Rinascere.

di report
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***



Capitolo 1
*** 1 ***










Bene, eccomi qua con una nuova ff, sarà corta, 7 capitoli.
E’ un una Au e forse anche un po’ OOC, fatemi sapere.







Mi sveglio e il letto accanto a me è vuoto. Allungo una mano e sento il freddo del cuscino, inondarmi l’anima. Non mi piace stare solo. Buffo però, io che amavo la solitudine o forse obbligavo la mia persona alla solitudine, adesso voglio sempre qualcuno accanto, bhè non proprio qualcuno… in generale.
Osservo la stanza.
Il letto, adagiato in mezzo ad essa è illuminato dalla grande porta finestra che da su l’ampio terrazzo dove le tende, tirate da qualcuno permettono alla luce di entrare. Non potevano lasciarle chiuse. Non potevano tenermi al buio, in pace.
Mi volto a destra e osservo la grande libreria colma d’ogni genere di libro, horror, fantasy, storie vere e tutto un po’. Osservo i piani più in lato e penso tristemente che non leggerò mai quei libri, mai di mia iniziativa, mai se non mi verranno passati. Vorrei dar fuoco a tutto, vederli bruciare.
Alla mia sinistra vedo il comò da sei cassetti con alcuni pezzi di stoffa fuoriuscire da esso e osservo lo specchio brillare al sole, non mi specchierò mai più lì. Vorrei ridurlo in mille pezzi e gettarlo via.
Fisso per alcuni secondi il grande armadio nero davanti a me, con le porte scorrevoli e osservo per un secondo la mia immagine riflessa in esso. Odio tale immagine, la detesto, è un obbrobrio.
Abbasso lo sguardo verso il comodino e lo vedo colmo di confezioni di medicine dai mille colori, ne conto quattro e so che uno ad uno riempiranno la mia giornata.
Tra tutti quei posti che amavo ma che adesso odio noto anche altro adesso, adesso che guardo con meno rabbia, con meno disprezzo.
Osservo una camicia blu gettata sulla sedia accanto al letto e la spazzola adagiata sopra le coperte, il reggiseno blu abbandonato per terra e la borsa nera adagiata in un angolo della stanza. Sorrido, quando osservo i milioni e milioni di pacchetti d’ogni genere di caramella ammucchiati nel piccolo mobile all’angolo e poi mi soffermo sulla sua foto.
Anche se impressa su una statica foto, lei mi sorride.
Osservo i suoi lineamenti delicati e per un secondo anche il mio viso sorride, ma poi mi chiedo se adesso lei sorride ancora così od ogni suo sorriso è sforzato.
Mi chiedo quanto resisterà adesso accanto a me.
Mi chiedo perché continui a stare con me.
I miei pensieri nefasti, vengono interrotti dalla porta che si apre e da lei che entra. Bellissima come al solito. Un angelo, un angelo per me.
“Oh ti sei svegliato bene!” e si side accanto a me “che ne dici di un bel cappuccino?” mi bacia leggermente sulle labbra e io sorrido spostandomi una ciocca di capelli dal volto.
“Cappuccino eh? Ma non so io preferirei un bel latte macchiato!” e lei si stende orizzontalmente sul letto, sollevando le braccia e muovendo in modo causale le dita, formando piccoli cerchi, linee rette e chissà cos’altro.
“Latte macchiato eh? Ma io resto per il mio cappuccino fai tu, però se proprio insisti potrei fare questo sforzo e offrirti un latte macchiato!” e si volta verso di me “offrirmi? E se offrissi io?” e schizza seduta “ancora meglio! Lo gusterei più felice!” e la vedo alzarsi aprendo i cassetti del comò e adagiando sul letto una maglietta a maniche corte nera e un paio di jeans.
Osservo per un po’ Kagome e lei inchioda lo sguardo davanti a lei e allora mi muovo “in bagno faccio da solo, tu avvicinalo ok?” annuisce e fa scorrere le rotelle fino al letto.
Afferro con la mano il bracciolo e mi tiro su, mi siedo e lei adesso non sorride più
“Ok, mentre vai in bagno farò il letto, questa stanza è un porcile!” annuisco facendo finta di nulla, ma sentendo il peso che cala nella stanza ogni volta che mi siedo su questa maledetta sedia a rotelle e la mia rabbia cresce di nuovo.
In bagno dopo varie manovre che ancora non mi sono naturali faccio ciò che devo fare e adagio le mani sul marmo del lavello.
Odio essere ridotto così, ma mi si spezza il cuore per lei.
Vivere con uno storpio… no non posso sopportarlo.
Kagome ha già dovuto sopportare le parole dette dietro le spalle quando mi ha voluto con se.
Un amore che ringrazio ogni giorno, ma amare uno come me, un mezzo demone non è semplice, però adesso, adesso è ancora peggio.
Dovrei lasciarla andare via. Allontanarla da me, salvandola da questa orribile vita, ma sono un codardo. Senza di lei non potrei vivere. Senza il suo sorriso, il suo volto, il suo profumo.
Solo tutto ciò mi ha impedito d’impazzire. Solo averla accanto mi ha impedito di non voler più vivere.
Ci ho pensato, me ne vergogno, ma ci ho pensato.
Per un momento in quel letto ho sognato di essere morto.
Quando ho capito, quando tutto mi è stato chiaro, volevo morire, ma poi ancora sento la sua voce, quella supplica, quel non lasciarmi, quelle lacrime e allora ho lottato.
Ho lottato per uscire da lì più forte e ci sono riuscito.
Ho lottato per non cadere nell’oblio della disperazione e ci sono riuscito.
Tutto per lei, tutto grazie a lei, il mio angelo.
So che vorrebbe altro. So che spererebbe altro.
Quando la vedo sparire e chiudersi in qualche stanza so che è al telefono e sorrido pensando che in quel momento lei possa dimenticarsi che io sento da dio.
So che chiama Rin e Sango senza dirmelo e non sono arrabbiato. Sono le sue migliori amiche e se me lo dicesse non batterei ciglio, ma lei sa che non posso fare altro.
Non li perdonerò mai.
Nessuno dei due. Loro mi hanno inchiodato in questa maledetta sedia. È loro la colpa di questo inferno in terra.
Un errore e io sono così. Il mio migliore amico e io fratello mi hanno rovinato la vita.





Ok, primo capitolo andato, cosa mi dite?
BACI A TUTTI!

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Capitolo 2
*** 2 ***


2 2




Ed ecco il capitolo numero due, buona lettura.





Osservo la stanza e dire che è un porcile forse è un po’ esagerato, diciamo che è solo un po’…. mah trascurata.
Afferro le mie camice e i reggiseni sparsi per la stanza e risistemo il tutto. Appoggio la spazzola sul comò e mi specchio nel grande specchio.
Osservo il mio volto e sospiro.
Tutto è diventato così difficile, così strano, assurdo, doloroso.
Guardo il calendario e osservo la data, 12 luglio.
Incredibile che siano passati solo tre mesi da quell’orribile giorno.
Da quella chiamata nel mezzo della mattinata, dalla corsa all’ospedale, dal dolore dell’attesa e poi quella sentenza senza appello.
Di notte, molte volte mi sveglio di soprassalto e osservo Inuyasha immobile accanto a me che dorme. Osservo il suo corpo e non posso credere che lui non possa più camminare.
Tre mesi e tutti i progetti, le nostre idee sono sparite di getto. Certo ricreeremo tutto, ne sono sicura con calma e pazienza riavremo tutta la nostra vita, ma adesso sembra tutto così difficile.
Ogni occasione è buona per ricordare ciò che è andato perso e lui… lui è cambiato. So che è normale, ma molte volte il suo atteggiamento è così furioso, rabbioso da mettermi paura.
So che è il dolore a farlo agire così, ma io sto male, non lo vorrei veder soffrire più
Vorrei che potesse continuare la sua vita, vorrei che accettasse la possibilità di un altro consulto, così come accennato dal chirurgo che l’ha operato, ma lui non vuole. Temo abbia paura no di sentirsi dire che sarà dura, doloroso, ma che ha una possibilità, ma che resterà su quella sedia per sempre e così neanche e ci prova.
Inoltre, vorrei che parlasse con loro.
Sono tre mesi che riattacca il telefono ogni volta che sente dall’altro capo della cornetta la voce di Miroku, che urla rabbioso quando quella voce è di Sesshomaru.
So che li ritiene responsabili, ma è stato un incidente, uno stupido, maledetto incidente.
Loro ne sono usciti come lui feriti, in maniera diversa, ma feriti e colpevoli.
Negli occhi di Miroku leggo il senso di colpa ogni volta che mi osserva e che non mi chiede d’Inuyasha non avendone la forza e Sesshomaru, bhè lui invece sente su di se il peso della colpa in maniera assurda.
Era il fratello maggiore, doveva proteggerlo, doveva pensare a lui e invece guidando come un pazzo l’ha ferito.
Sento i rumori del bagno e continuo nella mia opera di sistemazione e quando osservo la stanza e il letto rifatto sorrido soddisfatta e quando Inuyasha esce dal bagno lo vedo fissarmi
“Oh guarda, rivedo il beige del tappeto!” gli faccio la linguaccia e mi avvicino a lui “esagerato non era poi messa così male” lui alza un sopracciglio e indica la sedia “ma senza 30 camicie sopra di essa adesso sta meglio no?” mi volto e avanzo nella stanza fino alla porta “ok, però il resto è in ordine no?” e osservo l’ingresso e la sala davanti a noi, fino alla cucina.
Lui muove le grosse ruote della carrozzina e avanza “sì, non è male!”
Afferro la borsa e le chiavi e fisso Inuyasha “sei pronto?” chiedo osservandolo e lui annuisce “sì, vorrei non uscire, ma non posso fare la muffa qui vero?” scuoto la testa “non puoi e poi mi devi offrire la colazione no?”
Mi sposto dietro di lui e spingendolo più avanti chiudo la porta e poi chiamo l’ascensore.
Noi abitiamo al secondo piano di un palazzo di ei piani.
Abitiamo insieme ormai da un anno e stavamo pensando i cercarci una casa più grande per poter mettere su una nostra famiglia, ma adesso… adesso tutto è come congelato.
Dobbiamo aspettare per vedere come il post operatorio d’Inuyasha procederà e inoltre anche se lui non me lo ha mai detto credo che alcune volte pensi di lasciarmi.
Lo vedo osservarmi in maniera strana e so in quella mente contorta cosa stia pensando.
Che accanto a lui, in quello stato, io non ho futuro, ma si sbaglia.
Io lo amo, amo lui più della mia stessa vita e anche se dovrò trascinarlo per i capelli, riuscirò ad alzarlo da quella sedia e se sfortunatamente non ci riuscirò, gli darò in ogni caso un vita felice.
Non m’interessa altro, non m’interessa una casa più grande, il giardino per il cane, i figli, io voglio solo lui, per tutto il resto troveremo una soluzione, insieme.
Usciamo dal portone e sento il sole colpirci in pieno.
Avanzo sul marciapiede e noto che Inuyasha non fa altro che osservare la sua immagine riflessa in ogni vetrina.
Mi affianco e indico il bar dove il mio cappuccino mi attende.
Ci sistemiamo all’aperto e parliamo tranquillamente fino a quando il mio telefono squilla.
Lo cerco disperatamente nella borsa e quando finalmente rispondo, sento la voce di Sango.
“Kagome sei mattiniera dove sei?” mi chiede allegra mentre vedo Inuyasha fissarmi “oh io e Inuyasha siamo al bar per la colazione, ti serviva qualcosa?” e cerco di mantenere un tono neutro, ma mi sento in imbarazzo.
“No! Cioè sì…. Senti voltati!” mi volto di scatto e vedo Sango immobile dall’altra parte del marciapiede. Mi volto subito verso Inuyasha e lo vedo stringere la mano intorno al bicchiere e osservare poco più in là. Immobile poco distante da Sango vedo Miroku che ci fissa pallido come un cencio.
“Sango” sussurro e lei annuisce “non pensavo fossi uscita, dovrei chiederti un cosa, ma possiamo venire lì” e inchiodo gli occhi in quelli d’Inuyasha che però mi gela subito “lei può venire, lui no!” ringhia e so che Sango attraverso il cellulare ha sentito.
La vedo voltarsi verso Miroku e vedo lui fissarci per un po’, poi annuire e allontanarsi.
Sango attraversa la strada e ci raggiunge.
Si siede tra me e Inuyasha mentre lui è impassibile.
“Scusa se ti disturbo di prima mattina” esclama sedendosi e vedo Inuyasha fissare l’orologio e indicarglielo “sono le dieci e venti Sango, il tuo prima mattina è relativo” e mi rendo conto che lui fa come se Miroku non ci fosse stato, come se averlo visto tre secondi prima non sia mai esistito.
Sango lo fissa sbalordita, ma poi decide di seguire il suo gioco “già, però io stavo così bene nel letto!” sorrido e lei mi si avvicina “devi aiutarmi in un piccolo acquisto Kagome”
“In che cosa scusa?”
“Ecco…. Devo compare il divano nuovo!” e la mia bocca si spalanca e la fisso stupita mentre Inuyasha scoppia a ridere.
“E perché ti servo io?” e lei adesso fissa Inuyasha “tu hai buon gusto, sei brava nell’arredare casa mentre e io sono negata e quell’emerito maniaco del mio ragazzo lo vorrebbe di pelle di leopardo!” sgrano gli occhi e nella mia mente si forma l’immagine di Sango e Miroku seduti su un divano di pelle di leopardo, ma poi esiste un divano simile?
“Oh certo non c’è problema ma quando vorresti andarci?”
“Non so, dimmi tu?” e nella mia mente scorre la lista degli appuntamenti d’Inuyasha e delle sue visite.
“Bhè… direi tra due giorni!” e lei si alza abbracciandomi “perfetto Kagome allora facciamo così” e la vedo voltarsi verso Inuyasha e lì succede di nuovo.
Tutta quella rabbia.
“Inuyahsa… “ sussurra e lui scuote la testa “non chiederlo neanche Sango. Tu puoi sederti accanto a me, ma lui no!” e lei s’inginocchia “Inuyasha ti prego per quanto vuoi continuare?” e lui socchiude gli occhi e inizia ad urlare “fino a quanto? Mi chiedi fino a quanto? Non so Sango fino ha che starò inchiodato qui!” e si sposta mostrando in pieno la sua condizione e battendo le mani sulle gambe.
Sango si alza e la vedo asciugarsi le lacrime mentre e io l’abbraccio “è il tuo migliore amico Inuyasha” e lui scuote la testa e la frase che dice mi gela il sangue “lui per me è morto!”
Sango si allontana e io fisso Inuyasha, ma lui si volta dall’altra parte e muovendosi si distanzia da me.
“Così non risolvi nulla Inuyasha”
“Lo so, ma dimmi cosa posso risolvere Kagome. Parlare di nuovo con loro mi farà camminare? Perdonarli mi farà camminare?” e io abbasso la testa “bene, vedo che ci siamo capiti e ti prego di non parlarne più io non ho più né un amico né un fratello chiaro e se vuoi restarmi accanto non rompere più!” e lui si incammina verso casa con me in silenzio dietro.



Allora, in questo capitolo non succede molto, ma credo si possa capire benissimo lo stato d’animo di Inuyasha e il suo odio che ancora non ha raggiunto il massimo livello.

Ringraziamenti:

Vale728: Ma ciao anche qui! Spero che il capitolo ti sia piaciuto.

Kagome_9: Ma dai, anche io amo le storie un po’ così…. Infatti questa e anche l’altra che ho pronta, sono un tantino tristi e complicate, con eventi diciamo più adulti. Ma guarda, la colpa è si/no di Sesshomaru, c’è un motivo ben preciso sul perché Inuyasha è immobilizzato. Spero che ti piacerà veramente tutta la storia e non ti deluderò.

Saku68: Bene, spero che anche questo capitolo sia stato interessante anche se non succede molto.

Smartina86: Grazie! Sul perché Inuyasha è in quello stato, diciamo che verrà svelato un po’ alla volta.

Mikamey: Lo so, poveretto, Inuyasha è proprio messo male. La colpa è di Miroku e Sesshomaru, ma non sono poi così colpevoli. Baci.

Callistas: Spero che siano tutte storie di buona qualità e che alla fine non vi stancherete di me. Le tue idea sono abbastanza vicine alla realtà… nessuno h bevuto, ma qualcosa è successo. Inoltre non è che loro non si siano fatti nulla, ma Inuyasha vede solo il suo dolore e non quello degli altri.

Achaori: infatti il mio postare una volta la settimana e che così ho il tempo di preparare il capitolo, anche se le storie sono già finite, inserire i ringraziamenti e pubblicarlo. Vorrei mettere un capitolo in più la settimana, ma non riesco. Sul come Inuyasha sia in quello stato per colpa di quei due, dovrai aspettare un po’.

Byrba: Bene, allora ho catturato la tua attenzione e stuzzicato la tua curiosità ME FELICE!

Ryanforever: °_° stavi per perdere la mia storia? No NO, io voglio i tuoi commenti ^_^ spero ti piacerà anche il seguito.

Beverly Rose: Accidenti! Ti ringrazio tanto. Spero di non deluderti.

Kagome:chan89: Grazie a te per i complimenti. Ti è piaciuto il capitolo?

Jeppy: OH tessssorrro. Che ff funesta in un periodo funesto. Ma come ti ho detto per mail, non buttarti giù ok? ^_^ Come hai letto non è iniziata molto bene, ma non disperare, una possibilità il nostro povero Inuyasha la potrebbe avere di camminare di nuovo, solo che prima farà molti danni e dovrà perdonare se stesso per molte frasi errate.


Nel prossimo capitolo leggerete:

La rabbia di Inuyasha.
Lo sfogo di Kagome.

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Capitolo 3
*** 3 ***


3 3





Salve…… ecco un nuovo capitolo.



So che lo aspettavate per mercoledì, ma sarò via tutta la giornata e non avrei potuto aggiornare… quindi dato che ho un secondo libero….. Ecco qua.



3 3 Vedo Kagome chiudersi la porta alle spalle, ma poi fissarmi senza però guardarmi realmente. I suoi occhi sono bassi, prostrati e anche la voce che odono le mie orecchie è bassa, troppo bassa per lei.
“Io… ti dispiace se esco per un’oretta devo fare alcune commissioni, alcuni giri per il lavoro” scuoto le spalle e dalla mia bocca escono parole decisamente taglienti “no, anzi stai fuori quanto vuoi meglio così. Starò in pace senza rompimenti di palle” e mi giro di muovo verso la sala, accendendo il televisore e sentendo la porta chiudersi con un suono sordo, secco.
Lancio il telecomando sul divano e mi siedo di peso su esso, allontanando la carrozzina e osservando lo schermo davanti a me.
Credo stiano dando una partita, ma in realtà la mia mente è altrove.
Penso alle parole di Sango e al volto di Miroku immobile sul marciapiede. Voleva venire lì anche lui come se nulla fosse, come se tutto fosse normale, come se non mi avesse rovinato la vita. Poi però penso alle mie fredde, cattive parole dette contro Kagome.
Perché gli ho risposto così?
Perché riesco sempre con lei ad essere così malvagio.
Mi odio. Lei che con me è dolce e paziente viene trattata come uno straccio.
Quanto potrà ancora resistere?
Mi stendo sul divano e chiudo gli occhi.
Credo di sapere dove lei adesso sia.
Scommetto che non c’erano alcune commissioni da fare, ma che volesse solo allontanarsi da me.
Temo però che ci sia di più. So che piange da sola quando crede che io stia dormendo, chiusa in bagno, so che vede lei e con lei si sfoga quando il starmi accanto diventa faticoso e so che sfortunatamente adesso è tra le braccia di Rin in lacrime.
Mi odio, ma non riesco a tornare indietro. Sembra che il vecchio Inuyasha sia immobilizzato come le sue gambe e quello che è rimasto sia un verme.
Un essere che odia tutto e tutti. Qualcuno che dovrebbe essere rinchiuso da qualche parte e lasciato lì da solo.
So di non essere me, io non sono questo, io sono il pazzo che tutti vorrebbero come amico, quello che cercava di far da paciere in ogni evenienza, quello che non avrebbe mai voltato le spalle agli amici, qualunque cosa fosse successa, ma che adesso li ucciderebbe in un secondo.


Suono al campanello della grande villa e vedo Rin aprirmi la porta. Appena mi vede mi abbraccia in silenzio e mi trascina in sala, facendomi sedere sul divano.
“Kagome cosa è successo?” e io reprimo un singhiozzo “non so come comportarmi Rin, non so come aiutarlo e questo mi sta uccidendo” e lei mi abbraccia di nuovo e poi la vedo fissare dietro le mie spalle.
Mi volto e asciugandomi gli occhi, scorgo una persona immobile.
Osservo i suoi occhi scrutarmi e poi lo vedo avanzare e sedersi sul tavolino di cristallo davanti a me, adagiando le stampelle di lato e come tutte le volte dopo quell’incidente, non riconosco più il volto che mi è davanti.
Il freddo e asociale Sesshomaru è sparito quel giorno. Quello che adesso mi fissa, non so cosa sia.
“Kagome come stai?” mi chiede in un sussurro e io scuoto la testa e il suo sussurro diventa ancora più sottile per la domanda successiva “come sta Inuyasha?” e io osservo la sua gamba imbracata in un marchingegno di ferro e filamenti e sorrido “tu come stai Sesshomaru?” e lui abbassa la testa “questa stupida gamba guarisce lentamente, ma lei guarisce” e io adagio le mie mani sulle sue “lui… Sesshomaru non so come aiutarlo. Non vuole parlare con te e Miroku , non vuole parlare del futuro, nega ogni mio piccolo gesto di portarlo dallo specialista, così non si aiuta. Ogni settimana chiamo il medico e prenoto l‘intervento, ma poi apro bocca e lui mi gela subito” e lui annuisce “ho pensato molte volte di venire da voi, ma… non mi vuole vedere vero?”
“No”.
“Bhè adesso però diventa ridicolo. Non l’ho mica scaraventato di proposito contro quel maledetto palo. Non era certamente voluto. Eravamo tutti e tre lì, poteva accadere ad ognuno di noi, poteva… Deve sentirmi. Adesso!” e lo vedo alzarsi e afferrando le stampelle avviarsi verso la porta.
Io e Rin ci alziamo di corsa e lo raggiungiamo “cosa vuoi fare Sesshomaru?”
“Andare da lui, portami da lui Kagome” e io fisso Rin senza sapere cosa fare, ma poi decido di accogliere la sua richiesta.
Con Rin raggiungiamo casa mia in assoluto silenzio e quando apro la porta di casa, vedo Inuyasha schizzare dal divano, mettendosi seduto e fissarci tutti e tre con odio, puro e vero odio.




Quando la porta si apre, penso che Kagome sia finalmente rientrata e che se non sono completamente perduto dovrei chiedergli scusa.
Con gli occhi chiusi e la televisione accesa, sento la porta chiudersi e mi volto, ma quello che vedo è quello che non volevo vedere.
Mi tiro su e mi metto seduto, osservando con tutto l’odio che posso provare le tre persone davanti a me.
Sì anche lei.
Vedo Kagome dietro Rin e Sesshomaru, fissarmi quasi tremante, ma adesso lei non è nella mia mente. L’unica cosa che vedo è Sesshomaru in piedi davanti a me. Il disprezzo, la rabbia non mi fanno notare le stampelle, non mi fanno vedere la sua gamba immobilizzata da una possente gessatura né i suoi occhi preoccupati, ma solo la causa del mio dolore. Lui guidava. È colpa sua.
“TU!” ringhio e lui avanza, “torna da dove sei venuto!” ma non si ferma “Inuyasha per la miseria devi ascoltarmi! Quest’atteggiamento da perfetto imbecille è assurdo!” e stringo i pugni conficcandomi gli artigli nei palmi “dovrei saltellare dalla gioia nel vederti? Ah no aspetta sai che non posso saltellare vero? Sai che non posso neanche alzarmi da questo stupido divano?” e lui si ferma “è stato un incidente” sussurra e io scuoto la testa “tu correvi come un pazzo e io sono così!” e sbatto le mani sulle gambe. “Sai cosa vuol dire svegliarsi e sentire una parte del tuo corpo morta? Sai che ogni mattina quando apro gli occhi provo, d’istinto, provo ad alzarmi e poi mi rendo conto che non posso. Sai cosa vuol dire dover dire addio a tutti i tuoi progetti perché adesso sei un mezzo uomo?” e lui tace “quindi adesso vattene! Prendi la tua ragazza ed esci di qui. Non ti voglio in casa mi chiaro?”
“No non me ne vado perché so che ho sbagliato, so che tu adesso stai male e mi dispiace, ma non puoi chiuderti così. Devi provare ogni strada per camminare e devi smetterla di compiangerti”
“Vattene!” urlo e lui viene accostato da Kagome “Come hai potuto portarlo qui?” gli urlo contro e lei abbassa la testa.
“Non prendertela con lei Inuyasha” mi sbraita contro Sesshomaru “non ti rendi conto che lei sta male come te, che non sa come aiutarti” e allora sbotto “non mi serve il tuo aiuto! Non mi serve l’aiuto di nessuno!” e facendo forza sulle braccia mi alzo dal divano, ma le mie gambe, logicamente, non rispondono e io cado per terra.
“Inuyasha!” sento urlare da Kagome e la vedo corrermi incontro.
“Lasciami!” urlo stizzito e lei non si allontana “perché mi aiuti? Perché?” e lei incomincia a piangere mentre io fisso Sesshomaru “sei felice adesso? Mi vedi Sesshomaru? Vedi cosa hai fatto? Vattene!” e lui fa per avvicinarsi, ma Rin lo blocca e sento inoltre la voce di Kagome “per favore Inuyasha calmati. Ti prego” e io abbasso la testa, nascondendo il mio volto con la frangia.
“Sesshomaru ti prego vai via. Adesso lui non è pronto per vederti” e sento il rumore delle stampelle allontanarsi e Kagome accarezzarmi la schiena.
“Mi dispiace, mi dispiace tanto Inuyasha non volevo farti male, solo… scusa!” annuisco e lascio che mi sollevi da terra e mi adagi sulla carrozzina.
“Non ne parliamo più. Adesso vado a riposare un po’” e facendo scorrere la carrozzina sul freddo marmo dell’ingresso, mi dirigo verso la camera, dove mi stendo sul letto e cerco di calmarmi. Sento il cuore battere forte e la rabbia ribollire sotto la mia pelle.
Vederlo lì… non doveva venire, nessuno dei due deve farsi vedere dai miei occhi. Non li voglio.
Appena chiudo gli occhi però l’immagine di mio fratello mi colpisce in pieno. Le stampelle e la gamba. Non credo sia messo molto bene, però almeno lui cammina, lui un domani potrà avere quello che io non avrò mai.
Una famiglia.
Non potrò, so che non potrò. Ancora quel tasto non è stato toccato, ma già non vorrei che Kagome passasse la vita accanto ad uno nelle mie condizioni, e poi perché precluderle la possibilità di avere dei figli. Forse io non potrò mai dargliene.
Alla fine, la tensione lascia il posto alla stanchezza e cado in un sonno profondo.





Nel prossimo leggerete:

Una funesta litigata di Inuyasha e Kagome.

Lo scontro tra Inuyasha e Miroku sulle condizioni di Kagome.

Ringraziamenti:

Kagome_9: Ciao! Come hai letto, lo sfogo alla fine è stato di Inuyasha. Su Miroku, lui in effetti si sente in colpa e anche se vuole vederlo, sa che lo farebbe stare peggio, così non gli resta che osservarlo da lontano.

Ryanforever: No no purtroppo Inuyasha farà una cosa un po’ bruttina e Kagome rischierà la vita. Sì i tre erano in macchina, ma no non erano ubriachi, purtroppo gli incidenti accadano anche se il guidatore poteva stare un po’ più attento. Sul futuro di Inuyasha …. Sì ci sarebbe un altro medico… vedremo… Sì ,Sango sperava che vedendolo dall’altra parte della strada potessero parlare un po’.

Vale728: Ho s esei rimasta male delle frasi di Inuyasha nel capitolo precedente, in questo le cose sono peggiorate. Inuyasha adesso è fuori controllo, non ragiona, tutto è scombussolato. Ciao!

Kagome_chan89: grazie, sono contenta che ti sia piaciuto. Come è andata la tua pelle in questo capitolo?

Smartina86: sì è furioso e sì è stato un incidente automobilistico. Sesshomaru qui è un po’ diciamo paterno. Non solo si sente in colpa, ma non è riuscito nel suo intento di proteggerlo.

Beverly Rosa: Oddio coinvolgente! Accipicchia…. Grazie. Credo che anche questo capitolo sia stato un po’ triste vero?

Achaori: direi che ci sei andata molto vicino… niente gare, ma qualcosa di simile, diciamo che il punto due è decisamente centrale. Ti ringrazio per ver inserito la storia nei preferiti.

Byrba: ciao! Come ti è sembrato il capitolo? Sulle colpe direi che infondo non è di nessuna, ma le conseguenze sono state terribili.

Bitta Sisters: Bene, non ho remore nel rispondere al tuo messaggio, e la mia sensibilità e i miei sentimenti stanno benissimo. Sono abbastanza cresciuta da non strapparmi i capelli per una recensione negativa su una ff e ne ho avute anche altre quindi…. Andiamo oltre.
Mi dispiace che la mia ff ti annoi, ma su questo punto non credo di poter fare molto, come hai detto, lo stile è soggettivo.
Non amo l’andare a capo in ogni punto, trovo che spezza il racconto e inoltre credo che le “ nei dialoghi facciano capire bene se uno parla o No. Questa ff in se, perché tale si tratta, non è un romanzo né un racconto e come tale è scritta. È un pezzo di vita assestante. Non c’è un prima e non c’è un dopo, tratta solo di un piccola esperienza di vita.
Sulla trama: Il perchè della situazione del protagonista è tenuto nascosto, ma non credo sia poi così celato, per un motivo preciso, motivo che si capisce di capitolo in capitolo.
I sentimenti di Inuyasha inoltre non li vedo così assurdi, ma anche qui è soggettivo, sai ho visto un uomo, reale, che osservando quella sedia, la cui unica frase è stata: seduto lì, sono morto e così alla fine è stato, quindi no, non tutti dopo un evento catastrofico riescono ad essere quello di prima. Molti cedono, si chiudono in se stessi allontanando perfino la famiglia e sì sono come quattordicenni che vogliono tagliarsi le vene.
Il protagonista, qui non pensa solo: sì sono sulla sedia a rotelle, ergo non posso più stare con lei, ma oltre a ciò, sono egoista e la voglio comunque qui.
Con gli altri sarà anche amico, ma non gliene frega nulla, l’amicizia è un filo sottile che si spezza facilmente, solo da giovani si crede che tutto duri per sempre.
Sulla scena del divano, credo che non ci sia nulla da dire, era una misera scusa per poterlo vedere, incontrare. Certo, bastava un telefonata, ma la vedevo difficile poi rendere l‘idea.
Sui miei errori nella storia, ne sono consapevole, ma lo ammetto, non rileggo mai decentemente… anzi… ma il tempo è quello che è.
Sai amo molto questo sito e qui ho incontrato delle belle persone, persone che anche se da uno schermo, considero amiche, ma la vita reale, qualla fuori è diversa, il tempo non ti aspetta per rileggere una ff.
In effetti la tua è stata una critica minuziosa, da maestrina non so, sai tutto è relativo anche se in alcuni punti mi sembravi la mia insegnate di lettertura…. Lontani ricordi… che però adoravo e che mi amava molto, ma non sono né offesa né sdegnata. Ti ripeto sono altre le cose che mi offendono.
Avrei voluto, così per pura curiosità, vedere il tuo stile di scrittura, ma spero che prima o poi accadrà.
Sulla ff, non so che altro dirti, oltre al fatto che sì, Inuyasha è ooc, ma è indicato nella presentazione, quindi se non ti piace l’ooc….. ma accetterò altre critiche se verranno.

Jeppy: Eh sì i due avevano vari progetti purtroppo sfumati. Lui non la lascerà, ma gli farà passare un brutto quarto d'ora... vetrata..... ricordi? sono contenta che il mio avviso sia servito.... bacioni......Bene, alla prossima….. Baci…

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Capitolo 4
*** 4 ***


4


Salve!!!!! Ecco un nuovo capitolo. Qui succederanno un po’ di cose…. Da ciò che poi avverrà dopo questo capitolo, la vita di Inuyasha dovrà per forza cambiare.









Lascio Inuyasha da solo, andando solo ogni tanto ad osservare di nascosto nella stanza per vedere se sta dormendo e poi mi chiudo nello studio dove chiamo prima Rin per sapere come sta Sesshomaru dopo lo scontro e poi chiamo Sango per raccontargli tutto e specificando di non far avvicinare Miroku.
Passo un paio d’ore al computer, sistemando un po’ d’arretrati per il lavoro e quando sento la porta aprirsi lui mi fissa “sei qui Kagome, la casa era completamente buia e silenziosa, pensavo fossi fuori!” e mi volto di scatto verso la finestra notando che fuori è buio “oddio ma che ore sono?” chiedo osservandolo e lui risponde “le otto e venti” e mi alzo dalla sedia “cavolo! Ero così presa dai programmi al computer che non ho calcolato il tempo che passava e non ho preparato niente per cena”.
Lui scuote la testa “Non importa ho chiamato per una pizza, dovrebbe arrivare tra poco” mi avvicino e m’inginocchio accanto a lui “grazie e Inuyasha scusa per…” ma non finisco la frase che lui mi adagia la mano sulla bocca “non ne parliamo più va bene? So che lo fai per me, so che non è facile neanche per te, ma non farlo più ok?” annuisco, sollevandomi e baciandolo.
Il bacio non è molto di trasporto, Inuyasha sembra scocciato anche da ogni mio tocco, ma io faccio finta di nulla.
Giro la carrozzina e oltrepasso la vetrata che divide la zona giorno da quella notte e intanto apparecchio, mentre Inuyasha apre le ante più basse e prende da bere. Quando il campanello suona e la pizza fumante è sui piatti pronta per essere addentata. La serata passa tranquillamente, ma con una certa tensione latente nell‘area.

Per i successivi sei giorni, le cose sembrano essersi un po’ calmate. Inuyasha sembra più rilassato e io più leggera.
Tutto però cambia la sera di mercoledì dove Miroku di nuovo cerca di parlare con Inuyasha. Lo sento urlare al telefono e riattaccare e come ormai ho imparato, faccio finta di nulla e dopo aver visto un film dove in 40 minuti sono morti almeno 500 persone, decidiamo di andare a letto. Prima di raggiungere Inuyasha in camera. Afferro il piccolo panchetto che uso per raggiungere i cassetti in alto e che devo portare ad aggiustare, davanti alla vetrata, così il giorno dopo mi ricorderò di penderlo e raggiungo la camera
Inuyasha è davanti all‘armadio e io mi avvicino da dietro. L‘abbraccio, inchinandomi verso di lui e sorrido “che ne pensi di un bel bagno caldo per rilassarci un po’!” lui scuote la testa.
“Avanti Inuyasha i bagni caldi ci sono sempre piaciuti no?” e lui si gira di scatto “ti ho detto di no Kagome sei sorda?” e mi stacco “perché non vuoi almeno provarci?”
“Per fare cilecca anche lì? Così avresti una scusa perfetta per poi lasciarmi?” m’infurio “ma cosa dici? Io non voglio lasciarti!”
“E perché non vuoi? Che cosa ami ancora di me? Cosa?” e sgrano gli occhi “ma Inuyasha cosa stai dicendo? Io amo te, non m’interessa altro”.
“Sono balle. O sei pazza e stupida o non vuoi ammetterlo neanche a te stessa che con uno storpio non vuoi stare. Insomma della tua pietà non so che farmene Kagome. L’idea della santa non ti si addice!” e senza rendermene conto la mia mano si muove da sola e lo colpisco.
“Sei un idiota!” urlo uscendo dalla stanza.




Lo schiaffo di Kagome, quello schiaffo freddo e reale che mi ha colpito come un razzo, mi risveglia dal mio ennesimo stato d’ira scaturito senza motivo contro di lei.
Osservo la sua figura allontanarsi e girando la carrozzella la seguo, ma appena lei si volta verso di me in lacrime la rabbia riappare.
“Oddio Kagome e smettila di piangere! Sono stufo delle tue persistenti lacrime” e lei arretra di due passi “cosa dovrei fare allora? Su genio dimmelo?” e avanzo con la carrozzina “che ne so qualcosa di diverso. Sei una palla al piede!” e lei d’istinto allunga le mani e mi spinge indietro, le ruote campino il comando e la mia rabbia cresce “dai avanti picchia l’invalido?” urlo e lei spinge di nuovo e appena sento le sue mani sulle mie spalle reagisco.
Afferro le ruote e con tutta la forza che ho e spingo la carrozzina in avanti, colpendo Kagome alle gambe.
La sento lamentarsi e arretrare e con la coda dell’occhio la vedo perdere l’equilibro e sbattere contro qualcosa dietro di lei.
Inciampa sul piccolo panchetto posto poco più in là e perdendo del tutto l’equilibrio la vedo colpire violentemente la vetrata alle sue spalle.
Pochi secondi. Un eternità.
Tutto va in frantumi mentre un urlo aleggia nella stanza e alla fine quello che vedo è peggio d’ogni incubo.
Kagome inerme per terra circondata da una miriade di vetri e con qualcosa di rosso uscirle dal collo.
Kagome!” urlo e avanzo affiancandola, sentendo sotto le ruote metalliche i vetri frantumarsi “Avanti Kagome alzati!” ma lei non si muove e la macchia intorno al suo collo aumenta.
Allungo una mano e la scuoto, ma l’unica cosa che ottengo è che il suo collo si pieghi verso di me e che con orrore veda una scheggia conficcata in esso.
“Oddio” urlo e cerco il telefono, ma non riesco a vedere dove sia. Solo la base vuota.
Mi allungo verso la base e premo il bottone e sento il richiamo subito dopo il corpo di Kagome. Mi giro, ma la carrozzina non può passare, il suo corpo mi blocca la strada.
Con le mani libero le mie gambe e mi lascio cadere per terra. Mi adagio con la schiena al muro e cerco ancora una volta di svegliarla, ma lei non si muove, non si lamenta. Oddio.
Strisciando, sì strisciando perché adesso mi sento un verme, raggiungo il mobile alle sue spalle e con il telefono in mano, in automatico, chiamo senza neanche rifletterci lui.
Sento il telefono squillare e poi una voce “pronto”.
“Miroku!” urlo e lui per un po’ non parla “Inuyasha?! Oddio mi hai chiamato Inuyasha devo parlarti…” ma lo blocco subito “Miroku lei… non si muove!” e lui cambia tono “chi non si muove Inuyasha ?”
“Kagome è caduta e non si muove… non volevo… devi aiutarmi… ti prego” e mentre non riesco a togliere gli occhi dal suo corpo, lui attacca dopo avermi detto che verrà subito.
Dopo circa sei minuti, sento la porta aprirsi e quando lui mi è di fronte lo vedo sbiancare “oddio cosa… cosa hai fatto?” mi urla contro e s’inchina verso Kagome.
“Kagome… mi senti?” lo sento urlare e poi chiamare un ambulanza.
Pochi secondi e vedo tre persone intorno a Kagome che la portano via. Appena soli lui mi si avvicina “Inuyasha cosa è successo?” e io abbasso la testa “stavamo litigando per colpa mia e l’ho spinta. Lei è inciampata e… sta bene vero?” e lui non risponde per un po’ “non lo so, dobbiamo andare all’ospedale. Avanti ti aiuto” e mi sento sollevare da terra e adagiare sulla carrozzina.
Appena arrivati in ospedale Miroku parla con un infermiera che c’indica un stanza dove ci dirigiamo e lì vedo uscire un medico.
“Siete parenti?” ci chiede e io annuisco “è la mia ragazza” e lui si siede “allora la caduta ha provocato un piccolo ematoma, ma niente di grave. Una scheggia però si è conficcata nel collo. Fortunatamente non ha fatto grossi danni, abbiamo messo una decina di punti. Adesso riposa, ma se non la svegliate potete entrare” e apre la porta dove io entro lasciando Miroku fuori.
Quando alzo la testa, vedo Kagome immobile nel letto con una evidente fasciatura intorno al collo e intorno alla mano sinistra.
Avanzo e accosto la carrozzina al letto “mi dispiace tanto Kagome. Non volevo… io…. Senza di te non potrei vivere lo sai vero?” e le accarezzo la fronte mentre lei si lamenta e si agita un po’ senza svegliarsi.
Quando esco, trovo Miroku immobile appoggiato al muro.
“Dorme?” mi chiede e io annuisco “Inuyasha non puoi continuare così” e lo fisso “ti ringrazio per l’aiuto, ma adesso puoi andare” lui si stacca dal muro e mi fissa serio “no adesso mi ascolti bello mio” e io sgrano gli occhi “devi ripetermi per la centesima volta che è stato un incidente Miroku?” e lui mi si piazza davanti.
“Sì Inuyasha è stato un incidente, ma tu non puoi perdonarmi vero?” scuoto la testa “non posso”
“Quindi gli incidenti non si perdonano. Quindi quella ragazza che adesso è in un letto immobile appena si sveglierà non dovrà perdonarti vero?” e sgrano gli occhi, mentre il mio cuore accelera “è diverso, lei sta bene e io non volevo” e lui afferra la carrozzella impedendomi di muovermi “sta bene? È diverso? Ma sei scemo? Ti rendi conto che non è stato fatto di proposito vero? Eravamo in tre in quella maledetta macchina, poteva accadere ad ognuno di noi!”
“Ma è successo me!” urlo e lui non si muove “e a Kagome!”
“Smettila è diverso!” ma lui mi spinge in avanti “no adesso è ora che il povero ferito si renda conto di quello che ha fatto. Tu non sei innocente. Sei come me”
E lo sento spingermi verso il medico che si è preso cura di Kagome.
“Glielo dica?” urla al medico e lui mi fissa “scusi?”
“Gli dica quello che ha detto a me su Kagome. Non lo lasci nascondersi dietro alla carrozzina” e io fisso il medico non capendo e lui annuisce “ok… vede… la ferita al collo è molto profonda signor Inuyasha . Pochi centimetri più in là e più profondamente e… le avrebbe reciso la carotide” scuoto la testa “non capisco ha detto che sta bene no?”
“Certo. Sta bene ma ha rischiato parecchio, ha rischiato di morire” e appena lo sento tutto intorno a me sparisce.
Rivedo come al rallentatore lei che arretra, che cade e quel sangue.
Poteva morire.
Potevo ucciderla.
Oddio ho quasi ucciso Kagome con le mie mani.
Non è vero. Non posso averlo fatto. Lei non mi perdonerà mai.





Ok, direi che con le catastrofi mi sono lasciata un po’ andare. Che dite?

Ringraziamenti:

_Krikka86: no purtroppo i due non si sono lasciati, ma la situazione tra Inuyasha e Kagome è peggiorata. Ci sarà un perdono da parte sua?

_Ryanforever: ciao! Già purtroppo in queste situazioni ogni aiuto è vano. Se la persona non vuole essere aiutata non c’è niente da fare. Purtroppo la tua previsione è stata giusta. Inuyasha ha spinto Kagome, mandandola all’ospedale. Adesso però sarà perdonato? Sono contenta che la mia interpretazione dello stato d’animo di Inuyasha ti abbia appassionato… spero sarà così fino alla fine.

Vale728: sì Inuyasha è stato crudele. Miroku e Sesshomaru almeno un piccolo passo verso di lui l’hanno fatto. Adesso però le cose sono di nuovo cambiate. La litigata tra Inuyasha e Kagome ha avuto un finale tragico. Adesso è lui il colpevole. Sarà perdonato?

_Byrba: lo sfogo direi che c’è stato, m le conseguenze sono stata catastrofiche. Kagome è sempre più immischiata nel dolore di inuyasha, resisterà?

_Achaori: sì sono d’accordo con te, le riflessioni di Inuyasha sono sbagliate, ma il dolore e la paura fanno fare delle brutte cose. Su una cosa però hai ragione, Inuyasha così sta tralasciando la vera verità. Dovrebbe confrontarsi con Miroku e Sesshomaru e scoprirebbe realmente cosa è successo in quell’incidente.

_Callistas: povera la mi ff, tralasciata così… me misera!!!! Scherzo non preoccuparti l’importante è che sei tornata e che ti piaccia ancora l’evoluzione dei fatti. In effetti però era da molto che non avevo due ff in contemporanea… la rabbia di Inuyasha come vedi ha raggiunto il culmine, desso però dovrà decidere cosa fare realmente della sua vita e naturalmente bisognerà vedere se Kagome lo perdonerà o questa è stata la goccia che li farà dividere. Ti ringrazio per il supporto morale per il commento precedente…. Tralasciamo è l’atteggiamento giusto.

_Jeppy: Io infatti ogni tanto sbirciavo, ma niente,….. Sparite. Pazienza, dormirò sicuramente bene lo stesso. Anzi bene non tanto…. Altri pensieri aleggiano nella mia piccola mente contorta. Inuyasha adesso è decisamente a pezzi, guarda che ha combinato! Lui non connette, non vede il dolore e la preoccupazione degli altri, è troppo preso nel commiserarsi e nel pensare a ciò che non ha più. Allora che mi dici della mitica vetrata? Sfracellata si è sfracellata.


Nel prossimo leggerete:

Il confronto tra Inuyasha e Kagome.
Un nuova operazione.
Il “sogno” di Inuyasha .

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Capitolo 5
*** 5 ***


5





Ecco pe rvoi un nuovo capitolo, direi mooolto chiarificatore….. Buona lettura!










Il medico si allontana e vedo Miroku sedersi davanti a me “allora Inuyasha adesso come ti senti? Ti senti un verme vero?” e io lo fisso senza sapere cosa dire “perché non vuoi ascoltarci. Perché non vuoi che ti aiutiamo. Aiutiamo te, lei.
Alzo le mani e mi nascondo il volto in esse “cosa è successo Miroku? Cosa mi è successo? Io non sono così io… non le farei mai del male” e lui mi appoggia una mano sulla spalla “andrà bene. Vuoi che chiami Sango e tuo fratello?” e scuoto la testa. Non posso ancora affrontarli, adesso mi sento un codardo, un codardo idiota.
“Mi porti da lei?” e lui annuisce mettendosi dietro di me e spingendomi verso la camera di Kagome.
“Io resto fuori ok?” annuisco e mi piazzo accanto a lei.
Non so per quanto resto lì immobile, ma poi credo di essermi addormentato, quando sento qualcosa accarezzarmi la testa.
La sollevo e vedo due gemme di cioccolato fissarmi dolcemente “Inuyasha!” sussurra e io le accarezzo il viso “perdonami” bisbiglio e lei non muove un muscolo mentre e io tremo di paura.
“Inuyasha io… io non ti riconosco più!” sento sussurrare dalle sue labbra e abbasso la testa sentendo i miei occhi in inumidirsi “lo so, rimedierò te lo giuro. Non volevo, non volevo farti del male” e lei annuisce “così non possiamo continuare Inuyasha” e la mia spada di damocle si abbatte ancora di più su di me “farò qualsiasi cosa per farmi perdonare”
“Devi lottare Inuyasha devi solo lottare. Se tu lotti per cerare di guarire, per seguire le scelte dei medici, sono sicura che guariremo anche noi. Non puoi vegetare tutta la vita nell’odio” e allungo una mano che lei ghermisce nella sua “lotterò. Farò di tutto, ma tu mi resterai accanto?” e in un lampo la stanza viene illuminata da un suo sorriso “Io ci sarò sempre, io ti amo sempre” e la vedo avvicinarsi sento le sue labbra sulle mie. Sono fredde, forse dovute alle medicine o alla paura, ma poco dopo le sento di nuovo calde e soffici e dopo tanto tempo, risento in quel bacio quello che ho sempre sentito, che mi è mancato, che io ho cacciato e trattato male, l’amore.
Miroku entra poco dopo sotto lo sguardo allibito di Kagome e lei gli chiede di non dire nulla a Sango, dato che il giorno dopo sarà dimessa e lui acconsente.
Resto lì per la notte e il giorno dopo con l’aiuto del medico e di un taxi, torniamo a casa.
Lungo la strada, solo una fermata. Una promessa che devo mantenere, che spero mi possa salvare.



Appena varco la soglia di casa, osservo sconvolta il macello che mi si mostra davanti.
I vetri, il sangue, le garze.
Inuyasha mi supera e sento i vetri scricchiolare sotto le ruote della carrozzina “cosa mi è successo?” sussurra e io mi piego verso di lui, davanti perché è meglio che non muova molto il collo.
“Io sto bene Inuyasha davvero?” e lui mi accarezza “per pochi centimetri però!” e lo vedo sorridermi tristemente e poi cambiare tono “ho un po’ paura sai” e io faccio sì con la testa “lo so, ma ci sarò io fuori dalla stanza e anche se non posso guardare cosa c’è alla mia destra e sinistra guarderò davanti, per un futuro migliore ok?” lo vedo ridere e sfiorarmi la fasciatura al collo “e io sarò lì davanti”
Con una scopa e una paletta raccolgo i vetri e butto tutto, anche i resti del legno nella pattumiera poi passo il cencio togliendo il sangue e finito mi siedo sul divano per alcuni minuti, ma dei rumori dalla camera da letto mi fanno alzare e vedo Inuyasha davanti all’armadio con un sacca sulle gambe “che fai?” chiedo curiosa e lui si volta “preparo la borsa per domani” e sorrido “bene allora sei proprio convinto eh?”
“Certo! Questi due giorni sono stati un incubo, quello che sono diventato non mi piace e non può piacerti” gli accarezzo la testa e lo aiuto.
Quando alle sette del mattino dopo siamo in reparto e lui viene preparato per l’operazione che prenotavo ogni settimana da tre mesi, ma che rimandavo sempre perché lui non voleva, lo saluto un po’ in ansia.
“Andrà bene Kagome… vero?” e io annuisco “sì, deve!” e appena sparisce dietro la porta verde, io chiamo aiuto. Non posso stare nove ore lì da sola e se lui è pronto ad affrontare l’operazione forse è pronto anche per riavere Sesshomaru e Miroku nella sua vita, inoltre Miroku era con noi all’ospedale no?



Osservo la stanza e i macchinari. I medici e gli infermieri e sono terrorizzato. Da questo intervento dipenderà il mio futuro, ma adesso, dopo tutto quello che è successo, anche se andrà male saprò vivere in maniera diversa. Lo devo a lei.
Chiudo gli occhi e l’anestesia prende il sopravvento.


Apro gli occhi e mi guardo intorno. Dove diavolo sono?
Osservo un po’ intorno a me e riconosco l’ospedale, ma non il reparto.
Poi mi rendo conto di un cosa assurda, sono in piedi, sto camminando.
Sorrido, ma poi mi affianco ad una donna e questa neanche mi vede, mi supera, no anzi mi attraversa.
Mi giro di scatto e l’idea di essere morto mi paralizza.
Oddio l’operazione non è andata male, peggio!
Poi qualcosa cattura la mia attenzione. La porta infondo al corridoio si spalanca e vedo Kagome correre dentro. Cerco di fermarla, ma lei mi supera e si ferma alla reception e la sento urlare “mi avete chiamato… cosa è successo?” e la segretaria si alza “signorina si calmi, mi dica chi cerca”
“Certo scusi! Io cerco il mio ragazzo si chiama Inuyasha e anche… sì Miroku e Sesshomaru” e lei annuisce “i ragazzi dell’incidente d’auto!” e lei si porta una mano alla bocca e io mi rendo conto di dove adesso sono.
Incredibile, come…. Come?.
La porta si apre di nuovo e vedo Rin e Sango raggiungere Kagome e abbracciarla.
Le sento urlare e poi vedo apparire un medico “Siete qui per i ragazzi?” chiede serio e loro annuiscono “bene le notizie sono poche, stiamo valutando i danni, ma uno dei tre uscirà presto non si è fatto quasi nulla” e poco dopo, in effetti, vedo Miroku varcare la soglia della porta dietro di loro e abbracciare Sango mentre le altre due si stringono a lui.
“Miroku stai bene?” e lui annuisce mentre e io lo fisso curioso. Non so cosa si sia fatto, non ho voluto saperlo.
Il suo volto è tumefatto e vedo molti piccoli cerotti sulla sua fronte e sullo zigomo destro. Vedo la sua mano sinistra steccata e un occhio notevolmente gonfio.
Poi Kagome si avvicina “cosa è successo?” chiede tremante e lui si siede “non lo so, stavamo andando forte, ma non così tanto, poi la macchina è sbandata, si è cappottata varie volte, poi si è fermata contro un palo. Credo… credo una pozza d’olio” e sgrano gli occhi. Una pozza d’olio? Non lo sapevo.
“Come stanno Inuyasha e Sesshomaru?” chiede Rin abbracciata a Kagome e lui scuote la testa “non lo so. Sesshomaru si lamentava molto, Inuyasha… non l’ho sentito” e vedo Kagome piangere più forte e vorrei abbracciarla, ma neanche la posso toccare.
Poi vedo apparire di nuovo il medico e sento le sue parole e le reazioni di tutti.
Quando il medico dice che io sono in sala operatoria e rischio la paralisi. Kagome si lascia scivolare sulla sedia, mentre Rin e Sango piangono disperatamente, ma quello che mi colpisce di più sono le parole di Miroku.
“Non mi perdonerà mai” e Sango l’abbraccia mentre lui si virgola dalle sua braccia e va da Kagome.
“Non mi toccare!” urla lei e lui si blocca sconvolto, ma poi lei si alza e lo abbraccia “scusa… Miroku scusa… io ho pura!” e vorrei sentire altro, ma all’improvviso la stanza muta.
Osservo davanti a me e vedo tre medici lavorare su qualcosa e quando sento la vece riconosco il ‘qualcosa‘. Sesshomaru.
“Smettetela” urla e i medici si infuriano “si vuole calmare o no? Dobbiamo medicarla e prepararla per l’operazione alla gamba!” ma lui gli spinge via “devo vedere mio fratello!” urla e io mi avvicino “lo vedrà dopo!” ma Sesshomaru afferra uno dei medici per la giacca “come sta? Perché non me lo dice?” e lo libera “ero lì… l’ho tirato fuori dalla macchina in fiamme, ma lui non si muoveva!”
“Adesso dobbiamo pensare a lei!”
“NO! Lui è mio fratello deve dirmi se sta bene! Non me vuole dire? Perché? Lui è morto?” e il medico scuote la testa “no è vivo!” e Sesshomaru chiude egli occhi e cerca di alzarsi e allora vedo la gamba o quello che dovrebbe essere una gamba.
Il sangue è onnipresente e comunque riesco a scorgere due ossa che sbucano dalla carne.
“Stia seduto!” urla un medico e lui gli ringhia contro “Lei adesso mi dice cos’ha mio fratello chiaro? Lui… non sono riuscito a fermare la macchina e il palo… lui era dietro!” e poi sento una voce femminile e vedo Rin sulla porta “Rin!” urla Sesshomaru e lei avanza “dov’è Inuyasha ? Sta bene vero? Insomma è un mezzo demone e … Rin” e lei avanza “è in sala operatoria tesoro” e Sesshomaru si blocca “sta bene? Delle fratture come le mie?” lei scuote la testa “lui… è arrivato in coma Sesshomaru e con un grave danno alla schiena”.
“Cosa stai dicendo Rin?”
“Lui rischia di non camminare mai più!” e Sesshomaru sembra come svegliarsi.
Lo vedo alzarsi di scatto e precipitare per terra mentre la gamba sanguina ancora di più e lei gli corre incontro “No! Non è vero!” urla e poi vedo uno dei medici affondare un ago nel suo colo e lui accasciarsi tra le braccia di Rin. “Dovevo proteggerlo, era mio compito” sussurra poco prima di chiudere gli occhi.
Osservo la scena come… non so.
Tutto questo è successo mentre e io ero sotto i ferri.
Lui mi ha tirato fuori dalla macchina in fiamme. Lui… Miroku… mi sono comportato come un bambino di sei anni.
Non hanno cercato di uccidermi, è stato uno stupido incidente tutti loro erano lì, in ansia per me.



Bene bene, allora cosa mi dite? Inuyasha finalmente ha potuto \vedere\ cosa è successo dopo l’incidente.

Ringraziamenti:

Ryanforever: CIAO! Ma su dai… so di far passare un sacco di catastrofi a quei poveretti…. ma qui non potevo non far perdonare Inuyasha altrimenti sarebbe stato troppo. Come hai letto, Inuyasha si è finalmente fatto operare e ha visto la Verità.

Vale728: Pingendo? Ma dai… me emozionata!!!!! Come hai visto, Inuyasha è stato perdonato, per sapere se farà pace anche con gli altri, dovrai aspettare il prossimo capitolo. KISS!

Fmi89: Ti ringrazio mille per i complimenti e sì in effetti come storia è un po’ triste, ma le cose potrebbero migliorare, attendi.

Mikamey: oh quante domande ^_^ …. Allora su Sesshomaru in questo capitolo si è visto perché la sua gamba non è ancora guarita. Su quel che farà, ci sarà una scenetta divertente tra lui e Inuyasha nel prossimo capitolo. Le cose tra Inuyasha e Kagome, forse evolveranno….

Byrba: Eccomi con il nuovo capitolo… allora ti è piaciuto? Inuyasha si è decisamente svegliato, adesso vedremo se riuscirà anche nel riallacciare i rapporti con gli altri.

Kagome_9: Oh se ti piacciono le catastrofi lira, forse, ti piacerà anche la nuova ff, che pubblicherò dopo questa…. Un po’ catastrofica. Su Inuyasha in effetti direi che ha raggiunto il culmine e finalmente è un po’ rinsavito.

Smartina86: già già, Inuyasha l’ha fatta grossa, adesso però si è fatto operare e speriamo possa ricamminare ^_^

Callistas: Sette volte? Accidenti! L’aggressione di Inuyasha a Kagome è stata terribile è vero, lei lo vuole solo aiutare e lui non capisce, ma adesso le cose speriamo muteranno no? Come vedi Kagome si è salvata. Ti ringrazio di nuovo per l’appoggio, sapere che le mie storie piacciono è molto bello e vedere tutti quei commenti mi rendono sempre molto felice, vuol dire che riesco ad rrivare alle persone che leggono. Sulle due ff in contemporanea per un po’ succederà così ne ho altre pronte e così le pubblico due insieme. BACI!

Krikka86: Infatti non tutto il male è venuto per nuocere. Le acque si sono mosse… le cose muteranno.

Achaori: Inuyasha pare essersi svegliato, adesso resta l’attesa per l’operazione. Sarà riuscita?

Nel prossimo leggerete:

Il risveglio di Inuyasha.
L’incontro tra Inuyasha e Sesshomaru.

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Capitolo 6
*** 6 ***


6




ecco il nuovo capitolo, buona lettura.







Apro di nuovo gli occhi e adesso so che non sto… cosa sognando?
Era un sogno? Era un sogno o ho realmente visto quello che è successo tre mesi prima. Sono sicuro che fosse reale.
Mi volto lentamente a destra e la testa è pesante così come il resto del mio corpo. Respiro profondamente e giro la testa verso sinistra e vedo un ombra davanti e me e poi una donna che mi sorride e solo allora capisco che è un’infermiera.
“Oh salve!” esclama felice “Il bell’addormentato si è svegliato. Adesso si sentirà un po’ stordito è colpa dell’anestesia, ma tra un ora starà meglio. Qui fuori c’è la sua ragazza con i suoi amici, ma li vedrà solo stasera va bene?” fisso la porta chiusa e penso a Kagome oltre quella porta e… i miei amici. Allora sono tutti qui, anche dopo… sorrido e annuisco mentre le palpebre si fanno ancora pesanti e lascio che il sonno prenda il sopravvento.
Sogno so che sogno qualcosa, ma non mi ricordo nulla anche perché dopo quello che ho sognato o rivisto in un esperienza di… come si chiama esperienza extra corporea, direi che non potrei sognare altro.
Dei rumori mi costringono ad aprire gli occhi e vedo adesso un ombra che conosco seduta accanto a me. “Kagome?” chiedo timoroso e lei si volta verso di me e io metto a fuoco la sua immagine.
“Tesoro ti sei svegliato!” declama e la sento accarezzarmi la fronte e baciarmi leggermente sulle labbra.
“I dottori dicono che l’operazione è andata bene, stai tranquillo” annuisco mentre la mia mente si sveglia sempre di più e mi rendo conto della situazione e il mio cuore accelera.
“Io però non sento le mie gambe Kagome!” e lei si siede sul bordo del letto e mi afferra un mano “è presto Inuyasha, dobbiamo spettare almeno 48 ore e poi i medici inizieranno i test, ma l’operazione non ha avuto problemi quindi noi siamo fiduciosi ok?” annuisco ancora e stringo la sua mano quando sento fuori dalla porta delle voci.
Riconosco tale voci.
Kagome nota le mie orecchie muoversi e capisce che so che loro sono lì e la vedo mutare d’atteggiamento “Inuyasha… io…. Volevo un po’ di compagnia, ma…” la blocco e alzo un mano.
“Potresti far entrare Sesshomaru Kagome? Potresti far entrare mio fratello?” lei sorride, spostandomi una ciocca di capelli dal viso e si alza “certo! Subito!”



Varco la soglia della camera, chiudendo la porta alle mie spalle, e tutti mi fissano preoccupati.
Tutto sta nel capire se sono preoccupati di sapere se lui si è svegliato e sta bene o se sono preoccupati della sua reazione nel saperli lì.
Sorrido a tutti e avanzo verso di loro in quel corridoio statico e di un grigio color cielo sbiadito.
“Inuyasha si è svegliato, è ancora un po’ intontito, ma… ecco… vorrebbe vederti Sesshomaru” e lui mi fissa “me? Vuole vedere me?” chiede indicandosi con un dito e io annuisco “sei sicura che non sia ancora sotto anestesia?” e io scuoto la testa e gli indico la porta.
Rin si avvicina a lui e lo bacia e sento le sue parole “buona fortuna!” esclama seria e io nella mia testa declamo la stessa frase.



Adesso mi sento un po’ meglio, più sveglio. L’anestesia sento che sta lasciando lentamente il mio corpo ridandomi coscienza e quando la porta si apre vedo l’imponente figura di mio fratello entrare, sono come terrorizzato.
Adesso mi rendo conto di tutto ciò che ho fatto, del dolore, delle colpe mal riposte, della sofferenza che ho provocato, ma devo farmi forza e affrontare tutti i miei demoni interiori.
Sesshomaru avanza, con l’aiuto delle stampelle e mi fissa poco prima di sedersi “ciao!” esclama e io rispondo annuendo ed osservando la sua gamba.
Si siede e fissa con interesse i monitor alla mia sinistra “stai bene Inuyasha?” e faccio sì con la testa “mi sento come in un pallone, ma l’anestesia sta scemando” lui acconsente e io decido di iniziare il mio percorso di guarigione.
“Sesshomaru come sta la tua gamba?” e lui spalanca leggermente li occhi “Oh lei guarisce”
“Ma sono tre mesi che è ingessata vero?”
“Bhè si e no!” e lo guardo non capendo “questa è la terza ingessatura” e fisso la sua gamba con più interesse “in che senso scusa?”
“Ho affrontato tre noiosissime e stupide operazioni per ripristinare i nervi e i legamenti e risaldare le ossa che… non stavano molto bene” e adesso mi sento colpevole.
“Per colpa mia vero?” e lui si avvicina “che dici Inuyasha, quale colpa” ma io non sposto lo sguardo dal suo volto “è peggiorata perché sei sceso dal letto quel giorno” e appena lo dico lui sembra congelarsi. Non muove un muscolo, un batter di ciglia. Niente.
“Come... Come diavolo fai a saperlo? Te l’ ha detto Kagome? Gli avevo detto di non dirti nulla” e sorrido “se ti dicessi come lo so credo che da questo reparto mi manderesti in psichiatria e quindi non lo saprai mai, ma è così vero?” e lui fa sì con la testa “scusa!” sussurro e adesso, saltellando su una gamba lo vedo sedersi sul letto.
“Inuyasha quale scusa, guardo cosa ho fatto?” e lo vedo osservare le mie gambe nascoste dal lenzuolo bianco “non è stata colpa tua, non è stata colpa di nessuno. È stato un incidente” e adesso so che mi crede pazzo.
“Ok, tu sei sempre stato un tipo stano, un po’ rompipalle e asociale, ma adesso mi fai pura” e scoppio a ridere “ho passato tre mesi chiuso in un odio senza senso. Ho trattato da cani tutti, perfino Kagome e alla fine… l’ho quasi uccisa” e adesso il volto di Sesshomaru è duro come il marmo.
Questo è il fratello che conosco, quello che mi fissa con indifferenza.
“Ucciso, che dici?” e respirando profondamente gli racconto tutto. Dello scontro verbale e di quella maledetta vetrata.
“Scuote la testa e fissa fuori dalla finestra “sei un idiota!” e non posso darli torto “adesso migliorerai vero Inuyasha? Anche perché il tuo atteggiamento da povero derelitto mi sta dando ai nervi. O migliori o ti scuoio chiaro!” e mentre rido come uno scemo e sento i punti tirarmi, annuisco “ok, questa sottile minaccia di morte mi ha convinto” e lui si alza “lo faccio più per Kagome però” e Sesshomaru afferra le stampelle “fa come ti pare, ma cerca solo di rimetterti ok?”
“Lo farò e tutto tornerà come prima” lui apre la porta e si ferma sulla soglia “Adesso riposa un po’ Inuyasha” e chiude la porta.



Vedo Sesshomaru uscire dopo circa quaranta minuti e mi alzo dalla sedia e poco dopo mi rendo conto che tutti si sono alzati e lo stanno fissando come se fosse un messia sceso in terra.
Rin avanza e si ferma avanti a lui “Sesshomaru com’è andata?” e lui l’abbraccia e nello stesso tempo alza lo sguardo e mi fissa “quel rompi palle di mio fratello è tornato in se!” e mi sento sollevata. Sento che la tensione di questo periodo lentamente sta scemando via.
Sì tutto tornerà a posto. Lui adesso deve solo alzarsi sulle sue gambe. Oddio ti prego, fallo camminare di nuovo.
Miroku si avvicina a Sesshomaru seguito da Sango che mi afferra per mano “allora ti ha perdonato?” chiede timoroso Miroku e lui annuisce “ha detto che è stato un incidente che nessuno ha colpe” e Sango stringe di più la mia mano “ok… allora posso entrare anche io?” Sesshomaru fissa per un po’ la porta e poi fa no con la testa “adesso credo stia dormendo, aspetta un po’” e tutti ci risediamo in attesa.
Sesshomaru si piazza al mio fianco “andrà bene Kagome” ma io non batto ciglio “lui… deve camminare non posso passare il resto della vita sapendo di avergli rovinato la vita” e lo fisso “sei cambiato sai?”
“Dici?”
Sì, so che volevi bene ad Inuyasha, ma diciamocelo Sesshomaru, non eri proprio un genio nel dimostrarlo” e lui sorride “dici… ma è stato una scocciatura fin da piccolo. Odiavo avere un fratello, anzi un fratellastro e lui era sempre così…. Appiccicoso. Un ombra che mi seguiva dappertutto. E crescendo non è che sia migliorato, ma da quando siamo rimasti soli… insomma è la mia famiglia no?”
“Già?”
Però… un conto è ignorarlo per giorni, disprezzarlo perché è una palla al piede, un altro vederlo immobile in una macchina in fiamme. Credevo fosse morto quando l’ho tirato fuori. Non si muoveva e c’era tutto quel sangue. Forse hai ragione, sono un po’ cambiato, ma tu non farlo sapere troppo in giro!”
Restiamo lì per un po’ e poi vedo Miroku sparire nella stanza d’Inuyasha e quando esce, dopo venti minuti, anche lui sorride.
Le 48 ore passano così lentamente che sembrano 400 ore. Alla fine quando i medici si avvicinano a noi, mi attacco come una cozza al braccio di Sesshomaru che traballa sulle stampelle per un secondo.
“Kagome respira!” mi sussurra Rin e io annuisco non lasciando però Sesshomaru.
Il medico si avvicina a me “signorina, adesso porteremo il suo ragazzo in un altro reparto e inizieremo i test. Dovrà avere un po’ di pazienza ok?”
“Ok…. Andrà bene vero?” chiedo balbettando e lui sorride “intanto iniziamo e poi vedremo, lei pensi positivo. Il ragazzo è giovane e modestamente sono un buon medico”
Vedo Inuyasha sul lettino uscire dalla stanza e gli corro incontro.
“Kagome è il momento delle verità!” esclama afferrandomi un mano e io mi piego baciandolo “ok, noi ti aspettiamo qui!” lui annuisce e si allontana nel corridoio.
E adesso ditemi il mio futuro.



Vi ho lasciati con il dubbio della riuscita dell’operazione vero???

Ringraziamenti:

Ryanforever: Anche se in ritardo buona pasqua. Comunque sì sì, Inuyasha adesso ha visto come si è svolto il dopo incidente e in questo capitolo cerca di rimediare tutti gli errori. Per l’operazione suspense.

Byrba: le cose si stanno evolvendo, Inuyasha cerca di mettere le pezze con i rapporti interrotti per l’operazione chissà….

Vale728: oh mi dispiace per i lacrimoni! L’esperienza extracorporea mi pareva l’ideale per far tornare Inuyasha alla ragione.

Achaori: come vedi l’incontro tra Inuyasha e Sesshomaru ci è stato ed è andato bene, per l’operazione dovrai aspettare… ti ringrazio per i complimenti e spero il capitolo ti sia piaciuto.

FairyFlora: Ciao! No no guarda tu hai ragione. La storia non è OOC ma molto di più. So che l’ambientazione non si addice molto ad Inuyasha e Kagome e mentre la scrivevo me ne rendevo sempre più conto, ma credo che come hai detto tu, poterci vedere chiunque in quella situazione sia un fatto positivo no? Spero comunque che ti piaccia ancora e forse, nell’ultimo capitolo torneranno un po’ nel personaggio.

Mikamey: 5 volte? Accidenti… ti ringrazio per la passione! Sono contenta che la tragica reazione di Sesshomaru ti sia piaciuta, l’ho voluto rendere più fraterno.

Fmi89: come hai letto le cose piano piano con il fratello e gli amici migliora, nel prossimo sapremo anche come è andata l’operazione.

Smartina86:sì povero Inuyasha, un esperienza strana, ma almeno tutto potrebbe aggiustarsi.

Kagome_9: oh allora ti prenoto come commentatrice per la prossima ff… grazie! Oh sono contenta che il mio Sesshomaru ti sia piaciuto.

Krikka86: terrei le dita ancora incrociate per l’intervento, ancora non si sa l’evoluzione. Sesshomaru finalmente si è chiarito con il fratello.

Callistas: eh già, altrimenti credo che il ragazzo non si sarebbe mai riconciliato con gli altri quindi…. Una bella esperienza extracorporea. Occhio alle anticipazioni!

Jeppy: OH tessorrro!! Scusa, dovevo avvertirti di preparare i fazzoletti, ma non credevo fosse essenziale. Comunque sapevo che la scena di Sesshomaru poteva essere lacrimosa. Mi inchino per i complimenti… troppo…gentile.

Nel prossimo leggerete:

Un salto temporale.
Un matrimonio mancato.
Una nascita.
BACIONI!!!!!

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Capitolo 7
*** 7 ***


7








Fisso la mia immagine nello specchio e non mi piace. Accidenti come mi è venuto in mente di comprarmi questa cosa e conciarmi in questo stato, io volevo quello nero, lineare, semplice no questo gessato imponente.
Il masochismo mi è padrone.
Lego forte i lacci delle scarpe che secondo meno sono troppo piccole o strette o… qualcosa devono averlo per forza e chiudo i bottoni della camicia, afferrando la giacca e fissando ancora la mia immagine allo specchio.
Assurdo.
Mi siedo sul letto e sospiro, afferrandomi la testa tra le mani e testo lì per un po’ fino a quando non sento una voce che mi fa sobbalzare.
“Che cosa stai facendo?” mi urla Sesshomaru e io alzo la testa “io…. Non…. Dai Sesshomaru!” e lui avanza decisamente minaccioso nella stanza.
“Sei ancora capace di leggere un orologio vero?” e lo fisso stranito.
“Certo che domande fai” e lui indica il suo orologio al polso e allora schizzo dal letto e lo fisso sconvolto “sono in ritardo!” urlo afferrando il fiore sul mobile e lo supero “Inuyasha dove diavolo vai? La macchina è sul retro!” e mi blocco “la macchina giusto…. Le chiavi?” e lui scende la scale scuotendo la testa “ti rendi conto che stai facendo tardi il giorno del tuo matrimonio vero?” e io annuisco colpevole “aiuto!” bisbiglio e lui mi supera “guido io tanto Miroku è già partito con le ragazze!”
Saliamo in macchina come delle furie e quando siamo a trenta metri dalla chiesa scendo “corri Inuyasha !” urla Sesshomaru e io annuisco correndo verso la chiesa, salgo gli scalini e tutti adesso mi fissano impalati.
Vedo Sango corrermi incontro e poi il colpo sulla testa “Sei in ritardo!” mi urla contro e io mi accarezzo la testa, ma poi Rin ci viene incontro in un bellissimo abito color del cielo con sottili spalline “Inuyasha dovresti venire con me” e la fisso preoccupato.
Ecco ci siamo, il ritardo alla chiesa è troppo e adesso mi ucciderà.
Seguo Rin per un po’, poi apro la porta davanti a me e osservo l’angelo nella stanza.
Kagome, di schiena, si volta lentamente verso di me e io resto incantato.
Il vestito, decisamente alla romana, le cinge il corpo in maniera perfetta. Credo non sia mai stata così bella. Nei suoi lunghi e ondulati capelli, scorgo dei piccoli fiorellini bianchi e il cerchietto che inchioda il velo alla sua testa.
“Tesoro… scusa!” sussurro e lei si volta, appoggiando le mani sui fianchi e fissandomi “pensavo non volessi più venire” e mi avvicino “che dici Kagome, sono due anni che sogno questo giorno… ho solo fatto un po’ di ritardo” e le accarezzo il volto “Sarà un matrimonio bellissimo!” e lei sorride, ma poi scuote la testa spiazzandomi.
“Non credo ci sarà il matrimonio!” e io spalanco gli occhi.
Che cosa dice? Ma cosa… oh no… lei ha superato di più che un piccolo ritardo. Ha superato il mio caratteraccio, l’incidente, il mio…, ancora non credo a quello che le ho fatto, ma adesso tutto è… e la fisso mentre lei socchiude gli occhi in una smorfia.
“Tesoro cosa hai?” le chiedo preoccupato e lei mi afferra un braccio “Inuyasha credo di avere le contrazioni!” e adesso non sento più nulla.
Né ciò che mi è intorno o né il mio corpo.
Poi lei mi scuote “Inuyasha!” urla e allora mi riprendo “Tesoro… cosa… è presto no?”
“Io lo so, tu lo sai, ma il piccolo vuole nascere di otto mesi, che facciamo gli diciamo di no? Di ripassare in un momento in cui suo padre si senta meglio?” e scuoto la testa e la faccio sedere.
“Ok, calma e sangue freddo. Chiamo Sesshomaru” esco e corro verso la navata dove di nuovo tutti mi fissano, ma appena sussurro all’orecchio di Sesshomaru ciò che sta avvenendo, Rin parte con Sango verso il prete, Miroku verso gli ospiti e Sesshomaru mi segue nelle stanze dietro la cappella.
Kagome si alza e mi fissa “credo che dovremo sbrigarci!” con l’aiuto di Sesshomaru facciamo salire in macchina Kagome e lui poi parte. Di dietro tengo stretta la mano di Kagome mentre la macchina parte, ma poco dopo si ferma.
“La strada è bloccata. Tu non provare a partorire qui, io allungo un po’, ma Kagome non farmi questo!” lei annuisce e io fisso Sesshomaru poco convinto e lui gira a destra e allungando ci dirigiamo verso l’ospedale.
Quando alzo lo sguardo un insegna che conosco risveglia in me alcuni ricordi non proprio felici. Conosco questa strada, conosco quell’insegna e il palo alla sua base.
Qui la mia vita si è fermata. Per tre mesi quel palo mi ha inchiodato su una carrozzina. Qui sono diventato un mostro per tutti. In questa strada credevo che il mio futuro fosse scivolato via come acqua nelle fogne.
Mesi di impotenza e poi mesi di sacrificio per poter di nuovo appoggiare i piedi per terra. Ma alla fine ho vinto io, io sono sopravvissuto e rinato e ho tutto ciò che ho sempre sognato, anche se adesso sono terrorizzato.
Dovevo sposarmi oggi, non veder nascere mio figlio anche se l‘idea di stringerlo mi sta elettrizzando

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Entriamo in ospedale e subito vedo la mia ginecologa, chiamata prontamente da Sango, venirmi incontro.
Kagome… oddio… ma il tuo vestito” e io sorrido “credo che il bambino voglia essere presente al nostro matrimonio” e lei annuisce spingendo la carrozzina che mi ospita verso la sala parto e poi la vedo fissare Inuyasha “Andrà bene!” esclama e lui si china per baciarmi “non credere di salvarti così chiaro? Ti trascinerò comunque su quell’altare” sorrido e mi allontano.

Quando riapro gli occhi la stanza è avvolta nella semi oscurità. Ricordo poco del parto, ma so che lui è nato. Un figlio, ho un figlio, io e Inuyasha abbiamo un figlio. Certo il piccolo è stato un po’ prepotente, ma va bene così.
Dopo tutta la sofferenza di questo periodo non m’interessa se il matrimonio è saltato, l’importante è che lui stia bene e che adesso la mia famiglia, quella che credevo persa è unita, vera, reale.
Il miracolo è successo il giorno in cui il medico mi afferrò le mani e mi disse che lui sentiva. Che i piccoli aghi nelle sue gambe erano tutti percepiti. Il miracolo è continuato con Inuyasha in sala riabilitazione che si tirava su alle parallele e che camminava piano, ma sempre più veloce. Il miracolo alla fine si è concluso appena quel test è stato positivo.
La porta si apre e Inuyasha entra nella stanza con un quantità industriale di palloncini colorati.
“Tesoro sei un mito!” esclama avvicinandosi e io sorrido appena lui mi bacia.
L’hai visto?” chiedo curiosa e lui scuote la testa “tra poco lo portano qui” ma poi vedo Inuyasha fissare quella cosa sotto la finestra.
Le afferro una mano e lui mi fissa “ va tutto bene” esclama poco convinto “è il passato Inuyasha ok?”
“Lo so, ma è come un incubo che ogni tanto si ripresenta” ma io fisso oltre le sue spalle “allora concentrati sul presente” e indico l’infermiera che gli si affianca “lei è il padre vero? Lo vuole prendere?” Inuyasha mi fissa stranito e poi allunga le braccia e lo vedo stringere suo figlio “è bellissimo!” sussurra sedendosi accanto a me e io sfioro quel piccolo viso paffuto “abbiamo fatto un buon lavoro no?”
“Perfetto Kagome e hai ragione sai. Il futuro è molto meglio. Sai sono diventato veggente”
“Davvero? E cosa vedi?”
“Tu e io all’altare e lui con i suoi occhini color del sole che porta le fedi”
“Mi piace. Lo appoggio in pieno” e lo bacio amando la mia famigli ora e per sempre.



Bene ed è finita questa storia che è piaciuta e non è piaciuta.
Ringrazio per i commenti.

Ringrazio:
1 - achaori 2 - akane_val 3 - camoeight 4 - excel sana 5 - fmi89 6 - goldy chan 7 - Hope35 8 - inukag90 9 - Kagome19 10 - Kagome_chan89 11 - krikka86 12 - laretta 13 - marychan89 14 - Nancy95 15 - Nayma85 16 - pillina28 17 - tempesta16 18 - Vale728 19 - vanessa_91_ 20 - _Dana_ 21 - _Draco_
Per averla inserita nei preferiti

Ringrazio:

1 - akane_date 2 - Fin Fish 3 - ka chan 4 - Mary_loveloveManga 5 - pillina28

Per averle inserita nel… seguita.

Inoltre ringrazio tutti quelli che hanno seguito questa ff decisamente ooc, so che era fuori personaggio, ma più che ooc non so che mettere, spero comunque che il capitolo finale vi sia piaciuto.
Ringrazio coloro che mi hanno scritto che è stata realista e dolorosa e anche chi mi ha detto che dovrei smettere di scrivere e tornare a scuola perché questa ff, mi è stato fatto notare, è stata scritta da un ignorante.
Un bacio a tutti

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