Il Cuore Diviso

di Kajsa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo Uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo Due ***
Capitolo 3: *** Capitolo Tre ***
Capitolo 4: *** Capitolo Quattro ***
Capitolo 5: *** Capitolo Cinque ***



Capitolo 1
*** Capitolo Uno ***


Il Cuore Diviso E' la prima volta che scrivo una storia yuri e spero vi piaccia nonostante sia più che altro un tentativo. in totale sono 7 capitoli che ho giù completato per ciu li posterò in breve tempo! fatemi sapere che ne pensate!
CCSakura non mi appartiene e tutto ciò che è scritto è frutto della mia immaginazione
Kajsa


Il Cuore Diviso

Capitolo Uno


Era stata la sua vitalità ad attrarla…
E poi erano cugine, sebbene alla lontana. Qualcosa più dell’amicizia le legava da sempre.
Tomoyo adorava rivedere le riprese che faceva alla piccola Sakura di sera, quando non riusciva a dormire perchè lei non era li a farle compagnia.
Le piaceva molto quando le rivedevano insieme, trascorrendo interi pomeriggi a ridere e scherzare, ma sapeva che dentro di lei voleva qualcosa di più, molto di più…
Quel pomeriggio avrebbero guardato un film insieme.
Sakura arrivò puntuale come al solito.
Tomoyo si precipitò al piano di sotto per andarle ad aprire la porta. Sakura era li, bella come sempre.
Indossava uno dei vestiti che Tomoyo le aveva cucito. La ragazza ne fu immensamente felice.

Il film, oramai a metà, aveva toccato nel profondo le due ragazze che avevano gli occhi lucidi a causa delle lacrime che si sforzavano di trattenere… La storia parlava di due amici che si dovevano separare a causa di un trasferimento.
-Sakura… se io dovessi andare via…ti ricorderai di me?- chiese Tomoyo titubante.
Sakura sorrise.
-Ma che domande fai?! Sarai per sempre nel mio cuore, stupidina!-
Tomoyo le si avvicinò… e le prese una mano… il suo cuore si mise a battere forte.
-Hai la mano fredda… ti senti bene?-
Tomoyo arrossì violentemente… stava bene… ma nel suo cuore celava oramai da tempo un segreto troppo grande…
Anche se non sapeva a cosa stava pensando la cuginetta, la bionda arrossì.
-Sakura… io…- Tomoyo non riusciva a continuare.  Le parole le si fermarono in gola montre le lacrime stavano lottando per poterle scorrere dagli occhi…
-Tomoyo…? Dimmi cosa sta succedendo!!-
Sakura si stava spaventando dato che non aveva mai visto Tomoyo in quello stato.
-Vorrei dirti una cosa ma non ci riesco… ho paura…-
-Prova a farmela capire…scrivila su un pezzo di carta se ti risulta più semplice…- suggerì Sakura sempre più preoccupata dal comportamento della mora.
Tomoyo pensò qualche istante… Sakura la fissava con i suoi profondi occhi verdi…
Le si avvicinò…
Riusciva a sentire il suo respiro sulla sua pelle…
Fece in modo che le loro labbra si sfiorassero…
Sakura abbracciò Tomoyo…
Un bacio…
Un altro ancora…
Tomoyo si lasciò andare su un fianco.
Sakura la seguì.
Si girarono l'una sull'altra, i loro corpi intrecciati.
Un bacio ancora…
I loro sguardi erano incatenati l'uno all'altro…
Le mani di Tomoyo scivolarono leggere sotto la maglietta di Sakura…
La sua pelle era calda, liscia e profumata…
La accarezzò a lungo… non sapeva nemmeno più lei per quanto tempo…
Il film era quasi finito. i due protagonisti si stavano dando l'ultimo addio, ma le due amiche si persero la scena, oramai semi svestite…
Abbracciate…
I loro caldi petti che si toccavano…
Improvvisamente, poi, Sakura si alzò.
-Non posso… e… Shaoran?...-


Qui si conclude la prima parte…
Aspetto recensioni!!
Se volete leggete pure le mie altre FanFic!
^ ^ grazie!
Kajsa

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Capitolo 2
*** Capitolo Due ***


il cuore diviso 2
Il Cuore Diviso

Capitolo Due

Tomoyo non credeva alle sue orecchie…
-SHAORAN!? Sei con me e pensi a Shaoran?? Ma che ti frulla per la testa?-
-Tomoyo-chan! Sei impazzita per caso? Shaoran è il mio ragazzo!-
La bruna prese un cuscino e lo lanciò dall'altra parte della stanza in preda ad uno scatto d'ira. -Ma davvero? E allora perchè hai lasciato che mi struscissi su di te?-
Sakura non sapeva che dire. Era come se la sua voce  non volesse uscire dalla sua gola e si limitava a muovere le labbra come un pesce fuor d'acqua.
-... mi hai ferita…-, inveì Tomoyo.
Sakura non aveva mai visto la sua migliore amica perdere la pazienza. Era sempre stata una ragazza quieta… calma… posata…
-Tomoyo io… Scusami!-
Ancora non sapeva che dire.
Non sapeva che le era successo.
Non sapeva che cosa stesse provando.
Senza dirsi una parola, si rivestirono entrambe.
Tomoyo, 
on gli occhi gonfi di lacrime, guardava la sua migliore amica girata di schiena mentre si allacciava la camicetta di lino bianca.
Sakura scrutò con la coda dell'occhio verso sua cugina e capì subito il tormento interiore che stava provando e così le si avvicinò per abbracciarla, venendo purtroppo respinta.
Si sentiva una stronza.
Era colpa sua se stava accadendo tutto questo perchè non si era tirata indietro all'inizio, perchè si era lasciata trasportare dai sentimenti, perchè l’aveva baciata sulle labbra.
Le sue calde labbra… profumate…così diverse da quelle di Shaoran perchè più delicate.
Senza più dire una parola, se ne andò via, pure lei con gli occhi pieni di lacrime che non permise fuoriuscissero.
Quando fu a casa prese il cellulare.
“Perdonami, sono stata una sciocca.
Sakura”
Messaggio inviato.
Attese una risposta, invano.
Prima di  andare a dormire spense il cellulare.
Nessuna notizia, ma un sacco di dubbi per la testa.

La mattina seguente, Sakura si incontrò con Shaoran al parco giochi.
Sakura sembrava la solita. La ragazzina dolce e spensierata di sempre.
-Che ne dici se ci prendiamo qualcosa da bere?-, le chiese il ragazzo.
Sakura annuì. Le sembrava una buona idea e così si avviò verso il chioschetto li vicino.
Mentre stava comprando squillò il cellulare dentro la borsetta.
Shaoran lo prese in mano e vide che sullo schermo lampeggiava la scritta "Nuovo Messaggio".
Non era la prima volta che leggeva un messaggio che arrivava a Sakura, tanto erano o di Tomoyo o di uno dei loro amici, e così aprì il messaggio.
“Ti perdonerei…ma non me la sento.
Mi hai illusa.
Io ti amo.
Tomoyo”
Sakura tornò con due cocacole.
Shaoran la stava guardando pallido in volto.
Il suo cellulare in mano.
-Cosa significa questo?- chiese lui porgendole il cellulare.
Sakura fece cadere le bibite.
-Mi sa che ti devo dire un cosa importante…-




Qui si conclude la seconda parte… Aspetto recensioni!!
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Kajsa

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Capitolo 3
*** Capitolo Tre ***


il cuore diviso 3
Il Cuore Diviso

Capitolo Tre



 
Sakura era sbiancata.
-Allora dimmi...-
La situazione era terribilmente imbarazzante. Shaoran la guardava dritta negli occhi senza sbbattere ciglio, impaziente di ricevere una risposta che non arrivava.
La ragazza non sapeva da dove iniziare.
Raccontare una bugia? Dire che Tomoyo l’aveva colta alla sprovvista?
Meglio di no. Shaoran l’avrebbe capito. Ogni volta che mentiva, lui lo vedeva sempre negli occhi della sua ragazza. E poi le bugie hanno le gambe corte.
Dire la verità?
Shaoran ci sarebbe rimasto male.
Ma tanto stava già male. Doveva aver capito che era successo qualcosa di grosso. Di molto grosso.
-Ieri...- Sakura concentrò tutto il coraggio che era riuscita ad accumulare, -Tomoyo mi ha detto che per me prova qualcosa di più dell’amicizia...-
La bionda alzò lo sguardo per vedere la reazione di Li.
-Lo sapevo... LO SAPEVO!!! Perché mi ha fatto questo?-
-Sapevi... Cosa??- La ragazza non riusciva a credere alle sue orecchie. Shaoran era al corrente di quello che Tomoyo le aveva detto?  Ma come era possibile? Era appena impallidito solo per  aver letto quel SMS! Non era possibile che lui sapesse.
Shaoran sospirò profondamente e si sedette sulla panchina dietro di lui.

-Me lo aveva detto che per te provava un’attrazione... Ma non era gelosa del fatto che stessimo insieme. Me lo aveva giurato!-
Sakura non riusciva a credere alle sue orecchie.
Shaoran sapeva tutto. E per di più era stata Tomoyo a raccontare tutto!
Ma allora perchè si era comportata in quella  maniera? Perchè aveva dato di testa se non era gelosa del rapporto tra lei e Sahoran?
Sakura continuava a tormentarsi di domande a cui in quel momento non riusciva a dare alcuna risposta.
Poi le balenò per la mente un'idea. Probabilmente lui non sapeva in realtà cosa era successo. Forse credeva che Tomoyo le aveva ffatto una semplice dichiarazione.

Era meglio tacere?
-Capisco... E perché non me lo hai detto?-, chiese pertanto Sakuta con aria falsamente indignata.
-Non volevo darti preoccupazioni.-
“Cos’è che non voleva darmi?? Preoccupazioni?!” pensò Sakura.
La ragazza si prese qualche minuto di silenzio per pensare.
Era una situazione terribilmente spiacevole.
Alla fine decise di non raccontare nulla a Shaoran per non dargli ulteriori delusioni.
-Chiarirò con Tomoyo, non ti preoccupare.-
-Ok. Spero solo che non succeda niente di spiacevole tra di noi.-
Nel suo tono era presente un non so chè di triste.
Gli occhi di Sakura erano lucidi, Shaoran lo aveva notato e le prese la mano spingendo la ragazza a se.
Sakura si sedette accanto a lui sulla panchina e non riuscì più a trattenere le lacrime. Pianse come poche volte aveva fatto nella sua vita mentre Shaoran la stringeva a se, affettuosamente.
Sakura non si sentiva affatto degna di ricevere quelle attenzioni, non da lui. Lo aveva tradito, se così si poteva definire quello che aveva fatto; gli aveva mentito e gli stava nascondendo una cosa molto importate. No, non si meritava tutto quel calore da parte di un ragazzo così dolce e sinceramente preoccupato.
A quel pensiero si mise a piangere ancora di più.
Era un pianto silenzioso. Le lacrime sgorgavano copiose dai suoi occhi.
Shaoran le prese il mento con la mano e fece avvicinare le loro labbra.
Sakura non osò tirarsi indietro.
Oramai si era fatto mezzogiorno quando la ragazza si calmò, i suoi occhi erano rossi e gonfi, le guance rigate dalle lacrime.
Invece di andare a mangiare una ciotola di ramen insieme, come avevano programmato, i due ragazzi decisero che era meglio tornare ognuno a casa propria.

In realtà non accadde ciò...

-Cosa ci fai qui?-
 Tomoyo era sorpresa dalla visita inaspettata. Si aspettava di trovarsi davanti Sakura, non lui.
-Ho bisogno che tu mi spieghi una cosa.-
La ragazza si mise un gilet sulla spalle, prese la borsetta ed uscì d’in casa tirandosi dietro la porta.
Per un bel pezzo, nessuno dei due ragazzi disse una parola.
assando davanti ad un chiosco, si presero un paio di patate arrosto da mangiare per strada.
-Stamattina ho letto il messaggio che hai mandato a Sakura.-
Tomoyo arrossì violentemente.
-Sakura mi ha detto che ti sei dichiarata... E' andata davvero così?-, chiese Shaoran dando un morso al suo pranzo.
Tomoyo non aveva idea di cosa rispondere. Raccontare la verità rovinando così il rapporto tra Shaoran e Sakura o lasciare tutto come era?
Era stata ferita da Sakura, ma non per questo voleva vendetta. Le voleva troppo bene per farle del male e, iin fondo, con che coraggio la bionda avrebbe lasciato un giovane così premuroso per una  relazione illecita, per non dire quasi incestuosa.
Il suo motto era sempre stato “Io sarò felice se le persone a cui voglio bene e che mi sono accanto lo sono”... Non poteva spifferare tutto a Shaoran.
In fondo voleva bene pure a lui come ad un fratello e ne avevano passate tante insieme quando c’erano da catturare le Carte di Clow.
-Già, le ho detto che la amo e lei c’è rimasta... poi è andata via. Ieri poi mi aveva mandato un messaggino per scusarsi del fatto di essersene andata senza dire una parola e io stamattina le ho mandato quel messaggio...-
Shaoran si sentiva rassicurato.
Sapeva che Sakura ora stava attraversando un momento difficile.
-Che ne dici se andiamo a Trovare la nostra “cattura carte”?-
In realtà Tomoyo non se la sentiva di incontrarla. Era ancora troppo vivo nella sua mente il ricordo del suo rifiuto... E quello delle sue labbra... Della sua pelle...
Ma alla fine acconsentì e lei e Shaoran si diressero verso casa di Sakura.

Shaoran bussò alla porta.
Pochi istanti dopo Sakura aprì. Gli sorrise.
Tomoyo spuntò da dietro di lui e il viso di Sakura sbiancò.

-C...Cosa ci fai... Cosa ci fate tutti e due qui? Cosa gli hai detto?-

 

 

Qui si conclude la terza parte... Aspetto recensioni!!

Ringrazio per i bei commenti che mi avete lasciato!
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Kajsa















 

 

 

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Capitolo 4
*** Capitolo Quattro ***


Il cuore diviso 4
Il Cuore Diviso

Capitolo Quattro



Sakura era rimasta sorpresa del fatto che fosse venuta anche Tomoyo.
-Cosa mi avrebbe dovuto dire?-, chiese Shaoran con aria stupita, come se non sapesse nulla... Cosa che in fondo era vera.
Sakura capì di essersi fregata da sola...
-No niente... Tranquillo, Shaoran.- borbottò la ragazza impallidendo e senza riuscire a mascherare una forte nota di agitazione nella sua voce.
Anche il suo atteggiamento la stava tradendo, nell'attesa che il ragazzo rispondesse. I suoi occhi fissavano il vuoto e le unghie venivano nervosamente rosicchiate.
Tomoyo la guardava distrattamente, desiderando ardentemente di tornare a casa.
Alla fine Shaoran sospirò.
-Possiamo entrare? O ci lasci qui sulla porta?-
Sakura si spostò dall'uscio e fece segno di entrare.
La casa era vuota, così accompagnò gli amici nel salotto, invitandoli ad accomodarsi.
-Mi dispiace per quello che è successo...-, iniziò Tomoyo rompendo il silenzio.
-No, non ti devi scusare! Io sto rovinando la nostra amicizia.-, tentò di fermarla Sakura, senza però avere il coraggi odi rivolgere il suo sguardo verso Shaoran.
-Sakura, io avrei tanto voluto...- Tomoyo non riusciva a finire la frase. Probabilmente non sapeva nemmeno lei che cosa volesse dire.
-Cosa avresti voluto?- domandò risoluta Sakura quasi senza pensarci.-Vuoi rovinare tutto definitavente?-
-Rovinare tutto? Io? Senti da che pulpito giunge la predica!- Replicò la mora adirata dal comportamente lunatico dell'amica che non riconosceva più.
Sakura non osò ribattere all'ccusa perchè, in fondo al cuore, sapeva che Tomoyo aveva ragione.
Shaoran continuò a non proferire parola, seguendo la scena ed analizzando quello che stava succedendo con attenzione perchè aveva la sensazione che gli mancasse qualche pezzo del puzzle.
Non era mai accaduto che Sakura si comportasse in quella maniera incoerente con loro, ma non poteva certo alzarsi e chiedere cosa gli stavano nascondendo perchè, ne era certo, le avrebbero mentito un'altra volta. Decise così di restare seduto a seguire lo svolgimento della situazione, certo che qualcosa sarebbe saltato fuori da solo.
-Lo so, Tomoyo, su questo hai ragione... Sono stata io la prima a sbagliare, ieri.-
Tomoyo si guardò le mani, arrossendo violentemente.
-Non ne voglio parlare. Cerca di capirmi.-
-Ma non sei venuta qui per questo?- domandò labionda, confusa.
-Forse...-
-Forse? E che risposta è? Se non vuoi chiarire puoi pure andartene a casa!-
Tomoyo si alzò in piedidi scatto con le lacrime agli occhi. Sakura non l'aveva mai trattata così e,
per quanto  confusa o spaventata, non si sarebbe mai permessa di rivolgersi così ad una persona cara.
-Non mandarmi messaggi... Non voglio più sentirti!-
Le parole di Tomoyo caddero come una lama tagliente tra le due ragazze che si fissarono per un istante, sconcertate, prima che la mora corresse verso la porta.
Quando mise la mano sul chiavistello si girò un istante verso l’amica, la cugina, l’amante per guardarla ancora un istante.
Sakura non si era spostata di un centimetro.
“Povera illusa che sono! Come potevo sperare che mi avrebbe fermata?” pensò Tomoyo tra se e se prima di aprire la porta ed uscire da quella casa, così carica di bei ricordi che ora non le venivano più in mente.
Sakura rimase seduta. Si portò le mani al volto e iniziò a massaggiarsi le tempie.
-Sakura?- Finalmente Shaoran ruppe il silenzio.
La sua ragazza posò i suoi grandi occhi verdi sul suo viso serio ed annuì.

-Ora me lo dici cosa è successo veramente ieri?-
Un tuffo al cuore. Sakura non poteva, non voleva dire a Shaoran cosa aveva fatto.
Cosa aveva provato...
-Non ne ho la forza...- sussurrò.
-Capisco, ma io non mi muoverò di qua finché non avrò delle risposte.- dichiarò Shaoran risoluto.
La ragazza non aveva scelta.
Poteva aspettare che qualcuno tornasse a casa, ma avrebbe dovuto aspettare fino a sera e non le sembrò la cosa migliore.
Dopo aver scartato altre possibilità per uscire da quell'imbarazzante situazione, prese un lungo respiro e decise di raccontare la verità. 
-Ieri... oh, come faccio a dirtelo?!-
Silenzio. La ragazza cercava le parole giuste, ma non le venivano in mente. ogni discorso sembrava sbagliato ed ingiusto.
-Non ho respinto Tomoyo quando mi... si è avvicinata.-
Sakura chiuse gli occhi e, quando li riaprì, vide il viso serio di Shaoran sciogliersi in un sorriso.
Sakura non riusciva a capire. Si aspettava uno sguardo corrucciato, arrabbiato, triste, pensieroso...ma non sorridente.
-Non sei turbato?-, chiese preoccupata.
Shaoran le si sedette accanto, prendendole le mani tra le sue.

-Ti voglio bene.-, le disse e poi le diede un bacio sul collo.
Sakura socchiuse gli occhi ed accarezzò il viso di Shaoran.
-Anche io-
Era la verità e, ora che sentiva d iessersi tolta una piccola parte del peso che portava detro di se, lasciò che Shaoran la baciasse e la stringesse forte a se. Le loro lingue si incontrarono mentre una mano del ragazzo si faceva strada sotto la maglietta di Sakura, che lo strinse a se, con passione.
I minuti sembrarono passare velocemente tra le carezze e le dolci parole sussurrate nelle orecchie quando, improvvisamente, Shaoran si mise a sedere rinfilandosi la maglietta.
Sakura rimase interdetta, ma si rivestì pure lei in silenzio.
-Devi chiarire con Tomoyo-. La voce del ragazzo era ferma, decisa, e Sakura non potè fare altro che annuire.
-Non so cosa mi è preso ieri. Le voglio bene come ad una sorella, ma in quel momento è stato tutto diverso... E' stato diverso pure da quello che provo quando sono con te! Mi dispiace, Li.-
-Ma se capitasse di nuovo una cosa del genere, cosa pensi di fare?-
La ragazza guardò negli occhi il giovane innamorato che le stava davanti e, senza il minimo tremore nella voce, lo rassicurò. Gli disse che avrebbe parlato francamente alla cugina, chiedendole di non provare mai più a farle una cosa simile.

-Non è che lo dici solo perché ora ci sono qua io?-, chiese lui sostenendo lo sguardo di lei.
“Shaoran non si fida di me?” pensò allarmata Sakura.
-Ovvio che no! Mi dispiace di averti mentito prima. Per me sei importante e non voglio perdere la tua fiducia.-
Non fece in tempo a finire di pronunciare quelle parole, che gli si avventò addosso, stringendolo  forte tra le sue braccia.
-Domani andiamo da Tomoyo-
Sakura annuì.






Qui si conclude la quarta parte... Aspetto recensioni!!
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Capitolo 5
*** Capitolo Cinque ***


Il Cuore Diviso 5
Il Cuore Diviso

Capitolo Cinque



Il campanello suonò due volte, ma Tomoyo non aveva voglia di andare ad aprire.
Un terzo squillo ruppe il silenzio della grande casa e la ragazza fu costretta ad alzarsi, controvolgia.
Dallo spioncino vide proprio la persona che si aspettava, ossia l'ultima che voleva incontrare, sua cugina.
Non aveva alcuna intenzione di aprirle per cui tornò in camera sua.
Qualche minuto dopo quillò il telefono e sperò che non fosse lei che controllava se fosse in casa.
-Pronto?-
-Ciao sono Shaoran.- Tomoyo tirò un sospiro di sollievo.
-Ciao Shaoran. Fuori dalla porta c’è Sakura...-
-Le ho detto io di venire a trovarti.- Dopo qualche istante di esitazione, il ragazzo domandò:- Ma non la fai entrare?-
-Non la voglio vedere!- Le parole le uscirono sincere dalle labbra.
il campanello trillò di nuovo. Sakura non doveva essersi arresa.

-Dai, valle ad aprire.- La supplicò il ragazzo dall'altro capo del telefono.
-E se poi mi viene voglia di... di niente, cavolo! Perché devo sottopormi a un tale supplizio?- Tomoyo si mise le mani nei capelli lancindo un grido  sordo e gutturale.
-Ma prima o poi dovrete chiarire!-
-Si da il caso che non è mia intenzione!-
Shaoran raccolse tutto il coraggio che aveva in corpo e pronunciò la frase che sperava di non dover mai dire.
-Ora siamo noi a contendercela.-
Tomoyo rimase interdetta.
-E pure io sto soffrendo...- ammise lui con la voce spezzata.

Tomoyo non poteva credere alle sue orecchie.
Shaoran era preoccupato che lei gli potesse portare via la ragazza che amava?
"Che sciocchezza, lo avrà detto apposta..." pensò tra se e se, non del tutto convinta che fosse la verità.
-Ma voi... Di sicuro non sceglierà me-
-Ciò non toglie che l’altro giorno non si sia scostata quando ti sei fatta avanti-
Shaoran aveva ragione.
Quelle parole fecero riflettere profondamente la piccola Tomoyo e la fecero sentire anche terribilmente in colpa. Shaoran era il suo migliore amico e lei si stava comportando in un modo orribile nei suoi confronti, ma non potevafarci nulla.
La porta suonò di nuovo.
-Vado ad aprirle, poi ti faccio sapere.-
-Ok a dopo- la salutò Shaoran buttando giù la chiamata.
Come detto al telefono, Tomoyo andò ad aprire la porta e trovò Sakura seduta sulle scale di fronte a casa.
-Dai entra.- ordinò la padrona di casa e l'amica obbedì.
Non aveva idea di cosa avrebbe provato a fare o dire Tomoyo, ma oramai era li e non poteva tirarsi indietro. Lo stava facendo anche per Shaoran.
Tomoyo la prese per mano e la condusse in camera sua, come faceva ogni volta che la cugina la andava a trovare.
-Sono venuta solo per dirti che mi dispiace per come mi sono comportata in questi giorni. Posso stare solo pochi minuti.- mise le mani avanti Sakura.
-Sicura? Hai capito davvero quello che provi?-
-Si. Io voglio Shaoran e mi dispiace se hai pensato il contrario.-
La fermezza nella foce di Sakura colpironò la mora come un pugnalata al cuore, ma kei non era ancora pronta ad arrendersi.
Era una guerra e, come aveva detto lo stesso Shaoran, loro erano i condendenti del cuore della bella Sakura.

Tomoyo prese infine l'iniziativa: si avvicinò e baciò sua cugina sulle labbra.
Sakura rimase immobile.
Tomoyo non si arrese alla sua impassibilità. Spinse la cugina contro il muro e iniziò a sbottonarsi la camicetta.
-Smettila...- Disse Sakura prendendole le mani.
-Guarda che se lo fai per Shaoran sei una stupida! Devi fare quello che è meglio per te!!-
“E per me...”, avrebbe voluto aggiungere Tomoyo.
Sakura si divincolò dal corpo dell’amica e si diresse verso la porta.
-Sto facendo esattamente quello che è meglio per me! E forse è meglio che tu la smetti di vivere in un sogno!- Fu difficile pronunciare quelle parole, ma se voleva che Tomoyo capisse che tra loro non era possibile far nascere quello che lei desiderava, doveva ferirla e, detto ciò, Sakura se ne andò lasciando la cugina da sola, arrabbiata e con la camicetta sbottonata.
La Tomoyo brava e gentile che tutti conoscevano aveva lasciato posto a una se stessa arrabbiata e pronta alla vendetta.
Presa dall’ira, la ragazza tirò fuori i vestiti che aveva cucito per Sakura e iniziò a stracciarli, accompagnando ogni strappo con un insulto pesante.
Non riusciva a credere di essere stata presa in giro in quella maniera.
Se Sakura non voleva, glielo avrebbe dovuto dire subito e invece l’aveva fatta illudere.
Ad un certo punto il suo sguardo cadde sul cellulare.
Lo prese in mano ed iniziò a scrivere un messaggio.
“Hai perso.
Tomoyo.
To:Shaoran”


Qui si conclude la quinta parte... Aspetto recensioni!!
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