La mia rivincita

di Kukie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ferita ***
Capitolo 2: *** Incontri ***
Capitolo 3: *** Un piano contro un riccio ***
Capitolo 4: *** Fidati di me ***
Capitolo 5: *** Partenza ***
Capitolo 6: *** Verità ***
Capitolo 7: *** Chiarimenti ***
Capitolo 8: *** Chiacchiere con un amico ***
Capitolo 9: *** Gelosia atroce ***
Capitolo 10: *** Piccoli segni ***
Capitolo 11: *** Baci e tradimenti ***
Capitolo 12: *** Lacondanna di un riccio ***
Capitolo 13: *** Ricatto in famiglia ***
Capitolo 14: *** Obblighi e determinazione (parte 1) ***
Capitolo 15: *** Obblighi e determinazione (parte 2) ***
Capitolo 16: *** Emozioni ***
Capitolo 17: *** Una notte di calore ***
Capitolo 18: *** Una nuova partenza ***
Capitolo 19: *** Prima la guerra poi l'amore ***
Capitolo 20: *** Decisamente.... viscido ***
Capitolo 21: *** Condanna a morte ***
Capitolo 22: *** Svelato ***
Capitolo 23: *** Trappola ***



Capitolo 1
*** Ferita ***


"Amy ti odio! Lasciami in pace e fatti una cavolo di vita!"
Queste parole rimangono sospese nell'aria come un orrendo macigno. Il mio martello Piko cade a terra con un tonfo mentre le parole acide mi entrano in testa e acquistano un significato. Sonic ha appena detto questo? Sonic ha detto.... che mi odia?
" Cos- cosa?" Balbetto, lasciandolo andare dall'abbraccio. Le sue mani spingono via le mie, e persino i tre audaci robot di Eggman si fermano guardandoci, dando così l'opportunità a Knuckles e Rouge di finirli una volta per tutte. Ma il dottor Eggman era troppo occupato a seguire esterrefatto le parole di Sonic e la mia reazione.
" Sonic..." sussurra Tails con gli occhi sgranati avvicinandosi con cautela. Il riccio blu ora mi da le spalle, e sembra che stia per esplodere.
" No, Tails, ne ho abbastanza! Tutte le volte mi segue, mi strozza, e mi copre il viso di baci! E mi tocca sempre andare a salvarla, quasi lo facesse apposta...." grida Sonic, girandosi verso di me con sguardo arrabbiato.
" Cosa? Farlo apposta??" Urlo, con le lacrime agli occhi. Il mio cuore si sta spezzando in due, e lo sta calpestando senza remore...
"La persona che ho salvato di più in tutti questi anni sei tu. Fai gli occhioni dolci e fai finta di essere in pericolo per guadagnarti la mia attenzione! Ma adesso basta. NON ME NE FREGA PIÙ NULLA DI TE, CAPITO? PER POCO OGGI QUEL ROBOT MI FACEVANO SALTARE LA TESTA! ED È TUTTO COLPA TUA!"
Ogni parola mi sta uccidendo. Le mie lacrime sgorgano senza interruzione, mentre il mondo tace.
"Allora ammetti che oggi stavo per distruggerti...." sogghigna Eggman, che non fa in tempo a finire la frase che Sonic, con un ring stretto in mano, lo manda in orbita assieme ai suoi robot....
Con i piedi di nuovo a terra, Sonic si gira verso Tails, gli fa un cenno con la testa e parte a velocità della luce verso un punto imprecisato. Senza mai guardarsi dietro. Tails si avvicina a me, ma non ho voglia di sentire o guardare nessuno. Lascio tutti là e scappo via, andando verso il bosco al delimitare del lago.
Sento le voci di Tails, Cream, Blaze e persino Rouge e Knuckles ma non mi fermo. Sono troppo ferita. Sono troppo colpita nel profondo del cuore... vorrei non avere dei sentimenti, vorrei essere un robot di Eggman! Quel stupido riccio blu!
Piango e singhiozzo, continuando a correre senza vedere dove sto andando.  Voglio solo... tempo. E spazio.
Sono grata dei paesaggi bellissimi della Terra, dei boschi, delle colline e delle montagne. Dei rumori dei fiumi, dei suoni armonici. Quasi quasi capisco perché a Sonic piaccia...
Ancora lui! Basta pensare a lui, Amy! Lui ti odia lo ha detto, lo ha ammesso! Inciampo su una radice sporgente e cado, facendomi male ai palmi delle mani e alle ginocchia. Il mio vestito rosso è conciato male e gli aculei fuori posto. Mi rannicchio per terra in posizione fetale e penso. Penso, penso. 
Cosa posso fare ora? Come farò a tornare a casa? Come faccio a tornate dai miei amici e guardarli in faccia? A guardare lui in faccia? 
Le foglie secche scricchiolano sotto il mio corpo, il freddo mi entra nel sangue. Ma non importa. Il dolore fisico non è nemmeno lontanamente comparabile a quello mentale. Vorrei che fosse stato tutto un incubo. Vorrei cancellare l'ultima ora. La rabbia prende il sopravvento e le lacrime raddoppiano fino ad inondarmi le guance già messe male da prima.  
L'espressione disgustata di Sonic è chiara e limpida nella mia mente, che mi lacera il cuore.... Mi odia. Mi odia! 
Perché l'amore è così. Forte e solido, distruttore e agghiacciante... il mio centro è stato mosso e scosso senza pietà.
Ma non voglio soffrire così... non voglio sentire questo dolore... devo fare qualcosa. Devo darmi una mossa. Devo svegliarmi e rendermi conto...
O cambiare. O fingere... o andarmene... 
Ripenso a Tails, a Cream, a Chris e agli altri. No, l'ultima proprosta della mia mente non la posso effetuare. 
E allora cosa faccio?

Pov Sonic

Non serve la porta sbattuta o i il rumore di passi arrabbiati e sordi per farmi capire lo stato d'animo di Tails.
"Cominciamo..." sospiro. Sono già pentito di quello che ho fatto un'ora fa e non ho bisogno di altri che peggiorino il mio attuale stato d'animo.
"Sonic The Hedgehog! Come ti sei permesso????" urla il mio migliore amico, entrando a passo di marcia. Non l'ho mai visto così arrabbiato e rosso in viso.
"Tails ho solo detto quello che provo. Tutto qui. Sei tu che mi dici sempre che devo dire la verità e come mi sento" sospiro, chiedendomi se Amy sia già arrivata e se è di sopra con gli altri. Come farò a guardarla in viso senza provare rimorso? Seplice. Non ce la farò mai.
"Hai ferito Amy. Hai idea di come è crollata quando te ne sei andato???" continua a sbraitare la volpe, agitando le code.
Una mezza idea ce l'ho in effetti. Vedere la sua espressione ferita a morte mi ha distrutto dentro, ma non posso continuare così. In nessun modo.
"Tails..."
"È scappata in un bosco. Knuckles e Silver la stanno cercando, mentre Rouge cerca dall'alto. Non l'hanno ancora trovata" 
Raddrizzo subito la testa. "Cosa?" Se persino quella voltagabbana di Rouge si era offerta ad aiutarli a cercare la riccia rosa...
Non volevo che finisse così. Pensavo che avrebbe iniziato a colpire qualsiasi cosa vivente con il suo martello e sarebbe tornata a casa con Cream, sfogandosi con Ella e gli altri.
"Chris e Chuck si sono già messi in azione" dice Tails con aria di rimprovero "Cosa aspetti?" 
Ha ragione. Amy Rose per quanto appiccicosa è una mia cara amica. Tanto cara che a volte non capisco dove sia il confine tra amicizia e altro. Non posso lasciarla così in questo momento anche se sono io la causa di questa situazione. 
"D'accordo, vengo anch'io" mi alzo di scatto dal divano. Il laboratorio di Chuck e Tails mi è sempre sembreto un posto sicuro e tranquillo e non ho esitato nemmeno un secondo a pensare a dove fuggire prima se non qui.
"Sonic, vacci piano con Amy. Lo sai che prova qualcosa per te da quando l'hai salvata da Metal Sonic, ti ha sempre rispettato e difeso e in questo momento il suo cuore è a pezzi. La persona che ama ha detto chiaramente di odiarla... a proposito, dicevi sul serio?" L'espressione di Tails è seria e la postura arrabbiata si è sciolta un po'. 
Sospiro, passando mi una mano sugli aculei, guardando il pavimento. 
Ci penso e alla fine sospiro, scuotendo la testa.
"No, non la odio. Ma mi infastidiscono certi atteggiamenti, capisci? A volte vorrei solo... che mi lasciasse spazio" rispondo con sincerità. 
"Non siamo tutti perfetti, Sonic" ribatte il mio saggio amico, dandomi una pacca sulla schiena.
I sensi di colpa iniziano ad attanagliarmi lo stomaco. Sono stato così scortese con lei? Ripenso alle mie parole di prima, e la risposta è si. più che si. 
Oddio, sono un imbecille.
"Andiamo"

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Capitolo 2
*** Incontri ***


Pov Amy

Mi alzo malamente dal giaciglio di foglie secche e terriccio umido su cui mi sono rannichiata e cerco di asciugarmi le lacrime con i polsi. Le mie mani sono sporche di terra e il vestito pure.

Il freddo inizia a farsi sentire e dalla bocca escono nuvolette che si condensano davanti ai miei occhi. Non so che ore siano, ma non mi importa più di tanto. Sono leggermente più lucida rispetto a qualche ora fa e sto ancora digerendo tutto quello che mi è successo. Le parole di Sonic, la sua espressione, il suo tono....

Mi avvolgo la vita con le braccia e alzo lo sguardo verso il cielo. Di sicuro, è pomeriggio inoltrato.

Mentre pranzavamo, ore fa, il notiziario aveva mostrato i filmati dove il dottor Eggman attaccava una prigione nel sud della città perché pensava che lì ci sarebbe stato uno Smeraldo del Caos.

Lo abbiamo fermato appena in tempo, riuscendo a frenare l'orda di detenuti che pensavano che fosse arrivato il loro momento di libertà. Un robort è riuscito a ferire leggeremente Sonic per colpa mia, e lì il riccio blu è scoppiato, dicendomi quelle orribili parole. Ti odio...

E io sono scappata qui, in questo bosco senza nome.

Muovo i piedi congelati, inizio a camminare, cercando una via d'uscita. Vedo solo alberi ovunque e tantissimi cespugli. Da dove sono arrivata? Non ho la più pallida idea! Ero troppo consumata dal dolore e dalla rabbia...

“ Forza Amy, ce la puoi fare” sussurro, per farmi coraggio.

Di certo l'ambiente non mi aiuta affatto. Le ombre degli alberi iniziano ad allungarsi, oscure e terrificanti, i suoni degli abitanti del bosco si fanno sentire.

Cammino per qualche minuto senza sapere dove andare, quando sento una voce in lontananza che non è di certo un gufo né un insetto.

Mi fermo di scatto e aguzzo l'udito per sentire qualcosa. Il mormorio continua e sembro riconoscere la voce di.... Knuckles?

Mi metto a correre verso quella direzione, sollevata. I rami degli alberi mi graffiano e il fango finisce ancora di più sui miei vestiti. Ma quando supero l'ultimo albero e salto sopra un cespuglio spinoso, mi accorgo che non è un echidna che sta parlando.

Ma un riccio.

Un riccio grigio scuro.

 

Pov Sonic

 

“Avete cercato da quella parte?” chiedo con ansia. Rouge annuisce svolazzando a quasi un metro di terra con fare regale.

“Non capisco dove possa essere andata quella guastafeste” dice, sistemandosi la scollatura del suo abito attillato. Knuckles arrossisce, puntando lo sguardo altrove.

“E a nord? Verso il lago?” chiedo, puntando l'indice dalla direzione indicata.

“Lì no. Pensavo ci andasse Tails” osserva Knuckles

“No, io pensavo ci andassi tu” ribatte il mio migliore amico. "Ho accompagnato Chuck, Chris e gli altri con il mio aereo e Silver sta controllando i notiziari con Blaze per eventuali indizi sui Smeraldi del Caos o su Eggman"

“Allora andiamoci insieme, è l'ultimo posto che non abbiamo controllato. Vado per primo per fare un sopraluogo” dico, prendendo la rincorsa.

“Sonic, aspetta” mi ferma Knuckles. Esitando, mi giro verso l'echidna rosso.

“Cosa c'è?” chiedo alzando un sopracciglio.

“Se trovi Amy, assicurati che stia bene e che non sia ferita. Ma per oggi lasciala stare. Se vuoi scusarti, fallo pure, ma non andare oltre” dice burbero.

“Da quando in qua sei uno psicologo?” ribatte divertita Rouge. Knuckles arrossisce di nuovo e incrocia le braccia al petto. “Non ti abbiamo chiesto di commentare, ficcanaso!”

“Ehi!”

“Ragazzi, finitela” interviene Tails con il cipiglio. “Focalizziamoci su Amy”

Annuisco in direzione di Knuckles, e parto alla velocità della luce.

 

Pov Amy

 

“ C'é qualcuno? Mi sentite??” il riccio grigio continua ad urlare, mandando richieste di aiuto.

Ha una maglietta stropicciata, gli aculei scompigliati e un graffio evidente sulla guancia. Sembra essere scappato da un'invasione di alieni. Le scarpe quasi strappate e la borsa logora di tela che porta con sé mi dicono che ha camminato per giorni, forse senza sosta.

Cosa gli è successo?

Non posso lasciarlo solo soletto in queste condizioni. Chissà se viene anche lui da Mobius?

Senza aspettare altri secondi, faccio un passo avanti, calpestando un ramo secco.

Il rumore lo fa voltare verso di me, e smette all'istante di urlare.

Mi guarda come un assetato davanti ad una sorgente d'acqua che non vede da mesi. Si passa le mani sugli occhi, strofinandoli e torna a guardarmi.

“Sto sognando? O sono morto?” dice con una voce molto simile a quella di Knuckles, ma con un'inflessione molto più dolce del mio burbero amico.

“Ehm... non credo che tu sia morto” sussurro, mostrando la mia grande abilità di logica e comunicazione. Bene, Amy, molto bene.

“Mi hanno mandato un angelo?” Si avvicina velocemente e si ferma a pochi passi da me.

“Ma sei vera? Sei così.... bella” sussurra, allungando la mano toccandomi gli aculei.

Tutti questi complimenti sono un toccasana per il mio cuore. E allo stesso tempo so che sono al massimo, sporca di fango e con le guance secche dalle lacrime. Ma non importa, mi sento già molto meglio.

“ Grazie ”sussurro, sorridendogli. Porgo una mano senza esitazione.

“Io mi chiamo Amy Rose, e tu?” chiedo, adocchiando il torace muscoloso dello straniero. Diamine, ma si allena?

“ Gabriele Stephan. Ma tutti mi chiamano Gabe” sorride anche lui, stringendo calorosamente la mano e avvicinandosi anancora di più.

“Piacere di conoscerti” dico, ed è la verità. Non sento nessun campanello d'allarme in testa né pulsazioni negative. Mi sembra innocuo e anzi, molto gentile.

“ Non hai idea di quanto sia felice di vedere qualcuno della mia specie. Fino ad adesso ho trovato solo strane creature, dalla razza diversa della mia, che volevano catturarmi” dice, continuando a tenermi la mano con fermezza e dolcezza, quasi sperasse che fossi davvero vera.

“Si chiamano esseri umani, e ti trovi sul pianeta Terra” spiego, osservando la sua reazione impanicata.

“Sono su un pianeta chiamato Terra?” chiede, sgranando gli occhi.

“Si. Sei di Mobius?” povero, sembra che stia per avere un infarto.

“Si, si, esatto. Stavo camminando su un sentiero in mezzo al bosco a Mobius, di ritorno dalla palestra, quando all'improvviso una luce bianca accecante mi ha stordito. Non ricordo nulla di questo, solo quandomi sono svegliato mi sono trovato in mezzo ad una città poco lontana”

Lascia la mia mano e mi guarda negli occhi. I suoi sono di un bellissimo acquamarina con pagliuzze dorate e verdi.

“Tutti hanno iniziato ad urlare e ad indicarmi, sono scappato subito da quel caos senza capire niente e sono finito qui. Mi sono arrampicato su un albero per evitare altri incontri, quando ho visto volare in lontananza un pipistrello... ma aveva le fattezze della popolazione di Mobius.”

“Rouge” sussurro. Davvero quel pipistrello irritabile mi sta cercando? Ma non mi detesta?

“Ed è per questo che ho iniziato ad urlare, volevo che lei mi trovasse” conclude, sorridendomi “E invece ho trovato una perla ancora più bella”

Arrossisco di piacere e abbasso lo sguardo.

“Non sono così rara e così bella” ribatto, guardandogli le scarpe conciate male.

“Stai scherzando? Non dirmi che i ragazzi non vedono la tua bellezza? Sono per caso ciechi??”

I suoi occhi si spalancano di genuina sorpresa. Mi posa le mani sulle spalle, riscaldandomi dentro.

“Ecco.... no.... cioè... in realtà...” balbetto, arrossendo ancora di più.

Gabe sorride, e inclina la testa.

“AMY!”

Questa voce famigliare mi fa raddrizzare di colpo e mi giro in tempo per vedere Sonic frenare a qualche metro da noi, con un'espressione sbigottita.
"Amy..." ripete, fermandosi del tutto.

 

Ciao a tutti! Mi chiamo Kuky e mi dispiace per gli errori che sicuramente trovere e altre cose...

Se vi piace veramente, lasciatemi una recensione! Aggiornerò la storia a breve!

Bacioni!

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Capitolo 3
*** Un piano contro un riccio ***


Pov Sonic

Freno di scatto davanti alla scena che mi ritrovo davanti. Amy Rose tra le braccia di uno sconosciuto, che ha una faccia da schiaffi. E in più lei è completamente rossa in viso e lui ha stampato in faccia un cavolo di sorrisetto che vorrei cancellarglielo seduto stante. Cosa diamine succede?

“ Amy!” grido, fermandomi del tutto, combattendo tra la rabbia di vederla con un altro e il sollievo di averla trovata. Alla fine l'ultimo istinto prevale e mi avvicino, notando subito i suoi vestiti completamente infangati e dei graffi sul suo viso. La tiro verso il mio petto e la abbraccio, tuffando il naso tra i suoi capelli. Per quanto sporca, il suo odore di fragola e frutti di bosco è più vivido che mai. Non ricambia subito il mio gesto, il che mi fa innervosire un po'.

“ Ci hai fatto prendere uno spavento!” la rimprovero, staccandomi e osservando il suo viso arrossato.

Abbassa la testa, borbottando qualcosa. Non riesco a sentire nemmeno una parola...

“ Amy sta bene, stava chiacchierando con me” ci interrompe il riccio grigio al nostro fianco. Mi sono dimenticato di lui per qualche istante, perché il bisogno di sapere che Amy è sana e salva è molto più importante. Tails sbuca da dietro ad un albero seguito da Knuckles, e si fermano davanti a noi. Stringo velocemente la mano della riccia e la passo a Tails dietro di me. Poi mi giro verso il riccio sconosciuto.

“Chi diamine sei, si può sapere? E che ci fai qui?” ringhio mettendomi in posa da combattimento.

Il riccio alza le mani, con un sorriso. “Quanta rabbia sento! Calmati, amico! Io e quel bocconcino stavamo solo parlando. Come ho già detto a lei, Io sono Gabriele, e mi sono perso in questo pianeta. Vengo da Mobius, ed un'improvvisa esplosione di luce mi ha portato qui senza volerlo. Sto cercando ancora di capire come mai sia successo”

Bocconcino? Ma sta scherzando? Vuole un cazzotto in faccia?

“Lui è innocuo, Sonic. Quando l'ho trovato stava urlando aiuto, perché aveva intravisto Rouge volare” spiega Amy, affiaccandomi all'improvviso e sorridendo alla Faccia Da Schiaffi. Mi rifiuto di chiamarlo per il suo nome. E farò molto altro ancora se non la smette di sorridere ad Amy.

Ma che diavolo mi prende? Il mio stomaco si sta rivoltando e sento un saporaccio in bocca. E ho la voglia di fare a pugni, in questo momento, usando come sacco da boxe un certo riccio.

L'Essere Abominevole si inchina davanti alla riccia e la guarda. “Grazie, milady”

Tails balza in avanti prima che possa rispondere con una battutaccia.

“ Se vuoi possiamo darti una mano. Anche noi siamo per ora bloccati in questo pianeta, e ci servono gli Smeraldi del Caos. Se vuoi puoi aiutarci” dice con un sorriso allegro.Pessima mossa, Tails. Fulmino la sua nuca, sospirando pesantemente. Amy sussurra un “evvai”, mentre il Verme si rialza.

Knuckles incrocia le braccia al petto.

“ E come facciamo a sapere che di lui possiamo fidarci?” chiede in modo brusco. Ecco uno che gioca la mia squadra e che non si è bevuto il cervello.

L'Insetto prende la sacca sporca come lui e la mette in spalla.

“ Posso dimostrarvelo da qui in poi, solo il tempo vi darà la risposta. Voglio tornare a casa”

ribatte con sguardo sincero.

Knuckles annuisce e dice “Va bene”. Ecco uno che ha tradito la mia squadra e che si è bevuto il cervello da solo con una cannuccia.

“ Grazie amico” risponde l'Abominio, posando un braccio sulle spalle di Amy.

Come, come? Ma come osa?

Faccio un passo in avanti e mi blocco appena in tempo.

Devo darmi una regolata. Amy non mi piace nemmeno, e siamo solo amici, come io lo sono con Tails. Perché allora mi sto sentendo così? Perché la rabbia mi sta invadendo il cervello?

Mi volto e cerco di respirare, anche se il nodo alla gola me lo rende difficile.

Ho capito. Ora è tutto chiaro.

Ho preso l'influenza, ecco perché sono così. Mi sento le api sullo stomaco e le mie ginocchia mi sttanno per cedere.

Niente che non posso guarire con delle medicine e delle cure.

 

Pov Amy

 

Camminiamo nel bosco verso la via del ritorno. Al mio fianco Gabi mi sta raccontando di quello che ha passato, vagando da qualche giorno senza acqua né cibo.

“ Sono affamatissimo. Sono riusciuto a sgraffinare qualcosa dai passanti a svariati metri più a sud del bosco, verso l'interstatale. Gli spaventavo presentandomi all'improvviso e ho preso loro i sacchetti. Mi sono comportato da stupido e....”

“Sei un ladro di fatto” lo interrompe Sonic dietro di noi. Si, signori sta camminando alle mie spalle perché non voleva “perdermi di vista”.

Gabe continua come se non avesse parlato.

“... mi redimerò in qualche modo. Tu, raggio di sole, dove vivi?” mi chiede, fissandomi con quei occhi stupendi.

“ Un umano di nome Chris ci ha ospitati nella sua villa, è molto simpatico e generoso” rispondo.

“ Ci? Tu e chi altri?” domanda curioso.

“ Io e i miei amici. Ci sono io, poi Tails” lo indico e il diretto interessato si gira facendogli l'occhiolino. “Poi ci sono Cream e Chao, che li conoscerai. Recentemente altri nostri due amici si sono uniti a noi, finiti sulla Terra come te, più o meno. Si chiamano Silver e Blaze. In più ci sono Knuckles” indico l'echidna “che non vive con noi, perché lui è uno spirito libero. Poi Rouge, la ragazza di cui ti ho parlato prima, che a volte è dalla nostra parte come in questo periodo, altre aiuta il dottor Eggman”

“ Oh! Di lui ho sentito parlare! Quel ammasso di lardo che una volta ha attaccato la mia regione una volta!”

Rido “Già, l'ammasso di lardo. Lui è il nostro acerrimo nemico.”

Annuisce.

“E infine Sonic” e indico alle mie spalle.

Il mio cuore inizia a battere, il traditore. Anche se il riccio prima mi ha detto chiaro e tondo che non vuole più avere a che fare con me, il mio corpo non vuole saperne di dimenticarlo. Soprattutto quando mi ha abbracciata di sua spontanea volontà stringendomi forte e mi ha annusato i capelli.

“ Non è un piacere” risponde Sonic, burbero. Gabriele si gira a guardarlo per un attimo. Poi torna a fissarmi. Si avvicina al mio orecchio e mi chiede sottovoce “Ma tu sai perché quel riccio ce l'ha con me? Ho fatto qualcosa di male?”

Scuoto la testa. “Non lo so” sussurro, sfiorandogli la guancia “Di solito è gentile e premuroso”

“Mmmh” mugugna, grattandosi il mento.

All'improvviso qualcuno alle mie spalle mi afferra il braccio e mi spinge di lato. Scioccata guardo Sonic, che invece di superarci ci è passato in mezzo, obbligando me e Gabi a staccarci.

Sgrano gli occhi e guardo il riccio grigio che è esterrefatto quanto me.

Sonic dice qualcosa che non sento a Tails e prende a correre a velocità supersonica senza salutarci.

Ha l'abitudine di fare la sua corsetta serale, che purtroppo questa sera con il mio show ho rimandato.

Meglio così, che vada al diavolo.

“Wow” commenta Gabi con ammirazione, guardando la scia blu allontanasi sempre di più.

“Già” espiro, portandomi una mano al cuore. Il riccio mi guarda per un attimo, poi annuisce.

“Ho capito” dice, con aria di superiorità.

“Capito cosa?” chiedo, confusa.

“Lui ti piace. E a lui piaci” dice senza preamboli.

“Che??? Io non credo proprio” grido, facendo sobbalzare Tails e Knuckles.

“Ma che ti prende??” chiede l'echidna, infastidito.

“Stai bene, Amy?” dice allo stesso tempo Tails.

“Scusate. Niente” dico, abbassando le mani che intanto avevo alzato, pronta ad evocare il martello Piko Piko per prendere a martellate gli alberi.

“ Se sei stanca posso prenderti in braccio” si propone con mia somma sorpresa l'echidna. Nonostante il suo cuore d'acciaio è pur sempre un cavaliere.

“No, grazie Knuckles” Lui annuisce, e i due tornano a camminarci davanti.

“ Allora, è vero?” insiste Gabi, standomi appiccicato al fianco.

“Solo a metà” dico, controvoglia. Guardo il cielo ormai oscuro e sospiro.

“ Cioè? Spiegami. A me sembra che lui sia molto interessato a te”

Sospiro di nuovo e lo guardo. In cinque minuti gli spiego tutto, come ci siamo incontrati io e Sonic, la nostra amicizia e i miei sentimenti. E poi quello che era successo questo pomeriggio.

Gabi fischia. “Però, che storia. Insomma, Sonic si deve ritenere un fortunato bastardo ad aver guadagnato l'attenzione di un fiorellino come te”

Arrossisco e lo ringrazio. “Ma non vuole proprio saperne di me. Mi vuole solo come amica e compagna di avventura come gli altri” ribatto, amareggiata. “Lui...”

“ Io non credo” mi interrompe, con un dito sulle mie labbra.

“Cos... cosa?” balbetto, con il cervello in tilt. Un ragazzo mi ha messo il dito sulle labbra! Ed è un ragazzo niente male! Ho sempre sognato che me lo facesse Sonic...

“ Secondo me non gli sei indifferente. Basta vedere che da quando ti ha vista con me, sin dal primo istante, si è comportato male con me. E prima ci è passato in mezzo invece di sorpassarci. Non credi che questo atteggiamento sia il tipico comportamento da ragazzo geloso?” mi sorride, riprendendo a camminare.

Io mi fermo, per un attimo, pensando alle sue parole. Che fosse vero? Che Sonic... provi le stesse cose... per me? Il mio cuore manca un battito.

Un scintillio di speranza mi invade, lento come lava cocente, e mi sento... felice. E molto confusa.

“Ma lui... ma lui prima mi ha detto che mi odia e che sono un peso per lui!” ribatto, con i pugni sui finchi. Mi sto trattenendo dal non urlare e esultare allo steso tempo.

Sembra troppo bello che quasi non ci credo. Sonic … ha una cotta per me?

La parte razionale di me mi mette in guardia e mi dice di non crederci. Vuole solo proteggermi da altri episodi futuri di dolore e sofferenza. Il mio cuore invece esulta e si aggrappa a questa flebile speranza, facendomi tremare d'aspettativa.

Gabe si gira, con un sorriso smagliante.

“Noi ragazzi siamo più ottusi di voi donne. E so riconoscere la gelosia quando lo vedo”

Mi prende a braccetto e si mette a camminare a passo di marcia per accorciare la distanza tra noi e gli altri che si è creata nel frattempo.

“Io... non credo. Conosco molto bene Sonic, e....”

“Allora facciamo una prova, Amy cara. Da oggi inizierò a passare tanto tempo con voi. Che ne dici... vuoi una mano?” chiede guardandomi negli occhi.

“Per fare cosa?” controbatto, sussultando per la distanza ravvicinata.

“Il piano facciamo ingelosire un certo riccio blu. E comprende me e te. A volte da soli, a volte no. Sei dei nostri?”  

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Capitolo 4
*** Fidati di me ***


Salve a tutti gente! Buona lettura, e fatemi sapere le vostre opinioni tramite una recensione, per sapere se vi piace oppure no. Continuo con la storia, e vi avviso già che sarà un po' lunghina.... ma farei questo e altro per la mia coppia preferita Sonamy!

 

 

Pov Sonic

 

Torno a casa in un lampo (letteralmente), fermandomi all'officina di Chuck. Sono troppo irritato per fare qualcosa, che sia parlare o mangiare o... qualsiasi altra cosa! La giornata da brutta è diventata catastrofica, e non vedo l'ora che finisca.

Mi fermo davanti alla porta e la apro senza tante cerimonie, e vedo i miei due amici indaffarati a fare non so cosa. Sicuramente ha a che fare con la tecnologia e robe del genere. Non sono mica Tails, io.

Chris e suo nonno sollevano le teste e si alzano di scatto, preoccupati.

“Sonic, finalmente! Notizie di Amy?” mi chiede il ragazzino, ansioso.

Mi calmo mentalmente, cosa non è facile visto che la prima cosa a cui penso è quel Bidone-Della-Spazzatura. Quel maledetto riccio...

“Si, sta bene. Tra qualche minuto sono qui, ho preferito correre per dirvelo” dico, guardando i macchinari sopra il tavolo “Ad Amy servirà senz'altro un bagno caldo e dei vestiti” aggiungo, pensando alle condizioni della riccia. Mi sento un bastardo per essermene andato così, senza aiutarla, ma vederla sorridere e chiacchierare con Cervello-d'anatra mi ha destabilizzato.

“Allora vado ad avvertire Ella e Cream, e scommetto che avrà anche fame” esulta Chris, andando verso le scale.

“Chris” lo fermo, controvoglia.

“ Sì, Sonic?” si gira, guardandomi in attesa.

“ Oltre ad Amy, c'è anche un nuovo ospite. Viene da Mobius come noi e... avrebbe bisogno di...”

“ Fantastico!” gridano Chuck e Chris all'unisono, facendomi sobbalzare “Un nuovo ospite!”

“ Un nuovo amico! Spero che sia speciale come te, Sonic!” aggiunge Chris, abbracciandomi di scatto.

Io spero proprio di no, invece.

Ricambio la stretta, a disagio.

“Come si chiama?” chiede lui, tornando verso le scale.

“ Faccia da Gabinet... Gabriele, credo” l'ultima parte della frase la dico ad alta voce, e nel giro di due secondi Chris scompare, tutto felice. Io non lo capisco. Cosa c'è da gioire?

“Sonic, tutto bene? Vuoi sederti?” mi chiede il nonnetto, indicando la poltrona con il mento. Scuoto la testa ed incrocio le braccia.

“ Sto bene, credo di avere l'influenza, dopo vado a chiedere al signor Tanaka. A cosa sta lavorando? Non voglio disturbarla”

Anche se l'espressione di Chuck è guardinga, risponde che non è un disturbo e si mette a spiegarmi la sua nuova invenzione, un macchinario che ha a che fare con le particelle di zolfo e quant'altro.

Non lo sto a sentire, perso nei miei pensieri.

Pensieri molto confusi.

 

Pov Amy

 

“ Un piano?” ripeto mentalmente, scaldandomi le braccia strofinandole con i palmi delle mani. Mi sto sporcando sempre di più, ma sto morendo di freddo. L'aereo di Tails è provvisto di riscaldamento interno, ma proprio non riesco a sentire calore. Più volte ho chiesto al volpino se l'impianto fosse rotto, guadagnandomi sempre una risposta negativa e un sospiro.

“Presto saremo a casa al calduccio, Amy, tranquilla” mi ripete di nuovo.

Annuisco e mi scuso ancora.

Io e Gabi siamo stretti dietro, e la sua vicinanza non è sgradevole. L'ho conosciuto da pochissimo, eppure mi sento a mio agio con lui, come se fossimo stati da sempre migliori amici.

Guardo l'orologio e vedo che oramai sono le otto di sera. Come sospettavo, Rouge è volata via dicendoci che aveva “cose da fare”, mentre Knuckles, dopo essersi assicurato che sono salita sull'aereo, è sparito subito, da lupo solitario che è.

Abbasso lo sguardo sul finestrino, ammirando la città dall'alto.

Mancano pochi isolati alla villa di Chris, e sto ancora pensando alla folle proprosta del ricco grigio.

“ Facciamo finta, Amy. Niente di serio.... proverò a ronzarti attorno.... ci scapperà qualche moina e baci, ma credo sia naturale.... vedremo come reagirà quel riccio blu, così avrai la tua conferma.... non è questo che vuoi da sempre?”

All'inizio non volevo accettare questo piano contorto. Poi, quando Gabe ha detto “avrai la tua conferma” qualcosa nel mio cuore mi ha spinto a dire di sì. Voglio una risposta a questa situazione. Voglio sapere se Sonic mi disprezza davvero o se è solo una facciata, come l'ha definita Gabe.

Mi giro a guardarlo e mi accoglie con un sorriso d'intesa e una strizzata d'occhi. Chissà come, sta seguendo i miei pensieri, o forse sono io che sono un libro aperto?

“ Siamo arrivati!” grida Tails, interrompendo i miei pensieri, e iniziando le procedure d'atterraggio.

Sento subito il mormorio d'approvazione del riccio alle mie spalle quando nota la villetta a cui ci sitamo avvicinando.

“Diamine, ma è un posto stupendo! C'è anche la piscina! Wow!” commenta vicinissimo al mio orecchio.

“Sai nuotare?” chiedo con curiosità.

“ Adoro nuotare” risponde con un sorriso luminoso. Ricambio, pensando all'istante a Sonic e alla sua fobia dell'acqua.

E mi innervosisco. Gabe lo nota e inizia a massaggiarmi le spalle.

“ Tranquilla, Amy, andrà tutto bene. Voglio solo che tu sia felice, e sento che tra te e Sonic può nascere qualcosa di meraviglioso” sussurra, senza farsi sentire da Tails.

“ Io non ne sono sicura” ribatto con il broncio.

“ Fidati di me”

 

Pov Sonic.

 

Seduto sul tetto, osservo l'aereo di Tails atterrare dolcemente e fermarsi. Non mi alzo, perché non voglio che Amy e quell'altro mi vedano.

Il mio migliore amico alza la capsula di vetro e slaccia la cintura, balzando dopo qualche istante a terra. Urla qualcosa ad Amy, che si è alzata e aspetta con grazia. Anche da lontano riesco a notare che sta tremando e che batte i denti. Ogni singola cellula del mio corpo mi urla di alzarmi e andare ad aiutarla, ma dopo quello che le ho urlato dopo pranzo non avrebbe senso. E la ferirei comunque.

Per questo rimango fermo, quando Rifiuto-Della-Natura la aiuta a scendere prendendola in braccio.

Seppur controvoglia ammetto che ha dei muscoli ben sviluppati e una forza notevole.

Ma non importa, perché rimane uno scherzo della natura ai miei occhi.

Amy si gira per dirgli qualcosa e strappa una risata a quello là. Tails li guida verso la porta principale dove Chris gli aspetta con ansia.

Non sento le battute, ma tramite il labiale vedo che Chris gli da il benvenuto e che il riccio grigio vuole una conferma che non è di disturbo. Purtroppo per me, Chris scuote la testa e risponde che è un piacere incontrare nuovi amici (d'altronde Chris ha un cuore troppo grande per dire altro) e insieme, entrano.

Decido di restare ancora un po' fuori, nonostante il freddo, perché mi serve tutta la calma di questo mondo per affrontare la situazione.

Tanta calma.

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Capitolo 5
*** Partenza ***


Pov Amy

 

Gabi abbraccia fortissimo Cream e Chao, sollevandoli da terra.

“È un piacere covoscervi!” esulta, rimettendoli a terra. La mia amica sorride e arrossisce, incantandolo con la sua bellissima e teneressima voce.

“ Oh, signor Gabriele, è un piacere anche per noi!”

“ Chao Chao!!” le fa eco il piccolo esserino blu. Tails mi sta fasciando un ginocchio sbucciato,mentre mi rimprovera per il mio scatto emotivo.

“ Insomma, so che Sonic non è di certo un santo, ma non avresti dovuto reagire così, fuggendo via in quel bosco” dice, finendo il suo lavoro e accarezzandomi una guancia.

Tails è sempre stato un mio caro amico, sin da quando Sonic mi ha salvata. Non vuole mai che mi accada niente di male, e si preoccupa sempre della mia sicurezza, sia mentale che fisica.

“ Scusami, Tails. Ero... sono ancora sconvolta da quello che mi ha detto” rispondo, alzandomi malamente. Ho addosso solo un accappatoio di Chris, che mi sta largo, ma almeno è comodo.

La doccia appena fatta mi ha calmato, e la pelle è tornata a profumare come prima. Ella è stata così gentile da andarmi a cercare il mio shampoo e bagnoschiuma preferiti, quelli alla fragola e frutti di bosco. Il mio vestito rosso con l'orlo bianco è distrutto, ma niente che non posso rammendare con ago e filo, e tanta pazienza.

“ La cena è pronta!” grida Ella dalla cucina. Gabi si alza subito, con lo sguardo affamatissimo.

“ Sento odore di tacchino? E patate?”

Rido. In effetti anch'io ho fame. Ma non posso di certo andare a tavola vestita solo di un accappatoio.

Mi alzo e guardo i miei amici. Cream e Chao adorano Gabi, che da quando è arrivato non fa che coccolare entrambi. Tails ci ha parlato per qualche istante di cose tipicamente da maschi, e dopo la doccia, pure lui sottovoce mi ha riferito che non è male.

Silver lo ha aiutato a trovare qualcosa di pulito e ha affermato che avrebbe diviso la sua camera con lui. Blaze invece mi è stata accanto, poi ha detto che doveva uscire per prendermi qualcosa.

Non so cosa, forse abiti. Spero di sì.

Neanche la avessi evocata con il pensiero, Blaze è di ritorno, con un pacchetto sottobraccio. La sua bellezza mi colpisce nel profondo, così elegante e sofisticata, e allo stesso tempo sembra irraggiungibile. In realtà è una gatta molto alla mano ed ha una super cotta per Silver. Che lui ricambia a modo suo. Aah, i maschi.

“ Ella, io e Amy arriviamo subito!” grida la mia amica, e mi prende per mano, trascinandomi verso le camere da letto. Rivolgo un'occhiata di scuse a Gabi e mi faccio condurre.

Arrivate in camera nostra, Blaze chiude la porta e mi porge il pacchetto.

“ Sono andata a fare spese, al negozio qua vicino, e ti ho portato alcuni abiti. Ho visto il tuo abito che è praticamente a pezzi” dice, battendo le mani,

“ Oh, grazie! Ma non dovevi!” la ringrazio, con i cuori al posto degli occhi e scarto il suo regalo.

Pantaloncini, gonne, magliette, abitini e tante scarpe!

“ Oddio, ti adoro!” la abbraccio e la bacio sulla guancia. Prendo un paio di pantaloncini neri con due catene color oro ed una maglietta stretta al seno ed ampia ai fianchi. Mi lascia la pancia scoperta e invece di prendere le nuove scarpe, rimetto i miei soliti stivali, ora lucidati.

Vado in bagno a cambiarmi e quando ne esco mi sento un po' intimidita. Insomma mi sono sempre sentita bene con il mio abitino rosso, e cambiare look anche solo temporaneamente mi destabilizza. Ma basta l'occhiata sorpresa di Blaze per risollevarmi il morale.

“ Dio,mio, ragazza, che bel corpicino!” sospira melodrammatica, “sono terrbilmente invidiosa”

“ Tu di me? Ma se sei tu la reginetta dell'eleganza!”

Ci mettiamo a ridere come due adolescenti, e, bisbigliando torniamo in cucina.

 

Pov Sonic

 

Entro in casa in tempo per la cena. Ho sentito urlare Ella dal tetto, e il profumino che esce dalla finestra non è male, anzi ho una fame! Apro la porta e mi trovo davanti Sedere-da-cammello che da una pacca alla spalla di Silver, mentre Tails ride accanto a loro.

“ Salve” dico, acido. Tails alza lo sguardo e il suo sorriso scompare.

“ Hey!” saluta, avvicinandosi. “Silver mi ha detto che è stato avvistato uno Smeraldo del Caos. Ho chiesto al signor Tanaka al posto e mi ha detto che è molto lontano, e dovremo usare per forza l'aereo. Dovremo andare oltremare”

La notizia mi eccita parecchio ma allo stesso tempo mi disgusta. Sorvolare... il mare? Di bene in meglio.

“ Perfetto. E quando partiamo?” chiedo. Alla conversazione si unisce anche Chuck.

“ Credo che anche il dottor Eggman lo sappia. Contiamo sul fatto che lo avete messo fuori gioco da pochissimo e quindi bisogna partire al più presto. Domani mattina” spiega, mostrandomi la cartina e l'area di ricerca cerchiata di rosso.

“ Bene” annuisco “andremo io, Tails e Chris, se vuole essere dei nostri”

Chris, sentendosi tirato in causa, alza la testa. “Domani non posso, purtroppo ho già saltato troppe verifiche e domani ne ho una molto importante” dice, sconsolato. La sua espressione mortificata mi fa sorridere.

“ Non importa, ci andremo solo io e Tails” rispondo, sollevando il pollice. Chris sorride.

“Io e Blaze andremo vicino alla base di Eggman, per tenerlo sotto controllo e per avvertirvi se decide di partire anche lui” interloquisce Silver, sulla soglia della cucina.

Annuisco, ringraziandolo.

“ Posso andare con voi domani? Vorrei dare una mano” interviene Faccia-da-Sorcio, in direzione di Silver. Il mio amico lo guarda per un istante con i suoi occhi chiarissimi.

“ Se ti senti bene, perché no?” risponde, sorridendo enigmatico. Il riccio grigio pantegana annusice grato e guarda alle mie spalle. Il suo sguardo rimane inchiodato e spalanca leggermente la bocca.

Cosa diamine fa? Dovremmo entrare tutti in cucina prima che Ella gridi di nuovo....

“ Voglio venire anch'io, Tails” dice una voce famigliare alle mie spalle.

Tails esita e anche lui ha l'espressione da pesce lesso di quell'altro. Addirittura è... arrossito!

“ Amy, sei troppo debole per...” inizio a parlare, girandomi verso di lei.

E mi blocco.

Sento il sangue scorrermi più veloce sulle guance, e le gambe mi tremano. Senza volerlo la mia bocca si spalanca e le mie braccia cadono.

Amy si è sbarazzata del suo solito vestitino e indossa pantaloncini striminziti, maglietta attillata sul... seno... e i soliti stivali.

Sono consapevole di essere rosso come un pomodoro, ma non posso impedirlo. Amy è una visione. Molto sensuale, tra l'altro.

Oddio, Sonic! Riprenditi, che diamine!

Amy riprende a parlare guardando Tails “Domani vengo con voi, che lo vogliate o no. Non voglio stare ad aspettare in casa!” strilla, mettendosi le mani ai fianchi. “I posti non mancano di certo sul Tornado X”

“Non è questo il punto!” ribatto e mi metto davanti a Tails, così guarda me.

Ma quello che vedo nel suo sguardo mi fa esitare. Dolore, rammarico, vergogna e determinazione.

La solita scintilla che vedevo negli occhi di Amy Rose è scomparsa. E io la rivoglio indietro.

“ E allora qual'è, Sonic?” ribatte lei, cambiando posa e guardandomi priva di espressione.

Cosa le sta succedendo? Non posso lasciarla in questo stato. E poi devo scusarmi e parlarle delle brutte cose che le ho detto.

“ Sono solo... preoccupato. Stai male, e hai bisogno di riposo” ribatto, ma debolmente. So già che verrà perché è una tipa dannatamente tosta. E quanto mi piace quando mi fronteggia con quello sguardo arrabbiato e assassino.

“ Sto benissimo, e non dovrebbe fregartene visto che la colpa dei miei malanni se tu!”

Ecco un dannato pugno nello stomaco. Non voglio che stia male a causa mia.

“Ragazzi, la cena si sta raffreddando!” Interviene Ella entrando nel salottino. Nota subito il silenzio pesante, e rivolge un'occhiata interrogativa a Chris. Il ragazzino, per fortuna interviene.

“Andiamo a mangiare, su. Scommetto che Gabi è impaziente!” dice, con tono scherzoso. Il diretto interessato si batte le mani sulla pancia due volte e dice con voce ironica “Gabe cibo. Gabe vuole cibo!”

Tutti scoppiano a ridere, tranne me. Persino Amy guarda il riccio con un scintillio affettuoso.

E allora mi irrito. “Puoi venire Amy” le dico, e con uno scatto di velocità le sono davanti.

“ E vorrei anche... parlarti. Domani” aggiungo sussurrando imbarazzato.

Il suo sguardo incontra il mio e ci fissiamo per qualche secondo.

“ Va bene” dice. E mi supera, prendendo a braccietto Testa-da-furetto.

Sono pronto a seppellire un cadavere. E per una volta non sto parlando di Eggman.

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Capitolo 6
*** Verità ***


Pov Sonic

 

Mi sveglio con un dolore lancinante alla testa e una voglia matta di chili dog.

La prima è data dal fatto che non ho dormito granché, perché l'espressione ferita e confusa di Amy mi perseguita nei sogni, facendomi svegliare ad ogni ora e scervellare su come chiederle scusa e far ritornare tutto come era prima. La seconda è data che a forza di vedere Macchia-di-sterco flirtare con Amy a tavola ieri sera, mi è passata la fame e non ho cenato a dovere.

In sintesi, se sto male è per colpa di Amy.

Scendo dal letto e guardo il clima freddo e nuvoloso. Ho tempo per una corsetta prima del lungo viaggio? Lancio un'occhiata all'orologio e sentenzio di sì. La partenza è tra due ore.

Prendo la rincorsa e corro fuori, lasciando che la brezza fredda mi colpisca le guance. Sento il brivido della velocità percuotermi la spina dorsale e mi sento subito meglio.

Dopotutto forse non sarà una pessima giornat....

“ Sonic!” urla Tails, da qualche parte alla mia destra. Freno, e noto il mio amico da lontano vicino al laboratorio di Chuck. Sta pulendo i vetri del Tornado X, in equilibrio su una scala.

“ Yo!” Lo saluto e in un batter d'occhi lo raggiungo, mentre lui scende con attenzione. Salta dall'ultimo scalino ed eccolo davanti a me. Fresco come una rosa, sembra che abbia dormito come un ghiro ieri notte. Ben per lui, almeno qualcuno si riposa.

“ Ciao, amico. Tutto bene?” chiede, valutandomi con occhio critico.

“ Si” rispondo laconico. Tails alza un sopracciglio, senza smuoversi di un millimetro.

Ci fissiamo per un minuto intero, senza reagire. Ma alla fine cedo e sospiro pesantemente.

“ Certo che sei una palla al piede” bofonchio, accomodandomi su un'ala dell'aereo. Tails mi segue, salendo sui scalini di nuovo e riprendendo le sue pulizie.

“ Parla. Non mi piace vederti così... sovrapensiero. Dimmi che ti succede, sono il tuo migliore amico” il suo tono è accusatorio. Sono stato molto occupato ultimamente tra Eggman e la caccia ai smeraldi, e so perfettamente che Tails sente la mia mancanza.

“ Non so cosa dirti... anch'io sono confuso” rispondo sinceramente, piegando le braccia dietro la testa e chiudendo gli occhi. Non so descrivere il caos dentro di me a parole.

“ E perché lo sei?” ribatte il volpino senza lasciare la presa.

“ Credo... di avere l'influenza. O qualcosa del genere” replico, aprendo gli occhi e guardando quel carico di nubi in arrivo.

“ Descrivimi i sintomi, forse posso aiutarti” sento che il mio amico si siede accanto a me, cauto.

“ Va bene. Allora, soffro di scatti d'ira che mi serrano lo stomaco. A volte vorrei picchiare qualcuno fino a fargli del male fisico, e non parlo del dottor Eggman, ma di quel riccio nuovo. A volte invece mi tremano le gambe e divento rosso nel giro di un attimo, le farfalle nella pancia e mi sento parecchio confuso. E poi...” mi interrompo vedendo il sorriso di Tails.

“ Perché sorridi?” lo rimbecco, guardandolo male.

“ Perché so esattamente cos'hai. E non si tratta di influenza” sentenzia, muovendo le due code.

“ E cosa allora?” chiedo, impaziente. Se non è influenza e fosse qualcosa di più grave?

“ Sei geloso. Di Amy” spara, guardando la mia reazione, passare dallo sconvolto al derisorio.

Non può essere più fuori strada di così. Credo.

“ Stai scherzando, spero. Geloso di Amy?” lo rimbecco, tirandomi su “Amy è solo una cara amica, tutto qui. Ci conosciamo da tanto”

“ E allora perché hai istinti omicidi verso Gabe?” domanda, standomi di fronte con le mani ai fianchi. Il piccoletto a volte si trasforma in un guru saggio, e mi fa sentire un bambino.

“ Perché non mi fido di lui, tutto qui” ribatto, evitando il suo sguardo serio.

“ Quindi, se lui provasse qualcosa per Amy, a te non da fastidio?”

Serro i pugni e abbasso la testa, mordendo la lingua.

“No” ma il mio tono non convince nessuno dei due. Tails sospira e mi posa una mano sulla spalla.

“ Senti, tu non te rendi conto, ma ho notato da un bel po' che in fondo le attenzioni di Amy non ti dispiacciono, anzi il fatto che lei ti considera il suo eroe ti piace moltissimo. E lo noto dai tuoi sguardi che Amy non ti è indifferente. Quando è in pericolo diventi iperattivo e non sai gestire l'ansia che provi. Quando ti regala qualcosa diventi subito felice, e conservi con molta attenzione i suoi regali. Guarda che ho notato che hai recuperato il braccialetto di conchiglie che ti ha fatto. Quindi, non venirmi a dire che non ti piace. Perché è una grandissima bugia, e oramai anche gli altri del nostro gruppo se ne sono accorti.” Tails mi guarda negli occhi con fermezza e sorride incoraggiante.

Non ha del tutto torto, in effetti. Amy mi è sempre stata cara, e non so cosa farei senza di lei. I suoi piatti da alta cucina, i suoi regali, le sue attenzioni, i suoi sguardi pieni di coraggio ed affetto, i suoi sorrisi e i suoi occhi verde smeraldo. E poi vogliamo parlare di quando impugna il suo martello pronta a far giustizia in ogni modo?

Ma ho paura che una relazione tra di noi possa cambiarmi. Sono un riccio libero, che non vuole limiti e costrizioni. Ed Amy con le sue attenzioni soffocanti è un limite per me.

Ed è per questo che non riesco a ricambiare i suoi gesti e spesso uso l'indifferenza. Perché non so cos'altro fare, perché è quello che faccio davanti a qualcosa che mi fa paura.

E fino ad ora questa strategia ha funzionato.

Fino ad ora.

 

Pov Amy

 

Siamo in volo da una buona mezz'ora, e il clima è abbastanza nuvoloso. Guardo i campi di varie tonalità di colore, che passano dal verde al giallo scuro sfilare sotto ai miei occhi colmi di meraviglia. Di volta in volta il panorama lascia intravedere qualche squarcio di città o villaggi, ma perlopiù si notano le enormi pianure.

Tails sta fischiettando un motivetto di una pubblicità, guardando di continuo il radar davanti al suo naso. Di volta in volta sivolta verso di me, indicandomi delle città e spiegandomi dove siamo. Assorbo ogni informazione come una spugna, perché questo pianeta è veramente straordinario.

Alle mie spalle c'è il silenzio. Avevo pensato che siccome Sonic è un riccio spericolato, si sarebbe seduto come al solito sull'ala del Tornado X. Invece si è accomodato dietro di me, in un silenzio quasi innaturale.

La cosa mi preoccupa. Di solito, gli scappa sempre qualche battuta sarcastica o un sibilo sprezzante, o qualsiasi cosa. Invece non ha aperto bocca da quando siamo partiti.

Quando mi sono presentata questa mattina presto davanti alla casa di Chris, Tails mi aspettava già a bordo, mentre Sonic era in piedi ai piedi dell'aereo. Mi stava aspettando, perché si era raddrizzato e mi fissava. Mi aveva augurato un buongiorno con un sorriso a trentadue denti e mi aveva presa in braccio. Ci sono rimasta davvero, non mi aspettavo questo suo atteggiamento. Mi ha aiutata a sedermi sul sedile e si era seduto dietro. E da quel momento non ha più aperto bocca.

Giocherello con la cerniera del giubbotto e guardo il libro che mi sono portata dietro. Non ho nemmeno voglia di leggere, con lo sguardo di Sonic fisso sulla mia nuca.

Abbasso la testa e penso a ieri sera, quando quel cretino di Gabe si è messo a raccontarmi di quando si è buttato dal tetto di casa sua con uno skatebord rotto ed è finito all'ospedale. Ho riso fino alle lacrime, perché quello che mi faceva sorridere erano le sue espressioni buffe.

Ad un certo punto, si è messo a sussurrarmi all'orecchio, davanti ad un Sonic piuttosto irritato.

Inizio a pensare che sia davvero geloso. Insomma, ha guardato male Gabriele per tutta la sera e rispondeva male quando gli si facevano delle domande. Non ha nemmeno finito il suo chili dog.

All'improvviso il walkie-talkie di Tails crepita, e il volpino lo prende azionando il pulsante.

“ Qui Tails... ciao Silver..... oh, okay” Tails si gira verso di me passandomi l'aggeggio. “Per te”

“ Oh” Lo prendo e premo il pulsante “Ciao Silver” dico, chiedendomi perché voglia parlare con me.

“ Sono Gabi. Avevo voglia di sentire la tua voce. Mi sono svegliato e mi hanno detto che eri già partita” la sua voce mi giunge con crepitii, ma riconosco il suo tono allegro e malizioso.

“ Ciao Gabriele! Si, sono partita presto. Non volevo disturbare nessuno, era ancora presto” dico.

“ Non avresti disturbato, piccola. Ora noi partiamo, volevo solo salutarti.Tutto bene lì?”

So a cosa si riferice, e devo sforzarmi per non voltarmi.

“ Bene, per ora. Parleremo più avanti. Non fare casini e non buttarti da tetti con rottami”

“ Ahahahah, sai che il brivido è il mio secondo nome” replica con una risata.

Rido anch'io, scuotendo la testa “Vai e distruggi, campione” riaggancio, restituendo il walkie-talkie a Tails. Mi guarda interrogativo.

“ Era solo Gabriele. Voleva salutarmi prima di partire” spiego, tornando a poggiare la schiena contro il sedile.

E sento la mano di Sonic contro la spalla.

Mi volto a guardarlo e incontro il suo sguardo infuocato e serio. Non riesco a distoglierlo, presa dall'emozione che sento e che mi percuote.

“ Sonic?” chiedo espirando. Il mio amato riccio blu mi sorride per un istante, e gli occhi gli si colmano di tenerezza.

“ Ricordati che dobbiamo parlare, Amy. Appena atterriamo, va bene?” chiede, e la sua mano mi stringe per una frazione di secondo, poi mi lascia andare.

Ricambio il suo sorriso e annuisco.

“ Va bene, Sonic” 

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Capitolo 7
*** Chiarimenti ***


Pov Sonic

 

Sono tremendamente in imbarazzo. Tails ci ha riferito che tra qualche minuto atterriamo, e adesso la spavalderia che sentivo qualche ora fa sta scemando.

Ma dai, Sonic, stiamo parlando di Amy! La cara vecchia Amy... che in questo momento è seduta davanti a me, con quel suo delizioso profumo fruttato e la sua voce dolcissima che parla con Tails.

Serro i pugni provo a pensare a qualcos'altro, come ad esempio alla missione.

Guardo bene la cartina che ho davanti e cerco di capirci qualcosa. A quanto pare si tratta di una zona industriale e, per fortuna, moltissime fabbriche sono abbandonate. Spero che lo Smeraldo sia in una di queste e non da qualche altra parte residenziale nei dintorni, perché non so come faremo.

Noi di Mobius stiamo iniziando a comparire alla televisione attraverso il notiziario grazie a Testa d'uovo e i suoi piani malefici, e la gente più o meno sa che esistiamo. Purtroppo il governo vuole che rimaniamo il più possibile nascosti, ed una scampagnata porta a porta alla ricerca di uno Smeraldo non è esattamente l'ideale.

L'aereo sobbalza all'improvviso. Quando guardo fuori dal finestrino, noto che siamo a pochi metri da terra, in un campo verde incoltivato ai limiti della zona cerchiata sulla mappa. Fino ad ora non avverto nessun spostamento di energia o altro, quindi siamo ancora lontani dal trovare il nostro Smeraldo.

Dopo una manciata di minuti, eccoci finalmente a terra dopo ore di viaggio, e il mio amico apre la capsula di vetro. Salto giù per primo, felice della sensazione di avere la terra sotto i piedi e l'aria fresca che mi refrigera. Tails mi segue dopo qualche secondo, volando con le sue code.

Alzo lo sguardo verso Amy, che si è alzata e si sta stiracchiando con le piccole mani tese verso l'alto.

In mancanza del suo vestitino rosso solito, ha indossato un maglioncino di lana verde e pantaloni neri con stivaletti alla caviglia pieni di catenine e trecce di cuoio. Prima ho sentito dal dialogo tra lei e Tails che Ella ha ordinato dalla sarta personale di Chris di fare tre copie del suo abito rosso, e che le arriveranno tra qualche giorno. Ma non posso negare che il suo nuovo stile sia... magnifico.

Sta benissimo, il verde risalta i suoi occhioni grandi e sinceri.

“ Sonic, mi stai ascoltando?” Evidentemente Tails stava cercando di parlarmi, ma non ascoltavo.

“ Scusa, dimmi” ribatto, guardando il volpino.

“Stavo dicendo che possiamo dividerci. Io porto l'aereo più in là, vicino ad un boschetto a qualche chilometro di distanza per nasconderlo, non posso mica lasciarlo qua incustodito in bella vista! Tu e Amy andate pure avanti verso quella parte” e si ferma, indicandocela “dove, tra ottocento metri circa, troverete una recinzione. Là si trova una delle fabbriche abbandonate, iniziate da lì. Ecco” mi passa un aggeggio che emette dei bib ad ogni due secondi.

“ Questo serve a controllare le onde elettromagnetiche circostanti. Se uno smeraldo è nei paraggi, ci saranno delle grandi interferenze, e quindi il mio controllore di onde inizierà a suonare più in fretta. Poi...” Sto ascoltando con un orecchio, perché la mia mente in questo momento sta pensando che dovrò stare da solo con Amy. Dopo le cose che ho detto e la tensione tra di noi.

Speriamo che vada tutto bene.

A proposito di Amy... La riccia salta giù con un balzo e afferra il coso meccanico dalle mie mani.

“ Se inizia a fare dei bib più frequenti siamo vicini, è chiaro, Tails. Ora vai a nascondere l'amore della tua vita, noi ce la caveremo” dice, interrompendo le chiacchiere del mio amico.

Tails sospira. “ Va bene. Noi ci vedremo tra poco, teniamoci in contatto” dice, passandomi un walkie-talkie. Lo prendo e gli sorrido, ma evidentemente non riesco a nascondere il mio nervosismo. Amy si gira, iniziando a camminare verso la direzione indicata, io rimango fermo al mio posto con le gambe che sembrano fatte di cemento.

“Sonic, ti ho dato l'occasione di parlare con Amy. So benissimo che ci arriveresti in un nanosecondo alla fabbrica” bisbiglia Tails con sguardo da saputello.

“ Parlare? E se non dovesse perdonarmi? Cosa faccio? Sarebbe imbarazzante” sussurro, piegandomi in avanti.

“ Sonic, sei per caso nervoso?” mi chiede il mio amico, socchiudendo gli occhi. “L'eroe di Mobius è nervoso di fronte ad una ragazza?”

“Certo che no!” ribatto, chiudendo gli occhi e indicandomi il petto “Sai con chi stai parlando?”

“ E allora va, e sii te stesso. In fondo ad Amy piaci così come sei”

 

Pov Amy

 

Ossevo la strada sterrata, e per sicurezza mi guardo intorno per attraversare. Anche se siamo nel bezzo del nulla, non si sa mai. Vedo in lontananza le torri della fabbrica in questione, ma dovremmo camminare per un bel po'. Certo, mi chiedo se Sonic camminerà al mio fianco o si metterà a correre.

La risposta non tarda ad arrivare, perché sento una brezza improvvisa e dei movimenti alle mie spalle. Sonic frena con un sorriso insolito per lui, perché sembra più una smorfia.

“ Sonic, tutto okay?” non posso far a meno di domandare, perché anche se mi ha detto quelle cose orribili, rimane comunque uno dei miei più grandi amici, e il ragazzo per cui ho una cotta da secoli.

“ Si, si bene” risponde, passandosi l'indice sotto il naso. Non gli credo neanche un po', ma decido di lasciar perdere. Normalmente avrei tirato fuori il mio martello Piko Piko e lo avrei minacciato, ma oggi qualcosa mi trattiene.

Riprendo a camminare, con lui al mio fianco. La tensione tra noi è palpabile, e sento tanto ma tanto caldo nonostante il clima freddo.

“ Perché non corri? Arriveresti prima” gli dico, tanto per sbloccare la situazione.

“ Ecco... perché non voglio lasciarti sola. E poi... desidero parlarti” dice tentennando.

Lo sapevo già, me lo ha detto quando siamo partiti. Solo non pensavo che volesse farlo davvero.

“ Oh, ecco... già” dico, senza grande originalità.

“ Io...” Sonic prende un respiro profondo, e mi sembra surreale che l'eroe di Mobius sia così impacciato. E poi sta diventando rosso!

A forza di guardarlo, non mi accorgo della pietra davanti a me, e ahimé cado a terra. Vorrei poter dire che cado come una signora, ma mentirei.

“ Ahio!” mi lamento e mi rialzo subito, spolverando i vestiti, rossa in viso. Sono caduta come un sacco di patate davanti a Sonic! Che figura!

L'ira mi invade in un nanosecondo e senza pensarci troppo, evoco il mio martello e spedisco la schifosissima pietra a chilometri di distanza. Una volta sfogata, cerco di domare il respiro affannoso e rilasso i muscoli del viso. Quando mi giro, trovo Sonic che sta ridendo fragorosamente, la tensione di prima spazzata via.

“ Cosa ci trovi di divertente?” sibilo, guardandolo male.

“ Scusa, scusa, è che mi è mancato il tuo martello. Ultimamente non lo usi molto spesso!” si giustifica, ricomponendosi.

“ Non è vero, ieri l'ho usato per travolgere un robot di Eggman!” replico, con le mani ai fianchi.

“ Mmmhh... non ricordo. Comunque, a proposito di ieri” dice e torna serio. Questa volta è più rilassato, e mi guarda in viso, evitando gli occhi.

“ Si?” dico, appoggiando il martello a terra.

“ Mi dispiace, Amy. Non dicevo sul serio, non ti odio e non volevo dire tutte quelle cattiverie che ho detto. Sei una mia cara amica, e non voglio perderti in ogni caso” dice tutt'ad un fiato, incatenando i miei occhi ai suoi. Si avvicina e mi prende una mano, sorridendomi incoraggiante.

Oh, non riesco a dirgli di no. Non riesco a dire niente, perché quello che ho davanti è il Sonic dei miei sogni, quello gentile e premuroso.

Non dovrei perdonarlo tanto facilmente, perché davvero mi ha ferita nel profondo, ma il mio cuore mi sta supplicando di farlo, tralasciando le mie manate mentali.

“ Ieri mi hai fatto sentire malissimo, Sonic. Mi hai fatto sentire indesiderata e una nullità, e mi sto ancora rialzando” dico, guardando in basso, verso le mani unite.

“ Lo so, e ripeto che mi dispiace. Davvero. Non voglio che tu sparisca dalla mia vita, e ti parlerò con il rispetto che meriti, Amy Rose” dice, con emozione nelle sue parole.

Rialzo la testa e gli sorrido. Mi ha conquistato, solo perché ha detto il mio nome e cognome. No, non è vero, è stati il modo in cui lo ha detto. Come desideravo da ieri.

“ Va bene, scuse accettate. Ma...” gli dico, alzando l'indice “vorrei una cosa in cambio”

Si fa subito guardingo, ma non lascia la presa della mia mano. “Cioè?”

“ Voglio che mi porti fuori per un appuntamento. Scegli tu dove e quando, ma prima del venerdì della prossima settimana” sentenzio, osservando la sua reazione.

Arrossisce subito, ed evita il mio sguardo. Si passa la mano tra gli aculei, e strofina un piede contro l'altro.

“ Ecco, io...ehm...” non sa cosa dire ed è tremendamente in imbarazzo.

“ Chiedo troppo per il supremo eroe di Mobius?” chiedo, usando il mi asso nella manica.

“ Ma perché tutti lo continuano a dire? Tra te e Tails...” si lamenta, ironico.

“ Perché io e Tails ti conosciamo, e sappiamo qualche carte giocare con te” ridacchio, mettendo via il martello. Lo guardo facendo gli occhioni dolci e mi alzo sulle punte dei piedi inclinandomi in avanti.

“ Allora? Cosa ne dici?”

Abbassa lo sguardo e mormora qualcosa.

 

Sonic pov

 

Lo sguardo da cucciolo non vale, diamine. Penso di averlo detto ad alta voce, perché Amy fa un'espressione confusa. Accidenti! Mi stacco da lei, per pensare senza il suo profumo che mi dia alla testa.

Non poteva accettare le mie scuse e amen? No, perché se non non si chiamerebbe Amy Rose.

Sta ancora aspettando in quella posa da ragazzina indisponente. Spero non sappia che effetto mi fa sulla mia salute mentale e fisica, perché allora sarei veramente nei guai.

“ Va bene” acconsento con un borbottio. Amy squittisce felice, facendo una specie di balletto e si getta al mio collo abbracciandomi, senza stritolarmi come suo solito. Anzi, si tira via in fretta per nulla in imbarazzo e riprende a camminare, come se non mi avesse appena sconvolto.

Si gira per un istante, senza smettere di camminare e fa una giravolta su sé stessa.

“ Muoviti, lumacone. Abbiamo una missione, ricordi?” esulta, felice e con le guance arrossate.

A vederla in quel momento là, tra il verde dell'erba e il sole alle spalle che mi sorride teneramente, qualcosa si muove nel mio stomaco, come una brezza fredda. Che congela le mie corde vocali, impedendomi di risponderle. Che fa tremare il mio corpo. Che mi fa salire una sensazione di calore verso il viso.

E come uno stupido deficiente, sorrido, continuando a guardarla.

Cosa mi sta succedendo??

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Capitolo 8
*** Chiacchiere con un amico ***


Sonic Pov

 

Corro in quei spazi angusti e oscuri, cercando un luccichio o qualcosa che brilli. Lo Smeraldo di certo si fa notare. Ho lasciato l'aggeggio che mi ha dato il mio amico ad Amy, che cerca al piano di sotto con molta più calma.

Avevo anche bisogno di tentare di uscire dallo stato semi-confuso in cui mi ha gettato la riccia con la sua indecente proposta di qualche ora fa. Non so perché, ma mi fa male la pancia ogni volta che la guardo. E non voglio analizzare niente di tutto ciò, né pensarci.

“ Sonic!!” è la voce di Amy. Senza nemmeno pensarci, mi precipito verso le scale con il cuore in gola e la trovo in un attimo. In piedi vicino ad un macchinario enorme, sta guardando lo schermo e tenendo in mano il walkie-talkie che le ho dato. Alza lo sguardo e corre verso di me.

“ Silver mi ha appena chiamata. Eggman deve aver saputo che il sesto Smeraldo è nei paraggi, e ha lasciato la base con un robot. Sia lui che Blaze e Gabi stanno tentando di fermarlo...” mi spiega, trafelata.

“ La-palla-al-piede sa combattere?” chiedo, e vorrei rimangiarmi subito le parole.

Amy inclina la testa, guardandomi confusa. “Palla al piede?” ripete, sbattendo gli occhi.

Abbasso la testa, arrossendo. “Si, ecco... intendevo Gabriele” chiarisco, dicendo il suo nome per la prima volta. E mi lascia un dannato amaro in bocca.

Sgrana gli occhi e alza le sopracciglia. “Si può sapere perché lo chiami così?”

“No. Andiamo oltre, dobbiamo finire di controllare le ultime due fabbriche e se non troviamo lo Smeraldo, siamo costretti a cercare anche nella zona resedenziale” dico, cambiando discorso alla cieca, ma vedo dall'espressione della riccia che ci sta ancora pensando.

“ Allora vai tu da solo, faresti prima” mi dice, incrociando le braccia al petto, con una smorfia.

“ Te l'ho già detto, non mi piace lasciarti da sola” Ho un'idea, ma subito la scarto. Insomma, è troppo! Potrei...

Ah, così non va Sonic... ma non posso fare altrimenti... Lo Smeraldo è la nostra priorità ora, e nient'altro.

Mi avvicino a lei e mi volto lentamente, piegando leggermente le ginocchia e allungando le mani dietro la schiena. Aspetto che lei capisca cosa ho intenzione di fare e il suo sussulto di sorpresa non tarda ad arrivare.

“ Cosa!?” strilla, facendo un passo indietro. Sospiro, e rimango fermo sul posto.

“ Amy, andremo velocemente e tu puoi tenere d'occhio il coso delle onde elettromagnetiche o quel che è, e se vedi che c'è una variazione ci fermiamo. Faremo prima senz'altro” le dico, nervoso. Come piano non piace neanche a me, perché significherebbe avere il corpo di lei premuto contro la mia schiena e le sue gambe alla vita che strusciano di continuo, ma almeno è funzionale. Spero solo che Silver e gli altri intrattengano il più a lungo possibile quel dottore da strapazzo...

“ Va bene” dice, e si protende verso di me. Allungo le mani all'indietro ancora di più, a disagio, e lei si arrampica su di me, tenendomi le mani sulle spalle.

Una volta controllato che si sia sistemata, parto a velocità sonica verso l'altra fabbrica. La sento respirare in modo affannoso e stupito, e serra la presa dei piedi.

“ Wow!” esulta, contro il mio collo. Rabbrividisco, e all'improvviso sono consapevole del suo corpo caldo contro il mio. Il suo petto, il suo busto, il suo ventre...

Arrossisco fino alla punta delle orecchie e il mio respiro cambia. Lei passa un braccio sul mio collo per riuscire a guardare il coso che continua ad emettere bip continui senza variazioni. Preme il tasto del walkie-talkie e dopo qualche secondo sento la sua voce risuonarmi contro la nuca. Ogni parola sembra una carezza sulla mia pelle e mifa rabbrividire involontariamente.

“ Tails, noi stiamo andando verso la penultima fabbrica, tu dove sei?” chiede.

“ Sto controllando l'aerea circostante, ripercorrendo il perimetro. Ci vediamo davanti alla recinzione dell'ultima fabbrica, ho quasi finito” dice il mio migliore amico, la voce distorta leggeremente.

“ Va bene. Sai di Silver?” chiede Amy.

“ Si, si. Dobbiamo essere veloci!” La riccia interrompe la comunicazione, e trona a guardare l'aggeggio. Manca poco alla recinzione della fabbrica, e nonostante tutto non sto andando alla velocità massima per via di Amy. Non vorrei sconvolgerla troppo.

“ Non ti piace per niente?” domanda lei all'improvvispo, dal nulla.

“ Cosa?” ribatto, preso alla sprovvista. Non è facile correre e parlare, ma non impossibile.

“ Gabriele. Lui mi ha chiesto se avessi qualche problema con lui. Lo conoscevi?” chiede, e praticamente mi sfiora la guancia con le labbra.

“ Ehm... no” riesco a rispondere, con il cuore che batte all'impazzata.

“ E allora perché?” Non molla proprio la presa. Aumento la velocità di altri trenta chilometri orari, solo per arrivare più in fretta. Al diavolo le conseguenze!

“ Non mi fido delle persone che non conosco, Amy. E lui è uno sconosciuto per me. Potrebbe essere una spia di Eggman o quant'altro...” riesco a mentire con destrezza.

“ Secondo me è una persona innocua e gentile. Dagli un'opportunità, Sonic.” ribatte, con il suo tono dolcissimo. Un momento. Prova qualcosa per lui?

Diamine, assolutamente no. Nel modo più assoluto.

“ Non finché ti continua a ronzare intorno” replico e per la seconda volta vorrei morire. Cavolo, ma che fine ha fatto il filtro cervello-bocca? Amy si irrigidisce e per dieci interminabili secondi non dice nulla.

Poi....

 

Pov Amy

 

“ Sei geloso” dico con molta sopresa e compiacimento. Sonic si volta a guardarmi di poco, e vedo che è tremendamente in imbarazzo.

“ No! Non intendevo dire... cioè... io... sai, io non.... Oh, lasciamo perdere!” dice balbettando.

Sonic The Hedgehog sta balbettando!! Oh mio dio!

“ Puoi rifilarmi qualsiasi scusa, ma so che sei geloso! Oh, ma non devi preoccuparti, per me esisti solo tu” gli dico, abbracciandolo da dietro. A quel punto, Sonic inciampa e per poco non finiamo con il muso a terra entrambi. Sonic mi prende appena in tempo, sollevandomi dalla vita e stringendomi a lui.

Mi guarda negli occhi con serietà e sospira pesantemente.

“ Amy, senti, siamo in missione e se continuiamo in questo stato non finiremo mai. Quindi...”

“ Va bene, Sonic, la smetto. Ma mi servi le battute su un piatto d'argento!” gli dico, inclinando la testa. Arrossisce, e si passa l'indice sotto il naso, guardando in basso.

“ Starò in silenzio, lo prometto. Quindi... tregua?” Mi porge la mano sorridendo come un ragazzino.

Ricambio con entusiasmo, e tra noi scorre una scarica elettrica fortissima che ci manda in tilt.

Se non la sente anche lui vuol dire che ho un'immaginazione molto fervida.

Ma non oggi.

 

Un'ora dopo

 

Pov Amy

 

Tails rimane con me davanti alla recinzione, mentre Sonic controlla l'ultima fabbrica alla velocità della luce. Scrutiamo il cielo in cerca del nostro nemico numero uno.

Silver ci ha appena riferito che Eggman è riuscito a sfuggirgli con il suo robot e che si sta dirigendo verso la nostra zona. Gabe e Blaze stanno bene e anche loro sono in viaggio insieme a Silver per venire a darci una mano. Non so mai cosa diamine pensi quel cosidetto “genio” del male, ma sicuramente ha problemi seri al cervello.

Non si sente nessun rumore se non qualche scricchiolio che proviene dalla fabbrica. Il cielo è pulito, senza nuvole, anche se il clima è abbastanza freddino. L'autunno sta scivolando via in favore dell'inverno e le temperature stanno scendendo man mano.

Mi siedo e ripenso ai bei momenti di prima. Sonic può negare quanto vuole, ma io so che è terribilmente geloso di Gabriele. Non si comporta così con gli estranei, di solito è sempre aperto, gentile e pronto ad aiutare chiunque.

“ Tutto bene Amy?” chiede Tails, guardandomi.

“ Bene, bene. Perché me lo chiedi?” domando, rigirando un foglietto tra le dita.

“ Ecco... si tratta di Sonic. Quando l'ho visto, mi è sembrato... strano. Avete parlato?” chiede Tails, guardandomi con i suoi sinceri occhi azzurro mare.

“ Ti aveva detto che avrebbe parlato con me?” ribatto, curiosa. So che il legame che unisce Sonic e Tails è fortissimo e indissolubile, e mi chiedo se quei due parlino anche di me.

“ Mi ha solo chiesto qualche.... consiglio per chiederti scusa” risponde il volpino, sedendosi accanto a me. “Lui è tremendamente impacciato quando si parla di queste cose, e lo sai”

“ Lo so Tails. Mi ha chiesto scusa per quello che mi ha detto, che non intendeva sul serio. In cambio ho rimediato un appuntamento ed ho scoperto che Sonic è geloso di Gabriele” riassumo, con nonchalance. Tails sobbalza, guardandomi ad occhi sgranati.

“ Cosa? Te l'ha detto lui??” chiede, praticamente urlando

“ Per l'appuntamento non ha avuto scelta, era una condizione per ottenere il mio perdono. Per il resto, Sonic ha definito Gabriele < palla al piede> e ha detto che non vuole che mi ronzi intorno” rispondo, con aria soddisfatta. Quelle parole mi hanno fatto molto piacere.

“ Davvero?” replica Tails a bocca aperta.

“ Secondo te è geloso?” chiedo, alzandomi sulle ginocchia e guardandolo in attesa. Il volpino si gratta la testa e respira a fondo.

“ Non lo so. Quando si tratta di questi temi, io e Sonic non parliamo granché, e non perché io non voglia. Devo sempre stare attento a come parlare, perché ho la paura che scappi via correndo alla velocità della luce al primo accenno” spiega, alzandosi pure lui.

“ Ho capito” dico, guardando il cielo “D'altronde lui è fatto così” sospiro, delusa.

“ Ma sai una cosa, Amy?” mi interrompe Tails, con un sorriso amichevole. “Io penso proprio che tu gli faccia un certo effetto. Quando parla di te e non ci sei, i suoi occhi si ammorbidiscono e il suo tono cambia. E quando viene a sapere che sei in pericolo diventa ansioso come con nessun'altro, e pronto a far a pezzi il mondo. Quindi non preoccuparti, okay? Secondo me prova qualcosa di profondo per te e che non ha a che fare con l'amicizia” Non riesce a finire la frase che lo abbraccio di slancio, spinta da un moto di felicità e gioia.

Se lo dice Tails, vuol dire ce è vero! Lui è il suo migliore amico, e conosce lati di Sonic che io ho solo intravisto. Oh, dio, che bellissima notizia!

“ Oh, Tails, grazie mille per queste parole! Non hai idea di quanto sia felice!” esulto, baciandogli la guancia. Il volpino arrossisce e ricambia il mio abbraccio goffamente.

Gli voglio troppo bene, è un mio caro amico e mi è stato vicino in periodi non proprio allegri della mia vita. E sa darmi soddisfazioni come nessun altro, a parte Sonic.

Un schiarire di voce alle nostre spalle ci fa separare. Sonic è arrampicato sulla recinzione e ci guarda confuso, con le sopracciglia inarcate, e non subito mi accorgo che in una mano tiene uno Smeraldo del Caos.

“ Lo hai trovato!” dico, meravigliata e sorrido, agitando i pugni in aria. Tails agita le code, entusiasta e si congratula con l'amico.

“ Grazie ragazzi. Era nascosto in una stanza segreta al piano terra, ma l'ho trovato comunque. Questo coso è impazzito” dice il mio riccio, buttando l'aggeggio elettronico tra le mani di Tails.

“ Sapevo che avrebbe funzionato” si vanta il volpino, e lo spegne premendo un bottone.

“Tutto bene voi due?” indaga Sonic, guardandomi a lungo “vi stavate abbracciando”

“ Si, tutto bene, Tails è grande, per questo l'ho abbracciato” dico, liquidando l'argomento. Il volpino arrossisce in imbarazzo e si gira di fretta.

“ Forza” dice “ torniamo al Tornado X, e torniamo a...

“ Non così in fretta, Tails. Prima dammi quello Smeraldo”

Oh, oh.

Siamo nei guai.

Eggman.



Ciao Ragazzi, è la vigilia di Natale, e volevo regalarvi un altro capitolo della mia cara Fanfiction. Buon Natale a tutti, riposatevi e state in famiglia, che il ritmo frenetico riprenderà a gennaio!
Per quanto mi riguarda, aggiornerò dopo Santo Stefano, ho una marea di cose da fare, e può essere che aspetti dopo Capodanno! Vediamo quando potrò!
Auguroni ancora, e statemi bene, piccini!!!!
Baciiiiii

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Capitolo 9
*** Gelosia atroce ***


Salve ragazzi e ragazze! Scusate il ritardo, ma le feste mi hanno trascinata in una cacofonia di dolci, feste, riunioni famigliari e incontri che mi hanno dato alla testa! Ecco il seguito, signori miei, e spero che vi piaccia!

Mi raccomando, lasciate una recensione voi che entrate!!

 

 

Pov Amy

 

“ Eggman!” sibilo, evocando il mio martello Piko Piko, mentre Tails e Sonic si mettono in posizione di combattimento. Come abbiamo fatto ad avvertire la sua presenza? Ah, già, ci siamo distratti per qualche minuto. Accidenti a lui e ai suoi dannati robot!

“ Salve, scherzi della Natura,vi sono mancato? Ohohohoh” Il suo corpo gelatinoso si scuote mentre lui si esibisce nella sua tipica risata malefica, in un macabro spettacolino. Io spero che un giorno o l'altro si strozzi con la saliva e che la sua anima non trovi mai la pace.

Alle sue spalle spunta uno dei suoi robot, con forma umanoide e la testa leggermente allungata verso l'alto e due braccia in più. Sembra più un alieno che un essere umano, e i suoi occhi rossi brillano minacciosi. Mi ricorda vagamente Metal Sonic, ma ci sono più differenze che punti in comune.

“ Per niente” risponde Sonic, con il suo ghigno particolare riservato solo ad Eggman. “E vorrei tanto che ci lasciassi in pace oggi, non siamo in vena” dice, nascondendo lo Smeraldo del Caos.

“ Ohoh, ma nemmeno per sogno, io vivo per darti fastidio” ribatte il dottore, i suoi baffi tremano senza controllo. Si sporge nella sua Eggmobile e ci guarda con espressione arcigna.

“ Vedo che sei in compagnia con il tuo amico volpino e la tua ragazza” dice Eggman, guardando Sonic con astuzia. Arrossisco, presa in contropiede.

“ Non è la mia ragazza!” ribatte prontamente Sonic, imbarazzato. Il mio cuore perde un battito, ma non me la prendo più di tanto. Insomma lo ha già detto in passato varie volte, ma spero che riuscirò a fargli cambiare idea un giorno o l'altro.

“ Certo” replica accomodante il dottore “Sta di fatto che voi avete qualcosa che mi interessa e lo voglio” dice, cambiando argomento.

“ Il cervello?” risponde sarcasticamente Tails.

“ Lo Smeraldo del Caos! Datemelo o libererò la furia di Eggyman” minaccia il nemico, indicando il robot al suo fianco.

“ Stai scherzando? Hai davvero dato un nome così stupido ad un tuo robot?? chiede ridendo Sonic.

“ Non è stupido!” ribatte il dottore sulla difensiva.

“ Lo è” concordiamo all'unisono noi tre.

“ Basta! Ne ho abbastanza di voi! Non volete darmi lo Smeraldo, ve la siete cercata! Eggyman, attacca!” urla il dottore da due soldi. Il robot sembra svegliarsi all'improvviso e si dirige verso Sonic a gran velocità, preparando un pugno. Sonic lo evita abilmente e con uno spindash mette fuori uso un braccio del coso metallico. Il robot toccando terra rotola di fianco e si alza, pronto di nuovo.

Sentendomi inutile, mi metto a correre verso Eggman, con il martello tra le braccia. Spero magari di prendergli qualche Smeraldo dalle sue voraci mani.

“ Non l'avrai vinta!” urlo e mollo una potente martellata che fa finire quel maledetto contro il tronco di un albero.

“ Ahio!” grida, prendendosi la testa tra le mani. “ Maledetta riccia!” Rimette in senso l'Eggmobile in un battibaleno senza darmi l'opportunità di avvicinarmi e mi punta contro, iniziando a sparare. Con abilità, evito i proiettili e mi metto a correre senza una direzione, presa dal panico.

Noto con felicità che Sonic ha messo fuori uso il robot, perché con la coda dell'occhio lo vedo cadere in un mucchio di fili e metallo. Il riccio incrocia il mio sguardo terrorizzato e si dirige a velocità della luce verso il mio inseguitore.

“ Brutta riccia zittella antipatica.... ehi... no!!” grida il dottore, mentre il mio amato Sonic con un ultimo spindash manda Eggman lontano, tanto che in tre secondi questo diventa solo un puntino nel cielo. Lo sentiamo urlare qualcosa di incrompensibile, sicuramente maledizioni in tutte le lingue che conosce contro tutti noi.

Sonic atterra sui piedi con eleganza e sorride, trionfante. Prende il suo Smeraldo e lo lancia al suo amico Tails. “Vittoria!” esulta, e i due si danno il cinque, con fare cameratesco.

Sorrido anch'io poggiando il martello e facendolo scomparire senza fatica. Adoro il mio dono.

“ Amy, tutto bene?” chiede Tails.

“ Sì, sì. Sonic, grazie, mi hai salvata” gli dico, limitandomi ad un'espressione riconoscente e mi volto verso il Tornado X, pronta a tornare a casa.

Non voglio assillare Sonic con le mie attenzioni che lui trova odiose.

 

Sonic Pov

 

Tutto qua? Niente abbracci spacca-ossa? Baci non graditi? Strette al collo? Io e Tails ci guardiamo sorpresi e basiti. Ma che diamine sta succedendo ad Amy Rose?

Tails si muove per primo lanciandomi un'occhiata e seguendo Amy, lasciandomi indietro a pensare.

Forse Amy sta cambiando perché le ho detto che odiavo i suoi comportamenti infantili. Lo sta facendo per me, oppure lo sta facendo perché non ha più una cotta per me? Forse c'entra Gabriele? Volevo dire Testa-di-gallina?

E chi lo sa?! Le donne....

 

Mezz'ora dopo

 

Sonic Pov

 

Ho scelto ancora di stare dentro al Tornado X. Perché fuori fa abbastanza freddo, o forse perché c'è troppo vento. Non lo so. O forse sì?

Ma da quando mi faccio queste menate mentali?? Apro un occhio e guardo la riccia davanti a me guardare il tramonto con aria persa. Sembra così... vulnerabile.

Qualcosa si muove all'altezza del mio stomaco e devo respirare profondamente per farmi passare qualsiasi cosa sia. Forse è panico.

Dai, parliamone. Amy è una mia carissima amica. La stimo per la sua forza, per il suo coraggio, per la sua determinazione. E fisicamente parlando non è male, con la sua aria innocente, gli occhioni verdi pieni di amore e affetto... e quel corpicino minuto. Sospiro pesantemente, passandomi una mano sulla faccia.

Mi manca solo organizzare pigiama party con Knuckles, Tails e Chris, truccarci a vicenda e farci guerra con i cuscini e sono a posto.

“ Si, te la passo” sta dicendo Tails. Agguzzo l'udito, improvvisamente all'erta. Amy si china in avanti e prende il walkie-talkie.

“ Si??” dice.

“ Ehi, sono Gabriele!” sento la voce di quello là.

“ Ciao! Ma dove siete?” lo avete notato anche voi che il suo tono è leggermente cambiato?? Sembra che stia parlando con un amico di vecchia data, con tutto quell'affetto nella voce!! Ma da quanto si conoscono, un giorno e mezzo nemmeno??

“ Tails ci ha subito informato che ve la siete cavata egregiamente, che quindi non serviva il nostro aiuto. Stiamo tornando a casa e siamo quasi arrivati” spiega lui con la stessa nota d'intimità. Ma porca la miseria ladra!

Non che lui abbia fatto granché. Insomma doveva fermare un robot ed Eggman, o quanto meno distrarli, ma non ce l'ha fatta. Scommetto che Blaze e Silver hanno combattuto fino all'ultimo secondo e che lui sia rimasto in disparte a guardare.

“ Stai bene?” chiede lui, abbassando il tono.

“ Si, si grazie. Sonic ha trovato lo Smeraldo e anche noi tra qualche oretta saremo a casa” risponde Amy, improvvisamente eccitata. Per cosa, dannazione?

“ Ti aspetto, cucciola. Sento moltissimo la tua mancanza, sai? Ci siamo conosciuti da poco eppure... sento qualcosa tra noi. Tu no?” Mi devo letteralmente mordere entrambe le mani prima fare qualcosa di stupido tipo allungarmi in avanti, prendere il coso, e insultare quel sacco di sterco di cavallo. Amy non sente niente per te, non è la tua cucciola, brutto scimpanzé calvo, figlio di...

“ Lo sento anch'io Gabi. E mi piace moltissimo” risponde la riccia, facendomi cadere in un dirupo di tormento e dolore. No, no e no. Non lascerò che Amy passi del tempo da sola con quel pagliaccio, manco arrivasse Eggman con un'armata di robot. Assolutamente no, cavolo.

“ Allora ci vediamo tra qualche ora, piccola” Piccola proprio no.

“ A dopo” si congeda Amy, restituendo il walkie-talkie al mio amico volpino.

Bene. Ho due orette più o meno per meditare e pianificare cosa fare con quel sacco di pulci e con la mia Amy.

Intendevo dire... con Amy.  

 

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Capitolo 10
*** Piccoli segni ***


Scusate il ritardo fotonico, ma sono sommersa di impegni... Aggiornerò ogni tre giorni, più o meno, dipende poi dalle settimane...

Buona lettura!!

 

 

Amy Pov

 

Finalmente, e ripeto finalmente scorgo la villa di Chris. Le gambe iniziavano a farmi male per via dello spazio ristretto davanti al sedile.

E con il riccio blu alle mie spalle... non è stato facile. Il suo profumo naturale di fiori e aria di montagna impregna lo spazio stretto. Mi muovo, a disagio e respiro a fondo.

Quando guardo meglio dal vetro, noto tre sagome a terra che ci stanno salutando con le mani, ovvero Cream, Chris e... Gabriele!

Devo dire che non mi aspettavo le parole che mi ha detto durante il tragitto. E sono sicura che nemmeno a Sonic sono piaciute, perché sentivo un'aura di negatività alle mie spalle, quasi palpabile. Gabriele vuole soltanto aiutarmi nella mia non-relazione con Sonic o vuole qualcos'altro?

Per ora non percepisco nessuna vibrazione negativa nel riccio grigio perla, e visto che mi sono sempre fidata del mio sesto senso, non ne farò un problema. Per ora. Anzi, se il mio nuovo amico mi aiuterà a conquistare il mio adorato riccio, perché no?

Dopo qualche manovra ben studiata del volpino, finalmente atterriamo. La capsula di vetro si apre nel giro di cinque secondi e prima che riesca a proferire parola, Sonic è già sceso dal Tornado X.

Tails e io ci scambiamo un'occhiata confusa, ma ben presto la confusione diventa stupore quando mi sporgo dall'aereo per scendere. Sonic è sotto di me, con le mani tese e lo sguardo tenero.

Il mio cuore salta un battito, lo stomaco mi si riempe di farfalle, api, gnu, rinoceronti.... Oddio, sto per piangere dalla commozione, in preda alla nausea!

Amy! Orsù, ripigliati, quanti anni hai?!

Alle sue spalle i miei amici sono basiti quanto me, tranne Gabriele che sta facendo di tutto per trattenere un sorriso soddisfatto. Quel birbante!

Con un sorriso accetto l'offerta del riccio e mi tuffo tra le sue braccia. Il suo profumo mi avvolge come una languida carezza, le sue braccia possenti che mi tengono ancorata al suo corpo.

“Presa!” sussurra al mio orecchio, con un tono così dolce che mi fa sciogliere il cuore.

 

Sonic Pov

Ora che ho la riccia rosa tra le braccia... mi sento bene. Felice. Completo.

E tremendamente impanicato. Ma cosa diamine sto facendo? Mentre meditavo nell'aereo sapevo benissimo cosa fare e cosa dire, ma adesso mi sento un cretino totale.

La trattengo ancora qualche secondo in più stretta al mio petto, poi la faccio scendere lentamente assaporando la sensazione del suo corpo che scorre millimetro per millimetro sul mio. Lei mi sorprende con un'espressione felice e allo stesso tempo sorpresa, che rispecchia la mia. Non so nemmeno io cosa cacchio stia facendo.

Quando sollevo lo sguardo, colgo gli sguardi dei miei compagni fissi su di noi. Persino quello di Ella e Tanaka da dietro il vetro della finestra che fanno di tutto per non essere visti.

Cercando di dissimulare la vergogna, faccio spallucce parlando a voce alta: “C'è qualcosa che non va, ragazzi?” Subito tutti iniziano a negare con la testa, mentre la piccola Amy arrossisce, staccandosi da me. Cream si lancia verso di lei, abbracciandola forte, subito seguita dall'immancabile Chao e da Chris. La girandola di abbracci passa da lei a me e Tails, mentre ci raggiungono anche Ella, Chuck, Tanaka e... Knuckles? Eh sì, c'è pure lui.

“ Ehi amico!” Lo saluto con un sorriso e una pacca sulla spalla.

“ Sono solo di passaggio, Sonic e devo parlarti” dice burbero, senza mezzi termini.

“ D'accordo amico. Non è che Eggman o qualsiasi altro essere dotato di intelligenza ti abbia fatto il lavaggio del cervello?” lo prendo in giro, ridendo quando lo vedo arrabbiarsi.

“ Tu, brutto....” le sue parole sfumano nel dimenticatoio, perché proprio in quel momento vedo che Amy e Scarto-della-società stanno parlando animatamente tenendosi per mano.

 

Amy Pov

 

“Ti avevo detto che il mio piano avrebbe funzionato, riccia!” dice Gabi, scompigliandomi gli aculei.

“ Speravo solo che non mi avresti detto di cotte e di crude nell'aereo. Sapevo che avresti capito che ho detto quelle parole così smielate perché sapevo che c'era Sonic con te ad ascoltare. Immagino la sua reazione! Mi piace fare il doppio-gioco con te riccia” continua con aria molto soddisfatta.

“ Sinceramente parlando, non ci credevo più di tanto al tuo piano” ribatto, ancora sotto shock per quello che è successo con Sonic. Il suo corpo sodo e compatto contro il mio... la sensazione delle sue braccia...

Davanti a tutti!!

Gabi sembra leggermi nel pensiero, poiché sogghigna, malizioso.

“ Sai, è stato un bel spettacolino. Sembravate molto in intimità. Quel genere di intimità che una coppia ha solo dopo...” E mi lancia un'occhiata eloquente.

Arrossisco di botto e mi sento la faccia in fiamme.

“MA COSA VAI A PENSARE?!?!?” Senza rendermene conto, impugno il martello Piko Piko e inizio a indirizzargli colpi a destra e manca. Lui li evita tutti con agilità, mentre ridacchia ad alta voce.

“ Ma guardati, sei diventata così rossa che ti scambierei per un peperone al mercato!” dice, e con una mossa davvero fluida riesce a prendere il mio martello e intrappolarmi i polsi dietro la schiena.

“ Stavo scherzando, piccolina, calmati” sussurra, guardandomi con dolcezza “per quanto apprezzi la tua impetuosità, cerca di non ammazzarmi di botte” conclude, facendo un passo indietro.

“ Sei tu che pensi certe cose!” lo rimbecco, abbassando il martello.

Gabi ride e si inchina con galanteria, togliendosi un cappello immaginario.

“ Le mie scuse, signorina. Capisco che certi argomenti non possono essere nemmeno lontanamente sfiorati da un malvivente come me in presenza di una giovane avente un'educazione come la sua”

Scoppio a ridere, e decido di stare al gioco “Esatto, lord” dico, facendomi aria come se avessi un ventaglio in mano “è stato molto sconveniente, perché non sta bene che si parli di questi temi”

Questa volta scoppiamo a ridere all'unisono fino alle lacrime.

“ Siamo due deficienti”dico, riprendendomi.

“ Questi due giocherelloni non hanno fame?” chiede una voce dietro di noi. Ella ci guarda con maternità, con in mano un mestolo.

“ Si, Ella” rispondiamo, e solo allora mi accorgo che Sonic e Tails ci stanno fissando insistentemente. Il volpino ha la mano sul braccio del riccio e l'altra sulla spalla. Sonic dal canto suo sembra sul punto di uccidere qualcuno, con quello sguardo che ho imparato a conoscere. E per fortuna non diretto verso di me.

“ Il riccio è incavolato nero. Molto bene” mi sussurra Gabi alle mie spalle.

“ Cosa?”chiedo, guardandolo in tralice.

“ Amy, Sonic è tremendamente geloso e vuole solo l'occasione per farmi fuori. Secondo me il riccio supersonico nel giro di qualche giorno potrebbe fare due cose. Vuoi sapere quali potrebbero essere?”

“ Da quando sei un esperto di relazioni? Sei uno psicologo mancato?” ribatto con una smorfia.

“ Vuoi sapere o no?”

“ Sì, vai dimmi” replico, curiosa.

“ La prima reazione potrebbe essere quella che ti ignorerà per vedere se questa sua rabbia che prova peggiorerà o meno” dice seriamente, mettendomi un braccio sulle spalle e facendomi girare verso la porta di casa lasciando il riccio e Tails alle nostre spalle.

“ Oppure?”

“ Oppure vorrà marcare il suo territorio con me, e diventerà tremendamente possessivo nei tuoi confronti. E secondo me potrebbe saltarti addosso....” Si avvicina al mio orecchio fino a sfiorarlo con le labbra “e secondo me è più probabile la seconda”

 

 

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Capitolo 11
*** Baci e tradimenti ***


Pov Amy

Gironzolo nella biblioteca di Chuck, alla ricerca di un romanzo sentimentale. Accidenti, è come cercare un ago in un pagliaio, ci sono volumi e tomi di fisica meccanica, quantistica e via su questo genere. Sconsolata, provo a curiosare verso l'ultimo scaffale e trovo almeno una decina di romanzi fantasy. Meglio di niente.
L'odore dei libri vecchi impregna l'ambiente, e in generale l'atmosfera è dolce e serena. Amo leggere, le parole danno un potere che ti inebria e ti fa calmare allo stesso tempo... 
Mordicchiandomi il labbro scorro con l'indice sui dorsi, leggendo man mano i vari titoli. Ce ne sono così tanti, con vari titoli avvincenti che supplicano di essere letti.
Ne prendo uno in mano e guardo la copertina raffigurante un lupo nero dagli occhi ambrati. 
Mi sembra interessante. Parla di..
“ Amy” Sobbalzo all'improvviso, guardando alle mie spalle. 
Sonic.
“ Ehi” saluto con un leggero sorriso. Il porcospino si passa una mano tra gli aculei e si guarda intorno con un'espressione imbarazzata. Che diamine ci fa qui?
“ Ehm... vedo che sei nella biblioteca. Vuoi provare a laurearti in meccanica applicata?” mi chiede evitando lo sguardo, ma con un piccolo sorriso.
Scoppio a ridere. “No, per carità! In realtà sono venuta a cercare romanzi d'amore, ma mi accontenterò di qualche fantasy” e gli mostro il libro del lupo.
“ Aahh.. bene...” 
Cade un silenzio imbarazzato, dove lui non fa niente per rompere il ghiaccio. Mi volto verso i vari libri e finisco di leggere gli altri titoli della sezione, e di volta in volta li pesco e do un'occhiata alla copertina. Sento lo sguardo penetrante di Sonic che segue i miei movimenti, e lo sento come una carezza intima che scivola svogliata sul mio corpo... 
Poggio a terra i libri che ho scelto, e alzo la testa verso quelli disposti più in alto, cercando di scrollarmi da certi pensieri. Dovrò saltare per raggiungerli, dannazione. 
“ Sei tornata al solito look, vedo” dice Sonic, spezzando quel silenzio carico di tensione. 
Al mio ritorno dal viaggetto, ho trovato una sorpresa. I vestiti che avevo chiesto ad Ella erano già pronti e mi aspettavano sul letto della mia cameretta. Tutti sono esattamente come il mio vecchio che ho rovinato quella volta nel bosco, ma ognuno è a sua volta diverso; qualcuno ha una cucitura in vita, altri il bordo impizzettato, altri ancora con le maniche ricamate. 
Devo assolutamente ringraziare la stilista della famiglia Tordaik per il suo magnifico lavoro in così poco tempo, per giunta. 
“ Si, e ne sono davvero felice. Adoro questo tipo di vestito” rispondo, facendo un saltello cercando di prendere un libro particolarmente accattivante dal titolo “e adoro il rosa e il bianco. Si sposano bene insieme”
Niente, non riesco ad afferrarlo. Riprovo ancora, ansimando. “Forse potrei provare anche con il lillà o un viola chiaro...” farfuglio, e questa volta riesco persino a toccarne il dorso con i polpastrelli. 
“ Amy, forse.... attenta!” 
Vedo la scena al rallentatore. Io che salto aggrappandomi alla libreria di legno, io che provo la sensazione che la libreria stia cadendo verso di me, i libri che iniziano ad oscillare...
E poi la sensazione del calore di un corpo premuto contro il mio. Completamente, senza freni. 
Finisco schiacciata contro la libreria, che si stabilizza sul muro, qualche libro cade a terra con un tonfo. Tutto torna come prima.  
A parte il piccolo dettaglio che il corpo di Sonic è praticamente spalmato sul mio, e non accenna a togliersi. 
Oh. Mio. Dio. 

Pov Sonic

“ Chuck deve montare per bene queste librerie, accidenti” rifletto ad alta voce. Mmhh... montare... oddio, no! Non riesco a concentrarmi su nient'altro che il morbido corpo di Amy, le sue curve, il calore e.. il suo profumo. I suoi aculei mi sfiorano il viso, in una dolce carezza.
Mi sta dando alla testa! Respiro a fondo l'aroma di fragole e frutti di bosco, e le mie mani che prima si erano posate sui suoi fianchi, salgono più in alto. Sulla vita, cosa andate a pensare, pervertiti. 
La stringo a me con delicatezza, e con il naso sfioro il suo zigomo destro. La sento sobbalzare di colpo e allo stesso tempo arrendersi al mio tocco. 
“ Devi stare più attenta, Amy” le sussurro, guardandola finalmente negli occhi verde smeraldo. 
Balbetta qualcosa, tutta rossa in viso. Davvero le faccio tutto questo effetto? (n.d.a sonic, datti una cavolo di svegliata, signor Iddio. Lo sanno tutti, anche i sassi fra un po' -.-”).
Alza leggermente la testa, e il suo sguardo innocente mi fa del tutto perdere la ragione. 
Abbasso la testa verso la sua e le sfioro le labbra con estrema dolcezza.
Ora so cosa sia il paradiso. 

Amy Pov

Odddiiiooo, uccidetemi. 
Ora, adesso, perché posso morire in pace, tra le braccia del mio riccio. 
Sonic. The. Hedgehog. Mi. Sta. Baciando. 
Sto sognando????? Vi prego, ditemi che non è un sogno!
Rispondo timidamente al bacio, che in pochi secondi si trasforma da un leggero sfioramento di labbra a un incontro di lingue. Duellano leggere, timide e insicure, conoscendosi. 
Sonic si stacca con il fiatone e mi guarda con una scintilla di rude bisogno sulle pupille. 
“ Amy...” sussurra, tornando alla mia bocca, questa volta con maggiore fervore. Prende il mio viso tra le mani, mordicchiandomi il labbro inferiore, fino a farmi arricciare le dita dei piedi dal piacere. 
La mia mano finisce tra gli aculei sulla sua nuca, e lo stringo verso di me, con possessività. Lui geme in risposta, si stacca dalla mia bocca e passa al mio collo, con baci umidi e lenti. 
Mi sto sciogliendo in una pozza di di desiderio, senza contare che senza il supporto delle braccia di Sonic io sarei già a terra, perché le mie gambe sembrano fatte di gelatina. 
Il mio riccio sembra percepire la mia instabilità, perché mi tira su e mi poggia contro la libreria. Gli avvolgo le gambe attorno alla vita e finalmente sembra che ogni cosa vada a suo posto.
Vorrei guardarlo più a lungo, toccare ogni centimetro della sua pelle, marchiarlo come mio... 
Continua a baciarmi come se io fossi un bicchiere di acqua fresca in una torrida giornata di sole. Le sue mani sono ovunque, scivolano sul mio corpo accendendolo con perizia. 
“ Sonic...” trafelo, senza fiato. Il suono dei suoi baci mi fa gemere ancora di più. Sembra proprio che l'eroe di Mobius abbia perso il controllo...
All'improvviso, tutto scompare e mi ritrovo a terra con il sedere dolorante. Confusa, non riesco subito a guardare Sonic che si è allontanato di qualche metro, guardandomi con sorpresa e disgusto. 
Quando l'eccitazione passa e il respiro si stabilizza, riesco a mettere a fuoco il riccio. 
Sta chiaramente tremando e il suo sguardo non lascia presagire niente di buono. 
“ Amy, io... non... ho fatto una cavolata, non so cosa mi sia preso... la colpa è mia...” farfuglia, prendendosi la testa tra le mani. Non mi sembra tanto grave. Ci siamo solo baciati, e che bacio! 
“ Non abbiamo fatto nulla di male” riesco a borbottare, nonostante l'enorme nodo in gola che graffia le mie corde vocali con prepotenza. 
“ Si invece...io... basta. Vado a... vado. Dimentica quello che è... successo! Non sono il tipo da baci e abbracci, quindi per il tuo bene lascia stare! Tra noi non può funzionare mai e poi mai!” sta praticamente urlando e prima che possa ribattere lui è sparito, lasciando una scia blu. E poi dicono che le donne siano instabili mentalmente. 
Ma qualcuno ha mai analizzando le schizofrenie degli uomini??
Ancora scioccata dall'accaduto, mi accuccio contro la libreria, abbracciando le gambe malferme. Subito, una lacrima solitaria mi cade sul vestito prima che io riesca a fermarla. Seguita subito dalla sorella, e da altre che si fanno compagnia, inondando le mie povere guance. 
Con i polsi cerco di fermarle, senza esito. I singhiozzi si fanno strada nella mia gola e apro la bocca per fargli uscire. Non riesco a smettere, il mio corpo ha bisogno di sfogarsi e lo lascio fare. 
Nella mia testa, sto ricoprendo Sonic di insulti a manetta, e allo stesso tempo sto ripensando al bacio, così folle e dolce... Ma che genere di problemi ho??? Amy, ripigliati! Ti ha lasciato cadere sul pavimento e ti ha urlato contro, neanche fossi un insetto con la peste!
Brutto stronzo! Mi asciugo le lacrime con il dorso della mano con rabbia e decido che non devo piangere per un essere come lui.  
Eppure mi ha baciato come se fossi importante per lui, mi ha abbracciata, mi ha sussurrato cose belle... e mi salva senza nemmeno chiederlo, è gentile e generoso, e...
NO! Basta! 
Mi alzo con una nuova energia in corpo e determinata come non mai. Lui non mi vuole? Bene, pazienza. Non devo più pensare a lui, e devo andare avanti, maledizione. Perché mi devo ridurre ad una psicopatica per colpa sua?? Lurido... 
Guardo il libro che prima era caduto mentre Sonic spingeva contro la libreria e mi accorgo che è uno di quei romanzi d'amore che cercavo all'inizio. Troppo tardi, brutto idiota! 
Con un calcio lo faccio finire dall'altra parte della stanza, vicino alla porta. 
Dove in piedi, c'è Gabriele. 
Indossa delle nuove scarpe bianche e nere, e una maglietta verde a mezze maniche. Lo osservo in silenzio, mentre lui restituisce il mio sguardo con uno stranamente... distante. Sembra... lontano, gelido. 
“ Gabi?” Lo chiamo a voce bassa, cercando di dare una sistemata al mio abito. Non so che razza di aspetto abbia, visto che quel cretino blu mi ha scompigliato gli aculei mentre ci stavamo... lasciamo perdere, va'. Che è meglio. 
Il riccio grigio non risponde. Avanza di un passo, quasi meccanicamente. Sembra che stia... male. Ha preso l'influenza? Febbre? O forse ha capogiri?
Cosa diamine ha?
“ Gabi?” lo chiamo di nuovo, dirigendomi verso di lui. 
“ Ferma” ordina, con un nuovo timbro della voce che mi fa venire la pelle d'oca. 
“ Cosa ti prende?” chiedo, all'erta. Il mio sesto senso mi sta urlando di scappare, ma il mio corpo rifiuta di collaborare. Di nuovo. 
Lui non mi risponde, ma la sua espressione cambia. Sembra sia... angosciato. Per cosa?
“ Gabi, che ti prende? Stai male? Vuoi che ti faccia una tisana?” mormoro, guardando il metro che ci separa. Perché mi ha ordinato di non avvicinarmi a lui? 
Prima Sonic, e adesso pure Gabi. Perfetto. 
In lontananza sento le risate di Tails e Cream, Ella che urla contro Tanaka e persino il sonoro della televisione. Basterebbe aggirare Gabriele e scappare... ma non sono veloce. E poi non ho chance, mi prenderebbe prima che riesca anche solo ad urlare. 
E poi... stiamo parlando di Gabriele, il dolce e comprensivo Gabriele. Che conosco da poco e non so quasi niente di lui...
“Si, sto male” risponde, e questa volta è lui ad avvicinarsi lentamente. Lo guardo con ansia sempre crescente, mentre mi posa una mano sulla spalla. 
“ Sei sempre stata... gentile con me. Non sai quale sforzo io debba utilizzare adesso...” sussurra, guardando la sua mano, quasi ipnotizzato. 
“ Per fare cosa?” gli domando a bassa voce, e non riesco a trattenere un piccolo singhiozzo di paura. 
Si avvicina al mio orecchio, mentre la sua mano sale verso il collo.
Inizio a sentire freddo nelle vene, e la testa inizia a farmi male... la nausea mi assale all'improvviso, e il respiro diventa lentissimo... mi devo a tenere a Gabriele per non cadere...
“ Cosa stai....” farfuglio, con il cuore in gola. Non sento più le mie dita...
“ Dormi, dolce Amy”
L'ultima cosa che riesco a sentire è il mio battito cardiaco, prima di cadere in un baratro buio.


Ciao a tutti, ragazzi miei! Eccomi di nuovo con un nuovo capitolo! Vi lascio con questa ultima scena, chissà cosa succederà ora....
Per saperlo continuate a seguirmi, e mi raccomando lasciate qualche recensione!!

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Capitolo 12
*** Lacondanna di un riccio ***


Pov Sonic

 

Entro nel salotto con aria impanicata, manco avessi dietro un esercito di robot alieni. Devo respirare a fondo per riprendermi, senza espellere un polmone. Tutti mi guardano basiti e sorpresi.

“ Sonic, tutto a posto?” domanda Tails, alzandosi dal divano.

Devo ricordarmi che ho una lingua prima di poter proferire parola. “Sì, credo” bisbiglio, e quando scorgo il mio riflesso sullo specchio dietro alla porta, noto che sono completamente rosso e con un'espressione degna da film horror.

“ Sicuro, tesoro? Non vuoi che ti prepari un tè o una tisana per sentirti meglio?” chiede Ella, sulla soglia della porta che conduce alla cucina.

“ No, no, sto bene” rispondo troppo in fretta. Non so dove mettere le mani perché non voglio che i miei amici vedano quanto tremano. Mi limito ad incrociare le braccia dietro la schiena e a poggiarmi contro il muro.

“ Mmmmh... comunque ragazzi tra dieci minuti è pronto a tavola!” esclama, tornando in cucina seguita da Cream e Cheese. I rimanenti, ovvero Blaze, Silver, Chuck, Chris, Tails e anche Knuckles (?!) mi guardano con aria severa.

“ Dov'è Amy?” chiede Blaze con un sopracciglio inarcato.

Amy. Ancora Amy.

Pensate che io sia un mollaccione? Non è vero. Sono scappato da lei semplicemente perché... quella serie di baci iniziavano a piacermi. I suoi flebili gemiti, la sua reazione appassionata... per un secondo mi sono chiesto cosa sarebbe capitato mai se l'avessi baciata ogni giorno così, se l'avessi tenuta premuta contro il mio corpo la sera, e svegliarmi con lei la mattina, se l'avessi portata fuori solo per vederla sorridere, se...

La portata di questi pensieri mi hanno così spaventato che non ci ho pensato due volte a lasciarla lì e scappare. Non voglio cambiare. E stare con Amy significherebbe proprio questo. Rinunciare alle mie corse per stare con lei? Non se ne parla. Lei è troppo appiccicosa, esigente... e passare la vita con una persona che pretende attenzioni al secondo non fa per me.

“ Sonic?” mi richiama Silver con uno schiocco delle dita.

“Eh?” sobbalzo, con una chiara espressione colpevole.

“ Amy, l'hai vista?” ripete Blaze, come se parlasse ad un bambino idiota.

Il suo tono mi fa irritare. Bene, adesso basta comportarsi come delle folli femminucce e rispondi in tono adeguato, Sonic!

“ L'ho lasciata che stava cercando un libro nella biblioteca di Chuck” rispondo, sciogliendo la presa delle braccia e incrociandole di nuovo sul petto.

“ Davvero? E non hai incontrato Gabriele? Ha detto che andava a cercare Amy da un po' ormai” replica il nonno di Chris, guardando l'orologio.

Mi irrigidisco. Sacco-di-sterco-di-cavallo stava cercando Amy? Allora... forse ha visto tutto! Il bacio, la mia fuga... Dov'è quel voyeur? Lo voglio morto, subito.

Magari adesso sta consolando Amy! E lei lo sta lasciando fare...Brutto...

Mi volto per tornare in biblioteca, ma all'improvviso mi fermo. Non sono affari miei se quei due... stanno insieme. Insomma, non dovrebbe darmi fastidio...

Eppure...

Accidenti!

Senza rendermene conto, un ringhio feroce sfugge dalla mia gola. Ho detto ad Amy che non potremo stare insieme, e devo essere coerente con le mie azioni.

“ Sonic, ma si può sapere cos'hai? Sei strano!” mi rimprovera Chris, con sguardo stralunato.

“ Niente” rispondo, laconico. Sciolgo i pugni e respiro a fondo e cerco un posto vuoto sul divano. I miei passi sono meccanici e lo sguardo gelido, ne sono cosciente, eppure non me ne frega niente.

Proprio niente. Se Amy vuole stare con Culo-di-capra faccia pure. Io non mi opporrò.

Nella stanza cade un momentaneo silenzio imbarazzato, spezzato poi da una cosa inattesa.

Bokkun.

“ Ehi, fessacchiotti!” strilla, con il suo tono acuto e fastidioso. Entra dalla finestra aperta con la sua solita risata da far tremare i vetri.

“ Cosa vuoi?” sibilo, acido “Non sono per niente dell'umore”

“ Peccato, Sonic, ma dovrai ascoltarmi lo stesso! Eggman ha un messaggio per te!”

(n.d.a ditemi che non sono l'unica che ha letto questa battuta con la voce di Bokkun e.e”)

Il robot estrae dalla sua borsa a tracolla uno di quei stramaledetti televisori del piffero che si illumina subito, mostrando il viso del mio arci-nemico.

“ Ciao Sonic” ecco che inizia il solito sordido discorso malefico “Sarai felice di sapere che ho localizzato un altro Smeraldo del Caos! Ho inviato alcuni robot a prenderlo... e per sbaglio ho dovuto fare alcune... manovre” E scoppia a ridere fragorosamente. Aggrotto la fronte, assumendo la posa da combattimento.

“ Spero che tu voglia venire a farmi compagnia... se non avessi già finito.... forse” E ride di nuovo.

Il messaggio finisce, e Bokkun posa l'aggeggio sul tavolo.

“ Bene, io levo le tende! Addio!” e vola via dalla finestra con un'altra risata maligna.

E, come da copione, il televisore scoppia, facendoci tossire tutti. Dopo innumerevoli visite, ci caschiamo ancora. O semplicemente ce ne dimentichiamo ogni volta, troppo presi da quello che sta ideando Eggman.

“ Non c'è tempo da perdere!- dico, aprendo la porta. “Eggman non deve essere lontano. Tails sorveglia la città dal Tornado X, Blaze e Silver andate a Est, Knuckles, vai con Tails!” ordino e scappo fuori, senza aspettare le risposte.

Corro a velocità della luce verso il nucleo della città, ed ecco che i problemi, l'irritazione e la rabbia svaniscono. Quando corro,tutto va al suo posto e posso dimenticare chi sono per qualche istante.

Non ho nemmeno pensato ad Amy. D'altronde, quando c'è di mezzo il mio arci-nemico non mi metto nemmeno a riflettere, spinto dalla voglia di sconfiggerlo.

Ora che ci penso lucidamente, spero che Amy... stia bene. Davvero. Mi sono comportato come uno psicopatico. Il bacio è stato... magnifico. Magico. Mi ha fatto rabbrividire dalla testa ai piedi.

E dopo....

Devo di nuovo chiederle scusa. Ma stavolta non so come fare. Magari in questo momento è tra le braccia di faccia-da-squalo.

L'ultimo pensiero mi fa arrabbiare. Così sentenzio, che ci penserò in seguito. A lui e a lei.

 

Un'ora dopo

 

“ Siete sicuri?” ripeto, con una smorfia contrariata.

“ Si. Abbiamo controllato una decina di volte... inoltre abbiamo chiesto a Cream di guardare i notiziari... e nulla. Sembra un falso allarme” sentenzia Tails dalla ricetrasmittente.

“ Falso allarme?” sbotto, scocciato. Perché quel demente di Eggman doveva dare un falso allarme??

“ Okay, torniamo a casa” ribatto, sospirando pesantemente. Lo odio ogni giorno di più.

Alzo lo sguardo verso la città in fermento, e osservo i passanti per strada. Alcuni di loro mi riconoscono e mi salutano come al solito, c'è chi inizia a fotografare, chi vuole fare due chiacchiere. Rispondo con un sorriso a tutti, e riprendo a correre, non volendo sprecare tempo.

Mi fermo soltanto solo sulla cima di un basso palazzo, dove so che non mi possono vedere. Gli esseri umani non lo sanno, ma adoro guardali nelle loro vite quotidiane. Hanno un non so ché che mi intriga. Soprattutto i bambini, i genitori che rientrano stanchi a casa, i ragazzi a scuola...

“ Oh, ma grazie, amore! Non dovevi!” esulta una donna alla mia destra, e mi volto in tempo per vederla baciare il suo ragazzo. Il bacio si approfondisce, e non accennano a staccarsi. Lui la stringe a sé più forte e la borsa della donna cade a terra, mentre lei gli tira i capelli di lato.

Arrossisco, guardando altrove.

“ Davvero pensavi che mi sarei dimenticato del nostro anniversario, amore? Come potrei?” ribatte l'uomo.

“ Ti amo, John”

“ Ti amo, Laura” e sempre rimanendo voltato capisco che si stanno baciando di nuovo.

E ovviamente i miei pensieri vanno a... no, no! Accidenti. Sonic!

Non pensare alla riccia, santo cielo!

A proposito, mi devo scusare. E vedere se sta bene... e parlare con Brufolo-gigante.

Mi metto a correre alla velocità della luce, superando la coppia e lasciandomi il centro della città alle spalle. Quando arrivo davanti al cancello della villa di Chris, salto agilmente dall'altra parte e vado dritto all'entrata, arrivando in un battibaleno nel salotto.

Trovo tutti con un'espressione preoccupata e i telefoni in mano.

“ Yo” saluto, cercando di frenare finché le scarpe non iniziano a fumare dall'attrito.

Tails si volta subito e mi accorgo immediatamente che qualcosa non va. Faccio l'appello mentalmente dei presenti e noto che gli unici a mancare sono Amy e Odore-di-cane-bagnato.

“ Signor Sonic, Amy è scomparsa!” strilla Cream, gettandosi su di me “E pure Gabi!”

Per qualche secondo l'informazione si rifiuta di entrarmi in testa. Ma dopo qualche istante, l'amara verità si fa strada nel mio cervello.

“ Scomparsi?” ripeto, guardando oltre al piccolo coniglio e il suo Chao.

“ Se qualcuno vuole la mia opinione, quei due saranno usciti da qualche parte ad amoreggiare” dice Knuckles con un sospiro teatrale, sedendosi comodo sulla poltrona.

“ Non. Stanno. Amoreggiando!” ribatto subito con tono feroce e i pugni serrati. La sola immagine... ahh, mi fa andare fuori di testa!

“ E che ne sai te?” domanda l'echidna guardandomi di striscio. “Tra i due c'è feeling, l'ho sentito quel giorno quando ho incontrato Gabriele la prima v...”

“ KNUCKLES, STAI ZITTO!” urlo, come un evaso dal manicomio. I miei amici mi guardano sorpresi, indietreggiando. Chris e Chuck si guardano per un attimo, mentre Tails mi fissa accigliato.

“ Sonic, calmati. Magari sono andati a fare la spesa, o sono andati semplicemente a fare una passeggiata” Chris mi poggia la mano sulla spalla e mi guarda negli occhi.

“ E se così non fosse?” replico, con un tono vergognosamente infantile. Oddio, sto cadendo di nuovo nel complesso della ragazzina frignona.

“ Questa potrebbe essere una fuga d'amore... magari sono scappati da soli per qualche giorno, e staranno in hotel a...”

“ KNUCKLES!!” All'improvviso mi trovo Silver, Chuck, Chris e Tails che cercano di fermarmi prima che io possa uccidere l'echidna con le mie mani.

“ Scusami tanto, ma che problemi hai?” ribatte Knuckles, alzandosi e fissandomi. “Amy non ti piace e l'altra volta le hai detto di odiarla. Cosa ti frega se si mette con Gabriele?”

Ecco una dannata domanda trabocchetto. Cosa me ne frega?

Immagino Amy, tra le braccia di quel riccio grigio, i loro visi si avvicinano... le loro labbra si sfiorano... lei e lui nell'hotel, le lenzuola, il sorriso di lei...

No. NO!

Non lascerò che succeda una cosa del genere.

Ma perché? Perché quella riccia rosa mi perseguita? Se non mi piacesse, non me ne fregherebbe nulla di lei, anche se fosse una mia amica.

Vuol dire che forse mi piace? No. Si. Ma no. O forse si?

Fottuti sentimenti!

Mi affloscio sul tappeto, con lo sguardo a terra.

Ho capito. Sono un cretino. Totale, deficiente, stupido cretino.

“ La verità... è che non posso lasciarla andare... non ce la faccio...” sussurro “è fastidiosa, appiccicosa e tremendamente infantile... però è coraggiosa, ha un cuore d'oro e mette gli altri prima di sé...” ammetto a mezza voce. Ma è come se avessi appena urlato, perché nella stanza regna un assoluto silenzio. L'unico rumore è il tirar su di naso di Ella, e scorgo Tanaka che le allunga un fazzoletto.

“ Quindi... lei ti piace?” mi chiede Cream, inginocchiandosi davanti a me.

Guardo i suoi dolci occhi color nocciola, ricchi di comprensione ed affetto.

“ Non lo so... ma non voglio lasciarla andare. Non così...” rispondo, bisbigliando.

“ Allora non trattarla male, diamine!” grida l'echidna, con un pugno alzato “Per carità, a volte avrei voglia di darle tanti ma tanti schiaffi, vorrei scaraventarla giù da una scogliera, ma quella ragazza ha bisogno di dolcezza. E tu non gliela stai dando, brutto idiota!”

“Senti da che pulpito! Le hai dette queste cose a Rouge?” replico, malizioso.

“ Brutto cafone...!”

I miei amici scoppiano a ridere, e la tensione si alleggerisce. Non posso fare a meno di notare lo sguardo imbarazzato che corre tra Silver e Blaze, e mi annoto mentalmente di parlare pure con lui.

Blaze è una brava gatta e ha una cotta evidente per Silver. Cosa sta succedendo tra i due?

Ci serve una lunga chiacchierata...

“ Faremo così, se tra un'ora Gabriele ed Amy non tornano, andremo a cercarli noi, sennò...” Tails si ferma. Guardandomi per un momento. E la sua espressione cambia repentinamente, diventando seria.

“ Ragazzi?”la sua voce è sommessa, e il suo sguardo non mi lascia nemmeno per un secondo.

“ Cosa c'è, amico?” domando, iniziando a sudare freddo. Conosco Tails molto bene, e so che quando ha questa espressione non è mai un bene.

“ Il falso allarme di Eggman. Non capite?” sussurra, agitando le code. “Non vi pare strano che Eggman abbia dato un falso allarme proprio prima che Gabriele ed Amy sparissero?”

Il sangue mi ghiaccia nelle vene. “ Come se volesse sviarci. Per andarcene dalla villa...”

Ora siamo tutti ammutoliti.

“ Aspettate, state dicendo che Eggman ha organizzato un falso allarme solo per rapire Amy e Gabriele mentre voi eravate occupati?” chiede Cream, con la mano sulla bocca.

“ A meno che... Gabriele non abbia fatto il gioco sporco” la frase di Knuckles viaggia nella stanza come lo sparo di una pistola.

“No, ragazzi, forse stiamo correndo troppo” ci interrompe Chuck, alzandosi “forse Amy e Gabi stanno solo camminando nei dintorni e torneranno tra poco”

“ Con la nostra teoria però l'attacco di Eggman avrebbe senso” obbietta l'echidna.

“ Se volete scusarmi, signori” interloquisce Tanaka, che sfodera un telecomando. Lo fissiamo in attesa delle spiegazioni, ma lui si limita a fare un cenno davanti a noi.

Il televisore si accende in silenzio, mentre Tanaka inizia a premere delle sequenze sui bottoni.

“ Le telecamere di sicurezza! Certo! Sei un mito, signor Tanaka!” si complimenta Chris.

“ Grazie, signorino. Ora ecco tutte le uscite della casa, l'ingresso principale, quello dal retro, i vari balconi al piano terra e primo piano, il garage del Signor Chuck e l'uscita dal retro. Andiamo indietro, appena prima che voi siete partiti”

Osserviamo tutte le inquadrature, e per cinque minuti buoni non succede nulla. E poi eccoci che usciamo, io dalla porta principale, Blaze e Silver dal retro e Tails e Knuckles dal garage di Chuck.

Aspettiamo ancora qualche minuto, e... ecco.

Rimaniamo a fiato sospeso, mentre guardiamo Gabriele uscire dal retro, con Amy tra le braccia.

Chiaramente incosciente. Il riccio si guarda intorno senza un briciolo di paura, poi si allontana dall'inquadratura, fino a scomparire completamente. Amy è come una bambola, le sue braccia sono molli, la testa piegata all'insù, gli occhi chiusi e il colorito pallido.

“ Oh, no” sussurra Cream con le lacrime agli occhi.

Chiudo gli occhi per un istante, cercando di controllare la rabbia. Invano.

Bidone-della-spazzatura si è appena guadagnato l'inferno.

“ Quel pezzo di merda è morto” sentenzio con un tono che fatico a riconoscermi, ma d'altronde ha preso la mia Amy, l'ha ridotta in quello stato.

Era incosciente, quindi l'ha rapita. Brutto traditore bastardo.

Sonic! Tieni, ho preparato del chili-dog! Ne ho fatto una teglia intera, solo per te”

Guardo il cibo che ho davanti e poi gli splendidi occhi della riccia. Come faceva a sapere sempre di cosa avevo voglia in quel momento? Le sorrido, grato e prendo un chili-dog, assaggiandone un pezzo. Come sempre è... divino. Sorridendo si gira, facendo volteggiare il suo grembiule rosso a balze e riprende a cucinare...”

Dovevo riaverla indietro. La mia Amy, la mia riccia.

Sonic, attento! A ore tre!” grida, mentre con un salto all'indietro, mette K.O un robot di Eggman con il suo formidabile martello.

Con due spin dash, mi libero dei miei assalitori e guardo Amy, che con il martello Piko Piko posato a terra, studia il nemico e calcola le sue mosse. In quel momento, una capriola sullo stomaco mi fa rinsavire. Da quel momento so che niente e nessuno mi impedirà di assicurarmi che lei sia al sicuro, a prescindere dalla natura del pericolo.

Mi alzo lentamente e mi giro verso i miei amici.

“ Andiamo a riportare Amy a casa. Anche a costo di morire”

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Capitolo 13
*** Ricatto in famiglia ***


Scusate il ritardo madornale, ma adesso eccomi qui con un nuovo capitolo!

Buona lettura! XD

 

Pov Amy

 

Sento indistintamente un fischio, poi il rumore di una porta sbattuta. L'aria è calda e pesante, le vie respiratorie del mio corpo sono in fiamme. Tossisco più e più volte istintivamente per cercare rinfrescarle, e solo dopo aver quasi pianto, la gola e i polmoni non mi fanno più male.

Cerco di aprire gli occhi. Non riesco a mettere a fuoco l'ambiente dove sono stata imprigionata, la testa che ciondola da un lato all'altro, inerme.

Voci, sussurri, pezzi di metallo che cozzano uno contro l'altro...

“ Amy” riesco a captare il mio nome in mezzo a quella giungla di rumori sinistri. Apro la bocca di nuovo, arida e secca, ma non riesco ad emettere nessun suono. Sento un sapore acido e... strano sulla lingua. Mi hanno drogata?

Volto la testa verso il punto in cui ho sentito il mio nome e cerco di mettere a fuoco. Una maglietta. Degli aculei. E poi...

I ricordi escono in massa dall'angolino in cui erano rinchiusi e urlano a squarciagola, causandomi delle fitte alle tempie. Sonic... la missione... Eggman... Gabriele! Quel traditore!

I nostri sguardi si incrociano e riconosco una scintilla di vergogna e commiserazione. Si gira verso il comodino e prende due garze imbevute di acqua fresca. Una me la passa sulla fronte, l'altra la strizza delicatamente sopra la mia bocca. Alcune gocce gelide cadono sulle mie labbra, e anche se non vorrei, le ingoio avidamente.

Mi sento subito meglio, e la frescura sul viso calma il mal di testa.

“... cosa...” riesco a dire, con la voce arrochita. Cerco di muovere le dita delle mani e dei piedi, e a parte il dolore iniziale, riesco nell'intento. Il dolore mi paralizza per un istante, poi passa.

“ Dopo, Amy. Sei disidratata” mi risponde il riccio, facendo cadere altre gocce d'acqua sulla lingua.

Dopo dieci minuti, mi sento infinitamente meglio, tanto da riuscire a guardarlo male.

Gabi si allunga per strizzarmi altra acqua, ma con la mano gli sposto il braccio e cerco di sedermi sulla specie di letto in cui sono sdraiata. Colgo l'occasione per guardarmi attorno.

La stanza è grigia, le pareti sembrano ruvide e mal imbiancate. In alcuni punti i muri sono addirittura marci, gli angoli pieni di muffa. L'unico arredamento è il letto, ovvero una brandina al centro della stanza, un comodino e uno sgabello. Nient'altro.

“ Dove sono?” gracchio, portandomi le lenzuola sporche al petto.

“ In un posto sicuro” risponde il riccio, abbassando la testa. “Per ora” aggiunge.

“ Sicuro per chi, per me o per te?” ribatto sarcastica. Cerco con lo sguardo i miei stivali, ma non li trovo. Per fortuna che almeno ho ancora il mio vestito...

“ Amy, ho delle ragioni per aver fatto quel che ho fatto” ribatte, con lo sguardo serio.

“ Mi hai rapita!” urlo, e finisco per ferire la mia povera gola. Tossisco violentemente per qualche minuto, prima di respirare a fondo.

“ Piano, Amy” sussurra il riccio, allungando una mano verso di me. Sgrano gli occhi e mi allontano, con le lacrime che minacciano di scendere sulle guance. Gabi si morde la lingua, e con sguardo pentito, torna a sedersi dritto sullo sgabello.

“ Da quanto tempo sono qua?” domando, praticamente singhiozzando.

“ Da due giorni e mezzo...” risponde sottovoce il riccio, passandosi entrambe le mani tra gli aculei.

“ COSA?” grido, saltando in piedi. Ho la nausea e i brividi, e subito mi risiedo per non svenire.

“ Se ti siedi, ne parliamo, e ti spiego ogni singola cosa” bisbiglia Gabi da dietro le mani, che sono scese a coprire il suo viso.

“ E tu pensi che io rimanga seduta ad ascoltarti? Mi hai ingannata, tradita e rapita!” strillo, e istintivamente allungo il braccio per evocare il martello Piko Piko. Ma... non ce la faccio.

Sono così debole che non riesco nemmeno a stare in piedi. Gabi si alza, mi si avvicina e mi appoggia al letto, e mi rimbocca le coperte.

“ Sei sfinita, Amy, e sforzarti ora come ora sarebbe... pericoloso per te” spiega, tornando a sedersi.

Una lacrima mi solca il viso, e non faccio niente per asciugarla. Sono inerme, tra le braccia di un traditore. Chissà se Sonic... Il mio Sonic!

“ Ti odio” dico, guardandolo con tutta la rabbia che sto provando. “Sei un vile, senza scrupoli...”

“ Pensi che io ci goda a fare quello che ho fatto?” replica con una calma quasi tagliente.

“ A quanto pare non ti conosco come pensavo. Quindi non sono più sicura di cosa pensare di te, Gabi. O non ti chiami Gabriele? Mi hai mentito pure su quello?” ribatto, incrociando le braccia al petto.

“ No, non ti ho mentito. Mi chiamo veramente Gabriele” risponde, lasciando lo sgabello e sedendosi nell'angolo del letto.

Respiro profondamente, e avvicino le ginocchia per posarci il mento.

“ Hai due minuti per parlare. Perché lo hai fatto?”

 

Pov Sonic

 

Corro veloce, aumentando l'intensità e la potenza.

Due giorni. Due lunghi fottutissimi giorni che non vedo Amy. E non ho idea se sia ferita o viva o...

No, non lo è. Non lo accetto nemmeno. Amy deve per forza essere viva!!

Mi fermo sulla cima di una montagna e osservo il paesaggio ai miei piedi. Le colline che si rincorrono saltando una sull'altra, e poi la città in lontananza che brilla come un diamante incastonato nel verde.

Mi siedo sull'erba soffice e sospiro.

Io e Tails siamo andati a trovare personalmente Eggman. Dopo una battaglia a suon di missili e razzi, siamo riusciti a penetrare la fortezza e andare nella sala di comando tramite i condotti d'areazione. Abbiamo teso un'imboscata al mio acerrimo nemico, mettendolo alle strette. Il dottore nega di aver a che fare con il rapimento di Amy, ma non mi fido. Ne ha fatte di tutti i colori solo per infastidirmi, e sarebbe capace di fare questo e altro. Lo abbiamo lasciato lì, per addentrarci nei corridoi.

Ho combattuto contro dei giganteschi robot, mentre Tails andava nei sotterranei per vedere se Amy era là ma, nonostante tutto, le ricerche sono state inutili. Ho fatto a pezzetti i robot, ma nel giro di qualche secondo, siamo stati circondati da altri cento.

Io e il mio migliore amico abbiamo evitato per un pelo la morte. E sappiamo che sarà più difficile entrare la prossima volta. Di fatti Tails proprio in questo momento sta ideando un piano per vedere in quali parti della struttura Amy può essere prigioniera, e come arrivarci. Ho chiesto l'aiuto di Knuckles e di Silver e gli altri e hanno accettato subito.

Io non sono riuscito a rimanere lì. Dopotutto sono solo supposizioni, e piani che possono non avere successo. E più passavo il tempo chino su quella mappa, più l'ansia mi divorava le viscere.

Guardo verso la città e riparto a correre.

Nessuno tocca la mia Amy senza conseguenze.

Nessuno.

 

Pov Amy

 

“ Come già sai, io mi chiamo Gabriele. Provengo davvero da Mobius, e provengo da una famiglia... che ha dovuto vivere tante tragedie. Gli unici parenti che mi sono rimasti sono mia madre e mio zio.

E mio zio... ecco, beh... è la causa di tutto ciò” dice Gabriele, guardandomi fisso negli occhi.

“ Perché?”

“ Si chiama Wenxer. Ed era uno degli amici più vicini del dottor Eggman” risponde sospirando. Spalanco la bocca e lo guardo basita.

“ Erano grandi amici, e si rispettavano a vicenda. Finché Eggman non l'ha tradito, rubandogli tutti i progetti a cui entrambi stavano lavorando” racconta, con un sorriso triste.

“ Che genere di progetti?” chiedo, curiosa. Non conosco suo zio, ma trattandosi di Eggman dubito che riguardino su come risolvere il problema della fame nel mondo.

“ Progetti... malefici. Mio zio è uno dello stesso stampo del dottor Eggman. Stavano pensando di costruire un robot invincibile che avrebbe sottomesso gli abitanti di Mobius al volere di entrambi. Non so bene i dettagli, ma mio zio aveva scoperto un tipo di metallo particolarmente resistente ai colpi di fuoco, ai pesi estremi eccetera. La formula l'ha brevettata lui, Eggman ha solo perfezionato la tecnica” spiega, guardando verso la porta. Il rumore di prima torna a farsi sentire. Sembra quasi... che un treno sia passato sopra di noi.

Forse siamo nei sotterranei di una stazione?

“ Se Eggman ha scoperto questa formula, perché non la usa?” chiedo, tornando a concentrarmi su Gabriele.

“ Perché mio zio si è reso conto subito del tradimento del suo amico. Difatti è andato a cercarlo subito e hanno lottato. Tutta la documentazione con tutti gli esperimenti e i dati... sono andati persi durante il loro scontro. Wenxer non si è mai perdonato per questo. Da quel momento ha dichiarato guerra ad Eggman, ed è sparito dalla circolazione. Per un paio d'anni nessuno l'ha più visto, né io né mia madre e si dice in giro che sia andato in un posto sperduto su Mobius per ricominciare da capo gli esperimenti e covare vendetta” risponde, alzandosi e iniziando a vagare nella stanza.

“ E adesso è tornato?”

“ Sì. Due mesi fa ero in palestra per il mio solito allenamento quotidiano, quando mia madre mi chiamò sul cellulare. Quando risposi la sentii ansimare e poi la linea cadde. Corsi a casa con i peggiori scenari in mente, e quando arrivai, c'era mio zio sulla soglia. Gli chiesi di mia madre, e lui mi rispose che l'aveva rapita lui e che se volevo averla indietro dovevo ascoltarlo” narra, dandomi le spalle “Non ho avuto altra scelta. L'ho seguito dentro a casa e l'ho ascoltato. Mi ha detto che voleva vendicarsi di Eggman, e che aveva trovato il modo. E che io ero la sua pedina migliore”

“ E tu hai accettato?”

“ Aveva mia madre, Amy. Mia madre!” ringhia, girandosi di scatto, con gli occhi colmi di dolore.

“ Mia mamma non sta bene, Amy. Ha il cancro. E se non prende le sue medicine, può peggiorare. Se ogni giorno non chiamavo mio zio dicendogli che le cose andavano bene, non somministrava le medicine a mamma. E se non ti rapivo, avrebbe chiuso mamma in una stanza buia per una settimana senza acqua né cibo. Non potevo, Amy, non potevo!” Le lacrime iniziano a scorrergli sul viso, e il suo gemito di dolore risuona secco nella stanza. Cade sulle ginocchia, continuando a gemere e singhiozzare. Continua a ripetere “scusami” e “non posso”...

Il mio cuore si stringe di fronte a quello spettacolo e non riesco a non alzarmi per andargli vicino ad abbracciarlo. Lo so, mi ha rapita e tutto, ma in fondo è buono. Suo zio l'ha ricattato.
Quindi quel giorno nel bosco... lui era vicino a noi dopo l'esplosione dovuta al Chaos Emarald... perché voleva rapirmi. Ma trovandosi da solo in un nuovo mondo, ha dovuto aspettare un po' e guadagnarsi la nostra fiducia. 

E in quel momento penso che se fossi stata al suo posto, avrei fatto lo stesso per mia madre malata.

“ Tranquillo” gli sussurro, accarezzandogli la schiena. Rimaniamo in quella posizione per qualche minuto mentre lui man mano si calma e riprende il controllo delle sue emozioni. Si asciuga il viso con la maglietta consumata e mi guarda con rammarico.

“ Stai bene?” chiedo, accarezzandogli una guancia.

“ Si, ora si. Amy, io...”

“ Posso chiederti una cosa? Continuo a non capire perché tuo zio voleva che tu rapissi me. Cosa c'entro?” questa domanda mi è sorta spontanea.

“ Il nemico numero uno di Eggman è Sonic. Mio zio ha pensato di vendicarsi facendo nascere una guerra tra i due” risponde passandomi un braccio sulle spalle.

“ Sonic tiene molto a te” continua “anzi, so per certo che ti ama nel profondo del suo cuore”

Il mio cuore salta un battito e senza rendermene conto, sorrido.

“ Beh, io... non...”

“ Amy, sono sicuro che ora Sonic stia impazzendo dall'ansia e dalla preoccupazione per te” afferma il riccio, fissandomi serio.

“ Sì, come no. Sicuramente stara prendendo il sole da qualche parte! Due giorni senza Amy, che goduria!” ribatto, sarcastica.

“ Amy, io non credo che...”

“ Gabi, vai avanti nel tuo racconto. Lasciamo stare Sonic” lo interrompo. Non voglio soffrire ancora dopo tutto il dolore di questi giorni per colpa sua.

“ Wenxer ha pensato che rapendoti, Sonic avrebbe subito sospettato di Eggman. E quando il dottore avrebbe negato di c'entrare qualcosa, sarebbe nata una guerra di proporzioni gigantesche tra i due. E lui avrebbe potuto fare la sua mossa per tornare a Mobius e conquistarla con i suoi nuovi progetti e idee malefiche senza voi due in campo. Questo senza tenere conto però dell'esplosione dei Chaos Emerald”

“ Tuo zio sa che sei qui sulla Terra?” chiedo, iniziando a tremare per il freddo. Il pavimento è umido e gelido!

Gabe si accorge dei brividi e mi fa alzare per portarmi nel letto.

“ Lo sa, credo” risponde, imboccandomi le coperte.

“ E come? Noi non possiamo contattare gli abitanti di Mobius!” sottolineo, godendomi il temporaneo calduccio.

“ Mio zio ancora due settimane fa mi ha iniettato nel sangue dei dispositivi talmente piccoli da essere invisibili. Ma molto efficaci, perché mi controlla a distanza”

“ COSA?” strillo, guardandolo sbalordita.

“ Amy, è uno dei progetti a cui stava lavorando mio zio. E funziona perfettamente”

“ Ma riesce a controllarti?” ripeto le sue parole, stupita.

“ Non del tutto. Quando faccio qualcosa che non va, sento una scarica elettrica su tutto il corpo che a volte mi fa svenire. Ma riesco a controllare i miei movimenti. Però lui può sentire i miei pensieri e quindi immagino che avrà capito che siamo in un altro pianeta”

“ E ora tuo zio non è scontento del fatto che mi stai raccontando tutto?” domando, attenta alla sua reazione.

“ Quando sono sotto terra, i chip non funzionano bene. Per questo ti ho portata... qui. Volevo spiegarti perché l'ho fatto, Amy. Sei stata così gentile con me,e anche adesso che sai che razza di bastardo io sia, tu mi guardi con occhi gentili e compassionevoli” dice, accarezzandomi gli aculei.

“ Non sei un bastardo” ribatto prontamente, chiudendo gli occhi “Non ora che so la verità”

“ Sei una piccola luce, Amy” ribatte il riccio, con un sorriso dolce.

Ricambio con calore, poi la mia espressione cambia.

“ Un attimo, ora che tuo zio sa che il suo ex-amico e il suo acerrimo nemico sono rimasti intrappolati su un pianeta lontano da Mobius...”

“ Ha il via libera, sì” risponde, macabro.

“ Oddio” esalo, con le mani sulla bocca. “ Ma allora il mio rapimento non era necessario!”

Gabi sospira, posando la fronte sulla mia. “Wenxer sa dell'esistenza degli Smeraldi e avrà intuito che sono l'unica soluzione per tornare su Mobius. Ha fatto leva sui miei pensieri e mi ha inviato un messaggio tramite un sogno. Un incubo, in realtà. Ho visto mia madre, legata e sola in una stanza simile a questa. E mio zio mi ha parlato senza mai mostrarsi, e sentivo ogni sua parola fino alle ossa. Non so come sia riuscito a fare una cosa del genere, ma ci è riuscito. Mi ha ordinato di continuare con il piano, per ritardare il ritrovamento degli Smeraldi. Ha pensato giustamente che la missione “trovare Smeraldi del Caos” venisse dopo quella di “ritrovare Amy”. In pratica vuole che niente intacchi il suo piano. Non ho notizie di mia madre, né di Mobius. E immagino il peggio”

“ Accidenti!” sibilo, assimilando tutte le notizie che mi ha appena fornito.

Ricapitolando:

Sonic ed Eggman sono sull'orlo di un conflitto con i controfiocchi.

Mobius potrebbe essere già assediata da un pazzo maniaco assetato di vendetta.

Il suddetto maniaco assetato di vendetta ha ordinato a suo nipote di rapirmi per mettere fuori gioco Sonic ed Eggman.

Il cerchio si chiude, e la catastrofe in entrambi i mondi è vicina.

Mi volto verso Gabriele e lo guardo con decisione.

“ Devo fare qualcosa”

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Capitolo 14
*** Obblighi e determinazione (parte 1) ***


Ragazzi, eccomi tornata con un nuovo capitolo! Non potrò più aggiornare tanto spesso come nei primi capitoli, ma soltanto nei week-end, almeno per le prossime due settimane.

Mi scuso per il ritardo, ma ho avuto una settimana molto intensa che mi ha impedito di aggiornare... grazie ai messaggi privati che ho ricevuto da vari lettori ho trovato il giusto imput per tornare ad aggiornare!

Allora, questo capitolo lo dividerò in due parti per una questione di tempo e di storia...

Buona lettura, e spero che sia di vostro gradimento!

 

Amy Pov

 

“ Gabriele, devi aiutarmi” dico, alzandomi da quel letto. Una nuova forza si impossessa di me e mi circola al posto del sangue. La determinazione.

“ Non... posso. Mio zio può mandarmi delle scariche elettriche sul corpo che mi possono paralizzare anche per giorni appena uscirò da qui e intuirà che ti ho raccontato tutto. E poi mia madre...”

“ Almeno dimmi dove sono adesso. Liberami da questo posto, vedrai che troveremo la soluzione” cerco di convincerlo, sull'orlo della disperazione.

Non so cosa posso fare per Mobius visto che non possiamo tornarci, ma devo intervenire per non mettere la Terra in pericolo e far evitare uno scontro disastroso.

Gabi sospira, guardando il soffitto. “ Siamo in uno stanzino che anni fa usavano come una specie di “torre di controllo” della stazione dei treni. Siamo a sei chilometri di distanza dalla casa di Chris” dice Gabriele alzandosi in piedi con una scintilla nel suo sguardo. Si toglie la maglietta rivelando il suo torso nudo perfettamente scolpito e si siede per terra, toccando con la schiena il bordo del letto.

“ Okay” espiro, lanciando via le coperte. “Ecco cosa farò. Mi farai uscire da qui, prenderò un treno o un altro mezzo di trasporto e andrò da Sonic e gli altri. Spiegherò ogni cosa e cercheremo di parlare anche a Eggman. Spero di concludere con lui un'alleanza per trovare l'ultimo Smeraldo del Caos e tornare a Mobius per sconfiggere tuo zio e ridare la libertà agli abitanti del nostro pianeta”

“Vengo con te, Amy” sentenzia il riccio, inclinando la testa e guardandomi negli occhi.

“ Ma tuo zio potrebbe capire cosa stai facendo e fare del male sia a te che a tua madre. Se invece rimani qui sottoterra entrambi sarete al sicuro e tuo zio non sospetterà niente. E la missione sarà più facile” protesto, guardandolo recuperare i miei stivali da sotto il letto e passandomeli.

“ Vorrei... chiedere scusa ai tuoi amici, soprattutto a Sonic e a Chris” ribatte, con sguardo sconfitto.

“ Tranquillo amico, appena spiegherò la situazione tutti ti perdoneranno. E riporterò le tue scuse ad entrambi, ok?” lo rassicuro, posandogli una mano sulla spalla. Si china in avanti, abbracciandosi le ginocchia.

“ Speriamo che capiscano. Siete stati troppo generosi e solidali con me... e io vi ho tradito così...”

“ Gabriele, li conosco da tanto tempo ormai e credimi che ti perdoneranno subito” ribatto, accalorata. Non è giusto che si prenda così delle colpe per qualcosa che è stato costretto a fare.

Mi guarda a lungo con un sorriso sghembo poi si sbilancia in avanti, baciandomi la punta del naso.

Arrossisco e mi tiro indietro con gli occhi sbarrati.

“Ma... che... fai?” balbetto, alzandomi di scatto.

“ Un bacio in segno di ringraziamento” sogghigna, tornando a sedersi “Sei troppo carina quando difendi gli altri e ti lasci trasportare” aggiunge sorridendo.

“ Oh, ti prego” replico, saltando in piedi.

“ Ora vai Amy, e fai del tuo meglio” sussurra Gabi facendomi l'occhiolino.

Spalanco la porta malandata e noto subito la luce in cima alle scale arrugginite e cadenti. Qualcosa striscia ai miei piedi, e per salvaguardare la mia salute mentale, non mi soffermo a chiedermi cosa mi abbia appena toccato.

Lancio un'ultima occhiata al riccio mezzo nudo su quel letto sfatto, e prendo la rincorsa, partendo come un razzo.

E non smetto di correre, mai.

 

 

Pov Sonic

 

Mi nascondo tra la chioma folte di un albero, rimanendo in posa da combattimento. I resti del robot che ho appena distrutto sono sparsi ai piedi della pianta, e vedo ancora delle scintille saettare tra i fili emergenti dalla carcassa d'acciaio. Mi guardo intorno e valuto la situazione. Quando sono sicuro dell'esito delle mie analisi frettolose, mi giro verso Chris e alzo un pollice. Il mio amico volpino spunta dal cespuglio dove si era rintanato e corre verso l'entrata principale, prendendo dalla sua borsa un aggeggio elettronico.

Una volta davanti al pannello automatico di fianco alla porta, rivolge lo schermo dell'aggeggio contro quello del pannello. Non vedo bene cosa succede, se non dei brevi lampi verdi e blu, poi una voce metallica gracchiare “Ingresso confermato”.

Mi muovo in fretta, seguito da Blaze, Silver e Knuckles. Entriamo velocemente attraverso le porte appena aperte da Tails. Il volpino si intrufola dentro all'ultimo secondo, rischiando di farsi tranciare una coda; si guarda attorno e identifica subito le telecamere di sorveglianza.

In un baleno si alza in volo e si avvicina ad ognuna di queste, posando un dispositivo piccolissimo sulla lente della telecamera. Non ho idea a che cosa serve, so solo che ci aiuterà a tenere a bada il sistema di allarme e darci tempo prezioso per trovare Amy nella fortezza di Eggman.

“ Allora, io e Knuckles andremo da quella parte” sussurro ai miei compagni di viaggio. “Silver e Blaze, voi andate dalla parte opposta. Controllate ogni stanza, ogni corridoio, ogni cella. Se la trovate, avvisate. Capito?”

Annuiscono all'unisono, toccando i dispositivi per la comunicazione appesi alle loro cinture.

“ Tails, tu rimani qui in disparte, e se vedi che succede qualcosa di anomalo avvertici” concludo, iniziando ad avviarmi verso il corridoio alla mia destra, seguito dall'echidna.

“ Si, Sonic”

Amy, non preoccuparti, stiamo venendo a prenderti.

Anche al costo di versare del sangue, io ti libererò. E vendicherò per te ogni torto subito. 

 

Amy Pov

 

“ Grazie del passaggio, davvero, grazie grazie grazie!” strillo, abbracciando il ragazzo biondissimo che mi ha aiutata. Avrà si e no sedici anni, alto e timido.

Quando sono uscita alla luce del sole, ho iniziato a correre verso il centro città, senza rendermi conto delle occhiate che attiravo.

Quando all'improvviso un ragazzino nel suo scooter si è fermato sul ciglio della strada per chiedermi se avessi bisogno di aiuto. Aveva visto i miei vestiti sporchi e maltrattati e la mia faccia stanca, avrà pensato che fossi in pericolo.

Mi ha offerto un passaggio nonostante non sapeva chi fossi o da dove venissi. Solo a metà del viaggio mi ha confessato che una volta Sonic lo ha salvato mentre lui stava scalando un pendio in montagna e che avevamo lineamenti simili, oltre che alla fisionomia del corpo. A volte Sonic è utile....

Sven, il ragazzino, sorride timidamente e scuote la testa. “E di che, stai tranquilla!” dice, rimettendosi il casco. Mette in moto lo scooter e mi fa un saluto militare, dopodiché si allontana rombando.

Mi precipito verso la villa, notando che il cancello è rimasto aperto. Come mai? Chris non lo lascia mai aperto, mai.

Suono il campanello all'impazzata, bussando allo stesso tempo. Dopo dieci secondi ecco Tanaka che apre l'uscio e mi guarda sbalordito.

“ Signorina Rose!” esulta con un sorriso tra il sorpreso e il sollevato.

“ Signor Tanaka, è un piacere vederla!” strillo, abbracciando la sua vita. Mi stacco in fretta e mi precipito verso il salotto dove sento un vociare.

Apro le porte e noto subito Ella, Cream e Cheese sedute sul divano a guardare la Tv. Chuck e Chris sono in piedi a confabulare davanti alla vetrata. Al mio ingresso trionfale voltano la testa e mi fissano, basiti.

“ Amy!” esultano all'unisono, venendo verso la mia direzione. Cream mi strapazza di abbracci e baci sulla guancia, piangendo allo stesso tempo. Ella mi stritola le guance mentre mi soffoca contro il suo abbondante petto, Chuck mi abbraccia forte seguito dal nipote.

Ci vogliono due minuti per lasciarmi respirare, tra singhiozzi, lacrime e balbettii.

“ Amy, sei salva! Salva!” strilla Ella, saltando sul posto, eccitata.

“ Si, sono sana e salva, tranquilli” ribatto, passandomi una mano tra gli aculei.

“ Il tuo vestito è ridotto ad uno straccio” commenta Cream prendendone un lembo.

“ Ho passato dei momenti difficili” rispondo accarezzandole una guancia.

“ Non ne passerai più, Amy. Almeno Sonic non ci ha messo molto a trovarti” dice Chris con una risatina.

“ No, Sonic non c'entra. Vedete, mi è successo...” mi interrompo, capendo la frase in ritardo.

“ Come? Sonic non c'entra? Vuol dire che non ti ha salvata Sonic? Non eri nel covo di Eggman?” chiede sorpreso Chuck.

“ No, assolutamente, io...” mi interrompo di nuovo, guardando le loro espressioni.

“ Aspettate” farfuglio “Volete dire che ora Sonic... è nel covo di Eggman?”

Chris annuisce, con aria grave. “Si, sono partiti da un'ora. Sonic era determinato a trovarti, e se non l'avessero fatto, lui, Tails, Knuckles, Blaze e Silver avrebbero dichiarato guerra aperta, combattendo contro Eggman fino all'ultimo sangue” spiega il ragazzo guardando il cielo farsi sempre più scuro.

“ No! Dobbiamo evitarlo!” rispondo prontamente. Mi giro verso di tutti e li guardo con determinazione “ Non pensavo di dover mai dire in vita mia questa frase, ma il dottor Eggman non c'entra con il mio rapimento, né con Gabriele, è solo una pedina di un piano più grande di lui. Non possiamo contattare Sonic?” domando a Chuck.

L'uomo scuote la testa. “Non hanno voluto portare con loro i cellulari, né altri dispositivi. Sono irraggiungibili”

“ Accidenti!” impreco, stringendo i pugni. Non sarebbe stato questo ostacolo a fermarmi.

“ Ella, ho bisogno di un veloce cambio di vestiti e scarpe più comode” sentenzio, guardando la donna.

“ Ehm... sì Amy. Più comode per cosa?” domanda, stringendo il grembiule tra le mani.

“ Per partire. Non posso permettere che Sonic ed Eggman si scontrino, potrebbero ferirsi altri civili innocenti se il dottore decide di scatenare tutti i suoi robot a disposizione. E comunque lui è l'ultimo dei nostri problemi”

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Capitolo 15
*** Obblighi e determinazione (parte 2) ***


Eccomi di nuovo con la seconda parte del capitolo! Spero vi piaccia e mi raccomando, fatemi sapete cosa ne pensate con una recensione!!

 

Pov Sonic

 

Faccio fuori tre robot con un salto mortale all'indietro, mentre qualche allarme suona in lontananza.

Siamo qui da quattro ore e mezza e abbiamo perquisito tutti i sotterranei, il primo piano e ci stiamo dirigendo man mano nel cuore della fortezza. Tails e Knuckles sono alle mie spalle che combattono gli ultimi robot, mentre Silver e Blaze sono dalla parte opposta e ci verranno incontro, come accordato. Insieme poi andremo a trovare Testa d'Uovo che si nasconde sempre nella sala centrale.

Corro alla velocità della luce per far fuori tutte le telecamere di sicurezza che contengono dei congegni per sparare agli intrusi e per un paio di volte, i proiettili mi sfiorano di striscio. Eggman ha perfezionato le sue tecniche tecnologiche, non c'è dubbio.

L'allarme smette momentaneamente di suonare, e si sentono rumori di esplosioni in lontananza; sicuramente sono Silver e Blaze che attaccano dall'altra parte.

Sono sorpreso che il dottor Eggman non si sia ancora fatto vedere. Di solito ci tiene a farmi sapere che lo sto infastidendo e che vuole farmi a fettine e via discorrendo...

Ma se vuole la guerra, l'avrà con gli incentivi.

“ Forza, svoltiamo a destra!” grido, facendo un cenno sbrigativo ai miei amici. Knuckles grugnisce, e so per certo che non gli piace il mio tono di comando. Ma sa anche deve adattarsi a questa situazione per adesso, non voglio preoccuparmi anche di quella testa calda.

Corriamo a perdifiato per altri cinquecento metri, fracassando robot e stando attenti alle telecamere che continuano costantemente a spararci da diverse angolazioni.

Arriviamo davanti ad una rampa di scale, la imbocchiamo e finiamo all'ultimo piano, dove i rumori sono più forti.

Arrivati all'ultimo gradino, notiamo Blaze e Silver stanno combattendo contro sei robot mentre schivano i colpi di due mitragliatrici che sembrano essere uscite dal muro. Con una spinta supersonica, distruggo le armi e un robot con due calci ben assestati e un pugno. I miei amici si organizzano in fretta e mettono fine ai robot, come una vera squadra.

“ Tutto bene?” chiedo alla coppia, quando abbiamo finito. Blaze e Silver annuiscono frettolosamente, ma sembrano riluttanti a guardarsi negli occhi.

Anche loro hanno problemi di cuore?

“ Abbiamo intravisto una porta blindata nel corridoio a destra. Credo che Eggman si nascondi lì” dice Blaze, indicandolo con l'indice, cambiando argomento.

“ Bene, andiamo a parlare con la mia nemesi e facciamoli sputare a forza la verità” esclamo, guardandoli uno ad uno.

Senza sprecare tempo mi precipito verso la direzione indicata da Blaze e troviamo in fretta la porta blindata. Faccio un cenno a Knuckles che ghigna canzonatorio; prende la rincorsa e inizia a tempestare il metallo della porta a suon di pugni. Dopo dieci colpi ben assestati, l'uscio cede e irrompiamo tutti quanti con espressioni sicure e minacciose, pronti a tutto. Dall'altra parte della stanza, davanti ad uno di quei computer alti quanto una parete, Eggman è seduto con le mani in alto bene in vista, ai suoi fianchi quei due tirapiedi dei suoi assistenti meccanici.

La stanza è completamente grigia, piena di aggeggi elettronici ovunque e computer di diverse funzioni e misure.

“ Ma guarda un po' chi abbiamo” esordisco, marciando verso di lui.

“ Sono sempre io, ananas blu!” ribatte con una smorfia lui, alzandosi in piedi in posa difensiva.

“ Sai benissimo perché siamo qui, Eggman. Perciò ridacci Amy e smettiamola con queste bambinate” sibilo, fermandomi ad un metro di distanza.

“ Non so di cosa tu stia parlando. Io non so niente di quella dannata riccia!” grida, isterico.

“ Ci hai spedito milioni di robot e sparato per quattro ore Eggman. Quindi smettila di fare l'innocente e ridacci la nostra amica!” grida Tails, infuriato.

“ Vi ho sparato e mandato robot perché siete entrati nel mio territorio e avete iniziato a distruggerlo! Cosa dovevo fare? Lasciarvi demolire la mia casa, ringraziarvi e invitarvi per un tè?” ribatte Eggman, allungando una mano all'indietro, verso il computer. Lo intercetto subito e con un calcio lo faccio finire a terra con le gambe per aria. Bocoe e Decoe scappano in un angolo, urlando come femminucce.

“ Tu libera Amy, noi ce ne andiamo” ripeto, ad un palmo di naso da lui. Il mio odio per lui cresce a dismisura, e secondo dopo secondo sento che sto per esplodere.

“ Ve lo ripeto che non so dove sia quella sciagurata! L'ho già rapita in passato e ve l'ho sempre fatto sapere!” strilla il dottore, rotolando di lato e sedendosi.

“ Da te mi aspetto sempre il peggio, Eggman. Come assoldare un riccio per farlo diventare nostro amico e poi rapire uno di noi per uno dei tuoi malefici piani” ribatto con un ghigno sadico e mi avvicino a lui. Avverto la presenza dei miei compagni alle spalle che restringono il cerchio attorno a lui, lasciandolo in trappola.

“ Confessa, Eggman. Tre...” sibilo, contando con le dita.

“ Io non c'entro lo giuro! E non conosco quel riccio!”

“ Due” continuo, mentre Knuckles tira indietro il braccio per sferrare uno dei suoi poderosi pugni.

“ Vi do la mia parola che non l'ho rapita!”

“ Uno...” Il dottore continua a strillare, ma oramai non ci vedo e sento più. Sento solo il richiamo della vendetta che sveglia ogni cellula del corpo...

“ Fermi!” questo suono che penetra la mia momentanea nebbia viene dalle nostre spalle. E lo riconosco all'istante.

L'oggetto dei miei sogni ed incubi degli ultimi giorni è in piedi, vicino alla porta scardinata. Bella da mozzare il fiato, avvolta nel suo splendido vestito rosso, i suoi immancabili stivali e il solito cerchiello in testa. Il sollievo che mi invade assomiglia ad un'onda dell'oceano che mi fa tremare le ginocchia e il petto, al livello del cuore. Mi fissa negli occhi, con affetto, stupore e determinazione. Un mix che mi eccita e mi piace.

“ Amy” sussurro pianissimo, come se avessi paura che urlando il suo nome lei potrebbe svanire.

Non mi sembra vero, è un sogno?

Mollo Eggman e mi precipito verso di lei, senza badare a nessuno se non a noi due. La afferro dalle spalle e la avvicino a me, stritolandola in un abbraccio. So che probabilmente nessuno dei due respira, ma non me ne frega. Lei sembra pensarla allo stesso modo perché ricambia con la stessa intensità e mi sfiora la gola con il suo nasino impertinente.

Lei è viva, sana e salva, tra le mie braccia.

 

Amy Pov

 

“ Sta....stai b-b-bene?” balbetta Sonic vicino al mio orecchio, liberandomi dalla sua stretta. Mi guarda dritto negli occhi, verde prato contro verde smeraldo, e tra noi scorrono tante cose, sentimenti e parole inespresse.

Quasi mi dimentico la domanda che mi ha fatto. Quasi.

“ Sto bene, Sonic” rispondo, respirando lentamente. Il suo bellissimo viso è a pochi centimetri dal mio, sento il suo respiro mescolarsi al mio.

Niente poteva prepararmi a vedere la reazione di Sonic di quando mi ha vista. Pensavo che ne sarebbe stato contento o al massimo felice. Ma negli occhi del riccio brillavano il desiderio, la passione, sollievo e... amore. O forse sono io che me l'ero immaginato. Aveva mollato tutto e il secondo dopo mi stava abbracciando fortissimo, e il suo odore naturale di monti innevati, fiori esotici e aria pulita mi aveva riempito le narici.

“ Per fortuna” risponde Sonic, accarezzandomi la guancia con le nocche, delicatamente. “Cavolo, se ho avuto paura di perderti” aggiunge, e la mano finisce tra i miei aculei, scompigliandoli leggermente.

“ Sto bene” ripeto, con la voce acutissima. Siamo sicuri che questo sia il vero Sonic?

“ Amy, io...” il suo viso è concentrato e teso come se si stesse sforzando di contenersi, ma poi si scioglie come neve al sole. Mi attira bruscamente a sé e posa le labbra sulle mie. Non è un bacio vero, è più una battaglia.

Mi morde il labbro inferiore con ferocia e lenisce il dolore succhiandolo dolcemente. La sua lingua incontra la mia e la saluta con un giro di danze. Stringe la parte inferiore del mio corpo contro il suo, e cerca di avvicinarsi il più possibile, con urgenza e desiderio.

Stacca la bocca dalla mia e mi mordicchia il collo, partendo dal lobo dell'orecchio fino alla gola.

Mi lascio trasportare dall'ondata di estasi che mi sta sommergendo, stringendomi al mio amato riccio blu. La sua bocca è implacabile, i suoi baci sono puro fuoco e sembra non voler smettere...

A quel punto sento qualcosa che preme duramente contro la mia pancia...

Spalanco gli occhi e lo guardo sbigottita. Oddio... io... lui...

Non ci voglio pensare, non adesso!

Mi sono dimenticata dei miei amici, di Eggman e i suoi tirapiedi che ci stanno fissando sbalorditi e senza parole a qualche metro di distanza...   

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Capitolo 16
*** Emozioni ***


Scusate il ritardo assurdo, ma ho avuto una catasta di impegni che non è mai finita.... ecco un nuovo capitolo della nostra e vostra storia <3 Vi ringrazio per i bellissimi messaggi che ricevo e vi auguro buona lettura!

 

Sonic Pov

 

L'ho appena baciata, perdendo ogni traccia di controllo che ho accumulato in questi giorni. Sentire il suo profumo e successivamente il suo sapore.... mi ha fatto volare rasoterra dalla felicità.

Anche se adesso ho un grande problema. Sono eccitato da matti e... e devo risolvere la disdetta al livello fisico. Tenendola stretta a me, mentre la guardo in viso e in specifico i suoi occhi verdi, cerco di immaginarmi Knuckles vestito da donna con la voce di Cream. Chiudo gli occhi per un istante, perché l'immagine è così disgustosa che non solo la mia eccitazione si affievolisce fino a sparire ma riesco anche a trovare la lucidità. Le accarezzo la guancia un'ultima volta, poi mi giro verso i miei amici, che come immaginavo sono basiti. Eggman ha perso la sua arroganza e ci fissa schifato con la lingua a penzoloni fuori; Tails e Knuckles mi guardano come se avessi appena sparato ad un unicorno; Silver e Blaze sono visibilmente arrossiti, e si scambiano a intervalli regolari uno sguardo.... strano.

“ Che schifo. CHE SCHIFO!” strilla isterico il dottore, con gli occhi fuori dalle orbite.

“ Ho appena assistito ad un miracolo” sussurra Tails, con la bocca che si apre ad un sorriso quasi... paternalistico. Knuckles, una volta ripreso dallo shock, alza gli occhi al cielo e riprende a minacciare il dottore con i suoi pugni.

Mi schiarisco la gola, prendendo una mano della riccia rosa e guardando il mio arci-nemico.

“ Cosa ti costava consegnarci subito Amy, eh Eggman?”

“ Ecco la tua riccia del piffero, ora lasciami in pace!” grida, alzandosi di scatto e saltando all'indietro, al sicuro dai pugni di Knuckles.

“ Oh, Eggman, tu non hai idea di quello che sto per farti...” rispondo, lasciandole la mano.

“ Sonic, Eggman non c'entra per niente nel mio rapimento. La colpa è di Wenxer” dice la riccia guardando il dottor Eggman che impallidisce e spalanca la bocca.

Non l'ho mai visto così spaventato. Mai. Chi diamine è questo Wenxer?

“ Non può essere!” ribatte Eggman, dopo essersi ripreso “Wenxer è sparito da decenni”

“ Eggman, lui è tornato per vendicarsi di te. Gabriele è suo nipote e lo ha costretto a rapirmi per aprire una faida tra te e Sonic” spiego velocemente.

“ E cosa c'entri tu?” chiede lui, appoggiando le sue manone ai fianchi, ancora scettico.

“ Se fossi sparita, Sonic avrebbe subito sospettato di te e sarebbe nata una guerra tra voi. E lui avrebbe avuto campo libero per conquistare Mobius. Questi erano i piano prima del Chaos Control. Ora sicuramente starà dichiarando guerra al nostro pianeta! E in più ha voluto lo stesso il mio rapimento per frenare la ricerca degli Smeraldi per ritardare il nostro ritorno a casa” dice Amy velocemente, osservando il viso del dottore accigliarsi e capire.

“ Quel maledetto!” impreca. Gira i tacchi e va verso un computer, borbottando tra sé.

La guardo interrogativo, in attesa di risposte.

 

Amy Pov

 

Riassumo velocemente la storia nei dettagli a beneficio sia di Eggman che dei miei amici. Dopo dieci minuti di parole mitragliate, riprendo il fiato e guardo l'espressione di Sonic farsi pensierosa.

“ Sacco-di-sterco-di-cavallo quindi non sta dalla parte del male?” chiede, fissandomi.

Sorvolo sul suo nomignolo. “No, ha fatto quel che ha fatto perché è stato costretto. Non mi ha portata in salvo lui perché sennò suo zio lo saprebbe. Il resto ve l'ho spiegato. Dobbiamo fare qualcosa e collaborare per trovare l'ultimo Smeraldo del Caos, tornare a casa e combattere Wenxer”

“ Trovato” ci interrompe il dottore, indicandoci uno schermo piatto alle sue spalle.

Guardo l'immagine di un uomo di mezz'età che sorride all'obiettivo, con la barba bianca e i capelli neri diradati.

“ Ma voi scienziati pazzi dove le imparate a fare queste espressioni e ghigni da fuggiaschi dal manicomio?” chiede seriamente Knuckles, alzando un sopracciglio.

“ Internet” risponde sovrappensiero Eggman. Poi si rende conto della sua risposta e si volta, incenerendo con un'occhiataccia il diretto interessato. Nonostante l'assurda situazione non riusciamo a trattenere un sorriso, persino i tirapiedi meccanici del dottore da strapazzo.

Sonic sospira, scuotendo la testa come se non stesse credendo a quello che stava per dire.

“ Senti Eggman, hai sentito Amy e cosa ha intenzione di fare il tuo ex migliore amico del cuore. Dobbiamo agire, e quindi allearci contro un nemico comune, senza tranelli e imbroglio da parte tua” conclude, con una smorfia.

Wow, che cambiamento. Giusto cinque minuti prima Eggman era steso a terra, con il piede di Sonic sulla carotide. Di fatti la bocca del dottore è piegata in una curva amara, come se avesse appena succhiato un camion di limoni.

“ Non che l'idea ci faccia saltare dalla gioia anche a noi, Eggman” aggiunge Silver incrociando le braccia.

“ Preferirei tagliarmi un braccio e mangiarmelo, ma non abbiamo scelta” rincara Blaze.

“ Preferirei...” inizia Knuckles, ma viene zittito dall'occhiata ammonitrice di Tails.

“ Okay, okay, va bene. Ma vi odierò lo stesso nel mentre, capito?!” strilla Eggman, con la sua voce roca.

“ Allora siamo intesi” sentenzia il riccio blu, stringendo la mano del dottore, che annuisce controvoglia.

“ Allora, idee di dove possa essere lo Smeraldo?”

 

 

Guardo la luna dalla mia finestra, così luminosa e flebile. La serata è piacevole, il freddo di pochi giorni fa si è ingentilito lasciando solo una brezza eterea che scivola sbarazzina tra i ciuffi d'erba e gli alberi, sussurrando dolci parole che si perdono nella notte.

Poggio i gomiti sul davanzale, rabbrividendo. Indosso solo una maglietta nera extra-large di una band famosa terrestre donatami da Chris poco fa. Lui e Chuck mi avevano accompagnata al covo di Eggman per “salvare” Eggman e mi avevano aspettata nei dintorni. Ci avevano riaccompagnato a casa in tempo per la cena, anche se direi che si è trattato più di un banchetto per festeggiare il mio ritorno e l'alleanza con Eggman. A quanto pare i ragazzi e Eggman si ritroveranno qui alla villa domani mattina per partire alla ricerca dell'ultimo Smeraldo, verso un altro continente addirittura.

Dovrei essere felice, perché finalmente le cose si stanno aggiustando. Con Eggman dalla nostra parte e l'ultima barriera traballante che ci blocca dal tornare a casa, dovrei fare i salti di gioia.

L'unica cosa è che.... che Sonic non mi ha più guardata né salutata, neanche per la buonanotte....

Ho cercato di non prendermela, ma ripensando al bacio appassionato di questo pomeriggio e le sue bellissime parole, come faccio? Mio dio, ma la coerenza!! Mi viene da pensare sul serio che sia mestruato o che vada a periodi come le donne!

Sospiro e getto un'ultima occhiata alla luna, poi mi ritiro indietro e chiudo la finestra. Ma non faccio in tempo a mettere la sicura che la faccia di Sonic compare al di là del vetro, sfocata per via della velocità. Sgrano gli occhi e faccio un passo indietro, osservandolo salutarmi con un veloce inchino e noto che tra le mani tiene una rosa rossa e una bianca.

“ Apri” mima con le labbra, indicando la finestra. Deglutendo, obbedisco e in un lampo è dentro.

Siamo da soli. In camera. Di notte. E dalla sua espressione intuisco che non è qui per parlare. Perlomeno non solo.

“ Ehi” mi saluta, allungandomi le rose con un sorriso imbarazzato.

“ Ehi” ricambio, accettandole. Le porto vicino al naso per sentirne il profumo.

“ Mmhhh, grazie, sono bellissime!” sussurro, poggiandole dentro al vaso che di solito ospita i tulipani e le margherite che mi coglie ogni giorno Cream.

“ Di niente” ribatte, seguendomi con lo sguardo mentre mi siedo ai piedi del letto.”Volevo scusarmi... per tutto, davvero. Ti prometto che non ti succederà più nulla, mai più” dice con calore, avvicinandosi a me.

“ Sono grande Sonic, so badare a me stessa. Anche se ho il complesso della RIPC” ridacchio, alzando la testa per osservare i suoi occhi calmi.

Alza un sopracciglio, interdetto. “RIPC?”

“ Ragazza In Pericolo Costante” spiego ridacchiando. Ride anche lui, prendendo un aculeo rosa tra le dita.

“ Sappi che sono qui per te, Amy. E non solo come tuo salvatore” arrochisce, guardandomi con calore. Leggo la sua domanda inespressa negli occhi, il suo corpo è teso da un'energia esitante.

Non ci penso due volte, perché lo desidero da tanto, tanto tempo.

Annuisco e alzo le braccia....

To be Continued...

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Capitolo 17
*** Una notte di calore ***


Mi inginocchio umilmente, miei fedeli lettori e vi chiedo scusa ancora! Oddio, sta diventando una brutta abitudine, ma per favore non rincorretemi con le forche e lanterne! Annuncio che a breve mi trasferisco in un nuovo paese e intanto lavoro, quindi non ho il tempo di aggiornare tanto spesso.

Vi voglio solo ringraziare per la vostra pazienza e il vostro supporto, grazie di cuore!!

Buona lettura <3

 

Pov Amy

 

L'atmosfera è quasi eterea. Il lieve vento che arriva dalla finestra contribuisce a rendere ancor più magico questo momento.

Lo sguardo di Sonic sorvola sui miei occhi, scendendo lungo il collo, percorrendo il lento sentiero dal petto all'ombelico, per finire sulle mie gambe scoperte dalla maglietta nera. Il verde dei suoi occhi si fa ancora più scuro, e noto il brivido che lo percorre tutto, dalla punta dei piedi a quella dei suoi aculei.

Arrossisco violentemente e all'improvviso sento che le gambe stanno per cedermi.

Mi siedo di botto sul letto, proprio come una vera signora, ed espiro l'aria che è rimasta intrappolata nei polmoni. Sonic si avvicina pian piano, misurando i passi e guardandomi come un leone guarda una gazzella da lontano.

Con i polpastrelli accarezza i miei piedi, partendo dalle dita e salendo verso le caviglie e di conseguenza si intrufola in piedi tra le mie gambe. Le sue mani salgono ai polpacci che accarezza più volte, con movimenti circolari e lenti, e sfiora l'orlo della maglietta, quasi giocandoci. Il suo sguardo saetta verso il mio, interrogativo ma deciso.

“ Sonic” gemo, toccando la sua mano destra con la mia e mordendomi il labbro. Lui ghigna con il solito sorrisino che riserva ai suoi avversari che mi fa puntualmente impazzire. Alza l'orlo della maglietta e la sposta più in alto, più in alto fino a quando non scopre le mie mutandine nere.

“ Ma guarda cosa abbiamo qui” sussurra con eccitazione, passando l'indice sul bordo di pizzo. Va avanti ed indietro in un'estenuante gioco di seduzione che va a suo vantaggio.

Chissà se gli faccio effetto anch'io?

 

Pov Sonic

 

Non riesco a respirare. Non riesco a respirare, orco demonio. Le mie mani tremano, e spero vivamente che Amy sia così distratta da non accorgersene perché sarebbe davvero imbarazzante.

Tiro su la maglietta man mano, spogliando il suo meraviglioso corpo come un gigantesco regalo fatto su misura per me. Arrivato al livello del seno mi fermo un attimo, per aumentare la suspense e per mio piacere personale. Da questo momento in poi sono decisamente un fan del appagamento ritardato. Perlomeno con la mia Amy.

Amy alza le braccia e mi permette di togliere quell'orribile ostacolo nero tra i nostri corpi bramosi.

Ammiro la sua bellissima silhouette in biancheria intima, consapevole delle sue curve ma allo stesso tempo umile. Lei abbassa lo sguardo timidamente, con ancora i denti affondati sul labbro inferiore e il viso rosso dall'imbarazzo. A dir la verità anch'io sono nella stessa situazione, perché sto sentendo la faccia andarmi a fuoco come un vulcano in eruzione. Poggio una mano sulla sua spalla e la faccio stendere all'indietro delicatamente, poi mi dedico al suo petto. Ho solo sentito parlare di cosa sia uno succhiotto, non l'ho mai fatto in vita mia. Ma ora vedendo quella pelle perlata mi lascio andare all'istinto e succhio, lecco e mordicchio fino a farle venire un vistoso livido al collo. Così può andare bene, il mio segno.

“ Mi hai marchiata?” sussurra sobbalzando e reggendosi ai miei avambracci.

“ Si. Oh si, Amy Rose, ora sei mia” sentenzio, mordendole il lobo dell'orecchio con forza.

“ Ah!” esclama, ricadendo all'indietro. Ridacchio e mi chino su di lei, verso la zona più calda del suo corpo.

Questa notte sarà solo la prima di una serie infinita.

Pov Amy

 

Quando mi sveglio la mattina, sento subito che qualcosa è diverso. Primo: sento dei dolori in posti che prima non conoscevo; anche il solo muovere le gambe mi fa male. Secondo: c'è un corpo caldo vicino a me, cosa mai successa. Per la precisione mi sta stritolando in una morsa che nemmeno un pitone è capace di fare. Terza cosa: il pitone è blu e mi sta osservando con i suoi occhioni verdi.

“ Buongiorno” dice con voce rauca.

“ Buongiorno” ripeto come un'ebete. Sonic è accanto a me. Nel mio letto. E ieri....

Le mie orecchie prendono fuoco al solo ripensare ai momenti ebbri di piacere e decisamente hard delle scorse ore. Sembra che il riccio stia pensando lo stesso, perché la sua bocca si piega in una smorfia imbarazzata.

“Mmmm” mugugno, nascondendo il viso nel suo petto scultoreo.

“ Già, mmmh” ribatte il mio amato baciandomi la fronte e stringendomi a sé. La sua mano vaga sul mio corpo nudo in una lenta carezza di fuoco e ghiaccio che mi fa rabbrividire.

“ Hai freddo?” chiede alzandomi il mento con due dita. Osservo i suoi occhi così espressivi e luminosi e non riesco a trattenere un sorriso a trentadue denti.

“ No, no. Anzi si sta bene” rispondo, stiracchiandomi per bene. Sonic segue ogni mio movimento con sguardo trasognato e si china di botto a baciarmi la bocca, infilandoci dentro la lingua a forza. Sembrava volesse mangiarmi, tanto era appassionato e furioso. Dopo qualche minuto si stacca per dedicarsi al collo, poi al petto, al ventre e scendere sempre più giù fino a... lì.

Sorrido e mi tuffo sul cuscino, con i denti affondati sul labbro.

 

Sonic Pov

 

Mi sveglio dopo qualche ora, anche se il sole non è ancora alto. Di solito sono già in giro a correre per la città, ma oggi non riesco a trovare le forze per farlo. Forse perché le ho spese tutte a causa di una riccia in particolare che in questo momento è china sui miei addominali.

“ Mmmh, che bel risveglio” sussurro, passandole una mano su una guancia.

“ Piace anche a me” risponde a bassissima voce, con un tono che non le ho mai sentito fare. Mi piace pensare che nell'intimità io possa fare uscire i suoi caratteri nascosti.

La bocca di Amy scende sempre di più, imitando quello che prima le stavo facendo. Proprio quand'ero pronto a boccheggiare stritolando le lenzuola, qualcuno bussa alla porta.

Ci fermiamo di scatto, come se fossimo colti in flagrante durante una rapina in banca.

“ Amy, sto per entrare, fra pochi minuti Eggman sarà qui. E...”

“ Tails, non entrare! Io.... sono occupata” lo interrompe Amy mentre la prendo tra le braccia e la copro con un lenzuolo.

“ Occupata? Che stai facendo? Sei vestita?” ribatte la voce del volpino.

Dio, quanto è innocente Tails. Non ha mai avuto un pensiero sporco in tutta la sua vita che non sia il desiderio accecante di avere un motore nuovo o qualcosa di simile.

“ Non entrare Tails! E sarò pronta tra cinque minuti, ci vediamo direttamente in salone” lo congeda, e io prego Iddio che non gli venga l'insana idea di aprire la porta.

“ Va bene, va bene. Hai visto Sonic? Di solito passa a trovarmi prima di partire per le sue corsette mattutine” ribatte Tails con tono preoccupato.

“ No. Vedrai che sta bene, si sarà solo dimenticato” risponde Amy, sempre più nel panico.

“ Okay, a dopo Amy. Fai in fretta” E con queste ultime parole lo sentiamo allontanarsi. Sospiriamo di sollievo all'unisono e ci guardiamo negli occhi. Dopo qualche secondo scoppiamo a ridere forte, tenendoci l'un l'altra.

“ Mamma mia!” esala Amy, cercando di fermarsi.

“ Pensa che infarto gli sarebbe venuto se fosse entrato” replico, divertito. Povero volpino.

“ Non si sarebbe ripreso” ribatte Amy, allontanandosi dalle mie braccia e sedendo sul bordo del letto. La fisso perplesso e un po' eccitato alla vista di quelle gambe lunghe e levigate.

“ Cosa fai?” chiedo, cercando di non perdere il controllo.

“ Niente, dobbiamo lavarci e vestirci per l'incontro con Eggman. Ricordi? Il nostro pianeta natale è vittima di un pazzo eccetera eccetera?” dice, facendo un'espressione sarcastica. Dio, quanto è carina quando fa così.

“ Ah, si, dimenticavo. Okay” balbetto come un povero scemo e mi alzo anch'io. Mi avvicino a lei da dietro e le lecco l'orecchio. “Quando tutto questo sarà finito, mi dedicherò completamente a te. Ti rinchiuderò in camera per una settimana, alla mia mercé. E credimi che nessuno ci disturberà” sussurro al suo orecchio, palpandole i seni. Sento la sua pelle fremere e il corpo farsi più malleabile.

“ Non vedo l'ora” farfuglia, mordicchiandomi la mascella. Mi distraggo di nuovo, il sangue va al cervello e inizio a pensare di farla chinare davanti a...

No, Sonic. Non è il momento. Concentrati, sei un eroe, dannazione.

“ Andiamo a trovare l'ultimo Smeraldo e facciamola finita con questo casino”

 

Angolo Autrice

 

Ciao, miei bei cari! Ho deciso di inserire questo piccolo angolo per dirvi due cosette.

Allora, il raiting lo lascio arancione, perché non mi sono dilungata nelle parti hard e non ho voluto mettere tanti dettagli... intimi. Quindi fino alla fine della storia, salvo complicazioni, penso di lasciarlo arancione.

Secondo: sto facendo capitoli non tanto lunghi come i precedenti per cause come il tempo, organizzazione e alcuni problemi personali, quindi ci saranno più capitoli del previsto, ma gli ultimi saranno corti rispetto ai primi.

Inoltre volevo ringraziare tutte le persone che mi seguono e che hanno lasciato delle splendide recensioni che in momenti in pieno stile oh-mio-dio-ho-il-blocco-dello-scrittore-cosa-accidenti-faccio mi donano la luce che mi permette di andare avanti.

Grazie a tutti e buonanotte!

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Capitolo 18
*** Una nuova partenza ***


Pov Sonic
Sbadiglio rumorosamente entrando nel salotto con un chili dog in mano, e alla vista del mio acerrimo nemico seduto sulla mia poltrona preferita mi fa brontolare lo stomaco, e non di fame. Quasi quasi preferisco tornare in camera, dove mi aspetta….
“Ciao ananas blu!” saluta di malavoglia il dottor Eggman, con una smorfia a dir poco scontenta.
“ Buongiorno, Testa d’Uovo. Questa situazione è strana anche per te, vero?” biascico, sedendomi vicino a Tails e Chris.
“Se quel cretino di Wenxher non avesse….” Si interrompe per pensare sicuramente a qualcosa di sgradevole, poi sembra tornare in sé. “Prima la finiamo con tutto questo, prima potremmo tornare ad odiarci e combatterci a vicenda”
“ Ben detto” concordo, finendo il chili dog. Butto nel cestino la carta stagnola con un canestro degno di Micheal  Jordan, poi torno a concentrarmi sulla riunione che deve iniziare.
In mezz’ora, dopo tentativi di distruzione, insulti, polemiche e tentati omicidi, finalmente concordiamo su come agire per le prossime quaranta ore. Secondo le notizie del telegiornale e qualche testimonianza, abbiamo ridotto le ricerche dello Smeraldo del Caos a due posti, che si situano nello stesso continente, ma lontanissimo dal nostro. Ma, grazie alle invenzioni del dottore, potremmo raggiungerli in poco tempo, in massimo tre ore e mezza. Ci siamo divisi in due gruppi, quello formato da me, Tails, Blaze e Chuck; il secondo è formato dal dottor Eggman e i suoi due tirapiedi robot, Silver, Knuckles e Chris.
Ho tenuto lontane Amy e Cream dagli eventuali pericoli, meglio che stiano a casa. Non mi fido del tutto del dottor Eggman, può sempre pensarne una delle sue.
Ci alziamo tutti e ci stringiamo le mani, poi ognuno va per conto suo. Tra un’ora ci troveremo tutti davanti al garage di Chuck per la partenza. Il mio acerrimo nemico è tornato velocemente alla base per programmare i suoi robot e portarli qui. Lascio il salone oramai vuoto e vado in camera mia per farmi una doccia lampo e cambiare calzini e scarpe. Davanti alla porta prendo la rincorsa per fiondarmi fuori casa per una corsa veloce prima della partenza, ma qualcosa mi ferma. Qualcosa nel mio cervello.
Ma certo, Amy!
Dopo la visita di Tails per dirci che Eggman doveva arrivare, lei ha detto che aveva male alla pancia e che preferiva rimanere a letto. L’ho lasciata con un’espressione sofferente in viso e con le coperte rimboccate.
Corro verso la sua stanza e busso leggermente.
 
Pov Amy
Mi stiracchio lentamente, a disagio. Dopo la meravigliosa notte con Sonic, mi sono svegliata con dei crampi assurdi al ventre e con tanti piccoli doloretti. Non ce la facevo proprio a vestirmi e presenziare all’incontro con Eggman perché ero fuori fase. Almeno adesso non fa più male come prima, ma mi sento… strana.
Dalla porta si sente un bussare discreto e poi si spalanca senza che io apra bocca. Ed ecco il mio riccio blu, con sguardo incerto ma affettuoso.
“ Ehi” sussurra, entrando.
“Ehi” rispondo, con un sorriso. Si avvicina al letto e si siede piano al mio fianco. Si sporge per baciarmi la fronte come se fossi una bambina di sei anni. Mi guarda con… rimorso, forse? Cos’è quella scintilla di dolore che brilla più del verde dei suoi occhi?
“ Tutto bene?” chiedo, preoccupata “Com’è andato l’incontro con il dottor Eggman?”
Abbassa la testa e mi stringe una mano tra le sue, e me la bacia lentamente. “Bene, partiremo tra poco. Andiamo in un altro continente e ci siamo divisi in due gruppi. Volevo solo salutarti”
Salto in piedi, e vado verso l’armadio. Prendo il mio abitino modificato da Ella (ci ha aggiunto del pizzo bianco al livello della vita e del seno) e lo indosso in fretta e furia. Per la doccia ci penso dopo, devo trovare i miei stivali…
“ Amy”
Devo darmi una spazzolata agli aculei e trovare il mio cerchiello….
“ Amy” ripete Sonic.
“ Si, caro?” rispondo, prendendo la spazzola.
“ Ho pensato…. Che tu e Cream… ecco… è meglio che rimaniate a casa. Ci sono tanti pericoli, e in più non mi fido completamente del dottor Eggman, ne può inventare una delle sue e rapirvi, o chessò io. Quindi….”
“ Cosa?” mi fermo per guardarlo. Dannazione, è serio. “Sonic, i pericoli sono all’ordine del giorno. E poi Eggman ha tutto da perdere se il suo ex amico prendesse il controllo di Mobius. Voglio venire anch’io”
“ Amy, no. Tu stessa mi hai detto che stamattina non ti sentivi bene, non voglio che tu ti sforzi” dice, alzandosi e guardandomi sinceramente.
Ok, adesso mi stavo arrabbiando.
“Senti, amico” lo minaccio avanzando verso di lui con il dito puntato “Solo perché questa notte siamo stati insieme, non vuol dire che da adesso in poi tu mi debba trattare come se fossi di porcellana. Sono in grado di badare a me stessa e di combattere come ho sempre fatto. Punto” finisco il discorso toccandogli il torace e spingendolo all’indietro.
“ Non se ne parla Amy. Tu non verrai, e non si discute. Torneremo o questa notte o domani, per prepararci a quello che ci aspetta a Mobius. Intanto voglio che tu riprenda le forze e che tu stia con Ella e Cream. Lo so che sei forte e capace, di questo non dubito, ma non voglio che tu ti sforzi. Ci siamo già io, Knuckles, Tails, Silver e Blaze, più il dottor Eggman. Ok?” mi prende per le spalle e mi avvicina a sé. Le sue labbra incontrano le mie in un dolce e lento bacio che mi fa dimenticare la conversazione e sciogliermi su di lui. Ricambio con entusiasmo e quando ci stacchiamo siamo entrambi con il respiro affannato.
Dopotutto, ha ragione. Sono ancora stanchina, e ci saranno i nostri amici al suo fianco, se Eggman non gli salti il grillo in testa.
“ Va bene” acconsento, abbracciandolo forte e baciandogli il collo. Lui rabbrividisce visibilmente e sospira piano.
“ Amy” sussurra, guardandomi negli occhi. “Indovina?”
“ Cosa?”
“ Ho ancora quaranta minuti prima di partire” dice, prendendomi per i fianchi.
“ Lo so, devi andare a correre” ansimo, mentre lui mi bacia il petto.
“ Penso di voler fare un’eccezione” sussurra, strappandomi una risata.
“ Spero sia un’eccezione bella” sussulto, mentre Sonic mi sbatte contro il muro.
“ Oh si” Mi solleva e stringo le gambe attorno alla sua vita. Più che vederlo, sento che mi strappa le mutandine che avevo messo con un ghigno compiaciuto.
“ Si!”

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Capitolo 19
*** Prima la guerra poi l'amore ***


Pov Sonic
“ Smeraldo trovato! Ripeto, Smeraldo trovato”  sento il gracidio del walkie-talki di Tails farsi sempre più forte. Mi fermo, facendo scendere il mio amico dalle mie spalle e prendo l’aggeggio.
“Ottimo lavoro, Knuckles. Ripiegate alla base, andiamo direttamente a casa. Occhio a Eggman” dico, con una punta di avvertimento.  Knuckles annuisce e chiude la comunicazione.
Bene, è andata meglio di quello che pensavo.  Dopo appena due ore di ricerca, abbiamo già trovato lo smeraldo senza problemi. Questo dipende dal fatto che il mio nemico non mi ha messo i bastoni tra le ruote e anche che la gemma non fosse in mano del governo terrestre o chessò io.
Molto bene, meno rotture.
Abbiamo lasciato tre smeraldi in custodia a casa da Tanaka, così da poter ricreare il portale spazio-temporale quando ci siamo tutti. Questo secondo Tails. Non sappiamo come reagiranno gli Smeraldi, possiamo solo partorire teorie su teorie.
“ Allora torniamo verso il robot” dice Tails, indicando un punto alle sue spalle. Annuisco con la testa e facciamo dietrofront. Siamo finiti in una città pittoresca vicina alla costa, il clima è mite tendente al caldo e le poche persone che abbiamo incontrato ci hanno guardato curiose e disponibili. A quanto pare la nostra fama è mondiale.
Salutiamo una coppia di anziani in carrozzina e corriamo verso la collina che spicca sulla città. Prendo il cellulare prepagato e chiamo Chuck che, in compagnia di Blaze, stanno perlustrando la città vicina.
Mi risponde subito e gli riferisco la bella notizia. Ci mettiamo d’accordo per vederci entro cinque minuti davanti al robot e riattacco.
Sono davvero sorpreso. Niente drammi, lacrime, frasi di incoraggiamento né prese in giro. Perché non posso avere tutto questo sempre?!
 
Pov Amy
Mi sveglio di soprassalto, stringendo le coperte. Ho sentito uno schianto e delle…. Voci? Guardo verso l’orologio e noto che sono le due e un quarto di notte. Sono arrivati?
Dopo aver fatto la doccia ieri sera, mi sono stesa con solo l’asciugamano nel letto per riposare per qualche minuto…  e invece ho finito per dormire davvero.
Sonic… è arrivato? Lui è qui? Mi alzo e corro verso la porta, la spalanco e mi districo in mezzo a quel dedalo di corridoi, per arrivare nel salone degli ospiti, dove sento distintamente le loro voci.
Sono arrivati!
Apro la porta socchiusa del salone e sorrido.
“Ragazzi!” grido e tutti si girano verso di me. Eggman ha la bocca spalancata, i ragazzi mi fissano basiti e se i robot potessero fare un’espressione sgomenta, allora sono sicura che somiglierebbe moltissimo a quella che i due tirapiedi di Eggman stanno facendo adesso.
“ Amy, cara” dice Blaze avanzando ed abbracciandomi forte.  “ Forse dovresti tornare in camera perché….”
Fissa il mio corpo con una smorfia divertita. Abbasso la testa e avvampo.
L’asciugamano copre a mala appena le mie parti intime e il seno è mezzo in fuori.
“ Wow” dice Kncukles e sento senza vederlo che Sonic gli ha mollato un pugno in faccia.
“ Scusate, volevo solo vedervi e sapere se foste al sicuro, scusate!” farfuglio, correndo via lanciando a Blaze un sorrisino d’intesa. Torno in camera e chiudo la porta, la faccia rossissima tanto che sento un calore insopportabile.
Mamma mia che imbarazzo! Come farò a guardarli in faccia domani mattina?
Vado verso il letto, buttando l’asciugamano e cercando la mia vestaglia rosa. Ma dove l’ho messa?
All’improvviso, la porta si spalanca in fretta e velocemente si richiude con un colpo fortissimo. Sonic mi fissa intensamente e avanza con i pugni serrati e l’espressione di fuoco.
“ Cos’era? Cos’era quello spettacolino?” sibila, guardando il mio corpo nudo. Arrossisco e volto la testa per cercare qualcosa con cui coprirmi. Non faccio nemmeno in tempo a respirare che lui mi salta addosso e ci lancia sul letto. Prende i miei polsi imprigionandoli sopra alla mia testa e infila una gamba tra le mie.
“ Cos’era, Amy? Dimmelo!” ringhia mordendomi il labbro fino a farlo sanguinare.
“ Io…. Ehm… io volevo solo… ah!” balbetto frasi senza senso mentre lui continua a mordermi e allo stesso tempo eccitarmi. Passa ai seni e lecca con dovizia e cura, con una punta di innata sensualità.
“ Non farlo mai più” brontola Sonic contro il mio petto, e la sua voce si perde mentre scende sempre più giù. “Volevo cavare gli occhi a tutti in quella stanza perché fissavano quello che era mio” aggiunge, spalancandomi le cosce. “Il tuo corpo è il mio tempio, il mio e di nessun altro. Cerca di ricordarlo”
E per dieci minuti buoni, smette di parlare e passa all’azione.
 
Pov Sonic
Sento il suo corpo tendersi e precipitare nel baratro, con lievi urla attenuate dalla mia bocca. Sicuramente dopo lo spettacolino gratis offerto da lei non avrei lasciato sentire le sue (mie) urla di piacere a orecchie esterne.
Si rilassa contro di me e godo di quel contatto. Per me è diventato vitale, perché il suo corpo è mio, solo mio. Sono egoista, e forse penserete che io sia malato, ma non importa.
Le libero i polsi e gieli accarezzo piano, per attenuare il dolore che sicuramente le ho provocato. Sul suo viso aleggia un sorriso soddisfatto, da gatto che si è appena mangiato un canarino.
“ Mi fai morire” protesto, baciandole la guancia e mordendole il collo.
“ Scusa, non volevo. Ho sentito le vostre voci e sono corsa fuori per vedere se stavate bene o no, non ho ragionato” mi sussurra, accarezzandomi gli aculei.
“ Vederti sulla soglia della porta, praticamente nuda e con quella espressione della serie mi-sono-appena-svegliata mi ha mandato in palla. Ho dato un pugno a Knuckles perché ti ha guardato per un secondo in più e ha azzardato un commento” dico, stiracchiandomi vicino a lei.
“E Eggman? Sono sorpresa che non abbia reagito con qualche battutina sarcastica delle sue” mormora, sbattendo le sue lunghe ciglia.
“ Non ha detto nulla, o avrei mandato all’aria il nostro accordo” rispondo, abbracciandola stretta.
Rimaniamo in religioso silenzio, accarezzandoci e baciandoci.
“ Senti” sussurro leccandole la spalla “vorrei rimanere qui un altro po’ e sbatterti contro almeno sei superfici diverse, ma non possiamo. Dobbiamo…. Andare nel laboratorio di Chuck e riunire i Sette Smeraldi del Caos”
Si alza a guardarmi e sorride “Oddio, mi fai dimenticare una cosa del genere! Abbiamo la soluzione per tornare a casa, e tu mi distrai così! Chissà a cosa staranno pensando gli altri” farfuglia, guardando il soffito con aria pensosa e vagamente imbarazzata.
“ Me ne frego altamente. Possono pensare quello che vogliono, basta che non ci rompano” ribadisco, alzandomi con rinnovata energia.
“ Ehm… Sonic, è meglio che tu vada per primo. Mi vesto e arrivo subito” dice Amy, lasciando la presa del lenzuolo che casca a terra. Il suo corpo scatena in me mille emozioni e reazioni, ma con grande dolore e determinazione, le scarto tutte e vado verso la porta.
“ Amy?”
“ Si?”
Le sorrido con malizia e fisso le sue parti intime. “ Ti ricordi la promessa che ti ho fatto?”
“ Ehm… non so a cosa ti riferisci” balbetta lei, arrossendo.
“ A quella che ti avrei rinchiuso da qualche parte per una settimana per fare l’amore fino a svenire e interrompere solo per mangiare e dormire” preciso con un altro ghigno. Non so da dove viene tanta spavalderia, ma  non rimangerei nulla.
Amy espira di botto, abbassando lo sguardo. Non ce la faccio, è troppo carina.
Vado verso di lei, le alzo il mento e la bacio fino a che non mi fanno male le labbra e la lingua. Mi stacco con uno schiocco e le bacio la fronte.
“ Vorrei che quella settimana iniziasse oggi. In questo momento” sussurro, stringendola a me per qualche istante per far sentire quanto fossi eccitato.
“ Ma non possiamo, perché della gente è in pericolo e io sono un eroe. Devo pensare al bene delle persone su Mobius” dico, staccandomi del tutto.
“ Quindi prima le guerra, poi l’amore”

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Capitolo 20
*** Decisamente.... viscido ***


Pov Sonic
 
“ Pronti?” chiede con voce sicura Tails. Annuiamo tutti quasi all’unisono mentre avanziamo verso il centro della stanza. Knuckles, Silver, Eggman, Tails, Blaze, Rouge e io formiamo un cerchio perfetto, mentre il resto dei nostri amici sono alle nostre spalle.

Vi starete chiedendo di Rouge e che diamine ci fa lei qui. Di fatto lei ci disprezza apertamente (anche se riesco a percepire una leggera tensione di natura sessuale tra lei e Knuckles), ma non potevamo non avvertirla che avevamo ritrovato gli Smeraldi. Quando l’abbiamo contattata era già al corrente di tutto quello che abbiamo fatto in questi giorni e dell’alleanza con il dottor Eggman, ne sa sempre una più del diavolo. 

Quanto a Chris e Chuck non c’è stato verso di convincerli a rimanere nel loro pianeta. Chris è stato ferreo, e Chuck ancora di più. Dopo un’ora di discussioni sulla sorte di tutti, abbiamo deciso che stavamo solo sprecando tempo utile. Però mi sono promesso che avrei ritrovato tutti gli Smeraldi di nuovo per far tornare i due nel loro pianeta, anche se dovessi cercare in tutto l’universo. 
Abbiamo allontanato tutto il personale della villa, e assicurato che non ci fosse anima viva nel raggio di due chilometri, secondo i calcoli di Tails. Come? Non lo so, ci ha pensato Tanaka e sarei davvero curioso di scoprire che diavolo di scusa si è inventato per convincere quelli del governo…

Ci avviciniamo tutti e sette fino a toccarci con i gomiti, e allunghiamo il braccio che ha lo Smeraldo in avanti.
Le gemme iniziano a luccicare e splendere sempre di più fino ad accecarci. Sento dei brividi attraversarmi  il corpo e l’energia fluire tra noi come un fiume in piena, che si ingrossa di secondo in secondo. Con le mani libere ci teniamo uno con l’altro, perché la forza sprigionata dalle pietre è tale da farci sollevare in aria di svariati centimetri.

Cerco di mantenere lo sguardo puntato sugli Smeraldi, ma dopo nemmeno dieci secondi, diventa impossibile. Non riesco a sentire nessun suono, nessun odore, e persino il calore della mano di Tails e quella del dottore Eggman sparisce, sostituta da un gelo polare.
Che cosa sta… succedendo?
 
Pov Amy
I miei piedi volteggiano in aria come un astronauta fuori dalla legge di gravità. Stringo la mano di Cream, mentre la luce ci acceca e… ci oltrepassa, come un’onda materiale.
Per dei minuti illimitati, mi concentro solo sul mio respiro, temendo di aprire gli occhi. E poi… ecco la sensazione della terra sotto i piedi, della stabilità, dell’equilibrio.
 
Apro gli occhi lentamente, con il fiato in gola. Sono ancora abbracciata fermamente a Cream e a Chao, involontariamente gli ho avvolti in un abbraccio protettivo e ho dato la schiena verso l’esterno, per proteggerli da eventuali sorprese non gradite.
Invece ci accoglie il silenzio. E la devastazione.
Mi guardo attorno, attonita, e ci metto pochissimo a riconoscere il posto.
“ Oddio, non ci credo” sussurro, con le lacrime pronte a fare capolino dalle ciglia.
“ Cosa?” domanda timidamente Cream, togliendosi le orecchie pelose dagli occhi. Quando guarda alle mie spalle sorride e saltella vivacemente con Chao, gridando “Siamo a casa! Siamo a casa!”

Eh già. Ci troviamo sulle rovine di quello che era il laboratorio e la base del dottor Eggman, dove tutto ebbe inizio. Tra le macerie brillano al contatto dei raggi lunari pezzi di metallo e di acciaio, sparpagliati qua e là, assieme a cumuli di cenere e terra bruciata. Al centro di questo campo informe si ergono ancora le fondamenta della struttura che un tempo era davvero superba. Ora  sembra un relitto, quasi una testimonianza di guerra.
Lo spettacolo non è di certo invitante, ma per noi vuol dire casa. Casa nostra.
Siamo su Mobius, signori! L’aria frizzante, gli alberi perlopiù verdi che si stagliano alle nostre spalle, un cielo plumbeo e funesto.
Eppure… manca quella tipica atmosfera Mobiusiana. Manca… qualcosa. Non vi so descrivere la sensazione, ma è come se qualcosa mancasse all’appello, una strana nota stonata silente.

Non voglio portare sfortuna, quindi mi focalizzo sulle persone vicino a me.
Per fortuna ci siamo tutti, persino Rouge. Ho mandato anche un messaggio a…. una morsa di colpa mi stringe lo stomaco, perché non ho detto nulla ai miei amici. Ma… non potevo non avvisare, insomma non creiamo una porta spazio-temporale ogni giorno, no? Spero solo che Sonic non si arrabbi con me…
E poi lui non c’è, non si è fatto ancora vedere. E se lui non è arrivato in tempo? No, non ci voglio credere, lo avrà saputo come minimo due ore prima. Spero sia nei paraggi, ma spero anche che non si faccia vedere da Sonic.
Mi volto verso i miei amici e noto lo sguardo spaesato di Chris e Chuck, lo stesso che avevamo noi quando siamo finiti sulla Terra il primo giorno. Ci si abitueranno presto, considerando i loro caratteri e l’apertura mentale. Su tutti gli altri visi scorgo solo sollievo e gioia.

 Sonic ha la bocca piegata nel suo marchio di fabbrica ovvero il ghigno di guerra/sollievo.
“ Oh, mi dispiace Eggman. Insomma, potrei c’entrare anch’io con la distruzione di questo posto, ma l’esplosione degli Smeraldi del Caos ha fatto più casini” rompe il silenzio Sonic, con le mani ai fianchi.
Il dottore lo guarda malissimo, ma decide di non commentare. A nessuno sfugge però il suo sguardo mortificato e malinconico.
“ Tranquillo, Eggman, fermiamo il tuo amichetto con le manie di protagonismo così puoi costruire il tuo nido di terrore e tentare di farci fuori ogni giorno senza speranza di farcela” aggiungo, facendogli un occhiolino.
“ Sentite, ricci del malaugurio, io vi auguro una morte….”
“ Ehm… bene” interviene Tails, fermando la maledizione del dottore “ Andiamo verso il centro della nostra città e vediamo se il mio laboratorio è ancora intatto. Inoltre cerchiamo qualcuno e facciamoci dare informazioni” propone, alzando i palmi delle mani verso l’altro. Sembra indifferente, ma noto che le sue code si agitano convulsamente alle sue spalle.

“ Perfetto, andiamo” dice Knuckles, lasciandosi alle spalle le macerie e cominciando a camminare. Guardiamo tutti un’ultima volta quello che è stato il covo di Eggman e seguiamo il nostro amico echidna.
 
Pov Sonic
 
“ Il vostro pianeta…. È così diverso eppure assomiglia moltissimo alla Terra” dice Chris, spostando dei rami bassi di un albero dai fiori viola e foglie rosse.
“ Bisogna farci l’abitudine” sussurra Cream alla sua destra. Iniziano a parlottare sottovoce con allegria e sorpresa, seguiti dal piccolo Chao. Nonostante le intemperie e il pericolo costante, sono pieni di gioia e felicità.

Il percorso dovrebbe essere breve, al massimo venti minuti a piedi. Potrei correre e arrivare a destinazione nel giro di qualche minuto, ma ho strane vibrazioni e un pessimo presentimento. Quindi decido di camminare. Sì, di camminare, capita a tutti, sapete?
“ Gli Smeraldi sono scomparsi” dice Tails al mio fianco.
“ Forse sono dispersi su Mobius, dopo il nostro arrivo” dico, guardando il sentiero illuminato.
“ Si, ma non avverti ancora la loro presenza?” domanda il mio migliore amico. Il volpino ha ragione. Nonostante tutto, la forza degli Smeraldi si fa sentire eccome.
“Scopriremo il perché. Ora però stai attento, non mi piace questo posto” sussurro, tornando a guardarmi attorno vigile.
Mi volto per vedere se tutti stanno al passo ed incrocio lo sguardo della riccia che si manifesta nei miei sogni e incubi. Alza la testa con fierezza e mi sorride lentamente, con dolcezza. Ricambio il gesto con naturalezza e devo stringermi le mani al corpo per non allungarle verso di lei e sentire la sua pelle morbida, per accarezzare quelle guanciotte rosee…

“ Strano, di solito questo viale alberato è pieno di vita anche di sera, grazie ai lampioni. Dove sono finiti tutti?” osserva Rouge con tono basso.
“ E poi è troppo silenzioso questo posto” aggiunge Silver, fermandosi di botto. Rouge accanto a lui gli getta un’occhiata sprezzante, poi fa spallucce. Si piega in avanti, pronta a volare, quando all’improvviso vedo una lama schizzare verso di lei. Veloce come la luce scatto verso di lei, buttandola a terra appena in tempo, perché quella che sembra una spada si è conficcata nel terreno proprio dove lei stava in piedi cinque secondi fa. Rotolando, entrambi ci rimettiamo in piedi, pronti alla battaglia e guardandoci attorno attentamente.

“ E così, questo è il famoso gruppetto che dovrei temere? Questo è l’eroe di cui tutti parlano?” grida una voce sinistra che mi ricorda le unghiate sulle lavagne e il verso di un animale ferito.
Ci giriamo all’unisono alle nostre spalle e vediamo spuntare da un albero un losco individuo. Non del tutto…. Normale.
Ha sembianze umane, ma la sua pelle è… viscida, coperta di scaglie grigie e nere. Indossa un camice da laboratorio lungo fino alle caviglie, un maglione che un tempo era fatto di lana e dei pantaloni stracciati.
 Le sue mani sono grandi, molto grandi e le dita più lunghe del normale. I suoi occhi assomigliano a quelli dei serpenti, la bocca cinerea enorme piegata in un sorriso malvagio da cui fa capolino la lingua biforcuta.
Il suo aspetto grida “pericolo”, e non lascerò che un tale individuo si avvicini anche solo di poco ai miei amici.
I suoi occhi avidi si fermano a lungo su di me, poi adocchiano gli altri. Si fermano di nuovo su Eggman, e il suo sorriso perfido si allarga.

“ Amico mio, da quanto tempo” sussurra, piegandosi in avanti, facendomi così notare i capelli…. Che non sono capelli, ma tanti... piccoli aculei neri, che sembrano di plastica. Terrificante.
“ Wenxer. Non sono amico tuo” replica il dottor Eggman con la sua voce baritonale.
Alle spalle del viscido uomo serpente un lampo ci colpisce con la sua luce, e subito dopo il tuono di fa sentire, rimbombando intorno a noi. Inizia a scendere una pioggerellina fastidiosa che ci inzuppa man mano, rendendo  la situazione ancora più tragica.
“ Su questo non ci piove” strilla Wenxer con un sorriso sardonico. Gesù, non ditemi che ha appena fatto la battuta. Mamma mia, tipi del genere vorrei annegarli e farli a pezzi dopo, non importa se sono dei uomini serpenti.

“ E tu devi essere la deliziosa Amy” aggiunge, osando poggiare lo sguardo sulla mia riccia. Lei impallidisce, allontanandosi di qualche passo. Quel maledetto si lecca le labbra schifose con la sua lingua biforcuta e si avvicina a lei. Pessima mossa, amico.
In un secondo mi fiondo davanti ad Amy, proteggendola con il mio corpo e fisso il nemico.

“ Sta lontano da lei. Sta lontano da tutti noi” ringhio, e mi metto in posizione di attacco.  Vengo affiancato da Rouge, Kunuckles, Silver ed Eggman.

“ Oh, ma guarda. I salvatori che lottano per il bene contro il male” commenta sarcastico Wenxer, incrociando le braccia al petto. “Buffo, davvero buffo, è come il bue che da del cornuto all’asino” sorride in direzione di Eggman, che ha perso del tutto la sua boriosa voglia di litigare e/o ribattere, ma fissa rabbioso quello che era il suo collega.

“ Dove sono gli abitanti di questa città?” chiedo, pronto a scattare al minimo movimento. Non mi sembra un tipo particolarmente forte, ma è molto agile. E sembra troppo sicuro di sé quindi ha degli assi nella manica. Mi ricordo cosa ci ha detto Amy a proposito di lui, che per anni ha cercato di ricreare gli esperimenti perduti per colpa di Eggman.

 “Stavano pensando di costruire un robot invincibile che avrebbe sottomesso gli abitanti di Mobius al volere di entrambi. Non so bene i dettagli, ma Wenxer aveva
scoperto un tipo di metallo particolarmente resistente ai colpi di fuoco, ai pesi estremi eccetera. La formula l'ha brevettata lui, Eggman ha solo perfezionato la tecnica”


“ Oh, sono miei prigionieri. Finora sono a buon punto, ho conquistato tante città e imprigionato milioni di persone” si vanta, scroccando il collo con aria sinistra.  “E ora mi devo liberare di voi. Non mi aspettavo che veniste così presto, ma accidenti a mio nipote che si è affezionato a questa….” Si ferma guardando Amy con sguardo assassino. Ora, quasiasi cosa dirà su di Amy non mi piacerà a prescindere, quindi  sono già in posizione di attacco, pronto per….

“ Non osare dire una parola, zio” dice una voce dietro di noi.

Oh, no.

Sacco-di-merda-di-maiale ha deciso di unirsi alla festa.
 

Spazio Autrice
Okay, okay. Ci sono persone che mi vogliono morta. Mi scuso ancora per gli enormi ritardi. Il fatto è che non volevo scrivere un capitoletto da due pagine e basta. Così ho unito quelli che per me sarebbero stati due capitoli separati e li ho messi insieme.
Prima cosa, chiedo venia al mio amico recensore DhaevetralWarrior per l’ultima frase. Mi avevi chiesto se Sonic potesse smetterla di chiamare Gabriele con questi nomignoli, ma sta di fatto che il nostro amico riccio non ami particolarmente la presenza di questo gran fustacchione riccio grigio.
Ringrazio ancora tutti per le belle recensioni e il particolar modo il mio amico Knight Cuttin Blade. Tranquillo, non manca tanto alla fine e ti assicuro che sarà presto. Ringrazio anche Marta 28 e gli altri recensori miei fedeli!
Per tutti quelli che me lo hanno chiesto via messaggio, lo ripeto: non ho la più pallida idea di come andrà a finire. Suona strano, ma io mi faccio guidare dalle idee che mi vengono al momento, dando sempre spazio ai momenti Sonamy (ovviamente) e altre coppie di volta in volta.
Con questo vi auguro una buonanotte (sono le 01:43 qui dove sto io) e ci rivediamo presto con un nuovo capitolo!

 

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Capitolo 21
*** Condanna a morte ***


Pov Amy
Gabriele spunta dagli alberi alla nostra destra con un pugnale in mano si avvicina lentamente. Indossa una camicia logora e delle scarpe da ginnastica che hanno visto giorni migliori; il viso sembra sporco di fuliggine e fango, a parte i suoi occhi che brillano come due tizzoni incandescenti.
Il suo corpo tradisce nervosismo ma anche una punta di determinazione.
“ Sono stufo zio. Sono davvero stufo di tutto questo.  Non voglio più avere a che fare con te” dice a voce alta e sicura di sé. Il suo sguardo addolorato di fissa in quello di Wenxer e lo vedo deglutire vistosamente.
“ Stufo? Questa è bella, figliolo. Dimentichi forse la tua adorata mammina?” lo deride l’uomo-serpente con un ghigno per niente umano. Alza una mano e schiocca le dita con uno sguardo da pazzo. Alle sue spalle spuntano due robot di metallo rosso che ricordano moltissimo le creazioni di Eggman e che trascinano una donna dalle braccia senza ritegno, tanto che la poveretta trascina i piedi e le gambe per terra.
Wenxer, una volta che i robot l’hanno scaraventata ai suoi piedi, allunga un braccio e circonda il collo della donna , toccando la sua pelle con le dita sinuose e facendo sì che il suo viso sia rivolto verso l’alto.
“ Madre! MADRE! Non toccarla!” grida il riccio, oramai accanto a me, con ira. Fa un passo in avanti con il pugnale in bella vista ma si ferma quando un robot punta una pistola contro la nuca della donna. Il viso di sua madre  è addolorato, le vistose occhiaie stonano con il colorito pallido, gli occhi spenti e la bocca secca e praticamente blu.
“ Non farlo, Gabriele” lo supplica lei con la gola arida.
“ La tua lurida mammina ha ragione” ghigna suo zio facendo un passo avanti. “Prova solo ad azzardarti a colpirmi e lei muore, semplice”  Gabi abbassa il pugnale respirando a stento e fa una smorfia contrariata.
Wenxer ci guarda con un sorriso trattenuto poi si rivolge di nuovo a suo nipote.
“ Ti avevo chiesto solo una piccola cosa e non hai adempiuto il tuo compito” dice posando i suoi occhi da rettile su di me e mi immobilizzo seduta stante.  “Poi te la sei fatta scappare e li hai aiutati. Come dovrei punirti, eh?” lo canzona, ignorandoci. Guardo Sonic  che fissa con insistenza i due robot e so di certo che sta pensando a come farli fuori e salvare quella povera donna. E se quei due fossero costruiti da quel tipo di metallo  a cui Wenxer ha lavorato?
“ Beh, adesso so qual è la tua punizione” le parole di quel maledetto mi riportano alla realtà. Lo zio è davanti a Gabriele e lo fissa con derisione. Anche se non a due metri di distanza riesco a percepire il gelo che emana, assieme all’odore di pesce marcio. Inconsciamente mi allontano di qualche passo e a quel punto succede un casino.
Sonic e Knuckles si buttano sui robot all’unisono mentre Blaze e Silver agiscono simultaneamente per mettere in salvo la madre di Gabriele. Allo stesso tempo Gabriele attacca lo zio, che schiva abilmente il pugnale. Si muove troppo veloce, proprio come un serpente! Mi volto per cercare il resto dei miei amici e portarli in salvo, quando un dolore acuto esplode nella schiena. Grido e cado a terra, mentre i miei sensi si offuscano man mano….. alle mie spalle sento la voce di Wenxer che grida “bravo, figliolo, affonda il pugnale ancora più a fondo!”
Poi…. Buio.
 
Pov Sonic
Do un altro calcio al robot, sperando di vederlo a pezzi, ma si rialza senza nemmeno un cavolo di graffio e corre verso di me con i pugni pronti a colpire.
A quel punto sento un grido. E non un. Il suo grido.
Mi abbasso per schivare il pugno del robot, e lo mando con un calcio ben ponderato lontano di qualche metro. Mi giro verso la mia riccia e vedo uno spettacolo orribile che non dimenticherò mai.
Wenxer ha afferrato la mano di Gabriele, quella con il pugnale, e l’ha indirizzata sulla schiena di una Amy svenente. Vedo chiaramente l’arma conficcata nella pelle…. Il… sangue… io….
Il robot a mia sorpresa mi da un pugno e finisco contro un albero, ma vi giuro che non ho sentito niente, nemmeno quando la corteccia praticamente mi si sfrega rudemente  sul viso. Niente di niente. Mi alzo frastornato e fisso Amy, che adesso è per terra e sembra tremare, in preda alle convulsioni. Wenxer ride come un pazzo fuggito dal manicomio e suo nipote si butta su di Amy per tentare di soccorrerla.
Non sento nulla. Nelle mie vene scorre il ghiaccio, nella mia testa il nulla.
Ma poi sento il calore, della collera, dell’ira, della vendetta, e stranamente della pace.
 
Pov Tails
La situazione sta sfuggendo di mano, Sonic, Knuckles, Blaze e Silver stanno combattendo contro i robot, mentre io e Cream stiamo portando in salvo la mamma di Gabriele. Blaze me l’ha portata in braccio e mi ha ordinato di scappare assieme agli altri. La donna geme e inizia a tossire brutalmente, tanto che mi fermo e la metto seduta. Chris e Chuck mi aiutano a farla star meglio, mentre Cream le fa bere dell’acqua dalla borraccia, e la tranquillizza con la sua vocina angelica.
Un urlo improvviso mi fa sobbalzare e riconosco subito la voce di Amy. Ci guardiamo tutti spaventati per qualche secondo, poi passiamo all’azione.
“ Chuck, tu e Chris rimanete qui a sorvegliare la mamma di Gabi e Cream. Io vado a vedere che sta succedendo” sentenzio, e quando li vedo annuire, appoggio la testa della donna sulle ginocchia di Chris e mi metto a correre.
Arrivato al sentiero, sussulto alla vista di Amy ferita da un pugnale che le sporge dalla schiena, e da tutto quel sangue…. Gabriele le estrae il pugnale e lo butta via, mentre cerca di fermare l’emorragia.
Spalanco la bocca e cerco di urlare, parlare, ma nulla. Non riesco a spicciar parola.
Mi precipito al capezzale di Amy e dal panico non riesco a fare nulla. So cosa dovrei fare in caso di ferite, ma le mie mani tremano e il cervello è una tabula rasa.
Un luccichio alla mia destra mi fa voltare la testa come un rimbambito e la mia bocca si spalanca ancora di più. Come è possibile? Gli Smeraldi sono andati persi…. O no?
Sonic è in piedi, con gli occhi chiusi ed è in piena trasformazione dovuta agli smeraldi del Caos, che brillano tutti e sette sopra di lui, allineati. Il blu elettrico del corpo si Sonic è stato rimpiazzato dal colore dorato e luminoso dovuto all’energia degli Smeraldi. I suoi aculei sono ritti in testa e gli occhi splendono… di rabbia.
Alle sue spalle si avvicinano i due robot di Wenxer e si preparano ad attaccare il mio migliore amico. Sonic li guarda con la coda dell’occhio per una frazione di secondo poi si gira di scatto con una velocità mostruosa e blocca con i palmi delle mani i pugni a lui rivolti.
 
Pov Sonic
Stringo con forza le mani e sento distintamente l’acciaio accartocciarsi come fosse pongo tra le mie dita. Che bella sensazione!
Non devo  perdere tempo. Prendendoli per i polsi, li tiro verso di me e distruggo i due robot con due calci al torace ben assestati. Questi cascano a terra in un insieme di bulloni, cavi e pezzi di acciaio e poi esplodono.
Mi allontano in fretta senza sentire nessun calore, nessuna sensazione e mi dirigo verso Wenxer.
“ Tu” sibilo con rabbia. “Hai appena firmato la tua condanna a morte”.

Angolo Autrice
hehehehehy! Salve gente!
Eccomi di nuovo qui in mezzo alle balle con un nuovo capitolo!
Spero vi sia piaciuto!
Bacioni, 
Kukie

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Capitolo 22
*** Svelato ***


Ed eccomi di nuovo qui, in ritardo di giorni rispetto alla scaletta che mi ero prefissa, ma vabbé. Sono di nuovo qui a rompervi le scatole.
Non vorrei fare la ripetitiva, ma diamine ringrazio ancora tutti quelli che mi lasciano delle recensioni stupende e vi dedico un grandissimo abbraccio coronato da baci. (P.S. Perché il sito EFP non fa dei raduni? Delle convention per incontrarci tutti? Non sarebbe una cosa figa?)
Cmq bando alle ciance, vi lascio alla lettura.
 
Pov Sonic
Sono guidato da una forza potente, che si impossessa di ogni mia cellula, molecola, atomo. I miei occhi sono puntati su una persona, e non lo lasciano andare. Wenxer.
L’ibrido serpente mi squadra con sorpresa e timore, e arretra velocemente, lanciando continuamente occhiate alle sue spalle. Non si aspettava la mia trasformazione, e ad essere sinceri nemmeno io. Non so come sia possibile, ma non voglio chiedermi il perché. Wenxer non sembrava così sicuro di sé  come prima. Già, ha commesso l’errore di toccare la mia Amy, la mia ragazza, la mia donna.
“ Pronto a morire, coglione?” sibilo, chinandomi in avanti con i pugni in bella vista.
“ Non oggi” strilla, girandosi e mettendosi a correre a perdifiato con una velocità fulminea. Sogghigno davanti alla convinzione di quel pazzo di potermi sfuggire, poi mi volto verso Tails indicandogli con il mento la riccia. Un brivido mi percorre la spina dorsale vedendola in quello stato, ma non potevo permettermi di perdere la concentrazione. Le prendo la mano insanguinata e la porto velocemente alle mie labbra, stringendola delicatamente.
“ Non lasciatela sola e portatela in un luogo sicuro, SUBITO!” grido, lasciandole la mano e minacciando con lo sguardo Sterco-di-maiale che le sta accanto.
“ La portiamo subito nell’ambulatorio di casa mia” replica prontamente Tails, sollevandola con qualche difficoltà. Zampe-di-gallina regge la testa ad Amy e si allontanano, seguiti da Cream e Cheese.
“ Andate anche voi, vi farete solo del male. E servite più a Tails che a noi” ordino a Chris e Chuck che per fortuna non si mettono a discutere.
“ Il resto, con me. Liberiamo Mobius da quell’essere viscido”
Mi metto a correre verso la direzione che ha preso quel cretino e in un battito di ciglia lo individuo che arranca nella collina davanti a noi, tra gli alberi e cespugli. Aumento la velocità e nel giro di una decina di secondi lo raggiungo, sterzando abilmente tra il fogliame e i bassi rovi.
Mi butto sulla sua schiena, e roviniamo fragorosamente per terra. Wenxer sbatte il mento contro la terra e geme di dolore; cerca di dimenarsi dandomi dei calci sullo stomaco e sulle gambe, ma non sento praticamente niente. Gli afferro il collo con una mano e i suoi due polsi con l’altra, mentre con le gambe lo tengo fermo. Knuckles si avvicina e gli afferra gli aculei neri in testa, tirandoli a sé.
Wenxer urla spalancando la bocca in una smorfia e fissa l’echidna con odio, facendo gonfiare le vene nel suo collo.
“ Lasciami!” strilla, dimenandosi ancora.
“ Prima dovrai dirci dove hai imprigionato tutti gli abitanti di Mobius” risponde Silver alle nostre spalle.
“ E disattivare tutti i tuoi robot. Subito” aggiunge Rouge con il suo tono più scocciato.
“ Non ci penso nemmeno, potete scordarvelo!” risponde irato il dottore da due soldi sputando a terra.
Il dottor Eggman appare  trafelato dalla corsa con i suoi robot alle calcagna, e subito fissa la scena con sorpresa e determinazione.
“ Diccelo” riprende a urlare Knuckles strattonando di più gli aculei con maggiore forza.
“NO!” Il dottor Eggman si avvicina alle mie spalle, estraendo qualcosa di vetro dalla sua giacca contente un liquido viola. Non ho mai visto la mia nemesi così seria in vita sua ma allo stesso tempo… combattuta.
Io e Knuckles ci guardiamo per qualche istante, interdetti, poi mi rivolgo verso di lui.
“ Che vuoi fare, Testa d’Uovo?” chiedo, appliccando maggior sforzo ai polsi e al collo di Wenxer.
“ Questa” dice il dottor Eggman, alzando la provetta in alto in modo che tutti potessero vederla “ è una mia invenzione, Viola Veritas. Basta qualche goccia per far confessare ogni cosa ad una persona. Non può risponderti con una bugia alla tua domanda, né eluderla” spiega il dottore, fissando il suo ex migliore amico.
Sollevo il sopracciglio, colpito dalla sua genialità. Devo ammettere che non è del tutto male quando ci si mette. Il dottore accoglie la mia reazione con un gesto spazientito.
“ L’avrei usata su di te molto presto Sonic, ma a quanto pare il destino ha deciso altrimenti” risponde velocemente, con una profondità inaudita.  Vi prego, voglio indietro la mia stupida nemesi!
“ Non osare avvicinarti Eggman!” strilla furiosamente Wenxer “ Non… no…”
Silver si avvicina per aiutare il dottor Eggman tenendo la mandibola di Wenxer con molta forza. Eggman si china guardando esitante gli occhi spiritati del suo amico e sospira pesantemente.
“ Sei un traditore della tua specie, Eggman. Dovresti essere fiero di quello che ho fatto a Mobius, dovresti… no… sdvuvb dvuidbv dssdfjhsdfhjv niohqefjsdfcnsx” Silver gli chiude la bocca di scatto mentre una Rouge disgustata gli tappa il naso. A Wenxer  non rimane altra scelta se non deglutire sputacchiando malamente e chiudendo gli occhi.
Silver e Rouge mollano la presa cadendo all’indietro, mentre Eggman arretra cautamente. Wenxer respira affannosamente sotto di me, cercando di recuperare ossigeno.
Mi giro verso di Knuckles e gli faccio un cenno con la testa. L’interrogatorio poteva iniziare.
 
Pov Amy
 
Sento delle voci attorno a me, voci disperate e frettolose. Sollevo stancamente le palpebre, mentre un dolore acuto alla schiena mi fa gemere sonoramente per il dolore.
“ Amy! AMY MI SENTI?” riconosco il tono disperato di Tails e il singhiozzare di sottofondo di Cream .
Cerco di mettere a fuoco quello che vedo e la prima cosa che incrocio sono gli occhi azzurri del mio amico volpino, poi i capelli di Chris.
“ Ma che succede?” bisbiglio, cercando di muovere il busto. Una fitta acuta di dolore mi trafigge il corpo tanto che smetto di respirare per qualche secondo.
“ Amy, stai distesa! Se ti muovi peggiori le cose!” strilla Chuck al mio fianco. Guardo i suoi capelli bianchi e cerco di concentrarmi su di lui e non sul dolore che sto provando.
“ Dov’è Sonic?” domando con grande sforzo. I miei amici si guardano preoccupati.
“ Ci ha ordinato di prenderci cura di te. Wenxer ti ha ferito sulla schiena con il pugnale di Gabi” mi riassume Chris, posandomi la sua mano fresca sulla fronte.
“ Dobbiamo aiutarlo!” grido, muovendomi di scatto e procurandomi altre fitte.
“ Amy, devi calmarti” mi rimprovera Cream, facendomi ristendere.
“ Non siamo qui per riposare, Cream. Ci sono milioni di abitanti prigionieri di un maniaco, e dobbiamo metterci in azione, non tirarci indietro” dico, calmandomi per un istante.
“ Lo sappiamo, ci stanno pensando Sonic e gli altri. Sonic ha dalla sua parte il potere degli Smeraldi” ribatte prontamente Tails, facendomi voltare lentamente su un fianco. Stringo i denti per lo sforzo e trattengo le lacrime, mentre il mio amico poggia una garza imbevuta di un liquido acre sulla ferita.
Grido di dolore, stringo i pugni e chiudo ferocemente gli occhi.
“ Va tutto bene, stai tranquilla” sussurra Cream, prendendomi una mano. Mordo il cuscino sotto la mia testa e respiro a fondo, mentre il dolore va e viene.  Avevo pensato che fosse stato Gabi a pugnalarmi.
Pensavo fosse stato lui ad affondare la lama, e ora sono sollevata di sapere che non è stato lui. Chissà se Sonic… se lui….
Pov Sonic
“ I prigionieri…. Si trovano…. Nel mio quartiere generale” sussurra Wenxer, rosso in viso.
“ Dove, esattamente?” ribatte Knuckles con i pugni pronti a colpire.
“ Nella periferia, vicino a dove stava l’ex-base di Eggman” risponde a denti stretti. Cerca di liberarsi dalla mia stretta ma non glielo permetto.
“ I robot. Come facciamo a disattivarli?” domanda Rouge, mantenendo il contatto visivo. Devo ammetterlo che ha davvero fegato, questa ragazza.
“ I robot… i… robot…” singhiozza Wenxer abbassando lo sguardo.
“ Rispondi!” grido, dandogli uno strattone.
“ La lega dell’acciaio è indistruttibile, ma possono essere disattivati per sempre dal centro di comando, nella mia base” ammette flebilmente.
“ E dove si trova?” chiede subito Silver.
“ Nel cuore della struttura” risponde, sputando a terra. Arriccio il naso, disgustato.
Rouge annuisce. “Bene, io mi avvio. Volando, arriverò prima” e con un salto, sparisce dalla nostra vista nel giro di due secondi. Knuckles mi guarda e so che è preoccupato per il pipistrello che agisce da sola. Rouge può essere coraggiosa quanto vale ma sappiamo tutti che è senza scrupoli.
L’echidna fissa Wenxer e fa spallucce. “Mi dispiace moltissimo, amico. No, anzi, mi correggo. Nemico”
E con un pugno, fa perdere conoscenza al dottore/serpente, che si affloscia ai miei piedi. Guardo incredulo il mio amico con sguardo interrogativo.
“ Sappiamo cosa fare, ora diamoci dentro” si giustifica Knuckles, abbassandosi di scatto per sollevare il corpo privo di sensi del nostro nemico e se lo carica in spalla come un sacco di patate.
Mi giro verso gli altri e alzo le spalle. “Ha ragione, andiamo. Ci dobbiamo muovere”

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Capitolo 23
*** Trappola ***


Pov Sonic
 
Corriamo tutti quanti fianco a fianco, chi volando, chi a piedi, chi saltando. Sono in momenti come questo che mi sento bene, in pace con me stesso. Io, circondato dai miei amici o quasi (non dimentichiamoci di Eggman, ragazzi) in lotta contro il male.
Li guardo con la coda dell’occhio, uno ad uno e una nuova energia si impossessa del mio corpo, come se quella degli Smeraldi che mi fa splendere come un albero di Natale non bastasse.
Penso agli altri che si sono messi in salvo, penso ad Amy che l’ho lasciata ferita. E mi faccio una promessa.
Niente ferirà ancora i miei amici. Niente ferirà la mia futura fidanzata.
Il rumore di un tic tic metallico mi fa riportare alla realtà, e mi accorgo di Silver che regge in mano uno degli aggeggi elettronici di Tails. Evidentemente il mio migliore amico volpino lo ha contagiato. Alzo gli occhi al cielo, mentre mi fermo di scatto al suo fianco.
“ Cosa c’è,SIlver?” chiedo, notando la sua fronte corrugata.
“ Secondo questo coso la base di Wenxer è qui, ma… non c’è niente” spiega, mostrandomi lo schermo .
Guardo Eggman, che trasporta il corpo di Wenxer nella sua egg-mobile e gli faccio un cenno con la testa.
“ Wenxer, dove sta la tua base?” chiede con la sua voce racchia al suo ex amico.
“ rra… s…. t…” sussurra Wenxer, con sguardo basso. Guardo interrogativo i miei amici, ma nemmeno loro hanno capito cosa aveva detto.
“ Mi sa che l’effetto della pozione sta svanendo” farfuglia Eggman, irritato. Prende per il bavero Wenxer e lo scrolla con violenza.
“ Dimmelo, buono a nulla! Dov’è la tua base?” ripete con una nota stridula.
“ La… mia base è…. Sotto…. Sotto… terra” sussurra a voce sofficemente alta l’uomo serpente. Nello stesso istante Knuckles , poco lontano da noi, urla “ho trovato!”
Guardiamo l’echidna, che nel spostare una pietra particolarmente grossa, ha attivato un meccanismo che ha fatto comparire una botola tra i cespugli e rovi. Lo raggiungo in un attimo e sorrido, soddisfatto.
“ Ben fatto, amico” sussurro, dandogli una pacca sulla spalla, poi inizio a scendere le scale, seguito dagli altri in fila indiana.
Pov Amy
“ Non è possibile, Amy” dice Chris, togliendomi il bendaggio e guardandomi con aria stupita.
“ Cosa?” domando, preoccupata.
“ La tua ferita… è… guarita” sussurra, arretrando cosicché anche gli altri potessero vedere la mia schiena.
I dolori si erano man mano diminuiti, e il bruciore intenso era sparito. Pensavo che Chuck mi avesse iniettato qualcosa contro il dolore…
“ Oddio, è vero! Com’è possibile?” esulta Cream con gli occhi spalancati. Tails non dice niente, mai suoi occhi sgranati parlano da soli.
“ Sonic ti ha toccato” dice una voce famigliare alle mie spalle. Mi volto di scatto e osservo il riccio che si avvicina con aria mesta, gli occhi gonfi di lacrime e le braccia mollemente lasciate andare sui fianchi.
“ Gabriele” bisbiglio, guardando i suoi occhi cerchiati di nero.
“ Amy. Non sai quanto sono contento…” non finisce la frase che mi abbraccia forte dandomi un bacio sulla fronte. Il suo abbraccio mi infonde sicurezza e non mi trattengo nel ricambiare il suo gesto.
Restiamo così per un po’, mentre ognuno respira l’odore dell’altro.  A Sonic non piacerà di certo il fatto, ma se ne deve fare una ragione. Nonostante quello che ha fatto, Gabi ora è mio amico.
Al che mi ricordo di cosa ho pensato di lui poco fa.
“ Pensavo fossi stato tu a pugnalarmi” ammetto a mezza voce, con il tono carico di vergogna. “Scusami”
“ Tranquilla, piccola, tranquilla” sussurra Gabi, accarezzandomi gli aculei e baciandomi ancora. “Ho fatto degli errori in passato, non si ripeteranno mai più”
Sorrido contro il suo petto e mi stacco, per accarezzargli la guancia.
“ Sei guarita grazie a Sonic. L’energia che gli scorre nel corpo data dagli Smeraldi del Caos è penetrata nella tua pelle e ha guarito la tua ferita con una velocità sorprendente” spiega il riccio, sedendosi accanto a me.
“ Tu credi?”
“ Amy, è l’unica spiegazione possibile, piccola” ribatte Gabi sorridendomi.
Uno schiarire multiplo di gole ci fa voltare e arrossisco fino alla punta delle orecchie. I nostri amici ci guardano con gli occhi socchiusi di malizia e sollievo.
“ Gabi ha ragione, il potere degli Smeraldi è immenso, Amy” risponde Tails con un sorrisino.
Gli altri annuiscono all’unisono senza smettere di guardarci.
“ Ora che abbiamo appurato che Gabi ha ragione, e che io sto bene, possiamo passare alle cose più urgenti? Tipo, che ne so, un mondo da salvare e persone da liberare?” domando, sarcastica.
Il volpino annuisce e mi dice di girarmi per un attimo. Cambia benda velocemente e poi si ritiene soddisfatto, rimettendomi il vestito apposto. Si gira verso Gabi e gli sorride con determinazione.
“ Ad Amy pensaci tu, Gabi, ok?”
Il riccio annuisce solennemente, prendendomi per mano. Con un gesto fluido, mi issa sulla sua schiena senza sforzo e istintivamente allaccio le gambe sulla sua vita e le braccia sul collo.
“ Ti soffoco?” domando, preoccupata. Scuote la testa, facendomi solletico con i suoi aculei.
“ Andiamo, aiutiamo Sonic” esulta Tails, muovendo le code eccitato.
Annuisco e ci mettiamo a correre.
 
Sonic Pov
Guardo l’insieme di aggeggi e computer assurdi e scuoto la testa, sconfitto.
“ Mi dispiace, io non ci capisco niente” annuncio, guardando le espressioni abbattute dei miei amici. Il dottor Eggman si mette subito al lavoro, vagando da un computer all’altro come un drogato che ha bisogno della sua dose. Chi li capisce questi dannati geni psicopatici…
Wenxer giace sulla Egg-mobile, e non sembra avere una bella cera. Il suo viso è bianco come un cienco e sembra di non avere l’energia per muovere il suo corpo.
Beh, ben gli sta.
“ Testa d’uovo, non è che il tuo siero ambiguo ha degli effetti collaterali?” chiedo, curioso.
“ Può essere, si” risponde laconico con tono misterioso.
Mi metto a vagare in quella serie di stanze, collegate l’un l’altra con una serie di porte sudice in cerca di qualche macchinario gigante con qualche pulsante rosso o con un bottone.
Niente.
“ Ho trovato” dice Eggman, con un tono lugubre. Ci precipitiamo in massa da lui, eccitati e in attesa di buone notizie.
“ Ho bisogno di una persona che abbassi la leva rossa laggiù, e di un’altra per quella blu nella stanza accanto. Al mio tre abbassate!” ordina, continuando a digitare furiosamente.
Faccio un passo in avanti, in contemporanea con Silver. Ci guardiamo e annuiamo, andando verso la direzione indicata dal dottore. Individuo la leva blu e mi ci metto davanti, pronto a tirare.
“ Uno” sento la voce racchia di Eggman attraverso la porta socchiusa “ Due…” poso il palmo della mano sul ferro freddo della leva.
“Tre!” Tiro con tutta la forza che ho e, per fortuna, non trovo nessun problema. Uno strano stridio si leva in aria, facendomi tappare le orecchie, e non è finita lì. La terra inizia a tremare sotto ai miei piedi.
Con le mani occupate, mi faccio largo tra i macchinari per tornare alla stanza principale per raggiungere gli altri.
“ Dobbiamo uscire, forza!” grido a squarciagola.
Siamo nella cacca fino al collo. 

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