Kind Soul

di Maka_chan 4242564
(/viewuser.php?uid=150065)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Caduta ***
Capitolo 2: *** Battagli nelle Rune ***
Capitolo 3: *** In trappola ***
Capitolo 4: *** Ricordi ***
Capitolo 5: *** Fuga ***
Capitolo 6: *** Alleati ***
Capitolo 7: *** Echo Flowers ***
Capitolo 8: *** Incubo ***
Capitolo 9: *** Benvenuta in Hotland ***
Capitolo 10: *** Sola ***
Capitolo 11: *** Riunione ***
Capitolo 12: *** Ricordi ***
Capitolo 13: *** Giudizio pericoloso ***
Capitolo 14: *** Sacrificio ***
Capitolo 15: *** Addio ***



Capitolo 1
*** Caduta ***


*Storia in collaborazione con Elly76

-Ai la testa... Ma cosa è successo... Perché...-
Si trovava su un tappeto di fiori gialli, era caduta nella voragine alle pendici del monte.
Finalmente aveva fatto quello che voleva fare da tempo. Il luogo era deserto.
Camminò per un po' nel tunnel, che era probabilmente l'entrata, trovò una concavità anche questa piena di fiori gialli.
Uno di questi però era particolare, stava piangendo.
Il piccolo fiore ricurvo su se stesso era ferito, piccole bruciature che gli avevano rovinato i bei petali dorati.
-Chi c'è!-
Disse lui allarmato, girandosi verso la ragazzina che indietreggiò vedendo i proiettili bianchi.
-S-Sono Frisk-
-Sei nuova dell'Underground?-
Frisk era confusa, sapeva che sotto al monte erano imprigionati i mostri ma un mostro così non se lo immaginava.
Annuì.
-Devi stare attenta... Qui sono tutti crudeli... Toriel... Qui lei è la più pericolosa-
Il piccolo fiore riprese a piangere nascondendo il viso.
Frisk si mise alla sua altezza.
-Come ti chiami?-
-S-Sono Flowey... Tu sei gentile-
Frisk sorrise.
-Tu morirai qua sotto...-
-Non mollo facilmente-
-Tu non capisci... La tua gentilezza sarà la tua morte-
Frisk si sentì sperduta da quelle parole, ma in fondo era abituata alla cattiveria delle persone in superficie.
-Sai dirmi in che direzione dovrei andare??- Flowey sospirò.
-Da quella parte-
Indicò un punto buio della concavità.
Frisk lo ringraziò sparendo poi nel buio.
Si sentì subito in colpa, quella ragazzina era indifesa e i mostri li erano terribili.
-Argh non posso lasciarla morire-

**

Frisk proseguì per il corridoio, fino a quel momento non aveva incontrato nessuno.
Davanti a lei le si parò una piccola rana.
Dal suo petto uscì un piccolo cuore rosso.
-M-Ma cosa?-
La battaglia era iniziata.
Davanti a lei due scritte, Mercy e Fight.
Non voleva combattere, la violenza non era mai una soluzione, era questo quello che le era stato insegnato.
Flowey osservò Frisk spingere Mercy, era pronto a difenderla ma rimase stupito, la rana si era arresa senza combattere e se ne andò.
-Sei troppo buona... Morirai se continui-
Frisk vide Flowey dietro di lei.
-Andiamo ti guido io-
Le Rune erano un luogo pericoloso.
I vari puzzle erano per lo più trappole mortali, Flowey riuscì ad aggirarle senza problemi.
-Quindi quel cuore di prima...-
-Esatto è la tua anima-
-Ma perché, insomma non è normale-
-Benvenuta nell'Underground-
I due continuarono a camminare, o per lo meno Frisk camminava Flowey era attaccato al suo braccio.
-Hey Frisk-
-Che c'è?-
-Perché sei...-
Flowey non finì la frase, davanti a loro c'era una figura in penombra.
-Oh no... Frisk scappa-
La figura si avvicinò.
Era una donna, aveva delle corna e occhi rossi, vestiva una tunica nera.
-Bene, bene, bene, cosa abbiamo qui?-
La voce era melodiosa, ma aveva un so che di macabro.
Frisk era pietrificata non sapeva cosa fare.
Lei allungò una mano.
-Oh guarda una piccola umana, come ti chiami bambina?-
-Cosa?-
Flowey fu sorpreso, lei era tremenda con lui perché era gentile in questo momento?
-F-Frisk-
-Che bel nome, io sono Toriel. Vieni con me...-
Quando vide Flowey la sua espressione mutò.
-Lui non deve venire-
-Flowey è mio amico viene con me-
-Come prego?-
Toriel guardò prima Frisk e poi Flowey.
-Frisk non devi-
Bisbigliò il fiore all'orecchio della ragazzina.
-Ok, ma se fa qualcosa... morirete entrambi-
Prese a forza la mano di Frisk trascinandola in casa sua.
Erano nella casa di Toriel, il mostro più pericoloso delle Rune, non c'erano vie di scampo.


*****************************
Hey Hey
Siamo Elly e Momy ed abbiamo deciso di fare questa storia insieme
L'idea della collaborazione è stata di Elly ed insieme abbiamo scelto genere titoli e correzioni ^^
Non sarà facile ma ce la mettiamo tutta
speriamo che vi piaccia
baci
Elly e Momy

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Battagli nelle Rune ***


La casa di Toriel non era male, non molto grande ma non ospitabile.
La casa era triste nei vasi c'erano fiori morti secchi, i muri ingialliti dal tempo.
-La tua stanza è da questa parte vieni-
Toriel condusse Frisk alla sua stanza alla fine del corridoio.
A canto uno specchio rotto in un angolo.
-Entra-
Toriel Spinse Frisk all'interno della cameretta, il suo viso era cupo.
-Rimani qui e non muoverti-
Toriel uscì dalla stanza richiudendo pesantemente la porta.
-Qualcosa non mi quadra-
La stanza era piena di polvere, molte cose poste sulla scrivania erano rovinate.
-Perché?-
Frisk si diresse verso il letto.
Non era molto comodo, ma era pur sempre un letto.
-E' stata troppo gentile-
-Forse ti sbagli Flowey-
-COSA!?-
Il fiore si era arrabbiato, quella donna lo torturava un giorno si e l'altro pure.
-Senti dobbiamo andarcene il prima possibile da qui, ma dobbiamo farlo quando lei non c'è-
-Si ma quando?-
-Forse dobbiamo solo aspettare si addormenti-
Frisk si sdraio pensierosa, era distrutta, quando era caduta non aveva pensato a curarsi le ferite tanto meno le importava.
Flowey scrutava il viso della bambina che vide pian piano cadere in preda al sonno.
Frisk dormì tranquillamente quella notte, stranamente non ebbe incubi, ma ebbe la sensazione che qualcuno le fosse venuto vicino.
Quando aprì gli occhi su una sedia erano poggiati vestiti puliti.
-E questi?-
-Forse te li ha dati lei...-
Frisk notò che il maglione era da maschio, forse Toriel aveva un figlio e questo spiegava la cameretta.
-Flowey...-
-Che c'è?-
-Potresti... Ehm girarti?-
Flowey sembrava non aver capito.
-Mi devo cambiare-
-Okay-
Lasciò andare il braccio di Frisk e si girò.
Anche se Frisk aveva sedici anni il maglione gli stava a pennello.
-Fatto-
-Bene andiamo-
Sgattaiolarono fuori dalla porta sperando che Toriel stesse dormendo.
In corridoio non c'era nessuno.
-Ora-
Si diressero verso le scale viste appena entrati, ma appena Frisk mise un piede sul primo scalino si sentì prendere per una spalla.
-Dove stai cercando di andare?-
-D-Da n-n-nessuna parte signora-
Toriel la prese per il braccio libero e la trascinò in salotto.
-Ferma là-
Frisk fece come le era stato detto, anche sotto consiglio di Flowey.
Dopo qualche minuto Toriel tornò con in mano due piatti.
-Siediti-
-S-subito-
Le porse un pezzo di torta.
L'odore non prometteva nulla di buono, ma aveva fame ogni cosa le sarebbe andata bene.
-Avanti mangia-
Frisk prese il primo boccone, al dire la verità non era affatto male.
-Signora... Le posso fare una domanda?-
-Chiamami Toriel e basta. Qualsiasi domanda tu mi voglia fare sono affari miei-
-Mmm capisco-
Il silenzio piombò tra le due, un silenzio pesante.
-Va bene-
-Cosa?-
-Puoi farmi una domanda, una sola, quindi pensaci bene-
Toriel aveva gli occhi chiusi le braccia incrociate.
-C-Come si può uscire da qui?-
A quella domanda la donna aprì gli occhi pieni di rabbia alzandosi di scatto, rovesciando la sedia a terra.
-Cosa?-
-Frisk scappa-
La ragazzina era già in piedi ed indietreggiava.
Toriel in quel momento incuteva terrore.
-Tu vuoi andare via non è così?-
Dalle sue mani apparirono delle fiamme.
-Frisk corri. CORRI!-
La ragazzina prese a correre alle spalle Toriel pronta ad ucciderla.
Scese per le scale correndo per il lungo corridoio.
Era giunta alla fine del corridoio davanti a lei un grande portone.
Era troppo pesante e in lontananza vedeva arrivare Toriel.
-Cosa...-
Flowey era preoccupato, fissava Toriel che stava venendo ad ucciderli, presto sarebbe tutto finito, un altro umano morto.
Frisk fissava la piccola stella che era appena apparsa, ma quando la toccò questa scomparve.
Fu strano qualcosa scattò in lei, doveva combattere la rabbia di Toriel, ma non con la violenta, non con armi, l'arma di cui aveva bisogno era la sua sola gentilezza.
Toriel lanciò le palle di fuoco sfiorando di poco il viso di Frisk.
-Frisk che vuoi fare?-
-Flowey ti puoi fidare di me?-
-Tu vuoi morire!-
-Ti prego mettiti a terra-
-Va bene-
Acconsentì lui con malavoglia.
Quella ragazzina stava cercando la morte e l'avrebbe trovata.
-Toriel ti prego parliamo... Non voglio combattere-
-Peccato che io voglio ucciderti-
Replicò la donna con fare minaccioso.
L'anima di Frisk era apparsa.
-Non ti lascerò andare via bambina-
Altri attacchi, altri danni.
Frisk era ferita ma non mollava.
-Non voglio combattere-
-Non mi importa voi siete tutti uguali!-
Continuava a ripetere, ma Toriel non ascoltava, Flowey aveva ragione qui mostri odiavano gli umani, li volevano morti.
Non voleva arrendersi, le venne d'istinto urlagli contro quello che pensava.
-Che cosa hai contro noi umani, cosa hai contro di me cosa è successo … Cosa ti hanno tolto di così importante da perdere la fiducia negli altri!-
A quelle parole Toriel si bloccò.
Perché quella ragazzina si comportava in quel modo?
Tanti umani prima di lei erano ostili, la maggior parte di loro non l'avrebbero affrontata in quel modo.
Toriel abbassò le mani e le fiamme sparirono.
-Tu chiedi a me cosa mi hanno tolto di così importante?-
Toriel si avvicinò a lei per poi mettersi alla sua altezze per guardarla negli occhi.
Anche se crudele Toriel era molto bella con modi materni a volte.
-Probabilmente non te lo dirò mai... Ma voi umani ci avete maltrattati, rinchiusi in questo posto orribile. Io sono la guardiana di questo posto...-
-Mi dispiace...-
-Sei troppo gentile in questo posto tu non sopravviverai... Ma se vuoi andare vai e non tornare qui piangendo. Non sei la benvenuta-
Flowey si era avvicinato.
Era veramente quella la donna che lo torturava ogni giorno?
-...Ricordati solo che in questo mondo è uccidere o essere uccisi. Ora vattene!-
Dopo tutto Toriel era gentile, prima di andarsene la curò.
Uscirono dalle Rune e furono investiti da un aria gelida l'aria di neve.



*********************************
Hey Hey
Qui Momy ed Elly
ecco a voi il secondo capitolo
non è facile descrivere Toriel come una persona orribile pronta ad ucciderti :(
be stiamo andando avanti
a presto con il terzo capitolo
Momy ed Elly

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** In trappola ***


La zona era completamente bianca, la strada non si vedeva per quanta neve c'era ma il sentiero sembrava proseguire dritto.
-Meglio andare-
Flowey interruppe il silenzio che si era andato a creare.
-Già-
Il freddo era troppo per Frisk, e dopo un po' che camminava non sentiva più i piedi.
-Flowey... Tu conosci la strada?-
-Si certo...-
-Sicuro?-
-Ehm...-
-Puoi anche dirlo che non la sai-
Fece lei sorridendo.
Il piccolo fiore distolse immediatamente lo sguardo.
-Eheh-
La strada proseguiva lunga e l'unica cosa che si vedeva era il bianco della neve e gli alberi in torno, oltre alle sue impronte.
Qualcosa non andava si sentiva osservata, ma ogni volta che si girava dietro non c'era nessuno.
Flowey le dava della paranoica, ma quando sentì spezzarsi un ramo dietro di loro la incitò ad andare più veloce.
Un ponte di legno era proprio davanti a loro, l'unico problema: era troppo stretto.
-Hey ragazzina...-
Una voce alle loro spalle li fece sobbalzare.
Una voce profonda che metteva i brividi.
-...Non ti hanno insegnato a salutare qualcuno? Voltati e stringimi la mano-
Frisk si girò, rimanendo paralizzata davanti alla figura.
Davanti a lei uno scheletro poco più alto di lei, gli occhi rossi come in sangue.
La mano era tesa davanti a lei, la guardò per un attimo per poi tornare a guardare lui.
-Allora?-
Lei scosse la testa indietreggiando mettendo un piede sul ponte.
-Eheh va bene... Tu sei un umana no?-
Frisk non rispose.
-Certo che sei di poche parole... Meglio. Papyrus mio fratello, be cerca umani come te, quindi verrai con me, con le buone o con le cattive?-
Prese per il braccio Frisk non badando a Flowey che cercò in tutti i modi di farsi notare.
La sua presa era molto forte per uno scheletro.
Camminava veloce e qualche volta inciampò nella neve.
Ma sembrava che a lui non interessasse.
Vicino ad una postazione c'era un altro scheletro.
Questo era più alto ed era molto più spaventoso del primo.
-SANS COSA DIAVOLO STAI FACENDO!?-
-Hey Boss, ho qui una cosa per te-
Sans spinse Frisk davanti a lui.
-UN UMANA... CREDEVI DI FARLA FRANCA DAVANTI A ME?-
Papyrus si avvicinò.
In quel momento Flowey usò la sua magia.
Delle grandi radici apparirono dal terreno scaraventando Sans e Papyrus lontani.
-Ora Frisk scappa-
La ragazzina non se lo fece ripetere due volte e corse via il più veloce possibile.
Avevano guadagnato terreno ma non potevano fermarsi in quel momento.
-Frisk la dietro...-
-N-Non possiamo... e se..-
-Non ce la fai più fermati-
Anche se un po' tentennante, Frisk si nascose dietro la roccia, che con grande sorpresa apparve la piccola stella vista anche nelle Rune.
Anche sta volta scomparve quando la toccò.
Flowey la guardò, la ragazzina era distrutta, non poteva continuare a scappare per il momento ma non potevano nemmeno rimanere là.
-D-Dovremmo andare... Loro arriveranno presto-
-Riposati un attimo... Se tornano ci penserò io-
-Grazie-
Si portò le gambe al petto poggiando la fronte sulle ginocchia.
Aveva freddo ma ora non aveva importanza.
-Andiamo Flowey-
-M-Ma-
-Mi sono riposata abbastanza-
Frisk riprese a camminare, ma sentiva molto freddo.
Non incontrarono nessuno durante il tragitto, cosa che li fece preoccupare.
-Forse hanno rinunciato-
Disse Frisk speranzosa.
-Non cred...-
Uno strano rumore e poi il buio.

**

Quando Frisk riaprì gli occhi, vide che si trovava nel punto in cui si erano nascosti.
-Cosa...-
-Sei morta... Dobbiamo fare attenzione-
-Ricordo... Ricordo di essere stata trafitta...-
Si tocco nel punto in cui la lancia si era conficcata, ma con grande sorpresa non c'era nulla.
-Come è possibile-
-Sei diversa dagli altri... Non capisci? Se muori puoi tornare in vita!-
Frisk strinse il maglione, non era fiduciosa e la paura cominciava ad assalirla.
-Andiamo... Ora sappiamo che ci sono le trappole-
-Va bene-
Si rimisero in cammino cercando di schivare tutte le trappole.
Morì svariate volte, appena ne superava una ne scattava un altra e così via dicendo.
Dopo tutte quelle morti finalmente arrivò alle porte di Snowdin, in cui trovò nuovamente la stella.
-Ce l'abbiamo fatta...-
-Già... Ma tu sei stremata-
-Non ti preoccupare... Forse dovremmo chiedere da che parte andare-
-Si ma non abbassare la guardia-
Frisk girò per Snowdin cercando qualcuno che la potesse aiutare, ma nessuno sembrava filarsela.
Sconfortata si mise seduta su un gradino di un negozio chiuso.
-Ormai stanno rientrando tutti...-
-Già-
-Dovremmo...-
Ma Flowey non finì di parlare, davanti a loro c'era Sans, di Papyrus nessuna traccia.
-Hey ragazzina, che ci fai qui tutta sola-
-N-Nulla...-
Frisk fece per alzarsi, ma Sans la bloccò.
-Che ne dici vuoi venire con me da Grillby a mangiare un boccone?-
-No!-
Non voleva andare con lui, anche se il suo stomaco reclamava cibo.
Lei e Flowey se ne andarono di corsa non accorgendosi che Sans li stava seguendo.
Era stanchissima.
Qualunque cosa stesse per succedere probabilmente sarebbe morta.
Superò varie case fino a quando non ne vide più.
-Flowey dovresti lasciarmi il braccio-
Disse lei non appena vide Papyrus spuntare dalla fitta nebbia che si era formata.
-Frisk...-
-Flowey non voglio che ti succeda qualcosa... Posso tornare-
Flowey fece come gli aveva detto nascondendosi.
-HAI SUPERATO LE MIE TRAPPOLE A QUANTO VEDO-
La sua anima era già davanti a lei, questa volta non poteva scappare.
Non ebbe il tempo di replicare che si trovò con delle ossa conficcate nell'addome.
Gli occhi spalancati, lasciando vedere il colore dei suoi occhi.
Divenne nuovamente tutto buio.
Morì svariate volte anche contro Papyrus.
L'ultima volta però riuscì a schivare la maggior parte degli attacchi anche se fu trafitta, ma rimase in vita.
Era a terra ferita, non poteva fare nulla presto sarebbe morta per l'ennesima volta, fino a quando non ripensò alle parole di Toriel.
A loro serviva viva.
-Se davvero volete la mia anima perché mi uccidete!-
Papyrus che stava per scagliare l'attaccò si fermò.
Il suo viso incuteva paura.
-Boss ha ragione-
-LO SO CHE HA RAGIONE RAZZA DI IDIOTA-
Disse lui dando uno schiaffo al fratello.
Frisk non ce la fece più e svenne.
Il suo sangue aveva macchiato la candita neve.
Ora era viva, ma in trappola.



***********************************
Hey Hey
Povera Frisk... Papyrus è cattivo :(
be al prossimo capitolo
Elly e Momy

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Ricordi ***


 

Si sveglio, un dolore lancinante da per tutto. Aveva combattuto contro Papyrus, e dopo l'ennesima volta che era morta era svenuta davanti ai due scheletri.

Ora si trovava in una stanza buia, con solo una luce che proveniva dalle scale, illuminando le sbarre di ferro. Era un prigione.

-Aiu... to-

Non riusciva a parlare, la gola secca impastata di sangue, gli serviva dell'acqua.

Si mise seduta, cercando di non pensare al dolore, provò a a guardarsi in torno ma non c'era via di fuga.

“Flowey... Lui non era con me”

In quel momento la porta sbattè, dalle scale apparve Papyrus si stava avvicinando con modo minaccioso seguito da Sans.

-TI SEI SVEGLIATA-

Aprì la cella, avvicinandosi a Frisk, che non riusciva a muoversi per il dolore.

Gli diete un calcio sullo stomaco, facendole mancare il respiro.

Le prese per i capelli portando il viso vicino al suo.

-HAI OSATO SFIDARMI. ORA NE PAGHERAI LE CONSEGUENZE-

Detto questo la lasciò facendola sbattere addosso al muro della cella.

-ANDIAMO SANS-

-Si boss-

Andarono via lasciando Frisk sola con il suo dolore.

Notò che le ferite erano state bendate, anche se in malo modo.

Ormai non poteva fare nulla.

Si mise seduta, tirando fuori dalla maglia il ciondolo che le era stato dato dai suoi nonni.

un piccolo cuore di ferro con in mezzo una candita pietra che irradiava una leggera, quasi impercettibile, aura di magia blu.

L'unico tesoro che la faceva sentire bene nei momenti più bui.

Avvicinò le ginocchia al petto, in mano il piccolo ciondolo.

Le lacrime calde le rigarono il volto.

Voleva tornare a casa e probabilmente non ci sarebbe più tornata.

Quando Sans scese le scale e vide la ragazzina che piangeva chinata.

In mano un ciondolo che Sans riconobbe subito.

il ciondolo di sua madre.

-Come fai ad averlo?-

La sua voce era come un ringhio.

Era furioso.

Frisk alzò di scatto la testa, lui era dall'altra parte delle sbarre l'occhio irradiato da un fuoco rosso.

-I-Io-

La ragazzina provò a parlare, ma la gola le doleva.

-ZITTA!-

Urlò lui sbattendo una mano contro il ferro delle sbarre.

Frisk sobbalzò stringendo il ciondolo. Il cuore le martellava in petto.

Lui la continuava a guardare, la rabbia montava in lui ogni secondo che passava spaventando a morte la ragazzina.

-COS'E' QUESTO BACCANO-

Papyrus allarmato, scese di corsa e trovò Sans con una mano sulle sbarre.

-Stava cercando di fuggire...-

-L'HAI FERMATA BENE... FAI LA GUARDIA E FERMALA A QUALUNQUE COSTO SE RITENTA-

Papyrus guardò Frisk in lacrime e se ne andò.

Era sola con Sans, la sua rabbia era percettibile.

Che cosa poteva fare? Lei sapeva solo la storia che le raccontò sua nonna.

-...Io-

Sans si teletrasportò all'interno della cella, dandogli un calcio.

-ZITTA-

Sans gli strappò il ciondolo dal collo, facendo attenzione a non romperlo.

-Come fai ad averlo tu-

Ma non gli diede nemmeno il tempo di rispondere che gli assestò un altro calcio.

Frisk sputò sangue.

L'odio dello scheletro era troppo. Era arrivato il momento per lui di sfogarsi.

Prese per i capelli Frisk abbassandosi.

-O mi dici quello che voglio sapere o ti farò del male dolcezza-

La sua presa era sempre più stretta.

-Tempo scaduto....-

Sans scaraventò Frisk a terra.

Gli strinse una caviglia. Anche se era uno scheletro la sua presa era fortissima.

Non ce l'avrebbe fatta sta volta.

Gli alzò la gamba che stava tenendo, sollevando il pantalone. Vide Sans aprire la mascella, i denti aguzzi, e poi non ci fu altro che dolore.

Frisk urlò per il dolore.

L'aveva morsa, il sangue cominciò a scorrere velocemente.

Sans continuò, la picchiò e la morse dove aveva già le ferite riportate dallo scontro.

-Ba... asta... Basta-

Frisk stava piangendo disperata.

Aveva perso molto sangue, il cuore le martellava in petto.

-T-ti p-p-p-prego-

Frisk scossa dai singhiozzi continuò a parlare, non le importò che Sans la picchiasse per stare zitta.

-A-avevano... Avevano ragione... I-Io... Do...Dovevo morire-

Le ci volle un po', ma riuscì a dire quelle parole.

Sans si fermò, quella ragazzina stava piangendo e cercava di dire qualcosa.

-Chi lo diceva?-

-T-T-Tutti-

Sans sospirò, uscì dalla cella lasciandola sola. Tornò poco dopo con delle bende, acqua calda e acqua fresca per lei.

Le fece bere l'acqua prima. Le diede sollievo.

-Grazie-

-Come hai preso quel ciondolo?-

Sans glielo chiese con voce calma, cominciando a cambiare le fasciature.

-I miei nonni me lo diedero... Mia nonna più che altro... Lei fu salvata da una donna durante la guerra... Non so altro-

-Capisco...-

Sans mise seduta Frisk, facendola appoggiare al muro.

-La donna che portava questo ciondolo era mia madre... Lei era una combattente. So che morì colpita alle spalle. Io e Papyrus eravamo nascosti qui al monte-

Sans guardava il ciondolo.

-Mi spiace... Ti capisco-

-Lei era una bella donna, la sua voce melodiosa ed era gentile con tutti-

-...E la gentilezza è una debolezza-

Frisk aveva gli occhi aperti, i suoi occhi azzurri erano come cristalli in frantumi.

Sans si sedette vicino a lei, sospirando.

-Mi spiace di averti fatto del male, sweetheart-

-Pensi che anche la persona più crudele possa cambiare?-

-Non credo-

-Be io penso di si-

Il suo sorriso era sincero, facendo cambiare idea a Sans.

-Proverò a farti scappare... Appena le ferite saranno guarite-

Frisk annuì, prima di addormentarsi.



***************************************************************************
Hey Hey
ok non pensavamo che venisse così lungo il capitolo
bene... Speriamo che vi piaccia
a presto
Elly e Momy

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Fuga ***


 

Sans guardò la ragazzina dormire, non sembrava tranquilla.

Ogni tanto stringeva il suo maglione.

Tutta quella fragilità fece preoccupare Sans.

Non aveva mai visto un umano così debole, così gentile, le persone come lei non potevano sopravvivere la sotto.

Doveva escogitare un piano, un piano per farla rimanere in vita.

I suoi pensieri furono interrotti dalla porta che venne spalancata.

Come un fulmine si teletrasportò al di fuori della cella.

Papyrus era tornato ed era furioso.

-TOGLITI IDIOTA!-

Urlò lui spingendo Sans da un lato.

Frisk fu svegliata dallo stridio della cella che si apriva, davanti a lei Papyrus.

Quello che venne dopo fece ribollire dalla rabbia Sans.

Suo fratello picchiò la ragazzina, procurandole nuove ferite.

Quando si fu sfogato se ne andò richiudendo pesantemente la porta.

Frisk piangeva silenziosamente, ma Sans in quel momento non avrebbe potuto fare nulla per lei.

Passarono giorni, le ferite superficiali di Frisk avevano cominciato a guarire, per quelle più serie ci voleva ancora tempo.

Quando suo fratello andava via, Sans ne approfittava per fare compagnia a Frisk.

Ogni tanto provava a provocarla, ma senza successo.

Si teneva tutto dentro.

Quando tornava a casa, Papyrus era sempre arrabbiato e se la prendeva con Sans o con Frisk se era di pessimo umore più del solito.

Passarono varie settimane.

Ormai Frisk era quasi guarita.

Come al suo solito Papyrus aveva lasciato Sans da solo con Frisk, in modo che la controllasse.

-Papyrus è andato via...-

Disse lui rassicurando Frisk, mentre scendeva le scale.

-Tieni-

Dalla tasca del giacchetto tirò fuori il piccolo ciondolo a forma di cuore.

-L'ho aggiustato-

Frisk scosse la testa.

-E' di tua madre, appartiene a te-

Ultimamente era troppo silenziosa, non mangiava, era troppo pallida.

Ma la cosa che preoccupò Sans erano gli occhi.

Erano spenti, vuoti.

Era chiaro che non riusciva a dormire.

-Dovresti parlare con tuo fratello...-

Sans rimase di sasso, quell'affermazione lo aveva spiazzato.

-L'unica cosa che potrei riuscire a dire sarebbe 'si boss'-

Frisk sembrava non avere emozioni.

-Penso che chiamerò Papyrus con la scusa che stavi cercando di scappare, così ti picchierà-

La vide stringere le gambe al petto, appoggiandoci la testa.

-Come vuoi...-

La sua voce era solo un leggero sussurro.

Doveva trovare qualcosa per farla arrabbiare. Ma cosa?

Finalmente un illuminazione, le parole dette settimane prima, poteva provare con quelle.

-Oh be... Avevano ragione sai. Avevano ragione ad odiarti gli altri umani-

Frisk alzò leggermente il viso.

-...Invece di venire a rovinare la vita a noi, forse avresti fatto un favore al mondo ad ammazzarti... Ma forse avrebbero dovuto farlo i tuoi genitori o i tuoi nonni quando eri più piccola...-

Le ultime parole fecero scattare qualcosa in Frisk.

La ragazzina si fiondò su Sans.

Una mano teneva il collo, l'altra stretta in pugno.

Tirò il pugno, ma con grande sorpresa di Sans, la ragazzina aveva colpito il pavimento vicino al suo cranio.

La sua attenzione fu rivolta alle gocce salate che cadevano sul suo viso.

Alzando gli occhi vide Frisk in lacrime, tremava.

-N-Non... Non dirlo più... L-Loro... Loro... Loro mi volevano... b-bene... AH!-

Si portò le mani sulla bocca cercando di soffocare l'urlo, le lacrime scendevano bagnando il viso di Frisk.

Ci era riuscito, si era arrabbiata, anche se per pochi secondi.

Si alzò a sedere, stringendo a se Frisk.

-E'... E'... colpa mia... solo mia-

-Shhh adesso basta-

Sans accarezzò i suoi capelli, cercando di calmarla.

Le ci volle un po' prima di riuscirsi a calmare.

Era stretta tra le braccia di Sans, era al sicuro, era protetta.

In quel momento Sans non capiva.

Avrebbe dovuto scogliere quell'abbraccio, non avrebbe dovuto parlargli.

Ma allora perché non riusciva a staccarsi?

Perché gli era difficile staccarsi, dopo averla vista arrabbiarsi per poi piangere?

Prese il ciondolo che aveva ancora con se.

Il piccolo ciondolo brillava.

Che sua madre gli avesse mandato il suo angelo?

Questo non lo sapeva ma quello che voleva fare ora era proteggere quell'umana, quell'umana che avrebbe potuto salvare l'Underground, salvare tutti.

-Odio fare promesse... Ma ti proteggerò sweetheart-

Quelle parole fecero piacere a Frisk, nessuno si era mai preoccupato così per lei.

 

**

 

Rimasero seduti vicini per un bel po' di tempo.

Sans le aveva spiegato il suo piano per farla evadere, ma avrebbero dovuto aspettare.

Si sentì sbattere la porta, ma questa volta Sans non riuscì a teletrasportarsi in tempo.

Papyrus trovò Sans insieme alla ragazzina.

Era furibondo.

-SANS... TU SPORCO TRADITORE!-

-Papyrus... Cioè volevo dire... Boss-

Sans era in piedi dietro di lui Frisk preoccupata.

-Frisk, aggrappati a me-

-Ma...-

-Fallo-

Lei fece come le era stato detto. Dopo un istante, non si trovava più all'interno della prigione, ma si trovava sulla neve fresca di Snowdin.

-Sans ma che...-

-Ho messo in atto il mio piano, ma non abbiamo molto tempo-

Sans aveva ragione, in fondo la prigione era allestita nel loro scantinato, e lui si era teletrasportato a pochi metri di distanza.

Papyrus sarebbe uscito da un momento all'altro, era ora di fuggire.

 

************************************
Hey Hey
eccoci tornate con un nuovo capitolo
scusate l'attesa ma dovevamo metterci d'accordo su una parte ^^
speriamo che vi piaccia il capitolo
a presto
Elly e Momy

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Alleati ***


Il fiato le mancava, correre con il vento gelido le aveva seccato ancora di più la gola.

-Diavolo!-

Una barriera di ossa si materializzò davanti ai due.

-CHE RAZZA DI IDIOTA, TRADIRE COSI' TUO FRATELLO. ME LO SAREI DOVUTO ASPETTARE-

Sans spinse Frisk dietro di se, voleva proteggerla.

-Qualsiasi cosa accada, rimani dietro di me sweetheart-

-O-Okay...-

Papyrus attaccò per primo, ma Sans riuscì a bloccarlo.

-CHE HAI INTENZIONE DI FARE, FRATELLO?-

-Combattere-

Il suo occhio sinistro si illuminò di rosso, faceva sul serio, non gli importava se davanti avesse suo fratello, ora la cosa importante era proteggere Frisk.

Papyrus attaccò colpendo Sans al volto.

-SEI RIDICOLO... PROTEGGERE UNA SCIOCCA UMANA, VENUTA QUI PER UCCIDERCI-

-Perché non chiudi quella bocca!-

Sans partì all'attacco, colpendo Papyrus, scaraventandolo a terra.

Frisk era ferma immobile a guardare i due fratelli che combattevano, non voleva guardare.

Come era possibile che due fratelli si potessero odiare?

Da dove proveniva tutto quell'odio l'uno per l'altro?

Frisk non sapeva cosa fare, ma doveva fermarli, anche se Papyrus non l'avrebbe ascoltata facilmente.

Vicino a lei la piccola stella luminosa apparve, sparendo dopo averla toccata.

“Devo farcela...”

-Devo farcela!-

Frisk corse verso i due, incurante degli attacchi dei due, incurante del fatto che poteva rimanere uccisa da quegli attacchi.

Corse. Corse, verso quello più alto, quello che la odiava, che la voleva morta.

-FERMIIII!!!-

Urlò, con tutto il fiato che aveva in corpo buttandosi in mezzo tra Papyrus e Sans.

-Fermi... F-Fermi-

Fu colpita, ma era disposta a tutto pur di fermarli.

Era immobile, con delle ossa conficcate nella spalla destra.

-Sweetheart?-

-S-Sto bene-

-TU VUOI PROPRIO MORIRE! TI ACCONTENTO IO-

Papyrus si avvicinò con fare minaccioso, era vicino, troppo vicino.

Le prese il viso con malo modo, costringendola a guardarlo.

-PERCHE' FAI COSI'? VUOI FA VEDERE CHE SEI BUONA, MA IN VERITA' VUOI AMMAZZARCI TUTTI!-

-N-Non è vero...-

Una sberla, altro dolore.

Sans non poteva reagire, non con lei davanti a lui.

Qualcosa si mosse in lei, una strana determinazione, la voglia di reagire.

-Non so chi sia caduto prima di me... Ma io, IO non voglio uccidere nessuno-

Guardava Papyrus dritto negli occhi.

Erano faccia a faccia, lei non mostrava nessuna paura, Papyrus pronto ad ucciderla.

-...Uccidimi se vuoi, ma questo non ti farà sentire meglio. Perché tornerò e tornerò, finché mi è concesso!-

Sans da dietro la guardava stupito, era come qualche ora prima, solo che sta volta non era rabbia ma qualcos'altro.

Papyrus aprì la bocca per parlare, ma Frisk lo bloccò sul nascere.

-Non mi importa se voi odiate gli umani! Sono cresciuta con persone che mi odiavano, che mi maltrattavano. Ero felice solo quando tornavo a casa... Io... Io... Non voglio che voi due litighiate....-

Frisk abbassò la testa per un attimo, la vista appannata dalle lacrime e dal dolore, ma rialzò il suo viso sorridendo.

-Siete fratelli no? Dovreste volervi bene l'uno con l'altro!-

Le ossa che uscivano dal terreno si ritrassero, facendo urlare dal dolore Frisk, che si piegò portando una mano alla spalla.

Papyrus era proprio davanti a lei, la guardò per l'ultimo momento e se ne andò.

-Che ti ho detto... Non puoi convincerlo. Su andiamo-

Sans aiutò Frisk ad alzarsi, era distrutta ma voleva andare via.

-La prossima tappa è Waterfall, in queste condizioni non riuscirai mai a sopravvivere-

-Ce la farò... Non devo fermarmi-

Il silenzio era calato pesantemente tra i due.

Ormai erano all'entrata di Waterfall, e Sans ruppe il silenzio.

-Perché ti sei messa in mezzo?-

Frisk scosse la testa.

-Non lo so veramente... Pensavo solo... Be siete fratelli!-

Sans sospirò, un sospiro pieno di tristezza.

-Senti sweetheart, non voglio essere cattivo con te ma....-

-E' che non ho mai avuto fratelli, i miei genitori vennero uccisi che avevo sei anni-

Sans guardò la ragazzina, che sorrideva triste.

-Tu... Lascia perdere, ora stiamo in guardia-

-Frisk!-

Una voce famigliare la chiamò, Sans si mise immediatamente in guardia portando Frisk alle sue spalle.

-Flowey!-

-Flowey?-

Sans rimase confuso, poi ricordò il piccolo fiore giallo.

Frisk corse verso il piccolo fiore, che andò subito sul suo braccio.

-Sei viva... Sei ferita-

Flowey guardò immediatamente Sans, che si era avvicinato nel frattempo.

-N-Non è niente... Non è stato lui, non devi preoccuparti è nostro alleato-

-Il sacco di ossa non mi convince, ma va bene-

-Flowey, scusami io...-

-Non devi scusarti-

-Non vorrei interrompervi ma dovremmo andare. Papyrus ci ha seguiti-

Si materializzò una barriera di ossa davanti a loro.

La figura di Papyrus che si avvicinava sempre più.

-IDIOTA, NON VI VOGLIO ATTACCARE-

-Si certo come no-

-FRATELLO PER UNA VOLTA TI VOGLIO AIUTARE-

-Ma ti senti bene Boss?-

-SANS NON CHIAMARMI COSI'. VOGLIO AIUTARE L'UMANA AD USCIRE DA QUI VIVA... UNDYNE SARA' NELLE VICINANZE-

-Quindi... Quindi ci aiuterai?-

Frisk ne fu sollevata, avevano un altro alleato.

Ma quanto potevano fidarsi di lui, che aveva tentato di uccidere anche suo fratello?



**********************
Hey Hey
eccoci con il 6° capitolo di Kind Soul
Pap sarà un buono alleato? Si possono fidare di lui?
chi lo sa
okay attimi di pazzia sono le 00.23
quindi speriamo che la storia vi piaccia
a presto
Momy ed Elly

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Echo Flowers ***


Finalmente Flowey si era riunito a Frisk, insieme a loro c'erano anche i due fratelli.

Sans le stava accanto, mentre Papyrus li stava guidando per Waterfall.

Ma davvero si potevano fidare di lui?

Da dietro lo scheletro alto sembrava innocuo, ma il suo viso dimostrava crudeltà.

Ormai erano ore che giravano senza fermarsi.

Waterfall era stupenda, buia, ma illuminata dall'acqua che scorreva vicino la strada e da luci incastrate nelle pareti.

Quella luce azzurra rendeva il luogo stupendo, diffondendo pace.

-Pss.. Pss Frisk-

Flowey la chiamò a bassa voce per non attirare l'attenzione.

-Che c'è?-

-Sei sicura che possiamo fidarci di loro? Insomma... Loro...-

-Non devi preoccuparti-

Frisk gli rivolse uno dei suoi sorrisi, il piccolo fiore però non era convinto, lei stava rischiando parecchio.

-FATE ATTENZIONE-

Davanti a loro un ponte di legno, un corridoio, ai lati colonne scavate nella roccia.

Cominciarono a camminare, ma sembrava non esserci nessuno.

Frisk commise l'errore di rilassarsi per un minuto.

A terra apparvero delle lance, ci mancò poco che la trafiggessero.

-Sweetheart!-

Papyrus vide una figura dietro la colonna di pietra.

Una figura femminile che riconobbe immediatamente. Undyne.

-CORRIAMO!-

Papyrus prese per il braccio Frisk, trascinandola nella corsa disperata verso la salvezza.

L'unica cosa che non aveva calcolato erano le lance, dirette verso la ragazzina.

Sans che era alle loro spalle però riuscì a parare le prime ondate, ma Undyne da dietro le colonne continuava ad attaccare, ogni attacco sempre più veloce.

-Dobbiamo correre più velocemente-

Flowey guardava la figura sempre più preoccupato, ma poi gli venne in mente un idea.

Usò il suo potere.

Proiettili bianchi si materializzarono intorno a lui e Frisk.

Attaccò Undyne, venne colpita.

La videro fermarsi, Flowey ci era veramente riuscito, ma non potevano cantare vittoria.

-Papyrus, conosco una scorciatoia-

Sans li raggiunse, prendendo il braccio libero di Frisk, teletrasportandoli in un altro luogo.

Non erano più sul ponte, ma non erano ancora troppo lontani.

-DOBBIAMO CONTINUARE A CAMMINARE-

Disse Papyrus continuando a tenere Frisk per il braccio.

Continuarono a camminare per Waterfall, un altra ora di cammino.

Frisk era distrutta, cominciava ad inciampicare sui suoi stessi passi, finché non cadde definitivamente.

-Frisk..-

-CHE COSA HAI?!-

-Fratello credo che abbia bisogno di riposarsi-

-RIDICOLO!-

-No ha ragione... Non ce la faccio più-

Papyrus sospirò girandosi di schiena per poi abbassarsi alla sua altezza.

-FORZA SALI-

-Ma...-

-HO DETTO SALI!-

Non credeva ai suoi occhi, quello scheletro che fino a qualche ora prima aveva cercato di ucciderla, la stava portando sulle spalle.

Cercò di rimanere sveglia, ma la stanchezza ebbe la meglio e si addormentò in spalla allo scheletro.

 

 

**

 

Due bambini stavano giocando. Una maschio e una femmina.

Giocavano vicino a dei bellissimi fiori gialli.

-Dai corri!-

-A-Aspetta …... Non dobbiamo allontanarci così tanto-

-Piagnucolone!-

La bambina aveva in mano un mazzo di questi fiori, che le coprivano il volto, l'unica cosa visibile erano i capelli castani e il fatto che fosse umana.

Il bambino invece era un mostro, il viso non si riusciva a vedere. In testa una corona di fiori.

-Se papà ci trova qui ci ammazza!-

Aveva detto lui preoccupato.

-Dai è un regalo per mamma-

-Si ma...-

-Andiamo!-

Nella strada di casa i due passarono per la grotta blu, come la chiamavano i due.

-Guarda …... -

Disse la ragazzina chiamando il bambino, indicando un grazioso fiore blu.

-Wow che bello!-

'wow che bello!'

-Hey mi sta copiando-

'Hey mi sta copiando'

-Smettila-

'Smettila'

La scena fece divertire la bambina, che lo cominciò a prendere in giro.

-Facciamo una promessa?-

-Quale?-

Lei si avvicinò al fiore e pronunciò le parole.

 

**

 

Frisk si svegliò di soprassalto, il sogno sembrava più un ricordo, ma la cosa strana era che non conosceva i due bambini.

Si guardò in torno, Flowey era vicino a lei, mentre Sans le dava la schiena seduto vicino a dei fiori blu. Gli stessi del sogno.

Di Papyrus nessuna traccia.

-Frisk sei sveglia-

Frisk continuò a guardasi intorno, quella parte di Waterfall era stupenda.

-Sweetheart stai bene?-

-Si... Sono stupendi-

Si mise in piedi e raggiunse Sans.

-Sono veramente belli-

-Sono fiori dell'eco. Ripetono qualsiasi cosa tu dica. Ma semplicemente raccolgono delle conversazioni di passaggio-

Frisk toccò un fiore, da quello uscì un sospiro, un desiderio di qualcuno espresso molto tempo fa.

'...Insieme per sempre...'

Subito dopo parlò un altro.

'Amici per sempre...'

Frisk aprì gli occhi all'improvviso. La promessa del sogno, erano queste le parole mimate dalle labbra dei due bambini.

'Sette anime...'

-Ma cosa?-

'Sette anime e il nostro re...'

'Il nostro re ucciderà...'

'Gli umani'

I fiori cominciarono ad emettere i desideri delle persone tutti insieme.

Questi messaggi però erano terribili. Frisk non immaginava che ci fosse così tanto odio nelle anime dei mostri, ma non poteva dargli torto.

-... Io...-

-Sweetheart non è colpa tua-

-Lo so ma... Ma vi voglio aiutare. Te l'ho detto-

-Tks già. Non sei come gli altri umani scesi qua sotto-

'… Ognuno ha una parte buona... Vi voglio bene'

Sans si girò immediatamente verso un fiore dell'eco, l'unico fiore lontano dagli altri.

Conosceva quelle parole. L'unico mostro che poteva dire una cosa del genere era sua madre.

Flowey guardava i due in disparte e per un attimo gli parve di vedere Sans felice.

-Sans?-

-Perché tieni sempre gli occhi mezzi chiusi?-

Cosa centrava quella domanda in quel momento?

-E' una cosa personale...-

-LO VORREI SAPERE ANCHE IO-

Si girarono verso la terza voce alle loro spalle.

Papyrus era tornato, in mano aveva del cibo.

“dove lo avrà preso?”

-Ma non è importante-

-NON TI VOGLIAMO FORZARE... VERO SANS?-

-Già sweetheart. Hey fiorellino vuoi venire a mangiare?-

-Ce l'hai con me sacco di ossa?!-

-No ce l'avevo con il fiore dell'eco. Certo che ce l'ho con te!-

Finirono di mangiare, Papyrus aveva deciso che si sarebbero riposati il quel punto, essendo il più sicuro. Sans punzecchiava Flowey ogni tanto, quei due non si potevano proprio vedere.

Frisk andò verso un piccolo fiore dell'eco, dicendo un suo pensiero.

In quel momento sentì qualcosa di caldo sulle spalle. Sans le aveva messo il suo giacchetto.

-Qui è molto umido... Cosa hai sospirato?-

-Grazie... Un mio pensiero e spero che qualcuno ci credi-

Disse lei stingendo il giacchetto, che era enorme per lei.

Sans si avvicinò al fiore e rimanendo sorpreso dalle parole di Frisk.

'Non importa quanto soffrirò, ma vi farò uscire da qui. Questa è la promessa di un umana'

La ragazzina stava sorridendo, gli piaceva quel sorriso così spontaneo, ma allora perché si sentiva in colpa?

Sarebbe stato in grado di proteggerla fino alla fine?

-E' meglio se ti riposi-

-Okay-

I due andarono a sedersi vicino a Flowey che si era già addormentato.

Appena messi seduti, Frisk si accovacciò vicino Sans, che le accarezzò i capelli.

-Sans, grazie-

La ragazzina si addormentò velocemente, era serena, ma presto avrebbe dovuto affrontare la guardia reale più spiedata di tutto l'Underground.



****************
Hey Hey
riccoci con un altro capitolo di Kind Soul
ci stiamo mettendo tutto il possibile quindii speriamo che vi piaccia
a presto
Elly e Momy

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Incubo ***


 

'E' inutile che fai la brava ahah'

Frisk sobbalzò, le parve di aver sentito una voce.

'Fossi in te rinuncerei ahah'

-Ma che?-

Di fronte a lei c'era una bambina, poco più piccola di lei.

Una bambina normalissima, tranne per gli occhi.

Gli occhi erano quelli di un demone, rossi come il sangue.

'Bene allora mi vedi'

In un batter d'occhi se la ritrovò vicino.

'Sai non dovresti fare la santarellina. E' così noiosoo'

-N-Non capisco di cosa parli-

'Ammettilo, muori dalla voglia di ucciderli tutti, dal primo all'ultimo'

-N-No...-

'Shhh lo stai già facendo'

Frisk non se ne era accorta.

Si era avvicina a Papyrus che dormiva, con un colpo gli frantumò il cranio.

Lo vide trasformarsi in cenere, era il momento di Sans.

Come con Papyrus, diete un colpo secco al cranio dello scheletro, frantumandolo.

-Noooooo!-

 

Frisk si svegliò di soprassalto, portandosi le mani davanti alla bocca per cercare do fermare i singhiozzi.

Le mani le tremavano, le lacrime le rigavano il viso.

Il sogno era stato orribile, non aveva il coraggio di girarsi a vedere se Sans e Papyrus fossero ancora vivi.

Rannicchiò le gambe al petto, il respiro scosso dai singhiozzi, che cercava di trattenere.

Un tocco la fece sobbalzare.

Sans vicino a lei si era svegliato e la guardava con aria triste.

-Che succede sweetheart?-

Lei non rispose.

Fece una cosa che Sans non si aspettò.

L'abbracciò, affondando il viso sul suo maglione, piangendo.

Lui non seppe che fare, se non di accarezzarle i capelli cercando di calmarla.

-Che cosa è successo?

Chiese ancora lui, quando Frisk smise di singhiozzare.

-Sweetheart...-

Lei scosse la testa, non voleva rivelargli nulla.

In quel momento tra le braccia dello scheletro si sentiva al sicuro, al sicuro da tutto e da tutti, per sino dalla strana ragazzina del sogno.

Finalmente riuscì ad addormentarsi, in una sonno senza sogni.

 

 

**

 

Era già da un po' che camminavano.

Papyrus e Flowey non avevano proferito parola per quel tratto di strada.

Quando si erano svegliati avevano trovato, Frisk e Sans, abbracciati l'uno all'altra.

Papyrus aveva inveito contro suo fratello, dicendogli che era uno sporco pervertito.

Invece Flowey, oltre ad insultare Sans, aveva sgridato Frisk.

Per il fiore, i due fratelli erano un pericolo e lei continuava a fidarsi.

-Flowey... Quanto ancora terrai il muso?-

-Finché mi va-

Il viso del fiore era girato dall'altra parte, in modo da non vederla.

Frisk sospirò.

-BASTA PARLARE!-

Papyrus camminava velocemente, in quel momento le parole non erano consentite.

Il luogo era buio, la luce fioca delle lampade, era quasi impossibile vedere.

-RIMANETE VICINI-

Frisk si aggrappò istintivamente alla sciarpa di Papyrus.

Lo scheletro gli lanciò un occhiata, per poi porgergli la mano.

Ne fu sorpresa.

La strada era lunga e ogni tanto le luci si spegnevano.

Qualcosa non andava, fino a quel momento non avevano incontrato nessun mostro.

Una lancia, il sangue caldo che le rigò la guancia.

Dietro di loro Undyne.

La luce fioca la rendeva ancora più spaventosa.

Cominciarono a correre, una corsa disperata.

Come la prima volta, i due fratelli provarono a parare i colpi, rimanendo feriti.

-Frisk scappa!-

Non se lo fece ripetere due volte, cercò di correre il più veloce possibile, ma una lancia le centrò un braccio trascinandola a terra.

-Frisk!-

Flowey si staccò dal suo braccio andando sul terreno. Usò i suoi poteri per proteggerla.

-Frisk alzati!-

Ma lei sembrava non sentire.

-FRISK!!!-

La ragazzina si voltò verso Flowey, il suo sguardo lo fece rabbrividire.

Gli occhi erano aperti, il loro colore era rosso come il sangue scurito dalla luce, le labbra deformate in quello che doveva essere un sorriso.

-Ahah... Ora tocca a me-

Si alzò con un unico movimento, andando nella direzione in cui si trovava Undyne.

La donna pesce, dai lunghi capelli rossi, teneva le il collo Papyrus.

Sembrava terrorizzato.

Da un lato Sans, ferito.

-Sweetheart vattene!-

-GYAHHA Questa pulce vuole proprio morire-

Undyne lanciò da una parte Papyrus, che si girò immediatamente.

-MORIRAI IDIOTA... UMANA FERM...-

Notò i suoi occhi, qualcosa non andava, Papyrus se ne era accorto.

Undyne scagliò le sue lance.

Nonostante fossero velocissime, Frisk le schivò quasi tutte prendendone una.

Ora aveva anche lei un arma.

Un sorriso e partì all'attacco.

Andò avanti così a lungo, molti attacchi andarono a segno, ferendo Undyne.

La lancia le stava bruciando la pelle, rivoli di sangue che scendevano lungo l'asta.

-Stupida umana!-

Il respiro di Undyne era affannato.

-Hai visto... Papyrus... Lei è come gli altri umani... Ci vuole uccidere-

Era girata verso i due fratelli, era l'attimo buono.

Andò all'attacco, ma le prese un fianco.

Frisk teneva ferma la mano in cui impugnava la lancia.

Le lacrime le rigavano il viso, gli occhi avevano un colore strano.

-I-Io non v-volevo... I-Io-

Undyne la guardò.

-Uccidimi!!-

-no-

Sospirò lei.

-UCCIDIMI, UCCIDIMI IDIOTA-

-NOO!!-

I suoi occhi cambiarono colore, lasciando spazio al celeste.

-I-Io non voglio far del male... S-Scusa...-

Si strofinò gli occhi, le sue mani sporche di sangue della sua avversaria.

Una mossa sorprese Undyne.

Frisk scoppiò in lacrime, abbracciandola

-Fino a prova contraria tu mi hai attaccato-

-S-Scusami-

-Di un altra volta scusami e ti uccido idiota-

-COSAA!?-

Papyrus aveva recuperato le energie e si era avvicinato alle due.

-Forse hai ragione, lei ha qualcosa di non so che... Ma il problema è che non sopravviverà-

Undyne accarezzò i capelli della ragazzina, con la mano libera.

-UNDYNE DEVI FARTI CURARE-

-Hai ragione... Ci vediamo-

L'eroina si allontanò sparendo nel buio.

Sans si avvicinò ai due, che stavano ancora guardando dove era sparita Undyne.

Le prese violentemente il braccio ferito, facendola sussultare.

-Che diavolo è successo?!-

-Non lo so... Non lo so-

Sans sospirò, guardando da un altra parte.

-Meglio curare le ferite-

Impiegarono un po' di tempo, il braccio fu facile da curare.

Il problema era la mano.

-Sei una vera idiota-

Flowey scosse la testa.

-CI penso io mucchio di ossa, spostati-

-Che hai intenzione di fare fiorellino?-

-Guarda e impara-

Flowey utilizzò nuovamente i suoi poteri, ma sta volta per curare.

Anche se non del tutto la scottatura era sparita, ora però dovevano procedere verso Hotland.



*********************************
Eccoci con un nuovo capitolo
scusate veramente per il ritardo ma le idee scarseggiano
be speriamo che vi piaccia
a presto
Momy ed Elly

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Benvenuta in Hotland ***


Il caldo torrido cominciò a farsi sentire.

Frisk boccheggiava, tirando su le maniche della maglia.

Era tutto inutile, sotto di loro c'era lava.

Adesso capiva perché quella zona si chiamava Hotland.

I due fratelli erano davanti a lei, camminavano velocemente e lei non riusciva a tenere il passo.

-Frisk dai muoviti-

Flowey la incitò, sembrava che anche lui stesse soffrendo quel caldo.

-Flowey calmati... Sto andando il più veloce possibile-

Era vero, ma con quel caldo e le ferite che aveva era un po' difficile andare avanti.

Inciampò in un asse del ponte, cadendo sulle ginocchia.

-Sweetheart, ce la fai?-

Non si era nemmeno accorta che si era avvicinato.

Non riuscendo a rispondere, fece cenno di si con la testa.

Non voleva parlare con loro, no dopo quello che era successo con Undyne.

La paura l'attanagliava, non sapeva cosa fosse successo, solo che qualcuno aveva preso il suo posto.

-AVANTI UMANA NON ABBIAMO TUTTO IL GIORNO-

Sans fece per prendere la sua mano, ma le si scanso subito abbassando la testa.

Ripresero a camminare, Flowey guardava Frisk e ogni tanto lanciava un occhiata a Sans, che si trovava alle loro spalle.

-Frisk come mai lo hai trattato così?-

La sua risposta fu solo un alzata di spalle.

-Capisco-

-SIAMO QUASI ARRIVATI. SUPERATO IL LABORATORIO DOVRAI CAVARTELA DA SOLA-

-Se siamo fortunati Alphys non si troverà nel laboratorio-

-Chi è?-

-Finalmente hai ripreso a parlare, sweetheart-

Fece lui con modo aggressivo.

-Scusa-

Sans sospirò scompigliandole i capelli.

-Dai.. ahah-

In lontananza si cominciò ad intravedere una struttura.

Più si avvicinavano e più la struttura diveniva grande.

Con loro sorpresa la porta era aperta, all'interno era tutto scuro.

Cominciò a temere che qualcuno ci fosse in quel luogo buio.

Frisk si aggrappò al giacchetto si Sans, il quale gli strinse la mano.

-Non preoccuparti sweetheart-

Un rumore, qualcosa che la catturò alle spalle.

La luce si accese all'improvviso.

-Bravo Mettaton, ottimo lavoro-

Da una porta apparve una donna, un mostro giallo, doveva essere lei Alphys.

-Sans, Papyrus. Grazie infinite per avermi portato quest'umana qui da me-

Alphys diete un occhiata alla ragazzina che si dimenava tra le mani del robot.

-Mi piacerebbe molto studiarla, ma la sua anima deve essere data al nostro re-

Sorrise.

-Oh già, Sans Papyrus, ecco a voi la mia ultima creazione, Mettaton, ideato per uccidere gli umani. Una vera macchina anti-umani-

Frisk scalciava, cercando di liberarsi dalla presa del robot a forma di scatola.

-Oh no tesoro, non ti lascerò scappare-

Mettaton abbassò Frisk, vedendo che Alphys stava avanzando.

-Vediamo, vediamo-

La donna avvicinò una mano verso il petto della ragazzina, come era accaduto per altre volte, la sua anima apparve.

Il rosso luminoso della sua anima sorprese Alphys.

-Ahah Fantastica. Fantastica veramente! Il nostro re sarà finalmente in grado di uccidere tutti gli umani!-

Alphys fece per allontanarsi.

-Non tutti siamo cattivi!-

-Oh? Davvero? Sentiamo -

-Non tutti sono cattivi-

-Si questo lo hai già detto testolina... Avanti parla-

Frisk abbassò lo sguardo in cerca di parole.

-Tks vedi nemmeno tu sai che dire... Siete tutti uguali-

-E' vero... Ci sono persone che sono cattive... Umani che odiano altri umani... Ma...-

-Ma?-

-Ma non tutti sono cattivi-

Frisk rialzò lo sguardo sorridendo.

Il dolore le fece mancare il fiato, Mettaton aveva stretto la presa, ma lei non smise di sorridere.

-Perché sorridi se sai che stai per morire?-

-Perché mi è stato insegnato a sorridere contro le avversità-

-Che cosa stupida. Qui è..-

Frisk scosse la testa.

-Qui è uccidere o essere uccisi... Me lo hanno già detto-

Sans e Papyrus la guardarono, stava correndo un grande rischio contro la scienziata reale.

-E' strano che Undyne non vi abbia fermati-

Disse la scienziata verso i due scheletri.

-Eppure state aiutando quest'umana. Siete dei traditori-

-Ci ha fatto passere lei!-

-Come?-

-Esatto Alphys-

-LA MIA UNDYNE NON PUO' ESSERE... NO LEI NON E' UNA TRADITRICE-

Alphys si era portate le mani sul viso, non poteva credere che la persona che amava di più fosse una traditrice, per di più la guardia più fidata di Asgore.

-NO INFATTI SI E' SOLO RESA CONTO... CHE QUELLA RAGAZZINA E' DIVERSA-

Papyrus prese le difese di Undyne giustificando la sua scelta, certo aveva esitato, però Frisk ne fu grata.

Ora la scienziata sembrò confusa, in crisi.

A chi doveva credere al suo re o alle due guardie che aveva affrontato quell'umana?

-Mettaton mettila giù-

I due fratelli furono sorpresi.

-Come Doc?-

-Mi hai sentito mettila giù-

-No!-

-Mettaton non la lascio andare così... La voglio mettere alla prova e tu sarai l'ultima cosa che vedrà-

La felicità scomparve dal volto di Frisk.

Era stata una stupida a credere che l'avrebbe lasciata andare così.

-Okay. Ci rivedremmo presto tesoro-

Il robot lasciò la presa, facendo cadere in malo modo Frisk, correndo via.

-E ora veniamo a noi... Vedremmo se sei veramente diversa da come dicono...-

Alphys le si avvicinò, prendendola per il colle della maglia, trascinandola verso l'uscita.

Vide i due fratelli pronti all'attacco.

-F-Fermi-

Li implorò Frisk.

Si fermò davanti alla porta staccando Flowey dal braccio della ragazzina.

-Hey!-

Protestò il piccolo fiore.

-... Benvenuta in Hotland Ahahah-

La spinse fuori del laboratorio ora se la sarebbe dovuta cavare da se.

Cavarsela da sola in un mondo ostile.


**************************

Hey Hey
scusate il ritardo con cui pubblichiamo il capitolo
Momy: Ho un sacco da studiare *sign*
Speriamo che vi piaccia
a presto
Elly e Momy

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Sola ***


Sans guardò la scienziata buttare fuori dal laboratorio Frisk.

Senza lui e Papyrus, quella ragazzina aveva una morte certa.

Non poteva intromettersi, Alphys aveva telecamere ovunque ad Hotland.

Rassegnato si mise le mani in tasca e con sua grande sorpresa, si accorse di non aver restituito il piccolo ciondolo alla ragazzina.

L'unico ciondolo che l'avrebbe fatta sentire meno sola.

-Andiamo Pap...-

-IDIOT...-

-Non possiamo fare nulla o vuoi forse essere giustiziato?-

-IO... NON FINISCE QUI ALPHYS-

-Togliamo il disturbo doc-

 

**

 

Era sola, sola in quel luogo pieno di trappole.

Una sola mossa falsa e sarebbe morta.

Frisk guardò per un po' la fredda porta del laboratorio.

Si alzò in piedi procedendo verso la rossa strada di Hotland.

Da lontano si vedeva un enorme struttura che emergeva dalla lava, era strana e metteva i brividi.

Continuò a camminare e a camminare, ma di mostri nessuna traccia.

“Che strano”
Fece un passo.

Senza accorgersene aveva pestato una trappola.
Sbarre di ferrò sbucarono dal terreno trafiggendola.

Il sangue che colava lungo il ferro arrugginito, era questo l'ultimo ricordo che ebbe Frisk di quell'istante.

 

Si ritrovò davanti al laboratorio, la piccola stella aveva fatto il suo dovere.
Riprese a camminare stando attenta alla prima trappola incontrata.

“Okay la prima è andata”
La ragazzina riprese il suo commino, ma ovunque si girasse c'erano trappole su trappole.
Fuoco, lance, bombe, erano queste le principali trappole mortali, per non parlare del vortice di vento, uno slancio fatto male e sarebbe caduta nella lava.

Una vera e propria seccatura.

Era già morta più di una quindicina di volte e il desiderio di mollare le parve sempre più forte.

Si sedette a terra tra la polvere, nascondendo la testa tra le ginocchia.

'Molla... dai'
La voce della bambina riecheggiava nelle sue orecchie.

-No... Non devo mollare, se... se lo faccio dopo nessuno...-

Si diede uno schiaffo, rialzandosi da terra.

-Bene si va!-

 

 

**

 

I due fratelli erano andati via dal laboratorio di Alphys, seguiti da Flowey.

-Idioti!!-

I due si girarono nella sua direzione, il viso di Flowey era deformato da un espressione di rabbia, faceva paura.

-CHE C'E' FIORELLINO?-

Papyrus era cupo in volto.

-Qualche problema?-

-Si! Ho un problema. Un problema con voi due!-

I due lo guardarono, il piccolo fiorellino li stava sfidando.

-Avete lasciato Frisk da sola! Probabilmente non ce la farà a...-

-Pensi che non lo sappiamo!? Pensi davvero che se fosse stato così semplice l'avrei lasciata andare?-

Sans era rabbioso, il suo occhio sinistro era diventato rosso.

-Quella donna.... Quella stupidissima donna dinosauro è in diretto contatto con il re! Potremmo essere condannati se ci scopre-

Flowey non seppe come replicare, in fondo loro avevano ragione non potevano rischiare per un umana.

-FLOWEY VEDRAI CHE SE LA CAVERA'-

-Ne dubito è troppo gentile e in questo mondo è uccidere ed essere uccisi... Non ha altra scelta-

 

**

 

Era già da un po' che aveva ripreso a camminare.

Le trappole erano ovunque, le ci volle più di un ora per arrivare all'ascensore.

-Ci sono riuscita!-

Alzò le braccia in segno di vittoria, girandosi verso le porte aperte dell'ascensore.

C'era un unico pulsate. Un unico pulsate che era per la salita.

 

Appena scese, sentì un dolce aroma nell'aria.

“Mmmm... Che odore buono”

Poco più avanti c'era un banchetto pieno di dolci fatti a mano, peccato che con se non aveva soldi.

-Fuhuh-

Una risatina, ma nei paraggi non c'era nessuno.

Frisk sospirò, riprendendo a camminare.

La piccola stella apparve all'improvviso, facendola sobbalzare.

-Ah sei tu... Grazie che mi segui-

La toccò facendola sparire.

'Eheh il pericolo è di nuovo vicino'

-Zitta-

La ragazzina liquidò la voce andando avanti verso il corridoio buio.

-Fuhuh-

Di nuovo quella risata.

'Daii fammi passare al comando'

-no...-

Disse Frisk in un filo di voce.

Sentì qualcosa camminargli sul collo.

-C-Cos...-

Non fece in tempo che si trovò un ragno sulla mano.

-Ah... Ragni...-

Era circondata, non c'erano più vie di fuga.

I ragni erano ovunque, groppe palle nere con zampe da per tutto.

-Benvenuta cara-

Una voce calda.

Una ragazza era seduta su un trono di ragnatele.

-Ho sentito dire che un umano si aggira nell'Underground Fuhuh-

Frisk provò ad indietreggiare, ma i ragni avevano tesso una ragnatela intorno a lei.

La ragazza ragno si alzò, avvicinandosi con gran classe a Frisk.

-Ho sentito dire che questi umani sono tutti dei gran bastardi con noi ragni-

Aveva il suo volto proprio davanti ai suoi occhi.

-Fuhuh oh scusami, che sbadata io sono Muffet, piacere cara o forse è un dispiacere perché andrai in pasto al mio piccolo cucciolo-

Schioccò le dita e il pavimento sembrò tremare.

I ragni che fino a poco prima erano intorno a lei, erano spariti.

Dall'alto un ombra gigantesca.

Piccoli occhi rossi che la fissavano.

La paura aveva preso il possesso.

'Ahah tocca a me cara'

Il suo sguardo era divertito, gli occhi spalancati, la ragazzina aveva preso nuovamente possesso di lei.

-Avanti ahahah... Fatti vedere!-

-Fuhuh così coraggiosa eh? Avanti cucciolo mio uccidila-

Riuscì a rompere la ragnatela e come contro Undyne, i movimenti di Frisk furono più veloci.

Combatté a lungo, morendo un paio di volte.

'Si può sapere chi sei?!-

-Chara ahah... Sono Chara il tuo peggior incubo-

'Chara BASTAA!!'

Frisk riuscì in qualche modo a riprendere il possesso del suo corpo, di fronte a lei c'era il gigantesco cucciolo di Muffet.

-T-Ti prego fermalo... Io non voglio far del male a nessuno-

-Oh? Fino a poco fa stavi combattendo mi pare, Fuhuh. Che umana sciocca-

-Non ero in me-

-Fuhuh cara ma le sai le regole di questo posto?-

Muffet inclinò la testa da un lato.

-S-Si... In questo mondo è uccidere o essere...-

-O essere? -

-No è una regola stupida! Nessuno dovrebbe uccidere il prossimo solo perché si è in collera con gli umani!-

-Come?-

-Io penso che voi mostri siate meglio degli umani!-

Muffet si girò verso il suo cucciolo, facendo segno di andarsene.

-Capisco...-

Muffet si avvicinò, pulendo il viso di Frisk sporco di sangue.

In quel momento lo stomaco di Frisk brontolò.

La ragazzina era diventata tutta rossa.

-Aspettami qui o la tregua te la sogni-

Tornò con in mano una piccola ciambella.

-Tieni, te la meriti-

-M-Ma...-

-E' un segno per chiederti scusa piccola umana-

Frisk la guardò, accettando il piccolo dono.

La mangiò con gusto.

-Era deliziosa!-

-Fuhuh noi ragni siamo bravissimi in fatto di dolci. Non è vero ragazzi?-

In sottofondo un rumore di tante piccole zampe che battevano alla domanda di Muffet.

-Ora devo andare Muffet. Ti ringrazio ancora-

-Hey cara...-

Frisk si girò sulla soglia del corridoio

-Si?-

-Non morire-

-Certo!-

Ce l'aveva fatta.

Ora l'unico ostacolo era Mettaton, che con ogni probabilità era vicino.

 

***************************************
Salve a tutti qui Momy che parla
allora prima di tutto sono aracnofobica e vi dico solo che mi stavo sentendo male al solo pensiero dei ragni di Muffet
detto ciò speriamo che il capitolo vi piaccia
a presto
Momy ed Elly

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Riunione ***


In lontananza si cominciava a vedere un struttura, un palazzo.

I mostri che erano nelle vicinanze la guardavano con sguardo rude.

I bisbigli dei mostri erano forti, capendo benissimo cosa dicevano.

“Quella è un umana”

“Mettaton la ucciderà portandola al nostro re”

“Così il nostre re diverrà un dio”

Frisk si tappò le orecchie scappando dentro al palazzo.

'Bella genialata Frisk'

Si disse tra se e se.

Appena entrò tutti i presenti si girarono verso di lei.

-Sporca umana-

A parlare fu una figura alle sue spalle, che la prese saldamente per un polso.

I presenti ammutolirono.

La figura aveva il volto nascosto.

La trascinò via con noncuranza.

Finalmente erano usciti, lontani da sguardi indiscreti.

-Sweetheart come stai?-

-Sans?-

-No, non ti girare ci sono le telecamere. Sono costretto a lasciarti più avanti sweetheart-

-Ma... Grazie-

Si morse il labbro, la paura la stava attanagliando di nuovo.

-Tieni... mi ero dimenticato di dartelo-

Sans mise in mano a Frisk il ciondolo a forma di cuore.

-Purtroppo devo lasciarti qui. Vedi di non morire-

-Sans io...-

Ma lui era già sparito, si mise il ciondolo andando verso la grande entrata.

 

L'interno era buio, solo una pallida luce illuminava la figura metallizzata di Mettaton.

-Finalmente sei arrivata-

Era differente da quando lo aveva visto nel laboratorio.

Non aveva più quella forma a scatola, ora era molto più alto con un corpo quasi umano.

-Eheh ti piace il mio upgrade?-

Una sua mano si trasformò in una specie cannone, Frisk indietreggiò, cercando di arrivare alla porta che si chiuse pesantemente.

-Oh no cara da qui non puoi scappare-

Mettaton sparò il primo colpo centrandola in pieno.

Fu la sua prima morte contro lo spietato robot.

 

La seconda volta riuscì a schivare il colpo, buttandosi in avanti, tutto inutile, Mettaton era proprio sopra di lei e con il tacco dello stivale la trafisse.

Ogni volta che tornava moriva, per quanto riuscisse a schivare gli attacchi, Mettaton era sempre pronto ad ucciderla.

Più il combattimento durava e più si trovava in difficoltà, come sempre dopo una serie di attacchi spuntava Alphys dal nulla e aiutava il suo robot.

Troppe volte era morta, troppe volte aveva già tentato, ma non voleva arrendersi.

Chara la spronava, la spronava ad essere un po' più cattiva, la spronava a non mollare.

'Frisk diavolo, usa la cattiveria o fammi entrare, non riuscirai mai a farcela... Almeno cerca di resistere di più'

-Ti pare facile-

'No non mi pare facile, probabilmente non ce la fare nemmeno io...'

-Perché mi vuoi aiutare ora?-

'Non importa... Segui i miei consigli e non arrenderti'

-Okay...-

In quel momento non voleva pensare a Chara e al perché la stesse aiutando, ora quello che importava era uscire da quel luogo.

Si fidò di Chara, insieme riuscirono a evitare molti più colpi, certo Frisk rimase ferita, ma finalmente erano arrivate più avanti.

Frisk cominciò a cedere, il combattimento stava andando avanti da troppo tempo e Mettaton continuava con i suoi attacchi.

'Frisk attenta!'

Fu in grado di scansarsi, ma ricevette danni.

Era a terra, Mettaton e Alphys ormai vicini a lei.

-Pronta a morire?-

Mettaton le tirò su la testa tirandola per i capelli.

Era la fine, avevano vinto di nuovo loro.

-N-No...-

-Come?-

-No... Io non...-

Un calcio allo stomaco la azzittò.

-Allora? Non hai più voglia di parlare?-

Alphys si avvicinò ancora di più.

-Devo dire che è un peccato doverti portare al nostro re... Mi sarebbe piaciuto studiarti sai?-

-... perché gli sei così devota?-

Il silenzio calò.

'Frisk cosa stai cercando di fare?'

-Non mi arrendo...-

-No già, cosa ti spinge a fare tutto ciò-

-Non lo so... -

-Avanti una ragione deve esserci-

La voce di Alphys era diversa, forse un po' più dolce.

-Forse perché anche voi avete bisogno di essere salvati no?-

La dottoressa sbatté gli occhi incredula.

-Pensi davvero che qualcuno con un cuore malvagio possa cambiare?-

-Si lo penso-

Un leggero sorriso apparve sulla bocca di Frisk.

-Ora basta dottoressa-

Mettaton si era stancato, scostò Alphys da un lato pronto a prendere con la forza la piccola anima di Frisk.

-Mettaton fermati immediatamente, non dobbiamo ucciderla-

-Come?!-

-Lasciamola andare dal re lui la ucciderà-

-Non ti capisco!-

-Ragazzina passa quella porta e prendi l'ascensore che vedi andrai direttamente dal nostro re-

Mettaton con controvoglia lasciò andare Frisk, che cadde a terra.

-Vai via prima che cambi idea-

Si sbrigò ad alzarsi, correndo verso la porta.

-G-Grazie-

La porta si richiuse lasciandosi dietro Alphys e Mettaton.

-Tks quella ragazzina morirà nel giro di poche ore, doc-

-Lo so... Ma non ho avuto la spina dorsale di ucciderla-

-Torniamo al laboratorio-

-Adiamo Mettaton-

 

Fu facile trovare l'ascensore, il corridoio era tutto dritto.

-Quindi da qui...-

'Se vuoi posso darti una mano'

-Chara perché mi stai aiutando?-

'Non lo so'

Frisk sospirò mettendo un piede all'interno dell'ascensore che ne frattempo era arrivato.

-Frisk-

Quando si girò vide Flowey a terra.

Il pavimento era sfondato.

-Flowey? Flowey!-

Frisk lo prese tirandolo a se.

-Sono contenta di vederti-

-Anche io... vedo che sei conciata piuttosto male-

-Eheh-

-Lunga storia?-

-Lunga storia... Dobbiamo andare-

-Frisk ne sei sicura?-

-mmm-

Le fece cenno di si anche se tentennò

Entrarono nell'ascensore premendo l'unico pulsante presente.

La sua avventura stava per terminare.



*************************************
Hey Hey
siamo tornate pensavate di esservi liberate di noi eh?
Allora Kind soul si avvicina alla fine *Coro di sottofondo* noooooo
Lo sappiamo lo sappiamo ma ormai abbiamo passato Mettaton quindi eheh chissà cosa succederà.
Chara sta aiutando Frisk, il perché non si sa.
beee a presto
Momu ed Elly

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Ricordi ***


L'ascensore si fermò con un movimento fluido.

Il corridoio era interamente grigio, i petali a terra uguale, i colori sembravano essere svaniti in quel posto.

-Che strano...-

-Non farci caso è sempre stato così questo posto-

-Flowey lo conosci-

-In parte... Muoviamoci-

-Okay-

I corridoi erano silenziosi, di mostri nessuna traccia, in lontananza si vedeva il castello reale.

Davanti a loro si stagliò una casa, simile a quella di Toriel, metteva nostalgia.

All'interno era tutto uguale, tranne per il fatto che era tenuta molto bene e nei vari c'erano rigogliosi fiori gialli.

Andarono verso le scale, ma erano bloccate da un cancello.

Un foglio era appeso c'era scritto qualcosa.

Se da qui vuoi scappare, le chiavi dovrai trovare

-Perché scriverlo in rima?-

-Frisk concentrati, avanti-

-O-Okay... Andiamo dalla parte delle camere-

Era tutto normale, nella prima camera c'erano due letti, sapeva che Toriel aveva un figlio non due, dei pacchetti poggiati sui due letti.

La ragazzina si avvicinò senza pensarci.

-Frisk che fai?-

-Voglio dare un occhiata-

Nella prima scatola c'era un piccolo coltello.

-...-

-Frisk prendilo-

Non se lo fece ripetere due volte, infilandoselo in tasca.

Nella seconda scatola era custodito un piccolo cuore dorato, un ciondolo con su scritto “Migliori amici”, a quel ciondolo Flowey si rattristì.

-Frisk andiamo...-

-Che hai?-

-Nulla... prendi quel ciondolo e andiamo!-

Il suo volto era tirato in una smorfia di rabbia.

-S-Scusa...-

Nelle altre stanze non c'era nulla, la chiave era poggiata su un piccolo comodino, davanti ad uno specchio.

-Una trovat...-

Frisk vide il suo riflesso, non era come se lo ricordava.

Il viso era pieno di graffi, livido e sporco.

I suoi occhi erano quasi innaturali in quel quadro, non poté fare a meno di poggiare una mano sul suo riflesso.

-... A parte tutto... Sono sempre io-

-Frisk...-

Lei scosse la testa.

-Cerchiamo l'altra chiave-

Cercarono nelle ultime stanze rimaste e poi nel salotto, ma nulla.

L'unico punto rimasto era la cucina.

-Eccola... ora andiamo prima che...-

Quando si girarono trovarono un piccolo mostro, ma non sembrava volesse combattere.

-Tanto tempo fa un umano cadde, il primo umano. Il principe trovò quest'umano dolorante sul letto di fiori dorati-

Il piccolo mostro scomparve.

-M-Meglio andare-

Si diressero verso le scale.

-Allora il piccolo principe l'aiutò. La sua anima era troppo buona.-

-Ma che sta succedendo?-

-Non ne ho idea... Sbrigati Frisk-

Scesero di fretta le scale.

-Il re e la regina accolsero la piccola anima umana, facendo di lei la loro figlia-

I mostri apparivano improvvisamente e narravano questa storia.

-Il piccolo principe aveva una sorella, umana, ma a lui sembrò non importare. I mostri impararono a volergli bene-

-Anche se i dissapori c'erano-

-La piccola umana però si ammalò-

-Come?-

-Giorno dopo giorno, peggiorava-

-Il piccolo principe non voleva perdere la sua unica amica-

Frisk si fermò, forse il sogno che aveva avuto tempo prima era riferito a quei due bambini.

Era riferito a Chara e al suo amico.

Flowey non capiva il motivo, ma aveva lacrime agli occhi.

-F-Frisk muoviti... N-Non voglio stare qui-

-Ma un giorno l'umana morì, lasciando per sempre il suo amico-

-Il principe assorbì la sua anima volendo esaudire il suo ultimo desiderio-

-La bambina voleva vedere per l'ultima volta i fiori dorati-

-Ma il principe morì per mano degli umani-

La storia sembrava non finire mai.

-Chara... scusami...-

-Come?-

-Lei... Lei era la mia migliore... Non mi piaceva quel piano-

-Flowey-

-L-Lei morì perché voleva portare noi fuori da qui... Ma dopo che morì anche io, i mostri che già odiavano voi umani divennero... Divennero sempre più ostili... e così umano dopo umano li uccisero tutti...-

-Ma non è colpa tua...-

-Si lo è... Lo è, non l'ho fermata-

-Non puoi darti la colpa. Lei lo ha fatto per te, per i tuoi genitori-

Flowey guardò Frisk con un sorriso triste.

-Tu morirai per tutta questa gentilezza-

-Per ora sono ancora viva... Non morirò eheh-

-Promettimelo Frisk, promettimi che usciremo insieme da qui-

Lei annui sorridendo.

-Certo! Adesso andiamo-

 

Il cammino fu lungo.

-Sai... Penso di sapere com'eri quando eri piccolo...-

-Di che parli?-

-Mentre eravamo in Waterfall, ho avuto una specie di sogno incubo, c'eri tu e Chara che giocavate insieme, assomigliavi molto a Toriel però non avevi le corna, sembravate felici-

-Già...-

-Però quando vi chiamavate per nome non li riuscivo a sentire, quello di Chara lo so... ma il tuo no...-

-Ero Asriel, ma dopo che sono morto sono diventato Flowey, non ricordavo nulla-

-Flowey o Asriel non ha importanza, mi sei sempre stato accanto, siamo amici vero?-

-C-Certo!-

Il corridoio era finalmente finito davanti a loro una grande entrata.

La stella del salvataggio era sempre lì ad aspettarla e come ogni volta spariva.

-Andiamo-

 


********************************************************
Eeeee  se l'ispirazione va lasciala andare, finché l'ispirazione va lasciala andareee!
Probabilmente, non vi assicuriamo nulla, sta sera uscirà il capitolo 13
eheh esatto siamo prese dall'ispirazione muahahha
ehm... mmmm.... okay
a presto
Elly e Momy

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Giudizio pericoloso ***


 

Frisk pensò che fossero arrivati alla stanza del trono, invece era un altro corridoio, oro e giallo.

La luce che entrava dalle finestre rendeva il luogo ancora più spettrale.

Davanti a loro una figura, con la luce che filtrava non si riusciva a vedere chi fosse.

-Finalmente sei arrivata-

Il tono della sua voce rimbombava in quello spazio.

-C-Chi sei?-

-Sono il tuo giudice. Colui che giudicherà le tue azioni...-

-Chi sei?-

Probabilmente fino a prima aveva gli occhi chiusi, perché d'improvviso si cominciò a vedere una pupilla rossa.

La figura si spostò andando sotto la luce.

Frisk impallidì.

Davanti a lei c'era Sans, minaccioso più che mai.

-Sei stata gentile con tutti. Non hai ucciso nessuno, hai risparmiato tutti senza nemmeno guadagnare un Exp... E' veramente notevole.-

-Sans che hai?-

-Io? Nulla, ma tu... Sai ho fatto una promessa tempo fa, di solito odio promettere cose, ma quella persona mi era simpatica...-

Il suo occhio divenne ancora più brillante e una specie di fuoco rosso cominciò a vedersi.

-... Mi fece promettere, che se avessi visto un umano attraversare la grande porta di ucciderlo. Mi piaci sweetheart, ma una promessa è una promessa. Tu stai per passare un buon momento!-

Frisk rimase pietrificata, non ebbe il tempo di spostarsi che fu trafitta da ogni parte.

L'ultima cosa che vide fu il sorriso di Sans.

 

Si ritrovò difronte alla porta del corridoio giallo e oro.

-Flowey vorrei che tu scendessi dal mio braccio...-

-Perché?-

-Tu fallo...-

-Okay-

Flowey scese seguendo Frisk da terra.

-Eheh rieccoti sweetheart-

-Rieccoti? Frisk che è successo?-

Frisk non riuscì a rispondere, troppo presa a schivare il primo colpo.

-Eheh me lo sarei dovuto immaginare-

Sans continuò e continuò, finché non la trafisse nuovamente.

-Argh-

Frisk morì nuovamente, davanti agli occhi dei due.

 

Morì ancora e ancora, ogni volta, ogni singola volta Sans era pronto ad ucciderla.

All'ultima morte però aveva notato una nota di tristezza nel suo sguardo.

Era nuovamente davanti alla porta, pronta ad affrontare il suo avversario.

'Frisk sai che se vuoi puoi mandare me a combattere'

-Si lo so...-

'Ma?'

-Ma voglio affrontarlo io... In fondo lui...-

'Eh... Faccio il tifo per te partner'

-Grazie Chara-

Entrò nel corridoio giallo e oro un altra volta.

-Eheh certo che ho perso il conto di quante volte ti ho ucciso sweetheart-

-Tu quindi ricordi ogni singola?-

Lui annuì, di nuovo quella tristezza.

-Certo che sei dura a morire... Ma sta volta non tornerai più-

Frisk strinse i pugni.

-Allora forza attaccami! Avanti codardo che non sei altro!-

-Tks io non sono un codardo!-

-Si che lo sei! Se non lo fossi ti saresti ribellato prima a tuo fratello!-

-Ora basta-

Sans attaccò, proprio come voleva lei.

Con incredibile agilità schivò maggior parte dei colpi.

Stava correndo.

Forse stava per riuscire nel suo intento.

Sans però attaccò con i blaster, cosa che fino a quel momento non aveva fatto.

-Addio sweetheart-

Frisk scivolò riuscendo a non morire.

Era a pochi metri da lui.

“Dai manca poco”

Si rimise in piedi e corse, corse verso di lui cercando di non cadere o di non morire per mezzo degli attacchi.

Flowey guardava, gli aveva detto di non mettersi in mezzo, che era una cosa che doveva fare da solo, molti salvataggi prima, ma quanto valeva quella promessa se la sua amica stava andando incontro a morte certa?

La vide inciampare, ormai vicino a lui, in una mano il coltello trovato qualche ora prima.

Frisk gli si buttò sopra.

Lui era schiena a terra, lei seduta sopra di lui con il coltello contro il suo petto.

I capelli de ricadevano vicino il volto impregnati di sudore e sangue.

-Se hai il coraggio... uccidimi ora... sweetheart-

Frisk alzò la mano pronta a colpire, Sans chiuse gli occhi, per poi riaprirli appena sentì il tintinnio metallico sul pavimento.

-Sweetheart-

-N-Non posso u-uccidere qualcuno... n-non...-

Si strofinò gli occhi cercando di nascondere le lacrime.

-Sans ora... ora puoi prendere la mia anima puoi uccidermi-

Lei allargò le braccia, mostrando il piccolo cuoricino rosso che brillava come non mai.

Lui sospirò.

-Sweetheart...-

-Fallo-

Le lacrime gli rigavano il volto.

-...Non posso-

Sans la strinse a se.

-Hai ragione sono un codardo sweetheart-

Le ricambiò, scoppiando finalmente in un pianto liberatorio.

-Non sono pronta... non sono pronta Sans... Ho paura-

-Sweetheart verrò con te, ma... ma non posso aiutarti lo sai-

-Ti ringrazio-

La sua anima era ancora di fronte a lei, Sans la osservava.

-E' molto brillante... Forse è questa che salverà l'Underground-

-Spero... Ho promesso a qualcuno che sarei uscita viva da qui... faccio la stessa promessa a te-

Frisk sorrise, un sorriso quasi senza preoccupazioni.

-Allora andiamo sweetheart-

Lei annuì, prendendo Flowey con se.

 

*****************************************

Eheheh come avevamo detto eccovi il capitolo 13
se hai l'ispirazione nel momento giusto si scrive tantooo
bene vi salutiamo
Momy ed Elly

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Sacrificio ***


 

Erano davanti al grande portone della sala del trono, dietro di essa Frisk avrebbe trovato la morte, lo sapeva.

La ragazzina strinse fortemente la mano di Sans, aggrappandosi, con l'altra mano alla sua giacca.

Tremava.

-Sweetheart...-

Sans non sapeva che dire, non poteva aiutarla nella battaglia, si sentiva inutile.

-... Andrà tutto bene vedrai-

La sua voce aveva un tono dolce, l'unica cosa che poteva fare era quella, starle vicino per gli ultimi istanti.

Chinò il cranio, simulando un bacio sulla nuca della ragazzina, le lacrime avevano cominciato a scorrerle sul volto.

-Ho... Ho promesso che tornerò... Che tornerò con voi ricordi?-

Si staccò la lui mostrando il volto sorridente.

Il suo piccolo viso era pieno di graffi e lividi, ma il suo sorriso era vivo, era vero.

Sans le accarezzò il volto, passando il pollice sulla guancia.

La sua presenza la rassicurava.

Lei mise la mano sulla sua, voleva ancora un po' quel contatto, non voleva andare, non voleva combattere, non voleva perdere tutto quello che aveva fatto fino a quel momento.

-D-Devo andare...-

Sciolse quel contatto, dirigendosi verso la grande porta, raggiungendo con mano tremante la fredda maniglia di ferro.

Chiuse completamente gli occhi, per poi girarsi verso Sans e Flowey, mostrando loro un sorriso gigantesco.

-Ci vediamo-

Sospirò, trovando tutta la determinazione che aveva, ed entrò, scomparendo nel buio lasciando Sans e Flowey all'esterno.

La porta si richiuse pesantemente dietro di lei.

La luce che penetrava in quel luogo rendeva il tutto sovrannaturale.

I fiori dorati a terra sembravano attirarla con la loro luce oscura.

Nell'ombra, sul trono, c'era Asgore che la guardava con i suoi occhi rossi, in mano il suo tridente.

-Howdy umana-

La sua voce la fece sobbalzare, era possente e oscura.

Si era alzato andando sotto la luce, mostrando la sua possenza.

-Vedo che sei riuscita ad arrivare fin qui... Ammirevole-

Abbassò la testa per un momento, ma tornò immediatamente a guardarla.

-...La tua è l'ultima anima per far di me un dio!-

Asgore si avvicinò minaccioso a Frisk, che continuò ad indietreggiare finché non toccò la porta.

Asgore era pochi passi da lei, la battaglia non era ancora iniziata, ma in quel momento si sentiva già morta.

-La mia anima...-

-SILENZIO!-

Ruggì il re, facendo ammutolire la ragazzina.

-Voi umani siete tutti uguali! Volete governarci, per questo ci avete rinchiuso qua sotto...-

I suoi occhi erano accesi di rabbia, un antica rabbia celata per anni.

-...Per questo, voi, non dovete vivere!-

Il suo tridente divenne rosso, animato dal suo potere.

Lanciò il suo attacco.

Frisk fu veloce buttandosi da un lato, finendo sui fiori gialli schiacciati dal suo peso.

Il colpo distrusse la pesante porta, che andò in mille pezzi.

-Non voglio combatt....-

Asgore, però, non la fece finire, si era già girato verso di lei continuando ad attaccare.

-La prego mi ascolti-

La sua preghiera fu liquidata da attacchi sempre più furiosi.

Grazie a Chara, molti attacchi riuscì a schivarli.

 

 

***********

 

Sans era solo con Flowey, i due videro scomparire Frisk dietro la porta, l'ansia era a mille.

-Spero che sopravviva... mio pad... cioè il re è molto crudele-

-Per ora non è ancora morta-

-Già...-

I due rimasero in silenzio, fissando il pavimento.

-Vorrei aiutarla-

Si ritrovarono a guardarsi, le parole erano uscite all'unisono in quel momento pieno di tensione.

-ALLORA AIUTIAMOLA!-

Sans si girò meravigliato, suo fratello era là davanti a lui ed era pronto a rischiare la vita per un umana.

-Pap? Cosa ci fai qui?-

-Ci ammazzerà ma siamo qui per quella pulce-

Questa volta fu Undyne a parlare, era insieme ad Alphys e Mettaton.

-Ma se interveni....-

La porta andò in frantumi, videro la sagoma del re che si girava ed attaccava Frisk.

La ragazzina stava in qualche modo schivando i colpi tranne l'ultimo, che la lasciò quasi senza fiato a terra.

 

 

*******

 

Ormai era finita, Asgore era sopra di lei pronto ad ucciderla, portò il tridente sopra la sua testa vide il colpo scendere velocemente.

Chiuse gli occhi, ma la morte non arrivò.

Quando riaprì gli occhi vide Undyne e Papyrus, avevano parato il colpo del loro re, avevano disubbidito al loro re per lei.

-Undyne... tu...-

-Pulce Togliti da qui-

-TU! Il capo delle mie guardie e tu... TRADITORI!-

La rabbia di Asgore aumentò, colpendo Undyne e Papyrus così violentemente da buttarli a terra.

-Undyne! Papyrus!-

Frisk cercò di andare da loro, ma Asgore trafisse la sua gamba con il tridente, il dolore fu lancinante, il sangue cominciò a macchiare i fiori gialli.

-Si fermi!-

Gridò lei, tenendo la mano sulla ferita.

-Perché dovrei... I traditori vanno uccisi!-

Il re andò verso la donna ancora stesa a terra.

-Bene e ora veniamo a noi... Voi avete voluto difendere un umano al posto della vostra patria?-

Undyne rimase in silenzio, Papyrus guardò in direzione di Frisk.

-RISPONDETE!-

-S-Si-

-Bene la punizione per questo atto è la morte, miei cari-

Frisk non poteva sopportare quella scena, Undyne e gli altri non potevano morire per colpa sua.

-SI FERMI-

Urlò lei, attirando la sua attenzione.

-E' solo colpa mia, non se la prenda con loro... Io... Io le darò la mia anima, senza... si senza combattere-

Asgore lasciò stare i due tornando da lei.

-Davvero un ottimo affare ragazzina, anche molto da codardi non credi?-

Frisk aveva paura.

-N-No se posso salvare loro-

-Tks-

Asgore fece apparire l'anima della ragazzina, il rosso era molto acceso, più delle altre volte.

-Bene le sette anime sono ...-

-Non lo fare Frisk!-

Flowey si frappose tra i due, Sans arrivò alle sue spalle.

-Dovrai vedertela come prima!-

-Cosa può fare un piccolo fiore come te, a fermare me? Un dio-

Flowey sorrise, nascondeva qualcosa, ne era certa.

Usò un po' del so potere per mandare lontano Asgore.

Da lui apparvero sei piccoli cuori tutti diversi.

-Flowey... ma tu-

-Non ora devo proteggerti-

Frisk sapeva che non ce l'avrebbe mai fatta.

-Flowey... girati per favore-

Il fiore lo fece.

-Tieni-

Frisk gli porse il piccolo cuore rosso, brillava sempre di più.

-Frisk ma...-

Lei scosse la testa.

-Devi o non potrai mai sconfiggerlo... Io credo che tu ce la farai-

-Sweetheart così tu...-

-Tornerò anche io vedrai-

La voce le tremava, sapeva che la sua era un bugia ma non poteva lasciarli morire.

-Flowey ti prego-

-O-Okay... ma se muori non ti perdonerò mai!-

Le sette anime si unirono al corpo di Flowey.

Una luce accecante trasformò il suo corpo.

-C-Cosa... Sono tornato...-

-Eheh l-lo sapevo...-

Frisk perse i sensi.

-Proteggila-

Sans annuì, portando la ragazzina lontana da lì.

 

*****************************************
Hey Hey
pensavamo che questo fosse l'ultimo capitolo invece stava venendo troppo lungo così l'ultima parte forse verrà messa domani
diciamo forse perché io (Momy) sto in università dalle 9 fino alle 18
speriamo che questo capitolo vi piaccia
a presto
Momy ed Elly

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Addio ***


 

Asgore rimase senza parole, davanti a lui c'era suo figlio, il figlio che gli era morto tempo prima per colpa degli umani.

-Asriel...-

-Padre-

-Non è possibile che tu sia vivo-

Asriel alzò le spalle, distogliendo lo sguardo.

-Ero tornato sotto forma di fiore... Il fiore che hai cercato di uccidere poco fa-

Asgore incassò il colpo, non sembrando però in colpa.

Chinò il capo.

-Sei tornato, è vero... Ma sei un traditore figlio mio....-

Il tridente si fece di nuovo rosso, segno che stava incanalando il suo potere.

-...Per questo morirai-

-Fatti avanti padre-

Asriel materializzò due spade, pronto all'attacco.

Il re si fece avanti, attaccando suo figlio con tutta la forza che aveva.

Ci fu un susseguirsi di colpi da parte di entrambi, Asriel era nettamente più forte, ma non applicava tutta la sua potenza.

Sans se ne era accorto e più guardava lo scontro e più stringeva Frisk a se.

La ragazzina però stava cominciando a respirare sempre meno.

-Sweetheart non mollare-

Asriel gli aveva detto di stare lontano dal combattimento per proteggere la ragazzina.

Papyrus ed Undyne si erano ripresi, anche loro guardavano il combattimento non potendo fare molto.

Il combattimento andò avanti a lungo, i due sembravano non stancarsi mai.

Asriel usava molto potere, creato dalle 7 anime in lui, ma una sembra non metterci tutta la potenza, se ne era accorto, probabilmente Frisk cercava di tenerlo a freno.

Asgore continuava a fendere l'aria con il suo tridente, cercando in vano, di colpire il figlio.

Commise un errore ed Asriel ebbe il momento giusto per attaccarlo.

Era in ginocchio, con una mano si teneva dove era apparsa la ferita, con l'altra in mano il tridente piantato a terra.

-Sembra che tu abbia vinto figlio mio...-

Asriel stava per dare il colpo finale al padre, ma nel momento in cui stava per colpirlo qualcosa lo fermò.

L'anima di Frisk stava combattendo per fermarlo.

Dopo tutto quella ragazzina aveva un animo buono e gentile, non sopportava la violenza.

Si girò verso la ragazzina, stesa a terra tra le braccia dello scheletro, un sorriso, ma commise l'errore di dare le spalle ad un nemico non ancora sconfitto.

Asgore si rialzò, approfittando della distrazione del figlio.

-Regola numero uno, figlio mio... Mai dare le spalle al tuo nemico-

Diede un colpo con il dorso del tridente sulla schiena di Asriel, che finì a terra.

Non poteva ucciderlo o con lui sarebbero sparite le anime.

-Sciogli il legame con le anime e consegnamele-

-Mai!-

-Vorrà dire che me le prenderò con la forza-

Asgore alzò il tridente sopra la testa di Asriel pronto al tutto per divenire un dio, ma qualcosa, qualcuno difese il ragazzo steso a terra.

Una fiammata si frappose tra padre e figlio.

-Sembra che sia arrivata in tempo-

Toriel stava camminando sui detriti della porta rasa al suolo.

-Asgore Dreemurr come osi...-

Il re sembrò bloccarsi, l'unica persona di cui temeva era proprio Toriel.

-E' un traditore-

-Non credo... Guarda tutti quanti, stanno difendendo quell'umana...-

Diede uno sguardo alla ragazzina senza sensi.

-... Quella ragazzina è riuscita a cambiare tutti, perché tu no...-

Asgore abbassò lo sguardo, spostandolo sul figlio e sull'ex moglie.

-Io... Credo che sia per tutto quello che ci è stato fatto-

-Padre, quella ragazzina non è come gli altri... Come lei ce ne sono altri...-

Asriel ormai in piedi tese una mano verso di lui sorridendo.

-Avanti padre-

Asgore fu tentennante, ma alla fine accettò quella mano abbracciando il figlio.

Si aggiunse anche Toriel che strinse fortissimo la presa.

-Con le sette anime posso distruggere la barriera-

Disse lui sciogliendo l'abbraccio familiare.

-Così potrò restituirle l'anima-

-Fallo, libraci tutti-

Asriel annuì, andando al centro della sala.

Cominciò a concentrarsi richiamando il potere delle sette anime residenti in lui, compresa la sua.

Per rompere la barriera oltre alle anime umane, serviva anche quella di un mostro, lo ricordava bene.

Le piccole anime apparvero davanti a lui più luminose che mai, quella che risplendeva di più era quella rossa, la piccola anima centrale era la più potente.

Lanciò in aria la grande luce.

Un rumore sordo, come di un vetro rotto, la barriera era caduta, erano di nuovo liberi.

Sei delle sei anime scomparvero, rimanendo solo quella di Frisk.

Asriel la prese tra le mani portandola al corpo dell'amica, ormai il respiro non si sentiva quasi più.

-Dai... Frisk-

L'anima fu assorbita dal corpo della ragazzina, gli occhi si aprirono leggermente, mostrando un leggero colorito rosso.

-Mi spiace di averti causato tutto questo dolore As-

Asriel parve confuso, non capiva.

-Toriel... Asgore...-

Fece una pausa come per recuperare le forze.

-Mi spiace di essere stata così stupida... Di avervi fatto soffrire...-

Il colorito rosso stava abbandonando l'iride.

-Vi ho sempre voluto bene... Addio-

Gli occhi si richiusero pesantemente, una luce dorata abbandonò il corpo sotto forma di petali, librandosi per aria.

-Sweetheart?-

Sans provò a chiamarla senza nessuna risposta.

Toriel le si avvicinò, chinando il capo.

-Mi spiace... Sembra che non ci sia più respiro-

Tutti abbassarono il capo, la piccola non c'era più, la persona che aveva cambiato le loro vite.

 

**

 

-Chara, tu...-

La ragazza stava piangendo.

-Abbiamo un anima simile sai?-

Frisk non aggiunse altro, si avvicinò a lei e l'abbracciò.

-C-Cosa stai facendo...-

-Tutti hanno bisogno di qualcuno... Tu avevi Asriel un tempo ora hai anche me-

-M-Ma dopo tutto...-

-Dopo tutto mi hai anche aiutata, senza di te sarei morta già da tempo...-

Chara scoppiò in lacrime, nessuno oltre ad Asriel e alla sua famiglia, l'aveva trattata così.

-Frisk posso farti una domanda?-

-Certo-

-Pensi che le persone, anche le più cattive possano cambiare?-

-Si lo credo-

Chara guardava in alto, le lacrime le rigavano il viso.

-Bene-

Chiuse gli occhi lasciando l'abbraccio, stretta ancora tra le braccia di Frisk.

-Ci vediamo Frisk...-

Chara si trasformò in piccoli petali dorati che si librarono in aria, lasciandola da sola, in quel luogo divenuto buio.

 

**

 

Gli altri erano andati avanti, mentre Asriel e Sans erano ancora nella sala del trono, seduti su quei piccoli fiori gialli.

Sans teneva ancora stretta Frisk tra le braccia, sembrava non volerla lasciare andare.

-Sweetheart torna...-

Asriel stringeva i pugni, dopo che aveva liberato le anime era tornato nella sua forma da bambino.

-Frisk sei una bugiarda! Avevi promesso!-

Cominciò a piangere, se ci fosse stata Chara l'avrebbe chiamato “piagnucolone”.

-Sembra, che tu non sappia mantenere le promesse... Sweetheart-

Sans pianse, da tanti anni ormai non piangeva.

-Portiamola fuori, così... così potrà vedere per l'ultima volta la luce del sole-

-Sans ma lei...-

Ma Sans non lo ascoltava, si era già alzato con in braccio il corpo di Frisk.

La strada non era tanta e in lontananza si cominciava a sentire la brezza d'aria fresca.

Asriel era davanti a lui, correva.

-Sweetheart... Spero che tu possa trovare la pace-

Un raggio di sole illuminò il viso di Frisk, anche se ancora lontani dall'uscita.

-...Visto? Le promesse le so mantenere-

Un lieve sospiro raggiunse Sans, la sua immaginazione gli stava creando degli scherzi.

-Non proprio...-

Sentì una mano accarezzargli il volto.

Abbassando lo sguardo vide il viso sorridente di Frisk, gli occhi azzurri pieni di lacrime.

-Sans avevo promesso...-

-Sweetheart-

Erano ormai sull'uscita, tutti lo stavano aspettando, ma vedendo Frisk sveglia non poterono fare a meno di rimanere sorpresi.

-E'... Come è possibile...-

-Non importa... Ora non importanza-

Toriel parlò andando ad abbracciare la piccola umana.

Tutti la seguirono in un abbraccio di gruppo.

Abbracciarono tutti la piccola umana che aveva creduto in loro.

Creduto che chiunque potesse cambiare.



*********************************
Ed ecco qui il nostro ultimo capitolo, siamo contente del risultato, siamo contente che avete seguito fino alla fine questa storia.
Grazie infinite a chi ha sempre recensito.
Grazie a tutti voi che avete aspettato i capitoli
Grazie a tutti di cuore
Momy ed Elly


Questa è la copertina di questa storia  http://momychan.deviantart.com/art/Underfell-631743382

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3494507