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di Melaa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Decisioni ***
Capitolo 2: *** Una risposta ***
Capitolo 3: *** Hermione Granger ***



Capitolo 1
*** Decisioni ***


Oggi è il giorno del mio compleanno, compio 26 anni. Non ce la faccio più a vivere così, non poter vedere è una cosa davvero brutta. I miei genitori sono sempre stati davvero amorevoli con me, mi hanno aiutato e mi aiutano con i miei bisogni, ma io vorrei andare via di casa, iniziare una vita mia, più ‘indipendente’. Però non so cosa fare, certo. Capisco che è difficile e quasi impossibile, ma magari un modo si trova, no? A cena gliene avrei parlato. Sono in camera mia e sento che fuori ci sono già dei gufi che cantano, quindi è già sera. Tocco l’orologio che ho al polso e capisco che sono le 19:30. Allora mi alzo dal letto e proprio in quel sento dei passi che si avvicinano e dopo qualcuno bussare alla mia porta. “Draco, la cena è pronta. Posso entrare?” E’ mia madre. Che donna meravigliosa. “Certo, entra pure. Stavo giusto scendendo.”
“Figlio mio, non devi preoccuparti di disturbare. Noi siamo qui per te. Basta che chiami e arriviamo” dice prendendomi sottobraccio. Scendiamo in salone e mi fa sedere al mio posto, mentre la cameriera serve la cena. “Buonasera, signorino Draco.” “Buonasera Dorryte”. Percepisco la sua presenza alla mia sinistra e faccio un sorriso in quella direzione.
“Draco, figliolo. Sono tornato ora da Londra, ho passato tutto il pomeriggio a cercarti un regalo. Tua madre ha pensato bene di comprartelo senza di me” dice mio padre, Lucius, dandomi una pacca sulla spalla per poi accingersi a sedere al suo posto.” “No caro, sono andata a comprarlo ieri perchè tu eri andato a giocare a golf!” “Simpaticissima, mia cara Narcissa” dice mio padre, scatenando una risata generale.
“Non ce n’era bisogno, ma grazie. Vi voglio bene. Vorrei parlarvi di una cosa..”
“Certo, figliolo. Ti ascoltiamo.”
“Ecco.. ormai ho 26 anni, non voglio essere più d’intralcio qui e sarebbe ora che voi iniziaste a pensare a voi duee non sempre solo a me. Per cui.. ecco, vorrei andare a vivere da solo.”
“Ma Draco!” Ops, mia madre è un po’ arrabbiata. “Come fai? Non puoi andare a vivere da solo. Tu sei..”
“Cieco, lo so.” La interrompo. “Difatti volevo chiedere un consiglio a voi.”
“Ma caro.. per noi non sei un peso. Sarai per sempre il nostro bambino.” La sento avvicinarsi a me e mettermi le mani sulle spalle.
“Narcissa, lascialo parlare. Ormai è un uomo, è comprensibile che voglia iniziare una specie di nuova vita senza i genitori accanto. Ma dobbiamo parlarne con il medico che ti segue.”
“Potremmo cercare qualcuno che venga a aiutarmi..”
“Dovremmo cercare qualcuno che stia sempre con te, Draco. Non puoi stare sempre da solo.”
“Ho avuto un idea. Potremmo mettere un annuncio e cercare una specie di badante” dice mio padre.
“Che brutta parola.. forse ho avuto una cattiva idea..”
“No Draco, se senti questo bisogno noi ti aiuteremo. Fosse l’ultima cosa che faccio.”
“Grazie papà.”
La cena è finita, sono particolarmente stanco quindi dopo essermi fatto accompagnare in camera e aver cercato un posto per poter mettere i miei regali, mi metto a letto. I miei genitori hanno promesso che domani avrebbero chiamato il dottore per poter parlare della mia nuova decisione. Spero che acconsenta.

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Capitolo 2
*** Una risposta ***


Questa mattina io e i miei genitori siamo andati a parlare con il medico che mi cura, e costui ha detto che, a patto che abbia qualcuno che mi aiuti, posso andare a vivere da solo. Sono davvero felice di questo.
Ora siamo in sala davanti al pc, mio padre sta cercando in tutti i modi di scrivere un annuncio per me ma non ci riesce. “Ma questi aggeggi del ca..”
“Ehm Ehm”
“Del caro, ehm.. chi li ha inventati?!”
“Lascia stare caro, lo faccio io” rido nel sentire i miei che battibeccano, che personaggi.
“Ti faccio ridere, eh Draco? Tsk, non si prende in giro il proprio padre.”
“Lucius, ora ti metterai a piangere?”
“No Narcissa.. o forse si. Mpf mpf”
 Mia madre si siede davanti al pc. “Che cosa posso scrivere?”
“Vediamo.. scrivi: Ragazzo cieco di 26 vuole andare a vivere da solo cerca.. come si può dire? Sorvegliante?”
“Draco, credo che badante vada più che bene” mi rimbecca mio padre.
“Si ma.. non sono un vecchio accidenti. E’ brutto dire che cerco un o una badante!”
“Figlio mio.. credo che tuo padre abbia ragione, non si può negare la realtà. Dai, lo scrivo così.”
 
Sono passati due giorni da quando abbiamo scritto l’annuncio, e ancora nessuno ci ha risposto. Che tristezza. Sto iniziando davvero a perdere le speranze. Avevo un sogno, e ora sta svanendo. Non avrò mai una vita come tutti gli altri.. una moglie, dei figli, un lavoro.. niente di niente. Sono condannato a vivere a spalle dei miei genitori finchè non morirò.
Mia madre invece è felice, in un certo senso. Non vuole che io me ne vada. Mio padre sembra invece che mi capisca di più, ed è dispiaciuto per me.
Sono talmente occupato a pensare che non ho nemmeno sentito i passi avvicinarsi, ma sento distintamente bussare alla porta di camera mia. “Draco, amico, sono Blaise. Posso entrare?”
“Ma certo. Ciao Blaise, come stai?”
“Tutto bene Dra, e tu?” Lo sento che si avvicina e mi scompiglia i capelli.
“Ehi, i miei capelli non si toccano. Sono il mio punto forte, amico. Comunque tutto bene.. o insomma, bene fisicamente.”
“Che succede?”
“Ma.. niente. Un po’ di giorni fa mi è venuta l’idea di andare a vivere da solo, io e i miei abbiamo messo un annuncio su internet per cercarmi un.. badante, ma nessuno ha risposto.”
“Mi dispiace.. che ne dici di andare a controllare?”
Che bell’idea, era da un po’ che non controllavamo. “Sì, ok. Mi aiuti?”
“Certo, amico” mi prende sotto braccio e mi porta gìù.
Ci accomodiamo e Blaise accende il pc. “Dove si può controllare se qualcuno ha risposto?
“Ehm.. sul sito credo, oppure sulla mail. Aprile tutte e due.”
Attendiamo che il pc si accenda e, dopo un po’ sento Blaise che scrive con la tastiera.
“Ehi Dra, c’è una risposta... Signori Malfoy!!!!”
Sento i miei genitori che chiedono: “Dove siete??”
“In salone, signori!”
Arrivano correndo. “Accidenti, ci avete fatto spaventare.. pensavamo fosse successo qualcosa a Draco.. cos’è successo?”
“E’ arrivata una risposta, volete sentire?”
Rispondiamo tutti in coro: “Ovvio Blaise!”
“Dice:
Buonasera, sono una ragazza di 26 anni e ho studiato studiato psicologia. Sono diplomata. Ho fatto uno stage in un ospedale, in cui mi hanno fatto stare sia con i bambini, che con gli anziani che con i malati di ogni genere, quindi sono pronta a tutto. Abito a Londra, non ho un lavoro.
Mi chiamo Hermione Jean Granger.’

Spazio mio

Salve a tutti, mi sono dimenticata di scrivere nel primo capitolo, scusate! Questa idea mi è venuta di getto, spero che vi piaccia e se volete farmi sapere la vostra... non esitate a scrivermi! E' un po' strana come trama, lo so, spero di riuscire a scrivere bene e a non fare strafalcioni xD Ma credo in questa storia, sono molti ispirata! Beh, baci! Melaa :)
 

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Capitolo 3
*** Hermione Granger ***


 
“Allora, signori? Draco?” Blaise attende una risposta da parte nostra, io mi giro con il busto verso i miei genitori, che sento esser dietro di me.

“Rispondiamo.” Dice mia madre.

Cara signorina Granger, innanzitutto la ringraziamo per la gentil risposta. Sarebbe disposta a venire a casa nostra, per un informale colloquio con noi e il diretto interessato?’
 
‘Ma certo, sono io che devo ringraziare voi per avermi dato questa opportunità. Ditemi quando e dove!’

 
Salve, sono Hermione.”
Questa sera dopo cena la ragazza si è presentata a casa nostra come stabilito con i miei genitori, per conoscerci meglio.

“Ciao Hermione. Io sono Narcissa, lui è mio marito Lucius, e questo è nostro figlio Draco.”

“Salve signor Malfoy”

“Draco..” dice stringendo la mano che le porgevo “e’ un piacere conoscerti!”

“Tutto mio.”

“Grazie per essere venuta cara Hermione. Entriamo in casa così parliamo un po’. Desideri bere qualcosa?”
 

I miei genitori stanno parlando con Hermione da circa un’ora. Anzi, mia madre la sta interrogando, per la precisione.  

“E così credo di aver detto tutto. Allora Hermione, cosa ne dici?” Mia madre è entusiasta di aver trovato questa ragazza, lo capisco da come le parla.

“Beh, io credo che per me potrebbe andar bene. Però forse io e Draco dovremmo conoscerci meglio prima che io accetti, così lui può decidere se io gli vado bene, no?”

“Ma certo..” mi sentivo un po’ restio a condividere certe cose di me con le persone, sono riservato, ma tanto prima o poi avrei dovuto.. e non posso nemmeno chiuderle la porta in faccia, dato che probabilmente tra poco avremmo praticamente dovuto convivere. Non posso farci niente.. dopo che conosco una persona le do il mondo,se lo merita, ma all’inizio sono un po’ troppo chiuso.

“Sai, Draco è un po’ timido..”

“Non è vero mamma.” E’ la verità, non sono timido, accidenti!

Sento mio padre ridacchiare. “Lascialo stare Narcissa!”

“Ok, non parlo più! Draco,che ne dici di far vedere alla signorina Granger la tua stanza? Così magari chiacchierate un po’”

“Mi chiami tranquillamente  Hermione, signora Malfoy. Draco, se a te va, potremmo passare del tempo insieme, almeno ci conosciamo un po’ meglio!”

“E tu chiamami semplicemente Narcissa, mia cara!”

“Certo, andiamo” rispondo, perchè sento di esser tornato al centro dell’attenzione.
 

“La tua stanza è molto carina” mi dice Hermione, la sento che gironzola per la mia stanza mentre io mi sono seduto sulla poltrona.

“Ascolti anche tu i Muse? Io li adoro!” Beh, abbiamo anche qualcosa in comune!

“Sì.. ho tutti i loro cd. Canzone preferita?”

“Credo sia ‘Time is Running Out’, ma non ne sono sicura, ne ho talmente tante tra le preferite che non so scegliere. Adoro anche 'Starlight’, ‘Madness’, ‘Supermassive Black Hole’..”

“’Starlight’ è anche tra le mie preferite. Però devo dire che ultimamente stanno calando molto,ovviamente a parere mio, li preferivo prima.”

“Hai ragione.. cosa ti piace fare nel tempo libero?”

“Mi piace farmi leggere poesie, scritti, racconti da mia madre. E’ una cosa che facciamo insieme da quando sono piccolo, è come una tradizione, hai presente?”

“Sì.. che bello avere qualcosa da condividere con i propri genitori. Sei fortunato..”

“Tu non fai mai nulla con i tuoi genitori?” Percepisco tristezza nell’aria.

“I miei genitori sono morti in un incidente d’auto quando avevo 9 anni. Pensa che c’ero anch’io quella sera, ma sono l’unica ad essere sopravvissuta.. stavamo tornando da casa di mia
nonna, avevamo portato mia sorella Pansy a dormire lì. Stavamo passando su un ponte, mio padre ha visto un cane e per evitarlo è finito gìù nel lago..” Ecco, appunto. Si zittisce e sento che c’è un qualcosa che non vuole dire.

“Scusa Hermione, sono stato indiscreto.. non immaginavo..”

“Non sono arrabbiata, è che mi stupisce che io ne abbia parlato così apertamente e così presto. Di solito non lo faccio.. E beh, sono contenta di averlo fatto.”

“Quindi ora con chi vivi?”

“Da lì in poi ho vissuto con mia nonna e mia sorella, a casa nostra. Poi mia nonna è morta quando avevo 19 anni, allora siamo rimaste io e Pansy finchè lei si è sposata due anni fa..
ora vivo completamente da sola in quell’enorme casa.”

“Beh, fortunata te che puoi..”

“Sai, io odio star sola. A volte quando lo sono sto male.. inizio a sentirmi come se non avessi uno scopo nella vita, come se fossi sola realmente, sai cosa intendo, come se non avessi nessuno. E’ strano, lo so.”

“Non è strano. Può capitare.. hai perso i tuoi genitori quando eri ancora una bambina, hai dovuto far a meno di due figure importanti per te.”

“Già.. si è fatto tardi, dovrei andare a casa a sistemare un po’ di cose. Ci teniamo in contatto e posso venire qui, se ti va.. Beh, a presto Draco!” Si avvicina e mi saluta con due baci sulla guancia.

“Certo Hermione, a presto.”
Mi saluta ancora e poi se ne va, lasciandomi solo.
Devo dire che mi è piaciuta come ragazza, ha la testa sulle spalle ed è molto intelligente.

Sento bussare alla porta e sono sicuro che sono i miei genitori. “Draco, possiamo entrare?” Ecco, appunto, mia madre.

“Certo madre. Allora, mi piace come ragazza, mi sembra che abbia la testa sulle spalle. Ma dobbiamo ancora conoscerci un po’, va bene?”

“Ah. Come facevi a sapere che siamo venuti a parlare di questo?”

“Ah papà.. siete imprevedibili ormai..” ci mettiamo tutti a ridere, poi chiedo a mia madre di aiutarmi a cambiarmi e mettermi a letto.
Hermione Granger.. mi stai dando una fievole speranza.
 

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