100 buoni motivi per odiarlo!

di rub_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** . Fuckin perfect . ***
Capitolo 2: *** . Gives you hell . ***
Capitolo 3: *** . With me . ***
Capitolo 4: *** . Come home . ***
Capitolo 5: *** Ehi... ***
Capitolo 6: *** NOTIZIONEEEE ***



Capitolo 1
*** . Fuckin perfect . ***


.Prologo.




A tutti quelli che,
almeno una volta nella vita,
si sono sentiti esclusi,
inutili, sottovalutati,
diversi, rifiutati,

soli, oppressi,delusi,
o imprigionatiin qualcosa
che non gli appartiene.

Ognuno di noi ha una strada,
ognuno ha un dono,
un qualcosa di unico che lo distingue.
Ognuno ha un compito.
Alcuni hanno la fortuna di scoprirlo subito,
altri ci impiagano di più.
Bisogna solo essere pazienti,
ma prima o poi salterà fuori,
è inevitabile!



-Cosa? È uno scherzo vero?- Gridai esasperata.
-Ti sembra che io stia scherzando Mellory?- Disse mia madre in tono pacato
-Te l’avrò detto mille volte che non devi chiamarmi con quel nome!- Le risposi acida.
-Non parlarmi così Mel, sono pur sempre tua madre!- Mi guardò dispiaciuta.
-In questo momento mi sembri più una pazza!-
Mi fissò per qualche attimo dritto negli occhi prima di crollare. Non era mai riuscita a reggere il mio sguardo per più di qualche secondo, soprattutto quando ero arrabbiata.
Sospirai e andai verso di lei abbracciandola. -Andiamo, non puoi piangere per ogni cosa!-
-Voglio solo che tu sia felice- Si asciugò le lacrime con la manica del maglione. - Lavoro lì da circa un anno, se rifiuto quest’offerta mi licenzieranno…chi provvederà a noi due?- Le allungai un fazzoletto e si soffiò il naso rumorosamente.
-Ma perché proprio da lui? Posso restarmene a casa da sola! So cucinare, fare la lavatrice e stirare. Sono del tutto autosufficiente!-
-Quale madre irresponsabile lascerebbe la figlia sedicenne da sola per tutto quel tempo? Anne si è offerta di accompagnarmi in questi mesi, è stata davvero molto carina!- Un lieve sorriso spuntò sul suo volto. Ogni volta che parlava di Anne sorrideva. Sono sempre state amiche. Al liceo erano persino rimaste incinte nello stesso anno!
-Mesi? Pensavo si parlasse di giorni, massimo settimane, ma non di mesi!- sciolsi l’abbraccio e mi allontanai da lei.
Scoppiò di nuovo a piangere. -Diavolo mamma, non puoi piangere sempre e per tutto!- le sbraitai contro.
Presi il cappotto e uscii di casa.

Ora, provate a immaginare una bambina piccola, bionda, occhi azzurri, con due codini perfettamente allineati .
Mettetele addosso un vestitino rosa con tanto di pizzo sotto la gonna e scarpette coordinate.
Fatela giocare coni peluche e la corda per saltare.

Scommetto che ognuno di voi ne conosce una.

Ecco, questa sarei io se mia madre avesse potuto scegliere che figlia avere.

Ora cancellate tutto.

Immaginate una bambina castana, occhi verdi. Ha i capelli ricci, e si sa, i capelli ricci non stanno mai a posto, in qualsiasi modo tu li metta!

È testarda, un vero maschiaccio, e pur di non indossare una gonna andrebbe in giro in mutande.

Ecco, questa sono realmente io, Mellory Pucker .

I giochi da femmine proprio non mi andavano giù ,le bambole più di tutti!
Una volta mia madre me ne portò a casa una nonostante le avessi ripetutamente detto di non farlo.
Quindi, per farle capire meglio il concetto , dopo averle tagliato i capelli e colorato tutta la faccia con l’indelebile nero, cercai di bruciarla con il fornello della cucina.

Mia madre non mi comprò mai più una bambola.

Ho smesso di credere definitivamente a Babbo Natale verso i sei anni, anche se questa storia di un ciccione che invece di festeggiare coi parenti se ne va in giro a fare il buon samaritano mi è sempre puzzata un po’.
E poi, come potrebbe un vecchio di 160 chili girare un pianeta in una notte? Non ci riuscirebbe nemmeno se le renne avessero un motore attaccato al culo!
Il fatto che il Babbo che portava i regali in casa mia avesse le tette e gli stessi occhi azzurri di mia madre andò a confermare sempre di più la mia tesi.

-Non fare il maschiaccio Mel, sei una signorina, comportati come tale!- mi ripeteva sempre mia madre.
Ma in realtà , non è mai importato nulla di quello che la gente dicesse o pensasse su di me.
A quale bambino importa cosa gli altri pensano?

All’asilo giocavo nel fango e mi divertivo a fare la lotta con i maschi. Molto spesso, anzi, direi praticamente sempre, erano loro a prenderle da me.

Mi chiamavano “ l’evasa “.
Venivo messa in punizione più di chiunque altro, ma nessuno capiva che ciò non contava assolutamente niente.
Tutto tempo sprecato.
Finiti i miei dieci minuti al muro ritornavo a fare esattamente quello che facevo prima.
Sono sempre stata testarda come un mulo.

Le maestre parlarono spesso con mia madre.
Sostenevano che io avessi un disturbo di iperattività e che sarebbe stato meglio portami da uno psicologo infantile.

A distanza di dieci anni non posso fare a meno di pensare a quante stronzate la gente riesca ad inventarsi solo per liberarsi delle persone che non gli fanno comodo!

Mia madre pianse per giorni temendo che io avessi qualcosa di sbagliato.
Molti bambini non hanno mai visto i loro genitori mentre piangono.
Beh, io sì, e spesso, molto spesso.
Ha sempre avuto la lacrima facile, oserei dire che mia mamma piange con la stessa frequenza con cui una persona normale va al bagno.
Una volta pianse vedendo un documentario sui bachi da seta. Non chiedetemi come e perché.

Non è mai stata una molto autoritaria.
Forse perché mi ha avuto quando era ancora molto giovane, ma adesso che di anni ne ha trentasei è cambiato poco e niente!

E ad ogni pianto, pronta a consolarla, c’era Anne.
Sono migliori amiche dai tempi del liceo, in un certo senso le invidio.
Si sentono praticamente ogni giorno, e in sedici anni non le ho mai viste litigare.
È davvero una donna fantastica.
E lo sarebbe ancora di più se non avesse messo al mondo l’essere più odioso di questo pianeta.
Un metro e ottanta di pura stupidità.
L’essere più arrogante e presuntuoso che io abbia mai visto.

Ci odiamo da quando siamo piccoli.
Non riesco a ricordare un solo minuto in cui io e Harry Styles siamo andati realmente d’accordo.

Da quest’anno è entrato a far parte di una band .
Hanno migliaia di ragazzine urlanti a seguito.

Se ci penso non riesco ancora a capacitarmi di come cinque idioti patentati siano riusciti a fare tutto ciò.


La vibrazione del telefonino mi richiamò alla realtà.
Era sera.
In giro non c’era anima viva. Solo io e il mio cappotto.
Lo schermo del telefono era l’unica fonte di luce.
Lessi mentalmente il messaggio. ‘Dove sei? Prepara le valigie per domani mattina. Mamma.’

Fantastico. La reclusione in casa Styles sarebbe iniziata prima del previsto.
Fissai il fissai il telefono per qualche secondo prima di lanciarlo con forza nel prato del parco.
-Fanculo!- urlai con tutto il fiato che avevo guardando verso l’alto e stringendo i pugni sui fianchi.

Iniziai a correre. Così , senza un motivo preciso.
Lo faccio ogni volta che sono arrabbiata , per sfogarmi.
L’aria fresca sulla faccia mi da un leggero sollievo.

Perché è tutto così incasinato? Perché non posso avere una madre normale? Perché mi ritrovo sempre così fottutamente sola?

Ero arrivata davanti alla porta di casa.
Mi fermai di colpo, lasciai cadere le braccia lungo i fianchi e respirai affannosamente.

Appena entrata sentii il rumore della Tv ancora accesa.
In salotto mia madre dormiva distesa sul divano. In una mano il telecomando, nell’altra il cellulare.
Schiacciai un pulsante e il televisore si spense di colpo lasciando la casa al solo rumore dei respiri di mia madre.. La coprii con una coperta in pile.

In camera mia una valigia aperta era posizionata nel centro del letto in attesa solo di essere riempita.

Sarebbe stato un inferno.



.Fine prologo.



.When words are not enought .

Fuckin perfect -Pink.


( http://www.youtube.com/watch?v=fwizoxuUBuk&feature=fvwrel --> link della canzone )


♪. Slice of text

Done looking for the critics,                                                               ( Sono stanca di guardare le critiche,
'Cos they're everywhere                                                                    perchè sono ovunque
They don't like my jeans                                                                      Non amano i miei jeans
They don't get my hair                                                                    non capiscono i miei capelli
Strange ourselves and we do it all the time                                        estraniamoci e facciamolo per tutto il tempo
Why do we do that?                                                                              Perché facciamo questo? )





[ Ho pensato di inserire a fine di ogni capitolo una canzone tra le mie preferite.
Se vi state chiedendo perché il capitolo ha lo stesso titolo della canzone…non c’è un motivo preciso! Così perché mi tira il culo di farlo (?) , per lasciare un po’ più di suspense(??) e perché con i titoli non sono una cima! ]


. Spazio autrice .

Scccciao a tutti!
Prima di tutto volevo ringraziare chiunque sia arrivato a leggere fin qui! Graaaaazie! :3
Secondo, se vi state chiedendo perché Harry non è presente nel capitolo, vi garantisco che entrerà nel prossimo! Questo è solo il prologo, e dovevo fare in modo di presentare per bene la protagonista!
Terzo, se vi aspettate una storia dove i protagonisti si odiano, e dopo due capitoli improvvisamente scoprono di amarsi, questa non è assolutamente la FF per voi!
Sono estremamente realista, e volevo creare una storia che avesse almeno un minimo di credibilità!
Nella realtà due che si odiano si odiano,non finiscono a letto insieme,
e due che si conoscono da appena un giorno non possono dire di amarsi!
Scusate per lo ‘sfogo time’ ma oggi o i coglioni in giostra!

Spero che vi piaccia perché vi garantisco che ci ho lavorato tantissimo! : )
Mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate attraverso una recensione, sarei la persona più felice di questo mondo!

Alla prossima!
Ru .

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Capitolo 2
*** . Gives you hell . ***


Now you’ll never see, what you’ve done to me                                                              Ora tu non vedrai mai cosa mi hai fatto
You can take back your memories me                                                                                 Puoi riprenderti i tuoi ricordi,
there no good to                                                                                                                  non sono adatti per me
And he’s heres all your lies,                                                                                             E qui ci sono tutte le tue bugie,
You can look me in my eyes                                                                                              Puoi guardarmi negli occhi
With that sad sad look you wear so well                                                                  Con quell’aria triste che vesti così bene

(The All-America Rejects - Gives you hell )


 
. Capitolo primo .

 
Eravamo davanti alla porta di casa Styles.
-Coraggio, sorridi Mel !- Mi spronò mia madre.
Alzai lievemente un lato della bocca per sfoderare un sorriso più che finto che  in realtà assomigliava di più ad una smorfia di disgusto.
Mi accarezzò dolcemente  una guancia e mi sorrise. - Piccola mia, non credere che mi piaccia tutto ciò, lo faccio solo per noi,ho bisogno di quel lavoro più di qualsiasi altra cosa. -
Ricambiai il sorriso, ma non feci in tempo a rispondere.
- Harry portami giù la valigia!-  Le urla di Anne da dentro la casa interruppero il nostro discorso.
Dopo qualche secondo di silenzio un tonfo sordo, e poi di nuovo la voce della donna. - Caro, avevo detto portar giù, non buttare giù dalle scale! -
-Se corressi giù dalle scale ogni volta che mi chiami a quest’ora sarei venti chili in meno! - Quella voce mi fece rabbrividire. 
-Ti spiacerebbe portare giù anche il vaso di zia Beth? -
-Vaso in arrivo!-
-Aspetta, aspetta!- Urlò la donna, ma era già troppo tardi. Il rumore del vaso che si infrangeva contro il pavimento risuonò in tutta la stanza. - Harry sei un idiota! Ma che diavolo pensavi di fare?-
Styles corse giù dalle scale  e si fermò  vedendo i cocci di vetro azzurro sul pavimento. – Andiamo, quel vaso faceva schifo, lo hai sempre detto anche tu! - Affermò con il massimo della calma.
- Bh, si , in effetti non era il massimo della bellezza… - Anne fissava i resti dell’oggetto con le mani sui fianchi, e parve per un attimo convinta delle parole del figlio, ma poi ritornò sulle sue. - Ma tua zia ci teneva tanto, ogni volta che veniva qui mi chiedeva di quell’affare!-
-Un motivo in più per non farla venire qui!- Ribadì lui sorridendo.
Era così che Harry Styles risolveva tutto. Sorrideva. Cercava di fare il simpatico, o meglio cercava di sciogliere tutti con quella bocca sottile e quei suoi denti perfetti. E la cosa peggiore era che la gente ci cascava, motivo per cui lui avrebbe continuato a farlo all’infinito.
 
A mia madre scappò un risolino divertito, ma poi si decise a suonare il campanello.
In meno di una frazione di secondo Anne si presentò ad aprirci la porta sfoderando un  sorriso smagliante.
- Jenet!- urlò circondando mia madre in una abbraccio.
-Mel, - Continuò sempre più entusiasta guardandomi dal basso verso l’alto. – Bambina mia, ma quanto sei cresciuta? -  Disse qualche attimo prima di abbracciare anche me.
- Ci siamo viste solo tre giorni fa.- Risposi sorridente.
- Oh, come vola il tempo!- Esclamò lei  divertita. - Harry caro,  sono arrivate Jenet e sua figlia! – Urlò per richiamare l’attenzione del figlio. – Ah, dimenticavo, già che ci sei ti spiacerebbe portarmi qui le valigie? -
Styles sbucò dopo poco dalla porta.
- Mi pare che oggi tu mi abbia scambiato per una facchino. – sbuffò poggiando i bagagli a qualche centimetro dia piedi della donna.
- Tuo figlio sta crescendo davvero bene Anne! - Disse mia madre avvicinandosi a lui. – Figliolo diventi sempre più bello ogni volta che ti vedo! - Continuò scompigliandogli i capelli.
Fantastico, ora anche mia madre stava dalla parte del nemico!
 
-Penso di aver preso su tutto. Ricordati Harry, quando torno voglio ritrovare la casa intatta, quindi nessuna festa che abbia più di dieci persone, e soprattutto niente alcolici! Le chiavi di riserva sono sotto lo zerbino.- Detto questo lo baciò sulla fronte e lo salutò.
 Abbracciai mia madre che si limitò ad un semplice - Comportati bene -  Per poi scoccarmi un bacio sulla guancia.
 
Le guardammo immobili sulla soglia di casa mentre ci salutavano dal finestrino del taxi con cui sarebbero andate in aeroporto.
Quando la macchina fu troppo lontana per essere ancora visibile mi girai verso Styles e lo guardai male entrando in casa.
-Non devi essere gasato solo perché mia madre ti ha fatto un complimento.- Gli dissi mentre mi avviavo a portare le valigie nella mia camera.
-Uno? Tua madre mi riempie di complimenti ogni volte che mi vede! Quella donna mi adora! - Era appoggiato al muretto d’entrata con un sorrisetto soddisfatto stampato in volto. Naturalmente non si scomodò  a chiedermi se volessi una mano a portare i bagagli, ma anche se lo avesse fatto, avrei sicuramente rifiutato.
-Solo perché sei un leccaculo e non ti conosce davvero. - Continuai passandogli davanti per prendere un altro borsone.
-Tutti mi adorano- Disse alzando il tono di voce per essere sicuro che lo sentissi nonostante fossi in un’altra stanza.
-Oh piccolo Harold, l’importante è essere convinti.- Lo canzonai per poi dirigermi verso la cucina.
-Non chiamarmi mai più in quel modo-
-Sai Styles dal primo momento che ti ho visto  sapevo che avrei voluto passare tutto il resto della mia vita evitandoti.- Continuai indifferente mentre aprivo il frigorifero in cerca di qualcosa da bere.
Si avvicinò a me con fare deciso. - Sulla mia fronte vedi scritto ‘Prendimi per il culo’ ? No! E allora piantala!-
Presi del succo e lo versai in un bicchiere. - Perché dovrei smettere? È così divertente vedere la tua faccia quando lo faccio - continuai sorridendo menefreghista. Riappoggiai il bicchiere vuoto sul tavolo e feci  per andare nella mia nuova camera.
- Fermati un attimo! - 
Mi bloccai di scatto e mi voltai verso di lui. - Che c’è ancora? -
- Insomma, dobbiamo vivere insieme per i prossimi mesi…- Cominciò.
- Ti prego non ricordarmelo! - Sussurrai portandomi una mano alla fronte.
- Penso che dovremmo stabilire alcune regole. -
- Da quando in qua Harry Styles ha delle regole? - Chiesi sempre più sarcastica.
- Infatti saranno per te! Dopotutto questa è pur sempre casa mia! -
- Illuso! - Mi voltai ignorandolo e proseguii verso la camera.
- Dove diavolo vai ora?-
Mi voltai di nuovo. - Se pensi che farò quello che mi dici tu ti sbagli di grosso! Non vedo il motivo per cui io dovrei seguire delle regole e tu no!  Viviamo insieme? E allora la cosa dovrà valere per entrambi! - esclamai decisa. Wow, a volte mi stupisco di me stessa! Mel 1, Harry 0.
Sospirò visibilmente irritato. - D’accordo.-
Sorrisi vittoriosa. - Perfetto! Cominciamo col dire che  non dovrai mai toccare niente di mio, per nessun motivo! -
- Nemmeno su devi farlo! E se sono con una ragazza non devi disturbarmi in alcun modo, anzi tanto meglio se esci addirittura di casa. -
Feci una smorfia di disgusto a quel pensiero raccapricciante. -  E non sognarti di svegliarmi la mattina presto! Qualsiasi giorno, e per qualsiasi motivo! -
- E sentiamo, cosa intenderesti con mattina presto? -
- Non prima delle undici. Sono abbastanza irascibile e acida quando lo fanno. - Dissi decisa.
- A me sembra che tu lo sia già normalmente, non penso riusciresti a fare di meglio! -
- Credimi, ne sono capace!  Qualche mese fa il Signor Wilson, il mio vicino di casa , ha avuto la brillante idea di allenarsi col suo trombone alle otto del mattino. Gli ho urlato di smetterla parecchie volte, ma il suono di quello strumento infernale era troppo forte e evidentemente non mi ha sentito. Così ho deciso di passare ai fatti, e ho rotto il vetro della sua finestra con il solo aiuto di  una ciabatta.- Sorrisi soddisfatta. - Sì, quello lo ha sentito! -
- Non dirmi che lo hai fatto sul serio - Chiese Harry confuso.
- Ci puoi scommettere! Forse è per quello che quando mi vede per strada mi evita. -
Scosse la testa.  - Tu sei completamente pazza! -
-Già, quindi se non vuoi fare la stessa fine, ti conviene svegliarmi il più tardi possibile! -
- Mi piace girare nudo - Sbottò lui improvvisamente.
Sbarrai gli occhi - Che? -
- Vuoi che ti aiuti con un  disegno? -
- Oddio no, l’immagine di te che cammini nudo per casa potrebbe farmi andare in terapia psichiatrica! Quindi vedi di coprirti, almeno quando sono a casa. -
- Cercherò - Acconsentì lui deluso.
- Ah, un’ultima cosa, stasera vengono i ragazzi, vedi di comportarti bene, almeno con loro. -
 
Harry Styles che mi dice cosa devo o non devo fare , questa è bella!
 
 

.Fine capitolo primo.

 

 . Spazio autrice .
 
Sccccccciao!!
Prima di tutto GRAZIE a chi mi ha sopportato ed è arrivato a leggere fino a qui.
GRAZIE  a chi messo la storia tra preferite, seguite e  ricordate,
e GRAZIE a chi ha recensito!
NON SMETTERÒ MAI DI RINGRAZIARVI!
Dunque dunque,
questo capitolo è una specie di passaggio, non ha molti fatti,
è una specie di introduzione del rapporto che c’è tra Mel e Harry.
Dal prossimo introdurrò anche i ragazzi,
e le cose inizieranno a farsi più interessanti…
ma non anticipo niente!
Dovrei chiedervi un favore.
Sto leggendo già alcune FF, ma sono una specie
di drogata di capitoli, quindi vi chiedo se sareste così carini
da consigliarmi qualche bella FF : )
Se ne avete qualcuna da farmi leggere scrivetela nelle recensioni
e sarò più che contenta di leggerla!!:D
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, evi sarei INFINITAMENTE
 e ENORMEMETNE GRATA se mi lasciaste
una recensione per farmi sapere cosa ne pensate..
Alla prossima!
Ru.
 
 

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Capitolo 3
*** . With me . ***


 
" Thoughts read are spoken, forever in doubt.                        ( Ho detto quello che pensavo, sempre in dubbio.
And pieces of memories fall to the ground.                                  E pezzi di ricordi cadono a terra.
I know what I did and so,                                                                    Io so quello che ho fatto e così,
I won’t let this go.                                                                           non permetterò che questo vada via
Cause it’s true, I am nothing without you."                               Perchè è vero, io non sono niente senza di te.)
           
            ( With me - Sum 41)


. Capitolo secondo .

 
Ero comodamente seduta sul divano a guardare la TV quando il campanello suonò.
Diavolo, erano già arrivati?
Non mi mossi di un solo centimetro.
L’idea di conoscere quei quattro idioti non mi piaceva proprio per niente.
Sono amici di Harry, saranno proprio come lui, giusto?
- Non scomodarti, mi raccomando.- Mi disse lui sarcastico mentre scendeva le scale tutto trafelato.
Lo ignorai, continuando a smanettare col telecomando.
 
Aprì la porta sfoderando uno dei suoi sorrisi da pubblicità della Colgate.
Li salutò uno ad uno, ma non prestai molta attenzione a quello che si dissero, il finale della puntata di Gossip Girl che stavano trasmettendo era decisamente molto più importante delle cazzate di cinque coglioni esaltati.
 
Stavano facendo decisamente troppo rumore per i miei gusti.
- Potete stare zitti cazzo?  Chuck si sta dichiarando a Blaire! - Sbottai .
Mi guardarono incuriositi. - Harry non perdi mai il vizio vero?- Disse uno di loro. Indossava una maglia a righe e delle bretelle anni ’50, forse sarà per questo che mi sembra appena uscito dal telefilm di Happy Days ! - Potevi dircelo che avevi visite, saremmo passati più tardi. - Continuò sorridendo malizioso.
 Guardai Styles con uno sguardo assassino.
Come ha osato  quel coglione pensare anche solo per un secondo che io e quella sottospecie di porcospino ... Mi vengono i brividi solo a pensarlo!
Mel, mantieni la calma. Cuck sta dicendo a Blaire quanto la ama, non devi perderti questo momento per nessun motivo al mondo, è di vitale importanza!
Ritornai a posare il mio sguardo sulla TV e sul primo piano di quel gran figo di Chuck.
- Frena Lou, lei è la mia coinquilina - Disse Styles indifferente.
Wow, si era davvero sprecato!
La sua coinquilina? Fantasia portami via!
Avrebbe potuto dire la ragazza che mi odia, avrebbe reso di più l’idea.
- Ci tengo a sottolineare che è una convivenza forzata, molto forzata, e soprattutto momentanea. - Precisai da dietro lo schienale del divano senza togliere lo sguardo dal televisore.
- Potresti almeno venire a presentarti. - Sbottò Harry.
Lo ignorai, Chuck e il suo viso da Dio greco mi stavano letteralmente togliendo il fiato.
- Mel, mi hai sentito? -  Si avvicinò a me, ma appena vide che non lo calcolai, si piazzò davanti alla televisione sotto gli sguardi divertiti dei suoi amici.
- Togliti cazzo! - Urlai visibilmente irritata.
- Ora parli vedo! - Restò immobile sorridendomi beffardo.
- Ho detto che devi levarti! - Gli tirai dei cuscini per cercare di smuoverlo, ma niente da fare.
- Prima presentati. -
Ok, nessuno può mettersi tra me e Cuck Bass, nessuno!
Mi alzai in piedi e andai in camera mia alla ricerca di qualcosa con cui poter far del male a quel coglione.
Frugai qua e là, poi vidi ciò che faceva per me .
La mia vecchia mazza da baseball.

Non mi erano mai piaciuti gli sport da signorine come la ginnastica artistica e il pattinaggio.
Per un po’ avevo preferito gli sport che includessero il requisito di fare del male a qualcuno tipo boxe o rugby, ma poi una brutta slogatura alla caviglia rovinò tutto, e per mia madre non ci furono più scuse.
Provai ogni genere di sport, ma nessuno si rivelò quello giusto per me.
Così iniziai a correre, per la mancanza di qualcosa di meglio da fare.
Correvo sempre. È liberatorio.
 
Impugna stretta la mazza e ritornai in salotto.
- Harry, qui qualcuno non ha buone intenzioni! - Esclamò un ragazzo moro.
Lo ignorai e mi avvicinai sempre di più a Styles.
- Andiamo, non avresti il coraggio di farlo. - Esordì lui guardandomi.
-  Tu dici? - Risposi sfoderando un sorriso isterico da omicida, per poi iniziare a dimenare la mazza in qualche colpo che lui prontamente schivò.
- Tu sei tutta pazza! - Andò a rifugiarsi dietro la schiena del ragazzo con la maglia a righe.
Guardai subito la TV e vidi i titoli di coda scorrere lentamente sullo schermo.
Abbassai le braccia lungo i fianchi e lascia cadere a terra la mazza.
Guardai fisso Harry stringendo i pugni.  - Non ho visto la fine… - Bofonchiai a denti stretti.
- Beh visto che è finita ora posso presentarti i ragazzi. -  Improvvisò un finto sorriso ma per addolcirmi visto che il mio sguardo in quel momento doveva essere parecchio assassino.
Ma con me non attacca.
Mi avvicinai a loro mentre mentalmente progettavo un’imminente vendetta.
Styles si levò cautamente dalla schiena del suo amico.
- Lui è Louis , ma puoi chiamarlo.. -
 Non lo feci nemmeno finire. - John travolta dei poveri! Già, penso che sia perfetto come soprannome.-
Harry mi guardò confuso. - Questo per te significa essere gentile? - mi sussurrò all’orecchio.
Non  risposi e passai al secondo ragazzo , aveva una pelle olivastra e dei profondi occhi neri.  - Sono Zayn - Si limitò a dire deciso. Lo squadrai per qualche attimo. - Wow,- dissi guardandogli i capelli. - con quella cresta faresti invidia al vecchio gallo di zio Frank! -  Si tastò indeciso il ciuffo, e io passai oltre.
Mi ritrovai di fronte a un biondino, evidentemente tinto, che mi guardava timoroso con gli occhi spalancati. - Calma riccioli d’oro non ti mangio mica. -  Gli scompigliai i capelli .
- Ehy, fermi un attimo, pensavo di essere io il ricciolo qui, non Niall! -  Sbuffò Harry.
L’ultimo ragazzo sembrava persino normale. - Piacere , Liam. - Mi allungò la mano sorridente.
Guardai la sua mano tesa  verso di me, ma non la strinsi .- I  più lecchini sono sempre i peggiori! - Lo liquidai.
- E lei è Mel, - Terminò Styles guardandomi storto. - e questa è la sua idea di gentilezza. -
- E ora Mel se ne andrà in camera sua perché qualcuno, - dissi marcando fortemente l’ultima parola mentre lo guardavo - non le ha permesso di guardare la fine del suo telefilm preferito.- Conclusi per poi avviarmi verso la stanza.
- Wow Harry, hai trovato pane per i tuoi denti. - Sentii dire da uno di loro prima di richiudere la porta sbattendola il più forte possibile.
Mi sedetti alla scrivania.
Presi un foglio e una penna e iniziai a scrivere.
 
100 BUONI MOTIVI PER ODIARE HARRY STYLES .
 Una lista, eccola mia valvola di sfogo . Era così, ogni volta che volevo sfogarmi scrivevo, senza un motivo.
Avrei potuto fare molti più punti a quella lista, mille, anche diecimila, ma sarebbe come pensare a lui,  e lo vedevo già troppo per i miei gusti!
 
N. 1 : Odio quel suo stupido sorrisino.
N. 2 : Odio il suo essere sbruffone.
N. 3 : Odio quando si crede al centro del mondo.
N. 4 : Odio il suo modo di parlare rilassato anche quando non dovrebbe esserlo.
N. 5 : Odio quei suoi stupidi capelli che stanno a posto in qualsiasi modo tu li metta.
N. 6 : Odio le sue battutine maliziose.
N. 7 : Odio il modo in cui la fa sempre franca quando combina un casino.
N. 8 : Odio quando insiste su qualcosa e non la smette.
 

. Fine capitolo secondo .
 

 
 

. Spazio autrice .

Sccccciao bellezze!
GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!
Cioè voglio dire, 48 recensioni?? Cioè ma quanto vi amo?? TAAANTO!! :3
Prima di tutto diciamo che anche questo è un capitolo di passaggio ,
dal prossimo inizieranno a succedere un po’ di fattarelli e la faccenda si farà più interessante! ;)
Questo chap era solo per introdurre i ragazzi.
Spero non vi abbia fatto troppo schifo!
Vi sarei IMMENSAMENTE GRATA  se lasciaste un recensione….
Andiamo,fatemi felice… :3
Alla prossima!
Ru.
 
 p.s. la canzone è una delle colonne sonore di Gossip Girl, è davvero stupenda, vale la pena ascoltarla, fidatevi!

 

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Capitolo 4
*** . Come home . ***


I get lost in the beauty                                                           (  Mi sono perso nella bellezza
of everything i see                                                                         di tutto ciò che ho visto
the world ain’t as half as bad                                              il mondo non è cattivo nemmeno la metà
as they paint it to be                                                                         di come lo dipingono )

(One republic - Come home.)
                                                         
. Capitolo terzo .
 

 
- Sei obbligato a portarmi Styles. - Esclamai. Andava ad una festa esclusiva al Pacha e aveva intenzione di lasciarmi a casa? Forse non sapeva con chi aveva a che fare!
- E sentiamo, chi mi obbliga? - Rispose con aria di sfida appongiandosi allo stipite della porta di ingresso e giocando con le chiavi della macchina.
- Tua madre, prima di partire ha detto che sono un ospite, e in quanto tale devi essere gentile con me. - Ribadii sorridente.
- Non mi ricordo che mi abbia detto una cosa simile… - Si grattò la testa confuso.
- Beh, forse perché non l’ha proprio detto ad alta voce… - Mi sorrise compiaciuto. Ok, sua madre non aveva mai detto una cosa del genere, ma dovevo pur inventarmi qualcosa per farmi portare, no? - ma sono sicura che l’ha pensato! Andiamo Harry, devi andare là anche tu, cosa ti costa portarmi ? - Allargai sempre di più un fintissimo sorriso e sbattei le palpebre animatamente.
Lui sbuffò e mi fece cenno di salire in macchina. -Sai, potresti lavorare come lecchina professionista. -
Sorrisi compiaciuta . - Lo so Harold, lo so. -
- Non devi chiamarmi in quel modo! Guarda che sono ancora in tempo per farti scendere. -
Lo ignorai. Mentalmente ero già a pregustarmi la mia festa .
 
Il pompare della musica a palla mi rimbombava in testa.
La pista era affollata come mai non l’avevo vista prima d’ora, ma  in fin dei conti quando c’è più gente è meglio. Puoi ballare come ti pare e piace, puoi anche fare movimenti strani o agitarti come una posseduta, che tanto, in mezzo alla massa, nessuno lo noterà.
Gli amici di Styles si erano aggiunti a noi poco prima di entrare , ed erano subito tutti partiti all’attacco in mezzo alla pista.
Sembrava un specie di gara di rimorchiaggio.
Probabilmente avevano scommesso su chi se ne sarebbe fatte di più.
 
Uscii per un momento dalla pista e mi avviai verso il bancone del bar.
Notai che il biondino della sera prima era seduto su uno sgabello con lo sguardo perso.
Mi sedetti accanto a lui ordinando un drink.
- Attento, se la guardi troppo potrebbe consumarsi. - Dissi senza nemmeno guardarlo buttando giù il mio cocktail tutto d’un fiato.
Tentennò qualche secondo prima di capire che stessi parlando con lui. - Cosa? - Rispose incerto.
Stava evidentemente fissando una ragazza bionda piuttosto carina . - Andiamo, la stai fissando da circa mezz’ora, guarda che non sono stupida! Se continuai così però ti prenderà per uno stalker. Con le ragazze ci vuole indifferenza. -
- Tu dici ? - Domandò incerto.
- Forse ti sei dimenticato che io sono una ragazza. - Mi guardò per qualche secondo prima di andare a posare il suo sguardo di nuovo nella direzione della ragazza. Sospirai. - Senti Noah , -
- Mi chiamo Niall.-
- Si beh, Niall, Noah, poca differenza fa… potrei provare a far qualcosa per fartela conoscere…- continuai alzando gli occhi al cielo. Chissà perché lo stavo facendo. Probabilmente perché in quel momento quel ragazzo mi faceva una gran tenerezza.
- Sul serio? - Gli si illuminarono gli occhi.
- Si, ma non farti strane idee. -
- Grazie mille, davvero. - Mi sorrise dolcemente.
Ricambiai il sorriso e mi alzai dallo sgabello. - Quando mi passerò una mano tra i capelli vieni.-
Mi diressi nella direzione della biondina che stava ballando allegramente in mezzo alla pista con alcune amiche.
- Hey - Cominciai sorridente.
 Lei mi guardò un po’ incuriosita. - Ci conosciamo? -
- Beh, non proprio… - Diavolo, e adesso che le dicevo?
- E penso di non conoscere nemmeno il tuo amico laggiù. - Continuò lei senza smettere di muoversi a ritmo di musica.
- Quale amico? - Chiesi fingendomi indifferente.
Guardò nella direzione di Niall. -Quello con cui stavi parlando prima. Sai, mi fissa da circa mezz’ora, la cosa sta diventando un po’ inquietante. - Mi sorrise e finalmente si fermò.
- Già, i maschi sono piuttosto stupidi. - Ricambiai il sorriso. - Gli ho promesso che avrei trovato un modo per farvi conoscere, pare che ti trovi molto carina. -
- Non sembra niente male, direi che si può fare. -
Iniziai a toccarmi nervosamente i capelli e in pochi secondi Niall ci raggiunse.
- Mel, ti stavo cercando da un po’ - Disse rivolgendosi a me
Guardai la ragazza e ridemmo sotto i baffi.
- Niall, lei è… - Cavolo non sapevo nemmeno come si chiamasse.
- Brittany. - Gli porse la mano sorridente e lui la strinse con vigore sorridendole.
- Scusate, vado a cercare Harry. - Dovevo pur inventare una scusa per lasciarli soli, no?
 
Cercai Styles per un po’ in pista ma non lo trovai.
- Sai per caso dov’è andato a finire Harry? - Domandai al ragazzo anni 60 della sera prima.
- L’ho visto andare nel giardino qualche minuto fa.. -
 
Uscii dalla porta .
Lo vidi seduto sul prato, con la schiena appoggiata al muro del locale, e un gatto in braccio.
Non era per niente in buone condizioni.
- Harold..- Lo guardai un po’ schifata.
Ma lui non mi degnò di uno sguardo e continuò a parlare col gatto . -Sai piccolo, ha dei baffi lunghissimi, mai pensato di dargli una spuntatina? -
- Harry sto parlando con te! - Urlai nella sua direzione. Quanto odiavo essere ignorata!
- Ehy , ehy, non urlare! Farai scappare Mr. Rubber! - aveva una voce tremendamente assonnata e ebete. Poi si rivolse al gatto. - Non preoccuparti piccolo, è sempre così acida. -
- Hai bevuto parecchio vero ? - Andai a sedermi vicino a lui.
- Qualche bicchiere, ma non ricordo bene quanto….- Si avvicinò tremendamente alla mia faccia.
Scossi la testa. - Sei un caso perso. -
- Che ne dici di un bacio ? -
Spalancai gli occhi e lo guardai incredula. -Cosa? -
- Non dicevo a te! - portò il muso del gatto all’altezza della sua faccia. -Come si fa a resistere questo naso così carino? - Mi lasciai scappare una risata.
- Forse è meglio se lasci quella povera creatura e ce ne torniamo a casa. -
- Neanche per sogno, mi sto affezziondando a lui. -
- Ma se l’hai trovato neanche dieci minuto fa. - Esclamai per poi cercare di prendere il gatto . -Avanti, lascialo! -
- Non ci penso proprio! -
Inizio una specie di tiro alla fune, solo che ci contendevamo la libertà del povero gatto.
Ok, non è una gran bella immagine!  
L’animale mostrò i denti visibilmente irritato e si accanì sulla mano di Harry mordendola, approfittando del momento per scappare.
- Gatto del cazzo! - Sbraitò.
Ignorai le sue lamentele e lo aiutai ad alzarsi.
Barcollava a destra e a sinistra a occhi socchiusi.
Come avrebbe fatto a guidare in quelle condizioni?
No, non poteva, o saremmo sicuramente finiti schiantati contro un albero!
Ragiona Mel, ragiona!
Bam!
Ecco l’idea.
Feci salire Harry nel posto del passeggero.
In meno di due minuti si era già addormentato.
Frugai nella tasca della sua giacca facendo attenzione a non svegliarlo.
Eccole, le chiavi.
Le impugnai strette e sorrisi eccitata.
Non avevo mai guidato prima d’ora, ma era un’emergenza, dovevo farlo!
Salii dalla parte del guidatore e misi in moto.
L’adrenalina era a mille.
- Ma che diavolo stai facendo? - Domandò Harry con la voce impastata.
Cazzo, si era svegliato. - Emm…ti sto portando a casa forse? -
- Giusto.- Wow, Harry Styles che mi permette di guidare la sua auto… forse siamo in un mondo parallelo!
O forse era semplicemente era troppo ubriaco per capire. - Ma non essere troppo spericolata, o ti toglieranno la patente.- Si girò dall’altro lato e ritornò a dormire.
- Non possono togliermi qualcosa che non ho. - Risposi beffarda.
Ma lui già dormiva, e non mi aveva nemmeno sentita, per fortuna.
Sarebbe stato un lungo tragitto.
 
 

. Fine capitolo terzo .

 
 

. Spazio dell’autrice .

 Scccccciao a todos!
Dunque, questo è il primo vero capitolo in cui inizia un po’ la storia,
e so che  può sembrare un po’ noioso, non entusiasma molto neanche me!
GRAZIE a chiunque abbia letto fin qui,
GRAZIE a chi ha inserito la storia in preferite, ricordate e seguite, o anche a chi la sta leggendo silenziosamente.
GRAZIE IMMENSO  a tutte le meraviglie che hanno recensito!
IO .VI .AMO!!!
 Sarei davvero ULTRA IPER contenta se lasciaste una recensione!!
Chi lo farà si ritroverà il nostro Harold nel letto stasera! :3
Ok, sono davvero poco credibile!
Alla prossima!
Ru
 

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Capitolo 5
*** Ehi... ***


Ok, so che dopo tutto questo tempo dovrei solo nascondermi.
Voglio dire, abbandonare una storia dopo averla appena cominciata...
SONO UN COMPLETO E TOTALE DISASTRO.
Sono successi molti casi negli ultimi tempi,
acluni abbastanza...diciamo....importanti.
Insomma, per faral breve non so se e quando tornerò a scrivere.
Molti me l'hanno fatto capire gentilmente che forse non era la mia strada,
altri me l'hanno semplicemente sputato in faccia, tanto non era il loro di sogno ad essere rovinato giusto?
Ma  forse è stato solo un bene.
Prima te ne rendi conto e prima puoi prenderti tempo per pensare a delle valide alternative.
In sostanza, non ho più nulla di sciuro,
dovrò cercare di ricreare la mia vita da capo,
le  mie aspirazioni, i miei progetti, me stessa.

Ma ciò non vuol dire che io smetta di leggere e girovagare su questo sito, ASSOLUTAMENTE NO !
Mi sentivo altamente in colpa a scaricarvci così,
quindi, se vi va, avevo pensato  che magari potrei darvi qualche link delle FF che più mi colpiscono,
giusto così per scambiare pareri, e parlare con qualcuno, SENZA NESSUN SECONDO FINE.

Ieri sera per esempi, mi sono impattuta nel primo capitolo di questa FF
The best relathionships always begin unexpectedly ... l'ho trovata nel contesto originale,
 e descrive perfettamnte cioè che i protagonisti pensano.
non è affatto male ! C:
Beh, basta stressarvi. se vi va fateci un salto.

Chiedo ancora perdono.
RU.

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Capitolo 6
*** NOTIZIONEEEE ***


Ragazze non ci crederete mai ma...... *rullo di tamburi* 
I'M BACK BITCHEZ!!!! 
So che ormai sono un sacco di anni che non scrivo più
mi ero praticamente dissolta da questo sito 
e dall'intera  faccia del pianeta 
MA
ORA
SONO 
TORNATAAAAA

sto scrivendo una storia con una mia amica,
ci teniamo davvero molto,
è sullo stile delle mie precedenti
i due che si incontrano,
si odiano, 
ma poi succede qualcosa e bla bla bla.
Non anticipo troppo ma prometto che se andrete a leggerla non ve ne pentirete 😏

Vi appassionerà tanto quanto lo sta facendo a me mentre la scrivo. 
Ne sono sicura! 

Si chiama Hate, questo è il link   http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3465425&i=1

Grazie per la comprensione, non vi deluderà lo prometto!! 

Ru.

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