A volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

di hillies
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** AVVISO AGGIORNAMENTO ***
Capitolo 9: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 14 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


A volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

Prologo

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Erano i primi di Dicembre, e a Hogwarts tutti stavano cercando di ricostruire la scuola. Hermione, insieme a Harry e Ron, cercava di ricostruire l’aula di Trasfigurazione, sotto i comandi della nuova preside dopo la morte di Silente, la McGranitt.

-Bene ragazzi, per oggi è tutto. Potete tornare nei vostri dormitori- esclamò la professoressa McGranitt.

-Ehi Hermione, noi andiamo ai Tiri Vispi Weasley, tu vieni con noi?- chiese Ron, ma la ragazza rifiutò.

-No grazie… magari vi raggiungo dopo. Ciao!- Hermione si sentiva stanca in quel periodo, per via d tutti i lavori per la ricostruzione della scuola. Stava andando verso la Sala Comune dei Grifondoro, dove avrebbe preso un buon libro e si sarebbe messa davanti al camino a leggere.

-Guarda, c’è la mezzosangue!- gridò Blaise Zabini indicando Hermione. Draco gli diede una gomitata.

-Non è carino parlare così alle persone.- esclamò sottovoce Draco, lasciando a bocca aperta Blaise, che però si riprese subito e si avvicinò alla ragazza, seguito a ruota da Draco.

-Ehi mezzosangue!- la salutò Blaise, sotto lo sguardo inferocito di Draco.

-Cosa c’è? L’hai sempre chiamata così!- Zabini si girò verso Draco, come per giustificarsi di ciò che aveva appena detto.

Draco estrasse la bacchetta dalla divisa e la  puntò al collo dell’amico:-Chiedile scusa.- disse cercando di stare il più calmo possibile, ma dalla bocca del ragazzo non uscì altro che un lamento soffocato per via della bacchetta sotto il mento.

-Chiedile scusa!- urlò Draco. Blaise guardò prima lui, poi Hermione, che stava guardando la scena con un po’ di paura, ma non per lei, ma per il povero Zabini.

-Scu… scusa per quello che ti ho detto… io… io non volevo…- disse infine Blaise. Draco lasciò scivolare la sua bacchetta sul collo del ragazzo, come un avvertimento: non avrebbe più dovuto dirlo, o se la sarebbe vista con lui.

-Scusalo.- riuscì solo a dire Draco.

-Tranquillo! Andiamo a Hogsmeade?- chiese lei. Draco annuì, la prese per mano e si smaterializzarono.

 

-Davvero, mi dispiace per quello che ti ha detto Blaise…- disse Draco, una volta arrivati a Hogsmeade e sempre tenendo la mano della Grifondoro.

-Draco, ho sentito quelle parole tutti i giorni per sette anni, ormai non mi colpiscono più tanto come prima.- disse Hermione, cercando di tirar su il morale al ragazzo, che però, con quelle parole, che lasciarono intuire che era lui, la causa del male di Hermione, si intristì ancora di più.

Camminarono un po’ senza che nessuno dicesse nulla. Poi, ad un tratto, Draco si girò verso Hermione, le mise le mani sui fianchi e la guardò negli occhi:-Mi dispiace. Mi dispiace di averti offesa in tutti questi anni. Sai, forse mio padre non era molto sensibile, anzi. E io pensavo di dover diventare come lui, perciò me la prendevo con tutti. Ma solo ora ho capito che ho sbagliato, non avrei MAI dovuto dirti quelle cose, scusami.
Seguì un istante di assoluto silenzio tra i due, e proprio quando Draco distolse gli occhi da Hermione, lei lo baciò.

 

***

 

Harry e Ron si erano appena smaterializzati a Hogsmeade. Ron decise di andare prima a ai Tre Manici di Scopa, poi dai fratelli, visto che li vedeva tutti i giorni, e quasi gli uscivano dalle orecchie.

-Due burrobirre, grazie- esordì Ron alla cameriera.

-Ron, sono preoccupato per Hermione- disse ad un tratto Harry. Ron lo guardò come per chiedere spiegazioni.

-Sai, -continua Harry –in questo periodo mi sembra un po’ strana. Sta con noi molto meno di prima, e la vedo sempre aggirarsi nei sotterranei, vicino alla Sala Comune dei Serpeverde… per me sta tramando qualcosa!- disse. Ron lo guardò scettico, prima di bere un sorso di burrobirra.

-Ma dai! Quella cosa vuoi che trami? Per favore Harry, non dire sciocchezze! Devo ricordarti che al secondo anno si è trasformata in un gatto? Un gatto, Harry!- Finito il discorso, pagarono e uscirono, avviandosi al negozio di Fred e George.

Passando, Ron vide una coppia sbaciucchiarsi, ma non ci fece caso. Harry invece, notò la testa bionda e si disse: “Oh guarda, Malfoy si è fatto la ragazza!” sorridendo, all’idea della povera ragazza in questione.

Malfoy e la ragazza si staccarono, e quello che Harry vide lo lasciò letteralmente senza parole.

-Harry, perché sei così?- chiese Ron preoccupato, vedendo la faccia da pesce lesso-scioccato dell’amico.

-Così come?- chiese Harry, facendo finta di niente e continuando a camminare, senza però staccare gli occhi da Hermione e Draco, che intanto stavano andando ai Tre Manici di Scopa, mano nella mano.

Harry rabbrividì solo al pensiero che quei due si fossero messi assieme. Non disse nulla a Ron e finalmente arrivarono ai Tiri Vispi Weasley.

 

***

 

Hermione e Draco si sedettero ad un tavolino, e cominciarono a parlare di un po’ di tutto; della ricostruzione del Castello di Hogwarts, del Quidditch… poi, Draco toccò un tasto dolente.

-Hermione, quando dirai ai tuoi amici che noi due stiamo assieme?- le chiese prendendole le mani.

-Non lo so… magari nelle vacanze di Natale provo a dirglielo, ma non so come la prenderanno…- rispose lei, un po’ titubante.

-Ehi, andrà tutto bene.- la rassicurò Draco.

Saaaaaaaaaaaalve a tutti! 
Sono Eleonora e questa è la mia prima fanfiction. Perchè è una long? Bella domanda! Credo perchè mi ispirano di più le long, così ho voluto provare anch'io :)
Questo è solamente il prologo della storia, visto che è corto, ma gli altri saranno -SPERO- più lunghi.
Questa è una Fremione, ma all'inizio,come avrete notato, sarà una Dramione
Perchè? Perchè mi piacevano entrambe e non sapevo cosa scegliere LOL
Beh, forse è ora che io mi dilegui... Recensite se vi va, a m fa piacere sapere cosa ne pensate della storia! :)
P.S. Cercherò di aggiornare ogni settimana, anche se credo che ora aggiornerò molto spesso dato che a casa mi giro i pollici ogni santo giorno, visto che i miei amici sono in vacanza :)

Baci, Ele

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


capitolo 1- a volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

A volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

Capitolo 1

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-Alla fine non sei venuta ieri, al negozio- disse Ron, mentre cercava di metter in bocca tutto ciò che si trovava sul tavolo della colazione della Sala Grande.

-Em, no… ero impegnata in… biblioteca!- disse Hermione, urlando la parola biblioteca come gli fosse accesa una lampadina nel cervello. Harry guardava la scena seduto accanto a Ron, e la trovava molto divertente.

-Sai, è incredibile quanto la biblioteca somigli a Hogsmeade!- osservò Harry sottovoce quel tanto che basta per farsi sentire da Hermione, che arrossì e guardò il ragazzo come per dire “e tu come diavolo fai a saperlo?”

Harry fece un cenno ad Hermione, che lei interpretò benissimo. Lui voleva parlarle.

 

Si trovarono nella Sala Comune dei Grifondoro, e dopo essersi assicurati che non ci fosse nessun altro, Harry cominciò a fare una ramanzina a Hermione.

-Dimmi la verità, sei sotto la Maledizione Imperius?- chiese preoccupato Harry.

-Harry! No! Io non sono sotto effetto di nessun incantesimo! A me piace veramente Draco!- confessò la ragazza. Harry la guardò sbigottito.

-Tu… tu lo sai di chi stai parlando vero? Stai parlando di Draco Malfoy! Ex mangiamorte, perfido, malefico… devo continuare? Ah, e devo anche ricordarti che lui è quello che ti ha insultata per ben sette anni chiamandoti… beh, tu sai come.

-Harry, so badare a me stessa, grazie, ma a me piace Draco, mi fa stare bene. E poi per gli insulti mi ha chiesto scusa, ed era sincero- disse Hermione, mentre Harry sbuffò sonoramente, facendo scatenare ancora di più la rabbia della ragazza, che però si trattenne e decise di andare nei dormitori. 

Una volta giunta nella sua camera, Hermione si buttò sul letto e cominciò a piangere.

Perché tutti dovevano sempre giudicarla? Perché tutti la prendevano in giro? Perché nessuno accettava mai le sue scelte? E soprattutto, perché l’unico ragazzo che l’aveva fatta soffrire nei sette anni precedenti, era l’unico ad essersi reso conto del male che le aveva causato?

Queste erano le domande che Hermione si faceva, mentre soffocava i suoi lamenti nel cuscino.

Toc toc

Hermione sentì bussare alla porta della sua camera, e subito dopo Ron entrò e si sedette sul letto accanto a Hermione. Lei si tirò su e si sedette a gambe incrociate sul letto, asciugandosi gli occhi con la manica del maglione.

-Harry mi ha detto una cosa… è vera?- domandò Ron. La Grifondoro annuì e abbassò la testa per la vergogna.

-Coooooosa?! Tu stai veramente con Malfoy?- esclamò Ron alzandosi dal letto e guardando Hermione con disgusto. –Miseriaccia Hermione, io pensavo che Harry scherzasse, pensavo fosse un pesce d’aprile!-

-Ronald, siamo a dicembre!- lo corresse Hermione.

-Non. È. Questo. Il. Punto.- scandì il ragazzo, sempre più scioccato. –TU STAI CON DRACO MALFOY!- urlò il rosso.

-E tu con Lavanda Brown. Nemmeno lei è la persona più brava del mondo, ma non ne faccio mica un crimine!- ora era Hermione che urlava contro l’amico.

Ron non fece in tempo a dire una parola che Hermione si smaterializzò.

Decise di andare ai Tiri Vispi Weasley col pensiero che magari, incontrando i gemelli, si sarebbe tirata su di morale.

Entrò nel negozio e iniziò a girare dappertutto, cercando di non pensare alla lite appena passata con Ron e quella con Harry.

Mentre guardava gli scaffali, andò a sbattere contro un ragazzo alto e rosso, che riconobbe come Fred.

-Ehilà!- la salutò il ragazzo, ma quando si accorse che la ragazza aveva le lacrime agli occhi, cercò di tenere a freno l’allegria. –Ma… tu stai piangendo! Vieni.- e Fred la trascinò nel retro del negozio.

-Che ti è successo?- le chiese, porgendogli un fazzoletto.

-Fred… lascia stare, ti annoierei solo…- disse Hermione, cercando di non ricominciare a piangere.

-Non ho niente di meglio da fare tranne che andare a lavorare, ma se per una volta, il lavoro lo fa George… beh, non muore nessuno!- disse Fred, facendo scappare un leggero sorriso ad Hermione.

-Allora, mi vuoi dire che ti è successo?-  chiese ancora, e stavolta ottenne una risposta.

-Ecco… io sono fidanzata da qualche settimana con uno che, diciamocelo, non è sempre stato il ragazzo più bravo di Hogwarts, e a volte mi ha anche causato alcuni problemi. Però lui ora mi ha chiesto scusa e io l’ho perdonato ma…- spiegò Hermione, che però si bloccò perché sentiva gli occhi pungere e pronti a lacrimare ancora.

-Coraggio…!- la spronò Fred, un po’ dalla curiosità e un po’ perché prima Hermione finiva di raccontare, prima finiva di piangere.

-Ma Harry e Ron non sono d’accordo che io stia con questo ragazzo, e si sono molto arrabbiati quando sono venuti a saperlo e… non ce la faccio!- esclamò poi Hermione scoppiando a piangere. Fred l’abbracciò e lei pian piano si riprese, smettendo di singhiozzare.

-Io non ti giudico, ma posso chiederti chi è il ragazzo di cui parli?- chiese Fred, ma la ragazza non se la sentiva ancora di rivelare l’identità del suo nuovo ragazzo.

Una volta ripresasi del tutto, Fred la accompagnò nel negozio: -Allora, proprio perché oggi mi sento estremamente gentile, ti regalo queste, e sentiti libera di usarle soprattutto su Ronnie!- scherzò il ragazzo, porgendo ad Hermione un sacchetto pieno di Pasticche Vomitose.

-Grazie Fred. Per favore, non dire niente a Harry e Ron di questa nostra conversazione ok?- chiese Hermione. Fred annuì, dopodiché si salutarono.

Hermione tornò a Hogwarts per l’ora di pranzo. Si sedette al tavolo dei Grifondoro e non parlò né con Harry né con Ron, sebbene entrambi avessero provato a rivolgerle la parola.

Dopo pranzo, andò ad aiutare l’aula di Pozioni, anziché quella di Trasfigurazione, perché sapeva che lì non avrebbe trovato Harry e Ron, ma sperava Draco.

Infatti, dopo dieci minuti, arrivò lui, che appena vide Hermione la salutò e gli chiese come mai era lì anziché a ricostruire l’aula della McGranitt.

Hermione spiegò tutto a Draco, stavolta però senza scoppiare a piangere. Draco non sapeva cosa dire, perciò abbracciò la ragazza.

-A me non mi importa niente se gli altri non mi approvano, come biasimarli, vi ho causato un sacco di problemi in questi anni. Ma, come ti ho già detto, a me non importa. L’importante è stare con te!- disse Draco, e mentre il ragazzo stava per baciare Hermione, entrò Seamus Finnigan, così i ragazzi si staccarono e fecero finta di niente.

All’ora di cena l’atmosfera era migliorata un po’ rispetto a quella del pranzo. Hermione salutò Harry e Ron  e gli chiese come andavano i lavori nell’aula della McGranitt, tutto qui, ma per lei era già un grande passo.

Dopo cena Hermione andò nella Sala Comune e si sedette su una delle poltroncine davanti al camino.

Harry e Ron le si avvicinarono: -Volevo chiederti scusa- disse il primo –per come ti ho trattata. Non avrei mai dovuto.-

-Già, e anch’io volevo chiederti scusa. Se vuoi stare con quello per noi non c’è problema, vero Harry?- chiese il rosso. Harry annuì e tutti e tre si strinsero in un abbraccio. Quello significava che avevano fatto pace.

-Posso chiederti una cosa? Che ha Lavanda che non va?- chiese Ron, ricordando la lite della mattina, in cui Hermione aveva tirato dentro Lavanda Brown e il  fatto che non fosse perfetta nemmeno lei.

-Ronald, per favore… evita di fare domande stupide ok? So che ti è difficile, ma provaci!- disse Hermione di tutta risposta, che provocò una leggera risatina di Harry, e una faccia da finta-offesa di Ron.

 

***

-Hermione, Harry,manca solo una settimana a Natale. Voi quest’anno venite da noi a Natale, vero? Verrete nella Tana, non mi lascerete solo con sei fratelli e una sorella, vero?- chiese Ron

-Certo che verremo, ma scusa, perché non dovresti stare solo con la tua famiglia?- domandò Hermione

-Semplice, Ron non ha detto niente del suo fidanzamento con Lavanda ai suoi genitori, Ginny lo sa e lui crede che se verremo anche noi, riusciremo a tenere occupata sua sorella, in modo da non farsi scappare nulla.- concluse Harry, sotto lo sguardo scioccato di Hermione. Ron annuiva colpevole.

-Se ne sei fermamente convinto Ronald… per favore, potreste evitare di dire in giro che io e Draco, beh… di noi?- chiese Hermione.

I due ragazzi annuirono e Hermione li abbracciò, per ringraziarli del fatto che avessero accettato la cosa. 

Saaaaaaaaaaalve :)

Eccomi qui con un nuovo capitolo, in cui entra in scena anche Fred *occhi a cuoricino*

Qui i nostri caaaaaaaari amichetti litigano per via di Draco, ma alla fine si sono riappacificati *tanto love*

Draco non è molto presente in questo capitolo, ma lo sarà in quello successivo, non temete! :D

Ma voi lo sapete che tutti i martedì su Sky Cinema ci sono i film di Harry Potter? *.* il prossimo sarà l'Ordine Della Fenice, dove troveremo la nostra  amata (?) Umbridge.

Ah, già che mi ricordo, ieri era il compleanno di J.K. Rowling, AUGURI JO! E, ovviamente, anche il compleanno di Harry! AUGURI HARRY!

Beeeeeene, e dopo questo momento di... di boh! Di idiozia, ecco, vi lascio :)

Baci, Ele<3

Ah, ancora una cosa poi non vi rompo più promesso! ;)

Ci tenevo a ringraziare tutti quelli che hanno messo la storia nei preferiti, nelle seguite e nelle ricordate, e vorrei anche rigraziare la ragazza che ha recensito lo scorso capitolo Vivien3450

Ok, ora vado sul serio LOL

Sciaoooooooo

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


capitolo 1- a volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

A volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

Capitolo 2


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Hermione era seduta su un masso e osservava la Stamberga Strillante mentre aspettava l’arrivo di Draco. Pensava alle prime volte che era andata a Hogsmeade, durante il terzo anno. In una di queste volte, c’era il ricordo di Draco che prendeva in giro lei e Ron.

Ma qualcosa, o meglio, qualcuno, interruppe i suoi pensieri. Due mani le si posarono sugli occhi. Hermione si girò e trovò un Draco tutto sorridente.

-Come mai tutta questa felicità? Stai tirando fuori quella che hai represso in questi anni?- scherzò lei, e lui le fece il verso.

-Come sei spiritosa! Sono felice perché mancano solo due giorni a Natale!- esclamò Draco abbracciando da dietro la ragazza.

-Però sono anche triste… perché è l’ultimo giorno che noi due staremo insieme- sussurrò Draco all’orecchio di Hermione.

La ragazza si girò di scatto verso la faccia di Draco e lo baciò.

Poi si risedettero sulla pietra e parlarono tutto il pomeriggio.

-Tu dove lo passi il Natale?- chiese Hermione, curiosa.

-Beh, Blaise mi aveva invitato a casa sua, ma penso che tornerò a casa mia da mia madre, lei ne ha bisogno. Tu? Suppongo andrai da lentic… cioè… dai Weasley.- rispose Draco.

-Si, andrò alla Tana assieme a Harry.- disse Hermione

I due parlarono ancora un po’, e poi si salutarono, visto che il giorno seguente sarebbero partiti entrambi e non si sarebbero visti per un mese.

 

***

 

Hermione, Harry e Ron entrarono nella Tana, trovando Molly che stava cucinando per il pranzo di Natale del giorno dopo. La donna, appena vide i tre, lasciò il cibo e andò a salutarli.

-Mamma, mollami! Così mi strozzi!- disse un Ron soffocato dall’abbraccio della madre

-Oh scusami tesoro. È che sono così felice di vedervi! Ehi ma, dov’è Ginny?- chiese Molly.

Perché tanta fretta di rivederla, la vedrai dopo! Pensò Ron, vedendo la faccia curiosa (anche se ignorandone il motivo) della madre.

-Sta arrivando. Stava parlando con una sua amica e così non l’abbiamo disturbata.- disse Harry.

-Oh, sei così un caro ragazzo Harry! Vorrei che Ron assomigliasse un po’ a te!- esclamò Molly, facendo arrossire Harry e arrabbiare Ron.

Harry e Hermione si sistemarono nelle camere vuote della Tana, mentre Ron tornò nella sua.

A cena c’era tutta la famiglia Weasley: Bill, Charlie, Percy, Fred e George, Ron, Ginny, papà Arthur e mamma Molly.

-Allora, cosa ci raccontate di nuovo?- chiese Molly mentre serviva il cibo ai ragazzi.

-Beh, Ron si è fid…- esordì Ginny. Ron, per non fargli finire la frase, gli tappò la bocca con la mano.

-Ginny voleva dire che io mi sono fidato della professoressa Cooman che mi ha fatto una… profezia… idiota.- concluse il ragazzo, sotto lo sguardo allibito di fratelli, amici e genitori.

-Harry, Ginny. Tra voi come vanno le cose?- chiese Arthur.

-Bene bene, tutto nella norma- rispose Harry, visto che Ron ancora teneva la sua mano sulla bocca di Ginny, impedendogli di parlare e anche mangiare.

-Hermione cara, e tu? Nessuna storiella con nessuno?- chiese Molly. Hermione, che in quel momento stava masticando, quasi non soffocava.

Fred la guardò, sperando che di li a poco rivelasse l’identità del ragazzo misterioso di cui le aveva parlato.

Harry e Ron non la guardarono. Fecero finta di niente, convinti che se fosse venuto fuori l’argomento, loro ci sarebbero finiti sicuramente in mezzo.

-No, signora Weasley. Nessuna storiella.- rispose Hermione. Harry e Ron tirarono un sospiro di sollievo, mentre Fred rimase un po’ deluso.

 

***

 

La mattina di Natale, tutti si svegliarono di buon umore. Scesero tutti in salotto e Molly prese tutti i pacchetti da regalare.

-Cinque galeoni che sono i soliti maglioni con le iniziali.- scommise Ginny con George, che accettò di buon grado.

I ragazzi aprirono i pacchetti e, con grande stupore dei gemelli, trovarono i soliti maglioni con le iniziali.

-Mamma! Quest’anno avevi detto che avresti cambiato!- protestò George, sganciando tristemente i cinque galeoni alla sorella. –Buon Natale Ginny…- sbuffò.

-Già mamma! Ne avrò una trentina di questi!- continuò Fred.

Gli altri membri della famiglia non dissero nulla. Poi, si scambiarono tutti gli altri regali.

 

***

 

La sera, dopo cena, Hermione si sentiva stanca, così decise di andare nella sua stanza a riposare.

Fred, la seguì. Bussò alla porta della camera ed entrò.

-Fred, a cosa devo la tua visita?- chiese la ragazza.

-Mi chiedevo se tu fossi pronta a rivelare l’identità del tuo ragazzo…- disse Fred.

-Scordatelo! Non lo dirò di certo a te!- sbuffò Hermione, incrociando le braccia al petto e guardando Fred avvicinarsi. Quest’ultimo cominciò a fare la faccia da cucciolo.

-Herm, cara, anzi, carissima amica… ti ho mai detto quanto tu sia brava, bella, intelligente, simpatica…?- disse Fred, cercando di trattenere le risate.

Hermione scoppiò a ridere alle parole del ragazzo.

-Ah, e così mi ridi pure in faccia eh? Dopo tutto quello che ho fatto per te! Dopo tutte quelle Pasticche Vomitose!- Fred fece finta di offendersi. Hermione, per tutta risposta, scoppiò a ridere ancora più forte.

Fred si avvicinò sempre di più a Hermione, e cominciò a farle il solletico dappertutto, mentre la ragazza urlava e rideva scalciando ovunque.

Dopo cinque minuti buoni di solletico, Fred uscì dalla stanza, ed Hermione gli urlò: -Non finisce qui, mi vendicherò!

 

La mattina dopo, Hermione decise di scrivere una lettera a Draco, per sapere come aveva passato il Natale.

 

Ciao Draco,

passato un buon Natale? Io sì, e ho ricevuto il solito maglione con la “H” della signora Weasley.

Tu invece, come sta tua madre? Ricevuto qualche bel regalo?

Scrivimi presto, mi manchi.

Hermione

 

Poi, andò in camera di Harry e cercando di non far rumore per non svegliarlo, prese Edvige, gli legò la pergamena al collo e spedì la lettera.

Tornò in camera sua e prese un libro, scese in salotto e si sedette sulla poltrona, sperando che la pace che c’era in quel momento nella Tana durasse ancora per un po’.

Ma si sbagliava.

Fred, George e Ron scesero dalle scale litigando.

-Dai Ronnie, tu sei il nostro fratello preferito…- disse George.

-Ho detto di no!  Punto e basta.- ribatté Ron.

Hermione trovò strana quella conversazione. Insomma, George che faceva il gentile con Ron, che era già sveglio alle otto di mattina.

Era chiaro che i gemelli stavano tramando qualcosa a che fare con Ron, ma Hermione non aveva intenzione di indagare, tanto meno di mettersi in mezzo.

-Ehi Herm, hai ancora un paio di Pasticche Vomitose? Sai, mi servono per Ron…- Fred le si avvicinò, spezzando la lettura.

-Sono nel mio baule. A cosa vi servono? Aspetta, non voglio saperlo!- e così dicendo congedò Fred, che corse nella camera di Hermione per prendere le Pasticche Vomitose.

Intanto George stava minacciando il fratello in cucina.

-Guarda che se non accetti non ti farò toccare il cibo che c’è in questa cucina per una settimana!- disse George, mettendosi davanti al frigo. Ron fece un verso strozzato.

-Non oseresti!- esclamò scioccato.

-O accetti, o ti riempiamo di queste- lo ricattò Fred, indicando il sacchetto pieno di Pasticche Vomitose.

-Voi… voi mi volete morto!- disse Ron, che poi corse in camera sua.

Hermione, che aveva assistito alla scena, si mise a ridere. Fred e George la guardarono.

-Tu vuoi fare la stessa fine di Ronnie?- chiese George e Fred gli puntò il dito contro. La ragazza mise le mani davanti a sé in segno di resa, cercando di trattenere le risate, dopodiché si rimise a leggere.







Ciao belli! :)

Dunque... in questo capitolo Hermione e Fred cominciano a prendere confidenza, diciamo. L'elemento "Draco" e la sua risposta ci sarà nel prossimo capitolo, che posterò sicuramente martedì. Scusate ma non riesco prima...
Volevo ringraziare tutti quelli che hanno messo la storia nelle preferite, ricordate e seguite, ma purtroppo nessuno ha recensito... :( per me va bene anche se mi dit che la storia fa schifo!
Poooooi volevo anche dirvi che mi sono iscritta ad Ask, quindi se volete farmi una domanda, rispondo volentieri :)
http://ask.fm/hillies
Beeeeeene, ora vi saluto, e mi raccomando, RECENSITE! :)
Un bacio, Ele<3

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


capitolo 2 - a volte lìamore è proprio sotto ai nostri occhi

A volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

Capitolo 3

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Al pomeriggio Edvige tornò con una lettera, ovviamente per Hermione.

 

Ciao Hermione!

Io si, ho passato un bel Natale, e a mia madre ha fatto molto piacere che io fossi tornato a casa.

Ora, volevo chiederti una cosa: hai deciso quando dire a tutti che stiamo insieme? Ormai stiamo assieme da un mese ed io muoio dalla voglia di gridarlo al mondo.

Quando l’ho detto a mia madre sai cosa ha risposto? Ha detto “Sono così fiera di te, Draco! Hai messo da parte i pregiudizi che ti ha insegnato tuo padre. Complimenti.”

Mi manchi anche tu.

                               Draco

 

Hermione sospirò. Ancora non aveva trovato il coraggio di dire a tutti del suo fidanzamento. Fissava la lettera in silenzio, riflettendo sul da farsi.

-Ehi Granger, chi è che ti scrive?- chiese George per poi strappare la lettera dalle mani di Hermione. La ragazza si fiondò sulle spalle del gemello, che fece finta che lei non ci fosse, e si mise a leggere la lettera.

-OH. MIO. DIO. TU STAI CON MALFOY?!-  esclamò George. Ad Hermione sembrò di avere già avuto una conversazione simile con Ron.

-Abbassa quella dannatissima voce!- gli urlò nell’unico orecchio rimasto al povero curioso George.

-Piano anche tu con la voce! Non so se te ne sei mai accorta, ma io ho solo un orecchio e gradirei che tu non mi distruggessi pure questo.- disse George.

-Ok scusa. Non volevo…- si scusò Hermione, che venne interrotta dal ragazzo.

-Ora non è questo il punto… tu stai con Draco Malfoy!- George riprese l’argomento, curioso e stupito. Eh già, si vede proprio che lui e Ron sono fratelli. Pensò la ragazza, ripensando alla litigata con Ron, e accorgendosi che George usava quasi le sue stesse parole.

-No, io… si…- Hermione si arrese subito, e la mascella di George cadde fino a terra dallo stupore.

-Però per favore, non dirlo a nessuno, nemmeno a Fred, ok?- lo implorò la Grifondoro.

-E io cosa ci guadagno?- chiese il ragazzo, che non faceva mai niente per niente.

Ad Hermione venne in mente i ricatti che i gemelli fecero a Ron la mattina.

-Ron sta con Lavanda Brown e non vuole dirlo a vostra madre. Ora ridammi la mia lettera!- disse Hermione tutto d’un fiato, riprendendosi la lettera.

Si mise al tavolo e prima di iniziare a scrivere sulla pergamena la risposta per Draco, sentì George urlare: -Ron, Ronnie, Ronald… fratellino amato… devo parlarti di una cosa molto importante…- e si mise a ridere tra sè e sè.

 

***

 

-Freddie, Freddino, Fredduccio…- George chiamò il gemello, che stava dormendo beatamente. –Coraggio svegliati, sono le due! Hai dormito abbastanza, scendi da quel letto!-

-Merlino, George, sembri la mamma!- sbuffò Fred, sedendosi sul suo letto a gambe incrociate.

-Ho una notizia fantastica: torniamo a Hogwarts!- esclamò George con un sorriso da ebete stampato in faccia.

-Ma sei scemo?- chiese Fred scioccato.

-Avevi detto che volevi prenderti una pausa dai Tiri Vispi, e così ho pensato: “Perché non tornare a Hogwarts”?!- e mentre il sorriso sul viso di George si allargava sempre di più, quello sul viso di Fred stava pian piano scomparendo.

-Guarda che a Hogwarts dovremmo lavorare di più che al negozio, fratello degenere!- gli ricordò Fred.

-Ma chi se ne frega! Almeno rivedrò Angelina!- esclamò George, il cui sorriso gli arrivava ormai all’orecchio.

Fred, non sapendo più cosa dire, sbuffò e si rimise sotto le coperte, nella speranza di riaddormentarsi. Ma a George, l’idea non piaceva.

-Gemellino caro,  non vuoi nemmeno sapere come ho convinto Ronnie a lavorare al negozio?!-

-COME?!?! Come hai… gli hai fatto un incantesimo o che cosa?- chiese Fred molto stupito.

-Gli ho detto che se non accettava, dicevo a mamma e papà che stava assieme a Lavanda.-

-Lavanda? Lavanda Brown?!?! Ma perché sono sempre l’ultimo a sapere le cose?- Fred sbuffò e si rimise a dormire, mentre George rideva soddisfatto tra sé.

 

***

 

Draco io… non so se sono pronta per dirlo a tutti, mi dispiace. Ci devo pensare ancora un po’…

Cioè, ho sempre avuto gli occhi puntati per la mia intelligenza, prima della Battaglia, e ora che non li sento più, beh, vorrei mantenere questa sensazione ancora per un po’, ecco…

 

Hermione aveva spedito la lettera appena dopo che George se n’era andato. Erano le due e mezza del pomeriggio e decise di andare a fare un giro a Diagon Alley o a Hogsmeade con Harry e Ron.

Spalancò la porta della camera di Harry e ciò che vide fu piuttosto scioccante: Harry e Ginny sul letto che pomiciavano e, come se non bastasse, Ginny era senza maglia, solo con il reggiseno addosso. Per sua fortuna, i due non si accorsero nemmeno della sua presenza, così Hermione fece finta di niente –anche se molto complicato- e andò nella camera di Ron. Stavolta bussò, ma nessuno rispose. Entrò e non vide nessuno.

Decise di andare nella camera di George a chiedere se avesse notizie del fratello, ma non trovò nessuno dei due. Perciò andò da Fred. Anche li non bussò, e anche lì ciò vide fu abbastanza scioccante: Fred in boxer che cantava chissà cosa.

Solo che stavolta il ragazzo si accorse della sua presenza e, guardando la faccia scioccata della ragazza, scoppiò a ridere.

-Per la  barba di Merlino, scusami! Scusami scusami scusami! – cominciò ad urlare Hermione.

-Rilassati!- esclamò, sempre ridendo, Fred, mentre prendeva un paio di pantaloni e una maglietta da un cassetto.

-Cercavo Ron…- disse Hermione sedendosi sul letto di Fred.

-Ron? Ah si, è andato ai Tiri Vispi con George. Gli sta spiegando l’arte del vendere.- rispose Fred, infilandosi la maglietta. Ora era vestito e Hermione si sentiva un pochino più a suo agio. Forse.

La ragazza guardò stranita il ragazzo, che spiegò che lui e George volevano prendersi una pausa dal negozio così avevano ricattato Ron per lavorare lì e così loro sarebbero –per sfortuna di Fred -  tornati a Hogwarts.

-Perché cercavi Ron, comunque?- chiese Fred.

-Volevo andare a fare un giro con lui e Harry a Diagon Alley o a Hogsmeade, ma lui non c’è, e Harry, beh… diciamo che è impegnato con Ginny, ecco.

-Li hai beccati pomiciare?- chiese Fred retorico, con un sorriso da pervertito malizioso sulla faccia.

-Peggio! Stavano andando oltre, Ginny era già senza maglietta! E tu pensa, erano talmente presi dal momento che non si sono nemmeno accorti che io avevo spalancato la porta.- disse Hermione, che contagiata dalla risata in cui era scoppiato Fred poco prima, rotolò per tutto il letto, ripensando alla scena di prima.

-Comunque, -disse Fred dopo che entrambi si fossero ripresi dalle risate- posso venire io a fare un giro con te. Ovviamente solo se per te va bene.- la ragazza annuì ed entrambi si smaterializzarono a Hogsmeade, dove passarono quasi tutto il pomeriggio ai Tre Manici di Scopa e poi ai Tiri Vispi Weasley, a vedere quell’imbranato di Ron che quasi non distingueva un galeone da una falce.

capitolo 2 - a volte lìamore è proprio sotto ai nostri occhi




 
Ciao belle! :)
Dunque... in questo capitolo nuovo di zecca troviamo Hermione che riceve la lettera di Draco ed è un po' perplessa e non sa cosa dirgli. Harry e Ginny sono un po' pervy mlmlmml... ;) George scopre che Hermione sta con Draco e SOPRATTUTTO Hermione e Fred escono assieme, anche se il meglio deve ancora venire :)
Il prossimo capitolo lo posterò tra poco perchè è corto e, per ora, è il mio preferito :3
Ah, volevo ringraziare, come sempre, tutti quelli che mettono la storia nelle preferite, seguite e ricordate. State aumentando sempre di più :D Grazie :)
E naturalmente vorrrei anche ringraziare le due stupende ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo Julia_Fred Weasley e Marinella29, grazie ragazze C:
Bene bene, ora vi posto l'altro capitolo e, mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione :D
Ciaooooooo
Baci, Ele<3

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


capitolo 3- a volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

A volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

Capitolo 4

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La sera, dopo cena, Harry entrò in camera di Hermione, con una lettera in mano.

-Questa è arrivata poco fa per te.- disse il ragazzo, sedendosi sul letto.

-Grazie. Com’è andato il pomeriggio?- chiese Hermione, a cui stava spuntando un sorrisetto.

-Cosa… cosa intendi?- Harry diventava sempre più rosso dall’imbarazzo.

-Vi ho visti oggi, tu e Ginny… cosa avete combinato, porcellini?- chiese Hermione maliziosa.

-Oh scusa ma… mi chiamano di sotto!- si congedò Harry, provocando una risatina nella ragazza, che andò nella stanza di Ginny, per sapere i dettagli del pomeriggio.

Si dimenticò completamente della lettera che le aveva portato Harry, fino a quando, alle dieci, non tornò nella sua stanza e no la vide sul letto.

 

Senti, Hermione… mi dispiace ma se tu ti vergogni di me, non posso farci nulla. E non negarlo. L’ho capito sai. Ti ho vista oggi con Weasley ai Tre Manici di Scopa. Sarete solo amici, ma di lui però non ti vergogni, eh?

Mi dispiace, ma così non può funzionare… è finita.

 

Finito di leggere la lettera, ad Hermione venne un colpo allo stomaco. Com’era possibile? Le aveva detto chiaramente che non poteva funzionare… ma perché? Eppure Hermione stava bene quando stava con lui, perché voleva che non si sapesse in giro? Non riusciva a spiegarselo.

Mentre pensava a questo, le scese una lacrima. E un’altra e un’altra ancora. Così decise di andare da chi era andata la prima volta. L’unico che non la giudicava. Weasley.

Spalancò la porta di camera di Fred e si buttò tra le sue braccia.

-Che ti è successo stavolta?- chiese Fred.

-Mi ha lasciata. Draco mi ha lasciata.- rispose Hermione. Fred sentì il nome del ragazzo, ma non ci fece caso, perché troppo occupato a far smettere di piangere l’amica.

Si sederono sul letto e lui le porse un fazzolettino, in modo da asciugarsi le lacrime.

-Stai tranquilla, si risolverà tutto, vedrai. Io sono qui per te.- la rassicurò Fred –Mettiti giù e chiudi gli occhi, rilassati, svuota la mente da tutto quanto. So che per te sarà difficile…- disse poi, facendo spuntare un accenno di sorriso sul viso di Hermione, che ancora piangeva.

Fred si sdraiò vicino a lei e l’abbracciò. La ragazza sembrò calmare i suoi singhiozzi, ma le sue lacrime continuavano a rigarle le guance.

-Evidentemente quel ragazzo non sa cosa si perde, non sa che ragazza fantastica sei. Quando una persona ti ama, vuole una sola cosa: che tu sia felice- detto questo, Hermione si addormentò, e Fred con lei.

 

La mattina dopo Hermione si svegliò ancora abbracciata a Fred. Lui dormiva ancora, e non si sentì di svegliarlo. Andò in camera sua e si mise a leggere, era una delle poche cose che in quel momento la rendevano felice, oltre che stare con Fred con i suoi amici.

 

***

 

Quando Fred si svegliò, circa due ore dopo Hermione, andò da lei, che stava ancora leggendo.

-Buongiorno! – disse Hermione, quando si accorse della presenza di Fred sulla porta.

-Stai meglio adesso?- chiese lui. Hermione annuì e sorrise, e poi si rimise a leggere.

Fred si fiondò nella stanza del gemello.

-Georgie, devo dirti una cosa importante.- esclamò Fred, entrando in camera del suo gemello e sedendosi sul letto. George lo guardava curioso.

-Credo di essermi innamorato.

capitolo 3- a volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi





Ciaoooooo :')
Non
sono voi, ma a me questo capitolo mi piace da matti.
Forse perchè Hermione corre da Fred perchè crede che sia l'unico in grado di capirla, o forse perchè Fred capisce di essersi innamorato. *-*
Per favore, recensite questo capitolo, voglio sapere cosa ne pensate, perchè questo è uno dei capitoli più importanti...
Cosa ne pensate della foto? :) anche quella la adoro *-*
Vabbè va, io vado. :') Non dimenticate che stasera c'è Harry Potter e l'Ordine della Fenice su Sky Cinema quindi non perdetelo!
Un bacio a tutti, ciaooooooo
Ele<3

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


capitolo 4- a volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

A volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

Capitolo 5


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-Innamorato? Fred, tu stai  male!- ecco come reagì George alla notizia del fratello gemello.

-No, George. Non sto male, sono innamorato…- disse Fred, guardando negli occhi il gemello, che per tutta risposta sostenne lo sguardo, ma chiamando a gran voce la sorella.

-Che vuoi, razza di zuccone? Non sai che sono le nove e mezza di sabato mattina?!?! La gente – e con gente intendo ME -  vuole dormire fino a mezzogiorno minimo! – sbraitò Ginny, ancora con gli occhi semi-chiusi e il pigiama con gli orsetti che si muovevano ad ogni mossa.

Ancora mi chiedo con che coraggio Harry se la sia portata a letto…  pensò Fred.

-Fred è innamorato.- disse George, interrompendo la messa in scena della sorella, che si ammutolì all’istante e strabuzzò gli occhi.

-Si, hai capito bene. Il signorino qui si è innamorato. Ma com’è potuto succedere? Come hai potuto lasciare che ciò accadesse? – George sembrava molto straziato, e no  riusciva a capire se le domande che aveva appena pronunciato erano rivolte all’amata sorella, o solamente erano uno sguardo verso la sua coscienza.

Ginny si avvicinò al gemello malato e gli toccò la fronte.

-Eppure, Freddie, non scotti eccessivamente. Insomma, non più del solito, quindi direi che non hai la febbre. Che ti abbiano rifilato un filtro d’amore? Nah… sei troppo sveglio –oh Merlino, l’ho detto davvero- per averne ingurgitato uno.- mentre la rossa rifletteva ad alta voce, il gemello sano, che poi sano si fa per dire, si massaggiava in cerca di una cura per Fred, anche se in quella stanza, gli unici che avevano DAVVERO bisogno di una cura erano George e Ginny.

-Ripeto: non sto male, sono solo innamorato!- Fred interruppe i pensieri dei  familiari , che però, ripresero subito dopo.

-Il paziente nega di essere malato…- Ginny ricominciò a blaterare qualcosa, affiancata al qualcos’altro di George.

-Per la barba scintillante di quel povero Merlino che ormai a forza di invocarlo si darà all’ippica, vi tappate quelle fogne che voi chiamate bocche e mi ascoltate un attimo?!

George e Ginny rimasero sconvolti. Non aprirono bocca per i trenta secondi successivi.

-Ragazzi, sono serio, quindi smettetela di fare gli idioti e aiutatemi a capire come io, Fred Weasley, abbia  fatto ad innamorarmi.

George e Ginny si guardarono e subito dopo esclamarono insieme: -Chi è la ragazza?

-No, non voglio dirvelo…- disse Fred, abbassando lo sguardo –Mi prendereste in giro per sempre.

Ginny gli fece gli occhi dolci: -Non lo vuoi dire nemmeno a me, la tua amata sorellina preferita?

Fred scosse la testa.

-Eddai Fred! Promettiamo di non ridere. – George si mise a fianco a lui e diede un’occhiata di fuoco a Ginny, segnale che, se la ragazza avesse solo provato ad accennare una minima risata, avrebbe finito di vivere in quel preciso istante.

Ci furono alcuni istanti di silenzio. Poi Fred si decise a parlare.

-Hermione.- sussurrò nel silenzio.

-Cosa?!- George non era sicuro di aver capito fino in fondo.

-Hermione.- ripeté con un tono di voce lievemente più alto di quello precedente, in modo che il gemello e la sorella potessero sentire.

-Ginny vai fuori.- disse in tono calmo George.

-Perché? No, scusa! Anch’io voglio sapere i dettagli!- aveva protestato la rossa, che si era beccata un urlo megagalattico da parte del fratello.

-GINEVRA MOLLY WEASLEY! ESCI SUBITO DA QUESTA STANZA, ORA!- gridò George, sotto lo sguardo spaventato di Ginny, e scioccato di Fred.

-Perché l’hai fatta uscire?- chiese Fred, una volta assicuratosi che il gemello si fosse calmato.

-Freddie, dobbiamo parlare. Seriamente.- annunciò George, che non era mai stato così serio nel corso della sua vita. Fred non mosse un muscolo.

-Sapevo che questo momento sarebbe arrivato.- cominciò George. –Io ho sempre visto come la guardavi… fidati di me se ti dico che non sei innamorato di lei da poco tempo, anzi. Tu sei sempre stato innamorato di lei, solo che non te ne sei mai accorto perché non ci sei mai stato così vicino. Ho ragione oppure no?- domandò infine George, retorico.

-Io… non lo so Georgie… forse. Forse hai ragione. Ma io come glielo dico?- Fred era un po’ confuso.

Da quando George faceva il filosofico?

Se sapeva che lui era innamorato di Hermione, perché non glielo aveva detto tempo prima?

-Non so Fred, io direi di aspettare ancora un po’, in modo che anche lei si avvicini di più a te… e poi, è fidanzata, non ti conviene metterti in mezzo.  Il tipo non è dei migliori…

-E tu come fai a sapere che lei sta insieme a qualcuno?- Fred era sempre più scioccato.-Non importa, comunque non stanno più assieme, lui l’ha lasciata ieri sera.- E fu in quel momento che Fred rivisse la scena della sera prima.

 

 

Spalancò la porta di camera di Fred e si buttò tra le sue braccia.

-Che ti è successo stavolta?- chiese Fred.

-Mi ha lasciata. Draco mi ha lasciata.- rispose Hermione. Fred sentì il nome del ragazzo, ma non ci fece caso, perché troppo occupato a far smettere di piangere l’amica.

 

E lì venne il colpo di genio, un piccolo, insignificante dettaglio che la sera prima non aveva notato.

Draco… quel Draco? No, non poteva essere così. evidentemente si stava sbagliando, forse la sua immaginazione gli stava giocando un brutto scherzo.

-Fred, tutto bene?- chiese George preoccupato, vedendo la faccia del gemello cambiare da triste, a sconvolta e infine dubbiosa.

-Tu… tu sai per caso con chi stava Hermione…?- chiese Fred, che in quel momento sembrava uno psicopatico, tipo Barty Crouch Jr.

-Si, ma non te lo posso dire, gliel’ho promesso- rispose George, addentando una cioccorana.

Lui lo sapeva? Sapeva che Hermione stava con… NO! Non era ancora niente di sicuro che Hermione e Draco…

Fred decise di voler spiegazioni, così andò da Hermione. La trovò esattamente come venti minuti prima, ovvero immersa nella lettura di un libro.

Si sedette accanto a lei sul letto. Quando lei si accorse del ragazzo, gli sorrise.

-Hermione carissima, lo sai che a me puoi dire tutto, vero?- chiese Fred. Hermione annuì, anche se non comprendeva a pieno dove voleva arrivare il ragazzo.

-Tu, ieri sera, quando sei venuta in camera mia, hai detto così: “Draco mi ha lasciata”. Dimmi la verità: tu sei stata con Draco Malfoy?

Hermione abbassò la testa, per poi annuire, sempre a testa bassa. Fred sospirò. La ragazza cominciò a piangere, anche se il motivo era a Fred sconosciuto.

-Ehi, io non ti giudico, ma adesso perché piangi?- chiese Fred, che ormai vedeva Hermione come: la ragazza che piange sempre.

-Scusa Fred, avrei dovuto dirtelo prima, mi dispiace…- Hermione si asciugò le lacrime.

-Non ti preoccupare, ma ora smettila di piangere. So di essere stupendo, ma non pensavo di farti questo effetto!- scherzò Fred. La ragazza rise e gli diede una leggera spinta. Poi si alzò.

-Scusami, ma devo andare un momento da George.- detto questo, la riccia uscì dalla stanza e andò in quella di George.

 

Toc toc.

 

-Avanti.- disse George, che vide entrare una massa di capelli scompigliati.





Saaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalve a tutti :) 
So che è da qualche giorno che non aggiorno, ma ho avuto mia cugina a casa per quattro giorni e non potevo aggiornare...
Questo capitolo è un po' incentrato su Fred e George, e l'ultimo è diventato una sottospecie di filosofo, anzi no, una sorta di professoressa Cooman al maschile :D LOL
Non fa impazzire questo  capitolo, ma devo dire che (secondo me) non è brutto.
Vorrei ringraziare ANCORA le due ragazze che hanno recensito: Julia_Fred Weasley e Marinella29.
Aggiornerò ancora domani sera, e poi per una settimana e mezzo circa non aggiornerò perchè vado in vacanza con una mia amica e lì non ho intenzione di portarmi il computer :') capitemi...
Se volete farmi sapere cosa ne pensate con una recensione, ve ne sarei molto grata.
Un bacio, Ele<3

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


capitolo 5 - a volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

A volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

Capitolo 6

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-Hermione, a cosa devo la tua cordiale visita?- chiese scherzosamente George, dopo che la ragazza si sedette sul letto.

-George, di te mi posso fidare, vero?- chiese Hermione.

-Si certo, ma ragazzi, io mica sono uno psicologo! Prima Fred, poi te…- esclamò George, che si sentiva come uno psicologo.

-Cosa centra Fred adesso?! E come fai a sapere dell’esistenza degli psicologi? Tu non sai niente sul mondo babbano!- la ragazza rimase sbalordita.

-Senti Granger… non è il momento di fare la so-tutto-io, chiaro? Perché se dobbiamo cominciare a…- George venne interrotto dall’entrata in camera sua della sorella.

-Georgie, devo parlarti! Oh, Hermione, ci sei anche tu! Meglio, così ve lo dico una sola volta. Fratello, siediti!- esclamò tutto in un nanosecondo, per poi dare una spinta a George, che cadde sul letto a fianco di Hermione.

-Ecco, io… non so come dirvelo… sono incinta!

George e Hermione spalancarono la bocca nello stesso istante, mentre Ginny aveva un sorriso che andava da un orecchio all’altro.

-Fammi capire… tu hai scopato una volta con il Prescelto e… BOOM! Sei incinta?!- Hermione era parecchio stupita, ma non quanto George, che era doppiamente stupito per le parole della riccia.

-Cos’è che hai fatto te? Con chi?- chiese George un tantino alterato.

-Ho fatto sesso George, rilassati.-disse la rossa con tono ovvio.-E comunque non era mica la prima volta che lo facevamo, sai!- concluse, rivolgendosi ad Hermione.

Hermione e George si guardarono in faccia.

-Speriamo che abbia fatto indigestione di Cioccorane e che si stia inventando tutto…- aveva sussurrato George ed Hermione aveva annuito.

-Anche se una cosa vera c’è… lei ed Harry, beh… qualcosa hanno fatto- disse Hermione, che rise nel vedere la faccia sempre più scioccata del rosso.

-Beh, se non avete nient’altro da dire, io me ne vado…- esclamò Ginny, notando che i due non la guardavano più.

Hermione si alzò dal letto e andò ad abbracciare la rossa:-Ginny, è fantastico! Come lo dirai ad Harry?

-Già. E a mamma e papà?- aveva chiesto George, che nel frattempo si era “ripreso” dagli shock.

-Non lo so… è per questo che sono venuta da voi. Beh, ero venuta da George… ma tralasciamo questo dettaglio…

George si avvicinò alla sorella e le disse che secondo lui doveva aspettare di dirlo agli altri membri della famiglia, e che avrebbe dovuto aspettare fino a quando Harry non si sarebbe accorto che lei stava ingrassando per dirglielo.

Hermione non era d’accordo con l’ultima parte, così le consigliò di aspettare dopo le vacanze natalizie per dire tutto a Harry.

Ginny ringraziò e uscì.

-Però, noi due siamo proprio bravi come psicologi! Potremmo aprire uno studio “Granger e Weasley”- disse Hermione sdraiandosi sul letto.

-No cara, ti sbagli- disse George.

-Ok, “Weasley e Granger”, va bene così?- chiese scherzando Hermione

-Ora ci provo io, ok? “George Weasley, in psicologia faccio magie. Granger associata.” Che ne dici? Secondo me è perfetto!- esclamò il rosso battendo le mani.

-Sè…- la ragazza era un po’ perplessa –Comunque prima ero venuta per dirti…

-Georgie, ho un’idea geniale, devo parlarti adesso!- e ancora una volta Hermione venne interrotta da un Weasley. Fred guardò Hermione e disse: -Senza di lei però…

-Mi spiace cara, ma George Weasley vince sempre. Ciao associata!- scherzò George, lei gli fece la linguaccia ed uscì dalla stanza.

 

***

 

-Ok associata, puoi venire ora!- disse George ad Hermione, facendo uscire il gemello dalla sua stanza.

Hermione si sedette sul letto e George la fissò.

-Allora, cosa vuoi?- chiese schietto il ragazzo.

-Cosa vi siete detti tu e Fred?- chiese Hermione

-Ti interessa, Granger?- George si stupì della domanda della ragazza.

-Assolutamente no! La mia era pura curiosità- esclamò la riccia, anche se non era pienamente convinta della sue parole.

-Comunque abbiamo parlato di scherzi; abbiamo intenzione di farne un paio a Ronnie quando andrà a lavorare ai Tiri Vispi. Forse non sai che noi “superfantastici gemelli il meglio della famiglia” andremo ad Hogwarts e…

-Io so tutto invece!- lo interruppe Hermione, lasciando George sbalordito.

-Come?! Chi te lo ha detto?! E smettila di fare la so-tutto-io!

-Me lo ha detto Fred l’altro giorno.- rispose la ragazza. –E non faccio la so-tutto-io!

-Tu e Fred passate molto tempo assieme, ultimamente- osservò George ammiccando alla riccia, che nel frattempo era arrossita leggermente.

Per fortuna, ancora una volta, una ragazza dai capelli lisci e rossi entrò in camera del gemello.

-Hermione, posso parlarti un secondo? George vai fuori dalle scatole!- esclamò Ginny.

-Veramente sarebbe camera mia…- precisò il rosso.

-Vattene!- esclamò Ginny, indicando la porta al fratello.

-Adesso pare che l’associata sia la più richiesta… ah, la vita!- lo prese in giro Hermione, mentre il ragazzo stava uscendo.

-Dimmi Ginny, cosa vuoi dalla fantastica associata Granger?- chiese raggiante la riccia.

Ginny, anche se non comprendeva a pieno il significato della frase appena pronunciata dall’amica, era diventata stranamente seria.

-Devo parlarti di mio fratello…

-Sai Ginny, ne hai tanti di fratelli! Bill, Charlie, Percy, Fred, George, Ron…- scherzò Hermione

-Oh ma dai, non fare l’idiota! Sai benissimo che mi riferisco a Fred!- gridò la rossa, lasciando la riccia sbalordita, anche perché non capiva cosa voleva Ginny da lei riguardo Fred.








Ciao bellezze! :)
Scusate se il capitolo non è dei migliori ma non avevo idee e volevo comunque aggiornare perchè domani, come già saprete, parto, e non volevo lasciarvi troppo  sulle spine :')
Non so... davvero, non ho la più pallida idea di come sia uscito fuori, quindi fatemi sapere cosa ne pensate con la solita recensione C:
Ringrazio come sempre Julia_Fred Weasley che ha recensito lo scorso capitolo, poi ringrazio le 10 persone che hanno messo la storia nelle preferite, le 4 che hanno messo la storia nella ricordate e le 14 che l'anno messa nelle seguite: GRAZIE MILLE GENTE!
Ah, l'immagine che c'è all'inizio del capitolo, non centra nulla, ma siccome non ne trovavo una che mi convinceva a fondo, ho trovato questa che, a parere mio, è dolcissima *-* ^.^
Ora vado, perchè domani non mi alzo più sennò :'')
Sciaoooooooo
Baci, Ele<3


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Capitolo 8
*** AVVISO AGGIORNAMENTO ***


Saaaaaaaaaaaaaaalve :') volevo solo avvisarvi che dopo la mia prolungata assenza, finalmente stasera aggiornerò con il nuovo capitolo della storia :) scusatemi tanto, davvero, ma sono stata in vacanza un po' di più e non ho proprio pensato alla storia, anzi, a internet in generale... però mi è venuta un'idea per una nuova storia (che pubblicherò dopo aver finito di scrivere questa). Avrei solo bisogno di un nome femminile italiano, mi aiutereste? Grazie mille. Un bacio, Eleonora<3

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Capitolo 9
*** Capitolo 7 ***


A volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

Capitolo 7

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-Cosa centra Fred con me?
Hermione era spiazzata. Cosa centrava Fred in quel momento?
-Tu stai passando troppo tempo con Fred, mi vuoi dire cosa ti sta succedendo?- le chiese Ginny che, notando lo sguardo ancora più confuso di Hermione, aggiunse –Nessuna ragazza che non sia veramente interessata a Fred, passa del tempo con lui, e io so per certo che tu non sei interessata a lui, almeno non ancora.
-Come scusa?!- chiese Hermione, non avendo capito bene l’ultima parte della frase.
-Niente… ora, come dicevo, a meno che una ragazza non abbia una cotta per Fred, se passa tanto tempo con lui è perché ha un problema. Quindi, qual è il tuo?
Hermione si alzò e uscì dalla camera, senza rispondere all’amica.
-Ehi, dove te ne vai? Non ho ancora finito il mio discorso! –gridò Ginny, correndole dietro.
-Non voglio parlarne, grazie.- rispose Hermione andando verso camera sua e, quando Ginny provò a fermarla ripetè, stavolta urlando:-Ho detto che non voglio parlarne. Grazie!
Dopo aver sbattuto rumorosamente la porta sul naso dell’amica, Hermione si buttò sul letto, e con la faccia sul cuscino cominciò a piangere.
Non voleva parlare per l’ennesima volta di lei e Draco e non voleva per l’ennesima volta sentirsi dire che era “sbagliato” che loro due stessero assieme.
Ma noi due non stiamo più assieme… pensò la ragazza, ancora immersa nelle lacrime.
Draco non era più il suo fidanzato. A maggior ragione avrebbe dovuto starsene zitta. Non lo aveva detto nemmeno a Ron e Harry della loro rottura, perché non voleva sentirsi dire: “Te lo avevo detto

 

***

 

Hermione rimase nella sa stanza per tutto il resto della giornata. Non uscì nemmeno per mangiare, non aveva voglia di vedere gente. Il giorno dopo sarebbe stato l’ultimo dell’anno, e sapeva che sarebbe dovuta stare con la famiglia Weasley + Harry per tutto il giorno, per questo non ebbe alcun rimorso per essere stata chiusa in camera quasi tutto il giorno.

 

***

 

Erano le 6.30 e Ginny stava passeggiando avanti e indietro sul pavimento del salotto. Era sveglia da una ventina di minuti e pensava ad un modo per dire a Harry che era incinta.

Cinque minuti dopo le venne il lampo di genio: -Ho trovato!- esclamò, senza rendersi conto che tutto il resto della Tana stava ancora dormendo.
Sentì dei passi scendere dalle scale e si rese conto di aver svegliato qualcuno.
-Ginny? Cosa fai già alzata?
-Harry… sono… scesa per andare… in bagno e, ecco… stavo giusto tornando a dormire!
Ginny inventò una scusa abbastanza credibile, anche perché, vedendo il fidanzato ancora assonnato, avrebbe potuto dire anche che Ron era entrato in crisi mistica e che non voleva più toccare cibo per il resto della sua vita, e ci avrebbe creduto comunque.
Tornarono ognuno nella propria camera e si rimisero a dormire.

 

Mezz’ora dopo, alle sette, una ragazza dai capelli tutti scompigliati e ricci scendeva le scale della Tana, che portavano alla cucina, per fare colazione.
Hermione si alzava sempre così presto quando era ad Hogwarts o casa dai suoi genitori durante l’infanzia o le vacanze estive, e anche dai Weasley, che per lei era come casa sua, non aveva perso le sue abitudini.
Aveva appena versato i cereali babbani nel latte, quando sentì degli altri passi andare verso la cucina.
Chi è già sveglio a quest’ora? Si chiese Hermione.
Due secondi dopo ebbe la sua risposta:  Fred.
-Buongiorno!- esclamò Fred, notando che la cucina non era deserta come pensava.
-Come mai sei già sveglio?- chiese Hermione incuriosita.
-Oh, niente di che… solo, non riuscivo a dormire, tutto qui-
Hermione chiese a Fred se voleva unirsi a lei per la colazione. Fred accettò, ed entrambi mangiarono in silenzio.
Finito di fare colazione, Hermione si alzò per rimettere tutto a posto. Fred la guardò male.
-Sai, anche tu dovresti fare qualcosa di utile in questa casa!- disse Hermione.
-Utile? Io sono Fred Weasley, l’utilità in persona!-rispose il ragazzo, passandosi una mano tra i capelli.
-Ma per favore! In questa casa sei utile quanto una paperella di gomma!- rispose ridendo Hermione, che prese una manciata di cereali dalla scatola e glieli tirò addosso.
Fred le tirò, per ricambiare, una fetta di pane. Hermione prese quindi un altro po’ di cereali, si avvicinò a Fred e glieli mise nella maglia del pigiama.
Era iniziata una vera e propria lotta col cibo, ed entrambi si stavano divertendo, senza però accorgersi che stavano facendo un casino infernale che fece svegliare Molly.
La donna stava scendendo le scale, quando Fred, che ormai non aveva più cibo vicino a se da tirare ad Hermione, prese il suo bicchiere pieno di succo di zucca e lo rovesciò addosso alla ragazza.
-FRED WEASLEY! CHE DIAVOLO TI È SALTATO IN MENTE?- gridò la signora Weasley quando vide Hermione zuppa di succo di zucca.
-Mamma non è come sembra!- esclamò il ragazzo, che era pronto a difendersi.
-Ah, quindi non hai tirato il tuo succo di zucca addosso alla povera Hermione!- Molly era sempre più arrabbiata.
-Ok, magari questo è come sembra… però non ho iniziato io! Lei mi ha tirato addosso i cereali!- Fred cercava inutilmente di difendersi.
-Figurati se Hermione farebbe mai una cosa del genere!- Molly era furiosa. Intanto Hermione se la rideva sotto i baffi.
-Mamma devi credermi, ha cominciato lei! Ha detto che in questa casa sono utile come una paperella di gomma e mi ha tirato i cereali… Guarda! Sta ridendo!
-Si, sto ridendo perché sei ridicolo, sei tu che hai fatto tutto!- rispose Hermione, che cercava di difendersi, ma a differenza del ragazzo ci stava riuscendo più che bene.
-ADESSO BASTA! Tu pulirai tutto questo casino senza magia e io starò qui a controllarti! E poi, ammesso che Hermione avesse detto davvero queste cose, avrebbe ragione, non fai mai niente in questa casa!- gridò la signora Weasley.
Hermione uscì dalla cucina per andare a lavarsi il succo di zucca di dosso, ma prima si girò e guardò Fred pulire la cucina con sua madre alle spalle.

Non sarò stata troppo cattiva? Pensò. Nah… se per una volta fa qualche sforzo fisico non muore mica! Ed entrò in bagno con un sorriso sulle labbra. Si era divertita a fare casino, e si era divertita ancora di più nel fare tutto ciò con Fred.

Però le mancava Draco.

Ma decise di non pensarci più. Un nuovo anno stava per cominciare, e quindi doveva andare avanti con la vita.

 

Salve :D

so che probabilmente mi odierete con tutto il cuore perchè sono più di sei mesi che non aggiorno, e mi vergogno abbastanza di questa cosa...

Davvero, sono stata molto impegnata con la scuola, e mi mancava l'ispirazione.

Non entravo nemmeno più su efp...

poi un giorno l'ho riaperto e ho trovato delle recensioni che dicevano di continuare la storia, quindi mi sono fatta venire l'ipirazione ed ecco qui :D

Spero che il capitolo vi piaccia, perchè l'ho scritto velocemente e non so... 

Un bacio grande, 

Eleonora che si scusa ancora :)

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Capitolo 10
*** Capitolo 8 ***


capitolo 3- a volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

A volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

Capitolo 8


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Hermione e Ginny si stavano preparando per la festa che ci sarebbe stata la sera alla Tana. Hermione era ancora di buon umore per la lotta col cibo della mattina.

-Lo sai che ha combinato Fred stamattina? Ha fatto un casino col cibo!- esclamò Ginny, mentre cercava nell’armadio di Hermione qualcosa di carino da farle mettere.

-Si lo so… c’ero anch’io!- disse Hermione in tono ovvio

-Ma perché ha dato la colpa a te?

-Semplice, perché sono stata io!- rispose Hermione fiera di sé. Ginny spalancò la bocca.

-Ginevra chiudi  la bocca che entrano le mosche.- commentò Hermione, vedendo la faccia stupita dell’amica.

-Sei stata tu? E hai incolpato Fred?- la riccia annuì –Chi sei tu, e che ne hai fatto dell’Hermione che conoscevo io?

Hermione si mise a ridere. Poi, per cambiare argomento, chiese:-Tu cosa ti metti stasera?

-Pensavo a un bel vestito che ho da un po’, ma che non ho mai messo… piuttosto sono preoccupata per te! Non hai niente di carino da metterti! Per la barba di Merlino, quando è stata l’ultima volta che hai fatto shopping?!

Hermione alzò le spalle e intanto che la sua amica le svuotava il guardaroba, si mise comoda sul letto e si mise a leggere un libro.

Ma la sua lettura venne interrotta poco dopo da un’ennesima domanda dell’amica:-Hai propositi per l’anno nuovo Herm?

-No, niente di particolare… tu?- rispose lei, anche se in realtà in qualcosa sperava… Sperava che Draco la perdonasse…

-Nemmeno io… ma cercherò di essere più cattiva con i miei fratelli!- esclamò Ginny, guardando un paio di jeans con disgusto e buttandoli dietro  di se, assieme a tutto quello che aveva tirato fuori fino a quel momento.

-Ma non è buon proposito, Ginny! Piuttosto, che ne dici se nell’anno nuovo non provi, che ne so, a dire ad Harry che sei incinta, magari?!

-Non ti h chiesto ‘Hai dei buoni propositi’ ma ‘Hai dei propositi’ perciò… comunque non so... lo dirò ad Harry quando sarà il momento.

In quel momento un gufo si fermò sul davanzale della camera di Hermione. Non era Edvige (che l’autrice Alex ha fatto generosamente resuscitare lol) né Errol. Era un gufo sconosciuto alle due ragazze.

Hermione notò la lettera che teneva nel becco, aprì la finestra, la prese e la aprì.

Subito riconobbe la scrittura.

 

Hermione,

so che ormai è finita tra noi, ma credevo comunque che fosse stato giusto e carino farti gli auguri di buon anno.

Draco

P.S. Se decidessi di non rispondermi, ti capirei, non sei obbligata.

 

Hermione lesse la lettera in pochi secondi. Non riusciva a comprendere la situazione. Lui le aveva detto che non la voleva più, che non l’accettava, l’aveva lasciata. E ora le faceva gli auguri di Capodanno. Perché?

-Chi è che ci scrive?- chiese Ginny incuriosita

-Nessuno. – Hermione accartocciò la lettera, prese la bacchetta e la fece sparire.

Poi uscì dalla stanza e andò in camera di Fred per parlargli, aveva bisogno di un consiglio.

Aprì la porta e trovò George che si tagliava le unghie dei piedi.

-Ma che schifo!- riuscì a dire la ragazza, disgustata.

-Associata! Che piacere… a cosa devo la tua visita?-la salutò George, smettendo di tagliasi le unghie.

-Dov’è Fred?

-Non lo so… puoi dire a me. Nel caso non te ne fossi accorta sono esattamente come lui. Beh… mi manca un orecchio ma… dettagli!

-No grazie, mi serviva Fred. Torna a tagliarti le unghie dei piedi.- disse la ragazza, uscendo dalla stanza.

Scese le scale e andò in cucina, dove stranamente  trovò Ron che mangiava qualcosa.

-Ronald ma è possibile che tu mangi sempre? – il ragazzo scrollò le spalle –Comunque hai visto Fred?

-No, ma credo che sia andato con mamma a comprare le decorazioni per stasera. L’ha praticamente obbligato. – rispose Ron con la bocca ancora mezza piena. –Sai, sei stata grande stamattina! Fred mi ha raccontato che l’hai incastrato. L’unica cosa è che mi dispiace per tutto il cibo che avete sprecato… Potevo mangiarlo io!

-Non cambierai mai, eh Ron? – chiese retoricamente Hermione, che tornò quindi in camera sua, dove Ginny le aveva praticamente svuotato l’armadio.

-Non ho trovato nulla di decente che potresti mettere. Ho fallito la mia missione.

-Non importa Ginny, davvero. Metterò un paio di jeans e una felpa, non importa.

-Importa eccome! Ho trovato, andiamo a fare shopping! – esclamò Ginny esaltata, al contrario di Hermione, che avrebbe sicuramente preferito stare alla Tana a leggere un libro.

 

***

 

Era ormai passata un’ora da quando Hermione e Ginny erano entrate in un negozio di abiti e non avevano ancora comprato nulla. Ginny aveva trovato molti vestiti, ma nessuno piaceva ad Hermione.

Ad un certo punto, Ginny mostrò ad Hermione un abito nero senza spalline col corpetto di strass e la gonna di tulle, anche quello nero, che scendeva fino sopra il ginocchio.

-Bello, ma non morirò dal freddo? –chiese Hermione.

-Ma va! Per una volta che metterai un bel vestito il freddo lo puoi anche sopportare! –esclamò Ginny, porgendo il vestito all’amica e indicando il camerino dove provarlo.

 

***

 

Erano le undici e mezza passate e tutti erano in giardino per mangiare il dolce.

Hermione prese una fetta di torta, si precipitò da Fred e lo trascinò lontano dagli altri.

-Ma io volevo la torta!

-Che bambino che sei! Tieni, prendi la mia fetta… -disse Hermione, porgendogli il piatto.

-Cosa c’è? – chiese Hermione, notando che Fred la stava fissando.

-Hai comprato quel vestito di tua spontanea volontà? – domandò Fred, incredulo che l’amica avesse scelto un vestito del genere da sola.

-Seriamente, ti sembro una che compra vestiti di sua spontanea volontà, Fred? – domandò in risposta Hermione, ridendo.

-No, infatti. Ma non hai un po’ freddo?

-Sto congelando. Ma tua sorella non vuole che metta nemmeno una felpa sopra, perciò il mio proposito per l’anno nuovo sarà quello di non diventare un cubetto di ghiaccio.

Allora Fred mise un braccio attorno alla spalla di Hermione e la strinse a sé per scaldarla.

Ciao genteeeee :)

Ho promesso di aggiornare presto, ed eccomi qui :D

Allora... in questo capitolo è arrivata la lettera da Draco e nell'ultima parte mi pdierete perchè l'ho conclusa così lol 

Siccome sono a casa malata ho tempo di scirvere un po' di capitoli , perciò mi porto in avanti col lavoro :)

Volevo chiedervi un consiglio... Vorrei (come avevo detto tipo sei mesi fa lol) scrivere un'altra ff, ma non sono convinta. Non è che poi mi distrae troppo da questa? Voi cosa ne pensate?

RINGRAZIO LE CINQUE BELLISSIME RAGAZZE CHE HANNO RECENSITO IL CAPITOLO SCORSO,  LE SETTE PERSONE CHE HANNO MESSO LA STORIA NELLE RICORDATE, LE TREDICI CHE HANNO MESSO LA STORIA NELLE PREFERITE E LE VENTOTTO  CHE L'HANNO MESSA NELLE SEGUITE.GRAZIE <3

Un bacio a tutti 

Ele:)

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Capitolo 11
*** Capitolo 9 ***


a volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi - cap 9

A volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

Capitolo 9

-Comunque volevo parlarti… - disse Hermione a Fred, sempre con il braccio attorno alla sua spalla –Si tratta di Draco.

-Vedi, oggi mi ha scritto una lettera augurandomi di passare un buon capodanno. Ma non ne capisco il motivo. Cioè, ormai ha rotto con me, perché lo fa? Non che non mi faccia piacere, certo, ma vorrei solo capire.

-Forse tiene ancora a te. Sai, se tieni ad una persona non smetti di pensarla, anche se ci hai provato…

-Si ma, Fred, io sono confusa! –Hermione era disperata, tanto che le lacrime iniziarono a scorrerle lungo il viso senza preavviso.

-Ma perché piangi? Ogni volta che parli con me di lui piangi! Herm, dovresti farti due conti… se è lui che ti fa piangere allora dovresti fare qualcosa; se sono io, beh, scusa! – esclamò Fred, cercando di aiutare l’amica, ma anche cercando di tirarla su di morale.

-Che stupido che sei! – rispose Hermione ridendo, anche se le lacrime le scendevano ancora rigandole le guance. Poi, d’istinto, la ragazza lo abbracciò.

Fred ricambiò subito l’abbraccio, stringendola più forte. Non la voleva lasciare andare.

-Grazie. – mormorò Hermione quando si staccarono dall’abbraccio.

-E di cosa? – domandò Fred.

-Ci sei sempre quando ho bisogno, mi ascolti sempre. Grazie per tutto. Ti voglio bene Fred, non so cosa farei senza di te. – rispose Hermione.

Alle parole “Ti voglio bene” , il cuore di Fred si fermò per un momento. Era innamorato perso.

-Figurati… ti voglio bene anch’io Herm.

 

Dieci.

Nove.

Otto.

-Non vuoi andare assieme agli altri? – chiese Hermione, sentendo il conto alla rovescia.

-Dopo. Iniziamo l’anno nuovo in tranquillità –rispose Fred.

Sei.

Cinque.

Quattro.

Tre.

Due.

 Fred si stava avvicinando sempre di più ad Hermione.

Uno.

I loro nasi si sfioravano.

-AUGURI HERMIONE! – esclamò una voce alle spalle della ragazza, e subito Fred si allontanò per andare a fare gli auguri a tutti.

-Auguri Ronald! – ricambiò la ragazza , abbracciando Ron.

-Ehi Fred! Fratello, auguri! – urlò Ron a Fred, che però non si girò, ma rispose soltanto un “Auguri” forzato.   

Quel piccolo infame… come ha potuto?

Anno nuovo vita nuova… Ma chi l’ha detta questa stupidata? Ah certo, babbani! Solo loro possono pensare queste stupidate!

Ma io mi chiedo, non ha visto cosa stava per succedere? O quel mostro ha mangiato troppo e gli si è annebbiata la vista?

Me la pagherà quel ragazzino…

Fred stava mentalmente progettando di uccidere Ron, quando il suo gemello lo interruppe.

-Auguri Freddie! – esclamò George –Ehi, ma perché quel broncio?

Fred raccontò a George quello che era successo poco prima. George non sapeva cosa dire per consolare il fratello…

-Tranquillo, quando sarà ai Tiri Vispi gli farò fare il triplo di quello che dovrebbe fare, almeno ti vendichi! – disse George.

-Non dire cavolate, non servirebbe a niente… mi rassegnerò e vivrò triste per il resto della mia vita.

-Esagerato! Dai, pensa che tra meno di una settimana saremo ad Hogwarts! – George cercò ancora di tirarlo su di morale.

-Si, a lavorare! Senti, non sono dell’umore giusto… Adesso faccio gli auguri a mamma e papà e poi vado a letto. – disse Fred, afflitto.

 

***

 

Erano le undici meno un minuto, e Fred, George, Harry, Ginny e Hermione erano appena saliti sull’Espresso per Hogwarts.

Erano tutti riuniti in un solo scompartimento e il treno era appena partito.

Hermione notò che Fred era strano, quindi provò a parlarci assieme. Si sedette tra lui e George.

-Allora ragazzi, siete contenti di tornare ad Hogwarts? – chiese per rompere il ghiaccio.

-Certo, mi manca quella scuola… - rispose George.

-Bene! E tu Fred?

-Si, non vedo l’ora – rispose, sempre triste e sempre lasciando lo sguardo puntato sui suoi piedi.

-George posso parlarti un attimo? – chiese sottovoce Hermione. Lui annuì ed entrambi uscirono dallo scompartimento, chiudendo la porta alle loro spalle in modo che gli altri non sentissero.

-Si può sapere cosa succede a tuo fratello? È da qualche giorno che è triste, non mi parla più… ho fatto qualcosa di sbagliato per caso? – chiese Hermione preoccupata.

-No no tranquilla, tu non c’entri niente! – mentì – È colpa di Ron… devi capirlo, non è un bel periodo per lui e…

In quel momento Hermione vide Draco uscire dal vagone precendente.

-Permesso… - chiese, passando in mezzo tra George e Hermione.

-Weasley… Ciao Hermione… - salutò e se ne andò.

-Ciao… - Hermione rispose al saluto, ma senza guardarlo in faccia, non ne aveva il coraggio.

-Scusa ma… voi due non stavate assieme? – domandò George curioso

-Non sono affari tuoi… comunque ci siamo lasciati. – rispose.

-Ah, mi dispiace. Comunque tu non ti preoccupare troppo per Fred, dagli tempo qualche giorno  vedrai che tornerà come prima.

Entrambi tornarono nello scompartimento.

Hi guys! 

Lo so, cavoli, è da tantissimo tempo che non aggiorno, e mi vergogno davvero tanto... 

Questo capitolo è un po' cortino, ma non ho avuto molto tempo, sono stata (e sono tutt'ora) molto presa dalla scuola, perciò davvero, SCUSATEMI TANTO, ma sappiate che io vi voglio bene lo stesso <3

Mi dispiace anche di non aver messo un'immagine sotto il titolo come al solito, ma non ho davvero tempo di trovarne una decente, più avanti rimedierò...

Non dirò che da ora in poi sarò più presente, perchè non ne sono molto sicura, ma una volta finita la scuola cercherò di aggiornare ogni settimana (:

Ora vado, sciaooooooooo

Ele:*

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Capitolo 12
*** Capitolo 10 ***


A volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

Capitolo 10

-Ginny quando pensi dire ad Harry che sei incinta? – chiese Hermione entrando nella Sala Comune dei Grifondoro.

Ginny alzò le spalle e superò la ragazza, andando nei dormitori. Hermione invece si sedette su una poltroncina, per rilassarsi un po’.

Dopo qualche secondo nella Sala Comune entrarono anche Harry, Fred e George.

Fred aveva sempre l’aria triste, come quando erano patiti.

-Fred, posso parlarti un attimo? – lo fermò Hermione, mentre Harry e George si dirigevano verso il loro dormitorio.

Fred si sedette nella poltrona accanto a quella di Hermione.

-Posso sapere cosa ti sta succedendo?

-In che senso? – chiese Fred un po’ distratto.

-Non lo so, ti vedo triste… è successo qualcosa? –chiese Hermione, un po’ preoccupata per il ragazzo.

-No, tutto a posto. – e il ragazzo si dileguò nei dormitori. Hermione lo chiamò per fermarlo, ma Fred non si girò.

 

La mattina dopo Hermione si svegliò all’alba.

Giunta l’ora della colazione aspettò davanti all’entrata della Sala Comune l’arrivo di Fred per potergli parlare.

Quando lo vide gli andò incontro e gli sorrise.

-Cosa vuoi già al mattino?- chiese il ragazzo stropicciandosi gli occhi, ancora immerso nel mondo dei sogni.

-Volevo parlare con te. Da capodanno non mi parli più e quando lo fai sembri sempre scazzato. Cosa ti succede, Fred? – e mentre Hermione cercava di avere un chiarimento, i due uscirono dalla Sala Comune e si avviarono verso la Sala Grande.

-Niente – mentì, e si passò una mano tra i capelli. – E solo che, sai, il ritorno a scuola, lasciare il negozio a Ron… tutte cose che mettono ansia. Non volevo far ricadere quest’ansia su di te non parlandoti, mi dispiace.

-Fred, devi  stare tranquillo, il negozio andrà benissimo anche con Ron al comando, e per la scuola non devi avere ansie, è come l’ultima volta, tutto normale. E comunque per qualsiasi cosa io sono qui. – lo rassicurò Hermione.

Erano praticamente davanti al tavolo con la colazione e Fred disse: - Grazie mille Herm. – e l’abbracciò.

 

***

Nel pomeriggio subito dopo pranzo, Hermione decise di farsi una passeggiata nel cortile della scuola, giusto per sgranchirsi le gambe.

Dopo poco si imbatté in Fred e George, che camminavano tranquilli, discutendo di chissà che cosa.

-Ehi associata! -  la salutò George alzando una mano per farsi dare il cinque, ma tutto quello che ricevette in cambio furono uno sguardo divertito e un “Salve” buttato lì.

- Cosa fai qui, tutta sola e in mezzo alla neve? – chiese Fred.

- Cercavi forse un posto per fare la secchiona e leggere? -  la stuzzicò George.

- Ma come sei simpatico! Come un mal di denti… -  rispose Hermione, dando una piccola spinta al gemello, che subito dopo guardò l’orologio e si scusò dicendo che doveva assolutamente andare.

- E siamo sempre noi, eh? – sorrise Hermione, stringendosi nelle spalle per il freddo, siccome era uscita soltanto con una felpa e la sciarpa dei Grifondoro, non pensando che potesse fare così freddo.

- Eh già, il meglio. Facciamo due passi? – Hermione annuì. – Ma hai freddo? – chiese Fred.

- No, solo che mi piace tremare quando c’è la neve – scherzò la ragazza.

-Ma sarai stupida, però! Dai, vieni qui – Fred rise e poi strinse l’amica a se con un braccio attorno alla sua spalla e tenendola più vicina possibile.

Camminarono un po’ in silenzio. Poi Fred parlò.

-Ma con Malfoy… voglio dire, avete chiarito?

-No, però l’altra mattina sul treno, mentre ero fuori con George mi ha salutata. Non so se le sia passata o se sia ancora arrabbiato con me. – rispose Hermione.

Subito dopo videro un ragazzo biondo platino camminare nella loro direzione.

-Parli del diavolo…- sussurò Fred a Hermione, che subito si affrettò a richiamare Draco.

-Ciao Hermione. – la salutò il ragazzo. Poi, dando un’occhiata a Fred: - Weasley.

-Malfoy- Fred ricambiò il saluto, dopodiché nessuno dei due spiaccicò una parola.

-Allora, come stai? Tua madre sta bene? -  chiese Hermione, un po’ imbarazzata e pentendosi di averlo fermato.

-Mia madre sta bene, e io diciamo che me la cavo. Tu? Passate bene le vacanze di Natale?

Hermione rispose di si, dopodiché ci fu un silenzio imbarazzante che Draco ruppe salutando e andandosene per la sua strada.

-Certo che è strano. – sentenziò Fred. – Oltre ad essere freddo come il ghiaccio, ovvio. Era così anche quando stavate assieme?

-No, era molto più dolce, io non so cosa sia successo, cosa ho fatto per meritarmi tutto questo. Pensavo fosse il ragazzo giusto per me, ma evidentemente mi sbagliavo. – Hermione cominciò a piangere e Fred si morse la lingua per averlo chiesto. Con il braccio che le stringeva la spalla la tirò a se e la strinse forte.

-Basta Hermione, dai. Tutte le volte che ti ho vista piangere era sempre per colpa sua. Lui non ti merita, e se un  ragazzo ti fa piangere forse non è quello giusto.

Hermione continuava a piangere, ma si stava piano piano calmando.

-Fred, sei il migliore. Non andartene mai.

 

***

-Harry, devo dirti una cosa molto importante… - disse Ginny ad Harry, senza però guardarlo in faccia.

-È una cosa di cui mi devo preoccupare? – chiese Harry, visto che dal tono di voce della ragazza la cosa sembrava seria.

-Vedi… io sto ingrassando.- cominciò Ginny. Harry tirò un sospiro di sollievo.

-Ah, meno male. Pensavo fosse qualcosa di molto grave. E comunque non mi importa molto se stai ingrassando, io ti amo lo stesso. – si avvicinò alla ragazza e la baciò.

-No, non hai capito, Harry. C’è un motivo se sto ingrassando. È che io non sono più sola

-Scusa ma non ti capisco. – Harry era assai confuso.

-Si, ecco, ho due cuori dentro di me. – disse Ginny.

-Vuoi dire che…?- domandò Harry con un sorriso.

-Sono incinta!- esclamò Ginny con gli occhi lucidi dalla contentezza.

I due si abbracciarono a lungo, dopodiché Harry disse: - Ginny, ma è fantastico! Non vedo l’ora che nasca! Dobbiamo dirlo a tutti! Oddio sono super eccitato!

-Lo vedo. Adesso calmati, dai. Devo ancora dirlo a mamma e papà, ma sono sicura che saranno felicissimi.

CIAO BELLI! 

Finalmente sono tornata con un nuovo capitolo, yeeeee! 

Scusate se non aggiorno molto spesso ma tra il sole, la pioggia, il vento, gli amici e i debiti non ho tempo di aggiornare e tanto meno ho la voglia... 

Ormai non prometto più di aggiornare ogni tre giorni, ma proverò almeno una volta alla settimana. Se così non fosse siete autorizzati a venirmi a pendere a casa e a darmi fuoco :) 

Baci a tutti :*

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Capitolo 13
*** Capitolo 11 ***


A volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

Capitolo 11

Era tardi, qualcosa come l’una di notte, e Fred, George, Hermione, Harry e Ginny erano rimasti alzati  a parlare, ridere e scherzare.

-Cavolo ragazzi! È tardissimo! Domani non riusciremo a svegliarci se non andiamo a letto all’istante – esclamò Ginny, che si tirò in piedi e con Harry si avviò ai dormitori.

George e Hermione si alzarono assieme ed entrambi guardarono Fred  che era ancora seduto a gambe incrociate sul pavimento.

-Tu vuoi dormire qui, per caso? – scherzò George.

-Nah, troppo scomodo. Vorrei, se al signorino uguale a me non dispiace, parlare un attimo con Hermione da solo, grazie.

-Si capo. Beh, buonanotte! – salutò George e si avviò verso il dormitorio.

Hermione si risedette per terra e si chiese cosa le volesse dire Fred.

-So che probabilmente dovrei farmi gli affari miei, anche se praticamente c’entro più io che voi due in questa storia, ma secondo me dovresti parlare con Draco e chiarire le cose. E giuro che se adesso ti metti a piangere ti faccio ingerire ogni cosa che si trova ai Tiri Vispi.

-Si, forse hai ragione, ma io non so cosa dirgli… - disse Hermione

-E te lo devo dire io? – rise Fred

-Scusa se cercavo un po’ di aiuto – scherzò la ragazza

-Non credi che ti abbia già aiutata abbastanza?

-Hai ragione, soprattutto a farmi ridere.

-Ovvio io sono il fantasmagorico Fred Weasley! Non c’è nessuno che è meglio di me, cara la mia Hermione!

-E soprattutto modesto!- esclamò la ragazza, ed entrambi andarono a letto.

 

La mattina dopo, finita colazione, Hermione aveva un’ora libera, non doveva lavorare per rimettere a posto la scuola, così decise di andare a farsi un giro per la scuola, era da tanto tempo che non lo faceva.

Era sulle scale quando sul pianerottolo vide Draco che parlava con qualcuno.

Coraggio Hermione, devi chiarire la questione una volta per tutte.

Quindi si avvicinò a Draco e disse:- Scusa Draco, posso parlarti un attimo?

-Hermione! – la salutò il ragazzo, con un sorriso che il giorno prima non era nemmeno stato accennato. Liquidò il ragazzo con cui stava parlando e si rivolse ad Hermione: - Dimmi. – Quella mattina aveva un’aria particolarmente felice.

-Volevo chiederti cosa significa, o meglio significava il nostro rapporto per te e qual è secondo te il nostro rapporto in questo momento, perché io non l’ho ancora capito, onestamente.

-Hermione, tu per me eri tutto, davvero.  Però non sono disposto a stare nell’ombra, l’ho già fatto per troppo tempo. Io sono cambiato, e lo puoi fare anche tu.

Hermione si sentiva in colpa. Draco per lei aveva lasciato stare tutto quello in cui la sua famiglia credeva. Ma non era colpa sua, lei era fatta così. E come lei lo aveva accettato, pure lui doveva accettare lei.

-E quindi adesso cosa pensi di fare? Facciamo finta di niente, che tutto ciò non sia mai successo? –domandò Hermione, non troppo convinta dell’ultima domanda.

-Qui non sono io quello che sta facendo finta di niente, Hermione. Qui non sono io quello che si è già trovato un’altra, no. Io ho pianto per due giorni quando ci siamo lasciati, ma tu evidentemente eri già felice col tuo nuovo fidanzatino, non è vero? – esclamò Draco, alzando un po’ la tonalità della voce.

-E con questo cosa intendi dire, scusa? Credi che io non sia stata male? Tu non sai quanto, la notte tornava tutto a galla, e ancora non riesco a capire dove ho sbagliato. E poi io non so perché dici che io ho un altro, ti stai solo inventando scuse. – ribattè Hermione, che stava cominciando ad arrabbiarsi.

-Ah no? E Weasley allora?

-Io e Fred non stiamo assieme!

-Davvero? Perché così sembra. Ieri andavate in giro abbracciati, dopo che ci siamo salutati eravate praticamente appiccicati e la stessa cosa vale per l’altra mattina in Sala Grande! Secondo te non me ne sarei accorto? Io lo vedo come ti guarda, sai? Ti mangia con gli occhi, non sono stupido. – Draco aveva gli occhi lucidi ma la voce si faceva sempre più arrabbiata.

-Draco, siamo solo amici! Tra l’altro ieri quando te ne sei andato lui mi stava solo consolando, perché stavo piangendo per colpa tua! Io ci sto ancora male.

-Ah, certo. Quindi tu ti fai “consolare” da lui, brava… Hermione non sono tonto. – disse il biondo con un tono indignato.

-Giuro!

-Perciò tu mi vuoi dire che Weasley non ti piace neanche un po’?

Hermione guardò per terra e non rispose. Stava cercando la risposta dentro di se. Non ci aveva mai riflettuto. Però ripensando alle vacanze di Natale, a quando lei e Fred avevano dormito assieme, a tutte le volte che lui l’aveva consolata le venne un dubbio. Era sicura che Fred non le piaceva nemmeno un po’?

-Hermione. Guardami negli occhi e dimmi che Fred non ti piace. – disse Draco.

Hermione rimase nella stessa posizione di prima. Poi alzò la testa e guardò Draco negli occhi, lucidi come i suoi. Non spiccicò una parola.

-Lo sapevo, sei solo una come tutte le altre. – urlò Draco infuriato, dopodiché se ne andò.

Hermione sospirò, si appoggiò con la schiena al muro e si lasciò scivolare per terra con lo sguardo fisso nel vuoto e, per una volta, a non pensare a niente.

 

 

Hermione era rimasta tutto il giorno in camera sua, senza mangiare e senza vedere nessuno. Aveva bisogno di un po’ di tempo per riflettere.

A lei Draco piaceva, ne era innamorata, e forse aveva sbagliato a volersi nascondere. Però doveva anche ammettere che provava dei sentimenti per Fred diversi dall’amicizia.

Probabilmente mi  sono solo infatuata. Pensò Hermione. Probabilmente penso che mi piaccia solo perché mi ha consolata. Probabilmente…

I suoi pensieri vennero interrotti da qualcuno che bussava alla sua porta.

-Vai via!- esclamò Hermione, senza nemmeno chiedere chi fosse

-Hermione, sono Harry, posso entrare? – chiese il ragazzo fuori dalla stanza

-No, vattene.

Harry ignorò le parole della ragazza ed entrò, trovando Hermione sdraiata a faccia in giù sul letto e con un cuscino sulla testa.

-È tutto il giorno che sei chiusa qua dentro, cos’è successo? – chiese Harry mettendosi a sedere sul letto accanto a lei.

Hermione si mise seduta e raccontò all’amico quello che era accaduto la mattina, e dei suoi sentimenti contrastanti.

Harry, che era stato zitto e aveva lasciato che l’amica si sfogasse, disse solamente: - Se sei davvero innamorata di Draco dovresti riprovarci. E se lui è davvero innamorato come dice, non credo che rifiuterebbe.

Dopodiché diede un bacio sulla fronte di Hermione e se ne andò.

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Capitolo 14
*** Capitolo 12 ***


capitolo 12 - a volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

A volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

Capitolo 12

Draco camminava tranquillo pensando solamente alla colazione.

Arrivato davanti alla porta della sala grande trovò Hermione che lo aspettava.

-Ehi –la salutò lui, per poi dirigersi all’interno della sala. Ma la ragazza lo tirò per un braccio.

-Ehi! – protestò Draco

-Ma oggi sai solo dire questo? – chiese Hermione. – Senti, facciamo un giro, ok?

-Ma… e la colazione? – protestò un’altra volta il ragazzo.

-Tranquillo, non ti farò perdere il tuo amato cibo. Ci vorranno solo pochi minuti.

Draco si arrese e chiese ad Hermione come mai l’avesse aspettato e cosa voleva da lui.

-Mi sono resa conto che sono stata una stupida. Non avrei dovuto nascondermi, ho fatto un errore, e me ne rendo conto solo ora.

-Si, beh, lo sapevo già che avevi fatto un errore e sapevo che prima o poi te ne saresti accorta, sei una persona intelligente. Ma è solo questo quello di cui volevi parlarmi?- chiese il ragazzo.

- No. Quello che volevo dirti è che vorrei riprovarci, se per te va bene. E questa volta non mi nasconderò, non voglio.

-Beh, io non so che dirti…

Dì solo si. Pensava Hermione, che guardava Draco con gli occhi più grandi che riusciva a fare.

-Se ti dico si mi lasci andare a fare colazione?-scherzò Draco.

Hermione abbracciò Draco e disse: - Grazie. – e se ne andò.

Draco invece andò verso la sala grande. Lui ci teneva davvero molto ad Hermione, e non voleva sprecare un’altra occasione, probabilmente l’ultima che aveva.

Si sedette al tavolo dei Serpeverde con un sorriso stampato in faccia.

-Ehi amico, ma hai una paralisi alla mascella? – chiese Blaise all’amico.

-Già Draco, come mai così felice? – chiese un’altra ragazza. A Draco sembrò di non averla mai vista, perciò non rispose e si versò un bicchiere di succo di zucca.

 

***

Hermione, che aveva già fatto colazione, tornò nella Sala Comune.

Mentre saliva le scale per andare nel dormitorio delle ragazze, incontrò Harry che usciva da quello dei ragazzi.

-Harry! – lo fermò la ragazza. – Volevo solo dirti che ho ascoltato il tuo consiglio e ho parlato con Draco.

-E lui? – chiese Harry.

-Ha detto che per lui va bene, quindi ci riproveremo e vedremo come andrà a finire.

-Bene Herm, sono contento per te. Ma, aspetta! Tu lo sai che Ginny è incinta? Avrò un bambino, Herm, diventerò padre! – esclamò Harry, tutto eccitato all’idea di avere una piccola versione di se stesso.

-Si, lo sapevo. Ginny me lo aveva già detto. Pensa, un piccolo Potter che ti gira per casa, non è fantastico?

 

***

 

Erano tutti in Sala Grande per il pranzo e Hermione era seduta vicino a Ginny, Harry e Neville.

Una ragazzina del secondo anno circa con la cravatta verde e argento si stava avvicinando ad Hermione sotto ordine di Draco.

-Ehi, scusa, sei tu Hermione?- chiese la ragazzina rivolgendosi a Ginny.

-No, sono io. – disse Hermione, chiedendosi cosa volesse la ragazza.

-Ecco, c’è un tizio alto e magro che mi ha detto di dirti che stasera sei invitata fuori a cena e di farti trovare fuori dalla tua Sala Comune alle otto.

-E chi sarebbe questo tizio? – chiese Ginny, curiosa.

- Beh, io non so chi sia questo tizio, mi ha obbligata a venire qui in cambio del suo dolce. E io non rifiuto mai i dolci degli altri. Beh, buon pranzo e buona serata. Spero almeno che ti porti in un posto carino. – e così la ragazzina si congedò, lasciando Ginny sulle spine.

Tutti si rimisero a mangiare, mentre Hermione osservò la ragazzina tornare al suo tavolo, avvicinasi a Draco e ricevere un dolce, dopodiché tornò a sedersi vicino alle sue compagne.

Draco guardò nella direzione di Hermione e notò che lo stava osservando. Così gli fece l’occhiolino e con le mani fece il numero otto, che significava farsi trovare alle otto fuori dalla Sala Comune dei Grifondoro.

 

Nel pomeriggio tutta la scuola fu convocata in Sala Grande: la McGranitt aveva un annuncio da fare.

-Vi informo che da domani mattina, le lezioni riprenderanno il normale svolgimento, ovvero quello che veniva utilizzato prima della Guerra Magica. Smetteremo di lavorare e ci concentreremo solo sullo studio. Ovviamente c’è ancora molto lavoro da fare, per questo invito i ragazzi più grandi che già hanno terminato gli studi e che sono qui per dare una mano a continuare a dare il loro supporto a questa scuola, continuando a fare qualche lavoretto.

Per chi avesse interrotto gli studi e volesse riprenderli, è liberissimo di farlo e avrebbe tutto il mio sostegno, assieme a quello degli altri insegnanti.

Questo discorso, naturalmente, vale solo per i agazzi dal quinto anno in poi, poiché sono loro che in quest’ultimo anno si sono messi in gioco e hanno aiutato a ricostruire Hogwarts, mentre gli altri studenti cominciavano o continuavano normalmente i loro studi.

Detto questo, avete il pomeriggio libero, preparatevi per domani, sarà un’intensa giornata.

 

-Quella è tutta pazza, io non ho intenzione di finire gli studi. – disse George.

-Già, hai perfettamente ragione. – concordò Fred.

-Io penso che cercherò a trovare lavoro nel mondo degli Auror. – disse Harry. – E tu Ginny? Vuoi finire gli studi anche se sei incinta?

-Cosa cosa cosa? Ginny è incinta?!- esclamò Fred.

-Ma va, non lo sapevi? – chiese Hermione. – Dai, lo sa anche Neville.

-Si, Fred. Diventerò padre! – esclamò eccitato Harry.

-Mai nessuno che mi dice niente… E tu Hermione? Li continui gli studi?

-Ovviamente, non voglio finire a lavorare in un negozio di scherzi come voi due idioti – rispose Hermione, facendo finta di essere superiore.

-Fratello Fred, l’hai sentita?

-Si fratello George. Non so tu ma io sono alquanto offeso.

-Assolutamente d’accordo.

E dette queste cavolate, i due gemelli si presero sotto braccio, alzarono il mento e facendo i finti snob offesi se ne andarono.

 

***

 

La sera, Hermione si stava preparando per l’uscita con Draco, quando un ragazzo alto, magro e dai capelli rossi, irruppe nella sua stanza.

-Cosa ci fai qui? – chiese Hermione, che era appena uscita dalla doccia e aveva solo un accappatoio e un asciugamano in testa, messo a mo’ di turbante.

-Volevo chiederti… - cominciò il ragazzo, sedendosi sul letto – Secondo te io e George dovremmo concludere gli studi?

-Guarda che io stavo scherzando oggi pomeriggio, quando dicevo che non volevo finire come voi, che sia chiaro. – rispose Hermione.

-Si, lo so bene, e anche noi quando abbiamo fatto finta di offenderci. Però io e il ragazzo uguale a me abbiamo parlato e abbiamo concluso che non sappiamo se continuare gli studi o tornare a Diagon Alley.

La porta si aprì di nuovo, e apparve di nuovo un ragazzo alto, magro e coi capelli rossi.

-Granger, associata del mio cuore? – chiese George.

-Scusate, si da il caso che qui non è il raduno della famiglia Weasley, ma la mia camera. Quindi, George, cosa vuoi anche tu? – chiese Hermione un po’ scocciata. I due ragazzi le stavano facendo fare tardi.

-Oh ciao fratello, non ti avevo visto. – George salutò Fred. – Comunque Hermione, secondo te dovremmo tornare a lavorare o…

Hermione non lasciò finire il ragazzo che subito esclamò: - Mi ha già chiesto tutto Fred. Ti prego, risparmiami.

-Bene, quindi secondo te cosa dovremmo fare? – chiese stavolta Fred.

-Visto che avete le idee confuse, io vi consiglio di rimanere qui ancora un po’ ma aiutando a rimettere  posto Hogwarts. Nel frattempo potrete decidere cosa fare.

-Brava Granger, è per questo che ti ho scelto come associata! – si complimentò George, abbracciando Hermione.

-Si si, sono molto contenta che la mia idea vi sia piaciuta, ora però fuori. – disse Hermione, sbrigativa.

-Come? –chiese Fred.

-Ho un impegno, quindi gradirei che il raduno della famiglia Weasley si spostasse in un altro luogo, grazie.

-Ci vediamo domani. – la salutarono i ragazzi, uscendo.

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Capitolo 15
*** Capitolo 13 ***


A volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

Capitolo 13

Draco e Hermione stavano uscendo dal castello per potersi smaterializzarsi.

Draco la portò in un ristorante nella Londra babbana, ed Hermione s stupì che conoscesse qualche posto babbano.

-Posso chiederti come fai  conoscere questo posto?

-Sai, un giorno giravo per di qui e ho scoperto questo ristorante. Così mi sono fermato per mangiare qualcosa, solo che non avendo sterline (solo in seguito ho capito che erano i soldi babbani) ho dovuto pagarmi la cena lavando i piatti.

-NON CI CREDO! Draco Malfoy che lava i piatti! Questa mi mancava… -disse Hermione mentre rideva di gusto.

-Si si, tu ridi, ma io ero completamente nel panico quella sera. Avevo dato i miei galeoni alla cameriera e mi aveva risposto: “Mi scusi ma non accettiamo soldi del Monopoli”.

Mentre Draco raccontava la sua prima serata in un ristorante babbano, Hermione rideva sempre di più e sempre più forte.

Quando la cameriera arrivò al loro tavolo per prendere le ordinazioni, guardò Draco e poi esclamò: - Ehi, ma tu sei il lavapiatti!

Hermione scoppiò di nuovo a ridere.

-Melany, stasera non li lavi tu i piatti, è tornato il ragazzo dell’altra volta! – urlò la cameriera ad un’altra ragazza che stava servendo un tavolo.

Hermione continuava a ridere e le risultava sempre più difficile fermarsi, mentre Draco voleva sprofondare sotto terra.

Infine la cameriera prese le loro ordinazioni e si dileguò verso la cucina.

-Herm, posso chiederti una cosa? – chiese Draco, ancora rosso in viso per la vergogna. – Che cos’è il Monopoli?

Hermione sorrise, perché le vennero in mente i ricordi della sua infanzia, quando giocava con i suoi genitori e con i suoi cugini a Monopoli.

Mentre cenavano, Draco volle sapere di tutto sui giochi da tavolo babbani, da Monopoli a Cluedo a Twist fino ad arrivare ad Hotel.

 

Finita la cena, i due passeggiarono un po’ per Londra, e quando si fece tardi, si smaterializzarono ad Hogwarts.

Arrivati davanti alle scale che avrebbero diviso i due protagonisti, Hermione disse: -Grazie per la bella serata, Draco.

-Grazie a te per avermi spiegato cos’è Monopoli. – rispose Draco, avvicinandosi sempre di più ad Hermione.

Dopo un bacio, i due si diedero la buonanotte e andarono ognuno per la sua strada.

A colazione la professoressa McGranitt fece un altro annuncio.

-Per tutti quelli che hanno intenzione di continuare gli studi, sono pregati di raggiungere il mio ufficio dopo la colazione. Per chi volesse invece abbandonare gli studi, Hogwarts è la casa di tutti i maghi, ma siete pregati di contribuire in qualche modo se voleste rimanere qui. Detto ciò, buona giornata a tutti!

 

Finita la colazione Hermione, assieme ad altri studenti, si recò nell’ufficio della preside.

Mentre aspettava il suo turno, notò che tra la miriade di ragazzi che c’erano vi era anche Neville. Così si avvicinò per scambiare due chiacchiere con il ragazzo.

-Ehi Neville!

-Ciao Hermione, è un sacco di tempo che non ci si vede! Nonostante siamo sotto lo stesso tetto ci si vede raramente. Strano, non trovi? – osservò Neville.

-Neville, ma se ci siamo visti ieri a pranzo. Eri seduto vicino a me, ricordi? – disse Hermione, facendo mente locale al mattino precedente, per essere sicura di non aver detto una cavolata.

-Ah già, non mi ricordavo più. Piuttosto, come stai?

Hermione stava per rispondere, quando una voce, più precisamente quella della McGranitt, la chiamò.

-Scusa Neville, ci si vede a pranzo. – Hermione salutò ed entrò nello studio della preside.

-Salve signorina Granger.- salutò la McGranitt, facendo cenno ad Hermione di sedersi.

-Buongiorno professoressa. – la ragazza ricambiò il saluto e si sedette.

-Sai, faccio questo colloquio con gli studenti per assicurarmi che siano sicurissimi della loro scelta di continuare gli studi, ma a te, Hermione, non credo ci sia bisogno di chiederlo due volte.

Prese la bacchetta e fece comparire un foglietto con i nuovi orari di Hermione, e lo passò alla ragazza che, più che soddisfatta, salutò e andò subito in classe.

 

***

 

Dopo cena, Hermione era sfinita. Mentre usciva dalla Sala Grande incontrò Draco, che le diede un bacio sulla guancia. Hermione si irrigidì un po’.

-Hemione! Suppongo che tu abbia deciso di continuare gli studi.

-Si, infatti sono stanca morta. Ed era solo il primo giorno. Tu invece cosa hai deciso di fare?

-Beh, inizialmente volevo andare a casa da mia mamma, però qui ci sono tutti i miei amici e non mi sento ancora pronto a lasciare tutto questo. Per anni ho odiato questa scuola, eppure non voglio andarmene.

È proprio vero, ci si innamora di ciò che si odia. Pensò Hermione.

-E volevo dirti che ci ho riflettuto anche io sul fatto che ti nascondessi, o meglio, che mi nascondessi agli occhi degli altri. Ho pensato che non è facile per una brava ragazza come te andare in giro con un “ragazzo come Draco Malfoy” – disse Draco, facendo il segno delle virgolette con le dita, come ad imitare le parole della gente. – Quindi se per un po’ non vuoi dire niente finchè non sei sicura, lo accetto. Dobbiamo fare dei compromessi, e questo è il mio.

 

Dopo aver salutato Draco e tornò nella Sala Comune dei Grifondoro. Entrò in camera sua e si distese sul  letto ancora completamente vestita.

Ginny entrò in camera sua trenta secondi dopo: - Herm, sono venuta a salutarti. Domani io e Harry torniamo a casa visto che nessuno dei due continuerà gli studi e nessuno ha voglia di stare qui a lavorare.

Le due ragazze si salutarono e Hermione ebbe giusto il tempo di infilarsi il pigiamone di pile che Fred entrò nella stanza.

-Com’è andato il primo giorno da studentessa? – esclamò.

-Piuttosto bene, direi. Ma sono stanchissima. – rispose Hermione.

Fred si sedette accanto a lei sul letto. – Quello che ti ci vuole è proprio un bel ragazzo simpatico e dai capelli rossi accanto a te.

-E modesto, soprattutto. Non dimenticare mai questo particolare. – sorrise Hermione.

-Ehi, non accetto critiche da una che indossa un pigiama che starebbe largo perfino ad un’intera squadra di Quiddich.

Hermione allora prese il cuscino che c’era dietro alla sua schiena e colpì con tutta la sua forza Fred, che per tutta risposta fece apparire un cuscino e fu così che scoppiò una lotta coi cuscini all’ultimo sangue.

Ad un certo punto i due ragazzi si ritrovarono uno sopra l’altro. Erano sempre più vicini.

Ad Hermione sembrava di avere un deja-vu, mentre a Fred tornò in mente la sera di Capodanno, quando Ron li aveva interrotti.

Fred la stava per baciare, ma Hermione gli mise le mani sul petto e lo fece alzare un po’.

-Scusa Fred, ma non posso. – disse Hermione.

Oh. Fu tutto quello che Fred riuscì a dire. Si alzò e rimase immobile e per qualche secondo ci fu un silenzio imbarazzante.

-Non… non ti piaccio? – domandò Fred con voce tremante, seppur rimanendo immobile.

-No, assolutamente no. Sei un bel ragazzo e sei anche molto premuroso. Il fatto è che io e Draco ci stiamo riprovando.

Oh. Disse di nuovo Fred.

-Non è colpa tua. È solo che non voglio mandare tutto a rotoli come l’altra volta.

-Capisco. – disse Fred sedendosi sul letto.

-Non voglio che cambi niente fra noi due Fred, okay? So che sei scombussolato, ma cerca di capirmi.

-Certo. Ti assicuro che tra di noi non cambierà nulla. Ora però è meglio che vada. – disse il ragazzo, poco convinto delle sue parole.

-No, Fred. Resta. Ti prego. – chiese Hermione.

-Herm è tardi, e tu domani hai lezione.

Hermione si alzò e abbracciò Fred, che la strinse forte.

-Ora vado, buonanotte.

-Notte Fred.

Il ragazzo uscì dalla stanza e chiuse la porta. Si appoggiò ad essa e si lasciò scivolare per terra con una lacrima che gli scendeva lungo la guancia.






BUON ANNO!
Scusate se negli ultimi capitoli ho smesso di mettere le foto sotto iltitolo e di commentare ogni volta alla fine il capitolo, però purtroppo ho veramnete poco tempo, la scuola mi prende tantissimo. E col fatto che non sempre posso usare il computer, dato che non è mio, aggiornare diventa sempre più difficile.
AD OGNI MODO oggi sono qui con voi innanzitutto per augurarvi un buon anno nuovo e poi soprattutto per commentare il capitolo.
Dunque: Hermione e Draco sono usciti a cena nella Londra babbana e Draco ha scoparto cos'è il Monopoli. Vi giuro, quella parte mi sono divertita un sacco a scriverla.
Nella seconda parte del capitolo invece troviamo Hermione e Fred in una situazione piuttosto imbarazzante per la ragazza.
MA TRANQUILLI, TUTTO SI RISOLVERA'.
Anche se sinceramente devo dire che non ho ancora deciso se terminare questa fanfiction con la dramione o la fremione... Voi cosa preferireste?
RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE HANNO MESSO QUESTA STORIA NELLE PREFERITE, NELLE RICORDATE, NELLE SEGUITE E TUTTI QUELLI CHE HANNO RECENSITO I CAPITOLI PRECENDENTI.
Ve se ama <3

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Capitolo 16
*** Capitolo 14 ***


capitolo 11 - a volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

A volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

Capitolo 14

Erano due giorni che Hermione non faceva altro che fare colazione, andare a lezione, pranzare, andare a lezione, cenare e andare a letto.

Aveva parlato con pochissime persone, e ogni volta che qualcuno a lei sgradito le rivolgeva la parola rispondeva sempre: “Scusa, ma devo andare a studiare.”

In quei giorni si sentiva come il Grinch, solo che a differenza del Natale, lei odiava tutte le persone, e cercava il più possibile di evitarle. Il perché? Non lo sapeva nemmeno lei.

Dopo l’accaduto con Fred, aveva pensato che doveva prendersi una pausa dal mondo, però, siccome aveva appena ricominciato gli studi, non poteva andarsene. Quindi aveva deciso di evitare le persone.

Alle sei e mezza di quella mattina, Hermione aveva aperto gli occhi e non riusciva più ad addormentarsi. Così decise di prendere i suoi amati libri e andare su una delle poltrone del salotto della Sala Comune.

Cominciò a fare il compito di trasfigurazione, anche se la consegna era soltanto per la settimana successiva.

Finito il compito, decise di andare a lavarsi, dato che ancora era presto.

Dopo il bagno caldo, Hermione si sentiva decisamente meglio. Più allegra e più socievole.

Aveva persino deciso che, dato che era sabato, al pomeriggio sarebbe andata ai Tiri Vispi Weasley a trovare Ron, dato che dalla fine delle vacanze di Natale non lo aveva più visto.

Mentre saliva le scale per andare verso il dormitorio delle ragazze, aveva incrociato Fred.

-Buongiorno!- lo salutò la ragazza con un sorriso.

-Ma tutta questa energia? Sono solo le otto e mezza di mattina – aveva risposto invece il ragazzo, ancora nel magico mondo dei sogni.

Ma Hermione ignorò la domanda del ragazzo e ne porse una lei:-Oggi pomeriggio vado a Diagon Alley da Ron, vieni anche tu? – non lasciò nemmeno che Fred rispondesse –Bene, alle tre fuori dal castello. Ci vediamo dopo.

E con quest’ultima frase sparì dietro la porta del dormitorio, lasciando Fred fermo sulle scale che, ancora mezzo rintontito, stava elaborando tutto l’accaduto.

Prima mi eviti per due giorni e poi mi inviti ad uscire? Quella è tutta matta. Aveva concluso Fred.



Mentre Hermione percorreva il corridoio quasi deserto che portava alla Sala Grande, venne fermata da Draco che le prese il polso:-Siamo di buon umore oggi!

-Ehi! – lo salutò lei, dandogli un bacio a stampo.

-Cosa ti è successo? – chiese Draco.

-Niente, perché? – chiese Hermione, come sempre temendo il peggio.

-Non mi hai calcolato per due giorni interi.

-Oh. Non prenderla sul personale, Draco. Ho evitato tutti allo stesso modo. – rispose Hermione.

Nella mia testa suonava meglio l’ultima frase. Pensò la ragazza.

-Draco, puoi venire un attimo? – lo chiamava Blaise Zabini dal fondo del corridoio.

-Ne riparliamo di questa cosa, mia cara.- disse Draco ridendo, e poi si congedò.



Quando arrivò al tavolo della colazione, si sedette tra Fred e George, e aveva Neville e Seamus davanti, che salutò con un caloroso “Buongiorno”

-Ah, ma allora sei tornata in te! – esclamò Seamus.

-Già, Hermione. Non parlavi con nessuno da due giorni, stavamo pensando che volessi diventare la Luna Lovegood dei Grifondoro. – disse George.

Hermione fece una faccia strana. La Luna Lovegood dei Grifondoro?

-Quella strana. – specificò il gemello che non aveva ancora parlato.



***



Nel primo pomeriggio, subito dopo pranzo, Hermione decise di andare fuori nel cortile.

La neve aveva ormai ricoperto ogni centimetro di Hogwarts, pertanto lo spettacolo che si presentava era fantastico. Tutti gli alberi innevati e per terra si vedevano solo qualche impronta probabilmente di qualcuno che, come lei, amava la neve.

Hermione decise di seguire quelle orme, che portavano nel retro della scuola. Ad un certo punto vide un ragazzo seduto sulla neve e con la schiena appoggiata ad un albero.

Si avvicinò per capire chi fosse e, con sua grande sorpresa, trovò Draco.

Ciao a tutti!

Lo so, lo so, sono scomparsa per anni (letteralmente) ma ora sono tornata, yeeee!

Spero che questo capitolo vi piaccia, anche se è un po' corto rispetto a tutti gli altri, ma vedrete che dal prossimo in poi torneranno quelli di prima, se non anche meglio!

Fatemi saperte cosa ne pensate, ciao ciao :)


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