Ciao Darwin - Hogwarts vs Mangiamorte

di YomiCrazy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prova di canto ***
Capitolo 2: *** Il Genodrome ***
Capitolo 3: *** Prova del viaggio nel Tempo ***
Capitolo 4: *** Botta e risposta! ***
Capitolo 5: *** Prova di Coraggio ***
Capitolo 6: *** Défilé ***
Capitolo 7: *** Prova dei Cilindri ***



Capitolo 1
*** Prova di canto ***


Prova di Canto



Le telecamere dello studio magico si accesero e sugli schermi dei televisori di tutti i maghi, comparve l’immagine del corpo di ballo del programma “Ciao Darwin”.
Tutti i fantasmi di Hogwarts cominciarono a ballare a ritmo della musica, capitanati da Whinky e Dobby, sorridenti e felici, con Pix che volava qua e là pazzerello.
Dalle scalinate, sia da destra che da sinistra, cominciarono a scendere i concorrenti, uno alla volta, sorridenti da una parte ed ombrosi dall’altra, pronti a sfidarsi all’ultima magia. 
Quando la musica cessò, dalle scale comparve la bionda tutta pepe che il mondo magico conosce come una tremenda palla al piede: Rita Skeeter.

 
“Maghiiiiii” cinguettò felice, scendendo le scale, sculettando “Benvenuti a questa puntata di Ciao Darwin!” tutto il pubblico applaudì entusiasta, facendosi sentire.
“Saluto le donne!” e tutte le ragazze urlarono, “Saluto gli uomini!” e tutti i ragazzi urlarono “E saluto il nostro fantastico corpo di ballo!”
Nick quasi senza testa, il Barone sanguinario e gli altri fantasmi, sorrisero e si inchinarono, seguiti da Whinky e da Dobby, mentre Pix ridacchiava e giocava sulla testa di tutti.
“Bene bene, andate!” fece la bionda ai fantasmi, che pian piano lasciavano lo studio.
“Saluto i Mangiamorte!” tutta l’ala sinistra dello studio si alzò, urlando e ghignando con forza, alzando le bacchette in segno di vittoria.
“Saluto Hogwarts!” tutta l’ala destra si alzò, saltellando felice e contenta, innalzando le mani a palmo aperto, salutando il pubblico, mentre i Mangiamorte ululavano e fischiavano in sottofondo.
“Che magnifica serata… Che serata magnifica… Questa sera vedremo queste due parti scontrarsi… chi vincerà? Lo scopriremo alla fine ma… ora bisogna chiamare Lei… La sola ed unica… Madre Natura!”
 
La musica partì di sottofondo e tutti quanti si azzittirono, guardando verso le scale da cui era scesa Rita qualche minuto prima.
Dei capelli castani acconciati a cipolla spuntarono dalle quinte e, successivamente, un viso dolce che aveva due stupendi occhi smeraldo, seguiti da un corpo sinuoso e racchiuso in veli color carne trasparenti. Una fascia ed uno slip pieni di fiori coprivano le parti intime del corpo della donna che, con passo felpato, solcava le scale, fino ad arrivare accanto a Rita.
Minerva McGranitt, era la bellissima Madre Natura della serata.

 
“Benvenuta!” sorrise felice la bionda “Madre Natura! Lei che ha tutti i poteri in mano e che ha dato la vita a queste bellissime persone!” commentò, indicando tutti i ragazzi nello studio.
Minerva sorrise ed annuì.
“Prego può-”
 
Una musica leggera fermò le parole di Rita ed un uomo, ricciolino e con un sorriso stampato sul volto, comparì da uno dei lati dello studio, indicandosi e con un grande libro che ritraeva la sua faccia, fra le mani.
Gilderoy Allock aveva fatto la sua entrata.

 
“Buona sera!” urlò ai quattro venti “Io! Gilderoy Allock, Ordine di Merlino, terza classe, membro della Lega contro Le Arti Oscure e cinque volte vincitore del premio… per il sorriso più seducente” e fece un sorriso alle ragazze “Promosso dal Settimanale delle Streghe! Ma lasciamo stare… non mi sono certo liberato di Bandon la strega facendole un sorriso!” finì, sorridendo ancora.
Tutto il pubblico applaudì e fischiò assieme, mentre le voci che venivano dagli sfidanti si innalzavano.
 
“E’ lui…” sospirò Hermione, tutta quanta sognante.
“Non dirmi che ti piace sul serio…” le brontolò Ron dietro, incrociando le braccia.
“Ah… Ho letto tutti i suoi libri!”
“Sia mai” sbuffò ancora il rosso, sotto le risate di Harry.
 
“Che patetico cialtrone” sibilò Draco, guardandolo con un’espressione schifata.
“Davvero idiota” ridacchiarono Tiger e Goyle, gongolando sul posto.
 
Gilderoy guardò verso Minerva e sorrise avvicinandosi.
“Che incantevole creatura…” sorrise ancora “Immagino tu sappia già chi sia io, non è vero? Hai già acquistato un mio libro? Sono sicuro che rimarrai affascinato dalle mia grandi imprese, come quella volta che-”
“Si, grazie Gilderoy, ma qui facciamo mattina se cominci a parlare delle tue imprese.”
“Dovresti solo che ringraziare il fatto che io sia qui, presente, a darti man forte!” borbottò indispettito l’uomo.
“Immagino…” alzò gli occhi al cielo Rita.
“Va bene, va bene… Ma tornerò, sappilo!” e, detto questo, Gilderoy abbandonò lo studio, brontolando come una pentola di fagioli.
 
Rita sospirò pesantemente e, girandosi verso Madre Natura, le indicò di risalire le scale per andare a sedersi davanti al mondo di vetro che torreggiava lo studio.
Minerva annuì e si girò verso di esso, camminando lentamente e con grazia, facendo volare i veli che le coprivano la schiena ed il sedere, mentre tutti applaudivano e sorridevano della cosa.

 
“Bene, bene, ora possiamo cominciare con il gioco… Salve mondo dei Mangiamorte!” tutta l’ala si alzò ghignante e Rita si avvicinò al caposquadra: Voldemort.
“E’ un piacere averti qui, davvero.”
“Grazie, grazie” si alzò in piedi il mago, pavoneggiandosi e ghignando.
“Ci spieghi perché il popolo debba scegliere i Mangiamorte.”
“Beh, è semplice… Prima di tutto siamo belli” ed indicò i Malfoy, seguiti dai Black “E poi perché noi ci teniamo alla salvaguardia dei maghi… Dobbiamo distinguerci dai classici babbani! Non possiamo mischiarci a loro!”
Dal pubblico insorsero sia fischi che applausi e tutti i Mangiamorte si alzarono puntando le bacchette.
“Fermi, fermi!” urlò Rita, sbracciandosi “Fate valere le vostre ragioni con la canzone da voi scelta!”
Il pubblico applaudì e subito la canzone “Avada Kedavra” rimbombò nello studio.
 
“Avada Kedavra” iniziò Igor Karkaroff “Ma che dolce magia…”
“Avada Kedavra…” gli andò dietro Rookwood “Morte in allegria!”
“Senza pensieri...” seguì Codaliscia “La tua vita vivrai!”
“Ma se mi tradirai! Tu creperai! Avada Kedavra!
Sembra quasi poesia… Avada Kedavra! Morte in allegria!
Senza pensieri…. La tua vita vivrai!
Ma se mi tradirai! Tu creperai! Avada Kedavra!” chiusero tutti e tre assieme, ballando e cantando in modo tanto stonato da far sbellicare gli studenti di Hogwarts.
 
Il pubblico applaudì e si alzò in piedi, mentre Rita si spostava verso Hogwarts.
“E se da una parte abbiamo i Mangiamorte… Di qua vi presento Hogwarts!”
Tutta l’ala saltellò e rise sonoramente, mentre i Mangiamorte continuavano a fischiare senza sosta.
“Albus Silente, è un piacere averti qui.”
“Grazie mia dolce Rita Skeeter” proferì l’uomo, spostando i suoi occhiali a mezza luna sul naso “Sono venuto qui con i miei ragazzi per far prevalere l’uguaglianza…” alzò un dito, zittendo tutti “E la libertà… L’amicizia… Il coraggio… La lealtà…Ma soprattutto… L’amore.”
Tutta Hogwarts si alzò in piedi ed applaudì, mentre dall’altra parte dello studio arrivavano fischi e minacce.
“E…” riprese “Dopotutto abbiamo Potter… Meritiamo cento punti in più di partenza solo per la sua presenza!”
I fischi e le urla aumentarono subito dopo, mentre Harry si grattava la testa vergognandosi così tanto da diventare dello stesso colore dei capelli di Ron.
“Bene, bene…” tentò di metter pace, ancora, Rita “A voi con la vostra canzone!”
E Survival fece l’ingresso nello studio.
 
“Race…” cominciò Luna, scendendo dalle scale, infilata in un meraviglioso vestito azzurrino, con i suoi splendidi orecchini a forma di rapa che tintinnavano “Life’s a race and i’m gonna win, yes, i’m gonna win. I’ll light the fuse and i’ll never lose, and i choose to survive, whatever it takes.”
“You won’t pull aehad” seguì Molly, sorridendo a Luna, tirando di poco su la lunga gonna color arancia “I’ll keep up this pace and i’ll give you my strenght, to the whole human race.”
“Yes, i’m prepared” scese per ultimo le scale, Arthur, in smoking – che per Malfoy e famiglia era sicuramente di seconda mano – “To stay alive, i won’t forgive. Revenge, it is mine and i won’t give in because i choose to fight.”
“Yeah, i’m gonna win!” cantarono tutti e tre assieme, seguiti da tutti i concorrenti di Hogwarts.
“Race” iniziò ancora Molly “It’s a race and i’m gonna win. Yes, i’m gonna win.”
“I’ll light the fuse” cantò successivamente Arthur “I’ll never loose, and i choose to survive, whatever it takes.”
“You won’t pull aehad” riprese Luna, sorridendo e facendo svolazzare il vestito “ ’Cause i’ll keep up the pace and i’ll give you my strenght, to the whole human race.”
“Yes, i’m gonna win!” finirono assieme, mentre Hogwarts acclamava ed i mangiamorte fischiavano.
 
“Bene!” sorrise Rita, tornando al centro dello studio “Avete ascoltato? Avete scelto? Pronti, partenza, votate!”
 
E tutto il pubblico acclamò le due parti, sedendosi e prendendo i telecomandi, incominciando a premere il pulsante A per i Mangiamorte e B per Hogwarts, votando chi, per loro, aveva esposto le migliori argomentazioni.



Note: Ecco qui il primo capitolo! Spero vi siate divertiti! Avete un voto a testa che potrete dirmi attraverso una recensione! 
Vi lascio il link delle canzoni:
Mangiamorte Qui
Hogwarts Qui
Ringrazio per l'aiuto due mie amiche, Giada e Rebecca, che mi hanno consigliato su buona parte della storia!
La fiction andrà avanti se avrò abbastanza lettori che interagiranno con la storia... Mi auguro che possa piacere.
A presto!

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Capitolo 2
*** Il Genodrome ***


Il Genodrome

 
 
 
 
 
Le luci dello studio si accesero e la dama Grigia fece il suo ingresso, seguita dal barone Sanguinario.
Entrambi cominciarono a ballare sulle note di Breathe me, avvinghiati in un abbraccio triste e consolatore.
Le luci soffuse e fredde si posarono sulla coppia, finché un Poltergenist di nome Pix si intrufolò tra i due, distorcendo quella magica visione.
Tutto il resto dei fantasmi prese il posto della coppia mentre il barone tentava in tutti i modi di strangolare Pix e lo stacchetto del corpo di ballo si concluse in tutto divertimento.

 
“Bentornatiiiii” urlò Rita, avvicinandosi al centro dello studio, mentre tutti urlavano e ridevano, alzandosi dal loro posto. “Bene, bene!” affermò, girandosi verso il tabellone “Vediamo il resoconto dei voti!”
 
Una musichetta di soldi spicci riempì le orecchie dei concorrenti e del pubblico, mentre sul tabellone comparivano le prime cifre.
Dodici a cinque per i Mangiamorte.
Tutta l’ala oscura si alzò festeggiando mentre Hogwarts li guardava un po’ delusi.

 
“Complimenti ai Mangiamorte che hanno conquistato il cuore del nostro pubblico!” affermò sorridente la bionda, felice di non dover proteggere le persone dai Cruciatus volanti dei Mangiamorte arrabbiati.
“Ora cominciamo con la seconda prova, il Genodrome! Che i concorrenti preselezionati si alzino e si presentino!”
 
Dall’ala dei Mangiamorte, uno ad uno cominciarono ad alzarsi ed a presentarsi.
“Severus Piton, Potter, tuo padre era un maiale… Mangiamorte” ed un urlo si alzò dal pubblico, mentre ad Hogwarts Ron moriva dalle risate, seguito a ruota da Seamus Finnegan, Dean Thomas e Neville Paciock.
“Bellatrix Lestrange, shippatemi con Voldy… Mangiamorte!” e tutti applaudirono contenti.
“Fenrir Greyback, se mi lanciate i croccantini vi mordo… Mangiamorte!” e l’ennesimo applauso si fece largo nello studio.
“Barty Crouch Jr, mio padre è un cretino… Mangiamorte!” e molte ragazze ulularono dalla gioia.
“Antonin Dolohov, se non avete letto i libri non sapete chi sono… Mangiamorte!” e tutti applaudirono.
“Rodolphus Lestrange, il marito di Bellatrix… Mangiamorte!” e si applaudì ancora, mentre i sei Mangiamorte si avviarono lungo le scale per uscire dallo studio.
 
“Bene!” sorrise Rita, girandosi verso Hogwarts “Ora tocca a voi! Alzatevi e presentatevi!”
 
Dall’ala di Hogwarts, come nei Mangiamorte, sei concorrenti si alzarono, sorridenti e scherzosi.
“Gred e Forge Weasley, gem-”
“Fred! George!” urlò Molly, inviperita.
“Ok, ok…. Fred e George Weasley, i più simpatici, Hogwarts!” e tutti risero ed applaudirono.
“Rubeus Hagrid, adoro il basilisco dietro le quinte!”
Tutti guardarono il guardiacaccia, spaventati.
“Non dovevo propri dirlo, non dovevo proprio dirlo… Hogwarts!” ed il pubblico applaudì un po’ sconcertato, mentre Rita sospirava amaramente.
"Sirius Black, quel figo da paura amico di James Potter, Hogwarts!” e tutte le donne urlarono e si alzarono, amandolo a più non posso.
“Remus Lupin, Ninfadora-”
“Non chiamarmi Ninfadora!”
“Ehm…” riprese Remus “Tonks, ti amo, Hogwarts!” ed un coro di aaaaahw accompagnò l’uscita dell’uomo dallo studio.
“Filius Vitious, Hogwarts! Hey, non lasciatemi indietro!” e tutti risero, guardando il nanetto seguire il resto del gruppo.
 
“Bene, ed ora vediamo di coll-”
“Signori e signori, avete saputo della mia première?” entrò in scena Gilderoy, con un gran sorriso.
“Come scusa?” chiese Rita, guardandolo.
“Ma certo, la première del mio libro, con il grande aiuto dell’unico e solo Ettore!” e, indicando a destra, il Basilisco fece la sua entrata, con in bocca alcune pagine del libro dell’uomo.
“Che ci fa il basilisco nello studio?!” urlò la bionda “Avevamo detto che doveva rimanere dietro le quinte!”
“E fargli perdere la mia notorietà?” sorrise l’uomo, girandosi verso il pubblico e sorridendo.
“Gilderoy!”
“Vieni Ettore, vieni” mormorò Gilderoy, avvicinandosi agli spalti di Hogwarts “Ti faccio conoscere un ragazzo che è sempre sotto i riflettori perché ha imparato da me un grande insegnamento! La fama è un’amica volubile: la celebrità se ne viene e la celebrità se ne va!”
Hermione lo guardò con occhi da cerbiatta e Ron imbronciò il viso, corrugando la fronte.
“Hey!” prese parola Voldemort “Come hai osato fare del mio Basilisco il tuo Ettore?!”
“Ed ecco il potente signore Oscuro, ma io sono preparato, eh… So come sconfiggerlo, devo solo finire di attuare il piano che ho giusto e appunto lasciato in camerino… Torno subito!” e, detto questo, Gilderoy sparì dietro le quinte, seguito da Voldemort che gli aizzava il Basilisco come un assatanato.
 
“Dopo questa… disgrazia, possiamo andare dai nostri concorrenti al Genodrome” commentò Rita, girandosi verso lo schermo “Bene, fateci vedere i concorrenti!”
 
Sullo schermo apparve l’immagine di sei persone, tutte attaccate, caschetti in testa e viso corrugato o arrabbiato.
“I primi sono i Mangiamorte, siete pronti? Tre, due, uno, all’attaccato!”
E con sottofondo le note di Surfin Bird, i Mangiamorte partirono all’unisono. Al capo di tutti Bellatrix scattò come un felino sotto la rete, trascinandosi con i gomiti a terra, seguita da suo marito e tutto il resto del gruppo. Uno ad uno tutti i Mangiamorte uscirono dal telo bianco simile ad una placenta, sotto le parole di Rita che urlava “Forza, forza! Sbucate fuori dalla placenta, uscite ed andate, avete poco tempo!”
Bellatrix uscì ed aiutata dal marito, trascinò tutti gli altri fuori, per poi dirigersi verso la gabbia di fili.
Piton, dietro a tutti, cominciò a toccarsi i capelli e sbuffare, mentre nello studio i ragazzi di Hogwarts ridevano alla sua visione.
Bellatrix e Barty uscirono primi dalla gabbia ed assieme tirarono fuori Fenrir, che abbaiava ad Antonin come un ossesso, per avergli schiacciato un piede.
Forza, forza! Alla montagna, afferrate la corda ed aiutatevi fra di voi!”
Bellatrix partì per prima ma per un soffio non riuscì ad acchiappare la corda, scivolando all’indietro. Dopo di lei Barty provò ad afferrarla ma scivolò e batté il viso sul pavimento, infuriandosi con sé stesso.
Ma che state facendo, andate, andate! Ma che fa quello, perché ha fatto tutto quel giro, da dove è passato!” Antonin, invece di andare dritto, fece una curva così lunga da non riuscire a prendere la giusta velocità e quindi cadere all’indietro come un salmone.
Severus guardò la montagna e mandò davanti a lui Fenrir che, con uno scatto degno di un Velociraptor, salì lungo la salita, afferrando la corda e scatenando l’urlo generale della folla.

“Aiuta i tuoi compagni, forza, più siete, più punti prendete!”
Rodolphus partì subito e, uno ad uno, tutti i Mangiamorte salirono lungo la corda, sedendosi sulla cima della montagna. Bellatrix fu l’ultima ad arrivare e quando si avvicinò alla cima, si attaccò al marito e lo spinse giù dalla discesa, facendolo seguire da tutti gli altri.
Antonin scivolò dopo Fenrir, cadendogli addosso e scatenando la furia di quest’ultimo.
Cosa fate! Non litigate! Non cincischiate! Andate, andate, il tempo scorre!”
Tutti si mossero in gruppo e si diressero verso la piscina, mettendosi in fila. Il primo a partire fu Piton che saltò prima su una piccola isoletta posizionata in mezzo all’acqua e poi su quella dopo, scivolando e finendo rovinosamente in acqua.
Nello studio, Hogwarts cacciò un “
Ooooooh!”. guardando per la prima volta i capelli del loro professore di Pozioni, lavati.
La seconda fu Bellatrix ed una ad una, saltò su tutte le tre isolette, uscendo dalla piscina.
Saltate sulle isolette, non fate il giro, acquisterete più punti, andate, andate! Ma che fa quello, vada, vada!”
Rodolphus saltò sulla prima isoletta, cadendo all’indietro, finendo rovinosamente in acqua. Quando la sua testa sbucò sulla superfice, il suo viso era rigato di rabbia e decise, quindi, di farsela a nuoto.
Subito dopo di lui, Fenrir e Barty superarono tutti gli isolotti, acquistando pieno punteggio, mentre Antonin, come Severus, scivolò sull’isola centrale, facendo un frontale con l’acqua.
Andate, andate! Ai rulli! Forza!”
L’ultima prova, superare dei rulli sospesi in aria, fu quasi del tutto un fiasco. Fenrir fu il primo a partire e, uno dopo l’altro li superò, arrivando dalla parte opposta.
“Vada, vada!” urlò Rita dallo studio “Non si fermi, vada!”
Antonin seguì Fenrir ma dopo due rulli, cadde in acqua, non raggiungendo la parte opposta.
Barty partì subito dopo e riuscì ad arrivare sano e salvo dalla parte opposta.
Rodolphus si avvicinò ai rulli e Bellatrix, presa da un momento di noia, lo spinse, facendogli fare un frontale con essi, cadendo poi in acqua.
Saverus partì in corsa e dopo qualche rullo, cadde di nuovo in acqua, facendo ridacchiare tutta l’ala di Hogwarts.
Bellatrix fu l’ultima a partire e, con l’aiuto di Barty e Fenrir, riuscì a non cadere in acqua all’ultimo rullo, arrivando fino alla fine.
Tempo scaduto!” urlò Rita, mentre la telecamera si spostava su Dolores Umbridge. “Signora Umbridge, adesso lei dovrà rimanere attaccata ad una parete grazie alla tuta che indossa. Rimanga attaccata! Porterà a casa una miriade di punti!” Il conto alla rovescia cominciò e la donna si attaccò al trapezio, pronta per essere lanciata contro la parete.
“3, 2, 1, vada! Rimanga attaccata, rimanga attaccata!” Dolores partì attaccata al trapezio ma prima di arrivare alla parete perse la presa, finendo in acqua e mandando al vento i punti finali della prova.
 
Bene” sospirò Rita, guardando le telecamere “Questo… questo strazio che avete visto erano i Mangiamorte… Adesso andiamo a vedere che combineranno ad Hogwarts… Siete pronti?”
 
I sei concorrenti di Hogwarts saltarono sul posto, pronti per partire e fare la loro prova.
All’attacco!” e, sempre sulle stesse note di Surfing Bird, Fred e George partirono di scatto, sotto la rete seguiti da Sirius, Remus, Vitious ed Hagrid che, con grande fatica, gattonò sui gomiti, arrivando per ultimo alla placenta.
“Cos’è quel coso! Aiutatelo, forza! Dovete arrivare tutti dall’altra parte!”
Fred e George allargarono il telo e Sirius e Remus cominciarono a tirare Hagrid per le mani, mentre Vitious lo spingeva da dietro, riuscendo a farlo uscire in poco tempo.
La prova della gabbia di fili fu piuttosto dura per il gigante dal cuore d’oro. I due gemelli arrivarono per primi dalla parte opposta e fischiando ed urlando, incitavano tutti gli altri a passare. Con una spinta maggiore delle altre, Sirius riuscì a buttare fuori dalla gabbia Vitious, beccandosi una maledizione mentale.
Quando Hagrid riuscì ad uscire dalla gabbia, tutti si avviarono verso la montagna.

“Forza, forza, afferrate la corda!”
Fred fu il primo a partire ma scivolò e cadde a terra, sotto le grasse risate del gemello, cominciando poi un’acchiapparella a non finire.
Sirius scattò verso l’alto e riuscì ad afferrare la corda, sotto la grande acclamazione di Hogwarts.
Remus corse dopo di lui e, con l’aiuto del corvino, riuscì a raggiungere la cima.
Hagrid cominciò a correre verso Sirius ma, quando questo lo prese, il peso fu insostenibile per l’uomo ed il gigante cadde all’indietro, investendo il povero Vitious, scatenando l’ilarità dei Mangiamorte.

“E’ vivo? Lo abbiamo perso?” chiese Rita, un po’ spaventata.
 I due gemelli si avvicinarono al gigante e lo tirarono in piedi, scoprendo un povero Filius tutto schiacciato ma intero.
Niente di rotto, bene, andate, andate, aiutatelo!”
Remus scese accanto a Sirius ed insieme, allungarono la mano verso Hagrid che si arrampicò per la montagna, spinto dai gemelli dietro di lui. Tutti tentarono di farlo salire ma alla fine il guardiacaccia rinunciò, scivolando ed investendo i gemelli, tornando alla fine della montagna.
“Ma cosa fate?! Andate, andate!”
Alla fine, uno dopo l’altro, i gemelli salirono seguiti da Vitious e scesero dalla parte opposta, lasciando il povero Hagrid dietro, ridendo come due bambini.
Arrivati davanti alla piscina, i cinque superstiti si guardarono e Sirius fissò male gli isolotti.
Cosa fa, indugia? Vada, vada!” urlò Rita dallo studio e Sirius partì di scatto saltando tutti gli isolotti prendendo punteggio pieno.
Subito dopo di lui, Remus cominciò a passare sulle isolette ma scivolò in quella di mezzo, finendo in acqua.
I due gemelli guardarono Vitious e dopo aver fatto un sorriso da veri birbanti, George acchiappò il professore, mettendolo sulle spalle del fratello.
Ma cosa fanno! No, no, così non va bene, mettete giù il professore! Mettetelo giù!” ma nessuno dei due gemelli ascoltò la donna e Fred partì di scatto con il professore sulle spalle, seguito da George, che scivolò sbattendo contro il fratello per poi cadere in acqua. Fred ridacchiò e finì la prova, seguito dal fratello fradicio e con il sorriso sulle labbra.
E finalmente l’ultima prova, i rulli.
Remus fu il primo a partire e, come da copione, scivolò sul penultimo, cadendo in acqua. Sirius lo seguì e riuscì ad arrivare alla fine, saltellando ed indicando l’amico poco prima caduto.
Fred, che ancora teneva Vitious sulle spalle, corse verso i rulli ma quando il professore si sbilanciò, entrambi caddero in acqua, sotto le risate di George.
Vada, vada!” urlò Rita dallo studio “Vada, intanto!”
George prese la rincorsa e saltò i rulli, arrivando addosso a Sirius, saltellando con gioia.
“Tempo scaduto!” urlò la donna, mentre la telecamera inquadrava Cho Chang “Signorina, adesso verà lanciata contro una parete dove, grazie alla tuta, potrà rimanerci attaccata. Rimanga attaccata! Rimanga attaccata!”
Il conto alla rovescia cominciò e quando la tromba suonò, la corvina partì, alzando le gambe.
“Rimanga attaccata! Rimanga attaccata! … Si!” la ragazza si attaccò alla parete sotto le urla di tutti nello studio e le telecamere ritornarono ad inquadrare lo studio.

“Ed anche questa prova si è conclusa!” urlò Rita, sotto le acclamazioni di tutti “Vediamo i punti totalizzati dalle due squadre!”
 
Il suono dei soldi spicci riempì le orecchie di tutti ed alla fine due numeri si formarono sul tabellone.
Settantuno a sessantacinque per Hogwarts.
Il pubblicò si alzò applaudendo, mentre i Mangiamorte fischiavano ed aizzavano le bacchette, delusi.

 
“E con questo…” mormorò Rita “Siamo settantasette a settantasei per i Mangiamorte!”
Il pubblico acclamò e la bionda sorrise.
“La prossima prova è quella nel tempo… Dove finiranno i nostri concorrenti? E soprattutto, chi saranno? A tra poco!”




Note: Ecco il secondo capitolo, spero vi abbia divertito! 
Ho usato molte espressioni di Bonolis, che ringrazio per averci fatto divertire nel programma originale XD
Le canzone usata durante il ballo la trovate Qui e quella durante la prova, Qui .
Ed ora, ecco la domanda di fine capitolo: in quale epoca vi piacerebbe vedere i due concorrenti che Madre Natura sceglierà? 
Scrivetemi quella che preferite ed io ne sceglierò una a caso fra le proposte! 

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Capitolo 3
*** Prova del viaggio nel Tempo ***


Prova del viaggio nel Tempo

 
 
 
Le luci illuminarono il centro dello studio e tutti i fantasmi cominciarono a ballare divertiti.
Il fate grasso si presentò svolazzando qua e là, seguito da Pix, che ridacchiava e cambiava forma per spaventare il povero fantasma della casata Tassorosso.
Il barone Sanguinario, dopo neanche qualche secondo, si alzò in volo e cominciò la rincorsa di Pix, mentre lo stacchetto finiva fra le urla del pubblico che applaudiva felice.

 
“Bentornati!” urlò Rita, mentre tutto il corpo di ballo usciva dallo studio “Bentornati amici maghi! Ricordiamo il punteggio di settantasette per i Mangiamorte a settantasei per Hogwarts! Un solo punto di distanza vi divide, Hogwarts, un solo punto!”
Tutta Hogwarts si alzò pronta a ribaltare le sorti, mentre i Mangiamorte li minacciavano ridacchiando.
 
“Bene, la prova che ora andremo ad affrontare sarà quella del tempo!” urlò Rita, girandosi di spalle.
“Che entri la creatura del tempo!” e, da dietro le quinte, spuntò Norberta, il drago Dorso Rugoso di Norvegia. In groppa ad esso, con un libro in mano ed un sorriso smagliante, Gilderoy.
“Salve amici, salve!” mormorò l’uomo, ammiccando ad Hermione, mentre i gemelli tentavano di tenere fermo Ron con l’aiuto di Bill e Charlie Weasley.
“Norberta!” urlò Hagrid, mentre il drago si avvicinava pericolosamente ad Hogwarts “Guardate, riconosce ancora la mamma!” singhiozzò il guardiacaccia, accarezzandogli il muso.
“Suvvia Hagrid…” tentò di dividerli Albus, senza però particolare successo.
 
Rita tossicchiò, richiamando l’attenzione del pubblico, girandosi poi verso Minerva.
“Prego, Madre Natura, selezioni il concorrente dei Mangiamorte!”
La donna in cima alle scale sorrise e girò il mondo di vetro, mentre i numeri presenti davanti ai Mangiamorte si illuminavano.
Uno solo rimase acceso.
“Prego, presentati!” sorrise la donna.
“Draco Malfoy, mio padre lo verrà a sapere… Mangiamorte!” e molte donne cominciarono ad applaudire e diventare paonazze, sotto lo sguardo di ghiaccio del biondino platinato.
“Prego Madre Natura, il prossimo!”
Minerva girò ancora il mondo di vetro ed il numero di Hogwarts si accese.
“Harry Potter, sono il prescelt-AHIA” non aveva finito di rispondere che la riccioluta Hemione gli aveva dato una librata in testa.
“Ok, ok… Harry Potter, Hogwarts.”
Il pubblico applaudì ed i due ragazzi si avvicinarono al drago, salendoci sopra.
“Prego Gilderoy, accompagnali nel viaggio del tempo!”
 
L’uomo sorrise e si avviò con i due concorrenti verso la galleria buia che li avrebbe portati all’indietro nel tempo.
Quando il drago si fermò, ed i concorrenti scesero, le luci si illuminarono e aria di giochi si presentò agli occhi dei due.
Concorrenti!” urlò Rita, mentre un uomo ed una donna si avvicinavano ai due, tirandoli verso il centro della stanza, addobbata per il viaggio nel tempo.
“Dove siete capitati! Mangiamorte, dica lei!”
Draco si guardò intorno e si morse il labbro.
Al circo?” tutto lo studio rise e Rita si diede una pacca sulla testa.
“Hogwarts, dica lei!”
“Ecco… Siamo… ehm…”
“Chi sono le persone accanto a voi, Mangiamorte, chi è la donna accanto a lei!”
Il biondo girò lo sguardo verso la ragazza e tentò di riconoscerla.
Aveva delle vesti bianche, adornata di gioielli d’oro con incastonate pietre blu e rosse. I capelli erano stati tagliati a caschetto nero ed alcune ciocche erano legate da piccoli cerchi oro. Gli occhi blu fuoriuscivano da un trucco scuro che le ricopriva la parte superiore del viso.
Sembrava… “Un’egiziana!”
“Si!” urlò Rita dallo studio “Ma il suo nome?”
Draco guardò la corona che portava sulla testa e si illuminò.
“Cleopatra!”
“Esatto!” tutti i Mangiamorte applaudirono. “E quindi…” riprese Rita “Hogwarts, l’uomo accanto a te, chi è?”
Harry fissò l’accompagnatore, rivestito di rosso con delle armature, capelli grigi ed una coroncina sulla testa.
“Un … Re?”
“Quindi?” incitò la donna.
“Ecco…”
“Se quella è Cleopatra… Quello chi può essere?”
“Cleopatro!”
Tutti sghignazzarono dallo studio mentre Hermione alzava gli occhi al cielo.
“Potter, sei un cretino” pronunciò Draco.
“Sta zitto Malfoy” gli ringhiò Harry, guardando di nuovo l’uomo.
“Hogwarts, se quella è Cleopatra, quello che è il suo compagno, chi è?”
Draco scattò in avanti. “Giulio Cesare!”
“Esatto, quindi dov’è che siete finiti? Hogwarts, rispondimi!”
“Nell’antica Roma?”
“Si, esatto!” sospirò Rita, sotto gli applausi del pubblico. “Ora, Mangiamorte…” riprese “L’epoca dell’antica Roma, da che anno a che anno va?”
Draco spalancò gli occhi e ci pensò su “Dal… ehm…”
“Spari a caso, spari a caso!”
“1560 al 1780?”
“No, no, ma cosa dice!” urlò Rita, sotto le risate del pubblico “Hogwarts, dica lei!”
“Dal 753 a.C. al…”
“Al?” Domandò Rita.
Hermione, dallo studio, lo incitava a gran voce. Avevano studiato l’epoca qualche settimana prima ed aveva riempito il corvino di date.
“Ehm… al… 466?”
“Di più, Mangiamorte, dica!”
“467!”
“Di più!”
“468!”
“Eh, tombola!” borbottò Harry, fissando il biondo.
“Tombola?” chiese quello, alzando un sopracciglio.
“Non puoi dire tutti questi numeri!”
“Senti chi parla!”
“Basta!” urlò Rita “Voglio la data della fine!”
“476 d.C.!” disse Harry
“Esatto!” trillò la donna, girando la pagina delle domande “Bene, ora bevete, bevete il vino!”
I due accompagnatori passarono dei calici ai ragazzi che cominciarono a bere ma Harry si girò di scatto guardando Cleopatra troppo vicina al viso del biondo.
“Hey, ferma!”
“Che succede?” chiese Rita.
“Niente, Potter è un idiota” sibilò Draco, guardandolo male.
Il corvino girò il viso, continuando a bere.
“Bene, adesso, Mangiamorte, i sette Re di Roma, in ordine!”
“Romolo… Numa Pompilio, Tullo Ostillio… eh…”
“Hogwarts, continui lei!”
“Tarquinio Pri-”
“No, no, ce né un altro prima!”
“Ancora Marzio!” urlò Draco.
“Si, poi?”
“Tarquinio Prisco e…”
“Servio Tullio e Tarquinio il superbo!” finì Harry.
“Bene, bene, adeso seguite Cleopatra e consorte nell’arena, andate!”
I due ragazzi seguirono le guide ed entrarono in un piccolo recinto, dove furono muniti di caschetto e spade di polistirolo.
“Al mio tre dovrete tentare di dare più colpi al nemico con le spade! Pronti? Uno, due, tre, via!”
La battaglia con le spade cominciò subito ed i due si attaccarono come se avessero della bacchette alle mani. Draco prese un colpo sul naso, mentre Harry ne prese uno sulle gambe. Il biondo si avvicinò ancora e sferrò un attaccò sulla spalla, parato dal corvino e ricambiato con un colpo sul braccio. La battaglia continuò ancora per qualche secondo ed in totale, Harry diede sette colpi, mentre Draco ne totalizzò cinque.
Con un ultimo scatto felino, Draco si lanciò su Harry ma quest’ultimo rigirò le parti, cadendo sul ragazzo.
Dallo studio molte ragazze del pubblico seguite dai gemelli, ridacchiavano come delle ossesse.
“Che state facendo, alzatevi, forza!”
Con l’aiuto di Giulio Cesare, Harry si alzò e aiutò il biondino che distolse lo sguardo.
“Bene, bene, adesso giratevi e ditemi.. Chi sono quei tre?”
I ragazzi guardarono un trio composto da tre uomini: uno con una tunica bianca, uno vestito da romano ed uno tutto insudiciato.
“Quello è Gesù!” urlò Harry.
“Esatto e quindi gli altri chi sono?” domandò Rita.
“Barabba è quello lì!” fece Draco, indicando l’uomo insudiciato.
“E l’ultimo?” chiese ancora Rita.
Il biondo ci pensò un po’ su e si fece due conti. “Ponzio Pilato?”
“Esatto!” urlò Rita “E cosa disse Ponzio Pilato il giorno della crocifissione di Gesù?”
“Non sono responsabile di questo sangue, vedetevela voi!” rispose Harry.
“E poi cosa fece?”
“Si lavò le mani!”
“Esatto, bravo!” tutto lo studio acclamò “Adesso andate, seguite Cleopatra e Giulio cesare!”
I due ragazzi si spostarono, mentre Draco faceva la linguaccia al corvino, offeso delle risposte esatte dette da quest’ultimo.
“Ultima prova, sedetevi e mettete le mani dietro la schiena!”
I concorrenti eseguirono e davanti a loro vennero poggiati due piatti con all’interno del pollo. Harry guardò l’alimento e Draco alzò un sopracciglio.
“Il primo che finisce la coscia di pollo mangiandola con la bocca senza usare le mani, vince una marea di punti… via!”
Il corvino subito si buttò sul pollo, tirando via la pelle, mentre l’altro lo guardava con il viso schifato.
“Mangiamorte, cosa fa! Mangi!”
“Ma non ci penso nemmeno, queste cose sono da babbani!”
Molti dei Mangiamorte annuirono, mentre ad Hogwarts urlavano principessa o delicatino, aizzati dai gemelli e da Lee Jordan con la McGranitt che li adocchiava malissimo.
“Mangi, mangi!” urlava Rita, mentre il corvino continuava a mangiare e Draco si rifiutava categoricamente di avvicinarsi.
“Ora basta, andate ai cavalli, forza, forza!”
I due concorrenti vennero portati verso dei cavallini alti qualche centimetro e poi piazzati su di essi, mentre Harry si puliva la bocca con la maglia.
“Poggiate i piedi sulle pedane, il primo che arriva in studio spingendo su di esse, vince una marea di punti.
Via!”
Tutti e due cominciarono a galoppare ed a scontrarsi sui cavalli, verso lo studio in cui era presente anche il pubblico. Draco subito allungò una mano a pizzicare il corvino ma Harry, più furbo, si spostò di lato, prendendo però in pieno il muro.
In conclusione, Draco superò la linea di fine corsa, sotto le urla dei Mangiamorte, seguito dall’altro che sbuffava a non finire.
“Bene, bene… Complimenti ad entrambi!” urlò Rita, girandosi verso il tabellone “Vediamo quanto avete totalizzato!”
 
 
La classica musichetta di soldi spicci si fece largo nello studio e sul tabellone si fermarono le seguenti cifre:
Ventiquattro per i Mangiamorte e Ventuno per Hogwarts.
Il resoconto finale vedeva centouno a novantasette per i Mangiamorte. La partita era ancora tutta da giocare.




Note: Non ho deciso io di far vincere il biondo, ma la mia amica Giada, quindi prendetevela con lei! u.u 
Ah, sempre lei mi ha costretto a fare i momenti Drarry! u.u
Ecco quel che dovrete fare questa volta: prima delle prova di coraggio, nel programma, i concorrenti battibbeccano fra di loro... Perciò vi chiedo di scrivermi delle domande - ne avete un massimo di 5 a testa - che vorreste tanto fare ai personaggi della saga - potete sceglierne più di uno - ed io risponderò per loro, sperando di farvi fare qualche risata! (ovviamente la McGranitt, Gilderoy e Rita sono esclusi, come i fantasmi, gli elfi e Pix). 
Sbizzarritevi e grazie a chi parteciperà!

 

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Capitolo 4
*** Botta e risposta! ***


Botta e Risposta!

 
 
La musica si fece largo nello studio e Pix comparve in aria con uno splendido tutù rosa. Il barone Sanguinario era a pochi passi da lui ed il Poltergenist si stava mangiando le unghie nervosamente.
Whinky entrò poco dopo assieme a Dobby ed entrambi cominciarono a danzare, mentre Pix gli ballava intorno facendo magnifiche piroette.
Lo stacchetto si concluse con l’entrata di tutti i fantasmi in scivolata, urlando scherzosamente.

 
“Bentornatiiiii” urlò Rita, sorridendo a tutto il pubblico, mentre i concorrenti facevano casino per farsi notare dagli altri.
“Bene, vediamo a quanto ci eravamo lasciati” sul tabellone comparvero i punti ed i Mangiamorte acclamarono “Centouno a novantasette per i Mangiamorte! La partita è ancora aperta!” sorrise la donna, mentre Hogwarts urlava buuuuh! ai Mangiamorte.
 
“Bene, adesso…” mormorò, aprendo il plico di fogli che teneva in mano “Cominciamo con le domande che il pubblico da casa ci ha mandato!”
Si avvicinò a Voldemort e poi gli sorrise.
“Bene, signor Voldemort, ho delle domande per lei” fece, mettendosi gli occhiali “Cominciamo:
Perché pensa che la sua squadra sia la migliore?”
L’uomo si alzò in piedi e si sistemò la tunica.
“Mi sembra ovvio… Basta guardare quelli dalla parte opposta… Tutti colorati, tutti pezzati, tutti imbabbanati… Andiamo, noi siamo i Mangiamorte, siamo cattivi! Siamo fighi per questo.”
Hogwarts si alzò replicando ma Rita li zittì tutti.
“Prossima domanda:
Perché sentite di essere voi a meritare la vittoria?”
Voldemort sorrise.
“Perché noi faremo un mondo migliore per tutti i maghi… Senza quei luridi babbani che ci infangano con le loro stupide invenzioni o festicciole!”
Hogwarts si lamentò ancora.
“Perché dite di essere superiori ai vostri avversari?”
“Beh…” cominciò Voldemort “Semplice. Perché lo siamo.”
Tutta Hogwarts si unì in un coro di buuuuuh! e Rita li fulminò uno per uno.
“Perché affermate che nessuno dei vostri avversari può eguagliarvi in nulla?”
“Perché noi siamo potenti, intelligenti, vissuti fra i maghi fin dalla nascita e soprattutto” l’uomo guardò Potter “Non abbiamo manie suicide.”
Il corvino si alzò di scatto, pronto a pistarlo ma Hermione lo bloccò, puntandogli un dito come ammonimento.
“Signor Potter” sorrise Rita “Vuole dire qualcosa?”
“Certo!” urlò quello “Se non fosse per quel vecchiaccio decrepito, avrei vissuto la mia infanzia come un bambino normale e non avrei rischiato di morire ogni anno!”
“Se tu non fossi nato, tutti questi problemi non sarebbero avvenuti” sorrise Voldemort.
“Se non avessi manie di grandezza da maghettino del cavolo-”
“Che si fa battere da un expelliarmus” aggiunse Neville.
“Ecco” riprese Harry “Che non si fa- Hey! Che stai insinuando?”
“Nulla nulla!” accorse hai ripari l’altro.
“Stavo cercando di creare un mondo migliore anche per te!” gli urlò dietro Voldemort.
“Dove la tirannia e le stupidaggini regnano?”
Voldemort andò in escandescenza e Rita quietò tutto subito.
“Basta, così! Fatemi continuare con le domande” mormorò, sistemandosi gli occhiali “Perché il vostro modo di vivere è migliore rispetto a quello dei vostri nemici?”
“Basta guardaci” sorrise Voldemort “Siamo belli ed invidiabili.”
“E soprattutto modesti” brontolò Ron.
“Molto modesti” gli soffiò Theodore Nott.
“Prossima domanda” sibilò Rita “Ogni quanto fa la muta?”
Voldemort alzò un sopracciglio e schiarì la gola.
“Ogni due anni” biascicò.
Tutti ad Hogwarts risero.
“Una corvonero chiede: perché non ha mai pensato a farsi ricrescere il naso?”
“Il naso non è una cosa essenziale per vivere, respiro benissimo anche così!” brontolò offeso.
“Ultima domanda per lei, signor Voldemort” girò il foglio “Quando porterà Bellatrix a fare una cenetta romantica a Nocturne Alley?”
Rodolphus tossì sonoramente e la donna cominciò a gongolare sul posto. Voldemort arrossì e girò il viso.
“Quando tutta questa baracconata sarà finita” sibilò.
Tutti fecero un urletto e Rodolphus incrociò le braccia, mentre Bellatrix saltava sul posto.
“Ora passiamo a lei, Severus Snape.”
Il professore alzò il viso apaticamente.
“Perché non si lava i capelli? C’è una ragione scientifica/lavorativa, come per esempio che la forfora è utile nelle pozioni?”
I gemelli Weasley cominciarono a ridere sonoramente, mentre Jordan saltava sul posto come uno scemo.
“Lascerò che il pubblico…” mormorò Severus “Rimanga nel dubbio.”
Un coro di Noooooooh si alzò nello studio ed i gemelli si sedettero, mentre tutti gli altri incrociavano le braccia offesi.
“Signor Malfoy, Draco Malfoy” mormorò Rita “Che tinta usa per essere così biondo?”
Lo sguardo del ragazzo passò dallo shock alla vera e propria voglia di uccidere.
Io” sibilò il ragazzo “Non uso tinte. Sono naturali!” brontolò, incrociando le braccia offesissimo.
“Ora lei, signorina Bellatrix” ridacchiò Rita “La domanda è questa:
In quale negozio compra i vestiti?”
“Beh” si alzò in piedi la donna, facendo l’altolocata “Le mie vesti sono comprate a Nocturn Alley, da un amico di Magie Sinister. Costano ma valgono la stoffa.”
“Bene, bene… Ora l’ultima per lei, signor Lucius:
Che shampoo usa per avere questi capelli così belli e lucenti? Li piastra o vengono naturali?”
L’uomo si alzò facendo fare swish ai capelli e si sistemò la giacca.
“Beh, non posso di certo dire a tutti quanti il mio Shampoo, altrimenti non avrei più il privilegio di fare così” e fece swish ancora “Comunque no, non li piastro… Sono naturali e belli così.”
Narcissa si diede una pacca sulla testa e Draco si nascose sotto il tavolo.
“Ed ora una domanda per tutti i Mangiamorte:
Voi fate i duri e vi sentite fighi ma la realtà è che siete vuoti dentro… non è che la vostra è solo invidia perché al contrario di quelli di Hogwarts nessuno vi ama?”
Fra gli spalti si susseguirono dei mormorii e Bellatrix si alzò.
“Mi spiace per lui ma noi Mangiamorte sappiamo amare, altrimenti Narcissa non avrebbe sposato quel buono a nulla di Lucius, Draco non avrebbe fatto la fighetta abbandonandoci all’ultimo ed io non avrei il santuario dedicato a Voldy.”
Tutti la guardarono e lei tossì, sedendosi.
“Grazie, grazie Mangiamorte” sorrise Rita, andando verso Albus “Bene, signor Silente, adesso le farò le stesse domande fatte al signor Voldemort” e, detto questo, ripeté le prime cinque domande al vecchio.
Albus si lisciò la barba e si sistemò gli occhiali a mezzaluna.
“Mia cara Rita Skeeter…” cominciò con quell’aria antica che sempre si porta dietro “L’essere migliore degli altri non è ciò di cui noi ci preoccupiamo… Nella mia squadra prevale l’amicizia e l’altruismo, siamo tutti uguali e diversi. Nessuno è migliore dell’altro.
Per quanto riguarda meritare la vittoria, posso solo dire che noi abbiamo già vinto… Perché siamo uniti e felici… Ma se ci fate vincere non ci schifiamo, eh” brontolò, poggiando una mano sulla spalla di Harry “Dopotutto abbiamo Potter!”
“Certo, certo…” fece Rita.
“In quanto a superiorità, noi non pensiamo mai a questa parola… Come l’essere migliore, noi non siamo superiori, ma uguali e diversi.”
“Ma che sta dicendo?” bisbigliò Ron ad Hermione.
“Sta zitto, sta dicendo cose bellissime” gli rispose lei acida, guardando Albus con dolcezza.
“Se posso permettermi un momento, noi abbiamo qualcosa in cui i Mangiamorte non possono eguagliarci… Ed è l’Amore… l’Amore che ci unisce e ci protegge. L’Amore che ha salvato il signor Potter. Ricordatevi, noi abbiamo Potter.”
Harry sospirò.
“Potter, Potter, Potter…” brontolò Draco, dalla parte opposta “Sempre lui… Sempre con lui” incrociò le braccia, offeso.
“Che sei geloso?” domandò Pansy.
“Geloso?” domandò il biondo, arrossendo “Ma quando mai!” gli sibilò dietro, girando il viso.
“Per quanto riguarda il nostro modo di vivere” riprese Albus “Non costringiamo nessuno ad eguagliarlo ma…” sorrise “Vivere in amore, amicizia e dolcezza e sempre meglio che vivere con la paura e la sofferenza. Riempitevi di amici e godetevi la vita.”
Il pubblico applaudì entusiasta.
“Una domanda prima di lasciarla, Albus:
Se non avesse saputo con molto anticipo che sarebbe morto per colpa della maledizione dell’anello quando e come avrebbe detto ad Harry di essere il settimo Horcrux?”
Silente alzò un sopracciglio e poi guardò il corvino.
“Penso… che glielo avrei detto alla fine… Quando lui sarebbe rimasto l’ultimo.”
Dal pubblico si alzò un mormorio ed Albus si sedette.
“Ottimo” mormorò Rita “Signor Potter, una domanda per lei:
Tutti dicono che te la cavi per fortuna ma ogni volta che hai affrontato un pericolo eri da solo, sia con il basilisco che con i Mangiamorte nel cimitero, che nella battaglia finale. Hai del talento, dopotutto, non credi?”
Harry si alzò un po’ vergognoso.
“Beh, sì… Ho affrontato sempre tutto da solo, ma non ce l’avrei mai fatta senza l’aiuto dei miei più cari amici.”
Ron ed Hermione sorrisero, seguiti da Cedric e tutta Hogwarts.
“Che ragazzo d’oro” sorrise Rita, “Ora passiamo a lei, signor Sirius:
Ogni quanto fa la disinfestazione dalle pulci?”
L’uomo si alzò indignato, mentre i Mangiamorte ridacchiavano.
“Io mi lavo e quindi non ho le pulci ma se le avessi… Sarebbero fighe come me” e fece l’occhiolino al pubblico.
Dai concorrenti nemici, il coro di Buuuuuh!! si fece largo nello studio e Sirius fece la linguaccia a tutta la categoria.
“Ora lei, signorina Hermione:
Perché fra tutti i ragazzi hai scelto proprio Ron?”
La ragazza arrossì ed il rosso sviò lo sguardo.
“Ehm, ecco… Perché lui mi fa sentire… me. E’ così ottuso ed idiota ma allo stesso tempo altruista e dolce… Non puoi non… desiderare un Ronald Weasley tutto tuo.”
Ron divenne dello stesso colore dei capelli e tutta la famiglia Weasley si addolcì, tranne i gemelli.
Loro erano troppo impegnati a prendere in giro il fratello.
“Signor Vitious, una per lei:
Perché non diventa più alto e prende in giro tutti quelli che lo hanno fatto fin’ora?”
“Eh…” rispose lui “Dovrei farlo. E magari picchiare qualcuno” mormorò guardando i gemelli che se la ridacchiavano allegri.
“E proprio voi, gemelli Weasley, una domanda per entrambi.”
“Si!” si alzò uno “Subito!” si alzò anche l’altro.
“Avete mai pensato che dopo avervi dato il nome, vi siete scambiati e di conseguenza avete il nome dell’altro?”
“Ma anche se fosse successo…” iniziò uno “Non vi sarebbero problemi” continuò l’altro.
“Perché noi siamo Gred e Forge!” urlarono assieme, sotto le urla inviperite di Molly e le risate di Jordan.
“Va bene, va bene” mormorò Rita, guardando Fred “Una domanda solo per te:
Come sarebbe la tua ragazza ideale?”
“Beh…” mormorò Fred, mentre George si sedeva “Mi piacerebbe una ragazza un po’ permalosetta, che risponde a tono ai miei scherzi senza farmi annoiare e che mi segua in tutte le avventure che le propongo.”
“Bene fanciulle” mormorò Rita “Pronte a conquistare il cuore di Fred Weasley?”
“Hey!” si alzò George, per poi tornare seduto borbottando qualcosa di incomprensibile sotto le risate di Fred.
“Ron Weasley, tocca a lei!”
Il rosso arrossì ancora ed annuì.
“Se tu ed Hermione non foste stati amici, saresti rimasto con Lavanda?”
Ron tossicchiò, guardando Hermione che arricciava le labbra.
“C-certo che no! Non l’ho lasciata solo per Hermione… Ovvio…”
Dietro di lui, una ragazza dai lunghi capelli ricci si alzò furibonda, tirandogli un ceffone dietro la nuca per poi risedersi.
Rita ridacchiò e poi cambiò foglio.
“Poi… Chiedono se il pollo ha lo stesso effetto con te, come il sangue per i vampiri.”
Ron si alzò tutto spavaldo ed annuì.
“Beh, il pollo è il pollo, insomma, chi non ama mangiare una bella coscia di pollo?”
“I vegani, Ron” brontolò Hermione, arricciando il naso “E mangiarlo come dei cavernicoli è da idioti, per l’appunto.”
Il rosso fece il versetto e si sedette, borbottando ancora.
“Rubeus Hagrid.”
“Si, ci sono signora” si alzò il gigante, buttando all’aria il microfono “Oh, ehm… scusi.”
Rita sospirò.
“Se non fossi stato espulso da Hogwarts e avresti finito regolarmente gli studi, che lavoro avresti sognato di fare?”
“Di sicuro il Magizoologo! Mi piacciono gli animali, come Fuffy per esempio! Oppure Aragog!”
Ron si girò di scatto, fulminando il guardiacaccia.
“Com’era? Seguite i ragni? Io ti uccido!”
“Buoni, non nel mio studio.”
Hagrid tossì e si sedette.
“Bene, ultima domanda per Luna” dichiarò Rita “Quale coppia shippi?”
La biondina sorrise, sbattendo gli occhi azzurri e poi si alzò.
“Beh, ovviamente i Nargilli… I Nargilli sono molto belli quando si innamorano, non lo sapevate?”
Tutti annuirono un po’ scettici e Rita preferì andare avanti.
“Ultima domanda, questa è stata a fatta sia a Draco Malfoy che Harry Potter.”
I due si guardarono e poi distolsero lo sguardo.
“Quando farete coming out?”
Draco diventò talmente rosso che sarebbe sicuramente stato accettato nella famiglia Weasley, mentre Harry ebbe quasi un infarto.
“Allora?”
“Mai!” urlò il biondo, alzandosi paonazzo.
“Assolutamente!” continuò il corvino.
“Mai nella vita!” dissero in coro.
“Se, certo, beh, almeno in qualcosa andate d’accordo.”
I due brontolarono e tornarono al loro posto, incrociando le braccia.
 
“Bene signori e signori!” urlò Rita, rivolgendosi al pubblico “Avete ascoltato le due parti? Avete soppesato? Adesso, votate!
A per Mangiamorte, B per Hogwarts!”
 
Ed il pubblico cominciò a votare, premendo sui tasti colorati che formavano A e B.


Note: Ed ecco qui il quarto capitolo! 
Le istruzioni sono state urlate da Rita, votate signori, votate! xD
(Un voto a testa, sì u-u)
Grazie per tutti quelli che parteciperanno!

 

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Capitolo 5
*** Prova di Coraggio ***


Prova di Coraggio

 
 
 
Le telecamere si accesero e quel che ne venne fuori fu davvero un disastro.
Mirtilla Malcontenta svolazzava da una parte all’altra con Pix che le tirava i capelli, facendola urlare e piangere come pochi.
A terra, invece, una battaglia fra Basilisco e Drago era in atto.
Tutti i Mangiamorte incitavano il serpente mentre Hogwarts tifava per il drago ed i due gemelli facevano da arbitro spanciandosi dalle risate con Jordan che commentava il tutto.
Quando Rita venne a conoscenza che il programma era iniziato, subito cominciò a sbracciarsi ed urlare, prendendo a calci fuori dallo studio i due animali e prendendo a bacchettate in testa i due gemelli con l’amico.

 
“Bentornati” mormorò tossicchiando e sistemandosi la gonna “Scusate per la visione e – PIX! FUORI IMMEDIATAMENTE O CHIAMO IL BARONE! – dicevo, scusate per la visione degli ultimi minuti, ma-”
“NESSUNO MI VUOLE BUUUUUH” la interruppe Mirtilla, svolazzando fuori con il Poltergenist che le faceva le boccacce dietro.
Rita sospirò ed indicò il tabellone.
“I punti, vediamo il pubblico cosa ha votato…”
 
Il tabellone si illuminò e la solita musichetta riempì le orecchie delle persone nello studio, fino alla visualizzazione dei numeri.
Sette ad uno per Hogwarts.
Tutti i Mangiamorte si alzarono indignati, mentre Hogwarts urlava dalla gioia.

 
“Bene, quindi il risultato è di centoquattro a centodue per Hogwarts! Complimenti, vi siete ripresi!”
“Beh!” intervenne subito Silente “Noi abbiamo Potter. Ricordatevi, Potter!”
“Ora mi alzo e lo crucio” bofonchiò Draco, acchiappando la bacchetta.
“Via, via Draco… Più garbato” lo riprese il padre, facendogli abbassare l’arma.
 
“Allora, la prova che andremo a fare ora è molto suggestiva, la prova di Coraggio è sempre stata la più temuta e-”
“Grazie per questo spazio Rita” si intromise Gilderoy, seduto sulla testa del Basilisco “Io ed Ettore vorremmo aprire una campagna elettorale a nostro favore.”
“Come?” domandò la donna “Chi vi ha detto che potevate entrare in studio?!”
“Ma tu Rita!” rispose l’uomo, accarezzando il serpente “Dunque, dunque, Ettore, mostra a tutti quel che predicheremo.”
Il basilisco aprì la bocca e da ogni dente scese un foglietto che Gilderoy aprì con un sorriso enorme.
“Vi proteggeremo dai cattivi, vi aiuteremo con i problemi, vi-”
“Come ti permetti di ridicolizzare il MIO Basilisco in questo modo!” tuonò Voldemort, alzandosi tutto infuriato con gli occhi rosso sangue “Io ti riduco in poltiglia!”
“Dovremmo aiutarlo!” si alzò Hermione.
“Nah…” sorrise Ron, incrociando le braccia “Se lo merita.”
“Mi son sempre chiesto perché non l’hai fatto fuori come Raptor” mormorò Silente ad Harry.
Il corvino fece spallucce e ridacchiò quando Voldemort fece mangiare Gilderoy dal Basilisco, uscendo poi dallo studio.
“Signorina Rita!” urlò Hermione “Il Basilisco ha mangiato Allock!”
“Ed un problema ce lo siamo tolto” sorrise la donna, sistemandosi di nuovo la gonna.

“Bene!” riprese, mentre nello studio portavano una teca “La prova di oggi si terrà all’interno di quella teca dove i concorrenti dovranno superare le proprie paure.
Esse saranno di origine animale e saranno di quattro specie diverse.
Madre natura chiamerà i due concorrenti e qual ora non vorranno accettare, i punti caleranno da centocinquanta a cento, fino a cinquanta.
Prego, Madre Natura!”
 
La donna girò il mondo di vetro ed i numeri dei Mangiamorte si illuminarono uno ad uno, fino a fermarsi su un uomo dal viso a punta e dai capelli platinati.
 
“Lucius Malfoy, nessuno può fare Swish come me, Mangiamorte!”
Tutti acclamarono contenti.
“Accetta signor Malfoy?” chiese Rita.
“Accetto.”
Tutti i Mangiamorte esultarono e Rita si girò verso Hogwarts.
“Prego Madre Natura!”
 
Il mondo venne girato ancora una volta con grazia e dagli spalti di Hogwarts si sentì un sussulto quando uno dei tanti numeri si illuminò.
 
“Ron Weasley… Harry, posso avere paura adesso?”
Il corvino sospirò, guardandolo male.
“Hogwarts.”
Dagli spalti si alzò un urlo e tante risate.
“Accetta?”
Ron guardò Hermione e quella gli puntò un dito.
“Accetto.”
Gli applausi si alzarono e Rita sorrise.
“Bene, centocinquanta punti a testa!”
 
Solita musica, solito tabellone.
Duecentocinquantaquattro a duecentocinquantadue per Hogwarts.

 
“I concorrenti si vadano a preparare.
La prova si terrà, come già detto, in questa teca.
Il corpo dei concorrenti verrà diviso in quattro e per ogni parte sarà messo un animale diverso.
Il concorrente che arriverà per secondo non saprà nulla di quello che ha passato il primo concorrente, così da non facilitargli la prova.
Bene, che entri il signor Malfoy!”
Lucius fece la sua entrata in un bellissimo accappatoio color azzurro pregiato, in ciabatte e con gli occhialetti appiccicati agli occhi.
“Bene, signor Malfoy, si spogli ed entri nella teca.”
L’uomo si tolse il capo, mostrando un corpo scolpito con solo dei boxer neri aderenti a coprirlo.
Il pubblico femminile andò in visibilio, fino a quando Winky non mise dei separé trasparenti di plastica a dividere il corpo dell’uomo.
“Bene, adesso sui suoi piedi verranno messi dei topolini.
Per l’esattezza, sono dei Apodemus Sylvaticus – o topolino di campagna - è molto diffuso nell’Europa Occidentale, vive accanto all’uomo e talvolta è considerato nocivo.”
Lucius guardò gli occhietti neri dei due esemplari e sbuffò.
“Mi raccomando, non si muova o la morderanno.”
“Seh, seh…”
 
“Beh, Ron ha vissuto con un topo, non avrà problemi…” mormorò Harry.
“Si, questa prova è semplice per lui” annuì Hermione.
 
“Il secondo animale che le verrà poggiato sulla parte inferiore del corpo è una rana, più precisamente Lithobates Catesbeianus – o rana toro – ed è un anfibio del nord America.”
“Ma che schifo!” urlò Lucius, facendo saltare Dobby “Questa roba è viscida!”
“E grazie alle mele” tossicchiò Rita, sistemandosi gli occhiali sul naso.
 
“Non avrà problemi neanche qui” sorrise Hermione.
“Già” mormorò Harry.
 
“Sul petto, invece, le verrà posizionato – mi raccomando, non si muova – dei lombrichi, più specificatamente Lombricus Rubellus  - o lombrico rosso – ed è usato molto negli allevamenti per la sua grande capacità riproduttiva.”
“Ma cos’è che pizzica?”
“E’ il Lombricus, non si muova!”
Lucius brontolò e sospirò.
 
“Tutto bene fino qua.”
“Si” strinse i pugni Hermione.
 
“Sulla parte del viso verrà messo un solo esemplare di un animale nella maggioranza pericoloso.
Il ragno.”
“Cavolo!” mormorò Harry.
“Cosa?” domandò Hermione.
“Ron ha paura dei ragni…”
“Oh, No…”
“Indovinate di chi è la colpa” ridacchiò George “Non nostra” Continuò Fred.
Hermione li fulminò con lo sguardo e diede una librata sulla testa ad entrambi.
 
Dobby appoggiò il ragno sul naso di Lucius e quello lo guardò.
“Se mi finisce fra i capelli sarà un disastro!” urlò.
Dagli spalti, Narcissa sospirò e Draco fece un fecepalm così forte che lo udì anche Ron dietro le quinte.
 
“Questo è un ragno casalingo – Agenelidae - e si può spesso trovare nelle abitazioni. La maggior parte sono femmine e quelli che camminano lungo i muri sono i maschi che cercano la femmina.
Anche se hanno un aspetto molto poco rassicurante, sono del tutto innocui per l’uomo.”
“Vorrei vedere! Sta salendo verso i capelli, toglilo, toglilo!” urlò ancora Lucius, guardandolo preoccupato.
Rita sospirò.
“Un minuto e considero la prova superata.”
“I MIEI CAPELLI NON HANNO UN MINUTO” urlò adirato il biondo, guardandola furente.
Draco si nascose e Narcissa si coprì, mentre Hogwarts ridacchiava come pochi alla vista di Lucius preoccupato per la sua chioma.
La bionda fece segno a Dobby e Winky ed entrambi si adoperarono per liberare Lucius che subito cominciò a frizionarsi i capelli.
“Lo hai tolto? Eh?!”
“Si signore” mormorò Dobby, mettendogli davanti al muso il ragno.
“TIENILO LONTANO DAI MIEI CAPELLI!” lo rimproverò, acchiappando l’accappatoio ed uscendo dallo studio.
 
Rita si girò verso le telecamere e sorrise.
“Bene, fate entrare Ron Weasley!”
Il ragazzo entrò un po’ tentennante, guardando Harry ed Hermione che gli dicevano che era tutto ok, sorridendogli.
Il ragazzo si tolse l’accappatoio bianco e mostrò il corpo fasciato da un boxer aderente bianco.
Il pubblico femminile ebbe un secondo di svenimento ed Hermione tossicchiò.
“Bene, stenditi Ron.
Sul tuo corpo verranno appoggiati degli animali e se non te la senti, puoi stoppare la prova quando vuoi.”
“Ok…” mormorò il rosso incerto.
Dobby divise il suo corpo con le teche e gli sistemò gli occhialetti.
“Il primo animale è un topolino di campagna e viene considerato talvolta nocivo.”
“Come Crosta” borbottò Ron.
“Il secondo animale è la rana toro ed è una grande piantagrane quando decide di stabilirsi in un posto, infatti mangia proprio di tutto.”
“Magari si mangiasse Crosta…”
Codaliscia, dagli spalti, bofonchiò qualcosa.
“Però gli piaceva quando dormivamo assieme.”
“Il terzo…” riprese Rita, guardandolo male “E’ un lombrico usato per gli allevamenti. Può pizzicare, non ti muovere.”
“Ok.”
 
Hermione strinse la mano di Harry e quello la abbracciò.
“Speriamo bene…” mormorò la riccia.
“Sarà brav-” ma prima di poter finire, Ron cacciò un urlo.
 
“COS’EEEEEEE’, NOOO!”
“Stia buono signor Weasley, è solo un comune ragno casaling-”
“RAGNI, MA PERCHE’ RAGNI, NON POTEVANO ESSERE FARFALLE.”
I gemelli cominciarono a ridacchiare sul posto, mentre Hagrid faceva il finto tonto, chiacchierando con Olympe Maxime.
“Stia tranquillo signor Weasley, è innocuo.”
“MI ENTRA NEL NASO, TOGLILO, TOGLILOOOO!”
Hermione diede una testata al banco ed Harry cominciò a ridacchiare, mentre Rita faceva segno agli elfi di toglierli gli animali.
Una volta libero, Ron si coprì e si allontanò dalla teca del ragno di una ventina di metri, ficcandosi dietro le quinte.
 
“Bene” espirò Rita “Anche questa prova è andata.
Siete pronti? Avete soppesato il coraggio dei due concorrenti?
Votate!”
 
E tutto il pubblico cominciò a votare, A per i Mangiamorte e B per Hogwarts. 




Note: Ed eccoci alla prova di coraggio, spero di avervi strappato un sorriso! Ovviamente anche in questo capitolo dovete votare (un voto a testa) e di seguito vi lascio le schede degli animali usati per la prova se volete darci un'occhiata ^^
Topolino Qui
Rana Qui
Lombrico Qui
Ragno Qui (dovete cercare il genere Agenelidae)
Grazie a chi parteciperà!

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Capitolo 6
*** Défilé ***


 

Note: Nella prova ci saranno diverse canzoni... Ve le metto qui se volete ascoltarle!
Prima  Qui
Seconda Qui
Terza Qui
Quarta Qui
Quinta Qui
Sesta  Qui
Settima Qui
Ottava Qui
Nona Qui
Decima Qui




Défilé

 
 
Le luci si accesero e Rita si avvicinò alle telecamere, facendo un sorriso più grande di quanto non potesse fare.
 
“Bentornatiiiiiiii” urlò, mentre pubblico e concorrenti applaudivano.
“Bene, vediamo il risultato!”
 
Il tabellone fece girare i numeri e poi si fermò.
Cinque a Cinque per i Mangiamorte.
Parità.

 
“Bene, bene!” sorrise la conduttrice “Complimenti a tutti!
Il punteggio è di centonove a centosette per Hogwarts!”
“Non è giusto” borbottò Ron.
“Già…” sospirò Hermione.
“Dai, tranquilli, niente è perduto. Abbiamo Potter, eh” sorrise Silente.
Il corvino lo guardò alzando un sopracciglio e scosse la testa.
 
“Bene, ora possiamo iniziare con il Défilé!
Che i-”
“Grazie Rita per lasciarmi sempre degli spazi tutti per me” si intromise Gilderoy.
“E’ vivo?” chiese Harry.
“Oh, sì!” sorrise Hermione.
“Oh, no!” brontolò Ron.
“Come sei uscito dalla pancia del Basilisco?!” gli urlò Rita.
“Beh, semplicemente usando la mia potente magia” sorrise Gilderoy, mostrando i suoi denti a tutto lo studio “Ovviamente non per il fatto che il mio è il miglior sorriso del mondo.”
“Scommetto che ha fatto schifo anche al Basilisco” incrociò le braccia Ron.
Hermione lo fissò male e Gilderoy tossicchiò.
“Dicevo, mia cara Rita” sorrise l’uomo, girandosi verso il pubblico “Questi spazi a me concessi faranno salire gli ascolti alle stelle! Una grande celebrità come me è sempre apprezzata in questi programmi!”
Rita guardò Gilderoy sconcertata e poi scosse la testa, massaggiandosi le tempie.
“Devo dare il via al Défilé, puoi gentilmente toglierti dalle scatole?!” urlò furiosa, prendendolo poi a spintoni.
“Fuori, fuori, fuori!”
Ron cominciò a ridere ed Hermione si portò le mani alla bocca, dispiaciuta.
“Bene” si ricompose Rita “Che la sfilata abbia inizio!”
 
Sulle note di El Mismo Sol, di Alvaro Soler, i primi due concorrenti fecero l’ingresso.
“Ed ecco che Lucius Malfoy ed Arthur Weasley fanno la loro entrata in abbigliamento Uomo di Giorno!
Possiamo ben vedere l’eleganza del signor Lucius, completamento vestito di nero, con un lungo bastone dello stesso colore portante di una testa di serpente in argento. I mocassini neri e lucidi sono semplicemente regali e la cravatta argentea fa brillare il tutto con molta grazia. I lunghi capelli raccolti in una coda lenta fatta da un fiocco di garza nera, ben sistemata e ripiegata.
Ed ora ecco Arthur, completamente rivestito di uno splendido abito marrone, in scarpe basse ma eleganti ed una classica cravattina arancio! I capelli corti e brizzolati, il sorriso sempre brillante e la camminata da giovane!”
Tutto il pubblico applaudì, mentre i due scesero dal palco.
Partì poi la seconda canzone, Cannibal, di Kesha.

“Narcissa Malfoy e Molly Weasley in abbigliamento Donna di Giorno!
La signora Malfoy sfila le sue forme in un bellissimo abito nero ricamato da preziosi diamanti incastonati intorno al seno fino ad arrivare ad uno dei fianchi. Le maniche ricamate sino ai polsi, i tacchi neri e lucidi nascosti dal lungo abito.
La signora Weasley, come il marito, opta per colori più vivi! Camicetta bianca piena di fiorellini arancio è elegantemente appoggiata su una gonna arancio che la copre fino alle caviglie. Tacchi arancio, borsetta di pelle in mano e meravigliosi ricci raccolti, fanno di questa donna tutto ciò che un uomo può desiderare!”
Il pubblico applaudì ancora e le donne scesero.
Terza canzone, Demons, di Imagine Dragons.

“Ed ecco che sul palco salgono Severus Piton e James Potter in abbigliamento Uomo di Sera!
Il signor Piton indossa un lungo abito nero con un mantello che ricopre tutta la parte posteriore, lunghi capelli – unti – sulle spalle e mocassini neri a chiudere il quadro.
Il signor Potter, a differenza, ha optato per una camicia bianca con le maniche arrotolate, cravatta rossa e pantaloni neri, con la giacca appoggiata sulle spalle. Capelli ribelli sulla testa e sguardo compiaciuto!”
Applausi di nuovo.
Quarta canzone, Mad World di Gary Jules.

“Signori e signori, ecco a voi le favolose Bellatrix Lestrange e Lily Evans!
La signorina Lestrange cammina spavalda nel suo lungo vestito rosso rubino, trasparente sulla pancia e lungo le gambe, coprente solo delle parti intime! Il seno sostenuto e ben valorizzato, i lunghi capelli ricci ricadono sulle spalle e sulla schiena, dando quel senso di sensualità che già la donna si porta dietro.
Lily Evans, invece, opta per un bel capo bianco, con gonna a tubino e scarpe alte bianche ed eleganti. Si possono notare dei piccoli diamanti incastonati nel tacco che riprendono perfettamente la collana che adorna il suo petto. I lunghi capelli lisci sono lasciati ribelli sulla schiena.”
Tutti applaudirono estasiati mentre le donne scendevano dal palco.
Quinta canzone, Hello di OMFG.

“I nostri capi di fazione, signori e signore, si esibiranno in abbigliamento da spiaggia!
Ed ecco a voi Voldemort! Il nostro signore oscuro ha scelto un bellissimo gonnellino hawaiano, infradito, cocchi come reggipetto ed un bellissimo paio di occhiali da sole!”
“Ma come fanno a reggersi sul viso?!” chiese George, spalancando la bocca.
“Magia nera…” mormorò Fred.
I due si guardarono subito dopo e come due idioti cominciarono a ridere sul posto.
“Silente, invece, ha un bellissimo costume rosso con delle sfavillanti palme bianche ed un ombrellone giallo in spalla! Petto nudo, barba raccolta in una treccia ed occhiali a mezza luna sul naso!
Fate proprio venire voglia di mare, signori!”
Tutto il pubblico rise come non mai in vita sua e la canzone cambiò ancora: Sexy and i know it di LMFAO.
“Ed ecco Draco Malfoy ed Harry Potter in abbigliamento Intimo Uomo!
Il signor Malfoy cammina tranquillo sulla passerella con la sua classica espressione da superiore, accappatoio nero che piano viene lanciato al pubblico, lasciando intravedere a tutti un corpo di porcellana bianco infilato in un paio di boxer scuri e molto aderenti!
Il signor Potter ricambia con una camminata decisa e con lo sguardo sbeffeggiate, nel suo accappatoio verde. Si libera di esso in una movenza poco sexy, quasi inciampando col rischio di morire.”
“Si salva sempre” mormorò George “Incredibile” ridacchiò Fred.
“Ed ecco che il corpo di Potter si rivela agli occhi delle donzelle, con una mutandina bianca super aderente!
Complimenti ragazzi, due pezzi da novanta!”
 
“Signora Rita!” urlò la Rowling da dietro le quinte “Si contenga!” continuò.
Rita tossicchiò e si girò di nuovo verso il palco.
 
Tutte le ragazze morirono davanti allo spettacolo, chi per uno chi per l’altro, mentre i due abbandonavano il palco lanciandosi sguardi diffidenti ed alcuni di dubbio senso.
Settima canzone: Why don’t do you right di Jaclyn Haydamacha.

“Ed ecco le due bellissime Pansy Parckinson ed Hermione Granger!
La signorina Pansy sfoggia un bellissimo corsetto nero con dei ricami rossi sul seno, della lingerie raffinatissima! Il reggicalze rosso che stacca dal perizoma nero, con delle bellissime calze scure che muoiono in un tacco rosso carminio!
Hermione Granger, invece, è tutta il contrario! Bellissima nel reggiseno bianco nuvola, con un perizoma dello stesso colore. Il reggi calze, anch’esso bianco, tiene sulle sue gambe delle bellissime calze velate trasparenti bianche, con un tacco modesto stupendo.
Complimenti, davvero sensuali!”
I ragazzi del pubblico facevano a gara per i binocoli.
Il sedere delle ragazze era qualcosa di stupendo.
Partì poi l’ottava canzone: Ego di Willy William remixata.

“Ed ecco a voi Blaise Zabini e Neville Paciock in abbigliamento da Discoteca Uomo!
Il signor Zabini fa mostra del suo corpo conturbante in una bellissima camicia nera a maniche corte, con i bottoni slacciati ed infilato in un paio di pantaloni lucidi ed aderenti. I mocassini neri sembrano fare un ottimo contorno a tutto!
Neville, invece, avanza con passo felpato in una camicia bianca con i primi bottoni slacciati, sguardo serio e jeans leggermente larghi!
Quanto vorrei tornare giovane!”

“Rita! Ti cancello dal libro!” gli urlò la Rowling.
“Ho capito, ho capito!” borbottò la donna, sbuffando.
 
Tutto il pubblico femminile applaudì contento e la nona canzone si espanse per lo studio: Love me like you do remixata.
“Ed ecco le bellissime Astoria Grengrass e Luna Lovegood!
Astoria è infilata in un bellissimo vestito corto e verde smeraldo con un paio di tacchi neri e lucenti! Tutte le forme bene in vista con i capelli boccolati che le ricadono lungo il viso!
La Lovegood, invece, sferra un attacco agghiacciante! Una gonnella corta e celeste riempita di garza, un toppino bianco che copre solo il seno e due bellissimi tacchi alti e bianchi! I lunghi capelli lisci lungo la schiena lasciano intravedere due piccoli orecchini gialli con la forma di un… un…”
“Sono i gorgosprizzi!” gli urlò Luna dal palco.
“Gorgosprizzi! Certo! Come ho fatto a non riconoscerli…” mormorò la donna, grattandosi la nuca.
“Bene e qui finisce il nostro défil-”
“No, no, Rita!” mormorò Gilderoy, sorridendo “Adesso tocca ai miei campioni, prego, entrate!”


Sulle note di Crazy Frog, Fenrir e Gazza fecero il loro ingresso sul palco.
Fenrir completamente vestito di rosa, con i bigodini ed un bellissimo tutù bianco, volteggiava  sul palco mentre tutti i Mangiamorte si nascondevano sotto le sedie.
Gazza, con la sua inseparabile lanterna e Mrs Purr al suo fianco, camminava fiero lungo il palco vestito solo di una mutandina celeste e delle alette da angelo bianche sulla schiena.

 
Rita li guardò e svenne per colpa di un attacco isterico.
Gilderoy sfoderò il suo più grande sorriso e poi si girò verso il pubblico.
“Avete visto? Avete guardato? Votate! – Ovviamente anche i miei due campioni, eh eh.”



Note: Scusate il ritardo ><
Mi auguro vi sia piaciuto il capitolo! 
Adesso vi do le metodiche di votazione:
Ogni coppia vale un punto, quindi avete in tutto 9 voti da assegnare (Esempio: scontro Draco vs Harry potete votare o il biondo o il moro, poi Pansy vs Hermione potete votare o la mora o la castana e così via, fino a Luna ed Astoria).
L'ultimo scontro (Fenrir vs Gazza) vale 3 punti, quindi occhio a votare!
Avete in tutto 12 punti da assegnare! (Se non avete capito, mandatemi un mex)
Grazie a chi parteciperà!

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Capitolo 7
*** Prova dei Cilindri ***


Prova dei Cilindri





 
 
Il palco tornò illuminato ed il pubblico applaudì alla visione di due cilindri che contenevano gli ultimi concorrenti del programma.
Rita si mise nel mezzo dei due con un gran sorriso e salutò tutti.

 
“Benvenuti!
Andiamo subito a vedere i punteggi totalizzati!”
 
Il tabellone si aggiornò e le cifre comparvero gialle su sfondo blu.
Quarantuno di Hogwarts a quarantatré dei Mangiamorte.
Il risultato fu di centocinquantadue per i primi e centoquarantotto per i secondi.
I mangiamorte esultarono, mentre gli altri si guardavano sospirando.

 
“Bene, una battaglia senza tregua! Hogwarts è alle calcagna dei mangiamorte ma questi ultimi hanno prevalso!!”
Dal pubblico si alzarono cori di applausi e sgomento per il risultato ottenuto.
 
“Andiamo ad incontrare i nostri ultimi due concorrenti!
Per i mangiamorte, Blaise Zabini!”
Dall’ala oscura si alzò un grande applauso.
“Per Hogwarts, Hermione Granger!”
Tutti gli studenti si alzarono contenti.
 
“Prego Madre Natura ed il signor Allock di raggiungermi qui, così da poter concludere questo gioco.”
Allock si presentò nello studio e si avvicinò a Minerva, facendola scendere dalle scale fino a raggiungere Rita.
“Bene.
Nessuna delle due parti avrà diritto ad un vantaggio in quanto il punteggio è quasi in parità!
Chi riesce a dare cinque tacche d’acqua al nemico, vince il gioco!
Signor Zabini, cominciamo da lei.”
 
Il ragazzo si girò verso la donna, sfoggiando il miglior sorriso di sempre.
Rita arrossì ed aprì il plico.
“Allora, ehm… che domanda sceglie? Sono tutte di cultura generale babbana e vanno dalla uno alla dieci.”
 
I mangiamorte diedero contro alla scelta delle domande mentre Hogwarts esultava, sapendo di Hermione una nata babbana.
“Scelgo la quattro” sorrise il moretto, senza dare troppo retta alla sua ala.
“Allora… Dove si trova la cattedrale di Notre Dame?”
“Parigi.”
“Esatto!”
La vasca della riccia si riempì di una tacca.
“Ora lei, signorina Granger.”
“La numero dieci.”
“In quale strumento d’orientamento si trova l’ago magnetico?”
“Bussola.”
“Esatto!”
Prima tacca per i mangiamorte: uno ad uno.
 
“Signor Zabini?”
“La due.”
“Come era chiamato il calendario romano nel primo giorno del mese?”
Il ragazzo sgranò gli occhi e fissò Rita.
“Guardi me signor Zabini, non valgono i suggerimenti.”
Blaise tentò di ascoltare qualche suggerimento ma dalla sua ala non arrivò nulla. Nessuno sapeva la risposta.
“Ecco…”
“Non la sa?”
“No…”
“Seconda tacca per i mangiamorte!
La risposta era Calende!”
Tutta Hogwarts esultò.
“Signorina Granger?”
“La uno.”
“Chi è l’autore della poesia -A Silvia-?”
“Leopardi.”
“Esatto!”
Una terza tacca per i mangiamorte: tre ad uno.
 
“Signor Zabini?”
“La sette.”
“Quale parte del corpo è colpita dall’otite?”
“Orecchio.”
“Esatto!”
Tacca d’acqua per Hogwarts.
“Signorina Granger?”
“La nove.”
“In quale parte del corpo è situata la milza?”
“Addome.”
“Ottimo!”
Quarta tacca per i mangiamorte: quattro a due.
 
“Signor Zabini, non può sbagliare… scelga un numero.”
“Dieci.”
“Lei è furbo signor Zabini, ma l’abbiamo già fatta!”
Il pubblico ridacchiò e lui fissò malissimo Rita che si grattò la testa sorridendo.
“La cinque, allora.”
“Ha più costole l’uomo o la donna?”
“Stesse costole.”
“Esatto!”
Terza tacca d’acqua per Hogwarts.
“Signorina Granger è tutto nelle sue mani: se indovina vince il gioco, altrimenti passerà tutto nelle mani del signor Zabini.”
La riccia annuì.
“Scelgo la sei.”
“In un solo colpo uccise un quarto dell’umanità. Chi era?”
Hermione batté gli occhi e fissò Rita.
Hogwarts trattenne il respiro mentre i mangiamorte ridacchiavano.
“Signorina Granger?”
“Ecco…” varie voci provenivano da dietro di lei ma nessuna sembrava darle la risposta giusta. “Io… Penso…” come Divinazione, la Religione non le era mai granché interessata molto e quella sembrava proprio una domanda su quella materia. “Dio?”
“No, sbagliato signorina.
La risposta è Caino, in quanto secondo la Religione a quel tempo, al mondo, esistevano solo Adamo, Eva, Caino ed Abele!”
La vasca della riccia si riempì ed il risultato tornò uguale: quattro a quattro.
 
“Signor Zabini, adesso tocca a lei. Sono rimaste la tre e la otto.”
“La tre.”
“Qual è in ordine alfabetico il primo giorno della settimana?”
“Domenica.”
“Esatto!”
Tutti i mangiamorte esultarono e la vasca di Hermione si riempì.
Hogwarts aveva perso e tutti guardavano tristi l’ala opposta.
 
“Bene!” urlò Rita, mentre coriandoli venivano sparati ovunque “I mangiamorte hanno vinto! Complimenti a tutti, grazie anche a Minerva ed ad Allock!”
Gilderoy si fece avanti e spostò di lato Rita, sfoggiando un grande sorriso.
“Che cominci lo spettacolo finale!” urlò tutto contento, mentre dietro di lui Basilisco e Norberto lottavano furiosi.
“GILDEROY, VADA A CALMARE GLI ANIMALI” gli urlò la Rowling da dietro le quinte e l’uomo, mogio mogio, eseguì l’ordine.
 
Tutti i concorrenti scesero al centro dello studio ed una canzone si fece largo nella sala, dividendo le due fazioni, che cantavano e ballavano assieme.
Il tutto finì fra risate e disastri dei gemelli che, salendo sopra Norberto, lo fecero volare per lo studio rompendo luci e tante altre cose.
Alla fine la vittoria dei mangiamorte scese in secondo piano.

“Da Rita Skeeter e Gilderoy Allock è tutto, al prossimo programma!”


Note: La canzone che ballano nell'ultimo pezzo la trovate Qui . Ascoltatela, fidateviiii XD
Per quanto riguarda la vittoria, all'inizio pensavo di far vincere Hogwarts ma visto che sono di parte e nei libri perdono alla grande, ho voluto dare una gioia ai mangiamorte (anche se poi i gemelli hanno distrutto tutto <.<). 
Spero che questa piccola raccolta di idiozie vi sia piaciuta! 
Lasciatemi un commento se vi va e passate alla Long Slave se vi piace del sano Drarry ^^

 

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