi dare il numero di telefono. Da quella volta si erano viste un paio di volte e Nick cominciava a provare qualcosa per lei. Qualche giorno dopo Cris le aveva rivelato tutto e aveva fatto riemergere in Nick la sua cotta che credeva ormai sepolta, ma a quanto pare non era così. Nick aveva preferito rimanere sua amica, per adesso voleva solo stare da sola.
Quella mattina Cris era più taciturna del solito non le aveva rivolta neanche una parola e non sapeva neanche perché. Andrew e Luca entrano in classe proprio quando stava per chiederle cosa fosse successo.
“Ciao ragazze, come state?” le salutò Andrew. Nick li salutò e poi tornò al suo cellulare, come al solito.
“Ciao ragazzi” rispose Cris
“come stai Cri?” le chiese Luca.
“bene dai…tu?” disse alzando lo sguardo, la prima cosa che il ragazzo notò fu che Cris aveva gli occhi lucidi.
“cosa è successo Cris?” chiese Andrew
“è ancora colpa di Nick?” le disse muovendo solo le labbra.
“no, no…” rispose Cris
“ solo che mi manca…e per una volta che sono veramente innamorata la vorrei qui vicino a me e non con qualche stronza” rispose Cris muovendo solo le labbra per non farsi sentire da Nick.
“ devi fare qualcosa Cris, non puoi continuare così” disse Andrew ad alta voce.
“ non c’è niente da fare…” sussurrò con le lacrime agli occhi. Andrew sapeva che l’amica non stava passando affatto un bel periodo, ma non sapeva veramente cosa fare, voleva aiutarla e lo avrebbe fatto, si sarebbe inventato qualcosa.
“non ti devi arrendere” sussurrò Andrew abbracciando l’amica.
“io ci provo,ma non so se ci riesco…” Andrew per tutta risposta la strinse ancora più forte a se.
Nick non aveva sentito proprio tutte le parole che si erano detti i due amici, ma aveva capito che la causa delle lacrime di Cris era lei. Doveva fare qualcosa, era la sua migliore amica, la sua prima cotta non poteva vederla così a causa sua.
Alla fine delle cinque ore di scuola, Nick si avvicinò a Cris e la bloccò afferrandole un braccio. Cris si voltò subito e la guardò male.
“Nick cosa vuoi?” le disse subito con voce stanca.
“volevo parlarti…”
“oggi non è giornata…” rispose in fretta Cris.
“farò in fretta…”
“cosa vuoi?”
“perché piangevi oggi? È per colpa mia?” chiese Nick
“no…io non lo so Nick…mi sembra assurdo…per una volta che mi piace una ragazza va a finire male vedi un po’ tu!” rispose Cris in modo acido.
“ non volevo che finisse così tra di noi, avrei fatto di tutto per te fino a qualche mese fa…” rispose Nick
“ cosa è cambiato Nick? Mi ha detto che eri innamorata di me no? Come può l’amore sparire da un giorno all’altro?” chiese Cris con le lacrime agli occhi.
“da un giorno all’altro? Dici sul serio? Ci ho messo mesi per farmi passare quella stupida cotta!” rispose Nick alzando il tono di voce.
“mi dispiace! Io non ne sapevo niente…perché non possiamo tornare a qualche mese fa? Sarebbe stato tutto più semplice!” disse Cris singhiozzando. Nick l’attirò a se e l’abbracciò. Cris si lasciò andare e pianse come non aveva mai fatto di fronte a Nick.
“scusa…” sussurrò Cris sollevando il viso dalla spalla di Nick
“ti ho bagnato tutta la maglia”
“non fa niente…”
“vorrei tanto non essere solo una tua amica Nick…” singhiozzò Cris aggrappandosi al collo dell’amica. Nick per tutta risposte ricambiò l’abbracciò.
“Cris lo vorrei anche io credimi…” sussurrò
“e allora qual è il problema?” chiese Cris stringendo tra le mani la maglia di Nick.
“non lo so Cris…” bisbigliò Nick accarezzando i capelli a Cris, che si allontanò dalla spalla dell’amica, la guardò negli occhi e poi si avvicinò lentamente alle sue labbra, toccando con la punta delle dita la guancia di Nick. Cris lasciò un bacio leggero sulle labbra di Nick, che non protestò anzi si lasciò andare.
Cris affondò le mani tra i capelli corti di Nick. Quando decisero di tornare a respirare Cris aveva un sorriso stampato sulle labbra e Nick continuava a guardarla senza staccare gli occhi da lei neanche per un secondo.
“perché non ci proviamo Nick? Non abbiamo niente da perdere…” disse Cris, sperando che accettasse la sua proposta.
“Cris…tu sei tutta matta io te l’ho sempre detto…ma è per questo che mi piaci!” disse Nick sorridendo e stringendo a se Cris, che esultò per la gioia e si aggrappò al suo collo. Scoppiò a piangere per la terza volta nel giro di 6 ore.
Si guardarono negli occhi e gustandosi ogni momento si baciarono lentamente, come avevano sempre sognato.
“finalmente sei mia…” sussurrò Nick lasciando un bacio sulle labbra di Cris che sorrise, felice di sentire quelle parole. Tutte e due avevano il cuore che batteva a più non posso, adesso potevano definirsi più che amiche e non c’era cosa più bella per loro in quel momento.
“adesso basta piangere però eh!” disse Nick asciugando le lacrime di Cris. Lei sorrise e cercò di trattenere le lacrime, anche se erano lacrime di felicità.

 

Angolo autrice
chiedo pedorno per il mega ritardo! scusate! ma sono stata impegnata con la scuola, ma adesso sono tornata. spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate.
grazie a tutti!
ci sentiamo settimana prossima
baci ciao:)

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


CAPITOLO 6
 Quando Cris si svegliò era da sola nel letto, si guardò intorno ma non c’era nessuno, prese il suo cellulare e vide che erano le 19:10. Era a casa di Nick, dopo quel bacio pieno di passione che si erano scambiate in classe, Nick aveva invitato la ragazza dai capelli blu a casa sua, per trascorrere un po’ di tempo insieme. Ma erano finite per stuzzicarsi a vicenda e la situazione era degenerata da un minuto all’altro. Cris si era svegliata con solo una maglia di Nick addosso che la copriva fino a metà coscia. I capelli erano irriconoscibili, Nick si era divertita a metterle le mani tra i capelli e a giocarci. Cris si alzò e andò alla ricerca di Nick, sapeva che i genitori non c’erano, non erano mai in casa erano sempre in giro per lavoro.
Cris andò in cucina e trovo Nick alle prese con delle fragole. Cris si avvicinò lentamente alla sua amata, le accarezzò i fianchi dolcemente e le lasciò un bacio leggero sul collo. Aveva scoperto quel pomeriggio che era il suo punto debole.
“ehi” la salutò Nick sorridendo e girandosi tra le braccia dell’amica,
“ciao” rispose Cris lasciandole bacio sulle labbra.
“cosa stai combinando?” le chiese Cris, riferendosi alle fragole.
“volevo portarti il tuo spuntino preferito a letto ma ti sei svegliata e mi ha rovinato la sorpresa!” rivelò Nick sorridendo e allacciando le braccia alla vita di Cris.
“ops..” sussurrò Cris ridendo e appoggiando la sua fronte a quella dell’amica.
“mi piace stare con te…” sussurrò Nick, chiudendo gli occhi.
“lo so patatina,,,” rispose Cris ridendo e baciandola. Per tutta risposta Nick aprì gli occhi e cominciò a farle il solletico sui fianchi, Cris indietreggio fino a sentire la schiena scontrarsi contro il tavolo della cucina.
“ perché devi rovinare i momenti romantici?!” disse Nick ridendo e tenendo ben salde le mani sui fianchi di Cris.
“ e poi patatina mi fa schifo!” continuò Nick guardando male Cris.
“ che nome ti piace?”
“Nick?” disse Nick alzando le sopracciglia
“non mi piacciono i sopranomi..”continuò Nick sorridendo
"questa si che è una bella scoperta…” disse Cris sorridendo. Nick si allontanò quel che bastava per guardare Cris dalla testa ai piedi. Indossava ancora la sua maglia, quella rossa che aveva comparato a Londra, l’estate scorsa.
“ti sta bene la mia maglia ma la rivoglio!” disse Nick, stringendo tra le mani dei lembi della maglia e sollevandola lentamente, fino a quando Cris non si ritrovò in reggiseno e slip.
“stai benissimo anche senza maglia!” ghignò Nick, tenendo in una mano la sua maglietta e l’altra stava già vagando sulla schiena di Cris.
“ma a me piaceva! Poi la rivoglio!” protestò Cris.
“vedremo…” disse Nick, guardando l’amica negli occhi lasciandole un bacio sulle labbra, per tutta risposta Cris si aggrappò al collo di Nick e cominciò a toccarle i capelli corti. Continuarono a baciarsi e ad accarezzarsi.
“andiamo a mangiare…mi è venuta fame” disse Nick prendendo per mano Cris, recuperò la ciotola con le fragole, si avvicinò al divano, si sedette e fece sedere a sua volta Cris sulle sue gambe e la strinse a se. Cominciarono a mangiare le fragole in silenzio.
“ domani usciamo con gli altri?” chiese ad un certo punto Cris.
“si certo..” rispose Nick e nel frattempo si chiedeva cosa avrebbero detto ai loro amici, in fondo tutti sapevano di Cris e lei non si faceva nessun problema.
“mi sa che metterò la tua maglia, mi piace troppo…” disse Cris ridacchiando, appoggiando la schiena al petto di Nick.
“ ti ho prestato la mia maglia solo perché  dopo il temporale, eri tutta bagnata e rischiavi di prenderti un bel raffreddore!” disse Nick spostando i capelli di Cris, che le arrivavano più o meno sulle spalle e lasciandole un bacio sul collo.
“questo significa che non posso tenerla?” disse Cris girandosi a guardare Nick.
“esatto!” rispose Nick. Cris cominciò a sbattere le palpebre, Nick la guardò e non poteva resistere agli da cucciolo di Cris. La ragazza dai capelli blu si avvicinò lentamente al collo di Nick e le lasciò un bacio.
“va bene, va bene!” rispose Nick  sorridendo
“mi arrendo, la maglietta è tua” continuò Nick ridendo e baciando Cris.
Rimasero il resto del pomeriggio sul divano a scherzare e guardare il telefilm preferito di Cris: “the L word”, in altre parole la serie tv con più lesbiche della storia. Cris non aveva fatto altro che commentare, parlare, mangiare e guardare con occhi innamorati Shane una delle protagoniste. Nick non ce la faceva più così si alzò e spense il computer.
“ ora basta, mi sono rotta di sentire i tuoi apprezzamenti su Shane!” disse Nick sporgendosi a baciare Cris che ricambiò subito.
“ io non posso credere tu non avessi mai visto the l word!” disse Cris scandalizzata. Nick rise e continuò a baciare Cris, mentre lei continuava a lamentarsi.
 
La sera dopo tutto il gruppo di amici si ritrovò di fronte alla pizzeria, c’erano quasi tutti mancavano solo Nick e Cris, che come al solito erano in ritardo.
“ma che fine hanno fatto?” chiese Alessandro, il playboy della serata. Alla fine aveva portato con se una ragazza molto carina, capelli lunghi e fisico perfetto. Si chiamava Alice e aveva portato con se una sua amica, Elena.
“eccole!” esclamò Andrew 5 minuti dopo, quando intravide in lontananza le figure delle due ragazze. Erano molto vicine, quando Andrew si accorse che Nick aveva un braccio sulle spalle di Cris e la stringeva a se. Tutti le guardavano stupite, non se lo aspettavano.
“ciao ragazzi!” salutarono le due sorridendo.
“ciao!” rispose subito Andrew sorridendo.
“allora…ci siamo persi qualcosa?” chiese Luca. Cris e Nick si scambiarono un’occhiata e sorrisero.
“diciamo che abbiamo fatto pace…” disse Cris sorridendo.
“ va bene ragazzi andiamo!” disse Alessandro incamminandosi verso la pizzeria.
Dopo che tutti si erano seduti Andrew iniziò a interrogare Cris sottovoce.
“allora cosa mi devi dire? Nel giro 24 ore è successo di tutto da quello che vedo!” disse Andrew all’orecchio dell’amica. Cris sorrise e annuì.
“diciamo che ieri abbiamo chiarito e abbiamo deciso di provarci, ma non lo abbiamo detto ancora a nessuno, quindi stai zitto!” lo ammonì Cris.
“tesoro dopo l’entrata in scena di questa sera direi che lo hanno capito tutti!” rispose Andrew sorridendo.
“dici?” disse Cris ridendo, segno che lo stava prendendo in giro. Andrew rise e si mise una mano tra i capelli cercando di dargli una forma.
Alessandro e Alice continuavano a parlare tra di loro. Elena invece era un po’ spaesata in fondo non conosceva nessuno, era stata trascinata in pizzeria dall’amica, ma non ci mise molto tempo a stringere amicizia, soprattutto con Luca. Fino al punto che Luca aveva quasi escluso Andrew dalla discussione, il biondino non poteva neanche contare sull’appoggio di Cris, perché era troppo impegnata a scherzare con Nick. Per fortuna la cena finì presto e Andrew era pronto per tornare a casa.
“ragazzi che ne dite se andiamo in discoteca?” chiese Alessandro appena fuori dalla pizzeria.
“ per me va bene!” risposero in coro Cris e Nick. Gli altri ridacchiarono e acconsentirono anche loro.
“Drew? Luca?” chiese Alessandro.
“io mi sa che vado a casa, scusate” disse Andrew. Era stanco e non aveva voglia di passare la serata da solo, dato che neanche il suo ragazzo lo aveva calcolato durante la cena.
“io ci sono!” rispose Luca nello stesso istante. Si girò a guardare Andrew e lo vide triste e arrabbiato e non sapeva perché, avevano trascorso una bella serata, anche se fin dall’inizio di quella serata Andrew gli era sembrato un po’ strano.
“no Drew non puoi abbandonarci!” disse Cris.
“Drew tu vieni! Non mi lasci da solo con queste pazze!” lo ammonì Luca sorridendo.
“no davvero non mi va” disse Andrew.
“ragazzi ci penso io a lui! Ci vediamo al locale!” continuò Luca rivolgendosi al resto del gruppo. I ragazzi acconsentirono e cominciarono a dirigersi alle moto.
“Drew è successo qualcosa? Perché non vuoi venire?” chiese Luca preoccupato.
“sono solo stanco…” rispose Andrew, passando una mano sul suo viso.
“allora vengo con te, ce ne stiamo tranquilli noi due da soli che ne dici?” propose Luca sorridendo.
“ no no tu vai tranquillo! Non voglio rovinarti il sabato sera” rispose Andrew.
“allora vieni con me!” lo pregò Luca avvicinandosi di più al suo amato. Andrew sorrise, in fondo non c’era niente per cui tenere il broncio, Luca aveva solo fatto amicizia con Elena. Poi non poteva essere geloso di una ragazza. Così si convinse e decise di andare in discoteca con gli altri.
Quando arrivarono al locale Cris e Nick si buttarono in pista e iniziarono a ballare, tutti gli altri si erano diretti al bancone per ordinare da bere. Rimasero seduti per un po’, avevano bevuto tutti qualcosa fatta eccezione per Andrew.
“oddio amo questa canzone!” esclamò Elena alzandosi all’improvviso dallo sgabello dove era seduta.
“Luca vieni a balla re con me su!” disse avvicinandosi a Luca, gli prese la mano e lo trascinò in pista. Luca si girò a guardare Andrew e alzò le spalle come dire che non era colpa sua.
Elena continuava a ballare e agitarsi troppo vicino a Luca per i gusti di Andrew. Il biondino decise di prendere da bere, era geloso, lo ammetteva, ma doveva darsi una calmata. Quando si girò e cercò con gli occhi il suo ragazzo si accorse che Elena si era avvicinata un po’ troppo a Luca e si stavano baciando. Andrew appena vide la scena non ci voleva credere. Poi si alzò facendo traballare lo sgabello su cui era seduto e andò nella loro direzione. Arrivato vicino a due, strinse il braccio di Elena tra le mani e la allontanò dal suo ragazzo, che lo guardò con occhi dispiaciuti.
“Andrew! Cosa vuoi?!” chiese stizzita Elena, era completamente ubriaca.
“andiamo via!”rispose Andrew.
“noo! Mi stavo divertendo e anche il tuo amico vero Luca?” rispose Elena sorridendo. Andrew non le diede il tempo di rispondere e trascinò via Luca, uscirono fuori dal locale, dove ricominciarono a respirare.
“cosa è successo?” chiese Andrew appoggiando la schiena al muro del locale.
“niente, ha fatto tutto lei!” rispose Luca, avvicinandosi ad Andrew, continuando a torturare i suoi capelli.
“certo! Bella battuta!” rispose Andrew, era davvero arrabbiato.
“dico sul serio Drew! Non avrei mai fatto una cosa del genere con una ragazza poi!” disse Luca alzando la voce.
“cosa vuol dire? Che con un ragazzo lo avresti fatto senza problemi?” chiese Andrew sempre più arrabbiato.
“cosa? No!” rispose immediatamente Luca alzando le sopracciglia.
“è quello che hai detto!” continuò Andrew, allontanandosi dal muro a cui era appoggiato.
“ no no! Mi sono espresso male! Sono ubriaco Drew! Scusa scusa!” disse Luca con gli occhi lucidi.
“ mi piaci solo tu lo sai! Non rovinerei mai quello che c’è tra di noi per niente al mondo!” continuò avvicinandosi ad Andrew e prendendogli la mano, ma lui si allontanò subito.
“Drew…ti prego…non roviniamo tutto per colpa di una notte in discoteca!”
“hai baciato una Luca!” sbraitò Andrew.
“mi ha baciato lei!” rispose Luca alzando il tono da voce.
“fanculo Luca!” disse Andrew andando via da quella discoteca. Voleva tornare a casa, però era a piedi non aveva la moto, perché era venuto con Luca. Si maledì quando si rese conto di questo particolare, continuò a camminare, non poteva credere a quello che aveva visto, gli sembrava tanto scena da film drammatico.
“Drew dove vai?!” urlò Luca
“ cosa te ne frega a te?” rispose Andrew, sentiva gli occhi farsi sempre più lucidi.
“mi interessa invece!” disse rincorrendo l’amico.
“se ti importava qualcosa di me non avresti baciato una!”
“mi ha baciato lei Drew! Io non ho fatto niente!” Andrew non rispose.
“Drew sono ubriaco, non ci sto con la stessa…”
“allora ci sentiamo quando avrai smaltito la sbornia!” disse Andrew voltandosi e continuando a camminare.
“come ci torni a casa eh?!” gli chiese Luca.
“chiederò un passaggio a qualcuno!” rispose Andrew. Luca continuava a seguirlo.
“ti porto io…Andiamo” disse Luca
“andiamo forza…” continuò Luca non ottenendo risposte da parte di Andrew.
“non voglio venire con te! sei ubriaco!” rispose Andrew
“allora guida tu!” disse Luca porgendogli le chiavi della sua amata moto. Andrew ci pensò, non poteva di certo tornare a casa a piedi avrebbe impiegato minimo un’ora, così strappo dalle mani di Luca le chiavi e andò alla moto. Andrew si mise il casco e salì sulla moto. Luca invece era ancora alle prese con il cinturino del casco.
“Drew mi aiuti?” lo pregò Luca, non riusciva allacciare il casco. Andrew lo guardò, lo prese per un braccio e lo strattonò fino a quando non se lo trovò a dieci centimetri di distanza, sistemò il cinturino.
“sei così bello Drew…” sussurrò Luca.
“Sali…” disse Andrew. Non poteva riportarlo a casa dai suoi genitori lo avrebbero ucciso, così decise che l’unica soluzione era portarlo a casa sua. Mise in moto, intanto Luca aveva appoggiato la testa sulla sua schiena e continuava a mormorare cose senza senso.
“Drew!” urlò qualcuno. Andrew si girò e vide Cris e Nick.
“dove andate?” chiese Cris, tenendo per mano l’altra ragazza.
“a casa, Luca è ubriaco e io mi sono rotto le palle!” disse Andrew irritato.
“Elena ci ha raccontato cosa è successo prima in pista…” disse Cris guardando negli occhi l’amico. Andrew strabuzzò gli occhi, non aveva pensato che tutta le verità sarebbe venuta a galla.
“non è successo niente…”negò Andrew
“ci vediamo domani ragazze, ciao” continuò senza dare il tempo alle due di rispondere.
Arrivarono a casa di Andrew 15 minuti dopo. Luca stava dormendo beatamente sulla schiena di Andrew. Quando si fermarono si svegliò di colpo.
“forza andiamo” disse in modo distaccato Andrew, aiutando l’amico ad alzarsi. Andrew parcheggiò la moto, si avvicinò al portone e aprì con le chiavi.
“Luca cazzo dammi una mano!” disse Andrew. Luca non collaborava, si era lasciato andare su Andrew.
Andrew aprì la porta cercando di fare piano e portò Luca nella sua camera da letto. Sua madre stava dormendo, la televisione in cucina era spenta era un buon segno. 
Andrew fece sdraiare Luca sul suo letto.
“Drew…scusa,perdonami ti prego…” mugugnò Luca con gli occhi chiusi. Andrew si allontanò e andò in cucina. Durante il tragittò urtò una delle sedie del salotto.
“cazzo!” disse.
“Drew sei tu?” disse sua madre dalla sua stanza.
“si mamma…” rispose. Andrew sentì poi i passi della madre.
“ehi…ti sei divertito?” gli chiese sedendosi
“si dai…” rispose Andrew sorridendo appena, poi si ricordò di Luca.
“ah mamma…Luca non stava bene gli ho detto che poteva rimanere qui…” disse fissando un po’ sua madre e un po’ il muro.
“oh ok, va bene..” rispose Maria arricciando le sopracciglia. Andrew annuì e sorrise.
“grazie…” sussurrò poi.
“figurati…” rispose la madre avvicinandosi e lasciando un bacio sulla guancia del figlio.
“va tutto bene?” chiese la madre
“si..più o meno…” rispose Andrew alzando le spalle.
“è successo qualcosa?” chiese la madre preoccupata.
“niente di che…solo…” Andrew non sapeva se parlarne con sua madre oppure no, ma era l‘unica di cui si poteva fidare.
“solo cosa?” continuò la madre.
“io..eravamo in discoteca avevano bevuto tutti…Luca stava ballando con una ragazza…e…poi si sono baciati…” disse Andrew fissando il pavimento. Maria lo abbracciò e gli disse che tutto sarebbe andato per il meglio, che avrebbero risolto. Andrew annuì
“non lo hai lasciato da solo perché sapevi che poteva farsi del male e lo hai portato qui, vuol dire che ci tieni tanto a lui…” Andrew annuì di nuovo e tornò nella sua stanza. Luca stava dormendo, occupava tutto il letto. Andrew si spogliò si mise i pantaloni del pigiama e si sdraiò accanto a Luca. pochi minuti dopo le braccia di Luca si trovavano attorno alla vita di Andrew che lo stringevano forte a se. Gli lasciò un bacio sul collo.
“Mi dispiace Drew…perdonami” mormorò Luca crollando poi in un sonno profondo.
 
Angolo autrice
mi scuso per il ritardo! ho avuto un pò di problemi scusate ancora! il capitolo non è lunghissimo lo so, spero però che vi sia piaciuto fatemi sapere
a presto ciao:)

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


CAPITOLO 7
Il mattino dopo, quando Andrew si svegliò era da solo nel letto, si guardò intorno ma non c’era nessuno.
Si alzò e andò in cucina, sua madre era già ai fornelli.
“ciao” le disse Andrew
“ciao Drew, allora tutto bene?”
“sisi ma…hai visto Luca?” chiese
“no, credevo che stesse ancora dormendo”
“no non è in camera.” Rispose Andrew preoccupato, tornò nella sua stanza e recuperò il cellulare. C’erano due messaggi,  tutti di Luca.
“sono tornato a casa. Perdonami se puoi.”  
“Oggi pomeriggio vado al lago hai voglia di venire con me?”  Andrew non rispose  a nessuno dei due messaggi. Voleva stare da solo, chiarirsi le idee. Trascorse  tutta la mattina sul letto a non fare niente. Verso l’ora di pranzo  decise di alzarsi per andare a fare una doccia.
Quando guardò il telefono si accorse che erano le 15:00, non sapeva se andare o no, forse stava gonfiando molto di più tutta la situazione, non era la fine del mondo no? Questo era quello che continuava chiedersi. Prese le chiavi del suo motorino e si diresse al lago.
Quando arrivò non lo vide subito, poi si accorse di una figura vicino ad un albero, era lui, stava parlando, probabilmente da solo.
Andrew si avvicinò lentamente, Luca non poteva vederlo.
“perché sono così stupido eh? Perché me lo sono lasciato scappare così? Cazzo!” questo è quello che Andrew sentì pronunciare da Luca, che continuava a strappare l’erba dal prato per rilassarsi, senza però riuscirci. Andrew si avvicinò silenziosamente al compagno e si sedette vicino a lui.
“ciao…” lo salutò Andrew con un piccolo ma sincero sorriso sulle labbra.
“Drew…pensavo non venissi…” Luca lo guardò e sorrise.
“come stai?”
“meglio…tu?” rispose Luca, continuando a giocare con l’erba.
“bene…”
“senti Drew mi dispiace per ieri sera, mi sento in colpa…ma ti prego dammi un’altra possibilità…” Luca pronunciò quelle parole con una nodo alla gola. Alla fine della frase Luca afferrò la mano di Andrew e si avvicinò a lui. Andrew si girò lo guardò, sorrise appena, si avvicinò all’amico e gli lasciò un leggerissimo bacio sulle labbra. Per tutta risposta Luca allacciò le braccia attorno al collo del biondino, lasciandogli baci su tutto il viso.
“grazie Drew!” gli sussurrò all’orecchio sorridendo.
“fallo un’altra volta e sei morto! Hai capito?” gli rispose Andrew ridendo e stringendolo a se.
“non succederà mai più, te lo giuro…per me ci sei solo tu…” disse guardando il biondino negli occhi. Andrew sorrise e lo baciò.
“perché sei andato via stamattina?” chiese Andrew.
“sarebbe stato imbarazzante fare colazione con tua madre, non credi?” Luca sorrise lasciando un bacio sulla guancia del compagno. Andrew sorrise e annuì.
“ però mi è piaciuto dormire con te…” continuò Luca sorridendo.
“e poi il tuo letto è veramente comodo!”
“ veramente sei stato tutta la notte attaccato a me!” rispose Andrew
“ah ecco!”
“mi hai usato come cuscino!” disse Andrew scherzando. Luca rise e gli lasciò una carezza sul viso.
“poverino! Hai dormito male?” chiese Luca prendendo in giro l’amico che lo guardò male.
“ no guarda! Ho dormito benissimo!” rispose Andrew in modo ironico. Luca scoppiò a ridere.
“scommetto che tu hai dormito bene eh!” continuò Andrew. Luca sorrise e annuì.
“ non ho mai dormito così bene come stanotte con te” continuò Luca, avvicinandosi all’amico e baciandolo lentamente.
“ieri sera, Cris e Nick hanno saputo quello che è successo con Elena…credo che abbiano capito tutto,e se lo hanno capito loro…” sussurrò Andrew. Lasciando delle lievi carezze sulle braccia del suo ragazzo.
“hai fatto una scenata di gelosia assurda, amore, per forza che Cris e Nick hanno capito tutto, sono due ragazze sveglie eh!” disse ridendo Luca. Andrew lo colpì sulla spalla e rise.
“se lo hanno capito loro…lo avranno capito anche gli altri…”continuò Andrew.
“nessuno ha capito niente Drew,erano tutti ubriachi” lo tranquillizzò Luca sorridendo.
“ma se..”
“stai zitto gelosone che non sei altro” disse Luca lasciando un bacio sulle labbra di Andrew.
Rimasero un paio di ore al lago, erano da soli, solo qualche ragazzo in lontananza.
Quando decisero di tornare in casa e ormai ora di cena, si diedero appuntamento per il giorno dopo a
scuola. 
Durante la cena a casa, Luca continuava a sorridere e a pensare al suo Andrew, era così immerso nel suo mondo che anche i suoi genitori se ne resero conto.
“guarda come ride Luca!” disse ad un tratto suo padre,rivolgendosi alla moglie. Luca alzò gli occhi dal cibo per la prima volta e guardò suo padre, che gli sorrise.
“va tutto bene?” continuò il padre.
“si tutto bene” rispose sorridendo.
“qualche novità? È successo qualcosa?” continuò suo padre, per la prima volta interessato alla vita del figlio. Luca aggrottò le sopracciglia. Da quando a suo padre importava di lui e della sua vita?
“no,ehm no niente di che…” rispose Luca, non poteva rivelare a suoi la sua relazione con Andrew, non il quel momento.
“sicuro?” chiese la madre sorridendo.
“non ci starai nascondendo una ragazza eh?” scherzò il padre. Luca quasi si strozzò, tossì e poi scosse la testa.
“ NO! Non c’è nessuna ragazza” disse Luca continuando a tossire.
“se lo dici tu!” rispose il padre ridendo.
“dico sul serio!” continuò Luca
“va bene, quando avrai voglia di presentarcela, invitala a cena da noi ok?” gli disse il padre ridacchiando.
“ma…” provò a opporsi Luca, ma alla fine si arrese.
 
Quando l’indomani i due si videro a scuola erano molto più tranquilli e rilassati. Entrano nell’istituto, erano in corridoio quando un ragazzo della loro classe,Alex, si presentò alle loro spalle battendogli una pacca sulle spalle per poi stringere e non lasciarli più andare.
“Allora vi siete divertiti ieri al lago?” disse ai due ragazzi sottovoce, sorrise e poi se ne andò.
Andrew si bloccò di colpo e guardo Luca, che ancora fissava il loro compagno di classe.
“cosa? Che vuol dire? No, Luca…” Andrew stava andando nel panico.
“non c’era nessuno ieri…Luca cosa facciamo?” in corridoi ormai non c’era più nessuno, la campanella era suonata. Luca si avvicinò ad Andrew e gli poggiò le mani sulle spalle e cerco di tranquillizzarlo.
“Drew, stai tranquillo…troveremo una soluzione…non è successo nulla, non l’ ha detto a nessuno…”
“per adesso! Potrebbe dirlo a tutti! Succederebbe un casino” cominciò a dire Andrew agitandosi ancora di più.
“Drew ascoltami! Non succederà niente! E poi non abbiamo ucciso nessuno ok? stiamo insieme non abbiamo fatto niente di male ok?” rispose Luca, sussurrando le ultime parole. Andrew annuì, prese un bel respiro.
“si ma…ci mancava solo questo! Non bastava quello che è successo l’altra sera!” disse Andrew
“lo sapranno tutti! Nel giro di due giorni! Io non ce la posso fare Luca, non sono pronto, io, io…”  continuò Andrew.
“Drew! Drew! Guardami!” urlò Luca prendendolo per le spalle.
“nessuno saprà niente finché non saremo noi a dire la verità ok?” continuò Luca, riuscendo a calmare un po’ Andrew.
Andrew non poteva credere che Alex li avesse visti al parco ieri, poteva dirlo a tutti senza farsi problemi, in fondo non erano in buoni rapporti, non erano mai stati grandi amici. Alex era un tipo solitario, fino a qualche anno fa. Veniva preso in giro dai sui compagni delle medie, in classe con lui c’erano anche Andrew e Luca, che però non avevano mai detto niente di offensivo nei suoi confronti. con l’inizio delle superiori era cambiato del tutto, ha fatto nuove amicizie, per la maggior parte sbagliate che lo hanno portato a commettere un errore dopo l’altro. Arrivarono in classe in ritardo, la professoressa li rimproverò, ma loro non la ascoltarono più di tanto,andarono a sedersi e finsero di ascoltare la lezione. Andrew continuava pensare,era nervoso. Doveva trovare una soluzione,non voleva che tutti venissero a sapere di lui e Luca. Aveva paura, sapeva che non tutti avrebbero accettato la loro relazione. tutti avrebbero iniziato a parlare di loro, lo avrebbero scoperto anche i genitori di Luca. No, non poteva andare così. Alex non era nessuno non poteva rovinare la loro vita, non poteva decidere lui per il loro futuro. Non aveva ancora rivelato il loro segreto a nessuno, questo era un buon segno. Andrew continuava a chiedersi cosa avrebbe potuto fare per evitare che la loro relazione venisse sbandierata in giro. Alla fine delle lezioni Andrew e Luca si diressero a casa del biondino, nessuno aveva detto niente durante il tragitto. Quando arrivarono a casa non c’era nessuno, erano da soli, potevano finalmente parlare. Andrew si lasciò cadere sul divano e Luca lo seguì.
“Luca…” sussurrò Andrew, torturandosi le mani. Luca aveva circondato le spalle di Andrew con un braccio e lo aveva stretto a se in modo da fare appoggiare la testa dell’amico sul suo petto. Andrew si mise comodo, tirò su un gamba e la poggiò sulle cosce dell’altro. Luca sorrise e prese ad accarezzargli i capelli.
“Drew, stai tranquillo ok? Non dirà niente a nessuno…è un cretino lascialo perdere” disse Luca, cercando di tranquillizzare il biondino.
“e se lo dice a tutti? Abbiamo già rischiato sabato…ho paura…” sussurrò Andrew.
“di cosa hai paura Drew?”
“ di tutto e di tutti, e se lo vengono a sapere anche i tuoi genitori? Come facciamo? Non posso permettere che tutto vada a rotoli…”
“ti ricordo che io lo volevo dire ai miei già qualche tempo fa…forse…” disse Luca.
“forse cosa?” chiese Andrew, sollevandosi per guardarlo negli occhi.
“forse dovremmo essere noi a dirlo a tutti, non dobbiamo aspettare che siano gli altri a dire di noi…” sussurrò Luca trattenendo il respiro.
“cosa?” chiese Andrew alzando le sopracciglia. Luca sapeva che Andrew non era ancora pronto, però lo aveva detto alla persona più importante per lui,lo aveva detto a sua madre. Doveva solo lasciar perdere il giudizio degli altri, non era importante il loro parere. Luca si sentiva pronto, aveva nascosto i suoi sentimenti per Andrew per troppo tempo e adesso voleva dire a tutti che era il suo ragazzo, che lo amava e che era solo suo. Era pronto anche a rivelare di loro ai suoi genitori. Questo da un lato lo terrorizzava, aveva paura che potessero prenderla male. Ma non voleva pensarci.
“dico sul serio Drew…è l’unica cosa da fare…” rispose Luca. Andrew si era allontanato e adesso lo guardava
“ma…io non so se…”
“ lo so che è un passo importante, ma siamo insieme, ce la possiamo fare….” Continuò Luca.
“ tu ce la puoi fare! Io no ok?” esplose Andrew, alzandosi di scatto dal divano. Luca lo seguì.
“Drew che ti prende?” rispose Luca, completamente spiazzato dalla reazione di Andrew. Lo prese per un braccio e lo fece girare verso di lui.
“non voglio dirlo a nessuno capito? Non voglio che nessuno lo sappia!” urlò Andrew.
“ cosa? E per quanto?” chiese Luca, sempre più arrabbiato.
“fino a quando non mi sentirò pronto! Non puoi costringermi a fare qualcosa che non voglio!” rispose Andrew.
“ non posso costringerti lo so,però almeno potremmo parlarne!” continuò Luca.
“non c’è niente di cui parlare! Fine della storia!” rispose Andrew, alzando il tono di voce.
“come vuoi!” rispose Luca, prendendo il suo zaino.
“ fammi sapere quando sei pronto! Ci si vede Drew!” disse Luca.
“cosa? Luca dove vai?” chiese Andrew confuso.
“me ne vado! A quanto pare non sono il ragazzo di nessuno!” esclamò Luca aprendo la porta di casa. Andrew riuscì a fermarlo, tirandolo per un braccio.
“non te ne andare, non puoi lasciarmi da solo!” disse Andrew con le lacrime agli occhi, aumentando la stretta sul braccio dell’altro ragazzo. Luca fece un smorfia, strattonò il braccio e riuscì a liberarsi.
“si che posso! Non vuoi dire a nessuno di noi, neanche a Cris, perché dovrei rimanere con qualcuno che vuole nascondere la nostra relazione? Perché dovrei rimanere con qualcuno a cui non importa niente di me e di quello che penso eh?!” gli chiese Luca guardandolo dritto negli occhi. Le sue parole avevano spiazzato Andrew, che non sapeva cosa rispondere. Certo che gli importava di lui, glielo aveva sempre detto, era sempre stato innamorato di lui. Solo che non si sentiva pronto a dirlo a tutti, cosa c’era di male.
“Luca…no-non è vero che non mi importa di te” rispose Andrew tremando.
“dimostramelo allora!” disse Luca. Andrew aveva gli occhi lucidi.
“chiamami quando ti sarai schiarito le idee!”  continuò Luca, uscendo da casa dell’amico.
Andrew rimase sulla soglia della porta per parecchi minuti. Poi chiuse lentamente la porta e tornò sul divano, dove fino a pochi minuti prima si stavano abbracciando. Si sdraiò e si rannicchiò su se stesso. Rimase delle ore in quella posizione, senza fare niente, pensava solo a quello che aveva perso. La persona più importante per lui era andato via, lo aveva lasciato. Non voleva che andasse a fine così, perché non capisce che per lui era una cosa importante? E se la loro storia fosse finita nel giro di un paio di mesi? Non voleva diventare lo zimbello della scuola, non voleva che tutti parlassero di lui,non voleva essere etichettato, non voleva che gli altri ricordassero il suo orientamento sessuale più del suo nome, perché è quello che sarebbe successo se lo qualcuno lo avesse saputo. Aveva paura, paura del giudizio degli altri, aveva paura di tutto, ma non era disposto a perdere Luca. più ci pensava e più le lacrime aumentavano. Lo aveva già perso. Era rimasto sul divano per il resto del pomeriggio. Quando sua madre era tornata a casa, lo aveva trovato in uno stato pietoso. Si era subito preoccupata, non aveva mai visto suo figlio così triste.
“Andrew tutto bene? È successo qualcosa?” chiese la madre preoccupata, sedendosi vicino al figlio.
“niente! Niente mamma non sono affari tuoi!”
“sei mio figlio! Sono affari miei, cosa sta succedendo Drew?” chiese Maria.
“questa volta non ne voglio parlare, scusa…”
“voglio stare da solo…” continuò Andrew alzandosi dal divano.
“va bene, ma se hai bisogno io sono qui” rispose la madre, con in volto un’ espressione preoccupata.
Andrew andò in camera sua e si buttò sul letto. Aveva solo bisogno di stare da solo,senza nessuno. Prese il suo cellulare e le cuffiette e iniziò ad ascoltare la musica. Era l’unico modo per sfuggire dalla realtà, continuava a chiedersi se aveva fatto la cosa giusta, se era giusto lasciar scappare Luca solo per degli stupidi pregiudizi. Ma le persone a volte sono cattive, giudicano senza conoscere. Aveva perso il suo Luca, la persona che amava di più di tutti. Non riusciva a capire se tutto questo sarebbe bastato a tenerlo lontano da lui. non capiva. La musica gli perforava i timpani, era l’unico modo per schiarirsi le idee. Ma non c’era molto da dire,nel profondo del suo cuore Andrew sapeva benissimo che niente e nessuno poteva tenerlo lontano dal suo primo e vero amore. Andrew dopo varie ore passate sul letto, a rimuginare su ciò che era accaduto,si alzò di scatto e si precipitò verso la porta di casa. La mamma preoccupata, corse in corridoi e vide Andrew sulla porta.
“dove stai andando a quest’ora?” chiese Maria.
“non ti preoccupare, torno presto” rispose Andrew. La madre non ebbe il tempo di rispondere che Andrew era già in strada. Prese la moto e si diresse verso la casa di Luca. quando arrivò si trovò di fronte a una scena che mai si sarebbe immaginato di vedere. Elena stava entrando nel palazzo di Luca.
Gli mancò il respiro. Vide tutto quello in cui aveva sperato frantumarsi davanti ai suoi occhi. Così un’altro dubbio gli riempì la mente. Ne valeva la pena? Valeva la pena lottare per lui? Questo non lo sapeva più.


Angolo Autrice
sono in super ritardo lo so! vi chiedo scusa, ma oggi finalmente sono riuscita a pubblicare.
fatemi sapere cosa ne pensate.
a presto:)

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


CAPITOLO 8
 
Per tutta la notte Luca pensò a tutto quello che era successo. Aveva fatto bene a trattare Andrew in quel modo?
“si che ho fatto bene, cazzo!” continuava a ripetersi. Era il momento che anche Andrew lottasse per il loro amore, non era giusto che fosse solo lui a crederci. Andrew non poteva continuare a nascondersi dietro una maschera. Doveva reagire e Luca era disposto a sacrificarsi,perché lo amava.
Quando entrò in classe quella mattina, si accorse subito che c’era qualcosa di diverso, Andrew non era lì. In quel momento sentì un  nodo alla gola, ma non ci fece caso e deciso andò verso il suo banco. Per tutta la lezione lottò contro la sensazione di vuoto e ansia. Non voleva sentirsi così, dopotutto era stata sua la decisione di allontanarsi per far reagire Andrew. Nick e Cris durante l’intervallo si avvicinarono a Luca.Era strano,non capivano cosa fosse successo. E subito glielo domandarono.
“Luca…stai bene?” chiese Cris.
“Sisi tutto bene…” rispose Luca con un finto sorriso sulle labbra.
“potrai anche mentire agli altri ma a noi no, quindi ti conviene parlare” disse Nick, capendo che Luca stava mentendo.
“ho litigato con Andrew…”
“e come mai sei così’ triste? Siete amici le cose si risolveranno, come sempre no?” disse Cris.
“non ce la faccio più, devo togliermi questo peso…” si guardò intorno e vide che in classe c’erano solo loro tre.
“so che di voi mi posso fidare…” continuò Luca.
“io e Andrew…siamo più che amici…” disse Luca. le due ragazze scoppiarono a ridere e Luca sbiancò, non capendo il perché di quella reazione.
“che scoperta!” esclamò Cris
“credevi che non ce fossimo accorte! Non siamo stupide lo sai?” continuò Nick ridendo.
“NO! Cioè sospettavo che voi avevate capito qualcosa...ma…”  rispose Luca
“noi due ci siamo già passate sappiamo cosa vuol dire…” rispose Cris.
“minchia Luca ma non ti rendi conto di come lo guardi?” disse Nick
“ah…ma io…ok…”
“Luca se hai bisogno di parlare noi siamo qui” disse Cris sorridendo.
“lo so. l’ho sempre saputo che di voi mi posso fidare…”
“ieri abbiamo discusso, perché lui non vuole rivelare la nostra relazione agli altri, io lo capisco, ho paura anche io, però secondo me è arrivato il momento di rivelarlo, voglio che sappiano che lui appartiene solo a me e a nessun altro. In fondo a voi non è andata così male, no?” disse Luca. ma proprio quando le due ragazze stavano per rispondere suonò la campanella. il resto della mattinata per Luca trascorse velocemente, si sentiva molto meglio, perché finalmente era riuscito a parlare con qualcuno.
Il pomeriggio per Luca fu lungo e noioso senza la compagnia di Andrew. Cominciava dubitare della sua decisione. Stare accanto ad Andrew e nascondere quello che provava oppure sacrificarsi nella speranza che le cose sarebbero cambiate? Questo era il pensiero fisso di Luca.
All’improvviso i suoi pensieri vennero interrotti dal suono del cellulare, era Cris. Rispose subito.
“pronto! Ehi Cris come va?”
“tutto bene, senti stasera esci con noi?”
“mmh certo” rispose Luca
“avete invitato anche Andrew per caso?” continuò Luca, preoccupato di sentire la risposta.
“no no siamo solo noi tranquillo” rispose Cris.
“allora ci vediamo dopo” la salutò Luca e chiuse la chiamata.
Dopo essersi preparato Luca uscì di casa, prese la moto e si diresse verso la pizzeria. Quando arrivò vide in lontananza Cris e Nick che scherzavano tra di loro e si baciavano, Luca sorrise, felice di vedere le due ragazze così innamorate.
“ehi” le salutò Luca, un po’ imbarazzato dalla situazione.
“ciao Luca!”
“ho interrotto qualcosa?” disse ridendo Luca. le due sorrisero.
“ no tranquillo” rispose Nick ridendo. Subito dopo entrarono in pizzeria, un cameriere li portò fino ad un tavolo. Una volta ordinato, cominciarono a chiacchierare un po’.
“stai meglio?” chiese Nick
“meglio non è la parola giusta, diciamo che me la cavo” rispose Luca, alzando le spalle.
“ci dispiace davvero, ma non c’è un modo per risolvere la cosa?” chiese Cris.
“ per ora non ne vedo, abbiamo opinioni differenti, ma spero che passi perché sinceramente non so vivere senza di lui” Cris e Nick annuirono,capivano benissimo quello che Luca stava passando.
Alla fine delle cena Luca era molto più rilassato,uscirono dalla pizzeria e decisero di fare un giro.
Camminando Luca intravide Elena che gli veniva incontro. Quando ormai era a pochi passi da loro la salutò.
“ciao ragazzi!” li salutò allegramente Elena.
“Elena…” rispose Luca. All’improvviso Luca vide arrivare una ragazza che agli occhi di un ragazzo diverso da lui sarebbe stata bellissima.
“vi presento Lana” disse Elena riferendosi alla sua amica. Lana aveva un viso dolce ma alla stesso tempo grintoso,aveva i capelli lunghi e scuri e i suoi occhi si intonavano perfettamente ai capelli.
Luca fu il primo a presentarsi.
“piacere Luca” disse porgendogli la mano. La ragazza rispose un po’ imbarazzata.
“piacere mio” decisero di fare un giro tutti insieme, andarono in una piazzetta e si sedettero su una panchina. Elena convinse gli altri a fare una foto tutti insieme. Lana e Luca erano seduti vicini e il ragazzo aveva un braccio attorno le spalle di Lana. Elena scattò la foto e la pubblicò subito dopo su facebook. Circa un’ora dopo Cris e Nick decisero di tornare a casa. Erano rimasti solo Elena, Lana e Luca. ma nel giro di dieci minuti anche Elena andò via. Luca e Lana invece, fregandosene dell’ora, continuarono a chiacchierare e Luca si rese conto di avere molte cose in comune con Lana. Ma nello stesso istante in cui ci pensò si rese contò dell’errore che stava commettendo. Cosa ci faceva li? Lui amava Andrew e questo non sarebbe mai cambiato. Lana continuava a parlare fino a quando non si rese contò che Luca in realtà non la stava ascoltando.
“a cosa pensi?” disse la ragazza
“cosa?!” rispose Luca.
“sei tra le nuvole! mi sono accorta che non mi stavi ascoltando” rispose Lana sorridendo.
“scusa è che ho tanti pensieri per la testa” disse Luca
“vuoi parlarne?”
“no tranquilla, non è niente di che…”
“lo so che ci siamo appena conosciuti, però abbiamo tante cose in comune, quindi se vuoi parlare ti ascolto volentieri” rispose Lana.
“scusa, ma è una cosa troppo personale e poi non riguarda solo me..” disse Luca toccandosi i capelli.
“ah questioni di cuore?” chiese Lana sorridendo.
“si…e stasera non mi va proprio di parlarne…” rispose Luca.
“se una ragazza ha provato a lasciarti da solo è veramente una stupida e non merita le tue attenzioni” disse Lana. Luca sorrise e alzò le spalle.
“ ne troverai un’altra, bello come sei avrai la fila!”
“ e poi di cosa ti preoccupi?” disse Lana
“non è così semplice come credi…”
“vabbè ho capito non ne vuoi parlare!” si arrese alla fine Lana.
“grazie” sussurrò Luca, con un piccolo sorriso sulle labbra.
Poco dopo Luca decise di tornare a casa, aveva bisogno di stare da solo, per riflettere. Andrew gli mancava da morire, ma non poteva tornare su i suoi passi, doveva aspettare che fosse Andrew ad andare da lui. Il mattino dopo Luca era distrutto, per fortuna quel mattino non c’era scuola. L’unico pensiero di Luca era Andrew. Allora decise di Andare da lui.
“fanculo aspettare io vado da lui!” disse e prese le chiavi della sua amata moto. Nel giro di pochi minuti era già sotto casa sua. Rimase sulla moto per un po’, fino a quando non si decise ad andare a suonare alla sua porta. Si avvicinò al portone, ma si accorse che era aperto, Salì al 3 piano e si trovò faccia a faccia con l’appartamento di Andrew. Suonò il campanello. Dall’altro lato della porta si sentivano dei passi. Andrew aprì la porta. Quando vide chi era ebbe l’istinto di chiudere la porta, ma Luca glielo impedì.
“Andrew voglio parlare! Ti prego…” disse Luca. Andrew non voleva stare a sentirlo, gli aveva detto che era lui quello che non teneva alla loro relazione, non voleva parlare con lui.
“non voglio parlare!” rispose Andrew
“non ho niente da dirti!” continuò
“io si! Apri questa maledetta porta!” Luca aumentò la forza e riuscì a spalancare la porta. Andrew fu costretto a farlo entrare in casa sua.
“cosa vuoi?!” gli urlò contro Andrew.
“mi dispiace per quello che è successo, in questi giorni ho pensato e ripensato, e ti giuro che non sarei mai voluto venire qui, lo sai quanto sono orgoglioso, ma non ce la faccio…non ce la faccio più senza di te!”
“Drew, cazzo, io sono innamorato di te! e le cose che hai detto mi hanno davvero ferito, capisco che hai paura, ma qualunque cosa accada la affronteremo insieme…mi manchi da morire Drew…voglio che tutto torni come era prima” disse Luca, con le lacrime agli occhi. Andrew rimase un po’ scosso.
“anche tu mi manchi…ma ho bisogno di tempo per pensare a cosa voglio davvero, ho bisogno di tempo per accettare chi sono veramente, non puoi chiedermi una cosa del genere…” rispose Andrew.
“ oh ok va bene…se è quello che vuoi…” disse Luca e uscì dalla casa di Andrew.
Andrew rimasto solo in casa, capì subito di aver perso di nuovo Luca. quello che pensava Andrew era:” sono disposto davvero a perdere Luca solo perché mi preoccupo di quello che penserà la gente?” senza pensarci due volte si precipitò giù dalle scale per raggiungere Luca.
Luca ormai fuori dal palazzo si sentì chiamare.
“Luca!” era una voce femminile, si girò e vide che era Lana.
“ehi ciao” la salutò Luca, ancora scosso dalla litigata con Andrew.
“ehi…ma stai bene?” chiese la ragazza. Luca stava per piangere.
“io..ehm…si si tutto bene…” rispose quasi singhiozzando. Lana si preoccupò e lo abbracciò immediatamente. In quello stesso momento il portone del palazzo si aprì e Andrew uscì e sentì il cuore fermarsi per un istante. La ragazza, che ancora stava abbracciando Luca, gli diede un bacio sulla guancia e lo accarezzò. Andrew non ci vide più dalla rabbia.
“BRUTTO STRONZO! MENO MALE CHE TI DISPIACEVA!” urlò Andrew. Luca si girò e lo vide.
“Andrew…” sussurrò Luca.
“Andrew un cazzo!” urlò Andrew per tutta risposta.
“volevo aggiustare le cose e invece ti trovo qua abbracciato a questa!” disse Andrew indicando Lana.
“intanto ti calmi!” rispose Luca
“e questa ha un nome, si chiama L..” ma fu interrottò da Andrew.
“a me non interessa come si chiama…so solo che eri qui abbracciato a lei!”
“Luca io vado…ci vediamo” disse Lana sottovoce.
“no! È Andrew che si deve dare una calmata!”
“no davvero, io vado, ci sentiamo più tardi…” disse Lana allontanandosi.
“ci sentiamo più tardi? Aah bene sei anche diventato un attore? Complimenti! Prima vieni da me, tutto triste, oh Andrew mi manchi, e poi sotto casa mia ti trovo tutto avvinghiato alla tua amichetta!” sputò Andrew.
“mi hai stufato!” prese Andrew per un braccio e lo portò in un vicoletto li vicino, dato che stavano dando spettacolo.
“senti Andrew la mia come la chiami tu, l’ho conosciuta ieri sera e siccome ha visto che stavo piangendo per te, brutto cretino, si è fermata a chiedermi cosa fosse successo! E per consolarmi mi ha abbracciato”  Andrew rimasto senza parole scoppiò a piangere e si appoggiò con la schiena al muro.
“io non ti credo! E cosa mi dici di Elena! L’ho vista che entrava a casa tua l’altra sera…”
“sei venuto a casa mia?!” lo interruppe Luca.
“non è questo il punto, il punto è che io ero li e l’ho visto e dopo quello che è successo, sabato sera, secondo te cosa posso pensare? Eh?” disse Andrew e Luca rispose: “ puoi pensare di essere un coglione! Elena è venuta a chiedermi scusa per quello che era successo sabato e mi ha chiesto anche spiegazioni riguardo al tuo comportamento e ovviamente le ho mentito. Quindi piantala di fare l’idiota geloso.”
Andrew cominciò a urlare cose a caso e Luca, stanco del suo comportamento lo tirò per un braccio e gli tappò la bocca con un bacio. Andrew sbarrò gli occhi, ma subito dopo si rilassò e rispose al bacio.
“che bel modo per farti chiudere la bocca eh?!” disse Luca sorridendo.
“sei un idiota” disse Andrew baciando Luca.
Il loro bacio fu interrotto dalla suoneria del cellulare di Luca.
“sono Nick e Cris mi chiedono di uscire…andiamo?” disse Luca dopo aver letto il messaggio.
“per me va bene” rispose Andrew.
“ok…però c’è da chiarire una cosa…”
“cosa siamo Drew?” chiese Luca preoccupato della risposta.
“pensavo che dopo quel bacio l’avessi capito!” rispose Andrew
“davvero? Quindi posso ufficialmente dichiarare che sei il mio ragazzo?” Luca sorrise
“se ti fa sentire meglio” rispose Andrew prendendolo in giro.
“ah ah molto divertente!” rispose Luca
“anzi! La parola giusta è fidanzato!” disse Luca enfatizzando l’ultima parola.
“va bene….” Rispose Andrew
“davvero?” chiese Luca guardandolo negli occhi
“si, sono stufo di nascondermi dietro a una maschera e fare finta di essere un'altra persona…”
“e poi sono stufo di vedere tutte quelle ragazzine che ti mangiano con gli occhi!” continuò Andrew.
“ah quindi lo fai solo per le ragazze?”
“anche, ma soprattutto perché…” disse Andrew cominciando a sudare freddo. La voce si spezzò alla fine della frase.
“perché…?” chiese Luca, stringendo la mano di Andrew.
“perché… me lo devi proprio fare dire?” disse Andrew guardando il suo ragazzo.
“oh si! Voglio sentirlo forte e chiaro!” disse Luca ridendo.
“sei ingiusto!”
“lo so” rispose Luca continuando a ridere. Gli piaceva vederlo in difficoltà. Diventata tutto rosso, cominciava ad agitarsi e gli tremava la voce.
“perché…ti amo stupido!” disse, finalmente, Andrew.
“anche io ti amo Drew” rispose Luca emozionato. Sorrise e lo baciò.
Quando si staccarono decisero di raggiungere Cris e Nick. li stavano aspettando in un bar in centro. Luca ad Andrew si incamminarono verso il bar mano nella mano. Andrew era un po’ teso, aveva paura delle reazioni degli altri, Luca però gli trasmetteva coraggio e quindi si rassicurò un po’.
Quando arrivarono al bar raggiunsero Nick e Cris che si trovavano in una saletta privata. Quando le due ragazze si accorse di Andrew e Luca fecero un gran sorriso, contente che i due avessero chiarito.
“ooh finalmente!” disse Nick 
“ce l’avete fatta!” continuò. I due sorrisero imbarazzati.
“già, il signorino si è chiarito le idee!” disse Luca sorridendo. Si sedettero al tavolo e ordinarono da bere. Quando il cameriere portò ciò che avevano ordinato,Luca si accorse che lo guardava in modo stano, come se lo conoscesse. Ma non ci badò più di tanto.
Tra una battuta e l’altra Luca fece arrossire sempre di più Andrew e per completare l’opera gli diede un bacio. Nel frattempo, il cameriere che di nascosto aveva assistito alla scena, rimase a bocca aperta.
I ragazzi ignari dello sguardo del cameriere continuarono a ridere e a scherzare, finché Luca non diede un altro bacio ad Andrew. Ma questa volta il cameriere li fotografò.
Giunta l’ora di tornare a casa i quattro amici si diressero alla cassa.
“Ragazzi pago io!” disse Luca.
“ok grazie…ti aspettiamo fuori!” disse Cris.
Luca si piazzò davanti al bancone in attesa, fino a che il cameriere non gli chiese: “tu sei Luca giusto?”
“Si…perché?”  rispose il giovane confuso.
“il figlio di Carlo?” continuò il cameriere.
“ si ma perché?” chiese Luca.
“tuo padre è al corrente di tutto questo?”
“ma di cosa stai parlando?” rispose Luca turbato.
“sto parlando di questo!” disse il cameriere mostrandogli la foto che aveva scattato pochi minuti prima.
“ma come ti sei permesso? Chi diavolo sei?!” rispose Luca su di giri.
“conosco tuo padre da più di 20 anni e sono certo che non approverebbe mai una cosa così!”
“bhe non sono affari tuoi! Cancellala immediatamente!” continuò Luca arrabbiato.
“non prendo ordini da un ragazzino che si sta rovinando la vita!” rispose il cameriere.
“ma che cazzo dici? Fatti i fatti tuoi! Che a mio padre ci penso io!”
“ti conviene sbrigarti! Perché questa foto sarà nelle sue mani molto presto!”
“perché fai tutto questo?” chiese Luca, con il cuore in gola.
“perché io ho perso mia figlia per lo stesso motivo, l’ho scoperto troppo tardi e non ho potuto fare niente per evitarlo, ma tu sei ancora in tempo, è solo una fase!”
“ma quale fase e fase? Ne stai parlando come se fosse una malattia!”
“senti Luca, o lo dici a tuo padre oppure glielo dirò io stesso!” rispose il cameriere.
Luca per tutta risposta lanciò i soldi sul bancone e uscì dal locale, cercando di trattenere le lacrime.
Appena Andrew lo vide gli corse incontro, capendo che era successo qualcosa.
“Luca cosa è successo?” chiese preoccupato Andrew.
“siamo nei guai…” disse Luca tremando.
“cosa vuoi dire?”
“è arrivato il momento…dobbiamo dirlo a mio padre…” disse Luca, in preda all’ansia e si buttò tra le braccia di Andrew.


Angolo Autrice 
buonasera! sono tornata. fatemi sapere cosa ne pensate! 
grazie a tutti!
a presto:)

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


CAPITOLO 9
 
Era arrivato il momento, doveva dirlo ai suoi genitori, non voleva che lo venissero a sapere da qualcun altro. Doveva prendere coraggio e confessare tutto. Era pronto. Doveva solo aspettare il momento giusto, ma non aveva molto tempo. doveva dirglielo quella sera stessa. Sperava che Andrew venisse con lui, non voleva affrontare suo padre da solo. Non sapeva come avrebbe reagito, aveva paura, ma voleva e doveva farlo. Quel pomeriggio lo passò a casa di Andrew, sul suo letto. Andrew si era disteso al suo fianco e lo aveva abbracciato. Luca si era impadronito del braccio di Andrew, e continuava a stringerlo. Andrew sapeva benissimo che Luca aveva paura, soprattutto di suo padre. Per lui il figlio avrebbe dovuto fare l’avvocato,sposare una bella donna e avere dei bambini.
“Drew…” sussurrò Luca
“ehi” rispose in un sussurro Andrew.
“stasera,quando lo dirò ai miei, vorrei che tu fossi con me…” disse Luca
“io…” sentì la stretta di Luca aumentare. Aveva paura, non poteva lasciarlo da solo, anche se lui aveva più paura del suo ragazzo.
“si, vengo con te, non ti lascio da solo, tranquillo…” riuscì a dire alla fine, lasciando un bacio sulla guancia di Luca, che allentò la presa sul braccio di Andrew.
“grazie Drew…” sussurrò.
Rimasero un paio di ore in quel letto, in silenzio. Quel silenzio fu interrotto dall’arrivo della madre di Andrew.
“Andrew sei a casa?” chiese dal corridoi. Andrew nel frattempo si alzò e aprì la porta della sua camera.
“mamma sono qui!” rispose Andrew.
“oh bene! Hai fatto la spesa?” Andrew si era completamente dimenticato di andare al supermercato quel pomeriggio.
“veramente…”
“ti sei dimenticato?”
“si ma…” rispose Andrew
“tutto bene?” chiese la madre,avvicinandosi al figlio, che era rimasto vicino alla sua camera.
“si…più o meno…”
“ne vuoi parlare?” chiese la madre preoccupata. Nel frattempo la porta della camera di Andrew si aprì e Luca uscì.
“ciao…” sussurrò in saluto a Maria.
“ciao Luca, stai bene? Hai una faccia!” chiese Maria, preoccupata. Lo conosceva da tanti anni e non l’aveva mai visto così.
“si…sto bene…”
“a me non sembra…cosa mi nascondete?” chiese la madre
“niente mamma…” iniziò Andrew,ma fu interrotto da Luca.
“forse lei saprebbe come aiutarci…in fondo lei già lo sa…” disse Luca, in imbarazzo.
“ragazzi cosa dovete dirmi?” chiese Maria.
“andiamo in cucina dai…” continuò la mamma di Andrew. Si sedettero sul divano. Andrew era sconvolto dal fatto che Luca volesse parlare così apertamente con sua madre, e lui non sapeva cosa fare.
“allora?” chiese la madre. Luca sospirò e poi iniziò a raccontare cosa era successo quella mattina al bar.
“io voglio dirglielo, lo avevo già detto anche a Drew, qualche tempo fa. Ma non volevo sentirmi costretto! non voglio che i miei lo vengano a sapere da qualcun altro, quindi devo dirglielo stasera….” Disse Luca, continuando a torturarsi le mani e a guardare il pavimento. Maria che era seduta accanto a lui, gli strinse la mano, come per infondergli coraggio.
“sono i tuoi genitori dovrebbero capirti, d'altronde quello che vogliono è vederti felice” disse Maria.
“spero che tu abbia ragione…” rispose Luca. poco dopo i due ragazzi si diressero a casa di Luca.
Quando arrivarono davanti alla porta, tutti e due si fermarono li davanti, si guardarono negli occhi, si strinsero forte la mano e con un sospiro Luca aprì la porta. Quando entrarono Luca salutò la madre.
“ciao mamma, tutto bene?”  la madre che era  in cucina andò in corridoio a salutare il figlio.
“ciao…” rispose la madre, lanciando un’occhiata ad Andrew.
“mamma ti ricordi di Andrew?” disse Luca.
“certo…ciao Andrew”
“buonasera Caterina…” rispose Andrew.
“l’ho invitato a cena se per te va bene…” disse Luca.
“si..certo, è quasi pronto, aspettiamo tuo padre e poi ceniamo…” rispose la madre.
“okay…” disse Luca.
“Andrew dammi pure la giacca…” continuò Luca. Andrew si tolse la giacca e la porse al moro. I due continuavano a guardarsi negli occhi e Caterina non smetteva di fissarli con aria sospettosa.
“mamma va tutto bene?” chiese Luca.
“sisi vado in cucina…” rispose la madre.
Rimasi soli, Luca prese per mano Andrew e lo portò nella sua camera. entrarono e si chiusero la porta alle spalle. I due entrambi preoccupati per quello che stava per succedere da li a poco, si sdraiarono sul morbido tappeto, e si misero a fissare il soffitto.
“sei sicuro di volerglielo dire?” chiese Andrew
“devo, non ho nessun altra scelta, se viene a saperlo da qualcun altro è peggio” rispose Luca.
Andrew si avvicinò al ragazzo, mettendogli un braccio intorno alla vita. E gli sussurrò all’orecchio: “ andrà tutto bene…”
“Spero che tu abbia ragione” rispose Luca. in quello stesso istante sentirono la porta di casa aprirsi e Luca fu preso da un attacco d’ansia.
“Luca stai tranquillo ci sono io con te…”
“Grazie Drew”
I due fecero un lungo respiro e aprirono la porta. Si incamminarono in salotto dove trovarono il padre di Luca.
“Ciao ragazzi!” disse il padre.
“Andrew questo è mio padre Carlo…” continuò Luca.
“Salve…Carlo” rispose Andrew con una voce tremante. Ci fu una breve pausa in cui si fissarono tutti e tre e poi i due ragazzi si sedettero sul divano e Luca accese la tv su una partita di calcio. Nel frattempo il padre di Luca andò in cucina dalla moglie e subito si accorse che c’era qualcosa di strano in lei.
“ Cate stai  bene?” chiese il marito
“si…è che mi sa che abbiamo un problema” rispose sussurrando.
“quale problema?” chiese Carlo.
“ quando Luca e Andrew sono entrati in casa si guardavano in modo strano…non lo so…” sussurrò.
 “stano…” ripeté la moglie.
“Caterina dove vuoi andare a parare?”
“ti ricordi quelle sera, a cena, quando hai chiesto a Luca se stava con qualcuno?”
“si e allora?” rispose il marito.
“gli avevi detto di portare a cena la sua fidanzata per farcela conoscere…mi sa che quel giorno è arrivato!” continuò la moglie.
“ma cosa stai dicendo? Ma se di la c’è un…ragazzo…” disse Carlo.
“ma figurati! Ti stai inventando tutto! È solo la tua fervida immaginazione!” continuò il marito.
“una madre certe cose le capisce! E poi tu non hai visto come si guardavano!” rispose la madre.
Nel frattempo Andrew e Luca, vista l’ora si diressero in cucina. Luca si accorse subito della tensione che c’era tra i genitori e gli chiese:” mamma papà tutto bene?”
“Mi chiedi se va tutto bene?! Non va per niente bene!!”
“ma cosa è successo?” chiese Luca
“mi chiedi anche cosa è successo?! Tu forse non hai capito come stanno le cose qua! Credevi che non ce ne accorgessimo! Ma cosa ti è saltato in mente! Sei pazzo!” urlò il padre.
“primo ti calmi. Secondo non so di cosa tu stia parlando” rispose Luca.
“ ma lo sai benissimo! Tu e questo ragazzo state insieme!”
“papà…”
“PAPA’ UN CAZZO! Fuori da casa mia!” urlò il padre, che prese per un braccio e lo portò verso la porta di casa.
“ma sei fuori di testa! Lascialo immediatamente! non hai nessun diritto!” urlò Luca
“sono tuo padre! E finché vivrai in questa casa seguirai le mie regole!” rispose il padre. Aprì la porta di casa e buttò fuori Andrew, chiudendogli la porta in faccia.
“cosa cazzo fai!” urlò Luca cercando di aprire la porta, ma il padre lo portò in sala. Lo fece sedere sul divano e iniziò a urlargli contro, con la moglie che cercava di trattenerlo.
“hai idea di quello che è appena successo? Stai con un ragazzo! sai perfettamente che sono uno all’antica e certe cose non le tollero!” disse il padre, sbattendo una mano sul tavolo.
“Carlo! Cerca di calmarti! È sempre nostro figlio…” disse Caterina.
“non mi interessa non si rovinerà la vita così, non glielo permetterò!” continuò il padre.
“andrai da uno psicologo! Mi hai sentito bene! Così magari riuscirò a farti ragionare!” Disse il padre guardando Luca negli occhi. In quel momento Luca si alzò dal divano e parlò a un centimetro dalla faccia del padre.
“non andrò da nessun psicologo! Tu sei fuori di testa” urlò Luca.
“Luca! tu ci andrai dobbiamo trovare una soluzione!” urlò a sua volta il padre
“uno psicologo! Ma pensi che sia pazzo?! Io ci tengo a quel ragazzo, che tu hai appena sbattuto fuori! E ti posso assicurare che questa volta non la passerai liscia!” urlò Luca al padre. Il ragazzo si voltò e si diresse in camera sua. Aprì l’armadio prese la valigia e cominciò a buttarci dentro i suoi vestiti.
Usci dalla sua stanza passò davanti ai suoi genitori e gli disse “Dato che qui non sono accettato… me ne vado!”
“ma cosa dici Luca noi ti vogliamo bene!Tuo padre ha esagerato!”disse la madre piangendo.
“Io non ho esagerato!Fai quello che vuoi ma ricorda che se esci da quella porta sarà dura poi rientrarci!!” rispose il padre infuriato.
“D’accordo!” disse Luca.Si diresse in corridoio apri la porta di casa e uscì sbattendosela alle spalle.
Uscì dal portone e trovò li sulla strada Andrew in lacrime. I due si guardarono e si gettarono l’uno nelle braccia dell’altro.
“Luca cosa è successo? Cosa ti hanno detto?”
“voleva mandarmi da uno psicologo! Così me ne sono andato! Mio padre mi ha detto non sono più il benvenuto a casa sua!” disse Luca asciugando le lacrime. Non si aspettava una reazione del genere, si aspettava un po’ di comprensione. Sapeva che non era facile da accettare, ma era suo figlio.
“andiamo, vieni” disse Andrew, sostenendolo per la vita. In silenzio arrivarono a casa di Andrew. Luca non aveva aperto bocca, aveva ancora gli occhi lucidi.
“Andrew sei tu? Come è andata?” queste furono le prime parole che i due ragazzi sentirono appena aprirono la porta di casa, e subito dopo si trovarono di fronte Maria. Luca lasciò scivolare il borsone sul pavimento e si passò una mano sul viso.
“luca…” sussurrò Maria, avvinandosi al ragazzo e abbracciandolo. Luca si lasciò andare e scoppiò a piangere, si strinse alla mamma del suo ragazzo. Maria a sua volta cercò di trasmettergli più sicurezza e coraggio possibile.
“mi hanno cacciato di casa…io non ci posso credere…pensavo che avrebbero capito…non so cosa fare…” disse Luca tra un singhiozzo di e l’altro.
“non sei da solo ci sono io e c’è Andrew, andrà tutto bene…i tuoi genitori hanno bisogno di dormirci sopra, sono sicura che ci ripenseranno…”
“non credo proprio..” rispose Luca sciogliendo l’abbraccio.
“In ogni caso sei il benvenuto in questa casa ok? Mi fa piacere averti qui” disse Maria sorridendo.
“grazie…io non so cosa dire…” disse incerto Luca.
“non devi dire proprio niente ok?” continuò Maria continuando a sorridere. Luca annuì sorridendo a sua volta.
“forza ragazzi! avete mangiato?” chiese la madre di Andrew.
“in realtà no” rispose Andrew.
“ma come! Ho cucinato una torta al cioccolato! Forza venite di la!” li rimproverò Maria. Andrew sorrise alla madre, che li lasciò soli e andò in cucina. Andrew si avvicinò a Luca e gli strinse la mano. Luca gli sorrise debolmente e Andrew gli lasciò un bacio sulla guancia.
“andiamo di là prima che mia madre ci venga a prendere per le orecchie” disse Andrew, trascinando il suo ragazzo in cucina.
“ha un aspetto buonissimo” disse Luca, dopo essersi seduto e avere ricevuto la sua fetta di torta.
“ e non solo!” disse Andrew con la bocca piena, il cioccolato lo aveva sommerso. Luca sorrise e diede un morso alla torta.
“è deliziosa!” si complimentò Luca.
“complimenti!” continuò il moro. Maria per tutta risposta sorrise e gli offrì un’altra fetta di torta che Luca non negò. finita la torta si spostarono sul divano e guardarono un film, ma Luca non seguì molto, era stanco, aveva troppi pensieri, voleva riposarsi e abbracciare Andrew. Questo era quello di cui aveva bisogno. A metà film gli scappò uno sbadiglio. Andrew si voltò nella sua direzione.
“hai sonno?” chiese il biondino.
“un po’” rispose Luca.
“andiamo a letto dai…” disse Andrew alzandosi dal divano. Luca lo seguì. Maria stava per dire qualcosa, ma si bloccò. Aveva pensato di prendere delle lenzuola e delle coperte e sistemarle sul divano, Luca poteva dormire li. non voleva pensare a suo figlio e un altro ragazzo nello stesso letto. Non c’era niente di male ed era felice per loro, però a tutto c’era una limite. Avrebbe reagito allo stesso modo se al posto di Luca ci fosse stata una ragazza. Voleva dire qualcosa ma alla fine rimase in silenzio. Salutò i ragazzi e tornò a guardare la tv.
Andrew e Luca entrarono in camera e si lasciarono andare sul letto. Luca sospirò. Andrew appoggiò la testa sul petto di Luca e gli lasciò lievi carezze sul torace. Luca si perse tra i capelli del suo ragazzo. gli lasciò un bacio sulla fronte.
“mi dispiace Lu…non volevo che andasse a finire così…” mormorò Andrew.
“lo so Drew…pensavo che avessero capito…ma me ne farò una ragione…” disse alzando le spalle.
Andrew lo abbracciò.
“in tutto questo però c’è una cosa positiva” disse Luca sorridendo.
“cosa?” chiese Andrew.
“possiamo dormire insieme” rispose Luca ridendo. Andrew concordò con lui.
“dai andiamo a dormire..” disse Andrew. Si alzò, e si spogliò davanti a Luca che si godeva lo spettacolo. Indossò poi i pantaloni del pigiama e si sdraiò accanto a Luca a petto nudo.
“tocca a te” disse Andrew. Luca si alzò. Si tolse la maglia, i pantaloni. Poi cercò nella valigia i pantaloni della tuta e tornò sul letto.
“eccomi qua…” disse Luca sorridendo. Ero uno di fronte all’altro. Sdraiati su un fianco. Si guardavano a basta, senza dire una parola. Andrew si avvicinò e gli accarezzo i capelli e poi gli lasciò una leggero bacio sulle labbra. Luca sorrise e ricambiò il bacio. Luca lo avvicinò a sé mettendogli una mano su un fianco.
“buonanotte Drew” disse Luca, poggiando la testa sul cuscino, chiuse gli occhi e poi sentì Andrew avvicinarsi e poggiare la testa sul suo petto.
“buonanotte Lu” poco dopo si addormentarono. I brutti pensieri sparirono per una paio do ore, erano solo loro due nel loro mondo. Dove niente e nessuno poteva dividerli.


Angolo autrice
buonasera! scusate il ritardo!
volevo ringraziare chi ha recensito il capitolo precedente e chi ha messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate.
fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo,
alla prossima,un bacio
ciao:)

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


CAPITOLO 10
 
Quella notte Luca si era svegliato più volte, aveva fatto parecchi incubi, e adesso non riusciva più a dormire. Era li, nel letto con Andrew, ma non riusciva a chiudere occhio. Pensava che adesso era da solo, non c’era nessuno dalla sua parte, la sua famiglia lo aveva abbandonato, aveva solo Drew,  cominciava a capire meglio la paura del suo ragazzo, se i suoi genitori non si erano fatti problemi a voltargli le spalle, come avrebbero reagito i loro amici? Adesso Luca aveva più paura che mai. Provò a chiudere gli occhi, ma pochi minuti dopo fu svegliato da un altro incubo: c’era lui, era circondato da ombre che lo indicavano, ridevano e sussurravano frasi brevi, lo stavano insultando, prendevano in giro lui e il suo Drew. Si svegliò improvvisamente, e si alzò istintivamente dal letto, aveva il respiro accelerato, era sudato e il cuore gli batteva forte nel petto.
“Luca, Luca…era solo un sogno…tranquillo” Andrew al suo fianco cercò di tranquillizzarlo,prese una mano tra le sue e lo abbracciò, e si sdraiarono. Luca aveva ancora gli occhi sbarrati dalla paura. Sentiva il battito del cuore di Andrew, sentiva le sue mani tra i suoi capelli, sentiva il suo profumo.
“shh va tutto bene…” continuò Andrew. Luca allungò un braccio e stinse Andrew. Il respiro tornò regolare. Andrew continuava ad accarezzarlo fino a quando non sentì che Luca si era addormentato.
Andrew era preoccupato, cosa poteva fare? Si sentiva inutile, non sapeva come consolarlo, come infondergli coraggio, non sapeva cosa fare. Gli lasciò un bacio sulla fronte e provò a dormire.
Il mattino dopo i due si svegliarono presto per andare a scuola, anche se Luca non era dell’umore adatto.
Quando arrivarono a scuola ad aspettarli c’erano Nick e Cris.
“Ragazzi” esclamò Cris.
“com’è andata ieri sera? Tutto bene?” continuò Cris. Ma l’unica risposta che ricevette fu la faccia amareggiata di Luca.
“amò mi sa che ti sei data la risposta da sola” sussurrò Nick. Andrew scosse la testa come per dire che non era andata bene, e poi aggiunse “ragazze scusate ma non è un buon momento…”
“Drew…” intervenne Luca poggiando una mano sulla spalla del suo ragazzo.
“ieri sera non è andata bene, per niente…mio…mio padre è andato su tutte le furie…” disse Luca con occhi tristi fissando l’asfalto. Luca non aveva più sentito una sola parola di quello che i suoi amici avevano detto, si era rinchiuso nel suo mondo. Era da sola, doveva cominciare a pensare cosa fare, di certo non poteva continuare a vivere a casa di Andrew, doveva trovare un lavoro e mettere da parte dei soldi. Quel pomeriggio i dubbi avevano assalito Luca, non sapeva cosa fare e così dal nulla era scoppiato in lacrime. Andrew lo aveva prontamente abbracciato e stretto a se. Lui poteva solo immaginare cosa stesse provando il suo ragazzo. Per fortuna, sua madre aveva capito e lo aveva accettato.
Andrew aveva provato a tirarlo su di morale facendo battute stupide.
“adesso basta piangere ci siamo intesi?” disse Andrew con tono autoritario, Luca per tutta risposta annuì.
“i tuoi capiranno…sei loro figlio, prima o poi capiranno…” sussurrò Andrew.
“e se non vorranno capire, pazienza, si perderanno il nostro magnifico matrimonio a Parigi o Las Vegas, devo ancora decidere!” annunciò Andrew ridendo.
“Tu devi decidere? E io non posso dire la mia?” chiese Luca sorridendo
“certo che puoi!”
“allora vediamo: Parigi o Las Vegas?” continuò Andrew,
“ Parigi Drew, è molto più romantico”
“hai ragione, in fondo tu sei un tipo romantico!” lo prese in giro Andrew. Luca sorrise, il primo sorriso vero dopo tanto tempo.
Con il trascorrere dei giorni tutto stava tornando lentamente al proprio posto. Luca si era ambientato benissimo a casa di Andrew, e si era affezionato a Maria, la madre di Andrew, e in fondo anche lei voleva bene a Luca. a scuola giravano delle voci su Luca, si era scoperto che non abitava più con i suoi ma a casa di Andrew, ma nessuno sapeva il perché, anche se qualcuno sospettava la loro relazione. Per fortuna però la scuola era finita e potevano godersi le vacanze.
Era passato un mese dall’ultima volta che aveva visto i suoi, e nessuno dei due aveva chiamato il figlio. Luca un po’ sperava in una loro chiamata ma non era successo. Aveva intravisto suo padre un pomeriggio al bar del suo amico ma non aveva avuto il coraggio di chiamarlo. Ormai si era rassegnato.
Alla fine di Luglio,avevano organizzato una gita al mare. avevano chiamato tutta la compagnia, ciò comprendeva una decina di persone. Per fortuna la spiaggia era a pochi minuti di distanza.
“allora…vediamo un po’…” cominciò Alessandro, il playboy del gruppo, guardandosi in torno per trovare la sua prossima preda.
“come mai oggi se da solo?” gli chiese Cris, camminando mano nella mano con Nick.
“ io in estate sono un uomo libero e poi in compagnia non avrei potuto guardare il didietro delle ragazze senza essere rimproverato!” rispose Alessandro, continuando a guardarsi in giro. Si bloccò di colpo, stava fissando una ragazza. Una bella ragazza,capelli lunghi tendenti al biondo, fisico perfetto, da far invidia a tutte le ragazze presenti in spiaggia.
“cos’è? Che hai visto?” lo prese in giro Nick ridendo.
“è un angelo!” disse Alessandro continuando a fissarla, ci mancava poco e cominciava anche a sbavare.
Tutti scoppiarono a ridere, sapevano che faceva così ogni volta che vedeva una bella ragazza.
“devo andare a parlarle!” disse Alessandro lasciando cadere il suo zaino sulla spiaggia e togliendosi la maglia alla velocità della luce, si sistemò i capelli e si diresse verso la ragazza. Nick e Cris se la ridevano e nel frattempo stavano stimando i propri teli da mare.
“forza! Andiamo!” esclamò Nick prendendo Cris per mano e tirandola verso la riva.
“Nick! piano!” urlò di rimando Cris ridendo.
Finirono contemporaneamente sott’acqua e poi cominciarono a nuotare verso il mare aperto.
Alessandro era ancora impegnato con la sua vittima,che sembrava felice di aver attirato l’attenzione di un così bel ragazzo.
Andrew e Luca stavano camminando sulla riva e parlavano del più e del meno. La prima cosa che Andrew notò furono le occhiate che le ragazzine lanciavano al suo Luca, aveva un bel fisico e tutte sbavavano per quello. Se solo Andrew avesse potuto ucciderlo con uno sguardo lo avrebbe fatto. Luca se ne accorse e sorrise.
“che hai? Sei geloso?” chiese continuando a ridere.
“ io ma che?! In fondo tutte le ragazze non ti stanno fissando con gli occhi a cuoricino!” esclamò Andrew. Luca continuò a ridere e poggiò il braccio sulle spalle di Andrew, avvicinandolo a se.
“quanto sei stupido!”
“e poi chi te lo dice che guardano proprio me?” continuò Luca.
“ e chi dovrebbero guardare? Hai visto che fisico che ti ritrovi?” disse Andrew ridendo.
“potrebbero guardare te, ad esempio” rispose Luca serio.
“ma che! Figurati! Ti ricordo che sono un latticino!” esclamò Andrew. Continuavano a camminare, Luca aveva ancora il braccio sulle spalle del biondino. Tra tutte le persone che c’erano in spiaggia alcuni li fissavano, altri sorridevano e altri facevano finta di niente. Andava tutto bene.
“ma sei il mio latticino!” disse Luca sorridendo. Andrew sorrise e non rispose più.
Tornarono dai loro amici, sempre abbracciati. Nessuno sapeva ancora di loro, dopo che era finita la scuola si erano un po’ persi di vista, solo Cris e Nick erano a conoscenza della loro storia. si erano riuniti tutti al bar e si erano appropriati di due tavoli e quasi tutte le sedie, ne era rimasta solo una, così Luca si sedette e fece sedere Andrew sulle sue gambe.
“bentornati eh! Dove siete stati?” chiese Alessandro.
“abbiamo fatto un giro” rispose Luca.
“mmmh..” rispose non molto interessato Alessandro, troppo impegnato a guardare la sua nuova conquista.
“cosa ci nascondete voi due?” chiese Marco accendendo la sua solita sigaretta.
“niente…” rispose Andrew.
“ora una relazione si chiama niente…” disse in modo ironico Alessandro. Si girò e li guardò negli occhi, alzando un sopraciglio. Andrew arrossì di colpo. Al resto della compagnia scoppiò in una risata generale.
“ lo avevamo capito eh!” disse Alessandro sorridendo.
Luca e Andrew rimasero senza parole e risero anche loro. Avevano degli amici fantastici. Il resto trascorse in modo tranquillo, Andrew e Luca non dovevano più nascondersi e stavano finalmente bene.
Era triste però pensare che tra un anno non si sarebbero più visti tra i banchi di scuola, ognuno avrebbe scelto la propria università e tutto sarebbe cambiato.Meglio non pensare a quello che sarebbe successo ma semplicemente godersi il momento


Angolo Autrice
sono in super ritardo, lo so e mi dispiace.sto già scrivendo il prossimo capitolo, quindi dovrei aggiornare molto presto.
scusate ancora per il ritardo! fatemi sapere cosa ne pensate! a me questo capitolo non convince molto, spero che a voi sia piaciuto. a presto un abbraccio. grazie ciao:)
 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


CAPITOLO 11
10 ANNI DOPO.
POV Andrew
 
Sono trascorsi dieci anni da quando io e Luca ci siamo baciati per la prima volta. Da quella volta non ci siamo più lasciati, ci sono stati vari alti e bassi, ma come ci sono in ogni coppia. Siamo riusciti sempre a superare tutte le liti insieme. Siamo cambiati, maturati e ci siamo innamorati ogni giorno di più l’uno dell’altro. Luca è la persona che amo di più al mondo, non so dove sarei in questo momento senza di lui. Dieci anni fa quando Luca è venuto a vivere a casa mia, la sua famiglia non ci accettava, non accettava che loro figlio fosse innamorato di un altro ragazzo. Adesso la situazione è cambiata, Luca va a trovare i suoi genitori un paio di volte al mese. Mi ricordo ancora quando Luca è tornato a casa, una sera e mi ha raccontato di aver incontrato suo padre, di aver parlato con lui e Carlo lo aveva invitato a pranzo la domenica successiva, voleva parlare e chiarire con suo figlio perché, in fondo anche se non lo dimostrava, gli voleva bene. Luca me lo ha raccontato la sera stessa, nel nostro letto. All’inizio non ci voleva credere, erano passati quasi due anni e non si erano mai fatti sentire e Luca non aveva più provato a chiamarli dopo la risposta brutale che aveva ricevuto all’ultima chiamata che aveva fatto. In realtà lo avevo obbligato a chiamare i suoi, perché non volevo che si arrendesse,volevo che provasse a chiarire la situazione, ma erano proprio i genitori che non ne volevano sapere niente. 
“pronto?” rispose sue madre.
“mamma…sono Luca…” disse con voce tremante. Io ero al suo fianco e gli stringevo la mano per infondergli coraggio.
“Luca…cosa vuoi?” rispose sua madre, con voce dura ma allo stresso tempo sorpresa di risentire suo figlio.
“volevo sentirti…co-come stai?” continuò Luca.
“perché hai chiamato? È successo qualcosa?” chiese la madre.
“no no …io …” Luca non ebbe il tempo di finire la frase che fu interrotto.
“ senti, noi non abbiamo niente da dirti, te ne sei andato, basta non farti più sentire!” era stato suo padre a rispondere e poi aveva chiuso la chiamata.
All’inizio Luca ci rimase male ma si ricompose subito e si lasciò definitivamente alle spalle la sua famiglia.
 
La domenica successiva andammo a casa dei suoi genitori. Luca era agitato, voleva tornare a casa nostra,diceva che non voleva vederli, ma io sapevo che non era vero, così mi feci coraggio, gli afferrai la mano e lo trascinai all’entrata del palazzo dei suoi genitori. Luca suonò il campanello, aspettammo mano nella mano che qualcuno ci aprisse. Prendemmo l’ascensore, nessuno dei due disse niente, ad attenderci sulla porta trovammo la madre, era anche lei nervosa. La prima cosa che notò furono le nostre mani intrecciate e poi me, non mi aspettava, volevano parlare solo con lui, non volevano me, cercai di lasciare la mano di Luca ma lui me la strinse, Luca mi voleva li con lui, era questo l’importante.
“ciao…” sussurrò Luca
“ciao…entrate…” disse poi sua madre, ci fece entrare e poi chiuse la porta e timidamente abbracciò Luca,che ricambiò il gesto. in sala incontrammo suo padre, anche lui rimase interdetto per un attimo, ma fece un respiro e ci venne incontro.
Luca si immobilizzò quando suo padre, anche se in modo impacciato, lo abbracciò. Mi aveva stretto la mano come tra persone civili, e non come l’ultima che ero stato in quella casa. Il pranzo tutto sommato andò bene, parlammo del più e del meno, chiesero a Luca dove aveva vissuto negli ultimo due anni e lui gli raccontò tutto, che aveva vissuto a casa mia per un paio di mesi e mentre lo diceva si girò e mi sorrise, ma non parlò esplicitamente della nostra relazione. Suo padre esitò un attimo e poi chiese a Luca se voleva tornare a vivere da loro. Non ce lo aspettavamo. Luca mi guardò negli occhi e poi cominciò a farfugliare parole senza senso e poi disse di no. I suoi annuirono e aggiunsero che Luca poteva sempre contare su di loro, anche se negli ultimi anni non si erano comportati da genitori da quel momento sarebbero stati presenti nella sua vita. Ci chiesero dell’università, io avevo da poco iniziato il primo anno di psicologia, era una materia che mi aveva sempre incuriosito e affascinato. Luca aveva deciso di seguire la sua passione, la fotografia. Seguiva un corso e poi aveva trovato  lavoro come assistente di un fotografo professionista, lo aveva conosciuto grazie ad uno dei suoi insegnanti del corso. Lavorava soprattutto ai matrimoni di personaggi famosi, ma anche nel campo della moda. Grazie a lui, Davide, Luca è riuscito a realizzare il suo sogno. I suoi non si aspettavano che lui avesse intrapreso questa strada, ma lo accettavano.
Quella sera quando tornammo a casa, Luca stava bene, si sentiva bene dopo tanto bene.
A volte ripenso a quella domenica e poi penso al rapporto che abbiamo adesso noi e i suoi genitori. È un rapporto completamente diverso. Quando andiamo a pranzo o a cena da loro siamo più rilassati, parliamo tranquillamente e, adesso, ci accettano. Ci sono voluti dieci anni ma ne è valsa la pena. Qualche mese dopo quel pranzo io e Luca abbiamo preso in affitto una casa in città, vicino alla mia università ma allo stesso tempo vicino allo studio per cui lavorava Luca. adesso viviamo ancora in quella casa, io sono uno psicologo e mi occupo soprattutto dei ragazzi è un lavoro che mi prende completamente e lo amo.
“amore sono tornato” mi salutò Luca, chiudendo la porta di casa.
“ehi” dissi andandogli incontro, lasciandogli un bacio sulle labbra. Nel corso degli anni il mio Luca è cambiato, adesso ha la barba, ha più fascino, i muscoli che aveva al liceo non sono mai scomparsi, anzi si sono sviluppati. Io invece sono rimasto sempre lo stesso, certo adesso grazie a Luca che mi ha obbligato ad iscrivermi in palestra ho dei muscoli appena accennati, ma rimango sempre il solito latticino.
“ come è andata oggi?” gli chiesi, tornando in cucina. Oggi avevano un servizio importante per una rivista famosa.
“ bene, anzi benissimo. Siamo riusciti a scattare delle foto perfette e  le modelle non hanno dato problemi, tutto bene. A te come è andata?” mi chiese sorridendo.
“insomma…oggi è venuto un ragazzino, lo hanno costretto i suoi…è un ragazzo molto timido…” cominciai a raccontare la mia giornata, che non era stata delle migliori, mi ha fatto tornare in mente la mia adolescenza, tutte le paure che avevo, la paura di innamorarmi, paura del giudizio degli altri.
“non mi ha raccontato molto, i suoi lo hanno portato da me perché dicono che non ha amici, che non esce mai, che ultimamente è strano…”
“e lui cosa ti ha detto?” mi chiese Luca,che nel frattempo mi aveva seguito in cucina e si era seduto su una sedia vicino al tavolo, mentre io cominciavo ad apparecchiare.  Mi girai e lo guardai negli occhi.
“ Mi ha detto che a scuola non va bene, non si sente a suo agio perché  è diverso dagli altri…” sussurrai.
“non sapevo cosa dirgli, quel ragazzino mi ricorda tanto me qualche anno fa” sussurrai. Luca mi afferrò il braccio e mi fece sedere sulle sue gambe e mi lasciò un  bacio sulle labbra.
“sono sicuro che la prossima volta saprai cosa dirgli” mi sorrise
“ ci proverò, ma non parla molto e io mi sento insicuro…non so se con quel “diverso” lui intendesse quello che intendo io…ma…”
“credi che sia gay?” mi chiese Luca.
“credo di si…”
“cambiamo discorso dai…” dissi senza dargli il tempo di rispondere.
“ceniamo?” mi chiese Luca.
“si, ho preso la pizza in quel posto che ti piace tanto…” Luca mi sorrise e finì di apparecchiare mentre io mettevo le pizze sul piatto e le portavo a tavola.
“ mi ha chiamato mia madre oggi” dissi addentando un pezzo di pizza margherita.
“ci ha invitati a pranzo da lei” annunciai.
“quando?”
“domenica”
“ok” rispose Luca.
 Il rapporto tra Luca e mia madre è un rapporto strano, è come se fossero madre e figlio. Lei gli vuole bene e farebbe qualsiasi cosa per lui. Ci è stata sempre per noi, ci ha ascoltati quando non sapevamo con chi parlare e ci ha sempre aiutati. Dobbiamo tanto a lei, ci ha accettati senza problemi. È stato più difficile spiegare al resto della famiglia chi fosse Luca, perché vivesse a casa nostra e perché avrebbe passato il Natale con noi. Dopo il rifiuto dei suoi, il Natale successivo lo abbiamo trascorso insieme a casa di mia zia, la sorella di mia mamma. C’erano come minimo 20 persone tra zii, cugini e parenti vari. Mia madre presentò Luca come un mio amico. Lo accolsero a braccia aperte, non si sono fatti problemi e alla fine abbiamo trascorso un bel Natale. Gabriele,è il figlio di mia zia, aveva 6 anni, aveva trascorso tutto il giorno insieme a noi, abbiamo giocato e Luca lo aveva accontentato sempre. Hanno subito stabilito un rapporto speciale e lo hanno ancora tutt’ora. Gabriele sa che noi stiamo insieme, come tutti gli altri, quando glielo abbiamo detto lui aveva solo dieci anni, in realtà è stato lui a capire tutto da solo. Un pomeriggio eravamo a casa di mia zia, perché lei doveva lavorare e non sapeva a chi lasciare Gabriele, stavamo guardando un cartone animato, ma dopo i primi dieci minuti Gabriele si era già addormentato, aveva poggiato la testa sulle gambe di Luca e aveva disteso i piedini sul divano. Io ero accanto al mio compagno, avevo appoggiato la testa sulla sua spalla. Mi aveva lasciato un bacio tra i capelli, come sua abitudine. Mi ricordo perfettamente di aver sorriso, di aver sollevato la testa e gli avevo lasciato un bacio sulle labbra, nello stesso istante Gabriele aveva aperto gli occhi. Noi ci eravamo allontanati subito, senza dire una parola. Luca gli aveva chiesto se aveva dormito bene, lui aveva annuito.
“Drew…” iniziò Gabriele.
“ma…voi state insieme?” chiese innocentemente solo come i bambini sanno fare.
Io e Luca ci guardammo paralizzati, non sapevamo cosa rispondere, io come al solito ero arrossito. Luca aveva balbettato parole a caso, come sempre quando si agita. Alla fine abbiamo ammesso la verità. Lui ha sorriso, si è impossessato del telecomando e  poi ha detto:” allora…adesso ho due zii!” aveva detto abbracciando di slancio Luca, che aveva sorriso. Era felice che Gabriele lo considerasse come un suo zio. Non ne abbiamo parlato ma so benissimo che Luca vorrebbe tanto avere un bambino, ma non è possibile, non in Italia. In Italia non possiamo neanche sposarci, stiamo insieme ma non potremo mai fare il grande passo, dovremmo andare in un altro stato, e in ogni caso la nostra unione non verrebbe riconosciuta.  Ci abbiamo pensato tante volte, una volta stavamo per andare in Francia. Eravamo nel letto della nostra casa,era notte fonda, mi ricordo bene quella notte perché abbiamo fatto per la prima volta l’amore.
“ti amo” sussurrai
“ti amo anche io…” sorrisi, appoggiai la testa sul petto e cominciai a disegnare cerchi immaginari sulla sua pelle. Luca rise.
“perché ridi?” gli chiesi, lui non rispose.
“ a cosa stai pensando?”
“facciamo una pazzia Drew, adesso prendiamo la macchina, ti porto in Francia e ti sposo, ci sposiamo!” disse così dal nulla. Mi alzai di scatto e lo guardai negli occhi.
“ Lu ma che dici?” gli risposi
“dico sul serio, io voglio sposarti, voglio poter dire a tutti che sei mio!” continuò
“io non so cosa dire…”
“mi vuoi sposare Drew?” mi chiese prendendomi il viso tra le mani.

“ lo vuoi Drew?” continuò
“ si…si lo voglio” non mi diede il tempo di aggiungere altro che era già sulle mie labbra. Quando tornai a respirare gli misi le mani sulle spalle e lo guardai negli occhi.
“ Lu, ascoltami io voglio sposarti, lo voglio davvero ma non possiamo farlo adesso, abbiamo tutto il tempo del mondo…” lui riflette un paio di minuti, e poi mi baciò dolcemente.
“hai ragione… e poi tua madre non ci parlerebbe mai più se ci sposassimo di nascosto!” io risi
“è vero…” dissi poi tornando a baciarlo.

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


 
 
CAPITOLO 12
 
San Valentino era alle porte. Io e Luca ogni anno dedicavamo la sera del 14 Febbraio tutta per noi. Di solito andavamo a cena fuori, in una ristorante fuori città. Quest’anno la nostra serata non è diversa, o almeno lo speravo. Ultimamente Luca era sempre impegnato, tornava sempre più tardi a casa, non ci vedevamo quasi mai e non parlavamo quasi più, e la nostra vita sessuale non era da meno. Sembravamo una coppia sposata da anni.
Quando ho aperto gli occhi questa mattina Luca mio stava abbracciando. La mia schiena era schiacciata contro li suo petto, sentivo il suo respiro sul collo. Non capitava da un paio di giorni, sorrisi e mi rigirai tra le sue braccia, in modo da osservare il suo splendido viso. Gli lasciai un bacio sull’angolo delle labbra. Lui non si svegliò, così cominciai a tempestarlo di leggeri baci su tutto il viso. Dovevo rimediare, un mese di astinenza era più che sufficiente. Lui sorrise e aprì lentamente gli occhi.
“buongiorno anche a te” mi disse.
“ciao” lo salutai.
“ cos’è successo stamattina? ti sei svegliato bisognoso di coccole?” mi disse sorridendo. Io annuì e feci le fusa. Mi misi a cavalcioni su di lui e inizia a baciarlo con passione. Lui rispose con veemenza e cominciò ad accarezzarmi la schiena. Cominciai a sollevargli la maglia, lui mi aiutò mettendosi a sedere, avvicinando il mio bacino al suo. Riuscì a toglierli la maglietta ed accarezzargli il petto.
Quella mattina iniziò veramente bene dopo tanto tempo. mi sentivo felice.
“mi mancavano questi risvegli!” dissi io, riprendendo fiato.  Luca sorrise e annuì.
“dovremmo farlo più spesso” continuai mettendomi su un fianco e guardando il profilo del suo viso. Mi mancavano questi momenti, mi mancava lui. Luca annuì di nuovo.
“stai bene Lu?” gli chiesi. Lui mi guardò negli occhi e annuì leggermente. Non ne ero sicuro, qualcosa non andava ma lui non voleva parlarmene.
“Lu ormai ti conosco non mi nascondere le cose…” dissi accarezzandogli il viso.
“non ti sto nascondendo niente!” mi rispose sulla difensiva.
“si certo…”  dissi alzandomi dal letto dirigendomi in bagno completamente nudo.
“Drew…”
“lasciamo perdere okay?” gli risposi chiudendo la porta del bagno con forza. Era meglio non insistere, non mi avrebbe detto niente.
 
Quando uscii dal bagno trovai Luca ancora sotto le coperte. Mi vestii, senza dire una parola.
 “io vado...” gli dissi prima di uscire per andare a lavoro. Quella sera saremmo dovuti andare a cena insieme, era San Valentino. Era una festa stupida ma ci tenevo.
Lui non mi salutò, mi lasciò andare senza darmi un bacio, senza darmi una spiegazione. Rivolevo il mio Luca, non era più lo stesso ormai da un po’, ma non riuscivo a capire perché. In testa mi balenavano le idee più assurde. Credevo che avesse un’amante. Pensavo che fosse stufo del nostro rapporto, che io non fossi più adatto a lui, che non mi amasse più. Dovevo parlare con lui, ma non ne avevo il coraggio, non volevo che la mia bolla scoppiasse, che tutte le mie certezze andassero in fumo. Lui era il mio punto di riferimento non volevo perderlo, lo amavo troppo.
Quella giornata al lavoro fu assurda, non riuscii a concentrarmi, avevo troppi pensieri per la testa.
Venne in studio anche Mattia, accompagnato nuovamente dai suoi genitori. Lo avevo visto per la prima volta un paio di settimane prima, all’inizio non riusciva ad aprirsi con me, poi abbiamo preso confidenza e lui mi ha raccontato un po’ della sua vita. Quando lo avevo visto la prima volta, avevo avuto un presentimento, da quel poco che mi aveva raccontato, avevo intuito che fosse gay. Quel giorno me lo ha detto, ma non direttamente. Ha cominciato a parlarmi di una ragazza, si una ragazza. Io ho subito capito però che si stava riferendo a un ragazzo. Ho sorriso ma non ho detto niente.
“ come hai conosciuto questa ragazza?” gli chiesi.
“ siamo in classe insieme…”
“ e come si chiama?” continuai. Mattia arrossì e guardò il pavimento.
“ sei sicuro che sia una ragazza?” chiesi senza rendermene conto.
“cosa?! Si!” rispose di scatto, agitandosi sul posto.
“ non c’è niente di male sai… “ decisi di usare il mio asso nella manica. In ufficio lo sapevano quasi tutti, ma i pazienti non ne erano a conoscenza.
“ io sono fidanzato da 10 anni ormai…lui si chiama Luca” dissi sorridendo e guardandolo negli occhi. Lui ricambiò il mio sguardo, sembrava stupito. Forse così avrebbe accettato se stesso.
“davvero?”
“si, eravamo amici fin da piccoli e poi, quando avevamo la tua età, ci siamo accorti di essere innamorati”
Mattia sorrise e fece un respiro profondo.
“ tu invece che mi racconti?” gli chiesi, incoraggiandolo a parlare.
“ non è una ragazza vero?” continuai, lui annuì.
“ è arrivato quest’anno nella mia classe, ha quasi 19 anni…”
“ colpo di fulmine?” chiesi
“ no, cioè si…ma all’inizio non mi ero reso conto che m-mi piaceva…e poi ho solo 17 anni, pensavo fosse solo una cotta passeggera…” rise e poi continuò
“ mi fa strano sentirlo dire, non avrei mai immaginato che potesse piacermi un ragazzo..”
“ è normale, non c’è nulla di cui vergognarsi” risposi sicuro delle mie parole,
“ si,adesso lo so… ma…” non parò per un paio di secondi, ma non lo richiamai.
“ ho impiegato dei mesi prima di capirlo. I miei si sono preoccupati perché mi vedevano sempre chiuso in casa e i miei voti erano peggiorati…e così mi hanno portato qui…”
“ ed ora eccoci qui…” continuai io sorridendogli. Lui mi sorrise di rimando.
“ pensavo che non ne avrei mai paralato con nessuno…” continuò Mattia.
“ sono qui per questo…puoi dirmi tutto quello che vuoi, io non lo dirò mai a nessuno…” lo rassicurai.
“… non so come comportarmi, non riesco a dire più di due parole quando sono con lui cioè…lo vedo solo a scuola ma..io.. sono confuso…” disse
“ perché sei confuso?” chiesi cercando di capire se fosse confuso per il suo orientamento sessuale o per il fatto di provare qualcosa di nuovo.
“ non pensavo di essere io quello diverso..cioè..”
“scusi…” disse abbassando lo sguardo.
“non volevo dirlo…” continuò Mattia
“ non ti preoccupare…mi sono sentito così anche io alla tua età. Pensavo di essere solo, che nessuno mi avrebbe capito ma non è stato affatto così”
“mia madre mi stata sempre accanto e ha accettato me e Luca…” Mattia mi sorrise e io ricambiai.
“ ma lei ha avuto sua madre io non ho nessuno…”
“dammi pure del tu…” gli dissi sorridendo.
“ perché dici che non hai nessuno?” chiesi.
“ i miei, se mai glielo dirò, non lo prenderebbero bene…”
“non puoi dirlo” lo interruppi.
“ non li conosci…” disse.
“ glielo dirai quando sarai pronto, senza fretta” lui annuì poco convinto
 
Il resto della giornata trascorse velocemente, non avevo molti appuntamenti e nei momenti vuoti mi tornavano in mente Luca e Mattia. Mi ero affezionato, volevo aiutarlo e lo avrei fatto, non lo avrei lasciato da solo. Mi ricordava troppo me e tutto quello che avevo passato di certo non avrei lasciato che affrontasse tutto da solo, anche se in fondo io non ero nessuno per lui.
Non volevo tornare a casa,avevo paura di quello che sarebbe successo. Aprii la porta di casa mia tremando.
“Luca?” lo chiamai. C’erano tutte le luci spente, come se non ci fosse nessuno.
“amore...” provai di nuovo.
“ Drew…” sentii
“sono in cucina vieni…” mi ordinò Luca. mi incamminai. L’unica fonte di luce in cucina erano delle candele disposte sul tavolo e in giro per la cucina.
“amore…” dissi emozionato.
“volevo farmi perdonare per questa mattina, ti racconterò tutto…ma non adesso” mi disse Luca avvicinandosi a me per togliermi la sciarpa e il cappotto. Io gli sorrisi. Non mi aspettavo una cosa del genere. Dovevamo uscire e andare nel nostro ristorante preferito, e invece lui aveva pensato a tutt’altro. Mi avvicinai lentamente a lui e lo baciai. Mi strinse a se, come se fosse dipendente da me. Ci guardammo negli occhi io gli sorrisi, lui ricambiò ma con gli occhi lucidi.
“ Luca..”
“ ti amo” mi disse di getto.
“ anche io tanto…” risposi lasciandogli una carezza sulla guancia. Mi fece sedere e lui portò a tavola  la cena. Aveva preparato tutto lui. Con il tempo era migliorato, fino a qualche anno fa non gli era concesso avvicinarsi ai fornelli. Ma mia mamma gli fatto alcune lezioni di cucina, e mentre mia mamma si disperava perché sbagliava anche le cose più semplici, io li guardavo e ridevo. pensavo che non ci fosse niente di più bello di lui. Eravamo una famiglia e non potevo chiedere di più.
Dopo cena, Luca mi prese per mano e mi portò in camera da letto.
“ mi sei mancato” mi disse. Lo abbracciai e lui ricambiò. Poi la passione ci travolse.
 
Il mattino dopo mi svegliai con il sorriso sulle labbra. Felice di sentire il respiro di Luca sul mio collo.
Ieri sera mi aveva promesso che mi avrebbe detto tutto. Non sapevo di cosa volesse parlarmi, speravo solo che non fosse niente di grave.
“Buongiorno” mi sussurrò all’orecchio.
“ciao”
“dormito bene?”
“si” dissi.
“cosa mi devi dire Luca?” gli chiesi di getto, senza pensarci due volte. Lui si alzò e si mise a sedere. La sua espressione era completamente cambiata.
“ mi sto preoccupando lu, ti prego dimmelo e basta, voglio saperlo se mi ha tradito e quello di ieri sera era il sesso dell’addio!” esplosi. Non lo pensavo davvero.
“ Drew che cazzo dici? Non lo farei mai! Cazzo io ti amo!”
“ti amo da quando eravamo due ragazzini non ti tradirei mai!” urlò, alzandosi in piedi.
“ e allora cosa succede Luca?” gli chiesi io. Lui non mi rispose subito. Mi avvicinai a lui e lo feci sedere sul letto. Lui mi strinse la mano. Fece un respiro profondo.
“ ci sono dei problemi sul lavoro, le cose vanno male e…e potrebbero licenziarmi…” mi strinse la mano, guardando il pavimento.
“ non volevo dirtelo per non farti preoccupare..” continuò.
“dovevi dirmelo prima, avremmo affrontato tutto insieme come sempre” dissi abbracciandolo. Lui sprofondò tra le mie braccia. Cominciò a piangere e io non sapevo cosa fare. Lo strinsi solo più forte a me e non lo lasciai andare più.
“ risolveremo tutto non ti preoccupare…” lo confortai.
“ ti amo tanto Luca…” dissi. Sentii le sue mani stringermi i fianchi.
“ ti amo Drew..” mi disse tra i singhiozzi.
In quel momento ho promesso a me stesso che avrei fatto di tutto pur di non vedere Luca in quello stato.
Tutto sarebbe andato per il verso giusto. Affronteremo tutto insieme e niente ci potrà colpire.




Angolo autrice
sono tornata! ecco un altro capitolo, non so se qualcuno lo leggerà spero di si! avevo pensato di abbandonare la storia, ma alla fine hanno vinto Luca ad Andrew! spero di pubblicare al più presto il prossimo capitolo. che ne pensate del ritorno di Nick e Cris? fatemi sapere! prossimamente invece potrebbe uscire una storia completamente nuova, vi terrò aggiornati! 
fatemi sapere se questo capitolo vi è piaciuto! 
a presto un bacio! grazie:)

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Capitolo 13
*** AVVISO! ***


salve a tutti!
sono più di due mesi che provo a scrivere qualcosa su Andrew e Luca senza riuscirci. non so come mai e questo mi dispiace, perchè mi sono affezionata molto a loro due. ultimamente però non ho mai tempo per scrivere e mi manca anche l'ispirazione, ed è una cosa che odio, ma non so cosa fare. non so se pubblicherò un altro capitolo di questa storia, probabilmente no. non ho ricevuto nessun feedback per quanto riguarda l'ultimo capitolo e un pò mi è dispiaciuto, ma capisco benissimo che il dodicesimo capitolo non era il massimo e che tutta la mia storia in generale non è scritta benissimo.
Ringrazio con tutto il cuore chi ha messo tra le preferite/seguite la storia e chi l'ha recensita!
GRAZIE!
spero che la mia ispirazione torni così di poter tornare a scrivere di Andrew e Luca!
ci sentiamo presto
Ciao:)
Marika:)

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