singing

di pIcCoLaKaGoMe92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 la notizia ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 shade e fine ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 è triste dirsi addio ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 quello che accadde... ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 i sentimenti di una madre e di una figlia ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 Rein ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 disastro ***
Capitolo 9: *** capitolo 9 ancora guai ***
Capitolo 10: *** capitolo 10 la partenza ***
Capitolo 11: *** capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** capito 12 ***
Capitolo 13: *** capitolo 13 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 la notizia ***


“Bright domani è il 14 febbraio cosa potremmo fare??” disse Rein mentre spazzava via da dei bellissimi fiori azzurri della neve…sebbene il loro fosse un pianeta caratterizzato da un clima mite e sereno quell’ anno l’inverno sembrava proprio non voler passare.
Rein si portò le mani alla bocca soffiandoci su per riscaldarle mentre aspettava con ansia la risposta del suo principe che però sembrava non la stesse ascoltando, la guardava, ma senza vederla veramente con uno sguardo triste e confuso.
“Bright??Bright ci sei??” chiese preoccupata Rein sventolando una mano davanti alla faccia di Bright.
“eh? Ah si scusami Rein dicevi??....ma perché ti sei tolta i guanti e la sciarpa? Ti prenderai un malanno! Ecco vieni qui” e la trasse a se abbracciandola teneramente per riscaldarla.
Rein nel frattempo era diventata rossa come un peperone seppure fossero ormai diversi anni che i due avevano una storia la piccola principessa azzurra ancora non si era abituata all'idea che il sogno fosse divenuto finalmente realtà.
“…emh…allora cosa facciamo domani?” provò a richiedere Rein imbarazzata come non mai. Erano ormai diverse settimane che stava pensando al modo migliore per passare un San Valentino indimenticabile con il suo dolce principe.
Ma Bright si limitò a stringerla ancora più forte come a non volerla lasciare mai e non disse nulla, con lo sguardo perso di nuovo nei suoi pensieri.
Vedendolo cosi confuso e triste alla principessa si strinse il cuore e si staccò violentemente da lui” Bright si può sapere che cos’hai? È tutta la sera che te ne stai zitto in silenzio con quello sguardo confuso! Sei strano posso sapere cosa ti è successo?” ma vedendo il principe che non parlava e si rifiutava di guardarla negli occhi Rein gli prese la mano e con voce più dolce e gentile possibile gli chiese “ Bright per favore rispondimi….posso sapere cosa ti è successo? Sono solo preoccupata per te…”
Bright vedendola con gli occhi lucidi non resistette più e con il suo sguardo color ametista fisso in quello zaffiro di lei pronuncio solo due parole” domani parto”
La serietà con cui aveva guardato Rein e con cui aveva pronunciato quelle parole aveva fatto presagire il peggio alla principessa, che ora lo guardava confusa “ bè mi dispiace, ma potremo sempre festeggiare quando torni in fondo..”
“ no non potremo farlo mai più” sentendo queste parole il cuore di Rein saltò un battito. “cosa…”
“ ho ricevuto una borsa di studio per andare a studiare quattro anni in una delle scuole più prestigiose di tutto l’universo…”
“quale?” Rein riuscì a malapena a sussurrare questa domanda tanto era sconvolta. “l’accademia reale di messer Nobiltè” al sentire quel nome il cuore di Rein perse un altro battito…si trattava di una scuola importantissima dove solo i migliori principi e le migliori principesse venivano accettati, bisognava avere un intelligenza superiore alla media per superare i test d’ ingresso di quell’accademia. Il suo cuore era diviso in due: da una parte era felice per il suo principe che era riuscito a entrare in una scuola tanto prestigiosa, ma dall’altra si sentiva trafitta da tanti piccoli spilli: la scuola era molto lontana e quattro anni erano tanti….questo era un addio?
Mentre gli occhi di Rein pian piano si stavano riempiendo di lacrime Bright si rivolse verso di lei e le chiese serio” vieni con me”
Quella richiesta e il tono con cui l’aveva fatta Bright sembravano tanto stupide e serie allo stesso momento che Rein per poco non gli scoppiò a ridere in faccia. Si voltò verso di lui e il suo sguardo impassibile gli fece capire che quello era l’unico modo per stare con lui.
“ come..” non riuscì neanche a finire la frase per i troppi sentimenti che le attanagliavano il corpo. “ rinuncia a tutto per me…mi sono informato…il regolamento della nostra scuola prevede che con un matrimonio si possano anche lasciare gli studi! Cosa ne dici? Diventa mia moglie e vieni con me all’accademia! Solo in questo modo potremo stare insieme!”
Rein non credeva alla sue orecchie…ma Bright la guardava speranzoso e con le lacrime che già le correvano sulle guance trovò il coraggio di rispondere “ io…noi…abbiamo solo 13 anni Bright!... non possiamo sposarci ora..”
“ perché no? Io amo te tu ami me!”
Il principe no voleva abbandonare il suo sguardo speranzoso, ma a un ennesimo scuotimento di capo di Rein si rabbuiò
“ Rein…ti prego pensaci…è l’unico modo per rimanere insieme! Possibile che tu sia così egoista da non poter rinunciare a qualcosa per stare con me.. frequentare quella scuola è il mio sogno possibile che tu tenga a me così poco..”
“ coosa??? Bright abbiamo solo 13 anni come puoi pensare che io accetti così su due piedi di rinunciare a tutto per te! Si perché hai capito cosa mi stai chiedendo? Di rinunciare a tutto quello che ho per inseguire il tuo sogno! Chi pensi sia l’egoista tra noi due eh? E i miei sogni dove li metti?”
Bright era rimasto spiazzato dalla risposta di Rein…in effetti era lui il vero egoista in questa storia…era ormai due mesi che sapeva di questa partenza, ma non aveva avuto il coraggio di parlarne a Rein continuando a rimandare sempre, fino a che Shade lo aveva minacciato dicendogli che altrimenti sarebbe stato lui stesso a dirlo.
“ da quanto tempo lo hai saputo?” Rein pronunciò questa domanda a braccia conserte acida mentre le lacrime continuavano a scendere impetuose, impetuose.
“due mesi”
La risposta raggelò Rein. Un leggero vento freddo mosse il mantello di lui, i lunghi capelli di lei e trascinò con se altre lacrime di Rein.
Tutto era immobile la luna piena e le stelle sopra di loro li scrutavano memori della fine di una storia infinita d’amore.

ciau a tutti spero che come inizio vi sia piaciuta!mi è venuta in mente ascoltando endless story di nana infatti tutta la fanfic sarà basata sulle song di nana commentateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee e grazie per aver letto!
arigatou!

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Capitolo 2
*** capitolo 2 shade e fine ***


“sai Shade ho preparato dei cioccolatini per San Valentino perché non li assaggiamo insieme?” chiese Fine alzandosi dalla coperta sulla quale erano stesi entrambi ad ammirare le stelle in giardino. Così la rossa prese a trafficare nella sua borsa mentre assonnato Shade si alzava a sedere e le chiedeva: "ma scusa non è domani il giorno di San Valentino?”
Intanto Fine aveva trovato quello che cercava e ora rossa in viso stava porgendo un pacchetto un po’ sghembo visibilmente fatto da lei.
Vedendo la forma del pacchetto Shade ironico disse:” …se hai fatto i cioccolatini come il pacchetto penso che avrò un indigestione! Se muoio sappi che ti ho sempre amata!”
Fine era diventata rossa sia per l’imbarazzo di quello che il principe aveva detto ma anche per la rabbia, veloce aveva ritirato il pacchetto prima che Shade potesse prenderlo dicendo: “ lo so non sono brava come tutte le altre principesse a fare i dolci non è colpa mia queste cose proprio non mi riescono non c’è bisogno che tutte le volte che ci provo me lo fai pesare in questo modo!”
Shade rendendosi subito conto della gaffe che aveva fatto abbracciò da dietro Fine e le sussurrò all’ orecchio “ non c’è bisogno che ti preoccupi mia piccola principessa pasticciona! Stavo solo scherzando e poi apprezzo molto di più i tuoi dolci che sono preparati con impegno e amore piuttosto che quelli delle altre belli e pronti!” e detto questo sfilò dalle mani di Fine il pacchetto lo aprì veloce e mangiò un cioccolatino. Fine lo guardò preoccupata in attesa del responso del suo amato che per tutta risposta si leccò un dito e facendole l’occhiolino disse” very good!” Sul viso di Fine si spalancò un sorriso enorme e saltò adosso a Shade riempiendolo di baci.
“ piuttosto…dovrei dirti una cosa importante….”
Sentendo quelle parole il viso luminoso di Fine si trasformò subito in un viso angosciato.
Il principe subito la tranquillizzò dicendo” non ti preoccupare non si tratta di noi, ma di Bright e Rein”
“ cosa intendi dire?”chiese la rossa curiosa. “ be..-il principe sembrava davvero imbarazzato e preoccupato non sapeva che dire-ecco Bright partirà per quattro anni per l’accademia reale di messer nobiltè!” disse tutto d’un fiato.
“ coosa?? Ma è lontanissima!e Rein?? Cosa farà senza di lui!”la sorella era preoccupatissima. “io non lo so, il problema è che Bright partirà domani! “
“COOOSAAA? Stai scherzando vero?” la rossa ora era sbalordita e arrabbiata, ma al tempo stesso confusa e dispiaciuta per la partenza di un suo caro amico.
Shade era dispiaciuto” il fatto è che Bright non ha mai avuto il coraggio di dirlo a nessuno si è confidato solo con me e sua sorella per avere consigli su come comportarsi…..in special modo con Rein…”
“già ma quando glielo dirà allora??”
Shade si passò una mano tra i capelli con aria stanca e posò l’altra sulle mani di Fine per tranquillizzarla “ gli ho detto che se non lo avrebbe fatto oggi lo avrei fatto io in modo da farlo odiare per l’eternità da tutti…spero che abbia funzionato…”
“ma ora come faranno???? Insomma voglio dire..”
“ho capito cosa vuoi dire…Bright pensava di chiederle di sposarsi ma non credo che Rein accetti..”
Il volto della rossa però si era illuminato a quella notizia “ COOSA? Davvero è una notizia fantastica!fin da piccola mia sorella non ha fatto altro che pianificare quel giorno sogando che fosse insieme a Bright! È perfetto!!”
Purtroppo a rompere la sua contentezza arrivo secca e tagliente la risposta di Shade: “ hai detto bene da piccola, ora le priorità di tua sorella sono cambiate, senza contare che sono ancora troppo piccoli per sposarsi hanno solo tredici anni!”
Fine crollo a terra e abbracciò il suo principe cercando protezione con gli occhi lucidi.
Dopo un minuto di silenzio Fine riprovò con un'altra possibilità più convinta che mai alzandosi in piedi con un pugno in alto verso l’infinito:” Rein e Bright si amano e non potranno mai smettere di farlo sono sicura che Rein aspetterà come una brava principessina! Ne sono sicura!”
Ma anche stavolta la risposta di Shade arrivò gelida e tagliente come un doccia fredda “ non penso…l’accademia è lontana e quattro anni sono tanti…niente resiste alla lontananza e il tempo, forse nemmeno l’amore eterno..”
Fine allora, stavolta sconfitta per sempre, si riacucciò piangente vicino al suo principe che la strinse a se consolatorio.
“ noi però resisteremo, ne Shade?”
“ si piccola noi staremo sempre insieme.”

F: Quella sera Rein rientrò in camera molto tardi sebbene si fosse salutata con Bright molto ora prima. Mi ricordo che ero ancora sveglia mentre ti sentivo singhiozzare sul tuo letto. Ma non ebbi il coraggio di chiederti cosa era successo o di provare a consolarti un po’. Ancora oggi, quando la notte sei stravolta dai singhiozzi e le lacrime sembrano quasi affogarti, non ho il coraggio di chiederti o di fare nulla; rimango lì impotente e piango silenziosamente anche io.

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Capitolo 3
*** capitolo 3 è triste dirsi addio ***


Tutto nella stanza taceva, il solo rumore era il respiro calmo della principessa dai lunghi capelli blu, che era riuscita ad addormentarsi solo da poco tempo.
TOC TOC
Si sentì un lieve bussare, quasi come se il visitatore avesse paura di rompere la porta. Rein però non diede segni di ridestamento, Così dopo qualche minuto il visitatore ci riprovò, ma anche questa volta nessuno rispose. Così stufo il visitatore aprì la porta e intrufolò la testa e altri non si rivelò che essere Fine, preoccupata per sua sorella.
“Rein? Stai ancora dormendo?” chiese Fine con voce dolce mentre si avvicinava al letto. Rein rispose con un mugugno di protesta e aprì piano i suoi dolci zaffiri, ora rossi e gonfi per il pianto e le ore di sonno mancate.
Fine si avvicinò ulteriormente al letto di Rein e vi si sedette sopra, carezzando con fare materno i capelli di sua sorella. “ Rein, mi spiace svegliarti, ma partirà tra un ora e ho pensato volessi salutarlo, ma visto come sei lenta a prepararti..”
“va bene così grazie Fine…”
Fine accarezzò un ultima volta la testa di Rein e poi alzandosi con uno sguardo preoccupato le disse “ va bene allora vado…ti aspetto giù…ti voglio bene sorellina…” e detto questo uscì dalla camera lasciando Rein con i suoi mille dubbi.
La principessa azzurra si alzò a fatica e si diresse verso la doccia.
Il getto d’acqua tiepida risvegliò i suoi sensi e come una violenta tempesta l’esperienza della sera precedente le balenò in mente provocandole una fitta dolorosa al cuore e le lacrime di nuovo premettero con forza per uscire.
< dannazione….perchè doveva succedere a me una cosa del genere! Non lo sopporto questo dolore è troppo straziante…> pensando questo Rein uscì velocemente dalla doccia per scegliere come vestirsi < come potrei vestirmi…in fondo questo è un addio no? Io non voglio sposarmi con lui e lui vuole per forza andare in quella scuola…dannazione se si trattasse solo si un anno forse magari potrei anche aspettare, ma stiamo parlando di quattro anni! Le persone cambiano… e poi niente potrebbe mai resistere così al lungo e così lontano…in fondo io non sarei l’unica averlo aspettare! Anche lui dovrebbe pazientemente sognare il momento in cui potremo riabbracciarci di nuovo…se mai avverrà….chi mi dice che non si innamori di qualche bella e diligente principessina in quell’accademia? Chi ci starebbe male poi sarei solo e soltanto io!>
Con forza quasi a volersela prendere con il vestito scelto lo strappò dalla stampella. Era un vestito blu scuro, che le arrivava davanti a metà coscia, mentre dietro arrivava fin ai polpacci; Si mise le calze, i suoi stivali neri bassisi pettinò i lughi capelli e si guardò allo specchio.
“ che disastroooooooooooooooooooooo!!!! Sono orribile! Ho gli occhi rossi e gonfi e ho due borse che mi arrivano hai piedi! Non posso dire addio a Bright in questo modo!”
Così armata di fondotinta e correttore si diede al restauro facciale.
“oplà!” Dopo una ventina di minuti era ritornata come nuova, come se fosse la donna più riposata al mondo. Prese la giacca nera, la abbottonò e fece per andarsene, quando notò sulla scrivania la foto di lei e Bright al loro primo appuntamento.
La prese in mano e nuovamente e lacrime premettero per uscire, ma le ricaccio prontamente indietro.
< Bright, scusami ti amo alla follia, ma davvero non posso fare altro che dimenticarti! Cercherò di non piangere davanti a te, sarò forte per entrambi! Infondo questo è il tuo sogno e so bene quanto tu ci tenga, sarebbe da egoisti chiederti di rinunciarvi! > Con queste parole nella testa e nel cuore buttò la foto nel cestino i vicino e uscì dalla stanza, pronta ad affrontare tutto ciò che il destino avesse in serbo per lei.

“Rein finalmente pensavo non arrivassi più!” Fine era corsa incontro a sua sorella e tenendola per mano si era incamminata verso la stazione. Rein non disse nulla, le parole di poco fa erano già lontane e era sicura che se non fosse stato per sua sorella a quest’ora sarebbe già tornata in camera sua a piangere. Il contatto con la mano tiepida e leggermente sudata di Fine era tutto cio di cui aveva bisogno in quel momento.

Arrivarono alla stazione dove c’era Bright ad aspettarli. Alla sua vista il cuore di Rein perse un battito e come trafitto da mille spilli cominciò a sanguinare copiosamente.
Nonostante il caos di gente Fine non lasciò la mano di Rein neanche per un secondo, non voleva lasciare sua sorella sola in un momento del genere,sicura che sarebbe scappata da un momento al’altro.
“ fratelloneeee sei sicuro di volertene andare così?” Altezza era già in lacrime ed era sostenuta da Auler, che cercava di farle sentire il suo sostegno con delle pacche sulla schiena.
Anche Lione, Sophie e Mirlo piangevano mentre auguravano buon viaggio al loro amico e tentavano di consolarsi a vicenda. Shade, fiero come al solito, aveva gli occhi lucidi e la voce tremava un pochino mentre lo salutava, così che Fine gli si avvicinò per fargli sentire il suo sostegno e salutare Bright. Anche lei piangeva. Ma lei aveva Shade a consolarla e Shade aveva lei. Questo pensava Rein mentre sconsolata guardava tutti i suoi amici piangere per la partenza di Bright.

Fine, che si era accorta di aver lasciato involontariamente la mano di Rein, si girò verso di lei e come ad averne intuito i pensieri le sorrise dolce e incoraggiante e la prese di nuovo per la mano trascinandola verso Bright.

Quando però si trovò faccia a faccia con Bright non riuscì a fare altro che restare con lo sguardo fisso in quello di lui, mentre i suoi zaffiri già annegavano nel mare di lacrime.

Tutti erano in silenzio guardando i due innamorati, per paura di rompere un momento triste e carico di tensione. Ma ad un certo punto la voce di Shade ruppe il flusso di emozioni che caricava quel momento “ è ora”.
A quel punto Bright staccò gli occhi da quelli di Rein e guardando tutti i suoi amici disse solo “ amici mi mancherete un sacco…grazie per tutto quello che avete fatto per me.”
Poi si girò verso Rein le prese la mano e si incamminò con lei verso il treno. Salirono velocemente in un ingresso vuoto e Bright si rigirò a guardarla; Rein restituì il suo sguardo pieno di dolore e di lacrime.
“ capisco che non vuoi seguirmi non è così?”
Rein non riuscì a dire niente, si limitò solo ad annuire.
“ non mi aspetterai non è vero? ti capisco… quattro anni sono molti ed è troppa la distanza per un amore appena sbocciato…”
Lei si limitò ad abbracciarlo forte per sentire la sua presenza un ultima volta.
“quindi questo è un addio?”
Come risposta Rein gli diede in bacio sulle labbra carico di passione, come se fosse il loro ultimo bacio.
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN
La campanella di avvertimento suonò. Se non voleva partire con lui sarebbe dovuta scendere subito, ma le sue gambe non si muovevano e i suoi occhi erano incollati a quelli amaranto di lui; così con un ultimo sforzo riuscì a staccarsi da quell’abbraccio fatale e piangente scese dal treno.
Non appena tocco terra le gambe le cedettero e cadde in lacrime sul suolo innevato; Fine e le altre corsero subito verso di lei per aiutarla, ma il dolore era troppo straziante.
Shade si avvicinò al finestrino di Bright per convincerlo a rimanere, ma vedere anche il principe sepre gentile e onesto stravolto dalle lacrime e dal dolore lo sconvolse.
Quella fu l’ultima immagine di Bright che gli rimase mentre il treno partiva, lasciandosi dietro di se i singhiozzi strazianti di Rein e le ultime emozioni di una infinita storia d’amore.

grazie infinite a tutti voi state leggendo e sopratutto a
celiane4ever: anke io amo e rein x bright, lo so rein è molto OOC e per gran parte della fanfic lo sarà spero questo no ti dispiaccia e ke continui a leggerla!ciauu un bacio
harua_96: grazie^^ anke io penso che sia troppo presto e cmq endless story è del film di nana cantara da reira, solo che la cantante è yuna ito! anke lei è molto brava ma io preferisco sempre olivia! ciauuu un bacio
Heart:grazie per i complimenti questa volta l'ho scritto più grande ok?ciauuuu un bacio
grazie anche a chi legge e a hinayuki e I love sasunaru per averla messa nei preferiti!
commentateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Da quel giorno passarono lenti e inesorabili i quattro anni di separazione. Bright aveva rotto ogni contatto con quasi tutti i suoi amici, specialmente con la principessa Fine, che diede la colpa al principe per tutto ciò che fece alla sorella. L’unico con cui ancora si sentiva e dal quale aveva notizie di quello che accadeva era Shade, che attraverso le lettere spiegava al bel principe biondo tutto quello che accadeva all’accademia. C’era solo un argomento al quale Shade non aveva mai risposto, Rein.
Secondo il principe dagli occhi blu chiedere come stava Rein dopo averla vista così distrutta era una mancanza di rispetto verso lei da parte di Bright, ma tutte le volte che gli ritornava in mente la scena di quest’ultimo in lacrime sul treno non poteva far a meno di pensare a quanto il destino fosse stato crudele con i due ragazzi.

regno della luna

”Shade! Vecchio amico mio come stai??”
“Bright!!! Quanto tempo!entra ti aspettavo due ore fa mi hai fatto preoccupare!”
Shade e Bright erano sula terrazza del regno della luna; Shade era stato avvisato di una visita del principe dei gioielli nell’ultima lettera che Bright gli aveva inviato, in modo che il giorno dopo si sarebbero recati a scuola insieme.
Bright si passò una mano tra i capelli “ lo so ma ho incontrato un contrattempo….sai mia sorella Altezza non la smetteva più di piangere…”
Shade sorrise “ immagino, ci tiene così tanto a te!è stata una di quelle che è stata più male dopo che tu sei partito…bè ovviamente non quanto…” ma poi si morse subito la lingua sicuro di aver parlato troppo.
Le ultime parole però non sfuggirono a Bright, che lo guardo incuriosito, ma non disse niente.
I due principi si incamminarono verso la camera di Shade in modo da poter parlare più tranquilli. Il pomeriggio volò via tranquillo tra una tazza di the e novità sui loro amici.
“così davvero Tio e Chiffon stanno insieme!!! Non me lo sarei mai aspettato…..”
“ già è stato un colpo vederli baciarsi nello sgabuzzino del bidello!!ahahahahha!”
“ahahahhhahaah”
“e…a te come va con Fine?”
“ bè…bene….dopo la pausa di tre anni fa ci siamo ripresi alla meraviglia!”
“bene sono contento per voi….”
Nonostante parlassero amabilmente si capiva che il principe dei gioielli volesse chiedere un'altra cosa, ma proprio non ci riusciva. Dopo qualche minuto di silenzio, Shade stanco di quella commedia si decise a parlare.
“ basta Bright! Lo so che muori dalla voglia di chiedermelo….e non posso darti torto, ma almeno stavolta abbi il coraggio di prenderti le tue responsabilità e chiedimelo!”
Bright rimase interdetto dal tono freddo con cui Shade aveva pronunciato quest’ultima frase. Infondo aveva ragione, sempre e costantemente il suo pensiero era fisso su quella persona, ma non aveva avuto ancora il coraggio di chiedere niente; nelle lettere non aveva risposto, come avrebbe potuto rispondergli ora?
“…come sta Rein?”
Era riuscito finalmente a pronunciare quel nome, anche se non senza senso di colpa. Ora guardava impaziente Shade che nervoso non sapeva cosa dire. Ora il suo sguardo si era fatto triste…ma…non sarà mica che Rein è morta vero???????
“che cosa intendi dire???é m-m-mm…”
“ coosa??no ma cosa vai a capire….siediti e partiamo da quel giorno in cui la lasciasti alla stazione in lacrime…




konnichiwaaa scusate il capitolo corto ma proprio quando avevo finito di scrivere tutto il computer si è bloccato e ho perso tutto!!!! Che sfortunaaaaaaaaaaaaa!!!!!T.T
Il resto cercherò di postarlo domani grazie a tutti per aver letto se vi va lasciate un commentino
Grazie mille a:
redeagle86 e a Heart per i commenti!!!! Arigatou!!!!!

commentatecommentatecommentateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
Ciauuuuuuuuuu un kiss

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Capitolo 5
*** capitolo 5 quello che accadde... ***


“quello che ti sto per dire non ti piacerà per niente, ed è per questo che nelle lettere ho accuratamente evitato l’argomento, sapevo che certamente ti saresti sentito troppo in colpa e avresti abbandonato tutto per venire qui…”
“è così grave????che cosa è successo?dannazione Shade dimmelo non tenermi sulle spine!”
“ d’accordo….vedi non appenatu te ne andasti cercai di far onore alla promessa che ti avevo fatto, cioè di prendermi cura di Rein in tutti i modi possibili, ma era impossibile, Rein si era costruita un muro invalicabile. Per le prime due settimane si rinchiuse in camera. Non lasciava entrare niente e nessuno nemmeno sua sorella Fine e per nessun motivo, nemmeno per mangiare o bere. Non sapevamo come reagire, qualsiasi cosa le dicessimo non rispondeva era rinchiusa nel suo mondo non sentivamo nemmeno un rumore tant’è che abbiamo pensato anche il peggio.
In quel periodo c’è l’avevamo a morte con te, soprattutto Fine, avevi ridotto la sua vivace e dolce sorellina in quello stato apatico. Aprì la porta solo 18 giorni dopo la tua partenza sotto la minaccia di chiamarti per farti venire qui a imboccare una bambina capricciosa.
Non so dirti cosa fosse successo a Rein, ricordo solo che quello che aprì quella porta non era lei…credo di non aver mai visto nessuno ridotto in quello stato credimi, se l’avessi vista ridotta com’è o vista io per colpa tua, a quest’ora ti saresti ammazzato.
Il motivo per cui mi aprì fu per dire : non chiamarlo, farò tutto quello che vuoi ma ti prego non chiamarlo.”
“ma perché se stava così male non mi avete chiamato??dannazione!”Bright era frustrato dalle notizie che gli stava dando il principe della luna, la sua Rein era diventata uno zombie per colpa sua e nessuno l’aveva chiamato?
“l’ho già detto, me lo chiese lei…non voleva che tu rinunciassi al tuo grande sogno nonostante per via delle tue decisioni lei si sentisse morire, penso che questo sia stato il suo ultimo gesto d’amore per te.
La Rein di quei giorni non aveva nulla della Rein di un tempo, era depressa, apatica, silenziosa…i suoi occhi non brillavano più come un tempo, ma erano velati da una tristezza infinita.
Io e Fine non sapevamo più come comportarci con lei, non si trattava più solo di mantenere la tua promessa, ma di evitare il peggio. Restò in questa situazione critica per un anno intero…il periodo più brutto per tutti…i nostri amici ti odiavano per come avevi ridotto Rein, gli unici a difenderti fummo io e Altezza.
Fu in quel periodo che mi presi una pausa con Fine, o per meglio dire lei mi lasciò perché mi riteneva responsabile dello stato pietoso in cui era ridotta Rein in quanto tuo complice. “
Shade fece una pausa per far assimilare tutti i concetti a Bright. Ques’ultimo sembrava scovolto: si teneva la testa con entrambe le mani e guardava, seppur senza vederlo il pavimento.
“come ben sai da quello che ti scrissi nella lettera io e Fine ci riappacificammo solo dopo sei mesi, e solo perché in quel tempo le cose con Rein erano cambiate drasticamente.”
“cosa intendi dire??”
“ intendo dire che quando arrivarono le vacanze estive, Rein decise di andare in giro per e galassie per ritrovare la sua via…tutti noi pensammo che fosse solo una scusa per trovare te…così in consiglio con i sovrani decidemmo di lasciarla sola…un errore di cui stavolta devo chiederti scusa io…”
A Bright mancò il respiro”…cosa accadde?”
“ la Rein che tornò era nuovamente cambiata… menefreghista, chiusa con gli altri e molto molto cattiva…le cose che disse a Fine quando tornò furono terribili…Fine ci pianse per giorni interi....ero quasi tentato dal picchiarla, a quando poi per sbaglio un giorno la sentì cantare in giardino…allora capì che quello era solo il suo modo di proteggersi da tutto e di affrontare il dolore…ne aveva provato così tanto che non voleva più aprirsi con nessuno nemmeno con la sua amata sorella…l’unico modo che aveva per esprimere quello che veramente provava dentro era cantando.”
“ io non l’ho mai sentita cantare…non pensavo avesse una così bella voce…”
“credimi…sentendola cantare ho provato le sue stesse emozioni…anche Fine ha sentito le stesse cose.”
Bright si sentiva sempre più in colpa per ciò che stava facendo provare alla sua povera Rein, ma ora era tornato, poteva smettere di soffrire giusto?
“finite le vacanze estive dovemmo tornare a scuola…e così capimmo il vero motivo del cambiamento drastico di Rein. Nelle vacanze estive, quando era andata in cerca di se stessa, aveva passato la maggior parte del tempo sul pianeta Muse, il pianeta della musica.(scusate il nome poco originale -.-‘’’’)
“ il pianeta della musica?”
“ già….è risaputo poi che i tre principi di quel pianeta non siano poi i più…come dire…educati…per farla breve sono tipi da sesso droga & rock’and roll.”
“ e tu vuoi dire che avete lasciato Rein con certe compagnie nel periodo della mia assenza?”
“ no amico mio…ti correggo…TU hai lasciato Rein e lei in un periodo di sconsolata frustrazione si è rifugiata nella via più facile.”
“vuoi dire che avete lasciato che Rein si drogasse mentre io non c’ero??”
“nuovo errore è colpa tua se Rein è quasi finita su quella strada…ma nn ti preoccupare per quanto distrutta dal dolore aveva ancora una testa per pensare…e i principi non sono poi così drogati come dicono…fumano come turchi ma per il resto niente di che…”
Bright tirò un sospiro di sollievo.pensare che la sua Rein fosse diventata una poco di buono….
“ ciò che forse tu non capirai o che a te darà fastidio è che non potrai fare nulla…”
Bright era stupito”cooosa???”
“ hai capito amico mio…non potrai più fare niente per aggiustare le cose…avresti dovuto pensarci anni fa…magari avvertirla prima.. e chissà avrebbe anche potuto sacrificare i propri sogni per la sua felicità di donna…ma questo non potrai mai saperlo perché con vi il destino è stato crudele…”
“ che cosa vuol dire che io non posso fare niente?io amo lei e lei ama me ora che sono di nuovo qui tutto può tornare come prima no?”
“ no amico… lei serba ancora del rancore verso di te…e non credo riuscirà ad amare di nuovo…è passato troppo tempo da quando l’ha fatto l’ultima volta ora tutto il suo cuore è per il canto…lei stessa ha detto che il canto ora come ora è la sua unica ragione di vita, se i kami non le avessero fatto questo dono si sarebbe tolta la vita molto tempo fa…”
Bright non credeva alle sue orecchie…possibile che Rein, la sua Rein vivace e dolce, fosse cambiata così tanto e tutto per colpa sua?





ecco un'altra parte di capitoloooooooo!!! Vedo che i commenti sono calati sempre di più…sigh sigh ç_ç
Allora bisogna ringraziare in special modo faira4ever!!!!!!!!!!!!grazie per il bravissimaaaaaa!!!!!!!troppo gentileeeeeee!!!!! In questo capitolo si spiega anke il periodo di pausa di Shade e Fine! Spero che ti sia piaciuto fammi sapere!!!!

per gli altri…commentatecommentatecomentateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

un kiss alla prossima!!!

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Capitolo 6
*** capitolo 6 i sentimenti di una madre e di una figlia ***



REGNO SOLARE

“Fine?Fine? puoi venire un attimo per favore?” La regine Elza con il suo solito tono gentile ed educato aveva chiamato sua figlia, affacciandosi nello studio della biblioteca. Era davvero sorprendente vedere Fine così studiosa perfino dopo cena; ma ormai era diventata davvero una principessa con i fiocchi, in questi anni era proprio cambiata: i lunghi capelli rossi erano sempre raccolti in due codine alte e i ciuffi ribelli della frangia ora erano lisci e sempre in ordine. Il viso giocoso e paffuto si era allungato, e seppur senza trucco Fine era bellissima.
“si solo un attimo madre, finisco il capitolo e arrivo!”
Guardandola sua madre si soffermò a pensare a quanto le cose cambiarono da quel fatidico giorno in cui le sembrò cadere il mondo addosso .

FLASHBACK

La regina Elza e suo marito, il re Toulouse stavano aspettando come sempre l’arrivo delle loro figlie dall’Accademia. Erano molto preoccupati per le loro figlie, in special modo per la salute di Rein, avevano saputo che stava male, ma non avevano avuto modo di andare a trovarla visti i problemi con il regno.
In lontananza si vide la nota mongolfiera del regno solare, finalmente avrebbe potuto riabbracciare le sue figliolette!
La mongolfiera atterrò con una grazia spettacolare, cosa molto strana per la principesse meno principesche di tutto il pianeta…solitamente avrebbero fatto un atterraggio di fortuna e sarebbero state catapultate fuori dalla mongolfiera facendo un fracasso infernale, ora invece sembrava tutto calmo e tranquillo…la regina Elza si girò a guardare il re Toulouse, scambiandosi uno sguardo d’intesa…Camelot non aveva detto tutta la verità…cos’era successo in realtà a Fine e Rein?
La porta della mongolfiera si aprì, e tenendo i sovrani col fiato sospeso uscirono prima Camelot e lulu, che con uno sguardo basso e addolorato salutarono tristemente i sovrani.
“che diamine sarà successo?” pensò la regina Elza girandosi a incrociare lo sguardo delle figlie che stavano uscendo in quel momento. Quel che vide le raggelò completamente il sangue.
Dalla mongolfiera uscì per prima Fine, con gli occhi bassi, dispiaciuti e pieni di lacrime amare, che teneva per mano sua sorella Rein. La vista della principessa blu fu quella che più straziò il cuore dei giovani sovrani.
Rein non era più la solita principessa sognatrice e impacciata, ora era pallida, come se le fosse stata sottratta ogni forza vitale si teneva attaccata alla mano di sua sorella, unica ancora di salvezza in quel mare buio. La cosa che più spaventò il re e la regina furono i sui occhi: non più vitali e brillanti, ma gonfi e vacui, spenti. “cosa diamine è successo alle mie bambine??” gridò la Regina Elza in uno scatto di ira e frustrazione, come poteva non essere stata avvisata dello stato in cui erano cadute le sue bambine?come, come???
Spaventata dall’urlo della madre Fine alzò gli occhi e scusandosi con il solo sguardo vide la madre svenire sorretta dal padre, mentre Rein osservava tutto senza battere ciglio, come se niente più potesse ferirla.

FINE FLASHBACK

Mentre la regina Elza era persa nei suoi dolorosi ricordi si sentì un lieve bussare.
“chi è?”chiese Elza con voce triste girandosi verso la porta.
“emh…sono io madre…mi avete chiamato prima, ma se vi disturbo posso pur sempre torn..”
“no nn ti preoccupare Fine entra pure” disse gentile mentre le apriva la porta.
Madre e figlia si accomodarono su delle poltroncine nello studio della prima, e Fine con grazia prese il the sul tavolo lo versò e lo porse a sua madre come solo una principessa saprebbe fare.
Sorseggiarono in silenzio per due minuti il the, quando poi Fine stufa dell’attesa chiese” di cosa volevate parlarmi madre?”
Elza ci pensò un attimo indecisa se parlare o tenersi tuto dentro, poi però si decise e schietta disse” di Rein”
La risposta non sorprese per niente Fine, che anzi se lo aspettava vista la notizia del ritorno di Bright.
“ Fine ho saputo che…”
“ domani tornerà Bright, si mamma in tutto il pianeta non si parla che di questo ormai” disse Fine acida interrompendo la madre.
“già e Rein..”
“non sappiamo come la possa prendere, la salvaguarderò in tutti i modi però non ti prometto niente di che non sono superman, mamma anche io ho i miei problemi senza contare che tutte le volte che provo a parlarle o a starle accanto mi risponde acida e mi dà occhiate maligne e se anche volessi provare a farle aprire il suo cuore sono sicura che non lo farebbe mai e poi mai visto che mi ha eliminato dalla sua vita molto tempo fa e questo mi fa già abbastanza male senza che tutti gli anni tutti mi ripetano di starle accanto!!!!” Fine si era alzata in piedi sull’orlo delle lacrime disperata gridando i suoi sentimenti per troppo tempo repressi.
“Fine!” disse dolce la regina alzandosi a sua volta e abbracciandola carezzandole la testa mentre Fine si lasciava in un pianto disperato.
“io…i..io ci provo davvero..ci ho provato con tutte le mie forze ma non ce la faccio…si dice che i gemelli non abbiano muri tra di loro , alcuni pensano che addirittura possano parlarsi attraverso la mente, ma allora perché io non riesco neanche a capire una singola cosa di lei?? Perché se dovremo essere così legate non riesco neanche a parlarci senza essere uccisa da un suo sguardo? Io potrei aiutarla ne sono sicura…non tornerebbe solare e allegra come sempre ma magari potrei alleviar e un po’ del suo dolore…perché non mi lascia provare….perchè??” Fine si era sfogata di tutto ciò che non aveva mai detto a nessuno in tutti questi anni e pianse tra le braccia di sua madre, che carezzandole la testa e stringendola forte le disse:” shhh..shh.. calma piccina mia..scusami se in tutti questi anni non ho mai tenuto conto dei tuoi sentimenti…sono stata una madre davvero cieca…mi sono preoccupata solo di Rein e della sua salute, ma mai i sono preoccupata di pensare a come tu potessi prendere tutto questo…perdonami..perdonami sono gli errori di una madre egoista..scusami piccola mia…” dicendo quelle parole anche la regina Elza finì co piangere abbracciata a sua figlia, entrambe distrutte dal dolore dell’impotenza.









GOMENNNNNNNNNNNNNNNNNNNNN scusatemiiiiiii per il ritardo davverooooooooooooooooooooomi dispiace tantissimooooooooooooooooooooooooooooooooo ma ho avuto molti impegni che non mi hanno permesso di continuare la ff spero che non ve la prendiate e che commentiate numerossissimiiiii commentatecomentatecommentate
Un grazie speciale a :

Heart : grazie per la recensione le cose si sistemeranno forse ma non subito, prima faremo un po’ soffrire Bright…prima lo facciamo patire bene bene poi lo uccidiamo insieme!!muah muah muah… xD xD ciauuu un kisss

harua_96 : non ti preoccupare sono contenta che hai letto tutto e che ti è piaciuto!!!! Anke io sta volta non sono stata molto puntuale…sono io a kiedere perdono sta volta!! Spero ti sia piaciuto sto cap fammi sape ciauuuuu un kissss

lucyette : si effettivamente il principe Bright è molto colpevolizzato nella mia fanfic, ma non è neanke un santino…spero ti sia piaciuta questo capitolo ciauuuuu un kisss

ringrazio anche chi ha messo la mia storia tra i preferiti:
1 - diegotiamo
2 - Heart
3 - hinayuki
4 - I love sasunaru
5 - redeagle86
6 - zero2757

ARIGATOUU!!!

ringrazio anche chi legge soltanto..se avete voglia però lasciate un commentino…

alla prossima commentate in tanti mi raccomando ciauuuuuuuuuuuuuuuuuu un kiss

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Capitolo 7
*** capitolo 7 Rein ***


Regno solare


Tutta la camera era avvolta dalle tenebre, le finestre chiuse, serrate, le tende blu scuro tirate a far in modo che neanche un filo di luce provi a entrare in quella camera. Questa era completamente spoglia, aveva solo pochi elementi, l’essenziale. La stanza era quadrata piccola, le pareti erano dipinte di blu, angoscianti, come l’anima di chi le aveva così fatte dipingere. In contrasto con le mura tetre e soffocanti i mobili erano di un bianco candido, immacolato. La scrivania era posta vicino alla porta, nella parete affianco c’era l’armadio sempre bianco, dalla parte opposta una piccola porta nera che portava al bagno. Il letto era spoglio e triste, al centro della stanza, le coperte erano nere, in contrasto con il lenzuolo bianco puro e il cuscino era grigio con ricami neri. Tutta la camera era in ordine, non vi era un filo di polvere, sembrava come se nessuno umano ci avesse mai messo piede. L’unico sprazzo di colore era un scatola rosa posta sull’armadio. Era rettangolare, di colore rosa shokking, con tante decorazioni e disegni fatti probabilmente da bambini. Era proprio quest’oggetto che una ragazza dai lunghi capelli blu stava guardando. Era seduta a gambe incrociate sul bordo del letto, a coprirla solo un vestitino nero molto leggero, sebbene stesse cominciando l’inverno sembrava non soffrire il freddo. La sua pelle diafana risaltava come illuminata nel buio che la circondava, i capelli ormai lunghi fino al sedere erano sparsi sul letto e le ricoprivano il corpo ora scosso da brividi. Le sue labbra scarlatte erano aperte in un sorriso enigmatico, mentre i suoi occhi azzurri, che da molto tempo non si erano mai staccati per un solo secondo dalla scatola brillavano di una luce da molto tempo spenta e al contempo lasciavano travisare quanto dolore provasse Rein guardando quella scatola.
Era cambiata molto in questo ultimi quattro anni…aveva provato diverse emozioni dentro di sé, così contrastanti, così malinconiche, dolorose, piacevoli, un mix che pensava l’avrebbe uccisa. Ma così non era stato. Oh no…lei doveva vivere soffrendo…pensava sempre che morire sarebbe stato meglio…le avrebbe risparmiato tante di quelle sofferenze…ma no..oh no…lei DOVEVA vivere….
Perché se esisteva qualcuno lassù non le aveva evitato tutto questo?
Perché se esisteva qualcuno lassù si divertiva così tanto a vederla soffrire?
Perché se esisteva qualcuno lassù non l’aveva uccisa risparmiandole tanto dolore?
Perché…perché…perché?????



e perché invece non ci hai pensato tu? O meglio ci hai pensato, ma non ti sei mai uccisa..perchè??* ogni volta che aveva quei pensieri una vocina dentro di lei con aria maliziosa le rivolgeva questa domanda.


E tutte e le volte non sapeva cosa rispondere…già perché non si era mai uccisa? Ci aveva sempre pensato, e aveva sempre dato la colpa al fatto i kami c’è l’avessero con lei…comunque ormai era troppo tardi per farlo…se anche avesse avuto il coraggio di aprire una finestra e buttarsi giù non avrebbe più potuto cantare. Già ora cantare era diventato l’unico scopo della sua misera vita.
Con lo sguardo tornò nuovamente a guardare la scatola rosa. Lì dentro c’erano i ricordi dei suoi primi tredici anni di vita…i cocci dei salvadanai rotti in comune con Fine, alcuni disegni delle due gemelle, giocattoli, disegni di Mirlo, piume del vestito da ballo di Lione e Tio, foto di tutti loro insieme, e altre cose che le ricordavano l’amicizia conclusa con i suoi vecchi amici. Loro infondo non centravano niente con quello che era successo con quella persona, ma stare con loro le avrebbe troppo ricordato i vecchi tempi in cui tutto andava bene e ora niente andava bene.
La cosa che più le faceva male nella scatola, era un'altra scatolina, più raffinata di velluto azzurro, dentro alla quale Rein aveva rinchiuso collane e braccialetti che il principe Bright le aveva regalato.
Rein ci aveva messo anche le foto di Bright, comprese le teste tagliate da altre foto. Quella più importante però era quella che si erano fatti al loro primo appuntamento, il vero primo regalo che aveva ricevuto da Bright.


Se solo l’avessi lasciata dov’era…o almeno rimetterla nel cestino…l’avevo buttata prima di uscire ne sono sicura, come diamine ha fatto a tornare sul letto?... forse la donna delle pulizie la ritirata fuori vedendola in buono stato…dannazione che sia maledetta! Se butto una cosa nel bidone sarà perché non la uso più, no? Vabbè ormai il danno è fatto…quando l’ho vista lì sopra….non ho più saputo buttarla via…dannata debolezza!


TOC TOC
Bussarono alla porta e subito Rein si sistemò cercando di darsi un’aria di contegno, poi con non curanza disse “ chi è?”
La porta si aprì piano piano e quasi con paura a testa di Fine entrò nella stanza lugubre e disse”emh…sono io… Fine… “
“ ah… cosa vuoi?” disse Rein scontrosa girandosi dall’atra parte.
“emh…volevo sapere se emh… insomma se ..”Fine parlava tremante contorcendosi le dita con lo sguardo basso e lucido, cosa che fece innervosire Rein ancora di più, tanto che stufa del comportamento della sorella sbuffò acida” ti faccio così paura? Sei ancora una stupida bambina che non riesce a parlare e a guardare la gente negli occhi???”
Al sentire quelle parole le lacrime di Fine premettero per uscire, ma con forza le ricaccio indietro e guardò la sorella con occhi di sfida, pensando * Fine fai la forte dannazione è pur sempre tua sorella! Fallo per lei…magari si aprirà un po’ di più.. *
“ sono venuta a chiederti se avevi bisogno di una mano” Fine lo disse con voce ferma e con occhi sicuri, tenendo sempre lo sguardo fisso in quello di Rein, cosa che sorprese molto quest’ultima, dato che ultimamente nessuno riusciva a sorreggerle lo sguardo per più di qualche secondo.
Con una faccia sorpresa girò la testa e disse intimorita “ no…non ti preoccupare…” guardare Fine negli occhi le aveva ricordato molto i vecchi tempi e di nuovo le stavano riaffiorando alla mente i ricordi… dannazione eppure erano passati tanti anni…niente andava bene niente niente NIENTE!
Quasi sentendo i suoi pensieri Fine non disse una parola e con passo leggero si sedette sul letto vicino alla sorella e le prese la mano tra le sue stringendola per darle forza.
Rein intanto con gli occhi chiusi per ricacciare indietro il dolore e le lacrime non aveva sentito sua sorella sedersi vicino a sé, ma al contatto della sua mano gelata con quelle di Fine morbide e calde spalancò gli occhi per la sorpresa e d’improvviso i ricordi più dolorosi riaffiorarono tutti in superficie.
Lei e Bright al rimo appuntamento,
lei che triste piangeva disperata in camera sua, l’unico conforto di Fine a stringerle la mano,
loro tutti sempre uniti, la scuola, gli amici
….fino a quel 13 febbraio innevato….
….il dolore la disperazione, la rabbia....
….Poi la partenza….
.…il dolore…..
.…pianti, smarrimento…poi una mano e un sorriso…
….lui che le diceva davvero addio….
….la disperazione….
….lei che scappava…poteva cambiare tutto, ma non aveva voluto perché?...
….la rabbia….
….lacrime amare….
dolore disperazione rabbia






Tutto era passato nella mente di Rein in un secondo, le lacrime cominciarono a scendere da sole, non si rese conto che stava piangendo fino a che non le arrivo alla bocca il sapore amaro delle lacrime.



Sin da piccole, ogni volta che io cadevo o rimanevo indietro, Fine mi tendeva la sua mano. Ha continuato a farlo sempre tutte le volte che avevo bisogno di un aiuto lei c’era. Solo ora mi rendo conto che da quando sono caduta nelle tenebre, nonostante i miei mille rifiuti di alzarmi e combattere lei era l’unica che c’era, senza tirarsi mai indietro. Fine aveva continuato per tutto questo tempo a tendermi la mano. Solo ora me ne rendo conto, a forse è troppo tardi.




E nel dolore di questi pensieri dalle flebili labbra di Rein si levò un canto di lamento.
Recorded butterflies in the twilight
Sneak out the closet
Kioku wa yasashi sugite zankoku
Quietly stealing the magic
From my view
Samenai yume alone

Stay with me tonight
Kono namida sora de kagayakeru yô ni
Stay with me tonight
Hurisosogu daiya no shizuku
Reflect my eyes

I bury it in the back garden
Cover it with sticks and leaves
Kakushita itami no koe ahurete
Pink avalanches crash down
And seal my eyelids
Kogoeta mama no my heart

Stay with me tonight
Nagareru hoshi atsuku yami o suberu
Stay with me tonight
Hikari uke omoidasasete
Hold me

Stay with me tonight
Anata to nara ame ni mo utareyô

Stay with me tonight
Kono namida sora de kagayakeru yô ni
Stay with me tonight
Hurisosogu daiya no shizuku
Reflect my eyes

Stay with me tonight
Nagareru hoshi atsuku yami o suberu
Stay with me tonight
Hikari uke omoidasasete
Hold me



















Konnichiwaaaaaaaaa!!!!!!!scusate il ritardo ma il capitolo dei sentimenti di Rein volevo fosse perfetto…anche se non è bellissimo è comunque discreto, no? La canzone vi suggerisco di ascoltarla è bellissima, e questa è la traduzione:
Recorded butterflies in the twilight
Sneak out the closet
i ricordi sono così gentili da essere crudeli
Quietly stealing the magic
From my view
un sogno senza risveglio, alone

Stay with me tonight
che queste lacrime possano brillare nel cielo
Stay with me tonight
gocce di diamante che cadono a pioggia
Reflect my eyes

I bury it in the back garden
Cover it with sticks and leaves
si sprigiona la voce del mio dolore nascosto
Pink avalanches crash down
And seal my eyelids
my heart è sempre congelato

Stay with me tonight
una cometa scivola calda nelle tenebre
Stay with me tonight
fatti illuminare e ricorda
Hold me

Stay with me tonight
con te posso stare anche sotto la pioggia che picchia

Stay with me tonight
che queste lacrime possano brillare nel cielo
Stay with me tonight
gocce di diamante che cadono a pioggia
Reflect my eyes
una cometa scivola calda nelle tenebre
Stay with me tonight
fatti illuminare e ricorda
Hold me



Grazie mille per i commenti che mi riempiono di felicitààààààààààààà!! ARIGATOUUUUUUUUU


Grazie a:
Heart : sono contenta che ti piaccia così tanto! Continua a recensire!!! Ciauuu un kissss
Zero2757: come hai visto questa è proprio la parte di Rein brava hai indovinato!! Ti è piaciuto questo cap??? Non ti preoccupare per le domande anzi mi fa piacere ^^ ciauuuu un kiss
harua_96 : già povera Fine però forse in questo capitolo è riuscita a fare qualcosa…grazie per la recensione ciauuuuu un kiss
lucyette : ecco a te il nuovo capitolo! Allora ti è piaciuto?? Fammi sapere ciauuuuuuuu un kiss




GRAZIE MILLE A TUTTI AL PROSSIMO CAPITOLOOOOOO COMMENTATEEEEEEE

UN KISSSSSSS

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Capitolo 8
*** capitolo 8 disastro ***


Rein si svegliò di soprassalto, tirandosi con forza su a sedere nonostante il gran mal di testa. Sentiva gli occhi gonfi e appiccicosi e la testa le scoppiava. Come un fulmine le venne in mente tutto quello che era successo la sera prima. Si guardò intorno, ma di Fine nessuna traccia… che fosse stato tutto frutto della sua immaginazione?
Voltandosi però notò che tutto era stato reale, le finestre erano aperte e dopo tanti anni nella camera entravano finalmente luce e aria pulita.
Dirigendosi verso le finestre Rein si ritrovò a pensare.. è successo davvero allora…pensavo che non avrei più pianto così per nessuna ragione e soprattutto mai davanti a qualcuno. Cosa dovrei fare ora? Fine è sempre stata buona con me, ma è troppo tardi per tornare indietro…se me ne fossi accorta prima sicuramente ora avrei potuto rivedere Bright senza preoccupazioni…- allungò una mano a sfiorare i petali di fiori rampicanti arrivati fino alla sua finestra….- già rivedere Bright… quest’anno ritornerà a scuola come mi dovrò comportare?... chissà come è diventato bello…NO! – strinse con forza i pugni conficcandosi le unghie lunghe nei palmi delle mani- Rein smettila di fare questi stupidi pensieri! Lui si è comportato malissimo con te e tu non puoi perdonarlo….nutri ancora dell’odio nei suoi confronti…tu ora hai la tua vita non puoi soffrire per lui! Sei cambiata sei una ragazza forte non cederai… sai recitare e lo hai sempre fatto.. gli parlerai come se nulla fosse, con educata noncuranza… farai capire a tutti che non hai bisogno di nessuno tu sei forte e indipendente libera da tutto e tutti!!-
“REIIIIIIIIIIIIN!!!!!!sorellina!!!- Fine era entrata come un uragano nella camera sbattendo la porta di scatto e rovesciando sedie e valigie. Aveva creato un caos infernale e con uno sguardo da cucciolo bastonato abbassando gli occhi per non incrociare quelli furiosi di Rein disse – scusami…”
“ FINE! Sai combinare solo guai! Ora vado in bagno entro dieci minuti vedi di aver messo tutto in ordine come prima!”e detto questo andò via sbattendo la porta. “ dannazione.. avevamo appena fatto pace….” Con aria sconsolata Fine cominciò a rassettare tutto il caos che aveva fatto, ma inciampò nei suoi stessi piedi per rialzarsi e andò a finire contro una poltrona rovesciandola contro l’armadio.
Sentendo ancora rumori più forti Rein decise di andare a controllare cosa diamine stesse facendo la sorella e entrando nella camera vide ancora più disordine di prima.
“ FINE!..” Rein voleva sgridare Fine, ma si bloccò subito non appena vide la scatola rosa sull’armadio cascare…
. “NOOO” era quello che Rein avrebbe voluto urlare ma non le uscì un filo di vocein un istante tutta la sua vita rinchiusa in quella scatola stava uscendo e lei non poteva far altro che guardare….
TONK
Un tonfo fu il segnale che quella caduta quasi interminabile durata invece pochi secondi, era finita. Rein aprì gli occhi che aveva chiuso d’istinto e ciò che vide fu come una fitta al cuore. Si girò di scatto verso Fine guardandola con disprezzo e odio, gli occhi gonfi di lacrime. Quello sguardo bastò a Fine per capire che l’aveva combinata grossa…questa volta chiedere scusa e sedersi vicino a lei non sarebbe bastato…anche se non bastava mai ultimamente…
“Rein io….scusami davvero….” Velocemente Fine aveva cominciato a rimettere tutto alla rinfusa dentro la scatola, ma Rein arrabbiatissima si era lanciata contro questa e l’aveva strappata dalle sue mani, buttando con uno spintone Fine a terra.
“vai via” nonostante la rabbia e l’odio che erano venuti fuori in quel momento dalla voce di Rein non trapelava alcuna emozione, era fredda come la roccia. “Rein…”le lacrime scorrevano copiose sul dolce viso di Fine e la sua voce era un tripudio di emozioni: tristezza, rassegnazione, speranza, scongiura. “via” ancora una volta la voce spenta di Rein aveva parlato.
“Rein ti prego io..”
“non farmelo ripetere due volte….vai VIAAA!!”
Fine impaurita e piangente scappò dalla stanza buia correndo veloce come la luce.




Tutto era muto…l’unica cosa che rompeva il silenzio erano i singhiozzi di Rein. Con calma, con gesti quasi teatrali, lenti e solenni stava rimettendo tutto ciò che era uscito dalla scatola al suo interno, mentre lacrime copiose scendevano sul suo volto e andavano a finire anch’esse nella scatola.








gomennnnnnn!!!!!!scusatemiiiiiiiiiiii davverooooooo x il ritardo ma ho traslocato e non avevo più l’attacco ad internet!!!!!!!scusateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
Vedo ke cmq nella mia assenza mi avete commentato lo stesso grazie milleeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Un grazie speciale a:

midnightsummerdream: qnd ho letto il tuo commento sono diventata viola dall’imbarazzo!! ^^ graziee davvero se pensi ste cose vuol dire ke nn faccio così tanto skifo come penso!!!!!!!grazie un kiss tvttb

harua_96:sono contenta ke ti sia piaciuto il capitolo leggi e commenta anke questo ci tengo tanto!! ^^ ciao un kiss tvttb

zero2757: ciaooo sono contenta che questo capitolo ti abbia addirittura fatto piangere vuol dire ke sono riuscita a trasmettere qlc emozione!!! ^^ commenta anke qst capitolo ciaoooo un kiss tvttb

Heart:ciaooooo grazie per il commentoooo!!!!!! ^^ leggi e fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo ciao un kiss



grazie anke a chi legge soltanto e a chi ha messo la mia storia tra i preferiti!!!!!

ARIGATOU!!!!!

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Capitolo 9
*** capitolo 9 ancora guai ***


Intanto Fine piangeva disperata in cucina quando udì una voce chiamarla.
“Finee…FINEEE!”
“non ci posso credere, ma questa è la voce di…” gli occhi di Fine brillarono d’amore e nonostante scendessero ancora lacrime non erano più tanto tristi mentre cercava intorno la figura imperiosa del suo principe.
“Fine!eccoti ti ho cercato dappertutto tua madre mi ha detto che eri in camera di tua sorella ma lì non ho visto nessuno e poi ho pensato che ti piacciono tanto i dolci e quindi sono venuto qui ma ehi perché stai piangendo??”
Fine si era buttata nelle braccia del suo amato Shade mentre continuava a piangere.
“c’è solo una cosa che ti fa stare così male… cosa ti ha detto Rein sta volta? Giuro che se ti ha dato ancora della putta..”
“NO Shade no!! Niente di tutto questo!!stavolta è colpa mia…non me la perdonerà mai…”
E così davanti a una fetta di torta al cioccolato Fine cominciò a raccontare tutto ciò che era successo, dal discorso con la mamma alla caduta della scatola di poche ore prima.
“capisco…certo Fine che sei proprio un disastro!!!non capisco perché sempre nel meglio delle cose le rovini…dannazione che impiastro di ragazza che ho!!” “cosaaa??????” Fine si era subito allontanata sconvolta dalle braccia del suo innamorato e lo guardava a metà tra la disperata e l’arrabbiata.
“ahahahahahhaha” ridendo Shade l’avevo riavvicinata a se e l’aveva baciata.
“mmm.. Shade..SHADE!!!!!basta dai...”
“Fine per favore…non ci vediamo da tutta l’estate!!!!”disse Shade con imploranti occhi da cucciolo bastonato.
“no Shade no davvero…non me la sento sono preoccupata per mia sorella…”
Shade vedendo che Fine era davvero triste e amareggiata per quello che era successo si mise serio e composto pronto a pensare a una soluzione che facesse tornare il sorriso alla sua principessa.




REGNO DEI GIOIELLI

“BRIGHT!!!!!fratellone sei tornatoooo!!!!!!!!”
“ALTEZZA!!”
Nel giardino del castello dei sovrani del regno dei gioielli dopo tanti anni di distacco finalmente la famiglia reale si stava riunendo con il loro figlio maggiore Bright, il futuro sovrano.
“Altezza!!!! Sei diventata bellissima sorellina mia!!Auler è davvero fortunato ad averti come fidanzata!!!”
Era vero Altezza era molto cambiata, i capelli biondi prima un po’ ruffi ora erano stati lavorati probabilmente sotto consiglio del parrucchiere di corte con una spuma che rendeva i ricci perfetti, come se fossero fatti tutti i giorni con il ferro.
In altezza non era cresciuta molto, era sempre stata di costituzione piccola e magrolina. Gli occhi verdi splendevano sottolineati anche da un filo di matita nera che li rendevano bellissimi e profondi.
“Bright! Perché non ci hai detto che saresti tornato a casa! Ti avremo fatto trovare tutto pronto!!” la regina Camelia si era avvicinata contenta di poter riabbracciare il figlio che non vedeva da anni interi.
“scusatemi Madre ma non ne ho avuto il tempo sono partito il prima possibile per cercare di tornare a casa a salutarVi!”disse Bright soffocato dall’abbraccio di sua madre.
“suvvia Camelia non vedi che lo stai soffocando!lasciane un po’ anche per noi!!”disse il re Aaron con fare orgoglioso abbracciando il figlio: “ Bright siamo fieri di te e di tutto quello che hai fatto!! I tuoi professori si sono sempre complimentati con noi per tutto il lavoro che svolgevi!!ci hai resi molto fieri di te decidendo di partire!!” “già figliolo!!!certo non ti neghiamo le preoccupazioni che ci sono state date quando abbiamo saputo della principessa del regno solar..”
“mammaaaaaaa!!!perchè non entriamo?? Bright sarà stanchissimo!!” Altezza aveva rudemente interrotto sua madre per non entrare in un argomento che sapeva ancora scottava per suo fratello.
Purtroppo ottenne solo uno sguardo scocciato da sua madre perché girandosi a parlare con Bright dei suoi anni incrociò il suo sguardo triste e malinconico, distante da quello che succedeva lì, sicuramente stava ricordando quel momento tanto doloroso a cui lei non aveva mai chiesto spiegazioni.
Altezza non aveva mai capito cosa avesse spinto quel giorno Bright a fare quella scelta tanto dolorosa per tutti, aveva sempre voluto chiederglielo, ma non aveva mai avuto il coraggio per farlo, per paura che il tanto amato fratellone non si volesse confidare con lei.


-per questo per me è tutt’ora un mistero cosa mi spinse quella volta a chiederglielo, forse il suo sguardo triste, l’euforia per averlo rivisto nn so..fatto stà che mi uscì così, così normalmente, ma anche spietatamente….-


“Bright…tu la ami ancora?” normalmente, come se avesse se gradiva il latte nel tè, Altezza aveva chiesto a Bright ciò che non era mai riuscito a dire neanche a se stesso.
La faccia di Bright era rimasta pietrificata, non riusciva a muovere neanche un muscolo, non capiva perché gli facesse così male pensare a Rein.
Una folata di vento che spazzo via qualche foglia già gialla risvegliò i due fratelli dallo stato di trance.
“non capisco di chi parli Altezza! Mi sembrava di essere stato chiaro nelle lettere che vi ho inviato! Non ho fatto altro che pensare allo studio 24 ore su 24!”disse Bright con un finto sorriso sulla faccia.
“Bright!sono tua sorella!puoi parlarmi dei tuoi problemi! Per tutti questi anni ti ho sempre difeso sapendo di essere nel torto, quando tutti mi davano contro, anzi Ti davano contro, io ti ho sempre difeso pure senza sapere quello che ti spinse a fare quel gesto!”
Altezza pronunciò queste parole dure come la pietra non staccando mai lo sguardo da quello del fratello.
“Bright..perchè vuoi farti del male da solo?” disse sospirando Altezza.
“guarda queste…quando ti torna la memoria fammi sapere..”disse Altezza rassegnata tirando fuori un album di foto e porgendolo a Bright, che lo prese subito e lo fisso mentre Altezza si allontanava.



“Bright …tu la ami ancora?”
Seduto nella sua lussuosissima camera Bright non faceva altro che vedere e rivedere davanti hai suoi occhi quella scena.
‘ dannazione Altezzaaa dove caspita ti è uscita quella frasee!!!!dannazIONEEEEEE!!!!’
Nella testa del bel principe era un caos continuo non riusciva a capire più nientee non sapeva che nella stessa situazione si trovavano altri principi e principesse che un tempo gli erano molto vicini.



‘ dannazione Altezza come puoi avergli detto una cosa del genere!-sdraiata sul letto strinse il cuscino più forte per soffocare un urlo di impotenza. Al limite della sopportazione gli occhi verdi si riempirono di lacrime che non riuscì a trattenere.- Altezza calmati, in fondo l’hai fatto per lui.. e per te.. hai tutto il diritto di sapere…sigh sigh..non tu non hai alcun diritto su di lui!!’



“allora Shade? Sei riuscito.. sigh..a trovare una soluzione? Sigh” Fine e Shade erano ancora in giardino a cercare una soluzione al disastro combinato da Fine. “no Fine mi dispiace ma stavolta non so davvero cosa fare.”
Quando neanche Shade aveva più idee era davvero grave. Di solito lui riusciva a trovare la soluzione anche alle situazioni + disparate, ma questa volta non sapeva davvero cosa fare.
“piuttosto sono venuto soprattutto per dirti che Bright è tornato..”
Alla pronuncia di quel nome le lacrime di Fine smisero di inondare il viso triste e i suoi lineamenti si indurirono e con voce salda disse “ e cosa vuole quel traditore?”
“ bè penso che tu possa immaginarlo..”
Fine scattò in piedi. “ no no NO NO! Nn glielo permetterò!non deve neanche provare ad avvicinarsi a lei! È già troppo che permetta a te di vederlo, e bada che lo faccio solo perché tu ci tieni a lui, ma non gli permetterò di avvicinarsi a lei di neanche dieci metri! Ha fatto troppo male!troppo troppo TROPPO!!”
“ma Fine se solo tu provassi a perdonarlo!lui non ha tutte le colpe del mondo!TUA SORELLA è VOLUTA DIVENTARE COSì!”
“cosa?COSAA??LUI NON HA TUTTE LE COLPE DEL MONDO??!E CHI è QUELLO CHE HA RIDOTTO MIA SORELLA IN QUELLO STATO?CHI?E CHI?CHI SHADE? LUI?LUILUILUI!SMETTILA DI DIFENDERLO!LO STAI DIFENDENDO NELL’INDIFENDIBILE!!NON AVRà MAI IL MIO PERDONO MAI MAI MAIIIIIII!!! MIA SORELLA NON AVEVA ALCUNA INTENZIONE DI DIVENTARE COSì! PENSI CHE SIA STATA UNA SUA SCELTA QUELLA DI AVERCELA COL MONDO E SOFFRIRE SOLAMENTE?? DI TENERSI TUTTO DENTRO?NON POTRò MAI PERDONARE TUTTO Ciò CHE HA INFLITTO A ME E ALLA MIA FAMIGLIA! NON LO PERDONERò MAI PER COME H RIDOTTO REIN!è TTTA COLPA SUAAAA HAI CAPITO? COLPA SUA SUA SUA SUAAAA!!!”
Shade vedendola furiosa si alzò pronto a calmarla, la abbracciò teneramente e le sussurrò parole di scusa cullandola dolcemente mentre la dolce principessa del regno solare si sfogava tra le braccia del suo amato.
“non ti preoccupare Fine…scusami…scusami..”



La stanza era tornata buia come un tempo, tutto ora era di nuovo al suo post, in poco tempo Rein aveva risistemato tutto quanto quello che Fine aveva distrutto. Ora era più calma e riflettendo con razionalità su quanto era successo doveva ammettere che aveva sbagliato a dare tutte le colpe a Fine.
‘ in fondo Fine è sempre stata così pasticciona’ e ricordando tutte le volte che aveva combinato un guaio da piccola e che lei l’aveva coperta sulla sua bocca ritornò un sorriso dopo tanto tempo.
‘ già..in fondo è questa la magia di Fine, con la sua impacciataggine riesce sempre a sciogliere anche gli animi più gelidi..già…’
Al ricordo di tutte le marachelle fatte da piccole Rein si ritrovò a ridere da sola, una risata limpida e dolce, cristallina come quelle di un tempo di quando era piccola, e l’unico dolore che conosceva era quello delle ginocchia sbucciate.
Ma per lei c’era sempre Fine…con quel sorriso l’aiutava sempre…sempre…
Così senza neanche rendersene conto si ritrovò a correre per tutto il castello sorridendo in cerca di sua sorella Fine.
“ FINEEEEEE??? FINE dove seii??? Ah Camelot, lulu! Ciaooo che piacere vedervi avete visto Fine per caso? La sto cercando ovunque ma non la torvooo!!” Camelot non riusciva a spiccicare parola tutto quello che fece fu stropicciarsi gli occhi e guardare Rein incredula.
“ ehiii?? Camelot’? lulu? Ci siete? Sembra che abbiate visto un fantasma!!vabbè ci vediamo vado a cercare Fine ciaooooooooooo” e dicendo così scappò viacorrendo come non faceva da tempo, lasciando lì una Camelot e una Lulu piangenti di vedere finalmente la principessa tornata quella di sempre.
“Fineeeeeeeeee! Fineeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!”
“REIN!”
“o mamma, papà! Che bello vedervi! Avete visto Fine per caso? Volevo scusarmi con lei per una cosa successa poco fa..”
I sovrani erano sorpresi quanto Camelot e Lulu, forse anche di più e la regina Elza riuscì a malapena a dire:” l’ho vista andare in giardino..” che Rein era già scappata in quella direzione.
I regali si guardarono increduli e poi piangenti si abbracciarono, “ la nostra bambina! Finalmente!!finalmente!”
Intanto Rein aveva raggiunto il giardino” chissà dove potrebbe essere Fine..dannazione questo giardino è così grande!mmm..”
Guardandosi intorno però notò gli insoliti codini di Fine, però non era sola, chi c’era con lei?
‘ non è sola chissà con chi è!..ah! ma è Shade!che bello è un sacco di tempo che non vedo il mio cognatino!’
Così si correndo si diresse verso i due fidanzati, ma mentre stava per gridare il nome di sua sorella per attirarne l’attenzione, sentì il nome di un'altra persona che le provocò un salto al cuore.
Mentre si stava avvicinando aveva sentito chiaramente Shade serio dire:“piuttosto sono venuto soprattutto per dirti che Bright è tornato..”
Sentendo questa frase Rein crollò a terra sconvolta. Si nascose dietro un cespuglio lì vicino per sentire tutta la conversazione stando attenta a non fare rumore. Tutto quello che riuscì a pensare fu’ Bright è tornato..ma cosa vuole ora? Perché proprio ora!’
Rein si sporse per vedere la reazione di Fine. Sua sorella stava piangendo, ma appena sentito quel nome il suo viso si indurì e con voce salda disse “ e cosa vuole quel traditore?”
Rein non si aspettava di certo una risposta del genere..in tutti questi anni pensava che Fine ci fosse sempre rimasta amica. La risposta di Shade non tardò ad arrivare: “ bè penso che tu possa immaginarlo..”
‘cioè? CIOè? Davvero no io non capisco cosa vuole??’ ma non le fu dato neanche il tempo di pensare che Fine scattò in piedi furibonda, urlando: “ no no NO NO! Nn glielo permetterò!non deve neanche provare ad avvicinarsi a lei! È già troppo che permetta a te di vederlo, e bada che lo faccio solo perché tu ci tieni a lui, ma non gli permetterò di avvicinarsi a lei di neanche dieci metri! Ha fatto troppo male!troppo troppo TROPPO!!”
Fine era sull’orlo delle lacrime ma Shade continuò: “ma Fine se solo tu provassi a perdonarlo!lui non ha tutte le colpe del mondo!tua sorella è voluta diventare così!!”
‘..cosa?..Bright non aveva colpe? E di chi era la colpa allora?era davvero lei che era voluta diventare così?’ le urla di Fine la scossero dai suoi pensieri e si obbligò a sentire la sua risposta:“cosa?COSAA??LUI NON HA TUTTE LE COLPE DEL MONDO??!E CHI è QUELLO CHE HA RIDOTTO MIA SORELLA IN QUELLO STATO?CHI?E CHI?CHI SHADE? LUI?LUILUILUI!SMETTILA DI DIFENDERLO!LO STAI DIFENDENDO NELL’INDIFENDIBILE!!NON AVRà MAI IL MIO PERDONO MAI MAI MAIIIIIII!!!MIA SORELLA NON AVEVA ALCUNA INTENZIONE DI DIVENTARE COSì! PENSI CHE SIA STATA UNA SUA SCELTA QUELLA DI AVERCELA COL MONDO E SOFFRIRE SOLAMENTE?? DI TENERSI TUTTO DENTRO?NON POTRò MAI PERDONARE TUTTO Ciò CHE HA INFLITTO A ME E ALLA MIA FAMIGLIA! NON LO PERDONERò MAI PER COME H RIDOTTO REIN!è TTTA COLPA SUAAAA HAI CAPITO? COLPA SUA SUA SUA SUAAAA!!!”
Shade vedendola furiosa si alzò pronto a calmarla, la abbracciò teneramente e le sussurrò parole di scusa cullandola dolcemente mentre la dolce principessa del regno solare si sfogava tra le braccia del suo amato. “non ti preoccupare Fine…scusami…scusami..”
Rein intanto non sapeva più che pensare…ora stava di nuovo crollando…si lo sentiva tutte le sicurezze che aveva avuto finoa quel momento si stavano distruggendo come un castello di carte in una tempesta..ecco cos’era lei..solo uno stupido castello di carte…
E così tutto il dolore che lei aveva provato lo aveva inflitto anche ai suoi cari..tutti loro stavano soffrendo come e quanto lei! L’unica scema che non l’aveva capito era lei, lei che aveva presuntuosamente preteso di essere la sola a soffrire..non capiva che comportandosi in quel modo aveva fatto star male tutti quelli a cui teneva..





- il muro che mi ero costruita attorno al mio cuore era stato abbattuto da Fine e dalla sua dolcezza…ma un cuore sotto guscio soffre molto meno di uno senza…appena tolte tutte le barriere infatti bastò quella conversazione per uccidermi di nuovo di dolore..l’unica cosa che potevo fare ora era costruire una fortezza inespugnabile..nessuno l’avrebbe oltrepassata, nessuno mai…gli altri mi dimenticheranno, il tempo cancella tutte le ferite…ma le mie no..sono troppo profonde, troppo dolorose, troppo troppo per guarire…mi dispiace…-









konnichiwaaaaaa!!!!!come vi è sembrato questo capitolo????ci ho messo davvero tantissimo per scriverlo…..però alla fine a me il risultato piace a voi????fatemi sapere!!!!commentatecommentatecommentate!!!!!!!!!!!
Un super grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee alla mia unica commentatrice del precedente capitoloooooooo, la grandee:

zero2757:graziiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiieeeeeeeeeee per i complimenti!!!!!!mi fa piacere sapere ke questa storia riesce ad appassionare così tanto!!!!!!nel prossimo capitolo ci saranno i tanto attesi principi della musica!!!!e anke l’incontro con tatatataaaaa…Bright!!!!!!!ne succederanno delle bellee!!!!inoltre presenterò anche un personaggio nuovo mai nominato che potrebbe mettere un po di pepe alle questioni sentimentali di….questo non posso dirlo!!!anche perché ancora non l’ho deciso…^^cmq grazie mille per tutti i commenti continua così mi raccomando!!!!!ciauuuuuuuuuu tvttttttb

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Capitolo 10
*** capitolo 10 la partenza ***










Nel castello del regno dei gioielli ormai tutti dormivano, tranne uno, il principe Bright che stava finendo i preparativi per la partenza di domattina.
“si torna a scuola…sarà stranissimo rivederli tutti! E’ un sacco di tempo che non li vedo chissà come saranno! Shade mi ha raccontato più o meno come sono andate le cose, quindi non penso che saranno molto contenti di rivedermi…mah…come dovrò comportarmi?”
Il bel principe biondo si sedette sul letto dalle lenzuola scarlatte con aria pensierosa.
“BASTAAA!!!devo smetterla di pensarla.. lei non vuole più vedermi.. bè le farò cambiare idea! In fondo non ho fatto niente di male…non capisco perchè tutti c’è l’abbiano con me…si ho sbagliato e l’ammetto, ma ora sono tornato tutto tornerà alla normalità!nessuno lo capisce, ma io conosco Rein! Non sarebbe mai diventata quello che ha descritto Shade, non potrebbe mai avere tanto odio dentro!è una ragazza troppo dolce e buona! Nessuno di loro è riuscito a capirla, ma ora che sono qui tutto andrà per il meglio!!!” Bright si era tirato in piedi nell’euforia di ciò che stava pensando con le braccia alzate in aria in segno di vittoria.
“mi spiace interrompere e DISTRUGGERE i tuoi sogni di gloria, ma non aspettarti che Rein sia quella che ti stai immaginando..eppure mi sembrava che Shade fosse stato abbastanza chiaro..!” Altezza era appoggiata allo stipite della porta e guardava con sufficienza il fratello.
“Altezza!chi ti ha dato il permesso di entrare nella mia camera!non è così che si dovrebbe comportare una principessa come si deve!”
Al richiamo del fratello Altezza arrossì violentemente e cominciò a blaterare scuse senza senso :” bè si lo so , ma non mi rispondevi e allora sono entrata…- poi riacquistando un minimo di contegno disse- bè comunque queste storie con me non funziono più!non sono più una bambina ormai!”
“va bene hai ragione sei cresciuta…ma dimmi…perché dici che Rein è diventata come l’ha descritta Shade’???io non credo che lei possa essere così..certo lo ammatto le ho fatto male, nn credo di aver sbagliato poi così tanto no??infondo io sono solo un uomo che vuole inseguire il suo sogno…anche io ho sofferto tanto la sua lontananza non credere! Anche a me faceva male saperla lontana, magari tra le braccia di qualcun altro… infondo quattro anni sono tanti…non mi aspettavo certo che mi attendesse per tutto quel tempo! L’ho capito solo dopo il mio enorme sbaglio…-Bright strinse convulsamente i pugni e i suoi occhi diventarono lucidi.
Ad Altezza si strinse il cuore a vederlo così sofferente… tutti avevano sempre biasimato Bright perché non lo vedevano star così male, non aveva mai dato cenno delle sue reali emozioni, anche quella partenza era stata per lui una fonte di dolore impareggiabile, la separazione dal suo grande amore, dopo quattro anni di totale lontananza senza sapere più niente l’uno dell’altro senza aver neanche più nominato il nome, nonostante tutto questo, loro ancora si pensavano e soffrivano per le loro scelte.
Rein non faceva altro che pentirsi dentro il suo cuore di non aver scelto la sua felicità in quanto ragazza di voler restare al fianco del proprio amato, ma era sicura che si sarebbe pentita anche se scegliendo il suo cuore alle sue ambizioni sarebbe stata infelice tutta la vita.
Bright così come Rein era pentito per tutto ciò che aveva fatto…infondo tutti gli adossavano colpe su colpe, ma era davvero così colpevole lui?davvero bisognava biasimare Bright solo per aver avuto la possibilità di realizzare le sue aspirazioni?
Secondo Altezza no, secondo altri si. Si sa la verità sta sempre in mezzo!pensava lei..nfondo era vero sia lui ke Rein soffrivano allo steso modo, avevano solo un modo diverso di dimostrare il proprio dolore. Rein si era chiusa in un guscio protettivo e non permetteva a nessuno di scalfirlo; Bright invece non dimostrava mai le sue vere emozioni e sperava sempre che un miracolo potesse accadere. Ma i miracoli non esistono.




Rein si svegliò di soprassalto al rumore della sveglia. Aveva ancora gli occhi impastati di sonno e pieni di lacrime quando un raggio di sole che penetrava da una tenda non perfettamente chiusa la colpì in pieno viso.
“maledetta luce..”la sua intenzione era di dire questa frase anche se ne uscì solo un gorgoglio incomprensibile. I ricordi della giornata precedente le riaffiorarono in mente e sopraffatta dal dolore si ributtò a letto pronta a dormire di nuovo, quando improvvisamente senti sua sorella urlare “mammaaaaaaaaa!!!!!!perchè non mi hai svegliata prima lo sai che devo ancora finire la valigia!!!perderò il treno per andare a scuola!!!”
“Oh dannazone ke noia Fine con quelle sue cantilene perché la mamma non la sveglia per andare a scuola!! Ma comprati una sveglia! Ma vedi tu che gente circola!” si rigirò con aria indignata pensando scuola… scuola…SCUOLAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!! Come scuola?insomma…maledizionee!!oh kami sama!doveva assolutamente muoversi!come aveva fatto a dimenticare una cosa così importante nel giro di una notte?per fortuna aveva finito di preparare la valigia ieri mattina altrimenti i soliti ritardi di Fine non sarebbero stati niente in confronto al suo, lei si che avrebbe perso il treno!
Si buttò velocemente giù dal letto prendendo tutto quello che le capitava in mano quando all’improvviso pensò” bè però non sarei più costretta a vedere quel malato cerebrale delinquente incompetente di Bright…no ma cosa dico!!!quest’anno ci sarà anche Kisa a scuola!!devo per forza andarci!non posso permettere che una bambina così carina venga seguita da quei buzzurri dei suoi fratelli…(avete capito di chi parlo?n.d.a.)
Corse velocemente al suo bagno privato per farsi una doccia veloce. Non appena il getto d’acqua calda la coprì completamente Rein si ritrovò in uno stato di trans assoluta dove non pensava niente. Ma non appena chiuse il rubinetto interrompendo il flusso d’acqua che ne fuoriusciva tutto ciò a cui non aveva ancora pensato quella mattina le assalì la testa.
I pensieri cozzavano tra di loro le creavano paura, ansia, agitazione, non capiva assolutamente nulla era come se dentro la sua mente fosse stato indetto un rave senza la sua autorizzazione.
Caos. Dentro di sé solo caos. Il caos più assoluto. E invece fuori nessuno sembrava essersi accorto di quello che stava provando lei, gli uccellini cantavano, la gente passeggiava tranquillamente, i servitori facevano il loro dovere, nemmeno la sua famiglia si era accorta di ciò che le stava succedendo. Ma era sempre stato così. Sempre. Lo aveva già testato sulla sua pelle. Le prime volte che stava malissimo, quando…Bright…era lontano…si era sempre ritrovata a pensare, a urlare dentro se stessa. Non capiva perché nonostante il suo dolore nonostante fosse lacerata e sanguinante nonostante Bright fosse lontano…perchè il mondo andava avanti e non si fermava a compiagerla? Come poteva continuare imperterrito il suo percorso? Anche lei lo aveva fatto? Era andata avanti fino a questo punto non curandosi dei sentimenti delle altre persone? Eppure lei si era sempre considerata una persona sensibile…ma come si può essere sensibili se già il mondo è un posto crudele dove nessuno si cura dei tuoi sentimenti? La luna tramonta e un altro giorno nasce…persone che vanno a lavoro, a scuola, in giro, ridono scherzano, piangono…nessuno ha il coraggio di rompere questo circolo vizioso?
No.
Non si può rompere. Le persone sono così, egoiste, anche chi ti può sembrare il più buono in realtà non bada alle sofferenze di nessuno. E lo stesso vale per il mondo esterno. Per niente e nessuno siamo indispensabili siamo solo esseri che conducono la loro vita. Solo questo.
Se anche io morissi adesso niente qui muterebbe. Niente. Quel silenzio opprimente che la circondava rendeva il caos dentro di se ancora più rumoroso. “come posso fermarlo?come, come, COME????”
Poi tutto ciò che le uscì fuori fu un canto.

Asu nante konai yo ni to negatta yoru, kazoekirenai
Yume mo ai mo nakushi ame ni utareta mama naiteru …
Kazaritsukenaide kono mama no watashi de ikite yuku tame
Nani ga hitsuyo
Jibun sae shinjirezu nani o shinjitara ii no
Kotae wa chikasugite mienai
Kuroi namida nagasu
Watashi niwa nanimo nakute kanashisugite
Kotoba ni sae naranakute
Karadaju ga itamidashite
Taerarenai, hitori dewa

Yonaka ni nakitsukarete egaita jibun ja nai jibun no kao
Yowasa o kakushita mama egao o tsukuru no wa yameyo

Kazaritsukenaide ikite yuku koto wa kono yo de ichiban
Muzukashii koto?
Anata kara morau nara katachi no nai mono ga ii
Kowareru mono wa mo, iranai

Kuroi namida nagashi sakendemo
Shiranu kao de ashita wa kite
Onaji itami ni butsukaru
Sonna hibi o tsudzukeru nara
Tooku kiete shimaitai
Wagamama to, wakattemo…

Kuroi namida nagasu
Watashi niwa nanimo nakute kanashisugite
Kotoba ni sae naranakute
Karadaju ga itamidashite

Kuroi namida nagashi sakendemo
Shiranu kao de ashita wa kite
Onaji itami ni butsukaru
Sonna hibi o tsudzukeru nara
Tooku kiete shimaitai
Wagamama to, wakattemo…






Tecnicamente il capitolo sarebbe finito qui, ma visti i miei infiniti ritardi (per i quali mi scuso) ho deciso di mettervi due capitoli in uno! Spero che vi faccia piacere e che non vi siate dimenticati della mia fic! Però ho una pretesa! Voglio i commenti per due capitoli!!!ahahhaahahahahahahhahahaskerzooooooooooo!!!!!!!!!!!





Ps stanno per entrare in scena i principi della musicaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!






















Rein non faceva altro che guardarsi a destra e a sinistra, cercando con lo sguardo chi stava attendendo, incapace di stare seduta sulla panchina.
Si trovava alla stazione per prendere insieme ai suoi compagni d’istituto il treno per portarli a scuola. La stazione era gremita di gente, persone che lei conosceva ma che non intendeva minimamente salutare. Sua sorella Fine le si era avvicinata e aveva tentato di parlarle tutto il tempo in mongolfiera, aveva addirittura convinto Shade a parlarle, ma l’unica cosa che gli rivolse fu uno sguardo gelido, talmente gelido che persino a Fine si gelò il sangue nelle vene facendola desistere da ogni altro tentativo di conversazione.
Appena arrivata alla stazione Rein aveva provato a scappare da quell’incontro troppo ravvicinato con persone che voleva dimenticare, ma sua madre l’aveva presa per un braccio e stretta fortissimo,mentre suo padre le faceva delle carezze sulla testa proprio come quando da piccola faceva dei brutti sogni. Magari quello fosse stato tutto un brutto sogno. Ma purtroppo non era così.
Rein si alzò per stiracchiarsi le gambe. La sua figura esile venne subito notata da tutti i ragazzi presenti,infatti, nonostante la sua scontrosità Rein aveva parecchio successo a scuola, e non era raro vederla attorniata da bei ragazzi intenti a farle la corte.
Oggi aveva raccolto i lunghi capelli blu in una coda alta, lasciando libero il ciuffo-frangetta e due ciuffi di capello più lunghi( per intenderci come winry di fma!), in questo modo si notavano i numerosi orecchini e i pendenti a forma di croce, fatti appositamente da lei. Infatti negli ultimi tempi aveva sviluppato un’ abilità manuale davvero senza limiti, e si divertiva molto a fare oggetti e vestiti da indossare.
L’uniforme era cambiata, infatti dal terzo anno in poi l’uniforme cambia perché i principi e le principesse “crescono”, ma per Rein era tutta una questione inutile. La gonna nera era stata notevolmente accorciata, le arrivava a metà coscia, la parte sopra era costituita da una camicia bianca con qualche rifinitura argentata sulle maniche e da una giacchettina nera. Hai piedi portava i loose socks.
“onee-chaaaaaan!!!!!!” Rein sentì quella voce familiare, si girò improvvisamente e vide la piccola Kisa-chan andarle incontro.
“Kisaaaaa-chan!!!!!”
Appena si incontrarono si strinsero in un abbraccio al quale i girò quasi tutta la stazione. Vedere Rein così affettuosa era un evento raro, ma le uniche persone con le quali lei stava sempre e con le quali era se stessa erano solo loro. I Principi della Musica.
“possibile che dobbiate farvi sempre notare?insomma crescete!”
Tre bellissimi ragazzi stavano raggiungendo Rein e la ragazzina. Quello che aveva parlato era il principe più grande il fratello maggiore,che aveva diciotto anni come Rein. Si chiamava Ryu, e come maggiore sentiva molto il senso della responsabilità, infatti portava l’uniforme perfettamente apposto, i pantaloni neri perfettamente stirati, la camicia dentro i pantaloni e il maglioncino calzato a pennello e la cravatta nera perfettamente legata. Il suo look era impeccabile, capelli neri perfettamente tagliati e curati, occhiali da sole e sotto di essi occhi azzurri come il ghiaccio che incantano qualsiasi ragazza.
Accanto a lui si trovava Haruhiro, il fratello di mezzo. Haruhiro era un personaggio molto strano, che viveva in un modo tutto strano, un ragazzo buonissimo molto attaccato a suo fratello maggiore Ryu. Infatti per Haruhiro suo fratello è un po’ un dio tantè che per fare le scuole insieme a lui benché avesse un anno in meno ha fatto la primina. Il suo caratere un po’ ribelle era dimostrato anche dal suo modo di portare l’uniforme, solo la camicia con le maniche arrotolate a mostrare i muscoli e i bottoni davanti un po’ slacciati, numerosi orecchini, pircieng e una collana fatta da lui. I capelli tinti blu completamente ingellati e gli occhi neri lo rendevano un ragazzo dall’aspetto misterioso al quale le ragazze non resistevano.
Il suo attaccamento a Ryu era dimostrato dal braccio intorno alle spalle di quest’ ultimo, cosa che rendeva Ryu un bel po’ imbarazzato.
“oneee-chann!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” l’ultimo ragazzo, il più giovane dei tre, Heiji, imitando la sorella prima si stava buttando addosso a Rein per ricevere anche lui un abbraccio, ma non ricevette altro che un pugno sul naso da quest’ultima.
Heiji frequentava il quarto anno e dei principi della musica ed era l’ultimo principe della musica. Di carattere sempre allegro e solare, come se niente lo ferisse, in realtà nasconde un animo molto dolce e buono; ama scherzare e far ridere la gente, di bell’aspetto anche lui, rappresenta il tipo scherzoso e giocherellone che tutte le ragazze vorrebbero. Capelli biondi di lunghezza media e con il ciuffo,gli occhi azzurri e il bellissimo viso lo rendono uno dei ragazzi più ambiti nella scuola.
I tre principi in effetti godono di parecchia fama, sia dal lato cattivo che dal lato buono. Circolavano parecchie voci su di loro, riguardanti il loro modo di vivere, ma Rein conoscendoli ha imparato a comprendere realmente le persone.
L’ultima della famiglia, la più piccolina è Kisa. Cominciava la scuola quell’ anno. Di bell’aspetto anche lei per quanto bambina aveva già fatto strage di cuori. Aveva capelli cortia caschetto, castano chiaro, quasi sul biondo, ed enormi occhi grigi che esprimevano tutta la sua dolcezza, ma anche un po’ di tristezza.
“mmm…sarà meglio andare…dobbiamo caricare su tutti i bagagli…” disse Ryu guardando le proprie valigie.
“se vuoi mia bellissima Rein posso caricare io le tue valigie!!”affermò Heiji facendo strane mosse per far vedere quanto era bello, ma a Rein a Haru e a Ryu scese un mega gocciolone sulla testa, mentre la piccola Kisa lo guardava divertita battendo le mani e ridendo e tutte le ragazze presenti alla stazione lo guardavano con occhi sognanti.
“mmmm…accetto la tua proposta molto volentieri!attento a non rompere niente o te la farò pagare!” disse Rein lasciando ben visibili le sue dodici valigie scuotendo la sua bellissima chioma blu.
“ma…ma…ma quanta roba hai portato!!!!!!!!!!!!!!!” il povero Heiji era sconvolto al solo pensiero di dover portare tutte quelle valigie, mentre tutti gli altri ridevano di lui, compresa la dolce Kisa che gli disse “ lo sai che le donne hanno bisogno di tanta roba!ahaha”.
Si incamminarono verso il treno prendendo in giro il povero Heiji. Rein però aveva una strana sensazione, come se qualcuno la stesse osservando, si guardò intorno ma non vide nessuno, così per non far preoccupare la piccola Kisa che la teneva per la manoe rideva contenta.
















Bright era arrivato molto presto alla stazione insieme alla sua famiglia. Era davvero molto agitato, sembrava uno studente al primo giorno di scuola, aveva addirittura ricominciato a mangiarsi le unghie, fino a che Altezza scandalizzata dal comportamento del fratello lo rimproverò duramente.
Dopo qualche minuto arrivò molta gente, e tra la folla Bright riconobbe due codine sbarazzine, che appartenevano alla ragazza per la quale un tempo aveva preso una sbandata e riconobbe anche la folta capigliatura del suo migliore amico. Si avvicinò per salutarli e sentì parte della loro conversazione.
“Oh Shade muoviti! Dannazione mia sorella è partita come un razzo dove sarà? Le devo dare anche il biglietto!dannazione…non oso pensare a cosa le succederebbe se..”
“Su non preoccuparti piccola!Rein starà bene lo sai che con lei ci sono i principi della musica! Quelli a momenti non lasciano avvicinare nemmeno te che sei sua sorella!” allo sguardo scettico di Fine Shade aggiunse “E’ in buone mani tranquilla!”
Bright aveva capito che lo scetticismo di Fine stava nel fatto che doveva esserci anche lui, così decise di lasciarli stare, ma sua sorella, ficcanaso come sempre li vide e trascinò con sé Bright per andarli a salutare.
“Ehiii!!!Fine!Shade!Ciao ragazzi!!!come sono andate le vacanze?guardate chi è tornato!il mio fratellone!” Altezza esibì suo fratello come se fosse un trofeo raro. “era giusto dietro di voi come avete fatto a non notarlo?” chiese Altezza con fare innocente. Bright si vergognò come un pulcino spennato e bisbigliò un “ciao!” sotto gli sguardi inquisitori di Fine e Shade.
Quest’ultimo visto il disagio di Bright nei confronti di Fine decise di spezzare il ghiaccio.
“Bright! Quanto tempo! Che strano rivederti finalmente in questa stazione! Come hai vecchi tempi!non è vero Fine?” chiese per includerla nel discorso.
Fine tirata all’improvviso in ballo si ridestò dai suoi pensieri su Bright e Rein e disse “emh..sì bentornato Bright…”.



All’improvviso spirò un leggero vento di Levante, l’Euro, che scompigliò i folti capelli del bel principe dei gioielli. Quasi come un burattino, guidato dal vento si girò, e fu allora che La vide in tutto il suo splendore.



Rein stava salendo sul treno mentre rideva con Kisa, quando all’improvviso spirò un leggero Zefiro, vento di ponente, che fece danzare la sua lunga chioma blu. Quasi come un burattino, guidata dal vento si girò, e fu allora che Lo vide.












“Bright, vederti lì, bello come sempre fu per me un dolore assurdo; fu come se qualcuno si stesse divertendo a torturare il mio cuore, prenderlo, straziarlo, stringerlo, strapparlo, ridargli sollievo, e poi con ancora più cattiveria traffiggerlo di spilli. Oh Kami, se davvero esistite come potete rimanere impassibili a ciò? Ascoltate la mia canzone, Kami, la mia invocazione affinché tutto questo cessi per sempre.”



















eccomi quiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!con un altro capitoloooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!come tutte le volte mi scuso per il mio imperdonabile ritardo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!non posso far altro che prostrarmi ai vostri piedi e chiedervi umilmente perdonooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!GOMENNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNN!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!AHAHAHAHAHAHHAAHAAHHAHAAHHAAHAHHAHAAHAHAAHAAHHAHA

cmq apparte gli skerzi ù.ù facciamo le persone serie e rispondiamo alle vostre sempre più gradite recensioniiii!!!!!!!!!!!!!!!!grazieeeeeeeeeeeeeeeeeee a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

alloraaaaaaa:

midnightsummerdream: grazzzziiiiiiiiiiiiiiiieeeeeeeeee milleeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!sono content ache il cpaitolo ti sia piaciutooooooo!!!!!!!!!!!stai tranquilla vedrai una Rein più agguerrita che mai!!!!!!!povero Bright!!!!!!!!!!!!!!!bye bye kissssss

zero2757: oh non sai quanto le tue recensioni mi rendano feliceeeee!!!!!!!!!!!!è bellissimo per me vedere che ti sei così appassionata!!!!!!!mi dispiace solo di farti attendere così tanto per i capitoliiii!!!!!!!!!!!!!!!i principini della musica sono moooooolto fighi e se conosci nana + in la li potrai rassomigliare alcuni di loro!la new entry è Kisa!!!!la dolce Kisa!!!non è un personaggio mio ma l’ho spudoratamente presa da Fruits Basket della mitica sensei Natsuki Takaya!!!!io adoro quella donna!!!!!!!cmq per fortezza inespugnabile intendo che diventerà ancora + scontrosa di prima e non permetterà + a nessuno di Parlare con lei! a meno ke non siano i principi della musica!cmq sei riuscita a capir eil senso della fic!!!!!!!!!!!!!sei una grande!!!!!!!!!!!spero ke qst capitolo ti sia piaciutoooo!!!!!!!!!bye bye kissssss

harua_96: e giààà hai proprio ragione!!!al peggio non c’è mai fine e Rein lo imparerà a sue spese!!!!!!!non ti preoccupare di non aver commentato io non aggiorno quasi mai!!!!!ke vergognaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!ahahahahahahahhahaha byebyeeeee kisssss

_Valux_ :una nuova commentatrice!!!!!ke bello!!!!!!!!!!!fa sempre piacere avere nuove recensioni!!!!!!!!!!sono contenta che ti sia piaciuta!!!!!!!!!!!!!!!!spero che anke questo capitolo ti sia gustato!!!!!!!!!!!ahahahhahahaha byeeeeeeeeeeebyeeeee kissssssss







GRAZIE INFINITEEEEEEEEEE A TUTTIII ANKE A KI LEGGE SOLTANTOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
E COME SEMPREEEEEE……………….COMMENTATECOMMENTATECOMMENTATE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!





ALLA PROSSIMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Capitolo 11
*** capitolo 11 ***


Rein aprì gli occhi. Era seduta sul pavimento del bagno del treno diretto all’ accademia reale. Il corpo completamente abbandonato incurante del freddo pavimento color avorio, non dava alcun segno di volersi alzare. La principessa azzurra era immersa in pensieri tristissimi venuti a galla dall’esperienza di poco prima.
“Dannazione…è tutto più difficile di quanto immaginassi…” si disse parlando tra sé e sé. Chiuse gli occhi e in un istante la sua testa fu bombardata da quello che era accaduto poco prima.
Non appena gli sguardi dei due reali si incrociarono entrambi ebbero un visibile sussulto e il tempo sembrò fermarsi intorno a loro. Per quanto era carica e densa di angoscia l’atmosfera perfino le persone intorno a loro trattennero il fiato. Fine tutta presa dal suo adorato Shade seguì lo sguardo pietrificato di Bright, vedendo solo dolore e disperazione riflessi negli occhi della sorella; per istinto si portò le mani alla bocca e sentì gli occhi inumidirsi. Shade guardò la su principessa in preda al panico. Avrebbe voluto fare qualcosa, ma tutto ciò che riuscì a fare fu stringere Fine forte a sé.
Rein era completamente nel panico. Sentiva un dolore all’altezza del cuore e un blocco che le prendeva tutto il corpo. Non riusciva minimamente a muoversi, era completamente bloccata. Solo un sentimento poteva spiegare tutto quello che provava in quell’istante. Era amore.
Bright non era da meno in quanto dolore. Il principe sempre perfetto e mai fuori posto era completamente sconvolto. Rapito dalla bellezza di Rein, dai suoi occhi, dal dolore ch esprimevano, dai sentimenti che si ripresentavano prepotenti in lui e che credeva aver soppresso, ansia, paura dolore, e soprattutto amore.
La scena fu improvvisamente rotta da Ryu, che con fare protettivo si avvicinò a Rein e la trascinò via, non senza risparmiare un’ occhiataccia al principe Bright, sotto lo sguardo attonito della piccola Kisa, che non conosceva nessuno di quei personaggi.
“Bright..” Rein riaprì gli occhi. Era tanto tempo che non pronunciava quel nome ad alta voce…eppure le faceva male proprio come quattro anni fa. Con il suo ritorno all’accademia il principe non aveva portato altro che guai. Sorrise ripensando alla reazione dei principi della musica. Nel momento in cui Ryu l’aveva salvata portandola via tutti i principi della musica li avevano seguiti fulminando con lo sguardo il malcapitato principe dei gioielli. Per tutto il treno non si sentiva nient’altro che risuonare la parola “Bright” pronunciata da tutte le voci possibili e immaginabili, persino Fango era andato a salutare il suo antico rivale in amore e ognuna di queste persone era stata puntualmente uccisa con il solo sguardo dai 3 ragazzi. L’unica a non capire assolutamente nulla era sicuramente la piccola Kisa. Infondo lei non aveva ai visto Bright e il suo sguardo confuso era la conferma ai pensieri di Rein. In questo momento l’unica cosa che avrebbe voluto fare era andare di fuori e riempire di schiaffi quel bel faccino del principe dei gioielli… pff bello….non era diventato poi tutta questa gran bellezza….
In un momento l’immagine di bright che la fissava davanti al treno le balenò in mente come un lampo.
“Maledizione…” copiose le lacrime premettero per uscire, ma Rein tentò in tutti i modi di trattenerle dandosi dei colpetti sulla testa e imponendosi di piangere. Era inutile. Un solo sguardo, uno solo e nuovamente le sue difese erano crollate come un castello di carte. Ma che diamine aveva dentro di lei che non andava? Perché doveva farle ancora quell’effetto? Per quale motivo era tornato? Nuovamente la principessa azzurra vide i suoi occhi ametista nei suoi zaffiro. Questa volta non trattenne le lacrime. Le faceva solo male. Sentiva male dovunque. Era come se tutto il suo corpo fosse trapassato da sottilissimi aghi ricoperti di veleno. Si gettò veloce al wc sentendo imminente il vomito.
“Non ci siamo Rein, non ci siamo….” Nella sua testa non faceva nient’altro che ripetersi quanto era stupida. Un solo sguardo ed era ridotta in quello stato, ogni sicurezza completamente distrutta.
Come avrebbe fatto per un anno intero?
Altezza si ritrovò a guardare il volto di Bright mentre salutava persone che in quei quattro anni non avevano fatto altro che disprezzarlo e sperare per lui solo il peggio che adesso lo salutavano gioiosamente.
“Ipocriti.” Suo fratello e due principi con cui stava parlando si girarono a guardarla. Oh no! Le era uscito veramente! Oh andiamo sapevano tutti che Altezza non era certo tipa da tenersi dentro quello che pensava… e poi a giudicare dagli sguardi colpevoli dei due principi anche loro si erano riconosciuti in quella definizione..indignata e adirata Altezza scosse i suoi folti riccioli biondi e si alzò dirigendosi non sapeva bene dove con passo spedito. Dopo aver vagabondato per qualche minuto una testa verde le saltò subito all’occhio.
“Auler!” il principe del regno del mulino a vento sembrò ridestarsi al solo sentire quella voce e sua sorella Sophie che lo stava aiutando a sistemare le valigie rise sotto i baffi. Con tono malizioso disse “Auler se vuoi andare stai tranquillo…qui finisco io!”
“M-m-ma scherzi!assolutamente no!sono un uomo e serve forza per lavori del genere!” detto questo alzò di scatto una valigia enorme rossa e quasi crollo sotto il suo peso.
“Auler!” sia Sophie che Altezza scattarono in avanti per aiutarlo a togliersi il peso di dosso.
“E’ meglio se ti togli piccoletto qui ci pensa il fantastico Tio futuro sovrano del Regno di Meramera! ” un Tio molto cresciuto ma sempre con il solito carattere esuberante si stava facendo strada, seguito da sua sorella Lione e Chiffon.
“Caspita Tio sei cresciuto in altezza anche quest’estate!” aveva esclamato Sophie sbalordita facendo arrossire il principino.
“Iintendi arrivare fino al soffitto? Se non stai attento Chiffon dovrà prendere la scala per baciarti!” disse Auler malizioso per vendicarsi del piccoletto subito poco prima, e per tutta risposta fece arrossire come due peperoni i poveri innamorati, che ancora non erano abituati a questo genere di battutine.
“Hey cos’è una riunione di gruppo?” il gruppetto si girò verso il proprietario della voce che altri non si rivelò che Shade, l’affascinante principe del Regno della Luna, con la sua fidanzata Fine, che regalò un luminoso sorriso a tutti esclamando “Buongiorno!”.
Il viso di Lione si illuminò “Shade! Fine! Quanto tempo!E’ tutta l’estate che non vi fate vedere in giro!”
Shade vide Fine rabbuiarsi e disse atono “Già bè sai siamo stati parecchio impegnati.. ”
Tutti si bloccarono di colpo. Avevano appena fatto una bella gaffe… sicuramente erano stati impegnati l’uno con il ritorno di Bright e l’altra con suo sorella Rein.
Per distogliere i ragazzi dallo stato di imbarazzo in cui erano crollati Auler chiese “Bè ci siamo praticamente tutti…ma qualcuno sa dov’è Mirlo?”
A rispondere ci pensò Sophie , felice dell’intervento tempestivo del fratello “Mi aveva detto si trovava in vacanza vicino al pianeta quindi i suoi tornando a casa avrebbero fatto una piccola deviazione lasciandola all’accademia e che ci saremo viste alla presentazione!”
Tutti quanti annuirono e poi presero posto per ritrovarsi e parlare di nuovo come ai bei vecchi tempi. Anche se su tutto il gruppo si sentiva un peso gravitare. La questione del ritorno di Bright non era ancora stata affrontata.
La prima ad accennare di Bright fu Chiffon, che ormai lo vedeva quasi come un idolo per essere riuscito ad entrare all’accademia di messer Nobiltè. “Allora Altezza tuo fratello è ritornato? E’ su questo treno o si trova già all’accademia?”
Tutto il gruppo si irrigidì. La più infastidita da quel nome fu ovviamente Fine, che ricordò gli sguardi dei due poco prima. Shade le strinse teneramente la mano.
La risposta di Altezza non tardò ad arrivare, piacevolmente sorpresa che qualcuno ancora consideri suo fratello un essere umano “ Bè..sì!è tornato da pochi giorni ha sistemato le sue cose, un saluto al regno ed è ripartito con noi questa mattina! C’è un tripudio di gente intorno a lui si fa fatica a passare! Lo considerano tutti un vip ormai!”
“E invece Rein?” a parlare era stata Lione , sempre carica di bontà e preoccupata per la sorte dell’amica. Tutti si girarono involontariamente a guardare Shade e Fine. Quest’ultima abbassò lo sguardo e Shade fece finta di non aver sentito la domanda.
“Oh andiamo….siamo preoccupati per i nostri amici! Non potete tenerci all’oscuro di tutto! Anche noi abbiamo il diritto di sapere!” a intervenire era stata Sophie, col suo carattere irriverente si era stufata di tutti quei sotterfugi. Tio e Lione le diedero man forte “ Sophie ha ragione! Anche noi sentiamo la mancanza della piccola Rein e del principe Bright! Anche noi vogliamo renderci utili!”
Shade e Fine si guardarono. Era inutile e doloroso per tutti tenere nascosti quei problemi... e poi otto cervelli erano sempre meglio che due, no?
Bright aveva occupato lo stesso vagone dei principi della musica, gesto compiuto solo ed esclusivamente come sfida. Sapeva benissimo di non avere assolutamente e di non meritare minimamente l’esclusiva su Rein, ma il modo in cui quel tipo strano con gli occhiali da sole e i capelli laccato aveva preso la principessa per portarla via lo aveva infastidito enormemente. Benché non fosse un tipo manesco sentiva il desiderio profondo di rifilargli un pugno in faccia.
Bright era ancora estasiato dalla visione di Rein. Era diventata ancora più bella di quando l’aveva lasciata, in quattro anni era diventata la più bella principessa anzi no la più bella donna di tutte le galassie esistenti e non esistenti. E lui era ancora così innamorato di lei. Solo una cosa gli aveva maciullato il cuore. I suoi occhi. La bella principessa del regno solare non aveva più gli occhi splendenti, dentro vi leggeva solo odio, risentimento, dolore, tantissimo dolore. Ma infondo gli si leggeva anche amore, ne era sicuro. Rein non poteva aver dimenticato tutto quello che avevano passato….lui era il suo principe azzurro sin da quando era piccola… sapeva che l’amava e voleva riscattarsi. Così il principe si alzò di botto dal sedile nel quale era sprofondato con un solo pensiero in testa : trovare Rein e riprendersela.
I principi della musica si erano tranquillamente appropriati di due posti ciascuno fatta eccezione per la piccola Kisa seduta composta e con il suo bagaglio in mano vicino al fratellone Haruhiro. Gli altri tre erano tranquillamente sdraiati sui posti e ognuno guardava fuori dal proprio finestrino con aria pensierosa. Kisa che non capiva il perché di quell’atteggiamento si guardava intorno alla ricerca di Rein. Appena saliti sul treno aveva sistemato le sue cose e si era seduta vicino a lei con un sorriso tirato , ma dopo pochi minuti si era alzata ed era corsa in bagno, sotto lo sguardo preoccupato di tutti gli altri tre fratelli. Kisa aveva notato anche un altro sguardo sulla figura esile che tanto le stava a cuore: il principe Bright. In realtà lei non sapeva nemmeno chi fosse, ma aveva sentito ripetere il suo nome all’infinito dalla ragazza al suo fianco che doveva essere sua sorella e dagli altri studenti. Aveva subito capito che doveva essere successo qualcosa tra i due, gli sguardi che si erano scambiati erano densi di sentimento… densi di amore…
“E’ occupato dannazione!” era l’ennesima volta che qualcuno bussava alla porta del bagno. Rein stava veramente perdendo la pazienza. Era incredibile pensare che esistessero persone tanto insistenti!
TOCTOC
Ancora una volta! Rein strise i pugni. Non voleva fare a botte ancora prima di arrivare all’accademia!
TOCTOC
Oh per diana quelle ragazze se l’erano cercata! Era già nervosa per i fatti suoi se poi non la si lasciava nemmeno stare! presa in un impeto di collera aprì di scatto la porta e con sguardo truce fulminò le due ragazzine visibilmente del primo anno che fino a poco prima non avevano fatto altro che tormentarla bussando alla porta. “Desiderate qualcosa?”
“E-e-ecco…noi…dovremo..em ecco… andare in b-b-bagno…”
“Il b-b-bagno è occupato. Siete forse sorde?” fece loro il verso Rein. Le due ragazze in preda al panico non riuscirono nemmeno a parlare.
“Cos’è siete anche mute adesso? Sentite andrete in bagno quando arriverete o fatevela sotto non mi interessa ma non bussate più! A meno che non vogliate un bel livido violaceo con qualche sfumatura di blu sul viso e qualche tocco di sangue rosso sulla divisa… sapete per essere più fashion il giorno della presentazione!lo volete? ”
Le due principesse fecero di no con la testa ormai con le lacrime agli occhi.
“Bene. Allora vedete di sparire e non fatevi più vedere sul mio cammino. Sparite.”
Le due ragazze scapparono via a gambe levate. Rein sorrise soddisfatta. La cattiveria funzionava sempre su quelle sfrontate matricole.
“Non sarai stata un po’ troppo cattiva?” quella voce… non poteva essere…Rein si voltò incredula e si torvò davanti proprio l’ultima persona che avrebbe voluto vedere. Bright.
Nonostante la voce fosse ovviamente più profonda e maturata Rein l’avrebbe riconosciuta tra altre mille. Ora lui stava lì con un sorriso timido sulla bocca appoggiato alla porta bloccando così ogni via d’uscita. Lui era lì dopo quattro anni di assenza e le rivolgeva la parola. Era lì in tutta la sua bellezza e le puntava lo sguardo dritto nel suo. Ametista dentro allo zaffiro.




bè che dire...dopo più di due anni eccomi qui!...sono pessima lo so...ma adesso sono intenzionata a finirla! e questa volta sono seria! spero solo ci sia ancora qualcuno che voglia continuare a seguire e commentare questa storia!un grazie in anticipo a tutti!

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Capitolo 12
*** capito 12 ***


Che diavolo era venuto a fare lì?cosa voleva da lei? In quel momento questo era ciò che Rein avrebbe voluto urlare al principe, ma nemmeno un suono uscì dalla sua bocca. Era totalmente pietrificata. Quello sguardo insistente su di lei stava facendo crollare tutte le sue barriere. Tutto ciò che voleva in quel momento era gettarsi tra le braccia di Bright e baciarlo e tenerlo così stretto a sé da fargli male, come non aveva mai potuto fare in questi quattro anni. Ma sapeva che doveva essere forte. Tutte le sue sicurezze non potevano cadere così, aveva impiegato un anno per ritrovare un po’ di stabilità e se adesso ci fosse ricascata non ne sarebbe più uscita. Doveva essere forte. Essere forte per entrambi. Se lo avesse trattato male Bright l’avrebbe odiata e avrebbe inseguito il suo sogno e sarebbe diventato un perfetto re per il suo popolo… ma forse si stava attribuendo troppe importanza… sicuramente quello scemo di Shade aveva parlato dei problemi che aveva avuto nei quattro anni… e se a Bright non era importato niente fino ad allora perché doveva importargliene adesso?
Ad interrompere il flusso dei suoi pensieri ci pensarono le lacrime e un nuovo conato di vomito che la fecero scattare indietro e chiudere veloce la porta del bagno. Ma Bright aspettandosi una reazione del genere fu più veloce e inserì il piede all’interno del bagno “Mi dispiace ma se vuoi chiudere mi dovrai rompere la gamba!”
Rein ricacciò indietro le lacrime e ogni altro istinto del suo corpo “Oh non mi tentare…”
Bright rimase interdetto dalla risposta di Rein. Aveva tutto quel risentimento dentro di sé? Guardò gli occhi della principessa azzurra. Sembrava sull’orlo di una crisi, immersa in una lotta interna. Il corpo in totale tensione non faceva altro che sfuggire il suo sguardo e tenersi distante come se il solo contatto la bruciasse. Continuava a torturarsi il labbro inferiore mordicchiandoselo. Era un vizio ch eaveva fin da piccola. Allora dentro era ancora la sua Rein…
Non poteva essere tutto perduto. I suoi occhi non avrebbero più trasmesso tutto quel dolore. Perfino Bright si sentiva male solo guardandoli. Non poteva stare così, non lei che era così buona e gentile con tutti. Lui era lì adesso e tutto sarebbe andato per il meglio!
Rein vide gli occhi del principe farsi sempre più dolci e sempre più pieni di compassione? Vergogna? Pentimento?
“Rein non trattarmi così…io… io sono qui adesso…” Bright allungò la mano cercando di afferrare quella di Rein, ma lei si ritrasse violentemente.
“Non toccarmi.”
“Ma Rein..io..”
“Tu? Tu cosa Bright? Sei qui adesso? No perché sai com’è l’hai già detto! Sei noioso Bright!”
Il principe del regno dei gioielli rimase stupefatto dalla risposta e dal tono. Rein in passato no si sarebbe nemmeno mai sognata di rivolgersi a lui in quella maniera. Ma non poteva demordere!
“No io.. volevo solo..” o cielo quella ragazza lo imbarazzava troppo. Il suo sguardo scocciato, il tono di voce, gli occhi tristi… e poi era così bella davanti a lui… non la vedeva da ben quattro anni… l’unica cosa che desiderava adesso era stringerla forte a sé e non lasciarla mai più, a costo di rinunciare ai suoi stessi sogni!
“Io ho un impegno ci becchiamo in giro eh? Ciao.”
“Ferma! Dove vuoi andare? A chi vuoi darla a bere? Siamo su un treno che impegno potrai mai avere?”
“ Che impegno potrei avere non è una cosa che ti riguardi.”
“Rein ti prego non trattarmi così… io sono venuto solo per salutarti…”
Alla principessa azzurra tutta quella situazione fece ribollire il sangue nelle vene così si ritrovò a urlare contro il principe “Solo per salutarmi? Bene ciao! Ecco ora che ci siamo salutati puoi andartene per favore? La tua sola presenza mi disturba!”
“Rein..” Bright mosse un passo supplicante.
“Nonono stai lontano d ame principe Bright!” Rein era sconvolta si allontanava sempre di più agitando le mani davanti a sé fino ad arrivare con le spalle al lavandino del bagno. “ Cosa diavolo pretendevi Bright? Amici e amore come prima? Ma fammi il piacere sei proprio un idiota! Tu non sei più niente per me Bright devi andartene! Non voglio più vederti! Mi fai schifo! Il solo respirare la tua stessa aria mi disgusta! Io ti odio ti odio ti odio! VAI VIA. ”
Rein si era ritrova ad urlare tutto questo ormai sull’orlo delle lacrime. Per tutto il tempo aveva guardato Bright negli occhi e ora che erano ancora incatenati a quelli del principe si era resa conto di quanto male doveva avergli provocato urlando quelle parole. Bene meglio così. Doveva starle lontano. Solo così avrebbe ripreso un po’ di tranquillità. Ma vederlo così sofferente per colpa sua le faceva troppo male. Dannazione odiava essere così debole!
Bright rimase sconvolto dalle parole di Rein. Anzi per usare un termine più appropriato sarebbe meglio dire che ne rimase estremamente ferito. Nemmeno nei suoi peggiori incubi l principessa del regno solare gli rivolgeva parole d’astio di questo tipo. “Ti odio.” L’aveva detto con una tale facilità. Sembrava quasi vero. Ma poteva leggere che non era così. Era sicuro che Rein lo amasse ancora. Ne era certo, conosceva la ragazza come le sue tasche, niente di lei per lui era un segreto.
La vide torturarsi ancora le mani e le labbra nervosamente. La metteva così a disagio? Sicuramente si sentiva in colpa per le cose che gli aveva urlato. Non era proprio da lei essere cattiva!
Il principe del regno dei gioielli si avvicinò pericolosamente a Rein, ch einvano cercava altre vie d’uscita. Bright avvicinò dannosamente il suo viso a quello della principessa azzurra e le prese il mento con una mano in modo da tenerle la testa rivolta verso di lui.
E sulle labbra di Rein sussurrò “ Se continui a morderti le labbra così finirai per farti uscire il sangue!”
Che diamine! Quel cretino non aveva capito proprio niente allora! Ero solo un cerebroleso cattivo e brutto! Oddio non era capace nemmeno di infamarlo come si deve… e poi tutto si poteva dire tranne che il principe fosse brutto… quella vicinanza viso a viso era terribile per lei… e così fece l’unica cosa che le uscì da fare in quel momento di disperazione: gli sputò dritto in faccia.
Bright si stacco d’improvviso turbato. Quella nuova Rein lo spaventava sempre di più. Ma non per questo avrebbe lasciato correre. Aveva fatto i suoi errori ma ora voleva rimediare. E lei avrebbe almeno ascoltato quello che aveva da dire!
Così preso da un impeto di coraggio e rabbia le si riavvicinò minaccio e le fermò i polsi con le mani dicendole con voce ferma “Adesso ascoltami Rein. C’è un motivo ben preciso se sono tornato qui, se non ho completato anche questo anno all’accademia e se ti sono venuto a parlare. Questo motivo sei tu. Io sono sicuro che tu mi ami ancora Rein posso leggerlo nei tuoi occhi, sei come un libro aperto per me...”
Rein si dimenava ma Bright non la lasciava andare, al sentire quelle parole lacrime copiose aveva cominciato ad uscirle dagli occhi, ma pur di non farle vedere aveva abbassato il viso nascosto dai lunghi capelli azzurri, mentre non faceva altro che urlare “BASTA ”. Bright però incurante delle sue parole continuò il discorso.
“Rein io so di aver sbagliato, so di aver fatto degli errori ma ora voglio rimediare! Io sono qui per far si che tu smetta di soffrire così tanto! Mi strazia il cuore vederti in questo stato! Perché non vuoi capire? IO TI AMO REIN!!”
A queste parole la testa di Rein si alzò di scatto rivelando il suo viso contratto dal dolore e segnato dalle lacrime. Alla visione di ciò che le aveva procurato Bright si sentì un verme e le lasciò le mani involontariamente. La principessa azzurra cogliendo l’occasione spinse via il principe del regno dei gioielli e corse via in lacrime.
Bright scosso si accasciò al pavimento e frustrato tirò un pugno al pavimento mentre lasciò alcune lacrime cadere. Anch es euqlcuno lo avesse visto gliene sarebbe fregato meno di zero in quel momento.
“Non ti azzardare mai più ad avvicinarti a lei.”
Al suono di questa voce Bright tirò subito su la testa, incontrando due occhi di ghiaccio puro. Riconobbe il principe della musica che aveva trascinato via con se Rein quando si erano incrociati.
Dopo averlo guardato a metà tra il furioso e l’indifferente Ryu fece per andarsene. Ma Bright lo fermò parlando “ Tu non sei nessuno per dirmi cosa fare. Io la amo e non me la lascerò scappare di nuovo!”
Ryu si girò incredulo e guardando l’espressione combattiva e i pugni stretti di Bright fece un sorrisetto compassionevole “ Bhe buona fortuna allora…”
“Perché mi dici questo? Sei forse innamorato di Rein anche tu? Non te la lascerò!”
Ryu si voltò in manier impercettibile e freddo come il ghiaccio rispose “ Fa solo in modo di non farti vedere vicino a lei davanti a me.” E se ne andò lasciando Bright nella sua disperazione.

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Capitolo 13
*** capitolo 13 ***


Rein passò il resto del viaggio sul treno con lo sguardo perso nel vuoto e le lacrime che ancora premevano per uscirle. Era rientrata di corsa nella sua carrozza e si era seduta nel posto più lontano da qualsiasi persona. Gli altri principi della musica la osservarono preoccupati e quando videro rientrare Ryu esageratamente alterato gli chiesero se sapeva cos’era successo. Lui li fulminò con lo sguardo e tutti si zittirono rabbuiati.
Una volta scesi dal treno Fine e Shade si separarono per andare ognuno a sistemare le proprie cose nei proprio dormitori. Il principe si diresse verso il suo grande amico Bright, che trascinava con sguardo triste e adirato la propria valigia. “Bright!” il bel principe biondo si girò di scatto, il volto si illuminò un pochino. “Shade!finalmente una persona che non mi odia!”
Lo sguardo inquisitore di Shade si fermò sui suoi occhi “Avanti sputa il rospo…che hai combinato con Rein?”


***
“Dannazione ti avevo detto di non fare niente!e tu me la riduci in quello stato?dico ma ti è andato di volta il cervello?Amico hai fatto un gran pasticcio!” Shade aveva esclamato esasperato.
I due principi si erano seduti al fresco di un albero nel giardino dell’accademia di cui Shade si prendeva tanto cura dopo aver sistemato i propri bagagli. Bright aveva raccontato per filo e per segno tutto ciò che era accaduto, le proprie emozioni, quelle che era riuscito a scorgere negli occhi di Rein. E adesso Shade lo stava insultando senza fine.
“Lo so Shade…ma tu non puoi capire quanto questa separazione mi abbia fatto soffrire…ho pensato tante volte di tornare!di chiamarla…volevo tanto sapere come stava e sentire la sua voce, vedere i suoi occhi dolci sorridermi ancora una volta…il suo atteggiamento nel bagno mi ha fatto troppo male…”
Shade alzò un sopracciglio.”E della sua sofferenza che ne dici?non credi di dover avere un po’ di rispetto dei suoi di sentimenti?”
Bright sembrava sull’orlo di una crisi. “Diamine lo so!lo so… me ne rendo conto…ma è così difficile…io sono qui ora…perché non vuole capire?”
Shade gli diede una pacca sulla spalla e amichevolmente gli disse “Ora calmati Bright. Sai per certo che tutta questa situazione in fondo è stata creata da te…non per questo te ne voglio fare una colpa…tu hai solo seguito il tuo sogno e nessuno può biasimarti per questo! Ma devi anche capire che con la tua scelta hai creato tanta sofferenza e ogni azione ha una sua reazione!devi rispettare le scelte che gli altri hanno preso…come loro a loro tempo hanno rispettato la tua!”
Bright si fece cupo. Shade aveva davvero ragione. Rein nonostante stesse malissimo, nonostante tutta la sofferenza che ancora leggeva dentro i suoi occhi non aveva fatto niente per farlo ritornare o per impedirgli di andare. Aveva rispettato la sua scelta, nonostante questa la logorasse dentro. Ma allora che diamine poteva fare? Come poteva aiutarla a sconfiggere tutta quella sofferenza? Era sicuro che se lei gli avesse dato una seconda possibilità sarebbe tornata nuovamente felice. Espose i suoi dubbi al caro amico, che si fermò a pensare. “Non è una cosa facile Bright. Non puoi sapere con certezza cosa può renderla felice ora. Certo non è felice in questo momento….ma da quanto mi hai raccontato..non mi sembra felice nemmeno vicino a te per dirla tutta…E’ così difficile perdonare una persona Bright!per il momento puoi solo aspettare…”
Quelle parole continuavano a risuonare nelle orecchie di Bright. Aspettare. Ok aspettare… ma quanto ci sarebbe voluto? Lui odiava vederla così sofferente…avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di vederla nuovamente felice… uno scontro blocco i suoi pensieri. L’impatto aveva fatto cadere a terra una povera ragazzina.
“Oh cielo perdonami!ero sovrappensiero!tutto ok?” si era calato leggermente per porgerle la mano e farla tirare su. La ragazzina aveva sollevato la testa e mostrato i suoi occhioni pieni di lacrime.
Bright entrò nel panico. “No..no ti prego non piangere!oddio ti ho fatto così male?forza vieni ti porto in spalle in infermeria! ” la ragazzina lo guardò stupita poi imbarazzata disse”…ecco io non è così…mi sono persa…” e una lacrima le bagnò di nuovo la guancia.
Bright sorrise sollevato. “Oh quello non è un problema!dove devi andare?ti posso accompagnare io volentieri!” la ragazzina gli sorrise grata e gli spiegò che doveva andare nel salone per il discorso di ben venuto ai primini. Così si incamminarano. Osservandola meglio Bright pensò di averla sicuramente già vista…
“Tu sei il principe Bright?” quella domanda lo spiazzò completamente.
“Bè s-sì…sono io!”
“Mi sembri una così brava persona…com’è possibile che tu faccia piangere così tanto la sorellina Rein?” la ragazza lo guardò triste. Rein?cosa centrava con lei quella bambina? Sorellina? Da quando in qua Rein e Fine avevano una sorella? Ma lei sapeva che Rein piangeva tanto…
“I-io..non lo so…sai me lo chiedo anche io…farla piangere è l’ultima cosa che desidero e invece a quanto pare è l’unica cosa che riesco a farle fare…” sorrise amaro.
La bambina parve pensare prima di rispondere guardandolo interrogativa come se decidesse se dirgli o no quella cosa, poi si affermò “Non mi sembri una cattiva persona…ti voglio dire una cosa…questa sera verso l’una la sorellina e i fratelloni usciranno di nascosto dall’accademia per andare a cantare in un pub qui vicino…ti consiglio di andarci…”
“C-cosa?ma non ci è permesso uscire la sera al di fuori del coprifuoco!”
La bambina gli sorrise “io ti ho solo dato un consiglio!vedi tu se seguirlo o no!Bhe io sono arrivata scappo altrimenti farò tardi!”
E se ne andò lasciandolo come un pesce lesso. Poi d’improvviso un flash “Sorellina…fratelloni…ma certo lei è la sorellina piccola dei principi della musica!”


***
Rein aveva trascinato con se tutte le sue valigie e si era fiondata nella stanza che ormai da quattro anni le spettava. Normalmente avrebbe diviso la camera con sua sorella Fine, ma dopo sua precisa richiesta aveva ottenuto la camera più lontana dalla vita dei dormitori e effettivamente dalla vita in generale.
Probabilmente prima quella stanza apparteneva alla servitù dell’accademia, ma a lei non faceva nessuna differenza. Anzi odiava lo sfarzo e la ricchezza. Si trovava a suo agio in quella camera piccola quadrata con un bagno personale e una larga finestra con un piccolo balconcino sul nulla. La stanza si affacciava infatti su delle terre ormai abbandonate dai contadini locali perché probabilmente non producevano più niente. Considerando i nuvoloni neri di quel giorno tutto lo spettacolo aveva un che di lugubre.
All’improvviso ciò che era accaduto prima la invase come un getto d’acqua fredda. Diavolo si sentiva così impotente. Quegli occhi castani che la fissavano così intensamente mentre lui le urlava che la amava…
Nuove lacrime premettero per uscire, ma lei si rifiutò.
“Cielo Rein in questi ultimi giorni sei peggio di Fine da bambina…non hai passato un solo giorno senza piangere! Riprenditi!” si disse incoraggiandosi.
Una volta disfatta la valigia si concesse un bagno ristoratore che però durò meno del previsto, stando nella vasca senza far nulla la sua mente galoppava veloce a ciò che era accaduto quella mattina; così decise di prepararsi per quella sera e scaldare un po’ la voce.
Ma nessuna delle canzoni che aveva in mente per la scaletta di quella sera la aiutava a liberarsi del groppone che aveva in gola. Così senza ulteriori indugi prese un quaderno e penna scrivendo veloce un nuovo testo, che poi avrebbe fatto vedere a Heiji e Haru per l’accompagnamento musicale.

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