Tales of Parenting: Three different Routes

di Ray TD
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Surprise! ***
Capitolo 2: *** [BLANK] ***
Capitolo 3: *** Gift ***
Capitolo 4: *** Promise ***
Capitolo 5: *** After Story ***



Capitolo 1
*** Surprise! ***


Soul era tranquillo. Sdraiato sul divano, come se nulla potesse turbare la sua tranquillità, stava pensando a come fosse bella la sua vita in quel momento: Era una falce della morte, aveva ottimi amici, non aveva missioni da almeno due settimane e, cosa più importante di tutte, era fidanzato felicemente con la ragazza che ha sempre amato: Maka Albarn.
Molte ragazze che proponevano a Soul di divenire la loro arma non capivano cosa ci trovasse in Maka, ma lui rispondeva sempre con questa frase:
“Un giorno capirete pure voi e smetterete di farmi queste domande.”
Certo, le ragazze continuavano a non capire, ma non approfondivano la questione.
Soul pensava che nulla potesse sconvolgerlo in quella quieta giornata serena.
Maka si parò di fronte ai suoi piedi con un’espressione incerta.
“Soul…”
“Che c’è, piccola?”
“Ecco…”
Soul balzò subito in piedi, scattò verso la sua ragazza e le toccò la fronte.
“Non scotti.”
“Soul, non sono malata.”
“Qualche ragazza ti ha fatto star male?” disse l’albino decisamente preoccupato.
“No, Soul.”
“Cosa c’è allora? Non farmi stare in pensiero.”
“…sono incinta.”
Soul rimase in silenzio a fissare Maka negli occhi per quella che sembrava un’eternità e poi stramazzò al suolo.
Quando riprese conoscenza vide Maka che lo stava guardando con gli occhi lucidi.
“Sei incinta?” chiese Soul.
“Si, ho fatto più volte il test. Sono incinta di una settimana.”
Soul era senza parole: Maka era incinta. E poteva metterci la mano sul fuoco che il figlio era il suo: Una settimana fa lui e lei si erano uniti per la loro prima volta in assoluto in una risonanza di anime più armoniosa e piacevole di qualsiasi altra risonanza fatta nei combattimenti o in allenamento.
Dei rivoli di lacrime scesero giù lungo il viso della meister.
“Che succede, Maka? Perché piangi?” chiese l’albino preoccupato.
“Scommetto che non sei felice della notizia e mi abbandonerai…il tuo silenzio è più che…” cominciò Maka, ma venendo interrotta dalle labbra di Soul.
Questo le asciugò le lacrime e fissando la bionda negli occhi disse:
“Non dire cazzate, Maka. Non vorrei mai abbandonarti.”
Poi, mentre gli occhi cremisi divenivano lucidi, proseguì:
“Non sai da quanto tempo desideravo divenire padre. Il mio sogno si sta finalmente avverando…avremo una famiglia e la avrò assieme alla persona che amo di più al mondo…Non sono felice della notizia, sono oltre il settimo cielo!” e poi abbracciò la sua ragazza mentre piangeva dalla gioia.
“Ti amo, Maka.”
“Ti amo anche io, Soul.” disse lei ricambiando l'abbraccio.

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Salve!
Questo è un tipo di fanfic abbastanza peculiare.
Infatti, come avete potuto leggere, questa fic avrà come filo di collegamento proprio il capitolo che avete appena letto.
I tre capitoli successivi saranno tre "linee di universo separate" e saranno slegate tra di loro.
Spero che la storia vi piaccia!
Ci vediamo al prossimo capitolo che pubblicherò entro una settimana salvo impegni.
Ma prima di questo, non dimenticate di recensire questo!
Ciao!
Ray

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Capitolo 2
*** [BLANK] ***


Maka era seduta sul suo letto. Gli occhi erano pesti, lucidi e arrossati. Le guance erano rigate dalle lacrime.
Si teneva i fianchi stretti, come se stesse cercando di abbracciare qualcosa. Era ancora sconvolta. Riprese a piangere e a singhiozzare disperatamente.
La porta si aprì rivelando un ragazzo dai capelli lattei e gli occhi cremisi. Come lei aveva lo sguardo addolorato, ma si sforzava di non piangere. Voleva essere una figura rassicurante di fronte a lei.
Si chinò e guardò Maka negli occhi senza dir nulla. Poi le accarezzò il viso dolcemente. Poi lei parlò, con una voce rotta dal pianto:
“Soul…mi dispiace…”
“E di cosa, Maka?” disse Soul confuso.
“Ora…ora è tutto…”
“Shh, Maka. Non dire così. Il mondo non è finito.” L’albino interruppe Maka posando delicatamente un dito sulle labbra di lei, per poi abbracciarla ed infine piazzagli una coperta sulle spalle per avvolgerla.
Lei si sentì meno triste dopo le premure di Soul, ma era ancora triste dall’avvenimento.
“Non…non capisco come sia potuto succedere…” continuò la bionda.
“Non lo so neanche io, ma so una cosa...possiamo riprovarci.”
“Se non ci riusciremo più mi abbandonerai, vero?” Maka stava per avere un’altra crisi di pianto.
“No, Maka, no. Non lo farei mai. Resterò con te anche se non riuscirai.” La falce della morte abbracciò lei dicendo queste parole.
Quest’ultima ricambiò l’abbraccio e disse serenamente:
“Grazie Soul. Mi hai risollevato il morale.”
Una settimana prima…
A Maka e Soul gli fu affidata una missione per mietere l’anima malvagia di un efferato serial killer: Dex R. Gein.
Soul fece resistenza per via delle condizioni di Maka, ma lei voleva andarci dopo aver letto il dossier del killer e voleva eliminarlo personalmente.
Alla fine quest’ultima la spuntò a metà: Sarebbe stata accompagnata in missione anche da Spirit che le avrebbe fatto da scorta.
La missione fu dura: Maka e Soul si ritrovarono a combattere duramente contro l’essere vuoto di moralità da soli visto che Spirit fu messo KO dopo una dura lotta dove era riuscito solo a ferire l’essere.
Quest’ultimo era alle strette ma, vedendo una possibilità di attaccare, la utilizzò colpendo la meister con la sua daga. Questa strinse i denti e, nonostante la ferita, riuscì ad uccidere il killer.
Soul mutò subito dopo e, lasciando l’anima lì dove stava, portò Spirit e Maka al più vicino ospedale, caricandoli entrambi sulla sua moto.
Li Soul e Maka ricevettero una notizia che sconvolse entrambi, specialmente Maka:
La ferita inferta aveva provocato a Maka la perdita del bambino.
Il padre si rimise in fretta e, quando venne a conoscenza della tragica notizia, tentò di consolare sua figlia, ma inutilmente: Maka, in quel momento, era inconsolabile.


 
Capitolo 2: LOSS
 
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Salve!
Questo capitolo, come avete visto, conteneva una tematica abbastanza sensibile.
Io ho voluto trattarla con la maggior delicatezza possibile.
Se questa scelta non vi è piaciuta, ditemi cosa ho sbagliato e vedrò di rimediare di conseguenza.
Il nome che ho dato al capitolo (Quello che leggete nel menù a tendina) è fatto apposta perché ho voluto tenere il motivo della tristezza di Maka celato fino alla fine della fic.
Ecco un piccolo FAQ anticipato:
1) Maka vuole andare comunque anche se è incinta? Come mai?
Beh, l'ho fatto principalmente perché Maka è un personaggio determinato. Ma il mio amico (Che considero un grande esperto di Soul Eater) mi ha detto che, se andava a combattere in quelle condizioni, solo perché era determinata era una scelta cretina. Quindi ho deciso di giustificarla con il comportamento del killer.
2) Che ha fatto il killer di tanto grave?
Vi do un singolo indizio: Leatherface.
3) Dex R. Gein? Chi è?
Qui mi sono ispirato alla mente di Ohkubo per il nome del killer: Ho messo due riferimenti realmente esistenti nel nome. In questo caso sono entrambi nomi di serial killer: Un killer fittizio e un killer vero ma che ha ispirato alcuni killer fittizi.
Se volete capire chi è il killer vero...vi consiglio di farvi un giro sul canale di Fuoco di Prometeo.
4) Come ha fatto Shinigami a mandare Soul e Maka in una missione tanto pericolosa?
Shinigami ha sottovalutato il nemico e non era al corrente del fatto che Maka fosse incinta (Era nelle prime settimane). Soul, per non dire che Maka era incinta (Lei lo aveva ammonito di non parlare della faccenda fino a nuovo ordine), si è dovuto inventare una scusa credibile.
5) Spirit è stato battuto? Ma non è una falce della morte?
Come ho detto, il nemico è stato sottovalutato. Inoltre tutti sanno che le armi rendono meglio in coppia. Spirit era da solo.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto o che, almeno, vi abbia fatto piangere.
Ci vediamo al prossimo capitolo che pubblicherò entro una settimana salvo impegni.
Ma prima di questo, non dimenticate di recensire questo!
Ciao!
Ray

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Capitolo 3
*** Gift ***


Soul era teso come le corde di un violino. La sua fidanzata e meister stava partorendo proprio in quel momento di fianco a lui e le stava tenendo la mano per far coraggio a lei e anche a sé stesso.
I medici dicevano che c’erano dei problemi nel travaglio e che Maka stava avendo più difficoltà di quanto previsto. Soul non voleva stare a sentire quello che dicevano dato che era fermamente convinto che la sua ragazza ce l’avrebbe fatta a portare a termine la gravidanza.
“Non ti preoccupare, tesoro. Ce la farai a dare alla luce nostro figlio” disse Soul a Maka, ma anche un po’ a sé stesso.
“Grazie, Soul” rispose lei.
La bionda era stremata ed era talmente affaticata che, per un momento, le sembrò di vedere il vecchio Sommo Shinigami, padre di Kid, comparirle di fronte e posarle una mano sulla testa.
Dopo quella che sembrava un’eternità, Maka riuscì finalmente a dare alla luce suo figlio. Soul era in lacrime dalla felicità.
“Congratulazioni. È un maschietto” disse uno dei medici.
La bionda prese in braccio il suo figliolo e gli accarezzò la testa.
“Come lo vuoi chiamare, Maka?” chiese l’albino.
“Damon. È un nome che mi è sempre piaciuto.”
Poi Soul prese in braccio suo figlio e gli sorrise dolcemente.
“Ciao Damon. Benvenuto in famiglia.”
Maka poi si rivolse ad entrambi e, con un filo di voce, disse queste parole:
“Damon, cresci sano, forte e intelligente, mi raccomando. Soul, prenditi cura del nostro figlio anche per me. Sii per lui il padre che per me non era presente e il modello che non è mai stato per me. Sarà dura per te, ma dovrai farti forza e andare avanti. Fallo per me, ti prego. Ricordati sempre che non ho mai smesso di amarti e non lo farò mai.”
“Giuro che lo farò. Anche io ti ho sempre amato e ti amerò per sempre, Maka” disse Soul non capendo il perché delle sue parole.
Maka, sentendo questo, sorrise e chiuse gli occhi.
I medici e gli infermieri accorsero subito, ma per la giovane ragazza era troppo tardi: Il suo cuore aveva smesso di battere. Lei era morta di parto pochi minuti dopo aver partorito il suo unico figlio.
Soul era annichilito dal dolore e non aveva nemmeno la forza di piangere. La sua amata se n’era andata per sempre, lasciandolo da solo a crescere suo figlio. Decise però di mantenere la promessa fatta sul letto di morte di lei.
Maka, intanto, era fuori dalla sala dove Soul teneva in braccio suo figlio. Si dispiaceva per lui, ma purtroppo non poteva farci nulla e camminò nel corridoio dell’ospedale. Li incontrò il Sommo Shinigami e, rivolgendosi a lui, disse:
“Grazie. Mi hai permesso di dare al mio amato il figlio che desiderava e dare a quest’ultimo il nome che volevo. Ti ringrazio della mezz’ora in più.”
Poi, assieme al Sommo Shinigami, camminarono verso la luce in fondo al corridoio.
“Sai, molte persone pensano che la morte sia cattiva e severa. Se solo sapessero la verità…”

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Salve!
Come avete capito, questa è un'altra alternativa malinconica, ma più leggera della prima.
Ho deciso di pubblicare e scrivere oggi questo capitolo perché, semplicemente, mi andava di farlo.
Questa fic sta uscendo parecchio pregna di momenti tristi, ma vi assicuro che ne varrà la pena alla fine.
Un piccolo FAQ anticipato per chiarire eventuali punti:
1) Ma Maka non aveva perso il bambino?
No. Era la prima delle alternative. Queste alternative sono slegate tra di loro ma legate alla premessa. Sono come linee di universo parallele.
2) Che ci fa il padre di Kid? E perché nessuno sembra vederlo?
Il Sommo Shinigami continua il suo lavoro di Dio della morte, ma non per le anime che perdono il sentiero della retta via e finiscono sul suo registro. Nessuno lo vede perché...purtroppo non posso rivelarlo perché sarebbe uno spoiler gigantesco. Chi ha letto il manga capirà. Se non l'avete letto, recuperatelo.
3) Perché Maka da il nome "Damon" a suo figlio?
Per un risultato che vedrete nell'ultimo capitolo della fic (Quello degli after-story). Io non vi dico nulla, ma se fate un po' di mente locale riuscite pure ad arrivarci.
4) Maka che vede il Sommo Shinigami è un'illusione?
No, non lo è. Maka all'inizio pensa di si, ma solo dopo la morte capisce che era realmente lì.
5) Non ho capito bene l'ultima parte della storia.
Maka ormai è solo un'anima e, accompagnata dal Sommo Shinigami, si prepara ad andare nell'aldilà serenamente, consapevole del fatto che Soul sarà un buon padre per Damon.
Questa storia prende a piene mani da una storia disegnata senza dialogo che ho trovato su Facebook dalla trama identica e che ho deciso di rimaneggiare leggermente. Purtroppo non ricordo il titolo e non son riuscito a ritrovarla.
EDIT: Alla fine ho ritrovato il titolo! Si chiama "Thirty and a half minutes" di Snippy MJ. Leggetela perché merita. Ho deciso di usarla come base per questa fanfic perché l'ho trovata molto bella e profonda.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto o che, almeno, vi abbia fatto piangere.
Ci vediamo al prossimo capitolo che pubblicherò entro una settimana salvo impegni.
Ma prima di questo, non dimenticate di recensire questo!
Ciao!
Ray

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Capitolo 4
*** Promise ***


Soul era teso come le corde di un violino. La sua fidanzata e meister stava partorendo proprio in quel momento di fianco a lui e le stava tenendo la mano per far coraggio a lei e anche a sé stesso.
“Non ti preoccupare, tesoro. Ce la farai a dare alla luce nostro figlio” disse Soul a Maka, ma anche un po’ a sé stesso.
“Grazie, Soul” rispose lei.
La ragazza stava usando ogni grammo di forza che aveva per dare alla luce suo figlio. Voleva mantenere la promessa fatta al suo ragazzo.
Dopo quella che sembrava un’eternità, la meister riuscì finalmente a dare alla luce suo figlio. Soul era in lacrime dalla felicità.
“Congratulazioni. È un maschietto” disse uno dei medici.
La bionda prese in braccio il suo figliolo e gli accarezzò la testa.
“Come lo vuoi chiamare, Maka?” chiese l’albino.
“Nakata. È un nome che mi è sempre piaciuto.”
Soul sorrise dolcemente a suo figlio.
La neo-mamma poi, con un filo di voce, disse queste parole:
“Ciao Nakata. Benvenuto in famiglia. Lui è il tuo papà” disse indicando l’albino. Poi si rivolse a questo e disse:
“Soul…ho mantenuto la promessa. Ora sei un padre” per poi baciarlo e successivamente accasciarsi sul letto.
Soul temette subito il peggio e chiamò i medici. Questi gli dissero che non c’erano state complicazioni durante il parto e che Maka era semplicemente sfinita dalla fatica. Soul tirò un sospiro di sollievo e si sedette accanto al letto di Maka con suo figlio in braccio.
In quel momento Soul capì che la sua vita era completa e gli venne in mente una frase tratta da una canzone dei Clean Bandit:
When I’m with you, there’s no place I rather be.

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Salve!
Questo capitolo è puro fluff, come avete visto.
E dopo 2 alternative dove non c'era altro che tristezza, si torna a sorridere.
Come di consueto, ecco un piccolo FAQ anticipato per far luce su eventuali punti:
1) Maka non era morta di parto?
No. Era la seconda delle alternative. Queste alternative sono slegate tra di loro ma legate alla premessa. Sono come linee di universo parallele.
2) Come mai il figlio si chiama Nakata?
Beh, sapete benissimo che io amo mettere dei riferimenti sottili nelle mie fanfic. Questo è uno di quelli.
Se volete risposte, leggete le altre mie fic su questo sito e lasciategli una recensione.
3) Come mai una canzone dei Clean Bandit a caso?
Il punto è questo: Ho scritto questo capitolo mentre guardavo l'E3 e dato che le idee di sviluppo di questa idea erano poco chiare, ho voluto piazzare "Rather Be" alla fine per dargli una conclusione.
4) Ma alcune frasi non sono prese dall'alternativa precedente?
Mi duole dirlo, ma si. Come avete potuto constatare nel punto 3 di questo FAQ stavo scrivendo questo capitolo durante l'E3 (All'incirca durante o poco prima della conferenza Sony, se non erro) e, dato che le idee di sviluppo di questo capitolo non erano chiarissime, ho ricalcato alcuni passaggi per risparmiare tempo. Credo che sarà la prima e ultima volta che lo faccio.
5) Quale promessa ha fatto Maka?
Maka ha promesso a Soul che lui sarebbe divenuto padre nonostante tutto. Non l'ho spiegato nella fic perché pensavo fosse abbastanza ovvio.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Ci vediamo al prossimo capitolo che pubblicherò la prossima settimana (Non più "Entro una settimana") salvo impegni.
Ma prima di questo, non dimenticate di recensire questo!
Ciao!
Ray

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Capitolo 5
*** After Story ***


Soul era tranquillo. Sdraiato sul divano, come se nulla potesse turbare la sua tranquillità, stava pensando a quel traumatico mese dove sia lui che Maka erano sconvolti dalla perdita del loro futuro primogenito. Lei era riuscita ad essere sempre meno triste anche grazie all’albino che la consolava e la faceva sentire al sicuro e anche grazie a Spirit che dava una mano alla bionda a superare lo shock. Ma la giovane falce non riuscì a superare il turbamento come la sua ragazza:
Soul, nonostante fossero passate due settimane, era ancora angosciato dalla vicenda e non riusciva a superarla. Una notte Maka lo sentiva che si lamentava e che soffriva nel sonno. Lei, assieme al suo futuro cognato Wes, si prodigò per far superare il trauma al suo fidanzato. Alla fine, con tanta fatica, ci riuscì e decise pure di riprovare ad avere un figlio.
Mentre era immerso in questo treno di pensieri, sentì il suo nome venir gridato dalla camera di Maka. In tre secondi netti, si trovò di fronte alla porta della camera della sua ragazza che spalancò con un calcio. Nella stanza si palesò la seguente situazione: La bionda meister in piedi al centro della stanza con un sorriso sulle labbra.
“Soul, ho una notizia da darti.”
“Maka, mi hai fatto perdere almeno 5 anni di vita per dirmi una notizia?” disse l’albino ansimando.
“Si, è importante.”
“Ma cavolo, io pensavo ti fosse successo qualcosa di grave!”
“Mi vuoi ascoltare o no?”
“Va bene, dammi questa notizia.”
Maka prese un attimo di respiro e poi disse:
“Soul…sono di nuovo incinta!”
L’albino non disse una parola, ma si fiondò sulla sua meister dagli occhi di smeraldo e la abbracciò. Dopo essersi staccato la posò sul suo letto.
“Soul, non possiamo farlo. Ti ho appena detto che aspetto un bambino!”
“Non intendo quello!” rispose prontamente l’albino.
Quest’ultimo poi si fiondò fuori dalla camera di Maka e prese uno specchio. Dopo averlo appannato con il fiato, ci scrisse su: “42-42-564” e, dopo pochi secondi, comparve la figura del Sommo Shinigami.
“Ciao Soul! Come va?”
“Sommo Shinigami, io e la mia meister Maka Albarn chiediamo un anno sabbatico.”
“Come mai?” chiese curioso il Sommo Shinigami.
“Lei è incinta e non voglio che accada l’incidente di un mese fa” rispose Soul.
“D’accordo, Soul. Per un anno siete dispensati dal frequentare le lezioni e dall’effettuare missioni. Ci vediamo!” per poi chiudere il collegamento.
“Come dispensati dal frequentare le lezioni?” si lamentò Maka.
“Forse non hai capito: Tu non ti muoverai da questa casa fino a quando non nascerà il bambino.”
“Ma…ma…”
Soul la zittì con un bacio e la meister non proferì altra parola.
“Mi occuperò io di tutte le faccende, va bene?” chiese l’albino.
La bionda meister annuì e sorrise. Poi pensò:
“Si, sono proprio fortunata ad avere un fidanzato così.”
 
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Soul stava seduto sul divano a rimuginare. Erano passati sette anni dalla morte di Maka e ancora non era riuscito a superarla. Conviveva con Blair per dare a Damon una figura materna in casa durante la sua crescita. La gatta, però, non era fidanzata o sposata con l’albino e chiedeva sempre al bambino di chiamarla “Zia Blair”.
In questi sette anni il bambino era cresciuto sano e saggio come sua madre. Somigliava molto a Soul nell’aspetto, ma aveva il carattere di sua madre e non era albino come il padre. Come i suoi genitori, pure Damon frequentava la Shibusen e come partner aveva il figlio di Black*Star e Tsubaki.
Ad un certo punto, mentre la falce della morte era ancora assorto nei suoi pensieri, la porta di casa sua si aprì. Soul alzò subito la testa dallo spavento per poi trovare alla porta suo figlio e Blair.
“Ciao Damon!” disse l’albino alzandosi per abbracciare il suo figlioletto.
“Soul, vado a fare la spesa” disse la gatta.
“Ok, Blair. Ricordati di prendere il latte.”
Blair uscì di casa e il giovane padre si sedette di nuovo sul divano.
“Papà?” chiese Damon.
“Che c’è, Damon?”
“Blair è mia mamma?”
L’albino ridette per poi rispondere tranquillamente:
“Ma no. Blair non è tua mamma, è semplicemente una mia amica che ha deciso di aiutarmi ad allevarti.”
“Allora chi è mia mamma?”
Lo sguardo della giovane falce della morte si fece buio. Fece cenno al bambino di sedersi accanto a lui mentre tirò fuori un grosso volume.
“Che cos’è, papà?”
“Questo, Damon, è l’album che contiene le foto mie e di tua mamma. Lei era la mia meister. Lei mi ha reso una falce della morte. Lei mi ha fatto scoprire un sentimento che non avevo mai provato prima: L'amore incondizionato verso una persona.” Soul disse questo mentre sfogliava l’album che conteneva le foto: In queste Maka era sempre sorridente. Poi l’albino, con la voce che tremava, riprese:
“Lei è stata l’unica persona che abbia mai amato. Lei mi è sempre stata accanto. Lei ricambiò i miei sentimenti rendendomi l’uomo più felice della terra. Lei mi rese ancor più felice quando mi disse di essere incinta di te. Lei ha dato la sua vita pur di rendermi felice. Lei, c-con le sue ultime forze, d-disse di amarmi…” L’albino a questo punto stava piangendo, macchiando con le sue lacrime l’album fotografico.
“Lei era tutto per me e il destino ha deciso di portarmela via. Lei mi ha dato il regalo migliore che potesse mai darmi: Un figlio come te.” Il giovane ragazzo chiuse l’album: Era evidente che non riusciva più a resistere ai ricordi che lo assalivano e che lo ferivano come coltelli roventi nel cuore.
“Tu sei saggio e intelligente come lei. Sei un meister proprio come lei. Il tuo nome l’ha scelto lei come sua ultima volontà e, per rispettare la sua memoria, io…” Soul cercava di parlare, tra un singhiozzo e l’altro, per poi concludere:
“Ti ho dato il suo cognome, Damon.” L’albino disse questo poco prima di scoppiare in una crisi di pianto.
Damon abbracciò suo padre e disse: “Non piangere, papà. A scuola ci hanno detto che le anime non muoiono e restano sulla Terra fino a quando c’è qualcosa che le lega. Magari mamma è qui con noi adesso.”
Soul, inspiegabilmente, si sentì meno triste alle parole del figliolo e, sorridendo, lo abbracciò.
“Ti voglio bene, Damon. E te ne vorrò sempre.”
Né Soul né Damon potevano vedere quello che si era unito al loro abbraccio: Una ragazza giovane dall’aspetto pallido ed etereo e dai capelli legati in due codine che li accarezzava con un sorriso sulle sue labbra.

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Soul sorrideva. La sua vita era fantastica in quel momento: Aveva una ragazza che presto avrebbe sposato, un figlio di sette anni che cresceva sano e intelligente e un posto fisso come insegnante alla Shibusen. Dopo la nascita del figlio, lui e Maka decisero di fare qualche altra missione per poi ritirarsi e fare la carriera di insegnanti. La bionda meister divenne insegnante di letteratura ed era un’insegnante abbastanza apprezzata data la sua bontà d’animo e la sua comprensione.
L’albino era noto per la sua bontà d’animo, la sua comprensione e il fatto che, se qualcuno si distraeva, si trovava una matita conficcata nel banco dietro al suo a un centimetro di distanza dal suo volto con attaccato il biglietto:
“Prova di nuovo a parlare…poi tu e il professor Sid avrete qualcosa in comune” e subito l’alunno distratto si ricomponeva. Con una minaccia del genere, pure l’alunno più pigro dell’intera scuola sarebbe divenuto un degno discepolo di Ox Ford...meno la pelata, ovviamente.
Si diceva sempre che la sua vita non potesse migliorare.
Immerso com’era nel suo treno di pensieri, non notò Maka che si avvicinava cautamente a lui senza farsi notare. Questa, con una risatina sotto i baffi, prese una tromba da stadio e la suonò vicino all’orecchio del suo partner.
“Ma sei scema? Mi hai quasi assordato!” disse quest’ultimo risentito.
“Ti ho chiamato tre volte, dovevi andare a prendere Nakata a scuola!”
“Ah, giusto…Ci vado subito.”
“Lascia stare, ormai ci hanno già pensato Kid e Liz. Tanto dovevano ritirare anche il loro figlio.”
La porta bussò, rivelando un ragazzino dall’aspetto simile a Soul ma con gli occhi e i tratti lineari che ricordavano molto Maka.
“Ciao mamma! Ciao papà!”
“Ciao Nakata!” disse l’albino con un sorriso andando ad abbracciare suo figlio.
“Com’è andata oggi a scuola?” chiese la bionda meister.
“Il professor Sid ci ha fatto fare pratica con il nostro partner! Io, Bonnie e Winchester siamo riusciti a battere Nova e Momoko” rispose Nakata.
“Beh, Kid ne sarà felice di sapere questo!” disse Maka.
“E Black*Star un po’ meno…” disse Soul ridacchiando.
Improvvisamente il telefono squillò. L’albino alzò la cornetta.
“Casa Evans-Albarn, chi parla?”
Chi parla è l’uomo che trascenderà gli dei! Hahahahaha!” rispose una voce dall’altro capo della linea.
“Parli del diavolo…” commentò silenziosamente la giovane falce per poi riprendere:
“Come stai, Black*Star?”
“Benissimo, Soul! Ho appena scoperto che Tsubaki è incinta di altri due gemelli! E saranno dei maschi come il sottoscritto!”
“Ah, che bella notizia!”
“Senti, c’è pure Tsubaki che vuole parlare. Te la passo…Tsubaki! Ecco il telefono!” disse il ragazzo dalla testa blu dall’altro capo.
Dopo qualche attimo di silenzio, una voce più delicata rispose.
“Ciao, Soul! Come va?”
“Tutto ok. Sei di nuovo incinta?” rispose l’albino.
“Si. Black*Star ci teneva tanto ad essere di nuovo padre.”
La bionda meister prese poi la cornetta dalle mani di Soul.
“Ciao Tsubaki, sono Maka! Avete già deciso i nomi?”
“Si! Dato che sono entrambi maschi, abbiamo deciso di chiamare Masamune il primo e Masaru il secondo. Li abbiamo scelti insieme come per i primi due figli.”
“Già…mi ricordo benissimo. Ah, senti...” e poi sussurrò qualcosa di impercettibile all’albino, per poi riattaccare.
“Che vi siete detti?” chiese quest’ultimo.
“Soul…forse è meglio che ti siedi.”
“So sopportare una notizia quando la sento.”
Maka fece spallucce e poi disse queste parole:
“Sarai padre per la seconda volta.”
Soul era preparato a tutto. Tranne che a questo. E infatti collassò come una pera cotta sul pavimento, senza però svenire.
“Ti senti bene?”
“È solo l’emozione.”
Si era sbagliato: La sua vita poteva decisamente migliorare.

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Salve!
Questo era l'ultimo capitolo della fic! E magari ci esce pure un leggero spin-off.
Come al solito, ecco il classico FAQ anticipato. Ma stavolta lo farò su tutti gli after story perché è giusto così.
Ecco le domande (Siate liberi di farmene altre a cui non ho risposto nelle recensioni):
1) Maka non aveva partorito senza problemi?
Nope, quella era l'ultima delle alternative. Questo è il primo degli after story.
2) Non avevamo visto Soul evitare di piangere appunto per non turbare Maka?
Si. Evita di piangere di fronte a Maka. Lui però ne ha sofferto parecchio di questo e quindi è naturale che pianga.
3) Come mai Maka gridava per chiamare Soul?
Gridava dalla sorpresa e dalla gioia, ovviamente.
4) Perché Soul non la vuole far uscire di casa? Capisco le missioni, ma segregarla in casa?
Può accadere di tutto nel mondo esterno. Soul lo sa bene e quindi decide di prendere una precauzione.
5) Perché si prendono una pausa per un anno?
Nove mesi per partorire e il resto dell'anno per stare con il figlio.
---
1) Maka non era di nuovo incinta?
No, quello era il primo after story. Questo è il secondo.
2) Soul non riesce a superare la morte dopo sette anni?
Lui ha perso la sua anima gemella. Ha perso parte della sua anima quando è morta Maka e per lui vederla morire di fronte ai suoi occhi è stata un'esperienza straziante.
3) Soul che si mette a piangere? Non sarebbe contrario alla sua natura "Cool"?
Beh, ha dovuto ricordare un evento tragico del passato. Pure Soul non resisterebbe.
4) Damon? Come mai questa scelta per il nome del bambino?
Oh, qui vi volevo. Damon l'ho scelto per un motivo ben preciso. Nell'after story viene specificato che il cognome del bambino non è "Evans" ma "Albarn" come sua mamma. Quindi il nome completo è "Damon Albarn" che è anche il nome dello storico frontman dei Blur e dei Gorillaz.
5) Maka è viva?
No, lei vive come anima. Sta accanto al suo amato per guardare il suo operato e anche perché sente la sua mancanza.
---
1) Soul insegna alla Shibusen?
Si, pure lui insegna alla Shibusen. Insegna musica. Scelta ovvia? Si, ma calzante. Insomma...uno come Soul che cazzo può insegnare? Economia domestica?
2) Kid e Liz sono una coppia?
Si. Li ho sempre visti come una coppia e quindi, beh, ho voluto farli stare insieme.
3) Bonnie, Winchester, Nova, Momoko, Masamune e Masaru? Che nomi sono?
Questa è una domanda a cui darò risposta con piacere dato che mi sono scervellato per un bel pò:
Bonnie deriva dalla storica fuorilegge Bonnie Elizabeth Parker, nota per essere la compagna di crimini di Clyde Chestnut Barrow.
Winchester non deriva dal commissario ciccione de I Simpson, ma da una marca di armi. Ho scoperto, facendo una ricerca su Liz, che il suo cognome deriva dalla marca di mitra "Thompson" nota in America come "Tommy Gun" e quindi mi son detto: "Quale nome di armi può stare bene ad un ragazzo?" e, con una ricerca veloce, ho trovato un fucile a pompa marca Winchester.
Nova è un nome che ho scelto per questo motivo: "Black*Star" riconduce, oltre ad uno degli ultimi pezzi di David Bowie, alla nana nera, la forma finale di una stella (Emblematico visto che il protagonista dai capelli azzurri è l'ultimo membro del clan).
Quindi, dato che White*Star era il nome del padre, ho pensato di dare al figlio di Black*Star e Tsubaki il nome "Nova" che è una contrazione del suo nome esteso: "Supernova". Perché contrarre un nome così? Perché Nova è un nome già più credibile.
Momoko è un nome giapponese che deriva da due kanji: "Momo", che è il nome giapponese della pesca, e "Ko" che vuol dire "figlio". Un fatto curioso: Alla figlia di Tsubaki e Black*Star volevo dare il nome "Kaori" che vuol dire "profumo" in giapponese e sarebbe stato alquanto ironico visto che la madre porta il nome di un fiore senza profumo.
Masamune l'ho scelto perché, come tutti i fan di Soul Eater sanno, era il nome del fratello di Tsubaki. Mi è sembrato carino dargli un omaggio visto che è un personaggio abbastanza interessante.
Masaru è un nome giapponese che significa "vittoria". E, senza pensarci, ho fatto pure un riferimento a "Daimon Masaru", protagonista di "Digimon Savers", serie inedita in Italia.
Ora facciamo un giochino: Provate ad indovinare chi ha scelto i nomi dei bambini.
4) Tsubaki è incinta di due gemelli dopo che ha già due figli?
Si. Sono abbastanza grandi per badare a quattro figli.
5) Maka è di nuovo incinta? Ma Soul non poteva usare un preservativo?
Si, Maka è di nuovo incinta. Sette anni dopo il loro primo figlio. Se non ha usato il preservativo ci sarà un motivo.
A voi la sentenza nelle recensioni.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito la mia fic.
In ordine alfabetico ringrazio:
AnimeAly
lara_neko_91
Mirai Dragneel_02
E infine Trisha_Elric che, nonostante abbia scritto una sola recensione finora, la voglio ringraziare comunque.
Non dimenticate di recensire questo capitolo!
Alla prossima fic!
Ray

 

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