Il cuore dei Beyblade

di Umile_Bardo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incontri in Cina ***
Capitolo 2: *** Tensione in squadra ***
Capitolo 3: *** A caccia di infromazioni ***
Capitolo 4: *** Finalmente la sfida ***
Capitolo 5: *** Non si danno spiegazioni ***
Capitolo 6: *** Fuoco ***
Capitolo 7: *** La nostra differenza ***



Capitolo 1
*** Incontri in Cina ***


Il primo torneo internazionale di Beyblade stava per cominciare e tutti gli occhi del mondo sportivo erano puntati su quell'evento. Dopo un'intensissima fase di selezione le squadre che vi avrebbero partecipato in rappresentanza dei loro paesi erano state formate e ora sarebbero iniziati i tornei di qualificazione per le fasi finali.

 

In Cina, uno dei paesi dove si sarebbero svolte, la squadra giapponese dei BladeBrakers era atterrata da poco e si era subito diretta a Pechino, dove sarebbe rimasta fino all'inizio del torneo.

Il team nipponico, composta da Takao, Max, Rei e Kai, era andata a zonzo per la città (anche se, a dirla tutta, era andata alla ricerca di Kai che da fiero solitario quale era si era subito volatilizzato).

 

Per cercare il ragazzo la neonata squadra era finita nei pasticci, trovandosi nel mirino di un paio di misteriosi blader cinesi. Dopo aver sconfitto il primo con relativa facilità Takao, che ovviamente non aveva saputo rinunciare alla sfida, si era scontrato con Kiki, il secondo, che con il suo Bitpower scimmia aveva dato del filo da torcere al drago azzurro del ragazzo giapponese, il quale era rimasto scioccato nello scoprire che al mondo esistevano altri Bitpower.

 

Grazie all'appoggio dei suoi compagni però Takao era riuscito a battere Kiki, che aveva cercato di scappare, ma era stato bloccato dall'entrata in scena dal resto della sua squadra di bey: i White Tiger, composta da altri due ragazzi e da una ragazza.

La squadra cinese aveva rimproverato aspramente il comportamento del loro compagno e poi, tra lo stupore di tutti, avevano freddamente salutato Rei, dando prova di conoscerlo da tempo e chiamandolo traditore.

 

Takao aveva cercato di fermare i White Tiger per chiedere spiegazioni e Kai aveva addirittura sfidato il loro leader Lai per un incontro, ma entrambi erano stati bellamente ignorati.

 

Ora i BladeBrakers guadavano attoniti la pentola di ferro nella quale Takao si era battuto con Dragoon. La pentola era a pezzi, tranciata dal bey di Mao, la ragazza cinese, che ora li guardava con un sorrisetto un po' beffardo.

 

< Sappiate che mio fratello Lai è molto più forte di me, non avete speranze contro di noi. > disse rivolgendosi chiaramente a Kai, che lo aveva sfidato.

Ma la ragazza dai capelli rossi non fece in tempo a riprendere il suo beyblade rosa, con un lampo velocissimo un'altra trottola lo colpì, scaraventandolo in mano alla proprietaria.

 

< Chi c'è? Chi nascondete nell'ombra? >

Esclamò Mao lanciando uno sguardo di fuoco verso Rei.

Ma gli occhi di tutti, quelli di Takao infiammati dalla possibilità di un nuovo incontro, erano fissi sul pavimento.

 

Sulle piastrelle del vicolo, ad una elevatissima velocità, stava girando un bey di color viola scuro, solcato da sottilissime venature bianche, i bordi parevano affilati come delle spade.

 

< Loro non nascondono nessuno e ti chiedo se ho lanciato nell'ombra, ma non volevo disturbare gli incontri. > proruppe una voce.

 

Rei e Kai si girarono di scatto, la sciarpa di quest'ultimo svolazzò nell'aria tesa.

 

Con ancora in mano il dispositivo di lancio, una ragazzina di 13 anni comparve nel vicolo. Tese una mano e il bey ritornò docile dalla sua padrona, che subito lo infilò in una delle tasche della felpa verde che la infagottava un po'.

Aveva capelli castani raccolti in una coda bassa e un po' disordinata, che ricadeva sul cappuccio della felpa, indossava dei jeans neri infilati in alti stivali bianchi, senza tacco, e legata in vita aveva una lunga cintura di tessuto bianco, che ricordava vagamente quelle che i pirati portavano, una delle estremità le ricadeva lungo il fianco, quasi fino alla caviglia, e si muoveva ad ogni suo passo.

Guardava il gruppo con un sorriso gentile, ma gli occhi castani dietro agli occhiali dalla montatura quadrata era seri e attenti.

 

< Davvero ti è proibito batterti prima del torneo? Mi piacerebbe molto sfidarti.> disse la ragazza come se sbucare improvvisamente tra degli estranei fosse la cosa più normale del mondo.

 

La cinese non le rispose, fissandola guardinga.

< Mao! Sbrigati! > improvvisamente Lai ricomparve, richiamando la sorella.

< Arrivo! > lo raggiunse subito lei.

< Allora ci vediamo al torneo, sempre che riuscita ad arrivarci. >

ed i White Tiger scomparvero nella fresca ombra della sera.

 

< Accidenti che antipatico. > borbottò Takao.

< Già, non sono stati molto cordiali. > asserì Max mettendosi le mani sui fianchi.

< In effetti se il torneo si basasse sulla cortesia loro avrebbero già perso. > fece la ragazza misteriosa e il suo commento riscosse subito i BladeBrakers che tornarono a fissare la nuova arrivata.

 

< Scusa...ma tu chi sei? > chiese Max, il primo a essersi ripreso.

< Io? Io sono una persona in ritardo che si deve muovere! > esclamò lei spostando il polsino della felpa e controllando l'ora.

 

I ragazzi la fissarono, confusi più che mai. Non erano sicuri di doverla prendere sul serio...sembrava un tipo molto bizzarro, completamente diverso da quando aveva ripreso il suo bey in mano.

 

< bè è stato per me un piacere incontrarvi, anche se non ho ben capito chi siate. Comunque vi saluto e vi auguro una buona permanenza in Cina. > disse educatamente la ragazza, rivolgendo un sorriso ad ognuno di loro, poi si incamminò verso la strada.

 

< Ehi aspetta un secondo!!! > gridò Takao estraendo di nuovo Dragoon, ma Rei e Kai furono più rapidi di lui.

Subito i due blader lanciarono Driger e Dranzer ai piedi della ragazza, impedendole il passaggio.

 

< Vedo che abbiamo avuto la stessa idea. > disse Rei sorridendo.

Kai non rispose. Fissava quella tipa strana e aspettava una risposta al loro gesto, volevo capire se il suo intuito avesse ragione.

 

< Uuuuff vi ho già detto che sono in ritardo, non posso fermarmi ancora. Non potete lasciarmi andare? >

< Assolutamente no! > gridò ancora Takao, preparandosi a lanciare il bey < Ora ho anche io voglia di sfidarti! >

< E anche io! > esclamò Max mettendosi di fianco a lui e sistemando Draciel.

< Calma ragazzi eh! > la blader mise le mani in tasca < Nemmeno se vi prometto di combattere con voi la prossima volta che ci incontreremo mi lascerete andare? >

All'unisono i quattro scossero la testa.

 

< D'accordo. L'avete voluto voi! >

Con un gesto rapidissimo la ragazza lanciò il suo bey,questo creò un fortissimo turbine di vento che fece barcollare e cadere a terra Takao e Max. Il bey viola rimbalzò sui mori del vicolo e una volta a terra si diresse velocissime verso Dranzer e Driger che ancora sbarravano la strada.

 

Vedendo che l'avversario li stava fronteggiando i riflessi dei due ragazzi scattarono come una molla.

< Attacca Dranzer! > grido Kai, e subito il suo bey fu avvolto dalle fiamme.

< Colpisci Driger! > gli fece eco il cinese.

 

< Vi consiglio di lasciarmi passare! > con un lampo negli occhi la ragazza tese il braccio verso gli avversari < Facciamoci largo Aldebaran !!! >

 

Il beyblade viola, Aldebaran appunto, cominciò a brillare di una forte luce rossa, così accecante che tutti dovettero distogliere lo sguardo. Poi ci fu l'impatto. Lo scontro tra i bey produsse un'enorme nuvola di fumo e polvere, che oscurò la vista nello stretto vicolo.

 

Quando Rei riuscì ad aprire gli occhi < é scomparsa! > gridò.

< Sia lei che il suo bey. > constatò Max tossendo.

< Invece i nostri...sono qui. > disse duro Kai, fissando Driger e Dranzer a terra nella polvere, immobili, con uno sguardo di puro odio negli occhi.

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Capitolo 2
*** Tensione in squadra ***


< Quindi fatemi capire.... > disse con tono di rimprovero il Professor Kappa < Non solo siete finiti in una trappola architettata dalla squadra cinese e avete scoperto che anche loro possiedono i Bitpower ma avete sfidato una blader sconosciuta, perdendo e rischiando di danneggiare i vostri bey poco prima dell'inizio del campionato mondiale! >

Il professore ora stava urlando a squarciagola, sembrava davvero furioso.

 

I BladeBrakers, dopo essere rimasti soli nel vicolo, erano ritornati in albergo, dove li attendeva il professore. I ragazzi gli avevano raccontato l'accaduto e ora lui li stava sgridando, accusandoli di essere impulsivi ed irresponsabili.

 

Max, Rei e Takao si erano scusati, mentre Kai aveva a malapena guardato in faccia il Prof, rimanendo seduto sul divano accanto ai suoi compagni, ma con la testa da un'altra parte. Stringeva nel pugno il suo Dranzer e pensava. La sua testa era un vulcano. Doveva ritrovare quella ragazza, doveva battersi con lei, doveva sconfiggerla.

L'Avrebbe schiacciata, umiliata, distrutta.

Si...distrutta...distrutta...distrutta...distr..

 

< Kai! Allora vuoi che ti controlli Dranzer o no? >

Il ragazzo si riscosse, sgranando gli occhi e fissando il Professor Kappa che gli tendeva la mano.

Anche gli atri lo fissavano.

 

< Ehi tutto bene? > chiese Takao con aria preoccupata.

 

Kai sbuffo < Sto bene. Ecco professore, ma ti dico già che il mio bey non ha nulla che non vada. >

< Aspetta a dirlo, da quello che mi avete raccontato l'attacco che tu e Rei avete subito non era per nulla normale, non sappiamo che danni interni possa aver causato! > e detto questo il professore si sedette all'elegante scrivania della loro camera, aprì il computer e cominciò ad analizzare i bey.

 

< Ok Takao, il tuo è a posto, nessun danno per fortuna. >

< Aha! Grazie mille prof!! > il ragazzo riprese Dragoon tutto sorridente.

 

< E dei nostri bey cosa dici Professor Kappa? > chiese Rei avvicinandosi al ragazzo occhialuto. Al cinese i compagni di squadra non avevano fatto ancora nessuna domanda riguardo all'incontro con i White Tiger, e lui di questo gliene era grato, ma capiva che prima o poi....la verità avrebbe dovuto svelarla.

Per un attimo, fissando i difficili diagrammi sullo schermo del computer, gli tornò in mente Mao. Come era cresciuta, e come doveva essere diventata forte. Ripensando allo sguardo di disprezzo che gli aveva lanciato dei brividi gli corsero lungo la schiena.

 

< Mmmmm > il mugolio perplesso del professore lo fece tornare alla realtà.

< Che c'è? Cosa hai scoperto? > ci mancava solo che Driger fosse danneggiato.

< è strano, i bey non hanno subito danni fisici e i loro valori sono regolari...eppure....c'è qualcosa che non mi convince. Non so come spiegarvelo ma mi sembrano diversi. > Il professor Kappa si agitò sulla sedia, non riusciva a raccapezzarsi nemmeno lui.

 

< Bè ma se non sono rotti e non hanno perso potenza direi che siamo a posto comunque, no? > disse Takao alzandosi dal divano e afferrando una mela da un cesto di frutta appoggiato su un tavolino.

< Bè tecnicamente si...ma se ti rendi conto che il tuo bey ha qualcosa di diverso vuol dire che non puoi fidarti al cento per cento delle sue capacità. > disse Max.

< Si ma il punto è che a me Driger non sembra per nulla diverso.... > Rei sembrava piuttosto agitato....in cuor suo sperava che non c'entrasse la Tigre Bianca né il suo villaggio natio.

 

Ad un tratto Kai si allontanò dalla finestra da cui scrutava i grattacieli della città e si avvicinò alla scrivania del Professore, riprendendosi Dranzer.

 

< E ora che ti prende? > chiese Takao stranito.

< Mi sembra ovvio, vado a cercare quella ragazza. > rispose secco Kai avviandosi già verso la porta.

< Aspetta! > il giapponese cercò di fermarlo.

< Non essere così avventato Kai, non hai idea di dove potrebbe essere e a breve inizierà il torneo, dovremmo stare concentrati!! > Rei si era voltato e aveva usato un tono fermo e incredibilmente serio, fu talmente convincente che il ragazzo dai capelli grigi si fermò a guardarlo.

 

< Tu parli di concentrazione.. > disse quest'ultimo con un'espressione beffarda sul volto < ma a dirla tutta mi sembri molto con la testa tra le nuvole. Io non mi impiccio nei tuoi affari quindi tu sei pregato ti fare lo stesso. >

 

Rei trasalì, capendo benissimo che si riferiva all'incontro con i White Tiger. Per fortuna Max subito si alzò, mettendosi in mezzo.

< Calm down guys! Ricordatevi che dovremo far parte della stessa squadra! >

 

< Già. Max ha ragione! > disse Takao,dando man forte al compagno, anche se non sembrò esattamente che il loro intervento fosse riuscito a qualcosa.

Ora i due blader si scambiavano sguardi infuocati e l'aria era piuttosto tesa.

 

< Ragazzi smettetela! > tuonò il Professor Kappa < Volete davvero sapere cosa fare? Bene, ve lo dico io! Ora Rei e Kai andranno a provare i loro bey, per verificare che le mie analisi sono esatte, mentre Max e Takao mi aiuteranno a fare ricerche sulla beyblader misteriosa! >

 

< Mi sembra un ottima idea Prof! > disse Max, poi il ragazzo si mise a spingere di peso Kai e Rei verso la porta < Voi due andate a fare un giro per la città, fate un po' di shopping e testate i bey! Ci vediamo qui tra un'oretta. >

Mentre parlava aprì la porta e sbatté sull'uscio i due compagni di squadra.

< Ah mi raccomando, non litigate troppo! > e si chiuse la porta della camera alle spalle.

 

Rei e Kai rimasero per un attimo nel corridoio, gelati dal fatto di essere stati letteralmente sbattuti fuori.

Poi il cinese si voltò verso il compagno, alzando un sopracciglio < Shopping?? >

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Capitolo 3
*** A caccia di infromazioni ***


Il cielo era completamente scuro quando Rei e Kai ritornarono in albergo.

Rei aveva portato il compagno di squadra in un parco poco frequentato, dove avevano testato i loro beyblade. La cosa era servita anche a calmare gli animi, Rei si era tranquillizzato e Kai era tornato impassibile.

 

Quando entrarono nella loro stanza trovarono Max e il Professore davanti al computer, l'americano stava porgendo una tazza fumante al Prof.

 

< Ah ben tornati. > disse il biondo, aveva un'aria abbastanza tirata e stanca < Allora avete seguite i miei consigli e quelli del Professor Kappa? >

< Se alludi allo shopping ce lo siamo risparmiato > rispose Rei ridacchiando < Ma in compenso i nostri bey sono in perfetta forma. >

 

< Bene ragazzi, questa è davvero un'ottima notizia. > disse il prof girandosi a guardarli < Una cosa in meno di cui preoccuparsi in vista del torneo. >

 

< E voi avete scoperto qualcosa? > chiese Kai, ormai spazientito da quegli inutili convenevoli. Loro avevano combinato qualcosa di buono oppure no????

< E dov'è finito Takao?? > gli fece eco il cinese.

 

Per tutta risposta Max gli indico il divano alle sue spalle, Rei si sporse a guardare e trovò Takao che russava alla grande, spaparanzato sui morbidi cuscini del divanetto.

< Non è riuscito a rimanere sveglio. > disse Max con un sorriso.

 

Ignorando la scena Kai si avvicinò al computer del professore.

< Non essere così ansioso, non abbiamo scoperto l'identità della ragazza. > disse il prof < Però, dopo che mi avete detto il nome del bey, ho fatto delle ricerche in proposito e ho fatto una scoperta interessante. > detto questo girò il computer, in modo che tutti potessero vederlo.

< Alcuni anni fa degli scienziati Australiani sono riusciti a creare un tipo di metallo leggero ma incredibilmente resistente e.. > fece scorrere le mani sulla tastiera e vari articoli di giornale si aprirono sullo schermo <...sembra che ci abbiano costruito un beyblade. >

 

I BladeBrakers sgranarono gli occhi.

< Che cosa???? Un nuovo tipo di bey???? > con un urlo Takao si era tirato su dal divano, tutto bello sveglio e attivo! I suoi compagni di squadra sobbalzarono dallo spavento!

< Takao!!! > lo rimproverarono il prof, Max e Rei.

 

< Vai avanti Professor Kappa, che altro hai scoperto? > Kai cercò di riportare l'attenzione sull'argomento principale, ignorando per l'ennesima volta il giapponese.

 

< Sembra che ,non appena sia stato messo a punto, il bey sia stato consegnato a un giovane beyblader di talento e che presto sia diventato il campione nazionale di tutto il continente oceanico. Ma purtroppo, circa un anno dopo, il laboratorio australiano è andato distrutto e del campione si sono perse le traccia. >

I 4 ragazzi ascoltavano col fiato sospeso il racconto del Professore. Un nuovo tipo di bey, un campione scomparso e un laboratorio scientifico distrutto, poteva essere la trama di qualche film horror.

< Dal nome che mi avete dato, Aldebaran, ho tratto queste informazioni e non solo. > il professore trafficò ancora un pochino con il computer e fece apparire un'altra immagine sbiadita di un ritaglio di giornale.

 

< Ma quello è il bey della ragazza! > esclamò Takao fissando incredulo la fotografia < Come è possibile professore?>

< Bè i fatti che vi ho raccontato risalgono più o meno a cinque anni fa, di certo il beyblade non ha fatto fatica a rimanere in ottime condizioni lungo questo arco di tempo. Ma per quanto riguardo il possessore......non so che dire... > sospirò il Professor Kappa.

< Se il campione australiano fosse quella ragazza...significherebbe che ha davvero un grande talento per saper gareggiare a livello nazionale a un'età così giovane.....più o meno otto anni... > disse Rei incrociando le braccia e ragionando ad alta voce.

< Bè che altre opzione avremmo altrimenti? > domandò Takao perplesso.

 

< Ma proprio non ci arrivi?? > Sbottò Kai con tono duro < Quella ragazza potrebbe aver trovato, o peggio ancora, rubato quel beyblade, appropriandosene! >

 

Le parole del ragazzo rimasero ad aleggiare nella stanza, pietrificando tutti.

Rubare un bey.....per gli appassionati di questo sport era qualcosa di altamente inammissibile.

 

< Be calma con le accuse, le nostre sono solo ipotesi. Potrebbe essere che alla scomparsa del campione australiano le sia stato affidato il beyblade! > Max spezzò quell'atmosfera inquietante, non gli piaceva pensar male delle persone che nemmeno conosceva.

< Io sono d'accordo con Max! É inutile stari qui a sparare accuse su qualcuno che magari non incontreremo mai più! Direi piuttosto di concentrarci su torneo che inizierà domani!! > disse Takao, battendo una mano sulla spalla del biondo.

I due si sorrisero.

 

< Takao ha perfettamente ragione ragazzi, è molto tardi e se volete essere in forma dovete andare a dormire immediatamente! Coraggio, tutti a letto e niente colpi di testa. > per sottolineare le sue parole il Prof chiuse lo schermo del suo pc e lo spense.

 

Era l'alba quando Kai aprì gli occhi. Diede un'occhiata veloce all'orologio posato sul comodino, le 4. Aveva 4 ore di tempo prima che gli altri si svegliassero.

In silenzio si vestì, prese Dranzer e sgusciò fuori dalla stanza.

 

Si trovò a camminare nelle strade ancora semibuie della città, ora completamente vuote. L'aria era fredda e gli arrossava il viso duro e severo. Non aveva una vera meta, ma poteva cominciare a cercare dal vicolo in cui avevano incontrato i White Tiger.

Era quasi arrivato quando udì un suono inconfondibile rompere il silenzio piatto della città. Un ronzio basso, appena udibile, ma per lui era quasi impossibile non cogliere i suoni che i beyblade producevano.

 

Si mise a correre verso la fonte del suono, imboccò un paio di viuzze tortuose ma poi di colpo si fermò. Se avesse svoltato l'angolo avrebbe trovato il bey che produceva quel rumore, ma occorreva essere cauti e prudenti, in fondo non era nemmeno detto che fosse la blader senza nome.

 

< Dammi quel dischetto. > Kai sgranò gli occhi e tese le orecchie, riconosceva quella voce, anche se sembrava più dura e in qualche modo più adulta.

< Non hai abbastanza forza per battermi, né tu né i tuoi scagnozzi! >

< Facile fare il gradasso con un bey del genere! Ma siamo comunque tre contro una, non essere così sicura di batterci! >

< Non importa quanto un bey sia potente, è il blader che fa la vera differenza! >

 

A quelle parole Kai svoltò l'angolo. Davanti a lui si trovava la ragazza del vicolo, che aveva appena lanciato il suo beyblade, e tre uomini vestiti tutti di nero, col viso coperto, anche loro avevano lanciato i loro bey.

 

< Attacca Aldebaran! > ordinò la ragazza e il bey viola, senza alcuno sforzo, colpì uno dietro l'altro gli avversari, mandandoli a scaraventarsi dentro il muro.

Kai trattenne il fiato. Era forte, molto forte.

< Ora il dischetto coi i dati! > mosse il braccio e Aldebaran si fiondò verso uno degli uomini, sfiorandolo appena.

Dallo spavento però, questo si fece sfuggire di mano una custodia per cd che il bey,, con una mossa fulminea, colpì, allontanandolo da lui.

 

< Maledizione! > gridò, cercando inutilmente di recuperarlo. Con un balzo felino la blader senza nome lo aveva afferrato.

< Sparite. > disse con tono duro < E state lontani dal torneo. >

Gli occhi castani lampeggiarono dietro alla montatura e Aldebaran ronzò minaccioso.

In un baleno gli uomini scomparvero.

 

< Uff.... > con un sospiro la ragazza riprese il suo bey e solo allora si accorse dello spettatore.

< Oh! Ehi! Noi ci siamo già incontrati mi sembra. > disse sorridendo.

Ma Kai, dopo quello che aveva visto, non lo trovò per nulla rassicurante.

 

 

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Capitolo 4
*** Finalmente la sfida ***


Nella stradina deserta i due blader si fronteggiavano, mentre il cielo pian piano diventava sempre più chiaro.

Kai sapeva di doversi muovere, o avrebbe rischiato di arrivare tardi al torneo, ma non poteva lasciar andare quella ragazza, non un'altra volta.

 

Con gesti estremamente lenti afferrò Dranzer, pronto a lanciarlo all'attacco.

Intanto lei lo guardava con aria tranquilla, con le mani infilate nella felpa verde. I due rimasero a fissarsi per un po', in silenzio.

 

< Uhm....quindi....bè buongiorno!> disse la ragazza n po' imbarazzata < Sei un tipo mattiniero, eh? Sono appena le sei! >

Ma Kai non le rispose, rimase guardingo.

 

< Che diavolo sta facendo? > pensarono all'unisono i due ragazzi, non capivano i comportamenti l'uno dell'altra e li trovavano piuttosto bizzarri. Uno stava zitto e impassibile, l'altra cercava di fare la persona cordiale, vista da fuori forse questa scena avrebbe fatto molto ridere.

 

< Non sei di sicuro un tipo loquace...vediamo se almeno così mi rispondi: io sono Irene, e tu come ti chiami, ragazzo del vicolo? > disse incrociando le braccia.

< Il mio nome è Kai. > parlò finalmente il blader < E sono qui perchè voglio sfidarti col mio Dranzer! > con una mossa fulminea agganciò il bey al dispositivo di lancio e vi inserì il filo di caricamento, mettendosi in posizione.

 

< Dranzer..non ho sentito parlare di questo bey, comunque ha un bel nome! > disse Irene sorridendo.

< Smettila con questi giochetti e preparati, non ti lascerò scappare questa volta! > urlò Kai, stufo di sentire le stramberie di quella ragazza.

 

< Allora mettiamo in chiaro due cose! > Irene aveva tolto le mani dalle tasche e si era raddrizzata, guardandolo con due occhi di fuoco e alzando anche lei la voce < Primo: non sono scappate né tu mi hai lasciato scappare, io me ne sono andata e vi ho spiegato pure il motivo. E secondo non ho il tempo di sfidarti nemmeno stavolta, devo riportare questo dischetto al suo posto! >

Non sembrava più la ragazza ingenua e un po' svampita che avevano incontrato nel vicolo, davanti a Kai stava una blader forte e orgogliosa, la stessa che poco fa aveva sbaragliato i beyblade di quegli uomini in nero.

< Perchè invece di starmi attaccato come un segugio non torni dai tuoi amici? Mi sembra che uno dei tuoi abbia avuto un incontro poco piacevole.>

 

< Quelli non sono miei amici, non mi importa nulla di loro. > rispose secco Kai.

Irene sgranò gli occhi < Ma come? Allora perchè cavolo ci vai in giro assieme? Aspetta..siete in quattro e siete tutti blader....volete partecipare al torneo mondiale di beyblade giusto?? Per questo siete qui! >

< Esatto, la squadra è qui per questo. > tagliò corto il ragazzo.

< E tu? >

 

Kai fissò la ragazza negli occhi. Non era ingenua come sembrava, lo aveva già inquadrato. Ma per lui avevano parlato anche troppo.

 

< Adesso basta! Prepara il bey! > ordinò lui.

< No. > rispose Irene.

< Allora l'hai voluto tu! Lancio! >

Anche se il suo sfidante non aveva impugnato il beyblade Kai lanciò comunque Dranzer, che subito si diresse a gran velocità verso Irene. La ragazza si scansò giusto in tempo, ma nel farlo dalla tasca le scivolò fuori il famoso dischetto.

 

Un lampo balenò negli occhi di Kai.

< Se questo è l'unico modo per farti combattere allora...> disse accennando un ghigno e fissando il disco per terra <...vai Dranzer!! >

Il bey schizzò verso l'oggetto.

 

< Oh no, non ci provare!! > urlò Irene e velocemente lanciò il suo bey < Bloccalo Aldebaran! >

Il bey viola si precipitò verso il dischetto, cozzando contro quello di Kai e mettendosi a protezione dell'oggetto conteso.

 

< Tsk, sei proprio un bel tipo tu! > sibilò la ragazza un po' seccata.

< Ricorro ad ogni mezzo per ottenere ciò che voglio, ora lo sai! > rispose l'altro, stavolta sogghignando apertamente.

 

< Faccia da schiaffi....ora vedrai! Coraggio attacca! > eseguendo l'ordine Aldebaran cominciò a colpire il beyblade blu con una raffica incessante di colpi.

< Reagisci Dranzer! > il bey di fuoco riuscì a liberarsi dalla morsa dell'avversario e lo colpì violentemente, scaraventandolo lontano.

 

< Coraggio, è tutto qui quello che sai fare? > la sbeffeggiò Kai.

La ragazza sorrise < Lascia che ti dica ancora due cose. La prima è che non sto usando nemmeno un terzo della mia vera forza e la seconda.... > con un balzo Irene si lanciò sul dischetto, afferrandolo, e subito rimettendosi in piedi < ...adesso invece sto scappando! Andiamo Aldebaran! >

 

Sotto lo sguardo incredulo di Kai Irene si mise a correre lungo la stradina, seguita dal suo bey, lasciandosi alle spalle la sfida.

 

< Aspetta! Fermati subito!! > le urlò il ragazzo, lanciandosi al suo inseguimento.

I due blader si rincorsero lungo le stradine, mentre Dranzer e Aldebaran continuavano a darsi battagli in un mare di scintille.

 

< Accidenti, questo non molla....> pensò digrignando i denti Irene. Non aveva scelta. Con la coda dell'occhio scorse una scaletta di corda appesa al muro di un edificio. Sempre di corsa vi si arrampicò, trovandosi sul tetto piatto della costruzione.

Guardò l'orologio che aveva al polso: le sette....doveva muoversi e seminare quel ragazzo, e c'era un unico modo per farlo.

 

< Ah finalmente ti sei fermata. > Kai era arrivato e la guardava dal basso.

< Già, e sono pronta a darti ciò che volevi. > Irene chiuse gli occhi e strinse i pugni per un attimo.

< Coraggio Aldebaran! > gridò con tutto il fiato che aveva in gola e il suo bey, che si trovava a terra con quello di Kai, cominciò a brillare di una luce rossa e bollente. Poi, con un ruggito, un'ombra incredibilmente luminosa uscì dal bit del beyblade.

 

Il ragazzo sgranò gli occhi < Hai un bitpower ??? >.

 

< Attaccaaaa ! > gridò l'occhialuta e il suo bey si scaraventò contro l'altro, producendo un'incredibile onda d'urto e sprigionando una vampata di vapore bollente.

 

Quando si disperse Kai vide Dranzer incastrato nel muro, dove si era aperto uno squarcio, mentre Aldebaran continuava a girare, brillando ancora un po'.

Poi con uno scatto tornò in mano a Irene, che guardò il suo avversario e sorrise.

 

< Alla prossima Kai. > e detto questo scomparve.

 

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Capitolo 5
*** Non si danno spiegazioni ***


 

 

Erano passati già tre giorni dall'incontro con Irene, Kai non aveva detto nulla dell'accaduto e il torneo era in pieno svolgimento.

La squadra dei BladeBrakers aveva superato il primo turno battendo senza troppi problemi la squadra della Thailandia e avevano constatato che anche i White Tiger non avevano avuto problemi.

 

Quella squadra era forte, estremamente, e a causa sua il team giapponese si era trovato con un Rei scosso sempre di più.

Ma la cosa peggiore era stata l'incursione di Kiki nell'alloggio dei BladeBrakers!

Fortunatamente Rei lo aveva scoperto prima che riuscisse a rubare informazioni sulla squadra ma nel loro scontro con i bey la Tigre Bianca aveva abbandonato il ragazzo, scomparendo tra i lampi della tempesta che era sopraggiunta.

 

Sotto la pioggia che cominciava a scrosciare era rimasto Rei, incredulo e ferito, con l'aspro rimprovero che ,sia Kiki, sia Kai, gli avevano fatto. Quello era stato il momento peggiore della sua vita.

Era tornato mesto in camera, a capo chino, stringendo il beyblade ormai vuoto, evitando lo sguardo dei suoi compagni che ora, grazie a Kiki, conoscevano tutta la storia legata al villaggio. E poi...se ne era andato, senza dire nulla a nessuno si era dileguato.

 

Mentre camminava lungo i sentieri di montagna Rei riusciva quasi a sentire le urla che Takao avrebbe fatto nello scoprire la sua fuga. Purtroppo però quella faccenda riguardava solo lui e non poteva cercare l'aiuto dei suoi compagni.

Che quella fosse la prematura fine della squadra dei BladeBrakers?

 

< Inutile! Non li trovo da nessuna parte! > sbottò angosciato il Professor Kappa vagando nel cortile dell'alloggio della sua squadra.

Dopo aver saputo della scomparsa di Rei Takao aveva dichiarato che sarebbe subito andato a cercarlo, ma Kai lo aveva ripreso, dicendogli chiaro e tondo di pensare agli affari suoi, perchè secondo lui Rei sarebbe presto ritornato.

 

Non sia mai! Takao non era proprio capace di stare in disparte a osservare gli eventi. Il Professore sorrise, pensando a quanto fosse un amico fedele e a modo suo premuroso.

Ad un tratto udì il famigliare ronzio di un bey, si diresse verso la conca in pietra che aveva ospitato lo scontro tra Kiki e il cinese e vi trovo Kai.

 

Il ragazzo, a differenza dei suoi due compagni, non era rimasto troppo scosso dalla partenza di Rei e come al solito si era concentrato solo sugli allenamenti. Con movimenti estremamente precisi e un grande potenza Kai faceva compiere a Dranzer vari giri del percorso, mettendone sotto sforzo la resistenza.

Ad un certo punto però il ragazzo da capelli grigi si accorse del Professore e allora richiamò il bey, che si gettò nella sua mano.

 

< Oh scusami, non volevo disturbarti. > esclamò il Prof avvicinandosi < Comunque se ti può interessare la velocità di Dranzer è aumentata ancora. > disse trafficando con l'inseparabile computer.

 

Kai lo guardò con sufficienza < Me ne sono accorto....> si interruppe di colpo, guardando oltre le spalle del Professor Kappa.

< Che c'è? Cosa hai visto?? > chiese allarmato lui, voltandosi.

 

Sotto il porticato, dietro di loro, stavano passeggiando due persone che discutevano sotto voce. La prima era il presidente Daitenji, la seconda invece....era Irene!

 

< Oh salve ragazzi! > il presidente vedendoli li salutò calorosamente, dirigendosi verso di loro. Quando i quattro si trovarono faccia a faccia la ragazza sgranò gli occhi, incredula.

 

< Tu? > esclamò sistemandosi gli occhiali.

< Già proprio io! > ruggì Kai, sfoderando il suo bey e mettendosi in posizione di lancio.

< Ehi! Calma!! Mi volete spiegare cosa sta succedendo?? Chi è questa ragazza??? > chiese il Professor Kappa in preda al panico, i due si stavano scambiando occhiate di fuoco.

 

Kai non gli rispose, fu Irene a farlo < Mi chiamo Irene, sono una beyblader e ho incontrato questo ragazzo insieme ad altri altri tre qualche giorno fa. >

< Tu sei la ragazza del vicolo!! > esclamò il Prof < Ma allora il tuo bey... > il Professor Kappa fu interrotto dalla fragorosa risata del Signor Daitenji.

 

< Ahahaha! Ma che coincidenza, e così vi siete già conosciuti! Sei sempre un passo avanti agli altri ragazza mia! >

< Non sapevo che quei ragazzi fossero i tanto favoleggiati BladeBrakers....anche se avevo capito che erano venuti per partecipare al torneo. Tu più di tutti Kai non sembri molto il membro di un team così quotato. > Disse Irene mettendo le mani in tasca < Non hai proprio l'aria di uno che ha spirito di squadra. >

< Cosa vuoi che me ne importi dello spirito di squadra. Avanti, smettila con questo teatrino e prendi il bey. > disse Kai andando subito al sodo.

 

Prima che Irene potesse ribattere il Presidente si mise in mezzo < Oh andiamo, andiamo. Calmatevi voi due, è una così bella giornata e i tuoi compagni sono in missione Kai, non mi sembra il caso di innervosirci. >

 

< Uhmpf. > sbuffò Kai voltando la testa e abbassando il bey.

< In missione? > chiese la ragazza.

< Si esatto..un nostro compagno vuole abbandonare la squadra.. > le spiegò il Prof, un po' giù di tono.

< Fammi indovinare, è il ragazzo con i capelli neri e con gli occhi gialli da gatto, vero? Nel vicolo ha avuto problemi con i White Tiger, la squadra cinese. > commentò Irene sotto lo sguardo sorpreso del Professore.

< é esatto, come fai a saperlo?? > quest'ultimo era estremamente stupito da quella ragazza che, per tutta risposta, fece spallucce

 

Mentre stavano parlando di colpo un bey tutto nero sbucò dall'entrata sotto al porticato, girando velocissimo e passando tra Kai e Irene.

 

< Ma cosa.. > esclamò il Professor Kappa, facendo scansare il presidente.

< Accidenti! > la ragazza in un lampo lanciò Aldebaran verso il bey misterioso, ma questo lo evitò, compiendo poi un gran balzo che lo portò sul tetto della costruzione. Il beyblade saltellava qua e là, come per invitare ad essere seguito.

 

< Voi rimanete qua, non muovetevi! Specialmente tu, faccia da schiaffi! > urlò rivolta a Kai, poi correndo uscì dall'edificio, gettandosi all'inseguimento del bey che, intanto, aveva saltato il tetto e si stava dirigendo verso la foresta poco lontana.

Ma Kai non aveva intenzione di rimanere indietro. Con un balzo felino arrivò anche lui al tetto e poi lo scavalcò, scomparendo alla vista.

 

Il Professor Kappa rimase immobile per un istante, poi mormorò < Presidente....mi vuole dare spiegazioni su quella ragazza? > ma non ottenne risposta. Il signor Daitenji quatto quatto si era allontanato proprio per evitare di dare spiegazioni.

 

Il Prof sospirò, quel campionato mondiale lo stava lasciando sempre più perplesso.

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Capitolo 6
*** Fuoco ***


Mentre pian piano il sole si incendiava e andava verso l'orizzonte Irene continuava a seguire il misterioso beyblade nero, seguita a sua volta, e a sua insaputa, da Kai, che voleva vederci chiaro.

 

I due non sapevano che in quel momento i restanti componenti dei BladeBrakers, sia Max che Takao che (per fortuna) Rei, stavano tornando al loro alloggio e che dopo essere stati informati dal Professor Kappa sarebbero andati alla loro ricerca.

 

< Accidenti....non posso averlo perso.. > mormorò Irene guardandosi in giro, con Aldebaran che le vorticava attorno.

Udì un suono dietro di sé e si girò di scatto, imitata dal suo bey che si gettò in quella direzione.

Con un balzo degno di un acrobata Kai lo schivò e lanciò Dranzer.

 

I due bey cozzarono tra di loro e tornarono l'uno nelle mani dell'altro.

< Che cavolo ci fai tu qui, faccia da schiaffi? Ti avevo detto di non seguirmi! > sbottò Irene.

< Non fai altro che comparire davanti ai miei occhi, combini chissà quale diavoleria e poi scompari, senza dare spiegazioni! Voglio sapere! > affermò duro Kai, rimettendosi dritto dopo il salto fatto per schivare Aldebaran.

 

< Parli di avere spiegazioni ma da quanto ho visto non sei esattamente il primo propenso a darne! > la ragazza lo squadrò critica. Fece per proseguire ma un rumore sordo proveniente dal folto della foresta la zittì.

 

< Che cos'è? > chiese Kai ma lei gli fece cenno di tacere.

Il ragazzo le si avvicinò, scrutando tra gli alberi. Qualcosa non andava.

 

< Attenzione! > gridò ad un tratto, afferrando Irene per il cappuccio della felpa e gettandosi a terra.

Dagli alberi vennero lanciati una decina di beyblade neri, che andarono a colpire il vuoto nel punto dove prima si trovavano i due ragazzi.

 

< Cof cof grazie! > mezza soffocata Irene si allontanò da Kai che subito prese Dranzer e lo posizionò sul dispositivo di lancio.

 

Quando la ragazza fece lo stesso Kai corrugò la fronte.

< Non mi entusiasma l'idea di dover combattere assieme a te. >

< Piantala simpaticone. Nemmeno a me piaci molto ma ti sei infilato in questa questione che riguarda solo me, per cui nel caso saresti tu ad essere di troppo. Però ora siamo tutti e due qui e quindi ci conviene non intralciarci a vicenda, ok? >

 

I due si fissarono per un istante. Poi si rivolsero una mezza smorfia (che doveva essere un sorriso) e si misero schiena contro schiena, pronti ad affrontare i beyblade che ora li circondavano minacciosi.

 

< Pronti.. > cominciò a dire Irene.

< … lancio!! > concluse Kai.

 

Dranzer e Aldebaran si gettarono contro i loro avversari, cominciando una serie di colpi senza dar loro tregua.

Ma non appena uno dei bey neri veniva distrutto subito un altro prendeva il suo posto.

 

< Accidenti, ma non finiscono mai??? > Irene digrignò i denti, gettandosi a terra per evitarne un paio.

< Cos'è, sei già stanca?? > Disse Kai beffardo, lanciando Dranzer all'attacco.

< Sta zittooooocchio!! > dagli alberi spuntarono di colpo dei beyblade color acciaio, più pesanti rispetto a quelli che i due ragazzi stavano affrontando.

 

Con un ronzio minaccioso si diressero vero Kai, che aveva il fianco scoperto.

Con uno scatto Irene si scaraventò contro il ragazzo. Entrambi finirono nella polvere, ansimanti ma illesi.

 

< Io cof cof direi che è venuto il momento di fare sul serio. > Disse Irene spolverandosi la faccia e lanciando un'occhiata truce ai beyblade.

< Per una volta sono d'accordo con te. > subito Kai si rimise diritto.

< Perfetto! Allora mostrami che sai fare! >

< Tsk > il ragazzo sogghignò < Cerca di non spaventarti troppo. >

 

All'unisono Irene e Kai chiusero gli occhi, respirando profondamente. La foresta parve rimanere immobile, come se trattenesse il fiato dall'eccitazione nel vedere il bey blu e quello viola scatenarsi. Anche i beyblade grigi sembravano non fare più rumore.

 

Poi un refolo di vento mosse le chiome degli alberi.

 

< ATTACCA DRANZER!!! > gridò Kai e subito il suo bey venne avvolto da una nuvola di fuoco. Con una potenza incredibile colpì i restanti bey neri, mandandoli a liquefarsi sul terreno.

 

< AVANTI ALDEBARAN! > ruggì a sua volta Irene e con grande sorpresa Kai vide che anche il beyblade della ragazza era avvolto da roventi fiamme scarlatte.

 

< Avanti Kai, riscaldiamo un po' l'ambiente!!!! > urlò la ragazza, con gli occhiali illuminati dal fuoco e il vento che la scompigliava tutta.

 

Aldebaran e Dranzer si gettarono contro i loro avversari, mietendoli senza pietà, impedendogli ogni possibilità di fuga.

Con l'adrenalina a mille i due ragazzi strinsero i pungi e urlarono. Il volto di Kai pervaso da una gioia crudele.

 

< Mostrati aquila rossa!!! >

Una luce rossa fortissima investì la foresta. Quando scomparve nella radura si mostrò, pericoloso e bellissimo, il bit power di Kai, che subito emise il suo stridulo richiamo.

 

< Sorgi aquila australe!! >

< Che cosa ??? > kai sgranò gli occhi. Sopra Aldebaran era comparsa un'altra aquila! Di color fucsia acceso, con quattro ali piumate al posto di due e senza la lunga coda di Dranzer, il bit power di Irene volava mostrandosi in tutta la sua imponenza.

 

< é il momento di chiudere la faccenda! Attacco cometa infernale !! >

Sentendo quel comando Aldebaran si tuffò all'attacco e l'aquila australe gridò, tendendo gli artigli. Ma subito furono affiancati dall'aquila rossa e da Dranzer.

< Attacco tempesta di fuoco!! >

 

 

Con un boato assordante e un'incredibile vampata di calore i bey grigi furono scaraventati lontano, andando in mille pezzi.

 

I due blader furono investiti da una folata d'aria rovente, che fece svolazzare la sciarpa di Kai e la cintura di Irene.

 

< Ottimo scontro. > disse quest'ultima, afferrando il suo bey.

Il ragazzo fece lo stesso con Dranzer.

< Anche tu hai il potere del fuoco??? >

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Capitolo 7
*** La nostra differenza ***


I due ragazzi si fissavano mentre le ombre degli alberi si allungavano sul terreno.

< Credevi che fosse una tua esclusiva? Ci sono migliaia di poteri e tecniche simili che i beyblade possono sfruttare. > Irene guardò Kai alzando un sopracciglio.

< Come i bitpower. > fece quest'ultimo.

 

La ragazza annuì poi fece qualche passo verso l'interno del bosco.

< Senti, siccome mi hai dato una mano a sconfiggere quei balordi potrei raccontarti delle cose che potrebbero interessarti. Sempre se vuoi ancora sapere... >

< Tsk, finalmente ti sei decisa ad aprire la bocca. > pensò Kai, seguendo Irene verso una piccola altura tra gli alberi.

 

Ben presto i bladers si trovarono seduti sui bordi rocciosi di quell'altura.

Irene faceva penzolare le gambe nel vuoto e guardava in alto, verso il cielo che si stava oscurando.

 

< Allora, ti spiacerebbe svuotare il sacco? > sbuffò Kai, scocciato.

< Non ti dirò tutto Kai, non hai alcun diritto di sapere gli affari miei ma vedrò lo stesso di soddisfare la tua curiosità. >

Si voltò a guardarlo, fissandolo per la prima volta da così vicino.

Certo, i tratti erano duri, ma era proprio un bel ragazzo. Ed anche affascinante.

 

Si tolse gli occhiali e cominciò a pulire le lenti con le code della sua cintura.

< Dunque, innanzitutto gli sgherri con cui mi hai trovato in quel vicolo. Gli stavo alle costole perchè nel dischetto che avevano trafugato erano contenuti tutti i dati delle selezioni del torneo, e quindi di tutte le squadre che ora vi stanno partecipando. >

< Tutti i dati vuol dire le informazioni dei beyblade, degli attacchi e... > fece Kai, ormai capendo

< Dei bitpower! > annuì la ragazza < Mi sembra di capire che anche tu ne sei molto interessato. Figurati quanto può esserne un'organizzazione poco legale. >

 

< Un'organizzazione??? > il blader sussultò.

< Si, sospetto che qualcuno voglia sabotare il torneo sfruttando il potere delle bestie sacre. Ma la mia è solo una supposizione. Il presidente Daitenji ha gli stressi sospetti, per questo mi ha chiesto di indagare. È come se fossi una specie di protettrice del torneo, e come puoi vedere me la so cavare! >

Con un sorriso Irene lo fissò di nuovo, rimettendosi gli occhiali.

Si stupì nello scoprire che le piaceva guardarlo. Oh si, quel ragazzo aveva qualcosa di magnetico.

 

< Perchè il presidente a chiesto aiuto a te? Chi sei? > le domandò Kai con la fronte corrucciata.

Per tutta risposta Irene continuò a sorridergli, facendo intendere che non aveva alcuna intenzione di rispondere a quella sua domanda.

 

Un vento freddo si era alzato, messaggero della notte che aveva quasi oscurato tutto il cielo. In alto si vedevano brillare le stelle.

 

< Invece riguardo al potere del fuoco .. > riprese lei < sappi che sono comunque due fuochi diversi. Con l'esperienza arriverai anche tu a distinguere due poteri quasi identici, scoprendone le caratteristiche e quindi i punti deboli. >

 

Frugò nelle tasche della felpa, tirando fuori Aldebaran.

< Il mio fuoco proviene dallo spazio, dalle stelle che brillano come lanterne nei cieli dell'immenso oceano Pacifico. É un fuoco siderale, che brucia a migliaia di anni luce e a volte risulta quasi freddo. Ma come hai visto brucia e scotta come il tuo. >

 

Mentre la ascoltava Kai memorizzò accuratamente ogni parola. Che stupida rivelare a lui il suo potere, non immaginava che lo avrebbe usato contro di lei?

 

< Mentre il fuoco del tuo Dranzer viene da te. Dal tuo cuore, dal tuo istinto. Quelle che usi sono fiamme di odio, rabbia, disprezzo.....e paura. >

< Paura? Io non ho paura di niente! > replicò ringhiando il ragazzo.

Irene lo fissò con un'aria da compatimento che a Kai venne voglia di tirarle un pugno.

< Solo gli stupidi non hanno paura Kai. Ma comunque scusa, non volevo offenderti. >

 

< Tsk! > il blader voltò la testa dall'altra parte e incrociò le braccia con fare altezzoso.

Irene fece una smorfia ironica.

< Chissà > pensò < se un giorno potremmo parlare con più serenità.. > e alzò di nuovo lo sguardo verso il cielo, imitata poi da Kai.

 

I due rimasero in silenzio a fissare le stelle, mentre il vento agitava le code della sciarpa e della cintura.

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