Cronache di Sangue di Lord_Ainz_Ooal_Gown (/viewuser.php?uid=332873)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Homunculus vs Dragon Slayer ***
Capitolo 2: *** Il freddo del diavolo vs il fuoco del drago ***
Capitolo 3: *** Legami di Amicizia ***
Capitolo 4: *** La follia del più forte ***
Capitolo 5: *** Cacciatore e Preda ***
Capitolo 6: *** Un Re, un Dio e un Ghoul ***
Capitolo 7: *** Battaglia acquatica ***
Capitolo 8: *** Nel posto sbagliato al momento sbagliato ***
Capitolo 9: *** I pezzi grossi scendono in campo ***
Capitolo 10: *** Pura e semplice forza ***
Capitolo 11: *** Un demone nell'oscurità ***
Capitolo 12: *** Affrontare la morte ***
Capitolo 13: *** Ghiaccio rosso sangue ***
Capitolo 14: *** Scontro di velocità ***
Capitolo 15: *** L'oro è il centro di tutto ***
Capitolo 16: *** Quando i pirati affrontano gli eroi ***
Capitolo 17: *** Due team affiatati ***
Capitolo 18: *** Elementi incompatibili ***
Capitolo 19: *** I re e gli alfieri ***
Capitolo 20: *** Fiamme e Proiettili ***
Capitolo 21: *** L'angelo e il demone ***
Capitolo 22: *** La morte che sfida l'oscurità ***
Capitolo 23: *** Lotta per il cibo ***
Capitolo 24: *** Può un uomo superare Dio? ***
Capitolo 25: *** Onore e Follia ***
Capitolo 26: *** Il dovere di un padre ***
Capitolo 27: *** Le fiamme dell'avidità ***
Capitolo 28: *** Ascoltare la propria lama ***
Capitolo 29: *** Divertimento vs Arte ***
Capitolo 30: *** Spade e Demoni ***
Capitolo 1 *** Homunculus vs Dragon Slayer ***
HOMUNCULUS
VS
DRAGON
SLAYER
Il
Sole era ormai tramontato da diverse ore e la Luna, così
chiara e
luminosa, era già alta nel cielo, circondata dalle stelle,
sue
fidate compagne.
Alcune
nuvole venivano spostate pigramente dalla brezza notturna, gettando
occasionalmente ombre sul villaggio sottostante, posto al centro di
una foresta.
Una
figura avanzava lentamente attraverso il viale principale,
sbadigliando sonoramente e sistemandosi meglio la sua sacca da
viaggio sulla spalla.
L'abbigliamento
tempestato di borchie, gli innumerevoli piercing, gli occhi rossi
dall'iride allungata e i lunghi capelli neri avrebbero suggerito a
chiunque che quel ragazzo si trattasse di un delinquente, ma il
tatuaggio nero sul braccio sinistro era un chiaro segno della sua
appartenenza: la gilda di Fairy Tail.
Gajeel
era visibilmente annoiato da quella situazione. Da poco, aveva
concluso una missione di scorta, cosa molto insolita per lui, ma era
stata talmente noiosa da lasciargli addosso una frustrazione fin
troppo grande e così, essendo solo, aveva deciso di prendere
una
strada più lunga per il ritorno in modo tale da trovare
qualcuno con
cui sfogarsi.
“Tsk...
questa è forse la prima volta che sento la mancanza di
Salamander e
dello spogliarellista... due idioti da pestare come quelli sono
difficili da trovare, gi ih!”
Dopo
qualche passo, tuttavia, i suoi sensi lo misero in allerta e a una
trentina di metri, vide un uomo in piedi, proprio in mezzo alla
strada, intento a scolarsi una bottiglia di vino.
Era
alto quanto il dragon slayer e altrettanto muscoloso, dal volto
squadrato col naso appuntito e i corti capelli scuri dritti verso
l'alto.
Indossava
un giubbotto di pelle nera, sprovvisto di maniche, con il colletto in
pelliccia bianca e, sotto di esso, portava una maglietta blu,
anch'essa senza maniche. Le gambe erano fasciate da dei pantaloni
lunghi di pelle nera come il giubbotto e ai piedi calzava delle
strane scarpe nere a punta.
Come
ultimi particolari vi erano i vari braccialetti neri che portava ai
polsi e un tatuaggio rosso sul dorso della mano sinistra raffigurante
un serpente intento a mordersi la coda, compiendo un cerchio, dotato
di ali.
“O~h?
Cosa abbiamo qui?”domandò l'uomo, fissando Gajeel
con i suoi occhi
viola.
“Potrei
farti la stessa domanda.” ghignò Gajeel lasciando
cadere a terra
la sua sacca. Qualcosa gli diceva che aveva trovato la sua valvola di
sfogo.
“Quei
piercing...” riprese l'uomo indicando quelli sul volto di
Gajeel
“... mi interessano! Dammeli!”
“Gi
ih! Se li vuoi, dovrai strapparli dal mio cadavere!”
ribatté
Gajeel trasformando all'istante il braccio destro in uno spadone
seghettato.
“Accetto
volentieri la tua proposta! Io sono Greed e tutto ciò che
esiste in
questo mondo mi appartiene e tra poco anche i tuoi piercing mi
apparterranno!” urlò l'uomo per poi scattare verso
il mago con
incredibile velocità.
Gajeel
fece un passo indietro e portò indietro lo spadone, menando
poi un
colpo dall'alto e Greed, anziché evitarlo, incrocio le
braccia sopra
la testa, ricoprendole con una strana membrana nera.
Lo
spadone di ferro cozzò contro quell'armatura, facendo
scaturire
diverse scintille che proiettarono le ombre dei due sfidanti lungo la
strada. Gajeel, ghignando, usò la mano libera per colpire
Greed con
un montante al mento ma il suo colpo venne nuovamente bloccato da
quell'armatura, comparsa anche sulla gola e sul mento
dell'avversario.
Con
la forza delle braccia, Greed spinse lo spadone verso l'alto e
cercò
di colpire Gajeel al volto con un affondo delle mani ma il dragon
slayer scansò di lato, colpendo poi l'uomo al ventre con
l'arto
trasformato.
Ampliando
il ghigno, Gajeel azionò la funzione 'motosega' della sua
arma ma si
sorprese nel vedere scaturire altre scintille dal corpo
dell'avversario, così balzò all'indietro,
evitando anche un calcio.
Spostando
lo sguardo sullo spadone, notò che tutti i denti erano stati
distrutti e che Greed aveva subito danni solo ai vestiti, ormai
sbrindellati. Di certo la sua difesa era qualcosa da non
sottovalutare.
Deciso
a cambiare tattica, Gajeel fece tornare il suo braccio e
saltò in
alto, gonfiando il petto, per poi scagliare un cono di scaglie di
ferro addosso a Greed che, all'ultimo, rivestì l'intero
corpo con la
sua armatura.
L'attacco
del mago distrusse parte del terreno, creando una breve scossa
sismica, ma non bastò a sconfiggere Greed, il cui aspetto
ora era
leggermente cambiato. I capelli erano stati coperti interamente
dall'armatura, i denti erano diventati degli affilati canini
sporgenti e la sclera degli occhi era diventata nera; inoltre delle
linee rosse erano comparse sul suo corpo, percorrendolo dalla testa
in giù.
“Quella
tua armatura è una vera rottura, lo sai?”
domandò Gajeel
ghignando, mentre delle scaglie di ferro iniziavano a ricoprirgli il
corpo. Tanto valeva utilizzare una tecnica di potenziamento come
l'avversario.
Greed
assottigliò lo sguardo ghignando a sua volta “Vedo
che anche tu
hai qualcosa di simile, ma non sarà mai forte come il mio
scudo
perfetto!” e scattò nuovamente verso Gajeel,
tentanto un affondo
con la mano destra.
Il
dragon slayer scartò di lato ma Greed riuscì lo
stesso a colpirlo
sulla spalla, graffiandogli l'armatura con estrema facilità.
Incalzandolo, lo costrinse ad indietreggiare per diversi metri, fino
a quando l'avversario non trasformò il braccio destro in un
palo
che, allungandosi, lo colpì in pieno torace, scagliandolo a
diversi
metri di distanza.
Greed
si rialzò tossendo e Gajeel gli fu di nuovo addosso,
cercando di
schiacciargli il cranio con lo stesso attacco, ma l'uomo
saltò
all'indietro e, non appena ebbe toccato terra, scattò a
tutta
potenza in avanti.
Il
mago ruotò su sé stesso e, dopo aver trasformato
la gamba destra in
un altro spadone, tirò un calcio verticalmente davanti a
lui. La
potenza fu tale da spezzare l'arma ma anche l'armatura di Greed venne
danneggiata, scagliandolo verso l'alto.
Gajeel,
allora, saltò in alto e si apprestò a colpire
l'avversario che,
tuttavia, lo colpì al volo con una testata, facendolo
precipitare,
per poi atterrare agilmente su una casa.
Mentre
il moro si rialzava tossendo a causa della polvere, l'armatura di
Greed si rigenerò e i vari abitanti del villaggio, svegliati
dal
frastuono, si diedero alla fuga, notando il mostro appollaiato sul
tetto.
“Eh
eh sei davvero un avversario degno di tale nome.” si
complimentò
Greed scrocchiandosi il collo “Tuttavia, voglio davvero tanto
quei
piercing, perciò la farò finita
subito!” e saltò giù, mirando
alla testa di Gajeel per poi menare un potentissimo pugno.
L'impatto
crepò pesantemente il terreno, generando un polverone, ma
Greed,
senza neanche avere una conferma, capì che la sua preda non
era più
lì. Come previsto, il suo colpo aveva colpito la strada ma
di
Gajeel, nessuna traccia.
-Dove
diavolo è finito?- si chiese l'uomo avvertendo poi una
sensazione di
pericolo lungo la schiena.
In
quel preciso istante, dall'ombra sotto di lui, fuoriuscì un
braccio
interamente ricoperto di puro ferro che lo colpì con un
pugno sui
denti. La potenza fu tale da spezzargli diversi denti e crepargli
l'armatura sul volto, sbalzandolo all'indietro.
Prima
che Greed potesse toccare terra, dalla sua ombra fuoriuscì
lo stesso
braccio che lo colpì con un pugno devastante nella schiena,
scagliandolo in aria e danneggiandogli l'armatura.
L'uomo
cadde a terra poco lontano e tossì parecchio sangue, mentre
la sua
armatura iniziava a rigenerarsi. Davanti a lui, in meno di un
secondo, sbucò Gajeel, ora avvolto da un'aura blu e nera e
dagli
occhi completamente bianchi.
Il
dragon slayer lo afferrò per il colletto del giubbotto e,
sollevandolo di peso, sibilò “Hai detto di voler
concludere
subito? Non potrei essere più d'accordo!” e lo
colpì con un terzo
pugno, dritto sul anso, scaraventandolo infondo alla strada,
direttamente contro l'edificio principale che crollò su
sé stesso a
causa dell'impatto.
Pochi
secondi dopo, mentre Gajeel si avvicinava, uscì Greed,
tossendo
sangue misto a saliva, per poi ampliare il suo ghigno
“Sì~ voglio
anche questo! La battaglia più inebriante è mia!
Solo mia!”
Gajeel
scattò in avanti, colpendolo don un ginocchiata al costato e
successivamente, unendo le mani a mo' di maglio, lo colpì
sulla
nuca, piantandolo nel suolo.
Delle
strane scintille rosse accompagnarono la rigenerazione dell'armatura
di Greed che, afferrando Gajeel per una caviglia, lo sollevò
di
prepotenza, affondando gli artigli nel torace del dragon slayer, che
tossì sangue a sua volta.
Questo
però non arrestò il dragon slayer che
afferrandogli il braccio,
glielo spezzò di netto all'altezza del gomito, distruggendo
l'armatura e facendo schizzare sangue sulla strada e sulle macerie.
Greed
urlò di dolore per poi azzannare Gajeel all'avambraccio
destro,
rubandogli una smorfia di dolore.
“Mi
stai facendo davvero incazzare!” sbottò Gajeel
iniziando poi a
tempestarlo di pugni sul costato e sul volto, distruggendo l'armatura
in più punti danneggiando il suo stesso ferro.
Greed
strinse i denti per il dolore ma non fu in grado di ribattere a
quella serie di colpi, arrivando poi a proteggersi il corpo con le
braccia che vennero pesantemente martoriate.
Notando
che quegli attacchi non sortivano troppo effetto, Gajeel lo
afferrò
per la testa e lo scagliò sopra di lui, gonfiando poi di
nuovo il
petto.
“Shadow
Iron Dragon's Roar!!!”
Un
imponente cono di energia circondata da anelli neri scaturì
dalla
bocca del mago e centro Greed in pieno, facendolo urlare a pieni
polmoni per il dolore, disperdendo la sua voce nell'aria.
Gajeel
cadde seduto a terra, mentre il suo corpo tornava normale e
un'improvvisa stanchezza lo abbracciava. Si guardò attorno,
notando
con disappunto che non c'era ferro nei paraggi.
Greed
cadde a pochi metri da lui, crepando il terreno. L'armatura era ormai
distrutta e gran parte del suo corpo era ustionato. In alcuni punti
le ossa erano addirittura scoperte e sembrava in fin di vita.
Gajeel
si alzò in piedi e si avvicinò al nemico,
torreggiando su di lui
“Gi ih! Spiacente amico, i miei piercing restano con
me!” e si
girò, iniziando a camminare verso la sua sacca da viaggio.
Un
rumore alle sue spalle attirò la sua attenzione.
Si
girò.
Greed
era svanito nel nulla.
Per
i primi secondi non ci fece caso, ma alla fine il dolore lo
paralizzò
del tutto e tossì una grossa quantità di sangue.
Abbassò lo
sguardo sul suo petto, notando una mano che gli fuoriusciva dal
torace.
“Te
l'ho detto no? Tutto ciò che esiste a questo mondo,
appartiene a
me.” sibilò Greed alle sue spalle affondando
ancora di più l'arto
nel corpo del dragon slayer che vomitò altro sangue,
impallidendo
velocemente.
Dopo
qualche secondo, l'uomo estrasse il braccio, lasciando cadere Gajeel
in una pozza del suo stesso sangue e rimase fermo a fissarlo. Quel
ragazzo gli aveva tenuto testa e lo aveva fatto divertire come nessun
altro aveva fatto da lì a molti anni addietro.
Si
accucciò vicino al corpo ormai senza vita di Gajeel e gli
chiuse gli
occhi con una mano, spostandola poi sui piercing ma fermandosi a
pochi millimetri da essi. Dopo quasi un intero minuto, si
alzò e si
diresse verso la strada dalla quale era arrivato il suo avversario.
“Ah...
credo di aver visto dei piercing migliori addosso ad un tizio che
è
scappato, ti lascerò i tuoi.” disse Greed alzando
una mano quasi
in segno di saluto per poi voltarsi un'ultima volta.
“Da
mostro a mostro... questo è stato davvero uno scontro coi
fiocchi!”
e si incamminò lungo la strada devastata dal loro scontro.
Uno
scontro che apparteneva solo a lui.
Angolo
del carnefice:
Good
evening!
Avete
presente quella sensazione di rabbia, sconforto, frustrazione, ira
repressa, che vi portate dietro? Ecco, io oggi ne ho accumulata molta
e ho deciso di scaricarmi facendo una delle cose che mi riescono
meglio: scrivere un bello scontro con morte finale!
Prima
che qualcuno urli, giustamente: “Ma smiling! Hai un fottio di
fic
attive!” vi avviso che questa è una raccolta di
One Shots, prive
di collegamenti tra di loro, completamente a caso!
Ogni
one shots, tratterà un determinato scontro e chi mi segue da
molto,
saprà che una volta avevo già una fic di questi
tipo ma l'avevo
cancellata. Una ragazza qui su EFP (The_Visored_Story_Teller che
saluto tanto) poi si è ispirata a quella fic ma è
in un altro
fandom.
Ora
l'ho ripresa e ho intenzione di mantenerla u.u anche se
l'aggiornerò
a ritmi davvero irregolari (essendo one shots posso scriverle quando
ho poco tempo libero).
Ora
entrate in gioco voi! Tanto per fare qualcosina, come l'ultima volta,
il primo che recensisce ogni one shot, può decidere lo
scontro
successivo! Badate bene: “LO SCONTRO”, quindi non
dite millemila
scontri perché siete indecisi.
Il
primo ad arrivare (che vorrà proporne uno) ne
proporrà uno di cui
sarà fermamente convinto! Fine del discorso! AH, ovviamente,
proponete scontri equilibrati, tipo non Levy vs Madara Uchica ecco
che se no diventano Flash fic...
Per
gli scontri potete scegliere personaggi appartenenti a questo elenco:
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Hunter
x Hunter
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Tokyo
Ghoul
-Toriko
-OC
Per
ora l'elenco è questo ma potrebbe aumentare. Come avete
letto, se
volete, potete decidere di far scontrare un OC (contro un canon o un
altro OC). L'OC può essere già esistente (es:
voglio che combatta
l'Ashuros de La nostra gilda) oppure potete inviarmelo voi (vi
invierò una breve scheda qualora la voleste) MA NON METTETE
L'OC VIA
RECENSIONE!!!!!!!
Bene,
il mio tempo è scaduto e perciò devo salutarvi!
Spero
che mi proporrete tanti scontri belli interessanti (altrimenti ne ho
già in mente io) e ci vediamo alla prossima!
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Capitolo 2 *** Il freddo del diavolo vs il fuoco del drago ***
IL
FREDDO DEL DIAVOLO
VS
IL
FUOCO DEL DRAGO
Il
vasto oceano che bagnava le coste del Regno di Fiore era uno
spettacolo per gli occhi. Quando il mare era calmo, sembrava una
tavola piatta e liscia, dal brillante blu in cui si riflettevano le
nuvole bianche del cielo estivo.
Un
ragazzo dai corti capelli rosa fissava silenzioso quella distesa
d'acqua, immaginandosi quali terre ci fossero oltre l'orizzonte,
pensando anche al fatto che per raggiungerle servisse una nave
enorme.
Un
secondo dopo era in ginocchio col volto verde e le mani sulla bocca
per non vomitare.
“Natsu...
non dobbiamo attraversare l'oceano...” commentò
Happy alle sue
spalle, mangiando un pesce fresco.
“Lo
so Happy... ma immaginare una nave che ondeggia... blurgh!!!”
Il
gatto dal pelo azzurro scosse la testa sconsolato, finendo poi il suo
prezioso cibo, spostando poi a sua volta lo sguardo sul mare
“Tra
l'altro credo che il Concilio te la farebbe pagare per aver distrutto
tre delle sue navi!”
“Ma
che ne potevo sapere io che fossero del Concilio! Non ne avevo mai
viste di così grosse con tutte quelle persone a bordo! E la
loro
uniforme non era per nulla simile a quelle di sempre!” si
giustificò Natsu ripensando a quelle tre enormi navi blu e
nere
dalle vele bianche con una specie di gabbiano come simbolo su di
esse.
“Diremo
al vecchio che uno scoglio le ha fatte colare a picco!”
esclamò
sorridendo il ragazzo e Happy ribatté “Uno scoglio
che sputava
fuoco...” salvò poi notare una cosa.
Qualcosa
in mezzo all'oceano.
“Natsu...?
Cos'è quello?”
Il
ragazzo riportò lo sguardo sulla distesa d'acqua e vide
subito ciò
che aveva allarmato il suo compagno. All'inizio non riuscì
bene a
capire di cosa si trattasse, ma non appena fu a meno di un chilometro
dalla costa, lo vide chiaramente.
Un
uomo alto, dalla carnagione abbronzata e vestito di bianco, che stava
andando in bicicletta sull'acqua, la quale si ghiacciava sotto di
lui, permettendogli di avanzare.
Natsu
e Happy lo fissarono a bocca aperta, immaginandosi che avesse una
magia simile a quella di Gray. Dopo qualche minuto, l'uomo raggiunse
una spiaggia poco lontana da loro e i due corsero verso di lui,
rimanendo sorpresi da quanto fosse alto.
I
capelli ricci neri come la pece, lo stesso colore degli occhi,
creavano un ottimo contrasto con il completo bianco e grigio chiaro,
composto da: pantaloni lunghi, gilet e giacca lunga con dettagli
dorati. Sotto al gilet, infine, indossava una camicia blu abbinata ad
una cravatta gialla. Per concludere, ai piedi calzava delle scarpe
nere mentre sulla fronte portava una mascherina per dormire verde e
blu.
“Woooh!
E' enorme!” esclamò Natsu tutto estasiato,
fissando meglio lo
spilungone che, sistemandosi meglio la mascherina sulla fronte, disse
“Arararara... un ragazzo dai capelli rosa?”
Natsu lo
fissò stranito. Sembrava sorpreso di vederlo ma al contempo
manteneva quell'aria da perenne annoiato e la cosa, non seppe dirsi
il perché, lo innervosì.
“Ehi
ragazzo, per caso poco fa ti sei imbattuto in tre navi della
Marina?”
domandò l'uomo.
“Se
ti riferisci a tre grosse navi nere e blu... sono colate a picco
contro degli scogli!” spiegò Natsu sorridendo come
se nulla fosse
ma fece la pessima mossa di chiudere gli occhi.
L'uomo,
senza dire nulla, allungò una mano verso il volto del rosato
che,
riaprendo di colpo gli occhi, si abbassò all'improvviso,
evitando la
presa ma non aveva calcolato che dietro di lui c'era qualcun altro.
Happy
non fece neanche in tempo a capire cosa stava accadendo che si
trasformò in una statua di ghiaccio al minimo contatto con
la pelle
dell'uomo.
Natsu
sgranò gli occhi per la sorpresa, restando senza parole nel
vedere
il suo amico trasformato in ghiaccio. Velocemente, afferrò
Happy al
volo e constatò quanto fosse freddo quel ghiaccio.
“Ah...
ti ho mancato. Dovresti restare fermo, così
finirà tutto
velocemente.” commentò l'uomo grattandosi poi
svogliatamente la
testa.
“Maledetto...
come hai osato fare questo al mio amico?!” sibilò
Natsu posando a
terra Happy per poi avvolgersi interamente nelle sue fiamme e girarsi
verso il suo nemico, fissandolo con sguardo truce.
L'uomo
non batté ciglio e si inclinò leggermente in
avanti “Potrei farti
una domanda io: a cosa stavi pensando quando hai affondato tre navi
della Marina? Sembra proprio che voi campagnoli non abbiate rispetto
per l'Ordine Mondiale”.
“In
questo momento non me ne potrebbe fregare di meno! Dimmi il tuo nome
prima che ti incenerisca!” sbottò Natsu aumentando
il volume delle
sue fiamme.
L'uomo
si raddrizzò e, mentre un sottile strato di ghiaccio gli
ricopriva
parte della faccia, si presentò “Ammiraglio della
Marina, Aokiji”.
“Natsu
Dragneel, mago di Fairy Tail!” si presentò a sua
volta il rosato
per poi saltare in avanti e colpire l'avversario con un pugno
infuocato. Aokiji fece un passo di lato, evitandolo e gli
afferrò il
polso, iniziando a congelarlo.
Natsu
digrignò i denti e aumentò ancora di
più le sue fiamme,
costringendo l'uomo ad allontanarsi. Il rosato si guardò poi
il
braccio, notando che alcune chiazze di pelle erano state congelate e
nemmeno le sue fiamme riuscivano a scioglierle.
Aokiji,
notandolo distratto, sospirò e, da sotto i suoi piedi, si
espanse
uno strato di ghiaccio che iniziò a ghiacciare tutta la
spiaggia.
Natsu, sfruttando le fiamme nelle gambe come propulsori, si
alzò in
aria ed atterrò su uno scoglio, ormai congelato, poco
lontano.
-Il
suo potere del ghiaccio... è superiore a quello di Gray.-
osservò
Natsu infiammandosi nuovamente per poi saltare in alto e gonfiare il
petto “Fire Dragon's Roar!!!”
Il
cono di fiamme si avvicinò pericolosamente ad Aokiji che,
con
sorpresa di Natsu, mise una mano in avanti e, non appena venne in
contatto con l'attacco, sussurrò “Ice
Age”.
L'attacco
di Natsu venne completamente ghiacciato ma un secondo dopo esplose in
una nuvola di vapore, facendo alzare entrambe le sopracciglia ad
Aokiji.
“Interessante...
nemmeno le fiamme di Ace Pugno di Fuoco riuscirebbero a sciogliere il
mio ghiaccio”.
Dalla
nuvola di vapore spuntò Natsu che, con precisione,
colpì Aokiji
direttamente sul naso. L'intera parte superiore del suo copro
andò
in frantumi, sorprendendo il mago che avvertì una strana
fitta alla
mano e notò che le nocche si erano ghiacciate.
Atterrando
oltre il corpo frantumato di Aokiji, Natsu girò su
sé stesso e
scagliò una grossa sfera di fiamme sui resti del nemico,
creando una
grossa esplosione.
“Davvero
non male, ragazzo”.
Natsu
sgranò gli occhi allibito, osservando il nemico uscire dal
fumo come
se niente fosse, con giusto qualche macchia di fuliggine sui vestiti
“Ma senza l'Ambizione, non potrai mai ferirmi”.
Natsu
non sembrò capire quelle parole e passò subito
all'attacco.
Saltando in alto, creò delle lunghe fruste di fuoco dalle
mani e le
scagliò addossò ad Aokiji. Le due fruste si
incrociarono sul torace
del nemico ma questi si difese con una strana armatura nera apparsa
sui suoi vestiti.
“E
quella che diavolo sarebbe?” domandò Natsu
atterrando a distanza
di sicurezza ma Aokiji non lo degnò di una risposta e, da
entrambe
le mani, creò diverse lance di ghiaccio che
scagliò con precisione
verso il mago del fuoco.
Natsu
le evitò tutte con rapidità e scattò
nuovamente verso
l'avversario, azzerando subito le distanze, caricando poi un pugno
dal basso. Aokiji fece lo stesso ma dall'alto e, dopo aver ricoperto
l'avambraccio destro con quell'armatura nera, calò il colpo
che
cozzò contro quello del dragon slayer.
Il
terreno si crepò pesantemente sotto i loro piedi. Il primo a
cedere,
incredibilmente, fu Natsu che indietreggiò tenendosi la mano
con cui
aveva sferrato il colpo e immaginò di essersi rotto almeno
tre
falangi.
Questo
però non gli impedì di ricoprirsi nuovamente di
fiamme alla quale
si aggiunsero numerosi fulmini, che però non bastarono a
sorprendere
Aokiji.
Ruggendo
a pieni polmoni, Natsu si lanciò nuovamente addosso al
nemico,
caricando il pugno destro con una grossa quantità di potere
magico.
“Lighting
Flame Dragon's Firing Hammer!!!”
A
contatto con Aokiji, il colpo del dragon slayer esplose con una
potenza inaudita, spazzando via il nemico e ciò che si
trovava
dietro di lui. Il dragon slayer, però, non si fece
ingannare. Aveva
già avvertito la presenza del suo avversario a pochi metri
da lui e,
a giudicare dal rumore, si stava rigenerando.
Gonfiando
il petto, Natsu accumulò fiamme e fulmini in un unico punto
per poi
rilasciare il potere magico dalla bocca.
“Lighting
Flame Dragon's Roar!!!”
Il
nuovo attaccò generò ancora più
distruzione, spazzando via parte
della costa e l'intera spiaggia ma, spinto da un irrefrenabile
desiderio di vendetta,, si lanciò in avanti.
Dopo
pochi metri, vide parte del corpo di Aokiji tramutato in ghiaccio con
alcuni pezzi che si stavano attaccando tra di loro.
“Non
è ancora finito, razza di bastardo!!!”
tuonò il rosato per poi
accumulare le fiamme nella mano destra e i fulmini nella mano
sinistra “Dragon Slayer's Secret Art!!!”
Ruotando
su sé stesso, generò un immenso vortice di fiamme
e fulmini,
urlando “Crimson Exploding Lignhting Edge!!!”
Non
appena il suo attacco si fu diradato, attorno a lui regnava solo la
desolazione più totale. Le onde del mare gli accarezzarono
le gambe
e il giovane cadde in ginocchio, ansimando pesantemente, ormai
prossimo allo svenimento.
Girando
lentamente la testa, vide a diversi metri di distanza il suo amico
Happy, ancora ghiacciato, ancora integro in uno dei pochi punti dove
la distruzione dei suoi attacchi non era arrivata.
“Eh
eh eh... ce l'ho fatta Happy. Ora ti porterò da Wendy e lei
saprà
di sicuro...”
Le
parole gli morirono in gola non appena avvertì il freddo
attanagliargli le gambe. Abbassò velocemente lo sguardo e
vide che
l'acqua intorno a lui si era ghiacciata e la stessa sorte stava
toccando al suo corpo.
“Davvero
niente male ragazzo...” tossì Aokiji davanti a lui.
Quella
combo di tre attacchi lo aveva sorpreso davvero e a nulla era valsa
la sua “invulnerabilità” derivante dai
poteri Rogia. La potenza
di Natsu gli aveva portato via il braccio sinistro, parte della gamba
destra e gli aveva aperto diverse ferite, visibilmente ustionate, su
tutto il corpo.
Ora
una protesi di ghiaccio gli consentiva di restare in piedi, mentre il
moncherino alla spalla lo aveva semplicemente ricoperto di ghiaccio.
Avvicinandosi lentamente al ragazzo, aumentò la
velocità di
congelamento e Natsu, ghignando, sussurrò “Vedrai
che cosa succede
a mettersi contro Fairy Tail...”
Il
ghiacciò lo rivestì interamente, ibernandolo del
tutto e
trasformandolo in una statua.
Aokiji
rimase in piedi di fronte a lui per qualche secondo per poi colpirlo
con un leggero pugno rivestito dall'Ambizione dell'armatura. Un
istante dopo, Natsu andò in frantumi, spargendo frammenti
ovunque.
“No,
sarete voi a vedere cosa succede a mettersi contro la
Marina.”
disse Aokiji socchiudendo gli occhi per poi voltarsi e dirigersi
verso il porto dove lo attendevano i suoi uomini.
Aveva
vinto ma aveva comunque privato della vita un giovane ragazzo
dall'animo coraggioso e indomito. Si girò un'ultima volta
verso i
resti del suo avversario e scosse la testa.
“Giustizia
Assoluta, a lungo andare porta le persone a compiere atti
insani...”
Angolo
del carnefice:
E
anche il secondo scontro è andato! Devo dire che, mentre lo
scrivevo, ho capito quanto fosse effettivamente squilibrato questo
scontro ma va beh, ormai è andato.
Spero
che quest'altro scontro sia stato di vostro gradimento (ho ucciso
Gajeel e Natsu perciò il 90% del fandom mi
odierà) e aspetto il
prossimo! Le regole sono sempre le stesse anche se ci sono delle
novità:
1)
Il primo che arriva può decidere lo scontro successivo
2)
Chi sceglie uno scontro, non può decidere anche quello dopo,
perciò
(in questo caso) KING KURAMA non puoi scegliere lo scontro, anche se
arrivi primo.
3)
Quando richiedete uno scontro, potete richiedere anche una certa
versione del personaggio. Esempio: io ho utilizzato Gajeel e Natsu
dopo la saga del palio della Magia perciò prima della saga
di
Tartaros; Greed era quello apparso per primo in Fullmetal Alchemist
Brotherhood, mentre Aokiji era ancora membro della Marina.
4)
I fandom tra cui potete scegliere sono sempre gli stessi:
-
Fairy Tail
-One
Piece
-Naruto
-Bleach
-Hunter
x Hunter
-Toriko
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Tokyo
Ghoul
-OC
(che potete inviarmi via messaggio privato)
Con
questo è tutto e ci vediamo al prossimo scontro da
carnefice! Alla
prossima!
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Capitolo 3 *** Legami di Amicizia ***
LEGAMI
DI AMICIZIA
La
porta del locale si aprì di colpo ed una ragazza dai lunghi
capelli
rossi con indosso un'armatura entrò all'interno, andando a
sedersi
al bancone, dove venne presto raggiunta dal gestore del bar.
“Che
posso fare per te?”
“Una
fetta di torta alle fragole, grazie.” rispose educatamente la
ragazza, posando la sua borsa da viaggio vicino allo sgabello.
Il
barista la fissò sorpreso ma alla fine si
allontanò, tornando poco
dopo con la fetta del dolce. Cosa che rese estremamente felice la
ragazza.
“ Dì
un po'...” iniziò il barista pulendo nel mentre un
boccale di
vetro “... sei una di quelle maghe di cui tanto si parla? Fai
parte
di una gilda?”
La
ragazza annuì “Mi chiamo Erza Scarlet e faccio
parte della gilda
di Fairy Tail. Non la conoscete?”
L'uomo
scosse la testa “Qua siamo piuttosto lontani dal regno di
Fiore, la
magia o come la chiamate voi non è molto diffusa”.
Erza
annuì mangiando un altro boccone del suo dolce.
Effettivamente, a
causa della missione di classe S che aveva preso, si era allontanata
molto da Magnolia, arrivando fino al mare nell'estremo Ovest. A
quanto aveva capito, da quelle parti vi era il problema dei pirati e
la Marina amministrava la giustizia, cercando in tutti i modi di
fermarli.
La
porta del bar si aprì di nuovo ed entrò un uomo
dall'aria
particolarmente spaventata con in mano un giornale.
“Ragazzi,
non ci crederete mai! Quel pirata, Cappello di paglia, ha colpito un
Drago Celeste!!!”
Erza
non batté ciglio, mentre il resto delle persone presenti si
allarmò
visibilmente iniziando a discutere animatamente sul da farsi e su
quali sarebbero state le conseguenze del suo gesto.
“Non
è tutto! A quanto pare è stato avvistato su
un'isola non molto
lontano da qui!” continuò l'uomo col giornale
facendo agitare
ancora di più altri, fino a quando Erza non intervenne
“Se per voi
non è un problema, posso occuparmi io della
questione”.
“Lo
faresti davvero?” domandò il barista fissandola
colpito e la rossa
annuì “La mia missione l'ho già
compiuta perciò non ho problemi
a dare una mano”
Le
varie persone lì riunite la ringraziarono di tutto cuore e,
dopo
averla condotta al porto, le indicarono su una mappa quale isola
doveva raggiungere, così Erza salpò poco dopo,
diretta a buona
velocità verso l'isola in questione.
Arrivò
nel giro di mezz'ora e ad attenderla trovò una grossa
spiaggia priva
di scogli che circondava un'imponente foresta di alberi. Dopo aver
sistemato la barca sulla sabbia, si addentrò nella foresta e
iniziò
a vagare senza meta, domandandosi come avrebbe trovato il suo
bersaglio.
Un
rumore improvviso destò il suo interesse. Sembrava quasi il
verso di
una bestia spaventata che però si era zittita di colpo.
Immaginando
che potesse essere opera di Cappello di Paglia, Erza corse in quella
direzione e, dopo pochi minuti, trovò una radura al cui
centro
c'erano le ossa di un grosso maiale e, di fianco a quelli, un ragazzo
dai corti capelli neri con la pancia ridicolmente gonfia.
La
maga si avvicinò con cautela e, quando fu a pochi metri, si
accorse
che il ragazzo stava dormendo. Leggermente confusa, gli diede un
leggerissimo calcio al piede ma quello non si mosse di un millimetro.
Riprovò con più forza ma ancora niente
così si spostò sulla testa
e la colpì con violenza ma il ragazzo rimase addormentato.
Erza
alzò un sopracciglio domandandosi se quel ragazzo fosse
effettivamente il pirata che stava cercando, ma il cappello di paglia
con una fascia rossa vicino alla testa del moro era un chiaro segno.
Spostò
lo sguardo sulle ossa dell'animale e si chiese “Possibile che
abbia
mangiato da solo tutta quella carne?”
“Carne?!?”
urlò il ragazzo saltando in piedi e spaventando Erza che
indietreggiò con un balzo. Il ragazzo si guardò
attorno per poi
assumere un'aria abbattuta “Niente carne...”
“Ehi
tu... per caso sei il pirata Cappello di paglia?”
domandò Erza
tornando seria e il ragazzo, sorridendole, annuì
“Esatto, sono io!
Ma puoi chiamarmi Rubber!”
“In
tal caso...” iniziò Erza materializzando una spada
nella mano
destra e puntandola contro Rubber “... ti dichiaro in
arresto, ora
verrai con me.” ma la reazione del ragazzo la
lasciò un attimo
interdetta.
Rubber
la stava fissando con gli occhi sgranati circondati da stelline e le
chiese “Che figata! Come hai fatto a materializzare quella
spada?!
E' il potere di un frutto del diavolo?!”
“Non
so di cosa tu stia parlando. Questa è la mia
magia.” spiegò Erza
per poi scuotere la testa e tornare sul discorso iniziale
“Intendi
opporre resistenza?”
“Mi
dispiace, ma non posso proprio venire con te! Devo riunirmi ai miei
compagni!” disse il ragazzo mettendosi il cappello in testa.
“Capisco,
allora non mi lasci altra scelta.” commentò Erza
per poi scattare
verso di lui e cercare di colpirlo con un affondo, ma il giovane
scansò lateralmente per poi mettersi a distanza di
sicurezza.
Successivamente, tirò un pugno in avanti e il suo braccio si
allungò, sorprendendo Erza che, colta alla sprovvista, si
beccò il
colpo direttamente sul naso, venendo sbalzata all'indietro.
“Sarà
per un'altra volta!” disse Rubber per poi girarsi e iniziare
a
correre mentre alle sue spalle Erza urlò
“Riequip!”
In
meno di un secondo, la giovane gli si parò di fronte e ora
aveva
un'armatura diversa, dai tratti simili a quelli di un leopardo, ed
impugnava due piccole spade a doppio filo.
Rubber
inarcò all'indietro alla testa, evitando due fendenti
dell'avversaria che gli tagliarono delle ciocche di capelli, e
cercò
di colpirla con un calcio dal basso ma Erza fece rapidamente un passo
indietro, per poi avanzare nuovamente e colpirlo al ventre con un
fendente, tagliandogli la maglietta arancione e disegnandogli una
sottile linea rossa sulla pancia.
-Non
è abbastanza profonda.- pensò Erza, evitando poi
una serie di pugni
di Rubber che però la costrinsero ad allontanarsi.
“Sei
davvero forte! Scommetto che a Zoro piacerebbe moltissimo
affrontarti!”
Erza
non gli diede molto ascolto e continuò la sua serie di
attacchi,
notando ben presto che il ragazzo si stava abituando al suo ritmo e
ormai riusciva ad evitare tutti i suoi attacchi.
Con
un balzo all'indietro, Rubber allungò entrambe le braccia
all'indietro per poi correre contro Erza urlando “Gomu Gomu
No
Bazooka!”
La
maga incrociò le spade davanti a sé per
proteggersi e, quando
vennero in contatto con il colpo di Rubber, che aveva disteso le
braccia in avanti con i palmi delle mani aperti, si frantumarono in
decine di pezzi e il colpo raggiunse anche il costato di Erza, la
quale però riuscì ad atterrare in piedi
appoggiandosi ad un albero.
Un
bagliore dorato avvolse la ragazza e, un istante dopo, al sua
armatura era completamente cambiata, diventando un'armatura argentata
con gonna e quattro ali sulla schiena. Ovviamente Rubber ebbe la
stessa reazione di quando aveva materializzato la spada.
Velocemente,
creò diverse spade intorno a lei e, muovendole in
contemporanea, le
fece saettare verso Rubber che riuscì ad evitarne alcune,
procurandosi però diversi tagli dalle ultime.
Le
spade ruotarono sul loro asse e puntarono nuovamente Rubber ma il
ragazzo, posando un pugno a terra, rigonfiò le gambe che
tornarono
subito normali, producendo uno strano suono. La sua pelle
iniziò a
brillare di un rosa acceso e delle piccole colonnine di fumo
fuoriuscirono dal suo corpo.
Erza
fece partire tutte le spade ma l'avversario svanì nel nulla
in un
battito di ciglia, sorprendendola.
“Gomu
Gomu No Jet Pistol!”
Non
ebbe neanche il tempo di realizzare da dove arrivasse la voce, che un
colpo di inaudita potenza la colpì nella schiena,
spezzandole il
fiato e distruggendole le ali dell'armatura.
Si
rialzò lentamente, tossendo un po' di sangue, e si
guardò attorno
ma un calcio la colpi dall'alto nuovamente nella schiena, facendola
sprofondare nel terreno. Un istante dopo, Rubber la afferrò
per le
spalle e si schiantò di testa su di lei, crepando ancora di
più il
terreno.
Il
pirata balzò poi fuori, atterrando poco lontano ed
osservando il
punto in cui aveva colpito Erza. Senza batter ciglio, la vide intenta
a rialzarsi, facendo poi alcuni passi verso di lui.
“Riequip!”
Il
bagliore dorato avvolse nuovamente Erza ma questa volta l'armatura
era molto intimidatoria. Infatti era completamente nera, adornata da
diversi spuntoni e la ragazza, nella mano destra, stringeva un grosso
spadone scuro.
Senza
aspettare oltre, Erza scattò in avanti e Rubber
svanì nuovamente,
spostandosi sul fianco sinistro della ragazza per poi colpirla con un
pugno. Erza anticipò quella mossa e, ruotando su
Sé stessa, meno un
fendente dal basso con tutta la potenza e velocità di cui
era
capace.
Il
colpo di Rubber la colpì sulla guancia ma Erza
riuscì a tagliargli
via il mignolo della mano, facendogli digrignare i denti per il
dolore. Il pirata però tornò all'attacco e si
spostò rapidamente
vicino a Erza, allungando il braccio all'indietro e attorcigliandolo
su sé stesso.
La
ragazza se ne accorse prontamente anche grazie al suo occhio
artificiale e mise lo spadone di piatto, in modo tale da proteggersi
ma il colpo di Rubber le distrusse sia l'arma che l'armatura,
scagliandola contro una roccia.
Il
ragazzo iniziò a respirare affannosamente ma, un istante
dopo, una
spada gli si conficcò nella coscia destra da dietro,
facendolo
urlare per il dolore. Con le mani tremanti, si tirò fuori la
lama,
gettandola via, intuendo che Erza si era lasciata colpire di
proposito, seppur a caro prezzo.
“Ora
non potrai più muoverti così
velocemente...” commentò la maga
rialzandosi a fatica e tossendo un po' di sangue.
“Mi
dispiace, ma non basterà questo ad impedirmi di rivedere i
miei
compagni!” commentò Rubber con un mezzo sorriso
sulle labbra per
poi scattare nuovamente verso Erza, malgrado il dolore alla gamba
fosse estremamente grande.
Erza
cambiò nuovamente armatura, indossando dei semplici
pantaloni con le
fiamme disegnate sopra e una fasciatura sul seno, impugnando una
katana dall'elsa rossa.
I
due si scambiarono una serie estremamente veloce di colpi ed Erza
riuscì a ferire Rubber in diversi punti, ricevendo
però parecchi
colpi al corpo e alle braccia.
Entrambi
ormai avevano il fiatone ma iniziarono anche a combattere in
movimento, distruggendo o tagliando gli alberi e le rocce sul loro
cammino, arrivando ben presto alla spiaggia.
L'ultimo
colpo arrivò da Rubber che, con un doppio calcio,
riuscì a colpire
Erza al ventre, scagliandola a qualche metro di distanza, per poi
cadere a terra sfinito, mentre il suo corpo tornava normale.
La
sua avversaria rimase a terra a sua volta, ansimando per la
stanchezza e fissando la sua lama ormai rovinata. Entrambi rimasero
in quello stato per diversi minuti ma alla fine si rialzarono, seppur
con qualche difficoltà.
“Possiamo
concludere il tutto in fretta... costituisciti alle
autorità. Stai
rischiando la vita.” disse Erza conficcando la sapa nel
terreno per
sostenersi.
“Andare
in prigione non è nei miei progetti e poi te l'ho detto no?
I miei
compagni mi stanno aspettando e farò di tutto per tornare da
loro!!!” urlò Rubber per poi addentarsi il pollice
destro e
soffiare con tutto il fiato che aveva in corpo.
L'intero
braccio si gonfiò, diventando enorme ed Erza rimase
particolarmente
impressionata da quel cambiamento ma tornò immediatamente
concentrata, chiudendo gli occhi.
-Compagni
eh?-
Quando
li riaprì, una nuova armatura fece la sua apparizione. La
più
potente del suo armamentario: l'armatura Nakagami.
Erza
conficcò la base dell'alabarda nella sabbia e una grossa
quantità
di potere magico la circondò in breve tempo, facendo
leggermente
tremare il terreno.
“Così
come tu vuoi tornare dai tuoi compagni, io non posso permettermi di
essere sconfitta! Per l'onore della mia gilda e dei miei
compagni!”
Rubber
sorrise alla ragazza per poi caricare all'indietro il suo arto
ingigantito e correre in avanti, in contemporanea con Erza la quale
rafforzò la presa sulla sua arma.
“Gomu
Gomu No Gigant Pistol!!!”
“Nakagami
Starlight!!!”
I
due attacchi si scontrarono, generando una potente onda d'urto che
spazzò via gli alberi vicini e creò diverse crepe
nel terreno,
causando una scossa di terremoto.
Le
braccia di Erza, così come le sue gambe, tremarono sotto la
potenza
di quel colpo ma lei non poteva arrendersi e, urlando con tutto il
fiato che aveva in copro, il tatuaggio della gilda iniziò a
brillare
di una calda luce.
Rubber
avvertiva un immenso dolore alla mano e a tutto il corpo ma non
poteva fermarsi lì. I suoi compagni lo stavano aspettando e
lui non
poteva deluderli, non poteva abbandonarli. I ricordi della sua ciurma
lo spinsero ad urlare con tutte le sue forze.
Un
improvviso flash illuminò l'intera zona per meno di un
secondo ma
ciò bastò a concludere lo scontro.
Rubber
aveva gli occhi semi aperti e il fiatone. Non capiva cosa fosse
accaduto ma un piccolo tonfo attirò la sua attenzione verso
il
basso. Abbassò lo sguardo e vide il suo braccio reciso di
netto
all'altezza della spalla, con la sabbia vicino intrisa del suo
sangue.
Dietro
di lui, Erza fissava la lama distrutta della sua arma che aveva
adempiuto al suo dovere fino alla fine.
Il
pirata strinse i denti e ruotò su sé stesso verso
destra, cercando
di colpire Erza con un ultimo pugno. La ragazza fece lo stesso e,
seppur priva di lama, usò la sua arma per colpire Rubber al
costato,
scagliandolo a diversi metri dalla spiaggia, nell'oceano.
Un
istante dopo, cadde a terra ansimante mentre anche la sua armatura
svaniva nel nulla.
Sonno.
Rubber
aveva sonno. Non riusciva a parlare. Fissava inerme la luce del sole
che arrivava a lui attraverso l'acqua marina. Vide Zoro, Nami, Usopp
e tutti gli altri.
-Tranquilli
ragazzi... sto arrivando... adesso mi riposo un attimo...- e chiuse
gli occhi per l'ultima volta, affondando lentamente verso
l'oscurità.
Un'ora
dopo, Erza riuscì a mettersi in ginocchio, fissando la
distesa
d'acqua. Il suo avversario non era più riemerso. Forse era
morto per
il colpo oppure non era in grado di nuotare, questo lei non lo
avrebbe mai saputo.
Volse
di poco lo sguardo a sinistra, notando il cappello di paglia del
ragazzo con cui aveva combattuto. Rialzandosi in piedi, lo
afferrò e
lo andò a posare su un albero abbattuto, accertandosi che
non
venisse portato via dal vento.
“Ti
sei battuto con onore.” disse Erza con un filo di voce per
poi
dirigersi verso la sua barca.
Aveva
vinto. Aveva tenuto alto l'onore di Fairy Tail per i suoi compagni
ma, in cambio della sua vittoria, i compagni di Rubber non avrebbero
più rivisto il loro capitano.
Angolo
del carnefice:
Good
evening! Spero che questo terzo scontro vi sia piaciuto e attendo il
numero quattro! In questo scontro appena concluso abbiamo assistito
al deathmatch tra Erza (post Torneo della Magia) e Rubber (post
Separazione dalla sua ciurma, modificato in modo che non finisse
sull'isola delle Amazzoni)
Spero
che per colei che ha commissionato questo scontro sia stato di suo
gradimento!
Ora
le solite regole con delle novità:
1)
Il
primo che arriva decide lo scontro successivo
2)
Chi sceglie uno scontro non può decidere anche quello dopo,
in
questo caso Lucy Drangeel non può decidere
3)
Quando richiedete uno scontro,
potete richiedere una certa versione dei personaggi, purché
non vi
siano dei divari troppo ampi (es: Naruto Settimo Hokage vs Natau
bambino)
4)
Se possibile, evitate di usare
sempre gli stessi personaggi, soprattutto se sono appena apparsi,
altrimenti diventa un filo noioso scrivere sempre degli stessi
5)
I fandom che potete utilizzare sono sempre gli stessi ma ci sono due
novità:
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Toriko
-Hunter
x Hunter
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Tokyo
Ghoul
-Black
Bullet
-Soul
Eater
-OC
(che potete inviarmi via mp)
Con
questo è tutto e ci vediamo al prossimo scontro (oppure in
un'altra
fic)! Alla prossima!
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Capitolo 4 *** La follia del più forte ***
LA
FOLLIA DEL PIU'FORTE
La
città di notte era qualcosa di estremamente romantico. La
luna si
rifletteva nelle varie vetrate, il buio avvolgeva ogni cosa, dandogli
un'aria spettrale e mistica, e il silenzio regnava sovrano...
“Stein!
Sta andando verso quella foresta!”
“Lo
so, non preoccuparti”.
… o
quasi.
Da
un tetto di un grosso edificio si lanciò un enorme geco
grigio dagli
occhi viola le cui ali scheletriche gli permisero di prendere il
volo, dirigendosi verso la foresta che confinava con l'enorme
città.
Dietro
di lui, un uomo dai capelli grigi con indosso un camice, correva a
perdifiato per stargli dietro e, non appena fu sul cornicione,
saltò
in avanti, riuscendo incredibilmente a raggiungere il geco.
Facendo
roteare la falce nera che impugnava nella mano destra, menò
un
fendente con la quale tagliò di netto il mostro, il quale
esplose a
mezz'aria, rilasciando una piccola sfera bianca avvolta da una
fiammella rossa.
L'uomo
col camice, il cui volto era attraversata da alcune cuciture,
atterrò
elegantemente vicino ai primi alberi e si portò una mano
sulla
specie di grossa vite che era conficcata nella sua testa, iniziando a
girarla.
“E
anche questo è andato.” disse l'uomo, mentre la
sua falce si
trasformava in un uomo dai capelli rossi con un completo nero
elegante.
“Era
l'ultimo per fortuna.” commentò il rosso
grattandosi la testa “Ora
possiamo andare in quel delizioso nightclub che ho visto poco
fa!”
Stein
annuì svogliatamente, iniziando a camminare verso la
città, ma
all'ultimo si arrestò di colpo, voltandosi verso la foresta
“Aspetta
Spirit”.
L'uomo
si girò verso il suo compagno, infastidito da
quell'interruzione, ma
gli ci volle meno di un secondo a capire che cosa aveva allarmato
Stein. Nella foresta, dietro molti alberi, al riparo
nell'oscurità,
vi era una grossa entità impregnata di follia.
“Questa
lunghezza d'onda...” iniziò Spiriti “...
è qualcosa di davvero
anomalo”.
Stein
annuì riprendendo a girare la vite nella testa “Si
direbbe che
qualcuno abbia una dose particolarmente vasta di follia... sarebbe
interessante sezionare il suo corpo per vedere com'è stato
modificato”.
Spirit
sospirò per trasformarsi nuovamente in una falce dalla lama
nera che
venne presa al volo da Stein, il quale corse nella foresta.
Avanzò
per diversi minuti e a ogni passo che faceva, l'intensità di
quella
follia aumentava a dismisura, fino a quando non svanì nel
nulla.
Come se non fosse mai esistita.
“Stein...”
“Lo
so... è ancora nei paraggi.” osservò lo
scienziato volgendo di
poco lo sguardo verso un albero. Dopo un secondo di silenzio,
tagliò
di netto l'albero e, dalla sua sommità schizzò
fuori un'ombra che
scagliò diverse carte da gioco verso Stein, ma l'uomo,
facendo
roteare la falce, si difese con successo dall'attacco.
“Sono
davvero dure quelle carte!” commentò Spirit,
entrato direttamente
in contatto con esse.
L'ombra
atterrò a pochi metri da loro e due piccoli occhi gialli
socchiusi
scrutarono Stein con immenso piacere. La figura uscì poi
dall'ombra
dell'albero, mettendosi sotto la luce della Luna.
Era
una specie di incrocio tra un mimo e un clown. La carnagione era
chiara mentre i capelli arancioni erano tenuti all'indietro. I
vestiti erano parecchio colorati con colori che variavano dal giallo
al rosso scuro e sul petto erano visibili due simboli delle carte da
gioco: un rombo ed un cuore.
“Oh...
allora sei davvero forte come immaginavo. Sapevo che avresti seguito
la mia piccola esca.” disse il ragazzo mostrando un sorriso
particolarmente inquietante.
“Quella
quantità di follia sarebbe una piccola esca?”
domandò Stein
mostrando un sorriso ambiguo “Credo proprio che mi
divertirò a
sezionarti... potresti gentilmente dirmi il tuo nome?”
“Hisoka
è tutto ciò che ti serve sapere.” disse
il ragazzo ampliando il
suo sorriso per poi scagliare una carta contro Stein che la
deviò
senza problemi con la falce. Subito dopo, scattò verso di
lui,
mostrando altre carte nella mano destra che scagliò man mano.
Stein
iniziò ad evitare quelle più esterne mentre le
altre le deviò o
tagliò con l'arma, azzerando poi le distanze con Hisoka.
Quando
furono uno di fronte all'altro, lo scienziato menò
rapidamente un
fendente laterale ma Hisoka inclinò indietro la schiena con
un'angolatura innaturale, evitando così il colpo.
Quando
si raddrizzò, usò due carte come delle lame e
cercò di colpire con
un attacco ad X Stein sul torace ma l'uomo, cogliendo l'esatto
momento in cui le mani erano sovrapposte, le colpì col palmo
della
mano aperta, generando una potente onda d'urto unita a delle scariche
elettriche che colpirono Hisoka, scagliandolo all'indietro.
Il
prestigiatore osservò il suo avversario con gli occhi
leggermente
sgranati e un sorriso ancora più inquietante sulle labbra,
mostrandogli poi un mazzo di quaranta carte nella mano destra.
Lasciando andare le carte, esse rimasero a mezz'aria, distanziandosi
di pochi millimetri l'una dall'altra.
Stein
assottigliò lo sguardo e portò la falce dietro la
schiena,
distendendo l'altro braccio in avanti. Hisoka chiuse di colpo le mani
e tutte le carte svanirono tra di esse.
Un
secondo dopo, saltò in avanti, e tutte quante le carte si
materializzarono dalla sua schiena, dirigendosi verso l'avversario
che a questo girò saltò in alto per evitarle ma,
all'improvviso, la
falce venne attratta verso il basso e, non avendolo previsto, Stein
venne trascinato giù con lei.
Almeno
una decina di carte si conficcarono nella schiena dell'uomo e una
mezza dozzina nelle gambe, mentre le altre andarono a conficcarsi in
un albero.
Stein
si rialzò lentamente, mentre il sangue andava a macchiargli
il
camice sulla schiena, colandogli poi lungo le gambe.
“Stein,
tutto bene?” domandò preoccupato Spirit e Stein
annuì “Qualcosa
ti ha tirato verso il basso non è vero?” e si
girò verso Hisoka
che non si era più mosso dopo il suo attacco.
-Deve
aver fatto qualcosa...-
“Che
succede? Qualcosa non va?” domandò Hisoka
mischiando un altro
mazzo di carte.
Stein
si girò la vite nella testa e, in pochi istanti, si
portò davanti a
Hisoka, cercando di decapitarlo con un fendente laterale, ma a pochi
centimetri dal collo del nemico, la falce si bloccò e Stein
sgranò
leggermente gli occhi, avvertendo che qualcosa stava tirando Spirit
lontano da Stein, verso la sua destra.
Hisoka
ne approfittò subito e, con due carte, disegnò
una X rossa sul
petto di Stein che, con la mano libera cercò ci colpire
l'avversario. Il prestigiatore, tuttavia, si inclinò verso
sinistra,
evitando il colpo e Stein, allora, cercò di colpirlo con una
ginocchiata ma neanche quel colpo andò a buon fine dato che
Hisoka
riuscì ad abbassarsi ancora.
Lo
scienziato però, avendolo previsto, bloccò la
gamba a metà corsa
e, distendendola di colpo, riuscì a colpire Hisoka con il
tacco,
schiantandolo al suolo.
Approfittando
di quella pausa, Stein si girò verso la direzione dalla
quale
proveniva la forza trainante e, tirando a sé Spirit, vide
che la
corteccia di un albero si stava crepando, quasi come se qualcosa
stesse uscendo dall'albero stesso.
Con
un ultimo strattone, la corteccia esplose e un pezzetto in
particolare rimbalzò fino a i piedi di Stein che ora aveva
di nuovo
il pieno controllo della sua arma.
“Sei
davvero un formidabile avversario.” commentò
Hisoka rialzandosi
“Chiunque avrebbe già abbandonato la sua
arma”.
“Si
vede che non hai mai affrontato una squadra come noi prima
d'ora.”
disse Stein con un'alzata di spalla, puntando poi la falce verso
Hisoka. Il ragazzo ampliò il sorriso e scagliò
nuove carte contro
l'avversario che però le evitò tutte senza
pensarci.
Avvicinandosi
velocemente, caricò la mano sinistra con la sua lunghezza
d'onda,
trasmettendola sotto forma di elettricità, mentre Hisoka
allargò
leggermente le gambe e nelle amni creò una strana sostanza
rosa
brillante; la stessa sostanza apparve anche nei suoi piedi.
Quando
Stein rilasciò il colpo in avanti, Hisoka aprì le
braccia e quella
sostanza gommosa si distese con esse, bloccando il colpo
dell'avversario, la cui elettricità non riuscì a
manifestarsi.
Stein
assottigliò lo sguardo e, quando tolse la mano,
notò che la
sostanza gli era rimasta appiccicata addosso. Indietreggiò
velocemente ma la sostanza non si tolse e, quando tentò di
tirare a
sé Hisoka, quello non si mosse a causa della sostanza che
gli teneva
incollati i piedi a terra.
“Sembra
che dovremo fare sul serio.” disse Stein per poi alzare la
falce
verso l'alto “Cacciatore di Streghe”.
La
lama si ingigantì di colpo, assumendo un'aura nera e rossa e
diventando più curva. Hisoka ammirò affascinato
quella
manifestazione di potere e Stein, approfittandone, gli corse
incontro, preparando un fendente dal basso.
-Non
riuscirò a bloccarlo questa volta.- pensò Hisoka
con un sorriso per
poi far dissolvere la sostanza sui suoi piedi e schizzare verso le
fronde degli alberi come una molla.
Stein
non si fermò e continuò il suo attacco che, oltre
a tagliare la
sostanza gommosa che collegava la sua mano a Hisoka, distrusse
l'albero verso la quale era scappato il bersaglio.
Senza
neanche guardarsi attorno, avvertì distintamente i movimenti
di
Hisoka intorno a lui. Il prestigiatore si stava muovendo ad una
velocità sovrumana grazia alla gomma che aveva creato,
quando si
bloccò di colpo su un albero, con un sorriso sulle labbra.
Lo
scienziato si girò verso il suo riparo ma, prima che potesse
attaccarlo, delle carne saettarono verso di lui da tutt'altra
direzione e Stein capì subito che si trattava di quelle che
si erano
conficcate poc'anzi nel tronco di un altro albero.
L'uomo
si girò velocemente verso le carne con dei velocissimi
fendenti le
tagliò tutte a metà. In quello stesso istante,
Hisoka si calò
rapidamente da sopra di lui, con due carte pronte per tagliare la
testa all'avversario ma, purtroppo per lui, Stein non era l'ultimo
degli sprovveduti.
Lo
scienziato, infatti, si strappò il camice di dosso e lo
lanciò
verso Hisoka, bloccandogli la visuale. A causa
dell'elasticità della
gomma, Hisoka non poté ritirarsi in tempo e un fendente
rapido e
preciso gli recise il braccio destro, facendolo cadere a terra
insieme al camice.
Sfruttando
il ritorno di rimbalzo della gomma, Hisoka avvolse la sostanza
intorno al suo braccio e tornò al riparo in mezzo agli
alberi,
mentre Stein riacquistava una postura da combattimento.
“Bene,
un braccio è andato!” esclamò Spirit
ma, quando Hisoka saltò giù
dall'albero, il braccio era di nuovo attaccato al corpo, senza
neanche un graffio nel punto in cui era stato reciso.
“Può
anche rigenerarsi?” domandò sorpreso Spirit ma
Stein, sorridendo,
disse “Mi sa che abbiamo un altro problema per le mani
ora”.
Come
a voler dar ragione a quelle parole, Hisoka sgranò gli occhi
all'inverosimile, iniettandoli di sangue, ed aprì la bocca
in
un'espressione inquietante ed innaturale. Un secondo dopo, un'immensa
aura di follia fuoriuscì dal suo corpo e il ragazzo si
scagliò
verso Stein.
Stein
ampliò il suo sorriso, trasformandolo in un ghigno e
un'esplosione
di follia pari o forse superiore a quella di Hisoka scaturì
dal suo
corpo, nello stesso momento in cui delle fiamme rosse si accendevano
nei suoi occhi, crescendo in altezza fin oltre i capelli.
I
due si scambiarono dei colpi al limite della velocità e
della
potenza concesse ai loro corpi e diverse onde d'urto fecero
ondeggiare gli alberi vicini. Ad un certo punto, Hisoka
compì un
giro su sé stesso, tagliando Stein sul ventre in
profondità ma nel
contempo ricevette un colpo della lama nera che si conficcò
nella
spalla sinistra.
Nessuno
dei due cedette terreno ma ad un colpo di palmo di Stein, Hisoka
venne scagliato a diversi metri di distanza, ma si riprese subito e
si preparò ad un nuovo attacco.
Correndo
verso Stein, evitò un fendente laterale e si
preparò a colpirlo con
una carta nella mano destra, ma Stein lo colpì sull'arto con
il
palmo della mano sinistra. L'arto si staccò come niente,
mostrando
della gomma che si dissolveva, usata per tenerlo attaccato.
Ora
Stein non aveva difese e, con il braccio sinistro, Hisoka gli
conficcò una carta nel torace. L'uomo tossì
parecchio sangue ma non
ebbe problemi ad alzare la falce in alto per un fendente.
Hisoka
fece per indietreggiare, ma qualcosa lo bloccò sul posto.
Fece
appena in tempo ad abbassare lo sguardo per notare alcune cuciture
che gli tenevano i piedi bloccati al suolo. Riportò gli
occhi sul
volto di Stein, ancora storpiato dalla follia e urlò con
tutto il
fiato che aveva in corpo.
Stein
calò il colpo, dividendo Hisoka a metà. Prima
ancora che le due
parti si distanziassero, Stein compì dei rapidissimi
movimenti e
tagliò Hisoka in più parti, che caddero a terra
in una grossa pozza
di sangue.
Spirit
tornò alla forma umana e mise una mano sulla spalla del
compagno,
facendolo calmare. Stein iniziò ad ansimare, accendendo poi
una
sigaretta per calmarsi al meglio.
“E'
finita Stein, non preoccuparti.” disse Spirit.
“Lo
so... mi dispiace solo... di non averlo potuto sezionare come volevo
io.” commentò Stein con sguardo vuoto,
raccogliendo poi la carta
del joker da per terra e mettendosela nella tasca dei pantaloni.
Hisoka
era stato un avversario formidabile, che lo aveva costretto a
ricorrere alla follia.
Quello
era un motivo più che sufficiente per far sì che
Stein se ne
ricordasse per tutta la vita.
Angolo
del carnefice:
Good
evening!
Eccoci
qui con il quarto scontro! Spero che sia stato di vostro gradimento
perché a me è piaciuto particolarmente
benché mi sia un po'
dispiaciuto uccidere Hisoka ma che volete farci? E' la vita no? A
questo giro, ho utilizzato Stein Full Power e Hisoka Full Power
(ovvero entrambe le versioni con tutto ciò che so di loro)
Attendo
con ansia l'ultimo scontro della settimana! Sì
perché nel week end
mi riposerò ma nelle regole capirete meglio.
Eccovi,
per l'appunto, le regole con delle novità:
1)
Il primo che arriva può decidere il prossimo scontro e deve
scriverlo nella recensione;
2)
Chi sceglie uno scontro, non può decidere anche quello dopo,
perciò
in questo caso KING KURAMA è “bloccato”
3)
Quando richiedete uno scontro potete specificare le versioni dei
personaggi, altrimenti andrò a mia descrizione;
4)
Se possibile, evitate di usare sempre gli stessi personaggi,
soprattutto se sono appena apparsi, altrimenti diventa noioso
scrivere sempre degli stessi;
5)
Ho deciso che pubblicherò (ove possibile) uno scontro al
giorno, dal
lunedì al venerdì, mentre nel week end mi
dedicherò ad altre fic
essendo più rilassato;
6)
Ogni settimana, cambieranno i tipi di scontri, perciò
potrebbero
diventare 2 vs 2, oppure 3 tutti vs tutti e così via,
dirò la
tipologia di scontri per la settimana successiva ogni
venerdì;
7)
I fandom da cui potete scegliere i personaggi, con delle
novità:
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Toriko
-Tokyo
Ghoul
-Hunter
x Hunter
-Soul
Eater
-Black
Bullet
-Katekyo
Hitman Reborn (NEW)
-Fate
Zero (NEW)
-Fate
Stay Night (NEW)
Fine,
ho deciso di rimuovere gli OC come personaggi selezionabili,
perciò
potrebbe anche essere che rimuoverò dei fandom di tanto in
tanto.
Aspetto
la recensione che mi dirà il quinto scontro e ci vediamo
alla
prossima!
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Capitolo 5 *** Cacciatore e Preda ***
CACCIATORE
E PREDA
Un
piccolo portale si aprì su un altopiano e un'imponente
figura dalla
lunga chioma blu scuro fece capolino sotto la luce del sole.
La
maschera di metallo blu ricopriva interamente il volto del ragazzo,
mentre il corpo era coperto da un completo di pelle nera composto da
stivali, pantaloni e giacca, mentre alla vita aveva appesa una spada.
Si
guardò attorno lentamente, concentrandosi sui rumori intorno
a lui.
“Non
vi sono animali di grossa taglia... il loro livello di cattura sembra
incredibilmente basso.” commentò il ragazzo. Il
Boss della Mafia
Alimentare era entrato in possesso di un attico reperto appartenuto
ad Acacia che permetteva il collegamento tra il mondo Gourmet ed
altri mondi ove erano presenti piatti e cibi prelibati.
Starjun
si era offerto volontario per andare nell'altro mondo e recuperare
dei piatti prelibati per il suo capo e nessuno aveva obiettato.
Tuttavia,
ciò che si trovava di fronte a lui era nettamente diverso
rispetto a
quanto si era immaginato. Attorno all'altopiano dove si trovava, vi
era un grosso bosco e, in lontananza era visibile una città
mentre,
vicino ad un lago sulla destra, vi era una grossa casa.
Saltando
giù, iniziò a correre verso la casa, raccogliendo
dei frutti lungo
il percorso ma scartandoli subito in quanto 'insapori e per nulla
nutritivi'. Raggiunse il suo obiettivo nel giro di pochi minuti e,
quando gli fu davanti, vide uno strano stemma sopra al portone
d'ingresso ove gli elementi più evidenziati erano due fucili
incrociati dietro ad una vongola.
Entrò
senza esitare e alcuni uomini gli si pararono di fronte, mettendo
mano alle loro pistole ma, con un movimento del braccio, Starjun
diede fuoco a tutti loro, uccidendoli.
Un
profumo molto delicato attirò la sua attenzione e, dopo aver
salito
una grossa scala di marmo, si ritrovò di fronte ad un
portone a due
battenti ma un uomo gli intimò “Xanxus-sama sta
consumando il suo
pasto! Non ti è concesso l'ingresso!” ma anche lui
subì la stessa
sorte dei suoi compagni.
Starjun
aprì il portone con un calcio, ritrovandosi in un'ampia sala
dove
era presente un lungo tavolo alla quale era seduto un solo uomo,
dall'altra parte della stanza.
A
giudicare dall'aria pesante nella stanza e dal fatto che fosse
l'unico presente lì dentro, doveva trattarsi di Xanxus, ora
intento
a mangiare con gli occhi chiusi una bistecca al sangue.
L'uomo
mascherato si posizionò di fronte al tavolo, ma l'altro non
se lo
filò manco di striscio, continuando indisturbato il suo
pasto. Dopo
alcuni secondi, Starjun sbatté un pugno sul tavolo,
sollevandolo
leggermente dalla parte di Xanxus ma tanto bastò a far
scivolare la
bistecca sull'altro lato della tavolata.
Il
ragazzo si tolse la maschera, mostrando un volto giovane con una
brutta ustione sul lato sinistro del volto e prese un pezzetto della
bistecca. Lo masticò per alcuni secondi, per poi ingoiarlo
,a non
sembrava per nulla soddisfatto.
“Cibo
davvero misero per colui che comanda qui”.
Solo
in quel momento Xanxus aprì leggermente gli occhi, posando
lo
sguardo sull'intruso, ma non proferì parola, limitandosi a
posare le
posate sul tavolo.
Un
secondo dopo, colpì il tavolo con una gamba, scaraventandolo
in aria
e, veloce come il vento, estrasse una pistola nera, con una X rossa
vicina all'impugnatura, e sparò una serie di sei colpi
attraverso il
tavolo, mirando a Starjun.
Il
mobile andò in frantumò così come il
portone ma del suo avversario
nessuna traccia.
Notando
un movimento sulla destra, spostò lo sguardo in quella
direzione, e
vide il ragazzo con in mano il piatto che posò delicatamente
sul
davanzale, ma un nuovo colpo di Xanxus distrusse il piatto insieme
alla finestra.
Starjun
rimase fermo per qualche secondo quando sentì un ringhio
alle sue
spalle e, girandosi, vide un leone bianco alle spalle di Xanxus. La
belva ringhiò al suo indirizzo ma lui non batté
ciglio.
“Quella
bestia sembra molto rara. Qual'è il suo livello di
cattura?”
domandò lo chef ma Xanxus, per tutta risposta, gli
sparò altri
colpi. Starjun, allora estrasse la sua spada infuocata e con essa
deviò tutti i colpì, dirigendoli contro le pareti
che vennero
pesantemente danneggiate.
“Immagino
che con te le parole siano superflue.” proferì
Starjun indossando
la sua maschera per poi menare un fendente infuocato verso Xanxus
che, senza batter ciglio, caricò un grosso colpo di energia
nella
pistola e con esso intercettò l'attacco di fuoco,
annullandolo.
Starjun
rimase fermò per un secondo ma poi, puntando la mano verso
il
pavimento, iniziò a riscaldarlo velocemente,
finché il tappeto non
iniziò a prendere fuoco così come il mobilificio.
Xanxus
rimase impassibile ma, insieme al leone, saltò in alto
all'ultimo e,
atterrando su una sedia, si diede poi lo slancio per saltare fuori
dalla finestra, atterrando poi nel giardino sottostante insieme al
suo compagno.
Subito
dopo arrivò anche Starjun che, toccando il terreno,
incendiò tutta
l'erba attorno a lui. Xanxus lo fissò per qualche secondo
per poi
estrarre una piccola scatoletta nera che si aprì da sola.
Il
leone venne avvolto da delle fiamme arancioni per poi dissolversi ed
entrare completamente dentro la scatoletta che si chiuse di scatto,
venendo poi riposta in una tasca della giacca che Xanxus teneva sulle
spalle.
“La
prossima volta che aprirò questa Box Weapon...”
iniziò il moro
scrutando l'avversario “... sarà la tua fine. Hai
dieci secondi
per dirmi chi sei”.
“Box
Weapon? Non ho mai sentito tecniche di cattura simile.”
commentò
Starjun “Per rispondere alla tua domanda, mi chiamo Starjun e
appartengo alla Mafia Alimentare”.
Xanxus
non batté ciglio, limitandosi ad estrarre una seconda
pistola “Una
famiglia rivale eh... vorrà dire che ti eliminerò
come qualunque
altra formica”.
Attimi
di silenzio passarono inesorabili tra i due che, all'unisono,
iniziarono ad attaccare. Starjun scagliò una moltitudine
incredibile
di fendenti infuocati mentre Xanxus sparò decine di colpi
energetici.
Nessuno
dei due riuscì a colpire l'altro in quanto i loro colpi,
oltre ad
attaccare, li difendevano anche, deviando i colpi nemici.
Cambiando
di colpo movimento, Starjun colpì con un affondo e una
lunghissima
lama di fiamme scaturì dalla sua spada. Xanxus
sparò all'attacco ma
i suoi colpi non ebbero effetto, così fu costretto a
scansare di
lato.
Nel
farlo, però, notò che il terreno stava di nuovo
iniziando a
scaldarsi così, puntando una pistola verso il basso,
premette il
grilletto e sfruttò la propulsione derivante dall'energia
della sua
arma per librarsi in volo, iniziando a bersagliare Starjun dall'alto,
costringendolo ad indietreggiare pian piano.
Il
cuoco, dopo alcuni metri, saltò in alto a sua volta e, con
un ampio
movimento del braccio, generò una vera e propria vampata di
fuoco
che si abbatté su Xanxus ma il ragazzo si gettò
nuovamente
nell'edificio, per poi distruggere il soffitto con un colpo e
fuoriuscire da lì.
Prima
che Starjun potesse atterrare, Xanxus caricò un colpo nella
pistola
usata per attaccare e lo centro in pieno ma l'avversario si
parò con
la spada, venendo tuttavia scagliato nel bosco, distruggendo alcuni
alberi, finendo vicino al lago.
Xanxus
lo seguì in volo e riprese a bersagliarlo, ma Starjun
colpì l'acqua
con una sfera di fuoco e un'enorme cortina di vapore lo avvolse,
oscurando così la vista al mafioso dei Vongola che
atterrò poco
oltre il limitare della cortina.
Di
fronte a lui spuntò un'altra sfera di fuoco ma, quando fu
molto
vicina a lui, da essa spuntò fuori Starjun che con il pugno
sinistro
avvolto nelle fiamme, cercò di colpire Xanxus al volto.
Il
pistolero non batté ciglio e attese fino all'ultimo momento
per
puntare la pistola sinistra in mezzo agli del nemico. Nello stesso
istante in cui Starjun lo colpì con il pugno, Xanxus
premette il
grilletto e i due impatti scagliarono i due contendenti all'indietro
per diversi metri.
Dopo
pochi secondi, entrambi si rialzarono. La maschera di Starjun
andò
in frantumi che caddero al suolo, mentre un rivolo di sangue gli
colava lungo la faccia da una ferita sulla fronte. Dall'altra parte,
Xanxus aveva una brutta ustione sul volto e la sua cicatrice
andò ad
ampliarsi in pochi istanti.
“Sei
il secondo che riesce a distruggermi la maschera.” disse
Starjun,
mentre un'aura nera iniziava ad avvolgerlo e una grottesca figura gli
appariva alle spalle. Era un grosso demone con un solo occhio e i
denti affilati, il cui sorriso non era per nulla rassicurante.
Xanxus
socchiuse appena gli occhi e un'aura arancione gli avvolse le
pistole, incanalandosi poi dentro ad esse. Nello stesso istante,
sparò i due potenti colpi ma Starjun li evitò
senza problemi ed
essi distrussero una ventina di alberi alle sue spalle.
Starjun
allora scattò in avanti, evitando altri colpi e
ingaggiò un
combattimento ravvicinato con Xanxus che, dopo aver rinfoderato una
pistola, avvolse la mano nella fiamma del cielo e cercò di
afferrare
il suo avversario, senza riuscirci.
Il
cuoco, allora, cercò di colpirlo con un calcio basso ma il
giovane
saltò all'indietro, sparando nel contempo. Starjun
evitò o deviò
anche quei colpi e menò nuovamente dei fendenti ma
riuscì solo ad
incendiare gli alberi, mancando il suo obiettivo che intanto si era
spostato sul suo lato sinistro.
Voltandosi
verso di lui, incendiò il terreno intorno a loro, creando un
perfetto cerchio di fiamme che si alzarono minacciosamente verso il
cielo. Xanxus non si mosse dalla sua posizione e mantenne lo sguardo
fisso sul suo avversario.
“Hai
un carattere davvero curioso lo sai? Mi ricordi quasi un compagno di
Toriko...” commentò Starjun rafforzando
l'impugnatura sulla sua
spada.
Xanxus
mantenne il suo sguardo impassibile e, lentamente, tirò
fuori la
scatoletta nera di prima, mentre su un anello rosso posto sull'indice
destro iniziava ad ardere una fiamma arancione.
Velocemente,
infilò l'anello in un buco posto su un lato della scatoletta
e, dopo
qualche secondo, da essa uscì fuori il leone albino che
ruggì a
pieni polmoni verso il nemico. Dopo pochi istanti, però,
avvenne uno
strano fenomeno.
Diverse
linee nere iniziarono a comparire sul manto peloso dell'animale e
diverse fiamme arancioni si accesero sulla sua criniera.
“Un
animale in grado di cambiare forma... che anche il suo sapore sia
cambiato?” di domandò Starjun menando poi un
fendente con la spada
che venne evitato sia dall'animale che da Xanxus.
L'animale
saltò poi verso il suo padrone che, incrociando le pistole
vicino al
volto, disse “Cambio Forma”.
Il
leone si trasformò di nuovo in una grossa fiamma arancione
che si
fuse con pistole, facendole diventare nere ma con delle decorazioni
bianche che ricordavano la testa di un leone.
Quando
premette i grilletti, Starjun si accorse subito che la potenza dei
colpi era aumentata, così iniziò anche ad
evitarli ma alcuni
riuscirono a procurargli delle leggere ustioni sugli arti e sul
torace, cosa di cui non si preoccupò minimamente.
Notò
però un particolare inquietante, ovvero un leggerissimo
strato di
pietra sulle ferite che stava pian piano aumentando. Capì
quindi che
quei colpi di energia erano estremamente pericolosi e doveva evitarli
a tutti i colpi.
Senza
esitare, si lanciò nuovamente addosso al suo avversario e,
semplicemente, immaginò il possibile futuro, mentre un
grosso occhio
giallo gli si apriva sulla fronte.
Immaginò
Xanxus con la sua spada conficcata nel petto e, cosa sorprendente,
anche il suo avversario ebbe quella visione, sgranando leggermente
gli occhi ma fu solo per un istante.
Starjun
mosse un affondo e Xanxus si accorse solo in quel momento di essere
con le spalle al muro, un muro di fiamme ardenti e minacciose. Non
fece nulla, semplicemente aspettò il colpo e la spada
affondò nelle
sue carni con facilità ma nessuna smorfia di dolore
mutò il suo
volto.
A
Starjun ci volle meno di un secondo per capire di aver mancato i
punti vitali e ancora meno per notare la pistola che Xanxus gli aveva
puntato al ventre. Fece appena in tempo a stringere i denti che il
colpo di energia lo trapassò da parte a parte, facendogli
tossire
parecchio sangue addosso al suo nemico.
Avvertì
distintamente la sensazione fredda della roccia vicino alla ferita e
indietreggiò barcollante ma non lasciò andare la
spada,
stringendola con più forza.
Xanxus
abbassò il braccio destro, ormai sporco di sangue e debole,
e con un
cenno del capo, il suo ligre tornò alla forma fisica,
fissando
Starjun con ferocia.
Starjun
sorrise mesto a quella vista e commentò “Davvero
un animale
affascinante”.
Il
ligre ruggì un cono di energia arancione che, colpendo il
cuoco,
iniziò pian piano a pietrificarlo, mentre Xanxus caricava un
colpo
nella pistola sinistra. La puntò subito verso l'avversario
e, prima
di premere il grilletto, disse “Non lo hai ancora capito, qui
sei
tu la preda”.
Premette
il grilletto non appena la pietrificazione di Starjun fu completa e
il colpo lo spazzò via del tutto, dissipando anche le fiamme
lì
attorno.
Rinfoderando
entrambe le pistole, Xanxus si diresse verso l'edifico dalla quale
provenivano già le voci disperate dei suoi sottoposti.
Solo
per un secondo, desiderò che lo scontro non fosse ancora
finito ma
in fondo, chiunque attaccava i Vongola, non poteva sperare di restare
in vita. Non in quel mondo.
Angolo
del carnefice:
Good
evening!
Ultimo
scontro della settimana che ha visto contrapposti Xanxus (del futuro)
e Starjun (completo)! Spero che lo scontro sia stato di vostro
gradimento! Ora le regole, con qualche novità!
1)
Il primo che arriva decide lo scontro successivo (dato che fate
quello che volete, decidete voi se metterlo via rec o in una
eventuale risposta)
2)
Chi ha scelto uno scontro non può scegliere quello dopo,
perciò
dragun95 non può scegliere lo scontro di lunedì
3)
Quando richiedete uno scontro, potete specificare la versione dei
personaggi
4)
Evitate di usare sempre gli stessi personaggi che se no diventa
noioso scrivere quasi sempre le stesse cose...
5)
Come promesso, ho pubblicato uno scontro al giorno e nel week end
interromperò questa raccolta, riprendendola
lunedì.
6)
Gli scontri per la settimana prossima saranno dei Triple Threat
Match!!! Ovvero 3 avversari che si pesteranno tra di loro e ne
sopravvivrà uno solo! I personaggi dovranno essere di fandom
diversi
7)
Non posso usare determinati personaggi perciò scegliete
quelli che
si conoscono un minimo (es di personaggi non utilizzabili: Zeref,
Shanks il rosso, il padre di Gon, Yhwach, ecc...)
8)
I fandom dalla quale potete scegliere i personaggi:
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Soul
Eater
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Fate
Zero
-Fate
Stay Night
-Hunter
x Hunter
-Tokyo
Ghoul
-Katekyo
Hitman Reborn
-Toriko
-Black
Bullet
Aspetto
dunque il primo match a tre per la settimana prossima! Direi che
possiamo salutarci qui!
Alla
prossima!
|
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Capitolo 6 *** Un Re, un Dio e un Ghoul ***
UN
RE,UN DIO E UN GHOUL
L'ordine
andava mantenuto in tutte le sue forme e per coloro che lottavano in
difesa dei deboli, quella era una regola tanto importante quanto
semplice.
“Credo
che il quadro sopra il mio letto... sia inclinato di mezzo grado in
più verso destra...” proferì un ragazzo
dai capelli neri con tre
strisce bianche orizzontali.
“Kid...
non cominciare con i tuoi pensieri da perfezionista! Siamo in
missione!” lo ammonì all'istante una voce
femminile proveniente da
una delle due pistole grige che teneva dentro delle fondine sotto
l'ampio mantello nero spiegazzato.
“Lo
so ma... quest'orribile sensazione di asimmetria mi sta attanagliando
la mente!” si difese il ragazzo guardando, dall'alto, il
boschetto
sottostante, posto in mezzo alla grande città.
“Geeez...
credevo che dopo l'unione delle tue tre linee in testa saresti
guarito da quella assurda malattia ma mi sbagliavo...”
Una
risata solare scaturì dalla pistola gemella e una voce
più allegra
disse “Sorellona, quella non è una malattia! E' la
mania di Kid
ahahah!”
“Non
cambia molto Patty...” commentò la sorella per poi
rivolgersi a
Kid “E comunque sia, ora sei lo Shinigami, perciò
pensa alla
missione, dobbiamo dare il buon esempio”.
Kid
annuì, disperandosi mentalmente per quel quadro,
dopodiché scese
nel boschetto, percependo all'istante una lunghezza d'onda alquanto
sinistra.
“Questa
lunghezza d'onda... appartiene di sicuro a qualcuno di potente.
Inoltre deve essersi cibato di innumerevoli anime umane.”
disse il
ragazzo iniziando a camminare tra gli alberi, quando si
ritrovò in
una radura dove al centro vi era un ragazzo seduto a terra, intento a
mangiare il corpo di un uomo.
Aveva
dei mossi capelli blu che gli arrivavano fino a poco sopra le spalle
e la maglietta nera senza maniche metteva in risalto il suo corpo
allenato.
Il
ragazzo smise all'istante di mangiare e si girò verso Kid,
scrutandolo con i suoi occhi rossi dalla sclera nera.
“Un
ghoul.” commentò Kid “Ne ho sentito
parlare, sembra che siano
alquanto pericolosi”.
Il
ghoul lo ignorò e tornò a mangiare ma Kid mise
subito mano alle sue
fidate pistole, tenendole al rovescio, e prese la mira, sparando due
colpi in rapida successione.
Il
ghoul svanì in un lampo ma il ragazzo non si fece cogliere
impreparato e, senza neanche guardare, puntò le pistole
verso destra
e fece nuovamente fuoco. Da dietro un albero spuntò
l'avversario che
iniziò a zigzagare attraverso le piante, usandole per
ripararsi.
Quando
passò dietro ad un albero, però non
sbucò dall'altra parte. Al
contrario, spuntò dall'alto e dalla sua schiena
fuoriuscirono delle
grandi ali color vermiglio che sembravano dei tentacoli confluenti
nelle scapole.
Benché
sembrassero 'liquide', in un secondo si cristallizzarono e da esse
vennero sparati decine di cristalli affilati. Kid li colpì
tutti al
volo ma senza riuscire a distruggerli, inoltre notò che, nel
tempo
in cui era saltato, il ghoul aveva indossato una maschera
completamente nera da coniglio.
Il
ghoul si lanciò allora in picchiata e, anche da vicino,
iniziò a
sparare diversi cristalli, riuscendo a ferire Kid ma solo di
striscio.
“E'
davvero molto veloce.” disse Liz ma Kid sorrise, portandosi
alle
spalle del ghoul che non riuscì ad evitare una potente
gomitata
nella schiena. Kid distese nuovamente le braccia e sparò una
lunga
serie di colpi ma il ghoul si abbassò di scatto all'ultimo,
evitando
tutti i proiettili.
Ruotando
su sé stesso, si avvicinò poi a Kid e lo
colpì col palmo della
mano sullo sterno. Il ragazzo incasso il colpo e, velocemente, lo
colpì con due colpi dall'alto, usando le pistole come dei
tonfa.
Con
un altro colpo allo sterno, il ghoul si allontanò,
scagliando
diversi cristalli per coprirsi e, quando fu a distanza di sicurezza,
si scrocchiò il collo “Sei davvero strano umano...
non ne ho mai
affrontati di così coriacei”.
“Lo
stesso vale per me. Sei il primo mostro che riesce a tenermi testa
dalla battaglia sulla Luna.” ribatté Kid facendo
innervosire il
ghoul “Tsk, tutti uguali voi. Vi considerate superiori sempre
e
comunque non è vero?”
Kid
non batté ciglio e sussurrò alle sue pistole
“Risonanza
dell'Anima”.
“Ok!”
esclamarono Liz e Patty e, in pochi istanti, le due pistole crebbero
parecchio. Ora erano lunghe quasi quanto tutto l'avambraccio di Kid.
“Se
sta usando la versione Death Eagle 42... vuol dire che fa sul
serio.”
commentò Liz ma Kid, ignorandola, domandò al
ghoul “Hai un nome?”
“Ayato.”
sputò il ghoul assottigliando lo sguardo, per poi correre
nuovamente
verso Kid, sparando diversi cristalli. Lo Shinigami sparò a
sua
volta e i cristalli vennero completamente polverizzati dai suoi
proiettili ma Ayato si era già spostato su un lato e
colpì Kid con
un calcio al ventre, facendolo schiantare contro un albero.
Il
ghoul si librò in volo e sparò un'altra serie di
colpi ma, anziché
contrattaccare, Kid mise gli avambracci davanti al volto e degli
strani teschi con tre lunghi denti apparirono dal nulla,
proteggendolo dai cristalli.
Non
appena si furono dissolti, Kid sparò al volo ad Ayato e lo
colpì
alla spalla destra, facendolo atterrare. Il ghoul si portò
una mano
sulla ferita che si stava già rimarginando.
-Ha
appena mangiato... evidentemente ha molte energie.- pensò
Kid
preparandosi ad un nuovo assalto, così come Ayato, quando
un'altra
voce risuonò nell'aria “Gate of Babylon”.
Un
centinaio di armi, tra spade, lance, asce e coltelli, si
abbatté sui
due, generando un grosso polverone. Non appena si fu diradato,
però,
fu ben visibile il fatto che nessuno dei due era stato colpito dato
che Kid si era nuovamente protetto con quei teschi mentre Ayato si
era avvolto nelle sue ali per usarle come scudo.
I
due alzarono poi lo sguardo, individuando un ragazzo biondo dagli
occhi rossi con indosso un'armatura dorata, in piedi sopra ad un
piccolo edificio usato per custodire barche e canoe varie.
“Un
tuo amico?” domandò Ayato ma Kid negò
con la testa, troppo
concentrato ad ammirare la perfetta simmetria del nuovo arrivato.
Il
biondo scoppiò in una sonora risata per poi fissare il ghoul
e lo
Shinigami “Poveri esseri insignificanti! 'Amico'? Non esiste
parola
più errata per descrivermi. Io sono Gilgamesh, io sono un re
e tutti
sono i miei servitori, non ho bisogno di amici!”
“E
cosa ci farebbe qui un re?” domandò Ayato senza
alcuna voglia di
saperlo e il biondo rispose “Sono qui per il Santo Graal.
Credevo
che ci fossero altri contendenti, ma mi devo essere confuso. Voi
esseri inferiori siete tutti uguali infondo”.
Ayato
non ci pensò mezzo secondo e scagliò una grossa
quantità di
cristalli verso il nuovo avversario che, senza batter ciglio, fece
apparire dei portali dorati intorno a sé e da quei portali
fuoriuscirono scudi di diverse forme e colori.
I
cristalli riuscirono a distruggerne alcuni, ma agli altri ci
pensò
Kid, il cui sguardo si era improvvisamente indurito, per poi
rincarare subito la dose, ma nuovi scudi si frapposero tra i suoi
proiettili e Gilgamesh che sorrise con fare superiore.
Dietro
di lui apparirono nuovi portali e decine di armi saettarono verso
Kid e Ayato, creando delle forti esplosioni ma i due erano saltati in
alto all'ultimo e ripresero a bersagliare Gilgamesh.
Il
re non batté ciglio e centinaia di portali si aprirono
tutt'attorno
ai suoi due avversari. Da ogni portale fuoriuscì un'arma e,
bene o
male, riuscirono a ferire sia Ayato che Kid, i quali precipitarono
subito dopo.
Kid
fu il primo a rialzarsi e urlò “Liz! Patty! Anime
in risonanza!”
In
un forte bagliore viola, le due pistole si fusero alle braccia,
diventando degli strani cannoni grigi con dei teschi come decorazioni
e degli affilati spuntoni neri sbucarono dalle spalle del ragazzo.
Prendendo
la mira, caricò due enormi colpi e li saprò
addosso a Gilgamesh che
fece fuoriuscire nuovamente degli scudi ma la potenza dei colpi fu
tale da disintegrarli in un battito di ciglia e il biondo venne
scagliato di sotto dall'onda d'urto.
Kid
sospirò pesantemente ma un secondo dopo, alcuni cristalli
gli si
conficcarono nella gamba destra, facendogli digrignare i denti per il
dolore. Girandosi, notò che Ayato si era rialzato e stava
correndo
verso di lui.
Lo
Shinigami caricò altri colpi, ma meno potenti, e ne
sparò diversi
in rapida successione. Ayato li evitò tutti, venendo
però
sbilanciato dall'onda d'urto e Kid ne approfittò subito per
colpirlo
con un calcio rotante, beccandolo con tacco sullo zigomo e
scagliandolo dentro all'edificio delle barche.
Caricando
due colpi, li fece convergere nell'edificio che saltò in
aria senza
alcun problema ma dalle fiamme spuntò Ayato che
scagliò un'altra
serie di cristalli addosso a Kid, ferendolo nuovamente.
Prima
che potesse avanzare nuovamente, cinque spade lo trapassarono da
parte a parte, bucandogli polmoni e cuore, scaraventandolo in avanti.
Il ghoul vomitò una grossa quantità di sangue
nella maschera e
cadde al suolo di faccia.
Alle
sue spalle, Gilgamesh spostò lo sguardo su Kid e disse
“Hai
davvero un bel coraggio per aver osato ferire un re.” e si
toccò
una piccola ferita sulla guancia destra.
Kid
caricò altri colpi ma decine di portali lo circondarono in
un
istante. Prima che le armi fuoriuscissero, il ragazzo
ritrasformò i
cannoni in due pistole ed iniziò a deviare le armi grazie a
delle
strane arti marziali.
Uno
strano bagliore riportò la sua attenzione su Gilgamesh, ora
armato
di una strana arma che sembrava una spada ma la lama era nera e
perfettamente cilindrica. Sulla 'lama' vi erano degli strani simboli
rossi ed era divisa in varie parti che iniziarono a ruotare in sensi
contrapposti.
“Kid...
ho uno strano presentimento...” commentò Liz e Kid
annuì “E'
ora di aumentare il tiro! Sviluppo della Prima Linea di Sanzu! Anime
in Risonanza!”
La
striscia bianca più bassa sui suoi capelli si
allargò di colpo,
staccandosi dal corpo e diventò una specie di aureola. Le
due
pistole svanirono nel nulla e due bagliori dorati avvolsero le
braccia di Kid.
Un
istante dopo, due cannoni dorati grossi il triplo rispetto ai
precedenti, apparirono davanti a lui, con le sue braccia dentro ad
essi. Il ragazzo inquadrò Gilgamesh, che ancora sorrideva
con aria
di superiorità, e iniziò a caricare un colpo di
incredibile
potenza.
Dopo
alcuni secondi di carica, un raggio verde e uno rosso scaturirono dai
cannoni, unendosi in un unico raggio e dirigendosi verso Gilgamesh
che, alzando la sua arma, disse “Svegliati EA!”
Delle
potentissime folate di vento scaturirono dall'arma e il biondo,
calando un fendente, urlò “Enuma
Elish!!!”
La
potenza del vento che scaturì dall'arma si scontro con
quella
dell'attacco di Kid, creando una forte scossa di terremoto e
sradicando tutti gli alberi nei dintorni.
Lo
Shinigami mise ancora più energia nell'attacco ma, con sua
somma
sorpresa, il raggio venne ben presto dissolto dalla potenza del vento
scaturito da EA che lo investì in pieno, scagliandolo contro
una
grossa roccia, mentre i due cannoni tornavano ad essere due semplici
pistole.
Dopo
alcuni secondi, il ragazzo si rialzò barcollante e riprese
in mano
le sue armi ma un dubbio atroce gli attanagliò la mente e
non era
collegato al fatto che uno dei suoi colpi più potenti fosse
stato
neutralizzato.
-Dov'è
Ayato?-
Bastò
un secondo. Un solo secondo servì al ghoul per tagliare di
netto il
braccio sinistro di Kid, facendolo finire a diversi metri dal corpo.
Lo Shinigami si girò di scatto, notando che ora, l'ala
destra di
Ayato si era avvolta intorno al braccio del ghoul, diventando una
specie di spadone.
-Era
ancora vivo!- pensò il ragazzo saltando all'indietro, mentre
Ayato
si dirigeva verso Gilgamesh che gli sibilò “Levati
di mezzo,
l'unico avversario che ritengo degno della mia EA è quel
ragazzo là
dietro”.
Decine
di portali si materializzarono intorno al ghoul ma tutte le armi che
gli vennero scagliate addosso furono distrutte dalla sua lama in un
batter d'occhio.
Quando
fu vicino al biondo, saltò in alto e menò un
fendente dall'alto
“Questa volta i tuoi scudi non ti salveranno!” ma
qualcosa lo
bloccò. Catene.
Intorno
a lui, prima che se ne rendesse conto, erano spuntati dei portali
dalla quale erano fuoriuscite della spesse catene che lo avevano
bloccato. Gilgamesh lo superò camminando e, subito dopo,
altri
portali lo circondarono. Decine di armi lo trapassarono, martoriando
il suo corpo, riducendolo in pezzi.
Il
re si avvicinò a Kid, che si era rialzato, e vide che da
moncherino
del ragazzo erano fuoriusciti degli strani fili terminanti con quei
teschi a tre denti. I fili andarono dentro l'arto reciso e lo
riattaccarono al corpo di Kid.
“Davvero
un'abilità interessante.” commentò
Gilgamesh “Ma non ti servirà
a nulla di fronte al mio potere”.
“Staremo
a vedere.” sibilò Kid per poi allontanarsi con un
balzo di diversi
metri “Liz, Patty. Anime in Risonanza. Execution Mode.
Acquisizione”.
“Collegamento
al circuito lunghezza d'onda... all clear. Percentuale di risonanza
stabile.” disse Patty concentrandosi e cinque strani oggetti,
simili a lapidi, apparvero dietro a Kid “Coffin
Structure”.
Quelle
strane lapidi erano bianche nella parte centrale e nere ai lati; la
parte bianca iniziò pian piano a scalare verso il basso,
mentre un
bagliore bianco iniziava a risplendere dentro ad esse e nelle canne
delle due pistole.
“Sviluppo
delle tre Linee di Sanzu. Inizio rotazione.” disse Liz
concentrandosi a sua volta, mentre tutte e tre le linee bianche dei
capelli di Kid diventavano delle aureole “Seven Rays carica
completata. Coffin Release”.
Kid
sgranò di colpo gli occhi e, puntandolo le pistole verso
l'alto,
urlò “La prima e ultima tecnica mortale! Parent's
Seven Ray!!!”
Dalle
pistole e dalle lapidi partirono dei raggi di luce purissima per un
totale di sette raggi che salirono verso il cielo per poi scendere in
picchiata verso Gilgamesh che aveva sgranato gli occhi a sua volta,
soddisfatto di aver trovato qualcuno degno di affrontarlo.
Il
re alzò nuovamente la sua arma e urlò
“Enuma Elish!!!”
Una
nuova folata di vento potente come la precedente si abbatté
contro i
raggi di luce di Kid ma questa volta non vennero nemmeno rallentati,
unendosi poi in un grosso raggio di luce che assunse le sembianze di
un teschio umano.
Gilgamesh
rimase ad osservare la luce che si faceva sempre più vicina
e si
disse “La voglio... voglio anche questa luce!”
Il
teschio aprì le fauci e lo ingoiò, generando
un'esplosione bianca
che spazzò via gran parte del boschetto e generò
un'altra scossa
sismica. Non appena il denso polverone si fu diradato, Kid
osservò
l'arma di Gilgamesh a terra, mentre si dissolveva in polvere dorata.
Allontanandosi,
si guardò indietro un'ultima volta e disse “Che la
morte possa
darti tutto ciò che vuoi nell'aldilà.”
per poi materializzare uno
skateboard con dei piccoli razzi sottostanti e usarlo per volare via.
Che
fossero ghoul o re, lui avrebbe affrontato chiunque per far
rispettare l'ordine.
Angolo
del carnefice:
Ed
eccoci qui con il primo scontro Triple Threat Match! Personalmente
avrei visto meglio uno scontro singolo tra Gilgamesh e Kid visto che
Ayato, per quanto sia forte in tokyo ghoul: re, non può
proprio
nulla contro di loro.
Spero
che questo scontro vi sia piaciuto e attendo il prossimo!
Eccovi
le regole:
1)
Il primo che arriva decide lo scontro successivo (dato che fate
quello che volete, decidete voi se metterlo via rec o in una
eventuale risposta). Ricordate che è uno scontro a tre per
questa
settimana.
2)
Chi ha scelto uno scontro non può scegliere quello dopo,
perciò
KING KURAMA non può scegliere.
3)
Quando richiedete uno scontro, potete specificare la versione dei
personaggi
4)
Evitate di usare sempre gli stessi personaggi che se no diventa
noioso scrivere quasi sempre le stesse cose...
5)
Non posso usare determinati personaggi perciò scegliete
quelli che
si conoscono un minimo (es di personaggi non utilizzabili: Zeref,
Shanks il rosso, il padre di Gon, Yhwach, ecc...)
6)
I fandom dalla quale potete scegliere i personaggi:
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Soul
Eater
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Fate
Zero
-Fate
Stay Night
-Hunter
x Hunter
-Tokyo
Ghoul
-Katekyo
Hitman Reborn
-Toriko
-Black
Bullet
Aspetto
dunque il secondo match a tre! Direi che possiamo salutarci qui!
Alla
prossima!
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Capitolo 7 *** Battaglia acquatica ***
BATTAGLIA
ACQUATICA
Qualcosa
non andava.
Quella
piccola cittadina, sempre piena di marinai e di mercanti, era
completamente deserta. Nessuno girava per strada e non si sentiva
alcun suono, a parte il soffiare del vento attraverso le voglie dei
pochi alberi presenti.
L'imponente
figura di quello che sembrava un uomo, avanzava per la via
principale, ma bastava un attimo per capire che si tratta di un
membro degli uomini-pesce, vista la sua pelle azzurra, la presenza di
branchie e la sottile membrana tra le dita.
L'uomo-pesce
in questione, altri non era che Jinbe, uno degli uomini-pesce
più
famosi di tutti i mari, ex-membro della Flotta dei Sette. Indossava
un ampio kimono rosso, abbinato a dei sandali di legno come suo
solito, mentre la mantella sulle spalle era di un rosso scuro come il
suo tatuaggio del sole sul petto.
Jinbe
si guardava attorno cautamente, domandandosi dove fossero finiti
tutti gli abitanti di quel posto. Era passato poco più di un
mese
dall'ultima volta che era passato di lì, ma non aveva
sentito di
alcun attacco pirata o simili.
-A
giudicare dai vari segni... dev'essere una cosa recente.-
pensò
l'uomo-pesce fissando alcune bancarelle distrutte con della verdura
rovesciata a terra.
Dopo
alcuni metri, però, avvertì distintamente una
presenza alle sue
spalle e, voltandosi lentamente, vide una specie di grossa lucertola,
alta quanto lui, dalle scaglie viola chiaro con una specie di corno
più scuro al centro della fronte che gli copriva parte della
testa.
Indossava
una specie di giubbotto nero senza maniche e dei pantaloni bianchi. I
tratti che saltavano subito all'occhio erano le grosse braccia che
toccavano il terreno e le pinne che spuntavano dagli avambracci.
Jinbe
lo fissò per qualche secondo e poi gli disse
“Immagino che tu
sappia che cos'è successo qui”.
“Se
ti riferisci agli abitanti, li abbiamo presi noi. Servono nuovi
servitori per la causa.” spiegò il rettile con
sguardo serio senza
muoversi. Jinbe assottigliò lo sguardo e si girò
completamente
verso di lui, alzando poi un braccio col palmo della mano rivolta
verso quell'estraneo.
“Gradirei
che tu mi dicessi dove li avete portati. Non intendo lasciarli nelle
mani di qualcuno che vuole renderli dei servitori”.
“Non
ho mai visto umani come te... che tu sia un demone?”
domandò il
rettile per poi scuotere la testa “Non importa. Io, Torafusa
dei
Nove Cancelli dell'Ade, ti sconfiggerò e ti
porterò al cospetto del
Master. Un servitore in più sarà ben
accetto”.
Jinbe
si preparò subito, portando l'altro braccio vicino al
fianco, con il
pugno stretto e pronto a colpire, ma una terza voce si udì
dall'alto
“Interessante, quindi la mia spada aveva avvertito la vostra
presenza eh?” e i due, spostando lo sguardo, videro un uomo
avvolto
in una tunica nera con delle nuvole rosse sopra.
Benché
avesse una forma umanoide, la pelle era azzurra come quella di Jinbe
e sugli zigomi aveva delle piccole aperture simili a branchie, mentre
gli occhi erano piccoli e bianchi e i capelli erano blu scuro, tenuti
verso l'alto da una fascia con una targa di ferro rigata
orizzontalmente.
Appoggiata
sulla spalla teneva un enorme spadone avvolto da delle bende bianche,
anche se sembrava parecchio gonfio per essere un semplice spadone.
Il
nuovo arrivato spostò lo sguardo da Torafusa a Jinbe e
viceversa,
ampliando il suo strano ghigno “Stavo passando da queste
parti
quando la mia spada ha avvertito due grandi quantità di
energia e
sembrava particolarmente eccitata”.
Jinbe
lo fissò ancora per qualche secondo ma poi gli disse
“Non ho tempo
da perdere con te, ora voglio solo sapere dove sono finiti i
cittadini.” e Torafusa gli scattò in quel momento.
Il
rettile cercò di colpirlo dall'alto, usando le pinne sugli
avambracci come lame ma Jinbe fece un passo indietro per poi colpirlo
con un pugno incredibilmente potente, scagliandolo direttamente
infondo alla via e facendolo finire in acqua.
Prima
ancora che potesse fare un passo in avanti, lo spadaccino gli fu
addosso e menò un fendente dall'alto. Jinbe fece un passo
indietro e
colpì anche lui con un potente pugno ma l'avversario si
difese con
la sua arma e, all'ultimo, delle lame seghettate blu fuoriuscirono da
sotto le bende, ferendo Jinbe alle dita.
Il
colpo comunque andò a buon fine e lo spadaccino
volò nella stessa
direzione di Torafusa, riuscendo però a rallentare prima di
cadere
in acqua; Jinbe iniziò allora ad avvicinarsi al porto,
sapendo
benissimo di non averli sconfitti.
Lo
spadaccino, nel mentre, aveva spostato lo sguardo sulle braccia,
scosse da leggeri tremori.
-Che
potenza devastante... quel ninja di Konoha era forte, ma in quanto a
forza fisica quell'uomo-pesce lo può superare senza
problemi.- pensò
divertito, quando alle sue spalle, spuntò fuori dall'acqua
Torafusa
che cercò di colpirlo con le sue pinne affilate ma venne
prontamente
bloccato dallo spadone.
“Quelle
vesti...” iniziò Torafusa con calma
“Alcune notizie degli umani
riferivano di una strana organizzazione ninja con delle vesti nere e
nuvole rosse... per caso ne fai parte?”
“Oh?
Allora non sei un semplice animale.” proferì lo
spadaccino
ghignando “Sì, sono Kisame Hoshigaki, membro dei
Sette Spadaccini
della Nebbia”.
Facendo
più forza con la spada, Kisame fece indietreggiare
l'avversario che
però, spingendo l'arma di alto, ebbe via libera per colpire
il
nemico con un pugno al costato.
Kisame
incassò il colpo senza problemi e menò un
fendente laterale ma
Torafusa scattò all'indietro, evitando così il
colpo, attaccando
poi nuovamente con le sue pinne.
Lo
spadaccino si difese con la sua spada ma questa volta tute le bende
vennero fatte a brandelli dalla spada stessa che era composta da
grosse squame blu seghettate, le quali sembravano dotate di vita
propria. A concludere l'aspetto, vi era una bocca irta di denti
affilati in punta.
Torafusa
non sembrò badarci molto ma la spada, senza che Kisame
facesse
nulla, si piegò su sé stessa e lo
colpì con molta forza,
sbattendolo contro una barca.
Il
demone si guardò nel punto dov'era stato colpito, notando
diversi
piccoli tagli nella carne, dovuti alle squame di quella strana spada.
Dopo essersi rialzato, si lanciò nuovamente in avanti ma
Kisame,
dopo aver lasciato andare l'arma, fece degli starni gesti con le mani
e, puntando il braccio destro in avanti, disse “Tecnica della
Prigione Acquatica!”
Torafusa
si ritrovò chiuso in una sfera d'acqua e si
guardò attorno
leggermente sorpreso ma, senza batter ciglio, afferrò la
mano di
Kisame, rimasta dentro alla sfera e lo sollevò di peso dal
suolo. Il
ninja sembrò sorpreso della cosa e un secondo dopo venne
schiantato
al suolo.
La
sfera d'acqua si dissolse e Torafusa fu nuovamente libero, fissando
con sguardo serio l'avversario mentre si rialzava “Devo
dedurne che
l'acqua è il tuo elemento”.
Torafusa
non gli rispose, limitandosi a spostare lo sguardo verso sinistra,
posandolo su Jinbe, arrivato in quel momento. Kisame lo
imitò e la
sua spada iniziò nuovamente ad agitarsi.
“Hai
deciso di parlare?” domandò Jinbe a Torafusa ma
quello si limitò
a scrutarlo con uno sguardo affilato, mentre Kisame mimò
altri gesti
con le mani “Tecnica dello Squalo Proiettile!”
Dal
mare alle sue spalle fuoriuscirono diverse quantità d'acqua
che,
assumendo la forma di squali, si scagliarono addosso all'uomo-pesce
che però si preparò a sua volta caricando i pugni
“Tecnica del
Pugno Spaccategole!”
Colpì
ogni singolo squalo con un pugno ma tanto bastò a farli
esplodere,
riversando l'acqua a terra, per poi farla convergere nelle sue mani
“Colpo D'acqua!” e scagliare due sfere d'acqua
addosso ai suoi
avversari.
Entrambi
riuscirono a proteggersi dal colpo ma l'impatto fu tale da farli
finire in acqua. Jinbe si avvicinò al mare e ci
saltò dentro,
ritrovando Torafusa già in assetto da combattimento e Kisame
intento
a togliersi la sua uniforme nera, restando solo con i pantaloni.
“E'
meglio iniziare a fare sul serio, Samehada.” disse il ninja e
la
spada, sorprendendo gli altri due, si fuse al suo proprietario,
facendogli cambiare aspetto. Ora Kisame aveva più le
fattezze di uno
squalo: i capelli erano scomparsi, una lunga pinna caudale gli era
spuntata sulla schiena, due lunghe pinne sugli avambracci mentre una
coda gli aveva bucato i pantaloni e le dita di mani e piedi erano
diventate palmate e provviste di artigli.
In
un batter d'occhio, Kisame si scagliò addosso a Jinbe e,
dopo
avergli girato attorno in varie direzioni, riuscì ad
addentarlo alla
spalla destra, strappandogli un pezzo di carne per poi allontanarsi
subito dopo.
Jinbe
strinse i denti per il dolore ma poi si accorse di Torafusa che
riuscì a ferirlo al petto con le sue pinne affilate.
L'uomo-pesce
allora caricò un pugno e, colpendo in avanti,
scagliò un'onda
d'urto lineare che trapassò l'avversario da parte a parte,
facendogli sputare altro sangue.
Torafusa
scosse la testa cercando di riprendersi dal colpo, dopodiché
una
strana aura lo circondò e il suo aspetto cambiò
radicalmente,
facendogli assumere le fattezze di un pesce. Ora era molto
più
grosso di prima e una grossa pinna caudale nera gli partiva dalla
testa mentre degli strani fori circolari gli adornavano il petto.
“Nella
mia forma Etherius non mi potrai più nuocere.”
disse il demone per
poi iniziare a spostarsi ad alta velocità. Jinbe
iniziò a guardarsi
attorno ma, non appena si concentrava su un nemico, l'altro lo
colpiva a tradimento.
Ad
un certo punto, Torafusa gli fu sopra e lo colpì con un
pugno
talmente forte da farlo schiantare contro il fondale. Kisame si
lanciò allora addosso al demone che, malgrado la mole,
riuscì a
tenergli testa per velocità, riuscendo poi ad afferrarlo per
la coda
e lanciarlo contro degli scogli.
Malgrado
fossero sott'acqua, il liquido non rallentò per nulla Kisame
che
distrusse senza problemi le rocce nere, ferendosi in più
punti ma
quelle ferite iniziarono subito a rimarginarsi, lasciando al loro
posto delle cicatrici.
Il
ninja ghignò divertito e ripartì verso il demone
facendo spuntare
degli aghi bianchi sulle pinne degli avambracci. Quando fu abbastanza
vicino, Torafusa indietreggiò di colpo, scattando
però poi in
avanti e colpendolo allo sterno con un possente pugno ma Kisame
riuscì comunque a ferirlo conficcandogli gli aghi nel
braccio.
Dopo
essersi fermato, il ninja si scrocchiò il collo e riprese ad
avanzare verso Torafusa ma Jinbe sbucò di fronte a lui e,
ruotando
su sé stesso, lo colpì con un calcio rotante al
costato. Kisame
avvertì distintamente le ossa spezzarsi e sputò
parecchio sangue ma
questo non lo fermò del tutto e riprese il suo assalto verso
il
demone.
Quando
gli fu davanti, però, Torafusa sorrise beffardo e una grossa
quantità d'acqua nera lo avvolse, andando poi ad espandersi
tutt'attorno fino ad inglobare anche Kisame e Jinbe i quali si
accorsero subito di qualcosa di strano.
-In
quest'acqua c'è qualcosa di strano...- osservò
Jinbe percependo
qualcosa di velenoso -... ma dovrei riuscire a resistere abbastanza a
lungo per mandarlo al tappeto...-
Torafusa
fece per muoversi in avanti ma un rapido fendente gli aprì
un lungo
taglio sul pettorale destro, costringendolo a rimettersi in guardia,
mentre la voce di Kisame giungeva alle sue orecchie “Con
questa
acqua nera non è facile vederti... ma purtroppo per te posso
comunque percepirti anche se non fai uso di chakra!”
Torafusa
non disse nulla, dato che lui poteva benissimo vederlo e, quando
Kisame tentò un nuovo attacco, la sua pelle divenne
all'improvviso
durissima e il ninja avvertì un dolore lancinante alla mano
con la
quale aveva cercato di squarciargli la carne.
“Mi
dispiace per te, ma io possiedo un potere difensivo troppo elevato
per te.” disse il demone per poi colpire Kisame con un pugno,
scagliandolo lontano. Alle sue spalle, però,
arrivò Jinbe che colpì
anche lui con un calcio rotante.
Torafusa
avvertì un dolore lancinante dato che quel corpo gli aveva
sia
crepato l'armatura che attraversato il corpo come quello precedente.
Sputando sangue, il demone si girò ma Jinbe era sceso di
circa un
metro, preparando un altro pugno e quando tirò il montante,
urlò
“Tecnica del Pugno delle Cinquemila Tegole!”
Il
pugno spaccò l'armatura di Torafusa, facendogli volare via
diversi
denti e il demone venne scagliato fuori dall'acqua. Pochi istanti
dopo, però cadde nuovamente nell'oceano e l'armatura in
tutto il suo
corpo era svanita ma lui era ancora cosciente.
Una
strana sensazione gli fece scendere un brivido gelido lungo la
schiena. Si girò di scatto, giusto in tempo per vedere
Kisame
spedito a tutta velocità verso di lui. Quando gli fu a pochi
centimetri, il ninja ruotò sul proprio asse e lo
superò senza
fermarsi.
Jinbe
fissò contrariato la testa di Torafusa scendere verso il
fondale,
seguita a ruota dal resto del corpo. Kisame, ruotando su sé
stesso,
aveva usato le sue pinne come falci, decapitando l'avversario.
“Non
avresti dovuto ucciderlo.” commentò l'uomo-pesce,
spostando lo
sguardo su Kisame, le cui ferite sembravano essersi rigenerate del
tutto, ma l'avversario si limitò a sorridere per poi
ribattere “Non
ti preoccupare, potrai chiedergli tutto ciò che vorrai non
appena lo
vedrai nell'aldilà”.
E
portò le mani avanti a sé, unendole amo' di coppa
con le dita
puntate verso Jinbe. Una grossa quantità di energia si
riversò
nelle sue braccia, giungendo poi alle mani “Tecnica del
Squalo
Proiettile Gigante!!!”
Un
enorme squalo di acque brillante si formò davanti al ninja e
si
scagliò a piena potenza verso Jinbe che lo fissò
senza
indietreggiare, caricando a sua volta il pugno destro, mentre un
mulinello si formava dietro di lui.
-E'
vero, tu non usi il chakra perciò il mio Proiettile Squalo
non potrà
potenziarsi, ma ora che sono fuso con Samehada posso attingere a
molto più potere!- pensò Kisame mentre il suo
attacco si faceva
sempre più vicino a Jinbe.
L'uomo-pesce
fissò l'attacco e poi il suo avversario “Mi
dispiace ferire un mio
simile ma in questo momento devi pagare per le tue azioni!
Perforazione a Tradimento!”
Tirando
il pugno destro in avanti, una quantità enorme d'acqua si
scagliò
in avanti a sua volta e l'attacco di Kisame riuscì a durare
pochi
secondi prima di essere completamente spazzato via. Il ninja rimase
immobile per un secondo e tanto bastò al colpo di Jinbe per
prenderlo in pieno, scagliandolo verso la città, il cui
porto venne
parzialmente distrutto.
Quando
Jinbe fuoriuscì dall'acqua, trovò il suo
avversario in mezzo ad
alcuni detriti, con la spada a diversi metri di distanza e sembrava
quasi che stesse morendo.
“Un
colpo... eccezionale...” commentò Kisame
sorridendo al suo
avversario che rimase in silenzio. Il ninja vomitò una
grossa
quantità di sangue, la cassa toracica era andata e aveva
usato le
sue energie per l'ultimo attacco, inoltre Samehada era troppo lontano
per curarlo.
“Nella
prossima vita, se sarai ancora un uomo-pesce, resta a casa tua... il
mondo degli uomini non è fatto per noi.”
commentò Jinbe
superandolo, mentre Kisame esalava il suo ultimo respiro, osservando
con sguardo quasi sollevato il cielo.
Uno
squalo spuntò dall'acqua azzannandolo alle gambe,
sorprendendo Jinbe
che si girò di scatto, giusto in tempo per vedere Kisame
svanire
sott'acqua. Pochi istanti dopo, un denso liquido tinse di rosso
l'acqua marina lasciando Jinbe senza parole.
-Che
abbia richiamato quello squalo prima di morire...?- si chiese
l'uomo-pesce per poi allontanarsi in silenzio. Benché
fossero
nemici, un suo simile era morto e non lo avrebbe mai dimenticato.
Angolo
del carnefice:
Ed
eccoci qua con il secondo scontro a tre della settimana! Spero che vi
sia piaciuto e aspetto lo scontro per domani (che però
potrebbe
arrivare giovedì causa impegni).
Vi
alscio in fretta e furia che ho alcune cose da fare! Eccovi le regole
come al solito!
1)
Il primo che arriva decide lo scontro successivo (dato che fate
quello che volete, decidete voi se metterlo via rec o in una
eventuale risposta). Ricordate che è uno scontro a tre per
questa
settimana.
2)
Chi ha scelto uno scontro non può scegliere quello dopo,
perciò
dragun95 non può scegliere.
3)
Quando richiedete uno scontro, potete specificare la versione dei
personaggi
4)
Evitate di usare sempre gli stessi personaggi che se no diventa
noioso scrivere quasi sempre le stesse cose...
5)
Non posso usare determinati personaggi perciò scegliete
quelli che
si conoscono un minimo (es di personaggi non utilizzabili: Zeref,
Shanks il rosso, il padre di Gon, Yhwach, ecc...)
6)
Onde evitare problemi o altro, eccovi un avviso: i vari personaggi
che combattono, appartengono ad universi diversi perciò
è normale
che, di solito, non potrebbero entrare in contatto tra di loro o che
le loro tecniche risultino inefficaci perciò
modificherò qualcosa
in modo tale che ci sia lo scontro, oppure lascerò tutto
com'è se
vedrò che non vi sono problemi
7)
I fandom dalla quale potete scegliere i personaggi (con
novità):
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Soul
Eater
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Fate
Zero
-Fate
Stay Night
-Hunter
x Hunter
-Tokyo
Ghoul
-Katekyo
Hitman Reborn
-Toriko
-Black
Bullet
-Code:
Breaker
-Akame
ga Kill
Alla
prossima!
|
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Capitolo 8 *** Nel posto sbagliato al momento sbagliato ***
NEL
POSTO SBAGLIATO AL MOMENTO SBAGLIATO
L'infrangersi
delle onde contro la banchina era l'unico rumore che si poteva sempre
udire nel porto di quella grande città, anche nelle buie ore
della
notte.
I
custodi dei vari depositi restavano al sicuro nei loro sgabuzzini
pieni di monitor, oppure facevano dei veloci giri di ronda, per
accertarsi che non ci fosse nessun intruso.
Proprio
uno di quei custodi, un uomo sulla cinquantina, stava facendo un giro
di pattuglia in mezzo ad una serie di grossi container, quando vide
delle piccole scariche elettriche dietro ad un angolo, seguite da una
forte luce e uno strano boato che lo fece cadere a terra.
Dopo
essersi rialzato, puntò il fascio di luce della torce verso
quell'angolo e si avvicinò lentamente, girandolo di scatto.
Si
ritrovò, con sua sorpresa, davanti ad una ragazza dai
capelli
arancioni con dei grandi occhi del medesimo colore.
Indossava
una specie di divise verde e le braccia, cosa assurda, erano
interamente metalliche, mentre una specie di cane che sembrava un
peluche, le restava in piedi vicino alle gambe.
“Wow...
quell'Arma Imperiale ha davvero funzionato! Neh, Koro?”
domandò la
ragazza e il cane annuì.
“C...
chi sei tu?” domandò il custode iniziando a
tremare.
La
ragazza gli sorrise e, sorridendo, fece il saluto militare
“Seryu
Ubiquitous, membro degli Jaegers!”
L'uomo
non sembrò capire quelle parole ma, prima che potesse
chiedere
ulteriori spiegazioni, un fumo nero scaturì alle spalle
della
ragazza, crepando leggermente il terreno.
“Non
mi sembra un Servant né un Master ma è meglio
essere sicuri.
Uccidila, Berserker”.
Il
fumo nero aumentò d'intensità fino ad esplodere,
creando una debole
onda d'urto e, non appena si fu dissipato, a Seryu fu ben visibile un
grosso cavaliere alto sui due metri dall'armatura nera avvolta dal
fumo nero, con una riga orizzontale per gli occhi, dalla quale
proveniva un bagliore rosso sangue.
Il
custode fu sul punto di svenire ma la ragazza gli urlò
“Signore,
se ne vada subito! Questo cavaliere trasuda
malvagità!” e l'uomo
fu ben lieto di scappare.
Seryu
mantenne lo sguardo sul cavaliere e, assottigliando lo sguardo,
sussurrò “Quindi è per questo che sono
stata mandata qui... per
eliminare i malvagi come te...”
Il
suo sorriso si trasformò di colpo in un ghigno da
psicopatici e gli
occhi parvero quasi deformare mentre il cane iniziava a ringhiare
all'indirizzo del nemico.
La
luce dell'unico lampione lì vicino sfarfallò per
un attimo e, nello
stesso istante, Berserker scattò in avanti, sradicandolo dal
cemento. Il lampione venne subito avvolto dal fumo nero e con esso
menò un fendente dall'alto.
Il
colpo bastò a creare delle pesanti crepe nel terreno ma
Seryu, con
un balzo all'indietro, lo aveva previsto e si era portata a distanza
di sicurezza.
“Koro!
Prendilo!” urlò Seryu e il cane si
lanciò in avanti, diventando
all'improvviso poco più grosso di Berserker. In un istante
aprì le
fauci ed iniziò a girare sul proprio asse ma il cavaliere
semplicemente lo colpì su un fianco non appena fu abbastanza
vicino
e il colpo fu sufficiente a scagliare Koro contro alcuni container,
distruggendoli e scagliandone alcuni in aria.
Subito
dopo, Berserker si lanciò contro Seryu ma un container cadde
esattamente dietro di lui. Lo stesso avvenne per un altro container
che cadde dietro a Seryu, ed infine due caddero sui fianchi,
chiudendoli in quella specie di quadrato.
“Dunque...
cosa abbiamo qui? Una ragazzina con un cane muta-forma e un
appassionato di cosplay?”
Seryu
alzò per prima lo sguardo, individuando un giovane ragazzo
dai corti
capelli biondi seduto in cima ad una pila di container. La cosa che
notò subito furono i suoi occhi in quanto il destro era
marrone
chiaro mentre il sinistro era azzurro.
“E
tu chi saresti? Un altro malvagio?” domandò la
ragazza e il
biondo, sorridendo, disse “Code 04, Toki Fujiwara. Puoi
tranquillamente considerarmi malvagio, perché il mio compito
è
quello di fermarmi e non mi fermerò di certo di fronte ad un
bel
faccino come il tuo”.
“In
tal caso non esiterò ad eliminarti!”
urlò Seryu “Koro! Numero
Uno!”
Il
cane saltando sopra il container che lo divideva dalla padrona,
balzò
successivamente verso di lei e le ingoio il braccio destro, lasciando
Toki perplesso. Un istante dopo, il cane vomitò una grossa
palla
chiodata attaccata alla spalla di Seryu.
Senza
esitare, la ragazza la scagliò in avanti. Berserker
usò il lampione
come scudo e si difese con successo dall'attacco ma la potenza fu
tale da farlo indietreggiare di diversi metri. Seryu ruotò
su sé
stessa e, sfruttando la catena che la teneva legata alla palla
chiodata, colpì la pila di container dove si trovava Toki.
Il
ragazzo saltò all'ultimo su un'altra pila ma anche quella
venne
subito abbattuta dalla sua avversaria. Seryu tornò subito a
concentrarsi su Berserker e gli fece calare addosso la sua arma
dall'alto.
Il
cavaliere la colpì con il lampione per deviarne la
traiettoria e
scattò in avanti. Prima che potessero scambiarsi dei colpi,
però,
un container sfrecciò verso di loro. Seryu si
girò all'ultimo,
usando la palla chiodata come scudo, mentre Berserker saltò
in alto,
evitandolo senza problemi.
Mentre
la ragazza veniva scaraventata via insieme al container, il cavaliere
individuò Toki poco lontano e corse verso di lui ma un altro
container venne lanciato addosso a lui.
Berserker
saltò nuovamente ma il container tornò indietro
di colpo e, non
appena il cavaliere ebbe messo piede per terra, scattò di
nuovo in
avanti, colpendolo in pieno e facendogli perdere di mano il lampione.
Toki
fissò il polverone venuto a crearsi nell'impatto dei vari
container
tra di loro ma, all'ultimo, notò Koro lanciarsi verso di lui
dall'alto. Il cane si era nuovamente ingigantito ma il ragazzo lo
evitò senza problemi saltando all'indietro.
Notando
delle bombole di gas a terra, con un movimento della mano le
scagliò
nella bocca del cane e, subito dopo, lanciando in avanti il suo
cellulare, lo fece sfrecciare contro quelle bombole, facendole
esplodere in una grossa fiammata che spazzò via la testa del
cane e
parte del suo corpo.
Sotto
lo sguardo sconcertato del ragazzo, però, il cane
iniziò a
rigenerarsi, tornando come nuovo in pochi secondi, mentre da sopra di
lui spuntò Seryu con delle brutte ferite sul corpo ma
nessuna di
esse le impedì di menare un colpo dall'alto con la sua mazza
chiodata.
Toki
alzò una mano e quella sfera si bloccò sopra di
lui di colpo,
sorprendendo la ragazza. Sorridendo, Toki le rispedì addosso
la sua
arma ma Seryu si spostò di lato, facendo sì che
la palla chiodata
la superasse.
Dietro
di lei, Berserker afferrò la sfera al volo, crepando il
terreno per
fermarla, ma la ragazza ruotò di nuovo su sé
stessa e, stringendo i
denti per il dolore, trascinò il cavaliere contro diversi
container,
mentre il cane le ingoiava il braccio sinistro.
Toki
non poté concentrarsi su di lei, in quanto, alla sua
sinistra spuntò
la mazza chiodata con Berserker ancora attacco e, girandosi verso
l'attacco, lo bloccò di colpo. La sfera venne avvolta dal
fumo nero
del cavaliere ma, prima che potesse usarla per attaccare,
notò
Seryu.
La
ragazza ora al posto del braccio sinistro, aveva un lungo cannone con
la quale sparò un grosso proiettile contro la sua stessa
palla
chiodata, creando una grossa esplosione.
Tuttavia,
dopo un primo istante, Seryu avvertì distintamente il peso
della
palla chiodata attaccata al suo braccio e dal fumo venutosi a creare
spuntò Berserker con in mano la sua arma ancora integra.
Senza
aspettare oltre, il cavaliere gliela lanciò contro e Seryu
sparò un
altro proiettile, deviando la palla con la potenza dell'esplosione ma
il cavaliere le era ormai troppo vicino e non avrebbe fatto in tempo
a spararne un altro.
“Koro!
Modalità berserker!!!” urlò la ragazza
e il cane crebbe
nuovamente, frapponendosi tra i due. Le braccia gli crebbero in
maniera esponenziale e il pelo diventò rosso così
come gli occhi.
Il
cane afferrò il cavaliere per le braccia e lo stesso fece il
suo
avversario, portando lo scontro su un livello di pura forza. Seryu
impiegò pochi secondi a caricare un nuovo colpo e urlando al
suo
compagni di farsi da parte, Koro si spostò sulla destra,
ruotando
anche su sé stesso in modo da mettere il cavaliere sulla
linea di
tiro della padrona.
Seryu
sparò immediatamente il colpo ma quanto accadde, la
lasciò senza
parole. Berserker, infatti, liberò il braccio destro dalla
presa di
Koro ed afferrò il proiettile al volo, ricoprendolo col fumo
nero.
Subito
dopo, ruotò su sé stesso verso sinistra e,
trascinando con sé il
cane, lo scagliò poi verso Seryu, lanciando subito dopo il
proiettile. Il colpo trapassò Koro da parte a parte e
colpì il
cannone della ragazza, per poi esplodere.
Dalla
fiammata generata uscì Seryu con entrambe le armi distrutte
ma
riuscì in qualche modo a rialzarsi, mentre Koro si curava
vicino a
lei. Berserker fece un passo verso di lei, ma una bombola di gas lo
colpì sulla schiena, esplodendo subito dopo.
Il
cavaliere si girò verso Toki, il quale aveva una brutta
ustione sul
braccio destro, e scattò verso di lui ma il biondo fece
saettare
verso di lui diversi frammenti metallici. Berserker afferrò
i primi
due e li usò per deviare rapidamente tutti gli altri.
Toki
cercò di bloccarlo ma i suoi poteri non ebbero effetto
sull'armatura
così fu costretto ad indietreggiare velocemente, ricevendo
comunque
diversi colpi che gli aprirono dei tagli sulle braccia.
Con
uno schiocco delle dita, un altro container schiacciò
Berserker
contro altri container, facendoli collassare sul cavaliere. Toki si
guardò attorno velocemente, decidendo il da farsi e, notando
alcuni
container distrutti, capì che doveva ricorrere
all'artiglieria
pesante.
Quando
Berserker uscì dai resti dei container, vide davanti a
sé una sfera
di pezzi metallici grossa quanto lui e, dietro ad essa, c'era Toki,
con il braccio disteso verso la sfera.
Quasi
a specchio, il ragazzo aveva disteso l'altro braccio dietro di lui,
ove vi era una seconda sfera di pezzi metallici ma più
lontana.
“Prendi
questo! Cannone di Gauss!”
La
sfera più lontana colpì con forza la mano di
Toki, facendogli
stringere i denti per il dolore e, un istante dopo, l'altra sfera
sfrecciò in avanti come un fulmine, colpendo in pieno
Berserker che
non riuscì neanche a toccare il terreno con i piedi per
fermarsi.
Quando
andò a schiantarsi contro un magazzino, facendolo crollare,
Toki
cadde in ginocchio, iniziando a respirare affannosamente e davanti a
lui, vide Seryu con quattro torrette lanciamissili montate su di lei.
Urlando
contro Berserker, la ragazza fece partire tutti i razzi che si
abbatterono sul capannone distrutto, generando un'esplosione
più
grande delle precedenti.
La
ragazza si girò poi verso Koro che le ingoiò
ciò che restava del
braccio destro e vomitò un grosso spadone dalla lama
parecchio
larga. La ragazza spostò lo sguardo su Toki e disse
“I malvagi
come te periranno per mano della giustizia divina!”
Toki
sembrò divertito da quelle parole e davanti a lui si
alzarono
diversi frammenti metallici, pronti per essere scagliati. La ragazza
iniziò a correre contro di lui e il biondo le
lanciò contro tutti i
frammenti.
Seryu
si preparò a spazzarli via con un fendente laterale, ma
qualcosa la
bloccò da dietro. Voltando leggermente la testa, vide
Berserker che
le aveva bloccato la punta della lama a mani nude.
Un
istante dopo, i vari frammenti metallici le si conficcarono nel
corpo, facendole vomitare parecchio sangue.
Berserker
non perse tempo e le strappò lo spadone dal corpo,
afferrandolo poi
per l'impugnatura piccola e tozza e ricoprendolo con il fumo nero.
Tagliando a metà Koro che si era avventato verso di lui,
scattò poi
verso Toki che ormai aveva finito il metallo intorno a lui, ma aveva
ancora un'arma segreta.
Velocemente,
prese una bottiglietta dalla tasca dei suoi pantaloni e la
lanciò in
avanti, facendo fuoriuscire un liquido argenteo. Quel liquido, che
altri non era se non mercurio, si divise in tante piccole sfere e, ad
un cenno di Toki, saettarono contro Berserker, riuscendo a colpirlo
negli occhi.
Il
cavaliere urlò in preda al dolore e Toki, richiamando tutto
il
metallo intorno a sé, lo colpì più e
più volte, facendolo
crollare al suolo.
Sospirando
per la fatica, il ragazzo lo superò, avvicinandosi a Seryu,
notando
che il cane non riusciva più a rigenerarsi. Una leggera
risata della
ragazza lo fece insospettire e lei urlò “La
giustizia degli Dei
non ti perdonerà mai!”
“Una
bomba nella testa eh?” domandò Toki sorprendendola
“Purtroppo
per te, posso individuare tutti gli apparecchi elettronici nelle
vicinanze e sapevo già di questo tuo trucco”.
Lentamente,
le mise una mano sopra la testa e sussurrò
“Addio”.
Un
secondo dopo, il piccolo ordigno uscì dalla testa della
ragazza,
ponendo così fine alla sua vita. Toki si girò
rapidamente,
osservando Berserker, prossimo a colpirlo e gli scagliò
contro
l'ordigno, colpendolo in pieno petto.
La
potenza fu stranamente enorme e il cavaliere venne scagliato in
cielo. Il flash durò un solo istante e l'esplosione che
seguì lo
spazzò completamente via, dissolvendo la sua armatura e il
corpo al
suo interno.
Toki
osservò tranquillo l'esplosione e disse “Grazie
alla forza
geo-magnetica della terra, posso attingere ad un potere ben superiore
al vostro... mi dispiace, ma aravate nel posto sbagliato al momento
sbagliato”.
Accendendosi
una sigaretta, il biondo si diresse verso l'uscita del porto, mentre
le prime sirene della polizia si udivano in lontananza.
Angolo
del carnefice:
Eccoci
qua con il terzo scontro! Berserker (Lancillotto) da Fate Zero ha
dovuto soccombere al potere di Toki (Code Breaker) Full Power
così
come Seryu (Akame ga Kill) Full Power!
Spero
che lo scontro sia stato di vostro gradimento e aspetto quello per
domani!
Eccovi
le regole!
1)
Il primo che arriva decide lo scontro successivo (dato che fate
quello che volete, decidete voi se metterlo via rec o in una
eventuale risposta). Ricordate che è uno scontro a tre per
questa
settimana.
2)
Chi ha scelto uno scontro non può scegliere quello dopo,
perciò
RIki_94_Ppsh non può scegliere.
3)
Quando richiedete uno scontro, potete specificare la versione dei
personaggi
4)
Evitate di usare sempre gli stessi personaggi che se no diventa
noioso scrivere quasi sempre le stesse cose...
5)
Non posso usare determinati personaggi perciò scegliete
quelli che
si conoscono un minimo (es di personaggi non utilizzabili: Zeref,
Shanks il rosso, il padre di Gon, Yhwach, ecc...)
6)
Onde evitare problemi o altro, eccovi un avviso: i vari personaggi
che combattono, appartengono ad universi diversi perciò
è normale
che, di solito, non potrebbero entrare in contatto tra di loro o che
le loro tecniche risultino inefficaci perciò
modificherò qualcosa
in modo tale che ci sia lo scontro, oppure lascerò tutto
com'è se
vedrò che non vi sono problemi
7)
I fandom dalla quale potete scegliere i personaggi:
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Soul
Eater
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Fate
Zero
-Fate
Stay Night
-Hunter
x Hunter
-Tokyo
Ghoul
-Katekyo
Hitman Reborn
-Toriko
-Black
Bullet
-Code:
Breaker
-Akame
ga Kill
-OC
(sì li ho rimessi)
Alla
prossima!
|
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Capitolo 9 *** I pezzi grossi scendono in campo ***
I
PEZZI GROSSI SCENDONO IN CAMPO
La
desolazione più totale regnava in quel deserto di rocce e
sabbia.
Enormi distese sabbiose ricoperte di cadaveri e sangue che tingeva le
pietre secolari, che tante guerre avevano visto.
Un
giovane ragazzo dai lunghi capelli neri, legati in una coda alta,
fissava quello scenario di morte dall'alto, in piedi su un'enorme
roccia attraversata da pesanti crepe.
I
suoi occhi affilati si spostavano lungo la distesa di corpi, mentre
le labbra si piegavano in un leggero sorriso e la presa sul libro che
portava nella mano destra di rafforzava leggermente.
“Sento
che chiunque abbia fatto tutto ciò... potrebbe diventare un
ottimo
demone”.
Il
giovane fece qualche passo in avanti, avvicinandosi alla soglia della
roccia, ma all'ultimo si fermò, ampliando leggermente il
sorriso
“Spiare è da maleducati, non lo sai?”
per poi girarsi
all'indietro, spostando lo sguardo su un uomo seduto su una roccia
non molto lontana.
Il
nuovo arrivato era un uomo dal fisico robusto, con uno strano abito
nero sulla quale teneva una specie di vestaglia rosa con dei fiori
ricamati sopra e un cappello di paglia largo che però non
gli
copriva una lunga ciocca marrone la quale gli ricadeva davanti
all'occhio sinistro.
“Ah
scusa scusa... è che non volevo rovinarti il momento.
Sembravi
particolarmente estasiato dal panorama.” disse l'uomo con
sguardo
calmo, senza scomporsi.
“Ti
ringrazio per la premura ma per un secondo... mi è sembrato
che tu
volessi attaccare”.
“Ah
no no no! Io preferirei risolvere le cose parlando ma sono stato
mandato qui per quest'improvvisa carneficina e visto che qui ci sei
solo tu...” iniziò l'uomo fissandolo con sguardo
eloquente.
“Mi
dispiace, ma non mi abbasserei mai fino a quel punto. Voi umani siete
bravissimi a farvi fuori a vicenda senza aiuti esterni.”
disse il
ragazzo allargando un braccio come a voler indicare la morte dietro
di lui.
“Eeeeeh...
su questo hai ragione. Devo dedurne che non sei umano?”
“L'intuito
non ti manca. Puoi chiamarmi Marde Guille.” si
presentò il ragazzo
“Re dell'Ade”.
L'uomo
sorrise al ragazzo e, alzandosi in piedi, si presentò a sua
volta
“Capitano dell'Ottava Divisione, Shunsui Kyoraku. Lieto di
conoscerti, Marde Guille”.
Il
ragazzo lo fissò per qualche secondo ma si
concentrò su
qualcos'altro. Qualcosa non molto lontano da lì. Si
girò verso la
landa di cadaveri e fece un passo in avanti, ma Kyoraku gli chiese
“Non è che potresti tornare gentilmente nell'Ade?
Senza passare
per città o altro, si intende”.
“Mi
stai ordinando di andarmene?” domandò Marde Guille
con un sorriso
tirato e Kyoraku, con un sorriso sincero “Non lo farai, vero?
Non
importa il modo in cui te lo chiederò”.
Marde
Guille non gli rispose neanche e, con un movimento del braccio, fece
fuoriuscire dei grossi rovi neri dalla roccia, facendoli abbattere
sull'uomo. Un secondo dopo, tuttavia, alzò lo sguardo,
individuandolo a mezz'aria mentre lo fissava con lo stesso sguardo
calmo di prima.
“Sembra
proprio che dobbiamo risolvere la cosa con le maniere
cattive.”
disse l'uomo impugnando le due katana che teneva appese alla vita e
Marde Guille fece uscire altri rovi dal terreno.
Kyoraku
schivò velocemente tutti gli attacchi, quasi
teletrasportandosi in
vari punti, fino a quando non fu davanti al nemico, calando un
fendente dall'alto, ma un rovo difese Marde Guille all'ultimo e i due
si scambiarono una lunga occhiata.
Kyoraku
balzò poi all'indietro, evitando l'ennesima sfilza di rovi
fuoriusciti dal terreno.
“Sembra
che tu sia un ottimo giardiniere.” commentò lo
Shinigami con voce
calma, teletrasportandosi poi alle spalle del demone che,
avvertendolo e bloccò la prima delle lame tra l'indice e il
medio e
la seconda tra l'anulare e il mignolo della mano libera, facendo
fischiare l'avversario.
Socchiudendo
gli occhi, Marde Guille fece fuoriuscire un gigantesco viola alle sue
spalle che si scagliò verso Kyoraku ma delle enormi sfere di
fuoco
si abbatterono sui due duellanti, distruggendo l'intera roccia
sottostante.
Poco
lontano, in una distesa di sabbia non ancora toccata dal sangue dei
soldati morti, Marde Guille e Kyoraku atterrarono senza problemi,
spostando lo sguardo sull'imponente colonna di fumo dalla quale
fuoriuscì con calma un uomo dalla folta chioma nera.
Indossava
un'armatura rossa simile a quella dei samurai e nelle mani impugnava
una falce unita ad un grosso ventaglio.
“E'
arrivato prima di quanto immaginassi.” commentò
Marde Guille con
un sorriso tirato.
Kyoraku
fissò attentamente il nuovo arrivato, notando che la falce
era
sporca di sangue ma per il resto era immacolato.
“Un
combattente abile a quanto pare... mi sa che abbiamo trovato il
carnefice”.
Il
samurai conficcò la falce nel terreno e si mise il ventaglio
sulla
schiena, incrociando poi le braccia al petto “E voi di che
villaggio siete? Non vedo nessun copri-fronte”.
“Spiacente,
non siamo di nessun villaggio.” commentò Kyoraku
mentre Marde
Guille passò direttamente ai fatti e fece fuoriuscire altri
rovi che
scagliò addosso al nemico in armatura.
Quello
non batté ciglio e, riprendendo in mano le sue armi,
saltò di rovo
in rovo con velocità incredibile, arrivando ben presto
davanti al
demone. Alzò la falce per menare un fendente dall'alto ma
due rovi
lo trapassarono all'ultimo al torace.
Tuttavia,
il corpo esplose in una nuvola di fumo bianco e Marde Guille,
girandosi leggermente, vide con la coda dell'occhio la lama della
falce farsi sempre più vicina.
Il
demone scattò di lato, evitando la lama che però
riuscì ad
aprirgli un taglio sullo zigomo sinistro, dalla quale iniziò
a
colare un denso liquido rosso.
“Ho
sentito parlare di te in quest'epoca.” si intromise Kyoraku
“Madara
Uchiha, se non erro”.
L'uomo
in armatura spostò lo sguardo verso di lui e i suoi occhi
diventarono rossi con tre piccoli segnetti neri intorno alla pupilla.
Un istante dopo, inarcò indietro la schiena, evitando un
fendente
laterale dello Shinigami che aveva azzerato la distanza in un batter
d'occhio.
Riportandosi
in avanti, ingaggio un combattimento serrato con l'avversario e i due
si scambiarono un centinaio di colpi in pochi minuti, mentre Marde
Guille li fissava con uno strano sorriso sulle labbra.
Con
due rapidi fendenti, Kyoraku tagliò la falce di Madara,
facendo
volare la lama lontano ma questo non impedì al ninja di
continuare a
combattere a mani nude, riuscendo ad evitare tutti i colpi.
Compiendo
un balzo all'indietro, Madara compì degli strani gesti con
le mani e
sparò dalla bocca un'imponente fiammata che
spazzò via le rocce
senza alcun problema ma sia Marde Guille che Kyoraku erano saltati in
alto, evitandola.
Mimando
altri gesti, Madara scagliò una serie enorme di piccole
sfere di
fuoco estremamente veloci. Marde Guille fece fuoriuscire dei rovi che
gli fecero da scudo, mentre Kyoraku si limitò ad evitarli
con brevi
scatti in tutte le direzioni.
Il
demone mostrò un sinistro ghigno e, sfruttando un rovo,
posò il suo
libro su una roccia non molto lontana, venendo poi avvolto da un'aura
nera.
Quando
l'aura svanì, il suo aspetto era completamente cambiato,
rendendolo
più simile ad un demone la cui pelle era nera e grigia con
due
grosse ali da pipistrello sulla schiena.
“Diventerete
degli ottimi demoni, ma prima... devo farvi calmare.” disse
Marde
Guille per poi scattare a tutta velocità contro Madara che
lo
accolse con una grossa sfera di fuoco, spostando subito lo sguardo
verso destra, dove il demone si era già posizionato per
attaccarlo.
“Dea
Yggdrasil!” sibilò Marde Guille e nella mano
destra creò una
grossa spirale nera dalla quale fuoriuscì una grossa lancia
di legno
massiccio, diretta verso Madara.
Il
ninja non batté ciglio ma, piuttosto che evitarlo, rimase
fermo sul
posto. I suoi occhi cambiarono assumendo una forma strana ma la
pupilla rimase comunque rossa.
Intorno
a lui divampò una fiamma azzurra e un grosso scheletro gli
apparve
alle spalle. Lo scheletro era in realtà formato da quelli
che
sembravano due scheletri umani, partendo dalla vita in su, che
condividevano la stessa spina dorsale.
La
parte rivolta verso Marde Guille mise una mano davanti a Madara e la
lancia di legno si infranse contro il suo arto, senza neanche
scalfirlo. Il demone fissò sorpreso la scena ma poi si
riprese e
scattò in avanti.
“Hado
cinquantaquattro: Haien!”
Una
grossa sfera di energia viola si abbatté sul doppio
scheletro e
Madara sgranò leggermente gli occhi nel vedere un braccio
parzialmente polverizzato, mentre Marde Guille se la vedeva con
l'altra parte.
“Notevole.
Sei il primo che riesce a danneggiare così il mio
Susano'o”
commentò Madara fissando Kyoraku che, facendo spallucce,
disse
“molto obbligato. Se può farti sentire meglio,
nessuno era mai
sopravvissuto senza problemi a quell'attacco”.
Madara
si girò di scatto e lo scheletro colpì Marde
Guille al volo,
schiantandolo contro una roccia ma il demone si rialzò poco
dopo
senza problemi.
Il
ninja fece per attaccarlo di nuovo ma, alle sue spalle
percepì un
aumento di potenza e, voltandosi, vide che ora Kyoraku impugnava due
grandi scimitarre nere.
“Vi
va di fare un gioco?” domandò lo Shinigami,
spostando lo sguardo
sui suoi due avversari, per poi dire “Nero”.
Madara
e Marde Guille sgranarono gli occhi per la sorpresa e per il dolore
non appena due profondi tagli si disegnarono sul loro corpo. Il ninja
venne ferito alla gamba destra, mentre il demone nella schiena.
“Tocca
a voi dire il colore.” spiegò Kyoraku con voce
calma “Sono le
regole del gioco”.
“Rosso.”
disse velocemente Marde Guille e l'unico a subire danni fu Madara
che, sul torace si ritrovò un taglio non molto leggero.
Il
ninja si portò una mano sulla ferita e disse
“Bianco”.
Contrariamente
a quanto accaduto prima, un leggero taglio si aprì sul petto
di
Marde Guille, mentre lo Shinigami venne ferito al braccio destro.
Madara assottigliò lo sguardo e unì le mani in
uno strano segno,
venendo imitato dai due scheletri.
Quando
un'imponente ombra oscurò il campo di battaglia, Marde
Guille e
Kyoraku sgranarono gli occhi per la sorpresa nel vedere un'enorme
ammasso di roccia piovere dal cielo verso di loro.
“Ohi
ohi ma davvero?” domandò lo Shinigami inarcando un
sopracciglio.
“Ormai
ne ho abbastanza dei vostri giochetti.” sibilò
Marde Guille,
mentre una densa nebbia nera si materializzava intorno a lui,
bloccando i movimenti a Madara e a Kyoraku “Vi
annienterò qui e
ora”.
Dopo
pochi secondi, quando la gigantesca roccia era ormai vicinissima,
Marde Guille alzò le braccia e urlò
“Memento Mori!!!”
Una
colonna di anime e volti deturpati scaturì dal terreno,
investendo i
due nemici e distruggendo la roccia come se nulla fosse, creando
spesse crepe nel terreno e generando una potente scossa sismica
seguita da un'esplosione.
L'imponente
colonna di fumo venuta a crearsi iniziò lentamente a
diradarsi,
mentre il demone tornava alla sua forma umana e fissava con un
sorriso vittorioso il suo operato.
Fu
un attimo.
Fece
giusto in tempo a vedere un leggero bagliore azzurro in mezzo al fumo
che una grossa spada li si conficcò nel torace, facendogli
vomitare
parecchio sangue.
Davanti
a lui apparve Madara con diverse ustioni sul corpo e l'armatura
completamente distrutta. Tutto ciò che gli restava erano i
guanti e
i pantaloni neri. Da dietro di lui, ciò che restava dello
scheletro
era un braccio avvolto dalle fiamme azzurre che impugnava la spada
che aveva trafitto il demone.
“Hai
ragione.” disse Madara “E' tempo di smetterla con i
giochetti.”
e fece alzare di colpo la spada, tagliando a metà il demone
che
riversò nel suolo litri di sangue prima di dissolversi in
polvere
nera.
Il
ninja fece dissolvere lo scheletro dopodiché si
girò ritrovandosi
faccia faccia con Kyoraku, anche lui visibilmente ferito e sprovvisto
del suo soprabito rosa.
“Neh
Madara... ora è il mio turno, no?”
Madara
lo fissò per un secondo appena ma, prima che potesse
attaccarlo, lo
Shinigami sussurrò “Rosso”.
L'urlo
di dolore di Madara risuonò nell'aria, mentre una sottile
striscia
rossa si disegnava orizzontalmente sul suo volto, portandogli
così
via la vista.
“Mi
dispiace di aver approfittato di quel demone, ma i tuoi occhi erano
un po' troppo pericolosi”.
Madara
mimò all'istante dei gesti con le mani e dalla bocca
sparò un getto
sottile d'acqua che tagliò di netto il braccio sinistro del
suo
avversario, facendogli sgranare gli occhi per la sorpresa.
Il
ninja si preparò ad un altro attaccò ma lo
Shinigami urlò “Hado
sessantuno! Rikujokoro!”
Sei
pilastri di luce si conficcarono nel ventre di Madara, bloccandogli i
movimenti e Kyoraku azzerò la distanza tra i due, caricando
il
braccio destro.
“Perché
non hai usato le tue illusioni?”
“Non
prendermi in giro. Hai fatto qualcosa tu, non è
vero?” domandò
Madara con tono stranamente calmo.
“Scusami,
era solo per sicurezza.” si difese Kyoraku sorridendo
“spero che
diventerai un buono Shinigami”.
Uno
strano ghigno si disegnò sulle labbra di Madara
“Spiacente... ma
non morirò con così poco”.
Un
istante dopo, lo Shinigami lo decapitò con un colpo solo,
facendo
ruzzolare la sua testa lontano.
Kyoraku
posò lo sguardo sul corpo di Madara mentre si accasciava al
suolo e
disse “Non morirai con così poco... spero allora
di poterti
riaffrontare almeno un'altra volta, Madara Uchiha”.
Angolo
del carnefice:
COLPO
DI SCENA MADARA HA PERSO!!! Beh, innanzitutto ci tengo a sottolineare
che questo è il Madara del passato (quando combatteva contro
hashirama) perciò non era l'uber sgravo di adesso, mentre
gli altri
due erano full power per quel che si è visto.
Spero
comunque che lo scontro vi sia piaciuto e aspetto l'ultimo scontro a
tre della settimana! Eccovi le regole!
1)
Il primo che arriva decide lo scontro successivo (dato che fate
quello che volete, decidete voi se metterlo via rec o in una
eventuale risposta). Ricordate che è uno scontro a tre per
questa
settimana.
2)
Chi ha scelto uno scontro non può scegliere quello dopo,
perciò
Jeo95 non può scegliere.
3)
Quando richiedete uno scontro, potete specificare la versione dei
personaggi
4)
Evitate di usare sempre gli stessi personaggi che se no diventa
noioso scrivere quasi sempre le stesse cose...
5)
Non posso usare determinati personaggi perciò scegliete
quelli che
si conoscono un minimo (es di personaggi non utilizzabili: Zeref,
Shanks il rosso, il padre di Gon, Yhwach, ecc...)
6)
Onde evitare problemi o altro, eccovi un avviso: i vari personaggi
che combattono, appartengono ad universi diversi perciò
è normale
che, di solito, non potrebbero entrare in contatto tra di loro o che
le loro tecniche risultino inefficaci perciò
modificherò qualcosa
in modo tale che ci sia lo scontro, oppure lascerò tutto
com'è se
vedrò che non vi sono problemi
7)
Questa è più una nota personale: io sto scrivendo
uno scontro al
giorno perciò non arrabbiatevi/scandalizzatevi se racchiudo
scontri
che potrebbero durare almeno venti pagine (come questo ad esempio) in
8 pagine. Purtorppo il tempo che ho è limitato e quindi devo
adattarmi
8)
I fandom dalla quale potete scegliere i personaggi:
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Soul
Eater
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Fate
Zero
-Fate
Stay Night
-Hunter
x Hunter
-Tokyo
Ghoul
-Katekyo
Hitman Reborn
-Toriko
-Black
Bullet
-Code:
Breaker
-Akame
ga Kill
-OC
Alla
prossima!
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Capitolo 10 *** Pura e semplice forza ***
PURA
E SEMPLICE FORZA
Quante
centinaia di persone aveva ucciso da quando era nata la Brigata
fantasma?
Ogni
volta che cerva di contali, Uvogin scoppiava in una sonora risata e
tornava a fare altro, infondo lui si ricordava bene solo le persone
con cui si era divertito a combattere o che comunque si erano
dimostrate sufficientemente potenti.
L'imponente
figura del criminale si ergeva contro la Luna, mentre i suoi occhi
scrutavano attentamente la landa desolata di fronte a lui e il rumore
delle automobili nella città lontana disturbavano la quiete
della
notte.
Il
suo obbiettivo, stando alle informazioni ricevute, sarebbe passato di
lì e lui aveva due opzioni: convincerlo ad unirsi alla
Brigata
Fantasma o eliminarlo nel caso in cui avesse declinato l'offerta. Con
una leggera risata, Uvogin si preparò a combattere, le
parole non
erano nel suo stile.
Dopo
diversi minuti, finalmente la vide. Un'imponente figura umanoide alta
quanto lui e altrettanto massiccia. Ad un primo sguardo da lontano
sembrava un semplice uomo muscoloso, ma non appena fu più
vicino, la
strana armatura blu simile all'esoscheletro di un insetto fece capire
ad Uvogin che quello non era un semplice umano.
Con
un semplice balzo, Uvogin saltò giù e
camminò verso quella
creatura, fermandosi ad una trentina di metri da lei. L'uomo-insetto
si fermò poco dopo, alzando lo sguardo e posando i suoi
occhi gialli
sul criminale.
“Yo!”
salutò Uvogin alzando una mano, ma quello non
batté ciglio, così
l'uomo riprese “Tu devi essere Stun, non è
così? Andrò subito al
punto: devi combattere con me!”
Stun
non sembrò particolarmente entusiasta della cosa e rimase
perfettamente immobile, con leggero disappunto di Uvogin che,
iniziando a camminare verso di lui disse “Andiamo, non farti
pregare... sei considerato uno degli esseri più forti in
natura e
hai eliminato parecchi Hunter famosi! Dammi una dimostrazione della
tua forza... prima che io ti uccida”.
Stun
assottigliò lo sguardo e iniziò ad avanzare verso
l'avversario.
Quando furono uno di fronte all'altro, caricarono in un secondo i
loro pugni destri e li scagliarono in avanti, facendoli cozzare.
L'impatto
creò una potente onda d'urto e crepò pesantemente
il terreno sotto
ai loro piedi, facendoli sprofondare leggermente. Entrambi i loro
arti erano scossi da leggeri tremiti ma nessuno dei due fece un passo
indietro.
Stun,
di colpo, aprì la mano e la richiuse sul pugno di Uvogin,
sollevandolo poi di peso per poi schiantarlo al suolo.
Ripeté il
procedimento tre volte, ma alla quarta Uvogin piantò i piedi
nel
suolo e li berò la mano, afferrando poi con essa la testa
dell'avversario.
Sorridendo
con gli occhi iniettati di sangue, il criminale iniziò a
stritolarla
con la sua incredibile forza ma l'esoscheletro di Stun non si
piegò
di un millimetro e lui, senza esitare, menò un montante al
mento di
Uvogin, facendogli schizzare la testa all'indietro.
Gocce
di saliva e sangue volarono verso l'alto ma Uvogin riportò
subito in
avanti la testa e, con il pugno sinistro, colpì Stun sul
torace,
crepando ancora di più il terreno sottostante.
L'uomo-insetto
lo afferrò con entrambe le braccia al polso e lo
proiettò dietro di
sé, facendogli perdere la presa sulla testa. Notando che non
era
ancora svenuto, alzò un piede per schiacciargli il cranio,
ma Uvogin
rotolò di lato, evitando il colpo, e si rialzò
subito.
“Eh
eh eh questo è davvero divertente.”
commentò l'uomo scattando poi
verso Stun che cercò di colpirlo con un diretto, ma
mancò il
bersaglio dato che Uvogin si era abbassato. Il criminale avvolse il
braccio sinistro in un'aura rossa e menò a sua volta un
diretto,
facendo volare Stun contro una roccia che collassò sotto la
potenza
del colpo.
L'uomo
si scrocchiò poi le nocche, sospirando per il piacere
“Ehi, non mi
dirai che sei già morto. Questo scontro mi sta piacendo
parecchio!”
Come
ad averlo previsto, dopo pochi istanti vide Stun in piedi senza alcun
graffio sull'esoscheletro. Uvogin ampliò il suo ghigno ma
all'improvviso, alla sua destra, il terreno crollò, creando
un
grosso buco dalla quale fuoriuscì un uomo più
alto e più muscoloso
di lui.
Indossava
uno strano abito nero e l'occhio destro era coperto da una riga rossa
che gli scendeva poi lungo il corpo, mentre i denti sembravano quelli
di uno squalo.
“Sono
uscito... ho finito il tunnel...” disse il nuovo arrivato
guardandosi poi attorno “Che rottura... non sono dove dovrei
essere...”
Uvogin
lo fissò leggermente confuso ma non appena quello lo vide,
disse
“Uomo muscoloso...”
“Sloth,
elimina il maggiore Armstrong. Lo riconoscerai subito. E' un uomo
alquanto muscoloso.” disse una
voce nella sua mente, proveniente da ricordi non troppo distanti.
Senza
esitare, Sloth si scagliò contro Uvogin con incredibile
velocità e
lo colpì con un braccio teso, scagliandolo a parecchi metri
di
distanza. L'Homunculus si girò poi verso Stun e si
lanciò anche
contro di lui ma l'uomo-insetto lo colpì con un pugno in
pieno
volto, spaccandogli la faccia e le ossa del cranio.
Il
nemico cadde al suolo con un tonfo e Uvogin, cadendo dall'alto, gli
conficcò il piede nella schiena, spaccandogli la cassa
toracica, per
poi tornare a concentrarsi su Stun e colpirlo con un altro pugno.
L'uomo-insetto
incassò il colpo e menò una testata contro
l'avversario,
stordendolo momentaneamente. Subito
dopo, lo afferrò per i capelli e lo sollevò dal
terreno, colpendolo
poi con un pugno alla bocca dello stomaco.
Uvogin
tossì parecchio sangue ma unì le mani a mo' di
maglio e calò un
potentissimo colpo sulla testa dell'avversario, creando un cratere
sotto di loro.
Gli
occhi di Stun diventarono completamente gialli a causa del colpo e,
con somma sorpresa di Uvogin, ancora a mezz'aria, Sloth lo
colpì con
un possente pugno, facendolo volare ad una cinquantina di metri.
L'Homunculus
alzò poi lo sguardo, beccandosi un calcio in piena faccia,
venendo
così schiacciato nel terreno. Uvogin caricò il
pugno destro,
circondandosi interamente della sua aura rossa e urlò
“Big Bang
Impact!”
Quando
colpì Sloth, il cratere esplose, creando uno ancora
più grande ma
il copro di Sloth, per quanto fosse martoriato, era ancora intero.
Delle strane scosse elettriche rosse gli percorsero il corpo che
iniziò a rimarginarsi.
Poco
dopo, Sloth si alzò in piedi, sovrastando Uvogin con la sua
mole ma
il criminale non batté ciglio. In pochi istanti, si
preparò a
colpire il nemico ma il terreno iniziò a vibrare e,
voltandosi, vide
Stun a pochi metri con il pugno destro piegato sul fianco, pronto a
colpirlo.
Uvogin
scartò di lato all'ultimo, venendo poi sospinto all'indietro
dallo
spostamento d'aria di Stun che colpì Sloth sullo sterno,
scagliando
contro la parte del cratere e creando un vero e proprio solco nel
terreno con il suo corpo.
Stun
si girò subito verso Uvogin, parando con l'avambraccio
sinistro un
pugno del membro della Brigata Fantasma e cercò di colpirlo
a sua
volta con un calcio laterale, ma Uvogin gli bloccò la gamba
sollevandolo poi attraverso essa, e schiantandolo successivamente nel
terreno.
Senza
esitare, caricò un altro Big bang Impact, ma Sloth, a piena
velocità, lo colpì con una spallata,
scaraventandolo lontano da
Stun che, afferrando Sloth per una caviglia, gliela strinse con
sufficiente forza per spezzargliela, colpendolo con una testata
subito dopo.
L'Homunculus
non sembrò sentire il colpo e, menando un manrovescio,
colpì Stun
con l'intero braccio, scagliandolo nella direzione opposta
rispetto ad
Uvogin.
Senza
neanche dargli il tempo di rialzarsi del tutto, Sloth caricò
l'uomo-insetto e lo colpì con un braccio teso, conficcandolo
nella
parete del cratere che franò sui due avversari.
Uvogin,
intanto, tornò nello scontro con un balzo, nello stesso
istante in
cui Sloth fuoriusciva dalle macerie, colpendolo con un pugno
dall'alto. L'Homunculus rimase stordito dal colpo ma tirando un pugno
verso il cielo, riuscì a colpire Uvogin al torace, facendolo
cadere
al suolo.
Sloth
fece per avvicinarsi al suo presunto obbiettivo, ma una mano
corazzata lo afferrò per la testa da dietro, mentre un'altra
gli
trapassava il cuore, facendogli vomitare parecchio sangue.
Stun
sollevò Sloth di peso e lo lanciò fuori dal
cratere, beccandosi poi
un montante da parte di Uvogin che gli fece subire la stessa sorte
dell'Homunculus.
Quando
il criminale raggiunse la cime del cratere, si ritrovò di
fronte a
Sloth ma riuscì ad evitare il suo pugno, colpendolo a sua
volta con
un cazzotto al volto.
Le
solite scariche elettriche rosse apparvero sul corpo di Sloth e le
sue ferite vennero subito curate, facendo innervosire Uvogin
“Si
può sapere quante volte devo ucciderti?”
Un
tuono cadde dietro all'Homunculus, sorprendendo entrambi gli
avversari che si girarono, scoprendo che Stun si era trasformato in
una specie di scarabeo bipede dall'esoscheletro blu elettrico.
Stun
aprì le ali da insetto sulla schiena e si lanciò
verso i due
avversari. Uvogin, vedendolo arrivare, colpì Sloth ad un
fianco con
un gancio, spezzandogli le costole venendo poi colpito a sua volta da
un doppio calcio di Stun che serrò i suoi artigli bianchi
introno al
braccio dell'uomo, prendendo poi quota.
Uvogin
cercò di liberarsi ma Stun lo lasciò andare prima
che potesse
colpirlo e, dopo aver caricato dell'elettricità nel braccio
destro,
colpì l'avversario con un pugno nel petto, facendolo
schiantare
addosso a Sloth, prima che un potente tuono li colpisse entrambi,
facendogli digrignare i denti per il dolore.
Sloth
si riprese per primo e cercò di colpire l'avversario sopra
di lui
con un pugno ma Uvogin lo colpì per primo con un colpo
caricato con
la sua aura. Il terreno si crepò nuovamente, e Sloth
vomitò altro
sangue.
Subito
dopo, Uvogin si gettò di lato e Stun conficcò
entrambi i piedi nel
corpo dell'Homunculus che però lo afferrò per la
testa con una
mano, rialzandosi nel contempo, mentre le sue ferite si
rimarginavano.
Un
istante dopo, Sloth afferrò per la testa anche Uvogin che si
era
avvicinato per colpirlo. Li sollevò entrambi con la sua
forza
erculea ed iniziò a schiacciargli i crani ma i due non
parvero
apprezzare la cosa.
Stun
si liberò facilmente facendo a pezzi il braccio del nemico
con gli
artigli bianchi delle sue mani, mentre Uvogin lo colpì con
una
gomitata sul braccio, spezzandoglielo.
Non
appena ebbe messo piede per terra, il criminale lo colpì
alla spalla
destra con un Big bang Impact, facendogliela saltare via e Stun
affondò gli artigli nella cassa toracica dell'avversario,
folgorandolo a morte.
Sloth
rimase fermo sul posto, mentre il suo corpo iniziava lentamente a
dissolversi in polvere nera.
“Morire
è... una rottura...” sussurrò
l'Homunculus prima di esplodere in
una bomba di polvere che venne dispersa nell'aria dal vento.
Uvogin
spostò lo sguardo su Stun, notando che non aveva neanche il
fiatone
e la cosa lo rese molto felice. Era ora di concludere il tutto.
Portando
il braccio destro all'indietro, accumulò tutta la sua aura
nel
pugno, fino a far tremare il terreno, per poi scattare in avanti.
Stun fece quasi lo stesso, avvolgendo il suo pugno
nell'elettricità
per poi volare rapidamente verso l'avversario.
I
due colpi si scontrarono con un potente boato, distruggendo
letteralmente il terreno sotto i loro piedi. Uvogin urlò con
tutto
il fiato che aveva in corpo, spingendo in avanti il suo colpo ma Stun
non cedeva terreno e all'ultimo, notando la situazione di stallo, si
abbassò lentamente.
Il
pugno di Uvogin gli passò vicino alla spalla e lui lo
trapassò ai
polmoni con i suo corno biforcato. L'uomo vomitò una grossa
quantità
di sangue, sgranando gli occhi per la sorpresa e, un istante dopo,
Stun volò verso l'alto.
Non
appena fu ad un'altezza sufficientemente alta, afferrò
Uvogin per i
capelli e per una gamba, puntando poi verso il terreno,
permettendogli così di vedere per l'ultima volta la Luna.
Una Luna
rossa.
“Keh...
è stato davvero un combattimento fantastico...”
Stun
iniziò a ruotare sul suo asse, scendendo in picchiata,
finché non
si schiantò al suolo, generando un imponente polverone.
Ci
vollero diversi secondi, ma alla fine Stun fuoriuscì dal
cratere
venutosi a formare. Si guardò attorno, fissando il terreno
martoriato dal loro sguardo, spostando lo sguardo sul cadavere di
Uvogin.
Lo
guardò per qualche secondo in silenzio, dopodiché
riprese a
camminare in avanti, continuando il suo viaggio senza meta.
Angolo
del carnefice:
Ed
eccoci qui con l'ultimo scontro a tre della settimana che ha visto
protagonisti tre pesi massimi tra cui un OC creato da Riki_94_Ppsh
riadattato da un personaggio di un videogame (se cercate Stun bloody
roar avrete immagini migliori)
Detto
questo, annuncio la fine della seconda settimana di scontri! La terza
riprenderà lunedì con nuovamente gli scontri 1 vs
1 che si
alterneranno agli scontri speciali.
Perciò
chi sceglierà il prossimo scontro, si ricordi bene che
dev'essere un
incontro singolo.
Eccovi
la lista delle regole e aspetto il prossimo scontro!
1)
Il primo che arriva decide lo scontro successivo (dato che fate
quello che volete, decidete voi se metterlo via rec o in una
eventuale risposta). Ricordate che è uno scontro a tre per
questa
settimana.
2)
Chi ha scelto uno scontro non può scegliere quello dopo,
perciò
Riki_94_Ppsh non può scegliere.
3)
Quando richiedete uno scontro, potete specificare la versione dei
personaggi
4)
Evitate di usare sempre gli stessi personaggi che se no diventa
noioso scrivere quasi sempre le stesse cose...
5)
Non posso usare determinati personaggi perciò scegliete
quelli che
si conoscono un minimo (es di personaggi non utilizzabili: Zeref,
Shanks il rosso, il padre di Gon, Yhwach, ecc...)
6)
Onde evitare problemi o altro, eccovi un avviso: i vari personaggi
che combattono, appartengono ad universi diversi perciò
è normale
che, di solito, non potrebbero entrare in contatto tra di loro o che
le loro tecniche risultino inefficaci perciò
modificherò qualcosa
in modo tale che ci sia lo scontro, oppure lascerò tutto
com'è se
vedrò che non vi sono problemi
7)
Questa è più una nota personale: io sto scrivendo
uno scontro al
giorno perciò non arrabbiatevi/scandalizzatevi se racchiudo
scontri
che potrebbero durare almeno venti pagine (come questo ad esempio) in
8 pagine. Purtorppo il tempo che ho è limitato e quindi devo
adattarmi
8)
I fandom dalla quale potete scegliere i personaggi:
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Soul
Eater
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Fate
Zero
-Fate
Stay Night
-Hunter
x Hunter
-Tokyo
Ghoul
-Katekyo
Hitman Reborn
-Toriko
-Black
Bullet
-Code:
Breaker
-Akame
ga Kill
-OC
Alla
prossima!
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Capitolo 11 *** Un demone nell'oscurità ***
UN
DEMONE NELL'OSCURITA'
Una
giovane ragazza si muoveva silenziosamente in mezzo alle ombre degli
alberi, fermandosi di tanto in tanto per captare eventuali presenze
ostili.
Quando
veniva illuminata dal sole, parte superiore del teschio di un lupo,
che la ragazza indossava sulla testa, mandava deboli riflessi grigi,
mentre il mantello nero fatto con pelle di salamandra, che le copriva
il corpo, sembrava quasi non possedere alcun tipo di riflesso e,
quando passava nelle ombre, sembrava un tutt'uno con esse.
La
giovane si scostò una ciocca dei suoi capelli biondi che
tendevano
al bianco e si arrestò di colpo, volgendo lo sguardo verso
est.
Qualcosa di particolarmente oscuro era appena avvenuto e forse aveva
a che fare con la missione che aveva preso dalla bacheca a Last Hope.
Muovendosi
in quella direzione, trovò infine un grosso edificio
fatiscente ma
con diverse torce appese sui muri e piccoli focolai all'esterno.
Tutt'attorno vi erano delle sagome di carta che avevano forma umana
ma nessuna di esse si muoveva.
Dall'edifico
uscì una donna dalle fattezze però non
propriamente umane. Il volto
era quasi interamente coperto da un elmo, mentre dai polpacci in
giù,
le gambe sembravano le zampe di un rapace così come le dita
sembravano artigli di roccia.
La
donna si guardò attorno con uno strano sorriso sulle labbra
per poi
spostare di scatto lo sguardo in direzione della bionda, la quale
uscì lentamente dal suo nascondiglio, avvicinandosi con
calma.
“Oh?
Una superstite?” domandò la donna con una nota di
interesse nella
voce.
“Spiacente,
non ho nulla a che fare con... loro.” commentò la
ragazza,
lanciando una breve occhiata alle varie sagome di carta, ovvero delle
ex-persone in carne ed ossa.
“Che
peccato... ma ciò non toglie che potrei tentare il
potenziamento
anche con te.” disse la donna facendo un passo verso la
bionda,
salvo poi saltare all'indietro, evitando un tentacolo di
oscurità
fuoriuscito dall'ombra della ragazza.
“Non
prenderti troppa confidenza. Sei tu la criminale che ha trasformato i
membri di una gilda di guerrieri in sagome di carta, non è
vero?”
“Uh
uh uh indovinato, sono Kyouka dei Cancelli Infernali, membro della
gilda oscura Tartaros.” spiegò le donne con un
piccolo sorriso,
scrutando attentamente il fisico snello della sua presunta
avversaria.
“Allora
non abbiamo più nulla da darci.”
commentò la ragazza impugnando
due asce gemelle completamente nere “Sisara Zero, membro di
Last
Hope. Sono qui per eliminarti”.
Kyouka
ampliò il suo sorriso e, in un battito di ciglia, fu davanti
a
Sisara, sorprendendola con la sua velocità, per poi cercare
di
artigliarle la pancia ma la bionda balzò all'indietro,
evitando
l'attacco.
Non
appena ebbe messo piede a terra, Sisara menò dei rapidi
fendenti e
ma Kyouka li evitò o deviò tutti quanti,
riuscendo poi ad evitare
anche un tentacolo di oscurità che aveva cercato di
bloccarle le
gambe.
Saltando
sul muro dell'edificio, il demone si diede lo slancio verso la maga
e, all'ultimo, riuscì a ruotare su sé stessa,
ferendo Sisara sulla
spalla destra ma la ragazza riuscì a ferirla al ventre con
un'ascia.
Quando
la bionda si girò per fronteggiare la sua avversaria,
però, una
fitta di dolore struggente le pervase il corpo mozzandole il fiato e
facendola urlare con tutto il fiato che aveva in corpo.
Senza
forze, cadde in ginocchio, ansimando e portandosi una mano sul taglio
che le aveva aperto Kyouka, la quale la fissava con sguardo divertito
“Ha fatto tanto male?”
Sisara
riuscì a rialzarsi solo dopo svariati secondi ma il demone
non
sembrava avere alcuna fretta, così attese pazientemente ma,
non
appena la ragazza fu di nuovo in piedi, scattò rapidamente e
le aprì
dei tagli sulla coscia sinistra.
Il
dolore fu superiore a quello di prima e Sisara urlò
nuovamente come
una disperata, lasciando andare le asce, cadendo di nuovo in
ginocchio.
Kyouka
si concesse una breve risata “Molto conveniente il mio
potere, non
è vero? Farò in modo che tu possa provare un
dolore sempre
maggiore!”
Sisara
si rialzò nuovamente e si voltò verso il demone
che scattò
rapidamente verso di lei, procurandole un nuovo taglio sul ventre per
poi fermarsi dietro di lei. Nel primo momento, non sentendo alcun
urlo, si girò lentamente, ritrovandosi a tu per tu con la
lama di
un'ascia nera.
Balzando
all'indietro, riuscì a ridurre i danni ad un profondo taglio
sullo
zigomo destro ma comunque era rimasta scossa da quanto successo e,
spostando lo sguardo su Sisara, vide che aveva la stessa espressione
seria di poco prima.
“Che
diavolo sta succedendo?!” domandò Kyouka notando
poi una sottile
membrana scura fuoriuscita dal mantello di Sisara che le si era
avvolta intorno al braccio ferito.
“L'oscurità
ha assorbito il dolore per me.” spiegò lapidaria
Sisara facendo
roteare le asce nelle amni per lanciarsi addosso all'avversaria.
Ripresero un serrato scontro corpo a corpo e la maga di Last Hope
riuscì a ferire la sua avversaria in più parti.
Kyouka,
dopo alcuni secondi, bloccò le due asce a mani nude e, con
la pura
forza, allargò le braccia, portando le lame lontano dal suo
corpo
“Mi dispiace, ma quello non era il mio unico
potere.” e colpì
Sisara al ventre con un calcio, facendole sfondare un muro
dell'edificio.
Dopo
essere entrata nel buco nella parete, il demone balzò in
avanti,
evitando un attacco dall'alto da parte di Sisara che, con un breve
cenno del capo, creò una figura di oscurità
davanti a Kyouka, la
quale iniziò a combattere contro di essa.
La
strana figura umanoide riuscì a colpire il demone con un
pugno sul
volto, facendole volare via l'elmo, ma Kyouka le tagliò
entrambe le
braccia, approfittandone poi per scattare verso Sisara.
Con
un rapido affondo dei suoi artigli riuscì a trapassarle la
spalla
destra, ma un tentacolo di oscurità fuoriuscito dal muro la
afferrò
per una caviglia e la scagliò dall'altra parte dell'edificio.
La
maga di Last Hope ne approfittò per riprendere fiato, quando
avvertì
una potente onda d'urto provenire da davanti a lei. Il polverone che
era venutosi a creare nell'impatto di Kyouka contro la parete venne
dissipato del tutto e il demone la osservò con un ghigno
poco
rassicurante, mettendo in mostra il suo nuovo fisico.
La
forma era rimasta ancora umanoide ma aveva un aspetto decisamente
demoniaco viste le corna e le varie piume grige fuse a parte del suo
vestiario.
Bastò
un attimo.
Sisara
venne colpita con una decina di rapidi fendenti, venendo ferita in
tutto il corpo senza che potesse anche solo sperare di difendersi ma,
non appena si fu abituata a quella velocità,
riuscì a deviare
alcuni colpi, ricevendo però dei pesanti contraccolpi.
-E'
diventata ancora più potente.- pensò Sisara
abbassandosi per
evitare un fendente laterale che scavò dei pesanti solchi
nel muro
-E' ora di fare sul serio...-
Facendo
indietreggiare Kyouka con un fendente delle sue asce, Sisara si
lanciò in avanti, mentre dei grossi serpenti di
oscurità si
avventavano sulla sua avversaria, costringendola a concentrasi su di
loro.
Con
una piroetta, tranciò ad entrambi la testa ma i corpi
continuarono a
muoversi, riuscendo a bloccarle la gamba destra e il braccio
sinistro.
Il
demone spostò poi lo sguardo su Sisara che, dopo aver
rinfoderato le
sue asce, aveva portato il braccio destro all'indietro, caricandolo
con molto potere magico.
“Per
un demone come te ci vuole una tecnica adatta! Darkness Demon's Black
Snake!!!” urlò la ragazza per poi tirare un pugno
in avanti dalla
quale fuoriuscì un enorme serpente fatto interamente di
oscurità
che si avventò su Kyouka spalancando le fauci.
Il
demone donna riuscì a liberarsi il braccio e
conficcò tutti gli
artigli nella testa del serpente, venendo però azzannata al
ventre e
sputando una grossa quantità di sangue.
Il
serpente la sospinse ancora contro la parete dell'edifico che
collassò su sé stesso, seppellendola sotto
quintali di mattoni e
cemento, mentre Sisara si gettava a fatica fuori dal buco nella prete
vicino a lei, evitando al pelo delle macerie cadute dal soffitto.
La
maga di Last Hope si accorse di aver perso il suo copricapo ma non ci
badò molto, alzandosi a fatica a causa delle sue energie
residue. Si
girò verso l'edificio crollato e sospirò
pesantemente. Lo scontro
era stato davvero duro ma almeno era finito.
L'oscurità
la avvolse in una frazione di secondo. La luce svanì alla
sua vista.
I rumori del bosco si dissolsero nell'aria. La sensazione della terra
le mancò sotto i piedi.
Degli
affilati artigli le si conficcarono nella coscia destra, facendola
urlare per il dolore. Portò istintivamente la mano sulla
ferita ma
non riuscì a toccarla, qualcosa era nella sua gamba solo che
non
riusciva a sentirlo con le dita.
“Davvero
un colpo devastante.” sibilò Kyouka sputando
parecchio sangue,
mentre da dei grossi buchi nel petto fuoriusciva un denso liquido
rossastro Purtroppo per te, questa è la tua fine”.
Dopo
aver estratto gli artigli, li alzò per decapitare Sisara ma
la
bionda si abbassò all'ultimo, sorprendendola, e, nella
rotazione, la
colpì con un'ascia sulla coscia, conficcando la lama in
profondità.
“C...
che diavolo succede?!”
“L'oscurità...”
sussurrò Sisara, muovendo incerta i suoi passi
“... sarà lei a
guidarmi...”
Kyouka
si alzò dolorante e riprese a combattere con la ragazza ma
erano
entrambe al limite e nessuna delle due riusciva a mandare a segno
colpi mortali.
-Devo
riprovare con una mossa da Devil Slayer... ma devo avvicinarmi.- si
disse Sisara, caricando altro potere magico nel braccio destro.
Kyouka se ne accorse subito e, con un balzo, riuscì a
bloccare
Sisara a terra.
Le
piantò i piedi sulle braccia e, rapidamente, le
amputò il braccio
destro con i suoi artigli, godendo nel farlo ma all'ultimo si accorse
di un particolare.
Quando
aveva amputato il braccio a Sisara, l'arto non era più
pervaso da
alcun potere.
“Darkenss
Devil's...!”
Il
demone spostò lo sguardo sul volto della sua avversaria,
notando che
aveva leggermente gonfiato le guance e, anche se non poteva vederla,
sapeva benissimo che era sopra di lei.
“...
Rage!!!”
Un
imponente cono di oscurità scaturì dalla bocca di
Sisara, centrando
in pieno il bersaglio e spazzandolo del tutto via in pochi secondi.
Rimasero
solo le gambe di Kyouka che caddero al suolo, mentre i sensi di
Sisara tornavano normali e un senso di stanchezza incredibile le
iniziava a pervadere il corpo.
-Non
riesco a muovermi... mi sa che ho esagerato...-
Dopo
svariati minuti, una ragazza dai lunghi capelli rossi le si
parò di
fronte e, con un leggero sorriso, disse “Sei ridotta ad uno
schifo...”
Con
delicatezza, se la caricò sulle spalle, prendendo anche il
braccio
amputato.
“Leya...
grazie...” sussurrò Sisara per poi addormentarsi
sulle spalle
della compagna che disse “Su, torniamo alla gilda e vediamo
se
qualcuno può riattaccarti il braccio!”
Angolo
del carnefice:
Ed
eccoci qui con il primo scontro 1 vs 1 della settimana! Lo scontro si
è svolto tra l'oc di dragun95 (che potete trovare anche ne
La nostra
gilda) e Kyouka, personaggio di Fairy Tail! Essendo presente una OC non
ispirata a qualcosa, non ho potuto creare una locandina per lo scontro,
sorry
Attendo
il prossimo scontro e vi lascio subito con le regole:
1)
Il primo che arriva decide lo scontro successivo (dato che fate
quello che volete, decidete voi se metterlo via rec o in una
eventuale risposta). Ricordate che è uno scontro a tre per
questa
settimana.
2)
Chi ha scelto uno scontro non può scegliere quello dopo,
perciò
dragun95 non può scegliere.
3)
Quando richiedete uno scontro, potete specificare la versione dei
personaggi
4)
Evitate di usare sempre gli stessi personaggi che se no diventa
noioso scrivere quasi sempre le stesse cose...
5)
Non posso usare determinati personaggi perciò scegliete
quelli che
si conoscono un minimo (es di personaggi non utilizzabili: Zeref,
Shanks il rosso, il padre di Gon, Yhwach, ecc...)
6)
Onde evitare problemi o altro, eccovi un avviso: i vari personaggi
che combattono, appartengono ad universi diversi perciò
è normale
che, di solito, non potrebbero entrare in contatto tra di loro o che
le loro tecniche risultino inefficaci perciò
modificherò qualcosa
in modo tale che ci sia lo scontro, oppure lascerò tutto
com'è se
vedrò che non vi sono problemi
7)
Questa è più una nota personale: io sto scrivendo
uno scontro al
giorno perciò non arrabbiatevi/scandalizzatevi se racchiudo
scontri
che potrebbero durare almeno venti pagine (come questo ad esempio) in
8 pagine. Purtorppo il tempo che ho è limitato e quindi devo
adattarmi
8)
I fandom dalla quale potete scegliere i personaggi:
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Soul
Eater
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Fate
Zero
-Fate
Stay Night
-Hunter
x Hunter
-Tokyo
Ghoul
-Katekyo
Hitman Reborn
-Toriko
-Black
Bullet
-Code:
Breaker
-Akame
ga Kill
-OC
Alla
prossima!
|
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Capitolo 12 *** Affrontare la morte ***
AFFRONTARE
LA MORTE
La
Luna illuminava la città quasi come se fosse giorno e le
urla che
provenivano da un locale erano addirittura superiori a quelle che si
potevano udire durante le ore diurne.
Una
ragazza dai lunghi capelli neri scrutava il locale dall'alto con i
suoi occhi rossi, fissando i vari soldati che davano l'allarme e
avvisavano i loro compagni della morte del comandante.
Sistemandosi
la katana sul fianco, la giovane girò sui suoi tacchi e
corse sui
vari tetti, giungendo infine vicino alle mura della città,
dove
trovò due alleati che le avevano preparato una via di fuga.
“Eccoti
Akame! Ottimo lavoro con l'assassinio!” si
complimentò uno dei
due.
“Ti
ringrazio.” rispose pacatamente la mora.
Dopo
averli ringraziati, scomparve nella foresta e continuò a
correre per
almeno un'ora, fermandosi poi per riposarsi e riprendere fiato.
Adagiò la katana vicino ad un fiumiciattolo e bevve un sorso
d'acqua.
Un
secondo dopo era in piedi con la spada sguainata e puntata verso
alcuni alberi. Qualcosa di pericoloso si stava avvicinando.
Dopo
neanche un minuto, un'imponente figura fece capolino di fronte
all'assassina, fissandola con i suoi occhi rossi iniettati di sangue,
mentre dal fisico scolpito fuoriusciva una strana aura malvagia.
Nella
mano destra impugnava uno spadone che sembrava fatto di roccia ed era
molto grezzo, mentre con la sinistra teneva una bambina dai lunghi
capelli bianchi sulla spalla.
La
bambina osservò divertita la mora e disse “Guarda
Berserker, siamo
fortunati! Un'altra ragazza dall'aspetto interessante. Direi che
potrebbe essere un'ottima possibilità per testare le
abilità di
questi individui”.
Con
un balzo, la piccola saltò giù e, camminando
all'indietro, sussurrò
“E' tutta tua, Berserker”.
L'uomo
scattò rapidamente in avanti, sorprendendo per un attimo
Akame, e
menò un colpo dall'alto con il suo spadone ma la ragazza lo
evitò
agilmente scartando di lato e tentò a sua volta di colpirlo
con un
affondo. Berserker però saltò in alto e
lanciò la spada al suolo.
Akame
fu costretta a buttarsi di lato per evitare le pietre scagliate dalla
potenza dell'attacco e, dopo essersi rialzata, fu costretta a
difendersi da una serie di rapidi fendenti.
Le
bastarono pochi colpi per capire la potenza del suo avversario, dato
che le sue braccia erano rimaste intorpidite dopo i primi colpi.
-E'
più lento di Bulat ma più forte.-
pensò Akame evitando l'ennesimo
fendente. Quando Berserker alzò il braccio per colpirla di
nuovo,
lei si gettò in avanti per un affondo ma, quando lo spadone
calò,
fece un piccolo passo di lato, evitando il colpo e tagliando
l'avversario all'altezza del gomito.
Strani
simboli neri scaturirono dalla ferita e Berserker venne scosso da dei
forti tremiti per poi accasciarsi al suolo, mentre il corpo diventava
di colpo grigio scuro.
“Ora
tocca a te.” disse Akame fissando l'albina che
però ribatté “Ne
sei proprio sicura?”
L'assassina
avvertì un movimento alle sue spalle e, mettendo la spada
per una
posizione di difesa verticale, parò un fendente laterale di
berserker che la scagliò contro una grossa roccia,
crepandola
pesantemente.
Akame
sputò un po' di sangue ma riuscì a riprendersi
subito, portando la
sua attenzione sul suo avversario, la cui pelle era tornata di una
colorazione rossastra.
Ruggendo
a pieni polmoni, Berserker creò una breve onda d'urto e si
scagliò
nuovamente verso Akame riprendendo a bersagliarla con vari tipi di
fendenti, riuscendo a farla indietreggiare, ma l'albina notò
subito
una cosa: l'assassina aveva il volto calmo.
Quando
Berserker menò un fendente laterale, Akame si
abbassò muovendosi in
avanti e, ruotando sul suo asse, tagliò le dita della mano
del
nemico, facendo cadere a terra lo spadone e, approfittando del fatto
che il veleno lo stesse uccidendo, saltò in alto e lo
decapitò.
Il
corpo di Berserker cadde al suolo e Akame atterrò vicino a
lui ma,
dopo pochi secondi, la testa si dissolse in fumo, tornando nel corpo
così come le dita e l'avversario fu di nuovo in piedi.
-Un'Arma
Imperiale Organica?- ipotizzò Akame evitando -Possibile che
sia come
Susano'o?-
Ora
Berserker era ancora più veloce di prima e sembrava
prevedere le
mosse di Akame, riuscendo ad agire di conseguenza con mosse su
misura. I suoi attacchi si basavano su semplici fendenti eppure
sembrava particolarmente dotato con quell'arma.
Akame
attese l'ennesimo affondo ma, diversamente da quanto previsto,
Berserker la attaccò con un affondo. L'assassina
riuscì a deviare
la traiettoria dell'attacco, ma l'avversario la colpì con un
possente pugno sul fianco scoperto, scagliandola contro un albero.
Subito
dopo, l'uomo si lanciò contro di lei ma Akame gli
lanciò contro la
sua katana. Berserker la deviò senza problemi e
cercò di colpirla
con un fendente dall'alto ma Akane riuscì ad evitarlo,
saltando poi
sul suo spadone.
-Cosa
spera di fare senza arma?- si domandò l'albina con sguardo
confuso
mentre Akame riusciva ad evitare un pugno di Berserker, colpendolo
poi con un velocissimo calcio alla mandibola.
Sotto
lo sguardo shoccato della bambina, Berserker barcollò e
cadde in
ginocchio, mentre Akame recuperò la sua spada e corse verso
la
piccola, pronta ad ucciderla, ma degli strani uccelli fatti di
ghiaccio o cristallo si formarono davanti al suo bersaglio,
proteggendola dall'attacco dell'assassina che, senza esitare,
tornò
da Berserker e menò un fendente lungo la schiena,
uccidendolo con il
veleno della sua lama.
Subito
dopo, si lanciò nuovamente verso la bambina che
però era scomparsa.
Non ebbe il tempo per cercarla dato che il suo vero avversario era di
nuovo in piedi.
I
due ripresero a scambiarsi fendenti su fendenti ma Berserker era una
vera e propria furia e, nella maggior parte degli attacchi, attaccava
come una furia cieca.
Dopo
un altro fendente andato a vuoto, Akame gli conficcò la
spada nel
petto e il veleno agì nuovamente, uccidendo l'avversario che
però
tornò in vita ancora prima di cadere a terra.
Akame
fu costretta a lasciare l'arma nel petto dell'avversario ma sfrutto
questo per una nuova tattica. Quando Berserker la attaccò
dall'alto,
lei si avvicinò di colpo e, afferrandogli il polso, lo
proiettò in
avanti, per poi afferrare l'elsa della sua spada e conficcarla
più a
fondo, uccidendolo di nuovo.
Dopo
averla estratta, si allontanò di qualche passo e disse
“Se sei
un'Arma Imperiale Organica, prima o poi la tua proprietaria
finirà
le energie e allora morirai... se invece sei semplicemente collegato
a quella bambina, dovrò semplicemente uccidere
lei”.
Berserker
si rialzò in quel momento e una nuova onda d'urto
scaturì dal suo
corpo. Conficcando il piede nel terreno con tale forza da creparlo,
il guerriero si scagliò di nuovo in avanti ma, in un solo
istante,
Akame gli fu dietro.
L'uomo
cadde a terra a causa di una ferita sulla coscia destra e
morì dopo
pochi secondi, salvo rialzarsi subito dopo.
“Sei
molto forte ma il tuo stile è troppo grezzo e punti troppo
sulla tua
pura forza fisica.” spiegò Akame camminando in
avanti per poi
girarsi di scatto e parare un fendente di Berserker che la
scagliò
dall'altra parte del fiumiciattolo ma la ragazza atterrò in
piedi
senza problemi.
L'uomo
scattò in avanti e lo stesso fece Akame che saltò
con forza
nell'acqua, creando un grosso schizzò. Il guerriero
menò un
fendente laterale senza esitare ma l'assassina era svanita nel nulla.
Girandosi
velocemente, la vide pronta per un affondo nella schiena ma con un
salto evitò il colpo e cercò di colpirla con un
fendente dalla sua
posizione, senza tuttavia creare alcun danno.
La
ragazza lo incalzò con dei fendenti ma anche in difesa
Berserker era
molto preparato e riuscì a deviare tutti i fendenti
mettendoci
sempre tutta la sua forza.
Akane,
evitando un fendente dall'alto, tentò un affondo ma
Berserker balzò
all'indietro per poi rilanciarsi subito in avanti, riuscendo a
colpirla col piatto della lama, facendole perdere la presa sulla sua
arma che cadde in acqua.
Colta
alla sprovvista, l'assassina indietreggiò rapidamente,
evitando
agilmente i vari colpi del nemico e riuscendo a colpirlo con un colpo
di taglio sulla mandibola, facendolo barcollare nuovamente.
Scattando
verso il fiumiciattolo, si ritrovò davanti alla bambina che
impugnava la sua katana, puntandola contro di lei.
Senza
esitare, le scattò incontro ed evitando un debole affondo e
due
uccelli di cristallo, le prese la spada di mano ma, prima che potesse
calare un fendente per ucciderla, Berserker le fu addosso.
Akame
arrestò all'ultimo il fendente e lo trasformò in
un affondo,
colpendo Berserker che era pronto a difendere la sua Master. L'uomo
puntò bene le gambe per non crollare al suolo e la bambina
andò
dietro di lui.
Akame
tagliò di netto una gamba all'avversario, facendolo cadere
nell'acqua e saltò verso la bambina ma Berserker, malgrado
la gamba
non ancora rigenerata, cercò di colpirla dal basso,
costringendola a
cambiare traiettoria per difendersi.
-Devo
riuscire a colpire la bambina...- pensò l'assassina per poi
evitare
una nuova serie di attacchi di Berserker che ora si era frapposto tra
lei e l'albina. Con una finta, Akame si gettò sul lato
destro e
Berserker la seguì ma anche quella era un esca e,
spostandosi sulla
sinistra, la ragazza riuscì a ferirlo al ventre, uccidendolo
per
l'ottava volta.
Ora
però la ragazza iniziava a risentirne di quello sforzo
continuò ma
ciò non le impedì di scattare verso la bambina.
Berserker, però,
non sembrò gradire la cosa e, con delle ampie falcate, la
raggiunse
subito, costringendola a combattere con lui.
Con
un fendente basso, la ragazza riuscì a ferirlo nuovamente,
venendo
però ferita alla spalla destra. Dalla profonda ferita
sgorgò
parecchio sangue, ma Akame riuscì ad allontanarsi in tempo,
mettendosi così a distanza di sicurezza, mentre Berserker
tornava
nuovamente in vita.
“Vai
Berserker! E' ora di finirla!” urlò l'albina e lui
scattò
rapidamente verso la ragazza caricando un potente fendente dall'alto.
Quando calò il colpo, Akame si gettò di lato e lo
colpì con un
fortissimo calcio dietro al ginocchio, facendolo cedere.
In
un battito di ciglia, gli fu davanti e gli conficcò la spada
nella
gola, trapassandogli anche il braccio che aveva usato per difendersi.
Sfruttando il suo slancio e il fatto che Berserker fosse
temporaneamente morto, lo fece cadere all'indietro e
conficcò la
spada più a fondo che poté.
Con
calma, iniziò ad avanzare verso la bambina ma il suo
avversario si
svegliò, rialzandosi senza alcun problema, ma quando mosse
il
braccio, estraendo la katana dalla gola, il veleno lo
infettò
nuovamente, uccidendolo ancora una volta.
La
bambina sgranò gli occhi per la paura ma prima che potesse
evocare
di nuovo quegli strani volatili di ghiaccio, Akame le fu addosso e le
spezzò l'osso del collo con un movimento rapido e secco.
Mentre
il corpo della bambina cadeva al suolo, la ragazza spostò lo
sguardo
su Berserker che, rimuovendosi la spada dal corpo, era morto ancora
una volta, per un totale di dodici morti, eppure avanzava ancora
verso di lei.
Quando
le fu davanti, urlò a pieni polmoni e caricò un
colpo con il suo
spadone, esplodendo in polvere nera e poi azzurra un secondo dopo,
sorprendendo leggermente l'assassina.
-Quindi
non era un'Arma Organica...- pensò la mora riprendendo la
sua arma
per poi dirigersi verso il quartier generale -Morire così
tante
volte... che destino orribile...-
Angolo
del carnefice:
Ed
eccoci qua con la fine del secondo scontro 1 vs 1 di questa
settimana! Spero che lo scontro vi sia piaciuto e attendo lo scontro
per domani!
Ora
vi lascio con le regole (una novità tra di esse)
1)
Il primo che arriva decide lo scontro successivo (dato che fate
quello che volete, decidete voi se metterlo via rec o in una
eventuale risposta). Ricordate che è uno scontro a tre per
questa
settimana.
2)
Chi ha scelto uno scontro non può scegliere quello dopo,
perciò
KING KURAMA non può scegliere.
3)
Quando richiedete uno scontro, potete specificare la versione dei
personaggi
4)
Evitate di usare sempre gli stessi personaggi che se no diventa
noioso scrivere quasi sempre le stesse cose...
5)
Non posso usare determinati personaggi perciò scegliete
quelli che
si conoscono un minimo (es di personaggi non utilizzabili: Zeref,
Shanks il rosso, il padre di Gon, Yhwach, ecc...)
6)
Onde evitare problemi o altro, eccovi un avviso: i vari personaggi
che combattono, appartengono ad universi diversi perciò
è normale
che, di solito, non potrebbero entrare in contatto tra di loro o che
le loro tecniche risultino inefficaci perciò
modificherò qualcosa
in modo tale che ci sia lo scontro, oppure lascerò tutto
com'è se
vedrò che non vi sono problemi
7)
Questa è più una nota personale: io sto scrivendo
uno scontro al
giorno perciò non arrabbiatevi/scandalizzatevi se racchiudo
scontri
che potrebbero durare almeno venti pagine (come questo ad esempio) in
8 pagine. Purtroppo il tempo che ho è limitato e quindi devo
adattarmi
8)
Allora, siccome ci pensavo già dai primi scontri (e ieri ne
ho avuto
una specie di conferma) ora pretendo (SI PRETENDO) un elemento che
faccia capire che voi abbiate letto lo scontro, perciò i
semplici
complimenti generali non bastano più. Così
vedremo quanti
effettivamente leggono le note e lo scontro (chi non seguirà
le note
non verrà degnato di risposta)
9)
I fandom dalla quale potete scegliere i personaggi:
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Soul
Eater
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Fate
Zero
-Fate
Stay Night
-Hunter
x Hunter
-Tokyo
Ghoul
-Katekyo
Hitman Reborn
-Toriko
-Black
Bullet
-Code:
Breaker
-Akame
ga Kill
-OC
Alla
prossima!
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Capitolo 13 *** Ghiaccio rosso sangue ***
GHIACCIO
ROSSO SANGUE
Vincere
il Gran Palio della Magia era un'ottima cosa.
Riportare
prestigio alla gilda di Fairy Tail era un'ottima cosa.
Ritrovare
la propria gilda ricostruita era un'ottima cosa.
Diventare
famoso e ricevere missioni che richiedevano proprio lui non era
affatto un'ottima cosa.
Ormai
Gray aveva completato una decina di missioni che richiedevano
l'intervento di un “maestro del ghiaccio” e alle
volte compariva
l'esplicita richiesta “Vorrei che Gray Fullbuster completasse
questa missione!” con tanto di cuoricini annessi che non
facevano
altro se non far infervorare Juvia.
La
maga dell'acqua aveva chiesto più volte al suo adorato di
poter
andare in missione con lui ma era sempre stata lasciata alla gilda,
dato che le missioni richiedevano solo la presenza del mago del
ghiaccio.
“Geeez...
che diavolo è che dovevo fare?” si chiese il
ragazzo prendendo il
foglio della missione dalla tasca dei pantaloni, unico indumento
rimastogli insieme agli stivali neri.
La
sua missione era la più strana che gli era capitata negli
ultimi
mesi: “Incontrare la ragazza dai capelli azzurri”.
Per fortuna vi
erano indicati luogo e ora dell'appuntamento e, grazie al cielo,
Juvia non aveva letto nulla sul foglio o non l'avrebbe mollato per
nulla mondo.
Camminando
lungo un vicolo buio, il ragazzo sbucò davanti al fiume che
scorreva
nel bel mezzo della città e il rumore dell'acqua era l'unica
cosa
udibile nell'aria.
“Il
punto di ritrovo dovrebbe essere questo...” disse il ragazzo
per
poi volgere lo sguardo e paralizzarsi sul posto con gli occhi
sgranati.
A
pochi metri da lui, vi era una grossa figura di ghiaccio dall'aspetto
indefinito. Sembrava quasi un'onda ghiacciata ma, al centro di essa,
vi era il busto di una ragazza che usciva, anch'essa congelata
completamente.
Gli
ci vollero pochi secondi per riconoscere Juvia e, senza esitare,
corse verso la sua compagna. Posò le mani sul blocco di
ghiaccio ma
non avvertì alcuna presenza magica al suo interno.
“Mi
spiace, ma credo che ormai sia già morta... è
rimasta congelata per
almeno due ore!” esclamò una ragazza alle sue
spalle. Il moro si
girò con sguardo iracondo, fissando la giovane dai lunghi
capelli
azzurri e dagli occhi del medesimo colore.
La
ragazza indossava degli stivali alti fino alle cosce, dei
pantaloncini corti, un vestito senza spalline e delle maniche
staccate che le andavano dal dorso delle mani fino a poco sotto le
spalle. Tutti i suoi indumenti erano bianchi dai bordi blu.
“Cosa
vorresti dire?” chiese Gray, mentre una leggera nebbiolina
bianca
si formava nelle sue mani.
“Quello
che ho detto.” disse la ragazza con un sorriso “E'
stata
trasformata in ghiaccio circa due ore fa e ormai credo che per lei
sia troppo tardi”.
Gray
si girò interamente verso la ragazza e, stringendo i pugni
con tutta
la forza possibile, le chiese “Capelli azzurri... sei tu la
ragazza
della missione?”
“Indovinato!”
rispose la ragazza mantenendo il sorriso “Mi chiamo Yuki e
sono
stata io ad inviare quella missione, infondo volevo incontrare
proprio te!”
“E
per quale motivo?” prima avrebbe scoperto il
perché della missione
e poi sarebbe passato alle maniere forti. Se era stata lei a
congelare Juvia, non avrebbe più rivisto la luce del sole.
“Per
farti una domanda...” spiegò la ragazza facendo
qualche passo in
avanti “Ti andrebbe di sposarmi?”
Gray
sgranò gli occhi per la sorpresa, mentre le pupille
diventavano dei
minuscoli puntini neri.
Gli
basto un secondo per creare una spada di ghiaccio e tentare un
affondo ma la ragazza balzò all'indietro, evitando al pelo
la punta
della lama, per poi mettersi in guardia “Lo prendo come un
no?”
Gray
non le diede retta e riprese ad attaccarla con un'altra spada,
scagliandone una ogni tanto per poi ricrearne un'altra ma Yuki era
piuttosto agile e riuscì ad evitare i primi colpi.
Quando
il mago però riuscì a ridurre la distanza e
menare un buon
fendente, la ragazza schioccò le dita con un sorriso e la
spada si
dissolse in semplice vapore, sorprendendo Gray che si
allontanò
subito dopo.
“Ice
Make Lance!!!”
Dalle
sue mani scaturirono decine di lance di ghiaccio che saettarono verso
Yuki ma, con un movimento del braccio, la ragazza trasformò
le lance
in semplice acqua.
Muovendo
le amni come a dirigere qualcosa, sollevò l'acqua che si
trasformò
nuovamente in diverse lame di ghiaccio, le quali schizzarono verso
Gray e il ragazzo si gettò di lato, evitando tutti i colpi.
“Sei
davvero forte! Non a caso sei riuscito a rubarmi il cuore.”
disse
la ragazza con le guance arrossate per poi far alzare una grossa
quantità d'acqua dal fiume “Ma non preoccuparti,
so essere molto
testarda!” e scagliò la massa d'acqua verso Gray.
Il
mago si limitò ad evitarlo scartando di lato, ma la sfera
d'acqua
esplose trasformandosi in una grossa mano che lo afferrò
senza
dargli il tempo di allontanarsi.
Senza
attendere che la ragazza facesse un'altra mossa, Gray
ghiacciò
all'istante l'acqua e spezzò il ghiaccio con le sue sole
forze,
scattando poi verso Yuki, creando una spada nella mano destra.
La
ragazza alzò una mano e la spada andò in
frantumi, ma in realtà
l'arma era solo un'esca visto che Gray la colpì al mento con
il
pugno sinistro facendola sbattere contro un muro.
Prima
che potesse colpirla nuovamente, l'acqua che aveva congelato in
precedenza si spostò tra i due, creando un muro a difesa
della
ragazza.
Il
ragazzo indietreggiò velocemente e creò un enorme
martello di
ghiaccio sopra la ragazza ma venne prontamente trasformato in vapore
che a sua volta divenne acqua e si abbatté su di Gray.
Il
ragazzo la ghiaccio senza esitare e spezzò le varie frecce
ma esse
tornarono acqua, andando a formare una sfera nella mano di Yuki
“E'
inutile che resisti, io ho il controllo su acqua, ghiaccio e vapore
acqueo... il tuo potere non può battermi”.
Gray
la fissò in silenzio e scattò verso di lei, senza
creare alcuna
arma, mentre Yuki aumentò la quantità d'acqua e,
da essa, fece
scaturire diversi tentacoli liquidi affilati come rasoi.
Il
mago del ghiaccio evitò i primi senza alcun problema ma,
all'ultimo,
quelli iniziarono a congelarsi e riuscirono a ferirlo alle gambe.
Senti un forte dolore ma continuò a correre e, quando fu
vicino alla
ragazza caricò il pugno destro.
Yuki
si preparò a fermarlo ma lo vide cadere in avanti con
un'espressione
di dolore sul volto.
-Forse
le ferite sono troppo profonde?- si chiese la ragazza ma all'ultimo,
Gray colpì con forza il pavimento e degli enormi spuntoni di
ghiaccio sbucarono dal terreno, colpendo entrambi e procurandogli
delle brutte ferite su tutto il corpo.
Gray
si rialzò per primo ma le ferite gli impedirono di attaccare
subito,
dando così il tempo a Yuki di rialzarsi a sua volta. La
ragazza si
portò una mano sulla spalla ferita e si
complimentò con il suo
avversario “Una mossa suicida... sei disposto proprio a
tutto... e
pensare che potremmo diventare una famigliola felice”.
Il
ragazzo strinse nuovamente i pugni e, creando un pugnale di ghiaccio,
si fece una profonda ferita sul braccio destro e poi su quello
sinistro, sotto lo sguardo confuso dell'avversaria. Senza darle il
tempo per capire, Gray le corse incontro e lei cercò di
bloccarlo
con altri tentacoli d'acqua.
Questa
volta, nessuno di essi riuscì a toccarlo e, quando le fu
davanti, la
ragazza vide che stava creando del ghiaccio nella mano sinistra. Yuki
fece un passo indietro e fece sciogliere il ghiaccio, ma una linea
rossa le si disegnò sul palmo della mano distesa in avanti.
Digrignando
i denti per il dolore, riportò lo sguardo su Gray e vide che
il
ghiaccio che gli scaturiva dalla mano destra e dal gomito sinistro
era completamente rosso.
-Rosso....
ha ghiacciato il suo sangue?!-
Urlando,
Gray cercò di conficcarle le lame frontali della mano destra
nel
corpo ma dei tentacoli d'acqua dalla punta ghiacciata gli si
conficcarono nel braccio, bloccando l'attacco.
Il
ragazzo continuò a fare forza ma Yuki riuscì a
rotolare di lato
prima che lui potesse colpirla, mentre nuove protuberanze affilate
color cremisi crescevano sull'arto del mago.
La
ragazza si rialzò subito e, nello stesso istante, Gray le
saltò
addosso, riuscendo a ferirla ancora alle braccia ma, con un movimento
della mano, Yuki creò un grosso tentacolo d'acqua che
afferrò Gray
per una caviglia, sollevandolo di peso per poi sbatterlo più
volte
nel terreno, crepandolo, lanciandolo infine dentro ad un negozio,
distruggendo così la vetrata del suddetto.
Yuki
si rialzò dolorante e si girò verso il negozio,
aspettando un
qualche tipo di attacco che arrivò subito sotto forma di
frecce di
ghiaccio. Con uno schiocco delle dita, le trasformò in
vapore e,
quando si fu dissolto, alzò all'ultimo lo sguardo,
individuando Gray
con un grosso spadone di ghiaccio stretto tra le mani e rischiarato
dai raggi della luna.
-Non
è sangue ghiacciato. Posso modificarlo!- pensò la
ragazza alzando
un braccio per poi trasformare in acqua il ghiaccio ma, quando Gray
calò il colpo, una lunga linea rossa si aprì sul
petto della
ragazza, dalla spalla destra fino all'anca.
Yuki
sputò una grossa quantità di sangue, notando con
sorpresa che Gray
stringeva tra le mani una spada lunga a due mani. Sostenendosi con
dell'acqua, vide che il negozio dentro alla quale lo aveva scagliato,
era il negozio di un armaiolo, quindi era da lì che l'aveva
presa!
La
ragazza sputò altro sangue ma scattò comunque
verso il ragazzo,
facendosi seguire da delle grosse sfere di acqua che scagliò
addosso
a Gray. Il ragazzo colpì tutte le sfere con la spada ma
esse, a
contatto con la lama, ghiacciarono all'istante, crepandone il metallo
di cui era fatta.
Notando
che l'arma era ormai andata, Gray la gettò a terra e
cercò di
colpire Yuki con un calcio ma lei riuscì ad evitarlo e gli
passò
alle spalle. Il ragazzo si portò una mano sul petto e,
voltandosi,
scagliò una freccia di ghiaccio.
Grazie
ai suoi riflessi, Yuki trasformò il ghiaccio in vapore ma un
piccolo
crocifisso di ferro, nascosto nel ghiaccio, le trapasso lo sterno
come un proiettile.
Il
mago del ghiaccio la fissò con durezza ma sgranò
gli occhi non
appena la vide trasformarsi in acqua per poi colare sul terreno.
Un'improvvisa
fitta lo colpì al petto e una lunga lama sottile di
ghiaccio, sporca
del suo sangue, gli fece dire un'imprecazione, sputando sangue nel
contempo.
“Sembra
che non potremo mai restare insieme...” commentò
Yuki alle sue
spalle con il respiro affannoso a causa della fatica “Fa
niente...
in tal caso non ti avrà nessuno...”
Dopo
avergli dato un bacio sulla guancia, girò su sé
stessa e lo gettò
in acqua, ghiacciandogli parte del corpo e bloccandolo così
sul
fondale.
La
ragazza cercò di calmarsi e, dopo svariati respiri profondi,
ritrovò
la calma, incamminandosi verso casa sua, fermandosi poi davanti al
blocco di ghiaccio che tanto aveva shoccato Gray.
“Sigh...
tutte quelle ore per creare una statua e alla fine non è
servita a
niente...”
Angolo
del carnefice:
Ed
eccoci qua con la fine del terzo scontro 1 vs 1 di questa settimana!
Spero che lo scontro vi sia piaciuto e attendo lo scontro per domani!
Ah, premettendo che Yuki era una OC (e sì, ha lo stesso
aspetto di
Asuna di SAO ma me l'ha passata la sua creatrice)... se volete
mandarmi i vostri OC, dategli poteri equilibrati o avversari degni! A
sto giro Gray non poteva vincere neanche con Juvia al suo fianco!
Ora
vi lascio con le regole (una novità tra di esse)
1)
Il primo che arriva decide lo scontro successivo (dato che fate
quello che volete, decidete voi se metterlo via rec o in una
eventuale risposta). Ricordate che è uno scontro a tre per
questa
settimana.
2)
Chi ha scelto uno scontro non può scegliere quello dopo,
perciò
stardust94 non può scegliere.
3)
Quando richiedete uno scontro, potete specificare la versione dei
personaggi
4)
Evitate di usare sempre gli stessi personaggi che se no diventa
noioso scrivere quasi sempre le stesse cose...
5)
Non posso usare determinati personaggi perciò scegliete
quelli che
si conoscono un minimo (es di personaggi non utilizzabili: Zeref,
Shanks il rosso, il padre di Gon, Yhwach, ecc...)
6)
Onde evitare problemi o altro, eccovi un avviso: i vari personaggi
che combattono, appartengono ad universi diversi perciò
è normale
che, di solito, non potrebbero entrare in contatto tra di loro o che
le loro tecniche risultino inefficaci perciò
modificherò qualcosa
in modo tale che ci sia lo scontro, oppure lascerò tutto
com'è se
vedrò che non vi sono problemi
7)
Questa è più una nota personale: io sto scrivendo
uno scontro al
giorno perciò non arrabbiatevi/scandalizzatevi se racchiudo
scontri
che potrebbero durare almeno venti pagine (come questo ad esempio) in
8 pagine. Purtroppo il tempo che ho è limitato e quindi devo
adattarmi
8)
Allora, siccome ci pensavo già dai primi scontri (e ieri ne
ho avuto
una specie di conferma) ora pretendo (SI PRETENDO) un elemento che
faccia capire che voi abbiate letto lo scontro, perciò i
semplici
complimenti generali non bastano più. Così
vedremo quanti
effettivamente leggono le note e lo scontro (chi non seguirà
le note
non verrà degnato di risposta)
9)
Scegliete scontri equilibrati! Altrimenti faccio una fatica assurda
ad allungare il brodo senza concludere tutto dopo tre pagine...
10)
I fandom dalla quale potete scegliere i personaggi:
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Soul
Eater
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Fate
Zero
-Fate
Stay Night
-Hunter
x Hunter
-Tokyo
Ghoul
-Katekyo
Hitman Reborn
-Toriko
-Black
Bullet
-Code:
Breaker
-Akame
ga Kill
-OC
Alla
prossima!
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Capitolo 14 *** Scontro di velocità ***
SCONTRO
DI VELOCITA'
“Mi
raccomando CJ! Fai attenzione! Dobbiamo essere guardinghi!”
“Sì
sì... me lo avrai ripetuto un centinaio di volte,
Karyu...”
ribatté il ragazzo sistemandosi il berretto rosso. La gente
intorno
a lui gli scoccava delle occhiate confuse, domandandosi se stesse
parlando da solo.
In
realtà, ciò che non potevano sapere, era che il
giovane stava
parlando con una salamandra nascosta nel colletto della sua giacca
bianca, continuando però a guardare avanti a sé.
“E
continuerò a ripetertelo per altre cento volte se
sarà necessario!”
sbottò la salamandra “Dobbiamo proteggere il
cliente al meglio
delle nostre... o per meglio dire, tue possibilità!
Perciò non
distrarti!”
CJ
sospirò pesantemente, scoccando poi delle lunghe occhiate
alle belle
ragazze che gli passavano di fianco, senza tuttavia tentare un
approccio. Era pur sempre in missione ma guardare non gli costava
nulla.
L'uomo
che doveva proteggere camminava qualche metro davanti a lui,
chiacchierando allegramente con delle persone dall'aspetto
importante. Purtroppo per CJ, il compito che gli era toccato era
quello di guardia del corpo, solo che doveva proteggere un pezzo
grosso di un'azienda molto famosa.
Inoltre,
oltre a lui, vi erano altri dieci uomini che li seguivano dai vicoli
o dai tetti per tenere la situazione sotto controllo.
-Chi
diavolo potrebbe mai sperare di farlo fuori?- si domandò CJ
continuando a seguire il suo cliente fermandosi poi di colpo. Sia lui
che Karyu girarono di poco lo sguardo verso destra.
“CJ...”
“Sì
lo so... non avverto più una delle altre guardie del
corpo”.
In
pochi istanti, otto uomini svanirono nel nulla ma, nel caos della
strada, CJ non riuscì a capire che cosa gli fosse successo.
Nel giro
di trenta secondi, anche la presenza degli ultimi due svanì
nel
nulla.
-Sarà
meglio avvicinarsi...- pensò CJ spostando lo sguardo sulla
persona
che doveva proteggere.
Il
tempo di un semplice passo, chiudendo gli occhi e riaprendoli in una
frazione di secondo furono sufficienti ad una persona per piovere dal
cielo, recidere la gola del cliente e delle persone con cui stava
parlando.
CJ
si arrestò di colpo, fissando a bocca aperta l'assassino: un
ragazzino dalla chioma bianca con gli occhi color indaco. Karyu lo
riportò alla realtà e il mago di Last Hope
scattò verso il suo
avversario che, con incredibile velocità, si
defilò in un vicolo,
mentre la gente scopriva in quel momento i cadaveri per strada.
CJ
si mise a correre come mai prima di allora. Il ragazzino era
incredibilmente veloce e i suoi passi erano praticamente inesistenti.
Se non fosse stato per i suoi sensi sviluppati e il costante
allenamento, lo avrebbe perso dopo pochi secondi.
Finalmente,
poco dopo essere entrato in un parco, lo trovò fermo in
mezzo ad una
piccola radura, intento a giocare con due yo-yo. Il ragazzino si
voltò verso di lui e gli disse “Ce ne hai messo di
tempo...
credevo che avresti rinunciato”.
“Spiacente,
ma non fa parte della mia persona.” ribatté CJ con
un piccolo
sorriso, assumendo una posizione di combattimento “Pronto a
farti
arrestare? O preferisci essere eliminato dai rinforzi che arriveranno
tra non molto?”
“Se
ti riferisci a tutti gli altri galoppini di quel tizio... li ho
già
eliminati prima di arrivare qua.” spiegò l'albino
con sguardo
calmo, sorprendendo leggermente CJ che, tendendo i muscoli, disse
“Allora mi sa che dovrò fermarti io!”
Il
ragazzino non batté ciglio e, dopo aver messo via gli yo-yo,
iniziò
a camminare in circolo intorno a CJ, sdoppiandosi lentamente. Il mago
inarcò un sopracciglio nel vedere una trentina di cloni
tutt'intorno
a lui ma, dopo un secondo, scattò verso destra e
colpì l'originale
con un calcio, venendo però parato dal braccio
dell'avversario.
“Così
mi hai visto subito.” commentò l'assassino
balzando all'indietro.
“Ovvio,
certi trucchetti non funzionano contro di me.”
spiegò CJ per poi
scattare in avanti e tentare un combattimento corpo a corpo ma il
ragazzino era incredibilmente agile ed evitò tutti i suoi
colpi.
Dopo
vari colpi, però, CJ iniziò ad abituarsi alla
velocità
dell'avversario che dovette cominciare a parare o deviare i colpi per
evitare di essere colpito. Con una finta, CJ riuscì a tirare
un
pugno sul fianco scoperto ma l'assassino svanì nel nulla.
Il
ragazzo si guardò attorno confuso e lo vide intendo a
giocare di
nuovo con gli yo-yo a qualche metro di distanza.
“CJ...
quel ragazzino...”
“Lo
so Karyu, mi sta prendendo alla leggera.” disse il ragazzo
scrocchiandosi le nocche per poi chiudere gli occhi, mentre le vene
del suo corpo iniziavano a risplendere di rosso, catturando
l'attenzione dell'albino.
Quando
riaprì gli occhi, diverse colonnine di vapore scaturirono
dal suo
corpo e, come l'assassino poco prima, svanì nel nulla.
L'albino non
fece in tempo a girarsi che CJ lo colpì con un pugno avvolto
da
delle fiammelle, le quali ustionarono leggermente il ragazzino sulla
guancia.
Il
mago di Last Hope non gli diede il tempo di riprendersi e
continuò
il suo assalto, riuscendo a colpirlo varie volte e senza mai essere
colpito.
-E'
diventato incredibilmente veloce!- pensò l'assassino
balzando poi
all'indietro e scattando in avanti all'ultimo. CJ lo vide arrivare
ma, l'albino aveva incrementato leggermente la velocità e
riuscì a
ferirlo al volto con un affondo della mano.
Gettatosi
di lato per evitare il colpo, CJ si rialzò subito
sistemandosi il
berretto e notò che la mano destra del ragazzino aveva
subito un
cambiamento dato che ora le falangi erano leggermente più
lunghe
così come le unghie, affilate come rasoi.
“Davvero
carino come trucchetto!” si complimentò CJ.
“Anche
il tuo non è male... non ho mai visto nulla di simile
durante i miei
incarichi”.
“Quindi
sei un assassino da parecchio tempo eh? Potresti dirmi come ti
chiami?”
“Appartengo
alla famiglia Zaoldyeck, mi chiamo Killua.” si
presentò il
ragazzino per poi estrarre di nuovo i suoi yo-yo, mantenendo
però lo
sguardo sul suo avversario.
Dopo
alcuni giochetti con gli yo-yo, Killua ne lanciò uno in
alto,
facendo estendere il filo fino alla massima lunghezza, per poi farlo
calare verso l'avversario come una specie di mazza.
CJ
avvertì qualcosa di strano e non esitò a
spostarsi di diversi
metri. Quando lo yo-yo colpì il terreno, lo
spaccò senza problemi,
scagliando frammenti di roccia ovunque e crepandolo leggermente.
Il
mago di Last Hope fissò con gli occhi sgranati il piccolo
giocattolo
che venne subito riavvolto da Killua, il quale riprese a farli
roteare intorno al suo corpo.
-Quegli
yo-yo... se mi beccano è la fine.- si disse CJ per poi
spostarsi
all'istante dietro a Killua, ma mantenendo una certa di stanza,
colpendo poi l'aria con un pugno e scagliando una piccola sfera di
fuoco contro l'albino che si abbassò all'ultimo ruotando su
sé
stesso.
Scagliò
in meno di un secondo entrambi gli yo-yo ma CJ riuscì ad
evitarli
entrambi ed essi distrussero un albero, facendolo crollare al suolo.
Killua
riavvolse entrambi i fili ma l'avversario ne approfittò per
azzerare
la distanza tra i due e colpirlo con un calcio laterale alla coscia.
Il ragazzino si lasciò trasportare e ruotò sul
suo baricentro,
finendo a testa in giù.
Muovendo
le braccia verso il collo di CJ, cercò di colpirlo con i
fili dello
yo-yo ma il mago si abbassò ancora di più e
tirò un montante verso
la testa di Killua che però, con un colpo di reni, porto le
gambe in
avanti e riuscì a toccare il pugno con i piedi, dandosi poi
lo
slancio e, dopo aver roteato parecchie volte, atterrò dietro
a CJ.
I
due si fissarono per qualche secondo, dopodiché Killua mise
via i
suoi giocattoli e i suoi occhi diventarono di colpo più
freddi. Un
secondo dopo, il suo intero corpo venne avvolto
dall'elettricità e i
suoi capelli diventarono ancora più chiari.
“CJ
attento! E' peric...!”
Il
ragazzo avvertì una leggera scossa tra il collo e la spalla
sinistra. Volse di poco lo sguardo e vide che il colletto della sua
giacca era stato carbonizzato in quel punto. Di Karyu nessuna
traccia.
Avvertendo
una presenza alle sue spalle, si girò del tutto e vide
Killua girato
di spalle, con una piccola creaturina stretta nel pugno sinistro. CJ
impiegò un secondo appena a riconoscere il suo compagno ma,
prima
che potesse salvarlo, l'assassino lo stritolò senza esitare,
schiacciandolo senza problemi.
“Meno
uno...” sussurrò Killua per poi girarsi verso CJ.
I due svanirono
entrambi nel nulla e iniziarono a comparire e scomparire in vari
punti della radura, giusto il tempo per tirare dei rapidi colpi.
Gli
occhi di CJ erano iniettati di sangue, ma i suoi colpi erano ancora
precisi e calcolati e Killua gli fece mentalmente i complimenti per
la forza di spirito.
Killua
fece allora calare un potente fulmine dal cielo e CJ alzando lo
sguardo, seppe evitarlo senza problemi ma quando lo abbassò,
l'albino era scomparso. Tuttavia avvertì la sua presenza e
si girò
per fronteggiarlo, riprendendo così a combattere.
Killua
iniziò a spostarsi di lato,s cagliando piccole scariche
elettriche
con i suoi colpi e lo stesso fece CJ, sferrando rapidissimi pugni e
sfere di fuoco.
Il
mago continuò a colpire senza sosta, concentrandosi sul
nemico ma,
di punto in bianco, avvertì una fitta alle caviglie. Menando
un
pugno, abbassò lo sguardo e vide un filo di ferro conficcato
nella
sua gamba.
Il
filo di uno yo-yo legato tra due alberi.
-Quando...?-
si domandò CJ ma poi capì tutto. Quando Killua
aveva scagliato il
fulmine dal cielo e lui aveva alzato lo sguardo, l'avversario ne
aveva approfittato per preparare quella trappola.
“Sei
davvero forte...” commentò Killua, mentre CJ
cadeva in avanti con
lo sguardo ancora fisso su di lui “... ma io sono
più veloce”.
Con
uno scattò fulmineo, gli fu dietro e CJ cadde al suolo.
Malgrado la
ferita alla gamba, si rialzò barcollante e una grossa
quantità di
sangue gli uscì dal naso e dalla bocca.
Si
portò una mano sul petto all'altezza del cuore. Lo stesso
cuore che
gli era stato donato da Karyu e che gli aveva salvato la vita.
Quel
cuore non c'era più. Al suo posto vi era solo un buco dalla
quale
fuoriuscirono litri di sangue.
Dietro
di lui, Killua si girò per osservarlo, stringendo nella mano
destra
un pezzo di stoffa dentro alla quale vi era il cuore di CJ, ancora
pulsante.
Il
cuore continuò a battere per alcuni secondi, ma alla fine si
fermò
del tutto. L'assassino fissò ancora CJ ma capì
subito quello che
stava vedendo.
“Sei
morto in piedi... eri davvero un nemico valoroso.” disse
l'albino
per poi chiudere gli occhi e incamminarsi in mezzo al boschetto,
diretto verso casa.
Angolo
del carnefice:
Ed
eccoci qua con la fine del quarto scontro 1 vs 1 di questa settimana!
Spero che lo scontro vi sia piaciuto e attendo lo scontro per domani!
Essendo stato con un OC (CJ) di cui non ho immagini, non ho potuto
preparare la locandina, sorry!
Ora
vi lascio con le regole
1)
Il primo che arriva decide lo scontro successivo (dato che fate
quello che volete, decidete voi se metterlo via rec o in una
eventuale risposta). Ricordate che è uno scontro a tre per
questa
settimana.
2)
Chi ha scelto uno scontro non può scegliere quello dopo,
perciò
dragun95 non può scegliere.
3)
Quando richiedete uno scontro, potete specificare la versione dei
personaggi
4)
Evitate di usare sempre gli stessi personaggi che se no diventa
noioso scrivere quasi sempre le stesse cose...
5)
Non posso usare determinati personaggi perciò scegliete
quelli che
si conoscono un minimo (es di personaggi non utilizzabili: Zeref,
Shanks il rosso, il padre di Gon, Yhwach, ecc...)
6)
Onde evitare problemi o altro, eccovi un avviso: i vari personaggi
che combattono, appartengono ad universi diversi perciò
è normale
che, di solito, non potrebbero entrare in contatto tra di loro o che
le loro tecniche risultino inefficaci perciò
modificherò qualcosa
in modo tale che ci sia lo scontro, oppure lascerò tutto
com'è se
vedrò che non vi sono problemi
7)
Questa è più una nota personale: io sto scrivendo
uno scontro al
giorno perciò non arrabbiatevi/scandalizzatevi se racchiudo
scontri
che potrebbero durare almeno venti pagine (come questo ad esempio) in
8 pagine. Purtroppo il tempo che ho è limitato e quindi devo
adattarmi
8)
Allora, siccome ci pensavo già dai primi scontri (e ieri ne
ho avuto
una specie di conferma) ora pretendo (SI PRETENDO) un elemento che
faccia capire che voi abbiate letto lo scontro, perciò i
semplici
complimenti generali non bastano più. Così
vedremo quanti
effettivamente leggono le note e lo scontro (chi non seguirà
le note
non verrà degnato di risposta)
9)
Scegliete scontri equilibrati! Altrimenti faccio una fatica assurda
ad allungare il brodo senza concludere tutto dopo tre pagine...
10)
I fandom dalla quale potete scegliere i personaggi:
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Soul
Eater
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Fate
Zero
-Fate
Stay Night
-Hunter
x Hunter
-Tokyo
Ghoul
-Katekyo
Hitman Reborn
-Toriko
-Black
Bullet
-Code:
Breaker
-Akame
ga Kill
-OC
Alla
prossima!
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Capitolo 15 *** L'oro è il centro di tutto ***
L'ORO
E'IL CENTRO DI TUTTO
Ma
poteva essere così sfortunata?
Era
riuscita a perdersi! Lei! La navigatrice della ciurma! Se l'avesse
saputo Zoro l'avrebbe presa in giro fino alla fine dei tempi.
“Per
fortuna ho ancora un paio di giorni prima del ritrovo... ma devo
trovare un modo per raggiungere l'arcipelago Sabaody!”
esclamò la
ragazza dai lunghi capelli arancioni, camminando lungo una stradina
di quella città portuale.
Il
sole stava ormai tramontando e le persone in giro erano ormai
inesistenti. Nami si avviò lungo una strada più
grossa, sperando di
incontrare presto una locanda ma, prima di trovarla, vide una ragazza
dai lunghi capelli biondi correre nella direzione opposta.
Si
fece da parte per lasciarla passare, quando notò delle
chiavi d'oro
appese alla cintura della ragazza e il suo senso del guadagno si
attivò all'istante.
-Quelle
chiavi d'oro... devono valere parecchio. O forse aprono delle
casseforti d'oro?!-
Con
quelle idee in testa, Nami seguì la bionda fino a tornare al
porto
dove la vide disperarsi vicino ad un molo vuoto. Evidentemente aveva
perso la nave che era salpata senza di lei, lasciandola a terra.
La
navigatrice fece un bel respiro e si andò a parare davanti
all'unica
uscita dal molo. Non era affatto nel suo stile attaccare in quella
maniera o minacciare, ma quelle chiavi d'oro le fecero dimenticare
per un attimo alcune cose legate al buon senso.
“Ehi,
hai perso la nave?” domandò Nami con un leggero
sorriso e la
bionda, con sguardo disperato, annuì più volte
“Sono rimasta
indietro per aiutare un gruppo di anziane e ho perso la cognizione
del tempo...”
Nami
si presentò poco dopo e la ragazza si presentò a
sua volta, dicendo
di chiamarsi Lucy e di essere una giornalista per una rivista molto
famosa nella capitale.
Le
due chiacchierarono per qualche minuto, sorridendo come se niente
fosse, ma alla fine Nami la osservò con uno strano sguardo e
disse
“So che può sembrarti assurda come cosa... ma si
da il caso che io
sia una pirata e vorrei tanto avere quelle chiavi d'oro”.
Lucy
la fissò leggermente confusa, certa di aver capito male, ma
la
ragazza di fronte a lei tirò fuori tre lunghi pezzi di
metallo
azzurri e li unì, creando un lungo bastone “Hai
cinque secondi per
consegnarmele”.
La
bionda portò lentamente una mano sul mazzo di chiavi e ne
tolse una,
puntandola poi verso Nami e urlò all'ultimo
“Apriti, Portale del
Toro! Taurus!”
Un
cerchio dorato apparve davanti alla bionda e da esso uscì un
grosso
toro umanoide che, brandendo un'ascia affilata, menò un
fendente
verso Nami, la quale fece appena in tempo ad evitarlo.
“Una
chiave magica? Varrà ancora di più
allora!” esclamò Nami, ancora
più spronata ad avere quelle chiavi. Muovendo di colpo il
bastone,
scagliò delle piccole nuvole nere, simili a quelle dei
temporali,
che iniziarono a fluttuare intorno a Taurus.
Lo
Spirito Stellare, senza esitare, caricò in avanti, ma nel
farlo,
toccò cinque di quelle nuvole che lo folgorarono con una
grossa
quantità di elettricità, facendolo crollare in
ginocchio.
Lucy
fissò sorpresa la scena ma non demordette e, prendendo
un'altra
chiave, urlò “Apriti, Portale dello Scorpione!
Scorpio!”
Questa
volta apparve un ragazzo dalla carnagione abbronzata con una strana
struttura a forma di coda di scorpione attaccata al fondo schiena.
Posando
le mania terra, Scorpio generò un vere e proprio turbine di
sabbia
dalla coda che spazzò via le nuvolette nere, puntando verso
Nami ma
la pirata fece roteare il bastone e delle solide nuvole davanti a lei
e l'attacco di Scorpio si bloccò contro di esse.
“Ci
vorrà di più per abbattere questo
muro!” urlò Nami per poi
staccare un pezzo del bastone e, dopo essersi sporta dal muro, lo
puntò verso Lucy. Dalla punta scaturì un sottile
tornado che arrivò
alla bionda in un istante, colpendola al ventre.
La
ragazza cadde all'indietro tossendo un po' di sangue ma, mettendosi
seduta, urlò “Scorpio! Taurus! Ora!”
I
due Spiriti Stellari saltarono insieme e Scorpio scagliò il
suo
tornado di sabbia contro l'ascia di Taurus che, menando un potente
fendente, generò una vera e propria tempesta di sabbia e
lame le
quali spazzarono via il muro di Nami e la ragazza stessa, facendola
impattare violentemente contro un muro.
Lucy
si rialzò in quel momento e, dopo aver fatto svanire i suoi
due
compagni, prese un'altra chiave “Apriti, portale del
Sagittario!
Sagittarius!”
Davanti
a lei apparve un uomo molto alto che sembrava indossava le gambe e la
testa del costume di un cavallo. L'uomo, puntando il suo arco verso
Nami, scagliò una tempesta di frecce senza esitare.
Quando
però le frecce colpirono il bersaglio, esso si dissolse
quasi come
se fosse un miraggio, sorprendendo sia Lucy che Sagittarius. Di
colpo, Nami apparve di fronte allo Spirito Celeste e dal suo bastone
uscì una lunga nuvola nera.
Usandola
come una frusta, Nami colpì l'avversario, folgorandolo,
dopodiché
scagliò un attacco anche contro Lucy, la quale
però riuscì a
gettarsi di lato, rischiando così di cadere in acqua.
Nami
sferrò un altro attacco ma Lucy la imitò
sfruttando una frusta
fatta interamente d'acqua. Le due fruste si toccarono e, com'era
prevedibile, Lucy subì una forte scossa elettrica, ma
riuscì
comunque a raggiungere Nami con la punta della sua arma e l'attacco
elettrico colpì anche lei.
Le
due caddero a terra in contemporanea, mentre Sagittarius svaniva nel
nulla come i suoi compagni. Lucy fu la prima a rialzarsi e si
avviò
verso il molo, ma Nami riuscì a colpirla con un altro colpo
d'aria
alla schiena, scagliandola in avanti.
Rialzandosi
a sua volta, Nami creò un'enorme nuvola nera che
oscurò la luna,
coprendo quella zona di porto e, al suo interno, iniziarono a vedersi
lampi e i tuoni arrivarono poco dopo.
“Thunderstorm
Tempo!”
Diversi
fulmini si abbatterono sul terreno ma, prima che alcuni di loro
potessero colpire Lucy, un omo dalla chioma arancione vestito con un
completo elegante, la prese in braccio e saltò via.
“Leo...”
sussurrò Lucy, rimettendosi in piedi mentre il ragazzo
l'aiutava.
Dalla grossa nuvola iniziò a scendere molta pioggia ma lo
Spirito
Stellare non ebbe problemi a mantenere lo sguardo fisso su Nami,
arrossendo leggermente “D... davvero un'ottima avversaria,
Lucy!”
“Ti
prego, non iniziare...” commentò esasperata Lucy
per poi
ordinargli di attaccare. Leo annuì e scattò in
avanti, mentre Nami
scagliò una sfera elettrica nella nuvola.
Nuovi
fulmini si abbatterono sul terreno ma, benché Leo fosse
riuscito ad
evitarli, l'elettricità si trasmise attraverso le
pozzanghere create
dalla pioggia e il ragazzo venne colpito ugualmente, finendo in
ginocchio a causa della potenza.
La
pirata fece un passo in avanti ma si arrestò non appena vide
un
piccolo ghigno sulle labbra di Leo e, alle sue spalle, Lucy con
un'altra chiave in mano.
Alle
spalle di Nami si creò un buco nel cemento e da esso
fuoriuscì una
ragazza dai capelli rosa vestita da cameriera “La principessa
Lucy
non ti permetterà di portarle via le sue amate
chiavi”.
La
ragazza dai capelli arancioni si girò appena “Mi
dispiace per te,
ma avevo previsto che un fulmine sarebbe caduto dove mi trovavo poco
fa... e cioè dove sei tu adesso!”
Come
previsto, il fulmine si abbatté su Virgo, facendola urlare
per il
dolore ma Leo ne approfittò per scattare di nuovo in avanti
e
colpire Nami al ventre con un pugno avvolto dalla luce.
Deciso
a non volerla uccidere, la fece schiantare contro dei sacchi pieni di
grano e ciò fu sufficiente ad attutire l'impatto, mentre la
cameriera venne presa al volo dal compagno.
Lucy
si avvicinò ai due e fece svanire l'amica, ringraziandola
per
l'aiuto. Subito dopo, si voltò verso Nami e disse
“Per favore...
smettiamola qui... non ho alcun motivo per farti del male!”
“Eh
eh è un vero peccato...” ribatté la
pirata rialzandosi “Perché
io voglio davvero tanto quelle chiavi...” e, dalla punta del
suo
bastone scaturì una piccola scarica elettrica.
Leo
avvertì un pericolo e gettò a terra Lucy senza
esitare un attimo
prima che un grosso fulmine gli trapassasse il petto, andando a
confluire nella punta del bastone di Nami.
Lucy
fissò incredula il suo compagno che svanì in
polvere dorata,
tornando nel suo mondo. La giovane si rialzò subito e
menò una
sferzata con al sua frusta, colpendo Nami che però
riuscì a
colpirla con un'altra scarica elettrica.
Ormai
entrambe erano allo stremo delle forze. I loro fisici non erano
adatti a quel genere di scontri e lo sapevano bene entrambe.
“Devo
finirla... ora...” sibilò Nami sostenendosi con la
sua arma per
poi generare un''altra scarica elettrica sulla punta del bastone.
Lucy, nel contempo, rievocò il suo compagno Taurus, ancora
indebolito da prima.
Una
forte luce illuminò la bionda e i suoi vestiti cambiarono di
colpo,
diventando bianchi a macchie marroni come una mucca. Ora nella mano
destra impugnava una frusta di cuoi marrone e i capelli erano
raccolti.
Nami
fece scaturire un nuovo fulmine da una delle nuvolette nere rimaste
da prima ma la bionda colpì il terreno con un calcio,
sollevando un
grosso pezzo di cemento dietro di lei che le fece da scudo.
Un
istante dopo, scattò in avanti e colpì Nami al
torso con un pugno
molto potente facendola finire dentro un vecchio magazzino,
dopodiché
crollò in ginocchio, mentre Taurus svaniva alzando il
pollice in
segno di vittoria.
Degli
strani rumori catturarono l'attenzione della ragazza che, alzando lo
sguardo, vide che il magazzino stava iniziando a collassare su
sé
stesso. Spinta dalla forza di volontà, si rialzò
e corse verso il
magazzino, ma alcune travi avevano già bloccato l'unica via
di
accesso creata dal suo attacco.
Guardo
dentro e vide Nami sdraiata a terra con un pezzo di ferro conficcato
nel ventre.
“Ehi
resisti ti salver...” Lucy cadde nuovamente in ginocchio con
il
fiatone. Ormai non aveva più energie residue “R...
resisti!”
“Non
preoccuparti...” sussurrò Nami facendosi comunque
sentire “...
credo di essermelo meritato infondo...”
“No...
aspetta. Posso ancora aiutarti!” urlò Lucy
alzandosi e cercando di
spostare delle travi ma senza successo.
“Credo
che l'avidità sia sempre stata il mio punto
debole...” continuò
Nami sorridendo “Sai? Saremmo potute essere delle buone
amiche...”
Lucy
strinse gli occhi cercando di non piangere. L'aveva conosciuta pochi
minuti prima, lei l'aveva minacciata di rubarle le chiavi e avevano
combattuto, ma non riusciva ad odiarla.
Il
tetto del magazzino cedette in quel momento, crollando all'interno e,
quando colpì il pavimento, schiacciando Nami, l'onda d'urto
scagliò
all'indietro Lucy.
Le
ci vollero diversi minuti per riprendersi e, dopo essersi messa
seduta, vide che il magazzino era già crollato e alcune
persone
stavano accorrendo per constatare quanto successo.
Venne
prontamente medicata e portata in un piccolo ospedale dove la
lasciarono riposare per la notte. La sua mente era ancora rivolta
verso quella giovane ragazza dai capelli arancioni.
“Sì...
saremmo potute davvero essere delle ottime amiche...”
Angolo
del carnefice:
Ed
eccoci qua con la fine del quinto ed ultimo scontro 1 vs 1 di questa
settimana!
Spero che lo scontro vi sia piaciuto e attendo lo scontro per
lunedì! Devo dire che questo scontro tra Lucy e Nami
(entrambe FUll Power) è stato difficile da scrivere
perché non sembrano due personaggi adatti a tale tipo di
fic... eppure ci sono riuscito, complimenti per la scelta!
Gli scontri per la prossima settimana saranno...
match di coppia! 2 vs 2!!! Ovviamente le coppie dovranno essere
equilibrate e i tag team partners dovranno essere dallo stesso fandom
Ora
vi lascio con le regole
1)
Il primo che arriva decide lo scontro successivo (dato che fate
quello che volete, decidete voi se metterlo via rec o in una
eventuale risposta).
2)
Chi ha scelto uno scontro non può scegliere quello dopo,
perciò HappyGirl non può scegliere.
3)
Quando richiedete uno scontro, potete specificare la versione dei
personaggi
4)
Evitate di usare sempre gli stessi personaggi che se no diventa
noioso scrivere quasi sempre le stesse cose...
5)
Non posso usare determinati personaggi perciò scegliete
quelli che
si conoscono un minimo (es di personaggi non utilizzabili: Zeref,
Shanks il rosso, il padre di Gon, Yhwach, ecc...)
6)
Onde evitare problemi o altro, eccovi un avviso: i vari personaggi
che combattono, appartengono ad universi diversi perciò
è normale
che, di solito, non potrebbero entrare in contatto tra di loro o che
le loro tecniche risultino inefficaci perciò
modificherò qualcosa
in modo tale che ci sia lo scontro, oppure lascerò tutto
com'è se
vedrò che non vi sono problemi
7)
Questa è più una nota personale: io sto scrivendo
uno scontro al
giorno perciò non arrabbiatevi/scandalizzatevi se racchiudo
scontri
che potrebbero durare almeno venti pagine (come questo ad esempio) in
8 pagine. Purtroppo il tempo che ho è limitato e quindi devo
adattarmi
8)
Allora, siccome ci pensavo già dai primi scontri (e ieri ne
ho avuto
una specie di conferma) ora pretendo (SI PRETENDO) un elemento che
faccia capire che voi abbiate letto lo scontro, perciò i
semplici
complimenti generali non bastano più. Così
vedremo quanti
effettivamente leggono le note e lo scontro (chi non seguirà
le note
non verrà degnato di risposta)
9)
Scegliete scontri equilibrati! Altrimenti faccio una fatica assurda
ad allungare il brodo senza concludere tutto dopo tre pagine...
10)
I fandom dalla quale potete scegliere i personaggi:
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Soul
Eater
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Fate
Zero
-Fate
Stay Night
-Hunter
x Hunter
-Tokyo
Ghoul
-Katekyo
Hitman Reborn
-Toriko
-Black
Bullet
-Code:
Breaker
-Akame
ga Kill
-OC
Alla
prossima!
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Capitolo 16 *** Quando i pirati affrontano gli eroi ***
QUANDO
I PIRATI AFFRONTANO GLI EROI
La
vita di un dottore non era così facile come molti pensavano.
Molte
volte dovevi occuparti di persone alquanto pericoloso, soprattutto
pirati.
I
problemi aumentavano di gran lunga quando tu stesso eri un pirata
ricercato dalla marina, con una taglia alquanto sostanziosa sulla
testa.
Trafalgar
Law, il Chirurgo della Morte, corrispondeva a questa descrizione ma
in realtà la situazione non era così tragica. Lui
e la sua ciurma
viaggiavano per i mari e aiutavano qualcuno quando capitava e non
disdegnavano di far uso della forza per togliersi la marina di dosso.
Il
suddetto ragazzo camminava tranquillamente in mezzo ad una strada,
rischiarata dalla luna, gettando un'occhiata annoiata a qualche
negozio chiuso di tanto in tanto. La sua lunga spada era come al
solito poggiata contro la spalla destra e tenuta con leggerezza nella
mano, mentre il cappello di pelliccia gli copriva i corti capelli
neri, lasciando vedere solo le basette e le ciocche sopra al collo.
La
strada per il porto era ancora lunga ma contava di poter tornare al
suo sommergibile in circa mezz'ora, procedendo con calma.
Una
grossa esplosione, però, gli fece ricalcolare il tempo
d'arrivo,
facendolo salire a “minimo un'ora”.
Pochi
metri davanti a lui, un vecchio edificio abbandonato, crollo su
sé
stesso e dal polverone venutosi a sollevare, spuntò un
ragazzo a
torso nudo con un cappello da cowboy arancione sulla testa.
Law
impiegò un secondo a vedere il tatuaggio dei pirati di
Barbabianca
sulla schiena del ragazzo e ne intuì subito che si trattasse
di Ace
Pugno di Fuoco, il comandante della seconda flotta.
Ace
atterrò poco lontano dall'edificio crollato e si tolse un
po' di
polvere di dosso sospirando, quando individuò Law e,
osservandolo
con sguardo sorpreso, urlò “Ti ho trovato
finalmente!”
“Prego?”
domandò Law leggermente confuso.
“Ero
venuto in questa città perché sapevo che eri
attraccato qui! Vorrei
richiedere il tuo aiuto come medico per il mio capitano, le sue
condizioni non sono delle migliori.” spiegò Ace
avvicinandosi al
medico per poi tirargli una pacca sulla spalla.
“E'
semplicemente vecchio. Non posso farci molto.”
ribatté freddamente
Law ma Ace lo ignorò “Non preoccuparti, ci
interessa che tu faccia
qualcosa per la sua malattia!”
Il
medico sospirò pesantemente. Sapeva bene che Ace era una
testa dura
ma non si aspettava che fosse così dura. Prima di
rispondere, però
gli tornò in mente un particolare.
“Scusa
ma come mai hai abbattuto quell'edificio?”
Ace
sgranò leggermente gli occhi come se se ne fosse appena
ricordato e,
voltandosi verso i resti dell'edificio, vide due sagome avvicinarsi.
“Non
lo neanche io. Ho sentito combattere, ho visto due tipi e si sono
aizzati contro di me dicendo qualcosa come 'Ora che sai di questa
guerra, devi morire' o stronzate simili.” spiegò
Ace facendo
spallucce.
Le
due figure si palesarono finalmente in cima alle macerie. La prima
era un ragazzo dalla carnagione abbronzata, con i capelli bianchi e
con indosso degli abiti rossi e neri, mentre la seconda era una
ragazza che indossava un lungo abito viola sotto ad un mantello nero
con cappuccio calato sul volto.
“Ti
sei fermato vedo.” disse il ragazzo dai capelli bianchi,
fissando
Ace, per poi spostare lo sguardo su Law “Un altro?”
“Muoviamoci
ad eliminarli Archer, così potremo tornare a noi
due.” si
intromise la ragazza con un tono di voce a metà tra il
nervoso e
l'annoiato.
“Non
ti ho ancora fatto fuori solo perché Rin mi ha detto di non
farlo,
ricordatelo bene Medea.” ribatté il giovane
materializzando delle
spade corte in entrambe le mani.
“Solo
guai sapete portare voi pirati...” sibilò Law con
voce seccata,
sguainando la sua spada.
“Ti
ricordo che anche tu sei un pirata!” commentò Ace
ridendo per poi
creare due sfere di fuoco nelle mani.
Archer
assottigliò leggermente lo sguardo -Possibile che
appartengano alle
classi di Saber e Caster...? No, i sette sono stati già
evocati,
questi due devono essere degli esterni.- e si lanciò senza
problemi
addosso a Law, menando due fendenti dall'alto che vennero prontamente
bloccati dalla katana del medico.
Dall'altra
parte, Medea creò degli strani portali viola davanti a lei e
da essi
scaturirono dei raggi di energia. Ace li evitò tutti quanti
saltando
man mano all'indietro, scagliando poi due lance di fuoco che
però
vennero annullate da uno scudo circolare di energia viola creato
dalla ragazza davanti a lei.
Portando
in avanti le mani, Ace fece fuoriuscire delle piccole fiammelle che
iniziarono a levitare attorno alla ragazza per poi esplodere tutte
quante nello stesso momento ma il ragazzo, alzando lo sguardo, la
vide subito in aria, con il mantello che si era trasformato in un
paio di ali, consentendole di volare.
“Keh,
piena di sorprese la ragazza!” commentò Ace per
poi sparare un
raggio di fiamme dalla mano destra. L'attacco venne subito bloccato
dallo scudo di Medea che passò subito al contrattacco,
scagliando
svariati raggi di energia contro Ace da diverse angolazioni.
Il
ragazzo generò una colonna di fiamme intorno a sé
ma quando i raggi
la trapassarono, disperdendola, di lui non c'era più
traccia. La
ragazza fissò attentamente la strada, quando notò
una croce
luminosa sul suo petto.
Alzando
lo sguardo, vide Ace in cima ad una cosa con gli indici messi a mo'
di croce dalla quale scaturì una sottile linea di fuoco.
Impossibilitata a creare all'istante lo scudo, Medea si
scagliò a
destra ma il colpo riuscì comunque a trapassarle la spalla,
facendole digrignare i denti per il dolore.
Più
in basso, Law parò l'ennesimo colpo di Archer e, facendo
qualche
passo all'indietro, creò un cerchio di aria azzurra nella
mano
libera e disse “Room”.
Il
cerchio si ingigantì di colpo, diventando una cupola che
inglobò
lui, Archer, Ace, Medea e molte delle case circostanti.
L'albino
si guardò attorno per poi tornare a concentrarsi sul suo
avversario.
Aveva distintamente avvertito il pericolo di quello strano attacco,
solo che doveva ancora capire di cosa si trattasse.
Law
si preparò per un attacco e menò un fendente
laterale ma era troppo
lontano per poter sperare di colpirlo con la lama. Tuttavia, Archer
si abbassò tempestivamente e due lampioni dietro di lui
vennero
tagliati di netto.
Senza
domandarsi su come ci fosse riuscito, Archer scattò in
avanti e
tentò di colpire Law con due rapidi colpi ma, all'ultimo, il
medico
venne sostituito da un masso che venne fatto a pezzi dall'attacco
dell'albino.
“Injection
Shot!”
Archer,
sentendo all'ultimo quelle parole, si girò di scatto e
qualcosa lo
colpì in testa, aprendogli un lungo taglio di fianco
all'occhio
destro fino all'orecchio. Law era in piedi a pochi metri da lui, con
la katana ancora tesa in avanti ma la riportò velocemente in
avanti,
scagliando poi un altro affondo.
L'albino
si gettò di lato e, materializzando una spada curva, la
scagliò
contro l'avversario che però la deviò senza
problemi con la sua
arma. Law fu però poi costretto a correre in avanti per
evitare dei
raggi di energia scagliati da Medea.
Ace
scagliò una sfera di fuoco contro la ragazza ma lei si
difese con il
suo scudo. Tuttavia, alle sue spalle si materializzò Law
che,
mettendole una mano sulla spalla, la colpì con una violenta
scarica
elettrica facendola urlare per il dolore.
Medea
cadde al suolo ma, prima che Ace potesse finirla, Archer gli si
parò
di fronte e lo trapassò con due spade, notando poi delle
fiamme
introno alle ferite e uno strano sorriso sulle labbra del moro.
-E'
immortale come Berserker?- si domandò Archer balzando
all'indietro,
evitando un altro affondo di Law. Dietro di lui, la sua compagna
tirò
fuori un pugnale dalla forma alquanto particolare e si
risollevò in
volo.
Intuendo
le sue intenzioni, Archer creò una spada nera e una bianca e
si
lanciò in avanti ma, contrariamente da quanto previsto, fu
Ace ad
intercettarlo, caricando un pugno avvolto dalle fiamme. Quando il
pirata colpì, un grosso cono di fiamme scaturì
dal pugno ma Archer
lo evitò di lato all'ultimo, amputandogli poi il braccio che
però
si dissolse in aria.
L'arto
si riformò all'istante al moro che, sistemandosi il cappello
disse
“Mi spiace, ma dovrai fare molto più di
così!”
Archer
volse leggermente lo sguardo, notando Medea intenta a combattere
contro Law che però riusciva tranquillamente a tenerle
testa, senza
farsi ferire.
-Sembra
che questa zona creata dallo spadaccino lo stia avvantaggiando...
dobbiamo compensare.- pensò l'albino per poi richiamare la
sua
compagna ed indietreggiare.
Medea
si posizionò davanti a lui che, chiudendo lentamente gli
occhi, si
avvolse di una leggera aura e sussurrò “I am the
bone of my
sword... Steel is my body, and fire is my blood... I have created
over a thousand blades...”
Law,
per non rischiare, menò un fendente laterale ma, con sua
sorpresa,
lo scudo di Medea bloccò il colpo, difendendo
così i due.
“Unknown
to death... Nor known to life... Have withstood pain to create many
weapons...”
Ace
scattò in avanti ma Medea lo tenne a bada scagliando diversi
raggi
di energia sia contro di lui che contro Law, il quale cercò
nuovamente di colpirli con un fendente, senza successo.
“Yet
those hands will never old anything... So, as I pray Unlimited Blade
Works!”
Il
terreno si crepò pesantemente e dalle crepe fuoriuscirono
fiamme
azzurre che abbagliarono Law e Ace. Il leggero tremore del terreno
durò pochi secondi ma, quando riaprirono gli occhi, si
ritrovarono
in una landa desolata costellata di spade conficcate nel suolo.
“Ma
che diavolo...?” cominciò Ace, evitando poi un
altro raggio di
energia.
“Ora
siamo pari.” disse Archer, creando poi altre due spade. Law
creò
un'altra cupola tutt'attorno e si preparò allo scontro. I
due si
scambiarono dei rapidi colpi ma nessuno dei due riuscì a
colpirsi.
Medea
scagliò altri raggi di energia per poi lanciarsi addosso a
Law il
quale però si sostituì all'ultimo con Archer e la
maga dovette
fermare all'improvviso la lama del suo pugnale prima che potesse
ferirlo.
Dopo
essersi risollevata in volo, però Law alzò un
dito e lei finì
schiantata nel suolo mentre Archer si ritrovò sospeso a
mezz'aria
insieme ad altre spade. Ace gli si lanciò contro e lo
colpì con una
violenta gomitata.
Law,
nel mentre, si era messo sopra Medea che cercò ancora di
colpirlo
con un raggio di energia. Lui lo evitò e le
conficcò la sua katana
nel cuore, facendole vomitare una grossa quantità di sangue.
Annaspò
alla ricerca di aria, ma alla fine afferrò Law per una
caviglia e lo
bloccò con tutte le sue forze. Lui non capì al
volo ma un istante
dopo, svariate spade gli sfrecciarono addosso da dietro, ferendolo in
più punti; due spade si conficcarono nella gamba destra e
una nella
spalla sinistra.
Archer,
liberatosi per un attimo di Ace, gli andò incontro e gli
amputò il
braccio destro, colpendolo poi con un calcio e spedendolo a qualche
metro di distanza. L'albino si girò poi verso la sua
compagna ma
ormai lei era svanita nel nulla, lasciando al suo posto il mantello e
il pugnale.
Un
improvviso calore gli avvolse il corpo e, voltandosi all'indietro,
vide Ace con un'enorme sfera di fuoco sopra di sé. Il
sorriso del
moro faceva intendere che era il momento di chiudere la faccenda.
Archer
si preparò canalizzando l'energia nel braccio destro e,
quando Ace
scagliò il suo colpo, l'albino creò davanti a
sé uno scudo di
energia a più strati. L'impatto spazzò via le
spade più vicine e i
primi strati dello scudo andarono in frantumi.
Archer
strinse i denti ma alla fine la sfera esplose, generando un'imponente
esplosione. Quando il fumo si fu completamente diradato, Archer ne
uscì con il braccio destro ricoperto di sangue ma era ancora
in
piedi, mentre Ace era in ginocchio con il fiatone.
L'albino
fece un passo verso di lui ma da dietro di lui, avvertì un
colpo
molto forte all'altezza dei polmoni e, con occhi increduli, vide il
suo stesso cuore schizzare fuori dal suo petto dentro ad un cubo
trasparente.
“E'
tutto tuo...” sibilò Law ansimando ed Ace,
cogliendo l'occasione,
scagliò un'ultima lancia di fuoco, trapassando il cuore.
Archer
sgranò gli occhi per la sorpresa vomitando molto sangue ma
alla fine
piegò le labbra in un sorriso tirato, mentre i tre tornavano
nella
città di prima.
“Mi
spiace Rin... sembra che in questo mondo ci sia gente ben
più forte
di noi eroi...” sussurrò l'albino per poi
dissolversi in polvere
luminosa, mentre Law cadeva seduto a terra.
“Ehi...
bella mossa quella!” si complimentò Ace sorridendo
e Law,
riattaccandosi il braccio grazie al suo potere, disse “Non
è stato
nulla di che... ora lasciami in pace”.
“Non
se ne parla! Ora andiamo dal vecchio e festeggiamo!!!”
urlò Ace
alzandosi in piedi e trascinando il medico con sé.
Law
sospirò seccamente “Io odio i pirati...”
Angolo
del carnefice:
Ed
eccoci qua con la fine del primo scontro 2 vs 2 di questa settimana!
Spero che lo scontro vi sia piaciuto e attendo lo scontro per domani!
Ora
vi lascio con le regole
1)
Il primo che arriva decide lo scontro successivo (dato che fate
quello che volete, decidete voi se metterlo via rec o in una
eventuale risposta). Ricordate che è uno scontro a tre per
questa
settimana.
2)
Chi ha scelto uno scontro non può scegliere quello dopo,
perciò KING KURAMA non può scegliere.
3)
Quando richiedete uno scontro, potete specificare la versione dei
personaggi
4)
Evitate di usare sempre gli stessi personaggi che se no diventa
noioso scrivere quasi sempre le stesse cose...
5)
Non posso usare determinati personaggi perciò scegliete
quelli che
si conoscono un minimo (es di personaggi non utilizzabili: Zeref,
Shanks il rosso, il padre di Gon, Yhwach, ecc...)
6)
Onde evitare problemi o altro, eccovi un avviso: i vari personaggi
che combattono, appartengono ad universi diversi perciò
è normale
che, di solito, non potrebbero entrare in contatto tra di loro o che
le loro tecniche risultino inefficaci perciò
modificherò qualcosa
in modo tale che ci sia lo scontro, oppure lascerò tutto
com'è se
vedrò che non vi sono problemi
7)
Questa è più una nota personale: io sto scrivendo
uno scontro al
giorno perciò non arrabbiatevi/scandalizzatevi se racchiudo
scontri
che potrebbero durare almeno venti pagine (come questo ad esempio) in
8 pagine. Purtroppo il tempo che ho è limitato e quindi devo
adattarmi
8)
Allora, siccome ci pensavo già dai primi scontri (e ieri ne
ho avuto
una specie di conferma) ora pretendo (SI PRETENDO) un elemento che
faccia capire che voi abbiate letto lo scontro, perciò i
semplici
complimenti generali non bastano più. Così
vedremo quanti
effettivamente leggono le note e lo scontro (chi non seguirà
le note
non verrà degnato di risposta)
9)
Scegliete scontri equilibrati! Altrimenti faccio una fatica assurda
ad allungare il brodo senza concludere tutto dopo tre pagine...
10)
I fandom dalla quale potete scegliere i personaggi:
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Soul
Eater
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Fate
Zero
-Fate
Stay Night
-Hunter
x Hunter
-Tokyo
Ghoul
-Katekyo
Hitman Reborn
-Toriko
-Black
Bullet
-Code:
Breaker
-Akame
ga Kill
-OC
Alla
prossima!
|
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Capitolo 17 *** Due team affiatati ***
DUE
TEAM“AFFIATATI”
Dover
lavorare con qualcuno diverso da suo fratello non era una
novità, ma
di certo, per Edward Elric, dover lavorare con Kimblee era una delle
cose peggiori che gli potessero capitare.
Suo
fratello era stato mandato insieme a dei soldati, probabilmente dei
tirapiedi di Kimblee, il cui scopo era quello di tenere sotto
controllo l'armatura ambulante, mentre il gran capo sarebbe stato il
guardiano dell'alchimista d'acciaio.
Il
moro camminava un metro avanti al biondo, con il suo solito completo
elegante bianco che si abbinava perfettamente a tutta la neve
lì
attorno. Quel vecchio villaggio minerario metteva i brividi eppure
sembrava a suo agio.
“Mi
sembri alquanto arrabbiato, Acciaio.” proferì
Kimblee con uno
strano sorriso sul volto.
“Ovvio
che lo sono! L'ultima cosa che volevo era finire in squadra con uno
squilibrato come te!” sbraitò Edward indicando il
suddetto
'squilibrato'.
“Oh
ma che bel complimento, non dovevi!” commentò
Kimblee con una
leggera risata.
“Non
era un complimento!” sbottò il biondo per poi
sospirare
pesantemente “Si può sapere che cosa ci facciamo
qui, comunque?”
“Stando
alle informazioni dei Quartier Generale, due uomini avrebbero ucciso
alcuni nostri uomini da queste parti. Stando alle descrizioni dei
vestiti, crediamo possano far parte dell'Impero di Xing.”
spiegò
Kimblee guardandosi attorno, quando sia lui che Edward si fermarono
nello stesso istante “Li senti?”
“Sì...
rumore di passi.” confermò l'alchimista d'acciaio
spostando lo
sguardo in avanti ed individuando due figure avvolte in tuniche
lunghe nere tappezzate di nuvole rosse.
Il
primo portava una falce a tre lame rosse sulla schiena, mentre il
secondo aveva il volto coperto da una strana maschera.
“Parrebbe
che abbiamo trovato i nostri bersagli.” commentò
Kimblee con uno
strano sorriso, per poi unire un secondo le mani e posarle
successivamente sul terreno. Esattamente sotto ai due individui
vestiti di nero, la neve evaporò e, un secondo, il terreno
esplose,
creando una grossa esplosione.
“Perché
diavolo lo hai fatto?!” domandò Edward lanciando
un'occhiataccia
al suo compagno che rispose “Hanno eliminato i nostri uomini,
meritavano di morire”.
“Ehi
Kakuzu! Sei ancora vivo?” urlò una voce maschile
sorprendendo
Edward e Kimblee che alzarono subito lo sguardo sulla colonna di fumo
dalla quale fuoriuscì il ragazzo con la falce. Parte della
tunica
era stata distrutta e il corpo era tappezzato di ustioni di varie
entità.
“Sì
Hidan, non sono così idiota da farmi colpire...”
sibilò il
compagno camminando di fianco al fumo.
“Mi
hai chiamato 'idiota'?!” sbottò Hidan con sguardo
torvo ma Kakuzu
lo ignorò e, portando lo sguardo su colui che lo aveva
attaccato,
sibilò “Sembra che possegga un'abilità
simile a Deidara”.
“Uhm...
parecchio coriacei per essere dell'impero di Xing.”
commentò
l'alchimista cremisi battendosi un dito sul mento. Edward, intanto,
si preparò al combattimento assumendo una posizione di
combattimento. Ormai li aveva attaccati e tanto valeva prepararsi.
“Sembra
proprio che oggi potrò fare altre due offerte al sommo
dio!”
esclamò Hidan tornando a concentrarsi sulle sue future
vittime.
Impugnando la sua falce, fece così vedere a Edward e Kimblee
la fune
legata alla base della sua arma che finiva sotto la tunica.
-Evidentemente
può adoperare quell'arma anche a distanza. Meglio lasciare
che ci
pensi Acciaio, mi sembrano entrambi delle teste calde.-
pensò
l'alchimista cremisi, dando poi indicazioni al suo compagno che
annuì
lentamente, iniziando a camminare verso Hidan, che aveva iniziato ad
avanzare a sua volta.
Il
ragazzo dai capelli argentei scattò all'improvviso in avanti
menando
dei rapidi fendenti con la falce ed Edward fu messo subito in
difficoltà ma riuscì comunque ad evitare qui
rapidi colpi.
Tuttavia,
aumentando il ritmo, Hidan riuscì a menare un fendente
laterale
abbastanza esteso da poterlo raggiungere ma Edward lo bloccò
con la
mano destra e un rumore metallico risuonò nell'aria,
sorprendendo
Hidan.
Scansando
l'arma, l'alchimista azzerò la distanza tra i due, unendo
velocemente le mani come a voler pregare per poi portare la mano
sinistra sull'avambraccio destro, creando da esso una lama affilata
d'acciaio che usò per trapassare Hidan al cuore.
Attimi
di silenzio trascorsero mentre la neve cadeva lentamente a terra,
quando Hidan, tossicchiando un po' di sangue, disse “Oh? Uno
con
l'arte del ferro o qualche stronzata simile?”
Edward
lo fissò con sguardo a metà tra il confuso e il
sorpreso “Eh? Un
altro Homunculus?”
Dopo
aver estratto la lama, si allontanò con un balzo e
urlò “Ehi
Kimblee! Per caso sai se esistono altri Homunculus?” ma non
ricevendo risposta, si voltò in direzione duo partner,
individuandolo a pochi metri da Kakuzu. I due non si erano ancora
scambiati un colpo ed avevano passato quei pochi secondi ad
osservarsi.
“Sembra
che tu non sia il tipo di persone che fa la prima mossa.”
commentò
Kimblee e Kakuzu “Questo perché l'hai
già fatta tu attaccandoci
con quell'esplosione”.
L'alchimista
ampliò il suo sorriso trasformandolo in un ghigno e,
velocemente,
unì di nuovo le mani per poi estenderle in avanti. Kakuzu si
gettò
di lato prima che una grossa esplosione distruggesse il punto in cui
si trovava e la sua mano venne sparata in avanti, restando attaccata
con degli strani fili neri al resto del corpo.
Kimblee
evitò il colpo e, dopo aver unito le mani, toccò
i fili, facendoli
esplodere. La mano cadde a terra ma Kakuzu non si scompose
minimamente e, scattando in avanti, riuscì a colpire
l'avversario
con un calcio, scagliandolo a qualche metro di distanza.
Si
inchinò poi a raccogliere la mano ma il terreno sotto i suoi
piedi
esplose in una colonna di fiamme e Kimblee, comodamente seduto nella
neve con le mani per terra, fissò la scena divertito.
-Questa
volta l'ho preso di sicuro.- si disse l'alchimista salvo poi essere
effettivamente confermato da Kakuzu stesso che uscì dal
piccolo
cratere venutosi a formare. La veste nera era completamente distrutta
ma in compenso la sua mano era di nuovo attaccata al corpo
attraversato da svariate cuciture.
-Quell'esplosione
avrebbe dovuto ucciderlo... invece se n'è uscito con la mano
attaccata. Qualcosa non va... che sia davvero un Homunculus?
Però
non ho visto niente che possa ricordare l'utilizzo di una Pietra
Filosofale-.
Kakuzu
sembrò notare il suo sguardo dubbioso e disse
“Sembra che tu non
sappia che pesci prendere ma non preoccuparti. Presto sarà
tutto
finito.” e, dalla sua schiena, fuoriuscirono quattro maschere
bianche tutte diverse tra di loro.
Entrambe
avevano una grossa quantità di fili neri attaccati ad esse
che
assunsero le sembianze dei loro corpi. Una di esse, però, si
accasciò subito al suolo gemendo come un animale morente.
Kimblee
non si fece impressionare e, velocemente, creò una serie di
esplosioni tutt'attorno a Kakuzu ma una delle creature
generò una
potentissima corrente d'aria che spazzò via il fumo
all'istante ed
investì in pieno l'alchimista.
A
qualche metro di distanza, Edward conficcò nuovamente la sua
lama
nel corpo di Hidan ma, come al solito, lui rimase in vita e
cercò di
colpirlo con la sua falce. Il biondo digrignò id enti
bloccando
l'ennesimo colpo ma, anziché avanzare, toccò la
falce dopo aver
unito le mani e l'arma andò in frantumi, con grande
disappunto di
Hidan.
“Tsk,
sei davvero un ostinato nanerottolo...”
“Non
chiamarmi nanerottolo!!!” esplose Edward lanciandosi a testa
bassa
verso Hidan che, da sotto la tunica tirò fuori un corto
bastone
retrattile nero dalla punta affilata. Con un rapido affondo,
trapassò
l'avversario alla spalla sinistra, per poi allontanarlo con un
calcio.
L'albino
leccò poi il sangue dalla punta della sua arma e la sua
pelle
divenne di colpo nera, con dei simboli bianchi che ricordavano le
ossa del suo corpo. Finito il cambiamento, si trapassò il
palmo
della mano destra e, con il sangue, disegnò a terra un
cerchio con
al suo interno un triangolo.
“Per
te è la fine piccoletto!” urlò Hidan ed
Edward, come previsto,
gli scagliò addosso. Hidan allora si conficcò la
lama nera nella
gamba sinistra ma, con sua somma sorpresa, Edward non
rallentò e lo
colpì con un cazzotto in piena faccia, schiantandolo contro
un muro
“Sei stupido? Perché diavolo ti sei ferito da
solo?!”
“La
tua gamba... non è normale.” osservò
Hidan massaggiandosi il
mento ed Edward, dandosi dei colpetti sulla gamba sinistra disse
“La
mia vera gamba non è più attaccata al mio corpo
da parecchio tempo
ormai”.
Hidan
assottigliò lo sguardo e si lanciò in avanti,
costringendo Edward
ad indietreggiare, riuscendo anche a ferirlo in alcune parti del
corpo, capendo così che solo il braccio destro e la gamba
sinistra
erano di metallo.
Tornato
dentro al suo cerchio, Hidan si conficcò velocemente la sua
arma
nella gamba destra e, questa volta, Edward si accasciò al
suolo
urlando per il dolore e tenendosi a sua volta la gamba destra.
“Ma
che diavolo...?!”
Con
una grassa risata, Hidan si conficcò poi la spalla sinistra
e Edward
urlò nuovamente per il dolore.
“Ora
sei stato maledetto e la tua morte mi aiuterà a raggiungere
l'estasi!”
“Merda!
Ma che diavolo sta succedendo?!” urlò Edward
quando il terreno
sotto ai piedi di Hidan esplose, scagliandolo dentro ad un edificio
abbandonato.
“Datti
una svegliata, Acciaio. Ti ha collegato a lui e finché
restava
dentro a quel cerchio poteva trasmetterti il dolore provocato dai
danni al suo corpo.” spiegò Kimblee mantenendo lo
sguardo sulle
creature di Kakuzu.
Edward
annuì ma poi gli sorse un dubbio “Quindi hai
attaccato senza
esitare sapendo benissimo che avrei potuto subire la stessa
sorte?!”
“Ti
ho salvato la vita, ora fa silenzio”.
“Noto
che tu sai usare la testa.” commentò Kakuzu
“Ho fatto bene a
lasciare il biondo ad Hidan, altrimenti sarebbe stato sconfitto in
pochi secondi”.
“Appena
finisco qua, ti ammazzo Kakuzu!” urlò Hidan
tornando in
combattimento contro Edward che però subì subito
svariate ferite a
causa del dolore alla gamba destra e alla spalla sinistra.
Il
biondo, gettandosi all'indietro, unì le amni per poi toccare
il
terreno. LA terra e la roccia si modificarono diventando degli spessi
spuntoni che trapassarono Hidan in più punti, recidendogli
il
braccio destro e parte della cassa toracica.
“Aaaah!
Fa una male cane! Giuro che ti ammazzo!!!” tuonò
Hidan
divincolandosi ma senza riuscire effettivamente a liberarsi.
-Meno
uno... ora devo aiutare...!- pensò Edward quando Kimblee
precipitò
di fianco a lui, con diverse ustioni sul corpo. L'alchimista
d'acciaio spostò lo sguardo e vide che delle quattro
maschere che si
erano staccate dal corpo di Kakuzu, due erano state distrutte, ma le
altre due si erano unite al suo corpo, andando ad affiancarsi alla
testa e facendo fuoriuscire una grossa quantità di fili neri
dal suo
corpo.
“Envy
mi sembra quasi decente al confronto...” commentò
Edward
rialzandosi a fatica insieme a Kimblee.
“Quelle
due maschere possono sparare fuoco e colpi di vento, diventando un
attacco molto più potente.” spiegò
Kimblee “Dobbiamo tirarlo
giù alla svelta”.
Edward
annuì e, unendo le mani, le posò poi sul terreno,
facendo
fuoriuscire dei lunghi arti di roccia che si abbatterono contro
Kakuzu, il quale però spiccò un balzo molto alto,
venendo centrato
in pieno da un'esplosione di Kimblee.
Cadendo
verso il basso, però, Kakuzu riuscì a sparare un
tornando di fiamme
misto ad uno di vento, generando una potente esplosione. Hidan venne
fatto a pezzi da quello stesso attacco, ma Edward e Kimblee si
salvarono grazie ad uno spesso scudo creato da entrambi.
Malgrado
il dolore, Edward scattò in avanti e cercò di
colpire Kakuzu con la
lama del suo avambraccio, fallendo però nell'impresa. I
nemico
allora lo affettò con i suoi tentacoli di fili ma Kimblee
sfruttando
il diversivo, azzerò la distanza tra di loro e, posando le
amni sul
corpo dell'avversario, lo fece esplodere dall'interno, scagliando
Edward sulla testa di Hidan che gli urlò dietro.
“Ah!
Quell'idiota si è fatto uccidere come un fesso!”
Edward
fissò visibilmente perplesso al testa parlante e, dopo
averla
sollevata, la portò vicino ad un pozzo “Spero che
non avrai
problemi se lo faccio”.
“Non
ci provare lurido tappo di merda!”
“Fai
pure.” acconsentì freddamente Kimblee e, in meno
di un secondo,
Edward scagliò la testa di Hidan in fondo al pozzo, udendo
compiaciuto il rumore delle ossa contro le rocce.
“Missione
compiuta!”
Kimblee
lo fissò per qualche secondo e disse “Sei ridotto
ad uno straccio,
Acciaio”.
“Fatti
i fatti tuoi! Sei ridotto male quanto me!”
“Fottuti
bastardi! Giuro che un giorno uscirò da qua e vi
ucciderò!!!”
urlò Hidan dal fondo del pozzo e Edward, con sguardo
snervato, gettò
una grossa roccia di sotto.
Non
si udì più niente.
“Ora
la missione è davvero completata!”
Angolo
del carnefice:
Good
evening! Eccoci qua con questo scontro scelto da me! Esatto, l'ho
scelto io e ora vi spiegherò le poche cose per questa cosa
particolare.
Ieri,
il primo ad aver recensito, ha ammesso di aver letto lo scontro di
sfuggita e quindi di non aver preparato uno scontro. Ha passato
quindi il testimone al secondo arrivato che però aveva
cancellato la
sua recensione. Dopo averle detto che poteva decidere lei lo scontro,
me ne ha proposto uno ma troppo tardi perché avevo ormai
già
iniziato a scrivere questo scontro.
In
conclusione, solo per oggi: nessuno può scegliere lo scontro
di
domani perché è già stato deciso.
Da
domani tornerà tutto come prima.
Alla
prossima!
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Capitolo 18 *** Elementi incompatibili ***
ELEMENTI
INCOMPATIBILI
Perché?
Perché dovevano capitarle solo cose orribili? Che cosa aveva
fatto
di male? Tutte le azioni malvagie compiute quando era insieme a
Phantom Lord ormai erano acqua passata e aveva dato prova di essere
un fedele membro di Fairy Tail.
Eppure,
per quanto si impegnasse, non riusciva ma a restare insieme alla
persona che le piaceva. Probabilmente qualche dio voleva mettersi in
mezzo, il dio dei fulmini per la precisione.
Luxus
camminava qualche metro davanti a Juvia, ignorando completamente le
varie espressioni facciali che variavano sul volto della ragazza.
Quando però si accorse del fatto che si era fermata a
contemplare un
mucchio di neve, iniziando a modificarlo per farlo somigliare a Gray,
si girò leggermente e disse “Ehi, muoviti. Il
viaggio è ancora
lungo”.
-Ma
perché Juvia è dovuta finire in missione con
questo qui?! Juvia
vorrebbe solo il suo Gray-sama! Ora le rivali di Juvia ne
approfitteranno per portarglielo via!-
La
ragazza fece qualche passo in avanti, andando poi a scontrarsi contro
la schiena di Luxus che si era fermato all'improvviso, fissando un
punto preciso davanti a lui.
Juvia
si sporse leggermente sulla destra e vide che, in mezzo agli alberi
ricoperti di neve, stava avanzando un ragazzo dai capelli neri e con
gli occhi del medesimo colore, armato di una strana katana dal fodero
e dall'impugnatura spigolosi.
“Fai
attenzione.” proferì Luxus tenendo le braccia
incrociate al petto
“E' pericoloso”.
Il
ragazzo si fermò a qualche metro dai due e, dopo averli
squadrati,
disse “Voi non siete ninja del villaggio della Nuvola,
né
Samurai.” e facendo un passo in avanti, scattò
all'istante ad alta
velocità, azzerando la distanza “Ma non posso
permettermi che
diciate a qualcuno di avermi visto”.
Senza
neanche estrarre la sua arma, cercò di colpire Juvia al
ventre con
l'impugnatura ma Luxus lo fermò con una mano senza neanche
guardarlo. Dopo un istante, il moro cercò di colpirlo con un
calcio,
ma stavolta fu Juvia a passare all'attacco, creando una lama d'acqua
che però mancò il bersaglio, il quale
indietreggiò velocemente.
-Usa
l'arte dell'acqua?- si domandò il moro estraendo la sua
katana -Non
avvertivo alcun chakra provenire da loro ma devo essermi sbagliato-.
“Ohi,
Juvia. Sistemiamo questo qua. Di certo non è un comune
paesano.”
disse Luxus iniziando a camminare in avanti. Dopo pochi passi, si
avvolse completamente in un manto di fulmini e si lanciò
addosso
all'avversario, i cui occhi diventarono rossi con tre piccoli segni
neri intorno alla pupilla.
Malgrado
la velocità di Luxus, il moro riuscì ad evitare
il colpo e si
spostò su un alto, ricoprendo a sua volta la sua lama di
elettricità
per poi menare un fendente contro il biondo che però lo
fermò a
mani nude.
Prima
che lo spadaccino potesse tentare un altro attacco, un tentacolo
d'acqua lo afferrò per la caviglia e, dopo averlo sollevato
di peso,
lo schiantò contro un albero.
Il
ragazzo accusò il colpo ma riuscì comunque a
vedere che il
tentacolo era collegato direttamente al corpo di Juvia così,
posando
una mano sul tentacolo, lo colpì con una scarica elettrica
che si
trasmise alla ragazza, folgorandola.
Juvia
urlò per il dolore e dissolse il tentacolo ma, prima che il
ragazzo
potesse toccare terra, Luxus gli si parò di fronte e lo
colpì con
un calcio al ventre, sbattendolo nuovamente contro la corteggia
dell'albero ma il corpo del nemico svanì in una nuvola di
fumo,
lasciando al suo posto un piccolo tronchetto.
Luxus
impiegò un secondo per sentirlo correre verso l'alto sul
tronco e,
alzando le braccia, scagliò un grosso raggio elettrico verso
il
bersaglio che all'ultimo saltò all'indietro, evitando
così il
colpo.
Inabilitato
però ad evitare a mezz'aria, venne colpito da un getto
d'acqua che
lo fece precipitare in un cespuglio, dalla quale uscì
leggermente
malconcio ma con la stessa espressione neutrale di prima.
Luxus
non batté ciglio e gli si lanciò nuovamente
contro, ma dalla
foresta arrivarono diversi kunai e shuriken che lo costrinsero a
fermarsi, per poi indietreggiare vicino alla compagna.
Dopo
pochi secondi arrivò un ragazzo biondo dagli occhi azzurri
con i
vestiti arancioni e neri coperti da una mantella bianca. Il nuovo
arrivato corse dal moro e urlò “Sasuke! Finalmente
ti ho
raggiunto! Stavi per sfuggirmi un'altra volta!”
“Naruto...
sei seccante come al solito.” lo fulminò Sasuke
con
un'occhiataccia, tornando poi a concentrarsi su Luxus e Juvia
“Vattene, non intendo ascoltarti o parlarti in questo
momento”.
“Vorrà
dire che ne parleremo dopo averli sconfitti!”
commentò euforico il
biondo sorridendo per poi mettersi di fianco all'amico/nemico.
Sasuke
sbuffò e, subito dopo, si lanciò addosso a Luxus,
indiziando a
combattere contro di lui e i suoi fulmini. Entrambi riuscivano ad
annullare gli attacchi elettrici dell'avversario e le uniche cose che
potevano fare erano gli attacchi fisici.
Tuttavia,
Sasuke riusciva senza problemi ad evitare tutti i pugni e i calci che
Luxus usava, mentre il biondo veniva ferito ogni tanto dalla katana
del nemico.
Dopo
l'ennesimo calcio evitato, Sasuke balzò all'indietro e dalla
bocca
sputò una grossa palla di fuoco che però venne
spazzato via da un
fulmine di Luxus.
“Spiacente,
ma una testa calda di mia conoscenza usa fiamme molto più
potenti.”
commentò Luxus per poi portarsi alle spalle di Sasuke,
venendo però
bloccato con un fendente.
I
due toccarono il terreno e ripresero il loro scontro, mentre a
qualche metro di distanza, Naruto evitava l'ennesima lama d'acqua di
Juvia, unendo le dita mo' di croce e creando così tante
copie di sé
stesso.
Dopo
lo stupore iniziale, Juvia iniziò a colpirle tutte quante
mentre i
vari colpi dei cloni le distruggevano il corpo d'acqua, che tornava
alla forma originale dopo pochi secondi.
“Uhm...
così non andiamo da nessuna parte.”
commentò il ragazzo “Proviamo
con qualcosa in più!”
Un
clone lo affiancò un secondo dopo e, insieme, crearono uno
strano
globo d'aria nella mano destra dell'originale che scattò poi
verso
Juvia, evitando alcuni tentacoli d'acqua.
“Rasengan!”
Naruto
colpì Juvia in pieno, facendola esplodere e distruggendo
anche un
grosso albero alle sue spalle, ma la ragazza tornò
velocemente in
forma umana e lo colpì con un getto d'acqua in pieno petto,
scagliandolo contro una roccia.
Il
giovane si rialzò dolorante e, osservando l'azzurra
combattere
contro i suoi cloni, decise di sedersi ed aspettare completamente
immobile.
Una
nuova esplosione fece crollare un albero e dal fumo venutosi a creare
sbucò un grosso falco con Sasuke sulla schiena che
scagliò diversi
aghi di elettricità contro Luxus, il quale li
spazzò via con un
cono di fulmini fuoriuscitogli dalla bocca che colpì un'ala
del
falco, facendolo scoppiare in una nuvola di fumo.
Sasuke
fissò intensamente Luxus con i suoi occhi rossi e il biondo
avvertì
una strana sensazione nel corpo per poi crollare al suolo di faccia.
Il moro atterrò poco lontano da lui ma, il tempo di girarsi,
Luxus
era nuovamente in piedi con una mano a massaggiarsi sulla testa.
“Sei
uscito dalla mia illusione?”
“Era
molto potente, ma gli umani con lacrime di drago hanno una resistenza
superiore a certe cose.” spiegò Luxus con la vista
ancora
annebbiata. Se non fosse stato per la sua forte volontà
unita ai
sensi di drago non si sarebbe mai ripreso in tempo.
Tuttavia,
quello scombussolamento gli costò caro dato che una lama di
elettricità lo trapassò nella coscia destra prima
che potesse
evitarla o annullarla.
L'occhio
destro di Sasuke cambiò ancora e una nuova illusione,
più potente
di quella di prima, colpì Luxus che stavolta
crollò al suolo senza
rialzarsi. Il moro si lanciò allora addosso a lui per
finirlo ma un
geyser d'acqua esplose dal terreno, colpendolo in pieno e proteggendo
così Luxus.
Sasuke
lanciò un'occhiata all'altro scontro e vide che Naruto
veniva difeso
da alcuni cloni mentre restava seduto a terra, consentendo
così a
Juvia di combattere anche contro di lui.
-Quella
testa quadra...-
Deciso
a combattere prima contro la ragazza, si lanciò contro di
lei ma,
prima che potesse raggiungerla, Naruto balzò contro di lei e
la
colpì con un cazzotto al volto, scagliandola contro un
albero,
crepando così la corteccia.
La
ragazza si rialzò dolorante e confusa. Era riuscito a
colpirla
malgrado il suo corpo d'acqua.
“Ora
che sono in modalità Eremitica, posso colpire il tuo corpo
liquido!”
esclamò il biondo i cui occhi erano gialli dalla pupilla
orizzontale.
Sasuke
tornò allora a concentrarsi su Luxus il quale, grazie
all'acqua di
Juvia, si era già ripreso dall'illusione. Il moro
cercò nuovamente
di colpirlo ma il dragon slayer del fulmine fece calare un fulmine
dal cielo che per poco non folgorò l'avversario.
Sasuke
riuscì a difendersi con la sua katana elettrificata ma Luxus
riuscì
quindi a colpirlo con un calcio al ventre, scagliandolo vicino a
Naruto che lo afferrò al volo, balzando poi in alto ed
evitando così
una lama d'acqua di Juvia.
Naruto
si lanciò allora contro Luxus e, grazie ad un clone,
creò un
rasengan ancora più grande del precedente, mentre
l'avversario
caricò parecchio potere magico nel pugno destro.
Luxus
urlò con tutto il fiato in corpo e colpì il
rasengan titanico di
Naruto, creando un'enorme esplosione di vento e fulmini che
spazzarono via diverse rocce e alberi ma nessuno dei due contendenti
uscì sconfitto dallo scontro.
“Ehi,
credi di poter diventare abbastanza veloce?”
domandò Sasuke
avvicinandosi al compagno che annuì con uno strano sorriso
“Bene,
allora preparati”.
Prima
che Luxus e Juvia potessero mettere in piedi una qualche tattica,
Naruto corse verso la ragazza mentre Sasuke andò addosso al
mago dei
fulmini.
Il
ninja biondo era tornato normale ed aveva estratto dei semplici kunai
per affrontare Juvia la quale gli scagliò addossò
come una grossa
onda. Nello stesso istante, Luxus si lanciò in avanti e si
preparò
a combattere di nuovo con Sasuke ma, i due ninja, in una lampo, si
scambiarono di posizione e Luxus si trovò di fronte a Naruto
il cui
corpo ora era completamente ricoperto da delle fiamme gialle.
Juvia
non capiva come fosse possibile, ma sembrava quasi che Sasuke fosse
stato lanciato da Naruto davanti a lei e ora, il suo occhio sinistro
era uguale all'altro e stava piangendo sangue.
-Amaterasu!-
Una
fiamma nera spuntò sul corpo di Juvia che, inspiegabilmente,
urlò
per il dolore, cercando di spegnerla ma senza riuscirci, venendo
consumata sempre di più da quell'oscuro potere.
“Juvia!”
urlò Luxus creando poi un'alabarda di fulmini e scagliandola
addosso
a Naruto dalla cui schiena però spuntò uno strano
arto che andò ad
intercettare l'attacco dell'avversario, distruggendolo.
Azzerando
al distanza, Naruto creò un rasengan nella mano destra e
colpì
Luxus. Il mago riuscì però a difendersi con le
braccia, vendendo
scagliato in aria dove venne afferrato al volo da un grosso arto
scheletrico avvolto da un'aura oscura.
Naruto
si girò verso Sasuke, notando che il braccio spuntava dalla
sua
schiena e il moro iniziò a stritolare Luxus, facendogli
sputare
parecchio sangue.
“Smettila
Sasuke! Non dobbiamo ucciderlo per forza!” urlò
Naruto, notando
poi Juvia ormai in fin di vita mentre veniva consumata dalla fiamma
nera.
“Te
l'ho detto Naruto... non intendo ascoltarti ora.”
sibilò Sasuke
per poi spezzare senza esitazione la cassa toracica del nemico,
uccidendolo in pochi istanti, lasciandolo poi cadere a terra.
Il
biondo fissò indignato la scena ma, quando tornò
a guardare Sasuke,
il moro era già svanito nel nulla. Ormai anche Juvia aveva
esalato
l'ultimo respiro e il suo corpo non era stato risparmiato, venendo
ridotto in cenere.
“Mi
dispiace per quello che vi è successo...”
iniziò Naruto andando a
ricoprire di neve il corpo di Luxus “... prometto che
fermerò
Sasuke, cosicché non possa fare ad altri quello che ha fatto
a voi!”
e scattò a tutta velocità verso al
città più vicina, sempre più
intenzionato a fermare il suo amico.
Angolo
del carnefice:
Ed
eccoci qua con la fine del terzo scontro 2 vs 2 di questa settimana!
Spero che lo scontro vi sia piaciuto e attendo lo scontro per domani
(cioè stasera)! Questo scontro l'ho tirato per le lunghe e
sono
ancora stato buono... Naruto e Sasuke in coop non sono avversari
proprio “facili” ecco... inoltre se notate o errori
o
“accelerazioni” è perché ho
iniziato a scrivere alle 23 e
anziché andare a dormire ho preferito finire lo scontro,
perciò
accontentatevi!
Ora
vi lascio con le regole!
1)
Il primo che arriva decide lo scontro successivo (dato che fate
quello che volete, decidete voi se metterlo via rec o in una
eventuale risposta). Ricordate che è uno scontro a tre per
questa
settimana.
2)
Chi ha scelto uno scontro non può scegliere quello dopo,
perciò
NaLu2001 non può scegliere.
3)
Quando richiedete uno scontro, potete specificare la versione dei
personaggi
4)
Evitate di usare sempre gli stessi personaggi che se no diventa
noioso scrivere quasi sempre le stesse cose...
5)
Non posso usare determinati personaggi perciò scegliete
quelli che
si conoscono un minimo (es di personaggi non utilizzabili: Zeref,
Shanks il rosso, il padre di Gon, Yhwach, ecc...)
6)
Onde evitare problemi o altro, eccovi un avviso: i vari personaggi
che combattono, appartengono ad universi diversi perciò
è normale
che, di solito, non potrebbero entrare in contatto tra di loro o che
le loro tecniche risultino inefficaci perciò
modificherò qualcosa
in modo tale che ci sia lo scontro, oppure lascerò tutto
com'è se
vedrò che non vi sono problemi
7)
Questa è più una nota personale: io sto scrivendo
uno scontro al
giorno perciò non arrabbiatevi/scandalizzatevi se racchiudo
scontri
che potrebbero durare almeno venti pagine (come questo ad esempio) in
8 pagine. Purtroppo il tempo che ho è limitato e quindi devo
adattarmi
8)
Allora, siccome ci pensavo già dai primi scontri (e ieri ne
ho avuto
una specie di conferma) ora pretendo (SI PRETENDO) un elemento che
faccia capire che voi abbiate letto lo scontro, perciò i
semplici
complimenti generali non bastano più. Così
vedremo quanti
effettivamente leggono le note e lo scontro (chi non seguirà
le note
non verrà degnato di risposta)
9)
Scegliete scontri equilibrati! Altrimenti faccio una fatica assurda
ad allungare il brodo senza concludere tutto dopo tre pagine...
10)
I fandom dalla quale potete scegliere i personaggi:
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Soul
Eater
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Fate
Zero
-Fate
Stay Night
-Hunter
x Hunter
-Tokyo
Ghoul
-Katekyo
Hitman Reborn
-Toriko
-Black
Bullet
-Code:
Breaker
-Akame
ga Kill
-OC
Alla
prossima!
|
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Capitolo 19 *** I re e gli alfieri ***
I
RE E GLI ALFIERI
Il
vasto oceano era pieno di segreti. Esistevano posti che pochi
conoscevano e altri ancora che non erano ancora stati scoperti, ed
era questo a renderlo così misterioso e affascinante.
I
pirati conoscevano molti più segreti di quanto la gente non
immaginasse e, uno dei segreti preferiti dai pirati di Barbabianca
era una grossa isola deserta sperduta in mezzo all'oceano.
Dopo
le loro scorribande, erano soliti rifugiarsi lì per svariate
ore,
riposandosi e festeggiando tutti insieme, ma quel giorno era diverso
dagli altri. Dopo aver condotto il capitano in cima ad una collina,
dove era solito bere un po' di alcool, Marco era stato mandato
indietro, ordinando a tutti di abbandonare l'isola e allontanarsi il
più possibile.
Lo
sguardo di Barbabianca era bastato a convincere Marco e nessuno degli
altri pirati aveva osato controbattere, allontanandosi come
richiesto. Il comandante della prima flotta, tuttavia, era tornato
poco dopo in volo, dopo essersi trasformato in una fenice avvolta da
fiamme azzurre e dorate.
Dopo
essere atterrato, iniziò a camminare verso il punto dove
aveva
lasciato il suo capitano e, quando lo trovò,
sgranò gli occhi per
la sorpresa nel vederlo intento a bere con un uomo molto anziano
dalla lunga barba grigi vestito con un kimono nero e una specie di
giacca bianca usata come mantello.
Poco
dietro all'anziano, vi era un uomo dai lunghi capelli bianchi vestito
nello stesso modo. Fu lui il primo ad accorgersi di Marco e lo
salutò
con un sorriso e un cenno della mano.
“Marco...”
lo chiamò Barbabianca “... sembra che tu non abbia
voluto ubbidire
al mio ordine”.
“Mi
dispiace padre, ma avevo un brutto presentimento al
riguardo.” si
giustificò il ragazzo per poi spostare lo sguardo sugli
altri due
“Loro chi sarebbero?”
Barbabianca
scoppiò in una fragorosa risata per poi bere un lungo sorso
di
alcool “Dei della Morte a quanto dicono. Sono qui per
me”.
Il
ragazzo sgranò nuovamente gli occhi e scattò
velocemente in avanti,
frapponendosi tra il suo capitano e i due intrusi.
“Uhm...
un ragazzino alquanto impulsivo.” commentò l'uomo
anziano davanti
a lui, sorseggiando leggermente il suo liquore “Faresti
meglio a
sposarti. Non ho tempo per insegnarti cosa sia il rispetto”.
Marco
avvertì all'improvviso una forte pressione su tutto il suo
corpo e
gli ricordo incredibilmente l'ambizione del re. Che fosse un
possessore di tutte e tre le ambizioni?
“Yamamoto...
smettila, sei venuto qua per me.” interferì
Barbabianca con voce
calma, generando una pressione simili addosso ai due Shinigami.
L'uomo dai capelli bianchi fissò sorpreso il pirata.
-Ha
un'aura incredibilmente potente... è praticamente allo
stesso
livello del reiatsu dell'onorevole Yamamoto...- pensò
l'albino,
notando poi che Marco non era indietreggiato neanche di un passo.
“Mmh...
hai ragione. Dunque direi di passare subito alla questione
più
importante” convenne Yamamoto, alzandosi poi in piedi, mentre
il
suo bastone da passeggio iniziava a svanire, mostrando la katana al
suo interno.
Marco
non attese neanche che l'uomo fosse pronto e scattò in
avanti,
cercando di colpirlo con un calcio, ma l'albino lo
intercettò con
entrambe le braccia, bloccando il colpo.
“Sarebbe
meglio per entrambi se io e te ce ne andassimo da qualche altra
parte.” commentò l'uomo e, dopo aver afferrato
marco per la
camicia, svanirono entrambi nel nulla, lasciando i due uomini da
soli.
Barbabianca
fissò intensamente Yamamoto che, estraendo con calma la
spada, disse
“Hai dei subordinati davvero fedeli, ma non rispettano gli
ordini”.
“Lui
è mio figlio, non sarebbe la prima volta che mi
disubbidisce.”
ribatté il pirata alzandosi, sovrastando lo Shinigami con
tutta la
sua altezza.
I
due si fissarono per diversi secondi, mentre il cielo iniziava pian
piano a rannuvolarsi e potenti tuoni si udivano in lontananza,
insieme all'infrangersi delle onde contro gli scogli.
In
un battito di ciglia, Yamamoto menò un veloce fendente dal
basso con
la sua katana, mentre Barbabianca calò un potente colpo
dall'alto
con la sua lunga arma.
Le
due armi cozzarono l'una contro l'altra, facendo scaturire parecchie
scintille e crepando pesantemente il terreno sotto ai loro piedi.
L'onda d'urto che ne derivò spazzò via rocce e
alberi nel raggio di
venti metri ma nessuno dei due batté ciglio.
Quando
tutto fu tornato alla normalità, entrambi ritirarono le loro
armi
vicino a loro e Yamamoto, con voce calma, disse “Sembra che
le mie
aspettative su di te fossero corrette. Potrò fare sul serio
in
questo caso”.
Compiendo
degli ampi passi in avanti, Yamamoto caricò il pugno
sinistro e lo
stesso fece Barbabianca. Quando i loro pugni si toccarono, l'intera
isola tremò, creando spesse crepe in tutto il terreno e
costringendo
gli animali a scappare verso il mare.
Lo
scambio di colpi finì nuovamente con un pareggio ma i due ne
approfittarono subito per colpirsi con le loro armi, generando
un'altra onda d'urto devastante.
Dopo
quel nuovo scambio, entrambi fecero un breve balzo all'indietro e
Yamamoto sembrò caricare un fendente con la spada ma le sue
parole
fecero presagire qualcos'altro “Riduci l'intero Universo in
cenere!
Ryujin Jakka!”
Menando
un fendente laterale, lo Shinigami scatenò delle potenti
fiamme
dalla sua lama che bruciarono all'istante tutte le cose presenti nei
dintorni. Vedendo le fiamme avvicinarsi, Barbabianca ghignò
commentando “Ehi ehi, tutta questa luce mi da fastidio agli
occhi”.
Dopo
aver portato il braccio sinistro contro il corpo, colpì
l'aria che
venne attraversata da delle crepe azzurre. L'impatto generò
una
potente onda d'urto che intercettò e dissipò le
fiamme, scuotendo
ancora una volta l'isola.
Yamamoto
passò subito all'attacco, cercando di colpire l'avversario
con la
sua katana avvolta dalle fiamme, e Barbabianca si fece sotto la sua
arma, avvolgendo la lama in una strana bolla azzurra che generava
potenti onde d'urto ogni volta che entrava in contatto con la lama
nemica.
Quello
non era uno scontro tra un pirata ed uno Shinigami. Era uno scontro
tra due mostri.
Su
un'isola non troppo lontana, Marco fissava a bocca aperta l'altra
isola venir fatta a pezzi, mentre il manto di nuvole nere veniva
letteralmente diviso in due. Sembrava uno scenario da fine del mondo.
“Ti
sconsiglio di andarci. Potresti restare coinvolto.”
commentò
Ukitake con un sorriso, mentre l'avversario cercava nuovamente di
colpirlo con una serie di calci.
“E
io dovrei abbandonare mio padre?” domandò Marco
trasformando le
braccia in ali di fuoco ed iniziando a volare intorno all'albino che
si portò in volo al suo stesso livello.
Dopo
un paio di giri, Marco cercò di colpirlo con i piedi, ora
trasformati in arti da rapace dotati di affilati artigli, ma Ukitake
li deviò grazie alla sua katana, cercando poi un modo per
ferirlo
del tutto ma senza successo.
Rigenerando
l'ennesima ferita, Marco passò poi nuovamente all'attacco e
andò
senza fermarsi contro Ukitake, riuscendo ad artigliarlo alle spalle,
conficcando gli artigli nella carne dell'avversario.
Ukitake
strinse i denti per il dolore e cercò di tagliargli le gambe
con la
sua arma, ma Marco lo colpì con una testata, riuscendo a
stordirlo
momentaneamente.
Subito
dopo, scese in picchiata ma, anziché far schiantare al suolo
l'avversario, all'ultimo portò le gambe in avanti,
lanciandolo sopra
di sé e, con i suoi artigli, lo trapassò al
torace, facendogli
vomitare un po' di sangue.
Ukitake
strinse ancora di più i denti e riuscì a tagliare
le gambe a Marco
all'altezza dei polpacci, sparandogli poi una sfera di fuoco rosso in
pieno petto da distanza ravvicinata.
I
due precipitarono al suolo pochi istanti dopo.
Marco
fu il primo a rialzarsi ma la ferita al petto causata dal colpo
dell'avversario non si rigenerò del tutto, lasciandogli
parecchio
dolore. Ormai si era rigenerato svariate volte ma quello strano
attacco era riuscito a ferirlo seriamente.
Ukitake
si rialzò pochi istanti dopo ma cadde subito in ginocchio e
vomitò
altro sangue. Marco notò che sembrava parecchio debilitato
eppure
non gli aveva colpito nessun organo vitale, al massimo poteva avergli
reciso una vena o un'arteria ma sembrava che stesse troppo male per
quel tipo di danno.
“Eh...
sembra che sia già arrivato al mio limite.”
commentò Ukitake con
un sorriso sincero “Non posso fermarti oltre... il corpo non
me lo
consente... ma ti avviso, se andrai su quell'isola, morirai”.
Marco
lo fissò per qualche secondo in silenzio ma poi
trasformò le sue
braccia in ali e spiccò il volo, dirigendosi verso l'isola
dove il
suo capitano stava combattendo.
Barbabianca
evitò una nuova fiammata e scaricò una scossa
sismica nel terreno
con un pugno, distruggendo parte dell'isola, ma Yamamoto
evitò il
terreno instabile balzando in avanti e menando un fendente dall'alto,
prontamente parato dall'arma dell'avversario.
I
due avversari avevano solo delle piccole ferite fresche sul corpo, ma
solo quelle di Yamamoto sanguinavano, dato che la sua arma,
bruciando, cauterizzava anche le leggere ferite, richiudendole.
Dopo
quell'ennesimo scambio di colpi, Yamamoto balzò
all'indietro,
spostando poi lo sguardo verso l'altra isola, dove vide Marco diretto
verso di loro. Barbabianca lo notò a sua volta e la cosa non
gli
piacque proprio per niente.
“Marco!
Vattene subito da qui!” tuonò il capitano, ma
Marco lo ignorò e
si lanciò addosso a Yamamoto, cercando ci colpirlo con un
calcio dal
basso.
Nel
tempo che Barbabianca impiegò per fare un semplice passo,
Yamamoto
colpì Marco con un potente pugno al torace, facendogli
sputare
moltissimo sangue.
Barbabianca
caricò un nuovo colpo con l'ira nei suoi occhi ma Yamamoto
con un
movimento della spada lo chiuse in una sfera di fuoco.
“Non
saresti dovuto venire qui, razza di moccioso disubbidiente.”
commentò Yamamoto riportando lo sguardo su Marco per poi
trapassarlo
dall'alto con la sua spada, scavandogli il torace fino al ventre.
Una
grossa quantità di sangue scaturì da
quell'orribile ferita ma
Yamamoto non batté ciglio, estraendo la sua arma dalle carni
carbonizzate del ragazzo.
-Merda...
ormai non posso più rigenerarmi...- pensò Marco
cadendo
all'indietro, quando vide qualcosa con la coda dell'occhio e,
sorridendo, disse “E tu non avresti dovuto sottovalutare mio
padre...”
Yamamoto
sgranò di colpo gli occhi e, girandosi appena verso destra,
fece in
tempo ad usare l'avambraccio sinistro per parare il pugno di
Barbabianca che scatenò una scossa sismica molto
più forte delle
altre.
L'aria
e lo stesso Yamamoto sembrarono frantumarsi ma il colpo gli
passò
praticamente attraverso, distruggendo l'enorme montagna al centro
dell'isola, scagliandolo poi a diversi metri di distanza.
Il
corpo senza vita di Marco tocco il terreno in quel momento ma il suo
capitano, con gli occhi iniettati di sangue, corse dietro al suo
avversario che si era già sistemato in posizione di
combattimento.
-Mi
ha rotto il braccio sinistro...- osservò Yamamoto per poi
spostare
lo sguardo sul suo avversario “Sembra che debba usare proprio
tutto
contro di te... Bankai...”
Le
fiamme svanirono nel nulla. Barbabianca fissò leggermente
sorpreso
la lama nera del suo avversario che sembrava vecchia e consumata ma
qualcosa gli diceva che era estremamente pericolosa, così
tentò di
attaccarlo con un fendente dall'alto.
Yamamoto
intercettò l'attacco con la sua katana e la parte superiore
dell'arma di Barbabianca venne completamente spazzata via. Il pirata
assottigliò leggermente lo sguardo e capì subito
che le fiamme non
erano svanite.
Suo
figlio Ace, una volta, gli aveva detto che esistevano fiamme talmente
potenti da non essere visibili ad occhio nudo.
“Fiamme
potenti...” sussurrò Barbabianca e Yamamoto
“Hai già avvertito
la loro presenza? Sei molto abile come immaginavo”.
Il
pirata lo ignorò e caricò il braccio sinistro
“Credi che una
fiammella come quella possa spaventare un padre che ha appena perso
suo figlio?!?”
Con
lo stupore di Yamamoto, Barbabianca menò un potente colpo
contro il
corpo dell'avversario, colpendolo in pieno. Lo Shinigami vide
distintamente l'arto dell'avversario coperto da una strana armatura
nera svanire nel nulla, eppure il colpo lo percepì alla
stessa
maniera, vomitando parecchio sangue, mentre un nuovo terremoto
scuoteva l'isola per l'ultima volta.
Dall'altra
isola, Ukitake vide un enorme tsunami avvicinarsi e
assottigliò lo
sguardo con preoccupazione “Che incredibile
potere...”
Yamamoto
sputò un grumo di sangue, osservando il moncherino sinistro
del suo
avversario, mentre Barbabianca gli riservava uno sguardo carico di
ira.
“Sei
davvero un avversario degno di tale nome... sei il primo a ridurmi in
questo stato.” si complimento Yamamoto “Ma ora
è tempo di
finirla.” e scattò in avanti, colpendo con un
affondo.
Il
pugno destro di Barbabianca arrivò per primo, colpendolo sul
cranio
ma, nell'esatto momento in cui la katana tocco il corpo del pirata,
esso venne completamente spazzato via.
Pochi
istanti dopo, Ukitake apparve di fianco allo Shinigami,
sorprendendosi della grossa ferita alla testa dalla quale sgorgava
parecchio sangue. Senza fiatare, Yamamoto si girò di scatto
e
vaporizzò lo tsunami con un fendente.
“Onorevole
Yamamoto, siete ferito...” osservò Ukitake ma
l'altro sbuffò
sonoramente, sedendosi pesantemente per terra “Ho sofferto
ferite
peggiori. Ora resterò qua fino a che non vedrò la
sua anima.
Quell'Edward Newgate diventerà un buon capitano del Gotei
13”.
Ukitake
annuì e fece per tornare a casa. Avrebbe inviato subito una
squadra
medica per sicurezza, ma la voce del comandante generale lo raggiunse
“Porteremo anche quel ragazzo con noi. Un capitano non
è nulla
senza un buon vice”.
L'albino
capì subito che si stava riferendo a Marco e, sorridendo,
annuì
“Farò preparare tutto il necessario per il loro
arrivo”.
Angolo
del carnefice:
Ed
eccoci qua con la fine del quarto scontro 2 vs 2 (un po' in anticipo
oggi)! Spero vivamente che vi sia piaciuto ma vi avviso: il primo che
prova a dire “Doveva vincere Barbabianca” lo
lincio. Io adoro
quel personaggio, ma Yamamoto è semplicemente una cazzo di
supernova
visto che le sue fiamme raggiungo milioni di gradi di temperatura,
perciò ad un minimo tocco era game over.
Spero
comunque di essere riuscito a rendere decente lo scontro e se
qualcuno è rimasto deluso da Marco vs Ukitake... sono un
ragazzo che
combatte a mani nude in volo o a terra contro uno il cui shikai
rispedisce gli attacchi dalla distanza... non potevo inventarmi cose
per la loro parte.
Ultima
cosa: chiunque dovesse arrivare primo, scriva NELLA RECENSIONE lo
scontro che vuole perché stasera non sarò a casa
e domani avrò
pochissimo tempo, perciò non potrò mettermi a
messaggiare per
ricevere lo scontro.
Ora
vi lascio con le regole!
1)
Il primo che arriva decide lo scontro successivo (dato che fate
quello che volete, decidete voi se metterlo via rec o in una
eventuale risposta).
2)
Chi ha scelto uno scontro non può scegliere quello dopo,
perciò
TheDevil non può scegliere.
3)
Quando richiedete uno scontro, potete specificare la versione dei
personaggi
4)
Evitate di usare sempre gli stessi personaggi che se no diventa
noioso scrivere quasi sempre le stesse cose...
5)
Non posso usare determinati personaggi perciò scegliete
quelli che
si conoscono un minimo (es di personaggi non utilizzabili: Zeref,
Shanks il rosso, il padre di Gon, Yhwach, ecc...)
6)
Onde evitare problemi o altro, eccovi un avviso: i vari personaggi
che combattono, appartengono ad universi diversi perciò
è normale
che, di solito, non potrebbero entrare in contatto tra di loro o che
le loro tecniche risultino inefficaci perciò
modificherò qualcosa
in modo tale che ci sia lo scontro, oppure lascerò tutto
com'è se
vedrò che non vi sono problemi
7)
Questa è più una nota personale: io sto scrivendo
uno scontro al
giorno perciò non arrabbiatevi/scandalizzatevi se racchiudo
scontri
che potrebbero durare almeno venti pagine (come questo ad esempio) in
8 pagine. Purtroppo il tempo che ho è limitato e quindi devo
adattarmi
8)
Allora, siccome ci pensavo già dai primi scontri (e ieri ne
ho avuto
una specie di conferma) ora pretendo (SI PRETENDO) un elemento che
faccia capire che voi abbiate letto lo scontro, perciò i
semplici
complimenti generali non bastano più. Così
vedremo quanti
effettivamente leggono le note e lo scontro (chi non seguirà
le note
non verrà degnato di risposta)
9)
Scegliete scontri equilibrati! Altrimenti faccio una fatica assurda
ad allungare il brodo senza concludere tutto dopo tre pagine...
10)
I fandom dalla quale potete scegliere i personaggi:
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Soul
Eater
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Fate
Zero
-Fate
Stay Night
-Hunter
x Hunter
-Tokyo
Ghoul
-Katekyo
Hitman Reborn
-Toriko
-Black
Bullet
-Code:
Breaker
-Akame
ga Kill
-OC
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Capitolo 20 *** Fiamme e Proiettili ***
FIAMME
E PROIETTILI
Un
giorno di libertà. Ancora non riusciva a crederci. Un giorno
lontano
da Reborn e tutte quelle cose legate al mondo della Mafia.
Per
un solo giorno poteva tornare ad avere la vita di un comune ragazzo
qual'era. Tsuna si guardò attorno, osservando con un sorriso
sincero
i vari bambini che giocavano insieme ai genitori.
Decise
di andarsi a sedere su una panchina e, quando la raggiunse,
trovò
una bambina dai capelli biondi con indosso una specie di pigiama. Gli
occhi erano pressoché chiusi e sembrava sul punto di
crollare.
“Ehi...
tutto bene?” domandò il ragazzo avvicinandosi e la
bambina,
alzando lentamente la testa, gli sorrise annuendo
“Sì... stavo
solo... riposando...” e mangiò quello che aveva
tutta l'aria di
essere un dolcetto al caffè.
“Ecco...
dove sono i tuoi genitori? Sei in pigiama e tutta sola.”
continuò
Tsuna leggermente preoccupato per la bambina che, negando con la
testa, disse “Non sono qui. Sto aspettando una
persona”.
“Capisco...
ti dispiace se mi siedo qui vicino?” domandò il
ragazzo e la
bambina negò nuovamente, facendosi un po' più in
là sulla
panchina. I due iniziarono a chiacchierare tranquillamente e venne
fuori che la biondina si chiamava Tina e, a detta sua, di sera si
sarebbe di certo ripresa.
Dopo
circa un'ora, Tsuna si alzò e le raccomandò di
non andarsene fino
all'arrivo del suo cosiddetto amico, dopodiché si
allontanò
salutandola.
Passarono
altre ore e il ragazzo, notando che ormai era sera, aveva deciso di
tornare a casa, passando nuovamente al parco, quando, arrivando in
prossimità della panchina dove aveva incontrato Tina, la
vide
davanti ad un umo vestito di rosso con una maschera bianca a
coprirgli interamente il volto.
I
due stavano parlando e la bambina sembrava quasi contrariata da
quello che le veniva detto.
Tsuna
non ci pensò neanche due secondi e, dopo aver indossato dei
guanti
di lana bianchi, tenuti nella tasca dei pantaloni, mangiò
delle
strane caramelle arancioni sferiche.
In
un secondo, gli occhi castani diventarono più vivi e
arancioni,
mentre una fiamma del medesimo colore divampò dalla fronte.
Nello
stesso istante, i guanti diventarono di metallo rosso con una parte
blu sul dorso delle mani ove era presente una X grigia.
Dai
guanti fuoriuscirono delle fiamme arancioni e, usandole per
scagliarsi in avanti, azzerò la distanza tra lui e l'uomo,
colpendolo poi con un calcio ma, con sua sorpresa, l'avversario lo
bloccò con l'avambraccio destro spingendolo poi indietro
senza
sforzo.
“Tsuna?”
commentò Tina leggermente sorpresa.
“Tina,
vattene via!” urlò Tsuna mantenendo lo sguardo
fisso sul tizio
mascherato che, dopo una breve risata, tirò fuori due
pistole
Beretta, una grigia e una nera, con delle piccole baionette
seghettate montate sotto le canne.
L'uomo
girò lentamente il capo verso Tina e la fissò con
i suoi freddi
occhi gialli. Lei non sembrò contenta della cosa ma,
voltandosi,
scappò in mezzo agli alberi, lanciando un ultimo sguardo a
Tsuna.
“Sembra
che tu debba imparare a gestire la tua
impulsività.” commentò
l'uomo con un tono di voce a metà tra il divertito e il
serio per
poi sparare due proiettili che vennero subito evitati da Tsuna.
Il
ragazzo avvertì distintamente il rumore dei proiettili che
trapassavano gli alberi alle sue spalle come niente ma
preferì
restare concentrato sul nemico “Che cosa stavi facendo a
Tina?”
“Niente
di niente.” disse l'uomo per poi ridere, sparando
successivamente
altri proiettili, alternando prima una pistola e poi l'altra.
Tsuna
evitò tutti i colpi, sfruttando le sue fiamme per volare
velocemente
tra gli alberi, usandoli come scudi temporanei, avvicinandosi man
mano all'avversario. Quando fu abbastanza vicino, ruotò su
sé
stesso ad altissima velocità e cercò di colpire
il nemico con un
calcio basso.
L'uomo
però saltò portando le gambe al petto e
abbassò le braccia,
sparando diversi colpi ma Tsuna scattò come un fulmine
all'indietro,
evitando i proiettili. Subito dopo volò in alto per poi
atterrare
davanti al bersagliò, cercando di colpirlo con una serie di
pugni
che vennero però tutti deviati con l'utilizzo dei soli
gomiti.
Con
un rapido movimento del braccio, l'uomo puntò la pistola
destra in
mezzo agli occhi di Tsuna che, inclinando la testa di alto,
evitò il
colpo, balzando poi all'indietro, ma un grosso proiettile fece a
pezzi un albero e gli sfiorò il polpaccio destro, aprendogli
comunque un grosso taglio.
Tsuna
digrignò i denti per il dolore e vide che l'uomo aveva
già puntato
le pistole in avanti ma, quando fece fuoco, una figura si mise
davanti al ragazzo e con uno strano tridente deviò tutti i
proiettili.
L'uomo
fissò con sguardo divertito il nuovo arrivato dai capelli
blu il cui
occhio destro era rosso e da esso scaturiva una fiamma color indaco.
“Mukuro?!”
esclamò Tsuna sorpreso fissando la schiena del suo salvatore
che,
mostrando un sorriso alquanto inquietante, domandò all'uomo
“Sembra
che tu abbia deciso di morire questa sera. Nessuno può
uccidere
Sawada, lui è il mio bersaglio”.
“Un
altro ragazzino deciso a combattere eh?” domandò
l'uomo
assottigliando lo sguardo per poi puntare un'arma verso il tridente
di Mukuro “Fossi int e starei attento al tuo
bastoncino”.
Solo
in quel momento Tsuna si accorse del fatto che il tridente del suo
compagno era stato danneggiato nei vari punti dove avevano impattato
i proiettili.
“Sawada,
c'è un altro nemico non molto lontano da qua che ti ha
sparato. Tu
pensa a lui, io mi occuperò di questo qua.” disse
Mukuro.
“Mi
stai aiutando?” domandò Tsuna leggermente sorpreso
ma l'altro si
affrettò a correggerlo “Sto solo proteggendo il
mio bersaglio, se
ti facessero fuori, perderei gran parte del divertimento”.
Il
ragazzo lo fissò in silenzio ma poi partì in volo
verso la
direzione dalla quale era arrivato il proiettile, mentre Mukuro si
lanciò nuovamente verso l'avversario.
L'uomo
rinfoderò le sue due pistole e, schioccando le dita,
generò una
sfera azzurra intorno a sé contro la quale andò a
schiantarsi il
colpo del ragazzo che, mantenendo quello strano sorriso, disse
“Non
mi sembri un membro della Mafia”.
“Indovinato,
io non appartengo a niente. Puoi chiamarmi Kagetane se vuoi.”
disse
l'uomo quando la sfera si allargò di parecchio e Mukuro fu
costretto
ad indietreggiare, dopodiché la sfera svanì.
L'occhio
destro di Mukuro sembrò ruotare su sé stesso e,
il simbolo al posto
della pupilla cambiò. Pochi istanti dopo, svariati serpenti
apparirono intorno a Kagetane che li osservò senza batter
ciglio,
uccidendoli poi senza problemi con le sue pistole.
Quando
riportò lo sguardo in avanti, Mukuro era ormai svanito nel
nulla.
Avvertì un movimento alle spalle e, senza girare,
piegò un braccio
sparando un colpo ma il ragazzo, dopo essere stato colpito,
svanì
nuovamente nel nulla.
Kagetane
assottigliò lo sguardo “Illusioni eh?”
Schioccando
nuovamente le dita, creò un'altra barriera e
sentì qualcosa cozzare
contro di essa. Voltandosi, vide Mukuro in piedi su una panchina con
uno sguardo soddisfatto.
“Quella
barriera è molto utile”.
“Anche
le tue illusioni a quanto pare.” aggiunse Kagetane, girandosi
interamente verso di lui “Sempre che tu stesso non sia
un'illusione”.
Il
sorriso enigmatico di Mukuro non gli diede una chiara risposta e il
ragazzo domandò “Usare un cecchino per colpire un
ragazzo... non
avete proprio cuore”.
Dopo
una breve risata, Kagetane disse “Non è nel mio
stile. Di solito
sono assistito da un'altra partner”.
“Un'altra?”
A
parecchi metri di distanza, Tsuna evitò un nuovo proiettile
spostandosi rapidamente a sinistra ma altri proiettili vennero
sparati verso di lui da altre angolazioni, costringendolo a compiere
svariate acrobazie aree per evitarli.
Gli
stavano sparando da almeno cinque punti ed erano tutti
incredibilmente precisi. Aumentando al velocità,
schizzò verso il
grosso edificio dalla quale gli stavano sparando quando vide una
figura vicino ad una finestra agli ultimi piani.
Aumentò
la quota ma altri proiettili lo raggiunsero, costringendolo ad
evitarli senza potersi avvicinare.
-Qua
è ora di cambiare tattica.- pensò il ragazzo per
poi far comparire
un piccolo leoncino giallo dalla chioma infuocata che si fuse al suo
guanto destro “Cambio Forma. Modo Difesa!”
Dal
guanto scaturì un mantello nero che bloccò con
facilità i
proiettili. Dopo l'ennesima raffica, il mantello svanì e
Tsuna
scattò a tutta velocità verso la finestra dov'era
presente la
figura che sembrava incredibilmente minuta.
Quando
fu a pochi metri, sgranò gli occhi per la sorpresa. Oltre al
sottile
vetro della finestra, vide Tina, i cui occhi prima blu mare erano
diventati completamente rossi.
La
bambina imbracciava un grosso fucile da cecchino con la quale
sparò
all'istante, costringendo Tsuna a difendersi nuovamente con il
mantello.
“Tina!
Che diavolo ci fai lì?!” urlò il
ragazzo avvertendo l'impatto dei
proiettili calibro 50 sul suo mantello. La bambina non gli rispose e
Tsuna notò degli strani robot grossi, quanto una palla,
levitare
intorno a lui.
In
quel momento dalla destra gli spararono altri due colpi e lui fu
costretto a ruotare per proteggersi anche da quelli, dato che il
mantello, per quanto fosse grosso, non lo copriva al cento per cento.
Tina
gli sparò a sua volta e il ragazzo si ritrovò
costretto in difesa
ma quello non fece altro che garantire una buona occasione per la
bambina. Comandando mentalmente le varie torrette preparate, fece
fuoco verso il torso di Tsuna, mirando sempre più in alto,
finché
non fu costretto a coprirsi il volto.
Il
dolore lo raggiunse velocemente e brutalmente. Abbassando lo sguardo
vide che il suo piede destro era stato completamente distrutto.
Urlando per il dolore, scattò a tutta velocità in
avanti,
beccandosi diversi proiettili di striscio finché non
impattò contro
Tina finendo a terra insieme a lei.
La
bambina si rialzò per prima e colpì il ragazzo
con un calcio al
ventre, sollevandolo dal terreno ma lui ne approfittò per
colpirla
con due rapidi pugni, mettendosi poi in equilibrio sull'unico piede
che gli era rimasto.
Tina
si rialzò subito, mettendo mano ad un grosso coltello e
cercò di
accoltellarlo parecchie volte, ma Tsuna riuscì a disarmarla
sparando
una sfera di fuoco che iniziò a pietrificare l'arma,
costringendo la
bambina a lasciarla andare.
-Non
posso usare lo Zero Point Breakthrough con lei... non avrei
abbastanza tempo.- osservò il ragazzo, quando Tina
scattò verso il
suo fucile e, anziché mirare a lui, mirò verso il
parchetto dove
stavano combattendo Mukuro e Kagetane.
La
bambina sparò un colpo solo ma Tsuna scattò
velocemente in avanti e
la colpì con un pugno nella schiena. Lei strinse i denti e,
ruotando, usò il fucile come mazza per colpirlo in testa. Un
grosso
rivolo di sangue scese lungo la guancia del ragazzo che si
rialzò in
volo subito dopo.
Tina
provò a sparargli ma Tsuna volò fuori
dall'edificio e puntò
entrambe le amni verso il piano dove si trovava la bambina, che ormai
aveva capito si trattava solo di un'assassina.
Delle
grosse fiamme scaturirono dai guanti andando oltre Tsuna che per solo
un secondo chiuse gli occhi, sperando di poter dimenticare il volto
della bambina. Quando li riaprì, dai palmi delle mani
scagliò un
imponente raggio di energia.
Tina
scattò verso l'interno dell'edifico ma il piano sulla quale
si
trovava saltò in aria, scagliando fiamme ovunque. Dopo
diversi
secondi, Tsuna cercò con lo sguardo il cadavere della
bambina, ma il
fumo era troppo denso, così volò verso il
parchetto.
In
quel momento, Kagetane evitò un affondo di Mukuro, che
riuscì
comunque a graffiargli la maschera.
Pochi
istanti prima, un proiettile aveva colpito Mukuro in pieno sul
tridente, spezzandogli due delle lame, ma la terza resisteva ancora.
Malgrado le sue grandi illusioni, Kagetane era sempre riuscito ad
evitare qualsiasi attacco ricorrendo alla sua barriera e questo aveva
visibilmente innervosito Mukuro.
Dal
cielo arrivò Tsuna che cercò di colpire Kagetane,
il quale, seppur
a fatica, evitò il colpo, evitando poi anche la serie di
pugni che
il ragazzo gli rifilò prima di cadere a terra.
La
ferita alla gamba ormai lo stava facendo svenire ma non poteva farlo,
non fin quando quel tizio era ancora in piedi. Kagetane
puntò una
pistola verso Tsuna e premette il grilletto ma il proiettile venne
bloccato dal mantello di Tsuna.
Un
istante dopo, Mukuro, che ora impugnava uno strano bastone con degli
anelli attaccati in punta, lo colpì al torace con un
fendente,
spezzandogli il fiato e facendolo schiantare contro un albero.
L'uomo
mascherato emise una leggera risata e si rialzò seppur
barcollante,
mentre Mukuro si frapponeva davanti al ragazzo ferito a terra. Dopo
una breve pausa, il giovane guardiano scattò in avanti e
cercò di
colpire nuovamente Kagetane che si difese con le baionette delle sue
pistole.
Tuttavia,
dopo un colpo andato a vuoto, Mukuro lo disarmò della
pistola destra
e, scansandosi di alto, spostò la pistola sinistra verso
l'esterno,
mentre dalle sue spalle spuntava Tsuna, spinto in avanti con la
fiamma del guanto sinistro e il pugno destro pronto a colpire.
Kagetane
affilò lo sguardo e spostò il braccio destro in
avanti. Tsuna
scagliò il pugno ma l'uomo riuscì a toccargli la
spalla sinistra
per primo.
“Endless
Scream”.
Un
raggio di energia spappolò la spalla di Tsuna, staccandogli
di netto
il braccio sinistro e distruggendogli parte della cassa toracica. Il
castano, così come Mukuro, sgranò gli occhi per
la sorpresa,
cadendo all'indietro per la forza del colpo.
Il
guanto destro tornò una semplice guanto di lana ma il
leoncino
spuntò sul dorso della mano e ruggì verso
Kagetane. L'uomo si
spostò di lato ma vide il suo arto sinistro iniziare a
pietrificarsi.
-E'
fatta.- pensò Mukuro con un ghigno, quando un nuovo sparo si
udì
nell'aria e il braccio sinistro dell'uomo saltò via
all'altezza
della spalla, prima che la pietrificazione potesse raggiungere il
busto.
Il
guardiano della nebbia si girò di scatto, vedendo Tina
ricoperta di
bruciature e ferite su tutto il corpo con un fucile in mano.
La
bambina sparò nuovamente ma Mukuro evitò il
colpo, scattando poi in
avanti, quando incrociò dei sottili fili che gli tagliarono
la
pelle. Solo in quel momento vide uno strano dispositivo attaccato al
braccio di Tina dalla quale fuoriuscivano quei fili.
Alle
sue spalle, Kagetane lo colpì nella schiena con un
proiettile,
facendogli sputare sangue e Tina lo colpì con un colpo nel
petto.
Mukuro tossicchiò altro sangue e, girandosi verso Tsuna,
disse
“Eh... sembra che dovrò rinunciare alla mia
preda”.
La
sua immagine si distorse e, al suo posto, apparì un uomo di
mezz'età
che crollò morto al suolo.
“E'
stato lui stesso un'illusione per tutto questo tempo.”
commentò
Kagetane rialzandosi.
“Stai
bene?” domandò Tina avvicinandosi all'uomo che
rispose “Ma
certamente, anzi, ora potrò farmi installare un arto di
Varanium
come Satomi-kun!”
Tina
fissò curiosa l'uomo intento a ridere e, per qualche strano
motivo,
scoppiò in una piccola risata a sua volta, volgendo poi lo
sguardo,
ora di nuovo triste, verso il corpo di Tsuna “Mi dispiace
Tsuna...
oggi non ci saremmo mai dovuti incontrare...”
Angolo
del carnefice:
Ed
eccoci qua con la fine del quinto ed ultimo scontro 2 vs 2! Spero che
vi sia piaciuto anche se so già che ci sarà chi
avrà da ridire
sull'esito dello scontro ma risponderò a tutti domani u.u
ora vado a
letto!
Ah,
gli scontri per la settimana prosima tornano ad essere scontri: 1 vs
1!
Ora
vi lascio con le regole!
1)
Il primo che arriva decide lo scontro successivo (dato che fate
quello che volete, decidete voi se metterlo via rec o in una
eventuale risposta).
2)
Chi ha scelto uno scontro non può scegliere quello dopo,
perciò
Heartly non può scegliere.
3)
Quando richiedete uno scontro, potete specificare la versione dei
personaggi
4)
Evitate di usare sempre gli stessi personaggi che se no diventa
noioso scrivere quasi sempre le stesse cose...
5)
Non posso usare determinati personaggi perciò scegliete
quelli che
si conoscono un minimo (es di personaggi non utilizzabili: Zeref,
Shanks il rosso, il padre di Gon, Yhwach, ecc...)
6)
Onde evitare problemi o altro, eccovi un avviso: i vari personaggi
che combattono, appartengono ad universi diversi perciò
è normale
che, di solito, non potrebbero entrare in contatto tra di loro o che
le loro tecniche risultino inefficaci perciò
modificherò qualcosa
in modo tale che ci sia lo scontro, oppure lascerò tutto
com'è se
vedrò che non vi sono problemi
7)
Questa è più una nota personale: io sto scrivendo
uno scontro al
giorno perciò non arrabbiatevi/scandalizzatevi se racchiudo
scontri
che potrebbero durare almeno venti pagine (come questo ad esempio) in
8 pagine. Purtroppo il tempo che ho è limitato e quindi devo
adattarmi
8)
Allora, siccome ci pensavo già dai primi scontri (e ieri ne
ho avuto
una specie di conferma) ora pretendo (SI PRETENDO) un elemento che
faccia capire che voi abbiate letto lo scontro, perciò i
semplici
complimenti generali non bastano più. Così
vedremo quanti
effettivamente leggono le note e lo scontro (chi non seguirà
le note
non verrà degnato di risposta)
9)
Scegliete scontri equilibrati! Altrimenti faccio una fatica assurda
ad allungare il brodo senza concludere tutto dopo tre pagine...
10)
I fandom dalla quale potete scegliere i personaggi:
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Soul
Eater
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Fate
Zero
-Fate
Stay Night
-Hunter
x Hunter
-Tokyo
Ghoul
-Katekyo
Hitman Reborn
-Toriko
-Black
Bullet
-Code:
Breaker
-Akame
ga Kill
-OC
Alla
prossima!
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Capitolo 21 *** L'angelo e il demone ***
L'ANGELO
E IL DEMONE
Un
leggero vento soffiava lungo quella strada di campagna, sollevando un
leggero strato di polvere dal suolo e facendo oscillare i rami dei
pochi alberi presenti, disperdendo nell'aria le foglie.
Un
ragazzo era appoggiato ad un piccolo muretto diroccato sul bordo
della strada, con le braccia incrociate al petto e il mento contro il
petto, con gli occhi chiusi.
I
capelli neri erano tenuti all'indietro ma alcune ciocche gli
ricadevano in avanti, oscillando a causa del vento. Il fisico snello
era coperto da una maglietta viola senza maniche, abbinata a delle
protezioni di ferro sulle spalle, e da dei calzoni neri tenuti su da
una cintura marrone, mentre ai piedi calzava degli anfibi scuri.
“Quindi
sarebbe lei il mio bersaglio?”
“Precisamente.”
disse l'uomo con uno strano sorriso.
“Cosa
ti fa pensare che io voglia ucciderla?”
“Beh...
credevo che angeli e demoni non andassero d'accordo.”
azzardò
l'uomo con sguardo vittorioso, mentre il giovane gli riservava uno
sguardo carico di disgusto e leggero odio.
Riaprì
lentamente i suoi occhi azzurro cielo, volgendo leggermente il volto
verso destra. Qualcuno si stava avvicinando.
Passarono
pochi minuti e alla fine, una giovane ragazzi dai lunghi capelli
bianchi con un vestito nero indosso, apparve lungo la strada. I
grandi occhi blu erano radiosi e osservavano attentamente il
panorama, fin quando non si soffermarono sul ragazzo.
I
loro sguardi si incrociarono per diversi secondi ma, mentre dagli
occhi della ragazza usciva una sincera curiosità, quelli di
lui
erano freddi e privi di emozioni.
Distogliendo
lo sguardo, il moro si discostò dal muretto e si
piazzò in mezzo
alla strada “Mirajane Strauss immagino”.
La
ragazza annuì mostrando un sorriso sincero ma, quando
riportò il
suo sguardo sul ragazzo, i suoi occhi erano diventati più
minacciosi
senza tuttavia cambiare di una virgola, ma il giovane
avvertì il
cambiamento direttamente sulla pelle “Posso sapere chi sei
tu,
invece?”
“Jacques
Offenbach.” rispose il moro con voce ferma mantenendo lo
sguardo
freddo -Mi stavo chiedendo come potesse essere considerata un
pericolo... ma credo di averlo capito-.
Chiudendo
gli occhi, fece un respiro profondo per poi riaprirli di colpo e
scattare verso la ragazza. Quando le fu davanti, cercò di
colpirla
con un montane al ventre ma Mira deviò leggermente il colpo
con la
mano sinistra, spostandosi poi verso destra ed evitando completamente
il colpo.
Jacques
cercò allora di colpirla con un calcio laterale ma lei,
posando le
mani sulla gamba dell'avversario, fece una capriola in avanti ed
evitò il calcio, portandosi così alle spalle del
ragazzo.
Non
si girarono e Jacques alzò leggermente lo sguardo verso il
cielo.
Era arrivato il momento di mettere una marcia in più.
In
quel preciso momento, però, avvertì una grossa
quantità di potere
magico alle sue spalle e i vari sassolini vicino a lui si sollevarono
dal suolo, mentre un grosso cerchio magico nero appariva sopra di
loro.
Senza
esitare, Jacques balzò in avanti e una forte luce
illuminò Mira,
costringendo a il ragazzo a coprirsi gli occhi con un braccio. Quando
il bagliore svanì, il nuovo aspetto di Mira venne reso
visibile.
Ora
aveva i capelli sparati verso l'alto, degli occhi molto più
freddi,
un completo viola che le copriva il corpo lasciando però
poco spazio
all'immaginazione, degli stivali col tacco alti, una coda simile a
quella di un rettile o di uno scorpione e dei guanti metallici dorati
che gli arrivavano fino ai gomiti.
La
giovane lanciò un'occhiata fredda all'avversario,
accompagnandola
con un sorriso perfido “Sorpreso?”
Jacques
non batté ciglio, limitandosi a togliere della polvere dai
suoi
calzoni “Take Over Satan Soul... ora capisco le parole di
quell'uomo”.
“Quale
uomo?” domandò l'albina, intuendo che si trattasse
di colui che
aveva commissionato quell'attacco.
“Nulla
che ti riguardi demone.” sibilò Jacques prima che
una luce bianca
avvolgesse interamente il suo corpo. Come con Mira, anche questo
bagliore durò pochi secondi e tanto bastò a far
cambiare il corpo
del ragazzo, anche se non di molto.
Ora
i capelli scuri erano lisci e lunghi fino alle anche, mentre il
fisico era diventato più esile e delle grandi ali bianche
piumate
gli erano spuntate dalla schiena, generando un grosso spostamento
d'aria.
“Take
Over Angel Soul uh? Magia interessante.” commentò
Mira con uno
strano sorriso per poi lanciarsi addosso all'avversario.
La
ragazza menò un veloce diretto col braccio destro ma Jacques
lo
bloccò col palmo della mano senza batter ciglio. Subito
dopo,
strinse la mano intorno al pugno dell'avversaria e, dopo averla
sollevata di peso, la fece schiantare al suolo di faccia.
Fece
per lasciarla andare, ma la coda di Mira si avvolse intorno al polso
di Jacques e lo tirò a sé. Nello stesso istante,
la ragazza alzò
la testa e lo colpì con la fronte direttamente sul naso,
stordendolo.
Questo
però non impedì al ragazzo di afferrarla per la
coda e, dopo aver
girato su sé stesso un paio di volte, scagliarla contro il
muretto
dove era precedentemente appoggiato, distruggendolo con la forza
dell'impatto.
Librandosi
in volo, le andò incontro, afferrandola per la faccia e la
conficcò
nel terreno, scavando poi un solco nel terreno con essa. Tuttavia,
Mira posò una mano sul petto del ragazzo e da essa
scaturì una
scossa elettrica che colpì il ragazzo facendogli digrignare
i denti.
L'attacco
della ragazza però non era ancora finito dato che lo
colpì con
delle altre scariche in rapida successione e alla fine, Jacques, fu
costretto a lasciarla andare, alzandosi in quota.
Rialzandosi
subito dopo, Mira portò le mani sulla schiena e
tirò fuori delle
grosse ali da pipistrello, grazie alla quale raggiunse Jacques ed
iniziò a combattere a mezz'aria in uno scontro corpo a corpo.
Evitando
un pugno troppo largo, il ragazzo poso a sua volta le amni sul ventre
della ragazza e dell'elettricità si generò in
esse ma, anziché
disperderla in tutto il corpo, riuscì a condensarla in un
solo
punto, sparando un vero e proprio proiettile elettrico che
trapassò
la ragazza da parte a parte, facendole vomitare un po' di sangue.
La
ragazza indietreggiò di colpo e, tendendo una mano in
avanti, creò
un cerchio magico oscuro dalla quale scaturirono dei lunghi arti
d'ombra che cercarono di ghermire Jacques.
Il
ragazzo, voltando rapidamente e con degli improvvisi cambi di
direzione, creò a sua volta un cerchio magico bianco e da
esso
schizzarono diverse lame luminose che, colpendo gli arti d'ombra, li
dissolsero nell'aria.
Subito
dopo, Jacques scagliò diversi raggi di luce dalle mani ma
Mira
riuscì ad evitarli, tenendosi una mano sulla ferita. Volando
rasente
al suolo, la ragazza raggiunse un piccolo bosco e svanì
sotto le
fronde degli alberi.
Il
ragazzo assottigliò lo sguardo e, fermandosi in volo, chiuse
gli
occhi per concentrarsi. Mira era svanita nel nulla così come
la sua
aura ma quel bosco non era grande e, se fosse uscita, lui l'avrebbe
vista.
Si
avvicinò leggermente al suolo per poi unire le mani in segno
di
preghiera. Un forte bagliore dorato scaturì dalle mani e
diventò
via via più potente. Dopo pochi istanti, aprì le
mani, creando due
sfere di luce, una per mano, e puntando le braccia verso gli estremi
del bosco, sibilò “Holy Explosion!”
Dalle
sfere di luce scaturirono due grossi raggi di energia che spazzarono
via gli alberi come se fossero di carta. Jacques, iniziò ad
avvicinare le braccia tra di loro e, seguendo quel movimento, i raggi
di energia rasero al suolo l'intero bosco, creando una grossa nube di
fumo.
Il
ragazzo si portò una mano sul volto, cercando di controllare
la
respirazione e scuotendo la testa per calmarsi. La cosa stava andando
un po' troppo per le lunghe.
“Sei
davvero potente come si dice in giro.” sibilò il
giovane girandosi
di scatto e beccandosi un pugno in pieno sulla mascella che lo
scagliò a svariati metri di distanza.
Jacques
si rialzò quasi subito sputando un po' di sangue e
tastandosi il
punto colpito -Mi ha rotto l'osso...-
Avvertendo
un forte potere magico, riportò lo sguardo su Mira che aveva
appena
creato una sfera oscura nella mano destra. Distendendo il braccio in
avanti, urlò “Evil Explosion!”
Il
raggio di energia oscura saettò verso il bersaglio ma il
moro,
anziché evitarlo, si spostò leggermente sulla
sinistra e fece in
modo che il colpo andasse contro il palmo della sua mano destra.
Sfruttando
la forza dell'attacco, iniziò a ruotare su sé
stesso, trascinando
il raggio con sé che divento via via sempre più
chiaro e luminoso,
diventando poi luce pura.
Mira
fissò sorpresa lo strano evento e Jacques, arrestandosi di
colpo,
sussurrò “L'oscurità è
generata dalla luce. Ciò che crei posso
usarlo contro di te.” e scagliò la grossa sfera di
luce contro
Mira, centrandola in pieno, generando una grossa esplosione.
Dal
cratere venutosi a creare, uscì Mira con diverse ustioni su
tutto il
corpo. Le ali erano state distrutte e sembrava parecchio debilitata,
ma lo stesso valeva per Jacques, che aveva la fronte impregnata di
sudore e il fiatone.
-E'
molto forte...- pensò la ragazza, richiamando a
sé tutto il potere
magico che le era rimasto -... devo riuscire a concludere lo scontro
con questo colpo.- per poi girarsi sul fianco sinistro, creando una
grossa sfera vorticante di oscurità nelle mani.
Jacques
osservò silenziosamente la sua avversaria, alzando il
braccio destro
verso il cielo, con il palmo aperto verso l'alto. Malgrado le grosse
nuvole nere, leggere scie di luce discesero verso di lui,
accumulandosi nella mano fino a diventare una sfera grossa quanto una
palla.
Il
ragazzo ruotò poi leggermente la mano, stringendo pian piano
le dita
e la sfera di luce si plasmò diventando una luna katana
sprovvista
di guardia che emanava un forte bagliore dorato.
Mira
osservò il suo avversario, domandandosi come potesse essere
così
freddo a quell'età “Sai... saresti stato un ottimo
membro per
Fairy Tail”.
Il
ragazzo rimase in silenzio per qualche secondo ma alla fine disse
“Sarà per un'altra vita”.
L'albina
finì di caricare il colpo “Soul...!”
nello stesso istante in cui
il moro iniziò a calare il fendente con la sua arma
“Evil...!”
“...
Extincion!!!”
Mira
scagliò un enorme raggio di oscurità, mentre
dalla lama di Jacques
scaturì un imponente raggio di luce che si
abbatté contro quello
dell'avversaria. Il terreno iniziò a tremare e spesse crepe
lo
percorsero intorno ai due sfidanti.
Portando
anche la seconda mano sull'impugnatura della lama, Jacques
urlò con
tutto il fiato che gli era rimasto in corpo e, generando enormi
scintille, il suo attacco dissipò quello di Mira, generando
un
abbigliante flash che lo privò della vista per qualche
secondo.
Quando
li riaprì, davanti a sé vide solo la desolazione
ma nessun segno di
Mira.
Un
rivolo di sangue gli colò fuori dalla bocca e lui, facendo
un
leggero respiro, domandò “Ti ho mancata?”
“No...”
sussurrò Mira di fianco a lui, con la mano destra ancora
conficcata
nel corpo dell'avversario “... mi hai colpita in pieno
però... il
tuo attacco elimina tutto ciò che è
malvagio”.
“Tsk...
ora le ho sentite davvero tutte...” bofonchiò il
moro tornando al
suo aspetto normale “Un demone che non è malvagio,
sembra una
storiella per bambini...”
Mira
gli posò l'altra mano sulla spalla, estraendo delicatamente
l'altra
“Posso ancora portarti ad un ospedale non molto
lontano”.
Lui
la fissò con i suoi occhi freddi e la spintonò
con il braccio,
facendola allontanare “Non ho bisogno di aiuto... e di certo
non lo
chiederò ad un demone”.
Mira
tornò alla forma umana e lo osservò in silenzio
allontanarsi,
finché il ragazzo non cadde in ginocchio, tenendosi una mano
sulla
ferita. Dopo aver preso fiato, disse il nome dell'uomo che gli aveva
commissionato quell'assassinio.
“Ora
cercatelo e fagli ciò che hai fatto a me... dovrebbe
riuscirti bene
demone...” tossì Jacques insieme ad altro sangue
per poi
accasciarsi al suolo senza emettere alcun suono.
Mira
lo fissò in silenzio, guardandosi poi la mano sporca di
sangue. Non
era la prima volta che uccideva, lo aveva fatto più volte
per
difendere la sua gilda, ma aveva sempre cercato di evitarlo.
Eppure,
questa era la prima volta che si sentiva così male.
“Sono
davvero un demone quindi...”
Angolo
del carnefice:
Ed
eccoci qua con il primo scontro 1 vs 1 della settimana! Chiedo scusa
per il ritardo ma ieri sera non ho avuto proprio tempo (ed
ispirazione) per scrivere, perciò ho ripreso stamattina e
stasera,
ovviamente arriverà l'altro scontro così mi
riporto in pari.
Dunque,
a questo giro abbiamo potuto osservare Mira Jane (con solo la prima
forma del Satan Soul) contro Jacques (OC creato da TheDevil che
potete osservare meglio nelle sue long di fairy tail). Spero di aver
reso bene questo OC perché non l'ho mai usato e ho paura di
averlo
reso forse troppo freddo o altro. AH, per chi se lo stesse
chiedendo... sì, è stato creato su un personaggio
di final fantasy.
Aspetto
dunque lo scontro per stasera!
Ora
vi lascio con le regole con una novità!
1)
Il primo che arriva decide lo scontro successivo (dato che fate
quello che volete, decidete voi se metterlo via rec o in una
eventuale risposta).
2)
Chi ha scelto uno scontro non può scegliere quello dopo,
perciò
TheDevil non può scegliere.
3)
Quando richiedete uno scontro, potete specificare la versione dei
personaggi
4)
Evitate di usare sempre gli stessi personaggi che se no diventa
noioso scrivere quasi sempre le stesse cose...
5)
Non posso usare determinati personaggi perciò scegliete
quelli che
si conoscono un minimo (es di personaggi non utilizzabili: Zeref,
Shanks il rosso, il padre di Gon, Yhwach, ecc...)
6)
Onde evitare problemi o altro, eccovi un avviso: i vari personaggi
che combattono, appartengono ad universi diversi perciò
è normale
che, di solito, non potrebbero entrare in contatto tra di loro o che
le loro tecniche risultino inefficaci perciò
modificherò qualcosa
in modo tale che ci sia lo scontro, oppure lascerò tutto
com'è se
vedrò che non vi sono problemi
7)
Questa è più una nota personale: io sto scrivendo
uno scontro al
giorno perciò non arrabbiatevi/scandalizzatevi se racchiudo
scontri
che potrebbero durare almeno venti pagine (come questo ad esempio) in
8 pagine. Purtroppo il tempo che ho è limitato e quindi devo
adattarmi
8)
Allora, siccome ci pensavo già dai primi scontri (e ieri ne
ho avuto
una specie di conferma) ora pretendo (SI PRETENDO) un elemento che
faccia capire che voi abbiate letto lo scontro, perciò i
semplici
complimenti generali non bastano più. Così
vedremo quanti
effettivamente leggono le note e lo scontro (chi non seguirà
le note
non verrà degnato di risposta)
9)
Scegliete scontri equilibrati! Altrimenti faccio una fatica assurda
ad allungare il brodo senza concludere tutto dopo tre pagine...
10)
Personaggi di nuovo selezionabili: GAJEEL e GREED.
11)
I fandom dalla quale potete scegliere i personaggi:
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Soul
Eater
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Fate
Zero
-Fate
Stay Night
-Hunter
x Hunter
-Tokyo
Ghoul
-Katekyo
Hitman Reborn
-Toriko
-Black
Bullet
-Code:
Breaker
-Akame
ga Kill
-OC
Alla
prossima!
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Capitolo 22 *** La morte che sfida l'oscurità ***
LA
MORTE CHE SFIDA L'OSCURITA'
Un'altra
missione era stata completata dai suoi sottoposti. Un'altra
ricompensa era finita nelle tasche della sua gilda. Un altro gruppo
di deboli era stato spazzato via.
La
giornata era iniziata nel migliore dei modi, non c'era alcun dubbio.
L'amplio sorriso sul volto dell'uomo favoriva tale ipotesi e il fatto
che canticchiasse sorseggiando vino alimentava ancora di più
quell'idea.
Dopo
qualche istante, l'uomo si alzò in piedi, andando ad
affacciarsi
sulla finestra che dava sull'enorme salone della gilda, osservando
per qualche secondo gli altri maghi li riuniti mentre si divertivano.
Ora
che i suoi Element Four e Gajeel erano partiti per varie missioni,
tutti gli altri potevano svagarsi come meglio credevano senza subire
alcun pestaggio da parte del dragon slayer.
“Ah,
come sono tutti allegri là sotto.”
commentò Jose ghignando “Non
sanno quanto sia difficile mandare avanti la gilda più
potente di
tutto il regno.” continuò, coprendosi il volto con
un gesto
melodrammatico.
Aveva
sentito di recente di una gilda chiamata Fairy Tail che stava
diventando parecchio famosa ed aveva la propria sede a Magnolia, ma
erano solo una delle tante gilde emergenti che speravano di poter
competere con Phantom Lord.
Si
allontanò dalla finestra, finendo di sorseggiare il suo
vino,
dopodiché si avviò verso la sua camera da letto,
ma un'improvvisa
esplosione fece tremare l'intero edificio, facendo barcollare anche
il master che tornò velocemente alla finestra.
Il
portone di legno della gilda era stato praticamente polverizzato e un
grosso uomo vestito come un ampio kimono nero e un soprabito bianco
era entrato come se niente fosse, facendo tintinnare i piccoli
campanellini appesi ai suoi capelli, mentre con l'occhio sinistro
scrutava divertito i volti dei maghi.
“Ehi,
ma chi diavolo credi di essere?!” urlò un uomo
avvicinandosi a lui
ma bastò un'occhiataccia dell'intruso per farlo cadere a
terra.
All'improvviso, tutti vennero schiacciati da una forte pressione
generata proprio da quell'uomo che, brandendo la sua katana dal filo
rovinato, menò un potente fendente, spazzando via vari maghi
con il
solo spostamento d'aria.
Quelli
rimasti in piedi si allontanarono intimoriti e lui allora
avanzò
verso l'interno della stanza, fin quando una leggera risata non
risuonò nell'aria.
“Oh?
Qualcuno che vorrebbe attaccare briga con noi, corretto?”
domandò
Jose spostando lo sguardo sullo spadaccino che, mostrando un ghigno
poco rassicurante, ribatté “Non con voi, ma con
te. Sei il più
forte qui, no?”
“Indovinato.
Jose Porla, Master di Phantom Lord e membro dei Dieci Maghi
Sacri!”
urlò il mago scagliando poi una sfera di oscurità
contro
l'avversario che la tagliò di netto con la sua katana,
facendo
esplodere le due parti alle sue spalle.
“Capitano
dell'Undicesima Divisione! Zaraki Kenpachi!” urlò
a sua volta il
moro balzando in avanti per poi menare un fendente dall'alto ma Jose
lo evitò scartando di lato e il colpo aprì un
grosso squarcio nel
pavimento.
“Ragazzi,
vi pregherei di andarvene. Devo risolvere una certa
questione.”
disse Jose con voce calma e tutti gli altri maghi furono ben contenti
di accontentarlo.
Dopo
che se ne furono andati, Jose creò una sfera oscura sopra di
sé e
da essa fuoriuscirono decine di spettri neri dagli artigli affilati
che iniziarono a girare sopra a Kenpachi.
Uno
di essi gli andò incontro da dietro e gli
artigliò la spalla
destra, aprendogli tre sottili linee rosse ma lo Shinigami non se ne
curò minimamente, menando poi un fendente con la quale fece
dissolvere lo spettro.
“Fossi
in te farei attenzione.” commentò Jose con un
leggero sorriso
vittorioso sulle labbra.
Kenpachi
ampliò il suo ghigno ed iniziò a distruggere
tutti gli spettri con
dei potenti fendenti, azzerando il loro numero nel giro di pochi
istanti ma altri apparvero dal nulla e molti di essi si unirono tra
di loro, formando una gigantesca medusa nera.
L'animale
allungò i suoi tentacoli verso Kenpachi ma lui li
tagliò di netto
con la sua fidata lama, saltando poi verso l'alto e affondando la
katana nel corpo del nemico.
La
medusa, tuttavia, incassò il colpo e, dopo aver afferrato
l'uomo, lo
schiantò contro un muro, poi contro e poi contro un altro
ancora,
lanciandolo poi contro il soffitto e facendolo schiantare nel
pavimento subito dopo.
“Dunque?
Ne hai avuto abbastanza?” domandò Jose per poi
schioccare le dita.
A quel segnale, la medusa iniziò a tempestare il corpo di
Kenpachi
con un'infinità di rapidissimi pugni, affossando sempre di
più lo
Shinigami nel pavimento.
“Sembra
proprio che abbiamo finito.” commentò il master
voltandosi quando
una voce alle sue spalle lo fece fermare di colpo “Finita?
Non è
mai finita!”
Jose
si girò di scattò e Kenpachi si rialzò
lentamente, mantenendo il
ghigno sulle labbra, per poi strattonare il braccio armato,
strappando di netto i tentacoli e recidendo gli altri con la sua
katana.
Subito
dopo, con un fendente ancora più potente, tagliò
di netto a metà
la medusa che si dissolse nell'aria lasciando Jose interdetto con uno
sguardo iracondo.
“Osi
prenderti gioco di me?! Osi prenderti gioco di una mago
sacro?!”
tuonò il master facendo ampliare il ghigno allo Shinigami
“Quanta
insolenza!”
Muovendo
lateralmente il braccio sinistro, Jose creò un cerchio
magico viola
scuro urlando “Dead Wave!”
Dal
cerchiò magico scaturì un potente raggio di
energia oscura che
centrò in pieno Kenpachi, facendo tremare l'edificio e
sprigionando
una potente onda d'urto tutt'intorno alla struttura.
“Oh?
Interessante... quindi hai ancora parecchio potere, eh?”
domandò
Kenpachi avanzando verso il master che rimase sorpreso nel vedere che
il suo attacco aveva distrutto la parte superiore del kimono
dell'avversario procurandogli brutte ferite ma la cosa sembrava non
turbare affatto lo Shinigami.
Gli
occhi di Jose diventarono gialli con la sclera completamente nera e
scagliò un altro raggio di energia viola dalla mano che
centro
nuovamente lo spadaccino, facendolo finire fuori dall'edificio.
“Maledetto
insetto... ora ti faccio vedere io cosa accade a chi osa
sfidarmi!”
tuonò Jose andando dentro ad una stanza con uno strano
apparecchio
montato ad un trono.
In
quel momento, Kenpachi si rialzò per poi scrocchiarsi il
collo con
sguardo annoiato, fino a quando il terreno non iniziò a
tremare
sotto ai suoi piedi. Nel giro di pochi istanti, l'enorme castello di
Phantom Lord si trasformò, diventando uno strano robot.
La
cosa divertì parecchio lo Shinigami che strinse
l'impugnatura
sull'elsa della sua arma. Il robot, in quel momento, alzò il
braccio
destro, avvicinando le tozze dita per formare un pugno e lo
schiantò
nel suolo, schiacciando Kenpachi senza troppe cerimonie.
“Allora?
Cosa ne pensi, eh?!” urlò Jose dalla sua
postazione, avvertendo
poi un'incredibile pressione su tutta la struttura. Da sotto il pugno
del robot iniziò a fluire una densa aura gialla e l'arto
meccanico
venne alzato contro la sua volontà.
Avvertendo
la presenza di Kenpachi, Jose alzò il braccio e lo fece di
nuovo
colpire ma questa volta un rapido fendente tagliò via la
mano del
robot all'altezza del polso, facendola ruzzolare in mare.
Il
master di Phantom Lord fissò adirato lo sguardo divertito di
Zaraki
e lo Shinigami, saltando sul braccio del robot, iniziò a
correre
lungo l'arto, arrivando ben presto alla spalla.
“Sei
qui, non è vero?” urlò Kenpachi menando
un fendente laterale al
massimo della sua potenza, tagliando di netto la testa al robot.
Nella grossa sala resa visibile, vide Jose circondato da una densa
aura viola.
“Miserabile...”
sibilò Jose, mentre alcuni teschi prendevano forma dall'aura
“Ti
farò rimpiangere di avermi affrontato!”
L'aura
si disperse, avvolgendo successivamente Kenpachi che si
ritrovò
bloccato e delle scariche di dolore lo percorsero da capo a piedi, ma
non si fece scappare neanche un lamento.
Jose
non esitò un secondo e sparò una lunga serie di
Dead Wave contro il
nemico, facendogli sputare parecchio sangue ma tutto ciò che
ottenne
fu l'ampliarsi del ghigno di Kenpachi.
Digrignando
i enti per la rabbia, Jose sparò un altro colpo, centrando
lo
Shinigami in piena fronte ma quella fu la sua mossa più
sbagliata.
In
meno di un secondo, un'improvvisa esplosione di aura scaturì
da
Kenpachi che fissò Jose con entrambi gli occhi avvolti da un
bagliore dorato “Tsé, guarda che cazzata hai
combinato... ora non
potrò trattenermi”.
-Ma
che diavolo...?!- pensò Jose notando poi che la benda
sull'occhio
destro di Zaraki era stata distrutta -Che quella benda fosse un
sigillo di qualche tipo?!-
Kenpachi,
facendo un solo passo, dissolse del tutto l'aura nera che lo
immobilizzava, facendo infuriare ancora di più Jose
“Quindi mi hai
sottovalutato per tutto questo tempo?!”
Lo
Shinigami non gli rispose, limitandosi a fissarlo in silenzio con uno
sguardo ormai annoiato. Il mago caricò tutto il suo potere
magico
nelle braccia e scagliò due enormi flussi di energia oscura
contro
Kenpachi.
Il
moro non batté ciglio. Semplicemente, alzò la
katana e menò un
fendente dall'alto.
L'enorme
potenza scaturita da quel colpo, spazzò via del tutto
l'attacco di
Jose, squarciandogli il petto dalla spalla destra fino all'anca. Il
mago cadde all'indietro vomitando parecchio sangue.
“T...
tu... dannato cane...”
“Oh?
Ancora vivo? Beh non lo sarai per molto.” commentò
svogliatamente
Kenpachi saltando poi fuori dalla stanza, tornando sulla spalla, per
saltare giù e atterrare davanti al robot.
“Ken-cha!!!”
trillò una bambina dai capelli rosa vestita con un kimono
nero
“Com'è stato lo scontro?”
“Tsk...”
Kenpachi
si girò di scatto, menando un fendente nel terreno e
tagliandolo
come se fosse burro. L'intero promontorio iniziò a crollare
verso il
mare sottostante e la bambina udì distintamente l'urlo di un
uomo
che giurava vendetta.
Kenpachi
iniziò a camminare verso un punto indefinito e, dopo che
Yachiru gli
fu salita sulla spalla, disse “E' stata una noia
mortale”.
Angolo
del carnefice:
Ed
eccoci qua con il secondo scontro 1 vs 1 della settimana! Un po'
troppo facile da intuire ma mi sono divertito a martoriare Jose, non
mi è mai stato simpatico u.u
Spero
comunque che lo scontro vi sia piaciuto e ci vediamo alla prossima!
Aspetto
dunque lo scontro per domani!
Ora
vi lascio con le regole con una novità!
1)
Il primo che arriva decide lo scontro successivo (dato che fate
quello che volete, decidete voi se metterlo via rec o in una
eventuale risposta).
2)
Chi ha scelto uno scontro non può scegliere quello dopo,
perciò
Riki_94_ppsh non può scegliere.
3)
Quando richiedete uno scontro, potete specificare la versione dei
personaggi
4)
Evitate di usare sempre gli stessi personaggi che se no diventa
noioso scrivere quasi sempre le stesse cose...
5)
Non posso usare determinati personaggi perciò scegliete
quelli che
si conoscono un minimo (es di personaggi non utilizzabili: Zeref,
Shanks il rosso, il padre di Gon, Yhwach, ecc...)
6)
Onde evitare problemi o altro, eccovi un avviso: i vari personaggi
che combattono, appartengono ad universi diversi perciò
è normale
che, di solito, non potrebbero entrare in contatto tra di loro o che
le loro tecniche risultino inefficaci perciò
modificherò qualcosa
in modo tale che ci sia lo scontro, oppure lascerò tutto
com'è se
vedrò che non vi sono problemi
7)
Questa è più una nota personale: io sto scrivendo
uno scontro al
giorno perciò non arrabbiatevi/scandalizzatevi se racchiudo
scontri
che potrebbero durare almeno venti pagine (come questo ad esempio) in
8 pagine. Purtroppo il tempo che ho è limitato e quindi devo
adattarmi
8)
Allora, siccome ci pensavo già dai primi scontri (e ieri ne
ho avuto
una specie di conferma) ora pretendo (SI PRETENDO) un elemento che
faccia capire che voi abbiate letto lo scontro, perciò i
semplici
complimenti generali non bastano più. Così
vedremo quanti
effettivamente leggono le note e lo scontro (chi non seguirà
le note
non verrà degnato di risposta)
9)
Scegliete scontri equilibrati! Altrimenti faccio una fatica assurda
ad allungare il brodo senza concludere tutto dopo tre pagine...
10)
Personaggi di nuovo selezionabili: NATSU e AOKIJI.
11)
I fandom dalla quale potete scegliere i personaggi:
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Soul
Eater
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Fate
Zero
-Fate
Stay Night
-Hunter
x Hunter
-Tokyo
Ghoul
-Katekyo
Hitman Reborn
-Toriko
-Black
Bullet
-Code:
Breaker
-Akame
ga Kill
-OC
Alla
prossima!
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Capitolo 23 *** Lotta per il cibo ***
LOTTA
PER IL CIBO
Noia.
Una delle cose più orribili di sempre. Il non poter fare
niente,
dovendo restare immobile era una tortura tanto efficace quanto
semplice.
Perché
doveva essere lei a sorvegliare tutta l'area del palazzo? Pufu e Yupi
potevano benissimo sostituirla ma il suo En sembrava più
adatto allo
scopo, inoltre quei due erano riusciti ad evitarla abilmente con
svariate scuse.
“Nyaaaa!
Voglio andare a combattere!” urlò Pitou
artigliando il cielo con
la vana speranza di poterlo squarciare. Seduta in cima a quella punta
solitaria, poteva osservare e percepire tutto ciò che
succedeva
intorno al castello, ma dopo i primi quindici minuti si era accorta
che non succedeva assolutamente nulla di divertente.
Iniziando
ad attorcigliare una ciocca dei suoi capelli bianchi intorno ad un
dito, la Formichimera volse lentamente lo sguardo su tutto il
circondario, notando poi un altro della sua specie volare verso di
lei.
Era
un soldato semplice, di quelli che non potevano neanche parlare ma
solo comunicare mentalmente con gli altri e aveva la classica forma
di un grosso insetto bipede.
“Cosa
succede?” domandò Pitou fissando il suo simile con
sguardo neutro
ma le orecchie comunque dritte per captare eventuali minacce.
L'insetto gesticolò un po' indicando una foresta non troppo
lontana.
“Nyaaa...
capisco. Un nuovo nemico ha fatto a pezzi gli altri e li ha...
mangiati?”
L'insetto
annuì e uno strano sorriso si materializzò sulle
labbra della
guardia reale che, senza esitare, saltò giù,
atterrando su un
balcone per poi dirigersi verso la sala del trono dove trovò
il suo
re intento a giocare con Komugi.
“Re...”
iniziò Pitou inchinandosi in segno di rispetto
“... mi è appena
giunta la notizia che un nuovo nemico è apparso non molto
lontano da
qui e a quanto pare si è cibato dei tuoi sottoposti.
La
ragazza intenta a giocare parve spaventata da quelle parole, tutto il
contrario del re che, senza neanche guardare la sua guardia, le disse
“Vai là e controlla cosa sta accadendo. Se si
tratta di un buon
pasto, portamelo”.
“Come
desidera, nya!” assentì la ragazza per poi
allontanarsi
velocemente verso l'esterno. Lungo un corridoio incontro Pufu e gli
disse di andare a fare la guardia al suo posto, ordini del re.
Quando
fu oltre le mura della magione, la Formichimera dalla forma felina
piegò completamente le gambe le cui vene divennero presto
ben
visibili e, con una potenza incredibile, si lanciò in
avanti,
distruggendo il terreno.
Le
ci vollero una manciata secondi per giungere sul luogo del massacro e
quello che trovò furono i cadaveri dei suoi simili,
martoriati
pesantemente in diverse forme.
Ad
uno era stata fatta esplodere la testa, un altro era stato tagliato a
metà dall'alto e ad altri ancora mancavano parti del corpo
che erano
poco lontane, tutte segnate da un morso, inoltre erano anche state
cucinate.
“Uhm...
mi domando chi sia stato a fare tutto questo.” di
domandò Pitou
per poi attivare il suo En, espandendolo in tutta la foresta. Dopo
pochi secondi, individuò una presenza non molto lontana e,
essendo
quella l'unica presente, andò in quella direzione.
Un
minuto dopo, arrivò in una grossa radura dove erano presenti
altri
corpi di Formichimere e, seduto su una roccia, vi era un ragazzo alto
due metri e venti circa, dal fisico molto muscoloso e con dei capelli
azzurri che gli arrivavano alle spalle.
Il
giovane stava mangiando, o almeno ci provava, il braccio di un
soldato ma sputò il boccone dopo pochi secondi
“Bleah... è
assurdo, non riesco a trovare un buon modo per cucinarli questi
qua!”
Il
ragazzo gettò via il braccio e si fece attento
all'improvviso,
spostando velocemente lo sguardo su Pitou, ancora intenta ad
osservarlo con atteggiamento curioso.
“Nyaa,
quindi quello che sta mangiando i nostri soldati è solo un
umano”.
“Oh?
Riesci addirittura a parlare?” domandò Toriko
stupito alzandosi in
piedi per poi diventare improvvisamente serio “Ehi... non
è che
potresti riversare la tua aura omicida su qualcos'altro? Rischi di
rovinarmi la digestione”.
“Quindi
te ne sei accorto. Sei molto acuto per essere un umano e non rilevo
alcun Nen in te... penso che sarai un ottimo spuntino per il nostro
re.” disse Pitou avvertendo poi un'incredibile situazione di
disagio lungo la schiena che le fece sgranare gli occhi di colpo.
Toriko
aveva improvvisamente messo in mostra i canini e uno strano ghigno
aveva preso forma sul suo volto, mentre una strana aura rosa acceso
iniziava a circondarlo.
“Spuntino
eh? Quindi è come ho sentito dire... voi vi state cibando di
umani.
Molto interessante, vediamo se siete superiori ai Nitro.”
sibilò
Toriko. Pochi secondi dopo, una figura demoniaca apparve intorno al
suo corpo.
Era
muscolosa allo stesso modo ma leggermente più alta. I denti
erano
tutti degli affilati canini mentre gli occhi erano completamente neri
con due minuscole pupille gialle.
“Posso
distintamente percepire la tua immensa forza e in segno di rispetto,
ti mostrerò...” iniziò Toriko
allargando le braccia “... le mie
armi!”
Un
suono stridulo di metallo risuonò nell'aria e Pitou, senza
rendersene conto, si ritrovò dentro ad un piatto da portata.
Davanti
a lei vide la figura demoniaca, ora alta svariati metri, con un
coltello e una forchetta nelle mani, pronta a divorarla.
Pitou
chiuse e riaprì velocemente gli occhi, mentre una goccia di
sudore
le scendeva lungo la guancia -Quello era vero e puro istinto
omicida... ma non era affatto malvagio, è proprio come la
nostra
vecchia regina, vuole solo cibarsi degli altri!-
Schioccando
le dita, Pitou fece comparire degli strani pupazzi sopra ai cadaveri
dei suoi sottoposti. Dalle molte dita dei pupazzi, uscirono dei fili
che andarono ad attaccarsi alle varie giunture dei cadaveri,
facendoli rialzare e iniziando a muoverli come marionette.
Toriko,
nel mentre, unì le mani in segno di preghiera “Per
tutto il cibo
in questo mondo, io ringrazio...” i corpi degli insetti si
lanciarono addosso a lui in contemporanea cercando di colpirlo
“Itadakimasu!”
Un
secondo dopo, balzò all'indietro evitando i vari attacchi e,
con la
mano destra, tagliò di netto i corpi, facendoli a pezzi. I
pupazzi
sovrastanti svanirono nel nulla e il ragazzo si lanciò
quindi
addosso a Pitou.
La
Formichimera piegò nuovamente le gambe e si
scagliò in avanti a sua
volta, cercando di trapassarlo con la mano destra ma il ragazzo
scartò di lato, riducendo i danni ad un grosso taglio sul
torace,
cercando a sua volta di tagliarla di netto dall'alto.
Pitou,
però ruotò sul suo asse colpendolo con un calcio
sul polso e
bloccando così il colpo, riuscendo a passare oltre senza
danni.
Quando toccò di nuovo il terreno balzò
all'indietro e Toriko cercò
di colpirla con la mano sinistra, distendendo per bene le dita come
se fosse una forchetta.
Pitou
si fermò all'ultimo, accucciandosi. Il colpo di Toriko le
passò
poco sopra la testa e lei lo trapassò al ventre con una
mano,
avvertendo però qualcosa di strano.
Non
riusciva a tirare fuori la mano.
“Ti
ringrazio per aver deciso di venire a trovarmi così
vicino.”
sibilò Toriko caricando il pugno destro per poi urlare
“Ten Hits
Nail Punch!!!”
Con
tutta la sua forza, colpì Pitou direttamente al torace e la
Formichimera vomitò una grossa quantità di sangue
blu incassando il
colpo, ma non era ancora finita.
Dopo
appena un secondo, un nuovo impatto scaturì dal pugno di
Toriko, e
poi un altro e un altro ancora, per un totale di dieci colpi, il cui
ultimo scagliò Pitou contro un'enorme roccia,
disintegrandola.
Toriko
fissò attentamente il corpo della sua avversaria e
assottigliò lo
sguardo non appena la vide rialzarsi, seppur a fatica e vomitando
parecchio sangue nel mentre.
“Quindi
un pugno chiodato decuplo non è abbastanza per mandarti al
tappeto.”
osservò il ragazzo “Perciò è
come con gli altri... il tuo punto
debole è la tua testa, non è così? Mi
spiace per te , ma ho già
avuto a che fare con un nemico che usava insetti di vari
tipi”.
Pitou
lo fissò intensamente e, aprendo le braccia,
sussurrò “Terphsicore!
Supera i tuoi limiti e danza!”
Un
altro strano pupazzo, dai tratti più inquietanti,
apparì sopra alla
Formichimera e alcuni fili andarono ad attaccarsi al suo corpo che
venne presto teso al massimo, mettendo in mostra le vene.
Toriko
avvertì distintamente e caricò il pugno sinistro
ma non appena ebbe
fatto un passo, Pitou saettò verso di lui ad una
velocità sovrumana
e, con un solo affondo della sua mano, gli tagliò di netto
il
braccio all'altezza della spalla.
Si
girò all'istante, ricevendo un altro pugno chiodato in pieno
petto.
La sorpresa, unita al dolore, le spezzò il fiato e una lunga
serie
di alberi vennero abbattuti con il suo corpo.
“Non
credere che basti tagliarmi un braccio per fermarmi!”
urlò Toriko
portando all'indietro la gamba destra “Flying
Knife!!!”
Tirando
un poderoso calcio all'aria, il ragazzo generò un imponente
lama di
energia azzurra che tagliò il terreno come se fosse burro.
Malgrado
il torace ormai distrutto, Pitou evitò il colpo di alto e
scattò
nuovamente verso Toriko.
Quando
gli fu abbastanza vicino, svanì nel nulla, portandosi dietro
di lui,
ma il ragazzo, grazie al suo olfatto, si era già accorto
della sua
posizione e si girò all'istante, tirando un affondo con la
gamba
sinistra dalla quale partì una specie di forchetta di
energia
azzurra.
Il
colpo centrò in pieno Pitou impalandola contro un pezzo
della roccia
distrutta precedentemente. La Formichimera sputò altro
sangue ma con
ambo le braccia distrusse l'utensile.
Toriko
corse verso di lei ma, saltando in alto, Pitou lo colpì con
un
artigliata al volto, aprendogli il lato sinistro della faccia. Il
ragazzo digrignò i denti per il dolore ma, non curandosi del
suo
stato, colpì Pitou in pieno volto con un altro pugno
chiodato.
Anziché
scagliarla lontano, però inclinò poi il braccio
verso il basso,
facendole colpire il terreno con ogni singolo colpo, scavando nel
mentre un cratere via via più profondo. Alla fine, la testa
di Pitou
era stata completamente smaciullata e alcuni schizzi di sangue
zampillavano fuori dal collo.
Il
ragazzo si fermò per riprendere fiato e, dopo qualche
secondo, diede
le spalle al cadavere, uscendo dal cratere. In quel preciso istante,
però, lo strano pupazzo inquietante apparve sul cadavere di
Pitou e
lo fece muovere come se fosse ancora viva.
Con
assoluta precisione, scagliò il corpo contro Toriko, mirando
alla
base della testa ma il ragazzo, girandosi di scatto urlò
“Come se
non potessi percepire la tua sete di sangue!” e, evitando al
pelo
l'affondo di Pitou, la colpì con un terzo pugno chiodato
decuplo al
torace, facendola letteralmente esplodere.
Quando
i pezzi caddero al suolo, Toriko ne prese uno e lo assaggiò,
masticando lentamente. Dopo svariati morsi, ingoiò il
boccone e,
leccandosi le labbra, disse “Ma tu pensa, ha la carne
estremamente
tenera! Devo portarne un po' a Komatsu ma prima, riprendiamoci il
braccio!”
Così,
dopo essersi fasciato il moncherino alla spalla e ad aver messo via
sia il suo braccio che i resti di Pitou, si diresse verso il punto
dalla quale era arrivato, ancora più affamato di prima.
Angolo
del carnefice:
Ed
eccoci qua con il terzo scontro 1 vs 1 della settimana, finalmente in
orario! Inizio subito a dire alcune cose che potrebbero aver confuso
i fan: Pitou qua l'ho usata come femmina, dato che non si è
ancora
ben capito se sia maschio o femmina (sulle wiki dicono maschio nel
manga e femmina nell'anime del 2011 perciò boh).
Altra
cosa, ho usato una versione un filo depotenziata di Toriko altrimenti
se avessi usato quello dell'ultimo cap uscito, la divorava davvero in
pochi secondi...
Terza
cosa, eccovi due video di Toriko per aiutarvi un minimo a capire il
suo set di mosse: https://www.youtube.com/watch?v=D-l-g5_AyIY
questo viene dall'OVA ed è fatto divinamente secondo me!
https://www.youtube.com/watch?v=SLMpAoWCkw0
quest'altro, invece, mostra un combattimento meno sanguinario
perché
dell'anime e quindi censurato come pochi ma almeno si vedono
più
mosse.
Ultima
cosa: ho preferito usare i nomignoli delle tre guardie reali
perché
sono troppo lunghi u.u
Aspetto
dunque lo scontro per domani!
Ora
vi lascio con le regole con una novità!
1)
Il primo che arriva decide lo scontro successivo (dato che fate
quello che volete, decidete voi se metterlo via rec o in una
eventuale risposta).
2)
Chi ha scelto uno scontro non può scegliere quello dopo,
perciò
TheDevil non può scegliere.
3)
Quando richiedete uno scontro, potete specificare la versione dei
personaggi
4)
Evitate di usare sempre gli stessi personaggi che se no diventa
noioso scrivere quasi sempre le stesse cose...
5)
Non posso usare determinati personaggi perciò scegliete
quelli che
si conoscono un minimo (es di personaggi non utilizzabili: Zeref,
Shanks il rosso, il padre di Gon, Yhwach, ecc...)
6)
Onde evitare problemi o altro, eccovi un avviso: i vari personaggi
che combattono, appartengono ad universi diversi perciò
è normale
che, di solito, non potrebbero entrare in contatto tra di loro o che
le loro tecniche risultino inefficaci perciò
modificherò qualcosa
in modo tale che ci sia lo scontro, oppure lascerò tutto
com'è se
vedrò che non vi sono problemi
7)
Questa è più una nota personale: io sto scrivendo
uno scontro al
giorno perciò non arrabbiatevi/scandalizzatevi se racchiudo
scontri
che potrebbero durare almeno venti pagine (come questo ad esempio) in
8 pagine. Purtroppo il tempo che ho è limitato e quindi devo
adattarmi
8)
Allora, siccome ci pensavo già dai primi scontri (e ieri ne
ho avuto
una specie di conferma) ora pretendo (SI PRETENDO) un elemento che
faccia capire che voi abbiate letto lo scontro, perciò i
semplici
complimenti generali non bastano più. Così
vedremo quanti
effettivamente leggono le note e lo scontro (chi non seguirà
le note
non verrà degnato di risposta)
9)
Scegliete scontri equilibrati! Altrimenti faccio una fatica assurda
ad allungare il brodo senza concludere tutto dopo tre pagine...
10)
Personaggi di nuovo selezionabili: ERZA e RUFY
11)
I fandom dalla quale potete scegliere i personaggi:
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Soul
Eater
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Fate
Zero
-Fate
Stay Night
-Hunter
x Hunter
-Tokyo
Ghoul
-Katekyo
Hitman Reborn
-Toriko
-Black
Bullet
-Code:
Breaker
-Akame
ga Kill
-OC
Alla
prossima!
|
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Capitolo 24 *** Può un uomo superare Dio? ***
PUO'UN
UOMO SUPERARE DIO?
Il
suono dei grilli in lontananza, unito al leggero sussurro del vento,
era quanto di più rilassante si potesse udire in quella
landa
desolata, costellata di enormi ammassi rocciosi.
La
luna rischiarava la distesa di terra e sabbia con la sua luce fredda,
lanciando lunghe ombre sul terreno e dando al tutto un tocco
più
lugubre ed inquietante ma la cosa non sembrava disturbare affatto
l'uomo seduto su una roccia con una gamba piegata sotto l'altra.
L'anziano
era intento a grattarsi lentamente i corti baffi, tagliati di
recente. Lo sguardo era fisso sulla terra, per la precisione su di un
piccolo ciuffo d'erba che aveva resistito alla siccità di
quel
posto.
Chiuse
gli occhi sorridendo compiaciuto di quella vista, quando
spostò lo
sguardo su un punto indefinito del cielo notturno, o per lo meno
pareva indefinito.
In
realtà aveva puntato gli occhi su una figura nera molto
alta,
coperta interamente da un mantello nero e con una maschera bianca
simile ad un teschio umano.
Quell'oscura
visione stava volando grazie a dei piccoli razzi che gli
fuoriuscivano dai lati ed erano incredibilmente silenziosi. Dopo aver
individuato il vecchio, la figura planò verso il basso,
atterrando a
pochi metri da lui.
“Yo!
Non ci hai messo molto a trovare questo posto.” disse l'uomo
continuando a grattarsi i baffi.
“Non
è stato difficile viste le tue indicazioni...”
iniziò l'altro,
mostrando due braccia le cui mani erano provviste di affilati artigli
neri. Sull'avambraccio destro era visibile la scritta DEATH in bianco
“... ora, dimmi dove sono quei bambini”.
“Li
abbiamo già liberati.” spiegò l'anziano
alzandosi in piedi “Nello
stesso momento in cui i miei ragazzi ti hanno visto, li hanno
rilasciati, perciò non preoccuparti, Mister
Shinigami”.
“Netero...
so bene chi sei e anche cosa sei... quindi perché hai deciso
di
attirarmi qui?” domandò Shinigami fissando
intensamente l'umano.
“Se
mi conosci, dovresti conoscere bene anche la società
umana... loro
non vogliono che qualcuno come te esista.” spiegò
Netero chiudendo
leggermente gli occhi.
“Non
potresti semplicemente dirgli di no?” domandò
Shinigami con voce
calma ma che trasmetteva una sensazione simile alla paura fino nelle
ossa.
“Shinigami...”
iniziò Netero camminando verso di lui “... ma
siamo entrambi in
posizioni difficili.” e aprì le braccia verso
l'esterno.
Il
tempo parve fermarsi e Shinigami fece in tempo ad alzare leggermente
la testa.
Netero
iniziò a muovere le braccia, lasciando varie immagini
residue di
esse man mano che le muoveva. Le portò in avanti, piegandole
successivamente e unendo le mani in segno di preghiera all'altezza
del cuore.
Alle
sue spalle si generò una forte luce dorata che crebbe di
grandezza
ed intensità per pochi secondi, prendendo poi la forma di
una statua
umanoide alta diversi metri, con indosso una lunga tunica, provvista
di una ventina di braccia, tutte simili a quelle dei pupazzi o dei
burattini.
Agli
occhi di Shinigami, Netero sembrò muoversi al rallentatore,
eppure
era molto più veloce di lui in quel momento. L'uomo
spostò la mano
destra e la calò rapidamente verso il basso.
Un
braccio della statua alle sue spalle si sollevò per poi
calare su
Shinigami con incredibile velocità. L'impatto
crepò pesantemente il
terreno e generò una grossa nuvola di polvere.
Netero
rimase fermo immobile, avvertendo poi l'arto della statua stridere
per lo sforzo. Qualcosa lo stava sollevando.
Quando
la povere venne soffiata via dal vento, l'umo vide con nitidezza
Shinigami che, senza difficoltà, aveva alzato un braccio ed
afferrato al volo la mano della statua prima che lo colpisse.
Netero
aprì le braccia per poi richiuderle dubito dopo,
incrociandole.
Altre due braccia della statua si mossero al suo comando e, con le
amni, cercarono di schiacciare Shinigami dai lati.
L'avversario,
tuttavia, inarcò la schiena accumulando aria e piccole
scariche
elettriche nella maschera per poi rilasciare uno scudo sferico
intorno a sé fatto interamente di elettricità.
Non
appena le mani furono entrate in contatto con lo scudo, delle
scariche elettriche si trasmisero attraverso gli arti della statua,
ma questa svanì nel nulla, facendo disperdere
l'elettricità
nell'aria.
Netero
tornò a grattarsi i baffi, osservando il suo attuale
avversario.
Quello scudo, così come la presa, non gli erano costati
alcuna
fatica, ma sapeva bene che poteva fare cose ben più
pericolose.
Come
a volergliene dare una dimostrazione, Shinigami scattò in
avanti
grazie ai piccoli razzi e alzò la mano destra, cercando di
colpire
Netero dall'alto con un colpo di piatto.
In
una frazione di secondo, l'uomo unì di nuovo le mani e la
statua
cercò di colpire Shinigami con un colpo di taglio
orizzontale dal
suo lato sinistro.
-Il
mio Shinigami Chop non farà in tempo...- ebbe modo di
pensare
l'entità superiore, mentre il tempo scorreva incredibilmente
lentamente -... se non devio il suo colpo, mi distruggerà il
fianco
sinistro!-
Con
uno sforzo immane, Shinigami deviò il suo colpo verso la
mano della
statua. L'impatto devastò pesantemente il terreno sotto di
loro e,
mentre la mano della statua venne distrutta, Shinigami venne sbalzato
all'indietro ma grazie ai razzi si stabilizzò all'istante,
schizzando poi di nuovo in avanti.
Netero
non lo guardò neanche e unì di nuovo le mani. La
statua, questa
volta, calò un pugno dall'alto e centrò in pieno
il bersaglio,
schiacciandolo contro il suolo.
Cogliendo
l'attimo, la statua iniziò una serie di pugni verso quel
punto ma
alla fine si contro contro una strana barriera a forma di teschio che
parò tutte le sue mani.
Dietro
ad essa, Shinigami osservò Netero e fece fuoriuscire dal suo
corpo
degli strani arti sottilissimi terminanti con dei teschi affilati.
Questi passarono dai lati della barriera e si avvicinarono
rapidamente all'umano, ma una mano della statua colpì il
terreno
dall'alto, schiacciandoli.
In
quell'istante, Shinigami sbucò di fianco al braccio della
mano,
preparando entrambe le mani per colpire. Netero mosse rapidamente un
braccio e due mani chiusero all'istante Shinigami nella loro presa.
Un
istante dopo, lo rilasciarono e una terza mano lo colpì dal
davanti
ma lui, mettendo le mani in avanti, riuscì a creare due
piccoli
scudi di luce che assorbirono l'impatto, distruggendo il terreno
sottostante.
Netero
cadde verso il basso, mentre Shinigami rimase a mezz'aria grazie ai
suoi razzi. Anziché aspettare, però scese in
picchiata aumentando
la velocità.
Netero
lo vide arrivare e, seppur stesse cadendo, unì le mani e
creò la
statua alle sue spalle che, incrociò svariate braccia
davanti al
corpo dell'uomo. Shinigami, sfruttando la sua velocità,
menò un
devastante colpo di taglio della mano che spazzò via le
braccia.
Un'ultima
mano si frappose tra i due prima che Shinigami centrasse in pieno
Netero con la sua velocità. L'impatto avvenì
comunque e l'uomo
precipitò in fondo a quell'enorme sala infinita costellata
da
massicce colonne di roccia.
Dopo
pochi secondi, però, si rialzò in piedi
spolverandosi la sua tuta
corta. Shinigami rimase a mezz'aria, osservandolo attentamente ma,
dopo qualche secondo, riprovò l'attacco dei suoi arti.
Questa
volta ne creò molti di più e li fece passare da
tutte le direzioni,
cercando di prendere Netero da tutti i lati. L'umano creò
all'istante la statua dorata che, muovendo ad una velocità
sovrumana
tutte le sue braccia, eliminò tutte le minacce, cercando poi
di
afferrare Shinigami che però si allontanò.
Netero
balzò allora in avanti e ricreò la statua,
riuscendo a colpire
Shinigami da sotto con un colpo di palmo. L'essere superiore,
però,
riuscì comunque a fermarsi subito dopo e scese in picchiata
restando
appiccicato al braccio della statua.
Netero
assottigliò lo sguardo non capendo quella tattica ma la
intuì non
appena vide Shinigami arrestarsi di colpo per evitare un colpo della
statua e riprendere a muoversi subito dopo.
In
breve tempo, Shinigami era già molto vicino a Netero che
riusciva
comunque a tenerlo alla larga grazie a tutti i colpi sferrati dalla
statua.
-Ha
un incredibile controllo in volo.- notò l'umano -Vediamo se
evita
anche questo...-
Due
braccia iniziarono a muoversi più velocemente per cercare di
afferrare Shinigami il quale fu costretto ad allontanarsi di qualche
metro per poterle evitare meglio.
Di
colpo, vide uno spiraglio nelle difese dell'avversario e ci si
fiondò
all'istante ma si ritrovò davanti ad un muro di palmi dorati
che
scattarono in avanti nello stesso istante, cilindrandolo in pieno.
Venne
schiacciato contro la colonna alle sue spalle e un centinaio di
attacchi si ripercuoterono su di essa in pochi istanti, facendola
infine collassare su sé stessa.
Dopo
qualche minuto, Shinigami spuntò fuori dall'enorme polverone
che era
venuto a crearsi. Una brutta crepa percorreva interamente la sua
maschera ormai prossima a rompersi.
-E'
davvero un osso duro... ha superato il livello di un semplice umano
da moltissimo tempo ormai.- si disse Shinigami riprendendo fiato,
mentre Netero lo fissava con calma ma con i muscoli pronti a
scattare.
Shinigami
fece un respiro profondo e chiuse gli occhi “Sai... ho deciso
di
aprire una scuola per Maestri d'arma e Armi. Mi sarebbe davvero
piaciuto chiederti di insegnare lì”.
Netero
chiuse a sua volta gli occhi sorridendo “Non sono tagliato
per
l'insegnamento. L'idea di rendere delle persone uguali a me con i
miei insegnamenti mi spaventa”.
“Capisco...”
commentò Shinigami accumulando potere dentro di
sé -Dovrò
utilizzare la follia infine...-
Netero
unì le mani in segno di preghiera e chiuse gli occhi ma la
statua
non apparve. Attimi di silenzio trascorsero tra i due e, quando
Shinigami aprì di colpo gli occhi, una strana onda d'urto
con
scintille nere scaturì dal suo corpo investendo l'avversario.
Netero
però non si mosse di un millimetro e Shinigami, dopo una
breve
risata, sospirò “Quindi sei immune alla follia...
la tua calma e
le tue infinite preghiere, ti hanno già portato all'Ordine
nel tuo
cuore”.
Netero
riaprì lentamente gli occhi e la statua dorata apparve ma
alle
spalle di Shinigami. Ora aveva un numero di braccia nettamente
maggiore ma solo due di esse iniziarono a muoversi e avvolsero
dolcemente Shinigami, ormai stanco per l'utilizzo improvviso della
follia.
La
bocca della statua si aprì lentamente e un raggio di energia
incredibile scaturì da essa, centrando in pieno Shinigami e
generando una potentissima esplosione che fece tremare il terreno per
chilometri.
Di
fianco all'enorme cratere creatosi, Netero era in ginocchio, il corpo
ormai ridotto ad un cumulo di pelle e ossa. Sembrava essere
invecchiato di colpo.
Davanti
a lui, vide la maschera di Shinigami sollevarsi in aria per poi
spezzarsi in svariati frammenti che caddero di fronte all'uomo, il
quale si accasciò al suolo.
-E'
stato davvero un bello scontro...- si disse Netero chiudendo gli
occhi per dormire un po', mentre il rumore di un elicottero in
avvicinamento gli raggiungeva le orecchie, cullandolo nel sonno.
Angolo
del carnefice:
Ed
eccoci qua con il penultimo scontro di questa stagione! Esatto, avete
letto bene, penultimo! In poche parole, questa raccolta è
servita
allo scopo di sfogarmi e lo ha fatto alla grande anche grazie a voi
ma ormai sono rilassato e ho anche altre fic da mandare avanti!
Detto
ciò, la fic riprenderà a settembre con nuovi
scontri, nuove
modalità e perché no, nuovi fandom!
Parlando
di questo scontro (mi scuso per il ritardo ma ieri sera ero a una
riunione di soft air e non ho potuto scrivere niente purtroppo) ho
utilizzato Shinigami senza arma prima dell'accademia così da
poterlo
far muovere in giro per il mondo e Netero praticamente come quando si
vede contro Meruem nell'anime, al massimo qualche anno più
giovane
ma niente di che.
Spero
che lo scontro vi sia piaciuto e aspetto l'ultimo scontro di questa
stagione che uscirà, salvo imprevisti, domani pomeriggio!
1)
Il primo che arriva decide lo scontro successivo (dato che fate
quello che volete, decidete voi se metterlo via rec o in una
eventuale risposta).
2)
Chi ha scelto uno scontro non può scegliere quello dopo,
perciò
Riki_94_Ppsh non può scegliere.
3)
Quando richiedete uno scontro, potete specificare la versione dei
personaggi
4)
Evitate di usare sempre gli stessi personaggi che se no diventa
noioso scrivere quasi sempre le stesse cose...
5)
Non posso usare determinati personaggi perciò scegliete
quelli che
si conoscono un minimo (es di personaggi non utilizzabili: Zeref,
Shanks il rosso, il padre di Gon, Yhwach, ecc...)
6)
Onde evitare problemi o altro, eccovi un avviso: i vari personaggi
che combattono, appartengono ad universi diversi perciò
è normale
che, di solito, non potrebbero entrare in contatto tra di loro o che
le loro tecniche risultino inefficaci perciò
modificherò qualcosa
in modo tale che ci sia lo scontro, oppure lascerò tutto
com'è se
vedrò che non vi sono problemi
7)
Questa è più una nota personale: io sto scrivendo
uno scontro al
giorno perciò non arrabbiatevi/scandalizzatevi se racchiudo
scontri
che potrebbero durare almeno venti pagine (come questo ad esempio) in
8 pagine. Purtroppo il tempo che ho è limitato e quindi devo
adattarmi
8)
Allora, siccome ci pensavo già dai primi scontri (e ieri ne
ho avuto
una specie di conferma) ora pretendo (SI PRETENDO) un elemento che
faccia capire che voi abbiate letto lo scontro, perciò i
semplici
complimenti generali non bastano più. Così
vedremo quanti
effettivamente leggono le note e lo scontro (chi non seguirà
le note
non verrà degnato di risposta)
9)
Scegliete scontri equilibrati! Altrimenti faccio una fatica assurda
ad allungare il brodo senza concludere tutto dopo tre pagine...
10)
Personaggi di nuovo selezionabili: HISOKA e STEIN
11)
I fandom dalla quale potete scegliere i personaggi:
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Soul
Eater
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Fate
Zero
-Fate
Stay Night
-Hunter
x Hunter
-Tokyo
Ghoul
-Katekyo
Hitman Reborn
-Toriko
-Black
Bullet
-Code:
Breaker
-Akame
ga Kill
-OC
Alla
prossima!
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Capitolo 25 *** Onore e Follia ***
ONORE
E FOLLIA
Qualcosa
di oscuro si muoveva. Ne era certa. Poteva percepire
quell'incredibile aura oscura anche da molto lontano. Né
Assassin,
né Caster né tanto meno Gilgamesh erano mai
riusciti a trasmetterle
una sensazione così potente.
Si
era svegliata di soprassalto nel cuore della notte, spostando
velocemente lo sguardo verso la finestra. Dopo essersi avvicinata ad
essa, aveva osservato la città e quella strana sensazione si
era
impadronita di lei, trasmettendole un'irrequietezza che non ricordava
di aver mai provato.
Shiro
dormiva ancora ma non poteva svegliarlo. Quella strana aura che
percepiva, non apparteneva a nessuno di conosciuto. Ormai, in vita,
erano rimasti solo Lancer e Archer, oltre a lei, e nessuno di essi
possedeva una simile aura.
Dopo
essere salita in sella alla sua motocicletta, si era avviata verso il
centro della città dove, all'aura oscura, si era aggiunta
anche una
orribile sete di sangue che sembrava intenzionata ad inghiottire
l'intera città ma le persone poche che camminavano sui
marciapiedi
non sembravano rendersi conto della cosa.
Arrivò
fino al parchetto del centro città e vi entrò con
il suo mezzo,
passando per i piccoli sentieri dedicati ai pedoni. Quando
avvertì
l'origine di quella sensazione, si fermò.
Davanti
a lei, a qualche metro di distanza, vi era un ragazzo dai capelli
rosa con un lungo abito nero dai dettagli bianchi. Gli occhi azzurri
del giovane sembravano spenti ed aveva un'espressione alquanto
abbattuta.
“Tu...
che cosa sei?” domandò prontamente Saber smontando
dalla moto e
fissando il ragazzo con sguardo serio.
Il
giovane si girò verso di lei e, dalla sua schiena,
fuoriuscì una
specie di pupazzo nero con una grossa X bianca sul volto e gli occhi
bianchi a palla. Il pupazzo era fuso al ragazzo ed aveva solo busto,
braccia e testa.
“Ehi
sei piuttosto maleducata! Arrivi qua e neanche ti presenti?! Avanti
Crona digli qualcosa!!!” urlò il pupazzo tirando i
capelli al
ragazzo che massaggiandosi il braccio destro disse “Non lo
so...
non so cosa fare in queste situazioni...”
“Aaah!
Sei un tontolone! Non sai mai fare nulla!” ribatté
il pupazzo
continuando a tirargli i capelli, al che Crona gli afferrò
le
braccia per cercare di liberarsi “Smettila Ragnarok! Mi fai
male!”
Saber
osservò i due nel più assoluto silenzio -Quello
strano pupazzo è
fuoriuscito dalla schiena di quel Crona... che sia una specie di
mago? Eppure avverto un forte istinto omicida provenire da lui...-
“Allora
uccidila!” urlò il pupazzo sorprendendo Saber
“E' stata
maleducata! Tingiamola col nostro sangue nero!”
“Sì...
sangue nero...” ripeté Crona mentre gli occhi
diventavano
tremendamente freddi e il pupazzo ritornava dentro di lui, spuntando
poi fuori dal polso destro ed assumendo la forma di una spada a
doppio filo con una bocca sulla guardia.
Saber
cambiò aspetto in un secondo, indossando un lungo abito
largo blu
con delle parti corazzate grigie. Nelle mani stringeva qualcosa ma
Crona non riusciva a vedere cosa fosse quel qualcosa. Vedeva solo
l'aria muoversi ma non capiva che tipo di arma fosse.
“Non
capisco... che arma è quella?!” urlò
Crona saltando in avanti e
cercando di colpire Saber con un fendente che venne prontamente
bloccato dall'arma della bionda.
Saber
tentò poi a sua volta un affondo e riuscì a
ferire Crona al costato
sul fianco destro ma, non appena il sangue, nero come la pece,
fuoriuscì dalla ferita, balzò all'istante
all'indietro, evitando al
pelo degli affilati spuntoni neri fuoriusciti dal corpo del ragazzo.
Crona
la fissò con lo sguardo a metà tra il sorpreso e
il disperato,
mentre la sua ferita smetteva del tutto di sanguinare “Ha
evitato
gli aghi di sangue nero! Ha ottimi riflessi e un buon
intuito!”
disse Ragnarok.
Crona
non ci badò troppo e tornò a combattere contro la
bionda iniziando
a percuoterla con una serie sempre più veloce di fendenti.
Saber fu
costretta ad indietreggiare man mano, deviando comunque tutti i colpi
che le venivano scagliati contro.
-Quel
pupazzo è dentro di lui... se lo ferisco potrebbe
approfittarne per
colpirmi.- si disse la ragazza balzando all'indietro per evitare un
fendente laterale.
Crona
digrignò i denti “Smettila di bloccare i miei
colpi. Io voglio
ricoprirti con il mio sangue nero!” e, sotto lo sguardo
sorpreso di
Saber, si aprì un grosso taglio sul polso destro.
Muovendo
il braccio ferito in avanti, fece fuoriuscire una grossa
quantità di
sangue nero che assunse la forma di una lama a mezza luna. La
spadaccina deviò il colpo verso l'alto ma la lama
tornò in
picchiata. Balzando di lato, Saber evitò di nuovo il colpo.
“Crona!
Usiamo la Risonanza dell'Urlo!” sbottò Ragnarok e
la bocca sulla
guardia della spada iniziò a d urlare come un'indemoniata,
stordendo
leggermente Saber che riuscì comunque a mantenere la guardia
alta.
Quando
Crona calò un altro fendente, il terreno sotto di loro si
crepò
pesantemente e Saber avvertì le braccia intorpidirsi per
l'impatto.
I colpi successivi furono più veloci e potenti dei
precedenti
inoltre, di punto in bianco, la spada nera assunse una forma liquida
e, dopo essere stata bloccata dall'arma di Saber, le girò
attorno,
riuscendo a ferirla alla spalla destra.
La
spada tornò poi alla sua forma normale e Crona
tentò dei
rapidissimi affondi che vennero prontamente deviati verso l'esterno
da Saber. La bionda tentò poi un fendente basso ma la spada
di Crona
curvò verso il basso e la bloccò.
Tuttavia,
mettendo più forza di prima nelle braccia e nelle gambe,
Saber
riuscì a portare a segno l'attacco, aprendo un lungo
squarcio sul
ventre di Crona che però si chiuse all'istante, facendolo
tuttavia
soffrire.
“Io
voglio ucciderla... voglio tingere tutto di nero...”
sibilò Crona
quando alle sue spalle spuntò una grossa figura nera e viola
con dei
tratti che ricordavano quelli dei clown.
“Fusione
della follia...” il clown si unì a Corna
avvolgendolo
completamente e il ragazzo subì una trasformazione
così come la sua
arma. La lunga spada nera, ora, aveva la punta piatta ed era molto
più larga e corta di prima.
Il
vestito era sempre nero ma i dettagli bianchi erano diventati viola
scuro mentre dalla schiena gli erano spuntate due braccia
più magre
ed entrambe brandivano una spada lunga con una bocca sulla guardia.
Con
uno strano sorriso inquietante, Crona fece fuoriuscire altro sangue
nero dal suo corpo che si mise a levitare nell'aria sotto forma di
piccole sfere.
Saber
osservò attentamente tutte quelle sfere e, lentamente,
assunse una
posizione di difesa con la sua arma invisibile pronta a colpire
velocemente.
Di
colpo, tutte le sfere si trasformarono in piccoli aghi lunghi ed
affilati che saettarono contro Saber. La ragazza si
concentrò
all'istante e li colpì tutti al volo ma il numero
aumentò di colpo.
Solo
perché apparteneva alla classe Saber, nessuno poteva
impedirle di
usare un trucchetto della classe Lancer e, dopo aver afferrato
l'impugnatura della sua arma con una sola arma, la fece ruotare
rapidamente nelle dita, proteggendosi da tutti i colpi.
Subito
dopo, riafferrò l'arma con entrambe le mani e
scattò in avanti,
azzerando la distanza tra di loro in pochi secondi.
Caricando
un potente colpo, menò un fendente laterale mirando al
torace di
Crona e la colpì in pieno, crepando anche il terreno sotto i
loro
piedi.
Crona
non batté ciglio.
L'arma
di Saber non gli aveva neanche scalfito il vestito e la cosa la
lasciò senza parole. Facendo un passo indietro,
provò allora a
colpirlo dall'alto ma Crona afferrò l'arma con la mano
sinistra,
fermandola senza problemi.
“Quindi
è una spada...” commentò il ragazzo con
uno strano sguardo,
stringendo la lama nella sua mano. Saber la tirò via,
aprendogli un
taglio sul palmo della mano.
Crona
però non le diede il tempo di riprendere fiato e
iniziò ad
attaccarla con tutte e tre le spade, riuscendo a ferirla in vari
punti ma mai in profondità.
Saber,
dopo aver deviato la spada più grossa, tentò un
affondo ma l'unica
cosa che ottenne fu di far indietreggiare l'avversario, senza
riuscire a ferirlo. Riprovò l'attacco ma Crona, menando dei
potenti
fendenti, generò degli strani volti di energia viola che
spaccarono
il terreno cercando di colpire Saber, la quale, dopo aver distrutto i
primi due, balzò in alto ed eliminò gli ultimi
rimasti.
Quando
atterrò, Crona generò un grosso cono affilato che
si scagliò
contro la spadaccina la quale, mettendo la spada di alto,
riuscì a
deviarlo del tutto, facendogli distruggere gli alberi alle sue
spalle.
-La
sua potenza... è salita in maniera vertiginosa, persino
Berserker
avrebbe delle difficoltà in quanto forza fisica contro
questo qua.-
pensò Saber stringendo la presa sulla sua spada la quale
iniziò a
brillare di un forte bagliore dorato -Non c'è altra scelta
quindi...-
Lentamente,
posizionò la spada di fronte a sé, con la punta
rivolta verso
l'alto e da tutte le piante intorno ad essa, dalla terra e dalle
rocce, fuoriuscirono piccole particelle di luce che andarono ad
unirsi all'aura dorata della lama di Saber, ora perfettamente
visibile come una prestigiosa spada.
L'aura
dorata crebbe di grandezza ed intensità e la cosa diede
parecchio
fastidio a Crona che, urlando, si lanciò in avanti. Saber
aprì
lentamente gli occhi e fece un passo in avanti, generando un potente
onda d'urto che contrastò Crona.
Ragnarok
sbucò dalla spalla del suo compagno e, dopo aver aperto la
bocca,
urlò
“PIGYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
Il
potente urlò stridulo dell'arma fece stringere i denti a
Crona che
continuò ad avanzare, finché un'aura sferica
viola non lo avvolse
del tutto entrando in contrasto con quella dorata creata da Saber.
La
ragazza strinse saldamente l'elsa della sua spada e, calando un
fendente dall'alto, urlò a sua volta
“Excalibur!!!”
Quando
la spada calò, una potentissima onda di energia dorata
scaturì da
essa, distruggendo il terreno ed investendo in pieno Crona,
continuando la sua avanzata per svariati metri, portando con
sé il
bersaglio.
Alla
fine, esplose in una colonna di luce ed energia che arrivò
fino al
cielo, dissipando completamente le nuvole. La luce svanì nel
giro di
pochi secondi e Saber posò un ginocchio a terra, riprendendo
fiato.
“Il
mio sangue...”
La
ragazza sgranò gli occhi, incapace di comprendere quanto
appena
udito.
“...
è nero...”
Nel
punto in cui si era sprigionata la colonna di luce, spuntò
Crona.
Sottili crepe erano visibili sul suo vestito e qualche piccolo taglio
sul suo volto ma non sembrava aver subito alcun danno grave.
Sottili
rivoli di sangue colarono dalla sua fronte e dalla bocca e le sue
gambe diventarono sangue liquido. In pochi istanti, vere e proprie
onde di sangue nero lo circondarono e lo stesso fecero con Saber, la
quale vide il liquido oscuro fuoriuscire da dietro gli alberi.
-Quel
sangue che ha scagliato prima... era solo un diversivo per preparare
tutto questo...?- si domandò la ragazza rialzandosi in
piedi, mentre
le onde di sangue nero aumentavano di altezza, fino ad oscurare la
luna.
Davanti
a lei, Crona mostrò un sorriso inquietante come pochi e
tutte le
onde, dopo aver chiuso ogni via di fuga possibile, si abbatterono
sulla ragazza.
Non
sentì nulla. Niente dolore, niente bruciore. Era immersa
completamente in quel liquido nero ma le forze la stavano
abbandonando piano piano. Vide davanti a sé il volto di un
ragazzo
dai capelli rossi che le sorrideva.
-Shiro...-
Lentamente,
chiuse gli occhi e si lasciò cullare
dall'oscurità.
Quando
il suo sangue fu ritornato nel corpo di Crona, solo una grossa sfera
nera rimase al di fuori di esso e il ragazzo notò delle
piccole
particelle di luce fuoriuscire da essa, disperdendosi nell'aria.
Il
ragazzo terminò la fusione col clown e si
incamminò lungo il
parchetto.
“Hai
visto? Alla fine è bastato ucciderla!”
esclamò Ragnarok tirando
pugni all'aria.
“Sì...
l'abbiamo fatta diventare sangue nero...” commentò
Crona
guardandosi il taglio sulla mano “Il mio sangue è
nero...”
Angolod
el carnefice:
Ed
eccoci qui per l'ultimo scontro della prima stagione! Passiamo subito
ad alzune precisazioni!
1)
Crona è un altro di quei personaggi di cui non si capisce il
sesso
ma nell'anime lo chiamano sempre “ragazzo”,
“bambino” ecc
perciò qua l'ho reso come ragazzo.
2)
Crona viene anche scritto come Chrona o Krona ma io ho usato la
versione semplice “Crona!”
3)
La parte iniziale con Saber e cioè i richiami agli altri
spiriti
sono messi lì come esempio, ovvero non so se si sia mai
verificata
una situazione simile ma serviva solo ed esclusivamente AD ESEMPIO.
Abbiamo
assistito allo scontro tra Crona semi full power (ovvero prima di
uccidere Medusa che se no lo scontro durava una pagina) e Saber full
power credo e spero comunque che vi sia piaciuto!
Ovviamente
per quelli che seguono solo l'anime di Soul Eater, molti power up di
Crona sembreranno assurdi ma nel manga è così.
Detto
questo, vi auguro una buona estate! Ci rivedremo ovviamente nei
prossimi giorni con le altre fic ma questa raccolta vi saluta fino a
settembre!
Alla
prossima!
|
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Capitolo 26 *** Il dovere di un padre ***
IL
DOVERE DI UN PADRE
Un
giovane ragazzo saltava di ramo in ramo, muovendosi velocemente ma
restando perfettamente silenzioso. I folti capelli biondi
svolazzavano nell’aria insieme
al
mantello bianco e rosso mentre
i suoi
brillanti occhi azzurri erano focalizzati sugli alberi davanti a lui.
Dopo
l’ennesimo balzo, il giovane atterrò ai margini di
una radura,
scrutando con sguardo confuso la distesa di erba ghiacciata di fronte
a lui. Al centro dello spiazzo, vi era un piccolo accampamento,
composto da tre tende e un focolare da campo, trasformato
completamente in ghiaccio, così come le cinque persone in
piedi, con
i loro kunai ancora stretti nelle mani.
-Chiunque
abbia fatto questo…- pensò il biondo
-… si è avvicinato senza
preoccuparsi troppo di essere visto, ma a giudicare dalla loro
posizione, deve avere agito in fretta…-
Uscendo
dal suo nascondiglio, si incamminò sul terreno ghiacciato,
individuando poi un’altra persona, dall’altra parte
del campo.
Era un uomo dai capelli neri con una barba del medesimo colore e una
vistosa cicatrice sul lato sinistro della fronte.
L’uomo,
che indossava una strana armatura con la scritta Absolute Zero sul
pettorale sinistro, si girò verso di lui.
“Ehi!
Per caso sei un amico di questi qua?” domandò il
moro indicando
gli uomini ghiacciati.
“No,
se sono chi penso, sono… o per meglio dire, erano, miei
nemici.”
spiegò il biondo indicando il copri-fronte di ferro
dov’era incisa
una foglia “Loro erano del villaggio della Nuvola
infondo”.
Il
moro scoppiò in una fragorosa risata “Ah meglio
così! Li ho
congelati per sbaglio perché li avevo sentiti parlare di
demoni!”
“Ti
stai riferendo ai Cercoteri?” domandò il biondo
con sguardo
rilassato “Ma, cosa più importante, chi sei tu?
Non vedo nessun
copri-fronte e non conosco nessuno che sappia usare un’arte
del
ghiaccio così forte”.
“Puoi
chiamarmi Silver.” si presentò l’uomo
sorridendo “E non ho la
più pallida idea di cosa siano questi Cercoteri ahahah!
Invece tu
saresti?”
“Minato
Namikaze, ninja del villaggio della Foglia.” si
presentò a sua
volta il ragazzo sorridendo “Il mio compito era di
neutralizzare
questa squadra, ma vedo che ci hai già pensato tu”.
“Ti
chiedo ancora scusa per quello!” disse Silver grattandosi la
testa
con una mano “Ma se posso chiedere… quei
Cercoteri, sono demoni,
non è così?”
Minato
notò il cambiamento nello sguardo di Silver e si
limitò ad annuire,
portando lentamente una mano nella sacca appesa alla cintura
“Se
sei interessato a loro, mi vedo costretto a fermarti qui e ora. Non
posso permettere che il nostro villaggio perda la Volpe a Nove
Code”.
Silver
sospirò leggermente “Non è come pensi
ma… se vuoi impedirmi di
eliminare tutti i demoni, dovrò prima sistemare
te.” e, con un
movimento del braccio, creò un altro strato di ghiaccio che
avanzò
rapidamente verso Minato ma il biondo svanì
all’istante.
L’uomo
si guardò intorno, individuando poi Minato ai margini della
radura.
-Per
fortuna avevo applicato un sigillo su
quest’albero…- pensò
Minato estraendo un kunai dalla lama a tre punte. Dopo aver osservato
per qualche secondo Silver, scattò verso di lui scagliando
in corsa
la sua arma.
Silver
lo schivò senza problemi ma sgranò leggermente
gli occhi nel vedere
che Minato era nuovamente scomparso nel nulla. Con la coda
dell’occhio, notò un movimento dietro di
sé e, ruotando
leggermente il busto, fece appena in tempo a bloccare un affondo del
biondo, sfruttando l’armatura dell’avambraccio.
Senza
perdere tempo, Silver cercò di afferrarlo ma Minato
balzò
rapidamente all’indietro, scagliando una serie di piccoli
shuriken
che vennero completamente ghiacciati, cadendo al suolo.
-Riesce
a congelare qualunque cosa senza posizionare le mani. Deve avere un
controllo molto alto su quella tecnica.- pensò Minato per
posizionare l’indice e il medio di ogni mano a mo di croce
“Tecnica
della Moltiplicazione Superiore del Corpo!”
Di
fianco a lui scoppiarono quattro nuvole di fumo bianco e da ciascuna
di esse uscì un Minato perfettamente identico
all’originale,
sorprendendo ancora Silver “Voi ninja siete una continua
sorpresa!”
I
cinque ninja si lanciarono contro l’avversario che assunse
una
posizione di combattimento, iniziando poi a scambiare alcuni colpi
con due di essi mentre gli altri cercarono di aggirarlo. Silver
esibì
uno strano ghigno e uno strano bagliore violaceo lo avvolse
completamente.
In
un solo istante, dei grossi spuntoni di ghiaccio fuoriuscirono dal
terreno, circondandolo completamente e colpendo quattro Minato che,
vista la potenza del colpo, esplosero in nuvole di fumo.
-Le
copie sono andate… ma l’originale?- si chiese
Silver, notando poi
un’ombra davanti a sé. Alzò lo sguardo
giusto in tempo per vedere
Minato scagliargli addosso un kunai con attaccato un piccolo
foglietto di carta.
Silver
alzò il braccio destro e, senza troppa fatica,
congelò il kunai a
mezz’aria ma il foglietto di carta si illuminò per
un solo
istante, esplodendo subito dopo. Il devil slayer si coprì il
volto
con una mano a causa del flash e creò una sottospecie di
cupola di
ghiaccio che servì per difenderlo da altri tre kunai
esplosivi.
Non
appena il fumo si fu diradato, Silver individuò Minato in
piedi su
una delle tende ghiacciate, intento a fissarlo attentamente. Il devil
slayer, volgendo lo sguardo altrove, notò che il suo
avversario
aveva disposto diversi kunai in tutto il terreno di scontro.
-Prima
si è teletrasportato nella posizione del pugnale che aveva
appena
scagliato… molto probabilmente può spostarsi in
tutte quelle
posizioni.- ipotizzò Silver mentre la sua difesa si
sgretolava
lentamente.
Non
appena la cupola si fu completamente sgretolata, Minato
scattò in
avanti ad una velocità sovrumana, cercando di avvicinarsi a
Silver
per poter iniziare un combattimento corpo a corpo.
L’uomo
lo accolse volentieri e riuscì a deviare entrambi i primi
due
fendenti, colpendolo al petto con il palmo della mano destra. Minato
incassò il colpo e, notando un leggerissimo bagliore
violaceo
intorno alla mano dell’avversario, svanì nel
nulla, riapparendo
vicino ad un kunai alle spalle di Silver che si era già
girato verso
di lui, gonfiando il petto.
“Ice
Devil’s Rage!!!”
Dalla
sua bocca scaturì un enorme cono di ghiaccio, vento e neve
che
investì in pieno Minato, scagliando via anche la maggior
parte dei
kunai. Silver si
lanciò quindi addosso
all'avversario per colpirlo mentre si trovava a terra ma, non appena
ebbe sfiorato il corpo di Minato con il pugno, questi svanì
nel
nulla venendo sostituito da un tronchetto che andò in
frantumi
all'istante.
Silver
si voltò di scatto, avvertendo la presenza di Minato alle
sue spalle
e, non appena lo fece, lo vide mordersi il pollice destro per poi
fare degli strani gesti con le mani, posando infine quella destra a
terra “Tecnica del Richiamo!”
Il
devil slayer venne completamente oscurato da una grossa ombra e,
alzando lo sguardo, vide di sfuggita un enorme rospo rosso, giusto un
secondo prima che lo schiacciasse con il suo peso, generando una
forte onda d'urto.
“Minato,
perché diavolo mi hai richiamato in un posto come questo? E
perché
è così freddo qua sotto?”
domandò Gamabunta con tono seccato.
Minato
gli sorrise ma, prima che potesse spiegargli la situazione, un forte
bagliore violaceo si sprigionò sotto il corpo del rospo.
“Gamabunta!
Vattene! Scompari!!!” urlò Minato ma, nel giro di
un secondo,
l'enorme rospo venne completamente congelato e fatto ribaltare
all'indietro, permettendo così a Silver di uscire e di
rimettersi in
piedi.
“Wow,
una tecnica niente male!” si complimentò Silver
per poi muovere di
scatto entrambe le braccia, creando degli enormi spuntoni di ghiaccio
dal terreno.
Minato
balzò velocemente all'indietro evitandoli e scagliando altri
kunai
esplosivi nel mentre ma Silver scagliò un altro cono di gelo
dalla
bocca e stavolta Minato svanì completamente nel nulla,
riapparendo
di fianco a Silver con sua somma sorpresa.
-Non
c'era nessun pugnale vicino a me!- notò Silver, individuando
poi uno
strano marchio nero sul proprio avambraccio “Ma
quando...”
“Quando
hai deviato il mio affondo con la tua armatura.”
spiegò Minato con
voce ferma, stringendogli il polso per poi tentare di colpirlo alla
gola con un altro kunai, ma Silver riuscì a fermarlo grazie
ai suoi riflessi,
bloccandogli a sua
volta il polso.
“Scommetto
che quando ti tengo così non puoi teletrasportarti da
solo.”
ipotizzò Silver con un ghigno. Minato assottigliò
lo sguardo e lo
colpì con una ginocchiata sul mento ma ciò non
fece altro che
ampliare il ghigno di Silver, che, creando lo stesso bagliore
violaceo nelle mani, iniziò a congelare l'avversario
partendo dalle
braccia “Credo che questa sia la fine”.
“Sì,
lo è.” ammise Minato indurendo lo sguardo
“Tecnica Confinante!”
Improvvisamente,
intorno a loro, si formarono degli strani simboli neri nel terreno e
Silver sentì l'intero corpo irrigidirsi, impedendogli
qualsiasi
movimento.
“Keh,
ci hai bloccati entrambi?” domandò Silver
ammiccando un sorriso.
“No,
ho bloccato te.” ribatté Minato per poi svanire in
una nuvola di
fumo, lasciando al suo posto solo due involucri di ghiaccio a forma
di braccia. Silver sgranò gli occhi per la sorpresa e li
sgranò
ancora di più nel vedere un altro Minato, probabilmente
quello vero,
corrergli incontro con una strana sfera azzurra nella mano destra.
-Eh...
mi hai preso...- pensò Silver stringendo i denti, mentre
Minato
distese in avanti il braccio destro urlando
“Rasengan!!!”
All'impatto,
la sfera esplose in una sfera di vento ancora più grossa e
scagliò
all'indietro Silver, distruggendo svariati alberi e rocce sul suo
cammino, finché l'uomo non si schiantò contro un
enorme masso,
vomitando una grossa quantità di sangue.
Silver
si accasciò al suolo mentre Minato lo raggiunse con un breve
scatto,
fermandosi a pochi metri da lui.
“Una
bella... mossa...”
“Grazie...
ma purtroppo non è completa.” ammise Minato
recuperando fiato “La
vittoria è mia...”
Silver
chiuse lentamente gli occhi, sentendo le forze venirgli a meno
“Pare
proprio di sì... e dire che volevo uccidere tutti i
demoni... eh!
Non riesco neanche a sconfiggere un uomo”.
“Perché
vuoi uccidere tutti i demoni? Per vendetta?”
domandò Minato
avvicinandosi lentamente e Silver annuì debolmente
“Mia moglie e
mio figlio sono morti durante
l'attacco
di un grosso demone di nome Deliora... e sono stato ucciso anche io,
ma resuscitato da un altro demone... il mio desiderio di vendetta mi
ha spinto avanti fino ad oggi...”
Minato
rimase in silenzio per qualche secondo, dopodiché si sedette
di
fianco a Silver “Mi dispiace per tua moglie e per tuo
figlio... ma
anche io ho lottato per la mia famiglia. Dentro mia moglie risiede
uno dei Cercoteri e lei è incinta, perciò non
potevo lasciarti
avvicinare a lei”.
Silver
mostrò un altro sorriso “Ah... uno scontro tra
padri eh? Beh...
sono sicuro che con un padre come te, il bambino crescerà
bene...
spero solo che quel demone non diventi la tua rovina...”
“Non
lo diventerà... non glielo permetterò.”
dichiarò Minato con voce
dura, addolcendo poi lo sguardo e rialzandosi. Dopo qualche secondo,
si incamminò verso l'accampamento congelato “Addio
Silver, è
stato un onore affrontarti”.
Silver
ormai non era neanche più in grado di rispondergli, il
rasengan gli
aveva distrutto svariate costole e ormai era agli sgoccioli. Chiuse
gli occhi per l'ultima volta, ripensando a suo figlio e a sua moglie.
-Eh...
alla fine potrò finalmente rivedervi... grazie di cuore
Minato...-
Angolo
del carnefice:
E
siamo tornati anche con questa raccolta!!!
Spero
che lo scontro benché molto sciacquo e povero, vi sia
piaciuto ma
cercate di capirmi, ormai ho poco tempo per scrivere e
perciò non ho
più il tocco che avevo nella prima stagione...
Ma
bando alle ciance e iniziamo subito con questa nuova stagione
partendo dalle regole e dalle varie novità!!!
1)
Il primo che recensisce può decidere lo scontro successivo,
comunicandomelo via mp o via recensione (per questa prima serie di cinque scontri, dovete scegliere uno scontro 1 vs 1).
2)
Chi sceglie uno scontro, non può scegliere anche quello
dopo,
perciò, qualora fosse possibile, una persona potrebbe
decidere uno
scontro sì e uno no.
3)
Come al solito, nelle recensioni fatemi capire che avete letto lo
scontro e non scrivete le solite parole ovvero “Gran bello
scontro,
tocca a me ora giusto?”
4)
Quando
richiedete uno scontro, potete specificare la versione dei
personaggi.
5)
Evitate
di usare sempre gli stessi personaggi che se no diventa noioso
scrivere quasi sempre le stesse cose.
6)
Tutti i personaggi della scorsa stagione sono di nuovo selezionabili.
7)
Non
posso usare determinati personaggi perciò scegliete quelli
che si
conoscono un minimo (es di personaggi non utilizzabili: Zeref, Shanks
il rosso, il padre di Gon, Yhwach, ecc...).
8)
Onde
evitare problemi o altro, eccovi un avviso: i vari personaggi che
combattono, appartengono ad universi diversi perciò
è normale che, di solito, non potrebbero entrare in contatto
tra di
loro o che le loro tecniche risultino inefficaci perciò
modificherò
qualcosa in modo tale che ci sia lo scontro, oppure lascerò
tutto
com'è se vedrò che non vi sono problemi.
9)
Scegliete
scontri equilibrati! Altrimenti faccio una fatica assurda ad
allungare il brodo senza concludere
tutto dopo tre pagine...
10)
Questo è più un avviso che altro: non avendo
più molto tempo per
scrivere, non potrò aggiornare una volta al giorno come
nella prima
stagione, perciò gli scontri potrebbero arrivare anche a
diversi
giorni di distanza l'uno dall'altro.
11)
Novità selezione! Come nella prima stagione, vi saranno vari
fandom
di anime tra cui scegliere i combattenti ma qui vi propongo una cosa,
ovvero aggiungere alla lista dei fandom anche alcuni videogiochi (le
prime opzioni ricadrebbero su League of Legends, Devil May Cry
[forse], Asura's Wrath, God of War, Metal Gear Rising Revengeance,
Street Fighter, Bloody Roar, Tekken, Soul Calibur; ma se ne
potrebbero aggiungere altri). Per il prossimo scontro, chiunque lo
sceglierà, saranno ancora disponibili SOLO gli anime ma
gradirei, se
possibile, che nelle recensioni mi diceste “Sì usa
anche i
videogames” o “No, non usarli”, io
guarderò la maggioranza e
deciderò di conseguenza.
12)
Eccovi i fandom selezionabili per ora:
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Soul
Eater
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Fate
Zero
-Fate
Stay Night
-Hunter
x Hunter
-Tokyo
Ghoul
-Katekyo
Hitman Reborn
-Toriko
-Black
Bullet
-Deadman
Wonderland
-Nanatsu
no Taizai
-Terra
Formars
-D.Gray-Man
-Code:
Breaker
-Akame
ga Kill
-OC
Potrebbero
ovviamente aggiungersene di nuovi, anche solo riguardanti anime.
Attendo
quindi il prossimo scontro e le vostre decisioni per i videogiochi!
See
you around!
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Capitolo 27 *** Le fiamme dell'avidità ***
LE
FIAMME DELL'AVIDITA'
“Natsu!
Se non ti sbrighi non riusciremo mai a tornare a casa per la fine del
torneo!”
La
calma quiete della campagna venne distrutta dall'acuta voce di un
gatto azzurro dotato di ali bianche, intento a volare lungo una
stradina, lanciando di tanto in tanto qualche occhiata al ragazzo dai
capelli rosa che lo seguiva poco dietro.
“Sì
sì ho capito Happy!” lo tranquillizzò
Natsu passandosi una mano
tra i capelli lunghi, cresciuti parecchio durante quell'anno di
allenamento “Non vedo l'ora di mostrare a tutti gli altri
quanto
sono diventato forte!”
“AYE!”
esclamò Happy per poi accelerare “Ti
aspetterò alla stazione così
potrò mangiarmi un bel pesce!”
Natsu
lo vide allontanarsi fino a svanire all'orizzonte e si
ritrovò solo
in mezzo ad una stradina di campagna, circondato da campi e qualche
albero occasionale.
Fu
proprio quando passò di fianco ad uno di essi che una voce
lo mise
in allerta “Oi... quella sciarpa è proprio
bella...”
In
appena un secondo, Natsu volse lo sguardo verso i rami dell'albero ed
individuò un tizio dal fisico scolpito seduto su uno di
essi,
intento a fissarlo con i suoi affilati occhi rossi.
Il
giocane saltò giù dal ramo, facendo oscillare i
suoi corti capelli
argentati e, indicando nuovamente la sciarpa di Natsu, aggiunse
canticchiando “Credo proprio che me la prenderò~!”
Uno
strano sorriso si formò sulle labbra di Natsu che, alzando
le dita
della mano destra, creò la scritta “COME
ON” con le sue fiamme,
incuriosendo il suo avversario “Fatti sotto e provaci quanto
ti
pare. Non ti lascerò prendere la mia sciarpa, è
un caro ricordo di
Igneel!”
“Oh~
questo sì che è interessante!”
commentò l'albino mostrando un
sorriso inquietante “Qual'è il tuo nome? Tanto me
lo scorderò
comunque tra non molto~!”
“Sono
Natsu Dragneel di Fairy Tail.” si presentò il
rosato gettando via
la sua sacca da viaggio.
“Ban
dei Sette Peccati Capitali, la Volpe simbolo
dell'Avidità.” si
presentò a sua volta l'avversario, elevandosi in tutti i
suoi due
metri di altezza. I due si fissarono in silenzio per qualche secondo
e, all'improvviso, Ban scattò in avanti, azzerando la
distanza tra i
due.
Natsu
spalancò leggermente gli occhi ma riuscì lo
stesso a proteggersi il
volto con il braccio sinistro prima che Ban lo colpisse con un
potente pugno, sbalzandolo all'indietro. Il dragon slayer
ruotò a
mezz'aria e atterrò col le gambe leggermente piegate che
usò per
slanciarsi in avanti ricoprendosi interamente di fiamme.
Ban
sgranò gli occhi per la sorpresa, mantenendo comunque il suo
ghigno,
e scartò di lato l'attacco, cercando poi di colpire Natsu
con una
gomitata dall'alto ma il mago di Fairy toccò rapidamente il
terreno
con la mano sinistra e, generando una forte fiammata da essa,
riuscì
a ruotare sul proprio asse, intercettando la gomitata di Ban con il
suo gomito, creando una forte onda d'urto.
Ban
venne sbalzato all'indietro e, non appena fu nel raggio visivo di
Natsu, questi gonfiò leggermente le guance, scagliando un
imponente
cono di fiamme dalla bocca, che investì in pieno
l'avversario,
distruggendo anche la stradina e parte dei campi dietro di lui.
Natsu
si rimise in piedi, dandosi una spolverato al mantello nero ma, non
appena si voltò verso la sua sacca da viaggio, la voce di
Ban lo
fermò “Wow, un attacco davvero potente! E' la
prima volta che
qualcuno mi brucia vivo con questa violenza~!”
Il
rosato si girò con gli occhi sgranati verso l'enorme colonna
di fumo
nero alle sue spalle, dalla quale uscì Ban, intento a
togliersi
della fuliggine di dosso, senza neanche un danno visibile. L'unica
cosa che indicava il fatto che l'attacco fosse andato a buon fine,
era che la sua giacca rossa era stata in parte bruciata.
“Vedo
che sei un osso duro... e dire che mi sono allenato così
tanto!”
commentò Natsu avvolgendosi nuovamente nelle sue fiamme
“Vediamo
cosa ne pensi di questo allora!” e si lanciò
all'assalto,
scaricando una pioggia di pugni contro Ban che, incredibilmente, li
evitò tutti quanti, fino a bloccargli entrambe le mani,
tenendolo
per i polsi.
Natsu
lo fissò sbalordito ma si riprese all'istante, colpendolo
con un
calcio dal basso. Un sonoro CRACK si udì nell'aria mentre la
testa
di Ban schizzò all'indietro, penzolando lungo la schiena. Il
rosato
si liberò dalla presa e l'avversario cadde in ginocchio ma,
in pochi
istanti, si rialzò in piedi e colpì Natsu con un
violento gancio
destro, scagliandolo a diversi metri di distanza.
Ban
si sistemò poi il collo, facendolo scrocchiare un paio di
volte “Ah,
ho dimenticato di dirti una cosa...” e fissò il
punto in cui si
era fermato Natsu “... puoi chiamarmi Ban
l'Immortale~!”
“Keh!
Immortale? Questo è tutto da vedere!”
esclamò Natsu sputando un
po' di sangue e la cosa parve divertire Ban che, lentamente,
alzò un
braccio. Dall'albero cascò una sacca da viaggio simile a
quella di
Natsu e da essa uscì una strana arma composta da tre parti
tubolari
di ferro collegate tra di loro da delle piccole catene.
L'arma
levitò nella mano di Ban che, con dei rapidissimi movimenti,
generò
una piccola onda d'urto, dopodiché scattò a piena
velocità contro
Natsu, agitando la sua arma come se fosse dotata di vita propria.
Natsu
schivò i primi colpi e passò al contrattacco
concatenando pugni e
calci ma i due si ritrovarono in perfetta parità
così Ban, balzando
all'indietro, tentò un affondo con la sua arma ma il rosato
non si
mosse, essendo fuori dal raggio dell'arma... o almeno ciò
era quello
che pensava lui.
Le
tre aste dell'arma si irrigidirono, diventando completamente rosa e
brillanti e, dalla punta rivolta verso Natsu, scaturì una
sorta di
frusta di energia che arpionò la sua sciarpa e gliela
portò via,
porgendola a Ban.
Il
rosato indurì lo sguardo e un forte potere magico lo avvolse
interamente “Restituiscimela immediatamente...”
“Non
mi hai sentito prima? Ho detto che l'avrei presa e l'ho
fatto~!”
ribatté Ban mettendosela intorno al collo per poi impugnare
saldamente la sua arma “Se la rivuoi devi venire a
prend...!”
Un
pugno incredibilmente potente di Natsu gli trapassò la cassa
toracica, facendogli vomitare una grossa quantità di sangue
“Vediamo
quanto duri ora...” sibilò Natsu per poi sollevare
Ban e
scagliarlo contro l'albero sopra alla quale era sdraiato pochi
istanti prima.
Il
dragon slayer scattò poi verso di lui, notando che
l'orribile ferita
si stava già rimarginando -Le ferite del corpo non sono
sufficienti... proviamo con qualcosa di più potente!- e
portò
entrambe le braccia sul lato destro del corpo.
“Dragon
Slayer's Secret Art...!!!”
Ban
si rialzò in quel momento, mettendosi in guardia per
fronteggiare il
colpo di Natsu che, ruotando un braccio alla volta verso sinistra,
generò un vortice di fiamme estremamente potenti.
“...
Crimson Lotus Exploding Flame Edge!!!”
Ban
sgranò gli occhi all'inverosimile, avvertendo per la prima
volta
dopo tanto tempo un enorme pericolo incombere su di lui. Mosso
dall'istinto, cercò di gettarsi di lato, ma le fiamme lo
colpirono
in pieno, generando un'esplosione incredibilmente potente e grande.
Vedendola
svolazzare a mezz'aria, Natsu afferrò la sua sciarpa e se la
rimise
al collo, fissando il fumo davanti a lui con sguardo serio. Poteva
ancora sentirlo. Seppur in modo diverso rispetto a prima, il cuore di
Ban batteva ancora.
Come
previsto, dopo pochi secondi lo vide avanzare verso di lui ma era
visibilmente stanco e aveva delle brutte ustioni su tutto il corpo.
“Keh...
quell'attacco mi ha sorpreso~... dovrei essere immortale io”.
“Quell'attacco
è nato per abbattere un drago distruggendo la sua
anima.” spiegò
Natsu accendendo i suoi pugni “Un corpo immortale non
può
proteggere la tua anima, non ora che mi sono allenato per sconfiggere
Zeref!”
“Non
ho la più pallida idea di chi sia questo Zeref...”
iniziò Ban
“... ma ora sono interessato a sconfiggere te~!” e,
dopo aver
agitato nuovamente la sua arma, si bloccò di scatto,
assumendo una
strana posizione “Hunter Festival!!!”
Natsu
sgranò gli occhi per la sorpresa, avvertendo le forze
venirgli meno,
e, senza alcun preavviso, Ban lo colpì con un montante alla
bocca
dello stomaco, scagliandolo in cielo. Il rosato vomitò una
grossa
quantità di sangue misto a saliva ma riuscì a
riassestarsi a
mezz'aria, incatenando lo sguardo a Ban -E' come se mi avesse
prosciugato di tutta la mia forza... devo concludere ora!!!- e una
fiamma ancora più potente dell'attacco precedente
scaturì dal suo
braccio destro “Assaggia la fiamma di Igneel!!!”
Sotto
di lui, Ban mostrò un ghigno tirato -Merda ho esagerato~...
gli ho
preso troppe energie e il mio corpo non riesce a contenerle. Devo
concludere tutto ora~!- e preparò la sua arma nella mano
destra,
caricando il pugno sinistro.
Natsu
scese in picchiata, accumulando tutto il suo potere magico nel
braccio destro “Demolition Fist of the Flame Dragon
King!!!”
Ban
sgranò ancora una volta gli occhi, percependo un pericolo
enorme, ma
riuscì comunque a distendere il braccio sinistro per
intercettarlo.
I
due pugni si scontrarono.
Un'esplosione
enorme fece tremare il terreno, spazzando via terra, alberi e tutto
ciò che c'era intorno, generando in seguito un'enorme
colonna di
fumo nero che venne lentamente dirata dal vento.
Natsu
era in piedi. Il pugno ancora rivolto verso il basso.
Alla
sua sinistra, Ban era in piedi. Il braccio sinistro completamente
distrutto fino alla spalla, ma il braccio destro era intero e con lui
anche la sua arma, diventata di nuovo rosa.
Natsu
vomitò una grossa quantità di sangue, avvertendo
qualcosa nella
schiena.
L'arma
di Ban, allungandosi, aveva colpito Natsu alle spalle e, con un forte
strattone, gli strappò il cuore dal corpo in un secondo,
schizzando
sangue ovunque.
Seppur
col fiatone e privo di forze, Ban lo distrusse con un pugno e Natsu
si accasciò al suono, in una pozza del suo stesso sangue.
L'albino
si guardò con sguardo stanco il moncherino “Keh...
spero che
Merlin possa aiutarmi~”.
Fece
qualche passo in avanti ma all'ultimo si fermò, fissando la
sciarpa
di Natsu. Dopo qualche secondo, se ne andò del tutto
“Non mi
interessa più... questo scontro mi ha divertito a
sufficienza~!”
e, lentamente, si incamminò verso Camelot, dove sperava di
poter
trovare qualcuno che potesse curarlo.
Angolo
del carnefice:
Ed
eccoci qua con il secondo scontro in singolo! Secondo me, non
è
stato male ma lascio a voi il giudizio e vorrei fare una piccola
ramanzina a Heartly: Ban ha bisogno di avversari degni e per pura
fortuna mi è uscita quella cosa dell'anima,
perciò fai attenzione
u.u
1)
Il primo che recensisce può decidere lo scontro successivo,
comunicandomelo via mp o via recensione.
2)
Chi sceglie uno scontro, non può scegliere anche quello
dopo,
perciò, Heartly non può decidere.
3)
Come al solito, nelle recensioni fatemi capire che avete letto lo
scontro e non scrivete le solite parole ovvero “Gran bello
scontro,
tocca a me ora giusto?”
4)
Quando richiedete uno
scontro, potete
specificare la versione dei personaggi.
5)
Evitate di usare sempre
gli stessi
personaggi che se no diventa noioso scrivere quasi sempre le stesse
cose.
6)
Tutti i personaggi della scorsa stagione sono di nuovo selezionabili.
7)
Non posso usare
determinati personaggi
perciò scegliete quelli che si conoscono un minimo (es di
personaggi
non utilizzabili: Zeref, Shanks il rosso, il padre di Gon, Yhwach,
ecc...).
8)
Onde evitare problemi o
altro, eccovi un
avviso: i vari personaggi che combattono, appartengono ad universi
diversi perciò
è normale che, di
solito, non potrebbero entrare in contatto tra di loro o che le loro
tecniche risultino inefficaci perciò modificherò
qualcosa in modo
tale che ci sia lo scontro, oppure lascerò tutto
com'è se vedrò
che non vi sono problemi.
9)
Scegliete scontri
equilibrati!
Altrimenti faccio una fatica assurda ad allungare il brodo senza
concludere tutto dopo
tre pagine...
10)
Questo è più un avviso che altro: non avendo
più molto tempo per
scrivere, non potrò aggiornare una volta al giorno come
nella prima
stagione, perciò gli scontri potrebbero arrivare anche a
diversi
giorni di distanza l'uno dall'altro.
11)
Eccovi i fandom selezionabili per ora (con le new entry dei
videogiochi!):
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Soul
Eater
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Fate
Zero
-Fate
Stay Night
-Hunter
x Hunter
-Tokyo
Ghoul
-Katekyo
Hitman Reborn
-Toriko
-Black
Bullet
-Deadman
Wonderland
-Nanatsu
no Taizai
-Terra
Formars
-D.Gray-Man
-Code:
Breaker
-Akame
ga Kill
-Asura's
Wrath
-Metal
Gear Rising Revengeace
-God
of War
-League
of Legends
-Soul
Calibur
-Tekken
-Street
Fighter
-Mortal
Kombat
-Bloody
Roar
-Devil
May Cry (Escluso DMC, l'ultimo uscito per intenderci)
-OC
Potrebbero
ovviamente aggiungersene di nuovi, anche solo riguardanti anime.
See
you around!
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Capitolo 28 *** Ascoltare la propria lama ***
ASCOLTARE
LA PROPRIA LAMA
Un
vento tiepido soffiava
in riva al mare. Non era la solita brezza marina, tipica di quei
luoghi, ma qualcosa di più... inquietante.
Nell'aria
vi era l'odore
del sangue e della morte unito al tanfo dello zolfo.
Un
ragazzo dai corti
capelli verdi spunto in cima ad un grosso scoglio, scorgendo in
lontananza una piccola città portuale in fiamme, ormai
impossibile
da salvare. Il giovane saltò giù, facendo
oscillare leggermente le
tre katana tenute a ventaglio sul fianco.
“Tu
guarda che
disastro...” commentò lo spadaccino grattandosi la
testa “...
prima gli altri si perdono e ora questo. Chi diavolo sarà
stato?”
Senza
pensarci oltre, il
ragazzo si incamminò verso la città, sperando di
trovare qualche
traccia dei suoi compagni dalla quale si era separato. Si erano persi
a detta sua, ma la verità era che, in qualche strano modo,
era stato
lui a perdersi di punto in bianco e ora eccolo lì, a
camminare verso
una città in fiamme di cui non sapeva neanche il nome.
Dopo
pochi minuti, il
ragazzo fu alle porte della cittadina e alcune case iniziarono a
crollare a causa delle fiamme. A terra vi erano parecchi corpi
carbonizzati ma tutti sembravano essere stati tagliati in varie parti
con incredibile precisione.
“Pirati?”
si chiese il
ragazzo guardandosi attorno quando, dal fondo della strada
principale, vide tre figure umanoidi avanzare verso di lui. Il
giocane socchiuse leggermente gli occhi, sgranandoli per la sorpresa
non appena vide che erano tre uomini perfettamente identici.
Tutti
e tre erano piuttosto
corpulenti, calvi e indossavano la stessa divisa completa simile ad
una strana armatura con una strana maschera nera a coprirgli il
volto. Dopo essersi fermati per un istante, i tre scattarono
all'unisono verso lo spadaccino, estraendo delle spade corte.
Il
ragazzo non batté
ciglio e, dopo aver estratto con rapidità una katana
dall'impugnatura bianca, la sollevò sopra la testa
“Ittoryu...”
I
tre uomini saltarono
nello stesso momento, pronti a colpirlo in contemporanea per farlo a
pezzi.
“...
Sanjuuroku Pondo
Ho!”
Con
un movimento fulmineo
del braccio, il ragazzo scagliò un fendente leggermente
ricurvo che,
senza alcun problema, tagliò di netto tutti e tre i nemici
all'altezza della vita, facendo finire i corpi alle sue spalle.
Il
giovane si girò poi
verso di loro, sorprendendosi di vedere parti meccaniche nel loro
corpo “Cyborg? Possibile che siano come Franky?”
Un
rumore di passi si udì
nell'aria malgrado i continui crolli delle case lì vicino.
Lo
spadaccino si girò di nuovo verso il fondo della strada,
individuando un ragazzo camminargli incontro.
Era
alto grosso modo come
lui ma il corpo, così come i tre nemici appena eliminati,
era
coperto da una strana armatura completa simile ad una tuta ad un
pezzo solo, ma sprovvisto di maschera. I capelli castani erano legati
in un codino alto e il braccio destro sembrava diverso, in quanto
pareva interamente meccanico.
“Non
male, non male
davvero.” si complimentò il nuovo arrivato
battendo leggermente le
mani per poi mostrargli uno strano sorriso “Non sapevo che
un'altra
compagnia fosse stata chiamata”.
“Non
so di cosa tu stia
parlando.” commentò il ragazzo dai capelli verdi,
adocchiando la
katana sul fianco sinistro del cyborg davanti a lui. Quello parve
accorgersene e, mantenendo il sorriso, gli domandò
“Per caso vuoi
vederla? Potrei anche farlo, infondo hai appena eliminato quei tre e
in teoria erano in missione con me”.
“Vuoi
dire che siete
stati voi a ridurre in questo stato la città?”
“Non
proprio, loro hanno
fatto tutto. Io ho affrontato solo coloro che provavano a fermarci,
ma nulla di più. Non mi ritengo un membro della loro squadra.
Ma dimmi
di te... qual'è il tuo nome? A quale compagnia
appartieni?”
Il
ragazzo si infilò la
katana dall'impugnatura bianca tra i denti e sguainò le
altre due,
posizionandole vicino alla prima “Il mio nome è
Rorona Zoro, colui
che diventerà lo spadaccino più forte del mondo e
faccio parte di
una ciurma di pirati”.
“Lo
spadaccino più forte
del mondo? Questa mi è nuova!” esclamò
il cyborg divertito “Ciò
significa che per esserlo... dovrai sconfiggere anche me, non
credi?”
Zoro
assottigliò lo
sguardo “Il tuo nome quale sarebbe?”
“Uhm...
i miei...
colleghi mi chiamano Jetstream Sam, ma puoi tranquillamente chiamarmi
Sam.” si presentò il cyborg portando la mano
destra
sull'impugnatura della sua katana. Lentamente, iniziò a
sfilarla dal
fodero e Zoro osservò incredulo la lama di quell'arma, rossa
come il
sangue e avvolta da piccole scariche elettriche “Una spada
eccezionale non credi?”
“Posso
dire che si tratta
di una spada di altissima qualità.” ammise Zoro
distendendo le
braccia verso il basso “Ma non ti basterà per
sconfiggermi”.
“Se
questo è quello che
pensi... ok. Balliamo!”
Un
profondo silenzio calò
tra i due sfidanti e Zoro, semplicemente osservando il suo
avversario, giunse ad una semplice conclusione -E' un avversario
pericoloso-.
Lentamente,
posizionò le
due katana sopra la testa, puntandole verso l'esterno e, solo per un
istante, Sam vide l'ombra di uno strano demone cornuto alle spalle di
Zoro.
“Santoryu!
Oni
Giri!”
Sam
scattò in avanti nello
stesso momento dell'avversario che, all'ultimo, incrociò le
due lame
con la terza tenuta stretta tra i denti, creando una sorta di lama a
sei punte ma, prima che potesse menare quel triplo fendente, Sam ne
menò uno a sua volta dall'alto, bloccando tutte e tre le
lame.
Zoro
sgranò gli occhi per
la sorpresa ma le parole di Sam lo sorpresero ancora di più
“Uhm...
buona posizione... ottimo allineamento... non ho mai visto una
tecnica simile ma a giudicare dalla tua abilità, direi che
l'hai
fatta tua al cento per cento. Devi essere un autodidatta che ha
sviluppato uno stile proprio”.
I
due fecero un'enorme
pressione sia nelle braccia che nelle gambe ma nessuno cedette
terreno e alla fine balzarono all'indietro in contemporanea.
Zoro
non disse nulla, ormai
conscio della potenza del nemico, ma il problema esisteva ed era
visibile sulla lama della sua katana che aveva impattato contro
quella di Sam.
Una
minuscola frattura...
anzi, era un piccolo taglio presente nel filo della lama. Il colpo di
Sam era riuscito ad intaccare il metallo di quell'arma come se nulla
fosse.
“Forse
ho dimenticato di
dirtelo...” disse Sam “... ma la mia è
una blade ad alta
frequenza. Del semplice metallo non potrebbe contrastarla, ma noto
con piacere che anche le tue spade sono di eccellente
fattura”.
Il
silenzio tornò
nuovamente sovrano, venendo però infranto dopo pochi istanti
dalla
miriade di suoni derivanti dallo scontrarsi delle lame tra di loro.
Sam e Zoro si scambiarono colpi su colpi, aumentando sempre di
più
la velocità ma nessuno di loro riuscì a portarne
a segno uno.
Dopo
l'ennesimo fendente
parato, Zoro balzò all'indietro, accucciandosi con le lame
puntate
verso l'esterno “Santoryu!”
Sam
portò indietro il
piede destro, pronto a colpire e, un istante dopo, Zoro si
scagliò
in avanti, roteando sul proprio asse “Hyo Kin Dama!”
Il
cyborg, ormai
impossibilitato a schivare il colpo, menò un rapidissimo
fendente
laterale, facendo un brevissimo scatto in avanti. Le scintille
scaturirono dallo scontro tra i due e, mentre Sam rimase fermo con il
braccio disteso in avanti, Zoro atterrò a piedi uniti,
rialzandosi
leggermente.
Nello
stesso istante, delle
profonde ferite si aprirono sul braccio destro di entrambi gli
spadaccini: tre profondi squarci su quello di Sam, dalla quale
scaturirono parecchie scintille, e un lungo taglio su quello di Zoro,
che iniziò a perdere una grossa quantità di
sangue..
Il
pirata, dopo un respiro
profondo, conficcò le due katana nel terreno e si
sfilò una bandana
nera dal braccio, legandosela poi in testa. Sam si era già
voltato
ad osservarlo, per nulla preoccupato dai danni subiti al braccio
meccanico. Essendo un cyborg, gli sarebbe bastato farselo riparare.
“Coraggio
non fermiamoci.
Sto iniziando a divertirmi!” lo incitò Sam
puntandogli la spada
contro e Zoro non si fece attendere. In un battito di ciglia, i due
tornarono a scambiarsi dei rapidissimi colpi e il cyborg
notò come
il ritmo del pirata fosse cambiato. Sembrava quasi più forte
e i
suoi colpi erano intrisi di pura potenza.
Sfruttando
una finta, Zoro
riuscì a deviare la lama di Sam verso l'esterno e, ruotando
il
busto, tentò un triplo fendente verticale dall'alto
“Santoryu!
Tora Gari!”
Sam
riuscì tuttavia a
balzare all'indietro in tempo, rinfoderando stranamente la sua spada.
“Dimmi
un po'... tu sai
cosa vogliono le tue lame?” domandò il cyborg con
uno strano
sorriso.
Dopo
qualche secondo di
silenzio, Zoro punto la katana destra verso l'avversario “Le
mie
lame vogliono semplicemente sconfiggere tutti coloro che si
frapporranno fra me e il mio sogno”.
Il
sorriso di Sam si ampliò
leggermente “Questa è un'ottima risposta, ma credo
che non saranno
in grado di adempiere al loro dovere”.
“Staremo
a vedere.”
ribatté Zoro posizionando le lame davanti a sé
per poi iniziare a
farle roteare sempre più velocemente, scattando poi in
avanti verso
il suo avversario.
“Santoryu!”
Sam
lo aspettò restando
tranquillamente in piedi, portando la mano la mano sinistra sul
fodero della sua arma, posando l'indice su una specie di grilletto.
“Sanzen
Sekai!!!”
Zoro
menò un potentissimo
attacco ad una velcoità disumana ma tale velocità
non bastò a
salvarlo dall'inevitabile. Premendo il grilletto sul fodero, Sam
sparò letteralmente la spada fuori dalla custodia.
L'impugnatura
finì
precisamente nella mano destra del cyborg che, grazie alla sua forza
sovrumana, compì senza intoppi il moto ascendente del suo
fendente,
squarciando il torace di Zoro dal ventre fino alla clavicola
sinistra.
Un
enorme fiotto di sangue
schizzò verso il cielo e l'impatto, scaturito anche dalla
forza
dell'attacco di Zoro, generò una forte onda d'urto che
scagliò
indietro il pirata, facendolo finire a terra.
Sam
mostrò nuovamente il
suo sorriso “Spiacente ragazzino, la tua tecnica è
di sicuro
eccellente ma forse pecchi in qualcosa.” e si
voltò verso il mare,
rinfoderando la sua lama, per poi iniziare a camminare
tranquillamente.
Dopo
alcuni passi, però,
percepì qualcosa alle sue spalle e, voltandosi, non si
sorprese
neanche nel vedere Zoro di nuovo in piedi, malgrado la grossa
quantità di sangue sul suo corpo.
“Ho
giurato... che sarei
diventato lo spadaccino più forte del mondo...”
sibilò Zoro
venendo avvolto per un attimo da una strana aura oscura “...
e non
lascerò che un cyborg... mi fermi proprio ora!”
Velocemente,
incrociò le
due katana davanti a sé e, con degli strani movimenti che
parvero un
miraggio, generò altre quattro braccia, mentre la testa
parve
ruotare su sé stessa, generando altre due facce ed ottenendo
un
totale di nove spade.
“Kiki
Kyutoryu...
Ashura!”
Sam
fissò affascinato lo
strano fenomeno e si girò pienamente verso di lui,
pregustando un
altro ballo in compagnia di quel ragazzo. Lentamente, si
posizionò
con il piede destro in avanti e la mano sinistra di nuovo sul fodero
della sua lama.
I
due si fissarono nel più
assoluto silenzio.
Le
lame di Zoro erano tutte
e tre leggermente rovinate e le sue ferite gli stavano causando una
perdita di sangue non indifferente.
Sam
non sembrava troppo
provato dallo scontro, ma il suo braccio meccanico danneggiato
faticava a stargli dietro.
Si
sarebbe deciso tutto con
un ultimo colpo.
Un
grosso edificio
collassò, generando una grossa nuvola di fumo misto a cenere
e, come
due proiettili, i due avversari saettarono l'uno verso l'altro.
Sam
premette nuovamente il
grilletto della sua arma. La katana venne di nuovo sparata nella sua
mano destra.
Zoro
piegò tutte le
braccia verso il corpo, distendendole verso l'esterno nello stesso
momento con incredibile potenza.
Un
fortissimo suono di
metallo stridente si udì nell'aria, echeggiando per tutta la
cittadina.
I
due spadaccini rimasero
fermi. Entrambi con la schiena rivolta verso l'avversario, in attesa
dell'esito del loro scontro.
Una
grossa quantità di
sangue si riversò al suolo e la parte superiore del corpo di
Sam
cadde a terra con un tonfo, stringendo ancora la sua fidata arma
nella mano destra, la cui lama era intrisa del sangue di Zoro.
Il
pirata cascò in
ginocchio, tornando normale, cercando di riprendere fiato.
“Keh...
è stato... un
ballo bellissimo...” si complimentò Sam sputando
parecchio sangue
ed alzando la sua spada verso il cielo “Il suo nome
è Murasama...
e il fodero è speciale. Posso sfoderarla solo
io...” il cyborg
fece una pausa per sputare altro sangue “Se ora la rinfoderi,
non
potrai mai usarla... ma se decidi di tenerla, sarà
tua...”
“Grazie,
ma ho già le
mie spade con me...” commentò Zoro togliendosi la
bandana per poi
rialzarsi barcollando. Sam si abbandonò ad una leggera
risata “Eh...
non si può mai sapere, no? Spero che tu... possa raggiungere
il tuo
sogno... e vedi di non deludere... le tue spade...”
Dopo
alcuni colpì di
tosse, il braccio crollò al suolo e Sam smise del tutto di
respirare. Zoro si avvicinò al corpo del suo avversario e
prese in
mano la katana dalla lama rossa, osservandola attentamente.
Chiuse
gli occhi per
qualche secondo, ripensando alle parole di Sam e, senza esitazione,
rinfoderò Murasama nel suo fodero che emise uno strano
rumore prima
di bloccarsi del tutto.
“La
porterò con me, ma
non la userò... così che il tuo nome non venga
macchiato dalle mie
azioni...” sussurrò Zoro per poi avviarsi verso il
mare, alla
ricerca dei suoi compagni e del suo capitano a cui aveva giurato
fedeltà.
Angolo
del carnefice:
Ed
eccoci qua con il terzo scontro in singolo! Come richesto da
Alucard97, abbiamo assistito allo scontro tra Jetstream Sam
(personaggio di Metal Gear Rising Revengeance) e Roronoa Zoro prima
dei due anni di allenamento! Spero che lo scontro sia stato di vostro
gradimento!
Vorrei
chiedervi un parere. Dato che gli scontri escono più
sfasati, posso
anche allungarli un pochino... perciò che ne pensate di
scontri
più... complessi e non i soliti 1v1, 2v2, 1v1v1... ecc...
caso mai
un bel 5v5 in stile MOBA! Ma ne riparleremo poi, intanto eccovi le
solite regole.
1)
Il primo che recensisce può decidere lo scontro successivo,
comunicandomelo via mp o via recensione.
2)
Chi sceglie uno scontro, non può scegliere anche quello
dopo,
perciò, Alucard97 non può decidere.
3)
Come al solito, nelle recensioni fatemi capire che avete letto lo
scontro e non scrivete le solite parole ovvero “Gran bello
scontro,
tocca a me ora giusto?”
4)
Quando richiedete uno
scontro, potete
specificare la versione dei personaggi.
5)
Evitate di usare sempre
gli stessi
personaggi che se no diventa noioso scrivere quasi sempre le stesse
cose.
6)
Tutti i personaggi della scorsa stagione sono di nuovo selezionabili.
7)
Non posso usare
determinati personaggi
perciò scegliete quelli che si conoscono un minimo (es di
personaggi
non utilizzabili: Zeref, Shanks il rosso, il padre di Gon, Yhwach,
ecc...).
8)
Onde evitare problemi o
altro, eccovi un
avviso: i vari personaggi che combattono, appartengono ad universi
diversi perciò
è normale che, di
solito, non potrebbero entrare in contatto tra di loro o che le loro
tecniche risultino inefficaci perciò modificherò
qualcosa in modo
tale che ci sia lo scontro, oppure lascerò tutto
com'è se vedrò
che non vi sono problemi.
9)
Scegliete scontri
equilibrati!
Altrimenti faccio una fatica assurda ad allungare il brodo senza
concludere tutto dopo
tre pagine...
10)
Questo è più un avviso che altro: non avendo
più molto tempo per
scrivere, non potrò aggiornare una volta al giorno come
nella prima
stagione, perciò gli scontri potrebbero arrivare anche a
diversi
giorni di distanza l'uno dall'altro.
11)
Eccovi i fandom selezionabili per ora (con le new entry dei
videogiochi!):
-Fairy
Tail
-Bleach
-Naruto
-One
Piece
-Soul
Eater
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Fate
Zero
-Fate
Stay Night
-Hunter
x Hunter
-Tokyo
Ghoul
-Katekyo
Hitman Reborn
-Toriko
-Black
Bullet
-Deadman
Wonderland
-Nanatsu
no Taizai
-Terra
Formars
-D.Gray-Man
-Code:
Breaker
-Akame
ga Kill
-Asura's
Wrath
-Metal
Gear Rising Revengeace
-God
of War
-League
of Legends
-Soul
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-Tekken
-Street
Fighter
-Mortal
Kombat
-Bloody
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-Devil
May Cry (Escluso DMC, l'ultimo uscito per intenderci)
-OC
Potrebbero
ovviamente aggiungersene di nuovi, anche solo riguardanti anime.
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Capitolo 29 *** Divertimento vs Arte ***
DIVERTIMENTO
VS
ARTE
Una
forte esplosione fece tremare il terreno, mettendo in fuga gli
animali del bosco. Un enorme stormo di corvo si alzò in
volo,
allontanandosi velocemente dal villaggio dalla quale sorgevano delle
imponenti colonne di fumo nero.
Un'altra
esplosione spazzò via una casa insieme alle persone al suo
interno,
mentre i civili per strada correvano in tutte le direzioni.
Dalle
macerie in fiamme spuntò una figura umanoide ma che di umano
aveva
ben poco malgrado sembrasse un ragazzo. Le orecchie simili a quelle
di una volpe, la lunga coda sottile, gli avambracci e le mani
completamente neri e l'enorme aura oscura che la circondava facevano
intuire che le sue origini non fossero per niente umane, mentre un
sinistro ghigno si formava sul suo volto e la paura si impossessava
dei pochi rimasti ad osservarlo.
“Coraggio!
Correte di più, miseri umani!” urlò il
ragazzo e, con un
movimento del braccio, creò una catena di esplosioni davanti
a sé
uccidendo tutti i civili vicini.
Dopo
un profondo respiro, il ragazzo-bestia ammirò soddisfatto i
resti
dei cadaveri carbonizzati delle sue vittime, scoppiando poi in una
fragorosa risata “Sarà meglio mettersi alla
ricerca di membri del
Concilio della Magia o quegli idioti inizieranno a darmi
fastidio”.
Dopo
essersi voltato, fece per andarsene, facendo scoppiare un'altra casa
semplicemente toccandola con la punta delle dita, ma un'ombra
catturò
la sua attenzione e, alzando lo sguardo, individuò un grosso
uccello
bianco dai tratti alquanti grotteschi.
Non
sembrava neanche un animale vero e proprio. Era completamente bianco
e le orbite erano vuote ma, ad uno sguardo più attento, il
giovane
notò una figura in piedi sulla schiena del volatile.
Virando
verso sinistra, l'animale si inclinò su un lato, rendendo
visibile
la figura sul suo dorso, ovvero un ragazzo dai lunghi capelli biondi
con un abito nero dalle nuvole rosse ricamate sopra.
-E
quello chi sarebbe?- si domandò il ragazzo-bestia alzando un
braccio
verso lo strano volatile che, quasi ad intuire le sue intenzioni,
scese in picchiata verso di lui passandogli a pochi centimetri dalla
testa, per poi atterrare a qualche metro di distanza.
“Così
quelle esplosioni che sentivo erano opera tua.”
proferì il biondo
fissando attentamente il bombarolo davanti a sé che,
sogghignando,
ribatté “Sì, sono stato io e ora ti
mostrerò un altro trucco
facendoti esplodere!”
“Che
strana coincidenza... stavo giusto per farlo io.”
commentò l'altro
chiudendo le dita della mano destra, puntando l'indice e il medio
verso l'alto. Il ragazzo-bestia non capì subito ma,
avvertendo
qualcosa sulla schiena, si girò giusto in tempo per vedere
tre ragni
completamente bianchi intenti a camminargli addosso.
Prima
che potesse rimuoverli, i tre insetti esplosero in contemporanea,
creando una grossa esplosione che spazzò via parecchi
detriti. Il
biondo saltò giù dal suo animale e
ammirò soddisfatto il fumo nero
generato dalle sue esplosioni, ma la sua soddisfazione ebbe fine non
appena vide l'avversario uscirne quasi del tutto illeso.
“Tutto
qui stronzo?” domandò quello, mostrando i suoi
denti affilati “Hai
fegato per affrontare uno dei Nove Cancelli dell'Ade di
Tartaros!”
“Potrei
dire lo stesso di te, osi usare delle esplosioni per puro
divertimento in presenza di un artista come me!”
sbottò il biondo
facendo oscillare il lungo ciuffo che gli copriva l'occhio sinistro
“Inoltre non ho mai sentito parlare di questo
Tartaros...”
“Come
sempre voi umani siete ottusi ed ignoranti come poche altre creature.
Io sono Jackal, demone di Zeref, sicario di Tartaros e mi dispiace
per te, ma ho sempre odiato gli artisti perciò
ucciderò anche te!”
“Tsk,
che razza di animale...” commentò l'avversario con
sguardo
disgustato “Io sono Deidara dell'Akatsuki e ti
insegnerò che le
esplosioni sono la più nobile forma d'arte del
mondo!”
Jackal
fece qualche passo in avanti, pregustando il momento in cui avrebbe
fatto esplodere la testa al suo avversario, mentre Deidara,
infilò
le mani, le quali avevano una bocca vera e propria sui palmi, in due
grosse tasche poste sui fianchi e ne tirò fuori un po' di
argilla
bianca, facendola poi mangiare dalle suddette bocche che, dopo
qualche istante, sputarono svariati ragnetti.
Deidara
sorrise e li lanciò tutti contro Jackal. A mezz'aria, i
ragni si
ingrandirono di colpo, diventando grossi quanto una testa umana ma il
demone, con un movimento del braccio, li fece esplodere tutti in un
colpo solo, generando una serie di esplosioni che costrinsero i due
sfidanti ad indietreggiare.
Deidara,
tuttavia, aveva già pensato ad una tale evenienza e infatti,
dal
terreno sotto ai piedi di Jackal, spuntarono due grosse scolopendre
bianche che gli si attorcigliarono intorno alle gambe ma il demone,
usando la semplice forza, le strappò via, facendole
esplodere subito
dopo.
“Uhm...
sembra che il C1 non sia abbastanza forte per uno come te.”
commentò Deidara prendendo altra argilla. Dopo averla
impastata per
bene unendo le mani, gettò alle sue spalle la sua creazione
che,
esplodendo in una nuvola di fumo bianco, si trasformò in un
enorme
drago bianco dalle fattezze tozze come quelle delle altre creazioni.
Jackal
non sembrò per nulla impressionato e scattò in
avanti ad
incredibile velocità ma, senza guardarlo, Deidara
mandò avanti
l'uccello con la quale era arrivato lì e lo fece esplodere a
pochi
centimetri dal demone, impedendogli di farlo saltare in aria a sua
volta.
Il
membro di Tartaros venne scagliato all'indietro ma neanche
quell'esplosione parve arrecargli chissà quali danni,
infatti si
riprese all'istante, ma Deidara ormai era già in volo con il
suo
drago che si stabilizzò ad una cinquantina di metri di
altezza,
fissando il suo avversario.
La
coda del drago, di punto in bianco, si accorciò leggermente
e, dopo
aver gonfiato le guance, il suddetto animale sputò un drago
uguale a
lui ma molto più piccolo che sfrecciò contro
Jackal. Il demone
saltò il alto per evitarlo ma, anziché esplodere,
il drago dispiegò
le ali e si alzò in volo, scagliandosi nuovamente addosso a
Jackal
che, ruotando su sé stesso, generò una spirale di
esplosioni,
distruggendolo.
Le
fiamme divamparono nel cielo e, un secondo drago missile, lo
colpì
in pieno, esplodendo subito dopo. Sputando un po' di sangue a causa
dell'impatto, Jackal precipitò verso la città,
schiantandosi sul
tetto di una casa rimasta integra.
“Sei
finito!!!” urlò Deidara e il drago
sputò nuovamente un altro
missile ma questa volta molto più grosso. Il tozzo animale
scese in
picchiata contro la casa ma, all'ultimo, Jackal si rialzò di
scatto
e saltò il alto, atterrando sul colpo nemico, per poi usarlo
come
piedistallo per lanciarsi ancora più in alto.
In
una frazione di secondo, fu davanti al drago di Deidara e, mostrando
un ghigno vittorioso, alzò entrambe le braccia, facendo
detonare
l'enorme animale che generò un'imponente esplosione nel
cielo. I due
avversari, entrambi feriti e pieni di bruciature, precipitarono al
suolo, creando due piccoli crateri.
Dopo
qualche attimo di completo silenzio, i due si rialzarono barcollando
ma, mentre Deidara sembrava più segnato da danni, Jackal
pareva
quasi divertito dalla situazione in cui si trovava, malgrado le
ferite.
“Coraggio,
lurido umano, fammi vedere cosa sai fare!” lo
incitò il demone,
avanzando lentamente. Deidara parve seccato da quelle parole ed
indietreggiò ma, non appena ebbe mosso il piede, uno strano
sigillò
si illuminò sotto di lui e Jackal esclamò
“Muori per mano della
mia mina!”
Un
sottile ghigno si formò sulle labbra di Deidara
“Vedo che la
pensiamo allo stesso modo”.
Jackal
fece un altro passo e, con sua sorpresa, sprofondò
leggermente nel
terreno. Nello stesso istante, il suolo sotto di loro esplose
generando due grosse esplosioni che fecero tremare le case
circostanti.
Il
silenzio tornò nuovamente padrone, venendo spezzato solo dai
vari
bracieri presenti per la città e dalle rovine delle case che
collassavano a causa dei danni subiti. I due bombaroli si rialzarono
nuovamente ma Deidara casco nuovamente a terra.
La
sua gamba destra era esplosa fino al ginocchio e una grossa
quantità
di sangue stava sgorgando dal moncherino, procurandogli un dolore
insopportabile, ma ciò non gli impedì di mettersi
seduto, fissando
in cagnesco l'avversario.
“Cosa
succede misero umano, sei stanco?” domandò Jackal
mostrando il suo
solito ghigno per poi scattare verso Deidara e colpirlo con un forte
pugno in faccia, scagliandolo attraverso un muro che crollò
a causa
dell'impatto. Tossendo un po' di sangue Deidara cercò di
tirarsi su,
ma Jackal afferrandolo per la gola, lo sollevò dal terreno e
iniziò
a tempestarlo di colpi “Credo sia ora di mettere la parola
'fine'
alla tua vita!”
“Stavo
giusto per farlo io.” commentò Deidara seduto
dietro ad un albero
poco lontano da Jackal, facendogli sgranare gli occhi per la sorpresa
nel momento stesso in cui il Deidara che stava tenendo sollevato per
la gola diventò completamente bianco.
-Esplosione!-
La
copia di argilla detonò all'istante, spazzando via tutti gli
alberi
circostanti e anche Jackal che urlò per il dolore. Cercando
di
riprendersi dall'attacco, si rialzò velocemente, barcollando
pericolosamente e, avvertendo un forte dolore al braccio sinistro,
spostò lo sguardo su di esso, scoprendo che l'arto era stato
completamente distrutto fino all'altezza della spalla.
“Ora
siamo pari!” lo schernì Deidara saltando sopra ad
un uccello di
argilla, sigillando con quello stesso materiale il moncherino alla
gamba.
“Quando
diavolo ti sei sostituito alla copia?!” urlò
Jackal con il volto
contratto in una smorfia di odio e dolore.
“Quando
siamo esplosi entrambi a causa delle nostre mine, ho approfittato del
fumo per creare una copia e per fortuna sei talmente stupido da non
essertene accorto!” spiegò Deidara alzandosi in
volo, mentre
Jackal mosse l'unico braccio per farlo esplodere in volo ma l'uccello
aumentò all'istante la velocità, riuscendo a
salvarsi “Puoi far
esplodere qualunque cosa purché sia ferma o ti dia il tempo
di
mirare, non è così?”
Jackal
strinse i denti imprecando mentalmente, per poi scoccare uno sguardo
omicida all'indirizzo di Deidara che parve divertito dal gesto,
decidendo di creare altri piccoli ragni che lanciò sul
nemico “Sei
durato anche fin troppo! Ora... esplodi!!!”
Il
demone rimase completamente fermo, senza neanche cercare di scappare
e, quando gli esplosivi detonarono, Deidara scoppiò in una
fragorosa
risata “Spero che tu abbia imparato la lezione! La mia arte
è
suprema!!!”
Un
potente ruggito lo zittì all'istante, riportando la sua
attenzione
sull'enorme ammasso di fumo creatosi dopo le sue ultime esplosioni.
Dopo qualche secondo, un grosso animale, simile ad un licantropo,
uscì dalla cortina fumogena e, con un solo balzo, raggiunse
l'altezza di Deidara ma l'uccello di argilla riuscì ad
evitarlo in
tempo.
“Tsk,
può anche trasformarsi?” si domandò
Deidara intuendo che la
creatura fosse in realtà Jackal, visti gli abiti uguali,
seppur
rovinati a causa della trasformazione.
“Ti
ucciderò, lurido insignificante umano!!!”
ruggì Jackal atterrando
su una casa per poi voltarsi verso Deidara che ormai aveva raggiunto
il limite della sua pazienza “Un inetto come te che non
comprende
la mia arte non merita di vivere oltre!”
Il
membro di Akatsuki ingoiò un po' della sua argilla e, dopo
aver
fatto dei gesti con le mani, vomitò una quantità
nettamente
superiore di argilla verso il suolo, creando una gigantesca copia di
sé stesso, lasciando Jackal visibilmente confuso.
“Credi
forse di potermi sconfiggere con una semplice esplosione ora che sono
nella mia forma Etherius?! Sei davvero un idiota!”
urlò Jackal
continuando a guardare Deidara, ignorando l'enorme clone.
“E'
un pezzo che avevo tenuto da parte per quel bastardo di Itachi ma mi
sarà comunque utile per chiudere del tutto quella tua
boccaccia!”
ribatté Deidara alzando di nuovo due dita -Esplosione!-
Il
clone si gonfiò all'improvviso e Jackal si coprì
il volto con
l'unico braccio rimastogli, sperando di ptoer attutire la potenza
dell'esplosione ma, stranamente, non udì alcun botto e,
sollevando
lo sguardo, notò con sorpresa che l'enorme figura era
effettivamente
esplosa ma senza creare fiamme o altro. Dopo alcuni secondi di
silenzio, il demone scoppiò in una fragorosa risata
“Che fiasco!
Voi umani sarete inutili ma sapete anche far ridere!”
“Oh
ne sono contento, sono contento che nei tuoi ultimi attimi di vita tu
possa ridere.” sibilò Deidara con sguardo freddo,
confondendo
Jackal che, dopo pochi istanti, iniziò a sbriciolarsi
partendo dalla
punta delle gambe e della coda.
“C...
che cosa?!”
“Addio,
caro il mio ignorante. Ricordati della mia arte quando tornerai
all'inferno!” esclamò Deidara e il demone,
ringhiando, piegò le
gambe, balzando voi verso il cielo “Non temere, ti
porterò con
me!!!”
Il
ninja sgranò gli occhi per la sorpresa e, dopo un breve
flash,
Jackal esplose completamente prima di dissolversi del tutto,
generando un'esplosione enorme che spazzò via l'intera
città,
facendo tremare pesantemente il terreno. Dal enorme nuvola di fumo
venutasi a creare, precipitò un grosso fagotto bianco che si
schiantò nel terreno e, sciogliendosi, rivelò
Deidara al suo
interno, ora privo anche del braccio destro e con delle orribili
ferite sul corpo.
“Quel
bastardo... aveva perfino una tecnica simile al mio asso nella
manica... maledetto bastardo...” sputò Deidara,
quando, poco
lontano da lui, dal terreno spuntò un ragazzo con i suoi
stessi
abiti ma dalla faccia coperta da una maschera arancione
“Deidara-senpai! Siete vivo!!!”
“Tobi...”
“Deidara-senpai!
Credevo che foste esploso in aria come avete sempre sognato!”
“Tobi!”
“Io...
io non saprei come fare senza di voi, senpai!”
“Tobi
piantala accidenti!!!” sbottò Deidara
“Aiutami ad alzarmi! Non
ho più una gamba!”
“Ma
certo senpai!” esclamò Tobi aiutando il compagno
ad alzarsi.
“Tobi...
dove sei stato fino ad ora?” domandò poi Deidara
con sgaurdo
indagatore.
“Beh...
ha presente quel negozietto di dolci che abbiamo visto poco fa? Sono
tornato lì!” spiegò Tobi con voce
allegra mentre Deidara si
pietrificò all'istante “Uh? Senpai? Tutto
bene?”
“...
maledetto bastardo esplodi!!!”
“WAAAAAAAAAHHHH!!!!!”
Una
nuova esplosione si udì nell'aria... accompagnata dalle urla
terrorizzate di un ragazzo.
Angolo
del carnefice:
Ed
eccoci qua con il quarto scontro in singolo che, a parer mio,
è
stato un po' noioso... diciamo che quando due nemici hanno
praticamente dei poteri uguali, è brutto a vedersi (un conto
sono
gli scontri con armi uguali, tipo Zoro vs Sam, ma quando si tratta di
poteri... meh...) Ah se vedete il testo in un formato diverso, sto
facendo delle prove per trovarne uno che si veda bene anche su cell
(soprattutto il titolo come mi ha fatto notare kaori_kuran)
Aspetto
comunque le vostre recensioni e l'ultimo degli scontri 1 vs 1!
1)
Il primo che recensisce può decidere lo scontro successivo,
comunicandomelo via mp o via recensione.
2)
Chi sceglie uno scontro, non può scegliere anche quello
dopo,
perciò, dragun95 non può decidere.
3)
Come al solito, nelle recensioni fatemi capire che avete letto lo
scontro e non scrivete le solite parole ovvero “Gran bello
scontro,
tocca a me ora giusto?”
4)
Quando
richiedete uno scontro, potete specificare la versione dei
personaggi.
5)
Evitate di usare sempre gli stessi personaggi che se no diventa
noioso scrivere quasi sempre le stesse cose.
6)
Tutti i personaggi della scorsa stagione sono di nuovo selezionabili.
7)
Non posso usare determinati personaggi perciò scegliete
quelli che
si conoscono un minimo (es di personaggi non utilizzabili: Zeref,
Shanks il rosso, il padre di Gon, Yhwach, ecc...).
8)
Onde evitare problemi o altro, eccovi un avviso: i vari personaggi
che combattono, appartengono ad universi diversi perciò
è normale
che, di solito, non potrebbero entrare in contatto tra di loro o che
le loro tecniche risultino inefficaci perciò
modificherò qualcosa
in modo tale che ci sia lo scontro, oppure lascerò tutto
com'è se
vedrò che non vi sono problemi.
9)
Scegliete scontri equilibrati! Altrimenti faccio una fatica assurda
ad allungare il brodo senza concludere tutto dopo tre pagine...
10)
Questo è più un avviso che altro: non avendo
più molto tempo per
scrivere, non potrò aggiornare una volta al giorno come
nella prima
stagione, perciò gli scontri potrebbero arrivare anche a
diversi
giorni di distanza l'uno dall'altro.
11)
Eccovi i fandom selezionabili per ora (con le new entry dei
videogiochi!) con tanto di mini elenchi per i personaggi non
selezionabili (momentaneamente):
-Fairy
Tail (non selezionabili: Natsu,
Jackal, Silver)
-Bleach
-Naruto
(non selezionabili: Deidara, Minato)
-One
Piece (non selezionabili: Zoro)
-Soul
Eater
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Fate
Zero
-Fate
Stay Night
-Hunter
x Hunter
-Tokyo
Ghoul
-Katekyo
Hitman Reborn
-Toriko
-Black
Bullet
-Deadman
Wonderland
-Nanatsu
no Taizai (non
selezionabili: Ban)
-Terra
Formars
-D.Gray-Man
-Code:
Breaker
-Akame
ga Kill
-Asura's
Wrath
-Metal
Gear Rising Revengeace (non
selezionabili:
Jetstream Sam)
-God
of War
-League
of Legends
-Soul
Calibur
-Tekken
-Street
Fighter
-Mortal
Kombat
-Bloody
Roar
-Devil
May Cry (Escluso DMC, l'ultimo uscito per intenderci)
-OC
Potrebbero
ovviamente aggiungersene di nuovi, anche solo riguardanti anime.
See
you around!
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Capitolo 30 *** Spade e Demoni ***
SPADE
E DEMONI
Un
vento caldo soffiava da nord. Il sole era nascosto dietro a grossi
nuvoloni neri, carichi di elettricità. L'aria era densa e
sembrava
bruciare nei polmoni ad ogni respiro ma la cosa non sembrava dar
fastidio al giovane dai capelli bianchi che camminava con noncuranza
in quel grosso cratere vicino alle rovine di alcune case di legno.
In
quello stesso posto aveva affrontato un demone del fuoco diversi mesi
prima ma nessuno aveva ancora ricostruito qualcosa. Il giovane si
guardò attorno facendo ondeggiare la sua lunga giacca blu
abbinata a
dei jeans e degli scarponcini marroni. Sulla schiena portava una
grossa spada dal cuore rosso con dei dettagli simili ai rovi di una
rosa, una pistola magnum a due canne era posizionata nella fondina al
suo fianco e il suo braccio destro, dal gomito in giù, aveva
un
aspetto decisamente non umano vista la pelle nera e rossa all'interno
del braccio, mentre all'esterno brillava di un tenue bagliore azzurro
e bianco.
“Tsk,
nessuna porta.” commentò Nero continuando a
scrutare i dintorni
senza individuare nessun monolite nero alto decine di metri
“Questa
è l'ultima volta che mi faccio convincere ad andare in
esplorazione
dai membri dell'Ordine...” e, girando sui suoi tacchi, si
apprestò
ad andarsene, quando una strana sensazione lo fermò sul
posto.
Girandosi
nuovamente, notò alcune strane scintille azzurre a mezz'aria
e, dopo
qualche secondo, si aprì uno squarcio nell'aria, mostrando
un luogo
oscuro da cui fuoriusciva una strana aura malvagia. Nero
portò
subito la mano sinistra sull'impugnatura della sua pistola e
puntò
l'arma verso lo squarcio, restando in silenzio.
Dopo
pochi secondi di attesa, dallo squarcio spuntò un ragazzo
molto
simile a lui, anch'esso provvisto di capelli bianchi tenuti
ordinatamente all'indietro ma con indosso una sorta di giacca
orientale azzurra lunga fino alle caviglie. Nella mano sinistra
stringeva una katana dall'impugnatura bianca che Nero riconobbe
subito ma non disse nulla.
Quando
il ragazzo fu completamente fuori dallo squarcio, questi si richiuse
alle sue spalle e il giovane iniziò a guardarsi attorno,
posando poi
lo sguardo su Nero. Lo fissò per qualche secondo,
focalizzandosi per
lo più sul braccio demoniaco messo in bella vista
“Tu... possiedi
i poteri di un demone”.
“E
se anche fosse? Tu sei appena uscito da uno squarcio molto simile a
quello usato dai demoni.” ribatté Nero senza
abbassare la pistola.
“Non
paragonarmi ad un demone...” fu la breve risposta di
quell'estraneo
che svanì all'istante, riapparendo dietro a Nero
“... oppure ti
farai molto male”.
“Beh,
se la metti così...” iniziò Nero per
poi ruotare su sé stesso e
tentare di afferrare quel ragazzo con il suo braccio demoniaco ma
questi si abbassò all'ultimo e sguainò la sua
katana con un
movimento rapido del braccio, aprendo un ampio taglio verticale sul
petto di Nero che indietreggiò di colpo, spargendo parecchio
sangue
a terra.
Lo
spadaccino notò subito che il taglio si stava già
rimarginando ma,
prima che potesse aprir bocca, Nero alzò il braccio armato
di
pistola e sparò tutti e sei i colpi in rapida successione,
sparandone due alla volta. L'avversario non batté ciglio e
semplicemente si spostò rapidamente a destra e poi a
sinistra per
evitare tutti i proiettili, dopodiché scattò in
avanti con una
velocità sovrumana e, con un altro fendente,
tagliò le due canne
della pistola, facendole finire molto lontane da Nero, che
imprecò
ad alta voce facendo poi un balzo all'indietro “Hai idea di
quanto
mi ci sia voluto per modificarla?”
“Non
mi interessa”.
“Tsk,
per essere uno che assomiglia a Dante mi fai saltare i nervi
più di
lui.” ribatté Nero con una scrollata di spalle.
“Ne
deduco che tu abbia conosciuto mio fratello.”
commentò lo
spadaccino con voce piatta “Io sono Vergil, figlio di
Sparda”.
“Così
saresti tu suo fratello, eh?” domandò Nero
impugnando il suo
spadone con la mano umana per poi ruotare l'impugnatura, generando
una sorta di fiammata ed un rumore simile a quello del motore di una
moto.
“Non
ne hai ancora avuto abbastanza? Diversamente da mio fratello io non
ci andrò leggero.” lo avvisò Vergil
portando una mano
sull'impugnatura della sua katana.
“Chiedi
pure a lui se vuoi: neanche io ci vado leggero!”
urlò Nero per poi
saltare in alto preparandosi ad attaccare con il suo spadone. Vergil
gli balzò addosso di rimando e, a mezz'aria, si scambiarono
una
rapida serie di colpi, atterrando poi uno dietro all'altro. Senza un
attimo di tregua, Nero si girò rapidamente e
cercò di colpire
Vergil alle spalle ma l'avversario svanì nuovamente davanti
a lui e
gli riapparve di fianco, conficcandogli la katana nel braccio umano,
facendo schizzare parecchio sangue.
Nero
digrignò i denti per il dolore ma, anziché
allontanarsi, afferrò
la lama con il suo braccio demoniaco e tirò un violento
calcio nel
ventre di Vergil, sbalzandolo via, dopodiché tirò
fuori la spada
dalle sue carni e gliela scagliò addosso come una lancia, ma
la
katana si fermò all'ultimo e, roteando a mezz'aria,
tornò nelle
mani di Vergil, il quale si spolverò leggermente la pancia
dove Nero
lo aveva colpito.
“Tu
e tuo fratello avete un dono... risultate incredibilmente
odiosi.”
commentò Nero ripartendo all'attacco ed iniziando a
scambiare sempre
più colpi con Vergil il quale, senza neanche dire niente,
materializzò diverse lame di energia azzurra a Nero ma,
prima che
potessero trafiggerlo, lo spadaccino dell'Ordine saltò in
alto e
fece una piroetta all'indietro, allontanandosi dal nemico.
Vergil
rinfoderò la sua katana ed osservò il suo
avversario con sguardo
freddo, senza tuttavia fiatare, dopodiché scatto in avanti
con la
sua incredibile velocità e incalzò Nero con una
serie di attacchi
sempre più veloci che misero in difficoltà il
ragazzo. Dopo
l'ennesima parata, Nero provò ad afferrare la katana ma il
suo
braccio demoniaco venne ferito dalla lama, facendolo indietreggiare.
Una
rapida occhiata al suo arto demoniaco gli fece notare l'assenza di
ferite ma aveva di sicuro sentito il dolore così
evitò di
afferrarla nuovamente ma al contrario, usò il braccio per
attaccare.
Sfruttando un affondo di Vergil, deviò la spada verso
sinistra e,
ruotando su sé stesso, afferrò Vergil per il
colletto per poi
scagliarlo in lontananza verso una parete rocciosa.
Il
fratello di Dante roteò a mezz'aria e si conficcò
con i piedi nella
roccia, crepandola pesantemente, volgendo poi lo sguardo verso Nero
che gli fu subito addosso menando un violento colpo dall'alto. Vergil
rispose con un fendente laterale e l'impatto delle loro lame
generò
una violenta onda d'urto che mandò in frantumi la parete
rocciosa,
scagliando grossi pezzi di roccia in tutte le direzioni.
Nero
saltò rapidamente sui vari pezzi e cercò di
colpire Vergil
dall'alto ma questi si teletrasportò di fianco a lui e lo
colpì con
una serie di rapidi fendenti, spargendo sangue tutt'attorno, mentre
Nero ne vomitò a sua volta, riuscendo però a
ruotare a mezz'aria e
colpire Vergil in pieno volto col braccio demoniaco.
Vergil
rimbalzò alcune volte sul terreno ma riuscì a
fermarsi conficcando
una mano nel suolo. Quando però alzò lo sguardo,
fu costretto a
gettarsi di lato per evitare una gigantesca mano demoniaca intenta a
schiacciarlo. L'impatto col terreno generò una forte
esplosione di
energia che scagliò in aria Vergil ma questa volta fu
più rapido a
riprendersi e si teletrasportò a pochi metri da Nero,
fissando il
suo avversario.
Il
cavaliere dell'Ordine lo fissò di rimando con il braccio
demoniaco
intento a brillare più forte del normale, emettendo una
densa
energia demoniaca che non passò inosservata a Vergil.
“Sembra
che tu possieda un potere demoniaco enorme.”
commentò Vergil con
voce piatta “Mi sembra strano che mio fratello ti abbia
lasciato
andare”.
“Diciamo
che ci siamo aiutati l'un l'altro per far fuori un grosso
problema.”
spiegò Nero mantenendosi sul vago per poi scattare
nuovamente verso
Vergil ed incrociare la sua spada con la katana dell'avversario.
Vergil
lo sospinse indietro con la sua sola forza fisica ma poi
iniziò a
scambiare una rapida serie di colpi, passando velocemente in
vantaggio grazie alla sua velocità e al fatto che la sua era
un'arma
più piccola e facile da maneggiare mentre lo spadone di Nero
era più
pesante, senza contare che il cavaliere dell'Ordine della Spada stava
combattendo sempre con il braccio umano, usando quello demoniaco per
deviare la katana o per tentare di afferrare di nuovo Vergil, il
quale però riuscì ad evitarlo ogni volta,
passando poi al
contrattacco con le sue lame di energia che vennero evitate tutte da
Nero.
Di
tanto in tanto, l'impatto tra le loro lame creava delle forti onde
d'urto, scavando nel terreno dei profondi tagli ma nessuno dei due
riuscì a prevalere sull'avversario ed entrambi non avevano
neanche
un graffio grazie al loro fattore rigenerante, grosso vantaggio dei
possessori di sangue demoniaco.
Vergil
parve stufarsi di quella faccenda così aumentò il
ritmo e in pochi
secondi costrinse Nero ad indietreggiare, lasciandogli sempre meno
spazio per attaccare, fino a quando non gli fece volare via lo
spadone. Nero parve prepararsi ad attaccare con il suo arto demoniaco
ma Vergil decise di non lasciarglielo fare e menò un
rapidissimo
colpo dall'alto.
Diverse
scintille scaturirono dall'impatto della sua katana contro una lama
perfettamente identica, facendo sgranare leggermente gli occhi al
fratello di Dante “Come puoi possedere Yamato, quando io
stesso la
possiedo?”
“Perché
non lo chiedi a tuo fratello? A sentire lui tu sei morto e la spada
me l'ha affidata lui!” sbottò Nero costringendo
poi Vergil ad
indietreggiare con dei rapidissimi fendenti. Ora erano letteralmente
ad armi pari.
Vergil
fissò ancora per qualche secondo il suo avversario,
dopodiché
scattò in avanti e iniziò l'ennesimo scambio di
colpi senza
riuscire a colpire Nero, il quale si ritrovò nella medesima
situazione mentre potenti fulmini si abbattevano intorno a loro,
facendo tremare il terreno.
Dopo
l'ennesimo colpo parato, Vergil riuscì a menare un fendente
con cui
aprì un grosso taglio sul petto di Nero ma che dopo secondi
si
rimarginò del tutto. Senza riprendere l'assalto, Vergil si
allontanò
di qualche metro chiudendo per un istante gli occhi.
Quando
li riaprì, il suo corpo venne avvolto da un accecante flash
azzurro
che costrinse Nero a coprirsi gli occhi con un braccio ma, quando
tornò a guardare il suo avversario, rimase vagamente
sorpreso nel
vederlo trasformato.
Ora
l'intero corpo di Vergil era coperto di strane squame blu che
ricoprivano anche i suoi vestiti, ora fusi al suo corpo così
come il
fodero della sua katana che ora sembrava una lama a sé
stante mentre
spuntava dal polso sinistro di Vergil, salendo verso l'alto. Il volto
ora era completamente demoniaco con denti affilati e occhi
completamente azzurri. I capelli erano stati coperti da una sorta di
placca liscia completamente nera, come il resto del volto, con due
grosse protuberanze ai lati.
Lentamente,
Vergil portò la mano destra sull'impugnatura di Yamato che
sporgeva
dal fodero fuso al suo braccio. Estraendo la lama, menò nel
contempo
un fendente laterale che squartò il torace di Nero
facendogli
vomitare parecchio sangue.
“E'
tempo di concludere questa farsa.” sibilò Vergil
con voce più
profonda e oscura, sorprendendo leggermente Nero, il quale venne
avvolto da una leggera aura azzurra e bianca.
“Quindi
eri tu... era la tua voce che chiedeva più
potere...” commentò
Nero mentre i suoi occhi diventavano rossi, lasciando Vergil
leggermente interdetto.
Con
una violenta esplosione di energia demoniaca, alle spalle di Nero si
formò una figura demoniaca la quale era quasi la copia della
forma
demoniaca di Vergil, cosa che lo lasciò particolarmente
sorpreso.
“Qual'è
il tuo nome?” domandò Vergil preparandosi ad
attaccare.
“Nero.”
fu la rapida risposta del ragazzo che si preparò a sua volta
flettendo le gambe.
“Nero...
ricorderò questo nome.” sussurrò Vergil
prima di svanire nel
nulla, riapparendo davanti a Nero il quale parò l'attacco
nemico,
generando un potentissimo fendente d'aria che scavò nella
roccia un
enorme squarcio fumante.
Dopo
pochi istanti di stallo, i due ripresero a menare dei fendenti
talmente rapidi da non poter essere visti da occhi umani ed entrambi
si ritrovarono nuovamente in parità dato che Nero impugnava
Yamato
con il braccio demoniaco, non potendolo quindi usare in altri modi.
Vergil
fece un rapido scatto all'indietro scagliando delle lame di energia
ma anche Nero ne creò a sua volta attorno alla figura
demoniaca solo
che le sue erano delle sottospecie di shuriken a due lame. Dopo
averle fatte roteare, le scagliò in avanti intercettando
tutte
quelle di Vergil che si ritrovò nuovamente a combattere
corpo a
corpo.
Entrambi
stavano però provando una sensazione strana, era come
combattere
contro sé stessi ma in un modo diverso. Non erano la stessa
persona
ma nel loro corpo scorreva il sangue di Sparda inoltre entrambi
impugnavano la lama demoniaca Yamato.
Nero
era più giovane del suo avversario ed aveva meno esperienza
ma aveva
qualcosa in più: un braccio demoniaco pronto all'utilizzo,
così
riassorbì completamente Yamato facendo dissolvere la figura
alle sue
spalle. Vergil non parve capirne il motivo e riuscì a
trafiggere la
spalla di Nero con la sua arma ma Nero, d'altra parte, portò
il
braccio demoniaco vicino al petto dell'avversario e creò una
gigantesca versione del suo arto, afferrando l'intero corpo di Vergil
con la mano.
Tenendolo
a diversi metri di distanza, Nero fissò il suo avversario
“Non so
perché tu sia apparso qui ma sono sicuro che ci sia di mezzo
lo
zampino di qualche demone. E' mio dovere proteggere la città
di
Fortuna e quindi tu... ora... muori!” e chiuse di colpo il
braccio
demoniaco, stritolando il corpo di Vergil, facendo riversare litri di
sangue a terra.
Prima
che Vergil potesse rigenerarsi, Nero lo lanciò in alto e,
urlando a
pieni polmoni, creò una gigantesca figura demoniaca alle sue
spalle,
colpendo il fratello di Dante a mezz'aria con un violento pugno che
lo scagliò nella parete rocciosa, crepandola pesantemente.
Dopo
un solo istante di silenzio, Nero scattò in avanti e
conficcò il
braccio demoniaco nel petto di Vergil, facendogli sgranare
leggermente gli occhi ma alla fine anche Nero li sgranò non
appena
vide il suo braccio brillare insieme al corpo di Vergil.
“Quindi
è così... sono solo un ricordo del passato... e
il mio potere è
passato a te...” sussurrò Vergil vomitando altro
sangue “Sembra
che alla fine non fossi adatto a raggiungere il livello di mio
padre...” dopo alcuni colpi di tosse, guardò il
suo avversario
“Nero, giusto? Un solo consiglio... stai lontano da Dante...
è un
completo irresponsabile...” e il suo corpo si dissolse in
luce
azzurra che venne subito assorbita dal braccio demoniaco di Nero.
Dopo
qualche attimo di silenzio, lo spadaccino ridacchiò
leggermente “Non
preoccuparti... so come gestirlo usando le cattive maniere.”
e si
avviò verso il suo spadone per poi sistemarselo sulla
schiena e
dirigersi verso la città di Fortuna dove alcuni ricercatori
dell'Ordine avrebbero rimpianto di averlo mandato in esplorazione.
Angolo
del carnefice:
Ed
eccoci qua con il quinto ed ultimo scontro della serie 1 vs 1 non che
terzo aggiornamento della serata! Anche questo scontro,
personalmente, mi è sembrato noioso per diversi motivi, come
ad
esempio l'immortalità dei due personaggi che impediva loro
di subire
i danni in modo permanente ma anche la loro somiglianza... io sono
partito dal presupposto che Nero è in un certo senso la
reincarnazione di Vergil (ecco spiegato anche perché la
figura alle
spalle di nero assomiglia alla forma demoniaca di Vergil) e quindi
non potevamo aspettarci chissà quali colpi di scena.
Inoltre so
che Vergil possiede anche altre due armi ma principalmente lui lotta
con Yamato e le lame di magia.
Aspetto
comunque le vostre recensioni e i prossimi cinque scontri saranno una
sorta di novità, ovvero Battle Royal a QUATTRO personaggi!!!
Dove,
ovviamente, alla fine ne resterà uno solo.
1)
Il primo che recensisce può decidere lo scontro successivo,
comunicandomelo via mp o via recensione.
2)
Chi sceglie uno scontro, non può scegliere anche quello
dopo,
perciò, stardust94 non può decidere.
3)
Come al solito, nelle recensioni fatemi capire che avete letto lo
scontro e non scrivete le solite parole ovvero “Gran bello
scontro,
tocca a me ora giusto?”
4)
Quando
richiedete uno scontro, potete specificare la versione dei
personaggi.
5)
Evitate di usare sempre gli stessi personaggi che se no diventa
noioso scrivere quasi sempre le stesse cose.
6)
Non posso usare determinati personaggi perciò scegliete
quelli che
si conoscono un minimo (es di personaggi non utilizzabili: Zeref,
Shanks il rosso, il padre di Gon, Yhwach, ecc...).
7)
Onde evitare problemi o altro, eccovi un avviso: i vari personaggi
che combattono, appartengono ad universi diversi perciò
è normale
che, di solito, non potrebbero entrare in contatto tra di loro o che
le loro tecniche risultino inefficaci perciò
modificherò qualcosa
in modo tale che ci sia lo scontro, oppure lascerò tutto
com'è se
vedrò che non vi sono problemi.
8)
Scegliete scontri equilibrati! Altrimenti faccio una fatica assurda
ad allungare il brodo senza concludere tutto dopo tre pagine...
9)
Questo è più un avviso che altro: non avendo
più molto tempo per
scrivere, non potrò aggiornare una volta al giorno come
nella prima
stagione, perciò gli scontri potrebbero arrivare anche a
diversi
giorni di distanza l'uno dall'altro.
10)
Sicché non mi sembra giusto avere la possibilità
di scegliere
personaggi da vari universi per poi limitarsi a sceglierli dallo
stesso universo, da questo momento in poi vieto di mettere contro
personaggi del medesimo universo.
11)
Eccovi i fandom selezionabili per ora (con le new entry dei
videogiochi!) con tanto di mini elenchi per i personaggi non
selezionabili (momentaneamente):
-Fairy
Tail (non selezionabili: Natsu,
Jackal, Silver)
-Bleach
-Naruto
(non selezionabili: Deidara, Minato)
-One
Piece (non selezionabili: Zoro)
-Soul
Eater
-Fullmetal
Alchemist Brotherhood
-Fate
Zero
-Fate
Stay Night
-Hunter
x Hunter
-Tokyo
Ghoul
-Katekyo
Hitman Reborn
-Toriko
-Black
Bullet
-Deadman
Wonderland
-Nanatsu
no Taizai (non
selezionabili: Ban)
-Terra
Formars
-D.Gray-Man
-Code:
Breaker
-Akame
ga Kill
-Asura's
Wrath
-Metal
Gear Rising Revengeace (non
selezionabili:
Jetstream Sam)
-God
of War
-League
of Legends
-Soul
Calibur
-Tekken
-Street
Fighter
-Mortal
Kombat
-Bloody
Roar
-Devil
May Cry (Escluso DMC, l'ultimo uscito per intenderci) (non
selezionabili: Nero,
Vergil)
-OC
Potrebbero
ovviamente aggiungersene di nuovi, anche solo riguardanti anime.
See
you around!
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