bring me to the rainbow

di yolobeliectioner
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la quiete prima della tempesta ***
Capitolo 2: *** blue ***
Capitolo 3: *** pillowtalk ***



Capitolo 1
*** la quiete prima della tempesta ***


il primo giorno che la vidi avevo quattro anni.
la memoria delle persone dovrebbe partire intorno a quell'età o più tardi,ma io ricordo quel giorno come se fosse ieri.
arrivai davanti all'asilo mano nella mano con la mia mamma,e vidi lei fare lo stesso con la sua.
le nostre madri si salutarono,ed iniziarono a parlare,mentre io e lei ci osservavamo in silenzio timidamente.
poi le maestre ci vennero a prendere,e ci fecero sedere vicine sulle gradinate dell'ingresso per presentarci.
ricordo che aveva gli stessi occhi verdi di adesso,e portava un caschetto biondo di capelli lisci.
nel giro di un paio di mesi diventammo inseparabili,giocavamo sempre insieme e dormivamo vicine durante il pomeriggio quando le maestre ci portavano a fare il sonnellino.
poi arrivarono i sei anni,le elementari erano vicine,e fu lì che ci separammo.
io fui iscritta alle elementari del nostro piccolo paese di provincia mentre lei si iscrisse in città perchè sua madre lavorava in centro.
la stessa cosa successe per le scuole medie,e non ci vedemmo più a parte ogni tanto per caso.
passati diversi anni ci riincontrammo una mattina alla fermata dell'autobus,quando entrambe frequentavamo le superiori.
lei andava al liceo artistico ed io ad un professionale di moda e abbigliamento,e fu lì che tutto cominciò.
mi passò vicino ed io timidamente abbassai lo sguardo,ma dovetti rialzarlo verso il suo viso quando mi chiamò per nome richiamando la mia attenzione.
era cambiata un sacco:aveva i capelli corti e azzurri cielo,aveva uno stile maschile e uno sguardo languido che mi faceva venire i brividi.
pensai che se l'avessi incontrata in qualche locale di sera ci avrei sicuramente provato con lei senza riconoscerla.
invece fu lei a richiamare la mia attenzione,e mi chiese come stessi,come andasse a scuola e parlammo un sacco durante tutto il viaggio verso le nostre scuole che erano a pochi metri di distanza l'una dall'altra.
quel giorno restammo insieme anche dopo la scuola,perchè entrambe avevamo degli impegni a scuola e dovevamo prendere lo stesso autobus per tornare a casa.
da quel giorno iniziammo a vederci ogni giorno,tutte le mattine e spesso anche il pomeriggio,ma il nostro rapporto era cambiato rispetto ai tempi dell'asilo..avevamo diciassette anni al nostro nuovo incontro,e un flirt palese era nell'aria. ci sfioravamo con gli occhi e ridevamo di vera gioia;era la quiete prima della tempesta,quella tempesta di nome Andrea che mi avrebbe sconvolto la vita...in bene o in male ancora non lo sapevo.

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Capitolo 2
*** blue ***


i giorni passavano e nemmeno me ne accorgevo,a parte quando non ero con lei ovviamente. mi mancava come se fosse quasi un bisogno fisico anche dopo solo un giorno di assenza. ci vedevamo tutte le mattine sull'autobus e a volte anche nel tardo pomeriggio nel tornare a casa,ma questa cosa mi stava davvero straziando.in senso buono ovviamente. era bellissima,e fidatevi che non è facile da descrivere a parole;aveva un sorriso che ancora oggi mi contagia e mi fa svegliare bene al mattino,e quel tocco delicato che riservava solo a me,come se fossi stata una cosa troppo preziosa per essere toccata normalmente. ma ora la storia passata finisce,quindi parliamo del presente.

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Capitolo 3
*** pillowtalk ***


mi sveglio presto questa mattina,non voglio svegliarla nello sgattaiolare fuori dalle coperte,ma la sua mano mi blocca tirandomi per la maglia del pigiama e attirandomi verso di sè. eccolo il suo sorriso più bello,quello da appena sveglia,quello di quando gli occhi faticano ancora ad aprirsi ma le labbra sono già pronte a baciarne un'altro paio. -stai qui con me,solo un'attimo,dai..- mi sussurra guardandomi con gli occhi socchiusi. mi chino verso di lei e le stampo un bacio sulla fronte mentre mi appoggio alla sua spalla come ogni sera prima di addormentarmi. -ma tesoro così mi addormento di nuovo!- brontolo io. -shhhh-mi zittisce baciandomi. si alza su un gomito e mi mette una mano tra i capelli aumentando l'intensità del bacio. -dai,devo andare o farò tardi al lavoro-le sussurro alzandomi dal letto. -faccio colazione con te,ti va?-mi chiede spostando le coperte. annuisco e mi dirigo verso la cucina del nostro appartamento. preparo il caffè mentre lei si accende una sigaretta vicino alla finestra,poi mi cambio velocemente i vestiti e mi pettino i capelli. -il caffè!-annuncia lei dalla cucina. torno vicino al tavolo mentre lei versa il liquido caldo nelle tazze colorate che ci ha regalato sua madre durante il trasloco. le do un'altro bacio ed esco di casa dopo aver messo le tazze nel lavandino. fortunatamente io lavoro vicino a casa e non devo prendere l'auto tutte le mattine,perciò cammino fino verso l'ufficio a piedi per circa due isolati. arrivata al lavoro saluto Ginger,la mia migliore amica dai tempi delle superiori,e dopo aver fumato una sigaretta sul terrazzo del palazzo torniamo ai nostri posti. -oggi dobbiamo iniziare a programmare la collezione autunno inverno dell'anno prossimo,che si ispirerà agli anni venti-annuncia Grazia,il nostro capo-voi due siete le addette al mood-conclude indicando me e Ginger per poi spartire gli altri compiti tra gli impiegati. io e Ginger torniamo all'ufficio stile che condividiamo da ormai due anni,e ci mettiamo alla ricerca di immagini ispiranti per la nuova collezione. dopo un paio d'ore inizia la pausa caffè,così io e la mia amica andiamo al bar accanto all'ingresso del palazzo. -due caffè per favore-dico alla barista senza guardarla attentamente. -hey,ma non c'è più Berta-mi fa notare Ginger-chi è questa nuova barista?- guardo più attentamente la ragazza dietro al bancone:ha i capelli corti,carnagione pallida,occhi chiari e tatuaggi che le sbucano dalle maniche della camicia nera. -non mangiartela troppo con gli occhi-ride G. (Ginger) alle mie spalle. senza volere lo dice troppo forte e la ragazza la sente,voltandosi verso di lei con un sorrisetto malizioso sulle labbra. -ecco qui i vostri caffè-sorride guardandomi fissa negli occhi. faccio per tirare fuori il portafogli,ma lei mi blocca subito:-tranquilla,offre la casa oggi-ammicca -comunque piacere,io sono Ruby. -Alice-dico io con l'aria più convinta che io riesca a darmi -grazie dei caffè,Ruby-. -ma figurati,è stato un piacere,a presto!-sorride guardandoci uscire verso l'esterno del bar. -l'hai notato anche tu?!-chiedo a G. -cosa?- -come cosa?!-esclamo-quella ci stava provando di brutto!- -eh già-ride lei-e che ci vuoi fare?!- -ho la ragazza G,sveglia-. -okay,okay..dico solo che se io fossi lesbica non metterei fuori discussione questa Ruby..fa arrapare anche i sassi secondo me!- scoppiamo entrambe a ridere e torniamo in ufficio. -

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