Flawless;

Prompt: trovare difetti in qualcuno

 

 

 

Ha i capelli troppo lunghi.

Magnus giocherellò con una ciocca di Alec.

 

Erano sdraiati sull’erba, il chiacchiericcio sommesso dei loro amici a circondarli.

Scosse la testa, accarezzandogli una guancia: poteva sempre tagliarli.

 

Magari ha gli occhi troppo azzurri?

Sì chinò in avanti per studiarglieli; Alec lo guardò sereno, le iridi velate di limpidezza.

Lo stregone ebbe un fremito: il cobalto chiaro di quegli occhi era perfetto.

 

“… E quella è la costellazione del grande mango!”

Jace stava indicando il cielo stellato sotto lo sguardo esasperato dei presenti.

Magnus sospirò.

Il suo parabatai ha evidenti deficit cognitivi.

 

Sorrise compiaciuto, baciando Alec sulla fronte: finalmente era riuscito a trovargli un difetto.

 

 

 

 

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Jace che si inventa le costellazioni  più disparate fa riferimento a una scena di Lady Midnight. Il suo amore per il mango, invece, viene accennato da qualche parte in TMI.

 

 

 

 

Coloured;

Prompt: dipingere

 

 

Quel pomeriggio, quando Alec rincasò dal lavoro, trovò Max impiastricciato di pittura.

Il suo primo istinto fu quello di strangolare Simon, ma riuscì a calmarsi quando il figlio

gli si aggrappò al collo.

“Che hai combinato, briccone?” mormorò con dolcezza, prendendolo in braccio. 

Il bimbo gli mostrò i palmi dipinti.

“Sono come te, papà!” trillò, toccandogli le guance. “Ho le mani rosa come te e il babbo!”

Uno strano bruciore punzecchiò gli occhi di Alec.

Si chinò per immergere le dita nella pittura blu, facendo ridacchiare Max.

“Ecco” mormorò infine, appoggiando i palmi a quelli del figlio: rosa e blu si mescolarono a formare un unico colore. “Adesso siamo uguali.”

 

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Ho menzionato Simon, perché nelle Cronache dell’Accademia viene detto che qualche volta farà da Baby Sitter al piccolo Max!

Persistent;

Prompt: battibeccare

 

 “Ho detto di no.”

Jace sorrise divertito.

“Ma potrebbe rivelarsi utile” obbiettò, giocherellando con lo stilo di Clary.

La ragazza alzò gli occhi al cielo.

“Per un ornitologo, forse, ma non per uno Shadowhunter!”

“Orni che?”  Jace inarcò un sopracciglio. “Sarebbe quello che orna le torte?”

Clary cancellò una rigaccia dal suo album.

“Sul serio, Jace… Ti amo e tutto il resto, ma certe volte i tuoi discorsi mi preoccupano.”

Il sorriso del ragazzo si allargò.

“È solo un marchio…” le sussurrò, attirandola a sé per i fianchi. “… un marchio piccolo.”

L’adagiò sul proprio petto, alternando ogni parola a un bacio.

Clary dovette fare appello a tutto il suo autocontrollo, per non cedere.

“Per l’ultima volta, Jace” dichiarò, sorridendo contro le sue labbra.

“Non inventerò una runa difensiva contro le anatre.”

 

 

Sighted;

Prompt: “Tu guarda nei miei occhi e trovaci un domani, e appena avrai finito prova a raccontarmelo, se puoi.” La terra trema, amore mio, Luciano Ligabue.

 

 

È tempo che tu vada, Will.

L’ho capito poco fa, guardandoti negli occhi.

C’è tanto di quel futuro, dentro, che il mio cuore si rinvigorisce al solo pensiero.

Hai molti domani di fronte a te: pagine zeppe di prime volte, riflesse nell’azzurro delle iridi.

Devi imparare a lasciarmi andare, fratello mio.

I miei occhi sono sbiaditi: presto sarò costretto a chiuderli.

Per questo ho bisogno che tu viva.

Corri da lei, Will: salvala e salverai anche me.

Guarderò con i tuoi occhi e amerò con il tuo cuore: solo così potrò dire di aver trovato anch’io un domani.

Vivi per me, Will.

Ed io, te lo prometto, non morirò mai.

 

 

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Questa è la primissima cosa che scrivo su quelle due meraviglie che sono Jem e Will e mi rendo conto che non è nemmeno lontanamente all’altezza del loro splendido rapporto! Però ci volevo comunque provare. La drabble è ambientata verso la metà de “La Principessa”,  poco prima che Jem – ormai morente, a letto – chieda a Will di lasciarlo per andare a cercare Tessa. E… niente,  la prossima drabble dovrebbe essere una Malec!

Blushed;

Prompt: imbarazzarsi

 

 

Alec indossò il giubbotto.

La pioggia scrosciava impetuosa, accanendosi sulle finestre.

“Non vorrai mica andartene adesso?

Magnus lo fissava con sguardo malizioso, bloccandogli il passaggio.

“Guarda come piove.”

Alec arrossì.

“Sono uno Shadowhunter” mugugnò accigliato, cercando di superarlo. “L’acqua é l ultimo dei miei problemi.”

“Perché non rimani per la notte?” insistette Magnus, accarezzandogli il petto: il rossore di Alec si accentuò.  “Nel mio loft c’è spazio a sufficienza per tutti e due.”

Giocherellò con un buco nella sua felpa; moriva dalla voglia di toccarlo, di avvertire il calore generato dall’imbarazzo.

 

“Io non…”

Alec deglutì, gli occhi sgranati e il cuore recalcitrante.

“Cioè, tu non...”

Prese fiato, guardandosi attorno alla ricerca di vie d’uscita.

"… Non ho portato lo spazzolino."

Sbiancò di colpo, vergognandosi di quell’uscita infelice.

 

Magnus, invece, scoppiò a ridere.

“Oh, Alexander…” mormorò, attirandolo a sé per il colletto.“… E poi dici di non essere divertente!”

 

Rocked;

Prompt: fare una promessa

 

“¡Dèjame!”

La vocina di Rafael era musicale, ma piena di terrore.

“¡Dèjame en paz!”

Alec accarezzò il corpicino tremante del bambino.

“Rafael…”

Lo scosse con delicatezza, rubandolo ai suoi incubi.

“… Estoy aquì, Rafe. È solo un sogno, piccolino.”

Il bambino sgranò gli occhi.

“Estabas soñando” ripeté Alec in uno spagnolo stentato.

Rafael affondò il volto nella sua maglietta.

“Tengo miedo…” mormorò, aggrappandosi a lui.

“Non devi averne” lo rassicurò il ragazzo, prendendolo in braccio. “Sei al sicuro, adesso.”

Incominciò a cullarlo, sussurrando una nenia in spagnolo.

“¿Prometes?” mormorò Rafael quando i suoi occhi minacciarono di chiudersi. “¿Me prometes que no me dejes?”

Alec gli baciò la fronte, stringendolo più forte a sé.

“Lo  prometo.[1]”

 

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Rafael è il piccolo Shadowhunter sudamericano rimasto orfano durante la guerra Oscura che Alec trova intento a rubare cibo ai Mondani mentre è in visita a Buenos Aires: in Lady Midnight viene accennato il fatto che Alec e Magnus decidono di adottarlo.