L'inizio di una nuova storia di MeganFrostBelikov (/viewuser.php?uid=915847)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
«È finita per davvero stavolta.» dice Harry con estremo sollievo.
Poi ripara la sua bacchetta con la bacchetta di sambuco, per poi spezzarla, dicendo che è troppo potente per stare in mano a chiunque.
Poi rientrarono nel castello, c’è un estrema tristezza, I Weasley hanno perso Percy, morto con un sorrisetto dei suoi; prima di morire aveva fatto una battuta e Fred che era dietro di lui si mise a ridere facendo ridere anche lui.
In tempo si accorse del mangiamorte alle spalle del fratello e si è buttato per salvargli la vita, ancora ridendo per la battuta.
Percy ha salvato la vita a Fred.
Difatti i più distrutti erano lui e Molly, una delle paure di mamma Weasley si era avverata, la morte di uno dei suoi adorati bambini.
Tonks non si trovava e Remus cominciava a perdere le speranze, ma quando poco dopo trovarono la foto che teneva Tonks in tasca sempre: erano lei, Remus e Teddy appena nato.
Ninfadora è sparita, non Ninfadora.
Se fosse qui mi avrebbe urlato contro:” Non chiamarmi Ninfadora! Io sono Tonks!” lo diceva ogni volta che Moody la chiamava col suo nome.
È morta.
Lavanda è stata morsa da Fenrir Grayback, sarà condannata al dolore, non potrà mai più guardare la luna con amore, come una bella sorpresa, la luna porterà in lei odio, rabbia e solitudine.
Fennir come sempre è scappato e non si troverà.
Harry andò a prendere il piccolo sopravvissuto che aveva messo al sicuro nella stanza delle necessità, lo trovò addormentato.
Si smaterializzò a Grimmuld Palace, dove Emma e Sirius lo attendevano.
«Sir! Emma!»
I due scesero le scale così velocemente che a momenti si ribaltarono.
Poi lo strinsero senza neanche tener conto nel pargolo che Harry stringe a se.
Lo notano quando cinque minuti dopo si staccano.
«Harry chi è questo bambino?»
«È Severus, Voldemort voleva ucciderlo, così l’ha fatto mordere più volte da nagini al collo. Dopo aver visto i suoi ricordi so che è un eroe. Merita una vita migliore e una famiglia che lo ami»
Tutti d’accordo.
Se lo merita.
Quello stesso mese Harry, Emma, Hermione e Severus si trasferirono da Sirius.
Sistemarono la casa, diventò bellissima, tutte le stanze pulite e in ordine, tutte arredate per bene, l’unica camera che non venne ristrutturata è quella di Regulus .
Ora c’è molta pace e tranquillità, Teddy e Remus sono spesso a Grimmuld Palace e i bambini andavano molto d’accordo; inoltre Remus notò degli strani sguardi tra Hermione e Sirius.
Ne ebbe la conferma quando trovò i due nel corridoio vicino camera di Sirius mentre si baciavano.
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
9 Gennaio 1999
C’era un po’ di trambusto quella mattina a Grimmuld Palace, Harry correva a destra e manca per non dimenticare nulla, Hermione e Sirius litigavano per qualche strano motivo, Emma probabilmente era la più tranquilla o forse nascondeva qualcosa, chissà.
Harry doveva andare al colloquio al Ministero della Magia per diventare auror.
«Ragazzi smettetela di urlare, stamattina ho un colloquio importante e vorrei essere assunto. Non voglio andare lì nervoso solo perché voi due non riuscite ad andare d’accordo!» Urlò improvvisamente Harry.
«Ma Sirius..» cominciò Herm che venne ammutolita da subito.
«Silenzio! Per i prossimi cinque minuti l’unica cosa che voglio sentire è se il bambino piange. Sono stato chiaro? » disse con una faccia abbastanza intimorente.
«Cristallino»disse Sirius girando i tacchi e camminare verso la biblioteca.
Hermione invece non rispose, alzo solo gli occhi al cielo, per poi dirigersi verso le scale che portavano al piano delle camere da letto.
Harry sospirò, l’unica cosa che sentiva era lo sgranocchio dei cereali che mangiava.
«Finalmente hanno smesso, grazie fratellone» sospiro Emma massaggiandosi le tempie.
I cinque minuti passarono in fretta e Harry si materializzò al Ministero, andò subito al corso auror.
Quando lo chiamarono balzò in piedi subito, nello studio c’era Kingsley.
«Ciao Harry, cosa ti porta qui? »
«Vorrei diventare Auror»
«Beh, mi sembra inutile fare questo colloquio, so già che sei più che adatto »
«No Kingsley! Io voglio farlo onestamente, faró tutte le prove che vengono fatte ai candidati.»
«Bene, cominciamo: Nome completo?»
«Harry James Potter»
«Data di nascita?»
«Trentuno luglio millenovecentottanta»
«Bacchetta?»
«Come nucleo ha una piuma di fenice, più precisamente quella di Fanny, in legno di agrifoglio, lunga undici pollici e bella flessibile»
«Perché?»
«Il perché voglio diventare auror? Voglio proteggere gli innocenti, in molti si sono sacrificati per me ora tocca a me e non voglio essere ricordato per il bambino sopravvissuto, per il prescelto o per aver ucciso Voldemort, ma per Harry, Harry che porta il figlio a scuola, Harry con una bella casa, Harry che è riuscito a diventare Auror senza il fatto di aver ucciso un vecchio..»
«Haissei mesi di addestramento e tre di prova per dimostrare ciò che sai fare.»
«Grazie e buona giornata Kingsley»
Quando tornò a casa Severus dormiva ancora.
« Emma oggi pomeriggio andremo alla tana a festeggiare il compleanno di Sev, il mio ometto oggi compie un anno.»Disse Harry orgoglioso.
«Già, chi altro è stato invitato?»
«Lupin e Teddy, Neville, Lavanda, Bill e Fleur, insomma ci saranno tutti i Weasley, poi la McGranitt, Ah e Draco e Narcissa.»
«Ah, grandioso, ci saranno proprio tutti..»disse Emma alquanto preoccupata.
Nel frattempo Sirius leggeva per non pensare ad altro, altro che non riguardasse Herm.
«Stupida lettera e stupido Viktor» brontolava da tutto il giorno.
Aveva aperto la lettera di Krum per Hermione e nel momento stesso è arrivata lei che lo ha sgridato e lui allora si ingelosì, chiedendosi cosa mai le avesse scritto di così privato.
Come al solito Sirius esagerava, si sa che tra Viktor e Hermione non c’è mai stato niente, lei lo considerava solo un buon amico.
Invece Sirius pensava che ci fosse una scappatella tra quei due.
Hermione lo aveva capito, ma voleva farlo restare nel dubbio per un po’, per punizione.
Ormai tutta la mattinata era così, così decise di parlargli.
«Sir..»
«mhh»
«Posso sedermi qui? »Disse indicando le gambe del 26enne.*
«Mhh»mugugnó ancora lui.
Lei si mise comoda sulle gambe del giovane uomo e tirò fuori la lettera dalla tasca.
E quando la porse a Sirius egli sgranò gli occhi.
Cara Hermione
Sono lieto di annunciarti il mio matrimonio, il 1 Maggio
sarei lieto se tu mi facessi da testimone.
Ah quasi dimenticavo, porta anche quel ragazzo di cui mi parli tanto
vorrei tanto conoscere Mr Black,
da come me l'hai descritto sembra una gran bella persona!
Baci
Viktor Krum
«E così hai parlato di me a Vik..»
«Che idiota che sei»disse lei alzando gli occhi al cielo.
Lui si girò per guardarla in faccia e le sorrise, poi si avvicinò e le diede un bacio, ma non un di quelli passionali, no.
Le diede un bacio semplice, quei baci che ti fanno venire i brividi.
Poi si alzarono e mano nella mano andarono in cucina dove i due Potter li aspettavano.
«Okay ragazzi ehm, tra un ora andremo dai Weasley, preparatevi. Ah finalmente avete chiarito voi due»sospiro infine Harry.
«Tu lo sai? »Disse preoccupata Herm.
«In questa casa lo sappiamo tutti»disse Emma.
«Beh io vado a prepararmi»disse la testolina Arancione.
Emma ormai aveva sedici anni, gran bella età, le mancava solo l’ultimo anno a Hogwarts.
Andò a farsi una doccia, poi decise di mettersi un vestito che le arrivava a metà coscia verde e bianco, e i capelli li lascio sciolti che le ricadevano sulle spalle.
Somigliava molto a Lily, tranne che per gli occhi, aveva gli occhi di suo padre, tutto il contrario di Harry.
Harry si mise un normalissimo Jeans e una camicia bordò.
Sirius e Hermione inconsciamente si vestirono con gli stessi colori, lei una gonna nera e una camicetta azzurra, lui i pantaloni neri e la camicia azzurra.
Quando si guardarono scoppiarono a ridere.
Harry mise a Sev una salopette in modo che potesse giocare con comodità con Teddy.
Poi si smaterializzarono alla tana.
«Harry! »disse Ginny saltandogli addosso appena lo vide, poi salutò tutti gli altri e appena vide Herm e Sirano nella mano ridacchiò«Ragazzi era ora!»
«Si ma non dire nulla, vorremmo dirlo noi..»le rispose Hermione sorridendo.
A poco a poco arrivarono tutti e si misero a tavola, Molly si era superata, il polpettone era buonissimo.
Prima della torta Sirius batté il coltello sul bicchiere per attirare l’attenzione a se.
«Beh io volevo fare un annuncio..io e Herm stiamo assieme, mi sembrava giusto dirvelo»disse col sorriso stampato in faccia.
«Oh ragazzi che bella notizia! »si congratulò subito Molly.
Bill chiamò l’attenzione su di se e chiese il silenzio poiché quello che doveva dire era molto importante.
«Mamma, Papà, sono lieto di annunciarvi che…»
«Diventerete nonni molto presto!» completò Fleur con il suo accento francese.
A Molly cadde il piatto.
«Come?»
«Beh mamma quello lo sai anche tu, infondo ne hai fatti un po’»
«Arthur! Diventeremo nonni!»
«Oh tesoro da quanto?»
«Quattro mesi Madame»
«Oh che Belloo! »
Nota d’Autore
*Ho abbassato l’età di Sirius in modo che non ci fosse una grande diversità d’età, sono sette anni di differenza.
Tra qualche capitolo verrà al mondo Victoire! Cos’altro succederà nel frattempo?!
Inoltre ho deciso di scrivere la storia tenendo conto di mesi, giorni e così via, così da essere il più giusta possibile con le date.
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
Capitolo 3
Febbraio/Marzo 1999
La domenica mattina solitamente si passa poltrendo, ma a Palace non era
così.
Il pianto di Sev rieccheggiava ovunque ed erano stati tirati
giù
dal letto tutti, tranne Sirius, lui ha il sonno pesante.
Harry andò a prendere il bambino, che appena lo vide smise
di piangere.
«Paaaaa»
«Papà» scandì bene Harry, e
poi non poté fare a meno di sorridere.
Tirò fuori il bambino dalla culla per poi metterlo a terra
dandogli la mano, era un po' di settimane che Severus si alzava
poggiandosi a qualcosa.
Mano nella mano i due andarono in cucina, dove Hermione aveva
già preparato il biberon a Sev.
«Oggi che si fa? »Chiese Emma.
«Io vado da Lavanda assieme a Lupin e ovviamente ci portiamo
dietro i bimbi, Lavanda ha bisogno di un po' di felicità
infantile, quella felicità dei bambini che appena li vedi
non
puoi fare a meno di sorridere. Poi andremo alla Tana» disse
Harry
alla sorella.
«Noi usciamo»disse semplicemente Herm.
«Ci vediamo alla tana a pranzo?»
Chiese Emma.
«Si certo, avviserò Ginny» le rispose
Harry.
Poi tutti si prepararono e infine si smaterializzarono e Emma rimase
sola a casa.
La ragazza evocò un patronus, un furetto che
corse fuori, diretto chissà dove.
Sirius
e Hermione andarono nella vecchia casa di famiglia di lei. Hermione ne
sentiva la mancanza, ma ormai quelle mura non avevano più
odore
di casa.
Andarono nella vecchia camera dei genitori e Herm scoppiò a
piangere, così lui l'abbracciò e la
trascinò fuori
da quella stanza.
«Ehi tesoro non piangere» gli sussurrò
Sir.
«È tutto okay, vieni..»
«È camera tua vero? »
«Si, lo noti dagli stendardi di Grifondoro o dalla foto del
Trio? » ridacchiò un po' Hermione.
«Dal fatto che c'è il tuo
profumo»sussurrò lui.
Poi la baciò intensamente.
La prese in braccio e dolcemente la portò sul letto ancora
immacolato, ma si fermò; amava la sua ragazza, ma la
rispettava
anche, l'avrebbe aspettata per sempre.
«Non è un problema Sir.. » le disse
lei.
Così i sue si unirono nell'atto d'amore più puro,
dove
non c'è vergogna, ma solo il fatto di fondersi e
sentirsi.
Non si preoccuparono neanche di usare contraccettivi perché
nel
caso sarebbe stato solo il frutto dell'amore fra loro, sarebbe stato il
benvenuto.
Quando
Harry e Lupin arrivarono a casa di Lavanda si sentiva proprio un aria
triste.
«Ciao Lavanda» dissero in coro Harry e Lupin.
Lei non poté fare a meno di sorridere e di salutare anche
lei.
«Ao»disse Teddy.
«Ioo»mugugnó Severus.
«E loro due chi sono?»disse sorridendo a i due
bambini, ma chiedendo ai due maschi.
«i nostri figli, Teddy Lupin e Severus Potter.» le
disse sorridendo Potter.
«Dai entrate non restate lì!»
Harry aveva ragione, la felicità dei bambini è
contagiosa.
Rimasero li delle ore poi la invitarono a pranzo dai Weasley.
Si smaterializzarono alla tana un'ora prima di pranzo, appunto per
avvertire Molly che c'era anche Lavanda.
A
Grimmuld Palace c'era uno strano silenzio, ma se si saliva al piano
superiore si potevano udire delle risate, una femminile e una maschile.
«Dici sul serio Emma?» continuò a ridere
il maschio.
«Si Draco, c'era da morir dal ridere»
I due risero ancora per molto.
«E tu che mi racconti? È da quando è
finita la battaglia che non ci vediamo»
«Beh mia madre è distrutta dalla morte di mio
padre, ma so
che senza lui stiamo meglio, mia madre non ha mai voluto schierarsi
dalla parte di Voldemort..si è sentita obbligata, amava mio
padre e questo le oscurava la vista. Io sono stato obbligato dal
signore oscuro, con la minaccia dell'uccisione di mia madre. e Mia
madre
ha voluto il suo cognome, Narcissa Black.»
«Dimenticvo che è la cugina di Sir..»
La ragazza si girò a guardare l'orologio.
«Oh cavolo sono le 12.50, venti minuti fa dovevo essere alla
tana!»
«E non sai smaterializzarti, vero?»
«mmh»mugugnó Emma.
«Ti accompagno io»
«Ne sei sicuro, non so come potrebbero prenderla..soprattutto
mio fratello»
«Tranquilla» poi le prese la mano e si
smaterializzarono alla tana.
In cucina.
«Ehm ciao»disse sorridendo Emma.
«Salve» salutò Malfoy.
«Ciao Emma..Draco» salutò
Hermione
«Ciao sorellina, Draco sono lieto di vederti, ma lo
sarei
ancor di più se ora lasci la mano di Emma» disse
facendo
un sorrisetto abbastanza tirato Harry.
«Emm» dissero correndogli incontro i bambini.
«Ao Acoo»disse felice Severus e abbracciandolo.
«Come fa a conoscerti? »disse Sir alzando un
sopracciglio.
«Mi ha conosciuto tempo fa. » dichiarò
Draco.
«comunque ora devo andare ho promesso a mia madre di pranzare
con
lei, buona giornata a tutti, alla prossima Em»
salutò e
poi dando un bacio sulla guancia a Emma.
Appena tutti tornarono a farsi i cavoli propri Ginny prese da parte Emma
«Em
c'è qualcosa che devo sapere? Come mai ti ha accompagnata
Malfoy
qui? E perché eravate mano nella mano?»
«Ginny
non preoccuparti io e lui siamo solo amici, lo eravamo anche ad
Hogwarts, ma lì era più facile nascondersi e
parlare. Lui
mi parlava dei suoi problemi a casa, di suo padre che sceglieva ancora
per lui e sua madre obbligata a stare da una parte che non voleva.
Mentre io gli raccontavo di quanto mi sentissi sola e nessuno se ne
accorgeva, dato che mio fratello era sempre al centro delle attenzioni.
Quindi non scendete subito a conclusioni affrettate e poi anche se un
giorno ci mettessimo assieme quale sarebbe il problema?! Non fate gli
ipocriti dicendo che noi siamo tanto diversi da loro, perché
tra
noi e loro non cambia proprio niente. E ora me ne torno a
casa.»
disse Emma infuriata usando la metropolvere.
Il
guaio è che non disse il posto e pensava a un certo Malfoy,
quindi venne trasportata al Malfoy Manor; la ragazza scivolò
fuori dal camino nella sala da pranzo urlando, proprio mentre la
Signora Black e il figlio pranzavano.
«Emma?» disse Draco appena mise a fuoco
la ragazza aiutandola ad alzarsi
«Ciao Dray»disse Emma imbarazzatissima.
«Draco chi è questa graziosa e incenerata
fanciulla?» chiese molto educatamente Narcissa
«Madre lei è Emma Potter» rispose Draco
sorridendole
«Mi
scuso per il disturbo, devo aver pensato ad altro mentre usavo la
metropolvere»
«Tranquilla, vuoi fermarti a mangiare? Suvvia Draco portala
di
sopra e falle mettere qualcosa di più pulito e aiutala a
togliersi quella cenere dai capelli» incitò
Narcissa.
«Dai
vieni Emma» Disse il ragazzo prendendola per mano e
portandola al piano di sopra
«è successo qualcosa? Sembri turbata..»
«Ho discusso con Ginny per te» confessò
Emma arrossendo.
«Non siete migliori amiche tu e la Weasley?»
«Si
lo siamo, ma mi da fastidio il fatto che per loro è un
sacrilegio parlare con un serpeverde e soprattutto con un Malfoy, per
non parlare del fatto che avevano detto che noi siamo diversi, noi
maghi integriamo tutti senza distinzioni, ma appena dici sono
serpeverde o Malfoy, Lestrange e così via che ti crei il
vuoto
intorno.» si sfogò Emma
«Beh,
avrei discusso con lei anch'io, ma sta tranquilla, faremo vedere a
tutti loro che si sbagliano che una grifona Potter come te
può
essere amica di una serpe Malfoy come me! » cercò
di
rallegrarla Draco.
«Hai ragione Dray, ma ora andiamo a mangiare che sto morendo
di fame!»
«Ahahahah
certo, voglio vedere la faccia di mia madre appena vedrà la
tua...mhhh, il fatto che non sai cos'è il galateo..ci
sarà da ridere»
«Eddai
Dray, mica sono stata cresciuta in una famiglia purosangue che
insegnava la buona educazione fin dalla nascita come te!»
«Dai
andiamo, mia madre ci sta aspettando»
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
5 Maggio 1999
Una bellissima giornata primaverile, a Grimmauld Place c'è una strana quiete.
Emma e Severus non ci sono, sarà per questo che non c'è il solito caos.
Harry preparava la colazione parlando con Remus; quando il piccolo Teddy stava dai nonni Remus passava per Grimmauld Place.
«Come va l'addestramento??»
«Beh, tralasciando la moltitudine di lividi con cui torno a casa , bene»
«Benee»
«E con Teddy? È anche lui o..?»
«No, fortunatamente no, però è come sua madre, adesso riesce a cambiare quando vuole e come vuole, più o meno»
Un patronus furetto entrò in cucina e parlò con la voce di Emma.
«A Fleur si sono rotte le acque, ci vediamo al san Mungo.»
Si materializarono tutti al san Mungo.
«Posso fare qualcosa per voi?»
«Cerchiamo Fleur Delacour, deve partorire»
«Quinto piano, corridoio a sinistra»
Arrivarono giusto in tempo, quando chiamarono Bill in camera per vedere la bambina, mezz'ora dopo Bill uscì con in braccio un piccolo fagottino rosa.
«Famiglia sono lieto di presentarvi la mia bambina, Victoire Weasley, ha preso tutto dalla mamma»disse Bill commosso.
Aveva ragione, quel fagottino aveva un ciuffetto di capelli biondi come quelli della mamma e gli occhioni, è il sangue veela che per ⅛ le scorre nelle vene.
Remus arrivò verso sera a trovare Fleur, Bill e Victoire, quando al san Mungo c'erano solo Sirius,Herm e Ginny.
Si sentiva il pianto della bambina fino in fondo al corridoio e quando finalmente Victoire strinse il dito di Teddy le urla cessarono all'istante.
«Oh scielo Bill, appena nata e la nostra bambina già fa conquiste! Credo proprio che tra qualche anno ne vedremo delle belle tra questi due!»Disse Fleur e tutti scoppiarono a ridere.
«Beh ora credo sia meglio lasciare questa nuova famiglia da sola..» disse Remus ormai stanco.
E fu così che i tre si materializzarono a Grimmauld Place dove, a differenza di quella mattina, c'era il caos.
Harry's pov
Subito dopo il lavoro mi materializzai a Godric's Hollow.
Prima passai al vecchio cimitero a "salutare" i miei genitori, poi mi diressi verso casa Potter; ero deciso a vedere se davvero non poteva essere rimessa a posto.
«Reparo Maxima»*
Non accadde ben molto, alcuni libri tornarono in una libreria mezza rotta, i vetri di alcune finestre si ricomposero e alcuni fogli di pergamena volarono su un tavolo nella stanza accanto.
I libri della libreria erano per lo più vecchi libri di scuola con le scritte ai margini, la scrittura di mia madre, alcuni invece erano sul quiddich, evidentemente erano di papà.
Andai nella stanza accanto, doveva essere la cucina, c'è ancora il mio seggiolone..si sente che il tempo quella notte si è fermato.
Presi i fogli di pergamena dal tavolo: erano lettere di Sirius, Remus, Silente, un certo Charlus Potter e altri.
«Accio lettere» altre pergamene volarono sul tavolo della cucina.
Mi servirebbe qualcosa per portare tutte queste cose a casa
Ah si, idea!
«Accio scatola»una scatola volò fino ai miei piedi, ci infilai le lettere, tutti i libri e una foto di me, papà, mamma ed emma appena nata.
«Reducio» la scatola divenne delle dimensioni di un pacchetto di fiammiferi.
Mi materializzai nella cucina di Grimmauld Place e la scena che vidi mi fece sciogliere l'anima: Ginny cullava Sev come se fosse suo figlio e lo guardava con un sorriso dolcissimo.
«Ciao tesoro»
«Harry! Mi hai spaventata!»
«Mi dispiace..Sev si è addormentato?»
«Si, già da una mezz'ora buona, ma è così dolce ed innocente che non me la sono sentita di metterlo giù..»
«Beh ed ora che dici se lo mettiamo nella sua culla, ceniamo e poi ti faccio vedere delle cose?»
«Dico che ci sto»
Presi Severus in braccio e lo portai nella sua cameretta, poi preparammo il Black Pudding e infine tirai fuori la scatola e la feci ritornare alla sua dimensione normale.
Misi i libri nella libreria di camera mia e la foto su una mensola, poi presi una busta per lettere ancora chiusa:
James Charlus Potter
Godric's Hollow
Casa Potter
Caro James, vorrei che tu spedissi questa lettera al Ministero della Magia per me.
Si tratta, come avrai già capito del mio testamento.
Io, Fleamont Potter
lascio in eredità il mio patrimonio a tre persone:
A mio figlio James lascio un terzo del mio patrimonio,
A Sirius Black un terzo del mio patrimonio
|Tu per me sei stato come un figlio e per James come un fratello e vorrei che tu accettassi questa parte di eredità.|
E in fine lascio l'ultimo terzo del patrimonio e Villa Potter, situata nel Quarrier's Village (Inverclyde, Scozia),
ai miei nipoti.
Fleamont Potter
«Per le mutande di Merlino! Ginny hai idea di che cosa vuol dire?! Non dobbiamo più preoccuparci di cercare casa, mio nonno me ne ha lasciata una. Domani vado a vedere in che condizioni è» dissi abbastanza euforico.
«Okay Harry, ma adesso va a dormire alla casa ci pensiamo domani»
«Va bene, passo a prenderti domattina alle 10, buonanotte amore»
«Buonanotte Harry, a domani» e fu così che Ginny si smaterializzò.
ANGOLO AUTRICE
*Lo so che come formula non esiste, ma volevo dare l'idea che Harry stesse usando un incantesimo più potente per rimettere in sesto Casa Potter senza riuscirci
Picchiatemi pure, è una vita che non pubblicavo qualcosa e mi scuso per questo, ma d'altra parte non riuscivo più a scrivere ed ho avuto problemi in questi ultimi mesi, ma d'ora in poi cercherò di aggiornare più spesso.
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
Capitolo 5
Giugno
1999
Per
Harry la giornata non cominciò nel migliore dei modi: Sev lo
sveglio col suo pianto da ugola d'oro, quella notte aveva dormito al
massimo 2 ore, era a pezzi a causa degli allenamenti e per di
più aveva scoperto che Emma frequentava Malfoy Jr; per
carità, ormai non ce l'aveva più con quel ragazzo
da
anni, ma non gli andava giù il fatto che frequentasse
proprio
sua sorella.
Insomma il povero Harry si trovava a quasi 19 anni a fare da padre al
suo
vecchio professore di pozioni, da fratello/ genitore responsabile per
Emma e di lì a poco avrebbe avuto gli esami per diventare
auror,
l'auror più giovane da molti anni.
Di solito gli esami si fanno dopo tre anni di allenamenti e duelli, ma
Kingsley aveva affrettato le cose per averlo operativo il
più
presto possibile.
Arrivò al Ministero giusto in tempo, nella sala d'aspetto
c'erano solo due persone che aveva visto qualche volta agli allenamenti.
«Ciao
Harry, pronto per l'esame finale?» disse il ragazzo seduto di
fronte a lui. Era alto, capelli ricci e color caramello e due occhi
azzurri da far invidia a chiunque, indossava la divisa che tutti i
novizi avevano: pantaloni, maglia e una specie di giacca con lo stemma
del Ministero.
«Ciao Daniel, si certamente, non mi sono allenato duramente
per poi fare la figura dello sciocco! Buona Fortuna!»
«Anche a te!»
L'altro
si mise guardare la scena, era alto quanto Harry, ma era l'opposto,
capelli biondi e occhi nocciola, anch'egli con la divisa, ma non
riusciva a ricordarne il nome
«Harry James Potter» Chiamò una donna.
Il ragazzo si alzò ed entrò nella grande sala, di
fronte a lui c'erano Kingsley, e altri due Auror
«Bene
ragazzo devi produrre un incanto maggiore, una fattura, un incantesimo
guaritore e devi saperti mimetizzare e proteggere un luogo, poi dovrai
fare un duello e un'ultima prova; quando vuoi comincia»
«Expecto Patronum» Il grande cervo uscì
dalla mia bacchetta, corse in tutta la sala per poi svanire.
E l'incanto maggiore
è andato.
«Exulcero» fatturò il povero auror che
era lì da cavia, grazie al cielo c'era un medimago pronto.
Fattura fatta.
«Multicorfors» Disse Harry puntando la bacchetta
sui suoi capelli che divennero di un rosso Weasley.
Poi schianto sempre lo stesso ragazzo di prima che svenne, il medi mago
stava per mettersi all'opera quando Harry lo fermò.
«Reinnerva» e il ragazzo si riprese all'istante.
Fianto Duri
Harry scagliò l'incantesimo sul ragazzo e poi disse
«Beh se qualcuno mi fa il piacere di attaccarlo..»
Kingsley colpi con uno schiantesimo il ragazzo, ma questo non si mosse
di un millimetro.
«Fianto Duri, Harry?»
«Esattamente Signore»
«Ora ragazzo se non ti spiace ti sfiderò a
duello»
«Non mi spiace, Signore»
Il
duello durò una mezz'ora buona prima che il Ministro venne
schiantato da Harry che poverino si prese uno spavento e corse subito a
vedere come stava.
«Ottimo Harry e ora Imperio»
Per due secondi Harry sentì il suo cervello svuotarsi, ma ne
riprese subito il controllo.
«Ci ha provato Signore, ma con me non funziona.»
«Harry, Congratulazioni! Sei ufficialmente un Auror, puoi
andare.»
Dopo
l'esame andò direttamente a Villa Potter per pulirla e
mettere a posto dei
mobili rotti, ne avrebbe avuto per un mese probabilmente e oggi per la
prima volta si sarebbe spostato al piano di sopra.
Villa Potter ere enorme: una cucina immensa dove Ginny e mamma Weasley
si sarebbero divertite a cucinare, accanto, passando sotto un arco si
entrava nella sala da pranzo che era grande più o meno
quanto la
cucina.
Un grande tavolo in legno al centro della stanza dominava la scena, ma
pultroppo gran parte delle sedie erano rotte; al muro erano appesi due
quadri, uno ritraeva Hogwarts e l'altro una coppia con un bambino che
somigliava molto a Harry:
dovevano essere i suoi nonni e il padre, James.
Uscendo si andava in un largo e lungo corridoio che portava al
soggiorno, decisamente più grande della cucina, molto
più
grande, accanto una stanza piena di libri, a Hermione sarebbe piaciuta
moltissimo.
Alla fine del corridoio c'era una scala che portava al piano di sopra
dove c'erano le camere da letto, uno studio, e una graziosa stanzetta
situata proprio sopra la libreria, le quali erano collegate da una
scala a chiocciola.
Entrando nella stanza alla fine del coridoio Harry notò una
scaletta che portava ad un piano superiore, il ragazzo non ci
pensò due volte e salì, era una gran bella
mansarda e si
notava benissimo che era stata usata dai Malandrini.
Qua e là erano appesi stendardi di Grifondoro, una bacheca
piena
di foto e ritagli di giornale vari tavoli pieni di libri,
pezzi di
pergamene e penne per scrivere.
Di fronte un enorme divano con sopra varie coperte, lasciate li come se
tutti si fossero alzati di fretta e furia.
Pensandoci quella stanza sebrava essere stata abbandonata
così, di punto in bianco.
Hanno smesso di venirci all'improvviso, ma perchè?
Harry
si smateriallizzo a Grimmauld Place per chiedere subito delle
spiegazioni a Sirius.
«Ehi Sir» salutò Harry trovandolo in
cucina a bere.
«Ciao
ragazzo, com'è andata la giornata?»
«Bene,
ho superato l'esame finale e da lunedì sarò un
Auror
operativo e poi dopo sono stato a Villa Potter, te la
ricordi?»
«Come
dimenticarla? Ci ho abitato dal sesto anno assieme a tuo padre e i tuoi
adorabili nonni, Fleamont e Euphemia»
«Oggi sono stato nella mansarda, perchè l'avete
lasciata all'improvviso?»
«Oh..era
una notte di Luglio di molti anni fa,quella dopo l'ultimo anno di
Hogwarts. C'eravamo io, Remus, James, Lily, Peter, tu che avevi quasi
un anno e la dolce Marlene McKinnon»
«Cosa accadde?»
«I
mangiamorte ci trovarono e quella notte Marlene morì, dato
che
non era più un posto sicuro per te decidemmo di non tornarci
più, Peter divenne il custode segreto e il resto della
storia
già la sai»
«Chi era Marlene McKinnon?»
«A
quei tempi era la ragazza che stavo per sposare e che aspettava nostro
figlio, ma era anche molto testarda e coraggiosa e questo l'ha
uccisa»
«Mi dispiace Sir, comunque entro un mesetto e tu avrai la
casa tutta per te e Hermione ovviamente.»
«Non preoccuparti ormai sono passati anni e poi ora ho
Hermione, sono felice con lei»
«Sono contento che finalmente hai trovato anche tu la
felicità.»
«Grazie Harry»
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