Le cronache di Asheera

di Burdock 95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Preludio ***
Capitolo 2: *** Cap.1 Asheera ***
Capitolo 3: *** Cap.2 Quara ***
Capitolo 4: *** Cap.3 Asheera vs Quara ***
Capitolo 5: *** Cap. 4 Il Potere del Bardo ***
Capitolo 6: *** Cap. 5: Oscuri Incubi ***
Capitolo 7: *** Cap.6: battaglia disperata ***
Capitolo 8: *** Cap. 7: Un ultimo alleato ***
Capitolo 9: *** Cap. 8 Attacco al potere ***



Capitolo 1
*** Preludio ***


CRONACHE
DI
ASHEERA

Asheera della terra di Lock
Cap.0
PRELUDIO

Era una calda serata d'agosto, nella terra di Joserrat. Il mondo era diviso in tre grandi terre: la terra di Hitm, la terra di Suonea e la terra di Lock.
Erano tempi duri… il raccolto era povero e i pesci e la selvaggina erano difficili da trovare.
Poi venne il Conquistatore Oscuro. Sottomise in pochi giorni la terra di Hitm.
Ora, due anni dopo, la terra di Suonea sta strenuamente resistendo, ma non ci riuscirà ancora al lungo.
Shin, l'eroe leggendario che in passato sconfisse il nemico conosciuto come Hedraline, partì alla volta della fortezza infuocata dove il suo destino lo attendeva. Non fece più ritorno.
I terribili eserciti del Conquistatore Oscuro distruggevano tutto come orde barbariche. Purtroppo per la terra di Suonea, la terra di Lock non si sogna di combattere e tiene i suoi guerrieri a riposo, mentre gli abitanti vivono spensierati… beh, quasi.

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Capitolo 2
*** Cap.1 Asheera ***




PARTE PRIMA:LA GUERRIERA E L'ASSASSINO


Cap. 1
ASHEERA

Aiutaci… devi aiutarci! Vendicaci! Uccidilo! Senza pietà!

Asheera si svegliò di soprassalto: di nuovo quell'incubo.
Visto che ormai era mattino si mise la veste e uscì dalla stanza per andare a far colazione.
“Ciao, dormito bene, Asheera?” gli chiese Driung, suo fratello maggiore, “Benissimo, guarda, se non fosse stato per quell'incubo non mi sarei nemmeno svegliata!” “Sempre lo stesso?” “Si, sempre lo stesso!” “Forse dovresti farti vedere da un Druido, o da un Mago, o da…” “No!” lo interruppe “Non mi farò vedere da nessun insulso Prestigiatore da Casa Torre!” “D'accordo che consideri i Maghi e i loro simili dei deboli, però…” “Tu conosci la magia meglio di qualunque mago del mondo! Perché non mi aiuti?” “Te l'ho già spiegato, i miei poteri sono strettamente legati al dominio sui Non-Morti, non posso agire su un mortale.” “Che succede qui?” il padre dei due era appena entrato, svegliato dal fracasso dei due figli. “Siete già svegli? Sono solo le 7:00 del mattino.” Risposero rispettivamente: “Mi hanno svegliato gli incubi!” e “E' il mio turno di insegnamento, devo essere all'accademia tra mezz'ora.” “Cosa? E come ci arriverai in mezz'ora? Sei un Signore Pallido! Non puoi teletrasportarti!” disse il padre, “Tranquillo, papà. Ho chiesto un passaggio a uno Zombi Tiranno della Nebbia, a dopo!” e se ne andò.
Zombi Tiranno della nebbia… per fortuna questo è sotto controllo… Asheera si ricordò di cos'era successo due anni fa.

“State lontani!” urlava correndo per la via, ma i due zombi di colore verdastro la inseguivano continuando a lanciare magie di fuoco e di forza. Improvvisamente Driung comparve davanti a loro e i guai finirono: alzando la mano gli lanciò contro un potente raggio color scarlatto e assieme pronunciò una formula magica: “Sparite tra le ombre, creature infernali!”!
Quella volta Asheera scoprì che gli Zombi Tiranni della Nebbia sono zombi di maghi caduti in disgrazia.

“Asheera! Asheera!” la chiamò Vengaul, suo padre, ridestandola dai suoi ricordi. “Non hai mangiato niente, non hai fame?” “Scusa, stavo ripensando ad avvenimenti passati. Mangio subito!” rispose. Vengaul era il capitano della nave Queen Blood Sword, ancorata al porto. Era un lavoro reddittizio e sicuro, poiché la nave era troppo grande per essere trasportata dalle onde (per l'appunto uno dei due pericoli marini), e per quel che riguarda i pirati, beh, sanno che se abborderanno la Queen Blood Sword i marinai li uccideranno tutti.
Vengaul è un vero maestro nell'uso della spada, nemmeno il Maestro di Spada dell'Accademia, Jonathan Jus, lo ha mai battuto.
Asheera aveva preso da lui. Era molto brava con la spada, ma non come Jonathan Jus, né tantomeno come suo padre. A differenza delle altre ragazze, Asheera si comportava come un ragazzo, ne sanno qualcosa i sette membri del Team Doom, che l'hanno eletta leader.
Ogni giorno tra le 4:00 e le 7:00 del pomeriggio, si incontrano al vecchio faro della città per sbrigare i loro affari.
Un giorno però, la loro base era stata occupata da tre ragazzi sconosciuti. Asheera si posizionò davanti a loro e gli disse di andarsene in modo estremamente cortese: “Razza di imbecilli, che ci fate qui? Questo è il nostro territorio! Andatevene subito o sarà peggio per voi!”.
Quello che pareva il leader smise di suonare la sua arpa e si posizionò davanti ad Asheera, dicendo “Non c'è ragione di litigare, qui ci stiamo tutti e undici.” “Forse non hai capito il concetto! Questo è il territorio del Team Doom, sparite!” replicò Asheera. “Noi non ce ne andremo, ma se proprio non vuoi condividere il territorio combatti con me, chi vince si prende il territorio!” propose il ragazzo “Ci sto, scegli l'arma!” replicò nuovamente Asheera “Prendiamo due bastoni, è meglio evitare spargimenti di sangue.” Concluse il ragazzo.
I membri del Team Doom erano sicuri della vittoria di Asheera e dissero ai due amici del ragazzo con l'arpa che il loro capo non poteva batterla. I due amici si misero a ridere.
Asheera continuava a colpire, facendo indietreggiare sempre di più il ragazzo. Improvvisamente, proprio quando aveva la vittoria in pugno, Asheera si raggomitolò a terra, avvolta da degli strani fili.
“Arrenditi, ragazza. Questi fili vengono dalla mia arpa, non puoi spezzarli!” disse il ragazzo “Mi… mi arrendo…” sussurrò Asheera: i fili gli toglievano le forze. Appena fu libera, Asheera riacquistò il suo vigore e lo sfogò col ragazzo: “Maledetto! Sei un mago!” “No, non sono un mago! Sono un bardo ovvero un individuo che sa attaccare sia con gli strumenti musicali che con la musica stessa. Ora andatevene, avevamo un accordo!”.
La sera, il fratello di Asheera tornò: “Sono a casa!” “Driung, per fortuna sei qui! Devi aiutarmi!” urlò Asheera, “Cos'è successo?” “Tu conosci i vari tipi di magia?” “Beh, certo.” “Mi serve sapere il nome di ogni tipo di individuo che sappia usare la magia, magia di ogni tipo!” “Va bene, ma ci vorrà un po'!”
Driung inizia a spiegare i vari tipi di praticanti di magia: “Ci sono i Maghi, individui capaci di curare qualsiasi ferita e di bloccare la persone con dei campi di forza, di varia dimensione e di varia potenza, i Discepoli del Drago Rosso, potenti individui che sanno trasformare tutto il corpo o solo una parte come il corpo di un drago e sanno sputare fiamme, i Maghi Rossi, individui che padroneggiano sia i poteri del Mago che quelli del Discepolo del Drago Rosso, i Druidi, individui che usano la natura per combattere, i Chierici, ovvero individui che sanno creare le pozioni di aiuto, di guarigione e i veleni, gli Stregoni, maghi che usano la magia per distruggere, i Divinatori, maghi che hanno il controllo sui Non-Morti ma che si indeboliscono durante l'uso della magia, i Signori Pallidi come me, che sono divinatori che non si indeboliscono con l'uso dei Non-Morti, e i Bardi, di cui non ho particolari conoscenze. Chi controlla tutti i tipi di magia viene chiamato Mistificatore dell'Arcano.”
“I Bardi usano gli strumenti musicali e anche la musica stessa per combattere.” Dice Asheera “Cosa? Come lo sai?” chiede stupefatto il fratello.
Asheera gli spiegò l'accaduto: l'incontro con il bardo, la lotta, e la sua sconfitta. “I Bardi sono avversari difficili. Sei fortunata che non esigesse tuo sangue, altrimenti ti avrebbe uccisa come se niente fosse.” Gli disse Driung.

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Capitolo 3
*** Cap.2 Quara ***


Cap. 2
QUARA

Accademia di Magia, Lunedì 2 Settembre, ore 16:45.
Una giovane maga sputa sul regolamento dell'accademia.
“Quara, spiega il motivo del tuo gesto!” “Bah, a cosa serve studiare delle ore su dei tomi polverosi, a che serve conoscere i tipi di magia, la sua storia e a cosa serve sapere la differenza tra una magia di Fuoco e una di forza? La magia non si impara sui libri, la magia è un istinto che ci si sente dentro, o la si sa praticare o non si è capaci!” “Quara, devi imparare a controllarti!” “Bah!”
Accademia di Magia, Lunedì 2 settembre, ore 17:30
Durante un esperimento Quara dà fuoco alle stalle per aver sprigionato troppo potere.
“Come sarebbe a dire?” chiese “Io espulsa dall'Accademia?” “Si, non solo ignori le nostre regole, ma ti dimostri irrispettosa verso i maghi più anziani e ora hai pure incendiato le stalle!” replicò il mago reggente dell'Accademia. “No! Non sei tu ad espellermi, sono io che me ne vado! Qui non si insegna la magia, qui si insegna come diventare degli studiosi!” e uscì dall'ufficio del reggente sbattendo la porta.
“E' sempre stata una ragazza impulsiva. Vi avevo avvertito di non farla accedere all'Accademia.” Disse una figura immersa nell'ombra “Dopotutto, è la figlia di Lonerin, il mago che anni fa contribuì alla distruzione di Hedraline. Mio signore, ascoltate, quella ragazza ha un potere considerevole e voi…” “Basta, sta zitto! Non mi interessa il suo livello di potere, e nemmeno di chi è figlia! Ora se ne è andata! Se rimette piede qui dentro è morta! Hai capito?” “Si, mio signore, vi capisco!” “Ora vattene, Shin!" “Sissignore!” e la figura nera si allontanò.
Quara camminava per le strade della città pensando dove sarebbe potuta andare ora. Improvvisamente vide due ragazze. Le due la fermarono: “Ferma Quara! Di qui non passi! Giusto, Glina?” disse una delle due. “Giusto, Hen!” rispose l'altra. “Cosa vi è successo? Perché non siete all'Accademia? Avete finito i libri da leggere, ragazzine?” “Come ti permetti di chiamarci ragazzine, abbiamo due anni in più di te, Quara!” rispose Glina “Due anni spesi a leggere libri, però, io sono molto più forte di voi due messe insieme!” ribatté Quara, “Come ti permetti!??! Eliminiamola, Hen! Lo faremo passare per un incidente!” sbraitò la studentessa dell'Accademia. Poco dopo le due sorelle si ritrovarono a terra mentre Quara non si era nemmeno mossa. “Tutto qui? E' questo che imparate alla 'Prestigiosa Accademia di Magia e Stregoneria di Lock'?” le schernì Quara. “Maledetta! Aster! Aster, aiutaci!” si mise a urlare Glina, in breve un ragazzo con le vesti dell'Accademia apparve dal nulla “Cosa vi è successo, sorelle? Non ditemi che è stata questa ragazza a mettervi al tappeto?” Quara squadrò il ragazzo, era alto e robusto, aveva i lineamenti tipici degli Uthgarad del Nord. La maga si girò e fece per allontanarsi, ma il mago la bloccò: “Non puoi insultare il mio clan e poi andartene come se niente fosse! Portiamo in fondo la questione, Stregona! Combatti con me!” urlò “Se ci tieni…” rispose Quara con tono tranquillo.
Poco dopo il ragazzo era a terra mentre Quara si allontanava. “Aster, stai bene, fratello?” gli chiese Hen, “Tranquille sorelle, sto bene. Ma quella Stregona ha un potere superiore a quello del maestro Valdor, è meglio stargli lontani.”.

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Capitolo 4
*** Cap.3 Asheera vs Quara ***


Cap. 3
ASHEERA VS QUARA

Asheera sedeva sola al piano più alto della Torre Ammantata. Ripensava al Bardo. Come aveva potuto batterla così? Nella sua squadra, lei aveva guerrieri come lei, ladri e paladini, me nessun mago, forse era un errore.
Aveva squadrato il gruppo del Bardo, oltre a lui c'erano un ladro e un paladino, ma nessun guerriero. Forse avrebbe potuto chiedere di unire i due gruppi, era una proposta audace ma era la cosa più giusta da fare.
Improvvisamente, due potenti lampi di fuoco la sfiorarono, e una figura alle sue spalle disse “Cosa ci fai qui? La Torre Ammantata è aperta solo ai praticanti di magia!” “Mio fratello è un Signore Pallido, dice che posso stare qui!” rispose svelta Asheera “Se tuo fratello pratica la magia puoi restare solo se mi batti!” rispose la Stregona “Allora me ne vado subito! Ho già combattuto contro un praticante di magia, un Bardo, per la precisione, e sono stata sconfitta!” “Io non sono una Barda, sono una Stregona, è ben diverso!” rispose nuovamente “Senti, non voglio combattere.” Rispose Asheera nuovamente. “Allora muori senza reagire!” disse la Stregona per poi scagliare un lampo di Forza contro la guerriera.
Asheera lo schivò e cominciò a combattere. Asheera colpì al volto la praticante di magia con un calcio. La Stregona la colpisce con dei lampi di fuoco che stendono Asheera. “Complimenti, di tutti i miei avversari, tu sei l'unica che è riuscita a colpirmi e a farmi male.” Disse la praticante di magia, “Penso che potrò aiutarti col Bardo.” “Davvero?” “Si, ma dimmi… come ti chiami?” “Il mio nome è Asheera, piacere di conoscerti.” “Il mio nome è Quara, piacere, Asheera.”
Le due ragazze fecero così conoscenza.

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Capitolo 5
*** Cap. 4 Il Potere del Bardo ***



Cap. 4
IL POTERE DEL BARDO

Asheera e Quara si recarono insieme al vecchio faro, dove sfidarono il Bardo.
“Ehi, piccolo stupido! Perché non ci sfidi adesso?” urlò Asheera “Una Stregona, eh? Vedo che scegli con cura i tuoi compagni.” “Poche ciance e più fatti! Combatti!” gli disse Quara. Le due ragazze attaccarono il ragazzo ma la spada di Asheera e la magia di Quara non trovarono che l'aria. “Stupide! Io non sono solo un Bardo! Sono un Mistificatore dell'Arcano!” così dicendo scagliò due lampi contro Asheera che li schivò per puro miracolo.
Improvvisamente un soffio incandescente sfiorò Quara: il soffio di un drago. “Non potete competere con me! Dite addio!” urlò il ragazzo e scagliò contro le due amiche due boccette di veleno. Le due le schivarono ma vennero bloccate da due Mummie. “Sono troppo potente per voi! I Mistificatori dell'Arcano possono tutto!” urlò, ma improvvisamente il suo potere svanì: “Stupido, è questo l'uso che fai dei poteri che ti sono stati dati dal nostro signore? Torna alla base! Ora!” tuonò un voce. Il ragazzo e i suoi compagni si allontanarono. Asheera fece entrare Quara nel gruppo.
Tornata a casa, Asheera raccontò l'accaduto al fratello. “Sei stata fortunata, se quel tizio non avesse richiamato il ragazzo non ci saresti più. I Mistificatori dell'Arcano sono avversari quasi imbattibili, una guerriera e una stregona non potevano sperare di vincere!” “Si, ma non pensavo fosse un Mistificatore dell'Arcano, pensavo fosse solo un Bardo.” Rispose la ragazza. “Comunque evita di combattere con i praticanti di magia per niente.” “Hai ragione, fratello.” E si allontanò.

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Capitolo 6
*** Cap. 5: Oscuri Incubi ***



Cap. 5
OSCURI INCUBI

Vendetta, esigiamo vendetta!Oscura vendetta! Sgozzalo come un vitello! Non devi avere pietà!

“No! Accidenti, di nuovo quel sogno!” Asheera si svegliò di soprassalto. “Asheera! Cosa succede?” Driung fece irruzione nella stanza di Asheera. “Gl’incubi… mi perseguitano!” “Devi farti vedere da Quara. Ti fidi di lei, no?” “Si, hai ragione!”.
Quel pomeriggio il gruppo si incontrò alla locanda ‘Al Fiasco Sommerso’, visto che avevano perso il faro. Asheera presentò a Quara i membri del Team Doom che non se ne erano andati dopo la perdita della base. “Ragazzi, lei è Quara, una Stregona che ora fa parte del gruppo. Quara, lui è Slan, un paladino, se hai bisogno di protezione mentre prepari un rituale può aiutarti, e lei è Dubhe, una ladra professionista, se ti serve qualcosa e non hai i soldi per averla chiediglielo.” “Siamo onorati di averti in gruppo, Quara.” disse Slan “Concordo, benvenuta, amica.” aggiunse Dubhe.
Più tardi, Asheera fece una richiesta a Quara: “Sono perseguitata ogni notte da terrificanti incubi, sempre lo stesso incubò, in verità. Non puoi darmi un’occhiata?” “Certo, ma posso solo scoprirne la causa, non posso curarti, non sono una Maga.” “E’ già un passo avanti. Grazie.”.
Quara posò le mani sul petto di Asheera e cercò la causa degli incubi. La trovò, ma quando tentò di esaminarla venne buttata indietro. “Quara! Quara, stai bene?” chiese preoccupata Asheera. “Si, sto bene. Ma quegli incubi sono stati creati da degli spiriti divini. Solo un Mistificatore dell’Arcano può curarti.” “Ma io non ne conosco!” “Rifletti, uno lo conosci.” “Il ragazzo del faro? Scherzi?” “Lo costringeremo a curarti, non è più questione di territorio. Lo attaccheremo io, te, Slan, Dubhe e anche Driung!” “Pensi che ce l’ha faremo?” “No, ma dobbiamo tentare!”.


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Capitolo 7
*** Cap.6: battaglia disperata ***





Cap. 6
BATTAGLIA DISPERATA


Era pomeriggio. Al faro, il Mistificatore dell’Arcano suonava la sua arpa. Improvvisamente, a nulla apparvero cinque figure. “Stavolta non la passi liscia, ragazzo!” urlò Asheera “Cosa? Ancora tu? Ma che vuoi? Il territorio ora è mio!” “Non importa più! Tienitelo, se lo vuoi! Ma devi assolutamente curarmi!” “Curarti? Da cosa?” “Ogni notte lo stesso incubo mi perseguita! Devi aiutarmi!” “Perché dovrei? Costringimi!” “Siamo qui per questo.” aggiunse Driung “Stavolta non avrai vita facile, Mistificatore dell’Arcano!” il Mistificatore squadrò Driung, e disse: “Tu non sei del loro gruppo, vero? Sei più grande, e il tuo cuore ha dei battiti più regolari.” “Basta così. Curami o combatti!” urlò la ragazza guerriera “Questa è la vostra ora, il mio maestro è in viaggio e stavolta non mi fermerà!” urlò per poi evocare due scheletri. Le due creature caddero a terra morte. “Cosa? Sei un Signore Pallido?” “Si, lo sono!”. Il gruppo di Asheera e il ragazzo cominciarono a combattere: Slan tentò di ferire il ragazzo con la spada ma urtò il suo scudo magico. Subito Dubhe si portò dietro di lui per colpirlo col pugnale ma egli sparì e si materializzò dietro ad Asheera, stava per colpirla con una palla di fuoco ma uno scheletro e uno zombi lo bloccarono. Asheera gli puntò la lama della spada alla gola e Quara preparò nella mano una palla di fuoco. “Allora, mi curi o no?” “Si, ti curerò.”.
Il ragazzo appoggiò le mani sul petto di Asheera e ne esaminò gli incubi. “E’ orribile! Come ha potuto farti ciò? Cosa sei per lui?” “Ma che stai dicendo? Cosa mi è successo?” “Sei stata colpita da una maledizione, una maledizione potente. Posso indebolirla ma non eliminarla, essa non ti tormenterà più ogni notte ma solo ogni 96 ore.” “Fallo!”
Il ragazzo spigionò dalle mani una flebile luce biancastra e Asheera né poté avvertire chiaramente il tepore che fluiva da essa, pervadendole pian piano prima il petto, poi tutto il corpo e infine la mente.
“Ecco fatto. Ora non ne sarai più così tormentata.” “Cosa devo fare per annullarla?” “Devi uccidere chi te l’ha inflitta.” “Chi ha osato farle tutto questo? Parla, ragazzo.” gli chiese Dubhe. Nessuna risposta. “Allora?” “Il mio maestro.” “Chi è?” chiese Driung. Silenzio. “Parla!” “Garius l’oscuro.”. Una fredda atmosfera avvolse Driung. “Bene, andiamo ad ucciderlo!” “Asheera, no. Garius è il Maestro Supremo!” sussurrò il fratello “Maestro Supremo? Maestro di cosa?” “E’ il maestro dei Mistificatori dell’Arcano. Nessuno è mai riuscito a sopravvivere dopo averlo sfidato.” “Insomma, fratello, chi è esattamente?” Driung esitò, poi, debolmente sussurrò: “Il Conquistatore Oscuro.”.


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Capitolo 8
*** Cap. 7: Un ultimo alleato ***




Cap. 7
UN ULTIMO ALLEATO

Asheera era arrabbiata, molto arrabbiata. Nonostante il Mistificatore dell’Arcano del faro (chiamato Cormick) si fosse unito a loro non si sentiva affatto tranquilla. Nemmeno tutti e sei potevano battere Garius.
Come se non bastasse, aveva sentito parlare degli attacchi a degli onesti cittadini nelle strade della città di notte: lei in quel momento era sola in strada, ed era notte.
Improvvisamente sentì un urlo e corse a vedere, vide una donna a terra in un lago di sangue. Si mise a correre all’impazzata verso casa ma quando fu quasi arrivata un ombra la bloccò. “Mi dispiace ma visto che hai visto la mia vittima non posso lasciarti vivere. Preparati a morire, cane di Lock!” il misterioso interlocutore assalì Asheera, al cui mano corse alla spada.
Il misterioso nemico impugnò il pugnale e la attaccò. Fu una battaglia incredibile: erano in parità.
Improvvisamente, con una mossa scaltra, l’avversario buttò Asheera a terra, disarmandola. Egli gli puntò la lama alla gola. “Sei più forte di quanto pensassi, guerriera. Come ricompensa ti lascerò vivere.” egli riportò il pugnale al suo posto. “Senti, io so riconoscere chi è preoccupato, e quanto è profondo il motivo, tutto guardando negli occhi la persona. Hai una grande preoccupazione, ragazza. Qual è?” chiese il ragazzo “Non è di mio uso parlare dei miei problemi personali con uno sconosciuto che aggredisce la gente per strada.” “Hai una lingua tagliente, se fossi altrettanto brava nell’uso della spada come lo sei con le parole a quest’ora starei già cavalcando nelle Praterie d’Ombra.” “Ok, hai vinto. Non mi sono presentata, scusa, mi chiamo Asheera, leader del Team Doom, originaria della terra di Lock e residente in essa. Come hai notato sono una guerriera. Tocca a te.” Disse la ragazza, e l’altro rispose: “Sono un assassino, sono il leader della Confraternita Oscura, nato nella terra di Hitm e residente nella terra di Lock.” “Non mi ha detto il tuo nome.” “Sono conosciuto con molti nomi: i miei nemici della Confraternita Arcana mi chiamano Ka-La-Cha, che in elfico antico significa Flagello Dei Mari; i miei amici della Confraternita Oscura mi chiamano Giov-Udito, che in gergo oscuro significa Grande Uditore; nelle terre del nord in cui sono nato il mio nome è Richard-Luchanse-Du, che in nordico significa Riccardo il Lupo Solitario.” “Io come devo chiamarti?” “Chiamami col nome che mi hanno dato i cittadini di Lock: Manny, che in lingua di Lock significa…” Asheera lo interruppe: “Vuol dire Osservatore.” “Si.” “Come mai?” “Non ne ho la più pallida idea, ma mi piace.” “Mi è venuta un’idea: entra nel Team Doom, assieme potremmo sconfiggere Garius.” “Garius l’oscuro? Sei matta?” “Perché?” “Garius è invincibile! Nemmeno il grande Shin, l’eroe che uccise Hedraline, ha potuto sconfiggerlo. Tuttavia la tua compagnia mi farà piacere: entro nel gruppo.” “Perfetto!!”.
I due si separarono. Il giorno seguente Asheera presentò Manny ai membri del Team, Dubhe, Slan e Cormick lo accolsero bene, ma Quara un po’ meno.
“Cosa ci fa Richard-Luchanse-Du qui? Ti ha soggiogato la mente con qualche trucco da assassino? Mandalo via prima che ci tagli la gola!” disse Quara all’amica “Anch’io sono felice di rivederti, Quara.” Rispose l’assassino con tono ironico. “Aspetta, lo conosci?” chiese Asheera “Si, è capo degli assassini che hanno assassinato mio fratello!” “Ti ho già detto che quei tre assassini ci avevano tradito e ora sono stati giustiziati per omicidio illecito.” “Sei sempre un assassino, vattene!” “Sono stato invitato da Asheera nel gruppo, pertanto me ne andrò solo se cacciato da lei!” “Va bene, ma dovrò tenere un occhio aperto mentre dormo.” Così Manny si aggiunse al gruppo.



SPAZIO AUTORE:

Sarò breve: quasi non ci credo! L'ho aggiornata! W me! Scusate, piccolo sfogo. Ringrazio tutti coloro che hanno atteso per vedere questo capitolo. Prometto che è l'ultima volta che faccio attendere tanto.



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Capitolo 9
*** Cap. 8 Attacco al potere ***




Cap. 8
ATTACCO AL POTERE

Asheera e gli altri dormivano tranquilli alla locanda “Al Fiasco Sommerso” quando improvvisamente tutto tremò. I membri del Team Doom si precipitano fuori, ma ciò che videro li lasciò privi di respiro. Migliaia di navi corazzate solcavano il mare mentre da esse arrivava un forte rumore di tamburi, tamburi da guerra: un invasione.
“No, maledizione! Sono i Ghityanky!” urlò Cormick, tutti lo guardarono con aria interrogativa, Manny chiese: “Cormick, cosa sono quelle… cose?” “Sono Ghityanky, ovvero creature provenienti da un'altra dimensione, nonché fedeli servitori del Conquistatore Oscuro.” “Hai qualche suggerimento per la battaglia che ci attende?” chiese Quara, e lui rispose: “No. I Ghityanky sono forti, molto forti, e crudeli. Non importa quanti ne uccidiamo, loro non si ritireranno: dovremo spazzarli via!”
Improvvisamente una mano toccò la spalla di Asheera facendola sussultare: era Driung, accompagnato da Vengaul. Tutta la città si stava preparando con le armi in pugno a ricevere gli invasori.
In un lampo, i Ghityanky arrivarono sulla terraferma. La battaglia scoppiò, i membri del Team Doom e tutti gli altri combattevano valorosamente per quella che potevano dirsi orgogliosi di chiamare “Patria”.
Durante la battaglia, Asheera riconobbe tra i Ghityanky qualcuno che non avrebbe mai voluto vedere: Caleb, il suo miglior amico.
Asheera e Caleb cominciarono a combattere, uno contro l’altro. “Perché, Caleb? Perché schierarti con loro?” “Zitta. Sono io che decido il mio destino!” “Invece parlerò. Non capisci che stai arrecando dolore a delle persone con questo attacco?” “Non importa! Zeeari e Kile si sono messi contro di me, tu non metterti contro di me!” “Cosa? Ecco perché i miei compagni sono spariti, li hai uccisi! Io proteggerò la mia terra Caleb, anche a costo di ucciderti!” “Non mi importa più di te. O sei con me, o sei contro di me!” “Solo un Ghityanky vive di assoluti.” “Morirai e capirai perché mi sono schierato con loro.” “Caleb, ragiona. I Ghityanky sono il male!” “Dal mio punto di vista gli uomini deboli sono il male!”
“Allora sei dannato!”.
I due combatterono strenuamente, le loro lame si incrociavano, i loro cuori battevano forti, il loro fiato si faceva sempre più affannoso, mentre intorno la battaglia tra Ghityanky e umani infuriava cruenta e sanguinosa. Alla fine, la lama di Asheera si conficcò violentemente nel petto di Caleb, lacerandogli le carni e versando fiumi del suo sangue.
Caleb cadde a terra privo di vita e di respiro. Senza il loro comandante, i Ghityanky furono presto sconfitti e respinti. Ci furono grandi festeggiamenti per la vittoria, la sera della festa la gente cantava, ballava e soprattutto beveva, beveva vino a fiumi.
Ma in tutta quell’allegria, Asheera si sentiva triste, aveva dovuto uccidere il suo migliore amico. Se ne stava sola ad un tavolo con il bicchiere traboccante di Brandy Cyrodillico, una specialità della terra di Lock. Mentre, persa nei suoi pensieri, osservava il bicchiere, udì una voce, una voce allegra e forte, la voce di un Raccontatore Epico, una persona che raccontava alle folle storie di grandi battaglie passate.
“Signori e signore…” disse “Sono qui per raccontarvi della fantastica storia di Shin e Lonerin durante la battaglia con Hedraline la sanguinaria!”
Asheera lo ascoltò interessata, nonostante quella storia la sapesse ormai a memoria, non si stancava mai di risentirla.
L’uomo cominciò a raccontare:

L’eroe Shin cavalcava rapido nella foresta, quando improvvisamente un grido gli giunse alle orecchie. Shin guardò e vide un ragazzo tenuto prigioniero da quattro Lucertoloidi. Nonostante fosse in svantaggio numerico e disarmato, lui li attaccò senza esitare. Dopo averli messi in fuga liberò il ragazzo che lo ringraziò unendosi alla sua causa. L’eroe Shin e il ragazzo, Praticante di Magia di nome Lonerin, si misero in marcia verso il palazzo di Hedraline per porre fine alle sue scorribande che da tempo danneggiavano le persone delle tre terre. Lonerin, avvistata la torre, scagliò un proiettile di fuoco contro di essa. Dopo aver scalato la torre, affrontando trappole, trabocchetti e orde di nemici, i due raggiunsero le sale di Hedraline. Infuriò la battaglia tra la donna mezza demone e i 2 eroi. Hedraline stava per vincere, ma Lonerin si sacrificò. Infatti egli lanciò contro Hedraline un proiettile magico potentissimo: la sua anima. Hedraline perse tutta la sua potenza e Shin le recise la giugulare per poi strapparle il cuore dal petto. Hedraline era sconfitta per sempre, ma a che prezzo: Lonerin era morto.
Shin lo seppellì e venne nominato eroe mentre Lonerin fu ricordato come tale.

L’uomo smise di parlare e tutti applaudirono, Asheera compresa. Sebbene gli piacesse ascoltare quella storia, anche se sapeva che non era particolarmente fedele alla vicenda accaduta, ora nemmeno essa la tirava su di morale. Una mano le si appoggiò sulla spalla.
“Asheera, so che hai dovuto uccidere il tuo migliore amico, e ti capisco meglio di quanto tu non creda, ma ora devi reagire, devi essere forte!” “Manny, tu sei come un faro ora per me. Grazie.”
E continuarono i festeggiamenti.


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