Soledad 2 ( 20 anni dopo ) - la minaccia di Bianca

di Zazune
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 20 years after ***
Capitolo 2: *** Incontro ***
Capitolo 3: *** Candela ***
Capitolo 4: *** divisione ***
Capitolo 5: *** pericoli a corte ***
Capitolo 6: *** rapimento ***
Capitolo 7: *** turbamento ***
Capitolo 8: *** verità svelate ***
Capitolo 9: *** determinazione ***
Capitolo 10: *** alla ricerca di Gilbert ***
Capitolo 11: *** fate and rebirth ***
Capitolo 12: *** La confessione di Candela ***
Capitolo 13: *** visioni dal futuro ***
Capitolo 14: *** speranza ***
Capitolo 15: *** la vendetta di Pia ***
Capitolo 16: *** la decisione di Candela ***
Capitolo 17: *** riconciliazione ***
Capitolo 18: *** Il ritorno di Kazuma ***
Capitolo 19: *** Let's play a love game ***
Capitolo 20: *** ricordi dolorosi ***
Capitolo 21: *** I'll be here by your side, no more fears no more cry ***
Capitolo 22: *** Ardente come la passione ***
Capitolo 23: *** Decisione finale ***



Capitolo 1
*** 20 years after ***


Soledad 2 – 20 anni dopo( La minaccia di Bianca )
 
Sono trascorsi 20 lunghi anni dalla tragica morte di Alexis e dalla sconfitta di Kevin. Kazuma, dopo essere stato salvato da Zwei, è stato esiliato da Sabrie e non si è più fatto vivo. Echo vive ormai a palazzo, insieme a suo padre e sua madre, ed è un vampiro a tutti gli effetti. E deve ammettere che, in questi anni, ha scoperto di avere poteri che nemmeno sapeva di possedere. Allen e Risa si godono la pace che si è creata finalmente nel regno dopo una lunga e sanguinosa lotta contro le forze oscure. Certo, non fu per nulla facile per loro riuscire a ricostruire ciò che Kevin distrusse: le vittime furono numerosissime. I terremoti provocati dall’apertura delle porte dell’abisso avevano distrutto case e palazzi di altre famiglie nobili, la follia di Kevin si era estesa ben oltre il monte esilio, il suo regno. Ma con il duro lavoro e con la pazienza, Allen, Risa ed altre persone di buon cuore sono riusciti a riportare Sabrie all’antico splendore. Zwei e Diva hanno avuto il bimbo speciale che hanno tanto voluto… insieme ad altri due bimbi del tutto inaspettati! Per il suo bene però, non gli è stato detto niente del potere della rosa che alberga in lui, e anzi, la versione ufficiale fu che era un altro dei suoi fratelli il bimbo speciale, non lui, in modo che non sospettasse niente e conducesse una vita serena e tranquilla. Pia è scomparsa subito dopo la morte di Kevin, e di lei si sono perse tutte le tracce, per la gioia di Zwei. Infatti non ha ancora confessato alla moglie cosa successe tra lui e la sua dama di compagnia, perché non vuole rischiare di turbarla per nulla. L’unico che in quegli anni è cambiato è Ace: non è cambiato fisicamente, solo i capelli si sono allungati un po’ di più. Ma caratterialmente è tutt’altra persona: è freddo, sembra quasi che non abbia emozioni. Ha abbandonato i figli e da allora non li ha mai più voluti incontrare, come se non gli importasse nulla. Ha addormentato i loro poteri di vampiri affidandoli a due esseri umani. Suo padre tentò più volte di farlo ragionare, ma lui gli rispose che, di sicuro, Tristàn ed Emilia staranno meglio con la coppia di servitori con cui sono cresciuti piuttosto che con lui, che comunque si sente un padre inadatto per due creature. È un giorno come tanti altri a Sabrie. Allen entra alla sala del trono, dove vede il figlio: è voltato di spalle e sta osservando il regno, la sua Sabrie. “ Ace.. “ lo chiama, e lui si volta a guardarlo.

“ Padre, non vi avevo sentito entrare. È successo qualcosa? Pensavo foste a Neo Sabrie “. Neo Sabrie infatti, è la parte di regno che fu distrutta dal potere di Kevin, ed è ancora in fase di ricostruzione.

“ No figlio, voglio parlare con te di una cosa importante “. Risponde l’ex re di Sabrie. Ace lo osserva, non immaginando cosa possa mai volere il padre da lui . cos’è più importante della ricostruzione di Neo Sabrie? La risposta gli arriva subito. “ Tu sai che giorno è oggi, vero? “

“ Uno come un altro, no? “ Ribatte freddamente il moro. Il viola si infastidisce un po’ a quell’affermazione fredda da parte del figlio.

“ No, non è così. Oggi è il compleanno di Tristàn ed Emilia, i tuoi eredi! “. Risponde il padre, ma Ace lo sorpassa, mettendosi seduto.

“ Ed è anche l’anniversario della morte della loro madre. Lo ricordo perfettamente anche da solo, padre! “. Alza un po’ la voce, ma Allen decide di non arrendersi.

“ Ace, quelle creature non hanno colpa di quello che successe ad Alexis! Ti ricordo che tu non sei l’unico a soffrire, ok? Tu avrai perso l’amore della tua vita, ma io ho perso mia figlia, una parte di me “. Si calma ed abbassa il tono vedendo lo sguardo indecifrabile del figlio. “ Ascoltami, quei ragazzi sono i tuoi legittimi eredi. Hanno il diritto di sapere la verità. Oltre tutto sono la tua copia, specialmente il tuo primogenito “. Parla di Tristàn chiaramente. Infatti Allen ha sempre osservato da lontano i due nipoti, e lo deve ammettere: il ragazzo è la copia di Ace, sembrano due gocce d’acqua! Deve vederli, solo così si potrà convincere, forse, che la decisione più saggia è quella di farli tornare a vivere a palazzo, di confessare loro la verità. Ace rimane in silenzio, ed il padre gli prende la mano. “ Figlio, devi incontrarli “. A quella frase sente che il figlio si irrigidisce subito, mentre lui prosegue la frase. “ Non sarai obbligato a dirgli la verità se proprio non vuoi, ma ti prego, fallo per me: vieni ad incontrare i tuoi eredi “. Ace riflette, poi decide di accettare: andrà ad incontrare i figli per una sola, unica volta. Così potrà congedarsi da loro e, forse, dal ricordo della loro nascita, che ha portato la morte del suo unico e grande amore.

In una parte di Sabrie vive una coppia di servitori, che hanno avuto due figli gemelli. Un ragazzo dalla chioma ebano esce dalla modesta casa in cui vive: ha degli intensi occhi azzurri ed una predisposizione innata a cacciarsi nei guai. “ Madre! Io vado al fiume, ci pensa mia sorella a preparare la cena di stasera! “ Grida. La madre gli fa eco.

“ Va bene! Ma mi raccomando torna presto “. Fa la madre.

“ Certo, starò atten… “ Non finisce la frase, perché si scontra con qualcuno, che lo prende poco prima che cada. Il ragazzo rimane a bocca aperta nel trovarsi di fronte l’ex re di Sabrie! “ Perdonatemi signore! Non volevo urtarvi, ma io.. ecco io… “. A quella scena Allen ride: gli ricorda Ace da piccolo, quando correva per il corridoio del castello ed urtava servi e gentil uomini, senza distinzione.

“ Dove andavi così di fretta, giovanotto? “ Gli chiede Allen, notando immediatamente gli occhi del giovane: anche quelli sono identici a quelli di suo figlio. Il giovane si imbarazza immediatamente, gli mette una gran soggezione incontrare la famiglia reale.

“ Andavo al fiume. Sapete, a mia madre serviva dell’acqua, e così… “. Si ammutolisce non sapendo cos’altro dire. Poi vede qualcun altro dietro all’ex re: è niente poco di meno che Ace Baskerville, il re di Sabrie! Non l’ha mai visto prima d’ora, tanto che lo dava per morto o cose così. Infatti non usciva mai da palazzo, poche persone avevano avuto la fortuna di vederlo fuori dal suo castello, e così si erano sparse strane voci. False a quanto pare: il re è vivo e vegeto! Ace si accorge dopo un po’ che il ragazzo lo sta fissando, e così ricambia lo sguardo.

“ Che bravo ragazzo, vedo che Mariana ha un figlio veramente in gamba “. Dice Allen, rompendo il silenzio. Tristàn distoglie immediatamente lo sguardo da Ace, non riuscendo a sostenere la freddezza di quelle due bellissime iridi color dell’oceano, così uguali alle sue.

“ Si, io e mia sorella facciamo il possibile per aiutare mia madre. E questo è il minimo, dato che lei ci ha donato la vita, anche rischiando la sua. Ma mio padre riuscì a salvarla in tempo “. Sorride un po’ il ragazzo. Ace stringe i pugni: quanto vorrebbe gridare che non è vero. Quanto vorrebbe gridare che sua madre non si è salvata, ma è morta. E che suo padre non solo non è riuscito a salvarla, ma l’ha anche abbandonata, inquanto non riuscì mai a ritrovare il suo corpo. E non solo abbandonò lei, ma abbandonò pure lui e sua sorella.

“ E così hai una sorella! “ Fa Allen fingendosi stupito e guardando il figlio, che abbassa lo sguardo nervoso. “ Non è che è in casa? Sai, mi piacerebbe tanto conoscerla, è bello incontrare gente come voi “. Tristàn rimane quanto meno stupito, ma annuisce, andando poi a chiamare Emilia. Di li a poco, fa la sua comparsa una splendida ragazza dai lunghi capelli castani e dagli intensi occhi azzurri, identici a quelli del fratello. Indossa dei semplici abiti da popolana, eppure ha una grazia innata, tipica dei Baskerville. Anche indossando dei semplici stracci, entrambi i ragazzi hanno un portamento così regale da sembrare principe e principessa – che dopo tutto è il loro esatto ruolo – pensa Allen tra sé e sé. La reazione di suo figlio però, è inaspettata: appena vede Emilia, quasi ha un mancamento. Ha la stessa dolcezza, la stessa timidezza di sua madre! La sua Alexis. La giovane si nasconde dietro al fratello, intimidita nel trovarsi di fronte all’ex re dei vampiri. Mentre Allen sta per dire qualcosa, però, è Ace che prende parola. Sorpassa il padre ed allunga una mano verso la ragazza.


“ Coraggio. Non devi avere paura di me o di mio padre, ormai la battaglia contro le forze oscure è finita da 20 anni. Nessuno vuole farti del male “. La bruna è sorpresa, ma allo stesso tempo sente qualcosa dentro di lei che le dice di afferrare quella mano, cosa che lei fa. Allen rimane sorpresissimo dal gesto di suo figlio: mai e poi mai si sarebbe aspettato una cosa simile, dopo 20 anni di chiusura e di totale freddezza. Ace tiene tra le mani la mano esile della ragazza, che inevitabilmente gli ricorda di nuovo sua madre. La lascia dopo un po’. “ Padre io vado, quando avete finito tornate pure a casa “. Gli dice, ed Allen annuisce senza chiedere spiegazioni. Ace si dirige al cimitero, e va ad una tomba piuttosto isolata: è la tomba vuota della sua Alexis. Accarezza quella lapide, poi stringe i pugni e si mette a piangere. Ma perché il destino è così crudele? Perché la morte non viene a prendersi pure lui? Cosa dovrebbe fare in questa vita senza l’amore della sua vita accanto? Non dice nulla, che altro potrebbe dire? E soprattutto, a chi parlerebbe? Ad una fredda pietra e a dell’erba? È stanco, tanto stanco, non ne può più. Adesso inizia a capire cosa provò Zwei quando perse Hope. Lui però aveva Diva accanto, mentre lui è completamente solo. E nemmeno vuole un’altra donna nella sua vita. Non c’è posto per nessuna, se non lei. Alexis. Guarda l’ultima volta la lapide, poi prende una boccetta che ha rubato di nascosto a suo padre. È un veleno, uno di quelli potenti. In poco tempo tolgono la vita anche ai vampiri. Senza esitare lo beve, tutto. Ormai deve solo aspettare, poi tutto sarà finalmente finito. 

Eccomi! Come promesso, ecco " Soledad 2 ". Spero di avere tra voi sia i vecchi che nuovi fans :) Allora? Che cosa ve ne pare del primo capitolo? Che succederà ad Ace? Che ve ne pare di come si è evoluta la storia? A quanto pare i gemelli sono stati affidati a due popolani, ma per quanto tempo questa colossale bugia reggerà? Aspetto con ansia i vostri commenti :) Bacioni, e se volete giù c'è il link di " Soledad 1 ".


Soledad 1: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3077297&i=1

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Capitolo 2
*** Incontro ***


Allen torna a casa. La moglie lo raggiunge di li a poco, poi guarda dietro di lui, come se fosse in cerca di qualcosa. Il marito decide di domandarglielo. “ Risa, cos’è che cerchi? “ . domanda, e la donna lo guarda.

“ Nostro figlio, non era forse con te? “ chiede. Allen fa cenno di no, confuso.

“ Avrebbe dovuto tornare a casa ormai da ore. Non capisco “. Fa, riflettendo. “ Vabbeh, tra poco ritornerà. Deve averlo sconvolto incontrare Emilia e Tristàn “. Risa lo guarda sgranando letteralmente gli occhi.

“ Ha incontrato i gemelli? “ Chiede, ed Allen fa cenno di si. Le spiega che non è stata detta la verità ai due, ma che Ace ha finalmente accettato almeno di vederli, ed ha reagito in modo del tutto inaspettato: ha parlato alla figlia quasi con dolcezza, l’ha rassicurata. Una cosa sorprendente, considerata la freddezza che ha tenuto in questi anni. Mentre l’ex re e l’ex regina di Sabrie stanno parlando, fa la sua comparsa nella stanza Diva. Non è cambiata affatto in quegli anni, solo i suoi capelli si sono allungati un po’. Indossa un vestito blu notte, che tiene scoperte le spalle e con un mantello che pare un grande strascico. Tiene tra le braccia un bimbo di circa 3 anni, che si succhia il dito. “ Figlia, bentornata a casa “. Sorride Risa, per poi prendere in braccio il bimbo. “ Ciao giovanotto “. Il bimbo sorride, per poi mostrare i suoi bellissimi occhi di ghiaccio. Anche Diva sorride un po’.

“ Salve madre. Io e Glen siamo appena tornati dalla passeggiata, non vedeva l’ora di vedervi “. E scompiglia leggermente i capelli del piccolo. Allen interviene nel discorso.

“ E il nonno? Non avevi voglia di vederlo? “ E ride, mentre Glen nasconde il viso sulla spalla della nonna, imbarazzato. Ha preso il carattere di sua madre, senza ombra di dubbio. Allen a quel pensiero non può fare a meno di ridere un po’. La moglie prende di nuovo parola.

“ Tesoro, e Gilbert? Dov’è? “ Chiede. Diva fa un cenno verso la foresta, sbuffando un po’ .

“ Dove volete che sia, madre? È alla foresta ad allenarsi, come il solito. Vuole emulare letteralmente suo padre “. Risa sorride. È felice che adesso le cose vadano bene, finalmente. Crescendo, suo nipote, figlio maggiore di Diva e Zwei, sta diventando tanto la copia della madre fisicamente quanto quella del padre caratterialmente: all’apparenza sembra freddo e distaccato, ma questo è solo perché ha paura che gli altri lo possano ferire, e per ciò mette una sorta di muro tra lui ed il mondo. Lei è sempre stata contraria alla decisione di non rivelargli né che è il bimbo speciale che Zwei e Diva videro in quel viaggio temporale e né che il potere della rosa alberga in lui, tuttavia non si è mai permessa di dire nulla ed ha tenuto tutto per sé. Sorride dolcemente al nipotino Glen, mentre improvvisamente si sente un grido femminile, seguito da un boato. La porta si spalanca, ed una ragazza dai capelli argento e dagli occhi azzurro ghiaccio prende fiato, per poi guardare Diva.

“ Madre! Madre aiuto! Uno straniero pieno di sangue si è introdotto a palazzo, è terribile! “. Grida, gesticolando e spaventando anche i presenti. Allen la guarda.

“ Cerca di calmarti e dimmi come hai incontrato quel tipo, e dove. Possibile che le guardie non si siano accorte di un intruso? “. La ragazza prende fiato, poi spiega come sono andati i fatti.

“ Volevo andare a cercare Gilbert, ma ho inciampato in qualcosa a terra. E quando mi sono rialzata ho visto che c’era un tizio steso a terra e sporco di sangue. Nonno è orribile “. Allen sospira e prende la spada, decidendo di andare a controllare di chi si tratta. La nipote, la moglie e la figlia lo seguono, preoccupate. La più giovane si nasconde dietro suo nonno, mentre Risa stringe il nipotino. Arrivano fino all’ingresso, dove trovano solo una pozza di sangue. Ma dov’è l’individuo di cui parlava la ragazza?

“ Saya, ma qua non c’è nessuno “. Le dice sua nonna. “ Sicura che non l’abbiano portato via i servi? “

“ Vi dico di no, nonna! Ve lo giuro! Il corpo di quello strano tizio era qui! “. Fa l’argento, terrorizzata. Sua madre cerca di calmarla, poi si volta sentendosi osservata.

“ Di un po’ mocciosetta, ti pare questo il modo di accogliere tuo padre dopo quasi due settimane? Gridando come un’ossessa e definendolo “ quel tizio “ ? “. Quella voce. Saya si volta di scatto, così come Diva. Anche lui non è cambiato molto. Incredibile, sta già rigenerando le sue ferite, quando un momento prima era moribondo. Ha un potere pazzesco, che stupisce sempre persino i suoi stessi familiari. Saya sgrana gli occhi, sorpresa: come ha potuto non riconoscere il suo idolo?

“ Padre? Perdonatemi! Non vi ho riconosciuto, così coperto di sangue “. Risponde dispiaciuta la ragazza. Ma come ha potuto non riconoscere suo padre? Come ha potuto gridargli contro addirittura? Si sente una sciocca. Lui la guarda.

“ Ehi, togli subito quella brutta espressione. Voglio che tu sorrida sempre, va bene? “. Lei annuisce, poi corre ad abbracciarlo. Zwei e sua figlia Saya sono sempre stati legatissimi. Lei è riuscita a tirare fuori un lato di lui che mai nessuno ha visto prima, nemmeno con Gilbert: mentre con il primogenito è sempre severo, quasi freddo, con lei è dolce. A dire il vero, all’inizio questo preoccupava Diva: temeva che, essendo stato maltrattato da piccolo da suo padre, finisse con il seguire le sue orme ed iniziasse a trattare male il figlio. Ma fortunatamente le sue paure si sono rivelate infondate. Gil adora suo padre, nonostante tutto. Cerca sempre la sua approvazione, in qualunque cosa faccia. È così orgogliosa di suo figlio. Ogni giorno che passa diventa la copia di suo padre, un degno erede del nome Baskerville e del titolo di capofamiglia.

“ Saya non fare quella faccia “. Fa Diva, sorridendo un po’. “ Credo tu possa essere fiera di te stessa invece “. Conclude con uno strano sorrisetto stampato in faccia. La figlia la guarda, non capendo: come può essere fiera di aver gridato contro suo padre?

“ Ma che dite, madre? “ .Fa la ragazza, confusa. Diva guarda un attimo suo marito, poi conclude il discorso.

“  Ma come che dico? Sei l’unica che può vantarsi di aver gridato contro Zwei Baskerville e di essere ancora viva “. E ride, contagiando la figlia. L’unico che non ride è suo marito.

“ Donna tu lo sai che poi faremo i conti, vero? “. Le domanda facendo un ghigno a sua volta. Lei gli va vicina e lo abbraccia.

“ Si mio caro marito permaloso “. E gli da un bacio sulla guancia. “  A proposito, ben tornato a casa. Ma si può sapere che ti è successo? Come mai eri ferito? “

“ Quell’idiota con cui dovevo trattare ha dato di matto. Tu sai che non sopporto che mi si prenda in giro e che mi si gridi contro… E così gli ho dato un pugno, quello ha reagito ed è finita così “. Diva non può fare a meno di ridere un po’: non cambierà mai! Allen e Saya si guardano un momento, poi decidono di lasciarli soli, ed escono dalla stanza, seguiti da Risa.

“ Noi andiamo al giardino dei tulipani, a dopo “. Fa Saya salutando con la mano ed uscendo, trascinando letteralmente i nonni con sé. Zwei e Diva rimangono soli, e lui la fissa, per poi prendere parola.

“ Allora? “ Fa ad un certo punto. Diva non capisce, e lui continua il discorso. “ Chi è che è permaloso qui? “. Chiede poi. Lei lo abbraccia.

“ Oh, il mio cubetto di zucchero si è offeso? “. Fa, continuando volontariamente a provocarlo: sa bene che non le farà del male. Lui la guarda, sempre con il broncio.

“ Io non sono un cubetto di zucchero, sono amaro come l’arsenico “. Diva non lo lascia, sa bene che non gliela darebbe mai vinta. Decide di cambiare argomento.

“ Amore… Glen dice che è stanco di giocare con i peluches e che vuole un fratellino. Dici che possiamo accontentarlo? “. Chiede la mora. Lui finge pure di rifletterci.

“ Ma sarebbe il quarto erede. Sicura che lo vuoi? “. A quella domanda lei annuisce.

“ Ho tanto amore da dare, io. E poi adoro i bambini. Quindi forza signor Baskerville, diamo a Glen questo fratellino  “. Sta per dire altro, ma lui è più veloce e le da un bacio.

“ Smettila di chiacchierare e baciami, signora Baskerville “. Le dice, per poi prenderla in braccio.

Al cimitero, una giovane dai boccoli ebano sta portando dei fiori su due lapidi. Questo ormai è il luogo dove da anni onora la memoria dei genitori, scomparsi entrambi in tragiche circostanze. Ma mentre la ragazza è raccolta in preghiera, nota che, poche tombe più in la, c’è qualcuno a terra. Allarmata, si alza e si precipita a controllare. Ma non ci può credere! Che cosa diavolo ci fa il re di Sabrie a terra e privo di sensi accanto ad una lapide? Sconcertata, urta la boccetta del veleno, e capisce ogni cosa. A fatica, cerca di portarlo fino a casa sua: lo deve salvare ad ogni costo!

Ragazzi salve a tutti! Come state? Beh, che ve ne pare del secondo capitolo della storia? Spero davvero che presto qualcuno recensirà, sono troppo curiosa di sapere che ne pensate :) Devo ammettere che Ace mi fa tanta tenerezza. Non deve essere facile per lui vivere senza la sua Alexis, e soprattutto non essere in grado di amare i suoi figli, deve essere terribile! Come andrà avanti la storia? Che accadrà? Zwei e Diva sembrano più uniti che mai, finalmente hanno un pò di pace anche loro :) A presto con il terzo capitolo e mi raccomando ditemi che ne pensate :) Baci baci

CAIETANA

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Capitolo 3
*** Candela ***


Una misteriosa ragazza trova Ace a terra e, capendo che si è avvelenato, decide di portarlo a casa sua e cercare di salvarlo. Non può certo permettere che il re di Sabrie muoia! Sa bene quanto suo padre fosse stato grato alla famiglia Baskerville, che ha fatto tanto per l’uomo. Ora lei ha la possibilità di ricambiare, e non esiterà. Riesce ad arrivare a casa, ed appoggia Ace sul divano. La mora prende fiato, trasportarlo fino a casa non è stato per nulla facile, tutt’altro: è stato molto faticoso per una fanciulla. Prende poi un coltello e ferisce il polso ad Ace: se è un vampiro ha bisogno innanzi tutto di espellere il sangue venefico, e di assorbirne di nuovo. Decide che sarà lei la sua “ sacca di sangue “ d’emergenza. Con lo stesso coltello, si ferisce al polso e, mentre il veleno viene espulso, pian piano Ace si riprende, e si attacca d’istinto al polso della sua salvatrice, bevendo il suo sangue. Subito si accorge che è dolcissimo, quasi come quello di LEI. Della sua amata Alexis. Per un secondo crede quasi di averla raggiunta ma, appena si accorge che non è così, si stacca dal polso della mora e si pulisce la bocca. “ Perché vi siete intromessa? Dovevate lasciarmi solo morire, non chiedevo la luna “. Fa guardando gli occhi verdi di lei, che scuote il capo.

“ Qualunque cosa vi sia successa, la vita è troppo preziosa per buttarla via! Non potevo lasciarvi morire sotto i miei occhi, non capite? Aggrappatevi a ciò che avete invece di voler morire. Altrimenti non solo farete male a voi stesso, ma anche a chi vi ama”. A quelle parole, Ace si sente spronato: pensa ai suoi figli, alla sua famiglia. Poi guarda la sua salvatrice, che si presenta. “ Comunque io sono Candela. Candela Awayuki, ed ero figlia del medico di Sabrie “. Spiega. Ace si alza, ma barcolla. La mora lo sorregge prima che finisca a terra. “ Maestà tornate a riposare, ve ne prego “. 

“ No, devo tornare a casa: mio padre sarà preoccupato. E voi verrete con me: sarete ricompensata per il vostro sforzo “. Candela si stupisce della freddezza delle sue parole: non sembra nemmeno che sia una persona che è stata sul punto di morire! La giovane si alza a sua volta.

“ Io non l’ho fatto per denaro o per ricompense… “. Ma viene interrotta da lui.

“ Venite con me, subito “. È un tono autoritario, tanto che lei sussulta, per poi seguirlo. Non può immaginare che questo non è il vero Ace, e che a parlare ora è solo il gran dolore per la sua perdita: un tempo infatti, non si sarebbe mai permesso di rivolgersi così ad una fanciulla! I due arrivano a palazzo dopo diverso tempo. Il primo a vedere Ace è proprio Allen, che lo guarda perplesso. Risa lo affianca di li a poco.

“ Figlio mio ma dov’eri? Per un attimo ho sentito la tua aura scomparire, poi tornare debole  ed in fine normale. Si può sapere che è successo? “. Gli domanda. Ace sospira.

“ Ho cercato di raggiungere Alexis, padre “. Risa sbianca, e si attacca al marito. Ace continua il discorso. “ Ma questa donna mi ha salvato. Si chiama Candela, ed era la figlia del medico di Sabrie “. Candela, in soggezione, si inchina rispettosa. Allen la guarda: ha la dolcezza che aveva sua figlia, non c’è dubbio. 

“ Lady Candela, mio figlio vi deve la vita. Voglio assolutamente ricompensarvi “. Le dice l’ex re dei vampiri. Lei scuote il capo, ma Allen continua il discorso. “ Cosa ne dite di diventare la dama di compagnia di mia moglie? Dopo tutto ne ha bisogno, e voi mi sembrate adatta “. Ace per poco non fulmina il padre con lo sguardo: quel posto non è mai più stato di nessuno dopo Alexis! Cos’è, adesso sua moglie verrà rimpiazzata? Non dice nulla. Candela, seppur imbarazzata, finisce per accettare. Allen, felice della cosa, chiama una serva, ed ordina che la fanciulla venga portata a scegliere un abito che si adegui alla sua nuova posizione. Ace ed i genitori rimangono soli, ed ovviamente il viola nota il figlio turbato. “ Ace… mi dici cosa ti succede? Sei strano. Sfogati figlio, non puoi tenere tutto dentro “. 

“ Succede che quel posto era sempre e solo stato della mia Alexis! Ed ora la state rimpiazzando con un’umana? È assurdo padre, è assurdo… “. Si calma un momento, ed Allen sospira.

“ Sono passato 20 anni dalla morte di Alexis, e Candela ti ha salvato la vita. Sei consapevole di questo? Non è un rimpiazzo. È mostrare riconoscenza “. Ace riflette: suo padre non ha torto, e lui ha reagito d’istinto. L’attenzione di tutti i presenti viene attirata da una porta che si apre, e da essa entra Candela: indossa un bellissimo abito verde acqua. Ace a quel punto non ci vede più: preso dalla rabbia si precipita dalla donna e la scuote violentemente, quasi a farle male.

“ Chi vi ha detto di mettere questo vestito, eh?! Andate subito a levarlo! “. Le grida, ma così non fa altro che spaventarla: la ragazza infatti, porta le mani al viso in segno di protezione, e comincia a tremare. 

“ Scusate maestà, scusatemi! È… è stata la domestica che me l’ha dato “. Allen interviene subito, e mette una mano sulla spalla ad Ace. 

“ Figlio calmati! Stai spaventando Lady Candela così “. Ace, come ridestato da un sogno, molla la presa su Candela. 

“ Scusatemi. Io… io non so cosa mi sia preso “. Detto questo la sorpassa, per poi andare a chiudersi nella sua stanza. Sa perfettamente di aver agito molto male con Candela: lei gli salva la vita e lui la maltratta. Ma non è colpa sua: appena l’ha vista con addosso l’abito di Alexis non è riuscito a trattenere la rabbia. Già, non scorderà mai quell’abito: lo indossava la sua amata nel giorno in cui si incontrarono. Fu da li che lui iniziò poi a stuzzicarla in tutti i modi possibili, gli era piaciuta sin dall’inizio. Come se avesse sempre saputo che era la donna alla quale apparteneva. E alla quale sarebbe appartenuto per sempre. Stringe i pugni e, dopo anni, piange. Dalla rabbia butta a terra tutto quello che si trova sul tavolo poco distante, per poi cadere a terra come un bambino, e continuare a piangere, sia per la rabbia che di dolore. Gli manca. Gli manca da morire la sua Alexis. Perché non è stato in grado di proteggerla? Non è nemmeno riuscito a darle una degna sepoltura e, oltre tutto, ha abbandonato Emilia e Tristàn, le loro creature. Quei figli per cui lei ha dato la vita. Si sente un mostro per questo, ma non ci può fare niente ormai: Tristàn ed Emilia hanno la loro vita, della quale lui non farà parte. Va bene così, è meglio. Ora lui deve solo cercare di stare calmo, di non dare più di matto in presenza di Candela e di non aggredirla più come ha fatto prima. Deve cercare di farsi aiutare da chi gli è accanto, altrimenti rischia davvero di impazzire. Questi 20 anni sono stati troppo dolorosi per lui, ed il peso del dolore inizia a farsi sentire con tutta la sua potenza.

Qualcuno sta osservando di nascosto Ace, ma decide di non intervenire adesso. Capisce benissimo quello che sta passando, e l’ultima cosa da fare è intromettersi adesso o obbligarlo a parlare. Chiude la porta senza farsi sentire e sospira, e si ritrova di fronte a sua  moglie, Diva. Per un attimo, la donna rimane in silenzio, poi finalmente prende parola. “ Gli hai parlato? “. Domanda semplicemente. Zwei sbuffa, poi fa cenno di no.

“ Adesso l’ultima cosa da fare è sforzarlo a parlare. È sconvolto, non gli è ancora passato quel dolore “. Abbassa lo sguardo un momento: lo capisce perfettamente, è la stessa cosa che ha provato lui quando perse Hope. Un senso di impotenza, di inutilità. La vita che diventa un peso insopportabile da sostenere senza avere accanto la persona amata. Diva sospira un momento, poi riprende parola. 

“ Lo so lo so… è la stessa cosa che hai provato tu quando hai perso Hope. Ma alla fine ne sei uscito, no? Altrimenti non avremmo 4 bellissimi figli. Vedrai che anche Ace ne uscirà “. Ma Zwei non ne pare troppo convinto: lui ne uscì solo grazie all’amore di Diva, che credette in lui e spezzò le catene dell’odio che lo legavano a suo padre e quelle del dolore che lo legavano al ricordo di Hope e della sua primogenita, che uccise. Ma Ace non ha una donna accanto che lo ama, non ha nessuno con cui si confida, neppure con la sua famiglia. Si è chiuso nel suo dolore diventando freddo e quasi senza sentimenti, e questo è un male. Questa potrebbe essere la strada che lo porterà a fare la stessa fine che fece Zwei anni prima, se qualcuno non interviene a sbloccare la situazione. In quel momento, qualcun altro sta per arrivare a palazzo, dopo una dura ed intensa giornata di allenamento… 

Salve a tutti. Insomma siamo al terzo capitolo della seconda parte di " Soledad " e nessuno mi recensisce? Ma insomma ragazzi dove siete finiti tutti? Dai non siate timidi, ditemi che ne pensate :) chi è tornato a palazzo? Cosa succederà ad Ace? Che farà la bella Candela, new entry della seconda parte di questa storia? Che ne pensate di lei? Che accadrà adesso? Se vi ho incuriosito un pò continuate a seguirmi! Baci baci

CAIETANA 

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Capitolo 4
*** divisione ***


Risa si trova da sola in salone: Allen è insieme a Candela, e dopo averla tranquillizzata le sta facendo vedere quale sarà la sua stanza ed il resto del castello. La donna è talmente pensierosa da non accorgersi che qualcuno è entrato a palazzo. Tiene sulla spalla una falce, il cappuccio alzato ed il viso sporco di sangue, probabilmente causato dai graffi dovuti agli allenamenti a cui si è sottoposto. Il mantello della persona in questione tocca terra, ed i suoi passi sono decisi. Risa si volta e lo vede ma, non riconoscendolo, indietreggia. “ E tu chi diavolo sei? “. Fa, iniziando a spaventarsi. Quello ghigna e le si avvicina.

“ Sono… tuo nipote! “. Ride come un matto e si toglie il cappuccio, rivelando finalmente i suoi bellissimi occhi di ghiaccio ed i suoi capelli corvini. Risa si arrabbia, e lancia una scarpa addosso al giovane.

“ Gilbert Baskerville! Vuoi che tua nonna faccia un infarto?! “. Sbraita, mentre il ragazzo schiva la scarpa continuando a ridere. Risa lo guarda storto.

“ Nonna, non sapevo che foste così debole di cuore, la prossima volta allora manderò un messaggero ad annunciare il mio ritorno dagli allenamenti “. E ride di nuovo, si diverte molto a prendere in giro sua nonna! Lo stesso però non si può dire di lei, che incrocia le braccia.

“ Guarda che ti do uno schiaffo se non la smetti. A volte li do ancora a tuo padre, figuriamoci “. Gil ammutolisce per qualche istante: non se lo immagina suo padre che prende uno schiaffo da sua nonna. In quel momento qualcuno risponde al posto del ragazzo.

“ E’ vero, tua nonna sa dare degli schiaffi che fanno proprio male, ma ti avverto: non una parola a tua madre, o mi prenderà in giro a vita “. Inconfondibile. Quella voce è inconfondibile. È suo padre! Allora è tornato, finalmente. Ma il giovane resta fermo dov’è, anche se vorrebbe correre ad abbracciarlo.

“ Ma come? Mio padre ha paura delle prese in giro di mia madre e degli schiaffi di mia nonna? “. Chiede però, con un ghigno di sfida ereditato di sicuro da suo padre. La risposta non tarda ad arrivare: stesso ghigno di sfida, come se avesse un asso nella manica. Poi prende parola.

“ Non eri forse tu quello che si è fatto buttare contro un albero come un dilettante e per più di una volta da Saya? Sai, credo proprio che tua sorella stia iniziando a superarti, caro figlio. Ha una forza eccezionale per essere una donna “. A quell’affermazione, il ragazzo non ribatte, mentre Risa guarda storto suo figlio: sa benissimo che non dovrebbe urtare così i sentimenti di Gilbert, che ha preso la sensibilità della madre e potrebbe rimanerci male.

“ Mi ha preso alla sprovvista, non è colpa mia!  Saya, Saya e sempre Saya! Lei butta giù un albero e tutti la lodano, io disbosco una foresta intera e vengo denigrato! “. Protesta il moro, stringendo ancora di più i pugni. Zwei non bada allo sguardo della madre, ma continua a provocare il figlio.

“ Si certo, alla sprovvista… allora devo pensare che sei un erede inutile, se non sai nemmeno difenderti dall’attacco di una donna. Come potrai difendere la tua famiglia? “. È troppo. Risa sta per intervenire nella discussione, ma Gilbert la sorprende.

“ Se sono inutile, meglio che vada da mio nonno Kevin nell’abisso, eh?! “. Sbotta il moro. In un momento però, si ritrova contro il muro: suo padre l’ha preso per il collo, e sta stringendo così forte da fargli mancare il fiato. Ha gli occhi rossi dalla rabbia, e questo non capitava da anni.

“ Tu non devi nemmeno azzardarti a nominare tuo nonno! Tu non sai niente né di me e né di lui, chiaro?! Non hai nessun diritto di giudicarmi o di aprire bocca sull’argomento! Se devi comportarti da moccioso viziato che scalcia e sbatte i pugni se non riceve complimenti, allora è vero che non sei un degno erede, eh?! “. Stringe ancora più forte, tanto che Gil se la vede brutta: non è mai capitato che suo padre lo aggredisca così. Ma sono le ultime parole a ferirlo. “ Vuoi andare nell’abisso da tuo nonno? Vacci, non ti fermerò di sicuro! Vorrà dire che sarà tua sorella a prendere il tuo posto come capo della famiglia un giorno“. Risa interviene, non riuscendo più a tollerare tutto questo. Prende suo figlio per il braccio cercando di staccarlo dal nipote.

“ Smettila! Finirai per ammazzarlo, Zwei! Controllati ti prego! “. Le parole di Risa sembrano scuotere il principe dal cuore di ghiaccio. Lascia la presa sul figlio che, infuriato, lo attacca con la falce, anche se praticamente gli manca l’aria. Riprende fiato, mentre Zwei manca di un soffio la sua Bloody Mary, che comunque lo ferisce al braccio. Solo un centimetro più in la e sarebbe finito letteralmente infilzato. Gilbert riprende fiato, poi si toglie il suo mantello. Risa riconosce quel gesto, significa che rinnega la famiglia. Cerca di ridarglielo prima che parli, ma lui è più svelto e si sposta.

“ Ora è tutto chiaro. Tranquilli, non mi vedrete mai più! Mai più!! “. Ripete su tutte le furie, per poi correre all’ingresso e quasi facendo cadere a terra sua madre, che sta sopraggiungendo in quel momento. Diva vede la scena: ma che ci fa suo marito a terra ferito, sua madre che lo guarda arrabbiata e suo figlio che scappa come una furia? Allen arriva di li a poco, mentre lei prende parola.

“ Mi aspetto una spiegazione! Madre, Zwei! Cos’è questo disastro? E dove andava Gil così infuriato? “. Nessuna risposta. Anche Allen aspetta spiegazioni, mentre sua moglie abbassa lo sguardo. Zwei non si alza neanche, ma che ha combinato? Cosa gli è passato per la mente in quel momento? Perché è stato così crudele con suo figlio?

“ te lo dico subito cos’è successo! Ho aggredito Gil, e c’è di più: l’ho letteralmente mandato al suicidio. Gli ho detto che se ci tiene può andare da mio padre, che non lo fermerò di certo, perché è un erede inutile che non sa proteggere la sua famiglia. Questo è successo! “. Sbotta. Diva lo guarda sconcertata.

“ Di un po’, sei impazzito?! Come hai potuto?! Sai com’è sensibile nostro figlio! “. Ma viene interrotta bruscamente da suo marito.

“ Lasciatemi in pace tutti!! “. Si alza e fa per andarsene via, ma stavolta è Allen che interviene. Lo prende per un braccio fermandolo, e gli da uno schiaffo. Così forte da farlo addirittura ammutolire: tiene molto a Gilbert. Non avendo al suo fianco suo nipote Tristàn, ha dato al figlio di Diva tutto l’affetto che era destinato al cugino, e sentire questa cose non gli piace affatto.

“ Adesso ti dai una calmata e ti prendi le responsabilità delle tue azioni, va bene?! Tuo figlio è sparito chissà dove, e tu l’hai ferito profondamente! Ti rendi conto che l’hai letteralmente ucciso con quelle parole? Non solo i colpi d’arma uccidono una persona, e lo dovresti sapere per primo, dato il modo in cui ti trattava tuo padre! “. Zwei si irrita ancora, e si libera dalla presa di suo zio.

“ Basta nominare mio padre!! “. Grida, ma Allen non si lascia intimorire e lo scuote per le spalle.

“ Basta tu!! Smettila!! Ti stai portando dietro questo rancore da 20 anni!! Ma ora è finita, FINITA!! “. Calca sulla parola. “ Tuo padre è nell’abisso, non può più farti del male! Ma tuo figlio è ancora qui, e sei stato tu a trattarlo male! Non sei stato molto diverso da Kevin, te ne rendi conto?!  Quello che gli hai detto è stato peggio di mille colpi di lancia! “. Si calma, mentre Diva, ripresasi dallo shock, si avvicina al padre e gli mette una mano sulla spalla. Lui la abbraccia per calmarla, e lei scoppia a piangere.

“ padre, rivoglio il mio bambino a casa! E se commettesse una sciocchezza? “. Allen non dice nulla, ma dopo un po’ cerca di rassicurare la figlia.

“ Io vado ad avvertire tuo fratello Ace, sono sicuro che non ci negherà il suo aiuto. Troveremo Gilbert, vedrai “. Allen fa segno a Risa di seguirlo, lasciando da soli Zwei e Diva. Lei non dice una parola, ma non riesce a calmarsi: se accadesse qualcosa a suo figlio impazzirebbe. Zwei invece non riesce nemmeno a guardare la moglie negli occhi, ma che ha combinato? Cosa gli è preso per trattare in quel modo suo figlio? Perché invece di abbracciarlo dopo tutto quel tempo in cui sono stati lontani si è messo a provocarlo fino a ferirlo? Non è questo il modo giusto di spronarlo ad essere più forte, evidentemente. Ma ormai, anche se se n’è reso conto, è tardi: il suo Gil è scappato, ha rinnegato la famiglia. Prende il mantello del figlio, che è rimasto a terra, ma Diva è più svelta e lo prende lei, con rabbia. Il suo sguardo è carico di quel sentimento, rabbia.
“ Giù le mani! È tutta colpa tua se adesso nostro figlio è sparito! Se gli succede qualcosa non te lo perdonerò mai! “. Fa piangendo, e stringendo il mantello come se fosse un peluches.

“ Smettetela di rompere!! “. Si innervosisce di più Zwei, spaccando uno specchio con lo sguardo. “ So bene che è colpa mia!! Non c’è bisogno di ripeterlo ogni volta! Volete farmi il processo o cercare Gilbert prima che vada da mio padre?! “

“ Sei stato tu a mandarcelo, ricordi?! Tu gli hai detto che ci poteva andare e che non l’avresti fermato! Adesso non ti lamentare se siamo quanto meno furiosi con te! Forse su questo Kazuma aveva ragione: non sei in grado di essere padre! “. Risponde la principessa. Zwei si innervosisce e prende la sua falce, colpendosi a sorpresa.


“ E questo?! Questo è degno di te, eh?! “. Butta a terra la sua arma, la ferita fa un male cane, ma non è mortale. Sua moglie è rimasta sconvolta, ma si può sapere cosa gli è preso? Trema di paura, si, ha paura. Guarda il sangue a terra, poi ancora suo marito. Lui ricambia lo sguardo: è lo sguardo di chi chiede aiuto. Lei riesce a sbloccarsi. Si avvicina e tampona quella ferita con un fazzoletto, senza dire una parola. Lui si volta, come se non volesse farsi vedere dalla moglie, che si accorge che sta piangendo. Ha paura per suo figlio. E ha paura di perdere la donna che ama. Diva sospira e, una volta curata la ferita, lo abbraccia e basta: in questo momento non c’è bisogno di parole, i gesti parlano da soli. E la priorità adesso è trovare Gilbert al più presto. 

Salve :D come state? Io sto bene, e infatti oggi ho trovato il tempo di scrivere un nuovo capitolo. Che ne dte? Che accadrà a Gilbert, il bimbo speciale di Zwei e di Diva? Cosa accadrà adesso che hanno litigato in quel modo? Dove sarà andato così infuriato? Su su che aspetto i vostri pareri!! Ditemi che ne pensate :D a breve un nuovo capitolo con altri colpi di scena, continuate a seguirmi! Baci Baci

CAIETANA

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Capitolo 5
*** pericoli a corte ***


Allen e Risa vanno da Ace, e gli spiegano la situazione: suo nipote è scomparso dopo un litigio con suo fratello, ed ora non si sa che cosa possa fare, quali conseguenze potrà avere tutto questo su di lui. Ace guarda fuori dalla finestra, e sospira. “ Padre, ma che diavolo è saltato in mente a Zwei? Perché ha aggredito così suo figlio? “. Allen sospira a sua volta.

“ Non lo so figlio. A volte sembra che si comporti come si è comportato Kevin con lui. Sembra che esorcizzi così il dolore passato in anni e anni al fianco di suo padre “. Non dice che lo giustifica, certo ha fatto un grave errore con Gilbert, ma lui ha quella netta sensazione: Zwei non si è mai completamente liberato dall’odio contro Kevin, e forse nemmeno mai ci riuscirà. E questo ha avuto gravi ripercussioni sul rapporto con suo figlio, anche nel corso degli anni: Gilbert ha sempre avuto una vera adorazione per suo padre, ma l’ha sempre visto anche come un mito irraggiungibile, impossibile da eguagliare. Il ragazzo ha sempre cercato disperatamente la sua approvazione, di sentirsi dire almeno una volta da suo padre che era fiero di lui. Invece questo non è mai successo.

“ Ok, io vado con le guardie a cercarlo alla foresta “. Dice ad un certo punto Ace, riscuotendo il padre dai suoi pensieri.

“ Bene, io vado a cercarlo dall’altro lato della foresta insieme a tua madre. E speriamo in bene “. Risponde l’ex re dei vampiri.

Zwei e Diva sono ancora alla sala del trono, quando ad un certo punto lui prende il suo mantello e va all’entrata: non sopporta di restare con le mani in mano mentre suo figlio è la fuori, infuriato come non mai e deluso da suo padre, il suo idolo. “ se resto ancora qui senza fare niente rischio di diventare matto “. Dice guardando la moglie. “ Io vado a cercarlo, tu resta con Saya e Glen “. Le dice poi, ma lei non pare voler ascoltarlo. Prende a sua volta il suo mantello.

“ No, io vengo con te “. Dice, riuscendo perfettamente a sostenere lo sguardo del marito. Ma lui scuote la testa.

“ Oh no mia cara, non se ne parla! Tu resti a casa, e non discutere “. Le dice deciso, ma lei stringe i pugni alterata, deve ammettere che non lo sopporta quando fa così.

“ Adesso stammi a sentire, non lo ripeterò: io vengo con te! Mio figlio è la fuori, furioso come non mai e con una falce a portata di mano! Non aspetterò che torniate a casa dandomi la notizia della sua morte. Io vengo a cercarlo! “. È decisa. Zwei ride un po’. Nonostante gli anni, la sua Diva non è cambiata affatto.

“ Allora andiamo, testarda. Forse io so dove potrebbe essere nostro figlio “. E guarda la finestra. Diva guada nella sua stessa direzione, e rabbrividisce al solo pensiero. Si attacca al braccio di Zwei.

“ No, dimmi che non stai pensando… “. Ma lo sguardo dell’argento non lascia intendere che lei stia sbagliando. Adesso si che inizia a preoccuparsi seriamente.

A quel giorno ne sono passati altri tre: Allen, Ace e Risa non hanno avuto alcuna notizia di Gilbert e, come se non bastasse, sono venuti a sapere dai domestici che Zwei e Diva sono andati a cercarlo da soli. Allen sbuffa. “ Tuo fratello è un incosciente, Ace. Ma dove diavolo è andato, da solo con Diva? Potrebbero mettersi in pericolo “. Ace non dice niente, ma se conosce bene Zwei, avrà già un’idea di dove andare a cercare il suo primogenito.

Zwei e Diva arrivano finalmente a destinazione. È un castello oscuro, tanto quanto quello in cui viveva Kevin. La mora guarda suo marito, e lo vede teso. “ Stai bene? Se vuoi entro solo io a cercarlo “. Ma lui scuote la testa.

“ No, sto bene. E tuo padre ha ragione: devo spezzare le catene che mi legano a mio padre. E ad Hope… “. Infatti, questo è il castello in cui lui visse dopo aver sposato Hope, e dove la donna venne uccisa da Kevin. “ E poi ora ho te al mio fianco. Starò bene “. E le prende la mano. È vero, solo con lei riesce finalmente a sentirsi sicuro, in grado di affrontare il passato e spezzare quelle dannate catene. Entrano insieme. C’è ancora a terra una scia di sangue. Diva vede subito che suo marito si è irrigidito.

“ Stai bene? “. Gli chiede, e lui annuisce. Quello è il sangue di sua figlia, che lui stesso uccise. Se lo ricorda come se fosse ieri. È tornato qui solo perché è sicuro che suo figlio si trovi in quel castello: sa benissimo quanto fosse curioso di conoscere la storia di Kevin, e sa perfettamente che, proprio come fu per lui da piccolo, anche Gilbert cerca disperatamente attenzione. E se lo conosce, sicuramente si sarà rifugiato in una delle stanze, probabilmente la sua di quando era piccolo. Fa qualche passo, mentre Diva guarda il sangue a terra, ed intuisce che si tratta di quello di sua nipote, la figlia primogenita di Zwei. Non dice nulla, per evitare di riaprire vecchie ferite che potrebbero anche fargli male. Ma qualcosa attira l’attenzione di entrambi: c’è sangue fresco a terra. E l’odore è inconfondibile: è il sangue del loro Gilbert! “ Zwei, questo è il sangue di nostro figlio! “. Si allarma lei. Lui invece, senza nemmeno risponderle, corre su per le scale, come un disperato, seguito a ruota dalla moglie. Entrano in tutte le stanze, finchè non ne trovano una con la porta chiusa, che non si apre. Diva è disperata. “ Non si apre! Maledizione, non si apre! “. Piange. Zwei si arrabbia e prende la sua Bloody Mary e, infuriato, si accanisce su quella porta, e finalmente riesce a distruggerla. La scena che si trovano davanti è terribile: il loro Gil è sul letto, quello stesso letto che fu per anni e anni di suo padre, e in seguito della sorella che non ha mai conosciuto. I polsi sanguinano come fontane, in mano ha una foto di famiglia, strappata nel punto in cui c’era la sorella. Sul tavolo un libro aperto sull’incantesimo del blocco. Si è bloccato temporaneamente i poteri, il tempo di… morire! Ha tentato il suicidio. A quel pensiero, Zwei non capisce più niente: è tutta colpa sua, lui è la causa del male di suo figlio! Va da lui buttando a terra la sua falce. Lo scuote come un disperato. Diva invece non ha neanche il coraggio di avvicinarsi, è sconvolta. Dopo anni e anni, suo marito ha una crisi di nervi, e persino lei fatica a trattenerlo. Zwei continua a piangere come un bambino.

“ Gil! Se vuoi farmela pagare trova un altro modo! Così farai soffrire anche tua madre, ma non lo capisci?! Svegliati! Come posso vivere senza di te!? Tu sei il mio bambino speciale, e non te l’ho mai detto! Sono uno stupido! “. Si ferisce con Bloody Mary, ma Diva lo ferma.

“ Basta! Basta, calmati! Non serve che tu ti faccia del male, ti prego! “. Lo abbraccia, poi usa i suoi poteri per cercare quanto meno di fermare l’emorragia ai polsi del figlio. Ci riesce, ma ha perso troppo sangue, e con i poteri congelati non può nemmeno bere sangue. Zwei prende in braccio il figlio, fuori di sé.

“ Andiamo da tuo padre, subito! Lui deve sapere come salvarlo, a tutti i costi “. Dice alla moglie. Lei annuisce e si alza, ha ancora il vestito sporco di sangue. Guarda il figlio e piange di nuovo: ma da quando sono arrivati a questo punto?

Ace, Allen e Risa sono rientrati da poco a Sabrie, dopo essere stati alla foresta oscura, senza però avere ancora alcuna notizia di Gilbert. La donna, stanca per il viaggio, si deve sedere su una delle panchine, mentre suo marito e suo figlio non riescono a stare calmi. “ Padre insomma! Mio nipote non può esserselo inghiottito la terra! Deve essere da qualche parte “. Fa Ace, sbuffando. Sul padre lo guarda, per poi rispondere.

“ A Sabrie non c’è, altrimenti l’avremmo visto. Non vorrei che avesse risvegliato i poteri della rosa, preso dal risentimento “. Risa guarda il marito, per poi scuotere il capo.
“ No, non dire questo. Nostro nipote non ha risentimento, non farebbe mai una cosa simile “. Allen sta per rispondere, ma del baccano attira la sua attenzione…



Ciao amici! Ecco il quinto capitolo, ma di voi ancora nessuna ombra >.< non vi mangio anche se recensite eh :P Allora? Che dite che succederà a Gilbert? Ha compiuto un gesto del tutto inaspettato, ve lo immaginavate? Che faranno Zwei e Diva? Allen ce la farà davvero a salvare il nipote? Chi avrà distratto l'ex re dei vampiri? Se siete curiosi continuate a seguirmi! Baci baci dalla vostra

CAIETANA

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Capitolo 6
*** rapimento ***


Allen sta parlando con la moglie e con il figlio, e sta esprimendo alcune preoccupazioni circa suo nipote e su quello che potrebbe fare, preso com’è dall’ira e dal risentimento. Ma improvvisamente, delle urla di alcuni paesani attirano la sua attenzione. Lui, la moglie ed il figlio vanno a vedere cosa succede, e la donna si porta una mano alla bocca, mentre invece suo marito e suo figlio corrono verso la causa di tali urla. “ Zwei, Diva! Ma che diavolo è successo a Gil? “. Chiede Allen. Suo nipote non risponde subito, però lo guarda shoccato per poi riprendere a piangere.

“ E’ morto, zio! È morto per colpa mia! “. Allen guarda di nuovo Gilbert, ha ripreso a sanguinare ai polsi. La situazione sembra davvero grave, e oltre tutto neanche Zwei sta tanto bene, è evidente che ha avuto un crollo emotivo non indifferente.

“ Fate largo! Io me ne intendo di queste cose, mio padre è il nuovo medico di Sabrie “. Dice ad un certo punto una voce maschile. Un ragazzo dai capelli ebano e dagli occhi azzurri come due laghi meravigliosi si fa largo tra la folla, ed Allen lo riconosce immediatamente: ma quello è Tristàn! Guarda Ace, che si è irrigidito immediatamente e non sta dicendo neppure una parola. Tristàn arriva da Gilbert, e gli guarda i polsi: la ferita sta facendo infezione. Guarda Diva, capendo che è lei l’unica a potergli dare spiegazioni. “ Principessa, cos’è successo a vostro figlio? “. Le domanda. Lei lo guarda: quegli occhi sono così simili a quelli di suo fratello Ace! Ma come mai? Non è riuscita infatti a riconoscere Tristàn, ma gli racconta cos’è successo al figlio. Il ragazzo strappa un pezzo della sua giacca, legando poi forte  forte i polsi di Gil: ha capito che, con i poteri congelati, un vampiro va curato come un essere umano. È costretto a curarlo sul posto, prima che la situazione si faccia complicata, ma si rivela perfettamente all’altezza della situazione, nonostante la sua giovane età. Riesce con successo a fermare l’emorragia, e pare conoscere un rimedio anche per scongelare i poteri dei vampiri. “ Mio padre mi ha detto che, per scongelare i poteri ad un vampiro, è necessario semplicemente morderlo. Nessuno lo sa, mio padre ha condotto ricerche di nascosto, e così è giunto alla conclusione che il congelamento dei poteri è come un sigillo, solo che invece di essere un altro vampiro a imporlo, può essere anche la persona stessa a farlo, di sua volontà “. Zwei si alza e guarda il ragazzo, per poi abbracciarlo, quasi a buttarlo a terra.

“ Tu… tu sei un ragazzo formidabile. Somigli tanto ad una persona che conosco “. E guarda Ace. Tristàn invece, non riesce ancora a reggere quello sguardo carico di freddezza e tristezza.

“ Io ho fatto solo quello che potevo. Non potevo permettere che una persona morisse di fronte ai miei occhi. Adesso quel ragazzo ha solo bisogno di riposare e, dopo il morso, spetterà solo a lui avere la forza di volontà per risvegliarsi. Voi, noi abbiamo fatto il possibile “. Zwei guarda Diva, che sta per dire qualcosa, ma una bella ragazza si fa largo tra la folla, e corre ad abbracciare Tristàn, allarmata.

“ Fratello! Ho avuto paura che fossi tu il ferito! Appena la mamma mi ha informata mi sono precipitata qui! “. La ragazza dai lunghi capelli ebano abbraccia forte il gemello, spaventata e allo stesso tempo sollevata che non sia lui il ferito. Tristàn le dice che è giunto il momento di tornare a casa. Emilia annuisce, mentre Ace non smette di fissare i due: deve ammettere che suo padre ha ragione, sono i suoi degni eredi. E lui è stato capace di rinnegarli. Ormai è fatto, pensa. Non può più tornare indietro. Ma appena Tristàn gli passa vicino, avverte come una scossa dentro di lui.

“ Ragazzo “. Lo chiama. Ragazzo, come un qualunque estraneo. Pensa che così è stato proprio toccato il fondo. Ma va bene così, tanto lui non saprà mai che è suo figlio. Tristàn si irrigidisce un secondo, per poi fermarsi. Ace sospira, senza girarsi a guardarlo. Allen e Risa lo guardano, il primo con in braccio il nipote Gilbert. Anche Diva osserva il gemello: cosa avrà in mente? “ Grazie, per aver salvato mio nipote. Ti deve la vita “. Tristàn rimane anche lui voltato di spalle, ma risponde educato come sempre, con l’eleganza innata che è nel suo DNA.

“ Prendetevi cura di lui. Mi sembra un ragazzo che ha bisogno di tanto affetto, o non avrebbe mai fatto una cosa simile “. E si avvia per andarsene. Emilia lo segue, non prima di aver fatto un inchino per congedarsi. Ace rimane un po’ sorpreso per la risposta di Tristàn: ha centrato in pieno il carattere di Gil in poche e concise parole, è andato all’origine del problema e non solo, ha anche suggerito la soluzione! Poi guarda Emilia, che sta per sorpassarlo. La ferma prendendole la mano. Perché? Perché con lei cerca sempre quel contatto? Come se toccandola riuscisse ad avere accanto sua moglie? Forse perché quella giovane sembra la copia sputata di sua madre? Non lo sa, sa solo che la ragazza ha la mano gelata, forse per lo spavento subito.

“ Sei fortunata ad avere un fratello così intelligente. Prendi esempio da lui “. Le dice solo, per poi lasciarle la mano. Lei annuisce, per poi voltarsi a guardarlo.

“ Nostra madre ci ha insegnato a non arrenderci mai, ad aiutare il prossimo e a sorridere alla vita, anche se non ne abbiamo tanti motivi vista la nostra situazione: purtroppo noi viviamo vicini a Neo Sabrie, e quel poco che i miei genitori avevano fu distrutto quando uno dei Baskerville aprì le porte dell’abisso “. Sospira di nuovo, ed Ace guarda altrove. Sua madre? No! Sua madre è morta, maledizione! “ Però nostro padre ha avuto la forza di crescerci e di ricostruire la sua casa, ha dato un tetto a me, a Tristàn ed alla mamma. Anche tra mille difficoltà siamo ancora più uniti di prima “. È calma, come Alexis. Allen guarda prima la ragazza, poi Ace, che si sta trattenendo dal gridarle che sua madre è morta e che suo padre è un dannato egoista, che si è chiuso nel dolore e che ha abbandonato lei e suo fratello. A salvarlo da questo però, per fortuna interviene suo fratello.

“ Ace, lasciala andare adesso, deve tornare da suo fratello, e noi dobbiamo curare Gil  “. E guarda la giovane. Accidenti, è proprio vero, ha l’espressione dolce di Alexis, può capire bene come si stia sentendo Ace. Emilia si accorge di essere guardata. Fa un inchino per poi congedarsi. Ace ascolta il fratello, e tutti tornano a palazzo.

Da quel giorno è oramai passata una settimana, e le cose purtroppo non sono cambiate. Gilbert è stato morso, però versa sempre in quello stato di incoscienza e non sembra sia sulla via di guarigione. Oltre tutto, il suo sangue si sta rigenerando in maniera molto lenta, e questo è un male. A Saya è stato solo detto che il fratello è stato trovato svenuto, per non farla agitare. Echo invece sa cos’è successo, e cerca, insieme alla madre, di fare forza a suo padre, prima che possa colpevolizzarsi ancora di più e commettere qualche follia.  Quel giorno, Gil si trova solo, sdraiato nel suo letto. Nella sua mente scorrono e riscorrono le immagini di quel giorno in cui lui tentò il suicidio, il giorno in cui rinnegò la sua famiglia. È come se fosse un brutto film che lui non si stanca mai di vedere. Ma che gli succede? Come mai sono solo i sentimenti negativi ad essere amplificati? Due misteriose figure fanno la loro comparsa nella stanza. Sono entrambe incappucciate, non se ne intuisce l’identità, si capisce solo che sono due donne, per via dei lunghi vestiti che indossano. La prima figura si avvicina a Gilbert, e gli accarezza il viso. Il ragazzo, seppur incosciente, sente perfettamente tutto ciò che gli accade intorno, ed il suo istinto di vampiro lo mette in allerta. “ Guardatelo mia signora. È identico a suo padre, non trovate anche voi? “. Chiede la donna. L’altra annuisce.

“ E’ vero, ha la sua stessa espressione, persino quando dorme “. Senza la minima difficoltà, la donna prende in braccio il ragazzo, che versa ancora in quelle condizioni e non si può difendere, come se qualcosa bloccasse il suo risveglio. “ Oh, i poteri della rosa di Kevin stanno facendo un ottimo lavoro, tu non trovi? “. Chiede poi la donna all’altra figura, che annuisce. Non fanno in tempo a parlare, che un pugnale ferisce il viso di colei che ha in braccio il giovane.

“ Chiunque tu sia, leva le mani di dosso a mio figlio, adesso! “. Fa alterata Diva, appena entrata nella stanza, percependo un’aura malvagia. La donna, con la coda dell’occhio, vede il sangue colarle sulla guancia, tuttavia non molla il giovane.

“ la piccola Diva. Di un po’, come sta tuo marito? “. Le chiede. Diva non capisce dove voglia arrivare. L’altra ragazza le si avvicina ridendo. Quella risata, ma dov’è che Diva l’ha già sentita prima?

“ Si, come sta il nostro bel principino? “. Chiede ridendo, per poi riuscire a buttare a terra la principessa. La mora sta per reagire, ma le due vanno sul davanzale. La figura che sembra essere la più importante tra le due donne prende parola.

“ Stammi bene a sentire, principessa: 20 anni fa avete ucciso Kevin, e fu una cosa imperdonabile. Adesso è tempo di pareggiare i conti “. Diva non capisce: è forse un’adepta di Kevin? Dopo tutto, si sa che sono rimasti ancora molti suoi fedelissimi, confinati al Monte Esilio. No, quella donna è molto più che un’adepta. Sembra saperla lunga. Ma la mora non può chiederle altro, perché le due donne spariscono con Gilbert, e lasciando solamente una rosa bianca a terra. 



ECCOMI AMICI MIEI :) COME STATE? ED ECCOCI CON IL SESTO CAPITOLO! TRISTAN HA SALVATO IL CUGINO DA MORTE CERTA, ED EMILIA SEMBRA AVER DETTO DELLE COSE CHE HANNO COLPITO MOLTO PROFONDAMENTE ACE. GILBERT E' STATO RAPITO DA DUE MISTERIOSE DONNE CHE SEMBRANO CONOSCERE ZWEI E KEVIN, E NON SOLO LORO. COSA SUCCEDERA' ADESSO? COSA SIGNIFICA LA ROSA BIANCA A TERRA? NON VI RICORDA QUALCUNO? :D SE VOLETE SAPERLO CONTINUATE A LEGGERE!! DITEMI CHE NE PENSATE, MI RACCOMANDO. BACI

CAIETANA

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Capitolo 7
*** turbamento ***


Diva cade a terra e, quando riesce a rialzarsi, si accorge che il figlio è scomparso, insieme a quelle due donne. In preda alla rabbia da un pugno al pavimento, così forte da incrinarlo. Per fortuna, Ace sente il trambusto, e va alla stanza del nipote, dove però trova solo la sorella. “ Diva. Sorella, che è successo qui? E dov’è Gilbert? “. Le chiede. Lei piange e si alza, abbracciandolo forte.

“ Non lo so! Due... due donne l’hanno rapito! “. Ace ricambia l’abbraccio, e nel farlo nota una rosa bianca a terra. Una volta sciolto l’abbraccio della sorella, va a raccogliere il fiore. Lei non capisce, cosa significa? È forse una firma delle rapitrici? “ Hanno detto che è ora di pareggiare i conti, perché abbiamo ucciso Kevin “. Spiega poi singhiozzando e preoccupata.

“ Fratello ho paura! E poi come lo dirò a mio marito?! “. Ace ci pensa un momento: giusto, come fare a dirlo a Zwei? Prende una decisione, e guarda la sorella.


“ Non gli diremo nulla “. Sentenzia. La mora sta per ribattere che è assurdo, ma Ace prosegue il discorso. “ Sorella, in questo momento anche Zwei è fragile, se dovesse sapere una cosa del genere potrebbe davvero impazzire, è questo che vuoi? “. Ovviamente no. La donna fa cenno di no con il capo, ma cosa fare? “ Ci inventeremo qualcosa a tempo debito. Adesso andiamo da mamma e papà, dobbiamo informarli della situazione. Loro potranno senza dubbio aiutarci “. Diva, perplessa, segue il fratello: non le piace dover mentire a suo marito, ma è vero: lo sta facendo solamente per il suo bene. Una botta del genere potrebbe davvero mandare in pezzi il suo già delicato equilibrio, e non è il caso. I gemelli arrivano finalmente dai genitori, e Diva lascia che sia Ace a prendere parola. “ Madre, padre. Gilbert è stato rapito “. Sentenzia. A Risa cade il libro che stava leggendo, mentre Allen si alza di scatto.

“ Chi diavolo è stato? “. Grida. Il figlio scuote il capo.

“ Non lo so, ma di certo sembrava avercela con noi per il fatto che abbiamo ucciso Kevin. Abbiamo deciso che, per ora, è meglio non dire niente a Zwei, per evitargli un altro crollo nervoso “. Spiega in breve, trovando il consenso dei genitori. Allen riflette: forse la persona che ha rapito Gil è un fedelissimo di Kevin?

“ Sapete dirmi altro su quel rapitore? “. Diva si fa finalmente avanti, annuendo.

“ Ha lasciato una rosa bianca. E non era un rapitore, ma due rapitrici “. A quella frase, Allen sussulta, così come Risa. Diva consegna la rosa a suo padre. Allen la osserva bene: non è venefica, sembra piuttosto un segno distintivo. Va alla finestra e guarda verso il Monte Esilio, molto preoccupato. C’è qualcosa di strano, e le forze oscure stanno iniziando a riorganizzarsi, dopo la caduta di Kevin e l’esilio di Kazuma. Diva ed Ace notano la preoccupazione di Allen, così come Risa, che gli si avvicina.

“ Allen, pensi possa essere stata quella donna a rapire Gil? Pensi che sia ancora viva? “. Allen sospira, guardando poi la rosa.

“ le rose sono il simbolo distintivo suo e di Kevin, ricordi? Sono quasi sicuro che si tratti di lei “. Ace e Diva guardano i genitori, perplessi: ma cosa dicono? Conoscono forse la rapitrice? Anzi, le rapitrici. La ragazza, preoccupata per le sorti del suo secondogenito, chiede al padre ed alla madre di condividere con lei ed Ace i loro pensieri e, se c’è qualcosa da sapere, questo è il tempo di parlare: qui è in gioco la vita di Gil. Per caso, anche Saya passa di li, e non può fare a meno di sentire la conversazione. Come? Suo fratello è stato rapito? E suo padre non ne sa niente? Ma come si può tenergli nascosto che suo figlio è scomparso?! E ora? Se gli succede qualcosa, suo padre si ammazza, poco ma sicuro! Sa bene che legame abbiano lui e suo fratello, anche se può sembrare che sia lei la così detta “ cocca di papà “. Non è affatto così, e questo lei lo sa perfettamente. Rimane in disparte ed ascolta la risposta di suo nonno. Allen parla con i figli. “ La rapitrice potrebbe essere Bianca Baskerville “. Sentenzia. Ace e Diva si guardano: Baskerville? È una loro parente? Allen, vedendo le loro espressioni, risponde subito a quella domanda. “ Si, Bianca è vostra zia, sorella minore mia e di Kevin e sorella maggiore di vostra madre “.

“ Ma perché diavolo avrebbe rapito mio figlio dicendo che avremmo pagato per aver ucciso Kevin? E poi sembrava conoscere anche mio marito “. Fa allarmata la mora. Ace la abbraccia per calmarla, ed Allen le risponde subito. Decide di raccontarle la storia di Bianca. Sua sorella minore, che amava la vita più di chiunque altro ed era sempre solare e gentile con tutti, fu promessa sposa a Kevin moltissimi anni prima del matrimonio di Allen e Risa. I due si sposarono, e Bianca sembrava essere felice. Ma dopo le nozze, la giovane e dolce Bianca sembrò diventare cinica e fredda come suo marito. Si prese cura di lui quando, per errore, Allen gli tolse un occhio con la spada, e questo atto non gli fu mai perdonato dalla sorella. Lei amava profondamente Kevin, tanto da seguirlo nel suo esilio forzato. Tuttavia, dopo un po’ d’anni, la donna fu data per morta, visto che gli stessi esiliati avevano sparso tale voce. Ace è stupito, ma Diva no. Il fratello gliene domanda la ragione. “ Padre, io ho già visto Bianca Baskerville “. Rivela. Allen ed Ace la guardano shoccati, e Saya sussulta, stando ben attenta a non farsi scorgere.

“ Come? Hai visto tua zia Bianca? E quando? “. Chiede poi l’ex re di Sabrie alla figlia, e lei gli risponde.

“ Quando Kazuma e lo zio mi rapirono, ricordate? Ci fu una donna che si prese cura di me quando Pia mi pugnalò cercando di farmi perdere mio figlio. Salvò il mio bambino, disse che non era tempo per lui di morire. Io vidi subito che era una Baskerville, e così le domandai chi fosse. Lei mi lasciò una rosa bianca e mi disse che, osservando il colore di quel fiore, avrei capito la sua identità. Io giunsi alla conclusione che si trattasse di Bianca Baskerville, anche se non l’avevo mai conosciuta “. Spiega la principessa. Poi continua il discorso. “ Quando in seguito mi liberaste, dopo lo scontro con lo zio, pregai Soledad di cercare Bianca. Ma lei sembrava scomparsa. E questo è tutto. Ora capisco perché la rapitrice più anziana, se così si può dire, conosceva Zwei: fu la sua matrigna “. Conclude la giovane. Allen rimane sorpreso, mentre Saya si deve appoggiare allo stipite della porta, ovviamente all’esterno della stanza. Fa qualche respiro profondo. Se i suoi nonni, suo zio e sua madre non vogliono dire niente a suo padre, deve essere lei a dire la verità! È giusto che sappia che il figlio è scomparso. Ormai non è più schizzofrenico da molti anni, è guarito. Non ha senso proteggerlo da qualcosa che ormai non esiste più. La giovane si avvia per i corridoi del castello, mentre Risa affianca il marito, preoccupata.

“ Che cosa possiamo fare adesso? Se è davvero stata Bianca a rapire nostro nipote… “. Ace la interrompe, facendo comparire la sua Artemis.

“ Se è stata lei, o anche se fosse qualcun altro, lo troveremo e riporteremo indietro Gil “. Fa, per poi uscire dalla stanza. Diva fa per seguirlo, ma suo padre la ferma: Ace ha bisogno di stare solo, troppi eventi l’hanno travolto nel giro di pochi giorni: non solo ora Gilbert è stato rapito, ma in precedenza è stato proprio suo figlio a salvargli la vita. Si, Tristàn è proprio un ragazzo in gamba, degno erede dei Baskerville senza ombra di dubbio.

Ace è nella sua stanza. Ormai sta per calare la notte. Pensa e ripensa a suo nipote, e poi a lei, alla sua Alexis. Pensa anche alla reazione che ha avuto con Candela, prima o dopo le dovrà delle vere scuse: non si tratta così una fanciulla. E poi pensa a loro, i suoi figli: se non fosse per Tristàn, forse suo nipote sarebbe morto. Si volta, guardando una foto della sua amata. La prende e la stringe forte, quasi a spezzarla, quasi come se volesse tenere con sé il suo ricordo. Poi va alla finestra, e vede una figura nel suo roseto. Quel vestito… è forse lei?  Non sta a rifletterci su troppo, e corre giù per le scale e, una volta raggiunta la figura, che si rivela essere femminile, la abbraccia da dietro. La donna in questione sussulta a quell’abbraccio, mentre lui non si stacca ed appoggia il viso alla spalla della giovane, come se volesse sentire il suo profumo. Oh si, è lei. Non c’è dubbio che questo sia il suo inconfondibile aroma. “ Ti ho aspettata così tanto amore mio… adesso sei di nuovo qui con me, non ti lascerò mai più andare via da me “. Le dice poi. La donna non sa come reagire, è confusa: il cuore ha scellerato mostruosamente i battiti, le gote sono rossissime e caldissime, quasi come se avesse la febbre. Le mani sudano e le gambe faticano a reggerla in piedi. Quasi le pare di essere ubriaca. “ Non andartene mai più… Alexis “. Sussurra in fine lui. Lei, sentendo quelle parole, decide di parlare.

“ Signore, io non sono Alexis. Sono Candela “. Dice solamente. Ace, come scosso da quelle parole, si stacca velocemente dalla donna. Ma che gli è preso? Come ha potuto scambiare Candela per Alexis? Sconcertato dal suo stesso, colossale errore, mette una mano sul viso. Candela è in imbarazzo, e si sistema lo scialle, che stava quasi per caderle.

“ Scusatemi, io... io non so cosa mi sia preso “. Le dice lui. Lei, troppo imbarazzata per rispondere, si limita a fare un inchino, per poi correre letteralmente nella sua stanza. Riprende fiato, togliendo rapidamente lo scialle ed appoggiandolo ad una sedia. Si fa vento con la mano, come se si trovasse nel deserto sotto il sole! Ma che le succede? Perché quel contatto l’ha mandata così in confusione? E perché non desiderava altro che lasciarlo fare? Lasciare che continuasse a pensare che lei fosse la sua Alexis. Scuote il capo, ma che pensa? È una cosa sbagliatissima: lei deve aiutare Ace ad uscire da questo tunnel di dolore e sofferenza, ed ha fatto la cosa più corretta ridestandolo da quel sogno ad occhi aperti. Deve averla scambiata per la moglie a causa dell’abito che indossa, quello stesso abito che un tempo fu della regina. La mora si porta una mano sul cuore, poi guarda alla finestra, in direzione del roseto. Ace non è più li. Ma che cosa le sta accadendo? Cosa sono queste cose che prova?



Ciao ragazzi ^^ Intanto grazie a tutti coloro che hanno letto e che hanno recensito e/o recensiranno :) mi fa sempre piacere leggere i vostri pareri. Allora? Cosa vi sembra del capitolo nuovo? Cosa prende alla bella Candela, che sembra così turbata al solo contatto con Ace? Cosa pensate della decisione di Allen, Ace, Diva e Risa di tenere Zwei all'oscuro di tutto? E Saya? Che farà? La nemica sarà davvero Bianca Baskerville? E l'altra donna chi è? Scommetto che alcuni di voi ci sono già arrivati :) cosa pensate el capitolo nuovo? Se siete curiosi del continuo continuate a seguirmi! Baci baci

CAIETANA

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Capitolo 8
*** verità svelate ***


È una giornata piovosa a Sabrie. Nessuno è in giro per le strade del villaggio, il che rende tutto il regno più tetro di quello che è. Una ragazza dai lunghi capelli ebano sta camminando per la strada, sola. Accidenti, non si sarebbe aspettata che dal nulla scoppiasse un così violento acquazzone! Menomale che sua madre le ha detto di portarsi l’ombrello, ma il risultato purtroppo è lo stesso: la ragazza ha gli abiti completamente zuppi, così come parte dei capelli. Si deve sedere su una panchina, è stanca dopo essere andata fino al lago per raccogliere dell’acqua, che servirà a sua madre. Mentre la mora è seduta, però, un intenso profumo giunge alla sue narici. Le sembra anice. Si, ed è senza dubbio un profumo femminile. Deve essere di una donna molto raffinata ed elegante, da quello che ne capisce lei quel tipo di profumi li indossano solo le donne molto ricche e facoltose, tipo duchesse o cose così. Come intontita da quell’aroma, la giovane si avvia verso la foresta oscura, lasciando incustoditi sia l’ombrello che i secchi che, sotto la pioggia, iniziano ormai a strabordare d’acqua. Sa bene che quella foresta è il confine tra Sabrie ed il monte Esilio, regno degli esiliati e luogo dove vivono i più temibili membri della famiglia Baskerville, la famiglia reale. Ma malgrado tutto questo, qualcosa la attira. Una risata femminile desta la giovane dai suoi pensieri. “ Sei proprio come ti immaginavo. Avverto in te una  forza grandissima. Perché non ne cedi un po’ anche a me? “. Una figura incappucciata si palesa di fronte alla mora che, spaventata e ridestatasi da quella sorte di trance, indietreggia. “ Emilia, non avere paura di me. Diciamo che se collaborerai non ne avrai alcuna ragione “. Dice sicura la donna. È lei la donna che emana quell’intenso profumo di anice. Emilia, spaventata, rimane immobilizzata, mentre la donna le si avvicina. Terrorizzata, la ragazza finisce per cadere a terra, ferendosi al viso con un ramo. La fanciulla trattiene a stento le lacrime: ma chi è quella figura? Che sia un’esiliata? Che sappia che viene da Sabrie? La donna invece, ghigna come fosse compiaciuta del terrore suscitato in Emilia. Si inginocchia arrivando all’altezza della giovane, non curandosi se il suo lungo vestito bianco si sporca a causa dell’erba bagnata. Lecca il sangue sul volto della giovane che, quasi inorridita, cerca vanamente di divincolarsi. “ Avverto in te una forza davvero speciale, mia cara. Lascia che la prenda io “. Dice la donna. Emilia si dimena ma, a salvarla da una situazione pericolosa, è un pugnale. Questo ferisce il viso dell’altra donna e si conficca nel terreno.

“ Non provare a toccare mia sorella o sei morta, chiunque tu sia! “. Dice sicuro di sé un ragazzo dai capelli ebano. Fa la sua comparsa Tristàn. All’altra donna, colta di sorpresa, cade il cappuccio, rivelando così i suoi capelli argento, quasi tendenti all’azzurro oltremare. Porta un dito alla ferita, per poi leccare quello stesso sangue. Tristàn assiste disgustato, per poi correre ad abbracciare la gemella. “ Stai bene? Ti ha fatto qualcosa? “. Le chiede, ed Emilia scuote il capo in segno di negazione. “ E tu chi saresti? Cosa volevi fare a mia sorella? “. Chiede alla donna dai capelli azzurri, che ride crudelmente.

“ Diciamo che sono una parente stretta, se così si può dire “. Continua a ridere, ma una voce la interrompe bruscamente.

“ Bianca! Allora è vero che sei ancora viva. Di un po’, da quando aggredisci le povere fanciulle umane? “. Quel tono sarcastico, può appartenere solo a lui! Bianca si gira e lo vede: è suo fratello maggiore, Allen. E accanto a lui c’è Ace, suo figlio. Erano alla foresta oscura per cercare informazioni su Gilbert, per capire dove potesse essere e, eventualmente, liberarlo. Ma ora hanno trovato colei che con tutta probabilità ne è la rapitrice. Resta solo da scoprire come mai l’abbia fatto.

“ Allen, fratello. Ma che bello vederti dopo così tanti anni “. Dice ironicamente, cosa che manda in bestia il maggiore. Ma lo sguardo oltremare di Bianca si sposta sull’altra persona. “ E c’è anche il piccolo Ace. Bene bene, e così la famiglia è riunita. Tu… “. Indica il fratello. “ … lui… “. Indica Ace. “ … ed i suoi due marmocchi. Che bella riunione familiare “. Tristàn ed Emilia guardano la donna, straniti: ma che va dicendo? Lei nota subito lo sguardo del ragazzo. Gli si avvicina e lo prende per il mento, costringendolo a guardarla, per poi sussurrargli all’orecchio: “ non lo sapevi? Tu non sei il figlio di quel medi cuccio da quattro soldi e di quella volgare contadina. Tu e tua sorella siete i figli di Ace ed Alexis Baskerville “. Silenzio. Tristàn rimane sbalordito, Emilia shoccata, guarda prima Ace, che stringe i pugni infuriato, poi Allen. Se da un lato è furioso con Bianca, dall’altro non è poi così malcontento che la verità sia emersa. “ Tua madre morì per darvi alla luce. Poverina, si è sacrificata sperando che vostro padre si prendesse cura di voi. Ma invece non l’ha fatto. No, ha preferito abbandonarvi e liberarsi da ogni responsabilità. Non è forse così, nipote mio? Racconta a tuo figlio come sono andate le cose “. Bianca guarda Ace. Emilia fa un passo avanti, come se volesse raggiungere suo padre e ne fosse terrorizzata allo stesso tempo. Ace sanguina alla mano, tanto ha stretto i pugni. Allen lo guarda: è ora che la verità venga fuori.

Gilbert si sveglia dopo diverse ore. Non sa dire esattamente quanto abbia dormito, sa solo che si sente intontito. Ma che diavolo gli è successo? E soprattutto, dove si trova? Si guarda intorno smarrito, e vede che la stanza è molto lussuosa. Ah, ora ricorda: due donne l’hanno rapito! Anche se era incosciente, ricorda perfettamente tutto ciò che è accaduto. Intontito, il ragazzo si alza dal letto, e guarda i suoi polsi: sono bendati. Appena cerca di muovere un passo però, finisce per barcollare, per poi cadere rovinosamente a terra. Si aggrappa al letto, ma che diavolo gli accade? Come mai non ha la forza di reggersi in piedi? Improvvisamente, la porta si apre, ed una bellissima donna dai lunghi capelli biondi fa la sua comparsa. Indossa un lungo abito rosa, tra i capelli delle rose bianche, e solo una nera. Nota Gilbert a terra. “ Principe Gilbert Baskerville, vedo che avete ripreso conoscenza e siete perfettamente in salute “. Dice ridacchiando. Lui la guarda con astio: ma lo sta prendendo ingiro o che cosa? È evidente che non è in salute come dice lei. È come se le sue forze gli fossero state sottratte tutte.

“ Che diavolo di posto è questo, e chi sei tu?? Non riesco nemmeno a reggermi in piedi! “. La guarda, e la donna diventa seria immediatamente. Guarda il giovane, i suoi occhi di ghiaccio.

“ Hai lo stesso sguardo di tuo padre. Quel principino arrogante e presuntuoso abituato a trattare le donne come fossero oggetti “. Come? Ma che va dicendo? E com’è possibile che conosca suo padre?

“ Non dire una parola contro mio padre, o giuro che te la faccio pagare cara! Non importa se sei una donna “. Ancora, lo stesso sguardo. La bionda prende Gil di peso, per poi farlo sedere sul letto.

“ Le tue minacce non mi spaventano minimamente. Sei tale e quale a lui, a quel presuntuoso di Zwei. Sapete solo intimorire le persone per farvi ascoltare, non siete dei veri leader come lo era Kevin “. E ora? Come fa a conoscere anche suo nonno? La donna, vedendo la sorpresa di Gilbert, fa un sorrisetto, per poi finalmente soddisfare la curiosità del principe.

“ Ti chiedi come conosco tuo padre e tuo nonno? Semplice: io sono Pia, l’ex dama di compagnia di quella sgualdrina di tua madre. Io c’ero, 20 anni fa. Tuo zio e tuo padre uccisero il mio signore, ma io scappai appena in tempo, insieme alla signora Bianca “. Rivela. Gil rimane shoccato: Pia? Ne ha sentito parlare, ma come mai sta difendendo a spada tratta quel folle di Kevin? “ Sei così bello, è uno spreco lasciarti marcire qui dentro “. Gli si avvicina pericolosamente, e Gilbert arretra per istinto. Pia ride sarcastica. “ Avremo modo di conoscerci meglio, caro principe. Adesso pensa a rimetterti: presto avremo bisogno di te “. Dice la bionda, per poi andarsene dalla stanza. Gil si rilassa almeno un po’, poi sospira: cosa lo attende adesso?



Finalmente! Bianca ha rivelato la verità a Tristàn ed Emilia! Ora che faranno i gemelli? E soprattutto: come reagirà Tristàn alla notizia di essere il prossimo erede al trono? E Gilbert? Ora che ha conosciuto Pia, cosa accadrà? La donna misteriosa si è dddunque rivelata essere lei, e pare più agguerrita che mai! Scommetto che alcuni di voi l'avevano già intuito ;) che dire? Aspetto sempre i vostri pareri e le vostre recensioni, e spero che vi sia piaciuto anche l'ottavo capitolo. Continuate a seguirmi! Baci baci

CAIETANA

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Capitolo 9
*** determinazione ***


Un silenzio irreale è calato alla foresta oscura. La pioggia continua a cadere incessante, eppure nessuno pare curarsene. Emilia è la prima che, finalmente, trova il coraggio di prendere parola. Guarda Ace, che nemmeno ha il coraggio di guardare il volto della giovane. Lei deglutisce, poi lo chiama. “ Maestà! “. Una parola. Una sola parola è necessaria per far voltare Ace verso la ragazza, che lo guarda seria come non mai. “ Guardatemi e ditemi la verità: è vero? Siete voi il padre mio e di Tristàn? “. Ace esita, Allen lo guarda. Teme che mentirà, che rinnegherà ancora una volta i suoi figli, che il dolore l’abbia ormai divorato del tutto. Crede di doversi convincere che, purtroppo, l’Ace che conosceva è morto 20 anni fa insieme alla sua Alexis, ed ha lasciato il posto ad un re cinico e senza un briciolo di sentimento, almeno per quel che riguarda i gemelli.

“ Ace… “. Sussurra l’ex re dei vampiri, quasi ammonendo il figlio. Lui esita un momento, ma alla fine prende parola.

“ E’ vero. Si, sono vostro padre. E si, sono uno schifoso egoista. Ha ragione Bianca, va bene? Vi ho abbandonati, facendovi crescere come due servi. Sono ancora divorato dal dolore per la perdita di vostra madre, e credo che mai ne uscirò. Non sarei mai stato in grado di crescervi e di darvi l’amore di cui avevate bisogno “. Emilia corre verso di lui, per poi abbracciarlo forte. Ace rimane quanto meno sorpreso: ma come, non lo odia? Non lo disprezza? Eppure ne avrebbe ogni ragione. Ma la ragazza non lo lascia. Anzi, se è possibile lo stupisce ancora di più.

“ Ora che siamo di nuovo riuniti, giurate di non lasciarci più soli, padre “. Padre. Quella parola che avrebbe voluto sentirsi dire molti anni prima, ma che ha preferito non sentire mai. Ora sua figlia è li con lui, sa la verità. Lo abbraccia forte e non sembra volerlo lasciare. Finalmente riesce a ricambiare l’abbraccio. Chi non ha parlato è Tristàn. Il ragazzo indietreggia, poi scuote violentemente il capo.

“ No, tutto ciò è assurdo! “. Dice solo, per poi fuggire in direzione del lago. Allen decide di non seguirlo: è evidente che il giovane deve ancora metabolizzare il tutto.

Zwei nel frattempo, ha appena parlato con sua figlia Saya. La ragazza, preoccupata per il fratello, gli ha riferito ciò che ha sentito: sua madre, suo nonno, sua nonna e suo zio gli nascondono da giorni che Gilbert è scomparso e che è stato rapito. E questo per lui significa solo una cosa: non si fidano di lui! Passi per suo fratello e i suoi genitori, che sicuramente l’hanno fatto in buona fede, ma sua moglie? Lei aveva il dovere di dirgli la verità! Gilbert è anche suo figlio, e lui non è più lo schizzofrenico di un tempo. Il potere della rosa tra l’altro è scomparso da lui. Arrabbiato, va a cercare Diva: questa storia va chiarita subito. La figlia gli ha detto che erano giorni che rimuginava se dirgli o meno come stavano le cose, ma alla fine l’ha fatto! Saya gli da più fiducia che sua moglie, e questo per lui è intollerabile. Trova la principessa in camera sua, intenta a sistemarsi i capelli. È decisamente contrariata, non riuscendo ad ottenere l’acconciatura che desidera. Ma uno spintone improvviso la fa sobbalzare, il pettine le cade, e finalmente vede chi è stato ad interromperla. “ Zwei! Di un po’, sei diventato matto? Quasi mi facevi cadere! “. Protesta. Fa per chinarsi a raccogliere il pettine, ma lui è più svelto e le afferra un polso.

“ Dov’è Gilbert? “. Le chiede solo. La ragazza non capisce, ma perché glielo domanda in quel modo? Poi decide di rispondere.

“ Te l’ho detto: l’ho fatto portare da uno specialista, lo accompagna una delle domestiche “. Mormora, ma questo non fa altro che alterare suo marito.

“ Non mentire! “. Le grida, quasi le da uno schiaffo. Lei lo guarda sconcertata.

“ Di un po’, sei ubriaco!? “. Si arrabbia. “ Se sei di malumore va a sbollire la rabbia altrove! “. Ma lui è più svelto, la afferra per le spalle mettendola spalle al muro.

“ Gil non è da un dottore! È stato rapito! Me l’ha detto Saya! Mi hai preso per uno stupido?! Perché diavolo non me l’hai detto, eh?! È mio figlio oltre che tuo! “. È decisamente fuori di sé. Lei abbassa lo sguardo, non può fare altro che confessare la verità.

“ Si, nostro figlio è stato rapito. Ma se non te l’ho detto è stato solo per proteggerti! Anche tu sei fragile in questo periodo, temevo.. temevo che… “. Si ferma, e lui aumenta la presa sulle sue spalle, quasi in modo doloroso.

“ Temevi cosa?! Rispondi! “. Le dice gridando. Lei si spaventa e chiude gli occhi, sussultando.

“ Temevo che avessi un altro crollo nervoso! Guarda! Guarda come stai reagendo! Temevo che ad una notizia simile non ti saresti controllato “. Sbotta la mora. Respira a fatica per quanto è in ansia: sa che se suo marito si arrabbia è capace di tutto, ha visto benissimo come ha reagito con Gil. Nemmeno in tempo a pensare, che lui pianta la sua falce a terra, fuori di sé.

“ Quindi è questo! Per te io sono ancora il pazzo di prima, eh? È così “. Conclude lui. Lei fa per dire qualcosa, ma l’argento è più rapido. Nel mollare la presa sulle sue spalle la fa cadere a terra. Diva lo guarda.

“ E ora che fai? Mi vuoi rispondere?! “. Lo costringe a girarsi, ma lui si libera bruscamente dalla sua presa. Prende il suo mantello e la sua falce.

“ vado a cercare nostro figlio. E guai a te se ti azzardi a seguirmi! Affronterò da solo la mia matrigna. Tu hai provocato solo guai “. Detto questo si teletrasporta via, senza dare il tempo alla moglie di reagire. La principessa si innervosisce e da un pugno al muro: possibile che reagisca sempre così? Perché diavolo si arrabbia in quel modo? A volte non  capisce proprio certi atteggiamenti di suo marito, non li capisce per quanto si sforzi. Come può solo lontanamente pensare che lei lo consideri pazzo? Se fosse così, non sarebbe sua moglie! Non l’avrebbe sposato e non avrebbe avuto tre figli con lui! La mora si dirige nella stanza dove il figlio Glen riposa tranquillo. Il piccolo, sentendo la presenza della madre, apre i suoi bellissimi occhi celesti.

“ ciao mamma! “. Dice il moro, strofinandosi gli occhi. “ Dov’è papà? “. A quella domanda, Diva abbraccia forte il suo quartogenito.

“ Papà e mamma hanno litigato, piccolo. Papà è andato a cercare il fratellone Gilbert da solo. Ma vedrai che presto tornerà e faremo una festa meravigliosa. Te lo prometto “. Sussurra, e Glen sorride sereno, fidandosi di sua madre. Diva lo guarda: quanto vorrebbe che fosse veramente così, quanto vorrebbe mantenere la promessa! Glen nota subito che sua madre è triste, e le mette una manina sul viso.

“ Non voglio che piangi, altrimenti sgrido papà quando ritornerà! Non deve fare piangere la mamma “. Fa il piccolo, mostrandosi coraggioso. Non c’è che dire, è proprio un Baskerville. A quell’affermazione, a quel gesto del figlio, Diva lo abbraccia forte, quasi come se non lo volesse più lasciare andare. Come se temesse di perderlo, proprio com’è successo a Gilbert.

Tristàn è al lago, ancora sconvolto: in un momento la sua vita è stata totalmente stravolta e, cosa che gli da molto fastidio, lui è impotente di fronte agli eventi. Poi ci ripensa: lui è figlio di Ace Baskerville, il re dei vampiri. A conti fatti, è il principe di Sabrie! Mentre il giovane è immerso nei pensieri, una bella ragazza dalla chioma argento lo raggiunge. Riconosce il ragazzo, ha lo stesso identico modo di fare di suo zio dopo tutto. “ E così tu sei Tristàn. Finalmente ci conosciamo di persona, cugino “. Il moro si volta, trovandosi di fronte a Saya. Non le dice niente, ma si limita a tornare a guardare il lago. Saya gli si avvicina, per poi affiancarlo. “ Mio nonno mi ha detto che adesso sai tutta la verità, che sei il figlio di Ace e di Alexis “. Lo guarda.

“ Hai detto tuo nonno? “ Domanda il moro, senza ricambiare lo sguardo. “ Quindi tu saresti… mia cugina? “. Chiede, e lei annuisce.

“ Esatto. Sono la figlia di Zwei e Diva. E tu? Perché non sei a palazzo, invece di startene qui da solo? “. Domanda incuriosita l’argento. Tristàn sospira, poi si avvicina ad un albero.

“ tutto ciò è assurdo. Come.. come ha potuto tuo zio fare una cosa tanto meschina? Abbandonare i suoi stessi figli. È inconcepibile “. Non c’è rancore, è solo una constatazione. Saya sospira e lo guarda.

“ Zio Ace ha avuto le sue ragioni “. Non si dilunga troppo. Tristàn ride sarcastico.

“ meglio se te ne vai ragazzina. Non voglio discutere con una nobile viziata che non potrà mai capirmi “. A quelle parole, Saya si offende e fulmina il giovane con lo sguardo.

“ E tu sei un arrogante. Ma con che coraggio mi parli così? “. Tristàn si spazientisce e colpisce l’albero con un pugno.

“ Ti è difficile capire la frase “ lasciami solo “??! Non voglio avere nessuno intorno! Dopo tutto, merito la solitudine! Per colpa mia mio padre odia anche mia sorella, e mia madre è morta! Meglio se non fossi mai nato! Emilia doveva divorarmi “. A quelle frasi Saya non si contiene più. Si alza di scatto e da un violento pugno al cugino che, colto di sorpresa, cade a terra e la guarda shoccato: non si sarebbe mai sognato che una principessa gli tirasse un pugno e che addirittura riuscisse a stenderlo! Lei lo guarda inviperita.

“ Ma ti senti quando parli?! Così stai insultando anche la zia Alexis! Lei ha deciso di darti alla luce perché ti amava come amava Emilia! Ha deciso di dare la sua vita per salare la tua, e tu ti permetti pure di dire che era meglio se non fossi mai nato? Mi avevano detto che eri un ragazzo valoroso e con dei sani principi, che avevi salvato mio fratello Gilbert. Ma adesso mi hai profondamente delusa! “. Sbotta l’argento. Quando si arrabbia, non c’è che dire, è la copia sputata di suo padre. Tristàn la fissa sbalordito mentre lei conclude la frase in un modo che, forse, non è proprio consono ad una principessa. Ma che le importa ora dell’etichetta? È una situazione d’emergenza, e suo cugino deve ritrovare la ragione! “ Adesso alzi le tue regali chiappe da terra e vai a palazzo a parlare con tuo padre, subito! “. Dice decisa l’argento. Tristàn la guarda qualche istante, per poi vederla incamminarsi verso il castello reale. Si, non c’è che dire: sua cugina gli darà parecchio filo da torcere!


Che ve ne pare di questo nuovo e fiammeggiante capitolo? Io trovo Glen di una dolcezza unica *_* sta crescendo bene il piccolino, degno erede dei Baskerville :) Il temperamento di Zwei è rimasto uguale a quanto pare. Saya gli ha voluto dire la verità, ma questo ha urtato ad un litigio con sua moglie. La dolce Emilia pare aver accettato suo padre, ma Tristàn? Che accadrà ora? A qujanto pare Saya ha il caratterino di suo padre, e sta iniziando a dimostrarlo :D Cosa succederà adesso? Leggete il prossimo capitolo e lo saprete. Grazie a chi mi recensisce e recensirà, e a chi mi segue, siete fantastici *:* Kiss Kiss

CAIETANA

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Capitolo 10
*** alla ricerca di Gilbert ***


Allen è tornato a palazzo insieme ad Ace. Il viola però, sentendo baccano, corre nella stanza della figlia Diva. La ragazza sta di nuovo piangendo, ed ha buttato a terra tutto ciò che si trovava sul comodino. Piange con le braccia appoggiate al letto, e nemmeno si accorge dell’arrivo del padre, che corre subito a confortarla. La abbraccia. “ Figlia, ma che è successo? “. Domanda. Lei ricambia l’abbraccio.

“ Padre! Zwei… ha scoperto che Gil è sparito. Abbiamo litigato e se n’è andato da solo a cercare Bianca. Ho paura che gli possa succedere qualcosa! Era fuori di sé “. Si sfoga, ed Allen la lascia piangere per un po’ e, quando si è calmata, sospira.

“ Volevo presentarti una persona, però visto lo stato in cui sei forse non è una buona idea “. Dice poi, ma non fa altro che suscitare la curiosità della figlia.

“ Forza padre, non potete fare così. Adesso dovete dirmi di chi si tratta “. Fa curiosa, ed Allen annuisce. Va alla porta, e dice alla persona che può entrare. Fa la sua comparsa una bellissima ragazza dai capelli ebano e dagli intensi occhi azzurri. Indossa un abito rosso monospalla, datole dalle domestiche. E che, sicuramente, si adatta al suo rango. Lei è sempre imbarazzata, dopo tutto non è abituata a questo genere di lussi. Diva rimane sbalordita nel vederla. Crede di aver  intuito di chi si tratta. “ Padre, ma… quella ragazza è… “. Allen annuisce sorridendo.

“ Si. Figlia mia, ti presento Emilia Baskerville, la figlia di Ace “. La mora guarda la nipote, che sembra una statua tanto è imbarazzata: sua zia è proprio bella come glie l’hanno descritta! E come d’altro canto lo sono tutte le donne della famiglia. Lei si sente un po’ un pesce fuor d’acqua.

“ P.. piacere “. Riesce solo a sussurrare, in imbarazzo. Ha lo stesso carattere di sua madre, senza ombra di dubbio. Anche se fisicamente è la copia sputata di suo padre. Diva si alza, per poi abbracciarla. Finalmente, dopo 20 anni, lo può fare. E l’emozione è tanta, lo deve ammettere!

“ bentornata a casa nipote. Ma dov’è Tristàn? “. Chiede una volta sciolto l’abbraccio. Suo padre le spiega che, una volta al corrente della verità, il ragazzo è letteralmente fuggito in direzione del lago. Forse in cerca di quiete per riflettere. Diva guarda il padre. “ Oh, forse allora ha incontrato Saya. Anche lei andava al lago “. Dice solamente. Emilia intuisce che Saya deve essere sua cugina. I tre scendono le scale, ed incontrano anche Ace, che guarda la sorella con aria interrogativa.

“Sorella, tu sai dove si sia cacciato tuo marito per caso? “. Le domanda perplesso. Diva abbassa lo sguardo, mentre Allen racconta al figlio del litigio. Ace sospira: come sempre suo fratello è stato impulsivo e non ha pensato prima di agire. Nel frattempo, anche Candela ha osservato la scena del ricongiungimento tra Emilia e la sua famiglia. E così è li, la figlia di Ace e di Alexis. Ha visto come Ace la guardasse: era come se davanti a lui ci fosse ancora sua moglie. La mora sospira, per poi ritirarsi nella sua camera. Si, ormai l’ha capito, anche se le fa male: nel cuore di Ace c’è solamente Alexis, non c’è posto per nessun’altra donna, nemmeno per lei. Eppure, pensa la dama di compagnia di Risa, qualcosa non quadra nella morte della regina di Sabrie: dove diavolo è finito il suo corpo? Perché al monte Esilio, sotto le macerie dell’ex castello oscuro, non è mai stato rinvenuto? C’è qualcosa che non torna, e forse lei potrà scoprire di cosa si tratta. Scende le scale pensierosa, quando sente le voci di Risa e Diva. Parlano con Ace e cercano di dissuaderlo, ma da cosa? La donna va alla sala del trono. Ace sembra determinato a partire, ma Risa lo trattiene.

“ Ace no! Non puoi andare da solo! “. Protesta la rosa, ma i figlio è decisamente contrariato da tale insistenza.

“ Madre, Zwei è la fuori da solo, ed io non posso permettere che affronti Bianca nello stato in cui è. Devo andare a cercarlo “. Pare irremovibile e, mentre la madre sta per parlare, un ragazzo fa la sua comparsa nella stanza.

“ Se andate a liberare Gilbert, vengo anche io “. Dice determinato. Ma quello è Tristàn!

Tutti rimangono quanto meno sbalorditi: ma quel ragazzo è Tristàn! Ace lo fissa sconcertato: credeva che, dopo l’ultima conversazione – se così si può definire – che hanno avuto, il ragazzo fosse furioso e non volesse più avere nulla a che fare né con lui e men che meno con il resto della famiglia. “ Fratello! Sei tu! “. Dice Emilia, per poi correre ad abbracciare il fratello, che ricambia l’abbraccio. Ma lo sguardo del giovane si posa subito su un’altra persona. Scioglie l’abbraccio della sorella, e va dritto da Ace. Suo padre. Si, ora lo sa. Ace ricambia lo sguardo, non ha dubbi: si, è il suo degno erede.

“ Padre, dopo 20 anni non è il caso di abbracciarci? “. Chiede il moro che, senza aspettare la risposta, abbraccia forte suo padre. Adesso si, si sente completo. Sente come se il vuoto che aveva dentro si fosse in parte riempito. Anche se probabilmente non si riempirà mai completamente, dato che sua madre non è più tra i vivi.

“ Figlio… “. Sussurra solo Ace, per poi ricambiare l’abbraccio. I presenti rimangono commossi, compresa Candela. In quel momento, Saya scende le scale e, assistendo alla scena, sorride. Tristàn la nota, e una volta sciolto l’abbraccio sorride un po’. La giovane prende parola.

“ A quanto pare il mio pugno è servito a farti ragionare “. Dice, lasciando tutti di sasso: Saya ha dato un pugno al cugino? E quando? “ Bentornato a casa! Forza, abbracciami! “. Gli dice poi. Lui non esita. Candela, sinceramente commossa da quella scena, decide di uscire dalla stanza. Dopo alcuni minuti, viene raggiunta da Saya. “ Lady Candela, aspettate… “. Sussurra la principessa. La donna, accortasene, fa per inchinarsi, ma l’argento la ferma facendole cenno di no. “ Non inchinatevi. Volevo parlare con voi… beh ecco… da donna a donna “. Ammette. Candela rimane sorpresa da ciò, ma invita la principessa a seguirla, e le due vanno nella stanza della più grande. Saya si guarda intorno, e sembra sia imbarazzata. Candela la invita a sedersi, cosa che lei fa. Entrambe sono ora sedute sul letto, e la principessa sospira. “ Sentite, volevo farvi una domanda. Ma ho paura di essere troppo impicciona, dopo tutto non sono fatti miei “. E intanto pensa che se suo padre fosse li le darebbe uno schiaffo: insomma, cosa sono tutte queste remore? È una semplice domanda, e Candela ha libero arbitrio di accettare o rifiutarsi di rispondere!

“ Signorina, voi potete domandarmi quello che volete. Io sono solo una semplice domestica “. Sorride Candela, ma Saya scuote il capo.

“ E’ una domanda molto personale, ecco… “. Candela sorride nuovamente.

“ Facciamo così: se è troppo personale mi limiterò a rifiutare gentilmente di darvi una risposta, va bene? “. Saya accetta: prende un po’ di coraggio ed alcuni minuti di tempo, per poi formulare una frase sensata senza sembrare una perfetta sciocca,

“ Ecco, ho notato come guardavate mio zio Ace, prima alla sala del trono. Volevo chiedervi se… beh… se tra voi… “. Candela si rabbuia un attimo, tuttavia decide che non c’è motivo di non rispondere.

“ Vedete principessa, tra me e vostro zio non c’è niente se è questo che volevate sapere “. Saya la osserva e fa cenno di no, non era questa la domanda. Candela intuisce che vuole sapere altro, e decide di confidarsi. “ Si, io lo amo sin dal primo momento che l’ho visto, al cimitero sulla tomba di vostra zia. Tuttavia so anche che il suo cuore apparterrà sempre e solo a lei. Quindi non mi faccio illusioni, né nutro aspettative che vadano al di là dell’amicizia “. Ammette, lasciando sbalordita l’argento.

“ Ma se le cose stanno così, come mai restate a palazzo? È una sofferenza inutile. Fossi in voi io me ne sarei andata “. Dice sinceramente Saya. Candela sorride dolcemente.

“ No, non posso. Sarei un’egoista a fare ciò: Ace in questo momento ha bisogno di me come amica, e non è giusto che io lo abbandoni, mi capite principessa? “. La ragazza annuisce, capisce ciò che Candela le vuole dire. “ Oltre tutto sono certa che, dietro la morte di vostra zia, c’è qualcosa di ben più grande. Da qui potrei riuscire ad indagare meglio, no? “. Sorride, e Saya si stupisce: veramente Candela crede ci sia qualcosa di anomalo nella morte di sua zia Alexis? Decide di non approfondire oltre quell’argomento, ha qualcosa di importante da chiedere alla donna.

“ Sentite Lady Candela… mi dite come si fa a riconoscere che si è innamorati? “. Le domanda. Candela rimane spiazzata, e la guarda.

“ Signorina… ma chi è che ha conquistato il cuore della fredda principessa dal cuore di ghiaccio? E comunque l’amore non si può dire come riconoscerlo: l’amore è un sentimento che viene dal profondo del cuore, è una forza magica e meravigliosa. Quando arriva ci travolge, e ci accorgiamo subito di cosa si tratta “. Saya avvampa come un semaforo: ma allora è proprio innamorata! Alla domanda di Candela, si nasconde il viso con le mani. Poi le risponde agitata.

“credodieessermiinnamorataditristàn!”. Lo dice tutto d’un fiato e talmente rapida che Candela non riesce a capire. Le prende le mani.

“ Signorina Saya, se non parlate piano come posso riuscire a capire? “. Saya fa un sospiro profondo, per poi decidere di parlare con calma.

“ Credo di essermi innamorata di Tristàn! “. Confessa. “ Sapete, mi è successo come con voi con mio zio: mi sento agitata ogni volta che lo vedo, mi innervosisco se commette cavolate o dice stupidaggini. Mi sudano le mani ed ho la febbre quando siamo vicini! “. Candela sorride e le mette una mano sulla spalla.

“ Ma no non è febbre signorina. Quello che provate è amore “. Le dice. “ Vi siete innamorata di vostro cugino “. Saya arrossisce violentemente: ma allora è veramente innamorata!

È notte fonda ormai, ed i Baskerville stanno dormendo: Risa ed Allen hanno convinto Ace ad aspettare l’indomani per andare a cercare Zwei, non è saggio girovagare di notte alla foresta oscura, qualche esiliato potrebbe approfittarne. Diva invece, decide di fare di testa sua: suo marito è la fuori, in pericolo. Suo figlio non si trova. Lei non può starsene a braccia conserte ad aspettare che siano gli altri a fare il lavoro, non è proprio nel suo DNA. Andiamo, lei è Diva Baskerville! Si fa intimorire da una foresta e da qualche pazzo? No. Si alza e, una volta vestitasi, prende il mantello ed esce dalla stanza. Scrive un biglietto per il fratello Ace, in cui gli spiega che, nonostante tutto, Zwei è suo marito, e lei non vuole e non può permettere che vada da solo ad affrontare Bianca, e soprattutto non in quello stato d’alterazione. Poi esce dalla porta d’ingresso, stando bene attenta che nessuno la noti. Cammina per un bel po’, il regno è deserto, probabilmente tutti sono tra le braccia di Morfeo in questo momento. Arriva alla tetra foresta oscura: suo marito non deve essere molto lontano, dopo tutto è partito solo la mattina prima. Cammina per un pezzo, tiene su il cappuccio. Un rumore, lei alza la guardia. Poi una falce quasi la colpisce. Ma è Bloody mary! Ha trovato Zwei così rapidamente? No, forse è stato lui a trovare lei, ma l’ha scambiata per un’esiliata. “ Ti avevo detto di non seguirmi! “. Le dice poi, scendendo da un albero. Ora l’ha riconosciuta, ma pare ancora piuttosto alterato. Diva sbuffa.

“ Credi che ti lascerei da solo ad affrontare Bianca?! “. Si esaspera. “ Se ti ho nascosto che Gil era sparito, è stato per il tuo bene! Vuoi mettertelo in testa?! “. Si innervosisce, e lui la guarda per poi darle uno spintone.

“ Non mi servi, vattene! Lasciami in pace! Troverò da solo Gil “. Poi si accorge che, nel cadere, sua moglie si è fatta male ad un braccio. Spazientita, la mora si alza, per poi dargli un sonoro ceffone.

“ Ma non ti vergogni nemmeno un po’!? In questo modo perderai tutte le persone che ti vogliono bene! Tu ci aggredisci e basta!  Ma questo non è il modo di comportarsi! Non sei l’unico che sta male per Gilbert, va bene?! “. Quasi piange, e Zwei si mette una mano dove ha preso lo schiaffo. Sua moglie ha ragione: si sta comportando tale e quale a suo padre, così sta allontanando tutte le persone che ama e che lo amano. In questo modo sta solo diventando lo specchio di suo padre, e questo non vuole che accada: lui è diverso, lui ha trovato redenzione, e non può mandare tutto all’aria. Senza dire niente si avvicina ed abbraccia forte la mora che, sorpresa, ricambia l’abbraccio.

“ Forza… andiamo a cercare nostro figlio “. Le dice solamente lui, e lei annuisce. 


Eccomi qua! Come promesso ecco il decimo capitolo, che ho deciso di fare più lungo rispetto agli altri :) Alla fine anche Tristàn ha accettato di aiutare la sua famiglia ed andare alla ricerca del cugino, con cui pare aver instaurato un legame speciale, dato che gli ha salvato la vita. Anche Zwei e Diva si sono riconciliati, ma il pericolo è in agguato: Pia e Bianca stanno tramando il loro terribile piano, e a quanto pare sarà cinvolto anche il povero Gilbert! E nel frattempo questa pazza dell'autrice ha avuto un'altra idea: ci sono momenti della prima o seconda parte che vorreste vedere approfonditi? Ditemi quali sono, ed io cercherò di scrivere un capitolo speciale ( song fiction o flash fiction ) di cui poi posterò il link e che potrete leggere :) Potete chiedere anche un capitolo che riguarda la storia di uno o più personaggi prima degli eventi narrati :) Spero vorrete seguirmi, a presto con il capitolo 11 :* baci

CAIETANA

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Capitolo 11
*** fate and rebirth ***


Qualcuno ha osservato la riconciliazione di Zwei e di Diva, e non pare essere molto soddisfatta della cosa. E quel qualcuno è Pia. La donna stringe forte i pugni, poi decide di tornare al castello oscuro: non rivelerà a Bianca ciò che ha visto, ma i motivi sono ancora del tutto sconosciuti, i pensieri della bionda sono imperscrutabili.

La mattina seguente, al castello, Ace sembra su tutte le furie. Da un pugno al muro, tanto che attira l’attenzione di Candela, che allarmata corre alla sala del trono. “ Signore! Cos’è successo? “. Domanda, vedendo che lui stringe una lettera. Su tutte le furie, Ace la passa a Candela, che la legge. La donna rimane sbigottita. “ Cosa? La signora è andata da sola alla ricerca di suo marito? Ma è una follia “. Ammette sconcertata: la foresta oscura è un luogo spaventoso, e al di la di essa si trova il Monte Esilio! E se fosse aggredita?

“ Lo so Candela, lo so! È stata una sciocca! Poteva avvertirmi, saremmo andati insieme! Dio mio, se le fosse successo qualcosa, io… “. Non è più arrabbiato, ma seriamente preoccupato per le sorti della sorella. Candela lo nota, e così gli si avvicina, abbracciandolo improvvisamente: beh, sa benissimo che non dovrebbe osare tanto, dopo tutto lei è semplicemente una serva. Ma cosa può fare se il suo corpo quasi agisce da solo? La sorpresa è grande quando sente che anche lui sta ricambiando l’abbraccio. Ace si stupisce persino di sé stesso, lo deve ammettere: perché si sta lasciando andare così?

“ Signore, voi e la signora siete gemelli: se le fosse successo qualcosa l’avreste percepito. State tranquillo. Vedrete che ritroverà suo marito, e insieme porteranno in salvo anche il signorino Gilbert “. È sincera, lo pensa davvero. Ma Ace ha sempre quello sguardo assente, preoccupato. Come se si stesse silenziosamente colpevolizzando per il gesto della gemella. E Candela non può sopportare di vederlo così: i suoi sentimenti non glielo permetterebbero, anche se lei si impegnasse con tutta sé stessa. Senza riuscire a gestire i suoi impulsi, scioglie l’abbraccio, per poi guardare quei bellissimi zaffiri che sono gli occhi del re. Del suo amato re. Ace non capisce esattamente cosa prenda a Candela, ma non ha il tempo di domandarle, perché la giovane prende l’iniziativa e, mettendogli una mano sul viso, lo bacia. Per qualche istante, lui rimane interdetto: ma cosa diavolo sta succedendo? Eppure, pensa, non gli pare di averle mandato alcun tipo di segnale, se non quello della semplice amicizia. Una volta ridestatosi da quei pensieri, si stacca dal bacio in modo gentile. Candela è diventata rossissima dall’imbarazzo: ma cosa combina? Ma cosa le viene in mente di baciarlo? Sa benissimo che il suo cuore è già impegnato!

“ vado in camera mia, scusate Lady Candela… “. Sussurra lui. La mora non fa in tempo a fermarlo, che lui è già alle scale. Eppure, se ci riflette, la cosa va chiarita subito. Lo segue pian piano, ed entra poco dopo di lui nella stanza. Ace si volta a guardarla, ma non la caccia. Lei sospira.


“ Mi dispiace tanto per quello che è successo. Non volevo, prometto che d’ora in poi starò al mio posto e cercherò solo la vostra amicizia “. Sussurra, e lui annuisce. Capisce l’attimo di smarrimento della giovane, e le crede quando gli dice che non si ripeterà più.

“ Va bene. Dimentichiamo tutto. Amici? “  fa lui, finalmente sorride un po’. Lei rimane sorpresa, ha davvero un bel sorriso! Se solo lo sfoggiasse più spesso! Gli stringe la mano ed annuisce. Poi si inchina e si congeda educatamente. Una volta fuori dalla stanza, estrae dalla tasca del vestito una rosa bianca. La trovò quando, di recente, andò al castello oscuro, precisamente nel luogo dove morì Alexis. Non essendo del tutto convinta che la regina sia morta ha deciso di indagare per conto proprio, ed alla fine ha trovato un indizio sconcertante: una rosa bianca appoggiata nel punto in cui sparì il corpo della donna, e non solo: degli evidenti segni sono rimasti a terra, come se qualcuno avesse trascinato qualcosa. Un corpo! Ma certo, è evidente: fu Bianca a trascinare via il corpo di Alexis! Ma cosa se ne sarebbe fatta di un cadavere? Il dubbio assale la dama di compagnia di Risa: e se Alexis, dopo aver dato alla luce Emilia e Tristàn, fosse stata ancora viva?

Al castello di Bianca, Gilbert sta camminando su e giù per la sua stanza, con aria alquanto scocciata: sono giorni che è chiuso li dentro! Gli sembra di impazzire. E oltre tutto, pensa a suo padre, a ciò che gli ha detto. Sbuffa alterato. Mentre è voltato, entra nella stanza una ragazza. Indossa un abito nero come la notte più profonda, i suoi lunghi capelli biondi sono raccolti in una coda di cavallo, ed ha degli intensi occhi azzurri. “ E così hai ripreso conoscenza “. Dice facendo notare il suo arrivo. Gilbert si volta sorpreso: ma chi è lei? È veramente stupenda, ha una grazia innata.

“ Chi sei tu? “. Le chiede. “ Ah lasciami indovinare! Sei anche tu una fedelissima di mio nonno Kevin, non è così? “. Sbuffa spazientito. La ragazza non può fare a meno di ridere un po’.

“ Non solo sono sua fedelissima. Io sono la sua secondogenita. Mi chiamo Lapis, e sono figlia di Kevin e Bianca Baskerville “. Gilbert la guarda, e non può fare a meno di pensare che sia bellissima. Le chiede di lasciarlo andare, che vuole tornare dalla sua famiglia. Ma la ragazza fa cenno di no, facendo innervosire il moro. “ Mia madre ha grandi piani per te: grazie al tuo immenso potere, mio caro, intende riportare in vita mio padre “. Shoccato, il ragazzo la guarda sbiancando: riportare in vita suo nonno?? E tra l’altro usando il suo potere? Ma come? Lui non ha tale forza.

“ Spero tu stia scherzando! “. Protesta il moro. “ Io non ho tutto quel potere! E tra l’altro un piano del genere non si realizzerà mai! “. A quelle parole, Lapis lo guarda seriamente: ma allora il ragazzo non è alcorrente di nulla! A questo dovrà rimediare lei, a quanto pare. Si avvicina al principe, per poi sollevargli il mento on due dita, ed i loro occhi meravigliosi si incontrano.

“ Tu hai il potere di fare questo e altro. E te l’ha trasmesso tuo padre quando ti ha concepito “. Gli rivela, per poi continuare la frase. “ Mio padre l’aveva contagiato con i poteri di una rosa, la rosa nera. Voleva portarlo dalla sua parte utilizzando il potere del fiore. Ma in quel periodo tuo padre e tua madre si erano appena rimessi insieme e, poco dopo il contagio della rosa, concepirono te. Fu così che il potere oscuro passò a te, che eri ancora nel grembo di tua madre. Hai ereditato il lato oscuro di Zwei, oltre ai poteri dei Baskerville. E quella forza è ancora latente in te, e se mia madre se ne approprierà… allora mio padre tornerà in vita “. Gil rimane allibito: lui ha un potere oscuro? Ma perché i suoi genitori non glie l’hanno detto? È lui il bambino speciale che videro in quel viaggio temporale, e non Saya! Ma all’improvviso, il ragazzo ricorda anche un altro dettaglio.

“ ma per la resurrezione serve anche il corpo di chi deve rinascere! Ed il corpo di mio nonno... “. Lapis lo interrompe, con un sorriso.

“ Mia madre l’ha trovato, ed ora il corpo di Kevin Baskerville riposa accanto a quello dell’amata di sua maestà, Ace Baskerville “. Gilbert non può fare a meno di sorprendersi: l’amata di sua maestà? Ma allora si tratta di sua zia Alexis! 


Ciao ragazzi! Ecco l'undicesimo capitolo, e per i fans di Ace e di Alexis ( e so che ce ne sono ), vi lascio anche un bel regalino :3 Spero che il disegno vi piaccia, così come il capitolo! Ha finalmente fatto la sua comparsa Lapis, la figlia di Kevin e di Bianca, ed ha rivelato la verità a Gilbert. Cosa accadrà adesso al maggiore dei figli di Zwei e Diva? Candela ha baciato il nostro Ace, che ne pensate? :) ma lui ha subito chiarito che tra loro non potrà esserci nulla. Come reagirà lei? Diventerà la nuova Kazuma o si rassegnerà? Lascio a voi i commenti, a presto con il capitolo 12 :) Baci 

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Capitolo 12
*** La confessione di Candela ***


Per un secondo Gilbert rimane senza parole, e il che è piuttosto preoccupante per uno come lui, che ha sempre la risposta pronta. Lapis lo guarda con un sorriso, che però cela una tristezza che il moro non può fare a meno di notare. “ cosa c’è principino? Non sei felice? Da quello che ne so eri così curioso di sapere la storia di mio padre… “. Mormora la bionda. Deve aver letto i pensieri di Gilbert mentre lui era ancora incosciente, ecco perché sa tutto questo. Il ragazzo la osserva, e più la guarda e più nota la tristezza negli occhi di quella ragazza.

 “ e tu sei felice? “. Una semplice domanda che ha il potere di spiazzarla: già, lei è felice? Ma come mai glielo starà chiedendo? Insomma, si suppone che lui sia suo prigioniero! E la dovrebbe temere!  Lapis non può fare a meno di arrossire, ma che le prende?

“ Che domande? Certo che lo sono “. Ma abbassa lo sguardo, non volendo incontrare quello del ragazzo di fronte a lei. Non vuole lasciare trasparire nulla. “ Il mio solo desiderio è rivedere mio padre. Ero molto legata a lui, ma mi fu portato via quando ero molto piccola. Ti conviene obbedire e darci il tuo potere senza storie, non vorrei mai arrivare a farti del male “. E lo guarda. Lui le si avvicina, e per un istante negli occhi di lei gli pare di vedere i suoi: nasconde la sua tristezza per non mostrarsi debole, fa la dura ma in realtà non è una cattiva ragazza, lui l’ha percepito. Se c’è una cosa che ha ereditato da sua madre è percepire i sentimenti delle persone, e quelli di Lapis non sono negativi. “ Che fai? Rimettiti seduto “. Gli dice lei, ostentando sicurezza. In tutta risposta, lui agisce in un modo che stupisce persino sé stesso: la abbraccia, e per poco alla giovane non sembra che il respiro così come il battito cardiaco si blocchino letteralmente. Lui la sta abbracciando. E lei sta ricambiando, e sente come se stesse andando a fuoco. Quel ragazzo è diverso dagli altri. Le sta facendo provare emozioni uniche, che non ha mai sentito prima d’ora. Crede proprio di essersi innamorata, un così detto colpo di fulmine. Ci riflette un momento: se sua madre lo dovesse sapere, di certo la punirebbe! Decide di non dire nulla del suo sentimento, e rimane tra le braccia del giovane ancora per un po’.

“ E’ davvero questa la vita che vuoi? “. Le chiede ad un certo punto Gilbert. Vedendo però lo sguardo sconcertato di lei, scuote il capo. “ No, niente… “. Sussurra solo, staccandosi dall’abbraccio. Lapis rimane perplessa, più lo guarda e più sente che il suo cuore gelido si sta sciogliendo. Tuttavia sa anche che per questo sentimento non c’è il minimo futuro: loro sono avversari! E lei deve aiutare sua madre a portare in vita suo padre, ad ogni costo. Si allontana da Gilbert, e sospira. Lui si volta verso la finestra per evitare di incontrare ancora quegli occhi tristi, e lei va alla porta. Lo guarda un’ultima volta, poi esce da quella stanza.

Intanto, Ace, Risa, Allen, Echo, Emilia, Tristàn, Saya e Candela sono finalmente pronti a partire per il castello di Bianca, ma soprattutto per cercare Zwei e Diva. Ace avrebbe voluto che Candela e Saya restassero a casa, specialmente la prima dato che ancora umana. Ma la donna non ne vuole sapere: anche lei vuole rendersi utile e partecipare. Non sarà una vampira, ma potrebbe sempre tornare utile. Il viaggio inizia, e la donna pare molto turbata: non tanto dal fatto di aver baciato Ace, quanto dal fatto di aver trovato quella rosa bianca e di stare tenendo questo fatto segreto. Non è giusto, lui ha il diritto di sapere come stanno le cose, tuttavia la mora non sa se le crederebbe o la scambierebbe per una pazza. “ mi chiedo quale sia il piano di mia sorella “. Mormora Allen. Risa lo guarda, per poi rispondergli.

“ Non lo so. Deve provare molto rancore se è davvero arrivata a rapire Gilbert. Oltre tutto chi sarà quell’altra donna? E cosa vorrà Bianca da nostro nipote? “. È preoccupata. Allen la guarda, per poi fermarsi. Gli altri fanno lo stesso: sono ore e ore che sono in viaggio, la notte è oramai calata e tutti iniziano a risentire della stanchezza. Devono riposare se non vogliono arrivare da Bianca già esausti!

“ Non lo so, Risa. So che da quando ha sposato Kevin, non è più la stessa Bianca che conoscevamo noi. Per quel che ne sappiamo potrebbe anche voler uccidere nostro nipote solo per vendicarsi “. Risa ci riflette: davvero? Sua sorella, una delle ragazze più dolci di Sabrie, si è veramente trasformata in un essere così cinico e privo di scrupoli? Farebbe del male persino a Gil, che in fin dei conti è sangue del suo sangue? Non può ancora crederci: lei e sua sorella erano unite, tanto quanto Allen e Kevin prima della loro rottura definitiva, e pensarla come malvagia e crudele le esce difficile. Ma sa anche l’amore profondo che provava per Kevin, sa bene che gli perdonò molte cose, che accettò molti suoi comportamenti crudeli e poco corretti, e che non l’avrebbe lasciato per nessuna ragione al mondo. Nemmeno quando fu esiliato lo abbandonò. Anzi, non esitò a seguirlo abbandonando la sua famiglia. Candela invece è insieme ad Ace. Pensa sia il momento, deve parlargli assolutamente di quella rosa. Si fa coraggio.

“ Maestà… “ inizia il discorso. Lui si volta a guardarla. “ Ecco io… volevo farvi una domanda “. Continua il discorso lei. Lui continua a guardarla, ma che le prende? La vede agitata, e così decide di rimanere in silenzio per non turbarla ulteriormente. Candela prende coraggio, non può indugiare oltre. “ Se vi dicessi che la regina potrebbe essere ancora viva? Voi mi credereste? “ . A quell’affermazione, Ace si volta di scatto verso Candela: la ferita della morte di Alexis sanguina ancora, perché gli sta chiedendo una cosa simile? Candela vede nei suoi occhi accendersi una fiamma, come se la stesse incenerendo con lo sguardo.

“ Mia moglie è morta! È morta 20 anni fa “. Le dice lui, ma Candela prende coraggio e lo guarda dritta negli occhi. Quasi una sfida.

“ E se così non fosse? Avete mai trovato il suo corpo? Rispondetemi! “. Ace si calma, e fa cenno di no. È vero, il corpo di sua moglie non è mai stato ritrovato. E anche questa per lui è una ferita che ancora sanguina. Non essere stato in grado di darle una degna sepoltura gli fa ancora pensare che non è stato in grado né di proteggerla e ancora meno di farla riposare in pace, dopo la grande prova d’amore che gli ha dimostrato: dargli quei due figli meravigliosi dando la propria vita. Quei figli che lui stesso ha abbandonato per anni e anni. E anche questa è un’altra ferita, che pian piano i due ragazzi stanno riuscendo a sanare, anche se ci vorrà ancora molto tempo per riuscire nell’intento.

“ No, non l’abbiamo mai ritrovato “. Risponde solamente. Candela capisce che sta soffrendo molto ma, se dovesse aver ragione, sarà una sofferenza del tutto temporanea. Riuscirebbe a portarlo fuori dal tunnel di sofferenza, rabbia e dolore in cui è entrato 20 anni fa, alla morte del suo grande amore. Lo guarda.

“ Ho trovato una rosa bianca nel punto esatto in cui vostra moglie presumibilmente morì. Capite? Vostra zia potrebbe aver preso vostra moglie subito dopo il parto, perché era ancora viva! “. Le parole di Candela arrivano come un fulmine a ciel sereno per Ace: Alexis viva? E tenuta prigioniera da sua zia? Eppure non è un’ipotesi tanto assurda, se ci pensa. No. No, non deve illudersi, si farebbe solo del male. E se Candela sbagliasse? Sarebbe l’ennesima delusione, e questo non lo sopporterebbe. Si sente combattuto: dare spazio o meno a quella speranza?Si appoggia ad un albero: da quando l’amore della sua vita non c’è più non si è mai sfogato come si deve, ed ora il dubbio ed il  dolore si mischiano, e stanno per travolgerlo. Candela comprende e gli va accanto.

“ Alexis… viva? Credete… che sia viva? “. Chiede lui, guardando la ragazza, che fa cenno di si. Ma succede qualcosa di inaspettato per lei: Ace scoppia a piangere come non ha mai fatto in quei 20 anni, ed abbraccia la fanciulla come fosse un’ancora di salvezza. Sorpresa, lei ricambia l’abbraccio, ben sapendo che è solo d’amicizia. “ Il mio unico amore potrebbe essere ancora viva? “. Lo domanda di nuovo, come se volesse convincere anche sé stesso che ciò che rivelato da Candela potrebbe corrispondere alla verità: sua moglie potrebbe essere ancora viva! E potrebbe essere stata sua zia a rapirla. Ma perché? A che scopo? E come mai lei non è mai fuggita e non è tornata a casa? Forse non può? Tante, troppe domande. Sta andando in confusione!

“ Basta domande, maestà. Adesso dovete sfogarvi, come non avete fatto in questi 20 anni. Solo così potrete guardare al futuro: lasciando andare il passato “. Risponde la donna. Ace non dice altro e si limita a sfogarsi. Ma pensa che se Alexis fosse davvero viva, questo segnerebbe una svolta nella vita sua e dei suoi figli. 

Ciao gente, come va? Come promesso, eccovi un nuovo capitolo. Ace si convincerà che Candela ha ragione e che Alexis potrebbe essere ancora viva? E che ne sarà di Gilbert, adesso che ha incontrato la figlia di Bianca e di Kevin? La ragazza è effettivamente come vuole apparire o la sua è solo una maschera? Se volete sapere altro non vi resta che continuare a seguirmi :)  come sempre aspetto i vostri pareri e vi ringrazio :3 baci

CAIETANA

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Capitolo 13
*** visioni dal futuro ***


È passata un’ora dallo sfogo di Ace tra le braccia di Candela. Ormai tutti si sono addormentati, esausti per la lunga giornata di cammino in quella foresta oscura. La donna è l’unica ad essere rimasta sveglia, non riuscendo a prendere sonno: vedere Ace in quel modo l’ha sconvolta, lo deve ammettere. L’ha sempre visto come un re forte, un re che non temeva niente e nessuno, che aveva sconfitto il dolore per la perdita della donna che amava. Ma non è affatto così, anzi. Quel dolore vive ancora dentro di lui, e gli fa male. Eccome se gli fa male. L’ha semplicemente represso, ma non vuol dire che non si annidi ancora nel suo cuore, e questo forse è peggio: lei per prima sa perfettamente che nascondere e reprimere i sentimenti fa male. Si avvicina a lui senza far rumore e senza strane intenzioni: fa freddo ed intende semplicemente coprirlo con il mantello, prima che si ammali. Ma mentre la fanciulla è intenta a sistemarlo per bene, sfiora per caso la mano ad Ace, ed accade qualcosa di imprevisto: ha uno stranissimo sogno, o per meglio dire una visione. Vede esattamente cosa accadde 20 anni prima, alla morte di Alexis. Vede quando lei diede alla luce Emilia e prima di lei Tristàn, vede e sente le sue ultime parole: disse ad Ace di amare e proteggere quelle creature, di dire loro, un giorno, che la loro madre li avrebbe amati e protetti anche se fisicamente non avrebbe più potuto farlo. Sente il dolore e la disperazione di Ace, la sua voglia di morire. Sente i suoi sentimenti contrastati per i suoi figli: non si sentiva adatto e né degno per crescere due creature, non sarebbe mai stato in grado di dare loro l’amore necessario e tutto ciò di cui avevano bisogno. Fu così che ordinò a suo padre di affidarli ad una coppia di Sabrie: il medico e sua moglie. Loro sarebbero stati in grado di crescere i gemelli, inquanto sfortunatamente avevano tragicamente perso il loro unico figlio, avrebbero senza dubbio avuto tanto amore ed affetto da dare a quelle creature. I suoi eredi in fin dei conti. Candela non può fare a meno di piangere, percependo tutto quel dolore e quella sofferenza, quella voglia di morire che in quegli anni è stata l’unica compagna di Ace, insieme al desiderio di raggiungere la sua amata. Non capisce come mai quei ricordi siano giunti fino a lei. Ma una cosa ancora più sorprendente accade: una donna in abito bianco e dai lunghi capelli neri appare di fronte a Candela, e la donna ammutolisce: è sua madre, la riconosce nonostante non l’abbia mai vista! “ Madre… “. Sussurra la giovane. L’altra donna annuisce, per poi parlare.

“ Candela, bambina mia. Sei diventata una donna fantastica. Non cambiare mai “. Le dice. Candela è come paralizzata e non riesce a parlare, eppure ne avrebbe di cose da dire! La madre continua il suo discorso. “ Piccola mia, tu sei entrata nella vita dei Baskerville per più di un motivo: li dovrai aiutare nella guerra che stanno per affrontare, la nemica è veramente temibile, e non è la sola purtroppo “. Le rivela. Candela porta una mano alla bocca.

“ Ma madre io… io sono… “. La madre sorride di nuovo, e la giovane ammutolisce.

“ Tu sei ciò che sei, bimba mia: sei una donna eccezionale. E presto troverai l’amore. E quell’amore sarà un Baskerville “. Le rivela. Candela non può crederci: lei insieme ad un Baskerville? Ma no, è assurdo! Eppure non sembra che la madre scherzi.” Lo incontrerai presto, e vedrai che saprai che è lui l’amore della tua vita. Sentirai subito la voce del tuo cuore, non sbaglierai “. Si avvicina abbracciando la figlia. Vorrebbe farle un regalo davvero speciale. Le appoggia una mano sulla spalla, e la più giovane si ritrova a Sabrie! Si, ma pare essere la Sabrie di molti anni dopo. Come fu per Zwei e Diva, anche lei è arrivata in un futuro che potrebbe essere prossimo o molto lontano, questo non lo sa. Cammina per la città: il castello oscuro c’è ancora, segno che Bianca non è stata sconfitta. Candela si rammarica di questo: quella che vede è forse una pace apparente? Cammina per la città, e si trova ad indossare un cappuccio: solo ora si accorge del mantello che le è comparso sulle spalle. Cammina per un po’, fino ad arrivare alla strada che conduce al castello dei Baskerville. Decide di percorrerla, curiosa di vedere come saranno lei ed i suoi padroni qualche anno più in la, e soprattutto ansiosa di sapere se la battaglia contro Bianca ha mietuto vittime. Arriva ad un giardino immenso, ma non ricorda di averlo mai visto! Un bimbo corre fuori dal castello: è bellissimo, ha i capelli castani e gli occhi azzurri e vispi tipici dei bimbi dei Baskerville. Lei si limita a guardarlo, ed il piccolo corre tra i tulipani del giardino: i tulipani rossi sono i fiori preferiti di Candela! Si china a coglierne uno, e quando alza lo sguardo rimane shoccata: la madre del piccolo l’ha raggiunto e preso in braccio, dopo che questi è caduto a terra ferendosi il ginocchio, per poi mettersi a piangere.

“ Kannon, quante volte ti ho detto di non correre fuori in quel modo durante le lezioni con il tuo insegnante? Se papà lo scopre si arrabbierà molto “. Sorride un po’, per poi guardare la ferita del bimbo, che si rigenera subito.

“ madre, non voglio studiare, c’è una bella giornata! Vi prego, rimandiamo la lezione “. Chiede il bimbo. La Candela del futuro ride un po’ a quella domanda, che sembra quasi una supplica.

“ Sembri papà da piccolo, anche lui odiava studiare, da quello che mi dice la nonna. E va bene, resta a giocare. Ma non prenderla per un’abitudine, va bene? “. Il bimbo ride felice, e la madre lo mette giù per poi tornare a palazzo. Candela rimane shoccata: suo figlio? Quel bambino stupendo è suo figlio? Ma chi è il padre? Non riesce a capirlo, e mentre pensa il piccolo le tira leggermente la gonna: l’ha vista! Ma com’è possibile!?

“ Piccolo… “. Sussurra lei, e lui le sorride. È il sorriso di Ace! Poi guarda meglio i suoi occhi: sono un misto tra l’azzurro oceano e l’azzurro ghiaccio di Zwei.

“ Mamma ciao! Ti stavo aspettando “. Le rivela. Lei rimane sorpresa alla sua frase. “ la nonna Risa mi aveva detto che saresti venuta. Lei riesce a vedere il futuro, sai? “. Candela rimane basita: ha detto nonna Risa? Significa che sposerà uno dei principi di Sabrie? O il re? Chi lo sa? Eppure Ace la considera solo un’amica! Zwei è sposato, e oltre loro, a Candela non viene in mente nessun altro che potrebbe essere il padre di Kannon!

“ tesoro, chi è papà? Me lo vuoi dire? “. Chiede la donna, ma il piccolo fa cenno di no.

“ Lo saprai da sola. La nonna Hanako ha solo voluto farci conoscere, ma tu devi scoprire chi sarà il tuo vero amore. Così mi ha detto quando l’ho sognata “. Si avvicina, poi da un bacio sulla guancia alla madre. “ Ti voglio bene, ci incontreremo tra qualche anno nel tuo tempo “. Le dice con un sorriso smagliante, che lascia Candela senza parole: è dolcissimo! 
In un momento, la fanciulla si ritrova nel suo tempo, e si desta di soprassalto: è ancora accanto ad Ace. Si alza stordita, senza accorgersi che pure Allen è sveglio.


“ Lady Candela, state bene? “. Le domanda, facendola sussultare. Poi, accorgendosi che si tratta solo di Allen, si quieta.

“ Si. Solo che mi è capitata una cosa stranissima “. Dice, per poi decidere di raccontare tutto quanto è accaduto, compreso l’incontro con suo figlio ed il suo rammarico per non essere riuscita a capire l’identità di suo padre. Ma descrive accuratamente il piccolo ad Allen, che rimane un po’ sorpreso. Ha forse intuito chi potrebbe essere il futuro marito di Candela? Sospira per poi guardare in una direzione precisa: è un castello. Candela guarda la stessa direzione. “ Cosa succede? Avete intuito qualcosa? “. Chiede poi la donna. Allen non fa ceno negativo e né affermativo, si limita a sospirare.

“ 20 anni fa esiliai mio figlio maggiore in quel castello. Sapete, mi chiedo se sia ora di porre fine a questo esilio forzato e di farlo tornare “. Candela lo guarda sorpresa: esiliato? Ma cos’avrà fatto di tanto grave? “ Commise un crimine molto grave per me: si alleò con mio fratello, tradendo così tutta la famiglia. Giocò sporco anche con mia figlia Diva: tentò di uccidere Gilbert sin da quando lei era incinta, non accettava che fosse figlio di Zwei e non suo “. Un po’ come la storia sua e di Kevin, pensa il viola. Solo che stavolta è stato suo figlio che ha iniziato la rivalità, mentre il figlio di Kevin, Zwei, è riuscito a cambiare e diventare buono grazie a Diva. Candela rimane sconcertata: arrivare ad uccidere una creatura indifesa per gelosia? Come si può arrivare a tanto? “ In seguito, nella battaglia finale, Kazuma rischiò di cadere nell’abisso. E fu proprio Zwei a salvarlo. Credo che in quel momento mio figlio si sia liberato dall’influenza della rosa nera di Kevin. Forse ho fatto un errore ad esiliarlo, ma mi pareva la cosa più giusta da fare “. Candela guarda di nuovo in direzione di quel castello, sentendo una strana sensazione: perché? Cosa le sta capitando? 

Ecco qua un nuovo capitolo :) Candela ha avuto una shoccante rivelazione: un Baskerville sarà l'amore della sua vita! Chi mai potrebbe essere? Intanto Allen ha deciso di raccontare alla ragazza la storia di Kazuma e del perchè lo esiliò :) cosa succederà adesso? Voi chi dite che sarà l'amore della vita di Candela? Seguitemi e lo saprete!  presto con il nuovo capitolo. Intanto spero vorrete recensire :D Baci Baci

CAIETANA

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Capitolo 14
*** speranza ***


Bianca sale delle scale, sembrano essere molte. Il suo vestito candido come neve appena caduta, arriva a toccare terra, ed i suoi lunghi capelli azzurro acqua sembrano quasi brillare di una luce propria. Arriva fino ad una grande porta: è il punto più alto del castello, la torre più alta. Sospira per poi aprire la porta, ed entra. C’è molto buio, e solo alcune torce illuminano la stanza. La donna si dirige sicura verso un punto preciso, ed accarezza una bara, protetta da un incantesimo molto potente. “ Signora “. La chiama una voce. Bianca si volta, e vede Pia. La dama di compagnia è ferma immobile, accanto a quella stessa bara. Ha lo sguardo basso. “ Perdonate se sono entrata così senza chiedervelo, ma io… “. La sua signora la guarda, e lei ammutolisce.

“ Lui ti avrebbe voluta al suo fianco, Pia. Ti ha salvata dalla morte, 20 anni fa: ti ha impedito di combattere e ti ha permesso di fuggire. Non ha permesso che mio fratello e la sua famiglia ti prendessero. Per lui eri molto importante, anche se a suo modo te l’ha dimostrato “. Pia scruta bene la donna: non c’è traccia di gelosia, ma com’è possibile?

“ Voi lo amavate, e lo amate ancora. Com’è possibile che acconsentiate a tutto questo? E a tutto ciò che è successo? “. Azzarda la domanda Pia. Bianca sospira, per poi rispondere.

“ lui era così. Non era un tipo fedele. E non era nemmeno troppo corretto, anzi: tentò in tutti i modi di distruggere Allen. Gli mosse una guerra tremenda, e finì per perderla. Di questo era consapevole, sapeva che non avrebbe vinto, o non ti avrebbe mai messa in salvo. Eppure, nonostante tutto io lo amo, lo amo dal profondo della mia anima, e non perdonerò mai coloro che l’hanno ucciso. Giuro che lo riporterò in vita, e insieme compiremo la nostra vendetta. E tu Pia, tu sarai l’unica che vivrà abbastanza a lungo per raccontarlo “. Pia rimane sorpresa, poi guarda colui che è nella bara: Kevin Baskerville. La sua signora ha deciso di risparmiarla? Bene, lei non la deluderà: riporterà in vita il suo amato signore, e si vendicheranno di tutti i torti subiti. Gli esiliati potranno finalmente avere la loro vendetta, e niente e nessuno potrà fermarli. Un sussurro interrompe i pensieri di Pia.

“ A... Ace… “ sussurra una voce femminile. Bianca si alza per poi andare vicina ad una persona che è ancora viva e vegeta: una bellissima ragazza che, a quanto pare, si sta lentamente riprendendo dopo anni di prigionia in un profondo coma. “ Tristàn… Emilia… “. Dice solo tre nomi, continua a ripeterli: Ace, Emilia e Tristàn. Bianca le accarezza i capelli quasi dolcemente.

“ Ssst.. non vi agitate maestà. Siete al sicuro, e presto rivedrete vostro marito. Forse “. Le sussurra con fare quasi materno, ma la ragazza in questione riprende ad agitarsi, nonostante non si sia ancora risvegliata, come se sentisse accanto a lei una presenza negativa. Bianca le prende la mano. “ E’ tutto aposto Alexis. La zia è qui accanto a te “. Le dice, riuscendo per il momento a farla calmare, anche se ciò non durerà a lungo. Pia guarda il corpo della regina, ora addormentata: c’era anche lei quando, dopo la morte di Kevin, Bianca ricomparve al castello oscuro. Vide Pia e, sapendo bene che era una protetta di suo marito e che il suo ultimo desiderio era stato di proteggerla e di salvarle la vita, decise di portarla con sé durante la fuga. Poco tempo dopo, scoprì che Alexis era stata data per morta, e così la rapì e la tenne con sé per 20 lunghi anni, in un profondo stato di coma. E questo non fece altro che alimentare il dolore e la rabbia di Ace, che invece la credeva morta. E così crede tutt’ora. Il piano di Bianca potrebbe veramente funzionare? O qualcuno lo manderà a monte?

Zwei e Diva sono ancora in viaggio, alla ricerca del figlio. Lui inizia a spazientirsi, e da un forte pugno ad un albero. “ Dannazione! Non lo troveremo mai “. Fa, su tutte le furie. Sua moglie gli mette una mano sulla spalla.

“ Sta calmo. Lo troveremo “. Dice solo, appoggiandosi a lui, che mette una mano sulla sua e cerca di stare calmo: agitarsi l’ha già portato a commettere troppe stupidaggini, è meglio che ora si dia seriamente una calmata. Lei chiude gli occhi qualche istante, poi sospira. “ Nostro figlio è forte come te. Vedrai che starà bene “. Lui non dice niente: sua moglie avrà veramente ragione? Dopo quello che è successo tra di loro, l’autostima di Gil avrà subito cambiamenti? Ne avrà persa? Se così fosse sarebbe un grosso male, lo sa bene. Mentre è immerso nei suoi pensieri, sente degli strani rumori, e lo stesso vale per Diva. Entrambi prendono le loro armi: ormai il confine è superato, potrebbero essere gli esiliati! La mora si guarda intorno, poi riconosce quelle aure: non sono negative! Candela si trova con una falce puntata addosso, ed alza le mani in segno di resa. Zwei, vedendo la dama di compagnia della madre, abbassa la sua arma, e lo stesso fa sua moglie. Finalmente la famiglia pare essersi riunita.

“ A quanto pare non riuscite a stare lontani dai guai, eh? “. Fa Zwei un po’ ironico, ed Ace ricambia con la stessa ironia.

“ Beh, se fossimo dei pantofolai non saremmo i Baskerville, ti pare? “. I due fratelli finalmente si riabbracciano, felici di essersi finalmente ritrovati. Ace guarda il maggiore. “ Cretino! Che non ti salti più in mente di andare da solo a combattere un nemico! Affronteremo Bianca insieme “. Dice deciso. Suo fratello mette il broncio.

“ Ti pare il caso di rimproverarmi? Dovresti farlo con tua sorella, che mi ha seguito senza permesso “. La guarda con sfida, e lei gli da una gomitata.

“ Zitto, che senza di me saresti già disperso nella foresta oscura “. Risa ride un po’ alla scena: non sono cambiati da 20 anni fa, hanno sempre i loro battibecchi. Candela non si accorge di essere stata notata. Zwei però si volta verso Ace e lo tira con sé più avanti rispetto al gruppo, che ha ripreso a camminare.

“ Di un po’… cosa c’è tra te e Candela? “. Chiede sfacciatamente come suo solito. Ace diventa rosso come un semaforo.

“ Ma cosa vuoi che ci sia? È solo la dama di compagnia della mamma “. Risponde solo, facendo ridere suo fratello.

“ Si si, e io sono Babbo Natale! “. Continua a ridere per un po’ ma, vedendo l’occhiataccia di Ace, smette subito. “ Ehm.. seriamente fratello, non c’è nulla tra voi? Si vede come ti guarda… “

“ Mi ha baciato se lo vuoi sapere “. Risponde Ace, tranquillo. Zwei lo fissa sconcertato.

“ Eh? Ha fatto che? Oh finalmente il fratellino si è trovato una nuova fidanzata “. Lo prende in giro, ma Ace sbuffa.

“ Cretino, non è la mia fidanzata. Io le ho subito detto che tra noi non ci sarà nulla, e lei ha compreso. Oltre tutto mi ha fatto una rivelazione che, se fosse vera… “. Non finisce la frase, ma Zwei lo guarda perplesso: che rivelazione avrà mai fatto Candela per sconvolgere Ace in quel modo? Ace decide di raccontargli tutto circa i sospetti di Candela per quanto riguarda Alexis, e sul fatto che potrebbe essere ancora viva. Zwei rimane senza parole qualche istante e il che, pensa Ace, potrebbe essere preoccupante. Poi l’argento prende finalmente parola.

“ Se sospetti che Alexis sia viva, allora lotta per scoprire la verità. Hai il diritto di saperlo. Se davvero Bianca prese il corpo di tua moglie, Candela potrebbe aver ragione. Cosa se ne sarebbe fatta di un cadavere? “. Domanda, ed Ace ci riflette: già, cosa se ne sarebbe fatta sua zia di un cadavere? Deve davvero riprendere a sperare?

“ E se fosse tutto frutto della suggestione? Io non potrei sopportarlo “. Fa Ace, ma Zwei gli mette una mano sulla spalla.


“ Fratello, se non rischi non lo saprai mai. Nulla è sicuro nella vita. Devi avere il coraggio di verificare se le parole di Lady Candela sono vere o no “. È vero. Non può restare con quel dubbio, lui lo deve sapere: ha passato troppi anni chiuso nel dolore e nella rabbia, e se ora ci potesse essere uno spiraglio di luce in quel tunnel buio? E se veramente Alexis fosse ancora viva, ma per qualche ragione non lo potesse raggiungere? Questo cambierebbe ogni cosa. “ Quando io persi Hope, non ebbi l’occasione di poter sperare che fosse ancora viva. Ma tu… tu si, Ace! Tu hai una speranza, non buttarla via. Fallo anche per i tuoi figli. Forse, se Alexis è davvero viva, riuscirai finalmente a chiudere quella ferita causata dal fatto di averli abbandonati. Io dico che ne vale la pena “. Ace ascolta il fratello, ha ragione: deve trovare il coraggio di rischiare, anche al costo di rimanere deluso. Deve verificare se Alexis è viva o no!

Ciao a tutti! Eccomi qua con un nuovo capitolo :) Abbiamo scoperto che Bianca conserva ancora il corpo di Kevin, ma perchè mai? Cosa starà tramando? Che ve ne pare di lei e di Pia? Finalmente la famiglia si è riunita, ed ora Ace può forse ricominciare a sperare di rivedere la sua Alexis. Sarà veramente così? Beh, se volete saperlo continuate a seguirmi e dirmi che ne pensate :) Baci

CAIETANA

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Capitolo 15
*** la vendetta di Pia ***


Il viaggio sta proseguendo oramai da diverse ore. Tristàn è accanto alla cugina, Saya. Ma i due non si sono ancora scambiati una parola. Alla fine è lei che decide di prendere parola. “ Cugino, posso farti una domanda? “. Chiede senza remore. Lui la guarda curioso e le fa cenno di si, quasi distratto: ha in mente solo di trovare Gilbert e di dare una lezione alle nemiche, e quasi non ha sentito la domanda di Saya. Lei sospira, poi prende nuovamente parola. “ Sinceramente, tu hai perdonato o no mio zio? “. A quella domanda, il moro si fa subito serio: se gliel’avesse chiesto qualche giorno prima, nemmeno lui sarebbe stato in grado di darle una risposta, ma ora crede di essere pronto. Guarda la ragazza, per poi annuire.

“ Si. Io credo di averlo perdonato fino in fondo. Posso capire il motivo per cui l’ha fatto. Mi ci è voluto un po’ per comprendere come un padre possa abbandonare così i propri figli, però alla fine ho compreso che è stato solo per il dolore della perdita di nostra madre, non ce l’ha mai avuta con me o con Emilia. E ci ha lasciati con due persone che ci hanno amati e protetti. Come faccio ad avercela con lui sapendo tutto questo? E poi è mio padre dopo tutto “. Saya rimane colpita dalle parole del ragazzo: accipicchia, da quello che sa anche sua zia Alexis aveva un carattere simile. Vedeva il buono anche nelle situazioni più disperate, non portava mai rancore e perdonava il prossimo. Sua madre le disse che aveva provato persino pietà per suo nonno Kevin, quando lo vide morire praticamente sotto i suoi occhi. “ E tu? Come sei cresciuta, principessina? “. Fa il ragazzo, spostando un ramo. Saya arrossisce un po’, non sapendo bene come rispondere: oltre suo fratello, mai nessuno l’ha chiamata principessina. E suo cugino sta ancora aspettando una risposta! Beh, non c’è nulla di male a parlare della sua infanzia, no? Anche se un po’ si sente in colpa: lei e Tristàn avrebbero dovuto crescere insieme, invece lui è cresciuto nella miseria e lei nel lusso, nonostante appartengano entrambi alla famiglia reale. Ah, stupidi sensi di colpa! Prima o dopo farà una bella ramanzina a suo zio: se solo avesse tenuto con sé i gemelli, a lei non verrebbero nemmeno certi complessi.

“ Vuoi veramente che ti racconti la mia storia? Potrebbe non piacerti per nulla “. Fa Saya, ma Tristàn la guarda accigliato.

“ certo che la voglio sapere, parola per parola “. Fa serio. Lei decide di raccontargli tutto. Sin da piccola è stata amata e coccolata: sua madre le è sempre stata accanto, l’ha coccolata e protetta, e anche suo padre l’ha sempre adorata. È cresciuta vedendo il difficile rapporto tra suo fratello e suo padre, ma forse è una delle poche che dietro all’apparente maschera di freddezza entrambi nascondevano stima, affetto reciproco ed un profondo legame, che andava ben oltre le parole: suo padre ha sempre voluto rendere Gilbert l’erede perfetto, il degno capo del suo ramo della famiglia quando lui deciderà di lasciargli il posto. Non è mai stato molto espansivo, anzi poteva sembrare freddo e insensibile tanto quanto lo fu suo padre con lui. Ma non è mai stato crudele. Beh, non fino al giorno del litigio. Ancora oggi Saya si chiede cosa sia preso a suo padre, perché abbia reagito così. Allo stesso tempo, anche lei è sempre stata curiosa di conoscere la vera storia di suo padre e suo nonno Kevin, come d’altronde è per Gilbert: vorrebbe sapere cosa fu a scatenare tanta rabbia e tanto odio tra padre e figlio, quella divisione che li portò a scontrarsi. Se deve essere sincera, anche lei prova una gran pena per suo nonno: è sempre stato solo, esiliato per anni. Perse un occhio, si sentiva un mostro. Per di più due delle donne che amava lo rifiutarono per stare accanto al fratello. Insomma, non dice che lo giustifica: sa perfettamente che i suoi gesti vanno condannati, le barbarie ed i crimini di cui si è macchiato sono terribili, e per di più cercò di uccidere suo padre, suo zio e suo nonno Allen, e questo è imperdonabile. Dice solo che capisce cosa provava. Avverte un forte legame con lui, anche se non l’ha mai conosciuto. Ma di questo non ne ha parlato a suo padre, altrimenti si sarebbe sicuramente infuriato, non importa se si fosse trovato davanti alla sua adorata figliola. La ragazza prosegue il racconto, ammettendo che da sempre ha una forte ammirazione per il fratello, e vorrebbe tanto essere forte e coraggiosa come lui. Per questo si allena tutti i giorni, a volte anche in gran segreto: è sempre stata tenuta sotto una campana di vetro, ma ora lei vorrebbe che le cose cambiassero: anche lei è una Baskerville, e vuole essere degna di portare questo cognome, a tutti i costi. Tristàn la guarda e sorride: è una ragazza determinata, e certamente è degna di portare il cognome Baskerville. Il gruppo arresta di colpo la marcia, mentre Allen guarda tutti quanti.

“ ragazzi, eccoci al castello di Bianca Baskerville, la regina degli esiliati “. Sentenzia il viola, guardando il castello della sorella.

Gilbert si trova ancora insieme a Lapis, quando improvvisamente entrambi avvertono delle aure: per lei sono nuove, mentre lui le riconosce benissimo. Guarda la ragazza.

“ ti prego, fammi uscire. Qui dentro non riuscirei a reggere, è come se qualcosa mi stesse risucchiando le mie stesse forze vitali “. Ed è vero che si sente così, è pallido. Lapis non sa che fare, ma alla fine decide di accettare: dopo tutto non lo sta liberando. Diciamo che gli cambia prigione, tutto li! O almeno, di ciò si vuole convincere lei. Sia la ragazza che Gilbert si avviano verso la sala del trono.

“ Sono arrivati “. Fa la donna, aprendo di colpo gli occhi e guardando Pia, che fa per inchinarsi. Ma Bianca la ferma con un cenno della mano. “ Il piccolo Gilbert è fuggito. Mia figlia è una sciocca, non è stata in grado di sorvegliarlo e si è fatta raggirare. Dovrai pensarci tu recuperarlo, mi raccomando . Io vado a dare il benvenuto ai nostri inaspettati ospiti “. Guarda Pia, che annuisce.

Gilbert e Lapis sono ormai giunti alla sala del trono, mentre Bianca si teletrasporta all’ingresso. Allen si trova faccia a faccia con la sorella. “ benvenuti nel mio castello “. Fa lei con un ghigno malefico. Il viola prende la spada.

“ Bianca, libera mio nipote se non vuoi passare dei guai”. Fa determinato, ma lei ride in modo malefico e crudele.

“ Fratello, ormai le tue minacce non mi spaventano. E comunque io non sono Kevin, non mi farò sconfiggere da voi. Pagherete caro ciò che gli avete fatto, ma non ora. Ho cose più importanti da fare, ma vi lascio in buona compagnia “. Si gira e si avvia all’entrata. Allen, infuriato per il suo tono, fa per attaccarla, ma cade a terra. Una seconda donna esce dall’ombra ridendo.

“ Dopo 20 anni ci rivediamo “. Dice. Tiene in ostaggio Gilbert. Il ragazzo infatti si trovava alla sala del trono, ed era intenzionato a raggiungere l’uscita per fuggire. Ma la donna in questione è stata più rapida e, dopo averlo immobilizzato approfittando del fatto che i suoi poteri siano indeboliti, gli ha puntato l’arma alla gola, ed ora minaccia i presenti. Non indossa in cappuccio, e Zwei pare andare su tutte le furie: quella donna? Ma che fa al castello di sua zia?

“ Pensavo che fossi all’inferno, Pia “. Si fa avanti senza paura. Anche Diva rimane sorpresa di trovarsi di fronte alla sua ex dama di compagnia. La bionda ghigna malefica.

“ Ciao principino. Mi spiace, ma come vedi sono ancora viva, e con una voglia matta di fartela pagare per quello che hai fatto sia a me che a tuo padre “. Fa sanguinare leggermente il collo a Gilbert, che per la prima volta si sente perduto: è quasi senza forze, e oltre tutto ciò sta avvenendo di fronte a suo padre, che praticamente l’ha definito un erede inutile.

“ Mi dispiace… “. Sussurra il moro, quasi piangendo. Scende una lacrima e Pia, accorgendosene, gliela asciuga baciandogli la guancia.

“ Non piangere piccolo Gil, tra poco sia tu che il tuo paparino andrete all’inferno, non sei felice? “. Ha una follia lucida in quello sguardo. Ma ciò che fa arrabbiare Zwei è che osi solo sfiorare suo figlio! Senza pensarci la attacca con Bloody Mary, ma lei è più rapida e pone Gilbert come scudo. Si ferisce solo al braccio in modo superficiale.

“ Solo una povera disperata come te poteva vendersi alle forze oscure e restare al fianco di mio padre “. Le dice l’argento, alterato per non essere riuscito a liberare il figlio, che quasi piange. Non è tanto la paura di morire, quanto quella di deludere ancora suo padre. Pia ghigna malefica.

“ Si? Sarei una disperata? Strano, eppure 20 anni fa non la pensavate così, quando mi avete portato via la mia innocenza. Eh principino? “. Diva guarda il marito, sconcertata: cos’è che ha fatto? È stato con Pia? E non glie l’ha mai detto? “ Oh, mi spiace principessa, scommetto che non lo sapevate. Il vostro caro marito mi ha resa quella che sono oggi, dopo avermi usata mi ha gettata via come una scarpa vecchia, dopo che io gli ho donato il mio corpo, la mia innocenza e il mio amore! “. Sputa tutto il suo rancore. Gilbert pare l’unico a comprendere suo padre, mentre lui guarda Pia con odio.

“ Stai zitta o ti ammazzo! “. Grida infuriato, ma lei non si lascia intimorire.

“ Se non fosse stato per Kevin probabilmente sarei morta per la vergogna! Lui ha tirato fuori il mio lato oscuro, mi ha aiutata con la mia vendetta, ed io ho aiutato lui. Ma il nostro piano fallì per colpa vostra! L’avete ucciso, non vi perdonerà mai! “. È su tutte le furie, Diva è sconvolta.

“ Non ci credo… tu e Pia! “. Fa arrabbiata. Zwei la guarda.

“ Aspetta! C’è un motivo per cui non te l’ho detto, ormai era una cosa passata! Non aveva senso “. Lei lo guarda ancora più alterata.

“ Non aveva senso dirmi che eri stato con la mia dama di compagnia?! La nuova amante di tuo padre! Dio mio, mi hai tradita e tu dici che non ha senso! “. Si gira mettendo una mano sulla fronte. Gilbert da uno spintone a Pia che, presa in contropiede, cade a terra. Il ragazzo per istinto corre da suo padre e lo abbraccia, nonostante tutto ciò che è accaduto. Pia  fa per reagire, ma Ace le punta Artemis.

“ Se non vuoi morire ti conviene tornare al castello e lasciare in pace mio nipote “. Le dice. Lei si alza ghignando, per poi tornare al castello. Avrà altre occasioni per vendicare Kevin, tanto una parte della vendetta è già stata attuata!



Ciao ragazzi! Come state? Ed eccomi con un nuovo capitolo! Pia si sta vendicando a quanto pare, e ci sta riuscendo. Ha rivelato a Diva cosa successe 20 anni fa, che ne pensate? come si risolverà la situazione? Gilbert, nonostante tutto, pare l'unico a comprendere suo padre! Aspettate il prossimo capitoloe vedrete che succederà ;) grazie a tutti coloro che mi seguono e recensiscono. Baci

CAIETANA

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Capitolo 16
*** la decisione di Candela ***


Gilbert riesce finalmente a liberarsi della presa di Pia, per poi correre ad abbracciare suo padre e scoppiare a piangere, lasciando andare tutta la tensione accumulata in tutto quel tempo. Ace li guarda entrambi, poi va vicino al fratello. “ Stai vicino a tuo figlio, stagli vicino più che puoi. Ha bisogno di tanto affetto. Lo so che la tua infanzia non è stata delle migliori, ma tu non sei lo zio, ricordatelo. Tuo figlio diventerà un erede perfetto anche senza questa freddezza tra di voi. A volte basta dirgli che sei fiero di lui, non credi? “. È vero, è tutto maledettamente vero, pensa Zwei. Per anni e anni c’è stato un muro di freddezza tra lui e suo figlio, nonostante ci sia stato anche affetto, certo. Ma quel muro ha sempre impedito che si vedesse, e forse è per questo che lui e suo figlio sono arrivati a quel punto: forse inconsciamente lui stesso stava diventando come suo padre si è sempre comportato con lui: freddo, autoritario e si, anche crudele. Sua moglie se n’era accorta, ma lui ha sempre reagito male e le ha detto che avrebbe educato suo figlio come meglio credeva. Ma ha sbagliato, se ne rende conto. Stringe così forte il figlio che sembra non volerlo più lasciare andare. Il ragazzo ricambia l’abbraccio, continuando a piangere.

“ E adesso punitemi pure, non mi importa! Ma ho avuto una paura terribile di non rivedervi più “. Dice dopo un po’ il moro, non riuscendo a calmarsi. “ Quella donna… quella donna ha detto che in me c’è un potere oscuro. Ha detto che vuole riportare in vita il nonno Kevin! “. Tutti rimangono in silenzio shoccati: Bianca intende riportare in vita suo marito? Zwei non molla il figlio.

“ Non ci riuscirà, te lo giuro. Non avrà i tuoi poteri, e non farà niente di ciò che vuole fare. Rimetteremo anche lei al suo posto e pagherà per averti fatto soffrire così. Stai ancora male? “. Lascia il figlio, per poi guardarlo. Lui fa cenno di no, adesso che è fuori da quel maledetto castello si sente decisamente meglio.

“ Io sto bene, ma dobbiamo andare a salvare Lapis. Non possiamo lasciarla qui “. Tutti, tranne Zwei, rimangono un po’ sorpresi: chi è Lapis? Risa fa per chiederlo al nipote, ma suo figlio è più rapido nel rispondere.

“ La piccola Lapis? Allora hai conosciuto la mia sorellina “. Gil annuisce per poi arrossire come un semaforo: non può dimenticare quella tristezza che ha visto negli occhi della giovane, non la può lasciare li in balia di sua madre. Oltre tutto, sicuramente Bianca la punirà dato che si è fatta sfuggire Gilbert. E questo lui non può permetterlo. Senza indugiare oltre, è Candela a farsi avanti. Corre all’entrata senza pensarci due volte.

“ Lady Candela, dove andate? “. Chiede Emilia, e Candela la guarda sorridendo.

“ vado a salvare la ragazza che il signorino cerca. Io sono umana, i vampiri non avvertiranno la mia presenza. Sarà più facile per me raggiungerla “. Una voce femminile si fa sentire improvvisamente.

“ Vengo con voi. Ho bisogno di schiarirmi un po’ le idee “. Fa Diva, affiancando Candela. Zwei la guarda male.

“ Non ci provare, torna subito qui! “. Inizia ad innervosirsi, ma lei fa cenno di no.

“ Ho detto che vado a sbollire la rabbia. Anche se incontrassi la zia in persona in questo momento perirebbe. Ma ho più voglia di incontrare la tua Pia e darle una lezione “. Fa incrociando le braccia. Allen prevede guai seri: in questo sua figlia è identica a lui, e non ammette i tradimenti e, ancor meno le bugie.

“ Non è la mia Pia! “. Ribatte Zwei, ma suo figlio lo tiene fermo.

“ Padre, lasciatela stare. È arrabbiata, finireste solo per litigare di nuovo se la seguite ora. Lasciate che si calmi. E poi è meglio se anche lei va a proteggere Lady Candela “. Fa il moro. È saggio come sempre. Zwei sbuffa, ma decide di ascoltare il figlio, mentre Diva e Candela vanno alla ricerca di Lapis al castello oscuro. “ le passerà. Ci vuole solo un po’ di tempo “. Conclude il moro. Tristàn ride un po’.

“ Oh, ora capisco da chi ha preso il suo temperamento Saya “. Dice sempre ridendo. Zwei si volta a guardarlo, e lo stesso fa Gilbert: ma quello è il ragazzo che l’ha salvato, quel giorno in piazza. “ Lei mi prende a pugni, e suo padre si scalda sempre “. Conclude il discorso.

“ Ehi moccioso, e tu chi saresti? “. Fa Zwei, fissando il giovane: insomma, perché gli ricorda Ace da piccolo? “ E perché mia figlia ti ha tirato un pugno? Non l’avrai molestata eh?! “. Sta andando fuori dai gangheri, ma Ace si mette a ridere alla scena, mentre Emilia si spaventa un po’ e si nasconde dietro a sua nonna.

“ Come come? Fratello, ma davvero non capisci chi è quel ragazzo? “. Chiede Ace. Zwei lo guarda.

“ Ha molestato Saya? “. Chiede di nuovo, ed Ace scoppia a ridere.

“ No. Tua figlia gli ha dato un pugno solo per riportarlo a palazzo dopo che ha scoperto di essere mio figlio. Ti presento tuo nipote Tristàn “. Zwei sta per ribattere, ma rimane letteralmente muto: Tristàn? Davvero quello è uno dei gemelli? “ La zia ha aggredito Emilia, qualche giorno fa. Quando siamo stati riuniti io, papà ed i ragazzi, lei ha rivelato la verità “. Spiega in breve Ace. Poi guarda Emilia. “ Figlia sta tranquilla, che tuo zio sbraita tanto ma non ti farà del male. Non avere paura “. E sorride per istinto. Zwei quasi rimane shoccato: è la prima volta in 20 anni che vede Ace sorridere così! Appena Emilia si fa vedere, lui per istinto fa un passo verso di lei. Lo nota subito, è veramente identica a sua sorella Alexis, se non fosse per i capelli neri. Emilia rimane ferma dov’è, mentre Zwei prende di nuovo parola dopo un po’.

“ E così tu sei mia nipote… finalmente quella testa calda di vostro padre ha ripreso te e tuo fratello con sé “. Emilia annuisce timidamente. Gilbert e Saya si guardano, e lei corre ad abbracciare suo fratello.

“ Scemo! Se rifai una cosa simile giuro che un pugno lo do anche a te, non solo a Tristàn! Avevo paura di averti perso! “. Gilbert cade quasi a terra, ma ricambia l’abbraccio della sorella.

Candela e Diva sono finalmente giunte alla sala del trono. Né Pia e né Bianca si sono fatte vive, forse non hanno percepito l’aura di Diva. Meglio così, specialmente per la principessa: in questo momento, se si trovasse di fronte Pia la potrebbe uccidere in un colpo solo! Candela nota una ragazza con dei lunghi capelli biondi. Indossa un lungo abito nero, e sta piangendo. Si, a giudicare dall’aspetto deve essere lei. La mora si avvicina.

“ Lapis? Siete voi? “. Domanda Candela. Lapis si volta, asciugando le lacrime e facendo per attaccare.

“ E voi chi siete? “. Candela non ha paura, e il che stupisce Diva: un’umana che non teme un vampiro che per di più impugna un’arma? Persino Lapis rimane sorpresa. Candela arriva ad un passo da lei. Mette una mano sulla sua, ed alla bionda quasi cade la balestra che sta impugnando.

“ Gilbert i ha chiesto di portarvi via da qui. Dice che vuole salvarvi “. Continua la giovane. Lapis rimane sorpresa, ma non vuole andarsene: come potrebbe tradire sua madre? Come potrebbe? E in ogni caso, lei la troverebbe e la ucciderebbe.

“ Non posso farlo, io… “. Trema di nuovo. Candela non si arrende.

“ Si che potete. Si vede che questa non è la vita che volete. I vostri stessi occhi chiedono aiuto. Fuggite da qua. Vi proteggeremo noi, vi do la mia parola. Vi fidate di me? “. Chiede la donna. Lapis rimane strabiliata: un’umana che le parla in quel modo? Con fare quasi materno? Cos’è quel sentimento che sente venire da Candela? È forse affetto? La balestra le cade, poi abbraccia forte la donna di fronte a sé. Candela ricambia l’abbraccio. Diva sorride un po’, poi pensa alle parole di suo fratello: Alexis potrebbe essere viva. Infatti Ace le ha raccontato dei sospetti di Candela durante il viaggio.

“ Candela, voi portate via Lapis. Io devo fare una cosa qui “. Afferma determinata la principessa. Candela la guarda con aria interrogativa. “ Devo appurare se i vostri sospetti sono veri. E se mia sorella è ancora viva o no. Presto, voi fuggite. Io me la caverò “. Candela si fida e raccoglie la balestra di Lapis, per poi andare all’uscita. Si volta e guarda Diva.

“ Buona fortuna principessa… “. Dice solo, e Diva sorride un po’.

“ Grazie, Lady Candela… “ . sussurra solamente la principessa, poi guarda le scale: la ricerca ha inizio!

Ciaooo! Eccomi con un nuovo capitolo, ma voi dove siete? Nessuno mi sta recensendo >> come vi pare questo capitolo tutto nuovo? Il nostro Gilbert ha salvato Lapis, e Diva ha deciso di andare a cercare Alexis. Riusciranno lei e Zwei a superare la loro crisi? Seguitemi e lo scoprirete :3 Al prossimo capitolo, baciii

CAYETANA

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Capitolo 17
*** riconciliazione ***


Candela esce dal castello oscuro. Lapis è accanto a lei e, non appena escono, la bionda si copre gli occhi: la luce solare le ferisce gli occhi, specialmente dato che è sempre rimasta al buio della sua fortezza e non è mai potuta uscire. Ora invece è libera. È potuta uscire, e questo grazie a Candela e Diva. Non appena il resto della famiglia la vede, le reazioni sono diverse: Risa la abbraccia, Zwei rimane in disparte come il solito. Echo, Saya, Tristàn ed Emilia la rassicurano, dicendole che si fidano di lei se Gilbert ha deciso di salvarla. Ace osserva attentamente la cugina, per poi decidere di darle una possibilità ed accoglierla in famiglia. Gilbert invece rimane in disparte, rosso come un semaforo. Lapis va da lui. “ Ciao… “. Sussurra semplicemente la bionda. Lui si volta a guardarla, tormentandosi le mani.

“ Ciao… “. Fa anche lui, cercando di celare il rossore del suo viso. Lei lo osserva, è bellissimo: quegli intensi occhi azzurri, quei capelli corvini e quella determinazione ostentata quando era prigioniero, che quasi sembra scontrarsi con la timidezza di ora. Tutto di lui pare averla conquistata. Proprio lei che, come suo fratello d’altronde, aveva esiliato il sentimento dell’amore nel profondo del suo cuore. Ora pare stia riemergendo, anche contro la sua volontà.

“ Grazie per avermi salvata. Da sola non avrei mai trovato il coraggio di scappare da quell’arpia di Pia e da mia madre “. Ammette la bionda, e lui la guarda con un sorriso dolce, vincendo la timidezza.

“ Io ho solo mandato Lady Candela e mia madre a salvarti. Tu hai fatto il resto. Tu hai spezzato le catene che ti legavano a tua madre appena hai avuto la possibilità di farlo “. La guarda, ed ora è lei ad arrossire. È tutto vero. Accipicchia, quel ragazzo le ha letto l’anima in poche e semplici occhiate, in sole tre volte che si sono incontrati. E più ci riflette e più pensa che si, si è innamorata di Gilbert! Ma lui? Accetterebbe mai questi suoi sentimenti? Dopo tutto è pur sempre la figlia della sua nemica, anche se ora è fuggita. Sua madre l’ha appena rapito e tenuto prigioniero per intere settimane, ha quasi rischiato di ucciderlo. E lei che farebbe? Si vorrebbe dichiarare, dicendo che ha subito il così detto colpo di fulmine? No, non lo può fare! Da parte sua, anche Gilbert sembra aver subito il colpo di fulmine che ha subito Lapis. La osserva cercando di apparire distratto, e intanto riflette: l’amore è forse quella cosa strana che l’ha spinto a salvare quella ragazza? Non è forse stato solo perché l’ha vista triste? Si da mentalmente dello stupido: come può provare amore per una nemica che, tra l’altro, ha appena conosciuto da pochi giorni? Ma è anche vero che quella stessa nemica l’ha liberato senza esitare: gli ha permesso di scappare, anche se non l’ha ammesso apertamente. Sapeva bene che portandolo fuori dalla sua stanza avrebbe avuto senza dubbio possibilità per fuggire dal castello oscuro, mentre non aveva affatto certezza che lei sarebbe uscita da quella fortezza. Si sarebbe presa la punizione della madre pur di mettere al sicuro lui. Allora è vero, Lapis non è come i suoi genitori: non è assetata di vendetta, era solo soggiogata dalla madre che faceva leva sul suo amore per suo padre e sul suo desiderio di rivederlo. Finalmente tutta la famiglia ritorna a Sabrie ma, una volta tornati al castello, Risa si guarda intorno allarmata.

“ ragazzi dov’è Diva? “. Domanda. Candela abbassa lo sguardo.

“ Temo che la signora sia ancora al castello di Bianca… “. Tutti si guardano preoccupati: ma che cosa ci fa Diva ancora al castello della zia?

Diva cammina per la sala del trono: ha azzerato la sua aura, così nessuno riuscirà mai a percepire la sua presenza. Dopo aver stordito una domestica, ne ha preso gli abiti e se li è messi. Tiene il cappuccio alzato. In quel momento fa la sua comparsa Pia, e alla principessa sale subito la rabbia, che fatica a stento a trattenere. Stringe il pugno sinistro, ma tiene uno sguardo neutrale. “ ferma, serva “. Dice ad un certo punto Pia. Lei non sa esattamente cosa sperare: se che non la riconosca e continuare le ricerche per cui è rimasta al castello, oppure che la scopra e darle una bella lezione. “ Perché sei al piano di sotto, Jacinta? Ti ho detto mille volte che devi restare al piano di sopra a sorvegliare quel corpo! “. Le da una sberla. Per fortuna il cappuccio non le cade, ma le sanguina il labbro. Si porta una mano alla bocca, poi decide di giocare a carte scoperte: riuscirà sicuramente a dare una lezione a Pia ed impedirle di avvertire sua zia della sua introduzione al castello oscuro. Si toglie il cappuccio, e la bionda arretra di un passo, come fosse spaventata. Però riacquista subito la sua strafottenza, e ghigna malefica. “ Oh, la principessina. Vuoi proprio morire, eh? “. Chiede. Ma Diva è più svelta e la butta contro il muro, tenendola per il collo.

“ Ho una gran voglia di darti una lezione. Ma prima devi portarmi dov’è nascosta mia sorella Alexis “. Fa la principessa, irritata. Pia ride.

“ Scordatevelo, principessina! Non vi porto da nessuna parte “. Spazientita, Diva prende un pugnale e lo punta dritto alla gola della bionda.

“ portami da mia sorella. E non ti sognare di fare scherzi. Non darmi altri motivi per infilzarti all’istante “. Pia si spaventa alla vista di quel pugnale, e decide di obbedire per avere salva la vita. Sempre con quell’arma puntata, porta Diva alla torre più alta del palazzo. La mora spinge la bionda nella stanza, facendola cadere. Avanza un po’, fino a trovare il corpo addormentato di sua sorella Alexis! Come supponeva Candela, la regina è ancora viva, non morì dando alla luce Emilia e Tristàn! Shoccata dalla scoperta, Diva lascia perdere Pia e corre dalla sorella.

“ Alexis! Alexis, mi senti? Svegliati ti prego! “. La chiama, ma lei non reagisce, come se qualcosa le stesse impedendo di riprendere conoscenza. Ma qualcosa di ben più sconcertante attira l’attenzione di Diva. Si volta di scatto, e mentre Pia riprende lentamente fiato, vede il corpo di suo zio! È protetto da un incantesimo molto potente, che lei di certo non riuscirebbe a rompere. La ferita che gli ha fatto Ace 20 anni fa sanguina ancora: è come se il sangue continuasse a rigenerarsi anche se il corpo è effettivamente morto. Disgustoso, pensa la ragazza. Ma che ci fa il corpo di suo zio li? Solo ora se ne accorge: la ferita si è leggermente rigenerata nonostante il corpo sia senza vita, ma come può essere? Come se qualcuno stesse curando il corpo di Kevin. Ma a che scopo? Pia ne approfitta per fuggire via. Diva va alla porta e fa per riprenderla, ma una voce che ben conosce la ferma, facendole quasi gelare il sangue.

“ Dopo 20 anni ci si rivede. Non pensavo di trovarti al castello di Bianca “. Lei fa per voltarsi, ma si ritrova una lancia puntata alla schiena. Non si può muovere, eppure non ha affatto bisogno di vederlo: conosce sin troppo bene quella voce! È lui che 20 anni fa rischiò di sprofondare il regno nell’abisso solo per un’assurda sete di vendetta e di potere!

“ Tu! Pensavo che non saresti mai più tornato! Zwei ed Ace ti avevano dato una lezione “. Fa allarmata, ma lui fa cenno di no.

“ Diciamo che sono qui per te principalmente “. Lei non capisce, e nemmeno ne ha il tempo, perché sviene all’improvviso, colpita da qualche strano incantesimo oscuro.
Al castello reale intanto, né Ace e né Zwei riescono a calmarsi. Allen è l’unico che mantiene la calma.

“ Zio non possiamo restare qui con le mani in mano mentre mia moglie è nelle mani di Bianca! “. Protesta l’argento, ed Ace concorda con lui. Allen sospira.

“ Se ci lanciassimo ora all’attacco di Bianca, periremmo tutti! E soprattutto non sappiamo se Diva sia suo ostaggio o no, per cui calmatevi, per favore! Se entro domani non sarà tornata vedremo il da farsi “. Dice paziente. Ace lo guarda.

“ Aspettare? Mia sorella è nelle mani di Bianca di sicuro! E se le facesse del male? “. Candela si avvicina preoccupata, e mette una mano sulla spalla di Ace, riuscendo a calmarlo. Risa, che concorda con Allen, va da Zwei, e con lei Gilbert.

“ Io credo che invece di gridare dovresti parlare a tuo figlio. Gli devi delle scuse “. Fa l’ex regina dei vampiri rivolta al figlio. Gilbert abbassa lo sguardo senza dire nulla, ben sapendo che suo padre non si è mai scusato in vita sua. Risa li lascia soli, capendo che in quel momento restare con loro sarebbe inopportuno. Zwei guarda il figlio.

“ Sai che non lo pensavo, vero? “. Inizia il discorso. Gilbert, che non capisce a cosa si riferisca esattamente, lo guarda con aria interrogativa in attesa che prosegua il discorso. “ Insomma, tu non sei un erede inutile! Non so come faccio a dire certe stupidaggini a volte “. Si siede, ed il figlio si mette accanto a lui.

“ Perché non mi avete mai detto che avete visto me nel futuro, 20 anni fa in quel viaggio temporale? Perché mi avete sempre fatto credere che era Saya la vostra bimba speciale e non mi avete detto del potere della rosa? “. Domanda con calma il ragazzo. Zwei lo guarda, immagina sia stata quell’infida di Pia a spifferare tutto al figlio, ma che importa ora? Sa la verità, e tanto vale parlare apertamente.

“ Io e tua madre volevamo proteggerti. Sapevamo che dicendoti la verità avresti vissuto condizionato dalla paura di risvegliare i tuoi poteri oscuri, ed era l’ultima cosa che volevamo per il nostro bambino speciale. E se sono stato freddo non è perché non ti voglio bene. È solo che a volte sono dannatamente uguale a tuo nonno Kevin, purtroppo “. Lo ammette senza problemi. Gilbert lo guarda sorpreso: prima nominare suo nonno era proibito, ed ora è lui che ne parla? “ Sin da piccolo non mi ha reso la vita facile. Diceva che non sarei più stato suo figlio se non fossi stato freddo e crudele. Uccise la mia prima moglie, Hope. Era un’umana. L’umana che mio padre voleva. La voleva fino a perdere la testa, non sopportava che lei avesse deciso di restare con me “. Gilbert rimane sorpreso, e guarda suo padre: non ha mai saputo la sua storia dopo tutto.

“ E così la uccise? “. Domanda quasi con terrore, e Zwei annuisce.

“ Si, la uccise sotto i miei occhi. E da quel momento io vidi la vita come un peso, non come una gioia. E così uccisi tua sorella Ada, la mia primogenita. La volevo liberare da quel peso “. Gilbert trema per istinto, deve ammettere che ha un po’ di paura, ma che ora capisce anche la reazione di suo padre quando lui disse che voleva andare nell’abisso da suo nonno. “ Hai paura di me adesso? “. Gli domanda ad un certo punto suo padre, ma lui fa cenno di no: ora la paura è passata, e sta arrivando la consapevolezza: capisce cos’ha scatenato l’odio tra suo nonno e suo padre.

“ no non ho paura. È solo che… avete affrontato tutto questo da solo, come siete riuscito a non impazzire? “. Chiede spontaneamente. Zwei sospira: ormai ha iniziato, deve finire la storia in tutte le sue parti, anche se sono dolorose.

“ Non ci riuscii. Impazzii lentamente, anche se avevo accanto tua madre. Fummo esiliati tutti e due, non appena lei scoprì di aspettare un bambino “. Gil capisce subito che si tratta di suo fratello Echo. “ Ci sposammo qualche mese dopo, ma ormai io ero fuori controllo. Tua madre cercò di fermarmi dopo la mia strage, il giorno delle nozze. Non ci riuscì ed io la colpii con Bloody Mary. Credetti di aver ucciso anche mio figlio, fino a 20 anni fa “. Gilbert rimane sconcertato: suo fratello fu dato per morto per tutti quegli anni? “ In realtà gli anziani l’avevano umanizzato per proteggerlo da mio padre, che quasi riuscì a sacrificarlo all’abisso. Crebbe come un servo dei Baskerville, ma il destino lo portò ancora sulla mia strada. Dopo la mia evasione dal carcere di massima sicurezza, Echo diventò il mio braccio destro. Io lo vampirizzai, ma in realtà non feci altro che rompere il sigillo degli anziani. Mi aiutò con la mia vendetta. Fino a quando non comparve mio padre, ed io mi alleai con tuo zio Ace “. Nessuno gli ha mai parlato di Kazuma, né a lui e né agli altri suoi fratelli. Gilbert abbraccia per istinto suo padre: sa che in questo momento ne ha bisogno, ora più che mai. 


Salve ragazzi! Come state? Intanto volevo informrvi che ho una pagina facebook su questa fan fiction, se volete commentare, vedere disegni e molto altro passate da qui: https://www.facebook.com/pages/Soledad-le-origini-delle-forze-oscure/822947531108638. Allora? Come vi pare il capitolo nuovo? Finalmente Zwei e Gil si sono riconciliati ^^ Chi è stato a rapire Diva proprio quando ha trovato Alexis? Coraggio ditemi che ne pensate, non abbandonatemi! Baci baci 

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Capitolo 18
*** Il ritorno di Kazuma ***


Diva si sveglia, un po’ intontita: ma che le è successo? Ah, si ora ricorda tutto: ha trovato sia Alexis che il cadavere di suo zio protetto da un incantesimo. Ma qualcuno le ha improvvisamente puntato una lancia, ed ora deve averla rapita. Non è più al castello oscuro, eppure sente sempre i suoi poteri indeboliti. Si, ora ricorda chi è stato a rapirla! Fa per alzarsi, però barcolla. Una risata fuori luogo la fa voltare di scatto. “ Cos’hai da ridere? “. Chiede solamente. Il misterioso rapitore la aiuta ad alzarsi, e lei riesce a recuperare equilibrio.

“ Diva, dopo 20 anni dovresti essere un po’ più dolce, no? Quando fai così si vede proprio che sei la sorella di Zwei “. Lei lo guarda incrociando le braccia.

“ Papà ti aveva esiliato. Cosa accidenti ci facevi al castello oscuro? Ti sei nuovamente alleato con le forze oscure? “. Chiede, ma lui fa cenno di no. Lei non lo interrompe e lo lascia parlare.

“ Non mi importa un bel nulla del piano della zia. L’unica di cui mi importa sei tu. Era così 20 anni fa ed è ancora così, non è cambiato niente “. Lei sospira, per poi incrociare le braccia mettendosi seduta.

“ Questo sentimento ti ha portato alla disfatta 20 anni fa, Kazuma “. Fa la mora, guardando il fratello. “ Papà ti ha esiliato, e ancora ne soffre. Io sono sposata, ho unna famiglia adesso “. Parla con calma e senza paura: sente che adesso le acque sono calme, suo fratello non è una minaccia per il momento.

“ Ah si? Però non ha interrotto l’esilio. Non mi pare che gli importi così tanto del suo primogenito “. Lei lo guarda un momento: non è cambiato per niente in 20 anni, solo la sua aura è finalmente tornata quella di un tempo. Per fortuna non pare esserci troppo risentimento. Diva pare un po’ sollevata. Ma ora perché l’ha rapita? Vuole forse distruggere la sua famiglia? Sta tenendo nascosto così bene il suo odio? Perché lei non lo avverte minimamente.

“  Ho quattro figli adesso. Vuoi davvero tenermi prigioniera e non farmi tornare da loro? Glen è ancora piccolo, ha  bisogno di sua madre. E poi… “. Si ferma. Kazuma pare tranquillo, ma ci sarà davvero da fidarsi di lui?

“ Cosa c’è? Sembri preoccupata “. Le dice solamente il maggiore. Lei abbassa lo sguardo, decide di parlare e dire la verità.

“ Alexis è ancora viva. Devo dirlo ad Ace. Da quando crede che sia morta, non è stato più lo stesso. Ha abbandonato i suoi figli, e solo di recente sono tornati a palazzo. Vorrei ridare la speranza a mio fratello, se la merita “. I loro sguardi si incontrano. Lei è ancora triste per quello che ha scoperto su suo marito e Pia.

“ E tu? Perché sei così triste? Ti sei pentita di aver sposato il pazzo invece di me? “. Chiede ridendo un po’. Lei riesce a ridere un po’, finalmente.

“ Cambiamo argomento, è meglio. Allora? Mi lasci libera? “. Chiede. Kazuma sbuffa ma alla fine decide di fare ciò che la sorella gli chiede. La aiuta a tornare all’entrata.

“ Beh, buona fortuna sorellina “. Le dice solo, facendo per andarsene e tornare ancora al suo castello. Ma Diva lo ferma tenendolo per un braccio.

“ Dove vai? Torna a Sabrie con me. Sono sicura che papà sarà felice di vederti “. Lo pensa davvero. Kazuma la guarda, e fa cenno di no.

“ meglio di no. Né lui e né nessun altro sarà felice di vedermi “. Ma lei non pare ammettere repliche. Ha lo sguardo determinato di Allen, e alla fine riesce a convincere il fratello a seguirla. Lo riporterà a casa.

Ormai è passata quasi una settimana, ma di Diva nessuna traccia. Allen ha dato il suo consenso, ed Ace e Zwei decidono di andare da soli a cercarla, nonostante le proteste di Candela e Gilbert, che vorrebbero seguirli. Ma improvvisamente i presenti si bloccano, avvertendo vicino al castello un’aura del tutto sconosciuta. L’unico che la riconosce è Allen. Tristàn ed Emilia si mettono vicini a Gilbert e Saya, mentre il piccolo Glen si attacca a suo padre, che lo prende in braccio. Candela si offre di tenere il piccolo, che sta ben volentieri tra le braccia della giovane. Ace affianca  il fratello: anche loro sembrano aver riconosciuto quell’aura. “ Fratello, hai sentito quest’aura? “. Chiede solo, e Zwei annuisce.

“ E come non riconoscerlo? Anche dopo 20 anni riconoscerei quel traditore “. Una risata lo fa decisamente innervosire.

“ Quando dici traditore parli di me? Oh, non dirmi che ce l’hai ancora con me “. Zwei riconosce subito colui che gli ha parlato, e va su tutte le furie. Stringe Bloody Mary.

“ Taci bastardo traditore! Cosa ci fai qua? “. Sta per attaccarlo, si sta trattenendo a fatica. Diva si fa avanti, finalmente.

“ Ce l’ho portato io. Mi ha salvata quando sono rimasta prigioniera della tua cara Pia e di zia Bianca “. Fa solamente. Lui la fulmina con lo sguardo. Kazuma capisce di trovarsi in mezzo a una lite coniugale in piena regola. Ace lo guarda freddamente.

“ Cosa vuoi? Perché sei tornato? Se non sbaglio nostro padre ti aveva esiliato “. Dice solamente, ma è Zwei a rispondere al posto del fratello.

“ Sarà qui per creare problemi, e per cosa se no? Meglio se lo lasciavo cadere nell’abisso quando avevo l’occasione. Non so perché l’ho salvato “. Fa con rancore: non gli ha ancora perdonato il suo tradimento. O forse si? Risa interviene nel discorso.

“ Credo tu l’abbia fatto perché l’hai perdonato sin da allora. Se così non fosse, non l’avresti mai salvato dall’abisso, ti conosco bene “. Zwei guarda la madre, che abbia ragione? Allen invece va vicino ad Ace, e gli mette una mano sulla spalla.

“ Anche tu hai già perdonato tuo fratello, come abbiamo fatto io e tua madre già da tanto tempo. Ricorda che era sotto il controllo della rosa, non era in sé “. Le parole di Allen e Risa fanno riflettere sia Ace che Zwei: che abbiano ragione loro? Che sia ora di mettere da parte il passato e di guardare al presente? Che sia ora di riunire finalmente la famiglia? Ace si avvicina, guardando Kazuma.

“ Io ti perdono. Ma sta attento: un passo falso e non avrai un’altra occasione “. Dice solamente, mentre Zwei rimane in silenzio. Diva si rilassa un momento. Beh, il passo più difficile è stato compiuto: interrompere l’esilio di Kazuma. Adesso non resta che capire cosa ne pensa Zwei: non ha fatto scenate, ma è evidente che, nonostante forse abbia perdonato il fratello, ancora gli riesce molto difficile stargli accanto. Candela arriva in quel momento.

“ Scusate, ho portato Glen nella sua… “. Non finisce la frase, che incontra subito lo sguardo di Kazuma. Anche lui, che prima pareva distratto, è quasi sorpreso dello sguardo della donna: ha due occhi bellissimi, ma chi sarà mai? “… stanza…. “. Finisce la frase Candela. Accipicchia, ma quelli sono gli stessi identici occhi che aveva Kannon, il bimbo che Candela ha visto nella sua visione! O meglio, lo stesso sguardo. Coincidenza, così pensa la donna: tutti i Baskerville hanno quel bellissimo sguardo.

“ Lady Candela, vi presento mio figlio maggiore, Kazuma “. Fa Risa. Ma si accorge che entrambi sembrano imbambolati a fissarsi. Candela è la prima a riscuotersi, facendo un leggero inchino.

“ Piacere, io sono Candela, la dama di compagnia della signora Risa “. Fa educatamente. Tuttavia è ancora sconcertata: quel ragazzo è simile al bimbo che ha visto nel suo futuro, ma com’è possibile una tale coincidenza? Diva si fa avanti, guardando la madre.

“ Madre sono molto stanca, vado a riposare “. Dice solamente, e Risa annuisce. Zwei invece non fa nulla. Lui e la moglie si scambiano uno sguardo carico di tensione, e tutti i presenti lo notano. Stavolta la crisi non sarà facile da superare… 



Ta daaan! Scusatemi per l'attesa, come state? ^^ Ed eccomi qua con un nuovo, esplosivo capitolo ** Kazuma è ritornato! Su su, chi era suo fan di voi sarà felice di rivederlo :D Ve lo aspettavate? Sembra essere davvero cambiato, e sembra anche aver colpito molto Candela :) cosa ne pensate? Che succederà? Sarà un rivale per Zwei? Aspetto vostri pareri, coraggio non siate timidi! Bacioni

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Capitolo 19
*** Let's play a love game ***


È una serata piovosa a Sabrie. Sono giorni ormai che Diva ha riportato Kazuma a casa, e le reazioni dei suoi parenti sono state tra le più diverse: Ace, seppur diffidente, ha alla fine deciso di dare un’altra opportunità al fratello. La stessa cosa ha fatto Echo. Allen e Risa hanno da subito perdonato il figlio, ed oltre tutto suo padre sembra molto più sollevato da quando l’esilio del figlio è giunto al termine. Tristàn, Emilia, Gilbert, Saya e Glen hanno finalmente conosciuto lo zio che non hanno mai potuto avere accanto. L’unico che ancora non pare disposto a perdonare è Zwei: si, non ha fatto alcun tipo di scenata, e si, sta ancora riflettendo sulle parole che gli ha detto sua madre: che sia così? Che sia vero? Dopo tutto, lui stesso ha salvato Kazuma, riconoscendo che se fosse morto ne avrebbe sofferto anche lui. Che sia forse giunto il tempo del perdono? Diva invece è sola, alla finestra del corridoio. Riflette su ciò che Pia le ha detto: suo marito l’ha tradita. Si, sono passati 20 anni, ma la questione non è questa. Avrebbe anche potuto perdonarlo, se solo fosse stato sincero e fosse stato lui stesso a dirle come erano andate le cose. Invece no, le ha detto che per lui non aveva alcun senso parlarne. La mora sospira, appoggiando la testa sul davanzale e guardando la luna.” Ah, ma allora ti piace ancora osservare la luna come quando eri bambina “. Le dice una voce alle sue spalle, che la fa ridestare dai suoi pensieri. Si volta di scatto, per poi sorridere un po’.

“ Si, e tu mi hai sempre detto che la luna è la nostra porta fortuna. Mi chiedo se sia così “. Risponde lei, rivolgendosi a Kazuma, che si mette affianco a lei.

“ Non lo so, ma sono sicuro che tu non sei così pensierosa a causa della luna. Cos’è che ti tormenta? “. Le chiede lui. Diva esita un po’, ma alla fine decide di confidarsi con suo fratello. Non sa spiegare bene il perché di tutta questa fiducia, sa solo di sentire che lui la può comprendere. Da parte sua, Kazuma si trattiene dall’esprimere quello che pensa: suo fratello è stato uno stupido, perché non ha confessato la verità? Senza pensarci su abbraccia forte forte la sorella, che rimane un po’ sorpresa ma alla fine ricambia l’abbraccio, sentendosi finalmente sicura. Alla fine si lascia andare e si sfoga piangendo: perché l’amore la fa stare così male?
Qualcuno ha osservato la scena, e quel qualcuno è proprio Zwei. Stringe solamente i pugni, senza fare scenate va alle scale e va in camera sua. Butta il mantello sul letto, dopo di che si sdraia a peso morto: ora che è tornato Kazuma deve temere qualcosa? Si alza per poi andare alla finestra ad osservare la pioggia che cade, e la luna che ora è coperta dalle nuvole. In quel momento, anche Diva entra nella stanza. Lui si volta di scatto e la guarda. Diva non ricambia lo sguardo, e prende la sua vestaglia. Fa per andare altrove a sistemarsi per la notte, ma lui non riesce a tenere a freno la lingua. “ Cos’è, adesso vuoi ripagarmi con la stessa moneta? “. Chiede. Lei si ferma un istante, poi fa per andare alla porta. Ma lui è più svelto e la afferra per il polso.


“ Lasciami “. Fa solamente lei. Zwei la fa girare di scatto, per poi metterla spalle al muro. Adesso si, il suo sguardo fa quasi paura. Ma è quello sguardo che a lei è sempre piaciuto.

“ E se non ti lasciassi? Cosa fai, mi tradirai come ho fatto io 20 anni fa e quando non eravamo ancora sposati? “. Fa lui. Diva ricambia il suo sguardo con un po’ di rabbia.

“ Avresti dovuto dirmelo ugualmente! Se non sbaglio ci eravamo già baciati quando sei andato a spassartela con Pia! “. Fa per andarsene, ma suo marito aumenta la presa sulle sue spalle, quasi fino a farle male. “ Ti ho detto di lasciarmi “.

“ No, non ti lascio “. Ribatte deciso lui. La mora non sa cosa dire o fare, è combattuta: da un lato lo prenderebbe a sberle, e dall’altro quasi gli salterebbe addosso. “  Tu lo sai, vero? “. Le chiede ad un certo punto. Lei non abbassa lo sguardo.

“ So che cosa? “. Chiede. Questa suona come una sfida per Zwei, che la prende per i polsi.

“ Che tu sei solo mia. Lo sai, vero? “. La guarda, e lei ricambia lo sguardo. “ Pia per me non è mai contata niente. Sei tu l’unica che voglio “. Lei arrossisce di colpo: accidenti, perché sta usando i suoi punti deboli? Lei ha sempre adorato quel lato possessivo di suo marito, quasi ossessivo. Le fa cadere a terra la camicia da notte che tiene in mano.

“ E tu sei solo mio, stupido “. Fa lei. Come può non perdonarlo? Si appartengono, e non potrebbe restare senza di lui.

“ Allora baciami “. Ribatte l’argento che, senza pensarci e senza darle il tempo di rispondere, la bacia. Lei ricambia il bacio senza pensarci: le è mancato terribilmente in questi giorni. Non riuscirebbe a fare ancora a meno di lui, e lo stesso vale per Zwei: non riuscirebbe più a stare senza la sua Diva. Si devono staccare dopo un po’, solo per riprendere fiato. “ voglio il nostro quarto erede “. Fa lui ad un certo punto, e lei arrossisce come un semaforo.

“ Sicuro? “ chiede solamente, e Zwei annuisce.

“ Mai stato più sicuro. Così Glen la smetterà di giocare con quel pupazzo orrendo “. E ride un po’, contagiando anche sua moglie.

Arriva presto il giorno seguente, e tutti sono ormai svegli. Gli unici che non si vedono sono Zwei, Diva e Gilbert. Allen si guarda intorno. “ Risa, dove sono andati a finire Zwei e Diva? E Gilbert? “. Risa ride un po’, ma Allen non capisce cosa ci sia di buffo. La moglie lo guarda.

“ Credo che Zwei e Diva si siano riconciliati caro. Per questo non sono ancora qui “. Allen rimane perplesso, per poi incrociare le braccia.

“ Beh, e Gil? Dov’è finito nostro nipote? “. Chiede, cambiando argomento.

“ E’ andato ad allenarsi di prima mattina “. Risponde Risa. “ Dice che vuole diventare ancora più forte in vista della battaglia. Nostro nipote è un tipo in gamba “.  E sorride. Allen annuisce, la pensa esattamente come sua moglie. Lapis va in salone tranquilla quando, dopo alcune ore, fa la sua comparsa Gilbert: è bagnato fradicio e barcolla. La ragazza, allarmata, corre a soccorrerlo. Gli mette una mano sulla fronte.

“ Oh mio Dio! Gil, ma tu scotti! “. Fa preoccupata. Lui la guarda con un mezzo sorriso, lo stesso identico di suo padre.

“ Ti preoccupi per me? Grazie, ma non è necessario “. Fa cercando di ostentare sicurezza, ma è costretto a sorreggersi nuovamente a lei prima di cadere. Lapis lo guarda.

“ Stupido, non fare l’eroe. Ma dico, cosa ti è venuto in mente di allenarti sotto questa pioggia battente? “. Gli chiede togliendogli il mantello bagnato, per poi mettergli una coperta. Lui la osserva.

“ Io mi alleno anche in situazioni ben peggiori di questa. Sono un Baskerville, non scordarlo “. Lei lo guarda con aria di rimprovero.

“ Bah, prima di essere un Baskerville sei una persona. E se ti ammali non potrai allenarti comunque, perché te lo impedirei personalmente “. Fa asciugandogli i capelli con un asciugamano. Lui la guarda: è bellissima, e oltre tutto dolcissima. Non sembra nemmeno essere la figlia di Kevin e di Bianca! La ragazza finisce di asciugargli i capelli di li a poco. Appoggia l’asciugamano, e lui le prende la mano gentilmente seppur deciso. A quel contatto lei arrossisce, ma ciò che la manda letteralmente a fuoco è lo sguardo determinato di lui. “ Che… fai? “. Chiede la bionda. Lui si alza per guardarla meglio.

“ Voglio solo farti provare una cosa “. Le dice. Lapis non capisce, ma il giovane appoggia le labbra su quelle di lei, baciandola dolcemente. La ragazza sgrana gli occhi sconcertata, ma dopo un po’ ricambia il bacio, mettendo una mano tra i capelli di lui, che sono ancora bagnati. Si staccano dopo un po’, per riprendere fiato. Lei è rossissima, mentre lui ha lo sguardo sicuro, come se si fosse preso un trofeo. Anche in questo è identico a suo padre, non c’è che dire.

“ Cosa? Perché… “. Mormora lei. “ Se era uno scherzo è di pessimo gusto! Non si gioca con i sentimenti di una donna “. Fa solamente. Gilbert la osserva, da prima un po’ interdetto per la sfuriata, per poi mettersi a ridere.

“ Credimi Lapis, tu sei l’ultima donna con cui giocherei “. Lei non dice nulla, ma lo fa appoggiare di nuovo a sé.

“ Avanti principino, andiamo. Ti devo portare a letto. Sei bagnato fradicio, hai bisogno subito di cambiarti e riposare. E guai a te se ti vedo allenarti di nascosto “. Lo guarda, e lui decide di provocarla ancora.

“ Vuoi venire tu a farmi compagnia a letto? Mi annoierò tutto solo “. E ride, vedendo l’espressione di lei, che passa da un bianco cadavere a un rosso semaforo.

“ Insomma, sei un vero scemo! “. Fa lei in imbarazzo, e lui continua a ridere. Lei lo guarda dopo un po’. “ Su, va a farti quel bagno. Io ti aspetto qui fuori “. Gilbert decide di ascoltarla, e pensa che quella ragazza è proprio interessante…


Oh, Zwei è sempre così passionale, non trovate? *_* finalmente lui e Diva si sono riconciliati. Lapis e Gilbert stanno facendo conoscenza, e lui pare proprio sfacciato come suo padre :D che succederà adesso? E che farà Kazuma? Si sta avvicinando di nuovo a Diva, che succederà? Cosa succederà nei prossimi capitoli? Aspetto vostre recensioni, coraggio ** baci baci

Cayetana

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Capitolo 20
*** ricordi dolorosi ***


La pioggia continua a cadere a Sabrie, ormai sono due interminabili giorni che non smette. Kazuma e Zwei sembrano ai ferri corti, ma almeno non si saltano al collo, il che è già abbastanza per il resto dei familiari. Il piccolo Glen cresce e, man mano che passa il tempo, diventa la copia di suo padre in tutto e per tutto, ma pare avere un grande attaccamento con sua madre, e questo l’hanno notato tutti. Candela non fa altro che pensare alla visione che ha avuto, e continua a chiedersi chi diavolo sarà il padre di Kannon. Allen invece è solo, e pare sia pronto per uscire. Prende la spada ed il mantello ed esce dopo alcuni minuti. Passa la foresta oscura, arrivando al confine tra Sabrie ed il Monte Esilio, dove trova una lapide. Lui stesso l’ha fatta mettere, e c’è la data: quello stesso giorno di 20 anni prima. Si, il giorno in cui morì Kevin, suo fratello maggiore. Anche se in tutti questi anni non l’ha dato a vedere, per lui fu un grave colpo dover combattere contro il suo stesso fratello, sangue del suo sangue, nonostante la sua innata crudeltà. Nonostante il suo tradimento e tutto ciò che ha fatto. Una parte di Allen soffre  molto per quella perdita. Non ha potuto dare sepoltura a Kevin, allora ha messo quella lapide ai confini del regno. Nessuno sa questa cosa, solamente lui. Nonostante la pioggia, lui non ha un ombrello, e la pioggia scorre sui suoi lunghi capelli ametista. Riflette. Pensa a quando lui e Kevin erano ancora uniti, come due fratelli.

Sabrie, 1763 anni prima.

Un bimbo dalla chioma viola sta piangendo disperatamente. A terra il suo gelato preferito. Gli è scivolato dopo che, generosamente, la governante glielo aveva portato, ovviamente di nascosto di suo padre o sicuramente l’avrebbe frustata perché – a sua detta – stava viziando suo figlio. Il piccolo continua a piangere disperatamente, mentre un ragazzo che avrà 14 anni più di lui lo raggiunge, guardandolo. Il bimbo, che avrà circa 5 anni, corre da lui e lo abbraccia. “ Kevin! Mi  caduto il gelato che mi aveva portato la governante! A me piaceva tanto! E ora non potrò più mangiarlo! “. Continua a piangere. Il ragazzo dai capelli argento sospira, per poi prendere in braccio il bimbo.

“ Allen, cosa ti ho detto? Non devi strillare così, altrimenti papà ti punirà. Sai com’è fatto “. E abbassa lo sguardo. Il piccolo Allen lo nota. Si attacca al fratello per non cadere.

“ Fratellone, ma papà ti fa sempre tanto male quando siete da soli? “. Chiede con l’innocenza tipica dei bimbi. Kevin lo guarda.

“  non pensare a questo. Senti, cosa dici se adesso andiamo di nascosto a prenderti un gelato? Papà non lo saprà mai “. Al più piccolo si illumina lo sguardo di felicità, ed abbraccia forte il maggiore.

“ Ti voglio bene fratellone! Se papà ti fa male chiamami, che lo sgrido io! nessuno fa male al mio fratellone “. Dice coraggioso. Kevin sorride un po’.

“ promesso. Ti voglio tanto bene anche io, lo sai vero? “. Il bimbo fa un cenno affermativo con la testa. “ Adesso però non fare rumore, o ci scoprono “. Conclude il maggiore, per poi fuggire da palazzo scavalcando il cancello. I due fratelli tornano molto tardi, e purtroppo Allen pare essersi fatto male a una caviglia. È scivolato, slogandosela. Per proteggerlo, anche Kevin si è sporcato tutti i vestiti, cadendo a terra insieme a lui. Il piccolo lo abbraccia forte, ma qualcun altro ha scoperto i due fratelli. Capelli blu notte ed occhi dello stesso colore. Occhi che non sembrano trasmettere amore, ma crudeltà.

“ Kevin, cos’hai fatto? Dove diavolo hai portato tuo fratello?! Lo sai bene che non deve uscire da palazzo, gliel’ho proibito “. Kevin appoggia Allen a terra e stringe leggermente i pugni.

“ Ma padre! Allen è così piccolo! Non si può privarlo di tutto solo perché porta il cognome Baskerville! “. Fa appena in tempo a ferire la frase che gli arriva una sberla. Non cade a terra, ma fa molto male. Effettivamente, pensa, affrontare Rin Baskerville in quel modo non è proprio una buona idea. Però non è riuscito a stare zitto. E questo suo padre non lo accetta: i suoi figli devono solo essere sottomessi e ubbidienti, e guai a loro se osano trasgredire le regole. Prende per i capelli il figlio maggiore.

“ Sei la vergogna della famiglia! Alla tua età dovresti già avere una forza superiore alla mia, invece sembri un moccioso alle prime armi, ma non ti vergogni? Se non migliorerai puoi scordarti di essere mio figlio. E guai a te se porti fuori di nuovo Allen senza permesso, capito?! “. Grida, ma Kevin non pare starci, non stavolta. Guarda suo padre con aria di sfida.

“ E se io fossi già più forte di voi, eh padre? Se io stessi solo nascondendo la mia forza? “. No, non doveva provocarlo così, pensa Allen. Sa bene che suo padre può essere implacabile, specialmente se lo si sfida così apertamente. E infatti Rin prende quella frase per una sfida. Picchia il figlio maggiore sotto gli occhi del più piccolo, che rimane shoccato dalla visione.

“ Sei più forte di me, dici? No! Tu non sei ancora niente, e mai lo sarai, mio caro! Sei appena la mia ombra! E osi pure sfidarmi?? “. Lo picchia ancora. Allen è sconvolto, ma perché suo fratello non si difende? No, se continua così suo padre lo ammazza! E lui non vuole permetterlo. Si mette in mezzo senza pensarci un secondo, prendendo una forte sberla. Abbraccia forte forte il suo fratellone, che sta sanguinando a forza di botte. “ Allen, un giorno capirai perché lo faccio, perché picchio così tuo fratello. Presto succederà anche con te se continui così “. Gli dice suo padre, ma Allen scuote la testa.

“ Non mi interessa! Lasciate in pace il mio fratellone! “. Piange, riuscendo al momento a proteggere Kevin dalla furia del padre. Si è sporcato del suo sangue, ma la cosa non importa. Lo guarda. “ Te l’avevo detto che ti avrei protetto io. non preoccuparti, andrà tutto bene “. Mormora il più piccolo. Si, quel giorno aveva salvato la vita a Kevin, senza dubbio.

Poi successe quello che successe: Kevin si vendette alle forze oscure, suo padre gli tolse il trono e i resto della storia è noto oramai. Allen ha sempre pensato che una buona parte di responsabilità per il cambiamento di Kevin fosse di suo padre e dei suoi continui maltrattamenti: se solo avesse avuto un atteggiamento differente con i suoi figli, sicuramente a loro volta anche loro lo avrebbero avuto con i loro eredi. Invece li ha fatti crescere nella paura e nel terrore finchè un giorno, stanco di tutto questo, lui stesso non decise di porre fine a tutto questo, spodestando Rin Baskerville. Tutti lo diedero per morto: la sua spada è ancora conficcata nel suo cuore, ed il suo corpo è ancora al vecchio castello nella vecchia Sabrie, e mai nessuno si è azzardato ad andare a controllarlo. E la domanda sorge spontanea ad Allen: e se suo padre fosse vivo? Cosa accadrebbe in quel caso?

“ Allora è qui che vieni sempre. Perché non me l’hai mai detto? “. Chiede una voce di donna. Allen si volta, e vede la moglie. Rimane sorpreso: ma come l’ha trovato? Lei gli si avvicina, mettendogli un ombrello sulla testa. “ Ti ho seguito. È da molto che mi sono accorta che ti recavi sempre al confine, ma non ne capivo la ragione. Adesso si però “. E guarda quella lapide. Anche lei ha sofferto tanto per la morte di Kevin, nonostante tutto quello che le ha fatto passare e ciò che ha fatto alla sua famiglia, al suo stesso figlio. Sin da quando si fidanzò con Allen non le rese la vita facile, anzi tutt’altro. Non prese bene la sua decisione di restare accanto al minore. Voleva essere lui la scelta di Risa, voleva sposarla lui. Ma lei rifiutò e, avendo libera scelta su chi sposare, decise di stare con Allen. Dopo l’ennesimo litigio con Kevin, entrambi decisero che non era il caso di invitarlo alle loro nozze, per evitare scenate di gelosia. M questo non bastò a fermarlo: nei giorni a venire, l’unico scopo di Kevin diventò farle pagare quel rifiuto. Aspettò il momento giusto, ed approfittò di lei mettendola incinta del suo erede. Un legame indissolubile, un figlio. E da li per lei iniziò un vero calvario: mesi fatti di paura, temeva una ripicca da parte del fratello, o che potesse far male al bambino che sarebbe nato. Nove mesi dopo, lei ebbe due gemelli: Zwei e Noise. La piccola morì alla nascita, mentre Zwei sopravvisse. E quello stesso giorno Kevin lo rapì. Lo portò vi a Risa senza nemmeno permetterle di vederlo nei suoi primi anni di vita. Disse che l’avrebbe cresciuto lui, come si conviene ad un vero Baskerville. Che se fosse stato con lei ed Allen sarebbe diventato un rammollito perdente. Stava cambiando. Non era più il Kevin che tutti conoscevano. Stava diventando cinico, crudele e freddo. La copia del loro padre. Forse tutti quegli anni di maltrattamenti da parte di Rin, tutte le violenze subite, l‘hanno cambiato fino a quel punto? Forse il fatto di non essere più l’erede al trono l’ha cambiato?  È veramente solo la questione del potere ad averlo fatto cambiare fino a quel punto? A volte si è sentita colpevole. Ma che ci può fare? Che ci poteva fare se quello che leggeva nel suo cuore non gli piaceva? Non poteva certo sposarlo mentre era innamorata di Allen, non sarebbe stato giusto. Ha sempre provato compassione per suo fratello: vivere da esiliato non deve essere stato facile, e oltre tutto sentendosi un mostro essendo stato accidentalmente sfigurato da Allen. Però non giustifica in alcun modo i suoi atti: vendersi alle tenebre non è stata la soluzione giusta. E nemmeno attaccare il proprio fratello lo è stato. La rosa abbraccia il marito, che ricambia l’abbraccio. “ Allen, tu non hai sbagliato nulla con Kevin. Non si può salvare chi non vuole essere aiutato. Hai fatto quello che potevi “. Cerca di confortarlo, percependo il senso di colpa che ancora oggi suo marito sente. Anche se on lo ammetterebbe mai.

“ E se non l’avessi esiliato? Se avessi provato a capirlo? Insomma, io gli ho tolto un occhio, e… “. Le parole gli si interrompono, e sua moglie lo guarda.

“ Tu non hai niente da rimproverarti. Fu un terribile incidente: Kevin ti aggredì, e tu ti difendesti. Non gli hai certo tolto l’occhio di proposito. Niente giustificherebbe mai ciò che ci ha fatto: ha rapito Zwei alla nascita, facendolo impazzire. Ha distrutto la famiglia, ci ha attaccati con il solo scopo di ucciderci. Tu hai difeso la tua famiglia, e questo ti fa onore, ricordalo “. Fa lei. Le parole di Risa sembrano dare coraggio ad Allen, che guarda nuovamente quella lapide senza dire nulla, ma con tutt’altro sguardo: si, è vero. Non è colpa sua ciò che è successo, deve riuscire a fare pace con sé stesso. Deve assolutamente riuscire, per il suo bene prima di tutto. 

Quanto tempo era che volevo fare un capitolo con i ricordi di Allen sulla sua infanzia *_* allora? Cosa ve ne pare? Vi piace questo nuovo capitolo? Solo ora il nostro ex re dei vampiri mostra la sua sofferenza per la morte del fratello, un dolore che si porta comunque dietro da 20 lunghi anni. Ora la sua Risa gli sta accanto in questo momento difficile, ed entrambi stanno cercando di superare il dolore. Che dire? Aspetto come sempre vostri pareri, ringraziando in anticipo chi recensisce, legge e mi segue :) alla prossima, baci baci

ZAZUNE 

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Capitolo 21
*** I'll be here by your side, no more fears no more cry ***


Sabrie, 1763 anni prima.

Una bellissima donna dai lunghi capelli mogano si aggira per il castello dei Baskerville. Si ferma ad una delle finestre, sospirando pesantemente. È bellissima, ed ha degli occhi meravigliosi, color del ghiaccio. Ma il suo sguardo è indecifrabile, sembra trasmettere solo un grande gelo. Che sia lo stesso gelo che alberga nella sua anima? Non è dato saperlo, si sa solo che in questo momento pare pensierosa. Improvvisamente, mentre è immersa nei pensieri, si volta di scatto, come se si sentisse richiamata. E si trova davanti una bimba dai capelli color azzurro acqua e dagli occhi azzurri e dolcissimi. Ha circa 10 anni. Quella bimba si chiama Bianca Baskerville, ed è sua figlia. “ Piccola, cosa fai sveglia a quest’ora della notte? “. Le domanda quasi freddamente la donna. La bimba si attacca alle sue gonne, e lei la guarda: è sua figlia, sangue del suo sangue. La sua piccola Bianca. Ma al tempo stesso è anche a figlia di Rin, suo fratello maggiore, e colui che l’ha fatta tanto soffrire in tutti questi anni. Mai una parola d’amore, mai un gesto d’affetto, niente. Solo crudeltà e cattiveria sia verso di lei che verso i figli. Ha il coraggio di picchiarla se lei va a curare Allen o Kevin dopo che lui li massacra di frustate o di botte. Dice che devono sbrigarsela da soli, che sono uomini e non bambini. Che devono diventare due eredi perfetti, senza l’aiuto di nessuno. E se lei osa trasgredire sono botte. E lei non ha mai reagito, non ci è riuscita. Non ha il coraggio. Si è fatta forza nel crescere i suoi figli, ma ha sempre mantenuto quella freddezza, quella distanza tra lei e loro. Ma con la piccola Bianca tutto è diverso. Lei è l’ultima nata, e pare essere la più innocente, la più dolce tra tutti i suoi fratelli. Lei non ha mai permesso a suo marito di toccarla neppure con un dito. Beh, non che a lui interessasse: non gli sono mai importate le sue figlie femmine, se non per prometterle in spose a qualcuno e mantenere alto il nome dei Baskerville. Con Risa fu una rarità: decise di lasciare decidere a lei chi dei suoi fratelli sarebbe stato suo marito, e solo di recente la giovane ha scelto Allen. Si sposeranno a breve. A quel punto, Bianca fu promessa in sposa a Kevin, non appena raggiungerà l’età da matrimonio. La donna prende in braccio la figlia, che si attacca al suo collo: per lei la sua mamma è un idolo, la adora. Nonostante la sua freddezza, lei sa leggere sin nella sua anima, sa che le vuole bene. E un giorno vuole essere come lei: bella e irraggiungibile, fredda ma allo stesso tempo dolce con i suoi figli, a differenza della madre che raramente dimostra il suo affetto con le parole.

“ Madre, un giorno io voglio essere come voi “. Sussurra la bimba appoggiandosi alla mamma. Juri Baskerville guarda negli occhi la piccola, e le scosta la frangetta dagli occhi.

“ Scappa piccola Bianca. Devi scappare da questa famiglia. Voglio che fuggi, e che trovi la tua felicità. Non devi sposare Kevin se non vuoi “. Bianca la guarda per poi scuotere il capo.

“ il fratellone Kevin in fondo è buono, lo so. Riuscirò a renderlo dolce e gentile, sarà la mia missione. Gli starò vicina qualunque cosa accada, come una brava moglie. Come fate voi con papà “. E sorride. Juri la stringe di più, per poi portarla nella sua stanza. Una volta che la piccola Bianca si è addormentata, sua madre esce dalla sua camera, ma si imbatte in suo marito, Rin.

“ Che ci fai in camera di Bianca? Ma quante volte te lo devo ripetere?! I nostri figli devono imparare ad affrontare la vita da soli! Devi smetterla di continuare a coccolarli e viziarli! “. È già nervoso, ancora prima che lei parli. Lo sguardo di lei si è indurito subito, recuperando la sua freddezza.

“ Non ho voglia di litigare ancora con te. Lasciami andare, sono stanca “. Dice semplicemente, ma lui la afferra per il polso, arrabbiato. Lei non può fare a meno di fare una leggera smorfia di dolore: la presa è talmente forte che sembra che suo marito voglia spezzarle il polso!

“ Devo ricordarti che tu sei solo una donna? Sono io che comando. Tutto qui mi appartiene, anche l’aria che respiri. Anche tu mi appartieni. Potrei decidere in qualunque momento di togliertela, questa vita “. La guarda con un briciolo di pazzia nel suo sguardo – lo stesso sguardo di Kevin -. Lei si innervosisce e si libera di quella presa. Dopo tutto è anche lei una Baskerville, un minimo di forza l’ha ereditata dai suoi genitori, i fondatori di Sabrie. A quelle parole, lei sente l’esasperazione crescere.

“ Fallo allora, cosa aspetti? Tanto non mi hai mai amata, sono sempre e solo stata un giocattolo per il grande Rin Baskerville, o sbaglio?! “. Lo affronta senza paura, un’atra al suo posto sarebbe fuggita. Lui la fulmina con lo sguardo, per poi afferrarla per il collo, tanto forte che a lei manca subito l’aria.

“ Cara, tu non mi conosci. Io potrei davvero ucciderti. Stringere le mani su questo bel collo, così bianco e puro. Ma se lo facessi poi come farei senza la mia Juri? “. La prende in giro, di sicuro è così. Lei sa che a lui non importa nulla di lei, altrimenti l’avrebbe dimostrato prima. Sente l’aria che manca, si sente perduta. Accidenti, se continua così finirà veramente per morire. Sarebbe veramente capace di ucciderla? Suo marito, suo fratello maggiore, sarebbe in grado di ucciderla, solo per dimostrare che è sua? Solo per dimostrare che solo lui ha il diritto di decidere per lei, persino quando sarà il momento della morte?

“ Mollami… Non respiro più… “. Riesce a sussurrare lei. No, non vuole morire adesso. Le parole di prima sono state dettate dalla disperazione, ma lei vuole vivere. Vuole vivere per i suoi figli, restargli accanto anche sembrando fredda ed anaffettiva. “ Lasciami!! “. Si innervosisce poi. La presa sul suo collo pare diminuire un po’, e lei riprende a respirare, seppur molto male. È riuscita a reagire e a spingere suo marito, che sembra essere stato preso di sorpresa dal gesto di Juri. Ride in modo sadico, quasi isterico. O forse quasi a disprezzare qualcosa? Si, pare una risata tra l’ironico e l’isterico. Juri porta una mano al collo, cercando di respirare: è la prima volta che rischi veramente di essere uccisa da suo marito. L’ha picchiata tante volte, anche davanti ai figli. Ma mai ha cercato di ucciderla. E ora che ha da ridere?

“ Juri, non credevo che avresti avuto il coraggio di reagire. Adesso meriti una punizione “. Le dice continuando a ridere. Lei non trema, si limita a riprendere fiato. Rin le si avvicina, bloccandola con il solo sguardo. “ Ho una maledetta sete… “. Dice dopo un po’ il re di Sabrie. Juri capisce le sue intenzioni e fa per spostarsi, ma lui è più svelto e la mette spalle al muro. “ Voglio il tuo sangue “. Le dice, e per la prima volta anche lei sente paura, una paura che scorre nelle vene e si insinua in tutto il corpo. Non fa in tempo a dire niente, perché un dolore acuto al collo la fa ammutolire. Quasi cade in ginocchio. Sente il sangue defluire dal suo corpo, è costretta quasi senza accorgersene ad attaccarsi a lui per non cadere a terra. La scena però, è stata osservata per intero dalla piccola Bianca. La bimba infatti, non avendo sonno, aveva deciso di uscire dalla stanza, ma si era bloccata di colpo sentendo la violenta discussione dei suoi genitori. La piccola trema, si nasconde dietro lo stipite della porta e piange: ma perché suo papà è così cattivo con la sua mamma? Eppure lei non ha fatto niente di male! La piccola Bianca non riesce a comprendere perché suo padre sia così cattivo. Ma decide una cosa: lei sarà come la sua mamma, ma non farà il suo stesso errore. Non si sottometterà, ma salverà Kevin dalle Tenebre del suo cuore, quelle Tenebre che lei ha sempre percepito nell’animo di suo fratello…

Bianca si sveglia di colpo. È sdraiata nel suo letto, ha avuto l’ennesimo incubo. L’incubo della sua vita precedente, di quando lei era ancora buona, grata alla vita, solare e gentile con tutti. Quella vita che vorrebbe con tutto il cuore scordare. Ora lei è una nuova Bianca, una nuova donna: le è stato portato via l’amore della sua vita, e questa è una cosa inaccettabile. Non le resta altro che vendicarsi, deve scordare quello che vide da bimba, quello che provò. La sua promessa stessa va dimenticata: lei non deve più salvare Kevin dalle Tenebre del suo cuore, perché ormai vi è sprofondata anche lei, e da moltissimi anni.
Pia si trova sola alla torre, nella stanza dove si trova il vero corpo di Kevin. Sta riflettendo su ciò che accadde 20 anni fa, sulla loro ultima conversazione.

Sabrie, 20 anni prima.

Pia e Kevin sono rimasti da soli, e la donna è in apprensione: teme che presto i Baskerville arriveranno e la uccideranno per il suo tradimento. Pensa a tutti i suoi sentimenti: è sempre stata innamorata di Zwei, ma prova anche dei forti sentimenti per Kevin, questo è innegabile. Lui le ha letteralmente salvato la vita, o se la sarebbe tolta, dopo la vergogna subita: usata ed abbandonata da quel bastardo di un principe per cui ha perso la testa. Improvvisamente, qualcuno la abbraccia da dietro, e lei lo riconosce subito e si rilassa. “ Signore, credevo che foste alla sala del trono “. Dice la bionda. Lui si limita a guardare nella stessa direzione di lei, oltre quelle finestre.

“ Infatti ero li “  dice lui. “ Ma sono tornato indietro. Avevo voglia di vederti “. Caldo. Lei sente caldo, e mette una mano su quella di lui. “ La battaglia è imminente. Ma qualunque cosa succeda, voglio che tu sia al sicuro. Non permetterò che ti uccidano “. Conclude lui. La donna rimane sconcertata. Guarda Kevin per qualche istante, e lui ricambia lo sguardo. “ Non ti farò combattere in questa battaglia. Dopo quello che c’è stato tra di noi, mi sono accorto di non poter permettere che tu muoia. Scapperai prima della battaglia finale, e questo ti aiuterà “. Le mette un fermaglio a forma di rosa nera. “ Qui c’è una parte dei poteri delle Tenebre. ti proteggerà da qualunque attacco e da chiunque provenga “. Lei lo abbraccia per istinto, ed una strana sensazione la prende: che il suo signore sappia già l’esito della battaglia, ancor prima di combatterla? 


Et voilà :) Dopo i ricordi di Allen, era il turno di quelli di Bianca e Pia! Cosa ne pensate? Che idea vi siete fatti? Da quello che si intuisce, anche Kevin e Bianca soffrirono molto a causa del padre, crudele e spietato anche con i suoi stessi figli e con la moglie. Forse ancora peggio di Kevin, voi che dite? Mi rivolgo soprattutto ai fan che mi seguono sin dalla prima storia e che quindi conoscono anche Kevin :3 Coraggio, ditemi il vostro parere, sono curiosissima :) Bacioni

Zazune

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Capitolo 22
*** Ardente come la passione ***


Sono trascorsi alcuni giorni, e nella più assoluta calma. Nessun attacco nemico, nulla. Tutto è tranquillo, quasi troppo. Diva è sola in salone, e riflette su quanto ha visto al castello oscuro: non solo il vero corpo di suo zio, - e in uno stato alquanto disgustoso, pensa lei -, ma anche Alexis ancora viva e vegeta, ma tenuta in un profondo stato di coma, probabilmente a opera di Bianca. La ragazza è così pensierosa che non si accorge di suo marito, che la sta fissando da un po’. Ci riflette un momento prima di attirare la sua attenzione: è proprio bella con quell’aria così assorta. Però è curioso: cos’è che la sta turbando così tanto? “ Pensierosa? “. Le domanda lui ad un certo punto. Diva si volta e lo guarda un momento, per poi annuire.

“ un po’… “. Mormora solo. Zwei si mette seduto accanto a lei, mettendole un braccio intorno alle spalle.

“ Che cosa c’è? Non dirmi che è a causa del traditore, perché stavolta giuro che lo picchio “. Diva fa cenno di no, per poi guardare il marito.

“ Non riesci proprio a perdonarlo, nonostante tu stesso l’abbia salvato 20 anni fa… “ è una domanda o un’affermazione? Zwei riflette un momento, prima di darle una risposta.

“ Si era alleato con mio padre e mi ha quasi ucciso colpendomi con la sua lancia, e sai cosa? Queste cose gliele avrei potute perdonare, con il tempo. Come hai detto, sono stato io stesso a salvarlo dall’abisso, dopo tutto nelle nostre vene scorre una parte dello stesso sangue “. Diva rimane sorpresa dalle parole di suo marito, però lascia che continui la frase. “ ma quello che mi fa più rabbia, quello che non gli perdono, è quello che ha fatto a te e, soprattutto, al nostro Gilbert. Ordinò a Pia  di pugnalarti, solo per uccidere un bambino innocente che, a loro detta, era il colpevole di essere frutto del nostro tradimento. E oltre tutto è in parte colpa sua se Alexis è morta. Se solo quella dannata battaglia non ci fosse mai stata… “. Non finisce la frase che Diva lo guarda, per poi decidere di parlare.

“ Zwei… Alexis è viva, ne sono sicura. Quando sono andata al castello oscuro, alla Torre ho trovato il suo corpo, ed era in coma “. Non fa in tempo a finire la frase, perché qualcuno ha sentito la frase, e quel qualcuno è Ace: ha appena finito di parlare al figlio Tristàn dei sospetti di Candela, ed ora sua sorella se ne esce con questa storia? “ Ace… “. Sussurra solamente la principessa. Ad Ace è caduta Artemis, che cadendo fa un gran rumore.

“ Hai detto… che Alexis è viva? Che la zia la tiene prigioniera? “. Non è arrabbiato, anzi tutt’altro. Sembra quasi che la speranza si sia riaccesa in lui.

“ Si. Ho trovato il suo corpo, è al castello della zia “. Ad Ace i riaccende una strana luce negli occhi. Pare la speranza, la voglia di vivere e di lottare per qualcosa in cui crede. Raccoglie Artemis, determinato.

“ Ed è li che la cercherò. La porterò via da quel posto al più presto “. Dice solamente. Non gli importa quanto ci vorrà, non gli importa se sua moglie è in quello stato di coma: ci volessero 1000 anni, lui la risveglierà, e la riporterà a palazzo. E starà con lui ed i loro figli, come sarebbe dovuto essere sin dal principio.

Tristàn e Saya sono insieme nel roseto di Ace. È tutto il tempo che si stanno limitando ad osservare solamente la luna, senza parlare. Dopo un po’, è lui che finalmente prende parola. “ Senti cugina, posso farti una domanda? “. Le chiede solo. Saya annuisce, e lui prosegue la frase. “ Secondo te, i sospetti di Lady Candela sono veri? Mia madre potrebbe essere ancora viva? “. Saya riflette un po’, poi risponde al cugino.

“ La morte di zia Alexis è sempre stata avvolta dal mistero. Mio zio non me ne ha mai parlato molto. Però se fosse viva sarebbe un bene, no? Tu ed Emilia la potreste conoscere “. Ma vede immediatamente che lo sguardo di Tristàn si fa cupo. Il ragazzo sposta lo sguardo altrove, ma Saya capisce che qualcosa non va. “ Cugino, tutto bene? “. Chiede. Lui guarda altrove.

“ Non so se avrei il coraggio di guardare mia madre in faccia dopo che… dopo che a causa della mia nascita è stata data per morta. Se Bianca l’ha rapita sono in parte responsabile “. Fa il giovane. L’argento lo osserva, per poi incrociare le braccia.

“ Vuoi un altro pugno o la smetti di dire cretinate? “. Chiede, sorprendendo il moro, che la guarda. “ dare alla luce te ed Emilia fu una libera decisione di mia zia. Fu un atto d’amore. Quindi guai a te se ti sento ancora dire certe cavolate del tipo che non dovresti essere nato o cose simili, chiaro? “. Non ammette repliche. Tristàn fa mezzo sorriso, e finalmente Saya si rilassa un po’.

“ Cugina io ho fame, e tu? “ chiede ad un certo punto lui. La ragazza annuisce, anche a lei è venuta una certa fame. I due cugini decidono di andare di nascosto nelle cucine. Tristàn trova il barattolo della marmellata, e Saya fa per  prenderlo, provocando però le risate del cugino, che pare divertirsi vedendola così impacciata. La principessa sbuffa e, mentre gesticola, urta accidentalmente il sacchetto della farina, che finisce dritto in testa al povero Tristàn, che si ritrova i capelli completamente tinti di bianco! Il ragazzo tossisce un po’, mentre Saya arrossisce di vergogna.

“ Oddio scusami, sono un disastro “. Fa la giovane, avvicinandosi e cercando di pulirgli i capelli.

“ Accidenti principessina, ma non potevi stare attenta? Ora sicuramente tutti si accorgeranno che siamo stati in cucina “. Protesta il più grande. Lei continua a pulirgli il viso, scostandogli la frangia dagli occhi. Accipicchia, solo ora si rende conto di quanto suo cugino sia bello! Gli mette una mano sul viso, e lui non capisce dove voglia esattamente andare a parare. Saya da parte sua, si sente strana: ha una dannata voglia di fare una cosa, ma ha paura che lui possa arrabbiarsi. Continua a cercare di pulirgli i capelli dalla farina. Sono dannatamente vicini, forse troppo. Fatto sta che lei non si trattiene più, ed appoggia dolcemente le sue labbra su quelle di lui. Tristàn rimane sorpreso da questo: Saya lo sta baciando? A lui cade a terra il tovagliolo che stava tenendo tra le mani poi, preso da un impulso irrefrenabile, ricambia il bacio, facendo finire la ragazza contro il muro. Si staccano per riprendere fiato, e lei gli prende la mano e lo guarda.

“ Seguimi “. Sussurra solo, per poi portarlo con sé fino alla sua stanza. I corridoi sono completamente bui, e lui ancora non è entrato. La guarda.

“ Saya, sei sicura? “. Le chiede, intuendo le sue intenzioni. Lei annuisce.

“ Per una vita mi sono comportata da brava ragazza ubbidiente e giudiziosa. Per una volta al diavolo le regole. Io ti voglio, e credo che sia lo stesso per te “. Gli dice sincera. Rassicurato da quelle parole, stavolta è lui a baciarla, mentre lei lo trascina nella sua stanza. Cadono entrambi sul letto, senza interrompere il bacio. Stavolta lei aspetta che sia Tristàn a fare una mossa, deve dimostrarle che la vuole davvero. E non appena lui inizia a slacciarle il vestito, anche lei inizia a togliergli la giacca e la camicia, per poi interrompere il bacio un momento. Si guardano, e lei si morde leggermente il labbro. “ Vuoi che rompa il sigillo sui tuoi poteri? “. Gli chiede di colpo. Tristàn, preso dall’enfasi del momento, annuisce quasi senza pensarci. Saya non esita più, e lo morde, bevendo il suo sangue, mentre lui finisce di toglierle il vestito. Lei si stacca dal suo collo dopo un po’, e con la mano pulisce la bocca sporca di sangue. Tristàn sente una nuova forza in lui: è la forza dei Baskerville che riprende a scorrere nelle sue vene. Guarda Saya, per poi sussurrarle di avere sete di sangue. Lei, capendo la situazione, gli dice di morderla a sua volta, così il loro legame sarà inscindibile. Il ragazzo accetta e, per la prima volta in vita sua, morde una persona. Nel frattempo anche lei finisce di spogliarlo, e sente sempre più di essere pronta. Sente che è ciò che vuole, essere sua. Non ha paura, anche se sa che all’inizio potrebbe fare male. Tristàn sente che è pronta e, guardandola, la fa finalmente sua. Sulla faccia di Saya compare da prima una smorfia di dolore, ma è seguita poco dopo dal piacere. Il piacere di essere finalmente del ragazzo che ama. Il mattino seguente, il primo a svegliarsi è proprio Tristàn. Guarda accanto a lui, e vede Saya dormire come un angelo. È bellissima. Le accarezza la chioma argento, e riflette: non si sarebbe mai immaginato un epilogo simile tra lui e sua cugina. Ora hanno un legame inscindibile, il legame di sangue. Lei ora è la sua principessina, la deve proteggere a tutti i costi, anche se lei dice di essere forte e che non le serve protezione. Di li a poco, anche Saya si sveglia. Sorride un po’. “ Ciao mio principe “. Dice solamente, appoggiandosi a lui.

“ Ben svegliata principessina mia “. Le risponde lui. Saya lo abbraccia. “ Di un po’… credi che tuo padre mi ammazzerà quando saprà quello che abbiamo fatto? “. E ride, contagiando Saya.

“ papà è gelosissimo di me, ma non penso che ucciderà suo nipote “. E ride ancora.” Ti amo “. Dice poi, sorprendendo il ragazzo, che però le risponde subito.


“ Ti amo anche io principessina “. Le dice accarezzandole i capelli. 

Oooh *_* la prima volta di Saya, che ne pensate? Vi aspettavate che sarebbe accaduto con Tristàn? E Zwei? Come prenderà la notizia? E soprattutto perdonerà o no Kazuma? Su su voglio sapere che ne pensare, coraggio ** Aspetto come sempre vostri pareri e recensioni, a presto con il capitolo 23 :* Kiss Kiss

ZAZUNE

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Capitolo 23
*** Decisione finale ***


È appena spuntata l’alba a Sabrie. Il sole sta ancora sorgendo, ed al castello gli unici ad essere svegli sono Zwei, Diva e Tristàn. Saya si è appena riaddormentata, ed il ragazzo decide di lasciarla riposare tranquilla e di andare ad allenarsi un po’: non riuscirebbe più a restare a letto nemmeno se lo volesse, sente una stranissima forza scorrergli dentro. Deve essere senza dubbio la forza della sua famiglia, dei Baskerville. Per puro caso anche Zwei e Diva passano di li, e lui si accorge subito che qualcuno sta uscendo dalla stanza della figlia. Diva è tranquilla, ma Zwei si agita subito. “ Diva! Diva, chi è quello?! “. Ed indica il giovane. Lei ride un po’. 

“ Marito, non riconosci più nostro nipote Tristàn? “. E ride ancora, divertita: quando si tratta della sua Saya, è proprio vero che anche il principe dal cuore di ghiaccio diventa iper protettivo, non c’è che dire. Zwei la guarda un po’ tra il perplesso ed il sospettoso, per poi andare dal nipote. Diva lo segue e pensa che i casi sono due: o Tristàn prenderà un pugno per essere entrato nella stanza della sua adorata bambina, oppure suo marito finirà per bombardarlo di domande. Il moro si ferma di scatto, trovandosi di fronte suo zio. 

“ Zio, cosa succede? “. Domanda solamente vedendolo un po’ strano. Zwei lo fissa, ed il ragazzo rimane perplesso. 

“ Che facevi in camera di mia… “. Non finisce la frase. Sente anche un odore anomalo addosso a Tristàn. “ Ma questo è l’odore di Saya! “. Se ne accorge subito. Diva intuisce cos’è accaduto tra Tristàn e Saya. Il moro arrossisce come un semaforo, e lei interviene prima che svenga dall’imbarazzo. 

“ Tesoro, non mettere in imbarazzo nostro nipote. Davvero non immagini cos’è successo tra lui e la nostra Saya? “. E guarda suo marito che, smettendo immediatamente l’interrogatorio, mette un’espressione basita. “ Amore? Tutto bene? “. Chiede lei. Tristàn in quel momento prega in tutte le lingue del mondo che a suo zio non venga in mente di infilzarlo con Bloody Mary, e crede proprio che ne sarebbe capace. 

“ Io NON sto bene! “. Risponde dopo un po’ l’argento. “ Saya. La mia piccola Saya! “. Per la prima volta in vita sua sembra in panico, di certo non si aspettava una cosa simile. 

“ Su su, tutti diventano grandi prima o poi “. Fa Diva con un sorriso tranquillo. “ E la nostra bambina non fa eccezione, ormai è una donna “. Conclude poi il discorso. 

“ No è piccola, è ancora piccola “. Fa lui sbuffando un po’. Tristàn in quel momento è grato che suo zio non abbia con sé Bloody Mary, poi decide di parlare. 

“ Ehm… comunque sia… “. Fa per dire, ma lo sguardo di Zwei lo blocca: che ha? Sembra diventato un investigatore privato! Lo scruta in modo strano. 

“ Ok ragazzino, io ti do la mia benedizione. Ma prova a far del male alla mia Saya e ti uccido, capito? “. Tristàn annuisce perplesso ma decisamente più rilassato di prima. Zwei torna in camera sua, per poi riflettere un po’: la sua bambina è ormai una donna a tutti gli effetti. È cresciuta e lui nemmeno se n’è reso conto. Lato positivo della cosa? Almeno ha trovato un bravo ragazzo con cui stare. Sua moglie lo raggiunge di li a poco, abbracciandolo da dietro. 

“ Ciao gelosone “. Dice ridendo un po’. Lui la guarda un momento, e lei continua la frase. “ La nostra piccola è diventata una donna ormai “. Zwei sta zitto per qualche istante, per poi rispondere alla moglie. 

“ Ma quale donna e donna… è solo una ragazzina. La mia bambina “. Borbotta, anche se sa che la moglie ha ragione. 

“ Questa situazione mi ricorda qualcosa “. Fa lei sorridendo. “ Ricordi? Anche io ero una ragazzina quando ci siamo incontrati ed abbiamo avuto Echo “. Riflette un attimo, per poi proseguire. “ Nostro nipote avrà cura della nostra Saya “. Dice tranquilla. 

“ Gli conviene, se non vuole assaggiare i colpi della mia Bloody Mary “. Diva ride un po’, per poi scompigliargli i capelli. 

“ Scemo “. Commenta solo, ridendo ancora. Anche lei ci pensa: la sua piccola Saya è diventata una donna, ed è certa che con Tristàn sarà felice. 

Dopo circa un’ora, Tristàn è alla sala del trono, quando improvvisamente Gilbert lo prende per il polso. “ cugino, ma che fai? “. Chiede sorpreso il giovane. Tristàn non capisce, e Gilbert gli fa cenno di non parlare, non si deve far scoprire. Lui non comprende cosa stia succedendo, ma fa quanto gli è stato detto. Gilbert lo porta nella stanza di Ace, che sta preparando la sua Artemis ed il suo mantello. 

“ Ah, eccovi qui! Menomale che l’hai trovato subito “. Fa solamente lui. Gilbert annuisce. 

“ Si, anche se farlo stare zitto si è rivelata una vera impresa “. Gli risponde il nipote, tra il serio ed il divertito. Tristàn rimane quanto meno perplesso. 

“ Padre? Ma si può sapere cosa diamine sta succedendo? Vengo trascinato qua e mi viene ordinato anche di stare in silenzio senza spiegarmi nulla. Perché tutto questo mistero? “. Chiede poi. Ace gli mette entrambe le mani sulle spalle. 

“ Figlio, tua zia Diva ha trovato tua madre. Ed è più che sicura che sia viva “. Tristàn rimane shoccato, letteralmente senza parole a quell’affermazione. 

“ M… mia madre? Viva? “. Ace annuisce, e per istinto il figlio lo abbraccia forte, cercando ancora di metabolizzare il tutto: sua zia Diva ha trovato sua madre, viva! 

“ Si, ma per ora non l’abbiamo ancora detto a nessuno. Solo tu, io e Gilbert ne siamo al correnti. Abbiamo deciso di andare a prenderla. Te la senti di venire con noi? “. Gli chiede. Tristàn annuisce deciso: ma certo che se la sente! Ha sempre desiderato rivedere sua madre, ed ora che c’è la possibilità che sia viva e che possa tornare, ora che finalmente anche lui può rendersi utile e dimostrare che è un vero Baskerville, non si lascerà sfuggire l’occasione per nulla al mondo!

“ Certo! Se mia madre è viva, voglio venire ad aiutarvi a riportarla a casa, a qualsiasi costo. “ Ace abbraccia forte il figlio, ed in seguito Gil si unisce all’abbraccio. Partiranno il giorno successivo per il castello oscuro, loro tre da soli. Sanno bene che è rischioso, ma non vogliono ancora dire nulla agli altri su quanto scoperto da Diva, specialmente ad Allen: ha sofferto per la perdita di sua figlia, e se fosse un falso allarme non lo potrebbe sopportare. Lapis ha ascoltato di nascosto la conversazione, ed è in ansia: teme per la vita di Gilbert. Non solo teme che sua madre lo punisca per la sua fuga, e se lo incolpasse anche di averle fatto il lavaggio del cervello? Sarebbe capace di torturarlo per ore e ore! La bionda cammina su e giù per il corridoio, sempre ansiosa, tanto che nemmeno si accorge che Gilbert è uscito dalla stanza.

“ Lapis. Da quando ti sei messa ad origliare le conversazioni altrui? “. Le chiede, e lei si gira di scatto, arrossendo come un pomodoro. Lui la guarda tra il perplesso e si, un po’ l’arrabbiato: non gli piace essere spiato, è una cosa che detesta.

“ Ecco io… sentivo che parlavate del castello oscuro, e allora… “. Lo guarda. Ha sempre quello sguardo così glaciale. 

“ E così hai pensato bene di origliare, brava “. Sbuffa lui, un nuovo problema: e se Lapis dicesse al resto della famiglia del loro piano? Manderebbe tutto all’aria. Lei lo guarda. 

“ No! Non volevo origliare, ti ho detto che ho sentito per caso! “. Ribatte lei. Gil sbuffa, per poi voltarsi verso di lei. 

“ Va bene, ti credo. Ma non dirlo agli altri per favore. Se fosse un falso allarme sarebbe una delusione troppo grande per mio nonno “. Lapis annuisce alle parole di Gil, e sente allo stesso tempo che la paura di perderlo aumenta. 

“ Gil… “. Lo chiama, e lui la guarda. “ Prima di andartene via… “. Fa una lunga pausa. “ Mordimi “. Conclude, strabiliando il giovane. 

“ Come? “. Le domanda, e lei annuisce. 


“ Ti prego. Il legame del sangue è inscindibile. Io ho paura che ti possa capitare qualcosa, con mia madre non si scherza! “. È sincera, ha davvero paura. Gil la abbraccia, e lei ricambia. “ Se uniamo il nostro sangue, io sarò tua per sempre e viceversa. Nemmeno la morte potrebbe dividerci, capisci? “. Ha ragione, pensa lui. Senza esitare oltre, morde la ragazza. Da prima lei ha un sussulto, non aspettandosi che l’avrebbe fatto così improvvisamente, ma in seguito si rilassa, sorreggendosi a lui. Dopo che anche lei avrà bevuto il suo sangue, il loro contratto sarà siglato, con il sangue e per sempre. 

Awww che dolci Lapis e Gilbert, non trovate? Che ne pensate del nuovo capitolo? E che ve ne pare della reazione di Zwei? pare sia stato abbastanza tranquillo Xd Riusciranno Ace, Tristàn e Gilbert a trovare Alexis? Su aspetto i vostri pareri :) baci baci

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