Dafne

di supermen
(/viewuser.php?uid=570962)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** the and ***
Capitolo 2: *** capitolo primo ***
Capitolo 3: *** capitolo secondo ***
Capitolo 4: *** capitolo terzo ***
Capitolo 5: *** capitolo quarto ***



Capitolo 1
*** the and ***


Semplice.
Sono circa le tre di mattina, dire che sono distrutta veramente non dall’idea. L’unico punto di luce è il computer, la finestra è chiusa e si sente il ritmo regolare della pioggia, eterna e fredda.
Al suono delle gocce che cadono veloci, si aggiunge quello dei testi del computer, questo molto meno regolare, molto più calcolato, lento, sicuro come a ricordarmi che sto per finire.  Mentre scrivo le ultime frasi, sorrido, sorrido per la persona che  sono diventata mentre vi raccontavo la mia storia, una storia dove mi avete conosciuta meglio di chiunque altro.
Una semplice storia. Dietro ad ogni cosa c’è una storia. Perché noi umani siamo il risultato di più momenti messi insieme, che ci segnano per sempre.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** capitolo primo ***


Sta seduto e mi fissa.
La sue pelle ambrata è luminosa sotto il sole di agosto, anche da seduto percepisco la sua altezza. Tormenta con la mano destra il suo ciuffo di capelli nero, e si umidisce di continuo le sue labbra carnose e i suoi occhi castani mi scrutano, come a volermi leggere dentro. Mi perdo a guardarlo, da qualche anno a questa parte si letteralmente riempito di tatuaggi, tutti bellissimi, avrei voglia di baciarne uno alla volta.
“Dafne non vuoi rispondermi?”
È veramente incazzato non mi chiama mai per nome. Mi siedo anch’io nel lettino accanto a lui, devo riuscire a convincere a non dire niente a mio fratello.
“Zayn mi dispiace”
Lui mi fulmina e so che sta volta sarà più difficile del solito.
 “ Prova a capirmi, dopo tutto ho diciotto anni non potete continuare a trattarmi come una bambina di sette anni”
Lui si alza. So che abbiamo poco tempo,  dieci minuti e mio fratello arriva. Mi alzo anch’io.
“ Dade se non fossi arrivato io cosa avresti fatto?”
Si vai Dafne che ci riesci.
“Amore lo sai che non mi farei mai toccare da uno sconosciuto, poi non stavamo facendo  niente di male, mi ha offerto solo una limonata”
Lui mi si avvicina, e io so che ormai è fatta.
“Dade lo sai che non dovresti mai accettare niente dagli estranei, poi da uno come quello”
“La gente direbbe che anche te non sei affidabile, tatuaggi e sempre con la sigaretta in mano”
Lui mi sorride sa dove voglio andare a parare.
“Dade non provarci sai, ti conosco da quando eri nel pancione conosco i tuoi trucchetti”
Io butto le mia braccia nel suo collo.
“Amore mio, se ti prometto che non accetterò mai più una limonata da un ragazzo, mi prometti che non dirai niente a Jus?”
Lui mi prende per i fianchi e mi stringe a se.
“Va bene, mocciosa”
Lo stringo forte e lo ringrazio.  Zayn è geloso, ma mio fratello lo è ancora di più, sarebbe capace a farmi cambiare bagni o peggio non farmi più venire al mare.  Lui si mette seduto di nuovo e io mi metto sopra di lui mentre iniziamo a parlare di cosa potremmo fare quella sera.
“More, quella troia ti sta guardando da sta mattina”
Gli dico indicando a una che stava a qualche fila più indietro di noi. Lui la guarda e le sorride.
“Mica male però”
Io mi alzo e mi metto nel mio lettino, si sono gelosa.
“Dade! Non sarai  gelosa?”
Prendo il mio libro e lo apro, non ci posso credere è talmente spudorata quella che non sono neanche sicura porti le mutande.
Zayn mi prende la mano e mi fa  andare vicino a lui.
“Piccola non arrabbiarti con me”
Mi fa il labbruccio, ma io mi giro.
“Lo sai che nessuno prenderà mai il tuo posto”
“DAFNEEEEEE”
Mi giro e vedo un biondo che corre verso di me.
“NIAAAAAAAAAAAAAAL”
Mi alzo e corro verso di lui , quando gli sono vicina mi abbraccia cosi stretta che mi vengono le lacrime ai occhi. Non ci posso credere che è qui, mi è mancato cosi tanto.
“Dafne come se diventata bella!” mi sorride una volta staccati dall’abbraccio “non immagini quanto mi sei mancata cucciola”
Non ho il tempo di risponderli che due braccia mi circondano e un mucchio di ricci mi solletica la guancia. Non può essere vero, non può essere vero.
“Mocciosa mi sei mancata”
Harry mi lascia e Luo mi stringe subito dopo.
“oh ragazzi”
Sono immersa nelle lacrime.  È un’emozione cosi forte vederli di nuovo. Ci sono tutti anche Liam.
“mi siete mancati cosi tanto”
Justin mi si avvicina e con un sorriso contagioso.
 “Sorpresa”
Lo abbraccio forte e scoppio in un pianto ancora più forte.
“Grazie, sei il fratello migliore del mondo”.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** capitolo secondo ***


Harry
La mia piccola ancora ha gli occhi gonfi, non voleva più smettere di piangere.  La stringo forte, siamo a casa sua, c’è casa per dire è più una villa, nel salone e lei sta seduta sulle mie gambe. È diventata una gran figa, i suoi capelli biondi ora le arrivano quasi al culo, e dio che culo che si ritrova.
Se non fosse per il fatto che è Dafne me la sarei già scopata e che io sono gay. È la mia migliore amica, la migliore che potessi mai capitarmi. L’anno scorso quando il padre ha detto che dovevano trasferirsi in California e stato come perdere una parte di me, Zayn è andato subito con loro, noi invece siamo dovuti rimanere a Londra.
Dafne la sentita ogni sera, e i primi mesi finiva sempre per scoppiare a piangere. Un vero strazio, sapere che stava cosi male e non poter far niente.
La scorsa settimana ci ha chiamato Jus è ci ha proposto di andare a passare l’estate con loro. Noi non abbiamo di certo rifiutato, abbiamo subito preso i biglietti e fatto le valige.
Ci mancavano i nostri migliori amici.
“Harry” mi chiama “a cosa pensi?”
Io alzo lo sguardo e mi perdo nei suoi occhi celesti.
“Andiamo in camera mia?”
Mi chiede mentre si alza, io annuisco e la seguo su per le scale. Gli altri non fanno domande, lo sanno che abbiamo molto di cui parlare.
Lei si butta nel letto ed io la seguo schiacciandola. Io mi metto sopra di lei e inizio a farle il solletico, lo soffre ovunque. Amo la sua risata, ridiamo entrambi fino a quando non abbiamo più il respiro. 
Stiamo sdraiati nel letto mentre guardiamo insieme il soffitto. Parliamo, parliamo e parliamo. Mi mancava stare con lei, farla ridere con battute squallide o prendendola in giro. Io le racconto come vanno le cose giù a Londra e come vanno le cose con Luo. Lei mi ascolta e mi fa le domande giuste, e capisce quando ho bisogno solo di essere ascoltato. Parlando non ci accorgiamo che è già ora di cena e lei decide di andare a farsi una doccia, mentre io scendo dai ragazzi.
Li trovo in cucina che ridono perché Niall è finito a terra. Appena mi vedono smettono, lo so che me lo chiederanno.
“Allora Harry come sta?”
È Zayn a parlare. Siamo tutti troppo legati a lei, lo siamo tutti.
“Ragazzi sapete com’è, lei ora sta bene. Nel senso che abbiamo parlato e non mi è sembrata tanto scossa, ma le manca molto”.
Mi siedo in uno sgabello mentre mi verso un bicchiere d’acqua, siamo venuti qua solo per lei, per farla evadere un po’.
“Che ti ha detto? Ne avete parlato”
Liam mi si avvicina e mi stringe una spalla, come a dirmi che non sono solo. Sorrido e tristemente rispondo.
“Ragazzi non ne abbiamo parlato, nel senso mi ha detto che le manca, ma ho visto che stava per mettersi a piangere ed io ho cambiato argomento. Siamo appena arrivati, diamole tempo, vedete che sarà lei a volerne parlare. Non dobbiamo stare tanto addosso a lei, la conosciamo e successo due mesi fa è tanto se ora riesce a ridere e scherzare.”.
Luo mi si avvicina e mi da un bacio.
“tranquillo cucciolo, vedi che risolveremo tutto”.
Io l’abbraccio e gli altri ci raggiungono subito. Non voglio ancora crederci che è successo a lei.
 
Dafne
Scendo le scale di corsa con  indosso una tutta e i capelli ancora bagnati, entro in cucina e li vedo tutti abbracciati. Io non posso fare a meno di amarli, sono la miglior cosa che mi è capitata nella mia vita.
“A me nessuno da un abbraccio?”
Urlo ridendo. Subito si buttano addosso a me e mi fanno finire con il culo a terra facendomi scoppiare in una vera e sana risata.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** capitolo terzo ***


Dopo cena decidiamo di stare semplicemente insieme.
Non posso non farci caso, mi stanno trattando con troppa cautela. Dovevo capirlo subito che sono venuti qua solo per non lasciarmi sola. Jus si sarà sicuramente preoccupato, alla fine da quando è successo, non sono riuscita più a dormire da sola o a uscire sola, l’unico che mi tratta come sempre è Zayn.
Mi sento in colpa che sono venuti fino a qui solo per me. Non voglio che si rovinino l’estate per colpa mia.
Questa notte non avrò gli incubi, almeno spero. Comunque sia non voglio che nessuno mi veda in quel modo. Nessuno. Jus e Zayn mi hanno avuto tra le palle per troppo. Non posso continuare a sentirmi cosi! Sto rovinando la vita a tutti.
Mio padre vuole farmi vedere da qualcuno, ma io non ci penso neanche. Lui dovrebbe solo starmi lontano, hai perso tua madre e ora questo, non c’è niente di male a parlare con qualcuno.
Se avrò bisogno di aiuto, lo chiederò ma io ora non né ho bisogno. C’è ho diciotto anni e posso scegliere per me.
“Sta mattina l’ho beccata con uno tutto tatuato, avrei voluto spaccarli la faccia a quello, la guardava in un modo!”
Dice Zayn mentre mi guarda. Non può averlo fatto stronzo, lurido bastardo.
“Non l’hai detto veramente vero?”
Jus mi guarda già male, lo odio.
“Dade è vero quello che sta dicendo Zayn?”
Mi chiede mio fratello.
“No eh non provarci ho diciotto anni potrò pure accettare una limonata!”
Urlo incazzata, non possono continuare a pretendere che non frequenta nessuno, cazzo sono una ragazza!


Jus si alza.
“Mocciosa non provare ad alzare il tono con me!!”
Non posso crederci! Chi si crede di essere… non posso sopportarlo.
“Non chiamarmi mocciosa. Non puoi pretendere che io rimanga in casa per il reso della mia vita!!”
Lui mi si avvicina con affare minaccioso.
“Devo forse ricordarti cosa è successo l’ultima volta che sei uscite con un ragazzo??”
Non può averlo detto, non seriamente.
Mi alzo e corro in camera mia.
Lo odio, odio lui e Zayn. Chi si credono di essere. Mi chiudo a chiave e mi lascio ad andare in un pianto disperato. Un pianto che inizia per quella sera, per mio fratello, per mia madre e per poi essere per tutto.
Perché quella sera ho insistito tanto a uscire! Dovevo rimanere a casa, invece non ho ascoltato nessuno e ho perso l’unica che mi sapeva aiutare.
Justin non doveva permettersi. Non doveva.
Oddio ho un’emicrania terribile, la medicina. Cerco di alzarmi, ma diventa tutto buoi, e cado nel tappeto. Sto morendo?
Mi sveglio sentendo bussare alla porta. Dove sono? Che ore sono?
Sono tutta sudata, chi è che bussa alla porta.
Sono le quattro di mattina. Avrò urlato durante il sonno, tutte le volte la stessa storia, mi sveglio sudata ma non ricordo niente.
“Sto bene, tornate a dormire”
Urlo alla porta, non voglio vedere nessuno. Non sono dell’umore.
Li sento bisbigliare ma non riconosco le voci. Apro il cassetto destro dell’armadio e prendo una barretta di cioccolato, è l’unica che non mi abbandona mai.
La mangio e vado a farmi una doccia, meglio una vasca dove mi rilasso.
Rimango lì per quelli che mi sembrano secoli, quando inizio a sentire, freddo esco e mi accorgo che comincia a essere giorno. Mi metto i pantaloncini e una maglietta ed esco dalla stanza per scendere a fare colazione.
Appena apro la porta, vedo Zayn seduto a terra con il cuscino, sta dormendo. Lo scavalco e saltando la colazione vado a correre.
Zayn voleva venire a dormire con me, lo sa che quando dormo con lui sono più tranquilla. Si può anche andare a far fottere.
“Dafne! Fermati!”
Mi fermo e mi giro verso alla voce, quasi mi prende un infarto, Luke.
“Dafne ti sto correndo dietro da più di mezz’ora, a cosa stavi pensando?”
Faccio un passo all’indietro.
“C-c” balbetto “Che cosa vuoi?”
Lui mi sorride, e mi si avvicina, vorrei fare qualsiasi cosa tranne che stare qui impalata senza fare niente.
“Volevo dirti che mi dispiace per quella sera, non avrei mai voluto che finisse cosi tragicamente, ma io ti avevo avvisato”
Io deglutisco, non riesco a dire niente.
“Dade sei sempre cosi bella, sono tornato per qualche giorno è stato bello rivederti” 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** capitolo quarto ***


Quando entro nella cucina, trovo tutti preoccupati. Quando mi vedono, si ammutoliscono tutti e mi fissano, io invece vado dritta verso Zayn senza parlare e guardare a nessuno.
Lo afferro per mano e gli dico due parole, due parole per farlo alzare e andare a prendere le chiavi della macchina. Gli altri ci guardano con espressioni tra lo scioccato e il sorpreso.
L’unico che riesce a dire qualcosa è Jus, che mi chiede come sto, io lo ignoro ed esco da casa, l’unica cosa che sento è.
“Jus sta tranquillo cerco di tornare presto”.
E la porta si chiude, Zayn mi si avvicina e mi abbraccia forte.
 
Harry
Quando mi sono svegliato, mi sono ritrovato davanti ai miei migliori amici bussare alla porta, corro ad aprire dimenticandomi di essere nudo, ma niente che non abbiano mai visto.
Zayn mi spinge dentro e si catapulta nella stanza svegliando Louis.
“Ragazzi non è qui!” urla ed esce da nuovo quasi correndo.
Io e il mio ragazzo ci guardiamo confusi e ci vestiamo velocemente per scendere in cucina dove sentiamo gli altri parlare.
“no ragazzi vi ripeto, ho passato tutta la notte davanti alla porta, verso alle quattro ha iniziato a urlare delle cose nel sonno, quindi ho iniziato a bussare alla porta fino a quando lei non mi ha detto che stava bene.
Poi l’ho sentita alzarsi ed io mi sono rimesso seduto lì davanti”.
Si passa la mano sul ciuffo, è preoccupato, fa un respiro e riinizia.
“quando mi sono svegliato, sta mattina la porta era aperta ma lei non c’era, non esce da sola da quando è successo, è sono già due ore”.
Io mi siedo e li guardano, hanno riiniziato a parlare uno sopra all’altro e non si sta facendo niente di concreto.
Mentre sto per dire che devono calmarsi, la porta della cucina ed entra lei.
Io suoi occhi sono spalancati, la faccia è rossa, ma nello stesso momento tendente al pallido. I capelli biondi sono legati in una coda alta.
Lei va dritta verso Zayn, non ci guarda. Come se non esistessero nessuno, solo lui nella stanza.
Lo afferra per mano, lo guarda negli occhi.
“devo andarci”
Ed è come se Zayn capisse tutto, si alza e va a prendere le chiavi dalla macchina. Suo fratello prova chiederle come sta, ma lei lo ignora ed esce dalla porta.
Noi siamo confusi e Zayn prima di uscire rassicura Jus.
“Jus sta tranquillo cerco di tornare presto”.
Dafne
In macchina stiamo in silenzio.
Io guardo il paesaggio cambiare, conosco benissimo questa strada.
Dopo circa dieci minuti siamo arrivati.
Zayn mi accompagna a comprare le rose bianche, erano le sue preferite.
Entriamo.
Quarta diciottesima fila, terza lapide.
Mi siedo a terra e Zayn fa uguale.
“Ciao Jen”
Dico a bassa voce, metto i fiori sotto la lapide.
“lo so che non mi aspettavi cosi presto, ma avevo bisogno di te”.
Sorrido e sento la mano di Zayn che mi si appoggia nella schiena.
“ciao Jen”
La saluta anche lui.
“Sai Jen, ieri sono venuti i ragazzi, sono sicura che verranno a trovarti presto”.
Mi asciugo una lacrima, non devo piangere lei odia quando qualcuno piange.
“Scusa, lo so che non dovrei piangere ma è come se sono tornata a quella sera. Sai sta mattina sono uscita per la prima volta da sola, ma non dovevo farlo. Stavo correndo quando mi sono sentita chiamare, sai chi era? In questo momento vorrei tanto essere te, avere il tuo carattere impulsivo e aggressivo. SI era Luke.
Io non lo posso capire, mi si è presentato davanti e mi ha detto che gli dispiaceva per quella sera. Hai capito? Gli dispiaceva, ma che se andasse a fanculo. Ma la cosa peggiore è stata che ha detto ci aveva avvisato. Io sono stata come un coniglio. Non sono riuscita a dire o a fare niente, ero paralizzata.”.
Scoppio in un pianto disperato, che stupida che sono stata. Zayn mi prende fra le sue braccia e mi culla un po’ sussurrandomi cose dolci.
“Jen scusami, non devo. Lo sai che mi manchi ogni momento, mi manca la tua risata, la tua furia e il fatto che amavi mio fratello tantissimo.
Ora ti dirò una cosa, dovrebbe essere un segreto, ma di Zayn nonostante tutto posso fidarmi per questo tipo di cose. Anche Jus ti amava, tantissimo. Ora è meglio che vado che sento che sto per ripiangere”.
Mi alzo e Zayn mi afferra per mano.
“Ciao Jen, ti voglio bene”

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3447004