{La vita non è acquistare e avere, ma dare e essere

di Pancake_2309
(/viewuser.php?uid=310598)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Donare il dominio ***
Capitolo 2: *** 2. L'inizio del viaggio di Zuko e Katara ***
Capitolo 3: *** 3. Acqua: Cambiamento ***



Capitolo 1
*** 1. Donare il dominio ***



{La vita non è acquistare e avere, ma dare e essere


K. Kruse



1. DONARE IL DOMINIO



Aang attraversò il portale di luce, ritrovandosi nel mondo degli spiriti dopo ben quattro anni dall'ultima volta.

Momo raggomitolò la coda alla sua testa, gli occhi verdi osservavano guardinghi la foresta intorno a loro.

Tranquillo amico è stato Roku a richiamarmi qui” sorrise all'animale accarezzandogli la testa.

I due si misero in cammino, alla ricerca dell'avatar che lo aveva preceduto.

Aang sentiva il suo spirito nella sua mente, lo stava guidando da lui.


Intanto a Ba Sing Se, nella sala da tè di Iroh regnava la pace assoluta.

L'ex generale suonava il suo adorato corno, riempendo la stanza di una rilassante melodia.

Toph aveva chiuso gli occhi, era seduta sul portico mentre con i piedi testava il rumore della fontana vicino a lei e gli uccellini che cinguettavano.

Sokka e Suki era abbracciati contro il tatami e discutevano animatamente ma senza fare troppo rumore per non disturbare, su che nome avrebbe dovuto avere il loro primo figlio.

Katara era seduta sulle ginocchia, sul morbido cuscino di seta e osservava distrattamente il the dentro la tazzina.

Appa era coricato fuori nel cortile e ogni tanto Toph lo accarezzava, dandogli qualche bacca.

Ad un tratto, Iroh, seduto vicino a lei, smise di suonare.


Qualcosa non va, mia cara?”.

Sono solo preoccupata per Aang, spero stia bene, lo so che tra di noi le cose non sono andate esattamente come dovevano andare però, rimane pur sempre una delle persone più importanti della mia vita” affermò sicura, osservando l'anziano con un espressione corrucciata.

Questo le sorrise, “ dimentichi che è l' Avatar ed ha passato momenti più peggiori di un viaggio di pellegrinaggio, probabilmente è nel mondo degli spiriti, ora come ora” la rassicurò.

Forse ha ragione, d'accordo! Forza banda di fannulloni, organizziamogli una festa per il loro ritorno e che qualcuno avvisi anche Zuko”.

Tutti esclamarono un sì allegro, alzando i pugni in aria.

Credo non ce ne sia bisogno “ li informò Iroh, indicando la persona sullo stipite della porta, ricoperta di saliva di Appa.


Zuko? Non dovresti essere a Palazzo?” domandò Katara sorpresa, l'entusiasmo venne smorzato dalla curiosità dei presenti.

Qualcuno è molto arrabbiato “ canzonò Toph con un sorriso, percependo per prima le emozioni del giovane sovrano.


Per una volta Toph, non leggermi dentro!” borbottò il nuovo arrivato, lanciando sul pavimento il suo sacco da viaggio e sedendosi a gambe incrociate “ comunque, visto che state tutti morendo dalla voglia di sapere perchè sono qui, semplicemente , non ve lo dirò ” confessò, guardando un punto lontano.

Silenzio, fu la dominatrice dell'acqua a parlare per prima.


Molto bene, chi vuole giocare a Paishou?” batte le mani insieme, smorzando il disagio del momento.

Il discorso di Zuko cadette lì ma quest'ultima decise di parlargli più tardi, si vedeva lontano un miglio che quel ragazzo così orgoglioso e cocciuto doveva sfogarsi se no le conseguenze sarebbero state catastrofiche.


Come quella pericolosa fiamma che era comparsa misteriosamente nel palmo della sua mano.

Katara utilizzò il the nella tazzina per spegnerla.

Mi dispiace “ mormorò il ragazzo sconcertato, rivolto solo a lei come se si fosse risvegliato dal suo stato di trance.

Gli altri, ignari dell'accaduto incominciarono a prendere i cuscini e riunirsi intorno al tavolo da gioco.


Ah-ah! Chi vuole sfidarmi per primo?” Iroh guardò fintamente minaccioso uno per uno i concorrenti.

Non io “ scherzò Toph e gli altri risero.

Sarò io!” esclamò Sokka.

Vai amore!” lo incoraggiò Suki seguito da un “ forza uomo della carne!” di Toph.


Katara offrì una mano a Zuko, lui la guardò interrogativo.

Ti và di parlare?” gli domandò con un sorriso.

Lui non accettò la sua mano ma si alzò da solo.

D'accordo, ma non qui, andiamo fuori “.


Aang arrivò nella radura come gli aveva mostrato Roku, quest'ultimo allargò le braccia.

Roku!” il giovane si tuffò nelle sue braccia per poi attraversarlo, ricordandosi che era uno spirito.

Quanta irruenza” scherzò l'anziano.

Ahio” bofonchiò massaggiandosi il bernoccolo sulla testa.


Appena si sistemarono seduti uno di fronte all'altro, incominciò a parlare.

So che una tartaruga leone ti ha concesso il potere di sottrarre il dominio”.

Sì esatto”.

Bene, devi sapere Aang che una nuova minaccia si sta per abbattere di nuovo sul Mondo”.

Cosa? Ma...” abbassò lo sguardo abbattuto, Momo si accucciò tra le sue braccia.


Questa volta non l'affronterai da solo, i tuoi amici dominatori hanno bisogno di imparare un altro dominio oltre al loro, per questo sei qui” allungò una mano, illuminata di verde verso il suo cuore.

Io, con l'accordo di tutti gli avatar che ti hanno preceduto e il mondo degli spiriti, ti do la capacità di donare il dominio” la luce svanì nel petto del ragazzo.


Saranno obbligati ad accettarlo?” .

No, la scelta spetta a loro ma avrete bisogno di diventare più forti e l'unica soluzione al momento è questa”.

Capisco, quindi avranno la possibilità di imparare un solo dominio oltre al loro?”.

Esatto”.

Questo non li renderebbe semi-avatar?”.

Se fosse così il ciclo verrebbe stravolto”.

Ho capito, posso sapere di più di questa minaccia?”.

No, dovrai scoprirlo da solo” Roku svanì.


Aang si alzò, “ wow” proclamò euforico, “ finalmente non mi sentirò più così tanto diverso dagli altri, chissà che dominio sceglieranno” moriva dalla curiosità, saltellando come una molla a destra e sinistra.

Momo lo guardò dubbioso.

Molto bene amico è ora di tornare a Ba Sing Se!”.


Katara e Zuko raggiunsero il giardino sul retro, sedendosi sulla fontana.

La giovane posò le mani in grembo mentre il ragazzo le teneva ai lati, appoggiandovisi sopra “ allora, cos'è successo?” incominciò lei.

Mai, mi ha lasciato. Abbiamo litigato, in realtà, era questione di tempo. Si frequentava con un altro. Credo sia perchè l'ho lasciata per unirmi a voi, non l'è mai andata giù questa storia e così si è vendicata, illudendomi” un sorriso amaro solcò il viso del ragazzo mentre tirò indietro la testa per guardare le prime stelle sorgere e celare gli occhi lucidi sotto i folti capelli scuri.


Ma Katara se ne accorse, posò una mano sulla sua, “ Zuko, siamo sulla stessa barca. Anche io e Aang non siamo più insieme ma in realtà siamo rimasti buoni amici, non ci sono stati rancori nella nostra decisione, però mi dispiace davvero per te. Le poche volte che vi vedevo insieme, vedevo quanto tenevi a lei”.

Il ragazzo, rimasto nella stessa postura di prima, alzò la mano e strinse quella dell'amica.

Ti ringrazio, Katara “ soffiò senza guardarla, sorridendole e lei notò una lacrima scendere dalla sua guancia.


Lei capì, “ accidenti! Ha iniziato a piovere. Meglio vada dentro “ sentenziò, come per annunciare che stava per andarsene.

Zuko trattenne il sorriso ancora per qualche istante, era fortunato ad avere un'amica come lei.

Suo zio poteva permettersi il lusso di vedere quella maschera di orgoglio e serietà vacillare e vedere quello che c'era dietro ma solo da poco anche Katara, o almeno, in parte.

Era una ragazza straordinaria.

Altre lacrime silenziose scivolarono via dal viso del giovane Signore del Fuoco.

Katara si chiuse la porta del tatami alle spalle.


Il mattino seguente tutto tornò alla normalità, Sokka, Suki e Toph si era alzati di buon ora per mettere in atto i preparativi del ritorno di Aang.

Qui!” esclamò Suki.

A palazzo!” ribatte Sokka, dilatando le narici.

Toph si avvicinò ai due piccioncini, “ già in guerra di prima mattina?” li sbeffeggiò.

Stavamo discutendo sul dove fare la festa di ritorno di Aang, e Suki insiste nel farla qui, ma sono sicuro che lui tornerà al Palazzo Reale”.

Scusatemi...” Iroh si frappose tra i due fidanzati, “ perchè non organizzate due feste? Una qui e una a Palazzo?”.

E SECONDO LEI DOVE LO TROVIAMO IL DENARO?!” gli berciarono in faccia all'unisono, voltandosi.

L'uomo anziano rimase di stucco, “ bè...” esordì.

Toph sghignazzò.


Quello non è un problema, posso pensarci io” posò una mano sulla spalla allo zio.

Zuko, era ora alzassi il tuo sedere regale dal letto” lo prese in giro Sokka, “ forza dammi una mano...yik-”.

COME TI PERMETTI DI DARMI ORDINI TU EH?!” l'altro lo aveva afferrato per il colletto della cassa, lo sguardo lanciava scintille, la bocca era un ringhio e dal naso usciva un pericoloso vapore scuro.

Zuko...lasciami” la vocina di Sokka era un bisbiglio.


Ehi, voi due” Katara posò una mano sul braccio del moro.

Sorellina...” gli occhi del fratello erano diventati grandi e acquosi.

Sì può sapere che sta succedendo?” la terza voce fece rimanere i presenti di sasso.

Appa lanciò un gorgoglio acuto e tutti si voltarono ad osservare il nuovo arrivato.


Piedi rapidi!” fu Toph la prima a lanciarsi su di lui, stritolandolo in un abbraccio.

Toph...soffoco” la voce era sommessa.

Poi tutti gli altri Iroh, Suki, Sokka e perfino Zuko, anche se un po' a disagio.

Aang che bello rivederti” Katara gli si avvicinò per poi stringerlo a sé anche se un po' imbarazzata.


Si riunirono tutti in cerchio.

Amici, ho delle incredibili notizie...ma prima...chi vuole festeggiare la nostra rimpatriata con un giro sulle apiasino?” il suo sorriso era a trentadue denti.

I presenti chinarono il capo basiti.

Ok, ok...” Aang tossì, “ dunque, sono stato nei vari tempi dell'aria e poi nel mondo degli spiriti dove ho incontrato Roku. Mi ha informato che una minaccia sta per distruggere di nuovo il mondo e che l'unico modo per fermarla era che i dominatori imparino ad utilizzare un altro dominio oltre al loro”.


Coosa?” urlò Toph, “ ma è una cosa...FIGHISSIMA!”

Katara sembrò pensierosa e non rispose.

Temo di non poterlo fare” proruppe Zuko, “ credo non sia giusto che io che sono già il sovrano della nazione del Fuoco, impari a controllare un altro dominio. Sarebbe come dimostrare di essere, non lo so, egoista? Non voglio che le persone mi vedano come un essere così avido di potere da mettermi a confronto con mio padre”.

Non sei obbligato Zuko, ma se decidi di cambiare idea...il mondo ha bisogno di noi e sarebbe meglio che tu rifletta su questa opportunità”.

Iroh osservò attentamente il nipote mentre Aang si sorbiva l'euforia di Toph, così come la finta rabbia di Sokka e Suki, sapeva che c'era altro dietro.

Forse suo nipote credeva di non esserne semplicemente all'altezza?

Katara si alzò, lasciando i presenti stupefatti.

Non disse nulla solo, “ Aang prendo Appa per un pò”.

Zuko la guardò, “ vengo con te” si alzò affiancandosi a lei.


Non credo sia una buona idea” gli disse intimandolo a lasciarla sola.

Credo di doverti un favore” le sussurrò all'orecchio.


Katara capì al volo che si stava riferendo all'altra sera.

Lo prese per un polso, allontanandosi diversi metri dalla casa.

Allora ti conviene cambiare abbigliamento, andiamo al Polo Sud”.

Ma Katara la tua tribù si è spostata al Nord, non è rimasto nessuno nel tuo Villaggio, cosa pensi di trovarci?”.

Non vado per loro infatti” gli lasciò il polso dandogli le spalle, “ vado per me stessa”.

D'accordo. Prima lascia almeno che avvisi mio zio, qualcuno dovrà pure occuparsi della Nazione mentre siamo via”.

Va bene, prima promettimi che però non dirai nulla agli altri, nemmeno al Generale Iroh”.

Ho capito, vediamoci stasera all'entrata di Ba Sing Se” le disse il ragazzo.

Lei annuì e tornarono dentro.


Aang insegnami il dominio dell'aria” proclamò Toph.

Va bene, ma sarà parecchio difficile. Inoltre ci toccherà prendere una mongolfiera per raggiungere il tempio dell'aria del Sud”.

Ci sto!”.

Verremmo anche noi” dissero all'unisono Sokka e Suki.


Zio, posso parlarti in privato?” Zuko, senza farsi vedere dagli altri, toccò il braccio dell'uomo.

Ma certo” questo si alzò seguendolo.


Ho bisogno che vai a Palazzo e ti occupi per un po' della Nazione, io devo partire”.

Iroh decise di non chiedere nulla al nipote.

Non che l'idea di scartoffie mi alletti ma se devo, va bene. Partirò oggi stesso”.

Ti ringrazio” chinò il capo lui per dare più enfasi alle sue parole.

Zuko...”.

Sì, zio?”.

L'altro decise di aspettare il suo ritorno, “ nulla, fai attenzione mi raccomando”.


Nel frattempo che gli altri incominciavano a fare progetti e piani per le imminenti partenze, il cielo si scurì.

Katara e Zuko dovevano preparasi.










Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 2. L'inizio del viaggio di Zuko e Katara ***



{La vita non è acquistare e avere, ma dare e essere


K. Kruse



2. L'INIZIO DEL VIAGGIO DI ZUKO E KATARA



I ragazzi si salutarono l'un l'altro, “ molto bene, allora, ci rivediamo ragazzi” li salutò Iroh.

Zuko abbracciò lo zio, “ mi raccomando la salute”.

Quest'ultimo rise.

Katara li guardò con un sorriso e andò fuori ad aspettarlo, ma Aang la fermò per un polso.

Aang?” lui l'abbracciò, “ fai attenzione” le disse soltanto.

Lei sorrise teneramente, “ va bene “ lo rassicurò.


Aspettate un secondo, Katara vuoi imparare un altro dominio?”.

Sì” il monaco con un dito di una mano le toccò la fronte e con l'altra il cuore una luce verde entrò dentro di lei.

Zuko?” il ragazzo esitò ma Aang gli si avvicinò lo stesso facendo la stessa cosa che aveva fatto con Katara, “ non sei obbligato ma se cambiassi idea”.




Il moro si era appoggiato con la schiena sulla gamba di Appa a braccia conserte.

Molto bene, pronto a partire?” lo raggiunse a Katara.

Sei in ritardo “ l'ammonì greve, indicando il cielo.

Non avevamo stabilito un'ora, non è poi così buio”.

Lo sai che il mio dominio è debole con l'oscurità, toccherà a te difenderci se ci succede qualcosa”.

D'accordo” sbottò, si era già pentita di esserselo portato dietro.


Scusami per prima, è solo che io non riesco a essere...meno serio. Prendo molto seriamente ogni cosa, come un guerriero e non come un essere umano. E' che...sono stato cresciuto così” proruppe d'un tratto il ragazzo, appoggiato con le braccia sulla sella di Appa, era da un po' che erano in viaggio.

Non preoccuparti non devi giustificarti con me, sii te stesso e basta” le disse lei, dandogli le spalle e continuando a tenere le briglie di Appa, “ tra un po' facciamo cambio, sono un po' stanca”.

Il giovane ringraziò la notte di coprirgli il rossore sulle guance.

Credo che riceverai molti grazie da parte mia in questo viaggio, Katara ” confessò osservando le nuvole sotto di loro.

Lei rise cristallina, “ bè ne sono felice, Zuko”.


Cosa ne pensi del fatto di imparare un nuovo dominio?”.

E' per questo che stiamo andando al Polo Sud. Ho bisogno di riflettere...tu” tentennò.

Io?” la incitò, avvicinandosi a lei dal balcone della sella.

Saresti disposto a insegnarmi il dominio del fuoco?”.

Incredibilmente Zuko scoppiò a ridere, lei si voltò con metà viso verso di lui, rossa come un peperone, “ ehi...c-cosa c'è di divertente?” l'acqua nelle sue borracce si mosse velocemente, inoltre si rese conto che raramente lo aveva sentito ridere e quando lo faceva, era davvero bellissimo...forse non stava bene a pensare quelle cose.



No no scusa” si asciugò le lacrime, “ è che è davvero assurdo, una dominatrice dell'acqua vuole imparare a dominare il fuoco che è il suo opposto naturale”.

Perchè? Pensi che gli opposti non possano avere punti in comune?” oh no, cosa stava dicendo?

Zuko la guardò con un sorriso sghembo, lei girò la testa dall'altra parte.

No, anche perchè se fosse così io e te ci saremmo odiati per sempre” affermò sicuro.

Infatti sto ripensando di tornare alla vecchia maniera”.

Davvero?” sembrava quasi dispiaciuto dalla voce.

No...lo so che mia madre è stata uccisa da persone della nazione del fuoco ed è proprio per questo che voglio imparare il dominio del fuoco. E' una sfida per me stessa e per vedere quanto posso essere forte, inoltre, come direbbe Aang, è il primo passo per il perdono”.

Ti ammiro molto, Katara e se posso dirti una cosa” si sedette con un balzo vicino a lei, prendendo le redini al posto suo, “ non hai bisogno del dominio del fuoco per capire quante sei forte” le sorrise.


G-grazie” abbassò lo sguardo arrossendo di nuovo, per poi saltare nella sella di Appa, cercando di dormire.

Zuko riflette sulle parole di Katara, lei voleva essere all'altezza e lui invece credeva che non poteva esserlo.

E ancora non gli aveva confessato che anche lui, dal canto suo, voleva dominare l'acqua.


Sarebbero arrivati al Polo Sud tra circa due settimane.

Appa sbadigliò annoiato mentre solcava l'oceano.

Allora Katara, sai qualcosa del Chi?”.

Il Chi...dovrebbe essere legato allo ying e lo yang. L'energia interiore?”.

Grazie al cielo che sei così sveglia “ sospirò Zuko, “ mi hai evitato di spiegarti tutto dal principio. Tu hai mai provato a percepirlo il tuo?”.
“ Ehm...no?” sorrise isterica.

Non preoccuparti, possiamo provare adesso”.

Adesso?”.

Il ragazzo lasciò le briglie di Appa, “ alzati”.

Lei eseguì.


Metti i piedi paralleli alle tue spalle” Zuko andò davanti a lei e le toccò la fronte con un dito, “ qui” scese poi al centro del suo petto, lentamente cercando di far vedere il meno possibile il suo evidente imbarazzo, Katara dal canto suo cercò di non pensarci, avrebbe voluto fargli saltare quel dito ma poteva capirlo era per insegnarle “ e qui. Ora chiudi gli occhi e unisci le mani a pugno, con i pollici e gli indici che si toccano, brava così”.

Andò dietro di lei posando le mani sulle sue spalle, “ devi essere più rilassata, espira e inspira, così” si staccò da lei e tornò a guidare Appa.

Quando inizi ad avvertire un energia dentro di te, avvertimi”.

Ehi! Mi lasci così?”.

Tranquilla non sono il tipo da fare scherzi idioti come tuo fratello, fidati”.

Katara sorrise per ringraziarlo e fece come le venne detto.


Nel mentre lei era in meditazione, di tanto in tanto Zuko la osservava di soppiatto.

Aveva un'aria rilassata e in armonia con il mondo.

Ne approfittò per rivelarle i suoi pensieri anche se probabilmente lei non lo avrebbe sentito, non riusciva a chiederglielo in faccia, era troppo orgoglioso.

Lo sai, vorrei imparare il dominio dell'acqua, lo so ridi pure se vuoi. Capisco perfettamente che probabilmente non sarò all'altezza di impararlo ma voglio provarci, se serve a salvare la mia nazione e il resto del mondo sono disposto a farlo” si voltò notando il viso di stucco della giovane, gli occhi fiordaliso erano sbarrati.


COOSA?! DA QUANTO HAI SMESSO DI MEDITARE?!” le urlò color pomodoro, lasciando le briglie.

Quanto basta per capire che persino chiedere cose come questa per te è estremamente difficile”.

Spiritosa...” non riusciva a guardarla in faccia.

Comunque accetto, stiamo pure andando al posto giusto per imparare” si diedero il cambio.

Ho sentito il Chi, Zuko”.

Fantastico, ma per il resto dovrai aspettare di essere nella nazione del fuoco”.

Così potrò divertirmi a massacrarti di allenamento” lo guardò sadicamente.

Lui ingoiò a vuoto.

Rilassati, sto scherzando” rise.

Non è divertente!” accidenti a lei, s'imbronciò incrociando le braccia.


Arrivarono come previsto al Polo Sud, Appa atterrò davanti il Villaggio di Katara.

Zuko tentennò.

Cosa c'è?”.

Sto vedendo con occhi diversi questo posto e mi ritrovò a pensare al passato” una palla di neve lo raggiunse in volto, facendolo cadere.

Basta pensare al passato! Forza, vieni” disse esasperata, “ non mi piace vederti così triste, mi fai venire voglia di prenderti la faccia e affogartela nel ghiaccio”.

Semplicemente non ti piacciono le persone che si deprimono” si asciugò il viso, alzandosi in piedi.


Sì...mi fa arrabbiare, la vita è bella e ci sono ancora tante cose da dare e modi di essere migliore. Perchè fermarsi sui brutti ricordi?”.

Con il tempo tutti i ricordi diventano belli perchè ti permettono di diventare quello che eri sempre destinato a essere”.

Questo è lo spirito giusto! Forza ho fame e anche Appa, cerchiamo qualcosa”.

Zuko, scosse la testa, “ d'accordo, siamo a casa tua dopotutto”.











Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 3. Acqua: Cambiamento ***



{La vita non è acquistare e avere, ma dare e essere


K. Kruse



3. ACQUA: CAMBIAMENTO



Zuko osservò trasognato l'ambiente intorno a loro, possenti colonne di Iceberg e zolle di oceano ghiacciate, quel luogo trasudava quiete ma anche in qualche modo imperturbabilità.

Sapeva che i dominatori dell'acqua avevano attinto il loro potere dalle maree nelle notti di plenilunio il che era già qualcosa.

D'un tratto Katara si fermò e lui per poco non le cadde addosso.

Ehi...che succede?” domandò curioso.

Il mio Villaggio...” il ragazzo si sporse oltre la sua spalla, “ non esiste più”.

Davanti a loro vi erano solo cumuli di neve e ghiaccio.

Una desolazione unica.


Zuko si avvicinò a un ammassamento di ghiaccio e prese la bandiera triangolare, sgualcita ai lati, con il simbolo della Tribù dell'Acqua.

Per fortuna la tua tribù si era già spostata al Nord, se no per loro senza un dominatore non avrebbero avuto speranza di cavarsela...credo di sapere chi siano stati”.

Cosa?”.

Nonostante io sia il Signore del Fuoco nel nostro mondo esistono ancora fedeli seguaci di mio padre tra cui i predatori meridionali, o almeno, una parte di loro sicuramente”.


Ancora loro?” la ragazza strinse i denti, inferocita, “ forza, andiamo a cercarli”.

No. Chissà dove saranno e poi è inutile a mio avviso Katara, cosa speri di ottenere?Non è più importante che la tua gente sia salva?”.

Quindi...” si lasciò cadere a terra sconsolata, “ siamo venuti fin qui per nulla”.

Io non direi” il giovane gli si parò davanti e lei lo osservò interrogativa.


Lui s'inchinò unendo le mani nel saluto della nazione del fuoco.

D'accordo che di solito erano gli altri a inchinarsi a lui ma era necessario in quel momento.

Katara, vorresti essere la mia maestra per il dominio dell'acqua?”.

La ragazza rise sotto i baffi e allungò una mano, lui la aiutò ad alzarsi.

D'accordo, ma non credere di ricevere un trattamento di cortesia solo perchè sei il Signore del Fuoco”.

Non ho mai detto questo” sorrise fintamente contento.

Prese nota di ricordare di chiederglielo la prossima volta.

Sinceramente, a volte l'amica gli incuteva ancora un po' di timore.


Allora, devi sapere esistono tre particolare sensazioni che bisogna saper controllare per utilizzare il dominio dell'acqua, la prima su cui andremo a concentrarci è il cambiamento”.

Credo di potermela cavare”.

Non è quello che pensi tu” gli si avvicinò, dandogli un buffetto sulla fronte, “ deve avvenire qui, liberare la tua mente dai pensieri negativi, quando riuscirai a controllare l'acqua dovrai essere tu a dirle che forma assumere, non deve guidarti lei tu devi guidare lei”.

Chiaro” si sedette nonostante il freddo che trapassava gli spessi pantaloni, chiudendo gli occhi in posizione di meditazione.

Molto bene “ Katara prese una ciotola di terracotta che aveva visto lì vicino e usando il dominio la colmò fino all'orlo di acqua dell'oceano” incomincia a farla muovere per il momento, buona fortuna”.


Era arrivata l'ora per Zuko di combattere contro la fiducia in se stesso.

Nonostante la sua facciata cinica e irritabile, la sua autostima così come le sue insicurezze erano un ostacolo davvero difficile da superare.

Ma se voleva imparare quel dominio, doveva lasciarsele alle spalle.

Meditò a lungo senza progressi, nel frattempo calò la notte.


Katara osservò l'amico sedersi vicino a lei, era imbronciato.

Non devi riuscirci subito, capisco anche io che non è facile. Quando è morta mia madre per me è stato difficile accantonare il dolore e l'odio”.

Accantonare? Non li ha soppressi?”.

Cosa?No!” scoppiò a ridere per poi riprendersi subito, “ non funziona così, siamo esseri umani non possiamo reprimere le cose ma conviverci, giorno dopo giorno. Imparando a maturare e ad attingere alle cose belle, come i contrari di quei sentimenti”.

Quindi per te l'amore e la felicità?”.

In un certo senso sì” ammise imbarazzata, grattandosi la tempia con un dito, “ e per te?Quali sono?”.

Temo mi prenderesti in giro”.

Grazie eh!” si offese, voltandogli le spalle.


La fiducia in me stesso e l'autostima, credo” rispose, osservando il fuoco danzare sui tronchi di legno, la fiamma perse un po' il suo vigore.

Katara se ne accorse, “ Zuko” gli si sedette accanto, proprio come era successo nel cortile della sala da the, “ non credere che io sia la persona più sicura del mondo ma se può esserti d'aiuto, tu hai fatto molte cose sbagliate nella tua vita è vero però hai anche rimediato ai tuoi errori, hai insegnato il dominio del fuoco ad Aang, hai aiutato me e Sokka a ritrovare nostro padre, hai aiutato me a scoprire chi avesse ucciso mia madre ed hai riportato la pace nella Nazione del Fuoco e tutto questo non ti sembra abbastanza a dirti quanto vali?”.

Katara...”.


Il ragazzo che conosco io è testardo e orgoglioso e non si arrenderebbe alle prime difficoltà, non pensi che se adesso ti arrendi ti arrenderai per il resto della vita alla decisione degli altri? Le tue scelte così come la tua vita deve appartenere solo a te e a nessun altro” proruppe con spavalderia, quando il ragazzo faceva così a volte le faceva davvero saltare i nervi.

Lui sorrise e Katara esitò nel continuare, quel maledetto sorriso...

Grazie, Katara. Ti prometto che ci proverò”.

Ci conto” lo lasciò solo andando a rifugiarsi nella sua tenda.


Il mattino seguente Katara uscì dalla tenda stiracchiandosi e il vento ghiacciato le colpì il viso scuotendole l'arruffata chioma castana, cercò di sistemarseli alle bel e meglio.

Poi, si voltò di lato osservando un ostinato ragazzo nonché Signore del Fuoco intentò a provare a muovere l'acqua.

Sei mattiniero” lei si sedette di fronte a lui.

Non ho dormito, Katara “ le rispose facendole notare le occhiaie sotto gli occhi ambrati.


Sei a buon punto?”.

No! Accidenti!” si alzò di scatto lui, calciando con il piede la ciotola colma di acqua “ è inutile! Questa maledetta acqua non vuole darmi ascolto” berciò.

Lei si fece seria, “ con questo atteggiamento non andrai da nessuna parte, Zuko”.

Rimise l'acqua al suo posto, afferrò decisa le mani dell'altro e gliele mise contro il vaso, premute sotto le sue.

Chiudi gli occhi”.

D'accordo” mormorò a disagio per quel contatto.

Liberati dalla frustrazione che hai in questo momento, tu puoi farcela”.


Seguito dalla voce di lei e dal calore delle sue mani, finalmente l'acqua produsse dei movimenti.

C'è l'hai fatta!” Katara gli balzò addosso, scivolando sulla ciotola e cadendogli letteralmente addosso.

Ka...Katara” tossì lui, rosso come un peperone.

Sì?” chiese tranquilla.

Potresti spostarti?”.

Mi stai dicendo che sono grassa?!” s'inferocì, levandosi in un colpò.


No!No! Non fraintendimi...ma era solo un po'...”.

Un po'?” sbottò ancora un po' arrabbiata.

Un rumore scosse il terreno sotto di loro.


Che cos'è?” sbottò il moro, “ reggiti” Katara evocò il dominio dell'acqua e creò una barca di ghiaccio.

Accidenti” mormorò stupefatto l'altro.

Ma gli uomini, grandi e grossi avvolti nei loro mantelli fermarono l'imbarcazione, Zuko e Katara si misero schiena contro schiena.


Credi di farcela?” gli domandò lei sapendo dell'impedimento ambientale sul suo dominio.

Dovrei, non sarà fortissimo come al solito ma dovrei riuscire almeno a distrarli in modo da scappare”.

Va bene!” ma appena la giovane pronunciò quelle parole, qualcuno la prese per la vita da dietro, lei urlò cercando di divincolarsi.

KATARA!” urlò il giovane.


Perchè non vi calmate, maestà?” una voce sprezzante gli soffiò nell'orecchio, lui si voltò ma qualcuno lo bendò all'istante, legandogli le mani.

Quest'ultimo aveva un tatuaggio a forma di corvo rosso sulla spalla, erano stati catturati da dei predatori meridionali.










Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3434935