A war beetwen angels and demons

di Beforeyou_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1
Mi sveglio di scatto appena sento mia madre urlare,scendo dal letto e corro verso il salotto.
-Mamma?-
-Amore sono qua-.
Urla dalla cucina,forse mi ero solo immaginata il suo urlo,entro in cucina e vedo che sta cucinando i pancake. La sua lunga treccia le cade fino alla schiena e indossa una salopette di jeans con ancora le pantofole ai piedi.
-Ho sentito urlare. Eri tu?-.
Le chiedo mentre apro il frigo e prendo il succo all'arancia mettendolo a tavola.
-No-
-Strano. Avrei giurato che venisse da qua-
-Forse saranno i vicini-
-Si. Può darsi-
-Ora mangia. Ti ho fatto i pancake con le gocce di cioccolato-.
Dice mettendo a tavola almeno una decina di pancake.
-Chi si dovrebbe mangiare tutti questi pancake? Io massimo due ne mangio e tu non ne mangi-
-Dimentichi tuo padre-
-Ripeto che sono molti per due persone-
-Vabbè si intanto mangia-.
E così faccio. Mi metto a tavola e inizio a mangiare.
-Papà?-.
Lei all'inizio non risponde e continua a fare le sue cose.
-Mamma?-
-Si,ti ho sentito-
-E pensi di rispondermi?-
-S-sta venendo-
-Sicura mamma?-
-Certo. Ha avuto un contrattempo a lavoro-.
Mio padre era poliziotto mentre mia madre aveva un negozio di antiquariato con la sua migliore amica,jasmine. Continuo a mangiare mentre la guardo con sguardo inquisitorio.
-C'è qualcosa che non va tesoro?-
-A me va tutto bene. Tu sei strana-
-Io? No no-.
Sorride mentre si siede a tavola e mangia i biscotti con il té. Dopo giusto 5 minuti ritorna mio padre, ormai si erano fatte le 11 e io dovevo vedermi con il mio migliore amico,james.
-Mamma io vado-
-Dove?-.
Si allarma subito appena glielo dico, faceva sempre così e pensavo fosse solo protettiva ma alcune volte diventava preoccupante come cosa.
-Con james,mi ha chiesto di andare con lui al solito bar-
-Ma ora hai finito di fare colazione-
-Mamma stai calma,forse lui deve ancora mangiare-
-Ritorna presto-
-Si come vuoi-.
Intanto che blaterava già mi ero avviata alla porta,preso la borsa ed ero uscita. Davanti casa,appoggiato alla macchina,mi aspettava james.
-Un po' più tardi no? Sto morendo di fame-
-Vorresti dare la colpa a me che non sai fare colazione ad un orario normale?!-
-Ti odio-.
Ride dicendo le ultime parole ed entriamo in macchina. Dopo 10 minuti arriviamo al bar,intanto che james entra e va ad ordinare,io lo aspetto in macchina rispondendo alla decima chiamata di mia madre. Una mezz'ora dopo james rientra in macchina con due cappuccini e un cupcake.
-Ti rendi conto che è mezzogiorno?-
-E allora? Non è un tuo problema-
-Perfetto allora rovinati l'appetito. Mia madre ti aveva invitato a pranzo che fa il pollo alla cacciatora ma visto che stai mangiando allora le dico di no-.
Mi prende il telefono dalle mani appena sto per fare il numero di mia madre.
-Non provarci. Sai quanto mi piace il pollo alla cacciatora. Posso mangiare tutto-.
Rido e guardo verso la strada per poi vedere un ragazzo passare.
-FERMO!-
Urlo scendendo velocemente dalla macchina. Ma il ragazzo corre lontano da me,si gira a guardarmi quando gli urlo di fermarsi ma continua a correre.
-Emily-.
James mi viene vicino poggiandomi una mano sulla spalla.
-Vieni. Stiamo in mezzo alla strada-.
Mi prende la mano riportandomi in macchina per poi ripartire.
-Tu non hai visto niente?-
-Ma chi dovevo vedere emily? Non c'era nessuno-
-No james,c'era un ragazzo dai capelli castani,stava correndo,era vestito tutto in nero-
-Emily credimi non c'era nessuno-
-James mi devi credere c'era qualcuno-.
Lui sospira e arriva davanti casa mia. Scende e quando sta per entrare lo prendo dal braccio.
-Mi devi promettere che non dirai niente ai miei. Ti prego-
-Si,te lo prometto ma poi mi spieghi meglio cosa hai visto-.
Annuisco ed entro in casa posando la giacca sull'attaccapanni e poso la borsa.
-Mamma,papà siamo arrivati-.
Loro non rispondono. Vado in cucina e vedo il fuoco accesso con il pollo sulla pentola,chiudo subito il gas.
-James qua non ci sono-
-Neanche in salotto o in camera-
-Dove possono essere?-.
Prendo il telefono e chiamo entrambi una decina di volte ma non mi rispondono.
-L'amica di tua madre?-
-Jas?-
-Si. Deve sapere dove stanno-.
Faccio il numero di Jasmine e la chiamo ma non risponde neanche lei.
-Dobbiamo andare alla polizia,james,non mi risponde neanche lei-
-Si andiamo subito-.
Andiamo alla macchina e partiamo per poi arrivare alla polizia. Entro,seguita da james,ma all'ufficio centrale non c'è nessuno.
-Forse staranno in riunione-.
Mi dice james e forse potrebbe essere vero,intanto che aspettiamo che qualcuno si faccia vivo continuo a chiamare mia madre.
-Emily-.
Si alza appena vede qualcuno venire da noi. Mi alzo insieme a lui e vado vicino a quel signore.
-Devo fare una denuncia-.
Lui non risponde,si mette al computer e guarda lo schermo.
-Mi scusi? Devo fare una denuncia-.
Continua a non rispondermi e così mi giro verso james.
-Emily aspettiamo qualcun'altro-
-No! Chissà per quanto ancora aspetteremo-.
Faccio per andare più dentro per vedere se c'era qualcuno e quel signore si lancia verso di me ringhiando.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2
-EMILY!-.
James urla verso di me,io rimango paralizzata all'inizio vedendo quel...demone,si perché aveva proprio le sembianze di un demone e ne si vedevano tanti sui libri che leggo poi prendo il computer dietro di me e glielo spacco sulla testa,lui si sposta appena per la botta ma almeno riesco a spostarmi,prendere james per il braccio e correre fuori.
-Che cos'era quello?-
-Non lo so,mi sembrava un demone ma non può essere,non esistono-
Quell'essere viene di nuovo verso di lui,cammina a quattro zampe,di colore verde,dei tentacoli a posto della bocca e ringhia venendo incontro a noi.
-Che facciamo emily?-
-Corriamo-.
Urlo prendendolo dal polso e inizio a correre,sento il mostro dietro di noi,sento il suo fiato malsano sul collo. Poi il vuoto,l'ultima cosa che vedo prima del buio è james che mi prende in braccio e cerca di svegliarmi. Quando mi sveglio noto che non sto a casa mia ma in una stanza completamente diversa dalla mia,con dei strani segni sul soffitto fatto di legno e sul pavimento dello stesso materiale,in realtà tutta la stanza era fatta di legno,legno scuro poi c'erano delle finestre sulla destra  da cui entrava il sole quasi del tutto tramontato.
-Sei sveglia finalmente-.
Mi alzo sui gomiti per vedere chi era e lo vedo....vedo quel ragazzo che avevo vista per strada la mattina così cerco di alzarmi ma non ci riesco,avevo le gambe paralizzate.
-Chi sei? E cosa vuoi da me?-
-Sono louis,un cacciatore di demoni-
-Un cacciatore di cosa?-
-Demoni,come quello che hai visto prima-
-I demoni non esistono-
-L'hai visto no? Quindi esistono-
-N-non può essere. Se è uno scherzo non è divertente-
-Che ragazzina impertinente-.
Mi viene vicino e mi fa vedere il braccio.
-Hai mai visto questi segni?-
-No mai. Senti io devo andarmene,i miei genitori sono spariti e ho degli amici nella polizia quindi non fare scherzi-
-Si dai chiama la polizia e dirgli cosa? Che delle persone che loro non vedono ti hanno rapito?-
-Non vi vedono? Ma che dici? Tu sei pazzo-
-Okay mi devi ascoltare. Tu non sei quella che pensi,non sei una mondana-
-Una mondana? E cosa sarebbe?-
-Una del mondo degli umani. Tu sei una Shadowhunter,una cacciatrice di demoni-
-Io una cacciatrice di demoni? Basta tu sei impazzito-.
Cerco di nuovo di alzarmi e le gambe si muovono un po' giusto per toccare i piedi al pavimento ma quando sto per alzarmi perdo l'equilibrio e ricado.
-Che mi hai fatto le gambe?-
-Niente. È stato il demone-
-Non sto capendo più niente-
-Se ti calmi posso spiegarti tutto-.
Io sospiro e cerco di stendermi di nuovo guardandolo.
-Okay. Ti ascolto-
-Grazie all'Angelo-
-Muoviti prima che cambi idea-
-Stiamo in un vecchio istituto. Siamo un gruppo di shadowhunter. Gli shadowhunters sono delle persone,proprio come voi,solo che abbiamo dei poteri speciali e un compito speciale. Dobbiamo proteggere i mondani dai demoni e alcune volte anche dai nascosti. I nascosti sono i lupi mannari,i vampiri,gli stregoni e le fate,abbiamo dei patti con loro ma quando non vengono rispettati dobbiamo intervenire. Questi segni sono chiamate rune e ci danno vari poteri come la forza,la velocità,l'agilità e altri poteri che dovrai imparare tutti perché tu sei,sei sempre stata e sarai una di noi-
-M-ma mia madre me ne avrebbe parlato. Non credi?-
-Chi è tua madre-
-Brenda Black-
-Black solo?-
-Si-
-Bel travestimento-
-Mi puoi spiegare meglio?-
-Ti spiegherà tutto Hodge-
-Chi è?-
-È il capo di questo istituto. Ogni istituto ha il suo capo-
-Quanti istituti ci sono?-
-Molti. In tutto il mondo. Ma ora devi vedere hodge. È impaziente di vederti-.
-Okay andiamo-.
Stranamente mi riesco ad alzare e a camminare con più agilità. Uscita dalla camera il corridoio è uguale ad essa. Sembrava un po' la tenuta di Downton Abbey però con la struttura di una cattedrale,vista da fuori. Guardo quel ragazzo che sta avanti a me e cammina aggraziato, senza che i suoi passi si sentano,a proposito,non mi aveva ancora detto il suo nome.
-Scusa ma qual'è il tuo nome?-
-Sono Louis Tomlinson-
-Come mi hai trovato? Come sapevi chi sono?-
-Dopo ti risponderò a queste domande ma prima devi chiarirti ancora delle idee-.
Arriviamo davanti una grande porta,sempre fatta di legno dove c'è il disegno di un angelo con una coppa nella mano sinistra,una spada in quella destra e un lago ai suoi piedi,come se fosse risorto da là.
-Qua c'è Hodge. È un brav'uomo ma non fargli domande sul suo occhio di vetro-.
Annuisco appena un po' per l'agitazione e un po' per la paura poi entro. La sala è un enorme biblioteca di due piani,alla fine ci sono delle vetrate colorate con uno strano segno disegnato al centro.
-Emily Blackhawk-.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3
Mi giro di scatto appena sento il mio nome e davanti mi trovo un uomo sulla mezza età,capelli neri con delle punte bianche che si vedevano leggermente. È vestito di nero ma aveva anche un mantello,lo guardai in viso e vidi l'occhio di vetro ma non mi ci soffermai per tanto.
-Si,sono Emily ma il mio cognome è solo Black-
-No. Qui ti sbagli. Il tuo vero cognome è Blackhawk-
-Vuoi dire che mia madre mi ha mentito anche su questo?-
-Ti ha mentito per salvarti-
-Salvarmi?-
-Si. Il nostro mondo è un mondo molto difficile,non da tutti,aveva solo paura di poterti perdere-
-E ora sono io ad aver perso lei-
-È sparita?-
-Insieme a mio padre-
-David giusto?-
-S-si. Ascolta spiegami un po' questo mondo-
-Louis non ti ha spiegato niente?-
-Si ma sai in quel momento non capivo molto-
-Cosa non hai capito?-
-Voi shadowhunters,come nascete?-.
Va in più là e prende un libro molto grande,lo poggia sul tavolo e mi fa un cenno con la testa di avvicinarmi. Quando mi avvicino vedo la foto in bianco e nero dello stesso angelo che avevo visto all'entrata.
-Lui è l'angelo Raziel. È lui quello che ha dato origine a tutto trasformando per la prima volta, grazie alla coppa mortale,il primo shadowhunter. Raziel ha messo nella coppa il suo sangue e quello umano e glielo ha fatto bere perciò noi abbiamo questi poteri che ci rendono fortissimi-
-Ma tutti questi shadowhunters dove sono?-
-Chi nei vari istituti,chi ad Alicante-
-Alicante?-
-Sede ad Idris,è la nostra città. Là ci sono tutti gli shadowhunters e anche il conclave. Il conclave è il centro del potere degli shadowhunters e sono quelli che fanno si che vengano rispettati gli accordi e controllano che gli shadowhunters rispettino le loro leggi, in caso contrario vengono puniti-
-Ma quindi questi accordi sono tipo dei patti?-
-Esattamente. Dei patti tra gli shadowhunters e i nascosti nel quale ci sono varie regole-
-E una di quelle è che i nascosti non possono fare del male ai mondani,giusto?-
-Esatto. Allora hai capito qualcosa-
-Si,qualcosa-.
Faccio un sorrisino cercando di essere il più convincente possibile e guardo altrove.
-Come mai tutti questi libri?-
-Amiamo leggere,avere una cultura in più rispetto agli altri-
-Vedo che la modestia non vi manca-
-Alcuni dicono che siamo degli egoisti perché pensiamo solo a noi e ai nostri poteri-
-Ma fate un lavoro che è tutto tranne che egoistico-
-Lo sappiamo-.
Mentre va a posare il libro io mi faccio un giro per gli scaffali.
-È bellissimo questo posto-
-Grazie. È una cattedrale molto vecchia-
-Tu sai dove possono essere i miei genitori?-
-No. Ma so chi può scoprirlo-
-Chi? Ci vado subito-
-I fratelli silenti-
-E chi sono?-
-Sono shadowhunters che mutilano se stessi nella ricerca continua della conoscenza. Essi non parlano ma sono in grado di comunicare con il pensiero-
-Okay. Dove si trovano?-
-Nella città di ossa. Si può passare da un cimitero ma alcuni dei miei ragazzi devono venire con te e ci andrete domani-
-Domani? I miei genitori potrebbero già essere morti-
-Ora è sera. Per andare nella città di ossa serve la luce-
-Domani mattina presto-
-Okay. Io intanto li avviserò del vostro arrivo-
-Grazie-.
E così dicendo esco dalla biblioteca. Louis mi sta aspettando davanti alla porta,appoggiato al muro,con le braccia incrociate al petto e lo sguardo basso per poi alzarlo quando mi vede uscire.
-Siete stati dentro un bel po'-
-Si lo so. Tu sei restato qua?-
-Si-.
Si stacca dal muro e mi viene vicino prendendomi il braccio destro. Alza la manica della maglia e vedo uno di quei segni che avevano anche loro.
-Ha funzionato-
-Cosa?-
-Ti ho fatto un iratze,è per curare le ferite-
-E perché l'hai detto così? Non eri sicuro che avrebbe funzionato?-
-No,in realtà no. Era ancora un po' dubbioso ma valeva la pena provare-
-E hai provato su di me?-
-Ovviamente. Su chi sennò?-
-Sarebbe successo qualcosa se non avrebbe funzionato?-
-Saresti morta-.
Alza le spalle e mi lascia il braccio. Io alzo gli occhi al cielo e mi aggiusto la manica.
-Hai una grande considerazione di me-
-Sempre-.
Va in cucina da dove proviene un ottimo profumino. Almeno quella stanza non era fatta di legno,era di ceramica. Là ci sono altri 4 shadowhunters,tra di loro anche una ragazza bellissima con capelli neri e lunghi,occhi chiari come il mare e indossava un jeans nero attillato e una felpa che non le copriva neanche fino all'ombelico.
-Loro sono harry,zayn,liam e isabelle-.
Mi presento a tutti anche se non sarebbe servito visto che mi conoscevano già.
-Louis mi devi rispondere a quelle domande-.
Canticchia mentre prende un piatto di pasta e la mangia. 
-Okay-.
Dice dopo che ha finito prendendomi dal polso e portandomi fuori.
-Quali domande?-
-Come sapevi dove stavo? Chi ero? E che ero una shadowhunter?-
-Quando stavo in strada avevo appena finito di combattere contro un demone ed ero ferito al braccio perciò camminavo lentamente ma tu mi hai visto,io avevo la runa dell'invisibilità quindi sono rimasto sorpreso quando mi hai visto ma non potevo fermarmi. Mi sei rimasta impressa per il tutto giorno poi ci è arrivato l'avviso che c'erano ancora dei demoni in città e uno di quelli è quello da cui ti ho salvato-
-Ero svenuta?-
-Si. Ti aveva morso e perciò ti ho fatto l'iratze-
-Grazie allora-
-Di nulla-.
Mentre parlavamo mi resi conto che mancava un pezzo importante,mancava james.
-Ti ricordi il mio amico che stava con me?-
-Si,gli ho detto di andarsene,non è un posto per lui questo-
-È il mio migliore amico e voglio che stia con me-
-È il tuo migliore amico e te ne ricordi solo ora?-
-Sai ero concentrata a scoprire una vita fatta di demoni,angeli e altri esseri soprannaturali-
-Okay ma ora non puoi uscire dall'istituto. Anzi è meglio se vai a dormire,domani dobbiamo uscire presto-
-Ti prego louis andiamo a trovarlo. Non ti costa niente e so dove abita-
-Neanche per sogno-
-Come vuoi-.
Me ne ritorno in camera e mi metto a letto guardando il soffitto. Ma non riesco a dormire così vado in biblioteca e mi siedo sulla sedia davanti al tavolo prendendo a leggere dei libri.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4
Sento qualcuno che mi tocca il braccio così mi sveglio e guardo verso la figura,dopo averla messa a fuoco vedo che è louis.
-Ehi. Dobbiamo andare-
-Che ore sono?-.
Dico stiracchiandomi e spostando il libro appena dal bordo del tavolo.
-Le 7. Hai dormito qua?-
-No è l'impressione. Mi hai appena svegliato ovvio che stavo dormendo-.
Ride e mi tende la mano. Non mi ero ancora resa conto di quanto era bello,il sole da poco sorto gli si riflette sui capelli e gli occhi si fanno ancora più chiari,lo vedo sorridere per poi scuotermi appena.
-Dobbiamo andare-.
Annuisco e gli prendo la mano per poi uscire dalla stanza. Andiamo davanti all'uscita e là vedo altri shadowhunters.
-Ti presento gli altri:niall,jace e alec-
-Servono così tante persone per un incontro?-
-Servono così tante persone ad uccidere demoni-.
Vedo con la punta dell'occhio che isabelle mi squadra poi mi prende per la mano e va verso una stanza.
-Ragazzi faccio cambiare la nostra nuova arrivata-.
Dice entrando in camera e mi fa sedere sul letto. Mi guardo intorno e la camera è piena di gioielli,di strass e pois.
-Che succede?-
-Vestita così non vai da nessuna parte-.
Sorride mentre prende una maglia attillata con un po' di spacco sulla schiena e un jeans nero sempre attillato.
-Ti fai notare eh?-
-Perché non mostrarsi se si ha fiducia in sé stessi?! Ora cambiati così andiamo-.
Mi butta i panni addosso e mi indica il bagno. Dopo essermi cambiata ed essermi guardata allo specchio cercando di aggiustarmi i capelli ritorno in camera. Isabelle si alza dal letto e mi guarda.
-Stai benissimo. Sono fiera di me-.
Sorrido e mi guardo mentre lo dice, non mi ero mai ritenuta bellissima.
-Andiamo sennò chi lo sente a louis-.
Usciamo dalla camera e ritorniamo verso di loro. Louis bacchetta il piede contro il pavimento e ci guarda.
-Un ora. Davvero?-
-Siamo femmine,ci dovreste aver fatto l'abitudine-
-Ma stranamente di solito fai subito izzy-
-Perché me li scelgo la sera e ci metto anche più di un ora-
-Meglio andare. Già abbiamo fatto tardi e i fratelli silenti ci puniranno per questo-.
Usciamo tutti dall'istituto. Louis mi resta sempre vicino mentre camminiamo e mentre stiamo davanti al cancello del cimitero mi ferma prima che ci possa entrare, mi prende il braccio e mi fa una runa,così all'improvviso,io gemo appena dal dolore e tolgo di scatto il braccio dalla sua presa appena ha finito.
-Potevi avvisarmi no?-
-E ci mettevi mezz'ora per prepararti psicologicamente-
-Cosa vuol dire questa runa?-
-È la runa del silenzio,non ti farà sentire quando cammini. I fratelli silenti odiano il rumore-
-Quando hai detto che ci puniranno per essere arrivati in ritardo che volevi dire?-
-Quello che ho detto. Faranno i permalosi per i primi 10 minuti-.
Entra insieme agli altri e io faccio lo stesso. Arriviamo davanti a una porta e louis si gira a guardarmi facendomi segno di avvicinarsi a lui.
-Io,te e harry entreremo insieme. Gli altri faranno da guardia-
-Okay-
-Sta tranquilla basta che mi segui-
-Ci proverò-.
Entriamo in quella porta e vedo che era un lungo corridoio fatto di pietre,al muro c'erano delle piccole luci. Mentre cammino inciampo in un sasso ma mi tengo al muro,louis mi tiene dai fianchi appena mi vede.
-Tutto bene?-
-Si,grazie-
-Tranquilla-.
Mi supera e va ad aprire un piccolo canceletto per poi entrare e dirci di seguirlo.
-Corvo a ore 3-.
Mi fa abbassare,prende una specie di spada e colpisce il corvo con due movimenti leggeri.
-Attenta ora che cammini,te l'ho detto che facevano un po' i permalosi-.
Annuisco avendo ancora un po' più paura di prima. Louis continua a camminare,varie volte arrivano corvi dal nulla o scheletri che si muovono poi arriviamo davanti ad una grande sala,i vetri sul pavimento sono sempre pieni di questi,dovevo davvero iniziare ad impararli.
-Finalmente siete arrivati-
-Arrivavamo ancora prima se non ci facevate tutti quei tranelli-
-La legge è dura ma è la legge-.
Guardo verso quel signore e noto che davvero non parlava,aveva la bocca cucita e gli occhi erano delle grandi cavità nere,indossa un mantello verde scuro e ha le mani incrociate mentre parla con noi.
-Tu sei Emily Blackhawk?-
-Si,sono io-
-Seguimi-.
Mi porta al centro della sala e mi prende la mano mettendola tra le sue. Porta la testa all'indietro e all'improvviso sento un dolore lancinante,chiudo gli occhi cercando di non pensarci e mi vengono in mente delle immagini sfocate,sento mio padre gemere dal dolore poi lo vedo combattere, mia madre sta in un altra stanza mentre cerca delle carte....poi il buio,dopo un po' apro gli occhi e sto fuori dalla porta,distesa sulla terra con la testa sulle gambe di louis. Sento che stanno discutendo così alzo piano la testa e li guardo.
-Che succede?-.
Tutti mi guardano,louis si alza e mi aiuta a fare lo stesso.
-Louis che succede?-
-Sei svenuta,la magia era troppo potente e le tue emozioni troppo forti-
-Ti hanno detto qualcosa?-
-Non sono riusciti a vedere dove sono i tuoi genitori ma sono riusciti a vedere chi l'ha rapiti-
-Chi?-
-Valentine-.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5
-Chi è?-
-Uno degli shadowhunters più forti e pericolosi-
-E cosa vuole dai miei genitori?-
-La coppa mortale-
-Cosa? Non sto capendo niente louis-
-In pratica tuo padre era il parabatai,dopo ti spiego cos'è,di valentine. Valentine ad un certo impazzisce,tu sai che con la coppa mortale si creano altri shadowhunters,lui voleva creare altri demoni così tuo padre con l'aiuto di tua madre presero la coppa mortale e fuggirono,dà allora i tuoi genitori sono restati all'oscuro del nostro mondo e valentine ancora cerca la coppa mortale-.
Guardo louis poi tutti gli altri,stavano vivendo tutta questa paura a causa dei miei genitori. Poi scappo via,scappo fino a casa mia per trovare quelle maledette carte che stava cercando mia madre ma non le trovo anzi non trovo niente di quello che c'era prima. Mentre sto soprappensiero sento il telefono squillare e rispondo subito.
-J-james?-
-Emily dove cazzo sei finita?-
-Scusami james,davvero. Ti devo dire un po' di cose,dove ci possiamo vedere?-
-Al solito bar-
-A tra poco-.
Dò un ultima occhiata per essere sicura che non ci sia niente poi vado al bar dove vedo già james seduto al solito tavolo.
-Vuoi qualcosa?-.
Mi dice dopo che mi sono seduta con la sua solita tazza di caffè nero tra le mani.
-Un thè alla vaniglia-.
Mentre james va ad ordinare,io mi guardo intorno per essere sicura di non avere demoni,angeli o nascosti tra le scatole. James mi porta il thè e anche dei biscottini al cioccolato. Sapeva quanto mi piacessero. Le sue mani bacchettano sul tavolo e io cerco di non guardarlo,tenendo lo sguardo sul thè.
-Come sei vestita? Non ti ho mai visto così-
-Lo so,sono dei vestiti che ho comprato-
-Che fine avevi fatto?-
-È difficile da spiegare ci sono tante cose che non capiresti-
-Ma provaci-.
Annuisco e inizio a raccontargli tutta la storia degli shadowhunters,i nascosti,l'angelo raziel e valentine. Continuo a tenere lo sguardo sul thè bevendo qualche volta.
-Tu sei sicura di tutto questo?-
-Te lo giuro-
-È strano emily,sembra di stare in un film fantasy non nella vita reale-
-Lo so james immaginati io come sto-
-Lo so e mi dispiace per te,ti prometto che ti starò vicino-
-Grazie-.
Alzo appena lo sguardo sul suo e gli sorrido. Guardo fuori dalla finestra e vedo louis dall'altra parte  della strada.
-Scusami vengo subito-.
Esco fuori e vado da lui.
-Che ci fai qua?-
-Sei scappata dovevo tenerti sotto controllo-
-No. Sono uscita con il mio migliore amico,non puoi tenermi sotto controllo pure su questo-
-Devo. Non sei ancora allenata se t'imbatti in un demone-
-Okay come vuoi-
-A proposito dobbiamo ritornare all'istituto-
-Può venire anche james?-
-No. L'istituto è riservato solo agli shadowhunters-
-È il mio migliore amico,lui mi conosce,lui sa tutto di me. Non posso lasciarlo così-
-Mi dispiace emily ma no-
-Almeno fammelo salutare-
-Muoviti-.
Alzo gli occhi al cielo e ritorno al bar. James sta pagando e sta per uscire fuori ma mi vede e si ferma.
-Eccoti-
-Si james,scusa ma io devo andare all'istituto-
-Vengo con te-
-No,non puoi. Io vorrei farti venire ma non puoi,hanno delle regole molto precise e rigide e chi non le rispetta viene punito-
-Okay almeno promettimi che mi chiamerai-
-Te lo giuro. Ora devo andare-.
Gli bacio la guancia e ritorno da louis. Quest'ultimo mi guarda per poi iniziare a camminare.
-Non provare più a scappare-
-Louis non sei né mio padre né nessun'altro di mia grande conoscenza per dirmi cosa posso e non posso fare-
-Ma ora siamo noi la tua famiglia-
-Non lo so....non so più che pensare,che credere,non so più chi sono-
-Posso aiutarti,possiamo aiutarti. Ti devi fidare di me-
-Lo farò,mi serve tempo-. 
Dopo un po' ritorniamo all'istituto e louis mi porta fino in camera.
-Ti volevo dire che domani inizierai l'addestramento-
-In che cosa consiste?-
-Ti sveglierai verso le 9,la colazione è fondamentale quindi ogni giorno cereali,frutta e caffè. Alle 10 c'è la prima lezione con hodge sui demoni,le armi da usare e soprattutto le rune. Alle 11 avrai lezione con me su come metterti in battaglia e esercizi per rafforzare i muscoli. A mezzogiorno c'è il pranzo fino all'una,finita questa hai l'ultima lezione con alec sugli archi,è la sua specialità. L'ultima lezione può essere cambiata,qualche volta starai con izzy o con qualcun'altro-
-Tutto questo fin quando non sarò pronta?-
-Noi ci alleniamo sempre però si,così pesante fin quando non sarai pronta-
-Grazie-.
Accenna un sorriso e se ne va in camera. Io decido di farmi un giro per l'istituto,non l'avevo ancora visto tutto ed era enorme. Ma non riesco a visitare tutto che ritorno in camera e mi metto a letto addormentandomi subito.

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