Il bene che c'è nel MALE e il MARE che c'è nel bene

di Cacciatrice di Risate
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO: Trovare un accompagnatore ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 1: Vita sociale tra 3, 2, 1... ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 2: Qualcosa di sbagliato ***



Capitolo 1
*** PROLOGO: Trovare un accompagnatore ***


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Il bene che c'è nel MALE e il MARE che c'è nel bene
 
PROLOGO: Trovare un accompagnatore



Sono alta, slanciata, magra come un chiodo, lavoro come estetista in uno dei più grandi saloni di bellezza di New York, ho gli occhi azzurri, i capelli biondi, lunghi e fluenti, sono estroversa, faccio amicizia molto facilmente, sono molto popolare, talentuosa, so cantare e suonare il violino e il pianoforte. Le mie migliori amiche sono tantissime, mi accettano per come sono, ognuna di loro ha un ruolo importantissimo nella città, sto realizzando i miei sogni più grandi ma soprattutto sono fidanzata con un ragazzo che è tra i migliori modelli americani.
Adesso dimenticate tutto quello che ho detto perché tanto stava succedendo solo nella mia testa.
Mi chiamo Kaylee Madison Campbell, ho quasi vent’anni e sono la ritardata più famosa tra il mio gruppo di amici. Ah no, aspetta, amici? Uhm, siamo in tre. Io, Cameron Mitchell, Jason Butler. Una ragazza con due migliori amici. Maschi. Tutte le ragazze che ho incontrato nel corso della mia vita sono state solo delle persone che mi hanno preso in giro.
Sono bassa, ma bassa che per parlare con qualcuno mi serve lo sgabello, in carne che se andassi in palestra ora sarebbe meglio, lavoro come cameriera in un ristorante non molto importante nel centro di Boston, ho dei semplici occhi marroni, dei normalissimi capelli castani, lunghi e spesso spettinati, sono timida, gli unici amici veri che ho sono due giocatori di basket uno più scemo dell’altro, il mio sogno più grande è diventare un’estetista molto conosciuta e ancora non ci sono riuscita. Anni di studio per niente. Non può andare peggio di così, giusto? Ah, dimenticavo, sono single.
 
Sento la porta bussare. Ripongo il quaderno su cui stavo disegnando nel cassetto e vado verso la porta.
Una volta aperta non ho neanche il tempo di lasciar passare i miei migliori amici che mi ritrovo un foglietto spiaccicato in faccia.
“Ehi Kay, guarda cosa ti abbiamo portato!” esclama Cameron, scuotendo il mio braccio con enfasi.
Tolto il pezzo di carta dal mio viso, osservo i due buttarsi sul divano esausti.
“Ma siete tutti sudati! E puzzate!”
“Abbiamo appena finito l’allenamento, cosa ti aspetti, due roselline profumate?”
Sbuffo. “Che diamine è ‘sta cosa che mi avete portato?”
“Leggi” risponde Jason, appoggiando addirittura i piedi sul tavolo davanti a lui.
Eduardo Mitchell e Brianna Garcia annunciano il loro matrimonio domenica 10 Settembre 2016 alle ore 11:00 nella Chiesa del Sacro Cuore a Boston, Massachusetts. Dopo la cerimonia gli sposi vi invitano a festeggiare presso la villa degli sposi” sbatto le palpebre più volte “E io che centro col matrimonio di tuo padre e della sua fidanzata, Cameron?”
“Come cosa centri? Mio padre ti adora! Tu ci devi essere. Non puoi deluderlo, sei obbligata. Ah, devi anche trovarti un accompagnatore. Mancano sette mesi, hai tempo”
“E non può essere Jason il mio accompagnatore? O direttamente tu, Cameron?” domando, rabbrividendo al solo pensiero di dover trovare un ragazzo disposto a starmi accanto un’intera giornata.
“No, devi trovare qualcuno che ancora non è stato invitato”
Lo guardo con stizza. “Va bene. Ma se non lo trovo che succede?”
“Il tavolo dei single sarà tuo. E poi che brutto non ballare il lento...” mi prende in giro Jason, ridacchiando.
Perfetto. La giornata non poteva andare meglio di così. E ora, dritta al lavoro.




ANGOLO AUTRICE
Salve popolo di Efp! Come state?
Io vi posso giurare di essere viva :) ahah beh, insomma, sono sparita per un bel po' causa incidente in auto e rottura della gamba destra (e anche del mio cervello xD) ma adesso sto bene, sono carica come una molla :D
Questo è il prologo del racconto che ho iniziato a scrivere mentre ero in ospedale immobile su un lettino, spero che lo appreziate, forse come inizio vi può sembrare un po' stupido però per chi mi conosce sa che nei miei racconti ci deve essere qualcosa di pazzo (come me) e quindi ecco a voi! Spero che vi piaccia e che non vi sembri il solito cliché da storie d'amore!!! Sotto vi lascio le foto dei tre personaggi che avete trovato in questa introduzione. (niente male i due tipi eheh e poi aspettatevi ancora di meglio! No altri spoiler, tranqui u.u)
Vorrei ringraziare chi mi ha aspettato per tutto questo tempo senza avere notizie di una povera sperduta come me :)
Buona lettura <3
Cacciatrice di Risate
P.s. Ahwww, che bellezza scrivere di nuovo questo spazio pazzoide!!





Kaylee (Hailee Steinfeld) http://25.media.tumblr.com/tumblr_lfzdziHmTN1qahdn2o1_500.gif


Cameron (Brenton Thwaites) http://65.media.tumblr.com/5acd35b8e96d18d72d73a740c4dafa66/tumblr_inline_mjkli1VCmN1qz4rgp.gif



Jason (Iwan Rheon) http://66.media.tumblr.com/03eb344181a5d84de65dd534d194e60b/tumblr_n1zh58uVI61t22cyho6_250.gif

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 1: Vita sociale tra 3, 2, 1... ***


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CAPITOLO 1: Vita sociale tra 3, 2, 1...



 
È passato quasi un mese da quando Cameron e Jason hanno fatto irruzione in casa mia per impormi di essere presente al matrimonio del padre di Cameron e della sua fidanzata. Sinceramente mi piacciono i matrimoni, perché si mangia un sacco. Beh, non bisogna fraintendere, in realtà vado lì per festeggiare l’amore vero in una coppia, però il pranzo abbondante non mi dispiace per niente. Comunque non siamo qui per parlare di cibo, ma del mio presunto accompagnatore che, sfigata quale sono, non ho ancora trovato. Ho supplicato per un giorno intero Cameron e Jason perché mi facessero da cavalieri, ma il primo sta cercando di conquistare una ragazza che a mio parere gli sta già morendo dietro, quell’altro ci va con la sua nuova fidanzata – se resta la stessa, dato che entrambi la cambiano ogni tre mesi – e poi insistono sul fatto che debba essere una persona non ancora invitata alla cerimonia. Ma io di ragazzi non conosco proprio nessuno se non loro due! Okay, conosco il padrone quarantenne del ristorante in cui lavoro, due cuochi della terza età e un ragazzo che fa il cameriere con me, ma no, non se ne parla, non gliel’ho nemmeno accennato. Lui lo nega, ma si vede lontano un miglio che è un drogato e un alcolizzato. Quindi gli sto alla larga.
Insomma, sono messa bene, no? Sola come un cane.
L’aprirsi della porta del ristorante mi costringe a smettere di rimuginare su questi pensieri. Entrano tre ragazzi, uno più uguale all’altro. Credo siano tre gemelli. Addirittura affascinanti. Se ne occupa Philip, il drogato. Non so cosa si stanno dicendo, ma il mio collega li fa sedere a un tavolo da cinque persone. Probabilmente stanno aspettando qualcuno, spero non altri due gemelli altrimenti impazzisco.
Appoggio i gomiti al bancone, nascondendo il viso dietro la cassa, per evitare il sole di mezzogiorno che filtra dalla finestra parallela a me.
Non passa neanche un minuto che la porta si riapre, stranissimo per questo orario e per essere martedì. Varcano la soglia altri due ragazzi, che mi sembrano tantissimo Jason e Cam… Sono Jason e Cameron.
Cameron mi fissa con uno sguardo furbo e Jason mi ammicca. Poi si dirigono e si siedono al tavolo dei tre gemelli. Ma quindi si conoscono! Si salutano con una stretta di man… no, quella che fanno i maschi non è una civile stretta di mano ma un tentato omicidio alla spalla del loro povero conoscente. Iniziano subito a ridacchiare e io cerco di capire chi possano essere quei tre gemelli – dal momento che Jason e Cameron mi raccontano sempre dei loro amici –, mentre osservo Philip portare loro il menu.
Io nel frattempo servo una cliente che è seduta al tavolo con una bambina, ma non richiedono tanto se non dell’acqua fresca e due hamburger.
Passano dieci minuti e Cameron si alza. Si avvicina a me, che torno dalla cucina con tre pizze per una famiglia chiassosa al centro della sala.
“Attenta a non farle cadere” mi sussurra all’orecchio il mio amico, camminando verso il bagno.
Sbatto le palpebre nervosa, sistemando i piatti sul tavolo richiesto.
Torno verso il mio bancone e Cameron è già di ritorno, quindi si ferma con un sorriso beffardo, appoggiandosi comodo sul tavolo a cui sto dietro ogni giorno.
“Come va?” mi domanda. “Trovato un bel cavaliere?”
“Secondo te?” rispondo, stringendo i denti.
“Ehm, vediamo… no”
“Hai azzeccato”
“Beh, adesso puoi sceglierne uno con cura. Te ne ho portati tre. Sì, sono tutti uguali come viso, ma il carattere è completamente diverso e mi sono sembrati perfetti per te. Sono entrati nella squadra di basket proprio ieri”
“Perché ho la strana impressione che tu stia parlando di quei tre gemelli seduti affianco a te e a Jason?”
“Perché sto parlando proprio di loro” risponde semplicemente. “Che hai? Sono troppo brutti per una fanciulla splendida come te?” mi prende in giro.
Alzo gli occhi al cielo. “No, più che altro sono troppo belli per me! E adesso vattene che è pronto un risotto”
Cameron mi fissa, e sento che lo fa anche mentre sto andando verso la cucina, prima di sparire dietro la porta. Non cambierà mai. Non che mi dispiaccia.
 
“Stasera lavori?” mi domanda Jason, con il portafoglio aperto pronto a pagare. Dietro di lui ci sono tutti gli altri.
“No, perché?”
“C’è una festa a casa della mia ragazza, è il suo compleanno, vieni, così te la faccio conoscere. E poi ci sono tanti ragazzi”
“Jason..” lo rimprovero, mentre infilo nella cassa i soldi che mi ha dato. “Lo sai che non mi importa conoscere ragazzi solo per quel matrimonio. Non mi vuole nessuno”
“Smettila di dire così! Sei una ragazza fantastica!” continua, mentre Cameron lo affianca, aprendo il taccuino.
“Una principessa proprio” continua Cameron, sorridendo beffardo.
“Ti odio quando fai così”
“Così come?”
Cerco di mantenere la calma quando mi rendo conto che i tre gemelli dietro i miei amici mi stanno fissando.
Quando arriva il loro turno di pagare, non riesco a capire chi ha già pagato e chi no perché sono talmente uguali che non li riconosco. No, okay, c’è qualche sottigliezza per la quale si capisce la loro minima diversità ma la riesco a notare solo se stanno uno di fianco all’altro ma se lo vedo uno alla volta mi sembra impossibile riconoscerli.
 
Arrivata finalmente a casa, non faccio altro che fiondarmi in bagno per una doccia.
Spogliata, entro e mi lascio cullare dall’acqua fresca e…
Il telefono.
Adesso.
Spengo l’acqua, esco dalla doccia e mi avvolgo l’asciugamano attorno al corpo. Non trovando le ciabatte, vado in salotto scalza, con i piedi bagnati. Il cellulare è appoggiato sul tavolino, accanto alla borsa, così faccio una corsa e non badando alle impronte che sto lasciando sul pavimento arrivo al cellulare, mi allungo per prenderlo e mentre schiaccio il pulsante per rispondere, scivolo e finisco lunga distesa per terra.
“Pronto? Kaylee?” sento la voce di Jason che mi chiama dall’altra parte del telefono.
“Pronto!” esclamo, mentre cerco di alzarmi senza scivolare un’altra volta.
“Sono Jason”
“Lo so” rispondo, irritata.
“Che stai facendo?”
“Ero in doccia, quando mi hai chiamato tu e sono dovuta uscire, sono scivolata e…”
“Ok, calmati, mi dispiace per la tua disavventura, comunque io sono fuori casa tua. Devo parlarti”
“Fuori casa mia? Ma non ho sentito il campanello”
“Forse è rotto”
“Mh. Arrivo ad aprirti”
“Ricevuto”
Cammino verso la porta cercando di non ammazzarmi di nuovo e, una volta aperta, mi ritrovo davanti un Jason particolarmente sereno.
“Aspetti qui che finisco la doccia?”
Ridacchia. “D’accordo” e si butta sul divano. Come ogni santa volta.
 
Quando torno, trovo Jason addormentato. Mi avvicino, ma prima di svegliarlo resto ad osservarlo. È davvero una persona speciale. Se non fosse per lui, in questo momento non avrei un lavoro e non abiterei da sola come una donna indipendente. Fin da piccoli, lui era quello che risolveva la situazione con le sue brillanti idee e la sua forza di volontà. Adesso è cresciuto ed è un po’ meno dolce con me, ma sarà per via dell’età. Resta comunque il ragazzo più tenero che abbia mai conosciuto. Fine momento strappalacrime. È un rompi coglioni.
Lo scuoto. Jason sobbalza e poi sorride. “Ehi, mi sono addormentato”
“Ho notato”
“È che i tuoi cinque minuti sono stati quasi un’ora”
“Mh, capita, sai sono una donna”
“Ma davvero..?”
Scoppio a ridere, scrutando il suo misterioso sorriso.
“Perché sei così felice?”
“Ho detto ti amo alla mia ragazza. E anche lei a me. Sai, non mi era mai successo”
“Davvero? Oh, ma quindi stavolta è una relazione seria! Lei è una ragazza seria! Mi prendi in giro? Wow!”
“No, dico sul serio. Comunque, non siamo qui per parlare di me, ma di te”
“Oh, no. Oh, no, no, no. Sei qui per l’accompagnatore al matrimonio. Tu e Cameron mi avete lasciata in pace per un mese, adesso non potete ricominciare a stressarmi”
Lui non bada a ciò che ho detto ma continua per la sua strada. “Come ti avevo già accennato, stasera c’è la festa di compleanno della mia ragazza, a casa sua, lei ti vuole conoscere, quindi in fin dei conti vieni per lei. Hai presente i tre gemelli? Sono cugini della mia fidanzata e saranno presenti, potresti provare a conoscerli, non hanno pregiudizi sulle ragazze”
“Jason…”
“Kaylee, per una volta esci da questa casa! E non per andare al lavoro, ma per iniziare ad avere una vita sociale!”
“Stai insinuando… Tu… Io ho una vita sociale!” esclamo, incrociando le braccia.
Lui mi guarda divertito, ma non dice niente. “Okay, hai ragione tu. Però stasera sii presente”
“Non ho nessun regalo da dare alla tua…”
“Non importa, lei non è così superficiale. Mi raccomando, ti viene a prendere Cameron alle sette” e dopo questa frase, mi lascia un bacio sulla guancia ed esce, senza lasciarmi dire una parola.
Perfetto. Stasera inizierò ad avere una vita sociale.










ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutti! Come va? Sopravvivete al caldo?
Sono contentissima innanzi tutto che il prologo di questa storia vi sia piaciuto :)
Spero che anche questo capitolo non vi sia sembrato troppo male! Fatemi sapere cosa ne pensate, soprattutto del comportamento un po' stressante di Cameron e Jason nei confronti di Kaylee :)
Sotto vi lascio una foto dei tre gemelli (LI ADORO, anche se da questo capitolo si sa pochissimo di loro), cioè è solo un attore ovviamente, voi immaginate che ci siano altri due ragazzi praticamente uguali che assomigliano a lui ;)
Non so quando aggiornerò, io spero una volta alla settimana! Finora ci sto riuscendo ahahaha!
Un abbraccio e grazie inifinite per chi ha recensito ma anche per chi ha semplicemente letto ♥
Cacciatrice di Risate



I gemelli (
Colin O'Donoghue) http://images6.fanpop.com/image/photos/33700000/Colin-O-Donoghue-colin-odonoghue-33720687-245-245.gif

 

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 2: Qualcosa di sbagliato ***


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CAPITOLO 2: Qualcosa di sbagliato


 
Esco di casa e faccio per chiudere la porta quando la mia lunga gonna si impiglia all'interno, così cerco di tirarla via senza strapparla.
“Anche questo ci voleva…” borbotto, sentendo di rimando la risata di Cameron che mi aspetta in auto.
Una volta riuscita nell’impresa, mi dirigo verso la macchina parcheggiata accanto al marciapiedi, davanti a casa mia. Salgo davanti, sul sedile del passeggero.
“Ehi” lo saluto, nervosa.
“Ciao Lee” risponde, partendo subito. “Tutto okay? Pronta per il compleanno di Elisabeth?” mi domanda prontamente.
“Sì, sì” borbotto.                        
Restiamo in silenzio ad ascoltare la musica – e come ogni volta ci mettiamo a discutere su quale canale della radio restare –, fino al luogo di arrivo.
 
Una casa grande, oserei dire una villa, color bianco panna. C’è una piscina nel giardino, dove qualche ragazza ha immerso le gambe, chiacchierando con un cocktail in mano. Scendo dall’auto e, con Cameron di fianco, entro nell’abitazione.
Il salotto, all’entrata, è allestito con qualche palloncino bianco e dei vasi con all’interno dei fiori. La musica è abbastanza alta, degli invitati stanno ballando, altri mangiano o bevono, qualcuno è disteso sul divano con gli amici e un tavolino è pieno zeppo di pacchi regalo.
Una ragazza ci viene incontro, con Jason dietro. Immagino sia la sua ragazza. È veramente molto bella. Magra, non troppo, con i capelli biondi e lunghi, i suoi occhi sono di un verde stupendo e il suo vestito è spettacolare.
“Ciao, tu devi essere Kaylee! Jason mi ha parlato molto di te” esclama, venendomi ad abbracciare.
Nonostante io non la conosca, non ho problemi a ricambiare la stretta. Mi sembra una ragazza molto solare e poi è la fidanzata – seria – del mio migliore amico, quindi assoluta stima e rispetto.
“Buon compleanno Elisabeth!” le dico, sorridendo.
“Chiamami pure Lizzie” sussurra, per poi andare a salutare Cameron. Intanto, mi dirigo da Jason.
“Come ti sembra?” mi chiede, speranzoso, riferendosi alla sua ragazza.
“Sembra una bellissima persona, sono fiera di te, Jas” esclamo, circondando il fianco del mio amico con un braccio e appoggiando la testa sulla sua spalla.
“Le ho preparato una sorpresa che mostrerò quando aprirà i regali”
“Sono molto curiosa” rispondo, avvicinandomi al tavolo delle bibite per versarmi un po’ di birra nel bicchiere. “Quello che mi dispiace è che non ho un regalo per lei, ma glielo porterò”
“Ma scherzi? Se ti riferivi a me, non farlo. Non mi importa dei regali” esclama una voce dietro di me.
Mi volto e noto Lizzie, che sgranocchia dei pop corn. Mi metto a ridere e lei e Jason fanno lo stesso.
Stavo per domandare ad Elisabeth qualcosa sulla sua vita, ma è arrivata una ragazza con i capelli rossi a trascinarla all’esterno.
 
“Dovrebbe esserci anche la ragazza di Cameron qui” mi riferisce Jason, che cammina con me per il corridoio.
“Davvero?”
“Sì. L’ho incontrata qualche giorno fa, mi sembra una tale gallina stupida”
“Una delle tante. Cameron dovrebbe fare come te, trovarne una seria”
“State parlando di me?”
Sobbalzo, accorgendomi che uno dei miei migliori amici ci ha sorpreso discutere su di lui. Ma che è oggi, la giornata del sorprendiamo Kaylee parlare alle spalle della gente?
“Non prendertela” dico velocemente, per paura che si arrabbi.
“No, no, sono tranquillo. Brigit è solo una prova, nel senso… ci stiamo provando. Ad avere una relazione, intendo. È un po’ permalosa e vanitosa, ma con me è molto dolce” ribatte. “E arriverà a momenti”
“Con te è molto dolce? Dai Cameron, sei praticamente mio fratello, so che Brigit ti ha solo mostrato le sue abili doti sotto le coperte e nulla di più”
Cameron sorride alla frase di Jason. “Questo è troppo azzardato”
“Camerooon!” una voce stridula spunta dal salotto. Credo sia proprio quella di Brigit. Tacchi a spillo, minivestito, capelli castani ondulati, viso spiattellato e ricoperto da strati e strati di trucco…
“Brigit!” esclama il mio amico, accogliendola tra le sue braccia. Lei non perde un minuto a baciarlo, lasciandogli tracce di rossetto rosso fuoco sulle labbra.
“Brigit, lui è Jason e lei è Kaylee, i miei migliori amici da sempre”
Il patetico sorriso sulla faccia di quella ragazza scompare.
“Vado a prendere da bere” dice immediatamente Jason, andandosene.
“Io… vado con lui… vi lascio chiacchierare” aggiunge Cameron.
Mi sta crollando il mondo addosso. Una sgualdrina mi sta scrutando e le mie ancore di salvezza sono fuggite.
“Un metro e sessanta circa, per cinquantacinque chili, sfigata dentro e fuori, questo lo spiega il tuo stare in disparte fingendo di divertirti e il tuo bizzarro e fuori moda stile nel vestirti”
La fisso confusa. E arrabbiata.
“Mi hai appena analizzata?” domando, stizzita.
“Oh mamma mia, il mio smalto! Si è rovinato! Guarda che mi succede a parlare con le cesse” borbotta, rivolgendosi a me con la parola “cesse” e fissando la sua povera unghia.
Non smetto di osservarla mentre mi domando di quali problemi gravissimi sia afflitta.
“Com’è che ti chiami?” mi chiede, altezzosa.
“Kaylee”
“Beh, se vuoi essere mia amica, c’è solo una regola da rispettare. Stai lontana da Cameron. Ho visto come lo guardi. Lui è mio. Mio. Proprietà privata, okay?”
Inizio a surriscaldarmi. Può dirmi qualsiasi cosa, ma non questo. Le persone che camminano accanto a noi notato la tensione, ma continuano per i fatti loro. Per fortuna.
“Senti, io non ho voglia di discutere, poi non ti conosco nemmeno e non voglio litigare soprattutto perché siamo al compleanno di una persona a cui mi dispiacerebbe rovinarlo. Cameron è il mio migliore amico, lo conosco da quando eravamo neonati e ci facevamo il bagnetto insieme! Quindi lasciami in pace, ho tutto il diritto di stare in sua compagnia, siamo soltanto amici, niente di più” cerco di spiegarle, senza urlare e mantenendo il controllo.
“No, qui non ti è chiaro qualcosa. Mi dispiace fartelo sapere, ma non importa la persona che ha conosciuto prima Cameron. Importa chi lui ama di più. E beh cara Kira, Kora o come ti chiami, lui ama me, altrimenti non staremmo insieme. Altrimenti l’avrebbe fatta a te la proposta di fidanzamento. Compreso il concetto? Qui comando io” la voce insopportabile di Brigit e il suo discorso insulso mi fanno venire i brividi dalla rabbia.
 
Abbandono il bicchiere sul tavolo ed esco nel giardino. Vado sul retro, dove non c’è quasi nessuno e dove posso starmene in pace. Non devo ascoltare quella stronza. Non è vero niente di quello che ha detto, vuole solo rovinarmi la serata, ma non ci riuscirà.
Mi siedo su una pietra liscia e fresca, ancora imbronciata. Poco distanti da me ci sono dei ragazzi seduti sotto un gazebo che stanno fumando e chiacchierando, un po’ brilli.
Quello che mi serve è una boccata d’aria e riprendere la serata come se nulla fosse successo.
“Ciao”
Mi giro di scatto. Uno dei tre gemelli si è avvicinato e si siede vicino a me. Non l’avevo visto prima in casa, quindi forse è arrivato ora. Oppure sono io quella cieca.
“Ciao” rispondo, sorridendo. Sono felice che sia qui perché, anche se scatterà la modalità figure di merda, ho bisogno di parlare con qualcuno, specialmente se quel qualcuno è un ragazzo molto carino.
“Io mi chiamo Benjamin, ma puoi chiamarmi Benji, Ben, come vuoi” mi dice, guardandomi negli occhi.
Oh no, mi è capitato un ragazzo che guarda negli occhi. Certo, è una bella cosa, ma è imbarazzante! Io non riesco a sostenere lo sguardo.
“Io mi chiamo Kaylee, ma puoi chiamarmi Kay, Lee, come vuoi” lo ripeto, per poi scoppiare a ridere insieme a lui.
“Ci siamo già visti no? Lavori al Little Joy
“Esatto” gli dico, contentissima che si ricordi di me.
È stato oggi Kaylee, sarebbe strano se non si ricordasse di te. Faccio tacere la mia antipatica coscienza.
“Ma che ci fai qui da sola?” mi chiede, guardandosi intorno per vedere tutti gli invitati che ridono e scherzano insieme.
“Beh…” non so se raccontargli la verità o mentirgli, ma lui mi guarda con uno sguardo davvero interessato e pronto ad ascoltarmi così sputo il rospo.
“Non ho mai scambiato una parola con Brigit ma so che tipo è e spero di non doverle parlare mai… In ogni caso, non darle peso, è solo gelosa”
“Gelosa di me? Ma scherzi?”
“No, non scherzo, è ovvio che è gelosa di te, Cameron è molto legato a te e Brigit ha paura che tu possa rubarglielo”
“Ma se in tutti questi anni non abbiamo mai provato niente l’uno per l’altra!” sbotto, maledicendo Brigit e il suo comportamento da idiota.
“Lei non lo capisce quindi lasciala nella sua convinzione. Un giorno sbatterà contro un muro e capirà”
“Dici sul serio?” domando improvvisamente allegra.
Benjamin mi guarda confuso.
“No, insomma… Davvero? Un giorno sbatterà contro un muro?!”
 
Torno nella casa per vedere dove si è cacciato Ben. Era andato a prendere due birre circa dieci minuti fa ma non ha ancora fatto ritorno, così per sgranchirmi le gambe vado a cercarlo.
Nella cucina, al tavolo delle bibite, c’è il sosia di Benjamin, oppure è proprio lui, solo che il mio intelligente istinto mi dice di fare attenzione perché ha ben due gemelli. Però sta versando della birra in due bicchieri quindi credo proprio sia lui. Mi avvicino e lo guardo sorridendo, aspettando che si accorga di me.
Quando alza gli occhi e mi vede mi rivolge un’espressione interrogativa.
“Ti aspettavo fuori ma ho deciso di tornare dentro per cercarti…” dico, imbarazzata.
“Io…” inizia, e mi accorgo di quanto la sua voce sia diversa da quella di Ben.
“Ah no. No. Ma che palle. Non sei tu Benjamin” constato, odiandomi da sola.
“Ehm… No, io sono Jack” mi dice, trattenendo la risata che di sicuro farà quando me ne sarò andata.
“Scusami”
“Nessun problema”
“Ma tuo fratello dov’è?”
“Benjamin?” chiede a sua volta.
Annuisco.
“L’ho visto andare verso quella porta” e indica l’accesso a una sala che prima non avevo notato.
Lì dentro c’è una musica diversa, melodica e lenta, dove tutte le coppiette stanno ballando. Chissà perché Ben è andato lì.
Mi guardo intorno e lo noto, sperando sempre che sia lui e non il terzo gemello che non ho ancora incontrato. Sta parlando con Cameron. Brigit è dietro il mio migliore amico che gli accarezza le spalle. Disgustoso.
Dopo pochi secondi, Benjamin è di ritorno, con le due bottiglie di birra.
“Ehi, scusa se ci ho messo tanto, ma il tuo amico aveva bisogno di parlarmi” mi dice, visibilmente in imbarazzo e dispiaciuto.
“Non preoccuparti” gli dico, sorridendo.
Stavolta non torniamo fuori, bensì ci sediamo sul divanetto del salotto, stranamente libero. Inizia a raccontarmi della sua passione del basket e sul perché sia entrato nella squadra di Cameron e Jason ma al momento non sto ascoltando perché, non che non mi importi, ma la vista di Brigit che avanza verso di me mi incute terrore e parecchia rabbia.
Do una gomitata a Ben, che si accorge della vipera che sta arrivando.
“Kora..” comincia, con un’espressione da smorfiosa.
“Kaylee” la correggo immediatamente.
“Quello che è, insomma è piacere vederti. Volevo informarti che hai tempo fino alla fine di questa festa di dire addio a Cameron, perché da domani non potrai più vederlo” inizia, continuando a rigirarsi i capelli tra le dita come una diva. “Ne ho parlato anche con lui, ha detto che non avrà problemi” e poi se ne va sculettando.
 
La mia espressione disgustata non cambia, solo sento una morsa dentro lo stomaco. Quindi Cameron è d’accordo.
Benjamin mi guarda sconsolato. “È tutta una bugia per offenderti”
“No, no. A Cameron va bene, quindi non mi servirà nemmeno dirgli addio, che senso avrebbe? Jam, io non capisco, davvero”
 “Jam?”
“Sì, scusa, Ben”
“No, Jam mi piace” sorride dolcemente.
“Okay, ti chiamerò Jam”
È impressionante come questo mio nuovo amico mi togli dalla testa i pensieri negativi. Decidiamo di scambiarci i numeri di telefono.
 
È arrivato il momento della sorpresa di Jason. Siamo tutti in giardino, chi seduto sulle sedie sdraio, chi sui lettini, chi per terra e chi a bordo piscina. Io sono con Benjamin seduta a gambe incrociate sul terreno e ci godiamo lo spettacolo.
Lizzie ha gli occhi fuori dalle orbite dalla curiosità ormai e Jason non riusciamo a vederlo. Sta preparando qualcosa nel retro del giardino. A un certo punto, quando meno ce lo aspettiamo, si stagliano nel cielo buio dei fuochi d’artificio. Spettacolo. Sono di tutti i colori e in ognuno spunta un cuore rosso. Mentre siamo tutti impegnati ad ammirare il cielo, Jason spunta con un mazzo di rose rosse e un pacchetto regalo.
Elisabeth apre la bocca, sempre più incredula, mentre già la vedo commossa. Aspetta che il mio migliore amico le consegni il regalo restando pietrificata e palesemente molto innamorata.
Non riesco a sentire cosa si stanno dicendo ma, guardando la faccia di Lizzie, sembra che Jason le abbia detto qualcosa di tremendamente dolce.
La festeggiata appoggia le rose sul tavolino, dopo averle osservate e strette a sé, e poi apre il regalo. Dentro ci sono tre album del suo cantante preferito. Sembra in estasi e corre subito ad abbracciare Jason. Restano incollati per un tempo interminabile, credo un paio di minuti, ma sono così teneri che resterei a guardarli per un giorno intero.
“Dolci, non è vero?” domanda Jam, guardandoli con occhi sognanti.
“Già” rispondo, senza distogliere lo sguardo dalle sue spalle muscolose, mentre sento l’enorme bisogno di essere abbracciata da lui.
Ma gli abbracci non si possono chiedere, si danno e basta e, dato che non ne ho il coraggio, me ne resto accanto a lui tutta la serata senza fare niente di tutto ciò che riguarda il contatto fisico con le persone.
 
Quando noto che tutti stanno andando via dalla festa, mi viene in mente Cameron. Sono arrivata qui insieme a lui, quindi mi sembrava logico che dovessi tornare con la sua auto. Lo cerco, dopo aver salutato con un cenno della mano Benjamin che se ne stava andando insieme ai due fratelli, per tutta la casa. Devo sapere se è già andato a casa dimenticandosi della mia presenza.
“Kaylee!” Lizzie mi chiama, sta seduta sul divano con Jason. “Dove vai tutta sola?” mi chiede, sorridente.
“Sto cercando Cameron, l’avete visto?”
“Nella sala da ballo” risponde prontamente Jason.
Ringrazio e mi dirigo dove mi è stato detto. Le persone che ballano solo al massimo dieci, così vedo subito Cameron che parla con un ragazzo. Sembra che Brigit non ci sia, così mi avvicino.
Lo chiamo e lui si dirige subito da me.
“Dimmi Kay”
“Mi accompagni tu a casa, no?”
“Certo. Anzi, andiamo subito che ormai non c’è più nessuno” e fa strada verso l’uscita. Salutiamo la festeggiata, Jason e tutti quelli che sono ancora presenti e saliamo in macchina.
 
“Brigit mi ha detto una cosa” comincio, volenterosa di affrontare l’argomento.
“Che cosa?” mi chiede, curioso, mentre inizia a guidare.
“Che da domani non potremo più vederci perché teme che tra noi due possa esserci qualcosa. Ha detto anche che tu sei d’accordo con la sua decisione”
La sua espressione è confusa. “A dire il vero non me ne ha mai parlato. Comunque Kaylee, ti pare una cosa del genere? È solo gelosa perché tu mi conosci meglio di lei, e dovresti sapere bene che non farei mai una cosa simile. Non ti preoccupare. La presenza di Brigit non cambierà niente nella nostra.. grande amicizia” dice, forse convinto al cento per cento.
E io non faccio altro che sperare che ciò che mi sta dicendo sia vero.










ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutti! Intanto vorrei ringraziare tutti quelli che hanno recensito e anche quelli che semplicemente leggono! ♥
Per chi mi conosce da molto, sa che il mio stile è soprattutto quello umoristico e quindi forse si stupiranno per questa storia che ha molto meno per cui ridere. Sì, forse ho cambiato un po' e forse peggiorato, ma per questa storia ho voluto cambiare un po', ma non mancheranno mai le cose divertenti, basta coglierle ;)
Comunque, questo capitolo è stato un trauma, ricordo, quando l'avevo scritto. Non mi ricordo bene il motivo, forse perché non riuscivo mai a finirlo e mi sembrava interminabile. Spero che vi sia piaciuto anche se può essere un po' noioso....boh, ditemi voi che ne pensate!! :)
In questo capitolo sono successe molte cose, anche se non di molta importanza (di sicuro l'arrivo di Brigit è una cosa di molta importanza..non se ne andrà in fretta, dico solo questo -.- )
Come le scorse volte per i personaggi nuovi, lascio delle foto.
Ci vediamo nel prossimo capitolo mercoledì prossimo (se sarò puntuale!)
Un abbraccio ♥
Cacciatrice di Risate




Brigit (Taylor Hill)  http://66.media.tumblr.com/tumblr_mcwipukxn11r2fv1do1_r1_500.gif


Lizzie (Elle Fanning) http://66.media.tumblr.com/tumblr_m2v479Gpyh1qgawlzo1_500.gif

 

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