Determination's hearts

di Light_Girl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


 

 

-Determination's hearts-

CAPITOLO 1


POV IRIS


Mi svegliai improvvisamente. Non riuscivo a capire dov'ero. La testa...

Ero sdraiata su dei morbidi fiori gialli e sopra di me c'era un enorme buco da cui filtrava la luce... Del sole, credo. Un sacco di domande mi erano piombate in teste tutte nello stesso momento: Ero caduta? Probabilmente. Come? Non ne avevo idea. Se ero caduta e se la luce che filtrava era quella del sole significava che...

"Sono sottoterra?!" mi domandai.

"Okay, Iris, adesso vai e cerca qualcuno che possa aiutarti. Sempre se c'è qualcuno" pensai per rassicurarmi.

Non riuscivo neanche a ricordare dove fossero i miei genitori, ma doveva essere un effetto della caduta.

Mi alzai. Non riuscivo a capire come avessi fatto a cadere senza farmi del male, a parte un piccolo taglietto sul viso. Spostai lo sguardo sui fiori.

"Devono aver attutito la caduta ..."

Mi incamminai, dopo poco vidi una porta alla mia sinistra e decisi di entrarvi.

"Decisi" Beh, era l'unica cosa che potessi fare.

La stanza era buia e vi era un unico punto illuminato dove c'era una piccola distesa di erba verde. Neanche il tempo di avvicinarmi che qualcosa sbucò all'improvviso dal terreno facendomi sobbalzare e cadere all'indietro, sbattendo malamente il sedere per terra.

"M-ma cosa ...?"

<< Howdy! >> Alzai lo sguardo.

La voce proveniva da ... un fiore???

<< Ops, ti ho spaventato? Eh eh, scusa non era mia intenzione. Io sono Flowey, Flowey il fiore! Benvenuta nell'Underground! Non ci sei mai stata? >>

Non capivo come quel fiore potesse parlare, ma in quel momento non era una delle mie preoccupazioni. Almeno avevo trovato qualcuno che potesse aiutarmi.

<< Beh, immagino di no. Devi essere disorientata, non è vero? Ma non c'è nessun problema, ti aiuterò io! >> disse.

Sembrava quasi che potesse leggermi nel pensiero.

<< Come ti chiami? >> mi chiese.

<< Io ... Mi chiamo Iris. >> risposi un po' incerta.

<< Mmh... Iris, che nome grazioso! >> esclamò.

<< Non preoccuparti, ti spiegherò tutto! >>

Detto questo si attorcigliò con il suo stelo intorno al mio braccio, fino a raggiungere la spalla. << Perfetto, andiamo! >>

E così ci incamminammo.

Non sapevo ancora se fidarmi o meno di quel fiore parlante, ma aveva detto che mi avrebbe aiutata. E, comunque, non avevo alternativa. Non sapevo come muovermi, dove ero finita e... Quel fiore aveva ragione: ero terribilmente confusa e disorientata.

<< Questo, come ho già detto prima, è l' Underground. È il regno dei mostri. >> disse Flowey.

<< Underground? Quindi sono davvero sottoterra? E ci sono i ... Mostri ... ? >> chiesi.

<< E certo, non l'avevi ancora capito, sciocchina? >> disse facendomi l'occhiolino.

<< Comunque sì, ci sono i mostri. >> continuò.

<< C-Che tipo di mostri? >> domandai leggermente intimorita.

<< Ah, di tutti i tipi ... >> rispose lasciandomi un po' confusa.

Cosa diavolo significava "Di tutti i tipi"??

<< Adesso ci troviamo nelle ROVINE ... Mh, aspetta! Ho dimenticato una cosa importante! >> esclamò improvvisamente.

<< Pensa a qualcosa che ti fa sentire... DETERMINATA ... >> disse guardando la mia collana. Era rossa con piccolo cuoricino del medesimo colore.

<< Determinata ...? >> chiesi.

Guardai Flowey, che era intento a fissare la mia collana, in particolare il cuore, aspettandosi non so cosa.

Mi misi a riflettere su quello che mi aveva chiesto. Qualcosa che mi faceva sentire DETERMINATA ...

Stavo per dargli la risposta, quando successe una cosa strana: vidi una strana luce rossa provenire dal cuore della mia collana che si era alzato in aria, arrivando all'altezza del mio viso.

<< Eh ... ? >>

Mi voltai verso Flowey per chiedergli spiegazioni.

<< Bene! So che può sembrare un po' strano, ma questa è la tua ANIMA, il culmine della tua essenza! >> disse.

<< Rappresenta anche la tua DETERMINAZIONE! Dimmi ... cos'è che ti fa sentire DETERMINATA? >>

<< Io ... Io mi impegnerò al massimo per poter tornare a casa e riabbracciare i miei genitori ... Questo mi riempie di DETERMINAZIONE. >> dissi.

<< Oh, che cosa carina! Ti impegnerai, eh? >> disse Flowey ridendo.

<< P e c c a t o   c h e   N O N   C I   T O R N E R A I   A   C A S A . . . >> disse d'un tratto.

Il tono di voce era diventato cupo e spaventoso. Anche la sua espressione era cambiata. Invece del sorrisetto dolce c'era un ghigno inquietante.

Senza che avessi il tempo di dire o fare qualcosa, Flowey saltò giù dalla mia spalla spingendomi contro il muro, anche se non mi fece davvero male.

<< C-Cosa ...? >> provai a dire.

<< N o n    d o v r e s t i   f i d a r t i   d e l    p r i m o   c h e    c a p i t a ,  n o n    c r e d i ,  I R I S ? >> disse facendo apparire dei petali che mi circondarono.

Notai con paura che Flowey era diventato grande il doppio.

<< Ops, ho dimenticato di dirti qual'é la regola fondamentale dell'Underground! >>

I petali cominciarono a girare intorno a me.

<< I N   Q U E S T O    M O N D O    È    U C C I D E R E    O    E S S E R E    U C C I S I ! ! ! >> disse scoppiando in una risata sadica.

<< M  U  O  R  I . >>

I petali cominciarono ad avvicinarsi sempre di più a me e io mi raggomitolai cercando di non essere colpita. Mi feci scudo con le mani nel tentativo di fermarli. Volevo tornare dai miei genitori, non volevo morire ... Ma ormai non avevo scampo: i petali mi avevano chiuso in una cupola da cui era impossibile uscire.

Attesi il colpo di grazia ...

...

Che, però, non arrivò.


Mi tolsi le mani dal viso per vedere che cosa stesse succedendo.

I petali erano tutti in terra e Flowey mi fissava: aveva un'espressione misto tra la sorpresa e la paura. Non riuscivo assolutamente a capire cosa fosse accaduto.

<< Cosa ...? >> sussurò.

Potevo giurare che stesse tremando. Ma perché?

<< ... C-Complimenti! Hai s-superato la ... p-prova ... ! >> esclamó.

Quale prova ... ? Stava per uccidermi ...

"Non ha senso ..."

<< E-Ehi, er-... solo ... V-Volevo solo testare l-la tua ... ehm ... De-Determinazione ...! >> disse dopo qualche secondo.

<< ... D-Dico davvero ... ! Eh eh eh ... >> disse ridendo nervosamente.

Che avesse paura di qualcosa? ...

<< T-Ti prego ... N-non ... Non uccidermi ... ! >> sussurò poi coprendo con due foglioline quello che doveva essere il suo viso. Aveva cominciato a piangere, credo.

Senza pensarci due volte mi avvicinai a Flowey che continuava a ripetere cose come "Non uccidermi" e "Non mi metterò più sulla tua strada".

Mi abbassai alla sua altezza cercando di fare piano e tesi lentamente la mia mano verso di lui.

<< H-Hey, Flowey ... >> lo chiamai.

<< N-No ... Non ... uccidermi ... ! >> piagnucolò.

<< Ehm, non so di cosa tu stia parlando ... Va tutto bene, non voglio ucciderti. >> dissi.

Per qualche secondo smise di tremare e tolse le foglioline dal viso per guardarmi.

<< Cosa ...? >> sussurrò.

<< Tu non ...? >> disse rendendosi conto dell'errore.

<< Ah ... Ah ah ah, che figura ... >> disse asciugandosi le lacrime e voltandosi verso l'altra parte della stanza.

<< F-Flowey ... Cosa è successo? >> domandai dopo un po'.

<< Uhm ... Ti ho ... scambiato per un'altra persona ... >> disse.

<< Ma come? Io ti ho detto il mio nome! Come hai fatto a scambiarmi per qualcun'altro? >> domandai confusa.

<< È ... complicato. Te lo spiegherò più avanti, okay? >> rispose cercando di chiudere l'argomento.

<< Flowey, un'ultima domanda. >>

<< Veloce, non abbiamo tutta la giornata ... >> rispose improvvisamente scocciato.

Un momento: non "abbiamo" ?

<< Perchè mi hai attaccato prima ...? >>

<< E-Eh, te l'ho detto era ... era una prova! >> esclamò.

<< Mh ...Tu non me la racconti giusta. >> dissi sospettosa.

<< Ehi, muoviti! Hai detto che vuoi tornare a casa, no? >> disse Flowey che nel frattempo si era nuovamente arrampicato sulla mia spalla.

<< E poi ... Durante il c- ehm ... la prova, ti sei fatta male a un braccio, giusto? Conosco qualcuno che può aiutarti. Dai, sbrigati! >> urlò impaziente.

<< Va bene, va bene! Andiamo. >> risposi avviandomi verso la stanza successiva.

 

FINE CAPITOLO 1

 

Angolino dell'autrice con idee strane: (??)

Ehilà! Ehm ... Sono nuova qui e ... Si, Iris è un'altra mia OC ;D

Dunque ... *si guarda intorno per vedere se qualcuno la sta spiando*

La storia si sv-

Flowey: EHI, SALVE GENTEEEE >:D

... Grazie, i tuoi interventi sono sempre ben graditi *viva l'ironia*

Dicevo ... La storia si svolgerà dopo l'arrivo di Frisk nell'Underground ma anche contemporaneamente. U.U (???)

Flowey: ehm... Light, mi si sta incrociando il cervello (??) per capire cosa stai dicendo. =.="

Ehm ... Mi spiego meglio: Iris è arrivata poco dopo l'arrivo di Frisk, (??) però d-

Ops, non posso dire più di così mi spiace! Vabbeh, queste informazioni vi bastano. Fidatevi, capirete di più nei prossimi capitoli xD Non avete idea di quello che ho in serbo per voi ...

Flowey: E cercate di non incrociarvi il cervello mentre leggete ;D

Mh, chissà cosa avrà traumatizzato Flowey ... Vabbeh, Iris si è salvata anche senza l'intervento di Toriel ... Aspetta. Dov'è Toriel? Eh eh xD Chi lo sa ...

Buona notte a tutti! (Ma perché io pubblico di notte? O.o)

Flowey: Buona mort- ehm ... Buona notte! *si gira dall'altra parte* I'LL KILL YOU IN THE SLEEP ...

Flowey, ma sei impazzito?! VADO A PRENDERE LA PADELLA!! *corre in cucina*

Flowey: NOOOOOOOO *la insegue*

Iris: ehm ... Ciao! Chiudo io, quei due folli si stanno rincorrendo per tutta la casa! Un momento: come fa Flowey a correre? O_o

*si sente un vaso rompersi*

Iris: Cavoli ... Ehm, buonanotte!


Iris

Light_Girl

Flowey


PS: *rivolta a Iris e Flowey* Hey, questo è il mio angolino, mica il vostro!

Flowey: ehm... VORRÀ DIRE CHE DOVRAI CONDIVIDERLOOOO

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


 

-Determination's hearts-

 

CAPITOLO 2


POV IRIS


Flowey mi aveva spiegato che le Rovine erano piene di mostri e puzzles, quindi mi avrebbe guidato lui.

<< Quando incontreremo dei mostri dovrai combattere per sopravvivere. Chiaro? >> mi domandò.

Annuii, anche se con poca convinzione.

<< Non preoccuparti, la tua anima all’inizio è debole, ma può diventare più forte ogni volta che vinci … >> disse con uno strano sorriso stampato sulla faccia.

<< “In questo mondo è uccidere o essere uccisi”, l’hai detto prima. Per vincere devo ucciderli, giusto …? >> domandai un po’ intimorita.

Flowey mi guardò sorpreso. Forse non pensava che gli avrei fatto quella domanda?

<< Senti, fa come ti pare … >> disse seccato, e chiudendo il discorso.

Era già un bel po’ che camminavo e ancora non avevamo visto i mostri, a parte un … Froggit? Credo che si chiamasse così (o almeno così mi aveva detto Flowey). E’ scappato via appena ci ha visto.

E i puzzles erano già stati risolti. C’era già stato qualcun altro prima di noi?

<< Ma che diavolo …? Di solito qui è pieno di mostri! >> esclamò Flowey d’un tratto.

<< Comunque … Vedi quella casa laggiù? >> disse indicando qualcosa con la fogliolina.

Spostai lo sguardo verso il punto indicato da Flowey. C’era effettivamente una casa e in terra vi erano tante foglie rosse. All’ ingresso era appeso un cartello con una scritta che, però, non riuscivo a leggere.

<< Si, la vedo. Perché? >>

<< E’ la casa di Toriel, Custode delle Rovine. E’ quella di cui ti ho parlato prima, ti aiuterà. >>

<< Tu non vieni? >> chiesi.

Flowey mi sembrò pensarci.

<< Mh … diciamo che ti accompagno. >> disse infine.

Intanto eravamo arrivati davanti al portone.

Bussai.

<< Senti, entra direttamente. >> disse Flowey, dato che nessuno apriva.

Provai a spiegare che non mi sembrava una buona idea entrare in casa di qualcun altro senza permesso, ma lo feci comunque.

Era tutto tremendamente silenzioso.

Feci un passo avanti e il pavimento in legno scricchiolò, facendomi rabbrividire.

Mi guardai intorno.

Sembrava che non ci fosse davvero nessuno.

Improvvisamente il silenzio venne rotto da delle voci che provenivano … dal piano di sotto. Si, perché davanti a noi c’erano delle scale e le voci sembravano venire proprio da lì.

Flowey non disse nulla e io mi avvicinai lentamente cercando di capire cosa stessero dicendo. A un certo punto di nuovo silenzio. Mi avvicinai di più. Sentii dei passi e pensai che fosse meglio svignarsela , quando Flowey esclamò:

<< Devo andare … Ci vediamo dopo! >> e saltò velocemente giù dalla mia spalla.

<< A-Aspetta! >> provai a dire. Troppo tardi, si era già infilato in un buco nel terreno.

“Traditore” pensai “Prima mi dice di entrare e poi se ne va, lasciandomi qui a fare la figura della ladra.”

<< Oh, e tu? >>

Una voce dietro di me.

Sobbalzai per lo spavento e mi girai di scatto.

E-Era … una specie di … capra antropomorfa??

“Non ne ho idea …”

<< Non avere paura, piccola mia. Io sono Toriel, Custode delle Rovine. >> disse con un tono di voce che trovai rassicurante.

<< Sei un’umana, vero? Io vengo tutti i giorni a controllare se qualcuno è caduto qua sotto. Come hai fatto ad arrivare fin qui? Prima, quando sono uscita, non ti ho visto. C’era un’altra umana, però. E’ forse tua amica? >>

Wow, quante domande e quante informazioni!

<< Oh, scusami. Ti sto riempiendo di domande! E’ che non vedo umani da tanto tempo. Come ti chiami, piccola? >> disse Toriel, che probabilmente non si era resa conto di avermi fatto un’altra domanda.

<< Non c’è problema, Toriel! Mi chiamo Iris. Purtroppo non ricordo come ho fatto a cadere quaggiù, ma un fiore mi ha guidato fin qui. C’è un’altra ragazza qua, allora? >> dissi un po’ timidamente.

<< E’ davvero un piacere conoscerti, Iris! Sì, c’è un’altra umana e si chiama Frisk. Ma adesso non è il momento di pensarci, sarai molto stanca e … ho cucinato una torta, se hai fame te ne darò volentieri una fetta. Hai delle allergie? Nella torta ci sono cannella e caramella al burro. >>

Non avevo idea di cosa fosse una caramella al burro, ma non mi interessava: avevo una fame!

La torta di Toriel era davvero squisita!! Non so come descriverla: era morbida, aveva un sapore strano ma era buonissima. Dopo aver mangiato - e aver fatto i complimenti a Toriel – mi curò la ferita sul braccio con i suoi poteri. E’ stata davvero gentile.

Mi disse che potevo dormire un po’ se volevo, e io non riuscii a rifiutare: stavo crollando dal sonno.

Toriel mi accompagnò in una stanza: le pareti erano di un arancio acceso e un grande tappeto copriva una parte del pavimento il legno. C’era l’essenziale: un letto, un piccolo armadio e un mobile con sopra una fotografia che ritraeva Toriel con un cucciolo di capra umanoide, che indossava una maglietta verde a righe gialle. Aprii l’armadio in modo deciso. All’interno trovai ciò che mi aspettavo: completi da bambino, tutti uguali e identici a quelli della foto.

Era il figlio di Toriel, dunque!

Ma ero troppo stanca per ragionarci su, così mi buttai sul letto e mi addormentai.

“Iris, sve-gli-a-ti … non c’è tempo da perdere, sei il destino di umani e mostri …”

Mi svegliai di soprassalto. Chi, chi aveva parlato?

Mi guardai intorno ancora assonnata. Non vidi nessuno. Mi riaddormentai pensando che la voce fosse frutto della mia immaginazione.


FINE 2° CAPITOLO

 

Angolino dell’autrice--

Flowey: e di Flowey. >:D

Iris: e di Iris. ;-P

… Certo, certo. =_=

A questo punto chiamiamo anche, che ne so, Justin Bieber??!*viva l’ironia*

Alluuuoora, che dire. In questo capitolo quel grandissimo … ehm … “amicone” di Flowey se l’è svignata come un … ehm … come un fiore cattivo U_U

Alla fine non è successo nulla a Toriel. Vi ho fatto preoccupare? xD

Forse vi starete domandando: “Ma se Toriel sta bene e nella descrizione c’è scritta quella brutta … ehm … “cosa”, allora Frisk cosa sta facendo?!?”

Eh ehhh … *ride in modo maleficamente malefico (??) e poi fischietta tranquillamente*

Non è successo nulla di particolare in questo capitolo, ma forse potrebbe succedere qualcosa nel prossimo …

Ah, ho fatto un disegno di Iris, nel prossimo cappy lo metto! Perchè prima devo capire come si fa ... ^^"

Vabbeh, ditemi cosa ne pensate del capitolo con una recensioncina (?) e ci rivediamo nel prossimo con Sans e Papyrus!

Light, Flowey e Iris: CIUUUUUU ;D


Light_Girl

Flowey

Iris


PS:

Flowey: Il mio nome va messo prima di tutti U_U

E perché, sentiamo. L’autrice sono io. U_U

Flowey: … Perché sono più bello. U_U

… Continua a crederci.

Flowey: … *sad moment*

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


-Determination’s hearts-

Capitolo 3

 

POV IRIS

 

Mi svegliai grazie al buon profumo emanato dalla torta di Toriel.

“Futuro di umani e mostri …” quelle parole mi rimbombavano ancora in testa e, per non pensarci, decisi di alzarmi e andare a salutare Toriel.

La trovai su una poltrona a leggere un libro.

Mi avvicinai e la salutai: << Buongiorno, Toriel! >>

Lei alzò gli occhi dal libro per guardarmi.

<< Oh, buongiorno! Hai dormito bene, piccola mia? >> mi domandò sorridendo.

<< Ho dormito benissimo, grazie mille! >>

<< Sono felice che ti trovi bene. Vuoi mangiare qualcosa? In cucina c’è un vassoio con la torta di ieri sul tavolo, il piatto è proprio lì vicino. >>

<< Va bene, grazie. >> dissi.

Andai in cucina e, proprio come aveva detto Toriel, trovai un vassoio con dei pezzi di torta e un piatto. Feci per prendere il piatto, quando …

“Non c’è tempo … devi sbrigarti se vuoi arrivare in tempo …”

 Sobbalzai.

Di nuovo quella voce?

Mi guardai intorno spaventata, ma non c’era nessuno.

<< C-Chi sei? >> sussurrai.

Ci fu qualche attimo di silenzio e pensai di averlo immaginato.

“Non posso ancora dirtelo. Sbrigati, o distruggerà tutto …”

Feci un salto in aria dallo spavento. Allora non lo avevo immaginato! Quella voce proveniva … dalla mia testa? Quello che stava dicendo, però, non aveva senso …

<< Di cosa stai parlando?! >> esclamai.

Dovevo aver alzato troppo il tono di voce, perché poco dopo sentii la voce di Toriel: << Va tutto bene, piccola? >> disse avvicinandosi.

“Sono tutti in pericolo … Fidati di me, ti prego, esci da qui … Sei il futuro di umani e mostri …”

 Un’altra volta quella frase? Toriel si abbassò fino ad arrivare alla mia altezza.

<< A-Ah, Toriel. Sì, va tutto bene. >> dissi.

Lei mi guardò preoccupata.

<< Piccola mia, ne sei proprio sicura? Ti ho sentito alzare la voce … >>

<< Ma no, stavo parlando tra me e me. Non ti preoccupare! >> dissi cercando di sembrare sicura, anche se non riuscivo a spiegarmi cosa fosse successo poco fa.

<< Oh, se dici così … Hai già fatto colazione? >> mi chiese guardando il vassoio.

“Non c’è tempo …”

<< Uhm … se devo essere sincera, Toriel, non ho molta fame … >> dissi.

Volevo riflettere su quello che mi aveva detto la voce. L’unica cosa che avevo capito era che dovevo sbrigarmi ad andarmene dalle Rovine.

“Sei il futuro di umani e mostri …”

 Cosa intendeva dire con quella frase? E perché qualcosa, dentro di me, mi diceva di ascoltarla?

<< Toriel, cosa c’è dopo le Rovine? Come si esce? Si può tornare in Superficie? >> domandai d’un tratto.

La sua espressione si fece seria.

<< E’ pericoloso uscire dalle Rovine. >> rispose semplicemente.

<< Però, se riesci a raggiungere Frisk, dovresti essere al sicuro. >> aggiunse poco dopo. << Mi ha detto che si è fermata a Snowdin. >>

Ci fu qualche secondo di silenzio.

<< Vuoi raggiungerla? >>

Distolsi lo sguardo.

La voce non parlava e io non sapevo che dire.

Pensai ai suoi avvertimenti e a quello che aveva detto Toriel. C’era davvero qualcosa di così pericoloso nell’Underground?

  Percepii del calore espandersi in tutto il mio petto: mi sentivo determinata.

Non sapevo perché, ma sentivo di dover ascoltare quella voce. Era come se avessi già preso quella decisione, in passato. Ed era strano. Volevo anche tornare a casa dai miei genitori …

Tornai a guardare Toriel, che attendeva la mia risposta.

<< Sì, per favore. >> dissi convinta.

<< Va bene, piccola. Sei davvero coraggiosa. >> mormorò accarezzandomi affettuosamente la testa.

Poi tirò fuori qualcosa da una tasca del suo vestito viola e me lo diede.

Lo guardai attentamente: era … uno strano telefonino?

<< Questo è il mio cellulare. E’ memorizzato il numero di quello che ho dato a Frisk, in questo modo potete comunicare a distanza. >> mi spiegò.

 

***

 

Eravamo arrivate alla porta che conduceva all’uscita.

Toriel mi aveva detto brevemente come arrivare a Snowdin e … era piuttosto lontano!

<< Mi mancherai, piccola mia. >> mormorò abbracciandomi.

Ricambiai l’abbraccio.

<< Anche tu mi mancherai, Toriel … >>

<< Prendi, ti saranno utili. >> disse porgendomi una fetta di quella torta squisita e uno zaino rosso.

Sistemai la fetta di torta in un tovagliolo dentro allo zaino e me lo misi in spalla.

<< Grazie per avermi ospitata, sei stata davvero gentile. >>

Lei sorrise.

<< Forza, adesso vai. Frisk ti sta aspettando. E, mi raccomando, stai attenta. >>

Si alzò e si incamminò verso la strada che portava alle scale. Mi salutò con un cenno della mano e se ne andò.

… 

 Okay. Era arrivato il momento di uscire dalle Rovine.

Presi un lungo respiro e aprii la porta: un altro lungo corridoio.

Era tutto silenzioso, sentivo solamente i miei passi che rimbombavano in tutto il corridoio.

C’era un’altra porta.

Entrai.

Ero in una stanza buia, della luce illuminava una zona con una piccola distesa di erba verde. Non mi aspettavo di ritrovarmi davanti proprio …

<< Flowey?! >> esclamai.

Non ebbe neanche il tempo di parlare, perché io urlai:

<< Mi hai lasciata all’ingresso come una stupida e te la sei svignata! >>

<< Ehm … avevo una cosa importante da fare. >> si giustificò.

La sua espressione, però, non mi convinceva per niente.

<< Perché sei qui? >> gli domandai.

<< Per dirtelo. Come è andata? >>

<< Bene. Mi ha detto che c’è un’altra ragazza di nome Frisk. Perché ti interessa? >>

A quella domanda sobbalzò.

<< Oh, nulla. Solo per curiosità. >> disse.

<< Okay … adesso, se non ti dispiace, me ne vado. Frisk mi aspetta a Snowdin. >>

Feci per andarmene, ma Flowey mi chiamò: << Iris, aspetta! >>

Mi girai.

<< Che c’è? >>

<< Stai attenta. >> mi fissò con un’espressione indecifrabile.

Non sapevo ancora cosa ci fosse di così pericoloso, ma l’avrei scoperto presto.

<< Va bene … >>

Flowey mi guardò ancora per qualche secondo e poi scomparve sottoterra.

C’era un’altra porta: quella doveva essere la vera uscita.

La aprii con fatica e un gelo bestiale si abbatté su di me, penetrandomi fin dentro alle ossa.

Rabbrividii.

C’era neve ovunque, era pazzesco!

Iniziai a camminare stando bene attenta a non inciampare nella neve.

All’improvviso sentii un rumore di qualcosa che si spezzava e feci un salto in aria dallo spavento.

“C-Cosa è stato?”

Guardai dietro di me: non c’era nessuno.

Cominciai a camminare più veloce, ma ebbi l’impressione di sentire dei passi e mi fermai.

Ancora una volta non c’era nessuno.

Continuai ad andare avanti fino a quando non mi ritrovai davanti un ponte bloccato da delle sbarre. Mi avvicinai per vedere se riuscivo a passare, ma mi bloccai.

Riuscivo a sentire chiaramente dei passi alle mie spalle.

<< Ehi, tu. >>

Una voce.

Il mio cuore cominciò a battere più forte.

Mi girai di scatto: davanti a me c’era … c’era … uno scheletro?!

Era alto quanto me, con una felpa blu e dei pantaloncini neri.

Sbarrai gli occhi terrorizzata e feci un passo indietro, ma … dietro di me non c’era niente.

Chiusi gli occhi.

Stavo per cadere dal ponte, ma qualcosa bloccò la caduta.

Riaprii gli occhi: ero sospesa in aria e lo scheletro mi fissava. Il suo occhio sinistro era diventato blu acceso.

<< Umana, dovresti stare più attenta. >> disse, mentre tornavo con i piedi per terra.

Ero rimasta con la bocca spalancata.

Era … mi aveva salvato la vita?

<< G-Grazie … >>

Lo scheletro fece spallucce.

<< Di nulla. Caspita, è la seconda volta che vedo un umano, oggi. Sono davvero scosso. >> disse, facendomi l’occhiolino.

Io risi, divertita per quella battuta.

<< A proposito, io mi chiamo Sans. Sans lo scheletro. Tu? >> mi domandò infilandosi le mani nelle tasche della sua felpa.

<< Il mio nome è Iris. >> mi presentai.

<< Senti, Iris, vorrei farti conoscere mio fratello Papyrus. Sarebbe contento di fare amicizia con un altro umano. >>

<< Va bene! >>

<< Vieni con me. >>

Stavo per attraversare il ponte quando Sans fece un’altra battuta: << Ehi, attenta a non cadere di nuovo nel fosso. >>

<< Non è proprio un fosso! >> esclamai divertita.

<< Non rovinare le mie battute. >> disse facendo un largo sorriso.

Così ci incamminammo per raggiungere Papyrus.

Sans mi sembrava simpatico, per il momento, e per niente pericoloso, ma era meglio non abbassare la guardia.

 

FINE 3° CAPITOLO

 

 

Angolino dell’Aurice che scrive i capitoli innevati (???):

Ehi, Buon Natale!

Okay, no.

 

Ciao a tuttiii ;P

Flowey: CIAOOOOO

Eccomi qui con il nuovo capitolo, appena sfornato! *si rende conto di quello che ha detto* Ma così la neve si scioglierà! O_o

Vabbeh, è solo un modo di dire U_U

Bene, il capitolo è abbastanza lungo e spero di avervi fatti contenti! Ecco Sans che comincia a fare battute xD

Le cose si faranno molto interessanti nei prossimi capitoli … BUAHAH

Flowey: Non credo che questo sia il modo corretto per intrigare i tuoi lettori, Light.

Zitto, tu. U.U

Spero che la storia continui a piacervi e … chi è quella voce misteriosa che sente Iris?

Flowey: Secondo me, è Iris che si droga.

Cos-- Ma noo, cosa stai dicendo xD

 

Come avevo detto nel capitolo precedente, ecco il disegno che ho fatto di Iris!!

 

 

Se vi va lasciatemi una recensioncina (?) per dirmi cosa pensate del capitolo! ;P

Okay, detto questo … Ci vediamo al prossimo chappy!!

BUONANOTTEEE

 

Light_Girl

Flowey

 

PS:

Flowey: Ti ho detto che devi mettere il mio nome  per primo. U_U

Nope.

Flowey: … >_<

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


-Determination’s hearts-

Capitolo 4

 

POV IRIS

Così ci incamminammo per raggiungere Papyrus.

O, meglio, stavamo per incamminarci quando sentii una voce acuta urlare: << SAAANS! >>

Riuscii a scorgere una figura che ci stava venendo incontro: era un altro scheletro, molto più alto di me e Sans, con una sciarpa rossa avvolta intorno al collo, degli stivali e dei guanti dello stesso colore.

Arretrai istintivamente e osservai Sans: la sua espressione tranquilla mi fece capire che non ero in pericolo.

<< Ehi, Paps. >> lo salutò.

Paps? Quello era … Papyrus?

<< SANS! L’UMANA E’ … >>

Lo scheletro si interruppe e mi osservò attentamente. Poi guardò Sans. Poi di nuovo me.

<< SANS, QUESTA … QUESTA E’ UN’ ALTRA UMANA? >> domandò curioso.

Altra umana?

Sans fece spallucce. << Sembrerebbe proprio di sì. >> disse.

<< WOWIE! EHM, VOLEVO DIRE … >>

Papyrus si schiarì la voce.

<< IO, IL GRANDE PAPYRUS, TI ORDINO DI DIRMI IL TUO NOME! >> esclamò, puntando il dito indice verso di me.

<< Mi chiamo Iris. >> dissi.

Lo scheletro fece qualche passo verso di me. << E … SENTI IRIS … NON E’ CHE … per caso ti piacciono gli spaghetti? >> mi domandò, abbassando leggermente il tono di voce.

Gli rivolsi un’espressione confusa.

… Che cosa cavolo centravano gli spaghetti in quel momento?!

 Dopo qualche attimo annuii e Papyrus si lasciò scappare un altro “Wowie”, mentre Sans ci fissava con un’espressione divertita.

<< BENE, UMANA! ADESSO TI METTERO’ ALLA PROVA: DIMOSTRA A ME, IL GRANDE PAPYRUS, CHE SEI DEGNA DI PASSARE!! NYEH HEH HEH! >>

Detto questo, fece dietrofront e scappò via. Restai qualche attimo in silenzio a guardare il punto in cui Papyrus era scomparso, poi scoppiai a ridere.

<< Ehi, cos’hai da ridere? >> mi chiese Sans, girandosi verso di me.

<< Nulla, è che Papyrus mi sembra simpatico. >> risposi, dopo essermi calmata.

<< Sono felice che pensi questo di lui. >> disse. << Non so cosa ti farà fare adesso. Sai, prima è passata di qui un’altra umana e ha tentato di catturarla per entrare nella Guardia Reale, ma ha finito per diventarci amico. >> mi spiegò, facendo l’occhiolino.

Io accennai un sorriso e gli domandai di Frisk.

<< Ah, la stai cercando per qualche motivo? Non so dove sia, ma non credo che sia ancora a Snowdin. >> disse, infilando le mani nelle tasche della sua felpa.

Perfetto. Avrei fatto meglio a chiamarla.

Toriel aveva detto che lei mi stava aspettando … quindi perché non era lì?

I miei pensieri vennero interrotti da un colpo di vento gelido, che mi andò dritto in faccia. Rabbrividii e mi strinsi nel mio maglione blu a righe. Sans lo notò.

<< Ehi, dovresti andare avanti, se resti qui ti prenderai un raffreddore. E poi, da come ti comporti, sembra il vento ti sia entrato nelle ossa. >> mi suggerì, con un altro occhiolino.

<< Mh, sì. Hai ragione. >>

<< Ci vediamo, ragazzina. >> mi salutò, per poi attraversare di nuovo il ponte.

Guardai davanti a me e decisi di chiamare Frisk prima di andare.

Presi il cellulare che mi aveva dato Toriel e trovai subito il suo numero.

Stavo per chiamare, quando sentii improvvisamente la vista offuscarsi. La testa girava come una trottola. Chiusi gli occhi e mi misi una mano sulla bocca per trattenere un conato di vomito, ma persi l’equilibrio e caddi nella neve gelida. Provai a rialzarmi, senza successo. Quando riuscii a riaprire gli occhi, cercai il telefonino con lo sguardo: era anch’esso in terra, probabilmente mi era caduto di mano. Mi trascinai fino a raggiungerlo e notai che la scritta era cambiata: invece di “Frisk” c’era …

 

“Chara”

 

Sbarrai gli occhi. Quel nome … no, non l’avevo mai sentito. Eppure, per qualche motivo, ero terrorizzata da quel nome.

Cominciai a tremare, sia per il freddo che per la paura.

“Destino di umani e mostri … distruggere … non c’è tempo …”

Riuscivo a sentire dei sussurri appena percepibili riecheggiare nella mia testa, con il passare del tempo si facevano sempre più confuse e difficili da capire.

<< Basta … >> mormorai, tappandomi le orecchie per cercare di porre fine a quello strazio. Era come se la testa stesse per scoppiare.

<< BASTA! Vi prego, smettetela! >> urlai con tutto il fiato che avevo.

Silenzio. Sentivo soltanto il battito accelerato del mio cuore e il mio respiro affannoso.

“Salvaci”

Persi i sensi.

 

***

 

<< OH, SANS! COSA FACCIAMO SE NON SI SVEGLIA? >>

<< Ehi, bro, calma. Non credo che sia così grave. >>

Percepivo un dolore tremendo, era come se qualcuno mi avesse appena dato una martellata in testa ...

<< CALMA UN CORNO! Oh … forse ha preso troppo freddo? SONO CERTO CHE CON UN BEL PIATTO DI SPAGHETTI CALDI STARA’ MEGLIO! >>

Dopo un po’ sentii un tonfo e una porta sbattere. Mi accorsi di essere sdraiata su qualcosa di comodo e soffice, avvolta da delle coperte. Dopo qualche istante aprii lentamente gli occhi e spostai la testa di lato: mi trovavo, probabilmente, su un divano. Mi portai una mano alla testa.

<< Ehi, ragazzina. >>

Soobalzai e mi accorsi della presenza di Sans.

<< Ti avevo detto di andare avanti, non di dormire. >> disse, con il suo solito sorrisetto.

<< Guarda che non mi sono addormentata. >> spiegai, mettendomi a sedere e incrociando le braccia.

Lui mi imitò.

<< Ah sì? E allora cosa stavi facendo? >>

Non ebbi il tempo di riflettere su quanto accaduto, perché la porta dell’ingresso si era spalancata di colpo, facendomi anche trasalire, mentre Sans se la rideva. Non potei neanche tirargli addosso qualcosa, perché Papyrus si era già catapultato addosso a me, stritolandomi.

<< UMANA! INDOVINA CHE COSA HO PREPARATO PER TE? >>

<< SPAGHETTI! >> esclamò dopo aver tirato fuori da non so dove un piatto di spaghetti.

Li osservai attentamente: di aspetto sembravano deliziosi, mi lasciava un po’ perplessa il fatto che sembrava vi fosse della neve sopra.

Nah, sarà solo la mia immaginazione.

 

***

 

<< Grazie per avermi aiutata, davvero, ma ora devo proprio andare. >> dissi.

<< OH, VA BENE. RICORDATI CHE PUOI TORNARE QUANDO VUOI. A PROVARE I MIEI PUZZLES OVVIAMENTE! >>

<< Mh, sì. >>

A dir la verità non sapevo se sarei tornata davvero, non sapevo neanche come tornare a casa!

<< Ecco … per caso sapete come posso … uscire dall’Underground? Intendo dire tornare in Superficie, insomma. >> provai a spiegare.

Ci fu qualche istante di completo silenzio, e io pensai di aver detto qulacosa di sbagliato.

Sans non proferì parola, assorto da chissà quali pensieri, mentre Papyrus mi guardava in modo strano.

<< L’ALTRA UMANA CI HA FATTO LA STESSA DOMANDA, SAI? CHE STRANO … >>

<< COMUNQUE: DEVI SOLO RAGGIUNGERE IL CASTELLO DEL NOSTRO RE, ASGORE, E CHIEDERGLI DI TORNARE A CASA. TI GUIDERA’ LUI STESSO VERSO LA BARRIERA. >>

Mentre Sans continuava a fissarmi in un modo che non aveva nulla di scherzoso, ringraziai ancora e m’incamminai verso … non lo so, m’incamminai e basta.

Pensavo allo strano comportamento di Sans e degli altri. Avevo davvero fatto qualcosa di sbagliato? Mi sentivo strana, come se tutti sapessero qualcosa che solo io non sapevo.

L’avvertimento di Toriel, poi Flowey, quelle strane voci, il comportamento di Frisk, Sans e Paps… c’era qualcosa che mi nascondevano, ed ero determinata a scoprire cosa fosse.

 

FINE 4°CAPITOLO

 

 

Angolino dell’Autrice in ritardo che tutti vorrebbero squartare come se non ci fosse un domani (?):

Ehi, ciauu ;P

Flowey: Ciau un corno. Sai che sei in ritardo, vero?

Sì, lo so ^^””””

La scuola mi sta letteralmente mangiando viva e non ho avuto tempo per le fic… Ma mi farò perdonare! In questi giorni cercherò di aggiornare tutte le storie anche se è un vero e proprio suicidio! ^^

Flowey: Ritardataria… =_=

*lo ignora*

Eh, sì: Iris è già abbastanza avanti e stanno cominciando ad accadere cose strane. Tipo la “comparsa” di Chara, che non sarebbe una vera e propria comparsa, ma solo un suo modo per dire “Ehi, io ci sono”.

Per chi se lo stesse chiedendo: avete presente gli spaghetti congelati che Papyrus cerca di far mangiare a Frisk con l’intento di farle perdere tempo? Ecco. Sono gli stessi che ha offerto a Iris, solo che li ha riscaldati un po’ male dato che, da quanto ha visto, c’è ancora la neve sopra ;”D

Povera Iris, le ho fatto mangiare anche gli spaghetti congelati! xD

Cooomunque, avrei una domanduccia da farvi: preferite che io continui ad usare il maiuscolo con Papyrus o il carattere normale?


E per finire:


Ringrazio tutti quelli che hanno la pazienza di aspettare che io aggiorni e che recensiscono o, semplicemente, leggono questa storia. GRAZIE, DAVVERO! <3


Okay, credo che sia ora di andare ^^”

Ci vediamo al prossimo capitolo! (spero di riuscire a finirlo presto ToT)


Light_Girl

Flowey



PS:

Flowey: Ritardataria…

Smettila! D:

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