2.
Katara
non gli rispose e Zuko si addormentò, allora lei si voltò
verso di lui, scostandogli i capelli corvini dalla fronte.
E'
così bello e indifeso, pensò.
“ A
volte vorrei che le cose fossero più semplici” sussurrò,
baciandogli la fronte.
Finalmente,
il giorno dopo, la giovane uscì dalla sua stanza.
Toph
era seduta sul rialzo della finestra dell'imponente salone della sala
da the.
“ Katara,
finalmente!” le corse incontrò abbracciandola, per poi
essere raggiunta anche da Aang, Sokka e Iroh.
“ Katara,
è un piacere rivederti. Mio nipote ha detto di dirvi che per
alcuni giorni sarà a Ba Sing Se”.
La
giovane si ricordò che il giorno precedente erano stati
insieme tutto il tempo a parlare di tutt'altro discorso e lui non gli
aveva detto nulla del suo viaggio.
Si
sentì tradita.
“ Katara...posso
parlarti in privato?” le domandò Toph.
“ Ma
certo”.
Uscirono
e si andarono a sedere sul giardino del retro, su un masso.
“ Allora,
cos'è successo ieri notte?” aveva percepito un cambio di
umore nell'amica così come nel suo cuore.
L'altra
decise di confessare, “ io e Zuko...ci siamo baciati” si
fermò, “ e lui...mi ha detto che mi ama”.
“ Ma
c'è qualcosa in te che mi fa presagire il contrario dei suoi
sentimenti”.
“ Toph...io”.
“ Cosa,
Katara?Credi di non essere abbastanza per lui?Di non essere alla sua
altezza?”.
Silenzio.
La
più giovane le prese entrambe le mani e le sorrise, “
lui ti ama, ama tutto di te. Quando eri rinchiusa in quella stanza lo
sentivo spesso angustiato e pensieroso. Rimaneva davanti alla porta
di camera tua, a volte credo si sia pure addormentato aspettandoti”
rise.
“ Davvero?”
ma lei sentiva comunque che non meritava Zuko.
“ Non
ti mentirei mai, lo sai”.
Le
giornate passarono fin troppo tranquillamente in quel luogo colmo di
pace, Suki e le guerriere Kyoshi andarono a trovarli, ma Katara
continuava a preparasi mentalmente al ritorno del giovane Signore del
Fuoco.
Avrebbe
dovuto affrontarlo prima o poi.
Il
suo cuore era in conflitto cosa doveva fare?
Fu
svegliata nel cuore della notte da una mano sulla spalla.
“ Ehi...”
la chiamò Zuko.
“ Mph...ciao”
gli sorrise.
“ Scusami
di averti svegliata” si sedette vicino a lei.
“ No...allora,
com'è andata il viaggio?” si mise seduta.
“ Ah,
scartoffie, inaugurazioni, scartoffie...mi è stato chiesto di
diventare vice comandante a Ba Sing Se”.
“ Wow,
è magnifico, se è quello che vuoi fare poi”.
“ Quello
che voglio? Quello che voglio è stare con te...io ti amo, ti
amo a tal punto che...quando siamo stati insieme quel giorno...”
mormorò, prendendole una mano.
Lei
si sottrasse, “ Zuko...quello potrebbe essere stato uno
sbaglio...”.
“ Uno
sbaglio? Vuoi dire...che hai fatto l'amore con me per...sbaglio?”
la voce del ragazzo assunse una nota rabbiosa.
“ No...”
provò a chiarire lei in un soffio.
“ E
allora che dici? Cosa...cosa è stata? Una decisione sbagliata?
Un impulso? Che cosa?...Tu mi ami?”.
Aveva
gli occhi puntati in quelli di lei, non poteva sottrarsi.
“ Sei
il migliore amico che io abbia mai avuto, dopo Aang”.
“ Rispondimi”
la incitò serio.
“ Mi
hai fatto scoprire la verità su mia madre, mi hai salvata dal
fulmine di Azula” oramai si arrampicava sugli specchi.
“ Sì
ma tu mi ami?”.
Ci
fu un lungo silenzio, “ no...io non ti amo Zuko...non in quel
senso”.
Il
ragazzo si alzò senza degnarla di uno sguardo, chiudendosi la
porta dietro di sé, sbattendola.
Era
furioso, conteneva a stento il dominio del fuoco.
Katara
si guardò le mani, per poi scoppiare a piangere.
Passò
una settimana, Katara continuava ad esercitarsi.
Zuko
era partito per Ba Sing Se accettando la proposta che gli era stata
offerta, per vendicarsi nei suoi confronti.
“ Ehi,
Katara!”.
“ Lo
so Zuko ti ha scritto e infine per favore porgi i miei cordiali
saluti a Katara” la fermò.
Toph
arrestò la sua corsa, “ sì...ehm...molto
caliente” guardò il pezzo di carta.
“ Perchè
non gli rispondi?”.
“ No,
non abbiamo niente da dirci, cosa potrei scrivergli”.
“ Che
gli hai mentito, forse?Che lo ami?Che ti manca? Che questa settimana
è stata la più infelice di tutta la tua vita e che
farebbe meglio a tornare. Accidenti a voi due e io che ancora ci
provò!”.
“ Meglio
tornare a fare che? A continuare a fare del the?”.
“ Hai
pensato a farlo esercitare con un maestro del fuoco per migliorarsi?
O con Iroh?”.
“ No”.
“ Oh,
certo! Per te va bene ma per il signorino non è abbastanza”
borbottò, alzando gli occhi al cielo.
“ No”
rispose questa di nuovo, interrompendo la tecnica.
“ Katara
tu non hai mai pensato di meritare Zuko, non hai mai pensato di
essere alla sua altezza, lo so che per te è difficile...la
morte di tua madre, sia la morte di tuo padre ti ha caricato altre
responsabilità verso il tuo popolo, ed hai paura di legarti
così tanto ad un'altra persona per poi perderla. Ma tu puoi
fare entrambe le cose e lo sai”.
“ Vedi
ancora Mung?”.
Thop
arrossì e cambiarono il discorso.
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