La rabbia è il primo sentimento che riesci a provare.

Oltre la razionalità si nasconde una bestia feroce che vuole assecondare la furia e la sete di vendetta.

Sai che l'hai amata più di quanto avessi mai potuto amare te stesso, e ora la guardi allontanarsi dalle tue braccia, così velocemente e le sue labbra si muovono recitando il monologo che non avresti mai voluto sentire.

È finita.

Cosa è finito? Il nostro amore? Il tuo amore? Oppure sono io che sono finito?

Cerchi di scuoterla, di capire dove hai sbagliato, nel suo elenco non c'è nulla che ti appartiene.

Perché continua a parlare dei tuoi difetti?

Ricordo che sei stata bene con me.

Ricordo che abbiamo riso e sorriso, che abbiamo fatto tanti progetti e che desideravamo un figlio.

E ora cosa ne è rimasto di tutti quei sogni che componevano il nostro castello d'amore?

A quanto pare per te niente.

Per me?

Cercherò l'amore altrove.

Non lo so.

Ci ho riprovato.

Sono andato da lei e le ho detto che la amo ancora.

Mi sono specchiato nel suo sguardo e nei suoi occhi non ho visto che indifferenza.

Dove ho sbagliato?

Ho riflettuto molto su ciò che c'è stato fra di noi, ho scavato nel nostro passato, e ancora non mi capacito delle mie colpe al riguardo.

Mi ha detto che c'è un altro.

È chiaro.

Si è innamorata di un altro uomo tagliandomi fuori dalla sua vita.

Alzo la voce e impreco forte.

Come hai potuto?

Ho rinunciato a tutto per te, ma non te n'è importato perché non è mai stato abbastanza!

Mi guardi immobile e piangi.

È tutta colpa tua.

 È finita. Lui l'ha mollata.

Dorme sul divano di casa mia da qualche giorno, a volte piange e altre volte sorride.

Parliamo moltissimo, più di quando stavamo insieme.

Non so perché dopo tutti questi mesi l'ho accettata di nuovo nella mia vita.

La amo ancora perché per lei i miei sentimenti non sono mai cambiati, sì, anche quando andavo a letto con altre ragazze.

Il tempo continua a passare, è già da un mese che vive da me. Nella nostra casa con le pareti rosse.

Non entra nella mia (nostra) camera da quel fatidico pomeriggio d'autunno, quando la pioggia non batteva solo sui vetri, ma bagnava anche il mio cuore.

Noi siamo amici, mi dice.

Sì, te lo faccio credere solo perché ti voglio qui accanto a me. Ma sperare ancora mi salva da me stesso.

E non si sa come ma lei si trova sul nostro letto in cui ci siamo donati anima e corpo, dove ci siamo stretti fra le lenzuola, e dove ora, avvinghiati, facciamo l'amore.

Ed è bellissimo.

E sono pronto a ricominciare, lo giuro, non mi importa niente del passato, dei nostri errori, ma ti proteggerò sempre e sempre ti abbraccerò.

Non mi importa quanto dovrò lottare per averti sempre al mio fianco.

Tutta la vita dovrà bastare, anche se per te lotterei all'inferno.

Perché se tu sei il paradiso, non ho bisogno di nessun cielo per volare.

 L'estate è sempre stata la mia stagione preferita, con tutti i suoi colori e il sole caldo che riscalda la pelle e fa sorridere il cuore.

Ma quell'estate lei non era più al mio fianco.

È stata una notte, solo un incidente. È così che ha definito quella volta. Solo uno stupido errore.

È tornata insieme all'altro.

Ah, certo! Perché lui si che la ama!

E mi viene solo da ridere e spaccare tutti gli oggetti che posseggo in questa casa che mi sta troppo stretta.

L'abbiamo riempita con i ricordi, che tu hai lasciato e che mi stanno soffocando.

Ma continuo a sperare nonostante tutto.

Sì lo farò.

Perché dal giorno in cui ho promesso di amarti per sempre, per me non è cambiato niente.

Nei miei sogni c'eri tu, ora sei solo tu il mio unico sogno.

Ho promesso che avrei lottato e lo giuro ancora rinnovando le mie promesse d'amore per te, come uno sposo all'altare che consacra la sua vita alla sua sposa.

Perché da quando te ne sei andata dormo sul divano.

Aspettandoti.

 Smetterò di bere. Forse.

Anzi, quello era il mio ultimo bicchiere di vino, non ce ne saranno altri, lo giuro.

È passato un anno e io sono ancora qui in questa casa che non ho voluto cambiare a dormire su quel dannato divano.

È mezzo scassato, ormai non si dorme più bene.

Non c'è più niente che abbia trattenuto il suo profumo.

Ora le pareti non sono più nemmeno rosse, ma bianche.

Come il vestito da sposa che hai deciso di indossare.

Ma non sarò io lo sposo.

Come mi sento?

Ah, beh non c'è male, almeno non mi ubriaco più pronunciando il tuo nome...

Mi telefona, qualche volta.

Lo so, forse sarebbe stato meglio non rimanere amici, ma è inutile.

Lei mi ha salvato dalla disperazione, con il suo amore anche senza amarmi.

Mi vuole bene, e questo mi basta.

No davvero, io...

Mi ha invitato al suo matrimonio.

Almeno un sogno lo realizzerò: la vedrò attraversare la navata della chiesa con un bouquet di rose in mano.

Sorridente, felice e innamorata.

Anche se non sarò io lo sposo.

 Chiamatemi pazzo, folle, oppure stupido. Ma a quel matrimonio ci sono andato.

Non so spiegare cosa mi abbia spinto a mettere da parte tutto il dolore. Forse ho perduto l'orgoglio.

O la ragione. O tutte e due le cose.

No. Non ho sperato in alcun ripensamento da parte sua. Per lei non mi illudo più. Anche se lei sarà sempre il mio amore, io resterò nell'ombra, la ammirerò felice da lontano, con la sua bella famiglia.

Non so se ho sbagliato in qualcosa. A volte gli amori finiscono e basta, le persone vanno e vengono e la vita non è che un'autostrada.

Però sono felice in qualche modo. Ringrazio la vita per essere stata stronza con me, perché ho imparato ad essere forte.

Il prezzo non conta.

Sto bene anch'io adesso.

Sono passati tre anni ormai dal suo matrimonio. In qualche modo mi sento lo zio del suo bambino.

Andiamo tutti insieme al parco e organizziamo serate ogni fine settimana.

È bello condividere le emozioni dei primi passi e delle prime parole.

È bello ridere e lasciarsi tutto alle spalle, ricominciare, amare...

Continuo a osservarla da lontano, pregando per lei ogni giorno e desiderando solo e soltanto la sua felicità.

La vita non regala solo dolori, ma anche gioie immense, perché tutti meritiamo di essere felici.

E come ogni favola che si rispetti anch'io ho avuto il mio bel lieto fine. O forse inizio...

Sono sposato da un anno con una donna meravigliosa che porta in grembo la nostra prima figlia.

Ci amiamo molto e le cose non potrebbero andare meglio.

Credo non ci sia altro da aggiungere.

 La rabbia è il primo sentimento che riesci a provare.

È finita.

Cosa è finito? Il nostro amore? Il tuo amore? Oppure sono io che sono finito?

Cercherò l'amore altrove.

Non lo so.

Ho rinunciato a tutto per te, ma non te n'è importato perché non è mai stato abbastanza!

Mi guardi immobile e piangi.

Cercherò l'amore altrove.

È tutta colpa tua.

Noi siamo amici.

Te lo faccio credere solo perché ti voglio qui accanto a me.

Avvinghiati, facciamo l'amore.

Ed è bellissimo.

E sono pronto a ricominciare, lo giuro, non mi importa niente del passato, dei nostri errori, ma ti proteggerò sempre e sempre ti abbraccerò.

Cercherò l'amore altrove.

Tu sei il paradiso, non ho bisogno di nessun cielo per volare.

È stata una notte, solo un incidente. È così che ha definito quella volta. Solo uno stupido errore.

Ma continuo a sperare nonostante tutto.

Perché dal giorno in cui ho promesso di amarti per sempre, per me non è cambiato niente.

Ho promesso che avrei lottato e lo giuro ancora rinnovando le mie promesse d'amore per te, come uno sposo all'altare che consacra la sua vita alla sua sposa.

Cercherò l'amore altrove.

Aspettandoti.

Mi ha invitato al suo matrimonio.

Anche se non sarò io lo sposo.

Cercherò l'amore altrove.

No davvero, io...

Per lei non mi illudo più.

Anche se lei sarà sempre il mio amore, io resterò nell'ombra, la ammirerò felice da lontano, con la sua bella famiglia.

Cercherò l'amore altrove.

Sto bene anch'io adesso.

Continuo a osservarla da lontano, pregando per lei ogni giorno e desiderando solo e soltanto la sua felicità.

Sono sposato da un anno con una donna meravigliosa che porta in grembo la nostra prima figlia.

Ci amiamo molto e le cose non potrebbero andare meglio.

Cercherò l'amore altrove.

Credo non ci sia altro da aggiungere.

Dedicato a tutte le persone che non smettono di credere, e a tutte coloro che credono di non avere nulla in cui credere.

Fatevi forza e andate avanti per la vostra strada, c'è sempre una seconda possibilità.