Amici con Benefici

di S_Austen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Lacrime, vino e vecchie promesse ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

6 Ottobre 2005

Squadrai le tre ragazze che se ne stavano a chiacchierare in fondo all’aula prima che entrasse il professore.
< Ma seriamente come fanno ad essere così felici? Non si vergognano di-di fare quelle cose?>
< È il loro stile di vita, cosa vuoi farci?> disse annoiato Edward scrollando le spalle.
< Ma dai! Non si può a diciassette anni svendere il proprio corpo per una scopata nel cesso della scuola!>
Edward mi guardò con quelle pepite verdi a cui ormai avevo fatto l’abitudine e mi sorrise con fare malizioso < Non è percaso che sei gelosa? Ammettilo che vorresti anche te farti aprire in due come una mela nei bagni della scuola da Liam Rodney.>
< Blea! Ma che schifo da quello scimmione che si da un sacco di arie! E poi … come sarebbe a dire che sono gelosa? Mi stai per caso dando della puttana?>
Lui alzò le mani < Io non o detto nulla!> si difese, poi tornò a sorridere maligno < Però … Rodney è pur sempre Rodney, sexy, mascolino, il più popolare della scuola, il capitano della squadra di football, chiunque lo verrebbe tra le sue gambe, no?>
< Nel chiunque rientri pure te? Oh mio Dio! Edward Cullen rivela la sua omosessualità!> lo presi in giro e subito lui divenne rosso e cercò di tapparmi la bocca mentre io ridevo.
< No scema, io rimango fedele alla figa.>
< Non essere scurrile!> lo rimproverai mentre alzava gli occhi al cielo divertito.
Edward Cullen era il mio migliore amico da esattamente un anno e otto mesi, ricordo ancora il nostro disastroso primo incontro, lo ricordo come se fosse ieri …

25 Febbraio 2003

< Ahi!>
Urtai contro qualcuno mentre percorrevo i corridoi della scuola con una pila di fotocopie tra le mani che erano finite tutte a terra.
Finii rovinosamente a terra come il resto dei fogli e mi affrettai a raccoglierli.
< Mi dispiace, aspetta che ti aiuto.> disse una voce suadente ed io alzai la testa per vedere chi aveva appena parlato.
Un ragazzo bello da mozzare il fiato, alto, il fisico asciutto e muscoloso, il volto dai tratti perfetti, i capelli ramati tutti scompigliati e gli occhi di un verde bellissimo.
Okay Bella, questa è una classica scena da film, sai come si procede. Un ragazzo bellissimo ti ha sbattuto contro e ti sono caduti i fogli, ora lui ti offre aiuto, vi guarderete negli occhi e sarà amore a prima vista e vivrete felici e contenti per il resto della vostra vita con i vostri bambini che assomiglieranno tutti al padre, perciò non rovinare tutto come tuo solito!
< Sta attendo a dove cammini stupido!> mi sfuggì dalle labbra prima che potessi farci niente.
Complimenti Bella, davvero complimenti
< Scusa tanto! Volevo solo aiutarti!> ribatté acido prima di voltarmi le spalle e fare per andarsene.
Poi si voltò e sorridendomi maligno disse < Certo che però per essere così insignificante sei proprio ingombrante!>
E pure stavolta non resistetti, scattai in piedi e cominciai ad urlare: < Isabella Swan! Ricordati il mio nome perché sarò il tuo incubo peggiore, vigliacco!>
Lui rimase impietrito al mi scatto e poi … e poi scoppiò a ridere!
< Edward, Edward Cullen. È stato un piacere ingombrante, goffa e presuntuosa Elisabetta.>
< ISABELLA!>

… Eh già, il nostro fu un incontro alquanto insolito, da allora cominciammo a detestarci, sfidandoci in ogni cosa possibile ed immaginabile e non perdendo mai occasione per prenderci in giro. Continuammo così finche non diventammo migliori amici.
< Ma la cosa che non capisco è come mai sono sempre così felici dopo una scopata!> sbuffai.
< Una volta ho letto che il sesso fa questo effetto sulle donne, le rende più felici, rilassate e loquaci, oltre a ridurre le probabilità di avere tumori.>
< La vuoi smettere di fare il saputello?>
Poi il mio sguardo cadde su Clarissa Pig Sullivan e rabbrividii. Era una brutta ragazza cicciottella che non si curava mai del suo aspetto, si vestiva male ed evitava tutto e tutti troppo presa a leggere i suoi grossi libri fantasy.
Un po’ mi dispiaceva per lei e più volte avrei voluto avvicinarla ma si era costruita intorno barriere insormontabili, perciò alla fine ci avevo rinunciato lasciandola alla sua quieta solitudine.
< Ho un brutto presentimento.> mormorai.
< Che c’è?>
< Tu sei vergine, vero?> gli chiesi.
< Ehm … si, perché?> sembrava imbarazzato.
< Pure io … e se un giorno diventiamo come Clarissa Pig? Dai, te la immagini la Pig a trent’anni?>
Edward sbiancò e rabbrividì < Io me la immagino come un vecchio topo di biblioteca mai uscita dalla sua tana di libri che dimostra il triplo della sua effettiva età.>
< Esatto … e se a trent’ani noi non avremmo una relazione e saremmo ancora vergini?>
< Ehi, aspetta! Entrambi siamo simpatici e di bell’aspetto – forse più io che te! – frequentiamo molte persone e alcuni di questi ci fanno il filo, perché dovremmo preoccuparci di cosa accadrà tra dieci anni?>
< E va bene, magari non saremo più vergini, però se tra dieci anni non avremmo una relazione stabile voglio che tu mi faccia una promessa.>
< Mh-Mh.>
< Giurami che diventeremo amici di letto, ci stai?>
Edward quasi cadette dalla sedia e sgranò gli occhi guardandomi < Dici sul serio?>
< Mai stata più seria di così. I vent’anni sono il periodo più bello della vita e non voglio diventare una triste zitella nervosa e in carenza di sesso. Tu sei attraente e nel caso so che non avrei problemi di intricarmi in una relazione all’infuori dell’amicizia con te, perciò è la scelta migliore!> dissi decisa.
Lui scoppiò a ridere e ci vollero minuti interi perché si ricomponesse, poi mi sorrise con arroganza – come suo solito – e mi porse la mano. < Ci sto. Se tra dieci anni saremo single e in carenza di sesso diventeremo amici di letto.> Gli strinsi la mano suggellando il patto < Affare fatto.>

… Ma all’epoca non potevo immaginare …


 

Ehm- ehm … salve. Ok, forse è un’idea un po’ insolita però mi è venuta fuori durante una noiosissima ora di matematica e così ho deciso di provare se poteva funzionare. Ditemi voi se è una storia che merita di essere continuata oppure no. In questa storia non aspettatevi sesso appassionato o romanticismo strappalacrime, voglio riuscire a rendere l’eros una pagliacciata. Insomma, non ci avete mai pensato che in tutte le storie erotiche che ci sono i protagonisti sono belli da mozzare il fiato e più dotati del dio del sesso?! Ecco, a questi Edward e Bella queste qualità non mancano (ovviamente) ma diciamo che non sanno bene come sfruttarle.   

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Capitolo 2
*** Lacrime, vino e vecchie promesse ***


Lacrime, vino e vecchie promesse

13 gennaio 2015

 

Suonai il campanello...nessuna risposta.
Suonai ancora… e ancora niente.
Suonai ancora, ancora e ancora ma quella fottuta porta si ostinava a rimanere chiusa.
< Dai apri cazzo!> ringhiai tra le lacrime. E alla quindicesima volta che suonai il capanello la stupida faccia assonnata di Edward fece capolino dal porta.
< Ma che cazz… Bella! Che ci fai qui? Vuoi che i vicini facciano una denuncia per disturbo in orario notturno?… ehi! Che succede?>
< Sono le unidici di sera ed eri già a letto… sei uno sfigato Edward.> borbottai scansandolo ed entrando in casa.
Mi accasciai sul divano prendendomi la testa tra le mani, continuando a piangere.
< Ehi Bella stai bene?...>
< Ti sembra che sto bene?! Imbecille!>
< E se al posto di prendertela con me mi spieghi cosa è successo?> mi chiese in tono gentile. Mentre si sedeva accanto a me sul divano e cominciava ad accarezzarmi i capelli per consolarmi.
< Io e Mike ci siamo lasciati.>
< Ah… e l’hai lasciato tu o…?>
< Ti sembra che l’abbia lasciato io?> urlai trai singhiozzi < È stato quel figlio di puttana! Lui… lui ha detto che è stanco di me… ha trovato un altra più interessante e bella… e sai qual’è la cosa peggiore?! È la mia insegnante di yoga!>
< Oh cazzo.> borbottò.
Ecco! Quel cretino non sapeva che dire!
< Bella… dai non fare così… >
< Sta zitto!> sbraitai.
Lo sentii sospirare ed ero sicura che si stesse passando la mano tra i capelli come faceva ogni volta che non sapeva che fare.
< Sai Bella… credo di avere qualche bottiglia di sambuca da qualche parte…>
Un sorriso mesto incurvò gli angoli della mia bocca < Finalmente dici qualcosa di intelligente.>

 

Stavo ridendo talmente tanto che mi faceva male la pancia il prblema era che non sapevo neanche per cosa stessi ridendo così tanto! Il mondo girava attorno a me e sembrava tutto così divertente, persino quel noiosone di Edward con il naso e le orecchie rosse era divertente mntre tentava di allinearre la punta del pollice con il naso ed il mignolo col ginocchio e il tutto riuscendo a stare in equilibrio su una gamba.
Beh era la quart… sest… boh non avevo idea di quante volte avesse provato fino a quel momento, ma comunque non ci era andato vicino nemmeno una volta.
< Basta mi arrendo! La mia laurea in medicina non basta per fare certe cose! Cazzo è difficile!> esclamò accasciandosi a terra e io risi ancora di più.
< Senti passami quella bottiglia di vino… quello rosso… > biascicò allungando la mano mentre gli passavo una delle bottiglie mezze vuote che c’erano per terra insieme a noi tra sigarette spente, cuscini, pizza e coperte.
< Vuoi saperla una cosa Bells? Non mi è mai piaciuto quel Mike! L’ho sempre trovato un idiota! E poi… che razza di nome è Mike?! Lo fa sembrare ancora più stupido di quello che è!>
< AHAHAHAHAHAHAHAH! Ma la sai una casa? Ahahahah… Mike aveva un coso enorme!>
< Alla faccia dell’insegnante di yoga super vegana che poi si prende la salsiccia Newton!>
Risi a squarcia gola tirandogli una gomitata sul petto.
Forse gliela tirai troppo forte perché la bottiglia di vino rosso gli si rovesciò addosso ed io non potei fare a meno di ridere.
< Cazzo! Merda! Era il mio pigiamo nuovo!>
< AHAHAHAHAH Edward come sei lagnoso! Dai togliti tutto e buttalo a lavare!>
< Si… si giusto… devo lavarlo… > borbottò confuso e con passo traballante andò in bagno subito seguito da me.
Restammo li per un po', io ancora ubriaca e lui in mutande (probabilmente ubriaco quanto me per non sentire il freddo) chinati sul lavandino a lavare un pugiama di cotone celeste con lo shampoo anti forfora.
Credo che nei miei 27 anni non abbia mai vissuto un esperienza così… ambigua se così si può dire.
< E adesso… adesso… >
< E adesso lo si mette ad asciugare.> conclusi e tutta soddisfatta andai a stendere fuori dalla finestra in pigiama zuppo.
Quando mi voltai vidi Edward ancora stranito per i fumi dell’alcol perso a fissare il vuoto nel bagno con addosso solo i boxer e i calzettoni di lana.
Forse era l’alcol, forse la delusione appena ricevuta dal mio ex però per la prima volta trovai Edward, il mio migliore amico… sexy.
E fu strano.
Avevo visto molti vuomini sexy in tutta la mia vita, alcuni di loro furono miei fidanzati, ma non avevo mai visto Edward sotto quel punto di vista, credo che fino a quel momento non l’avevo mai neanche considerato un uomo.
Mi avvicinai di qualche passo a lui così da trovami difronte al suo petto scolpito. Con la punta dei polpastrelli accarezzai i pettorali e lasciai scivolare languidamente la mano verso il basso sul solco tra gli addominali.
< Edward… ti ricordi quella promessa che ci siamo fatti alle superiori? Che se saremmo rimasti single e in carenza di sesso ai nostri 25 anni saremmo diventati… amici… >

< Si… ma amici… di letto.>
Lo guardai, aveva un aria un po' confusa e circospetta, però mi stava ascoltando.
< Io adesso sono single e con ogni probabilità Mike andava a letto con quella la ancora prima di lasciarmi… e tu… tu da quant’è che non scopi?>
Rimanemmo immobili, senza toccarci, guardandoci dritti negli occhi tentando di comprendere ed anticipare le mosse dell’altro.
Poi fu un lampo – o forse erano i mei riflessi rallentati – mi prese tra le braccia e mi baciò con una foga che non mi sarei mai aspettata.
< Da troppo, troppo tempo!>

 

Ta-dan! Ecco subito pronto il primo capitolo, forse è un po' corto ma come inizio preferisco così, ma il verò clou della storia cominceà dal prossimo! Vi ringrazzio tanto di aver approvato questa mia idea che avevo chiuso in un cassetto per un po' troppo tempo e che ho deciso di riesumare, sono contenta che l’idea vi piaccia! Alla prossima e grazie a tutti!

Baci

S. 

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