Paint It, Black

di Lyls
(/viewuser.php?uid=64502)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Alla fine le cose cambiano, nel bene o nel male ***
Capitolo 2: *** La verità si scopre sempre nei modi peggiori ***
Capitolo 3: *** La vera storia di Harry Potter - 1° parte ***
Capitolo 4: *** La vera storia di Harry Potter - 2° parte ***
Capitolo 5: *** I piani stravolti di Silente ***
Capitolo 6: *** Sorprese sgradite ***
Capitolo 7: *** Piani di riserva ***
Capitolo 8: *** Una nuova Riddle ***
Capitolo 9: *** Fantasmi dal passato ***
Capitolo 10: *** Tempo scaduto? ***
Capitolo 11: *** La prescelta - 1° parte ***
Capitolo 12: *** La prescelta - 2° parte ***
Capitolo 13: *** Incontri fortuiti? O forse no ***
Capitolo 14: *** Un prezzo alto da pagare...ma era necessario? ***
Capitolo 15: *** Tra il dire ed il fare c'è di mezzo il...male? ***



Capitolo 1
*** Alla fine le cose cambiano, nel bene o nel male ***


PAINT IT, BLACK

Alla fine le cose cambiano, nel bene o nel male


Hermione ha sempre pensato che quando quel giorno sarebbe arrivato, sarebbe stata pronta, eppure in quel momento non lo è per niente, non è intenzionata ad andarsene nonostante ormai buona parte del Mondo Magico, è a conoscenza delle sue vere origini, ma a dispetto di quello che avrebbe creduto della cosa sembra non fregargliene molto, forse sarà l'aria che si respira nella scuola italiana che l'ha resa più rilassata, a differenza di Hogwarts che era sempre tesa e sul chi va la.
In quel momento, si trova fuori dalle mura scolastiche, in un locale poco lontano dall'ingresso dell'accademia di magia Rizzo, nella città eterna , esistono molti locali dove, maghi e non, si ritrovano senza problemi di alcuni tipo, mescolandosi senza alcun tipo di problema.
Seduta ad un tavolo esterno, la giovane si sta godendo la giornata soleggiata in compagnia di Daphne Greengrass, che sorseggia un the freddo, lo sguardo che si sposta su Hermione, quando si sente chiamata in causa. 
"Secondo te Harry l'avrà presa bene?" domanda Hermione dubbiosa.
Harry non ha mai fatto mistero, ed anche per ovvie ragioni del suo odio per i Mangiamorte e tutto ciò che è legato a Voldemort, quindi non sa come l'amico può aver preso le sue vere origini, specialmente per averle scoperte in quel modo.
"Non hai ricevuto maledizioni cammuffate da lettera no?" domanda Daphne sarcastica sorseggiando il suo the, godendosi quell'ora d'aria, quello è di sicuro uno dei motivi che le fanno amare l'Accademia anche più di Hogwarts, poi come se si fosse ricordata qualcosa smette di sorseggiare il the freddo "ma è una mia impressione, oppure c'è stato un boom di trasferimenti da Hogwarts?".
Non è stata l'unica a notare questa cosa, Hermione anche se ne è resa conto, sembra infatti che dopo tutto quello che era capitato, in molti avevano pensato di trasferire i figli in altre scuole magiche e quella di Roma è una di quelle.
Anzi, una delle più richieste.
Probabilmente il fatto che Ron nonostante quello che ha fatto, di cui ancora Hermione non si capacita, non fosse stato espulso non è stato ben visto, perchè avrebbe dovuto essere espulso ma alla fine Hermione può ben capire la Umbridge, non è la vera preside, lo è solo agli occhi del Ministero e del Mondo Magico, ma il vero preside restava Albus Silente, solo lui ha il potere di espellere gli studenti.
Sa che Harry, ha accettato il suo invito con riluttanza, perchè l'Accademia è famosa per il suo utilizzo delle Arti Oscure, quindi non sa se viene semplicemente a trovarla oppure per altri motivi, come ad esempio la sua offerta di rimanere a Roma, si sono dati appuntamento all'ingresso dell'Accademia, ma visto che avevano un pò di tempo libero le due amiche avevano deciso di prendersi qualche momento per loro.
"Hermione?"
La giovane inizialmente si irrigidisce, però poi si volta sentendo il suo nome, di certo l'ultima persona che pensava di trovare è quella che si trova davanti, non quell'oca senza cervello che aveva per compagna di stanza.
"Ciao, Lavanda" dice leggermente scocciata, ed anche perplessa, nel ritrovarsi di fronte la sua ex compagna di scuola, nonchè di casata "che fai qui?" di tutte le persone che poteva incontrare, perchè proprio lei? Perchè proprio la Brown?.
"Oh i miei stanno divorziando" dice perdendo l'aria allegra, mentre parla dei genitori "mia madre vuole cambiare aria ed una sua amica, le ha detto che qui in Italia c'è una scuola che cerca un insegnante"
Hermione prega che non sia la scuola che pensa lei, perchè se la vecchia Hermione avrebbe fatto buon viso a cattivo gioco ed avrebbe sorriso se pur con il terrore di averla nella stessa scuola, quella nuova quasi sicuramente le lancerebbe un Crucio.
Lavanda, presa dal parlare dei suoi problemi, non ha minimamente considerato Daphne, che odia essere ignorata tanto quanto essere associata ai Serpeverde non facendone più parte, tanto che la Greengrass si schiarisce la voce, un eh ehm, molto simile al versetto che fa quella rospa della Umbridge, che fa sussultare Lavanda che volge il capo verso di lei.
"Oh" dice Lavanda, un passo indietro incerto, prima di alludere ad impegno urgente, ed iniziare ad allontarsi tornando sui propri passi, Daphne fa una smorfia, mentre Hermione trattiene a risata.
Certe cose non cambieranno mai, pensa tra sè. 
In quello stesso momento arriva un Harry con uno sguardo confuso, quello è il suo primo viaggio al di fuori della Gran Bretagna, non solo dell'Inghilterra, ed anche se è curioso, allo stesso tempo è incerto.
Per quanto, sia meno rispetto alla terra natia, anche lì viene riconosciuto, sebbene siano più discreti dei maghi inglesi che non si fanno problemi nel fermarlo in mezzo alla strada, alla pari di una celebrità, manco fosse un attore famoso.
Se Hermione non si fosse sbracciata, per richiamare la sua attenzione, sarebbe andato dritto perchè della vecchia Hermione non è rimasto più nulla, quella che ha davanti è una persona completamente diversa, se prima era castana con i capelli ricci e crespi, ora è un biondo slavato quasi bianco con delle onde che le arrivano quasi alle orecchie, leggermente abbronzata, con gli occhi che spiccano per via dell'abbronzatura. Per non parlare dei vestiti, la vecchia Hermione, non si sarebbe mai vestita così.
Chi è la persona che ho davanti? pensa tra sè Harry dispiaciuto, ma allo stesso tempo, si rende conto di quanto sia rilassata e felice la sua migliore amica, non ha mai visto Hermione, così tranquilla e rilassata.
Ben che meno in compagnia di Daphne, cosa che lo lascia stranito, perchè la Greengrass se ne è rimasta fino a quel momento in silenzio a bersi il suo the freddo, tanto che soltanto fin quando il suo sguardo non si è posato su Daphne, Harry non si è nemmeno accorto della sua presenza.
"Hermione, andiamo via, sembra che questo tavolo sia già occupato" dice con una smorfia, nel sentire quelle parole uscire dalle labbra di Harry, Hermione si acciglia.
"Perchè dovrei abbandonare la mia migliore amica?" domanda Hermione, con un Harry dall'aria sconvolta per quella rivelazione, perchè l'ultima cosa che si aspettava è che dopotutto quello che i Serpeverde le hanno fatto passare, Hermione diventasse amica della Principessa di ghiaccio.
"E' uno scherzo vero?" domanda Harry, con un sorriso tirato.
Daphne ed Hermione si guardano, per poi scoppiare a ridere all'unisono, perchè entrambe si aspettavano quella reazione da parte sua, perchè Harry Potter è il Grifondoro per eccellenza, sarebbe stato strano se non avesse avuto una reazione simile.
"Non preoccuparti ti abituerai" dice Hermione con un ghigno, dandogli una pacca su una spalla, prima di superarlo, ed iniziando ad incamminarsi verso la scuola, seguita a ruota da Daphne e da un riluttante Harry Potter.
Hermione inizia a raccontare al suo migliore amico, dell'Accademia, di come nonostante ci siano le case, però non si faccia poi tanta distinzione tra i membri, perchè nessuno indossa la divisa l'ultima cosa che vuole la Preside è creare inimicizia così soltanto gli studenti possono decidere se rivelarlo o no, di come sono più elastici rispetto ad Hogwarts, che si può uscire dalla scuola ed a quel punto viene interrotto da Harry.
"Beh anche Hogwarts..." le fa notare Harry.
"Intende, che finite le lezioni, puoi uscire dall'Accademia durante tutta la settimana, girare per la città, fare Shopping, pur rispettando il coprifuoco" si intromette Daphne seccata.
Hermione ringrazia mentalmente Daphne, maledicendo anche l'ottusità dell'amico.
Però una volta arrivati dentro all'Accademia, Harry si ammutolisce, l'atrio è immenso, con il soffitto a volta riccamente decorato di ghirigori floerali, il pavimento è invece pieno di mosaici antici, gremito di studenti che vanno e vengono, chi camminando, chi si smaterializza, ed alcuni compaiono in una nuvola di fumo.
Elfi, Vampiri, Lycan, Veele, ed altre razze che Harry non ha visto se non in qualche libro babbano, per non parlare dei film, ed il fatto di vedere tutte quelle razze riunite sotto lo stesso tetto, gli sembra strano, soprattutto se ripensa a tutto quello che ha studiato ad Hogwarts, rendendosi conto che non ne hanno minimamente accennato.
Come le Banshee.

"Sono Elfi quelli?" domanda Harry incredulo, notando un gruppetto di ragazzi con le orecchie a punta, che studiano svogliando i libri con la magia, senza nemmeno toccarli.
"Oh qui non è Hogwarts, puoi incontrare qualsiasi tipo di razza dall'aspetto umano, non hanno problemi nel girare" dice Daphne divertita dalla faccia sconvolta di Harry, ma la cosa che sconvolse il ragazzo e che ogni volta che passavano un gruppetto, puntualmente qualcuno fermava Hermione per parlarci.
"E'sempre così?"domanda con una strana nota della voce, notanto Hermione fermarsi a parlare con una ragazza, dal modo in cui parlano sono in confidenza
.
Forse troppo, aggiunge mentalmente Harry, notando i sorrisi di Hermione.
"Geloso Potter?" domanda Daphne con un ghigno, ricevendo in cambio un occhiata truce
"comunque Hermione sta simpatica a tutti, si è fatta degli amici, in ogni casa dell'Accademia" 

Harry per quanto curioso, ed anche contento per l'amica, resta sospettoso da tutto quello che sta vedendo, è tutto troppo perfetto per essere vero, tanto che si è convinto che Hermione faccia finta di essere amica di tutti, perchè un vero Grifondoro non riuscirebbe mai ad inserirsi in una scuola simile, dove insegnano le Arti Oscure, e buona parte degli studenti sono creature oscure.
Si è sicuramente così, pensa tra sè Harry, seguendo le due ragazze, nel tour dell'Accademia.


 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** La verità si scopre sempre nei modi peggiori ***


PAINT IT, BLACK

La verità si scopre sempre nei modi peggiori

Daphne, è sempre stata brava a nascondere il suo vero io dietro la maschera da Principessa di ghiaccio, per se le persone ti vedono come una persona apparentemente senza cuore, almeno ti lasciano in pace.
Almeno è quello che ha pensato finchè non è diventata amica di Hermione, ed ha capito che è soltanto una gran stronzata la maschera che si è creata, ed alla fine un poco per volta ha iniziato ad abbatterla, anche per il fatto che vuole essere una Daphne migliore, volendo lasciarsi alle spalle tutto quello che riguarda Hogwarts ed i Serpeverde.
Probabilmente se l'anno prima le avrebbero detto che sarebbe diventata amica di Hermione, quasi sicuramente avrebbe riso in faccia a chiunque avrebbe detto una tale assurdità.
Lei, Daphne Greengrass amica di Hermione Granger, di sicuro sono quelle cose assurde che uno pensa non possano succedere mai e poi mai, nella vita.
Hermione Lupin le suggerisce una vocina nel cervello non è più Hermione Granger.
Sa che l'amica non vuole più avere a che fare con la sua vecchia vita, perchè le vengono in mente tutte le bugie, tutto il dolore che ha dovuto patire quando era Hermione Granger.
Invece come Hermione Lupin, sta vivendo una vita che non avrebbe mai immaginato di avere, non l'ha mai vista così forte e determinata nelle sue scelte, da quando ha scoperto chi è veramente.
Ed una di quelle scelte si trova proprio davanti a loro, Daphne abbozza un sorriso, pensando che quasi sicuramente se si fosse scoperto ad Hogwarts, la vita di Hermione sarebbe stata un inferno.
Alexa Halliwell.
Non è esattamente la tipica ragazza Purosangue, che pensa soltanto ad avere il conto in banca pieno ed andare al letto con il primo che capita per spennarlo. 
Bella, intelligente, con un caratterino niente male, lunghi capelli neri come la notte che le arrivano quasi alla vita, due magnetici occhi blu, anche se è risaputo nell'ambiente Purosangue che Alexa, è la disgrazia della famiglia per un unico motivo: le piacciono le ragazze. 
La ragazza non ne ha fatto un segreto, anzi forse anche per far dispetto al padre, che esce quasi sempre con ragazze che sa benissimo non gli andrebbero a genio, Nate Babbane, Mezzosangue, Traditrici del loro sangue, raramente esce con Purosangue.
Eppure, pensa tra sè Daphne guardando Alexa ed Hermione assieme, quelle due stanno flirtando ci metto la mano sul fuoco.
Ed in quel momento si sente tanto un terzo in comodo a giudicare dalla faccia del fratello di Alexa, Alec, anche lui si sente così, li hanno incrociati mentre si dirigevano in un negozio per fare Shopping, già che è riuscita a convincere Hermione voleva approffittarne, certo non poteva sapere che il motivo per cui ha spinto Hermione a dire di si, fosse proprio la Halliwell.
Daphne, in cuor suo però, ringrazia Hermione per averla trascinata in quel negozio, perchè la Greengrass è interessata ad Alec Halliwell, l'ha conosciuto quando aveva tredici anni durante una delle tante feste Purosangue a cui i genitori costringono sempre a partecipare, sia lei che le sue due sorelle.
Alec nonostante all'epoca avesse già sedici anni, si è dimostrato gentile con lei, notando che si stava annoiando, ed ha fatto in modo di intrattenerla per il resto della serata, da quel giorno sono passati due anni e mezzo.
Tutti gli anni sperava di incrociarlo, ma non ha mai avuto molta fortuna, almeno fino a quel momento si può quasi dire che Hermione è stato il suo porta fortuna.
"Jean" dice Alexa con un sorriso sulle labbra, mentre Hermione perde un battito nel sentirsi chiamare con il suo secondo nome dalla Halliwell "ci vediamo dopo, per studiare?"
"Certo" dice Hermione con un sorriso, Alexa gli scocca un bacio sulla guancia sorridendo, girando sui tacchi prende il fratello per un braccio ed inizia a trascinarlo via.
"Jean" dice Daphne facendo il verso ad Alexa, una volta che lei ed il fratello sono fuori portata, Hermione sussulta lanciandole un occhiata torva "oh non dirmi che non ti piace, che Alexa sia l'unica che usa il tuo secondo nome"
Certo che si, ma di certo non lo vengo dire a te. pensa Hermione frustrata, ha come l'impressione che se lo dicesse, Daphne inizierebbe a farsi i filmini in testa, su cose che non esistono.
Ma per un secondo Hermione, si è sentita strana, come se avesse avuto le farfalle nello stomaco.


Hermione, è sempre stata una persona razionale, che non si arrabbia poi così tanto, eppure c'è una persona che riesce proprio a farla uscire di testa, in poco tempo quando vuole.
Il suo nome è Harry James Potter.
Fremente di rabbia, si domanda se è possibile cruciare qualcuno attraverso una strillettera, ma nonostante abbia qualche dubbio al riguardo, la tentazione è forte.
"Giuro, è la volta buona che chiedo a mia madre, se può insegnarmi qualche incantesimo per torturare, magari gli si migliora il cervello!" sbotta irritata Hermione.
"Che ha fatto?" domanda Daphne, dando per scontato di sapere di chi sta parlando, quando sente la frase "quel cerebroleso che ho per migliore amico" capisce di averci visto giusto.
Parla di Harry Potter.
Che tornato in Inghilterra, deve aver fatto dei danni, per aver fatto arrabbiare così tanto Hermione, si trovano nella loro camera, con la giovane Lupin, che in quel momento fa concorrrenza ad una Furia.
Daphne alza lo sguardo dal libro che sta leggendo sdraiata su sul letto, Storia di una ladra di bacchette, appena in tempo per notare la lettera che le viene lancia contro dalla sua compagna di stanza, per fortuna che ha ottimi riflessi e la prende al volo.


Cara Hermione,
Come stai? Dopo il nostro incontro, non hai più fatto avere tue notizie, ed ammetto che mi stavo preoccupando,
Ti devo confessare che l'Accademia, per quanto bella è un covo di magia oscura.
Lo sapevi che la Preside è una presunta Mangiamorte?.
Fossi in te starei attenta a quel posto, non si sa mai.
Sai le cose non sono più le stesse senza di te, Ron è stato spedito a Durmstrang per finire l'anno.
Nessuno lo voleva più, non riusciva a restare in un posto dove non era voluto, ma ho anche una buona notizia!
E' tornato Silente!
Così puoi tornare ad Hogwarts, riabbracciare i tuoi veri amici, non dovendoti più nascondere in quel posto.
Non è una bella notizia?
Non vedo l'ora che tu torni a casa!

Harry

P.S. Silente sa tutto.

In quel preciso momento, sono successe tre cose.
La prima, che Hermione strappò la lettera in mille pezzi, come se non volesse neanche rispondere a quell'ammasso di parole che lei si rifiuta di definire amiche, seconda cosa prese una pergamena nuova, scrivendo velocemente un messaggio alla madre.
Volendo essere sicura che arrivasse solo a lei, sfrutta un messaggio di fuoco.
E terza cosa, Bellatrix Lestrange apparve in una vampata di fuoco al fianco della figlia, con uno sguardo che Daphne capisce subito che è il caso di cambiare aria, prende il suo libro ed esce di corsa dalla stanza.
"Se torno ad Hogwarts, sarà come tornare indietro, ed io non voglio" dice Hermione guardando la madre con rabbia, non ci tiene a tornare ad essere l'insignificante Hermione Granger, quella che tutti sfruttavano.
"Lo so, tesoro" dice Bellatrix fissando la figlia, stringendo con forza le mani a pugno, da quando è all'Accademia ha visto la figlia sbocciare, diventare potente e più sicura.
Per quanto gli manchi l'Inghilterra, ora come ora, la sua priorità è proteggere la figlia da quel vecchio pazzo di Silente, anche se non è l'unica persona da cui dovrebbe proteggerla.
"Mamma" la richiama Hermione, facendole puntare gli occhi contro di lei "non voglio tornare, Silente..."
"Silente ci troverà preparate" dice Bellatrix sicura con uno sguardo serio, quasi ferino, Hermione ricorda fin troppo bene quello sguardo ed anche quando se lo è visto puntare contro quando ancora non sapevano di essere madre e figlia.
"Ora so anche lanciare incantesimi oscuri, quindi volendo possiamo affrontarlo" dice Hermione con lo sguardo convinto, mentre Bellatrix mette su un espressione seria.
"La magia oscura ha sempre un prezzo, stai attenta a quello che lanci" dice severamente alla figlia, ha visto molte persone perdere il senno per molto meno di una cruciatus, non vuole che succede lo stesso ad Hermione.
"Allora che facciamo? Non dirmi che aspet..." uno occhiata truce della madre, zittisce Hermione, impedendole di finire la frase appena iniziata.
"Silente è vecchio ma furbo" dice Bellatrix con uno sguardo che non promette nulla di buono, almeno non per il vecchio "per questo bisogna trovare il suo punto debole"
Bellatrix Lestrange si è sempre detta una persona senza punti deboli visibili agli occhi degli altri, eppure ora come ora si rende conto che ne ha due, ed anche belli grossi.
Remus J. Lupin ed Hermione. 
Le due persone a cui tieni di più al mondo, ed anche quelle a cui probabilmente non avrebbe mai pensato di tenere così tanto, ma alla fine è anche normale, sono rispettivamente l'amore della sua vita e sua figlia.
"Sempre se ce l'ha" dice Hermione sbuffando, riportando la madre con i piedi per terra, ed a quelle parole scuote la testa, tutti hanno un punto debole, anche Albus Silente.
Specialmente Albus Silente pensa tra sè Bellatrix, dopottutto il vecchiaccio, è tanto vecchio quanto paranoico, quelli sono i primi che si mettono a nascondere i punti deboli.
"Non preoccuparti, ne troverò almeno uno" dice Bellatrix con un ghigno prima di scomparire in una vampata di fuoco, rischiando tra l'altro di bruciacchiare la figlia, però sa che esiste una sola persona che potrebbe aiutarla e quella persona è Severus Piton.


Cinque giorni dopo
Severus Piton, non è mai stato uno da indorare la pillola a qualcuno, eppure in quel momento vorrebbe tanto essere uno di quelle persone, perchè quello che sta per dire, sconvolgerà la vita di diverse persone.
Specialmente di qualcuno di sua conoscenza in particolare.
Entrando nella stanza, Severus Piton, si ritrova davanti ad una scena un pò insolita, ovvero, trovare nella stessa stanza senza che si sono ancora uccisi a suon di Cruciatus, Sirius Black e Bellatrix Lestrange.
Questa scena ha del surreale. pensa tra sè Severus.
Forse i due si rendono conto della presenza dell'uomo, tanto che lo fissano, Sirius con lo sguardo di chi spera sia solo un miraggio la sua presenza, Bellatrix invece sembra una che potrebbe strappargli le mani se non le da delle buone notizie, non sa nemmeno se quello che sta per dire potrebbe davvero esserle buone notizie.
"Quello che sto per dirvi, potrebbe non piacervi" esordisce Piton fissando Bellatrix e Sirius, quando la donna è andata da lui non ci ha  pensato due volte ad aiutarla, soprattutto perchè si tratta di Bellatrix o l'aiuti o l'aiuti.
"Avanti spara dopo aver scoperto di lei e Remus, non c'è niente di peggio" con quell'uscita tutt'altro che felice da parte di Sirius, una Cruciatus da parte di Bellatrix, non gliela toglie nessuno tanto che Sirius si rimette in piedi a fatica, quando la cugina finisce di torturarlo.
Severus ignora il dire di Sirius, puntando il proprio sguardo su Bellatrix, quella un pò più normale tra i due, per quanto può esserlo qualcuno che Crucia le persone al minimo accenno di rabbia.
"James Potter e Lily Evans non sono i veri genitori di Harry" dice Severus, senza preoccuparsi di sganciare la bomba, o delle reazioni che potrebbero seguirne.
"Che coosa?!" urla Sirius sconvolto si alza di scatto, prendendo Severus per il bavero "Mocciosus, non scherzare su una cosa simile" dice livido di rabbia, per poi rendersi conto di una cosa "e poi che c'entra questo con Silente?!"
Bellatrix rotea gli occhi, poco prima di zittire Sirius semplicemente con un occhiata truce, l'uomo memore dei precedenti evita di dire altro, non ci tiene a subirne un altra.
"Melinda Ariana Elizabeth Silente Evans" dice Piton infine, ed i due lo guardano riflettendo sul nome che è famigliare ad entrambi "è il nome completo della vera madre"
Si sono incontrati, per ovvi motivi a Godric's Hollow, essendo Bellatrix ancora una fuggitiva, in più quel posto è l'ultimo luogo in cui andrebbero a controllare.
"Melinda?" domanda Bellatrix sconvolta, che inizia frugarsi nelle tasche dove trova ciò che sta cercando, un album di foto che ingrandisce, puntando la bacchetta contro l'oggetto sussurrando un Engorgio.
Che inizia a sfogliare, una volta tornato a delle condizioni normali, finchè non trova quello che cerca, una foto in particolare, punta il dito su di essa picchiettandoci sopra.
Mostra una ragazza sorridente, dall'aria felice, di certo non sembra sapere ciò che l'aspetta dietro l'angolo, la foto essendo animata, si muove e la ragazza si passa una mano tra i capelli, con aria imbarazzata.
"Elizabeth Silente, figlia di Aberofth, e nipote di Albus Silente, si è sposata nel 77 con Jonathan Halliwell, ed è morta nell'80 in circostanze strane" dice Bellatrix passando l'album di foto ai due.
"Ma questa è Lily" dice Sirius sconvolto ma Piton scuote la testa.
"Non è lei, non ha gli occhi verdi" dice Severus pensieroso.
"Ha usato il suo terzo nome ed il cognome paterno per non essere collegata agli Evans" dice Sirius confuso "perchè?"
"Perchè non voleva far sapere a tutti che Lily era sua cugina" si voltano tutti e tre.
"Come fai a saperlo Remus?" domanda Bellatrix.
"Ho fatto anche io le mie ricerche" dice il lupo mannaro e passa quella che sembra la pagina strappata da un quaderno con scritto nomi e date di nascita.
Inclusa quella di Harry.
Ed il suo nome per intero.
"Altro che ucciderlo, probabilmente voleva avvicinarlo per farlo entrare nel suo esercito il Signore Oscuro, se è potente visto il sangue che gli scorre nelle vene..."
"Oh lo è, solo uno particolarmente dotato, riesce a fare un Patronus corporeo a tredici anni" dice Remus.
"Jonathan era una schiappa quanto Potter a pozioni, sicuramente ha preso da lui, ma abbiamo tutti pensato a Potter" dice Severus riflettendo.
Anche se alla fine, tutti sembrano collegare cose che prima avevano attribuito alla parentela con James Potter, al vero padre, che nel bene o nel male tutti hanno conosciuto.
"Se si scopre che Silente ha manipolato tutti quanti..." butta lì Bellatrix.
"Silente sarebbe alle strette" dice Piton fissando Bellatrix capendo il suo piano.




 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** La vera storia di Harry Potter - 1° parte ***


Paint It, Black

La vera storia di Harry Potter - 1° parte


 

Ogni giornale del Mondo Magico inglese e non, due giorni dopo quell'incontro, farà uscire un articolo che scuoterà le fondamenta di quel mondo, che è tutto bianco e nero.
Che il buono è rappresentato da Albus Silente e dal suo Ordine della Fenice, ed il male da Lord Voldermort ed i suoi Mangiamorte, gli altri sono in una zona grigia, neutrale.
Quelli che devono scegliere.
Ed in quel momento, una persona sta ridendo, perchè finalmente dopo anni Silente sta venendo smascherato, la Gazzetta del Profeta è aperta sulla pagina di quel articolo, appoggiato su un tavolo.
"Codaliscia!" urla euforico.
Un uomo basso, tarchiato, con i capelli radi e la faccia da topo, si affaccia alla porta della stanza im cui è stato chiamato, l'uomo che l'ha voluto nella stanza, altri non è con Tom Riddle.
"Si padrone?" squittisce l'uomo, notando il Signore Oscuro, con un sorriso sul volto a trentadue denti, il volto umano e giovane di una persona che abbia a malapena quarant'anni.
"Le acque si stanno muovendo" dice passandogli accanto, dandogli una forte pacca su una spalla, prima di abbandonare la stanza, Peter Minus ha uno sguardo confuso.
Deve essere proprio di buon umore. pensa tra sè Peter, ed il suo sguardo cade sulla Gazzetta del Profeta aperta sul tavolo, sulle pagine spalancate che Tom Riddle stava leggendo.
Peter Minus, sgrana gli occhi afferrando il giornale, tutto si aspettava ma di certo non quello che sta leggendo, quello che legge non gli piace per niente, perchè se è vero allora fino a quel momento sono stati tutti alla mercè di un pazzo al cui confronto Lord Voldemort, è quasi un santo.
Nemmeno lui farebbe una cosa simile.
Codaliscia, esce di corsa da quella stanza con un unico pensiero in testa, avvertire lui che le cose si sono incasinate in una maniera che non si aspettavano, decisamente quello complica ulteriormente le cose.
Si trasforma in ratto, ed esce zampettando da dove è entrato, prima che la porta si richiuda con un tonfo sordo alle sue spalle.

 

Qualcuno, da un luogo completamente diverso, guarda con soddisfazione il proprio operato, studiando l'articolo con aria di chi sa di aver fatto un buon lavoro.
Bellatrix Lestrange, non si può certo dire una persona che si lascia andare in complimenti, eppure quella volta, non può che rendersi conto che la loro è stata una buona idea, per tanto fissa Sirius.
"Probabilmente, io avrei potuto farlo meglio, ma è un buon lavoro" dice Bellatrix senza riuscire ad esimersi da fare un commento del geneere ai danni del cugino, tanto che ricevette in cambio un occhiataccia da parte di Sirius.
"L'ho fatto perchè deve pagare, ed anche perchè le persone meritano di sapere la verità" dice Sirius rivolto alla cugina, anche se sanno entrambi che l'ha fatto soprattutto per vendicarsi del vecchio, perchè con tutto quello che gli ha fatto passare, è ovvio che prima o poi avrebbe ceduto alla vendetta, non vuole che qualcun'altro passi quello che ha dovuto passare lui sulla propria pelle.
Entrambi per motivi diversi,  hanno dovuto subire senza poterci fare nulla ciò che Silente ha avuto in serbo per loro, non hanno potuto muovere un dito senza che le cose si mettessero male per loro. 
La notizia scatenò un putiferio enorme, perchè ora molte cose furono viste da altri punti di vista, come la sua amicizia con Gellert Grindenwall, il suo essere ossessionato dal bene supremo, o semplicemente il fatto che Hogwarts sembra discriminare le arti oscure ed i Serpeverde, nello stesso modo in cui Voldemort discrimina i Nata Babbani e tutto ciò che riguarda il lato chiaro.
Ma c'è soprattutto una persona che sembra essere rimasta basita da tutto questo, ed è Harry James Potter, quello che fino a quando non è uscito l'articolo era considerato a tutti gli effetti il Salvatore del Mondo Magico, quello che avrebbe dovuto salvarli tutti dal mago oscuro più potente della storia magica moderna, si rivela essere figlio di uno dei seguaci di Lord Voldemort e della nipote di Albus Silente.
Con la testa nascosta dietro al giornale, Harry fissa con sguardo vacuo l'articolo, gli sembra tutto così assurdo quelle che sta leggendo, non può essere vero, soprattutto perchè c'è la firma di Rita Skeeter, si sa che quella giornalista scrive un sacco di spazzatura, eppure per una volta potrebbe credere a quello che c'è scritto. 
"Non è possibile" sussurra Harry incredulo, in quel momento si trova in Sala Grande, sente tutti gli occhi su di sè,  ma cerca di ignorarli, per quanto gli sia possibile, apre bocca come a voler parlare, ma poi si ricorda che Hermione non c'è.
L'unica persona che avrebbe potuto tirarlo su di morale in quella situazione tremenda, è in un altra nazione e sembra non fregargliene più molto dei suoi amici inglesi.
Bell'amica, pensa tra sè Harry irritato.
Gli scappa un verso frustrato, le cose stanno cambiando fin troppo rapidamente, abbassa il giornale, per rendersi conto che c'è lo sguardo di qualcuno che lo ferisce come lo sta guardando.
Ginny.
Che si alza di scatto dopo aver mollato in malo modo una copia della Gazzetta del Profeta sul tavolo, afferra con rabbia la borsa a tracolla ed esce dalla Sala Grande, Harry non ci mette due secondi a decidere di seguirla, afferrando la propria borsa e correndole dietro, se ha dato segno di averlo sentito, sembra ignorarlo.
"Ginny! aspetta!" urla prima di afferrarla per un braccio, costringendola a voltarsi verso di lui, trovando in lacrime, ma a guidicare dalla sua espressione sono lacrime di rabbia.
"Stai lontano da me impostore!" tuona dandogli una spallata, per fargli mollare la presa sul braccio, ma più che la spallata il motivo che lo spinge a lasciare la presa, è quell'impostore detto da Ginny.
"Non sono un impostore! sono sempre io!" sbotta ancora incredulo per quelle parole, specialmente dette proprio da Ginny, possibile che le persone credono davvero a tutto quello che dicono i giornali?.
Sembra di essere tornati al Torneo Tremaghi. pensa con rabbia Harry.
"No! Tu non sei Harry Potter! Impostore!" urla arrabbiata, lo guarda come se volesse incenerirlo "mi fai schifo, come hai potuto fingerti Harry Potter, per tutto questo tempo eh" e lo spintona via, facendogli fare qualche passo indietro "scommetto che non è nemmeno vero, quello che dicevi che capitava con i tuoi parenti vero?" domanda con scherno.
"Siete così patetici" dice una voce alle spalle di Harry, riconoscerebbe quella voce ovunque, anche se avrebbe preferito non ci fossero orecchie indiscrete così da poterne parlare da soli.
"Malfoy, non è il momento" dice con aria frustrata senza nemmeno voltarsi a guardarlo, Ginny, invece fa un verso di scherno con gli occhi che si spostano da Harry a Draco.
"Oh no, è il momento giusto" dice Ginny con sarcasmo, facendo un passo indietro, per allontanarsi da Harry "i Serpeverde ti hanno sempre visto per quello che sei, eppure nessuno non ha mai voluto prendere in considerazione il loro punto di vista" 
La rossa senza dire altro, gira su i tacchi e se ne va, lasciandosi dietro un Harry Potter basito ed un Draco Malfoy perplesso, forse perchè per la prima volta da anni, un Weasley da ragione ad un Serpeverde, specialmente a Draco Malfoy.
"Potter, se persino lei ti abbandona, sei messo proprio male" dice il Serpeverde con un ghigno sulle labbra, Harry lo ignora iniziando ad avanzare, ma un braccio lo blocca.
"Che cosa vuoi?" domanda stizzito, l'ultima cosa che vuole è avere che fare con Draco Malfoy, ed in quel momento non ha la voglia di stare a sentire le battute del Serpeverde.
"Dirti che i Serpeverde sono con te, Potter" sentire quella frase, uscire dalle labbra di un Serpeverde, neanche un Serpeverde qualunque ma di Draco Malfoy, è qualcosa che l'ha spiazzato.
"Beh grazie" dice Harry confuso, non sapendo bene cosa dire al riguardo.
"Tra parenti ci si aiuta, Potter" dice Draco con aria innocente.
Non lo dice tanto per dire, perchè da quello che dice il padre Jonathan Halliwell, è il figlio di uno zio di suo padre, quindi per quanto la cosa le sia difficile da mandare giù, questo fa di lui ed Harry, parenti.
"Che cazzo, cos'altro non so?!" sbotta Harry incredulo.
"Tu non sai niente, Potter
" dice Draco sarcastico, ricevendo in cambio un occhiata truce da parte di Harry, il quale borbotta tra sè "se Draco Malfoy inizia a citare opere babbane, il mondo va allo scatafascio"
Però tra sè, si rende conto che non sa quasi nulla del mondo che l'accolto negli ultimi cinque anni e mezzo, un pò si ricorda quello che ha visto nei vari film o opere babbane, ma più passa il tempo, più si rende conto che molte cose le ignora davvero.
"Dovresti andare direttamente alla fonte, Potter" dice Draco, forse notando l'espressione del ragazzo, che da parte sua sembra essere tutt'altro che convinto di quello che sta sentendo.
"Che fonte?" domanda infatti confuso.
"Quella" ed indica con un dito la cicatrice a forma di saetta, cosa che fa sgranare gli occhi ad Harry "se vuoi la verità, ti conviene chiederla all'unica persona che te la direbbe"
Ma perchè proprio a lui devo chiedere? pensa seccato Harry.
L'ultima cosa che vuole fare è andare a chiedere spiegazioni a Voldemort in persona, ma quante possibilità ci sono che non gli dica palle anche lui alla fine? Nessuna.
"Siamo davvero a questo punto?" borbotta tra sè Harry.

Hanno dovuto aspettare che Gazza andasse a dormire, per poter entrare nel suo ufficio, prendere una passaporta che Harry sapeva per certo i gemelli si fossero fatti prendere, essendo sottoforma di bacchetta finta, a detta di Fred l'ha creata per errore ma ha forti dubbi al riguardo.
Riescono ad uscire illesi, superando tranquillamente l'ingresso della scuola, un pò sorpresi di non trovare anima viva, la passaporta però li fa apparire nell'ultimo posto che si aspettavano di comparire.
Spinner's End.
Una casa buia, tetra, che puzza di chiuso.

"Che ci facciamo qui?" domanda Draco confuso, mentre gli sembra di riconoscere il posto, possibile che c'è già stato almeno una volta in quella stanza?.
"Non pensavo di avere...visite" dice una voce fredda ma sorpresa, di trovarli lì, i due si voltano quando si rendono conto che c'è una persona li con loro.
Harry rimane sconvolto quando si rende conto che si tratta di Tom Riddle, completamente umano, non ha più l'aspetto che aveva quando l'ha visto l'ultima volta.

"Perchè Silente ha mentito?" domanda a bruciapelo Harry, non gli importa di chi si trova davanti, vuole soltanto qualcuno che gli dica cosa sta succedendo.
"Perchè voleva proteggere se stesso" dice l'uomo fissandolo serio, per poi sedersi su una sedia che ha visto giorni migliori, fa segno ai due ragazzi di sedersi "secondo te andrei ad ammazzare un intera famiglia per una profezia? non siamo ridicoli prima avrei cercato di convincerli ad unirsi a me e se dicevano di no pazienza li avrei incontrati sul campo di battaglia" dice facendo un gesto seccato con la mano, dal suo punto di vista è uno spreco uccidere qualcuno con sangue magico nelle vene, che sia Purosangue o Mezzosangue, senza contare che è lui stesso un Mezzosangue "i Mezzosangue hanno pur sempre la magia nelle loro vene sarebbe uno spreco ucciderli, sono comunque maghi o streghe" dice con aria seria, lasciandosi andare ad un verso frustrato "con la vecchiaia le manie di grandezza di Silente, si sono ingigantite, dare la colpa a me è soltanto più facile"
"E' un preside quante manie di grandezza può avere?" domanda Harry con un espressione scettica, dal suo punto di vista, nonostante quello che ha letto, non può aver fatto nulla di così tremendo. 
"A volte mi  dimentico che non sei cresciuto nel mondo magico" dice Draco alzando gl occhi al cielo "anche se dopo tutti questi anni, dovresti saperle, Potter".
Ignorando le frecciate di Draco rivolte ad Harry, Tom Riddle inizia a raccontare ciò che sa, fu in questo modo che Harry scopri parte della storia dei Silente, o almeno la parte di storia che conoscevano tutti, quella della morte della sorella, di come ha sconfitto Grindenwall, di come subito dopo aver ricevuto l'ordine di Merlino sia diventato preside dopo essere stato insegnante, guarda caso di trasfigurazione, che poi era passato alla McGranitt.

E poi toccò alla parte di storia, per cui entrambi erano venuti: quella sulla vera famiglia di Harry.
Si scoprì che quello sul giornale era tutto vero, che la madre di Harry non solo era una Silente, ma anche una Halliwell oltre che una Potter, anche se una finta Potter.
Quindi quella che credevo mia madre è la cugina di mia madre, Silente è mio zio, ed ora che altra parentela sbucherà fuori?. pensando anche la sua famiglia potrebbe far concorrenza ad una di quelle soap che piacciono tanto a sua zia Petunia.
E Jonathan Halliwell, il marito di Melinda era il figlio di uno zio del padre di Draco, il che voleva dire che erano cugini, ed essendo Melinda anche una Silente, Harry era imparentato sia che con gli Halliwell che con i Silente, il che faceva di lui l'erede di entrambi i casati.
Questa spiega perchè Draco parlava di aiutare i parenti pensa tra sè Harry.
"Quindi sperava che una volta morto io, e probabilmente morto anche tu, non solo avrebbe detto di aver sconfitto personalmente Voldemort, ma si sarebbe anche preso i soldi, non prima di aver fatto fuori tuo padre e i tuoi fratelli" a quella notizia Harry cadde dalle nuvole.
"Cosa?!" domanda Harry incredulo "ho anche dei fratelli?!".
"Gli Halliwell sono noti per aver preso parte attiva alla prima guerra magica, ma da quello che molti direbbero il lato sbagliato" dice fissandolo intensamente, forse anche per vederne la reazione.
"Si ma perchè?" domanda Harry scettico.
"Non è ovvio?" domanda Draco attirando l'attenzione su di sè " avere un Halliwell amico di Hermione che non è solo figlia di mia zia, ma anche imparentata con Sirius Black è un azzardo che non voleva correre, non sarebbe stato comodo per il vecchio" dice Draco riflettendo attentamente sulle parole che dice "in più sei figlio di sua nipote, non mi stupisce che sei finito a Grifondoro o che abbia allontanato Hermione solo dopo aver scoperto di chi è figlia".
"No non è solo per quello che l'ha allontanata" dice Tom Riddle serio fissandoli "il suo piano era semplice, fare in modo che Ginny Weasley si innamorasse di te dopo averla salvata, facendo in modo che Hermione Lupin si innamorasse di quel Weasley, sapeva che visto che Ronald Weasley aveva una cotta per lei, avrebbe tenuto d'occhio entrambi essendo i Weasley acceccati dagli ideali della luce".
Più sente cose, più non sa se essere sconvolto che Tom Riddle sappia tutte queste cose o che Silente abbia manipolato tutti quanti senza eccezione, facendolo incazzare come non mai.
Perchè se c'è qualcuno che odia essere usato è sicuramente Harry, ne ha passate talmente tante che sperava che almeno per un pò le cose avrebbero potuto essere tranquille, però a quanto pare non può permettersi questo lusso. 



 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** La vera storia di Harry Potter - 2° parte ***


Paint it, Black

La vera storia di Harry Potter - 2° parte


Quando Hermione aprendo la porta della sua camera, pronta a mandare a quel paese Daphne per averla distubata, si ritrovò davanti la direttrice della sua casa per la sorpresa lasciò cadere la maglietta che ha avuto tra le mani, fissò con aria sorpresa Victoria.
 Non andava a trovare i suoi studenti. Mai.
"Devi venire con me dalla preside, ci sono notizie urgenti dall'Inghilterra" senza aggiungere altro, le porge una copia del giornale magico italiano, non appena Hermione la prende in mano la sua capocasa le volta le spalle iniziando a fare il percorso inverse ed Hermione, che in quel momento era vestita a metà, infila velocemente la maglietta sul pavimento ed è costretta a seguirla correndo, di sfuggita le cade l'occhio sul titolo in prima pagina del giornale.
LA VERITA SU ALBUS SILENTE: E' TUTTO CALCOLATO?
Hermione sa che la sua curiosità deve essere messa tacere perchè se si mette a leggere rischia di andare a sbattere contro qualcuno, quindi segue Victoria in silenzio, senza avere il coraggio di aprirne neanche una pagina, mentre una voce dentro di sè urla per voler sapere che sta succedendo.
Anche se la sua attenzione, viene attirata verso l'ufficio della Presido sentondo delle voci provenire dall'interno, che non appena varcano la soglia Hermione si ritrova davanti sei persone, Sirius, Harry, i suoi genitori e Draco Malfoy con sua madre.
Tutti si zittiscono non appena la vedono.
"Grazie Victoria" dice la preside congedando la donna che dopo aver lanciato un occhiata comprensiva ad Hermione se ne va chiudendo la porta.
"Che succede?" domanda confusa guardando tutti, finchè non si sente bussare ed entrano altri due ragazzi, un ragazzo e una ragazza.
"Preside ci ha fatto chiamare?" domanda il ragazzo.
"Si signor Halliwell, vi direi di sedervi ma è un pò...affollato" dice la preside sorridendo.
Hermione guarda confusa Alexa ed il fratello.
"Ma hai letto il giornale stamattina?" domanda sussurrando Alexa affiancando Hermione che in risposta scuote la testa.
"Me l'ha dato Victoria ma non l'ho ancora letto" dice a sua volta sussurrando "che mi sono persa?"
"Che Albus fosse calcolatore era risaputo ma arrivare a questo no... sei sicuro di poterti di fidare delle sue parole, Harry?" domanda Sirius.
"Si è sottoposto volontariamente al Veritaseum" dice Harry sorprendo tutti, tranne Bellatrix e Draco che era presente "quando ha detto che è vero che non sono un Potter ma un Halliwell" e nel dirlo fa una smorfia perchè avrebbe voluto di gran lunga che non fosse vero "avrei dovuto dirlo a qualcuno ma volevo sapere la verità da qualcuno che non fosse influenzato da Silente".
"Nessuno ti biasima, ragazzo" dice la preside guardandolo.
"Dobbiamo prepararci al peggio, prima la battaglia tra case ed ora questo, non mi stupisco più di nulla ormai, il vecchio deve essere fermato, non si avvicinerà nuovamente alla mia bambina" dice Bellatrix agguerita.
"Cugina, e dio mi fulmini per quello che sto per dire, sono d'accordo con te" dice Sirius a stento, schivando per poco un cruciatus della suddetta cugina.
Hermione fino a quel momento se ne sta in silenzio ad ascoltare, persa nei suoi pensieri e domandandosi cosa capiterà da adesso in poi.
Alexa facendo finta di nulla le prende la mano, sa che non deve essere facile per lei e vuole infonderle un pò di sostegno.
"E così siamo fratelli" dice Alec di punto in bianco squadrando Harry "sai non si direbbe, credo che ti abbiano fatto un incantesimo"
"Cosa te lo fa pensare?" domanda Harry scettico.
"L'aspetto, gli occhi, tutto urla incantesimo" dice il ragazzo a braccia incrociate.
"Questo spiega tante cose" dice Remus prendendo la parola "ma perchè Narcissa e Draco sono qui?".
"Perchè mio figlio era con Harry, per quanto riguarda me me lo sono chiesta anche io" dice la donna voltandosi come tutti verso la preside.
"Perchè ho bisogno della sua autorizzazione, Hermione aveva proposto a suo figlio e al signor Potter di proseguire qui l'anno prossimo e data la situazione volevo accellerare la cosa" dice con aria grave la preside "in più ho bisogno di lei per proteggere Amanda Grengrass".
"Che centra la sorella di Daphne?" domanda confusa Hermione.
"Vedete lei è ..." ma non riuscirà a finire la frase, perchè arriva di corsa uno studente, annunciando una rissa tra due studenti borbottando delle scuse.
"Hogwarts?" domanda rivolta allo studente che annuisce "ecco la tanto decantata unita tra case di Albus Silente, ad alcuni non entra in testa, specie se ormai fanno parte della stessa casata, se volete scusarmi" dice alzandosi e andando a sedare lei stessa la rissa, lasciandoli soli ad assimilare tutto quanto.




 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** I piani stravolti di Silente ***


Nel Segno del Nero

I piani stravolti di Silente

Da qualche Parte in Irlanda
Non andava bene, non andava per niente bene.
Grazie a quello stupido articolo, aveva tutti contro, e Silente sapeva che questo avrebbe mandato a rotoli tutto il lavoro che aveva fatto fino a quel momento per cercare di mettere tutti contro i serpeverdi, sarebbe andato in fumo.
Aveva contato sul fatto che una volta allontana la progenie di Bellatrix le cose sarebbero tornate come prima, invece non è andata così, non solo allontanarla aveva peggiorato le cose, ma ora molti studenti stavano lasciando Hogwarts.
Doveva correre ai ripari, non poteva perdere anche... un bussare insistente lo interruppe dai suoi pensieri.
"Avanti" dice con voce calma, una calma che non provava davvero, vide sbucare la testa di un uomo.
"Harry Potter e Draco Malfoy hanno cambiato scuola" dice con voce stridula l'uomo, sapendo che dare una notizia simile poteva fargli rischiare grosso, infatti gli occhi di Silente si ingrandirono e le narici del naso si dilatarono, come un cane che fiuta la paura.
Lanciia un urlo di rabbia tremendo che lo sentono anche dall'altra parte della città.
No decisamente doveva intervenire ed alla svelta.

Roma, Accademia Magica
Rizzo.

"Ricorda qui sanno chi sei, Harrison Halliwell il figlio ritrovato, il ragazzo che non sapeva di avere una fam.."
"Sono due ore che me lo ripeti Draco!" sbotta Harry scocciato guardandosi allo specchio, per forza d'abitudine cerca di nascondere la cicatrice "sarà strano" dice borbottando tra se il ragazzo che è sopravvissuto.
"Lo dico per te, non ti scaldare" dice sbuffando, alla fine devono trovare il modo di parlare civilmente, anche se sono comunque in case diverse ma non ammetteranno mai di essere contenti di vedere dei volti conosciuti in mezzo a quelli nuovi.
Draco era finito negli Ippogrifi, mentre Harry a sorpresa era finito nella casa di Hermione, quella di Nettuno, se da una parte la Black era contenta dall'altra è rimasta sorpresa non poco.
Hermione che stava parlando con Alexa, sorride vedendoli arrivare alle spalle della ragazza, che non si è accorta di nulla.
"Oh era ora!" dice sorridendo la ragazza vedendoli arrivare, facendo voltare Alexa di scatto e guarda i due arrivare e poi Hermione con aria di chi non avrebbe voluto essere interrotta, anche se si tratta dal fratello.
"Ora devo andare, poi dobbiamo parlare della tua scarsa autostima e della poca fiducia nei confronti degli altri" dice Alexa divertita e dando un bacio sulla guancia della ragazza facendola arrossire di colpo "ciao ciao" dice rivolta agli altri due con un gesto della mano, anche questo non impedisce a Draco di fissare il fondoschiena della ragazza che se ne va ancheggiando leggermente.
"Quanto invidio il suo ragazzo, è così fortunato ad avere una bomba come lei" dice Draco venendo fulminato sia da Harry che da Hermione.
"E' mia sorella" dice Harry guardandolo male "non fare certi discorsi davanti a me"
"Lui posso capirlo, ma non capisco perchè tu mi guardi così male" dice Draco scettico fissando Hermione.
"Perchè non sei il suo tipo" dice Hermione criptica lasciando interdetto Draco "e ti pregherei di non fare certi discorsi"
"E chi sarebbe il suo tipo?" domanda Draco indagatore, ora è proprio curioso, tanto che a quel punto Hermione si apre in sorriso inquientante da far concorrenza a quelli della madre.
"Bionda ossigenata, formosa, ex Grifondoro e ci stava parlando giusto due secondi fa prima che arrivavate voi" e detto questo si allontana lasciandoli sconvolti, decisamente era un qualcosa che non si aspettavano, specialmente Draco.
"Fantastico! Devo competere con mia cugina" dice con un lamento, mentre un Harry divertito gli da una pacca sulla spalla.
"Forza andiamo a lezione che non voglio fare tardi" dice Harry precedendolo, è decisamente curioso di vedere le materie che insegnano li.
E gli si apre un mondo, rendendosi conto che ad Hogwarts insegnano meno della metà delle cose, e che rispetto agli altri sono sicuramente indietro, troppo indietro.
Tanto che più di un insegna ha detto "Dio mio! ma che vi hanno insegnato in quella scuola se non sapete le cose basilari?"
Per Hermione è stato facile lei adora studiare, ma per lui sarà sicuramente più difficile.
"Ma come fa?" domanda fissando allucinato i libri che ha davanti.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Sorprese sgradite ***


NEL SEGNO DEL NERO

.Sorprese sgradite.

"Daph hai visto mia cugina?" domanda Draco raggiungendo la Greengrass in un tavolino di un Bar poco fuori dalla scuola.
"Hermione?" domanda Daphne "non l'ho vista oggi" ed il suo sguardo cade su l'unico posto vuoto presente, si erano riuniti tutti lì.
Quello di Alexa.
Ed un ghigno le si disegna sulle labbra.
Non stanno nemmeno insieme e quelle due passano un sacco di tempo assieme.
Troppo.
Tanto che a volte si sente un pò trascurata dall'amica.
"Ancora non riesco a crederci" dice un Harry perplesso immerso nella lettura del giornale "stanno sparando un mare di cazzate, sentite qua" dice schiarendosi la voce.

Harry Potter è stato espulso da Hogwarts, perchè non più voluto dalla comunità magica inglese dopo che si è scoperto essere il figlio minore di Jonathan Halliwell, un noto sostenitore di Voi-sapete-chi, delle fonti anonime dicono che lui stesso abbia avuto un ruolo rilevante e volontario nella rinascita del Signore Oscuro. Ora la domanda che tutti ci poniamo é: che fine ha fatto il vero Harry Potter? è stato ucciso dal padre di Harrison Halliwell per permettere al figlio di infiltrarsi nelle fila nemiche? Oppure è prigioniero da qualche parte in attesa di essere salvato?.

"Che assurdità" dice Alec ridacchiando "e poi a nostro padre non frega un cazzo dei figli, per lui siamo solo utili alle alleanze politiche sposandoci e mandare avanti il nome dei Halliwell"
"Non ti ricorda qualcuno Draco?" domanda Daphne sarcastica.
I Purosangue si somigliano tutti, la descrizione di Jonathan Halliwell calza a pennello anche per Lucius Malfoy.
"E Alexa?" domanda Harry scettico "se gli piacciono le ragazze, dubito che potrà fare anche solo una di quelle cose"
"Non cambia nulla" dice Alec scrollando le spalle "certo se la ragazza in questione passa la sua approvazione, ma ne dubito visto che solo sposando un uomo potrebbe dargli degli eredi, quindi obbligherebbe Lex a sposare un uomo" e nel dirlo fa una smorfia.
"Ah Harry dimenticavo" dice Daphne tirando fuori una lettera dalla tasca della giacca "è da parte di Sirius l'ho trovata in camera stamattina, credo che Hermione si sia scordata di dartela"
"Grazie" dice prendendola e quasi la strappa per aprirla e mentre la legge ed un sorriso gigantesco gli si disegna sulle labbra "dice che il tribunale gli ha concesso di riprendere il suo lavoro di Auror, e che il ministero è costretto a versare sul suo conto una cifra a triplo zero pari agli anni che ha dovuto passare ad Azkaban" dice sghignazzando "e che..." si blocca aggrottando la fronte "vuole venire in Italia che ha una sorpresa sia per me che per Hermione" è una bugia, almeno la parte su Hermione.
Cazzo Sirius, hai un tempismo tremendo pensa Harry tra se.
Ora come farà a tenere la cosa per sè?.
Appena Hermione, vedrà Ron lo ucciderà.
E poi si domanda come ha fatto quella mezza patacca di un Weasley ha farsi perdonare.
Dopottutto quello che ha fatto.... no deve esserci sotto qualcosa.
Fa che sia sotto Imperius o giuro che lo ammazzo con le mie mani.


"Ma che cazzo ti dice il cervello?!" sbotta Remus incazzato prendendo Sirius per il bavero.
"Hai detto tu che eri preoccupato e volevi qualcuno a controllarla" dice Sirius cercando di togliersi le mani del licantropo un pò troppo vicine al suo collo...
​"Ora sono più preoccupato di quello che Hermione potrebbe fare" sbotta Remus guardandolo male "invitare i Weasley in Italia?!"
​"Non capisco perchè ti arrabbi tanto" dice Sirius sbuffando, Remus si sbatte una mano sulla fronte, a volte si scorda quanto sia sbadato Sirius.
E pensa sbadato per non dire di peggio.
​"Sirius" dice Remus assottigliando lo sguardo "so che i tuoi neuroni non sono abituati a farlo, ma pensa a chi ci sarà" a quelle parole Sirius lo guarda male ma inizia a pensare per bene.
Chi potrebbe esserci per farlo reagire così...  ​"Oh cazzo Ron!" sbotta Sirius incredulo.
​"Ed ora, ti consiglio di iniziare a pensare come vuoi i fiori" dice Remus con aria drammatica.
​"Che fiori?" domanda Sirius confuso.
​"Quelli della tua tomba, mi sembra ovvio" dice Remus con aria innocente.
"Non sei divertente" dice Sirius scoccando un occhiataccia al suo migliore amico.
​"E chi scherza? Hermione ti ucciderà sul serio" dice l'altro annuendo convinto "fossi in te inizierei a fare testamento"


​Hermione, che si trova in compagnia di Alexa, starnutisce senza sapere che in quell'esatto momento in un altra parte nel mondo stanno parlando di lei.
​"Salute" dice la ragazza fissandola "sicura di stare bene?"
​"Non sono raffreddata" dice Hermione aggrottando la fronte perplessa "ma non ho capito perchè volevi parlarmi proprio ora, sai che Daphne non ama che la si fa aspettare"
​"Volevo dirti che ho ricevuto una lettera da mio padre" dice Alexa per poi zittirsi.
​"E?" domanda Hermione anche se ha quasi paura di dove  vuole andare a parare.
​"Lo sai" dice Alexa semplicemente e sospira.
​Hermione si limita a fissarla, sa cosa vuole dirle, e la cosa non le piace per niente.
​Il padre, ha chiesto alla figlia di spiarla volendo rientrare nelle grazie del Signore Oscuro, ignaro del fatto che Hermione sia figlia proprio del braccio destro di Voldemort.
​Alexa dal canto suo, non ci ha minimamente pensato a riferirglielo più per egoismo che altro, quell'uomo sarebbe capace di costringere Alec o Harry a sposare Hermione solo per avere la figlia di Bellatrix Lestrange ad assicurargli un degno erede.
​Ed il potere che agogna da sempre.
​"Non capisco" dice Hermione ad un tratto.
​"Cosa?" domanda Alexa guardandola, e non può fare a meno di guardarla.
​I capelli ossigenati che le arrivano a malapena alle orecchie, gli occhi color cioccolata in cui potrebbe perdersi, le labbra che non riesce a non guardare.
​Lex concentrati ​dice a se stessa.
"Perchè tuo padre  ti ha chiesto di spiarmi, se sono la figlia del braccio destro del Signore Oscuro?" domanda Hermione un pò perplessa.
​Ecco appunto, l'unica domanda che sperava di non sentirsi dire, è stata fatta ed ora Alexa la guarda con un espressione imbronciata, che è quasi tenera agli occhi di Hermione.
​"Uh potrei non averglielo detto" dice Alexa guardandola.
​"Perchè?" domanda Hermione curiosa.
​"Perchè..." ma non dice altro.
Hermione continua a guardarla in attesa di una risposta, Alexa fa l'unica cosa che può fare in un momento simile, che sicuramente può far capire il motivo perchè non ha detto nulla, gli da un bacio, Hermione sbatte gli occhi sorpresa, ma non accenna ad allontanarsi, anzi risponde al bacio cosa che spinge Alexa a prenderle il volto tra le mani.
​Quasi avesse paura che possa cambiare idea.
Un rumore di qualcosa che cade per terra e si infrange fa voltare entrambe verso la fonte.
​Ginny Weasley le guarda ad occhi sgranati.
Voleva fare una sorpresa ad Hermione, arrivando prima della famiglia per poter stare con la sua migliore amica.
Ma ora non la trova più una così grande idea, l'espressione che ha sul volto la rossa è di un palese disgusto.
"Sei una cazzo di lesbica!" sbotta guardandola male "e io per tutto questo tempo alla Tana mi cambiavo davanti a te" dice con aria schifata.
"Ginny" dice Hermione con aria sorpresa "sei l'ultima persona che mi aspettavo di vedere qui" e poi si rende conto di quello che ha detto "e poi parli tu!" sbotta incredula "ti ricordo che pur di far ingelosire Harry sei passata da un ragazzo all'altro"
​"Ho preso una passaporta, mia madre stava pensando di iscrivermi sai, non voleva dividermi dalla mia migliore amica" dice Ginny acida e lancia ad entrambe un occhiata schifata "ed erano solo tre" dice la rossa seccata "e che mi dici di mio fratello?" ed a quella domanda Hermione la guarda.
​"Cosa centra Ron?" domanda incredula "a me non è mai piaciuto" non gli ha neanche dato false speranze quindi non capisce cosa centri ora.
​"Ma se lo sanno anche i muri che ha una cotta per te!" dice Ginny incredula "avrà fatto degli errori ma è cambiato" ed a quelle parole Hermione scoppia a ridere, una risata fin troppo simile a quella della madre.
​"Uno stronzo razzista è, ed uno stronzo razzista rimane" dice Hermione incrociando le braccia al petto "e poi da come mi stai giudicando per chi frequento, tu non sei da meno Ginevra"
​"Non è colpa mia se è la verità" dice Ginny stizzita "sei una lesbica del cazzo, ed a quanto pare te la fai con i mangiamorte" e lancia un occhiata di disgusto ad Alexa, che non si fa problemi a portare le maniche corte e mettere in mostra il marchio nero.
​Li non deve vergognarsi di portarlo, come succede a Londra.
​"Sai cosa? è vero e ne vado fiera!" sbotta Hermione rabbiosa.
​"Cosa?!" domandano all'unisono Ginny ed Alexa.
​La prima rabbiosa e con gli occhi sgranati, la seconda sorpresa ma al tempo stesso euforica.
"Herm, dobbiamo andare gli altri ci aspettano" dice Alexa notando che la situazione si sta surriscaldando troppo.
​"Certo che sei proprio ipocrita" dice Hermione fissando quella che un tempo era la sua migliore amica "finchè c'era Harry ti faceva comodo essere amica dei Serpeverde vero? ora che non c'è più ti sei mostrata per quello che sei davvero"
​"Quello non è Harry" dice Ginny fissandola scocciata "il vero Harry Potter è morto, lo sanno tutti che un Grifondoro non può essere amico di voi Serpi" ed a quel punto Alexa alza gli occhi al cielo, decidendo di intervenire, estrae la bacchetta e la punta contro la rossa.
​"Stupeficium" dice Alexa facendo schiantare per terra Ginny "non guardarmi così" dice notando l'occhiata di rimprovero di Hermione "non saresti stata in grado di farle cambiare idea neanche tra un milione di anni" e se la carica sulle spalle dirigendosi verso la scuola.
​"E direi che dovrò avvisare io gli altri" dice Hermione sospirando, e pensare che prima che arrivasse Ginny le cose stavano andando bene.
E proprio vero che se le cose vanno troppo bene, deve esserci qualcosa che va storto pensa Hermione tra se mentre tira fuori il cellulare.
​"S.O.S." digita inviando un messaggio multiplo a Draco, Daphne e Harry.



 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Piani di riserva ***


NEL SEGNO DEL NERO

Piani di Riserva

"Lex che cazzo ti ha detto il cervello?"
"Che era la cosa giusta da fare" dice Alexa lanciando un occhiata al fratello.
Dopo aver detto ad Hermione di non preoccuparsi, che gliel'avrebbe liberata viva, Alexa ha preso Ginny e la portata nella stanza del fratello.
Infondo ha detto che l'avrebbe liberata viva, non ha specificato in che stato.
Ed ora Ginny, si trova legata ad una sedia con una scritta incisa sulla fronte.
Stronza.
Alec  sospira, sperava che la vicinanza con Hermione avesse calmato la sorella, ed invece si sbagliava.
"Sai che fare la gelosa non ti aiuta?" domanda scettico ricevendo in cambio un occhiataccia "coraggio falla rinvenire"
Alexa per niente contenta, punta la bacchetta contro Ginny e borbotta un Innerva.
"C-che è-è s-successo?" domanda la rossa confusa dopo che ha ripreso conoscenza, guardandosi attorno.
"Stavi per attaccare Hermione e ti ho schiantato" dice Alexa guardandola male.
"Non la stavo attaccando!" sbotta Ginny agitandosi sulla sedia "e poi se c'è qualcuno che avrei dovuto attaccare sei tu! Sei tanto orgogliosa di quello sfregio che porti vero?" fa una smorfia di disgusto "voi siete la feccia della società magica, dovreste mori..." ma anche se parla non riuscirà più a dire nulla, Alexa le ha lanciato un Silencio per non sentirla.
"Contento?" domanda guardando il fratello "e poi dovevi sentirla come parlava ad Hermione ho perso la testa"
"Lex non possiamo tenerla qui" dice Alec indicando Ginny "per quanto permissiva, Mona non chiuderà un occhio è un rapimento"
"Si ma può anche essere utile, la sua famiglia fa parte dell'Ordine della Fenice" dice Alexa sedendosi sul letto del fratello "ammetto che non pensavo che un occasione simile ci sarebbe piovuta addosso" nella sua testa un piano ben preciso ha iniziato a prendere forma.
"Vuoi usarla come spia?" domanda Alec scettico.
"Come pensi in piccolo, fratellino" Alexa fa un ghigno facendogli segno di avvicinarsi "cosa succederebbe se un membro di una famiglia della luce, passasse dall'altra lato?" domanda rivolta al fratello.
"Ricordi tanto papà con quello sguardo" dice Alec rabbrividendo, ma ora è interessato al dire della sorella.
Al che Alexa si avvicina a Ginny puntandole la bacchetta alle tempie sussurra qualcosa e tira la bacchetta, dei perlacei iniziano ad uscire dalla tempia di Ginny, che li guarda confusa, agitandosi ancora di più sulla sedia.
Ed Alec estrae la sua di bacchetta puntandola contro Ginny.
"Oblivion"



Sfruttala come vuoi, non ricorda nulla, i suoi ricordi sono allegati alla lettera.
Lexie.
 
Tom Riddle alza gli occhi dalla missiva che quella ragazza gli ha consegnato, è piombata in casa sua tramite una passa porta.
"Ah l'ho sempre detto quella ragazza è un genio" dice con un ghigno, anche se poi osserva la ragazza "qual'è il tuo nome cara?"
"Io... non lo so" dice aggrottando la fronte "per caso lei lo sa?"
Non ricorda proprio nulla, pensa tra sè Riddle.
La cosa può giocare a suo vantaggio, perchè potrebbe credere a qualsiasi cosa gli viene detta.
"Certo" dice sorridendo affabile "tu ti chiami Morgana, sei una strega"

"Le streghe non esistono" dice la ragazza perplessa, anche se poi abbassando lo sguardo nota che ha un bastoncino in mano.
"La tua bacchetta" dice Tom fissandola notando il suo sguardo ed allunga una mano verso di lei "vieni ti spiegherò ogni cosa"
La ragazza forse anche per curiosità, decide di accettare la sua offerta, e prende con decisione la mano che l'uomo le offre.
E poi sembra, anche conoscerla.



"Dov'è Ginny?" domanda Hermione quando entra nella stanza di Alec, ma trova solo il ragazzo ed Alexa.
"Sta bene, l'abbiamo rimandata a casa" dice Alexa sorridendo "visto? te l'avevo detto di non preoccuparti" e gli da un bacio sulla guancia prima di superarla ed uscire dalla stanza.
Odia mentire ad Hermione, ma non può permettersi interferenze, neanche le più piccole non importa se potrebbero cercarla ma ora almeno hanno una chance di vincere.
Dopottutto è pur sempre una Mangiamorte, anche se tende a restarsene nell'ombra senza fare cose troppo ecclatanti.
Come uccidere qualcuno.
E Ginny Weasley volente o nolente conosce i piani dell'Ordine della Fenice.
Anche se, vedere che Albus Silente, ha dato la colpa a Voldemort che si è insinuato nella Gazzetta del profeta e che tutto quello che è stato scritto su di lui, è opera sua... spiega tante cose.
Manderà una lettera ad Annabeth, dicendole di stare attenta quando esce, anche perchè ora più che mai sono sul filo di un rasoio.
"Lex" si volta sentendosi chiamare.
Harry.
"Papà mi ha mandato questa" dice porgendogli una pergamena.

Bar degli Elfi.
Ore 18, non mancare.
odio i ritardatari.


Alexa sapeva che prima o poi sarebbe successo, ma non pensava che sarebbe successo così presto, ma al tempo stesso è sollevata perchè con Harry in gioco ora il padre avrebbe smesso di stressarla, o almeno è quello che spera.
"Il Bar è di fronte alla scuola" dice Alexa fissandolo "non puoi sbagliare, e ti conviene andarci subito come minimo è già li" cosa che Harry non si fa ripetere due volte, fiondandosi giù per le scale.
Quasi travolge gli studenti per uscire dal portone d'ingresso.
Vede un uomo seduto, che sembra in attesa di qualcuno, non ci vuole molto a capire che si tratta di lui.
"Harrison" dice un uomo vedendolo arrivare trafelato.
"Padre" dice il ragazzo riprendendo il controllo.
Jonathan Halliwell fissa il figlio più giovane con occhio critico, assomiglia terribilmente alla sua defunta moglie, e non sa se è un bene o un male.
A parte le lettere che hanno iniziato a scambiarsi quando ha capito di avere un padre, Harry non l'ha mai visto.
Certo ci sono le descrizioni di Alec e Alexa, ma sono tutt'altro che lusinghiere.
"Ci si può lavorare, questo è certo" dice Jonathan fissandolo.
"Lavorare su cosa?" domanda il ragazzo confuso.
"Su di te, prima del tuo debutto in società mi sembra ovvio" dice l'uomo come se stesse spiegando ad un poppante perchè il mondo è tondo "sei un Purosangue, e sei un Halliwell devi entrare nel mondo che è tuo diritto per nascità, e poi parleremo del tuo contratto di matrimonio"
"Il mio che?" domanda Harry sconvolto.
Debutto? Matrimonio? Ed io che pensavo che solo alle ragazze toccasse una sorte simile. pensa tra sè Harry, ed una vocina che assomiglia terribilmente a quella di Alec gli ricorda quello che si sono detti.
Noi figli serviamo solo alleanze politiche tramite matrimoni e tenere alto il nome di famiglia.
Un pò pensava scherzasse, dopottutto quale padre farebbe una cosa simile al proprio figlio?.
A quanto pare, si sbagliava.
"Il tuo debutto" dice Jonathan secco "di solito, è in questo modo che si incontra la propria promessa sposa, tua sorella in questo senso mi ha deluso, Alexander si è salvato solo perchè Daphne è una Greengrass ed è passibile anche se miravo più in alto per lui, tu non deludermi" ed ha uno sguardo di ghiaccio mentre lo dice.
Della serie o faccio come dice lui o devo pagarne le conseguenze... dov'è Voldemort quando serve?.

 


 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Una nuova Riddle ***


NEL SEGNO DEL NERO

​Una nuova Riddle

Morgana Riddle.
Così ha scoperto che si chiama, Tom è suo fratello maggiore, le ha spiegato che l'ha adottata legalmente qualche anno fa, mentre frequentava ancora Hogwarts, i suoi genitori sono ancora vivi ma si sono liberati di lei, una volta scoperto che aveva una particolare predisposizione per le arti oscure.
Essendo una famiglia della luce, era disgustati che la figlia, potesse anche  solo essere attratta dalla magia oscura.
Tutto qui?. ha pensato quasi dispiaciuta mi hanno ripudiato per questo?.
L'ha cresciuta ed amata come una vera sorella, e si sono ripromessi che una volta raggiunta un età in cui la sua magia fosse stata abbastanza forte, le avrebbe cambiato magicamente i tratti, per essere davvero fratelli.
Tom non è così stupido da lasciare andare in giro Ginevra, con i capelli che ha, ci metterebbero poco a capire chi è davvero.
Invece, con una pozione sanguinea, le avrebbe fatto cambiare il sangue oltre che i lineamenti in modo da farla sembrare una Riddle in tutto per tutto.
"Morgana, bevi" dice Tom riempendo il boccale con quella pozione rosso sangue e porgendolo alla rossa.
La ragazza prende il boccale pieno fino al bordo, annusandolo leggermente, fa una smorfia schifata quando le arriva l'odore pungente e ferroso del sangue.
"Non è che mi uccide vero?" domanda dubbiosa, anche vedendo l'uomo scuotere la testa, decide di fidarsi e si porta il boccale alle labbra, bevendo con sorsi sempre più avidi, fino a finirlo fino all'ultima goccia "sicuro che funziona? mi sento come..." ma non riuscirà a finire la frase che diventa pallida e cade come un peso morto per terra, o meglio se Tom non l'avesse presa al volo sarebbe sicuramente finita per terra.
I capelli rossi, si scuriscono, fino a diventare neri partendo dalla radice fino ad arrivare alle punte, le lentiggini tipiche dei Weasley scompaiono, la carnagione si schiarisce fino a diventare pallida, i lineamenti diventano affilati ma non da risultare eccessivi.
"Ora non resta che aspettare" dice Tom accucciandosi, dando una lieve carezza ai capelli della sua nuova sorella, l'unica cosa che gli fa capire che la ragazza è viva è il fatto che il petto si alza e si abbassa lievemente.

 
In quei due mesi che sono passati, Tom si è veramente affezionato alla ragazza, non pensava neanche che avrebbe potuto affezionarsi a qualcuno.
Morgana, si sta rivelando un ottima allieva, è una spugna che impara velocemente quello che gli viene insegnato, grazie anche al trucchetto di Lexie con i ricordi non deve preoccuparsi che possa ricordare qualcosa.
Glieli ha prelevati tutti.
Ed è sempre un passo avanti all'Ordine della Fenice, se il piano originale viene in qualche modo scoperto ne ha sempre pronto uno di riserva ed anche migliore del precedente.
"Morgana" la richiama notandola distratta.
"Cosa?" domanda la giovane al fratello, anche se in quel preciso istante si vede arrivare un Avada Kedavra che schiva per un soffio.
"Mai distrarsi" dice con sorriso sadico l'uomo.
"A volte penso che vorresti uccidermi, e sono tua sorella" dice Morgana con un sorriso strano.
"Proprio perchè sei mia sorella, devi essere preparata a tutto" dice Tom guardandola "sei la sorella di Voldemort, solo perchè sei una ragazza non pensare che ti tratterrano con i guanti se dovessi finire loro prigioniera" ed a quelle parole alla ragazza scappa uno sbuffo.
"Sei paranoico" dice stizzita, anche se non fa in tempo a dire altro che si ritrova schiacciata per terra con Tom che incombe sopra di lei.
"E tu saresti, una preda troppo facile per loro, non lo sei abbastanza" dice guardandola intensamente negli occhi, anche se poi un bussare alla porta fa alzare lo sguardo ad entrambi "comunque per oggi abbiamo finito" e si rialza mettendosi in piedi.
Morgana fa un respiro profondo prima di rimettersi in piedi a sua volta, ogni tanto ha la sensazione che sia troppo protettivo con lei, più di una volta gli ha dimostrato che può cavarsela ma lui se ne esce sempre con frasi del tipo 'sono tuo fratello maggiore, normale che mi preoccupo' altre volte invece sembra che abbia atteggiamenti strani con lei, che ancora non comprende.
Lo vede parlare con una donna, che ha l'aria preoccupata e Tom fa una smorfia mandandola via con un gesto seccato.
"Preparati" dice Tom con aria strana tornando verso di lei "dobbiamo andare in Italia"
"Perchè?" domanda Morgana confusa.
"Hanno scoperto di te" dice Tom accigliato, anche se non lo sa praticamente  nessuno a parte, quell'essere inutile di Codaliscia e Annabeth.
Annabeth, sa che è impossibile che abbia detto qualcosa, quindi rimane solo una persona che può aver spifferato tutto.
"Quel roditore non sa tenere la bocca chiusa" dice Tom frustrato.

"Ditemi come fare ad evitare tutto questo" dice un implorante Harry rivolto ai due fratelli maggiori.
"Non puoi" dice Alec dispiaciuto per lui.
"Ringrazio il cielo che a me non capiterà mai" dice Alexa con un ghigno, ricevendo in cambio un occhiataccia da parte di Harry.
Harry è stato costretto dal padre ad andare a scegliere un abito per il suo debutto, anche se teoricamente non sa neanche quando sia il suo debutto, anche se la cosa che lo preoccupa è che il padre sembra un pò troppo impaziente.
Spero tanto che non sia vicino.
"Papà ha sicuramente in mente qualcosa" dice Alec passando ad Harry un papillion "o non avrebbe così tanta fretta di fare il tuo debutto" ed a quelle parole il ragazzo fa un verso sconsolato.
"Sono un ragazzo" dice Harry con veemenza "non dovrei neanche farle queste cose"
"Questo, perchè non sei stato educato come un Purosangue" dice Alexa che con un ghigno mostra ad Harry un abito da cerimonia, tutto rosa, ok che i maghi sono stravaganti ma quello è troppo.
Harry  non pensava che si sarebbe trovato così a suo agio con loro due, sa che non si conoscono da tanto e che anche se condividono lo stesso sangue poteva benissimo succedere che si odiavano o  peggio non si sarebbero accettati, così come è invece capitato, ma almeno ha una famiglia, certo suo padre non sembra proprio un genitore modello, ma almeno è vivo.
Alexa si diverte a canticchiare la marcia nuziale, ma dalla lentezza con cui lo fa sembra più una marcia funebre.
"Sono troppo giovane per sposarmi" dice Harry sospirando.
"Harry, devi ricordarti chi sei" dice Alec comprensivo.
"Già" dice Alexa annuendo "non sei più Harry Potter, che tra l'altro ti danno per morto ma sei Harrison Halliwell, il rampollo più ambito dalle famiglie Purosangue chiunque sposerai sarà per convenienza non per amore".
"Come si fa a non essere più Harry Potter? Sono Harry Po..." ma Alexa tappa velocemente la bocca al fratello più giovane, lanciando un occhiata nei dintorni.
"Non dirlo a voce alta" dice Alexa sibilando senza togliere la mano "non ora che tutti pensano che tu sia un impostore" ed alla fine non ha tutti i torti, da quando gira la voce che Jonathan Halliwell ha scambiato suo figlio con Harry Potter, non è che andarsene in giro a gridare ai quattro venti 'sono Harry Potter' sia il massimo "Hermione sta lavorando sull'incantesimo, ha detto che..." ma una suoneria di un cellulare, riempe l'aria ed Alexa prendo il telefono e solo porta all'orecchio destro "pronto?".
"Dovete tornare subito" dice Hermione con voce preoccupata "è successa una.." si sente un ehi e poi un pò di trambusto.
"Alexandra" dice la voce gelida di Jonathan Halliwell.
"Padre" dice Alexa sconvolta, attirando l'attenzione degli altri due "cosa ci fate ancora qui?" il padre doveva tornare in Inghilterra, questo non va decisamente bene,
"Tornate qui, subito" dice Jonathan Halliwell "e poi ne riparleremo" e dopo aver detto quelle parole butta giù.
"Merda!" sbotta Alexa sconvolta, digrigna leggermente i denti, lei che si mostra sempre forte e sicura di sè, in quel momento è in ansia ma senza dire altro, esce dal negozio vuole raggiungere la scuola il più velocemente possibile.
Non lascia di certo, Hermione sola con quel pazzo, certo il pazzo in questione è suo padre ma non si fida comunque di lui.
Harry e Alec gli corrono dietro, tenendo anche a fatica il passo, non l'hanno mai vista così fuori di sè, neanche Alec che ci è cresciuto insieme l'ha mai vista così.
Daphne e Draco vengono quasi travolti dall'uragano Alexa, quando passa nell'ingresso della scuola come una furia.
"Cosa è succ..." ma Harry scuote la testa interrompendo la domanda di Daphne, non dice nulla limitandosi a seguire la sorella, finchè non trovano Jonathan Halliwell che parla con la preside ed Hermioe.
"Meno male siete qui" dice Hermione sospirando.
"Vostro padre vuole che torniate in Inghilterra" dice la preside.
"Cosa? No!" dico in simultanea i due fratelli più giovani.
"Senza offesa, padre" dice Alec zittendo con un gesto gli altri due "ma non potete obbligarci a venire con voi, non ora" ed il figlio maggiore di Jonathan calca la parola ora.
"Si che posso, sono vostro padre" dice l'uomo seriamente.
"Siamo maggiorenni" dice Alexa gelida guardando il padre "non puoi obbligarci"
"Perchè ora?" domanda Harry connfuso, fino a poco tempo prima non sembrava intenzionato ad avere i figli che reputa una delusione in giro per casa, ed ora si?.
"Perchè Harry è l'ultima sua possibilità di entrare nelle mie grazie" dice una voce divertita, e tutti si voltano verso la fonte.
"Che..." inizia a dire Hermione sorpresa, perchè Tom Riddle è lì? "Perchè è umano?" domanda sconvolta lanciando un occhiata agli altri, ma nessuno sembra sorpreso da ciò che vede.
Neanche Harry.
Possibile che fosse l'unica a non saperlo?.
"Cosa fate qui, mio signore?" domanda Jonathan, facendo un inchino, lancia uno sguardo gelido ai suoi figli "mostrate un pò di rispetto verso il vostro Signore" estrae la bacchetta ma qualcuno è più veloce di lui, visto che Jonathan Halliwell si ritrova per terra, in preda alle convulsioni.
"Morgana" dice Tom con un sorriso accennato "smettila"
Morgana con uno sbuffo alza leggermente la bacchetta, le convulsioni smettono all'istante, permettendo a Jonathan di respirare.
"Scusa, Tom" loro non l'avevano neanche sentita arrivare, e se la ritrovano alle spalle "però sai che mi annoio facilmente" e la ragazza fissa Jonathan Halliwell accasciato per terra.
"Lei è il motivo per cui sono qui" dice Tom Riddle, facendo segno di avvicinarsi alla ragazza "ho bisogno che proteggi mia sorella, Mona" il silenzio di tomba che scende sulla stanza, è impressionante.
​Ma c'è una cosa che pensano tutti quanti.
Da quando Tom Riddle ha una sorella?.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Fantasmi dal passato ***


NEL SEGNO DEL NERO


 

Non si sa come, ma il fatto che Lord Voldemort avesse una sorella, inizio a fare il giro del mondo magico, tutti che si chiedevano dove l'avesse nascosta per tutto quel tempo, se era consapevole di chi era suo fratello.
Morgana dal canto suo, non sembrava importarle granchè di tutto quel parlare di lei e della sua parentela con Tom, anzi forse un pò si stava divertendo, specialmente perchè ora le persone sembrava temerla, se c'è una cosa che ha imparato da Tom che se la temono è più facile che si lascino sfuggire i propri punti deboli, anche se in modo del tutto involontario.
Ed in quel momento, si trova a lezione, sta dividendo il banco con Hermione, che continua a guardarla pensando che non se ne renda conto tanto che all'ennesima occhiata, Hermione si ritrova Morgana che la fissa.
"La smetti?" domanda Morgana scocciata prima di tornare al libro "è seccante"
"Mi sembra semplicemente strano, che sei sbucata fuori ora" dice solamente, concentrandosi a sua volta sul libro di Arti Oscure.
Chi l'avrebbe mai detto? Io che finisco per essere la migliore in un corso simile pensa Hermione divertita tra se.
"Perchè?" domanda accigliata senza voltarsi verso Hermione "mica tutti siamo fortunati da avere una famiglia alle spalle" sfoglia distrattamente il libro, ed Hermione la sente borbottare ad ogni pagina che volta "già usata", "mi manca","questa è interessante"
"E...Tom?" domanda perplessa Hermione "non è lui la tua famiglia?"
Morgana a quelle parole, si blocca con la pagina sospesa nell'atto di sfogliarla, ed a quel punto i suoi occhi si puntano su quelli di Hermione, che dal canto suo quello sguardo l'ha visto solo su una persona tanto che si acciglia.
"Lo è" dice alla fine Morgana "lui mi ha dato una famiglia, che prima non avevo" ma non dice altro, concentrandosi sulla lezione, parlare con Morgana, ha solo reso più confusa Hermione che si limita a scuotere la testa concentrandosi a sua volta sulla lezione.
"Questa pozione viene erroneamente associata ai riti di sangue" dice  la professoressa, guardandoli "ne parlerete anche a Pozioni, ma volevo parlarvene, perchè è sicuramente interessante"
Morgana per un momento, ebbe la sensazione che l'insegnante stesse guardando proprio lei, prima di mettersi a descrivere dettagliatamente come nei tempi antichi questa pozione fosse fatta con del sangue vero, che serviva a legare due persone come se fossero parenti veri, un legame di sangue magico in pratica.
Non è una cosa casuale pensa la giovane Riddle devo parlarne con Tom.
Nello stesso momento, Tom Riddle è alle prese con Bellatrix, Remus e Sirius, decidendo di metterli a parte del suo piano, la prima per essere sicuro che poi non ci pensi Annabeth ad informarla, preferendo farlo lui stesso, il secondo perchè un Lupo Mannaro fa sempre comodo ed il terzo... perchè gli serve qualcuno che conosca il nemico come le sue tasche ed anche per depistare i Weasley che sono alla ricerca della figlia.
"Non so se essere ammirato per la prontezza di spirito di Alexa, o arrabbiato per quello che ha fatto" dice Remus interdetto, dopotutto Alexa, ha salvato Hermione dall'essere aggredita da Ginny.
"Ma perchè lo stai dicendo a noi?" domanda Sirius sospettoso.
Si trovano nella casa di Bella e Remus poco lontano da Roma, comprata poco tempo fa, quando hanno capito che Hermione non se ne sarebbe voluta andare, ed alla fine nessuno dei due poteva biasimarla.
"Perchè" inizia Tom, che seduto su una poltrona con i gomiti appoggiati sui braccioli, intreccia le mani tra loro, guardandoli uno ad uno "sono stanco di stare nascosto nell'ombra, ho lasciato che Silente si crogiolasse nel sua finta pace per troppo tempo"
"Questo l'avevamo capito" dice Sirius quasi seccato "ma era necessario legarmi?"
"Mi stavi attaccando" dice Tom un pò indispettito "e se ti avessi ucciso, credo che molte persone mi si sarebbero rivoltate contro, inclusa Hermione"
"Da quando Lord Voldemort ha un cuore?" domanda Remus perplesso, ricevendo in cambio uno sguardo truce da parte di Bellatrix "che ho detto?"
Tom fa un verso frustrato, decisamente Silente ha fatto un buon lavoro nel farlo passare per un essere senza cuore dedito solo alla purezza del sangue ed ha massacrare Babbani.
"Si ho un cuore anche io" dice un pò infastidito "Silente sa che molti la pensano come me, sui Babbani, ma finchè mi vedono come un pazzo assetato di potere e di sangue, che li uccide alla prima occasione...li ha in pugno così"
Che Silente, avesse tutti in pugno era ormai noto a tutti e tre, ma che fosse arrivato anche a manipolare i giornali per la sua mania di potere... quello era un altro paio di maniche.
"Stiamo perdendo di vista la cosa principale" fa notare Bellatrix indispettita.
"Sarebbe?" le chiede Remus dubbioso.
"Quando posso ammazzare il vecchio?" domanda la donna con aria di chi non sta scherzando proprio per niente, Remus le prende la mano e gliela stringe sa quando Bellatrix voglia vendicarsi di Silente per ciò che ha fatta a lei, Annabeth ed Hermione, può capirla benissimo alla fine.
"Dov'è Annabeth?" domanda Remus, rendendosi conto che è da un pò che non vede la cognata, sentendo nominare la gemella, Bellatrix accantona per un attimo il suo istinto omicida.
"Pensavo lo sapessi tu" dice Bellatrix scoccandogli un occhiata di traverso.
"E' tua sorella, perchè dovrei saperlo io?" domanda Remus incredulo.
"Vi ho sentito mentre parlavate sai?" domanda irritata, Remus la guarda un pò dubbioso "le dicevi che era l'amore della tua vita che non puoi fare a meno di lei"
"E' per questo che ieri volevi Cruciarmi e sono finito a dormire sul pavimento?" domanda fissandola per poi scoppiare a ridere, cosa che sembra far arrabbiare ancora di più Bellatrix.
"Fanno sempre così?" domanda Tom seccato da quell'interruzione.
"E oggi sono nel loro momento buono" dice Sirius con aria divertita, per poi ricordarsi con chi sta parlando e si zittisce, si rende conto che quello è il momento per fare la domanda che è da quando è morto James che si tiene dentro.
"Non volevo farlo" dice l'uomo voltandosi verso Sirius "sono stato costretto"
"Esci dalla mia testa" dice Sirius ringhiandogli contro, normalmente è un ottimo Occlumante ma era distratto e non pensava che gli avrebbe letto la mente, anche solo dopo si rende conto del significato delle sue parole.
Sono stato costretto.
"Lily e James Potter erano due ottimi maghi, era uno spreco ucciderli ed ho chiesto ad entrambi di unirsi a me" dice Tom, Remus e Bellatrix hanno smesso di litigare, ma solo perchè si stanno baciando, come se non avessero appena litigato "ma hanno detto no"
"E li hai uccisi per questo^?" domanda Sirius livido di rabbia.
"No" dice Tom seccato "me ne stavo andando quando ho visto la bambina"
"Che bambina?" domandano tutti e tre all'unisono.
"La figlia dei Potter" dice Tom indispettito di dovergli spiegare tutto "quella che secondo la profezia di Silente, dovrebbe essere la mia nemesi, la prescelta" e vedendo le facce sconvolte dei tre, capisce che non lo sapevano "non sapevate che avevano una figlia?"
L'espresssione sconvolta di Remus e Sirius la dice lunga.
"Dov'è questa bambina?" domanda Sirius incredulo.
"Con suo padre" dice una voce in più, e si tratta di Annabeth "stava dai Greengrass, ora non più"
"Aspetta suo padre è morto!" dice Remus incredula, ma una risata scoppia all'improvviso, una risata fin troppo familiare alle orecchie dei due malandrini, tanto che si guardano sconvolti.
"Stiamo impazzendo Lunastorta" dice Sirius ad occhi sgranati.
"Io te lo dico sempre cha la tua pazzia è contagiosa!" sbotta Remus facendo qualche passo indietro.
"Non state impazzendo, amici miei" dice la voce divertita  di James Potter "ah mi siete mancati un sacco in tutti questii anni" Sirius e Remus si voltano a fissare la figura che spunta dall'oscurità, di fianco a lui una ragazzina di circa quattordici anni dai lunghi capelli rossi, con due occhi nocciola identici a quelli del padre.
"Mio dio è uguale a..." sussurra Remus incredulo, è il primo a riprendersi da quel ritorno dal passato e dal mondo dei morti, Sirius ci mette un pò di più, ma fa una cosa sola.
Tirare un pugno in facccia a James, che se l'aspettava e non si difende neanche.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Tempo scaduto? ***


NEL SEGNO DEL NERO


Tempo scaduto?

Hermione fissa la lapide davanti a se, con sguardo assorto.
"E' ironico" dice tra se posando un fiore alla base della lapide "mi avete cresciuto, siete stati i miei genitori per quindici anni eppure ricordo poco e niente" guarda la lapide come se da un momento all'altro potrebbe dargli una risposta.
Ha convinto Alexa ad accompagnarla in Inghilterra, dopo aver ricevuto una lettera via gufo da sua zia Jemma, anche se non è proprio sua zia ma alla fine certe abitudini sono dure a morire, dove le comunicava che un avvocato voleva parlarle dei suoi genitori, anche se non ha voluto dirle  per quale motivo.
Ed ora eccola in uno sperduto paesino della Scozia, dove a quanto pare è nato Richard Granger, e nelle sue ultime volontà c'era proprio il desiderio di riposare in pace con i propri avi al fianco della moglie.
Alexa fissa Hermione con un senso di colpa tremendo, perchè alla fine se la madre è morta è anche colpa sua e di Alec, ma si chiede se riuscirà a portarsi questo segreto nella tomba come anche il motivo del fatto che la giovane Black ricorda poco dei genitori.
Non riesco mai a dire di no ad Hermione. pensa tra se la Halliwell, sicuramente è il suo punto debole.
Hermione se ne rimane in silenzio un altro pò, fissando la lapide con aria assorta, dopo essersi fatta il segno della croce, volta le spalle alla lapide incamminandosi verso Alexa.
Le due si incammina in silenzio fuori dal cimitero, in quel posto l'astio tra inglesi e scozzesi sembra non essere stato dimentatico visto che gli abitanti del luogo le scrutano come a capire se si possono fidarsi o no.
"Scusi" dice Hermione avvicinandosi ad un ragazzo "stiamo cercando lo studio dell'avvocato O'Brian" il ragazzo le squadra un pò.
"O'Brien" corregge il ragazzo "è l'unico in paese, basta che andate dritte" ed indica la strada, prima di dileguarsi, lasciandole da sole con solo l'indicazione e la sensazione che finchè sono lì verranno trattate in quel modo.
"Certo che sono proprio ospitali" dice Alexa con sarcasmo.
"Prima facciamo questa cosa e prima possiamo tornare a casa" dice Hermione con un gesto seccato della mano, mentre senza neanche rendersene conto si trovano davanti ad un cottage di pietra, con una targhetta d'ottone sopra il campanello.
Brianna O'Brien
Avvocato specializzato in:
Eredità, Persone scomparse, penalista.

 
Hermione suona al campanello, tornare a fare cose senza poter usare la magia le sembra strano, ma non vuole attirare troppo l'attenzione non si sa mai visti i tempi che corrono, Alexa per trasmetterle un pò di sicurezza le prende una mano e gliela stringe, la porta si apre, inizialmente Hermione pensa da sola, ma poi nota una bambina che arriva a malapena alla maniglia, le scappa un sorriso.
"Ciao, stiamo cercando l'avvoc..." si blocca perchè una donna sulla quarantina, dall'aria familiare, compare dietro alla bambina e le sorride.
"Ti stavo aspettando, Hermione" dice prendendo in braccio la bimba, facendo segno ad entrambe di entrare in casa.
Alexa e Hermione si guardano, come faceva a sapere che è lei?.
Jemma ha solo detto che l'avvocato sapeva del suo arrivo e che avrebbe dovuto presentarsi da lei, ma che si sono parlate solo per lettera, quindi la cosa puzza terribilmente di cosa sospetta.
"Perchè sono qui?" domanda Hermione seguendola, ora vuole delle risposte, la donna si volta a guardare entrambe "mia zia ha detto che l'avete contattata perchè? perchè ora?" la donna che probabilmente si aspettava tutte quelle domande sospira.
"Perchè" inizia guardandola seriamente "volevo capire come mai il mio passato sta cambiando" ed a quelle parole sussultano sia Alexa che Hermione "mi ricordo cose che non ho mai fatto, ed altre che ho fatto stanno svanendo"
"Non rischi di cambiare tutto?" domanda Alexa ancora sotto shock per quella rivelazione "tu non dovresti essere qui"
"E' già tutto cambiato" dice la donna gelida mentre guarda Alexa "ed è colpa tua"
"Solo perchè ho fatto delle scelte diverse" dice Hermione guardando male la se stessa più grande "il futuro non è mai definito, si può sempre cambiare" dice stizzita e convinta di quello che dice.
"Voi non capite" dice la donna come se parlasse con qualcuno di ritardato "non si tratta di scelte diverse, si tratta di scelte che influenzano il futuro di tutto il mondo magico" Hermione a quelle parole la fissa perplessa.
"Vuoi farmi credere che quando tu hai scoperto le tue origini la tua vita non è cambiata nemmeno un pò?" domanda Alexa perplessa.
"Ho deciso che mi sarei portata quel segreto nella tomba, quindi si la mia vita è andata avanti come doveva andare" dice scoccandole un occhiata diffidente, ed il suo occhio si posa sul braccio dove c'è tatuato il Marchio Nero.
Come doveva andare. quella frase le rimbomba nel cervello ad Hermione.
All'inizio ci aveva anche pensato a tenerselo per sè, ma poi si era resa conto che non sarebbe stato da lei farlo che lei è una Grifondoro e i Grifondoro affrontano le cose di petto, non si nascondono.
Ma non avrei conosciuto neanche Alexa.
"Forse tu sei così, prendi in giro tutti e Ron" dice guardandola gelida "ma io no"
"Non prendo in giro nessuno" dice l'altra seriamente "ho solo capito che a volte bisogna sacrificarsi per un bene più grande"
"Sembra di sentire parlare Silente" dice Alexa con sarcasmo "il bene più grande , con questa frase le persone sono diventate le sue marionette" l'altra Hermione la guarda con odio.
"Tu non dovresti esistere" dice estraendo la bacchetta "se non fosse per te..." Hermione si para davanti ad Alexa.
"No, sei tu che non dovresti essere qui" dice serrando la mascella "cosa è successo da spingerti a farlo?" anche se non appena fa quella domanda, Hermione sgrana gli occhi e prende per mano Alexa e la trascina fuori dal cottage.
"Quando capirai che ho ragione sarà troppo tardi per tornare indietro!" le urla contro l'altra Hermione arrabbiata "non potrai più farlo..." ma non si sentirà altro perchè la giovane Black si è smaterializzata.
"Promettimi una cosa" dice Hermione prima di smaterializzarsi a Alexa.
"Cosa?" domanda Alexa curiosa.
"Se dovessi mai diventare così...uccidimi!" sbotta Hermione facendo scoppiare a ridere l'altra, Alexa le da un bacio sulle labbra e con aria divertita dice semplicemente "va bene"
Arrivano proprio nel momento in cui, Sirius che prende a pugni James.
"Che cazzo succede ora?!" sbotta Hermione guardando tutta la scena "oh ciao Amelia"
"Hermione" dice la ragazzina con i capelli rossi con un cenno del capo.
"Tu non dovresti essere a scuola?!" domandano increduli Remus e Bellatrix.
"L'ho detto che sarei stata via per qualche ora" dice Hermione ai genitori, i due si guardano confusi.
Se Hermione è qui...chi è quella che ha risposto alla lettera?.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** La prescelta - 1° parte ***


Nel Segno del Nero

La prescelta - 1° parte
 
James si massaggia la mascella, con gli occhi puntati su Sirius, non si aspettava una reazione differente, se fosse successo quasi sicuramente si sarebbe preoccupato, in tutti quegli anni avrebbe voluto farsi vivo, anche solo per vedere Harry per dirgli la verità.
Harry...chissà come la prenderà.
"Papà?" lo richiama alla realtà Amelia, l'uomo punta gli occhi sulla figlia, le fa un gesto con la mano di non preoccuparsi, per quanto non del tutto convinta, Amelia si zittisce.
"Perchè l'ha chiamato papà?" domanda Hermione confusa, apre bocca come se volesse dire dell'altro ma le parole le muoiono in gola, quando inizia a squadrare con più attenzione l'uomo vicino ad Amelia, è uguale sputato a...."oh mio dio! lei è James Potter!"
Almeno questo spiega perchè Sirius l'ha preso a pugni.pensa tra se Hermione.
"Già, James, perchè ti ha chiamato papà?" domanda con sarcasmo Sirius, quasi a voler assistere alla scena della sua cuginetta che schianta il suo migliore amico, per una volta in vita sua, sembra volerlo fare sul serio.
"Sirius..." lo rimprovera Remus, ed ammonendo Felpato con un occhiata.
"Oh andiamo! ha ragione" dice Bellatrix.
"Non ti ci mettere anche tu!" dice Remus incredulo.
"Perchè lei è qui?" domanda James fissando Bellatrix.
"Tu sei l'ultima persona che può chiederlo!"
Forse sarà per la situazione, o forse perchè non ne può più di sentirli litigare, ma fatto sta che Amelia inizia ad innervosirsi, James che sa che succede quando la ragazzina si arrabbia si zittisce.
"Direi di affrontare un problema alla volta" dice Alexa approffittando del silenzio che si è creato, rivolta ad Hermione che in tutta risposta fa una smorfia, per un secondo si era scordata del motivo che le ha spinte a smaterializzarsi velocemente lì e non a scuola.
"Abbiamo incontrato la Hermione del futuro" dice Hermione tutt'altro che convinta "è nascosta in Galles" a quelle parole si zittiscono tutti, Alexa decide di continuare lei sapendo quanto le seguenti parole non siano facili da pronunciare, non davanti ai propri genitori.
"Ha detto che è tornata indietro, perchè le cose stanno cambiando, ma nella direzione sbagliata" dice la ragazza stringendo la mano ad Hermione, come a volerle fare forza.
"Che vuol dire?" domanda Sirius confuso.

"Vuol dire" inizia James con uno sguardo tetro "che se è davvero venuta dal futuro, che lì le cose sono andate come dovevano andare ovvero..."
"Ovvero come voleva Silente" conclude per lui Remus, James annuisce semplicemente.
"Quindi Hermione non è venuta cercarci" dice Bellatrix atterrita, più dall'idea che la figlia sia rimasta una Grifondoro oltre che abbia dovuto combattere contro di lei.
"Ed Harry non ha mai saputo la verità sulle sue origini" aggiunge Hermione con una smorfia.
"E noi non ci siamo mai conosciute" dice Alexa fissando negli occhi la propria ragazza.
"Questa è la parte peggiore....ci credi che ho sposato quell'idiota di Ron?! voglio dire Ron!" dice Hermione inorridita, come se quella fosse la parte peggiore di tutta la storia.
"In tutto questo...io che centro?" domanda Amelia confusa, James fissa la figlia per poi lasciarsi andare ad un sospiro, come fa a spiegarglielo? come fa a dirgli che tutto quello che è capitato ad Harry sarebbe dovuto capitare a lei? la vera prescelta?.
"James....non gliel'hai detto" dice Sirius, riprendendo la parola solo in quel momento.
"Amelia" dice James ignorando Sirius, posa le mani sulle spalle della ragazzina "ti ricordi quello che ti ho detto qualche mese fa?" nel sentire quella domanda, la ragazzina annuisce confusa.
"Quando ho scoperto di essere una Potter..." si zittisce.
Harry Potter è stato considerato il prescelto, finchè non si è scoperto che non era un Potter.
Harry Potter è stato designato, come suo eguale da Lord Voldemort.
Però lui non è il prescelto.
Lei è la prescelta.
Hanno puntato tutto sulla persona sbagliata.
Silente lo sa, Voldemort lo sa.
Ma il Mondo Magico no.
"No" sussurra con le lacrime agli occhi, ed inizia a fare qualche passo indietro "NO!" urla voltandosi per poi correre via, sente le urla dietro di se, di chi la chiama.
Ma questo è troppo per una ragazzina che fino a quel momento era all'oscuro o quasi di tutto.


 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** La prescelta - 2° parte ***


Nel Segno del Nero

La prescelta - 2° parte


Amelia stringe le ginocchia al petto, vuole semplicemente dimenticare tutto quanto, tornare alla sua vita da Amelia Greengrass e non da Amelia Potter, la prescelta, colei che salverà il Mondo Magico.
"Ah sapevo di trovarti qui"
L'unico posto dove si sente a casa, è la biblioteca, quindi è andata a rintanarsi proprio lì dentro, la ragazzina si volta verso la voce, ritrovandosi davanti James Potter.
"Va' via" dice con voce tremante.
"Mi spiace, non avrei dovuto fartelo scoprire in questo modo, pensavo di avere più tempo e..."
"Tempo per cosa? Per prepararmi a farmi a morire?!" lo interrompe bruscamente Amelia.
"Certo che no! sei mia figlia, non lo permetterei mai" dice James risoluto, guarda la figlia, immaginando come si senta al momento, spaventata, spaesata e sperduta.
"Non voglio morire per qualcuno a cui non frega nulla" dice la ragazzina risoluta.
"Non morirai, non se sarai pronta" e dopo avre detto ciò James l'abbraccia, come a volergli trasmettere un pò di speranza "e lo sarai per il nostro bene".
"Perchè?" domanda Amelia con occhi sgranati "Perchè non posso semplicemente fregarmene?".
"Amelia" dice seriamente l'uomo.
"Amelia un corno!" sbotta la ragazzina fronteggiando il padre "ho quasi quattordici anni, non dovrei pensare a queste cose! che ci pensi qualcun'altro!"
Se sua madre l'ha sentisse la schianterebbe. pensa tra sè James con un sospiro.
"Senti so che è difficile, e che non è un qualcosa che hai scelto" inizia James serio, posandole le mani sulle spalle con aria comprensiva "ma tu sei la Prescelta, che ti piaccia o no"
Ed in quel momento Amelia si rende conto che non ha scelta.
O meglio ne ha una sola.


Da qualche parte in Scozia.

"Tutto sta andando a rotoli!"
"Calmat..."
"Non dirmi di calmarmi"
Un Hermione adulta, stressata e con la bacchetta che viene rigirata tra le dita, parla con un tono di voce rabbioso al suo interlocutore, che ha la faccia di qualcuno che vuole essere da un altra parte.
"Herm, sei tu che hai detto che la situazione è sotto controllo"
"Beh, mi sbagliavo Harry!" sbotta la donna indispettita, Harry sospira, guardando negli occhi la sua migliore amica.
Quando Hermione ha iniziato a dirgli che alcuni ricordi nella sua testa stavano cambiando, inizialmente non si è preoccupato più di tanto, perchè erano ricordi di poco conto, come ad esempio quelli suoi e di Ron, ma quando i ricordi che cambiavano iniziavano ad essere quelli su Voldemort...beh, la situazione ha iniziato a preoccuparlo non poco.
"Cosa c'è di diverso ora?"
Nel sentire quella domanda, Hermione lo fissa, domandandosi da dove iniziare.
"Beh ecco...come la prenderesti nel scoprire che non sei un Potter ed hai una sorella che potrebbe essere la vera Prescelta?"
Un tonfo le fa capire, che la risposta è male.



Roma, accademia di magia.

"Che significa che il vero prescelto è una ragazza?!"
"E' quello che ha scritto Lex" dice Morgana svogliando distrattamente il giornale magico italiano, mentre suo fratello Tom, scarica la propria furia su un povero malcapitato, che passava di lì per caso.
Hanno insonorizzato la stanza, per non far sentire le urla per la scuola.
Morgana si blocca dal suo svogliare distratto, notando una foto che campeggia per tutta una pagina, una sua foto sorridente di quando ancora non aveva fatto l'incantesimo del sangue, con su sopra scritto scomparsa a caratteri cubitali.
"La quindicenne Ginevra Molly Weasley, è scomparsa nel nulla qualche mese fa da Hogwarts, i suoi amici non l'hanno più vista o sentita, la sua famiglia è disperata e chiunque sappia qualcosa, se è viva magari, avrà 500 Galeoni di ricompensa"
Morgana fissa assorta la pagina, prima di strapparla ed alzarsi di scatto.
"Devo chiedere una cosa a Daphne per la scuola torno subito" dice uscendo velocemente dalla stanza, sapendo benissimo dove trovare la bionda.
La ragazza e Luna Lovegood, che si è trasferita da poco nella scuola visto che il padre si è rifiutato di continuare a mandarla ad Hogwarts, stanno discutendo di qualcosa quando vedono Morgana arrivare di corsa.
"Ho bisogno del tuo aiuto" dice senza troppi preamboli.
"Oh ciao Daphne! come stai? io sto bene grazie e tu?" domanda la Greengrass con sarcasmo.
"Si si certo, ciao" dice Morgana sbrigativa "mi aiuti o no?"
"Che ti ser..." ma la voce le muore in gola, quando Morgana le mette davanti la pagina di giornale strappata "lo sapevo! dietro alla sua scomparsa c'è tuo fratello! con il fatto che la famiglia parte dell'Ordine li tiene in pugno"
"Che?  no!" dice Morgana scoppiando a ridere.
"Allora cosa vuoi?" domanda Daphne brusca.
I Weasley non le sono mai stati simpatici, ma non augura a nessuno quello che è successo, nemmeno a loro.
"Questa sono io" dice semplicemente.
Luna che fino a quel momento non ha detto nulla sorride, un sorriso strano.
"Buono a sapersi" dice guardandola, prima di tirare fuori la bacchetta e schiantare entrambe, prendendole alla sprovvista.
"Ottimo lavoro, amore" dice Blaise Zabini comparendo al suo fianco, che fino a quel momento è stato disilluso.
Fino a quel momento, sono stati tutti troppo presi da Silente o da Voldemort, per tenere conto che può entrare in gioco una terza forza, che può metterli all'angolo approffittando del fatto che i primi due si fanno la guerra tra loro.
Se ne è rimasto nell'ombra fino a quel momento, radunando a se tutte le persone che per un motivo o per l'altro sono state messe da parte, chi perchè non volendo essere dalla parte di Silente e chi non vuole stare con Voldemort.
Perchè per loro, o stai con loro o stai contro di loro.
"Che ne facciamo di Daphne?" domanda la ragazza fissando la bionda.
"Può esserci utile, sa un sacco di cose" dice Blaise con un sorriso, prima di prenderla per mano, tirandola a se per baciarla, facendola ridere.
"Non abbiamo tempo per questo" dice sorridendo divertita.
"Oh c'è sempre tempo per questo" dice Blaise con un sorriso, sembra quasi un ghigno.
 





 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Incontri fortuiti? O forse no ***


NEL SEGNO DEL NERO

 Incontri fortuiti? O forse no.

Per tutta la vita è stato Harry Potter il bambino che è sopravvissuto, il ragazzo che è sopravvissuto ed infine il Salvatore del Mondo Magico, ed ora invece scopre che è tutta una balla, tanto che si chiede da quanto Hermione lo sapesse, preferendo non dirgli nulla e lasciarlo nell'ignoranza.
"Tutti questi anni...e potevo avere una vita normale" dice con veemenza, mentre cammina per le strade di quel paesino scozzese dove si nasconde con Hermione.
Ama Hermione, l'ha capito da un pezzo ormai, però ha sempre cercato di non mettersi in mezzo per via di Ron, è il suo migliore infondo e non poteva fargli quello, sa anche che non può farsi vedere troppo in giro, visto quanto è già in casinato quel mondo, ma vuole sapere la verità. 
"Uh dovrebbe essere ancora vivo" dice tra se facendo i calcoli, mentre alla fine dopo essersi guardato in giro per essere sicuro che non ci sia nessuno, si smaterializza.
In quello stesso momento, la persona che sta cercando Harry, si trova tra tre fuochi incrociati.
Hermione, Bellatrix e...Tonks.
Sirius deglutisce guardando le uniche tre parenti che sembrano non volerlo uccidere, per il momento almeno, maledice se stesso per aver detto quella frase davanti a loro, Remus è a riprendersi dai postumi della luna piena della notte scorsa, quindi si ritrova ad affrontare quelle tre furie da solo.
Ha avuto la brillante idea di proporre che forse dovrebbero usare Hermione come esca per stanare Silente, perchè conoscendolo potrebbe essere un opportunità per farlo fuori una volta per tutte ,consegnandogli la figlia di Bellatrix Lestrange su un piatto d'argento.
Da quell'uscita si è scatenata la furia.
"Perchè ve la prendete tanto? è vero!" sbotta indispettito Sirius.
"Perchè non metterò mia figlia nelle mani di quel pazzo! ho faticato tanto per evitare che diventasse una smidollata come il resto della sua casata!" sbotta Bellatrix inviperita.
"Grazie, mamma" dice Hermione alzando gli occhi, non sapendo se prenderlo come un insulto o una buona azione da parte sua.
"Non c'è di chè cara" dice Bellatrix con un gesto secco della testa.
Tonks si è unita alle due, quando Sirius l'ha tirata in causa dicendo che avrebbe dovuto portarla lei da Silente, che non ha gradito l'idea tanto che i suoi capelli sono diventati rosso fuoco.
"Bellatrix" chiama Ninfadora, però puntandogli occhi su Sirius "ti autorizzo a cruciarlo"
Bellatrix fa un ghigno soddisfatto, mentre sfodera la bacchetta pronta a lanciare un Crucio a Sirius, quando sentono un pof tipico di una passaporta ed i quattro si guardano confusi, nessuno sa che si trovano in quel posto.
"Cazzo non è nemmeno qui" dice una voce familiare ma al tempo stesso diversa, si sentono dei passi inavvicinamento, Bellatrix essendo con la bacchetta già in mano è la più rapida, così l'intruso si ritrova a testa in giù non appena è a tiro d'incantesimo.
L'uomo guarda i quattro, ed anche se a testa in giù li riconosce, sgrana gli occhi verdi mentre gli occhiali rischiano di scivolargli dal naso, quella situazione sa tanto di ai confini della realtà dal suo punto di vista. 
"No, no, no" dice tra sè agitandosi "è tutto sbagliato"
"Harry?" domanda Hermione confusa, l'ha riconosciuto ma al tempo stesso sembra diverso, più...grande, ed a quel punto capisce "tu stai con quella".
"Potreste mettermi giù?" domanda Harry, Bellatrix a malincuore, toglie il Levicorpus, non attutendo però la caduta, Harry gli scocca un occhiata torva, sistemandosi gli occhiali sul naso "grazie"
"Saremmo maghi, ma viaggiare nel tempo non è rischioso?" chiede Tonks, confusa guardando l'altro Harry.
"Io non volevo farlo, infatti" dice l'Harry adulto.
"Però sei qui" dice Hermione accigliata.
"Volevo essere sicuro che i cambiamenti visti da te, dall'altra Hermione, non fossero così drastici come sembrava" anche se nemmeno lui, sa come spiegarlo bene, però sa anche che ora le cose sono diverse, quello che è capitato da loro non succederà questo è certo.
"Oh è stata chiara, avrei dovuto imolarmi per il bene superiore stando con Ron pur non amandolo" dice con una smorfia schifata, però vedendo l'espressione stranita di Harry, lo sguardo di Hermione si fa confuso "non lo sapevi?".
"No" dice l'altro sinceramente "ma non mi riferivo a quello, dovete sapere che dal nostro quinto anno in poi sono successe, un sacco di cose che mi hanno portato ad essere il Salvatore del Mondo Magico, ed anche...beh un pò di cose, cose che qui non sono successe, ma dobbiamo per forza parlare in presenza di una Mangiamorte?" domanda Harry sospettoso, Bellatrix apre bocca, ma Hermione è più veloce, tanto da afferrare la bacchetta della madre, puntandola alla gola di Harry.
"Primo, Bellatrix non ha il marchio, è Mangiamorte solo in teoria" dice Hermione con aria torva verso di lui "secondo stai parlando di mia madre, se non vuoi ritrovarti schiantato, evita di dirlo di nuovo, grazie" 
"T-tua m-madre?" domanda balbettando incredulo.
"Ma quante cose non ti hanno detto?" domanda Tonks confusa.
Sirius è stato in silenzio fino a quel momento, anche per digerire quel fatto del viaggio nel tempo, forse anche nel ritrovarsi un Harry così cresciuto davanti.
"Infatti ero venuto qui, sperando di trovare qualche risposta" dice Harry con un sospiro, anche se ha come l'impressione che quello che sentirà potrebbe non piacergli per niente.
"Meglio se lo faccio io" dice Sirius aprendo bocca solo in quel momento, Hermione sorride ed annuisce, prendendo la madre e Tonks sottobraccio trascinandole via
"sarà una cosa lunga"
"Non importa, ho tutto il tempo che serve" dice Harry con un sorriso, ed alla fine ha anche la scusa per stare un pò con il proprio padrino, visto che sono anni che non può farlo.
"Beh, in questo caso, iniziamo dall'inizio..."

 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Un prezzo alto da pagare...ma era necessario? ***


Nel Segno del Nero

Un prezzo alto da pagare...ma era necessario?

 
Mentre Sirius ed Harry parlano, da un altra parte l'Hermione del futuro, accarezza una foto con aria assorta, è stata egoista questo lo sa benissimo, ma non ha potuto farne a meno.
"Ti salverò, amore mio" dice con un filo di voce, mette la foto al proprio posto, nella cornice ci sono due ragazze che sorridono all'obiettivo, tenendosi abbracciate per le spalle, in un angolo della cornice ci sono incise le iniziali H&A.
Ha differenza della sua contro parte più giovane, lei non ha avuto il coraggio di seguire il proprio cuore, ha preferito seguire ciecamente Silente compromettendo l'unica cosa bella che le è capitata da quando è nel mondo magico.
Non appena ha visto i propri ricordi cambiare, ha capito che era successo qualcosa, ma non ci ha dato poi molto peso, poi però ha visto dell'altro che non voleva credere fosse vero, che era troppo assurdo...
"Chissà come la prenderà Harry" dice tra sè, ma sa che non è il momento per pensarci, che ci penserà quando sarà il momento, ma fino ad allora deve trovare un modo per parlare con Alexa.
Soltanto lei sa come prendere in mano questa situazione, e capire che non ha avuto scelta, ha dovuto agire in quel modo per il bene di entrambe, forse è stato proprio quello a scatenare il tutto, il suo fingersi Piton l'anno e mezzo prima spingendo la sua versione più giovane a scoprire la verità sulle proprie origini.
Ma non ha pensato che sarebbe andata ad indagare.... ingenuamente ha pensato avrebbe fatto come lei, avrebbe ignorato il tutto, vivendo la sua vita come prima, invece la curiosità ha avuto la meglio.
"Anche se una cosa non la capisco" dice  tra sè pensierosa, facendo mente locale tra i ricordi acquisiti "che centra Remus con me?"
Più ci pensa e più la cosa le sembra non avere senso, ha troppi ricordi con Remus che si comporta da padre, ma lui non può esserlo giusto? Alla fine è già stato abbastanza strano scoprire di Bellatrix, ma Remus!
Questo vuol dire che farebbe di Teddy, il suo fratellino, ma se Remus è innamorato di sua madre...questo vuol dire che...
"Ti prego fa che non sia come penso" sussurra sul punto di piangere.
Teddy non si merita una cosa simile, no decisamente no... però è anche vero che stare nel mondo della magia le ha insegnato qualcosa è che le cose non sono mai come vengono spiegate nei film o nei libri babbani.
Quindi può sempre non succedere.


Durmstrang, anno 2010

"Dimmi ancora Resisti Teddy e ti ficco quella bacchetta in gola"
La persona si zittisce guardandolo storto, avrebbe dovuto lasciarlo morire, altro che aiutarlo!
Teddy Lupin si ritrova ad avere la febbre da cavallo da almeno tre giorni, un senso di stanchezza immenso ed un vuoto incolmabile nell'anima, come se qualcosa gliela stessa togliendo.
"Io ti avevo avvisato che non dovevi immischiarti con i morti" dice l'altro scettico.
"Non è quello idiota" dice il ragazzino stizzito, sente che è qualcosa di diverso "però cos'hai scoperto?"
Fa un respiro profondo, guardandolo come se fosse un caso disperato, il che probabilmente è vero ma sa anche che quello che ha scoperto non gli piacerà proprio per niente.
"Beh i morti sono in subbuglio, qualcosa sta cambiando" dice borbottando la cosa, tutt'altro che convinto nel dirglielo "ci sono alcune anime che sembrano essere...scomparse ecco"
"Scomparse?" domanda Teddy confuso.
"Si scomparse, come se non fosserò mai morte" dice con aria scettica, come se la cosa lo preoccupasse, a quelle parole Teddy aggrotta la fronte, domandandosi come sia possibile, i morti dovrebbero essere morti no?.
"Ed hai scoperto perchè io sto così?" domanda infine con sguardo troppo serio per un tredicenne.
"Si" dice reprimendo la voglia di non dirglielo "l'ho scoperto, stai male perchè...stai smettendo di esistere Teddy, qualcosa nel passato dei tuoi genitori è cambiato, ho visto succedere la stessa cosa a qualcun'altro"
"A chi?" domanda con un filo di voce.
"Non ti sei chiesto perchè fino ad ora nessuno della tua famiglia si è fatto vivo?"
Quelle parole gli cadono addosso come un macigno, una pugnalata al cuore avrebbe fatto meno male, questo è certo, gli si secca la gola non vuole crederci a quello che sente, ha dell'assurdo.
"Vuoi dire che..."
"Si" dice notando lo sguardo del ragazzino spegnersi a poco a poco "i tuoi fratelli adottivi ed i tuoi vari cugini non esistono più"
Fino a quando non diventa polvere spazzato via dal vento, com'è successo esattamente agli altri di quella generazione che ha pagato le conseguenze di ciò che ha deciso di fare una sola persona.
Che si autoconvince sia per amore.
"Ma a che prezzo?" domanda tra sè lo spirito, perchè l'ultima cosa che voleva Regulus è vedere un membro della propria famiglia fare quella fine, gli scappa una smorfia, pensando che deve fare qualcosa prima che la situazione precipiti.
Non è morto per vedere i Black dissolversi nella polvere in quel modo, di certo se può fare qualcosa lo farà, tanto che ora ringrazia tra sè Teddy che l'ha evocato in quel mondo, per quanto sia lui che il ragazzino non pensavano sarebbe finita così.





piccola nota d'autore:

Ed ecco il capitolo n°14!
Si lo so, l'ultima parte del capitolo fa tanto Infinity War ma dovevo in qualche modo spiegare cosa succede nell'altra linea temporale, ovvero quella dopo la fine dei libri, anche se spero che nessuno me ne voglia ma dove succedere per far capire come le cose si stanno incasinando.
Hermione è la prima che sta incasinando tutto, per aiutare la persona che ama, ed il motivo verrà spiegato nei prossimi capitoli, come verrà spiegata la presenza di un altro personaggio presente nei libri, che fino ad ora è stato nell'ombra...
Che altro dire? spero in qualche recensione! non importa se positiva o negativa!.
Detto questo...alla prossima!



 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Tra il dire ed il fare c'è di mezzo il...male? ***


Nel Segno del Nero
 
Tra dire ed il fare c'è di mezzo il....male?
 
 


Jonathan Halliwell non è uno stupido, sa bene come convincere i figli a fare esattamente quello che vuole, ed è per questo che l'idea che gli è venuta in mente, metterà in riga tutti e tre i figli, in un colpo solo.
"Grazie per essere venuti signori" dice con un sorriso affabile.
Ha mandato a chiamare Lucius Malfoy e Alistar Greengrass, sapendo che questa cosa avrebbe avvantaggiato tutte le loro famiglie.
"Nella tua lettera dicevi che volevi parlarci e sembrava urgente" dice Alistar con entrambi le mani sul suo bastone.
"Oh lo è" dice sorseggiando del vino elfico, con un sorriso ferino "ho una proposta da farvi" i due si scambiano un occhiata.
"Jonathan cosa hai in mente?" domanda Lucius Malfoy.
"Voglio stipulare dei contratti di Matrimonio con voi" il suo sguardo si sposta su entrambi gli uomini, che ora sembrano visibilmente più sollevati, tanto che Alistar Greengrass quasi ride.
"Ah hai saputo di Alec e Daphne" dice divertito Alistar.
"Si ma non sei qui per quello, Alistar" dice con sguardo gelido Jonathan all'altro "Harrison sposerà Daphne" poi sposta gli occhi su Lucius Malfoy "mio figlio Alexander con tua nipote Hermione ed Alexandra con tuo figlio Draco, Lucius"
Alistar si alza in piedi con rabbia, dopo aver sentito la sua proposta.
"Daphne non accetterà mai" dice livido l'uomo.
Ha sempre insegnato alle proprie figlie che se la persona a cui avrebbero donato il proprio cuore fosse stata degna, lui non l'avrebbe certo impedito, ed ora invece non solo la sua figlia maggiore dovrà sposare il fratello del suo ragazzo, ma il suo ragazzo dovrà sposare la sua migliore amica.
Ne sarebbe uscita distrutta.
"Oh io me ne lavo le mani" dice Lucius ad un certo punto "sono i genitori a decidere, Bellatrix non accetterà mai, tiene troppo al rapporto con sua figlia, senza contare che Draco è già promesso"
Lucius sa che dovrà giocare bene le sue carte, per non far scoprire il suo bluff.
Non so se mi ucciderebbe prima Bellatrix se porto via la ragazza alla figlia, o Narcissa. nel pensarci rabbrividisce, no non vuole ricorrere nella loro ira, in più Draco ha detto chiaro e tondo che se gli impongono un contratto, la sua ragazza lo castrerà per poi ucciderlo, anche se vorrebbe tanto sapere chi è, Draco non ha mai detto chi sia, anzi da quel che ne sapeva lui non ha mai avuto una ragazza in vita sua.
Dallo sguardo di Jonathan si capisce, che non ha messo in conto il fatto quel piccolo particolare, Bellatrix sarà un osso duro da convincere, questo complicherà sicuramente le cose.

"Jonathan, pensi davvero che succederà mai?" domanda Alistar con scherno.
"Oh Alistar, io conosco il piccolo segreto della vostra famiglia, se non accetterai, andrò dritto a dirlo a Voldemort" a quelle parole Alistar Greengrass sbianca come  se avesse appena visto un fantasma, hanno tenuto nascosto quel segreto a tutti, se dovesse venire fuori, sarebbe la fine per loro ed anche, soprattutto, per la piccola Amelia...
"Non oseresti" dice l'uomo livido.
"Tu accetta, ed il segreto di tua figlia Amelia è al sicuro" dice Jonathan con il sorriso di chi, sa di avercelo in pugno.
"Alistar di cosa parla?" chiede Lucius, confuso.
"Del fatto che Amelia Greengrass, in realtà è Amelia Potter" dice Jonatha con un sorriso cattivo sulle labbra "la vera Prescelta"
Lucius dal canto suo, per quanto sorpreso, si rende conto che effettivamente Amelia non è lontanamente simile ai suoi genitori o alle sorelle, la cosa che lo sorprende di più, è il fatto che Alistar Greengrass per tutti questi anni l'ha fatta sotto il naso al Signore Oscuro.
"Jonathan, questa tua mania di controllare tutto sarà la tua rovina" dice Alistar con rabbia, però sa di avere le mani legate, lancia un occhiata a Lucius con aria dispiaciuta per non averglielo detto.
"Lucius" inizia Jonathan con un sorriso "credo che sarebbe vantaggioso anche per te, convincere Bellatrix a far sposare sua figlia, non credi?" Lucius Malfoy, non è uno che si fa ricattare però si chiede cosa sappia "voglio dire...pensa se si scoprisse che il padre di tua nipote è Remus Lupin, un sudicio lupo a macchiare il vostro prezioso sangue puro"  Si può dire tutto di Jonathan Halliwell, tranne che non sappia in che punti colpire.
Se c'è una cosa che è mal vista peggio di avere un mezzosangue in famiglia, sono i Lupi Mannari, poco importa se prima di diventarlo Remus Lupin fosse un Purosangue, ma ora è alla stregua dei Mezzosangue.

"Beh, direi che la situazione è chiusa" dice Lucius, alzandosi dalla poltrona, non vuole rimanere in quella casa un minuto di più, in più deve parlare con sua moglie, oltre che con Severus, la situazione sta sfuggendo di mano a tutti questo è certo.
"Non è chiusa" dice Jonathan con un sorriso conciliante "ma fammi sapere che ne pensa Bellatrix...ah prima che me ne dimentico" allunga una sul mobiletto affianco alla poltrona, prendendo una pergamena chiusa con il sigillo dei Halliwell "l'invito del debutto di mio figlio Harrison"
"E lui lo sa?" domanda sprezzante Lucius afferrando l'invito.
"Lo saprà presto" dice criptico Jonathan, sorseggiando il vino elfico.


In quello stesso momento, un gufo reale, sta consegnando una lettera, ad Harrison Halliwell, che in quel momento si trova a lezione con Draco, Alexa e Milly, una mezza Veela con cui hanno fatto amicizia, sono nel bel mezzo di Storia della Magia, quando Harry si vede recapitare quella pergamena, che lo lascia stranito.
"Signor Halliwell, lo sa che siamo a lezione vero?" chiede Cassandra stizzita, per essere stata interrotta dal pennuto.
"Scusi, prof, ma è di mio padre, se me l'ha spedita ora deve essere urgente" dice a mo di spiegazione, la mette via, senza aprirla subito, Alexa lo guarda cupa, quando il padre scrive non sono mai buone notizie, ed essendo seduta vicina a lui, si fa passare la lettera.


"Miei cari figli,
Vi scrivo questa lettera per ricordarvi che tra tre giorni a partire da ora, si terrà il Debuttto di Harrison, che verrà ufficialmente presentato al Mondo Magico come un Halliwell, perchè è giunto il momento che tutti sappiano la verità.
Ed è giunto il momento che faccia la sua scelta.
Ho già predisposto anche un contratto di Matrimonio, sarà vantaggioso per tutti voi, sono sicuro che capirete il motivo di tutto questo, non voglio avere altre brutte sorprese

 
Vostro padre"


"Quell'uomo pensa davvero che ci sposeremo?" domanda Alexa stizzita dopo averla letta e passata ai fratelli, alla fine delle lezioni, si sono ritrovati con Hermione, in una caffetteria, tutti con l'aria ben lungi dall'essere allegra.
"Come se non avessimo già abbastanza problemi!" sbotta Hermione strappandola dalle mani di Alexa, stracciando la lettera con rabbia, quella è l'ultima cosa che uno si aspetta in un momento simile, sopratutto visto che le cose si fanno sempre più incasinate.
Anche se l'ultima cosa che si aspettano di vedere è di veder arrivare un Draco trafelato che sventola una lettera in mano con aria sconvolta, la tiene come si fa con una bomba che può esplodere da un momento all'altro, ed ha pure il segno rosso di cinque dita su una guancia.
"Hai litigato con Milly" dice Harry, non è una domanda.
"Ho provato a spiegarle che io non centro nulla, ma non ha voluto sentire ragioni, sembrava di avere a che fare con una iena" dice Draco con una smorfia, mentre riprende fiato, si siede nell'unico posto vuoto.
"Che è successo?" chiede Hermione confusa.
"Mi ha scritto mio padre, per avvisarmi sapendo che conosco anche voi, dice che Jonathan Halliwell ha contattato lui e Alistar Greengrass, li ha costretti ad accettare un contratto di Matrimonio, altrimenti avrebbe rivelato al mondo intero i segreti delle nostre famiglie"  dice con una smorfia.
"Che segreti possono essere per spingere quei due ad accettare?!" domanda Alexa incredula, stringendo una mano ad Hermione, che fissa il vuoto sapendo benissimo qual'è il segreto con cui sta ricattando Lucius.
"Mio padre" dice Hermione con voce piatta "ha minacciato Lucius, di rivelare che in famiglia i Malfoy hanno un Lupo Mannaro, non c'è niente di peggio per i Purosangue...beh eccetto i Mezzosangue" e poi si volta verso Harry, facendo due più due 
"e visto che si tratta dei Greengrass avrà minacciato di rivelare la vera identità di tua sorella, Harry" Harry fa una smorfia, possibile che il padre fosse così cattivo?.
"Che grandissimo stronzo!" sbotta Alexa alzandosi in piedi, è arrivato il momento, per mettere in piedi il piano che lei ed Alec, hanno sempre rimandato perchè pensavano che il padre non sarebbe mai caduto più in basso di quanto non abbia fatto, fino a quel momento almeno, ed inizia ad allontanarsi di corsa.
Seguita da Hermione.
"Lex, qualsiasi cosa tu abbia in mente non farla" dice con aria seria, come se immaginasse che sia qualcosa di tremendamente stupido, Alexa si volta verso di lei, con uno sguardo che non le ha mai visto prima: carico d'odio.
"Non capisci vero?" domanda con scherno "sono costretta a farla, perchè mio padre non è come gli altri Purosangue, lui ucciderebbe i suoi stessi figli se ne ha la possibilità!" sbotta rabbiosa, mentre Hermione le prende le mani.
"Lex..." ma non ha il tempo di dire nulla che si ritrova le labbra della ragazza sulle proprie, si guardano negli occhi, mentre sente una mano di Alexa metterle qualcosa nella propria e chiuderle le dita.
"Io ti amo,  Hermione, ed è proprio per darci un futuro che devo farlo" 
Lasciando un Hermione sorpresa che fissa il punto in cui Alexa si allontanata di corsa, che stringe tra le mani qualcosa, ed appena abbasserà lo sguardo si renderà conto che si tratta di un anello, un anello che assomiglia fin troppo da vicino ad uno da fidanzamento.
"Oh accidenti Lex" sussurra Hermione sconvolta, fissando l'anello che ha in mano, ma un sorriso le compare sulle labbra, mentre inizia a tornare sui suoi passi, sente del movimento davanti a sè, ma non ci fa caso.
"Hermione" nel sentire quella voce, si irrigidisce, lui è l'ultima persona che avrebbe voluto sentire in quel preciso momento o in vita sua, Hermione alza lo sguardo per ritrovarsi di fronte gli occhi azzurri di Fred Weasley, lo sorpassa come se non l'avesse visto. 
"Cosa vuoi?" domanda mettendosi in tasca l'anello.
Non ha nulla contro di lui, ma sa che c'è lui ci sono anche gli altri Weasley e non ha voglia di affrontarli, non ha voglia di vedere Molly che sicuramente le chiederà perchè con Ron non ha funzionato, non ha voglia di affrontare il loro disgusto perchè è figlia di sua madre.
"Mamma era preoccupata, pensava che fossi qui contro la tua volontà, così con la scusa di cercare Ginevra, è voluta venire fino qui, con tutta la famiglia" dice Fred imbarazzato.
"Oddio" dice schiaffandosi una mano sulla fronte, con aria di chi non vuole credere a ciò che sente "secondo lei ero qui contro la mia volontà? perchè?"
"Non crede al fatto che tu sia figlia di Bellatrix, dice che una donna così..." si zittisce notando il suo sguardo "beh sentirai tu stessa quello che ha da dire" Fred se ne rimane in silenzio per un pò, mentre camminano avanzando verso la scuola "sai, sono contenta che hai trovato qualcuno con cui essere felice, certo non mi aspettavo una ragazza però"
"Da quanto eri li?" domanda Hermione.
"Da un pò" dice con un sorriso sghembo, segno che ha visto anche il bacio tra le due, la prende a braccetto e le sorride "ma non importa come sono andate le cose, Mione, per me e George sarai sempre una sorella, ti vogliamo bene lo stesso" nel sentire quelle parole Hermione, sorride, contenta che non tutti i Weasley la odino.
I due arrivano davanti all'accademia, trovando Harry che litiga con Molly Weasley ed il motivo è fin troppo palese, la presenza di Alec che trattiene Harry fa capire quanto l'amico sia arrabbiato.
Fred lancia un occhiata ad Hermione, augurandole silenziosamente Buona Fortuna.
"Che succede?" domanda rivolgendosi direttamente al suo migliore, senza  guardare nessuno dei Weasley, lancia giusto un occhiata a George e gli sfugge un sorriso, ma poi torna su Harry.
"Succede che Molly, vuole che torniamo a casa con lei, Hermione" dice Harry livido, anche se Hermione dubita che sia solo quello il motivo del suo scoppio d'ira di poco fa, quindi vuole vederci chiaro.
"E perchè?" domanda per poi voltarsi verso Molly Weasley "per caso è nostra madre che può decidere per noi?"
"No, ma..." inizia la Signora Weasley.
"Allora, niente ma" dice bruscamente Hermione, guardandola con due occhi gelidi "Fred me l'ha detto che pensa che sono qui contro la mia volontà, ma si dia il caso che non lo so, che qui ho la mia famiglia, che non intendo andarmene"
"Bellatrix Lestrange è pericolosa" dice Molly con foga "non ha un cuore, tutto quello che tocca distrugge, figurati se riesce ad essere una madre!"
Hermione con un movimento fulmineo e strae la bacchetta puntandola alla gola di Molly Weasley che sgrana gli occhi, nessuno dei suoi figli si azzarda ad intervenire, persino Ron sta pensando quanto sia stata stupida la madre ad insultare Bellatrix davanti alla figlia, l'unico che sembra volerla aiutare è Arthur.
"Hermione, tu sei buona non faresti mai del male a..." ma le parole gli muoiono in gola, quando un taglietto lungo 1 cm si forma sulla gola della moglie, facendogli capire che quella non è più l'Hermione che conoscono loro.
"Possibile che non lo capiate?" domanda Hermione con scherno senza spostare di un millimetro la bacchetta "Hermione Granger non esiste, non è mai esista, era solo frutto di ciò che hanno fatto a me, nell'esatto momento in cui mi hanno strappato via alla mia vera famiglia, la vera Hermione è qui davanti a voi"
Molly Weasley sembra sul punto di piangere, capendo che non ha solo perso Ginny, ha perso anche Hermione, si ritrova ad aver perso due figlie invece che una, la cosa la distrugge.
"Hermione tu non sei così" dice con un filo di voce "pensa a come sarebbe stata la tua vita, se sarebbe andata come doveva andare"
Molly Weasley pronuncia l'unica frase che non avrebbe dovuto pronunciare, perchè Hermione è stanca di sentirsela dire, ed ora è sul punto di esplodere, se non fosse che in quel preciso momento si ricorda dell'unica persona che le direbbe, che se c'è un assassina nella loro coppia, non è sicuramente lei.
Lascia andare la presa su Molly mettendo la mano libera in tasca.
"Oh invece, le cose stanno andando esattamente come devono andare" tira fuori l'anello che le ha regalato Alexa, mettendoselo al dito, quello medio "perchè altrimenti non avrei mai incontrato la ragazza di cui sono innamorata, che mi ha aiutato a capire chi sono davvero, senza costringermi a fare scelte di cui poi mi sarei pentita, perchè se fossi rimasta in Inghilterra avrei finito per sposare Ron, anche se non l'amavo per non ferire i suoi sentimenti, invece ora sono felice ed innamorata"
Molly e Arthur la guardano inorriditi, l'ultima cosa che si aspettavano era questo.
Ron fissa Hermione senza dire nulla, a differenza sua, lei ha avuto il coraggio di dire ad alta voce quello che pensa mentre lui fino a quel momento ha solo scaricato la propria rabbia sugli altri.
Ed ora ne sta pagando le conseguenze.
"Io ho una confessione da fare" dice Ron, attirando l'attenzione di tutti "dopo essere stato mandato a Durmunstrang per finire l'anno scolastico, ho capito che ero solo arrabbiato perchè gli altri riuscivano ad essere se stessi, mentre io no" fa un respiro profondo sapendo quanto questo potrebbe risultare difficile soprattutto per i genitori "io...ho un ragazzo, si chiama Viktor"
"Tu e Viktor?" domanda Hermione incredula.
"E Natalie?" domanda Molly piangendo per lo shock "avete una figlia Ron!"
"Io e Natalie, ci siamo parlati, Hope avrà comunque un padre, quando Natalie avrà finito la scuola o anche più avanti si sposerà, quindi la piccola Hope ne avrà due" dice Ron con un sorriso.
Molly Weasley è incredula, tutto si sta disfando, niente va come dovrebbe, Arthur la prende sotto braccio, ed iniziano ad allontanarsi per parlare un pò, lasciando i ragazzi che si congratulano con Ron.
Hermione però non si fida, quindi inizia a seguire, i coniugi Weasley da lontano.



Piccola nota d'autore: 
In questo capitolo, mi sono concentrata sui piani di Jonathan per mettere in riga i figli, solo che questo fatta darà il via ad una serie di eventi che... beh diciamo che Jonathan non ha tenuto conto di quanto sia impulsivi i figli, specialmente Alexa.
Specialmente a quanto sia disposta a sacrificare, per proteggere Hermione.
Alexa ed Hermione, ammetto che quando scrivo di loro due mi viene naturale, come se scrivere di loro insieme sia una cosa normale. 
Ed ho introdotto i Weasley.
Molly, per quanto mi piaccia il suo personaggio nel libro, l'ho sempre vista come il tipo di donna che se le cose non sono come pensa lei tutto il suo mondo va in pezzi, ed ho inserito un Ron gay, non me ne vogliate! ma era anche per redimerlo e per far capire che in un modo o nell'altro tutti si portano un segreto appresso. Ho fatto alcuni riferimenti alla prima storia nella seconda parte del capitolo, esattamente come nel capitolo precedente.
Perchè voglio anche chiudere un pò il cerchio su alcune cose che mi sembravano essere state lasciate un pò al caso, che spero di riuscire a chiarire prima della fine.
Spero che qualcuno abbia apprezzato il capitolo e lasci qualche recensione!
Alla prossima!

Anello: https://img2.annuncicdn.it/ce/19/ce19aa00fd915084eaa7e06cadd2cdd0_orig.jpg



 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3503950