A special birthday

di frencia92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


UN COMPLEANNO SPECIALE







 


“Tesorino? Dove sei?”


“Sono nella mia stanza… “




 


Sono passati due anni dal loro primo incontro.


Tony e Tali, dopo essere andati a Tel Aviv e a Parigi, si sono trasferiti in Italia.


Tony voleva far conoscere alla figlia una piccola parte della sua vita, il posto in cui è nato. Gli sembrava la scelta più giusta… aveva già vissuto con la madre in Israele dove era nata e cresciuta, perciò aveva deciso di farle conoscere anche le sue origini.


Il giorno del compleanno di Tali si stava avvicinando, perciò aveva deciso di farle una bella festa a sorpresa.




 


“Guanciotte dolci? Devi prepararti… dobbiamo andare.”


“Cosa? Dove andiamo, Abba?”


“Ehm… è una sorpresa! Prepara la tua valigia, dobbiamo prendere l’aereo…”


“Va bene… mi puoi aiutare? Per me è troppo pesante!”


“Ma certo cucciolina!”




Tony prende la piccola in braccio, si avvicina al suo armadio e comincia a prepararle i vestiti da mettere in valigia.


“Abba… dove andiamo questa volta?”


Tony sorride mentre appoggia la piccola Tali sul suo lettino, prende la sua piccola valigia e comincia a riempirla. Tali, con spensieratezza, comincia a saltare sul suo letto divertita.


Tony la guarda altrettanto divertito, rivede nel sorriso di Tali quello della madre defunta. Un piccolo guizzo di tristezza si fa largo nella sua mente mentre pensa a lei.


“Abba… Abba, tutto bene?”


“Si. Si, va tutto bene. Pensavo… che hai il sorriso della tua Ima… sai, mi manca tanto.


Per fortuna ci sei tu qui con me…”


Tali si avvicina a Tony e lo abbraccia forte “Tutto ok, Abba… Ima è sempre con noi.”


Una lacrima scende a tradimento dagli occhi di Tony a quelle dolci parole. Presto la asciuga, staccandosi dalla figlia.

 


“Siamo pronti, andiamo?”


Lei sorride ancora, salta giù dal letto e corre verso la porta, pronta per uscire.


“ANDIAMO ANDIAMO ANDIAMO!!!!”


Tony ride felice mentre la segue alla porta.


“Si, andiamo…”


Escono con le valigie in mano e in auto si avviano verso l’aereoporto.






 




“Eccoci… siamo arrivati tesoro, sveglia!”


Tony ferma l’auto e si volta a guardare Tali mentre si risveglia dal sonnellino post viaggio.


“Dove… dove siamo?”


“Guarda fuori… ti ricordi di questo posto?”


“Ma… sembra la casa di nonno Gibbs…! È la casa di nonno Gibbs!!”


“Si, tesoro… lui però non sa che siamo qui. È una sorpresa!”


“Siiiiiiiiiiiii!!! Una sorpresaaaaaaa!!! Adoro le sorprese!!” Tali gioisce entusiasta mentre si dimena sul suo seggiolino in attesa che Tony la faccia scendere.


Tony ride, scende dall’auto e va a slegare dalle cinture di sicurezza la piccola.


La fa scendere e insieme si avviano verso la porta.


‘din dooon… din doooooon…’




Dei passi pesanti si avvicinano alla porta, pian piano si apre e compare un Gibbs parecchio sorpreso.


“NONNO GIBBS!!! SORPRESAAAAAA!!!”


“O mio dio… ma… cosa ci fate qui? Quando siete arrivati? Perché non avete chiamato prima? Potevo passare io a prendervi…”


“Hei, Capo… piano con le domande…”


Gibbs sorride mentre stringe la mano a Tony “Non son più il tuo capo…”


“È un’abitudine… preferisci che ti chiamo Nonno?”


“No. Solo Tali può… Entrate!“


Gibbs prende in braccio la piccola Tali e tutti si siedono sul divano.


“Perché sei qui, Tony?”


“Perché è il compleanno di Tali domani… volevo che festeggiasse qui con voi quest’anno.”


“Benissimo. Chiamo Abby. Sarà al settimo cielo…”














 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Gibbs prende in mano il suo telefono e chiama subito Abby.

“Pronto? Abs?”
“Hey, Gibbs… hai bisogno di qualcosa?”
“Effettivamente si… ho bisogno che domani mattina raduni la squadra. Ho qui con me una bambina che dice che è il suo compleanno…”
Sente un improvviso silenzio. Cerca di sentire cosa succede dall’altra parte, quando…
“OMMIODDIO OMMIODDIO OMMIODDIOOOOO!!!! È li con te? Tali è li? E anche Tony??”
“Certo che si… perché ti avrei chiamato con tanta fretta altrimenti!”
Gioiosa come una bambina il giorno di Natale si sbriga a correre verso l’ascensore, pronta per radunare i colleghi “Faccio subito, in un lampo sarò da te!! Il tempo di chiamare gli altri e preparare qualcosa!!”
“Abby… senza far danni, ti prego...”
“Non prometto niente… ci vediamo domani!!”
Gibbs sorride pensando ‘la solita Abby…’, si avvicina a Tony ed accarezza la fronte della bambina mezza addormentata in braccio a lui.
“Dev’essere stata una giornata pesante… potete dormire nella stanza degli ospiti.”
“Oh, Gibbs… non ho problemi ad andare in albergo, non voglio esserti di peso…”
“Non sei per niente di peso, Anthony… non aspettavo altro che tornassi! Resta con me… almeno fino a quando non deciderai di tornare in Italia. Io ho tutto il posto che può servirvi, la vostra presenza mi da solo gioia.”
“Ti ringrazio. È tardi… è ora di portare a nanna questa signorina…”
Tony prende in spalla Tali, ormai addormentata e la porta nella stanza degli ospiti.



Torna in salotto dove sa che Gibbs lo aspetta seduto sul divano con un paio di birre fresche.
“Dorme, vero?”
“Si. Si stanca in fretta quando viaggiamo…”
“Perché… perché non restate qui con me… questa casa è abbastanza grande per viverci in tre…”
Tony prende un bel sorso di birra “No. Non posso. Non ci riesco”
“In cosa non riesci?”
“Non riesco a rimanere a Washington. La vedo ovunque. Anche qui, vicino a me… mentre ci raccontiamo qualche aneddoto e ce la spassiamo con grandi risate. A volte guardo Tali e mi viene solo una gran voglia di piangere. Non posso certo darle la colpa di assomigliare cosi tanto a sua madre… ma anche a casa ho qualche difficoltà, figuriamoci qui.”
“Non è colpa tua. È normale…”
“Io… avrei dovuto trascinarla via con me… riportarla a Washington, avrei voluto assisterla durante e dopo la gravidanza ma…”
“Hey… lei ha deciso. Tu hai voluto darle la sua libertà di scegliere ed hai fatto la cosa giusta.
Non ti avrebbe mai più perdonato se l’avessi riportata qui. Ti avrebbe odiato.”
“lo so… ma ora Tali avrebbe avuto una mamma da poter abbracciare. Lei ha solo me.”
“Tony, non avvilirti cosi. Stai facendo davvero un bel lavoro con lei. Sei migliore di quanto potessi aspettarmi.”
“Beh, grazie Capo… Tali è la mia vita. È tutto ciò che mi resta.”

Gibbs lo osserva malinconico, sa cosa sta passando Tony.
“Grazie di essere qui, Tony. Mi sei mancato.”
Tony sorride quasi imbarazzato, Gibbs si alza dal divano, scompigliando i biondi capelli del ragazzo.


Raggiunge la figlia nella stanza degli ospiti, si assicura che sia ancora addormentata poi si distende accanto a lei.
Resta li, fermo a guardare il soffitto. Incrocia le braccia dietro la testa e comincia a pensare alla sua meravigliosa vita da quando è entrata Tali a farne parte.
È l’unico pensiero che riesce a farlo addormentare serenamente.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***



'Dindoonnn!! Dindondindondindoooooooooonnnnnnnnn!!! Dindoooooonnn!!!'

L’isterico suono del campanello di casa sveglia Gibbs e Tony.
Entrambi si alzano rilassati, si preparano velocemente e quasi casualmente si incontrano in corridoio.
Si guardano sorridendo, ancora molto emozionati di essere di nuovo insieme.
Tony va in cucina a preparare la colazione mentre Gibbs va con calma ad aprire la porta.


“Ciao Gibbs!!! Siamo qui per festeggiareeeeeeeee!!!!”
“Hey, Abs… sono solo le 7 del mattino! Datti una calmata per favore… ci siamo appena svegliati…”
“Ci… siamo??! È rimasto qui con te??”
Mentre Gibbs si stropiccia gli occhi ancora assonnati, Abby, seguita da McGee, Ducky, Palmer e Bishop, sgattaiola veloce verso la cucina, attratta dal meraviglioso profumo di caffè.
Corre verso la cucina ma si blocca all’entrata quando vede Tony.
Lo fissa con stupore, incredula.
Ancora non le sembra vero che sia li davanti a lei.
Tony, ancora assopito, non si rende conto di avere degli osservatori speciali alle spalle, continua a preparare tranquillamente la colazione come fa sempre mentre a bassa voce canticchia una canzoncina che è solito cantare alla figlia.
Sentendosi osservato si gira piano verso la porta e sorride.
Un sorriso pacato, ancora assonnato.
Restano tutti a bocca aperta vedendolo così rilassato, Abby gli si avvicina piano mentre nella sua mente realizza la sua presenza.
Lo abbraccia forte, togliendogli il fiato per la forte stretta “Abby… ti prego… soffoco!!”
“Oh, scusa… sono… davvero troppo troppo felice!! Ommioddio… sei davvero qui, davanti a me!!”
“Si, Abby. Sono qui.”
Tony sorride alla commozione della ragazza.
Torna con lo sguardo all’entrata notando che gli altri sono ancora li fermi a fissarlo.

“Ragazzi… so perfettamente di essere davvero bellissimo… ma se mi fissate cosi mi fate venire l’ansia!!”
McGee si riprende subito dallo smarrimento causato dalla sua presenza e gli va incontro abbracciandolo “Sei sempre il solito sbruffone… non sei certo più bello del sottoscritto!”
Tony scoppia a ridere mentre lo abbraccia forte, facendo sorridere anche gli altri.
“Mi sei davvero mancato, Pivello…”
“Se è per questo tu mi sei mancato molto di più… niente scappellotti, niente nomignoli… no, in realtà non mi sei poi mancato cosi tanto…”
Tutti ridono alle parole di McGee, Tony, fingendosi infastidito, gli da un leggero scappellotto sulla nuca.

“Bene, fate colazione con noi?”
“Certamente, Anthony… non ti ho mai visto tanto rilassato da quando Lei sen è andata…”
“Non ti preoccupare, puoi dire tranquillamente il suo nome, Ducky…”
“Beh… da quando Ziva è tornata in Israele!”
“Si, beh… sto davvero bene Ducky. Sono felice.”
I suoi occhi traboccano di verità, Ducky non ha dubbi. Tony è davvero felice.

“Abba…”
La piccola Tali appare all’ingresso della cucina ancora scalza con indosso la vestaglietta fatta per lei da Ziva.
Si stropiccia gli occhi per il sonno mentre cerca il padre.
“Hei, piccolina… ben svegliata!!” le va incontro prendendola in braccio.
“Ti ricordi di queste persone, Tali? Sono lo zio Tim, la zia Abby, Ducky, Ellie e Jimmy!”
“Si… ricordo… sono amici tuoi e di Ima!!”
“Ottimo, Tali! Ora fai colazione in braccio a papà?”
“SIIIII!!!!” entusiasta, scende dalle sue braccia ed inizia a saltellare girando intorno al tavolo della cucina.


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