odio e amore: l'inizio di tutto

di bini
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prefazione ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** prefazione ***


Eccoci qua, che ne dite se mi presento? Avete voglia di sapere qualcosa di me?.... Allora ve lo dico.
Io sono Benedetta, ho 22 anni e sono una ragazza molto sociale, simpatica e dolce, e anche ricca. Anche se non mi piace mai dirlo, anzi io lo odio. Di solito la gente quando mi vede pensa che tutto quello che ho è merito solamente del lavoro di mio padre e invece no. Magari la possibilità economica mi ha dato qualche opportunità in più, ma io ho studiato io ho seguito i miei sogni, ed io mi sto per sposare con Nicola, un ragazzo di cui non sono tanto innamorata ma stiamo insieme perchè le nostre famiglie sono le più ricche della zona e inoltre noi siamo i ragazzi più carini e invidiati dai nostri coetanei.
Avrei voglia di vivere un vero amore, lo so che è sbagliato dirlo a 1 mese prima del matrimonio, ma che ci posso fare?!

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Bene prima di tutto, buonasera a tutte/i e grazie per aver letto la prefazione, spero di appasionarvi e magari farvi vivere le stesse emozioni che vivo io adesso. Lasciate una recensione se ne avete voglia. Un bacio, Bini.

<> risponde mia madre tutta indiavolata, io sorrido come un'adolescente e vado al pianoforte, mi siedo e suono una melodia che nonostante abbia 22 anni mi fa piangere ogni volta "spazzacamin spazzacamin allegro e sereno fin dal mattin..." ormai non mi levo dalla mente questa melodia, ma c'è qualcosa che non mi fa stare tranquilla e non sto parlando ne del matrimonio ne di Nicola, sto parlando di qualcosa di più profondo.
Dalla finestra aperta sento il rumore del motore della macchina del mio ragazzo, mi affaccio e lo trovo intento a dare qualcosa a mia madre per poi sollevare lo sguardo e sorridermi, indicandomi di scendere.
Dato che sono ancora le otto del mattino degli ultimi giorni di aprile decido di mettere anche un giacchino di pelle, non si sa mai nella vita.
Appena scendo mi fiondo tra le sue braccia e lo bacio sulle labbra, il solito bacio casto e senza amore da ormai 5 anni.
Avevo 17 anni quando l'ho conosciuto, lui frequentava lo stesso mio liceo, io frequentavo il quarto e lui il quinto. Era il ragazzo più bello di tutta la scuola, capelli bruni, occhi verdi, carisma, educazione ma aria da maledetto, il che ha mandato tutte fuori di testa me compresa ma qualcosa di me lo aveva attratto, un giorno mi parla e mi dice che gli piacevo e che voleva farsi un giorno un giro con me, io accetto e da quel sabato sera di fine aprile proprio oggi sono passati 5 anni.
<> mi dice con gli occhi luccicanti
<< Auguri a noi, maritino mio>> gli dico fissandolo
<< Ti voglio portare in un posto>> mi dice
<< Dove?>> gli chido
<< Non te lo dico>> dice sorridendo, ed io capito perchè sto con lui
<< No eddai.. non mi tenere sulle spine>> faccio la faccia imbronciata
<< Dai non fare così.. Stai per sposarmi, ti pare il momento di fare la bimba>> mi dice mettendomi un mano sotto il mento
<< Stronzo megalomane>> sbotto
<< Ti amo anche io>>
Accende la macchina, e mentre incomincia ad accellerare mi rendo conto della faccia stupita di mia madre.
<> urla
Rido di vero cuore e con me anche il mio futuro marito bello da impazzire, tanto che due anni fa è stato eletto "Mr volto più bello" io invece ero lì sotto il palco ad essere invidiata dalla maggior parte delle ragazze presenti.
<< Ancora non è pronto il vestito?>> mi chiedo interrompendo i miei pensieri
<< Non lo so, sono già 2 volte che gli facciamo rifare il corpetto e l'orlo>> gli rispondo con particolare astio nei confronti del mio sarto
<< Abbi pazienza, non ti arrabbiare soprattutto>> mi dice con dolcezza togliendo gli occhi dalla strada e rivolgendi a me.
<< Non vedo l'ora che arrivi sono benedetto giorno>> gli dico mentre lui ride.
<< Stasera, lo sai che è il compleanno di Angelo, dice di voler portare con se un suo amico>> mi dice
<< Sisi lo ricordo, devo dire ad Angelo che deve darmi la conferma per quei suoi cugini>>
<< A volte non saprei se prendermi paura di te o di mia suocera>>
<< Continuo a confermare che sei un grande stronzo>>
Dopo un'ora circa mi rendo conto che siamo arrivati vicino ad una spiaggia dove 5 anni fa mi diede il primo bacio, e di fronte c'è un bellissimo hotel dove mi dedicai a lui per la prima volta.
Passiamo quasi metà giornata a correre sulla spiaggia finchè stanchi non ci sediamo sulla spiaggia e ci guardiamo negli occhi senza dire nulla, perchè tanto non c'è nulla da dire veramente così mi concentro sui suoi occhi e mi perdo nei suoi labirinti verdi.
<> mi dice
<< Va bene, oh no!! Cavoliii>> incomincio a correre verso la macchina
<< Oh cazzo! Le prove del vestito>> mi dice confermando le mie paure.
In meno di un quarto siamo di nuovo a casa e mi trovo davanti il sarto particolarmente arrabbiato,così cerco di fermarlo e lo convinco a rimanere.
<< Ehi tu, devi essere lo sposo vero?>> dice al mio fidanzato
<< Si sono io... Piacere Raffhael io sono Nicola>> gli dice cordialmente
<< Sisi piacere>> gli dice ignorandolo continuando a sventolarsi con il ventaglio nero pieno di piume e strass.
<< Ragazza sai non saresti dovuta uscire 5 anni fa con lui>> mi dice Raffhael con tono scherzoso, io sorrido mentre lo abbraccio dalle spalle e lo invito a salire di nuovo.
<< Ehi tu, sposo non sei autorizzato a salire, mi stai antipatico ma non permetterò di portarvi il malocchio>> dice schernendolo con lo sguardo..
Appena entro trovo il vestito al manichino e credo che questa volta tutto andrà bene a giudicare dalle misure, ed infatti appena mi guardo mi commuovo e con me tutte le ragazze presenti nella stanza
<< Bene ragazza, quell'uomo è davvero fortunato>>
<< Lo so Raffhael, ma lo sono anche io>>
<< Non posso biasimarti mia dolce sposina>> mi dice con una carezza




Vi è piaciuto il capitolo? Secondo voi come sarà il vestito di Benedetta? Recensiteeeeeee un bacio <3

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Capitolo 3
*** capitolo 2 ***


Non riesco a staccarmi dallo specchio, sono imbambolata a guardarmi a vedere finalmente realizzato quello che speravo da una vita: avere un abito da sposa, sposarmi e amare il mio ragazzo finchè morte non ci separi.
Dopo aver apportato qualche piccolissima e insignicante modifica all'abito, sono pronta per andare a festeggiare il compleanno di Angelo il nostro amico. Mi faccio una doccia veloce, piastro i capelli che ormai sono diventati lunghissimi, e metto un tubino nero monospalla e i tacchi vertiginosamente alti a spillo. Dopo circa dieci minuti sento arrivare la macchina di Nicola ed io sono pronta come sempre ad accoglierlo con un sorriso a 56 denti e pronta a buttargli le braccia al collo, ma questa sera invece non lo faccio. E' stupendo con la camicia bianca perfettamente stirata e messa nei pantaloni che gli ricadono sui fianchi risaltando il punto vita e l'addome.
<< Signorina, su sbrigati, lo so che sono bello e senza di me non faresti niente, ma dobbiamo andare mi hanno già chiamato due volte>> mi dice dandomi un bacio tenero
<< Ma se è a due passi da qui>> gli dico
<< Meglio arrivare prima del festeggiato, e a quanto pare sta andando a prendere adesso gli amici suoi>>
<< Vabbbe>>
Salgo in macchina e in meno di cinque minuti siamo arrivati in un ristorante di fronte al lago, con un meraviglioso tramonto e l'aria che incomincia a farsi sempre più pesante. Qui ci sono già altri nostri amici, ma soprattutto Angela che conosco da quando avevo 4 anni e Tatiana che invece è la mia migliore amica. Ci sono altre ragazze che suppongo siano amiche di letto di Angelo che ama fare il donnaiolo e ama divertirsi, mentre Nicola parla con i suoi amici di quello che dovrebbe essere la data del suo addio al celibato io, Tatiana e Angela spettegoliamo un po'.
<< Allora quest'abito, ce lo farai vedere?>> mi dice Angela curiosa come sempre
<< Forse, la sera dell'addio al nubilato che ne dite?>> gli rispondo
<< A proposito, è tutto a sorpresa. Non ti diciamo nemmeno il giorno>> mi dice Tatiana sorridendo dolcemente.
<< Eddai, ma se quel giorno avessi degli impegni?>> gli dico
<< Ci assicureremo che tu non li abbia proprio per quel giorno>> mi dice trovando sempre una soluzione ad ogni mio problema come fa da ormai 15 anni.
Mentre, arriva Angelo accolto da tutti noi con fischi e applausi e canzoncine, il mio sguardo cade su un ragazzo che sta in disparte uno arrivato con Angelo, un suo amico suppongo. E' alto, biondo, occhi molto scuri e sguardo freddo, distaccato, quasi da far paura. Non ha mangiato nulla, oddio ha toccato qualcosa ma non ha mai sorriso ne mai parlato. Suppongo sia o muto, o tremendamente timido.
<< Ma secondo te è caduto in stato di shock?>> mi dice Angelo soffocando una risata
<< Secondo me, è muto>> gli dico a mia volta
Ogni tanto mi giro a guardarlo notando che mi fissa continuamente con quegli occhi che cercano di entrare dentro la mia mente cercando di riuscire a scorgere qualcosa. Ad un certo punto incomincio ad avere paura quando noto e sono sicura che i suoi occhi hanno cambiato completamente colore, passando da nero pece ad azzurro mare.
<< Angelo, ma perchè non ci presenti il tuo amico solitario?>> dice Angela, attirando il suo sguardo.
<< Ah be, lui è molto timido. Si chiama Samael e viene da molto lontano, da dove di preciso?>> gli chiede gentilmente
<< Da una regione ebraica molto lontana che non credo che voi conosciate>> dice con occhi molto pericolosi.
A quel punto scende il più totale imbarazzo, e arriva la torta dopo la quale qualcuno di noi va via, mentre io e Nicola rimaniamo un altro po' e poi decidiamo di tornare a casa.
In macchina, al posto di girare per casa mia Nicola decide di prendere la strada per la nostra casa quella matrimoniale.
<< Amore dove andiamo?>> gli chiedo sorpresa
<< Ti voglio far vedere una cosa, che avrai modo di vedere ogni giorno fra un mese>> mi dice sorridendo
Una volta arrivati, prende le chiavi di casa e apre la porta e saliamo in camera da letto e di li noto un bellissimo panorama, le luci della città tutti accese sotto di noi, il fiume sotto il ponte che scorre impetterito e dall'altro lato invece la parte vecchia della città illuminato dalle luci giallognole che risplendono sulle pietre.
<< E' stupendo amore, grazie>> gli dico
<< Prego, sai quando ancora dovevamo decidere la casa avevo subito capito che sarebbe dovuta essere questa la nostra camera matrimoniale>> mi dice
<< E' vero, è meravigliosa>> rispondo.
Quella sera stessa facciamo l'amore come se fosse la prima volta, innaugurando il nuovo letto matrimoniale e la vista mozzafiato che avrebbe accompagnato per sempre la mia vita.

vi è piaciuto questo capitolo? Cosa ne pensate di Samael? Recensite <3

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Il mattino mi sveglio e accanto a me il mio futuro marito dorme beatamente, decido di preparargli la colzione, ma proprio mentre sto per versare il caffè nella tazza mi sento prendere dai fianchi e baciare il collo con il suo solito odore di menta, mi volgo per dargli un bacio.
<< Buongiorno anche a te>> gli dico sorridendogli
<< Buongiorno, amore è inutile che metti altro nell'alzatina devo andare via presto, oggi lavoro fuori città e devo essere puntualissimo, lavoro a stretto contatto con il mio datore di lavoro. Perciò ti ringrazio ma adesso devo andare, mi dice mentre addenta un biscotto e mi sorride come un adolescente, come quando l'ho conosciuto.
Decido anche io di prepararmi presto per andare in laboratorio ( sono un biologo, e nonostante i miei genitori volessero che io diventassi come loro un medico, io ho seguito il mio sogno e adesso lavoro come biologa di ricerca da 1 mese e mezzo ), ma appena arrivo noto molta confusione e in fondo al corridoio due carabinieri e Samael accanto a loro.
Un carabiniere si avvicina a me e mi chiede cosa facessi li
<< Sono una biologa e lavoro qui da un mesetto>> gli rispondo
<< La devo avvisare che sono state rubate 250 sacche di sangue 0 negativo>> mi dice
<< Cosa?! Ma perchè? Cosa potrebbero farsene>> chiedo al quanto sconcertata
<< Signorina lo vogliamo scoprire anche noi, ci creda. Comunque ora può entrare e gentilmente mi può fare una lista di ciò che manca?>> mi dice porgendomi un foglio con una penna.
<> gli dico sorridendo.
Quando sorpasso mi sento prendere per un braccio e girandomi noto il sorriso di Samael bellissimo, e i suoi occhi chiarissimi. Allenta la presa e mi offre un caffè che però non accetto spiegandogli che ho da fare per quella mattina.
<< Va bene, ma me lo concederai un giorno di questi un caffè?>> mi dice cordiale
<< Si>> gli rispondo confusa.
Non mi riesco a dare una spiegazione rispetto al cambiamento che ha avuto da ieri sera.
Appena entro dentro il laboratorio, mi aspettavo di vedere tutto in disordine e invece no, è tutto perfetto dal primo all'ultimo cassetto, evidentamente sapevano già dove mettere le mani, controllo tutto e non è stato toccato nient'altro.
Esco fuori e dico al carabiniere che non è stato toccato nulla.
La giornata incomincia con lo sconcerto di tutti quanti, ma i pensieri vengono tacitati dalla donna più anziana del nostro gruppo che è nel lavoro una sorta di mamma chioccia per i più giovani.
Appena esco, noto che Nicola mi aspetta fuori dal lavoro con un mazzo di rose in mano.
<< Amore mio, che ci fai qui?>> gli dico
<< Ti sono venuto a prendere dal lavoro, è così strano?>> mi dice
<< In realtà si, è la prima volta dopo 5 anni di fidanzamento>> gli rispondo
<< E' che ho saputo di quello che è successo, e sono venuto per stare insieme a te>> mi dice tirandomi a se e baciandomi.
<< Ti amo>>
<< Oh piccolina ti amo anche io. Andiamo ti porto a cena fuori>> mi dice
Quando stiamo per salire in macchina sento il mio cellulare squillare è mia madre che mi chiede se volessimo cenare da lei, insieme ai miei futuri suoceri così accettiamo dirifendoci piuttosto che verso una serata romantica ad una formale cena di famiglia.
Appena entro in casa trovo mio fratello che è tornato dopo 2 anni da Vercelli, dove frequentava l'accademia militare. Gli salto addosso e mi sento protetta come quando ero piccola e mi rifugiavo nel suo letto perchè la pioggia mi faceva paura.
<< Fratellone>>
<< Ehi, come sei diventata più donna. Come si sta comportando Nicola?>> mi dice scherzando
<> dico battendo le mani come una bimba facendolo sorridere
<< Ah si, e chi sono?>> chiede interessato
<< Tu e Tatiana per me, mentre per Nicola sono Angelo e la sorella>> annuncio
<< Addirittura, sono contentissimooo>> mi dice abbracciandomi
Dopo aver parlato un'ora e aver raccontato tutto a mio fratello ceniamo e saluto educatamente i miei suoceri che ci hanno raggiunto un po' più tardi.
La serata volge per il meglio ed infine Nicola con i suoi genitori va via mentre io vado a dormire nel letto con mio fratello come faccio quando torna ogni volta, addormentandomi tranquilla e serena.

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