Heaven

di Eli87
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** La scelta ***
Capitolo 3: *** L'incontro ***
Capitolo 4: *** vampira adolescente ***
Capitolo 5: *** Figuracce ***
Capitolo 6: *** Contatto pericoloso ***
Capitolo 7: *** Creatore ***
Capitolo 8: *** Avvertimento ***
Capitolo 9: *** Dichiarazione ***
Capitolo 10: *** Edward Cullen con me hai chiuso! ***
Capitolo 11: *** Veramente quello è il colore della mia pelle… ***
Capitolo 12: *** Anime gemelle ***
Capitolo 13: *** tempismo perfetto ***
Capitolo 14: *** 19 Marzo ***
Capitolo 15: *** Cuore ***
Capitolo 16: *** Ho voglia di te ***
Capitolo 17: *** Esme ***
Capitolo 18: *** Ora finalmente riuscirai a scioglierti ? ***
Capitolo 19: *** La prima volta ***
Capitolo 20: *** Rinascita ***
Capitolo 21: *** Sono sempre io ***
Capitolo 22: *** Pericolo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Prologo

 

Questa è una storia vera.

La storia della mia vita.

 

Il mio nome è Isabella R. Swan e sono morta.

 

Ci insegnano che quando una persona muore ha due possibilità: il paradiso se nella sua vita ha rispettato le leggi divine e l’inferno se nella vita ha peccato.

Tutte maledettissime stronzate!

Io sono morta ma non sono in nessuno dei due luoghi.

 

Uno passa la propria vita a farsi domande sull’esistenza di un Dio, sul valore della vita, sulla vita dopo la morte…

Ecco io credo nel mio piccolo di aver svelato tutti questi misteri.

Dopo non c’è niente.

 

Niente.

 

Sono morta ma continuo a esistere.

 

È una sensazione strana, morire, assaporare le pene dell’inferno e poi, e poi riaffiorare, e svegliarsi di colpo.

 

…Data del decesso 16 Marzo 2001.

Data del risveglio 19 Marzo 2001…

 

Bella è morta otto anni fa, il suo posto è stato preso da Isabella.

Ma non l’ho scelto io.

Se avessi potuto scegliere avrei di gran lunga preferito morire.

 

Perché esistere non è vivere.

 

Sono un’altra persona adesso.

La morte non ha solo trasformato il mio corpo mi ha mutata, cambiata per sempre.

Esattamente non sono più umana ma non sono nemmeno un animale, è difficile da spiegare, anzi in realtà non me lo so spiegare neanche io.

Credo che la definizione corretta per definirmi sia “Vampira”.

 

Ho fatto una scelta, nessuno dovrebbe mai accettare la propria condizione, la propria natura.

Io combatto contro la mia natura.

Io in un certo senso sono umana e vivo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciao rieccomi con una nuova Fic.

Allora fatemi sapere se vi intriga così la continuo volentieri.

 

Kiss

 

*Ely*

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Capitolo 2
*** La scelta ***


Capitolo 1 – la scelta

 

Capitolo 1 – la scelta

 

 

Prima di morire vivevo a Phoenix con mia madre e mio padre.

 

Sanno che sono morta.

 

Piangono su una tomba vuota la loro figlia deceduta a soli 17 anni.

 

Non sanno che esisto.

 

Ed io non posso tornare da loro. Non potrei spiegargli ciò che mi è accaduto.

 

L’ultimo ricordo che ho da umana è l’ultimo, quel maledetto venerdì del 16 Marzo di otto anni fa.

Indelebile.

La mia auto che sfreccia a tutta velocità e che va a sbattere.

 

Non so chi e non so perché.

 

Adesso so solo che non sono più io.

 

Qualcuno mi ha condannato in eterno.

 

In questi anni ho vagato, mi sono anche imbattuta diverse volte in miei simili che mi hanno chiesto di unirmi a loro.

 

Ho sempre rifiutato.

 

Io non voglio essere come loro.

                              

Voglio essere a mio modo umana.

 

È per questo che ho fatto la mia scelta, non mi cibo di umani, non voglio essere un mostro. Mi nutro esclusivamente di animali.

 

Ho imparato con il tempo a gestire la mia sete.

E adesso mi sento pronta per essere un umana.

Voglio avere un obiettivo nella vita, voglio raggiungere qualcosa.

 

Un mese fa ho affittato una piccola casetta a Forks, uno degli stati più piovosi della costa, e mi sono iscritta alla Forks High School.

E devo assolutamente trovare un lavoro.

Nessuno mi conosce. Nessuno andrà a indagare nel mio passato.

Qui sarà più semplice nascondere la mia vera natura.

 

Oggi è il mio primo giorno di scuola.

So per certo che non farò male a nessuno. Nell’ultimo periodo mi sono esercitata spesso a stare in mezzo alla gente entrando in grandi magazzini e frequentando posti molto affollati.

Ieri mi sono cibata più del normale per non rischiare inutilmente di buttare tutto all’aria.

Ma sono lo stesso agitata.

 

Ho perfino comperato un auto. Prima non ne avevo di certo bisogno. Un vecchio pick-up rosso/arrugginito. Il precedente proprietario lo aveva tenuto abbastanza bene. Ho deciso di prenderlo, no che avessi altra scelta, era l’unica auto che potevo permettermi, presentarmi a scuola a piedi correndo era da escludere.

 

Mi preparo velocemente scegliendo un paio di jeans e un maglione rosso dall’armadio. Mi copro più del necessario. Noi vampiri non sentiamo il freddo. Esco di casa.

Non riesco a crederci sono già in ritardo. Quanto vorrei andare a piedi!

 

Arrivo finalmente a scuola. La campanella fortunatamente non è ancora suonata. Parcheggio su un area riservata al personale docente vicino al palazzo che mi sembra essere la segreteria.

Entro.

Una signora con i capelli rossi e occhiali spessi mi sorride perplessa - posso esserti d’aiuto? – mi chiede gentilmente.

-                     Sono Isabella Reneè Swan – appena formulo quelle parole, si illumina in volto.  Mi stava aspettando. In questa cittadina sperduta e piovosa l’arrivo di una nuova studentessa che ha perso i genitori in un tragico incidente stradale fa molto scalpore.

Cerca in mezzo ad alcune carte nel mucchio sulla sua scrivania e mi porge alcuni fogli, - questo è il tuo orario e qui c’è una cartina della scuola – mi dice sempre sorridendomi, - grazie – le sorrido senza mostrarle i denti per non spaventarla. per qualsiasi cosa sono a tua disposizione cara -. Le faccio un sorriso più ampio, questa volta è un sorriso sincero. Cara. Che bello sentire di non essere più soli.

 

 

 

 

Grazie ai vostri commenti e alle persone che mi hanno messo già tra i preferiti ho deciso di continuare…spero che questo primo capitolo vi chiarisca un po’ le idee e non vi deluda…

 

Kiss *Ely*

 

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Capitolo 3
*** L'incontro ***


Capitolo 2 – l’incontro

Capitolo 2 – l’incontro

 

 

Mi affretto per arrivare alla prima lezione.

Entro in aula. Gli altri studenti sono già tutti a loro posto.

Il professore mi guarda confuso.

        sono Isabella Swan , la nuova studentessa – gli ricordo.

 - Sì, certo accomodati pure lì – mi fa cenno di sedermi nell’unico banco vuoto dell’aula. Non mi ha neanche presentata. Non mi importa. Mi siedo nel posto che mi ha indicato.

Osservo la mia compagna di banco, una ragazzina piccola di statura con i capelli corti nero corvino e due occhi altrettanto neri, una ragazza molto carina e con un gradevolissimo odore. Si è accorta che la sto fissando, mi sorride.

-         Ciao il mio nome è Alice, Alice Cullen – dice offrendomi la mano.

-         Io sono Isabella Swan – le rispondo con un sorriso senza darle la mano.

Il professore con un colpetto di tosse ci richiama all’ordine.

La scuola quando ero umana non mi era mai piaciuta, adesso l’idea di seguire delle lezioni e di passare molto tempo insieme agli umani mi rende piena di eccitamento. Non vedo l’ora di imparare il più possibile.

Adesso una noiosissima ora di spagnolo si rivelava uno dei più bei momenti dei miei ultimi otto anni di vita.

La lezione finisce, non mi sono persa nemmeno un attimo della spiegazione del professore.

La ragazza seduta accanto a me, Alice, si alza – ci vediamo a pranzo? – mi chiede con un sorrisino, - certo – le rispondo sorridendole a mia volta senza mostrarle i denti per non impaurirla.

 

- Pranzo -  penso mentalmente e mi lascio sfuggire una smorfia di disgusto.

L’ora della pausa pranzo di avvicina inesorabile.

Cosa avrei risposto quando mi avrebbero chiesto perché non mangiavo?

Non potevo di certo rispondere che preferivo cibarmi di umani!

 

Le ore di lezione passano tranquille.

Ho superato la prova. Non sento il bisogno di uccidere questi innocenti. Almeno per oggi!

Ogni tanto qualche studente più amichevole mi si avvicina per presentarsi e per scambiare quattro chiacchiere tra un ora e l’altra.

 

Ed ecco arrivare la temutissima ora di pausa pranzo.

Varco a passi incerti la soglia.

Appena alzo lo sguardo vedo Alice seduta a pochi tavoli di distanza che mi indica di raggiungerla.

Mi avvicino.

Al tavolo noto altre quattro figure. Quattro affascinanti ragazzi. Ne noto uno in particolare dalla bellezza disarmante.

-         ciao Isabella – Alice mi abbraccia.

-         Ciao – le rispondo con poco entusiasmo.

È solo il mio primo giorno deve andarci piano con i contatti troppo ravvicinati. Potrebbe costarle la vita.

- Questo è Jasper, il mio ragazzo – dice indicandomi il ragazzo biondo al suo fianco. Penso che sono proprio una bella coppia insieme.

- ciao, piacere di conoscerti Bella – mi dice Jasper amichevolmente con un cenno di saluto.

- piacere mio – contraccambio con un sorriso.

Alice continua con le presentazioni.

-         lui è Emmett – mi indica un ragazzo robusto con i capelli neri ricci.

-         Ciao Bella! – mi dice abbracciandomi anch’esso.

Mi irrigidisco. Come fa a sapere che mi facevo chiamare così. Quando ero umana tutti mi chiamavano così!

-                     Posso chiamarti, così non è vero? Pensavo fosse un soprannome carino… – mi dice quasi per scusarsi.

-                     , tranquillo è solo che mia madre mi chiamava così e mi hai colto alla sprovvista… - gli dico per giustificare la mia reazione.

-                     Lei è la mia ragazza, Rosalie – dice Emmett indicando fiero la ragazza bionda seduta vicino ad Alice. Mi intimidisce un po’. Una ragazza davvero bellissima. Durante il mio pellegrinare ho visto vampire molto meno belle di lei!

-                     Ciao, piacere – mi dice accennando un sorriso sulle sue labbra carnose.

-                     Ciao Rosaliericambio il sorriso.

-                     E lui è Edward – Alice, infine mi introduce il ragazzo dai capelli ramati seduto di fronte a me.

È davvero irresistibile. Il suo odore è così buono, così attraente. Mi perdo per qualche minuto nei suoi occhi verdi.

Alice fa un sorrisino che mi fa tornare con i piedi per terra.

-         ciao Edward – lo saluto imbarazzata

-         Ciao – contraccambia con un sorriso sghembo.

Alice e Emmett ridono.

Cosa ci trovano di così divertente?

-         non hai fame? – mi chiede Rosalie indicando il mio vassoio vuoto

-                     no, è che sono allergica a moltissimi cibi, preferisco non rischiare – rispondo dicendole la prima scusa che mi passa per la testa.

-                     Ecco perché ti mantieni così in forma! – commenta Emmett, Rosalie gli tira un ceffone e si alza dal tavolo.

Emmett si passa una mano proprio nel punto in cui lo ha colpito Rosalie.

Non riesco a trattenere una risatina. Edward alza lo sguardo e mi fulmina con i suoi occhi. Mi immobilizzo di nuovo.

- Io, Emmett ed Edward siamo fratelli – mi spiega Alice, - e Rose e Jasper sono fratelli gemelli -

Ora mi spiego alcune somiglianze.

- Ciao – arriva una ragazzina con i capelli ricci molto folti, - tu devi essere Isabella Swan, la nuova arrivata -

- – mi limito a risponderle.

- io sono Jessica – mi dice mentre va a sedersi sulle gambe di Edward.

In quel momento sento l’irrefrenabile bisogno di ucciderla. Mi trattengo stringendo il manico del vassoio che sento sbriciolarsi sotto la mia presa.

Perché questo impulso di ucciderla? Cos’ha che non va? E poi il suo odore non mi interessa particolarmente.

-         piacere Jessica – le rispondo con un sorriso falso.

Cosa ci trova in lei? Sembra una gallina spennacchiata!

No, no, no e no! Non sarò mica gelosa. Io gelosa. Non è possibile.

Lo bacia spudoratamente davanti a me.

Questo è davvero troppo!

Devo andare via o non riuscirò a trattenermi.

-                     Scusate, ragazzi – dico mentre mi alzo dalla sedia – ho ancora molti documenti da firmare in segreteria, devo andare – faccio attenzione a non fargli notare in che condizioni versa il mio vassoio.

-         Certo, ci vediamo allora – mi dice Alice con la sua vocina squillante.

-         Ciao – mi salutano tutti gli altri mentre lascio la stanza.

 

 

 

Ciao a tutti!

Ringrazio tutti quelli che mi seguono, aspetto i vostri commenti (sia positivi che negativi) e i vostri consigli!

A presto

 

*Ely*

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Capitolo 4
*** vampira adolescente ***


Capitolo 3 – vampira adolescente

Capitolo 3 – vampira adolescente

 

Uscita da quella maledettissima aula, corro, da prima come una comunissima umana e poi, al sicuro da sguardi indiscreti corro a tutta velocità attraverso la foresta.

Che vergogna.

Non riesco a spiegarmi il perché della mia reazione.

Non mi era mai capitato di reagire così prima. Neanche quando ero ancora un umana.

Devo essere completamente pazza!

 

Cosa c’è di peggio di una vampira adolescente in piena crisi ormonale?

 

Salgo su un albero.

Raggiungo il punto più alto.

Ispiro più aria possibile nei miei polmoni e poi di colpo la butto fuori come per buttare fuori anche quella brutta sensazione.

G E L O S I A sillabo piano quelle parole. Provo disgusto per me stessa.

 

Devo assolutamente ragionare.

Dunque, punto primo: io sono una vampira e lui è un umano, secondo: io non gli interesso, beh si vede, lui sta con l’umana, perché mai dovrei interessargli?

Uffa.

Chiudo gli occhi.

Vedo il suo viso, i suoi occhi, il suo sorriso…

Non posso pensare a lui.

Basta esci dalla mia testa stupidissimo umano!!!

 

Come se fosse colpa sua.

Beh un po’ lo è: chi gli ha dato il permesso di essere così bello?

Sto delirando.

È meglio che torni a scuola e se mai lo dovessi incontrare lo ignoro, semplice come se lui non esistesse.

Devo andare.

 

Corro come una pazza facendo attenzione a non rovinare i vestiti che indosso.

Apro la cartella per vedere sul piano di studi in che aula devo andare.

Biologia.

Bene, mi precipito all’edificio dell’aula di biologia.

Ok, espressione rilassata, un bel respiro, sorrisino pronto ad ogni evenienza.

Apro la porta.

E lo vedo seduto tranquillo con i suoi libri che mi fissa.

Sono tentata di sbattere la porta e fuggire in un altro continente.

Bella ricorda: come se lui non esistesse.

Il professore mi guarda stupito.

-         ha bisogno di aiuto, signorina ? – mi chiede gentilmente.

Devo avere l’aspetto di una pazza.

-         sono Isabella Swan – farfuglio il mio nome.

Mi squadra dalla testa ai piedi

-         prego si accomodi – mi indica l’unico posto libero.

No! Vicino a lui, no!

-         grazie – dico mentre mi appresto a raggiungere il mio posto.

-         Ciao – la sua voce arriva soave come una musichetta alle mie orecchie

-         Ciao – rispondo sorridendogli.

-         Prima non siamo riusciti a parlare, sei corsa via… - inizia a dire

-         Eh sì, avevo tantissime cose da fare, sai…” spiego con aria disinvolta.

Perché costui mi mette sempre in difficoltà?

Il professore inizia a spiegare il processo di mitosi delle cellule.

Tutto il mio entusiasmo mattutino e la voglia di imparare adesso erano andate a farsi benedire.

Non vedo l’ora che la lezione finisca per allontanarmi da lui, lui e il suo corpo perfetto, lui e i suoi occhi profondi, lui e…

BASTA!BASTA!BASTA!

 

La campanella mi salva.

Prendo le mie cose le accatasto alla meglio dentro lo zaino.

-         come mai così di fretta? – mi chiede porgendomi l’ultimo quaderno rimasto sul banco.

-         devo andare alla prossima lezione – rispondo immediata

-         che lezione hai adesso? – mi chiede tranquillo

In realtà non lo so. Non ho ancora controllato.

Tiro fuori il foglio dalla tasca dei jeans.

-         Ginnastica – dico infine

Si illumina

-         Che coincidenza: anche io! – dice sorridendomi

il più bel sorriso che abbia mai visto.

-         allora andiamo insieme – mi dice dirigendosi all’uscita.

-         – gli rispondo sconfitta.

Un’altra ora con lui?

Uffa.

 

Sento dei passi in lontananza avvicinarsi.

-         chi sono? – dice Jessica mentre tappa gli occhi di Edward con le mani.

Una cretina, avrei voglia di rispondergli io.

-         Jessica! – dice invece lui vittorioso.

Oddio, che scena pietosa è meglio che io vada da sola per non sopportarmi i due piccioncini che amoreggiano in corridoio.

Faccio per andarmene.

-         aspettaci – urla Edward.

Faccio finta di non sentire e proseguo per la mia strada.

-         che strana quella lì, proprio non la capisco…- sento in lontananza i commenti di Jessica

 

Raggiungo la palestra.

Mi avvicino ad un uomo sulla trentina in tuta. Dev’essere il professore.

-         Buongiorno, sono Isabella Swan – dico sorridendo.

Ma quante volte ho dovuto ripeterlo oggi?

-         – si limita a dire mentre entra in uno stanzino, dopo qualche minuto esce vittorioso con una divisa della mia taglia.

-         Tieni, indossa questa – dice mentre mi porge gli indumenti.

-         Grazie – gli rispondo mentre vado verso gli spogliatoi femminili.

Indosso la maglietta e i pantaloncini bianchi con le strisce blu e rosse ai bordi.

Gli altri sono già pronti di fronte al professore.

C’è anche lui, in tenuta sportiva. Distolgo lo sguardo.

-         oggi le ragazze giocheranno a pallavolo e i ragazzi a calcio – decreta infine l’insegnante.

I ragazzi esultanti si dirigono fuori per disputare la loro partita.

 

So già che per giocare devo dosare al minimo tutta la mia forza e la mia velocità.

Inizia il gioco.

Fingo di perdere un po’ di palle e di sbagliare un po’ di battute.

-         Era tua – mi sgrida una mia compagna

 

Sento alcuni passi, i ragazzi stanno rientrando in palestra delusi.

-                     prof., è iniziato a nevicare, non possiamo giocare in queste condizioni – dice un ragazzo biondo.

-         Sedetevi sugli spalti e assistete alla partita di pallavolo delle ragazze, la prossima settimana toccherà a voi – risponde il professore scoraggiato.

 

No! Lui assisterà alla partita?

La battuta tocca a me.

-         ora quell’incapace la tira sugli spalti – sento i commenti delle mie compagne di squadra.

Eseguo una perfetta battuta facendo un punto.

Disputo un ottima partita, dosando mio malgrado la mia forza. Vincendo i due set rimasti.

 

Vado negli spogliatoi per la doccia.

-         bella partita, complimenti – la sua inconfondibile voce mi sorprende mentre sto per dileguarmi per la doccia.

-         Grazie – rispondo sorridendo.

 

Entro in doccia. Acqua bollente o ghiacciata per me è indifferente.

Esco di fretta di scuola, ancora con i capelli bagnati, metto in moto il mio pick-up.

Per oggi è finita.

 

 

 

 

 

Come avete intuito è soltanto Bella ad essere un vampiro!!!

avete tutte ragione Jessica non lo merita… infatti…No, non posso dirvi niente…seguitemi e commentate numerose…

 

Kiss *Ely*

 

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Capitolo 5
*** Figuracce ***


Capitolo 4 – figuracce

Capitolo 4 – figuracce

 

 

Arrivo a casa. Mi ci barrico dentro. Rimango al buio. Per assurdo mi manca quasi l’aria.

Voglio andare via, voglio scappare.

Ma dove potrei andare?

Non posso ingannare me stessa, l’unica persona dalla quale vorrei scappare più lontano possibile sono io.

 

Credevo che i miei problemi sarebbero stati altri: una strage di innocenti, per esempio, avrei potuto anche capirla ma non avrei di certo preso in considerazione un innamoramento.

Innamoramento?

Scaccio quel pensiero scuotendo la testa.

Forse il problema è unicamente il suo odore, probabilmente non ne sono innamorata, sono attratta dal suo odore, semplicemente, come quando da umana ero attratta dalle patatine fritte…

Ma chi voglio prendere in giro?

Andiamo, poi io sono una cacciatrice non posso innamorarmi, il mio cuore è fermo!

Noi non proviamo sentimenti, noi non ci innamoriamo...

Forse mi sono calata troppo nella parte dell’umana?

Possibile.

Lui non significa niente per me proprio come io non significo niente per lui...

Devo ficcarmelo bene in testa.

Se fossi stata umana allora forse avrei potuto provarci, ma così no…doveva andare così…prima o poi, Jessica o un’altra…un’altra umana che lo faccia felice.

Mi basta questo dopotutto.

Con me non potrebbe mai essere al sicuro.

 

Vado a caccia ho assoluto bisogno di sfogarmi, domani mi aspetta un’altra giornataccia.

 

Passo la notte a leggere qualche libro ed ad ascoltare musica.

 

 

 

Fuori piove.

Perfetto.

Mi vesto velocemente e prendo l’impermeabile.

Accendo il mio pick-up.

Sono ansiosa.

Una parte di me vuole ardentemente che lui non venga a scuola, l’altra parte non vede l’ora di rivederlo.

Ho un brutto presentimento oggi.

Arrivo nel parcheggio.

Alice mi sta aspettando con un sorriso stampato sul suo visino.

Accanto a lei Jasper, di Edward neanche l’ombra. Meglio così.

-         ciao Alice, ciao Jasper – dico mentre mi avvicino.

-         Ciao Bella! – squittisce Alice

Ancora quel nome. Bella è morta. Io sono Isabella!!!

-         ciao – mi saluta anche Jasper

-         entriamo? – chiedo io

-         certo – rispondono all’unisono mentre iniziano a camminare verso l’entrata.

Quanto vorrei chiederle se suo fratello è a scuola oggi.

Tutti le mie domande trovano subito una risposta: una ventata del suo odore mi colpisce, eccolo nel corridoio bello come il sole. Paradossalmente sembra ancora più bello rispetto al primo giorno.

Prima che lui si volti e mi veda entro nella prima aula alla mia destra.

- Salva! – sospiro tra me e me

Peccato che dentro la stanza ci sia già il professore e alcuni studenti che si stanno accomodando. Tutti rimangono per un attimo attoniti con lo sguardo rivolto alla porta come se avessero visto un fantasma.

-         scusate! Devo aver sbagliato aula… – farfuglio con un sorrisino uscendo.

Che figura!

Prego con tutto il cuore che nel frattempo Alice, Jasper ed Edward non si siano accorti della mia assenza e che abbiano proseguito il corridoio per arrivare alle loro aule.

NO!!!

Esco ed eccoli lì ad aspettarmi a braccia conserte.

Che figura! Oggi non deve proprio essere giornata! Due brutte figure una dopo l’altra!

-         Bella, perché sei entrata nell’aula di scienze del quarto anno? – mi chiede Alice con un sorriso.

Quel sorriso la dice lunga. Possibile che si capisca così tanto?

-         Pensavo fosse la toilette – dico la prima cosa che mi viene in mente.

Iniziano a ridere di gusto. Anche Edward ride.

Ridete ridete pure di me, tranquilli.

E con questa siamo a tre oggi…

Imbarazzata vado via mentre loro continuano a ridere imperterriti.

-         ci vediamo a spagnolo – mi urla Alice sempre ridendo

Non le rispondo neanche.

 

Sono già seduta al mio posto quando vedo entrare Alice saltellando.

Ma è sempre così di buon umore?

-         hai trovato la toilette poi? – mi chiede sarcasticamente

-         si, certo – rispondo seria

Ride.

Ma per caso sono diventata lo zimbello della scuola? Voi umani dovreste avere paura di me…paura non allegria, gioia, divertimento…capite?

-         hai fatto colpo, hai visto? – mi chiede indicandomi un ragazzo biondo dall’altra parte dell’aula, appena mi giro a guardarlo distoglie lo sguardo imbarazzato.

-         Ma va! – rispondo divertita

-         Possibile che tu sia così cieca? – mi dice lei con il suo solito sorriso da folletto, e poi continua – tutti i ragazzi della scuola stanno letteralmente sbavando per te

Tutti tranne uno, però…

In realtà non mi sono neanche accorta di questo tipo di apprezzamento da parte dei ragazzi della scuola probabilmente perché sono troppo presa su un altro fronte…su altri pensieri…

La lezione inizia e mi concentro solo sulle parole del professore. Prendo appunti.

-         sai ho fatto un sogno stanotte… – Alice spezza la mia concentrazione - …sai faccio spesso sogni che poi si avverano, i cosiddetti sogni premonitori… – dice tutta eccitata.

- mh? – mi limito a rispondere reggendole un po’ il gioco per farla proseguire mentre continuo a seguire la lezione.

- ho sognato che tu e mio fratello Edward stavate insieme – dice di un fiato ancora con il sorriso sulle labbra.

Spezzo in due la penna che ho tra le mani e un urlo viene fuori senza la mia volontà.

-         Swan – mi richiama il professore

-         Mi scusi… - farfuglio imbarazzata

E con questa siamo a quattro…e come se non bastasse ho la mano tutta imbrattata di inchiostro nero.

-         questo non accadrà mai – le rispondo sottovoce con un tono serio

Perde il suo buon umore e il sorriso viene eclissato da una smorfia.

-         peccato… - si limita a dire come se sapesse informazioni fondamentali.

No! Ti prego cosa sai che io non so e che dovrei sapere? Deve assolutamente dirmelo, ma non posso di certo chiederglielo!

Uffa.

Adesso fa pure l’indifferente, fingendo di seguire la lezione. Non la sopporto!

Il suo sguardo poi si sofferma su l’etichetta del mio quaderno, dove c’è segnato il mio nome “Isabella Reneè Swan”.

-         Reneè? – mi chiede curiosa.

-         Era il nome di mia madre – rispondo attraversata da una fitta di dolore, ogni volta che penso a lei, che penso a loro succede sempre. Mi mancano tanto.

-         Ah, scusa mi dispiace – mi dice visibilmente amareggiata.

La campanella suona.

Raccolgo le mie cose.

-         ci vediamo dopo? – mi chiede Alice

-         certo! – le sorrido

 

Ci saremmo viste per la pausa. Il problema era solo uno. EDWARD.

Tutto il giorno cerco disperatamente di evitarlo. Ho studiato il suo piano di studi e so con certezza tutte le sue mosse. Ci sono solo tre occasioni in cui non posso sfuggire: biologia, ginnastica e la pausa pranzo.

Devo provare a farmi spostare in altri corsi alle ultime due ore. Più tardi sarei passata in segreteria.

Per quanto sia brava a nascondermi però, molto spesso lo intravedo nel corridoio tra una lezione e l’altra e talvolta cambio direzione.

Possibile che nonostante tutti i miei sforzi lo vedessi sempre? Come se, per assurdo lo faccia apposta a trovarsi sempre nella mia direzione!!! Jessica, invece, non l’ho ancora vista neanche una volta oggi insieme a lui. Strano. Forse non è venuta a scuola?

 

In più, come se non bastasse, sono tartassata dalle parole di Alice e non riesco proprio a concentrarmi su altro. Cosa avrà voluto dire?

 

 

 

 

 

Ciao!!!! Cosa ne pensate di questo capitolo? Sono un po’ cattivella, vero?

cosa nasconde Alice???  Lo scopriremo prestissimo

 

ovviamente ringrazio tutti coloro che mi hanno inserito tra i preferiti:

 

aliceundralandi
Arnald
bellemorte86
BibiBarbara
daene
debblovers
deneb91
Fantasy_Mary88
Fraky_93
free09
Gius
kikka_la cantante di edward
lithium80
Little_Princess_In_A_LoveStory
Long_Live_Rock
lupacchiotta_mannara
marikina
MimiMiaotwilight4e
mylifeabeautifullie
Noony
Sabry87
sara2087
Shavanna
Sherry
Shinalia
SweetCherry
TheBestBaby
underworld_max
ysellTheFabulous
Yvaine0
_corvo_

(ho notato che alcuni sono fedelissimi miei fan perché stanno seguendo anche l’altra mia ficcy – Sun&Moon – grazie 1.000) e soprattutto ringrazio chi mi ha lasciato la propria recensione…non sapete come mi fa piacere che state apprezzando perché all’inizio neanche io (come mi scrive sara2087) ero così convinta dell’idea di una Bella vampira e di tutti gli altri umani…quindi è grazie al vostro sostegno che continuo.

 

Kiss

 

*Ely*

 

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Capitolo 6
*** Contatto pericoloso ***


Capitolo 5 – contatto pericoloso

Capitolo 5 – contatto pericoloso

 

Sto camminando per raggiungere la struttura che ospita la mensa.

Penso a qualcosa che mi eviti di incontrarlo.

Niente, non mi viene in mente niente.

I miei pensieri sono interrotti da un umano che mi affianca. Fa fatica a mantenere il mio passo lo sento dal suo respiro e dal suo battito irregolare. Decido di rallentare.

Mi volto. È il ragazzo biondo di spagnolo.

Adesso che mi è vicino noto che ha un buon odore.

Cosa farebbe un umana adesso?

Gli sorrido.

Si illumina.

Il suo battito accelera impercettibilmente.

Opss, forse sono stata troppo avventata!

-         Ciao sono Mike, Mike Newton – mi dice sempre con il sorriso sulle labbra

-         Isabella, piacere – gli dico porgendogli la mano che ho accuratamente coperto con un guanto.

-         Pranziamo insieme? – mi chiede subito dopo un po’ imbarazzato

Non me lo faccio ripetere due volte, non che mi interessi minimamente di questo stupidissimo umano ma se mi aiuta a non sedermi di fronte a LUI allora accetto senza pensarci.

-         certo! – dico forse con troppo entusiasmo

Si illumina di nuovo.

Il suo cuore sembra impazzito.

Questi umani sono così banali e prevedibili.

Ad esclusione di uno. Ovviamente.

Entriamo insieme in mensa.

Mi continua a parlare di cose inutili. Come un ronzio fastidioso di sottofondo.

Ogni tanto dico “ah, sì!” per non fargli capire che non sto seguendo affatto i suoi discorsi.

Il mio sguardo cade sul loro tavolo. Alice mi fa cenno di raggiungerla. Le indico Mike a mio fianco e alzo le spalle per farle capire che non è colpa mia.

Ci sediamo.

-         …dicevo che nel mio negozio… - colgo questa frase al volo dal discorso del ragazzo.

-         Hai un negozio? – gli chiedo immediatamente

-         Sì, quello di cui ti sto parlando da circa dieci minuti – mi dice dispiaciuto

Opsss.

-         Scusa mi sono un attimo persa – dico imbarazzata. Devo trovare un modo per farmi perdonare. Mi serve assolutamente il suo aiuto. Ho bisogno di un lavoro o mi sfratteranno.

-         Mi piacerebbe vederlo – gli dico con entusiasmo

-         Davvero? – si illumina di nuovo

È così semplice fare cadere nella rete gli umani? Chissà se funziona anche con…no basta!

-         Sì, certo, gli articoli tra trekking sono molto interessanti – mento spudoratamente.

-         Wow! – si limita a dire

-         Abbiamo molte cose in comune – continuo a fare la civetta per ottenere ciò che voglio

Il suo sangue si concentra sulle sue guance. Per un attimo sono tentata. Mi trattengo.

-         sai in questo periodo lavoriamo molto grazie agli escursionisti, mia madre mi diceva per l’appunto che avremmo bisogno di una mano… -

Bingo!!!

-         che coincidenza! – dico fingendomi stupita – io stavo giusto cercando un lavoro

-         Grande! – dice lui – ne parlo oggi stesso con i miei e ti faccio sapere

-         Grazie mille Mike! – dico con un dei miei migliori sorrisi mentre mi alzo per andare.

Rimane come incantato.

Poverino un po’ mi spiace di averlo sfruttato così.

 

Mentre gli umani pranzano mi piace stare all’aria aperta per non sentire l’odore del loro cibo disgustoso, e anche se non dovrei uscire dalla scuola, mi dedico delle passeggiate, o per meglio dire alle corse, nel bosco.

Sembra che adesso stia girando tutto per il meglio. Primo, sono riuscita a evitarlo a mensa e secondo, ho trovato un lavoro. Meglio di così? Poi mi ricordo di biologia e tutto il mio entusiasmo va in frantumi.

 

Entro in aula, lui è già al suo posto.

Mi avvicino con nochalance con passo felpato.

-         sembra che tu mi stia evitando – mi dice ancor prima di salutarmi

Noooo! Io? Cosa te lo fa credere?

-         ciao Edward  – dico come se non avesse parlato

Mi siedo.

-         Perché mi eviti? – insiste lui.

-         Non essere sciocco, non ti evito – gli dico sempre facendo la finta tonta accennando una risatina

-         Ah no? È tutto il giorno che cerco di incrociarti – dice lui visibilmente irritato

Ecco spiegato il perché me lo ritrovavo sempre nel corridoio!

-         hai bisogno di qualcosa? – gli chiedo tranquilla – adesso sono qui! Dimmi pure  

-         non ha più importanza – mi dice con un sospiro

E no caro, anche tu no! Allora è di famiglia il vizio di lasciare la conversazione a metà!

Questa volta insisto.

Cerco di fare un po’ come oggi a pranzo con l’umano.

-         sul serio Edward, non ti sto evitando, solo che sono i miei primi giorni di scuola, non sono ancora riuscita ad ambientarmi molto, ancora non conosco nessuno… -

-         sembra che tu conosca molto bene Newton, però… - dice a denti stretti

Si riferisce al ragazzo di prima? Ah, sì certo Mike, se non sbaglio! Mi viene quasi da ridere, perché è così infastidito?

-         ah ti riferisci a Mike – inizio – grazie a lui probabilmente ho un lavoro! – dico soddisfatta.

Mi lancia un occhiata

-         stai attenta – dice a denti stretti – quel ragazzo non mi piace

Mi lascio scappare una risatina. È più forte di me. Non sa che mi basta sfiorarlo per mandarlo all’altro mondo!

Si irrigidisce, probabilmente si sente preso in giro da quella mia risata.

Devo recuperare.

-         d’accordo starò attenta, promesso! – gli dico con un sorriso.

Sembra rilassarsi un po’.

Non riesco bene a spiegarmi il motivo di quel fastidio! Probabilmente Mike ci ha provato con Jessica in passato e allora a lui non va molto a genio, sì, però dovrebbe essere contento che adesso non è più interessato a lei…questi umani! Proprio non li capisco! E pensare che poco tempo fa ero come loro!

-         ma perché ti infastidisce tanto? Ti ha fatto qualcosa? – dico fingendomi disinteressata al discorso.

-         No, non mi piace e basta – taglia corto.

Se lo dice lui…

Si volta e fissa un punto indefinito, forse i miei capelli, cos’ho che non và?

Ride e si avvicina pericolosamente a me.

Mi sfiora i capelli.

Il suo odore mi colpisce in pieno come uno schiaffo.

I miei occhi hanno certamente cambiato colore.

Adesso sono neri.

Neri come la morte.

- avevi questo tra i capelli – dice con un sorriso mentre mi mostra un ramoscello secco – dove sei stata per la pausa? Nel bosco? – ride.

- non farlo mai più…– dico con un filo di voce per non respirare altra aria e cerco di ricompormi.

Scappa.

Rimane impietrito.

Scappa stupido!

Non si muove.

-         scusa – sospiro non appena ritorno in me – e solo che mi hai preso alla sprovvista, scusami ancora…non so cosa mi è preso – mento.

Lo so benissimo cosa mi è preso.

Ride.

L’ha presa bene. Meno male! Tiro un sospiro di sollievo.

Non posso stare con lui ma non voglio perderlo definitivamente.

-         e io che mi preoccupavo di Mike… – dice continuando a ridere – mi stavi letteralmente uccidendo con gli occhi solo perché ti ho sfiorata  -

-         Eh! – dico ridendo

Falsa.

Il problema è il suo odore, non il suo tocco. Anzi! Ha risvegliato in me delle sensazioni meravigliose. Voglio che mi tocchi ancora e ancora e io ho voglia di toccare lui, di sfiorare la sua pelle…basta con queste fantasie! Dopo oggi non mi si avvicinerà certamente più!

Uffa. Sbuffò.

-         Alice mi dice di riferirti testuali parole – fa una piccola pausa - se domani non pranzi con noi verrò a prenderti, ovunque tu sia, e ti trascinerò, anche contro la tua volontà al nostro tavolo – dice imitando la sua voce e ridendo.

Dubito fortemente che possa farlo!

-         se la mette così… – dico scherzando

-         eh sì, è una minaccia – scherza lui

-         d’accordo, allora ci sarò – confermo con un sorriso.

Accetto entusiasta, risulta come se fosse stato lui a chiedermelo…dopotutto…

 

 

 

Eccomi di nuovo! Spero che siate soddisfatte della piega che sta prendendo questa ficcy…

Il nostro Edward ha rischiato un po’ oggi… c’è qualcuna di voi che si propone per andare a salvarlo? Si accettano volontarie…

 

Nei prossimi capitoli arriverà un altro personaggio che conoscete molto bene… (vi dico solo che non si tratta di Jake…mi spiace per le pro-jake…)

 

Saluto, ringrazio e rispondo a chi mi sta seguendo:

 

Paretta: sono d’accordo con te per quanto riguarda Jessica…!!!

Da qualche parte ho letto che Alice iniziava già da umana ad avere delle visioni, ed è per questo motivo che era stata rinchiusa in manicomio (ditemi se sbaglio) quindi ho preso spunto da quello, e nella mia fic lei più che delle visioni, farà dei sogni premonitori…ma non ti anticipo niente…

 

Shinalia: è sì, sto attentando alla sua salute mentale…dici che devo smettere di farle combinare tutti questi guai? dopotutto ho voluto mantenere un po’ la goffaggine che la contraddistingue nei romanzi della Meyer. (rispondo anche a te stezietta w e a Sabry87)

 

Banna: ti ringrazio per tutti i complimenti (ho visto che hai letto anche l’altra fic – grazie – ti adoro)

 

Little_Princess_In_A_LoveStory: la compatisci perché anche tu fai delle figure così? Sarebbe carino che me ne accennassi qualcuna (sai come spunto…ù.ù) ahaha! Cmq anche io sono abbonata alle figure di m***a…quindi siamo in due!

 

Se ho dimenticato qualcuno mi scuso…

 

Kiss

 

*Ely*

 

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Capitolo 7
*** Creatore ***


Capitolo 6 – creatore

Capitolo 6 – creatore

 

 

E anche ad ginnastica è andato tutto per il verso giusto.

Jessica non si è vista oggi a scuola. Certamente non sento la sua mancanza, per quel che mi riguarda può anche non presentarsi più. Mi farebbe un grosso favore, senza di lei lui sembra un’altra persona, più solare, più sorridente…

Sono sotto la doccia, l’acqua mi bagna il corpo, il mio corpo di pietra.

Riesco a sentire i commenti provenire dallo spogliatoio maschile. Alcuni mi danno alquanto fastidio, quelli di Mike soprattutto, che si pavoneggia con gli altri esemplari maschi. Lascio correre e ignoro le loro discussioni. Via via le voci diminuiscono, stanno uscendo.

Sento che le ragazze si sono già dileguate. D'altronde è l’ultima ora e tutte non vedono l’ora di tornare a casa e di coltivare le proprie amicizie e i propri interessi. Io invece sono sola.

Con estrema calma, più lentamente di quanto non sia abituata a fare, mi avvolgo nell’accappatoio e mi strizzo i capelli. Mi guardo allo specchio i miei occhi hanno lo stesso colore del caramello. Sorrido a quella sconosciuta allo specchio che fa altrettanto. Non sono poi così spaventosa. Se non fosse per la mia pelle diafana e per le occhiaie troppo pronunciate sembrerei una perfetta umana.

Esco dallo spogliatoio.

-         ciao – il suo odore mi avvolge e la sua voce arriva dolce come una melodia.

Mi ha colto di sorpresa. Mi stava forse aspettando o anche lui ha fatto tardi?

-         ciao – rispondo velocemente un po’ imbarazzata per quella sorpresa inaspettata ma piacevole.

-         Le donne… - sospira lui

-         Cosa? – chiedo sorpresa

-         Siete sempre così lente a prepararvi… – mi dice con tono leggermente scherzoso

Allora mi stava aspettando.

Perché lo fa? Perché più io mi impongo di non pensarci e più lui infierisce affondando il coltello nella piaga e rigirandolo a suo piacimento?

Non gli rispondo, continuo a camminare imbarazzata nel corridoio con affianco il ragazzo più bello che abbia mai visto.

-         Alice mi ha chiesto di aspettarti fuori dallo spogliatoio, loro sono già nel parcheggio – mi dice quasi per spiegare la sua presenza.

E io che mi sono illusa che fosse una sua idea…

Arriviamo finalmente al parcheggio. Restare da sola con lui mi mette terribilmente in imbarazzo.

-         Finalmente! – esclama Rosalie mettendosi le mani sui fianchi.

-         Cominciavamo a pensare che vi foste imboscati negli spogliatoi – scherza Emmett.

Alice ride divertita del mio imbarazzo.

 

-         Scusate, è colpa mia – dico sempre più imbarazzata.

 

Mi irrigidisco istantaneamente.

Mi blocco.

Sento odore di vampiro.

Chiudo gli occhi e mi concentro sulla scia, devo capire da dove proviene l’odore e allo stesso tempo formulo un possibile piano per salvare la vita a questi ignari umani.

Troppo tardi.

La scia si avvicina.

È sempre più prossima.

- hai visto quel ragazzo laggiù? – dice Alice a Rosalie indicando un punto dietro le mie spalle

- Wow! Che schianto – risponde lei.

Mi volto di scatto.

È James.

Durante il mio pellegrinare ho avuto la sfortuna di incontrare lui e il suo clan. Loro si cibano di umani e questo è il motivo principale per cui ho deciso di non unirmi a loro nonostante le loro continue richieste e suppliche.

Mi sorride e mi fa un cenno con la mano mentre si avvicina a noi.

Riesco a malapena trattenere un ringhio soffocato nel mio petto.

Sicuramente l’ha avvertito e sembra ancora più divertito della posizione di difesa che ho adottato nei confronti degli umani.

- lo conosci? – mi chiede stupita Rosalie.

- – rispondo sospirando.

- ciao tesoro – esclama divertito

Noto immediatamente l’espressione sul viso di Edward. Rabbia? Stupore? Non riesco a decifrare i suoi pensieri.

- vattene via – gli dico cercando di trattenere la rabbia

- sempre la solita acida, vedo – risponde avvicinandosi a me.

Non so che intenzioni abbia ma devo far allontanare gli umani prima che sia troppo tardi.

-         non mi presenti ai tuoi nuovi amichetti ? – mi chiede con un sorrisino malefico.

-         Non provargli nemmeno a fargli del male – sussurrò rabbiosa in modo che possa sentirmi solo lui.

-         Ti sembra il modo di trattare il tuo creatore, mi aspettavo più gratitudine da parte tua…d’altronde ti ho salvato la vita, ricordi? – mi alita sul collo quelle parole lentamente quasi sillabandole, e per me quelle parole sono come lame che affondano nel mio cuore e riaprono una ferita mai del tutto rimarginata.

Allora è stato lui. È stato lui a trasformarmi. A condannarmi.  Perché, perché lo aveva fatto? Perché non mi aveva semplicemente lasciata morire? Se potessi piangere lo farei.

-         Figlio di puttana – gli sussurrò a denti stretti sempre in modo che possa captarlo solo lui

Ride di gusto.

-         si certo cara! – dice ad alta voce in modo che lo possano sentire anche gli altri, - ora sorridi anche tu e seguimi  - mi sussurra poi.

Da un lato sarebbe meglio seguire le sue disposizioni per evitare che faccia del male agli umani. Che faccia del male al mio Edward.

Dovrei seguirlo.

Tardo nel pensare alla strategia da intraprendere.

Mi afferra un polso con forza e mi avvicina a lui.

Gli altri si guardano sconcertati.

Cerco di divincolarmi.

-         lasciala andare subito – Edward si è avvicinato in mio soccorso.

Cosa sta cercando di fare? Così mette solo la sua vita in repentaglio.

James rivolge il suoi occhi neri verso di lui.

Uno sguardo pieno di odio.

- ti ho detto di lasciarla andare – ripete lui inconscio del pericolo che corre.

La paura cresce in me.

Non smette di fissarlo con i suoi occhi tenebrosi.

Un ringhio gli si spegne nel petto.

Quello sguardo…ho compreso in parte i motivi che l’hanno portato a trasformarmi anziché lasciarmi morire e dissetarsi del mio sangue…lui è innamorato di me.

Ecco perché è venuto fin qui. Ecco perché vuole portarmi con se.

I suoi occhi sono ancora puntati su Edward.

Non lo degna neanche di una risposta. Sa benissimo che potrebbe ucciderlo con un solo gesto.

-         d’accordo verrò con te, ma lascialo stare – mi arrendo in fine.

Non potrei sopportare che gli faccia del male

-         vedo che adesso inizi a ragionare – mi dice con un sorrisino lasciandomi infine il polso.

Mi volto con un sorriso falso verso i miei amici.

-         va tutto bene – gli dico cercando sempre di sorridere.

-         Sei sicura? – mi chiede Emmett apprensivo con un sopracciglio alzato.

Edward mi guarda incredulo.

-         tranquilli, è un mio vecchio amico – gli dico cominciando a camminare.

James mi mette una mano sulla spalla e ci allontaniamo verso la foresta. Senza neanche prendere il pick-up.

Non so se li rivedrò più.

Addio amici miei.

Addio mio unico grande amore.

 

 

 

Cosa accadrà?

Per scoprirlo dovete seguire…ahaha (che stronza che sono)

 

Il personaggio che vi accennavo è James…vi aspettavate che fosse lui il suo creatore?Siate sincere…

 

Grazieeeeeeee a tutti coloro che mi hanno aggiunto nei preferiti/seguiti (?) e a chi commenta mando tantissimi baci…

 

Ringrazio in particolare: Shinalia, Goten, Stezietta w, Snow Fox, per i complimenti

 

Little_Princess_In_A_LoveStory devi assolutamente aggiornarmi sulle nuove…io  ne faccio continuamente, quelle mi eclatanti sono:

- mi si è incastrato un tacco in mezzo alla strada (hai presente Milano?) e ho attraversato la strada con un piede scalzo…non ti dico poi per recuperare la scarpa…

- quotidianamente mi si gira il piede mentre cammino (grazie a Dio la maggior parte delle volte non cado…)

- gaf a non finire. L’ultima è questa: eravamo con due colleghi del mio ragazzo e stavamo sparlando di una terza persona non presente che usciva con un ragazzo molto più giovane di lei…allora me ne esco con una frase del tipo “e no, che brutto quando la donna è più grande dell’uomo…di tanti anni…mi sembra quasi una pedofila…” mi guardano malissimo e poi gentilmente lei mi dice “io sono più grande del mio ragazzo…” oppppssssss °_°

e poi tante altre che ti racconterò man mano…

Paretta: mi sa che anche tu sei un po’ veggente, vero?

 

Le uniche che si sono proposte per salvare Eddino sono:

Little_Princess_In_A_LoveStory

Banna (spero che nel frattempo ti sei ripresa giusto per leggere questo chappy)

Sabry87

 

Se proprio non lo volete lasciatelo a me, no? *O*

 

 

Kiss

 

*Ely*

 

 

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Capitolo 8
*** Avvertimento ***


Capitolo 7 – avvertimento

Capitolo 7 – avvertimento

 

 

Mi trascina con se nel bosco.

Arriviamo ben presto nei pressi di una radura nascosta tra le fronde degli alberi.

-         non puoi neanche immaginare quanto tu mi sia mancata – mi dice con un sorriso.

Non si tratta più del sorrisino maligno di prima, se non lo conoscessi affatto potrei affermare che si tratta di un sorriso sincero.

Si avvicina a me e mi sfiora delicatamente una guancia.

Arretro.

- cosa vuoi? – gli chiedo con rabbia scostandogli la mano dal mio viso.

-         Cosa credi di fare? Eh?  – mi dice visibilmente spazientito, mi da le spalle.

Rimango immobile. Non rispondo, non so neanche a cosa si stia riferendo.

-         Come puoi credere di mischiarti con gli umani? Noi siamo diversi, lo capisci questo? Fa parte della natura, della nostra natura – fa una pausa per prendere fiato. È ancora voltato. Non mi guarda neanche negli occhi. Vigliacco.

-         Isabella, ragiona – finalmente si voltail pesce grande mangia il pesce piccolo, tu questo non lo puoi cambiare… - dice cercando di persuadermi con le sue parole.

-         James, ho già preso una decisione a riguardo, credi che non ci abbia pensato? – gli urlo, le mani mi tremano.

Rimane immobile. Non si muove di un millimetro. Sento solo i rumori della foresta e il cinguettio degli uccelli.

Sospira affranto.

-         Se la metti così…- mi mette entrambe le mani sulle spalle e mi guarda fisso negli occhi.

Questa volta non arretro. So che non vuole farmi del male

 non sono venuto qui per portarti via, sebbene sarei onorato di averti a mio fianco, non posso se tu non vuoi… se tu non mi vuoi - dice distogliendo lo sguardo.

Mi ama davvero e sa che io non sarei mai felice con lui.

-         sono venuto solo per avvertirti…– prende un'altra lunga pausa e poi stringe i pugni prima di continuare il discorso – lo sai cosa ti succederebbe se gli umani ti scoprissero? – riesco a sentire la rabbia nelle sue parole.

Un fiotto di veleno scende nella mia gola.

-         i Volturi verrebbero a prenderti  - dice infine urlando quelle parole.

Uno stormo di uccelli si alza in cielo.

-         o nel migliore dei casi dovresti sbarazzarti di loro, dei tuoi amichetti… - sospira, il sorrisino malefico è tornato.

So che ha ragione.

-         io non posso permettere che ti facciano del male – si è di nuovo avvicinato e mi stringe la mano al suo petto – dopotutto mi appartieni -.

-         Saprò badare a me stessa – gli dico orgogliosa.

-         Promettimi che se sarai in pericolo verrai a cercarmi – mi sussurra lentamente.

Non è mai stato così sincero. Lo vedo dai suoi occhi.

-         Te lo prometto – gli sussurro.

Mi bacia sulle labbra.

Ricambio quel bacio.

Sappiamo entrambi che è un addio.

Sparisce nel buio della foresta.

 

Il cielo è già imbrunito.

Ho la gola in fuoco.

Gli occhi mi bruciano, tanta è la sete che ho.

Devo assolutamente cacciare se domani a scuola non voglio uccidere nessuno.

Mi disseto con due cervi.

 

Adesso con lo stomaco pieno mille domande mi turbinano in testa.

Edward.

Come avrà preso la presenza di James? E se credesse che sia qualcosa di più di un semplice amico?

 

Ho voglia di andare da lui, di parlargli, di spiegargli, per quanto possibile la situazione, ma ormai è tardi.

L’avrei rivisto il giorno dopo a scuola e gli avrei parlato.

Non posso scappare in eterno dai miei sentimenti, da ciò che provo per lui. Forse un suo rifiuto, un suo NO, mi costringerebbero a lasciarlo andare finalmente per la sua strada.

Devo rischiare.

 

La notte sembra interminabile, quasi se si fosse prolungata di qualche ora solo per farmi un dispetto.

 

 

Finalmente intravedo dalla mia finestra appannata le prime luci del mattino, scelgo accuratamente gli abiti che devo indossare. Oggi devo essere assolutamente impeccabile.

Tiro fuori dal mio poco fornito armadio ciò che ritengo più adatto: una gonnellina scozzese, forse troppo corta, e una camicetta.

Oggi voglio essere carina per lui.

Non vedo l’ora di vederlo.

 

Arrivo a scuola.

Che fortuna, è nel parcheggio con i suoi fratelli.

Mi avvicino cercando di tenere un passo più lento possibile, ma l’agitazione e tanta e sembra quasi che io stia correndo.

-         ciao – dico con enfasi

-         ciao Isabella – mi rispondono i coro.

Tranne uno.

Edward.

Cos’ha?

Cerco che gli umani sono davvero molto ma molto strani, il giorno prima avrei benissimo fatto concorrenza a un detective dell’FBI per riuscire a non incontrarlo e oggi che DEVO parlargli, lui non mi degna neanche di uno sguardo!

Uffa.

Decido di riprovare.

-         ciao Edward – gli dico avvicinandomi a lui.

-         Ciao – mi dice sforzatamente

Ma cos’ho fatto?

Perché è così lunatico?

Decido di non andare oltre, gli avrei parlato più tardi, durante l’ora di biologia.

 

Entro nell’aula di spagnolo.

Alice come di consueto è tutta elettrizzata. Mi aspetta al suo posto ma non riesce un attimo a stare ferma.

Mi siedo.

-         allora Bella! Sei pronta a raccontarmi tutto del bell’imbusto di ieri? – mi dice eccitata.

Opsss.

Ero talmente concentrata su Edward che non ho ancora pensato a una scusa da rifilarle.

-         James, è un mio vecchio amico – farfuglio.

-         Amico? – insiste lei

-         Certo! – ribatto

-         Da come ti guardava sembrava tutto fuorché un tuo amico….andiamo Bella, siamo amiche ormai, lo sai che puoi dirmi tutto, no? –

Questa Alice è peggio di una zecca.

-         in effetti  hai ragione – mi gusto la sua espressione, i suoi occhi sono letteralmente sbarrati.

Rido mentalmente.

-         Mi spiego, si tratta di un amore non ricambiato – le dico infine divertita.

-         Certo che non è ricambiato! A te piace mio fratello! – dice lei ridendo.

Questa mi ha proprio rotto.

Non le rispondo.

-         lo sai che chi tace acconsente? – mi dice sempre più compiaciuta.

È possibile che si veda così tanto?

E se anche lui se ne fosse accorto?

- e per la cronaca…nel week end andiamo a fare shopping! Come ti sei conciata? Ti sembra il modo di conquistare Edward vestita con il kilt? – questa frase la dice con tono serio, se parla di moda e di vestiti con lei non si può transigere.

- ok, mi piace tuo fratello, sei contenta? – le ammetto infine. Ormai è inutile nasconderglielo.

Inizia a ridere con le lacrime agli occhi.

-         In realtà non ne ero poi così sicura, grazie per avermelo confermato!

Io ti ammaz…

Cerco di ricompormi.

-         a proposito, sai cosa gli prende oggi? – le chiedo curiosa.

-         No, mi spiace, mio fratello è un tipo molto introverso…ma appena lo scopro, tanto prima o poi lo scopro, ti faccio sapere…ormai siamo socie…-  mi dice porgendomi la mano come per sancire il nostro accordo.

Ma perché gli squilibrati capitano tutti a me?

 

 

Eccomi! Non potevo farvi aspettare troppo dopo avervi lasciato con l’amaro in bocca…

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto…recensite in ogni caso…per favore *me che con fare del tutto ossessivo controlla ogni 5 secondi che ci siano nuovi commenti* *me piange altrimenti*

 

Non ho molto tempo (purtroppo). Ringrazio, come sempre, chi mi segue. In particolare grazie a:

 

Goten, Sabry87, Stezietta w, Banna (grazie a Dio ti sei ripresa), Paretta (mi spiace l’ho fatta tornare…magari nella prossima ficcy scritta a quattro mani con te…la eliminiamo del tutto che dici?), Bellas (all’inizio avevo una mezza idea di una Bella più sexy (alla Rosalie x intenderci)…ma poi che divertimento c’era? Cmq vedrai più avanti…) e ovviamente a Little P. I. A. L. S. (ti ho accorciato il nik! Cmq grazie per avermi raccontato un pò delle tue gaff….eheh…sarà contento il tipo che ti piace che ti vede piombare dal cielo tra le sue braccia…aggiornami)

 

KISS

 

*Ely*

 

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Capitolo 9
*** Dichiarazione ***


Capitolo 8 – dichiarazione

Capitolo 8 – dichiarazione

 

Le ore di lezione oggi mi sembrano interminabili.

Sono passate solo due ore.

Conto ogni singolo secondo.

Tic tac – tic tac

Le lancette scorrono a rallentatore.

Non ho seguito nulla delle lezioni.

Ho la testa fra le nuvole.

Sono troppo concentrata sulle parole che dovrò dire a Edward. Ho immaginato come andrà e ho ripassato un infinità di volte il discorso.

Discorso che nella mia testa suona pressappoco così:

 

Edward sono follemente, sì ho utilizzato il termine follemente, pazza di te.

Piccola pausa per vedere la sua reazione.

Nessuna reazione preventivata.

Non importa se tu non provi lo stesso per me.

Io ti amo.

Adesso lui mi dice una frase del tipo“Isabella, mi spiace, io sono innamorato di Jessica…”

Ed io con le lacrime agli occhi gli dico (lo so che non posso piangere…ma mi piace pensare di poterlo fare in quell’occasione)  lo so che nel tuo cuore c’è già un’altra…ma dovevo togliermi il peso che mi affligge , possiamo restare almeno amici?”.

E lui che mi risponde di sì con un sorriso sghembo asciugandomi le lacrime.

 

Ci sono molti punti che non mi tornano.

Inoltre risuona un po’ troppo come una scena tratta da via col vento .

Povera me!

Sono completamente impazzita!

 

 

Mentre sono assorta lo vedo nel corridoio.

Ok! Respira - inspira.

È arrivato il momento.

 

- Edward, aspetta!– gli dico correndo nella sua direzione.

Si ferma e si volta verso di me.

Il suo viso è ancora quello di stamattina.

Triste e cupo.

Mi sa che ho cambiato idea! Sarà per un’altra volta…

- Cosa c’è?- mi chiede.

Troppo tardi.

D’accordo gliel’ho dico… via il dente via il dolore, come si suol dire.

- ti devo parlare…devo dirti una cosa… – se potessi arrossire ora lo farei.

Riorganizzo mentalmente il mio discorso.

Sembra spazientito.

-         Edward…sono…- inizio.

Ma come faccio?

Non mi degna neanche di uno sguardo.

La campanella suona.

Non ci voleva.

Siamo soli in corridoio, anche gli ultimi ragazzi si sono affrettati ad entrare nelle loro aule.

-         allora? – mi dice con le braccia incrociate sul petto battendo un piede.

Ok! Edward Cullen mi hai proprio rotto le palle con questo tuo comportamento!

Al diavolo il mio maledettissimo discorso!

Al diavolo tutto e tutti!

Lo afferro per un polso e lo sbatto contro gli armadietti di fronte.

Oppss! Forse gli ho fatto male…

Non importa…l’ha voluto lui.

Lo fisso dritto negli occhi.

Non oppone resistenza.

Perché?

È troppo impaurito?

Avvicino le mie labbra alle sue.

Ancora nessuna opposizione.

Lo bacio.

Un bacio saturo di passione e sentimento.

Non sono solo io, vero?

No, certo che no, stupida!

Sta ricambiando…

Eccome

Non ho mai baciato un ragazzo così, neanche da umana.

Riesco a sentire il sapore delle sue labbra…e il suo cuore che batte all’impazzata.

Anche il mio batterebbe se potesse farlo.

Non vorrei più staccarmi.

È proprio vero che a volte un gesto è più efficace di mille parole.

 

Separo le mie labbra dalle sue.

-         era questo…quello che ti volevo dire – dico seria mentre vado finalmente a lezione lasciandolo lì.

Sorrido tra me e me soddisfatta.

Poi ritorno in me.

Oddio!

Cos’ho fatto?

Mi sono bevuta il cervello?

Calma e ragiona.

L’ho baciato.

Lui mi ha baciato.

No! Lui non doveva baciarmi, noi due non possiamo stare insieme!

L’unica cosa positiva di tutto questo è che non sentivo il bisogno di ucciderlo…

Sospiro

e adesso?

Non mi resta che aspettare, io la prima mossa l’ho fatta.

 

 

Visto che velocità???

Ho aggiornato subito perché siete state super-brave e mi avete lasciato tanti commentino (16) *me piange dalla gioia*

A parte gli scherzi, davvero, quando commentate e mi dimostrate il vostro affetto e mi sostenete a continuare questa mia pazzissima storia a ruoli invertiti io fremo e scrivo immediatamente altri capitoli con il sorriso sulle labbra. Quindi non smettete, ok? Ù.ù

 

Mi spiace solo che sia un po’ cortino…nel prossimo vedremo la reazione di Edward… non mancate!

 

Grazie a tutti!!!!!!

Grazie a chi segue, a chi mi ha aggiunta ai preferiti/seguiti e a chi commenta:

barbyemarco

Sabry87

chanel princess

stezietta w (per l’orologio vedremo nel prox capitolo…)

cullengirl

Paretta

PetaloDiCiliegio

Little_Princess_In_A_LoveStory

Bellas

Long_Live_Rock

Roby28

CriPattinson

Banna

Goten

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Molte mi hanno detto che pensavano che James avrebbe insistito un po’ di più…ma chi vi assicura che se ne sia effettivamente andato?

 

Kiss

 

*Ely*

 

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Capitolo 10
*** Edward Cullen con me hai chiuso! ***


Capitolo 9

Capitolo 9.1 – Edward Cullen con me hai chiuso!

 

 

 

Sono passate due ore dal bacio.

Non lo più visto nel corridoio.

Mi affretto per arrivare a mensa.

Sono ansiosa di scoprire come l’ha presa.

Prima non gli ho lasciato molto spazio per parlare…

 

Varco la soglia della mensa.

Lui è seduto con i suoi fratelli al solito tavolo.

Vicino a lui c’è l’unica persona che non avrei mai voluto vedere: Jessica Stanley.

Mi sembra che il mio cuore di pietra si stia sbriciolando pian piano.

Vorrei voltare i tacchi e uscire da quella stanza e non tornare mai più, allontanarmi il più possibile da quella stupida cittadina.

Com’è possibile?

Lui ha ricambiato il bacio.

Perché è con lei adesso?

-         Bella – mi chiama Alice.

Ritorno con i piedi per terra.

-         vieni? – dice indicandomi il loro tavolo.

Quella piccola umana deve avere qualcosa che non funziona nel suo cervellino.

Le ho detto che sono innamorata di Edward e lei cosa fa? Mi invita al tavolo dove lui è bellamente seduto con affianco la sua ragazza? Eh no!

Ho fatto la figura della stupida ad espormi in questo modo con lui.

Pensa a qualcosa.

Non vorrai mica dargli soddisfazione a quel povero imbecille!

Mi esorto da sola a trovare una soluzione.

Decido infine di andarmi a sedere con loro.

Una cosa è però è certa: Edward Cullen con me hai chiuso!

D'altronde cosa credevo? Che la lasciasse e mi venisse incontro a braccia aperte? Meglio così! Non era quello che infondo volevo? Ha ragione James quando dice che apparteniamo a mondi diversi…

-         ciao – saluto tutti come se non fosse successo niente

-         ciao – mi rispondono sorridenti.

Anche lui.

Ma come si permette?

Tutta l’ora discuto sorridente con Alice e con Rosalie cercando di non lasciare trasparire la minima esitazione.

La cosa peggiore è che le ore successive ho lezione insieme a lui.

 

La dannatissima ora di biologia è arrivata.

Non avrei mai immaginato di odiare così tanto questa materia solo perché il mio compagno di banco è un povero stupido.

Temporeggio nel corridoio sperando di sprecare qualche minuto della lezione per passare affianco a lui il minor tempo possibile.

Devo entrare.

Il professore è già dentro l’aula.

Mi avvio spedita al mio posto.

Se ci fosse una sistemazione alternativa la coglierei al volo.

Mike, ad esempio, sarebbe più che felice di sedersi al mio fianco.

Ma non ho bisogno di ricorrere a degli sporchi trucchetti.

Non fa parte del mio carattere.

Mi siedo senza proferire parola.

-         ciao – mi dice lui.

Che faccia tosta! Mi viene voglia di colpirlo.

Il professore si avvicina e manda a monte i miei piani di uccisione.

Questa volta sei salvo Cullen!

-         Oggi guarderemo un video – dice poi soddisfatto il prof. Banner spegnendo la luce.

Ci voleva solo questa!

Io e lui seduti uno di fianco all’altro in un’aula buia.

Che imbarazzo! Vorrei sprofondare sottoterra.

Mi irrigidisco.

A differenza degli umani riesco a vedere indistintamente al buio. Osservo da questa posizione privilegiata i suoi movimenti.

È intento a scrivere qualcosa su un pezzetto di carta.

Faccio finta di seguire interessata il video quando sento il suo gomito avvicinarsi pericolosamente.

Allora vuole proprio morire oggi!

Ritrae il braccio e dopo qualche secondo mi accorgo che ha lasciato un fogliettino sul mio banco.

La voglia di farlo a pezzettini e di lanciarglielo a mò di coriandoli è troppo forte.

Mi trattengo.

Sospiro.

La curiosità supera qualsiasi altro sentimento.

Lo afferro e lo apro.

In bella calligrafia i caratteri neri delle parole ricoprono quel pezzettino di carta strappato da un quaderno:

 

“vediamoci dopo la scuola da te, ho bisogno di parlarti”

 

C’era bisogno di scriverlo su uno stupido pezzettino di carta? Non poteva semplicemente dirmelo a voce? È troppo codardo per farlo?

Anche in questo caso la curiosità supera anche l’astio.

Mi volto verso di lui e gli sospiro un sì.

 

ho deciso di cancellare l'altro capitolo 9 che creava confusione!!! GRAZIE MILLE PER AVERTI AIUTATA!!!!!!!!

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Capitolo 11
*** Veramente quello è il colore della mia pelle… ***


Dichiaro chiuso il televoto

Dichiaro chiuso il televoto…

The winner is Capitolo 9.1 – Edward Cullen con me hai chiuso!

 

Purtroppo non riesco a continuare entrambe le storie (ho in tutto 3 fic da seguire…a proposito leggetele!) e quindi continuerò il 9.1…mi spiace per chi voleva Jessica al patibolo…(ma non è detto che non ci andrà in seguito – ahahah *risata diabolica*)

 

Ps: secondo voi devo cancellarlo del tutto il secondo per non creare confusione ai nuovi lettori o lo lascio nei meandri della storia della fic?

Grazie

 

 

 

 

Capitolo 10 – Veramente quello è il colore della mia pelle…

 

 

 

 

Ho appena accettato che venga a casa mia.

Sono forse impazzita?

La mia casa sembra quella della famiglia Adams in versione ancora più tenebrosa e non ho cibo per gli umani…

Idea.

Oggi esco prima e metto in ordine tutto prima che lui arrivi.

 

Vado dal professore di ginnastica con aria sconvolta.

-         prof. – gli dico con un filo di voce –non mi sento molto bene

Mi osserva con uno sguardo impaurito e preoccupato.

Missione compiuta.

-         in effetti non hai una bella cera… – mi dice fissandomi.

Veramente quello è il colore della mia pelle…

-         posso saltare la lezione per oggi? – chiedo con aria sofferente.

-         assolutamente sì – mi dice ancora più preoccupato.

Evvai!!!

-         chiamo subito un ambulanza – aggiunge.

Opsss!

-         NO - urlo ritornando improvvisamente in forze, - non c’è bisogno – torno a fare la voce da vecchietta decrepita.

Mi osserva stranito.

- tu – urla indicando qualcuno – accompagna Swan in infermeria -

Mi volto.

È Mike.

NOOO!

- certo prof. – dice illuminandosi.

Si avvicina a me.

- riesci a camminare? – chiede avvicinandosi con un sorrisino cercando di prendermi in braccio.

Cosa stai cercando di fare scusa?

-         – gli dico svelta prima che possa toccarmi.

-          

Appena usciti dalla palestra gli avrei detto come stanno le cose così mi avrebbe lasciata andare in pace.

Io non posso andare in infermeria.

Cosa avrei inventato, quando misurandomi la pressione, mi avrebbero detto che non c’era battito?

Fingo ancora un po’ di essere barcollante dileguandomi verso l’uscita, so che il professore mi sta guardando.

- Mike…- inizio a spiegare appena apro la porta dell’uscita, ma mi interrompo subito.

A pochi centimetri dal mio naso Edward Cullen.

Con scatto felino mi allontano.

-         d-dove state andando ? – chiede sospettoso.

Ma che ti impicci?

-         Sto accompagnando Bella in infermeria – dice Mike fiero.

Zitto! Stupido umano

Edward mi squadra.

- in effetti sei più pallida del solito… - dice poi con un sorriso sghembo.

Mi prende in giro?

-         Mike poi rientrare pure tranquillo… -  dice rivolgendosi all’umano.

Ha forse capito che sto fingendo?

-         l’accompagno io – conclude.

Primo io sto benissimo, e secondo perché non vai dalla tua ragazza che ti aspetta in palestra?

Osservo Mike.

È furioso! Speriamo che gli spacchi la faccia…

- no, il prof. lo ha detto a me – si limita a dire come uno scolaretto dell’asilo.

Wow che uomo valoroso…

Decido di intervenire.

- nessuno di voi mi accompagnerà…ci vado da sola, grazie – dico cominciando a camminare.

Rimangono per un attimo turbati.

Uno di loro mi sta seguendo l’altro è rientrato in palestra sbattendo la porta.

Sento indistintamente dei passi e un solo cuore battere.

So chi è.

Il suo odore lo riconoscerei tra mille.

Uffa, non posso velocizzare il passo…dopotutto sono malata!!!

Mi raggiunge.

-         come stai ? – mi chiede guardandomi con quegli occhioni verdi.

Non mi lascia neanche il tempo di rispondere che mi prende in braccio con uno slancio.

Che forza che ha…

Una parte di me vorrebbe dirgli che in realtà sto bene, l’altra vuole restare accucciata sul suo petto…

Ma che dico?

Io non posso andare in infermeria!

-         Edward – inizio.

Si ferma.

-         sto bene – concludo.

Mi fissa con un sopracciglio alzato.

Pensa che stia mentendo.

-         ho fatto questa sceneggiata per saltare ginnastica – confesso.

-         E perché? – mi chiede senza mettermi giù ancora.

Non rispondo.

-         perché? – ripete la domanda con il sorriso di prima.

-         Devo risistemare la casa… - aggiungo sconfitta sospirando.

Perché con lui non riesco a mentire?

Inizia a ridere.

Quando hai finito di ridere avvertimi!

-         Edward – dico spazientita.

Smette di ridere.

-         potresti mettermi giù? – gli chiedo con sommo dispiacere.

-         No – risponde.

Come no?

-         vuoi uscire o no dalla scuola? – mi chiede ed ecco di nuovo il sorriso.

Faccio di sì con la testa e mi lascio andare tra le sue braccia.

Chiudo gli occhi.

 

-         signora – dice con tono gentile.

Perché non si rivolge mai così con me?

-         oddio !– sento il battito della donna accelerare appena mi vede.

Apro gli occhi.

-         Isabella Swan non si sente molto bene, devo portarla a casa – fa una pausa – è un problema per le giustificazioni? – le dice facendole il più bel sorriso che abbia mai visto.

-         N-no! Non c’è problema  dice la donna.

Il suo cuore è tornato ad accelerare…questa volta la motivazione è palese…sarebbe la stessa mia reazione se anche io avessi un cuore funzionante!

Non sono l’unica a subire il suo fascino…

-         grazie – le dice uscendo.

Non ci credo…siamo fuori

Mike non ci sarebbe mai riuscito…

È lui, solo lui che adopera questo tipo di sudditanza psicologica sulle persone…e sulle vampire…

 

Aspetta un attimino…c’è qualcosa che non torna

-         Edward –

-         ? –

-         Perché sei uscito anche tu? –

-         Qualcuno deve pur accompagnarti a casa, no? -

Ha ragione.

Ma perché proprio lui?

Mi mette giù.

-         comunque sei sicura di star bene? – mi chiede ancora

-         , certo – dico alzando gli occhi al cielo

-         scusa, e che…sei troppo pallida…- ride.

Io l’ammazzo prima o poi

Torna improvvisamente serio.

-         vorrà dire che anticiperò la visita del pomeriggio –

NOOOOO!

 

 

 

 

 

 

 

 

grazie ancora a tutte...

kiss

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Capitolo 12
*** Anime gemelle ***


Grazie a tutti coloro che mi seguono (79 preferiti – 39 seguiti)

Grazie a tutti coloro che mi seguono (79 preferiti – 39 seguiti). Vi adoro!!!

 

Un grazie particolare a:

Sherry (sì…ù.ù è anche uno dei miei capitoli preferiti in twilight--- mi sono ispirata moltissimo a quello)

stezietta w (così è più divertente, no?)

garakame (grazie milleeee!)

barbyemarco (vado a rimetterlo subito… è giusto che i lettori sappiano tutto… anche che ho avuto un momento di crisi…)

Goten (grazie!continua a seguirmi)

micino (grazie mille dei complimenti, spero che anche questo ti piaccia)

Banna (il primo che ho scritto era il 9.2, si notava?—grazie come sempre…bacioni )

Little_Princess_In_A_LoveStory (si certo, come si fa a resistere ad Edward?)

Bibina_88 (non sai quanto mi fa piacere la frase “ti seguirò sempre”…grazie)

Bellas (grazie, fammi sapere se apprezzi anche questo!)

Sabry87 (grazie di essere sempre presente!!!)

pao87 (tremendo il capitolo o il fatto che bella sia succube di edward? Ahahah – forse la prima…)

Confusina_94 (grazie…baciotti)

Lana (grazie continua a seguirmi)

 

 

Capitolo 11 – anime gemelle

 

-         prendiamo la mia auto – dico mentre mi incammino verso il parcheggio.

-         Non esiste proprio, io quel catorcio non lo guido – risponde sorridendo

-         Attento a come parli del mio mezzo…di Holly – dico incrociando le braccia imbronciata fingendo di essermi offesa. Lo so benissimo che è un rottame arrugginito.

        Holly ? – mi guarda perplesso.

Faccio sì con la testa – Holliver in realtà – preciso

Ride.

-         d’accordo prendiamo Holly – mi dice infine sottolineando l’ultima parola.

apro la portiera e faccio per salire nel posto del guidatore quando sento le sue mani sui miei fianchi.

Ma cosa fa? È impazzito?

Mi trascina giù, ovviamente lo lascio fare.

-         guido io -  mi dice tranquillo

-         non esiste – gli rispondo rientrando nell’abitacolo e battendo la portiera.

Non può averle tutte vinte!

-         tu non sapresti dove mettere le mani… - gli dico riferendomi al pick-up.

Fa un sorriso malizioso.

Cosa ha capito?

Se potessi arrossire lo farei…Perché non conto fino a 10 prima di parlare?

Finalmente partiamo.

L’abitacolo inizia a riempirsi del suo odore.

Non ci avevo pensato. Smetto di respirare.

È maledettamente difficile resistere, la gola brucia e a niente servono i fiotti di veleno che sgorgano sul palato.

Avrei voglia di assaporarlo è così dolce e soave e frizzantino…mi perdo nella fragranza

-         a cosa pensi ? – mi chiede

ad assaporarti

-         a niente – rispondo. Quelle due semplici parole mi sono costate tantissimo, ho dovuto ispirare aria con la conseguenza che adesso sto scoppiando. Continuo a guidare guardando la strada.

-         Sai, di solito sono bravo a capire ciò che pensano le persone…ma con te è così…così difficile – mi dice

Menomale…sono sicura che se sapessi cosa sto pensando adesso scapperesti a gambe levate!!!

Apro il finestrino.

-         sei impazzita? Apri il finestrino con questo freddo? –

Ha ragione! Maledizione!!!!

Lo richiudo.

Fa il suo solito sorriso sghembo. Lo so a cosa sta pensando.

-         Buttati giù dal pick-up in corsa -  Avrei voglia di urlargli, si farebbe meno male di quanto gliene farei io adesso.

Accelero

Si sporge un po’ verso il mio sedile. Sento indistintamente il profumo dei suoi capelli.

Continuo a fissare la strada.

-         sei arrabbiata con me? – mi chiede affabilmente

un pochino sì in effetti…

-         nodico secca

Finalmente arriviamo a casa mia.

Scendo e subito ispiro una boccata di aria “pulita”.

-         tutto bene? – mi chiede preoccupato

-         certo – gli rispondo.

Sono tornata “normale” adesso.

Lui non lo sa, ma è già la seconda volta che rischia la vita.

-         Allora di cosa mi dovevi parlare ? – gli chiedo subito.

Ride. – scusa ma non mi fai nemmeno entrare? -

Uffa, devi proprio?

-         sì scusa – dico mentre apro la porta

-         accomodati pure – gli dico indicandogli il divano in salotto.

-         carino qui – dice guardandosi attorno

Mi prende in giro o cosa?

Si siede.

Vado in cucina, prendo un bicchiere impolverato dalla credenza. Lo sciacquo e lo riempio di acqua del rubinetto dopo averla fatta scorrere un po’.

-         ho solo questo da offrirti – dico tornando in salotto e porgendogli il bicchiere.

-         Grazie – dice e poi sorseggia un po’ di acqua.

Accende la tivù.

Sono agitatissima.

-         ti volevo dire… - inizia a parlare guardandomi intensamente negli occhi.

-         no prima io! – lo interrompo

Mi fa cenno di continuare a parlare mentre continua a bere.

-         ti volevo chiedere scusa – farfuglio

mi guarda con un sopracciglio alzato.

È serio, non l’ho mai visto così prima.

Mi blocco.

-         per cosa?mi incita a continuare senza abbassare lo sguardo.

ma dove mi sono andata a infognare?

-         per averti… - non riesco a dirlo

-         baciato? – completa lui la frase.

Sembra offeso.

Uffa, Mi ero ripromessa di contare fino a 10 prima di parlare…perché non lo faccio mai?

-         Bella – è la prima volta che mi chiama così, - ti sei pentita di averlo fatto? – mi chiede, mi sembra di aver colto un tremolio nella sua voce e il suo cuore ha accelerato.

Assolutamente no!

Non rispondo.

Codarda!

Fissa il bicchiere di fronte a lui non mi guarda più negli occhi.

-         io no – risponde lui sospirando e poi continua - al contrario…credo sia stata lo cosa più… - si volta, mi guarda e si interrompe.

Dillo ti prego…

Cala il silenzio. Torna ad osservare il bicchiere.

Devo intervenire.

-         non mi dispiace di averlo fatto, mi dispiace di averti messo in questa situazione… - gli spiego.

-         Tu non capisci… - sembra spazientito – non immagini neanche quanto ti abbia aspettata - 

Cosa??? Cosa vuol dire?

-         che stupido…credevo fossimo fatti l’uno per l’altro – dice con un sorrisino amaro.

-         Devo andare, tra qualche minuto verranno i miei fratelli a prendermi – dice alzandosi dal divano

-         Aspetta – gli urlo in preda al panico

Mi fa un sorriso sghembo ed esce.

Ma cosa ho combinato????

Sono una stupida!

 

 

Fatemi sapere…please

 

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Capitolo 13
*** tempismo perfetto ***


Saluto e ringrazio chi mi segue

Saluto e ringrazio chi mi segue!!!!

 

mistica88: sono d’accordissimo con te…ahahah

Goten: mitica, hai colto nel segno…lo scoprirai

Grazie a Sabry87, Banna

, Confusina_94, CriPattinson, Nessie93 e a damaristich per i complimenti…grazie davvero

tatinaj hai ragione mi sa tanto che con il capitolo in più (9.2) vi state confondendo…

Bibina_88: il tuo commento mi ha fatto ridere...grazie ti adoro

stezietta w: concordo pienamente, infatti il capitolo doveva intitolarsi proprio “perché non conto mai fino a 10?”, alla prossima aggiungerò uno zero in più…

pao87: grazie mille! Se solo pensasse meno e agisse di +…vero?

barbyemarco: un po’ di sospance non guasta, no?

garakame: grande Holly, non è vero?

Little_Princess_In_A_LoveStory: in realtà lo ha già fatto quando l’ha baciato, solo che è stupida…

 

Fatemi sapere anche cosa ne pensate di questo

 

 

Capitolo 12– tempismo perfetto

 

 

 

Gli corro dietro.

Lo prendo per un braccio e lo riporto dentro a forza.

Gli do un bacio da lasciarlo senza parole e gli dico che lo amo mentre inizio a spogliarlo…

 

Potrebbe essere un idea.

 

Non ho tempo per pensare.

 

Devo agire.

 

Mi catapulto fuori. Grazie a Dio i suoi fratelli non sono ancora arrivati.

 

-         Edward, ti prego, lasciami spiegare almeno… – gli dico prendendogli una mano.

Mi accorgo che al mio gelido contatto allontana le dita.

È arrabbiato.

-         cosa vuol direnon immagini neanche quanto ti abbia aspettata”? – gli chiedo isterica, se potessi piangere lo farei.

-         Ancora non hai capito ? – mi sorride.

Per lo meno non sembra più arrabbiato.

Mi calmo anche io.

-         entra – ricambio il sorriso.

Mi segue.

Ci sediamo sul divano.

Mi metto con le gambe conserte di fronte a lui in attesa che parli. Avrei voglia di mangiucchiarmi le unghie.

Mi guarda serio e io lo guardo ancora più seria.

Inizia a ridere.

-         non te lo dico

-         non scherzare – gli dico

-         chi scherza, scusa ? – continua a ridere della mia espressione

incrocio anche le braccia e metto il broncio.

-         anche tu devi dirmi qualcosa o sbaglio? – mi dice tornando serio, i suoi occhi sono due fessure.

A cosa si riferisce?

Non avrà mica scoperto chi sono?

Mi blocco.

Forse vuole delle scuse?

Timidamente sussurrò – scusa ? – con un sopracciglio alzato.

-         non intendevo questo, riprova… - mi sollecita

-         mh – ci penso

Sembra offeso che ci debba pensare tutto questo tempo. Ma a cosa?

-         d’accordo – dice spazientito

-         due cose… - si ferma

-         la prima è che sei una stupida –

-         grazie – lo interrompo leggermente irritata

continua ignorandomi  - e la seconda… - si interrompe di nuovo.

-         e la seconda? – ripeto io.

-         Bella, ti amo – dice avvicinandosi

 

 

 

 

 

 

 

 

-         anche io – sussurro dopo un primo momento di crisi.

Mi sembra che il mio cuore sia tornato a battere.

 

Si avvicina per baciarmi.

 

BIIIIIIIBIIIIIBIPIIIPIIIIIP

Il clacson della Volvo ci interrompe sul più bello.

-         tempismo perfetto – dice spostandosi da me con un sorriso sghembo.

No! Non andare via. Baciami.

-         devo andare – dice alzandosi

-         Ed, solo una cosa prima che vai via – gli dico imbarazzata.

-         Dimmi – dice voltandosi

-         Jessica ? – chiedo timidamente

Sorride. – l’ho lasciata il giorno dopo che ti sei trasferita a Forks

Ecco perché non era a scuola!

Si volta per andarsene.

-         Ed, un ultima cosa – lo fermo ancora

 

BIIIIIIIBIIIIIBIPIIIPIIIIIP di nuovo il clacson

 

Ride.

-         cosa?

Lo bacio.

 

-         ehmm! - ci interrompe Alice

ci stacchiamo controvoglia.

Alice ci fissa – Io lo sapevo che vi sareste messi insieme – dice a modi cantilena con un sorriso.

-         Andiamo – le dice Edward imbarazzato spintonandola verso l’uscita.

-         Bella, poi mi racconti tutto – mi sussurra all’orecchio abbracciandomi

Se ne vanno.

 

 

Mi lancio sul divano ripensando parola per parola a tutto quello che ci siamo detti.

-         Mi ama – sospiro con un sorriso sognante a trentatré denti

Ma subito mi rattristo.

Lui non sa chi sono.

Non sa che sono un mostro.

Mi amerebbe comunque se lo sapesse?

Lo dubito fortemente.

Ma deve sapere.

 

 

Devo dirglielo.

 

 

 

 

 

Lo so che è corto…ma non potevo mettervi già la parte in cui gli dice che è una vampira…

Aggiornerò lunedì…riuscite ad aspettare?

 

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Capitolo 14
*** 19 Marzo ***


eccomi, come promesso, con un nuovo capitolo

eccomi, come promesso, con un nuovo capitolo…

 

Capitolo 13– 19 Marzo

 

 

È mattina.

Tutta la notte ho pensato a come dirglielo.

 

-         Edward, ciao, come va? Sai, sono una vampira -  non potevo di certo dirgli così, gli sarebbe venuto un infarto o non mi avrebbe creduta.

 

Solo di una cosa sono certa: l’avrei perso definitivamente e avrei dovuto abbandonare Forks.

 

BIIIIIIIBIIIIIBIPIIIPIIIIIP 

 

Sento il clacson di un auto sotto casa.

 

Mi affaccio.

È lui.

Che ci fa qui a quest’ora?

Scendo velocemente le scale.

 

-         ciao – dico aprendo la porta imbarazzata

si avvicina per baciarmi

contraccambio con un bacio passionale.

D'altronde è uno degli ultimi che gli avrei dato…

 

Mi fa un sorrisino non appena divide le sue labbra dalle mie.

-         guarda che facciamo in tempo ad entrare se vuoi… - dice con riferimento al bacio.

Mi limito a sorridergli.

-         che ci fai qui a quest’ora? – gli chiedo subito

-         se vuoi vado via – scherza

-         no, è che non mi aspettavo di vederti… - spiego sincera

-         la verità è che penso che Holly un giorno o l’altro ti lascerà e non voglio che la mia piccola rimanga a piedi… - dice per giustificarsi indicando il pick-up

-         la verità…. – dico sarcastica con un sopracciglio alzato

-         mi mancavi, tutto qui – dice con il suo solito sorriso abbassando lo sguardo

-         anche tu mi mancavi  - gli dico appoggiando la testa sul suo petto. Riesco a sentire il suo cuore battere veloce.

Quanto vorrei essere umana anche io! 

 

-         Edward ti devo parlare, si tratta di una cosa importante – gli dico tornando seria non appena entriamo in auto.

-         Mi devi promettere che mi farai finire – aggiungo fissandolo triste

-         D’accordo – dice con un sorriso

Non credo abbia ancora compreso la gravità della cosa.

 

-         So già quello che mi vuoi dire – dice poi

Come? Come fa a saperlo?

Rimango immobile.

-         Allora? – mi sollecita

Ancora niente.

-         d’accordo, come al solito devo fare tutto io – dice sbuffando

Mi mordo impetuosamente il labbro inferiore.

Cosa vuole fare?

-         tieni – dice porgendomi un sacchettino

-         cos’è? – lo guardo stupita

-         Auguri amore – dice baciandomi le labbra a stampo.

Che cretina! Non ricordavo che fosse il 19 Marzo, la data della mia morte e della mia rinascita o per meglio dire del mio compleanno…

-         grazie, non dovevi – dico cercando di fingere di essere contenta, ma risuono falsa persino alle mie orecchie.

Lascio il pacchetto sulle mie gambe.

E ora come gliel’ho dico?

-         Cosa c’è che non va? Non lo apri? – mi esorta.

Non rispondo.

Rimango immobile, pensando a come uscire da questa situazione.

-         Ed, non era questo quello di cui dovevo parlarti, è importante – dico immediatamente

-         Cosa c’è di più importante dei tuoi diciotto anni? – dice mettendomi una mano sul ginocchio cercando di infondermi un po’ di allegria

-         Edward, io sono, come posso dire… - inizio, ma le mani e le gambe mi tremano all’inverosimile

Lui sembra tranquillo letteralmente al suo agio seduto sul sedile.

Decido di arrivare subito al dunque.

-         Sono una vampira – riesco finalmente a sputare fuori quelle parole

 

Inizia a ridere, fino ad avere le lacrime agli occhi.

Ecco non mi ha creduta.

-         Finiscila di ridere, è la verità – insisto alzando la voce.

Niente non riesce a fermarsi.

Forse se lo mordessi ci crederebbe?

Poi finalmente torna in sé.

-         e tu credevi davvero che io già non lo sapessi?

Coooooooooosaaaa?

-         andiamo, è così evidente…sei bellissima, non mangi con noi, i tuoi occhi sono color del miele, sei fredda come il ghiaccio…pensavi davvero di passare inosservata? –

-         ma come? – riesco solo a dire interdetta

-         Bella, non sei l’unica della tua specie che decide che Forks è il posto giusto per nascondersi – dice tranquillo.

-         Non hai paura? – gli chiedo. Non riesco a guardarlo negli occhi

-         Come potrei avere paura della creatura più bella che esista? – mi dice sporgendosi dal sedile e toccandomi la punta del naso.

Sorrido imbarazzata.

-         poi quando fai così mi fai impazzire…  -

Oddio…anche tu mi fai impazzire quando mi dici così…

-         perché non me lo hai detto? – chiedo arrabbiata tornando con i piedi per terra

-         pensavo che tu già sapessi che lo sapevo – dice ridendo del gioco di parole

-         no, non pensavo… – dico onestamente

-         grazie mille – mi dice con un sopraciglio alzato

-         di che?

-         del fatto che mi credi un idiota – mi dice facendo finta di fare il broncio

Inizio a ridere della sua espressione e ride anche lui a ruota.

Torna serio.

-         ti aspettavo…inconsapevolmente sapevo che un giorno ti avrei incontrata – fa una pausa e mi guarda intensamente negli occhi – da quando ti ho vista hai letteralmente rapito il mio cuore –

-         così mi fai arrossire – dico con un sorriso

-         non credo tu possa farlo, anche se volessi… - dice accendendo l’auto

-         andiamo di già? – gli chiedo. Volevo restare un altro po’ da sola con lui

-         Bella, veramente abbiamo già saltato la prima ora – dice indicandomi l’orologio

Opss…

-         sai che sei davvero incredibile? –

per tutta risposta gli faccio la linguaccia.

- ti ricordo che hai diciotto anni… -

- in realtà qualcuno in più… - ammetto giocherellando con il pacchetto che non ho ancora scartato.

- sai, voglio presentarti mio padre, ti farà piacere conoscerlo – dice poi

 

 

 

scusate anche la lunghezza di questo ma non sapete cosa mi è successo…vi racconto presto…

 

grazie infinite a tutti!!!!

Siamo a quota 101 preferiti e 50 seguiti…WOW, non pensavo…

 

Grazie in particolare a:

Goten: lo so sono stronza vi ho fatto aspettare tanto…cmq le tue congetture erano corrette?

Sheba_94: grazie mille per tutti i complimenti che mi fai, continua a seguire le mie ficcy, mi fa davvero piacere che ti piacciano tutte indistintamente (o hai la tua preferita? Fammi sapere)

mery123: era come te lo aspettavi che la prendesse?

pao87: grazie davvero…fammi sapere cosa ne pensi di questo 

barbyemarco: povera piccola, spero che almeno ti piaccia…

Sabry87: ciao! Questo ti è piaciuto?

garakame: ci avevi quasi azzeccato

Sherry: scusa anche tu se ti ho fatto aspettare tanto

Nessie93: ti assicuro che rimedierà…

Bibina_88: sei una grande…anche io ero pronta per andare a Forks se non lo fermava…

Banna: anche a me piaceva molto l’idea ma per come è bella in questa ficcy non lo avrebbe mai fatto…forse nella prossima fic che scriverò...Alice è furbissima se gli ha interrotti forse un motivo c’è…

Little_Princess_In_A_LoveStory: grazie piccola…continua a seguire…

mistica88: il clacson è mitico…l’ho inserito anche qui…ahahah

Confusina_94: contenta di come si sono sviluppate le cose? Te lo aspettavi? Bacioni anche a te

Bauci_Selvi: mi hai fatto morire dal ridere con il tuo ‘causa traffico’…sei una grande…e poi ti chiami come me?!?

stezietta w: fammi sapere se ti piace questo mi raccomando…baci

 

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Capitolo 15
*** Cuore ***


Capitolo 14– Cuore

Capitolo 14– Cuore

 

 

Guida davvero come un matto, in meno di dieci minuti siamo già a scuola.

 

- abbassati – mi dice allarmato

- eh? – non faccio neanche in tempo a chiedergli il motivo che con una mano mi tiene con la testa in basso verso le mie ginocchia

- c’è Alice – mi sussurra, sa che lo posso sentire

per un attimo credevo mi stesse nascondendo da Jessica

 

-         ciao sorellina – dice abbassando il finestrino

-         mi nascondi qualcosa? – gli chiede lei avvicinandosi

-         no, perché? – dice lui con voce leggermente tremante

-         sorellina – gli fa il verso

-         eh, eh, è solo che ti voglio bene – ride grattandosi i capelli

Alice gli fa una smorfia schifata

-         senti, anziché dire cretinate, cerca di essermi utile, hai per caso visto Bella ?

-         no, perché? – dice spingendomi ancora più giù

-         mi deve ancora un resoconto dettagliato – dice mettendosi le mani sui fianchi

-         se la vedo ti avverto, promesso – le dice allontanandosi

 

Parcheggia

 

-         hey, puoi rialzarti, sai? – mi dice tamburellando con una mano sulla schiena

-         senti Cullen, io non entro a scuola oggi con la pazza di tua sorella nei paragi – dico ancora con la testa all’ingiù

-         prima o poi dovrai incontrarla, non credi? – mi chiede divertito

-         non oggi – insisto

-         ok – innesta la prima e riparte sgommando

-         contenta? – mi dice non appena siamo lontani dal parcheggio della scuola

-         sì, dove andiamo ? –

-         ti porto in un posto speciale – mi dice accelerando di botto

-         Cullen, non credi di andare troppo veloce? –

Sghignazza. – tu non dovresti avere paura della velocità – dice indicandomi

-         non ho paura per me, infatti – replico acida

Sbuffa non rallentando l’andamento.

-         comunque sono incazzato con te – mi dice di botto

bene, la rabbia è un sentimento molto passionale…

-         e perché ? –

-         perché io ti ho portato un pensierino e tu non l’hai neanche aperto

-         eh, già! Mi ero dimenticata del tuo regalo -

Mi fulmina con lo sguardo.

-         non importa allora – dice riprendendosi il pacchetto

-         no, dai! Scherzavo – gli dico sporgendomi per riprenderlo

-         no – lo allontana ancora di più

-         sai benissimo che posso prenderlo ugualmente anche con la forza… - lo provoco

-         allora vorrà dire che dovrai passare sul mio cadavere – dice serio e poi scoppia in una risata fragorosa.

-         Tieni – mi porge la scatola finalmente – sono ancora troppo giovane per morire - scherza

-         Cos’è? – dico scuotendo il pacchetto

Scarto in fretta la carta e apro la scatola blu.

WOW

-         grazie non dovevi – dico sincera

-         quando l’ho vista ho pensato a te, provala – dice facendomi un sorriso sghembo

aggancio la collanina con un cuore come ciondolo

- allora? – gli dico facendogli vedere come mi sta

- infatti, avevo ragione, come sempre del resto – dice osservandomi compiaciuto

Rido. – adesso non potrai dire che non ho un cuore – dico indicandogli il ciondolo.

-         io questo non l’ho mai messo in dubbio – dice parcheggiando l’auto finalmente

-         siamo arrivati? – chiedo spaesata, attorno a me vedo solo alberi

-         ancora no, dobbiamo proseguire a piedi – mi dice

 

dopo qualche minuto arriviamo nei pressi di una radura

 

-         Wow! Che bella – gli dico

-         Ti piace ? – dice togliendosi il giubbotto

Ma cosa fa?

Lo adagia a terra

-         siediti qui sopra

che cavaliere

-         no, rimettilo o ti ammalerai – gli dico raccogliendo il giubbotto da terra

Mi guarda alzando un sopracciglio e rimette il giubbotto a terra

Che cocciuto

-         ok, Cullen! Quando ti verrà la polmonite e starai per morire chiamami pure così terminerò l’opera – gli dico acida

-         cazzo Bella, sembri mia madre

Gli faccio una smorfia

 

-         allora? Sei sempre stata così?

-         così come?

-         così bella dico

Sono imbarazzata, se potessi arrossirei

-         diciamo che la trasformazione ha migliorato più che altro il mio equilibrio, di aspetto più o meno sono rimasta simile, a parte la pelle diafana e il colore degli occhi

-         chi ti ha trasformato? –

-         James, te lo ricordi? –

Fa una smorfia.

Ok, conviene cambiare argomento

 

-         hai avuto molte ragazze prima di Jessica -

-         non molte –

perché rimane vago?

-         tu? Hai avuto molti ragazzi prima di me ? – dice strappando un filo di erba

è il mio ragazzo?

-         non molti – anche io voglio fare la figa

-         Bella –

-         Sì?-

-         Quanti? – si volta a guardarmi negli occhi

Sospiro.

-         nessuno – ammetto

sembra tirare un respiro di sollievo.

-         per non essere mai stata con nessuno baci molto bene, ragazza – scherza

-         ah, sì? – sto al gioco

-         forse dovresti fare soltanto un po’ più di pratica – si avvicina a me e mi guarda fisso negli occhi

so dove vuole arrivare a parare

-         hai ragione, ma a chi protei chiedere? – voglio farlo arrabbiare

-         Mike, sembrava disponibile – dice allontanandosi

Ahaha! È geloso

- io ho un idea migliore – mi siedo tra le sue gambe e lo bacio sulle labbra

- mh! Ci siamo quasi, tra qualche mese potrai arrivare al mio livello – dice allontanando le sue labbra dalle mie

- non ti montare troppo la testa, Cullen– rido

 

-         dici che a scuola ci daranno per dispersi ? – gli chiedo poi giocherellando con la mia nuova collanina

-         conoscendoli immagino già cosa staranno pensando – dice con il suo solito sorriso sghembo

-         bhè si sbagliano –

-         già – sospira sdraiandosi sull’erba

giocherello con i suoi capelli

-         tu…tu hai mai… - non riesco a finire la domanda

-         cambierebbe qualcosa ? – mi chiede rialzandosi

perché è così prevenuto?

-         no, niente – rispondo

dopotutto cosa pretendo? È un bellissimo ragazzo e ha diciotto anni…

-         si e no –

Ma che cavolo vuol dire sì e no?

-         sì o no? – insisto

-         no – ride

non me la racconta giusta.

-         andiamo prima che mandino qualcuno a cercarci – dice porgendomi una mano per aiutarmi ad alzarmi, sebbene potrei farlo benissimo da sola, la accetto.

Raggiungiamo in fretta la Volvo

-         adesso dove andiamo? – gli chiedo entrando nell’abitacolo dalla parte del passeggero

-         in ospedale

-         in ospedale? Perché stai male? – gli chiedo preoccupata scrutandolo

-         no stupida, mio padre, ricordi che ti ho promesso di presentartelo? Lavora all’ospedale

Accendo lo stereo

-         lascia qua, mi piace questa canzone – dice canticchiandola

Non la conosco ma ha una bella melodia

-         Comunque la prima potresti essere tu  

-         Cosa? – gli chiedo

-         Niente -

 

 

 

 

GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE a tutte le 110 persone che mi hanno inserita tra i preferiti e le 61 dei seguiti

 

 

garakame: grazie mille per la recensione…continua a seguire

Goten: la presentazione con il padre la vedrete nel prossimo capitolo, ma non vi posso dire se è Carlisle

Confusina_94: spero ti sia piaciuto anche questo

Sheba_94: ho finito Sun&moon, hai visto? Le cose si faranno più … … … prestissimo promesso MORSETTI anche a te

Bauci_Selvi: sì, ti chiami come me!!! Sei siciliana? (riferimenti al padrino a parte). Esatto, non si confondono poi molto bene nella folla…aspetto il tuo commento

stezietta w: e che umano…aggiungerei! Commenta

pao87: sì è proprio un figo in versione umana senza seghe mentali! Fammi sapere se questo ti è piaciuto, ok?

Banna: Edward è un grande!! Hai proprio colto nel segno…aspetto ovviamente un tuo parere su questo

cami_black: almeno tu mi capisci…grazie, cercherò comunque di non fare passare molti giorni tra un aggiornamento e l’altro (max 3)! Questo capitolo? Cosa ne pensi?

Sherry: hai letto quando lui le fa: ‘Bella, non sei l’unica vampira che decide che Forks è il posto giusto per nascondersi? e in + c’è dell’altro…

Sabry87: certo che andava tutto bene…sono carinissimi insieme

Bibina_88: grazie, bellissimo commento! Fammi sapere anche se questo ti è piaciuto

barbyemarco: grazie, spero di non averti fatto aspettare tanto

Nessie93: nel prossimo ci sarà Carlisle che chiarirà tutto, sei veggente per caso?

 

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Capitolo 16
*** Ho voglia di te ***


Capitolo 15– Ho voglia di te

Capitolo 15– Ho voglia di te

 

 

Come al solito ha guidato come un pazzo, credo che per lui non esistano i limiti di velocità, siamo già arrivati di fronte all’ospedale di Forks, mentre continuava a canticchiare l’ultima hit del momento senza degnarmi nemmeno di uno sguardo.

-         Eccoci arrivati – dice con un sorriso scendendo dall’auto

Mi prende una mano.

La sensazione del calore della sua mano mi porta irreparabilmente a fare pensieri poco casti su di lui. Cerco di fare finta di niente e gli sorrido come un ebete mentre mi guida verso la porta scorrevole a vetri dell’entrata.

-         mio padre dovrebbe essere al secondo piano – dice entrando definitivamente

Oh! Cazzo!

Non appena le porte si sono aperte un aria intensa intrisa di disinfettante e di sangue umano mi ha colpita come uno schiaffo dritto in faccia.

Con un balzo arretro, spero che nessuno mi abbia vista.

Edward mi segue fino all’uscita con occhi sbarrati dallo spavento.

-         Bella che ti prende?

Non posso rispondergli, dovrei respirare.

Mi metto una mano sulla bocca e sul naso per fargli capire.

- ti da fastidio l’odore del sangue? -

Ma dai? Hai vinto il premio nobel per l’arguzia

Che stupida dovevo capirlo prima che era un impresa a dir poco folle. Riesco a stare a scuola ormai senza problemi ma qui la situazione è molto differente.

-         scusa – mi dice con occhi tristi

Scuoto la testa, non è colpa sua, non si deve scusare se io sono un mostro.

Si avvicina, vuole abbracciarmi.

No! Sei pazzo?

Arretro.

In questo momento la gola mi brucia come se avessi ingerito candeggina nonostante abbia smesso di respirare ormai da qualche minuto.

Devo andare via.

-         scusami tu – riesco a sussurrargli piano

quelle due parole mi hanno però portato a respirare intensamente il suo profumo.

Di colpo non rispondo più delle mie azioni, mi posiziono di fronte a lui con un balzo e gli stringo le braccia attorno al collo. Avvicino la mia bocca al suo collo e ispiro forte il suo profumo.

Ho voglia di lui.

Inizio ad assaporare la sua pelle con la punta della lingua mentre gli accarezzo i capelli.

Non si muove.

È troppo spaventato, forse?

No, non credo sia spaventato. L’odore della paura lo riconosco bene.

Anche lui ha voglia di me. Questo riesco a sentirlo.

Non vorrei farlo ma non riesco a trattenermi è come una calamita che mi attira. Non posso ucciderlo, ma il mio corpo non risponde al mio cervello, non risponde alla mia volontà. In questo momento è la belva, la cacciatrice assetata che ha in pugno la situazione.

Voglio assaporare il suo nettare, deliziarmi con il suo sangue.

Mi stringe anche lui tra le sue braccia.

Perché? Vorrei urlargli

Perché non lotti contro il tuo destino? Perché non urli e piangi? Perché non mi supplichi di salvarti?

Forse questo potrebbe risvegliare quella parte di me, la parte razionale che lo ama, questo forse potrebbe salvarlo.

-         Edward – una voce interrompe tutti i miei piani.

Quella voce l’ha salvato. Ha salvato la sua vita.

-         papà – dice lui con un sorriso come se non fosse successo nulla. Come se non avesse compreso che stavo per ucciderlo.

Mi volto anche io tornando in me.

Un uomo a dir poco stupendo mi fissa incredulo.

-         lei è Bella, la ragazza di cui ti parlavo – dice avvicinandosi

-         piacere sig. Cullen – dico timida

-         chiamami pure Carlisle – dice con un sorriso.

Adesso capisco da chi ha preso.

-         stavo giusto per andare a casa, vi serve un passaggio ? – dice prendendo dalla tasca del camice bianco una chiave

-         no, sono venuto con la Volvo – risponde Edward

-         allora ci vediamo a casa? – dice rivolgendosi a me con un sorriso

-         certo – rispondo ricambiando

si allontana.

-         Edward – lo guardo con sguardo implorante

-         shh – mi zittisce prima che io possa cominciare con le mie scuse.

Saliamo in auto.

-         ti rendi conto di cosa stavo per fare? – gli dico con voce spenta guardando un punto indefinito davanti a me.

-         È stato molto eccitante – mi dice con un sorriso sghembo

-         Edward, non scherzare, io stavo per uc…- non riesco a terminare la frase

-         Non l’hai fatto, no?

-         Solo perché è arrivato tuo padre – gli urlo arrabbiata

-         Bella, andiamo, se avessi avuto davvero quell’intenzione a quest’ora sarei già morto –

Su questo ha ragione, ma ciò non toglie che potrei fargli del male in futuro

-         sono un pericolo per te – se potessi piangerei un mare di lacrime

-         Bella! Mi fido di te – dice secco fulminandomi con i suoi intensissimi occhi verdi

-         Non dovresti – incrocio le braccia

Sbuffa. – Isabella, finisci di fare la melodrammatica, quante volte siamo stati soli a casa tua o prima nella raduna? Quante volte mi sono avvicinato a te? Quante volte ti ho baciata? Bella non credo davvero tu mi possa fare del male, e anche se lo faresti… - non riesco neanche a rispondergli lo guardo imbambolata, cosa sta dicendo? – anche se lo faresti, direi che ne è valsa la pena…incontrarti, viverti…-

-         ora basta, cosa stai dicendo? Sei forse impazzito? –

-         Bella, non ti lascerò andare via da me, capisci? –

No, non lo capisco

-         Edward, perché non hai paura? Perché non sei come tutti gli altri umani che mi evitano?

Fa un sorrisino

-         Mio padre è un vampiro

parcheggia.

Come?

 

 

 

 

 

 

 

Il primo premio spetta a:

tatatata (rullo di tamburi)

Sherry

Brava, come hai fatto a scoprirlo?

 

Grazie a chi mi segue…MORSINI A TUTTI

pao87: sei molto perspicace, infatti come vedi non è riuscita ad andare…

garakame: è abituato ad essere in contatto con i vampiri è per questo che fa il duro

cami_black: Grazie mille per il tuo fondamentale supporto. Hai ragione, vedrò di approfondire le domande piccanti

stezietta w: hai capito perché era così impaziente, adesso?

Nessie93: non ho capito in che modo hai subito l’influenza di Alice…?!? bacioni

barbyemarco: nel capitolo 13 lui le spiega che non è la prima vampira a trasferirsi a Forks…l’altro era suo padre! Ora capisci perché lui ne è al corrente? bacioni

Sabry87: sì, sono molto dolci e tenerosi…soprattutto lui…

Bauci_Selvi: invece io sn di origini siciliane ma ho vissuto sempre a milano, attualmente anche io vivo in Piemonte!!! La lotta ai materassi ti assicuro che prima o poi ci sarà

Goten: spero tanto ti sia piaciuto anche questo…fammi sapere

mistica88: spero che quest’espressione   O.O     sia in senso positivo…ahahah

anna cullen: grazie per aver letto anche Sun&Moon…ne sto scrivendo anche un’altra TOP SECRET, se ti va dacci un occhiata…grazie…sisì bellissima la frase finale…

Sheba_94: anche secondo me Edward umano è proprio yeah, forse un po’ troppo sicuro di se…ma d'altronde possiamo benissimo comprenderlo…no?

Confusina_94: grazie cara, fammi sapere qualcosa anche su questo…please

Banna: grazie come al solito della tua bellissima recensione…io credo che il discorso lo approfondiranno presto, tu che dici?

 

 

 

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Capitolo 17
*** Esme ***


Capitolo 16– Esme

Capitolo 16– Esme

 

-         Tuo padre adottivo – sottolineo con un sorriso

-         No, naturale – specifica tranquillo come se non fosse rilevante

-         Andiamo Cullen, non prendermi in giro – gli dico canzonandolo un po’

-         È la verità –

-         Ma com’è possibile? – gli chiedo sempre più confusa

-         Te lo dirà lui stesso – dice avvicinandosi alla porta

 

-         accomodatevi – Carlisle ci accoglie alla porta con un sorriso

-         grazie – gli sorrido a mia volta

adesso che lo guardo meglio in effetti oltre ad essere bellissimo ha anche la pelle diafana e chi occhi color caramello.

Che stupida che sono stata a non capirlo prima che fosse un vampiro, è così palese ed ovvio.

-         allora Bella, come ti trovi a Forks? – mi chiede facendomi cenno di accomodarmi sul divano mentre lui si posizionava sulla poltrona. Edward si siede vicino a me.

-         Bene, grazie – gli rispondo un po’ intimidita da quell’essere così perfetto.

-         Quando abbiamo saputo che ti eri trasferita qui, devo essere sincero, ho pensato di intervenire per chiederti educatamente di andartene –  dice sempre con il sorriso sulle labbra – poi abbiamo scoperto qual’è la tua dieta e allora ho dovuto ricredermi…-

Non risposi, mi limitai a sorridergli.

-         da quanto tempo sei una vampira? -

-         otto anni – rispondo un po’ titubante vista la presenza di Edward

Sembra stupito della risposta perché allarga l’arco sopraccigliare e spalanca gli occhi. Sapevo perché lo era, non era l’unico vampiro che rimaneva sorpreso nel sapere che nonostante non fossi una vampira da molto tempo riuscissi a controllare così bene la mia sete.

-         mi sono sempre e solo cibata di animali – sottolineo

-         bene – si passa una mano dietro i capelli – hai una forza di volontà invidiabile – dice ancora sorpreso

-         mai come lei – ribatto – insomma lei lavora in un ospedale – dico non riuscendo a trattenere un entusiasmo fin troppo evidente

ride. – tutta questione di allenamento, mi ci sono voluti decenni, ma ti prego dammi del tu, mi fai sentire vecchio

-         Bella voleva sapere come fai ad essere mio padreinterviene Edward facendo finalmente la domanda che mi rimbomba nel cervello da quando siamo entrati.

-         Ecco – inizia il dottore incrociando le gambe

Lo fisso in attesa che continui

-         diciotto anni fa ho conosciuto una ragazza umana del quale mi ero pazzamente innamorato – si sistema un ciuffo biondo dietro l’orecchio – Esme, era così che si chiamava – pronuncia quel nome con tutto l’amore e la tenerezza possibile – anche lei ricambiava questo amore impossibile e mi chiedeva insistentemente di trasformarla per poter coronare il nostro sogno

-         e poi? – chiesi ormai completamente rapita dal racconto

-         io non volevo farlo, non volevo condannarla per l’eternità ad essere come me, anche se apparentemente sembrava la cosa più giusta da fare –  mi guarda fisso negli occhi – un giorno mi provocò più del dovuto e finimmo per fare l’amore convinta che non sarei riuscito a trattenermi nel trasformarla ad un contatto così intimo e ravvicinato – abbassai gli occhi a quella confessione – ma non lo feci, e lei mi lasciò anche se mi amava alla follia perché non riusciva a vedersi invecchiare vicino a me – sospirò, si vedeva che gli faceva ancora male parlare di lei – i suoi genitori la obbligarono a sposare un uomo, un certo Larry, ma lei non era felice, voleva me, e ci trovavamo a passare lunghi pomeriggi insieme…spesso, molte volte ci facevamo prendere dalla passione… - si schiarì la voce – un giorno mi confessò di essere incinta, entrambi credevamo che fosse di suo marito perché non credevamo nella possibilità per noi di avere un bambino e invece… -   

-         Edward – dico involontariamente

-         Esatto – conferma

-         Esme? Appena avete scoperto di chi era il bambino l’hai trasformata? – dico aspettando una conferma

-         No – dice secco con odio verso se stesso – il bambino cresceva piano nella suo ventre e lei invece sembrava sempre più magra e stanca,  non potevamo sapere che la causa era Edward –

Mi voltai con gli occhi sgranati verso Edward

-         Si spense durante il parto, quando presi in braccio Edward mi accorsi subito che si trattava di un essere unico, speciale e lo presi con me facendo credere a tutti che anche il bambino era morto durante il parto –

Non riuscivo a credere a quello che avevo appena sentito. Mi volto verso Edward.

-         lui è il frutto di quell’amore, e lei non è vissuta abbastanza per saperlo

se avessi potuto avrei pianto

- era il suo sogno, quello di avere un figlio con me, molte volte, quando eravamo insieme, fantasticavamo sulle fattezze del bambino e lei insisteva nel dire che doveva prendere tutto da me, e sui possibili nomi da dare, anche se sapevamo che era una cosa irrealistica, e lei avrebbe voluto Edward se fosse stato maschio e Alice se fosse stata femmina -

 Alice? A quel nome mi ricordai anche di tutti gli altri fratelli

-         e gli altri? Alice, Emmett, Rosalie e Jasper? – chiesi subito

-         no rise – loro sono umani, hanno perso i loro genitori a causa di attacchi da parte di vampiri quando erano piccoli e io ho deciso di prendermi cura di loro –

-         e tu cosa sei esattamente ? – mi rivolgo a Edward

-         un mezzo vampiro, anche se con il tempo ho acquistato quasi del tutto la natura di solo umano –

adesso si spiegano molte cose

-         scusate ragazzi adesso io devo proprio tornare in ufficio, ci vediamo Bella, vieni pure quando vuoi – dice sempre cortese

-         grazie

-         la smetti di fissarmi in quel modo? – mi dice poi Edward appena suo padre esce di casa

-         perché non mi hai detto niente -- gli dico lanciandogli il cuscino del divano più vicino

-         perché mi piace lasciarti a bocca aperta – dice ridendo

 

Mi scuso innanzitutto per il clamoroso ritardo, ma quello che avevo scritto in precedenza l’ho cestinato e ho dovuto riscriverlo, spero che non vi deluda, anche se forse lo troverete un po’ troppo noioso…COMMENTATE!!!

Grazie alle 127 persone che hanno voluto aggiungere questa storia nei preferiti e grazie anche ai seguiti (76)!!!!

Grazie Goten come al solito sei carina a commentare, Sabry87 Carlisle non poteva essere un umano, te lo vedi tu da umano? Io no! Cmq grazie per i complimenti che fanno sempre tanto tanto piacere…

Little_Princess_In_A_LoveStory ci avevi preso…complimenti

BimbaFollementeInnamorata: anche tu ci eri andata mooolto vicina…fammi sapere se è convincente come storia

CaroT: ti chiedo umilmente perdono, ti ho fatto aspettare troppo ù.ù

Bauci_Selvi: intanto complimenti per la tua fic, poi ti ringrazio per il commento lungo lungo, dunque, io abito in provincia di Novara, Arona, conosci? Ma lavoro a Milano. Fammi sapere qualcosa…ok?

Banna bravissima, la vedi proprio come me…Carlisle non può essere un semplice umano! È suo figlio naturale hai visto?*O* BACIONI

barbyemarco grazie mille per il tuo preziosissimo supporto

Sheba_94: al sodo? Cioè vuoi che finisca la fic? O eri curiosa di sapere dell’altro e ti ho lasciata nel momento meno opportuno?

Sherry: non posso anticipare niente…fammi sapere intanto se questo ti è piaciuto! BACI

Nessie93: Cero che ho letto BD, esatto Edward non è altro che una specie di Reneesme, brava! Baciotti

Elrilin: visto che adori questa, hai adorato Sun&Moon fai un salto anche all’altra Top Secret? Cmq ti ringrazio moltissimo…BACIONI

stezietta w Esme come vedi e morta…poverina però sono proprio cattiva

anna cullen: grazie, grazie sei troppo buona, fammi sapere anche per questo, ci conto

cami_black anche tu l’avevi capito? Ma siete troppo forti! Comunque bella anche da vampira non può che essere imbranata…grazie per i complimenti…Morsini

Confusina_94: sono proprio oggi passata a leggere la tua fic (ero rimasta indietro) sei brava, comunque tornato a questa fic, ti aspettavi una storia del genere con Edward mezzo vampiro?

pao87:  ciao! Non svenire ti prego altrimenti ci tocca chiamare il dott. Cullen! Fammi sapere…

 

 

 

 

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Capitolo 18
*** Ora finalmente riuscirai a scioglierti ? ***


Capitolo 17– Ora finalmente riuscirai a scioglierti

Capitolo 17– Ora finalmente riuscirai a scioglierti ?

 

Ci prendiamo a cuscinate come due bambini.

Sono in vantaggio, con un balzo l’ho disarmato, adesso ho io in mano la situazione, ho un cuscino nella mano destra e uno nella mano sinistra, e gli lancio uno sguardo divertito di sfida.

Non si lascia intimorire e si catapulta addosso a me facendomi cadere all’indietro.

Sbatto violentemente sul pavimento e le piume si sollevano svolazzando per tutto il salotto.

Va bene che non mi faccio male ma ti pare il modo?

Sto per dirgli quello che ho appena pensato ma lui è tornato improvvisamente serio, si trova sopra di me, a qualche centimetro dalle mie labbra.

-         Ora finalmente riuscirai a scioglierti ? – mi chiede mantenendo il mio corpo saldamente al pavimento, ad un centimetro dalle mie labbra

-         Cos… –

Non mi ha fatto neanche terminare perché ha appoggiato le sue labbra alle mie eliminando lo spazio che le separava.

Sì, adesso che so che non posso più fargli del male sono molto rilassata e tranquilla. Ricambio il bacio che man mano diventa sempre più passionale e entrambi iniziamo ad ansimare.

Ad un tratto sento il suo braccio destro muoversi alla ricerca di qualcosa.

Cosa stai facendo?

Non riesco a chiederglielo perché non voglio ancora dividere le nostre labbra.

Si alza velocemente dal mio corpo e mi lancia una cucinata in faccia.

Rimango così, distesa a terra con il cuscino sulla faccia, senza dire nulla, immobile.

Ti sembrava il caso di interrompere quello che stavamo facendo?

Sento che si sdraia accanto a me e solleva delicatamente il cuscino dalla mia faccia, senza toglierlo definitivamente.

Ho chiuso gli occhi.

Lo sento sghignazzare divertito della mia imperturbabilità.

-         dai Bella scherzavo

non rispondo.

Ho due possibilità: fargliela pagare con la sua stessa moneta baciandolo appassionatamente e poi andarmene sul più bello o buttarla sul ridere.

Opto per la prima.

Lancio via il cuscino e con una semplice spinta mi ritrovo sopra di lui. Mi accomodo a cavalcioni tra la sua pancia e il pube.

È stupito, non si aspettava questo mio gesto audace.

Cullen, non hai ancora visto niente

Mi chino a baciarlo e questa volta il bacio parte subito molto spinto.

Si allunga per sfilarmi la maglietta.

Ci riesce.

Rimango in reggiseno nero.

Fissa per un attimo il mio seno.

E poi inizia a baciarmi il collo.

Uffa, temo che adesso sia molto difficile smettere anche per me.

-         ehm –

-         cosa? – mi chiede con voce roca, non l’ho mai visto così prima

-         mi sono ricordata una cosa –

-         non mi importa –

con forza capovolge la situazione, io adesso sono sotto di lui, senza maglietta e lui continua a baciare ogni angolo della mia pelle.

-         Cullen?

-         Mh? – dice senza staccare le sue labbra dal mio petto

Quanto mi piace…

-         Devo andare – anche la mia voce risulta tremendamente roca e affannosa

-         Dopo –

Okay, se non intervengo io…

-         ho la torta in forno,  mi spiace – Ma che razza di scusa è?

Smette di baciarmi e si solleva per guardarmi meglio negli occhi, solleva un sopracciglio e inizia a ridere.

Rido anche io.

-         bhè sarà per la prossima volta allora? – dice alzandosi

ma perché rovino sempre tutto?

-         no, aspetta, scherzavo – lo ri-trascino su di me

-         sei sicura ? – mi chiede

-         sì -

 

Innanzitutto scusate il ritardo e scusate la lunghezza del capitolo…non mi odiate

GRAZIE A CHI MI SEGUE E CHI COMMENTA

pao87: allora la prossima volta che svieni ti invio il dott. Cullen a casa, trattamelo bene, ok?

fria: non posso rivelarti questo piccolissimo particolare, lo scoprirai

Sabry87: Sigh, sigh poverina Esme…questo ti è piaciuto?

anna cullen: si, come avrai capito nel prossimo capitolo faranno scintille…kiss

 

Nessie93: si, anche a me dispiace di averla fatta morire, ma la storia mi è uscita così…sono contenta che il capitolo non ti sia parso noioso! Grazie!

 

Bauci_Selvi: Grazie mille per tutti i complimenti…fammi sapere qualcosa anche su questo

 

garakame: all’inizio volevo che fosse un umano, ma non potevo dare a Bella la responsabilità di trasformarlo e di allontanarlo dalla sua famiglia, per cui ho optato per un Edward/renesmee! Grazie per i complimenti, continua a seguirmi.

 

BimbaFollementeInnamorata: Alice entrerà in scena presto, per il momento ci sono un po’ di “coccole” tra Edward e Bella

 

Sheba_94: non sei una pervertita, era ora che facessero qualcosina, no? Certo che avrà un lieto fine, ti assicuro di sì. Ù.ù! per quanto riguarda Sun & Moon non so se lo continuerò, perché ci sono rimasta malissimo che alla fine molti si siano cancellati dai preferiti/seguiti e poi non era una fic molto commentata (anche se essendo la mia prima “creatura” la adoravo), forse un giorno per te e per le altre che la seguivano con passione la continuerò (prima però fammi finire Top Secret e Latin Lover…altrimenti non riesco a stare dietro a tutto!) <3 Kiss

 

Banna: esatto anche a me ricorda qualcosa…bho mi sbaglio forse! Ti posso solo dire che essendo mezzo vampiro è sicuramente più veloce e più forte rispetto agli altri umani, ma mai quanto bella…per il super-potere diciamo che non posso anticiparti niente ma se leggi nel cap. 11 forse lo capisci… bacioni

 

Goten: sì è muerta, purtroppo, mi sta simpatica ma qui mi piaceva di più così…spero che commenterai anche questo

 

Confusina_94: anche io l’adoro ma doveva sacrificarsi per Eddino, no? Fammi sapere

 

stezietta w: sì, mezzo vampiro e anche molto birichino…

 

Sherry: grazie mille! Si vedrai…fammi sapere

 

Mi scuso se ho dimenticato qualcuno.

 

PUBBLICITA’:

 

Vi comunico che ho aperto una nuova Fic si intitola Ice Heart in cui Edward è un superstrafigoso…non perdetevela. Ovviamente se non lo avete ancora fatto vi consiglio anche di leggere Sun & moon (conclusa) e Top Secret

La parodia Edward Vs. Fracchia è rimasta in sospeso, qualche idea cel’ho ma non mi piace mai abbastanza è per questo che è da decenni che non l’aggiorno, se qualcuno volesse inviarmi qualche sklero personale potrei inserire un new cap e ovviamente inserire il nome come co-autrice! Bhè fatemi sapere. Grazie

 

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Capitolo 19
*** La prima volta ***


V

V.M. 18 ANNI.

 

Non cambio il rating, non mi sembra giusto cambiarlo solo per questo capitolo…

Fatemi sapere se invece è contro il regolamento e mi tocca per forza cambiare il rating a tutta la fic.

Grazie

 

Capitolo 18– la prima volta

 

Mi trattiene a terra mentre bacia ogni angolino della mia fredda e marmorea pelle.

Imprigiono il suo viso con le mani e inizio a baciarlo sulla bocca, con la lingua traccio la linea delle sue labbra invitanti e carnose, mi lascia giocare ma si capisce che è impaziente almeno quanto me di passare al sodo.

Mi faccio spazio tra le sue labbra e le nostre lingue si incontrano ed iniziano a danzare insieme e ad accarezzarsi lentamente. Sento il suo sapore.

Niente mi ha mai fatto sentire più viva, neanche quando ero umana ho mai provato sensazioni come questa.

Gli sfilo la maglietta e i capelli si scompigliano ancora di più, non avevo mai notato quanto fosse muscoloso il suo torace, con le dita percorro le piccole dune dei suoi addominali fino ad arrivare all’ombelico.

È tremendamente sexy e mi sta facendo letteralmente impazzire.

- basta giocare – mi sussurra a pochi millimetri dal mio collo.

Sbottono sfacciatamente il primo bottone dei jeans. Non ho il coraggio di fissarlo negli occhi in questo momento.

Ho un attimo di tentennamento e indugio su quel primo bottone, con una piccola spinta del bacino mi fa capire che vuole che continuo a slacciare il resto. Finalmente sollevo gli occhi portandoli sul suo viso perfetto, ha le guance leggermente arrossate e mi sorride, come solo lui sa fare.

Apro di colpo anche gli ultimi tre bottoni mancanti, forse ho utilizzato troppa forza perché mi è sembrato di sentire un “crak”.

Velocemente si libera dei jeans e la visione che si presenta è a dir poco mozzafiato. Per un attimo è come se avessi bisogno di ossigeno, boccheggio inutilmente per rifornirmene.

Adesso tocca a lui, sono sdraiata supina sul pavimento del salotto, in un attimo mi ritrovo privata dei miei pantaloni. È così imbarazzante ma allo stesso tempo così eccitante…

Credo che i boxer neri, ultimo indumento rimasto, possano esplodere da un momento all’altro vista la massa che si sforzano di mantenere.

Come se mi avesse letto nel pensiero si libera anche di quel problema lasciandomi per un attimo come interdetta dinanzi al panorama che mi elargisce.

Il sangue che affluisce in grande quantità sia sul suo viso che sul suo membro gonfio mi stanno facendo uscir di senno. Quanto vorrei poter almeno assaggiare il suo sangue…

Immagino che i miei occhi abbiamo cambiato colore.

Smetto di respirare.

La sete di lui come uomo ha irreparabilmente risvegliato anche la mia sete del suo sangue.

Sinceramente non so cosa succederebbe se lo mordessi, ma non posso e non voglio correre questo rischio.

Mi irrigidisco.

-         forse è presto – dice, la sua voce non riesce a contenere un tono a dir poco dispiaciuto.

-         No, tranquillo – gli sussurro – credo di essere pronta – lo guardo fisso negli occhi trattenendolo con le mie braccia.

Mi da un bacio a stampo.

-         ti amo – mi dice senza staccare le sue labbra – ma non c’è bisogno di affrettare questo momento, abbiamo tutto il tempo… -

Lo bacio con molto trasporto e si arrende anche lui.

Elimina con poche mosse anche il reggiseno e le mutande lasciandomi completamente nuda.

Mi sembra di vivere un sogno, io e lui nudi, sul pavimento del salotto carico di soffici piume di cuscino…

Si adagia sul mio corpo e lentamente entra in me.

 

Il mio corpo sembra fatto apposta per accoglierlo e si modella secondo la sua forma.

Il suo respiro caldo mi solletica il viso e si fa sempre più affannoso. Il suo cuore pulsa ad una velocità sorprendente. Lo stingo ancora di più facendo aderire il mio seno al suo petto.

 

Il piacere che provo in questo momento non può esprimersi con semplici parole, nessuna frase potrebbe raccoglierne mai la pura essenza.

 

Potrei rimanere così per ore ed ore, la mia resistenza è molto elevata, molto più elevata della sua, lo so bene.

 

Si interrompe ed esce dal mio corpo con cautela.

 

- Perché? - protesto

 

;

Non mi risponde e si posiziona con il viso tra le mie cosce ed inizia a stuzzicarmi con la sua lingua.

 

Ormai sono quasi arrivata all’apice del piacere, con una spinta lo riporto nella posizione di prima per finire insieme quello che abbiamo cominciato.

 

 

 

Chiedo umilmente scusa, vi ho fatto aspettare tantissimo…scusateeeeeee!!!!

Ringrazio vivamente le 139 persone che mi hanno aggiunta tra i preferiti (WOW! Quante!!!!) e le 83 che mi hanno messa tra i seguiti!!!

 

Avete visto il trailer di new moon? Ma che figo è Edward al compleanno di Bella con quel vestito??? *me sbav*

 

Ok, forse è meglio cambiare discorso e rispondere alle vostre recensioni:

 

 

Recensione di BimbaFollementeInnamorata, fatta il 29/05/2009 - 02:32PM sul capitolo 18: Ora finalmente riuscirai a scioglierti ? - Firmata


Ciao tesoro! Tutto ok? Purtroppo nella mia fic Bella vampira non ha alcun potere aggiuntivo, Alice fa dei semplici sogni premonitori di tanto in tanto ed Edward è in grado di capire bene le persone ma non riesce a leggere i loro pensieri! Spero che questo cap ti sia piaciuto…resto in attesa di una tua recensione

 

Recensione di Bauci_Selvi, fatta il 25/05/2009 - 10:47PM sul capitolo 18: Ora finalmente riuscirai a scioglierti ? - Firmata


Certo che Edward è meglio di tutto!!! Anche io adoro il fatto che lei sia una vampira non gli crei alcun problema…anzi! Fammi sapere, ci conto! Ps: complimenti per la tua fic

 

Recensione di stezietta w , fatta il 25/05/2009 - 10:25PM sul capitolo 18: Ora finalmente riuscirai a scioglierti ? - Firmata


Alla fine non ha fatto cavolate (come al suo solito) ed alla fin fine si sono decisi…

 

Recensione di Nessie93, fatta il 25/05/2009 - 09:12PM sul capitolo 18: Ora finalmente riuscirai a scioglierti ? - Firmata


Sinceramente non avevo ricollegato alla battaglia dei cuscini in DB, ma è carino che tu abbia trovato un collegamento perché è un pezzo di quel libro che adoro! Fammi sapere

 

Recensione di barbyemarco, fatta il 25/05/2009 - 08:52PM sul capitolo 18: Ora finalmente riuscirai a scioglierti ? - Firmata


Lo so, sono sadica, spero che con questo di aver colmato un po’ della tua curiosità

 

Recensione di Banna, fatta il 25/05/2009 - 05:30PM sul capitolo 18: Ora finalmente riuscirai a scioglierti ? - Firmata


Hai visto che hanno approfondito il discorso??? Finalmente, se tirava fuori un’altra delle sue scuse la uccidevo seduta stante…hihih! Fammi sapere  

 

Recensione di Confusina_94, fatta il 25/05/2009 - 03:50PM sul capitolo 18: Ora finalmente riuscirai a scioglierti ? - Firmata


“scusa ma ho la torta in forno” fa morire, mi è venuta in mente perché spesso con le mie amiche la tiravamo fuori nei momenti meno opportuni! Spero che questo cap ti sia piaciuto…

 

Recensione di Sheba_94, fatta il 25/05/2009 - 03:21PM sul capitolo 18: Ora finalmente riuscirai a scioglierti ? - Firmata


Scusa se ti ho fatto aspettare un infinità di tempo! Spero che “quello che succede dopo” sia stato di tuo gradimento…

 

Recensione di Ichigo_91, fatta il 25/05/2009 - 03:17PM sul capitolo 18: Ora finalmente riuscirai a scioglierti ? - Firmata


Grazie per aver letto tutta la fic (ci avrai perso molto tempo!)! sono contenta che si sia piaciuta! Di questo capitolo che ne pensi?

 

Recensione di fria, fatta il 25/05/2009 - 02:55PM sul capitolo 18: Ora finalmente riuscirai a scioglierti ? - Firmata


Eh sì, ma sono ancora un po’ indecisa, forse Ed diventerà un po’ bastardo…vediamo, ci devo ragionare…

 

Recensione di serve, fatta il 25/05/2009 - 02:44PM sul capitolo 18: Ora finalmente riuscirai a scioglierti ? - Firmata


Grazie! Anche io se si interrompeva la uccidevo e poi incenerivo i suoi resti…quindi su questo siamo d’accordo! Spero che questo ti sia piaciuto!

 

Recensione di anna cullen, fatta il 25/05/2009 - 02:40PM sul capitolo 18: Ora finalmente riuscirai a scioglierti ? - Firmata


Anche questo è un po’ cortino, mi perdoni? Purtroppo tra tutti gli impegni riesco a ritagliare poco tempo…spero comunque che si sia piaciuto

 

Recensione di Sabry87, fatta il 25/05/2009 - 02:34PM sul capitolo 18: Ora finalmente riuscirai a scioglierti ? - Firmata


Hai visto cosa mi combinano questi due? XD

 

Recensione di garakame, fatta il 25/05/2009 - 02:24PM sul capitolo 18: Ora finalmente riuscirai a scioglierti ? - Firmata


Esatto, lasciamo che tutto si incendi tanto…l’importante è stare con Eddino! Fammi sapere qualcosa, ok?

 

Recensione di Little_Princess_In_A_LoveStory, fatta il 25/05/2009 - 02:21PM sul capitolo 18: Ora finalmente riuscirai a scioglierti ? - Firmata


Mi sa che ti avrò sulla coscienza perché ci ho messo tantissimo a inserire il capitolo! Grazie per aver ripreso a commentare spero che non smetterai

Recensione di Goten, fatta il 25/05/2009 - 02:21PM sul capitolo 18: Ora finalmente riuscirai a scioglierti ? - Firmata


Decisamente meglio Edward della torta…hihi! Questo? Ti è piaciuto? Troppo dettagliato? Fammi sapere

Recensione di Twilly, fatta il 26/05/2009 - 12:39AM sul capitolo 1: Prologo - Firmata


Wow! Grazie per aver letto anche le altre fic! Mi hai fatto quasi venire la pelle d’oca quando hai scritto che sono addirittura riuscita a commuoverti…grazie!  

 

 

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Capitolo 20
*** Rinascita ***


È doveroso, innanzitutto chiedere il vostro perdono per il clamoroso ritardo con il quale ho postato questo capitolo

È doveroso, innanzitutto chiedere il vostro perdono per il clamoroso ritardo con il quale ho postato questo capitolo.

Le motivazioni sono tante ma non mi assolvono del tutto, ho deciso di condividere con voi la mia fic ed è giusto che la continui senza farvi penare tanto…purtroppo ho avuto (ebbenesì ù.ù) il blocco dello scrittore…è strano non riesco bene a spiegarvi di cosa si tratti: mi vengono (a ogni ora del giorno) idee per scrivere mille diverse fic (tutte grandiose idee) ma appena cercavo di concentrarmi su questa fic particolare la mia mente si svuotava del tutto! non volevo scrivere un capitolo per farvi un contentino, aspettavo arrivasse l’ispirazione…ed eccola…spero che questo capitolo sia all’altezza del resto della fic (ci tengo molto a questa fic…sapete:mi sono affezionata alla mia creatura…)

 

Capitolo 19– Rinascita

 

Ho appena fatto l’amore con Edward.

 

Non riesco ancora a crederci, ero convinta che questa mia nuova natura non mi avrebbe consentito di provare delle gioie differenti dall’appagamento della caccia e, di conseguenza, del sangue.

 

Mi sono ricreduta positivamente. Sono riuscita a condurre una dieta “vegetariana” cibandomi solo ed esclusivamente di sangue animale, a convivere civilmente con gli umani, a imbarazzarmi, a provare sentimenti come l’amicizia e addirittura ad innamorarmi…cosa che se mi avessero detto non ci avrei mai creduto.

 

Neanche quando ero un umana ero mai riuscita a provare sensazioni come queste che sto provando ora.

 

Se non sentissi la mancanza dei miei genitori direi che questa mia condizione mi ha fatto rinascere…potrebbe sembrare blasfemo ma, sono contenta di non essere morta in quell’incidente, sono felice che James mi abbia dato un'altra opportunità.

 

Se fossi morta otto anni fa, così com’era scritto nel mio destino, non avrei mai incontrato Edward e la sua famiglia e sarei morta senza mai provare la sensazione di farfalle dello stomaco la prima volta che lo vidi sorridere o l’emozione di guardarci negli occhi in silenzio o ancora l’ebbrezza di sentire le sue labbra sulle mie o la sensazione del piacere più intimo quando, poco fa, mi stringeva sul suo corpo nudo.

 

-         a che pensi – mi chiede toccandomi la punta del naso destandomi dai miei pensieri

 

mi volto per guardarlo negli occhi.

 

-         sono felice – dico quasi sospirando, non vorrei, urlandolo troppo forte, che questo incredibile sogno possa svanire nel nulla in pochi attimi lasciandomi solo con l’amaro in bocca

 

-         anche io – mi sorride come solo lui sa fare

 

ci guardiamo in silenzio scrutando ciascuno le iridi dell’altro, ci basta guardarci negli occhi per capirci.

 

-         ti amo – mi sorride

 

come risposta mi limito a stampargli un bel bacio sulle labbra.

 

-         tra poco arriveranno gli altri forse è meglio che ci rialziamo e sistemiamo questo disastro – dico sollevandomi di scatto

 

-         no dai –

 

 

-         su alzati o mi toccherà usare la forza –

 

a questa mia minaccia anche lui controvoglia si solleva dal pavimento.

 

-         non ci vorrà molto – non termino neanche la frase che ho già in mano un aspirapolvere e sto cominciando a raccogliere le piume del cuscino.

 

In pochi minuti la casa è perfettamente in ordine, come se non fosse successo nulla…

 

-         ciaooooo – Alice entra di corsa nel salotto

 

-         ciao – rispondiamo in coro io ed Edward

 

Alice ci scruta con uno sguardo birichino.

 

-         cosa c’è? – le chiede Edward

 

-         come mai avete saltato la scuola? – dice con tono di rimprovero, le braccia conserte al petto ma con ancora un visibile sorrisino stampato in volto

 

-         colpa mia – rispondo svelta

 

-         ciao – entra anche Emmett dopo qualche minuto

 

 

-         ciao – rispondiamo ancora in coro, ci guardiamo e scoppiamo a ridere

 

-         ma cosa avete da ridere voi due? – Emmett ci osserva stranito

 

-         chissà cos’hanno combinato mentre noi non c’eravamo – dice Alice rivolgendosi all’orso

 

-         perché? – chiedo io cercando di sembrare il più possibile tranquilla – cosa te lo fa credere ? –

 

si avvicina di qualche passo aggraziata, a un palmo dal mio viso inizia a ridere.

 

-         eh? -  dico io

 

-         e questo cos’è? – tira fuori dai miei capelli una piuma bianca

 

opsssss!

 

-         mha! L’importante che non abbiate usato il mio letto – si preoccupa subito Emmett – altrimenti non riuscirei a dormirci mai più –

 

-         sta tranquillo – Edward non sembra minimamente imbarazzato della loro scoperta io mi sento come una bambina che è stata scoperta a fare qualcosa che non doveva fare.

 

 

-         Non va bene – mi bacchetta Alice – non ci siamo proprio Bella! –

 

-         Cos… - tento di difendermi

 

-         Eh no! – mi zittisce – tu prendi queste decisioni senza avvisarmi? A cosa servono le migliori amiche, scusa? – mette le mani sui fianchi visibilmente offesa

 

-         Hai ragione, ma non era una cosa che abbiamo progettato, è successo è basta – è la verità

 

-         Ok, d’accordo – mi lascio trascinare in camera sua.

 

Qui per lo meno siamo sole.

 

-         hai sempre tutto il tempo di questo mondo per raccontarmi tutto… - ha riacquistato il buon umore –… nei particolari – specifica poi

 

-         beh, che devo dirti…credo che tu già sappia come funziona…più o meno…no? – sono terribilmente in imbarazzo a parlare di certe cose

 

-         non ci siamo – sospira – io faccio le domande, tu rispondi, okay? – sorride

 

-         okay – dico poco convinta

 

-         era la tua prima volta? –

 

-         sì –

 

-         da vampira? –

 

-         sì – rispondo prontamente – no, aspetta un attimo… tu sai cosa sono? –

 

ride con la sua vocina

 

-         mi prendi in giro forse? Mio padre è un vampiro, come potrei non saperlo –

 

-         giusto –

 

-         com’è stato? –

 

-         umh…F A N T A S T I C O – sillabo lentamente le lettere, solo al pensiero mi vengono i brividi

 

-         meraviglioso – batte le mani eccitata

 

poi si avvicina a me

 

-         cosa indossavi? – abbassa il tono della voce, come se fosse una confidenza intima

 

-         questo – indico gli abiti che indosso – jeans e maglietta –

 

-         stupida, non intendevo sopra… -

 

-         ah! – ecco mi sembrava fin troppo facile – reggiseno nero e mutande nere –

 

-         si può fare di meglio…devo portarti a fare shopping con me –

 

inizia a fare una lista di tutto quello che secondo lei per una donna è indispensabile.

 

Ormai è da qualche minuto che ho smesso di ascoltarla, mi limito a dirle “sì, sì giusto! “ ogni volta che fa una pausa per riprendere aria.

 

Chissà se anche Emmett ha fatto domande imbarazzanti ad Edward…mi piacerebbe scoprire moltissimo le sue impressioni…

 

-         …poi, un altro oggetto immancabile in una borsetta, è senza dubbio il lima unghie…una spazzola, un completino di ricambio…un lucida labbra water shine liquid diamonds gloss, lo specchietto di Hello Kitty… -

-          

Non dovrei farlo, lo so, ma è più forte di me.

 

Mi concentro per sentire la discussione tra Edward e Emmett.

 

-         allora fratello? – sento una risatina – non vuoi dirmi proprio niente? –

-         no, lasciami in pace –

 

-         …ti servirà anche un vestitino super sexy per le serate in discoteca, un cappellino per la spiaggia, un costume bikini rosso e bianco, una cintura color oro che si adatta molto bene al colore dei tuoi occhi…mi stai ascoltando? –

 

-         si certo…la cintura oro… -

 

-         esatto, poi un porta monete, un mascara blu, un mascara nero, i brillantini per la pelle… -

 

 

-         okay, è stato stupendo, lei è stupenda… -

-         Wow! E bravo fratellino…… l’importante è che non abbiate usato il mio letto… -

-         Ti ho detto di no… - risponde spazientito

 

 

Rido, non posso fare a meno di ridere.

 

-         cosa c’è da ridere nelle ciocche per le execution, scusa? – mi riprende Alice

 

-         no, niente –

 

allora anche a lui è piaciuto tanto…

 

 

Sabry87 assolutamente, non ti voglio morta…anzi mi servi viva…altrimenti chi recensisce???

Confusina_94 esatto! Spero che anche questo ti piaccia…

Banna ti ho fatto aspettare anni e anni…uff, mi spiace molto! Fammi sapere, okay?

anna cullen, eccoti! Grazie per aver recensito e grazie per i complimenti!!! Baci

Bella_Cullen_1987 hai ragione…ho corretto…sono fusa…continua a commentare

anna cullen davvero? Grazie grazie grazie! Spero commenterai anche questo! Ciao, a presto

Elfa sognatrice grazie tesoro, torna presto…

Bauci_Selvi niente e coccole e baci…ma solo perché quell’impiatro di Alice vuole sempre sapere tutto! Hihi! Fammi sapere! Baci

CaroT addirittura? WOW! *me fecile*! Ti adoro

Nessie93, ti ho fatto aspettare un eternità, spero che leggerai anche questo e commenterai…ciao

garakame per ora non lo cambio visto che si tratta solo di quel capitolo…se l’amministratore me lo dirà lo stesso lo farò, o eventualmente modificherò il capitolo e ne scriverò uno che faccia intendere che ci è stato qualcosa ma senza specificare (come fa zia steph)! questo capitolo ti è piaciuto? Fammi sapere!

BimbaFollementeInnamorata eccoci qui (anche se con un terribile ritardo)…fammi sapere cosa ne pensi per favore

barbyemarco certo che resiste…e follemente innamorata!!! Fammi sapere prestissimo

stezietta w Grazieeeeeeeeee! Ti prego fammi sapere la tua impressione su questo

Sheba_94 eccoti accontentata…con le battutine di Alice e Emmett…aspetto con ansia il tuo super- commentino…

Ichigo_91 Carissima, che bella la tua bimba che ti riporta alla realtà scalciando…è troppo dolce e tenera…complimenti! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto! Ciao, a presto

mieme eccoci di nuovo qui! Grazie per aver letto la fic tutta d’un fiato! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto…almeno un poco…

Sherry ciaoooo cara! Mi lasci un commentino anche su questo? Ho bisogno di riprendere un po’ di entusiasmo per continuarla ancora con fervore! grazieeeee

 

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Capitolo 21
*** Sono sempre io ***


Capitolo 20– Sono sempre io

Capitolo 20– Sono sempre io

 

 

-         Bella ho una sorpresa per te -  mi dice il mio amore entrando di corsa nella mia stanza quasi con il fiatone.

 

Ormai sono cinque mesi che stiamo insieme. E mi sembra quasi di vivere in un sogno. Lui è fantastico.

 

Certo abbiamo i nostri alti e bassi ma niente che non si possa risolvere con un po’ di coccole e tenerezze…

 

Con la sua famiglia poi tutto va a gonfie vele, a parte quando Alice mi utilizza come manichino per le sue creazioni, direi che non potrei chiedere di meglio.

 

- di cosa si tratta ? – gli dico portandogli due braccia attorno al collo e stampandogli un bacio sulle labbra.

 

-         non così in fretta – si libera della morsa delle mie braccia e si posiziona sul letto. Seduto.

 

Mi fissa dritto negli occhi con il suo solito sorriso sghembo e quasi non mi sciolgo solo a guardarlo.

 

-         beh? – lo esorto a parlare mentre prendo posto accanto a lui.

 

Si è fatto serio. Ha incurvato le sopracciglia verso il naso e fissa un punto indefinito davanti a se. Lo fa sempre quando pensa, ma non lo avevo mai visto così concentrato e preoccupato allo stesso tempo. Inizio ad agitarmi.

 

-         tieni – mi porge una busta

 

-         cosa sono? – chiedo mentre tiro fuori due biglietti

 

-         non si capisce? Sono due biglietti aerei – specifica

 

-         sì, questo lo vedo… -

 

-         andiamo in Arizona – dice con un sorriso

 

-         in vacanza? – chiedo scettica – lo sai che non posso espormi alla luce del sole, no? – gli ricordo

 

-         si, a questo ci ho pensato, ma è troppo importante, devi venirci – di nuovo la sua faccia seria

 

perché è troppo importante? Perché devo andarci? Non capisco…

 

interrompo subito i miei pensieri, ho capito dove vuole arrivare.

 

-         no, ti ringrazio ma è meglio di no, Edward non verrò a Phoenix, toglitelo dalla testa - gli restituisco la busta

 

-         sapevo che avresti reagito così – si alza di scatto dal letto

 

-         ma come posso presentarmi dai miei genitori dopo quasi nove anni ? cosa potrei dire: “ciao mamma, ciao papà, sono viva ma sono una vampira…”! ti rendi conto che è assurdo ? –

 

-         ho pensato anche a questo –

 

-         illuminami –

 

-         potremmo dire che a seguito dell’incidente hai perso la memoria finché un bel giorno ti sei svegliata e ti sei ricordata del tuoi genitori –

 

-         Edward ma ti senti quando parli? Continuo a pensare che non sia una buona idea –

 

-         Bella, i tuoi hanno diritto di sapere che sei viva –

 

-         No, se la realtà li ferirebbe ancor di più! Io non posso rivelargli quello che sono, li metterei in pericolo –

 

-         Bella, tu hai diritto di rivedergli di riabbracciargli… –

 

Lo so, mi mancavano. Ogni fottuttismo giorno.

 

Mi chiedevo ogni giorno come stessero e se ancora mi pensavano come io facevo con loro.

 

-         saranno felici di sapere che sei viva –

 

-         Edward, guardami ti sembro viva ? sono una non-morta, capisci? –

 

-         Bella non essere testarda, ti prego –

 

 

Ed ecco che mi trovo all’aeroporto di Phoenix. Grazie a Dio il cielo è nuvoloso ma direi che non passo lo stesso del tutto inosservata visto che a Luglio indosso un maglione a maniche lunghe e dei pantaloni in modo da non lasciare nessun lembo di pelle scoperto.

 

-         il nostro taxi è arrivato – mi dice Edward aiutandomi a portare la borsa.

 

I vampiri hanno paura?

 

Perché io ne ho, e tanta anche.

 

-         Edward, non sono convinta –

 

-         Ormai siamo qui! Un altro piccolo sforzo – mi tiene stretta la mano ma io ho un po’ paura non vorrei stritolargliela troppo e allora la lascio.

 

 

-         Dove vi porto? – la voce del conducente ci interrompe

 

-         Sunland avenue 352 – Edward gli fornisce le coordinate per raggiungere la casa dei miei genitori

 

Appena pronuncia quelle parole un senso di vuoto si impadronisce di me. Tanti ricordi affiorano prepotenti e avrei tanta voglia di piangere e di sfogare tutto ciò che ho dentro.

 

Il taxi parte. Mi soffermo a guardare le vie che percorriamo. Le ricordavo così, solo qualche piccolo negozio nuovo. Passiamo il parco dove Renèe mi portava quando ero una bambina e un'altra fitta al cuore si apre.

 

Edward ha pensato di contattarli prima per evitare di causargli uno shock troppo forte. Si è mantenuto comunque molto sul generico: “ho dette novità importanti da darvi riguardo vostra figlia”…così aveva detto loro al telefono.

 

Ultima svolta e siamo arrivati. Edward paga il taxi e insieme scendiamo.

 

Mi tremano le gambe.

 

Passiamo il vialetto, non se se scoppiare a ridere o se piangere (come se potessi…) perché qui tutto sembra essersi fermato a quel giorno di nove anni fa. Nel giardinetto davanti casa c’è ancora quella stupida cuccia di legno, avevo costretto mio padre a costruirla quando avevo sei anni, nonostante non avessimo un cane, mi rifugiavo spesso lì dentro; quella cuccia era diventata la seconda mia cameretta.

 

Mi stupì di conservare ancora intatti anche quei ricordi.

 

Edward suonò il campanello due volte, mi nascosi dietro di lui, nonostante il sole non ci fosse più.

 

Una signora sui quarantacinque anni venne ad aprire, aveva i capelli a caschetto leggermente spettinati e alcune rughe profonde, troppo profonde per la sua età, le solcavano il viso. Sembrava triste. Riconobbi immediatamente quella donna, era Renèe anche se non era più la stessa. Mia madre era solare, aveva lunghi capelli biondi, mai il suo sorriso mancava sul suo volto.

 

-         sì? – disse dopo aver squadrato Edward

 

-         Sono Edward Cullen, possiamo entrare?

 

Si scostò per farci entrare.

 

-         mamma! – in teoria avrei dovuto aspettare che Edward le spiegasse ma non riuscì a trattenere quell’esplosione dentro di me

-          

mi gettai letteralmente su di lei abbracciandola.

 

Rimase immobile.

 

-         che razza di scherzo è questo? Mia figlia è morta – tremava mentre pronunciava quelle parole

 

Edward mi guardò e prese la parola – Isabella è viva, ed è proprio qui di fronte a lei –

 

Rise amara.

 

-         avrei potuto credervi…ma vi siete svelati da soli… lei non si… -

 

-         Bella ! – dissi io anticipato quello che voleva dire

 

-         Sei…sei davvero tu ? –

 

-         Sì, mamma – mi strinse forte a sé.

 

-         Fatti vedere – mi disse dopo aver sciolto l’abbraccio

 

Tolsi i grandi occhiali da sole e la sciarpa che avevo indossato per evitare che i raggi di sole si posassero sulla mia pelle.

 

Mi guardò dritta negli occhi le lacrime iniziarono a scendere da prima silenziose, poi i singhiozzi iniziarono a percuoterla.

 

-         Bella, cos’hai fatto? – disse tra le lacrime – sembri diversa, so che sei tu ma… - era confusa

 

-         Sono sempre io – le dissi semplicemente, se avessi potuto piangere lo avrei fatto

 

-         Sei fredda e pallida, sei malata? – mi chiese con uno sguardo preoccupato

 

-         Credo di doverti spiegare… -

 

Ci accomodammo sul divano a fiori del salotto.

 

-         quando ebbi l’incidente… - iniziai a raccontare ma lei continuava a piangere, ripresi a parlare grazie all’incoraggiamento di Edward che mi stringeva la mano –devo essere sbalzata fuori prima dell’impatto, sinceramente non ricordo la dinamica… –

 

-         noi pensavamo fossi morta…avresti dovuto vedere in che condizioni era il pick-up, tutto accartocciato su se stesso… –

 

-         la caduta deve aver provocato un trauma celebrale perché quando mi svegliai non ricordavo più niente – mentì

 

portò entrambe le mani sulla bocca, le lacrime continuavano a scendere

 

-         i ricordi riaffioravano pian piano e poi mi sono ricordata di tutto, di te, di voi –

 

si alzò per abbracciarmi di nuovo

 

-         non posso ancora credere che tu sia qui – mi accarezzava i capelli

 

-         devi ringraziare Edward, se non ci fosse stato lui non avrei trovato il coraggio di venire –

 

mia madre si gettò anche su Edward piangendo di gioia  - grazie, grazie -

-         mamma – la interruppi – dov’è Charlie ? –

la sua gioia svanì.

 

Volevo sinceramente ringraziavi per l’affetto che mi avete dimostrato. Non so come farei senza di voi.

Grazie davvero!

Nessie93 eccomi con un nuovo capitolo (anche per questo ti ho fatto aspettare) ho deciso di farla rincontrare con Renèe, spero che l’idea ti sia piaciuta. Grazie per il tuo sostegno. A presto! Bacioni

BimbaFollementeInnamorata ciao carissima! Sono contenta che il precedente ti sia piaciuto, fammi sapere qualcosa anche su questo. Un bacione

shadowmoon prometto un capitolo tutto dedicato a Edward e a Emmett molto comico! Per ora mi sono buttata sul genere “carramba che sorpresa”, spero ti sia piaciuto comunque!

Sherry grazie tesora! Sei comprensiva, grazie! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, ho voluto che Bella vedesse i suoi…visto che bella sorpresa le ha fatto Edward?

stezietta w lo so, ti ho fatto aspettare…uffi! Sorry! Fammi sapere presto! Baci

Sheba_94 GRAZIEEE! Credo che siamo tutte sulla stessa barca: chi non voleva essere nei panni di bella nel capitolo delle “piume”? eh? *me ti fa l’occhiolino*. Spero tu abbia ricaricato le batterie SCLERO TURBO perché “pretendo” un commentino dei tuoi…ps: ho letto la tua fic è troppo divertente (ma del resto si sapeva già) appena riesco ti lascio una recensione come si deve! bacioni

Ichigo_91 Angy? Wow, bellissimo nome! Complimenti! A quando il lieto evento? Alice e Emmett sono anche i miei preferiti quindi viaggiamo sulla stessa linea d’onda. A presto. Ah! Fammi sapere qualcosa sul capitolo!

 

serve eccone un altro (anche se come sempre in ritardo). Aspetto un tuo parere su questo! bacioni

 

Confusina_94 ciaoooo! Questo ti è piaciuto? Fammi sapere! bacioni

 

garakame menomale che c’è chi mi capisce! Spero che anche questo ti sia piaciuto! Vediamo se riesco pian piano ad abbandonare questo blocco! Ciao! Baci e ancora grazie

 

Little_Princess_In_A_LoveStory grazie per la comprensione! Spero di essere tornata quella di una volta con questo capitolo! Fammi sapere! A presto, baci

 

Elfa sognatrice Grazie tesora! Questo ti è piaciuto? Aspetto il tuo commento! Kiss

 

barbyemarco Grazie, mitica! Mi hai fatto riacquistare il buon umore! Aspetto la tua recensione con ansia! Kiss

Sabry87 ciao cara! Niente amoreggiamenti in questo capitolo per i due piccioncini! Ma spero ti sia piaciuto comunque! Kiss

 

anna cullen ti ho fatto aspettare ancora, mi spiace! Spero di non averti delusa con questo capitolo! Fammi sapere! Ciao, baci

 

Banna con un po’ di fatica…ma sono qui! Sono passata dal capitolo comico a questo stile “carramba che sorpresa”, ma volevo che Bella rivedesse sua madre, che te ne pare? kiss

 

 

 

 

 

 

 

 

 

            PUBBLICITA’

 

FIC CONCLUSE:

Sun & Moon

 

FIC APERTE:

Top Secret

Serial Killer (new)

Ice Heart

 

 

 

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Capitolo 22
*** Pericolo ***


…non potete immaginare quanto mi vergogno a postare dopo tutto questo tempo…

…non potete immaginare quanto mi vergogno a postare dopo tutto questo tempo…

ma devo portarla a termine!

 

il capitolo è corto ma finalmente ho trovato un modo per continuare questa ff =)

 

Capitolo 21– Pericolo

 

-         non so che fine abbia fatto Charlie – risponde con un tono amaro, e poi continua – dopo l’incidente non facevamo altro che litigare e così un giorno se ne andato senza lasciare traccia  –

La mia morte è riuscita a separare anche Renèe e Charlie. I miei genitori erano molto uniti, nonostante la loro estrema diversità di carattere e di pensiero e adesso… Renèe non sa nemmeno dove sia finito.

Una voragine di dolore all’altezza del petto si schiude quando penso a quello che può essergli successo.

Mi sento responsabile di tutto il dolore provocatogli in questi anni.

Mi sento estremamente responsabile, visto e considerato, che io non sono realmente morta come credevano e che avrei potuto fargli sapere, in qualche modo, che stavo bene e soprattutto che sono viva.

-         Tutto bene ? – Edward mi accarezza lievemente una mano.

Annuisco e cerco di sorridergli ma lo sappiamo entrambi che sto mentendo.

-         Lo cercheremo – afferma con un barlume di speranza nei suoi occhi così verdi.

Mi piacerebbe essere come Edward. Lui riesce a trovare sempre la cosa positiva. Lui vede sempre il bicchiere mezzo pieno.

A volte, però, la realtà fa maledettamente male e brucia da morire. Brucia più della gola in fiamme dopo un mese di completo digiuno dalla caccia.

-         – cerco di essere convincente ma risulto falsa persino alle mie orecchie. Non sarà per nulla facile trovarlo, fermo restando che sia ancora vivo.

Edward si alza dal divano e si sposta in veranda.

-         Tesoro posso offrirti qualcosa ? – mi chiede Renèe alzandosi in piedi.

 

-         No, grazie,  mamma – mi fa un certo effetto pronunciare quella parola, all’apparenza così semplice, dopo anni di completo digiuno dal pronunciarla.

 

-         Sicura ? – insiste avvicinandomi un vassoio con dei biscotti ripieni di pezzetti di cioccolato fondente. I miei preferiti, un tempo.

 

-         Sì, ho già mangiato, grazie – più andiamo avanti è più mi rendo conto che non sarà poi così semplice mantenere segreta la mia vera natura.

 

-         Vuoi vedere la tua stanza ? – mi chiede con un leggero sorriso. So che le fa ancora male le sue mani sono strette in pugni.

Mi stupisco ci sia ancora la mia camera.

-         Certo – rispondo per farla felice anche se non so se è proprio una buona idea. So già che ogni singolo particolare mi provocherà un vortice di ricordi.

Apro la porta e entro nella camera.

Non ci posso credere. Ogni singola cosa è rimasta invariata, immutata. È come se il tempo in quella stanza si fosse fermato a quel giorno.

I miei ricordi umani riaffiorano ad uno ad uno e come lame taglienti mi feriscono.

Sulla scrivania ancora la custodia di un cd vuota, un quaderno di matematica aperto. Nello stereo lo stesso cd che stavo ascoltando. Sul letto il mio orsetto di peluche sembra anch’esso contento di rivedermi dopo tutto questo tempo.

Non riuscendo a reggere un minuto di più con una scusa banale abbandono la stanza.

- Bella, tutto bene? -  Mia madre si avvicina premurosa.

- Sì - sospiro chiudendo gli occhi

- Ho soltanto bisogno di una boccata d’aria – mento. La verità è che non sarei mai dovuta venire qui.

Prima che possa parlare, scendo velocemente le scale e raggiungo Edward in veranda.

Fuori sta iniziando a fare buio così non devo preoccuparmi degli sguardi indiscreti del vicinato.

Gli odori di Phoenix sono freschi e gradevoli, sanno i primavera.

-         Bella – inizia Edward in tono duro. Quel tono non mi piace per niente.

 

-         Ho parlato con Carlisle riguardo tuo padre… - la sua voce è spenta e triste.

Uno strano senso di ansia e angoscia mi trapassa il corpo.  Cerco di controllare i miei istinti e mi seggo sul una sedia a dondolo in legno.

So cosa sta cercando di dirmi. Charlie è morto.

-         è morto, vero? – rivolgo lo sguardo altrove, verso un punto indefinito.

 

-         No – dice.

Non ci credo.

Appoggia una mano sulla mia spalla. Se sta cercando di calmarmi direi che non ci sta riuscendo minimamente.

-         allora cosa? – le mie parole risuonano pressoché come un ringhio.

Tutta questa attesa inizia a darmi sui nervi.

-         dobbiamo andarcene di qui, presto –

 

-         Cosa ? E Renèe ? –

 

-         Verrà con noi –

 

-         Edward, vuoi dirmi che diavolo sta succedendo ? – mi alzo di scatto facendo dondolare la sedia.

Appoggia entrambe le mani sulle tempie.

-         Sei in pericolo –

 

-         Ti stanno cercando -

 

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