Il frutto di un amore sbagliato

di Lalla S T
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** 14 capitolo ***
Capitolo 15: *** capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** avviso ***
Capitolo 24: *** capitolo 23 ***
Capitolo 25: *** capitolo 24 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


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Capitolo 1


Pov Bella
Sono su un aereo diretto a Forks, da mio padre. Ho lasciato Phoneix, mia madre e il suo secondo marito di almeno 15 anni meno di mia madre... Che poi "ho lasciato" sarebbe meglio dire "Mi hanno cacciato". Li avevo tutto ma, la cosa che mi fa più male e che ho lasciato Jacob. Il mio ragazzo da quando avevo 13 anni... Mi ha tradito. Mha! tutti gli uomini fanno schifo!
-Noi due c'è la faremo insieme non siamo soli c'è il nonno con noi, l'unico omo di qui ci possiamo fidare...- dissi io sfiorandomi il ventre.
Eccomi: Isabella Marie Swan, detta Bella 18 anni. Su un aereo, cacciata di casa. Incinta. Ragazza madre.
L'aereo atterò.
Quando scesi mio padre era tra la folla, appena lo vidi sorrisi al ricordo della telefonta avuta poche ore fa...
Ero disperata non sapevo che fare casualmente trovai il suo numero, ero andata via con mia madre apena nata però fino a 4 anni passavo i natali con lui cosi ho conosciuto Jacob facevamo le torte di fango insieme, a 12 anni me lo ritrovai nella mia scuola era andato a vivere dai suoi zii per starmi vicno e ora mi ha tradito con la mia migliore amica, Jessica...
Piangevo come una matta avevo confesato tutto a mio padre anche se non lo vedevo da tanto mi ero aperta con lui e lui mi aveva proposto di vivere con lui. E ora eccomi. Non mi ha visto così mi avvicino e lo abbracio lui sorpreso ricambio.
-Ciao! Ti voglio bene papà!- dissi io stringendolo
Lui rimase stupito. Io e lui in comune avevamo la timidezza, la riservatezza e la difficoltà nel esprimere i sentimenti.
-Grazie... andiamo- balbettò
In macchina
-Em... ho pensato di trovarti un ginecologo è il figlio del dottore più bravo di Woshington si chiama Edward Cullen...- disse mio padre
-Chi?- chiesi io
-Cosa?-
-Il figlio o il padre si chiama Edward Cullen?- dissi io un pò divertita. Wow è bello stare con mio padre
-Oh! Il figlio è Edward il padre e Carlise-
-Ok- dissi io affievolendo sempre di più la voce fino a che il silenzio ci travolse
Pov Edward
Arrivai in ospedale in anticipo di 15 minuti e andai al bar.
-Edward anche tu in anticipo!- disse Tanya bionda occhi azzuri, indossava una magliettina attilata e scolatissima con una mini gonna molto mini e tacchi, trucco pesante.
Molti uomoni la guardavano interessati forse gli sembrava una puttana invece è un infermiera. Come dicono i miei coleghi un infermiera sexy molto sexy! Ci ero stato a letto un paio di volte, in realtà siamo\eravamo fidanzati dal liceo ma ultimamente lei mi cerca e io la rifiuto
-Andiamo in uno stanzino?- chiese maliziosa
-Per favore- dissi irritato afferando il mio caffè e andando via
-Edward- disse mio papà
-Dimmi papà-
-Sai Charlie mi ha chiesto un favore, vuole che tu sia il ginecologo della figlia.-
-Ok-
-Hai un appuntamento alle 15:30-
-Va bene grazie-
Erano le 15 ero nel mio ufficoo ricordavo che Carlie avesse una figlia ma adesso dovrebbe avere 18 anni. E già incinta?
Mha sarà per una visita così...
-E' arrivata la ragazza.- disse Tanya avvicinandosi anchegiando e giocando con il colletto della mia camicia che sbucava dal camice.
-Tanya lascici soli.- dissi freddo
Davanti a me una ragazza che alzati entrambi mi arrivava al gomito capelli castani lunghi fino a sotto il seno con qualche bocco, magra e piccola. Labbra sottili e rosee occhi cioccolato fuso.


-Angolo autrice
Nuova storia ta da!
La copertina vi piace? E' la prima che faccio e che amo!
Qui vediamo Edward nei panni di un ginecologo e Bella è una ragazza madre, allora nella mia mente questa storia è finita non so quanti capitoli saranno 30 di più probabilmente si!
Finito A hidden past coming back! anca l'ultimo capitolo mi dedico a questa e a sulle note della danza... Ringrazio chi la seguirà :)
Abbigliamento Tanya
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Ciao e buona notte
Lalla S T

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


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Capitolo 2


Pov Bella
Fissavo quel uomo dagli occhi verde luminoso e capelli rossici da minuti ormai.
-Prego si accomodi- mi dice mostrandomi la sedia
-Si scusi- mi siedo
-Piagere Edward Cullen ginecologo- mi porge la mano
-Isabella Marie Swam, Bella per gli amici- la stringo
-Si lo so i nostri padri si conoscono.- dice sorridendo sghemo
-Veniamo al dunque- si appogia allo shienale della sedia da studio nera e appogia le braccia sugi braccioli
-Ho 17 anni e ho scoperto di essere incinta due settimane fa...- dico fissandomi i piedi
Il signor Cullen ha un espressione stupita
Pov Edward
Avevo ragione è incinta così piccola.
-Bene lei e qui per abortire?-
-No assolutamente, io amo già questo bambino, mio padre mi ha trovato un ginecolo qui ma non per abortire per be fare il ginecologo-
-Oh, ok mi scusi-
-Ha fatto un test in casa o le analisi del sangue?-
-Entrambe-
-Mi mostri le analisi cliniche-
Me le porge
E' incinta di 2 settimane e mezza, a detto con una tale sicurezza e amore nella voce che non vuole abbortite ama già quel bambino il padre ne deve essere fiero.
-Bene, lei è incinta di 2 settimane e mezzo deve stare attenta a non portare pesi o sforzarsi troppo e consigliato non portare scarpe alte, mangiare equilibratamente, e riposare molto. Le do un foglio con i cibi che non può mangiare-
-Grazie-
-Questi sono i cibi che non può mangiare per i primi 3 mesi di gravidanza, per i rapporti intimi con padre...-
-Non si preoccupi- i suoi occhi diventano lucidi, perchè?
-Daccordo arrivederci a loro ci vediamo tra 2 settimane-
-Arrivederci-
Pov Bella
-Allora com'è andata?- mi chiede mio padre non appena varco la soglia di casa.
-Bene mi ha detto di non portare tacchi, ma già questo non lo facevo di non fare sforzi e riposare molto, oh e mi ha dato un foglio con i cibi che non devo mangiare.-
-Quand devi riandare?-
-Tra due settimane-
-Bene vieni di sopra ti mostro la stanza.-
Lo seguo e quando ento nella mia vecchia stanza dei ricordi riafiorano nella mia mente, la paete frontale alla porta e verde acqua le altre tre sono bianche a sinistra c'è una bacheca con vecchi disegni e foto di quando ero piccola, sotto c'è un mobiletto stra colmo di cianfrusaglie a sinistra di questo c'è una cassettiera e sopra una lampada appesa al muro c'è un porta oggetti anch'esso pieno di cose, in mezzo c'è la finestra dalle tendine azzure trasparenti, dal altro lato una mensola con CD, libri, e peluches. dal tetto scente una lanterna di carta di riso rossa e arancione è appesa un pò rima del letto a 1 piazza e mezzo dove sono appogiate delle lenzuola viola.
-Bene ti lascio sistemare le tue cose se vuoi aiuto chiamami. Billy passa più tardi con un regalo per te.- l'ultima frase la detta lentamente e abbasando sempre più il tono di voce.
Mio padre va via, Billy il padre di Jacob ma lui non è come il figlio lui è più buono purtroppo però è costretto a stare su una sedia per via di un incidente stradale.
Sistemo la biancheria e le scarpe: vestiti ne ho pochi andorò a comprare qualcosa più in là per ora mi bastano.
Mi faccio una doccia nel mio bagno visto che c'è ne due uno per me e uno per papà.
L'acqua tiepida scivola sul mio corpo mi soffermo sul ventre
-Non voglio farti del male- sussuro pensando a quando il ginecologo pensava volessi abbortire
-Ti amo tanto-
Uscita mi asciugo bene sopratutto i capelli, visto che fuori c'è freddo, li lascio sciolti ci metto solo un cerchietto nero per lascirmi il viso libero. Indosso dei jeans più grandi di quelli che di solito porto così da non stringere troppo una maglietta maniche corte marrone leggermente sciancrata una felpa con zip e cappuccio del medesimo colore e degli stivaletti comodi e caldi, dei guanti senza dita neri, così sono a prova di freddo e comoda
Scendo giù
-Tesoro, non sono bravo a cucinare ma ho fatto la spesa così che ti puoi preparare ciò che vuoi vado a prendere Billy- mi bacia la fronte
-A dopo- sussuro mentre esce
Mi metto al lavoro preparo il caffè per Billy, un panino per me e due anche per Billy e papà.
Dopo 15 minuti sento qualcuno entrare
-Ciao Bella!- mi saluta allegro Billy ci salutiamo con due baci sulla guancia
-Ho preparato il caffè e due panini per voi-
-Grazie- mi ringraziano Billy e papà
-Tu non lo bevi?- mi chiede Billy
Guardo mio padre che fa no con la testa, vuol dire che lui non lo sa
-Emm... no preferisco del succo d'arancia-
Finito di mangiare
-Vieni fuori Bella c'è una sorpresa.-
Esco e nel viale c'è un pick-up arancine
-Così ti puoi spostare gratis, consuma poco.- mi dice Billy
-Grazie- gli dico con un sorriso timido
-Rientriamo che fa freddo.-
-Allora Bella, come mai sei qui senza mio figlio?- mi chiede Billy , io e lui siamo sul divano e mio padre con una birra sulla poltrona
-Diciamo che ci siamo lasciati.-
-Perchè?-
-Mi ha tradito con la mia migliore amica-
-Oddio Bella mi dispiace non so cosa dire-
-Tranquillo non e solo per questo...- abbasso lo sguardo sulle sue grandimani scure segnate da rughe che sono sulle mie a mo' di conforto
-E per cos'altro?-
Guardo mio padre che per poco non si strozza ma poi annuisce -Diventerai nonno- alzo lo sguardo e incontro i suoi occhi neri, come quelli di Jacob ho una mano sul ventre piatto, ancora.



-Angolo autrice-
Ecco il secondo capitolo, allora ho quest espressione *___* e voglio ringraziare le 4 recenzioni del capitolo precedente GRAZIE DAVVERO :)
Le sette persone che l'hanno messa tra le preferite siete asdfba
La persona che l'ha inserita tra le ricordate ♥ grazie!
Le 26 oddio 26 in un solo capitolo?? Sono commossa grazie!!!!
Vi lascio con altri 1000 grazie

Abbigliamento Bella
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A presto e grazie :D
Lalla S T

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


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Capitolo 3


Pov Bella
Billy mi fissa da un pò, abbassa lo sguardo sulla mia pancia e appogia una sua mano sulla mia e l'altra a lato
-Jacob...-
-Jacob non lo sa appena mia madre a scoperto che ero incinta mi ha cacciata, io sono andata da Jacob per dirglielo ma, lo trovato a letto con Jessica. Sono tornata a casa ho fatto le valige e chiamato papà.-
-Ma come....-
-Sono rimasta incinta?- dico con disprezzo -Io non prendevo la pillola pensava a tutto Jacob avevamo avuto uno o due rapporti prima, è sempre stato dolce e premuroso. Quella sera è tornato umbriaco mi aveva detto che aveva preso delle birre con degli amici invece era a uno streap club. Mi ha preso con forza, io lo trovavo eccitante, quando però è diventato prepotent ho urlato in casa c'era solo Phill che si è goduto la scena. Jacob mi ha lasciato li mezza nuda, con dei lividi e in lacrime, ha cercato di farsi perdonare in tutti i modi e ci è riuscito ma poi è finita dopo due settimane... Che figlio è uno che quando suo padre ha un incidente così grave resta in casa a scoparmi- finisco il racconto in lacrime appogio il viso sulle sue ginocchia anche Billy piange sento i singulti
-Non sei sola-
-Neanche tu- sussuro
Lo abbraccio
-Papà vieni anche tu!-
Papà si aggiunge al abbraccio
-Siete i due uomoni più importanti di tutta la mia vita- dico stringendoli
-Io vado a Port Angeles tonero per cena- dico staccandomi
-Ma...- mio padre tenta di obbietare
-Charlie lasciala andare.- mi difende Billy
Pov Edward
Due occhi cioccolatosi, labbra sottili e rosee capelli castani. Il mio pensiero da quando ci siamo incontrati: Isabella Marie Swam.
-Tesoro mi hai sentito??- chiede mia madre
-Cosa?-
-Devi sbirgare delle commissioni per me a Port Angeles.-
-Ok ciao-
-Mha lo vedo molto pensieroso ultimamente- sento mia madre dire prima di uscire
Sto camminando per i negozzi di Port Angeles sono diretta al centro commericale
Vedo Bella uscire da un negozio la felpa che indosa e dello stesso colore dei capelli.
Dedico di andarle in contro non so il perchè ne cosa gli dirò -Ciao- dico semplicemente
-Salve dottor Cullen-
-Puoi chiamarmi Edward, non siamo in ospedale-
-O...k Edward- balbetta
-Le prendo io- dico sfilandole le buste dalle mani
-Devi comprare altro?-
-Con i vestiti sono apposto penso che prendero delle converse, vans e perchè no un altro paio di questi stivali sono comodi.- -Posso farti una domanda?- chiese mente camminiamo
-Si-
-Siccome dei vestiti che avevo la maggior parte la sceglieva mia madre ora sto prendendo dei vestiti anche per il mio stato e mi chiedevo ad esempio i jeans che indosso sono un pò più grandi dei miei soliti e sotto la felpa ho una maglietta sciancrata a me non da fastidio al bambino non so...-
-Vediamo- dico appoginado le mani sulla zip facendola scendere
-No non è troppo stretta. Allora, dopo che prendi le scarpe ci prendiamo qualcosa?-
-Non mi bastano i soldi- dice triste
-Non sarei un gentiluomo se ti lascio pagare, neanche le scarpe pagherai-
-Ma...-
-Niente ma.-
Al bar
-Parliamo un pò quanti anni hai?- chiedo sedendomi al tavolo
-Quasi 18 tu?-
-Indovina-
-trenta...-
-Non sono cosi vecchio...- ridiamo
-29-
Scuoto la testa divertito
-28-
-Nha ci sei quasi
-27-
-S...no-
-E dai quanti??-
-Ne ho 26. Te la farò pagare per avermi invecchiato- ridiamo entrambi
Passiamo il pomeriggio a scherzare e parlare di noi. So che a Bella piaace il colore marrone che prima viveva a Phoneix con sua madre Phill il suo nuovo marito e Jacob non chiedo molto vedo che questo la fa soffrire. E quasi ora di cena
-Devo andare...-
-Ti accompagno al auto- rispondo da gentiluomo
Appena arrivamo davanti al pik-up rosso appogio due mani sul cofano d'avanti e scoppio a ridere
-Ma è sicuro?- continuo a ridere
-Si e consuma poco- dice Bella con voce da scolaretta
-Siamo uno a uno.- dice lei, non capisco che vuol dire
-Cosa?-
-Un punto per te per il pik-up e uno per me per l'età.-
-Va bene ciao.-
-Ciao-
Salgo sulla mia Volvo non ho fatto le commisioni mia madre mi uccidera ma ne è valsa la pena.



Angolo autrice
Ma quanto sono teneri Billy Charlie e Bella??
E Edward?? Come ha detto Esme è molto pensieroso pensa sempre a Bella non è che prova qualcosa??
Va bo vado a vedermi qualche altra puntata di The Vampire Diaries
Grazie aumentate a ogni capitolo :)
Ciaoo
Lalla S T

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


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Capitolo 4


Pov Edward
-Ei amico che ne pensi se questa sera usciamo?- mi chiede Emmet, mentre prendiamo un caffè alla caffetteria del ospedale
-E' una bella idea è da molto che non usciamo!- aggiunge Jasper
-Potremmo invitare anche Rose Alice e Tanya....- dice
Emmet sorseggiando il suo caffè
-Bella idea amico, allora Ed?-
-Si va, svaghiamoci un pò ci farà bene-
-Ci vediamo stasera a Port Angeles, mangiamo in un ristorante e poi andiamo in discoteca o in qualche pub o bar, che ne pensate?- chiede Emmet buttando il bicchiere del caffè ormai vuoto
-A stasera- mi congedo dirigendomi nel mio studio Arrivo a casa mi faccio la barba e la doccia. Uscito mi lego intorno alla vita un asciugamano e vado nel mio armadio. Prendo una camicia azzura e un jeans. Li indosso lasciando due bottoni della camicia aperti, come mio solito. Metto delle converse nere la giacca e vado verso la mia volvo nera.
-Ci siamo tutti?- Chiede Em davanti al ristorante
-Su forza entriamo!- dice Jasper
-Salve, abbiamo una prenotazione a nome Cullen- dice Em al cameriere
-Si prego.- ci accomodiamo
-Mi spiegate perchè ogni volta che andiamo da qualche parte prenotate sempre a mio nome?- chiedo sedendomi
-Bo è il primo cognome che ci viene in mente- risponde Jasper
-Cullen e un bel cognome...- dice Tanya ammiccando, fantastico...
-Il parcheggio è di la il bagno invece è la- dice Jasper ridendo
-Ahia!- si lamenta d'untratto
-Fratellino te la sei meritata- dice Rosalie
Scoppiamo a ridere tutti.
Mi fermo d'improviso, vedo entrare Bella con dei ragazzi che sono 3 volte lei guardando meglio noto che ci sono anche due ragazze oltre a lei e un ragazzino che non avra più di 15 anni. Torno con lo sguardo su Bella indossa un abito di lana griggio dei leggins neri una giacca di jeans, la borsa e degli stivali grigi bassi. Ha i capelli ondulati e boccolosi fino alle spalle, un luccidalabbra color carne che rende le sue labbra piene e carnose, gli occhi con una leggera matita e uno strato leggero di ombretto grigio. E' una meraviglia, è favolosa.
-Che guardi??- mi chiede Emmet guardando nella mia direzione
-Carina- dice Alice
-E' circondata da ragazzoni lasciala Ed- dice Rosalie ridendo
-No ma che avere capito è una mia paziente...- mi giustifico
-Avra 18 anni è a un ginecologo?- chiede Jasper
-Be potrebbe averlo per dei controlli a meno che non sia una puttana ed è incinta...- dice Tanya in tono disperiagito La fulmino con lo sguardo
-Ei calma ragazzi! Ed è un bocconcino c'è la devi presentare- dice Emmet
Passiamo la cena tranquilli, Bella non si accorge di me. Finita la cena andiamo in un pub pieno di ragazze che si strusciano adosso e cubbiste\spogliareliste
-Eddy balliamo o andiamo in bagno...- mi alita Tanya al orecchio, puzza d'alcol
-Tanya sei ubriaca...-
-Lo so... dai è da un pò che sei freddo con me non ti soddisfo più??-
-Mi dispiace Tanya, ciao-
Ed esco.
Pov Bella
Mi sveglio e mi infilo sotto il getto caldo della doccia. Ieri sono andata in un ristorante di Port Angeles con i Quileute è stato bello mi sono truccata fatta carina arriciato i capelli mi sono sentita felice e normale... Oggi invece devo uscire con Ben un mio compagno di classe che vuole fare un regalo a Angela un altra mia compagna dolcissima, lui è innamorato di lei e si vuole dichiarare e comprarle qualcosa e io mi sono offerta volontaria come consigliera. Angela è l'unica che sa che sono incinta oltre Billy Edward e mio padre, per ora. Esco dalla doccia e mi guardo allo specchio coperta da un telo. I miei capelli ora sono di nuovo lisci li avvolgo in un asciugamano e tampono il mio corpo mi guardo nuda allo specchio ho sempre accetato il mio corpo ma ora non tanto so che sto per cambiare il mio seno si sta gonfinado e anche il mio ventre avro le smagliature e il mio umore ne risentira. Metto l'intimo semplice bianco i jeans anchessi bianchi una maglietta maniche corte sopra una maniche lunghe e un maglione nero caldo e comodo. Mi occupo del cespuglio che ho in testa, metto le calze fino alle caviglie ma pesanti e le superga nere le annodo bene e faccio colazione, mio padre e già in centrale mentre Billy che ieri si è fermato a dormire qui dorme, gli lascio il caffè e vado a lavarmi i denti.
Per strada io e Ben scherziamo e ridiamo, ho capito che è davvero innamorato di Angela. Ci fermiamo in gioielleria. Sotto mio consiglio gli prende un ciondolo a forma di chiave in argento con la catenina
-Aspetti- fermo il commesso prima che dica il prezzo
-Nel astuccio e possibile aggiungere una targhetta con scritto "questa è la chiave del mio cuore" magari da aggiungere al ciondolo.
-Vediamo se ho capito vuole una targhetta non messa come giondolo ma che lo potrebbe diventare.-
-Esatto-
-In argento?-
-Si-
-Vado a farla intagliarla- dice il commesso sparendo dietro una tendina
-Wow bell'idea grazie- mi ringrazia Ben
-Di niente Ben, il difficile deve ancora venire.-
-Non mi spaventare così dai-
-Tranquillo- dico ridendo
-Io sono timido come posso dire quello che provo ad Angela?-
-mmm...- ci penso su
-Aspetta ho un idea e se lascio il cofanetto nel suo armadietto?- dice Ben
-Si bell idea, ma come farà a sapere che è tuo?- mi piace l'idea di Ben
-Ah già...-
-Potremmo intagliare Ben sulla targhetta o solo B e lasciarlo alla sua intuizione.- dico presa dall' idea
-Solo B mi piace, scusi!-
-Si?- dice l'orefice
-Se non è troppo disturbo finita a frase sotto centrale potrebbe mettere una B?-
-Si un attimo soltanto-
-E' un regalo per la tua ragazza che non è lei a quanto pare...- dice il commesso
-No non è lei...-
-Be ma sei molto bella comunque-
-Grazie- dico arossendo solo il commesso che filtra con me ci voleva
-Ecco- salvata dal orefice! Sospiro grata
-Oh.- dice triste il commesso
-Quello ci stava provando?- mi chiede Ben per strada
-Già sono stata salvata dal orefice, meno male...-
-Dai il commesso era carino-
-Non voglio più rivederlo!- ridiamo entrambi
Mi scontro con qualcuno
-Scus... Ciao- saluto Edward
-Ciao Bella- mi saluta aprendosi in un sorriso
-Edward lui è Ben-
-Piacere, loro sono Rosalie, Alice, Emmet, Jasper e Tanya.-
-Piacere- dico cordiale Tanya deve essere l'infermiera che al primo incontro in clinica con Edward ci ha provato davani a me.
-Facciamo due passi insieme?- chiede Emmet
-ok...- sussuro
Mi squilla il cellulare e Billy risondo
-Ciao, si è tutto ok, certo ok a dopo.-
-Ragazzi devo prendere in farmacia dei medicinali per un amico di mio padre.-
-Ti accompagniamo- si offre Emmet ci sta provando forse? Esco dalla farmacia con la busta e scendo le scale i ragazzi mi hanno aspettato fuori
-Bella Swan- quella voce non può essere
-Jes...- la voce mi muore in gola quando mi giro e me la trovo davanti
-Ciao- mi saluta come se niente fosse
-Che ci fai qui?? Lui...- non riesco a finire la frase
-Sono tornata- sorride da puttana qual'è- lui no non è con me, la nostra è stata un avvenuta non era la prima che aveva comunque...- mi ferisce
-Sei una... una... puttana- la schiaffegio
-Andiamo- dico hai ragazzi mentre delle lacrime mi solcano il viso
-Tutto ok?- chiede premuroso Edward
-Si tranquillo- sorrido ormai tranquilla
-Perchè non prendiamo qualcosa oggi pomeriggio?
-Ok- sussuro
-Io non posso- dice Ben
-Ah già! Buona fortuna- lo incoraggio
-Grazie, ciao-
-Meglio vada anchio, a oggi pomerigio- vado verso casa
Sbatto la porta.
-Tutto ok?- mi chiedono Billy e papà da sul divano in salotto
-No- inzio a singhiozzare
-Sh tranquilla- mi accarezza la schiena papà e Billy mi cinge le spalle con un braccio
-Racconta- mi incita quest'ultimo
-Ho incontrato Jessica è tornata...- singhiozzo più forte
-E Jacob...- sussura Billy
-Lei dice che non c'è che è stata una delle sue tante aventure, sono una sciocca non mi ha mai amata chissà quante volte mi ha tradito- mi lascio confortare da loro.
-Io esco dovrei tornare tra un ora e mezza- dico a papà Billy è tornato a casa
Mi diriggo al parco vicino al ospedale dove abbiamo incontro con Emmet e gli altri per andare a bere qualcosa Arrivo e mi siedo su una panchina a scrivere
Pov Edward
-Ei eccola lì!- dice Em puntando ha una panchina e dirigendosi verso essa
-Ciao- saluta Bella facendola sobalzare
Io preso da un moto di gelosia lo seguo
-Ciao Emmet ciao a tutti- saluta cordiale Bella
A un certo punto sbarra gli occhi. Guarda un punto fisso dietro la spalla di Emmet, c'è un ragazzo con i capelli corti neri muscoloso con la pelle abbronzata e gli occhi neri. A un certo punto Bella bacia Emmet mentre il ragazzo si girà a guardarci. Lo bacia con passione
Pov Jacob
Mi è sembrato di vedere Isabella tra la folla mi giro e vedo un ragazzo\armadio un pò più alto di me che bacia una ragazza che sembra Isabella ma sono troppo lontano per vedere bene...
Decido di andare via cercherò da qualche altra parte.


-Angolo autrice-
Eccomi qui!
oh oh attenzione è tornato Jacob ora che farà Bella? E Edward come reagirà al bacio di Emmet? Neanchio lo so xD
A Agosto mi trasferisco al mare aggiornero costantemente spero (mi armero di chiavetta) Inoltre vi volevo dire che alla fine di Sulle note della danza... postero il seguito di A hidden past coming back! E forse prima una storia non del fandom di Twilight ben si fandom Shiver che è una trilogia che parla di licantropi di Maggie Stivefater, i libri sono Shiver, Deeper e Forever. La storia non sarà sulla coppia centrale ma su una coppia che compare da Deeper.
Potrei in un colpo di pazia publicare il primo capitolo domani
Tornando a questa storia...
Bella al ristorante

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Edward:

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Bella secondo cambio

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Siete sempre di più :) grazie
Lalla S T

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


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Pag FB: Lalla S T


Capitolo 5


Pov Bella
Mi staccai dall’ amico di Edward e mi nascosi dietro di lui per fortuna che era una montagna. Infilo senza fiatare la mano nella tasca davanti dei jeans e cerco il cellulare. Invio un messaggio a mio padre e lo rimetto a posto, nascondendomi dietro Emmett impaurita.
-Scusa mi dispiace non volevo...- dico a Emmett che mi fissa ad occhi sbarrati
Vedo l'auto della polizia di mio padre svoltare l'angolo e sospiro sollevata.
-Ehi Bells tutto ok??- mi chiede mio padre con sguardo preoccupato posa le mani sulle mie guance e mi scosta una ciocca dagl’occhi.
-C... credo di si- balbetto
-Andiamo, scusate e arrivederci ragazzi.-
Sento i ragazzi salutare febbrilmente mio padre e me forse ancora stupiti.
Una volta in auto
-Tesoro che è successo?-
-Questa mattina ho incontrato Jessica e mi aveva detto che era tornata ma Jacob non era con lei invece... - mi fermo scossa da un singhiozzo - E' qui l’ho visto e per non farmi riconoscere ho baciato il tizio alto e moro....- singhiozzo più forte
- Io devo lavorare ma ti porto da Billy alla riserva-
-NO... Papà ragiona sarà il primo posto dove verrà a cercarmi...-
-Hai ragione allora ti porto dai Cullen, Esme ti farà calmare e c'è anche Carlisle che è un medico-
-Ok- mi limitai a dire
-Oh tesoro vieni, Charlie passa a prenderla quando vuoi- dice Esme prendendomi tra le braccia, per lei è come se fossi una figlia prima che i miei si lasciassero era la migliore amica della mamma e mi preparava le torte quando venivo a trovare papà sapevo che era sposata ma non che avesse figli.
-Accomodati- mi fece sedere sul divano nel salotto
-Cosa preferisci the, camomilla, latte o una cioccolata calda?-
-Cioccolata-
-Ok te la preparo subito-
-Ecco tieni- mi porge la cioccolata e si siede al mio fianco io inizio a sorseggiarla - Vado a preparare il letto degli ospiti così ti stendi e se vuoi farti un bagno rilassante sicuramente io ho ancora qualcosa di quando ero giovane dovrebbe andarti bene.-
-Grazie ma non vorrei disturbarti- dico in imbarazzo
-Oh Bella tu non mi disturbi affatto sei come la figlia che non ho mai avuto - mi asciuga con un tovagliolo un baffo di cioccolata -Vado- si alza e mi stampa un bacio sulla fronte prima di sparire di sopra.
Finita la cioccolata mi feci una doccia calda e vaporosa usando i prodotti di Esme. Finita la doccia andai nella camera di Esme e Carlisle con solo un asciugamano che tenevo sopra il seno e uno attorno ai capelli.
-Vieni- mi fece accomodare su un morbido e comodo letto.
-Ecco- sostituì la mia mano che teneva il telo chiuso con una molletta
mi mostrò un dolcevita grigio una maglietta nera lunga e larga a scollo a U un maglioncino a collo altro rosso e un maglioncino rosa con una fascia sul ventre decisamente quello no
-Ecco perfetto- esclamo uscendo un maglioncino leggero lilla a scollo a V
-Questo è un pantalone di flanella grigio e lilla era il mio preferito ora è tuo come la maglietta e non voglio sentire obbiezioni!- mi ammoni mostrandomi un pantalone a scacchi lilla invita grigio con un fiocco rosa.
-Invece queste erano il tuo regalo di benvenuto bè te lo do prima .- Apri una scatola di scarpe contenenti delle scarpe sportive lilla.
-Grazie Esme non dovevi-
-Prego e dovevo eccome piccola è da tanto che non ti vedo e poi sono anche da parte di Carlisle e Edward a proposito come va con Edward è un bravo ginecologo?-
Gli raccontai tutti i miei incontri con Edward mentre mi vesto non imbarazzandomi minimamente Esme e come una seconda madre anzi è la madre premurosa e dolce che non ho mai avuto
-Be ho baciato Emmett per non farmi riconoscere da Jacob...- ammeto infine
-Oh mio Dio! Tranquilla vedrai che non sarà niente, sai è da quando ti ha visitato che è un po’ sovra pensiero sembra che pensi sempre a te!- ride mentre io arrossisco -Un attimo!! Con il collo scoperto rischi un malanno tieni, anche questa è tua senza nessuna obbiezione.- Estrae una sciarpa di pile grigia ancora confezionata dal ultimo cassetto della toletta.
Mi trascinò in bagno dove mi asciugò e pettinò i capelli come una madre fa con la bambina di cinque anni.
-Perfetta, sei bellissima sai non ti ricordavo così Bella di nome e di fatto!- Dice Esme accarezzandomi i capelli guardando il mio riflesso sullo specchio del bagno.
-Grazie grazie di tutto- mi ritrovai ad abbracciarla e ringraziarla
-Prego per te questo e altro- mi dice commossa
-Dai scendiamo devo preparare la cena.-
...
Suona il telefono e va Esme siccome Carlisle è nello studio
-Cara, era Charlie ha detto se puoi fermarti a dormire qui lui lavora fino a tardi se vuoi più tardi Edward ti accompagna a casa a prendere le cose indispensabili.-
-Ok grazie-
-Sono tornato ciao mamma!- dice Edward schioccando un sonoro bacio sulla guancia di Esme
-Ei Bella che fai qui?- dice notandomi sul divano
-Io vado a finire di preparare la cena- dice Esme uscendo dalla stanza
-Edward mi dispiace aver baciato il tuo amico cercavo di nascondermi da una persona, non ne voglio parlare resto qui sta notte se più tardi puoi accompagnarmi a casa un attimo.-
-Certo nessun problema.- mi sorride senza indagare
La cena procede bene e dopo la cena io e Edward laviamo e asciughiamo i piatti scherzando mentre Esme e Carlisle sono in giardino.
-Bene abbiamo finito qui ti accompagno a casa.-
Io mi limito ad annuire
-Mamma, papà accompagno Bella a casa un attimo a dopo- dice Edward
Noto Carlisle fissarci in modo strano per una frazione di secondo quando siamo lontani sento
Carlisle che dice ad Esme
-Cara si tengono per mano?-
-Oh be che c'è di male- risponde lei tranquilla
Ora capisco perché ci ha guardato così Carlisle.
Edward da bravo gentiluomo mi apre la portiera della sua Volvo grigia.
-Grazie- sussurro prima di entrare
Mentre guida io lo guardo è un bel ragazzo i capelli ramati sono scompigliati sulla mascella c'è l'ombra di una barbetta , indossa dei jeans blu aderenti molto sexy una giacca di pelle nera che lo fa sembrare dieci volte più sexy da qui spunta il cappuccio azzurro della felpa
-Ti piace ciò che vedi?- mi chiede sempre con gli occhi fissi sulla strada
Io mi giro di scatto verso il finestrino rossa per l'imbarazzo
-Io ero... sovrappensiero...-
-Già anche a me capita ultimamente da quando ti ho incontrata penso a te quasi sempre...- mi guarda intensamente
-Siamo arrivati- dice un attimo dopo togliendoci dal imbarazzo
-Entri con me?- sussurro - ho paura...-
-Certo su dai vieni- mi sorride scende dalla macchina e viene ad aprire la portiera mi porge la mano che afferro in quel momento una scarica elettrica più forte delle altre che ho quando tocco Edward mi colpisce.
è Edward ad aprire la porta perché a me tremano le mani
… la casa è immersa nel buio e nel silenzio
-Vieni non c'è nessuno- riempio un piccolo borsone e usciamo non lascio niente a papà sa dove sono.
Edward mi apre la portiera e mi fa salire
-Grazie non voglio disturbarvi prima Esme mi regala i suoi vestiti e ora scomoda suo figlio per me mentre saresti potuto uscire con i tuoi amici, oh scusati ancora con Emmett da parte mia.-
-Non ci scomodiamo, mamma ha sempre voluto una figlia femmina e tu è come se lo fossi e bè a me fa piacere aiutarti, be per Emmett devo dire che mi ha dato fastidio vederti baciare lui... potevi baciare me!-
Mi giro di scatto verso di lui l'ha detto davvero? Vedo il suo sguardo smarito per un attimo sicuramente si è reso conto di quello che ha detto.
Chiudo gli occhi e mi avvicino a lui sento il suo respiro sulle mie labbra.
Le nostre labbra si sfiorano, poi ci stacchiamo e ci guardiamo per una frazione di secondo poi piego la testa dal altro lato e mi avvento di nuovo sulle sue labbra con più passione portando le mani sul suo viso e le sue mani finiscono al altezza dei mie reni.




-Angolo autrice-
Prima di tutto volevo dire che ho trovato una beta e la ringrazio infinitamente! Qui potete trovare una sua FF: Happiness after death
Ora veniamo al capitolo, non avevo minimamente intenzione di farli baciare prima di scrivere il capitolo poi l'ispirazione l'istinto mi ha portato qui xD quindi SIIII!! SI SONO BACIATI! xD Non cantate vittoria troppo presto però!
Il capitolo lo dedico a Veronika Susan Cullen finito di scrivere ho pensato a te e alle tue possibili reazioni xD
Molto presto vi rilascero in pag trama e copertina della nuova FF su Shiver e iniziero a scriverne una su Tre metri sopra il celo con una mia amica. Ormai ci ho preso gusto :3
Vi lascio a gli abiti:
Bella

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Edward

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


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Capitolo 6


Pov Edward
-Scusa- dice super imbarazzata staccandosi da me -Dio ora penserai che sono una puttana , sono incinta e ho già baciato due persone tra cui il mio ginecologo e... hai ragione a pensarlo ma io non sono così-
-Non fa niente - dico freddo fissando la strada
-Mi dispiace- singhiozza
-Ei è tutto ok, sono gli ormoni tranquilla è normale. Sei anche stressata . Per me è tutto ok- Mento non è tutto ok cazzo! Mi ha baciato e io non volevo più staccarmi da lei, sarei voluto restare attaccato a lei per sempre. E' stato meraviglioso!
- Sei sicuro troverò un altro ginecologo- dice lei guardandomi con gli occhi rossi
-Ei- lascio il volante e mi giro verso di lei, appoggiando le mani ai lati del suo viso – N O N F A N I E N T E !- dico scandendo le parole -secondo non per vantarmi ma sono il migliore qui chiedi in giro-
-Ok- dice pianissimo
Il viaggio è silenzioso. Appena arrivati a casa ognuno per la sua strada per prepararsi a dormire. I due bagni sono occupati dai miei genitori, ma io dico sono sposati usare lo stesso bagno no?
Salgo le scale e mi dirigo a quello di sopra. Mi faccio la doccia e la barba, mentre mi rado sento la serratura della porta aprirsi ho dimenticato di chiuderla.
Davanti a me Bella con indosso solo l'intimo semplice bianco in una mano dei vestiti e nel altra una borsa.
Strabuzza gli occhi appena mi vede e diventa rossa appena si rende conto che io ho solo un asciugamano in vita e lei è in intimo.
-Dio scusa! - grida imbarazzata sbattendo la porta. Ispiro e torno a radermi. In quei pochi secondi che ho ammirato Bella era perfetta. Magra non molto alta, la pelle nivea i capelli raccolti sulla schiena come vorrei sprofondare e ispirare l'odore dei suoi capelli.
-Ah!- urlo mi sono tagliato
-Edward tutto ok? Posso entrare- mi chiede Bella
-Si- dico mentre cerco del disinfettante e dell' ovatta
-Ei che è successo, mmm aspetta- dice lei osservandomi
-Si china nel mobiletto sotto il lavandino.
Il suo pigiama consiste in short grigi devo dire corti, una maglietta rosa pallido e in vita a legato un pullover a trecce rosa.
-Ecco- dice passandomi del ovatta col disinfettante sulla ferita
-Brucia- mi lamento
-Non fare il bambino- mi ammonisce ridendo
Potrei stringerla a me e baciarla per quant'è vicina è la voglia non mi manca. Deglutisco.
-Ok- dice finendo l'opera
-Carini- dico
-Cosa?- mi chiede lei divertita
-Gli stivali rosa shocking pelosi-
-Ei sono adorabili e sono caldi- dice guardando i suoi piccoli piedi sui miei, è sui mie piedi alzata sulle punte e automaticamente l'afferro per la vita.
-Credo sia apposto-
-Ok ti lascio il bagno-
-Non c'è bisogno sono andata di sotto-
Per me il bagno era occupato per Bella no? Smetto di pensare cose assurde sarà stato il caso o i miei che vedendoci mano nella mano si aspettano chissà cosà ma, è troppo piccola e ci sarà un geloso padre del bambino che ha in grembo.
Sono nella mia camera nel letto a una piazza e mezzo e guardo il soffitto bianco.
Sento il materasso piegarsi sotto un altro peso. -Dormi- la voce di Bella bassa e dolce mi travolge
-No, problemi?-
-No ecco volevo chiederti ancora scusa- dice fissandosi le mani
-C'è del altro?-
-Si... io non mi sento sicura e non voglio disturbare Esme e pensavo in macchina be sono stata bene con te nonostante tutto- si imbarazza di nuovo
Mi isso spora di lei con una mano a lato del suo viso e l'altra al altezza del suo fianco.
-Puoi restare qui a dormire una condizione- dico sorridendo sghembo
-Quale?-
-Questi orribili stivali pelosi rosa devono finire sotto il letto- dico ridendo
-Ok- dice ridendo anche lei
-Hai freddo?- noto che si strofina le mani per riscaldarsi
-Vieni- mi siedo e la trascino di fronte a me. Slego con delicatezza il nodo del pullover che ha legato in vita e attraverso la stoffa sento delle piccole scariche. Glielo infilo dalla testa e gli sistemo i capelli.
Si mette sotto le coperte e mi invita a seguirla lo faccio e sotto le coperte lei mi stringe a se
-Hai ancora freddo? Ti prendo qualcosa di mio?- sono troppo premuroso con lei
-Non alzarti, sto benissimo-
Affondo il naso nei suoi capelli e sospiro
-Ti piace l'odore dei miei capelli?-
-Oh...- beccato
-Non sono l'unica che si imbarazza, allora rispondi- affonda il suo viso nel mio petto e io la stringo di più
-Molto- rispondo
-Molto?- mi fa eco lei fissandomi da sopra il mio mento
-Molto- ripeto
-O...ok- sussurra
Dopo poco che la cullo si addormenta non è giusto quello che facciamo nei confronti del suo fidanzato non che padre del bambino ma infondo non è niente di male.
Chiudo gli occhi
Pov Bella
Mi sveglio ancora tra le braccia di Edward, mi sento una meraviglia.
-'Giorno- dico alzandomi
-Ciao- dice Edward assonato
-Su!- addormentato, tento di tiralo ma è troppo pesante
-MMM.... sai voglio dormire... è stato bello- dice sincero ma sicuramente lo ammette per il troppo sonno
-Lo rifaremo solo se ti alzi- balza in piedi
-I miei non ci sono, usa il bagno io preparo la colazione oggi ho il turno in ospedale, vuoi che ti accompagni a scuola?-
-Ok-
Mi faccio la doccia ripensando a il bacio, a quando si è tagliato facendosi la barba e a la notte prima abbiamo dormito abbracciati.
-Ti piacerebbe Edward come papà?- mi ritrovo a sussurrare con una mano sul ventre. Stupita e incredula esco e mi asciugo.
Indosso i pantaloni della tuta neri un dolcevita nero del medesimo colore, una maglietta larga con lo scollo a U bianca. Fuori fa freddo ma non nevica metto delle calze di lana bianche non troppo pesanti e le vans bianche, i capelli li lascio sciolti. Appena entro in cucina c'è un profumo, mi siedo a fianco a Edward e inizio a mangiare.
-Oh Bella oggi abbiamo una visita, pensavo possiamo pranzare insieme-
-Ok- dico prendendo lo zaino e uscendo dall'auto
-Quello è Edward Cullen nei vecchi annuari ci sono sue foto era un ottimo studente e poi è bellissimo- Mi dice Angela
-Oh dimenticavo grazie di cuore!- mi abbraccia
-Per cosa?- chiedo sorpresa
-Per questa!- dice mostrandomi la chiave al collo io gli sorrido di rimando
In aula
-Ragazza avremo una nuova alunna- dice il professore Banner
-Chissà chi è? E' carina?- il chiacchiericcio generale Un brivido spiacevole mi attraversa la schiena
-Tutto ok Bella?- mi chiede dolce Angela
-Si solo una sensazione strana- dico per calmarla
Dalla porta entra Jessica. Io ho un tonfo al cuore e porto la mia mano sulla pancia chiudendo le palpebre
-Signorina Swan sta male?- mi chiede Banner
-Venga qui.-
-E' pallida- dice una volta che lo raggiunto
-Vuole prendere una boccata d'aria, sa nel suo stato...-
-Grazie professore-
-Signorina Weber vada con la sua compagna
-In che stato è?- chiede Jessica
-E' bene che lei lo sappia la signorina Swan è incinta-
I miei occhi incontrano per un attimo quelli di Jessica.
-Ciao- dico entrando in auto
-Ciao, sei pallida- dice preoccupato Edward
-Ho avuto un piccolo mancamento ora sto bene ho fame!-
-Andiamo allora!- dice tornando allegro sorridendomi
-Ed io chiamo mio padre, per me ordina tu sei tu il ginecologo-
-Cosa ti piace?-
-Qualcosa di leggero-
-Ciao papà- dico uscendo
-Ei Bells come va?-
-Bene torno a casa stasera ora sono a pranzo con Edward, e poi ho una visita..... Senti papà è successa una cosa....-
-Dimmi è grave??-dice preoccupato
-Oggi mi sono sentita male in classe perché c'è una nuova studentessa.... Jessica, papà tranquillo però-
-Tesoro come faccio a stare tranquillo lo dico a Edward starà più attento-
-No Ed non sa niente e non lo deve sapere è ok, davvero-
-Com'è l'hai chiamato?- mi chiede leggermente divertito
-Ed- dico in leggero imbarazzo
-Vi state avvicinando eh?- lo sento ridere e raro sentirlo ridere ma è bello
-Va bè ti lascio con Ed ti voglio bene- calca il nomignolo e sentirmi dire ti voglio bene mi ha fatto venire voglia di piangere
-Tutto ok hai gli occhi lucidi- dice Edward mentre mi siedo
-Si bè mio padre mi ha detto che mi vuole bene, non lo dice spesso-
-Bella credimi è facile volerti bene- mi dice stringendomi la mano
In clinica
-Sei incinta di 5 settimane- mi dice Edward.
Aspetta 5 settimane? Non può essere quando Jacob mi ha violentato è successo 3 settimane fa ero già incinta?? Mi ha mentito non ha mai usato precauzioni...
Inizio a piangere
Edward mi stringe a se e mi da dell’acqua
-E' tutto ok?-
-Si sarà normale si sbalzi d'umore...-
-Si in effetti- sorride lievemente - Ti do delle vitamine da prendere in certi orari invece queste sono per quando ti senti giù come oggi ha scuola, Bella avete bisogno di riposo la puoi fare qualche assenza sei giustificata ok?-
-Si- sussurro e piango appena capisco che ha detto Avete e non hai
-Ora perché piangi?- mi chiede spaventato
-Hai detto avete non hai-
-Si tu e il tuo bambino, su alzati ti porto a casa una doccia calda cena e a letto!-
-E lasci tutto per me?-
-Si, vieni dai!-
Uscendo noto l'infermiera guardarmi male
-Amore dove vai?- squittisce
-Accompagno Bella a casa- dice Ed freddo
-E come mai non può andarci da sola?- sbatte le ciglia
-Tanya piantala è un amica di famiglia.- dice Ed portandomi via
-Tanya è la tua ragazza?- gli chiedo
-N...s... una specie.-
-Ho capito non sei da relazioni serie...- dico delusa -Invece si credevo che Tanya lo fosse evidentemente non è così la lascerò presto non voglio illuderla-
-Si vede che non è il tuo tipo- ammeto
-Già tu invece si...- mi giro a guardarlo fissa la strada.
Ad un certo punto la sua mano si intreccia a la mia, non la lascia neanche per cambiare marcia.



-Angolo autrice- Capitolo di rivelazioni e di colpi di scena ma, io lo trovo dolce (in alcune parti).
Non sapevo che scrivere pensavo qualcosa tipo catastrofe invece è tranquillo rispetto a quello che avevo pianificato.
Per la storia fandom Shiver non ho ancora deciso la trama pazientate...
Vorrei ringraziare un paio di persone, le 12 che l'hanno recensita, le 13 che l'hanno inserita tra le preferite , le 4 che l'hanno insierita nelle ricordare, Le 74 che l'hanno inserita nelle seguite... ODDIO 74 MINC***!!!!!! Scusate l'emozione la mia faccia e meta e meta tra queste O.O *__*
Penso che nel pomeriggio (essendo le 4 meno 15) aggiorno Sulle note della danza... se no la aggiorno mercoledì visto che martedì non ci sono o se aggiorno di notte xD ma forse sarò stanca
Incrociamo le dita e speriamo che finalmente domani (martdedì) alle 5 di mattina sapremo la verità, incrociamo le dita. Vi lascio dove potete vedere Rob:
Il 13 Agosto Robert sarà ospite al programma The Daily Show Per noi sarà alle 5 del mattino del 14 agosto
Vi lascio a le immagini:

Intimo Bella

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Pigiama Bella

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Abbigliamento Bella (con qui va a scuola e in ospedale)

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Il ciondolo che Ben sotto consiglio di Bella regala a Angela (capitolo 4)

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Capitolo 7
*** Capitolo 8 ***


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Capitolo 8


Pov Edward
Mi alzo dal letto e vado in bagno, mi sento leggero ieri ho lasciato Tanya e mi sento bene.
Vado a farmi una doccia bollente, oggi fa proprio freddo. Mentre mi insapono, penso a quando Bella proprio in questo bagno mi ha disinfettato quando mi sono tagliato facendomi la barba.
Faccio tutto con calma oggi non devo andare in ospedale, ho un appuntamento con Emmett al bar.
Esco e mi annodo un asciugamano in vita. Mi tampono i capelli e mi asciugo il petto, immagino siano le mani di Bella a farlo. Devo smetterla non mi fa bene pensare a Bella sarà con il padre del bambino chissà dove e de giusto così.
Metto i jeans, una maglietta di cotone pesante grigia e un maglione crema, metto gli scarponcini e li allaccio.
-Mamma io esco non so se torno a pranzare- dico a mia madre schioccandole un bacio sulla guancia
-Con chi esci?- chiede mia madre mentre sorseggia il the
-Con Emmett non so se c'è Jasper, oggi papà ha il turno a scuola?-
-Si, divertiti-
Mi siedo al tavolo di fronte a Emmett
-Ei amico- mi saluta con una pacca
-Ciao, Jasper?-
-Non so se viene comunque e passata quella che mi ha baciato non mi ha neanche salutato pff- dice offeso
-E' passata Bella?- chiedo
-Si cinque minuti fa a preso qualcosa da portare via, lei è bellissima ma ha un catorcio...-
-Già anch’io penso non sia sicuro comunque era sola?- chiedo sempre più interessato
-Si, ei dobbiamo parlare di lei?-
-Oh non necessariamente... sai... ho lasciato Tanya...- balbetto
-Edward Cullen che balbetta?? Aspetta hai lasciato Tanya la tua fidanzata dal liceo??- chiede Emmett stupito
-In realtà dalle medie comunque si-
-Cosa posso portarvi?- chiede il cameriere
-Una fetta di torta e una di crostata oh e un caffè-
-Caffè macchiato- rispondo io stupito dall'ordinazione di Emmett
-Ma quanto mangi?-
-Mi conosci da una vita e ancora ti stupisci sai benissimo che ordinerò del altro appena viene il cameriere o cameriera speriamo sia sexy- dice malizioso
-Tu e Rosalie niente?-
-No, è una tua collega mettici una buona parola- mi dice con gli occhi da cucciolo
-ok...- dico ormai sono abituato al suo trucchetto anche se è un gigante è un tenerone e nessuno resiste al suo trucchetto.
Bevvi il mio caffè e Emmett ordinò due cornetti.
-Allora pozzo senza fondo che si fa?- gli chiedo mentre lui finisce di ingozzarsi
-Devo fare una consegna alla Forks High School e poi sono tutto tuo.-
-Ok andiamo- dico leggermente perplesso "e poi sono tutto tuo" sa di fidanzati. Bleah!
-La mia ex scuola- dico davanti al edificio
Entriamo...
-Signorina Swan- dice un bidello
-Salve signor Cooker- risponde Bella
-Cosa non devi fare oggi?- dice ironico
-Chimica...- risponde semplicemente Bella
-Oh, salve- dice il bidello accorgendosi di noi
Bella non alza lo sguardo sta scrivendo su un quaderno
-Devo fare una consegna in infermeria- dice Emmett è un rappresentate di medicinali
-Ok, mi segua- dice il signor Cooker a Emm
Io resto li e la fisso lei sembra non accorgersi di me
-Ei, compare- Dice un ragazzo dai capelli neri con una camicia bianca e cravatta
-Eric, che ci fai qui?- Dice continuando a scrivere
-Sono venuto a trovarti- dice l'altro
Bella alza lo sguardo dal quaderno e lo fissa
-Sei pallido- osserva devo dire che è vero
-Ho avuto un piccolo incidente- ammette Eric
-Vai in infermeria- dice autoritaria Bella
-No...- sussurra
-Ok ti ci porto io- si alza e lo spinge per le spalle fino al infermeria, bussa e fa entrare Eric.
Torna a sedersi tranquilla. Comincio a pensare che mi stia ignorando...
-Ok ciao Emmett- dice spuntando mio padre
-Arrivederci signor Cullen- dice Emmett
-Bella vieni?- dice mio padre a Bella
-Eric è svenuto in infermeria?- chiede quasi divertita
-No devo solo parlarti- dice mio padre anche lui leggermente divertito
-Ok- dice Bella camminando a fianco di mio padre
-Ciao, figliolo- dice mio padre mentre ci passano davanti
E lei neanche si gira. Questa è la conferma lei mi sta evitando. Devo sapere il perché.
Mentre usciamo chiedo a Emmett
-Non hai l'impressione che Bella mi eviti?-
-Boh non lo so...-
Nel parcheggio arriva una moto nera. Scende un tipo muscoloso e alto capelli e occhi neri pelle abbronzata.
-Aspetta...- dico a Emmett
Non mi dovrebbe interessare ma lo seguo.
Entra e si dirige verso le cose di Bella sfoglia il quaderno fruga nel porta colori e nel cellulare
-Le serve qualcosa?- domanda mio padre affiancato da Bella
Vedo lo sguardo del tipo puntarsi su Bella si fissano qualche istante prima che risponda
-Niente- e si dirige al uscita scansandomi
Lo sguardo di Bella e per un secondo su di me poi e sui suoi piedi
-Bella quello era....- dice mio padre
-Jacob- finisce in un sussurro Bella fissandosi i piedi
-Su dai è tutto ok, ti ha preso qualcosa?- chiede mio padre preoccupato
-No credo che lui voleva sapere se ho visto un video...-
-Che video??- chiede mio padre allarmato
-Niente...- sussurra Bella andandosi a sedere
-Un video mentre tu e lui....- dice mio padre
-No- lo ferma Bella
-Con altre?-
-No non riguarda ne me ne lui-
-E allora chi?-
-Niente Carlisle è tutto ok-
-Fammi vedere questo video- dice mio padre fermo ma anche dolce
-Carlisle e tutto ok- inizia a singhiozzare
-Shh- mio padre l'abbraccia
Ma che succede che video? Chi è Jacob e che hanno fatto insieme
Driin suona la campana
-Vai a lezione su- dice mio padre a Bella e vado anch’io
Mi siedo nella Jeep di Emmett e sospiro
-Che c'è?- chiede Emmett
-Una discussione criptica tra Bella e mio padre-
-Chi era quel tipo?- chiede Emmett
-Jacob-
-Chi è Jacob?-
-Non lo so voglio scoprirlo-
Pov Bella
Ho evitato Edward tutta la mattinata non so perché sia venuto con il suo amico, quello che ho baciato. Emmett forse, poi la vista di Jacob...
-Come stai?- chiedo a Eric sedendomi al tavolo
-Bene- risponde lui
-Perché? - chiede Angela
-Ha avuto un malore- dice Ben
-Ora sto bene- ripete Eric
Si sente la risata sguaiata di Jessica provenire dal tavolo delle cheerleader e dai giocatori di basket.
La ignoro e continuo a chiacchierare con i mei amici
Pov Jacob
Passeggio passando davanti a un bar e vedo Bella seduta mi avvicino
-Allora visto il video?-
-Vattene- si limita a dire
-E perché non sono di compagnia??-
-Vattene- ripete Bella senza guardarmi
Io in risposta mi siedo
-Ok me ne vado io- prende la tracolla grigia e se ne va
-Devo dirti una cosa- dice Jessica
-Che vuoi? Scopare?- chiedo con disprezzo
-Bella è incinta-
Rimango impietrito
-Non so di quanto ne di chi- dice prima di alzarsi e dirigersi verso una bionda
La bionda si avvicina
-Sono Lauren- mi porge la mano
-Jacob- dico stringendo
Sarebbe perfetto scoparsi una con un seno enorme scoperto dalla scollatura, un sedere sodo fasciato da una mini gonna molto corta
-Allora...- dice in tono malizioso
Prende un ginger tonico e un gelato anche se si muore dal freddo. Sorseggia il ginger maliziosamente e lecca il gelato come se fosse altro... sicuramente per farmi eccitare e ci riesce. Mi avvicino a lei così che la mia erezione spinga sulla sua coscia scoperta.
-So cosa stai facendo, vieni- le dico al orecchio
Saliamo sulla mia moto e andiamo nella mia camera d'Hotel pagata da Renee e Phill. A quanto pare gli è piaciuto il mio modo rude di scopare alla madre della mia ex chissà se piacerà a Lauren. Appena entriamo le strappo la minigonna e il top.
Non porta biancheria intima. Mi sbottono i jeans e li calo insieme ai boxer senza togliere altro. Inizio a sbatterla da tutte le parti e in ogni posizione.
Pov Bella
Cammino a testa bassa piangendo, non ci posso credere il mio più grande incubo e venuto fin qui e a ricominciato a tormentarmi, ma di una cosa gli devo dire grazie mi ha aperto gli occhi su quello stronzo di Edward. Mi cade la felpa dalla tracolla mi chino per prenderla ma, qualcuno è più veloce di me
-Dovresti metterla fa freddo- dice Edward
Mi sfila la tracolla e mi infila la felpa, prima di salire la zip accarezza il panda che c'è in basso a destra
-Carino- dice dolcemente
Sale su la zip io resto immobile siamo così vicini mi basterebbe alzarmi sulle punte e alzare il viso verso il suo per baciarlo
-Questa la porto io pesa- dice riferendosi alla tracolla
-Mi dici perché mi ignori? Chi è Jacob? Chi riguarda quel video?- mi chiede camminando
-Non sei nessuno non voglio risponderti- sussurro Si ferma e si gira verso di me, mi stringe le braccia dietro la schiena e mi avvicina le mie mani finiscono sul suo petto.
-Voglio cambiare ginecologo- dico sperando che si stacchi da me
-Non sono nessuno perché non me lo permetti e perché non sarebbe giusto- mi alita sul viso
Stiamo per baciarci quando vedo Lauren e Jacob uscire da un appartamento Lauren cammina con le gambe aperte, si è fatta pure lei e bene vedendola camminare in quel modo.
-Se vuoi fare una cosa a tre vengono dei miei amici questo weekend- gli dice Jacob
-Interessante-
-Non potrai camminare per giorni dopo...- vedo Jacob che mi guarda con la coda del occhio
Bacio Edward che lascia cadere la tracolla a terra per poi indietreggiare e finire con la schiena attaccata a un muro, cingo con le gambe la vita. So che Jacob e Lauren ci guardano.
Penso solo alla lingua di Edward nella mia bocca e la mia nella sua. Ai suoi denti che mi mordicchiano il labbro inferiore le nostre lingue sono incatenate si rincorrono, ho il suo sapore in bocca mischiato al mio. Da fuori il bacio può sembrare rude e troppo passionale per una strada ma io sento tutto il mio amore per lui ed è bellissima questa sensazione mi sembra di sentire anche il suo amore, forse anche lui mi ama??



-Angolo autrice-
Jacob è uno stronzo lo so u.u
E non sapete quante ne comminerà in futuro xD
Edward invece mi sembra un pò dannato cioè poveraccio si danna perchè ama Bella ma è talmente dolce da non mettersi tra lei il bambino e il padre
Secondo voi se lo saprà mai (xD) come reaggirà dopo aver scoperto che è Jacob il padre e dopo tutto quello che ha fatto?
Il 28 ho fatto un anno che sto qui. Non mi ricordo come ho scoperto questo sito solo che ero una lettrice ho iniziato a leggere sul fandom Flor avete presente quelle passioni momentanee? Ora non mi piace più xD Comunque ricordo pure di aver scritto una storia su Flor che ho cancellato dopo qualche capitolo dopo per curiosità ho visto in streamong Twilight e subito gli altri fino a Eclipse e appena è uscito BD parte 1 anche quello ho preso i libri e li ho letti subito e cosi da Laura20m sono passata a Lalla S T penso che voi abbiate capito cosa significhi S T (xD) e che questa saga mi ha segnato insieme ha Kris e Rob e si mettiamoci anche Tay e così ho scoperto il mio più grande idolo xD
Un giorno a scuola mancava una professoressa e avevamo suplenza così ho preso un foglio e ho scritto mi ronzava da un pò ques'idea in mente e così lo scitta non pensavo di publicarla e invece ora ne ho scritte tante di storie 4 compresa questa long e 2 one shot. Non sapevo se publicarla perchè mi vergognavo invece devo ringraziare tutte le persone che ho conosciuto qui e tutti quelli che seguono anche silenziosamente le mie storie
Vi lascio alla fantomatica xD mia prima FF
A hidden past coming back!
Vi avevo promesso una sorpresa ho avuto qualche problemino non so quando la posterò, scusate
Look Lauren
Look Bella
1 anno insieme anche se un pò in ritardo, grazie :D
28\08\2011
28\08\2012
Lalla S T
Ciao :3

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***





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Capitolo 7


Pov Bella
Mentre mi lavo i denti penso a tutto quello che è successo. Le sventure mi inseguono proprio! Prima incontro Jessica poi Jacob e bacio Emmett e ancora Jessica è una mia compagna di classe e il professore le ha detto che sono incinta, lei lo dirà a Jacob.
Risciacquo e mi lavo il viso. Indosso una maglietta a maniche lunghe grigia con una piuma stampata, mi metto intorno al collo un foulard grigio e indosso i jeans bianco sporco. Mi pettino i capelli tirandoli indietro e legandoli in una coda alta. Metto le scarpe e prendo le vitamine che mi ha prescritto Edward, pensare a lui mi mette subito serenità, mi fa cancellare i problemi. Mi preparo uno spuntino e prendo dei soldi per pagare del cibo visto che oggi ho la mia prima ecografia. Oh che emozione non ci ho pensato proprio oggi finalmente vedrò il mio piccolino o piccolina, metto lo zaino in spalla e passo davanti allo specchio del bagno. Torno indietro la pancia e impercettibilmente gonfia questo mi fa pensare che Jacob con me non ha mai usato precauzioni. Ma io sarò forte per me e per il mio cucciolo.
Mio padre è già in centrale io salgo sul mio pick-up arancione e mi dirigo verso la Forks High School. Oggi Angela non c'è e il posto accanto al mio è vuoto.
-Allora ragazzi ora l'appello e poi trigonometria- si sente un boato contrariato
-Scusi per il ritardo- dice Jessica sedendosi accanto a me, sicuramente non ci ha fatto caso dove si è seduta perché appena gira lo sguardo sgrana gli occhi.
Dopo trigonometria abbiamo fisica che io non faccio per il mio stato ma se la facessi sarei negata al massimo. Vedo Jessica saltare di qua e di la ogni tanto parla con Mike. Prendo Cime Tempestose dallo zaino e mi rannicchio in un angolo. Mentre leggo sento degli occhi addosso, Jessica mi fissa.
L'ora dopo abbiamo letteratura inglese. Accanto a me si siede Eric.
-Bella tutto ok?- mi sussurra
-Si, tranquillo- lo rassicuro
-In giro si dice che tu sia incinta è vero?- mi chiede di punto in bianco
Sospiro
-Questo non fa alcuna differenza io te Ben e Angela saremo sempre amici e non ti giudicheremo-
-Grazie Eric , sei un amico- dico sincera
Dopo abbiamo storia e dobbiamo fare una ricerca quindi siamo nella biblioteca della scuola.
-Il bambino di chi sarebbe? Quello con i capelli neri o il tizio da gli occhi verdi e sexy?- mi chiede Jessica perfida
-Non sono cose che ti riguardano...- dico iniziandomi ad arrabbiare
-Certo è quel tizio alto e muscoloso che hai baciato, sai ho una foto potrei farne qualcosa cosa ne pensi?-
-Che devo fare questa ricerca e tu pure altrimenti passi dei guai....- dissi per poi andarmene
Andai nello studio di Edward visibilmente agitata.
-Bella che c'è?- mi chiede lui premuroso
-Ho problemi con una persona- sussurro
-Devi stare tranquilla per il bambino- mi dice dolcemente
-Lo so...- mimo con le labbra
-Allora siamo curiosi di vedere questo bimbo?- dice allegro Di risposta sorrido
Mi stendo sul lettino. E Edward procede sono così emozionata.
Mi stringe una mano tra le sue e mi sorride, sorrido anch’io. Guarda lo schermo in bianco e nero a un certo punto si ferma
-Eccolo guarda- dice con un tono dolcissimo
E' un puntino minuscolo e così indifeso ed è nella mia pancia, mi scendono delle lacrime.

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-Ora sentiamo il suo cuoricino come batte- Edward preme un tasto
E inizio a sentire un tum tum accelerato, anche il mio cuore accelera sulle mie guance corrono tante gocce e mi ritrovo a sorridere come un ebete piangendo stringendo la mano di Edward e fissando quel puntino mentre il tum tum continua. Sono emozionata, felice, impaurita. Quello che mi importa di più ora è solo il mio piccolo
-Sembra un tamburo molto potente è così così... è.... un.....- non so come definirlo
-E' un miracolo, è il miracolo della vita- dice Edward guardandomi intensamente
Mi da delle salviette per pulirmi il ventre dal gel. -Vado a stampare l'ecografia, tieni dell'acqua- dice porgendomi una caraffa e un bicchiere, prima di uscire. Bevo l'acqua.
-Edward mi ha detto di darle questo e se vuole lì c'è il bagno- dice Tanya con astio
-Grazie- mi soffio il naso con il fazzoletto che mi porge.
Quando esce sbatte la porta.
Vado in bagno per darmi una rinfrescata
Qualche minuto dopo entra Edward si appoggia davanti a me alla scrivania e prende le mie mani nelle sue.
-Ti sei ripresa?- mi chiede dolce
-Si- sussurro
- Lo so è molto emozionante.- dice sorridendo - Ma devi riposarti e stare tranquilla non ti agitare mh?-
-Ok, ci provo-
-Questa è l'ecografia, è tutto ok per ora però se vuoi che vada tutto bene non ti devi agitare - si abbassa così che i nostri volti sono alla stessa altezza - non voglio spaventarti chiamami quando vuoi- mi accarezza una guancia
-Grazie Edward ora vado...- dico leggermente imbarazzata da quella vicinanza.
Decido di andare da Angela
-ei stai bene?- chiedo a Angela
-Si è tutto ok puoi avvicinarti non sono malata, oggi sono mancata perchè mia nonna è stata male ieri sera e non ho dormito- mi spiega alzando il volto dal portatile sulle sue gambe
-Ok spero che stia bene-
-Si tranquilla è tutto ok tu?-
Gli raccontai del ecografia e gliela feci vedere lei mi abbracciò felice. Così decisi di dirle chi è Jessica e di dirle qualcosa su Jacob non gli dissi che non aveva mai usato precauzioni o che mi aveva violentata solo che i miei risentiti mi mandarono via e Jacob non sa nulla del bambino ho mentito dicendogli che ne potrebbe addirittura esserne felice.
Facciamo i compiti insieme e poi usciamo Angela si porta dietro la fedele nikon e il cagnolino che io amo Milù, una cucciola di boston terrier che Angela aveva trovato 3 mesi prima appena nata
Pov Edward
Oggi vedendo Bella così emozionata è stato meraviglioso, ultimamente e qualche settimana che è strana e mi fa preoccupare sia per lei che per il bambino, sicuramente un padre c'è la ma dov'è? Ho invidiato questa persona senza neanche conoscerla mi sto innamorando di Bella... Sistemo e esco dallo studio
-Ei, sei teso ultimamente vuoi che ti faccia un massaggio- mi chiede Tanya sensuale, non lo ancora lasciata non capisco perchè non lo faccio
-Su vieni- mi toglie la camicia e la maglietta mi stende su un lettino e si mette a cavalcioni su di me. Vorrei dirle di scendere ma appena inizia a massaggiarmi disconnetto il cervello. Immagino che siano le mani di Bella a massaggiarmi, mi eccito... Dopo una decina di minuti mi giro e bacio con foga Tanya non sono le labbra che ho saggiato quando ho baciato Bella, non è il sapore di Bella questo anche se l'ho saggiato per poco. Gli strappo i primi bottoni della camicetta scoprendole il seno inizio a baciarle l'incavo del collo scendendo, questo non è il sapore della pelle di Bella, non lo saggiata ma so che non è la sua...
-Tanya no...- dico tra i suoi gemiti
-Edward, cosa c'è?- mi dice strusciandosi addosso
-Tanya e da molto che ci penso ma non ho avuto il coraggio io non ti amo più, scusami.- mi alzo e me ne vado
Pov Jacob
Ho ripreso tutto dal vetro del ospedale ora vediamo cosa ne pensa Bella di quel dottore anche se non capisco chi sia e perché Bella lo frequenta.
Poco importa. Premo invio al numero di Bella
Pov Bella
Sono nel letto al caldo quando mi vibra il cellulare. Lo apro è un video di Jacob???
Che vuole?????
Come ha detto Edward non entrare in panico e vediamo cos'è...
Tanya e a cavalcioni su Edward a torso nudo e lo massaggia, poi lui si gira e la bacia con passione. Gli strappa qualche bottone della camicetta e lei geme. Inizio a piangere silenziosamente
Lui scende sul collo e gli tocca il seno nudo, a un certo punto si stacca Tanya gli si struscia addosso e il video finisce.
Non ci posso credere mi aveva detto che l'avrebbe lasciata no non ci credo perché?
Singhiozzo mentre flash back felici ma ora dolorosi mi assalgono
-Non ci scomodiamo mamma ha sempre voluto una figlia femmina e tu è come se lo fossi e be a me fa piacere aiutarti, be per Emmett devo dire che mi ha dato fastidio vederti baciare lui... potevi baciare me!-
Mi giro di scatto verso di lui l'ha detto davvero? Vedo il suo sguardo smarito per un attimo sicuramente si è reso conto di quello che ha detto.
Chiudo gli occhi e mi avvicino a lui sento il suo respiro sulle mie labbra.
Le nostre labbra si sfiorano, poi ci stacchiamo e ci guardiamo per una frazione di secondo poi piego la testa dal altro lato e mi avvento di nuovo sulle sue labbra con più passione portando le mani sul suo viso e le sue mani finiscono al altezza dei mie reni.
*
Quando si è tagliato e lo disinfettato eravamo così vicini a baciarci...
*
Quando abbiamo dormito insieme e lui mi ha preso in giro per gli stivali pelosi rosa
*
Quando l’ho sorpreso a annusare i miei capelli e si è imbarazzato
*
-Tanya è la tua ragazza?- gli chiedo -N...s... una specie.- -Ho capito non sei da relazioni serie...- dico delusa -Invece si credevo che Tanya lo fosse evidentemente non è così la lascerò presto non voglio illuderla- -Si vede che non è il tuo tipo- ammeto -Già tu invece si...- mi giro a guardarlo fissa la strada. Ad un certo punto la sua mano si intreccia a la mia, non la lascia neanche per cambiare marcia.
*
Mi stavo innamorando di lui....



-Angolo autrice-
Ormai siete abituati ai miei ritardi u.u
Comunque questo capitolo è più corto degli altri e Edward è dolce (fino a un certo punto xD)
Notizia importante, alla domanda sei team Edward o Team Jacob?
Io rispondo svizzera! (ne sono orgogliosa u.u)
Questa storia come sicuramente le altre restano Edward e Bella (non mi piace la coppia Jacob\Bella)
La cosa più dolce di questo capitolo è l'ecografia non è dolcissimo?? :3
I prossimi capitoli saranno capitoli di fuoco...
Abbigliamento Bella
Abbigliamento Edward (il camice lo porta sbottonato)
Dovete sapere che io amo i Boston Terrier da impazzire a dispetto di Shellby Siberian Husky che ha Bella in Sulle note della danza...

Ecco Milù

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


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Capitolo 9


Pov Bella
Mi stacco, indietreggio di pochi passi e afferro la tracolla iniziando a correre, asciugandomi le lacrime.
Non posso crederci Jacob è un bastardo e io amo Edward ma sta con Tanya.
In quel bacio pensavo che ci fosse qualcosa come dire ci fosse amore da entrambi le parti.
Sono delusa da Edward aveva detto che non gli piace illudere le persone, ma sta illudendo me , mi aveva anche detto che voleva lasciare Tanya. Invece mi ha mentito.
Devo dimenticarlo devo pensare al mio bambino.
Passo davanti a un negozio per bambini, mi fermo a fissare la vetrina. Infine entro, vedo un pigiama per neonati con un' ape prendo la magliettina a maniche lunghe tra le mani e fisso l'apetta sorridente e mi ritrovo a sorridere anch’io. Il pantalone e a strisce gialle e nere.
Poso la mano sul mio ventre, già lo vedo il mio piccolo con indosso questo pigiama. Lo pago e esco, sorridendo raggiante
Oddio c'è Tanya con un altra ragazza che gli assomiglia saranno sorelle.
-Fa sesso da Dio!- esclama Tanya al altra
-E' stato pazzesco Irina, sono stata a senza potermi muovere per due giorni, stanno organizzando qualcosa a più persone.-
-Interessante potrei prendervi parte con Laurent, da come mi dici deve essere fantastico.-
-Si, spero che i suoi amici siano dotati quanto lui-
Ma stanno parlando di Edward del mio Edward? -Vorrei sapere l'indirizzo-
-Certo. Si chiama Jacob questo è il suo indirizzo, ha uno Streep club a Jacksonville.-
O mio Dio non ci credo parlano di Jacob!
-Beh sorellina possiamo farci una gitarella li- gli dice la bionda di nome Irina
Jacob ha uno Streep club a Jacksonville non ci credo, il ragazzo che ho sempre amato mentre io mi donavo a lui si faceva altre ragazze e forse anche ragazzi.
-C'è un vicolo e io ho tanto bisogno- dice Tanya gemendo e strusciandosi su Irina
-Sono così eccitata- geme quella che si chiama Irina.
Che schifo sembrano cagne in calore. Sono così eccitate che si vedono i capezzoli
-Sorellina, andiamo- geme Tanya passando una mano sotto la gonna di Tanya.
Corro via non voglio ne sentire ne vedere altro.
Non ci credo, avevo capito che Jacob mi tradiva ma non pensavo con tutte queste persone. E Tanya tradisce Edward dio che schifo lo fanno tra sorelle.
-Ti amo tanto, non permetterò che tu faccia parte di questo- dico accarezzandomi la pancia.
Arrivata a casa sono distrutta dopo aver pianto sul mio letto vado a preparare qualcosa, ho un leggero languore.
-Ei piccola- mi saluta mio padre tornando dalla centrale
-Ciao, papà- gli dico addentando un panino
-Che hai comprato- dice infilando una mano nella borsa rigida lucida e bianca dove su c'è scritto Baby il nome del negozio di tanti colori diversi.
Prende il pigiama e lo guarda
-E carino, dovremmo iniziare a prendere delle cose per il bambino-
-Si, papà faro una lista- gli dico ripulendo
-Ti lascio dei soldi così puoi comprare altri pigiamini- dice lasciandomi qualche banconota
-Senti papà ho trovato un lavoro in un negozio sportivo di un mio compagno . Lavoro due volte a settimana tre ore, i genitori sono molto gentili ne parlerò con Edward comunque.-
-Bene non devi affaticarti troppo-
-Certo papà-
Faccio i compiti.
Appena finiti decido di andare da Edward per dirgli la verità. Prima però ordino una pizza per Charlie visto che ho la nausea.
Mi faccio una doccia metto una tuta con i pantaloni neri e la t-shirt maniche corte grigia e delle converse alte fino al ginocchio nere. Prima di uscire infilo una giacca nera e un capello del medesimo colore.
-Io esco ho ordinato una pizza- dico a mio padre che è sul divano
-Ciao e stai attenta- mi risponde lui
Pov Edward
Dopo che Bella mi ha lasciato li in mezzo alla strada decido di andare da Charlie.
-Dimmi figliolo- mi dice Charlie.
Siamo nel suo ufficio
-Be vedi Charlie io...-
-Tu?-
-Sto.... provo.... non so....-
-Calmati cosa c'è?-
-Io e Bella ci siamo scambiati alcuni baci e ho finito per innamorarmi di lei. Ma non voglio rovinare il rapporto con il padre del bambino....-
-Edward prova a parlarle con Bella- ha uno strano sorriso
-Va bene vado in clinica, ciao-
Ho tre ecografie e una visita di controllo.
Vado a prendere un caffè e vedo Rosalie, ho promesso a Emmett di metterci una buona parola.-
-Come va?- gli chiedo avvicinandomi
-Ho lasciato Alec in realtà ci siamo lasciati di comune accordo.- dice sorseggiando il caffè
-A lavoro?-
-Bene tu?-
-Insomma sul campo privato, il lavoro è ok-
-Pene d'amore eh?-
-Non parliamo di me. Sai Emmett è un tipo che incute timore ma è un giocherellone e vorrebbe essere padre, tu vorresti un figlio.... Dovreste uscire.... frequentarvi....-
-Si vedremo, sai quella ragazza Isabella voleva cambiare ginecologo ora a cambiato di nuovo idea.... strana la ragazza-
-Strane siete tutte le ragazze- dico stropicciandole i capelli e andando via
Dopo altre due ecografie e una visita vado a casa.
Chiamo Jasper stasera voglio sbronzarmi.
Mi sciacquo velocemente e indosso un fuso nero e un maglione a trecce con le maniche un pochino più su del gomito. Sto a piedi nudi vado in cucina a prendere una mela per poi studiare delle schede dei pazienti.
Non riesco a concentrarmi penso a quello che ha detto Charlie a quello che provo per Bella ai baci che ci siamo dati alle sue labbra soffici. E poi oggi la sua lingua il suo sapore...
Penso alla prima volta che lo vista
*
Erano le 15 ero nel mio ufficio ricordavo che Carlie avesse una figlia ma adesso dovrebbe avere 18 anni. E già incinta?
Mha sarà per una visita così...
-E' arrivata la ragazza.- disse Tanya avvicinandosi ancheggiando e giocando con il coletto della camicia che sbucava dal camice.
-Tanya lasciaci soli.- dissi freddo
Davanti a me una ragazza che alzati entrambi mi arrivava al gomito capelli castani lunghi fino a sotto il seno con qualche bocco, magra e piccola. Labbra sottili e rosee occhi cioccolato fuso.
*
Mi aveva colpito già da allora..
Il nostro primo bacio
*
Chiude gli occhi e si avvicina a me il mio respiro sulle sue labbra.
Le nostre labbra si sfiorano, poi ci stacchiamo e ci guardiamo per una frazione di secondo poi piega la testa dal altro lato e si avventa di nuovo sulle mie labbra con più passione portando le mani sul mio viso e le mie mani finiscono al altezza dei suoi reni.
*
Quanto sono stato geloso quando l'ho vista baciare Emmett. Non capivo perché ero così geloso
Mi risveglio dai miei pensieri il campanello.
Vado ad aprire
Davanti a me c'è Bella le guance rosa , le labbra leggermente dischiuse. I suoi occhi cioccolatosi nei mie verdi.
-Ciao- sussurro
-Ciao. Io sono qui perché devo dirti delle cose- mi dice ancora sulla soglia
-Entra- gli dico
Si siede sul divano di fronte al camino togliendosi il cappello e sistemandosi i capelli con una mano si toglie pure la giacca e posa entrambe le cose sul bracciolo del divano.
Aggiro il divano e mi siedo accanto a lei.
-Dimmi...-
-Intanto volevo dirti che la nausea è normale-
-Be non tutte le donne hanno la nausea durante la gravidanza in genere inizia dopo i 3 mesi e può durare tutta la gravidanza-
-Si ma io devo cucinare e mangiare-
-Oltre alla nausea ti danno anche fastidio gli odori vero?-
-Si-
-Be quello sparirà tra qualche settimana-
-Ok, ho trovato un lavoro non molto impegnativo , 2 volte a settima per circa 3 ore...-
-Dove?-
-In un negozio di articoli sportivi, i padroni sono molto gentili basta che io stia alla cassa per i lavori pesanti se ne occupa un mio compagno di classe che è il figlio dei padroni?-
-Chi è Eric o Ben?- rispondo in preda a un attacco di gelosia
-Ehm... no...- balbetta
-Scusa, non sembra impegnativo ma se ti sembra così lascialo-
-Ok... Io Edward devo dirti una cosa ho sentito Tanya e sua sorella Irina parlare di Jacob proprietario di uno Streep club per fare qualcosa con dei suoi amici e si sono appartate in un vicolo per soddisfarsi.- dice tutto d'un fiato -Tu conosci Jacob perché lavoravi per lui ti ha messo in cinta uno di la- sono alterato
-No non te lo detto per questo ti volevo solo avvisare che Tanya be...-
-Bella ho lasciato Tanya da giorni lei ci ha provato ma io ho capito di amare un altra e lo lasciata. Ti ho detto che non l'amavo più e non volevo illuderla.-
-Oh... scusa... io volevo avvisarti credevo che stavate ancora insieme-
-Cosa ti fa credere questo?- mi alzo e vado verso il camino
Lei mi segue. Voglio dirgli che la amo.
Mi giro e la stringo a me
-Aspetta Edward, tu hai detto che ami un altra...- sembra delusa
-Bella tu sei incinta c'è il padre.... io....- vorrei tanto baciarla
-Aspetta ma i tuoi non ti hanno detto niente? Io e Jacob stiamo insieme da quando avevamo 13 anni lui è stato il primo. Dopo il suo diciottesimo compleanno notavo che la sera tornava tardi e scoprì che andava in uno Streep club. Jacob si è fatto perdonare. Un giorno però mi ha violentato non eravamo soli in casa c'era pure il marito di mia madre... lui rideva in un angolo mentre Jacob mi violava. Quando mia madre ha scoperto che ero incinta senza troppo cerimonie mi ha sbattuto fuori. Ho chiamato mio padre e ora eccomi qui. I dettagli te li racconto in un altro momento.-
-Quindi sei sola?-
Non ci posso credere quel bastardo....
-C'è Billy e tutti i ragazzi di La Push, Sue papà, Esme Carlisle e tu....-
-Bella... sei tu la ragazza che amo, ma non potevo dirtelo pensavo al padre del bambino...- siamo ancora stretti, le accarezzo il ventre e delle scariche elettrice mi attraversano e sento che anche lei ha questo effetto.
-Tu mi ami ma hai fatto sesso con Tanya...- sussurra
-No! Cosa... ma che dici...-
-Mi hanno inviato questo.-
Mi porge il cellulare vedo il video di me e Tanya quando ha tentato di sedurmi. Il mittente è quel bastardo!
Bella si siede sul divano.
Mi avvicino chinandomi e appoggiando i gomiti a lato delle sue gambe, siamo così vicini...
-Ascolta Tanya a cercato di sedurmi e io ci sono stato immaginando che le sue labbra fossero le tue ma non è così, sulla sua pelle non c'era il tuo odore.... ero già innamorato di te, lo detto ti amo... l’ho lasciata senza fare niente. Io oggi ho fatto una cosa- sorrido sghembo- sono andato da tuo padre.... Oddio gli ho detto che ci siamo baciati e che ti amo...-
-Oddio- diventa rossa e si copre il viso con le mani
Tolgo le mani dal suo viso. Mi inginocchio cosi da essere più vicino. Gli scosto una ciocca dietro l'orecchio, e traccio il contorno del labbro inferiore, la sento fremere. Per tutto questo tempo siamo occhi negl’occhi.
Voglio baciarla ma prima devo sapere una cosa...



-Angolo autrice-
Scusate volevo postare nel pomeriggio ma ho voluto aiutare un amica che poi è molto di più di una semplice amica
Comunque... Chi mi conosce o anche chi se lo immaggina cosa succedera nel prossimo capitolo? Si metteranno insieme o ci sarà un interuzione? Bo... io lo so xD
Datemi una parola per descirvere Jake una per Edward e una per Bella
Le mie in ordine sono: Bastardo,Cuccioloso,Amore.
Pigiama bimbo di Bella
Tuta Bella
Edward

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


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Capitolo 10


Pov Bella
-Tu mi ami?- i suoi occhi sono pieni di speranza, sembra così indifeso, mi rendo conto che dicendogli ‘’no’’ lo lo potrei distruggere…ma non è proprio il caso
-Che domanda stupida!-
Gli schiocco un bacio a stampo sulle labbra facendolo indietreggiare
-Certo...-
Bacio
-Che...-
Lo bacio a stampo mentre lui si appoggia al tavolo
-Ti amo-
Sono le sue labbra a impadronirsi delle mie. E' un incastro dolce che sa di menta e lilla il suo sapore le sue labbra meravigliose e la sua lingua intrecciata alla mia indissolubili. Stacca l'intreccio di lingue e allarga la sua sul mio palato. Sento dei brividi e cosi morbida e ha un sapore bellissimo.
Mette la sua lingua sulla mia, sono così morbide.
E un bacio umido anzi bagnato e ad alcuni potrebbe fare schifo ma a me no.
-Voglio fare l'amore con te... ne ho una voglia matta- dice staccandosi
-Possiamo.... col bambino intendo...- lo desidero tanto anch’io
-Si, se lo vuoi-
-Immensamente-
Saliamo le scale e mi stende sul letto
-Ed... ho paura...- sussurro
-Di cosa?- chiede ansioso
-I tuoi genitori....- arrossisco
-Non ci sono, si sono presi una serata per loro e torneranno tardi e non mi controllano mai- dice ridendo
-Ok... che mala figura...-
-Ei dai... sta calma questo qui- mi mette una mano sul cuore - tra poco uscirà fuori e noi non vogliamo vero?- dice stendendosi su di me senza pesarmi troppo, le nostre labbra sono a pochi centimetri e lui me le fissa in modo intenso
-Se...-
-Sh... non succederà niente che tu non voglia che succeda- dice iniziando a baciarmi
Mi prende per i fianchi e inizia a massaggiarli spingendosi verso il centro. Solleva la maglietta e bacia il piccolo rigonfiamento nel ventre. Mi toglie la maglietta lasciandomi in reggiseno semplice beige.
Inizio a baciarmi il collo, la spalla scostando la bretellina e fece la stessa cosa dal alto lato.
Si alza in ginocchio in mezzo alle mie gambe aperte e mi rolla il pantalone iniziando a togliermi le converse alte nere. Mi slaccia il reggiseno e lo toglie. Da quando sono incinta il mio seno si sta ingrossando e i capezzoli si stanno scurendo.
Mi mordo il labbro
-So cosa pensi molte donne lo pensano è normale-
-Tu come fai a saperlo te le porti a letto tutte?-
-Gelosa? Secondo te da chi si lamentano dal ginecologo anzi molti apprezzano questo lato-
-Non sono gelosa- arrossisco incrociando le braccia e coprendo il mio seno
-Oh si che lo sei e non coprirti sei bellissima- dice prendendomi i polsi e sistemando le mie braccia al lato del mio corpo io arrossisco di più mi guarda come tanto amore e eccitazione.
Facciamo l'amore che non è affatto quello con Jacob neanche sommando le poche volte compresa quando mi ha preso con la forza. E' amore vero e amore corrisposto, è un rapporto bellissimo per niente passionale forte deciso come l'ho avuto con Jacob. E' amore solo amore.
Mi svegliano dei rumori
-Edward- lo chiamo
-Stai male?- chiede assonato, oh è così dolce.
-No ascolta...-
-Sono i miei tranquilla stanno rientrando- dice tornando tranquillo a dormire
Io mi copro ancora più su le coperte nascondendomi Lo sento ridere
-Dai- dice scoprendomi
-Edward...-
-Oddio mamma!- salta in aria e io mi copro velocissimamente
-Ma sei nudo?-
-Sei mia madre ti scandalizzi?-
-No assolutamente ma perché sei nudo?-
-Che sono queste domande sono grande e comunque ho caldo-
-Mmm... ok che hanno le tue coperte?-
-Sono ammassate ciao mamma!- dice spingendola leggermente verso la porta
-Chiudi la porte a chiave- dico ancora coperta
Sento la chiave girare nella toppa
-Che vergogna!-
-Non ti ha nemmeno vista non sa neanche che sei tu
- Si ma...-
-Dormi-
-Abbracciami-
-Questo mi piace- dice abbracciandomi
Apro gli occhi e lo vedo nudo è bellissimo.
-Mmm... che ore sono?-
-Giorno- mi baciò le labbra
-Comunque sono le nove e mezza-
-Non andrò a scuola...-
-Preparo la colazione ti lascio qualcosa da mettere- dice alzandosi
-Edward- dico mentre sta uscendo
-Si?-
- I tuoi genitori...-
-E dai!- dice andando in cucina ridendo
Presi i vestiti che aveva messo sul letto.
Una maglietta marrone manica lunga con i polsini e dei boxer larghi azzurri a quadretti
Faccio una doccia e indosso i boxer come intimo anche se sembrano dei pantaloni e la maglietta.
Mi asciugo i capelli e guardo il mio riflesso allo specchio.
Respira e inspira andrà tutto bene... penso.
Scendo laconicamente le scale, sembra debba andare sotto la forca, non mi dispiacerebbe nel caso ci siano i genitori di Edward sempre meglio che facendomi vedere con le mutande e la maglietta del loro bambino. Ok esageravo con bambino ma sono mamma anch’io e anche a 80 anni mio figlio resterà il mio bambino.
In cucina c'è solo Edward
-Ei...- sussurro, nascondendomi
Mi guarda e scoppia a ridere
-Oddio dai esci mio padre e in ospedale e mia madre è fuori, ti rilassi e anche se ti vedessero?-
-Sono con le tue mutande e con una tua t-shirt!- dico isterica
-La tua isteria e frutto degli ormoni e tra parentesi neanche avessi detto di essere nuda- dice sorridendo sghembo
-Certo sempre gli ormoni non pensi di essere troppo tranquillo se mi vedono capiranno tutto!-
-Quindi?-
-Quindi?? QUINDI! Edward!- urlo
-Appunto gli ormoni... mangia- mi mette un piatto davanti
Ho una fame che mangio senza vedere cos'ho nel piatto
-Oggi ho la giornata libera quindi propongo ti porto a casa ti cambi e andiamo a comprare le cose per il bambino, se ti va di farlo con me....-
-Si Edward certo che mi va- dico posandogli una mano sul braccio
-Cosa sarei per il bambino non voglio mentirgli-
-E neanch’io, sarai come un secondo padre odierà il primo per tutto quello che ha fatto- dico triste
-Ei- dice alzandomi il mento con due dita e baciandomi Sgattaiolo dalla macchina di Edward in casa mia in pochi secondi indosso ancora le sue cose più un lungo capotto.
Tolsi il capotto appoggiandolo su una sedia nella mia camera e presi della biancheria intima.
Indossai un semplice jeans blu non troppo stretto una camicetta verde e una felpa marrone con il cappuccio e la zip che lasciai aperta. Calzai delle sneakers basse della Nike marroni e uscii.
-Pronta?- mi chiese Edward mentre prendevo posto nel sedile lato passeggero
-Si andiamo-
Mi prese una mano tra le sue. Era incredibile io e Edward avevamo fatto l'amore lui mi amava e stavamo insieme anche se non ne avevamo parlato ma io sono del opinione che se ami qualcuno e sei ricambiato se non ci sono ostacoli gravi puoi starci insieme. Sarebbe stato bello se il bambino che porto in grembo fosse stato suo e non il frutto di un amore sbagliato. Sicuramente Jacob avrebbe interferito e non oso immaginare la reazione di Charlie.
Misi la mano libera sulla mia pancia non molto pronunciata ma che cresceva sono a 2 mesi e mezzo quasi tre.
Io e Edward camminavamo per le strade mano nella mano. Entriamo nello stesso negozio dove ho preso il pigiamino con l'ape, ne presi altri tre. Appena li ho visti è stato amore; Edward dice che mi brillano gli occhi. Ha ragione sono felice davvero felice. Presi anche tre tutine.
-Vieni conosco un negozio pieno zeppo di cose per neonati- disse tirandomi per la mano.
I sacchetti li portava lui anche se non erano pesanti
-E tu come lo conosci, dottore ha dei figli nascosti?-
-Oh si, adoro filtrare e andare a letto con le mie pazienti ti svelo un segreto le donne incinte sono più vogliose...- disse fermandosi in mezzo alla strada e afferrandomi per i fianchi
-Non sono d’accordo...- sussurro
-No?- mi mette le mani intorno alla vita avvicinandomi e le sue mani finiscono non molto su rispetto al mio fondoschiena.
-Come sei sfacciato qui davanti a tutti?- dico mettendo le mani nelle tasche posteriori dei suoi jeans
Mi alzo sulle punte e lo bacio. Metto le mani intorno al suo collo per non perdere l'equilibrio. Le nostre labbra si accarezzano e le nostre lingue si intrecciano.
Ci stacchiamo per riprender fiato mi sorride in modo sghembo quanto amo quel sorriso prima di prendermi per mano e continuare a camminare.
-Ma è immenso!- dico difronte al negozio
-E non l'ha visto dentro ti ci perderai per ore, e i tuoi occhi se prima brillavano ora saranno due soli- mi dice dolcemente mentre mi spinge per entrare.
Dentro era stracolmo di passeggini, seggiolini, porta enfant, culle, giochini, tutine, pigiamini e scarpe. Iniziai a vedere tra le grucce e venni colpita da un lupo stampato su una tutina, era bellissimo così iniziai a comprare... presi altre sette tutine.
-Non sono troppe?-
-Ti serviranno sta tranquilla- mi disse Edward
-Guarda è minuscola- dissi a Edward con una scarpina in mano
-E' piccola per un piedino piccolo- disse con tenerezza
Mi sfuggì una lacrima
-Sono gli ormoni?- sussurrai
-Si, tranquilla ispira e espira-
Presi anche 10 paia di scarpe
-Mi sembra di esagerare non so...-
-Anzi sono cose che servono come i vestiti no?-
-Non ne ho molti, non sono fan dello shopping-
-Dovrai iniziare a prendere delle cose prémaman quanto prima-
-Si...-
-Posso pagare io nel altro negozio hai pagato tu, comunque si tratta di tuo figlio quindi-
-Facciamo a metà nel altro negozio erano meno le cose.-
-Ok-
Edward si fermo nel reparto pannolini e ne prese due pacchi
-Devi iniziare a fare il borsone dal settimo mese non si sa mai- mi disse mentre metteva i due pacchi di pannolini nel carrello
-Si, dottore- dissi da brava scolaretta
-Andiamo a pranzo?-
Mi chiese una volta in macchina
-Si ho fame!-
-Con le nausee come va?-
-In genere le ho la mattina ma questa non ne ho avute-
-mmm...ok...-
-Dobbiamo ancora prendere culla, porta enfant, seggiolino, passeggino...-
-Si calmati-
-Non sono nervosa-
-Mai contradire le donne incinte-
-Ei che vuol dire?- dissi dandogli uno scappellotto
-Niente niente- si difese
Pov Edward
-Charlie... quindi non ha reagito male sapendo che be... tu mi ami?- chiede mentre addenta un pezzo di pane
-No non molto- rispondo fissandola e così dolce è meravigliosa mentre si ingozza poi…
-I tuoi come reagirebbero?- chiese timorosa -Mia madre ti cucinerebbe con salse e spezie mentre mio padre aiuterebbe mia madre tagliandoti a pezzettini- dissi serio
-Sei cretino!-
-No i miei quando mi hanno battezzato mi hanno chiamato Edward mi dispiace...-
-Ha-ha-ha-
-Come credi che reagirebbero? Mia madre farà festa come quando compri un giocattolo a un bambino e mio padre sarà immensamente felice-
-Si ma poi il bambino si stanca del giocattolo...- disse triste
-Uno dai Bella come potrebbero stancarsi di te. Due non sottovalutarti non sei un giocattolo che poi verrà buttato sei una persona che verrà amata sempre- dico avvicinandomi
-Tu mi hai paragonato a un giocattolo- dice a un soffio d'aria da me
Unisce le nostre labbra e porta le sue mani sulle mie guance, apro bocca facendo entrare la mia lingua nella sua bocca.
-Baci bene dottore- dice giocherellando con la mia t-shirt
-Si?-
-Molto-
-Ne sono felice-
Passeggiavamo mano nella mano.
-Tu hai visto un sacco di.... tu sai cosa!- dice di punto in bianco Bella
Mi giro interrogativo verso di lei fermandomi
-E dai lo sai con il tuo lavoro vedi un sacco di vag....-
-Ok basta! Ti direi che sono un tipo al antica e lo sono un pò e poi quando sono in sala parto penso solo al bambino e avvolte quanto strilla o magari urla poco che gioia.-
Scoppia a ridere
-La tua la guarderei più approfonditamente visto che già l'ho vista...- inizio a correre
Bella mi afferra per la manica del giubbotto e mi avvicina a lei
-Sei un maniaco!- dice spingendomi su una macchina
-Mmmm...- dico baciandola.
Lingue che si rincoro e si intrecciano sapori che si mischiano e labbra che si scoprono in cerca di qualche imperfezione.
-Spero che questa macchina non abbia l'antifurto- dico spingendo questa volta lei contro l'auto
-E la tua idiota- dice sulle mie labbra quasi gemendo
-Ho bene- apro lo sportello posteriore e la faccio stendere sui sedili posteriori. Chiudo i sedili anteriori così da avere più spazio. Mi riapproprio delle sue labbra alzandomi e facendola sedere sulle mie ginocchia incrocia le gambe intorno al mio busto e inizio a baciarle il collo
-Si avevi ragione le donne incinte sono più vogliose...-
-O è solo il mio effetto-
-Cretino- gemette
La seconda volta che facciamo l'amore come la prima.
Amore puro.
-Ed, siamo denunciabili...-
Siamo ancora sui sedili posteriori avvolti da un plaid marrone, il nostro colore preferito.
-Lo so...-
-E poi si è fatto tardi devo tornare da papà-
-Ok... andiamo...-
-Lo dirai a Charlie?- gli chiesi durante il tragitto -Non ora al momento giusto quando sarà tranquillo e non ci saranno nei paraggi la sua pistola e fucili per la caccia- dissi seria
-Non ti ucciderà mai- disse sorridendo sghembo
-Non me, ma te si-
-Come sei tragica.-
-Vedremo-
Prima di scendere dal auto Edward mi prese per una tasca dei jeans e mi bacio.
-Domani lavori?-
-Mattina e credo tardo pomeriggio-
-Mi vieni a prendere a scuola esco alle 14-
-E studi quando?-
-Tu eri quello che diceva di non sforzarsi-
-Appunto non sforzarsi, ma studiare si-
-Tu sei un dottore non dovevi essere male a scuola quindi problema risolto-
-Ero tra i più bravi-
-Lo so... esistono gli annuari e poi tutti ti prendono come esempio e anche ti vogliono alunne e professori- dissi baciandolo
-Wow!- senti dirgli prima di chiudere lo sportello
Aprì la porta mi girai e lo salutai con la mano.
Entrai e chiusi la porta appoggiandomi ad essa e sorridendo felice
-Papà sono a casa!- urlai



-Angolo autrice-
Mi ero preparata un discorso ora niente...
Parliamo del capitolo:
Come vi è sembrata la scena di Ed e Bella a comprare i vestiti per il futuro nascituro?
E sopratutto si sono dichiarati *-*
Tempo fa ho fatto l'onomastico e una persona speciale mi ha fatto un regalo fantastico scrivendomi restando in tema xD che anche se sembrera squallido e non è proprio quello che mi ha scritto che sono brava a scrivere e bo io sono sorpresa lo sarò davvero?
Se desiderate contattarmi oltre alla pag di FB sopra sotto la copertina se andate nella mia pag autrice nella presentazione trovate anche ASK Twitter e Tumblr
Per chi segue Sulle note della danza... ci vorrà un pò più di tempo ho un pò di confusione in testa e non so bene che scrivere o meglio non mi piace quello che scrivo
Con la mia amica quella di prima sto scrivendo una FF passate se vi va c: Dal altra parte dell'cielo
Vi lascio a cosa hanno acquistato i due fidanzatini em magari e possibile riconoscere il sesso del bambino se voltete aspettare altrimenti guardate anche se non credo si capisca io avviso comunque u.u e con i vestiti che indossano i nostri fidanzatini xD
Pigiamini
Tutine
Scarpe
Bella con i vestiti di Edward
Bella cambio 2

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


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Capitolo 11


Pov Bella
-Dove sei stata sta notte?- chiede mio padre appoggiato allo stipite della porta, mentre giocherella con una mela.
-Em… da Angela abbiamo studiato molto….-
-Non devi stancarti- dice avvicinandosi e accarezzandomi una guancia
-Lo so per questo o dormito da lei-
-Oh ok, senti e venuto Edward in centrale…- dice imbarazzato
-Non l’ho proprio sentito, tutto bene?- chiedo per sviare la conversazione
-Oh, si- si gira e va via
Sorrido mordendomi il labbro e appoggiandomi alla porta
-Signorina non mi nascondi niente?!- chiede d’improvviso mio padre tornando
-No cosa dovrei nasconderti?-
-Mmm…-
-Preparo la cena-
Farò una zuppa di pesce, così inizio a pulirlo.
Mio padre si appoggia al bancone indifferente
-Non ti da fastidio l’odore?- mi chiede con la faccia da detective
-Non molto…- dico continuando a pulire il pesce senza guardarlo
-Sei sicura che non devi dirmi niente?-
-Ah ora che ci penso, ho preso altro per il neonato. Domani perché non facciamo shopping insieme?-
-Domani comprerò delle cose per mio nipote wow!-
-Fa un effetto strano?-
-Si-
-Mi ricordo quando avevi tre anni e ora sei una mamma-
mio padre ha gli occhi lucidi
-Dai- dico abbracciandolo
-Bells ora diventerai grande e andrai via. Mi mancherai.-
-Ma sei scemo? Io lasciare il mio papà baffuto?-
Ridiamo.
-Senti ora cucino la zuppa dopo mangiato ci mettiamo tutti e due nel tuo lettone e guardiamo la TV? Posso dormire con te?- chiedo con gli occhi da cucciola
-Si- dice sorridendo –Domani comprerò delle cose per mio nipote- dice uscendo incredulo
Sorrido e continuo a cucinare.
Decido di chiamare Angela.
-Ciao-
-Ehy-
-Che fai?-
-Sono a passeggio con la belva- dice ridendo
-Oh ma dai è così carina-
-Sempre una belva è. Tu come va? Il bambino? Oggi non c’eri a scuola-
-Si diciamo che sta notte sono stata fuori casa e stamattina mi sono svegliata tardi. Mio padre sa che ero da te, gli diremo che mi sono sentita male ma ho insistito affinché andassi a scuola.-
-Ok. Ma dimmi doveri?-
-Ti racconto tutto domani-
-Ok, ma voglio sapere tutto! Ciao.-
-Ciao-
Come programmato dopo la cena io e Charlie ci siamo accoccolati sotto le coperte del suo letto e non so bene quando tra un documentario sulla pesca e il telegiornale mi sono addormentata.
-Tesoro ehy…- alle mie orecchie arriva una voce ovattata
-Bells….-
-Papà- apro gli occhi e mi stiracchio
-Ho preso la colazione al bar visto che non sono un asso ai fornelli, dormigliona.-
-mmm….-
Mi lavai il viso e i denti, indossai una maglietta enorme, calda e una felpa in pile.
-Ti si congelano i piedi, metti delle calze! - mi reguardisce mio padre appena torno in camera.
Sbuffo
-Ti aspetto in cucina-
Metto delle calze lunghe fino al ginocchio, pesanti e nere per la gioia di mio padre, lego i capelli come capita e scendo a fare colazione
-Hai un aspetto orribile- mi prende in giro mio padre
-Grazie eh. Sto morendo di fame.-
Finisco quasi tutto io mio padre mangia solo un cornetto e beve il caffe.
Domo la chioma che ho per capelli e li lascio sciolti. Indosso un jeans, le convers nere, una felpa dello stesso colore delle scarpe e un piumino nero.
-Bells prendiamo il pick-up non credo sia opportuno andare in giro in volante-
-Il pick-up- mi sbatto una mano in fronte
Ora come faccio, è dai Cullen
-Si….- dice mio padre con fare ovvio
-Beh il pick-up….-
-Bella tutto ok? Il pick-up è nel vialetto-
-Cosa? Oh si solo non so dove ho messo le chiavi….- che figura
-C’è le ho io erano al solito posto…. Sicura di star bene?-
-Si si andiamo
Invio un messaggio a Edward
“Ho fatto una figura…. Colpa tua!”
“E perché?"
“Sono con mio padre e quando mi ha proposto di uscire col pick-up ho scoperto che magicamente e comparso nel mio vialetto. E sospetta qualcosa. Ti odio”
“Io ti amo tanto, invece.”
Mi spunta un sorriso enorme.
-Con chi messaggi? Che è quel sorriso?-
-Con Angela-
-Mmmm….-
“Scusami c’è un avvenente ragazza al 7 mese molto… molto. Ti devo lasciare”
“Si ti odio.”
“Mi sa che dovrà aspettare che tu mi dica un ti amo”
“Aspetta e spera”
“Fermo anche tutto il mondo se è necessario”
“Sei dolce e…”
“Sto aspettando….”
“Ti…”
“Ti?”
“Voglio bene”
“Eh? EH?”
“Mmm…. Ok ti amo, cretino e devo andare, un pezzo di manzo di 40 anni circa mi aspetta per fare shopping”
“Sono io il cretino eh.”
-Ti sei staccata da quel cellulare finalmente, sicura che fosse Angela?-
-Papà ma che hai? Sarà la 100 volta che mi chiedi se sono sicura che messaggio o parlo con Angela o se ero da lei.-
-Oh scusa-
-Niente andiamo!- dico tutta allegra
Mi giro verso mio padre che è in mezzo alla strada incredulo.
-Sono gli ormoni- dico ridendo
-Bells non trovi questi vestiti un po’ grandi?- chiede mio padre con in mano una maglietta del 8 mese.-
-Be si anche se la mia pancia crescerà meglio iniziare dai 5-6 mesi-
-Crescerà tanto?- sembrava allarmato
-Dipende dalla costituzione...parli come se non avessi mai visto una donna incinta- dico ridendo
-Si ne ho viste, ma non erano mia figlia cioè avrai un pancione enorme...-
-Papà calmati-
Mentre raggiungiamo la macchina passiamo davanti a un negozio, mio padre si ferma a osservare la vetrina e entra.
Esce fuori con un peluche enorme a forma di orso
-Che tenero, grazie- gli stampo un bacio sulla guancia.
Charlie mi lascia in ospedale con la scusa di una visita e va in centrale.
Entro salutando qualche persona che conosco e mi dirigo verso lo studio di Edward, quando lo vedo in compagnia di una signora sulla sessantina.
-Salve- saluto Edward e la signora
-Ei- mi risponde Edward sorpreso
-Piacere mi chiamo Suzie- dice la signora
-Piacere Bella-
-Ma sai che il tuo nome è perfetto per te sei bellissima non come l’infermiera sgarbata e rifatta come si chiama? Ah si Tanya!-
Scoppio a ridere
-Cosa la fa ridere?-
-Niente signora, scusi.-
-Non ti scusare sei bella quando ridi, e dammi del tu-
-Allora me lo dia anche lei-
-Certo-
Noto che Edward guarda la scena con un gran sorriso
-Edward- la chiama la pediatra una ragazza bellissima mi sembra si chiami Rosalie
-Rose arrivo, scusate.- dice Edward andando da Rosalie
Cosa gli dovrai dire?
E poi la chiamata Rose con la voce smielata ma per favore.
Sbuffo incrociando le braccia
-E un gran figo il dottor Cullen eh!- dice Suzie e io scoppio a ridere
-Ma c’è qualcosa tra voi vero?- mi chiede con un sorriso affettuoso
-Si vede tanto?- chiedo imbarazzata
-Appena Edward ti ha visto gli si sono illuminati gli occhi, sprizza felicità da tutti i pori e tu lo guardi in un modo, siete carini mi ricordate me e mio marito- l’ultima frase la dice con malinconia...
-Non crede che io sia troppo piccola per lui?-
-Cara quanti anni hai?-
-18-
-L’amore non ha età, mio maritò era più grande di me di 13 anni-
-Lo pensa davvero?-
-Si e poi siete così carini-
-Io non ho ricevuto molto amore fin ora solo quello di mio padre e di Edward e ora mi ritrovo incinta di una persona orribile- dico con gli occhi lucidi guardandomi le mani
-Ehy un bambino è un dono di Dio e poi Edward sarà un padre meraviglioso, pensa desidera avere un bambino da quando aveva 23 anni per questo lavora a stretto contatto con la pediatra la signorina Hale.-
-Davvero?-
-Si, arriva Edward su! stai serena!-
Sorrido questa donna è meravigliosa
-Vedo che avete fatto amicizia-
-Si, ma ora vado- dice Suzie facendomi l’occhiolino
-Vuoi che ti accompagni?- chiede Edward
-No tranquillo-
-Quindi Suzie non sopporta Tanya e io gli sto simpatica...mmm...un punto per me- Tiro Edward per il camice e lo bacio con trasporto la sua lingua si incatena alla mia.
-Che fai qui?-
-Passavo a trovarti, com’è andata con la ragazza avvenente?-
-Se ne appena andata e ha conosciuto l’amore della mia vita.-
-Era Suzie?-
-Si-
-Che stronzo- gli tiro un pugno sul petto
Aspetta…
Ha detto davvero?
Oh….
-Che hai detto?-
-Be si Suzie era attraente da giovane e ha avuto dei figli quindi….-
-No no tu hai detto che sono l’amore della tua vita-
-Be si l’ho detto…-
L’abbraccio forte e iniziò a singhiozzare
-Shh…- mi calma Edward – Sono gli ormoni, tranquilla-
-No non sono gli ormoni, scusa sono felice e piango che cretina- dico staccandomi
-No non sei cretina, dai andiamo.-
In macchina
-Accosta- dico a un tratto
-Che c’è? Stai male?- dice preoccupato
-Accosta- ripeto
Edward accosta e io mi lancio letteralmente addosso portando indietro il sedile e avventandomi voracemente sulla sua bocca
-Che fai mi attacchi?- dice staccandosi ridendo
-Edward io ti amo e promettimi che non mi lascerai mai ok? Senza di te non c’è la faccio-
-Anch’io senza di te non credo di farcela-
Mi stringo a lui
-Ti darò tutto l’amore possibile- sussurra
Come se mi avesse letto nel pensiero.
-Grazie-
-Dai su, tuo padre è in centrale?-
-Si fa il turno di notte-
-Allora che ne dici di andare a casa tua farci un bagno caldo e mangiare qualcosa?-
-Come hai detto è casa mia dovrei invidiarti io- dico sorridendo
-E’ un no?-
-Muoviti!-
-Ripeto, mai contradire le donne incinte-
Sorrido
Pov Edward
Appena arriviamo vado in bagno e apro l’acqua calda.
Prendo il bagnoschiuma e le spugne.
-Bella porti il tuo shampoo?-
-Ok-
Quando la vasca è quasi piena chiudo l’acqua calda e apro la fredda così che l’acqua non bruci troppo.
Metto molto bagno schiuma e raggiungo Bella.
-Ehy- la stringo a me
-Vieni- gli dico dolce
La spoglio piano e lo stesso lei fa con me, è bellissima e resterei a fissarla nuda per sempre, ma so che le da fastidio così entro nella vasca e lei si mette sopra di me, appoggia le spalle al mio petto e si distende
-Che bello- dice con gli occhi chiusi
Inizio a massaggiarle le spalle con il bagno schiuma
-mmm-
Passo al collo.
Intreccia le sue gambe alle mie.
Prendo lo shampoo e le insapono i capelli.
Da Bella ricevo dei versetti d’apprezzamento che mi fanno sorridere.
-Vieni qui- gli soffio su una spalla prima di baciargliela
Sento la sua pelle d’oca
L’afferro per le natiche e la giro verso di me.
-Oggi quando sono tornato eri strana…-
-Ho parlato con Suzie…-
-Di cosa?-
-Del fatto che io sono piccola per te e lei mi ha detto che suo marito era più grande di lei di 13 anni e poi di Rosalie lei è bellissima, io no il mio corpo sta cambiano e ho le smagliature e… poi mi sono fatta mettere incinta come una stupida sarò una madre terribile.-
-Hai ragione Rosalie è bellissima credo che Emmet sia interessato e pure lei vediamo se riesco a farli mettere insieme, non sarai una pessima madre e rimanere incinta è una cosa bellissima e ok si sono più grande di te ma solo di 8 anni. Tutto questo non ha senso e sai perché? Perché ti amo in un modo inimmaginabile. Va bene?-
-Ok… scus….-
-Non ti scusare, devi dirmele queste cose, io ti aiuterò sempre-
Il sorriso che mi fece era l’ottava meraviglia del mondo senza alcun dubbio.
Con un asciugamano in vita vado nella camera di Bella lasciandole il bagno tutto per lei.
Indosso una T-shirt semplice bianca, il pantalone della tutta nera e le sneakers anch’esse nere.
Scendo in cucina a preparare la cena.
Sento delle braccia cingermi la vita
-Ed-
-Dimmi, amore-
-Non è che mi presteresti la felpa azzurra quella del nostro primo bacio o qualche altra felpa-
-Perché?-
-Così quando non ci sei ho qualcosa con il tuo odore e scommetto che amerò indossare le tue cose-
-A una condizione-
-Quale?-
-Quando me le restituisci non le lavare così ci saranno i nostri odori mischiati-
-Ok-
Mi giro verso di lei e resto folgorato è meravigliosa. Indossa un maglione marrone a collo alto senza maniche che gli arriva sopra il ginocchio e delle ciabatte marroni.
I capelli sono sciolti e boccolosi fino ai fianchi
-Sei meravigliosa-
-Mh davvero?-
-Si e non tagliarti mai i capelli lasciali allungare sono bellissimi-
-Dove l’avrò trovato uno che dice tante smancerie mah....- dice ridendo e apparecchiando
- Seriamente sembri uscito da un libro di principesse.- -Bella- la richiamo
-Si?-
-Si dice “A piedi nudi e incinta in cucina”-
La sua risata genuina mi arriva alle orecchie.
Dopo aver mangiato giochiamo come due ragazzini sul divano e quando Bella crolla la porto di sopra.
-Edward…- bisbiglia
Mi starà sognando? Non è la prima volta che parla nel sonno devo dirglielo, si imbarazzerà sicuramente, è così tenera. Le tolgo i vestiti, indossa solo degli slip e inizio ad ammirarle il suo corpo che sta cambiando in seguito a un grande miracolo: la vita. Sotto il cuscino trovo una t-shirt e gliela metto.
Ora che la guardo meglio e mia!
Ladra penso tra me e me, è così dolce…
Mi levo le sneakers i calzini e i pantaloni e in t-shirt e boxer entro sotto le coperte.
Le mani di Bella sono sul mio petto coperto dalla maglietta
-No- mugola cercando di togliermela
La tolgo e lei si accovaccia in posizione fetale sul mio petto.
Ci copro entrambi e chiudo gli occhi, felice e innamorato come non mai.


-Angolo autrice-
Scusate per il ritardo il capitolo era pronto da un bel pò ma tra scuola gli impegni della beta e poi ultimamente me la passo malissimo è un brutto momento proprio -.-
Il capitolo be è dolcissimo cioè questi due sono asdcfvgnds :3
Vi posso dire che nei prossimi capitoli assisteremo a una Bella con il pancione e Edward e Charlie che corrono per accontentarla xD magari si scontreranno anche xD
Siccome questa storia e molto popolare ne approfitto per publicizarmi un pò xD ora vi metto le mie FF In corso e magari al prossimo capitolo le OS e l'unica finita xD
Iniziamo con Sulle note della danza... chi già la segue e non mi segue su FB xD ho corretto la trama e aggiunto una coppia FemSlash
What never said che è la fandom Shiver
E infine Dall'altra parte del cielo su Tre metri sopra il cielo che scrivo a quattro mani con Esperia Dream
Bella 1
Bella 2
Edward
Bella 3

Datemi un in bocca al lupo xD
Sono le 04:55 io dire buon giorno a tutti xD

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


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Capitolo 12


Pov Edward
Metto un braccio intorno alla vita di Bella ma trovo il letto vuoto fatto e freddo.
Apro gli occhi, in effetti Bella non c’è.
Scendo in cucina e la trovo intenta a versare l’impasto dalla scodella nella padella, con un cucchiaio di legno.
-Buongiorno!-
Sobbalza e si gira.
-‘Giorno, mio padre sta per arrivare quindi se non vai via prima sei passato per una visita-
-Guarda che lo sa che ti amo- dico sedendomi
-Appunto, comportamento assolutamente normale- dice mettendomi davanti un piatto di frittele
-E mi hai offerto la colazione?- dico iniziando a mangiare
-Si-
Mette anche il suo piatto con le frittele e prende nutella e marmellata.
La guardo interrogativo mentre si ingozza.
-Che c’è? Sono incinta!-
Alzo le mani in segno di resa e continuo a mangiare.
Sento la porta di casa aprirsi e un brivido mi attraversa.
Io e Bella rizziamo le orecchie.
-Ciao Bells, Edward- dice passando con il cappello in mano Bella sgrana gli occhi
Charlie torna poco dopo camminando all’ indietro
-Edward?!?-
-Si…-
-E’ passato per una visita- si affretta a dire Bella
-Ah…- dice con il tono di chi non ci ha capito molto – dopo ne parliamo, vado a riposare
Finite le mie frittele faccio il giro dell’tavolo andando da Bella
-Mi spieghi perché non vuoi dire che stiamo insieme?-
-Voglio aspettare un po’…-
-Mh ok-
Mi squilla il telefono: è Victoria.
-Vichy, ciao dimmi-
Bella mi fissa.
-No… a quale aeroporto?-
-Anche tu mi manchi.-
-Va bene ciao a dopo-
Bella incrocia le braccia e alza un sopracciglio.
-Devo andare…-
-Ciao- dice Bella fredda alzandosi e raccogliendo i piatti
La raggiungo, poso i piatti che ha in mano e la faccio sedere sul bancone, gli allargo le gambe e posizionandomi tra esse inizio a baciarla, le bacio il collo spostando la maglietta a righe che indossa.
Le nostre lingue si rincorrono, il sapore di cioccolata, albicocca, fragola che ha nella bocca mi invadono.
La stringo a me.
-C’è mio padre di là…-
-Sta dormendo-
-E comunque Vichy e la mia migliore amica dell’college, si siamo stati insieme ma solo così, forse lei prova qualcosa per me ma io non l’ho mai provato, adesso poi…-
-Va bene, vai e fatti perdonare- mi da un bacio a stampo e va sopra.
Io decido di mettermi in viaggio per l’aeroporto di Seattle.
Mi viene incontro una Victoria dai riccioli morbidi e rossi come il fuoco, con dei sandali neri, una mini gonna che gli arriva a metà coscia nera con in vita delle cinghie, una camicia senza maniche in pizzo bianca da qui trasparisce il reggiseno, anch’esso bianco, che mette in risalto il generoso decolté. Al collo porta una collana di perle nere, sulle unghie ha uno smalto bordò, un rossetto rosso, al polso un braccialetto e degli occhiali da sole cèline che mi impediscono di vedere se ha anche trucco sugli occhi, ma per me è sicuro. E le guance leggermente rosa dal fard.
-Ciao Ed- dice baciandomi rumorosamente le guance.
Victoria è sempre stata appariscente e molto sensuale, proprio come il profumo che indossa.
Ha con se tre valige e la sua borsa.
Prendo due valige e ci dirigiamo verso la mia Volvo.
Carico le valige e partiamo.
-Allora Ed che mi racconti? Come va?-
-Ho tante cose da dirti, non sai quante e va molto bene , tu invece?-
-Beh io a Londra ci sono stata per tre anni e New York! Comunque devi raccontarmi tutto! Oh! Ho dei regali per te e per i tuoi e un'altra cosa… io… vedi… questa partenza è stata repentina non ho avuto tempo di prenotare un posto per la notte…- disse rosicchiandosi l’astina degli occhiali da sole
Sembrava imbarazzata, se non fosse stata Victoria.
-Tranquilla un posto si trova se no dormi da noi-
Arriviamo a casa e appena mettiamo piede dentro mia madre ci viene incontro.
-Victoria! Che ci fai qui? Non che sia infelice di vederti- dice mamma
-Ciao Esme niente ho pensato di farvi una sorpresa e spero di non disturbare se dormo quì-
-No ma certo! Preparo la camera degli ospiti.-
Preparata la camera degli ospiti e disfatte le valige, Vichy va a farsi una doccia mentre io chiamo in ospedale mio padre per vedere come va mentre mia madre cucina.
Appena arriva mio padre ci mettiamo a tavola.
Vichy scende con qualche minuto di ritardo e noi la aspettiamo.
Indossa dei pantaloni gialli, una canottiera di pizzo nero, delle scarpe da tennis con zeppa, Adidas, nere e gialle. Su gli occhi ha mascara, eyeliner e matita neri per risaltare il verde dei suoi occhi e un ombretto color carne per risaltare il tutto. Al medio sinistro porta un anello enorme giallo con al centro una pietra nera, nell’altro polso ha tanti bracciali oro e neri. Al collo a una collana a “colletto” gialla e non potevano mancare orecchini e profumo.
-Tesoro esci stasera?- le chiede mia madre
-Scusate per il ritardo- si siede –Comunque si vado in un locale a Port Angeles- dice accavallando le gambe. –Ed vieni con me?- mi dice languida, la conferma che prova ancora qualcosa per me.
-No sono molto stanco-
-Uffa la mia prima serata qui sola, va beh… mangiamo-
Vichy è la solita fissata con la linea e non magia molto.
-Va beh vado, buona notte. Ah Edward mi presti la tua volvo?-
-Certo-
Sono sdraiato nell’mio letto e così strano senza Bella…
Le invio un messaggio.
“Ancora arrabbiata?”
Mi risponde.
“Dipende, notte”
“Arpia”
Chiudo gli occhi e mi addormento, pensando a Bella.
Apro gli occhi e vado in bagno.
Indosso una camicia azzurrina e dei jeans, metto la cintura, prendo l’iPhone, gli occhiali da sole e un cappello di lana grigio con delle righe nere e scendo in cucina.
C’è mia madre che prepara le ultime cose e Victoria che mangia seduta al bancone.
Indossa un top a bretelline color verde acqua che gli arriva all’ombelico, dei pantaloncini neri di pizzo e ha i capelli legati in una coda morbida, indossa anche degli orecchini circolari neri, un enorme bracciale nero al polso e il trucco nero sfumato su gli occhi.
-Buongiorno- rispondo entrando
-Buongiorno tesoro- mi dice mia madre
-Buongiorno Ed- dice invece Victoria con uno sguardo sexy
-Quante possibilità ci sono che oggi Charlie faccia la mattina?- chiedo bevendo il caffè
-Perché?- chiede mia madre
-Chi è Charlie?- Chiede Vichy
-Volevo accompagnare Bella a scuola, comunque Charlie è suo padre-
-Non credo ci sia bisogno che faccia la mattina- dice mia madre ridendo e facendomi l’occhiolino
-E chi è Bella?- continua Vichy appoggiandomi una mano sulla coscia.
-Una mia paziente-
-E vai a prenderla?-
-E’ anche un amica di famiglia- dice mia madre
-Ed è incinta??- chiede stupita
-Si-
-Ah wow-
La guardo strana.
-Va be vado- dico afferrando una fetta biscottata con marmellata e burro.
Oggi è il giorno della mamma.
Vado da un fioraio e compro un bouquet di rose rosse e margherite bianche e rosa. E nella gioielleria accanto una prendo collana con scritto mamma con un cuore rosa sulle “mm”.
E mi avvio verso casa Swan.
Bella sta uscendo di casa. Indossa dei jeans, un top blu con dei bottoni davanti, sorrido al piccolo rigonfiamento sul ventre, una giacca di jeans e le vans azzurre hai piedi. Su una spalla tiene lo zaino esce e si dirige verso il pick-up, ma io le suono il clacson.
Mi guarda, si gira verso la casa e mi raggiunge.
-Ciao- dico sorridendo
-Ciao, che ci fai quì?-
-Così si saluta? Neanche un bacio?-
-Mh-
-E io che avevo delle cose per te-
Si gira e mi guarda curiosa.
Sorrido prendo il mazzo di fiori dai sedili posteriori.
-Auguri mamma!- dico semplicemente
-Oh mio Dio hai ragione è la festa della mamma e sono… bellissime!-
Questa volta un bacio me lo da.
-E non è finito-
-Cosa?-
-Chiudi gli occhi-
Gli allaccio la catenina intorno al collo
-fatto-
Metto in moto
Bella si specchia nello specchietto e appena vede la scritta mamma si commuove.
Siamo davanti a scuola.
-Grazie- dice d’un tratto Bella.
-Prego tesoro-
-Ho ancora dieci minuti- dice maliziosa avvicinandosi
Mi cattura le labbra e sento il suo dolce sapore nella mia bocca. Invado la sua bocca con la mia lingua e gli mordo il labbro inferiore.
-Dio sei bellissima! E ti amo da impazzire- mormoro staccandoci e poggiando la mia fronte sulla sua.
Mi sorride e mi sfiora ancora una volta le labbra
-A dopo, ti amo- e scende
Pov Bella
Entro in classe con un sorriso a trentadue denti e mi siedo accanto ad Angela.
-Ehi, cos’è quell’sorriso?- mi chiede Angela
-Io e Edward ieri mattina abbiamo litigato e oggi per la festa della mamma mi ha regalato dei fiori e questa.- dico mostrandole la collana.
-Wow- dice Angela -E auguri mammina, anch’io ho qualcosa per te-
Esce dalla sua borsa una scatola che poggia sul banco.
E’ una scatola dal tappo fucsia con dei cerchi colorati.
La apro e al suo interno trovo un completo per il mio bambino. I pantaloni sono a righe rosse e bianche e la maglietta è bianca con scritto “I <3 mom” e un orsetto bianco con una magliettina con la medesima frase.
-Grazie- dico con gli occhi lucidi abbracciandola
- Di niente, auguri mamma- dice stringendomi a se
Dopo la lezione decido di fare una sorpresa a Ed e vado in clinica.
Pov Victoria
-Ciao Jacob- dico languida entrando
Per l’incontro con Jacob al night club ho scelto il giusto abbigliamento. Anche perché è da molto che non lo vedo e quindi che non diciamo consumiamo.
Indosso un capotto lungo nero dal quale si vedono solo le autoreggenti e i tacchi.
-Victoria- mi dice sensuale da dietro la scrivania, Jacob
-Ciao, sono venuta non solo perché mi mancavi ma anche per Edward, mi occuperò dopo di lui però…-
Apro il capotto rivelando il reggiseno fucsia con il pizzo nero ovviamente push-up e di una taglia in meno appositamente.
Sotto il tanga nero di pizzo coperto da una mini mini gonna. E al collo una collana lunga color argento che mi arriva fino al ombelico.
-In effetti, ce ne occupiamo dopo…- dice Jacob avvicinandosi
Sprofonda il viso nei miei seni e inizia a toccarmi intimamente fino a strappare via il mio completino intimo.
Sono nuda davanti a lui a eccezione dei tacchi e la collana.
Due ore dopo…
-Jacob continuiamo dopo, ho ricevuto un informazione vediamo se riesco a far lasciare quei due- dico interrompendo di malavoglia il nostro gioco molto piacevole
Gemo quando Jacob mi stringe un seno.
-Ci vediamo stasera, nel mio appartamento qui a Port Angeles, non ho finito con te e domani tieniti libera.- mi dice malizioso
Dopo un ultima spinta esce da me e mi cambio.
-Tieni la collana- mi dice Jacob, tirandomi per essa e mettendo una mia gamba intorno alla sua vita la mia intimità è coperta solo da semplici mutandine.
-Sei stata brava, pago sempre le ragazze se sono state brave… questa volta però ho qualcosa per te- disse mostrandomi un anello con una pietra nera e sopra delle corde argento.
-Sarò di nuovo molto sexy e vogliosa per stasera, anzi di più, abbiamo tutta la notte e domani- gli sussurrò strusciandomi su di lui.
Che geme.
Pov Bella
Sono arrivata al ospedale e salutando tutti con la mano e un sorriso mi dirigo nello studio di Edward.
Appena entro lui non c’è. Al suo posto sulla sua scrivania c’è una rossa con una canotta bianca fina, dei pantaloni neri sopra il ginocchio, una giacca a 1\4 di manica e degli anfibi bianchi.
Si gira e mi guarda
-Cerco Edward- dico
-Sta arrivando.- dice semplicemente
-Sei una sua paziente?- chiedo
-No sono Victoria una sua amica beh ex ma credo gli interesso ancora, poi non capisco perché gli uomini vogliano solo sesso da me. Va bene che ho il corpo perfetto di una venere mah…- ghigna
Con gli occhi pieni di lacrime esco
Sulla porta sbatto contro Edward.
-Bella?-
Lo scanso e corro via
Pov Edward
-Ma che è successo?- chiedo a Vichy
-Niente ti cercava e gli ho detto chi ero e che tu sembri provare ancora interesse per me- dice maliziosa avvicinandosi
-Victoria-
Si toglie la canotta e la giacca restando in reggiseno, slaccia anche quello ma lo sorregge dalle coppe con le mani.
Si avvicina mettendo le mani sulla mia camicia
Io sono rimasto immobile fino ad allora rivedendo Bella che scappa, la inseguo.
Esco fuori ma ormai lo persa.
Dopo qualche giorno.
Apro gli occhi oggi, è sabato e siamo invitati alla riserva, ci saranno anche Victoria e Bella.
La mia famiglia è stata invitata perché mio padre ha salvato Billy quando ha avuto l’incidente, è su una sedia a rotelle ma è vivo grazie a lui. E da quel momento sono amici.
Mi preoccupo un po’ per Charlie ma voglio fare pace con Bella. Indosso una camicia a mezze maniche verde, sopra una giacca nera elegante, dei jeans neri, delle scarpe da tennis nere e i ray ban marroni.
Scendo giù.
Sono già tutti pronti:
Mio padre indossa dei jeans blu una camicia azzurra e un pullover blu.
Mia madre indossa dei pantaloni sopra il ginocchio, una canotta semplice bianca, un giacchino nero e delle ballerine nere. I capelli sono sciolti, color miele e lo sguardo è reso più dolce da una linea leggera di eyeliner e matita neri. Ha anche una borsa nera.
Victoria indossa dei jeans azzurri, una maglietta a maniche lunghe con un’ ancora blu stampata e una giacca nera. Calza delle scarpe da tennis con la zeppa nere, anche lei ha una borsa nera. I capelli rossi sono sciolti e gli occhi sono contornati da eyeliner e ombretto azzurro. Indossa una collana con un fiocco nero e un braccialetto con le borchie.
Si è fatta il bagno nel profumo, constatai avvicinandomi e dà un po’ fastidio al naso. Noto anche degli orecchini neri a forma di rosa.
-Pronti?- ci chiede papà
-Si- rispondo io
-Partiamo con due macchine o con una?- chiede mia madre So che Victoria vuole stare sola con me così da provocarmi, ma io risposi una.
Emily è sulla porta che ci fa entrare. Le donne sono al lavoro in cucina, manca Bella però.
-Servirebbe una mano con i tavoli quindi se ne occupano gli uomini e le donne in cucina. Ok?- chiede Emily
-Si- risponde mia madre
-Ma Bella è ancora con Sam fuori?- dice Leah Clearwater, che sta tagliando le verdure
-Se Sam non fosse fidanzato… eh?- dice Sue Clearwater, la madre di Leah. Davanti ai fornelli
-Avete finito di spettegolare, madre e figlia?- le riproverà Emily fintamente arrabbiata
-Oh oh la fidanzata- dice Sue
Squilla un telefono
-E’ quello di Bella- dice Emily
-Bella il telefono!- gli urla Sue
-Eccomi- dice entrando da un enorme porta finestra
-Pronto?-
Mentre parla al telefono la squadro, indossa dei jeans, una maglietta blu, una sciarpa azzurra e delle vans del medesimo colore. Ha una coda alta e una ciocca le ricadeva sul viso, noto anche che è truccata, ha un rossetto rosa carne sulle labbra, mascara e forse anche fondotinta, visto che non vedo le sue lentiggini ma devo guardarla da vicino.
Sorrido vedendo che porta la collana che le ho regalato.
Presto attenzione alle sue parole quando dice incidente.
-Mi sono sentita male mentre venivo a scuola, ho ammaccato un po’ il pick-up, per fortuna c’era un ginecologo, tutto ok, tranquilla. Ciao Angy-
-Hai avuto un incidente?- chiede mio padre
-Si, ma niente di che, ho tamponato un ginecologo- ride
Una bambina gli tira il jeans
-Claire- dice prendendola in braccio
La bambina le tasta il pancione
-Dentro c’è un amichetto eh- le dice Bella -Si muove!- dice eccitata la bambina -Ah- Bella dice piano -Lo tenti?- dice Claire
-Si- le risponde Bella emozionata
Esme gli appoggia una mano sul pancione e sorride, anche mio padre ,Sue, Leah e Emily sorridono.
-Vi accompagno a posare le borse e i giubbotti- dice Bella
Entriamo in una camera.
-La camera di Jacob- dice mio padre
-Già- dice Bella
C’è un poster di loro due attaccato al muro.
-Là era prima che diventasse stronzo, ora a persino un night club dove fa le sue cose- dice disgustata
-Dove l’hai sentito?- chiede mia madre
-Per strada-
-Da chi?- chiede mio padre
-Le regine del ghiaccio- risponde uscendo Bella
-Chi? Le sorelle Denali?- dice mio padre dubbioso
Noi uomini ci mettiamo al lavoro spostando tavoli e sedie in giardino, mentre le donne cucinano. Bella pulisce il pesce con accanto, sul bancone, la piccola Claire che gioca con le bambole.
-Mamma mia, ho toccato quella roba- frigna Vichy
-Quella roba è cibo, non schifezze- le dice acida Leah
-Su, apparecchiamo- dice Emily con le tovaglie in mano
Mi hanno riferito che Vichy in cucina ha fatto un pasticcio e dato che ha rotto un piatto l’hanno fatta sedere.
Rido di questa cosa.
Dopo pranzo ci sediamo sul prato scherzando e raccontando storie.
D’un tratto Bella si alza. -Vado a fare due passi-
Si è appoggiata a un albero , distante ma non troppo da noi, sembra che aspetti qualcosa. Penso che aspetti me, mi alzo e la raggiungo.
-Bella-
-Edward-
-Senti…-
-No ascolta… io sono scappata perché beh Victoria è meglio di me fisicamente parlando, è alta snella sinuosa sensuale io ho preso 12 kg in sei mesi, mangio sempre, voglio dormire, ho le smagliature, piango quando devo ridere, rido quando devo piangere e odio e amo le persone contemporaneamente. Sono un disastro e poi ho paura che non sarò una buona madre. E se lo perdo? Se melo portano via?-
-In questo momento ti amo da impazzire, anzi ti amo sempre così ma adesso di più perché sei così così… non te lo so spiegare sei meravigliosa. E vedi per me sei più Bella tu di Victoria, con questo pancione dove dentro cresce un bambino che è fortunato ad avere te come madre e non te lo porteranno via mai. Ti ho visto nuda-dico maliziosamente- e smagliature ne hai pochissime ci sono donne piene davvero-
Mi avvicino cingendogli la vita e lei appoggia le mani alle mie spalle.
-Aspetta! Hai visto donne peggio? Che vuol dire?-
-Gelosa- Mi avvicino
-No tu non mi bacerai…- protesta debolmente
La bacio stringendola di più a me la mia lingua si incatena alla sua…
Sento dei movimenti sulla mia pancia… no aspetta è la sua.
Mi stacco sorridendo e appoggio una mano sul pancione e Bella ne appoggia una accanto.
-Lo senti?- dice stupita
-Sì, scalcia come un mulo, si sarà accorto di avere spazio- sorrido
-Oh non così tanto però eh sono piccolina- dice Bella rivolta al pancione
-Sei la mia piccolina-
E la bacio ancora
-Una nuova coppia- applaudono tutti
Bella arrossisce.
Dopo la cena che abbiamo fatto alla riserva torniamo a casa e convinco Bella a venire.
Si siede su letto in mutandine e reggiseno. Molto semplici bianche.
-Adesso non ti vergogni più?-
-Si…- dice toccandosi la schiena
-Vieni quì un massaggio aiuta-
Dopo averla massaggiata, gli abbasso una bretella del reggiseno.
E le bacio la spalla e il collo.
Mi chino sulla sua pancia
-Non ti muovi più, oggi ti sei scatenato. Dormi quindi? Ora coccolo mamma se lo merita proprio.- Bacio il pancione.
-Ed- mi sento chiamare
-Ed…- è la voce di Bella
Mi sveglio
-Ho voglia di miele buro d’arachidi e mele- mi dice
Rido
-Mi hai svegliato alle quattro del mattino per questo?-
-Si…-
-Vado a prenderle- sorrido
Pov Bella
-Amore…-
-Ed…- dico assonnata
-Sono le tre del pomeriggio ecco qualcosa da mangiare-
-Dio! Le tre! Non potevi svegliarmi prima ho una fame.-
-Dormivi così bene, comunque ecco.-
Dopo aver mangiato, mi faccio una doccia e indosso l’intimo e una camicia senza maniche verde acqua, metto una salopette di jeans e rubo un felpa ad Ed. Prima però non l’ha darò vinta a Victoria e estraggo un piccolo astuccio dorato.
Esco fondotinta rossetto rosa chiaro e eyeliner.
Mentre mi trucco sento Ed entra.
-Ti stai truccando?- chiede stupito
-Si, non l’ha darò vinta a Victoria- dico mentre mi applico il rossetto fissando il mio riflesso allo specchio.
Metto l’eyeliner, una linea sottile sopra l'occhio e metto la salopette.
Mi siedo sul letto e infilo gli stivali bassi scamosciati blu.
Mi alzo mettendomi davanti ad Edward.
-Tu sei mio punto. Non sei sul mercato e non lo sarai mai.-
Enfatizzo spruzzando una nuvola di profumo e passandoci dentro.
-Anche il profumo, ma quanto ti amo io.- Mi dice baciandomi l’incavo del collo coperto dal colletto della camicia.
Scendiamo per mano giù.
In salotto c’è Victoria davanti alla tv, indossa un vestito bianco che sembrava più una canotta, scollatissimo tra l’altro, e poi è talmente trasparente che si vedeva il babydoll di pizzo nero che aveva sotto. Era a piedi nudi e sicuramente voleva apparire senza trucco invece chissà quanti chili di crema aveva in faccia, e mascara poi 3 quintali e matita nel contorno occhi mentre sulle labbra un rossetto carne. Impossibile da vedere ma io vedo tutto.
Ci sediamo anche noi sul divano.
Piego le gambe e appoggio la testa sul petto di Ed. Lui mi cinge la vita con le braccia.
Victoria mi guarda scettica e abbassa la scolatura facendo vedere del pizzo e alzando la canotta-vestito sulle gambe.
Ed in risposta ogni tanto mi bacia il collo, l’incavo della spalla o anche sulle labbra.
E io arrossisco anche se Victoria si dimostra una sgualdrina e sicuramente lo è anche, arrossisco comunque, è sempre un'altra persona che guarda me e Ed baciarci.
Due ore dopo
Suonano alla porta
-Vado io- dico alzandomi
Apro e davanti ho Reene.
-Che vuoi?-
-Sei quì bene, ti ho cercato a casa tua e non c’eri, pochi giorni fa era la festa della mamma e tu non hai fatto niente, sono tua madre!-
-Mia madre? Ma cosa dici? E’ Jacob tuo figlio hai sempre voluto più bene a lui che a me e quando mi ha violentato non hai detto niente, si perché tu scopavi con Phill. E mi hai cacciato di casa perché un maiale pervertito come te, che hai sposato uno più giovane di te di 15 anni scopa meglio, perché Jacob mi ha messo incinta. Io non so tu che cosa vuoi ma per me non esisti!- urlo come una pazza.
Gli sbatto la porta in faccia e con la mano sulla pancia mi chino ho una fitta
-Ahhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!! Ed!!!!!!! Aiuto ti prego!!!!!!!-


-Angolo autrice-
Scusate per il ritardo ma ho avuto gli esami, approposito gli scritti li ho fatti ma auguratemi buona fortuna per gli orali che ho il 27, e poi ho perso le mie amiche non credo più nell'amicizia e bla bla non vi stresserò come ho detto nel cap di what never said.
Tornando al capitolo Ed ma chen commini?
Questo capitolo comunque e dedicato interamente a Veronika Susan Cullen
Forza tesoro questo è tutto tuo. E magari la tua idea si avvela o no? Delle persone ti odierebbero xD
e ora passiamo a i regali e vestiti
Regali di Angela
Scatola
Completino Completo
Orsetto
Quelli di Ed
Collana
Fiori
Vestiti Bella
1
2
3
4
Edward
1
2
Victoria
1
2
3
4
5
6
7
Esme
Carlise
ringrazio anche qui Susanna Galati per avermi betato il capitolo
Ditemi un ultima volta buona fortuna! Ciaooo :)

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Capitolo 13
*** capitolo 13 ***


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Capitolo 13


Pov Charlie
Quando mi hanno detto che Bella è stata male sono corso in clinica dalla centrale. Che ci faceva Renee lì? Se è successo qualcosa a mia figlia o a mio nipote la uccido.
Siamo da mezz'ora buona seduti su queste sedie. Che nervi!
Si apre la grande porta che c’è davanti a noi. Esce Edward con il camice, ma non si può fermare a parlare perché viene chiamato da una certa Rosalie. Speriamo bene, sembrava tranquillo.
-Che ne faccio di questo?- dice un portantino uscendo dalla porta da cui è uscito Edward, sollevando un sacco nero
-Edward ha detto di metterlo nel acido, va sciolto ormai.- gli risponde un infermiera sulla cinquantina.
Oddio no, mio nipote no.
Sbianco.
-Charlie tutto ok?- mi chiede Carlisle, scioccato anche lui.
Pov Edward
Torno su dai miei e da Charlie.
Sono tutti così pallidi e sconvolti e Victoria ha un sorrisino soddisfatto, ma per cosa?
-Tutto ok?- chiedo
-Bella come sta?- chiede Charlie preoccupato
-Benissimo-
-Cosa? Lei non ha… perso il….-
-No- dico quasi urlando
-Ma dovevano sciogliere qualcosa nel acido cosa? Cosa?-
-Tranquill,i Bella è il bambino stanno bene, è un maschietto é molto movimentato. Lo stress non ha aiutato molto Bella, in oltre è ormai al settimo mese quindi bisogna essere pronti già da ora ma già gli ho parlato. Tranquilli. Posso far entrare solo Charlie 10 minuti farei entrare tutti ma c’è il titolare in giro.- dico tranquillizzandoli
Il sorriso di Victoria si spegne.
-Ok vado- dice Charlie
-Quanto la terrete?- chiede mio padre
-Ha rischiato il distacco della placenta in realtà, ma ora è tutto ok , poi non si riusciva a vedere il bambino non era in una posizione normale credevamo fosse morto invece poi di colpo si è mosso e ha dato dei calcetti e dei colpi di mano girandosi e abbiamo visto beh… è un maschio- dico ridendo imbarazzato.
-E ora?- chiede ancora mio padre
-La terremo qui due tre giorni a riposo e poi faremo gli accertamenti se tutto sarà a posto, tornerà a casa. Ora le visite saranno più regolari due volte a settimana. Anche per questo problema.- continuo a spiegare,
-Va bene.-
-Eccomi possiamo andare, Bella si è addormentata.-
-Ok, io resto faccio il turno di notte visto che c’è anche Bella. A domani.- li saluto
Entro in camera di Bella
Dorme.
Accendo la abatjour che c’è sul comodino chiudendo la luce e abbassando le tapparelle.
Gli sistemo il lenzuolo e prendo una coperta più pesante da mettere sopra.
La flebo con gli integratori, le vitamine e i liquidi che gli ho messo è finita, così la sfilo insieme alla cannula e gli metto un cerotto con del cotone sopra.-
Gli bacio la fronte ed esco.
Verso le 4:30 c’è un parto e alle 8 il bambino nasce. Quella donna beh se il figlio le assomiglierà.... poverino, gridava come un assatanata e non ha voluto nessuno con lei. E’ una femmina comunque di 3,8 kg.
Vado da Bella dopo essermi dato una sistemata e aver timbrato il cartellino di fine turno.
-Amore- dico entrando e sorridendole
-Ciao- dice ancora assonata passandosi una mano sul ventre gonfio
-Come ti senti?-
-Un po’ frastornata e intorpidita-
-Mh normale-
-Tu?-
-Visto che ero qui per te ho cambiato il turno e ho fatto la notte. Ho appena assistito a un parto.-
-Davvero?- dice con gli occhi che luccicano
-Si, la madre urlava tantissimo la bambina e sana e informa.-
Bella si scurisce in volto.
-Che c’è?- le chiedo baciandole la mano
-Em com’era la sua…. Beh la sua… vag….-
-Non l’ho vista!-
-Non le hai messo i punti?-
-Lo ha fatto la mia assistente-
-Ah un assistente…- dice più triste
-Ho anche un assistente uomo. Sono due specializzandi visto che quella ufficiale non c’era e poi è lei che si offre per le notti.-
-Quindi passi la notte con lei…-
-Bella che c’è?-
-Ho fatto un sogno. Tu mi lasciavi…. Per Victoria, vi trovavo a fare l’amore e tu mi dicevi che non potevi stare con una bambina grassa con un figlio pure.-
Iniziò a piangere.
-Bells…-
-E che non voglio che tu te ne vada e poi con la gravidanza sono più fragile ho paura…-
-Sh tranquilla.-
Quattro giorni dopo
Sono uscita ieri dall’ospedale e ora sono sul mio letto ad accarezzare la mia pancia.
Mi arriva un sms
“stasera ti passo a prendere alle 20.00 non ti lascio fino a sabato prossimo.” Edward.
“una settimana con te?”
“Non fare domande”
Preparai un bagno caldo con bagnoschiuma e oli, volevo essere bellissima.
Mi misi un impacco nei capelli e una crema per il viso attenta ai componenti per non fare male al bambino e mi infilai nella vasca.
Mi risciacquai e uscì 30 minuti dopo.
Dopo essermi asciugata mi misi l’intimo sexy, beh avevo conosciuto gli amici di Edward, Emmet un rappresentante di medicine e spasimante di Rosalie oltre che è il ragazzo che ho baciato, Alice patita dello shopping e che mi aveva accompagnato a fare compere, sposata con il suo professore dell’università Jasper.
Infilo anche le calze ricamate nere. Mi guardo allo specchio, spero che Edward apprezzi, lo faccio per lui e poi per sentirmi bella davvero. Stiro i capelli e mi trucco, fondotinta, mascara, ombretto nero, brillantini neri, eyeliner e matita neri e per finire un lucidalabbra tendente all’arancio. Infilo il vestito di lana nero grigio con sotto il seno un fiocco lungo fino al ginocchio e metto i mocassini neri.
Sono bella, sorrido. Inoltre ho una buona maestria a stirarmi i capelli e anche con il trucco me la cavo.
Prendo la borsa argento e scendo ad aspettare Edward. Appena arriva mi infilo nella sua volvo grigia.
-Bella oh come sei Bella!-
Sorrisi
Mi baciò sulle labbra e diede un bacio al pancione.
-Allora dove andiamo?-
-Ora a cena a Port Angeles e poi un breve tragitto in moto scafo.-
-Cosa?-
-Sei mia per una settimana, una vacanza prima che entrambi saremo occupati in pappette pannolini, la borsa te la preparata Alice e Angela.-
-E con la scuola?-
-Hai bisogno di relax. Ora sta zitta- dice dolce
La cena era buonissima avevamo un tavolo solo per noi su di un terrazzino. A terra e sui muri c’erano lanterne e piante, la tavola era apparecchiata con una tovaglia bianca con ricami beige, Una candela e tre rose rosse al centro. Ci servirono Acqua minerale e frizzante e un analcolico. Per poi partire con le portate scelte da Ed e buonissime.
Quando stavamo per andarcene, ci dirigemmo a pagare.
-Ehi Garret- disse Edward salutando quello che doveva essere il proprietario.
Era un uomo sulla quarantina occhi grigi capelli un po’ lunghi castani con riflessi biondi.
-Edward, devo andare a controllo da tuo padre tra poco.-
-Perfetto, ti presento la mia fidanzata.-
Oh fidanzata
-Piacere- dico stringendogli la mano
Alla fine Garret e Edward parlarono per una quindicina di minuti. Ed tenne un braccio intorno alle mie spalle.
Dopo ci salutiammo e ci dirigemmo al porto dove prendemmo un motoscafo. Edward lo sa guidare.
Lo guardo mentre guida indossa una camicia bianca aperta sul collo, jeans e cinture nere e scarpe da tennis nere. Il vento gli scompiglia i capelli e bellissimo, e sa di lavanda e il suo odore non mi da fastidio. Beh si è ancora la fase in cui quasi tutti gli odori mi danno la nausea, il suo no.
Sorrido
-Che c’è? Perché quel meraviglioso sorriso?- mi chiede continuando a guidare
-Sono felice- gli dico baciandolo al angolo della bocca.
-Cosa vedi?- mi chiese 30 minuti dopo
-Una casa?-
-E’ un isola che mio padre comprò a mia madre, Isola Esme-
-Oh- rimasi stupita
Appena poggiamo i piedi a terra Edward premuroso mi chiese
-Tutto ok?-
-E’ tutto perfetto gli sorrisi e lo baciai
Prese due borsoni uno grigio che era il mio, e uno marrone che era il suo.
Arrivati in camera dal letto mi persi alcuni secondi ad ammirarla, mi giro e tiro Edward per il colletto e metto la mia lingua nella sua gola. Quanto lo desidero.
Lasciò cadere i borsoni e mi adagiò sul letto.
Mi sfilò le scarpe e il vestito e rimase a guardarmi stupito, il mio seno prosperoso, anche per la gravidanza, era costretto in un reggiseno azzurro di pizzo. Mi parve di averlo sentito ringhiare e indosso delle mutandine nere ricamate, trasparenti.
-Non devi più fare shopping con Alice.- dice roco
-Mi piace cosa abbiamo comprato- dico innocente
-Adesso- sussurra sensuale- rischio di farti male- gemette quasi mordendosi il labbro
-Non me ne farai, ti desidero da impazzire- dico sensuale strusciandomi su di lui.
Si alza levandosi jeans, boxe,r scarpe e calzini. Fa per togliersi la camicia.
-No… vieni qui…- gli lecco il collo e gli sbottono la camicia, scendo a baciargli il petto e a morderglielo. Ha i brividi. Sorrido sulla sua pelle. Arrivo alla suo basso ventre.
Mi tira su baciandomi con foga e mi ritrovo nuda lui che mi penetra e che spinge forte ma non troppo, poi e sul mio seno e Dio!
Non so per quanto continuammo ma fu bellissimo. Edward ci andò forte ma non troppo.
Quando mi svegliai ero su Edward eravamo completamente nudi e lui aveva le mani a coppa sui miei seni.
-Giorno piccola- dice baciandomi e succhiandomi il collo.
-Hai fame?- disse massaggiandomi i seni
Mi ritrovai vogliosa in due secondi
-Da impazzire... di te- sussurai
-Ieri….-
-E’ stato favoloso-
-Si e credo di aver stimolato il parto.- rise
-Beh allora questo bambino nascerà di sette mesi- lo presi per il colletto della camicia che indossava ancora e lo baciai.
-Toglimela- disse riferendosi alla camicia
-Te la strapperò- gemetti
-Fallo ne ho altre mille così-
Gliela strappai per la foga e lui ringhio.
-Ti ho strappato la camicia- dissi ero sdraiata su di lui che mi massaggiava la schiena
-Beh io ti ho strappato calze e mutandine-
-Non me ne sono accorta- arrosi
-Che ne dici se ci facciamo un bagno, sottolineo insieme e ci vestiamo mangiamo e… mettiti un costume.- mi disse
Edward alzandosi
Trovai nel borsone un costume intero bianco a pallini neri misi delle infradito bianche e un vestitino verde-azzurro sopra. Inforcai gli occhiali da sole ed ero pronta.
Edward indossava un costume grigio degli occhiali anni 60 beige e aveva un iphone in mano.
-Ei il mio telefono?-
-A casa,è anche il mio questo e per le emergenze personali e lavorative, le lavorative vengono deviate all’ospedale solo in caso di cose gravi la mia e la tua famiglia ha questo numero. Andiamo?-
L’acqua era fredda.
Mi aggrappai a Edward.
-Fredda?-
-Un po’-
-Piccola, devi solo abituarti.-
Dopo essere uscit,i a bordo del piccolo laghetto c’era un cesto da pic nik.
-Ma quando?- chiedo sorpresa
-Ogni uomo per avere la sua donna ha mille segreti.-
-Ma tu mi hai già- dico circondandogli la vita con le braccia
-Allora diciamo che voglio viziarti un po’.-
-Mh ok- dico appoggiando la testa sul suo petto.
Lui mi cinge il corpo con le braccia e mi culla.
Stendiamo un telo a terra e iniziamo a mangiare. Ogni tanto gli tiro pezzi di panino e lui li prende al volo con la bocca e ridiamo, tanto.
Appena arriviamo a casa mi faccio una doccia mi metto una sua maglietta e delle mutandine e mi metto sotto le coperte ad aspettarlo.
Appena esce ha un asciugamano legato al ventre e i capelli bagnati. Si toglie l’asciugamano e avvampo e si infila dei boxer si passa l’asciugamano nei capelli.
-Non ti azzardare a lasciarla lì- lo rimprovero
Sbuffando come un bambino lo porta in bagno.
Si mette sotto le coperte e inizia a baciarmi il collo e a accarezzarmi le cosce lasciate scoperte dalla sua t-shirt.
-Sono stanca e poi non voglio che nasca davvero adesso.-
-Ti coccolo solamente.-
E così fece le sue mani mi massaggiavano e le sue labbra baciarono la mia pelle dolcemente, fin quando non senti più niente perché morfeo mi rapì.
La mattina mi svegliai colpita da un odore meraviglioso.
Edward era vestito in modo casual con un vassoio stra colmo di cibo.
Non gli dissi neanche buongiorno mi fiondai sul cibo e infatti:
-Buon giorno eh!-
-Giorno… oh che buono mh- dissi addentando un cornetto Edward rise.
-Sai viziare bene Cullen-
-Dici?-
-Si molto ma molto bene…- dissi tirandolo a me e baciandolo.
-Cosa si fa oggi?- dico staccandomi e continuando a mangiare
-Gità per l’isola ti fa bene camminare, vestiti comoda.- Dice scomparendo.
Resto con l’ultimo pezzo di cornetto in bocca e fisso la porta da cui e uscito, mi secca camminare.
Mi lamento come una bambina
Nel borsone trovai una maglietta grigia con scritto "best mum ever".
Delle lacrime solcarono le mie guance. C’era un biglietto “Lo sei davvero”
Mi asciugai le lacrime indossai degli short, la maglietta,misi gli occhiali e un capello di paglia. Ai piedi misi delle scarpe bianche a fiori.
Appena Edward mi vide rise.
-Sei buffissima e bellissima.- mi baciò
Siamo stati tutta la giornata a spasso per l’isola, ogni tanto ci fermavamo per farmi riposare mangiammo durante il tragitto. Quell’isola era Bellissima, c’era una mandria di cavalli liberi e anche piccoli animali, volpi, conigli, e tanto verde. Era un sogno.
A fine serata ero stremata, mi addormentai sicuramente sul divano dopo aver mangiato e Edward mi portò a letto.
Il giorno seguente ci coccolammo a letto fino alle sei di pomeriggio.
-Preparati, io vado in spiaggia ti aspetto lì.- disse Edward uscendo.
Mi lavo accuratamente e indosso un vestito bianco mono spalla, sotto come intimo metto una mutandina un po’ sexy bordò e sopra un reggiseno di pizzo rosso togliendogli una spallina.
Mi faccio una treccia laterale e nel beauty case che trovo mascara matita e rossetto rosa chiaro e li metto. Indosso delle ballerine bianche con un fiocco sulla punta e le suole nere e vado.
C’è un falò accesso e delle candele e lanterne sparse. C’è un enorme telo ricoperto di cuscini e Edward cucina qualcosa con il fuoco del falò.
-Carne di qu,i salutare.- mi dice.-
-Poveri animali- dico triste
-Ei non li uccido per sport, a volte è necessario.-
-Ok…-
La carne è davvero ottima comunque.
-Ah…- -Calcetto?-
-Sembrava più un pugno, è da tanto che non ti sentivi eh?- dico mettendo una mano sulla pancia
Edward sorride
-Continua a scalciare-
-Ti fa male?-
-Non molto è una sensazione strana però.-
-Ei piccolo- dice Edward accarezzandomi il ventre mi sdraia sul telo e sui cuscini e mi solleva il vestito fino alla pancia
-Ei- dico imbarazzata
-Ci siamo solo noi tre.- dice Edward baciandomi e accarezzandomi la pancia
-Si vede una manina- dico sorridendo
Edward la bacia e compare anche un'altra manina
-Ei amore- Edward bacia entrambi le manine e commosso e io piango.
Guardo il celo. Grazie Dio per tutto questo dico sorridendo.
-Non devi più fare shopping con Alice- dice Edward fissando la mia mutandina
-Non hai visto il reggiseno- dico maliziosa
Edward mi sfila il vestitino.
E si fionda sul mio seno ringhiando.
Facciamo l’amore per ore e poi Edward mi avvolge nel telo e mi porta a casa, quando ormai il falò e spento. Mi accoccolo sul suo petto e dormo.
Mi svegliò un Edward sorridente, è vestito di beige e gli dona a parte le scarpe grigie.
-Preparati oggi andiamo a pescare.-
-Pescare?-
-Si si-
-Ci andavo con mio padre quando ero piccola.- Dico girandomi a pancia in giù e mettendomi un braccio sulla testa
-bene muoviti- dice alzandosi
Indosso una maglietta bianca con una striscia nera sotto e intorno al seno e sul fianco un disegno colorato e dei short di jeans. Metto degli stivaletti comodi e carini beige e vado in cucina da Edward.
Non mi trucco.
-Tieni- dice Edward dandomi una borsa grigia a puah neri.
La metto a mono spalla e andiamo.
-Niente occhiali da sole buffi mi dice ridendo.-
-Non sono buffi- dico facendo la finta offesa.
Edward con la forza delle sue braccia muscolose tira la barca in mare e mi aiuta a salire.
Mentre raggiungiamo il mare aperto parliamo un po’.
-Sta sera passerà sul isola una tribù, in realtà e già qui farà una festa e noi siamo invitati niente di che, uno di loro stava male e loro non credono beh alla medicina e mio padre lo curò.- mi spiega continuando a guardare il largo.
-Troverò qualcosa da indossare.- dico mettendo il gomito sulla mia coscia e appoggiando il mio mento alla mano. Edward prese qualcosa provai anch’io ma con scarsi risultati.
Appena scendemmo filai a prepararmi.
Infilai delle mutandine nere pizzate e pettinai i capelli districandoli per bene e lasciandoli così misi un filo di Eyeliner sulle palpebre e il mascara, mi lavai i denti . Un rossetto rosso che diede alle mie labbra un effetto pieno e indossai un vestito nero legato dietro il collo fino al ginocchio senza reggiseno. Ed sarebbe impazzito. Sorrisi della mia sicurezza e uscì.
-Oh vi presento Bella la mia fidanzata.- dice Edward prendendomi la mano sorridendomi –sei bellissima- mi sussurra all' orecchio
-Edward finalmente padre, piacere comunque- mi strinse la mano un uomo anziano ma non troppo dai lineamenti orientali e i capelli neri
-V…-
-Siamo molto felici infatti- dissi sorridendo fermando Edward
Lui mi strinse di più a se.
Dopo qualche ora ci salutarono scambiarono con Edward qualche parola.
-Che lingua era?- chiedo mentre torniamo a casa riferita alle parole che non avevo capito in una strana lingua
-Spagnolo antico- mi disse pensieroso
-Capito-
-Bella tu non hai detto che il bambino non era mio- disse fermandosi davanti alla porta finestra
-Edward…-
-Non mi illudere Bella- mi disse con gli occhi lucidi
-Non ti sto illudendo, sei suo padre lui ti ama già, odio Jacob e…-
Mi fermò con un bacio.
Entrammo e buttai i sandali che tenevo in mano per camminare a piedi nudi sulla sabbia, per terra.
Mi tolse il vestito e strabuzzo gli occhi notandomi senza reggiseno
-Tu non avevi.... e se loro avessero visto…'- disse imbarazzato
-Non hanno visto niente non serve il reggiseno con un vestito così anche se beh il mio adesso e enorme.-
-Ma hai i capezzoli inturgiditi-
-Sono eccitata da morire- gli dissi sensuale- e poi hai le mani arpionate sul mio sedere.- Dissi strusciando il mio seno sul suo petto nudo, gli avevo slacciato la camicia prima.
Facemmo l’amore e dopo aver finito stremati Edward parlò con il mio pancione lo baciò e lo accarezzò. Ero assonata e capi solo:
-notte amori miei.-
Il giorno seguente fu tranquillo e molto bello. Dopo cena eravamo nel letto.
-Che ne dici di un bagno di mezzanotte?- mi chiese d’un tratto Edward
-Ok-
-Vi aspetto in spiaggia-
Sorrisi al plurale.
Edward uscì vestito e mentre usciva si toglieva la camicia dai pantaloni.
Nella valigia c’erano altri costumi e babydoll sexy ma optai per un asciugamano e niente sotto.
I vestiti di Edward erano appesi a un ramo così lasciai l’asciugamano a terra e entrai in acqua.
Pov Edward
Questi giorni dovevano essere una vacanza per Bella e invece le parole di ieri “Non ti sto illudendo, sei suo padre lui ti ama già, odio Jacob e…” mi considerava il padre di suo figlio.
L' aspettavo rivolto alla luna nudo chissà se lei sarebbe venuta in costume, glielo avrei tolto subito amandola.
Era nuda e perfetta, si intravedeva l’attaccatura del suo seno prosperoso perché doveva allattare una nuova vita e rischiarata dalla luce della luna la sua pelle candida era bianca, nivea quasi trasparente mi avventai sul suo collo sul suo seno e sulle sue labbra e ci amammo nell’ acqua per ore.
Eravamo entrambi innamorati persi, anzi lo eravamo tutti e tre l’uno dell’altra e dell’altro.


-Angolo autrice-
Mh da dove inizio...
Scusate per il ritardo ho avuto problemi con la beta e poi oggi con internet inoltre un casino comunque sono qui con questi cuccioli cucciolosi xD
Allora il 19 giugno questa FF ha fatto un 1 anno e ecco la sorpresa:
Trailer il frutto di un amore sbagliato il trailer è stato fatto da Veronika Susan Cullen
Che io devo ringraziare un casino e non solo per il trailer.
Vi metterei una foto di Garret ma come ho detto ho problemi comunque sappiate che è Lee Pace (cioè l'attore che fa Garret xD)
Bella a cena
Edward a cena
Costume Bella
Costume Edward
Passeggiata Bella
Bella al falò
Ed a pesca
Bella a pesca
Bella alla festa


Grazie a tutti!

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Capitolo 14
*** 14 capitolo ***


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Capitolo 14


Pov Bella
Apro gli occhi fissando il soffitto bianco del mia camera.
Sospiro e mi alzo.
-Tu sta buono eh- dico al mio pancione
Apro l’armadio in cerca di vestiti.
La vacanza d’amore con Ed è finita. E’ stata meravigliosa, e anche se dovrei stare a riposo oggi voglio andare a scuola.
Indosso dei pantaloni della tuta neri e un maglioncino rosa.
Metto uno scalda collo nero e una giacca.
Le scarpe e lego i capelli in una coda. Metto un filo di matita sfumata sulla palpebra e il mascara.
Scendo a fare colazione. Mentre mangio un biscotto svogliatamente noto che è tardi.
Essendo incinta ho dei permessi speciali, ma voglio essere puntuale. Dopo tutto non è una giornata scolasticamente faticosa. Prendo la borsa gli occhiali da sole e vado verso il mio pick-up.
Dopo qualche ora…
-Angela te l’ho già detto sono incinta non malata- la rassicuro ancora con fare dolce quasi materno.
-Lo so ma dovresti stare a casa calma e tranquilla.- ribatte lei per la millesima volta
-Tranquilla ora possiamo fare biologia?-
Oggi non si resta a mangiare in mensa e l’ultima ora c’è educazione fisica così esco prima.
Vado a prendere mio padre in centrale. Ho deciso di portarlo a cena fuori.
Pov Charlie
Sono su queste scartoffie da stamattina quando a un certo punto, sento bussare.
-Avanti!- urlo burbero
-Ciao nonnino- dice Bella entrando
-Tu che fai qui? Dovresti stare calma a casa.-
-Siamo andati a scuola per imparare e ora volevamo invitarti a pranzo fuori- dico sorridendogli
-E come si può rifiutare un offerta da mia figlia e mio nipote?- dico con un sorriso tenero.
Pov Bella
Dopo il pranzo con mio padre lui è tornato in centrale e io a casa.
Devo dire che la vita da donna inc¬¬inta a riposo e noiosa.
Mi stendo sul divano e faccio zapping.
Fino ad addormentarmi.
Pov Edward
Entro in casa Swan con le chiavi d’emergenza che mi ha dato Charlie.
Appena entro vado in salotto dove Bella e stesa a dormire.
Le tolgo delicatamente le scarpe, le sciolgo i capelli e la copro con un plaid.
Spengo la tv e vado in cucina.
Preparo della cioccolata calda e ne porto una tazza a Bella.
Suonano.
Poso le tazze sul tavolino e vado ad aprire.
E’ Victoria. Non so come sappia che sono qui ma appena apro mi scaraventa contro il muro e si toglie l’impermeabile rimanendo nuda.
Pov Bella
Mi sveglio sentendo dei rumori e un odorino niente male.
Ci sono due tazza nel tavolino di fronte a me.
E io sono scalza e coperta.
Vado alla ricerca dell’artefice di ciò fin quando non vedo Victoria nuda su Ed.
-Senti troia vai a farti un giro e a cercarti qualcun altro per i tuoi bisogni.- dico tirandola via da Edward e sbattendola fuori tirandole l’impermeabile
-Sperò tu muoia gelata- le dico prima di sbattere il portone.
Torno da Ed che mi guarda con un mezzo sorriso.
Non lo faccio fiatare che lo tiro verso di me arpionandomi al suo collo e baciandolo con passione.
Mi fa sedere su una superfice sono troppo occupata a divorare le sue labbra per vedere dove sono.
Sento uno scatto, la serratura.
-Oh mio dio ragazzi io ci mangio su quel tavolo- dice mio padre sconvolto
Pov Edward
-Mio Dio Bella ma ti rendi conto?- gli dico sconvolto Charlie dopo averci visto in quel modo è scappato in camera, per prepararsi per una cena di lavoro.
Bella per tutta risposta ride
-Ed sta calmo non ci a visto nudi- continua a ridere ma come fa lei era quella che si vergognava.
-Si ma se sarebbe arrivato due minuti più tardi…. Oddio- dico coprendomi il volto con una mano
Bella scoppia in una risata più fragorosa.
Dopo questo “siparietto” Bella cucina e io apparecchio.
-Sto prendendo un casino di medicinali tra integratori e acido folico.- dice Bella comparendo sulla soglia della porta dell’salone con un bicchiere in mano.
-Vorrà dire che questo piccolo nascerà sano e forte. Non lamentarti meglio prenderle per lui che per altri motivi.- dico baciandogli il pancione
Sento il bambino spostarsi. E’ incredibile quando lo tocco io si muove sempre… Lo fa con gli altri ogni tanto ma con me sempre. E’ incredibile.
-Sto diventando una botte sto lievitando come una torta- sbuffa Bella posando il bicchiere sul tavolo.
-Sei la mia botte.- le dico baciandola
-Ho preso 30 chili sono pesante gonfia ho un seno enorme e un sacco di smagliature e poi sono capricciosa piena di voglie strane. Come fai ad amarmi?- dice iniziando a piangere -Come faccio ad amarvi? Entrambi? Perché tu sei bellissima con o senza pancione, perché sei dolce capricciosa e insicura. E lui lo amo beh… non lo so ma vi amo moltissimo. Ok?- le dico cingendole la vita
-Ok… ma non riesci neanche ad abbracciarmi sono enorme.- -Smettila subito.- la rimprovero – Sei bellissima una meraviglia. Punto. Ora si mangia e niente obbiezioni.- dico sedendomi.
Pov Victoria.
-Non…. Ha…. Funzionato…- dico tra un gemito e l’altro.
-Riproveremo!- ruggisce Jacob scoppiando in me.
-Dio!- urlo esplodendo anch’io
-Intanto potresti farmi un altro favore…- dice Jacob stringendomi un seno
-Quale…- ansimo mettendo l’altra mano di Jacob al centro delle mie gambe.
-Una ragazza non c’è ti faresti due suoi clienti...- mi sussurra al orecchio
-Come sono?- dico stingendo le mie gambe attorno alla sua mano
-Di mezz’età sposati ma non è un problema vero? Sono molto dotati…- dice lui spingendo a fondo
-Ok…- ansimo
-Bene… ma con me non hai finito spalanca le cosce…-
Apro le cosce come a detto lui.
Con due dita mi apre le labbra intime e sprofonda la sua lingua in me.
Urlo dal piacere stringendo il lenzuolo.
Pov Bella
-Mh- dico mentre Ed mi imbocca.
Siamo sul divano del salotto di casa sua lui steso e io appoggiata al suo addome con le gambe stese in avanti.
Guardiamo un film con i pop-corn, e lui mi imbocca dolcemente.
La faccenda con mio padre si è risolta velocemente. Il giorno dopo abbiamo avuto solo io e Charlie un discorso imbarazzante sul fatto che non fossi più vergine e che fare sesso incinta di otto mesi era rischioso diciamo.
-Che romantico- dico alla fine del film
-Blah- mi prende in giro Ed
Gli do uno scappellotto sulla testa in risposta.
-Mh amore- dice lui baciandomi il pancione.
Solleva di scatto la testa e mi guarda.
-Tutto ok? - Gli chiedo
-Il nome? Hai già un nome?- mi chiede
-Mh che proponi?-
-Mh… William?-
-Nah non chiamerò mio figlio William troppo da puzza sotto il naso.-
-Enzo allora- dice lui ridendo
-Mh!- gli do un calcio
-Ahi- si lamenta Ed
Sento uno strano spostamento… il bambino!
-Anche a lui non piace.- dico sorridendo. – Edward Junior?- gli chiedo ancora
-Nah basto io….- dice lui con modo autoritario
-J sarebbe anche l’iniziale di Jacob…- rifletto triste
Sento un poderoso calcio.
Io e Ed ci guardiamo.
-EJ?- dice lui
Il bambino scalcia.
-EJ sia- dico mettendomi una mano sul ventre.
-Va bene…- dice Edward avvicinandosi – Il nome è andato… ora ci manca beh culla porta enfant e cose così.- dice dandomi un bacio umido
-Io prima farei l’amore con te e poi ci penserei…- dico baciandogli il collo
-Bella…-
-E dai- gli dico facendo la faccia da cucciola
-Potrebbe…- non lo faccio finire lo bacio intensamente. Qualche ora più tardi…
Passeggiamo per le strade di Port Angeles mano nella mano.
-Amore?- mi chiama Ed
-Mh?-
-Andiamo a finire di prendere le cose per EJ?- dice guardando alle mie spalle.
Mi giro e vedo un negozio per bambini.
-Va bene- Sorrido
Entriamo e ci viene incontro una ragazza dell’età di Edward su per giù. Bionda, occhi castani con indosso dei pantaloni a zampa d’elefante neri una camicia bianca maniche corte e un gilet marrone che le risalta la vita stretta la pancia piatta e il poderoso seno. Non è molto alta ma porta dei tacchi marroni scamosciati e sul seno a un cartellino con scritto Emanuela.
-Salve- ci saluta con un sorriso smagliante
-Salve- la salutiamo di rimando io e Ed ancora mano nella mano
Mi poggia una mano sul ventre facendoci gli auguri e poi aggiunge: -Siete qui per lui\lei immagino quindi seguitemi- sorride di nuovo
Sembra una ragazza dolce e carina in fondo.
-Sapete già il sesso?- ci chiede mentre ci incamminiamo in un corridoio con degli scaffali forniti di culle porta enfant girelli ecc…
-Si un maschio- dice Ed sorridendo
Sorrido anchio vedendolo
-Oh un bel maschietto, allora seguitemi.- dice riprendendo a camminare
-Allora io inizierei dalla culla, vi consiglio di non prendere la classica culla che serve solo per i primi mesi del bambino e poi dovreste fare un ulteriore spesa per il lettino. Abbiamo una serie di culle-lettini. Io vi consiglio questa lo presa anche per mia sorella. – sorride- Quindi ve la descrivo un po’ e voi mi dite. E’ realizzato in legno , superficie oliata. La sponda laterale integrata e pieghevole, per una trasformazione senza utensili. Allineamento perfetto tra il materasso del lettino agganciabile e il materasso del letto matrimoniale. Protezione dei fianchi all’estremità testa e piedi
e dotato 4 rotelle bloccabili. I rivestimenti sono compresi ora ve li mostro ci sono in azzurro, verde e rosa sono in cotone atossico. Ecco a voi- dice efficiente mostrandoci anche i rivestimenti ovvero paracolpi, cuscino, federa cuscino, piumino, federa piumino, asta e velo, materasso e dei decori.
-Non so volete vedere le altre?.-
-Mh no io direi che questa va bene vero Ed?- dico chiedendo conferma a il mio uomo
-Si certo.- risponde lui sorridendo a Emanuela
-In oltre per non far faticare i giovani papà è semplice da montare con un manuale di istruzioni efficiente.-
-Perfetto- risponde ancora Edward
-Ora immagino vorrete vedere i fasciatoi allora se volete un mio consiglio, questi due sono i migliori dice indicandoci un fasciatoio con i cassetti e uno con due ripiani e un cassetto.- -gentilissima- gli sorrido io
-Quindi tra i due non c’è un migliore?- chiede Edward
-Per me quello a cassetti e migliore anche perché nei cassetti magari calcando un po’ entra tutto- ride- ha 4 cassetti quindi più capienti e la vaschetta interna, quello a ripiani non è dotato, le ruote sono piroettanti a differenza del altro ed è premontato. Ovviamente costa qualcosa in più del altro ma non molto.-
-Va bene prendiamo questo.- dico io
-Perfetto- ci sorride
-Credo che per concludere ci manchi il porta enfant, venite.-
-Preferite uno fisso o smontabile con la parte di sopra, la culletta rimovibile?-
-Si in effetti quello smontabile sarebbe meglio- dice Edward Emanuela guarda me
-Come dice lui- dico ridendo
Per il porta enfant abbiamo perso un ora buona alla fine ne abbiamo preso uno all’Inglesina blu notte.
Andiamo alla cassa per dare un anticipo e l’indirizzo per la spedizione.
-Siete di Forks? Mia nonna è di lì io mi sono trasferita a Seattle e poi qui- ci dice Emanuela sorridente
-Oh e chi è sua nonna magari la conosco… non vengo a forks da quando avevo 4 anni a negli ultimi mesi ci sono stata ed è piccola quindi- le dico io gentilmente
-Vive vicino alla centrale mio nonno è un ex poliziotto.-
-Mio padre è lo sceriffo.- dico sorridendo
-Sicuramente ci incontreremo allora per la caserma. – sorride e poi torna professionale. – L’ordine verrà spedito lunedì dovrebbero arrivare massino in un mese. Grazie davvero è stato un piacere- Sorride sincera e ci porge la mano.
Pov Edward
In macchina…
-Carina quella ragazza vero?- mi dice Bella fissando davanti a se la strada
-Si- rispondo semplicemente concentrato anch’io sulla strada. -Sto diventando un pallone.- dice Bella dopo qualche minuto di silenzio sistemandosi sul sedile tenendosi il pancione.
Sorrido sghembo.
-Ei quel sorriso e un attentato al mio cuore, dopo oggi pomeriggio poi.- dice Bella maliziosa dandomi uno scappellotto
-Come posso farmi perdonare?- dico girandomi a guardarla
-Una cena?- dice lei semplicemente
-Aggiudicato!- dico girando l’auto di scatto
-Ei sono incinta- dice Bella un po’ spaventata
-Si vede- la prendo in giro io
-Ohu- dice offesa
Pov Bella
Saluto Edward e torno verso casa.
-Ciao papà- dico salutandolo
E’ sul divano a guardare il football
-Ciao tesoro e ciao a te nipotino- dice baciando me e il mio pancione
-Non ti sei stancata troppo vero?- continua apprensivo
-No tranquillo, ero con Ed abbiamo preso un po’ di cose per il bambino non tutto però il resto penso di prenderlo appena cresce.- dico sedendomi accanto a lui
-Perfetto- dice sorridendo e accarezzandomi il pancione- sta sera siamo solo io e te quindi ho ordinato pizza mangeremo qui così ti rilassi va bene?-
-Certo papà, ti voglio bene- gli do un bacio sulla guancia e vado di sopra a prepararmi e rilassarmi per la serata.
Indosso un pigiama grigio, un cardigan, di lana pesante marrone, calzini beige di lana pesanti e stivaletti di lana.
Sono pronta e al caldo per scendere giù.
Trovo tre cartoni di pizza.
Strano abbiamo ospiti?
-Papà?- lo chiamo
-Tesoro sono in cucina a prendere bicchieri e da bere accomodati.-
Faccio come a detto lui e lo aspetto.
-Dimmi- dice comparendo con un vassoio con bicchieri tovaglioli e la rondella della pizza.
-Perché tre cartoni?- chiedo curiosa
-Beh- inizia imbarazzato – Ho pensato che tu eri incinta e beh devi mangiare per due.-
Lo guardo schioccata e scoppio a ridere.
-Mh beh- grugnisce lui
-Ahahhaahha papà ma dai.-
Beh in effetti la tripla pizza è stata ben accetta o mangiato la mia quella in più e metà di quella di mio padre.
Mi guarda in modo strano
-E va bene- gli sorrido
Gli do la buona notte e vado verso le scale
-Bells- mi chiama
-Dimmi-
-Domani vai a scuola?-
-Pensavo di si è da una settimana che non vado ed esco prima di pranzo non sto molto.-
-Se proprio devi andare- mi dice apprensivo
Torno indietro e gli do un bacio per rassicurarlo.
Quando ormai sono a letto con lo zaino pronto invio un sms a Edward.
“che fai?”
“guardo le stelle e penso”
“a cosa?”
“ le stelle sono infinite e anche le galassie e solo una cosa è più infinita di esse…”
“cosa??” la curiosità mi assale
“il mio amore per te.”
Ho praticamente gli occhi a cuoricino e piango.
“Awww” rispondo
“Apri la finestra”
La apro entra nella mia camera con un balzo e chiudendo la finestra mi prende dai fianchi e ficca la sua lingua nella mia bocca con prepotenza.
Mugolo di piacere.
-Dio quanto ti amo!- dico ansante
-Anchio- dice Edward sospirando e riprendendo a baciarmi spalmandomi sul letto.
Pov Charlie
Ho comprato i cornetti e le ciambelle riempio un bicchiere di latte e prendo gli integratori di Bella.
Metto tutto su un vassoio e salgo in camera di Bella.
La porta e socchiusa, la apro con il piede poggio il vassoio e vado verso il letto di Bella.
Qui qualcosa non quadra c’è Edward con lei… aspetta no no non sono nudi vero??
Sollevo le coperte notando che Bella e vestita e anche Edward anche se ha il petto nudo.
Bella mugola e capendo che si sta svegliando li ricopro…
Faccio su e giù fin quando con un colpo di coraggio li sveglio.
-Charlie!- dice Edward saltando dal letto
Mentre Bella ride come una pazza
-Vi… vi lascio a prepararvi lì c’è la colazione…- dico uscendo
Pov Bella
-Mamma mia tutte le peggiori figure che potevo fare con Charlie le ho fatte tutte- dice Edward sbuffando
-Dai- dico tirandolo sopra di me.
Le mie labbra fredde si poggiano sul suo petto caldo sopra il cuore.
I brividi lo assalgono
-Fai la doccia con me- sussurro
-C’è Charlie di sotto-
-Non importa…-
-Bella…-
-Ed..-
Ribalto le posizioni e lo provoco un po’.
Fin quando non siamo nudi sotto la doccia la porta chiusa a chiave.
-Sei debole- dico ridendo tra un bacio e l’altro.
-Molto- dice Edward prendendomi dalle natiche e appoggiandomi al muro.
Scendiamo giù vestiti e sistemanti.
Saluto Ed e Charlie dicendogli che vado a scuola.
-Cosa?- dice Edward
-Vado a scuola. Niente obbiezioni sto bene sono rimasta a casa per molto e per 4 ore di cultura non morirò.
Lo bacio intensamente ma non passionale e scappo via. Così tra lo stupore di averlo baciato davanti a Charlie non avrà il tempo di obbiettare.
Mi è passata a prendere Angela.
Salgo in macchina e partiamo.
Mi dispiace solamente di aver lasciato Ed in imbarazzo.



-Angolo autrice-
*coff coff*
ormai credo sappiate che a me serve moltooo tempo xD
Comunque allora volete sapere com'è finita tra Ed e Charlie?
Buon natale sperò prima di capodanno di scrivere se no buon anno
sta sera o domani metterò una sorpresa per voi per augurarvi buon natale e buon anno.
baci:*

culla
fasciatoio
porta enfant
look Bella 1
Look Bella 2

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Capitolo 15
*** capitolo 15 ***


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Capitolo 15


Pov Edward
Sono immobile. Adesso credo davvero che Charlie prenderà il fucile.
-Ragazzo…- inizia lui minaccioso
-Charl… Charlie- deglutisco
-Dai, vieni… accomodati, parliamo un po’-
Accidenti! Sul tavolo del salone c’è il fucile da caccia.
Charlie si siede. È così vicino al fucile…
Mi siedo dall’altra parte, il più lontano possibile.
-Avvicinati dai su- dice dando una pacca alla sedia che c’è accanto a lui.
Mi siedo cauto.
In un momento prende il fucile e me lo punta lì, nei miei gioiellini.
Faccio un balzo indietro.
-Non costringermi a sparare.- mi dice minaccioso
-No… no…- balbetto.
-Se ferisci mia figlia io non avrò pietà né di te, né del tuo manico di scopa.-
Mio Dio non l’ha chiamato... davvero….
-Io amo Bella e il bimbo signore. Intensamente.- il mio tono si fa cupo
-Quindi tu non la vuoi solo per lui?- dice pressando il suo fucile sul mio inguine
-No!- mi affretto a dire.
-Se io te lo mettessi KO ci staresti ancora insieme?-
-Certo….- sto per piangere o ridere… non ne ho idea.
-Perfetto- dice sedendosi tranquillo.
-Eh?- chiedo stupito
-Vuoi qualcosa?- chiede cordiale
-No…. Io … vado…-
Quando sto per uscire Charlie mi chiama.
Mi giro impaurito.
Mi punta il fucile di nuovo li e preme il grilletto.
Chiudo gli occhi pronto a un dolore lancinante.
Li apro piano.
-Mi sono finiti i proiettili Edward, è scarico.-
Corro via.
Pov Bella
Quando torno da scuola mio padre e allegro, troppo stranamente.
Con mia grande sorpresa prima di pranzo ci raggiunge Billy che si ferma con noi.
Credo di essere stata sulle sue gambe mentre parlava e accarezzava il mio pancione una mezzoretta buona.
Dopo pranzo e dopo che Billy e papà hanno fatto le solite cose da “uomini” accompagno Billy alla riserva e vado da Ed.
Mi apre Carlisle che mi dice che Ed e di sopra in camera sua. Appena entro lo trovo steso sul letto.
È bellissimo indossa una camicia bianca aperta sul collo e dei jeans. Hai i capelli scarmigliati sul cuscino. Un accenno di barbetta rossiccia.
-Ciao cuore- dico entrando sorridendo
-Ehi- dice dolce.
Bacia il pancione e poi me dolcemente sulle labbra.
-A che pensavi?- disco stendendomi accanto a lui
-Mh oggi tuo padre mi ha puntato il fucile sui gioiellini di famiglia-
-Cosa?- sono esterrefatta e divertita
-Alla fine mi ha pure sparato…- dico senza guardarla
-Eh?- poggio una mano sul cavallo dei suoi pantaloni
-Aveva finito i proiettili.- ride e rido con lui.
-Adesso signorina Swan, la sua mano non mi è sfuggita.-
-Oh davvero dott. Cullen? Ne sono felice- sorrido
-Stasera. C’è. Una. Cena.- mi dice Ed tra un bacio e l’altro
-Mh?-
-Beh si mia madre vuole che tu e Charlie veniate e poi ci sarà…. Victoria Alice Emmet e gli altri.- dice velocemente
-Victoria…- ripeto
-Sta tranquilla-
-Devo andare- dico alzandomi di scatto
-Dove?- chiedo deluso
-Devo essere più bella di quella.- lo bacio a stampo e vado via
Sono in crisi non so che mettermi, non ho idea da dove iniziare.
-Hei- dice Angela sulla porta della mia camera
-Devi aiutarmi.- quasi la imploro
-Ho due regali per te, beh ero in una profumeria e ti ho preso questo. – mi porge un sacchetto – E ho incontrato Edward che mi ha dato questo.- mi porge una scatola incartata con un biglietto attaccato sopra.
Apro il regalo di Angela. Sono dei trucchi tutti della stessa marca ovvero “NARS” e sulle tonalità del rosa tranne qualche basic.
-Così ti sentirai più bella.- mi dice e sorride
L’abbraccio per quanto la pancia me lo permetta e apro quello di Ed.
Un profumo sorrido appena leggo il nome “Falling in love”.
Leggo il biglietto:
Non sono mai stato così felice di comprare qualcosa di così…. Significativo e ti amo sempre.
Sorrido.
30 minuti più tardi…
-Dai mi piace…- dico mostrando a Angela un abito blu ricoperto di pizzo sul seno e con del tulle blu che parte da sotto il seno.
-Secondo me dovresti essere più semplice è una cena tra di voi dopo tutto.-
Prendo un vestito bianco trasparente sotto c’è una canotta nera lunga fino a metà coscia.
-Ti invecchia un po’.- dice Angela sconsolata
-Questo?- dice d’un tratto illuminandosi.
È un abito largo semplice color pesca con dei fiori tendenti al rosso. È un regalo di mio padre.
-Potresti truccarti con i trucchi che ti ho portato. Ti serve solo una giacca pesante.-
Prendo un cardigan grigio lungo e un paio di calze di lana sempre grigie fino a metà coscia.
-Perfetto e come scarpe gli stivaletti pesanti grigi fino al polpaccio?- mi chiede Angela
Annuisco.
-Fila sotto la doccia.- mi ordina.
Indosso quello che abbiamo accordato e asciugo i capelli con cura.
Mi trucco con i trucchi che mi ha regalato Angi.
Metto il correttore fondotinta e ombretto pesca. Procedo con mascara e matita neri. Fard leggero sulle guance. Ridefinisco il contorno delle labbra con una matita pesca, un rossetto rosa e un gloss.
Mi spruzzo il profumo che mi ha regalato Ed.
Guardo Angela.
-Sei perfetta-
Sorrido timida.
Appena arriviamo a villa Cullen Ed saluta mio padre, Billy e Sue hanno invitato anche loro. E viene verso di me.
-Victoria è più bella?- chiedo titubante
-Si è una bella donna. Ma tu sei più bella sempre, e amo te.- sorrido
E mano nella mano entriamo.
-Ciao- saluto Esme
-Ciao cara, come va?- dice lei cordiale accarezzandomi il ventre
-Stiamo bene, credo proprio che inizi a stare stretto qui dentro- dico sorridendo
-Ciao Bella- mi saluta Carlise cingendo con un braccio le spalle di Esme.
-Da dottore ti chiedo come è mio figlio versione Dott. Cullen- dice ridendo
-Sono di parte non credo sia così con le altre pazienti, me lo auguro- dico ridendo
-Eh anche noi- dice Carlise riferendosi anche a Esme ridendo Saluto Billy Sam e Emily che hanno accompagnato Billy e mio padre.
-Serve aiuto?- chiedo
-Nono tu ti siedi con il tuo pancione.
Mi siedo sul divano parlando con Billy Sam e mio padre. Ed è scomparso…
A un certo punto vedo quella putt… Victoria.
Indossava un abito scollatissimo e cortissimo. Il suo viso era una maschera di trucco e indossa dei tacchi altissimi.
-Scusate ero salita su a cambiarmi sentivo troppo caldo.- Si siede di fronte a me si sventola con le mani e poi mi rivolge uno sguardo malizioso.
-Bella ciao, vedo che ingrassi- dice sprezzante
-Sempre meglio ingrassare per questo motivo che per il peso delle protesi in lattice.-
Mi guarda sconvolta.
Un punto per me.
-Tieni- Edward riappare con un bicchiere che mi porge.
Lo guardo interrogativo.
-I tuoi integratori- dice sedendosi accanto a me.
Accavalla le gambe e mi cinge il pancione con il braccio e la mano sinistra.
Victoria si alza e si siede accanto a Ed. Tirando il vestito. Praticamente si vedono le mutande se c’è le ha.
-Ciao Eddy.- fa per baciarle il collo ma Ed si scosta.
-Vado un attimo di la.- Dice Victoria alzandosi. Per alzarsi si afferra dal ginocchio di Ed.
Va via sculettando, per quanto e corto il vestito si vedono l’attaccatura delle natiche.
Ed sospira.
-Prima non era così…- inizia lui
-Puttana?- finisco io
-Come ti senti?- mi chiede Ed per cambiare discorso
-Gonfia.- sbuffo
-È normale, sei quasi al culmine della gravidanza.- dice lui da dottorino. –Altri problemi?- continua
-No non credo.- rispondo
-Mia madre mi ha chiesto se avevi qualche voglia in particolare?-
-Gelato alla menta, amarena e pistacchio.-
-Andrò a dire cosa vuoi per dessert, signorina.- dice baciandomi una mano e alzandosi
-Com’è essere mamma?- chiede Emily che si siede accanto a Billy
-Bello sentirlo muovere comprare le cose è bellissimo. E poi me lo immagino quando lo terrò in braccio- dico con gli occhi dolci
-Ti brillano gli occhi- mi dice Billy e io sorrido.
-E tu Charlie essere nonno?-
-Secondo me sarà un attacca brighe e essendo un maschio non potrò minacciare il suo ragazzo.- dice mio padre guardando Edward che è rientrato nel salone.
Ci accomodiamo per mangiare.
Ed è accanto a me e di fronte a lui c’è Victoria. Uffa.
Mentre ceniamo capita che io e Ed ci scambiamo le forchette o i bicchieri per assaggiare.
Esme tra un po’ si scioglie ne sono certa.
A un certo punto sento un piede che sale su per la mia coscia.
Ho una gamba incastrata tra quelle di Ed. Non è Edward e… Guardo Victoria che guarda di sottecchi Ed.
-Rossa svampita hai sbagliato gamba.- dico guardandola truce
Si alza e va via.
Un altro punto per me.
Io e Ed dopo cena facciamo un giro.
Siamo mano nella mano e camminiamo verso il bosco che c’è dietro casa Cullen.
-So che non dovresti stancarti e che io sono il primo a dirtelo, ma mercoledì ho una cena di lavoro ci sarà pure Tanya, è capitato che ci andassi con lei ma non mi va di starti molto lontano e vorrei davvero che tu venissi. Sei la mia fidanzata. E poi ti ho anche chiesto di sposarmi quindi…- dice un tratto
-Aspetta aspetta quando me l’avresti chiesto?-
-Tempo fa per rassicurarti ero serio comunque ti farò una proposta migliore, romantica ma il punto non è questo. Vieni con me alla cena?- dice cingendomi i fianchi – Anzi venite.-
-Io direi di sì… chiedilo a EJ-
Ed si inginocchia.
-So che è noioso e sei piccolo ancora ma vieni con me e mamma a una cena di lavoro di papà?- dice baciando mi il ventre – Il tuo papà ha tanto bisogno di mamma e di te.-
Piansi.
Ed mi strinse a se.
-Sei il suo papà- dico asciugandomi le guance
-Già- una lacrima scappa anche a lui
Il giorno dopo
Ed mi ha inviato un messaggio pomeriggio facciamo shopping per la cena di lavoro.
Dopo pranzo mi faccio una doccia e mi infilo un leggins nero una t-shirt bianca e una giacca grigia enorme.
Metto le kids rosse e una sciarpa di Ed marrone. Infilo nei capelli un cerchietto e sono pronta.
-Papà io esco.- gli urlo dal portone.
La Volvo di Ed è nel vialetto ma lui non c’è.
Mi guardo intorno. Spunta con un mazzo di rose e con il suo sorriso sghembo.
-Sei cretino- dico sorridendo
-Ti amo- mi risponde lui
E ci baciamo.
Arriviamo a Seattle.
Entriamo in un negozio per il vestito. Mi innamoro subito di un vestito rosa sopra il ginocchio semplice e largo. In dotazione c’è anche una spessa collana dorata.
Lo prendo insieme a una giacca nera e una borsa sempre nera con la scritta pink in bianco.
Accanto c’è un negozio di Dior e entriamo. Prendo dei trucchi un profumo e uno smalto trasparente.
Camminiamo mano nella mano sembriamo una coppia. Lui tiene le buste con la mano destra e la sinistra e intrecciata alla mia. Molte vecchiette e signore ci sorridono. Una mi ha fermato per farmi i complimenti per avere un ragazzo bello come Edward e mi ha chiesto del bambino.
-Devo comprarmi uno smoking, mi dai una mano?-
-Non ne hai?-
-In realtà non molti e purtroppo l’ultimo starebbe a EJ… quasi.- Rido –okkey-
-Ei il mio primo lavaggio non ridere.- mi punzecchia
Mentre Edward e in un camerino io mi giro il negozio è diviso in due da una parte il reparto donna e dal altro quello uomo. Mi innamoro di un paio di tacchi a stivaletto neri semplici.
Posso comprarli, tanto non ho speso un soldo di quelli che ho portato: ha pagato tutto Ed.
Li compro decisa a metterli mercoledì.
-Come sto?- mi chiede Ed quando lo raggiungo a uno smoking grigio gessato medio.
-Sei una favola.- dico stupita
-Bene- dice lui ridendo
Compriamo anche una cravatta.
E facciamo un giro per Seattle.

Stiro i capelli e tiro indietro le ciocche davanti fermandole con un ferretto.
Mi trucco naturalmente con fondotinta fard rosa sulle guance e rossetto rosa pastello sulle labbra. Un filo di mascara e il profumo. Controllo le unghie leggermente lunghe con smalto trasparente. Arriccio le calze sopra il ginocchio e metto i tacchi.
Indosso il giubbotto e metto sotto braccio la borsa. Fuori ad aspettarmi c’è Edward appoggiato sulla Volvo.
Appena arrivo davanti a lui faccio un giro su me stessa.
-Wow… hai persino i tacchi! Ma non è troppo?- mi chiede lui meravigliato
-Sta tranquillo, non mi andava di farti sfigurare amore mio.- dico baciandolo a fior di labbra e entrando in macchina.
Entra anche lui dal lato guidatore con un sorriso ebete.
Si ferma nel parcheggio.
-Sono nervosa.- esclamo d’un tratto
-Mh?- dice Ed girandosi verso di me
-Si cioè ho paura di non piacergli e poi…-
-Devi piacere a me, se non piaci a gli altri sono contento.- dice sorridendo
-Allora perché mi hai fatto venire?- chiedo divertita
-Nel mio lavoro non ho mai coinvolto donne… beh sì Tanya partecipa perché è un infermiera, ma con te è tutto diverso. Ho come il bisogno di averti vederti stringerti. Per quanto ami il mio lavoro a volte e noioso perché i più anziani parlano della famiglia e io… non mi è mai interessato amo i bambini però quando stavo con Tanya non ne volevo. Adesso è come se voglio far sapere a gli altri che sono fidanzato e innamorato.- -Tu sai vero che questo mi innervosisce di più?-
Ridiamo entrambi.
.-Scappiamo!- dice d’un tratto
-Eh?-
-Si andiamo a sposarci e scappiamo.- dice cingendomi la vita
-Hai bevuto?-
-Oh no è la vostra vicinanza.-
Quel plurale ha un effetto calmante
-Andiamo dai- dico uscendo
Edward mi presenta a tutti.
Al momento di prendere i posti io mi siedo al estremità del tavolo a capotavola un collega di Ed, accanto a me Ed e di fronte per sfortuna Tanya.
C’è anche Emmet l’amico di Edward che ho baciato che imbarazzo.
Mentre aspettiamo il dessert Ed mi cinge le spalle con un braccio, con l’altra il pancione e mi prende la mano.
Riceviamo complimenti perché sembriamo una bella coppia e io ricevo congratulazioni per la gravidanza.
Tanya a parte qualche piccolo punzecchiamento e tranquilla, strano.
-Jess dobbiamo andare in palestra dopo questa cena diventerò come una donna incinta enorme.- sbotta Tanya lanciando frecciatine.
-Che poi non capisco che senso ha rimanere incinte mah… è inutile non c’è nessun beneficio a parte che il corpo si sforma e poi c’è quel coso puzzoso e piagnucolone. Si usano i preservativi se si deve fare i conigli-
-Come scusa? Un bambino è un dono meraviglioso e se quello schifoso mi ha violentato non è colpa mia. Tu sapresti consigliarmeli bene i preservativi, eh?- gli svuoto un bicchiere di qualcosa in faccia e vado via.-
-Bella?- mi corre dietro Ed
-Certo che le tue ex sono terribili.-
-Ehi- mi abbraccia
-Certo, si sono lasciare scappare uno come te.- dico contro il suo petto
-A te non ti lascio nemmeno se mi preghi.- mi prende il mento tra le dita e mi alza il viso – Anzi non vi lascio.-
Lo bacio.
-Che poi è stato meraviglioso al tavolo tutti ti hanno dato ragione e qualche tavolo più in la applaudivano.-
Per le risate mi appoggio alla Volvo.
A un certo punto sento umido tra le gambe e Edward mi guarda stupito.
Oddio, mi si sono rotte le acque!
-Respira profondamente- mi dice Ed mentre corre nel traffico di Seattle anche lui respirando
-Ed… lo… sai… che … non dovresti… ah… agitarti e che sei il MIO GINECOLOGO.-
Due ore più tardi sono in sala travaglio sterilizzata e pronta.
Urlo e respiro. Dio è doloroso non resisto sono due ore che sto così.
Ne passano altre due.
Sono tutti fuori Ed e con me.
Insieme al ostetrica e Rose, la pediatra.
-Non ce la faccio.-
-Su- mi dice Rose
-Ma statti zitta!- secondo me anche lei ha avuto una storia con Ed, forse anche la signora che ho conosciuto tempo fa. Lui sta con tutte.
-Sei un don Giovanni.-
-Ah?- dice Ed
-E non guardarmi la vagina.-
-Ci lasciate soli?- dice imbarazzato
-Ah….- gemo
-Sei a tre forse 4 di dilatazione devi arrivare al minimo a sei, devo stimolarti o incidere.-
-Tu non incidi niente e come mi dovresti stimolare con il tuo…. Ah…-
-Bella ascolta sta calma. È inutile che te lo dico, parlo per esperienza ma sto con te adesso e in passato non ho avutolo molte donne.-
-Quante?-
-Come va dottore?- chiede l’ostetrica accompagnata da Rose
-Bene su Bella, andiamo.-
-DIMMI quante?-
-Cosa?- chiede Rose.
-Prima di te, tre e due storie così.-
-Cinque non sono tante.-
-Bella calmati!- dice esasperato
-Si sta dilatando ancora.-
-Bene.-
-Non fissatemi la vagina!-
Un’ora dopo
-Spingi su ancora.-
-Allora amore mio ascoltami. Al tre spingi più che puoi, respira.-
-Ahhhhh-
Sento il pianto di un bebè e sorrido.



-Angolo autrice-
Beh posso diversi che sono in ritardo sempre anche a scuola quindi non preoccupatevi xD
Allora diciamo che se dovessimo dividere la storia in parti la prima parte è questa la seconda sarà tranquilla e la terza no ecco xD
Vi anticipo che come "cambiamento di parte" nei prossimi capitoli ci sarà una nuova copertina:)
Ora vi lascio scrivetemi sempre eh siete splendidi\e<3
Bella a cena dai Cullen
Bella alla cena di lavoro di Ed
Victoria alla cena dei Cullen
Bella fa shopping con Ed

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Capitolo 16
*** capitolo 16 ***


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capitolo 16


Pov Edward
Tenere in braccio quel esserino è così… emozionante. Mi scendono delle lacrime.
Lo avvolgo in un lenzuolo e lo porgo a Bella.
-Oh mio Dio…- sussurra con gli occhi lucidi stringendolo al petto.
EJ si contorce e cerca un appiglio con la bocca.
-Attaccalo al seno- Dice Rose.
Bella mi guarda e poi fa quello che le ha detto la pediatra.
-Ora direi che sia meglio che tu ti sistemi e che sistemiamo anche EJ. Dallo a me- dice Rose avvicinandosi.
Bella di riflesso lo stringe.
-Non te lo porto via al massimo trenta minuti ed è di nuovo da te.-
-L’ho partorito due minuti fa e già me lo togliete?- dice sull’orlo delle lacrime Bella.
-No non te lo portiamo via lo laviamo e visitiamo e anche tu hai bisogno di pulirti e dei punti.-
-Ok ma sbrigati. È mio- dice Bella dando EJ a Rose.

Pov Bella
Con l’aiuto di Ed mi lavo e mi vista per poi mettermi i punti.
Indosso un pigiama fiorato composto da pantalone e camicetta con i bottoni sul davanti ed un reggiseno con le coppe assorbenti e sganciabili per l’allattamento, come la camicetta. Sono in camera che aspetto il mio bambino.
Bussano alla porta.
-Avanti-
È Edward con il borsone.
Mette una sedia a lato del letto e vi appoggia il borsone.
Mentre dall’altra parte dove c’è il comodino con il telefono della stanza. Appoggia una bottiglia acqua con dei bicchieri.
-Come ti senti?- mi chiede dolce.
-Stanca, ma felice.-
-Perfetto. La visita sia tua che di EJ è andata bene, lui sta arrivando. Mamme e bambini come segno di riconoscimento hanno un bracciale oltre all’etichetta sulla culla. Questo è il tuo.-
Mi mette il bracciale con il mio nome e quello del bambino.
Si siede sul letto e mi da un bacio.
-Auguri mamma-
Sorrido e lo abbraccio.
-È permesso?- Rosalie la pediatra entra spingendo la culla con EJ.
Mette la culla accanto a letto e la blocca.
-Questi sono da parte dell’ospedale- dice dandomi un mazzo di rose rosse avvolte nel tulle a
zzurro.
-E queste da parte mia per EJ- Dice Edward con un mazzo di rose bianche.
Rose esce e Ed mi porge EJ.
È uguale a Jacob. Ha gli occhi neri e tantissimi capelli neri lunghi.
-Ciao- dico dolce.
Mi guarda e mi appoggia la manina sul petto.
Ed sorride. Gli da una carezza sulla testa e mette un dito nella sua manina che prontamente stringe.
Ci guardiamo e sorridiamo dandoci un bacio a fior di labbra.
-Disturbiamo?- Sulla porta ci sono Esme, Carlisle, Charlie e Billy.
-No, no prego entrate.-
-Ciao- dice dolce Esme guardando EJ.
-Questa è per voi.- dice porgendomi una coperta in lana azzurra con le iniziali di EJ blu scuro.
-Grazie, guarda EJ la nonna ti ha fatto una copertina per riscaldarti.-
-Nonna?- chiede Esme con gli occhi lucidi.
-Si, lo vuoi tenere?-
-Certo! Grazie-
Esme lo prende tra le braccia e Carlise dietro di lei lo accarezza lungo la schiena.
Charlie lo guarda assorto.
-Papà Billy allora com’è?-
-E così piccolo e delicato- dice Charlie fissandolo
-Lo vuoi tenere?-
-Ma se lo rompo?- mi chiede a occhi lucidi.
-Nah, vieni qua ti faccio vedere.-
Esme me lo rimette tra le braccia e io faccio vedere a Charlie come tenerlo.
Lo prende cauto. E vedo che gli tremano i baffi e gli scende una lacrima.
-Su vecchio bisbetico ora voglio tenere anch’io mio nipote.- dice Billy spingendosi in avanti sulla sedia a rotelle.
Qualche ora dopo
Tengo in braccio EJ che dorme.
Oddio è così piccolo… mi sento il cuore pieno di gioia la prima volta che lo preso tra le mie braccia è stata una cosa indescrivibile.
Non avrei mai potuto ucciderlo, sapevo che ce l’avrei fatta e ormai non sono sola.
Avvicino la testolina piena di capelli alle mie labbra e gli lascio un bacio.
Apre gli occhietti e increspa le labbra.
-Amore mio- gli dico cullandolo.
Fa una bolla con la bocca.
-Sai che la mamma ti ama tanto tanto e da adesso in poi saremo noi due contro il mondo.-
Gli passo l’indice sulla manina e lui prontamente lo stringe.
Sorrido.
-Abbiamo freddo eh?- noto che è un po’ freddo e lo avvolgo nella coperta che ha fatto Esme.
-Permesso- dice Ed entrando.
-Vieni- dico piano EJ si è addormentato tra le mie braccia.
-Ma ciao amore- dice Ed prendendolo in braccio e mettendolo nella culla.
Mi bacia la fronte.
-Come ti senti?- mi chiede.
-Bene sono felice- dico sorridendo.
-Perfetto- dice anche lui sorridendo sghembo.
-Per i punti quelli interni si riassorbono da soli gli esterni sono quattro e cadono da soli dopo un po’, il fastidio e normale.-
-Capito… invece EJ come sta?-
-Mi ha detto Rosalie tutto nella norma.-
-Non lo trovi bellissimo… non credevo averlo tra le braccia fosse così bello è indescrivibile.- dico guardando EJ a occhi lucidi.
-Piccola- dice Ed sedendosi dietro di me e avvolgendomi la vita con le braccia.
-Quando usciamo?-
-Due o tre giorni- dice Ed baciandomi il collo.
-Ora potrei fare concorrenza a Victoria o Tanya dico guardandomi il seno.
-Mh- dice Ed stringendomi i fianchi e baciandomi.
Le nostre lingue si incrociano e si fondono insieme.
-Ti amo- gli dico.
-Vi amo- risponde allungandosi per sfiorare una manina di EJ nella culla attaccata al letto.
Sono passati tre giorni ed ormai e ora di tornare a casa…
Ho EJ tra le braccia che dorme beato. È un amore è anche molto tranquillo per fortuna.
-Amore…- Ed mi chiama entrando.
-Ho preso un borsone per mettere la roba.- mi dice sventolando il borsone.
-Perfetto, tieni cambia il pupo.- dico porgendogli EJ.
Lui sorridendente lo appoggia al bagnetto e inizia a cambiarlo. Io apro il borsone e inizio a infilare dentro i miei vestiti le tovagliette e le tutine di EJ.
Lascio fuori per cambiarmi un jeans nero una maglietta grigia una giacca e le converse basse grigie.
Mi faccio una rapida doccia e mi vesto. Lascio i capelli sciolti e mi metto un filo di mascara.
Prendo per mano Edward e andiamo alla receptionist. Ed nell’altra mano ha la culla co EJ.
Firmo i documenti e ancora mano nella mano io Ed e EJ ci dirigiamo al uscita.
A casa Swan ci aspetta una festicciola a sorpresa.
Ci sono i Quiliutte Bill mio padre e Sue Angela e Ben. Ormai è sera e Ed dorme qui.
Così metto EJ a letto e vado a coricarmi. Indosso la maglietta di Ed, come al solito. Lui rientra dal bagno in boxer.
Batto con una mano sul letto a canto a me facendogli segno di sdraiarsi.
Si sdraia e mi cinge con un braccio.
-Il letto a una piazza e mezza non è male ma io direi di prenderne uno a due ormai siamo tre.- dice lui guardando il soffitto.
-Già tu sei equipaggiato, non hai problemi- dico baciandogli il mento, ruvido di barba.
-Hai ragione mi piace dormire comodo ma anche averti tra le braccia non è male- dice baciandomi una spalla.
-E se invece andassimo a vivere insieme?- chiede lui d’un tratto.
Pensavo si fosse addormentato e invece…
-Mh non so me lo chiedi ora sono mezza addormentata e poi su due piedi io lo farei ma mio padre, la scuola, EJ anche…- -Hai ragione… dormiamo.- mi bacia fronte, ha un tono un po’ deluso.

__

-Ti ha chiesto di andare a vivere con lui?- mi chiede Angela con una faccia stupita.
Siamo sul mio letto lei a gambe incrociate e io distesa, è venuta a trovare me e mio figllio. È bellissimo dirlo, mio figlio, mio figlio!
-Si…- rispondo piano.
-E tu?-
-Gli ho detto di aspettare un po’ anche se lo amo molto, dopo tutto mi ha anche chiesto di sposarlo e non ci siamo sposati ancora.-
-Lui ha fatto cosa?- Angela è sempre più sconvolta.
-Diciamo me l’ha chiesto per rassicurarmi la proposta ufficiale e romantica deve ancora arrivare.-
-Capito…-
-Pensavo però di fargli una sorpresa e mi serve il tuo aiuto voglio tirarmi a lucido e fare una cenetta romantica.-
-Va bene allora fila in doccia io prendo ceretta e pinzette, mi divertirò-
Sembra merafica.
-Mi fai paura- dico facendo la faccia impaurita.
-Su su, dai da mangiare a mio nipote lo lavo e lo addormento io ci so fare con i bambini ho fatto la baby sitter per 3 anni mai una lamentela.-
Le salto addosso stritolandola in un abbraccio alla parola nipote.
Allatto EJ e lo lascio nelle mani di Angela.

__

Mi metto al lavoro e inizio a preparare la salsa per la pasta e qualche antipasto.
-Ho preso del vino bianco frizzante. E ovviamente ho fatto un giretto con EJ.- mi dice Angela.
-Grazie puoi metterlo in frigo.-
-Mentre qui cuoce andiamo a fare la ceretta?- chiede allegra
-Andiamo- dico poco convinta.
-Mi auguro che tu con mio figlio sia più delicata.- dico sofferente mentre Angela applica sulla mia pelle un'altra striscia di ceretta.
-Fin quando non avrà bisogno di ceretta sarò delicata.-
-Ma dai un uomo che si toglie i peli?- dico alzando un sopracciglio
-Se è troppo un po’ si tolgono no il troppo storpia.-
-Salve ragazze che fate?- dice mio padre rientrando dalla centrale
-Soffro- dico gemendo
-Dai su Bella, Capo Swan parlavamo dei peli che voi uomini avete. Dovreste toglierli, no?-
-Non ci tengo grazie Angela- dice mio padre leggermente atterrito
-Senti papà anche per evitare che Angela ti faccia la ceretta, anche perché non è molto delicata…- Angela tira più forte- Ahi!- Mi fa la linguaccia.
-Sta sera guardi la partita da Billy?-
-Come volete voi… vado a coccolarmi mio nipote vi lascio alle torture.-
Appena mio padre lascia la stanza io e Angela scoppiamo a ridere.
-Se diventi più delicata hai un futuro da estetista.- dico ad Angela che è china a mettermi lo smalto.
-Sarà il mio piano B se non mi prendono al College, tu ti iscriverai?-
-Vedremo, mi piacerebbe fare psicologia o l’insegnate negli asili o come mi vedi come avvocato?-
-Avvocato Swan suona bene ma anche Signorina Swan.-
-Però mi sa per poco….-
-Appena arriva la vera proposta dimmelo.- mi minaccia
Angela con il pennellino dello smalto.
-Promesso- dico mettendomi una mano sul cuore.
Mi aiuta a infilare un vestito leggero blu a fiori con una balza sulla scollatura.
-Non metto nulla sotto?- chiedo guardandomi allo specchio -Hai delle gambe strepitose morbide e lisce vuoi privare Ed di accarezzarle? Non può fare altro per ora, quindi.-
Metto delle ballerine nere lucide e una giacca blu.
Mi trucca Angela con ombretto blu, matita e mascara neri, e un lipgloss rosso.
-Allora ti piace?-
- Molto- dico sorridendole.
-Passiamo ai capelli.-
Li stira mettendoli su un lato e facendo dei boccoli.
-Pensavo passavate la serata insieme ma qualcosa mi dice che verrà Edward?- dice mio padre comparendo sulla porta.
-Esatto papà. Hai un buon intuito, divertiti- gli do un bacio
-Eh certo sono un poliziotto.-

Pov Edward
Torno a casa dopo un estenuante mattinata e pomeriggio in clinica. I miei sono a una cena di beneficenza quindi ho casa libera ed in pace. Arrivo a villa Cullen molto intontito tanto che ho pensato di prendere qualche albero nel bosco.
Mi butto letteralmente sul letto e inizio a contorcermi per prendere il cellulare nella tasca posteriore del jeans.
Compongo a memoria il numero di Bella che risponde facendomi preoccupare dopo alcuni squilli.
-Amore-
Appena sento la sua voce mi calmo e mi sciolgo.
-tutto bene?- chiedo sorridendo.
-si... Tu il lavoro?- la sento un pó strana.
-tutto okay un pó di stanchezza solamente EJ?-
- un angelo, è un tesoro davvero.... Senti Edward...-
- Bella dimmi, è da quando hai risposto che ti sento strana, non farmi preoccupare-
- no no è che Charlie non c'è e pensavo potevi venire, per nostare da sola con EJ poi... Ma se sei stanco fa nulla..-
-no scherzi amore arrivo mi faccio una doccia e vengo da i miei sovrani-
-Aw ti amo- -anch'io piccola-
Mi lavo velocemente per togliere lo stress della giornata. Indosso un jeans beige scarpe da tennis e una camicia bianca. Ho un po’ di barba rossiccia è appena un acceno, mi piace e piace anche a Bella quindi mi friziono i capelli un ultima volta e prendendo portafoglio e chiavi esco.
Casa Swan è tranquilla con le luci spente quando trovo il portone socchiuso mi preoccupo e mi affretto a entrare.
Trovo un bigliettino sul tavolo in salotto:

Angela si è offerta di portare EJ da Charlie dopo che ho sbattuto fuori anche lui quindi siamo soli romanticamente. Ti aspetto in giardino non farmi attendere. Bells

Il giardino è ricoperto da lanterne e petali di fiori, al confine vedo un tavolino basso e bella poggiata su dei cuscini.
Mi avvicino sorridendo.
-ehilà dottor Cullen- dice sorridendo.
-signorina Swan-
Si alza e mi prende per la camicia che stringe tra le sue mani e mi bacia con impeto alzandosi sulle punte.
Mi spinge sui cuscini e si stende sopra di me lasciandomi baci umidi sul collo.
-Bella...-
- lo so è presto per andare oltre ma posso sempre coccolarti volevo non ti dimenticassi di me e del nostro amore anche se sono passati meno di due settimane e io sono fuori forma diciamo.- dice torturando si le mani.
-ehi tesoro a me non importa se sei in forma o no mi importa che tu sia felice e stia bene. Ma apprezzo molto tutto questo è meraviglioso grazie.- la bacio mordicchiandogli il labbro inferiore.
Mangiamo imboccando ci a vicenda e tirandoci il cibo in stile pucnick. Scherziamo ridiamo e ci amiamo come due giovani innamorati che credono nel per sempre legati da un grande amore in qui credono.

Pov Bella

Sono a letto con Ed tra le braccia che dormiente. È un angelo la mascella asciutta e ben designata e rilassata ricoperta da uno strato leggero di barbetta rossiccia, molto sexy. Labbra carnose dischiuse leggermente, è un profilo dritto e asciutto. Ho le dita nel dio ammassi rossiccio e mi diverto a far rigirare le mie dita tra le ciocche. Lui mi cinge la vita con il braccio sinistro e la gamba sinistra e sulle mie, la sua testa e sul mio petto. Guardo il soffitto e penso alla nostra storia.
Al primo incontro nel suo studio in clinica, ero terrorizzata.
Il messaggio di Jacob con quel video. Il nostro primo bacio.
Adesso sembra che abbiamo vinto noi e Jacob con quella che dovrebbe essere mia madre e la combriccola sono battiti i ritirata... Ma sarà davvero così? Conoscendo Jacob sta organizzando qualcosa, perchè quando una cosa è sia lo è per sempre. Quante volte mi ripeteva "sei mia, lo sarai per sempre" ma non era un tono dolce geloso era un tono malato, cupo, gelido di possesso raccapricciante. Il mio pensiero vola a EJ oltre a me anche lui considera suo? Non credo non mi avrebbe lasciato sola allora.
I miei dubbi e paure cessano quando vedo edward dormire beato gli passo un dito sulle labbra. Con lui c'è la faró, con lui posso tutto.
-Bells- mio padre fa capolino parlando a passa voce.
-Sono sveglia, Edward dorme-
-ah bene volevo portarti il campione lo metto nel porta enfaint?-
- no no dallo a me-
Me lo metto sul petto e dopo una piccola smorfia allunga un braccino per toccare Edward e l'altra mano la stende sul mio petto.
Mi addormento sorridendo felice.



-Angolo autrice-
Buona sera:)
Buon estate... e un imbocca al lupo per i maturandi o per chi deve prendere la licenza media
Arrivando al capitolo, il ritardo c'è come al solito beh mi sono successe tante cose belle ultimamente brutte ma va beh:)
Inoltre i recuperi a scuola e il fine quadrimestre faticoso potete capirmi lo so. xD
Ora venendo davvero al capitolo, finalmente EJ si è deciso;)
Inoltre anche per i motivi che già vi ho detto il capitolo è più corto rispetto a gli altri ma sicuramente di vostro gradimento:)
E il sesto senso di Bella ha ragione?
In più un piccolo spoiler ci viene offerto dalla nuova copertina mh mh *misteriosa*
Un abbraccio a tutti mi sento molto affettuosa:3
Vi lascio gli outfit di Bella
1
2
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Capitolo 17
*** capitolo 17 ***


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capitolo 17


Pov Edward
Mi sveglio girandomi verso Bella.
Dorme beata a pancia in su con la testa reclinata verso sinistra. Sul petto a EJ che dorme raggomitolato.
Mi alzo e prendo da un cassetto un paio di boxer.
Ormai visto che sto molto da Bella, ho qualcosa lì. Anche perché spesso mi frega i vestiti.
Vado in bagno per una doccia. Potevamo farla insieme, ma so che Bella ancora si sente un po’ a disagio col suo corpo quindi meglio procedere a piccoli passi.
Sotto il getto caldo inizio a pensare a ieri. Vorrei tanto sposare Bella e glielo detto più volte, so di aver trovato finalmente quella giusta e poi amerei EJ come fosse figlio mio, o di più.
Esco dalla doccia asciugandomi e ciò che ho davanti mi intenerisce molto.
EJ a trovato il modo di far uscire un seno dalla maglia di Bella e si attacca per allattare. Dopo qualche secondo Bella si sveglia e sorride tenera a EJ che apre gli occhioni neri e la guarda.
Si accorge di me e mi sorride. Ricambio e vado verso la porta destinazione cucina, come ho già detto a Bella non piace che la fissi troppo, soprattutto quando è poco vestita.
-Ehi- mi chiama.
Mi volto.
-Ti serve qualcosa?- le chiedo dolce.
-Si, tu. Vieni qui.-
Mi avvicino, con un braccio sorregge EJ e con l’altro mi cinge il collo spalmandosi sulle mie labbra.
Mi infila la lingua in bocca visto che ho leggermente dischiuso le labbra per lo stupore e mi bacia co trasporto.
Quando ci stacchiamo anche EJ si stacca dal seno di Bella.
-Oh.- Bella si sistema. Mi sorride- qualcuno a bisogno di essere cambiato- dice sfregando il suo naso con quello di EJ.
-Lo cambio io, fatti una doccia.- gli dico ridendo.
-Tu l’hai già fatta?- chiede. Sembra delusa.
-Si, so che come dire non gradisci farti vedere- prendo EJ dalle sue braccia.
-Beh sono piena di smagliature ho un seno enorme e ho ancora i chili della gravidanza.-
-Per le smagliature si trova una soluzione. E il seno grosso… beh a quale uomo non piace?-
-Mi trovi attraente comunque?- sembra una bambina.
-Io ti trovo attraente in qualsiasi circostanza, davvero.- la rassicuro.
-Ti amo-
-Ti amo da morire anch’io. E ora ometto, cambiamoci.-
Mentre Bella è in bagno appoggio EJ alla mia spalla. Ha poche settimane ma sta dritto per poco e con il mio sostengo. Giusto il tempo di prendere un asciugamano e le salviette imbevute dalla cassettiera che abbiamo preso per lui.
Sistemo l’asciugamano sul letto con la mano libera e ci appoggio EJ. Prendo un pannolino e inizio a togliergli la tutina e il pannolino.
Lo pulisco e gli metto il pannolino nuovo.
Con EJ con indosso solo il pannolino vado di nuovo verso la cassettiera.
-Allora ometto che ci mettiamo? C’è freddino eh?-
Gli solletico la guancia.
Prendo un completo: pantaloni, maglietta maniche lunghe, scarpette e capello di lana fatti a mano e un body bianco mezze maniche.
Lo vesto senza mettergli il capello.
Lo cullo un po’ perché si è innervosito e lo appoggio su dei cuscini.
Mentre gli sistemo le scarpette da notte, spunta Bella.
Indossa solo mutandine e reggiseno semplici bianchi.
Non è male. Sì, ha un seno grosso e qualche smagliatura, ma non ha neanche troppi chili in più.
-Ho visto donne dopo il parto molto peggio, tu sei informissima- le dico sorridendo.
-E tu sei dolce alle prese con quelle scarpine. Comunque ho le gambe gonfissime, le smagliature e una pancia.-
-Le gambe sgonfieranno, ancora un po’ di pazienza sono i liquidi. Le smagliature passeranno e la pancia prima deve guarire la ferita, poi si vedrà.-
-Ecco io beh visto che siamo qui puoi controllarla?-
-Finisco con il nostro ometto e va bene, amore non vergognarti le tue parti intime le ho viste tante volte.-
-Lo so, ma so che dopo che si assiste a un parto si può perdere interesse.-
-Va tutto bene piccola-
Metto EJ nella culla.
-Allora puoi mettere una maglietta se ti senti a disaggio, non devi fare nulla per me.-
-Non mi sento a disaggio, solo un po’.-
Si siede sulle mie gambe. La cingo con un braccio e le bacio il collo.
Si accoccola su di me.
-Come vanno le perdite?-
-Meglio sono più lievi e sono sul gialastro.-
-Beh stanno passando e quasi tre settimane che hai partorito. Massimo una settimana e anche le gambe e il resto del corpo sarà sgonfio totalmente dei liquidi già sei meno gonfia rispetto alla prima settimana.-
-Quando mi verrà il ciclo?-
-Visto che allatti, 8 mesi circa. Puoi allattare comunque dopo.-
-Va bene e… i… rapporti?- chiede in un sussurro.
-A livello di tempo 6-7 settimane comunque quando sarai pronta senza problemi.-
-Ti va di farmi vedere la ferita senza lo stress del ambulatorio solo a me?.-
-D’accordo-
Pov Bella
Dopo che Ed ha finito di controllarmi, è sceso in cucina per la colazione.
Mi guado un po’ allo specchio, mi vedo orribile ma penso subito alle parole di Ed e sorrido.
Mi metto un paio di pantaloni bianchi della tuta, una canotta dello stesso colore ed un maglione grigio con dei panda disegnati.
Ai piedi metto le Crocs invernali rivestite di dentro.
Lego i capelli in una coda alta e stretta. Prendo la radiolina per controllare EJ e scendo in cucina.
Il pomeriggio procede tranquillo, mio padre è in centrale. A casa siamo io Ed e EJ. Riceviamo la visita dei vicini.
Io e Ed siamo accoccolati sul divano, EJ dorme nel porte-enfant difronte a noi.
Tra poco è ora di cena e mio padre dovrebbe arrivare a breve.
-Sta notte sono di turno.- mormora Ed con la bocca sprofondata nei miei capelli.
-Va bene, tanto c’è Charlie tranquillo.-
Preparo qualcosa da mangiare nel frattempo arriva mio padre che parla con Ed in salotto sul divano non so bene di cosa.
Quando vado a chiamarli per la cena, i miei tre uomini sono sul divano. Edward tiene EJ, mio padre ha paura ma ci gioca.
-È pronto omoni- dico sulla soglia.
Sono nella mia stanza, ho cambiato EJ e gli ho messo un body senza maniche, un pigiama intero grigio e le calze in caldo cotone.
Lo metto nel letto con me e indosso, oltre all’intimo, una maglietta della squadra preferita di Ed.
Giro EJ su un fianco e lo cingo con un braccio, invio ad Ed un sms di buona notte e chiudo gli occhi per dormire.
Un mese dopo.
EJ a un mese e mezzo hacpreso 400 grammi e siamo appena usciti dal pediatra.
Ormai ha preso la colorazione normale, che va sul olivastro ma non eccessivamente scuro, sarà due tonalità più chiaro di Jacob vista la mia pelle diafana.
Mi sono ritirata da scuola. Il mio andamento non andava così male, ho deciso che appena EJ sarà più grande concluderò l’anno con qualche corso serale.
Vado a casa di Edward.
Appena sente il rumore del pick-up scende. Dal cassone dietro estrae il piede del porta-enfant e ci mette sopra la culletta con EJ.
-Ciao- mi saluta appena scendo con un bacio.
-Com’è andata da Rose?- mi chiede Ed.
Io mi infastidisco un po’ sentendo chiamare la dottoressa, non che amica di vecchia data di Ed “Rose” beh il suo nome è Rosalie e il fatto che la chiami in quel modo mi da conferma che ci sia stato del tenero.
Ed mi fa un sorriso capendo cosa penso.
-Allora?- mi chiede sedendosi sul divano con EJ in braccio.
-E’ andata bene… pesa 4.5 Kg anche se non capisco perché il cordone non gli è ancora caduto, la dottoressa dice di aspettare fino ai due mesi, due mesi e mezzo in caso si taglia artificialmente.-
-Non riesci a chiamarla per nome vero? Comunque è una brava dottoressa non perché la conosco…-
-No non è perché la conosci è perché gli hai visto la vagina e se non ci sei andato a letto si sarà fatta fare una “visitina” dal amico ginecologo.-
Pov Edward
-Scusami piccolo, devo parlare con mamma.- dico mettendo EJ nel porta-enfant.
Prendo Bella dalle cosce e la faccio sedere sulle mie ginocchia.
-No che non glie l’ho vista. È una tipa difficile, pensa che ad Emmett il primo appuntamento glielo aveva permesso dopo due settimane e la corteggia da prima che arrivassi tu. È quasi un anno che vedo il tuo splendido viso.-
Mi bacia infilandomi la lingua in gola.
-Dio Ed… voglio fare l’amore con te.-
-Dobbiamo aspettare ancora…- gemo sulle sue labbra.
-Mi sono caduti tutti i punti dai…-
-Hai quelli interni ancora e poi aspetta almeno altre 2-3 settimane il tuo utero non ha ancora preso forma perfettamente.-
-Accidenti quando stai con un ginecologo dopo aver partorito è barboso. Non è che non mi trovi attraente?-
-Non direi- faccio una leggera pressione con il bacino per fargli sentire la mia eccitazione.
Si sdraia tirandomi sopra di lei.
-Non hai vagine da guardare oggi?-
-No ho preso una giornata per stare con la mia famiglia.-
-Ah, quindi staranno arrivando Esme e Carlisle meglio che andiamo…- fa per alzarsi.
Gli metto una mano dietro la nuca e faccio pressione in modo che si giri e mi guardi.
-Amore, siete voi tu e EJ la mia famiglia ora.-
Mette il viso nell’incavo del mio collo la sento singhiozzare.
-Ehi- mi sollevo ritornando alla posizione precedente.
-È tutto okay, solo un po’ di emozione.- si stacca e si asciuga le lacrime.
Le bacio le guance e infilo le mani nel suo maglione. Salgo su sganciandole il reggiseno in modo da avere la sua schiena libera, la accarezzo su e giù sento la pelle d’oca che si forma sulla sua pelle.
-Anch’io ti desidero.-
Stiamo un’ora a coccolarci ed EJ si addormenta.
-Ehi, ho un idea- dice d’un tratto Bella.
-Dimmi- la esorto a parlare.
-Ti lascio EJ, vado a casa e tra due orette mi passate a prendere, così faccio la scorta per EJ e mi do una sistemata e stiamo tutto il giorno insieme.-
-Mi piace l’idea, corri a casa amore mio che non ci so stare senza di te.-
Pov Bella
Arrivo a casa il più in fretta possibile, per quanto il vecchio pick-up me lo possa permettere.
Mi infilo in doccia, sto una mezzoretta. Appena esco, indosso un maglioncino nero a mezze maniche e un jeans a vita alta nero.
Prendo una borsa ampia nera e metto biberon con la camomilla, due pacchi di pannolini asciugamani e salviette, un bavaglino e qualche tutina di cambio.
Mi stiro i capelli, senza stiratura mi arrivano a metà schiena, stirati quasi al sedere. Mi faccio una coda alta e mi metto un paio di occhiali da sole da usare come cerchietto.
Mi do una leggera truccata a gli occhi con una base color carne e nel angolo esterno del occhio un po’ di ombretto grigio, completo il tutto con del mascara nero.
Metto una camicia a quadri rossa e nera con delle scarpe con dei piccoli tacchi rossi. Non sono molto alti. Per sicurezza mi porto delle scarpe basse di cambio sempre eleganti.
Mi spruzzo del profumo e mi metto la collana che mi ha regalato Angela prima che partorissi.
E infine del burrocacao alla ciliegia.
Prendo una copertina per EJ ed esco.
Il SUV nero di Edward è nel vialetto, apro lo sportello dal lato del passeggero e salgo.
-Ciao bellissima- mi sorride Ed.
-Ciao a te- noto che dietro c’è una culletta da macchina azzurina.
-E’ quella?- chiedo sorpresa.
-Ho ricevuto una chiamata dal mio braccio destro e sono andato con Ej in ospedale, c’è l’hanno regalata i miei colleghi con la complicità della signora che hai conosciuto in ospedale. Nel cofano ho un porta-enfant, una culletta da viaggio e un borsone, azzurri sai sono carini. Il porta-enfant è molto fornito con tasche e coperture per non far entrare troppo freddo.-
-Domani vengo in ospedale a ringraziare, prendi la borsa nel cofano così sposto le cose li e questa la lascio a casa?-
-Sì amore- dice come se fosse un soldato.
Scendo anch’io.
-Ehi hai i tacchi- sorride.
-Sì, ma non ti gasare non sono alti e se non li sopporto li tolgo, tanto ho un cambio.-
Noto che le cose che ci hanno preso sono molto carine e ben fatte.
-Sono bellissimi, verrò domani a ringraziare davvero.-
-Eh già e magari Rose ti piacerà di più visto che fa parte del equipe del ospedale.-
-Uhm mh-
Decidiamo di fare un giro nel parco di Port Angeles.
Appena arrivati a destinazione Ed scende per prendere il porta-enfant e la borsa.
Prendo EJ in braccio.
Mi tira una ciocca di capelli, visto che la coda l’ho messa sulla spalla.
E fa una smorfia appena sente il mio odore.
Prima di partorire ho letto che il bambino riconosce il profumo della mamma anche ad occhi chiusi.
Lo appoggio nel porta-enfant e noto che hanno preso anche le lenzuola.
Sono stati davvero carini, dovrei ringraziarli.
Metto Ej sotto il lenzuolo che Ed ha sollevato.
Mentre lui gli sistema il lenzuolo, io prendo la coperta di lana e gliela porgo.
A gli occhi esterni dobbiamo sembrare due neo genitori molto carini.
Ed da un bacio sulla fronte ad EJ e sistema le coperture per non far entrare troppo aria gelida a EJ.
Sistemo il borsone nel vano porta oggetti sotto la cullina del porta-enfant
-Tesoro chiudi l’auto?- mi dice Edward ancora alle prese con il porta-enfant-
-Si- dico prendendo dalla tasca posteriore sua le chiavi.
Prendo le scarpe che ho messo dal lato passeggero a terra, le sistemo sotto la borsa nel porta enfant e chiudo l’auto.
-Pronta?- mi chiede Ed.
-Si, tu?-
-Certo- mi bacia e gli metto le chiavi dove le ho prese, nella tasca posteriore dei suoi jeans.
Mentre camminiamo lungo il parco, a un certo punto Edward interrompe il silenzio.
-Ho preso un appartamento-
-.. Per noi?- chiedo titubante. Non gli ho risposto ancora né alla promessa di matrimonio, né a quella della convivenza. In realtà non ne sono convinta molto per ora, stare da Charlie e alternarmi da casa Cullen a casa Swam non mi sembra male. Forse lui vuole di più, io ho pur sempre 18 anni ma lui ne ha 26 e sono quasi dieci anni.
-In realtà non è la prima volta che vivo da solo, prima avevo un appartamento all’università che condividevo con un ragazzo che frequentava la facoltà di legge. Dopo aver finito l’università sono tornato a casa ma abituato alla vita solitaria senza genitori mi sentivo quasi oppresso e ho preso un appartamento in affitto, mio padre operava uno dei migliori chirurghi ma ha avuto un malore e mi sono ritrasferito dai miei temporaneamente, che è diventato definitivamente.-
-E allora perché hai preso un appartamento.-
-So che è presto ma mi fa sentire meglio stare con te lì sapendo che è solo casa mia, ovviamente non dovete venire a vivere da me se non volete faremo come facciamo ora.-
-Io penso che tu hai quasi 10 anni più di me e vuoi una stabilità…-
-Sh- mi tappa la bocca con un dito
-Io voglio te, io sono stabile piano piano, ehi so che mi sposerai magari non ora, tra qualche anno, ma lo farai. Non ti lascerò andar via.-
Sorrido e mi bacia la fronte.
Ci sediamo su una panchina stacco la fascia centrale e gioco con EJ un po’.
Fa qualche versetto.
-Secondo me il signorino vuole stare in braccio- dice Ed.
-Ah sì?- chiedo prendendolo in braccio.
-Ora papà ti capisce meglio di me?- dico sorridendogli –Eh no sono gelosa- dico facendo la finta offesa.
-Tranquillo campione, è normale. Tua madre è gelosa pure delle mie magliette, infatti me le ruba.-
-Ehi sono comode, calde e hanno il tuo profumo.-
-Come siete carini- ci interrompe una coppietta non troppo vecchia, ma nemmeno giovane. Direi sulla cinquantina.
-Grazie- dice Ed sorridendogli sghembo, amo quel sorriso.
-È così piccolo e carino- dice la signora sporgendosi per vederlo meglio.
Ed mi passa EJ e io lo stringo come per difenderlo, poi mi sento sciocca e quindi lo cullo semplicemente.
-Noi non abbiamo nipoti- dice il vecchietto con gli occhi velati di lacrime.
-Accomodatevi- dico stringendomi ad Ed che con un braccio mi cinge le spalle.
La signora continua a fissare Ej e a giocarci io mi sento sempre protettiva sarà l’istinto materno.
-Perché non avete nipoti? I vostri figli non si decidono?- dice Ed scherzoso
-Avevamo una figlia…- dice rattristandosi anche la signora.
-Carola…- continua il marito.
-Aveva 18 anni, era ribelle ed un giorno è scappata a Las Vegas. Ha iniziato a prostituirsi e finire in brutti giri solo per ribellarsi a noi ed un giorno di dieci anni fa è morta. Overdose.-
-Non avete provato ad averne altri?- chiedo io.
-No cara, non abbiamo potuto quando Carola aveva 13 anni ho dovuto subire un intervento per essere ripulita, nessun figlio. Tumore al collo del utero.- dice tristemente la moglie.
-Mi dispiace, sono un ginecologo. Ho visto tante mogli che provavano a rimanere incinte, si figuri che una lo pensava vivamente non aveva il ciclo da tre mesi, ero felice per lei ma quand’è venuta da me per controllo ha avuto un'altra sorpresa.-
-Era giovane?-
-È successo due anni fa, all’epoca aveva 23 anni e una laurea in medicina generale sapete che ha fatto?-
-Cosa?-
-Si è specializzata in pediatria fa il tirocinio post laurea dove lavoro. Io l’ho presa sotto la mia ala. La conosco da quando lei aveva 6 anni e io 7.-
-Oh davvero?- dice il marito con uno strano luccichio negli occhi.
È Rosalie quella di cui sta parlando Ed e quel tono quando parla di lei è dettato dal affetto, che stupida a essere stata gelosa ma Edward non me l’ha detto.
-Sì- risponde Ed semplicemente e mi bacia la testa.
-Noi vorremmo adottare un bambino- dice la moglie.
-Vi lascio l’indirizzo della clinica dove lavoro che praticamente e quasi interamente di mio padre ci occupiamo anche di adozioni- dice Ed frugando nel portafogli.
-Oh grazie, non ci siamo presentati io sono Clara Stevens e mio marito è Carl.- dice la moglie prendendo il biglietto che gli porge Ed.
Siamo tornati al auto per andare a pranzare.
-Non mi hai detto di Rose- dico d’un tratto.
-Beh sono cose sue e poi l’hai chiamata Rose. La compassione e la pena fanno questo effetto?-
-Io non provo pena, solo la capisco e ammetto i miei errori, ma giustamente non lo sapevo e sono troppo gelosa a volte.-
Il viaggio procede tranquillo, penso che Ed ce l’abbia con me.
Quando siamo quasi arrivati EJ strilla, ha fame.
Ci fermiamo nel parcheggio di un ristorante francese. Mi tolgo la camicia e sfilo la maglietta da un lato per allattarlo.
Edward fa per scendere.
-Non scendere, non mi crea disagio ho perso peso e poi credo di star capendo che non devo sentirmi in quel modo con te- si sorrido debolmente.
Dopo che lo allatto lo passo a Ed e mi do una sistemata e scendo per prendere le cose per cambiarlo sui sedili posteriori.
Chiudo il pannolino e gli indosso una tutina manica lunga blu con i piedi coperti. Sopra gli metto una giacchetta di lana visto che sotto non ha nulla.
-Amore prendi la cullina e un pacco di salviette- dico a Ed.
Entriamo nel ristorante.
Dove un raggiante capo sala ci fa accomodare.
Credo che ad occhi esterni sembriamo davvero una coppietta felice.
Pov Edward
Ci facciamo portare una sedia in più per la cullina di EJ.
Bella lo culla un po’ per farlo addormentare e lo mette nella culla.
-Amore non ce l’ho con te, la tua reazione è normale visto che non lo sapevi. Non pensavo e non penso che tu provi pena per lei, quelle che ti ho detto erano parole di Rosalie per questo non lo dice, ama i bambini quanto me. E amo la tua gelosia- gli sorrido.
Mi chino a baciarla ma vedo che fissa le mie spalle.
-Se ami la mia gelosia non ti dispiace se uccido la cameriera che ti fissa famelica?-
Rido di cuore al suo sguardo assasino.
Due settimane dopo.
Ormai EJ ha due mesi e finalmente il cordone ombelicale è caduto. Questo vuol dire una Bella isterica per casa che organizza il primo bagnetto di EJ.
Charlie torna tra mezzora con un permesso di un’ora. Quando Bella lo ha chiamato, giuro di aver sentito dei singhiozzi dall’altro capo del telefono.
È buffo vedere Bella correre indaffarata per casa. Ha fatto persino le prove con un peluche per vedere come tenere EJ in acqua.
-Ed dammi una mano. Nel salotto ci sono 22 gradi? Secondo te appena entra Charlie la temperatura si raffredda? Ci sono abbastanza asciugamani? Il cambio e il pannolino? Oltre che la prova col gomito sarei più sicura se ho un termometro… che fine ha fatto Charlie con l’amido di riso per il bagnetto?-
-Bella calmati arriverà.-
Appena Charlie arriva con una videocamera inizia il bagnetto.
Bella sorregge EJ con la schiena del piccolo appoggiata al suo braccio sinistro e la mano di Bella e sotto la sua ascella con il pollice sulla spalla.
Dopo poco più di cinque minuti e aver lavato EJ sia davanti che dietro Bella lo avvolge in un asciugamano.
Me lo porge e con una spazzolina morbida gli pettina la moltitudine di capelli che ha intesta.
Charlie assiste con occhi lucidi e riprende tutto.
-È un capellone- mormora Charlie con voce rotta.
Io e Bella sorridiamo davanti alla commozione del nonno.


-Angolo autrice-
Aw non sono carini? Ho gli occhi a cuoricinio:3
Allora come state passando le vacanze? Io bene a parte il mal tempo e qualche pensierino di troppo eh
Vi saluto e ci vediamo presto credo xD anzi leggiamo LOL
completo lana EJ
http://www.ingrossomerceria.com/images/p094_1_00.jpg
Bella
calze di cotone EJ
pigiama EJ
Body senza maniche
Bella n 2
coperta lana EJ
regalo colleghi Ed
Lenzuola
Giacca EJ
Tutina EJ

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Capitolo 18
*** capitolo 18 ***


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capitolo 18


Pov Edward
Arrivo all’ospedale e posteggio l’auto nel mio posto riservato. Passo dal bar e prendo un caffè da portare via per poi prendere l’ascensore per entrare in reparto. Una volta nel mio studio decido di mettermi la divisa del ospedale. In genere resto in pantaloni e camicia e metto solo il camice, se non ho operazioni.
Indosso la T-Shirt con un ampio scollo a V verde e i pantaloni del medesimo colore con le crocs.
Bussano alla porta.
-Avanti- dico mentre mi sistemo il cartellino e una penna nella tasca della maglietta.
- Ciao Ed- è Rosalie.
-Accomodati- le dico sedendomi sulla poltrona dietro la scrivania.
-Ero passata così, ho finito il turno ho fatto la notte.-
-Capito quindi ora fili a casa nell’letto.- dico sorridendole.
-Beh sì, anche perché sta sera esco.-
-Vai a ballare?- le chiedo mentre accendo il pc.
-Non lo so- dice ridendo.
-Come non lo sai?- dico ridendo anch’io.
-Sono con Emmet-
-Finalmente- dico sorridendole sghembo.
-Si beh in realtà è stata Bella, devo dire che mi sono innervosita quando mi ha detto che le hai raccontato la mia storia, poi però abbiamo parlato è una brava ragazza.- dice sorridendomi.
-Non ci credo. Io ci provo da anni e lei in pochi mesi c’è riuscita a convincerti, va fuori!- dico facendo il finto offeso.
-Ciao- dice sorridendo e dandomi un bacio sulla guancia uscendo.
Inizio le visite.
-Miss Maddison, visto i risultati degli ultimi esami ma anche visto i suoi trascorsi di infertilità direi che possiamo alleggerire un po’ la cura.-
-E quando potrò provare ad avere un bambino?-
-Beh faccia qualche altro mese di cura e poi si può vedere, per ora provi senza alcun aiuto solo con la cura vediamo i risultati.-
-Ma lei che pensa Dottore?-
-Sono fiducioso, c’è la farà- sorrido stringendole la mano.
Esco a chiamare la prossima.
-Salve- dice una ragazza poco più grande di me sedendosi.
-Mi dica, non è mai venuta da me, mi sembra?- dico sempre professionale.
-No, prima vivevo a Boston mi sono trasferita per vivere con il mio ragazzo e siccome non ho un ritardo di due mesi ho fatto delle analisi.- mi dice porgendomi una busta gialla.
La apro e leggo il contenuto.
-Sono felice di avvisarla che è incinta, vuole fare l’ecografia o preferisce tornare con il suo compagno?-
-Magari torno, grazie dottore.- dice sorridendomi raggiante.
-Bene, può prenotare all’entrata intanto prenda queste vitamine- dico porgendogli un contenitore.
-grazie ancora- dice uscendo.
Guardo l’orario e ora di pranzo.
Sistemo le cartelle e i documenti e decido di andare al bar a mangiare.
Bussano alla porta.
-Avanti-
-Ciao Edward- mi dice sensuale entrando Tanya.
-Ciao, dimmi- dico appoggiandomi alla scrivania.
-Niente, ero passata- dice avvicinandosi ancheggiando- per ricordare le vecchie pause pranzo che ne dici- dice accarezzandomi il petto dallo scollo.
-Mi dispiace ricordarti che ho una famiglia.-
-Dai. Una ragazzina e suo figlio non sono la tua famiglia, per quanto scopi bene-
-Mi dispiace, lo sono- dico minaccioso a un palmo dal suo viso.
Esco dirigendomi a mensa.
Prendo un vassoio dove metto un insalata e della purea di patate. Da bere dell’acqua frizzante.
Mi siedo con dei colleghi.
Invio un messaggi a Bella.
“Finisco per le 18:30. Passo da te?”
“Veramente pensavo vai a casa e preparati e mi passi a prendere per le otto usciamo solo noi due?” mi risponde.
“Perfetto amore” rispondo io.
-Eddy che sorride guardando il telefono è Bellina vero?- dice Emmett.
-E tu che ci fai qui? Non sei un dottore.- dico alzando un sopracciglio.
-Beh, ho portato dei farmaci e mi sono fermato a mangiare qui- risponde lui ingozzandosi
-Bene, appena finisci di rifocillarti che sembra non mangi da secoli ci fumiamo una sigaretta?- chiedo.
Non fumo spesso, ma ogni tanto capita.
-Se sai a chi scucirla okay- mi dice lui prendendo il bicchiere.
-Anche un caffè va bene-
-Mh il dottor Cullen mi vuole parlare mh mh- dice lui tornando a mangiare.
Decidiamo di fare un giro per il giardino dell’ospedale.
-Allora con Bella come va?- mi chiede
-Tutto a posto. Rose mi ha detto che ha accettato di uscire con te.-
-Si fratello di giuro sono su di giri al massimo-
-Sai quello che ha passato- dico serio.
-So anche che grazie a quello che ha passato lo incontrata, so che voleva un bambino e se fosse per me gliene dare 12 adottandoli o in altri modi.- dice serio.
-Ti piace tanto-
-Un casino Ed, un casino- dice dandomi una pacca sulla spalla.

Pov Bella
Appoggio EJ sulla mia spalla e lo cullo dandogli dei colpetti sulla schiena per fare il ruttino.
Dopo che lo fa lo stendo sul letto.
-Amore della mamma- dico baciandogli la fronte.
Lui fa una pernacchia, ormai ha cinque mesi. Cresce così in fretta mi sembra ieri che era dentro la mia pancia.
Gli sbottono il body per cambiarlo. Quando resta solo con il pannolino gli faccio delle pernacchie sulla pancia, e lui in risposta fa dei versetti.
Lo cambio mettendogli un body semplice bianco a maniche lunghe e le calze. E la giacchetta azzura.
Non fa molto freddo.
Giochiamo un po’, fin quando non si rannicchia. Ha sonno.
Per addormentarlo gli do il mio seno, non tanto per allattare diciamo che è il nostro modo di coccolarci.
Lo guardo negli occhioni neri assonati.
All’improvviso vengo assalita da un ondata d’amore e di tenerezza.
Appena si addormenta lo metto nella culla e vado a prepararmi per uscire con Edward.
Mi lavo accuratamente il corpo e i capelli. Voglio essere bellissima per lui.
Mi avvolgo un asciugamano in testa e uno intorno al collo.
Torno in camera e do un occhiata a EJ ha buttato il ciuccio e ha in bocca il pollice. È un amore. Gli faccio una foto. Gli sfilo la giacca e lo sposto sul fianco sinistro con il viso verso il muro.
Lo copro con il lenzuolo della culla.
Prendo la radiolina e vado in bagno.
Mi tolgo l’asciugamano dai i capelli e dopo averli asciugati prendo una lametta e mi do una sistemata alle gambe.
Mi stiro i capelli e indosso dell’intimo sexy. Mi lavo i denti e applico sulle labbra del rossetto rosso, sulle ciglia del mascara.
Indosso l’abito, e prendo il ferro per fare i boccoli.
Toc toc.
Sarà Edward? Gli ho detto alle otto sono le sette e mezza. Accidenti!
-Avanti- dico titubante.
-Ciao Bells- per fortuna è Charlie.
-Ehi papà-
-Cosa diavolo fai?- dice fissando il ferro che ho in mano.
-Ah si, sta sera non hai impegni vero? Vorrei stare con Edward torno domani pomeriggio credo ti faccio sapere.-
-No no, certo- dice lui confuso.
EJ emette dei versetti.
-Vieni dal nonno?- dice Charlie prendendolo – Mamma si fa bella per papà- gli sussurra.
Mi giro e sorrido a entrambi.
Ho avuto una discussione co Charlie su Edward gli ho detto che lo consideravo il padre di EJ e mi ha dato ragione gli ho anche anticipato le sue due proposte.
Per il matrimonio ha detto che è presto, lo penso anch’io. Vorrei far crescere EJ e finire il liceo prima.
Per la convivenza mi ha detto che io non gli peso.
Indosso le zeppe verde acqua come il vestito, infilo delle cose in una pochette bianca e mi metto la giacca. Spruzzo una nuvoletta di profumo e ci passo dentro.
Mi guardo allo specchio. Mi sento bellissima. I chili in più li ho persi certo non ho la silhouette di prima della gravidanza ho le forme più morbide soprattutto il seno.
I capelli li ho lasciati sciolti e ho fatto dei boccoli. Sulle labbra ho del rossetto rosso non troppo scuro e sulle ciglia del mascara.
L’abito è un tubino verde acqua senza spalline e con una piccola coda che non tocca terra. La giacca è semplice bianca, ai piedi delle zeppe abbinate all’abito ed al polso la pochette. Il tutto impreziosito da una lunga collana in silver con dei diamantini e degli orecchini a cerchio come la collana. Al polso opposto a quello con la pochette, ho un bracciale rigido con due file bianche e nere di diamantini che si incrociano.
-Come sto?- chiedo girandomi verso Charlie.
-Sei un incanto, Edward sverrà appena ti vede-
Sorrido raggiante.
Do un bacio sulla guancia a Charlie evitando di attaccargli il rossetto e strofino il mio naso con quello di EJ.
Lui piega gli angoli della bocca leggermente, in una smorfia tenera.
Non è un sorriso, non ha ancora sorriso.
Mentre scendo le scale suona il campanello.
Vado ad aprire.
Appena Ed mi vede si blocca e spalanca la bocca.
-Ti piace ciò che vedi?- chiedo facendo una piccola giravolta
-Sei… sei… indescrivibile. Sono senza parole sei troppo bella.- dice lui stupito.
-Grazie, perché ho prenotato a Port Angeles in un ristorante molto elegante.- dico squadrandolo non glielo avevo detto del ristorante ma indossa jeans una maglietta verde, che risalta i suoi occhi, con scollo a V, i ray-ban sono nello scollo che rivela il suo petto muscoloso e indossa una giacca elegante.
-Tu sei molto sexy invece- gli sussurro.
-Io cerco di essere un gentil umo e tu mi spiazzi con queste frasi?- chiede divertito.
-Beh gentil uomo non mi hai ancora baciato. Hai paura che ti si attacchi il rossetto?- chiedo ammiccando.
Posa le mani sulla mia nuca sotto i capelli mi spinge a se e mi bacia con passione come se non mi vedesse da anni.
-Così non ci arriviamo al ristorante-
La cena la passiamo a ridere e scherzare nella nostra bolla.
Appena arriviamo a casa di Edward chiudo la porta e mi appoggio sopra tirando Edward verso di me.
Ci baciamo appassionatamente e decisamente in modo poco casto.
-Bella…- sussurra sopra le mie labbra.
-Ti prego… sono 5 mesi che aspetto- lo supplico.
Mi fa cadere la pochette attera e mi toglie anche la giacca.
Io tolgo la sua.
Mi palpeggia mentre indietreggiamo verso la sua camera. A pochi passi dalla soglia mi sfila il vestito. Con una grazia che non credevo di avere esco dal abito ormai a terra e mi dirigo ancheggiando verso il suo letto.
Guardo Ed che mi guarda con occhi strabuzzati, il reggiseno e di pizzo completamente trasparente e la brasiliana di pizzo gli offre una visuale ottima sul mio sedere.
-Che fai, non vieni?- chiedo innocente mordendomi il labbro.
Mi raggiunge a grandi falcate, noto che il rigonfiamento dei jeans è molto ampio, sorrido compiaciuta.
Gli slaccio la cintura e lo lascio in boxer e maglietta.
-Voglio vendicarmi sai, per quasi sei mesi non mi hai toccata avevo gli ormoni a palla. Ancora un po’ ce li ho, quindi.- mi lecco le labbra.
Gli sollevo la maglietta e gliela sfilo, gli bacio, lecco, mordo i muscoli della tartaruga mentre spingo i fianchi verso i suoi.
Geme.
Il suo pomo d’Adamo fa su e giù lo prendo fra i denti. E con una mano accidentalmente gli sfioro il rigonfiamento.
Ringhiò stendendomi sul letto.
Il reggiseno che indosso si apre dal davanti con una cerniera, la prende fra i denti e lo apre.
Mi sveglio perché sento dei baci lungo la mia spina dorsale.
-Mh.- mugolo.
-Dio Amore quanto sei bella- dice Ed continuando a baciarmi.
Sorrido, sono sdraiata sulla pancia completamente nuda come Ed immagino guardo l’ora le 11.30 accidenti.
-Com’è tardi!- dico girandomi sulla schiena.
-Già beh ieri abbiamo fatto le ore piccole, mi hai fatto uscire di testa- dice sorridendo e baciandomi la punta del naso.
-Che ne dici di uscire ancora un po’ di testa?- chiedo maliziosa.
-Non vuoi mangiare?- chiede apprensivo.
-Mangiamo a pranzo ora non ho fame voglio solo una cosa.-
-Vai a farti una doccia preparo qualcosa da mangiare.- mi dice Ed dolce.
-Okay- dico baciandolo a stampo.
Mi lavo con lo shampoo che lascio qui ma con il suo bagnoschiuma.
Metto dei jeans e le vans a scacchi. Prendo un dolcevita bianco e trovo anche un maglione enorme grigio di lana e caldo e morbido metto pure quello.
-Ehi- dico entrando in cucina.
Ed è ai fornelli.
Lo cingo da dietro e gli bacio la nuca.
-Ti amo- dico.
-Anch’io- risponde lui dolce.
-Sembro una nana in confronto a te- dico staccandomi e sedendomi su un bancone accanto alla cucina.
-Ehi ma quello e mio?- dice indicando il maglione grigio con il cucchiaio di legno.
-Non lo so, ha i nostri odori mischiati- rispondo annusandolo.
-Beh certo, qui qualcuno e una ladra.-
Gli do una botta sulla spalla.
-Grazie- ride.
Dopo il pranzo va anche lui a farsi una doccia.
Io sono sul suo divano e sfoglio un libro che ho trovato curiosando.
-Sono pronto- dice Ed entrando nel salotto.
Mi fermo a guardarlo indossa un maglione blu che gli calza un po’ largo, dei pantaloni grigi e All Star nere.
Ha i capelli lunghi rossicci e un accendo di barba. È così sexy.
-Sei… sei molto sexy- gli dico maliziosa.
-Vuoi fare un secondo round?- dice sfilandomi il libro dalle mani e posizionandosi in mezzo alle mie gambe.
-In realtà sarebbe il millesimo round, ma non mi dispiace- gli saldo addosso baciandolo.
Appena arriviamo a casa Swan troviamo Charlie nel salotto con EJ imbraccio che guarda il football.
-Non ha neanche un anno e già lo contagi- dico ridendo.
-Ah ciao ragazzi- dice spegnendo la TV.
-Papà hai spento la TV durante una partita?- chiedo scioccata.
-Era una replica, piuttosto brutta pure- dice lui alzando le spalle.
-Comunque- dice mettendomi EJ in braccio –Sta sera tocca a voi due- dice indicando me e Ed- fare da baby-sitter, io esco- dice alzandosi.
-Vai da Billy?-
-Che ti importa?- dice lui baciando EJ.
-Piccolo di nonno ricordati chi ti fare e restagli fedele.- dice andando verso la porta.
-Mh dove andrà il capo Swan?- chiedo misteriosa a EJ.
Ed si avvicina per baciargli la testa.
-Devo fare la spesa, accidenti! L’avevo dimenticato- dico ricordandomi al improvviso.
-Tranquilla sto io con EJ tu vai e per favore prendi la mia auto, non il pick-up. Io ho due auto, posso darti la Volvo.- dice Ed cauto. Sa che non mi piacciono le offerte o i regali troppo “grandi” – Mi sentirei più sicuro-
-Ne parlerò con Charlie, grazie comunque- gli sorrido e prendo le chiavi che mi porge.

Pov Edward
-Allora EJ che facciamo? Siamo due uomini soli- al sentire il suo nome EJ flette il collo, inizia a riconoscere il suo nome.
Prendo dei sonagli e la culletta con lo schienale lo inclino e metto EJ lì.
Gli sventolo il sonaglino sotto gli occhi e lui fa per prenderlo. Lo prende e lo maneggia un po’.
Sputa il ciuccio e fa per metterselo in bocca.
Dopo un po’ che gioca con il sonaglino lo prendo in braccio.
-Stiamo crescendo eh?- dico mettendolo al altezza del mio viso, lui tende le gambine.
Inizio a fargli dei versi e lui mi copia.
-Mi fai il verso eh?- dico ridendo lo stendo sul divano e gli faccio il solletico.
A un certo punto strizza gli occhi e noto che deve essere cambiato.
-Corriamo ai ripari! Qualcuno ha sganciato una bomba atomica!- dico ridendo e andando a cambiarlo.
Gli metto il pannolino e lo prendo in braccio.
-Allora EJ che tutina mettiamo?- lo metto al altezza del cassettone dove sopra ci sono due tutine.
Lui afferra quella con topolino.
-Bene mettiamo questa- dico sfilandogliela di mano.
Fa qualche verso di protesta.
-Eh no questa la devi mettere ci sono tanti giochini- dico facendogli il solletico sotto i piedi.
Lo metto nel passeggino con il sedile un po’ reclinato e gli porgo il suo peluche preferito. Lo lego bene al passeggino e gli metto la sbarra per non cadere.
Sento rumore di serratura e vedo Bella comparire.
EJ al sentire la sua voce si gira per vederla.
Bella da un bacio sulla fronte a EJ e uno sulle labbra a me.
-Andiamo in cucina a cucinare?- chiede allegra.
Dopo aver cucinato e mangiato, Bella da il biberon a EJ che poco dopo crolla.
-Oggi ha giocato tanto- dico guardandolo intenerito.
-Già, lo metto a letto e prendo la radiolina- dice Bella.
-Notte tesoro- dico baciandogli la fronte a EJ.
Prendo una coperta e vado nel salotto.
-Film?- chiede Bella di ritorno.
-Perché no?- dico io sorridendole.
Si toglie il maglione grigio e lo lascia sulla poltrona rimanendo con il maglioncino bianco si sfila le scarpe e si siede a gambe incrociate sul divano.
Mi tolgo le scarpe pure io e la raggiungo.
Apro le gambe e lei si stende appoggiando la sua schiena al mio petto abbiamo le gambe intrecciate.
Posa la testa sulla mia spalla e gli do un bacio sulla fronte.
Prendo il telecomando e apro la tv.
-Secondo te mio padre frequenta qualcuno?- chiede d’un tratto Bella.
-Può darsi, perché?- rispondo io.
-Spero che non torni a dormire e che non sia da Billy voglio che trovi qualcuno come lo trovato io. Sai all’inizio pensavo di crescere EJ con mio padre e basta invece poi è arrivato Billy che ama suo nipote e tu, che oltre che amare mio figlio ami me. Mi proteggi e mi rendi felice. Senza di te non ce la farei sei la mia ancora di salvezza- dice fissandomi.
Sono emozionato.
Oddio la amo tantissimo anch’io.
- Sono senza parole. Ti amo tanto anch’io-
Spalma le sue labbra sulle mie e una delle rare volte schiudo le labbra per permettere alla piccola e calda lingua di entrare nella mia bocca.
Siamo a letto.
Sono a pancia in su con Bella sul mio petto.
-Ho parlato con Charlie del matrimonio. Beh condivido il suo pensiero. È presto, vorrei finire il liceo e aspettare che EJ cresca. Potrebbe portaci lui le fedi, no? Riguardo alla convivenza mi ha detto che io ed EJ qui non disturbiamo, ma penso che se nel bel mezzo della notte voglio fare l’amore, abbracciarti, baciarti e non ci sei? Voglio coccolarti quando torni da lavoro e prepararti pranzo e cena.- dice tracciando delle line immaginarie sul mio petto.
Un attimo…
-È un si?- chiedo emozionato
Annuisce con vigore e la bacio.
Mi sveglio. Sono le 8 e 30 mi alzo e mi do una sciacquata.
Vado a comprare la colazione e una rosa per Bella.
Arrivo a casa e sistemo tutto su un vassoio.
Quando torno in camera noto EJ nel letto con noi.
Sveglio Bella che lo allatta.
Me lo passa ed inizia a mangiare, io ci gioco un po’ dopo lo cambio e torno a letto.
Bella mi porge un cornetto che mordo.
-Sta notte mi sono svegliata per andare in bagno e EJ era sveglio l’ho messo a letto e sono andata, quando sono tornata ho visto che dormivate nella stessa posizione. Vi ho fatto una foto con il tuo cellulare, il mio non lo trovavo.-
Prendo il telefono e vedo la foto. EJ e su un fianco un braccino ripiegato e l’altro disteso proprio come me. Sorrido.
-La stamperò e la metto nel mio studio insieme a quella tua e a quella di noi due insieme.- dico sorridendole.
-Ne voglio anch’io una copia. Aspetta, hai le nostre foto nello studio.-
-Sì me ne manca una tutte e tre e una solo tu e EJ me la procurerò.- dico fregandogli un cornetto.
Oggi faccio la notte quindi dopo aver salutato Bella EJ e Charlie, che è tornato allegro nel primo pomeriggio, vado alla clinica.
La notte passa tranquillamente solo un parto e nulla di più.
La mattina vado nel mio studio per sistemarmi per tornare a casa.
Bussano. -Avanti-
-Ciao Amore- dice Bella avvicinandosi e baciandomi.
-Che ci fai qui?-
-Mi sono fatta dare un passaggio da Sam, voglio vedere le foto. Ah ho incontrato Tanya gliene ho dette due ormai tu sei mio solo mio anzi, mio e di EJ-
La tiro a me e la bacio.


Buona notte a tutti xD sono quasi le quattro oddio:P
Comunque si questi due sono proprio pucciosi asdfgh
Volo via LOL ho visto che ci sono delle recensioni sono lunghe e non ho avuto tempo quindi le leggerò e risponderò appena posso:)
Edward
Edward n 2
Bella
Bella alla cena
tutina EJ

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Capitolo 19
*** capitolo 19 ***


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capitolo 19


Pov Bella

Sono appena uscita dalla doccia, EJ dorme ancora, così scendo in cucina.
Apro il frigo e afferro il cartone del latte.
-Ehi Bells- dice Charlie entrando felice.
Ieri ha passato un'altra notte fuori.
-Mhh... Papà, dov’eri stanotte? Non in centrale, non hai la divisa- dico per evitare scuse.
-Beh sì, sono stato da Billy, abbiamo visto la partita e poi abbiamo giocato a carte, si era fatto tardi e c’era nebbia così sono rimasto a dormire alla riserva- spiega.
-Billy ha cenato qui ieri- alzo un sopracciglio.
-Che fai mi spii? Comunque domani è il " grande giorno ", il tuo compleanno, come intendi festeggiarlo?- cerca di cambiare discorso.
-Non so lo sai ma non amo le feste, i regali, invecchiare...- dico cercando una tazza.
-Mhh mhh- dice andandosene.
-Ehi ma hai cambiato argomento!- gli urlo dietro.
“Ehi Bella sto passando a prenderti con il mio nipotino, si fa una passeggiata armati di passeggino e borsa con cambi
- Angela”
Sveglio EJ che protesta un po’ ma appena gli do il seno si tranquillizza e inizia a mangiare, è un mangione.
Lo cambio e lo metto nel porta-enfant.
-Ciao amore della zia- dice Angela venendoci incontro sul vialetto di casa Swan.
In una mano ha il guinzaglio e nell’altra la borsa che metto nel porta oggetti del porta-enfant insieme alla borsa dei cambi.
-Che piani hai per domani?- chiede Angela mentre camminiamo.
-Non credo di far nulla di speciale, anche Charlie me la chiesto, comunque devo andare in ospedale ho la visita pediatrica per EJ-
-Se non disturbo vengo anch’io-
-Certo che non disturbi! Vero EJ che la zia può venire?-
-Mhh... quindi non vuoi festeggiarlo?- mi richiede Angela per la millesima volta.
-Non mi va molto- dico indifferente.
-Ma sono 18 anni! Solo una volta si fanno nella vita.-
-Anche tutti gli altri si fanno una volta nella vita.- rispondo ridendo.
-Si ma…. C’è Jacob- dice quasi allarmata.
Mi allarmo anch’io ma cerco di non darlo a vedere.
-Tranquilla ignoralo, tanto siamo quasi arrivati in ospedale.-

Pov Jacob

Tanya mi ha chiamato per dirmi l’ennesimo piano per riprendere Edward ma non sembra funzionare nulla. E neanche Victoria, anche se diciamo che sono io a tenerla molto occupata.
Non ho idea di come riprendermi quel bocconcino che è Bella.
C’è l'ho davanti all’improvviso, alla fine senza Edward sta per un po’, non si stacca mai da quel mostriciattolo, forse… Ho un idea!
Cambio strada, direzione: il mio “covo”.

Pov Bella

Dopo averci lanciato un'occhiata cambia strada. Bene, che fortuna.
Dopo la visita in ascensore incontriamo Edward.
-Dottor Cullen, visto che è il fidanzato di Bella la convinca a festeggiare il compleanno.- dice Angela appena lo vede entrare.
-Angela puoi chiamarmi Edward, ehi ciao piccolo- dice prendendo EJ –E comunque una piccola festicciola con amici e parenti ci sta, vero campione?- dice dando un buffetto a EJ – Ora la convinciamo noi la mamma, stavo andando a cambiarmi, ho finito il turno.- dice mettendo EJ nel porta-enfant.
-Allora aspettiamo papà- dico io.
-Bene, io devo scappare però- dice Angela dandomi un bacio sulla guancia a me, uno sulla testa a EJ e facendo un cenno a Edward.
Dopo aver sistemato EJ nella macchina di Edward mi siedo dal lato passeggero.
-E no tesoro guida tu sono stanco- dice Ed aprendo lo sportello.
Scendo tutta euforica, non mi ha mai fatto guidare quando c’era lui.
-Come mai questo ripensamento?- chiedo curiosa mettendo in moto.
-Sono stanco e poi non sei incinta, beh se dovesse capitare un incidente spero di non morire comunque- dice ridendo.
-Ehi guida tu allora.- protesto facendo la finta offesa.
-Mhh… no.. su tesoro andiamo a casa mia.- detto ciò metto in moto e restiamo in silenzio per tutto il viaggio. Arriviamo a casa sua e lascio l'auto nel garage.
Metto EJ nella cullina e vado in salone dove c’è Ed che é schizzato dentro appena arrivati.
Mi cinge da dietro la vita.
-Non senti freddo così?-
-Perché dovrei? Considerato come ho visto vestite Victoria e Tanya...- infatti indosso dei jeans e una maglietta nera a maniche lunghe, anche se in effetti é un po’ scollata.
-Mhh, tuchè- dice mettendomi una mano sopra la scollatura.
Mi giro mettendo le mie mani attorno al suo collo e avvicinando le mie labbra alle sue, sento i nostri respiri mischiarsi.
- Mhh ho davvero intenzione di convincerti a festeggiare i diciott’anni eh- dice a un certo punto Edward staccandosi.
-Dai poi ci pensiamo- cerco di distrarlo tornando a baciarlo.
Non voglio davvero festeggiare i miei 18 anni, non è per EJ solo che non amo invecchiare, non l’ho mai accettato, certo 18 anni non è essere vecchi ma è sempre un anno in più. Non sono una che vuole essere tutta rifatta a settant’anni però non amo invecchiare.
-Piccola dai- dice Edward sedendosi sul divano e tirandomi su di lui.
-Non voglio invecchiare- dico facendo il broncio.
-Ehi a 18 anni non sei vecchia e poi io ho sette anni più di te, mica sono un rottame, ho ancora il mio fascino eh- conclude malizioso.
-Su questo non ci sono dubbi – lo bacio a stampo- e poi sei un uomo per una donna è diverso, ho paura tu non mi voglia più quando avrò le rughe e i capelli bianchi.-
-Ehi tesoro- mi alza il viso mettendomi l’indice sotto il mento. –Io voglio crescere e invecchiare con te e mi immagino da vecchio con te al fianco e con i nostri nipoti magari.-
-Mi hai reso piacevole invecchiare- dico avvicinando il mio viso al suo.
-Non sei vecchia- dice roteando gli occhi.

***

-Quindi hai deciso di festeggiare domani- mi dice Charlie.
Siamo seduti sul divano.
-Si, pensavo a La Push. É grande lì, pensavo di festeggiarlo con i ragazzi della riserva, Edward, Angela e gli amici di Ed ci ho legato un po’.-
-Bene Bells come desideri- dice aprendo il giornale.
-E beh ecco ho accettato di andare a vivere con Edward- dico di fretta.
Charlie chiude di scatto il giornale e mi fissa.
-Beh sarò spesso qui e tu puoi venirmi a trovare quando vuoi, Ed ha preso un appartamento, non gli ho detto di si al matrimonio o almeno vorrei finire il liceo e far crescere EJ. Papà stai sbiancano…- sussurro l’ultima frase.

Pov Angela
Appoggio la pinzetta e passo al trucco, fra un ora a La Push c’è la cena per il 18esimo di Bella e io le sto dando una mano.
Lei pensa sia una semplice cena ma per l’occasione abbiamo sistemato fuori, o meglio i ragazzi della riserva hanno sistemato fuori sul prato. Hanno messo un grande tavolo, candele e lanterne per la cena e hanno fatto pure una piccola pista da ballo e falò.
-Un secondo, Angi vorrei chiamare Ed sai per vedere come si sta comportando EJ- mi dice Bella interrompendomi.
-Bella sarà l’ottava chiamata rilassati non stai con lui solo da due ore, starà benissimo, dai fammi finire.- le ordino categorica.
-Si ma all’ultima non ha risposto.

Pov Edward
-Buon giorno- saluto la commessa della gioielleria entrando.
-Salve, come posso aiutarla?- mi chiede sorridente.
-Potrei vedere degli anelli di fidanzamento?- chiedo sorridendo sghembo.

Pov Bella
Liscio il fiocco nero che c’è sul davanti dell’abito. Sono vestita, truccata e acconciata in modo molto semplice. Un semplice abito azzurro sopra il ginocchio con la gonna ampia e un fiocco nero in vita, delle ballerine blu, un copri spalle nero e i capelli sciolti con una treccia a impreziosire il tutto.
-Pronta?- mi chiede Angela.
-Sì andiamo prima che me ne penta.-
Appena arriviamo a La Push noto un tavolo enorme imbandito sull’erba, lanterne sparse ovunque, un falò accesso e un po’ di musica.
-Beh tu ti aspettavi una semplice cena senza torta e regali ma era doveroso fare qualcosa in più- dice avvicinandosi Edward.
-Io raggiungo gli altri- dice Angela.
-Come sei elegante- dico tirando Ed per il colletto della giacca elegante.
-Ti rivelo un segreto, volevo mettermi lo smoking poi ho pensato che faceva troppo vecchio-
-Sì sì prenditi gioco di me-
-Vieni- mi prende per mano e ci avviciniamo al tavolo.
-I fiori sono tutti per te, le rose rosse ovviamente sono da parte mia. Auguri amore mio- dice baciandomi.
Dopo la cena ci mettiamo a ballare.
Ballo un lento un po’ impacciato con Charlie e poi vengo trascinata da Ed.
-Oltre che un lento non credo di saper ballare, come avrai notato ne ho preso da Charlie.- dico a Ed che mi fa fare una giravolta.
Appoggio la testa sul suo petto e continuiamo a ballare.
Dopo la torta apro i regali, incredibile i ragazzi mi hanno regalato una macchina, in realtà era nel garage da un po’, loro gli hanno dato una sistemata. É più sicura e adatta a me e a EJ. Guardo Ed che sorride, ne è contento pure lui, ovviamente. Angela mi regala copri sedili, copri sterzo e altre cose per l’auto, più un buono per EJ. Edward non mi ha regalato nulla, sono sicura che ha in mente qualcosa.
Riprendiamo a ballare.
Io sono seduta su un amaca quando mi raggiunge Emmet, ci sono anche lui, Rose e Ali.
-Piaciuta la festa?- chiede sedendosi.
-Si..- sono un po’ in imbarazzo con lui, non abbiamo chiarito il bacio.
-Senti per il bacio, mi dispiace era una situazione complicata- decido di prendere l’iniziativa.
-Oh beh tranquilla, non é successo niente, a parte le domande di Edward. Si è ingelosito molto…-
-Oh- dico imbarazzandomi.
-Ehi, non far arrossire la mia ragazza- dice Ed prendendomi la mano e trascinandomi via.
-Non mi hai regalato nulla eh?- chiedo prendendo tra le mie una sua mano.
-Mi odierai dopo questo, altro che regalo...- dice tirandomi in piedi.
-Scusate- urla.
Sam stacca la musica.
-E’ ora- dice Seth.
-Che avete in mente?- chiedo io.
-Bene, sono sicuro non apprezzerai questo, ho pensato di parlartene in privato ma ormai siamo qui, è una cosa a lungo termine lo so, ma verrai a vivere con me quindi è anche una sicurezza in più, quindi Isabella Marie Swan, vuoi sposarmi?- chiede inginocchiandosi e estraendo dalla tasca una scatolina blu di velluto.
-Oddio- mi metto le mani davanti alla bocca, non me lo aspettavo, ora Charlie brontolerà.
-Si?- lo dico come se fosse un domanda.
Edward mi mette l’anello e mi abbraccia e poi veniamo sommersi dai Queilute.

***Tre giorni dopo***

-Pensavo di iniziare il trasferimento da Edward, così posso ricominciare la scuola e tu badare a EJ. Tanto non mi manca molto p
er finire il liceo- dico a Charlie. Alla fine la proposta del matrimonio di Ed sotto sotto l'ha digerita un po’, comunque non ci sposiamo di certo domani.

-Va bene Bells, vorrei parlarti però-
-Papà non iniziare con la storia del matrimonio o della convivenza o del sesso, ho avuto un figlio so come si fa-
-Oh no accidenti Bella non è questo assolutamente- diventa rosso.
-Oh beh allora dimmi-
-Beh volevo dirti che per ora sono un po’ strano e non ci sono spesso a casa perché sto frequentando una donna- dice diventando ancora più rosso in viso.
-Oh davvero papà? Sono davvero molto contenta per te- mi lancio su di lui per abbracciarlo e lui goffamente ricambia.

Vengo svegliata dai versetti di EJ.
Apro gli occhi e mi giro verso la culla dove è sdraiato su un fianco.
-Buongiorno amore di mamma- gli dico.
Mi metto il marsupio sul davanti e lo infilo dentro, così che possa sistemare casa e iniziare a preparare qualcosa da portare nell’appartamento di Ed, anzi nel nostro.
Ho scoperto che mio padre si frequenta con Sue, la madre di Leah e Seth, due ragazzi della riserva.
Una volta sistemata la casa carico un borsone e delle buste in macchina, sistemo EJ nel seggiolino e partiamo verso casa di Edward.
Oggi ha il turno di mattina, così apro con le chiavi che mi ha dato e sistemo la roba.
-Bene EJ che ne dici di andare da nonno Billy?- gli chiedo sorridendogli una volta in macchina.
Una volta alla riserva i ragazzi prendono EJ passandoselo tra le braccia, è la loro piccola mascotte. Alla fine è buono, sta con tutti, piange solo se ha qualche problema.
Quando torna tra le mie braccia lo porto a Billy.
-Ciao Bella, amore di nonno- ci viene incontro Billy .
EJ tende le braccine verso Billy e io glielo passo.
-Ciao- dice Billy tenendo EJ da sotto le ascelle, i piedini di EJ gli sfiorano le gambe.
-Allora come va?- mi chiede Billy sistemando EJ sulle sue gambe.
-Bene, stiamo venendo da casa di Edward, ho portato delle cose.-
-Bene e quindi ti trasferisci li?-domanda ancora.
-Si, so che papà si frequenta con Sue, sono felice per lui. Non è solo e poi Sue e una brava persona.- concludo.
-C’è qualcosa che non va?- chiede Billy sfiorandomi la coscia con la mano.
-Io mi sento… sentivo quando stavo con Reneè, che non era una buona madre, sempre in giro con Phil lontana da casa, come il frutto di un amore sbagliato anzi di un amore che non era amore, ero lontana da mio padre e quando ho scoperto di essere incinta mi sono sentita in colpa quando Jacob si è rivelato per quello che è veramente. EJ è il frutto di un amore sbagliato, del mio amore sbagliato. Ma con Edward so di poter crescere in primis io e poi di far crescere EJ come merita. Non credevo sarebbe andata a finire così, invece è incredibile- Ho gli occhi lucidi.
-Oh piccola, sei davvero forte. Mi dispiace per ciò che ti ha fatto quello che dovrebbe essere mio figlio.-
-Passerà, non dispiacertene tu, non è colpa tua. Non te l'ho detto per farti sentire in colpa. É tuo figlio sì, ma non puoi scegliere per lui- dico passandomi una mano tra i capelli.
-Sono contento che tu abbia trovato la tua felicità, con Edward sei radiosa, siete una bella famiglia.- dice sorridendo e porgendomi EJ.

Prima di tornare a casa sempre armata di marsupio passo dal supermercato.
La commessa gioca con EJ e gli parla sorridente. E’ un' anziana signora molto simpatica.
Arrivo a casa, faccio mangiare EJ, lo cambio e lo metto nella culla portandomi in cucina la radiolina e inizio a cucinare.
Mentre finisco di apparecchiare arriva Charlie.
-Mi lavo le mani e arrivo- mi dice baciandomi una guancia.
-ok- rispondo semplicemente.
-Spero Sue sappia cucinare come te- dice Charlie portandosi la forchetta alla bocca.
-Se no il sabato e la domenica dopo cene e pranzi ti porti la scorta.- dico ridendo.
Finito di cenare vado da Edward.

Pov Edward
Ho appena finito la doccia e ho indossato dei pantaloni della tuta e una maglietta.
Mi siedo sul divano accendendo la tv aspettando Bella e mio figlio… " mio figlio " penso sorridendo.
Vivremo insieme, sono emozionato peggio di un bambino.
Appena arrivano Bella si sistema subito EJ nella culla e con la radiolina mi raggiunge in salone.
Mi siedo facendola sedere sulle mie ginocchia e inizio a lasciarle piccoli baci sul collo e sul visto.
-Mi sei mancato- sussurro
-Anche tu, sei diventata peggio di una droga per me- dico sorridendo.
-Niente ci separerà mai- mormora d’un tratto.
- Ti amo- rispondo sorridendo da ebete.

Pov Bella
È passata una settimana da quando io EJ e Edward viviamo insieme. Ed è bellissimo, tra un mese ricomincio la scuola.
Oggi è domenica e Esme ha organizzato un grande pranzo anche con Sue e papà.
-Ed controlla tu EJ io mi faccio una doccia- urlo entrando in bagno.
Mi faccio una bella doccia calda e rigenerante.
Penso alla settimana appena trascorsa, è stata meravigliosa . Ed torna a casa sempre con dei regali per me, fiori, cioccolatini eccetera e per EJ peluche, vestitini giochini. All’ospedale ormai mi conoscono tutti come la sua compagna, dato anche alcuni “assalti a sorpresa” che gli ho fatto all’ospedale e ovviamente rimarcando il fatto di essere la fidanzata del dottor Cullen.
Esco dalla doccia avvolgendomi nell’accappatoio di spugna morbida di Ed, lo annuso. Ha il suo profumo che tanto amo.
Esco stando attenta a non scivolare visto i piedi umidi.
Trovo Ed in mezzo al letto a due piazze con le gambe incrociate. EJ in mezzo che gioca, Edward lo guarda e ha uno sguardo così ricco d’amore da farmi venire i brividi.
-Amore un consiglio- gli dico prendendo le scarpe che ho intenzione di mettermi – Sono indecisa se mettermi questi- dico mostrando degli stivali senza tacco di pelle arricciati sul polpaccio – oppure questi- mostro degli stivali con poco tacco sempre di pelle con delle cinghie.
-EJ consigliamo la mamma- dice Ed guardando i vestiti sul letto.
Sono una gonna a vita alta a pieghe nera con i pois bianchi, e un maglioncino largo con le maniche ad angelo candidamente bianco.
Mi avvicina EJ che afferra lo stivale basso arricciato.
Sorrido.
-Bella scelta amore di papà- dice Edward.
E io mi dirigo in bagno con i vestiti e un sorriso a trentadue denti.
Mentre finisco di truccarmi entra in bagno Ed.
Indossa dei pantaloni neri e una camicia di jeans, ai piedi non ha le scarpe ma solo delle calze bianche.
In mano tiene una bacinella blu, con dentro la schiuma da barba e il pennello.
-Mi fai la barba- chiede alzando la bacinella per mostrarmela con una faccia da cucciolo.
-Sì amore- rispondo con un sorrisino.
Lascia la bacinella sul lavandino e va a prendere una sedia.
Prendo la schiuma da barba e il pennello e lo poso sul bordo del lavandino. Riempio di acqua tiepida la bacinella e prendo un asciugamano.

Pov Edward
Mi siedo sulla sedia e Bella si siede sulle mie ginocchia.
Le avvolgo con le braccia la vita e inizia a spalmarmi la schiuma sulle guance.
Le fisso le labbra per minuti poi non resisto più e la travolgo praticamente.
In un primo momento la sento stupita poi sento un sorriso allargarsi sulle sue labbra e dischiude le labbra.
Le afferro i capelli spingendola più verso di me e ci scambiamo un bacio appassionato al massimo.
-Così sporchi pure me- dice ridendo.
Si alza, prende un rasoio e inizia a radermi.

Ho EJ in braccio e sto scendendo per sistemarlo in auto dopo che ho sistemato bene anche la borsa con i cambi e il latte.
Mi siedo alla guida della jeep nera e mi sfioro una guancia. Bella mi ha lasciato un po’ di barbetta sulla mascella, dice che mi fa più sexy.
-EJ quanto ci metterà la tua mamma?- dico dopo guardandolo dallo specchietto mentre Bella entra in garage.
Appena arriviamo, con grande disappunto di Bella, scopriamo che c’è pure Victoria.
Ci sediamo a tavola e iniziamo a gustare l’antipasto preparato da mia madre, non perché appunto sia mia madre ma cucina da Dio.
Dopo il primo EJ, che dopo aver mangiato anche lui si è addormentato fa dei versetti.
-Vado io- dico sfiorando con una mano la coscia di Bella.
Lo prendo dal porta-enfant notando che deve essere cambiato.
-Amore di papà ci hai fatto un regalino vedo- afferro la borsa e vado a cambiarlo.
Pov Bella
-Edward è un padre meraviglioso vero?- mi chiede Esme.
-Già, non lo credevo possibile e invece...- le rispondo.
-Ma non è suo padre- si intromette quella oca di Victoria, giuro la strozzo.
-I figli sono di chi li ama, li cresce e li accudisce- rispondo fissandola dura.
Ed torna con EJ in braccio e si siede al mio fianco.
-Allora la convivenza com’è?- chiede Charlise cercando di alleggerire l’atmosfera.
Ma ovviamente non ci riesce infatti:
-Vivete insieme?- chiede quasi stupita l’oca.
-Sì da una settimana- risponde Ed con un falso sorriso giocando con EJ.
-Ah…- dice solamente.
-Sì ma racconta com’è Edward, disordinato? Mi manca lavare i suoi abiti...- tenta anche Esme di alleggerire l’atmosfera.
-Non te li lavavi da solo?- chiede Emmet.
C’è anche lui, ho scoperto che è un cugino di Ed, è fantastico ,ormai il nostro rapporto sta migliorando.
-Sì ma ogni scusa è buona per venire dalla mamma, sai che sono un cocco di mamma, ma ora spero proprio che Bella non mi ci faccia ritornare più- dice cingendomi le spalle con un braccio.
Arrossisco e prendo EJ in braccio.
Dopo la cena ci spostiamo nel salotto.
Vado in veranda un attimo per prendere aria, non sopporto più Victoria.
Davanti però non ho una bella scena.
EJ che credevo dormisse nella camera di Ed è in braccio a… Jacob.
-Allora bambola prendi questo coso che non so tenere e vieni con me, se no saranno guai per lui.- dice facendomi un cenno verso EJ.
Non so come riesco a prendere un foglio e una penna dalla mia borsa e mentre Jacob cammina davanti a me scarabocchio due righe e getto il foglio in terra.
EJ alla fine l’ha tenuto lui, “così è più sicuro” ha detto.

Pov Edward
Victoria flirta apertamente con me e non ne posso più, esco in veranda per cercare Bella.
Trovo solo un foglio:
“Jacob ci ha portati via”.



-Angolo autrice-
Buona.... em notte? xD sono l'una e mezza e sto aspettando l'Hollywood film awards e spero proprio che Rob non faccia sorprese e ovviamente aspetto la nana
Non sto dissimulando so che posso scavarmi la fossa lo farò tanto ho preso la sufficienza piena in matematica posso morire felice:)
Ora tornando seri la storia ormai volge al termine volendo esagerare credo manchino 6 capitoli.
Dopo penso di rivedere un pò tutte le storie e in seguito postare due storie sicure il resto sono un miliardo di idee
Le storie a chi può interessare sono il sequel di a hidden past coming back e la seconda avrà a che fare con sulle note della danza ma cosa sarà?
Buon weekend a tutti:3
Edward
Bella diciottesimo
Bella a casa di Ed
Bella cena
Edward cena

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Capitolo 20
*** capitolo 20 ***


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capitolo 20


Pov Bella

Siamo nella periferia di Seattle, credo.
Vedo sfrecciare accanto a noi palazzi di mattoni vecchi e piuttosto tristi.
EJ dorme con una mano posata sul mio petto.
Ci fermiamo in una specie di parcheggio.
Ci sono due palazzi davanti a noi, uno sembra una palazzina tipo case popolari: con qualche crepa, anche essa piuttosto triste. E’ a più piani mentre l’edificio accanto avrà in tutto tre piani.
-Il palazzo sarà la tua casa da adesso. L’altro è dove lavoro, diciamo insieme a Victoria... Ma molto spesso mi fanno compagnia anche Tanya e Irina- Jacob sorride maligno.
E io capisco tutto. E’ un bordello, vedo delle ragazze quasi nude varcare la soglia. Che schifo.
-Tranquilla zuccherino, tu sarai solo mia.- continua lui spingendomi verso la “mia nuova casa”.
-Ho bisogno di abiti per me e EJ e altra roba.- dico dura imponendomi di non piangere.
-C’è tutto ora ti porto a casa e poi vado a sbrigare delle cose.- dice tirandomi per un polso.
L’appartamento ha un'entrata che dà sul salotto, una cucina, un bagno e due camere da letto.
Almeno in una c’è una culla per EJ.
Lo sistemo al meglio e vado da Jacob.
Devo mantenere la calma.
-Ti anticipo che non ho molta pazienza, quindi quando sono a casa non voglio sentire volare una mosca, a meno che non siano i tuoi gemiti.- dice duro. –A tal proposito, quando potrai tornare in careggiata?-
Gli occhi mi si riempiono di lacrime.
Cerco di tornare lucida al più presto, lui non sa nulla di bambini, parti e roba varia.
Una vocina nella mia testa mi dice menti.
-Beh è una cosa che varia da persona a persona, ho un appuntamento dalla ginecologa nella prossima settimana.- mi trema la voce.
-Spero solo sia presto- Jacob si alza e va via.
Sento la porta sbattere.
Sospiro, mi ha creduto.
Sento la chiave girare nella toppa e i passi di Jacob che si allontanano.
Scivolo a terra e piango.
Alla fine Jacob è riuscito nel suo intento, mi ha presa, sono stata una stupida.
Tornare a Forks era troppo prevedibile.
Anche se fossi andata in capo al mondo lui ti avrebbe trovato, lo conosci, se vuole qualcosa se la prende . Di nuovo quella vocina nella mente.
Mi asciugo le lacrime e giro per casa.
Penso a quando ero piccola, al Jacob bambino con cui facevo le torte di fango. Quel bambino cresciuto da Billy, un brav’uomo, come si è potuto ridurre a questo Jacob.
Si era trasferito a Phoneix per me.
L’ho sempre visto come il mio principe azzurro, sognavo come ogni teenager il matrimonio, in chiesa o sulla spiaggia a La Push. Il mio abito avorio lungo fino ai piedi e le mie ballerine. Lui che mi porge il bouquet. Charlie che mi porta all’altare e Renée che mi guarda con gli occhi lucidi. Anche lei mi ha fatto male. Altro che madre svampita, proprio snaturata! Per lei c’era solo Phil e i soldi. E io cercavo in Jacob amici, famiglia e amore. Troppe aspettative per una persona, che poi non era neanche la più adatta.
Mi immaginavo anche i nostri figli, se prendere o no un cane.
Invece ora mi ritrovavo diciottenne lontana dall’amore della mia vita, finalmente quello vero. Con un bimbo, in uno squallido posto.

Pov Edward
-Come ci è riuscito?- quasi urla Charlie.
-Non lo so, Dio. L’unica cosa che ho trovato andandola a cercare è quello stupido biglietto.- mi prendo la testa fra le mani.
-Deve avere dei complici- dice Carlise.
-Come possiamo trovarlo?- aggiunge Esme.
-Cercherò tutte le informazioni che posso, se é a Seattle e se studia o lavora.- ci informa Charlie deciso.
-All’ospedale tra le infermiere più spavalde e sì, oche, si parlava di quanto fosse bravo... Beh si avete capito- credo di essere arrossito.
-Beh parleremo con loro.- Charlie mi manda un'occhiatina.
-E’ solo una supposizione, ma figliolo, potrebbe entrarci Victoria, ti stava attaccata come una cozza e poi è scomparsa.- Sospira Carlise.

Pov Renèe
-Qui va tutto a gonfie vele, sei molto bravo- lancio un'occhiata maliziosa a Jake.
-Sì molto, per un mio sfizio sono riuscito pure a riprendermi Bella-
-Oh contento tu, ma tu non sei tipo da una sola donna tu, cerchi piacere e divertimento.- dico lasciandogli una carezza voluttuosa sul petto e uscendo.
Mi siedo su una sdraio a bordo piscina con un drink. Mi slaccio il parasole rimanendo in topless.
-Oh, la villa isolata non è stata una cattiva idea- Phil compare davanti a me.
-Dici?- lascio cadere un po’ del liquido che c’è nel bicchiere sul collo.
-Oh sì…- sussurra seguendo le goccioline.
-C’è Jacob di là- dico mettendo il petto in fuori.
-Quel ragazzo quando vuole sa essere cieco e muto.- mi sfila il bicchiere dalle mani.
Mi versa sui seni il liquido ghiacciato.
Gemo.

Pov Victoria
Indosso le brasiliane e una maglietta bianca quasi trasparente.
Mi lego al collo una cravatta che faccio scivolare nel incavo dei seni nudi. Indosso le autoreggenti e i tacchi e metto un impermeabile a metà coscia. Si vede il pizzo delle autoreggenti. Lascio i miei ricci sciolti e metto uno smalto rosso.
Entro nello studio di Jacob e mi siedo sulla sua poltrona ad aspettarlo.
Poco dopo arriva.
-Sono qui per prendermi una ricompensa.- dico appena entra andando verso di lui.
-Oh bene, ho visto Renèe e Phill, mi è venuta una voglia matta e tu sei troppo vestita.-
-Dici…- sussurro sensuale mettendo una sua mano tra le mie gambe sotto la brasiliana e iniziando a baciargli il collo.

Pov Bella
Mi ha chiamata Jacob dicendo che siccome io non ero pronta non avrei dovuto aspettarlo. Mi ha anche detto che potrei iniziare con la bocca. Mi sono salite le lacrime agli occhi ma le ho respinte indietro.
EJ ha mangiato e dorme e io sto guardando le cose che devo mettermi per Jacob.
Dice che non mi condividerà con nessuno. Sarò la sua schiava sessuale, se rifiuto mi toglierà EJ.
Mi stendo sul letto, tra le braccia ho EJ, gli accarezzo la testolina piena di capelli scuri.
Sorrido pensando a un weekend solo io ed Edward. Charlie ha voluto portare EJ alla riserva per vedere la sua prima partita con Billy.

***inizio flashback***
-Amore….- sussurra lui tirandomi verso di se, tra le sue gambe.
Era seduto sul bracciolo del divano.
-Siamo soli per due giorni interi- sussurro baciandolo.
-Non ti farò uscire dal letto- dice sfilandomi la maglietta.
Quando mi sveglio Ed è accanto a me.
Mi alzo per andare in bagno.
Mi specchio. Ho i capelli arruffati e gli occhi lucidi. Mi sposto sul collo. Ho dei succhiotti...
-Ti ho detto che non ti volevo fuori dal letto.- e mi abbraccia da dietro baciandomi il collo.
-Mi hai fatto dei succhiotti- ho i brividi, quest’uomo solo guardandomi scatena reazioni enormi in me.
-Beh, io ti ho detto di non lasciare il letto, ma la doccia va bene uguale.- continua a baciarmi e le sue mani vagano ovunque.
Sorrido.
-Mi desideri davvero così tanto?- chiedo io. Sono quasi stupita di fronte ai sentimenti che quest’uomo prova per me.
-Non lo senti?- dice stringendomi di più a se. Sì, l’erezione non è esattamente piccola.
–Non parlo solo di desiderio fisico, tu hai un effetto su di me assuefante-
-Sono una droga per te?-
-No, è come se fossi il mio ossigeno, sei tutto ciò che devo avere e voglio avere per vivere.- è così serio.
-Oh io... Saranno ancora gli ormoni o sono scuse ma…- la mia voce si inclina.
-Non devi dire nulla, baciami, amami, vivimi.-
***fine flashback***
Quel ricordo mi fa addormentare serena e con il sorriso.

Pov Charlie
-Tanya parla!- urlo a pochi centimetri dalla sua faccia.
-Che ne sai che Isabella non è andata di sua spontanea volontà con Jacob, è il padre di suo figlio no?- dice lei con ovvietà.
-Lei non lo ama.- dico a denti stretti.
-Neanch’io ma mica è l'unico motivo per andargli dietro! L’amore intendo... - specifica al mio sguardo vagamente scettico -...scopa da Dio, mi basta questo. E Bella non è tanto diversa.- dice uscendo dalla centrale.
-L’unica cosa di certo ora è che Jacob e Tanya sono andati a letto insieme.- sono demoralizzato.
-Dobbiamo parlare con Irina, Kate e anche Victoria e Renèe. Dobbiamo farle parlare.- dice Edward duro.
-E se le fa del male?- dico spaesato.
-Charlie io amo Bella e anche tu. Questo amore ci porterà a trovarla, lei e mio figlio, e a distruggere quel essere.- negli occhi di Edward si legge rabbia.
Pov Jacob
-James lei é Bree, suo padre è un cliente e vorrebbe che sua figlia diventasse come le nostre ragazze. E’ vergine non per sminuirti ma tu hai più pazienza. Lo sai io calmo non ci so stare.- dico mostrando Bree a James.
Bree è una dea. Alta, un culo sodo, un seno favoloso, labbra carnose. Peccato sia vergine, passerà dal mio letto però prima deve essere più esperta.

Pov Edward
Sono così preoccupato per Bella e EJ... Con Charlie e con gli altri mi mostro forte ma ho così paura. Dovevo starle più vicino. Anche se credo che abbia dei complici; non poteva fare tutto da solo. Parcheggio, afferro le chiavi e mi dirigo verso la porta.
Sono da Billy alla riserva.
La porta è aperta, entro.
-Billy?- chiamo.
Nessuna risposta.
-Billy?-
É tutto a soqquadro.
Lo trovo a terra di fianco alla sua sieda a rotelle privo di sensi.
-Oh no!-

...In ospedale...
Sono seduto in sala d’attesa con i miei genitori e Charlie.
Esce il dottore che si avvicina.
-Per fortuna il paziente ha un trauma cranico non molto grave. Potete entrate, ma non affaticatelo, è comunque debole- si raccomanda il dottore.
-Hai la pelle dura eh!- esclama Charlie entrando nella camera di Billy seguito da noi.
-Già- risponde lui – Comunque volevano soldi, credevo non c'entrasse con Bella, dopo che hanno preso soldi e della roba di Jacob mi hanno detto che Bella si trova dove doveva stare fin dall’inizio.-
A quelle parole esco come una furia.
-Edward tesoro- è mia madre.
-Mamma ho paura…-
-La troveremo, li troveremo... Ehi...- una lacrima mi solca il viso e lei la prende con l’indice.
-Pensa a quando eravate felici, la prima volta che avete dormito insieme, se ci penso mi viene da ridere. Caro mio, pensavi di ingannare me? La tua mamma? Sei uscito dalla mi….-
-Mamma stop mi è bastata Bella al parto- dico sorridendo sghembo ricordando entrambi gli episodi con il mio amore.
-Vedi? Hai sorriso, sai l’amore è una forza così grande che non tutti sono capaci di gestire, a volte la si confonde con l’affetto. Che si è un sentimento nobile, ma l’amore è di più... É una forza innata che ti costringe a fare qualcosa, tutti hanno paura di amare e di soffrire, ma solo chi ama davvero sa che soffrire è una parte dell’amore. Se non hai sofferto almeno una volta nella vita per amore non puoi dire di amare.- dice lei stringendomi tra le braccia – che poi ci sono diversi tipi di amore è un'altra storia-

Pov Bella
Ho sognato Edward.
L’amore immenso che provo per lui mi da la forza di tirare avanti. Devo trovare un modo per uscire o cercare di comunicare con lui.
Trai i cassetti c’è un pc, ma non ho la password per aprirlo.
Impazzirò, devo sfogarmi.
Così prendo dei fogli. Ho deciso. Chiederò che EJ venga lasciato andare. Tanto Jacob l’ha usato solo come esca per me.
Inizio a scrivergli una lettera per quando sarà grande.
Metto il punto e la firmo. Sono passate due ore, la lettera è anche bagnata di lacrime.
Sento la serratura scattare. É Jacob.
Bene, si inizia.
Mi sciacquo il viso e vado in cucina.
-Voglio solo che tu faccia una cosa per me- dico senza neanche salutarlo.
-Sentiamo- dice alzando un sopracciglio.
-EJ l’hai usato solo come esca, quindi ora fallo andare via da qui, lui non deve vivere in questo schifo. A te é solo di intralcio.- dico cercando di non piangere.
-Bene-

Pov Jacob
Quel bambino non la smette di piangere, come se capisse che non vedrà chi l’ha partorito mai più.
Neanche Bella riesce a calmarlo.
Entro nella stanza.
E nella culla un borsone ha i piedi di quest’ultima.
Tra poco Seth lo porterà ai Cullen.
Quando mi avvicino alla culla strilla di più.
Gli sfioro lo stomaco. Sembra calmarsi. Preso da un moto di tenerezza lo prendo tra le braccia. E’ uguale a me, ha gli occhi di Bella però. É piccolo morbido e profumato. Tenerlo mi da una strana sensazione al cuore.
Ormai non piange più, con una manina mi stringe un dito, alza lo sguardo e incontra il mio.
Fa una smorfia. Sembra quasi un…. Sorriso.
-Che ci fai tu qui?- Bella irrompe nella stanza strappandomi EJ dalle braccia.
-Preparati a dirgli addio- l’incantesimo si spezza e io torno quello di sempre.

Pov Edward
La mia vita prima di Bella era il lavoro, sì c’era Tanya, ma era più un'amica “intima”. Le storie durature non mi sono mai interessate, solo il mio lavoro e i bambini.
Si può desiderare un figlio e non una donna al tuo fianco?
Finche non c’è l’hai e finché non trovi quella che dopo qualche mese capirai di amare dal primo istante non puoi capire.
La filosofia la si studia al liceo, è una materia pesante e odiosa per gli studenti. Complessa, perché ci voglio un CASINO di parole, di complicanze semplicemente per dire che l’amore è una cosa bella e rara ormai. Non puoi definire l’amore se non così, perché è una cosa soggettiva. C'è chi ha le farfalle nello stomaco chi i brividi. Anche i più duri o i disinteressati cadono in questa trappola, magari anche per primi.
E comunque per qualche strana legge cosmica quando non smetti di volere una cosa la ottieni. Io non smetterò di volere Bella e non mi arrenderò.
Sento un ronzio lontano, è il mio telefono.
-Pronto?-

Pov Charlie
Bella mi è stata portata via da Renèe a quattro anni senza interpellarmi.
Non dimentichi di avere una figlia neanche se siede ai due poli o su due pianeti distanti anni luce.
Almeno in quei casi sai dov’è ma non sapere, l’ignorare. E’ orribile, crea ansie e i famosi trip mentali, una cosa non la sai e la inventi, magari diecimila volte peggio di com’è.
Perché non ci accontentiamo delle piccole cose belle?
Bella è il mio orgoglio, la mia vittoria.
E la devo trovare.
-Pronto?- rispondo al telefono.

Pov Edward
Corro come un pazzo nella strada.
Arrivo a villa Cullen con il cuore in gola e la vista appannata.
-C’era EJ in una cesta fuori quando sono rientrata, ero andata a fare la spesa.- dice Esme con in braccio EJ.
-Oddio, amore mio!- dico prendendolo io.
-Tra le lenzuola c’era questo Edward- dice Carlise porgendomi un foglio ripiegato.



-Angolo autrice-
Allora mh è più corto lo so ma purtroppo *sigh* siamo alla fine quasi...
Ma non pensiamoci e vi volevo chiedere quanti fan della coppia Bree&Diego? Non si sa mai ci scriverei su, addirittura potrei farli tornare in a hidden past coming back il seguito che non ha ancora un effettivo titolo x
E anche per il sequel non molto sequel su i figli di Bella e Ed e James e Victoria e altri pargoli che sforneranno non so chi di Sulle note della danza, scriverò anche quello:) contenti?
Vi auguro buonanotte:)

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Capitolo 21
*** capitolo 21 ***


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capitolo 21


Pov Edward
Apro quel foglio e inizio a leggere:
" Ciao EJ, non so se papà ti abbia parlato di me, ma voglio che tu sappia e che non ti ho abbandonato. Non so se papà ti abbia raccontato la nostra storia, però voglio farlo io. Quando io e papà ci siamo conosciuti tu eri già dentro la mia pancia. Papà ha amato sia me che te e continua a farlo ancora, ne sono convinta. Solo che una persona cattiva che non sa che vuol dire amare ci ha divisi, e io ho scelto di non farti vivere questa vita. Anche Charlie ti ama, nonostante l'apparenza burbera. So che ti rifiuta e lo capisco, in fondo guardandoti negli occhi vede me. Nonno Carslile e nonna Esme ti amano anche loro allo stesso modo, nonno Billy si sente responsabile delle scelte di suo figlio, ma non è così. Edward sarà sempre tuo padre, vorrei tanto che tu portassi il cognome di chi mi ha amata più di qualsiasi altra persona o al mondo. Sii il suo orgoglio. Ti auguro il meglio. La tua mamma "
Finisco di leggere quelle parole e sono straziato. Mi cade il foglio dalle mani e mi copro il viso in lacrime.
- Si è arresa - dico flebile.
E dopo pochi secondi mi alzo e distruggo qualsiasi cosa ho davanti, urlando e piangendo.
- Edward sta calmo - sento la voce di mio padre e un ago che mi buca la pelle.
La mia vista si offusca

18 anni dopo…

Pov EJ
- Tra qualche giorno diventi maggiorenne, come vuoi festeggiare? - mi chiede nonna Esme.
Oggi è domenica e io e papà pranziamo dai nonni.
- Non ho molta voglia di festeggiarlo sinceramente - dico giocando con il cibo che ho nel piatto.
- Come no? È un traguardo importante- continua la nonna.
Papà e il nonno si scambiano strani sguardi.
- Va bene. Potrei festeggiarlo a La Push con qualche amico e famiglia, chiederò a nonno Billy- dico per accontentarli.
-Beh, poi c’è quella ragazza a cui dai ripetizioni, come si chiamava?- dice papà mettendomi in imbarazzo.
- Kayla - dico io arrossendo, credo di aver preso da papà questa cosa.
Dopo il pranzo papà ha il turno in ospedale e io resto dai nonni.
Vado in cucina dove vedo la nonna intenta nel preparare un dolce.
- Nonna vuoi una mano? - chiedo.
-Sí tesoro, mi prenderesti due uova dal frigo e il latte? -
- Certo -
Prendo ciò che mi chiede e lo poggio sul bancone di fianco a lei.
- Allora come va a scuola? - mi chiede mentre impasta.
- Bene, tra poco ci sono le finali di football -
- E il college? -
- Credevo che papà volesse farmi fare qualcosa tipo medicina, ha lasciato scegliere me. Il fatto è che le cose per cui sono portato non sono, come dire, comuni, in famiglia- questa cosa mi ha lasciato sempre un po’ perplesso.
-Beh non siamo tutti uguali, tutti sviluppano anche passioni, hobby e conoscenze proprie -
- Io non mi riferivo a questo in realtà -
- E a cosa? - chiede lei prendendo una teglia.
- Nei miei tratti fisici non assomiglio a papà, e lui non mi parla mai della mamma -
Le cade la teglia dalle mani
- Beh è un argomento che devi affrontare con lui, gli parlerò okay?- ha un'aria così triste.
- Va bene -
Decido di fare un giro per schiarirmi le idee, arrivo fino a Port Angeles e decido di fare due passi.
- EJ! EJ! - mi giro verso la voce che mi chiama e Kayla come un turbine biondo mi arriva addosso.
- Ehi - dico afferrandola.
- Non eri dai tuoi nonni? - chiede staccandosi.
- Sì, ma ho tirato in ballo la questione mamma. Voglio chiedere a mio padre di più. Non ce la faccio più, lui sarà triste ma io non posso stare senza madre -
- Non ti dicono niente neanche Charlie e Billy? -
- Charlie mi ha mostrato delle foto e mi ha fatto vedere le sue cose. Mi ha detto che Isabella non aveva un buon rapporto con la madre ed è tornata a Forks da lui - dico quello che so.
- E Billy? - continua lei.
- A quanto so è il migliore amico di Charlie, per me un quinto nonno - sorrido sghembo – come è andato il compito di trigonometria? - ho un illuminazione, pensando a mio padre e alla ragazza delle ripetizioni che tra l’altro è lei.
- B meno – dice lei solamente.
- Beh sono un mito - sono esaltato.
- Ehi, non montarti la testa - mi da un buffetto.
- Niente grazie però, eh? - faccio il finto offeso.
- Magari qualche compagno sexy mi ha passato il compito e non è merito tuo - fa la smorfiosetta.
- Va bene, cercherò anch’io qualcuno di più sexy allora - metto le mani in tasca.
Kayla è di un anno più piccola di me, e io ho una cotta per lei dal terzo anno.
- Mi fai ripetizioni solo perché sono bella? - chiede mettendosi davanti a me.
- No, posso farlo perché ho dei buoni voti, me l’hai chiesto tu, poi che sei bella è un dato di fatto che non posso cambiare - non posso dirti che mi piaci .
- Oh va bene, posso aiutarti se vuoi per tua madre -
- Grazie, sei gentile -
-Che bello, in neanche mezz'ora mi hai detto che sono bella e gentile - dice battendo le mani come una bambina.
Finiamo davanti a un negozio di peluche e lei è incantata a fissare un elefantino blu.
- Ti va il gelato?- chiede poi.
- Va bene – dico io – inizia ad andare - vengo colto da un'illuminazione.
La raggiungo pochi minuti dopo con un pacchetto in mano.
- Tieni - mi porge un cono.
- Grazie, questo è per te - dico dandole il pacchetto.
- Oh grazie! E così carino... - dice stringendo tra le mani l’elefantino di peluche.
- È tardi, devo tornare a casa - annuncia Kayla finito il gelato.
-Ti accompagno io tranquilla-
In macchina, cantiamo canzoncine o facciamo battute. Un clima abbastanza tranquillo e ironico.
Arrivo davanti a casa sua ed accosto.
-Grazie EJ, mi raccomando, per qualsiasi cosa lo sai, io ci sono - dice girandosi per scendere.
-Grazie... Ehy Kayla! - la richiamo.
- Dimmi – si gira verso di me.
Ora o mai più.
La bacio.
Appoggio solamente le mie labbra sulle sue.
Lei mi cinge il collo e si spinge più vicino di-schiudendo le labbra. Le nostre lingue danzano.
- Spero tu non sia fidanzata - dico staccandomi.
Le cresce un sorriso enorme sulle labbra.
- A tuo rischio e pericolo - dice uscendo dall’auto ancora sorridendo.

Torno a casa e papà è sotto la doccia. Sul fuoco c’è una pentola. Sto attento alle cena.
- Bentornato - dice mio padre.
Indossa il pantalone del pigiama senza maglietta. Per avere quarantaquattro anni non è male.
- Sto io qui, puoi continuare a vestirti e asciugarti -
- Va bene, grazie figliolo -
Mentre sistemo i piatti papà è di ritorno. Ha un foglio in mano e un'aria strana.
Ceniamo in silenzio e a fine cena andiamo ognuno nella propria camera per dormire.
Ripasso chimica per la scuola. Un ora dopo chiudo tutto e vado in bagno. Passo dalla camera di papà e lo sento parlare.
Appoggio l’orecchio alla porta.
- Sai ho provato a dargli la lettera. La verità e che ti amo sempre, ma non capisco perché ti sei arresa. Ti cerco sempre, vorrei trovarti. Addirittura Irina, Kate, Tania e Renée sono scomparse -
Chi sono? Dovrei iniziare a cercare la mamma da solo, e magari farmi aiutare da Kayla.
Tornato da scuola mio padre è a lavoro e ne approfitto per frugare un po’ in giro.
Trovo il certificato di nascita: mia madre è Isabella Marie Swan , il padre non è specificato. C’è anche un documento di riconoscimento. EJ Swan è diventato EJ Cullen quando avevo tre anni? Com’è possibile, mio padre non mi voleva? Poi ha cambiato idea? Perché non mi parla di mia madre?
Tra le cose di mamma che papà tiene ancora nell'armadio trovo altre foto. Quella che credo sia sua madre, cioè mia nonna e un ragazzo dalla pelle olivastra e i capelli neri. Come me.
Che significa?
- EJ! - la voce di mio padre mi richiama.
- Accidenti - chiudo tutto nascondendo la foto nella tasca dei jeans e scendo giù.
- Dimmi -
- Stavo andando a La Push, vieni con me per parlare con Billy? -
- Va bene, prendo la giacca -
In macchina papà mi chiede della scuola, non so se dirgli di Kayla. Opto per non dirgli nulla. Eravamo come migliori amici, però nell’ultimo periodo le cose vanno in modo strano.
Resto con i ragazzi mentre papà entra in casa.
Dopo un quarto d’ora li raggiungo.
- Forse è ora - dice nonno Billy.
- Ci ho provato così tante volte, ho paura, non ci riesco - risponde papà.
- Più tempo passa peggio è - replica il nonno
- Scusate posso? - chiedo
- Certo nipotino, accomodati - mi siedo sulla poltrona accanto alla carrozzina.
- Senti nonno, tra poco è il mio compleanno. Potrei festeggiarlo qui? -
- Certo, va bene. – dice dandomi una pacca.
- Grazie, vado in bagno -
Quando torno dal bagno noto una stanza sempre chiusa che ora è aperta. Entro. Ci sono delle foto di un ragazzo… Sfilo la foto dalla tasca dei jeans e la confronto con quella sul comodino.
È la stessa persona.
Ma chi?
- Ehi tutto bene? - chiede papà quando torno.
- Magari ha problemi di stomaco... non metterlo in imbarazzo Edward - dice il nonno.
- No no tranquilli, tutto bene - dico frettolosamente - sai nonno, mi sono sempre chiesto una cosa - dico con un'idea per la testa.
- Dimmi - dice lui ignaro.
- Rachel e Rebecca studiano fuori, ma magari hai anche un altro figlio, non so -
- Sì, ho un altro figlio, ma non ho sue notizie da un po’. Non avevamo un bel rapporto - dice lui calmo, ma lo conosco, sta cercando di mantenere la calma.
- Ah okay… come si chiama? - chiedo ancora.
- Cosa ti interessa? Se non si parlano più non sarà un argomento che vuole affrontare – mi richiama mio padre
- Scusa nonno non volevo - dico dispiaciuto.
- Tranquillo nipotino - dice solamente.
- Vado dai ragazzi - dico alzandomi.
- Sapete cosa ha fatto il figlio di Billy per non parlarsi più, o almeno chi è? Ho fatto una semplice domanda e mi hanno dato contro - dico sedendomi su un ceppo
- Beh è una ferita ancora dolorosa per Billy, credo- dice Paul.
- Tu lo conoscevi? - chiedo.
- Non bene. Non viene alla riserva da un bel po’ -
- Va bene ho capito, spero che il nonno e papà non si siano offesi o altro - dico strappando dell'erba.
- No, loro ti amano molto - dice Emily con la figlia di quattro anni in braccio.
- Invece mia madre? - chiedo allora.
- Credo sia un argomento che devi affrontare con tuo padre - continua Paul.
- Okay okay, spero di capirci qualcosa prima o poi - dico sconsolato. - Dai su- mi incoraggia Emily.

In macchina

- Papà so che è un argomento che non ti piace molto, ma voglio capire. Parlami della mamma. Ti prego - dico quasi sul orlo di una crisi di nervi. Sospira.
- Farò di meglio, a casa ti darò una lettera che lei scrisse per te, poi mi chiederai tutto ciò che vuoi - dice con lo sguardo fisso sulla strada.
- D’accordo, grazie - dico io ammutolendomi.
Una lettera.
Dove sarà ora la mia mamma?
Perché proprio una lettera?
Mi sa tanto di finale tragico.
- Devi sapere una cosa tu - esclamo io a un tratto.
- Cosa? -
- Dato che nessuno me ne parlava e tu ci stavi male, ho frugato fra le tue cose e quelle di mamma. Ho trovato una foto, alla riserva c’è sempre una stanza chiusa, ma oggi era aperta e c’erano le foto di questo ragazzo. Ho anche trovato il certificato di nascita, mio padre non c’era e il documento di riconoscimento dice che ho preso il nome Cullen a tre anni. Perché? Non mi volevi?- dico tutta la verità e mi levo un peso.
- Ti ho voluto da sempre - dice lui stringendo i pugni sul volante.
Allora non capisco, aspetterò di leggere la lettera.
- Sei arrabbiato perché ho frugato fra le tue cose? - chiedo torturandomi le mani.
- No, posso capirti -
- Va bene -

Una volta a casa papà mi da la lettera.
Mi siedo a leggera in salotto e lui si siede di fronte a me.
Alzo gli occhi. Non so come mi sento, male, triste, arrabbiato. Ora capisco il discorso di Billy e mio padre.
- Raccontami tutta la storia - dico a mio padre mentre le lacrime solcano le mie guance.
- Lavoravo come adesso all’ospedale e mio padre, Carlise, un giorno mi disse che la figlia di un suo amico arrivava da Phoneix. Aveva diciassette, quasi diciotto anni, ed era incinta.-
- A Phoneix viveva con la madre e il patrigno? - lo interrompo.
- E il padre del bambino, era il suo amore adolescenziale. Si era trasferito da Forks per lei. Solo che nell’ultimo periodo le cose andavano male. Con la madre lo sono sempre stati, i rapporti, un po’ freddi. Si aggrappava sempre a questo ragazzo. Il suo nome è Jacob Black, il figlio di Billy. Un giorno, sotto lo sguardo di Phil, il patrigno, fu costretta ad andare a letto con Jacob. Lei non voleva e non aveva protezione. Appena hanno scoperto che era incinta non l’hanno più voluta fra i piedi -
Mi accarezza una guancia.
- L'ho vista entrare e ho visto la paura e l’amore per il piccolo che era nella sua pancia, e voleva solo il meglio per lui. Io avevo una relazione superficiale con un'infermiera, Tanya. Volevo un bambino, li amo molto tutt'ora, ma al tempo volevo solo il bambino, non una donna. Dopo tua madre voglio solo lei. Ricordo che la prima volta che mi ha detto che ero io il padre del bambino perché lo amavo molto ho pianto. Devo dire che anche Charlie era contento, anche se non lo dava a vedere. E io avevo paura – sorride al ricordo.
- Dov'è la mamma ora? -
- Non lo so. Eravamo a casa dei nonni per una cena. C’era un'amica di famiglia interessata a me, come Tanya diciamo, e mi stava addosso. Bella è uscita un attimo. Non tornava più. Ho trovato un biglietto con scritto che Jacob vi aveva preso entrambi. Qualche giorno dopo tu eri in una cesta con la lettera sull’uscio di casa Cullen -
- Oddio -
- Quando ho scoperto della lettera sono stato malissimo, ma non mi sono arreso, neanche ora. Solo che sono tutti scomparsi e non so più che fare, mi dispiace... - dice piangendo disperato.
- Sarai sempre mio padre - dico abbracciandolo.
Sapere la verità mi ha aperto gli occhi. Su cos’è l’amore e soprattutto su quanto gli altri ci possono amare e fare di tutto per aiutarci.
Ecco perché a volte si mente. Dipende da che menzogne sono però.
Chissà quante ne ha detto Jacob a mia madre. Mentre quelle di mio padre sono dettate dalla paura, per la salvaguardia di suo figlio, nonché l’unica persona che gli ricorda il suo grande amore.
Shakespeare scrive “siamo fatti della stessa sostanza dei sogni.”
Contraddirò uno dei più grandi scrittori, beh, perchè non è così. Siamo fatti di ossa, carne e sangue, ma sopratutto di sentimenti. Di errori e sbagli, gli stessi da cui scappiamo o a cui raramente cerchiamo soluzione. Mio padre sarà sempre Edward perchè mi ha cresciuto e perchè è fatto dell'immenso amore che prova per mia madre e per me.
È fatto di fatica e sacrifici, di professionalità nel suo lavoro. Mentre io sono fatto come ogni uomo di carne, ossa e sangue. E come anche i più duri di sentimenti. Sono fatto anche di una parte che non ho incontrato, anzi, che non ho ancora incontrato: mia madre.
Qualsiasi cosa sia in mio potere e io possa fare la farò. E se non è in mio potere la farò comunque.
Mio padre si merita una ricompensa, si merita amore come tutti. E sopratutto merita mia madre, perchè si amano e si completano.
Insegnerò ai miei figli valori come la famiglia, la lotta per ciò in cui si crede, ma quella intelligente che parte dal cervello e che mobilità tutto il resto in modo logico e sensato. Non i cazzotti.
Insegnerò ad avere fiducia e ad essere onesti. Perchè in fondo la famiglia, i genitori, sono tutto. Protezione, educazione e amore.
Guardo il mio volto allo specchio.
Gli occhi neri pece, i capelli marroni, come la mia mamma penso sorridendo.
La pelle scura.
Mio padre mi avrà dato il colore degli occhi, della pelle, forse il fisico.
Alcuni danno anche denaro, ma tutto quello che possono dare non equivale alle lacrime, alla fiducia, alle risate di un pomeriggio impegnato a insegnare al proprio figlio ad andare in bici. Avrei usato la parola sprecato,perchè sí, in fondo è sprecato, lo spreco migliore del mondo. Se è una cosa in cui credi, in cui riponi qualcosa - qualsiasi cosa - che merita il tuo impegno e dedizione non sarà mai tempo sprecato. Anche se è una cosa che verrà distrutta o dimenticata. Per te c'è stata, hai imparato da quella cosa, l'hai vissuta con la tua pelle, con il tuo cuore e con il cervello.
Dovessi finire sotto terra troverò mia madre, non è proprietà di Jacob.
Provo pietà e pena per quest'uomo. Deve essere un poveraccio per dover ottenere mia madre così.
Come può volere solo un rapporto fisico da una persona. Il bello di una relazione sono i sorrisi, le occhiate, le carezze, gli sfioramenti di labbra.
Le frasi non dette.
Prendo carta e penna:
“ Papà, non vorrei dirtelo così, è un modo che ti ricorderà sicuramente la mamma, ma mi avresti fermato. Vado a trovarla. Non cercarla, io la troveró. Tu non ci sei riuscito non per tuo volere, ma a volte il troppo odio o senso di vendetta ti acceca, come il troppo amore. Io credo di essere ancora in una via di mezzo. Non mi perderai come la mamma, promesso. Anche se tu la mamma non l'hai mai persa ”.



-Angolo autrice-
Allora eccomi qui e buone vacanze a tutti
Siamo a luglio e io amo perdere tempo, pregate che finisco le storie prima dell'inizio della scuola voglio scriverne una su wattpad e mi sa in contemporanea il seguito di a hidden past coming back e la specie di sequel di sulle note della danza comunque poi metterò degli avvisi dopo aver rivisto le storie per vedere come procedere.
anche qui probabilmente anche se non riguardano questa storia, ora ho delle cose importanti da dire xD
1- la pagina fb è cambiata, oltre a gli aggiornamenti e anche un blog personale dovrei mettermi li e su tumblr a proposito LOL
2- è anche uno spoiler xD quindi ricordatevi niente è come sempre e metto altra carne al fuoco, state attenti all'inizio capitolo
questo capitolo è il mio preferito mi sa xD buona continuazione per chi come me farà altro (the sims mi aspetta) o magari tumblr mh vedremo in pagina ci starei domani o presto:)

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Capitolo 22
*** capitolo 22 ***


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capitolo 22


Dal capitolo precedente: Edward dà di matto leggendo la lettera di Bella a EJ, e Carlise si trova costretto a sedarlo. In seguito un salto temporale di 18 anni dal punto di vista di EJ, dove scopre la verità - dopo alcuni “problemi” - su suo padre Edward e sulla madre mai vista, da quando lei l’ha lasciato andare per l’amore incondizionato che prova una madre verso il figlio.


Pov Edward
Mi sveglio di soprassalto. Sono nella mia camera, a casa dei miei genitori. Mi giro e vedo EJ che dorme. Non ha 18 anni, ha sei mesi.
Sospiro.
Cosa ci ha messo mio padre in quella siringa per avere questa reazione?
Vado in bagno a sciacquarmi il viso.
Cos’era, un sogno? Una visone? Una premonizione?
Guardo il mio riflesso.
Edward non è importante penso tra me e me.
Trovala dice un'altra vocina.
Beh è quello che farò, anche se nel sogno\allucinazione beh sempre nei panni di EJ, ma sembra che lo faccia.
EJ rispecchiava molto me da giovane, probabilmente era un incoraggiamento nato dal mio subconscio.
Torno di là e riempio un borsone di pelle, mettendomelo in spalla.
Prendo EJ in braccio e gli bacio la testa.
- Mamma, papà - dico entrando nel salotto.
- Tesoro come ti senti? - chiede preoccupata mia madre.
- Figliolo mi dispiace per il sedativo, era necessario - dice mio padre.
- Sto bene, devo trovare Bella, dato che la polizia non lo farà. Tenete EJ, io devo andare - dico mettendo EJ fra le braccia di mia madre.
- Cosa? - domanda mio padre.
- Quello che hai capito - confermo abbracciandolo.
- Ed ricordati quello che ci siamo detti in ospedale, ora vai - si raccomanda mia madre sorridendo.
Le do un bacio sulla guancia e vado verso la porta.
Esco di casa con un obbiettivo, non ne varcherò nuovamente la soglia da solo.
Entro in macchina e mi dirigo verso l’ospedale.
- Dottor Cullen - mi saluta Cindy, l’infermiera alla reception.
- Salve - rispondo cordiale.
Entro nel mio studio e cerco informazioni tra le cartelle cliniche anche degli ospedali di Seattle, visto che questo è un piccolo ospedale e ci appoggiamo a uno di Seattle.
Mi rendo conto di non sapere il nome del marito di Renée né il cognome di quest’ultima da nubile.
Decido di chiamare Charlie.
- Edward novità? - chiede subito.
- No, in realtà avevo in mente di cercare Bella, da solo, voglio trovarla. Ho bisogno di alcune informazioni su Renée e il marito, se le hai e se riesci a trovarle - dico prendendo un block notes dal cassetto.
- Edward… - inizia lui.
- Charlie non dirmi nulla, io la amo e devo trovarla. È la mia vita insieme a quel piccolo fagotto che la notte stringo tra le lacrime -
- Va bene, che ti serve? - sospira a questa frase, arrendendosi.
Gli chiedo tutte le informazioni necessarie appuntando tutto sul block notes per dieci minuti.
- È tutto credo, cercherò altro e ti farò sapere - dice infine Charlie.
- Grazie mille - lo ringrazio appoggiandomi allo schienale della sedia sospirando.
- Riportamela - detto ciò riattacca.
Io credo che una delle cose più forti che ha una persona è la forza di volontà, perché in fondo l’essere umano è un animale da compagnia, ma è anche unico nel suo genere. Possono forzarti o costringerti a fare una cosa, ma poi si ritorcerà sempre contro i “mandanti” della suddetta azione. Oltretutto per fare una cosa con un buon risultato devi volerlo tu.
E poi tornare a casa sentendo anche la fatica a volte non rende soddisfatti? Al posto di essere mandati a mo di piccione viaggiatore, fare una cosa perché la vuoi tu. Avere la forza di alzarsi dopo un lungo pianto distruttivo e al contempo rigeneratore. Avere la forza di mettersi a dieta, di guarire. Avere la forza di volontà per lottare, per guarire, per migliorarsi, per cercare.
Passo il check-in e mi dirigo all'aereo.
Phoenix sto arrivando.
Amore mio mi sto avvicinando.
E poi *c’è sempre un posto dove puoi arrivare se credi fino in fondo in quello che fai e vai*.
Credere in qualcosa almeno fino a stringere qualcosa tra le mani.
Mi addormento con quel pensiero.
Uscendo dall'aeroporto trovo un taxi e do l’indirizzo dell’ex casa di Bella.
Alla fine della corsa saluto il taxista, pago ed esco.
Non sembra abitata, nella cassetta le bollette e le lettere risalgono ad un mese fa.
Poi noto sulla strada una ragazza bionda di spalle, magari sa qualcosa, mi avvicino.
Le tocco una spalla.
- Kayla- dico appena si gira.
- Come scusi? - chiede lei guardandomi stupita.
-Scusi… l'ho confusa con un'altra ragazza credo.- dico .
È Kayla, la ragazza di EJ nel mio sogno penso. - Oh sí - ridacchia – mi chiamo Abbie -
- Oh piacere, Edward. Sai dove sono i proprietari della casa - la indico con la testa.
- Non lo so ma sono tipi strani, soprattutto il ragazzo, in realtà la ragazza non la vedo da un bel po’, il resto della famiglia qualche settimana - dice lei.
- Non sai dove sono?-
- No, parlo solo con Bella qualche volta a scuola. Dicono che l’abbiano cacciata di casa ma non so per quale motivo, ma Renée e Phil si sono presi una denuncia per atti osceni in luogo pubblico, quindi... Loro negano, ma mio padre è poliziotto - ride.
- Grazie comunque - dico prima di girare i tacchi.
Faccio un giro per carpire informazioni.
Scopro solo le cose che Kayla… Abbie mi ha detto, ovvero la stranezza e la denuncia.
Poi sento delle ragazze dell’età di Bella parlare.
- Mio padre è andato a cercarli ma non c’è nessuno - dice una mora.
- Ma ti ha fatto qualcosa?- chiede una riccia rossa.
- No, solo palpeggiato per fortuna, ci hanno trovati i poliziotti - dice lei stringendosi le braccia al corpo.
- Beh quella famiglia è strana, la denuncia per atti osceni, ora una per Black per molestie sessuali e poi la scomparsa di Bella...-
Quel bastardo non ha freni penso incazzandomi.
Parlo anche con i compagni di squadra di Phil e scopro che oltre a Jacob anche lui è un pervertito, essendo delicati eh.
A un certo punto noto dalla vetrina una chioma rossa familiare passare, Victoria.
Le corro dietro.
Si ferma a un bar, fortunatamente si siede in un tavolo appartato recintato ma all'esterno, così mi nascondo dietro la recinzione poco più alta di me, spio dai buchi.
Un uomo le si avvicina e si siede al suo tavolo.
- È un piacere rivederla - dice Victoria, sbottonandosi i primi bottoni della camicia semi trasparente che porta.
Lui segue i suoi movimenti e le fissa la scollatura, da cui esce il prosperoso seno. Un tempo non era così, era solare, allegra e divertente. Non la riconosco più.
- Ho il contratto - dice lui gelido.
- Bene, sono molto impaziente -
- Ha avuto altre relazioni di questo genere a quanto ho capito - dice lui sfiorandole il collo.
- Sì, amo divertirmi con gli uomini - dice afferrando la mano dell’uomo e infilandola nella scollatura.
- Ama essere scopata quindi?- chiede lui muovendo la mano.
- Decisamente - ansima.
- Ho detto al cameriere di non disturbare - dice lui continuando a sbottonare la camicia.
- Meraviglioso - ansima ancora Vittoria.
- Il signor Black mi ha inviato dei video - si avvicina al suo collo e lo morde.
- Vorrei metterli in pratica anche subito, ma qui mi sembra scomodo -
- Si ricomponga e vada in bagno, la raggiungo tra due minuti -
Victoria appoggia entrambe le mani sul cavallo gonfio del uomo.
- Se firmo e corriamo a casa sua? Ho una voglia immensa... -
Ho sentito abbastanza, torno da dove sono venuto.
Jacob fa questo quindi? Ormai è tardi, decido di prenotare un hotel per la notte e di proseguire le indagini stanotte, sull’unica pista che ho, il sesso.
Mi faccio una doccia e chiamo i miei che sono con Charlie, dico che ho una pista ma non spiego quale. Dopotutto loro hanno visto crescere
Victoria, sarebbero delusi di scoprire che strada ha preso. Mi faccio una doccia e ceno all’hotel.
Certo che se sei un uomo in cerca di compagnia notturna basta parlare con un uomo che ti sembra un ninfomane e ci sei.
- Ehi - dice una bionda tutto trucco, quasi in topless in una stradina.
- Ciao splendore - fingo.
- Cosa ti serve? Sei così carino, se sei in forma ti faccio uno sconto sul trattamento completo - dice accarezzandomi il petto sensuale.
- In realtà cercavo un certo Jacob Black, non per screditarti ma so che lui è informato sulle migliori -
- Piccolo sei fuori strada con me, mai sentito. Non è così bravo mi sa. Ti do un assaggio della mia bravura.- si inginocchia afferrando la zip del mio jeans.
- No grazie- dico andando via.
Per strada trovo altre ehm… donne una mi ha sporcato la camicia di rossetto, nessuno conosce Black.
Ho degli indirizzi di alcuni night un po’ speciali, definiti così dal sessantenne ninfomane. Che schifo, sono ripugnato.
Entro nel terzo e vedo donne nude ballare davanti a uomini, mentre vengono “massaggiati” nel loro punto delicato da altre donne poco più vestite.
- Ehi amico che ti serve? Abbiamo pure servizio per i froc… gay -
- Cerco Jacob Black - dico guardandolo di traverso.
- A lui piacciono tette e culi però - ride.
- Non mi serve per farmelo, una mia amica - cerco di avere un tono elusorio - mi ha detto che lui conosce persone per rapporti più duraturi -
- Lui non è qui, però puoi vedere e toccare a tuo piacimento dei bocconcini fantastici che potrebbero tornati utili per ciò che intendi -
- Oh beh ci siamo capiti, solo che il mio tempo ormai è finito. Tornerò da mia moglie se no si insospettisce-
- Alle donne piacciono gli uomini sposati, e anche agli uomini le donne sposate no? È più intrigante - ride dandomi una pacca.
- Oh, dov’è Black? Mia moglie e io partiamo, la vacanza sta per finire -
- Si è intestardito con una che ha persino messo incinta, è a prenderla. Non so se se la fotte un po’ e la lascia andare o se la porta qui -
Esco senza parlare, nero dalla rabbia e prendo a calci un bidone della spazzatura. La mia Bella non si merita questo.
Torno in hotel; l’unico posto che mi rimane da vedere è la scuola di Bella.
Lí tutti mi parlano dell’amore tra Jacob e Bella, e questo mi fa scoprire un Jacob diverso, o forse una sua copertura. Questo mi fa incazzare e ingelosire un bel po’.
Non so dove cercare, penso con le mani tra i capelli nella mia stanza in hotel.
E poi ho un'illuminazione, torno in quel night club e chiedo se Jacob ne possiede qualcuno.
Scopro che quello è di Phil e Renée.
Quindi potrebbero essercene altri.
E poi ho un’altra idea.
- Spero sia rimasto contento della permanenza e dei servizi, signor Cullen - mi dice la proprietaria dell’hotel.
Casa Denali non si trova proprio a Forks, quindi allungo il tragitto per una buona causa.
Suono al campanello e mi apre Tanya. Il destino è dalla mia parte.
- Posso entrare?- dico cercando di sembrare il più sensuale possibile.
- Certo - dice lei civettuola.
Mi siedo sul divano e la faccio sedere a cavalcioni su di me, le accarezzo le cosce da sotto la minigonna.
- Sai, da quando Jacob ha portato via Bella ho capito che tu eri molto meglio - dico ansimandole sul collo.
- Oh fantastico - dice appoggiando le mani sul mio petto.
- Pensavo di divertici da qualche parte, e ho pensato che tu conoscessi un bel posto - dico con le mani nel suo interno coscia.
-Oh, sí, ci sarebbe il bordello di Jake nella periferia di Seattle - geme col respiro corto.
- Oh andiamoci allora - Bingo.
- Prendo alcune cose - dice baciandomi il collo e alzandosi. Poco dopo la seguo.
- Accidenti Tay - una volta mi ha detto che con questo nomignolo si scaldava – c’è un'emergenza in ospedale - Fa una faccia distrutta
- Sarà per la prossima volta dai, appena posso ti carico in macchina e andiamo -
- Oh va bene - si fionda su di me, la sua lingua nella mia bocca.
Mette la mia mano destra dentro la sua scollatura, non ha il reggiseno. Ansima. E porta le sue mani sul mio cavallo.
- Accidenti devo andare davvero - dico ansimando stando al gioco.

Pov Tanya
Edward se ne va e io sono vogliosa al massimo, mh, decido di andare dal mio vicino.
- Ehi Sam - dico appena apre – tua moglie è in casa?- dico avvicinandomi ancheggiando.
-No… vieni al momento giusto, stavo guardando un filmino - in un momento mi trovo contro la sua porta senza maglietta e la sua bocca vorace sui miei seni.
Una sua mano solleva una mia coscia intorno alla sua vita. - Sei di marmo - gemo.
E lui grugnisce.

Pov Jacob
Sento bussare alla mia porta, accidenti volevo andare a prendere della roba per Bella. Non ci posso fare molto ancora, ma qualcosa sí.
- Avanti - entra Irina.
- Sei da sola zuccherino?- dico.
- Sì, ero con James, un portento ovviamente ma devo ripartire presto e ho pensato che non ti saresti offeso se fossi venuta anche un po’ da te - Dice ed è completamente nuda.
Mh... mi metto sul attenti.
- Vieni qui - si siede sulla mia scrivania.
Le afferro le ginocchia aprendole le gambe, ansima e mi abbasso sulla sua intimità.

Pov Bella
Sono sul letto, non so quanto sia passato precisamente dall'allontanamento da EJ, sono reclusa qui, sento come un pezzo mancante, e se penso a Edward è peggio.
Chiudo gli occhi velati di lacrime e mi viene in mente un episodio, poco dopo aver partorito EJ...

***inizio flashback***
Metto EJ nella culla e la avvicino al letto. Mi stendo e guardo l’orario, sono le nove, tra poco Edward inizierà il turno di notte. Chiudo gli occhi sorridendo.
Quando li riapro vedo Ed guardare EJ nella culla con il sorriso e lo sguardo più teneri del mondo.
- Sei una meraviglia - sussurro.
- Ti ho svegliata? - chiede lui sussultando leggermente e girandosi.
- No, devo fare pipì - dico alzandomi.
Al mio ritorno Edward è appoggiato a una scrivania che c’è in camera con la culla accanto.
- Vieni qui - dice allargando le braccia.
Mi rifugio al loro interno appoggiando l’orecchio destro al petto di Edward, sentendo battere il suo cuore ad un ritmo calmo e rassicurante.
Inspiro il suo profumo e chiudo gli occhi.
- Questa è la mia casa - dico stringendomi di più a lui.
-E voi siete la mia vita- dice baciandomi i capelli.
***fine flashback***

Una lacrima mi riga il volto.
Sento la porta sbattere, Jacob è tornato accidenti.
-Hai mangiato?- entra senza bussare.
- No - dico piano.
- Beh preparo da mangiare anche per te, ho perso molte energie e le perderai anche tu -
- Jacob, lo sai... i punti - dico spaventata.
- Beh se non posso ancora avere quello avrò altro - dice sorridendo terrificante andando via.
Oddio no, ho paura.
Mi si ferma il respiro.
Tremo.
Mi porta un vassoio in camera.
- Mangia, torno tra mezz’ora -
Resto immobile nel letto, non riesco neanche a piangere.
Dopo mezz’ora è di ritorno.
- Non hai mangiato? -
ora mi picchia penso.
- So come farti aprire lo stomaco - mi tira da un braccio e si abbassa i pantaloni, non porta né boxer né mutande.
Mi spinge giù in ginocchio.
- Forza - dice afferrandomi la testa.

Pov Edward
Arrivo a casa Swan con il fiatone, anche se dovrebbe averlo l’auto.
Entro e vedo i miei, Charlie e Billy con EJ tra le braccia.
- Ho scoperto che Jacob è un malato del sesso, mi dispiace Billy - neanche saluto.
- Prima non era così... - stringe gli occhi affranto - ora conta il bene di mio nipote e di sua madre però - li riapre subito dopo.
- Hai scoperto altro?- chiede mio padre.
- Sì - dico io sedendomi.
- Racconta che dopo andiamo in centrale - dice Charlie.
- Ha un bordello nella periferia di Seattle - tutti restano a bocca aperta.

***in centrale***
- Abbiamo trovato una scheda intestata a Jacob, abbiamo il numero. Lo rintracceremo - dice un collega di Charlie.
- Bravo Zack!- dice Charlie dandogli una pacca sulla spalla.
Siamo davanti alla cartina di Seattle, con le celle telefoniche segnate. Charlie mette il numero e aspettiamo.
Il mio battito rallenta.
Mi sudano le mani.
Un brivido di freddo mi passa sulla spina dorsale.
Gemo di frustrazione.
- Ancora qualche attimo… - dice Charlie picchiettandosi il mento con una mano – Ecco -
Tutto è al rallentatore.
Focalizzo la zona. Corro via scontrandomi con dei poliziotti.
Arrivo in auto e calco e faccio la peggior inversione nella storia dell’umanità per poi pestare l’acceleratore con rabbia.
Arrivo a Seattle al tramonto.
Sterzo verso l’indirizzo che mi ha comunicato Charlie, dietro ho tre pattuglie.
amore mio arrivo penso speranzoso
Sento un clacson, me ne infischio.
Arrivo in uno piazzale con due palazzi. In uno entrano delle ragazze semi nude. Esco dall'auto.
- Entriamo lí, è la macchina di Jacob - dice Charlie.
Entro e saliamo al primo piano, sulla porta c’è scritto “Black”.
- Perfetto, al tre sfondiamo la porta - dice Charlie.
Entriamo e non mi guardo neanche intorno.
Ad un certo punto come una calamita vengo attratto da una forza inspiegabile.
Spalanco una porta e vedo Bella in ginocchio, Jacob le prende la testa con i gioiellini in mostra.
Mi butto su di lui. Urlando.
Ce l’ho fatta amore.




* frase tratta dalla canzone Volare Navigare Camminare di Eros Ramazzotti che ascoltavo mentre scrivevo il pezzo dov’è citata.
-Angolo autrice-
Eh vedete nulla è come sembra
Mi sto strofinando le mani maleficamente lo ammetto non vedo l'ora di leggere le recensioni, amo i colpi di scena *-*
Ho delle cose riguardanti capitolo e storia em beh accidenti sono quasi le sei di mattina l'importante è aggiornare Laura cit il cricetino che ho in testa
Comunque Kayla\Abbie non so se la ri leggerete perchè doveva comparire solo come Kayla, ma ho dimenticato di dirvi che me la immagino come Margot Robbie e questo mi avrà suggestionato ed è risaltata fuori comunque vi lascio un link per vederla.
Riguardo la storia credo dopo la fine sempre in questa storia metterò un capitolo speciale che beh riguarda il concepimento di EJ
Invece per Jacob volevo mettere piccoli speciali qui che raccontano com'è diventato così magari chi era prima. Però credo che farò una storia a parte riting rosso voi che ne pensate?
Kayla\Abbie

Buon giorno a tutti xD

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Capitolo 23
*** avviso ***


Avviso


sapete che non ho mai scritto un avviso, ma ora lo ritengo importante quindi vi devo dire due cose: la prima ho scritto due capitoli della storia l'ultimo e il penultimo. Però ecco la terza come vi ho detto finita questa storia e what i never said voglio correggerle tutte, ma mi serve il vostro aiuto. Qualcuno potrebbe aiutarmi a rivedere i capitoli conclusivi di questa e delle altre storie?

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Capitolo 24
*** capitolo 23 ***


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capitolo 23


Dal capitolo precedente: Edward si rende conto che i 18 anni senza Bella erano un sogno, lascia tutto per cercarla. Capisce la natura di Jacob Reene e Phil e con l'aiuto di Charlie salva il suo amore...


Pov Bella
Nelle migliori favole c'è un lieto fine. La principessa trova sempre l'amore vero, il suo principe azzurro. Cenerentola era una poveraccia eppure ha trovato l'amore e la felicità, la bella si è innamorata della bestia anche se era una bestia appunto. La sirenetta per amore era pronta a tutto pure a rinunciare alla sua coda, alla sua natura. L'amore di Aurora e Filippo vince l'invidia, uno dei difetti più grandi dell'umanità al giorno d'oggi, che porta anche ad uccidere. Ma sono soltanto favole giusto? Quelle che si raccontano hai bimbi prima di andare a letto per dormire. Si magari sono fantasiose però sono vere perchè l'amore ti attira nella sua tela quando meno te lo aspetti. E può coinvolgere chiunque ricchi e poveri, avidi e generosi, persone dello stesso sesso e di qualsiasi età. E in un certo senso noi non possiamo farci nulla perchè avvolte le cose non si scelgono, accadono e basta. Lo volete chiamare destino? Coincidenza? Una cosa è certa è il corso della vita.

Edward è il mio principe, l'amore della mia vita, il mio compagno o come lo si vuol chiamare.
Mi lancio addosso a lui cingendogli il collo con le braccia e lui afferra la mia vita.

-Sono qui, sono qui- mi sussurra all'orecchio stringendomi a se. -E' un miracolo non ci speravo più- singhiozzo

Pov Esterno
Nel frattempo Charlie insieme agli altri poliziotti hanno fatto irruzione insieme ad Edward.
-sei in arresto, viscido verme- dice il capo Swan
-E alzati i pantaloni bastardo- sibila un collega
Jacob viene ammanettato e con grande stupore di tutti Charlie gli assesta un gancio sullo zigomo che lo fa crollare in ginocchio con le mani legate dietro la schiena.
Conclude il tutto con un calcio nei gioiellini.
-Sei un bastardo, farabutto e faro tutto il possibile per farti passare l'inferno anche il doppio che ti meriti.- sputa Charlie amaro -Portatelo via prima che lo uccida... non se lo merita neppure- continua
Charlie si siede alla sua scrivania con una tazza di camomilla tra le mani.
-Capo a casa di Black abbiamo trovato la lista di tutte le sue... non so come definirle comunque ha capito, le stiamo cercando e portando qui.
Le uniche persone che richiedono un po' di impegno sono i maggior complici di Black...- dice un ragazzo giovane ma con la divisa da poliziotto
Charlie sorride a quel giovane ragazzo, figlio della malavita che vuole riscattassi e che ha una gran forza
-Reene e Phill- sputa infine. - Mia figlia e mio cognato?- si addolcisce di nuovo
-In ospedale- continua professionale il ragazzo.

Pov Edward
Bella si stacca da me ancora tremante.
Siamo ancora a casa di quel verme, è stato portato via e ora stanno perquisendo la casa.
-Che ti ha fatto?- quasi urlo dalla rabbia
-Nulla... ho usato una scusa... il fatto dei punti, lui non se ne intende ovviamente- dice tremante
-Scusami non volevo spaventarti- la stringo a me – sicura che non ti ha costretto a fare nulla?-
-No no tranquillo, mi lasciava qui e lui andava a fare i suoi porci comodi solo...- le si riempiono gli occhi di lacrime
-Cosa?- la prendo per le spalle
-Era impaziente ha detto che anche se non ero ancora pronta, potevo fare altro. L'avete fermato in tempo però.
-Dobbiamo andare in ospedale su- le dico sorridendole rassicurante
-Sto meglio voglio solo andare a casa e vedere EJ- risponde lei
-E' meglio fare un salto in ospedale prima.- insisto
-Okkey... ma visitami tu- sussurra lei.
Saliamo sulla Volvo, infilo la chiave nella toppa e la giro.
Do un occhiata a Bella e noto che ha lo sguardo perso fuori dal finestrino.
Le prendo la mano sinistra e la stringo.
Lei si gira e mi guarda, mi fa un debole sorriso.
Parto senza lasciarle la mano.
Non le lascio la mano neanche quando arriviamo. Mano nella mano ci dirigiamo al mio studio.
-Signor Cullen non è giorno di visite- dice la segretaria
Mh è nuova ed è palesemente un'oca.
-E' una visita speciale. Non far entrare nessuno senza farsi annunciare, anzi solo mio padre.- dico entrando trascinando Bella con me.
La visito felice di scoprire che è tutto apposto e che non ha segni di violenza.
-Piccola stai benissimo, hai preso solo un po' di freddo e uno spavento.- dico sedendomi
Lei è dall'altra parte della scrivania silenziosa e impaurita è bruttissimo vederla così.
-ascoltami qualsiasi cosa ci sia che non va puoi dirmela o posso parlare con lo psicologo.-
-sono solo scossa- sussurra lei
-D'accordo- non insisto – vieni ti porto a fare una doccia, ho dei vestiti tuoi con me, così puoi farti una doccia- dico portandola nel bagno di una stanza vuota.
-mentre tu ti fai la doccia io prendo da mangiare così poi andiamo a casa- dico porgendole una busta con dei vestiti
-Edward- mi chiama
-Si?- mi giro
-Ti amo-
Quando la vedo uscire con le gambe fasciate da dei leggins, una maglietta nera e una giacca enorme. Sorrido intenerito.
-Sei pronta?- le chiedo
-hai una sciarpa?- dice fissandomi con quei grandi occhi nocciola che mi sono mancati da morire
Torniamo nel mio studio e le do una delle sciarpe che tengo per il cambio a fine turno.
La prendo per mano e usciamo.
Mentre chiudo a chiave la vedo trafficare con un elastico, cerca di farsi una coda e sorrido di nuovo.
Sembra così piccola, la mia piccola. Finalmente l'ho ritrovata e non la lascio andare.
In auto
-non vuoi vedere nessuno?- chiedo guardandola
-oggi no voglio solo abbracciare EJ e dormire nel nostro letto-
D'accordo vado dai miei a prendere EJ li rassicuro velocemente e torno in auto.
Bella prende in braccio EJ che fissa i suoi occhietti neri in quelli suoi.
-amore perchè piangi?- chiedo allarmato quando lei scoppia in lacrime
-E' che in questi giorni mi sono sentita vuota... svuotata come se mi avessero strappato il cuore contro la mia volontà. Ora con il mio bimbo tra le braccia sono piena, felice.- conclude con un gran sorriso.
Arriviamo a casa e Bella con EJ in braccio si fionda a letto.
Si rannicchia stringendo EJ che le mette una mano nella scollatura e chiude gli occhietti.
Bella lo guarda e sorride intenerita.
-Vieni- dice allungando un braccio.
Mi sdraio anch'io su un fianco e bella mi appoggia EJ sulla pancia senza svegliarlo.
Poggia la testa sul mio petto e chiude gli occhi.
Le bacio la testa e mi appisolo anch'io.

Pov Charlie
-Lei è in arresto- sarà la centesima volta che lo dico.
Stiamo riempiendo il carcere di Seattle praticamente, non posso credere che Jacob fosse così... e incredibile quanto l'umanità sia depravata alla fine queste ragazze si prostituivano di loro spontanea volontà.
Portano dentro un'altra ragazza.
Sembra così piccola.
Mi incazzo ancora di più e lei scoppia a piangere.
Si chiama Bree non ha neanche 18 anni e si prostituiva per volere del padre che schifo.
Dopo essermi scusato la congedo e informo la moglie non che madre di Bree e chiedo un mandato per il marito.

Pov Bella
Mi sveglio all'imbrunire e decido di alzarmi.
EJ e Edward dormono ancora, così metto un cuscino dove c'ero io per non far cadere EJ e sistemo la coperta ai miei due uomini.
In salotto apro la finestra lasciando entrare la luce arancione del tramonto e vado in cucina per preparare la cena.
Accendo la tv tenendo il volume basso per avere un po' di compagnia.
Mi siedo al bancone della cucina portandomi il telefono all'orecchio.
Suonava insistentemente è Angela.
-Angi- dico rispondendo
-Bella, oh Dio siamo stati tutti in pensiero. Come stai?- chiede velocemente
-Bene, Edward mi ha giù visitato o anche risposato ora sto preparando la cena.- dico tranquillizzandola
-sicura? Non ti ha fatto nulla?- chiede apprensiva
-si, ci vediamo presto così potrai appurarlo al meglio.- concludo la chiamata
Mi alzo per vedere come va la cottura quando due braccia mi cingono la vita.
L'odore di Edward mi riempie le narici e mi rilasso sul suo petto.
-Ehi- dice baciandomi la tempia
-amore- mi giro fra le sue braccia
-Come stai?- sussurra
-Mh – gli cingo il collo con le braccia – credo che potrei stare meglio se mi baci- neanche finisco che le sue labbra sono sulle mie.
Schiudo le labbra e i nostri sapori si mischiano, la mia mano destra va a stringere la base dei suoi capelli mentre la destra lo spinge di più.
Dentro la mia pancia ci sono i giochi d'artificio che salgono fino al cuore e al cervello.
Mette le mani sui miei fianchi sotto la maglietta, ho i brividi.
Suonano alla porta.
-Accidenti, quanto mi sei mancata- ansima Edward staccandosi
-Va ad aprire- sussurro anchio con il fiatone.
Mentre Ed va ad aprire vado a prendere il nostro bimbo.
Quando torno in cucina con un EJ che si stropiccia gli occhi con le manine, noto che è Charlie
- Ti trovo bene- dice lui – hai un bel colorito-
Arrossisco al pensiero del perchè ho questo colorito e Edward mi lancia uno sguardo malizioso.
Ceniamo con Charlie e con qualche lamento di EJ, il trenino o l'aereo non funzionano con tutti i bimbi.
-Mangia poco.- dico passeggiando ai piedi del letto con EJ in braccio
-Accidenti Bella sei sua madre non la nonna e non mangia poco. Cresce bene il suo peso è ottimo.- mi rassicura Edward stravaccato sul letto.
-Dici che sono troppo ansiosa? Aspetta l'ansia e l'iperattività sono segni di quale malattia?- continuo
-Allora, tesoro- Edward prende EJ dalle mie braccia – per dormire non ha bisogno di essere mosso così tanto, basta cullarlo. Che poi è così tranquillo che si addormenta subito. Riguardo te non hai nessuna malattia, anche se quest'ansia mi è nuova- mette EJ nella culla
-E' che tra poco si sposa e mi abbandonerà e magari si sposa con un acida che non mi può vedere e lui accecato dall'amore mi rinnegherà- dico mettendo il broncio
Edward ride, mi intenerisco un attimo subito dopo però mi infurio.
-ehi ehi piccola- Edward mi avvolge le mani alla vita da dietro mentre sto uscendo – non ha neanche un anno- dice baciandomi il collo
-si però siamo una famiglia e questo mi mette un po di ansia- dico giocando con le sue dita strette in vita
-Non c'è bisogno di essere ansiosi, intanto ti diplomerai se vuoi andrai al College e poi ci sposeremo. Semplice no?-
-Mh – dico girandomi tra le sue braccia – intanto direi di fare l'amore mi sei mancato.
-agli ordini capo.- dice sollevandomi e facendo attorcigliare le mie gambe alla sua vita.
Unisce le nostre labbra e io non capisco nulla. Sono un misto di brividi e schiocchi di labbra.
Mi sveglio con Edward attorcigliato a me. Un braccio sulla mia pancia, la testa sul seno e le mie gambe tra le sue. Siamo ancora entrambi nudi e lui dorme pacificamente, neanche EJ si è fatto sentire molto e noi abbiamo approfittato. Inizio ad accarezzargli la testa massaggiando il cuoio capelluto e scendendo sulla nuca.
-Mh giorno amore- dice fiondandosi ancora a occhi chiusi sul mio collo, le mie mani scendono sulle sue scapole e la sua bocca si unisce alla mia.
-EJ?- chiede tornando a baciarmi e mordermi il collo
-Dalla radiolina non viene alcun rumore-
-Bene- dice succhiando una porzione di pelle
Mi mordo il labbro.
La sua bocca scende sul mio seno e mi ritrovo a stringerlo a me graffiano le sue spalle. Dopo tutto lui mi ha fatto un succhiotto.

Qualche ora dopo

-Mi sei mancata troppo non riesco a separarmi da te- la voce di Edward mi arriva attutita dalla mia pelle, ha la testa nel incavo del mio collo
-dobbiamo controllare EJ- sussurro mentre lui riprende a baciarmi questa volta dalla spalla al gomito.
-voglio fare l'amore con te per sempre- dice con il broncio
-e lo faremo- ribatto io
-Volevo dire voglio fare l'amore con te per sempre ininterrottamente.- si corege
-Ma dobbiamo mangiare se no questo per sempre sarà molto piccolo e poi non vorrai far morire tuo figlio- cerco di persuaderlo
-Uffa sai che vi amo entrambe incondizionatamente- mette il broncio
-Beh allora muoviti, sei sexy con il broncio-
-vado a cambiargli il pannolino e vedere come va, prepara la vasca facciamo il bagno non ti vestire- dice alzandomi e facendo l'occhiolino
-pervertito- dico ridendo
Dopo aver preparato la vasca, decido di andare a vedere come va dai miei uomini ancora totalmente nuda.
Mi appoggio allo stipite nella posa più sexy che riesco a fare – attento a non mettergli il pannolino al contrario- dico con voce sensuale sfiorandomi un labbro con l'indice
-Cristo Bella altro che pannolino al contrario- mi guarda con gli occhi sgranati
A colazione praticamente mi ingozzo
-Calma eh- dice Ed mentre fa fare il ruttino a EJ
-Colpa tua mi fai perdere forze, mi usi solo per il mio corpo- dico facendo la finta offesa
-lo puoi dire – mi bacia
Dischiudo le labbra e sento appena la lingua di Ed sul mio labbro inferiore che EJ fa un verso.
-hai capito tutto dalla vita eh. Appena sarai più grande ti piacerà quello che stavo facendo alla tua mamma e lo vorrai fare con una ragazza e magari andare oltre- dice Edward cullandolo con un sorriso malizioso
-Gli taglierò lingua e il suo amichetto, è solo mio- dico bevendo il caffè
-la mammina è gelosa- EJ per risposta fa un versetto
-Siete miei- sfioro le labbra di EJ con le mie e poi mi fiondo su quelle di Edward neanche mio figlio mi fermerà questa volta, e sembra d'accordo non sento versi di disapprovazione.
-Ehi che è questa storia i baci della mamma sono miei- Edward guarda male EJ che risponde con un urletto
-Che caratterino – dico sorridendo

Pov Edward
Fuori dalla caserma
-Sicura che sia tutto a posto?- dico a Bella tra le mie braccia, non riesco a non stringerla a me o a non avere un contatto con lei, ora più che mai. Ho avuto moltissima paura di perderla e si credo sia vero se è amore vero quando hai paura di perderlo capisci quanto vale. Se no che vada a quel paese c'è tanta gente nel mondo, forse anche troppa.
-Si davvero, devo testimoniare. Sto bene sapendo che all'uscita sarà un passo avanti verso la fine di tutto.- mi spiega lei
Mi prende per mano e mi trascina dentro
Sulle sedie davanti alla sala per le deposizioni c'è seduta una ragazza, sembra impaurita.
-È qui per il caso Black- ci dice un agente notando che la fissiamo.
-È una delle sue...- Bella non mi fa finire che dice “no” un paio di volte e la raggiunge
-chi sei?- chiede Bella
-Bree- risponde piano
che ti ha fatto?- continua Bella in modo dolce
A Bree trema il labbro e poi inizia a piangere
-Shh andrà tutto bene, è tutto finito- sussurra Bella abbracciandola.
Dopo un bicchiere d'acqua Bree ci racconta quello che le hanno fatto il padre e Jacob, e la madre si è dimostrata strafottente
-Se vuoi per un tempo indeterminato puoi venire a stare da noi, sai ho un bimbo di neanche un anno e devo finire la scuola. Credo anche tu possiamo lasciar passare un po' per regolarizzarci e andare insieme- dice Bella dolce continuando a tenere tra le braccia quella ragazzina, che infondo è di poco più piccola di Bella.
-Davvero?- Sembra che gli occhi di Bree si siano fatti più grandi, come un gattino che desidera un pezzo di prosciutto. Sorrido all'immagine
-Certo non ti faremo male- la rassicura ancora Bella
-Bells devi venire- dice Charlie uscendo dalla pesante porta
-Va bene, torno tra poco ti lascio con Edward- dice alzandosi
-Sembri così innamorato di lei e anche lei di te- sobbalzo alla voce di Bree.
Siamo stati in silenzio per minuti.
-si ci amiamo molto- rispondo
-è bello- continua lei
-grazie- sono imbarazzato
-pensi che anche per gli altri esista questo tipo d'amore?- leggo tra le righe e penso che la vera domanda era se anche per lei esiste
-Beh penso che dipende da com'è una persona e da come vive quel momento. L'amore spetta a tutti prima o poi provarlo qualsiasi tipo- e chi non è abituato o a chi non l'hanno insegnato?-
-Chi non è abituato si abitua credo e non si insegna ad amare succede è una cosa istintiva, magari ci sono modi e modi diciamo di reagire o di comportarsi che si possono imparare. La discussione sta diventando difficile- concludo ridendo
-Già- mi da ragione lei e ride
-Lo impari andando avanti- le dico con un sorriso
Pov Bella
Firmo la dichiarazione ed esco, mi si scalda il cuore quando vedo Bree e Edward ridere e scherzare.
-Andiamo?- dico avvicinandomi
prima di tornare a casa passiamo da La Push a prendere EJ.
-Dovremmo sistemare la camera degli ospiti, non credo sia conveniente farti dormire con EJ non per te ma per garantirti il sonno – rido – anche se è molto tranquillo potrebbero esserci notti irrequiete- concludo rivolgendomi a Bree
-a me va bene tutto- sussurra
-non essere timida dai su- dice Edward scendendo dall'auto
Dopo aver sistemato EJ e Bree mi stendo sul letto coprendomi con un braccio il viso
-Tutto ok?- chiede Edward sdraiandosi di fianco a me me.
-Solo stanchezza- rispondo scostando il braccio per guardarlo -Va bene- dice lui baciandomi una tempia
-Ti ho mai raccontato beh si del... concepimento di EJ?- chiedo dopo un po' di silenziosa
-Non è necessario che tu lo faccia- intreccia la mia mano alla sua
-Era un no immagino- giocherello con le nostre dita sul mio ventre
-Si ma davvero non devi farlo.- cerca di persuadermi
-Voglio- rispondo guardando il soffitto
-Ok.. allora non voglio forzarti però-
-Ero a scuola come un normale giorno, a pranzo ero con delle amiche. Sai tutti mi facevano i complimenti perchè io e Jacob eravamo una bella coppia. Al rientro a casa ho trovato Jacob che mi guardava in modo strano. Avevo perso la verginità con lui qualche giorno prima non ne ero pentita sembrava davvero un bravo ragazzo. Mi si avventò contro e mi baciò in un modo strano forse con troppa foga e passione, scese sul collo. L'ho fermato perchè non mi andava avevo dei dolori alla pancia penso l'arrivo del ciclo. Stava per convincermi quando vidi attraverso la porta Phill, in realtà mi sentivo osservata da un po' ma non ci feci caso. Fermai Jacob che si girò a guardare, ma di Phil nessuna traccia. Ho cercato comunque di fermarlo perchè avevo forti dolori però mi lasciai andare. Ho fatto due più due settimane dopo niente ciclo e anche considerando che i dolori avuti fossero per l'ovulazione comunque era in ritardo. Ho fatto un test. Reene lo trovò prima che potessi mostrarlo a Jacob. Come sai mi caccio di casa e Jacob non ha fatto nulla. A parte dirmi che dovevo liberarmi del bambino, che voleva divertirsi. Ci ho fatto un pensiero sai? Ma poi ho parlato con papà. Prima di andarmene mi disse che sarebbe tornato a prendermi.- non sono triste, mi sento svuotata, ma positivamente sono libera ora.
-Voglio che paghi ma anche che capisca non per me, ma per suo figlio. A me non importa più e deve pagare perchè anche se quasi tutte le sue donne erano consenzienti Bree e forse qualche altra non lo era. Devono pagare in realtà quale madre farebbe una cosa del genere a un figlio è contro natura- continuo
-Lo faranno tutti avranno il proprio lieto fine- dice Edward stringendomi a se.
-L'amore sbagliato esiste e non è quello per qui le adolescenti soffrono perchè il ragazzo che piace è stronzo quella è esperienza dolorosa però lo è. L'amore sbagliato e quello che è sinonimo di possesso. A volte e sbagliato magari il nostro modo di comportarci e reagire annullandoci. Dico di noi donne. Sai perchè Edward so che sei l'uomo della mia vita? Perchè voglio vivere la mia vita con te, non per te- sta volta con le lacrime agli occhi finisco davvero
-Dopo tutto questo ti meriti di essere felice- dice baciandomi il capo

Sette anni dopo

Davanti ai miei occhi scorrazza un cane sull'erba verde.
C'è ancora un po' di freddo anche se c'è qualche raggio di sole- una signora si siede accanto a me sulla panchina stringendosi al giaccone
Le sorrido accavallando le gambe
una signorina giovane come lei che ci fa qui ci sono solo vecchiette e bambini- continua lei
-Lo vede quel bambino laggiù- indico EJ
-Con tutti quei capelli neri come la pece?- chiede
-esatto- confermo – è il mio bambino- continuo con un sorriso radioso
-l'avrei scambiato per suo nipote al massimo, lei avrà poco più di vent'anni-
-ne ho 25 sono sposata da 5- dico fissando la fede all'anulare sinistro – ho una famiglia precoce, ma credo con tanto amore- mi sorride
-Mi sono convinta di tutto l'amore che diciamo che compone, che è presente nella mia famiglia sopratutto che prova mio marito 5 mesi fa- sposto la giacca.
-Il primo figlio suo, femmina per giunta-
Ritorno con la mente a quei momenti.
Mi alzo legandomi i capelli, mi dirigo verso lo specchio e guardo il mio riflesso: sono pallida. Bagno lo spazzolino mettendoci su il dentifricio.
-Hai vomitato di nuovo?- mi chiede Edward appoggiato allo stipite.
Indossa un maglioncino nero che risalta il verde smeraldo degli occhi.
-Si.- sussurro
-Io non credo sia un'intossicazione – reprime un sorriso.
-Che non mi stai dicendo?- chiedo dubbiosa
-Non può essere un'intossicazione perchè vomiti da settimane. Ti danno fastidio alcuni odori...- continua ignorando la mia domanda
-si lo sai che mi da fastidi... aspetta tu pensi che io- gesticolo prima indicando lui e poi me.
Mi blocco al suo sorriso
Edward mi ha catapultato insieme a lui in ospedale. Abbiamo lasciato EJ dal nonno, Edward per fare prima voleva nella foga per quanto lo ami lanciarlo dal finestrino nel vialetto. La scena era molto esilarante.
Mi ha fatto il prelievo con il dissenso dell'infermiera.
Edward non era di turno e l'ambulatorio era occupato da un altro dottore in pausa pranzo.
La signora Adele che sarebbe l'infermiera ormai opera da tre anni in ospedale si è subito affezionata a noi, per Ej è come una zia e quindi ci ha lasciaro fare
.Quindi il bambino non è – torno alla realtà sentendo la voce della signora
-questa è un altra storia..- sorrido ancora
-Il primo figlio addirittura femmina per un papà è speciale- mi fa l'occhiolino
-quanto l'ha scoperto era al settimo cielo...-
Inizio a raccontare
Raccolgo i giocattoli che Ej ha sparso per il salotto con le braccia stracolme vado nella camera di EJ
Tesoro quante volte ti devo dire di non spargere i giocattoli per la casa?- chiedo al bimbo sul tappeto intento a costruire una torre con i lego.
-Pappa- esclama guardandomi
-Hai fame? - chiedo sedendomi accanto a lui a gambe incrociate
Tanta oggi a scuola non ho fatto merenda-
-Mh come mai?-
-Giocavo a palla- mi dice scrollando le spalle
-Aspettiamo papà?-
-Va bene – torna a giocare
Torno in cucina a finire il pranzo e apparecchiare
-Ciao amore- Edward mi stampa un bacio sulle labbra e uno sul ventre poco pronunciato
-Ricordati che abbiamo l'ecografia alle tre e mezza, vado a salutare il mostriciattolo.-
All'ecografia è venuto pure EJ
-quello è mio fratello? E' li dentro- chiede con aria pensierosa
-No tesoro è qui- dice la dottoressa Keller indicando il mio ventre -Tieni questo e muovilo, guarda nel monitor- continua
-Vuoi un fratellino tu eh?- chiede solleticando la pancia a EJ
-Si gioco con le macchinine con lui- risponde battendo le mani
-con una sorellina però puoi comunque giocarci: con la sabbia o ai giochi al parco- gli sorride
-E' femmina?- si intromette Edward con un tono emozionato e gli occhi velati.
-Si è una bella bimba- sorride ancora di più
-Oddio – Edward si passa le mani sul viso – ho bisogno di acqua- dice alzandosi
-Se fa così quando sente il battito cardiaco muore- rido alla battuta della dottoressa e una lacrima mi solca la guancia

***

Ehi- sono in bagno a pulirmi e Edward mi cinge la vita con le braccia
-come hai fatto a entrare? Ah no aspetta sei un dottore- dico baciandogli una guancia liscia
-Sono un dottore che se le fatta sotto, scusami- mi bacia il collo
-Tranquillo- metto le mani sulle sue e poso la testa sulla sua spalla
-ho pensato a quando mi dirà... che so... “ti voglio bene” o “mi sono innamorata” o semplicemente “papà”- gli si incrina la voce
-Ehi ti sei rammollito?- mi giro cingendogli il collo e lo bacio
-EJ?- chiede lui stringendomi a se
E' affascinato dal mestiere o potrebbe essere affascinato dalla dottoressa Keller-
-Devo già iniziare a essere geloso con un figlio di sette anni e una di 5 mesi di gestazione?-
-Mi sa di si- rido uscendo

***

-Devi avere una gran forza- dice la signora stringendomi la mano
-L'importante è chiudere i conti con il passato, il padre di EJ è Edward che l'ha amato fin da subito. Chi l'ha generato a chiuso con me. Se vorrà qualcosa da EJ non dipende da me, ma farò di tutto per mettere EJ in guardia e proteggerlo.-
EJ viene correndo verso di noi

- Comunque sono Sophia e invidio la tua forza e il diciamo “pugno di ferro” che possiedi-
-Arrivederci- diciamo io e EJ mano nella mano e ci dirigiamo in macchina Sistemo EJ e la borsa e giro intorno all'auto, appoggio la mano sulla maniglia dello sportello del conducente
-Bella-
Mi giro di scatto
-Jacob -
“Se è scritto che due pesci nel mare debbano incontrarsi, non servirà al mare essere cento volte più grande” Mi viene in mentre questa citazione di uno scrittore italiano.

Sono shoccata.
-che... che ci fai qui?- chiedo in un sussurro
-Sono qui... per...- guarda dentro la macchina precisamente guarda EJ. Lo guardo anch'io.
-Sali- dico di getto senza pensarci.
Non so se sto sbagliando.
Parcheggio nel vialetto di casa Swan-Cullen e scendo seguita da Jacob.
Apro lo sportello e prendo la borsa.
-Chi è?- chiede EJ riferito a Jacob
-Un amico di mamma, su vieni- gli tendo la mano.
Mano nella mano con mio figlio al fianco di Jacob entriamo in casa e penso che in una vita parallela questa scena accadrebbe in circostanze diverse e con il caldo californiano.
-Accomodati- dico a Jacob togliendo il giubotto a EJ.
Dopo mi tolgo il mio, rivelando degli stivali al ginocchio verde oliva e un vestito fiorato con maniche a tre quarti che mette in risalto l'avvallamento sul ventre.
Jacob mi guarda per qualche secondo, EJ scappa in salotto.
-Ben tornata signora Cullen- dice la domestica e fa un cenno a Jacob.
-Di la ci sono i suoi suoceri, tornati dal viaggio.-
-Grazie Greta- rispondo andando in salotto seguita da Jacob
Esme e Carlise si alzano per abbracciarmi, ma si bloccano alla vista del ventre e di Jacob
-Io e Edward preferivamo dirvelo di presenza- sorrido
-E lui?- chiede Carlise
-Era al parco- sussurro
-Volevo vedere EJ non sono qui per aumentare i miei sbagli- dice Jacob alzando le mani in difesa
-Cosa guardavate?- chiedo vedendo un album fotografico sul divano
-Le foto del matrimonio- dice Esme sedendosi e prendendolo fra le mani.
-Oh capisco- dico prendendo posto anch'io
Guardo le foto e torno indietro nel tempo al nostro giorno

5 anni prima
Inspiro ed espiro lisciando la vestaglia di seta bianca
-Nervosa?- mi chiede Angela
-Tantissimo- mi mordo il labbro
-Cosa ti rende nervosa? Tu e Edward state insieme da due anni convivete da uno e mezzo-
Da domani, anzi dopo le sedici e trenta sarò la signora Cullen. Edward mi presenterà alle cene di lavoro, in ospedale o comunque in generale come sua moglie. Edward sarà mio davanti alla legge e a Dio. E' come una grande rassicurazione e garanzia ma più di tutto è un traguardo, siamo ancora insieme dopo tutto. E saremo più legati. L'ultima spunta alla lista dei legami mie e di Edward.- penso a voce alta
-La penultima- dice Angela
-Mh cosa?- mi distrae
-Non avete un bambino tutto vostro- ride
-Giusto- rido con lei
-E ora lascia che ti trucchi-
Risalta i mie occhi con una matita nera sfumata e un ombretto marrone molto leggero in fine mascara e sulle labbra nulla.
I capelli me li arriccia mi toglie le ciocche davanti a gli occhi legandole dietro e infine sposta l'intera massa di capelli sulla spalla sinistra.
-ancora nervosa?- chiede appena ha finto di coccolarmi e sistemarmi
-oh si ora tocca al vestito-
Ho scelto un abito corto con lo scollo a cuore con una rete trasparente ricoperta di pois che mi copre le spalle, una fascia che mi stringe la vita e una gonna ampia che arriva sopra il ginocchio con ricami in pizzo. Non semplicissimo, ma neanche troppo elaborato. Giovanile dati i mie vent'anni. Neanche con le scarpe ho osato molto delle ballerine bianche a punta.
Mi guardo allo specchio e quasi mi viene da piangere. Ce l'ho fatta. C'è l'abbiamo fatta. Io, mio figlio e l'amore della mia vita. Guardandomi indietro e pensando alla mia vita fin'ora direi che questo è un finale, la chiusura di un capitolo. E la morale della favola è che le apparenze appunto sono come le cose appaiono non come sono realmente.
E quando capita che qualcuno o qualcosa ti faccia vedere come stanno le cose davvero, crolli sei spaesata. Che avvolte ricominciare da zero è necessario. Rivivere non gli stessi momenti, ma rivivere nel senso di vivere di nuovo certo ma non le stesse cose. Azzerare tutto e ripartire.
Devo ringraziare EJ perchè senza di lui non avrei trovato il mio vero posto in cui vivere e il vero amore.
-Ecco l'ultimo tocco- Angela mi porge il boquet di gardenie e rose avvolto nelle perle.
-Vado a chiamare tuo padre, ok?- chiede lei
-Si..- sussurro guardando ancora il mio riflesso
-Sono orgoglioso di te- sento dire alla voce di mio padre e mi giro per guardarlo a disaggio nello smoking.
Mi si riempiono gli occhi di lacrime. E nel riflesso degli occhi di mio padre vedo quando io sia speciale e forte.
Guardo i mie piedi percorrendo la navata, ogni tanto gli ospiti. E quando una forza strana mi spinge ad alzare gli occhi fissi davanti a me vedo Edward nello smooking bianco e tutto svanisce.

***

-Papà- torno alla realtà sentendo EJ urlare e correre giù per le scale verso la porta.
Poco dopo Edward con in braccio EJ e nell'altra mano il trolley con la borsa da medico.
Mi alzo per stampargli un bacio sulle labbra.
-I vecchietti dal loro viaggio son tornati eh- dice lui sorridendo ai genitori
-E non solo...- sussurra guardandomi
Abbasso lo sguardo e lui fa scendere EJ
Mi prende una mano e mi porta in cucina.
-Me lo sono ritrovato dietro mentre salivo in macchina per tornare dal parco- sussurro
-E?- mi sprona
-Guardava EJ come se gliene importasse, e l'ho fatto salire. Il mio piano era parlargli un attimo ma ci sono i tuoi e sei tornato tu. Io penso che magari lui sia un po' cambiato.- spiego torturandomi le mani
-EJ è suo figlio- decreta
-E mi sto trattenendo da prenderlo a pugni- ringhia tornado di la.
Lo seguo
-Mi aiuti con matematica, papà?- gli chiede EJ – mamma è negata lo sai- ride
-Ehi quando si parla di leggere, fare temi o studiare autori ci siamo mica posso fare tutto- dico arruffandogli i capelli.
-Andiamo campione- gli dice Edward
-Restate a cena?- chiedo ai Cullen – Arriveranno tra poco Rosie, Emmet e il piccolo Chris-
-Va bene – acconsentono
Accompagno Jacob alla porta, sto per salutarlo quando Edward mi ferma. -Se hai intenzioni buone puoi restare, credo nella legge, ma sono un uomo innamorato di sua moglie e i suoi figli- questo te lo devo e gli tira un pugno.

Pov Jacob
Non credevo, Edward mi avrebbe permesso di restare. Bella gli avrà detto qualcosa.. io fossi in lui non avrei fatto lo stesso. Mio figlio è mio. Però pensando a gli sguardi che lancia a Bella e come guarda EJ. Non sono sguardi descrivibili a meno che tu non li veda, o a meno che non siano rivolti a te.
Mi fanno addirittura rimanere a dormire così quando esco dal bagno per andare in camera. La porta di Edward e Bella è aperta. Edward e sotto le coperte e Bella gattona sul letto in una camicia da notte rosa con dei disegni bianchi. Edward gli sorride e Bella ride mettendosi al suo fianco sotto le coperte, appoggiando la sua testa sul petto di Edward.
Sento una sensazione di vuoto.
La camera di Ej e socchiusa invece.
Entro piano e lo vedo in un groviglio di coperte, e su un fianco e mi rivolge il viso con quei capelli neri sparpagliati sul cuscino.
Lo fisso per dei minuti, per poi uscire dalla tasca dei pantaloni una lettera. La metto in un libro di fiabe che trovo nella libreria a fianco della porta.
La mattina dopo mi sveglio presto e vado via. Quella casa è piena di sentimenti, persone. Mi respinge fuori e così vado via senza dire nulla a nessuno.

Se ami qualcuno lascialo libero, se torna da te sarà per sempre tuo. E mi illudo che EJ un giorno mi vorrà, mi capirà. Per Bella è impossibile non è mai stata mia.




-Angolo autrice- Buon anno xD
Non aggiorno da agosto praticamente un anno: 10 mesi accidenti qua ci vorrebbe l'emoticon tipo urlo di Munch xD
Va beh velocemente vi dico che come avrete visto dall'avviso ho avuto il problema per la correzione grazie a tutti per la mano che mi avete offerto:) in più il pc ha preso un virus che mi ha convertito tutti i file e quindi ho perso tutto ( un migliaio di pdf sigh)
Ringrazio Carmen16 che mi ha aiutato con la correzione di questo capitolo e del prossimo che sarà l'ultimo in cui avremo un salto temporale e vedremo un EJ quasi 18enne
Il capitolo è già pronto e corretto solo che prima vorrei finire what i never said il capitlo è pronto sto aspettando che me lo passi Carmen se volete però posso aggiornare prima questa a giorni se non mi arriva l'altro capitolo
Poi spero sempre con l'aiuto di Carmen vorrei rivedere le storie qui e pubblicarne una su un'altro sito che si chiama wattpad se volete vi fornisco trama e titolo e vi dico il mio username di wattpad
Però vi ho anche detto che pubblicavo il seguito di a hidden past coming back e vorrei sapere quanti lo vogliono, come la storia del Jacob di questa storia ovviamente li posterei qui.
Bene è tutto, vi volevo mettere le foto degli abiti di Bella ma ho cambiato telefono è sarebbe un pò lungo recuperarle e volevo aggiornare in fretta se le volte però fatemelo sapere e le procuro.

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Capitolo 25
*** capitolo 24 ***


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capitolo 24


10 anni dopo

EJ

Auguri!! - urlano e fischiano i miei amici.
Per il brindisi alziamo gli shot di tequila in aria che pochi secondi dopo ingurgitiamo.
Andiamo a ballare - urla Dereck.
E' mezzanotte ed è il mio 18esimo compleanno.
Sono accecato dalle luci psichedeliche della pista della discoteca, ma continuo a muovermi sulle note spacca timpani della musica del dj.
Vado fuori a fumare vieni anche tu? - mi chiede Shane affiancato da Ruth e Sidney.
No, raggiungo Rachelle. - urlo in risposta.
Raggiungo la schiena della mia ragazza, lasciata scoperta dall' abito bianco con pizzo nero e le cingo la vita.
Ehy - dice mettendo le braccia intorno al mio collo e strusciandosi su di me.
Balliamo per un paio di minuti fin quando non vedo rientrare Shane con le ragazze.
Un altro giro? - chiede Sidney.
Per me va bene - dice Shane.
Tesoro? - chiedo a Rachelle, stiamo insieme da due anni ormai.
D'accordo -
Jack e coca per tutti allora! - dice Ruth fermando un cameriere.
Ci sediamo sui divanetti aspettando il cameriere.
Dio che caldo - si lamenta Shane aprendo la camicia sul petto.
Delle ragazze lo guardano malizioso.
Peccato tu sia gay, guarda come ti guardano quelle due - gli dice Ruth.
E peccato che tu sia lesbica perchè il cameriere ti stava mangiando con gli occhi prima- ribattè Shane.
E scoppia una risata generale.
Domani sei dai nonni, eh? - mi dà una pacca quest'ultimo.
Stasera si fanno cose folli e domani classica festa in famiglia - dico facendo sedere Elle sulle mie gambe.
Idee per il collegge? - chiede Sidney.
Cazzo, Sid siamo a ubriacarci alla festa del cazzone più grande del gruppo e pensi al collegge. C'è un anno ancora! - dice Shane mentre prende il bicchiere che gli viene porto dal cameriere.
Ti va una sigaretta? - mi chiede Elle lasciandomi una carezza sul collo.
Certo, andiamo -
Fuori, l'uno accende la sigaretta all'altro. Elle è davanti a me e mentre fumiamo le accarezzo i riccioli biondi.
Finita la sigaretta e dopo aver buttato il mozzicone, si avvicina iniziando a baciarmi il collo e le cingo la vita.
Sono un po' brilla - soffia sul mio collo aumentando la pelle d'oca.
Anch' io - ammetto sorridendo affondando il viso nella massa dei suoi capelli.
Prendiamo un taxi? Andiamo a casa mia. I miei sono a Hong Chong. -
D'accordo – dico, senza pensarci troppo.
Non è la mia prima ragazza. Al primo anno mi frequentavo con una mentre al secondo stavo con il capo delle cheerleader, più grande di me. Io e Rachelle ci conosciamo da tempo però. Lei è la figlia di Jasper e Alice. Quest' ultima è una cugina e amica di mio padre. Comunque ci siamo conosciuti meglio quando nel terzo anno si è trasferita nella mia scuola E ci siamo messi insieme dal quarto anno. La amo tantissimo. Ha i capelli sono biondi e ricci come quelli del padre; gli occhi verdi; la statura bassa e le curve abbondanti (l'apprezzamento è dovuto, ehi sono pur sempre un ragazzo), le ha ereditate dalla madre.
Arrivati a casa sua entriamo nell' androne, dove la prendo per i fianchi legandola a me e inizio a baciarla. Saliamo le scale così. La sbatto forse un po' troppo forte sulla porta e inizio a baciarle il collo.
Le chiavi - ansima porgendomele.
Penso che le abbia prese dalla pochette non so come, visto che le mani credo le abbia tenute sempre intorno al mio collo.

Mi sveglio, notando pochi raggi di luce attraversare le persiane quasi del tutto chiuse.
Giro il volto a destra e noto la chioma di Elle e il suo corpo ancorato al mio.
Le do un bacio sulla testa e la sento mugolare.
Amore sei sveglia? - le chiedo, accarezzandole la schiena bianca e nuda che si ricopre di brividi.
Ora si – sussurra, alzando il viso verso di me.
La faccio sdraiare con la schiena sul materasso e mi chino a baciarle le labbra.
Non mi sono lavata ancora i denti – sussurra.
Ti ho visto con la febbre a quaranta e anche vomitare. Non mi importa - le sorrido.
Adesso mi hai anche visto con il trucco sbavato -
E ti sto per baciare, morendo dalla puzza del tuo alito – rido prendendola in giro e baciandola.
A che ora devi essere a casa? - mi chiede poco dopo, accoccolandosi ancora su di me.
Prendo il telefono dal comodino, non ho nè messaggi e nè chiamate.
Non so, ma sono le dieci ancora. Mia madre sapeva che dormivo da Shane. Ci facciamo una doccia? Vediamo se riesco a portarti a pranzo fuori. -
D'accordo. -
Ci facciamo una doccia e Rachelle mi presta dei vestiti del fratello gemello, visto che il mio borsone era da Shane. Devo ricordarmi di prenderlo.
Elle indossa un vestitino rosso a fiori con una cintura in vita e degli stivali marroni dopodiché prepara del caffellatte e prende dei biscotti dalla mensola della cucina.
Mi aiuti a studiare matematica? - mi chiede, mettendo le tazze nella lavastoviglie.
Ehi con chi credi di star parlando? - rispondo.
Con il genio della matematica forse? - ride lei.
Ma se sono un asino - scoppio a ridere con lei.
Per andare a pranzo, prendiamo l'auto del fratello.
Dov'è tuo fratello? - chiedo, portando le nostre mani intrecciate sul cambio.
A Seattle non so a vedere cosa. - risponde lei.
Forse un' università - alzo le spalle.
Io vorrei prendere un indirizzo come lettere o simili -.
Io ho mandato una lettera per un' audizione alla Juliard - confesso, mio padre mi ha trasmesso la passione per il piano.
Oh. Quando? - chiede lei. Dall'espressione sembra tranquilla.
In realtà non volevo farlo. Se volevo proprio studiare musica potevo farlo in un posto meno pretenzioso, non a New York. -
Cos'hai contro New York? - chiede incuriosita.
Non sono un tipo molto romantico lo sai, quindi potrei rispondere dicendo che starei lontano da casa ma per quanto sia legato ai miei non sarebbe questo il motivo. Mi mancheresti tu - mi volto a guardarla.
Ci sono i weekend, un modo si potrebbe sempre trovare... -
Lo so, ma se andassimo tutti e due a Seattle... -
E se andassimo insieme a New York? - mi sovrasta lei.
Se ti prendono alla Julliard sarò la ragazza più felice del pianeta, e non sono ancora sicura al 100% dell' indirizzo di studi. Non cambia molto per me seguirti a New York o andare a Seattle. -
Sicura? -
Certo - mi fa un sorriso radioso.
Hai ragione. E' solo che ho pensato al fatto che saremmo stati lontani e ho avuto paura. Avevo deciso di non andarci senza parlartene, o comunque senza ragionarci.-
Sei perdonato, piccolo – dice, sporgendosi per baciarmi.
Andiamo a pranzo che ho fame - ride staccandosi.
Mano nella mano ci dirigiamo al ristorante.
Durante il pranzo parliamo molto e ci scambiamo gesti d'affetto, non solo baci. Ci sfioriamo le mani, ci facciamo carezze eccetera.
Terminato il pranzo, la riaccompagno a casa e prendo un taxi verso casa di Shane. Recupero il borsone e decido di camminare un po' visto che casa mia non dista molto.
Appena entro a casa noto mio padre e mia madre seduti sul divano in salotto.
-Ciao - li saluto.
-Ehi - ricambiano loro.
-EJ- mi ferma mia madre.
-Hai dormito da Shane? - mi chiede a bruciapelo.
-Certo – rispondo normalmente.
E deduco ti sia portato il cambio visto il borsone. Perchè i vestiti che hai non sono i tuoi? - chiede ancora lei.
Cazzo, forse era meglio lasciarlo da Shane.
- Oh avrò confuso gli abiti questa mattina, non ci ho fatto molto caso - dico correndo al piano di sopra.
Che strano... - sento dire a mia madre.
Fratellone? - mi chiama Lya, entrando.
Piccolina, dimmi - le dico uscendo dal bagno, dove mi stavo sbarbando.
Visto che è il tuo compleanno mi aiuti a scegliere il vestito? - mi chiede.
Ha i capelli lunghi rossi come papà e leggermente ondulati. Mentre gli occhi sono identici a quelli della mamma. In realtà mi sono sempre chiesto da chi ho preso la pelle olivastra e capelli e occhi nerissimi. Assomiglio molto a Billy, il mio nonno acquisito diciamo. E' il più anziano della riserva, lo chiamano tutti nonno e anche se non vivo lì ho preso quest'abitudine anch'io.
Certo. -
Sul suo letto ci sono una maglietta verde chiaro e una gonna a palloncino bianco oltre ad un vestito lungo fin sotto il ginocchio rosso scuro con l'ultima parte della gonna ondulata e una giacca grigia.
A me piace di più maglietta e gonna, a te? - le chiedo, abbassandomi alla sua altezza.
Per avere dieci anni è molto alta, ma io quasi supero mio padre quindi..
Si hai ragione grazie. - dice, baciandomi la guancia.
Torno in camera mia, dove mi faccio la doccia e indosso i pantaloni dello smooking nero con camicia bianca e giacca a completo. Non trovo il papillon da nessuna parte. Solo dopo mezz'ora lo riesco a scovare. Mi spruzzo il profumo che mi ha regalato Elle. E lotto con quel pezzo di stoffa per annodarlo e dopo aver perso un quarto d'ora anche per quello mi arrendo e scendo giù.
Trovo mio padre con indosso uno smooking color sabbia, camicia bianca senza cravatta o papillon, beato lui.
Mia madre veste un abito con scollo a barca ricoperto di pizzo fino alle maniche che sono a 3\4. Completa il tutto una cinta in vita con un fiore argento e la gonna blu scura. I capelli molto lisci sono sciolti liberamente sulle spalle girati verso destra.
- Sei bellissima - le dico, sorridendo.
Grazie amore mio, tu però sei in ritardo e non hai il papillon ancora. - dice, incrociando le braccia sotto il seno.
Ho perso mezz'ora a cercarlo e quindici minuti per litigarci. Non sono in grado.- finisco con espressione sconfitta.
Come per la matematica - mi deride mio padre.
La finite di prendermi in giro? - fingo di mettere il broncio.
Chi altri lo ha fatto? - chiede mia madre, sospettosa.
Elle - rispondo di getto. Ops.
Ieri mentre eravate a ballare parlavate di matematica? - chiede ancora più dubbiosa.
No, intendevo tempo fa - cerco di difendermi.
Mamma mi fai una treccia? - chiede Lya entrando e salvandomi dal terzo grado.
Certo - dice seguendola.
Grazie Dio... - sussurro sospirando subito dopo.
Mh allora ci nascondi qualcosa? - chiede mio padre.
Non mi ero accorto che si era avvicinato.
No assolutamente ma che dici – In che guaio mi sono messo.
Dai qua te lo annodo io - cambia discorso riferendosi al papillon.
Man mano arrivano tutti gli invitati a casa. Ogni volta apro io e vengo abbracciato e mi vengono consegnate numerose buste, tanto che posso tranquillamente aprire un conto in banca per il pensionamento.
Gli ultimi ad arrivare sono proprio la famiglia di Elle.
Quando suonano vado ad aprire seguito dai miei.
Sull'uscio ci sono quattro visi che mi osservano : Jasper e Simon, il fratello di Elle, portano due capotti all'inglese: quello di Jasper è nero e dal quale si vede spuntare un pantalone dello smooking gessato blu scuro e dei mocassini neri; Simon porta un jeans e delle sneekers. Le donne invece portano dei capotti lunghi fino ai piedi. Dai piedi di Alice si vedono spuntare dei tacchi altissimi, nel suo stile preferito, il corallo. Elle ha dei mocassini neri lucidi.
Benvenuti - sorrido a tutti loro, facendoli accomodare. - Vuoi una mano? - chiedo ad Alice che ha due buste enormi per mano.
Si, grazie - dice porgendomene due. - In una ci sono delle cose per la cena e nell'altra accessori per tua madre. Questi due sono regali, li aggiungo agli altri.-
Jasper mi fa gli auguri con una pacca sulle spalle e anche Simon.
Tu hai roba mia amico – dice quest'ultimo.
E in un attimo dieci occhi sono puntati su di me.
Cos'hai di suo tu? E perchè?- chiede mia madre.
Oh accidenti. Mai avuta tanta sfortuna (o è più opportuno dire iella al posto di sfiga?).
un gioco per l'x-box niente di che - cerco di sviare.
Mh okkey... - mio padre sorride sotto i baffi - datemi i capotti. -
E così Jasper togliendosi il soprabito rivela la giacca dello smooking come il pantalone e una camicia azzurra con cravatta uguale. Simon invece ha un maglioncino sulla camicia con papillon.
Alice rivela un vestito a fascia corallo a metà coscia con decori in pizzo. Quando il mio sguardo si posa su Elle invece resto senza fiato. Indossa un vestito azzurro anch'esso corto, con la gonna in tulle ampia. Il corpetto è decorato con perline ed è a collo alto, senza maniche.
Ancora auguri - soffia sulle mie labbra baciandomi.
Imbarazzato mi stacco e... Non c'è nessuno.
Mentre tu mi ammiravi sono andati tutti di là. Ce l'abbiamo fatta – dice sorridendo.
Ucciderò tuo fratello. - sorrido in risposta.
Scusami, gliel'ho detto per evitare di fare gaffe e invece.. - gioca con un bottone della mia camicia.
Sei bellissima - dico alzandole il mento e guardandole gli occhi verdissimi accentuati da una riga spessa terminante in una punta nera.
Grazie - dice prendendomi la mano per andare di là.
Non è mai stata il tipo che arrossisce per i complimenti. Quando l'ho conosciuta meglio li contestava. Da quando stiamo insieme tuttavia, credo anche grazie a me, li apprezza senza fare storie.
- Oh prima che andiamo di là - tira fuori dalla borsa un pacchetto.
Il mio regalo - me lo porge.
Grazie – sorrido pensando a chissà cosa sia. Io sono un po' infantile perchè tenere un pacchetto per me è come per winnie the pooh avere il miele fra le mani. Non vedo l'ora di scartarlo.
Aprilo dopo... - si avvicina a me e mi tira in basso verso di lei, dal colletto della camicia.
Sembro pervertita se ti dico che voglio fare l'amore con te ancora e ancora? - mi soffia sulle labbra.
Mh... Direi di no... Lo voglio anch'io - la guardo intensamente negli occhi.
Ci siamo rovinati – ride.
C'è tanta gente di là che ci aspetta. Accidenti! - sbuffo.
La serata passa a ridere e scherzare e nonostante sia il mio 18esimo compleanno, come tutte le ricorrenze, gran parte delle risate sono dovute agli aneddoti di quand'ero piccolo.
Quando sono andati tutti via, vado a mettere Lya a letto.
So che sono grande e tu ancora di più però posso chiederti una cosa? - mi chiede una volta che è a letto e le ho rimboccato le coperte.
Certo - le sorrido, sedendomi al suo fianco.
Mi leggi una favola? - chiede, facendo gli occhi dolci.
Agli ordini, piccola. - mi alzo e prendo un vecchio libro di favole che era mio quand'ero piccolo. In realtà non mi hanno mai attirato molto le favole, solo dei supereroi.
Sfogliando il libro, tra le sue pagine cade un foglio e mi chino a raccoglierlo. Sul fronte leggo una frase: Lettera da papà, c'è scritto.
Cos'è, un'altra sorpresa? - chiedo a mia sorella.
Non ne so nulla. - risponde lei.
Non riconosco la grafia nodosa e infantile.
La leggo dopo. Ora ti leggo la favola. -
Quando esco dalla stanza, mi appoggio al muro e, curioso, apro il foglio.

Caro EJ
O figlio mio? Beh non so che dire… E' davvero difficile per me… Io ci ho provato. Ho scontato la mia pena e sono uscito di galera. Ho pensato a tua madre e a te in tutto questo tempo. Io ti ho visto sai? Eri così piccolo e avevi gli occhi identici ai miei, neri come la pece e una zazzera di capelli neri e pelle scura. Eri me in versione piccola.
Quando ho saputo della tua esistenza, ti disprezzavo all'inizio sai? Eri un errore che non doveva accadere. Io...Volevo solo il corpo di tua madre e lo desideravo soltanto per me. Invece è rimasta incinta. Tua madre ti ha sempre amato,
protetto e difeso. Un giorno piangevi e tua madre non riusciva a farti smettere. Sono entrato come una furia e ho visto te in lacrime nel suo abbraccio mentre ti diceva che tu eri più importante di tutto, anche della sua vita, che ti amava e che ti avrebbe tirato fuori da lì. Ti sei calmato subito e lei è corsa fuori per piangere e non farsi vedere da te perchè ti saresti preoccupato e innervosito di nuovo. Fu lì che mi avvicinai. EJ credo tu mi abbia fatto il primo sorriso vedendomi. Era rivolto direttamente a me e qualcosa dentro si è mosso in quel momento. In carcere ne ho incontrate tante di persone distrutte, genitori privi dei figli. E dopo sette anni, non mi è importato niente delle conseguenze, sono venuto da te.
Ho visto tua madre su quel prato e ho capito di amarla ancora. L'amavo anche prima che accadesse tutto ciò ma nel modo più schifoso e sbagliato che ci potesse essere.
Poi ho visto te.
Un ometto simile a me che giocava imbrattato di fango e ridevi. Vedendo te anch'io ridevo senza conoscerne il motivo.
Non so perché, ma Bella mi portò a casa con voi. Tutti mi guardavano male ed io mi sentivo confuso. Chiamavi nonno e nonna i genitori di Edward. Quando quest'ultimo tornò, tu eri felice. Gli sei saltato addosso e l'hai chiamato “papà”. Tutta la famiglia mi disse parole dure ed Edward mi picchiò. L'unica che mi parlò con calma fu Bella che mi fece capire che ci dovevo provare e rimediare a ciò che avevo commesso e che non è mai troppo tardi. Ci ho provato EJ. Ci ho provato tanto, tantissimo e con tutto il cuore. Ma ero come un delfino nel Sahara e il cuore non sempre basta. Edward era tuo padre, me lo hai detto tu stesso. Era tuo padre perché tutti i papà dei tuoi compagni facevano quello che Edward faceva con e per te. Piansi tanto in quel momento e andai via. Bella mi capì e ogni tanto cercavo di avvicinarmi a te e me lo permise. Non so se e quando leggerai questa lettera ma, EJ io ti amo. Non ho mai amato così e mai amerò allo stesso modo. Non è l’amore che si prova in una relazione è come se fosse più forte. Edward è tuo padre ma, tu sei uguale a me. Da piccolo anch’io avevo la mania per le moto e il fango, facevo le torte di fango con tua madre. Io non so se tu mi perdonerai mai e non ti chiedo di farlo, solo dovevo scriverlo e prima che tu strappi questa lettera vorrei che la leggessi fino alla fine. Sono un fallito, uno scarto di galera ma sono un padre e non sono neanche degno di esserlo. Ho lottato per poterlo essere ma appunto il cuore non basta e io sono troppo debole.
Tua madre è felice con Edward. Si amano molto e tu ami lui come un padre e più di me visto che non ci sono stato e né mi conosci. Da quel giorno fino ad oggi sono riuscito a costruire ricordi belli e brutti e spero che tu ricordi qualcosa di bello. Voglio che tu tenga a mente che ci ho provato, che la gente può essere debole ma tu devi diventare sempre più forte. Puoi prendere tutto da me, tutto ciò che vuoi, ma devi catturare per te la forza di tua madre, perché ha un'energia senza pari. So di illudermi chiedendotelo, ma se tu volessi sapere qualcosa su di me, anche senza bisogno di vederci puoi scrivermi una mail.
Altrimenti strappa questa lettera e dimenticami. Cancella qualsiasi traccia della mia presenza o esistenza nella tua vita.
Io ricorderò te piccolo piccolo, quando eri un ometto e anche adesso ti rammenterò per l'immagine che ho di te in quelle volte in cui ho pensato di vedere come stai attraverso un cespuglio o per mezzo di altri occhi. Ti amo Papà

Che cazzo vuol dire?
Scendo le scale come una furia.
Mamma – tuono.
Cosa c'è amore? Lya dorme? - chiede comparendo dall' uscio del salotto.
Cos'è questa? - le mostro la lettera.
Un foglio - risponde stranita.
Leggila - sono un pezzo di legno.
Cos'hai? - chiede fissandomi.
Leggila – quasi urlo.
Ehi che succede? Lya dorme- dice p.. Mi correggo, Edward, raggiungendoci.
Mamma legge la lettera mentre le si increspano le labbra e luccicano gli occhi sempre più. Alla fine mi guarda.
Come si chiama? - sussurro.
Jacob Black - delle lacrime le bagnano le guance ora.
Billy... -
E' suo padre, tuo nonno di sangue – singhiozza.
Salgo sopra e prendo il borsone che ancora non ho disfatto.
Dove vai? - mi urla dietro Edward.
C'era anche lui questa sera... Billy, mio nonno. Il mio vero nonno. - butto il borsone nei sedili della volvo. - Mi ricordo di quest'amico di mamma, pensavo fosse noioso insomma non parlava mai. Era imbarazzato invece credo o si vergognava. Che costava dirmi chi fosse mio padre? - gli chiedo.
Lui non voleva. Quand'eri piccolo non ti voleva e... Sette anni fa il giorno dopo è scomparso. L'ho incontrato a Phoenix quando è morta una zia di mia madre, per caso. Neanche Edward sa di questo. Mi ha chiesto una tua foto e mi ha detto di non dirtelo chi fosse perchè lui non era degno di essere un padre. Io non l'ho perdonato, ma non mi importa, ha pagato ormai. Mi è indifferente ora quindi forse un po' l'ho perdonato. - dice mamma appoggiandosi alla ringhiera della veranda.
Stringo gli occhi. - Io vado via -
Dove? - chiede Edward.
Via, non so dove e né a fare cosa. Non voglio pensare di aver vissuto diciott'anni di menzogne e forse di omissione – urlo.
Non lo sono state EJ, sei mio figlio. Ti amo - dice Edward cercando di appoggiare una mano sulla mia spalla.
Non pensi che il tuo essere perfetto o il tuo troppo amore mi abbia privato ad esempio del riparare moto con mio padre? - Salgo in auto e sgommo via.
Sono le tre di notte, ma comunque scendo dall'auto e sfondo il portone a forza di pugni.
Mi apre Sue.
ehi tutto bene? - mi chiede.
La scanso e vado da Billy. Lo trovo a letto ovviamente, ma è sveglio. Tutto bene? - mi chiede anche lui.
Qual'è il tuo gruppo sanguigno? B? Lo è anche il mio forse perchè sei mio nonno... Il mio vero nonno. -
Come lo sai? - mi chiede con gli occhi sbarrati.
Dopo diciotto fottutissimi anni ho trovato una cavolo di lettera. Perchè neanche tu me l'hai detto? - mi siedo. Adesso la rabbia fa spazio alla confusione.
Mi vergognavo – sussurra.
Di lui? Perchè? Cos' ha fatto? Nella lettera parla di galera non so perchè ho solo pensato che chi mi ha cresciuto non è mio padre-
Perchè non ha il tuo sangue? - ora sembra lui arrabbiato.
Non mi ha rifiutato ha avuto paura davanti all'amore che mi dimostrava Edward -
Lui non ti voleva – continua.
Si lo ha scritto all' inizio, poi è cambiato -
Come lo sai? È venuto solo una volta e tua madre dopo quello che ha passato l'ha accolto nonostante tutto. -
Perchè parli così di tuo figlio? Che ha fatto di tanto grave? -
Jacob è sempre stato un bambino normale, giocava con tua madre quando le estati veniva a trovare Charlie. In adolescenza ha iniziato ad essere ribelle. Pensavo fosse perchè la sua ragazza era lontana. Ho acconsentito che andasse a vivere da lei e per Renèe, la madre di Bella, non c'erano problemi. Un giorno mi sono ritrovato Bella qui, incinta. Jacob era o è, non lo so perchè non lo sento più, in carcere perchè aveva un bordello.
Voleva solo sesso. Un giorno ha quasi costretto tua madre a farlo e per la foga non hanno usato precauzioni. Se ne è lavato le mani, anzi, l'ha messa alla porta. Lui non sapeva che fare e non aveva un posto dove andare ed è tornato qui. Dove ha incontrato Bella. Era ossessionato da Bella, la voleva a tutti i costi, quando avevi circa sei mesi vi ha rapito. Credo ti abbia lasciato vivere perchè gli importava solo di Bella. Mi vergognavo anche se la colpa non era mia ma di mio figlio. - finisce.
Sono un quileute anch'io allora, so cosa tatuarmi - cerco di sdrammatizzare.
Mi dispiace - ha gli occhi lucidi anche lui.
E' tutto okkey, cioè non lo è, ma lo sarà. Voglio cercarlo. -
Vado a casa di Elle, le chiedo ospitalità e così resto a dormire da lei.
Jasper e Alice lo sapevano ovviamente ma avevano taciuto anche loro.
Grazie ad Alice però non la penso più come una cosa negativa. Ora so anch'io la verità e comunque mi farò spiegare tutta la storia. Ho deciso che domani gli invierò una mail.
Mi infilo nel letto di Elle.
Cosa ci fai qui? - mi chiede.
Domani ti spiego.-
La stringo a me.

**

La mattina seguente...
Quindi Edward non è tuo padre. - dice Elle mentre mi accarezza una guancia.
Già -
Come ti senti? - chiede lasciandomi un bacio in fronte.
Strano, voglio trovarlo e poi ascoltare cosa ha da dirmi mia madre. -
D'accordo - mi sorride.
Invio un messaggio a mia madre dicendole che starò via per un po' per cercarlo. Mi risponde con una foto di Jacob. Gli invio una email e vado a stampare la foto.
Sono passate solo un paio d'ore, vedrai che ti risponde tra poco. -
Lo spero-
Al trillo delle notifiche per l'email il cuore mi fa un balzo.
Sono passati tanti anni... Non aspettavo più in una tua risposta. Sono diventato credente nel frattempo, sai? E in questo periodo della mia vita orrendo credo sia un segno del destino. Vivo a San Francisco, ma sono a New York ricoverato al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center.

-E' lui? -
-E si trova in un centro per la cura dei tumori a New York -
Elle mi abbraccia e io piango.
Vado a prendere altra roba a casa mia per restare fuori il più possibile.
C'è una lettera per te. E' della Julliard. - me la porge Edward.
Cambio il borsone con uno più grande e lo riempio. Saluto Lya e torno a casa di Elle.
Tutto bene? - mi chiede sorridendo.
Si... Mi è arrivata la lettera della Julliard e fra tre mesi ho l'esibizione. - Non mi sento felice, mi sento... Confuso. Non so più cosa voglio con esattezza e ciò che sento.
Allora intanto vai da tuo padre e poi si vede. -
Ed è ad un centro per la cura del cancro cosa fa lì? -
Alza le spalle - Non lo so, domandaglielo - dice porgendomi il telefono.

EJ: Capisco.. San Francisco è bella... Ma come mai sei lì?
JACOB: Perchè mi hai scritto?
EJ: : Voglio rivederti.
JACOB: Ti aspetto.

Vai a New York quindi? - mi chiede Elle.
Voglio sapere perchè è lì -
Vuoi andarci da solo? -
Si, magari mi raggiungi - la bacio e scendo in strada. C'è un taxi ad aspettarmi che ha come meta l'aeroporto.

**

Tre mesi dopo
Io la vedrei meglio rossa accesa - esclama papà.
Credo di preferire i colori più neutri: il nero fa tanto rock, un bel nero lucido lucido. - controbatto.
Non si vede la notte, però fa molto cattivo ragazzo. - ride.
Ehi ho una ragazza. - faccio il finto offeso.
Già, che non vedi da tre mesi.-
Sono voluto rimanere con te e non me ne pento. L'ho sentita molto però in questi mesi e questa storia mi ha aiutato. Prima entravo in crisi per l'università perchè io sarei andando a NY mentre lei sarebbe voluta andare a Seattle. Sono sei ore di volo di differenza. -
Andrà a Seattle all'università? -
Non credo. Non sapeva ancora bene cosa fare. -
Capisco. Dai su che tra poco la rivedi. Sei nervoso? -
Tanto -
Vieni qui - e mi abbraccia.
Tre mesi fa in un letto d'ospedale ho trovato un malato di leucemia, pentito e spaventato dall'amore puro e genuino che non aveva mai provato prima di quel momento. Per me.
Ora eccolo qui, malandato e acciaccato, ma forte anche grazie a me, o almeno così lui dice.
Per tutti questi anni mi aveva controllato a distanza, fin quando non si è ammalato, perlomeno.
Ha ripreso i rapporti con la madre che l'ha supportato in questo calvario. Mi dice sempre che sono il suo angelo, in realtà mi avanzava del midollo osseo perciò glielo avrei donato volentieri.
Quando i risultati sono arrivati ed eravamo compatibili, abbiamo pianto per giorni, senza vergogna come un padre e un figlio ritrovati finalmente e felici di aver tempo per viversi.

Ora tutti i miei amici e parenti sono fuori a sostenermi. Li sento anche se ci divide un muro.
Non li ho visti perchè rischiavo di ritardare, ho lasciato mio padre in sala e sono venuto qui.
Le faremo sapere - l'impassibilità dei giudici non mi colpisce.
Sono felice di essere qui e basta.
Ho già vinto.
Indovina chi studierà giurisprudenza a Yale? - Elle mi compare davanti.
Mi sei mancato tantissimo perciò mi sono buttata sui libri e puff - mi svolazza una busta davanti agli occhi.
Mi sei mancata anche tu tantissimo. - la stringo a me.
Almeno ti è servito questo tempo per capire che non era un dramma stare a sei ore di distanza e a me è servito per sopportarlo – ride.
Siamo comunque distanti - metto il broncio
E dai sono solo un' ora e mezza distante – sospira.
Sto scherzando, sarà meglio non averti sempre nei paraggi – rido.
Mi stai dando dell'appiccicosa? - sbuffa.
Mi dirigo verso gli altri ridendo.
Allora? - chiede mia madre.
Intanto abbraccia tuo figlio che non vedi da mesi - la stringo a me.
Mi faranno sapere - dico staccandomi.
Abbraccio anche Edward.
Mio padre è fuori che fuma.
Scusate - corro da lui.
Dammi la sigaretta - gli ordino.
Sono nervoso è solo una... - si giustifica.
Qualsiasi cosa loro dicano o facciano sei mio padre e fumare non fa bene, sopratutto a te. Ripeto: qualsiasi cosa, sei mio padre e ti voglio al mio fianco. Dobbiamo recuperare diciott'anni. -




-Angolo autrice- Sono in lacrime e dico davvero questo capitolo è veramente troppo ç_ç
E siamo anche alla fine..
Prima dei convenevoli passiamo alle informazioni di servizio xD
Scusate il ritardo (minimo rispetto ai miei standard) ma capitemi è l'ultimo capitolo della storia che mi ha preso di più e inoltre o iniziato a rivedere le storie.
Ho finito di rivedere e di mettere i capitoli di a hidden past coming back e non farò un seguito troverete le informazioni del perchè li
Ho anche rivisto what i never said e aspetto il via libera della beta per mettere i capitoli corretti, dove non ho cambiato nulla a parte correggerli in entrambe le storie.
mi manca solo questa che inizierò a vedere a breve, sperando anche che la beta si faccia sentire anche se so che è agosto per tutti. (anche dall'altra parte del mondo vero? mh...)
mi trovate su wattpad come stupidlyadreamer99 dove metterò una storia di nome the rainbow
Non concluderò la storia fin quando non la finisco di rivedere e rispondo anche alle recensioni arretrate tranquilli
Metterò un avviso appena finisco di rivedere anche quella con i link della storia che ancora devo mettere su wattpad e quello del mio profilo li
Intanto vi lascio la trama e fatemi sapere

Un' amore fra una ragazza trasferita in città per motivi “ambigui” e un ragazzo cupo, tenebroso e stronzo.

Una madre che cresce una figlia da sola. Un'amicizia spontanea, semplice e vera. Amore \\ indecisione \\ confusione \\ amicizia \\ adolescenza \\ feste \\ alcol \\ fumo \\ errori \\ sbagli \\ paure \\ vita.

Keira Rodriguez alla soglia del liceo. Capelli lunghi e vaporosi nero pece e due specchi cristallini al posto degli occhi. Mr sigaretta ha preso questo nomignolo dal primo incontro con Keira, il classico spaccone che si sente il grande del liceo, una persona vissuta. Ma il suo mondo è grigio e apatico. Proprio il grigio il colore dell'indecisione non è ne nero ne bianco sta li in mezzo. E tutti i colori dell'arcobaleno? Sarà Keira a farglieli conoscere? Perchè lui vuole vita, gioia e dolori. Vuole i colori.

Ora passiamo ai ringraziamenti che ho deciso di mettere qui e non in un “capitolo” a parte come in a hidden past coming back
Grazie per le 97 recensioni, molte sono critiche lo so è purtroppo non quelle che si dicono critiche costruttive e non meriterebbero risposta, ignorare è l'arma più efficace. Ma vedremo magari poso l'ascia di guerra ahahahahah
Grazie veramente di cuore a francy93,books__lovers, martyd, paride, aurora96, Giulia_Cullen, Vaniglia_lovefantasy per te un doppio grazie anche per avermi fatto da beta:), Veronika Susan Cullen, giugno, La Reby, BellaCullen98, Piccolaluce, lorybella, Bella Marie Swan, A u d r y, sene, paride, iaele santin, ica 85, vale985cullen, loy90, Kristen StewPattz,
Se qualcuno vuole invece aiutarmi a ultimare la correzione di sulle note della danza mancano una decina di capitoli circa e anche li avevo in mente una specie di sequel ma mi rendo conto che è passato tempo ma se siete interessati fatemi sapere.
anche perchè pure qui rileggendo l'idea di scrivere di Ella e EJ c'è
fatemi sapere, mi trovate su facebook all'indirizzo della pagina sopra e nel mio profilo qui trovate anche tumblr, twitter e ask.
Un grande abbraccio e ci sentiamo:)

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