Per incontrarti di afe (/viewuser.php?uid=101412)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** epilogo ***
Capitolo 1 *** prologo ***
Titolo: PER INCONTRARTI Gruppo: News Coppie: Koyashige...e non so, poi si vedrà Genere: fantasy,romantico Rating: G Disclaimer: i personaggi non mi appartengono Warning: Yaoi
Ti piacerebbe mandare una lettera nel passato? Magari per chiedere scusa a qualcuno,salutarlo per l’ultima volta, ringraziarlo, per poi non pentirsi in seguito Di questo si occupa la Jhonny’s Post-Time La nostra storia però non è incentrata su questa agenzia,ma su uno dei suoi dipendenti,Shigeaki Kato,e di come una singola busta gli abbia cambiato la vita “Benvenuti alla Jhonny’s Post-Time,porteremo i vostri messaggi in qualsiasi epoca desideriate. In cosa posso esservi utile?” chiese Kato vedendo entrare nel negozio 2 anziani signori Entrambi dovevano avere sui 60 anni o giù di lì;avevano i capelli brizzolati e le rughe pronunciate eppure sembravano incredibilmente felici Uno dei 2 signori,con dei grandi occhiali da vista,si avvicinò al bancone e pose al ragazzo una busta “Salve” salutò l’uomo sorridendo “vorrei inviare questa busta ad una persona. Il momento preciso ed il luogo sono scritti qui”disse porgendo un biglietto al ragazzo Kato,un po’ dubbioso chiese all’uomo se avesse delle preferenze su chi dovesse consegnare la busta,intanto che il computer controllava se l’oggetto potesse in qualche modo riportare danni allo spaziotempo L’uomo rispose che avrebbe preferito fosse proprio lui a portarla “A chi la devo recapitare?” domandò Kato,dopo che il computer aveva dato l’ok al viaggio “Se è possibile” rispose l’uomo “preferirei che lo scoprisse una volta arrivato lì. Il destinatario è scritto all’interno della busta” E così dopo un attimo di tentennamento Shigeaki Kato si apprestò a partire alla volta della Tokyo del 2010 L’ultima cosa che vide prima di essere teletrasportato furono le mani unite dei 2 anziani signori e il sorriso di quell’uomo occhialuto Non sapeva bene perché,ma per un attimo,per un solo attimo,credette di conoscere da sempre quell’uomo Non sapeva ancora ciò che il destino gli aveva riservato
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** capitolo 1 ***
Shibuya - 21-03-2010 - L’una del mattino “Bene” disse Kato,guardandosi intorno,controllando su uno dei display dei negozi l’ora a la data Quarant’anni precisi dalla richiesta del cliente Era stato teletrasportato in un quartiere poco frequentato del posto,in cui era sicuro che nessuno avrebbe visto il suo arrivo,almeno così sperava …. “Ehi ragazzo!!”urlò un uomo alle sue spalle,facendolo voltare “Ehi ragazzo! Vieni con me,dai! Andiamoci a divertire dai!” urlò l’uomo con la cravatta annodata alla testa e traballando un po’ “Scusi,ma non ho tempo da perdere con lei signore”rispose Kato cercando di svignarsela L’uomo però al rifiuto si innervosì e spintonò il ragazzo,che cadde a terra In quell’attimo di confusione l’uomo cercò di assestare un calcio al povero Shigeaki Kato attese di ricevere il poderoso colpo,ma una terza persona si sovrappose tra i 2 ricevendo il calcio al posto dell’altro “Vecchio!”urlò “Smettila di importunare la gente,è ora che tu torni a casa,hai bevuto troppo per stanotte” L’uomo ancora più irritato strattonò il colletto della maglia del ragazzo,fissandolo negli occhi,e poi come se ci avesse ripensato lo lasciò, ricominciando a camminare e cantilenando una canzoncina Shigeaki per tutto il tempo rimase steso a terra,osservando la schiena del suo salvatore Il quale,dopo che l’ubriacone svoltò l’angolo,si girò “Tutto bene?”chiese il giovane cercando di aiutare il ragazzo ad alzarsi Doveva avere pressa poco la stessa età di Kato,ma anche se come età erano simili il loro aspetto era completamente opposto Quel ragazzo era un pochino più alto di lui e anche molto più magro,i capelli erano tinti di un caldo colore ramato, ma la cosa che più attirò lo sguardo di Kato fu il viso dell’altro La bocca carnosa, il naso un po’ pronunciato,ma soprattutto gli occhi,scuri come la pece,e le palpebre molto orientali ,quasi invisibili, che rendevano le sue espressioni incredibilmente dolci ed in qualche modo feline allo stesso tempo Per un attimo il cuore di Shigeaki ebbe un sobbalzo Non che a lui piacessero i ragazzi, naturalmente, ma la prima volta che i loro sguardi si unirono sentì provenire da tutto il suo corpo delle piccole scosse,che lo costrinsero ad abbassare lo sguardo per l’imbarazzo,inevitabilmente D’un tratto un forte rumore,però, lo fece ritornare con i piedi per terra e,voltandosi, si accorse che proveniva proprio dalla sua cintura La slacciò velocemente,cercando di capire cosa non andasse,e quella all’improvviso prese fuoco I 2 ragazzi si ritrassero subito,gettando l’oggetto a terra In quel momento Kato capì che non aveva più vie di fuga … ormai era destinato a rimanere prigioniero in quel periodo,poiché,sfortunatamente,sapeva benissimo che congegni per i viaggi nello spazio tempo non sarebbero stati inventati almeno30 anni dopo. Ora nessuno avrebbe potuto aiutarlo. Improvvisamente il suo mondo divenne buio
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** capitolo 2 ***
Quando riaprì gli occhi si
ritrovò in un caldo e sconosciuto letto.
Resosi conto di ciò il
ragazzo,spaventato,cominciò ad agitarsi tra le lenzuola che
lo avevano imprigionato.
Come era arrivato in quel luogo? Chi
ce lo aveva portato? Come faceva a fuggire di lì? Continuava
a chiedersi, agitandosi senza fine
Fu proprio grazie al suo agitarsi
senza fine che il giovane si accorse di qualcosa di infinitamente
morbido accanto a sé
Si voltò di
scatto,terrorizzato,quando l’oggetto morbido emise un verso
di disappunto e il volto del ragazzo del giorno prima fece capolino
davanti hai suoi occhi
Il cuore del ragazzo quasi
scoppiò
Cercò pian piano di levare
la mano che,involontariamente,era finita tra i capelli del
ragazzo,quando quest’ultimo gli prese il polso e lo spinse a
sdraiarsi nuovamente accanto a lui
“E’ ancora
presto,dormi ancora un po’”gli sussurrò
il giovane circondandogli la vita con le braccia
Il giovane venuto dal futuro si
sentì avvampare
Poteva sentire il dolce profumo del
corpo dell’altro e, non riuscendo bene a capire il
perché, sentiva il cuore battere all’impazzata
Perché
quest’uomo mi sconvolge? Si domandava. Con questo grande
dilemma si addormentò,nascondendo nel suo cuore il desiderio
di rimanere tra le sue braccia per sempre
Il risveglio,però,fu molto
meno dolce. Si svegliò,infatti,per colpa della sua allergia
Il ragazzo fin da bambino era sempre
stato allergico al pelo di gatto,quindi,secondo il suo grande
intelletto il ragazzo che lo aveva accolto a casa doveva avere un gatto
La deduzione risultò
esatta quando aprendo gli occhi si ritrovò il musetto di un
dolcissimo gattino addosso
“Scusalo”urlò
l’altro giovane dal bagno “è un
po’ esuberante”
Shigeaki allora lentamente scese dal
letto e si rivestì
Sapeva che non era la cosa giusta
stare lì
Quando si avviò alla porta
per uscire,però,venne fermato dal giovane che lo aveva
accolto
“Prima che tu
vada”disse facendolo voltare “voglio sapere il tuo
nome”
Kato rimase in silenzio,avrebbe
voluto con tutto il cuore rispondergli,ma conosceva le leggi del
viaggio nel tempo;non si doveva mai,per nessun motivo,fraternizzare con
persone che non erano della propria epoca
Se ciò capitava si sarebbe
potuto incorrere in uno stravolgimento del continuum spazio temporale
Così rimase in silenzio,a fissare l’altro
ragazzo,il quale,dopo qualche minuto,sorrise
“D’accordo”rispose
“non fa niente”disse accarezzandogli piano una
ciocca di capelli per poi cercare in tasca un foglietto,scriverci
qualcosa e darlo al giovane
“Se hai bisogno di una mano
o di un posto dove stare chiamami, okay?”
Shigeaki arrossendo prese il
biglietto e scappò via
Non era certo di rincontrare il
giovane,ma nessuno gli negava di tenere quel biglietto,ricordarsi della
prima persona che gli aveva fatto battere così forte il cuore
Osservò il biglietto e ne
lesse il contenuto
Numero di telefono,posto di lavoro ed
infine un nome …. Keiichiro Koyama
Intanto nel suo appartamento Koyama
osservò il ragazzo correre via,con una stretta al cuore
Era veramente possibile innamorarsi
di qualcuno dopo un solo sguardo?
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** capitolo 3 ***
“Che
cosa?!”urlò Yamashita quando Keiichiro gli
raccontò cosa era successo
Yamashita Tomohisa era il collega di
lavoro ed amico di Koyama;si conoscevano dalle scuole medie ed erano
sempre stati inseparabili,anche quando Keiichiro venne a conoscenza
dell’omosessualità dell’amico
Insieme si erano specializzati
nell’arte di barman ed insieme erano stati assunti nello
stesso locale
“Su Pi,non
urlare”lo supplicò il ragazzo. Entrambi stavano
lavorando in quel momento,spostando casse di liquori,che sarebbero
servite quella sera,per la discoteca JE dove i 2 facevano i baristi
“Come non
urlare!”sbraitò il ragazzo poggiando malamente una
cassa di vodka a terra “Non eri tu che da ubriaco giravi
urlando, dicendo di volerti fare più donne di Rocco
Siffredi?!”
“Ma che cosa centra
quello!” rispose arrossendo il ragazzo “lo sai che
non riesco a reggere l’alcool”
“Bene allora dimostrami che
non mi stai dicendo una cazzata”rispose serio
l’amico,guardandolo negli occhi “Se io fossi il
ragazzo che ti piace,cosa faresti?”
“Ma perché
dovrei dimostrarti qualcosa Pi!”gli urlò contro
Koyama “Non sei mica il mio fidanzato”
“Già,fortunatamente”
rispose Tomohisa avvicinandosi minaccioso “ma sono pur sempre
il tuo migliore amico e voglio che storie come quelle che sono accadute
a me con Jin o con Ryo non ti capitino mai”
A quelle ultime parole Keiichiro
sussultò. Jin e Ryo erano stati amici e poi fidanzati di
Yamashita ed entrambi erano riusciti a spezzare il cuore del ragazzo.
Per primo c’era stato
Jin,forte ed affascinante,che però all’amore di
Tomohisa aveva scelto di trovare fortuna in America.
Ryo al contrario era un ragazzo con i
piedi per terra, affettuoso e pieno d’amore,peccato
però che quell’amore non fosse realmente rivolto
al giovane,ma al fantasma del suo ex ragazzo, Uchi,da cui
ritornò,senza tante cerimonie,quando il ragazzo volle
riallacciare il rapporto,lasciando Tomohisa senza neanche una
spiegazione.
In entrambe le storie il povero
Yamashita ne era uscito veramente malconcio e di questo Koyama se
n’era sempre rimproverato, poiché non era riuscito
a proteggerlo in alcun modo. Ancora,alcune volte, se ne incolpava.
Keiichiro aprì la
bocca,per rispondere all’amico,quando dalla porta
entrò Toma.
Toma era il
dj della discoteca in cui lavoravano. Grazie a lui
Tomohisa era tornato finalmente a sorridere,dopo tanto tempo.
L’amore che il ragazzo
provava per il barista era immenso incorruttibile,per lui Yamashita era
l’unico e non l’avrebbe mai lasciato
“Tomo-chan ti serve una
mano?”chiese subito il giovane avvicinandosi al compagno ,
prendendo alcune casse di liquore e scoccandogli un piccolo bacio sulle
labbra prima di rientrare nel locale .
Koyama nel guardarlo si
sentì stringere il petto,se realmente fosse stato al posto
di Toma e il ragazzo che aveva incontrato al posto del suo amico Pi
avrebbe agito proprio allo stesso modo
“Credo che sia una cosa
seria Pi” sussurrò infine,prima di rimettersi a
lavorare
Intanto qualche isolato
più in là Shigeaki era tornato nel luogo dove
aveva rotto la sua cintura,in cerca dei pezzi per restaurarla,quando si
ricordò della lettera che doveva consegnare
Aprì la busta e lesse il
destinatario,scritto in piccolo su un lato della lettera
Lesse più e più
volte il nome scritto ad inchiostro nero,ma non poteva crederci,doveva
esserci qualcosa di sbagliato … la lettera era destinata a
lui
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** capitolo 4 ***
Salvalo e potrai tornare indietro
Kato guardò il foglio più e
più volte,ma oltre ad una data ed un luogo non vi era
nient’altro
23 Maggio 2010
… ciò significava 2 mesi in quel tempo senza
possibilità di ritornare
Ma chi avrebbe dovuto salvare? Così non avrebbe
cambiato il corso del tempo?
Rilesse il luogo in cui si sarebbe dovuto
… era il posto in cui aveva incontrato
Keiichiro,dove si trovava in quel preciso momento
Che cosa diavolo stava succedendo?
Per tutto il tempo Koyama osservò
l’orologio;fra poco lui sarebbe venuto a dargli il cambio
“Buongiorno Keii-chan!” urlò
Tegoshi facendo spaventare il barista
“Ciao Tegonya” rispose l’altro
riprendendosi un po’ “Io ora stacco,sei
pronto?”
“Ne Keii-chan,perché non rimani qui a
farmi compagnia?” chiese il giovane facendogli gli occhi dolci
Tegoshi era sempre stato così
Lui era il terzo barman della discoteca JE ed era famoso per
riuscire ad abbordare qualunque donna o uomo su cui metteva gli occhi
Nessuno riusciva a resistere alla sua dolcezza ed alla sua
incredibile malizia,nessuno,eccetto naturalmente a Koyama
Keiichiro,infatti,era l’unico a non cedere al
fascino del ragazzo;per lui Tegonya era come un fratellino un
po’ appiccicoso,ma niente di più
Ogni volta che l’altro barman ci provava con lui il
ragazzo lo allontanava, gentilmente,dandogli un buffetto affettuoso ed
andandosene
“Mi spiace Tessi,ma devo vedere una
cosa”disse accarezzandogli i capelli e andando a vestirsi
“Mi spiace per te Tego”lo
spaventò Yamashita dopo aver visto tutta la scena
“ma a quanto pare ti sei fatto fregare il ragazzo da uno di
cui non conosce neanche il nome”
Tegoshi sbuffò incominciando a lavare dei bicchieri
“Cavolo,proprio ora che pensavo di essermene
innamorato”
Keiichiro corse,corse come un matto per tutta la
città;voleva rivederlo,erano passate solo poche ore,ma non
riusciva a pensare a nient’altro
Non gli era mai capitato nulla del genere. Lo cercò
per più di 2 ore,ma quel ragazzo sembrava sparito nel
nulla;così stanco e sudato si avviò a casa,voleva
mangiare qualcosa e farsi un bel bagno prima di tornare a lavoro
Salì ad occhi chiusi le scale,fino alla sua
porta,quando sentì un piccolo e bassissimo saluto arrivare
dal basso;aprì di scatto gli occhi,trovandosi
davanti la causa della sua stanchezza a della probabile influenza che
l’avrebbe colto da lì a poco
“Ciao”disse ancora timidamente il ragazzo
seduto accanto allo stipite della porta
Shigeaki aveva deciso che se doveva salvare qualcuno e
sconvolgere lo spaziotempo tanto valeva parlare con quel ragazzo che
era stato così gentile con lui e lo aveva accolto in casa
sua … lo faceva solo per ricambiare il gesto del
giovane,naturalmente,non perché volesse realmente farlo
…
Keiichiro dal canto suo non credeva ai suoi occhi;averlo di
nuovo lì,così vicino,gli sembrava di sognare
Senza pensarci si abbassò sul ragazzo e lo
abbracciò,stringendolo forte a sé
“Per fortuna”disse sul collo
dell’altro “per fortuna ti ho rincontrato”
Shigeaki non sapeva cosa fare,non si aspettava
un’azione del genere,gli accarezzò la schiena,come
per consolarlo,e quando sentì l’abbraccio farsi
più stretto non poté fare a meno di aggrapparsi
alla sua maglia e desiderare di rimanere così per sempre.
“Buon giorno”disse Tegoshi al giovane uomo
che entrò al locale
“Salve”rispose quello avvicinandosi al
bancone “sto cercando il signor Tomohisa,sa dirmi dove posso
trovarlo?” chiese l’uomo,gentilmente,sfoderando uno
dei suoi sorrisi smaglianti
Tegoshi lo guardò con un po’ di
curiosità,era sicuro di non averlo mai visto
“Mi spiace” rispose “Tomo-chan
ha staccato mezzora fa,se vuole può darmi il suo nome e gli
dirò che è passato”
“Mi chiamo …”
“Ryo” lo interruppe Ikuta,guardandolo con
disprezzo
“R-Ryo?” chiese Tegoshi,non capendo la
situazione
“Ciao Toma” rispose il ragazzo
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** capitolo 5 ***
“Volevi parlare con Pi,vero?” chiese
Toma al ragazzo
“…”
“Fammi indovinare,Uchi si è accorto di
che gran pezzo di merda sei e ti ha lasciato,giusto? E ora tu vuoi
usare ancora Pi come sostituto,non è così?
Ryo si avviò verso l’uscita inchinandosi
“Tolgo il disturbo”disse
soltanto,sorpassando Toma
“Lo sai,vero,che io e Pi ora stiamo insieme da ormai
tre anni?” chiese
L’altro non diede risposta e uscì dal
locale
Keiichiro aveva fatto accomodare il ragazzo in sala,intanto
che preparava qualcosa da mangiare;non era solito avere ospiti in
casa,perciò fece di tutto per far stare il giovane a suo agio
Mangiarono in silenzio,scambiandosi ogni tanto degli
sguardi;poi Koyama andò a farsi una doccia,lasciando
l’altro intento a guardare il telegiornale
Quando entrò sotto il getto d’acqua caldo
non poté fare a meno di toccarsi. Non riusciva a fare a meno
di pensare ai suoi capelli scurissimi,di come contrastavano con quella
carnagione chiara,di come gli sarebbe piaciuto
toccare,leccare,assaporare ogni centimetro di quella pelle perfetta.
Immaginava di impadronirsi della sua bocca carnosa e cercare di capire
che gusto avesse. Voleva vedere i suoi occhi scuri pieni di piacere e
lussuria intanto che entrava in lui,baciare ogni sua calda lacrima
mentre che gli donava tutto il suo calore. Desiderava sentirlo
sussurrare il suo nome al momento del piacere,mentre si riversava in
lui.
Venne ,tappandosi la bocca . non gli era mai capitato di
volere così tanto una persona,,neanche quando stava con una
ragazza … perché un solo suo sguardo era riuscito
a cambiarlo così tanto?
Uscì dalla doccia prendendo un asciugamano e
legandoselo in vita. Ora che comprendeva meglio i propri stati
d’animo voleva scoprire cosa provasse l’altro nei
suoi confronti, ma soprattutto voleva conoscere il suo nome.
Shigeaki ,intanto, aveva spento il televisore …
tutti i fatti di cronaca di cui parlavano li aveva dovuti studiare sui
libri di scuola del suo tempo e perciò trovava il tutto al
quanto noioso
Prese ad osservare il micetto grigio che gironzolava per casa
cercando di acchiappare un topino meccanico che Koyama aveva caricato
prima di andare in bagno. Era un gattino così carino e
dolce,avrebbe tanto voluto averne uno così;certo avrebbe
potuto comprare uno di quei gatti senza pelo,ma la cosa non lo
allettava molto …
“Perché non lo
accarezzi?”chiese Koyama, entrando in salotto con solo i
pantaloni della tuta addosso ed i capelli ancora bagnati
Shigeaki arrossì leggermente,distogliendo
lo sguardo dal corpo del ragazzo
Perché il cuore gli batteva così forte?
Era così preoccupato dal prevenire un eventuale
infarto da non rendersi conto di trovarsi troppo vicino al gatto e
così incominciò a starnutire a più non
posso,mentre gli occhi gli si riempivano di lacrime
Keiichiro intuì subito cosa stava succedendo e
velocemente prese Nyatan e lo chiuse nella sua camera da letto,per poi
portare al ragazzo dei fazzolettini di carta
Kato fece un piccolo inchino,per ringraziarlo,quando il
ragazzo si avvicinò con il fazzolettini in mano e si
avvicinò al naso dell’altro
“Soffia”gli disse premuroso,lasciando poi
il pezzo di carta nelle mani di Shigeaki,che si erano
alzate,istintivamente.
Con le mani,intanto,Koyama asciugò le piccole
lacrime che gli erano scese dagli occhi
“Come ti chiami?”chiese,non riuscendo a
trattenersi
Kato a quella domanda andò un po’ nel
pallone,non poteva certo dirgli il suo vero nome,non era ancora
nato,dopotutto,ma mentirgli lo faceva stare male
“C-Chiamami Shige”disse,cercando di non
incrociate il suo sguardo.
Era una mezza verità,perciò poteva
andare bene,no?
“Shige “sussurrò
l’altro,facendo voltare il ragazzo “vuoi stare qui
con me?Non hai posto dove andare,giusto?”
Come fa a saperlo? Si chiese Shige,cercando di non perdersi
nel suo sguardo
Annuì ,lentamente
“Bene”disse sorridendo Koyama
“Allora vivrai con me fino a quando lo
vorrai”esclamò tirando a sé il ragazzo
e facendo aderire la schiena di Shige con il suo petto
“Perché io non ho alcuna intenzione di
lasciarti andare” gli sussurrò,ma Shige
non sentì quelle ultime parole,vittima di un altro fragoroso
starnuto.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** capitolo 6 ***
“Ohi Kei-chan!”urlò Tomohisa, quando
Koyama tornò a lavoro quel pomeriggio “Dove eri
andato a finire?! Sei in ritardo! Io non …”si
bloccò, nel vedere entrare l’amico assieme ad un
ragazzo dai capelli nerissimi e corti e dai vestiti piuttosto
stravaganti
“Scusa Pi! Ho fatto tardi!”rispose tutto
contento Keiichiro,tenendo per mano il ragazzo
“Ti ho portato un’aiutante,si chiama
Shige”disse indicando l’altro giovane,il quale si
inchinò,sussurrando i consueti saluti
Tomohisa si fiondò sul ragazzo e,tutto felice,si
presentò
“Chiamami pure Pi”rispose subito
il barman,guardando dietro il ragazzo,dove Keiichiro si sbracciava per
fargli capire che era quello il ragazzo di cui gli aveva parlato,come
se non fosse già abbastanza evidente …
Il ragazzo venne presentato a tutti i vari colleghi di lavoro
di Kei ed infine,con il tacito accordo del proprietario,lo fecero
diventare un aiuto barista
Tomohisa guardò il suo migliore amico saltellare
qua e là per il locale,felice,e sospirò
rincuorato. Finalmente era scomparso quel Koyama che si intestardiva a
dire che non fosse ancora nata la persona che gli avrebbe rubato il
cuore. Ora l’unica cosa che voleva sapere era dove si fosse
andato a cacciare quello scemo del suo fidanzato.
Da quando Ryo era uscito dalla discoteca JE quella mattina
Ikuta non aveva fatto altro che pedinarlo. Voleva sapere cosa
volesse,dopo tutto quel tempo, dal suo fidanzato e di evitare che il
ragazzo si mettesse in contatto con lui. Erano ormai ore che lo
pedinava,ma non era successo niente di eclatante … lo aveva
seguito a lavoro e poi a casa,dove ora stava,fregandosene del
parchimetro. Ryo,però,non sembrava intenzionato ad uscire.
Stava per ritornare a casa,stanco di stare lì,ma proprio in
quel momento,Nishikido uscì da casa con in mano una rosa.
Era curioso,voleva sapere per chi fosse quel fiore;così
inviò velocemente un messaggio a Pi e poi accese il motore.
“Ma cosa cazzo significa!”urlò
Yamashita appena vide il messaggio di Toma. Mancava poco
all’apertura del locale,tutto era pronto,mancava solo
l’accompagnamento musicale,che però a quanto pare
non ci sarebbe stato,dato che il dj gli aveva appena dato buca
… ora chi glielo diceva al capo?
Shigeaki e Koyama,lì vicino,sobbalzarono
all’urlò disumano di Tomohisa
“Che è successo PI?” chiese
preoccupato Koyama
“Toma ci dà
buca”sospirò arrabbiato “Non abbiamo
nessuno alla console … il capo ci uccide questa volta
…”
“Uccidere chi?”chiese Kusano, entrando in
quel momento
“Capo,vede …”cercò
di spiegare Yamashita,ma venendo prontamente interrotto da Kato
“Ikuta-san ha avuto un
contrattempo,perciò sarò io oggi a occuparmi
della musica” disse inchinandosi,lasciando sia Kei che Pi
senza parole
“Bene,bene”rispose Kusano,ritirandosi nel
suo ufficio senza chiedere altro
Shige alzò il volto,cercando lo sguardo dei suoi
nuovi amici,che boccheggiavano stupiti
“T- T- Tu sai usare una console?”chiese
Koyama stupito
Shige annuì piano,imbarazzato,poi,senza che se ne
accorgesse si ritrovò Tomohisa avvinghiato alla gamba che
urlava come un ossesso
“Mio salvatore! Mio salvatore! Grazie a te sono
salvo! Non so cosa mi avrebbe fatto quel depravato del capo se non ci
fossi stato tu!!”
“Detto qualcosa Tomohisa?”chiese il
proprietario del locale,tirando fuori la testa dal suo ufficio
“N- Niente capo! Stavo solo dicendo che persona
favolosa lei sia! E ora a lavoro!” urlò,scappando
verso il camerino dei dipendenti,trascinandosi dietro i 2 amici
“Eh – Ehi Pi! Che cosa ti è
preso?”chiese Keiichiro,quando finì sdraiato sul
pavimento della stanza,dove lo aveva lanciato Tomohisa
“Niente”disse innocentemente il
ragazzo,per poi osservare in modo ambiguo Shige
“C- Cosa c’è?”chiese
il ragazzo,intimorito
“Spogliati”ordinò,lasciando i 2
scioccati
“C- COOOOOOOOOOOOOOOOOOSSSSSSSSSSSSSSAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!”urlò
Koyama,dopo essersi ripreso dallo shock e guardando Shige,che si
premeva i palmi delle mani sul corpo,cercando di indietreggiare il
più possibile,per arrivare alla porta
Sfortunatamente,però, il ragazzo venne intercettato
e spinto da Tomohisa verso gli armadietti dei dipendenti
“Pi! Cosa hai intenzione di fare?”chiese
Koyama,mettendosi davanti al ragazzo,impedirgli di toccarlo
“Non te lo stupro,non ti preoccupare”lo
rassicurò l’altro “Voglio solo
togliergli quegli abiti fuori moda e mettergli addosso qualcosa di
decente e già che ci sono,magari,dargli anche una
sistematica ai capelli …”
“Perché?”chiese Shigeaki,ma
venendo bellamente ignorato
“Sta bene così
…”mormorò Keiichiro,ammutolendo
però dopo un occhiata assassina che l’amico gli
lanciò
“Insomma,ma sei cieco?!”chiese cercando di
moderarsi e di non mandare a cagare l’amico “sembra
uscito da uno di quei film scemi sui viaggi nel tempo! Non voglio che
lo prendano in giro stasera!”disse,facendo uscire poi
l’amico dalla stanza e incominciando a trafficare con il
povero Shige
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** capitolo 7 ***
Keiichiro rimase per più di mezzora fuori dalla
stanza,camminando avanti ed indietro,neanche stesse per nascere suo
figlio,aspettando di vedere i due uscire dalla stanzetta. Non gli
piaceva sapere Shige in una stanza con un altro uomo,anche se
l’uomo in questione era il suo migliore amico.
Finalmente,dopo ben 20 minuti,Yamashita uscì,imperlato di
sudore e con una faccia affranta
“Com’è andata?”
chiese preoccupato Koyama
“Mi spiace,ma non c’è stato
niente da fare …” disse l’altro
,tamponandosi la fronte
“Come sta’?”
“Ma … come credi che
stia?”chiese l’amico,indicando la porta,dove stava
uscendo Shige
“Secondo me starebbe meglio con i capelli tinti,ma
non me li ha voluti far toccare” disse irritato Pi,ma non
venendo neanche ascoltato da Keiichiro.
Infatti il ragazzo,alla vista dell’altro,aveva
spalancato la bocca e perso tutte le sue capacità di
pensiero e di parola. Non aveva mai visto niente di
così bello.
“Per la primissima uscita della mia nuova collezione
moda primavera – estate” incominciò a
dire Yamashita,seduto su uno sgabello,con un manico di scopa come
microfono “ho puntato su un completo nero,adatto a serate
bollenti … osservate gli anfibi di pelle nera,che donano
maggiore slancio alla figura,le gambe fasciate da pantaloni in cotone
nero e un giubottino coordinato a manica corta …
l’abbinamento nero-pelle sembra dire ,è natural …”
“Tomohisa! Aprì il locale!”
urlò Kusano dal suo studio “e piantala di fare il
coglione!”
Yamashita sospirò affranto,andando a fare come gli
era stato detto,mentre Keiichiro si avvicinava a Shige,che imbarazzato
non riusciva a guardarlo in volto
“Ti sta bene”gli disse,accarezzandogli i
capelli e poi allontanandosi velocemente per aiutare l’amico
Il cuore di Kato,intanto,aveva incominciato a battere sempre
più velocemente,tanto forte da fargli male
Molto lontano da lì,finalmente,Nishikido spense il
motore della sua auto,avvicinandosi lentamente,con Toma alle
calcagna,dalla persona che amava.
Da quel che Ikuta era riuscito a capire si trovavano in un
piccolo boschetto,vicino al mare,ma non riusciva ancora a comprendere
il motivo per cui si erano proprio fermati in quel punto.
Camminarono per più di 10 minuti,Ryo sempre dieci
passi avanti e Toma dietro che procedeva più silenziosamente
possibile per non farsi sentire. Quando Nishikido uscì dal
boschetto, verso una piccola valle vicino allo
strapiombo,l’altro ragazzo si nascose dietro un cespuglio
sempre più convinto di dover scoprire cosa stava succedendo.
Era ormai il tramonto … il mare ed il cielo si
erano tinti di dolci sfumature di rosso. L’uomo si
avvicinò ad una croce in legno e depositò
lì la sua rosa
“Ciao Uchi” sussurrò,cercando
di trattenere a stento le lacrime
Da dietro il cespuglio Toma corse via,senza preoccuparsi di
essere visto,lasciando Ryo al suo dolore
Come dj,Kato,si dimostrò molto abile. La pista era
gremita di persone,come anche il bancone,dal quale si producevano
cocktail alla velocità della luce. Era stato chiamato
perfino Tegoshi,tanti erano i clienti da servire,e il ragazzo a
malavoglia era venuto a dare una mano ai due colleghi. Come gli era
stato detto da Toma non aveva fatto parola a Pi dell’incontro
di quella mattina,ma la cosa non è che gli interessasse
più di tanto,era più contrariato dagli sguardi
nascosti che ogni tanto Shige e Koyama si scambiavano,senza farsi
notare l’uno dall’altro. La cosa lo irritava
parecchio … non tanto per il fatto in sé che il
collega si fosse innamorato … no,forse anche per quello
… ma più che altro perché aveva fatto
il filo a quel ragazzo per più di due anni,senza
però essere degnato di uno sguardo e poi dal nulla compare
un ragazzo,che non solo si stanzia a casa di Koyama e nel suo luogo di
lavoro,ma riesce perfino a convertire quell’etero convinto
del barman in un arrapato con il solo scopo nella vita di scoparsi il
ragazzino per l’eternità!
Sbuffò,posando l’ennesimo bicchiere sul
bancone,senza badare alle chiacchiere dei clienti. Era stanco ed
arrabbiato. Voleva soltanto tornare a casa.
D’un tratto dal nulla comparve Toma,sudato e con la
faccia sconvolta,sembrava aver visto un fantasma. Si
avvicinò al bancone e,dopo aver costretto il fidanzato a
prendersi una pausa,lo trascinò nella stanza dello
staff,senza dare spiegazioni
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** capitolo 8 ***
“C – cosa ti è
preso?”chiese Pi,osservando sorpreso il proprio ragazzo,che
lo guardava come in colpa
“Pi scusami”
“Per cosa?”chiese il ragazzo
Toma si sedette,guardando il pavimento
“Oggi”iniziò a raccontare
“non stavo male … non sono venuto a lavoro
perché stavo pedinando una persona”
“Come stavi pedinando una persona? Chi stavi
pedinando?”chiese Yamashita
“Ryo”rispose l’altro,alzando lo
sguardo e vedendo gli occhi del suo ragazzo velati dal rancore e dalla
tristezza. Non vedeva occhi del genere da un sacco di tempo.
“L- lui”continuò a dire
“è venuto qui questo pomeriggio,ti voleva
parlare”si interruppe,vedendo il ragazzo cercare di fuggire
con un espressione vitrea. Lo abbracciò,accarezzandogli
piano i capelli “Tranquillo Tomo-chan,ci penso io a
te”
Sapeva bene che il fidanzato lo amava,ma conosceva anche il
dolore che il cuore del ragazzo nascondeva …
Fuori da lì il locale si stava pian piano
svuotando. Kei e Tegoshi stavano,dopo tanto lavoro,prendendo una
meritata pausa
“Lo sai che mi sono innamorato di
te?”chiese Tegoshi,approfittando del momento di quiete per
parlare
Il ragazzo,stupito,lo guardò senza parole. Non si
aspettava un’uscita del genere.
“Non prendermi in Giro Tessi”disse,forse
troppo serio per una frase del genere
“Non sto scherzando!”urlò
l’altro,attirando lo sguardo dei pochi presenti su di
sé
“IO TI AMO!”urlò
Successe tutto in pochi attimi. Tegoshi baciò
Keiichiro,sotto lo sguardo di Shige,il quale scappò,senza
voltarsi indietro. Koyama cercò di raggiungerlo,ma venne
bloccato da Yuya
“Non andare”lo
supplicò”resta con me”
Keiichiro lo guardò con affetto “Mi
spiace Tessi,sono innamorato di lui”disse,guardando la porta
da cui,poco prima,era uscito Shige
Tegoshi guardò il volto del ragazzo.
Quell’intensità nel suo sguardo … era
la prima volta che la vedeva …
Lo lasciò andare e,mentre il ragazzo correva
uscendo dal locale,si accasciò al suolo
Shige intanto non faceva che correre,facendosi mille domande.
Perché si era sentito così male?
Perché sapere che qualcuno amava Keiichiro lo faceva
così soffrire?
Si sentiva il cuore a pezzi e le lacrime continuavano a
riempirgli gli occhi,mentre correva verso un luogo indefinito,dove
sentirsi al sicuro. Lui non poteva sentirsi così,non doveva
sentirsi così.
Senza pensarci si ritrovò nella stradina in cui
aveva visto Kei per la prima volta,il giorno prima. Si sedette a
terra,accovacciandosi su se stesso,forse se stava lì
qualcuno sarebbe arrivato a riportarlo a casa. Forse Ohno-senpai si
sarebbe accorto della sua assenza.
Sentì dei passi,dietro di lui e,quando si accorse
che era Koyama,cercò di scappare,ma venne prontamente
fermato e imprigionato tra il muro di un edificio ed il corpo del suo
inseguitore
Intanto nella discoteca JE Yamapi e Toma erano
finalmente usciti dalla stanza dello staff,entrambi ancora scossi per
la discussione avvenuta,quando videro Tegoshi seduto sul pavimento del
bar,intento a guardare il vuoto di fronte a sé
“Tego cosa … che stai facendo?”
“Pi”disse il ragazzo,con le lacrime agli
occhi “lui non mi vuole”
Yamashita sospirò,abbracciandolo stretto
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** capitolo 9 ***
“Allora”ansimò
Keiichiro,riprendendo fiato e cercando di non far fuggire il
ragazzo“Perché sei scappato?”
Shige abbassò il viso,tentando ancora di fare
resistenza,senza riuscirci
“Allora?”chiese Koyama,alzando la voce
“I … io … non
…”aveva cominciato l’altro,senza
però aggiungere altro
“Cos’è … eri
geloso?”chiese malizioso il più alto
“Certo che no!”urlò il
moro,alzando lo sguardo,rosso in viso
“Che carino”aveva sussurrato
l’altro,avvinandosi ulteriormente al ragazzo e asciugandogli
le guance bagnate. Le loro labbra erano ad un soffio l’una
dall’altra,quando Kato voltò il viso,dando mostra
del collo nudo all’altro ragazzo. Keiichiro glielo
baciò,per niente irritato del gesto,facendo più
volte lo stesso tragitto,lasciandogli piccoli baci bagnati. Sentiva ad
ogni bacio il cuore dell’altro battere
all’impazzata e se ne compiacque.
“Mi piaci” gli sussurrò
all’orecchio e poi,senza lasciare al moro il tempo per
rielaborare quella nuova informazione,si avviò a casa
Passarono settimane da quell’evento,ma tutto
sembrava essersi bloccato. Tegoshi non rivolgeva la parola a Keiichiro
e Shige per quanto volesse chiarire la faccenda era troppo imbarazzato
per farlo. Per quanto riguardava Keiichiro,invece, non sembrava per
niente preoccupato della piega che gli eventi avevano preso. Solo Pi
era stanco della situazione. Stanco del continuo silenzio pieno di
tensione,degli sguardi duri e freddi e dell’atteggiamento
menefreghista che i suoi amici avevano incominciato a mostrare.
Ma,anche se tutto ciò lo irritava incredibilmente,aveva
anche lui le sue gatte da pelare e non poteva e non voleva impicciarsi
troppo dei problemi degli altri. Non sapeva ancora,però,che
il suo problema avrebbe risolto le divergenze di tutti i presenti.
Difatti,alcuni giorni dopo,Ryo si ripresentò alla
discoteca. Toma,quella volta non disse nulla,ma lo fece
accomodare,mentre Koyama gli versava da bere,guardandolo in cagnesco.
Non aveva mai digerito ciò che aveva fatto al suo
amico,avrebbe voluto che il ragazzo scomparisse davanti ai suoi
occhi,ma proprio mentre il barman incominciò ad aprire la
bocca per insultarlo,arrivarono Pi e Shige. I dolci occhi di Yamashita
si incupirono un po’,quando lo riconobbe,ma si riscosse subito
“Ciao Ryo”lo salutò sorridendo
dolcemente
L’uomo sobbalzò un attimo a disagio e
abbassò il viso,rispondendo al saluto.
“Ti va di parlare un
po’?”chiese,avvicinandosi
L’uomo annuì,tenendo lo sguardo
basso,mentre seguiva l’ex amante
“Pi,sicuro che vada tutto
bene?”domandò Keiichiro,preoccupato
“Si”rispose il ragazzo,con aria
rassicurante “è tutto a posto”
e,sorridendo al suo Toma,si avviò insieme
all’altro nella stanza dello staff.
Stettero in quella stanza per molto tempo. Toma rimase vicino
alla porta,pronto ad intervenire in ogni momento,mentre Keiichiro
continuava a servire i clienti,aiutato da Shige. Per fortuna quel
giorno la discoteca era chiusa,perciò vi erano poche persone
da servire al bar. Per tutto il tempo sia Toma che Koyama rimasero tesi
e preoccupati. Shige provò più volte a
tranquillizzarli,ma con scarsi risultati. Vedere Keiichiro
così agitato procurava al ragazzo delle dolorosissime fitte
al cuore. Si sentiva impotente e geloso
Perché sei così preoccupato? Con me
faresti lo stesso? Perché anche se ti sono così
vicino tu non mi guardi? Continuava a domandarsi
In realtà,dopo l’attacco che aveva subito
settimane prima Koyama non gli si era più avvicinato.
Continuavano a vivere sotto lo stesso tetto,come coinquilini,ma non era
la stessa cosa … molte volte si sentiva solo,desiderava
avere l’altro accanto a sé e sentire il suo
calore. Aveva capito di non riuscire a sentirsi vivo senza
l’altro. Lo amava
Gli prese la mano,stringendola un po’. Keiichiro lo
guardò,sorpreso,mentre l’altro abbassava lo
sguardo in imbarazzo
In quel momento Pi,uscì dallo stanzino
“Tutto a posto amore?” chiese il suo
ragazzo,facendosi vicino
Yamashita teneva lo sguardo basso,sembrava essere successo
qualcosa di brutto
|
Ritorna all'indice
Capitolo 11 *** capitolo 10 ***
“Tutto a posto” disse,alzando il
capo e sorridendo al fidanzato “è come se mi fossi
tolto un grande peso dalle spalle”
“Bene!”urlò Shige,facendo
sobbalzare tutti i presenti “Allora festeggiamo!”
Anche Ryo fu invitato a festeggiare ma non accettò.
Voleva pensare,rinfrescarsi le idee su tutto
ciò che era successo.
Camminò senza meta verso la notte
scura,perdendosi nei ricordi
Ricordava chiaramente come tutto era iniziato.
Dopo che Uchi lo aveva lasciato era andato a confortarsi da
Yamashita,che in quel periodo aveva conosciuto in un bar lì
vicino. Ricordava di aver bevuto molto quella notte,tanto da essere
aiutato dal ragazzo a tornare a casa e poi l’alcol aveva
fatto il resto. Non sapeva come fosse successo,ma il giorno dopo si
ritrovò a letto con l’amico,il quale quando si
svegliò non sembrava per niente scioccato dalla cosa. Invece
lui si sentiva uno schifo … non solo aveva portato a letto
un suo amico,ma aveva anche scoperto che,come lui,anche
l’altro era gay. In più non riusciva a
dimenticarsi del suo fidanzato. All’inizio cercò
di dimenticare l’accaduto,di non farsi più vedere
da Pi,ma il senso di solitudine e di vuoto lo portarono a bere ed
,infine, cedette alla lussuria. Si era comportato da vero stronzo,in
quel periodo,usava Tomohisa senza neanche nascondere le sue
intenzioni,torturando il cuore del ragazzo senza ritegno. Non aveva mai
pensato ai suoi sentimenti. Quando, un giorno, incontrò per
caso il suo ex lo seguì,senza pensarci. Solo lui riusciva a
completarlo,a farlo sentire vivo e non voleva ancora
perderlo. Venne a conoscenza di molte cose quel giorno …
della malattia che pian piano si stava ingrandendo nel corpo
dell’amato,del tempo che gli rimaneva da vivere,del fatto che
l’altro lo amava ancora e non lo aveva mai dimenticato. Da
quella volta non lo lasciò più. Non si fece
più vedere da Pi. Passò i momenti più
felici della sua vita insieme a Uchi,fino a quando la sua malattia non
lo portò via. Promise a sé stesso di
vivere la vita che il suo amato non aveva vissuto,in suo
onore,pentendosi per tutte le cattive azioni che aveva compiuto.
Perciò era tornato dal barista,per chiedergli perdono.
Sapeva che,finalmente,era riuscito a trovare qualcuno che lo amasse e
perciò voleva in tutti i modi scusarsi per ciò
che gli aveva fatto. Non si aspettava,però,che lui
accettasse le sue scuse così velocemente.
“Dai Ryo,ancora con quella storia?”gli
aveva detto,lasciandolo di stucco “ormai è acqua
passata. Sono felice adesso”
Avevano poi passato quasi due ore a parlare di ciò
che era successo negli anni successivi alla loro storia,alle loro
speranze e ai sogni non realizzati. Si sentì più
leggero pensando di aver ritrovato un vecchio amico.
Ad un certo punto, mentre continuava a camminare tra
le buie strade di Tokyo,urtò qualcosa
“Ehi! Sta più attento!”disse il
ragazzo che aveva colpito,mentre si rialzava
“Scusami”disse,guardandolo “Ah!
Ma tu lavori alla discoteca JE”quasi gridò
Ryo,riconoscendo il ragazzo
Tegoshi alzò gli occhi,ancora pieni di lacrime per
il continuo pensare al suo amore non corrisposto,e lo
guardò,senza riconoscerlo
“Ci siamo già visti?” chiese
“Diciamo di si” rispose Nishikido
“Anche tu pensi ad un amore finto?”gli
domandò,asciugandogli gli occhi
“Come lo sai?”
“Ci sono passato”mormorò
“Ti va di bere qualcosa? Ho bisogno di un
po’ di compagnia”gli propose Yuya,troppo spaventato
e triste per restare da solo
“Ok” aveva risposto
l’altro,incamminandosi
Bere un po’,dopotutto,lo avrebbe tirato su di morale
… e poi non poteva lasciare quel gattino spaventato tutto
solo …
Dopo i festeggiamenti e la conclusione del turno di lavoro
Keiichiro e Shige tornarono a casa.
Shige per tutto il viaggio,camminò con lo sguardo
basso,senza rivolgere la parola all’altro ragazzo,per il
troppo imbarazzo. Non solo si era sentito indispettito dalle attenzioni
di Keiichiro per Tomohisa,ma aveva anche approfittato del
momento,mettendo fine al muto divieto del non essere toccato
“Ne Shige-chan …”lo
richiamò alla realtà Koyama,che camminava accanto
a lui “Posso chiederti una cosa?”
“C- certo”sussurrò
l’altro.
Keiichiro si grattò il capo,a
disagio,scompigliandosi i capelli bronzei
“Tu … beh … sei veramente
sicuro di voler stare a casa a mia?”chiese guardandolo negli
occhi.
Kato lo guardò sorpreso,smettendo di camminare,e
cercando di non piangere
“V- vuoi che me ne vada?”chiese
intimorito,cercando di non sentire le fitte di dolore che aveva al petto
“No,non è
questo!”precisò subito l’altro
“è solo che non mi sembri felice di stare
… a casa mia”
Non sembri felice di stare con me,avrebbe voluto dirgli,ma si
era trattenuto,dopotutto non sapeva cosa provava l’altro
“Ti sbagli!”urlò
Shigeaki,prendendo un lembo della maglietta dell’altro
“Io ti sono veramente grato per avermi ospitato e per essere
così gentile con me. Non penso che nessun’altro al
posto tuo lo avrebbe fatto”
“Come ti sbagli”gli sussurrò il
più alto,accarezzandogli la guancia.
Shige arrossì,in completo imbarazzo,ma non si
allontanò. Voleva rimanere così per sempre.
“E’ solo che”continuò
Keiichiro,incupendosi “non vorrei infastidirti con questi
miei sentimenti”
Al contrario di ciò che diceva,però,il
ragazzo incominciò ad avvicinarsi sempre di più
al moro,fino a quando non si ritrovò ad un soffio dalle
labbra dell'altro
|
Ritorna all'indice
Capitolo 12 *** capitolo 11 ***
Non si sarebbe avvicinato di più. Avrebbe lasciato
scegliere a Kato come continuare … anche se supponeva che il
ragazzo sarebbe subito scappato,arrabbiato. La cosa però non
accadde,anzi,Shige senza pensarci due volte sfiorò
flebilmente le labbra dell’altro,per poi abbassare il
capo,rosso come un peperone
“Anche tu mi piaci” rispose,quasi senza
voce.
Ci vollero alcuni minuti per il più alto per capire
ciò che era successo ma,appena realizzò, sorrise
felice e lo abbracciò
“Quanto volevo sentire queste parole”
Tornati a casa il piccolo calore che avevano provato
baciandosi si trasformò in ardente passione. I vestiti
vennero scaraventati a terra,il povero Nyatan chiuso sul terrazzo e
Shige venne posato con estrema delicatezza sul letto,continuando a
baciare il suo ragazzo. I piccoli baci divennero pian piano
più passionali e caldi e gli ansimi incontrollati del moro
si sparsero per tutta la stanza.
Keiichiro lo strinse a sé,mentre lo
preparava,torturandogli il petto e osservando tutte le espressioni che
via via si susseguivano sul volto di Kato …
dolore,vergogna,piacere … tutto era così erotico.
Quando finì di prepararlo ed entrò in
lui,il moro gemette dal dolore,lasciandosi sfuggire due o tre lacrime
dai suoi occhi. Kei le asciugò tutte,con i suoi baci, e si
approprio della bocca dell’altro,mentre pian piano Shige
incominciò ad ansimare dal piacere. Vennero insieme,urlando
l’uno il nome dell’altro. Quella notte Shige si
addormentò felice tra le braccia del compagno,sicuro di
essere finalmente nel posto in cui voleva stare.
Non sapeva ancora cosa sarebbe successo di lì a
poco …
“Cooooossssaaaa?! Vi siete messi
insieme?!”urlò Yamashita la mattina dopo,quando
entrò con Toma nella discoteca
“Si”rispose Koyama,sorridendo
felice,mentre Shige si limitò ad arrossire
“Bene,alla buonora! Stavo pensando di dovervi dare
una spintarella io! Sembravate una brutta copia della serie
Beautiful!”
“Ohi!”urlò Koyama,facendo
ridere tutti i presenti
In quel momento entrò Yuya che,differentemente
dalle ultime settimane,salutò tutti allegramente e fece
perfino i complimenti alla neo coppietta. Sembrava in qualche modo
rinato,anche se nessuno ne capiva il motivo …
La giornata passò in fretta,tra baci rubati e
occhiate furtive da parte dei 2,eppure Shige si sentiva in colpa.
Keiichiro lo amava molto,certo,ma lui stava mentendo su chi era e su
cosa ci faceva lì, certo il compagno non gli aveva chiesto
mai nulla,ma sapeva che non sarebbe durato a lungo …
Guardò il calendario,mancavano solo un paio di
giorni al 23 Maggio e poi tutto sarebbe tornato alla sua fredda
realtà,sarebbe tornato nel suo tempo,lasciando
l’amato senza una motivazione valida o almeno credibile.
Continuò per più di dieci minuti a
guardare il vuoto,quando una piccola manina tirò i
suoi vestiti,facendolo voltare
“Signore? Sta bene? Perché
piange?”chiese un bambino dai grandi occhi scuri,con i
capelli neri
Shige rimase stupito nel sentire le lacrime solcargli le guance
“N- non è niente”si
affrettò a dire “è solo un
po’ di polvere … ma tu chi sei?”chiese
guardando ancora il ragazzino.
Doveva avere all’incirca 10 anni ad occhio e
croce,ma non era l’età che lo incuriosiva. Non
sapeva bene dire perché,ma sentiva di conoscere bene quel
bambino,di averlo già visto. Il bambino aprì la
bocca,per rispondere,quando Koyama da dietro lo
sollevò,mettendoselo in spalletta.
“Oush! Sei diventato pesante Shinichi!”
“Non è vero!”urlò il
bimbo
“Kei … chi è questo
bambino?”bisbigliò Shige,cercando di non farsi
sentire “Non è tuo,vero?”chiese con gli
occhi iniettati di sangue
“Ma no! Che dici
Shige!”protestò l’altro,nel panico
“Lui è Shinichi. È il figlio di un
grande amico del proprietario Kusano,il comandate della polizia
Kato”
Il moro dopo aver sentito ciò
sbiancò,osservando ancora una volta il bambino,che
sorrideva,giocando con i capelli di Keiichiro
“Shige stai bene?”chiese il
ragazzo,vedendolo in procinto di svenire
“S- si,sto bene”rispose con gli occhi
sbarrati “Devo solo andare un attimo in
bagno”disse,correndo via.
Non poteva essere vero,non poteva esserlo. Quel bambino non
poteva essere suo padre,no,non poteva proprio essere così
… Shinichi Kato* … non doveva essere una
coincidenza
Si sciacquò più volte il viso,cercando
di rilassarsi e di ritrovare il suo autocontrollo,fino a quando
sentì bussare
“Shige? Tutto bene?”
“ … ”
“Amore ti prego,mi stai facendo
preoccupare”
“ … Dillo ancora”
“Eh? Cosa?”
“Chiamami ancora. Dillo ancora”
“Solo se mi fai
entrare”contrattò Koyama
L’altro aprì subito la porta e si
gettò fra le sue braccia
“Stai bene amore?”
“Ora si”disse il moro,stringendosi di
più all’altro.
*il nome è di fantasia ^^
|
Ritorna all'indice
Capitolo 13 *** capitolo 12 ***
Keiichiro gli accarezzò i capelli neri,morbidi e
setosi
“Se c’è qualcosa che non va
puoi dirmelo …”
Shige sentì una pugnalata al cuore in quel
momento,ma fece finta di niente
“Sto bene,non ti devi preoccupare,voglio solo che mi
chiami ancora “Amore” ,adoro sentirtelo
dire”
Si coccolarono per un po’,mentre Kei gli sussurrava
all’orecchio quanto lo amasse;ma il senso di inquietudine che
lo attanagliava non sembrava voler sparire. Dio gli stava ricordando
che non apparteneva a quel luogo,che la sua vita lì era
destinata a finire e,tutto ciò,lo faceva morire dentro. I
giorni passarono ed arrivò il 23 Maggio. Quel giorno pioveva
forte e Keiichiro era andato a lavorare presto. Shige lentamente si
preparò. Non voleva tornare indietro,nel suo tempo,ma quel
“Salvalo” che era stato scritto nella lettera lo
spaventava.
Quando arrivò al locale capì che
c’era qualcosa che non andava. Le finestre erano rotte,i
tavoli e le sedie spaccate e non vi era traccia di Keiichiro. La paura
lo fece raggelare.
Cosa era successo? Dov’era Kei?
Si ritrovò a correre per il locale,urlando a
squarciagola il nome del fidanzato. Nessuno rispose.
Uscì per strada e,senza neanche pensarci,corse
verso il luogo del loro primo incontro,qualche via più in
giù. Lo trovò lì,sotto la
pioggia,mentre veniva pestato brutalmente da 5 uomini,appartenenti alla
yakuza
“Avevamo già avvertito il tuo capo,ma
quello stupido a cercato di raccontare tutto alla
polizia”disse uno, calpestandogli la testa
“E’ solo questione di
affari”sghignazzò un altro “eri nel
posto sbagliato al momento sbagliato”
Uno di loro tirò fuori un coltellino,chinandosi a
mostrarlo al ragazzo dolorante
“Tu sarai l’esempio per tutto il
vicinato,sarai l’esempio di ciò che succede se ci
si mette contro il gruppo Kitagawa”disse,alzando
l’arma,pronto a colpirlo
Shige corse dal gruppo e colpì il malintenzionato
in viso e rubandogli l’arma. Gli anni di karate,a quanto
pare,erano serviti a qualcosa … nel giro di 10 minuti tutti
e 5 gli uomini erano fuori gioco.
Si avvicinò a Keiichiro,costatando la
gravità delle ferite. Aveva parecchi lividi e tagli,ma
niente di relativamente grave,per fortuna
“C- come facevi a sapere che ero
qui?”chiese debolmente il ragazzo
“E’ una storia
lunga”sussurrò l’altro,tristemente.
Intanto,dietro di loro,una sfera luminosa apparì dal nulla
“Mi spiace,ma non sono stato del tutto sincero con
te …”spiegò Shige,mentre dalla sfera
uscì un ragazzo
Koyama non seppe cosa fosse successo realmente …
ricordava solo di aver visto l’arrivo di uno strano uomo in
una palla di luce e poi il nulla …
Pensò di aver sognato tutto,quando si
svegliò, nel suo letto. Il lancinante dolore al corpo e lo
sconosciuto che dormiva al suo fianco,però,lo fecero
desistere da questa idea.
Si alzò piano,tentando di non svegliare
l’altro ragazzo,ma inciampò,cadendo proprio
accanto al suo ragazzo,che dormiva bellamente.
Si fermò un attimo a guardarlo. In
realtà nessuno lo sapeva,ma era stato lui la sua ragione di
vita da due mesi a quella parte. Se non lo avesse incontrato quella
notte era sicuro che la sua vita avrebbe preso una brutta piega.
Si avvicinò un po’ di più al
viso dell’amato e gli sfiorò le labbra,in un dolce
bacio. Non gli importava niente di chi fosse in realtà
Shige,e del perché l’altro tipo stesse dormendo
sul suo letto,voleva solo continuare a vivere la sua vita con
lui,magari anche per sempre …
In quel momento Shige si svegliò,stropicciandosi
gli occhi,e sorrise,vedendo il proprio ragazzo che lo guardava.
Bisticciò un buongiorno,ma poi ricordandosi di
ciò che era successo si alzò di colpo,tentando di
scappare.
Keiichiro lo fermò,con convinzione,obbligandolo a
risistemarsi sul futon e stringendolo a sé
“Kei no”
“Perché?”
“…”
“Non vuoi dirmi cosa sta
succedendo?”chiese Koyama,vedendo il volto
dell’altro incupirsi
“Io ti ho mentito”disse Shige,con gli
occhi umidi
“Su cosa? Non mi ami?”
“No,non è questo … ma ti ho
mentito su ciò che sono”rispose Shige,cercando le
parole giuste
“Promettimi che mi farai parlare senza
interrompermi,ok?”
“Ok”
“ … io vengo dal futuro” disse
serio Shigeaki “sono arrivato qui per lavoro. Nel mio tempo
lavoravo come postino del tempo. Portavo la posta nei vari secoli che i
miei clienti richiedevano,però nel mio ultimo
viaggio ho avuto un guasto alla mia cintura. Solo
quella cintura può portarmi in giro per il tempo,
perciò sono rimasto bloccato qui. So che può
sembrare strano,ma è la
verità”spiegò Shige,quasi in lacrime
“Io non sarei dovuto entrare a far parte della tua vita,non
avrei dovuto innamorarmi di te,ma mi sono comportato da egoista e ho
cambiato il tuo destino”
“Il mio destino?”chiese Koyama,non capendo
“Già,il tuo destino”
confermò l’uomo sdraiato sul letto,guardandoli
|
Ritorna all'indice
Capitolo 14 *** epilogo ***
“Tu chi sei?”chiese Keiichiro
“Lui è Ohno-senpai,un mio
collega”rispose Shige
“Già,e sono venuto a riportarlo a
casa”disse,alzandosi dal letto e guardando la coppietta
“Ma perché?”
“Kei ,te l’ho detto,non appartengo a
questo tempo,se non fosse stato per quella lettera e per
l’incidente sarei tornato nel mio tempo già da un
pezzo” sbottò Kato,tappandosi poi la bocca
“Stai dicendo che io per te non sono nulla che uno
stupido inconveniente?!”
“No,non è così! Io mi sono
veramente innamorato di te!”
“Di che lettera stai parlando?”
domandò Ohno,intromettendosi
Shige gli pose la lettera ,indirizzata a se stesso,ed il
senpai,dopo averla letta,sorrise
“Kato-kun,dimmi la verità … tu
desideri stare qui con lui?”chiese indicando Koyama
Shige arrossì,annuendo leggermente
“Bene,allora tornerò al negozio da
solo”
“Ma …”
“Non preoccuparti,questo è il tuo
destino”sussurrò l’uomo,abbracciando il
kohai e porgendogli un’altra lettera
“Ci vediamo tra 40 anni” salutò
sorridendo,per poi sparire
Shigeaki aprì la busta
< Ora hai capito in che posto vuoi
stare? > c’era scritto,assieme
alla sua firma
Dietro di essa vi era anche una foto,dei due nonnini che gli
avevano commissionato il viaggio
Sorrise mentre si rendeva conto che ,in realtà, lui
quei due li conosceva bene
“Allora puoi restare?”
“Si … se tu lo vorrai
…”rispose il moro,venendo immediatamente
abbracciato dall’altro ragazzo
“Stai con me per sempre”
“Ok”
- 40 anni
dopo -
“Allora Ohno-senpai … è andato
tutto bene alla fine,visto?”domandò
l’anziano signore, con i grandi occhiali da vista,vicino
all’atro uomo sessantenne
“Già Kato-kun … anzi
… Kato-san”rispose il ragazzo,rivolgendosi
all’uomo
“Bene,ora se non ti spiace,vado … io e
Kei dobbiamo incontrare degli amici …”disse
l’anziano,salutando l’ex collega e incominciando a
incamminarsi piano, insieme a Keichiro ,verso l’uscita.
Non poteva mica fare aspettare Tegoshi nel giorno del suo
matrimonio con Ryo … dopotutto erano quasi quarantenni che
quei due aspettavano di fare una cosa del genere …
“Già,anche io devo sbrigarmi,devo
consegnare una lettera ad un certo Ninomiya
Kazunari,nell’epoca Edo, e non vorrei fare tardi
…”spiegò l’uomo,ridendo poi
alla sua piccola battuta
“Allora buon viaggio” disse
Keichiro,sorridendo mano per mano con il compagno e avvicinandosi alla
porta del negozio
“Kato-kun ?”lo richiamò, un
momento, Satoshi
“Dimmi Ohno-senpai …”
“Non ti sei mai pentito di ciò che hai
fatto?” chiese
“No,mai”rispose
l’altro,uscendo,mentre il sole primaverile faceva brillare le
fedi dei due
Dopotutto cosa c’è di meglio che passare
il resto della propria vita con la persona che ami? ^^
FINE
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=3454483
|