Questa è la realtà.....2

di Agente Isa88
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ritorno inaspettato ***
Capitolo 2: *** sta accadendo qualcosa ***
Capitolo 3: *** visita all'Oracolo ***
Capitolo 4: *** L'inizio dei problemi e l'inizio di una collaborazione! ***
Capitolo 5: *** non potrei mai lasciarti ***
Capitolo 6: *** Smith, nemico o amico? ***
Capitolo 7: *** agl'ordini del Merovingio ***
Capitolo 8: *** la forza dei sentimenti ***
Capitolo 9: *** ex-colleghi ***
Capitolo 10: *** Jones e Brown all'attacco! ***
Capitolo 11: *** le suppliche del Merovingio ***
Capitolo 12: *** la scelta di Smith ***
Capitolo 13: *** avventura senza fine! ***



Capitolo 1
*** ritorno inaspettato ***


Questa è realtà

Questa è realtà... “ritorno inaspettato”

 

Era ormai passato un anno da quando Nutty aveva incontrato Smith dentro il cinema abbandonato Puccini, tante cose erano cambiate in quell’anno, a cominciare dai suoi voti a scuola che erano risaliti e la ristrutturazione del cinema, ormai distrutto per essere ricostruito. Una cosa però non è cambiata, i suoi sentimenti verso Smith, l’uomo in nero che aprì gli occhi sia a Nutty che ai suoi due compagni di avventura Beba e Dile, suo fratello.

 

Smith era sempre nei suoi pensieri “l’avrà sconfitto?” oppure “dove sarà?” o ancora “starà bene?” chissà se avrebbe mai avuto risposte.

 

Curiosamente in quell’anno uscì una Trilogia, “the matrix”, sicuramente prodotto da qualcuno che fu stato impossessato da Smith in quel famoso periodo qualche anno fa, il grande scontro sotto la pioggia. Effettivamente riscosse un grande successo “sarà perchè è stata una cosa reale” pensò Nutty mentre riguardava i tre DVD, che ormai erano diventati i suoi preferiti.

 

L’unico modo per sentire vicino il suo Agente Smith.

 

“stai ancora guardando sta roba?!” disse arrogantemente suo fratello dalla porta del salotto.

 

“e tu sei ancora qui a controllarmi?! Mi devi mollare!!” gli rispose Nutty.

 

“ti conviente togliertelo dalla testa al tuo principe azzurro, se speri ancora di rivederlo sei una povera illusa!”

 

“Lo dici solo perchè hai paura di lui, cagasotto!!!” ormai era uno scontro all’ultimo sangue.

 

“Isabella!! Diego!! La piantate si o no?!” intervenne loro madre.

 

“sei l’unica che ancora mi chiama così, sai?” ribattè Nutty.

 

“io non vi chiamerò mai con quegli stupidi nomi finti...e comunque sono anche ridicoli”

 

Dile e Nutty guardarono loro madre come per dirle ‘ma che ne sai tu?’.

 

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Domenica. Giorno di riposo ma anche il più noioso perchè Beba non sarebbe potuta andare a casa di Nutty per motivi familiari.

 

Nutty ne approfittò per disegnare i suoi fumetti. Poi si fermò e voltò la testa verso la sua stanza, a destra, sul muro c’erano appesi due poster, uno di Matrix Reloaded e uno più piccolo di Matrix Revolutions. Dietro di lei il suo letto con appese foto dell’agente Smith interpretato nel film. E sulla libreria le Action Figure di Neo e Smith che si scontrano sotto la pioggia. Una marea di gadget, dischi e DVD.

 

Arrossì “chissà che faccia farebbe se vedesse com’è conciata questa stanza...”.

 

I suoi genitori e suo fratello erano usciti quel pomeriggio, i suoi per andare a fare spesa mentre suo fratello a divertirsi con qualche amico.

 

Suonò la porta di casa, lo sentì appena perchè aveva la cuffie con la musica al massimo. Il campanello suonò più volte in modo irritante.

 

“Ho capito sto arrivando!” disse Nutty abbastanza stufa.

 

Aprì la porta, un uomo alto, vestito di neo, con gli occhiali da sole la fissava con un mezzo sorriso. Nutty sgranò gli occhi, il cuore partì a mille e mollando un urlò gli sbattè la porta in faccia.

 

Smith rise da dietro la porta “non sei felice di rivedermi?!”

 

Nutty riaprì la porta senza parlare, sorridendo. Notò che era un po’ mal ridotto, qualche graffio e il vestito un po’ sporco. Fece un grande sorriso “bè...accomodati!”

 

Smith entrò e si accomodò sul divano del salotto “carina casa tua!”

 

“grazie...ma non è mia, vivo insieme ai miei genitori e mio fratello...ma ora non sono qui”

 

Smith si tolse gli occhiali e li poggiò sul tavolino di vetro.

 

“che ti è successo Smith?” chiese Nutty un po’ preoccupata.

 

“....non sono riuscito a batterlo, mi ha sonfitto di nuovo...non sono stato all’altezza....non sarò mai come lui”disse stringendo i pugni.

 

“infatti sei abbastanza mal ridotto, vieni in bagno, ti medico un po’” Disse Nutty facendogli strada.

 

Prese dall’armadietto accanto allo specchio disinfettante e cerotti. “si può sapere che cos’hai fatto in tutto questo tempo?” disse mentre lo curava.

 

“ho cercato di sconfiggerlo, ma con ancora meno speranze della volta sotto la pioggia, almeno quella notte avevo anche i miei cloni, mentre ora sono completamente solo... e poi ho passato un sacco di tempo a cercarti... sei l’unica su cui posso contare...gli altri mi ammazzerebbero” disse guardando altrove.

 

“Oh, fa piacere sentirselo dire... e che intenzioni avresti ora?”

 

“mi allenerò per sconfiggerlo, che domande!!”

 

“Neo deve averti pestato il cervello più e più volte!! Ma sei matto?! Quante volte deve metterti al tappeto perchè tu possa capire?! L’hai detto tu stesso, non sarai mai alla sua altezza”

 

“E’ vero l’ho detto, ma non vuol dire che in un futuro non lo possa essere!”

 

Nutty girò gli occhi come per dirgli ‘testardo!’

 

“fatto” disse Nutty mettendo l’ultimo cerotto.

 

“tu invece che hai fatto? E quanti anni hai ora?”

 

“io? Ora ne ho quasi 17 e poi sono migliorata a scuola...ma ho come l’impressione che quei problemi ritorneranno!” disse rimettendo a posto i medicinali. “ a proposito, lo sai che il cinema in cui ti abbiamo trovato l’ultima volta è stato distrutto?”

 

“ah si? Bè intanto era orrendo!” disse con aria menefreghista.

 

Nutty si imbronciò. Come osava dire quelle parole, quel cinema era il posto dove lo incontrò, era un posto speciale. Smith vide la sua espressione “ehi che hai?”

 

“di un po’, speri che ti ospiti in questa casa?”

 

“Eh, in un certo senso...”

 

“e come credi che reagiranno i miei genitori a una domanda tipo ‘possiamo ospitare per qualche tempo un uomo/programma di matrix?’ non credi anche tu che possano dirmi di no?!”

 

Smith rimase in silenzio.

 

Nutty sospirò “ora escogito qualcosa sta tranquillo...” disse sorridendo.

 

Tornarono in salotto e Nutty cominciò a pensare. Smith intanto guardò in fondo al corridoio “è la tua stanza quella là in fondo, vero?” disse dirigendosi verso essa.

 

Nutty gli sbarrò la strada tutta rossa. “quello sarà l’ultimo posto che vedrai!! Torna in sala!” e lo strattonò per il braccio destro, mentre Smith non capiva il motivo di tanta agitazione.

 

Già. Chissà che faccia avrebbe fatto nel vederla.

 

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“ci sono!” urlò Nutty mentre Smith guardava i canali della tv “tu non soffri tanto il freddo vero?”

 

“già, sono molto resistente” disse non togliendo lo sguardo dallo schermo.

 

“allora, io ora prendo dallo sgabuzzino la vecchia brandina, con una vecchia coperta e la sistemiamo in terrazza... nella zona dove ci sono i comandi per l’ascensore, è la zona che conosciamo solo io, mio fratello e Beba...e anche mio padre che è il portinaio, ma lui non controlla mai quel pezzo di terrazza, quindi è sicuro!”

 

“grande idea! E dici che potrò restare lì senza dar fastidio a nessuno e senza che nessuno mi scopra?”

 

Nutty gli prese il telecomando di mano e mise su Mtv “tranquillo, è il luogo più sicuro del palazzo, lì nessuno ti troverà mai!” intanto si alzò dal divano “Wow! ‘Brimful of asha’ dei Cornershop! Smith se cambi ti uccido! Aspetta qui vado a prendere la chiavi dello sgabuzzino”

 

Smith rimase immobile sul divano ad ascoltarsi la canzone. Pensò che aveva un ritmo molto allegro. Ma la musica era l’ultimo dei suoi pensieri. Nutty prese la chiave e continuando a canticchiare quella canzone gli fece cenno di seguirlo.

 

Uscirono da casa per percorrere il lungo corridoio pieno di porte di uffici e altri appartamenti. Arrivarono allo sgabuzzino. Nutty lo aprì e cercò di fare uscire la brandina, che era piegata a metà.

“aiutami, è pesante” disse cercando di farla uscire. Smith si mise al suo posto e con nessuno sforzo con una mano sola la tolse fuori. Nutty rimase perplessa “mi dimentico sempre della tua forza!”

 

Nutty fece strada a Smith verso il terrazzo, le scale però erano chiuse dal lato opposto. “ora siamo nei guai” disse Nutty spingendo inutilmente la porta.

 

“scusa ma non possiamo prendere l’ascensore?” disse Smith.

 

“emm...si che possiamo, ma io ho una fifa tremenda dell’ascensore, quindi le scale erano l’unica soluzione...” rispose lei.

 

Smith allora prese Nutty col braccio sinistro e se la mise in spalla “ehi, mettimi giù!!” disse Nutty che dall’imbarazzo si dimenava come una pazza. “sono solo due piani, faccio in un attimo” disse Smith sorridendo.

 

Detto questo fece un grosso balzo e arrivò in terrazza in un batter d’occhio. “ehi ci sei?” le chiese Smith facendola scendere.

 

A Nutty tremavano le gambe “eh...meglio dell’ascensore!!” Smith sorrise.

 

“seguimi forza, ci siamo quasi” Smith seguì la ragazzina.

 

Arrivarono dentro la sala controlli dell’ascensore, era molto polveroso ma meglio quello che niente. C’era una vecchia poltrona e un televisore molto piccolo sopra una cassetta di legno.

 

“Ah, la poltrona e il televisore li abbiamo messi io, mio fratello e la Beba per quando non sappiamo cosa fare...è un po’ il nostro rifugio... così se hai voglia di vedere la tv puoi farlo”

 

Smith sistemò il letto nell’angolo della stanza “non ci sono cose interessanti in televisione”

 

“Mtv è interessantissima!! Musica, musica e ancora musica!! La sola cosa che mi ricarica le batterie!”

 

“Musica? Come fai ad ascoltarla sempre? Tutto quel rumore...” disse sedendosi sul letto.

 

“sembri mio padre, anche lui dice sempre così... la musica fa da colonna sonora durante la giornata, per questo è mitica! Sono sicura che piacerà anche a te!” Fu interrotta dal suono di un clacson in strada.

 

Nutty si affacciò dal terrazzo e Smith fece altrettanto “chi sono?” chiese lui.

 

“ah, sono tornati i miei genitori...uffa, devo tornare di sotto a casa. Ci vediamo sta sera Smith, miraccomando stai attento a non farti vedere, ok?” disse sorridendo.

 

“sta tranquilla, sarò invisibile” disse restituendole il sorriso “ah...e grazie mille per quello che stai facendo per me”

 

Nutty lo salutò con la mano sempre sorridendo e corse giù dalle scale, aprì la porta e mise un sasso tra i cardini e il muro per evitare che si chiudesse completamente. Entrò a casa prima dei suoi genitori, così loro non si accorsero di nulla.

 

Si andò a sdraiare sul letto e si guardò intorno, guardò verso tutti quegli oggetti che rappresentavano Smith. Poi guardò il soffitto e dopo un sorriso cominciò a piangere. Non era triste, semplicemente al settimo cielo. Credeva che non lo avrebbe più rivisto, e invece ora era sul terrazzo del palazzo in cui viveva. Si voltò e abbracciò il cuscino. Rimase lì tutto il resto del pomeriggio.

 

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Arrivò sera e dopo aver mangiato andò un po’ in internet, come faceva ogni sera. Nutty era iscritta a parecchi forum che trattavano di Matrix e quella sera le sembrarono quasi inutili ‘loro discutono su matrix mentre qui a casa mia cè uno di quelli che ne fanno parte!!’ pensava sorridendo.

 

Controllò la sua e-mail e dopo di che si cambiò il nome su Messanger da ‘Nutty’ a ‘Nutty è dall’agente Smith’ infine si mise in stato ‘non al computer’ così nessuno l’avrebbe cercata. Chiamò suo fratello.

 

“Sta sera hai qualcosa da fare?” gli chiese.

 

“cè ‘scherzi a parte’... me lo voglio vedere!!” disse lui frettoloso per tornare a guardarselo.

 

“dai, vieni cinque minuti con me in terrazza, voglio farti vedere una cosa!”

 

“me la farai vedere domani ora non ho voglia di andarci”

 

“ti ho detto di venire con me e non fare storie!!” disse Nutty che da un espressione tranquilla e pacata in un secondo si trasformò in un espressione incazzata nera.

 

Dile tremò e eseguì i suoi ordini, sua sorella gli faceva quasi paura quando si arrabbiava.

 

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Smith intanto aveva passato tutto il pomeriggio a riflettere, sdraiato sul letto. Ogni tanto accendeva la tv per vedere se trovava nulla di interessante da guardare. Decise di guardare un po’ Mtv come gli aveva consigliato Nutty.

 

“la colonna sonora delle giornate...” si disse mentre leggeva il nome del cantante sullo schermo “ ‘Let me love you’  di Mario...baaah, già il titolo lo trovo inutile...”

 

Lasciando la tv accesa appoggiò il telecomando per terra e si voltò dall’altra parte pensando un po’ a cosa sarebbe stato di lui in futuro. 

 

‘signor Anderson...prima o poi sarò in grado di batterti’ continuava a pensare.

 

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Arrivarono in terrazza e si diressero verso il loro rifugio. “allora, che devi farmi vedere di così importante?” chiese spazientito Dile.

 

Nutty aprì la porta e Smith dal letto la salutò “ciao Isabella”

 

Dile rimase pietrificato “ t-t-t-t-t-t-t-tu cosa ci fai qui?!?!?” diventando bianco.

 

“questa era la cosa importante che volevo mostrarti... vivrà qui per del tempo, ti prego di non farne parola con nessuno, va bene?” disse Nutty mettendogli una mano sulla spalla.

 

Dile tornò di colore più normale “c-c-c-cosa?!? Tu stai dando i numeri!!”

 

“non fare l’insensibile Dile!! Non ha altri posti dove andare!! Qui non darà alcun fastidio!!”

 

“se qui cè qualche insesibile quella sei tu!! Ma hai preso questo posto per qualche Hotel per programmi senza fissa dimora?!?!”

 

“Dile non si discute!! Lui rimarrà qui!! Mi serviva solo che tu lo sapessi, almeno ti ho risparmiato l’infarto che avresti preso se non ti avessi portato con me qui ora!!”

 

“Io non ho avuto affatto paura!!”

 

“Ah va bene, allora ora che ti stanno tremando le gambe farò finta di nulla...” disse ridendo.

 

Smith li guardava da in fondo alla stanza incrociando le braccia per vedere chi dei due avrebbe vinto la sfida.

 

Dile guardò verso di Smith “v-v-v-vedi di non farti sgamare!!” e poi di corsa tornò a casa.

 

“devi scusarlo Smith, fa tanto il duro con me ma appena ti vede...” disse sedendosi vicino a lui.

 

“aah, non importa, piuttosto stavo pensando.... io non posso stare qui tutta la vita...sono qui da un pomeriggio e già mi sono stancato”

 

“scusa ma dove vorresti andare? Qui ti conoscono tutti, vestito così poi dai parecchio nell’occhio!”

 

“magari potrei cabiarmi d’abito, no? Così esco a fare due passi con te qualche volta...”

 

“non è una cattiva idea sai?” anche se lei preferiva vederlo vestito elegante “prenderò qualcosa dal guardaroba di mio padre, credo che ti andranno bene i suoi vestiti...” 

 

“A proposito, come mai non hai voluto tornare nel mondo vero come molti hanno fatto una volta che sono diventati consapevoli?” disse sedendosi vicino a lei.

 

“Naah... non ho voglia di svegliarmi... preferisco vivere consapevole di sognare...e poi il mio è un bellissimo sogno e se mai mi svegliassi lo perderei, perchè sarebbe mio nemico...” disse visibilmente imbarazzata.

 

Smith allora fece finta di nulla per non peggiorare la situazione. Lui come programma poteva leggere le emozioni umane, e lui aveva quasi imparato a capirle e a distinguerle. Notava che ogni volta che Nutty stava vicino a lui il suo cuore batteva fortissimo e il suo calore aumentava. Quindi scoprì che la ragazzina aveva una grande cotta per lui.

 

‘ah questi umani! Valli a capire.... eppure un tempo l’ho quasi uccisa!’ pensava lui.

 

“ora è meglio che vada Smith, è abbastanza tardi, domani mattina mi sveglierò presto e ti porterò qualche vestito, così magari mi accompagni a scuola...sempre non facendoti vedere dai miei genitori però...e...ah già, non mi chiamo Isabella!!” disse sorridendo.

 

“va bene, così mi sgranchisco un po’ le ossa, notte Isabella!!” disse salutandola con la mano.

 

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Tornata nella sua stanza notò che qualche amico l’aveva cercata al computer icuriosita dal suo nuovo nick, se ne fregò e andò a dormire, era stata una giornata davvero stressante!

 

Sognò. Sognò di non essere nella sua stanza, ma li vicino a lui.

 

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Smith invece non aveva sonno. Spense la tv, e vedendo che ormai girava poca gente per strada, prima si guardò in giro e dopo spiccò il volo. Voleva vedere un po’ cosa c’era di bello in quella città.

 

Arrivò in cima alla famosa stazione, ‘una vera opera d’arte’ pensò lui sedendosi sul tetto. Rimase affascinato dai suoi archi e dalle sue sculture, decise di vedere altro.

 

Non volava veloce, andava piano per notare le bellezze notturne della città. Le sue luci e i suoi colori. Fu attirato dalla luce di una grande via, forse la più grande nella città. La percorse in volo e quasta lo portò davanti alla grande Cattedrale. Rimase ancora più affascinato che dalla visione della stazione.

 

Delle luci illuminavano la statuina d’oro in cima, noto che la struttura era in ristrutturazione ma questo nn tolse nulla alla sua bellezza. ‘dimostrazione che a volte gli umani sanno usare la testa’ pensò ironicamente mentre atterrò afffianco alla statuina. Si vedeva parte della città da lassù. Un venticello fresco gli accarezzava il viso. Rimase lassù per un po’ a pensare.

 

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Arrivò mattina e Nutty si accorse di non essersi svegliata presto come avrebbe voluto ‘mannaggia!! Così imparo a sognare troppo!!’ Si alzò di scatto e, come mai aveva cfatto veloce in vita sua, prese alcuni vestiti del padre e si fiondò di nascosto in terrazza prima che qualcuno dei suoi genitori se ne accorgesse. ‘se nn mi prendo un infarto oggi..!!’ pensava mentre correva per le scale.

 

Aprì di scatto la porta dove stava Smith, o almeno dove avrebbe dovuto stare... perchè effettivamente non c’era!

 

“Smith dove diavolo sei?! Dai che sono in ritardo”  cercava di nn urlare troppo per non svegliare tutto il palazzo.

 

Smith sbucò fuori con un balzo dal palazzo di fronte “Ops, scusami! Ero andato a fare un giro!”

 

“eri andato a fare un giro?!?! Guarda che questa città non è un parco giochi!! Specialmente per te! Stai attento!” disse appoggiandogli i vestiti sul letto “cambiati e poi aspettami all’angolo laggiù verso le otto meno venti, ok?” detto questo corse di nuovo a casa sua.

 

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In realtà lui aveva passato tutta la notte fuori, senza chiudere occhio, in fondo dormire non è una cosa di cui i programmi hanno bisogno... Si avvicinò al letto e alzò i vestiti. C’era una camicia azzurra, una maglietta e un paio di scarpe da ginnastica. Si cambiò e notò di essere meno appariscente. Decise di tenere gli occhiali. Si mise la maglietta e sopra la camicia tenendola sbottonata.

 

Non voleva arrecare troppo disturbo alla ragazzine, ma non aveva altri posti dove rifugiarsi, di lei si fidava. Si fidava perchè fu l’unica che gli fu vicino in quel cinema e poi ormai gli erano chiari i suoi sentimenti...

 

Si specchiò sul vetro della polverosa porta della stanza in cui stava. Si scompigliò un po’ i capelli e sorrise. Scese giù con un balzo all’angolo in cui Nutty gli aveva detto di aspettare.

 

Era solo il primo dei tanti giorni che avrebbero passato assieme...

 

                                                                                                                        Continua!!

 

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Nota di Isa: AAAH!! Come sia uscita fuori l’idea di continuare sta FF ancora non lo so!! All’improvviso BAM!! Comunque spero piaccia lo stesso anche perchè ci metto anima e corpo!! E poi ho in mente dei bei disegnuzzi riguardanti questa storia!! Anzi, corro subito!! Ah, già!! A chiunque mi cerchi sono in terrazza dalla mia musa ispiratrice!! ;)

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** sta accadendo qualcosa ***


Questa è realtà

Questa è realtà... “sta accadendo qualcosa”

 

Per la strada verso la scuola Smith continuava a guardare la gente che gli passava vicino, nessuno di loro lo guardava in modo strano, capì che così vestito sembrava perfettamente un umano normale.

 

‘tutto a posto?’  chiese Nutty notando il suo comportamento.

 

‘altrochè! Ascolta, ma che ci vai a fare a scuola scusa?’

 

‘come che ci vado a fare? A scuola non vado certo per divertirmi!! Purtroppo se non si studia si resta falliti!’

 

‘io non ho mai studiato eppure ho un inteligenza quasi superiore a voi...’

 

‘ehi genio, per te è diverso!! Io non sono un programma!!’

 

‘...e in più non sono mai stato un fallito’ finì sorridendo quasi vantandosi di se stesso.

 

‘e vero però mi sembra che Neo sia ancora in circolazione!!’ disse con un ghigno la ragazzina.

 

‘e con questo che vorresti dire?’ rispose irritato.

 

‘dai dai, sto scherzando, non te la prendere!!’ rise Nutty.

 

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Chiaccherando e litigando arrivarono a qualche metro vicino alla scuola.

 

‘ascolta Smith, meglio se mi lasci qui...i miei compagni non ti conoscono, penseranno male, quindi è meglio che non ti fai vedere’

 

‘ok! Come vuoi! Io sono sopra la tua scuola se mi cerchi, tanto non ho nulla da fare...’

 

Nutty corse dai suoi compagni, mentre Smith la sorvegliava da lontano.

 

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Cominciarono le ore di lezione e in classe c’era un gran casino, e anche una grande agitazione per via della temutissima verifica di matematica.

 

‘Annichan, vero che tu mi aiuterai?’ la supplicò Nutty.

 

‘Mi avevi detto di aver capito l’argomento!!’

 

‘in questi giorni ho avuto tanto da fare... il tempo per ripassare non l’ho trovato!!’ disse mentre si avvicinò anche Gennaro ‘a te è inutile che ti chiedo se le hai capite, tanto prendi sempre nove!!’

 

‘io ti aiuterei, solo che la prof mi mette sempre affianco a lei!!’ disse Gennaro.

 

‘ok, già posso vedere il voto, sarà un bel quattro e mezzo!! Neanche l’Oracolo!!’ scherzò Nutty.

 

Annichan e Gennaro erano i suoi due migliori amici in classe, quelli con cui parlava di più.

 

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Smith, nel frattempo che a Nutty era cominciata la verifica, si annoiava sul tetto, l’unica cosa che faceva era contare le auto che passavano sotto di lui. Improvvisamete però vide tre figure conosciute inseguire un ragazzo.

 

All’inizio pensò di aver visto male, ma poi capì che quelli erano davvero tre agenti.

 

Doveva avvetire anche Nutty. La individuò in una classe al primo piano.

 

Nutty si accorse di lui. Sgranò gli occhi ‘che diavolo ci fai qui maledetto!!??’ pensava mentre lo guardava a fare strani segni fuori dalla finestra.

 

Smith cercava in tutti i modi di farle capire che doveva uscire dalla classe perchè doveva parlarle. Nutty allora chiese alla prof il permesso di poter uscire per andare in bagno urgentemente.

 

Nutty scese in cortile “si può sapere che cavolo hai intenzione di fare?!”

 

“ci sono degli agenti in circolazione!!”

 

“come degli agenti?! Ma se è tornata la pace nessun agente dovrebe più trovarsi in giro!!”

 

“secondo me sta succedendo qualcosa... comunque cercherò di scoprire qualcosa...tu intanto ritorna in classe!” Smith con un balzò sfrecciò nel cielo a grandissima velocità.

 

Nutty rimase a bocca aperta a guardarlo allontanarsi nel cielo ‘wow!!’ pensò. Poi il pensiero della verifica riprese il sopravvento e si lanciò in classe.

 

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Smith cercò di individuare ancora il trio di agenti. Lì ritrovò che avevano circondato lo sfortunato ragazzo. Riuscì ad atterrare davanti a loro prima che lo uccidessero.

 

“e tu chi sei da poter fare queste cose?” chiese uno dei tre agenti.

 

“come chi sono? Non mi riconoscete? Sono Smith!” disse con voce autoritaria.

 

“ancora tu!! Non sei ancora sparito dalla faccia della terra!! Credi che così vestito scapperai a chi ti sta cercando?” disse un altro.

 

“Johnson, Thomson, Jackson...voi tre invece non avete ancora smesso di fare i cagnolini agl’ordini delle macchine, vero?”

 

La scena si stava tutta svolgendo davanti agl’occhi impauriti di quel ragazzo, che ne approfittò per scappare.

 

“maledetto, il nostro obbiettivo era fermare quel ragazzo!!”

 

“vorrà dire che il vostro obbiettivo sarò io ora! Ditemi perchè cercate ancora di uccidere gli umani!”

 

“non abbiamo tempo da perdere con te! Sei l’unico di questo sporco mondo a cui vanno date delle informazioni!!”

 

“oh, non vi fidate di me?” disse ridendo.

 

“sei l’esule più ricercato da noi all’interno della matrice, lo sai? Quindi faresti bene a scappare!”

 

Smith si mise in posizione di attacco. Il primo a farsi avanti fu Johnson, che gli si fiondò addosso con velocità elevata, si scambiarono qualche colpo, ma un potente calcio di Smith al petto lo fece finire contro il muro lasciandolo a terra sconfitto.

 

I due agenti restanti lo attaccarono assieme, ma la velocità di Smith era molto di più della loro messa assieme. I due agenti colpivano con i loro pugni e calci solo l’aria. Smith prese entrambi al collo e fece sbattere le loro teste l’una contro l’altra. Sconfitti tutti e tre. I loro corpi si teletrasportarono in altri sicuramente a grande distanza da li. Rimanendo in quel vicolo solo tre corpi di tre sfortunati essere umani.

 

‘maledizione...’ si disse in mente Smith. Poi tornò verso la scuola.

 

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Nutty uscì da scuola, lasciò i suoi compagni Annichan e Gennaro e raggiunse Smith vicino al semaforo.

 

“Ehi Smith, scoperto nulla riguardo quegli agenti di cui mi stavi parlando?”

 

“mmm...mi sono dovuto sfidare con loro, ma ancora non ho scoperto nulla, ho capito soltanto che ce l’hanno ancora con gli umani...”

 

“bè magari faremo qualche ricerca nel fine settimana...domani è sabato!”

 

“te invece com’è andata a scuola? Ho visto che stavate facendo un compito in classe!!”

 

“cambiamo argomento per favore...”

 

“aah, vedo che la matematica non è il tuo forte!! Come programma sappi che di matematica so tutto!! Posso esserti utile!”

 

“e cos’aspettavi a dirmelo??”

 

“tu non me l’hai chiesto!! Chi erano quei due ragazzi a cui stavi vicino?”

 

“aah, sono due grandi amici!! Annichan e Gennaro!! stiamo sempre vicini a scuola!”

 

“bè quello che tu chiami Gennaro è innamorato di te, lo sai?” disse sorridendo Smith.

 

“eeh? Ma và! Che dici? Ti starai sbagliando...”

 

“no che non mi sbaglio!! Quando ti sta vicino aumenta il suo calore corporeo e gli sudano le mani e a volte balbetta un po’!!”

 

Nutty si mise a ridere “e tu come fai a sapere queste cose??”

 

“non credo di doverti ripetere che sono un programma, ho imparato a capirvi... secondo me dovresti metterti con lui!”

 

“ascolta dottor Stranamore, questi non sono affari tuoi! E poi non voglio rovinare un amicizia! Piuttosto oggi arriva la Beba, sarà sorpresa di rivederti!”

 

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Suonò il citofono, la Beba era arrivata, Nutty le disse di aspettare in cortile.

 

“ciao Nutty, al cellulare mi hai parlato di una sorpresa, di che si tratta?”

 

“vieni con me in terrazza, te lo farò vedere” le due corsero su per le scale, sino ad arrivare al locale ascensore.

 

“bè qui dentro non ci sono mai state molte sorprese per noi...” disse prima di accorgersi dell’uomo che stava al suo interno.

 

“ciao Beatrice!” la salutò Smith seduto sulla poltrona.

 

Beba non credeva ai suoi occhi, era ancora in circolazione “wow!! Che ci fai ancora qui?? E poi come mai hai quella roba addosso?”

 

“il signor Anderson è un osso duro, nell’attesa che anche io diventi più forte starò qui da Isabella, ho messo questi vestiti così posso uscire di qui senza farmi notare...” rispose lui.

 

Beba sorrise e guardò Nutty “ora non è più il nostro rifugio questo!!”

 

“ma certo che lo è ancora, solo con un amico in più!!” disse lei saltando di gioia.

 

“ah Nutty, ti dispiace se andiamo da Nashville?”

 

“Nashville?”

 

“ma possibile che non ti ricordi mai che posto sia? E’ quello dove vado a comprare le colonne sonore!!”

 

“aaah!! Si si, ho capito!! Che cd devi comprare?”

 

“secondo te? Naturalmente Alexander, Shark Tale e Sky Captain!!” disse la Beba sorridendo.

 

“ah già! Vero!! Andiamo subito!! Vieni anche tu Smith?” disse lei tirandolo su dalla poltrona per un braccio.

 

“se non vi do fastidio per me va bene!!”

 

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“sono  più di tre mesi che cerco queste colonne sonore senza successo!! Non ne posso più!!” disse la beba per strada.

 

“magari oggi sarà il tuo giorno fortunato!!” la consolò Nutty.

 

Beba era una fan super sfegatata di Angelina Jolie e oltre ad avere praticamente quasi tutti i suoi film, anche quelli più vecchi, doveva assolutamente comprarne anche le rispettive colonne sonore. La mania delle colonne sonore l’aveva presa da Nutty che aveva quelle dei film di Matrix.

 

Smith se ne stava dietro di loro ad ascoltare i loro discorsi, ma improvvisamente la sua attenzione venne attratta da una ragazza ferita che entrò velocemente in una cabina telefonica in una piccola via. Sollevò la cornetta e scomparve. Smith socchiuse gli occhi.

 

“ehi Nutty, lo sai che sta sera fanno Matrix in tv?” disse la Beba.

 

“ssssst!!” le fece Nutty tapandole la bocca con la mano”voglio fargli una sorpresa!! Non lo deve sapere sino a sta sera!”

 

Beba si mise a ridere “sono curiosa di sapere che faccia farà!! Secondo me troverà Hugo antipatico!”

 

“della serie: Ma come si permette questo qui??” anche Nutty si mise a ridere.

 

“di chi si parla?” intervenne Smith.

 

“niente di importante non ti preoccupare...” disse Nutty.

 

“ma poi sei entrato in camera sua?” gli chiese la Beba.

 

“quando ci ho provato mi ha quasi strappato un braccio! Quindi ho rinunciato...”

 

“embè?? Che sono sti discorsi?! E’ sempre in disordine quindi non volevo fare brutta figura!!” si giustificò lei.

 

“non sarà per via di tutti quei bei gadget e poster che hai riguardan...” Nutty pestò il piade di Beba prima che potesse finire la frase.

 

“che gadget e poster?” chiese Smith incuriosito.

 

“gadget?? Poster?? Quali gadget e poster Beba?? Vorrei saperlo anche io!!”  disse Nutty mentre la guardava male.

 

“no, niente!! Stavo solo pensando ad alta voce, mi capita spesso!!” e cominciò a ridere mentre Smith la guardava confuso.

 

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Mentre Beba cercava le sue colonne sonore Smith e Nutty aspettavano seduti su delle poltrone vicino all’ingresso.

 

“Isabella, tu a volte senti la necessità di avere delle risposte?” chiese di scatto Smith.

 

“come mai questa domanda?”

 

“no perchè mi stavo chiedendo se ti andrebbe di conoscere l’Oracolo....”

 

“tu mi stai dicendo che l’Oracolo esiste davvero?!” urlò Nutty attirando l’attenzione di tutti i clienti nel negozio “ehehe scusate!! Continuate pure!!”

 

“ma certo che esiste scusa!! Non te la ricordi più?! Tu dovevi essere tra gli Smith in prima fila quando mi stavo impossessando di lei!!”

 

“mmm....” Nutty cercò di riordinare quei ricordi “bè me ne ricordo molto vagamente...”

 

“ti andrebbe di conoscerla?”

 

“ma certo!! Sarebbe davvero stupendo!! Così cerchiamo di scoprire qualcosa sugli agenti!! Cè anche Seraph e Sati??”

 

“si ci sono anche loro...ma è da un po’ che vorrei farti una domanda...si può sapere come fai a conoscere così bene la storia di Matrix, i nomi degli esuli e tutto ciò che ruota intorno??”

 

Nutty si stava accorgendo che stava per rovinargli la sorpresa che gli avrebbe dovuto fare quella sera “bè.... io....insomma.....ho immaginato!! Ho provato a immaginare!!” poi si girò dall’altra parte e pensò ‘che stupida giustificazione!! Spero che non si accorga di nulla’

 

“comunque ti porterò da lei domani, ok?”

 

“certo che è ok!! Può venire anche Beba?”

 

“certamente!”

 

Nutty si alzò dalla poltrona e andò da Beba “uffa che noia!! Ancora nessuna colonna sonora!!”

 

“Beba, per domani non prendere impegni....”

 

“perchè?”

 

“andiamo entrambe dall’Oracolo!!”

 

Beba si voltò a guardarla per vedere se non stava scherzando “esiste davvero?”

 

Nutty sorrise.

 

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Arrivò sera e tra pochi minuti sarebbe cominciato il film. Nutty salì in terrazza e bussò alla porta del locale ascensore. Smith le aprì la porta.

 

“credevo che avessi da fare...”

 

“aaah, i compiti li rimando a domani!! Ho una sorpresa per te!” disse entrando.

 

“una sorpresa per me??”

 

“certo, accomodati, te la mostro subito!” disse la ragazzina sedendosi sul letto e accendendo la tv”

 

Smith si sedette affianco a lei molto curioso. Poi guardò lo schermo e vide delle lettere verdi che scorrevano verso il basso mostrando poi la scritta “Matrix”. Smith rimase a bocca aperta. E Nutty sorrise nel vedere che era riuscito a sorprenderlo.

 

Poi si voltò verso di lei “che significa Isabella!! Che ci fa questa roba in tv??”

 

“sssst!! Adesso arrivi tu!! Non rovinarmi la sorpresa!!”

 

“come arrivo io?!?!” Smith ripuntò gli occhi allo schermo.

 

-Arrivò una macchina nera e si fermò davanti al Motel Heat. Uscirono fuori tre uomini in nero, uno dei tre perfettamente somigliante a Smith. Questo andò verso un poliziotto “tenente, tenente gli avevo dato degli ordini precisi!”-

 

Smith rimase totalmente pietrificato, Nutty si mise comoda. Capì che Smith non se ne sarebbe perso neanche un minuto di quella pellicola.

 

Così fu. E ogni volta che entrava Smith in scena faceva commenti stupidi. “io non ho fatto così!! Questo buffone non sa per niente la storia!!”

 

“ehi Smith, Hugo fa solo quello che i registi dicono!! E poi Hugo è bravissimo se lo offendi ancora ti tiro un coppino!”

 

“questo è bravo secondo te?! E poi non mi assomiglia per niente!!”

 

“non ti assomiglia?!?! Ma se sei il suo sosia!!”

 

“semmai lui è il mio sosia!! Sono qui da prima di lui!!”

 

Praticamente fece un commento per ogni scena. Nutty pensò che la sorpresa non gli piaque. Però si dovette ricredere ai titoli di coda, quando Neo volò tra i palazzi. Smith la guardò “ma è già finito?!”

 

“come ‘è già finito?’ pensavo non ti piacesse e non vedessi l’ora che finisse!”

 

“bè no....racconta quello che è accaduto!! E poi non può finire che muoio!! Io dopo mi sono trasformato in Virus!! Voglio vedere se questo Hugo mi avrebbe imitato anche da Virus!”

 

“comunque stai tranquillo, ne sono usciti altri due: ‘matrix Reloaded’ e ‘matrix Revolutions’, se vuoi te li farò vedere...”

 

“ora?”

 

“bè no, ora no, devo andare a dormire!”

 

“quando li fanno in tv?”

 

“in tv non li fanno ancora perchè sono usciti da poco al cinema... però io li ho sia in DVD che in cassetta...domani se vuoi li guardiamo...”

 

“se voglio? Certo che voglio!! Non vedo l’ora!! Ora capisco perchè sai così tante cose su Matrix!!” disse con faccia convinta.

 

Nutty si mise a ridere, era contenta che gli fosse piaciuto “Bene, sono contenta che tu sia rimasto felice della mia sorpresa! Porto anche i pop corn domani!!”

 

“ah dall’oracolo ci andiamo domani mattina, ok?”

 

“ok però prima devo fare i compiti! Buonanotte!” Nutty scese frettolosamente dalle scale.

 

Smith rimase sul letto a fissare i titoli di coda del film e cominciò a pensare. Dopo un po’ vide scritto: ‘Neo: Keanu Reeves – Morpheus: Laurence Fishburne – Trinity: Carrie Anne Moss – Agente Smith: Hugo Weaving....’.

Gli aveva fatto una strana impressione il fatto che la sua storia fosse stata usata per un film.

 

Si sdraiò sul letto e cercò di non pensarci più. Almeno sino a quando non avrebbe visto i seguiti...!

 

 

                                                                                                                                                                             Continua!!

 

 

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

 

Nota di Isa: Woah!! Eccoci alla fine del terzo capitolo!! Dopo una chiaccherata con la Bea per decidere un posto diverso dove far vivere Smith ho deciso che alla fine il locale ascensore è quello migliore!! E anche Smith  sembra felice della mia scelta, le cantine le trova buie pure lui, mentre in terrazza (anche se in questi giorni cè brutto tempo) cè più luce! E poi sono più raggiungibili anche per me che mi devo fare scalini su scalini!! Va bè chiudo dai, devo andare a trovare l’Oracolo, alla prossima!!  ;)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** visita all'Oracolo ***


Questa è realtà

Questa è realtà... “visita all’Oracolo”

 

Nutty quella mattina si svegliò abbastanza presto, perchè aveva tante cose da fare quel giorno, a cominciare dai compiti!! Fece colazione e si buttò sulla scrivania a farli. Arrivò suo fratello in camera dopo un po’.

 

“oh Nutty levati da qui, devo giocare a computer!”

 

“we!! Ma che giocare a computer!!?? Io ho matematica da recuperare!!” gli rispose senza distogliere lo sguardo dai radicali sul quaderno.

 

“bè se non studi quando ci sono le verifiche non è colpa mia, valli a fare in sala dai!!”

 

“maledizione Dile, torna tra mezz’ora!!” Nutty si arrabbiò. Improvvisamente Dile fece una faccia sconvolta e cominciò a balbettare.

 

“o-o-o-o-o-k!! Questa me la paghi però!!”

 

Nutty non capiva il motivo di tanto scompiglio, non aveva neanche tanto alzato la voce, strano che si sia arreso così! Il motivo gli fu chiaro quando si voltò e fuori dalla finestra alle sue spalle e vide Smith che la guardava a testa in giù.

 

“maledizione Smith!! Che cavolo ti metti a fluttuare fuori dalla mia finestra?? Se i miei genitori si svegliano e ti vedono qui mi uccidono!!”

 

“non dobbiamo andare dall’Oracolo?”

 

“si ma devo prima finire i compiti!”

 

Smith entrò in camera sua dalla finestra, prese la penna di mano a Nutty, si sedette di fronte al quaderno e in pochi istanti le finì gli esercizi. Dopodichè riappoggiò la penna sulla scrivania e sorrise “fatto, ora andiamo!!”

 

“grazie!! La prossima volta impossessati di me durante la verifica di matematica!! Così mi salvi dal debito!!”  poi si accorse di essere ancora in pigiama e prese i suoi vestiti dall’armadio. Nel frattempo Smith osservava la sua stanza.

 

Gadget, posters e pupazzetti su Matrix dappertutto. Quasi tutti su di lui...o meglio, su Hugo Weaving. Sorrise nel prendere in mano il pupazzetto che lo ritraeva insieme a Neo sotto la pioggia. Somigliava a lui in modo impressionante.

 

“era per tutta questa roba che non volevi che entrassi in camera tua?” sorrise Smith.

 

“bè...anche...” in verità il motivo era solo quello “ora per favore vedi di fare dietro front, uscire dalla finestra e aspettarmi in strada”

 

“perchè?” chiese Smith che era distratto a tocchettare i gadget che non si accorse che la risposta era abbastanza ovvia.

 

“non ti aspetterai che mi cambi davanti a te!!” gli urlò.

 

Smith tornò in se e si accorse della figuraccia tremenda che aveva appena fatto. Quindi uscì imbarazzato dalla finestra e aspettò che la ragazzina si cambiò.

 

Nutty si preparò velocemente e prese la giacca “Dile se vuoi vai al computer io devo uscire!”

 

“Uscire? Sono le otto!! Dove te ne vai?”

 

“devo andare con Smith e Beba dall’Oracolo!!”

 

“Davvero andate dall’Oracolo?”

 

“si, ma non farmi perdere tempo, sono già in ritardo! Beba mi sta aspettando!”

 

“Posso venire anche io?? Dai Nutty!!”

 

“Vuoi venire anche te? Sei sicuro?”

 

“Si che sono sicuro!! Voglio conoscerla!!”

 

Nutty si rassegnò e lo portò con se. Smith si aspettava arrivasse solo Nutty “e tu perchè stai venendo?” gli chiese.

 

“Che domande!! Voglio conoscere l’Oracolo no?”

 

Arrivarono tutti e tre sotto casa di Beba.

 

“Aspettatemi un attimo qui, vado a chiamarla, scommetto che starà ancora dormendo!” disse Nutty salendo le scale lasciando Smith e Dile nella portineria del palazzo.

 

Suonò il campanello e dopo parecchi secondi Beba le aprì la porta ancora con la faccia assonnata e il pigiama.

 

“ho appena scommesso con Smith e mio fratello che ti avrei trovata ancora a dormire!!”

 

“scusa...e che sono andata a dormire tardi...ora mi preparo” disse sbadigliando.

 

“sei andata a dormire tardi perchè a mezzanotte c’era GIA, vero?” disse accomodandosi sul divano.

 

“ti pare che io mi perda un film di Angelina? Anche se c’è l’ho in tutte le versioni possibili di DVD!!” rispose Beba mentre si vestiva.

 

Intanto Smith e Dile aspettavano in portineria.

 

“Tu sei più piccolo di Isabella, vero?” gli chiese al ragazzino.

 

“si, di un anno...”

 

“sembri più grande tu...lei è molto più bassa...”

 

“sembri venuto dalla luna tu! E’ logico che sia più bassa, è una ragazza! Ma poi perchè ci chiami con i nostri veri nomi? Anche con Neo l’hai sempre fatto!”

 

“Perchè trovo stupido chiamare gli umani con quei nomi finti, quando un umano nasce ha un nome e un cognome... quindi credo sia più rispettoso nei loro confronti chiamarli con il loro vero nome e non con un nome fittizzio, è una forma di rispetto...”

 

“ah...” Dile rimase in silenzio, non si aspettava che Smith potesse fare certi discorsi.

 

Nutty e Beba arrivarono a interrompere il loro discorso. Ora erano pronti ad andare dall’Oracolo.

 

“qualcuno sa dove si trova?” chiese Beba al gruppo.

 

“io lo so” rispose Smith “ci sarà da camminare parecchio per la città”

 

“scusa Smith, lo sai che esistono cose come tram, autobus e metropolitane?” intervenne Nutty “basta che dici la zona e si prende il mezzo giusto che ci porterà da lei in pochi minuti!”

 

“no. Non è un luogo raggiungibile in questo modo” rispose Smith.

 

“ma come?!” urlò Dile “non abiterà mica su un battello!!”

 

“naa, secondo me l’Oracolo non sa nuotare!” disse Nutty.

 

“è vecchia, mica scema!” intervenne Beba.

 

“non abita su un battello!” li corresse Smith divertito dalle loro supposizioni “solo gli umani liberati e alcuni programmi o esuli hanno la chiave per accedere alla sua casa...”

 

“e tu sei tra questi fortunati?” chiese una delle due ragazzine.

 

Smith annuì con la testa. Però tra i ragazzi si formò qualche dubbio.

 

“ma scusa...” chiese Dile “come puoi tu avere accesso all’Oracolo se...”

 

“...se mi sono impossessato di lei in passato e ho preso i suoi occhi?” finì Smith.

 

I tre ragazzi aspettavano una risposta.

 

“bè, voi di certo non lo potete sapere, daltronde il film si ferma solo fino a quando il signor Anderson mi sconfigge nello scontro sotto la pioggia...” Smith fece una piccola pausa per riordinare nella mente i fatti accaduti “ dopo di questo c’è stata una pace momentanea tra macchine e umani...”  Smith fece un altra pausa per permettere ai ragazzi di seguirlo.

 

“...dopo di che voi mi trovaste tra le macerie di quel cinema, ricordate? Passato un po’ di tempo decisi di risfidare il signor Anderson, ancora senza successo purtroppo, allora decidi di fare visita all’Oracolo... e questa volta non per impossessarmi di lei...”

 

“...per chiederle qualche biscotto?” intervenne Dile. Il resto del gruppo lo guardò malissimo. “che c’è? Era solo una domanda!!”

 

“...andai da lei per chiederle dei consigli su come poter acquistare abbastanza forza per sconfiggerlo...”

 

I tre ragazzi si pietrificarono “cioè, aspetta, tu sei andato da lei per chiedergli consigli su come far fuori l’Eletto?!?!”

 

“esatto” rispose Smith come se fosse la cosa più normale del mondo.

 

“ma scusa, certo che hai una bella faccia tosta!! Prima la fai quasi fuori e poi gli chiedi come far fuori l’Eletto?!?! E poi lei è dalla parte dei buoni, quindi secondo te ti va a dire come farlo fuori?!?!” disse Nutty.

 

“ma io non lo voglio uccidere!” le rispose.

 

I tre ragazzi a quel punto non capivano più nulla.

 

“io voglio solo riuscire a sottometterlo per poter così constatare che sono diventato più forte di lui!! Solo questo voglio! Se lo faccio fuori lo so che farei tornare la guerra! E questo l’Oracolo lo sa, io non voglio più causare problemi in Matrix, voglio solo essere più forte del signor Anderson!!”

 

Beba, dile e Nutty rimasero in silenzio.

 

“la vostra prossima domanda immagino sarà: e come l’hai trovata? Facile, sono andato a sfidare Seraph e lui mi ha condotto da lei, e poi mi è stata data la chiave, come dimostrazione che non voglio più causare danni nel mondo! Fine della storia!”

 

“Smith tu sei un programma difettoso secondo me!!” commentò Nutty.

 

“devo darle ragione Smith!! Sapevo che l’Oracolo era buona, ma non credevo sino a questo punto, e poi tu sei stato un gran maleducato ad andarle a chiedere consigli dopo tutto quello che hai fatto!” disse Beba.

 

Smith non le rispose. Fece finta di nulla. Lo sapeva anche lui che era stato un comportamnto scorretto, ma daltronde era l’unica cosa che gli importasse davvero. Si sentì ancora peggio quando lei gli rispose “solo quando avrai capito il valore dell’amore forse riuscirai a sconfiggerlo, perchè lui combatte col cuore, tu invece solo con la rabbia! La vera forza parte dal cuore Smith” e lui cosa ne sa di amore?? è solo un programma! Però un modo si è promesso che l’evrebbe trovato.

 

Dopo parecchia strada si infilarono in una via abbastanza buia e Smith tirò fuori un paio di chiavi strane. Si diresse di fronte a una porta molto vecchia in fondo alla via e infilò una delle chiavi all’interno della serratura.

 

La porta si aprì e loro si trovarono all’interno di un corridoio tutto bianco infinito di porte verdastre.

 

“nooo!! Non ci posso credere!! Queste sono le back doors!!” a Nutty sembrava tutto un sogno.

 

“figata!” disse Dile.

 

“tra poco siamo arrivati” li avvertì Smith.

 

Fecero qualche minuto di camminata e si fermarono di fronte a una delle tante porte. Non era diversa dalle altre, eppure Smith sembrava sapere benisimo che fosse quella, come se ci fosse qualcosa che la differenziava dalle altre.

 

“siamo arrivati” disse ai ragazzi dopo averla aperta. Smith fece loro strada all’interno di quella casa. Sembrava una casa molto accogliente. Si presentò Seraph di fronte a loro.

 

“salve Smith, l’Oracolo ti stava aspettando” gli disse la guardia del corpo dell’Oracolo.

 

“ah, loro sono con me, non ti preoccupare, li ho portati a conoscere l’Oracolo”

 

I tre ragazzi erano stupefatti, quello con cui Smith stava parlando era davvero l’angelo Seraph!! Lui gli si avvicinò e si presentò.

 

“Seraph, è un piacere conoscerti ma ti avviso che non so una bega di arti marziali, quindi se mi devo presentare all’Oracolo non posso batterti!!” disse Nutty prima di dargli la mano.

 

Seraph rise per un momento “per questa volta potete passare!”

 

Si sentì un buonissimo odore di biscotti provenire dalla cucina. “ragazzi, Smith! Venite pure avanti” una voce dolce e pacata proveniva da essa. Era la voce dell’Oracolo.

 

I tre ragazzi, seguiti da Smith, si fecero avanti oltre la porta. Davanti ai loro occhi, vicino ai fornelli pronta a dar consigli, c’era proprio l’Oracolo. Incredibile.

 

Dile, Nutty e Beba erano molto tesi, sapevano bene chi avevano davanti.

 

L’Oracolo sorrise dolcemente “ma guarda che bei ragazzini mi hai portato Smith! A quanto pare migliori di giorno in giorno!”

 

“bè, ho ritenuto giusto portarteli perchè in fondo sanno molte cose, e magari con te non avrebbero avuto dubbi”

 

“hai fatto davvero molto bene, e poi conosco la tua situazione, una di questi tre è Nutty, vero? La ragazzina che ti ha ospitato nel suo palazzo...”

 

Nutty alzò timidamente la mano “s-sono io!”

 

L’Oracolo sorrise ancora una volta “hai avuto davvero un gran coraggio a ospitare un antipatico come lui, solo per questo dovresti essere premiata”

 

Smith tossì come per far finta di niente.

 

“ecco, i biscotti sono quasi pronti, ne volete qualcuno?”

 

I ragazzi annuirono col capo. Nutty si voltò per guardare Smith “ne vuoi anche tu, vero?” lui sorrise e annuì.

 

L’Oracolo mise i biscotti delicatamente sul vassoio e lo tese ai ragazzi “ecco a voi, non fate complimenti!” poi fece una piccola pausa “ora voglio parlare con alcuni di voi alla volta” poi li guardò attentamente “Nutty, Smith, accomodatevi sul divano per favore, ora devo parlare con Dile e Beba”

 

“ok” disse Nutty spintonando amichevolmente Smith fuori dalla cucina.

 

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Ci fu un momento di silenzio. Dile e Beba erano di fronte all’Oracolo, che si accomodò su una sedia.

 

“allora, innanzitutto vi ringrazio per non aver fatto parola a nessuno riguardo Smith... il motivo per il quale ora vi ho qui di fronte a me è per ricordarvi ancora una volta la frase siamo tutti qui per fare ciò che dobbiamo fare qui, ovvero, ognuno ha uno scopo da seguire. Il vostro per ora vi è chiaro, non riguarda neanche minimamente Smith”

 

I due seguivano con attenzione.

 

“tu Beba comunque hai il compito anche di confortare e aiutare Nutty. E’ una grande impresa la sua. Ha bisogno di sostegno...quindi continua a essere la sua migliore amica” Beba rispose con un sorriso.

 

Dile guardò l’Oracolo “ e per me non cè niente?”

 

L’Oracolo rise “si, forse qualcosa cè, sii meno timoroso con Smith! Non vuole farti del male, non vuole far del male a nessuno!”

 

Dile rimase in silenzio dall’imbarazzo mentre Beba rideva.

 

L’Oracolo fece uscire i due ragazzi e gli disse di far entrare Nutty.

 

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Nutty entrò timorosa dall’Oracolo.

 

“Nutty” disse con un sorriso “vedo che sei molto tesa, anche l’Eletto era così la prima volta, ma questo lo sai già”

L’Oracolo la invitò a sedersi. Nutty si accomodò di fronte a lei.

 

“allora, non cè bisogno che ti ringrazi per quello che stai facendo ormai...sai, Smith ti è molto riconoscente, credo te lo stia dimostrando, è sempre molto gentile, nevvero?”

 

Nutty annuì con la testa.

 

“non ne sei sicura vero?”

 

“di cosa?” chiese lei.

 

“del tuo amore nei suoi confronti”

 

Nutty arrossì e si nascose il volto con una mano.

 

“lo so che è solo questa la tua paura sai? Ma questo è un bene non ti preoccupare, non è una cosa negativa, anche se sappiamo bene tutte e due che non è una cosa che può accadere...”

 

“a me questo non importa, a me basta che non vada via di nuovo...” disse con voce bassa.

 

L’Oracolo sorrise “allora puoi stare tranquilla!!”

 

In quel momento entrò in cucina anche la piccola Sati. Con un volto vivace.

 

“tu devi essere Nutty!!” disse avvicinandosi a lei.

 

“si, e tu come lo sai?” le chiese.

 

“l’Oracolo mi aveva detto che Smith ti avrebbe portato qui!! E’ un piacere conoscerti!”

 

Nutty sorrise e poi l’Oracolo diventò seria.

 

“ora Nutty devo parlarti di una cosa importante...Smith ti ha parlato di quei tre agenti, giusto?”

 

“Johnson, Thomson e Jackson...si aggiravano nella mia zona l’altro giorno...”

 

“esatto, come puoi intuire anche tu, sta accadendo qualcosa... purtroppo cè chi vuole mettere fine alla pace... Il mainframe ha dato ordini agli agenti di uccidere gli umani che tenteranno di craccare Matrix o uscirne...tu e Smith avrete il compito di scoprire cos’è... ti affido questo compito, te la senti?”

 

“ma certo Oracolo, farò il possibile per scoprire cosa sta succedendo! Fidati di me!”

 

L’Oracolo diede un’occhiata a Sati e lei andò a chiamare Smith, che entrò in cucina dopo alcuni secondi.

 

“Smith, tu e Nutty avrete il compito di scoprire cosa si nasconde dietro questi fatti!”

 

Smith si avvicinò a Nutty “d’accordo! Sarà una bella avventura!”

 

Infine l’Oracolo diede a Nutty un ultimo biscotto per farla sentire meglio. Fuori dalla cucina rincontrò i suoi compagni.

 

“ma non è giusto!! Tu hai avuto un biscotto in più!!” si lamentò suo fratello.

 

“arrangiati! Tu non devi salvare il mondo!!” disse sua sorella soddisfatta.

 

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Arrivò sera. Nutty stava facendo vedere a Smith i seguiti del film Matrix, erano quasi alla fine di Revolutions. Hugo e Keanu stavano per finire il loro scontro.

 

Nutty e Smith erano sdraiati sul letto, ormai era notte, e lei stava morendo di sonno. Lui era totalmente preso dal DVD, era fatto talmente bene che gli sembrava di viaggiare tra i ricordi...

 

“lo sai che in questo punto mi ero messa a piangere?” gli disse con voce assonnata.

 

“davvero? Bè, il sognor Anderson sembra morto per sempre, la guerra è finita, può essere un momento emozionante...”

 

“veramente io avevo pianto per un altra persona...” disse con tono di voce sempre più basso.

 

“per un altra persona?” Smith vide che in quel preciso istante lui e i suoi cloni stavano scomparendo in un esplosione di luce. Poi si voltò verso di Nutty che però aveva gli occhi chiusi, si era addormentata con la testa e il braccio destro appoggiati sul suo petto.

 

Smith si alzò silenziosamente, la prese in braccio e volando entrò lentamente dalla finestra della sua stanza, che lasciava sempre aperta, dopo di che la mise a letto e la coprì con la coperta facendo attenzione a non svegliare suo fratello che stava già dormendo.

 

“buonanotte piccola” le disse prima di alzarsi ancora in volo e tornare in terrazza a finirsi il film.

 

                                                                                                                                                                            Continua!!

 

 

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Nota di Isa: la mia storia prosegueee!! Spero che per ora sia piaciuta a tutti!! Ah, quello che ha fatto Smith (di mettermi a letto) me l’ha detta mio fratello che in verità era sveglio e non stava dormendo!! Tra l’altro sto facendo una fatica cane a scrivere perchè mi sono spellata un dito giocando a racchettoni con bea in cortile!! E ho pure rotto il mio braccialetto facendo una schiacciata!! Sigh!! Va bè, alla prossima!! ;)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** L'inizio dei problemi e l'inizio di una collaborazione! ***


Questa è realtà

Questa è realtà.... “l’inizio dei problemi e l’inizio di una collaborazione”

 

Era un angelo, aveva i capelli castani e gli occhi blu come il mare e lei stava volando in cielo con lui. Era tutto così magico, sembrava di vivere un grande, bellissimo sogno. Erano sopra le luci della città. Si fermarono in cima a una terrazza di un grande palazzo. Dove si osservava uno stupendo panorama.

 

Nutty si voltò verso di lui, lo abbracciò e proprio nel momento in cui stava tendendo le sue labbra verso le sue un urlo tremendo la riportò alla realtà.

 

“sveglia Nuttyyyyy!!!!!” urlò suo fratello.

 

“Noooo! Maledetto!! Non potevi svegliarmi tra cinque minuti?!” Nutty mise la testa sotto il cuscino nella speranza di poter tornare nel suo bellissimo sogno.

 

“Dovremo chiudere la finestra la notte!! Non è un corridoio o un uscita di sicurezza questa!!” si lamentò.

 

“perchè? E’ utile nei casi di emergenza, così mamma e papà non si accorgono se esco di nascosto in terrazza e poi... ah ma come ci sono arrivata a letto?! Ero in terrazza!!”

 

“è per questo che ho appena detto di chiudere la finestra, Smith ti ha portato a letto, evidentemente ti eri addormentata, questa è da scrivere: -Nutty che si addormenta guardando Matrix, edizione straordinaria!!-“

 

“ma quanto sei simpatico! Prova tu a finirti un film a mezzanotte!! E poi perchè ora mi hai svegliata?”

 

“per nessun motivo in particolare, però trovavo preoccupante il fatto che ti stessi baciando il cuscino!!”

 

Nutty rimase immobile al notare che aveva ancora tra le braccia il cuscino, lo buttò sul letto imbarazzata facendo finta di nulla. Poi si alzò e andò in bagno a sciacquarsi il viso mentre nella sua mente si proiettava ancora il suo sogno, quasi come se fosse un film ‘menomale che i sogni esistono!’ si diceva in mente.

 

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Passò qualche giorno e tutto procedava per il meglio, nessuna anomalia per strada o situazioni bizzarre, tutto andava perfettamente bene. Nutty decise di regalare a Smith una specie di auricolare con microfono, in modo che così, se avesse mai avuto bisogno di lui, sarebbe bastato contattarlo.

 

Solita mattinata a scuola anche per Nutty, ovviamente accompagnata da Smith, che come ogni mattina se ne stava sui tetti o a fare qualche giro di ricognizione.

 

“allora, hai capito bene come si usa vero?” gli chiese per l’ennesima volta la ragazzina.

 

“si che ho capito! Ho usato l’auricolare per tutta la mia esistenza, vuoi che non lo sappia?! Almeno se mi annoio chiaccheriamo un po”

 

“questa non so se è una buona idea, soprattutto se ti vien voglia di chiaccherare durante un interrogazione o una spiegazione!! Ad ogni modo serve soprattuto per casi di emergenza!”

 

“capito!” disse prima di lasciarla andare dai suoi compagni.

 

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La mattinata sembrava trascorrere bene, Smith era sdraiato sul tetto a guardare la forma delle nuvole, quando improvvisamente sentì una grande frenata di automobile provenire da sotto la scuola. Si affacciò e vide che a provocarla era stata una macchina nera, fin troppo familiare.

 

“oh no!” disse seguendo i movimenti dei tre agenti Johnson, Thomson e Jackson, che erano ormai entrati dentro la scuola.

 

Nutty stava chiaccherando con i suoi compagni di classe, era l’intervallo, quindi molti degli studenti erano fuori dall’aula. Improvvisamente il suo cellulare cominciò a squillare. Era un numero sconosciuto. Decise di rispondere per sentire chi fosse.

 

“Nutty, stanno venendo a prenderti tre agenti, conoscono le tue intenzioni, scappa subito da quell’aula!!”

 

“Neo!” urlò Nutty spaventata. La telefonata si interruppe. Annichan e Gennaro erano preoccupati del comportamento della loro amica.

 

“che succede Nutty? Chi era?” chiesero.

 

Nutty non rispose e si diresse verso la porta dell’aula, sentì delle urla provenire dal fondo del corridoio che era molto affollato dagli studenti, Johnson stava venendo verso di lei. Nutty cominciò a correre nel corridoio cercando di mischiarsi tra gli studenti.

 

Riuscì a scendere le scale per raggiungere il piano terra. Thomson le sbarrò la strada. La ragazzina fece un grande balzo e col piede sinistro riuscì a darsi una grande spinta dallo scorrimano per riuscire a saltare l’agente. Atterrò per terra rotolando, aveva sbattuto abbastanza forte la spalla.

 

Si voltò verso l’agente e questo estrasse una pistola dalla giacca e cominciò a far fuoco nonostante ci fossero anche tutti gli altri studenti. Di fortuna abbassandosi riuscì a non farsi colpire. Toccò il suo auricolare.

 

“Smith!! Smith!! Ti prego aiutami!! Smith!!” urlò mentre i due agenti la seguivano velocemente alle sue spalle. Arrivò all’ingresso della scuola per uscire, ma notò che era pieno di poliziotti, allora decise di salire all’ultimo piano, magari sarebbe scesa dalle scale antincendio in terrazza.

 

Corse per le scale come mai aveva fatto sino ad ora, era disperata, continuava a pensare se mai sarebbe sopravvissuta. Quando finalmente vide la porta del terrazzo tirò quasi un sospiro di sollievo “posso farcela!” urlò, ma in quel momento l’ultimo agente si presentò fuori dalla porta e con un pugno al volto la scaraventò a terra nel bel mezzo della terrazza.

 

Tutta la scuola stava assistendo a quella scena. I tre agenti le si avvicinarono e Johnson le puntò la sua pistola alla tempia “hai smesso di interferire”

 

Proprio nel momento in cui stava per premere il grilletto, un calcio potentissimo gli deformò il viso, facendolo finire contro la ringhiera. Smith era finalmente arrivato. Gli altri due agenti gli si lanciarono contro. Qualche mossa veloce e li stese. Dopo di che si avvicinò a Johnson e lo tirò su per la cravatta.

 

“per quele motivo volete ucciderla?” Chiese Smith con voce carica d’ira.

 

Johnson rispose solo con un ghigno che non prometteva nulla di buono. Smith allora con l’altra mano gli spezzò il collo, uccidendolo e costringendolo a trasportarsi altrove “fino a quando qui ci sarò io non la toccherete, ah già dimenticavo, non puoi più sentirmi!” e getto a terra il cadavere dello sfortunato umano.

 

Dopo di che Smith si lanciò da Nutty per raccoglierla da terra e vedere come stava “Isabella, Isabella mi senti?” le chiedeva alzandole il viso.

 

Nutty abbassò lo sguardo e cominciò a piangere “credevo che non ce l’avrei fatta...grazie” Smith sorrise e l’abbracciò, sapeva che quello era l’unico modo per tranquillizzarla e farla stare meglio..

 

Quasi tutta la scuola era intorno a loro. I suoi due compagni di classe si fecero avanti, Smith fece qualche passo indietro, quelle cose non sarebbero mai dovute accadere davanti a degli umani inconsapevoli. Potevano riconoscerlo.

 

“e tu chi diavolo sei?” gli chiesero.

 

Smith nascose un po’ il viso “sono un supplente nuovo, mi trovavo qui per caso e sono intervenuto...su coraggio, tornate nelle vostre aule, lei viene con me ora” detto questo si fece strada con Nutty in mezzo alla folla.

 

Nutty sorrise “non sei gran che a trovare scuse!”

 

“tu avresti trovato di meglio?” disse facendo il finto offeso.

 

“è meglio scomparire di qui Smith, i poliziotti saranno già entrati per raccogliere i tre cadaveri...magari con la scusa che mi devi accompagnare in ospedale riusciamo a filarcela...”

 

L’uomo riuscì con quella scusa a farli uscire dalla scuola senza che i poliziotti li fermassero. Nutty comunque non era conciata tanto bene, e il dolore cominciava a farsi sentire.

 

“forse è meglio che ti accompagno davvero in ospedale... come ti senti?” disse accorgendosi che la ragazzina barcollava un po’.

 

“ho un gran dolore alla testa...” disse fermandosi. Smith le spostò un po’ i capelli e vide che aveva un taglio dietro la testa che sanguinava parecchio. Provocato dal pugno dell’agente che le fece sbattere la testa per terra.

 

“non mi avevi detto di aver sbattuto la testa! Guarda quanto diavolo di sang...”Smith non fece in tempo a finire la frase che Nutty crollò per terra, fortunatamente la raccolse in tempo. Stava peggiorando, aveva perso troppo sangue.

 

In quel momento arrivò un uomo dal cielo, atterrò davanti a loro. Aveva capelli scuri, occhiali da sole ovali, un giaccone nero che gli scendeva sino ai piedi.

 

“signor Anderson!!” urlò Smith prendendo in braccio Nutty.

 

“lasciala giù Smith, ci penso io ora...” disse tranquillo.

 

“che vuoi farle?”

 

“fidati di me, ho poteri più grandi dei tuoi” disse con un sorriso.

 

Smith non si sarebbe mai fidato di Neo, non avrebbe mai potuto abbassarsi a tanto...ma in quel momento sentiva che sarebbe stato meglio così, la ragazzina era in pericolo di vita, doveva fidarsi.

 

Neo si chinò su Nutty, si tolse gli occhiali e le poggiò la mano destra in fronte. Chiuse gli occhi. Improvvisamente la mano sinistra di Neo si illuminò di luce bianca. Prima la poggiò sulla spalla su cui Nutty aveva sbattuto, e dopo pochi secondi la poggiò sopra la sua guancia dove aveva ricevuto il pugno. Infine mise la sua mano dietro la sua testa, dove c’era il taglio. Pochi istanti dopo tutte le ferite scomparvero.

 

Smith rimase in silenzio a osservare, era rimasto colpito dai poteri di Neo. Nutty si svegliò improvvisamente. Vide Neo accanto a lei, e poco più in là Smith.

 

“come stai Nutty?” chiese Neo amichevolmente.

 

“Neo!” urlò di gioia, poi si accorse che non aveva nessun dolore al corpo, ne il mal di testa di poco fa “che mi hai fatto?”

 

“ti ho fatto stare meglio!”

 

Smith si avvicinò a Neo “sei stata tu ad avvertirla a scuola, vero? Da sola non avrebbe mai potuto saperlo...”

 

“saresti dovuto essere tu ad avvisarla!”

 

“non sapevo che fossero venuti per lei! Io sono conosciuto come assassino nel caso non te lo ricordassi, non posso farmi vedere!! Quindi non dirmi cosa dovevo fare!” disse tirandogli uno spintone.

 

“fermi tutti e due!” urlò Nutty “voi due non vi sfiderete qui! Non vi sfiderete ora! Non vi sfiderete per una causa così stupida! Ora a me interessa solo una cosa, capire cosa sta accadendo, e quindi al massimo ci sarà collaborazione e non sfida, tra noi!!” dopo di che si avvicinò a Smith e gli afferrò il braccio “e tu smettila di essere così irascibile!!”

 

“come puoi pretendere che io mi allei con questo umano, Isabella!”

 

“Smith non abbiamo scelta! Neo e i suoi compagni possono aiutarci! Cerca di dimenticare per un periodo il tuo odio per lui! Ti prego!” anche se gli stava tenendo la mano, Nutty credeva di stare parlando al muro.

 

Smith guardò un momento per terra, poi sentì la mano di Nutty stringersi ancora un po’ alla sua, allora la guardò qualche secondo, dopo di che guardò Neo “ok, per un po’ di tempo sono disposto a fare una piccola tregua!” disse rassegnato.

 

Neo sorrise. Nutty, vedendo che Smith aveva ascoltato le sue parole, lo abbracciò. Poi l’Eletto gli si avvicinò e gli tese la mano come simbolo di tregua. Smith la strinse “non pensare che mi scordi che ti devo battere!”.

 

“no, figurati se te ne scordi!” l’Eletto era come Nutty se lo immaginava, una persona meravigliosa con un grande cuore. Era un grande onore poter collaborare con lui.

 

Neo a quel punto fece un grande salto e scomparve tra le nuvole. Nutty sapeva che si sarebbero sentiti col suo cellulare. Nutty si mise le mani in tasca “ora sono nei guai...sono ricercata dagli agenti...”

 

Smith le mise una mano sulla spalla “vorrà dire che da oggi non ti lascerò un momento da sola, non ti accadrà più nulla stai tranquilla” la ragazzina era così felice che Smith stesse cambiando, ed era lei che lo stava facendo diventare così!

 

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“come?!” davvero gli agenti ti sono venuti a cercare a scuola e hai incontrato Neo?!” Beba era sconvolta.

 

“si si! Somiglia davvero tanto a Keanu Reeves! Forse è anche più carino!”

 

“e che ti hanno fatto gli agenti?”

 

“mi hano fatto correre per tutta la scuola, ho quasi rotto una spalla, mi si è deformata quasi la faccia con un pugno e avevo un taglio dietro la testa!”

 

“non parlarne come se fosse una bella cosa!!”

 

“però Neo mi ha guarita! Ha un sorta di potere speciale!”

 

“bè in effetti in Reloaded riesce a resuscitare Trinity...”

 

“comunque ora siamo alleati con Neo e i suoi! Quando riceverò una sua chiamata saremo pronti ad agire! Ma a parte questo, sai che ho cominciato un nuovo fumetto?”

 

“immagino che ora che conosci di persona metà dei personaggi del film l’ispirazione sarà a mille!” disse prendendo in mano il suo quanderno e cominciando a leggere.

 

“si, a volte quando sono su da Smith prendo il block notes e comincio a pastrocchiare!”

 

“...e scommetto che non gli hai mai fatto vedere nulla!”

 

“noo!! Lui non capisce nulla di fumetti! E poi sono affari miei, lui non deve sapere nulla, mi ha già visto un disegno quando eravamo al cinema, da li ho cercato di non farmi più vedere quando disegno!”

 

“perchè ti ha preso il più imbarazzante! Se tu gli facessi vedere questi qui che sono comici a mio parere gli piacerebbero!”

 

“lascia perdere, e guai a te se gliene parli!!”

 

“cercherò di stare attenta!” disse ridendo.

 

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Arrivò sera. Nutty si stava preparando a salire da Smith. Sua madre la frenò.

 

“mi piacerebbe sapere dove te ne esci sempre a quest’ora!” disse irritata.

 

“ma come dove vado mamma?! Sono qui fuori in cortile!”

 

“e che ci vai a fare dalle otto di sera in poi??”

 

“bè, ora che sta facendo bel tempo sto un po’ fuori a respirare...e poi a volte mi metto a disegnare!”

 

Intervenì suo fratello “si mamma Nutty ha ragione, l’ho vista io! Sta qui fuori a disegnare non fa nulla di male credimi!”

 

Nutty rimase quasi sconvolta, suo fratello che si mette dalla sua parte!!

 

“Se è vero che non fai nulla allora ti proibisco di uscire!!” detto questo se ne tornò in cucina.

 

“noo! Maledizione! E ora che faccio?!” disse a suo fratello.

 

“e va bè! Se non lo vedi la sera non morirai mica! Tanto passate insieme già tutta la giornata!”

 

“si ma qui la situazione si complica, mamma sta sospettando qualcosa!!”

 

“bè sospetterei anche io se mia figlia scappasse di casa ogni sera per andare in cortile a fare nulla!!”

 

“Uscirò dalla finestra di nascosto, chiuderò la porta della camera a chiave, così non sospetterà nulla! Tu ovviamente dirai che sono in camera, intesi?”

 

“agli ordini!”

 

Nutty avvisò Smith di venirla a prendere dalla finestra. Pochi secondi e lui si affacciò sorridente per portarla su in terrazza.

 

“la situazione si complica Smith!” lo avvisò.

 

“come mai?”

 

“mia mamma sta cominciando a sospettare di me...mi ha proibito di uscire di casa la sera, infatti non dovrei essere qui...”

 

“tra scuola e casa non so dove hai più fortuna!” disse ridendo.

 

“avrò pure sfortuna però non mi sembra che sia una situazione molto normale! Ospito di nascosto un uomo, aiuto i ribelli a scoprire che sta accadendo nel mondo, vengo menata da elegantoni... alla mia età dovrei pensare ai ragazzi e alla scuola non divertirmi a fare l’eroina!!”

 

“e ora sei triste per questo?”

 

“per niente! Anzi, sono felice di aver avuto questa possibilità!” disse facendo un grande sorriso “per la scuola e i ragazzi ci sarà tempo!!”

 

“domani potremo ricevere chiamate dal signor Anderson...tieniti pronta!”

 

“non ti preoccupare, non ho neanche scuola domani...avremo tutto il tempo per stare attenti!”

 

Nutty capì che da quel giorno le giornate sarebbero diventate ancora più movimentate...

 

                                                                                                                                                                            Continua!

 

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Nota di Isa: Yeah!! Finalmente ho finito il quinto capitolo! E’ quello che per ora ho trovato più complicato scrivere, soprattutto dall’inseguimento a scuola in poi! Ora dovrò ponderare parecchio il seguito... sarà complicato, inizieranno tanti casini! Ops, sta suonando il cellulare! Capperi è Neo! Devo scappare! Alla prossima! ;)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** non potrei mai lasciarti ***


Questa è realtà

Questa è realtà.... “non potrei mai lasciarti”

 

“Evvai! Un milione per me!!” disse Nutty agitando il Joystick della x-box.

 

“maledizione! Non ti vantare tanto! La tua è fortuna!” disse Dile ormai rassegnato per la sua ennesima sconfitta.

 

“ma vai via! Quale fortuna! A Tony Hawk non mi batterai neanche tra cinquant’anni schiappa!” appoggiò il comando e prese il suo cellulare “salgo su, potrei ricevere chiamate da Neo durante la mattinata!”

 

“tu ti stai cacciando in guai grossi mille volte più di te!”

 

“Dici così solo perchè vorresti conoscere anche tu Neo!”

 

“non è per quello... e che tu non sai fare mosse a rallentatore, o voli o arti marziali!”

 

“infatti, diciamo che servo solo come mezza guida!”

 

“spero per te che non ti capiti di dover affrontare qualcuno!”

 

“tranquillo! Col ragazzone qui sopra in cortile vado sul sicuro!” detto questo uscì dalla porta e corse per le scale.

 

Quando arrivò in terrazza cercò Smith, ma come quasi ogni mattina non lo trovò dentro il locale ascensore. Si affacciò dalla ringhiera ma non vide nulla. Sentì una voce familiare dall’altra parte della terrazza, era suo padre!!

 

“maledizione!!” disse Nutty.

 

Smith le arrivò da dietro all’improvviso “Isabella, che ci fai qui?”

 

“maledetto! Eccoti qua! Entra dentro il locale e sbrigati maledizione!!” gli urlò spingendolo dentro.

 

“ma che c’è?!”

 

“come che c’è?! Là in fondo c’è mio padre!! E tu te ne vai in giro a fare il turista!!” si affacciò cercando di non farsi vedere, suo padre stava venendo da quella parte “oh cacchio!! Smith credo che mio padre stia per venire qui!!”

 

“ma mi avevi detto che non sarebbe mai venuto in questa zona del terrazzo!!” disse preoccupato.

 

“evidentemente mia madre gli ha chiesto di controllare il cortile per trovare cosa mi faccia stare fuori di casa ogni sera: cioè tu!!”

 

“e ora??”

 

“scusami Smith!” gli disse prima di spingerlo nella tromba dell’ascensore. Riuscì ad aggrapparsi di fortuna alle corde senza cadere sopra l’ascensore. In quel momento entrò suo padre e trovò Nutty davanti alla fossa della tromba dell’ascensore.

 

“e tu che ci fai qui?!” le chiese.

 

“io?! Questo è il rifugio mio, di Dile e di Beba!”

 

“non sapevo che avevate messo qui tutta questa roba!! Qui non ci potete venire lo sapete?!”

 

“si ma ci serviva un posto segreto!!”

 

In fondo sua figlia non aveva fatto nulla di male, e di fastidio non ne davano, decise che poteva lasciargli il loro posto segreto “basta che non fate casino!”

 

Sua figlia aveva un aria strana però, si avicinò a lei “sei strana, che hai?” Nutty si accorse di avere un aria troppo sospettosa allora cercò di essere più indifferente.

 

Suo padre però si stava avvicinando troppo alla fossa, Smith (che intanto lottava sotto tra le corde!!) poteva essere scoperto “ma che dici Pà! Va tutto bene” intanto lo prese per un braccio e lo allontanò da lì. Purtroppo si accorse che sulla poltrona c’erano ancora gli abiti di Smith ben piegati, se suo padre gli avesse visti sarebbe stata la fine.

 

Nutty allora facendo sempre l’indifferente si avvicinò alla poltrona di spalle e afferrò i vestiti. Dopo di che indicò a suo padre un antenna fuori in terrazza “quella mi sembra nuova! Quando l’hanno montata?”

 

Suo padre si voltò “quella? No ti stai sbagliando, è li da parecchi anni...” nel frattempo Nutty, con gesto quasi fulmineo, lanciò i vestiti sutto la tromba dell’ascensore dove c’era anche Smith, facendoglieli arrivare dritti in faccia.

 

“cacchio!” urlò da sotto la fossa Smith.

 

Suo padre si voltò di scatto verso sua figlia “come hai detto?!”

 

“no dicevo: cacchio! Non lo sapevo! Vengo qui in terrazza da parecchio tempo ma non l’ho mai notata!” disse Nutty che stava cominciando a perdere di mano la situazione.

 

Suo padre si avvicinò a sua figlia con aria sospettosa “Isabella...”

 

“che c’è papà?” questa volta era davvero la fine.

 

“...miraccomando stai attenta, qui in terrazza non è un parco giochi, potresti farti male!” detto questo uscì dal locale ascensore.

 

Nutty rimase  immobile, era riuscita a scamparla!! Si buttò per terra e la sua respirazione riprese regolarmente. Smith intanto, che aveva ancora i vestiti addosso, si arrampicò sulle corde dell’ascensore sino a tornare nel locale “via libera?” chiese spostandosi i vestiti dal viso per riuscire a vedere qualcosa.

 

“si si, vieni pure, questa era da filmare! Un impresa simile non accadrà mai più!” si alzò e lo guardò, aveva il centro della camicia e le mani tutte sporche di grasso, le venne da ridere “ma che hai fatto??”

 

“come che hai fatto?!” disse irritato “sei tu che hai cercato di assassinarmi gettandomi dalla tromba dell’ascensore!!”

 

“mi sembra di averti già chiesto scusa! Preferivi essere scoperto da mio padre?”

 

In quell’istante squillò il cellulare di Nutty. Era Neo.

 

“è ora di andare in un bel posto” disse Smith prendendo la mano della ragazzina.

 

“ma come? Sei tutto sporco! Non vorrai andare così!” gli disse toccandogli la parte sporca della maglietta.

 

“non cè tempo per queste stupidaggini! Abbiamo altre cose a cui pensare! Reggiti forte!”

 

“a cosa?!”

 

“a me!” flesse i muscolì e fece un balzo tra le nuvole. Inizialmente Nutty non se ne rese neanche conto, ma quando scesero sotto il banco di nuvole erano visibili tutti i palazzi della città. Nutty fece un urlò e si aggrappò a Smith il più forte possibile.

 

“ecco brava, almeno così eviti di scivolare e di spiaccicarti sull’asfalto! Sai, è scientificamente provato che un essere umano che cade da una grande altezza non può sopravvivere, a differenza di programmi o uomini che hanno raggiunto la consapevolezza!”

 

“stai cercando di spaventarmi o sbaglio?”

 

Smith sorrise “il mio intento era quello! Vuoi davvero provare un esperienza da brivido?”

 

“dubitavo esistesse qualcosa più spaventoso di te!”

 

Smith la strinse bene a se. Si fermò per qualche secondo in aria, localizzò il luogo dove sarebero dovuti arrivare e ci scese giù in una velocissima picchiata.

 

“GHYYYYYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!” Nutty non fece in tempo a finire di urlare che loro erano già atterrati lentamente sull’asfalto.

 

“eccoci arrivati! Piaciuto il viaggetto?”

 

Nutty cerco di riprendere fiato “...TU – SEI – PAZZO!!”

 

Entrarono dentro un vecchio portone, alla fine di una via abbastanza stretta, era una via della città che non conosceva. “che ci veniamo a fare qui?” gli chiese.

 

“qui ci raduniamo quando c’è da discutere di cose importanti...un po’ come quel posto dove vado a dare il mio regalo al signor Anderson nel secondo film...”

 

“ah ok, ora ci sono...quindi ecco svelato il motivo di questa puzza, è un collegamento alle fogne vero?”

 

“esatto, in caso arrivassero dei federali... anche se ormai si uccidono come niente...”

 

Scesero lungo delle scale e si fermarono al centro della stanza, molto polverosa, si vedeva che era stato dimenticato da Dio quel posto... qualche secondo e alle loro spalle si presentarono anche Neo e Morpheus.

 

“finalmente riusciamo a incontrarci ragazzina...” disse Morpheus.

 

“è un grande onore per me conoscerti” gli si avvicinò tendendogli la mano sorridente.

 

“Ora decideremo ciò che dovremo fare per scoprire cosa spinge le macchine a rimettere disordini all’interno di Matrix...” intervenne Neo.

 

“voi avete notato altri disordini?” chiese Smith.

 

“bè, molti uomini di altre navi sono stati attaccati da agenti...” disse Neo.

 

“e cosa stavano cercando di fare?” chiese.

 

“...di mettersi in contatto con altre pillole azzurre...” rispose Morpheus.

 

“mmm...quindi è questo che gli da fastidio...questo spinge solo a pensare che non hanno più intenzione di lasciare la possibilità agli uomini di potersi liberare come avevano promesso alla fine della guerra...” intervenne Nutty.

 

“effettivamente tutto porta a questo...” commentò Morpheus.

 

“l’unica cosa che sono riuscito a farmi dire da uno degli agenti è stato che io sono l’esule più ricercato nella matrice...” disse Smith grattandosi la fronte per riordinare i suoi ricordi.

 

“secondo me tu sei uno dei motivi di questi disordini...” disse Neo.

 

“come fai a dirlo?”

 

“scusa, Nutty è stata attaccata...secondo te perchè? Perchè ti tiene al sicuro da tutti e tutto! Quindi vuol dire che vogliono eliminarti perchè sei considerato una minaccia...”

 

“minaccia per cosa?” chiese Nutty “quando Smith si è risvegliato non ha più avuto il potere di potersi clonare...” Smith confermò quanto detto dalla ragazzina annuendo con la testa.

 

“allora una minaccia per qualcos’altro... se non sbaglio l’Oracolo vi ha incaricati di scoprire cosa sta accadendo, ciò vuol dire che è qualcosa che Smith è in grado di scoprire... e le macchine lo sanno, perciò lo vogliono togliere di mezzo!” disse Morpheus.

 

“e come mai Smith lo può scoprire?” chiese Nutty.

 

Smith abbassò leggermente la testa “sono stato tutto e tutti un tempo...avrò preso possesso di qualcuno che sà.... di qualcuno che possa far parte di questo casino...”

 

Gli altri rimasero in silenzio, aveva pienamente ragione...rimaneva solo da capire chi fosse questa persona.

 

“dovete darmi un po’ di tempo... e vedrete che scoprirò cosa sta accadendo...ora ho bisogno di un po’ di tempo per pensare” disse Smith andando verso l’uscita, lasciando indietro Nutty che lo seguì a passo veloce per raggiungerlo.

 

Neo e Morpheus rimasero immobili fino a quando non chiuse l’enorme portone.

 

“ci faremo sentire tra qualche giorno...” disse Neo.

 

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Smith andò lentamente per la strada verso casa e non aprì bocca una sola volta. Nutty pensò fosse meglio non dirgli nulla, da quando avevano avuto quella conversazione con Morpheus e Neo lui non aveva più parlato...

Arrivarono a casa e Smith si andò a sedere sulla poltrona.

 

“cos’hai Smith?” chiese Nutty seriamente sedendosi affianco a lui sul bracciolo della poltrona.

 

Smith appoggiò la testa sulla mano “io...sto pensando di andarmene di qui”

 

“come sarebbe a dire di andartene?! Dove vorresti andare?”

 

“lontano il più possibile da te...”

 

Nutty frenò di respirare e rimase immobile. Come se qualcosa di orribile gli fosse entrato nel petto e le avesse strappato il cuore.

 

“se rimango qui, tu, la tua famiglia e i toui amici sarete in pericolo...sono io che vi metterei in pericolo, per causa mia...tu l’altra volta hai rischiato di morire...non potrò mai perdonarmelo”

 

“ma perchè dici così?! Non è colpa tua! E’ colpa delle macchine che non hanno nulla di meglio da fare che rompere le scatole! Non prendertela per questo!”

 

Smith la guardò “non posso stare qui... sei troppo giovane per fare una brutta fine... mi dispiace Isabella...”

 

Nutty si alzò e gli voltò le spalle “come fai a dire mi dispiace? Come fai se tu non riesci a sentire un minimo di sentimento? Eh? Come puoi capire se ti diapiace o no?”

 

Smith restò a guardarla dalla poltrona “me lo sento...sento qualcosa dentro che mi rende triste...mi dispiace”

 

“lo senti davvero?! Senti della tristezza! Tu hai detto che puoi avvertire le emozioni umane giusto? E la mia non la senti?!” Nutty si voltò a guardarlo, e delle lacrime cominciarono a scenderle sul viso “la mia non la senti?!”

 

Smith si alzò guardando il pavimento, la poteva sentire benissimo la sua disperazione. La ragazzina allora lo abbracciò e lo strinse come per non poter mai far scappare da lei la cosa più cara a questo mondo.

 

“ti prego...sono disposta a morire, non mi importa, voglio scoprire cosa sta accadendo, chi c’è dietro a tutto questo...” Nutty strinse la sua camicia “ma ti prego non mi lasciare di nuovo... non lasciarmi ancora da sola...”

 

Smith sentì una sorta di esplosione nel cuore di Nutty, un sacco di emozioni confuse che giravano all’impazzata che le impedivano di esprimersi come avrebbe voluto, quindi le uniche parole che riuscì a dire furono soltanto “non lasciarmi” ma Smith ormai, vedendo il suo comportamento in quel momento, sapeva che in testa erano ben altre le frasi che le giravano...

 

Poteva quasi sentirle dal profondo del cuore di quella ragazzina, urlarle a squarciagola “senza di te non potrei vivere...” oppure “quando sto vicino a te mi sento bene” frasi che possono saltare in testa a qualsiasi ragazzina innamorata... ma Smith le sentì diverse, perchè erano rivolte a una persona crudele, a un uomo che un tempo l’aveva quasi uccisa...

 

Nonstante quello però lei riuscì comunque a perdonarlo, lui allora decise con tutto se stesso di proteggerla, almeno avrebbe ricambiato in parte tutti i grandi favori che lei ha fatto per lui, soltanto che lui non aveva ancora capito che Nutty non lo faceva per fargli un favore, lei lo faceva perchè lo amava... solo quella sera se ne rese conto...

 

Quasi si pentì di non voler provare qualche emozione positiva nei confronti di qualcuno...

 

Smith allora la strinse forte a se “scusami...scusami tanto...neanche tra un milione di anni riuscirò mai a ripagare tutto il bene che stai facendo per me e tutto l’affetto che mi stai dando...io non ti lascerò più, ti starò per sempre vicino, quindi non piangere più...”

 

Nutty allora sorrise cercando di frenare le lacrime, ma era troppo contenta per riuscirci! Anche se lei sapeva che Smith non arebbe mai potuto amarla lei si sentì comunque felice, perchè riuscì lo stesso a fargli capire ciò che lui conta per lei.

 

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Altrove.

 

In un castello, lontano cenrtinaia di chilimetri, il Merovingio sorrise al vedere che era appena riuscito a ridare vita ai fratelli Caino e Abele, suoi seguaci.

 

Entrambi aprirono gli occhi, si alzarono e si guardarono dritti negli occhi, confusi.

 

“che cosa ci facciamo qua?” chiese uno.

 

“Vi ho appena fatto rinascere...” disse con un ghigno il Merovingio.

 

Abele si toccò la fronte “Persephone...Persephone mi aveva sparato in testa...lo ricordo benissimo...”

 

“perdona la mia signora, a volte è un po’ impulsiva...ah! le donne!”

 

“io invece sono stato sconfitto da Neo...” ricordò Caino.

 

“il guaio è che quel ragazzo è ancora in circolazione ragazzi...”

 

“cosa vuoi che facciamo?” chiesero.

 

“abbiamo deciso di aiutare le macchine nel loro piano...” rispose.

 

“quale piano?”

 

“gli umani si stanno liberando pian piano...magari lentamente, ma più il tempo passa e più gli umani sulla terra tornano nel mondo reale...noi avevamo fatto un patto con gli umani quando finì la guerra, promettemmo che gli umani se avessero voluto si sarebbero potuti liberare, però qualcosa è andato storto...”

 

I due fratelli seguivano con attenzione il suo discorso.

 

“...l’architetto sbagliò i suoi calcoli e ora tutti gli umani se ne stanno andando, mentre noi rimaniamo senza energia, e senza energia non possiamo vivere noi programmi! Quindi il nostro compito è far si che gli umani rimangano qui in Matrix!”

 

“quindi noi dobbiamo aiutare gli agenti...?” chiese Caino.

 

“esatto...il vero compito sarà quello di distruggere Neo, l’Eletto, perchè a quanto pare è lui che muove le fila e istighi gli umani a liberarsi...ma adesso si è messo in mezzo anche Smith...il nostro obiettivo!”

 

“ne avevo sentito parlare di questo agente Smith...cosa dobbiamo fare con lui?” chiese Abele.

 

“Smith è sempre intenzionato a voler sconfiggere Neo, ma ha perso gran parte del suo potere, quindi non ne è in grado...voi me lo porterete qui e cercheremo di fargli un bel lavaggio del cervello, lo indurremo non ha sconfiggere Neo, ma a uccierlo, so come fare...” finì la frase con un sorriso malvagio.

 

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Nutty, Smith, Beba e Dile erano in terrazza a giocare a Monopoli per cercare di passare un po’ il pomeriggio, nell’attesa che Neo chiamasse, Smith se lo sentiva.

 

Beba finì sopra un albergo di Dile che fece una grossa risata “paga 200 euro!!”

 

“ma dai non è possibile! E’ la terza volta che finisco sopra il tuo parco della vittoria! Secondo me i dadi sono truccati!” si lamentò Beba dando i soldi a Dile che sorrideva soddisfatto “a questo gioco non mi batte nessuno!”

 

Nutty sentì vibrare il suo cellulare “aah! Questo è Neo! Smith alza le chiappe, si và!”

 

“proprio adesso che mi stavo divertendo?!” disse alzandosi a forza.

 

“su bel bambino, se fai il bravo ti compro un gelato!” disse prendendolo a braccetto.

 

“alla menta, grazie!” disse Smith prendendola per la mano e volando dove Neo e Morpheus li avrebbero aspettati.

 

Intanto Dile e Beba rimasero seduti “allora torniamo a noi!” Disse il ragazzino schioccandosi le dita.

 

“Ho un impegno importante mi dispiace, sarà per la prossima volta!” disse Beba svignandosela per le scale.

 

“ma non è giusto Beba! Almeno vieni qui ad aiutarmi a mettere a posto tutta sta roba!! Beba! Bebaaaa!” Dile cominciò a sollevare una delle trecento banconote sparse per il terrazzo.

 

                                                                                                                                                                                            Continua!

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Nota di Isa: non scherzo quando dico che mio fratello in qualche modo a Monopoli riesce sempre a battermi!! Almeno mi rifaccio con Tony Hawk Underground 2, lì sono un mostro!!^^ Stramaledizione, mia mamma comincia a diventare davvero troppo curiosa, fa troppe domande su quanto faccio io in terrazza, nonostante papà l’abbia un po’ tranquillizzata! Devo escogitare qualcosa! Ora però devo andare da Neo e Morphy, se no faccio ritardo! ;)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Smith, nemico o amico? ***


Questa è realtà

Questa è realtà... “Smith, nemico o amico?”

 

Neo li aspettava fuori dal portone insieme a Morpheus, con aria seria.

 

“abbiamo deciso di cercare il Merovingio” disse il primo.

 

“è l’unica persona che possa essere coinvolta in tutta questa faccenda, andiamogli a fare visita” disse il secondo.

 

Smith annuì con la testa.

 

“come arriviamo al castello del Merovingio?” chiese Nutty.

 

“siamo riusciti a farci dare, da un altro programma anziano che ha sostituito il fabbricante di chiavi, una chiave che ci condurrà al suo castello” disse Neo prendendo dalla tasca delle chiavi. Poi si voltò verso il portone e inserì al suo interno una di quelle chiavi, che li condusse ancora una volta al corridoio delle Back Doors.

 

Neo fece strada al gruppo. Dopo di che si fermò davanti a una delle tante porte e la aprì con una altra delle chiavi nel suo mazzo, che li condusse all’interno delle segrete del castello del Merovingio.

 

“cerchiamo di scoprire qualcosa...” suggerì Smith.

 

Nutty notò le celle che rinchiudevano strane persone, si allontanò un momento da Smith e andò ad affacciarsi in una di quelle. C’erano tante persone ammassate tra di loro, ancora vive, una di loro trovò la forza di raggiungere Nutty alle sbarre, era in pessimo stato.

 

“per favore liberami! Non lasciarmi fare quella fine!” la supplicò.

 

“q-quale fine?” chiese allontanandosi dalle sbarre. Poi si affacciò alla cella successiva e vide che le persone al suo interno avevano un aspetto diverso, occhi rossi, denti affilati, sguardo diabolico, erano vampiri. Uno di loro fece un balzo che raggiunse le sbarre in cui Nutty stava sbirciandoli, dallo spavento fece un salto indietro.

 

Smith le prese la mano “stai attenta... tieni gli occhi aperti...”

 

“ma Smith, qui il Merovingio vuole trasformare questi prigionieri in vampiri! Si sta creando un esercito di vampiri! E ho l’impressione che questi cosi siano un po’ come gli zombie...”

 

“e cioè?”

 

“se ti mordono diventi come loro...dici che finiremo come in Resident Evil?”

 

Neo si fermò davanti alla porta che dava accesso a una vecchia sala proiezioni, probabilmente di proprietà del Merovingio.

 

“che cos’hai Neo?” chiese Morpheus.

 

“ho una strana sensazione...” disse a voce bassa. La porta si sfondò improvvisamente, e dalle polveri si fece avanti un uomo.

 

“Neo, Morpheus, finalmente ci incontriamo...” Cujo era uno dei vampiri più forti e temuti.

 

“non intralciarci, dobbiamo vedere il Merovingio!” Neo era molto tranquillo nonostante l’aspetto di quel vampiro mettesse i brividi.

 

“non vi darò assolutamente il permesso di vederlo” disse lanciandosi verso di Neo per cercare di morderlo, Neo con un gesto veloce gli tirò uno schiaffo che lo fece volare per alcuni metri. Cujo si rialzò e tornò all’attacco, Morpheus decise di aiutarlo. Anche se Cujo non era molto forte purtroppo era dotato di grande velocità.

 

Smith fece qualche passo indietro “possiamo approfittarne per proseguire!” Nutty annuì con la testa.

 

Neo quindi ne approfittò per distrarre il vampiro e consentire ai due di poter proseguire nella ricerca del Merovingio. Corsero lungo un grande corridoio dopo di che Smith si fermò di scatto, Nutty finì per sbatterci addosso “ehi ma che ti è preso?”

 

“ssst!” disse avvicinandola a se “e da un po’ che sento qualcosa che ci segue...è una sensazione...”

 

Nutty si guardò in giro, lei non aveva avvertito nulla, improvvisamente vide un ombra muoversi alle spalle di Smith “alle tue spalle!” gli urlò. Smith si voltò di scatto e gli afferrò il braccio prima che potesse colpirlo.

 

Abele si allontanò “maledizione! Sei svelto!”

 

“sei tu che non sei granchè nel nasconderti, è parecchio che sento che ci segui!”

 

“non sei tanto attento allora!” disse sorridendo.

 

Una seconda ombra scese alle spalle di Nutty afferrandola alle sue spalle, Nutty non riuscì a liberarsi dalla presa di Caino.

 

“maledizione eravate in due!” urlò Smith “lasciala subito andare se non vuoi fare una brutta fine!”

 

“non sai quanta paura mi mettono le tue minacce!” disse Caino stringendola ancora di più.

 

Nutty allora cominciò ad agitarsi il più possibile e con una testata dritta sul naso del vampiro riuscì a toglierselo di dosso. Smith fece un mezzo sorrisetto e poi tornò serio “Nutty allontanati da qui!” la ragazzina evitò anche Abele, che tentò di prenderla e riuscì a raggiungere la porta, Smith intanto li tenne bloccati entrambi.

 

Nutty si voltò di scatto e vide una terza ombra arrivare alle spalle di Smith che lo colpì violentemente dietro la nuca facendolo cadere per terra “noooo! Smith!” Nutty si bloccò e tornò indietro per andare a recuperarlo, Caino e Abele le bloccarono la strada.

 

“peccato, hai usato molto male l’opportunità che ti ha donato Smith di poter scappare!” disse uno bloccandola per un braccio.

 

“lasciatemi stare maledetti!” Nutty cominciò a dimenarsi e vide che la terza ombra era un altro vampiro, sembrava più potente di Caino e Abele a prima vista. Questo sollevò Smith, se lo mise in spalla e camminando lentamente lo portò via.

 

“dove lo state portando maledetti??!!”

 

Abele la fece cadere per terra e la tenne bloccata “hai delle cose importanti da dover dire a Smith? Visto che stai per morire posso dirgliele io per te!”

 

“si! Ricordagli di mandarti a farti fottere maledetto!” Un calciò potentissimo arrivò in testa a Caino, volando contro un comodino lungo il corridoio. Neo e Morpheus erano arrivati ad aiutarla.

 

Abele si rialzò e Neo con un agile mossa riuscì a trovarsi alle sue spalle, spezzandogli il collo. Rimase solo Caino, che cercò di fuggire. Morpheus afferrò una sedia e gliela lanciò contro, Neo afferrò un pezzo di legno staccatosi da essa e piombò alle spalle di Caino conficcandoglielo, i due fratelli erano stati sconfitti.

 

Nutty si rialzò da terra e corse nella direzione in cui era sparito il terzo vampiro. Neo la fermò.

 

“lasciami andare Neo, devo andare da Smith!” disse cercando di togliersi di dosso la mano dell’uomo.

 

“stai ferma ragazzina, non c’è nulla che tu ora possa fare, era il loro obbiettivo poter catturare Smith... e vedo che non sono più qui...se ne sono andati altrove, anche il Merovingio possiede delle chiavi per le Back Doors...”

 

“ma allora cosa possiamo fare?! Non permetterai che lo ammazzino?!”

 

“no, stai tranquilla, non lo permetterò mai...” disse metendole una mano in testa “ora però dobbiamo tornare indietro, qui non cè più nulla che possiamo fare...”

 

Morpheus fece strada al trio verso la porta di uscita.

 

Neo poteva quasi avvertire la proccupazione di Nutty farsi largo in tutto il suo corpo. Aveva una gran paura per lui. Neo le mise una mano in spalla, pensò che un po’ potesse aiutarla a stare sù...

 

L’accompagnarono a casa “Nutty, ti chiameremo al cellulare quando riusciremo a scoprire qualcosa...va bene?” l’uomo le prese la mano, gliel’aprì e le diede due chiavi “se mai ti sentirai di dover incontrare ancora l’Oracolo...” Nutty sorrise e tornò a casa.

 

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Dile la stava aspettando “hai fatto tardi Nutty!! Cosa diavolo è successo? Stai bene?”

 

Nutty evitò il discorso andandosene in camera sua e sdraiandosi sul letto, non aveva voglia di vedere e sentire nessuno. Si sentiva come se le avessero strappato via dal suo corpo parte di se. Suo fratello entrò in camera e si sedette sul letto accanto a lei.

 

“è successo qualcosa di brutto, vero?” le chiese guardando altrove.

 

Nutty si voltò dalla parte opposta “per colpa mia...Smith è stato catturato... e ora lo staranno ammazzando da qualche parte...”

 

“perchè dovrebbe essere colpa tua?”

 

“avevi agione tu...mi sono cacciata in guai mille volte più grandi di me...io non sono capace di agire come loro, sono solo di peso, infatti Smith per consentire di far scappare me si è distratto ed è stato colpito...”

 

“ora però ti dirò una cosa...hai ragione, ti ho detto che sei di peso, ma se loro cercano il tuo aiuto e se l’Oracolo ti ha incaricato di portare a termine questa missione, vuol dire che sei tutto fuorchè un peso! Sei colei che può riuscire a rimettere l’ordine!”

 

“lo credi davero?”

 

“non lo credo solo io, ma anche Beba, Neo, Morpheus, l’Oracolo e anche Smith! Quindi stai tranquilla, sono sicura che tutto si sistemarà!” disse abbracciandola. Nutty sorrise, si sentiva più sollevata.

 

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In un luogo lontano da tutti e tutto. Smith riaprì gli occhi. Fece un po’ di fatica a mettere a fuoco. Dopo si accorse di avere un bel bernoccolo dietro la testa, che faceva anche parecchio male. Provò a muoversi, ma era bloccato con dei lacci alle caviglie e ai polsi. Era bloccato su una specie di tavolo che non prometteva nulla du buono.

 

‘come diavolo ho fatto ha distrarmi così stupidamente?! Isabella sarà al sicuro?’ pensò.

 

Il Merovingio entrò dentro la cella con un espressione sorridente “finalmente ti sei svegliato...”

 

“chi mi ha colpito?” chiese irritato.

 

“è stato il mio fedelissimo vampiro Vlad” Il Merovingio lo indico con la mano alla sua sinistra, dove giaceva in piedi un uomo con strane vesti nere e i capelli lunghi teneva gli occhi chiusi, come se fosse immerso in chissà quale meditazione, Smith non si accorse minimamente di lui prima.

 

Vlad aprì gli occhi, mostrando uno sguardo perso e vuoto, a Smith salì un brivido dietro la schiena, quel vampiro metteva i brividi solo a guardarlo.

 

“Vlad, tiralo su” gli ordinò il Merovingio. Il vampiro afferrò una leva al muro e la tirò verso il basso, il tavolo su cui stava sdraiato Smith si sollevò verticalmente, ora poteva guardare il Merovingio negli occhi.

 

Il francese sorrise “ti chiederai come mai tu ora sei qui, vero?” Smith lo fissò senza dire una sola parola.

 

“come tu sai, stavi creando un po’ troppe complicazioni alleandoti con Neo...quindi visto che hai avuto un passato da programma ribelle, ho intenzione di farti tornare tale, se tu neutralizzassi Neo i piani delle macchine potrebbero compiersi!”

 

“io non intendo collaborare a questa assurda prova di forza tra umani e macchine!!”

 

“Ooh! Invece lo farai eccome! Vedrai che cambierai idea tra pochi minuti! Sta tranquillo, una volta che ti avremo usato potrai raggiungere la tua amichetta in cielo, sempre che esista un cielo per uno stupido programa come te!”

 

“Isabella!” Urlò cominciando a dimenarsi “che le avete fatto??”

 

“per ora ancora nulla, ma sarà presto tolta di mezzo... se ne occuperà Vlad personalmente” sorrise guardando verso il vampiro che annuì non cambiando la sua espressione persa nel vuoto.

 

“se osate anche solo sfiorarla...”

 

“che cosa fai?” disse tirandogli uno schiaffo “da ora le cosa andranno diversamente!!”

 

Vlad si avvicinò al Merovingio consegnandogli qualcosa, Smith li guardò confuso, cosa volevano fargli? Vlad si avvicinò a Smith e gli diede un occhiata gelida, si sentì quasi fulminato. Il vampiro allora gli strappò la maglietta e il Merovingio si avvicinò prendendo il suo posto. Alzò la mano e gli mostrò uno strano apparecchio, purtroppo a Smith fin troppo familiare.

 

Con l’altra mano il Merovingiò schiacciò un pulsante al lato di quell’aparecchio che sembrava un insetto, una spia rossa si accese e dei tentacoli uscirono fuori da esso “me l’hanno procurato certi tuoi amici agenti, molto più potenziato di quello che usavi te in passato...con questo sarò in grado di controllarti” Smith rimase immobile, gli sembrò di tornare indietro nel tempo come quendo Neo era nella sua stessa situazione, i ruoli erano invertiti però.

 

Il Merovingio poggiò l’insetto lentamente sul suo torace, questo cominciò a muoversi alla ricerca di un accesso dentro il suo corpo. Trovò l’ombelico e cominciò a entrarci. Smith cominciò ad agitarsi, non poteva permettere al francese di controllarlo. Quei lacci però gli impedivano qualsiasi movimento.

 

Smith cominciò a urlare. il dolore era insopportabile. Il Merovingio sorrise “urla Smith! Urla! E’ musica per le mie orecchie!” Vlad non mosse un solo muscolo, si godeva lo spettacolo a qualche metro di distanza.

 

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Erano ormai passati due giorni.

 

Nutty e Beba se ne stavano sedute sulla poltrona in terrazza a giocare con la x-box. La ragazzina aveva raccontato tutto ciò che era successo alla sua amica.

 

“è incredibile... sono due giorni che non lo vedo ma mi sembra quasi che sia passata un’ eternità... chissà se starà bene...” Nutty appoggiò il joystick per terra “non mi va neanche di giocare...”

 

Beba le mise una mano sulla spalla “coraggio, sono sicura che presto avremo sue notizie...”

 

Nutty prese dalla tasca le chiavi che Neo le aveva consegnato. Le chiavi per accedere all’Oracolo “non voglio starmene qui seduta a fare niente per lui...”

 

“scusa ma che vorresti fare con quelle?”

 

“torniamo dall’Oracolo!” disse correndo giù per le scale. Beba le corse dietro.

 

“cosa potrà fare lei?”

 

“intanto rivelarmi se sta bene o no... poi si vedrà!” Nutty si ricordava perfettamete la strada fortunatamente. Dopo parecchi minuti di camminata si trovarono di fronte alla vecchia porta in fondo a vicolo. Nutty infilò la chiave e si trovarono all’interno del corridoio di Back Doors.

 

“e ora quale sarà tra queste? Metti che apri una porta dove ti trovi dritta dritta davanti a uno di quei vampiri?” disse Beba.

 

“al massimo ne apro un altra sperando che sia un bagno, così se te la fai sotto dalla paura puoi sempre rimediare!”

 

Nutty chiuse gli occhi e provò a farsi trasportare da una strana sensazione, camminò per qualche metro e si fermò davanti a una delle tante porte “è questa qui”

 

“ne sei sicura?”

 

Nutty annuì. Girò la chiave all’interno del tamburo e aprì la porta. Era la casa dell’Oracolo! Beba tirò un sospiro di sollievo. Seraph le accolse “ragazze, prego accomodatevi...credo che l’Oracolo vi stesse aspettando, sta preparando dei biscotti!”

 

“ok, andiamo a parlarle allora” Nutty si avvicinò alla porta della cucina. Beba si sedette sul divano in salotto “io ti aspetto qui Nutty”

 

Appena varcò la porta l’Oracolo le sorrise seduta vicino ai fornelli “ce ne hai messo di tempo per venire qui...”

 

“e che non mi ricordavo la strada perfettamente...”

 

“non importa, su accomodati, lo so di cosa vuoi parlarmi!”

 

Nutty si sedette sulla solita sedia “ti prego, dimmi se sta bene...”

 

“sta tranquilla per essere in vita lo è...stare bene un po’ meno...gli hanno fatto qualcosa di davvero terribile...”

 

“che cosa??” chiese preoccupata.

 

“una specie di tortura, ora è cambiato, dovrai fare molta attenzione quando lo incontrerai”

 

“questo vuol dire che tornerà!” disse tornando più serena.

 

“frena l’entusiamo ragazzina, non è più lo Smith che hai conosciuto tu! Dovrai fare qualcosa per impedire che uccida Neo!”

 

“Smith ucciderà Neo? E io cosa posso fare? Non sono neanche riuscita a impedire che Smith venisse catturato, e ora gli hanno pure fatto del male!” disse stringendo i pugni,

 

“tu hai fatto quanto hai potuto, non darti colpe...e comunque su col morale, ho anche una buona notizia!” disse sorridendo.

 

“davvero? E quale?”

 

“posso farti diventare molto più forte, renderti una guerriera... anche molto potente, così potrai affrontare i nemici che ti attaccheranno”

 

“ma non sono stata liberata! Come posso diventare più forte?”

 

Seraph entrò in cucina “seguimi Nutty” la ragazzina si alzò dalla sedia un po’ incerta, si voltò verso l’Oracolo e lei sorrideva, allora prese coraggio e lo seguì.

 

“tu Nutty hai una capacità di immaginazione e una capacità di liberare la mente quasi fuori dalla norma per una persona che non è neanche stata liberata... quindi puoi benissimo usare questa” Seraph le indicò una macchina strana. In mezzo alla stanza c’era una poltrona simile a quella che usano gli uomini a Zion per entrare in Matrix, al suo fianco un apparecchio pieno di leve e pulsanti con al centro un monitor.

 

“e questa cosè?! Sembra una sedia elettrica!” disse un po’ spaventata.

 

“no, è una macchina simile ai computer a Zion per caricare programmi alla gente che entra qui... la sola differenza è che ti caricherò direttamente i programmi di caricamento dall’interno della matrice...il che vuol dire crackarla”

 

“aspè frena! Spiegati meglio!”

 

“siediti, te lo mostro subito!”

 

Nutty si sedette, ma non si sentiva molto tranquilla. Seraph prese dele grosse cuffie, davano un aria a delle grosse cuffie per ascoltare la musica, avevano due piccoli aghetti posizionati ai lati, prprio nel punto in cui si trovano le tempie.

 

“ehi non dirmi che questi cosi mi devono entrare in testa!!”

 

“tranquilla, non sentirai nulla...” Effettivamente i due aghi erano talmente sottili che Nutty avvertì solo un piccolo pizzico, nessun dolore.

 

“questi aghetti ora ti stanno toccando la mente, il posto in cui ora metteremo tutte le cose che ti serviranno, sentirai del fastidio, ma non ti preoccupare, passerà presto”  Seraph toccò qualche pulsante e qualche leva, partì come una specie di piccola scarica elettrica che la ragazzina si sentì attraversare in tutto il cervello. Strinse le mani ai braccioli della sedia.

 

Nutty cominciò a sentirsi strana, anche se lei non conosceva una sola mossa di arti marziali in qualche modo si sentì come di averle sempre sapute. Sorrise. Ormai quella scarica elettrica non la sentiva quasi più. Riaprì gli occhi dopo alcune ore. Beba, l’Oracolo, Seraph e anche Neo e Morpheus erano intorno a lei, a sua insaputa, che la guardavano sorridendo.

 

“em...che cè da guardare così..? E voi due quando siete arrivati???” chiese inquietata.

 

“ora sei perfettamente pronta per affrontare qualcuno!” disse l’Oracolo, Seraph annuì a quanto detto dall’Oracolo.

 

“wow! Nutty! Ora sai le arti marziali!” urlò Beba.

 

Nutty si levò le cuffie dalla testa e si toccò le tempie, le facevano abbastanza male “mi sento davvero stanca...”       

 

Neo l’aiutò ad alzarsi “ti accompagnamo a casa noi...”

 

Morpheus ringraziò Seraph e l’Oracolo da parte sua.

 

Prima accompagnarono Beba sotto casa sua, infine accompagnarono Nutty.

 

“mi raccomando, ora ti serve solo una bella dormita, riposa!” la rassicurò Morpheus.

 

“ci sentiamo presto!” la salutò Neo.

 

Non appena arrivò a casa sua si sdraiò sul letto e si addormentò profondamente.

 

Correva. E inseguiva quell’uomo vestito di nero voltato di spalle. Era il suo angelo. Più lo seguiva più si allontanava da lei. Lui si voltò, mostrandole uno dei suoi soliti sorrisi, riuscì a raggiungerlo e ad abbracciarlo “avevo paura che non ti avrei più rivisto...”

 

Nutty lo guardò e lui improvvisamente cambiò aspetto, diventò un essere orribile.

 

La ragazzina si svegliò di scatto e abbracciò il cuscino, pensando.

 

“no Smith...tu non sei un mostro...”

 

                                                                                                                                                                                            continua!!

 

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Nota di Isa: è divertente sapere che la vera frase che dice Smith nella versione originale di Revolutions è “it’s not fair!” (ovvero “non è giusto!”) la stessa frase che ho urlato io al cinema mentre piangevo x la sua morte!! à [xkè nella versione italiana dice “non vale così”....]

Ah! Come dice Morphy : al destino, come sappiamo, non manca il senso dell’ironia!! ;)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** agl'ordini del Merovingio ***


Questa è realtà

Questa è realtà... “agl’ordini del Merovingio”

 

Aprì gli occhi. Per qualche secondo vide tutto sfocato, piano piano mise a fuoco. Non era più in quella prigione, era seduto su una comoda poltrona in una grande stanza con arredamento abbastanza antico, era vestito da agente! Perfettamente elegante.  Alzò lo sguardo. C’era una scrivania, e dietro questa il Merovingio che sorrideva nel guardarlo.

 

“buon giorno!” disse allargando le braccia “spero che tu ti senta più riposato! Avremo, anzi avrai, tante cose da fare!”

 

Smith rimase qualche secondo immobile, come se non avesse afferrato le sue parole, poi si alzò di scatto e corse verso di lui pronto a tirargli un destro dritto in faccia. Prima che il suo pugno lo sfiorasse il suo corpo si bloccò, sentì un immenso dolore al torace e una grossa spinta che lo fece cadere all’indietro.

 

Il Merovingio non si mosse di un centimetro, scosse solo la testa rassegnato “possibile che tu non abbia ancora capito? Ora tu sei mio!”

 

Smith si rialzò confuso. Solo allora ritornarono nella sua mente i ricordi della tortura dentro quella cella. L’essere che gli avevano inserito. Ora era dentro di lui e il Merovingio lo poteva controllare.

 

“sei uno strano programma tu... vedi, con la cimice dentro il tuo corpo, a quest’ora dovresti già eseguire ogni mio ordine non rimanendo cosciente, ma a quanto pare tu sembri ancora essere perfettamente in te, anche se non puoi più controllare il tuo corpo come vorresti... questo è strano, è la prima volta che capita, comunque tra qualche ora sarai completamente in mano mia...”

 

Smith si sistemò la cravatta “evidentemente non sono stupido come quei vampiri da te controllati...”

 

Il Merovingio sorrise “non preoccuparti, tra poco ti passerà la voglia di fare lo spaccone...” prese in mano un telecomando e schiacciò un pulsante, il grande schermo alle sue spalle si illuminò. Comparve Nutty che stava uscendo da scuola. Smith fissò lo schermo cercando di capire le intenzioni del Merovingio.

 

“dov’è il vampiro che stava con te nella prigione?” chiese.

 

Il Merovingio sorrise “è andato a prendere la tua ragazzina a scuola!”

 

Smith strinse i pugni “bastardo!” e cercò di volare fuori da quel palazzo attraverso la finestra per poter raggiungere Nutty. Un altra atroce fitta gli invase il torace, bloccandolo prima che potesse uscire. Smith si trovò nuovamente per terra.

 

“gentile da parte tua trattenerti qui per goderti lo spettacolo!” disse mentre lo guardò contorcersi a terra dal dolore. Poi tornò a guardare lo schermo.

 

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Nutty stava percorrendo la strada per tornare a casa insieme ad Annichan e Gennaro, chiaccheravano del più e del meno.

 

“wow! Ancora un po’ e uscirà The Ring 2!” disse Nutty facendo un salto di gioia.

 

“io non ho neanche mai visto il primo...” disse Gennaro.

 

“io ho saltato la parte dove esce fuori Samara dalla tv...” confessò Annichan.

 

“come?” chiesero gli altri due all’unisono.

 

“ho mandato avanti, mi faceva troppa paura!”

 

“cioè fammi capire, il pezzo più figo del film, quello che non vedi l’ora che arrivi, quello che aspetti da due ore di film, quello che ti fa strappare i braccioli della poltrona per la tensione, l’unico pezzo che può fare un po’ di paura in tutta quella pellicola, tu lo mandi avanti?!?!?!?!?!?!?!?!” urlò Nutty sconvolta.

 

“non dirmi che tu non hai mai mandato avanti una scena che ti faceva paura!!”

 

“no, specialmente se non l’ho mai visto!”

 

“grazie a te e a Krizia che me l’avete raccontato tutto in classe è come se lo avessi già visto novecento volte!” disse incrociando le braccia.

 

“e da qualche giorno che vorrei chiederti come mai quegli agenti ce l’avevano con te l’altra volta...” disse Gennaro.

 

Nutty frenò l’entusiasmo, come poteva spiegarlo a loro che non ne sapevano nulla ?

 

“no, non ce l’avevano con me...mi avevano scambiato per un altra persona...ora tutto si è risolto comunque!” sorrise per rassicurarli.

 

Annichan le si avvicinò “e comunque come tutta la scuola sa tu hai un debole per gli elegantoni vero? Hai avuto fortuna in fondo!” disse tirandogli una gomitata.

 

“stai zitta Annichan! Non è vero che ho una fissa per gli elegantoni!”

 

Annichan fece una risata assurda “allora cercherò di scordarmi della tua leeeeeggerissima cotta per l’agente Smith di Matrix!”

 

“mi raccomando, al Duomo non hanno sentito! Urlalo ancora un po’!”

 

Ad interrompere il loro discorso ci pensò un esplosione davanti al loro che alzò un sacco di polvere. Sembrava che qualcosa fosse caduto dal cielo.

 

Dalla polvere comparì Vlad “Nutty, ti cercavo!”

 

“è una altra persona che ti ha scambiata per qualcun’altro Nutty?!” chiese Gennaro agitato.

 

“tu sei il bastardo che ha colpito Smith!!” urlò Nutty.

 

“il mio nome è Vlad”

 

“non te l’ho chiesto!”

 

Vlad allardò le braccia e si mise in una strana posizione, Nutty capì che voleva affrontarla. Annichan rimase indietro, Gennaro si avvicinò come per voler affrontarlo al posto suo “no Gennaro, restane fuori per favore, non voglio che tu rimanga coinvolto...” il ragazzo non capiva cosa poteva spingerla a lottare da sola contro un uomo come quello. Si fece un po’ indietro.

 

Vlad le si lanciò contro, Nutty chiuse gli occhi, era come se potesse seguire la scena immaginandola, riuscì a vedere tutti i colpi che gli stava lanciando, concentrandosi li schivò tutti, infine fece un balzo all’indietro e riaprì gli occhi.

 

‘grazie Seraph!’ pensò sorridendo ‘ora sono in grado di fare qualcosa anche io’

 

Vlad allora aumentò la sua velocità e cominciò a colpirla al volto e sul corpo violentemente. I suoi due compagni cominciarono a urlare, per paura che morisse per mano di quello strano uomo. Smith stava seguendo la scena dallo schermo accanto al Merovingio.

 

“Isabella!!” continuò a urlare Smith mentre cercava di alzarsi da terra, ma il dolore era troppo lacerante per poter riuscirci.

 

“calmati, tra poco la sua sofferenza passerà...”

 

“che idiota che sei, non hai pensato che il signor Anderson e Morpheus verranno presto ad aiutarla?” disse sorridendo.

 

“si che ci ho pensato, li stanno tenendo occupati delle sentinelle a Zion, mi ha avvertito l’architetto, così Vlad avrà tutto il tempo di ucciderla... ho pensato proprio a tutto idiota!” disse restituendogli il sorriso. Il sorriso scomparve dal volto di Smith, nessuno avrebbe aiutato Nutty, diede uno sguardo allo schermo, la vedeva ricevere colpi.

 

Nutty finì per terra, non sembrava dare più segni di vita. Vlad si allontanò da lei con aria soddisfatta. I suoi due compagni corsero da lei.

 

“bè! Non ci è voluto molto...” disse con un ghigno il Merovingio guardando Smith.

 

Smith continuò a fissare lo schermo, immobile, mentre guardava il corpo di Nutty steso a terra. Lui si era promesso che non l’avrebbe mai lasciata da sola, si era promesso che nessuno avrebbe potuto toccarla... si sentì morire in quel momento.

 

Nutty si rialzò sorridente. I suoi due compagni si allontanarono impauriti. Era ancora in vita!

 

“quella macchina è stata davvero efficace!!” disse pulendosi i vestiti e sorridendo.

 

Smith si sentì più sollevato e cominciò a capire.

 

“ma com’è possibile che quella mocciosa sia ancora viva?!” urlò il Merovingio preoccupato. Fu interrotto dalla risata di Smith.

 

“allora Seraph le ha fatto usare la sedia!!” disse non smettendo di ridere “...vedo che hai pensato proprio a tutto idiota!!” il Merovingio si irritò al suo sarcasmo e voltò di nuovo verso lo schermo per vedere cosa sarebbe accaduto.

 

Il vampiro rimase immobile, anche lui non riusciva a crederci che dopo tutti quei colpi fosse ancora in piedi quasi più in forma di prima.

 

“è ora che ti dia ciò che ti spetta Vladdy!” disse lanciandosi addosso al vampiro. Allora Nutty cominciò a ferirlo con mosse di kung fu, era la prima volta che le eseguiva, ma si sentiva come di averle sempre sapute. Vlad non riusciva a scansare nessun colpo, era davvero velocissima.

 

Finì per terra sfinito. Ad dargli il colpo di grazia ci pensò un paletto di legno che gli si conficcò in fronte. Nutty si voltò. Morpheus la saluto con una balestra in mano. C’era anche Neo con lui.

 

“ragazzi!” urlò di gioia.

 

“scusa il ritardo Nutty, delle sentinelle ci hanno tenuti impegnati, non sei ferita vero?” chiese Morpheus.

 

“no no, sto bene... è stato tutto merito di quell’apparecchio dall’Oracolo...” disse guardando il vampiro “questo qui poteva sapere dove si trova Smith... perchè non l’hai lasciato in vita?”

 

“perchè noi sappiamo già dov’è Smith...” disse Neo.

 

“e dov’è?”

 

“dal Merovingio...Vlad è sempre stato ai suoi ordini... ho anche localizzato la sua posizione... siamo in grado di raggiungerlo!” finì l’uomo.

 

Nutty, Neo e Morpheus si allontanarono.

 

“Oracolo? Smith? Neo? Morpheus? Merovingio?” Annichan e Gennaro rimasero pietrificati dalla confusione.

 

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Il Merovingio spense lo schermo e sbattè il telecomando sulla scrivania arrabbiato “com’è possibile che quella ragazzina così insignificante sia riuscita a sconfiggere Vlad??” Smith intanto non smetteva di ridersela dal pavimento. “piantala di ridere maledetto programma fallito!”

 

“io sarò pure un programma fallito ma anche il tuo piano mi pare che lo sia!!” disse non riuscendo a smettere di ridere.

 

Il Merovingio allora con la sola forza del pensiero aumentò il dolore al torace di Smith, che soffocò la sua risata tramutandola in un urlo di dolore. L’uomo si alzò dalla sedia e gli si avvicinò, lo prese per il colletto della camicia e lo sollevò, fermandolo a pochi centimetri dal suo viso.

 

Con un altro sguardo truce diede un’altra fitta al corpo di Smith, che era completamente intontito dal dolore “lo senti il dolore, vero?” aumentò ancora le fitte, Smith smise ormai di urlare e chiuse gli occhi “lo senti come fa male, non è vero? Sarà ancora peggio se ti rifiuterai di farla fuori!”

 

Smith aprì leggermente gli occhi e cercò di sorridere, anche se il dolore glielo impediva “piuttosto la morte!”

 

“fra poco la cimice al tuo interno farà ancora più effetto e allora sarai in grado di eseguire completamente i miei ordini!” disse ributtandolo a terra.

 

Smith cominciò a respirare affannosamente, il dolore stava svanendo leggermente. Il Merovingio uscì dal suo ufficiò e lo lasciò da solo. Rimase lì, sdraiato sul pavimento.

 

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Neo e Morpheus erano stati ospitati nel rifugio di Nutty in terrazza. Erano presenti anche Beba e Dile.

 

“hai detto che sai dove si trova il Merovingio, giusto?” chiese Nutty a Neo.

 

“si, ho localizzato la sua posizione, e Link me l’ha confermata...”

 

“allora cos’aspettiamo ad andare a spaccargli la faccia??”

 

“calmati Nutty, sarà lui a venire a cercarci...”

 

“ma come lui!! A quell’ora Smith potrebbere essere già morto!!”

 

“no, sta tranquilla...non credo proprio”

 

Nutty e il resto del gruppo rimasero in silenzio in attesa che finisse la frase.

 

“Smith è stato catturato con uno scopo... uccidermi!”

 

Dile tirò un sospiro di sollievo “bè Neo, tanto Smith è una schiappa in confronto a te! Potrai facilmente farlo fuori!” Nutty tirò uno schiaffo a suo fratello facendolo cadere per terra “ehi NuttyHulk! Controlla la tua forza!! Mi hai distrutto la faccia!”

 

“era il mio intento, stupido!” suo fratello si alzò senza parlare.

 

“dev’esserci un modo per impedire che Smith si metta dalla parte del Merovingio...” disse Morpheus.

 

“bè, non scordate il suo orgoglio, non si farà comandare facilmente...” disse Beba.

 

Neo annuì “nel caso le cose si complichino comunque non lo ucciderò, sta tranquilla Nutty...Smith fortunatamente è a un livello molto più basso del mio...”

 

“il Merovingio conosce la tua superiorità, non credo che mandi Smith inutilmente...avrà sicuramante reso Smith molto più potente di prima... forse anche molto più potente di te, devi tenerlo presente” Morpheus incrociò le braccia.

 

“già, ma come tutti sappiamo, non si combatte solo con la forza fisica...e a Smith manca proprio l’altro genere di forza che provocano i setimenti, non è in grado di comprenderli, comunque non combatte per nessuno, solo per se stesso... altro punto a nostro favore...” finì Neo.

 

Si sentì squillare un cellulare, Morpheus lo estrasse dalla sua lunga giacca e rispose, poi mise una mano sulla spalla di Neo “dobbiamo andare...”

 

Neo li saluto con la mano “ci sentiamo presto Nutty!” e sceserò giù dalle scale.

 

Dile li seguì con lo sguardo sino a quando non entrarono in auto e non scomparvero tra le strade della città. Gli brillavano gli occhi, Nutty gli si avvicinò alle spalle “guarda che non si vedono più in strada da circa...” guardò l’orologio “...cinque minuti, si, cinque minuti...!”

 

“quello era Neo!!” disse Dile mentre i suoi occhi si riempivano di luce angelica, sembrava quasi che il cielo si fosse aperto facendo partire un raggio di luce sopra di lui.

 

“si, te ne sei accorto solo ora?”

 

“te ne rendi conto che ho sempre sperato di poterlo conoscere!! E’ sempre stato un idolo per me!! Sembra un sogno!” disse stringendo i pugni.

 

“guai a te se sento ancora critiche quando guardo Matrix!!”

 

Beba si avvicinò a loro “Nutty...spero che tutto si risolva con Smith...”

 

“lo spero tanto anche io, combatterò sino all’ultimo ora che ne ho la possibilità, tutto dovrà tornare come prima!”

 

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Erano passate parecchie ore. Non si mosse di un solo centimetro da quel pavimento. Continuava a fissare il soffitto. Qualcosa di strano si stava muovendo nella sua mente e in tutto il suo corpo, cominciò a sentirsi strano.

 

windmill, windmill for the land

  Learn forever hand in hand

  Take it all in on your stride

  It is sticking, falling down

  Love forever love is free

  Let’s turn forever you and me

  Windmill, windmill for the land

  Is everybody in?

  uffa, tutta colpa di Isabella se ora mi gira in testa questa maledetta canzone…” si disse sorridendo.

 

“già, tutta colpa di quella maledetta mocciosa!” disse una voce nella sua mente.

 

Smith si bloccò, era stato lui a parlare?

 

“non hai sentito male Smith...”

 

“ma chi sei?”

 

“non riconosci più te stesso?” disse la strana voce.

 

“no, non sono io...”

 

“si che lo sei, prima di ridurti così..ma non ti vergogni neanche un po’ di esserti abbassato a stare con una ragazzina, un umano insignificante...?”

 

“neanche un po’...ora conosco altre cose oltre all’odio e alla rabbia”

 

“Oooh! Cosa vedo, quella ragazina ha una cotta per te!! Sei uno stupido Smith!! Non l’hai ancora capito?”

 

“se io sono stupido lo sei anche tu, visto che sei me, non sei molto intelligente! Come diavolo fai a sapere di Isabella?”

 

“mi sto impadronendo dei tuoi ricordi...”

 

“sei un parassita! Ti metti anche a ficcare il naso nelle faccende altrui!”

 

“hai smesso di fare il bravo cittadino! Ora comando io!” improvvisamente una strana scossa invase il corpo di Smith. “si, così...piano piano il tuo corpo sta diventando mio, completamente...!”

 

Il suo corpo cominciò a muoversi senza la sua volontà, come se lo manovrasse qualcun’altro “esci immediatamente da me, maledetto!”

 

“come posso uscire se io sono te! Io sono te! Io sono te! Io sono te! Io sono te! Io sono te! Io sono te!” quella frase suonò come una fastidiosissima cantilena nella testa di Smith.

 

“basta!!! Stai zitto! Taci maledetto!” disse gettandosi a terra e afferrandosi la testa con le mani.

 

“ormai sono quasi completamente in tuo possesso!”

 

“nessuno puoi controllarmi! Nessunoooo!”

 

Smith cadde per terra, in silenzio, chiuse gli occhi e non si mosse per qualche secondo.

 

Riaprì gli occhi... sorrise.

 

“Isabella, Neo... preparatevi a morire”

 

                                                                                                                                                                            Continua!!

 

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Nota di Isa: La canzone che canticchia Smith è “feel good inc” ultima canzone dei Gorillaz, mi piace tantissimo, infatti da quando l’ho scaricata non facevo altro che fargliela ascoltare, prima faceva un po’ il difficile e il menefreghista, ma lo conosco fin troppo bene, piace tanto pure a lui!! Alla fine ci siamo messi a cantare assieme! Quanto mi sono divertita! La risata da idiota di sottofondo chissà xkè gli veniva perfettamente!! ;P

A proposito, la Beba ha finalmente trovato la colonna sonora di Shark Tale!! E’ arrivata da Nash Ville finalmente! Ora gli mancano solo Alexander e Sky Captain! Va bè, alla prossima! ;)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** la forza dei sentimenti ***


uQuesta è realtà

Questa è realtà... “la forza dei sentimenti”

 

Nutty si incamminò verso la scuola, sapeva che doveva delle spiegazioni ai suoi due compagni, Annichan e Gennaro, che l’altro giorno avevano assistito a tutto lo scontro con Vlad... sapeva che sarebbe stato difficile, ma doveva farlo.

 

Si salutarono, ma in modo freddo, come se non fosse mai successo nulla, anche se tutti e due nello stesso istante stavano pensando “cosa diavolo sta succedendo?”

 

Le ore di lezione non passavano più quel giorno, Nutty non aveva ancora parlato con nessuno, credeva che sarebbe successo di tutto se avesse detto loro la verità su ogni cosa. Arrivò il secondo intervallo, Annichan e Gennaro si avvicinarono a lei.

 

“Nutty, crediamo che tu ci debba dare qualche spiegazione riguardo l’altro giorno...” disse la ragazza.

 

“...si, è tutto il giorno che penso a come dirvelo...”

 

“come mai agenti e strane persone ti cercano?” chiese Gennaro.

 

“bè...è lunga da spiegare...quello dell’altra volta era un vampiro, al servizio del Merovingio... hanno catturato Smith, e Neo e Morpheus mi stanno aiutando, L’Oracolo mi ha rivelato che posso aiutare a mettere le cose a posto, qualcuno non vuole più la pace...”

 

“ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? La smetti di prenderci in giro?”

 

“ehi, ascoltatemi bene, quello che vi sto raccontando non è solo la trama di un film, e lo sapete bene anche voi, perchè quando Smith anni fa era un assassino si era impossessato pure di voi! Quindi smettetela di nascondere il passato, lo sapete che qualcosa in questo mondo non quadra, quindi se non volete credermi siete liberi di farlo, ma allora non venitemi a chiedere spiegazioni!”

 

“scusaci Nutty...”

 

Nutty sorrise “no scusatemi voi...sono agitata perchè tutti questi avvenimenti mi stressano...vorrei tanto ritrovare Smith ma l’Oracolo mi ha detto che non è più come prima...e a me manca tanto...”

 

“povera piccola!” disse Annichan ridendo, Nutty la guardò male e lei le mise una mano sulla spalla “dai scherzo...”

 

“almeno la pianterete di chiedermi come mai non studio!”

 

“ehi, ma si può sapere come hai fatto a ottenere una simile forza?” chiese Gennaro.

 

“altra storia lunghissima! Comunque almeno posso difendermi dai nemici!”

 

“da oggi quando guarderò Matrix ti penserò al posto di Keanu!” disse Anichan.

 

Nutty sorrise e fece una faccia assonnata “mai provata la sansazione di non sapere se sei sveglio o se stai ancora sognando?”

 

Era contenta che i suoi due compagni l’avessero capita.

 

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All’uscita da scuola Trovò Neo, Morpheus, Dile e Beba ad aspettarla. Cosa davvero molto strana.

 

“che ci fate voi qui?”

 

“Neo e Morpheus ci hanno detto di venire qui perchè a casa oggi saremo stati poco al sicuro” rispose suo fratello.

 

“che succede Neo?”

 

“sento che qualcosa sta cambiando, Smith sta venendo qui...è pronto!”

 

“credo che dovremo allontanarci da qui, c’è troppa gente!” disse beba.

 

“giusta osservazione” Morpheus si incamminò, gli altri lo seguirono.

 

Neo si avvicinò a Nutty “anche tu starai indietro...”

 

La ragazzina lo guardò confuso “Neo, non posso starmene con le mani in mano...”

 

Neo non disse nulla. Arrivarono alla loro macchina, salirono e cominciarono ad allontanarsi dalla città.

 

Improvvisamente Neo fece cenno a Morpheus di fermarsi. Fece una violenta frenata.

 

“cosa succede?” gli chiese.

 

Improvvisamente un uomo atterrò lentamente davanti alla loro auto, era Smith. Sorrideva.

 

Nutty si sentì il cuore riempirsi di gioia, era davvero tornato. Scese velocemente dall’auto, Neo la seguì prima che potesse raggiungerlo e l’afferrò a un braccio.

 

“Neo, lasciami andare!”

 

“non avvicinarti, non vedi che non è in lui?”

 

Nutty lo guardò, che ci faceva vestito da agente? La sua espressione non sembrava diversa dal solito...

 

Smith si avvicinò ai due, Neo strinse a se la ragazzina, potevano aspettarsi di tutto.

 

Fece uno strano sorriso “finalmente ci incontriamo!”

 

“l’ho sempre saputo che eri debole! Guarda come ti sei ridotto, addirittura ti fai usare!” Nutty sapeva che Neo parlava così solo per provocarlo, non l’ha mai pensato, mai. Fece allontanare la ragazzina.

 

“non so di cosa parli! Questo non è il luogo più adatto per combattere...seguimi!” Smith si alzò in volo.

 

Neo lo seguì. Lasciando il resto del gruppo in mezzo alla città. Morpheus rientrò in auto, Nutty fece altrettanto.

 

“seguiamoli dai!” gli urlarono i tre ragazzini.

 

Morpheus ingranò la terza e cominciò a sfrecciare per le strade, chiamò Link col cellulare.

 

“operatore!”

 

“Link, dammi la loro posizione”

 

“già fatto signore, sono nella periferia nord della città!”

 

Morpheus mise la quinta e cercò di arrivarci il prima possibile.

 

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Neo e Smith erano l’uno di fronte all’altro, in mezzo al nulla, c’erano solo loro due, pronti a sfidarsi.

 

“perchè ti fai comandare dal Merovingio?”

 

“ti ho già detto che non capisco di cosa tu stia parlando!”

 

“credi che così tu sia più forte?”

 

“errore! Io sono più forte! E adesso te lo dimostrerò, facendoti a pezzi!”

 

Smith si lanciò contro l’Eletto e cominciò a colpirlo con una serie di pugni. Neo si accorse che la situazione era peggiore di quanto sembrasse, Smith sembrava avere acquisito una forza innaturale. Non riusciva a vedere i suoi colpi. Gli tirò un calcio per allontanarlo.

 

Smith si diede una spinta col piede per tornare addosso a Neo, che cominciò a parare qualche colpo. Chiuse gli occhi, cercava il momento giusto per riuscirlo a colpire. Improvvisamente il momento gli fu chiaro. Parò il suo colpo e Neo gli tirò una ginocchiata al mento che lo fece rotolare all’indietro, prima che potesse atterrare roteò con il corpo e gli tirò un calcio dritto in faccia.

 

Smith cadde a terra, i suoi occhiali volarono accanto a lui, ormai rotti. Si rialzò e sorrise toccandosi il viso “preparati a morire!”

 

Neo volò contro di lui, Smith fece altrettanto. L’agente aumentò improvvisamente la sua velocità, come se non fosse ancora arrivato al limite “credevi davvero che saresti sempre rimasto il migliore?” gli urlò tirandogli una serie di pugni nello stomaco “io sono sempre stato migliore di te! E ora te ne sto dando prova!” Neo cadde a terra sfinito.

 

Smith si fermò e lo guardò a terra agonizzante, lo guardò con soddisfazione, gli sembrò di tornare indietro nel tempo. Si avvicinò lentamente a lui. Con le ginocchia gli bloccò le braccia e con le mani cominciò a strozzarlo “ora voglio vederti morire lentamente! Voglio guardarti dritto negli occhi mentre muori!”

 

Neo non riusciva a reagire, la sua vista cominciava a offuscarsi, non riusciva più a respirare, ma riusciva benissimo a vedere i suoi occhi, freddissimi occhi blu, era tanto che non li vedeva così spietati ‘quella ragazzina era davvero riuscito a cambiarlo’ pensò.

 

Un calciò fece volare Smith per terra prima che potesse ammazzasse Neo, era Nutty. L’agente si rialzò velocemente “me la pagherai mocciosa...” disse stringendo i pugni.

 

Nutty aiutò Neo ad alzarsi, se l’Eletto non era riuscito a fargli un solo graffio, quante possibilità avrebbe mai avuto di batterlo quella ragazzina?

 

Morpheus allontanò Neo. Nutty si mise di fronte a Smith, senza dire nulla, aveva il cuore gonfio di tristezza. Smith rise “cosa speri di fare? Levati di mezzo, a te toccherà dopo, prima devo ammazzare Neo!”

 

Nutty gli tirò un calcio sullo stinco . Smith indietreggio di qualche passo chinandosi per afferrarsi la parte dolorante “maledetta mocciosa! Ora che hai superato il limite della mia sopportazione penso che farò fuori prima te!”

 

Nutty non si mosse di un solo passo, lo guardava soltanto con delusione. All’uomo faceva quasi irritare quello sguardo, che aveva da guardarlo così? Chi era lei per giudicarlo? Smith le si scagliò contro con tutte le sue forze e cominciò a colpirla, Nutty sembrava non ne volesse sapere di reagire o di schivare i suoi colpi.

 

Smith la colpì ancora più violentemente e la buttò a terra “mocciosa...”

 

Suo fratello cominciò a urlare e provò a raggiungerla, Beba fece altrettanto, ma Morpheus li tenne fermi.

 

Smith la tirò su per la maglietta “...come mai non reagisci?” Nutty aprì leggermente gli occhi “non combatto contro di te Smith...”

 

L’agente la ributtò per terra. E cominciò a colpirla ancora violentemente. Quando riuscì ancora ad alzarsi cominciò a piangere e Smith si fermò a qualche metro di distanza, come se qualcosa gli impedisse di continuare “coraggio Smith, cosa stai aspettando? Sono qui! Non vuoi più uccidermi? Ti sto aspettando!” gli urlò in lacrime.

 

Qualcosa di strano si formò dentro la mente di Smith, qualcosa dentro la sua testa urlava. Cominciò a barcollare e cadde a terra tenendosi la testa e urlando “cosa sto facendo? Cosa diavolo sto facendo?”

 

Nutty lo guardava confuso.

 

Smith si voltò verso la ragazzina “Isabella! Ti prego perdonami! Perdonami!” quello era il suo Smith.

 

“maledetto! Non sono questi gli ordini! Smettila di dire fesserie e uccidila!”

 

“piantala maledetto! Lasciami in pace!”

 

Era come se due Smith si stessero parlando, Nutty cominciò a capire che qualcosa gli era stato inserito.

 

Ci fu un momento di silenzio, Smith si rialzò con un espressione piena di dolore “Isabella, ti prego scappa! Scappa via da qui!” Nutty rimase a guardarlo e lui le si lanciò addosso ancora una volta, Nutty questa volta cercò di schivare i suoi colpi.

 

“cosa stai facendo? Ti ho detto di scappare! Ti prego ascoltami!” le urlava mentre cercava di colpirla, aveva preso controllo della sua mente, ma non del suo corpo. Un pugno la colpì al viso facendola cadere per terra ormai sfinita.

 

“noooo!” urlò cercando di allontanarsi da lei per non colpirla più, cominciò a sentire delle scariche elettriche lungo tutto il corpo e una voce all’interno che gli urlava “uccidila!”

 

Nutty si alzò e si avvicinò a lui lentamente, poi lo abbracciò “lo so che non sei un assassino, lo so che non sei cattivo e anche se ora vuoi uccidermi sarai sempre la persona più importante per me...”

 

Smith si sentì morire in quel momento, fece un enorme urlo e si allontano da lei come se in qualche modo fosse riuscito a prendere un po’ di controllo del suo corpo, si strappò la camicia e aspettò di individuare la cimice, quando ci riuscì cercò di strapparsela di dosso, in qualche modo doveva togliersela.

 

Nutty si avvicinò a lui, del sangue cominciò a uscire dal suo corpo, a Smith sembrava non importare, riuscì ad afferrare la comice e la lanciò a qualche metro di distanza, frantumandola. Dopo di che svenne.

 

Nutty corse da lui e anche il resto del gruppo fece altrettanto.

 

“è solo svenuto...” disse Neo stringendo Nutty che non smetteva di piangere.

 

Morpheus lo raccolse da terra e lo mise dentro l’auto.

 

Tornarono tutti a casa. Morpheus lo poggiò sul letto in terrazza. Nutty andò a casa per prendere le medicazioni e li raggiunge. Neo la aiutò a curarlo. Dile era tornato a casa e Beba aveva fatto altrettanto. Si era fatto tardi ormai, Morpheus e Neo però erano ancora con lei.

 

“ragazzi, lo so che avete tante cose da fare a Zion...andate pure, qui ci penso io...” gli disse sorridendo la ragazzina.

 

Morpheus annuì e la saluto, Neo si trattenne ancora qualche secondo, abbracciò la ragazzina e la ringraziò “è merito tuo se ora la situazione è migliorata... sei stata davvero coraggiosissima e hai un gran cuore... sta tranquilla, Smith si rimetterà presto, noi veglieremo su di te da Zion e appena avrai bisogno di noi correremo ad aiutarti!”

 

“grazie mille Neo!”

 

“...ehi, non è finita comunque, resta ancora il Merovingio!” le disse sorridendo.

 

“ok, allora ci sentiamo presto, mi terrò pronta!”

 

Neo raggiunse Morpheus e andarono via.

 

Nutty spinse la poltrona vicino al letto in cui giaceva Smith e si sedette accanto a lui, la sua espressione era serena, chissà che stava sognando...Nutty sapeva che i programmi non sognano, ma lei era sempre stata convinta che Smith non fosse un programma come gli altri, sicuramente stava sognando qualcosa di stupendo, magari che vinceva contro il signor Anderson!

 

Nutty sorrise e gli prese la mano. Non si sarebbe mossa di lì sino a quando non si sarebbe svegliato.

 

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Il Merovingio sbattè le mani sulla scrivania, era nervosissimo.

 

“maledetto Smith, com’è potuto accadere?! Come può essere che la cimice non abbia funzionato! Stava andando tutto così bene...colpa di quella maledetta mocciosa, in qualche modo è riuscito ha farlo tornare in se!” cercò di tranquillizzarsi.

 

Serviva un idea, altrimenti per lui sarebbe stata la fine!

“l’uomo del treno!” urlò “se raggiungo il mondo delle macchine e vado dall’architetto posso escogitare ancora qualcosa!”

 

Il Merovingio corse fuori dal suo ufficio, un nuovo piano gli stava girando nella mente, qualcosa di malvagio. Raggiunse il fabbricante di chiavi.

 

“tu, dammi subito una chiave per raggiungere l’uomo del treno!”

 

pochi secondi e l’uomo ebbe la sua chiave, pochi istanti e raggiunse le Back Doors. Arrivò dall’uomo del treno che stava seduto su una panchina della stazione, guardando nel vuoto.

 

“uomo del treno, ho bisogno della tua collaborazione!”

 

L’uomo si alzò in piedi “ai suoi ordini Merovingio, dove la devo portare?”

 

“al mondo delle macchine, devo raggiungere l’architetto.”

 

L’uomo del treno fece uscire tutti gli altri dalle carrozze e poi fece salire il Merovingio, poco tempo e raggiunsero una strana fermata. L’uomo del treno aprì le porte del vagone “è arrivato!”

 

“da qui potrò raggiungerlo?”

 

“certamente signore, le basterà proseguire fuori dalla stazione, troverà una strana porta, con questa chiave la aprirà” l’uomo gli diede una chiave “e poi sarà da lui!”

 

“come mai possiedi questa chiave? Come fai a sapere che qui cè l’architetto? Potrebbe raggiungerlo chiunque questo posto”

 

“non è così signore, questa stazione non esiste in realtà, non è da nessuna parte, è nel mezzo tra altre due stazioni, solo io ho la capacità di arrivarci...”

 

“grazie, sei stato molto utile, aspettami qui, farò presto” Il Merovingio uscì dal vagone e cercò la porta.

 

Quando la trovò infilò la chiave dentro la serratura e una luce immensa lo avvolse, portandolo al cospetto dell’architetto. Seduto sulla sua poltrona.

 

“Merovingio, sapevo che prima o poi saresti venuto da me...”

 

“Smith ha inaspettatamente fallito...”

 

“si, lo so...ho visto tutto. Smith è un anomalia, anche se è un programma riesce in qualche modo a percepire emozioni umane...è questo che l’ha fatto fallire, le emozioni hanno avuto la meglio sul controllo della cimice...”

 

“quella ragazzina la deve pagare...”

 

“allora, cosa desideri che faccia?”

 

“credi che saresti in grado di ricreare dei nuovi gemelli fantasma, efficienti come quelli che avevo, anche più potenti magari! I vampiri ai miei ordini sono stati un fallimento...”

 

“lascia fare a me, avrai i tuoi fantasmi... spero non fallirai più...”

 

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“Che pace...che tranquillità” si sentiva leggerissimo, stava volando in un cielo limpidissimo, con un sole caldissimo sopra di lui, che gli illuminava la strada. Qualcosa lo rendeva felice, come se finalmente potesse combattere per qualcuno, come se ormai non fosse più solo...

 

“Smith, ti piace questo posto?” era una voce familiare, si voltò, Nutty stava volando accanto a lui.

 

“Isabella...” Smith si sentì assalire da sensi di colpa “io...non potrò mai chiederti scusa abbastanza, ho cercato di ucciderti...io...”

 

Nutty gli posò una mano sulle labbra e lo abbracciò “non scusarti più...” poi gli prese la mano.

 

Smith aprì gli occhi improvvisamente. Vide un soffitto polveroso... era nel suo locale ascensore! Era sdraiato sul letto con la camicia tutta sbottonata, delle garze lo avvolgevano nella zona addominale, ricordò il suo tentativo di togliere la cimice. Si voltò alla sua sinistra, Nutty era addormantata sulla poltrona accanto al letto e gli teneva la mano.

 

Nutty aprì gli occhi, vide che Smith si era svegliato e si stropicciò gli occhi “che piacere vedere che ti sei ripreso, come ti senti?”

 

Smith si toccò la ferita, poi si voltò verso di lei “molto meglio, grazie...mi hai medicato tu?”

 

“bè, mi ha aiutato Neo, è stato molto gentile nei tuoi confronti, gli devi un favore sai?” gli disse sorridendo “a volte mi chiedo come si senta Neo, non ha più Trinity, doveva amarla tantissimo...poverino, è stato sfortunato, e dire che è così carino!”

 

“ehi! Volendo posso essere meglio di lui!” disse incrociando le braccia.

 

Nutty si mise a ridere “We Smith! Non sarai mica geloso?”

 

Smith la prese per un braccio e la tirò verso di lui, la strinse fortissimo “grazie mille... per tutto...”

 

Nutty arrossì e cercò di mantenere la calma “...Smith, trovi stupido che un umano voglia un mondo di bene a un programma?”

 

“no...non lo trovo affatto stupido...” le sorrise “perchè potrebbe avvenire anche che un programma voglia un mondo di bene a un umano...”

 

                                                                                                                                                                                            continua!!

 

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Nota di Isa: eem...cheddire? Ah si, manca ancora da regolare i conti col Merovingio! Noooo! Non è possibile, mio fratello mi ha scoperto queste storie e me ne ha lette un po’! Non fa altro che prendermi per i fondelli! Alla faccia sua alla sua domanda “eeh ho visto che ci sono anche io! Hai fatto bene ha chiamarmi Dile! Che faccio io?” gli ho risposto “stai tranquillo, dove ci sono figure di merda tu sei sempre presente!” alla prossima! ;)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** ex-colleghi ***


Questa è realtà

Questa è realtà... “ex-colleghi”

 

Una giornata davvero bella, faceva caldo e il sole era limpidissimo...

 

“questo pomeriggio ho una bella sorpresa per te Smith!” disse Nutty tenendo nascosta una cosa dietro la schiena.

 

Beba si accomodò vicino a Smith che non aveva la più pallida idea di cosa potesse essere.

 

“di cosa si tratta?”

 

“indovina!”

 

Smith si sgrattò la testa e poi alzò la mano “dammi un indizio!”

 

“ti do quattro possibilità, occhio perchè è difficile!” Smith si prepara “è: un film...un film...un film...oppure un film?”

 

“credo sceglierò la terza, un film!”

 

“lo sapevo che eri in gamba!” gli disse inserendo il DVD, dopo di che gli porse la copertina.

 

“il signore degli anelli?!”

 

Nutty sorrise “lo conosci?”

 

“solo per sentito dire...”

 

“bè, ti attende una sorpresina dentro...”

 

Nutty e Beba si misero comode affianco a lui, il film sarebbe durato tanto.

 

Smith vide qualcosa di vagamente familiare nell’attore che interpretava il Re degli elfi.

 

“quello mi sembra di averlo già visto!”

 

“prova a indovinare chi è!” gli dissero.

 

Smith lo osservò attentamente, un po’ gli sembrava di guardarsi allo specchio “è l’attore che mi interpreta in Matrix!”

 

Nutty e Beba si alzarono dal letto applaudendo “bravo Smith! Indovinato! Ti piace la tua sorpresa?”

 

“bè...non me l’aspettavo! E comunque non mi somiglia per nulla, ne ero convinto quando ho visto Matrix e adesso ne sono ancora più convinto!”

 

“come non ci somigli?!” Nutty gli tolse gli occhiali e gli mise la sua felpa in testa “guardati così allo specchio, poi vedremo se non ho ragione!”

 

“va bè Nutty, il resto del film diventa noioso... usciamo un po’? è una bella giornata...” propose Beba.

 

“sono d’accordo!”

 

Smith alzò la mano per aggregarsi al gruppo “posso venire anche io, vero?”

 

“sei sicuro che vuoi venire? te la senti? Forse è meglio che rimani a riposare...” gli disse Nutty guardando le sue garze.

 

“no, sta tranquilla, ormai è guarito, fortunatamente ho un veloce processo di cicatrizzazione” disse togliendosi le garze “mi sistemo e andiamo!”

 

Nutty si voltò verso Beba “dove andiamo di bello?”

 

Smith le guardò “io un posto lo so...mi piacerebbe andare a trovare due vecchi amici!”

 

per strada...

 

“è tanto che non li vedo!” Smith aveva un aria nostalgica.

 

“ma chi sono?” chiese Beba.

 

“tu l’hai capito, vero Isabella?”

 

“yessir! Sarà un piacere conoscerli!”

 

Beba alzò la mano “ehi gente, non fate finta di non ascoltarmi! Chi andiamo a trovare?”

 

“i miei ex-colleghi Jones e Brown!”

 

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Aprirono gli occhi, erano l’uno di fronte all’altro, assolutamente identici, sembrava quasi di guardarsi allo specchio, istintivamente allungarono il loro braccio l’uno verso l’altro. Assolutamente identici. Gemelli.

 

Non riuscirono a capire il motivo per il quale erano ancora lì in Matrix, il loro ultimo ricordo risaliva a quando Morpheus fece esplodere la loro auto, dopo di che il buio, il nulla...sino a quel risveglio.

 

Erano dentro una camera da letto in ordine e ben arredata, sembrava il castello del Merovingio.

 

“come ti senti fratello?” chiese uno.

 

“vorrei sapere il motivo della nostra presenza ancora qui...”

 

Il Merovingio entrò nella loro stanza improvvisamente, con un sorriso “ben tornati ragazzi!”

 

I due rimasero immobili.

 

“immagino siate confusi! Come già sapete, siete stati precedentemente distrutti, ma l’Architetto, per mia richiesta, vi ha ricreati, così ora eccovi qui, pronti a tornare all’attacco!”

 

“qual’è la nostra missione?” chiese uno.

 

“impedire che Neo, Morpheus, Smith e tutti i loro compagni, vengano qui e mi uccidano, questo è il loro scopo...e voi dovete farmi ancora da guardia del corpo!”

 

“ok, puoi contare su di noi!”

 

“bene, e comunque i vostri poteri sono anche aumentati, siete come ‘aggiornati’, sarete in grado di contrastarli!”

 

I due ragazzi si guardarono con un ghigno, si sentivano fortissimi “con Morpheus abbiamo un bel conticino in sospeso...sarà ora di vendicarsi!”

 

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Salirono le scale di un lungo palazzo, arrivarono al quarto piano. Smith si bloccò davanti a una delle molte porte in quel corridoio, seguito da Nutty e Beba, fece un profondo respiro e bussò.

 

Si sentirono delle voci provenire dall’appartamento “Jones, vai ad aprire la porta, sbrigati!”

 

“sto telefonando maledizione, vacci te!”

 

I tre fuori dalla porta rimasero un po’ perplessi. Un uomo aprì la porta dopo alcuni secondi, era Brown! Non appena vide che l’uomo di fronte a lui era Smith, seguito da due ragazzine, fece una strana espressione e gli sbattè la porta in faccia.

 

Smith si grattò la testa “anche lui mi ha sbattuto la porta in faccia!!”

 

“eh fai questo effetto Smith!” gli disse Nutty mettendogli una mano sulla spalla.

 

Ribussarono e dopo altri secondi Brown riaprì “che cosa vuoi?”

 

“andiamo! E’ questo il modo di trattare un tuo vecchio amico?” gli disse Smith allargando le braccia.

 

“hai un bel coraggio a definirti amico! Che sei venuto a fare qui?”

 

“vuoi che te lo dica dal corridoio o preferisci che ne parliamo con calma?”

 

Brown sospirò, aprì di più la porta e tese il braccio verso l’appartamento “...accomodatevi...”

 

Nutty e Beba si sedettero su due poltrone, mentre Smith e Brown sul divano.

 

“che bella casa che avete tu e Jones!” commentò Smith “lui dov’è?”

 

“ah...bè sta telefonando...”

 

Si sentì una voce dalla stanza affianco “si, si lo so, no non ti preoccupare non sto uscendo con altre... tranquilla e divertiti in vacanza...ok, anche io ti amo, ciao..ciao!” Jones riattaccò la cornetta e entrò in salotto dove vide Smith e le due ragazzine che avevano una faccia pallidissima “wow! Smith! Che ci fai da queste parti??”

 

“ehi, da quend’è che frequesti ragazze??” chiese ridendo.

 

“parli come se mi interessassero gli uomini!!” commentò sedendosi su una sedia.

 

“scherzi a parte, dicci il motivo per il quale sei venuto qui...” Brown aspettava spiegazioni.

 

“bè, non credo che non siate al corrente dei casini che stanno succedendo in Matrix”

 

Jones e Brown si lanciarono un occhiata “si che lo sappiamo...e da noi che vorresti?”

 

“bè, andando a logica, non credo di essere venuto qui per bere un caffè!”

 

“non vorrai che collaboriamo con te e con tutti gli altri?!”

 

Smith li guardò irritati “perchè? Che cos’avete?”

 

“che cos’abbiamo? Non siamo stati noi a scomparire all’improvviso per poi scoprire che sei diventato un virus! Abbiamo rischiato la cancellazione perchè noi non servivamo più, ci volevano rimpiazzare con quei tre maledetti agenti! Allora ci siamo rifugiati qui! Ci hai quasi fatto ammazzare!”

 

“questa è roba passata! Adesso non sono più così! Non mi interessa più fare fuori umani e macchine, voglio solo bloccare il Merovingio e impedire un altra guerra! Potremo avere bisogno di voi!”

 

“scordatelo, non collaboreremo mai più con te!”

 

“preferite stare qui in questo appartamento a fare nulla o preferite venire con noi e cercare di vendicarvi?”

 

“la nostra vita è molto migliorata da allora, perchè dovremo rovinarla ancora?”

 

“perchè è il vostro scopo! Voi non siete stati creati per stare in Matrix a conoscere ragazze o per andare a fare shopping! Siete stati creati per uccidere!”

 

I due rimasero in silenzio.

 

“questo silenzio è un si?” gli chiese sorridendo.

 

“noi cosa dobbiamo fare?” chiesero.

 

“darci una mano! Abbiamo da sconfiggere il Merovingio...”

 

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Il gruppo uscì dal palazzo.

 

Nutty vide che Jones tirò fuori dalla tasca un cellulare e cominciò a tocchettarlo, evidentemente spediva messaggi, si avvicinò a Brown “ma Jones da quand’è che è così donna-dipendente?”

 

Brown sorrise “aah, non immagini quanto sia fissato! Promette sempre di essere fedele ma la verità è che sta con almeno tre ragazze alla volta! Noi non ci conosciamo, chi sei?”

 

Nutty non fece in tempo a rispondergli che Jones si avvicinò a lei e a Beba “e voi chi siete belle ragazzine?”

 

Brown gli tirò uno schiaffo dietro il collo “almeno loro risparmiale! Sono troppo piccole per te!”

 

“ero solo curioso di sapere il loro nome! Possibile che mi scambi sempre per un maniaco?”

 

“comunque io sono Nutty, lei è Beba! Anche noi siamo super coinvolte in tutta questa faccenda, cerchiamo di renderci utili!”

 

“avverto che hai grande forza fisica Nutty!” disse Brown sorpreso.

 

“yessir! Seraph è riuscito a darmi tanta forza con una strana macchina, così posso difendermi dai nemici, sono stata attaccata da parecchia gente ultimamente!”

 

“ma Smith non poteva aiutarti?”

 

“bè, è una storia lunga, ma ho tempo per raccontarvela...”

 

Lungo la strada per tornare a casa Nutty spiegò bene la storia ai due uomini, in parte la sapevano già, erano stati informati.

 

“sai, anche a noi hanno fatto visita quei tre simpaticoni, Johnson, Thomson e Jackson!”

 

“che volevano da voi?”

 

“bè, evidentemente essendo stati dei fidi bracci destro e sinistro di Smith, avranno pensato che potessimo centrare qualcosa... per questo volevamo restarne fuori...”

 

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Arrivarono in terrazza, Smith fece accomodare i suoi due ex-colleghi.

 

“e qui che abiti?!” chiesero perplessi.

 

“certo! Non sarà il posto più comodo e pulito del mondo, ma è sempre un tetto... anzi, è anche troppo per me!” Smith si accomodò sulla poltrona, Nutty accompagnò Beba in strada, era molto tardi e doveva essere a casa.

 

“Smith, come tu sai noi non siamo forti quanto te e il signor Anderson... non sappiamo se saremo molto utili...”

 

“lo so, ho tenuto in considerazione questa cosa, per questo credo di avervi trovato un compito adatto!”

 

I due uomini aspettavano una spiegazione.

 

“Il Merovingio avrà sicuramente capito che è lui il nostro prossimo obiettivo, quindi avrà preso precauzioni, di sicuro quando cercheremo di attaccarlo manderà qualcosa o qualcuno a impedirci che ciò avvenga...degli imprevisti insomma...”

 

“quindi?”

 

“probabilmente attaccerà la famiglia di Isabella e i suoi amici, sono tutti collegati a questa storia...addirittura dei suoi compagni di classe conoscono la verità, i suoi genitori no ma sono lo stesso in pericolo... voi dovete assicurarvi che non succeda nulla a queste persone...”

 

I due si guardarono “certo, credo saremo in grado di riuscirci...”

 

“benissimo, nel frattempo io, il signor Anderson, Isabella e Morpheus faremo irruzione dal Merovingio!”

 

Jones e Brown sorrisero, si sarebbero impegnati al massimo, in fondo desideravano poter tornare a combattere da sempre. Era tantissimo che non vedevano Smith, ma a parte l’aspetto fisico era davvero cambiato. Strano volesse collaborare con Neo, troppo strano... Nutty arrivò in terrazza ma si bloccò un momento fuori dal locale.

 

“perchè lo stai facendo? Non è da te comportarti così... il signor Anderson è sempre stato il tuo obiettivo, perchè collabori con lui?” gli chiesero. Nutty sapeva che sarebbe dovuta entrare, ma in quel momento preferì restare ad ascoltare da lontano, era curiosa di sapere cos’avrebbe risposto senza lei presente.

 

“perchè non voglio far tornare la guerra, non appena tutto questo finirà sfiderò il signor Anderson e riuscirò a sottometterlo, così dimostrerò che sono sempre stato migliore...ma per ora, se voglio che questo accada devo unirmi a loro...senza di me non potrebbero mai farcela...”

 

“non sei mai riuscito a battere il signor Anderson, come mai tutte queste speranze? Lo sai anche tu che per riuscire a batterlo ti serve una cosa che non hai...”

 

“già... però se sono riuscito a provare rabbia, dolore, tristezza... in fondo sono emozioni come l’amore...e poi quella ragazzina sta facendo capitare qualcosa dentro di me...”

 

“poi dite che il maniaco sono io!” si lamentò Jones.

 

“cos’hai capito idiota?! Semplicemente sento di dover restare al suo fianco perchè la fa stare bene...e fa stare bene anche a me... ma non è un emozione come l’amore... come se fosse il rapporto tra un padre e una figlia...o qualcosa del genere...”

 

“parli così solo perchè è piccola! Ma aspetta che abbia qualche anno di più, noi agenti non possiamo invecchiare, solo l’Architetto è in grado di deciderlo, poi potrai stare più tranquillo e allora altro che padre e figlia!” disse Jones tirandogli una gomitata al braccio.

 

“più ti ascolto più mi sembra di avere davanti un idiota con i genitali al posto del cervello!” Smith lo allontanò con uno spintone. Nutty decise di entrare.

 

“scusate la mia mancanza, stavo chiaccherando con Beba! Mi sono persa qualcosa?” chiese sorridendo e sedendosi sul bracciolo della poltrona dove c’era Smith.

 

“i tuoi amici e parenti potranno contare sulla protezione degli ex-agenti Jones e Brown!” i due sorrisero con una faccia convinta. Nutty si sentiva più tranquilla, almeno nessuno avrebbe potuto toccarli.

 

Jones e Brown si alzarono dal letto, salutarono e andarono, il giorno dopo avrebbero dovuto agire.

 

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Quella sera Nutty fece vedere a Smith le parti di Hugo nei seguiti del ‘Signore degli Anelli’,  erano come sempre sdraiati sul letto, con un piattone di pop corn a ridere ogni volta che Elrond apriva bocca.

 

Nutty guardò fuori dalla finestra e sorrise.

 

“che hai?” chiese Smith incuriosito.

 

“mi è venuta in mente un immagine che ho trovato in internet tempo fa...c’era uno scambio di personalità tra Hugo in Matrix e nel Signore degli Anelli...in un riquadro c’era Smith che correva verso di Neo ma invece di prenderlo a pugni lo abbracciava piangendo, mentre nell’altro riquadro Elrond che invece di abbracciare sua figlia Arwen la prende a pugni!” Nutty si mise a ridere e Smith fece altrettanto.

 

La ragazzina si strinse a Smith e chiuse gli occhi, era così felice che Smith avesse detto quelle parole a Jones e Brown, quindi le voleva bene sul serio, d’un tratto si sentì in corpo una sensazione di sicurezza infinita, Smith non l’avrebbe mai lasciata.

 

                                                                                                                                                                                     Continua!!

 

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Nota di Isa: “one word! A voice unheard! You can change the woooooorld!” ma quanto è figa sta canzone dei POD!! Allora, piaciuta la sorpresina di Jones e Brown? Della serie: “e chi se li ricordava più!!” vi do ragione, sono stati una trovata improvvisata..nel senso che mi sono venuti in testa all’improvviso, neanche pensavo di metterli... in fondo anche tutti i capitoli li scrivo improvvisando...scrivo ciò che mi passa nel cuore...non mi piace programmare... (sarà per questo che sto peggiorando a scuola!!=S)...dai, alla prossima, altrimenti Smith va dal Mero senza di me!! ;)

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** Jones e Brown all'attacco! ***


Questa è realtà

Questa è realtà... “Jones e Brown all’attacco!”

 

Neo entrò nel locale ascensore, trovò Smith sdraiato sul letto con la coperta sotto sopra, una gamba fuori e ancora il piattone di pop corn appoggiati al suo petto. Si avvicinò a lui e notò che russava profondamente, sorridendo gli solleticò il naso, Smith mollò un urlo e si alzò di scatto facendo volare cuscino e piatto.

 

“calmati Smith sono io!” lo tranquillizzò Neo raccogliendo ciò che era caduto.

 

“ma sei pazzo a svegliarmi all’improvviso?”

 

“potevi farmi del male?”

 

“no, semplicemente mi hai spaventato! Ti sarei grato se la prossima volta stessi più attento!” disse sistemandosi i vestiti.

 

“che sei venuto a fare qui a quest’ora del mattino?”

 

“dobbiamo andare dal Merovingio! Non te lo ricordi più??”

 

“non è presto?”

 

“se per te mezzo giorno è presto...”

 

Smith si grattò la testa “forse sarà meglio andare...”

 

“lo credo anch’io!” Neo lo superò voltandogli le spalle e dirigendosi alla ringhiera della terrazza, avrebbe raggiunto la finestra di Nutty per avvertirla.

 

“ehi tu, non vuol dire che se siamo momentaneamente in tregua tu mi debba voltare così le spalle!”

 

Neo si voltò verso di lui “vedo che la tua irascibilità non è cambiata...”

 

“levati da lì, andrò io a chiamarla! Saresti capace di farla morire di infarto come a me prima!”

 

Nel momento in cui Smith sfiorò la spalla di Neo, lui lo blocco con braccio “si può sapere cosa ti irrita?”

 

“la tua presenza è sufficiente!”

 

Smith si liberò del braccio di Neo e volò verso la finestra. L’uomo rimase immobile a guardarlo ‘non cambierai mai...’.

 

Nel frattempo Nutty era seduta sulla scrivania a concentrarsi su un nuovo disegno, aveva la musica a tutto volume, come al solito, e neanche con una bomba a mano si sarebbe scrollata da lì! Smith entrò lentamente dalla finestra fluttuando, non l’aveva mai vista così concentrata, anche perchè raramente la vedeva disegnare.

 

Si mise dietro di lei a sbirciare qualche secondo, le sue braccia purtroppo nascondevano il disegno ma riuscì a intravedere qualcosa si vagamente familiare...un uomo in giacca e cravatta!

 

Le bussò alla spalla facendola saltare per aria dallo spavento, si tolse le cuffie e si voltò alle sue spalle, Smith la guardava sorridendo “sai che dobbiamo andare?”

 

“Oggi hai deciso di farmi venire un infarto? ma da quanto sei dietro di me???” disse riprendendo fiato.

 

“qualche secondo non ti preoccupare... sono io quello nel tuo foglio?” chiese ributtando gli occhi sul disegno.

 

Nutty arrossì di colpo e con gesto fulmineo prese il disegno e lo nascose sotto la scrivania insieme a tutti gli altri “hai imparato a non farti scoprire, ad arrivare alle spalle all’improvviso, ad entrare dalla finestra, a fare tregua con Neo, ora impara a farti gli affari tuoi!”

 

“ma dai di che ti vergogni!?” Smith le bloccò le braccia e prese un quaderno con tanti fogli sotto la scrivania.

 

“Smith se oserai aprire quel quaderno giuro che ti apro la faccia!”

 

Smith non la ascoltò nemmeno e lesciandole libere le braccia fluttuò sul soffitto della camera “qui non ci arrivi, è troppo alto per te!” disse ridendo e cominciando a sfogliare il suo quaderno.

 

Smith, Smith e ancora Smith, il soggetto era solo lui, ogni tanto apparivano Neo, Morpheus e Trinity ma la maggior parte dei fogli erano dedicati a lui, al fianco di ogni disegno una frase romantica o non... Smith sorrise.

 

Nutty saltava per la stanza nella speranza di raggiungerlo “maledetto! Torna subito giù! Smettila di imitare Spiderman e smettila di guardare il mio quaderno!” Nutty rimbalzò sul letto e riuscì ad afferrare Smith per la manica della giacca, facendolo cadere insieme a lei sul pavimento.

 

Smith le aprì il quaderno davanti ai suoi occhi e cominciò a indicare i disegni in cui era presente “ehi Isabella, io non ho il naso così...”

 

“oh si invece!”

 

“ti dico di no, e poi guarda queste orecchie, non ce le ho a sventola!”

 

“infatti non sono a sventola!”

 

“questa poi! Credi che sia così basso?”

 

“ehi, se hai finito di criticare possiamo pure andare!” gli disse strappandogli il quaderno di mano.

 

Smith sorrise “non prendermi così tanto sul serio...sono bellissimi” disse avvicinandola a se “sono davvero contento di poterti dare così tanta ispitrazione...” e le diede un bacio in fronte. Nutty si pietrificò e il suo viso prese tutte le tonalità di rosso esistenti sulla terra.

 

“è ora di andare!” disse aspettandola sul davanzale della finestra.

 

Nutty lo guardò peplesso “...arrivo...che ti prende oggi?”

 

“ti sembro diverso?” disse prendendole la mano per portarla in strada.

 

“sissignore...Neo ti sta portando sulla cattiva strada, te lo dico io!” gli disse ridendo.

 

Neo li aspettava all’angolo con le braccia incrociate “buon giorno Nutty!”

 

“ciao Neo! Morpheus?”

 

“ci sta aspettando davanti alla porta per raggiungere le Back Doors!”

 

“oh, aspettate qualche secondo, devo avvertire Jones e Brown!” disse Smith prendendo il cellulare di Nutty. Qualche secondo e Jones rispose al telefono con una voce troppo mielosa.

 

“Jones sono Smith! Fai qualcosa per la tua voce perchè è preoccupante!”

 

“ah sei tu! Credevo fosse la mia ragazza!” disse con delusione.

 

si sentì la voce di Brown di sottofondo “non hai altro per la testa??”

 

“smettetela di perdere tempo, Jones, tu piazzati vicino alla scuola, mentre Brown verrà qui...tutto chiaro?”

 

“certo! Ci sentiamo!”

 

Beba raggiunse Nutty all’angolo, si salutarono “Beba, mi raccomando, raggiungi mio fratello, anche lui sa cosa sta succedendo, Brown si prenderà cura di voi, tra poco sarà qui!”

 

“ok, buona fortuna...cercate di beccare quello scemo del Merovingio!”

 

“faremo tutto il possibile!” Beba raggiunse Dile a casa mentre Neo, Smith e Nutty si incamminarono per raggiungere Morpheus.

 

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Jones arrivò di fronte alla scuola di Nutty, tutto sembrava procedere bene, gli alunni entravano a scuola senza che ci fossero problemi. Purtroppo a differenza di Smith non aveva la capacità di volare, quindi non poteva raggiungere i vari luoghi nella scuola con semplicità.

 

Doveva escogitare un piano per entrare all’interno senza farsi scoprire, fortunatamante aveva addosso solo un paio di Jeans e una maglietta a maniche corte, non avrebbe dato tanto nell’occhio, purtroppo però era troppo cresciutello per non farsi notare.

 

Improvvisamente vide un gruppo di professori dirigersi verso gli scalini all’entrata, decise di confondersi con loro. Purtroppo non aveva notato che delle bidelle e un poliziotto sorvegliavano l’entrata.

 

Le bidelle fecero passare tutti i professori e il poliziotto si mise davanti a Jones per bloccarlo “dove credi di andare tu?”

 

“ehi, calma! Come possono passare loro possono passare anche io!”

 

“loro sono professori di questa scuola!”

 

“sono qui per fare tirocinio!” disse liberandosi della mano del poliziotto ‘speriamo funzioni’ pensò preoccupato.

 

Il poliziotto si avvicinò alle bidelle chiedendole se aspettavano tirocinanti, il poliziotto tornò da Jones “ok, puoi passare, mi hanno detto che aspettavano tirocinanti”

 

Jones cominciò a girare la scuola in cerca dell’aula di Nutty, Smith l’aveva avvertito che era la classe 2°A...cominciò a leggere i cartelli fuori da ogni aula. Quando arrivò al primo piano e trovò l’aula, scese in cortile per trovare la finestra che gli dava sul cortile, così poteva spiarli dal terrazzino senza che nessuno l’avrebbe scoperto, si sedette sul davanzale non perdendo d’occhio l’aula, sperando non accadesse nulla.

 

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Brown arrivò a casa di Nutty, suonò al citofono, Dile e Beba lo aspettavano nel locale ascensore.

 

“scusate il ritardo ragazzi!” disse entrando di corsa.

 

“va bè non ti preoccupare, tanto fortunatamente non siamo stati attaccati” ripose Beba.

 

Dile accese l’x-box e diede un comando a Brown “dai, facciamo qualche sfida!”

 

I due si sedettero sul letto per qualche sfida ad Halo, mentre Beba aspettava il suo turno.

 

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Nel frattempo Smith, Neo e Nutty raggiunsero Morpheus che aspettava scocciato in fondo alla via “era ora che arrivaste!”

 

“perdonaci, ci abbiamo messo tre quarti d’ora a spiegare a Jones e Brown cosa dovevano fare!” disse Nutty parlando a nome di tutti e tre.

 

Morpheus prese dalla tasca il solito mazzo di chiavi. In pochi secondi entrarono nel corridoio di Back Doors. Morpheus fece strada al gruppo. Nutty trovava strano che fosse tutto così facile, Jones e Brown avrebbero risolto la situazione fuori e loro stavano passando senza problemi, strano che il Merovingio sia così debole...

 

Smith notò la sua faccia perplessa e le mise un braccio sulla spalla “sei preoccupata? Forse è meglio che torni in terrazza con Dile e Beba...saresti al sicuro...”

 

“no, non è questo...mi sembra tutto troppo semplice...non lo trovi strano?”

 

Neo si voltò verso di lei “sta tranquilla, avrà sicuramente escogitato qualcosa...”

 

Morpheus si fermò di fronte a una delle infinite porte e la aprì, si trovarono di fronte al castello del Merovingio che era davvero enorme e imponente, degno della sua potenza all’interno della matrice.

 

“qui dove siamo?” chiese Nutty guardandosi intorno.

 

“siamo in qualche luogo sperduto in mezzo alla francia...” rispose Morpheus non voltandosi.

 

Neo fece indietreggiare gli altri e con un calciò disintegrò l’enorme portone di legno che dava accesso al castello. Permettendo al gruppo di poter entrare. Il cortile era immenso, ben curato, siepi e aiuole perfettamente tosate, tutto perfettamente in ordine.

 

Il Merovingio si presentò davanti a loro sorridendo, il gruppo si fermò. Strano che si presentasse scoperto, senza alcuna protezione, quel sorriso non prometteva nulla di buono.

 

“benvenuti ragazzi, siete riusciti a trovarmi a quanto pare!”

 

“cosa ti rende così tranquillo?” chiese Morpheus.

 

“dovrei forse agitarmi? Credete davvero che sarà così facile prendermi?” disse incrociando le braccia. In quel momento due sagome verdastre vennero fuori  lentamente dal terreno. Erano i gemelli.

 

“oh cacchio! Le cose si complicano ragazzi! Che ne dite...chiamiamo i Ghost Busters?”

 

“non ce ne bisogno...” disse Neo schioccandosi le dita.

 

Smith sorrise “se cominci a montarti così immagino che tu voglia dire che hai trovato un modo per sconfiggerli..o mi sbaglio?”

 

“io l’ho trovato...” disse Neo.

 

“e qual’è?”

 

“scoprilo da solo!!” sembrava essere una sfida.

 

Smith si schioccò le dita “quanto mi fai venire voglia di ucciderti!”

 

Il Merovingio rientrò di corsa nel castello, lasciando che i Gemelli si occupassero di tutto.

 

“Morpheus..quanto tempo!” disse uno dei due.

 

“abbiamo un bel conto in sospeso, ricordi?” disse l’altro.

 

“come posso scordarmene...avete fatto una gran brutta figura!”

 

“ora vedrai che le cose andranno diversamente...siete in quattro...” detto questo i due Gemelli si unirono e dalla loro unione uscirono fuori quattro fantasmi, uno per ognuno di loro “siamo pronti!” urlarono insieme.

 

“ripeto: oh cacchio!” disse Nutty indietreggiando.

 

“tranquilla Nutty, è facile sconfiggerli, se vuoi te lo dico!” disse Neo.

 

“si dai!” Nutty si avvicinò a Neo, Smith fece altrettanto per poter origliare, ma per sicurezza il ragazzo glielo disse all’orecchio.

 

“grazie mille Neo, ora so come fare!” Disse Nutty preparandosi ad attaccare.

 

“checcavolo! Non vuoi proprio dirmelo!” urlò Smith irritato.

 

Neo fece un sorrisetto “non sei migliore di me? Impegnati!”

 

Smith in preda all’ira balzò addosso al fantasma che però si smaterializzò “torna qui codardo! Hai paura che ti faccia la bua vero?” Smith cominciò a lanciare colpi a vuoto, improvvisamente il fantasma riapparve e gli tirò un pugno in faccia facendolo volare indietro verso i suoi compagni.

 

“cos’è? Non sei capace di scoprirlo?” disse Neo non smettendo di fare quel sorrisetto.

 

Smith si rialzò con la faccia nera dalla rabbia “quando avrò finito con lui toccherà a te!”

 

I quattro cominciarono ad attaccare i fantasmi.

 

Morpheus aprì il suo giaccone di pelle, mostrando la sua katana, la sfilò velocemente “fatti sotto!”

 

Il fantasma si materializzò e estrasse il suo rasoio “ora possiamo combattere ad armi pari!” il fantasma si avvicinò velocemente e con alcune abili mosse cercò di ferire Morpheus che parò tutte le mosse con la katana.

 

Intanto Nutty si divertiva a schivare tutte le mosse del fantasma. Si materializzò improvvisamente e la colpì al volto, facendola indietreggiare di pochi passi  “ahia!” disse massaggiandosi la guancia. Il fantasma fece un espressione soddisfatta, facendo irritare la ragazzina.

 

Nutty si concentrò e si fiondò contro il suo avversario con tutte le sue forze.

 

Neo intanto schivava con semplicità tutte le mosse del fantasma che improvvisamente estrasse il suo rasoio e lo graffiò alla guancia sinistra “sei più in gamba di quanto pensassi...” Neo aspettò che si materializzò e roteando per aria gli tirò un calcio sul naso, facendolo volare ad alcuni metri di distanza.

 

Tutto il gruppo si voltò verso l’Eletto.

 

“woah! Sei in vantaggio Neo!” urlò Nutty sorridendo.

 

“non impegnarti troppo Neo!” gli disse Morpheus.

 

“non ti sopporto signor Anderson!! Ti dai troppe arie!” si lamentò Smith lanciandosi ancora più rabbioso contro il fantasma.

 

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Intanto Jones si annoiava sula ringhiera del terrazzino...per ora nessuna anomalia. Sentì delle voci sospette provenire dall’interno del cortile, il cancello di ferro, per far passare le auto, era aperto. Si  affacciò e vide degli uomini strani vestiti quasi tutti di nero.

 

Jones sorrise e balzò dal terrazzo davanti a loro, erano in quattro, due di loro scapparono all’interno della scuola, gli altri due decisero di affrontarlo.

 

“chi siete?” chiese.

 

“chi siamo noi? Chi sei tu piuttosto, da essere così tranquillo di fronte a noi!”

 

“sò che siete qui per uccidere degli alunni, io sono colui che ve lo impedirà!”

 

“non dire sciocchezze!” urlarono saltandogli addosso, Jones fece una capriola all’indietro e dandosi una spinta col piede destro roteò per aria e con un calcio rovesciato li fece cadere entrambi a terra.

 

“wow! In fondo sono ancora in forma!” disse sorridendo.

 

I due vampiri si rialzarono con un chigno sul loro viso “credi davvero che ci sconfiggerai così facilmente? Noi vampiri siamo immortali!” detto questo cominciarono ad attaccarlo con i loro artigli, Jones schivò i loro colpi ed estrasse velocemente la sua pistola da dietro il pantalone.

 

Face un balzo e con un calcio dietro la loro nuca caddero in avanti, rotolando per terra. Jones si voltò e si avvicinò puntando ad entrambi la pistola.

 

“stupido! Neanche con questa pistola ci farai fuori!”

 

“ne sei sicuro? Neanche se è caricata con proiettili d’argento?” disse sorridendo.

 

I vampiri rimasero pietrificati, Jones fece fuoco e mise la pistola di nuovo dietro il pantalone.

 

“diavolo...gli altri due sono riusciti ad entrare!” Corse velocemente dentro la scuola per cercarli.

 

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Brown intanto fece una risata di soddisfazione, per essere riuscito a sconfiggere Beba e Dile per l’ennesima volta alla x-box “ragazzi ritiratevi, io sono l’evoluzione di tutte le consolle!”

 

Si sentirono dei passi provenire dal fondo del terrazzo, i tre uscirono fuori a controllare, quattro vampiri li guardavano con un espressione poco amichevole. Dile e Beba si misero dietro Brown “ehi, mi avete scambiato per uno scudo?!”

 

“forza Brown, fai vedere chi sei!” lo incitò Beba.

 

“si si Brown! Fai vedere che non te la cavi solo con l’x-box!” continuò Dile.

 

Brown li allontanò per non metterli in pericolo.

 

“ehi tu! Non intralciare il nostro lavoro...dobbiamo uccidere quegli umani!”

 

“dovete prima passare sul mio cadavere!”

 

“nessun problema!” i quattro vampiri si lanciarono contro di Brown, la situazione era abbastanza complicata.

 

Neo, Smith, Morpheus e Nutty sono alle prese con i quattro fantasmi, Jones e Brown devono riuscire a difendere amici e familiari di Nutty mentre il Merovingio osserva tutta la scena dai suoi schermi convinto della sua superiorità... riusciranno i nostri eroi a mettere fine a questa inutile sfida tra umani e macchine?

 

                                                                                                                                                                                            Continua!!

 

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Nota di Isa: ti prego Luna cerca di resistere, non lasciarci proprio ora, ti voglio troppo bene, mi mancano tantissimo le giornate in cui io e te giocavamo assieme, quando ci rincorravamo per casa, ora stai malissimo e purtroppo queste cose non le facciamo più, mi mancano tantissimo le tue fusa, la tua compagnia che mi hai fatto tutte le volte che disegno o scrivo al computer, sei sempre stata presente, ti sdraiavi vicino a me e mi facevi sentire bene...ti prego, ti prego resisti! Lo so, lo vedo che quella malattia ti sta consumando piano piano, non mi importa, dovessi passare anche tutta la vita da quel veterinario come sto facendo in tutti questi pomeriggi...ma ti prego non morire...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** le suppliche del Merovingio ***


Questa è realtà

Questa è realtà... “le suppliche del Merovingio”

 

Jones corse lungo le scale della scuola, vide i due vampiri raggiungere il lungo corridoio, stavano per entrare dentro l’aula, afferrò un banco vicino a una finestra e lo scagliò contro di loro, prendendoli in pieno, caddero a qualche metro di distanza.

 

“smettila di metterti in mezzo ai nostri piani maledetto!” disse uno di loro togliendosi il banco di dosso.

 

“ve la prendete anche con i ragazini!! Non vi vergognate?!”

 

Uno dei due vampiri alzò l’armadio di ferro fuori dall’aula e lo lanciò contro di Jones, non riuscendo a schivarlo finì contro il muro, provocando un immenso frastuono che attirò l’attenzione di tutta la scuola, bidelle corsero in corridoio e gli alunni uscirono fuori dalle aule incuriositi.

 

“rientrate in classe idioti!” gli urlò l’ex-agente.

 

Uno dei vampiri si scagliò contro i compagni di classe di Nutty, un colpo dritto in fronte lo fece polverizzare prima che li sfiorasse. I ragazzi impauriti rientrarono in aula. Jones nascose la pistola e corse contro l’ultimo vampiro rimasto che aveva raggiunto l’interno della classe.

 

Il vampiro raggiunse Annichan e la fece cadere per terra, un calciò lo fece finire contro il muro prima che potesse morderla. Jones lo raccolse da terra e lo mise contro il muro “meriti solo di morire schifezza!” prese la sua pistola e gli sparò in fronte, sotto gli occhi impauriti di tutta la classe.

 

Gennaro aiutò Annichan ad alzarsi, Nutty li aveva avvertiti che a scuola sarebbero potuti succedere disordini.

 

“grazie... tu chi sei?” chiese la ragazzina.

 

“sono stato mandato qui dalla tua amica Nutty... per ora non dovreste più avere problemi, in caso contrario ci sono io a vigilare...”

 

“e lei dov’è ora? Sta bene?” chiese Gennaro.

 

“si, o almeno credo...è andata insieme agli altri dal Merovingio, se sta con Smith di sicuro non corre pericoli!” disse sorridendo e avvicinandosi alla finestra. La profesoressa cominciò a urlare “se non se ne và subito di qui chiamo la polizia, lei è pazzo!”

 

un poliziotto entrò in aula in quel momento, rimase immobile, banchi rovesciati, armadi distrutti, crepe sui muri, guardò Jones “lo sapevo che avresti causato problemi!”

 

Jones si accorse che il poliziotto era lo stesso che non lo voleva far entrare a scuola “ancora tu?! Ma non hai niente di meglio da fare che venire a darmi fastidio?! Se non ci fossi stato io qui questi ragazzi sarebbero morti...dovresti essere più rispettoso nei miei confronti!”

 

Il poliziotto estrasse delle manette e la sua pistola, cercando di avvicinarsi lentamente a Jones che si arrampicò sul davanzale della finestra “scendi giù da li e alza le mani...”

 

Jones sorrise “patetico...” si lanciò giù dalla finestra e atterrò perfettamente provocando alcune crepe sull’asfalto, il poliziotto si affacciò di corsa e rimase perplesso nel vedere che l’uomo corse via dal cortile della scuola senza che si fosse procurato alcun danno, erano almeno dieci metri di altezza!

 

“non è possibile...” disse farfugliando.

 

“woah!” tutta la classe rimase colpita, non avevano mai visto nulla di simile, non ebbero comunque la stessa reazione del poliziotto, loro rimasero contenti dell’arrivo di Jones, ora potevano stare tranquilli.

 

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Brown si allontanò dai quattro vampiri di qualche metro, se li avesse affrontati tutti assieme non avrebbe avuto speranze di farcela. Dile e Beba facevano il tifo per lui.

 

Brown si lanciò contro uno dei vampiri cominciando ad attacarlo con una serie di pugni e calci. Nel momento in cui l’ex-agente cercò di estrarre la sua pistola, il vampiro con un calcio gliela fece volare di alcuni metri sino a farla rotolare per terra.

 

“povero illuso, credevi davvero che mi sarei fatto sconfiggere così?!”

 

“stai zitto!” Brown lo aggirò e con una presa gli spezzò il collo. Anche se non l’aveva sconfitto definitivamente era messo fouri gioco per alcuni minuti.

 

Un altro vampiro fece un balzo verso di lui colpendolo al viso, indietreggiò di qualche passo sino a finire contro la ringhiera del terrazzo, era in posizione di svantaggio, era facilmente vulnerabile lì.

 

Il vampiro lo prese per il collo e con le mani lo spinse verso il vuoto, Brown si aggrappò al braccio del vampiro e estrasse dalla tasca del pantalone un paletto, sorrise e glielo conficcò nello stomaco, polverizzandolo.

 

Gli altri due vampiri lo attaccarono assieme, Brown cominciò a schivare facilmente i loro colpi e con un movimento svelto conficcò il paletto nella schiena di uno dei due. L’altro si allontanò prima che potesse colpirlo.

 

Quando il vampiro si disintegrò la polvere offuscò qualche secondo la vista di Brown, l’altro vampiro ne approfittò per colpirlo al viso e fargli cadere il paletto. L’ex-agente cadde a terra e il vampiro gli saltò addosso bloccandogli le braccia.

 

Brown si accorse di non essere in una bella situazione, il vampiro aprì la bocca mostrando i suoi affilati canini e lo morsicò sul collo, cercando di farlo morire dissanguato.

 

Brown cercò di allungare il bracciò il più possibile e fortunatamente riuscì a raggiungere il paletto, prima che se ne accorgesse glielo conficcò sulla schiena, polverizzandolo. Brown si alzò da terra e si toccò il collo, non aveva perso molto sangue ma non era stata una bella esperienza.

 

Si diresse da Beba e Dile sorridendo, voltando le spalle alle polveri dei vampiri, si era scordato del vampiro a cui aveva solo spezzato il collo. Sentì un rumore dietro le sue spalle, quando si voltò vide il vampiro saltargli addosso, prima che la sua bocca lo afferrasse al collo un proiettile gli bucò la fronte facendolo distruggere.

 

Brown rimase immobile, non aveva sparato lui quel colpo, si voltò verso i due ragazzini, Dile soffiò dentro la canna della pistola con un espressione convinta “altro che Halo!”

 

Brown sorrise.

 

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Neo, Smith, Morpheus e Nutty erano alle prese con i quattro fantasmi

 

Morpheus se la vedeva a colpi di katana, aspettava una minima distrazione per riuscirlo a colpire. Neo si vedeva che stava combattendo solo per il gusto di far arrabbiare Smith che ancora non aveva capito il modo di far fuori quel fantasma.

 

Nutty approfittò della materializzazione del fantasma per riuscire a colpirlo violentemente al torace, il fantasma cominciò a barcollare, Nutty allora si lanciò velocemente verso di Smith, riuscendo a prendergli la pistola dalla tasca e facendo fuoco fino a colpirlo in fronte. Il fantasma si polverizzò.

 

Nutty si rialzò soddisfatta, rimettendo la pistola nella tasca di Smith “avevi ragione Neo! Basta colpirli in testa!”

 

Smith si voltò immediatamente verso di Nutty “ecco come si fa allora!”

 

Neo sorrise “no Nutty! Gliel’hai detto!”

 

La ragazzina si gratto la testa “ops!” 

 

“tanto ci sarei arrivato prima o poi!” si lamentò Smith.

 

Morpheus si voltò verso di lui “ora che arrivava quel prima o poi sarà già uscita un altra versione del sistema!”

 

“stai forse insinuando che io sono stupido?” disse Smith non badando più al fantasma, che ne approfittò per mollargli un cazzotto sul naso.

 

“esattamente!” rispose Morpheus ridendo.

 

Neo sbuffò annoiato, balzò dietro il suo avversario e afferrandogli la testa con una mano gliela strizzò sino a fargliela scoppiare, un altro fantasma era stato annientato “forza ragazzi, diamoci una mossa, non abbiamo tempo da perdere!”

 

Morpheus distrasse il fantasma con qualche mossa e quando si materializzò riuscì a trafiggergli la spada in fronte, annientandolo.

 

Smith era rimasto l’ultimo, Neo e Morpheus lo guardarono annoiati “ci stai mettendo troppo!”

 

“state zitti maledetti! Mi distraete!” detto questo aspettò il momento giusto prese la sua pistola e fece fuoco, il fantasma scomparve.

 

“finalmente!” disse Neo mettendo la mani sui fianchi “comunque i fantasmi non sono così facili da eliminare, diciamo piuttosto che ce li siamo tolti di mezzo momentaneamente! Capito Smith?”

 

“certo che l’ho capito! Smettila di parlarmi come se fossi un’idiota!”

 

“su, ora basta litigare! Piuttosto raggiungiamo il Merovingio, prima che sia troppo tardi!” disse Nutty tirando Smith per un braccio.

 

Tutti e quattro entrarono nel castello del Merovingio di corsa, si fermarono qualche secondo nell’atrio e si guardarono intorno, porte, porte su porte e un sacco di scale, era come un labirinto! Trovare in quel castello quell’uomo sarebbe stato più difficoltoso del previsto.

 

“dite che dobbiamo dividerci?” chiese Nutty.

 

“credo sia meglio” confermò Morpheus.

 

Neo si voltò verso le numerose vie da seguire “Morpheus, tu vai al piano di sopra, Smith vai a sinistra, Nutty prendi quella porta davanti a te, io andrò a destra...”

 

Il gruppo si divise.

 

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Neo aprì la porta alla sua destra, si trovò in un corridoietto abbastanza stretto e con poca luce, lo percorse lentamentee arrivò di fronte a una porta piuttosto consumata, sembrava più vecchia a differenza di tutte le altre presenti nel castello.

 

Decise di aprirla, davanti a lui delle scale d’acciaio che scendevano, sembravano portare in una cantina...o visto che si trattava di un castello probabilmente erano delle segrete.

 

Più scendeva le scale più il luogo diventava buio, fino a quando Neo non vide più nulla, cercò la parete più vicina per riuscire a trovare qualche interruttore. Il ragazzo si bloccò di scatto, c’era uno strano silenzio, improvvisamente una brutta sensezione lo assalì.

 

Riuscì a trovare l’interruttore ma decise di aspettare ad accenderlo.

 

Premette il pulsante e improvvisamente qualcosa lo colpì violentemente al volto, facendolo finire contro una gabbia di ferro. Neo si rialzò subito cn un espressione tranquilla “mi domandavo quando saresti uscito allo scoperto...colpire così è sleale lo sai?”

 

Un vampiro balzò di fronte a lui dal soffitto “e io che credevo che tu non mi avessi visto...allora non sei così stupido come può sembrare!”

 

Neo si lanciò contro di lui con una gomitata facendolo sbattere contro il muro, l’essere lo colpì con un calcio al torace facendolo indietreggiare di qualche passo, si appoggiò con la schiena alle sbarre di una delle tante prigioni presenti li sotto.

 

Quando Neo si preparò ad attaccarlo ancora si sentì trattenere, non riusciva a muoversi, si voltò verso le sbarre e vide una miriade di vampiri che lo tenevano bloccato contro le sbarre. Neo cominciò ad agitare il corpo, sperando di riuscire a liberarsi, ma con scarso successo.

 

Il vampiro si avvicinò al ragazzo “la mia opinione nei tuoi confronti non cambia...sei proprio uno stupido...” detto questo lo cominciò a colpire con una serie di pugni allo stomaco “cercavi il Merovingio..invece hai trovato me...credo che ti farò fuori lentamente...”

 

Neo alzò lo sguardo “non è qua il Merovingio...”

 

“taci umano!” il vampiro lo morse al collo cominciando a succhiargli il sangue.

 

Neo chiuse gli occhi e si concentrò, improvvisamente si illuminò di luce dorata provocando una sorta di bolla d’aria intorno a lui che fece allontanare chiunque gli fosse vicino. I vampiri dietro le sbarre vennero sbattuti in fondo alla cella mentre il vampiro che gli stava succhiando il sangue venne sbattuto contro il muro.

 

Questo si alzò da terra, tremò vedendo che Neo si avvicinò a lui, con la mano sul collo sanguinante, sorridente, come se non gli avesse fatto nulla. Il ragazzo gli mise un piede sulla testa, spingendolo sul pavimento.

 

“...feccia...” disse schiacciandogli la testa per terra.

 

Ora che anche quel vampiro era stato eliminato decise di raggiungere qualcuno dei suoi compagni per poter dare una mano a cercare il Merovingio.

 

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Morpheus si trovò a girare tra decine di stanze da letto deserte, piene di quadri che mostravano angeli e santi...

 

“cosa diavolo gli serviranno tutte queste stanze?? Sembra un hotel...”

 

Neo lo vide uscire da una stanza e lo ragiunse “Morpheus!”

 

“Neo...che ci fai qui? Non hai trovato il Merovingio?”

 

“no...le segrete sono piene di vampiri... ci conviene stare attenti..sembra che si sia creato un esercito...”

 

“anche qui non c’è nessuno comunque...speriamo che Nutty e Smith abbiano avuto più fortuna...raggiungiamoli, potremo aiutarli!”

 

Morpheus e Neo corsero al piano terra per raggiungere gli altri due compagni.

 

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Smith seguì un lungo corridoio pieno di porte, tutti studi e uffici, nessuna traccia del Merovingio. Sentì una voce in lontananza e si nascose dietro l’angolo per scoprire chi fosse.

 

“sooolo diiisconnetterti un istaaante quasi fosse treeegua come fosse priiima...” Nutty si affacciava a tutte le stanze non trovando anima viva, canticchiando una canzone per distrarla un po’.

 

Smith riconobbe la voce della sua amica e venne fuori dall’angolo facendola spaventare “Smith dannazione! Mi hai fatto prendere un colpo!”

 

“si può sapere cosa ci fai qui? Stavo controllando io questo corridoio!”

 

“non parlarne come se fosse una cosa tua che ti spetta di diritto! Comunque io non ti ho seguito, evidentemente i due corridoi che abbiamo percorso alla fine portano allo stesso punto...”

 

“probabilmente è come dici tu...questo maledetto posto mette confusione...”

 

Nutty guardò verso l’ultima porta rimasta da controllare “manca solo quella...”

 

Smith annuì e lasciò che la ragazzina andasse ad aprirla, non fece neanche in tempo a sfiorare la maniglia che un gruppo di vampiri le piombò davanti, impedendogli l’accesso all’ultima stanza.

 

Smith tirò verso di se Nutty, allontanandola da quegl’esseri “sembrava tutto troppo facile...”

 

“uffa, ci tocca combattere...” disse la ragazzina con voce annoiata.

 

Smith le sorrise.

 

Nutty li indicò uno ad uno col dito “uno...due...tre...quattro...sono sei!”

 

“quindi?”

 

“tre a me e tre a te?” chiese sorridendo.

 

Smith annuì restituendole il sorriso.

 

“ehi voi! Smettetela di ignorarci!” si lamentarono i vampiri stufi delle loro chiacchere.

 

“non vedete l’ora di morire, eh?” disse Smith saltando verso i suoi tre vampiri.

 

Nutty balzò in testa a uno dei vampiri e cominciò a prenderlo a pugni in faccia, il vampiro barcollò un po’ stordito dai colpi “scendi dalla mia testa maledetta mocciosa!”

 

“come vuoi!” Nutty estrasse un paletto dalla tasca del pantalone e glielo conficcò in testa, polverizzandolo.

 

Smith si voltò verso di lei “quello da dove sbuca?”

 

“credevi davvero che non mi sarei ben armata? Anzi, un grazie al Merovingio che ha solo sedie pregiate con questo bel legno ammazza vampiri!”

 

Smith rise e estrasse la sua pistola, colpendo in testa due dei suoi tre avversari, l’altro riuscì a non farsi prendere balzando sul soffitto, Smith cominciò a sparare colpi non riuscendo a prenderlo neanche una volta.

 

Intanto uno dei due avversari di Nutty ne approfittò per distrarre Smith, colpendolo alla schiena e facendolo sbattere contro il muro, la pistola rotolò per terra.

 

“ehi codardo!” urlò Nutty lanciando il paletto al vampiro e trafiggendolo alla schiena. La ragazzina raccolse l’arma di Smith e gliela lanciò, la prese al volo e velocemente, come se sapesse già la posizione del suo avversario fece fuoco una sola volta, colpendolo in fronte.

 

Smith sorrise soddisfatto e Nutty si pulì la maglietta notando di avere un piccolo buco “maledizione...sti vampiri la pagheranno molto cara! Ci tenevo a questa maglietta!”

 

Nutty aveva scordato di far fuori l’ultimo vampiro, si voltò di scatto e se lo ritrovò addosso, facendola cadere a terra, l’essere si mise sopra di lei e la bloccò “adesso morirai...”

 

Qualcuno gli bussò alla spalla, il vampiro si voltò trovandosi la canna di una Desert Eagle dritta in mezzo agli occhi “bye bye!”  Smith fece fuoco.

 

Nutty si guardò di nuovo la maglietta e si accorse che l’essere le aveva fatto un altro buco nella maglietta “ennò eh! Di nuovo! Ora sono davvero arrabbiata!” Smith sorrise e l’aiutò ad alzarsi.

 

“forza Isabella entriamo” disse sfondando la porta con un calcio, facendola rotolare per alcuni metri. Entrarono e in fondo alla stanza c’era il Merovingio, dietro la sua scrivania, con una pistola nelle sue mani, la sua espressione sembrava abbastanza spaventata.

 

“e così ce l’avete fatta maledetti, si può sapere cosa diavolo siete da essere riusciti a passare affrontando fantasmi e vampiri?? Non mi ero neanche accorto che avevate messo della gente a proteggere i familiari e gli amici di quella mocciosa!” le sue mani cominciarono a tremare, poteva far esplodere dei colpi in qualsiasi momento, Smith nascose Nutty dietro di lui, per evitare che potesse essere colpita.

 

“ora è giunta l’ora di regolare tutti i conti francese!” disse Smith avvicinandosi a lui.

 

“stammi lontano demonio!” urlò cominciando a fare fuoco, Smith fece un lungo balzo cercando di schivare i proiettili, uno lo colpì al torace ma atterrò perfettamente sulla sua scrivania e con uno schiaffo gli fece volare di mano la pistola.

 

Smith si toccò il torace, stava perdendo molto sangue, ma sembrava non sentire il minimo dolore, guardò il Merovingio e estrasse dal suo pantalone la sua Desert Eagle, puntandogliela in fronte.

 

“ultime parole?”

 

Il Merovingio cominciò a tremare “ti prego risparmiami! Non sparare ti supplico!”

 

“tu hai forse avuto pietà verso tutti noi e tutti gli umani che hai torturato?? Eh?? Rispondi!!”

 

“ti scongiuro risparmiami! Prometto che non mi farò più vedere!” Nutty intanto si avvicinò a Smith.

 

Il Merovingio chiuse gli occhi “lo so Smith, lo so che non sei più il killer di una volta, quel programma che non lasciava scampo ai ribelli... non nutri nemmeno un po’ di pietà nei miei confronti? Ti scongiuro non ammazzarmi!”

 

Nutty abbassò la pistola di Smith “lasciamolo perdere è meglio...dovrebbe solo vergognarsi... che gusto ci proveresti a farlo fuori Smith, dai andiamo, abbiamo cose più importanti da fare...”

 

“si Smith, la tua amica è molto saggia, non proveresti nessun gusto a uccidermi, anche perchè è stato l’architetto a ordinarmi tutto questo, la colpa quindi è solo sua..io sono solo un programma che ha seguito uno scopo...”

 

Smith pensò qualche secondo, poi abbassò la pistola e la rimise nei pantaloni “sei il programma più disgustoso che la matrice avesse mai potuto creare...”

 

Nutty e Smith uscirono dalla stanza, fuori li raggiunsero anche Neo e Morpheus.

 

“avete ucciso il Merovingio?” chiese Morpheus.

 

“no, l’abbiamo lasciato andare... se provocherà ancora disordini lo uccideremo definitivamente...” rispose Nutty.

 

“ma come?! Come avete potuto lasciarlo andare?! Non erano questi i piani! Smith non ci credo che l’hai risparmiato! Proprio tu!”

 

Smith guardò in basso “è Isabella che mi ha convinto...e poi mi irritava essere supplicato...quindi l’ho lasciato stare...”

 

“si è vero è colpa mia, Smith non centra nulla...scusate ragazzi...” disse Nutty mettendosi le mani in tasca.

 

Neo le mise una mano sulla testa “tranquilla, sono sicuro che è stata una cosa giusta...”

 

“credo che dovremo far visita all’architetto...” disse Smith toccandosi la ferita.

 

“per ora è meglio che stai calmo Smithie, ora si va a casa a curarti!” disse Nutty dandogli una pacca sulla spalla.

 

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Il Merovingio si sedette sulla  sua poltrona respirando affannosamente “non ci credo, quello stupido mi ha davvero risparmiato! Ah! I sentimenti! Simbolo di debolezza!”

 

In quell’istante entrò l’Architetto nella sua stanza.

 

“oh...che ci fai tu qui?” chiese stupito.

 

“credo che dovremo fare due chiacchere...”

 

“già, a proposito, ora che mi hanno risparmiato possiamo tornare all’attacco con un nuovo esercito, ho un altro piano tutto nella mia testa, sai? Credo che dovremo metterci subito al lavoro!” disse alzandosi dalla poltrona.

 

“tu non farai proprio nulla, ti aspetta solo la cancellazione, non ti era concesso parlare di me...” disse alzando leggermente una mano.

 

“no aspetta...lascia che ti spieghi...”

 

L’Architetto schioccò le dita e il Merovingio esplose in miliardi di frammenti. Poi sbuffò annoiato e uscì tranquillamente dalla stanza per tornare nel suo studio.

 

                                                                                                                                                                                            Continua!

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Nota di Isa: addio Luna, sarai sempre nel mio cuore, non ti abbiamo neanche permesso di morire serenamente, hai sofferto sino all’ultimo, questo non potrò mai perdonarmelo. Ora hai preso posto tra le stelle nel cielo e spero che se mai ci perdonerai anche se non più fisicamente veglierai su di noi, perchè tu sei stata e sarai sempre un angelo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 12
*** la scelta di Smith ***


Questa è realtà

Questa è realtà...”la scelta di Smith”

 

“e stai fermo!”

 

“toccami ancora e ti faccio fuori!”

 

Neo stava cercando di curare la ferita di Smith, il proiettile era stato tolto ma sembrava non volerne sapere di lasciarsi curare.

 

“quanto fai il difficile, preferisci restare così?”

 

“si, e poi posso curarmi anche da solo!”

 

“ti comporti come un bambino difficile, arrangiati!” Neo gli lanciò le garze addosso e si allontanò toccandosi il collo. Nutty entrò nel locale ascensore con dei disinfettanti.

 

“Neo, forse dovresti curarti anche tu, quei due buchi sul collo non promettono nulla di buono...e se diventi un vampiro?”

 

“naah, stai tranquilla, essendo collegato alla mia nave e non più collegato a Matrix non corro pericoli...”

 

Nutty si avvicinò a Smith “e tu come mai sei ancora così? Medicati in fretta...”

 

Smith la guardò storta “mi trattate tutti come se fossi un incompetente!”

 

La ragazzina sorrise “ho capito ci penso io!”

 

Neo uscì qualche minuto in terrazza per prendere una boccata d’aria e vide Jones e Brown che chiaccheravano appoggiati alla ringhiera. Si avvicinò a loro.

 

“devo ringraziarvi ragazzi... se non ci aveste aiutati probabilmente i problemi si sarebbero raddoppiati...”

 

“non pensare che l’abbiamo fatto per dare un aiuto a te e alla tua banda... l’abbiamo fatto solo perchè Smith ce l’ha ordinato...” dissero i due guardando atrove.

 

“già lo immaginavo...avete lo stesso comportamento dell’ex-agente lì dentro...troppo orgogliosi per ammettere qualcosa di positivo...” si allontanò da loro per raggiungere Dile e Beba poco più avanti.

 

“state bene, vero ragazzi?”

 

“si, grazie a Brown che era qui...”

 

“come si comportava con voi?”

 

“è stato molto gentile...” disse Dile sorridendo.

 

“ma allora sono solo io che faccio irritare quei tre!” Neo mise il broncio.

 

Beba sorrise “eh! Rassegnati Neo, non gli starai mai simpatico!”

 

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Passò qualche ora. Neo e Morpheus erano tornati sulla loro nave, probabilmente sarebbe stata l’ultima volta che avrebbero potuto collaborare, ora che il Merovingio era scomparso dalla faccia di Matrix (Neo non avvertiva più la sua presenza e sentiva che qualcosa era cambiato all’interno del programma).

 

Jones e Brown salutarono Smith, anche loro dovevano tornarsene a casa.

 

“non finirò mai di ringraziarvi ragazzi” disse Smith sorridendo.

 

“bè, piano con queste frasi, rischi di traumatizzarci! Non ti abbiamo mai sentito così gentile...”

 

“già...forse è davvero tutto cambiato...” disse mettendosi le mani in tasca e perdendosi a guardare il cielo.

 

“se dovessi avere ancora bisogno di noi...bè puoi cercarci!” dissero salutandolo con la mano. Li guardò allontanarsi per strada, poi tornò nel suo terrazzo.

 

Trovò Nutty ad aspettarlo seduta sulla poltrona, guardando la televisione, vide una strana espressione sul viso del suo amico “ehi...che faccia!”

 

“perchè?”

 

“hai il tipico sguardo di un uomo sognatore! Mi fai quasi paura sai?”

 

Smith sorrise e si sedette al suo fianco.

 

“da oggi le giornate torneranno quelle di sempre...” disse Nutty guardando tristemente per terra.

 

“dovresti esserne felice! Da oggi basta botte!”

 

“si, lo so...però...” Nutty spense la televisione “...e se tu decidessi di andartene solo perchè ormai non corro più pericoli?”

 

Smith sorrise ‘senza parole...non ne esistono per poter esprimere tutto ciò che vorrei dirti...non potrei mai abbandonarti...’ pensò stringendola, sperando che avesse capito ciò che non riuscì a dirle.

 

L’Architetto. Smith sentiva che avrebbe dovuto incontrarlo. Prima di tutto per poter chiedere spiegazioni riguardo alla guerra che stava facendo tornare...secondo perchè...perchè Jones gli aveva fatto venire un idea.

 

“Isabella...prima di tornare a pensare al signor Anderson e alla mia battaglia con lui...voglio passare dall’Architetto”

 

“certo, quando vuoi!”

 

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Passò qualche giorno. Tutto a scuola e a casa era tornato quello di sempre, nessuna anomalia, tutto procedeva per il meglio. Smith accompagnò Nutty a scuola come tutte le mattine e Annichan e Gennaro lo salutavano sempre, ora che sapevano che era Smith.

 

“allora per l’Architetto che si fa?” gli chiese prima di lasciarlo andare.

 

“ah...pensavo di passare dall’Oracolo, lei mi darà la chiave!”

 

“andremo assieme, magari vorrà parlare anche a me” Gennaro bussò alla spalla di Nutty con una strana espressione.

 

“N-Nutty... ti devo parlare di una cosa...che ne dici se cominciamo ad entrare io e te, così ne parliamo con calma?”

 

Nutty accettò. Smith allora si ricordò della cotta del ragazzino e quasi lo irritò quel comportamento pur sapendo che Nutty non aveva occhi per nessuno se non per lui.

 

Annichan notò il viso imbronciato di Smith e si mise a ridere “ahi ahi! Cos’è quell’espressione? Non è per fare la ficcanaso ma so riconoscere una persona quando è ge...!”

 

“non dire sciocchezze!”

 

“non sono sicura che siano sciocchezze!”

 

“trovo solo che sia da maleducati interrompere due persone quando parlano! E poi...e poi non potrebbe mai difenderla e proteggerla...è così debole..è addirittura più forte lei! Non lo trovo il ragazzo giusto per Isabella! Punto e basta!” disse voltandosi dalla parte opposta imbarazzato.

 

“e immagino che il tipo giusto per lei sia un uomo adulto, forte, con i capelli castani, corti e gli occhi blu, vero?”

 

“cosa stai insinuando??”

 

Annichan sorrise “nulla! Proprio nulla!”

 

Smith rimase in silenzio e si allontanò per tornarsene a casa, sarebbe tornato a riprenderla ‘non vedo l’ora di poter parlare con l’Architetto!’ pensò lungo la strada.

 

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Nutty uscì da scuola lasciando indietro i suoi due amici e raggiungendo Smith che la aspettava appoggiato ad un auto. Si salutarono e si incamminarono.

 

“com’è andata oggi?” chiese con voce indifferente.

 

“bene! Tutto bene! In matematica abbiamo cominciato le equazioni di secondo grado complete...naturalmente non ci ho capito una bega! A casa mi darai una mano tu!”

 

“naturalmente...e poi...hai parlato col tuo amico...?”

 

“ah...si che ci ho parlato!”

 

“e...bè...che doveva dirti?” chiese sempre cercando di fare l’indifferente.

 

Nutty lo guardò incuriosita “niente di che...avevi ragione tu, ha una cotta per me... e mi ha chiesto di mettermi con lui...”

 

“si? Bene!” poi si grattò la testa “e...mmh... tu che hai detto?”

 

“mamma mia come siamo curiosi! Gli ho risposto di no...non mi interessa...però ci è rimasto male...”

 

Smith fece un sospiro di sollievo al sentire la sua notizia.

 

“sei strano oggi! Che cos’hai?”

 

“niente! Assolutamente nulla! Ero solo curioso! Voglio sempre assicurarmi che tutto vada bene...e quindi anche la tua scelta alla sua proposta!”

 

“ah..ok!” disse sorridendo “stiamo andando dall’Oracolo?”

 

“già, prima ci fermiamo a un bar, avrai fame!”

 

“si, hai detto bene, se non ci sbrighiamo finisce che avrò i miraggi!”

 

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L’Oracolo li stava aspettando nella sua cucina, mise i suoi biscotti sul tavolino e accese una sigaretta. Seraph entrò in cucina “sono arrivati Oracolo, li faccio entrare in cucina?”

 

L’Oracolo annuì sorridente “prima Nutty”

 

La ragazzina entrò e si sedette di fronte a lei “volevi parlarmi?”

 

“si ragazzina...” prese una chiave, le aprì la mano e gliela posò sopra “...questa aprirà tu sai quale porta”

 

Nutty chiuse la mano e la mise in tasca.

 

“vorrei dirti una cosa...ma non so se ti rovinerò la sorpresa...lo so che ti piacciono!”

 

“ci sarà una sorpresa per me?” chiese Nutty sorridente.

 

“stupenda! Dopo che Smith avrà varcato quella porta...non credevo che Smith avrebbe preso una tale decisione, stento ancora a crederci, sei davvero riuscita a cambiarlo! E’ così imprevedibile!”

 

“hai ragione, meglio non guastarmi la sorpresa! Aspetterò!” disse sorridendole e prendendo un biscotto “grazie di tutto!” e uscì dalla cucina lasciando il passaggio a Smith.

 

Rimase in piedi.

 

“la chiave l’ho già data alla ragazzina!”

 

“tu saprai già quale sarà la mia decisione, vero? Spero che tu non le abbia detto nulla!”

 

“no stai tranquillo! Anche se ti vedo parecchio insicuro...”

 

“è che mi chiedo come sarà...”

 

L’Oracolo si alzò e gli mise una mano sulla spalla “andrà tutto per il meglio, diventerà tutto come speri che vada! Coraggio!”

 

Smith sorrise, la salutò e uscì dalla cucina.

 

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Arrivarono davanti a una porta. Smith tese la mano verso la sua amica e aspettò che gli diede la chiave. Qualche secondo e si trovarono a percorrere il corridoio di Back Doors.

 

“credevo che solo l’Eletto avrebbe potuto avere accesso dall’Architetto...”

 

“si è vero, questo prima che la resistenza ebbe fine...non essendoci più minaccie non deve più nascondersi...”

 

“non ci credo che tu non sei una minaccia!” disse sorridendo.

 

“incredibile vero?” le rispose restituendole il sorriso.

 

Smith si fermò e aprì una delle centinaia di porte, si trovarono in un luogo buio, c’erano travi ovunque. Dava l’impressione di essere come un dietro le quinte di un grande spettacolo. E in fondo era proprio azzeccato, Matrix era tutta una finzione resa reale dalle macchine.

 

E quello era proprio il luogo adatto per l’Architetto, nascosto dietro le quinte come un regista, pronto a cambiare le cose o a correggerle perchè il risultato finale sia eccellente.

 

“aspetta qui Isabella...entro solo io, ci metterò qualche minuto...”

 

“ok, come vuoi tu!” Nutty si sedette sopra una trave nell’attesa che Smith tornasse.

 

Era giunto il momento della verità, la porta di fronte a lui aspettava solo di essere aperta e poi varcata. Girò la chiave nel tamburo e un’immensa luce bianca lo avvolse, come un abbraccio. Chiuse gli occhi.

 

Quando li riaprì si trovò in una stanza circolare fatta solo di schermi, schermi che lo riprendevano, la stessa immagine ripetuta centinaia e centinaia di volte. Guardò verso la poltrona davanti ai suoi occhi. L’Architetto lo guardava sorridente.

 

“salve Smith...”

 

non rispose.

 

“lo so perchè sei qui...ti starai chiedendo il perchè della mia mossa, il motivo per il quale il Merovingio si è unito a me...”

 

“già...”

 

“come anche tu saprai, alla fine della guerra diedi il permesso agli umani di liberarsi come e quando avrebbero voluto, io non gli avrei fermati...” l’Architetto fece una piccola pausa “purtroppo sbagliai i miei calcoli, credevo che saremmo riusciti a controllare la situazione e ad avere abbastanza energia per continuare a sopravvivere...questo non è avvenuto, ed ecco che l’energia umana ci ritorna utile, ce ne serviva di più per poter sopravvivere e ora che ne abbiamo recuperato abbastanza tutto può procedere senza problemi...”

 

“non sembrava fosse come mi stai dicendo tu dopo aver visitato il castello del Merovingio...”

 

“già, il suo esercito...quell’uomo aveva più manie di grandezza di te...ho già provveduto ad eliminarlo, personalmente!”

 

Smith sorrise “ci hai pensato tu al posto mio!”

 

“si...lui aveva ben altri piani, salvandosi e dando le colpe tutte a me sperava che tu venissi qui e mi uccidessi, così lui avrebbe preso il potere, ma non ci è riuscito...”

 

“sicuro che una prossima volta non tornerai ad attaccare gli uomini?”

 

“sicuro! Almeno fino a quando non torneranno problemi in futuro!”

 

“come sei pessimista!”

 

“su, ora smettila con questa messa in scena, non sei venuto qui solo per chiarire dei problemi del genere umano! O forse mi sbaglio?”

 

“no, non ti sbagli...vedi...”

 

“si lo so già...ti ho osservato dal primo giorno in cui sei andato a casa di quella ragazzina...e me ne sono accorto ormai...”

 

“ah...bene! Mi risparmi la fatica di spiegartelo allora! Tu... credi di poterci riuscire?”

 

“scusa ma con chi credi di parlare? Sono l’Architetto, il creatore di Matrix, e anche il tuo! Certo che ci posso riuscire! La domanda piuttosto è: sei sicuro?”

 

Smith sorrise “lo spero...”

 

L’Architetto fece una strana smorfia, la classica espressione di chi non riesce a capirci nulla in una decisione ai suoi occhi stupida. Alzò leggermente la mano che tenava la sua penna, schiacciò un bottone.

 

Smith non sentì alcun cambiamento. Pochi secondi e una luce immensa lo circondò. Si guardò e vide che il suo corpo si stava riempendo di crepe di luce, le stesse che lo avevano ucciso la notte sotto la pioggia contro di Neo. Pensò subito ad uno scherzo di cattivo gusto dell’Architetto.

 

Le crepe aumentarono sino a farlo esplodere, mostrando il suo codice che L’Architetto modificò come da Smith richiesto. Passò qualche altro secondo e Smith riaprì gli occhi. Non sembrava essere cambiato nulla. Si guardò in giro, poi riguardò l’Architetto e notò la sua espressione divertita.

 

“che c’è da ridere, vecchio?” non appena sentì che il suo timbro di voce era cambiato si mise una mano sulla bocca, quasi spaventato. Aveva una voce...giovane! Si guardò il corpo e vide che i vestiti erano larghi il doppio. Non erano i vestiti ad essere diventati larghi, era lui ad essere diventato più piccolo!

 

Indietreggiò spavantato ma inciampò sui suoi stessi pantaloni, facendolo cadere per terra.

 

“sembri sorpreso! Strano! Sei stato tu a chiedermelo! Hai già cambiato idea?”

 

“non ho cambiato idea! E solo che non sono mai stato ragazzo prima di adesso! E poi smettila di ridere, non ci trovo nulla di divertente!”

 

L’Architetto sorrise “come punizione per avermi mancato di rispetto andrai da lei con i vestiti così, non te li aggiusterò!”

 

“stai scherzando vero?”

 

“ti sembra che stia scherzando?”

 

Smith fece silenzio.

 

“ora vattene via di qui, hai ottenuto quanto hai chiesto, hai la sua età e invecchierai nello stesso modo in cui lei sta invecchiando...e non preoccuparti per i tuoi poteri e la tua forza, sono rimasti quelli di sempre...ti sta aspettando!”

 

Smith si diresse verso la porta camminando a passi larghi per evitare di inciampare di nuovo. E gli diede un ultima occhiata prima di uscire, come simbolo di ringraziamento.

 

Nutty guardava il pavimento con un espressione assonnata, ci stava mettendo troppo per i suoi gusti “è successo qualcosa, me lo sento!” disse rimettendosi in piedi e voltandosi dalla parte opposta per raggiungerlo in qualche modo dall’Architetto.

 

Non appena alzò lo sguardo si trovò davanti ai suoi occhi un ragazzo, abbastanza alto, capelli castani e due occhi blu che con il buio avevano assunto un colore ancora più intenso. Gli bastò solo quell’occhiata per riconoscerlo, indietreggiò spaventata “che diavolo..?”

 

Smith sorrise “sono io, non mi hai riconosciuto?”

 

“s-si che ti ho riconosciuto! Che diavolo hai fatto per ridurti così?! E’ stato l’Achitetto vero? Ora vado lì dentro e lo prendo a schiaffi!!”

 

“calma, glielo chiesto io... ti piace la mia sorpresa?”

 

“cacchio! Come una sorpresa? Bè, se volevi stupirmi ci sei riuscito!” si avvicinò a lui e notò i vestiti troppo grossi per un ragazzo della sua età “l’Architetto ha fatto economia con i vestiti?”

 

“tsè! Quel vecchio si è arrabbiato con me e mi ha lasciato così!”

 

Nutty sorrise, ora poteva guardarlo dritto negli occhi, non era tanto alto più di lei, in confronto a come era prima. Gli accarezzò i capelli “a casa mia ti dò una bella sistemata, ho l’impressione che ti darò i vestiti di mio fratello questa volta!” Smith sorrise, aveva accettato il suo cambiamento, tirò un sospiro di sollievo “Ora mi rimane solo un piccolo dubbio...posso sapere il motivo per cui l’hai fatto?”

 

Smith arrossì, pensò che se non l’avrebbe fatto in quel momento non ci sarebbe più riuscito “così potrò ringraziarti pienamente per tutto quello che hai fatto e stai ancora facendo per me” si avvicinò a lei e la baciò. Era la prima volta che baciava una ragazza.

 

Nutty allontanò le sue labbra, era confusa e non era neanche tanto sicura che quello che Smith aveva appena fatto fosse successo davvero, non sapeva cosa dire “s-senti...io...non sono sicura che...”

 

Smith non capiva cosa le stesse succedendo, credeva che avesse fatto la cosa giusta, non voleva che ci rimanesse male, si pentì quasi del suo gesto “scusami Isabella...scusami tanto..non volevo che tu ti arrabbiassi...io...”

 

“no...non sono arrabbiata e che...non capisco il motivo di tutto questo...”

 

Smith capì che la ragazzina credeva che lui l’avesse baciata solo per farla felice un istante e ringraziarla per quello che aveva fatto in un modo che a lei avrebbe fatto piacere, ma senza che Smith lo volesse davvero. Si accorse allora di essere stato frainteso.

 

“no Isabella...non l’ho fatto pensando di farti un favore, è stata tutta una mia scelta...ci ho pensato su...mi sentivo di volerlo fare e l’ho fatto...perchè...”

 

“perchè cosa?”

 

“ho paura a dirtelo perchè sono un programma e non so se quello che provo è autentico..ma se ora sto provando qualche emozione per te credo sia qualcosa come l’amore...”

 

Nutty si sentì il cuore riempirsi di gioia, aveva sempre sognato che potesse andare così, Smith era sempre stato così buono e gentile con lei da averla fatta innamorare perdutamente. Quasi non riuscì a credere alle sue parole. Smith allora l’abbracciò.

 

Le prese il viso con le mani e la guardò negli occhi, Nutty si perse nei suoi occhi profondi e lui la baciò dolcemente. Fu un bacio che esprimeva tutto ciò che entrambi avrebbero voluto dirsi. Smith si sentì un energia nuova nascere dentro di lui, qualcosa che non aveva mai provato prima e sentiva quasi estraneo.

 

La strinse a se per non poter far svanire quell’emozione, per farla diventare sua per sempre.

 

Rimasero lì abbracciati.

 

                                                                                                                                                                                            Continua!!

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Nota di Isa: ho ho ho! (risata assurda) capitolo abbastanza problematico xkè ero in dubbio se farlo andare così oppure no, fortunatamente cè chi mi ha aiutato ad essere più sicura! Bè che cosa ne dite? Ve la sareste mai aspettata una scelta così da Smittuzzo? Ghghgh! Ora dobbiamo andare a scuola e sottolineo dobbiamo! Perchè ora è iscritto con me nella mitica 2° A grafica! Il prox capitolo sarà l’ultimo!! ;)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 13
*** avventura senza fine! ***


Questa è realtà

Questa è realtà... “avventura senza fine!”

 

“sveeeglia Smith!” Nutty lo fece saltare dal letto per lo spavento, insieme a lei c’era pure Dile che cominciò a ridere in modo assurdo, guadagnandosi l’attenzione dei presenti.

 

“come ti sei ridotto?!” disse in modo sarcastico “sei ridicolo!”

 

Smith si alzò irritato “prova a ripeterlo razza di moccioso!” si avvicinò a Dile accorgendosi di essere più basso di lui di qualche centimetro.

 

“AHAHAHAHAHAHA io sono un moccioso? Tu sei addirittura più basso di me!!” disse dandogli qualche pacchetta amichevole sulla testa facendo andare Smith su tutte le furie, lo afferrò per il collo e caddero entrambi a terra.

 

“sarò pure più basso ma ti rendo partecipe del fatto che la mia forza non è mutata!”

 

“he ne hono ahhorto!!” disse cercando di liberarsi dalla sua presa. Nutty gli sistemò i vestiti sul letto. I due si rialzarono.

 

“senti tappo, questi miei pantaloni e maglietta sono rispettivamente Levi’s e Londsdale, se vedo un solo, e sottolineo un solo, graffio io ti...”

 

“io ti cosa?? Se non vuoi che questi pantaloni ti facciano da maglietta ti conviene non minacciarmi!”

 

Nutty sbuffò ormai stufa “sentite sono appena le sette e mezza di mattino, non ho voglia di starvi a sentire, se non ti dai una mossa a cambiarti finisce che arriviamo a scuola in ritardo, poi alla vice preside chi la sente più!!”

 

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“e questo chi è?” chiesero Annichan e Gennaro all’unisono.

 

“è Smith, non l’avete riconosciuto?” Nutty lo prese a braccetto e lo avvicinò ai suoi compagni, che, guardandolo meglio, lo riconobbero.

 

“come mai sei ringiovanito?”

 

“bè...è una storia un po’ lunghetta...non avrei tempo di raccontarvela!” disse lui grattandosi la testa “comunque da oggi sono vostro compagno di classe!”

 

Nutty e Smith cominciarono a entrare, lasciando i loro due compagni indietro. Sia Annichan e Gennaro si accorsero che la loro amica era mano nella mano con quel programma così strano e anche i loro comportamenti bastavano a far capire che non era solo amicizia.

 

Gennaro fece una smorfia, certo, ci rimase molto male, ma in fondo lo sapeva sin dall’inizio che la sua compagna era innamorata di un altro, e ora quella persona era finalmente entrata nella sua vita, rendendola felice...si arrese all’inevitabile, in questo modo non avrebbero neanche rovinato la loro amicizia.

 

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In terrazza.

 

“è facile da risolvere!”

 

“sentiamo allora signor so-tutto-io!”

 

Smith cominciò a risolvere un equazione nel quaderno di Nutty.

 

“toh, visto che era facile?”

 

“ma dove?! Facile per te che sai ogni minimo calcolo della matematica! E poi sei anche riuscito ad agguantarti le grazie della prof in una sola mattinata!”

 

“non è colpa mia se sono nato intelligente!”

 

Nutty guardò meglio la sua equazione e notò che era risolta a metà “ehi genio, l’altra metà è rimasta nella tua testa intelligente?”

 

“non crederai sul serio che te la risolva tutta io! Così non imparerai mai a farle!”

 

“dai Smith non fare l’ingrato, risolvimi anche il resto!”

 

“scordatelo!”

 

Nutty guardò la sua equazione con disperazione “sei cattivo! Questa me la pagherai!”

 

Smith si distrasse per un momento guardando fuori dalla finestra il cielo. Nutty si incuriosì “che ti gira per la testa?”

 

“il signor Anderson... la mia sfida con lui...”

 

“Neo aveva detto che si sarebbe fatto sentire, pazienta ancora un po’ e potrai affrontarlo!”

 

Smith sorrise e la guardò con un espressione strana, quasi troppo dolce per uno come lui, Nutty arrossì ma cercò di nasconderlo “perchè mi guardi così?”

 

Smith le passò una mano dietro la testa e la avvicinò a se per poterla baciare ‘se riuscirò a batterlo sarà solo merito tuo’ pensò baciandola intensamente.

 

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Passarono un po’ di giorni. Nutty e Smith passarono tutto il tempo assieme, divertendosi tantissimo, uscendo anche con Dile e Beba al parco a passare dei bellissimi pomeriggi. Per Smith furono esperienze fantastiche, mai prima d’ora avrebbe creduto che essere così umano fosse tanto piacevole e bello.

 

“come mi sta?”

 

“sei uno schianto Smithie!” disse Nutty sistemandogli la cravatta.

 

Smith arrossì “non chiamarmi così!” sapeva che il signor Anderson si sarebbe fatto sentire a giorni, quindi si era fatto fare qualche abito da agente su misura, primo perchè gli piaceva vestirsi così, secondo perchè Dile rompeva in continuazione riguardo al fatto che gli utilizzasse i suoi vestiti.

 

“ascolta, se chiama Neo come credi che ci organizzeremo?”

 

“in che senso organizzare? Non possiamo mica organizzarlo un combattimanto! Come và, và!”

 

“stai scherzando vero? Sicuramente dopo il vostro scontro vedremo Neo e Morpheus pochissime volte, non si può organizzare qualcosa di carino?”

 

“del tipo?”

 

“contando che distruggereste di sicuro tutto, un bel parco sarebbe il posto ideale! Così si esce tutti insieme e si può anche assistere!”

 

“Isabella ti rendi conto di quello che stai dicendo?”

 

“dddaaai! Non fare il difficile, lo so che ti piacerebbe!” gli disse dandogli una gomitata sul braccio.

 

“ma è ridicolo! Io volevo una cosa tipo lo scontro sotto la pioggia! Così sembra che stiamo andando a fare una scampagnata!”

 

“we ciccio! Dove la trovi una pioggia torrenziale come quella se siamo a maggio?!?! La mia è una grande idea sono convinta che gli altri saranno d’accordo con me!”

 

In quel momento squillò il cellulare di Nutty, era Neo “parli del diavolo...” disse a bassa voce prima di rispondere.

 

Smith ascoltava il discorso sperando che Neo non accettasse mai la proposta della ragazzina.

 

“si...si certo...stavo pensando di andare al parco per il combattimento...no, non ti preoccupare, è quasi fuori città...e poi se porti anche Morpheus ci siamo tutti quanti...esatto!...magari se spargi la voce in tanti potrebbero venire a vedervi!”

 

Smith si mise una mano in faccia per la disperazione.

 

“ok...allora ci vediamo lì domani...ciao!” Smith cercò di rubare il cellulare di Nutty prima che chiudesse la chiamata per poter mandare Neo a quel paese per aver accettato.

 

“troppo tardi, Smithie, l’appuntamento è stato fissato! Domani ci si vede al parco Forlanini!” disse sorridendo e chiudendogli il cellulare davanti agli occhi.

 

Smith sbuffò “addirittura gli spettatori...come se fosse un torneo!”

 

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Il giorno dopo.

 

Nutty avvertì sua madre “guarda che oggi io, Dile e Beba andiamo al parco Forlanini in bicicletta...possiamo vero? Passeremo lì tutta la giornata”

 

Sua madre annuì “va bene, ma fate attenzione, non tornate troppo tardi!”

 

Nutty e Dile corsero nello sgabuzzino per poter prendere le loro biciclette. Avendone solo due Smith si sistemò sul sellino facendo a Nutty segno di sedersi sulla canna.

 

“ehi, ma perchè ci devo stare io in canna? Non è vicino il parco, non sentirò più il sedere!”

 

Smith fece un sorrisetto “è stata tua l’idea di andare lì e fare tutta questa festicciola!”

 

Nutty si sentì spiazzata e decise di salire sulla canna della bicicletta “se ti metti a prendere buche o a salire sui marciapiedi ti faccio arrivare al parco a calci nel sedere!”

 

Smith sorrise e cominciarono ad andare, Beba li aspettava con la sua bicicletta sotto casa sua, sarebbero andati tutti assieme, sicuramente Neo e Morpheus sarebbero arrivati in un altra maniera.

 

Lungo il tragitto Dile si stufò di restare dietro al gruppo, così, arrivati al rettilineo, fu colto da manie di competizione e superò i suoi compagni “schiappe! Tutto qui quello che sapete fare?” urlò distanziandoli di parecchio.

 

Beba rispose alla sfida e cominciò a pedalare più forte che potè, cercando di raggiungerlo, erano fianco a fianco. Nutty si godava la sfida da lontano ma notò che Smith li guardava in modo strano.

 

“ehi Smith, non farti strane idee! Per ora sei andato alla grande e il mio sedere è ancora intatto! Non osare gareggiare con quei due pazzi!”cercò di distrarlo.

 

La goccia che fece traboccare il vaso fu Beba “Smith sei lentissimo per essere così forte! Ci vediamo al parco!”

 

Smith sorrise e le sue gambe cominciarono a pedalare a velocità supersonica, Nutty si resse al manubrio più forte che potè pregando di arrivare viva al parco. Pochi istanti e furono davanti al gruppo, che li guardava pietrificati “mai osare sfidarmi mocciosi!” disse levando le mani dal manubrio.

 

La ruota cominciò ad ondeggiare a destra e a sinistra, Nutty diventò bianca e cercò di mettersi lei alla guida “idiota così ci fai ammazzareeeee!” la ruota si piegò e tutt’e due cadderò sull’erba al lato della strada. Fortunatamente non facendosi nulla, solo un grande spavento.

 

Smith cominciò a ridere “è stato troppo forte!”

 

Nutty gli tirò uno schiaffo dietro al collo “tu sei pazzo! Stavo per fare testamento!”

 

Smith tirò su la bicicletta e notò che la ruota era storta, rendendo impossibile il suo utilizzo. Nutty sbuffò “adesso ci tocca arrivare al parco a piedi...meno male che non manca molto...”

 

“possiamo arrivarci in volo, no?”

 

“no caro mio! Adesso per punizione tu e io arriveremo li a piedi e tu ti porterai in spalla la mia bicicletta che tu hai sfasciato!”

 

In quel momento Dile e Beba li superarono di nuovo “ci vediamo al parco schiappa!”

 

Smith strinse i pugni per l’offesa e Nutty li salutò felice “a dopo!”

 

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Neo andò a salutare Dile e Beba, Morpheus lo raggiuse. Notò che erano da soli “ma...Smith e Nutty?”

 

“ah...saranno qui tra un po’...hanno distrutto la bici!”

 

“sicuramente Smith avrà avuto voglia di fare il buffone!”

 

Morpheus si avvicinò a loro “in fondo a questo parco lungo quella stradina abbiamo trovato un bel posto tranquillo dove potrà svolgersi lo scontro...”

 

“bene...credo che sia meglio aspettare mia sorella però...”

 

Beba notò un sacco di gente strana vicino al piccolo bar “quelli chi sono?”

 

“...tutti i ribelli che hanno saputo della sfida!”

 

Morpheus vide in lontananza due sagome, Nutty e Smith stavano per raggiungerli.

 

“eccoci qui...scusate il ritardo ma abbiamo avuto problemi tecnici!” Smith poggiò a terra la bicicletta, mentre Nutty salutò solo con la mano perchè se avesse aperto bocca per sprecare altro fiato avrebbe avuto bisogno di una bombola di ossigeno.

 

Neo cominciò a ridere guardando Smith “avevo saputo che eri diventato ragazzo, ti osservavo anche da Zion...ma ora che ti guardo dal vivo... pfff!”

 

Smith strinse i pugni “hai già voglia di morire stupido essere?!”

 

Morpheus fece cenno di cominciare ad andare. Decisero di raggiungere il gruppo di ribelli al bar.

 

Arrivati lì Nutty salì sulle spalle di Smith “voglio una granita al limone!”

 

Dile e Beba si associarono “noi alla menta!”

 

Neo sorrise “offro io! Così ne approfitto per prendermi qualcosa di fresco, oggi fa un caldo pazzesco! Tu Morpheus vuoi una granita alla menta vero?” Morpheus fece finta di nulla.

 

Nutty scompigliò i capelli a Smith “Smithie, per te una granita al limone come me, vero?”

 

“aah! Non dire sciocchezze, non mi presto a prendere gelati con il signor Anderson...e non chiamarmi così!”

 

“quanto fai il difficile, lo so che ti fa impazzire la granita al limone, quindi Neo la prenderà anche a te!” Smith arrossì e cercò di fare finta di niente.

 

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Più tardi il gruppo si spostò nel posto dove Neo e Smith si sarebbero dovuti sfidare, seguiti ovviamente da tutti i ribelli.

 

Dile si avvicinò a Morpheus, che era seduto su una panchina a parlare con uno dei tanti uomini presenti. Era curiosissimo riguardo la vita a Zion e siccome Morpheus era un veterano sicuramente avrebbe potuto soddisfare la sue domande.

 

Beba aveva fatto amicizia con un gruppo di ribelli, c’erano un sacco di donne dal comportamento di ghiaccio, attirata dal loro comportamento attaccò discorso.

 

Nutty si sdraiò sull’erba accanto a Neo che era seduto lì “sei pronto per la grande battaglia?” Nutty glielo chiese non staccando lo sguardo dalle nuvole che occupavano il cielo azzurro.

 

“certo che lo sono...sono anche abbastanza contento che si svolga in questo modo...”

 

“perchè?”

 

“perchè ha più l’aria di essere una sfida tra due vecchi amici invece che una lotta all’ultimo sangue tra due super uomini!”

 

“già...sai Smith non è tanto malvagio come può sembrare...se lo fosse davvero stato ora la sfida non si starebbe per svolgere in questo modo e io stessa non avrei mai potuto...bè...” Nutty si voltò un momento imbarazzata.

 

“ehi...non fare così! Lo so che siete insieme!”

 

“davvero? Chi te l’ha detto?? È stato quell’idiota di mio fratello per vendicarsi della partita a Tony Hawk che ha perso sta mattina, vero?”

 

Neo rise “no, no! Tuo fratello non centra...l’ho capito da solo, me lo sentivo! E poi si vede...”

 

“ah...caspita... credi che lo batterai come hai sempre fatto?”

 

“questa volta ho un po’ di dubbi...”

 

“davvero?”

 

“già...Smith è cresciuto interiormente...ora ha raggiunto il mio livello, lo posso sentire...se perderò sarà colpa tua!” glielo disse con un gran sorriso, come se ne fosse felice. In quel momento uno dei ribelli chiamò Neo, si alzò e lo raggiuse. Nutty rimase lì sdraiata e chiuse gli occhi.

 

Improvvisamente un ombra le oscurò il sole, aprì gli occhi e vide Smith davanti a lei in piedi che la guardava “è così simpatico il signor Anderson?”

 

Nutty sorrise “siccome non cè più Trinity volevo approfittarne!”

 

Smith si sdraiò accanto a lei e mise le mani dietro alla testa, sembrava pensieroso.

 

“agitato per la sfida?”

 

“spero che l’Architetto non abbia raccontato fesserie...perchè se con questo corpo ho perso tutte le mie forze farò una gran brutta figura contro di lui!”

 

“tranquillo...è l’agitazione che ti fa pensare tutto in negativo...prendila come se fosse una sfida all’x-box con un tuo grande amico!”

 

“come se il signor Anderson lo fosse!”

 

Nutty si alzò in piedi e cercò di alzare Smith per la giacca “che fine ha fatto lo Smith sicuro di se e bastardo che conoscevo io?”

 

Smith abbassò lo sguardo.

 

La ragazzina sorrise “ma guardati! In realtà saresti adulto ma i tuoi comportamenti non lo sono affatto!” gli diede un bacio “spero che almeno questo ti faccia stare più tranquillo!” Smith sorrise.

 

Neo cominciò ad agitare il braccio destro per chiamare Smith “ehi tu!! Ti sei scordato della nostra sfida?”

 

Smith diede un ultima occhiata a Nutty e la abbracciò “ci vediamo più tardi Isabella!” poi si incamminò lentamente fino a raggiungere Neo e si mise di fronte a lui.

 

Nutty si avvicinò a tutto il resto dei ribelli che avevano fatto un cerchio intorno ai due, Beba e Dile si misero al suo fianco. Tutti gli uomini esultavano, facendo il tifo per entrambi. Notò dal lato opposto al suo Jones e Brown che facevano il tifo per il loro ex-collega! Nutty li salutò con la mano e loro risposero sorridendo. Poco più in là vide anche l’Oracolo insieme a Seraph che teneva Satì per mano, li saluto e loro le risposero.

 

 C’erano proprio tutti, Nutty era convinta che anche l’Architetto li stesse guardando dal suo studio.

 

Neo sorrise “pronto per il grande momento?”

 

Smith gli restituì il sorriso “mai stato così pronto!”

 

Dile e Beba guardarono la loro amica “secondo te chi vincerà?”

 

Nutty sorrise “...tsè! e chi può dirlo? Prima erano l’uno l’opposto dell’altro...ora sono diventati la stessa persona! Sarà una battaglia infinita che durerà in eterno, proprio come la sfida la notte sotto la pioggia, se Neo non si fosse lasciato possedere volontariamente da Smith mandando il suo codice alla sorgente la sfida non sarebbe mai finita...oggi sarà lo stesso, perchè Smith ha capito dei valori mai provati in vita sua...”

 

Dile e Beba guardarono i due sfidanti, che si misero in posizione d’attacco.

 

Neo si lanciò contro il suo avversario a velocità mai vista prima d’ora, Smith fece altrettanto. Nutty sorrise e la sfida ebbe inizio.

 

 

 

 

                                                                                                                        FINEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!

 

 

 

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Nota di Isa: *sigh sob waaaah!!* non è possibile questo è l’ultimo capitolo!! Com’è passato veloce il tempo nel quale gli ho scritti!! Bè?! Piaciuta la storia? Che ne dite di quest’ultimo capitolo? Lo so che non è soddisfacente come fine..ci sono domande del tipo “chi ha vinto la sfida?” oppure “come continuerà tra Nutty e Smith?” o ancora “Dile diventerà meno rompipalle?” eggiàggià! Domandoni! Lascio a voi immaginare però...non credo che sarei in grado di fare un altro seguito quindi lascio libero spazio all’immaginazione! ;) fatemi un mega commentone voglio sapere tutto quello che vi è passato x la testa mentre avete letto questo capitolo ma anche quelli precedenti!! :D  “that’s the way! ha-a ha-a I like it! ha-a ha-a” ahahahahhaahah

 

Uff..è vero, che maleducata, stavo scordando i rigraziamenti! Allora, in ordine preciso grazie a:

 

me stessa (perchè credo di averle scritte io queste storie...o... almeno credo...a meno che non abbia una clone con miei stessi pensieri e passioni...oh no! Sta entrando dalla finestra! Vai via meledetta! Stammi lontana! Oh no sta prendendo il mio posto! Nooooo!! ehehehe)

 

Beaaaaa (perchè è e spero sarà sempre la mia migliore amica...grazie x il tuo sostegno tvtttttb!)

 

Anna /o Annichan (perchè è solo grazie a te se i miei disegni sono anche nel computer...forse dovrei scrivere “grazie alla stampante di anna”! no scherzo, non mi ammazzare a scuola e non mi ricordare che dico solo minkiate come il tuo solito!! :D PS: non è vero che il tuo nickname fa schifo! Anche xkè nn ho voglia di modificare le storie!! ;) PPS:Tvttttttb!)

 

Akuma / Lauuuuuu (xkè hai permesso che le mie storie venissero pubblicate e perchè sei stata di grande sostegno, sei davvero una grande amica! Tvttttttb!)

 

Smith (per essere da quasi due anni la persona più presente nei miei pensieri...e probabilmente anche nel mio cuore ^_-)

 

Hugo (per essere il mio attore preferito! We ciccio! Cerca di fare altri film x l’Italia sn stufa di aspettareeeeeee!!)

 

Diego / Dile (perchè non ti sopporto più!!^^” PS: gli occhiali di Gucci che hai comprato oggi fan veramente cagare!)

 

Matrix  (per essere la mia fonte inesauribile di idee!)

 

A te che in questo momento stai leggendo queste righe [che scema che sono!! E se me lo sto rileggendo da sola mi ringrazio da sola?!?!...anche se l’ho già fatto all’inizio! Va bè basta dire minkiate và... (anna se dici la tua domani a scuola ti prendo a rapidografate in testa!!)]

 

Mi scuso se ho scordato qualcuno! Un bacione a tutti! Ci si rivede o in giro o su un altra fic!^^

 

NuttyIsa!!

                                                                                                                                                                             

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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