Growing up as a Black-Lestrange

di daphne 92
(/viewuser.php?uid=57150)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 31 ottobre ***
Capitolo 2: *** Altair Lysander Black ***
Capitolo 3: *** Finalmente Hogwarts ***
Capitolo 4: *** Altair il conquistatore ***
Capitolo 5: *** Il lupo e la sua preda ***
Capitolo 6: *** I piani di Draco ***
Capitolo 7: *** Una notte nella torre di Grifondoro ***
Capitolo 8: *** Specchi ***
Capitolo 9: *** Your kisses are my drug ***
Capitolo 10: *** Relazione pubblica ***
Capitolo 11: *** La gelosia di Draco ***
Capitolo 12: *** Il Cacciatore ***
Capitolo 13: *** La scelta di Draco ***
Capitolo 14: *** Il mistero di Alyssa ***
Capitolo 15: *** I sentimenti di Valerie ***
Capitolo 16: *** La scelta di V ***
Capitolo 17: *** Gelosia ***
Capitolo 18: *** Il primo raid ***
Capitolo 19: *** La ragazza di Altair ***
Capitolo 20: *** Bugie giustificate ***
Capitolo 21: *** Red like your lips ***
Capitolo 22: *** Il ballo dei Greengrass ***
Capitolo 23: *** La decisione di Valerie ***
Capitolo 24: *** Il mondo di Draco ***
Capitolo 25: *** La missione di Altair ***
Capitolo 26: *** La favola di Biancaneve ***
Capitolo 27: *** Tempo di cambiamenti ***
Capitolo 28: *** Grimmund Place: una casa affollata ***
Capitolo 29: *** Lo sbaglio di Voldemort ***
Capitolo 30: *** Le verità di Sirius ***
Capitolo 31: *** Dove finisce la finzione ed inizia la realtà ***
Capitolo 32: *** Il segreto di Draco ***
Capitolo 33: *** La proposta di Altair ***
Capitolo 34: *** Decisioni importanti ***
Capitolo 35: *** La prima volta ***
Capitolo 36: *** Buona chiaccherata ***
Capitolo 37: *** Il fidanzamento ***
Capitolo 38: *** Io e te ***
Capitolo 39: *** Home is where you are ***
Capitolo 40: *** LJB ***
Capitolo 41: *** L'eredità dei Potter ***
Capitolo 42: *** La lettera di James ***
Capitolo 43: *** You Are The Right Kind Of Wrong ***
Capitolo 44: *** Il raid ***
Capitolo 45: *** L'arrivo di Pansy ***
Capitolo 46: *** Destino ***
Capitolo 47: *** La nascita di Lysander ***
Capitolo 48: *** Bad feelings ***
Capitolo 49: *** Grief and Loss ***
Capitolo 50: *** Il tradimento ***
Capitolo 51: *** Le decisioni di una madre ***
Capitolo 52: *** Istinto ed Imperio ***
Capitolo 53: *** I know you ***
Capitolo 54: *** One Last Crazy Night ***
Capitolo 55: *** La fortuna del principiante ***
Capitolo 56: *** Vuoi sposarmi? ***
Capitolo 57: *** La scelta di Draco ***
Capitolo 58: *** Sono chi sono ***
Capitolo 59: *** Sacrifici d'amore ***



Capitolo 1
*** 31 ottobre ***


Growing up as a Black/Lastrange Quando Bellatrix si materializzò a Godric Hollow in cerca del suo padrone si ritrovò davanti una casa distrutta, ma questa non era una novità per lei, la cosa che la preoccupava era che dell'oscuro signore non vi era traccia.
Stando attenta a dove metteva i piedi entrò in quello che rimaneva della casa, il legno scricchiolava sotto i suoi tacchi man mano che si faceva strada in quello che una volta era il salotto della famiglia Potter.
I muri erano stati crettati e sembravano sul punto di cedere, a terra si trovavano cornici con foto di quella che una volta era la giovane famiglia Potter.
Sulle scale che portavano al piano superiore vi era il cadavere di James Potter con la bacchetta ancora tra le dita e un'espressione terrorizzata stampata in volto.
-Un gran peccato che non hai saputo scegliere meglio caro James- disse Bellatrix scuotendo la testa per poi salire al piano di sopra e con sua grande sorpresa udire il pianto di un bambino.
Seguendo quel leggero pianto entrò in una camera semi-distrutta, di padron Voldemort non vi era nessuna traccia, possibile che fosse stato sconfitto?
Senza far caso al cadavere della donna dai capelli rossi che si trovava di fronte alla culla Bella passò oltre e vide il bambino che si trovava nella culla in perfette condizioni l'unica ferita era un taglio sulla fronte.
-Devi essere proprio un bimbo potente!- disse Bellatrix prendendo in braccio il bimbo mentre questo si agitava e continuava a chiamare la sua mamma.
-Sono io la tua mamma piccolino- disse Bellatrix per poi smaterializzarsi.
Una volta materializzatasi al Lestrange manor vi trovò suo marito ad aspettarla.
-Rodolphus- disse Bellatrix quando vide il marito in con le mani tra i capelli.
-Li abbiamo torturati Bells fino alla pazzia, poi sono arrivati gli auror credo che mi hanno seguito fin qui, non volevo farmi seguire Bella non volevo!! Aiutami con il Lord aiutami tu che sei la sua prediletta- la implorò Rodolphus non accorgendosi neppure che Bellatrix aveva in braccio Harry.
-Il lord è morto Rodolphus- disse Bellatrix con la voce gelida per poi lanciare un'imperio su suo marito e metterlo sotto il proprio controllo.
Con un veloce incantesimo di disillusione rese invisibile Harry e quando gli auror fecero irruzione dalla porta principale all'apparenza nella stanza vi erano solo Bellatrix e Rodolphus.
-Siete in arresto vi conviene non opporrere resistenza- disse Sirius che era a capo della pattuglia di auror.
-Cugino è un piacere riverti- disse Bellatrix mentre grazie all'incantesimo imperio faceva avanzare Rodolphus verso la squadra di auror.
-Mi arrendo- disse Rodolphus inginocchiandosi davanti agli auror che in fretta gli misero le manette.
-E tu cugina?? Non ti arrendi- disse Sirius con disprezzo, aveva gli occhi visibilmente rossi di pianto, evidentemente gli era stata comunicata la morte di James e Lily.
-Non ho motivo di farlo perchè non sono colpevole di nessun reato, non mi avete visto dai Paciock e non ho marchi oscuri sulle mie braccia- disse Bellatrix sollendosi le maniche del vestito, finalmente l'enorme onore che gli aveva fatto Voldemort di non marchiarla era tornato utile.
-Come è possibile?? Io so che tu sei una mangiamorte!- disse Sirius avanzando minaccioso.
-Non ne hai nessuna prova però Sirius- cantilenò Bellatrix.
-Andiamo Black, abbiamo quel che volevamo- disse il vice di Sirius.
-Troverò le prove!! Le troverò- disse Sirius lanciando un'ultima occhiata alla casa per poi uscire mentre Bellatrix rideva soddisfatta.
-è stato un piacere ospitarvi in casa mia, tornate quando volete- urlò Bellatrix chiudendo poi la porta mentre il marito che non aveva mai amato veniva portato via in manette.


Questa è un'altra mia pazza idea xD Fatemi sapere che ne pensate =)

Un bacio e a presto...Recensite!!
Daphne 92

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Altair Lysander Black ***


Bellatrix stava cullando Harry con una meastria che nessuno si sarebbe mai aspettato, gli stava canticchiando una ninna nanna, e il bambino finalmente dopo tanti pianti era riuscito a trovar pace.
-Dobbiamo fare qualcosa per questa brutta cicatrice piccolino, e anche per il tuo sangue, non possiamo lasciare che ti portino via, il tuo padrino non deve sapere chi sei- disse Bellatrix sottovoce mentre lo cullava.
-Ci pensa la tua mamma a sistemare tutto- disse Bellatrix mettendo Harry nel suo lettino adesso che dormiva sereno.
Indossando un mantello nero con cappuccio Bellatrix dopo aver messo vari incantesimi di protezione sul lettino dove si trovava Harry, si smaterializzò a casa di un vecchio amico.
-Severus- disse Bellatrix una volta che si fu materializzata in salotto, dove trovò Piton immobile sul divano.
-è morta, sono morti tutti, anche il bambino- bisbigliò Piton all'infinito.
-Non tutti Severus, non tutti- disse Bellatrix sedendosi accanto a lui.
-Come non tutti?- disse Piton afferrando il braccio di Bellatrix.
-Sono andata là, e quando ho visto che il lord non ce l'aveva fatta ho preso il bambino Severus- disse Bellatrix, leggendo l'orrore negli occhi di Piton.
-Hai fatto del male al figlio di Lily?- disse Piton terrorizzato.
-No, sta bene, è al Lestrange manor adesso, ho intensione di crescerlo io- disse Bellatrix.
-Tu? Crescere un bambino??- disse incredulo Piton.
-Si ma ho bisogno del tuo aiuto- disse Bellatrix con tono fermo e sicuro, Piton si accorse di non aver mai visto Bellatrix così lucida e razionale.
-Che tipo di aiuto?- chiese Piton adesso serio.
-Non posso permettere che mi venga portato via, non deve essere cresciuto da Sirius il bambino, sappiamo entrambi come diventerebbe Severus- disse Bellatrix.
-Ne farebbe una copia di se stesso- disse Piton annuendo.
-Esattamente Sev, perciò quello che ti chiedo è un pozione sanguinea, per sostituire il sangue della Evans che scorre nelle vene di Harry con il mio- disse Bellatrix vedendo Piton che era incerto sul da farsi.
-Ma ma poi non mi resterà più niente di Lily- disse Piton di nuovo con le lacrime agli occhi.
-Ma Harry avrebbe un'infazia felice e una vita normale, non dovrà passare ogni singolo giorno della sua vita ad essere indicato per le strade e riconosciuto ovunque vada- disse Bellatrix persuasiva.
-Non pensi che Lily vorrebbe questo?- disse infine Bellatrix.
-Forse hai ragione- disse Piton con voce spezzata.
-Bene iniziamo subito, non c'è tempo da perdere- disse Bellatrix.
-Sai che servirà molto sangue per fare la pozione, molto del tuo sangue- disse Piton.
-Sono abituata alle peggiori punizioni, perdere un pò del mio sangue non mi preoccupa- disse Bellatrix facendo apparire un pugnale nero.
Per fare la pozione impiegarono tutta la notte, Bellatrix perse molto sangue e quando Piton gli passò la fiala con la pozione ultimata Bellatrix aveva un colorito cadaverico.
-Tutto bene? Ce la fai a tornare a casa?- chiese Piton vedendo che Bellatrix era molto debole.
-Certo non ho problemi- disse Bellatrix smaterializzandosi nelle cucine di Lestrange Manor.
Dopo aver preparato per Harry il biberon con la pozione si diresse verso la camera in cui si trovava il bambino.
-Bevi piccolino- disse Bellatrix dando al piccolo Harry il biberon con dentro un liquido dal colore rosso acceso.
Il piccolo Harry lo prese tra le sue manine paffute e iniziò a bere il liquido dal sapore dolce.
-Bravo il mio piccino- disse Bellatrix guardando Harry.
Quando ebbe finito di bere Harry si riaddormentò profondamente, durante il sonno i suoi lineamenti iniziarono a cambiare, la sua faccia diventò meno paffuta e più altera, i capelli più neri e gli occhi sarebbero diventati di un nero intenso.
-Non c'è più sangue Evans in te, da oggi sono ufficialmente io la tua mamma, Altair Lysander Black- disse Bellatrix prendendo in braccio il bambino e cullandolo dolcemente.

*Tre anni dopo*
-Mama- urlò il piccolo Altair arrivando in salotto sulla sua scopa volante.
-Altair quante volte ti devo dire di non volare in casa- disse Bellatrix con tono di rimprovero.
-Ma mamma, gli elfi hanno detto che posso! Prenditela con loro- disse Altair.
-Dopo ci scambierò due paroline- disse Bellatrix sorridendo, era incredibile quando Altair fosse un mix di arroganza tipica di James Potter e snobbismo suo.
-Bene- disse Altair ghignando soddisfatto.
-Adesso però dobbiamo andare a trovare i tuoi zii- disse Bellatrix sorridendo ad Altair.
-Sii- disse Altair felice, era la prima volta che andava dai suoi zii, di tanto in tanto aveva incontrato Narcissa ma mai gli altri.
-Ci smaterializziamo?- disse Altair eccitato che saltellava.
-No, sei troppo piccolo.- disse Bellatrix.
-Ma mamma! Con la metropolvere mi sporco tutti i vestiti- disse Altair.
-Ne hai un armadio intero, sono sicura che non sarà una tragedia- disse Bellatrix ridendo di fronte all'esperssione imbronciata di Altair.
-Va beneeee mamma- disse Altair roteando gli occhi, otteneva sempre quello che voleva e quando non andavano così le cose ne faceva una tragedia greca.
Quando arrivarono al Malfoy manor trovarono Narcissa ad accoglierli con Lucius che era seduto sul divano insieme ad un bambino biondo, che lo assillava per avere una mini-nimbus, che Altair ovviamente già aveva.
-Tu chi sei? Io sono Draco,Draco Malfoy- chiese Draco, che nonostante i suoi quattro anni si era impegnato a fare la voce seria.
-Altair, Altair Black- disse Altair con voce altrettanto seria.
-Lui è tuo cugino- disse Bellatrix che aveva osservato la scena con aria divertita.
-Oh allora puoi chiamarmi Drake- disse Draco felice, Altair era il primo bambino della sua età che conosceva.
-E tu puoi chiamarmi Al- disse Altair sorridendo e iniziando a correre con Draco che gli stava dietro.
-Diventeranno grandi amici- disse Narcissa guardando i due bambini rincorrersi.
-Molto di più, loro diventeranno come fratelli- disse Bellatrix prendendo a braccetto la sorella.


*Due anni dopo*

Altair si trovava in sala allenamenti con sua madre, era un anno ormai che lo allenava, gli aveva persino comprato una bacchetta tutta sua, anche se non era molto adatta a lui, ma ancora non poteva andare personalmente a Diagon Alley, quindi si doveva accontentare.
-Ancora!!- urlò Bellatrix ad Altair che era ricoperto di sudore.
-Non ce la faccio più mamma sono stanco- disse pignucolò il bimbo.
-è questo che dirai quando affronterai Silente, "la prego si fermi sono stanco"?- disse Bellatrix.
-Scusa mamma hai perfettamente ragione ricominciamo!!- disse il bimbo asciugandosi il sudore
.
Non voleva deludere sua madre, è vero che era molto esigente, ma tutto quello che faceva lo faceva per il suo bene, ed Altair questo lo aveva capito sin dal primo giorno di allenamenti.
Sua madre sapeva benissimo quali erano i suoi limiti e quali le sua potenzialità, tutto quello che gli faceva fare glielo faceva fare perchè sapeva che ne era capace, Altair si fidava cecamente di lei.
-Reducto- urlò Bellatrix e Altair dando sfoggio di grandi riflessi urlò -Protego- creando uno scudo intorno a se.
-Bravo Altair, così si fa, mi rendi ogni giorno più orgogliosa- disse Bellatrix andando ad abbracciare Altair.
"Non importa quanto dovrò sudare, renderò sempre mia madre fiera di me" pensò Altair abbracciando stretta sua madre.



Spero che questo secondo capitolo vi sia piaciuto =)
I primi anni a Hogwarts di Altair passeranno molto in fretta mentre mi concentrerò particolarmente sul sesto e settimo anno credo, forse anche sul quinto, questo perchè vi posso anticipare che Altair avrà uno stile di vita molto simile a quello di suo padre...

Adesso un pò di newssssss:
Diaries of Daphne {Vera famiglia} in questo gruppo ci sono pezzi di "Vera famiglia" lì la storia è molto avanti, la prima parte si è conclusa e adesso sto scrivendo pezzi del sequel.
Work in progess in questo gruppo io e le autrici Nanerottola e Shiho93 scriviamo le nostre idee future.
Diaries of Daphne {Quando la luce incontra le tenebre} qui trovate tutte le foto dei personaggi di "Quando la luce incontra le tenebre" e news sulla storia e anche qui la storia è ormai moooolto avanti.
Diaries of Daphne {La famiglia Malfoy}
anche qui trovate pezzettini sulla "Famiglia Malfoy" e le foto dei personaggi.
Diaries of Daphne {Growing up as a Black-Lestrange}: Questo gruppo è stato appena creato, ma ci sono già molti pezzettini con Altair dal quinto anno in su =), scrivo in questo gruppo praticamente ogni giorno =)
Il mio forum questo è il link al mio forum dove c'è una sezione dedicata a ognuna delle mie storie e troverete anche tanto altro =) nelle sezioni dedicate alle storie potrete trovare tutti i pezzi in ordine cronologico anche se vengono postati prima su FB e poi sul forum =) Un ringraziamento speciale va sempre a Nanerottola e Shiho93 che mi hanno aiutato a crearlo =)


Baci e alla prossima e...RECENSITE! =)
Daphne 92
Dark Princess

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Finalmente Hogwarts ***


*Cinque anni dopo*

Altair era ormai pronto ad andare ad Hogwarts, durante gli anni precedenti si era allenato molto e secondo sua madre aveva raggiunto le conoscenze di uno studente del quinto anno.
Non era solo migliorato in duello, ma era anche cresciuto molto, era abbastanza alto per avere undici anni e aveva i capelli neri tipici dei Black che non trovavano posizione come quelli di suo padre, aveva inoltre uno sguardo sprezzante degno del miglior Black.
Quella mattina sarebbe andato con sua madre i suoi zii e Draco a fare shopping per la scuola a Diagon Alley.
-Capelli neri, sguardo che uccide e un pizzico folle, faccia da snob degna del migliore dei Black, una divisa che costa più dell'intero stipendio di un'impiegato del ministero, eh si cugino sei come sempre in gran forma- disse Draco ad Altair.
-Anche tu Drake, non sei cambiato una virgola da ieri- disse Altair stringendo la mano al cugino.
-Pronto per Hogwarts?- chiese Draco ad Altair mentre entravano al Ghirogoro.
-C'è qualcosa per cui non sono pronto cugino? Io sono pronto a tutto- disse Altair con arroganza mentre si dirigeva nel reparto dei libri oscuri.
-E sei anche un so-tutto-io c'è seriamente bisogno di comprare libri extra oltre a quelli scolastici?- disse Draco guardandosi intorno annoiato.
-I libri scolastici sono tremendamente noiosi, adatti ai bambini di quattro anni, io voglio qualcosa di meglio- disse Altair mostrando a Draco la copertina del libro che aveva in mano 'Le torture proibite nel ventesimo secolo'.
-Ecco che cosa succede a crescere con mia zia- disse Draco sarcastico, concentrando poi la sua attenzione su una ragazzina ricciola che si era avvicinata a loro.
-Ciao io sono Hermione Granger, anche voi qui siete nuovi?? è la prima volta anche per voi?? Oh io sono così emozionata- disse Hermione avvicinandosi ai due ragazzi che stavano comprando dei libri.
-Granger Granger...una nata babbana- disse Draco con disprezzo.
-Facci un favore piccola, torna da mamma e papà prima che i nostri genitori ci mettano in punizione per essere stati a meno di un metro da una mezzosangue- disse Altair senza neanche distogliere l'attenzione dal libro che aveva in mano.
-Siete terribilmente maleducati, nel libro 'Il mondo magico oggi' c'è scritto che non vengono più fatte differenze tra purosangue e mezzosangue- disse Hermione che era arrossita dalla vergogna.
-Benvenuta nel mondo reale, e adesso vattene- disse Draco con disprezzo per poi voltarsi.


*1 settembre*

-Forse potrei..- disse Bellatrix decisa a non lasciare andare il figlio dall'abbraccio in cui l'aveva intrappolato.
-Mamma, ti prego non fare nulla, non ti avvicinare ad Hogwarts, sarebbe pericoloso per te- disse Altair preoccupato per la madre.
-Ma io non posso lasciarti solo- disse Bellatrix pignucolando.
-Si che puoi farlo, so badare a me stesso, e adesso ti prego madre, lasciami andare, la situazione sta diventando imbarazzante.- disse Altair cercando di separarsi dalla madre.
-Certo scusa piccolo mio- disse Bellatrix lasciando andare il figlio che subito venne affiancato da Draco.
-Non fa..- disse Bellatrix prima di venir interrotta da Draco e Altair.
-Non fate danni, scrivete spesso, non andate pubblicamente contro Silente, non fate incantesimi proibiti davanti a tutti, non vi mischiate con i mezzosangue, seguite ciò che Severus ha da dire, lo sappiamo!- dissero in coro Draco e Altair per poi salire sul treno.
-Saranno nei guai ancor prima di arrivare ad Hogwarts- disse Lucius guardando il treno allontanarsi.
-Senza dubbio, ma sono sicura che sapranno uscirne- disse Bellatrix seguendo il treno con lo sguardo finchè potè.

*Più tardi ad Hogwarts*

Il treno si fermò di fronte al lago e i primini iniziarono a fissare imbambolati il castello, solamente due primini si tenevano in disparte e davano le spalle al lago.
-Quanti poveracci, non hanno mai visto una casa decente? Malfoy manor è decisamente più grande e non devo condividerlo con tutti questi mezzosangue- disse Draco arrogante.
-Non ne parliamo guarda, Lastrange manor già mi manca- disse Altair sospirando.
-Primo anno, primo anno- urlò Hagrid per radunare i primini e Draco e Altair controvoglia si avvicinarono.
-Dobbiamo dire ai nostri genitori di far migliorare lo staff di Hogwarts- disse Altair fissando Hagrid.
-A gruppi di cinque salirete nelle barche che vi porteranno ad Hogwarts non vi sporgete o diventerete cibo per la piovra- disse Hagrid ai primini.
-Io mi rifiuto di salire su quelle bagnarole- disse Altair incrociando le braccia e osservando schifato le barche.
-Anche io, o ci fate venire a prendere da una carrozza o noi a Hogwarts non ci veniamo- disse Draco con aria snob.
-Te l'avevo detto io che dovevamo insistere per Durmstrang- mormorò Altair.
-La McGrannit non sarà daccordo e vi vorrà nel suo ufficio, ma se per voi va bene mettervi nei guai il primo giorno potete salire sulle carrozze con gli altri anni- disse Hagrid sospirando.
-Andiamo Drake- disse Altair dirigendosi verso le carrozze con il cugino al seguito.
Come previsto da Hagrid la McGrannit era già al portone con le braccia incrociate ad aspettarli quando arrivarono.
-Non ho tempo da perdere con voi due signori Lastrange e Malfoy, saranno i vostri direttori di case a prendere provvedimenti, vi avviso a Hogwarts non verranno tollerati questi vostri comportamenti, e adesso seguitemi, lo smistamento sta per iniziare- disse la McGrannit dirigendosi in sale grande, i ragazzi si unirono al gruppo di primini e lo smistamento iniziò.
-Altair Black- disse la McGrannit con voce un chiaro disprezzo nella voce, leggendo il nome di Altair nella pergamena.
Altair si fece largo nel gruppo di primini, e a testa alta e con passo elegante si diresse dove si trovava il cappello parlante, ovviamente sua madre gli aveva spiegato come funzionava lo smistamento.
-è il figlio della Lastrange- dicevano ai tavoli.
-Ma chi quello sbucato dal nulla?- disse uno.
-Sarà sicuramente un mangiamorte- disse un'altro.
Altair era ormai abituato a quel genere di commenti e senza badarci troppo si sedette sullo sgabello e la McGrannit gli mise il cappello in testa.
-Vedo coraggio si, ma non il coraggio dei Grifondoro, no, un coraggio che sa bene quali sono i limiti da non superare, e vede intelligenza oh si, più di quanta ne abbia vista negli ultimi anni, ma più di tutti sento che hai una gran voglia di potere, hai un'astuzia e una furbizia fuori dal comune, tu sei stato cresciuto per essere un...SERPEVERDE- urlò infine il cappello.
Il tavolo di Serpeverde scoppiò in un boato assordante, la casa dei serpenti era pronta ad accogliere il loro principe.
Lo smistamento procedette a rilento e finalmente fu il turno di Draco.
-Non ho neanche bisogno di pensarci, raggiungi tuo cugino...SERPEVERDE- urlò il cappello appena Draco se lo mise in testa e alzandosi ghignando Draco raggiunse suo cugino che gli dette il cinque.
Era rimasta solo una ragazza bionda da smistare e Altair la guardava interessato, sembrava timida, non aveva il coraggio di guardarsi intorno.
-Valerie Lupin- disse la McGrannit fecendo un sorriso dolce e d'incoraggiamento alla piccola bambina che si salì con passettini incerti i gradini che portavano allo sgabello.
-Ecco un'altra da evitare come la peste, figlia di Remus Lupin, il miglior amico di Sirius- disse Draco con disprezzo, mentre Altair era silenzioso come al suo solito.
La bambina si sedette sullo sgabello e la McGrannit gli mise il cappello in testa con delicatezza.
-Mhh vedo molta intelligenza, e una gran voglia d'imparare, vedo una grande umiltà e fedeltà verso gli amici, ti è stato insegnato a credere nei valori importanti della vita, giustizia onore fedeltà, ma c'è anche qualcos'altro in te, che non riesco a leggere, qualcosa che preme per emergere, ma per adesso direi che stai bene tra i...GRIFONDORO- disse il cappello parlante.


Okkkk scusate l'enorme ritardo, ma non sapevo bene come affrontare il salto temporale tra una scena e l'altra e cosa scrivere, da adesso in poi le cosa saranno più semplici e la storia entrerà nel vivo, ovvero dal quinto o sesto anno, ancora non so decidere, piccola info al secondo anno la camera dei segreti non verrà aperta così come anche il terzo anno sarà differente non verrà liberato Sirius ovviamente, al quarto anno tornerà Voldemort!

Scusate il ritardo, l'università m'impedisce di aggiornare come vorrei! Ho pensato di scusarmi con un capitolo extra-lungo =) Fatemi sapere se vi è piaciuto =)

Diaries of Daphne {Vera famiglia} in questo gruppo ci sono pezzi di "Vera famiglia" lì la storia è molto avanti si è conclusa la prima parte e adesso ci sono pezzi del sequel.
Work in progess in questo gruppo io e le autrici Nanerottola, Shiho93 e Bella_rid scriviamo le nostre idee future.
Diaries of Daphne {Quando la luce incontra le tenebre} qui trovate tutte le foto dei personaggi di "Quando la luce incontra le tenebre" e news sulla storia e anche qui la storia è ormai moooolto avanti, troverete i riassunti di tutte le coppie e le schede dei personaggi anche quelle delle news entry, se avete problemi a capire qualcosa chiedete pure a me sono sempre disponibile per chiarimenti =).
Diaries of Daphne {La famiglia Malfoy}
 anche qui trovate pezzettini sulla "Famiglia Malfoy" e le foto dei personaggi.
Diaries of Daphne {Growing up as a Black-Lestrange}: il gruppo dedicato all'ultima arrivata tra le mie storie =) anche qui la storia è molto avanti rispetto a EFP dove sono riuscita a mettere solo 2 capitoli per adesso =)
Il mio forum questo è il link al mio forum dove c'è una sezione dedicata a ognuna delle mie storie e troverete anche tanto altro =) nelle sezioni dedicate alle storie potrete trovare tutti i pezzi in ordine cronologico anche se vengono postati prima su FB e poi sul forum =) adesso sono un pò indietro con i vari aggiornamenti nel forum ma vedrò di mettermi in pari =)

Un bacio alla prossima e...RECENSITE =)
Daphne 92 Dark Princess

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Altair il conquistatore ***


*Sesto anno*

-Altair chi era quella? La sesta ragazza della settimana?- chiese Blaise divertito sedendosi accanto ad Altair, nel momento in cui una brunetta si alzò delle gambe di Altair e se ne andò imbarazzata.
-Veramente sarebbe la settima- disse Altair sistemandosi i capelli e ghignando divertito.
-Ma lo sai che cos'è la fedeltà?- disse Blaise divertito scuotendo la testa.
-L'unica a cui sono fedele è mia madre- disse Altair per poi alzarsi e andare a caccia dell'ottava.
Si ricordò che aveva un appuntamento nella foresta e ghignando soddisfatto si diresse verso la foresta nera.
-Valerie- disse Altair quando vide una ragazza bionda dalla pelle diafana che lo attendeva nella foresta nera.
-Ciao Altair- disse Valerie avvicinandosi sensuale a Altair.
-Sei bellissima- disse Altair prendendola per i capelli e attirandola a se.
-Attenzione Altair non ti starai mica affezionando, ci siamo visti ogni giorno questa settimana- disse Valerie baciando Altair.
-O forse sei solo un giocattolino particolarmente divertente- disse Altair alla misteriosa ragazza bionda.
-Detto da te? Lo prendo come un complimento- disse Valerie attirando a se Altair e baciandolo con passione.
-Sdraiati, ho voglia di te- disse Altair facendo sdraiare Valerie e mettendosi su di lei.
-Non ti dicono molti no vero?- disse Valerie ironica.
-Cos'è un no?- rispose Altair arrogante per poi baciare con passione Valerie e iniziare a slacciargli il corsetto che indossava.
Più tardi, Altair entrò con un sorrisetto soddisfatto nella sala grande, e raggiunse il tavolo di Serpeverde pochi minuti prima che la cena venisse servita.
-Stavi mancando la cena Al- disse Draco al cugino.
-Fidati sono sazio- disse Altair sorridendo malizioso e il cugino gli dette il cinque.
-Tanta bellezza sprecata in una mezzosangue- disse Draco ,una volta finita la cena, mentre osservava Valerie dal tavolo dei Serpeverde.
-Non la toccherei neanche con un dito, penso che mi verrebbe una reazione allergica, neanche Altair ci prova con lei- disse Blasie guardando schifato Valerie.
-Sembra però che il caro Weasley ha un debole per lei- disse Draco guardando come Ron cercasse di avvicinarsi a Valerie.
-Chi dei due credi sia peggiore?- disse Draco a suo cugino.
-Oh indubbiamente Weasley, almeno la Lupin è una visione decente- disse Altair fissando Valerie, quel corpo che ormai conosceva come le sue tasche.
I tre poi si avvicinarono al tavolo dei Grifondoro, per salutare come al solito Weasley e le sue amichette.
-Valerie com'è che sei ancora qui? Non dovresti essere ad abbaiare alla luna?- disse Blaise facendo arrossire per la vergogna Valerie.
-Noi conosciamo il tuo sporco piccolo segreto, tuo padre vive sempre nei boschi o ogni tanto torna in quella baracca che chiamate casa?- disse Draco all'orecchio di Valerie.
Valerie cercò lo sguardò di Altair che si trovava accanto a Blaise con le braccia incrociate, sapeva di non potersi aspettare aiuto da lui, ma volle comunque vedere se aveva delle reazioni, il volto del giovane Black era però senza espressioni.
-Weasley è una vera fortuna che Hogwarts sia gratis, così puoi fare un pasto decente senza rischiare di spendere l'ultimo galeone della tua famiglia- disse Altair facendo ridere la sua combriccola.
Più tardi quella sera Altair aveva dato appuntamento a Valerie in un'aula abbandonata.
-Il grande Altair Black, perchè ti ostini a cercarmi?- disse Valerie entrando nell'aula e  avvicinandosi con movenze felina ad Altair.
-E tu perchè mi guardavi prima?? Credevi davvero che ti avrei aiutato?- disse Altair con disprezzo.
-No al contrario, pensavo che ti saresti unito ai giochi di tuo cugino, tu non faresti niente per nessuno- disse Valerie con tono piatto.
-Su questo ti sbagli, io non farei niente per te, ci sono persone a cui tengo, e mi spiace, tu non sei nella lista- disse Altair passando un braccio dietro la schiena di Valerie e attirandola a se.
-Oh come mi dispiace, sono distrutta dal dolore- disse Valerie sarcastica, prima che le sue labbra si posassero su quelle di Altair.
La mattina dopo Altair si presentò a colazione con l'ennesima conquista.
-Ecco Altair e la sua ragazza del giorno- disse Ron guardando Altair entrare nella sala con una ragazza bionda dagli occhi azzurri al braccio.
-Bisogna ammettere che se le scegli bene- disse Seamus osservando la bionda al braccio di Altair, era Daphne Greengrass, una delle più belle streghe di Hogwarts.
-Solo la creme della creme per lui- disse Thomas.
-Questo non rende meno schifoso ciò che fa- disse Hermione disgustata da Altair e la sua combriccola.
-Leggenda vuole che Altair abbia avuto sole streghe purosangue, mai un'eccezione alla regola- disse Fred mentre mangiava un pasticcino.
-L'unico che riesca a tenerli testa in quanto a donne si dice che sia suo cugino, Draco- disse Seamus.
-Ma se sta sempre con il carlino- disse Ron ridendo.
-In pubblico si, in privato no- disse Ginny.
-E tu come fai a saperlo?- disse Ron girandosi di scatto verso la sorella.
-Le voci corrono Ron, e le ragazze parlano- disse Ginny liquidando il fratello.
Dopo un passionale bacio di Altair a Daphne, sotto gli sguardi di tutta la sala grande, la bionda si diresse sorridente dalle sue amiche, mentre Altair invece di andarsi a sedere si diresse verso il tavolo dei grifondoro.
Aveva lo sguardo fisso su Valerie, per un secondo la bionda credette che stesse andando lì per lei ma invece si voltò verso Ginny.
Con molta nonchalance Altair si sedette accanto a Ginny e dopo aver spostato una ciocca di capelli rossi dal viso di Ginny si avvicinò a lei, arrivando a pochi millimetri dalla bocca della rossa, per poi spostarsi verso l'orecchio e sussurrargli -Draco mi ha detto che sei un piacevole passatempo, se t'interessa possiamo incontrarci qualche volta, vienimi a cercare se ti va, ci divertiremo-.
Con la stessa nonchalance con cui era arrivato poi Altair se ne andò di nuovo e gli Weasley sembrarono riprendere vita, iniziarono subito a tartassare di domande la sorella, che era diventata rossa come un pomodoro.
Come al solito Altair si era intrattenuto troppo con la ragazza post colazione e adesso era in ritardo per la lezione di Piton, ma a quanto pare anche Valerie che arrivò correndo era in ritardo.
-Nessuna ti soddisferà come me, non importa quante ne proverai- disse Valerie mentre attraversava un corridoio deserto con Altair.
-Cosa ti fa credere di avere qualcosa in più delle altre?? Cosa ti fa pensare di essere speciale? Tu una misera mezzosangue, come osi paragonarti a delle streghe purosangue?- disse Altair spingendola verso il muro con il suo corpo.
-Il fatto che da me torni sempre, ogni volta- disse Valerie appoggiando le labbra su quelle di Altair per poi morderle.
-Questo non ti rende speciale, ti rende un oggetto, la mia bambolina- disse Altair mordendo il collo di Valerie.
-Vuoi sapere perchè ritorni sempre?? Ti fa impazzire il fatto che io non sarò mai tua, io non ti ammirerò mai, non ti amerò mai, ne mi piegherò alla tua volontà- disse Valerie baciando con foga Altair.
-Altair che hai fatto al labbro?- chiese Draco vedendo suo cugino arrivare a pozioni con un labbro gonfio.
-Una ragazza particolarmente vivace- disse Altair sorridendo.
-Mhh sono la migliori! Fammi indovinare è stata la Weasley?- chiese Draco divertito.
-No, con lei mi devo ancora vedere- disse Altair, osservando Valerie entrare nella stanza arrossita e con un segno violaceo sul collo.
-Lupin 30 punti in meno per grifondoro, sei proprio come tuo padre- disse Piton scuotendo la testa.
-Ehi Valerie, qualche amichetto di tuo padre ti ha morso- disse Draco facendo ridere tutta la classe mentre Valerie si portava una mano al collo e fuggiva dalla classe in lacrime.
-Chi avrà mai avuto il coraggio di toccarla?? E poi mi è sempre sembrata tanto pudica e innocente- disse Blaise.
-Le persone possono sorprendere- disse Altair sovrapensiero.
-Condivido- disse Draco facendo un sorriso malizioso e fissando Tracey Davis con interesse.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, si inizia a vedere quel lato di Altair di cui vi parlavo sin dall'inizio ;) diciamo che è il perfetto mix tra Bella e James!



Diaries of Daphne {Vera famiglia} in questo gruppo ci sono pezzi di "Vera famiglia" lì la storia è molto avanti si è conclusa la prima parte e adesso ci sono pezzi del sequel.
Work in progess in questo gruppo io e le autrici Nanerottola, Shiho93 e Bella_rid scriviamo le nostre idee future.
Diaries of Daphne {Quando la luce incontra le tenebre} qui trovate tutte le foto dei personaggi di "Quando la luce incontra le tenebre" e news sulla storia e anche qui la storia è ormai moooolto avanti, troverete i riassunti di tutte le coppie e le schede dei personaggi anche quelle delle news entry, se avete problemi a capire qualcosa chiedete pure a me sono sempre disponibile per chiarimenti =).
Diaries of Daphne {La famiglia Malfoy}
 anche qui trovate pezzettini sulla "Famiglia Malfoy" e le foto dei personaggi.
Diaries of Daphne {Growing up as a Black-Lestrange}: il gruppo dedicato all'ultima arrivata tra le mie storie =) anche qui la storia è molto avanti rispetto a EFP dove sono riuscita a mettere solo 2 capitoli per adesso =)
Il mio forum questo è il link al mio forum dove c'è una sezione dedicata a ognuna delle mie storie e troverete anche tanto altro =) nelle sezioni dedicate alle storie potrete trovare tutti i pezzi in ordine cronologico anche se vengono postati prima su FB e poi sul forum =) adesso sono un pò indietro con i vari aggiornamenti nel forum ma vedrò di mettermi in pari =)

Un bacio alla prossima e...RECENSITE =)
Daphne 92 Dark Princess


Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Il lupo e la sua preda ***


Il lupo e la sua preda -Oh Valerie, ne è valsa proprio la pena, è stato fantastico!!- disse Ginny abbracciando per l'ennesima volta Valerie.
-Non so cosa ci puoi trovare di fantastico in quell'essere!! è arrogante snob razzista e non è poi così bello- disse Valerie con rabbia.
-Non essere sciocca Val è fantastico, mi ha fatto trovare la stanza delle necessità piena di candele, e una cena perfetta, dovevi vederlo lui poi vestito in giacca e cravatta, oh mio Dio Valerie era da togliere il fiato, mi ha detto che non ha mai fatto per nessuno una cosa simile, che io sono speciale- disse Ginny con gli occhi sognanti.
-Si speciale come ogni altra singola ragazza con cui è stato- borbottò Valerie.
-è stato tutto perfetto, lui è perfetto- disse Ginny non ascoltando Valerie.
-Ti ha chiesto di rivedervi?- chiese poi Valerie, facendo la sua migliore faccia da angelo, anche se dentro di se provava tutt'altro, voleva aprire gli occhi all'amica.
-No ma sono sicura che lo farà- disse Ginny con fermezza, e Valerie sorrise soddisfatta, a quanto pare neanche Ginny aveva stregato il signorino Black.
-Ne sono sicura anche io- disse Valerie sarcastica.
-Andiamo a colazione, voglio vederlo- disse Ginny trascinando Valerie in sala grande.
Valerie mandò un messaggio a Altair mentre stava facendo colazione, il biglietto apparì semplicemente di fronte ad Altair, che senza farsi vedere dagli altri lo aprì.
"Ho voglia di te. V." vi era scritto, Altair ci pensò un attimo prima di rispondere, doveva ammettere che non gli sarebbe dispiciuto un bollente incontro nella foresta con Valerie, ma trattenendosi rispose, "Mettiti in fila, non sei l'unica che mi vuole A.L.B" e il foglietto apparì da una nuvola di fumo nero al tavolo dei grifondoro dove si trovava Valerie.
Un gufo nero si diresse poi verso il tavolo di Serpeverde, depositando una lettera di fronte ad Altair.
"Il manor è così vuoto senza te Altair, mi sembra ancora di vederti in giardino a rincorrere gli elfi, ed invece adesso sei un giovane uomo, è passato così in fretta il tempo, comunque non voglio rattristarti con i miei monologhi, ciò che voglio dirti è che non vedo l'ora di averti a casa per natale, naturalmente con tuo cugino, ti ricordo che per il ballo dei Malfoy devi avere UNA dama, e una sola, ricordati di sceglierla adatta all'evento, e che arrivi almeno a fine serata, conoscendoti sei capace di stancarti dopo poco, non so proprio da chi tu abbia preso.
Con affetto,
Ci vediamo presto
tua madre"
Altair lesse la lettera di sua madre e sentì subito la sua mancanza, Bella era stata una madre esigente e severa, ma gli aveva dato tutto l'affetto di cui aveva bisogno e Altair viveva per renderla fiera di lui.
In pochi sapevano il ruolo fondamentale che Bellatrix aveva nella vita di Altair, lei era il suo punto fisso, e anche se sapeva di non essere veramente suo figlio, Altair la considerava la sua unica madre.
-Sei bellissima Valerie, un vero splendore- balbettò Ron che era seduto accanto a Valerie.
-Grazie- disse Valerie arrosendo, aveva sempre provato pietà per Ron, cercava di essere gentile con lui quando ci provava con lei perchè era un buon amico, ma purtroppo tra loro non sarebbe mai stato nulla di più di un'amicizia, Valerie non era proprio attratta da Ron.
-Mi chiedevo se...vuoi venire a Hogsmeade con me? Naturalmente ci sarebbero anche tutti gli altri- disse Ron arrossendo e balbettando.
-Certo mi farebbe piacere- disse Valerie con tono gentile per poi alzarsi e dirigersi verso la biblitoteca.
Stava per svoltare l'angolo quando una mano l'afferrò e la trascinò in un'aula vuota, stava per urlare quando si accorse che il suo sequestratore era niente meno che Altair Black, che l'aveva già imprigionata tra il suo corpo e una colonna.
-Sei bellissima Valerie, sei eccitante- disse Altair con voce roca a Valerie mentre gli mordeva il collo baciandoli la clavicola fino ad arrivare al seno.
Quelle parole così simili a quelle di Ron avevano scatenato una reazione totalmente diversa in Valerie, si sentiva andare a fuoco, un fuoco che solo Altair poteva spegnere.
-Stavo pensando che il prossimo weekend quando tutti vanno a Hogsmeade, noi potremmo restarcene qui, nella mia camera, tutto il pomeriggio- disse Altair mentre scioglieva i nodi del corpetto che Valerie indossava sotto il mantello.
-Si- disse Valerie senza respiro, ogni volta che le mani di Altair la sfioravano si sentiva andare a fuoco e il resprio gli si fermava in gola.
-Bene, sapevo che avresti detto di si- sussurrò Altair compiaciuto all'orecchio di Valerie per poi allontanarsi da lei e dirigersi verso la porta.
-Mi..lasci così?- balbettò Valerie immobile.
-Pazienza V pazienza, le cose belle accadono a chi sa aspettarle- disse Altair ridendo per poi uscire dalla stanza.
-Mia madre mi ha mandato una lettera stamani, per ricordarmi che devo avere una sola dama al ballo dei tuoi- disse Altair divertito a suo cugino dopo averlo raggiunto in biblioteca, qualche minuto dopo entrò anche Valerie, con il viso sempre accaldato.
-Ma che stupida regola, la prima cosa che farò quando sarò io a comandare sarà abolirla- disse Draco facendo ridere il cugino e Blaise che stava studiando trasfigurazione.
-Sopratutto perchè è un'occasione ufficiale, e ti tocca portare la Parkinson- disse Altair facendo rabbrividire il cugino.
-Tu chi porterai Altair?- chiese poi Blaise curioso.
-La Greengrass, è una bella bambolina da avere al braccio- disse Altair ghignando.
-Si è la classica purosangue, le nostre madri salteranno di gioia vedendoti con lei- disse Draco.
Altair che non aveva bisogno di studiare si mise ad osservare Valerie e decise di volersi divertire ancora un pò, senza farsi notare scrisse un biglietto e lo inviò alla bionda.
"Mangia e dormi Valerie, perchè sabato non ti darò un secondo di pausa, sabato sarai MIA. A.L.B"
Leggendo questo biglietto che si era materializzato tra i suoi libri Valerie arrossì e si morse il labbro imbarazzata, sarebbe stato un sabato di fuoco.



*Sabato*
Valerie scese nei sotterranei per raggiungere Altair, era la prima volta che andava nei sotterranei di Serpeverde, ma sapeva dove si trovavano perchè i gemelli Weasley ne parlavano sempre.
Altair l'aspettava all'ingresso della sala comune, e Valerie dovette ammettere che era di una bellezza straordinaria, i capelli neri erano mossi in tutte le direzioni, il sorriso perfetto da predatore l'attirava come un magnete attira un ago, e quando Altair si passò una mano tra i capelli la bionda non potè far a meno di mordesi un labbro, per Merlino se era sexy quel ragazzo.
-Ciao Valerie- disse Altair avvicinandosi e baciandogli il collo scandendo ogni lettera del suo nome.
-Black- disse Valerie cercando di mantenere la calma mentre passava una mano sul pettorale muscoloso di lui per poi scendere fino agli addominali e proseguire verso il basso, tutto ciò senza mai staccare lo sguardo dagli occhi di Altair, che si erano accesi di desiderio e adesso sembravano ancora più scuri.
Quegli occhi scuri che spesso sembravano freddi, degni della persona senz'anima che era Altair.
L'unico momento in cui Altair sembrava avere un'anima era quando erano un tutt'uno. Era per quell'attimi che Valerie tornava ogni volta da Altair, quell'attimi in cui lui la guardava in un modo talmente intenso da farle venire i brividi, Valerie non riusciva a interpretare quello sguardo ma era un qualcosa che sentiva solo suo, aveva la certezza che Altair lo riservasse solo a lei.
Altair la distolse dai suoi pensieri sollevandola e Valerie incrociò le gambe intorno alla vita di lui.
Senza smettere mai di baciarla Altair fece tutte le scale per arrivare ai dormitori di Serpeverde praticamente alla cieca.
Valerie si sentiva infuocata, non riusciva a staccare le mani dal corpo di Altair, sulle scale aveva già iniziato a sbottonare la camicia nera che Altair indossava, e lui con un mugoliò di approvazione la staccò un pò da se per permettergli di toglierli la camicia.
Una volta arrivati davanti alla porta del dormitorio Altair appoggiò Valerie contro il muro, e dopo aver sciolto i nodi di uno degli amati corpetti di Valerie iniziò a baciarla con passione, prima sul collo poi sempre più in basso.
-Altair- sussurrò Valerie presa dal piacere.
Altair con una mano aprì la porta della sua camera e portò dentro Valerie.
"Non c'è più via di scampo, sono nella tana del lupo" pensò Valerie mordicchiandosi il labbro, gesto che faceva impazzire Altair.
-Altair- disse Valerie mentre lei e Altair cercavano di regolarizzare i respiri.
-Si V?- chiese Altair girandosi verso di lei e mettendogli una mano sulla pancia, il gesto più affettuoso che Altair avesse mai fatto.
-Ci vai al ballo?- chiese Valerie girandosi.
-Si con Daphne e poi mi vedo in camera con la Delacour, quella sera non avrò tempo per te bambolina- disse Altair mentre si girava.
-Magari quando mi vorrai vedere sarò io a non avere tempo per te- disse Valerie alzandosi dal letto e iniziando a vestirsi.
-Tu avrai sempre tempo per me Valerie, nessuno riesce a farti provare quello che riesco a farti provare io- disse Altair con sicurezza senza cercare di fermarla.
-Non ne sarei così sicura- disse Valerie con voce tagliente.
-Io si- disse Altair sdraiandosi a letto come se lei se ne fosse già andata.
-Comunque ci vediamo al ballo sarò con Ron- disse Valerie.
-Usate le protezioni, non vorrai finire come i suoi genitori, sarebbe un gran peccato che un corpicino come il tuo si sformasse- disse Altair ghignando e squadrandola da capo a piedi anche se ormai era vestita.
-è stato un piacere- disse lei uscendo e sbattendo la porta.
-Così focosa- sussurrò Altair divertito.
-Non è disgustoso?? Mi passa l'appetito- disse Draco mentre stavano cenando, allontanando il piatto ancora mezzo pieno che aveva davanti.
-Perchè che succede??- chiese Altair che era seduto di fronte al cugino.
-Le feccia sta per accoppiarsi- disse Blaise indicando con lo sguardo il tavolo dei Grifondoro.
Valerie si stava scusando con Ron per avergli dato buca all'appuntamento, e lentamente e maliziosamente stava accarezzando una gamba di Ron.
-Sai Ron mi dispiace veramente tanto, pensavo che per farmi perdonare potremmo andare al ballo dei Malfoy insieme, sai quello a cui tutti gli impiegati del ministero e i purosangue sono invitati...- disse Valerie avvicinandosi a Ron che si strozzò con l'acqua.
-Sarebbe un ottima idea,si favolosa favolosa- disse Ron notando che Valerie si avvicinava sempre di più, il rosso si fece coraggio e la baciò.
-Credo che il tavolo di Serpeverde, dovrebbe dare la sua risposta non credi cugino?- disse Draco che stava osservando la scena.
-Ottima idea- disse Altair prendendo in braccio Daphne e baciandola con passione, ottenendo fischi di appprovazione e applausi dal tavolo di Serpeverde, e attirando l'attenzione di tutta la sala.
Piton al tavolo dei Serpeverde scuoteva la testa divertito, quello era proprio il classico comportamento di suo nipote Altair.
Perchè? si chiese Valerie quando stava baciando Ron in sala grande, perchè non riusciva a sentire nulla, nessuna emozione, ne caldo ne freddo, perchè non poteva desiderare un ragazzo che le voleva bene e magari che poi l'amasse come Ron, perchè solo quell'animale degli occhi neri riusciva a farla sentire viva?? Era così frustrante.
La mattina seguente Altair non si presentò a lezione, ed era una cosa rara perchè Altair primo della classe in tutte le materie, non mancava mai.
-Chissà finalmente gli è venuta qualche malattia, magari è la volta buona che ce lo togliamo di mezzo a quel cretino- disse Ron ad alta voce.
-Sciacquati la bocca prima di parlare di mio cugino- disse Draco scattando in piedi bacchetta alla mano.
-Oh che carino difende il cuginetto- disse Ron mentre Hermione lo teneva per un braccio.
-Comunque per la cronaca, Altair è in camera sua, ma non è malato, sta trascorrendo del tempo con la Greengrass, e indubbiamente mi sarei dovuto trovare una buona compagnia anche io e restare nei dormitori, magari tua sorella Weasley- disse Draco ghignando.
-Non toccare mia sorella, non la mettere in mezzo- urlò Ron.
-Tranquillo Weasley, già visto già fatto, ops non lo sapevi forse??- disse Draco allontanandosi mentre Ron era su tutte le furie e neppure Valerie riuscì a calmarlo, anzi il rosso l'allontanò piuttosto bruscamente.


-Attenta Valerie, quello che stai facendo, nel mondo babbano sarebbe reato, credo che lo chiamino stalking- disse Altair ghignando e Valerie uscì da dietro l'albero dove si stava nascondendo.
-Per fortuna che non siamo nel mondo babbano- disse Valerie avvicinandosi provocante a Altair.
-Che stai facendo Valerie?? Stai diventando redicola sai?- disse Altair scoppiando a ridere.
-Tanto lo so che mi vuoi sempre- disse Valerie avvicinandosi ad Altair.
-Ti sbagli Valerie- disse Altair freddo.
-Guardami Altair e dimmi che non mi desideri- disse Valerie.
-Io non ti voglio Valerie Lupin, abbiamo giocato ma adesso basta- disse Altair sprezzante.
-Sai che c'è Valerie?? Mia madre mi ha insegnato che quando si mette fine a qualcosa lo si fa alla grande, quindi ho deciso di regalarti l'esperienza migliore della tua vita, poi le nostre strade si separeranno per sempre, così capirai che sei dipendente da ciò che disprezzavi tanto- disse Altair girandogli intorno come un lupo che accerchia la preda.
-Sono qui prendimi- gli disse Valerie e Altair non se lo fece ripetere due volte, con una delicatezza che non aveva mai usato con lei la fece sdraiare sul prato sotto di se.
-Vuoi farlo qui?? Potrebbe venire chiunque da un momento all'altro- disse Valerie senza però fare resistenza, Altair la stava toccando lentamente e delicatamente, Valerie era scossa dai brividi.
-E questo non rende tutto più eccitante?- soffiò Altair nell'orecchio di Valerie prima di sfiorare il suo collo delicatamente con baci impercettibili che a Valerie sembrarono infuocati.
-Merlino è stato favoloso- disse Valerie ancora senza fiato.
-Spiacente cara non sono Merlino, ma credo che sono imparentato con lui se può consolarti- disse Altair e per la prima volta Valerie rise a una sua battuta.
-Che c'è?- chiese Valerie girandosi verso Altair che la guardava sconvolto.
-Tu non ridi mai alle mie battute- disse Altair.
-Beh questa era buona, e poi dopo quello che hai fatto per me te lo dovevo- disse Valerie avvicinandosi a Altair e lui sorprendentemente la lasciò fare.
-Ok coccole time finito- disse Altair poi alzandosi e iniziando a rivestirsi.
-Sei uno stronzo- disse Valerie.
-Grazie del complimento, e adesso vai, non vorrai far preoccupare Ron Ron- disse Altair sarcastico.
-Guarda chi si vede, cugino dove eri finito?- disse Draco salutando Altair che era entrato nella sala comune di Serpeverde.
-Un gentiluomo non si vanta mai delle sue conquiste- disse Altair ghignando.
-Credo che i fili di erba tra i capelli parlino per te Altair- disse Blaise ridendo.
-Di che parlavate?- chiese Altair sedendosi su una poltrona di pelle nera.
-Di Weasley- disse Blaise.
-Dovremo fare qualcosa a Weasley, ha passato i limiti- disse Draco serio.
-Si penso anche io- disse Altair, mentre Blaise si limitò come sempre ad annuire.
-Ho un'idea migliore, non Weasley, ma la Lupin, lo colpirebbe di più se succedesse qualcosa alla biondina- disse Draco ghignando.
-Ci sto- disse Altair.




Diaries of Daphne {Vera famiglia} in questo gruppo ci sono pezzi di "Vera famiglia" lì la storia è molto avanti si è conclusa la prima parte e adesso ci sono pezzi del sequel.
Work in progess in questo gruppo io e le autrici Nanerottola, Shiho93 e Bella_rid scriviamo le nostre idee future.
Diaries of Daphne {Quando la luce incontra le tenebre} qui trovate tutte le foto dei personaggi di "Quando la luce incontra le tenebre" e news sulla storia e anche qui la storia è ormai moooolto avanti, troverete i riassunti di tutte le coppie e le schede dei personaggi anche quelle delle news entry, se avete problemi a capire qualcosa chiedete pure a me sono sempre disponibile per chiarimenti =).
Diaries of Daphne {La famiglia Malfoy}
 anche qui trovate pezzettini sulla "Famiglia Malfoy" e le foto dei personaggi.
Diaries of Daphne {Growing up as a Black-Lestrange}: il gruppo dedicato all'ultima arrivata tra le mie storie =) anche qui la storia è molto avanti rispetto a EFP dove sono riuscita a mettere solo 2 capitoli per adesso =)
Il mio forum questo è il link al mio forum dove c'è una sezione dedicata a ognuna delle mie storie e troverete anche tanto altro =) nelle sezioni dedicate alle storie potrete trovare tutti i pezzi in ordine cronologico anche se vengono postati prima su FB e poi sul forum =) adesso sono un pò indietro con i vari aggiornamenti nel forum ma vedrò di mettermi in pari =)

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** I piani di Draco ***


-Che hai in mente Draco??- chiese Blaise interessato alla questione.
-Una gita nella foresta nera per la bambolina, se ne occuperanno i ragni o le altre creature, e se torna beh..Nessuno crederebbe alle accuse contro noi tre, e noi troveremo facilmente qualcuno che testimoni a nostro favore, così ci togliamo dai piedi una mezzosangue e distruggiamo Weasley- disse Draco ghignando.
-Altair? Ci stai?- chiese Draco vedendo il cugino assente con la mente.
-Come sempre Draco, ovvio che ci sto- disse Altair dando il cinque a suo cugino.
Poco più tardi i tre misero in atto il loro piano, Blaise storidì con un pietrificus Valerie che si stava dirigendo verso la sala grande, la prese in braccio senza problemi, e approfittando del fatto che tutti erano a cena si diresse velocemente verso i cancelli di Hogwarts dove Draco e Altair lo stavano aspettando.
-Ok adesso portiamo la bambolina nella foresta, e aspettiamo che il destino faccia il suo corso- disse Draco giocando con i capelli di Valerie.
-Va bene- disse Altair seguendo il cugino e prendendo lui in braccio Valerie, respirò a pieni polmoni il profumo di Valerie che profumava come sempre di fragola.
-Tutto bene cugino?- chiese Draco che l'aveva sentito respirare profondamente.
-Alla perfezione Drake- disse Altair, che poi depositò delicatamente Valerie in una radura.
-Direi che qui può andar bene, togliamoli la bacchetta, questa non deve tornare sulle sue gambe ad Hogwarts- disse Draco prendendo la bacchetta di Valerie.
I tre serpeverde poi si allontanarono velocemente, Altair si voltò un paio di volte a guardare Valerie, sembrava una ninfa, con la sua pelle diafana e le sue labbra rosse, una ninfa addormentata.
Valerie si era svegliò poco dopo nella radura, capì subito che era stata portata lì da qualcuno che voleva fargli del male.
Decise che era meglio non avventurarsi nella foresta, avrebbe rischiato di perdersi ancora di più, visto che non aveva neanche la bacchetta.
Il freddo la faceva tramare tutta e per riscaldarsi portò le ginocchia al volto e si rannicchiò, si era imposta di essere forte ma tutti i rumori che c'erano lì intorno iniziarono a spaventarla e iniziò a piangere silenziosamente, le lacrime calde gli scorrevano sul volto sporco di fango e la neve gli si scoglieva tra i capelli.
Un rumore più forte degli altri la spaventò e la fece indietreggiare.
-Valerie- disse una voce da lei conosciuta, era Altair.
-Tu!! Sei stato tu- disse Valerie avvicinandosi arrabbiata ad Altair.
-Tecnicamente questo geniale piano è stato di mio cugino- disse Altair ghignando.
-Sei uno stronzo, potevo morire- disse Valerie alzando una mano per schiaffeggiarlo ma Altair gliela bloccò a mezz'aria.
-L'idea di base era quella- disse Altair tranquillamente.
-Tu volevi uccidermi- disse orripilata Valerie.
-Se volessi ucciderti veramente non sarei qui non ti pare??- disse Altair allungando le mani verso Valerie perchè si avvicinasse a lui.
-Ho avuto paura da morire- disse Valerie stringendosi al petto di Altair, e con sua grande sorpresa sentì le braccia di Altair scivolargli intorno alla vita.
-Non potevo lasciare che accadesse qualcosa di brutto alla mia bambolina- disse Altair poi staccarsi da Valerie che adesso era più tranquilla.
-Mi hai salvato- disse Valerie quando furono ai margini della foresta, ormai al sicuro.
-Ho salvato uno dei miei giocatolini, e gradirei che tu stessi zitta su questo fatto- disse Altair con voce fredda, non gli era mai piaciuto fare l'eroe.
-Perfetto, saprò come ringraziarti a dovere- disse Valerie avvicinandosi per baciarlo con passione.
-Devo andare dalla Greengrass, ufficialmente ero con lei, e sinceramente lo avrei preferito- disse Altair allontanandosi mentre si leccava le labbra.


*La sera del ballo*

-Madre- disse Altair entrando a Malfoy manor con Daphne al braccio.
-Altair- disse Bellatrix felice abbracciando il figlio.
Bellatrix indossava un vestito verde scuro, che la faceva sembrare ancora molto giovane, poteva far concorrenza a parecchie ragazze che si aggiravano per la sala.
-Madre vorrei presentarti Daphne Greengrass, la mia dama per la serata- disse Altair prendeno per mano Daphne, la bionda indossava un vestito molto elegante azzurro e delle scarpe di cristallo, tra i capelli raccolti a chignon aveva una tiara, una vera principessa.
-Altair la tua dama è incantevole, ed è anche purosangue complimenti per la scelta figliolo, finalmente UNA ragazza alla tua altezza, posso sperare che sia più che la tua dama per la sola serata?- chiese Bellatrix osservando Daphne arrossire.
-Mai dire mai madre, Daphne mi ha incantato- disse Altair osservando i presenti in sala e notando che Valerie era già arrivata e si trovava in un angolo con Sirius Black e i suoi genitori.
Valerie stava osservando la scena dell'arrivo di Altair, non riusciva a immaginarsi come sarebbe stato se ci fosse stata lei al suo braccio.
Appena Altair e Daphne avevano messo piede nella sala tutti gli occhi furono su di loro, e Valerie non potè fare a meno di sentire alcuni commenti, si parlava di un fidanzamento già fatto tra Altair e Daphne, ma Valerie sapeva benissimo che Daphne sarebbe durata solo il tempo di un valzer.
-Se è possibile il figlio di Bellatrix è più odioso di lei- disse Sirius osservando sua cugina e Altair.
-Sirius non conosci il ragazzo- disse Lupin che era sempre disposto a dare una seconda occasione a tutti.
-Si fidi signore, non lo vuole conoscere, è esattamente come i Malfoy e come sua madre, uno snob, razzista e arrogante che si diverte a giocare con le donne, e per di più il suo gruppetto ha preso di mira Valerie- disse Ron che aveva portato un bicchiere con dello champagne a Valerie.
-è vero Val?- chiesero Lupin e il suo padrino, Sirius Black, preoccupati.
-No non è vero, è solo Draco che mi da fastidio, ma niente di grave- disse Valerie, sbiancando un pochino pensando alla scena nella foresta, le cose erano più gravi di quanto volesse ammettere in realtà, e di Altair non poteva fidarsi.
-Non riesco a crederci che la Lupin sia riuscita a salvarsi- disse Draco con disgusto mentre lui e Altair erano seduti al tavolo e le loro dame chiaccheravano di vestiti.
-Suo padre è un lupo mannaro può essere che lei abbia ereditato qualche schifosa abilità e sia riuscita ad uscire- disse Altair fissando Valerie.
-O è possibile che sia talmente schifosa che neanche i ragni la vogliono- disse Draco.
-è una possibilità- rispose Altair ridendo.
-Mi serve un favore cugino, al piano di sopra ho la Devis che mi aspetta, puoi fare in modo di intrattenere il carlino e non far notare ai miei la mia assenza- disse Draco avvicinandosi ad Altair.
-Si mai fai in fretta che poi mi dai il cambio, io ho la Delacour in programma- disse Altair ghignando.
-La Delacour?? Quello si che è un piatto prelibato cugino- disse Draco sorpreso.
-Infatti intendo gustarmelo con calma- disse Altair divertito che poi si alzò per ballare con Daphne mentre Draco spariva al piano di sopra.
Valerie ballava sensuale con Ron, imitando le mosse che Daphne stava facendo intorno ad Altair, ogni tanto Valerie lanciava degli sguardi infuocati ad Altair, come per dirgli "vedi io non ho nessun bisogno di te".
Altair invece si stava fecendo trasportare delle mosse sensuali di Daphne e dopo averla presa per i fianchi la baciò davanti a tutti scatenando una scia di mormorii nella sala.
Valerie si fermò paralizzata per un secondo, non si aspettava questo totale disinteresse da parte di Altair.
-Valerie Valerie, possibile che più ti sforzi di attirare la mia attenzione e meno mi attrai?? Quella scena con Weasley è stata semplicemente patetica, credo che abbia pure avuto un piccolo incidente, non so se hai notato che è sparito in bagno, o eri troppo occupata a guardarmi??- disse Altair a Valerie mentre si trovavano entrambi a prendere da bere.
Più tardi Altair vide con la coda dell'occhio suo cugino scendere dalle scale e Valerie con il rosso che salivano in fretta.
Curioso di vedere cosa stava succedendo Altair salì le scale e vide che Valerie e Ron si stavano infilando in quella che solitamente era la sua camera al Malfoy manor.
-Scusatemi- disse con voce tagliente e avvicinandosi sorridendo malvagio.
-Si volevi qualcosa Black?- disse Valerie girandosi, facendo la parte della ragazza timida.
-In realtà si voglio qualcosa, quella in cui vi stata infilando è camera mia, gradirei che non ci entraste, sarei costretto a farla riarredare tutta dopo, sapete per via dei germi che voi portereste, sarebbe un orribile spreco di tempo- disse Altair con tono piatto.
-Brutt..- disse Valerie ma fu fermata da Ron che provò a trascinarla via verso un'altra stanza.
-Vieni Valerie questa casa ha un centinaio di stanze- disse Ron strattonando via Valerie.
-Vuoi esplorarle tutte per poi fare una rapina?- disse Altair sarcastico.
Ron cercò di colpire Altair ma Valerie si mise in mezzo, sapeva che Altair avrebbe distrutto Ron in due secondi.
-Ron tu vai di sotto, staremo insieme un'altra volta promesso, io vado a cercare un bagno- disse Valerie e Ron da bravo cagnolino l'ascoltò e iniziò a scendere le scale.
-Ti avevo promesso che ti avrei ringraziato a dovere per avermi salvato..permettimi di farlo- disse Valerie avvicinandosi sensuale ad Altair.
-Non abbiamo molto tempo Valerie, e con te le cose non sono mai veloci- disse Altair sfiorando il collo di Valerie.
-E allora lascia solo che io mi prenda cura di te- disse Valerie mordicchiandosi il labbro e guardando la reazione sorpresa di Altair, che lentamente annuì.
Con una delicatezza che Valerie non aveva mai usato con lui gli prese il viso tra le mani e lo baciò dolcemente.
Altair era rimasto imbambolato, non riusciva a riconoscere la Valerie che aveva davanti, lei era stata sempre molto passionale e non aveva mai veramente preso l'iniziativa.
-Andiamo in camera- disse Valerie baciando delicatamente Altair dopo ogni parola e il moro si limitò a voltarsi ed aprire la porta mentre Valerie in equilibrio sulle punte gli baciava il collo e giocava con i suoi capelli.
"Mi sta facendo impazzire" pensò Altair mentre cercava di aprire la porta.
-Dovrei essere dalla Delacour- disse Altair mentre era sdraiato nel letto con Valerie appoggiata sul suo petto un ora dopo.
-Vai pure- disse Valerie con voce asciutta.
-Non ne ho voglia adesso, ne ho abbastanza di bionde- disse Altair annoiato.
-Grazie mi sento così apprezzata adesso- disse Valerie cercando di spostarsi da Altair ma lui la strinse a sè con un braccio.
-Sai benissimo che io non ti apprezzo V, ne ora ne mai- disse Altair.
-Ricambio il sentimento- disse Valerie con voce acida.
-Per una volta sia sulla stessa lunghezza d'onda- disse Altair mettendo due dita sotto il mento di Valerie sollevandogli il volto per baciarla.
-Parlerò a mio cugino di quel che facciamo- disse come se niente fosse Altair.
-Altair perchè vuoi dire a tuo cugino di me?- chiese Valerie allarmata.
-Perchè così non ti devo venire a riprendere tutte le notti nella foresta- disse Altair semplicemente.
-Non mi toccherebbe perchè vengo a letto con te?- chiese Valerie scettica.
-Sa bene che con le cose con cui gioco io lui non deve interferire- disse Altair baciando il collo di Valerie.
-Devo andare- disse Valeria alzandosi e iniziando a rivestirsi.
-Vado a cercare mio cugino- disse Altair che in due minuti si era rivestito.
-Drake dobbiamo scambiare due parole- disse Altair portando suo cugino in una zona deserta pochi minuti dopo.
-Vuoi dirmi quanto la Delacour sia stata fantastica?- chiese Draco curioso.
-No non è stata la Delacour, ma è stata piuttosto incredibile- disse Altair enigmatico.
-Chi?- chiese Draco curioso.
-Valerie Lupin- disse Altair osservando le reazioni di Draco.
-La Lupin?? Ma è una mezzosangue! Che schifo Altair sei impazzito- disse Draco fuori di sè.
-Zitto Draco, è un qualcosa d'incredibile, dovresti provarla, ci sa fare Draco- disse Altair sorridendo.
-E allora passamela, c'è una prima volta per tutto, e se è così incredibile voglio provare pure io la mezzosangue- disse Draco ghignando.
-Adesso la uso io- disse Altair secco.
-Ma ci sei già andato- disse Draco non capendo.
-Stasera non è la prima volta che ci sono stato Draco- disse Altair vedendo il cugino stupito.
-Tu non sei il vero Al, dov'è il mio vero cugino?- disse Draco ridendo.
-Lei è diversa- disse semplicemente Altair per poi andarsene.
-Tu non mi piaci, non mi piace quello che stai facendo con mio cugino, e vi metterò fine in un modo o nell'altro- disse Draco stringendo più forte il braccio di Valerie dopo averla trascinata in una parte deserta della sala.
-Draco mi stai facendo male- disse Valerie cercando di divincolarsi.
-è quella la mia intenzione, voglio toglierti di mezzo una volta per tutte- disse Draco portandola nei giardini di Malfoy Manor.
-Non puoi farlo se ne accorgeranno, sapranno che sei stato tu, mio zio è Sirius Black, indagherà insieme a tutto il corpo degli auror- disse Valerie divincolandosi.
-E mio padre gioca a scacchi con il ministro, ti assicuro che non troveranno nessuna prova contro di me- disse Draco avvicinandosi a Valerie.
-Ti prego Draco, no, ti prego- disse Valerie che si era inginocchiata.
-Nessuno sentirà la tua mancanza sporca mezzosangue- disse Draco.


Scusate era una vita che non aggiornavo! Ma adesso ho scritto molto e cercherò di mettere tutti i capitoli! Fatemi sapere se vi piace!
Baci!!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Una notte nella torre di Grifondoro ***


-Draco, credevo che avessimo trovato un accordo da piccoli, tu puoi giocare con le mie cose solo se io te lo concedo, non erano questi i patti?- disse Altair che era arrivato sorridendo, nella radura dove Draco aveva trascinato Valerie.
-Ma Altair- disse Draco cercando di far valere le sue ragioni.
-Non erano questi i patti??- disse Altair fissando suo cugino, il suo tono di voce si era indurito.
-Si Al- disse Draco lasciando andare Valerie.
-Bene cugino, vediamo di ricordarcelo sempre, così evitiamo incidenti- disse Altair avvicinandosi a Valerie.
-Vieni con me?- disse Draco andandosene.
-Si arrivo- disse Altair e senza degnare di un altro sguardo Valerie se ne andò lasciandola lì, a piangere per lo spavento preso.

*FlashBack*
‎-Drake- urlò un Altair bambino entrando a Malfoy manor in braccio a sua madre
.-Al- disse Draco correndo giù per le scale con sua madre al seguito che gli urlava di non correre.
-Andiamo a giocare!!- disse Al e Draco annuì vigorosamente ed insieme salirono in camera di Draco.
-Wow devo chiedere alla mamma uno di questi- disse Altair vedendo un nuovo giocattolo in camera di Draco.
-Sei mio cugino puoi prenderlo ogni volta che vuoi- disse Draco.
-Grazie Drake, anche tu puoi prendere qualsiasi gioco tu voglia, basta che prima me lo chiedi, odio non trovare più le cose- disse Altair storcendo il naso.
-Ovvio, anche io la penso come te- disse Draco annuendo deciso.
-Potrai prendere quello che vuoi e io prenderò quello che è tuo ci stai?- disse Altair allungando la mano verso Draco con faccia seria.
-è un patto per sempre- disse Draco annuendo.
**


-Nuova fiamma Altair??- chiese Blaise quando vide Altair scendere le scale della sala comune con una bellissima mora al suo fianco la mattina seguente.
-Già, basta bionde mi sono stancato- disse sorridendo e baciando la mora che aveva accanto.
-Andiamo a lezione? Zio Sev odia quando facciamo tardi e lo dice sempre ai nostri genitori- disse Draco superando Altair, con la borsa di pelle nera a tracolla già pronta.
-Mi sono dimenticato i libri- disse Altair nervoso.
-Ti do i miei- disse la ragazza mora sorridendo ad Altair.
-Brava piccina, ti stai rivelando utile- disse Altair baciandola per poi lasciarla sola nella sala comune mentre correva a lezione insieme a Draco con i libri di lei in mano.
-Black,  Malfoy, grazie per la vostra presenza- disse Piton quando vide arrivare i suoi due nipoti che sembravano senza fiato.
-Il piacere è nostro- disse Altair sarcastico sedendosi accanto a Draco in prima fila.
"Ti vorrei fare mia adesso, esattamente così, sul tavolo di pozioni.A.L.B"
Quando Valerie lesse questa frase, che gli era apparsa in fondo alla pagina delle istruzioni per fare la pozione, si sentì mancare il fiato, era un giorno che Altair non si era fatto sentire e iniziava a temere che si fosse veramente stancato di lei.
-Mi scusi signore avrei bisogno di uscire un attimo- disse Valerie a Piton.
-Vada pure tanto la sua pozione non può diventare peggio di così signorina Lupin- gli disse Piton senza neanche guardarla.
-Ehi Vale tutto bene- chiese Ron accarezzando una guancia di Valerie, lei odiava essere chiamata Vale, il suo nome era Valerie ed era speciale, Vale la rendeva comune, accettava di essere chiamata solo Valerie oppure in rare occasioni V.
-Si tranquillo Ron, ho bisogno solo di andare al bagno- disse Valerie alzandosi e uscendo dalla porta, scambiandosi un'occhiata d'intesa con Altair.
-Professore io ho finito, posso andare?- chiese Altair che si era già alzato.
-Torna per quando darò i voti- disse Piton scuotendo la testa divertito.
-Vedrò che posso fare- disse Altair ridendo e facendo ridere anche i Serpeverde, in pochi secondi raggiunse Valerie nel laboratorio di pozioni abbandonato in cui s'incontravano sempre.
-Al- disse Valerie che era seduta sul tavolo di pozioni e gli sorrideva maliziosamente.
-Mi vuoi ancora?? Bene ho delle regole però- disse Altair con voce perfida avvicinandosi a lei.
‎-Che regole?- chiese Valerie incuriosita intrecciando le gambe intorno alla vita di Altair.
-Non voglio più vedere un ragazzo con le mani addosso a te, non mi piace condividere con gli altri, non mi è mai piaciuto, e poi tu hai gusti orrendi nello scegliere gli amici. La mia seconda regola è che non devi dire a nessuno di noi, mai, non si deve sapere- disse Altair osservando le reazioni di Valerie.
-Tanto non mi piacciono le attenzioni che mi riservano gli altri, e tranquillo non vado in giro a vantarmi di essere stata con te, è una cosa che può fare più o meno tutta la popolazione femminile di Hogwarts- disse Valerie baciando lentamente il collo di Altair.
-Cos'è che ti attrae così tanto di lei?- chiese Draco quanto Altair con un sorriso soddisfatto rientrò in classe per la terza e ultima ora di pozioni.
-Il fatto che mi odia- disse Altair leccandosi le labbra e sentendo ancora su di esse il sapore di fragola.
-Forse dovrei provare anche io qualcosa di simile, iniziano a sembrarmi tutte uguali- disse Draco mentre tagliava delle radici.
-Valerie è mia- disse Altair mentre buttava le radici nel pentolone, iniziando a preparare la seconda pozione assegnata da Piton.
-Hai già ribadito il concetto- disse roteando gli occhi Draco.
-Fine del tempo, lasciate tutto quello che stavate facendo e sparite dalla mia vista!- disse Piton un ora dopo.
-Di buon umore lo zietto! Comunque io devo andare a prendere la Weasley devo fare due paroline con lei, ci vediamo a pranzo cugino- disse Altair uscendo velocemente dall'aula.
-Weasley vorrei scambiare due paroline in privato- disse Altair aprendo la porta di un aula vuota dopo aver intercettato Ginny in corridoio.
-Altair ciao- disse Ginny arrossendo mentre entrava nell'aula e Altair senza perdere molto tempo la baciò.
-Mi sei mancata moltissimo- disse Altair baciando di nuovo Ginny.
-Anche tu Al- disse Ginny baciando a stampo Altair.
-Ho una gran voglia di recuperare il tempo perso con te- disse Altair a Ginny.
-Cosa avevi in mente?- chiese Ginny mordicchiandosi un labbro, e Altair non potè far a meno di pensare che quello era un gesto tipico di Valerie, uno di quei gesti che lo faceva impazzire, sembrava così bambinesco adesso che lo faceva Ginny.
-Di vederti stanotte, nella sala comune di Grifondoro- disse Altair con voce roca.
-Va bene, la parola d'ordine è Lealtà- disse Ginny dopo che ci aveva pensato un pò, insicura se fosse una buona idea.
-Drake mi serve un favore per stanotte- disse Altair quando arrivò al tavolo dei serpeverde.
-Che tipo di favore?- chiese Draco incuriosito.
-Se ti dicessi che ho la parola d'ordine della casa di grifondoro e che mi serve qualcuno che intrattiene la Weasley mentre io faccio una visita a sorpresa a Valerie che cosa mi risponderesti?- disse Altair ghignando alla Malfoy.
-Che la tua ossessione per quella ragazza sta diventando pericolosa, ma che mi faccio volentieri un'altro giro con la Weasley, e poi anche io ho una certa idea in mente- disse Draco con uno sguardo che era tutto un programma.
-Parlando di cose serie, è vero che i nostri genitori sono allarmati per un possibile ritorno del lord oscuro?- chiese Altair mentre con Draco aspettava che fossero andati tutti a letto per introdursi nella casa di grifondoro.
-Si ho sentito mia madre parlarne con tua madre il giorno di natale, non sanno se cercare di impedirlo o meno- disse Draco.
-Le idee del lord sono giuste, ma io non faccio il servo di nessuno, quindi non saprei proprio come comportarmi- disse Altair serio.
-Siamo proprio uguali io e te cugino, mi hai letto nel pensiero- disse Draco.
-Direi che è ora di andare, pensiamo a divertirci adesso visto che il futuro è incerto- disse Altair alzandosi.
-Sai che quando si parla di un certo tipo di divertimento sono sempre in prima fila cugino- disse Draco seguendo Altair fino ai dormitori di Grifondoro.
-Allora iniziamo a divertirci..Lealtà- disse Altair e il ritratto assonnato della signora Grassa lo lasciò entrare.
Draco dopo essersi accortò che la Weasley dormiva pesantemente su uno dei divanetti di Grifondoro decise di salire nei dormitori femminili.
Con passo felpato attraversò tutto il corridoio fino alla stanza che gli interessava, HERMIONE GRANGER prefetto c'era scritto sul cartellino della porta, e con un silenzioso Alohomora entrò nella stanza.
-Che ci fai qui?? Cosa vuoi?- urlò Hermione che si era svegliata quando aveva sentito la porta scricchiolare.
-Se devo cadere in basso voglio cadere il più possibile in basso, quindi voglio te- disse Draco cercando di non ridere di fronte all'espressione confusa di Hermione.
-Hai uno strano modo di dirmi che mi vuoi- disse Hermione perplessa.
-Puoi avere l'intera popolazione femminile di Hogwarts prechè intrufolarti nella mia camera?- chiese Hermione guardando Draco.
-Verresti a letto con me?- chiese Draco con tono asciutto.
-Per Godric no!- disse Hermione, anche se ora che lo guardava bene Draco era veramente bellissimo.
-è esattamente per questo che ti voglio- disse Draco.
-Perchè ti odio?- chiese Hermione confusa.
-Oh no, io non sono mio cugino, io voglio te perchè mi renderai la caccia interessante, sono stufo che le ragazze mi si offrono su un piatto d'argento- disse Draco avvicinandosi a Hermione che indietreggiò leggermente.
-è questo che mi eccita, il fatto che ti dovrò vincere, e che tu non mi renderai le cose per niente facili- disse Draco all'orecchio di Hermione, con voce calda e vellutata.
-Sprecherai il tuo tempo Malfoy- disse Hermione immobile anche se il respiro di Draco sul suo collo gli dava i brividi.
-Non ci giurerei mezzosangue- disse Draco leccando il collo di Hermione.
Altair entrò nella stanza che Valerie divideva con le altre ragazze, in punta di piedi raggiunse il letto di Valerie e senza svegliarla si mise a letto con lei.
Dopo aver fatto il pieno dell'odore di Valerie, gli sposò i capelli di lato per avere libero accesso al collo, ringraziando Salazar Valerie aveva il sonno pesante.
Altair incominciò a baciare il collo di Valerie, delicatamente e lentamente, mentre le mani esploravano il corpo delle bionda, seguendo movimenti che ormai erano automatici.
-Mmm Altair- disse Valerie sempre con gli occhi chiusi e un sorriso sulle labbra, Altair non potè fare a meno di chiedersi se Valerie stesse sognando oppure era sveglia.
-Valerie apri gli occhi- sussurrò Altair all'orecchio di Valerie.
La bionda aprì gli occhi e scattò all'indietro, cadendo quasi dal letto, quando si accorse che Altair era veramente lì e non era uno dei suoi soliti sogni.
-Che ci fai qui cretino?- disse Valerie adesso lucida.
-Volevo vedere come se la passano i grifondoro, e avevo voglia di fragola- disse Altair baciando Valerie e iniziando a toglierli il pigiama.
-Altair non qui! Ci sono altre tre ragazze!- disse Valerie allontanandosi.
-Vogliamo chiederli se vogliono partecipare?- chiese sarcastico Altair.
-Mi fai schifo- disse Valerie spingendolo via inutilmente.
-Se ti faccio così schifo perchè il tuo battito è accelerato e il tuo respiro corto?- chiese Altair attirando a sè Valerie.
-Promettimi che non sveglieremo le altre- disse Valerie autoritaria.
-Veramente la mia intenzione è farti urlare il mio nome talmente forte da far sapere a Weasley a chi appartieni- disse Altair baciando con passione Valerie e mettendosi su di lei.
La bionda non riuscì a replicare, ormai Altair aveva iniziato la sua magia.


C'è l'inizio della Dramione!! Detto questo come vi avevo promesso eccovi l'aggiornamento lampo! Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto ;)

Baci
Daphne 92
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Specchi ***


-Hai sentito?? Si dice che Black abbia passato la notte con la Lupin!! Nel dormitorio di grifondoro- disse una ragazza di corvonero a una di tassorosso.
-Non è possibile, è una mezzosangue, Altair non lo farebbe mai- disse la tassorosso che era una delle ammiratrici di Altair.
-è incredibile quel che s'inventa la gente no?? Questa storia su te e Black, assolutamente incredibile!- disse Ron sedendosi accanto a Valerie e cercando di baciarla, ma lei si spostò velocemente, sapeva bene di avere su di se gli occhi di Altair, lei sentiva sempre quando lui la guardava.
-Ciao Granger- disse Draco sbucando fuori da un'angolo buio.
-Merlino Malfoy! Stai cercando di conquistarmi o di uccidermi?- disse Hermione portandosi una mano al petto dallo spavento.
-La prima, ma ora che ci penso non mi dispiacerebbe neppure la seconda- disse Draco scherzando.
-Tu hai seri problemi mentali- disse Hermione cercando di andarsene, ma Draco gli bloccava la strada.
-Sai di buono- disse Draco avvicinandosi e mettendo le mani sui fianchi di Hermione.
-Anche i mezzosangue si lavano- disse Hermione restando però immobile, ogni volta che Draco la toccava non riusciva più a muoversi, era come se gli facesse qualche incantesimo, il tocco del biondo era gentile, tutto il contrario di come era Draco, Hermione non potè far a meno di pensare quanto fosse bravo ad usarle quelle mani.
-Sii sincera con te stessa Hermione, tu non vuoi che io mi fermi, ti piace tutto questo- disse Draco con voce roca all'orecchio di Hermione per poi allontanarsi dalla ragazza.


-Lucius dobbiamo parlarne, il tuo marchio sta riprendendo colore! Significa che il lord sta tornando- disse Bellatrix preoccupata inseguendo Lucius per casa.
-Lo so perfettamente Bella, ma non ci possiamo fare nulla- disse Lucius sconsolato.
-Sai cosa significherebbe un suo ritorno per Altair e Draco?? Schiavitù! E tu conosci bene i nostri figli, non si faranno mettere i piedi in testa da nessuno, neanche dal lord oscuro, dobbiamo fare qualcosa- disse Bellatrix in ansia.
-Bella tu sei la sua luogotenente- disse Lucius.
-E credo ancora nella causa, ma sono una madre adesso, e Altair viene prima di tutto- disse Bellatrix.


-Sei solo mia Valerie, il mio giocattolino, la mia bambolina- disse Altair intrappolandola tra il suo corpo e il muro.
-Tua- disse Valerie baciando con passione Altair, mordendoli il labbro inferiore.
-Vedo che stai imparando come giocare Valerie- disse Altair infilando una gamba tra quelle di lei.
-Ho avuto un ottimo insegnante, questo te lo concedo- disse Valerie affondando le mani nei capelli di Altair, mentre lui gli baciava il collo con passione.
-Per la prima volta mi fai un complimento, sono quasi emozionato- disse Altair per poi uscire dal bagno in cui si trovavano, lasciandola lì insoddisfatta.
Valerie frustrata si guardò allo specchio per mettersi in ordine i capelli, ma la sua attenzione fu attirata da tre segni rossi che aveva su collo, uno era più in alto e gli altri erano più in basso quasi paralleli.
Sembravano formare un triangolo, ma in realtà erano una A, il marchio di Altair.
-Mi hai marchiata- disse Valerie urlando come una furia, una volta che ebbe raggiunto l'albero sotto al quale erano seduti Altair Draco Blaise e due ragazze, una delle quali era seduta tra le gambe di Altair.
-Quindi?- chiese Altair annoiato giocando con i capelli della brunetta che aveva vicino.
-Io non sono una mucca- urlò Valerie, per fortuna il parco era deserto, erano tutti a lezione di pozioni, ovviamente il trio serpeverde aveva deciso di saltarla, così come Valerie, anche se sapeva che le conseguenze per lei sarebbero state ben peggiori di quelle delle serpi.
-Sei mia, tutte le mie cose hanno il mio nome su di loro- disse Altair spostando i capelli della ragazza che aveva tra le gambe e mostrando che aveva lo stesso marchio sul collo.
-Ti odio- urlò Valerie per poi rientrare in sala grande.
-Cos'è questa storia che Black ti ha marchiata?- chiese Ron fissando il collo di Valerie durante il pranzo.
-Non è successo niente tra noi, ha fatto solo questo, non sono sua, non sono di nessuno.- disse Valerie ancora arrabbiata con Altair.
-C'è qualcosa che posso fare per te?- chiese Ron mettendogli un braccio intorno alle spalle e Valerie si lasciò coccolare.
-Si. Stringimi. Baciami. Ho bisogno di qualcuno che mi asprezza- disse Valerie.
-Io ti aprezzo. Sei belissima Valerie, sono pazzo di te da sempre- disse Ron baciandola nel bel mezzo della sala grande, sotto lo sguardo di tutti.
‎-Non avresti dovuto cercare di addomesticare un randagio, resterà sempre un randagio- disse Draco osservando Valerie baciare Ron.
-La questione non mi riguardà più Draco, ti do carta bianca, ti chiedo solo un cosa cugino- disse Altair dopo aver visto la scena che si stava svolgendo al tavolo dei grifondoro.
-E sarebbe?- chiese Draco curioso.
-Fai del tuo peggio- disse Altair sorridendo malvagio per poi alzarsi con Daphne Greengrass al seguito.


-Draco che vuoi da me?- urlò Valerie mentre Draco la trascinava fuori dai confini di Hogwarts in piena notte, Valerie si era presentata all'appuntamento perchè era convinta di trovarci Altair, vi aveva invece trovato il biondo e di Altair non vi era traccia.
-Cosa vuoi farmi?- chiese tremante Valerie, mentre Draco si preparava a smaterializzarsi con lei.
-Lo vedrai- disse Draco smaterializzandosi insieme a Valerie.
-Dove siamo?- chiese Valerie guardandosi intorno preoccupata, la stanza in cui si erano materializzati era circolare e completamente ricoperta di specchi.
-è una delle stanze di tortura di mio zia, è una stanza speciale questa Valerie, ogni specchio mostra ciò che temi di più, la tua paura più nascosta- disse Draco ghignando.
-Altair- sussurrò Valerie guardando lo specchio.
-Tu ci vedi mio cugino? Ne sarà onorato quando lo saprà- disse Draco andandosene e chiudendo la porta.
-Altair, non mi lasciare, non ti deluderò più- sussurrò Valerie fissando la specchio.
-Draco come è andata?- chiese Altair curioso quando lo vide rientrare, smettendo per un attimo di baciare Daphne.
-Una meraviglia- disse Draco sorridendo soddisfatto.
-Che gli hai fatto?- chiese Altair divertito dal comportamento soddisfatto del cugino.
-Attualmente è nella sala degli specchi di tua madre- disse Draco ghignando.
-Da quanto?- chiese Altair in fretta.
-Due ore più o meno- disse Draco con noncuranza.
-Draco 3 ore lì dentro fanno impazzire gli auror più potenti- disse Altair alzandosi agitato.
-La stai andando a liberare?- chiese Draco tranquillamente.
-Si Draco- disse Altair frustrato.
-Lo sapevo...sai cosa ci vede in quelli specchi lei? Te!- disse Draco ad Altair.
-Valerie- disse Altair a voce alta dopo essersi materializzato, vedendo Valerie inginocchiata in lacrime e tremante.
Quando Valerie vide Altair arrivare indietreggiò spaventata.
-Valerie, sono qui per tirarti fuori, ti prometto che non mi avvicino più di così- disse Altair che era a qualche metro da Valerie.
-Ti prego basta non ne posso più- disse Valerie allontanandosi ancora da Altair.
-Lo so hai paura di me, ma ti prometto che non ti tocco- disse Altair scuotendo la testa.
-Te ne andrai ancora, come sempre, ripetendomi quanto sono indegna- sussurrò Valerie che si era rannicchiata in un angolo con le ginocchia al petto, e con una mano toccava delicatamente lo specchio.
-Di cosa stai parlando V?- chiese con tono più dolce Altair avvicinandosi.
-Questo è quello che continuo a vedere, tu che te ne vai dicendomi quanto sono indegna e quanto sia stato sbagliato stare con me- disse Valerie senza guardare Altair.
Il moro s'inginocchiò di fronte a lei e gli prese il volto tra le mani, costringendola a guardarlo.
-Io non mi sono pentito di nessun momento trascorso con te ok?- disse Altair con voce chiara e sicura.
-Non ti credo- disse Valerie con voce tremante.
-Vuoi sapere cosa vedo nello specchio io V?- chiese Altair fissando uno degli specchi, e la bionda annuì impercettibilmente.
-Vedo me stesso- disse Altair, abbassando lo sguardo.
-Non hai paura di nulla?- chiese Valerie scioccata.
-Ho paura di me stesso, ho paura di deludere tutti, ho paura delle cose che potrei fare- disse Altair guardando Valerie.
-Tu non puoi fare nulla di male, tu sei Altair Black- disse Valerie prendendo il volto di Altair tra le mani, spinta dal bisogno di consolarlo.
-Proprio perchè sono Altair Black, posso fare tutto di male, ma con te quell'attimi in cui sono dentro di te e ti guardo, ho la sensazione di non poter fare nulla di sbagliato, sono gli unici momenti in cui tutto è pace- disse Altair guardando Valerie.
-Che significa?- chiese Valerie.
-Niente e tutto, ma stai tranquilla non ho intesione di lasciarti andare nel prossimo futuro- disse Altair alzandosi e aiutandola ad alzarsi, e inzieme uscirono dalla stanza.
Valerie si stava guardando intorno, stavano attraversando il salone del Black manor, e la bionda si ritrovò ad ammettere che non era terrificante come tutti dicevano, ma che al contrario aveva un aria calda e avvolgente, sembrava un bel posto in cui crescere.
-Sei stato cresciuto qui?- chiese Valerie ad Altair mentre mano nella mano si dirigevano all'uscita.
-Si, sconvolgente vero? Con tutto quello che si dice su Black manor, e no prima che tu me lo chieda, di notte non sentivo urla dai sotterranei- disse Altair ridendo, Valerie non lo aveva mai visto così rilassato, doveva essere il fatto di essere a casa a renderlo così socievole.
-Che succederà quando torneremo a Hogwarts?- chiese poi Valerie.
-Ti lascerò libera, libera di fare quel che vuoi- disse Altair.
-Ma ma avevi promesso,che non mi avresti lasciata- disse Valerie mentre le lacrime, che sembravano diamanti, gli scorrevano sul viso.
-Valerie, non te lo hanno insegnato?? Mai credere alle promesse dei serpeverde- disse Altair sorridendo gelido, con gli occhi spenti.
-Sai come tornare a casa da sola no?? Quindi vai- disse Altair e Valerie singhiozzando si smaterializzò.
-Perchè gli hai fatto questo?- chiese Bellatrix comparendo da dietro alla porta e mettendo una mano sulla spalla ad Altair.
-Perchè è meglio per tutti madre- disse Altair per poi smaterializzarsi.
-Dov'è la bambolina Al?- chiese Draco quando vide Altair rientrare solo.
-Tra i suoi amati grifoni al sicuro credo- disse Altair sedendosi accanto a Tracey.
-Ma io credevo..- disse Draco guardando Altair.
-Credevi male, è l'ora di tornare sulla retta via Draco- disse Altair giocando con i capelli di Tracey.
-Lasciateci soli- urlò Draco, e la sala comune si svuotò.
-Cos'è successo veramente?- chiese Draco.
-L'ho mandata via Draco, sai di cos'ha paura? Di perdermi! Nessuno ha mai avuto bisogno di me Draco- disse Altair stressato.
-Noi abbiamo bisogno di te, la tua famiglia, io zia mio padre e mia madre daremmo la vita per te, cosa c'è di diverso?- chiese Draco.
-Quando il lord tornerà, non voglio avere debolezze, lei lo sarebbe- disse Altair.
-Tu consideri anche la tua famiglia una debolezza quindi- affermò Draco.
-Si- disse Altair.
-Mio padre dice sempre che la famiglia è la tua forza, chiunque sia disposto a fare di tutto per non perderti è un punto di forza non una debolezza, detto questo sono felice di non dover più rivedere la bambolina bionda- disse Draco.


Spero vi sia piaciuto questo capitolo, ci sono i primi inizi della Dramione e la storia di Valerie e Altair diventa sempre più complicata e presto tornerà il lord!! Fatemi sapere che ne pensate!

Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Your kisses are my drug ***


‎-Altair dove dirti una cosa...la Lupin non era a lezione stamani, non è neanche nel castello- disse Draco rientrando in sala comune dove si trovava Altair.
-Come fai a essere sicuro che non abbia saltato le lezioni come me?- chiese Altair con voce tranquilla ma si vedeva che non lo era affatto.
-Herm...la Granger era molto preoccupata, sta andando ad avvertire il preside- disse Draco studiando le reazioni di Altair che stringeva il divano con forza, aveva le nocche delle mani bianche.
-Draco l'ultimo con cui è stata vista, sei tu, ti sospettaranno- disse Altair in ansia.
-So che è altro che ti preoccupa, è normale essere preoccupati per qualcuno che non sei tu o io sai Al- disse Draco cercando di calmare il cugino.
-Incominci ad accettare Valerie?- chiese Altair scettico.
-No quello mai, ma mi piace l'effetto che ha su di te- rispose Draco stringendo le spalle con noncuranza.
-Andiamo dal preside, è meglio anticipare le sue mosse- disse Altair alzandosi e uscendo dalla porta con Draco al seguito e subito furono accolti nell'ufficio del preside dal sorriso di Silente.
Sirius entrò come una furia nell'ufficio qualche minuto dopo con una squadra di auror alle spalle, senza preoccuparsi di nulla puntò dritto contro Draco e sollevandolo lo sbattè al muro.
-Dimmi cosa hai fatto a mia nipote!!- urlò Sirius sbattendo Draco contro il muro.
-Bel modo di dire ciao al tuo vero nipote- sibilò Draco con disprezzo.
-Gradirei che tu lasciassi andare mio figlio, traditore del tuo sangue- disse Lucius entrando nell'ufficio di Silente.
-Che bella riunione di famiglia- disse Altair sorridendo sarcastico.
-Ma certo dovevo saperlo che c'eri anche tu dentro a questa cosa, non fate mai nulla separati voi due a quello che mi dicono- disse Sirius ad Altair lasciando andare Draco.
-In realtà il signor Black è qui perchè secondo fonti piuttosto attendibili è un amico intimo della signorina Lupin- disse Silente.
-Oh preside, siamo ben lontani dall'amicizia io e Valerie- disse Altair laccandosi le labbra e passandosi una mano tra i capelli, gesto che Sirius sembrò terribilmente famigliare.
-Allora signor Black sa dove trovarla?- chiese Silente con la sua voce da nonno.
-Mi dispiace signore ma non ne ho la minima idea- disse Altair resistendo a Silente che stava cercando di forzare le sue barriere mentali.
-Bene signor Black, allora è libero di andare- disse Silente sorridendo.
-Come così?- disse Sirius stupito per poi prendere Altair per un braccio.
-Togli quella mano sudicio traditore- disse Altair fulminando Sirius con lo sguardo.
-Tu sai dove è!!- disse Sirius arrabbiato.
-Se così fosse, non te lo direi comunque- disse Altair sottovoce in modo che solo Sirius lo potesse sentire.
-Potrebbe aver bisogno di aiuto- disse Sirius e Altair si limitò a scrollare le spalle e Sirius guardando Altair fare quel gesto ebbe una specie di flash back.
***
-Ragazzi è pericoloso, non possiamo catturare mocciosus, finiremo nei guai- disse un giovane Remus.
-Oh Remus finiscila, non fare una tragedia, è solo un piccolo scherzo- disse un'altrettando giovane Sirius.
-E poi più pericoloso è meglio è- disse James scrollando le spalle.
***
Sirius ritornò con la mente al presente e confuso lasciò andare Altair che uscì dal'ufficio con Lucius e Draco.
Altair sapeva esattamente dove si trovava Valerie, o almeno sperava di saperlo.
Con grandi falcate attraversò i giardini innevati di Hogwarts, Draco a pochi passi da lui.
-Perchè pensi che sia nella foresta?- chiese Draco che cercava di tenere il passo veloce del cugino.
-Io e lei ci vediamo sempre qui, deve essere qui- disse Altair deciso, inoltrandosi nella foresta e iniziando a chiamare il nome di Valerie senza però ottenere risposta.
Quando entrarono nella radura dove di solito Altair e Valerie s'incontravano, la videro, sdraiata sulla neve con i capelli biondi che sembravano volerla proteggere sparsi tutti intorno a lei, aveva le labbra di un blu preoccupante e gli occhi chiusi, la pelle del colore della neve.
-Valerie- disse Altair contemplando terrorizzato la bellezza di Valerie anche in quel momento, non ottenne però nessuna risposta dalla bionda.
Altair fece qualche passo stentato verso Valerie, mentre Draco rimase immobile a distanza, senza il coraggio di dire al cugino che molto probabilmente per Valerie non c'era più niente da fare.
Altair s'inginocchiò accanto a Valerie e delicatemente la prese tra le braccia, con una delicatezza che Draco non gli aveva mai visto usare.
-Piccola, Bambolina- dissa Altair passando una mano tra i capelli gelidi e bagnati dalla neve di Valerie, senza però ottenere risposta.
-Altair, molto probabilmente non ti sentirà- disse Draco avvicinandosi.
-No, deve sentirmi- urlò Altair al cugino.
-Al- disse in un sussurrò Valerie.
-V?- disse Altair passandogli una mano su una guancia.
-Sei tanto caldo- disse Valerie avvicinandosi ad Altair.
-Lo so piccola, adesso ti porto via di qui ok?- disse Altair sollevandola.
-Restarai con me?- chiese debolmente Valerie mettendo una mano sul volto di Altair.
-Si- disse Altair baciandogli la fronte.
-Bene- disse Valerie per poi richiudere di nuovo gli occhi.
-No no V non devi dormire, parlami ok??- disse Altair in ansia.
-Perchè mi hai lasciato in quel modo?- chiese Valerie mentre Altair aveva iniziato a camminare velocemente con lei tra le braccia.
-Perchè non riesco sopportare che tu sia legata in qualche modo a me- disse Altair sincero.
-Perchè sono indegna?- chiese Valerie.
-No, perchè non è mai successo prima, che qualcuno mi volesse come mi vuoi tu- sussurrò  Altair per poi entrare in infermeria.
-Oh Merlino- urlò Madama Chips quando vide le condizioni di Valerie per poi dire ad Altair di poggiarla nel letto più vicino.
-E adesso fuori! Ha bisogno di cure e di riposo povera cara- disse Madama Chips a Draco e Altair che uscirono indietreggiando.
-Io resto qui ad aspettare notizie, tu vai dai nostri genitori- disse Altair a Draco.
-Sai che dovremo andarcene per un pò vero?- disse Draco sottovoce.
-Lo so bene- disse Altair annuendo.
-Ok...sta arrivando nostro zio, hai bisogno che io resti?- disse Draco quando vide Sirius uscire dall'infermeria.
-No, vai- disse Altair lasciando andare Draco che velocemente andò nei giardini di Hogwarts per smaterializzarsi.
-C'è tutta la sua famiglia là dentro ma lei si contorce e strilla il tuo nome, le pozioni calmanti non funzionano, quindi per Merlino spiegami cosa hai fatto a mia nipote, prima che io inizi a cruciarti qui in mezzo al corridoio- urlò Sirius con la bacchetta in mano.
-Come non lo sai che il crucio è illegale zietto?- disse Altair ridendo senza gioia.
-Su persone come te non dovrebbe esserlo- disse Sirius per poi tornare da Valerie mentre Altair raggiunse Draco al Malfoy Manor.


-Quanto ho dormito?- chiese Valerie svegliandosi con un gran mal di testa.
-Quattro giorni, sei stata priva di sensi- disse Ginny che era seduta su letto di Valerie.
-Mi sono persa qualcosa di eclatante?- chiese Valerie cercando di sorride e sperando di avere notizie di Altair.
-Oh si!! Il malefico duo è sparito, non si vedono Malfoy e Black da quando ti hanno portato qui, c'è chi dice che sono stati espulsi, chi sospesi, mentre alcuni dicono che si sono addirittura trasferiti in Francia, è di dominio pubblico il loro debole per le francesi d'altronde- disse Ginny entrata in modalità gossip.
-Puoi lasciarmi sola- disse Valerie e si girò dalla parte opposta.
Altair l'aveva lasciata, per l'ennesima volta.
Dopo quattro giorni in cui Draco e Altair erano stati tenuti a casa per sfuggire agli interrogatori di Silente finalmente furono liberi di rientrare a Hogwarts.
Quella mattina si presentarono con Pansy al braccio di Draco e Celine una ragazza di serpeverde al braccio di Altair, Celine rossa dagli occhi di ghiaccio era l'ultima conquista di Altair, una purosangue di una famiglia molto amica dei Black.
Valerie, che per la prima volta dall'incidente era uscita dall'infermeria, si voltò verso Altair e rimase profondamente ferita quando vide che lui senza degnarla di uno sguardo si era diretto verso il tavolo dei serpeverde.
-Sono tornati, e Draco è con la sua fidanzata ufficiale, non capita spesso, li avranno messi in riga?- disse sghignazzando Thomas.
-Mentre Altair sembra essere passato alle rosse e che rosse!- disse Seamus squadrando la nuova fiamma di Altair.
-è così che fai vero?? Mi dici che non mi lasci e poi te ne vai? Mi hai lasciato in un letto di ospedale dopo avermi promesso che saresti restato con me, tu mi abbandoni sempre- urlò Valerie ad Altair mentre si trovavano nei giardini più tardi nel pomeriggio.
-Non ti devo spiegazioni, non sei la mia ragazza, non sei nulla Valerie- disse Altair andandosene.
-Attenta a quel che dici mezzosangue- disse Draco, che aveva sentito la conversazione, a Valerie.
-è un'altra minaccia Draco?- disse Valerie tranquillamente.
-No, un'osservazione, lui è entrato a Hogwarts ogni singola notte e ha dormito in una sedia accanto al tuo letto finchè non arrivava l'alba- disse Draco.
-Tu che ne sai?- chiese Valerie sorpresa.
-Lo venivo a svegliare tutte le mattine alle cinque- disse Draco allontanandosi poi da Valerie.
-Altair io ho voglia di te- disse Celine iniziando a spogliarsi appena entrarono nella camera di Altair.
-Non adesso Celine- disse scocciato Altair, ripensava ancora alla conversazione con Valerie avuta poco fa.
-Ma io ti voglio ora- disse Celine capricciosa.
-Vai da Draco- disse Altair con noncuranza.
-Credevo fosse una stupida leggenda quella che vi passate le donne- disse lei scioccata.
-Sbagliato! Sorpresa sorpresa! Non lo è! Adesso o vai da Draco o te ne vai per me non fa differenza- disse Altair per poi andarsi a sdraiare ignorando completamente la ragazza mezza nuda, che se ne andò indignata.
-Non ne ho voglia Celine! In che lingua devo dirtelo- disse Altair scocciato quando sentì bussare alla porta.
-Veramente sono Valerie mi ha fatto entrare Draco, posso?- disse Valerie sicura di sè.
-Cosa ti fa pensare di ottenere una risposta diversa da quella che ho dato a Celine?- disse Altair con cattiveria.
-Il fatto che io sono Valerie Lupin, e tu mi vorrai sempre- disse Valerie entrando in camera e avanzando sensuale verso il letto di Altair, che la guardava con un sguardo provocatorio.
-Ne sei sicura, sei sicura che io non ti dirò di no?- disse Altair lanciando sguardi maliziosi a Valerie.
-Ne sono sicura, il tuo corpo parla per te- disse Valerie mettandosi a cavalcioni su Altair che era seduto.
-Per Salazar quanto mi è mancato il tuo profumo- disse Altair affondando la testa nei capelli dorati di Valerie.
-A me sei mancato te- disse Valerie muovendosi verso il corpo di Altair e baciando il collo del moro.
-I tuoi baci sono la mia droga V- disse Altair prendendo i capelli di Valerie e facendo incontrare le loro labbra.


Ecco qui il nuovo capitolo! Presto ci saranno anche novità sul signore oscuro e la relazione tra Al e Valerie cambierà di nuovo!
Fatemi sapere se il capitolo vi piace!
Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Relazione pubblica ***


-V dove vai?- chiese Altair vedendo che Valerie si stava rivestendo.
-Avanti la prossima, è la tua politica no?- disse Valerie sarcastica.
-Resta qui- disse Altair prendendogli la mano.
-Sicuro?- disse Valerie incerta.
-Si ti voglio qui con me..per un pò- disse Altair tirandola verso il letto.
-Ok- disse Valerie sdraiandosi accanto ad Altair imbarazzata.
Draco entrò qualche in camera di suo cugino per dirgli che si era perso proprio una gran bella ragazza passandogli Celine, non si sarebbe mai aspettato di trovarsi davanti una scena simile.
Altair stava dormendo abbracciato a Valerie, i tratti del volto di Al erano rilassati come Draco non li aveva mai visti, sembrava in pace e tranquillo.
Valerie era stretta a lui come se avesse la paura che Altair scappasse via, ma anche lei aveva l'ombra di un sorriso sul volto addormentato.
Draco richiuse la porta scuotendo la testa e pensando che forse era lui che si stava perdendo qualcosa d'importante.
-Giorno favolosa- disse Altair stiracchiandosi e aprendo gli occhi qualche minuto più tardi.
-Giorno perfezione- disse la ragazza attirandolo a sè per baciarlo.
‎-Cos'è cambiato da ieri? Cos'è cambiato rispetto a qualche giorno fa?- chiese Valerie mentre Altair la teneva abbracciata
.-Tutto e niente- disse Altair senza mollare Valerie.
-Spiegami- disse Valerie mordicchiandosi un labbro.
-Credo che tutto sia partito da una cosa che mi ha detto Draco, che tu hai un effetto su di me, ed ho realizzato che ha ragione, tu riesci a cambiare qualche mio comportamento, ad influenzarmi, in alcune situazioni mi sono preoccupato per te V, e gli unici per cui mi preoccupo sono i miei zii Draco e mia madre- disse Altair giocando con i capelli di Valerie.
-Ti importa di me?- chiese Valerie sorridendo.
-Ora non esageriamo- disse Altair sorridendo beccandosi uno schiaffetto da Valerie.
-Al andiamo a cen..- disse Draco entrando nella stanza di Altair e sorprendendo Altair abbracciato a letto con Valerie.
-Volevo sapere se venite a cena- disse Draco, infondo era abituato a vedere ragazze a letto con suo cugino, solo non si aspettava che Valerie fosse ancora lì, non era nelle abitudini di Altair tenere una donna troppo tempo a letto.
-Ca**o Draco fuori di qui- disse Altair coprendo Valerie, questa reazione Draco proprio non se la sarebbe mai aspettata.
-Avanti cugino, non è la prima volta che vedo una delle tue donne- disse Draco osservando Valerie che si copriva imbarazzata.
-Se dici un'altra parola e non esci di qui ti crucio Draco e sai che lo farei- disse Altair scandendo ogni parola.
-Allora vieni a cena?- chiese di nuovo Draco quando Altair e Valerie uscirono vestiti finalmente.
-Penso di si, se tu vieni- disse Altair guardando Valerie.
-Con voi??- chiese incerta Valerie.
-Si con noi, prometto che non ti mangio nel tragitto da qui alla sala grande- disse Draco ghignando alla Malfoy.
-Se per voi va bene, ok- disse Valerie giocando con una ciocca di capelli.
-Non mi piace quando fai così, voglio la Valerie decisa che conosco io, sei nella tana dei serpenti, non sei obbligata a fare la grifondoro qui- disse Altair prendendola per mano.
-Tu come lo sai?- chiese scioccata Valerie ad Altair.
-Piccola io ti osservo, io ti conosco, conosco la vera Valerie- disse Altair per poi dargli un bacio a stampo.
-Cugino hai attirato un bel pò di attenzioni- disse Draco accennando alla folla di persone che si era radunata in sala comune.
-Siamo un bello spettacolo io e V, possono anche guardare.- disse Altair arrogante.
-Andiamo V- disse Altair stringendo la mano di Valerie che tremava leggermente, avevano fatto mano nella mano tutto il tragitto fino alla sala grande.
-Non sei obbligato ad entrare con me, sul serio non lo sei- disse Valerie cercando di lasciare la mano di Altair.
-Ma voglio farlo, e io faccio tutto quel che voglio, lo sai benissimo Valerie- disse Altair facendo cenno a Draco di aprire le porte della sala grande.
Quando Valerie e Altair entrarono insieme fu come se il tempo si fosse fermato, tutti smisero di parlare e si fissarono Valerie e Altair, alcuni con sguardi scioccati, altri divertiti e i grifondoro sopratutto con sguardi di disapprovazione.
Valerie guardò preoccupata il tavolo dei grifondoro, sapeva che l'aspettava un lungo interrogatorio a cena.
-Puoi sempre mangiare dai serpeverde- propose Altair notando la preoccupazione di V.
-Per farmi cruciare tra il secondo e il dolce?- chiese Valerie.
-No bambolina, è più probabile tra il primo e il secondo- disse Draco da dietro le spalle di Valerie.
-Non si permetterebbero mai, con me accanto a te- disse Altair rassicurandola.
-No, devo andare a mangiare al mio tavolo- disse Valerie decisa.
-E se io non ti lascio andare?- chiese Altair stringendo la presa su Valerie.
-Altair no dai non posso venire, l'ha detto pure Draco- disse Valerie cercando di liberarsi dalla stretta di Altair.
-Però stanotte dormi con me- disse Altair e non era una domanda.
-Si- disse Valerie sorridendo, e sentendo che la presa di Altair si alleggeriva.
-E voglio un bacio adesso- disse Altair sorridendo malizioso di fronte all'espressione scioccata di Valerie.
-Altair c'è l'intera sala grande a guardarci- disse Valerie senza però allontanarsi da Altair che si stava avvicinando.
-Che guardino pure, non ti piace avere pubblico?- disse Altair a un centimetro dalla labbra di Valerie.
-E la tua reputazione?- chiese Valerie sperando di farlo rinunciare, anche se una piccola parte di lei quel bacio lo voleva.
-Sto per baciare la più bella ragazza di grifondoro, può solo giovare alla mia reputazione- disse Altair immobile aspettando che Valerie si avvicinasse, poteva sentire il respiro corto di lei sulle sue labbra.
-A mio zio verrà un infarto quando lo saprà- disse Valerie annullando per le distanze tra loro, per dare ad Altair il più passionale dei baci.
-Ecco adesso puoi andare- disse Altair smettendo di baciare Valerie ma non lasciandoli la mano.
-Al- disse lei sorridendo divertita.
-Che c'è? Ci ho ripensato- disse Altair attirandola a sè per un'altro bacio.
-Ora posso andare?- chiese Valerie sorridendo.
-Mmm..si- disse Altair, poi si abbassò e disse a Valerie nell'orecchio -Praparati a una lunga notte-.
-Pronto devi essere tu- disse Valerie sensuale dirigendosi poi verso il tavolo dei grifoni.
-Per Salazar eccita anche me- disse Draco, beccandosi un'occhiata assassina da Altair.
-Che significa quel siparietto patetico a cui ho dovuto assistere?- chiese Ron prendendo un polso di Valerie e tirandola giù con la forza.
-Ron mi fai male- disse Valerie a bassa voce, non voleva allarmare gli altri.
-Tu fai male a me con quel che fai, tu sei la mia ragazza- disse Ron stringendo ancor di più il polso di Valerie.
-Mi dispiace che hai pensato questo, ma non è così noi non stiamo insieme- disse Valerie con gli occhi lucidi.
-Si tu sei la mia ragazza, io ti amo.- disse Ron, alzando la voce.
-Ron che stai facendo- disse Ginny allarmata ad alta voce.
-Fatti i fatti tuoi sorellina- disse Ron scorbutico.
-Andiamo Ron non fare scenate stupide- disse Seamus guardando il tavolo dei serpeverde allarmato, Draco li stava fissando e adesso si era messo a parlare con Altair che era davanti a lui, gli stava indubbiamente raccontando la scena.
Draco e Altair si alzarono dal tavolo, e velocemente si diressero verso il tavolo dei grifoni, con tutti gli occhi puntati su di loro.
-Ma che bella scenetta che abbiamo qui- disse Altair osservando Ron che non mollava la presa su Valerie, sembrava rilassato e per niente arrabbiato, ma Valerie sapeva che c'era qualcosa che non andava in lui e il fatto che Draco si fosse preoccupato di seguirlo la diceva lunga.
-Non sono affari tuoi Black- disse Ron senza neanche voltarsi, i muscoli di Altair si tesero all'improvviso e Altair piegò il collo prima da una parte e poi dall'altra facendolo scrocchiare, sapendo che quelli erano chiari segni di nervosismo di Altair, Draco gli mise una mano sulla spalla.
Altair mise le mani sulle spalle di Ron stringendo con forza, e Ron emise un rantolo di dolore.
-Questa è l'ultima volta che te lo dico con le buone, poi vedrai cosa è capace di fare un Black-Lastrange e mostrerò al mondo quanto somiglio a mia madre, preferirei evitarlo ma se non mi dai altra scelta non ho problemi a cruciarti nel bel mezzo della sala grande, è pur vero che Silente ci metterebbe poco a farmarmi, ma mi godrei ogni singolo secondo delle tue urla, e tu quei pochi secondi te le ricorderesti per sempre, allora dimmi è questo che vuoi?? Perchè io non vedo l'ora- disse Altair sottovoce a Ron.
-Non sono affari tuoi- disse Ron a denti stretti resistendo al dolore, più Altair stringeva più lui serrava la presa intorno al polso di Valerie, che adesso si vedeva chiaramente cercava di non piangere.
-Vuoi sapere perchè sono affari miei, ci tieni così tanto?? Sono affari miei perchè gli ultimi giorni, mattine e pomeriggi, li ho passati dentro di lei, ogni singolo momento libero l'ho passato con lei, l'ho sentita mugolare strillare e invocare il mio nome, stanotte dormirà con me e domani notte e quella dopo ancora, perchè lei è mia solo mia, perciò ti consiglio di stare lontano da lei se ti avvicinerai ancora me ne accorgerò, visto che passo più tempo a guardarla nuda che a dormire, e se troverò un solo livido sul suo corpo, ti darò la caccia e quando ti troverò ti consiglio di avere già in mente un nome femminile che si accordi con il tuo cognome, perchè quando avrò finito con te non farai più parte del genere maschile- disse Altair con una cattiveria e una perfidia tipica di sua madre e con una studiata lentezza degna di James.
Altair poi puntò la bacchetta verso la mano di Ron e con precisione la colpì con un'incantesimo spaccaossa.
-Visto non era così difficile mollare la presa- disse Altair mentre Ron urlava di dolore.
-Altair perche lo hai fatto?? Ora ti puniranno!! Puoi essere espluso per una cosa simile!- disse Valerie quando insieme ad Altair si stava dirigendo in infermieria.
-Non tollero che lui ti tocchi, figuriamoci poi per farti male- disse Altair con la voce ancora carica di rabbia.
-Che significa?- chiese Valerie sperando di ottenere qualcosa in più.
-Che c'è?? Vuoi uno striscione?? Non tollero di vedere le mani di un altro uomo su di te! Sono stato pià chiaro adesso?!- disse Altair, che poi si diresse nei sotterranei lasciandola sola sulle scale.
-Vai in infermieria, ci penso io a lui- disse Draco quando vide che Valerie stava per seguire Altair.
-Che t'importa a te se ci vado?- chiese Valerie.
-A me personalmente come ben sai, niente, ma quando si sarà calmato se viene a sapere che non ti ho spedito in infermieria chiederà la mia testa su un piatto d'argento- disse Draco con nonchalance.
-Non esagerare- disse Valerie sbuffando.
-Proprio non lo conosci Altair eh?- disse Draco per poi sparire nei sotterranei.
-Granger finalmente mi cerchi tu- disse Draco vedendo che Hermione andava verso di lui.
-Sei stato tu!! Quando quella notte Valerie ha rischiato di congelare nella foresta, sei stato tu a rapirla- disse Hermione infuriata a Draco.
-Quale della volte che ha rischiato di congelare?? Ce ne sono state diverse..quella ragazza ne ha fatto un abitudine- disse Draco appoggiandosi a una colonna.
-Oh lo sai benissimo quale, quando non è finita in infermieria ma è tornata tramante in dormitorio, non voleva parlare e io credevo fosse stato Altair, ma adesso che ho visto come Altair la guarda ho capito che sei stato tu!!- disse Hermione spingendolo.
-Può essere- disse Draco ridendo e passandosi il pollice sulle labbra.
-Poteva morire- disse Hermione.
-No, sapevo che Altair non lo avrebbe permesso.- disse Draco con voce calma.
-Avevi calcolato tutto- disse Hermione stupefatta.
-Può essere- disse Draco prendendo una mano di Hermione.
-Sai dire solo "può essere"?- disse Hermione sarcastica, lasciandolo però giocare con le sue dita.
-Si, ma so fare tante cose, se vuoi posso mostrartele- disse Draco in un orecchio a Hermione, spostandoli con una mano i riccioli, per poi dargli un caldo bacio sul collo.
-E se io non fossi interessata?- sospirò Hermione.
-Non staresti qui immobile- disse Draco prima di dargli un'ultimo bacio sul collo e allontanarsi da lei.



Come avete letto la storia tra Al e V si fa seria, e ci sono dei piccoli passi avanti per i Dramione! Nel prossimo capitolo risate garantite con un Draco...geloso!
Baci e...recensite!

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** La gelosia di Draco ***


-Al- disse Draco entrando nella stanza di Altair.
-Ho esagerato Drake?- disse Altair sorridendo.
-Un tantino- disse ghignando Draco.
-Ci godi a vedermi impazzire?- chiese Altair ridendo.
-No, ma mi piace il fatto che inizi a scioglierti con qualcuno che non sia io o gli altri della famiglia- disse Draco.
-Non so che mi prende, lei è così complicata, e mi piace che lo sia perchè finora nella mia vita è stato tutto così semplice- disse Altair confuso.
-Vuoi dire che abbiamo un vita semplice??- disse ironico Draco.
-Dal punto di vista delle donne intendo- disse Altair tirandogli una cuscinata.
-Sappi che l'ho spedita in infermeria, la trovi lì se vuoi- disse Draco tranquillamente.
-Grazie cugino, sei il braccio destro perfetto- disse Altair alzandosi.
-Saresti perso senza di me- disse Draco sbuffando.
-Ah comunque non ti arrendere con Granger, ne vale la pena secondo me, ha quell'aria da santarellina...ma sotto le coperte secondo me è una tigre- disse Altair dando una pacca sulla spalla a Draco.
-Appena lo saprò te lo dirò- disse Draco ghignando.
-E me la passerai?- chiese Altair sorridendo malizioso.
-Credo proprio di no- disse Draco uscendo sorridendo divertito mentre Altair usciva dalla stanza, lui la risposta la sapeva già.
-Che ci fai tu qui?- disse Ron ad Altair, che nel pieno della notte si stava intrufolando in infermieria.
-Zitto tu o finisco il lavoro che ho iniziato- sibilò Altair mentre si avvicinava al letto di Valerie.
Guardarla dormire era uno spettacolo di cui non si sarebbe mai stancato, il petto delle bionda si sollevava e abbassava dolcemente con un ritmo ipnotico, le labbra carnose erano leggermente aperte e l'espressione del viso era rilassata, sembrava una dea Valerie.
Altair iniziò a baciarli lentamente e delicatamente il collo per svegliarla, intanto respirava il buonissimo profumo che lei emanava, una droga per lui.
-Valerie- disse Altair quando gli occhi assonnati della bionda si aprirono.
-Che ci fai qui?- chiese lei con la voce impastata dal sonno, facendosi da parte in modo che lui potesse raggiungerla sotto le coperte.
-Ti avevo promesso che avremmo dormito insieme, ed eccomi qui, sono di parola io- disse Altair baciando una guancia vellutata di Valerie.
-Sei tu quello che ha detto "Mai credere alle promesse di un serpeverde"- disse Valerie poggiando la testa sul petto di Altair.
-Va bene, ogni tanto sono di parola- disse Altair ridendo.
-Comunque non possiamo far nulla, c'è anche Ron in infermieria- disse Valerie dispiaciuta.
-Non sono qui per questo, non è solo sesso per me Valerie, mi fa star bene sapere che ci sei tu a dormire vicino a me- disse Altair a voce così bassa che Valerie temette di esserselo immaginato.
-Sono gli antidolorifici? Tu non sei veramente qui? Sto sognando- disse Valerie con gli occhi chiusi.
Altair fece scivolare una mano sotto la maglia di Valerie risalendo dal ventre sempre più in su e facendo una delle sue magie con le sue mani da Dio.
-Ok sei veramente qui-sospirò Valerie.
-Ehi piccola- disse Altair svegliandosi qualche ora dopo, erano le prime luci dell'alba ed era stato svegliato dal russare di Ron.
-Sto sognando?- chiese Valerie senza aprire gli occhi, stringedosi ancora di più ad Altair, per poi sussultare.
-Credo che tu abbia capito che non stai sognando, o mi sbaglio?- disse Altair ridendo.
-Ma sai tutti i miei sogni iniziano così- disse Valerie sollevandosi poi per baciare Altair.
-Non possiamo, non di nuovo, Madama Chips arriverà presto- disse Altair raccogliendo tutta la sua forza di volontà mentre si alzava dal letto e iniziava a vestirsi.
-Devi andare??- disse Valerie che era seduta sul letto facendo il labbruccio.
-Si bambolina, non credo sia una grande idea che tuo padre mi trovi qui, potrebbe dire che ti corrompo mentre se qui c'è una deviata di mente quella sei tu- disse Altair ridendo mentre si abbottonava i pantaloni.
-Ma quanto sarai cretino- disse sbuffando Valerie.
-Fa parte del mio fascino- disse Altair facendogli l'occhiolino per poi andarsene.
-Muuuu- disse Valerie mugolando.
-Che c'è?- chiese Altair roteando gli occhi.
-Me lo dai un bacino?- disse Valerie con voce da bimba.
-Si ma non lo dire a nessuno, che sei riuscita a convincermi- disse Altair avvicinandosi.
-Parola di grifondoro- disse Valerie.
-Ecco ora non ti bacio, mi hai fatto scendere tutta la libido- disse Altair andandosene.
-Ma lo sai che sei proprio un bastardo?- gli disse Valerie.
-Si lo so che sono il migliore- disse Altair andandosene ridendo.
-Concluso stanotte??- chiese Draco quando Altair arrivò sorridente in sala comune.
-C'era Weasley poco lontano da noi in infermieria.- disse Altair sorridendo.
-E io ripeto la mia domanda- disse Draco che conosceva il cugino come le sue tasche.
-Ovvio che si che domande Draco- disse Altair scambiandosi il cinque con il biondo.
-Dormi da me stanotte?- chiese Altair a Valerie dopo il pranzo, la bionda era stata appena dimessa e lo aveva raggiunto nella loro aula deserta.
-Non posso, se mi beccano sono nei casini- disse Valerie mordendosi il labbro.
-Dai, cos'è la vita senza un pò di rischio?? Osa Valerie- disse Altair passando lentamente un dito sul corpo di Valerie.
-E va bene, ma Draco e Blaise non ti faranno problemi?- chiese Valerie.
-Dormiremo nella mia stanza da prefetto, hanno finito la ristrutturazione- disse Altair abbassando le spalline del vestito di Valerie.
-Hai fatto ristrutturare la camera del prefetto?- disse incredula Valerie.
-Non era degna di un Black- disse Altair baciando la spalla di Valerie.
-Tu sei pazzo- disse Valerie sbottonando la camicia di Altair.
-è per questo che torni sempre da me, è la mia pazzia che ti attrae Valerie, tu non sei fatta per la normalità, non sei fatta per la bontà, non sei fatta per Ron, tu sei stata creata per me- disse Altair baciando poi con passione Valerie, e sollevandola fino a farla sedere sulla cattedra dell'aula vuota in cui si trovavano.
-Celine vorrebbe stare con te stanotte- disse Draco ad Altair durante la lezione di pozioni.
-Viene Valerie stanotte- disse Altair sovrapensiero.
-Ancora- disse Blaise scioccato.
-Si ancora, hai qualcosa da ridire Blaise?- disse Altair guardandolo male.
-Sai quel che fai, ne sono certo- disse Blaise.
-Bene, allora sta zitto e prenditi Celine- disse Altair a Blaise.
-Mica mi starai diventando monogamo- disse Draco scherzando.
-Nessuna tranne Valerie attira la mia attenzione in questo momento, anzi un pò mi stuzzica la Granger ad essere sincero- disse Altair sapendo di ottenere una reazione dal cugino, infatti lo vide irrigidirsi.
-Posso vero Draco non ti crea problemi?- continuò Altair lanciando uno sguardo infuocato ad Hermione.
-Fai pure- disse Draco a denti stretti.
-Bene- disse finendo di scrivere un biglietto e incantandolo in modo che arrivasse ad Hermione.
"Se ogni riccio è un capriccio io voglio aiutarti a soddisfare tutti i tuoi sfizi bella Hermione.A.L.B" lesse Hermione arrossendo nel biglietto che gli aveva mandato Altair, lo stesso biglietto venne letto anche dalla sua compagna di laboratorio, Valerie.
-Non ti ho mai chiesto una relazione esclusiva, so di non potertelo chiedere, anche se io sto solo con te, ma per favore non ci provare con le mie amiche, è una cosa che mi fa vomitare- urlò Valerie entrando in camera di Altair quella stessa sera.
-Non ci sto provando con Hermione ok?? Non m'interessa!! A Draco interessa- disse Altair giustificandosi, senza capire perchè lo stava facendo, non doveva nessuna spiegazione a Valerie.
-Allora perchè gli mandi bigliettini stucchevoli?!- chiese Valerie furiosa.
-Perchè se Draco mi vede con lei si da una svegliata, mio cugino spesso ha bisogno di spinte per realizzare ciò che vuole- disse Altair scrollando le spalle.
-Dimmi che non ci andrai a letto- disse Valerie categorica.
-Non mi eccita neanche, Valerie- disse Altair.
-Davvero?- chiese Valerie arricciando le labbra.
-Non sono attratto da lei, solo da te in questo momento, e la cosa mi spaventa sinceramente- disse Altair.
-Bene- disse Valerie appoggiandogli le mani sul petto e facendolo indietreggiare fino al letto.
-Perchè io provo esattamente la stessa cosa- disse Valerie baciandolo e facendolo sdraiare.


-Ahahahah oddio dovevi vederlo tuo cugino, ho temuto che da un momento all'altro venisse a sfidarti a duello per il diritto di portare i libri di Hermione- disse Valerie ridendo quando la sera dopo si trovavano in camera di Altair.
-è stata una giornata terribile, fare lo schiavo non fa per me, e neanche Hermione fa per me, gli ho toccato la mano ed è diventata paonazza- disse Altair ridendo.
-Beh in tua presenza hanno tutte queste reazioni- disse Valerie facendo sdraiare Altair per poi mettersi su di lui e massaggiarli il collo.
-Tu no- mugolò Altair mentre le delicate mani di Valerie lo massaggiavano.
-Io ti conosco talmente bene ormai che un tuo semplice tocco non mi basta più, la tua vicinanza è un'abitudine di cui non posso fare a meno- disse Valerie mentre faceva scivolare le mani sulla schiena di Altair.
-Merlino Valerie, fai magie con quelle mani- disse Altair mugolando.
-Me lo dicono in tanti- disse Valerie ridendo mentre Altair si girava scuro in volto.
-D'ora in poi te lo dirò solo io- disse Altair mettendosi a sedere con Valerie ancora seduta su di lui.
-Sai Altair, sono una strega è ovvio che le mie mani fanno magie, ma un certo genere di magie mi piace sperimentarle solo su di te- disse Valerie facendo sdraiare nuovamente Altair.
-Penso che mi piaceranno i tuoi esperimenti- disse Altair lasciandosi spogliare.
-Chi c'è con Altair stasera?- chiese Draco sedendosi sul divano di fronte a Blaise.
-Una grifondoro- disse Blaise, seguendo il copione che gli era stato assegnato.
-C'è Valerie come al solito?- chiese Draco sollevato, forse c'erano speranze che Valerie convincesse Altair a lasciar perdere Hermione.
-No non c'è lei, ma è anche questa mezzosangue- disse Blaise.
-Come si chiama?- chiese Draco sbiancando.
-Mione, o almeno Altair me l'ha presentata così- disse Blaise scrollando le spalle disinteressato.
-è morto- disse Draco alzandosi e facendo di corsa le scale che portavano alla camera di Altair.
-Altair aprimi- disse Draco bussando furioso alla porta ma non ottenendo risposte dal cugino, se non sospriri di piacere.
-Altair adesso entrò sia ben chiaro- disse Draco e poi aprì pronunciando la parola d'ordine di suo cugino, quella che si trovò davanti non era proprio la scena che si aspettava, Altair non era con Hermione, la bionda su di lui, dalle rotondità perfette e le guance arrossata era indubbiamente Valerie.
-Draco è la seconda volta che entri in camera mia senza permesso- disse Altair furioso per essere stato interrotto.
-Ma io credevo..- disse Draco in imbarazzo.
-Beh credevi male, e se non vuoi che accada veramente ciò che credevi esci immediatamente di qui, ho una questione da concludere- disse Altair accennando a Valerie con il capo.
-Ovvio- disse Draco indietreggiando.
-E Draco?- disse Valerie.
-Vai da Hermione- disse la bionda.
-Perchè?- chiese Draco.
-Stai diventando patetico- dissero in coro Al e V.
-Ora fanno tutti i piccioncini innamorati che danno consigli d'amore, "vai da Hermione, Draco sei patetico" come se io avessi bisogno di consigli, da una mezzosangue poi, ma non scherziamo- borbottò Draco mentre camminava per i corridoi di Hogwarts.
‎-Hermione??- disse Draco non credendo ai suoi occhi, in corridoio c'era Hermione che sembrava dirigersi verso i sotterranei.
-Stavo cercando Altair- disse Hermione asciugandosi una lacrima, solo allora Draco si accorse che stava piangendo.
-Che succede Hermione?- chiese Draco cercando di avvicinarsi, ma lei indietreggiò.
-Puoi solo dirmi dove posso trovare Altair?- chiese Hermione con voce tremante.
-Hermione puoi dirlo a me se hai problemi- disse Draco.
-Certo perchè tu sei quello che aiuta tutti vero?- disse Hermione pungente.
-Volevo essere gentile e comunque non è che mio cugino sia Godric Grifondoro che aiuta tutti- disse Draco sarcastico fancendo entrare Hermione nella sala di Serpeverde.
-Che ci fa una mezzosangue nella nostra sala comune Draco?- disse Tiger.
-E che ci fai tu tra le persone con un minimo di cervello?- chiese Hermione.
-Sparisci Tiger, e tu ferma in un angolo, vado a cercare Altair sperando che non mi cruci- disse Draco salendo le scale.
-Altair, hai compagnia al piano di sotto- disse Draco bussando alla porta, sentendo poi dei passi felpati che gli andavano ad aprire.
-Shh Valerie dorme, non posso scendere- disse Altair a bassa voce.
-C'è Hermione di sotto che piange- disse Draco.
-Puoi pensarci tu, a me non interessa- disse Altair mentre cercava di richiudere la porta.
-Altair due minuti del tuo preziosissimo tempo- disse Draco tirando fuori con forza il cugino dalla stanza e facendolo scendere al piano di sotto.
-Meglio per te che sia interessante, o questa non la passi liscia Malfoy- disse Altair sbadigliando.
-Come vuoi Black- disse Draco.


La Dramione diventa sempre più reale ;) L'interesse di Draco ormai è palese e Altair si diverte ad infastidirlo, nel prossimo capitolo scoprirete il problema di Hermione!

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Il Cacciatore ***


-Mione che è successo?- chiese Altair ad Hermione, sapeva di dover essere gentile o Draco e Valerie non gli avrebbero dato tregua.
-Mi hanno insultata per tutta la sera perchè ho passato la giornata con te, non mi vogliono più alla torre di grifondoro, mi hanno inciso sul polso "Easy Girl"- disse Hermione scoppiando a piangere.
-Simpatiche, ma io cosa dovrei fare?- disse Altair immobile a braccia incrociate, era sceso in boxer, e Hermione non potè far a meno di osservare gli addominali e i pettorali scolpiti di Altair.
-Immaginavo che sarebbe stata questa la tua risposta, infatti non voglio il tuo aiuto, sono qui solo per dirti, che stanno progettando di farla pagare anche a Valerie, hanno capito che c'è qualcosa sotto, si sono accorte delle sua assenza- disse Hermione abbracciandosi le spalle con le braccia.
-Voglio che Valerie sia tenuta sempre sott'occhio- disse Altair a Draco che annuì.
-Dobbiamo fare qualcosa anche per Hermione- disse Draco deciso, adesso che Hermione era uscita dalla stanza non si vergognava ad esporsi per lei.
-Non mi preoccupata in questo momento, è a Valerie che vogliono fare del male- disse Altair freddo.
-Perchè a Hermione l'hanno già fatto! Per Salazar delle volte sei così inumano- disse Draco, gelando poi quando realizzò cosa aveva detto.
-Grazie Draco per il complimento- disse Altair sorridendo beffardo, anche se le parole di Draco l'avevano ferito.
-Io non intendevo..- disse Draco ma fu bloccato da Altair.
-Dai su, non c'è niente di male, lo pensate tutti, è la verità- disse Altair.
-Non è vero Al io ti conosco- disse Draco.
-Pensi di conoscermi- disse Altair per poi andarsene, aveva bisogno di passare la notte a casa sua, vicino a sua madre, l'unica persona che non l'avrebbe mai abbandonato, fu così che uscì dai confini di Hogwarts e si smaterializzò.
-Madre madre che succede?- chiese Altair quando materializzandosi a casa trovò la madre inghinocchiata a terra che respirava male.
-Il lord, il lord è tornato- disse Bellatrix con voce roca, sembrava fosse stata torturata.
-Madre cosa è successo?- chiese Altair aiutandola ad alzarsi.
-è tornato e vuole un colloquio privato con te- disse Bellatrix piangendo.
-Va bene così madre è tutto ok- disse Altair sostenendola, non aveva mai visto sua madre piangere.
-No non va bene, io non volevo per te questa vita, ho provato a dissuaderlo, ma non ce l'ho fatta- disse Bellatrix abbracciando disperata Altair.
-è per questo che ti ha torturato?- chiese Altair arrabbiato.
-Si, gli hanno parlato di te, è interessato a te- disse Bellatrix.
-Non dovevi cercare di dissuarderlo, voglio incontrarlo- disse Altair deciso.
-Ti prego Altair- disse Bellatrix stringendo in mano la passaporta che avrebbe portato Altair da Voldemort.
-Dammi quella passaporta madre- disse Altair allungando la mano e appena l'antico orologio sfiorò il suo palmo fu teletrasportato via.
-Mio lord- disse Altair inginocchiandosi di fronte a Voldemort.
-Alzati giovane Black, o preferisci Potter?- disse Voldemort sibilando.
‎-Mio signore?- chiese confuso Altair alzandosi
.-Tu stai chiedendo come lo so?? Semplice, c'è una parte di me in te, che ci collega, riesco a sentirla perfettamente- disse Voldemort allungando una mano verso Altair, che cadde in ginocchio colpito da forti fitte alla testa.
-Che cosa vuole da me?- chiese Altair cercando di resistere al dolore e rimanere impassibile.
-Vedo che tua madre ti ha addestrato bene, sei così pieno di potenzialità a quel che mi dicono, tutti i miei servi fanno il tuo nome, c'è chi dice che ci somigliamo, sei assetato di conoscenza, di potere e condividi i miei stessi ideali- disse Voldemort.
-Il tuo sangue è purissimo nelle vene, un Black e un Potter, una combinazione potente, ma mi chiedo...la tua lealtà giace con il cognome che porti?- continuò Voldemort.
-Io sono un Black, nient'altro che un Black- disse Altair sicuro.
-Unisciti a me, ti darò tutto quel che vuoi, avrai il potere, la fama, sarai il mio luogotenente, tutto quello che devi fare è prendere il marchio- disse Voldemort ad Altair.
-Tua madre verrebbe riaccolta nei ranghi con tutti gli onori che merita, tuo zio se vuole potrà essere di nuovo uno dei miei ufficiali, senza alcuna punizione, tua zia potrà starne fuori come ha sempre desiderato e tuo cugino sarebbe libero di scegliere, non forzerò il marchio su di lui, tutto quello che devi fare è combattere per me- disse Voldemort con voce persuasiva.
Vedendo che ancora non riusciva ad ottenere una risposta da Altair, Voldemort disse -Posso perfettamente capire quanto un giovane ambizioso come te non voglia piegarsi di fronte a nulla, hai l'orgoglio dei Black e la testerdaggine dei Potter, ma permettimi di dire un'ultima parola per convincerti...Valerie, è così che si chiama la tua piccola sangue sporco vero?-
-Per quanto me ne importa può ucciderla davanti a me e non muoverei un muscolo- disse Altair mostrando una tranquillità assoluta.
-Vogliamo provare?- disse Voldemort sibilando, senza ottenere alcuna reazione da Altair.
-I miei complimenti giovane Black, sono sempre più impressionato da lei, ogni secondo che passa. La maggior parte dei miei seguaci trema di fronte a me, e tu sei qui da tempo ormai, in perfetto controllo oserei dire- disse Voldemort.
-La ringrazio mio signore- disse Altair.
-Sa cosa accade signor Black durante una guerra come questa ai mezzosangue?- disse Voldemort ad Altair.
-No mio signore, sfortunatamente mi sono perso la prima- disse Altair sarcastico.
-Coraggioso signor Black coraggioso, comunque gli stavo dicendo, i mezzosangue vengono schiavizzati, perseguitati, torturati, nel caso delle donne succedono anche cose ben peggiori, una morte indolore viene concessa solo ai purosangue che si mettono contro di me, e la signorina Lupin, bhe è anche la figlia di un licantropo, il che peggiora la sua situazione, non mi sono mai piaciute quelle creature, anche se devo ammettere che in battaglia tornano utili, comunque sia potrei considerare di farne un bersaglio, il primo omicidio della mia nuova era, diventerebbe un esempio- disse Voldemort, gli occhi rossi gli brillavano di una luce malvagia.
-Mi marchi, voglio essere marchiato- disse Altair con voce chiara le sue parole, riecheggiarono nella stanza.
-Ma prima voglio che venga stretto un voto infrangibile, nessuno dei suoi sottoposti e neanche lei, potete sfiorare con un dito Valerie, è una mia proprietà- disse Altair osservando Lord Voldemort negli occhi.
-E hai accettato per così poco? A me non fa differenza se una mezzosangue muore o vive...IO LORD VOLDEMORT FARò TUTTO CIò CHE è IN MIO POTERE AFFINCHè NESSUNO DEI MIEI MANGIAMORTE FACCIA DEL MALE A VALERIE LUPIN NE IO STESSO POTRò FARLE DEL MALE- disse Voldemort stringendo la mano di Altair e sigillando il voto infrangibile.
-Adesso il marchio- disse Voldemort poggiando la bacchetta sull'avambraccio di Altair, che accettò il marchio senza fare una piega.
-Perchè il mio marchio è diverso?- chiese Altair quando guardandosi il braccio vide che aveva un corvo con le iridi rosse.
-Perchè tu sei diverso, e sarai in incognita, al di fuori dei Malfoy e tua madre nessuno deve sapere che ti sei unito a me, sono stato chiaro?- disse Voldemort minaccioso.
-Certo padrone- disse Altair a denti stretti, sottomettersi non gli riusciva proprio.
-Andrà bene solo "signore" giovane Black- disse Voldemort divertito dagli sforzi di Altair.
-La ringrazio mio signore- disse Altair chinando la testa.
-Sei libero di andare, mi farò sentire presto- disse Voldemort congedandolo.


-Ehi dove sei stato stamani mi sono alzata e non ti ho trovato, neanche Draco sapeva dove fossi andato, si è tranquillizzato solo quando è arrivata una lettera da tua madre che diceva che stavi bene- disse Valerie quando lei e Altair s'incontrarono nella foresta nera.
-Stavo bene non dovevate preoccuparvi tanto, succederà spesso che io scompaia-disse Altair brusco.
-Che significa che scomparirai?- chiese Valerie confusa e preoccupata.
-Niente che ti deve importare, sarà così e basta- disse Altair nervoso.
-No non mi va bene che tu sparisci così, tuo cugino era preoccupato, io ero preoccupata- disse Valerie alzando la voce.
-Tu non hai nessun diritto di preoccuparti per me, e di a mio cugino che non si deve preoccupare per le persone inumane- disse Altair lasciando sola Valerie.
-Dove sei stato? Lo sai che il lord è tornato?- disse Draco appena Al mise piede nella camera che condividevano con Blaise.
-Calma Draco sembri una moglie isterica, ti verrà un infarto- disse Altair sedendosi sul letto.
-Ma certo che lo sai che il lord è tornato!! Ti ha convocato non è così?- disse Draco avvicinandosi ad Altair.
-Per Merlino Draco hai una fervida immaginazione- disse Altair sdraiandosi a letto.
-Allora dove sei stato per l'intera nottata se non dal lord?- chiese Draco incrociando le braccia al petto.
-Ecco adesso si che sembri tua madre Draco, sono stato dalla Delacour felice? Bene adesso il non umano vorrebbe dormire-disse Altair girandosi dall'altra parte e Draco uscì dalla stanza sbattendo la porta.
-Lo sai che tuo cugino è un bastardo vero?? Eppure sembrava così diverso ieri- disse Hermione seduta nel parco di Hogwarts con Draco.
-Mio cugino è particolare, ma non è cattivo- disse Draco sovrapensiero.
-Che hai?? Sembri strano anche tu- disse Hermione preoccupata.
-Niente di che, stavo pensando, io e Altair siamo ai ferri corti- disse Draco.
-E perchè mai i regnanti di serpeverde stanno litigando?- chiese Hermione facendo ridere Draco.
-Regnanti?? E chi sarebbe la regina tra me e Altair?- chiese Draco ridendo.
-Tu ovvio biondina- disse Hermione facendo la linguaccia a Draco, anche se lo odiava si sentiva così libera con lui.
-A chi hai dato della femmina?- disse Draco facendola sdraiare e mettendosi su di lei.
-A te principessa- disse Hermione cercando di alzarsi.
-Io sono un maschio Hermione- disse Draco lentamente passando le labbra sul collo di Hermione per poi risalire fino alle labbra e passarci sopra la lingua.
-Uomo, decisamente uomo- sospirò Hermione quando Draco si mise di peso su di lei fecendo aderire i loro corpi.

-Che ci fai tu qui?- chiese scioccata Valerie vedendo il ragazzo che si trovava nella sala d'ingresso.
-Seguimi Valerie e non discutere- disse lui secco prendendo la bionda per un polso e trascinandola fuori.
-Mi ha mandato papà, Merlino Valerie cosa ti prende ultimamente?? Gite notturne nella foresta, sparizioni improvvise, voci su te e Black- disse Lucas irritato alla sorella.
-Ahhhhh allora è per questo che sei qui fratellone, per farmi la paternale! E io che credevo di mancarti- disse Valerie usando lo stesso umorismo di Altair.
-Per Godric Valerie che ti prende?! Tu non sei così io ti conosco sorellina- disse Lucas.
-Sei tu quello perfetto in famiglia, quello che fa l'accademia, quello che zio Sirius preferisce, io no non sono così, solo che vi ostinate a non vederlo- disse Valerie con tono velenoso.
-Ti allontanerai dalle brutte compagnie Valerie e questo è un ordine- disse Lucas secco.
-Che c'è Lucas non ti ricordi più come si torna a casa? O stai andando da lei?- disse Valerie aspra quando vide Lucas salire le scale che portavano al settimo piano.
-Voglio solo vederla e parlarci, è da settembre che non ci vediamo- disse Lucas dispiaciuto.
-Lucas lei non vuole vederti lo sai, hai scelto tu di fare la vita dell'auror e lei ti ha detto di non poterlo sopportare, ti prego lasciala andare avanti- disse Valerie addolcendo il tono.
-Ha qualcun altro?- chiese Lucas.
-No in questo momento no- disse Valerie mentendo in parte.
-Mi è sembrato di vedere Lucas oggi- disse Hermione casualmente mentre stavano cenando.
-Si era qui- disse Valerie sminuzzando una fetta di carne.
-E cosa voleva?- chiese Hermione con voce tremante.
-Voleva farmi la paternale sulle mie brutte compagnie- disse Valerie accennando un sorriso.
-E non gli hai detto di..- disse Hermione guardando il tavolo dei serpeverde, dove Draco stava parlando e tutti pendevano dalle sue labbra.
-No non gli ho detto niente, se vuoi farlo lo fai tu- disse Valerie.
-No non c'è niente da dire- disse Hermione fissando il suo piatto e giocherellando con il cibo.
Valerie durante la cena stava fissando Altair, mentre stava mangiando il dessert lo vide fare una smorfia di dolore e uscire dalla sala grande, Draco lo seguì poco dopo e lei decise di alzarsi per andare a vedere cosa stava succendendo.
-Draco che succede?- chiese preoccupata Valerie che era entrata in bagno con i ragazzi, anche se era quello degli uomini.
-Altair sta male e non vuole aprire la porta- disse Draco preoccupato.
-Al sono V mi aprì?- disse con voce dolce Valerie.
-Non ho bisogno che fai la mammina con me, ho bisogno che ve ne andiate via entrambi- disse Altair che era piegato in due, il braccio gli bruciava da impazzire.
-Altair aprì questa porta o la butto giù- disse Draco ad alta voce.
-Via di qui, devo stare solo- disse Altair accasciandosi a terra.
-Va bene- disse Draco tirando via Valerie, aveva sentito la disperazione nel tono di Altair, e non era mai successo prima.
-Hai resistito un'ora al mio richiamo, non so se complimentarmi o punirti- disse Voldemort quando Altair arrivò al suo cospetto.
-Mi scusi mio signore, ma sparire da Hogwarts è complicato- disse Altair inchinandosi.
-Immagino immagino- disse Voldemort per poi cruciare Altair.
-Preferirei non accadesse più- disse Voldemort, insodisfatto che Altair non stesse urlando.
-Ovviamente non ricapiterà più mio signore- disse Altair con il respiro affannato.
-Bene- disse Voldemort smettendo di cruciare Altair.
-Indossa questa, ti voglio presentare ai mangiamorte- disse Voldemort passando ad Altair una mascherina nera che lo copriva da sopra gli occhi fino a sotto il naso.
-Adesso seguimi- disse Voldemort quando Altair si mise la maschera.
-Vi chiederete perchè vi ho convocato qui e vi ho fatto attendere così tanto, diciamo che l'ospite d'onore della serata si è fatto attendere- disse Voldemort quando entrarono in una sala, dove tutti i mangiamorte più importanti erano seduti.
-Questo affianco a me, rappresenta il futuro, la nuova generazione dell'oscurità, lui è il mio nuovo luogotenente, vi presento Il Cacciatore- disse Voldemort, mentre Bellatrix si lasciò scappare un verso a metà tra un sospiro e un singhiozzo.
-Problemi Bella?- disse Voldemort guardando freddo Bellatrix.
-No, nessuno nessuno mio signore- disse Bellatrix velocemente.
-Come stavo dicendo, lui è la nostra arma segreta, e visto che io non posso uscire da qui, lui dirigerà i raid insieme a Bella e Lucius, e sarà lui a svolgere le missioni più pericolose e complicate- disse Voldemort.


Vi avevo annunciato il ritorno di Voldemort, che porterà un bel pò di scompiglio ;)
Fatemi sapere se vi piace
Baciiiii

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** La scelta di Draco ***


-Sei il suo sicario- disse Bellatrix sull'orlo di una crisi di nervi.
-Si mamma, ha pensato che è il ruolo adatto a me- disse Altair cercando di calmare la madre.
-Il ruolo adatto per farti catturare, solo Salazar sa quanti sicari vengono catturati- disse Bellatrix in ansia.
-Posso farlo, mi hai addestrato tu, sono bravo- disse Altair cercando di rassicurare sua madre.
-Non si è mai troppi bravi quando si è in guerra Altair- disse sconsolata Bellatrix.
-Altair- disse Voldemort mentre se ne stava andando.
-Si mio signore?- chiese Altair bloccandosi sull'ingresso.
-Ho il tuo primo incarico da assegnarti- disse Voldemort.
-Si?- chiese Altair, curioso di sapere chi fosse.
-Dovrai uccidere Hannah Boot, tassorosso nel tuo anno- disse Voldemort.
-Posso chiedere il perchè?- disse Altair confuso.
-è la nipote del ministro, e voglio dimostrare che Hogwarts non è sicura- disse Voldemort.
-Lo consideri già fatto mio signore- disse Altair annuendo e tornando ad Hogwarts.
-Al sei diverso- disse Valerie abbracciando Altair quando lo vide quella sera.
-Diverso come?- chiese Altair baciandoli i capelli.
-Non lo so, prima appena ti ho visto, mi sei sembrato perso, non so come spiegartelo- disse Valerie stringendosi ad Altair e cercando di non pensarci.
-Prima ero perso, ma tu mi riporti sulla terra, tu mi dai pace- disse Altair.
-Vorrei poter fare più di questo, vorrei aiutarti- disse Valerie sincera.
-Tu sei il più grande aiuto che potessi desiderare- disse Altair baciando Valerie per poi andarsene.
-Dove vai?- chiese Valerie confusa.
-Ho un appuntamento- disse semplicemente Altair, e Valerie delusa tornò nel suo dormitorio.
-Altair Altair ci sei?- disse Hannah addentrandosi nella foresta.
-Segui la mia voce- disse Altair da lontano, sembrava un sussurro nel vento.
Hannah si addentrò ancor di più nella foresta nera, quando improvvisamente sentì una mano sulla spalle e il respiro lento di qualcuno sul suo collo.
-Ciao Hannah- disse Altair passandogli un braccio intorno alla vita.
-Altair- disse lei imbarazzata, le gote rosse dalla camminata e dall'imbarazzo.
-Sei bellissima- disse Altair all'orecchio della ragazza.
-Grazie- disse Hannah, nessuno gli aveva mai detto che era bella, figuriamoci un ragazzo come Altair.
-Qualcuno sa che sei qui?- chiese Altair con voce vellutata.
-No nessuno, mia madre non approverebbe, perchè tu sei..bhe..- disse Hannah.
-Il figlio di Bellatrix Black, sono un cattivo ragazzo- disse Altair mettendosi adesso davanti ad Hannah.
-Ed effettivamente dovevi dar retta a tua madre...Avada Kedavra- disse poi Altair e Hannah cadde a terra morta.
-Pensavo fosse un pò più difficile- disse Altair prendendo in braccio la ragazza e addentrandosi nella foresta.
-Mi dispiace, seriamente, ma andava fatto- disse Altair toccando il viso gelido di Hannah e depositandola dove nessuno l'avrebbe mai trovata.
-Al che succede?- chiese Valerie quando Altair la raggiunse nella sua stanza nel cuore della notte.
-Ho solo bisogno di te, un attimo- disse Altair avvicinandosi a Valerie.
-Sei strano è successo qualcosa?- chiese Valerie preoccupata.
-No, niente di rilevante, adesso vieni qui un secondo?- disse Altair.
-Va bene- disse Valerie avvicinandosi e Altair l'abbracciò stretta a sè.
Valerie stava dormendo di fianco ad Altair quando si svegliò e vide che Altair si stava agitando nel sonno e stava sudando freddo.
-No, l'avevi promesso...io l'ho fatto..no ti prego- disse Altair nel sonno e Valerie gli si avvicinò preoccupata.
-Al Al va tutto bene- disse Valerie baciando la fronte di Altair e lui si calmò visibilmente.
-Valerie- disse Altair nel sonno, prima di girarsi e mettersi a dormire più calmo.
Valerie si alzò senza far rumore e uscì dalla stanza diretta in quella di Draco.
Bussò un paio di volte alla porta di Draco prima che il biondo gli aprisse assonnato.
-Almeno che Altair non abbia deciso di passarti a me, e ne dubito, io me ne torno a letto- disse Draco dopo averla riconosciuta.
-Dobbiamo parlare- disse Valerie secca.
-Non m'interessa niente di te- disse Draco chiudendo la porta.
-Dobbiamo parlare di Altair- disse Valerie e vide Draco aprire la sua porta lentamente per lasciarla entrare.
-Che succede Valerie?- chiese Draco sedendosi su una poltrona che avevano in camera, per fortuna quella notte Blaise era fuori.
-Altair è un paio di giorni che è strano- disse Valerie preoccupata.
-L'ho notato anche io, ma non ho idea da cosa possa dipendere- disse Draco frustrato.
-Stanotte parlava nel sonno, diceva cose del tipo "L'avevi promesso, io l'ho fatto, ti prego", sudava freddo, sembrava spaventato- disse Valerie giocando con i capelli per il nervosismo.
-Altair non è mai spaventato- disse Draco.
-So che vedi tuo cugino come un supereroe, ma è umano anche lui Draco- disse Valerie in ansia.
-Fuori di qui, me ne occupo io di Altair, è una cosa di famiglia- disse Draco cacciando dalla stanza Valerie.
Valerie rientrò lentamente in camera e trovò Altair che si agitava frenetico nel letto.
-No no ti prego, non lei, avevi giurato, avevi giurato, ho ucciso, ho fatto tutto- diceva Altair nel sonno.
-Altair svegliati!! Guardami è solo un sogno!- disse Valerie prendendo il viso sudato di Altair tra le mani.
-Solo un sogno, solo un sogno..- ripetè Altair respirando profondamente.
-Esatto, è solo un sogno, ne vuoi parlare?- chiese dolcemente Valerie accarezzandogli i capelli.
-No, ho bisogno di te, qui, adesso, ho bisogno di sentire che ci sei, dimostrami che è solo un sogno- disse Altair facendola mettere a cavalcioni su di lui.
-Tutto quel che vuoi Al, tutto quel che vuoi- disse Valerie baciandolo con passione.
-Voglio te- disse Altair sbottonando in fretta la camicetta di Valerie e toccando ogni centimetro di pelle.
-Altair mi vuoi dire cosa è successo?- chiese Draco ad Altair quando s'incontrarono quella mattina in sala comune.
-Perchè dev'essere successo qualcosa?- chiese Altair.
-Valerie mi ha detto degli incubi, è preoccupata, allora che succede?- chiese Draco preoccupato.
-Lasciami stare cugino, ormai sono perduto- disse Altair per poi andarsene.
*Vuoi sapere come stare bene, lascia andare la tua anima, non provare più nulla e il rimorso se ne andrà, se ne andrà via tutto quanto* disse la voce di Voldemort nella testa di Altair.
-Valerie io, non posso più vederti- disse Altair a Valerie a pranzo.
-Perchè?- chiese Valerie ricacciando indietro le lacrime, non avrebbe pianto un'altra volta di fronte a lui.
-Perchè io sono perduto ormai- disse Altair.
-Che significa che sei perduto?- chiese Valerie con rabbia.
-Non posso dirtelo Valerie, fidati è meglio così- disse Altair andandosene e lasciandola sola nell'appartamento del prefetto di Serpeverde.
-Valerie che succede?- disse Draco preoccupato per il cugino quando vide Valerie rannicchiata in un angolo della stanza di Altair.
-Tuo cugino ha detto di non volermi più vedere- disse Valerie singhiozzando.
-Sapevamo tutti quanti che sarebbe successo bambolina- disse Draco ridendo.
-Non capisci biondino, era strano, ha usato parole del tipo "perduto"- disse V in ansia.
-Ha detto che è perduto?- chiese Draco ansioso.
-Si, vuol dire qualcosa per te?- chiese Valerie.
-Si che devi andartene di qui, e dimenticarti di Altair.- disse Draco facendola alzare e mandandola via.
-Allora dimmi cugino è quel simpatico tatuaggio che ti da questi cambi d'umore e un pessimismo cronico o c'è qualcos'altro che desideri dirmi?? Io personalmente punto sul tatuaggio- disse Draco che era entrato di soppiato nella stanza di Altair e lo aveva trovato a dorso nudo.
-Draco non posso dirti niente- disse Altair scuotendo la testa ed infilandosi un dolcevita nero.
-Invece si, puoi dirmi tutto, come sempre, non ci siamo nascosti mai nulla- disse Draco bloccando la porta ad Altair.
-è complicato Draco- disse Altair e il biondo capì che stava cedendo.
-Inizia con lo spiegarmi perchè sei perduto- disse Draco con tono deciso.
-Ho ucciso Draco, ho ucciso una ragazza- disse Altair evitando lo sguardo del cugino.
-Beh ci è capitato prima, durante gli allenamenti con i babbani- disse Draco cercando di calmare il cugino che stava sudando freddo.
-No, non capisci, l'ho uccisa a sangue freddo, era tutto calcolato- disse Altair passandosi una mano tra i capelli.
-Perchè lo hai fatto?- chiese Draco a voce bassa.
-Voldemort- disse Altair liberandosi del suo enorme segreto.
-Voldemort cosa? è lui che ti ha fatto quel tatuaggio?- chiese Draco anche se adesso le risposte sembravano ovvie.
-Si, sono suo adesso, il suo sicario- disse Altair fissando il pavimento.
-Ma come? Perchè? Avevamo deciso che non ci saremmo sottomessi- disse Draco confuso.
-Me per la libertà tua di mia madre dei tuoi genitori e la salvezza di Valerie, ho dovuto farlo, non c'erano altre scelte, avreste sofferto troppo- disse Altair spiegando la situazione ad Altair.
-Fanculo Altair!!! Te e il tuo sangue grifondoro- disse Draco iniziando a rompere tutto quel che gli capitava a tiro.
-Portami da lui- disse Draco interrompendo la sua opera di distruzione.
-No, Draco non lo farò mai- disse Altair deciso.
-Sai che vorrò vederlo comunque, e ci riuscirò in un modo o nell'altro, quindi se lo fai tu rendi tutto più facile.- disse Draco irremovibile.
-Non sai di cosa stai parlando- disse Altair cercando di convincere Draco a non farlo.
-Si che lo so- disse Draco.
-Non hai idea fidati- disse Altair scuotendo la testa.
-Le mie scelte sono le tue scelte, quindi o mi porti da lui o troverò chi lo farà- disse Draco deciso.
-Va bene- disse Altair rassegnato e insieme al cugino si diresse fuori dai confini di Hogwarts.
-Mio signore- disse Altair inchinandosi di fronte a Voldemort.
-Altair, vedo che hai portato con te il giovane Malfoy, a cosa devo la sua visita?- chiese Voldemort, a Draco che era inginocchiato accanto ad Altair.
-Vorrei unirmi a voi se possibile- disse Draco con voce ferma senza guardare il lord.
-E perchè mai giovane Malfoy? Tuo cugino ha sentito la necessità di garantirti protezione e libertà, non credevo che tu volessi unirti alla mia causa- disse Voldemort incuriosito.
-Se mio cugino crede in voi lo faccio anche io- disse Draco guardando Altair, che era visibilmente nervoso.
-Oh, allora è per questo, vuoi seguire le orme di tuo cugino- disse Voldemort.
-Se posso permettermi signore, vorrei Draco al mio fianco- disse Altair osservando gli occhi rossi di Voldemort.
-Te lo concedo, ma porterà il mio marchio- disse Voldemort e Draco tirò su la manica della divisa.
-Questo potrebbe farti un pò male- disse Voldemort marchiando Draco, che cercò di combattere il dolore ma poi iniziò ad urlare.
-Andiamo Draco ti porto a casa- disse Altair aiutando Draco ad alzarsi un quarto d'ora dopo quando Voldemort ebbe finito con Draco, il biondo era sudato e bollente.
-Al credo di non sentirmi bene- disse Draco con voce debole e gli occhi chiusi.
-Dobbiamo andare a casa tua, sei bollente, hai la febbre altissima sicuramente- disse Altair sollevando il cugino.
-Non lo dovevi fare Draco- disse Altair mentre lo portava fuori dal Riddle Manor.
-Si che lo dovevo fare, il mio posto è al tuo fianco, da sempre e per sempre- disse Draco perdendo poi i sensi.

Ebbene si anche Draco ha scelto di seguire Voldemort! Questo è un capitolo molto importante perchè da adesso in poi le cose diventeranno complicate per tutti! Il prossimo capitolo sarà ricco di sorprese!

Baciiii

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Il mistero di Alyssa ***


‎-Non si fanno vedere per una settimana e si ripresentano a scuola con una biondina che non si era mai vista, e a quanto pare è molto intima di entrambi, non finiranno mai di stupirmi quei due- disse Ginny guardando Altair e Draco fare la loro entrata trionfale in sala grande, tra di loro vi era una bellissima ragazza bionda dal sorriso splendente, gli occhi verdi, gambe lunghissime e una gonna decisamente troppo corta.
-Non ci dovrebbe essere un limite a queste cose?? Un pò di decenza insomma!! Non è iscritta qui, Merlino solo sa che ci fa qui e se li bacia pubblicamente entrambi, il preside dovrebbe mettere un punto a questa oscena storia- disse Valerie osservando la bionda baciare prima Altair e poi Draco, con Hermione che annuiva dietro di lei.
-Non si può tollerare una situazione così- disse Hermione concordando con Valerie.
-Ho un annuncio da fare stasera prima di poter iniziare a cenare- disse Silente e tutti gli occhi furono puntati su di lui.
-Per il resto dell'anno ospiteremo la signorina Alyssa Darlinton, alloggerà con i Serpeverde perchè è un'amica di famiglia dei Black e dei Malfoy- disse Silente con un sorriso tirato  e falso.
-Gran bel biglietto da visita- disse ironico Seamus.
-Più che altro alloggerà nelle camere di Malfoy e Black, senza dubbio- disse pungente Valerie.
-Vi chiedo di dargli il miglior benvenuto possibile- disse Silente.
-Il migliore- disse sarcastica Valerie.
Valerie dopo la cena decise di seguire Altair nei sotterranei, per capire meglio il rapporto che il moro aveva con la nuova arrivata.
Valerie li osservava nascosta dietro una colonna e li vide scambiarsi un bacio rovente.
"Quelli sono i miei baci, ci dovevo essere io" pensò Valerie vedendo Altair accarezzare il volto di Alyssa.
-Ti amo Altair- disse Alyssa baciando Altair.
-Ti amo anche io, come sempre- disse Altair baciando Alyssa.
-Amore vieni qui- disse Altair mentre allungando la mano verso Alyssa.
-Altair prometto di non farmi rapire- disse Alyssa prendendo la mano di Al.
-Scusa ma visti i precedenti con te non si può mai star sicuri- disse Altair baciandola.
-Dov'è Drake?- chiese poi Alyssa guardandosi intorno quando entrarono nella sala comune di Serpeverde.
-A nanna, ha ancora problemi con il marchio, ha detto se lo raggiungi domani prima delle lezioni- disse Altair.
-Certo non ho lezioni fino alle nove- disse Alyssa sorridendo per poi seguire Altair al piano di sopra.
-Sei il mio ossigeno tutto quello di cui ho bisogno, tu mi dai pace bambolina- disse Altair baciando con passione Alyssa e lasciandola entrare in camera sua.
-Merlino fa sempre impressione vederti veramente, anche se sei comunque favolosa- disse Draco guardando Alyssa quando s'incontrarono la mattina dopo.
-Scusa- disse Alyssa chiudendo gli occhi per un attimo e concentrandosi.
-Meglio?- disse Alyssa riaprendo gli occhi.
-Si- disse Draco baciandola e giocando con un ricciolo di Alyssa.

-Ehi Valerie che succede?- chiese Hermione sedendosi sul pavimento accanto a Valerie, che stava piangendo.
-Lui la ama, glielo ha detto in un corridoio pieno di persone- disse Valerie singhiozzando.
-Oh V mi dispiace tanto, non ti meriti quello che ti ha fatto.- disse Hermione stringendo Valerie a sè e maledicendo il giorno in cui quei due serpi erano entrati nelle loro vite.
-Io lo amo, gli ho sempre dato tutta me stessa, ma non è mai stato abbastanza, cos'ho che non va Herm?- chiese Valerie tra le lacrime.
-Niente, è solo colpa loro, non nostra- disse Hermione decisa.

-Adoro i tuoi ricci, amo sentirli su di me, amo sentirti su di me, come non è mai capitato con nessuna prima- disse Draco mentre spogliava Alyssa, ammaliato da lei, era semplicemente perfetta.
-Ti amo anche io Draco- disse Alyssa trasformandosi per un secondo.
-Non posso farlo- disse Draco bloccandosi ed uscendo dalla stanza.
-Al per te sta funzionando?- chiese Draco quando erano soli in sala comune.
-A livello di sesso alla grande, però non è la stessa cosa- disse Altair non riuscendo a spiegare ciò che provava.
-Finalmente le cose sono tornate alla normalità, servivo io per farvi perdere quei brutti vizi che avevate preso, non era quella la strada giusta, ma adesso siete tornati in carraggiata ed è quello che conta- disse Alyssa raggiungendo Draco ed Altair in sala comune.
-Già- disse Draco annuendo.
-Vado a farmi un giro, così voi potete avere un pò di privacy- disse Altair uscendo velocemente per fare una passeggiata notturna.
Altair mentre stava camminando per i corridoi del settimo piano si sentì trascinare dentro un'aula vuota e quando si girò si ritrovò davanti Hermione, e per Merlino se sembrava infuriata.
-Solo una cosa voglio dirti, non riesco a capacitarmi di come una persona possa essere così priva di umanità, tu non ti meriti l'affetto di nessuno, tanto meno di una persona come Valerie- disse Hermione calmandosi un pò dover aver urlato contro Altair.
-Come sta Valerie?- chiese Altair che negli ultimi giorni non l'aveva vista.
-Alla grande, tranne il per fatto che non dorme e mangia pochissimo, tutto per merito tuo, yuppie missione compiuta, l'hai distrutta, adesso puoi andarti a vantare con tuo cugino per qualsiasi scommessa abbiate fatto, l'hai vinta, perchè io sono ancora in piedi, non sarà Draco Malfoy a mandarmi a tappeto- disse Hermione per poi uscire dalla stanza.
-Draco non posso più farlo- disse Altair camminando avanti e indietro in sala comune.
-Cosa?- chiese Draco confuso, Altair lo aveva trascinato in sala comune strappandolo dalle braccia di Alyssa.
-Questa cosa con Alyssa, non funziona più- disse Altair passandosi una mano nei capelli.
-Si ma è per delle buone ragioni lo sai- disse Draco cercando di far ragionare il cugino.
-Non sono più sicuro che sia la cosa giusta da fare- disse Altair semplicemente.
-Perchè? Cosa ti ha fatto cambiare idea?- chiese Draco.
-V sta male- disse Altair preoccupato.
-E quindi? è una cottarella gli passerà- disse Draco.
-No Draco, anche io non ce la faccio più a sopportare questa situazione!! Sai cosa vedo quando Alyssa sta con te?? Non te e Hermione, te e Valerie!! E incomincio ad odiare la situazione, mi manca l'aria Draco- disse Altair frustrato.
-Voglio vederla- disse Altair deciso ma Draco gli bloccò la strada.
-E fare cosa?? Eh?? Vederla per qualche minuto, illuderla e poi andartene di nuovo!! Sarebbe solo una cattiveria Altair e per quanto tu sia egoista a lei non vuoi farla soffrire- disse Draco mettendo le mani sulle spalle di Altair.
-Mi manca- disse Altair a voce bassissima.
-Stai con Alyssa stasera, io me ne vado per un pò, così ti sembrerà di stare effettivamente con Valerie- disse Draco ma Altair non lo stette a sentirse e uscì dalla sala comune.
Era notte fonda quando Altair s'introdusse nella camera di Valerie.
La bionda era addormentata ma il suo sonno era tutt'altro che tranquillo, si dimenava tra le coperte e sembrava disperata.
Altair si avvicinò per osservarla meglio, Merlino quanto gli era mancato il suo profumo delicato, niente al mondo era paragonabile all'odore di Valerie.
Quando il moro osservò il volto della bionda rimase turbato, cerchi rossi gli rigavano gli occhi, e aveva delle occhiaie violacee, era visibilmente dimagrita e piena di graffi sulle braccia.
-Valerie cosa ti stai facendo?- disse Altair passando l'indice sulla guancia di Valerie che per un attimo si calmò.
Valerie in realtà si era svegliata quando Altair l'aveva toccata, quel tocco leggero l'aveva riportata alla vita dopo giorni di sopravvivenza.
Decisa a non aprire gli occhi perchè convinta che fosse un sogno tra i tanti incubi che aveva si lasciò cullare dalle sensazioni che quel contatto gli dava.
-Se solo potessi stare qui- disse Altair sottovoce senza mai distogliere lo sguardo da Valerie.
-Resta- sussurrò Valerie e Altair si allontanò di scatto.
-Non te ne andare, ti prego, ti prego- disse Valerie mettendosi a sedere mentre Altair si allontanava da lei.
-Non posso- disse Altair con voce dispiaciuta.
-Dimmi perchè almeno- disse Valerie sussurrando.
-è complicato Valerie- disse Altair scuotendo la testa.
-Non puoi spiegarmelo? Bene! Ma almeno vieni a sdraiarti accanto a me e abbracciami per un pò, so che non ti piaccio che ami Alyssa e tutto il resto, ma ho bisogno di un momento di pace, ti prego vieni qui con me- disse Valerie sottovoce in lacrime.
-Va bene- disse Altair, vedere Valerie in quelle condizioni era un colpo al cuore per lui, con passi misurati si diresse verso il letto di Valerie, che quando fu abbastanza vicino gli sfilò la maglietta.
-Ho bisogno di sentirti vicino, solo per un attimo- disse Valerie mettendo la testa sul petto di lui quando furono entrambi sdraiati.
Ascoltando il ritmo del cuore di Altair, Valerie si addormentò serenamente, Altair la strinse ancor di più a sè ottenendo mugolii di felicità da Valerie anche se addormentata.
-Come faccio io a lasciarti domani mattina?- chiese Altair più a sè stesso che a Valerie.
Per un attimo chiuse gli occhi anche lui, finalmente si sentiva a casa, neanche la magia di Alyssa riusciva a ricreare queste sensazioni.
-Sei ancora qui- disse Valerie la mattina dopo ad Altair che la fissava tenendola abbracciata.
-Si, non sono riuscito ad andare via- disse Altair.
-Oh scusa- disse Valerie arrossendo, spostandosi da lui per liberarlo.
-Non intendevo questo V, non sono voluto andare via, anche se avrei dovuto- disse Altair guardando gli occhi verdi di lei e perdendosi in essi, gli occhi erano l'unica cosa che Alyssa non riusciva a ricreare, e a lui mancavano tanto gli occhi verdi di Valerie.
-Ti devo stare lontano perchè è pericoloso starmi vicino per te, lo capisci V?- disse Altair tenendola abbracciata.
-No non lo capisco, non m'interessa essere in pericolo, so badare a me stessa- disse Valerie.
-Non riuscirai a proteggerti da ciò che ti minaccerà, io non riuscirò a proteggerti- disse Altair accarezzando i capelli di Valerie.
-Non la voglio la tua protezione, non l'ho mai voluta- disse Valerie sincera.
-Se stai con me e qualcuno lo viene a sapere diventerai un bersaglio- disse Altair.
-Sono già un bersaglio, sono figlia di un licantropo, mio zio è il capo auror, sono già un bersaglio fidati- disse Valerie stringendosi ad Altair.
-Anche se questa situazione ti va bene, non va bene a me- disse Altair, non riusciva a sopportare l'idea di mettere Valerie in pericolo.
-Io non sto bene senza di te, e questo mi pare assodato- disse Valerie mostrando i graffi che si era fatta sul corpo.
-Merlino Valerie..- disse Altair che stava cedendo.
-Io voglio te- disse Valerie.
-Ci sono cose che non ti posso dire Valerie.- disse Altair.
-E io non le voglio sapere, non ora almeno, adesso voglio solo te- disse Valerie baciando Altair.
-Se tu sapessi la verità non mi vorresti- disse Altair.
-Non ci scommetterei, tu non sai quanto ti voglio- disse Valerie sorridendo.
-V- disse Altair voltandosi verso Valerie.
-Si Al?- chiese Valerie baciandogli la guancia.
-Dimostramelo- disse Altair prendendo il viso di Valerie tra le mani.
-Cosa?- chiese Valerie fissandolo.
-Quando mi vuoi- disse Altair sfiorando le labbra di Valerie con le sue.

-Ti sei divertito Malfoy?- chiese Hermione a Draco durante la lezione di Erbologia.
-A far cosa?- chiese Draco mentre giocherellava con una pianta.
-A farmi credere di volermi- disse Hermione senza staccare lo sguardo dal vaso che stava curando.
-Si molto, è stato divertente vedere le tua espressioni da pesciolino- disse Draco.
-è stato crudele molto crudele, ma mai tanto crudele come tuo cugino, credo che lui sia imbattuto- disse Hermione.
-Mai parlare male di mio cugino in mia presenza, non sai niente di ciò che sta passando, di ciò che stiamo passando- disse Draco sollevando il coltello.
-Voi non avete problemi, voi li create- disse Hermione.
-Vorrei vivere esattamente come tu pensi che io viva, la mia vita sarebbe perfetta- disse Draco iniziando a sminuzzare la sua pianta.

-Sai che adesso non riuscirò più a lasciarti andare?? Neanche se tu lo volessi- disse Altair sudato e con il fiato corto.
-Bene, è esattamente quello che volevo- disse Valerie baciandolo.
-Nessuno può saperlo Valerie, nessuno può sapere che io e te..- disse Altair bloccandosi.
-Su dai dillo Al, non ti verrà un infarto, non ti sentirai male puoi dirlo- disse Valerie divertita e raggiante.
-Nessuno può sapere che io e te stiamo insieme- disse Altair velocemente.
-Visto Al, non era così difficile dirlo- disse Valerie baciandolo.
-è che io sono più bravo nella fase pratica della questione- disse Altair attirandola a sè.
-Oh no. Tu non sei bravo, sei fenomenale- disse Valerie mordicchiando il collo di Altair.
-Devi andare?- chiese Valerie accompagnando alla porta Altair poco dopo.
-Si Valerie, ci vediamo tra poche ora ok?- disse Altair finendo di abbottonarsi la camicia.
-Lascia faccio io- disse Valerie allungando le mani, ma invece di abbottonargli la camicia incominciò a sbottonarla.
-Non credo che si abbottoni così V- disse Altair divertito dal comportamente infantile della ragazza.
-Ma io ti voglio qui con me- disse Valerie.
-V, non posso, devo andare e lo sai benissimo- disse Altair con voce un pò più dura.
-Capito, vai- disse Valerie allontanandosi.
-Nella foresta per far colazione insieme ok?- disse Altair sollevando con una mano il volto di Valerie e baciandola velocemente.
Qualche ora dopo Altair arrivò silenziosamente alle spalle di Valerie e dopo averli coperto gli occhi, incominciò a baciarli il collo.
-Indovina chi è?- disse Altair senza smettere di baciarla.
-Mmm...Ron Ron- disse Valerie.
-Eh?- disse Al togliendo le mani dagli occhi alterato.
-Al era ovvio che eri tu, riconoscerei il tuo tocco tra mille- disse Valerie ridendo e poi baciando Altair che si era offeso.
-Stai diventando un pò troppo serpeverde per i miei gusti- disse Altair mettendosi e sedere e facendo sedere Valerie sulle sue gambe.
-Sto imparando dal migliore- disse Valerie baciando velocemente Altair.
-Al ti posso chiedere una cosa?- disse Valerie mentre mangiava un pancake.
-Si- disse Altair mentre la imboccava.
-Ci saranno altre ragazze?- chiese Valerie senza guardarlo.
-Vorresti fare una cosa a tre?? Valerie sei più perversa di quel che credevo- disse Altair divertito.
-Al hai capito perfettamente cosa intendo- disse Valerie, e il volto di Altair si rabbuiò.
-In questo momento per me sei l'unica, ma posso prometterti che lo sarai domani o il giorno dopo ancora, posso dirti solo una cosa, nessuna riesce più ad avere su di me l'effetto che hai tu, per Merlino nemmeno Alyssa quando è uguale a te ci riesce- disse Altair giocando con i capelli di Valerie.
-Come Alyssa uguale a me?- chiese Valerie confusa e allarmata.
-Aly è un'illusionista, quando un ragazzo la guarda vede la ragazza che desidera di più- disse Altair.
-Quindi tu..- disse Valerie non riuscendo a crederci.
-Si io vedo te in lei- disse Altair sorridendo di fronte al sorriso che era apparso sul volto di Valerie.
-Per questo lei è qui- disse Valerie.
-Si, ma per me non funziona, lei è te nell'aspetto, ma non è te allo stesso tempo, parla in modo diverso, sorride in modo diverso, non ha il tuo profumo, non ha i tuoi occhi- disse Altair.
-Perchè non riesce a mutare gli occhi?- chiese Valerie curiosa e emozionata dalle parole di Altair, anche se le aveva dette così freddamente, sembrava desiderare che le cose con Alyssa avessero funzionato.
-Perchè si dice che gli occhi riflettono l'anima- disse Altair per poi baciare Valerie chiudendo così la conversazione.


Come vi avevo anticipato c'è stata una sorpresa..Aly!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Presto in arrivo un nuovo capitolo!


Baciiiiii

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** I sentimenti di Valerie ***


-Mi ha convocato mio signore?- disse Altair inchinandosi di fronte a Voldemort.
-Si Black, desidero parlarti, stai facendo un ottimo lavoro per adesso, sei molto pulito quando uccidi, non lasci tracce, ma...hai commesso un errore- disse Voldemort sibilando, mentre si avvicinava lentamente ad Altair, sembrava un serpente pronto ad attaccare.
-Quale mio signore?- chiese Altair confuso, era più che sicuro di non aver fatto errori.
-L'hai detto a tuo cugino- sibilò Voldemort con rabbia.
-Lei aveva detto che lo potevo dire ai Malfoy.- disse Altair cercando di nascondere un sorriso beffardo.
-Sapevi benissimo che non potevi dirlo a Draco- disse Voldemort incominciando a cruciare Altair che restò impassibile per i primi secondi, per poi iniziare a tremare visibilmente.
-Lucius portalo via- disse un'ora dopo Voldemort smettendo di cruciare Altair, che adesso si trovava sdraiato a terra e si contorceva dal dolore riusciva ancora a sentire nelle ossa gli effetti del cruciatus.
-Andiamo Al- disse Lucius aiutando il nipote ad alzarsi, Altair però non si reggeva in piedi, un'ora di crucio era troppo anche per lui.
-Non..da..mia..madre..non..mi..deve...vedere...così- disse a fatica Altair una volta che ebbero lasciato la stanza dove si trovava Voldemort.
-Altair lei è la migliore in questo genere di cose- disse Lucius preoccupato per il nipote che era ricoperto di sudore e tremava.
-Non...mia..madre- disse Altair deciso mentre il sangue gli usciva dalla bocca e sporcava il pavimento scuro del quartier generale di Voldemort.
-Va bene, come vuoi tu- disse Lucius arrendendosi di fronte allo sguardo disperato che Altair gli aveva rivolto.
Lucius si materializzò ai confini di Hogwarts dove Draco li stava già aspettando.
-Merlino che è successo ad Altair?- esclamò Draco preoccupato quando vide che il cugino non riusciva a restare cosciente per due minuti di fila, e perdeva sangue dalla bocca.
-Il lord aveva una brutta giornata, anche se devo dire che non l'ho mai visto punire così duramente un suo servitore, non punisce così neanche Codaliscia dopo uno dei suoi disastri.- disse Lucius guardando preoccupato suo nipote.
-Altair non urla durante le sue torture, penso sia per questo che il signore oscuro ha esagerato- disse Draco con amarezza.
-Non urla- ripetè Lucius allibito.
-Cosa devo fare papà?- chiese Draco in ansia sostenendo il cugino che aveva perso di nuovo i sensi.
-Ti manderò delle pozioni rigeneranti e antidolorifici, fino ad allora non devi fargli perdere i sensi a lungo- disse Lucius per poi smaterializzarsi.
-Ci siamo quasi non mi mollare proprio adesso- disse Draco mentre attraversavano il corridoio che portava alla sala comune, per fortuna erano passati inosservati, e quei pochi che l'avevano visti avevano pensato che i due serpeverde tornassero da una notte scatenata a Diagon Alley, non sarebbe di certo stata una novità.
-Draco..no-disse Altair respirando male.
-No cosa Al?- chiese Draco senza però ottenere risposta, gli occhi del cugino si erano chiusi di nuovo.
-Ti porto in camera Al, ci siamo- disse Draco mentre salivano le scale che portavano ai dormitori, fu allora che Altair iniziò a divincolarsi con le poche forze che aveva.
-Fermo Al, è finita, sono io Draco- disse Draco aprendo con qualche difficoltà la porta della camera di Altair, per poi ritrovarsi davanti Valerie che fissava Altair preoccupatissima e scioccata.
-Draco che è successo?- chiese Valerie che era immobile contro il muro, mentre Draco portava fino al letto Altair senza considerarla.
-Presto andrà tutto bene, però resta sveglio cugino, resta sveglio- disse Draco senza degnare di uno sguardo Valerie.
-Che è successo?- chiese di nuovo Valerie senza avvicinarsi ad Altair, ma Draco continuò ad ignorarla.
-Per Merlino Draco che è successo?!!!- urlò alla fine alterata Valerie.
-Niente che ti riguardi, sudicia mezzosangue- sibilò Draco annoiato.
-Draco..no- disse Altair per poi riperdere i sensi.
-è il ragazzo che amo quello senza sensi, quindi per Salazar Draco mi riguarda eccome!- disse Valerie a Draco che sgranò gli occhi.
-Tu lo ami?- chiese Draco sorpreso osservando prima il cugino privo di sensi e poi Valerie.
-Si, e adesso dimmi cosa gli è successo, sto seguendo un corso da medimaga, sono sicuramente migliore di te.- disse decisa Valerie.
-Lui lo sa che lo ami?- chiese Draco fissando il cugino con affetto.
-Non è necessario che lo sappia, so già che non ricambia- disse Valerie evitando di guardare Altair.
-Crucio, è stato cruciato per un'ora circa- disse Draco spostando lo sguardo su Valerie.
-Oh Merlino- disse Valerie coprendosi la bocca, le lacrime già minacciavano di bagnarli il viso.
-Se perde i sensi troppo a lungo, c'è rischio di danni celebrali- disse poi con voce spezzata Valerie passando una mano tra i capelli sudati di Altair.
-Quant'è Draco?- chiese Valerie nervosa qualche minuto dopo, senza smettere di bagnare il volto di Altair con un panno umido.
-Un quarto d'ora- disse Draco guardando l'orologio al muro.
-Troppo, decisamente troppo, gli intervalli iniziano ad allungarsi, quanto ci mette tuo padre?!- disse Valerie imprecando e lanciando il panno nel secchio che conteneva l'acqua fredda.
-Non intendo aspettare oltre- disse poi Valerie alzandosi dal letto e dirigendosi verso la porta.
-Che pensi di fare?- chiese Draco afferrandogli la mano e impedendogli di uscire.
-Rubarle in infermieria- disse Valerie come se fosse ovvio.
-Tu stai qui lo faccio io- disse Draco uscendo velocemente senza dare a Valerie l'opportunità di replicare.
-V- disse con voce debole Altair e Valerie corse subito verso il letto.
-Sono qui- disse Valerie predendogli la mano dolcemente e portandosela sul viso.
-Mi dispiace averti trascinato in questa storia- disse Altair con voce debole e roca.
-Chi è stato Altair? Puoi dirmelo?- chiese dolcemente Valerie accarezzando il volto di Altair.
-Non potrei dirtelo ma lo farò, è stato Voldemort.- disse Altair per poi iniziare a tossire.
-Volde..- disse Valerie scioccata e impaurita.
-V, grazie- disse Altair all'improvviso, sembrava più calmo adesso.
-Di cosa?- disse Valerie ancora sotto choc.
-Di amarmi- disse Altair accennando un sorriso, per poi riperdere i sensi.

Draco intanto si stava dirigendo verso l'infermeria quando Hermione gli bloccò la strada.
-Dove pensi di andare?? Devo fare rapporto e portarti dal preside adesso- disse Hermione con tono severo incrociando le braccia.
-Granger togliti di mezzo- disse Draco cercando di aggirarla, ma Hermione era irremovibile.
-Hermione ti prego, mio cugino sta male, te lo chiedo per favore- disse Draco, Hermione non riusciva a credere alle sue orecchie, Draco Malfoy stava implorando e sembrava pronto a crollare da un momento all'altro.
-Che devi fare?- chiese Hermione con tono più dolce.
-Devo prendere delle pozioni, è urgente- disse Draco supplicandola con lo sguardo.
-Intrufoltarti in infermieria per rubare?!- disse Hermione alzando la voce.
-Si- disse Draco deciso.
-Bene, vengo con te, ti servirà qualcuno che fa la guardia- disse Hermione avviandosi verso l'infermieria.
-Che?- disse Draco scioccato fissando Hermione.
-Pensi di restare lì? Devo fare tutto da sola?- disse Hermione voltandosi un secondo per poi proseguire.
-No, arrivo- disse Draco ricordandosi che Altair aveva urgentemente bisogno delle pozioni, non era il momento di pensare a quanto fosse bella e sorprendente Hermione.
-Al apri gli occhi un secondo solo ti prego- disse Valerie quando ormai erano passati venti minuti e Altair ancora non aveva ripreso i sensi.
-Se lo chiedi così gentilmente- disse Altair con voce rauca, cercando di sorridere per tranquillizzarla, si vedeva che la bionda era nel panico.
-Hai bisogno di qualcosa?- chiese Valerie passandogli una pezza bagnata sulla fronte.
-Si- disse Altair annuendo a fatica mentre osservava il volto di Valerie con uno sguardo annebbiato.
-Cosa?- chiese Valerie passandogli una mano tra i capelli sudati.
-Te- disse Altair facendo sorridere Valerie nonostante le lacrime.
-Io sono già tua- disse Valerie con amore poggiando le labbra su quelle gelide di Altair.
-Vieni qui con me allora- disse Altair cercando di spostarsi.
-Ho paura di farti male- disse Valerie incerta.
-Se c'è una persona che con la sua vicinanza può tenermi cosciente abbastanza a lungo sei tu- disse Altair e Valerie si sdraiò delicatamente accanto a lui.
-Come vanno le cose?- chiese Draco rientrando qualche minuto dopo con in mano un sacco di fialette.
-I tempi sono più o meno gli stessi, non peggiora ne migliora- disse Valerie alzandosi dal letto.
-V?!- disse Altair riprendendo i sensi, come se avesse sentito che Valerie non era più accanto a lui.
-Sono qui- disse dolcemente Valerie intrecciando le sue dita con quelle di Altair.
-Vedi di restarci- disse Altair autoritario cercando di sembrare minaccioso.
-Non mi sembri nelle condizioni di darmi ordini signorino- disse Valerie divertita.
-Piantatela per favore, mi fate star male- disse Draco con faccia schifata porgendo le pozioni ad Altair.
-Altair mi ha detto che l'oscuro signore è tornato- disse Valerie a Draco quando ormai Altair dormiva beato grazie alle pozioni.
-Te l'ha detto?- disse Draco irrigidendosi.
-Si, dimmi solo una cosa, tutto questo è accaduto perchè Al si è unito ai mangiamorte?- chiese Valerie guardando Altair che dormiva.
-Non ti fare idee sbagliate- disse Draco serio osservando anche lui il cugino.
-Sto solo chiedendo, ho visto il tatuaggio che ha sul braccio, non è dei mangiamorte..- disse Valerie cercando di rimanere calma.
-Lui non è un mangiamorte, è qualcosa di più- disse Draco enigmatico, non voleva essere lui a spiegare tutto a Valerie, era compito di Altair quello.
-Perchè lo ha fatto? Non lo credevo capace di una scelta simile- disse Valerie delusa.
-Non per le motivazioni che immagini- disse Draco serio.
-Potere, disprezzo per quelli come me, è per questo che l'ha fatto?- chiese Valerie esprimendo ad alta voce i dubbi che la tormentavano da quando aveva visto il tatuaggio di Altair.
-Lui non te lo dirrà mai, perciò lo faccio io. L'ha fatto per te- disse Draco sincero, non riusciva a sopportare il fatto che Valerie screditasse così Altair, non dopo quello che suo cugino aveva sacrificato per lei, per tutti loro.
-Perchè è talmente schifato da quello che c'è tra me e lui che ha il bisogno di distaccarsi a tal punto da unirsi a Voldemort?- chiese Valerie tristemente.
-Perchè sento il bisogno di proteggere l'unica cosa bella nella mia vita- disse Altair sollevandosi leggermente sui gomiti per guardare l'espressione scioccata di Valerie.
-Tu hai fatto questo per me?- disse Valerie sotto choc.
-Per te e la mia famiglia- disse Altair sincero.
-Perchè?- chiese Valerie con voce tremante, non riusciva a crederci.
-Ti ho detto che per proteggere le persone a cui tengo farei di tutto e così è stato- disse Altair sdraiandosi nuovamente, sperando di riuscire a chiudere la questione così.
-Ma hai buttato via la tua libertà così, il tuo orgoglio- disse Valerie confusa.
-Ma ho ottenuto la tua salvezza, va più che bene- disse Altair risoluto fissando il soffitto.
-Ti sei sacrificato per me?- disse Valerie sentendosi in colpa.
-è stato un gesto puramente egoistico Valerie, io senza te non sto bene, dovevo assicurarmi che avrei potuto averti al mio fianco durante la guerra- disse Altair stanco di discutere.
-Mi avrai- disse Valerie baciando Altair dopo essersi tuffata su di lui.
-Anche se sono un assassino?- disse Altair osservandola sorridente.
-Anche se sei un assassino, io per te ucciderei- disse Valerie con un sorriso raggiante.
-Bene perchè molto probabilmente il signore oscuro ti chiederà di farlo- disse Draco che fino ad allora era rimasto in silenzio in un angolo.
-Ti sei addentrata in un mondo che non ti appartiene bambolina- disse Draco quando si accorse che Valerie lo osservava confusa.
-Su questo Draco ha ragione, non sei fatta per questo, potremmo farti dimenticare tutto.- disse Altair pensieroso.
-Per una volta che mi hai fatto entrare nella tua vita, non puoi farmelo dimenticare Altair, ti prego- disse Valerie supplicandolo con gli occhi lucidi.
-Sei sicura che vuoi farlo?- disse Altair per niente soddisfatto dalla piega che stavano prendendo le cose.
-Mi terresti al tuo fianco?- chiese Valerie speranzosa.
-Più che mai- rispose con riluttanza Altair.
-Allora si voglio farlo- disse Valerie sicura di quel che diceva.


Scusate il ritardo..l'università uccide la mia ispirazione! Spero che il capitolo vi sia piaciuto, vorrei aggiornare prestissimo ma ci tengo a sapere cosa ne pensate!

Baci!!

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** La scelta di V ***


-A cosa stai pensando?- chiese Altair quando si trovarono soli in camera.
-Sto pensando che molto probabilmente la mia famiglia mi vorrà uccidere, letteralmente- disse Valerie abbracciando Altair.
-V, non devi farlo per me- disse Altair stringendola a sè e accarezzandogli i capelli.
-Lo faccio per me, anche io sono tremendamente egoista Al- disse Valerie baciando Altair dolcemente.
-Tu a cosa stai pensando?- chiese Valerie dopo un attimo di silenzio, quando si accorse che anche Al aveva un espressione pensierosa.
‎-A come sarà difficile tenerti lontani i mangiamorte- disse Altai preoccupato, mentre giocava con una ciocca di capelli della bionda.
-Non c'è la protezione di Voldemort?- chiese Valerie confusa, sollevandosi per guardare Altair negli occhi.
-Si ma non per quel che dicono- disse Altair rubando un bacio a Valerie.
-Non ti preoccupare, non m'importa quel che mi diranno- disse Valerie sorridendo leggermente e rassicurandolo.
-A me si, non credo di potermi controllare in certe situazioni se ci sei di mezzo tu, posso essere molto impulsivo- disse Altair accennando un sorriso.
-Ti manterrò calmo io- disse semplicemente Valerie baciandolo.
-Sai cosa mi farebbe star calmo?- disse Altair sorridendo furbo.
-No- disse Valerie rispondendo al sorriso di Altair con uno malizioso.
-Non quello che pensi tu, piccola ninfomane, vorrei che Draco restasse con te quando non ci sono io- disse Altair invertendo le loro posizioni mettendosi su Valerie.
-Devo proprio accettare?- sospirò Valerie annoiata.
-Si- disse Altair baciandola e chiudendo la questione.
La mattina dopo quando Valerie si svegliò Altair non era a letto con lei ma sul suo cuscino vi era un biglietto scritto dal moro.
"Devo sistemare alcune questioni molto importanti con Alyssa, assicurarmi che dica a Voldemort le cose giuste, Draco ti terrà d'occhio fino al mio ritorno.
ALB".
-Buongiorno bambolina- disse Draco quando vide Valerie scendere la scale dei dormitori di Serpeverde.
-Mi farai da baby sitter tutto il giorno Draco?- chiese stizzita Valerie guardandosi un ultima volta nello specchio antico che era appeso nella sala comune di Serpeverde.
-Ordini superiori bambolina, non è un piacere neppure per me- disse Draco che era appoggiato a una colonna.
-Quindi lui è..- disse incerta Valerie, odiava quella situazione.
-Oh si, a quest'ora saranno in camera di lei- disse Draco ghignando, amava tormentare Valerie.
-Non ti da fastidio? Infondo è la stessa ragazza che sta anche con te- disse Valerie fingendosi disinteressata.
-Vediamo cose differenti- disse Draco sovrapensiero.
-Tu chi vedi?- chiese Valerie curiosa.
-Non sono affari tuoi mezzosangue, sicuramente non te- disse poi Draco scorbutico come sempre.

-Ciao Aly- disse Altair abbracciandola da dietro e baciandogli il collo.
-Mi hai chiamato Aly, non Valerie- disse sopresa e sorridente Alyssa poggiando la testa sul petto di Altair.
-Perchè io vedo te adesso- disse Altair stringendola a sè.
-E allora come sono fatta?- chiese Alyssa in tono di sfida, ma Altair notò un pizzico di speranza nel tono di Alyssa e capì di averla in pugno.
-Bionda capelli lisci fino alle spalle, occhi azzurri, carnagione chiara- disse Altair con voce roca all'orecchio di Alyssa.
-Vedi me- sussurrò felice Alyssa voltandosi per abbracciarlo.
-Amo te- disse Altair riuscendo quasi a sembrare sincero, sicuramente lo era sembrato ad Alyssa.
-Aly per quando ti ha convocata il signore oscuro?- chiese Altair quando smise di baciare Alyssa.
-Domani mattina- disse Alyssa senza pensarci troppo.
-Vengo con te- disse Altair spostando una ciocca di capelli di Alyssa.
-Non sarà necessario- disse Alyssa, sorprendeva tutti quanto le fosse tranquilla ogni volta che incontrava il signore oscuro.
-Voglio proteggerti-disse Altair baciando la fronte ad Alyssa.
-Ok, se ci tieni andiamo insieme- disse Alyssa annuendo felice.
-Adesso devo scappare, Drake mi aspetta, abbiamo alcune questioni da sistemare, roba di quidditch, ci vediamo domani mattina allora- disse Altair baciandola un ultima volta e uscendo dalla stanza per andare a riferire tutto a Draco, che alloggiava infondo al corridoio.
-Allora?- disse Draco sollevando lo sguardo dal suo libro di trasfigurazioni quando vide entrare il cugino.
-Domani mattina si vede con il signore oscuro, ha detto che posso accompagnarla- disse Altair sedendosi sul letto di fronte a quello di Draco.
-Devi assicurarti che dica le giuste cose, non possiamo mettere in pericolo Hermione- disse Draco grattandosi il collo.
-Non possiamo mettere in pericolo Valerie- disse Altair correggendo Draco.
-Si si certo, ognuno ha i suoi interessi- disse Draco con noncuranza.
-Pensi che sia meglio che faccia un pò di pulizia nella mente di Alyssa?- chiese Altair incerto, giocando con il boccino che teneva sempre in tasca.
-Il lord se ne accorgerebbe, dobbiamo solo sperare che tu abbia recitato bene- disse Draco serio sollevando di nuovo lo sguardo dal libro per osservare Altair.
-Non ti preoccupare, ho fatto una delle mie migliori prestazioni- disse Altair presuntuoso prendendo il boccino al volo dopo averlo fatto allontanare.


*La mattina dopo*

-Alyssa- disse Voldemort chianando il capo verso la ragazza, una delle sue migliori giovani reclute.
-A cosa devo la tua presenza Altair?- chiese Voldemort voltandosi verso Al.
-Ho accompagnato Alyssa- disse Altair, ogni volta restava sorpreso di fronte alla calma che Alyssa riusciva a mantenere di fronte a Voldemort.
-Sei un vero gentiluomo purosangue, tua madre ti ha addestrato bene- disse Voldemort freddo concentrando poi il suo sguardo nuovamente su Alyssa.
-La ringrazio mio signore, riferirò le sue parole a mia madre, ne sarà onorata- disse Altair chinando la testa.
-Allora Alyssa vogliamo traferirci in privato? Altair adesso hai portato a termine il tuo compito, puoi tornare ad Hogwarts- disse Voldemort portando Alyssa in una stanza e dando tranquillamente le spalle ad Altair.
-Credo che aspetterò qui- disse Altair tranquillamente.
-Dunque hanno fatto progressi?- chiese Voldemort quando ebbe chiuso la porta.
-Altair si è completamente liberato della sua mezzosangue, adesso mi vede per quel che sono, Draco non ne sono sicura, ma di certo non si è più avvicinato alla sua mezzosangue- disse Alyssa sorridendo.
-Lascia che io veda le cose dai tuoi occhi- disse Voldemort mettendo le mani ai lati del volto di Alyssa per poi leggere la mente della ragazza, rivedendo tutti i suoi ricordi.
-Quanto è facile ingannare una donna- disse Voldemort scuotendo la testa ghignando.
-IMPERIO, quando uscirai di qui dirai a Black che è andato tutto bene- disse Voldemort e poi lasciò andare Alyssa che come un robot uscì dalla stanza.
-Come è andata?- chiese Altair ansioso quando vide Alyssa rientrare da sola.
-Tutto bene, torniamo ad Hogwarts, abbiamo le lezioni- disse semplicemente Alyssa.
-Ok- disse Altair smaterializzandosi insieme alla bionda sorridendo felice.
-Al ti devo dire una cosa, Valerie non si trova- disse Draco correndo incontro ad Altair appena lo vide entrare ad Hogwarts, per fortuna Alyssa si era già allontanata per andare a lezione.
-Ancora Draco?? La dovevi sorvegliare!!!- disse Altair furioso spingendo il cugino.
-Non è colpa mia, è scomparsa davanti ai miei occhi ed eravamo sul suolo di Hogwarts- disse Draco bianchissimo.
-L'ha presa allora- mormorò Altair con lo sguardo perso nel vuoto.

-Dove mi trovo?- disse Valerie confusa guardandosi intorno, intorno a lei era tutto buio e solo alcune candele illuminavano la stanza, si sentivano delle gocce d'acqua piovere dal soffito e l'umidità rendeva il posto freddo e inospitale.
-Nella mia residenza a Riddle Manor, o meglio nelle mie segrete- disse Voldemort rendendosi visibile e spaventando Valerie che indietreggiò fino al muro viscido e ricoperto di muschio.
-Non ti posso far del male ricordi?- disse Voldemort, questo però non tranquillizzò V.
-Capisco cosa ha visto in te il giovane Black, sei di una bellezza unica Valerie Lupin, e hai del potenziale, oh si, ma per me sei un problema, Altair non può essere ostacolato nel suo compito, e tu sei un ostacolo ora come ora- disse Voldemort avvicinandosi a Valerie con i suoi occhi rossi fissi sul volto della bionda.
-Lei non mi può far del male- disse Valerie più a se stessa che a Voldemort.
-Non a te, ma ad Altair si, ci sono mille modi in cui lo posso torturare, non so se hai notato i segni delle mie torture su Altair, beh quelle sono carezze in confronto a quel che posso fare- disse Voldemort perfido, bastò il sibilio della sua voce per far tremare Valerie.
-Cosa vuole da me?- chiese Valerie con coraggio.
-Voglio che tu ti unisca ai mangiamorte, e incoraggi Altair in quello che fa, deve perdersi nell'oscurità e tu sei l'unica luce che lo trattiene- disse Voldemort per poi bloccarsi quando Codaliscia entrò nella stanza.
-Padrone, il signor Black chiede udienza- disse Codaliscia balbettando.
-Giusto in tempo- sibilò Voldemort con una luce sinistra negli occhi, per poi far segno a Valerie di seguirlo al piano superiore.
Altair entrò con passo sicuro nella stanza e quando vide Valerie gli sembrò di essere finito in uno dei suoi incubi, solo che adesso era tutto dannatamente reale.
-Vieni Altair stavamo giusto parlando di te- disse Voldemort facendo cenno ad Altair di avvicinarsi.
-Ah si mio signore?- chiese Altair con calma apparente.
-Si gli stavo giusto dicendo in quanti modi posso punirti se lei non si unisce a noi e ti lascia essere ciò che sei- sibilò Voldemort, iniziando poi a cruciare Altair, che si lasciò sfuggire un gemito soffocato e poi si morse le labbra per non urlare, era ancora debole e incapace di sostenere una serie di crucio, ma sarebbe morto piuttosto di urlare di fronte a Valerie e farla cedere.
Infondo si trattava solo di lui, lei non avrebbe sofferto e andava bene così, quando sollevando lo sguardo vide la bionda che stava per dire qualcosa, Altair scosse leggermente il capo per zittirla, e Valerie impotente osservò la scena con orrore.
-Dai Black mi servono un paio di urla per convincerla, forse i crucio non sono abbastanza?- disse Voldemort per poi smettere di cruciare Altair, che si rimise in piedi con le ginocchia tremanti e cercò di raggiungere Valerie che tremava e singhiozzava coprendosi il volto con le mani.
Altair però non riuscì ad arrivare da Valerie, una frusta incandescente lo colpì all'improvviso sulla schiena, lacerandoli la carne e costringendolo a urlare.
-Io..- disse Valerie ma Altair la fulminò con lo sguardo e tornò muta, mentre Al continuava a subire le torture lasciandosi scappare solo qualche gemito di dolore.
Quando Altair cadde a terra e Valerie vide le condizioni in cui era la schiena del moro non riuscì più a tacere.
-Tutto quel che vuole mio signore, ma per Merlino basta- disse Valerie con lacrime correndo al fianco di Altair.
Valerie aiutò Altair a mettersi a sedere e controllò le ferite sulla schiena del ragazzo, erano molto profonde e sanguinavano copiosamente.
-Io ho mantenuto i patti, non lo sto più torturando, adesso tocca a te- disse Voldemort estraendo di nuovo la bacchetta avvicinandosi alla ragazza e Valerie allungò il braccio.
Quando Voldemort gli posò la bacchetta sull'avambraccio a Valerie sembrò di essere bruciata viva, anche se il dolore durò solo per pochi secondi.
-Suppongo che lei non sia stata addestrata come Altair- disse Voldemort e Valerie scosse la testa.
-Penso che uno tra Draco Altair o Bellatrix possa pensare al tuo addestramento, naturalmente qualsiasi cosa debba subire è al di fuori del patto, ti voglio addestrata a sopportare un crucio normale-disse Voldemort prima di mandarli via.
-Andiamo- disse Valerie singhiozzando e aiutando Altair come poteva.
-Non dovevi farlo- disse Altair arrabbiato fissando il marchio di Valerie.
-Dobbiamo farti curare- disse Valerie ignorando le parole di Altair e smaterializzando entrambi.
-No Valerie- disse Altair quando si materializzarono davanti a Lestrange manor.
-Non essere sciocco, quelle che hai sulla schiena sono ferite profonde che ne io ne Draco possiamo curare, e non possiamo rubare altre pozioni o ci scopriranno- disse Valerie trascinando letteralmente Altair attraverso i giardini del manor.
-Mia..madre..non può..vedermi così- disse Altair cercando di ribellarsi con le poche forze rimaste.
-Non fare il bambino Altair, o giuro su Merlino che ti pietrifico- disse Valerie minacciosa.
‎Quando Valerie bussò alla porta Bellatrix in persona andò ad aprire.
-Tu che ci fai qui?- chiese Bellatrix squadrando Valerie.
-So di non essere la benvenuta signora Lestrange ma Altair è ferito- disse Valerie con tono fermo, senza farsi intimorire.
Quando lo sguardo di Bellatrix si posò sul figlio fu assalita dalla preoccupazione, Altair sembrava sul punto di svenire da un momento all'altro e piccole gocce di sangue macchiavano il pavimento.
-Vieni Al- disse Bellatrix prendendolo e tirandolo in casa, lasciando Valerie sulla porta in attesa.
-Non voglio mezzosangue in casa mia- disse Bellatrix.
-Non si preoccupi, aspetto qui- disse Valerie tranquillamente.


Come vi avevo promesso ecco il vostro capitolo, scritto nel bel mezzo dell'alluvione!!  Fatemi sapere se vi è piaciuto e presto ne avrete un altro! Alcuni spoiler dal prossimo capitolo, ci sarà un bacio il primo bacio di una "coppia", l'arrivo di un nuovo personaggio dal passato di Valerie e scoprirete chi allenerà V!!!

BACIIIII

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Gelosia ***


-Opera del signore oscuro?- disse Bellatrix senza fiato esaminando le ferite sulla schiena di Altair.
-Si- disse Altair sibilando quando sua madre gli sfiorò una ferita.
-Perchè questo tipo di tortura? Di solito lui non punisce fisicamente i suoi seguaci- disse Bellatrix iniziando a disinfettare le ferite di Altair.
-Convincere...Valerie- disse semplicemente Altair, non ce la faceva a dire di più.
-Hai subito tutto questo per una mezzosangue?- disse scioccata Bella.
-Per lei..anche..peggio- disse Altair serrando i denti dal dolore.
-Dovevo immaginare che il sangue malato di tuo padre si sarebbe mostrato prima o poi- disse Bellatrix scuotendo la testa.
-Perchè voi Potter non riuscite a non innamorarvi delle mezzosangue?- disse sbuffando Bellatrix dandosi da fare per curare le ferite del figlio.
-Io non la amo, ne ora ne mai- disse Altair con voce per quanto possibile ferma.
-Allora perchè fissi il giardino dalla finestra da quando siamo entrati? Stai controllando se c'è sempre- disse Bellatrix applicando le garze sulle ferite di Altair.
-Non è vero- disse Altair testardo per poi girarsi dall'altra parte.
Valerie stava seduta davanti alla porta del Lestrange manor quando sentì delle urla all'interno, sembrava proprio che Altair si fosse ripreso, e stava litigando con sua madre.
-L'hai lasciata ancora fuori di casa?? Pensavo che l'avessi almeno mandata nella depandance- disse Altair furioso.
-Oh andiamo Al, il sangue dei mezzosangue non si congela- disse Bellatrix scrollando le spalle.
-Beh allora credo che andrò a verificare se quello dei purosangue si congela- disse Altair prima di uscire sbattendo la porta.
-Mi dispiace che tu abbia litigato con tua madre per colpa mia- disse Valerie alzandosi e avvicinandosi ad Altair.
-Vieni qui- disse Altair prendendola e abbracciandola stretta.
-Ho avuto paura- mormorò Valerie stringendosi ad Altair.
-Sai che tra poco quando saranno finiti i calmanti sarò molto arrabbiato con te perchè hai ceduto, vero?- disse Altair mentre affondava la testa tra i capelli di Valerie.
-Era la cosa giusta da fare- disse Valerie baciandolo.
-Cavolo Valerie! Ti rendi conto di cosa hai appena fatto??- urlò Altair quando furono al sicuro nella sua stanza da prefetto.
-Ti ho salvato la vita- disse asciutta Valerie con le braccia incrociate.
-No, ti sei rovinata la vita- disse Altair con rabbia.
-Se ci sei tu non è rovinata- disse Valerie con voce ferma.
-Io?? Io Valerie non sono adatto a te- disse Altair passandosi una mano tra i capelli.
-Sei l'unico che voglio- disse Valerie sicura.
-Pensiamola così V, che cosa farai quando tuo fratello cercherà di ucciderti?? Perchè quello è il suo mestiere, uccidere quelli con il marchio, cosa farai Valerie? Lo attaccherai?? E con cosa con un Expelliarmus??- disse Altair cercando di far ragionare Valerie, forse c'era ancora una possibilità per tirarla fuori dal mondo oscuro che era la sua vita.
-Ho studiato come te- disse Valerie testarda come sempre.
-Non hai la formazione magica che serve- disse Altair ridendo senza gioia, Valerie non aveva idea di quello che lui aveva studiato.
-Sono brava come te- disse Valerie a voce più alta.
-Io all'età di 14 anni sapevo tutto ciò che a tuo fratello possono insegnare in accademia, ho avuto una formazione oscura, una formazione per resistere alle torture, è questo che ti serve Valerie, pensi di saperlo fare?- disse Altair frustrato.
Fu solo allora che Valerie capì in cosa si era immischiata.
-V, ti fa male il braccio?- chiese Altair calmandosi quando vide che Valerie si teneva l'avambraccio.
-Mi da fastidio, tipo un formicolio- disse Valerie grattandosi il polso.
-è normale con i marchi magici, fa vedere- disse Altair avvicinandosi a Valerie e prendendogli delicatamente il braccio.
-Non hai un marchio normale- disse Altair interessato, forse c'era ancora speranza.
-No, sembrerebbe un angelo, è un marchio un pò strano per una mangiamorte- disse Valerie guardando Altair che si portava delicatamente il braccio alle labbra e glielo baciava.
-Atrum angelus perditionis- mormorò Altair.
-Che significa?- chiese Valerie confusa, lei non aveva studiato latino, era una tradizione purosangue.
-Angelo oscuro della perdizione- disse Altair con voce roca.
-Posso dormire qui stanotte?- disse Valerie osservando Altair con malizia.
-Stare qui? Si. Dormire? Non se ne parla- disse Altair baciandola con passione e spingendola verso il letto.
-Valerie sei tornata- disse Hermione abbracciando stretta Valerie quando le ragazze s'incontrarono a colazione la mattina dopo.
-Ovvio che sono tornata, non me ne sono mai andata- disse Valerie sorridendo.
-E dimmi Altair come sta? Si è ripreso?- chiese Hermione sottovoce.
-Non ne sono nulla Hermione. Io e Altair non ci sentiamo da molto- disse Valerie, dispiaciuta di dover mentire ad Hermione, ma infondo era per il suo bene, meno sapeva di questa storia meglio era.
-Ma tu, tu lo ami Valerie- disse Hermione sottovoce.
-è stato sempre solo sesso e adesso abbiamo smesso- disse Valerie scrollando le spalle.
-Quindi delle pozioni che Draco ha rubato con il mio aiuto tu non ne sai niente?- disse Hermione sospettosa.
-Assolutamente niente- disse Valerie mentendo perfettamente, ma ingannare Hermione non era per niente facile.
-Sai che puoi dirmi tutto- disse Hermione prendendo la mano dell'amica.
-Certo Herm, e se vuoi sapere di quelle pozioni perchè non chiedi a Draco? So che lo vuoi rivedere- disse Valerie facendo l'occhiolino ad Hermione per poi correre via quando Draco gli fece cenno di seguirlo.
-Dove dobbiamo andare?- disse Valerie confusa avvicinandosi a Draco quando svoltarono l'angolo ed Hermione non potè più vederli.
-Stanza delle necessità, Altair ti aspetta- disse Draco senza fermarsi ed entrando nella stanza con Valerie al seguito.
-Perchè mi hai fatto trascinare qui?- disse Valerie dopo aver baciato Altair.
-Per parlare degli allenamenti- disse Altair sorridendo.
-Mi allenarai tu ovvio- disse Valerie che si trovava incollo ad Altair che era seduto su un divano di pelle nera.
-Non puoi chiedermi di torturarti V, non ce la farei- disse Altair prendendo una mano di Valerie.
-E allora chi? Tua madre?- chiese Valerie spaventata.
-Non ti metterei in mano a mia madre per tutti i galeoni del mondo, per quanto gli voglio bene, ti farebbe del male, lo so- disse Altair sincero.
-E allora chi?- chiese Valerie confusa.
-Saluta il tuo maestro- disse Draco beffardo.
-Draco??? Ha solo cercato di uccidermi un'infinità di volte!- disse scocciata Valerie ad Altair.
-Non mostrare troppo entusiasmo eh mezzosangue- disse Draco sprezzante.
-è l'ideale, ti addestrerà il minimo indispensabile e saprà quando fermarsi- disse Altair guardando Draco.
-Va bene- sbuffò Valerie e Altair la baciò con passione.
-E questo è il mio invito ad andarmene- disse Draco alzandosi.-
Se vuoi può unirti a noi- disse Valerie sarcastica.
-Per stavolta passo, ci vediamo tra due ore!- disse Draco uscendo divertito.
-Due ore?- disse Valerie confusa, aveva già avuto la sua "dose di Draco", pochi minuti al giorno con il biondo mettevano a dura prova la sua pazienza.
-Oggi pomeriggio hai il primo allenamento con Draco- disse Altair a Valerie.
-Oggi c'è anche mio fratello a Hogwarts per l'orientamento, si fermerà qui una settimana, a dire a tutti come è bello essere auror- disse Valerie sarcastica.
-Se solo sapesse quel che è sua sorella- disse Altair ridendo divertito.
-Morirebbe d'infarto, comunque che fai tu oggi?? Vieni a vedere gli allenamenti?- chiese Valerie speranzosa.
-No oggi ho una ragazza, mi vedo con Daphne- disse Altair spensierato.
-Ah- disse Valerie delusa.
-V, sapevi come vanno le cose, io non ti ho promesso niente- disse Altair serio.
-Si lo so perfettamente- disse Valerie allontanandosi e uscendo dalla stanza.
-Pronta?- chiese Draco quando vide Valerie nell'atrio due ore dopo.
-Pronta a uccidere- disse Valerie, che non vedeva l'ora di scaricare la rabbia su qualcuno.
Quando stavano per salire le scale notarono su un pianerottolo Lucas ed Hermione che stavano parlando vicini.
-C'è tuo fratello- disse Draco a denti stretti.
-Merlino Draco nascondimi- disse Valerie e Draco l'attirò a sè e gli mise un braccio intorno alle spalle, di certo Lucas l'avrebbe scambiata per una bionda qualsiasi, non si sarebbe immaginato sua sorella con Malfoy.
Hermione si accorse che la ragazza abbracciata a Draco era Valerie e presa dalla rabbia si sollevò sulle punte e baciò Lucas.
Draco in tutta risposta si chinò su Valerie e prendendogli il mento con le dita, la colse di sorpresa con un bacio accennato.
-Draco ma che ca..- disse Valerie mentre Draco la baciava.
-Era per non farti scoprire- disse Draco con nonchalance mentre si allontanavano.
-Certo e gliela spieghi tu ad Altair questa cosa?- disse furiosa Valerie.
-Perchè gli devi spiegazioni?? Adesso lui è a letto con la Greengrass, e non mi sembra che ti abbia chiesto il permesso, o sbaglio?- disse Draco malefico.
-Io non voglio essere baciata da te- disse Valerie arrabbiata.
-Allora la pensiamo allo stesso modo, non succederà più- disse Draco chiudendo la questione.
-Direi che per oggi è meglio rimandare- disse Valerie con le braccia incrociate.
-Per una volta concordo con te- disse Draco dirigendosi verso i sotterranei di Serpeverde.
Valerie non vide Altair per tutto il giorno e la sera stanca di aspettarlo si avventurò nei sotterranei di Serpeverde.
-Al! Ti ho aspettato tutto il giorno, dovrai farti perdonare!- disse Valerie quando vide Altair seduto sul divano in sala comune, non si accorse dell'espressione furiosa di Altair.
-Sei diventata come tutte le altre, una bionda tra le decine che ho avuto e che avrò, non ho altro da dirti, l'uscita la conosci- disse Altair con voce fredda.
-Altair che è successo? Spiegami perchè non capisco il tuo comportamento!- disse Valerie confusa e ferita.
-Una cosa era sacra per me, il fatto che tu fossi mia e mia soltanto, mi piaceva Valerie, Merlino c'ero quasi cascato- disse Altair freddo.
-Io..- disse Valerie con voce tremante quando capì a cosa si riferiva Altair.
-Non giustificarti, non ne hai di giustificazioni- disse Altair fulminandola con lo sguardo.
-Come l'hai saputo?- disse Valerie piangendo.
-Draco è venuto a dirmelo, lui è onesto con me- disse Altair che aveva tutte le intenzioni di far sentire in colpa Valerie, che decise di andarsene.
-Ah Valerie- disse Altair richiamandola.
-Si??- disse Valerie speranzosa.
-La camera di mio cugino è quella di fronte, se t'interessa, ma che sciocco penso che tu sappia già dove trovarlo- disse Altair sorridendo.


Come vi avevo promesso c'è stato il primo bacio tra due personaggi ed è stato svelato il maestro di Valerie (il primo di una lunga serie!), nel prossimo capitolo Hermione e Altair interagiranno molto!...Ci sarà da ridere!


Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Il primo raid ***


-Hermione Jean Granger, è un pò che ti ammiro da lontano- disse Altair avvicinandosi a Hermione che faceva bollire una pozione, come sempre rimanevano solo loro a lezione finita, a perfezionare i loro lavori.
-Altair Lysander Black, mi sono sempre chiesta perchè un cervello così sveglio debba essere sprecato come fai tu- disse Hermione senza staccare gli occhi dalla pozione.
-E come dovrei utilizzarlo? Eh Mione?- disse Altair all'orecchio di Hermione mentre si trovava dietro di lei.
-Facendo cose più intelligenti- disse Hermione irrigidendosi.
-Tipo questa?- disse Altair scoprendo una spalla di Hermione e dandogli un bacio sulla pelle nuda.
-Altair che fai?- disse Hermione voltandosi confusa.
-Io e te, dobbiamo parlare..di cose importanti- disse Altair avvicinandosi ad Hermione e puntando la bacchetta contro la porta che si chiuse.
-Parla- disse Hermione mordendosi il labbro nervosa.

-Hai la faccia soddisfatta post sesso, pace con Valerie?- chiese Draco quando vide rientrare Altair, non lo vedeva dalla lezione di pozioni, non lo aveva neanche visto a trasfigurazione.
-Ho solo tre parole per te cugino: Hermione Jane Granger.- disse Altair per poi allontanarsi ridendo.
-Non l'hai veramente fatto! Lei non è così..non lo farebbe mai con te- disse Draco furioso.
-La rabbia può essere un gran incentivo Drake- disse Altair per poi chiudere la porta in faccia a Draco.
Una conversazione simile si stava svolgendo anche nella torre di Grifondoro.
-Ah Valerie adesso capisco perchè avevi scelto Altair- disse Hermione sdraiandosi sul letto di fronte a quello della bionda.
-Sei stata con Draco!!- disse Valerie con un gridolino di felicità.
-No sciocchina! Con Altair, ed è così favoloso.- disse Hermione leccandosi le labbra.
-Sei la mia migliore amica, come hai potuto fare una cosa simile? Io lo amo!- disse Valerie furiosa.
-Tu come hai fatto a baciare Draco?- rispose Hermione altrettanto arrabbiata.
-è stato solo uno stupido bacio!- disse Valerie alzandosi e avvicinandosi ad Hermione.
-Scusami, adesso devo andare a continuare ciò che ho iniziato..Altair vuole vedermi di nuovo- disse Hermione sorridendo e uscendo dalla stanza.
‎-Come è andata la tua recita?- chiese Altair quando Hermione si andò a sedere accanto a lui nei giardini di Hogwarts.
-Una meraviglia, Valerie era viola dalla rabbia- disse divertita Hermione.
-E Draco aveva un colorito verdognolo- mormorò Altair mentre baciava il collo di Hermione e con lo sguardo seguiva suo cugino che si andava a sedere accanto a Blaise.
-Sei sicuro che dovremmo uscire pubblicamente?- disse Hermione incerta.
-Vuoi farli star male?? Fidati non c'è di meglio- disse Altair divertito.
-Ehm..Altair..c'è tua madre- disse Hermione nel panico quando vide Bellatrix ai confini di Hogwarts.
-Vado a vedere che vuole, prega per me- disse Altair baciando la guancia di Hermione per poi rivolgere lo sguardo verso Draco che stava ghignando vittorioso, aveva chiamato lui Bellatrix.
-Madre- disse Altair calmo evitando di baciare la guancia della madre quando si accorse che era furiosa.
-Spiegami Altair perchè io non ti riconosco, uscire pubblicamente con una mezzosangue, chiamarla la tua fidanzata, non ti ho mai impedito di spassartela, ma non così Altair, ne va del nostro nome di famiglia- disse Bellatrix arrabbiata ad Altair.
-Madre l'umiliazione pubblica è la miglior cosa per distruggere i mezzosangue, basta guardare cosa sta passando la Lupin- disse Altair ridendo.
-Non m'importa quali sono i tuoi piani per risolvere queste questioni da adolescenti, la sceneggiata con la mezzosangue finisce adesso, con entrambe le mezzosangue, non voglio che tuo cugino torni da me a dirmi che hai perso la testa e che ti sei fidanzato con una sangue sporco, ci siamo capiti?- disse Bellatrix alzando la voce.
-Si mamma- disse Altair sarcastico osservando la madre scomparire.
-Problemi Al?- disse Draco ridendo.
-Quando stasera parteciperai al raid che io guiderò ti consiglio guardarti le spalle cugino, non si sa mai dove finiscono gli incantesimi in uno scontro come quello di stasera, parecchi sbagliano mira- disse Altair all'orecchio di Draco.
-Mammina ti ha messo in punizione? Povero piccolo Ally- disse Valerie pungente avvicinandosi ai tre serpeverde.
-Ripudiata dalla casa di Grifondoro perchè, beh diciamocelo sei una ragazza facile, odiata dai serpeverde, perchè diciamo che non piaci alla persona che conta di più, che guardacaso sono io, e stasera devi essere anche al meeting con quei cattivoni dei mangiamorte tutta sola, povera V la vita è proprio cattiva- disse Altair a Valerie sorridendo dall'inizio alla fine.
-Altair, possiamo chiarire questa cosa prima di stasera?- disse Draco alzandosi e seguendo il cugino che stava rientrando.
-No, devo incontrare il lord tra 10 minuti, ci vediamo tra un pò- disse Altair lasciando solo Draco.
Dopo essersi cambiato ed aver indossato la sua maschera da mangiamorte Altair si smaterializzò da Voldemort.
-Mio signore- disse Altair inchinandosi di fronte a Voldemort.
-è una gran notte questa per te Altair- disse Voldemort facendoli cenno di alzarsi.
-Sono perfettamente calmo- disse Altair tranquillamente.
-Lo vedo e me ne compiaccio- disse Voldemort osservando Altair con i suoi occhi iniettati di sangue.
-Signore mi stavo chiedendo se le reclute più giovani potevano essere lasciate qui di guardia- disse Altair cercando di risparmiare a Draco e Valerie la battaglia.
-Tutte le giovani reclute devono partecipare al raid- disse Voldemort, senza lasciare spazio ad ulteriori rischieste.
-Come desidera mio signore- disse Altair chinando la testa per poi raggiungere gli altri che ormai erano arrivati al Riddle Manor.
-Suppongo che tu non sia allenata e quei pochi allenamenti che avete programmato, beh avrete fatto altro giusto?? Ma non proccuparti Valerie, c'è sempre Wingardium Leviosa, agitare e colpire, almeno quello ti riesce spero- disse Altair passando accanto a Valerie che tremava.
-Altair possiamo parlare? Non è come credi- disse Draco afferrando il braccio di Altair.
-SIGNORI, INIZIATE PURE A SMATERIALIZZARVI, CHE LA NOTTE ABBIA INIZIO- disse Altair con la voce magicamente amplificata, dando l'ordine di attacco.
Un ora dopo il raid era in pieno svolgimento e il lato oscuro stava avendo nettamente la meglio anche se l'ordine non aveva subito gravi perdite e neppure il ministero della magia.
Valerie non faceva altro che tenersi fuori dallo scontro, guardando prima Altair e poi i membri della sua famiglia.
Ad un certo punto vide suo padre con la bacchetta in mano che facendosi largo tra la folla si avvicinava velocemente ad Altair con la bacchetta sollevata.
In una corsa contro il tempo Valerie iniziò a correre verso Altair, non poteva urlare o l'avrebbero riconosciuta, doveva arrivare abbastanza vicino per spostare Altair dalla traiettoria dell'incantesimo che suo padre stava per lanciare.
Quando l'incantesimo di suo padre fu scagliato lei era abbastanza vicina da tuffarsi per prenderlo al posto di Altair.
Venne colpita in pieno petto, il dolore gli offuscò la vista, fino a fargli perdere i sensi.
-Al è Valerie- disse Draco prendendo il braccio di Altair dopo essersi accorto che la bionda era a terra priva di sensi.
-Appunto è tuo compito occupartene, è la tua allieva e la tua ragazza, prendila e portala via, io ho un raid da portare a termine- disse Altair cercando di non guardare Valerie stesa a terra, ancora ben coperta dal cappuccio, solo una ciocca bionda era visibile.
-Si è beccata un incantesimo per te- disse Draco prendendo Valerie in braccio.
-Se è tanto stupida da fermare un incantesimo con il corpo non mica colpa mia, dovrebbe farsi vedere, e da uno bravo perchè ha seri problemi- disse Altair continuando a combattere, Draco scuotendo la testa si smaterializzò con Valerie tra le braccia.
-Come sta?- chiese Altair entrando nella camera di Draco dove il biondo aveva sistemato Valerie, il raid era appena finito e i mangiamorte avevano ottenuto una vittoria schiacciante.
-Era solo uno schiantesimo, per questo l'ho portata qui, non è abituata a sopportare il dolore, che è il motivo per il quale è svenuta- disse Draco tranquillamente per poi uscire dalla stanza.
-Ti sto odiando in questo momento Valerie, perchè nonostante tutto, dopo aver portato a termine il mio primo raid con successo, io sono qui con te, a pregare che tu ti risvegli, che tu mi dica quanto sono stronzo, che tu mi sorrida, ho una gran voglia di dirti quanto mi hai deluso, che alla fine si mi hai ferito con quello che hai fatto, ironico no? Di solito sono io quello che ti ferisce. E poi ho una gran voglia di dirti che sei stata una stupida a prendere quell'incatesimo per me, odio questi tuo stupidi gesti palesemente grifondoro, la tua vita è più importante della mia V, tu sei importante per tante persone, devi vivere- disse Altair tenendo la mano di Valerie.
-Sei lo stronzo più egocentrico ed egoista che io conosca, l'ho fatto perchè ti amo cretino- disse Valerie senza aprire gli occhi.
-Che ne pensa il tuo fidanzatino?- chiese Altair sarcastico.
-Per la cronaca lui mi ha baciato e io l'ho morso, l'ha fatto per ingelosire Hermione, puoi darmi del Veritaserum se vuoi- disse Valerie con voce stanca.
-Con la Granger, io non ci sono andato- disse Altair osservando Valerie.
-Che significa?- chiese Valerie sollevandosi sui gomiti, ansiosa di sapere.
-Quello che ho detto, non sono stato a letto con la tua amica- disse Altair con nonchalance.
-E con la Greengrass?- chiese Valerie mordendosi il labbro.
-Oh si, con la Greengrass si, ma lei fa eccezione- disse Altair sorridendo, pensare a Daphne lo rendeva sempre felice.
-E perchè?- chiese Valerie titubante.
-è la ragazza che mi attira di più dopo di te, e ogni tanto ne sento il bisogno, per ricordarmi chi sono- disse Altair aggiungendo mentalmente che Daphne lo apprezzava per com'era veramente, mentre Valerie non ci riusciva.
-Voglio.Essere.L'unica- disse Valerie con le labbra a un millimetro da quelle di Altair, riusciva a sentire il suo respiro e per Merlino stava perdendo la testa.
-Non sei tu che guidi il gioco- gli sussurrò Altair immobile, non era pronto a riunciare a Daphne, alle altre ragazze si ma non a Daphne.
-Stavolta si, o come dico io o puoi anche uscire- disse Valerie allontanandosi leggermente.
-Ciao Valerie, cederai lo sappiamo entrambi, è solo questione di ore, minuti..- disse Altair allontanandosi da Valerie per poi uscire dalla stanza.
Per Merlino se era frustrato, non si aspettava un comportamento del genere da parte di Valerie, ma infondo era proprio per questo che lo faceva impazzire così tanto, era imprevedibile.
-Draco hai un aspetto orribile che è successo? Valerie è più impegnativa del previsto?- chiese Hermione aspra quando incontrò il biondo durante il suo giro di controllo dei corridoi.
-Oh si, Valerie è impegnativa ma non per me- mugugnò Draco, aveva provato a dormire sul divano in sala comune ma non aveva chiuso occhio, continuava ad avere flash back dei combattimenti e così era andato a fare un giro.
-Volevo prendermela con calma con te Hermione, volevo andarci piano, perchè pensavo che tu fossi speciale, si insomma che tu non ti saresti comportata come le altre, avevo tutte le buone intensioni- disse Draco mentre Hermione se ne stava andando.
-Allora perchè Valerie?- chiese Hermione decisa.
-Ti ho visto con Lucas- disse semplicemente Draco.
-Ho riconosciuto subito la bionda che era con te, e non so perchè ho sentito una fitta al cuore vedendoti con lei, volevo farti provare la stessa cosa, per questo ho baciato Lucas, mi vergogno ad ammetterlo ma tutto ciò che volevo era vendetta- disse Hermione sincera, anche se il corridoio era praticamente buio sentiva lo sguardo di Draco su di lei.
-Ci sei riuscita, ero furioso lo ammetto, nessuna riesce a farmi infuriare quanto te- disse Draco accennando un sorriso e prendendo la mano di Hermione intrecciando le loro dita.
-Bene- disse Hermione sorridendo lasciandosi andare alle sensazioni che Draco riusciva a fargli provare.
-Credo che adesso è meglio che io vada, prima di fare qualcosa che vorrei veramente fare- disse Draco baciando le dita di Hermione.
-Notte Draco- sospirò Hermione.
-Notte mezzosangue- disse Draco baciando la fronte di Hermione.
-Che succede?- chiese Draco quando rientrando vide suo cugino arrabbiato, la risposta che ottenne fu uno sguardo assassino.
-Dai andiamo con me puoi parlare- disse Draco avvicinandosi ad Altair.
-Non ti sembra di aver già fatto abbastanza?- disse Altair sedendosi in una poltrona.
-Quante volte mi dovrò scusare per quello che ho fatto?- chiese Draco esasperato.
-Mai abbastanza- disse Altair incrociando le braccia.
-Se non vuoi parlare, dimmi c'è qualcosa che possa fare per te?- chiese Draco cercando di far pace con il cugino.
-Si portami Daphne- disse Altair poggiando i piedi su un tavolino basso di cristallo che aveva lì di fronte.
-Sei sicuro?- chiese Draco sorpreso, si aspettava di vedere Altair al fianco di Valerie.
-Voglio la Greengrass adesso- disse Altair deciso.


Nel prossimo capitolo verrà introdotto un personaggio che io amo, quello di Daphne Greengrass! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, le cose inizieranno a diventare movimentate e la Dramione diventerà sempre più reale!
Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto
Baciiii

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** La ragazza di Altair ***


-Daphne- disse Altair salutando la bionda con un bacio sulle labbra.
-Altair, quando Draco mi ha detto che volevi vedermi non riuscivo a crederci, credevo che ormai la Lupin ti avesse stregato- disse Daphne sorridendo compiaciuta e guardandosi intorno, l'appartamento di Altair era meraviglioso come sempre, anche se c'erano parecchie cose babbane che lei non sapeva usare si era sempre sentita a casa.
-Tu mi hai stregato Daphne, sei bene di essere stata tu la mia prima eccezione- disse Altair accarezzando la guancia di Daphne che si rilassò, Altair non è mai stato così dolce con lei.
-Quindi sono qui perchè?- chiese confusa Daphne arrossendo.
-Voglio che tu diventi la mia ragazza, non posso prometterti niente Daphne, neanche la fedeltà perchè poi non voglio deluderti se commetterò degli errori, ti vorrei al mio fianco però..poi vedremo come vanno le cose- disse Altair andando come sempre dritto al punto.
-Sicuro di voler fare questa cosa??- disse Daphne incerta, Altair gli aveva proposto ciò che tutte le ragazze volevano, un posto al suo fianco.
-Si. Lo voglio fare, ci voglio provare- disse Altair baciando Daphne convinto di ciò che aveva appena detto.
-Allora va bene.- disse Daphne baciando Altair su una guancia.
-La mia ragazza, cavolo suona bene- disse Altair all'orecchio di Daphne per poi baciargli lentamente il collo e farla indietreggiare fino alla camera alle sue spalle.
-Drake- disse Altair uscendo dalla camera qualche ora dopo con un sorriso soddisfatto stampato in faccia.
‎-Bella mossa cugino ma sarei curioso di saperne le motivazioni- disse Draco alludendo a Daphne che dormiva in camera di Altair.
-Mi da tranquillità, non mi da problemi, ogni passo con lei non è dannatamente difficile, non mi distrae da ciò che devo essere, posso fare del mio peggio e avere la certezza che lei non mi giudicherà, mi da la libertà che è ciò di cui ho più bisogno adesso- disse Altair tranquillamente sedendosi accanto a Draco.
-Capisco cugino- disse Draco pensieroso mettendo una mano sulla spalla di Altair.
-Questo cos'è il tuo appuntamento di mezzanotte o il mio?- disse Draco ghignando quando bussarono alla porta.
-Non ho un appuntamento di mezzanotte, ho la mia ragazza in camera- disse ridendo Altair.
-Allora è il mio- disse Draco andando ad aprire la porta e ritrovandosi di fronte Valerie.
-No Al, direi che è il tuo- disse Draco spostandosi e mostrando ad Altair chi c'era alla porta.
-Che vuoi?- disse brusco Altair alla bionda.
-Volevo solo dirti che ti..- disse Valerie ma venna interrotta da Daphne che entrò in salotto indossando solo la camicia di Altair.
-Torni a letto?- disse Daphne assonnata avvicinandosi ad Altair.
-Tra un secondo tesoro- disse Altair dandogli un bacio a stampo e Daphne tornò a letto.
-Sono passata solo per dirti che stavolta non piangerò per te, voglio dirti che ho chiuso, ho chiuso con te, ho chiuso con il tuo mondo, non ne voglio più sapere, non ti sarò mai più d'intralcio, ci tenevo solo a dirti questo, ti auguro il meglio e se tu senti che il tuo meglio è Daphne allora ti auguro una vita felice con lei, veramente felice Altair- disse Valerie, anche se era praticamente l'opposto di quel che voleva dire ad Altair, era andata lì per perdonarlo, per fare un passo indietro, ma dopo aver visto Daphne la rabbia si era impossessata di lei.
-Grazie- disse Altair secco chiudendo la porta e sbattendo Valerie fuori dalla sua vita.
-Ragazzi!! Tra due secondi gli elfi smettono di servire la colazione, sbrigatevi dobbiamo andare- disse Draco svegliando Daphne e Altair la mattina dopo.
-Daphne svegliati dobbiamo andare a colazione- disse Altair affondando il volto nel cuscino, aveva dormito si e no un paio di ore, aveva scoperto che essere il ragazzo di qualcuno era piacevolmente impegnativo.
-Nooo, svegliati tu- disse Daphne infilandosi completamente sotto le coperte.
-Mattinieri vedo- disse Draco tirando via le coperte dal letto.
-Come sei entrato tu? Via via- disse Altair dimenandosi nel sonno.
-Alohmora, come sennò? Alzatevi ORA!- disse Draco in modalità 'Mamma Narcissa'.
-Sono in piedi, sono in piedi- disse Altair alzandosi come un sonnambulo.
-Ok, adesso fai alzare la tua ragazza- disse ridendo Draco quando Daphne si coprì il volto con il cuscino.
-Daphne, se non ti alzi ti lascio e mi metto con la Weasley- disse Altair ghignando e facendo l'occhiolino a Draco.
-Sono sveglia- disse Daphne scattando in piedi.
-Così ingenua- disse Altair scuotendo la testa e baciando Daphne.
-Cinque minuti e scendiamo, perciò non perdete tempo in doccia- disse Draco uscendo dalla camera.
-La facciamo insieme così risparmiamo tempo- disse Daphne baciando Altair.
-O facciamo molto più tardi- disse Altair ghignando prendendola in braccio e trascinandola in bagno.
-Pronti a fare il vostro debutto come coppia?- disse Draco quindici minuti dopo mentre si trovavano davanti alla sala grande.
-Sono nata pronta- disse Daphne sorridendo e Altair intrecciò le sue dita con quelle dalla bionda, insieme varcarono la soglia della sala grande.
Li guardava anche lei, come tutti del resto, erano la coppia del momento, la più chiaccherata e la più invidiata.
Ma Valerie li osservava con occhio di verso dagli altri, lei osservava i comportamenti e i gesti di Altair, quel continuo cercare la mano di Daphne, o giocare con i capelli della bionda, quei sorrisi tanto sfacciati e sinceri che erano coltellate al cuore di Valerie.
Loro non avevano mai avuto tutto questo, una relazione così semplice e spontanea, ogni loro singolo gesto in pubblico doveva essere calcolato, misurato.
Forse era proprio questo che li aveva portati dove erano adesso, gli era bastata una frase, un momento di distrazione, si era persa nei suoi sogni e aveva detto quelle parole, che avevano fatto scattare qualcosa dentro ad Altair, che lo aveva allontanato da lei come mai prima d'ora.
Quando Valerie vide Altair baciare Daphne per poi alzarsi e uscire dalla sala grande capì che quello era il suo momento, doveva parlare ancora una volta con Altair, forse per l'ultima volta.
-Valerie avevi detto che non mi avresti più disturbato- disse Altair quando sentì la presenza della bionda alle sue spalle.
-Perchè? Perchè lei?- chiese Valerie disperata e ferita.
-Perchè non ha mai chiesto nulla- disse Altair andandosene, e Valerie ebbe la conferma di quello che temeva, erano state le sue parole e farlo scappare.
-Posso darti un consiglio? Mai mettere alle strette Altair, se tu lo costringi a fare delle scelte, gli dai degli ultimatum, lui se ne andrà stanne certa, sai perchè è fedele a Daphne? Perchè lei non gli proibisce niente, non gli chiede mai qualcosa di troppo, tutto ciò che fa è di sua volontà- disse Draco, dopo aver assistito alla scena, a Valerie.
-è fedele a Daphne?- disse sconcertata Valerie.
-In tutto il discorso tu hai capito solo questo, inizio a comprendere perchè mio cugino ti ha mollata, cresci, Valerie cresci- disse Draco allontanandosi, doveva andare in missione con Altair.
-Ecco così la voglio la mia ragazza, nuda nel mio letto quando torno dalle missioni- disse Altair appoggiandosi alla porta, era appena tornato dalla sua missione con Draco, era ancora sporco di fango e di sangue.
-Ho pensato che ti servisse una distrazione- disse Daphne facendo scivolare via la vestaglia.
-Hai pensato bene- disse Altair iniziando a sbottonarsi la camicia mentre si dirigeva verso il letto, grato che Daphne non gli facesse domande, non gli chiedesse nulla, non fosse terrorizzata da lui e non lo giudicasse, cose che Valerie aveva sempre fatto, Altair glielo aveva letto negli occhi.
-Non dovrebbe essere la ragazza a cucinare?- disse Daphne arrivando in cucina con solo una camicia di Altair addosso la mattina dopo, era domenica e aveva dormito fino a tardi.
-Non se la ragazza è una piromane- disse Altair girando le uova.
-Ho solo bruciato un paio di uova ieri- disse Daphne avvicinandosi ad Altair per prendere il succo.
-Oh allora non eri tu la bionda che ha fatto squagliare il manico della padella e affumicato la cucina, scusa devo essermi sbagliato- disse Altair sarcastico.
-Si ero io ok, è capitato solo una volta, come sei tragico- disse Daphne roteando gli occhi.
-Facciamo pure un paio di volte- disse Altair ridendo e poggiando sul tavolo i pancake e le fragole fresche.
-Come è possibile che io non riesca a stancarmi di te?- disse Altair imboccando una fragola a Daphne, e osservando rapito mentre lei la mangiava sensuale.
-Me lo stavo chiedendo anche io- disse Daphne ridendo attirandolo a sè.
-Vorrei che tu facessi colazione con me ogni mattina, non mi dispiacerebbe far colazione così sempre, panna fragole caramello e un pò di te- disse Altair baciandola.
-Vedremo che si può fare- disse Daphne stringendosi a lui.
-Quello che intendevo Daphne è se vuoi venire a vivere qui con me e Draco- disse Altair serio.
-Davvero? Si, lo voglio- disse Daphne entusiasta baciando Altair.
-Per il "si lo voglio" è un pò presto- disse Altair ridendo facendola arrossire.
-Hai capito cosa intendevo- disse Daphne facendogli la linguaccia e dirigendosi in camera per vestirsi.
-Vado a parlare con Drake, ci vediamo in sala comune- disse Altair a Daphne e senza attendere la risposta della bionda scese al piano di sotto.
-Cugino ti devo parlare di una cosa- disse Altair serio mettendosi a sedere nella poltrona di fronte a Draco.
-Dimmi pure- disse Draco distogliendo gli occhi dal biglietto che stava leggendo.
-Hai presente la stanza del prefetto- disse Altair.
-Si, il nostro mini appartamento, è una figata vivere lì- disse Draco annuendo confuso.
-Se iniziassimo a vivere lì in tre, ti darebbe fastidio?- chiese Altair.
-Blaise viene a stare da noi?- disse Draco.
-L'ultima volta che ho controllato ero una ragazza Drake- disse Daphne arrivando in sala comune indossando una mini gonna e una camicetta.
-Confermo è una ragazza- disse Altair infilando una mano sotto la camicia di Daphne.
-Per me non ci sono problemi- disse Draco stringendo le spalle.


Scusate l'enorme ritardo, cercherò di farmi perdonare postando al più presto un altro capitolo, è che sono impegnata a finire questa storia su FB e quindi non ho avuto tempo di scrivere il capitolo. Spero che vi sia piaciuto! Fatemi sapere che ne pensate di Daphne ;)

Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Bugie giustificate ***


-Daphne hai una vaga idea di cosa potrebbe essere il rumore che abbiamo appena sentito??- disse Altair senza aprire gli occhi ancora mezzo addormentato.
-Ho qualche opzione, anche se mi sento di puntare tutto sulla lavatrice- disse Daphne mordicchiandosi il labbro.
-Daphne- mugugnò Altair nel cuscino a metà tra un rimprovero e una risata.
-Hai tutte queste cose babbane qui, e io non l'ho mai usate- disse Daphne per giustificarsi.
-Per questo ci sono i libretti d'istruzioni- disse Altair divertito.
-Usano mille parole e alla fine non spiegano quel che bisogna fare- disse Daphne sbuffando.
-Ok piccola, andiamo a vedere quanti danni hai fatto- disse Altair dirigendosi verso il bagno con Daphne al seguito.
Quando lo aprì la schiuma era ovunque e continuava a crescere.
-Daph?- disse Altair in cerca di spiegazioni.
-Potrei averci messo un pò troppo sapone?- disse Daphne incerta.
-Tu dici?- disse Altair sarcastico lanciando la schiuma a Daphne.
-Noo- disse Daphne coprendosi gli occhi e ridendo.
-Non mi sfuggirai- disse Altair afferrandola da dietro e trascinandola nella schiuma.
-Pietà pietà- disse Daphne agitandosi tra le braccia di Altair.
-Il Cacciatore non conosce il significato di pietà- disse Altair ridendo coprendogli i capelli di schiuma.
-Ti prego Al- disse Daphne facendo la faccia da cucciola e il labbruccio.
-Ok, andiamo in doccia- disse Altair caricandosela sulle spalle e portandola in bagno.
-Mangiamorte uccide giovane donna, sei stato tu?- chiese Daphne dopo aver letto il giornale che Altair teneva in mano, erano usciti da poco dalla doccia ma lei aveva ancora i capelli bagnati.
-Mmh- disse Altair annuendo passandosi una mano tra i capelli bagnati.
-Ehi, è tutto ok, hai fatto quello che dovevi ne più ne meno ok? Non devi fartene una colpa- disse Daphne accarezzando i capelli di Altair.
-Lo so ma è ancora un pò difficile- disse Altair sincero con lei.
-Lo è sempre all'inizio, poi passerà, ti starò vicina te lo prometto- disse Daphne abbracciandolo.
-Grazie sei quello di cui ho bisogno- disse Altair tenendola stretta a sè.
-Ho scoperto una cosa- disse Altair giocherellando con una ciocca di capelli biondi di Daphne.
-Cosa?- chiese lei sorridendo.
-Penso di potermi innamorare di te- disse Altair baciandola dolcemente come non aveva mai fatto.
-Devo vedere Drake prima di andare a lezione- disse Altair restio a lasciar andare Daphne.
-Vai dal tuo fidanzato- disse Daphne scherzando e facendo un passo indietro.
-Ci vediamo dopo- disse Altair uscendo dall'appartamento e dirigendosi in una delle aule vuote del sesto piano.
-Black- disse Valerie salutandolo quando lo vide entrare.
-Questa è l'ultima volta che rispondo ai tuoi biglietti- disse Altair freddo incrociando le braccia.
-Ho solo bisogno di dire un paio di cose- disse Valerie avvicinandosi al moro.
-Parla, il mio tempo è importante- disse con tono distaccato Altair.
-Ho fatto di tutto per te, sono entrata nel tuo orrendo mondo, ne porto i segni addosso, sono stata marchiata dal signore oscuro tutto questo perchè ti amo ma a te non è mai importato- disse Valerie.
-Ti ricordi quando ti ho detto che gli occhi sono lo specchio dell'anima?? Sai cosa ho letto spesso nei tuoi occhi? Orrore per quel che sono, paura di me, eri terrorizzata da me, disprezzo per le cose che faccio, tu ti vanti di accettare quel che sono Valerie ma non lo hai mai fatto, ti si legge dentro, hai appena definito il mio mondo orrendo, ma è il mondo che mi ha cresciuto e amato, quello di mia madre e i miei zii, sei stata marchiata perchè ti sei intromessa in cose che non ti riguardavano e dalle quali ti avevo detto chiaramente di stare alla larga, perciò non incolpare me dei tuoi problemi.- disse Altair duro.
-"Non incolpare me per i tuoi problemi"? è tutto ciò che hai da dirmi Altair?- disse Valerie piangendo.
-Impara ad ascoltarmi Valerie, questo è tutto ciò che ho da dire- disse Altair freddamente.
-Ti chiedo solo una cosa, un ultimo bacio per capire se veramente per noi non c'è più speranza- disse Valerie avvicinandosi sensuale ad Altair.
-V, no io non ti bacerò, non farò questo a Daphne- disse Altair allontanandosi.
-Però lo facevi a me- disse Valerie ferita.
-Con Daphne è diverso, non posso fare questo a lei, non ci riesco- disse Altair scuotendo la testa e andandosene.

*Nel loft di Altair e Daphne*
-Ok posso capire che tu ti senta sfruttato da me, ma ho bisogno che tu collabori, devo dimostrare ad Altair che riesco a fare almeno uno dei lavori domestici, o riderà di me fino alla fine dei tempi, perciò anche se so di averti maltrattato, ti prego lasciati rifare- disse Daphne al letto per poi sentire Draco scoppiare a ridere dalla porta d'ingresso.
-Lo sai che sei pazza vero Daffuccia- disse Draco mentre ancora stava ridendo.
-Un tantino- disse Daphne scoppiando a ridere con Draco.
-Ti serve una mano con il tuo nemico immaginario?- disse Draco indicando il letto di Altair e Daphne con la testa.
-Mio salvatore.- disse Daphne a Draco.
-Credevo che tu fossi con Altair, mi ha detto che doveva vederti prima della lezione di pozioni- disse Daphne con nonchalance.
-Ah si? C'ero- disse Draco cercando di coprire il cugino.
-Drake..va bene così, lui non mi ha mai promesso nulla- disse Daphne sorridendo tristemente.
-Parla con lui, magari ha una spiegazione, so che voleva impegnarsi- disse Draco rassicurandola.
-Dai faremo tardi a lezione- disse Daphne prendendo la sua borsa con i libri.
-Promettimi che glielo chiederai- disse serio Draco.
-Ok- disse Daphne annuendo e dirigendosi a pozioni insieme a Draco.
-Nessun segno di Altair- disse Daphne sospirando per poi sistemarsi nell'unico posto libero, quello accanto ad Hermione, mentre Draco prendeva il suo solito posto in prima fila, quello che condivideva con Altair, sperando che il suo partner di pozioni arrivasse.
Qualche minuto dopo Valerie e Altair fecero il loro ingresso in aula, Altair scuro in volto andò immediatamente a sedersi accanto a Draco, mentre Valerie dopo aver lanciato uno sguardo assassino a Daphne, che non gli aveva rubato solo il ragazzo ma anche la partner di pozioni si andò a sedere accanto a Weasley.
-Lei è arrabbiata, lui non sembrava compiaciuto come al solito, sono sicura che non è successo quello che Valerie avrebbe voluto- disse Hermione rassicurando Daphne che sembrava triste.
-Grazie- disse Daphne sorridendo sincera ad Hermione.
-Cugino sei nei guai, Duff crede che tu l'abbia tradita stamani, la tua entrata in scena con Barbie credo che abbia aumentato i suoi sospetti- disse Draco mentre preparavano la pozione che Piton aveva assegnato.
-Avrei potuto, non l'ho fatto- disse Altair confuso sul perchè non ne avesse sentito il bisogno, non gli era mai capitato.
-Allora diglielo- disse Draco stupito.
-Dopo, adesso vediamo di non far saltare in aria nulla- disse Altair tagliando delle erbe.
-A quello di pensa già Paciock- disse Draco divertito.
-Guarda la mia ragazza e la tua amica stanno facendo amicizia, prevedo splendide uscite a quattro in futuro- disse Altair osservando Daphne sorridere e parlare con Hermione.
-è bella vero?- disse Draco osservando Hermione e ghignando.
-C'è mancato poco che tu ti tagliassi un dito Draco- disse Altair divertito.
-è stato bello averti come compagna di pozioni Granger, finalmente un grifondoro che quando gli chiedo di passarmi un ingrediente mi passa quello giusto- disse Daphne ridendo e sorprendentemente rise anche Hermione.
-Non sei così male per essere una serpe- disse Hermione sorridendo.
-Lo prenderò come un complimento, noi stasera diamo una piccola cena con amici nella sala delle necessità, che ne dici di raggiungerci?? Ci sarà anche Draco- disse Daphne quando finirono la pozione.
-Non so- disse indecisa Hermione sistemando le sue cose nella borsa.
-Tranquilla non ci saranno solo serpi- disse Daphne capendo subito cosa pensava Hermione.
-Ok ci sarò- disse Hermione annuendo ancora poco convinta.
-Perfetto 20:30 davanti alla stanza delle necessità- disse Daphne per poi voltarsi verso Altair che con l'indice gli faceva segno di avvicinarsi a lui.
-Vai dal tuo playboy- disse Hermione facendo l'occhiolino a Daphne.
-Ci vediamo stasera- disse Daphne correndo da Altair e Draco.
-Dobbiamo parlare, tranquilla niente di negativo, ma credo che ti rapirò per le prossime ore- disse Altair prendendo la mano di Daphne.
-Drake perchè non aiuti Hermione a portare i libri? Tanto avete entrambi trasfigurazione la prossima ora- disse Daphne ghignando.
-Vado a fare il cavaliere- disse Draco dirigendosi verso Hermione.
-So quel che stai facendo piccola serpe- disse Altair divertito.
-Io? Non sto facendo nulla- disse Daphne ghignando divertita.
-Dai, andiamo a casa- disse Altair prendendo i libri di Daphne.
-Di cosa devi parlarmi?- chiese Daphne quando entrarono nel loro appartamento.
-Di stamattina, so che sai che non ero con Draco-  disse Altair dopo aver lanciato la sua borsa con i libri sul divano.
-Non mi devi spiegazioni- disse Daphne tranquillamente.
-Ma voglio spiegarti, ero con Valerie perchè lei mi aveva chiesto d'incontrarla, sentivo di doverglielo, abbiamo parlato ma non è successo niente perchè io non ho voluto, ho capito che non potevo tradirti- disse Altair attirando Daphne a sè.
-Sul serio?- disse Daphne stupita facendo un piccolo sorriso incrudulo.
-Si- disse Altair baciandola delicatamente.
Hermione quella sera arrivò puntuale davanti alla stanza delle necessità ma ancora non vi era nessuno, anche se la porta sembrava lì pronta per lei.
Pensando che fossero già entrati, aprì le porta e s'infilò nella stanza.
La stanza era buia e per un attimo Hermione pensò che Valerie avesse ragione, gli volevano tendere una trappola, ma poi vide un tavolo per due elegantemente apparecchiato, con due candele rosse su di esso che illuminavano leggermente la stanza, gli avevano teso una trappola si, ma di un altro genere.
All'improvviso la porta si aprì ed entrò Draco vestito in giacca e cravatta.
-Daphne- ringhiò Draco quando si ritrovò di fronte Hermione.
-Spiacente di deluderti, ma non sono Daphne- disse Hermione imbarazzata.
-Oh no, non era per quello, era solo un appunto mentale per ricordarmi che devo uccidere Daphne- disse Draco scuotendo la testa imbarazzato.
-Quindi è Daphne ad aver organizzato tutto questo? Mi ha detto che era una cena tra amici- disse Hermione guardandosi intorno.
-Mai fidarsi di una serpe- disse Draco saggiamente.
-Ti rendi conto che hai appena detto di non fidarmi di te- disse Hermione ridendo.
-Ovvio che si, mi sono fatto un complimento- disse Draco divertito.
-Senti, visto che questa cena non si fa posso anche andarmene- disse Hermione dirigendosi verso la porta, sperando però che Draco la fermasse.
-No aspetta, gli elfi hanno già portato il cibo, e tu non vuoi vanificare il loro lavoro, ci tieni a queste cose giusto?- disse Draco afferrando il polso di Hermione delicatamente.
-E tu come lo sai?- chiese sorpresa Hermione.
-Io so molte cose di te mezzosangue- disse Draco spostando la sedia di Hermione per farla sedere.

-Devo uscire in missione stasera- disse Altair a Daphne.
-Vai a fare quel che devi- disse Daphne prendendo il volto di Altair tra le mani e dandogli un bacio a fior di labbra.
-Non hai problemi per quel che faccio?- chiese Altair osservando Daphne stupito e felice.
-Mio padre è un mangiamorte così come mia madre, sono stata cresciuta per questo, presto dovrò prendere il marchio anche io, sono stata cresciuta come te Al, ovvio che non è un problema per me, poi le tue motivazioni sono molto più nobili di tanti altri, lo fai per la tua famiglia, Merlino sono orgogliosa di te, promettimi solo una cosa?- disse Daphne seria accarezzando il volto di Altair.
-Cosa?- chiese Altair rilassandosi sotto il tocco di Daphne.
-Stai attento, mi piaci tutto intero- disse Daphne facendo ridere Altair.
-Promesso- disse Altair baciandola per poi dirigersi verso la porta.
-Ti aspetterò sveglia- disse Daphne guardando Altair mettersi la maschera da mangiamorte.
-Non è necessario- disse Altair mentre si tirava su il cappuccio.
-Lo farò comunque- disse Daphne sorridendo.
-Ci avrei giurato- disse Altair mandando un bacio a Daphne per poi smaterializzarsi.

Ecco un altro capitolo! Come promesso vorrei aggiornare spesso questa storia, sono rimasta troppo indietro qui su EFP! Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto, da adesso in poi la Dramione entrerà nel vivo promesso, come potete leggere Daphne è una grande sostenitrice della Dramione xD
PS: Ho aggiornato la mia pagina da autrice qui su EFP, potete trovare lo stato di tutte le mie Fanfic (quali aggiorno e quali no) e molti link utili!

Baci a presto e...Recensite!
Daphne 92
 

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Red like your lips ***


-Tanto perchè tu lo sappia sto per dirti che ti amo- disse Daphne durante la notte quando si risvegliò col la testa sul petto di Altair e trovò lui che la fissava, non ce l'aveva fatta ad aspettarlo sveglia e a quanto pare Altair l'aveva trovata sul divano e portata a letto.
-Tanto perchè tu lo sappia la mia risposta sarà "Anche io"- disse Altair e la sentì sobbalzare e sollevare la testa per guardarlo negli occhi.
-Sei serio? Non ti devi sentire obbligato a ricambiare, sul serio so che per te è difficile- disse Daphne continuando a parlare velocemente, come faceva sempre quando era agitata o aveva bevuto troppi caffè.
-Tu dimmelo e poi sentirai la mia risposta- disse Altair con voce profonda.
-Ti amo- disse Daphne emozionata e speranzosa.
-Anche io Duff-disse Altair baciandola, sorprendendosi della naturalezza con cui aveva detto quelle parole.
-Dimostramelo- disse lei con malizia all'orecchio di Altair.
-Con piacere- disse Altair invertendo le posizioni e mettendosi su di lei, sarebbe stata un lunga notte quella.
-E anche stamani i coniugi Black non si presentano a colazione, quanto lo invidio a Black- disse Thomas quando vide entrare solo Draco in sala grande per la colazione.
-Ho sentito dire che vive con Draco e Altair, e che è la fidanzata di Altair- disse Ginny continuando a mangiare il suo cornetto.
-Altair gli è fedele?- disse una ragazza di grifondoro stupita.
-A quel che si dice si- disse Ginny annuendo distrattamente.
-Altair e fedeltà non stanno nella stessa frase- disse Valerie con astio.
-A una in quel modo sarei fedele anche io- disse Fred riferendosi a Daphne.
-Secondo voi la divide con il cugino?- disse Thomas curioso, era peggio di una ragazza quando si trattava di gossip.
-Ripeto, una in quel modo voi la dividereste con vostro cugino?- disse Fred scuotendo la testa.
-Scusatemi devo andare- disse Valerie scattando in piedi e uscendo velocemente dalla sala grande dirigendosi verso la sala comune di Serpeverde.
-Cos'è stato questo rumore?- chiese Altair mentre lui e Daphne erano insieme in cucina.
-Giuro che io stavolta non c'entro niente- disse Daphne baciando Altair.
-Credo che qualcuno sia entrato in casa- disse Altair estraendo la bacchetta.
Insieme a Daphne si diressero verso il soggiorno dove avevano sentito il rumore e vi trovarono Valerie che si guardava intorno.
-Vi lascio un pò soli- disse Daphne a disagio.
-Si grazie vai- disse Valerie a Daphne.
-Non c'è bisogno che te ne vai, voglio che tu stia qui- disse Altair prendendo per mano Daphne e sedendosi con lei sul divano, facendo segno a Valerie di accomodarsi in poltrona.
-Allora perchè sei entrata in casa nostra come una ladra?- chiese Altair passando un braccio intorno alle spalle di Daphne.
-Si dicono tante cose su di voi, volevo vedere se erano vere- disse Valerie in imbarazzo.
-Convive con me e gli sono fedele, ti ho risposto?- disse Altair freddamente.
-Si hai risposto a quello che volevo sapere- disse Valerie cercando di nascondere quanto gli avessero fatto male quelle parole.
-Al io ti amo ancora se solo noi potessimo..- disse Valerie prima di uscire.
-V, non si può, mi hai deluso e io non riesco a passarci sopra.- disse Altair scuotendo la testa e chiudendo la porta.
-Mi dispiace- disse Altair voltandosi verso Daphne che era immobile sul divano.
-Non è colpa tua e non è neanche colpa sua, farei come lei se mi trovassi nella sua situazione- disse Daphne abbracciando Altair.
-Dimmi 'more perchè Draco stamani girava per l'appartamento con voce sinistra urlando 'Daffina'?- disse Altair divertito ricordando la scena.
-Potrei avergli combinato una cenetta con Hermione- disse Daphne ridendo mentre accarezzava i capelli di Altair.
-Perfida amore perfida, come piace a me- disse Altair baciandola con passione.
-C'è andato tuo cugino?- chiese Daphne super eccitata.
-Alla cena si, il resto non so, non ho osato chiedere- disse Altair divertito.
-Oh fanno proprio una bella coppia- disse Daphne battendo le mani come una bimba.
-Ok ok, quanti caffè hai preso stamani?- disse Altair divertito.
-Un paio??- disse Daphne fecendo gli occhi da cucciolo.
-Ok forse più di un paio, non mi hai fatto dormire ieri notte- disse Daphne quando vide che Altair la guardava scettico.
-Colazione?- disse Altair dando un ultimo bacio a Daphne.
-Si, prima che un altra tua amante faccia irruzione in casa- disse Daphne ridendo.
-Per quanto me lo ricorderai?- disse Altair alzando gli occhi al cielo e seguendo Daphne in cucina.
-Ma non so..per sempre?- disse Daphne facendogli l'occhiolino per poi mangiare una delle fragole fresche che c'erano nella ciotola sul tavolo.
Quando Draco rientrò in casa Altair stava imboccando le fragole a Daphne con studiata lentezza, e dopo ogni fragola gli puliva le labbra con la lingua.
-Merlino, non potete fare colazione come le persone normali? Sembra che stiate girando un film porno!- disse Draco entrando in cucina alla riderca di caffè che in sala grande non veniva servito.
-Tutti invidia- disse Altair imboccando la panna a Daphne.
-Potresti portarne un pò ad Hermione, in sala grande non le servono e sono una delizia.- disse Daphne passando la ciotola con le fragole a Draco.
-La colazione è ancora in corso in sala grande, stanno arrivando gli inviti per il tuo ballo- disse Draco afferrando le fragole.
-è già quel periodo dell'anno?- disse Altair stupito da come era passato velocemente il tempo.
-Il gran ballo dei Greengrass, l'evento dell'anno, riesco a portarmi a letto almeno tre ragazze in una sola sera- disse Draco con aria sognante.
-Sarà un ballo speciale, il mio primo da adulta diciassettenne, il mio ultimo da non-mangiamorte- sospirò Daphne sovrappensiero.
-Tra quanto verrai marchiata?- chiese Altair preoccupato accarezzando il volto di Daphne.
-è questione di mesi, forse settimane- disse Daphne lasciandosi confortare del tocco di Altair.
-Non ci posso pensare- disse Altair passandosi una mano tra i capelli.
-Ehi, io sono stata addestrata per questo, forse non da Bellatrix Lastrenge ma anche un allenamento con mio padre da i suoi frutti- disse Daphne cercando di rassicurarlo.
-Sarò comunque terribilmente preoccupato- disse Altair sincero.
-Non devi esserlo, devi essere freddo e lucido là fuori- disse Daphne accarezzandoli una guancia.
-Ma tu..- disse Altair per poi essere interrotto dalle labbra di Daphne che si posavano sulle sue.
-La mia famiglia ha un patto con il signore oscuro, verrò addestrata come medimaga, non metterò piede sul campo se non a battaglia finita, non ti dovrai preoccupare- disse Daphne sorridendo.
-Mmm una sexy medimaga- disse Altair baciandola con passione.

-Perchè tutti questi gufi stamani??- chiese Hermione guardando il soffitto uno stormo di gufi stava volando tra i tavoli, ce ne erano talmente tanti che la colazione era stata rimandata.
-C'è il ballo dei Greengrass l'unica occasione per la quale ad alcuni studenti di Hogwarts viene dato il permesso di lasciare la scuola per la serata- disse Ron facendo una smorfia.
-I gufi reali che stanno volando portano gli inviti, solitamente vengono invitate tutte le famiglie purosangue e anche gli amici della famiglia Greengrass- disse Ginny con sguardo sognante, questo sarebbe stato il suo primo ballo dei Greengrass.
-Oh giusto me ne ero dimenticata- disse Hermione in imbarazzo.
-Gufo reale in arrivo- disse Thomas voltandosi.
-Ma il nostro invito di solito viene mandato a casa- disse Ginny confusa.
Il gufo lasciò cadere l'invito nelle mani di Hermione e tutti la guardarono sorpresi.
"è ufficialmente invitata al gran ballo di primavera della famiglia Greengrass, la preghiamo di confermare la sua partecipazione, è richiesto un abbigliamento adeguato, è obbligatorio presentarsi accompagnati.Ci faccia sapere la sua risposta al più presto.
Cordiali saluti.
La famiglia Greengrass"
-Sei stata invitata??- disse Ginny scioccata guardando il biglietto.
-Come non lo sai?? Hermione è pappa e ciccia con la Greengrass- disse Valerie ritornando al tavolo.
-E quelle da dove vengono?- chiese Ginny quando delle fragole ricoperte di cioccolata si materializzarono nel piatto di Hermione insieme ad un bigliettino.
"Rosse come le tue labbra che non mi fai baciare." c'era scritto nel biglietto ed Hermione sapeva benissimo chi glielo aveva mandato.
-Uhh Hermione ha un ammiratore segreto- disse Thomas prendendola in giro.
-Devo scappare- disse Hermione prendendo una fragola e andando alla ricerca del suo ammiratore non così segreto.
-Draco- disse Hermione imbarazzata chiamando il biondo che stava andando a lezione di Erbologia.
-Hermione, vedo che hai ricevuto il mio regalo- disse Draco sorridendo furbo.
-Mmm cosa?- disse Hermione arrossendo.
-Le fragole Hermione, hai un pò di succo qui- disse Draco sfiorando con il pollice le labbra di Hermione per poi portarsi il dito alle labbra.
-Respira Hermione- disse Draco divertito quando si accorse che Hermione lo fissava incantata.
-Stavo pensando a questa cosa dai Greengrass ci vai anche tu no?- chiese Hermione riprendendosi a Draco.
-Si vado anche io- disse Draco tranquillamente.
-Quindi visto che andiamo entrambi, potremmo andare insieme?- disse timidamente Hermione, quello per lei era un gran passo.
-Non posso Hermione- disse Draco dispiaciuto.
-Va bene, era soltanto un'idea- disse Hermione allontanandosi imbarazzata.
-Lasciami spiegare- disse Draco allungando una mano verso di lei.
-Capisco perfettamente le tue ragioni, non mi devi spiegare proprio niente Draco- disse Hermione andandosene velocemente.

-Vieni al ballo?- chiese Daphne sedendosi sul balcone in salotto.
-Ovvio- disse Altair avvicinandosi per baciarla.
-Pensi di chiedermelo?- disse Daphne allungando le gambe per attirarlo a sè.
-Mmm ci penserò- disse Altair ridendo quando Daphne gli mollò un pugnetto sulla spalla.
-Ok ok- disse Altair avvicinandosi le labbra a quelle di Daphne e prendendo il volto della bionda tra le mani.
-Daphne Greengrass- disse Altair dando dei baci a fior di labbra a Daphne.
-Si Altair?- sospirò Daphne mentre le mani di Altair scesero per accarezzargli le cosce.
-Mi fai il grandissimo onore, di venire al ballo con me?- disse Altair baciandola con passione.
-Mmm ci devo pensare- disse Daphne ridendo.
-E come posso convincerti?- disse Altair iniziando a baciarli il collo.
-Penso che così sia sulla buona strada per ottenere un si signor Black- disse Daphne quando Altair la prese in braccio per portarla in camera.
-Dracucciolo vieni un secondino??- urlò Daphne dalla camera il giorno dopo.
-No, non ti spiegherò per l'ennesima volta come si fa il letto- disse Draco alzando gli occhi al cielo, era ancora di cattivo umore per quello che era successo ieri con Hermione.
-è per un'altra cosa- disse Daphne ridendo.
-Arrivo arrivo- disse Draco entrando in camera e trovando Daphne in vestaglia.
-Siamo in pieno pomeriggio lo sai vero?- disse Draco osservando Daphne con le braccia incrociate.
-Si è che mi sto provando un pò di vestiti che mia madre mi ha mandato, e non so cosa potrebbe piacere ad Altair- disse Daphne arrossendo.
-Quello che Altair apprezzerebbe più di tutti è vederti nuda, ma non credo sarebbe felice del pubblico- disse Draco ghignando.
-Posso fartene vedere un pò e tu mi dici quel'è meglio?- disse Daphne facendo il labbruccio.
-Ok, non ho di meglio da fare- disse Draco sedendosi sul letto.
Sette vestiti dopo avevano trovato quello ideale, era lungo e completamente bianco, stretto sotto al seno e gli lasciava la schiena scoperta.
-Sembro una sposa- disse Daphne guardandosi allo specchio e facendo delle piccole giravolte.
-Credo fosse l'intensione di tua madre quando te l'ha comprato- disse Draco ridendo.
-I nostri genitori non sanno niente della relazione, io e Altair l'annunceremo al ballo- disse Daphne guardandosi allo specchio.
-Al ballo?? Wow un annuncio piuttosto serio- disse Draco sorpreso, non credeva che Altair fosse disposto ad impegnarsi così con Daphne.
-è stata un'idea di Al- disse Daphne raggiante.
-Mio cugino è pieno di sorprese- disse Draco stupito.
-Tu l'hai chiesto ad Hermione?- chiese Daphne dal bagno mentre si cambiava.
-Hermione l'ha chiesto a me- disse Draco sospirando.
-E..?- disse Daphne tuffandosi sul letto eccitata, voleva sapere tutto.
-E gli ho detto di no- disse Draco sdraiandosi accanto a Daphne.
-Perchè?- chiese Daphne delusa.
-Perchè le favole nelle realtà non esistono, se porto una mezzosangue al ballo i miei mi uccidono- disse Draco fissando il soffitto.
-C'è sempre il ballo del prossimo anno, magari le cose cambieranno..o noi cambieremo- disse Daphne speranzosa.
-Fino ad allora devo scegliere tra portare al ballo o la tua migliore amica o tua sorella- disse Draco massaggiandosi le tempie.
-Pansy è molto meno impegnativa di mia sorella- disse Daphne ridendo.
-Mmm, chi credi che porterà Hermione?- disse distrattamente Draco.
-Magari Weasley?- disse Daphne ridendo quando vide la faccia disgustata di Draco.
-Potrai comunque chiedergli di ballare, tu sei Draco Malfoy, non dirmi che un semplice accompagnatore può fermarti dall'avere quel che vuoi- disse Daphne consolandolo.
-è bello averti qui sai Daphne?- disse Draco sincero voltandosi verso Daphne.
-è bello essere qui Draco- disse Daphne sorridendo beata.

-Mi stavo chiedendo se la sera del ballo dei Greengrass sei di turno- disse Hermione avvicinandosi a Lucas che era di guardia fuori da Hogwarts.
-è un sabato sera, sai benissimo che ho la serata libera- disse Lucas sorridendo.
-Bene, bene, allora ti andrebbe di venire al ballo dei Greengrass con me?? Da amici naturalmente- disse Hermione sorridendo.
-Ok certo- disse Lucas baciandola sulla guancia, Hermione gli stava dando una seconda occasione, era così felice.


Come vi avevo promesso ecco un velocissimo aggiornamento, mi sento ispirata per questa storia quindi aggiornerò più o meno a questo ritmo finchè c'è l'ispirazione ;)

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Il ballo dei Greengrass ***


-Ron sei stato invitato vero al ballo?- disse Valerie a Ron quando s'incontrarono in sala comune.
-Si ma penso di non andarci, non è il mio genere di evento- disse Ron in imbarazzo.
-Neanche se io ti accompagnassi?- disse Valerie prendendo le mani di Ron.
-Mi è sembrato che lei mie attenzioni non ti piacessero- disse Ron confuso.
-Non posso aver cambiato idea?- disse Valerie baciandolo.
-E ballo sia- disse Ron allontanandosi era rosso come i suoi capelli e balbettava incredulo.

-Ancora non riesco a credere che hai sprecato l'opportunità di portare Hermione al ballo, poteva essere un gesto distensivo verso il ministero visto che con il ritorno di Voldemort ci stanno con il fiato sul collo per sapere da che parte stiamo, pensa che abbiamo dovuto invitare anche i dipendenti del ministero al ballo- disse Daphne tornando dalla cucina con in mano una bottiglia d'acqua per poi sedersi accanto ad Altair e controllare nuovamente la lista degli invitati.
-Andiamo siamo seri, non potevo presentarmi con lei, ai miei sarebbe venuto un infarto e poi mi avrebbero diseredato, è una nata babbana per Salazar- disse Draco chiudendo la questione.
-Draco ha ragione- disse Altair prendendo la mano di Daphne.
-Si tecnicamente ha ragione, ma quella povera ragazza- disse Daphne dispiaciuta per la sua nuova amica.
-Dovrò andarci con Pansy, sarò punito a sufficienza, mi punzecchierà per tutta la serate- disse Draco alzando gli occhi al cielo.
-Non puoi chiederlo ad Alyssa?? I tuoi approverebbero, e sarebbe come avere di fianco Hermione- disse Altair cercando di aiutare il cugino.
-Però tienila lontana da me, odio quella ragazza- disse Daphne sbuffando.
-Che ci fa il nome della Lupin nella lista degli invitati?- chiese Altair osservando il foglio che si stava magicamente compilando.
-Deve averla invitata qualcuno come accompagnatrice- disse Daphne scuotendo la testa annoiata e sperando che Valerie non gli rovinasse il ballo.
-Tranquilla, ci parlo io con la Lupin- disse Altair alzandosi dal tavolo e uscendo dall'appartamento.
-Mollerà mai la presa?- sbuffò Daphne frustrata.
-Tu molleresti la presa?- disse Draco ghignando.
-Altair è un piacere vederti, ti manco?- disse Valerie quando Altair la prese per un braccio e la trascinò fuori dalla sala grande.
-Ho visto il tuo nome sulle lista degli invitati, tenace e sempre più infantile, non credevo che tu fossi così- disse Altair arrabbiato a Valerie.
-Ti ho detto che non mi sarei arresa facilmente- disse Valerie testarda sorridendo al moro.
-Penso che sia un bene che tu venga, forse il ballo ti aprirà gli occhi sulla realtà- disse Altair criptico, capendo che non aveva possibilità di convincere Valerie a non andare.
-Una sola cosa, preparati a essere trattata come un elfo, non sei ospite di Daphne, non verrai tutelata come Hermione, parteciperai al quel ballo a tuo richio e pericolo Valerie- disse Altair minaccioso, per poi andandosene lasciando Valerie sola nel bel mezzo della sala d'ingresso.
Altair rientrò subito nella sala comune di Serpeverde e trovò chi stava cercando.
-Blaise ti posso parlare in privato?- chiese Altair e Blaise annuì velocemente.
-Devi occuparti della mezzosangue, incantala, rapiscila, seducila, falla fuori, hai campo libero ma non la voglio intorno a me e a Daphne stasera ci siamo capiti?- disse Altair serio e autoritario.
-Ti riferisci alla Lupin?- chiese Blaise leccandosi le labbra.
-Esattamente proprio a lei, non m'importa come, ma tieni lontana da me, non sono più incline a sopportare la sua inutile presenza- disse Altair disgustato.
-Con piacere- disse Blaise ghignando al pensiero di quello che avrebbe fatto.
Qualche ora dopo iniziarono i preparativi per il ballo, più o meno veloci, nell'appartamento di Altair e Daphne regnava il caos.
-è tardi è tardi è tardi- disse Daphne correndo per la casa mezza vestita.
-Io sono vestito da più di un'ora, che poi è quando dovevamo essere a casa di tua madre- disse Altair leggendo il giornale.
-Mi crucerà live per questo ritardo- disse Daphne truccandosi velocemente.
-Ti farò da scudo, tanto ai crucio ho l'abbonamento- disse Altair senza staccare gli occhi dal giornale.
-Ok sono pronta, come sto?- chiese Daphne sistemandosi il vestito.
-Ti posso spogliare?- chiese Altair avvicinandosi come uno squalo alla sua preda.
-Non ci provare siamo già in ritardo, se fai il bravo dopo- disse Daphne stampandogli un bacio.
-Ma non ci arrivo alla fine della serata- disse Altair mentre con Daphne si dirigevano verso il punto di smaterializzazione attivato in via del tutto speciale da Silente per la serata.
-E chi ha detto che devi arrivare alla fine della serata- disse Daphne maliziosa.
-Mi piace come pensi- disse Altair per poi smaterializzarsi con Daphne.
-Tua madre ti sta maledicendo in antiche rune- disse il padre di Daphne sorridendo quando vide la figlia più grande arrivare.
-Bene, è già arrivata anche Astoria?- disse Daphne sbuffando.
-Si, ma non preoccuparti, vado a comunicargli che sei con Altair Black, diventerà un agnellino quando lo saprà- disse il signor Greengrass facendo l'occhiolino a Daphne per poi stringere la mano di Altair.
-è un piacere averla qui signor Black- disse il padre di Daphne stringendo la mano di Altair.
-è un piacere essere qui, se non le dispiace può dire a sua moglie di annunciarmi come fidanzato di sua figlia?- disse Altair con nonchalance.
-Sul serio?- disse Daphne estasiata.
-Sei la mia ragazza Daph, te l'ho detto non mi tiro indietro- disse Altair rubandogli un bacio.
-Vado a dirlo a mia moglie, sperando che non svenga- disse il padre di Daphne andando dalla moglie che era già nella sala da ballo e stava accogliendo gli ospiti.
-Non mi far cadere- disse Daphne osservando la scalinata che portava alla sala da ballo.
-Mai- disse Altair stringendo la mano di Daphne.
-è un immenso piacere per me annunciare l'arrivo di mia figlia e del suo accompagnatore nonchè fidanzato, signore e signore vi invito a brindare a Daphne Elizabeth Greengrass e Altair Lysander Black, a loro- disse la madre di Daphne sollevando il suo calice, mentre la coppia si preparava a scendere le scale.
-Fa le cose in grande tua madre- disse Altair nell'orecchio a Daphne.
-Non ne hai idea- disse Daphne baciandolo a stampo, tutti gli occhi erano fissi su di loro.
‎-Daphne tesoro, il tuo ballo è in declino c'è tutta la bassa società al completo- disse Draco accennando a Ron Sirius e i fratelli Lupin mentre si andavano a sedere al tavolo che gli era stato assegnato.
-Sembra la serata libera della servitù- commentò Altair scrutando la folla dal tavolo a cui erano seduti.
-Non posso scegliere le coppia- disse Daphne incrociando le braccia, e Altair la baciò.
-Fanno altro che baciarsi?- chiese Blaise a Draco ridendo.
-Solitamente no, credo stiano girando un porno amatoriale, ma non me lo vogliono dire- disse Draco bevendo il suo bellini, succo di zucca e champagne.
-Ma ci si può presentare ad un ballo così con un vestito rosso fuoco, quanto è volgare- disse Draco riferendosi a Valerie, mentre Altair non staccava le labbra da Daphne e la gente iniziava a fissarli.
-Ragazzi avete pubblico- gli disse Blaise, vedendo Bellatrix che faceva segno al figlio di avvicinarsi.
-Pregate per la mia anima- disse Altair alzandosi insieme a Daphne pronto ad affrontare sua madre.
‎-Altair ti eri dimenticato di dirmi qualcosa?- chiese Bellatrix vedendolo avvicinarsi con Daphne.
-Lo volevamo annunciare stasera a tutti- disse Altair baciando la guancia di Daphne.
-Finalmente hai messo la testa a posto Altair- disse Bellatrix al figlio per poi concentrare la sua attenzione su Daphne.
-Sei meravigliosa, i miei complimenti, mio figlio non poteva fare scelta migliore- disse Bellatrix sincera a Daphne.
-L'onore è mio, che suo figlio mi permetta di stare con lui e che lei signora Black approvi- disse Daphne arrossendo.
-Sei così educata, una degna purosangue- disse Bellatrix sorridendo compiaciuta.
-Il suo abito è divino signora Black- disse Daphne ammirando il vestito nero da cerimonia che indossava Bellatrix.
-Anche il tuo Daphne, sembri quasi una sposa, magari Altair vedendoti così potrebbe farci un pensierino- disse Bellatrix osservando poi il figlio.
-è il momento che andiamo, guarda Draco ci chiama- disse Altair cambiando argomento e scappando letteralmente insieme a Daphne.
-Come è andata?- chiese Draco quando vide il cugino tornare al tavolo con un colorito pallido.
-Bene, finchè Bellatrix non ha fatto riferimento alla parola con la M- disse Daphne ridendo e facendo sedere Altair.
-Addio cugino è stato bello conoscerti- disse Draco ridendo.
-Qualcuno mi porti un drink, forte, voglio dimenticare- disse Altair rabbrividendo.
-La parola Matrimonio ti traumatizza davvero!- disse Blaise ridendo.
-Lucas Lupin che brutta scelta- disse Draco mentre Hermione passava accanto al tavolo dei ragazzi per andare a prendere da bere.
-Alyssa Darlington, perchè non mi sento sopresa?- disse ironica Hermione.
-Sempre meglio che uno sfigato del ministero- disse Draco disgustato.
-Io l'avevo chiesto a te, tu hai detto di no, quindi non hai voce in capitolo- disse Hermione andando a prendere da bere.
-Draki ce l'hai un minuto per me?- disse Daphne in tarda serata a Draco.
-Per te sempre cuginetta- disse Draco divertito a Daphne.
-Adesso che gli adulti non ci sono più credo che dovresti chiedere a Herm di ballare, vi siete guardati tutta la serata, nonostante Alyssa sia uguale ad Hermione, tu hai guardato solo quella vera, metti fine a questa scena e chiedigli di ballare- disse Daphne autoritaria, sembrava quasi Altair.
-Non posso, è venuta accompagnata- disse Draco.
-Ma vuole te, e se ne è accorto anche Lupin, e poi tra te e quello lì non c'è paragone dai! Vai lì e fammi vedere chi sei- disse Daphne e Draco si alzò controvoglia.
-Mezzosangue- disse Draco dolcemente prendendo la mano di Hermione.
-Che c'è Draco? Mi hai confuso con Alyssa?- disse Hermione annoiata.
-Sai che voglio te, un solo ballo Mione- disse Draco baciando la mano di Hermione che arrossì immediatamente.
-Ok- disse Hermione in imbarazzo quando Draco dopo averla portata al centro della sala gli mise un braccio intorno alla vita.
-Avvicinati, non mordo- disse Draco all'orecchio di Hermione che poggio la testa sul petto di Draco.
-Perchè mi fai questo?- sussurrò tristemente Hermione.
-Questo cosa?- chiese Draco poggiando la testa su quella di Hermione.
-Mi fai provare cosa significa essere parte della tua vita e del tuo mondo per pochi minuti quando sai che non potremo mai avere quello che hanno Daphne ed Altair- disse Hermione lasciando andare una lacrima.
-Mi piace sognare- disse semplicemente Draco asciugando le lacrime di Hermione.
-Vieni andiamo- disse Altair autoritario a Daphne, che osservava Hermione e Draco, prendendogli la mano.
-Dove andiamo?- chiese Daphne, che faticava a mantenere il passo di Altair.
-Qui dentro- disse Altair infilandosi nel guardaroba e portando con sè anche Daphne che scoppiò a ridere capendo le intenzioni di Altair.
-Tu sei paz..- disse Daphne ma non riuscì a finire la frase perchè le labbra di Altair erano già incollate alle sue e le mani di lui avevano iniziato a spogliarla.
-Non resistevo più- disse Altair staccandosi per un attimo e slacciando il vestito di Daphne, che delicatamente scivolò sul pavimento, e fu presto seguito dalla camicia di Altair.
-Ti amo- disse Daphne baciandolo con passione mentre lui la faceva sdraiare sul divanetto.
-Ho bisogno di te, adesso- disse Altair mettendosi sopra di lei.
-Ho sentito un rumore- disse Daphne distraendosi un attimo.
-No, sono sicuro che non c'è nessuno- disse Altair continuando a baciare Daphne.
Valerie pochi metri più in là, assisteva a quella scena impietrita, il cervello gli diceva di scappare, le gambe non riuscivano a muoversi.
-Hai visto abbastanza- disse una voce alle spalle di Valerie, che sentì una mano forte trascinarla fuori di lì.
-Zabini che vuoi?- disse irritata Valerie.
-Non ero io a fare il guardone mi sembra- disse Blaise sollevando le sopracciglia.
-Non riuscivo a muovermi- disse Valerie fissando il pavimento.
-Lo credo bene, è merito mio, ho pensato che vedendo come stanno le cose, avresti lasciato in pace Altair- disse Blaise serio, il suo piano era riuscito perfettamente, era riuscito a turbare Valerie e adesso sapeva di avere buone possibilità per controllarla.
-E a te che t'importa della questione?- chiese Valerie confusa e a disagio.
-Ho le mie ragioni- disse enigmatico Blaise.
-Certo ci scommetto- disse Valerie incrociando le braccia.
-Se continui ad importunare Altair le cose non finiranno bene, magari voglio solo tutelare il tuo bel faccino- disse Blaise ghignando.
-Va al diavolo Zabini- disse Valerie allontanandosi velocemente.
-Pensi di riuscire a tenerla sotto controllo?- chiese Altair più tardi a Blaise, mentre Daphne mezza addormentata poggiava la testa sulla spalla del moro.
-è così facile da manipolare, è già tutto sotto controllo- disse Blaise rassicurando Altair.
-Bene Blaise continua così e se riesci allenala- disse Altair accarezzando i capelli di Daphne.
-Allenarla?- chiese Blaise confuso.
-Ordini dell'oscuro signore, la vuole pronta- disse Altair per poi prendere in braccio Daphne e smaterializzarsi.
 
 
Un capitolo al giorno per questa settimana potrebbe diventare un abitudine (spero gradita), nel prossimo capitolo accadrà qualcosa di scioccante..qualcuno verrà arrestato! Indovinate un pò chi? ;)

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** La decisione di Valerie ***


-Non dovresti essere a scodinzolare intorno a Draco e Altair, da bravo cagnolino?- disse Valerie quando vide che Blaise gli si stava avvicinando mentre lei si preparava ad andare a lezione di Erbologia.
-Adesso ho voglia di scodinzolare intorno a te, loro non sono altrettanto piacevoli da guardare- disse Blaise prendendo i libri di Valerie che la bionda cercò subito di riprendere.
-Blaise, falla finita e dimmi cosa vuoi da me- disse Valerie incrociando le braccia.
-Ho ordini di Altair che vengono direttamente dal grande capo- disse Blaise sfiorando il braccio di Valerie dove c'era il marchio nero.
-Lui ha ordini per me?- disse Valerie rabbrividendo.
-Ha ordini che riguardano te, vuole che tu venga addestrata alle arti oscure, ti vuole pronta per le missioni come qualunque altro mangiamorte- disse Blaise sottovoce avvicinandosi a Valerie.
-Chi mi addestrerà?- chiese Valerie in preda al panico, nella sua mente stava immaginando scene orribili con Bellatrix che l'allenava oppure Mulcibier.
-Io, presentati oggi nella stanza delle necessità, iniziamo dalla basi- disse Blaise facendogli l'occhiolino per poi porgergli i suoi libri e allontanarsi.
-Che ci facevi con Zabini?- chiese Ron avvicinandosi preoccupato a Valerie.
-Niente, voleva solo insultarmi un pò- disse Valerie con voce tremante, persa tra i suoi pensieri.
-Andiamo o faremo tardi- disse Ron trascinandola via.

*Quel pomeriggio, stanza delle necessità*
-Blaise mi ha detto di venire a parlarti- disse Altair entrando nella stanza allenamenti piuttosto arrabbiato, non gli piaceva essere disturbato perchè Valerie stava facendo i capricci.
-Sua altezza reale che si abbassa a parlare con me- disse Valerie sarcastica.
-Perchè non ti vuoi allenare?- chiese Altair spazientito alzando la voce.
-Perchè non voglio più partecipare alle riunioni con l'oscuro signore- disse Valerie testarda, sapendo bene che quello che voleva era impossibile.
-Essere mangiamorte non è una cosa ON e OFF- disse Altair annoiato.
-Io non sono una di voi- urlò Valerie indignata, non riusciva ad immaginarsi come una mangiamorte, anche se era una di loro a tutti gli effetti.
-Il tuo braccio dice altro- disse Altair freddo prendendo il polso di Valerie e scoprendo il braccio in cui vi era il marchio oscuro.
-L'ho fatto per te- disse Valerie divincolandosi.
-Non te l'ho mai chiesto- disse Altair arrabbiato.
-Pensavo mi saresti stato vicino- disse Valerie piangendo.
-Non te l'ho mai promesso- rispose Altair, ed effettivamente era la verità, non aveva mai promesso nulla a Valerie.
-Sei uno stronzo- disse Valerie con rabbia mentre le lacrime gli rigavano il volto.
-Sapevi pure questo- disse Altair freddamente lasciando la stanza e Valerie in lacrime in un angolo.
-Valerie che succede?- chiese Hermione quando vide rientrare Valerie nella torre di Grifondoro con i viso ancora bagnato dalle lacrime e gli occhi rossi.
-Niente, che leggi?- chiese Valerie sedendosi accanto all'amica e osservando il giornale che aveva in mano.
-Ancora Altair?- chiese Hermione passando il giornale a Valerie.
-Non ne voglio parlare- disse Valerie asciugandosi le lacrime e iniziando a leggere il giornale.
"Continua la serie di omicidi che ha colpito il mondo magico, gli auror sostengono che siano stati compiuti tutti dalla stessa persona, chiunque sia in possesso d'informazioni si rivolga alle autorità, se le informazioni porteranno alla cattura dell'omicida l'informatore verrà pagato un milione di galaoni" lesse Valerie nella gazzetta del profeta, Altair ci aveva preso gusto a quanto pare con gli omicidi, era a quota 11..un milione di galeoni pensò la bionda, proprio quello che servirebbe alla mia famiglia per uscire dalla povertà, e perdere l'ossessione per Altair, ma sarebbe mai riuscita a fare il nome di lui al ministero??
Senza pensarci un minuto di più e senza darsi il tempo di riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni Valerie chiuse il giornale e corse da suo fratello, aveva preso una decisione.
-Lucas so chi è il killer- disse Valerie a suo fratello.
-Come??- urlò Lucas sconcertato afferrando la sorella per le spalle.
-Lo so, è uno studente, è Black, Altair Black- disse Valerie piangendo.
-Ne sei certa?- chiese Lucas prendendola per le braccia.
-Si- disse Valerie dopo una lunga pausa.
-Lo comunico immediatamente, sarà fatto un mandato di cattura e verrà interrogato, sarà richiesta la tua partecipazione, te la senti?- disse Lucas velocemente.
-No- disse Valerie tra le lacrime.
-Possiamo fare anche senza di te, ma sarà tutto molto più complicato- disse Lucas abbracciando la sorella e consolandola, solo allora Valerie capì cosa aveva fatto.
Un'ora dopo la squadra auror guidata da Sirius Black in persona fece irruzione nell'appartamento di Altair.
-Altair Black sei in arresto per l'omicidio di 11 persone, tutto ciò che dirai potrà essere usato contro di te quando ti presenterai di fronte al Wizagamot, hai diritto ad un difensore se non riesci a trovarne uno te ne sarà assegnato uno d'ufficio- disse Sirius continuando a sorridere imperterrito mentre metteva le manette ad Altair sotto lo sguardo di Draco che sembrava sconvolto e di Daphne che corse ad abbracciare Altair disperata.
-Mi portate in prigione? Sarà divertente! Credi che potrò fare qualche foto insieme ai dissennatori? Sai come ricordino, visto che ci resterò più o meno cinque minuti- disse Altair ridendo.
-Pazzo come tua madre, abbiamo una testimone, avrai il bacio dei dissennatori, aggiungili alla tua lista di conquiste- disse Sirius con disprezzo.
-Geni di famiglia- disse Altair sorridendo tranquillo mentre Sirius lo trascinava via.
-Una testimone..- disse Draco sotto choc quando furono soli lui e Daphne nell'appartamento.
-..Valerie- disse Daphne furiosa scattando in piedi e correndo fuori dalla porta con Draco al seguito.
-Mi sono tenuta fuori da tutto questo, ho sempre pensato che fosse una questione tra di voi e che io non mi dovessi intromettere, ma cinque minuti fa ho visto il mio fidanzato che veniva portato via in manette, quindi per Merlino adesso mi riguarda e come- disse Daphne puntando la bacchetta contro Valerie in piena sala d'ingresso.
-Daphne non ci servono scenate, non adesso- disse Draco tirando via Daphne.
-Io la uccido- disse Daphne divincolandosi nella presa di Draco.
-Dobbiamo agire in fretta- disse Draco nell'orecchio a Daphne trascinandola via.
Draco e Daphne arrivarono al ministero velocemente, arrivando senza tanti problemi di fronte all'ufficio del ministro.
-Desidero vedere il ministro immediatamente- disse Daphne alla segretaria che disinteressata si sistemavale unghie.
-Ragazzina il ministro non ha tempo per te- disse la segretaria che era giovanissima, indossava un provocante vestito nero e un trucco pesante.
-Gli dica che la signorina Greengrass e il signor Malfoy richiedono udienza subito, ci siamo capiti sudicia mezzosangue?- disse Daphne con disprezzo, la Daphne carina e dolce con tutti era sparita lasciando posto all'ereditiera dei Greengrass sprezzante e snob.
-Hai la bacchetta di Altair, perchè hai la bacchetta di Altair?- chiese Draco quando vide che Daphne aveva in mano la bacchetta del cugino.
-Perchè se guardano gli incatesimi precedenti ci trovano una sfilza di Avada, le ho scambiate prima che lo portassero via, quando l'ho abbracciato- disse Daphne ghignando furba.
-Ma lo scopriranno che quella non è la sua- disse Draco confuso da tale gesto.
-Per allora avremo già ben nascosto questa qui, il veritaserum è illegale su un minore e senza bacchetta non posso dimostrare un cavolo- disse Daphne sorridendo vittoriosa.
-Wow, ricordami di non mettermi mai contro di te- disse Draco stupefatto.
-Tu sei stato addestrato per essere un buon mangiamorte, io per essere una buona moglie per un mangiamorte- disse Daphne sottovoce per poi entrare nell'ufficio del ministro insieme a Draco.
-Signorina Greengrass, Signor Malfoy a cosa devo l'onore di avervi qui oggi?- disse il ministro con fare ossequioso.
-Ritengo che ci sia stato un piccolo malinteso- disse Daphne con calma.
-Non capisco, che genere di malinteso?- chiese il ministro sudando freddo.
-Il mio fidanzato Altair Black, unico erede della fortuna dei Black, è stato portato qui in manette dai suoi auror- disse Daphne con tono piatto.
-Ci sono delle forti prove contro di lui- disse il ministro asciugandosi il sudore.
-La mia famiglia finanzia la metà delle sue attività ministro, sarebbe un peccato che il nostro vantaggioso accordo si rompesse così non trova?- disse Draco con nonchalance sedendosi su una poltrona e mettendo i piedi sulla scrivania del ministro.
-Altair al momento degli assasinii era sempre con me, la questione adesso è vuole credere a me primogenita dei Greengrass o ad una mezzosangue figlia di un licantropo?- disse Daphne sorridendo zuccherosa.
-A lei ovviamente, a lei- disse il ministro velocemente.
-Se entro un ora Altair non è fuori di qui, lei non godrà più del nostro appoggio, e questo significherebbe la fine della sua carriera di ministro- disse Draco chiudendo le questione.
-Ovvio, procedo subito alla scarcerazione- disse il ministro alzandosi e accompagnando i due ragazzi alla porta.
-Ah ministro, mi saluti sua moglie quando la vede- disse Daphne sorridendo per poi uscire dall'ufficio con Draco al seguito.
-Oh sia ringraziato Salazar stai bene amore- disse Daphne correndo incontro ad Altair quando lo vide entrare un ora dopo nell'appartamento.
-Relativamente bene, sono anche andato a far rapporto al signore oscuro, dire che non è felice è usare un eufemismo, ha organizzato una riunione stanotte, dobbiamo esserci tutti- disse Altair stanco stringendo Daphne a sè.

-Vai da Draco?- chiese Valerie vedendo Hermione uscire mentre lei stava rientrando alla torre di grifondoro dopo aver saputo della scarcerazione di Altair.
-Hai fatto incarcerare suo cugino, mi sembra il minimo andare a vedere come sta- disse Hermione acida.
-Ho le prove Hermione- disse Valerie sfinita, era stata una giornata orribile e adesso il suo braccio sembrava andare a fuoco, sapeva di doversi presentare di fronte a Voldemort, il peggio doveva ancora arrivare.
-Se quello che hai detto fosse stato vero, lui sarebbe in prigione adesso- disse Hermione, lei aveva sempre creduto nella giustizia.
-Ti chiedo solo di stare attenta- disse Valerie stanca stringendosi il braccio dolorante.
-Draco non è Altair- disse Hermione uscendo, sicura di quel che diceva.
-Hermione! Che ci fai qui? Non che non sia bello vederti..- disse Draco sorridendo quando andò ad aprire la porta e si trovò di fronte la riccia.
-Volevo dirti che mi dispiace per quel che è successo ad Altair e mi chiedevo se tu volessi un pò di compagnia..si insomma se non sei impegnato- disse Hermione imbarazzata giocando con un ricciolo ribelle.
-Io e Drake abbiamo dei programmi per stasera, festeggiamo il mio ritorno- disse Altair arrivando e mettendo un braccio intorno alle spalle di Draco.
-Magari possiamo vederci domani dopo le lezioni?- disse Draco speranzoso.
-Magari si- disse Hermione delusa.
-Ti prometto che un giorno ti spiegherò tutto Hermione, adesso non posso proprio- disse Draco triste chiudendo la porta.
-Andiamo, siamo già in ritardo, e al signore oscuro non piacciono i ritardatari- disse Altair serio.

*Zabini Manor, riunione dei mangiamorte*
-Stasera ho un triste annuncio da fare, uno di voi ha tradito, consegnando al ministro il mio più fidato mangiamorte, ora visto che non ci sono state gravi conseguenze per merito della signorina Greengrass e del signor Malfoy, non ucciderò la traditrice, ma la punirò così che sia un'esempio per tutti, naturalmente il Cacciatore appoggia la mia idea, così nessun patto verrà infranto, Valerie Lupin fatti avanti per ricevere la tua punizione- disse Voldemort di fronte alla sua schiera di mangiamorte concentrando il suo sguardo su Valerie che tremava e piangeva.
-Era mia responsabilità occuparmi di Valerie, sarò io a subire la punizione in quanto suo maestro se possibile- disse Blaise facendosi avanti e coprendo Valerie dallo sguardo iniettato di sangue di Voldemort.
-A me non importa chi viene punito, l'importante è che stasera i mangiamorte capiscano cosa accade a chi tradisce- disse Voldemort iniziando a cruciare Blaise tra i mormorii della folla.
-Avrai anche fatto vigliaccamente sacrificare Blaise per te, ma niente e dico niente ti salverà da me, sei un bersaglio che cammina mezzosangue- disse Daphne nell'orecchio a Valerie mentre le urla di Blaise echeggiavano nell'ampio salone in cui era cresciuto.
-Lasciate Valerie a me- disse Blaise a fatica, in uno dei rari momenti di coscenza quando Voldemort smise di torturarlo.
-Cos'è vuoi fare un progetto di riabilitazione? Adotta un cucciolo che è meglio- disse Draco mentre lo aiutava ad uscire dalla stanza.
-è indubbiamente più fedele il cucciolo- disse Altair toccandosi i polsi dove aveva i segni delle manette.
-Ci penso io a Valerie- disse Blaise riperdendo i sensi poi.

Scusate l'assenza, SALDI SALDI SALDI mi ero dedicata allo shopping, e questo per me era un capitolo un pò difficile da scrivere per vari motivi, non temete domani tornerò con un nuovo capitolo ed ho scritto questo extra long nella speranza di farmi perdonare!
Nel prossimo capitolo ci sarà una vera e propria svolta per la Dramione!!!
PICCOLO SPOILER: "-Hai detto che per capire come mi sento vorresti vedere il mio mondo? Benvenuta- disse Draco
-Draco che significa tutto questo? Oh Merlino quelli sono..- disse Hermione fissandoli."

Baci e a domani!


 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Il mondo di Draco ***


Il mondo di Draco -Draco mi ha detto quel che hai fatto, devo dirtelo sei stata divina, ti amo ancor di più adesso- disse Altair stringendo a sè Daphne quando rientrarono nel loro appartamento dopo aver portato in camera Blaise e averlo lasciato con Draco.
-Avrei fatto di tutto per tirarti fuori di lì, di tutto- disse Daphne baciandolo.
-Mi dispiace averti costretto ad assistere a tutto questo- disse Altair nascondendo il volto tra i capelli di Daphne e baciandogli il collo.
-L'unica che deve dispiacersi è la mezzosangue, è una vergogna quel che ha fatto, non importa quello che è successo, non si fa una cosa del genere a una persona che si dice di amare, non l'avrei fatto neanche io che sono una serpeverde- disse Daphne con rabbia.
-è tutto finito adesso non ci voglio pensare, aiutami a dimenticare- disse Altair baciando Daphne.
-Tutto per te- disse Daphne baciandolo con altrettanta passione lasciandosi condurre in camera da letto.
-Ti hanno portato in prigione?- chiese Daphne mentre erano abbracciati a letto circa un ora dopo.
-Si più o meno un quarto d'ora, credo più che altro per spaventarmi- disse Altair cercando di sembrare più tranquillo possibile.
-è stato orribile come si dice?- chiese Daphne ma non ottenne risposta.
-Quando ero lì, ho pensato a te tutto il tempo, e i dissennatori sono stati lontani, non gli piacciono i pensieri felici- disse Altair dopo un pò e qualche secondo dopo bussarono alla porta.
-Chi cavolo bussa alla porta alle due del mattino?- disse Daphne annoiata infilandosi la camicia di Altair e andando ad aprire seguita d'Altair che indossava solo un paio di boxer neri.
-Magari mi arrestano di nuovo- disse Altair ghignando e scrollando le spalle.
-Non lo dire neanche per scherzo- disse Daphne per poi voltarsi ed aprire la porta.
-Mezzosangue..non sai che c'è il coprifuoco ad Hogwarts?- disse Altair appoggiandosi alla porta quando vide Hermione.
-Come se tu lo rispettassi- disse Hermione alzando gli occhi al cielo.
-Volevi Draco?- chiese Daphne dopo aver dato una gomitata ad Altair.
-Si ecco..io avrei bisogno di parlargli, non riesco a dormire se non lo faccio- disse Hermione arrosendo.
-Blaise si è sentito poco bene e in questo momento Draco è con lui, la porta sulla destra, sono sicura che non gli dispiacerà avere un pò di compagnia- disse Daphne sorridendo.
-Grazie mille- disse Hermione sorridendo e salutando Daphne.
-Secondo te se ne è accorta che indossa una camicia da notte con gli orsacchiotti?- disse Altair ridendo.
-Smettila di prendere in giro la mia amica o inizio ad indossarle anche io e do fuoco alla mia biancheria sexy- disse Daphne minacciosa.
Hermione si diresse verso la porta che Daphne gli aveva indicato e dopo un momento d'incertezza bussò, ad aprirgli andò Draco in tutto il suo splendore, aveva i capelli scompigliati, il nodo della cravatta sciolto e lo sguardo assonnato, per Hermione non era mai stato più bello.
-Hermione che ci fai qui?- chiese Draco confuso cercando di sistemarsi i capelli.
-Ho bisogno di parlarti- disse Hermione mordendosi il labbro.
-Che ne dici se andiamo fuori? Una passeggiata nei giardini magari, non dovresti aver freddo nonostante il tuo..ehm..abbigliamento- disse Draco sorridendo divertito.
-Non ho neanche pensato di cambiarmi, dovevo parlarti prima di cambiare idea- disse Hermione imbarazzata arrossendo.
-Tranquilla, mi piacciono gli orsacchiotti- disse Draco mettendo un braccio intorno alle spalle di Hermione e guidandola fuori dalla sala comune di Serpeverde, verso i giardini di Hogwarts.
-Hai detto che volevi parlarmi, di cosa esattamente?- chiese Draco quando raggiunsero il lago nero, quando il biondo vide la riccia tremare si tolse il mantello e lo posò sulle spalle di Hermione.
-Io voglio conoscerti Draco, voglio capire cosa provi, voglio sapere tutto di te, voglio conoscere il tuo mondo, il credo di volere te- disse Hermione imbarazzata chiudendo gli occhi e lasciandosi circondare dell'odore di sigarette alla menta e profumo costoso, l'odore di Draco.
-Ok, seguimi- disse Draco deciso intrecciando le dita con quelle di Hermione facendogli attraversare i confini di Hogwarts.
-Dove stiamo andando?- chiese Hermione quando Draco gli coprì gli occhi.
-è una sorpesa- disse Draco per poi smaterializzarsi con la riccia.
-Hai detto che per capire come mi sento vorresti vedere il mio mondo? Benvenuta- disse Draco togliendo le mani dagli occhi di Hermione, la riccia notò subito che si trovavano in una foresta, ma non era quella di Hogwarts, un rumore improvviso poi attirò la sua attenzione, tenendo sempre la mano di Draco fece qualche passo avanti e notò che una decina di metri più avanti alcune figure incappucciate e mascherate stavano circondando una donna.
-Draco che significa tutto questo? Oh Merlino quelli sono..- disse Hermione fissandoli scioccata.
-Si quelli sono mangiamorte, tieni la voce bassa o ci scopriranno- disse Draco facendo nascondere Hermione dietro un albero.
-Questo è il tuo mondo?- disse Hermione impaurita e incredula, anche se infondo doveva aspettarselo, se lo aspettava, Draco l'aveva solo colta di sorpresa, non si sarebbe mai immaginata tutta questa onestà da un tipo come Draco Malfoy.
-è il mondo a cui sono destinato- disse Draco tristemente lanciando un occhiata ai mangiamorte che stavano ridendo mentre la loro vittima implorava pietà.
-Sei..?- chiese Hermione senza finire la frase.
-Si sono uno di loro- disse Draco annuendo distrattamente.
-Ma non vuoi?- disse Hermione osservando la faccia di Draco, gli sembrava di leggere tutte l'emozioni contrastanti che Draco stava provando in quel momento.
-Non particolarmente, però devo- disse Draco osservando Hermione e facendogli scudo con il proprio corpo.
-Ho visto abbastanza- disse Hermione nascondendo il volto nella spalle di Draco quando i mangiamorte circondarono la ragazza mezzosangue.
-Ti porto via- disse Draco abbracciandola e smaterializzando entrambi.
-Perchè mi hai portato là?- chiese Hermione cercando lo sguardo di Draco quando tornarono ad Hogwarts.
-Mi piace essere chiaro sin dall'inizio, mi hai detto che vuoi conoscermi, per stare con me devi accettare quello che sono, e indirettamente far parte di quello che sono- disse Draco guardando Hermione.
-Ti do tempo per pensarci non voglio una risposta adesso, ma non ti voglio illudere, ho visto poi che succede a chi s'illude- disse Draco quando vide l'incertezza e il dubbio riflessi negli occhi di Hermione.
-Valerie..- mormorò Hermione capendo a cosa si riferisse Draco.
-Si Valerie esattemente, se vuoi stare con me devi accettare anche quello lo capisci?- disse Draco, sperando che Hermione posse accettare ciò che lui era.
-Perfettamente- disse Hermione ormai persa nei suoi pensieri.
-Pensaci e poi vieni a cercarmi- disse Draco baciando la guancia di Hermione.
-Come sai che non ti tradirò?- disse Hermione quando ormai Draco si era allontanato ed era quasi nei sotterranei.
-Ti conosco, non lo dirai a nessuno- disse Draco sorridendo voltandosi verso la riccia per poi sparire nei tunnel che portavano alla sala comune di Serpeverde.
-Spiegami di nuovo perchè siamo seduti sul pavimento- disse Altair divertito la mattina dopo, era seduto in cucina appoggiato al forno e Daphne era sdraiata con la testa sulle sue gambe.
-Io mi ero messa con tanto amore a farti la colazione, ho fatto un paio d'incantesimi che ho trovato nei libri di cucina in biblioteca e c'è stato un piccolo corto circuito, mi sono spaventata ho cercato di fermarlo ma è divampato un piccolissimo incendio- disse Daphne con la sua miglior faccia angelica.
-Il tuo piccolo incendio ha dato fuoco alle sedie e al tavolo di cucina 'more- disse Altair mettendo una mano sulla pancia di Daphne e accarezzandola dolcemente.
-Una vera fortuna che fuori di qui possiamo permetterci la servitù- disse Daphne baciando Altair.
-Per le nostre vite una salvezza- disse ironico Al.
-Volevo portarti la colazione a letto, farti rilassare dopo ieri- disse dispiaciuta Daphne.
-Spegnere un incendio e star seduti sul pavimento con te, per me è rilassante- disse Altair muovendo lentamente la mano sul ventre di Daphne.
-Programmi per oggi?- chiese Daphne rilassandosi, adorava stare sola con Altair, era come se lui si trasformasse, tutte le sue difese cadevano quando erano soli.
-Voglio parlare con Valerie, mettere in chiaro le cose una volta per tutte, poi stasera devo andare in missione per Voldemort, c'è una famiglia della luce che gli sta dando problemi e io devo..hai capito no? Rimuovere i problemi- disse Altair giocando con i bottoni della sua camicia che Daphne indossava.
-Perchè devi parlare con Valerie? Non se lo merita dopo quello che ti ha fatto! E Voldemort ti avrebbe dovuto lasciar a riposo ancora un pò- disse Daphne alzandosi.
-Daph, sono entrambe cose che devo fare e delle quali non mi va di parlare ok? Ci vediamo stasera- disse Altair dirigendosi verso la porta.
-Ti aspetto sul divano- disse Daphne sorridendo tristemente.
-So che lo farai- disse Altair sorridendo a Daphne grato per quel che faceva la bionda sempre, per poi uscire dalla porta e dirigersi verso la stanza delle necessità nella quale si trovava Valerie.
-Altair che ci fai qui?- disse Valerie sorpresa quando vide il moro entrare nella stanza delle necessità.
-Voglio parlarti un ultima volta in maniera civile, anche se quello che hai fatto non è stato bello e non riesco a giustificarlo, avrei potuto fare il tuo nome là dentro ma non l'ho fatto, tutto quello che ti chiedo è di smetterla, perchè qualsiasi cosa ci fosse tra noi è finita- disse Altair serio a Valerie.
-Lo so, l'ho capito, ho capito tutto quando ho fatto il tuo nome, non dovevamo neanche iniziare qualcosa di impossibile, gli ostacoli che abbiamo dovuto affrontare dopo ogni passo ce lo dovevano far capire, forse io non sono stata matura abbastanza da capirlo- disse Valerie lasciandosi andare e dicendo quello che da giorni aveva in mente.
-Le prime parole sensate che sento uscire dalla tua bocca- disse Altair andandosene.
-Mi dispiace, per quel che ti ho fatto- disse Valerie a voce bassa.
-è stata una mossa degna di una serpeverde- disse Altair voltandosi e facendo l'occhiolino a Valerie per poi uscire dalla stanza.
Blaise entrò nella sala allenamenti subito dopo l'uscita di Altair e vide che Valerie piangeva in un angolo.
-Pronta ad allenarti o vuoi piangere ancora un pò?- disse Blaise incrociando le braccia.
-Zitto tu- disse Valerie affondando il viso tra le ginocchia.
-E io che mi aspettavo un "grazie Blaise per esserti preso due ore di torture al posto mio"- disse Blaise sarcastico imitando Valerie.
-è finita ok?? è tutto finito- disse Valerie piangendo.
-Con Altair?- chiese Blaise annoiato alzando gli occhi al cielo.
-Si- disse Valerie singhiozzando.
-Era finita da molto Valerie, molto probabilmente non è mai iniziata, o ci saresti stata solo tu fin dall'inizio non ti pare?- disse Blaise con tono gentile.
Quella sera Daphne si addormentò come promesso sul divano, mentre aspettava il ritorno di Altair dalla missione ad un certo punto fu svegliata dal rumore della porta che si apriva.
-Altair?- disse Daphne con voce assonnata.
-Si sono io- disse Altair con voce roca e spezzata.
-Al tutto bene??- chiese Daphne mettendosi a sedere preoccupata.
-Si non ti preoccupare sto bene- disse Altair avvicinandosi a Daphne per abbracciarla.
-Sai che mi puoi raccontare tutto vero?- disse Daphne accarezzando i capelli a Altair, provando a tranquillizzarlo.
-Stanotte ho ucciso delle persone, dando fuoco alla loro casa- disse Altair stringendo ancor di più a sè Daphne, che coccolandolo aspettava che continuasse a parlare.
-C'era un bambino dentro, quando mi sono voltato l'ho visto alla finestra, non sapevo ci fosse un bambino, non lo sapevo- disse Altair lasciando andare le lacrime.
-Va tutto bene amore, va tutto bene- disse Daphne cullandolo e accarezzandolo come un bimbo.
-L'ho visto chiedere aiuto alla finestra, era biondo con gli occhi scuri, era troppo tardi per tirarlo fuori- disse Altair disperato.
-Shh- disse Daphne, adesso stava piangendo anche lei.
-Ci somigliava Daphne, non ho potuto fare a meno di pensarlo- sussurrò Altair sdraiandosi e poggiando la testa sulle gambe di Daphne, lasciandosi consolare dalla fidanzata che gli accarezzava i capelli e lo rassicurava.

-Draco! Tu sei pazzo- disse Hermione quando vide il biondo fluttuare fuori dalla sua finestra in sella alla sua Firebolt, per fortuna Hermione aveva deciso di dormire nella sua camera da prefetto.
-Scusa, ti ho detto che avrei aspettato ma non so aspettare- disse Draco entrando in camera di Hermione e smontando dalla scopa.
-Non c'è problema, ti ero venuta a cercare io prima, ma Daphne mi ha detto che eri occupato- disse Hermione a disagio.
-Non è come pensi, ero occupato in missione, non c'è nessun altra- disse Draco sorridendo quando vide un'espressione sollevata dipingersi sul volto di Hermione.
-è brutto che io mi senta sollevata per questo?- disse Hermione ridendo nervosa.
-A me fa piacere se ti consola- disse Draco avvicinandosi a lei.
-Comunque prima di darti una risposta devo farti una domanda- disse Hermione mordendosi il labbro, gesto che faceva sempre quando era nervosa.
-Dimmi pure- disse Draco bloccandosi.
-Tu ci godi a uccidere?- chiese Hermione titubante.
-Assolutamente no, e neanche Altair se è per questo- disse Draco serio ed Hermione capì subito che era sincero.
-Bene, condividi le visioni di Voldemort?- chiese Hermione osservando l'espressione incerta di Draco.
-Queste sono due domande, comunque in parte si, ma non condivido i metodi- disse Draco sincero e Hermione si avvicinò a lui e lo baciò con passione, le mani di Draco scivolarono instintivamente sui fianchi di Hermione attirandola a sè.
-Voglio dare una chance a noi- disse Hermione sorridendo e dando un altro bacio veloce a Draco.
-Grazie- disse Draco mordicchiando il collo di Hermione.

Capitolo completato alle 3:24 di notte xD Praticamente riscritto rispetto a com'era su FB. Spero che vi sia piaciuto, come vi ho annunciato c'è stata la svolta Dramione! E il tanto atteso primo bacio! Angolo SPOILER (ormai diventerà un'abitudine):
"-Inginocchio- disse Sirius con tono duro, e Daphne si mise in ginocchio a testa alta.
-Purosangue vero? Solo una purosangue può essere così calma e altezzosa in una situazione così- disse Sirius con disprezzo.-Stai disprezzando quel che sei- disse Daphne con calma.
-Oh ma io questa voce la conosco, vediamo il volto- disse Sirius tirando giù il cappuccio a Daphne.
-La Greengrass, vi recluta da giovani adesso il signore oscuro- disse Sirius."
Il prossimo capitolo come potete capire da questo pezzettino sarà ricco d'azione!

Baciiiiiii
Daphne 92

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** La missione di Altair ***


La missione di Altair -Perchè quassù e non nel tuo appartamento con Daphne e Altair?- chiese Hermione mentre lei e Draco erano abbracciati sul giaciglio improvvisato che Draco aveva fatto con delle coperte e dei cuscini, era più di una settimana che stavano insieme ma non si erano mai fatti vedere in pubblico insieme.
-Perchè ci sono mio cugino e Daphne- disse Draco giocando con i capelli di Hermione.
-Tuo cugino non mi vuole lì?- chiese Hermione confusa voltandosi verso Draco.
-Mio cugino non ha problemi con quel che c'è tra noi, ma ho pensato che non volessi vedere un porno live, Al e Duff sono molto passionali e si preoccupano poco del pubblico- disse Draco facendo ridere Hermione.
-Grazie per il pensiero- disse Hermione baciandolo dolcemente.
-E poi da qui si vedono le stelle è bello- disse Hermione osservando il cielo stellato, era una serata perfetta.
-Le stelle posso fartele vedere anche io, e pure i fuochi d'artificio- disse Draco baciando il collo di Hermione lentamente.
-Qui qualcuno è molto sicuro di sè- disse divertita Hermione accarezzando la nuca di Draco.
-Solo realista, puoi chiedere a qualunque ragazza di Hogwarts le mie referenze- disse Draco ghignando furbo e accarezzando il volto di Hermione.
-Wow Draco tu sei che sei romantico- disse Hermione sbuffando imbronciata.
-Scusa, è che non ci sono abituato..- disse Draco dispiaciuto guardando negli occhi Hermione.
-A cosa?- disse Hermione che voleva sentirglielo dire.
-Ad avere una ragazza- disse Draco sorridendo e baciando Hermione.
-Sono la tua prima ragazza?- disse Hermione sorridendo.
-Se non consideri Pansy, con la quale ho un rapporto un pò complicato..tutte le altre non sono durate più di qualche giorno, sono come le scale di Hogwarts..mi piace cambiare- disse Draco baciando il naso di Hermione.
-Lascerai andare anche me?- disse Hermione osservando Draco.
-Dopo tutto quello che ho dovuto fare per averti? Non ci penso proprio!- disse Draco baciando Hermione e provando a sbottonargli la camicetta.
-Possiamo aspettare?- chiese Hermione prendendo la mano di Draco.
-Si..anche se morirò- disse Draco scuotendo la testa e sorridendo, stentava a riconoscersi.
-Ti prometto che verrà la pena attendere- disse Hermione dandogli un ultimo bacio e ritornando ad osservare le stelle.
-Daphne- disse Altair preoccupato dopo essersi svegliato e non averla trovata a letto con lui, era abituato a svegliarsi sempre prima di Daphne.
-In bagno- rispose lei e lui seguendo la voce della arrivò in bagno.
Daphne indossava una vestaglia nera e stava riempiendo l'idromassaggio, canticchiando felice.
-Sei bellissima- disse Altair mangiandosela con gli occhi.
-Vieni qui da me?- disse Daphne facendo il labbruccio e quando si avvicinò iniziò a schizzarlo con l'acqua.
-Questa è guerra- urlò Altair rispondendo all'attacco e zuppando Daphne dalla testa ai piedi per poi trascinarla nell'idromassaggio con sè.
-è uno dei motivi per cui ti amo- disse Altair baciandola e spostandogli i capelli bagnati dal volto.
-Quale che t'inzuppo appena sveglio?- disse divertita Daphne.
-No, il fatto che tu riesci a regalarmi la serenità di cui ho bisogno- disse Altair stringendola a sè.
-Voglio farti dimenticare tutto il dolore, togliere dalla tua mente le immagini che ti turbano..e voglio venire in missione con te- disse Daphne seria sistemandosi tra le gambe di Altair e poggiando la testa sulla spalla di lui.
-No, non voglio che tu mi veda in missioni, capiresti la gravità di quel che faccio e scapperesti- disse Altair irrigidendosi.
-Per questo voglio venire, per dimostrarti che non sono Valerie, che non mi fai paura. Io sono qui per restare, non scappo- disse Daphne sollevandosi e baciando Altair dolcemente.
-Sei sicura?- disse serio Altair ancora dubbioso.
-Si, voglio farlo- disse Daphne annuendo.
-Va bene, stasera devo uscire in missione..un altra famiglia, non dovrebbe essere niente di pericoloso, se vuoi..- disse Altair incerto.
-Ci sarò- disse Daphne annuendo decisa.

-Sono due giorni che mi dai buca, oggi ti vieni ad allenare siamo intesi?- disse Blaise afferrando il polso di Valerie mentre la bionda si stava dirigendo a lezione di pozioni.
-Sembri quasi uomo quando mi parli così- disse ironica Valerie.
-Se non ti presenti nella sala delle necessità, ti vengo a cercare e poi ti ci trascino- disse Blaise freddo.
-Credo che faremo così, la trovo una cosa molto sexy, ti aspetto Blaise, dammi la caccia- disse Valerie allontanandosi beffarda.
-Sono stato tollerante con te, fin troppo tollerante, e a quanto pare non funziona vero? Ti piace la gente che ti tratta di schifo, perfetto allora sarò me stesso- disse Blaise spingendo Valerie contro il muro e intrappolandola con il proprio corpo.
-Da oggi si fa a modo mio, e tu non hai voce in capitolo, la tua fase da "bambina incompresa-il mondo non mi capisce" finisce adesso ci siamo intesi?- disse Blaise senza ottenere risposta da Valerie.
-Ci siamo intesi??- urlò Blaise sbattendo le mani contro il muro.
-Si ho capito- disse Valerie sottovoce.
-Lo spero vivamente- disse Blaise allontanandosi ringraziando Merlino che il corridoio fosse deserto, sapeva di aver esagerato con Valerie.
Quel pomerggio Valerie si presentò puntuale nella stanza delle necessità e Blaise non potè far a meno di ridere, ci volevano veramente le maniere forti con Valerie, beh le avrebbe avute.
-Che si fa oggi?- chiese Valerie dopo essere nella stanza delle necessità e averla vuota con solo una sedia al centro della stanza e Blaise che rideva appoggiato al muro.
-Il programma di oggi è il crucio- disse Blaise con voce neutra.
-Oh mi eserciterò a cruciarti? Finalmente qualcosa di divertente- disse Valerie pregustando quello che sarebbe stato un interessante pomeriggio, aveva sempre desiderato provare a cruciare qualcuno anche se si vergognava ad ammetterlo.
-Simpatica molto simpatica, pietrificus totalus- disse Blaise pietrificando Valerie.
-Oggi impararei a sopportare i crucio nel modo in cui mio padre l'ha insegnato a me, sentirai le tue ossa spezzarsi ma non ti potrai contorcere, vorrai piangere ma non potrai farlo, ma farò in modo che tu possa urlare tranquilla, sennò sai che noia- disse Blaise sedendosi sulla sedia e iniziando a cruciare Valerie che incominciò ad urlare disperata.

-Ok dov'è che vorresti andare vestita così?- chiese Altair cercando di non ridere in faccia alla fidanzata, si stavano preparando per andare in missione e mentre lui e Draco erano vestiti come normali mangiamorte Daphne aveva deciso di adottare il look da rapinatrice.
-A vederti in missione- disse Daphne che indossava un cappellino nero e un cappotto lungo sempre nero.
-Lo sai vero che io vado a uccidere e non a rapinare case?- disse Altair squadrando la fidanzata.
-Si lo so- disse Daphne soffiando via una ciocca di capelli che era uscita dal cappello.
-Perchè ci tieni a vedermi uccidere?- chiese Altair adesso serio.
-Per dimostrarti che non mi fa paura quella parte di te, ne mi disgusta. Ne abbiamo già parlato, non riuscirai a convincermi a restare a casa- disse Daphne decisa.
-Ok ma dobbiamo vestirti meglio, sembra che stai per tantare un colpo alla gringott vestita così- disse Altair ridendo in faccia alla fidanzata e guidandola verso la camera.
-Finalmente, mi stavo congelando qua fuori!- disse Draco scontroso quando vide Daphne e Altair arrivare ai confini di Hogwarts.
-Scusa, Daphne non era aggiornata sulla moda dei mangiamorte..cos'è quel coso che hai in mano?- disse Altair cercando di non ridere quando vide un gatto enorme tra le braccia del cugino.
-Il gatto di Hermione, si è fissato con me- disse Draco mettendo giù Grattastinchi.
-Ma che bella famigliola, somiglia a te Dracucciolo- disse Altair scoppiando a ridere.
-Vogliamo andare?- borbottò Draco imbarazzato.
-Dammi la mano, non sai la destinazione- disse Altair afferrando la mano del cugino e quella di Daphne per poi smaterializzare tutti.
-Qualsiasi cosa succeda tu resta qui con Draco ci siamo capiti?- disse Altair a Daphne prima di mettersi la maschera.
-Ho capito- disse Daphne nascondendosi con Draco dietro una siepe ad una ventina di metri dalla casa.
-Draco- disse Altair guardando intensamente il cugino.
-Ho capito non c'è bisogno che tu dica niente, ci penso io a lei, tu stai attento là dentro- disse Draco mettendo una mano sulla spalla del cugino che sorrise beffardo, della volte Draco era più ansioso di Daphne.
Altair si avvicinò velocemente alla casa facendone scattare le difese e attirando gli abitanti fuori.
Un ragazzo giovane seguito dalla madre uscì immediatamente dalla casa, la vittima principale, il padre di famiglia, non c'era, ma l'ordine era sterminarli tutti.
Altair uccise immediatamente il ragazzo che aveva provato ad attaccarlo, la madre si rivelò essere un lavoro più duro, combattè per difendere il figlio minore che stava fermo sulla porta di casa fino all'ultimo, Altair non potè far a meno di chiedersi se la sua madre biologica avesse combattuto così tenacemente per lui.
Altair capì troppo tardi che la madre non lo stava veramente attaccando, stava temporeggiando, lo voleva trattenere, quando si diffusero nell'aria i CRAC della materializzazione il moro capì il perchè di quel comportamento e che era troppo tardi per fare un lavoro pulito come Voldemort gli aveva ordinato, doveva vedersela con una delle squadre auror di suo zio Sirius.
Il dipartimento degli auror si materializzò in quella che era stata considerata da tempo una casa a rischio, erano mesi che quella famiglia era sotto controllo.
Sirius li guidò in quello che credevano fosse un gruppo di mangiamorte all'attacco, invece quando furono abbastanza vicini si accorsero che c'era un unico mangiamorte e che stava per sconfiggere la Vance.
-Non dobbiamo permetterglielo- urlò Sirius, e gli auror iniziarono ad attaccare la figura incappucciata, che iniziò a schivare ed attaccare in un modo che a Sirius sembrò terribilmente familiare.
Invece di attaccare, il capo auror si mise ad osservare il combattente mascherato, dalla velocità con cui si muoveva doveva essere molto giovane e in forma, ma la cosa stranissima è che sembrava pure esperto dato il livello e la forza degli incantesimi che stava usando, sicuramente aveva ricevuto una formazione purosangue, gl'incantesimi oscuri che usava ne erano una chiara prova.
Quegl'occhi avevano una freddezza familiare e allo stesso tempo erano luminosi e vivi ed anche questo era familiare pensò Sirius osservando il mangiamorte, quel mix gli dava un senso d'inquietudine nel profondo dell'animo, ma non riusciva a capirne il motivo, le movenze del mangiamorte misterioso gli erano così familiari, un mix letale, che nel suo cuore sentiva che non si sarebbe mai dovuto venir a creare.
C'erano un'intelligenza e una velocità a lui conosciute, ma allo stesso tempo anche la sicurezza e la fermezza di quell'uomo gli erano famigliari, gli ricordavano una persona che in passato era stata una delle più importanti della sua vita.
Altair intanto incominciava ad essere in difficoltà contro il gruppo di auror, ma in cuor suo sperava comunque che Daphne e Draco restassero nascosti, in quanto nessuno dei due indossava una maschera, erano quindi facilmente identificabili.
Gli auror stavano per sopraffarlo e se ne rendeva conto benissimo, per non parlare della stanchezza che lo stava assalendo.
Stranamente suo zio si limitava ad osservare, non pensava che fosse quel tipo di capo auror, uno di quelli che guarda i suoi morire sul campo, ma infondo non era una grande sorpresa, solo un altro modo per disonorare il sangue dei Black.
-Draco va a chiamare Blaise- disse Daphne mentre con la bacchetta in mano si preparava ad intervenire.
-No, non posso lasciarti qui- disse Draco scuotendo energicamente la testa.
-Non farò nulla di avventato, ma ci servono rinforzi e maschere, devi andare- disse Daphne con voce ferma mentre guardava Altair con preoccupazione crescente.
-Vai tu io aiuto Altair- disse Draco guardando anche lui preoccupato il cugino.
-No, a me Blaise non ubbidirà, e poi tu sei più riconoscibile di me, io sono solo un bionda, tu sei indetificabilissimo- disse Daphne non lasciandosi prendere dal panico e ragionando.
-Va bene ma promettimi- disse Draco per poi essere interrotto da Daphne.
-Vai- disse Daphne perentoria e Draco si smaterializzò.
-Protego maximo- disse Daphne evocando una barriera protettiva intorno ad Altair, così sarebbe stato al sicuro, l'unico problema è che lei non l'avrebbe potuto aiutare, sarebbe stata impegnata a mantenere la barriera.
Altair capì subito cosa stava succedendo, tutti gli incantesimi che gli auror scagliavano contro di lui venivano deviati poco prima che lo colpissero, qualcuno aveva messo una barriera per proteggerlo e a giudicare dalla resistenza della barriera doveva essere anche qualcuno abile con quel genere d'incantesimi: Daphne.
Voltandosi la vide immediatamente, il cappuccio tirato su dal quale uscivano ciocche di capelli biondi, la bacchetta sollevata e la mano ferma, gli sembrava di vederla anche se coperta dal cappuccio, con il suo volto tutto concentrato mentre si mordeva il labbro.
Presto l'avrebbero individuata anche gli auror, non poteva permetterlo.
-Blaise emergenza in missione, ci serve aiuto- disse Draco senza fiato a Blaise che si trovava nella stanza delle necessità.
-Cambiati Valerie, si va a combattere- disse Blaise a una Valerie ricoperta di sudore.
-Lei no- disse Draco con rabbia.
-è una mangiamorte, quindi un rinforzo- disse Blaise cercando di far ragionare l'amico.
-è una sudicia mezzosangue- disse Draco con disprezzo.
-Vogliamo parlare di sudice mezzosangue? Eh Draco?- disse Blaise, e quella frase gli bastò per beccarsi un pugno da Draco.
-Vi posso ricordare che Altair sta rischiando la vita in questo momento?- disse Valerie sopra di loro.
-A te che t'importa?- disse Draco con disprezzo rialzandosi.
-Si da il caso che m'importi- disse Valerie seria impugnando la bacchetta.
-Si certo si è visto- disse Draco per poi dirigersi verso la porta.
-Vi voglio davanti alla sala d'ingresso in cinque minuti, vestiti da mangiamorte, è un ordine- disse Draco e poi uscì dalla porta.
Sirius continuava ad osservare la scena e non riusciva a capire come mai tutti gli incantesimi scagliati contro il mangiamorte venissero respinti, poi un dubbio s'insinuò nella sua testa e guardandosi intorno si accorse di una figura nascosta nel bosco che circondava la casa, aveva le mani sollevate e in una teneva la bacchetta, bingo!
Era quel mangiamorte che stava evocando una barriera protettiva.
Cercando di non farsi vedere Sirius indietreggiò e s'intrufolò nel bosco, con l'obiettivo di cogliere alle spalle il mangiamorte.
Come previsto il mangiamorte era talmente occupato a proteggere il compagno che non si accorse della sua presenza.
Sirius gli passò un braccio intorno alla gola e gli puntò la bacchetta alla schiena.
-Sei mio- disse Sirius, il mangiamorte fu scosso da un brivido, ma nonostante tutto continuò a mantenere la barriera protettiva.
-Siete diventati fedeli ai vostri compagni ultimamente- disse Sirius impressionato.
-Ciocche bionde, abbiamo il mio caro Lucius qui?- disse Sirius ironico e Daphne nonostante tutto non riuscì a trattenere una risata.
-Mmm no direi che sei una donna, Narcissa cuginetta mia?- disse Sirius ottenendo nuovamente una risata da Daphne.
-Oh non importa chi tu sia, adesso sei solamente una mia prigioniera, della tua identità ci occuperemo dopo- disse Sirius trascinando via Daphne.
Quando Altair sentì la barriera venir meno si voltò verso Daphne e vide che Sirius la stava trascinando via, in quel momento fu travolto da un'ondata di rabbia, e iniziò a colpire per uccidere, ne aveva già fatti fuori quattro quando tre figure incappucciate si materializzarono.
-Voi restate qui e finite il lavoro- disse Altair per poi sparire nei boschi alla ricerca di Daphne.
Quando arrivarono in una radura Sirius si fermò e spinse Daphne a terra.
-Inginocchio- disse Sirius con tono duro, e Daphne si mise in ginocchio a testa alta.
-Purosangue vero? Solo una purosangue può essere così calma e altezzosa in una situazione così- disse Sirius con disprezzo.
-Stai disprezzando quel che sei- disse Daphne con calma.
-Oh ma io questa voce la conosco, vediamo il volto- disse Sirius tirando giù il cappuccio a Daphne.
-La Greengrass, vi recluta da giovani adesso il signore oscuro- disse Sirius mettendo due dita sotto il mento di Daphne per guardarla negli occhi.
-Vedi per caso dei marchi su di me?? O perchè non controlli la mia bacchetta? Controlla se ho ucciso qualcuno- disse Daphne con tono calmo.
-Non ne ho bisogno, stavi collaborando con un mangiamorte.- disse Sirius con tono asciutto.
-Questo non ti da il diritto di portarmi qui, la legge vuole che m'interroghi al ministero in presenza dei miei genitori- dise Daphne perfettamente calma.
-A me non piace seguire la legge- disse Sirius per poi immobilizzare Daphne con delle manette.

Scoprirete il destino di Daphne nel prossimo capitolo perchè sono un'autrice malvagia (e perchè sono le 2:43 e ho sonno xD), credo che questo sia il chap più lungo che io abbia scritto nella mia carriera..comunqueeee ecco il tradizionale angolo spoiler:
"-Che significa tutto questo?- disse Valerie mentre Altair lasciava la stanza.-Io sono un giocatore V- disse Altair per poi uscire." Questo per annunciarvi che ci sarà un bel pò di azione tra V e Al nel prossimo capitolo ;)

Baci
Daphne 92

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** La favola di Biancaneve ***


-Neanche a me piace seguire la legge- disse Altair furioso arrivando alle spalle di Sirius e puntandogli la bacchetta al collo.
‎-Nipote- disse Sirius, adesso era tutto chiaro, quel combattente letale e velocissimo non poteva essere nessun altro se non Altair Black, il figlio di Bellatrix Lestrange, quando anni fa aveva saputo della sua esistenza Sirius lo aveva compatito, adesso provava solo disgusto nel vedere quanto Altair fosse uguale a Bellatrix.
-Lascia andare Daphne- disse Altair freddo spingendo la bacchetta sul collo di Sirius.
-Già segui le orme di tua madre, non mi sorprende affatto- disse Sirius con tono asciutto.
-Non hai alcun diritto di nominare mia madre- disse Altair minaccioso.
-Allora perchè così preoccupato per la bambolina?? Tuo padre non ne sarebbe fiero, infondo non è mai stato veramente con tua madre, ma chi lo può biasimare, una come Bella non è facile da gestire.- disse Sirius tirando i capelli di Daphne.
-Non lo vuoi sapere che penserebbe mio padre- disse Altair ridendo senza gioia.
-Allora nipote la chiudiamo qui? Mi vuoi uccidere?- disse Sirius con calma glaciale, la morte non l'aveva mai spaventato, significava ricongiungersi con il suo migliore amico, forse per questo aveva scelto di diventare auror ed era così bravo, era pronto ad accogliere la morte con il sorriso.
-Purtroppo somiglio a mio padre più di quanto vorrei...Confundo- disse Altair e gli occhi di Sirius diventarono vuoti prima di chiudersi.
-Andiamo prima che si svegli e ci veda qui, non si ricorderà niente di stanotte- disse Altair aiutando una Daphne adesso tremante ad alzarsi ed insieme si smaterializzarono ai confini di Hogwarts dove trovarono Draco Blaise e Valerie ad attenderli.
-Come..?- chiese Draco preoccupato osservando Altair per vedere se era ferito.
-Portala dentro, Blaise scortali, Valerie resta qui devo parlarti- disse Altair dando ordini e Draco mise un braccio intorno alle spalle di Daphne accompagnandola all'interno di Hogwarts con Blaise al seguito.
-Io ti volevo ringraziare per esserci venuta in aiuto- disse Altair a Valerie quando furono soli.
-Non sono venuta per aiutare lei- disse Valerie guardando Daphne che si allontanava.
-è tanto difficile lasciare che io ti ringrazi?? Con te è tutto così maledettamente complicato Valerie, sembra che ti vuoi rovinare la vita- disse Altair frustrato per poi guardare Valerie negli occhi.
-Lasciati ringraziare- sussurrò Altair con voce calda avvicinandosi a Valerie che sembrava immobilizzata.
-Grazie V, per avermi aiutato a salvare l'amore della mia vita- disse Altair per poi dare un bacio appena accennato sul collo di Valerie.
-Che significa tutto questo?- disse Valerie senza fiato mentre Altari si allontanava da lei.
-Io sono un giocatore V- disse Altair per attraversare velocemente i giardini di Hogwarts ridendo.
-Valerie cos'è successo? Ero così in ansia per tutti voi! Sono andata da Draco ma non c'era nessuno così ho immaginato che foste impegnati nelle vostre cose..- disse Hermione preoccupata quando vide Valerie rientrare in lacrime.
-Stiamo tutti bene- disse Valerie con un filo di voce.
-Non mi sembra che tu stia bene, di nuovo Altair?- disse Hermione abbracciando Valerie.
-Le mie difese crollano di fronte a lui e non riesco a capire perchè- disse Valerie che piangeva abbracciata a Hermione.
-Perchè ti lasci soggiogare da lui, e lui così si diverte, apri gli occhi Valerie, per lui tu sei un gioco- disse Hermione cercando di far capire all'amica come stavano le cose.
-Un gioco di cui si è annoiato, visto che è passato a Daphne- disse Valerie singhiozzando.
-Valerie, per lui Daphne è molto più di un gioco, neanche Draco ha provato ha ostacolare la loro relazione, ha capito l'importanza che Daphne ha per Altair- disse Hermione gentilmente a Valerie.
-Io non riesco a capire il perchè di loro due insieme- disse Valerie stanca chiudendo gli occhi.
-Dormi V, vedrai che domani andrà meglio- sussurrò Hermione.
-Blaise perchè mi hai fatto venir qui? Adesso ci alleniamo anche la mattina?- disse Valerie annoiata entrando la mattina dopo nella stanza delle necessità come Blaise gli aveva ordinato in un biglietto.
-Spiacente, non sono Blaise- disse Altair mostrandosi.
-Che ci fai qui?- disse Valerie sorpresa quando vide Altair.
‎-Così fragile piccola Valerie, così inutile- disse Altair camminandoli intorno
.-Non è vero- balbettò Valerie imbarazzata.
-Allora dimmi quanti auror hai ucciso?- disse Altair ridendo.
-Quanti ne ha uccisi Daphne?- ribattè Valerie velenosa.
-Lei non è una mangiamorte, tu si- disse Altair spostandoli una ciocca di capelli biondi dal viso.
-Perchè Blaise non è qui? è lui il mio maestro- disse Valerie decisa.
-Adesso siamo io e Blaise, l'oscuro signore non è soddisfatto dei tuoi risultati V- disse Altair serio.
-Tu allenare me?- disse Valerie stupita.
-Ti ho già fatto da maestro in passato V..anche se queste saranno lezioni diverse- disse Altair malizioso per poi atterarla e mettersi su di lei.
-E ora prova a scappare Valerie- disse Altair che era seduto su Valerie e gli teneva fermi i polsi.
-Che cosa ne penserebbe Daphne di questi tuoi comportamenti?- disse Valerie velenosa.
-Mi direbbe di stringerti di più i polsi, in modo da lasciarti gli stessi segni che le manette hanno lasciato a me, e adesso reagisci- disse Altair stritolando i polsi di Valerie che si mise a urlare.
-Che ne dici di smettere?- disse Blaise che era appena entrato.
-Ho appena cominciato con lei- disse lascivo Altair per poi andarsene.
-Mi sono convinto di una cosa V- disse Blaise aiutando Valerie ad alzarsi.
-Cosa maestro?- disse Valerie ironica.
-Tu hai bisogno di un certo tipo di attenzioni, ma non necessariamente devono essere da Altair- disse Blaise facendo scorrere una mano sul fianco di Valerie.
-Ti stai offrendo?- disse Valerie provocante.
-No, sarai tu che dovrai chiedermelo- disse Blaise allontanandosi.
-Blaise...non te lo chiederò mai- disse Valerie seria, anche se stare con Blaise poteva essere una buona soluzione per dimenticare Altair.
-Sei l'unica che ci crede, anzi non ci credi neanche tu, ci vediamo dopo- disse Blaise andandosene, dopo un quarto d'ora di dubbi e riflessioni Valerie decise di dirigersi verso i sotterranei.
-Blaise- disse Valerie presentandosi di fronte alla porta di Blaise.
-Si??- disse il serpeverde aprendo la porta in boxer.
-Lo voglio- disse Valerie mangiandosi con gli occhi Blaise.
-Vuoi cosa?- chiese Blaise sorridendo perfido e compiaciuto.
-Far sesso con te- disse Valerie arrossendo imbarazzata.
-Sono momentaneamente occupato Valerie, passa un'altra volta ok bimba?- disse Blaise chiudendo la porta in faccia a una scioccata Valerie.
-Era la tua unica occasione Blaise- urlò Valerie.
-Non ci credi neppure tu a quello che dici- disse Blaise che da dietro la porta la sentì sbuffare per poi andarsene.
I giorni seguenti ad Hogwarts passarono tranquilli, gli allenamenti di Valerie continuavano senza grande successo, neanche la presenza di Altair riuscì a far migliorare la bionda, così l'erede dei Black prese una decisione.
-Mia bella Valerie, che ne dici di passare un pomeriggio insieme?- chiese Altair poggiando una mano sul collo di Valerie.
-Ancora allenamenti?- chiese Valerie stanca.
-Dipende cosa intendi per allenamenti- disse Altair sogghignando.
-Non mi dire che vuoi tradire la tua bella principessina?- disse Valerie avvicinandosi ad Altair.
-Mia bella V non saltare subito alle conclusioni, so che mi vuoi come sempre ma trattieniti, abbiamo pubblico- disse Altair all'orecchio di Valerie.
-Mi farai impazzire- disse Valerie sospirando.
-Sono nato per questo- sibilò Altair accarezzando un fianco di Valerie.
-Al vuoi dirmi dove andiamo?- disse Valerie che camminava incerta mentre Altair gli copriva gli occhi e la guidava.
-Dalla tua nuova allenatrice- disse Altair che lasciò bruscamente andare Valerie.
-Cosa?- disse Valerie scioccata quando si trovò di fronte Daphne.
-Ciao Valerie- disse Daphne acida.
-Ordini di Voldemort, a quanto pare io e Blai eravamo troppo teneri con te- mentì Altair ridendo di fronte all'espressione scioccata di Valerie.
-Vogliamo iniziare?- disse Daphne divertita impugnando la bacchetta.
-Vi lascio a fare amicizia, avete così tante così in comune..tipo me!- disse Altair per poi andarsene sentendo le urla di Valerie, magari Daphne sarebbe riuscita a fare il miracolo, sicuramente si sarebbe dirvertita.
-Odio allenarla- disse Daphne ad Altair quando furono soli qualche giorno dopo.
-è problematica?- chiese Altair per niente sorpreso.
-Avrebbe le capacità per diventare una buona duellante ma non si vuole applicare, e fa continue allusioni alle sue notti con te- disse irritata Daphne.
-E tu ricordagli che tutte le mie notti adesso sono per te- disse Altair baciando Daphne.
-Non scenderò al suo livello, non giocherò secondo le sue regole- disse Daphne incrociando le braccia.
-Fai come vuoi- disse Altair sospirando.
-Puoi parlargli?- disse Daphne facendo il labbruccio.
-Vado- disse Altair alzandosi e andando alla ricerca di Valerie.
-Daphne mi ha detto quello che stai facendo, non va bene così V- disse Altair quando trovò Valerie.
-Oh la piccola pignucolona si è lamentata- disse Valerie sarcastica.
-Valerie basta scherzare, non capisci che rischi, Voldemort sta avendo fin troppa pazienza con te, ma si esaurirà facilmente le sua pazienza, ordinerà di farti fuori se non ti metti in riga e lo chiederà a me, mi ha convocato per parlare di te stasera- disse Altair passandosi una mano tra i capelli.
-E tu lo farai?- chiese Valerie a voce bassa.
-Nonostante tutto ciò che è accaduto credo che non potrei farlo- disse Altair serio per poi andarsene.
-Voldemort sa che gli allenamenti non vanno bene- disse Altair con voce cupa quando ritornò quella sera dalla riunione con il signore oscuro.
-Chiedigli più tempo- disse Daphne allarmata.
-Voldemort non concede tempo- disse Altair a bassa voce.
-Cosa ti ha chiesto di fare Al?- chiese Daphne mettendo una mano sulla guancia di Al.
-O lei o te- disse Altair tristemente.
-Cosa pensi di fare?- chiese Daphne preoccupata.
-Vado a cercare lei- disse Altair deciso dando un bacio a Daphne per poi uscire dalla stanza andando da Valerie.
-Sei venuto per me?- disse Valerie spaventata quando vide Altair vestito da mangiamorte.
-Unicamente per te, o te o lei, la scelta era già fatta- disse Altair estraendo un pugnale.
-Ti amo, fa quel che devi- disse Valerie mostrando il collo ad Altair e chiudendo gli occhi.
-Valerie- disse Altair baciando il collo di Valerie.
-Ti prego fa veloce- disse Valerie con tono tremante.
‎-Non ce la faccio, vorrei ma non ce la faccio- disse Altair che aveva il coltello sul collo di Valerie.
-Allora che farai?- chiese Valerie tremante.
-Non lo so, mi ha chiesto di portargli il tuo corpo o di Daphne- disse Altair pensieroso, doveva trovare una via di uscita.
-La favola di Biancaneve- disse Valerie che aveva avuto un'idea brillante.
-Ti sembra il momento di pensare alla favole?- sbottò teso Altair.
-Nella favola di Biancaneve il cacciatore per salvarla porta il cuore di un cinghiale alla strega invece che quello della principessa.- spiegò Valerie.
-Quindi secondo te dovrei far assumere a qualcuno la pozione polisucco con i tuoi capelli e poi ucciderlo? Sperando che Voldemort si convinca in meno di un'ora- disse Altair incerto, non sembrava un gran piano ma era l'unico possibile al momento.
-Esattamente- disse Valerie annuendo.
-Allora non tutti i mezzosangue sono scemi come si dice- disse Altair ghignando divertito, forse c'era la possibilità di salvarle entrambe.


Capitolo più breve del solito, vado un pò di fretta! Spero che vi piaccia comunque!
ANGOLO SPOILER:
"-Allora Drake com'è Hermione?- chiese Altair sorridendo interessato ma Draco restò in silenzio.
-è stata così deludente? è veramente così santarellina come sembra?- chiese Altair divertito mentre Draco aveva serrato i pugni.
-Non lo so- disse Draco teso.
-Non lo sai nel senso che non te lo ricordi? Se vuoi verifico io- disse Altair.
-Non lo so perchè ancora non ci sono stato- disse Draco.
-Allora che ci fai sempre dietro a lei?- disse Altair secco."

Baciiii a domani se ce la faccio!

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** Tempo di cambiamenti ***


Tempo di cambiamenti -Che succede? Perchè queste faccia preoccupata? Voldemort si è fatto sentire di nuovo?- chiese Draco preoccupato appena rientrato all'appartamento dopo un appuntamento di Hermione.
-Altair ha deciso di portare a Voldemort il finto corpo di Valerie, ha deciso di tirare fuori lei da questa guerra, e anche se è la scelta giusta non posso fare a meno di sentirmi un pò ferita, delle volte penso di essere solo una sostituta di Valerie, guardami, sono bionda ho gl'occhi azzurri e faccio la medimaga esattamente come Valerie, penso che Altair abbia scelto solo la strada più facile- disse sconsolata Daphne a Draco.
-Altair è andato da solo ad incontrare Voldemort?- disse Draco arrabbiato, Altair gli aveva promesso che l'avrebbe aspettato, Draco voleva guardargli le spalle.
-Ha detto che se Voldemort lo scopre tanto vale che a morire sia solo lui e che la tua presenza l'avrebbe insospettito- disse Daphne mangiandosi le unghie per il nervoso.
-Duff perchè non prendi una pozione per dormire e ti riposi un pò? Sembri averne veramente bisogno- disse Draco preoccupato per la fidanzata del cugino.
-Prometti che mi sveglierai appena sai qualcosa?- disse Daphne seria.
-Te lo prometto, vai a riposarti adesso.- disse Draco baciando la fronte di Daphne.
Era passata un ora e Draco non riusciva più ad aspettare il ritorno di Altair, quando stava per uscire a cercarlo il cugino rientrò in casa, la faccia di Altair non tradiva alcuna emozione.
-Allora?- disse Draco impaziente avvicinandosi ad Altair.
-Sembra averci creduto, sono salve entrambe- disse Altair sedendosi sul divano, si sentiva sfinito.
-Bene, adesso mi dici cosa ti è passato per la testa? Scegliere Valerie al posto di Daphne?- disse Draco sedendosi accanto al cugino.
-Spesso mi sento diviso in due, sento di essere due persone diverse allo stesso tempo, il mio sangue è luce e tenebre, io amo la ragazza della luce e la ragazza delle tenebre, credo di non sapere cosa voglio veramente, credo di non sapere neanche chi sono, sono un Black ma..sono anche un Potter?- disse Altair a Draco concedendosi uno dei suoi rari momenti di debolezza.
-Sei mio cugino, sei il mio Altair, è tutto ciò che conta- disse Draco serio mettendo una mano sulla spalla di Altair cercando di fargli forza.
-Distraimi Draco, raccontami com'è Hermione- disse Altair sorridendo interessato ma Draco restò in silenzio.
-è stata così deludente? è veramente così santarellina come sembra?- chiese Altair divertito mentre Draco aveva serrato i pugni.
-Non lo so- disse Draco teso scandendo ogni parola.
-Non lo sai nel senso che non te lo ricordi? Se vuoi verifico io- disse Altair ghignando furbo.
-Non lo so perchè ancora non ci sono stato- disse Draco secco deciso a chiudere il discorso, Hermione non era una ragazza qualunque per lui, non voleva parlarne così con Altair.
-Allora che ci fai sempre dietro a lei?- disse Altair sbuffando.
-Seriamente Draco? Una così io l'avevo già mollata- disse Altair annoiato quando si accorse che Draco continuava a non rispondere.
-Lei è diversa- disse Draco alzando la voce.
-Quindi passerai tutta la tua vita a farti le coccole con lei? Oh Draco quanto sei patetico- disse Altair ridendo.
‎-Vieni a parlare di me tu che sbavi dietro a Daphne come un cane?- disse Draco imbronciato.
-Cugino andiamo, non si possono paragonare, Duffy è una passionale dea, Hermione è una passabile secchiona- disse Altair ridendo divertito.
-Non parlare così di lei- disse Draco nervoso.
-Andiamo Draco ragiona, lei è una sangue sporco, non sarà mai alla tua altezza, non avete un futuro, puoi ambire a prede migliori- disse Altair tranquillamente.
-Se non mi sbaglio con i sangue sporco ti sei divertito anche tu- disse Draco acido.
-Si ma è un capitolo chiuso e hai visto come si è rivelata- disse Altair tranquillamente.
-Capitolo chiuso? Due secondi fa non dicevi così! Hermione poi è diversa, non è Valerie, di lei ci si può fidare- disse Draco deciso.
-Ok, mettiamola così allora, durante la guerra come farai? Come farai a proteggere una sangue sporco? Saranno i primi a cadere e tu non hai niente da dare a Voldemort per proteggerla- disse Altair sincero.
-Farò del mio meglio- disse Draco deciso.
-Il tuo meglio non sarà mai abbastanza e tu l'osserverai morire sotto gli incantesimi dei tuoi amici magari anche di tuo padre- disse Altair brutalmente sincero.
-Non sai di cosa stai parlando- disse Draco urlando.
-Purtroppo lo so benissimo- sussurrò Altair.
-Al sei a casa!- disse Daphne assonnata per poi correre ad abbracciarlo.
-Vi lascio soli- disse Draco andandosene sbattendo la porta.
-Che è successo? Riguarda Voldemort?- chiese preoccupata e confusa Daphne.
-Con Voldemort è andato tutto bene..credo- disse Altair rassicurando la fidanzata.
-Bene quindi adesso che si fa?- chiese Daphne mordendosi il labbro.
-Adesso vado a parlare con Valerie e decideremo dove nasconderla- disse Altair baciando Daphne.
-Ok..poi torni da me?- chiese incerta Daphne.
-Tornerò sempre da te- disse Altair dando un ultimo bacio a Daphne per poi andare da Valerie.
-Altair!! è andato tutto bene? Ci ha creduto? Stai bene?- chiese Valerie appena vide entrare Altair nella stanza delle necessità dove si era nascosta ormai da ore.
-Si, è andato tutto bene ma dobbiamo farti uscire da Hogwarts per nasconderti- disse serio Altair.
-Parlerò con mio zio, lui mi aiuterà a nascondermi, gli chiederò di fare un incanto fidelius- disse Valerie agitata camminando avanti e indietro.
-Divertente- disse Altair facendo un ghigno malefico e ridendo.
-Che c'è di divertente?- disse Valerie perplessa.
-Chiedi a tuo zio dell'ultima volta che ha preso parte ad un Incanto Fidelius- disse Altair con nonchalance anche se Valerie nei suoi occhi poteva vedere la rabbia ribollire.
-Smettila di parlare in codice, dimmi a cosa ti riferisci- disse Valerie determinata.
-Lui era il custode di mio padre, lui ha parlato e per colpa sua mio padre è morto- disse Altair con voce carica di risentimento.
-Non ci posso credere- disse Valerie sotto choc.
-Gli avada l'ha lanciati l'oscuro signore ma la sentenza a morte di mio padre l'ha firmata tuo zio- disse Altair alzando la voce.
-Tu non sai di cosa stai parlando, qui se c'è un assassino sei tu non mio zio- disse Valerie urlando.
-Hai ragione, sono un assassino, sono "il cacciatore", alcuni credono che io sia "il prescelto" altri mi chiamano "l'erede", ma la verità è che sono solo un ragazzo che è stato trascinato in una guerra non sua e che vuole uscirne vivo e a testa alta, vorrei almeno arrivare a festeggiare i miei vent'anni, non credo di chiedere molto alla vita- disse Altair serio, lasciandosi andare.
-Ho speso gl'ultimi mesi cercando di proteggerti Valerie, mettendo te al di sopra di tutto, mi sono fatto torturare da Voldemort per te, se scopre l'inganno del finto corpo chiederà la mia testa, se qualcuno ti vede io sono morto! Ma a te non importa ciò che io faccio, non ti è mai importato, dicevi che a me non importava di te ma i fatti ti hanno sempre smentito V, io ci tenevo a te..e adesso sono stanco, fai quel che vuoi, chiedi aiuto a chi vuoi, io ho la coscienza pulita adesso, ho fatto tutto quel che potevo per te, forse non ti ho trattata come la più bella delle principesse ma ogni minuto in più che stai vivendo lo devi a me...mi dispiace che questo non è abbastanza per te, che tu non ti possa fidare di me, se vuoi andare vai..la strada la conosci bene- disse Altair liberandosi di parole che voleva dire da troppo tempo.
-Cos'è il momento delle confessioni questo? Posso partecipare?- disse Valerie mordendosi il labbro.
-Se hai qualcosa da dire dilla V- disse Altair annoiato.
-Quello che provo per te è la cosa più strana al mondo, io ti odio e ti amo allo stesso tempo Al, quello che sento per te è un mix esplosivo, so che non finirà bene, c'è una parte di te che io amo con tutta me stessa, amo la persona che sei quando facciamo l'amore, amo vederti sorridere, non il tuo sorriso arrogante, amo quel sorriso che fai quando ridi alle mie battute stupide, amo i tuoi occhi che riescono a trovarmi in una stanza piena di persone, io sento sempre i tuoi sguardi Al..- disse Valerie in imbarazzo poggiando una mano sul cuore di Altair che sembrava battere normalmente al contrario del suo che stava impazzendo.
-Ma..- disse Altair aspettando la parte peggiore del discorso.
-Ma c'è una parte di te che io odio e che mi terrorizza, è come se fosse una parte oscura della tua anima, delle volte sembra che tu non abbia un anima Altair, sono spaventata da quel che potresti fare, mi spaventa ciò che farai in futuro, dicono che i Black devono il loro cognome al loro cuore oscuro e privo di umanità, quando vedo certe parti di te credo che la leggenda sia vera- disse Valerie vergognandosi per la parole che aveva detto quando si accorse quanto avevano ferito Altair.
-Vai da tuo zio- disse Altair con voce gelida indietreggiando e Valerie lasciò la stanza a testa bassa.
-Perfetto, proprio quel che mi serviva, sono morto- disse Altair quando il suo marchio iniziò a bruciare, l'oscuro signore lo stava convocando.
-Mio signore- disse Altair presentandosi al cospetto di Voldemort pochi minuti dopo.
-Altair, ho degli ordini per te- disse Voldemort compiaciuto dal comportamento sottomesso di Altair.
-Sarà un onore per me eseguirli- disse Altair in modo meccanico, tirando un sospiro di sollievo quando capì che Voldemort non aveva scoperto l'inganno ideato da Valerie.
-Non è la solita missione questa Altair, ho bisogno che tu diventi la mia spia, non si fidano del tutto di Severus, mentre del bambino che è sopravvissuto si fideranno, soprattutto dopo quello che ho in mente- disse Voldemort sibilando.
-Dovrei rivelare la mia identità?- disse Altair scioccato.
-Credo che il momento sia propizio, domani notte attaccherò il ministero, ho già fatto depositare una profezia, tutto ciò che devi fare è prendere la sfera con il tuo nome sopra nella stanza dei misteri, io e te combatteremo, niente di serio giusto qualche incantesimo, io prenderò la sfera e tu rivelerai la tua identità al mondo magico, dirai a Silente di aver avuto una premonizione dell'attacco e di aver sentito il bisogno di agire, il vecchio va pazzo per queste sciocchezze, diventerai l'eroe della luce, la loro unica speranza contro di me e al momento giusto, al culmine della guerra, mostrerai da che parte stai veramente, la guerra sarà vinta e tu avrai la tua libertà e tutto il potere e il prestigio che il tuo ego brama- disse Voldemort spiegando il piano ad Altair.
-Eseguirò i suoi ordini, la mia vita è sua mio padrone- disse Altair con tono sottomesso, nella sua mente si erano già formati mille pensieri.
-Puoi andare adesso- disse Voldemort facendo cenno ad Altair di sparire.
-Ho sentito quello che ti ha ordinato di fare, Altair ti prego non lo fare, scappa, non ho mai voluto tutto questo per te quando ti ho salvato- disse Bellatrix abbracciando il figlio che stava uscendo dal castello degli Zabini.
-Mamma, devo farlo, sono ordini dell'oscuro signore e se non obbedisco se la prenderà con le persone a cui voglio bene, te per prima e io non posso permetterlo, promettimi che non farai stupidaggini e che continuerai ad essere fedele all'oscuro signore- disse Altair serio voltandosi verso la madre.
-Sarò fedele all'oscuro signore ma sono una madre prima di essere una mangiamorte adesso, tu sei tutto ciò che conta- disse Bellatrix accarezzando il volto del figlio.
-E sarai sempre mia madre, tutto quello che mi diranno non cambierà la mia opinione su di te, mi hai cresciuto con amore, sarai sempre la mia mamma, sarò sempre Altair Black non Harry Potter- disse Altair abbracciando ancora una volta la madre prima di andarsene.
-Drake ho bisogno di un favore- disse Altair appena rientrato nel suo appartamento.
-Che ti serve?- chiese Draco ancora rabbiato per la discussione che avevano avuto prima.
-Sai creare una falsa sfera di una profezia? Voldemort mi ha praticamente detto che c'è una profezia che mi riguarda all'ufficio misteri, sono certo che sia così, se volesse farmi fare da spia mi basterebbe raccontare la verità al mio caro zio per essere accolto come il figliol prodigo, non voglio la mia profezia nelle mani di Voldemort, non sono così stupido, mia madre mi ha insegnato ad usare il cervello- disse Altair soddisfatto.
-Vedrò che posso fare- disse Draco che stava ancora metabolizzando il tutto.
-è così che finisce? Da domani sarai Harry Potter, la nostra relazione finirà, io sarò la tua nemica?- disse Daphne piangendo e arrivando in salotto.
-Duff, io ti amo, tu non sarai mai la mia nemica, faccio questo per noi, Voldemort sa quanto ci tengo a te e se non seguo i suoi ordini ti farà del male- disse Altair asciugando le lacrime di Daphne.
-Ricorda sempre chi sei, tu sei Altair Black e io ti amo, non lasciare che loro ti facciano credere altro- disse Daphne abbracciando Altair.
-Sono Altair Black e ti amo- disse Altair stringendola a sè, non l'avrebbe mai lasciata andare.
-Vi lascio soli- disse Draco lasciando l'appartamento e dirigendosi senza pensarci due volte verso la camera del prefetto di grifondoro.
-Draco che succede?- chiese Hermione preoccupata quando dopo aver aperto la porta vide lo sguardo perso di Draco.
-Mio cugino assumerà la sua vera indentità, sarà Harry Potter, da domani sarò solo- disse Draco con un filo di voce.
-Non sarai solo, avrai me, ci sarò sempre- disse Hermione abbracciando Draco, per poi prendere la mano del biondo guidandolo fino al letto.
-Posso dormire qui stanotte?- chiese Draco abbracciando Hermione che era sdraiata accanto a lui.
-Si- disse Hermione abbracciando Draco che pochi minuti dopo si addormentò tenendo stretta a sè la riccia.
Alle tre di notte Altair finì di prepararsi per andare al ministero, mentre si allacciava il mantello non potè far a meno di osservare Daphne che dormiva, Merlino quanto era bella sotto i raggi della luna, i capelli biondi sembravano quasi bianchi e la pelle trasparente, aveva un aspetto etereo e perfetto.
-Ti amo- disse Altair un ultima volta baciando la guancia di Daphne per poi lasciarla l'appartamento forse per l'ultima volta.
-Draco so che ci sei- disse Altair voltandosi prima di attraversare i confini di Hogwarts.
-Voglio venire con te- disse Draco rendendosi visibile.
-Drake non puoi- disse Altair dispiaciuto al cugino, per la prima volta da quando si erano conosciuti dovevano separarsi e la cosa si stava rivelando difficile per entrambi.
-Io voglio venire con te- ripetè Draco deciso con la bacchetta in mano.
-Questa cosa devo farla da solo- disse Altair scuotendo la testa.
-Tu non hai mai fatto nulla da solo, io ti ho sempre guardato le spalle, sei più che un fratello per me, non possono dividerci lo abbiamo giurato da piccoli, Al siamo io e te contro il mondo da sempre- disse Draco al cugino.
-Te la caverai Draco, ce la caveremo entrambi, ho bisogno di te qui, devi proteggere Daphne, devi consolarla quando si sentirà sola, poi tu hai Hermione, sarà una buona sostituta anche se mi dispiace dirlo. Fidati di quel che provi per lei Draco, ci vediamo presto fratello- disse Altair abbracciando il cugino per poi pietrificarlo velocemente e infine prendere la finta profezia dalla mano del biondo.
-Mi mancherà questo posto- sussurrò Altair malinconico osservando Hogwarts per un ultima volta, la sua infanzia e la sua adolescenza finivano quella notte, la vera guerra stava per iniziare.


Con questo capitolo si chiude la prima fase della storia, quella dedicata alla vita ad Hogwarts, l'adolescenza dei ragazzi, "la parte facile" della loro vita, dal prossimo capitolo inizia una fase di maturazione, affronteranno la vita reale e il mondo fuori da Hogwarts, saranno costretti a crescere in fretta e a rendersi conto che alcune cose accettabili a scuola non lo sono nel mondo reale. Nel prossimo capitolo Altair andrà per la prima volta a Grimmund Place e lo vedrete interagire con Sirius in un modo diverso!

Baciiiiiii

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Grimmund Place: una casa affollata ***


-Black che ci fai qui? C'è una missione in corso, Voldemort..aspetta tu sei qui come mangiamorte?- disse Sirius quando nella stanza dei misteri s'incontrò con Altair che per fortuna aveva già fatto lo scambio delle profezie e aveva spedito quella vera al sicuro mentre in mano aveva quella falsa.
-Sono qui per fermarlo, è tutto così strano, io ho avuto una visione..- disse Altair iniziando a recitare la sua parte.
-Le visioni te le faranno venire i dissennatori, prendetelo- disse Sirius alla sua squadra.
-Tu non capisci, Tu-Sai-Chi sta per arrivare qui, lui vuole la profezia, lui vuole me- disse Altair divincolandosi nella presa degli auror.
-Tu sei una pedina di Voldemort, perchè mai dovrebbe volerti?- disse Sirius confuso osservando il ragazzo che da giorni ormai occupava la sua mente.
-Ti prego Sirius, guardami veramente e dimmi chi sono, so che hai i tuoi sospetti, guarda semplicemente i miei occhi, il mio volto, tu sai chi sono- disse Altair smettendo di divincolarsi e guardando Sirius.
-Non puoi..- disse Sirius scioccato quando riconobbe i tratti del volto di Altair, a prima vista sembravano quelli tipici dei Black ma c'era un qualcosa che gli ricordava James, l'espressione di Altair quando lo supplicava era la stessa di James quando gli chiese di essere il custode segreto, gli occhi scuri come tutti i Black avevano una luce che aveva solo il suo James, fu allora che Sirius realizzò una cosa importante, Altair aveva tutti i tratti dei Black ma non quelli dei Lestrange, aveva quelli dei Potter! I capelli che non trovavano mai pace, il ghigno furbo e vittorioso che James aveva quando vinceva a quidditch e che tante volte aveva visto sul volto di Altair mentre catturava il boccino dando così l'ennesima vittoria a Serpeverde. Adesso il cuore di Sirius sapeva la verità ma la mente non riusciva a crederci..Bellatrix e James? Come era possibile che avessero avuto un figlio insieme?
-Sono nato il 31 luglio, mio padre è James Potter, sono il tuo figlioccio, tu lo sai, vedi lui in ogni mio gesto, come potrei prendere questa profezia se io non fossi chi dico di essere?- disse Harry mostrandogli la falsa profezia.
-Come è possibile?- balbettò Sirius scioccato.
-Mia madre, Bellatrix ha fatto una pozione, non è il momento di parlarne, lui sta arrivando- disse Altair disperato pensando che questa performance gli sarebbe valsa uno wizard award se qualche critico l'avesse vista.
-Usciamo di qui, ora- disse Sirius annuendo autoritario.
-Troppo tardi- sussurrò Altair quando vide Voldemort materializzarsi, subito gli auror lo lasciarono andare e Altair iniziò a duellare con il suo padrone.

-Ehi- disse Hermione accarezzando i capelli di Draco che si stava svegliando.
-Ciao, come ci sono arrivato qui?- disse Draco accorgendosi che era nella sua camera a Serpeverde e non nei giardini di Hogwarts dove Altair lo aveva lasciato.
-Blaise mi ha aiutato, ti ho portato uno spuntino, come ti senti?- chiese Hermione poggiando un vassoio con del gelato e dei cornetti al cioccolato sul comodino, quella era la colazione preferita di Draco e visto che l'alba si stava avvicinando era l'ideale per tirargli su il morale.
-Sinceramente mi sento solo, sono cresciuto con Altair al mio fianco e adesso mi sento costantemente in pericolo perchè so che non c'è lui a guardarmi le spalle- disse Draco sincero.
-Non sei solo, io sono qui, ci sono Daphne e Blaise, non siamo Altair, non siamo tuo cugino ma ti vogliamo tutti bene- disse Hermione arrossendo.
-Possiamo fare colazione a modo nostro?- disse Draco alzandosi cercando di sorridere.
-Certo, sbrigati pigrone, voglio vedere l'alba- disse Hermione prendendo il vassoio e baciando Draco per poi dirigersi con lui sulla terrazza della torre in cui si trovava l'appartamento di Altair.
-Quando il sole sarà alto il mondo magico avrà il suo salvatore e io avrò perso mio cugino- sospirò Draco osservando l'alba.
-Voi due non vi perderete mai, siete troppo legati- disse Hermione baciando Draco.
-Tra pochi giorni mi dovrò separare anche da te- disse Draco tristemente.
-No! Perchè?- disse Hermione arrabbiata.
-Perchè le vacanze estive iniziano tra poco e io rientrerò al Malfoy Manor, non voglio che tu venga con me, se Voldemort lo venisse a sapere faresti la stessa fine di Valerie o peggio, non voglio quel destino per te Mione- disse Draco calmando Hermione.
-Non voglio separarmi così da te, non adesso- disse Hermione piangendo.
-Ci rivedremo il prossimo anno qui, passeremo tutto il settimo anno insieme- disse Draco cercando di tranquillizzare la fidanzata.
-Draco sappiamo entrambi che non ci sarà un settimo anno- disse Hermione sconsolata fissando il panorama illuminato dai primi raggi del mattino, l'inizio di una nuova era.

‎-Questa notte è stata assurda, non riesco a crederci, mio nipote è vivo, il mio figlioccio è vivo e ha affrontato Voldemort- disse Sirius camminando avanti e indietro nella cucina di Grimmund Place, erano appena rientrati e Sirius era ancora euforico, non riusciva a credere di non essere più solo al mondo, adesso c'era Harry con lui!
-Sirius forse dovremmo essere più prudenti, non sappiamo le vere intenzioni di Altair, fino a qualche ora fa lo odiavi, dovremmo analizzare la sua mente- disse Silente cercando di far ragionare Sirius.
-Ha combattuto Voldemort per la profezia, è il figlio di James e Lily, non sarò prudente Albus, lui è la mia unica possibilità di riscatto, io sono il suo padrino e dico che tu alla sua mente non ti avvicini- disse Sirius categorico.
-Signor preside non si fida proprio del suo prescelto, sono qui faccia pure- disse Altair entrando in cucina, sedendosi su una sedia e mettendo i piedi sul tavolo.
-Acconsenti?- disse Silente sorpreso.
-Può provare a leggere la mia mente, riuscirci è tutta un'altra questione- disse Altair divertito.
-Albus che succede?- chiese Sirius quando vide Silente fissare intensamente Altair.
-Ritenta sarai più fortunato, adesso vado a dormire un paio di ore, non voglio farmi venire le rughe che ha Albus- disse Altair ridendo per poi salire al piano di sopra.
-Che è successo?- chiese Sirius deciso a sapere.
-Ha resistito alla mia leggimanzia, non sono riuscito a superare le sue difese- disse Silente scioccato.
-Mia cugina ha fatto un gran bel lavoro- disse Sirius preoccupato ma anche un pò orgoglioso.
-Che ci fa lui qui?- disse Ron quando arrivando per le vacanze estive a Grimmund Place vide Altair in cucina che veniva servito da un elfo.
-è qui per restare- disse Sirius sorridente.
-Resterà qui con noi?- disse Ron furioso.
-Ricordati che tu sei mio ospite, questa è Grimmund Place, la casa storica dei Black, questa casa è mia di diritto, non ci dovrebbe abitare neanche quel traditore del suo sangue del mio padrino, figuriamoci una famiglia come gli Weasley, la mia prozia si starà rivoltando nella tomba- disse Altair mentre mangiava i suoi cereali a Ron.
-Harry ne abbiamo già parlato, tua madre è Lily..- disse Sirius per l'ennesima volta.
-Mi chiamo Altair, mia madre è Bellatrix Black, io non sono figlio di una mezzosangue, io sono un Black- disse Altair sicuro di sè mentre Sirius sbuffava.
-C'è un piccolo dettaglio che potrei aver omesso- disse Sirius quando sentì la porta d'ingresso aprirsi.
-C'è di peggio degli Weasley che vengono a vivere qui?- disse Altair scettico.
-Dove mi sistemo?- disse Valerie entrando in cucina con le sue valige che gli svolazzavano dietro.
-C'è indubbiamente di peggio- sussurrò Altair massaggiandosi le tempie, era dannatamente presto per tutto questo.
-Harry accompagna Valerie in camera, è quella accanto alla tua- disse Sirius ghignando divertito.
-Il mio nome è Altair- disse Al alzando gli occhi al cielo e iniziando a salire le scale.
-Non mi aiuti con le valige?- disse Valerie delusa.
-Non sai fare un incantesimo del primo anno? Sei proprio una mezzosangue- disse Altair senza voltarsi.
-Ora dimmi cosa diavolo ci fai qui!- disse Altair furioso dopo aver fatto entrare Valerie in camera ed aver scagliato un muffiatto.
-Si sono offerti loro di mettermi al sicuro visto il nostro passato insieme, non ho neanche dovuto mostrare a mio zio l'opera d'arte che Voldemort mi ha stampato sul braccio- disse Valerie ghignando soddisfatta.
-Scommetto che l'ordine ha un'altra casa sicura, chiedi di andare lì!- urlò Altair furioso, non la voleva tra i piedi, soprattutto dopo il loro ultimo incontro.
-Spiacente questa è l'unica!- disse Valerie incrociando le braccia.
-Ma allora sono proprio deficienti!- disse Altair esasperato.
-Benvenuto nel club dei deficienti allora- disse Valerie sorridendo e facendogli la linguaccia.
-Questa casa è troppo piccola per entrambi Valerie..e non sarò io ad andarmene- disse Altair uscendo sbattendo la porta.
-Che ci fa Valerie qui?- chiese Altair a suo zio.
-Visto che è stata la tua ragazza abbiamo pensato che Voldemort avrebbe potuto prenderla di mira- disse Sirius serio.
-Sono stato a letto con mezza popolazione femminile di Hogwarts ma non le vedo qui, lei è qui solo perchè è la tua amata nipotina, non è la mia fidanzata, l'amore della mia vita è a Hogwarts solo Merlino sa in che condizioni!- disse Altair furioso, anche se sapeva che Daphne era al sicuro finchè lui rigava dritto.
-C'è un altro ospite in arrivo- disse Sirius mentre Altair andava a chiudersi in camera.
-Quale delle mie tante ex?- disse Altair sarcastico prima di sbattere la porta e chiudersi in camera senza aspettare di sentire la risposta di Sirius.
-Hermione! Sei qui? E Draco? L'hai lasciato solo?- disse Altair quando la mattina seguente vide Hermione a Grimmund Place.
-Parliamo in privato- disse Hermione entrando in camera di Altair e lanciando un muffiatto.
-Io non ho potuto fare altrimenti Altair, non potevo andare al Malfoy Manor senza diventare un bersaglio di Voldemort, Draco mi ha detto di dirti che si sta occupando di Daphne, che non è facile per nessuno dei due, che ti aspettano e gli manchi tantissimo- disse Hermione cercando di tranquillizzare Altair.
-Sappiamo entrambi che Draco non starà fermo per molto, ho paura di quel che potrebbe fare- disse Altair pensieroso.
-Quello che non riesco a capire è perchè il preside mi ha invitato a passare l'estate qui- disse Hermione confusa sdraiandosi sul letto.
-Oh io lo so- disse Altair ridendo.
-Ora perchè ridi?- disse Hermione sollevandosi sui gomiti e sbuffando.
-Ci vogliono insieme non capisci? Tu sei la bambolina della luce, una novità per me al contrario di Valerie, facile da controllare per loro, vogliono farci mettere insieme in modo che tu possa controllarmi per i loro scopi- disse Altair tranquillamente.
-Hai una mente troppo malvagia Altair, non farebbero mai una cosa simile- disse Hermione ridendo.
-è per questo che le nostre stanze sono comunicanti? Ho te e Valerie come vicine, Ginny sta di fronte a me, vogliono che io scelga una di voi e tifano chiaramente per te Hermione- disse Altair ridendo divertito dall'assurdità della situazione.
-Beh non sei felice che tuo zio ti conosce almeno un pò? Sa che non puoi resistere alle donne- disse Hermione ridendo.
-Stai zitta- disse Altair ridendo divertito.
-Che c'è? Non è vero? Non ti ho mai visto dire di no a una ragazza- disse Hermione sorridendo.
-Chiedimi di venire a letto con te e dirò il mio primo no..forse..devi solo provare- disse Altair facendogli l'occhiolino.
-Credo che eviterò il tuo rifiuto- disse Hermione facendogli la linguaccia e uscendo dalla stanza.
-Ho bisogno che tu mi faccia un favore- disse Altair entrando in camera di Hermione pochi minuti dopo aver avuto un'idea geniale.
-Bussare prima di entrare non fa parte dell'educazione purosangue?- disse Hermione annoiata.
-Dove vai vestita in quel modo?- chiese Altair quando vide Hermione con un vestito nero e tutta truccata.
-Inaugurazione del nuovo studio medico dei miei, comunque cosa ti serve?- chiese Hermione voltandosi verso Altair.
-Sono appena sfuggito alle grinfie della Weasley, se Daphne viene a sapere una cosa simile mi ammazza, ho bisogno che tu faccia finta di essere la mia ragazza, devi tenermi lontane Valerie e Ginny, o giuro che qui voleranno crucio!- disse Altair velocemente.
-Ti aiuterò, ma se Draco dovesse venirlo a sapere...- disse Hermione preoccupata.
-Chi mai potrebbe dirglielo? E poi è un pò una tradizione per me assaggiare le ragazze di mio cugino, giusto per assicurarmi che la ragazza sia all'altezza- disse Altair a voce bassa, flirtando e scherzando con Hermione sapendo benissimo che l'avrebbe messa in imbarazzo.
-Tu non assaggerai proprio niente di me signorino!- disse Hermione spingendo Altair fuori dalla stanza.

Scusate il ritardo mi sono svegliata tardissimo e ieri non ho scritto il capitolo!
Spero che vi sia piaciuto!!
Baciiiii

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** Lo sbaglio di Voldemort ***


-Che ci fai tu qui vestito così?- disse Hermione quando stava per uscire e alla porta trovò Altair ad attenderla. indossava un meraviglioso completo nero con tanto di cravatta e una camicia bianca.
-Non puoi andare sola all'inaugurazione del nuovo studio dei tuoi, non sai che è da sfigati presentarsi da soli a quel tipo di eventi? E poi come nostra prima finta uscita è perfetta- disse Altair sussurrando l'ultima parte all'orecchio di Hermione.
-Almeno vestito così sei guardabile- disse Hermione squadrandolo.
-Mione io sono stupendo- disse Altair passandosi una mano tra i capelli.
-Certo, adesso che il tuo ego è sazio vogliamo andare?- chiese Hermione fingendosi annoiata.
-Non so dove sia lo studio dei tuoi, mi ci devi materializzare tu- disse Altair quando Hermione lo fulminò con lo sguardo perchè gli aveva stretto la mano.
-Oh..certo- disse imbarazzata Hermione smaterializzando entrambi.
-Carino questo posto- disse Altair guardandosi intorno, non era come Black Manor o qualsiasi altra casa purosangue, era spaziosa ma no gigante, trasmetteva una sensazione di..casa.
-è la mia vecchia casa- disse Hermione sorridendo.
-I tuoi per essere babbani hanno buon gusto- disse Altair annuendo.
-Stanno venendo verso di noi, puoi perfavore evitare battute razziste?- disse Hermione supplicandolo con lo sguardo.
-Mia madre mi ha cresciuto meglio di come credi- disse Altair stampandosi un sorriso in faccia quando i Granger furono di fronte a lui.
-Oh cara è un piacere averti qui, ci sei mancata così tanto- disse la signora Granger abbracciando Hermione.
-Mi siete mancati anche voi- disse Hermione abbracciando stretti i genitori, forse per l'ultima volta, non sapeva se li avrebbe rivisti.
-E tu devi essere Draco, Hermione ci ha parlato tanto di te- disse la mamma di Hermione ad Altair.
-Ehmmm mamma!- disse Hermione imbarazzata.
-Sono Altair, il cugino di Draco signora Granger, ho accompagnato Hermione perchè Draco aveva impegni con l'azienda di famiglia e non voleva lasciare sola Hermione- disse Altair sorridendo e conquistando la madre di Hermione.
-Oh caro sei stato molto gentile con le mia Hermy- disse la madre di Hermione.
-è stato un piacere per me, voglio bene alla nostra Hermione come se fosse già una di famiglia- disse Altair continuando a sorridere per tutto il tempo.
-Perchè voi due non andate un pò a ballare insieme agli altri giovani? Divertitevi! è anche per questo che ho organizzato questa serata- disse la madre di Hermione sorridendo.
-Andiamo Hermy? è stato un piacere signora Granger! Signor Granger, spero che avremo occasione di parlare più tardi- disse Altair allontanandosi insieme ad Hermione.
-Sei stato gentile- disse Hermione sorpresa.
-Cosa credevi che gli urlassi "Sporchi babbani"? Hermione non mi conosci ancora..ma mi conoscerai- disse Altair prendendo la mano di Hermione.
-Che vuoi fare?- chiese Hermione confusa.
-Ballare?- disse Altair come se fosse ovvio.
-Ehi che succede?- chiese Altair quando mentre ballavano sentì Hermione singhiozzare.
-Ho sempre sognato un momento così con Draco, un ballo così, mi manca terribilmente, a te non manca Daphne?- chiese Hermione poggiando la testa sul petto di Altair.
-Cerco di non pensare a Daphne, se la penso mi rendo conto quanto mi manca realmente e non credo che riuscirei a non andare da lei, mi ripeto che faccio questo per lei per tenerla al sicuro- disse Altair pensieroso.
-E così riesci a sentirne meno la mancanza?- chiese Hermione sottovoce.
-Assolutamente no, mi manca sempre- disse Altair poggiando la testa su quella di Hermione.
-Sono contenta che tu sia qui, è come se un pezzetto del mondo di Draco fosse con me, mi fa star bene- disse Hermione sincera.
-Possiamo andare a casa?- disse Hermione dopo un pò.
-Certo, quando vuoi- disse Altair e insieme uscirono dalla stanza e si smaterializzarono a Grimund Place.
-Posso farti una domando piuttosto intima?- disse Altair che già stava sorridendo divertito.
-Adesso ho un pò di paura, ma si chiedi! Ti devo almeno una risposta dopo una serata così- disse Hermione ridendo.
-Perchè non sei mai andata a letto con mio cugino?- chiese Altair soddisfatto quando vide le guance di Hermione arrossarsi.
-Io..come lo sai? Domanda stupida, voi vi dite tutto come due pettegole non è vero?- disse Hermione sbuffando e incrociando le braccia.
-Non mi hai risposto- canticchiò Altair divertito.
-è che credo di non essere all'altezza, lui ha avuto così tante ragazze, io.. non penso che potrei soddisfarlo come lo altre..non sono un'esperta!- disse Hermione con le guance ormai color grifondoro.
-Forse..ti serve solo un pò di allenamento..io sono un bravo personal trainer- disse Altair all'orecchio di Hermione che indietreggiò sbattendo la testa contro la porta.
-Oh Merlino non credevo di farti questo effetto Hermione, hai seriamente sbattuto la testa contro la porta?- disse Altair che era piegato in due dalle risate mentre Hermione si toccava la testa.
-Mi sono fatta male cretino- disse Hermione indolenzita.
-Mi dispiace non posso toccarti per vedere come stai, c'è il rischio che mi svieni tra le braccia, la mia vicinanza ti causa strane reazioni- disse Altair che non aveva smesso un secondo di ridere.
-Ah ah ah- disse Hermione facendo finta di ridere.
-Riguardo alla mia richiesta di oggi..prendo questa serate come un tuo si definitivo- disse Altair baciando la guancia di Hermione.
-Se proprio devi, buonanotte Altair- disse Hermione sottovoce entrando in casa.
Il giorno dopo fu una calda giornata estiva e Sirius costrinse Altair ad andare con gli altri a fare il bagno nel laghetto degli Weasley.
-Altair che cavolo fai?- disse Hermione divincolandosi quando Altair la prese per la vita.
-Recito la mia parte, dovresti farlo anche tu, per favore non darmi una testata- disse Altair attirandola a sè e facendo aderire i loro corpi.
-E le tue evidenti reazioni fanno parte delle recita?- disse Hermione fulminandolo con lo sguardo.
-L'hai detto tu, mi piacciono tutte le donne..e grazie per aver notato quanto le mie reazioni siano evidenti- disse Altair con le labbra sul collo di Hermione.
-Oh Merlino- sussurrò Hermione mortificata dall'imbarazzo, incapace di dire o fare altro.
-Ho bisogno che tu stia in camera mia stanotte- disse Altair ad Hermione quando tornarono a Grimmund Place.
-Non dormirò con te!- disse Hermione indignata.
-Riunione dei mangiamorte, Voldemort mi vuole lì, ci saranno solo le famiglie più importanti- disse Altair che aveva già iniziato a vestirsi da mangiamorte.
-Vedrai Daphne..e Draco!- disse Hermione tristemente, avrebbe voluto lei stessa rivedere Draco.
-..e mia madre- disse Altair sorridendo non vedeva l'ora di rivedere i suoi cari.
-Puoi dire a Draco che lo penso ogni minuto?- disse Hermione malinconica.
-Ovviamente- disse Altair baciando la fronte di Hermione per poi sparire.
‎-Amore sei qui finalmente- disse Daphne correndo incontro ad Altair che si era appena materializzato e baciandolo con passione.
-Merlino quanto mi sei mancata Duff- disse Altair stringendola a sè.
-Tu di più- disse Daphne riempiendolo di baci.
-Dimmi che abbiamo un pò di tempo per noi- disse Altair sottovoce con voce roca dal desiderio.
-Ce l'abbiamo se sei veloce- disse Daphne maliziosa.
-Non intendevo quello piccola fidanzata ninfomane..e poi sai bene che non sono mai veloce io- disse Altair baciandola come solo lui sapeva fare.
-Tesoro- disse Bella dal piano di sotto quando vide Altair.
-Addio svel..- disse Altair ma Daphne quando vide avvicinare Bellatrix gli tappò la bocca.
-Madre- disse Altair baciando la guancia della madre.
-Come stai? Fatti guardare! Tuo zio ti tratta bene? Giuro che gli faccio fare le fine dei Paciock se ti maltratta! E mangi? Non voglio immaginare le schifezze che ti cucina quella donna enorme!- disse Bellatrix osservando preoccupata il figlio.
-Mamma, va tutto bene, Sirius è noioso come al solito, gli Weasley li evito quando posso..adesso che ci penso mi ricordi un pò Molly Weasley in questo momento- disse Altair ghignando.
-Oh non ti azzardare Altair Lysander Black o finisci in punizione ci siamo capiti?- disse Bellatrix fulminando con la sguardo Altair.
-Si signora! Dov'è Draco?- chiese Altair guardandosi intorno, era strano che il cugino non fosse andato a salutarlo.
-Devi sapere che Draco..- disse Daphne preoccupata per come avrebbe reagito Altair.
-Draco è il nuovo cacciatore di Voldemort, ha preso il tuo posto- disse Bellatrix, sapeva che mentire ad Altair non era mai la scelta giusta da fare.
-Aveva detto che vi avrebbe tenuti al sicuro- disse Altair furioso scendendo velocemente le scale e dirigendosi nella sala in cui si trovava Voldemort.
-Ho fatto tutto quello che mi hai chiesto, mi sono stabilito in quello schifo di bettola con tutti quei traditori perchè tu me lo hai ordinato promettendomi di non far del male alla mia famiglia, e poi mandi mio cugino a fare i tuoi lavoretti sporchi! I nostri accordi saltano- disse Altair furioso a Voldemort.
-Tuo cugino è ancora vivo se non sbaglio e se vuoi che continui ad esserlo insieme alla tua patetica famiglia terrai sotto controllo i tuoi geni Potter, queste sfuriate non saranno più tollerate- disse Voldemort torturando Bellatrix sotto lo sguardo di Altair.
-I miei geni Potter ti fanno paura- sussurrò Altair a Voldemort spezzando gl'incantesimi che l'oscuro signore stava facendo, per poi dare tranquillamente le spalle a Voldemort e uscire dalla stanza sotto lo sguardo sconvolto di tutte le famiglie mangiamorte.
-Cos'è successo?- chiese Hermione quando vide Altair rientrare dalla finestra.
-Non voglio parlarne- disse Altair scontroso.
-Sai che con me puoi parlarne!- disse Hermione afferrando la mano di Altair.
-Non ho collegato la bocca al cervello, sono stato stupido e adesso qualcuno ne pagherà le conseguenze!- disse Altair semplicemente togliendosi la tunica nera.
-Spiegami- disse Hermione confusa e preoccupata.
-Non voglio, vattene di qui, ora- disse Altair alzando la voce ed Hermione uscì dalla camera.
La mattina dopo Altair fu svegliato da un urlo particolarmente forte della signora Weasley.
-Oh per Salazar cosa succede?- disse Altair scendendo al piano di sotto in boxer.
-C'è un corpo! C'è un corpo sulla porta di casa!- urlò la signora Weasley tremando.


Di chi sarà il misterioso corpo lo scoprirete solo nel prossimo capitolo! (che spero di riuscire a scrivere domani!) Intanto si accettano scommesse xD

Baciiii

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** Le verità di Sirius ***


Le verità di Sirius -Spostatevi!- disse Altair scattando in avanti quando vide i capelli biondi della ragazza che si trovava a terra immobile.
-Lei è..è..- disse Hermione piangendo mentre guardava Daphne, la bionda era terribilmente pallida e aveva le labbra viola.
-Amore, amore mio per favore- disse Altair accarezzando il volto di Daphne.
-Al fatti da parte, dobbiamo portarla dentro- disse Sirius serio trascinando via il nipote mentre Daphne veniva portata al piano di sopra ancora priva di sensi.
-è colpa mia, tutta mia- disse Altair con le lacrime agli occhi.
-Al, è viva! Vedrai che starà bene- disse Hermione abbracciando Altair.
-Voglio stare con lei- disse Altair cercando di salire le scale e raggiungere Daphne.
-Lascia che Madama Chips faccia il suo lavoro, ti puoi fidare di lei lo sai- disse Hermione tranquillizzando Altair e facendolo sedere sul divano.
-Come sta?- chiese Altair mezz'ora dopo a Madama Chips che aveva finito di visitare Daphne.
-è viva e fuori pericolo, ma non so quando si sveglierà, ha subito ore di torture, aveva questo biglietto stretto in mano, è per te- disse Madama Chips dando ad Altair un pezzo di carta.
"Questa volta ti ho portato via qualcosa, la prossima volta ti porterò via tutto" vi era scritto nel biglietto di Voldemort.
-Al?- disse Daphne confusa svegliandosi dopo ore e ore di sonno.
-Amore- disse Altair che non era uscito un secondo dalla camera di Daphne negli ultimi due giorni.
-Dove siamo? Cosa è successo?- chiese Daphne cercando di sedersi.
-Sei a Grimmund Place, ti abbiamo trovata priva di sensi davanti casa due giorni fa, tu cosa ricordi?- disse Altair baciando la fronte di Daphne.
-Il signore oscuro era così arrabbiato quando te ne sei andato, mi ha torturato per ore, finchè tua madre non ha detto che avrebbe preso il mio posto, quando lui ci ha lasciato andare tua madre nelle segrete mi ha guarito come poteva, e poi..non ricordo più nulla- disse Daphne massaggiandosi le tempie i suoi ricordi erano così confusi.
-Sai cosa vuol dire questo biglietto?- chiese Altair passando il biglietto di Voldemort a Daphne.
-I miei sospetti erano giusti? Io non ne ero certa..ma lui si..lo odio, odio Voldemort- disse Daphne piangendo e mettendo la sua mano libera sulla sua pancia.
-Tu eri..- disse Altair indietreggiando scioccato.
-Credo di si..- disse Daphne piangendo disperata.
-Lo ucciderò, non perchè è la cosa giusta da fare, non perchè sono il prescelto, lo ucciderò perchè mi ha portato via qualcosa che non sapevo neanche di avere e di volere, ti giuro che lo ucciderò, non mi fermerò finchè non sarà morto- disse Altair con gli occhi lucidi tremando di rabbia.
-Non posso perdere anche te, ti prego non fare pazzie Al- disse Daphne supplicandolo e allungando le mani verso Altair che indietreggiò ancor di più.
-Credo che ci sia un pò di Potter in me visto quello che sto per dire..- disse Altair con voce calma evitando lo sguardo di Daphne.
-Ti prego, non farlo..- disse Daphne supplicandolo singhiozzando.
-Non posso stare con te se queste sono le conseguenze, non posso metterti in pericolo, e se mi metto contro di lui sarai ancor più in pericolo, perciò non posso più stare con te, mi dispiace Daphne, è finita, so che mi odierai ma non posso fare altrimenti- disse Altair dispiaciuto.
-Si è vero Altair, potrei odiarti ma non ci riesco, nel giro di un'ora ho perso mio figlio e l'amore della mia vita, odiarti sarebbe troppo per me in questo momento, non riesco neanche a respirare adesso- disse Daphne piangendo disperata.
-Scusa- disse Altair uscendo dalla stanza velocemente.
-Posso entrare Al?- chiese Hermione entrando in camera di Altair.
-Sei già entrata- disse Altair senza neanche voltarsi verso di lei.
-Posso restare?- chiese Hermione avvicinandosi al letto in cui Altair era sdraiato.
-Vuoi essere allenata?- disse Altair senza però la sua solita espressione provocatoria.
-Al, so che stai male e so cosa è successo, sono qui come amica a dirti che mi dispiace e che se vuoi sfogarti io ci sono, evita di fare lo stronzo senza sentimenti perchè lo so che non lo sei, e vedo che stai soffrendo- disse Hermione sedendosi sul letto.
-Io odio i bambini, urlano e piangono sempre, ma quando ho saputo..hai capito no? Ho pensato che non sarebbe stato orribile un figlio con Daphne, adesso mi sento come se una parte di me fosse morta per sempre, mi sento perso Mione, e ho così tanta rabbia dentro di me, ma la realtà è che la maggior parte della rabbia non è contro Voldemort, io odio me stesso- disse Altair esprimendo i suoi veri sentimenti.
-Perchè? è tutta colpa di Voldemort!- disse Hermione confusa.
-No la colpa è mia, la verità è che sarei dovuto morire quella notte, lui era venuto per me non per i miei genitori, se io fossi morto avrei evitato tante sofferenze a tutti- disse sincero Altair, pronunciando quelle parole che da sempre voleva dire.
-Non puoi darti la colpa di tutto! Se tu fossi morto adesso Voldemort regnerebbe senza problemi, tu sei la speranza del mondo magico! Tu spingi le persone a continuare a lottare!- disse Hermione sperando di far capire ad Altair quanto fosse importante per tutti.
-Perchè sono la speranza del mondo magico? Solo perchè mi sono beccato un Avada e non sono morto? Che fortuna!- disse Altair sarcastico.
-Hai dimostrato a tutti che Voldemort può essere sconfitto, ha regalato a questo mondo anni di pace- disse Hermione insistente.
-Bene! Buon per voi. Adesso la speranza del mondo magico ha bisogno di sfogarsi e può farlo solo in due modi, facendo rotolare teste o ubriacandosi fino a dimenticare il nome della ragazza sotto di sè che sospira di piacere, quindi visto che suppongo tu non voglia prendere parte a nessuna di queste due attività ti conviene andartene.- disse Altair aprendo la porta della camera e lasciando uscire Hermione.
-Che ci fai qui Altair?- disse Valerie quando vide Altair entrare in camera sua in piena notte, sembrava confuso e il suo passo era incerto.
-Non parlare, se non parli somigli a lei e io sono troppo ubriaco per notare la differenza- disse Altair baciandola frenetico e iniziando a spogliarla.
-Come ci si sente a perdere tutto in un giorno solo?- chiese Valerie a Daphne la mattina dopo mentre preparava la colazione da portare ad Altair.
-Io non ho perso tutto, ho ancora la mia dignità e il rispetto per me stessa, puoi dire le stesso tu? E poi tesoro, Altair odia la spremuta d'arancia! Cos'è non ti ha mai tenuto nel suo letto fino a colazione? Non sai neanche quello che gli piace, deve essere stata una relazione molto intima e ricca d'amore la vostra- disse Daphne pungente mentre saliva le scale insieme a Valerie.
-Altair- urlò scioccata Valerie lasciando cadere il vassoio della colazione, quando rientrando in camera trovò Altair con Ginny nuda su di lui.
-Stavi tardando, mi annoiavo- disse Altair con nonchalance.
-Ma..ma tu..avevi detto che eri tornato? Io credevo..- disse Valerie tremando.
-Hai ragione, sono tornato, il vero Altair è tornato...ci vuoi raggiungere?- disse Altair baciando Ginny.
‎-Eh si! Ogni vera storia d'amore viene suggellata con una cosa a tre prima di colazione, ora mi rendo conto quanto ti ama Altair, grazie per avermi aperto gli occhi- disse Daphne quando Valerie gli passò accanto in lacrime.
-Duff..- disse Altair dispiaciuto quando la vide in corridoio.
-Mi hai lasciato, hai il diritto di fare ciò che vuoi, mi aspettavo una cosa del genere Altair, non sono arrabbiata- disse calma Daphne andando in camera seguita da Hermione che aveva assistito alla scena.
-Sai Daphne non so come fai ad essere così calma, ti trovi qui tra persone che ti odiano e che tu odi, hai perso così tanto negli ultimi giorni, io al tuo posto non riuscirei ad uscire di camera, non riuscirei a smettere di piangere- disse Hermione sedendosi accanto a Daphne sul letto della bionda.
-Non è facile ma credo di affrontare il dolore a modo mio, il momento più terribile è la notte quando chiudo gli occhi per addormentarmi e lo vedo, questo splendido bambino dagli occhi neri e i capelli biondissimi che mi chiama mamma, è devastante sognarlo ogni notte, ma so che non è reale, me lo ripeto come un mantra e alla fine riesco a trovare un pò di pace. Per quanto riguarda Grimmund Place, non odio questo posto, non odio le persone che sono qui, c'è Altair quindi è il posto in cui voglio stare, sono così calma perchè nonostante tutto mi fido di lui, mi fido dell'uomo che amo- disse Daphne asciugandosi con il pollice una lacrima che non era riuscita a trattenere.
-Posso dirti che sei la donna più forte che io abbia mai conosciuto?- disse Hermione abbracciando Daphne.
-Non sono una donna forte, sono solo una ragazza molto innamorata- disse Daphne sorridendo con gli occhi lucidi decisa a non versare più altre lacrime.
‎-Signor Black?- disse Daphne più tardi, entrando in salotto dove Sirius stava leggendo il giornale.
-Si?- disse Sirius ripiegando il giornale e concentrandosi su Daphne.
-Mi stavo chiedendo..cosa mi accadrà?- disse Daphne incerta.
-Voldemort ovviamente non ti ama, non credo che tu sia una sua seguace e..sei molto importante nella vita di mio nipote, credo che tu riesca a tirar fuori il James che c'è in lui, quindi sei la benvenuta, puoi restare quanto vuoi- disse Sirius sorridendo.
-La ringrazio, credo di non avere un altro posto in cui andare ormai, i miei hanno assistito alla punizione che Voldemort mi ha inflitto, ho disonorato la mia casata..credo di essere stata cancellata dall'arazzo di famiglia- disse Daphne in imbarazzo.
-Benvenuta nel club- disse Sirius facendogli l'occhiolino.
-Altair, Daphne ha deciso di restare qui con noi- disse Sirius al nipote che stava per attraversare il salotto per salire al piano di sopra.
-Credevo fosse ovvio- disse Altair osservando prima Daphne e poi Sirius.
-Non per me- disse semplicemente Daphne.
-Come se ti lasciassi andar via- disse Altair scuotendo la testa.
-Altair vorrei parlarti- disse Sirius dopo un minuti d'imbarazzante silenzio.
-Se proprio devi- disse Altair annoiato.
-Vi lascio soli- disse Daphne correndo letteralmente al piano di sopra.
-Siediti- disse Sirius ad Altair indicando la sedia vuota di fronte a lui.
-Come vuoi- disse Altair sedendosi e mettendo i piedi sul tavolo.
-Non abbiamo mai veramente parlato della notte in cui Bellatrix ti ha preso- disse Sirius serio.
-Mia madre mi ha salvato quella notte, ho letto nei rapporti che il ministero è arrivato un ora dopo la morte di mio padre e sua moglie, sai in quell'ora quanti mangiamorte saranno andati a vedere com'è morto il loro padrone? Ti assicuro che nessuno di loro mi avrebbe portato a casa e allevato!- disse Altair alzando la voce, non gli piacevano questo tipo accuse a sua madre.
-Saresti potuto crescere con me- disse Sirius malinconico.
-Con l'uomo che ha tradito mio padre, sarebbe stato bellissimo- disse Altair sarcastico.
-è vero, ho tradito tuo padre ma non come pensi tu, lui e Lily mi chiesero di fare loro da custode, dissi che era troppo ovvio e proposi Peter, adesso sai la verità, io sono responsabile della morte di tuo padre ma le cose non sono andate come credi, ho cercato Peter per anni, è per questo che ho accettato di essere capo auror, volevo essere io a trovarlo, ucciderlo magari- disse Sirius serrando i pugni.
-Sei arrivato tardi- disse semplicemente Altair.
-Cosa?- disse Sirius sorpreso.
-Sapevo che era amico di mio padre, sapevo che in qualche modo aveva tradito, l'ho ucciso in missione- disse Altair ghignando soddisfatto, era stato l'unico omicidio piacevole della sua carriera da Cacciatore.
-Hai ucciso Peter? è stato il tuo primo omicidio? Dimmi che non hai ucciso altre persone Altair- disse Sirius scioccato.
-La verità? Ho ucciso così tante persone ormai zio che una notte intera non basta più per sognare tutto i loro volti, all'inizio avevo gl'incubi, adesso è diventata una cosa meccanica- disse Altair freddo.
-Tu eri..il mangiamorte misterioso!- disse Sirius scioccato, non sarebbe mai riuscito a perdonarsi ciò che era diventato Altair, il figlio del suo James.
-Il solo e l'unico- disse Altair ironico.
-Non diremo a nessuno di tutto ciò, tu non verrai processato, questo sarà un nuovo inizio- disse Sirius e Altair capì che la discussione sul suo passato oscuro era finita lì, per sempre, il grande e incorruttibile capo auror Sirius Black era pronto a dimenticare dozzine di omicidi pur di salvare il figlio del suo defunto migliore amico.
-Posso chiederti..com'era lei?- disse Altair, per la prima volta Sirius vide il nipote incerto e in imbarazzo.
-Chi? Tua madre?- disse Sirius sorpreso.
-La donna che mi ha messo al mondo, Lily Potter..com'era?- chiese Altair facendosi coraggio.
-Era una donna molto forte, non ho mai conosciuto una donna più fiera e forte di Lily, lei non si arrendeva, non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno neanche da tuo padre e credimi era difficile resistere a James, lui era una delle persone più carismatiche del mondo, un leader nato, carisma ed un pizzico di arroganza, tu me lo ricordi molto e la tua amica Daphne mi ricorda molto tuo madre, lingua tagliente e sempre sorridente.- disse Sirius sorridendo malinconico.
-Lo conoscevi bene, eri un pò il suo Draco- disse Altair accennando un sorriso.
-Io l'ho..era la persona più importante del mondo per me, non c'è giorno in cui non desidero di essere morto con lui- disse tristemente Sirius e per la prima volta Altair si sentì veramente vicino a suo zio, Sirius aveva provato per James le stesse cose che provava lui per Draco, un tipo di legame al di sopra di tutto e tutti che non poteva essere definito o spiegato con cose semplici come le parole.
-Altair corri- disse Hermione allarmata correndo al piano di sotto.
-Che succede?- chiese Altair scattando in piedi.
-C'è Draco là fuori- disse Hermione per poi tornare al piano di sopra con Sirius e Altair poco dietro di lei.
-è là! Guarda- disse Hermione indicando dalla finestra una figura incappucciata inginocchio in giardino.
-Non sappiamo se è lui- disse Sirius incerto cercando di capire chi fosse il mangiamorte in giardino.
-è lui, ha la mia maschera, la mia divisa ed è biondo, è Draco dobbiamo andare da lui- disse Altair che si stava già dirigendo verso la porta.
-Potrebbe essere una trappola- disse Sirius afferrando il nipote.
-Se mio padre fosse stato là fuori cosa avresti fatto?- disse Altair guardando Sirius negli occhi e Sirius lo lasciò andare.
‎-Drake- disse Altair correndo fuori e inginocchiandosi davanti a Draco per poi abbracciarlo.
-Uccidimi, ti prego Al uccidimi- disse Draco con voce spezzata.
-Draco che succede? Che cosa hai fatto?- disse Altair notando le mani insanguinate di Draco.
-Lui ha detto che avrebbe preso Hermione, mi ha..mi ha fatto torturare mio padre- disse Draco fissandosi le mani sporche del sangue di suo padre.
-Andrà tutto bene Draco, sei con me adesso- disse Altair prendendo il volto di Draco tra le mani.
-Finalmente, faccio solo casini senza di te- disse Draco con gli occhi lucidi.

Questo è ufficialmente il mio capitolo preferito di tutta la fanfic, ho adorato scrivere tutti i paragoni tra il passato dei malandrini e il presente di Altair e gli altri, ho amato descrivere questo lato molto Potter di Altair che lascia Daphne per proteggerla. E questi momenti Draltair (come li chiamano le ragazze sul gruppo di FB) mi fanno fangirleggiare da pazzi xD
Nel prossimo capitolo le cose si faranno interessanti per i Dramione..esulterete..piangerete... *me malefica*

Baciiiiiii e alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** Dove finisce la finzione ed inizia la realtà ***


Dove finisce la finzione ed inizia la realtà? -Cos'è siamo diventati un centro di recupero per giovani mangiamorte?- disse Ron quando vide entrare Altair con Draco.
-Se così fosse sei nel posto sbagliato, la caritas è dall'altra parte di Londra mendicante- disse Daphne aiutando Altair a sostenere Draco.
-Non voglio che lei mi veda così, non voglio che vede cosa sono, portala via Al- disse Draco sottovoce supplicandolo con lo sguardo.
-Mione- disse Altair voltandosi verso la riccia e facendogli segno di andarsene.
-So chi sei, non sono spaventata da ciò che sei- disse Hermione cercando di mantenere una voce sicura.
-Tremi tesoro- disse Draco cercando di fare il suo solito mezzo sorriso arrogante ma fallendo miseramente.
-Fa freddo qui- disse Hermione semplicemente, sostituendo Daphne ed aiutando Draco a salire le scale insieme ad Altair.
-Siamo ad agosto piccola- disse Draco poggiando la testa su quella di Hermione.
-Cosa hai fatto Draco?- chiese Hermione quando arrivarono in camera e Draco si sdraiò sul letto.
-Ho torturato mio padre per salvarti- disse semplicemente Draco, troppo stanco per aggiungere altro.
-Vi lascio soli, è bello averti di nuovo con me Drake- disse Altair uscendo dalla porta.
-Hai torturato tuo padre per proteggermi? è da pazzi Draco! Non avresti dovuto- disse Hermione mentre puliva le mani di Draco.
-Non potevo permettergli di toccarti..non potevo- disse Draco fissando il suo riflesso nello specchio che era di fronte al letto.
-Ma lui è tuo padre e io sono una semplice ragazza, dovevi fare un'altra scelta- disse Hermione confusa.
-Ho seguito il mio cuore, ho scelto di proteggere la ragazza che amo- disse Draco realizzando solo dopo quello che aveva detto.
-Mi ami?- disse Hermione sotto choc.
-Credo proprio di si- disse Draco annuendo e baciando Hermione.
-Grazie- disse Hermione commossa abbracciando Draco.
-Prego- disse Draco divertito, si aspettava un "Ti amo anche io" ma questa reazione era più adatta alla sua Hermione, sapeva che la riccia ci metteva un pò a metabolizzare le cose e che doveva lasciargli del tempo.
-Sei felice adesso che la tua anima gemella è di nuovo con te?- disse Daphne rompendo l'imbarazzante silenzio che si era venuto a creare con Altair mentre si trovavano nella camera di lei, adesso in quella di Altair c'era Draco.
-Sai benissimo che ho dovuto rinunciare alla mia anima gemella- disse semplicemente Altair.
-è stata una tua scelta fare lo stupido martire- disse Daphne incrociando le braccia.
-Ti sto proteggendo!- disse Altair difendendo le tue scelte.
-Non puoi proteggerci tutti Altair, non sei onnipotente, gl'incidenti come hai visto accadono, io vorrei che tu mi amassi non voglio essere protetta voglio essere amata- disse Daphne alzando la voce.
-Non posso amarti adesso, non so neanche più che sono- disse Altair tristemente.
‎-Queste persone stanno cercando di trasformarti in qualcuno che non sei tu, non sei Harry Potter il bambino che è sopravvissuto, non sei la speranza della luce, non sei un eroe, tu sei Altair Black, il bambino prodigio del lato oscuro che sapeva cruciare a 5 anni e lanciare Avada a sette, tu sei il cacciatore, non ti lasci manipolare dalle persone, sei tu che guidi il gioco, potrai anche aver cambiato i tuoi colori in questa guerra ma nel tuo cuore tu sei un Black e lo sarai sempre, "Il sangue al di sopra di tutto" Altair, non te lo dimenticare mai- disse Daphne decisa prendendo il volto di Altair tra le mani e accarezzandolo dolcemente.
-In questo momento ho bisogno che tu sappia che quando avrò messo fine a questa guerra noi avremo quello che vogliamo, sempre che tu lo voglia ancora- disse sincero Altair.
-Avresti voluto una famiglia con me?- disse Daphne sorpresa.
-Più di qualsiasi altra cosa, e so che l'avrò..un giorno- disse Altair poggiando le labbra su quelle di Daphne.
-Non vedo l'ora- disse Daphne baciandogli la guancia.
-Presto piccola..presto- disse Altair dolcemente.
-Altair..non voglio aspettare per te però, se proprio vuoi che lo faccia lo farò..ma preferirei averti adesso..ho bisogno di te adesso- disse Daphne intrecciando le mani dietro al collo di Altair.
-Chiedimelo di nuovo, sai che non posso dirti ancora di no, per favore chiedimelo di nuovo- sussurrò Altair con le labbra a un millemetro da quelle di Altair.
-Per favore..amami- disse Daphne sfiorando le sue labbra contro quelle di Altair che la sollevò per poi baciarla con forza trasportandola a letto.
-Per sempre, ti amerò per sempre- disse Altair incominciando a spogliare Daphne.
-Uscirai mai da questa stanza?- disse Hermione a Draco che aveva passato gli ultimi giorni a letto a leggere.
-Perchè dovrei? è la tua stanza, comunica con quella di mio cugino e le persone che ci sono là fuori non mi piacciono- disse Draco sorridendo per poi ricominciare a leggere.
-Dovresti perchè c'è una stanza per te là fuori, non è opportuno dormire nello stesso letto per te e me, non siamo una di quelle coppie- disse Hermione incrociando le braccia.
-Non siamo una di quelle coppie che fa sesso? Me ne sono accorto- disse Draco senza staccare gli occhi dal suo libro.
-Stiamo insieme da appena tre mesi!- disse Hermione arrossendo.
-E poi se tu uscissi di qui sapresti le ultime news..- disse Hermione cambiando abilmente discorso.
-Del tipo? I rossi aspettano un altro figlio? Ginny ha deciso di seguire le orme di sua madre e vuole incominciare a sfornare un branco di marmocchi lentigginosi? - disse Draco chiudendo il libro annoiato.
-Barbie e Ken sono tornati insieme!- disse Hermione felice.
-Non credo che siano tornati veramente insieme Daf e Al, fidati ce ne saremmo accorti, camere comunicanti ricordi?- disse Draco scettico.
-Fidati di me, certe cose le capisco..parli del diavolo...- disse Hermione sorridendo quando vide Altair entrare in camera dalla porta comunicante.
-E arrivo io! Hermione sono lusingato dal tuo complimento- disse Altair mettendosi una mano sul cuore.
-Scemo, convinci tuoi cugino ad uscire di qui- disse Hermione facendo la linguaccia ad Altair.
-Perchè mai? C'è un letto e c'è la sua fidanzata! Non ha bisogno di altro il Draco che conosco- disse Altair divertito, Hermione era arrossita di nuovo.
-Perchè non siamo una di quelle coppie!- disse Draco imitando Hermione che imbarazzata uscì dalla stanza mentre Draco e Altair scoppiarono a ridere.
-Come va con Hermione?- disse Altair sedendosi sulla poltrona di fronte al letto dove si trovava Draco.
-Non lo so, emotivamente alla grande, gli ho detto che la amo, era contenta- disse Draco confuso.
-E ti aspettavi una certa ricompensa?- disse Altair ridendo.
-Chi non se l'aspetterebbe!- disse Draco come se fosse ovvio.
-Effettivamente..- disse Altair divertito, gli erano mancate quelle assurde chiaccherate con il cugino.
-La amo sul serio, ma dopo l'amore il sesso è alla base di una relazione, è ciò che lega veramente due persone..- disse Draco serio.
-Sei in astinenza- disse Altair sicuro, conosceva il cugino meglio di sè stesso.
-Merlino si!!- disse Draco ridendo.
-Con Daphne invece?- disse Draco cambiando argomento.
-Tutto bene grazie mille per l'interesse Draco.- disse Daphne entrando in camera di Draco con indosso un paio di boxer e la camicia di Altair.
-Avrei dovuto saperlo! Lui ha lo sguardo soddisfatto e non ha condiviso la mia disperazione per l'astinenza, avrei dovuto capire che non era un compagno di sofferenza- disse Draco indignato.
-Povero piccolo Draki- disse Altair ridendo mentre infilava una mano sotto la camicia indossata da Daphne.
-Ma non vi ho sentiti stanotte, e fidatevi sono stato ben sveglio, Hermione si è fissata con il fatto che dormire abbracciati è romantico, io credo sia tortura- disse Draco confuso.
-Muffiatto, vogliamo tenere la cosa per noi- disse Daphne chiudendo gli occhi e mordendosi il labbro inferiore mentre la mano di Altair faceva magie.
-Per favore via di qui, anche questa è tortura- disse Draco irritato.
-Non ti preoccupare cugino, farò abbastanza sesso per entrambi- disse Altair uscendo dalla camera insieme a Daphne con la mano sul sedere della bionda e baciandogli il collo.
-Ah prima che me ne dimentichi, verrai a cena al piano di sotto stasera, prenderemo in giro gli Weasley, faremo i purosangue snob, sarà divertente! Devi esserci- disse Altair per poi chiudere la porta.
-Non mancherò- disse Draco per poi sdraiarsi di nuovo sul letto fissando il soffitto.
-Ti odio per avermi trascinato a cena con questa gente, mia madre piangerà quando lo saprà- disse Draco sedendosi tra Hermione e Altair quella sera a cena.
-Probabilmente piangerà e poi ti diserederà- disse Altair divertito.
-Quello che ci stiamo chiedendo tutti Hermione è..come vanno le cose tra te e Altair? Eravate così carini insieme- disse Ginny cambiando argomento e lanciando uno sguardo di pura perfidia ad Hermione.
-Io e Altair insieme?- disse Hermione iniziando a tossire.
-Si, vi abbiamo visto tutti in intimità al laghetto, Altair ha conosciuto i tuoi genitori le cose devono essere serie tra voi, hai passato anche una notte in camera sua è di pubblico dominio ormai, non c'è motivo di arrossire Hermione- disse Valerie sorridendo divertita.
-Cos'è questa storia Hermione? Tu e Altair?- disse Draco sconvolto.
-Possiamo spiegarti tutto, in privato- disse Altair trascinando Draco al piano di sopra.
-Sono interessata anche io- disse Daphne alzandosi dal tavolo per seguire Altair Draco ed Hermione al piano di sopra.
-Ho mantenuto la calma a tavola ma adesso ditemi cosa è successo- disse Draco dopo essersi chiuso in camera con Daphne Altair ed Hermione.
-Come puoi anche solo credere che io abbia fatto qualcosa con Hermione?- disse Altair scioccato.
-Perchè io ti conosco troppo bene, era un'occasione troppo buona per te questa e tu devi sempre vincere non è vero Altair? Nient'altro ha importanza!- disse Draco furioso.
-Io non avrei mai fatto nulla con Hermione, tu lo sai perchè mi conosci sai quanto ti rispetto, quanto ci tengo a te, so che lei è importante Draco!- disse Altair indignato.
-L'unico che rispetti è te stesso, lo abbiamo visto tutti quanti- disse Draco con cattiveria.
-Parla chiaro Draco- disse Altair alzando la voce.
-La tua scenata da primadonna con Voldemort, le conseguenze sono state enormi!- disse Draco urlando.
-Già le conseguenze sono state enormi e tu non hai la minima idea quanto, perchè tu non mi conosci più Draco, sono passate poche settimane ma tu non riesci più a capirmi, a fidarti di me..- disse Altair furioso per poi andarsene sbattendo la porta.
-Daphne..- disse Draco cercando di spiegare la sua sfuriata.
-Tu lo conosci Draco, come hai potuto anche solo sospettare di lui?- disse Daphne delusa uscendo dalla stanza per andare da Altair.
-Brutto litigio da fidanzati quello di prima con Draco- disse Daphne raggiungendo Altair in camera.
-Non so come potrebbe pensare..io non toccherei mai Hermione seriamente!- disse Altair arrabbiato.
-Sai? In tua assenza ho parlato tanto con lui e credo di riuscire a capirlo, ha passato tutta la sua vita con te, ad ammirarti, a voler essere come te, condividendo ogni singola cosa con te, all'improvviso si è ritrovato solo e sì anche spaventato, ha perso il suo migliore amico, diciamocelo sei anche più di un semplice migliore amico per lui, poco dopo ha perso Hermione, l'unica ragazza veramente solo sua, non un tuo scarto e non una tua preda, lei è speciale per lui, è molto importante e adesso ha paura non solo di aver perso te ma di perdere anche lei- disse Daphne accarezzando i capelli di Altair, gesto che lo calmava sempre e lo faceva ragionare.
-Credo che tu abbia bisogno di sapere la verità, solo..promettimi di non dirla a Draco- disse Altair serio.
-Non mi piace tutto questo, parla Al- disse Daphne incrociando le braccia.
-Potrei aver flirtato con lei, pesantemente, anche quando non eravamo in pubblico.- disse Altair sincero.
-Perchè hai fatto una cosa simile?- disse Daphne arrabbiata.
-Perchè mi diverto a farla balbettare e arrossire, niente di più- disse Altair ridendo.
-Hai messo a rischio la nostra relazione e quella di Draco ed Hermione per divertirti?- disse Daphne furiosa.
-Lo nostra relazione è a rischio per una simile sciocchezza? Non essere ridicola- disse Altair ghignando.
-La ridicola se ne va di qui- disse Daphne uscendo sbattendo la porta.
‎-Posso entrare?- disse Altair più tardi entrando in camera di Hermione.
-Sei già entrato- disse Hermione dandogli le spalle senza alzarsi dal letto.
-Ho fatto quella cosa della sincerità che ti avevo promesso, ha fatto schifo- disse Altair sdraiandosi accanto ad Hermione.
-Ti sta bene, Draco mi ha lasciato, ha detto che non vuol più condividere nulla con te- disse Hermione con voce glaciale.
-Puoi benissimo riconquistarlo, basta che ci vai a letto- disse Altair calmo.
-Ma io non voglio andarci a letto per farmi perdonare, non sono il tipo di ragazza a cui sei abituato Altair!- disse Hermione voltandosi verso Altair.
-So che sei diversa, lo so, e lo sa anche lui per questo non ti lascerà andare- disse Altair baciando le fronte di Hermione.
-Forse hai ragione, quello che devo fare è cambiare, trasformarmi in una di quelle ragazze che non arrossiscono quando un uomo gli si avvicina, che sanno cosa dire, forse è ciò di cui Draco ha bisogno, e tu puoi aiutarmi, puoi essere il mio allenatore- disse Hermione sorridendo e mettendosi su Altair.
-Draco ti ama perchè sei diversa dalle altre, è questa la tua magia Hermione uno riesce a ricordarsi di te tra cento ragazza perchè sei speciale, quando ci provo con una ragazza lei sorride maliziosa e m'invita nel suo letto, tu indietreggi e dai una testata alla porta, è questo che fa di te una ragazza indimenticabile, non ti unire alla massa- disse Altair sistemando una ciocca di capelli di Hermione.
-E cosa rende Daphne indimenticabile per te?- chiese Hermione senza muoversi da dove si trovava.
-La sua risata, il suo modo di amarmi- disse Altair pensieroso.
-Ti ho detto di essere sempre sincero..perciò lo sarò anche io, avrei voluto baciarti, poco prima di dare la testata alla porta, per un secondo la voglia di baciarti si è impossessata di me- disse Hermione imbarazzata.
-Faccio questo effetto alle donne..perchè non lo hai fatto?- chiese Altair curioso.
-Perchè non sono una di quelle stupide ragazze che rischia la propria relazione per seguire i suoi ormoni impazziti!- disse Hermione sbuffando.
-Dovresti rischiare almeno una volta nella vita Herm..- disse Altair ma fu interrotto dalle labbra di Hermione sulle sue.

E come vi avevo annunciato le relazioni in questa storia non sono tutte rose e fiori..ci sarà da soffrire, per entrambe le coppie! Vi lascio con questo finale che avrà fatto infuriare molti di voi xD

Baciiiiii alla prossima!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 32
*** Il segreto di Draco ***


Il segreto di Draco -Questa è stata la cosa più stupida che tu potessi fare- disse Altair spingendo via Hermione.
-Tu mi hai detto di farlo!- disse Hermione indignata nascondendo il volto nel cuscino.
-Si chiama 'provocazione', non volevo che tu lo facessi veramente, per Salazar è così sbagliato quello che abbiamo fatto- disse Altair alzandosi dal letto velocemente.
-Altair, parliamone, dobbiamo decidere cosa dire..- disse Hermione sistemandosi il vestito.
-La cosa della sincerità fa schifo adesso è ufficiale, quindi nessuno dei due aprirà bocca su quello che è successo qui dentro, buonanotte Hermione- disse Altair baciando la fronte di Hermione.
-Sembra così sbagliato questo bacio- disse Hermione facendo una smorfia disgustata e osservando Altair uscire per poi decidere di seguirlo.
‎-Stai scappando Altair, perchè stai scappando da me?- disse Hermione afferrando la mano di Altair in corridoio, era notte fonda e tutti dormivano.
-Sto scappando perchè tu riesci a distruggere tutte le mie certezze, a farmi cambiare atteggiamento e non mi piace Hermione- disse Altair avvicinandosi alla ragazza.
-Ho questo potere su di te?- disse Hermione avvicinandosi ad Altair.
-Ora non esageriamo- disse Altair ghignando, aveva delle apparenze da mantenere.
-Sei proprio uno stronzo- disse Hermione ridendo, era talmente vicina ad Altair che poteva sentire il respiro di lui sulle sue labbra.
-Mmm..nella nuova edizione del dizionario metteranno la mia foto sotto la definizione di "stronzo, arrogante, traditore"- disse Altair leccandosi le labbra e sfiorando quelle di Hermione.
-Beh le vendite aumenteranno, chissà quante ragazzine lo compreranno!- disse Hermione ridendo.
-Lo comprerai anche tu lo so, è nota la tua attrazione per..i libri- disse Altair ed a Hermione sembrava che le labbra di Altair sfiorassero le sue ad ogni sillaba.
-Mi piacciono molto i libri- disse Hermione fissando le labbra di Altair.
-Questa cosa tra noi è stupida e deve finire adesso- disse Altair deciso sollevando con l'indice il mento di Hermione e facendo incontrare i loro sguardi.
-Concordo, io amo Draco e questi sono solo i miei stupidi ormoni, le mie fantasie da ragazzina- disse Hermione avvicinandosi ad Altair.
-Bene finisce qui- disse Altair facendo un passo indietro e mettendo le mani sui fianchi di Hermione.
-Ma..Valerie mi ha raccontato che ti piace finire le cose alla grande- disse Hermione mettendo una mano sul petto di Altair.
-Vuoi..- disse Altair sorpreso.
-Il grande Altair è stupito? Si voglio stare con te, solo stanotte- disse Hermione e Altair indietreggiò in camera sua senza mai lasciarla e senza mai smettere di baciarla.
-Ultima occasione per tirarti indietro Hermione- disse Altair chiudendo la porta, una parte di lui sperava di vedere Hermione uscire decisa dalla porta.
-Non voglio scappare- disse Hermione facendo cadere a terra il suo vestito.
-Facciamolo- disse Altair sdraiandosi sul letto e lasciando che Hermione lo spogliasse.
-Avevano ragione- sussurrò Hermione sorridendo scioccata più o meno un ora dopo.
-Su cosa?- disse Altair che aveva ancora il respiro corto.
-Sei veramente un dono divino per la popolazione femminile- disse Hermione non riuscendo a smettere di sorridere.
-Quello che abbiamo fatto non succederà mai più, è la cosa più sbagliata che io abbia mai fatto in vita mia e fidati ne ho fatto di cose sbagliate!- disse Altair rivestendosi velocemente, si sentiva soffocare, voleva andarsene da quella camera, da Grimmund Place e anche dall'Inghilterra.
-Hai ragione, finisce qui, io amo Draco, tu ami Daphne, questa è stata una cosa di una notte- disse Hermione sicura di quel che diceva.
-Amici?- disse Altair allungando una mano verso Hermione.
-Ti stringerei la mano ma non ne ho le forze- disse Hermione soffiando via un ricciolo dal volto.
-Farò finta che tu lo abbia fatto- disse Altair ridendo e uscendo dalla stanza con una sigaretta già tra le labbra.
-Oh oh guarda cosa abbiamo qui? Il playboy di casa! è stata una bella notte con la tua Hermioncina? Forse dovremmo chiamare Draco e renderlo partecipe del lieto evento, sarà così contento di avere i tuoi scarti ancora una volta- disse Valerie bussando alla porta di Draco mentre Altair era immobile nel bel mezzo del corridoio e indossava solo i suoi jeans.
-Che vuoi Valerie? Non voglio entrare nei vostri casini- disse Draco sbadigliando.
-Oh ma Draki, non sono i miei casini, sono i vostri, io sono qui come semplice testimone di quello che ho appena visto, tuo cugino quasi fratello uscire dalla camera di Hermione mezzo nudo, ma sono sicura che non hanno fatto nulla, ti vogliono troppo bene- disse Valerie sorridendo zuccherosa.
-Per favore Altair, dimmi che non è vero, smentisci le parole di questa sgualdrina e io ti crederò- disse Draco guardando negli occhi il cugino e venendo subito a conoscenza della verità.
-Non posso mentirti Draco- disse Altair dispiaciuto e pentito di quel che aveva fatto.
-Hai preso l'unica persona a cui tenevo, non riesci a perdere Altair? Tu sapevi quanto la amo, quanto lei è importante per me, ma niente ferma il grande Altair non è così? Lui ha sempre ciò che vuole, ogni tuo capriccio viene soddisfatto e a me restano le briciole, sai io stavo bene al servizio di Voldemort, perchè finalmente ero importante!- urlò Draco mentre picchiava Altair.
-Oh Merlino- disse Hermione paralizzata osservando la scena di fronte a sè, tutti gli abitanti della casa erano stati svegliati dalle urla di Draco.
-Fermatevi- disse Sirius trascinando Draco lontano da Altair.
-Qualcuno aiuti Altair- disse Sirius per poi chiudersi in camera con Draco cercando di calmarlo, sia Daphne che Hermione si fecero avanti.
-Daff..- disse Altair a fatica, era ridotto malissimo, aveva il volto completamente coperto di sangue.
-Credo che tu abbia già fatto abbastanza non credi? Pensavo fossi mia amica- disse Daphne ad Hermione mentre aiutava Altair ad entrare in camera.
-C'è un modo, qualsiasi modo per farmi perdonare da te?- disse Altair mentre Daphne lo curava.
-Si c'è, la voglio fuori dalle nostre vite, io te e Draco ce ne andiamo di qui, perchè ti giuro se la incontro anche solo in corridoio io la uccido ci siamo capiti?- disse Daphne furiosa.
-Va bene, facciamolo- disse Altair annuendo e facendo una smorfia di dolore.
-Senza mai guardarci indietro e pensare a lei- disse Daphne dettando le sue regole.
-Non penso a lei come credi tu Duff- disse sincero Altair.
-Vado a chiamare Draco, così parlate, voi due siete cugini, fratelli praticamente, una mezzosangue non può dividervi, non glielo permetterò- disse Daphne decisa per poi uscire dalla stanza.
‎-Draco non finirò mai di dirti quanto mi dispiace- disse Altair quando vide il cugino entrare nella stanza.
-So che ti dispiace, infondo credo di doverti ringraziare perchè mi hai fatto aprire gli occhi, mi hai fatto capire che persona è veramente Hermione, nel tuo strano modo mi hai protetto ancora una volta, meglio saperlo adesso che dopo, le cose sono ok per me, riguardo a quello che ho detto, mi dispiace, alcune cose sono in parte vere, perchè spesso mi sembra di vivere nella tua ombra, ma senza di te non saprei come vivere, sarei perso, quindi io ti perdono. Non sarà una donna a dividerci- disse Draco stringendo la mano tesa del cugino.
-Che ci fai qui?- chiese Hermione quando vide Altair perfettamente guarito entrare nella sua camera la mattina dopo.
-C'è qualcosa che devi sapere e credo di essere l'unico disposto a dirtelo senza urlare o cruciarti- disse Altair calmo mantenendo le sue distanze.
-Ok..- disse Hermione preoccupata facendo un respiro profondo.
-Io Draco e Daphne ce ne andiamo, per sempre- disse Altair serio.
-Stai scherzando vero? Voi non potete sparire così, non potete lasciarmi, vi prego, Altair ti prego- disse Hermione aggrappandosi alle spalle di Altair.
-La decisione è presa- disse Altair scrollandosi di dosso Hermione e uscendo dalla stanza.
-Non riesco a credere che stavi per andartene senza dirmi nulla- disse Hermione entrando come una furia in camera di Draco qualche minuto dopo, la rabbia aveva preso il posto della disperazione.
-Tu non hai il diritto di rivolgermi la parola lurida mezzosangue, sei andata a letto con mio cugino una settimana dopo che ti ho confessato di amarti! Sai quanto mi è costato dirlo? Non avevo mai pronunciato quelle parole, neanche per scherzo o per fare una conquista perchè ero tanto stupido da pensare che fossero importanti, io ti ho dato il mio cuore e tu ci sei passata sopra! Credo proprio che il giro tra i poveri per me e mio cugino sia finito, tu e Valerie ci avete umiliato, bella vittoria mezzosangue, adesso vattene- disse Draco alzando la voce.
-è così che vuoi dirmi addio?- disse Hermione piangendo.
-è il modo più gentile al quale riesco a pensare- sibilò Draco gelido.
-Daphne almeno tu..- disse Hermione disperata bussando alla porta di Daphne.
-Perchè lo hai fatto?- disse Daphne aprendo la porta.
-Ero spaventata, non sapevo se i sentimenti di Draco erano veri e duraturi, mi spaventava deluderlo, e Altair è sembrato una fantastica opportunità di fuga, se avessi superato la mia paura con lui, la mia paura di non essere abbastanza allora tutto sarebbe andato bene con Draco, se che è da stupidi fare un discorso simile, ma io non sono una grande esperta delle relazioni e avere un ragazzo come Draco, così perfetto mi paralizzava- disse Hermione piangendo disperata.
-E adesso l'hai perso, hai perso tutto, sono sincera quando ti dico che mi dispiace per te, ma ti sei messa da sola in questo casino, e io non ti aiuterò ad uscirne, non ti renderò le cose facili- disse Daphne calma prima di chiudere la porta.
-Credo che potrei perdonare Hermione- disse Draco pensieroso mentre finiva di fare le valige, sapeva di aver detto cose che avevano ferito Hermione, cose ingiuste, ed era stato anche un ipocrita accusando lei di tradimento quando neanche lui era stato un santo.
-Sei sicuro? Sai che non puoi tornare con lei per poi tormentarla e farla sentire in colpa, non sarebbe giusto- disse Altair serio, infondo si era veramente affezionato ad Hermione.
-Ne sono sicuro, la amo, non so se riuscirò mai ad amare un'altra come amo lei, per questo non posso lasciarla andare e poi sinceramente Al io non sono stato un santo mentre lavoravo per Voldemort- disse Draco riflettendo su tutto quello che aveva fatto durante il suo periodo da Cacciatore.
-Non dirmi..- disse Altair pronto ad uccidere Draco.
-Non sono te Altair, ti basti sapere questo, non avrei mai potuto, è come se fosse mia sorella- disse Draco serio parlando di Daphne e Altair tirò un sospiro di sollievo.
-Non dirmi che ti sei buttato su Pansy- disse Altair conoscendo ormai bene i gusti del cugino..o almeno così credeva.
-Sbagliato ancora, è una tua parente- disse Draco ridendo, Altair si meritava questa piccola tortura.
-Mia madre- disse Altair assumendo un colorito verdognolo.
-No oh per Salazar no! Astoria! Astoria Greengrass!- disse Draco confessando finalmente.
-Ti sei portato a letto mio cognata!- disse Altair indignato.
-Ti senti la persona adatta a giudicarmi Altair?- disse Draco incrociando le braccia e sollevando le sopracciglia.
-Ti sei portato a letto la mia cognatina?- continuò a mormorare Altair indignato.
-Reagisci come se mi fossi portato a letto Daphne!- disse Draco ridendo, le facce del cugino erano da oscar.
-è una bambina Draco!- disse Altair disgustato, per lui Astoria era sempre stata la dolce bambina che seguiva Daphne ovunque.
-La bambina ha sedici anni e ci sa fare, per non parlare del fatto che non sembra affatto una bambina.- disse Draco ghignando ripensando ad Astoria.
-è una miniatura di Daphne!- disse Altair annoiato.
-Appunto! Pensa che belle uscite a quattro avremmo potuto fare!- disse Draco divertito scuotendo la testa e mettendo le ultime cose in valigia, non che ne avesse molte.
-Ti dispiacerebbe dirmi come sei finito a letto con As?- disse Altair in cerca di spiegazioni, Astoria era diventata un pò la sua sorellina e lui era molto protettivo verso la ragazza.
-Quando Voldemort ha deciso di punire i Greengrass per la tua scenata io ho portato via Astoria dalla sala del trono, l'ho nascosta a Malfoy Manor, i genitori di Daphne non hanno superato la notte, Daphne stava malissimo, io mi sono preso cura di lei- disse semplicemente Draco.
-Io non potevo sapere..Daphne non me ne ha parlato!- disse Altair dispiaciuto e ferito.
-Come ti ho detto quello notte non è stata facile per nessuno di noi- disse Draco serio rabbrividendo al ricordo di quella notte da incubo, riusciva ancora a sentire le urla disperate delle sorelle Greengrass mentre i loro genitori morivano.
-Dov'è adesso Astoria?- chiese Altair preoccupato.
-Sono rinchiusi a Black Manor, tutta la famiglia è a Black Manor, siamo stati marchiati come traditori, a dire il vero è molto che non ho notizie da mio padre, giorni forse, è uno dei motivi per cui volevo andarmene, dobbiamo andare a vedere come stanno- disse Draco preoccupato per la sua famiglia.
-Quindi presumo..che Hermione verrà con noi?- disse Altair curioso.
-Si, decisamente si- disse Draco annuendo.
-Vai a parlare con lei allora- disse Altair spingendo il cugino verso la porta.
-Draco, ti prego perdonami- disse Hermione quando vide Draco in camera sua.
-Ho deciso di perdonarti, ma le cose cambieranno- disse Draco duro.
-Tutto quel che vuoi, tutto- disse Hermione baciando Draco disperatamente.
-Visto che tu hai scelto di non essermi fedele, io non ti prometterò di esserti fedele- disse Draco freddo.
-Mi conquisterò di nuovo la tua fiducia, le cose torneranno come prima- disse Hermione abbracciando Draco.
-Quando sei pronta andiamo- disse Draco stampandogli un bacio.
Qualche ora dopo erano tutti pronti a partire, Daphne non era particolarmente felice quando vide Hermione pronta a partire con loro, ma dopo che Altair gli promise che non si sarebbe alla riccia Daphne si calmò.
-State andando via? Non dovreste- disse Sirius che era immobile al buio in salotto.
-Non puoi fermarci- disse Altair mentre alle sue spalle Daphne Hermione e Draco si scambiavano sguardi d'intesa preparandosi ad attaccare Sirius.
-Non voglio fermarvi, dovrei ma non voglio, non m'importa di quello che vuole Silente, ciò che conta sei tu..Altair, mi sono reso conte che stare qui per te è una sofferenza, solo promettimi di non fare sciocchezze.- disse Sirius guardando con affetto il nipote.
-Te lo prometto..zio- disse Altair sorridendo e per un secondo a Sirius sembrò proprio che James fosse tornato.
-Casa dolce casa- disse Draco quando si materializzarono di fronte a Black Manor.
-Castello dolce castello direi io- disse Hermione che era rimasta impressionata dalla grandezza di Black Manor, paragonabile a quella di Hogwarts ma dall'aspetto molto più oscuro e sinistro.
-Tesoro sei a casa!!- disse una ragazza bionda correndo incontro a Draco e baciandolo con passione.
-Chi.è.lei!!!- disse Hermione furiosa lasciando cadere le sue valige.
-Da quanto sognavi di fare una cosa simile Ace?- disse Draco ridendo.
-Da quando tutto ciò che posso fare è leggere romanzi rosa- disse Astoria ridendo per poi salutare con un bacio sulla guancia la sorella e Altair.
-Sorellina- disse Daphne perplessa, non sapeva niente di tutta questa situazione.
-La mia cognatina- disse Altair che aveva ancora una mano sugli occhi.
 

Finalmente fa la sua comparsa Astoria, vi anticipo già che è un personaggio che o si ama o si odia, per un pò sarà l'anti-Hermione! Diciamo che Draco avrà la sua vendetta..con gl'interessi!!

Baciiiii

Ritorna all'indice


Capitolo 33
*** La proposta di Altair ***


-Io credevo che fosse una storia di una notte tra voi! Mi hai fatto credere così Draco!- disse Altair arrabbiato al cugino quando furono soli.
-L'hai guardata bene? è fantastica, nessuno lascerebbe mai una ragazza così, lei ha bisogno di me adesso, ti prometto che quando sarà tutto sistemato la lascerò!- disse Draco calmando il cugino.
-è lei che ha bisogno di te o sei tu che hai bisogno di lei?- disse Altair scettico, sapendo bene come stavano le cose, riusciva a leggere Draco come un libro aperto.
-è una situazione in cui tutti vincono- disse Draco chiudendo la questione per poi andare a cercare Astoria, sapendo bene di trovarla nella sua vecchia camera.
-Ace- disse Draco sorridendo appoggiandosi alla porta di camera sua, Astoria era sdraiata sul letto abbracciata al cuscino di Draco.
-Drake, è strano poter abbracciare te e non il cuscino adesso- disse Astoria alzandosi dal letto e andando incontro a Draco.
-Dimmi cosa hai fatto in mia assenza?- disse Draco ad Astoria mettendogli le mani sui fianchi e attirandola a sè.
-Ho passato molto tempo nel tuo letto...pensando a te..nuda- disse Astoria mordicchiandogli il collo.
-Tu mi metterai nei guai Astoria Greengrass- disse Draco ridendo con il respiro già accelerato.
-Ci puoi contare- disse Astoria baciandolo mordendogli il labbro e trascinandolo a letto.
-Sai io non ti farei mai quello che ti ha fatto lei- disse Astoria poggiando la testa sul petto di Draco quando era ormai ora di cena, avevano passato il pomeriggio a letto insieme.
-Diresti di no ad Altair per me?- disse Draco sorridendo mentre accarezzava i lunghi capelli biondi di Astoria.
-Direi di no ad Altair a prescindere, non sarebbe molto sexy sentirlo sospirare "vai così cognatina!", mentre sentirti sussurrare "piccola Ace" è la cose più sexy del mondo, sei la mia prima scelta Draco Malfoy- disse Astoria baciandolo mentre Draco la stringiva a sè.
-Non sono mai stato la prima scelta di qualcuno- disse Draco felice grazie alle parole di As.
-Sei la mia- disse semplicemente Astoria tracciando circonferenze con l'indice sul torace di Draco.
-Draco, ho bisogno di te- disse Altair mentre bussava alla porta.
-C'è mai stato un momento in cui non hai avuto bisogno di me?- disse Draco alzando gli occhi al cielo.
-Ora ho veramente bisogno di te!- disse Altair serio.
-Scusa- disse Draco dando un bacio ad Astoria per poi alzarsi, mettersi i boxer che erano sul pavimento ed andare fuori d'Altair.
-Che succede? Sarei un pochino impegnato- disse Draco ghignando e chiudendo la porta alle sue spalle, impedendo ad Altair di vedere Astoria.
-Mi serve il tuo parere su una cosa Draco..si o no?- disse Altair aprendo il palmo della mano e mostrando un minuscolo oggetto a Draco.
-No, non lo fare! Sei impazzito Altair?!- disse Draco scioccato fissando il cimelio che i Black si tramandavano da generazioni.
-Ce lo siamo promessi Altair non avremmo mai fatto una cosa simili se ci fossero state altre scelte, è un suicidio questo Altair, non lo fare hai capito? Non lo fare!- disse Draco scuotendo la testa preso dal panico.
-Non andrei mica a morire- disse Altair ridendo a causa della reazione del cugino.
-Praticamente si- disse Draco terribilmente serio, se Altair avesse deciso di farlo lui l'avrebbe perso per sempre, lo sentiva, ogni cellula del suo corpo lo sentiva e perdere Altair non era possibile, non voleva neanche pensarci.
-La amo, perchè non dovrei farlo?- disse Altair cercando di non ridere in faccia al cugino.
-Due ragioni: è per sempre ed impone la monogamia!- disse Draco disgustato.
-è un passo naturale da fare quando ci si ama- disse Altair sorridendo e pensando a Daphne.
-Altair Black non si sposa dai! Non è da te!- disse Draco scuotendo la testa deciso.
-Tu non ci hai mai pensato? Al matrimonio? Infondo ami Mione- disse Altair curioso.
-Non ho pensato al mio matrimonio con lei, te ne ha parlato mentre facevate sesso?- disse Draco pungente.
-Ok, mi hai convinto..rimanderò- disse Altair annoiato porgendo l'anello a Draco, lui perdeva sempre tutto, nelle mani di Draco l'anello dei Black sarebbe stato al sicuro.
-Finalmente ragioni di nuovo- disse Draco sollevando osservando il cugino allontanarsi.
-Mi hanno detto che eri qui- disse Altair raggiungendo il cimitero dei Black, dove erano stati seppelliti anche i genitori di Daphne.
-Avevo bisogno di vedere le loro tombe e..di fare una cosa- disse Daphne asciugandosi una lacrima.
-Cosa?- chiese Altair curioso abbracciando la bionda.
-Non voglio dirtelo, è una cosa stupida, non voglio renderti triste- disse Daphne cercando di sorridere.
-Voglio sapere tutto di te- disse Altair baciando Daphne.
-Ok- disse Daphne prendendo la mano di Altair e portandolo di fronte ad una pietra bianca, candida come le neve sulla quale vi era inciso "Jess Greengrass Black".
-Io non credo di capire..- disse Altair confuso.
-Sentivo che dovesse avere un suo posto nel mondo anche se non ha mai avuto la possibilità di vivere, Jess è l'unico nome carino sia femminile che maschile che mi è venuto in mente- disse Daphne scoppiando a piangere e Altair abbracciandola si concesse di piangere per la prima volta da quando era un neonato, in quel momento capì cosa era giusto fare.
-Tesoro da quanto sei qui fuori?- chiese Altair schiarendosi la gola quando sentì Daphne tremare.
-Minuti? Ore? Non so, avevo bisogno di sentirmi vicina a loro, di chiedere scusa- disse Daphne osservando le tombe dei suoi genitori.
-Scusa per cosa?- chiese Altair confuso.
-Perchè sono morti per colpa mia- disse Daphne ricominciando a piangere.
-No, non sono morti per colpa tua, non dire cose assurde Duff, adesso andiamo a casa prima che ti ammali- disse Altair dandogli un bacio sulla fronte e guardando ancora una volta la tomba del loro figlio mai nato.
-Aspettami qui ok? Io devo fare una cosa con Draco- disse Altair lasciando Daphne in quello che era il suo appartamento a Black Manor, dopo aver supplicato sua madre per anni il giorno del suo sedicesimo compleanno era riuscito ad ottenerlo, era molto spazioso, occupava tutta l'ala est del castello ed era dotato di ogni comfort immaginabile magico e non.
-Lo farò Draco, dammi l'anello- disse Altair entrando come un uragano in camera di Draco.
-L'anello oh Salazar! Farai la proposta a mia sorella!!- disse Astoria felice abbracciando Altair e continuando a fare i suoi urletti di gioia.
-Ne avevamo parlato Altair, perchè vuoi farlo?- disse Draco con le braccia incrociate.
-La amo, so che è la donna che posso amare per sempre..è destino!- disse Altair sorridendo come uno scemo.
-Dagli l'anello cretino!- disse Astoria dando uno schiaffo sulla testa a Draco.
-Quando glielo chiederai digli che se dirà di si la odierò per sempre, sta per rovinare la nostra vita perfetta- disse Draco melodrammatico passandogli la scatoletta.
-Sarà fatto- disse Altair ghignando e uscendo dalla stanza.
-Congratulazioni cognato!!- urlò Astoria felice.
-Vuoi rigirare il coltello nella piaga?- disse Draco imbronciato.
-Oh mio scapolo d'oro, vieni qui- disse Astoria baciandolo con passione e facendogli dimenticare per un momento quello che Altair stava per fare.
-Oh Merlino- disse Altair quando aprì la porta del suo appartamento e trovò Daphne seduta sul balcone delle cucina con indosso solo una delle sue vecchie camice.
-Ho fatto una doccia calda ma non avevo niente qui, così ho messo SOLO la tua camicia- disse Daphne maliziosa.
-E io mi sento troppo vestito in questo momento, decisamente troppo- disse Altair avvicinandosi a Daphne e baciandola con passione.
-Posso pensarci io a questo- disse Daphne sbottonando la camicia nera di Altair per poi passare ai jeans che Altair si tolse e lanciò lontano sul tavolo della cucina.
-Sto per fare qualcosa che ti sorprenderà molto- disse Altair mentre leccava la panna dalle dita di Daphne poco più tardi.
-Fidati, niente può sorprendermi, ormai conosco il tuo repertorio piuttosto bene..Al..tair- disse Daphne sospirando e inarcando la schiena, indossava solo la camicia di Altair e le sue gambe erano intrecciate intorno alla vita di Altair.
-Daphne Greengrass, vuoi sposarmi?- sussurrò Altair all'orecchio di Daphne muovendosi impercettibilmente.
-Mmm, per Salazar no!- disse Daphne con gli occhi chiusi mordendosi il labbro.
-No?!- disse Altair scioccato fermandosi all'improvviso e ottenendo un sospiro di frustrazione da Daphne.
-Le proposte di matrimonio durante il sesso non valgono- disse Daphne frustrata.
-La mia era vera! L'anello è nei pantaloni sul tavolo o in qualsiasi altro luogo siano finiti- disse Altair ridendo mentre spostava i capelli dal volto di Daphne per poi poggiare la testa sulla spalla di lei.
-Si si si Altair si- disse Daphne abbracciando Altair.
-Era un si o..- disse Altair cercando di non ridere vista la situazione assurda.
-Era un si alla tua proposta di matrimonio signor Black- disse Daphne baciandolo con passione.
-Allora finiamo i festeggiamenti, ah mi ero dimenticato,Draco ha detto che ti odierà per sempre per questo- disse Altair impazzito dalla gioia.
-Oh, credo che me ne farò una ragione- disse Daphne sospirando, Altair aveva ricominciato a muoversi velocemente facendola impazzire.
-A cosa stai pensando?- chiese Altair più tardi quando vide Daphne pensierosa fissare il soffito mentre erano a letto.
-Al nostro matrimonio- disse Daphne voltandosi verso Altair e poggiando la testa sul petto di lui.
-Ripensamenti?- chiese preoccupato Altair.
-Tutt'altro, stavo pensando al giorno del nostro matrimonio, non avrò mio padre ad accompagnarmi all'altare, non avrò mia madre ad aiutarmi con i preparativi, non avremo neanche un vero matrimonio se vogliamo celebrarlo prima della guerra, spesso vorrei essere una ragazza semplice, vorrei che il mio cognome fosse Spinnett o anche Granger, abbiamo tutti questi soldi Al, tutto questo onore e potere politico, ma alla fine della giornata noi siamo in trappola, spaventati da un padrone che non vogliamo servire, vorrei solo essere una normale ragazza che può scappar via con le persone che ama- disse Daphne malinconica.
‎-Ho una confessione da fare, niente tradimenti tranquilla, riguarda Voldemort- disse Altair accarezzando i capelli di Daphne.
-Quindi è sicuramente peggio di un tradimento, dimmi, voglio sapere- disse Daphne alzandosi  preoccupata.
-Sai no? Che c'è una profezia che mi riguarda, parla anche di Voldemort, "solo un'oscurità più grande potrà sconfiggere l'oscuro, un bambino nato alla fine di luglio e mutato il primo giorno di agosto, il bambino nato due volte da madri diverse è il prescelto, il sangue del padre gli mostrerà la via" questo dice la profezia- disse Altair sottovoce, non l'aveva neanche detto a Draco.
‎-Cosa hai intenzione di fare al riguardo?- chiese Daphne in ansia, non poteva perdere anche Altair.
-Finchè non ha infranto i nostri patti avevo tutte le intenzioni di restare il più possibile fuori dalla guerra, guarda i miei genitori..non ne sono usciti bene dalla prima! Ma adesso, dopo quello che ha fatto io voglio avverare la profezia, lo ucciderò..devo solo capire come, aspettare il momento giusto- disse Altair ghignando.
-Come un serpente sentirai qual'è il momento giusto, saprai quando attaccare ne sono certa- disse Daphne baciando con passione Altair.
-Con te so sempre quando è il momento giusto-disse Altair passando l'indice sulle labbra di Daphne.
-Con me è sempre il momento giusto- disse Daphne sospirando per poi baciare Altair.

-Credevo non tornassi a dormire- disse Hermione quando sentì la porta di camera aprirsi.
-è un modo per dire che c'è già qualcuno nel tuo letto?- disse con cattiveria Draco.
-Sai bene che non c'è nessuno- disse Hermione smettendo di fissare la luna voltandosi verso il biondo.
-Allora sono fortunato- disse Draco scrollando le spalle per poi sedersi sul letto.
-Mi hai portato qui come se io fossi un bagaglio e niente più, e io sono venuta perchè ti amo, tu non sai quanto ti amo, ma adesso Draco ho bisogno di saperlo, vuoi seriamente provare a stare con me?- disse Hermione sedendosi accanto a Draco.
-La verità Hermione è che io non riesco neanche a guardarti senza ricordarmi quello che hai fatto, ce l'ho sempre in mente e non riesco a cancellarlo- disse Draco osservando i giardini illuminati dalla luna.
-è importante lei per te?- chiese Hermione riferendosi chiaramente ad Astoria.
-è importante Altair per te?- gli rispose freddo Draco.
-è stato un errore Draco, uno stupido stupido errore!- disse Hermione prendendo tra le mani il volto di Draco.
-E anche lei è un errore, che mi piace ripetere- disse Draco togliendo dal suo viso le mani di Hermione per poi alzarsi.
-Dove vai?- chiese Hermione con gli occhi lucidi.
-Non posso stare qui con te, mi manca l'aria- disse Draco uscendo dalla stanza, lasciando Hermione a piangere sul letto.

Dopo qualche giorno di vacanza eccomi tornata! Capitolo un pò dolce e un pò amaro, mi è piaciuto scriverlo però! Spero che sia piaciuto anche a voi, il prossimo capitolo sarà ricco di avvenimenti! La guerra entrerà nel vivo e ci sarà un ballo molto importante..e novità per Altair e Daphne!!

Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 34
*** Decisioni importanti ***


-Credi che sia possibile amare ed odiare una persona allo stesso tempo?- chiese Draco ad Astoria mentre erano abbracciati a letto.
-Non lo so, ma penso che quando ami una persona sia impossibile tradirla, quando si ama veramente qualcuno allora quella persona è l'unica alla quale si danno attenzioni, l'unica che vale la pena vedere, ma io sono solo una bambina e dell'amore so ben poco- disse Astoria sorridendo e baciando Draco.
-Quindi pensi anche che Altair non sia innamorato di Daphne?- chiese Draco curioso.
-Altair aveva appena perso suo figlio e pensava di non poter stare veramente con la donna che amava, erano tornati insieme ma sapeva che le cose non erano "vere", non riuscivano a parlarsi, non riuscivano ad andare avanti, ma la scusa di Hermione qual'è Draco? Lei ti aveva appena ritrovato, qualsiasi ragazza sana di mente ti sarebbe saltata addosso e si sarebbe chiusa in camera con te per giorni, gli hai detto che la ami Draco e lei è corsa da tuo cugino, non voglio essere cattiva e non mi piace essere l'altra donna, ma non mi sento in colpa perchè lei non ha scuse per quello che ha fatto, per come ti ha ferito!- disse Astoria decisa guardando Draco negli occhi.
-Grazie- disse Draco dandogli un bacio, uno diverso dagli altri, più dolce, più intimo.
-Dove vai?- chiese Astoria quando vide che Draco si stava vestendo.
-Devo vedere Altair, i nostri genitori gli devono parlare e lui mi ha chiesto di accompagnarlo, teme ancora l'ira di zia Bellatrix- disse Draco ridendo mentre si abbottonava la camicia.
-Vai a salvare il tuo vero amore- disse Astoria sorridendo furba.
-Ah ah ah- disse Draco dando un ultimo bacio alla bionda prima di raggiungere il cugino nell'ufficio di Lucius.
-Pronto ad affrontare i leoni?- chiese Draco ghignando.
-Quelli si, i crucio di mia madre un pò meno- disse Altair sconsolato.
-Oh non possono far così male- disse Draco ridendo.
-Chiedilo ai Paciock- bisbigliò Altair quando vide la madre entrare seguita da suo zio Lucius.
-è arrivato il momento di parlare di cose serie Altair, io e tua madre ne stiamo parlando da molto, non possiamo restare chiusi qui dentro ancora a lungo, le barriere magiche di Black Manor non dureranno sono state create per tener fuori il bene non il male, tua madre le ha modificate ma non c'è molto che possiamo fare contro Lord Voldemort- disse Lucius sedendosi di fronte al figlio e al nipote.
-Sono il prescelto, colui che deve uccidere Voldemort, c'è una profezia che lo dice- disse con nonchalance Altair.
-Sei qualcosa di unico Altair, lo hai detto come se dovessi andare a colazione- disse Lucius ridendo.
-Ma sono abbastanza sveglio per capire che non posso vincere solo contro Voldemort- disse Altair serio.
-Cosa hai in mente?- chiese Lucius curioso mentre Draco e Bellatrix erano ancora sotto choc.
-Una congiura, non tutte le famiglie oscure sono entusiaste di Voldemort mio caro zietto- disse Altair ghignando.
-Cosa ti fa credere che seguiranno noi e non le certezze che Voldemort può dargli?- chiese Lucius scettico.
-Black, Malfoy e Greengrass sono le famiglie sulle quali Voldemort ha fondato il suo regno lo sanno tutti, una presa di posizione pubblica da parte nostra farà vacillare parecchie famiglie oscure, prima di tutte gli Zabini, prenderò anche il controllo dei miei possedimenti in quanto Potter, i Potter hanno una grande influenza al ministero, sono sicuro di poter attirare altre famiglie dalla nostra parte, non tutti i seguaci di Silente lo amano, neanche mio zio approva le sue decisioni e la squadra auror dalla nostra parte non sarebbe male, controllare l'accademia significherebbe controllare le nuove leve- disse Altair che aveva già pianificato tutto.
-Non so se essere ammirato o terrorizzato- disse Lucius sorpreso.
-è un pò che io e Daphne stiamo parlando di questa cosa- disse Altair tranquillamente.
-Lei lo sapeva? Sapeva il contenuto della profezia non è vero?- disse Draco ferito.
-Si lo sapeva- disse Altair tranquillamente.
-Lo hai detto a lei e non a me! Perchè?- disse Draco alzando la voce.
-Perchè sapevo come avresti reagito, sei impulsivo Draco- disse Altair tranquillamente.
-Sono impulsivo perchè non posso perderti! è tanto difficile crederci?- disse Draco per poi andarsene arrabbiato.
-Vogliamo continuare?- disse Altair come se niente fosse.
-Come pensi di organizzare tutto?- chiese Bellatrix che fino ad allora era stata in silenzio.
-Con un ballo in onore del fidanzamento tra me e Daphne, durante la serata i capi delle famiglie s'incontreranno al piano superiore ed esporremo la nostra proposta- disse Altair che aveva già calcolato tutto.
-Non puoi fingere il fidanzamento con Daphne! Quando le famiglie purosangue sapranno che era solo una copertura non la prenderanno bene!- disse Bellatrix preoccupata.
-Nessuna finzione mamma- disse Altair facendogli l'occhiolino.
-Non ci credo! Finalmente! Hai fatto la scelta giusta!- disse Bellatrix abbracciando il figlio commossa.
-Congratulazioni nipote!- disse Lucius stringendo la mano ad Altair.
-Tornando a noi, dobbiamo decidere chi invitare- disse Altair mettendo i piedi sul tavolo e beccandosi un'occhiataccia da Bellatrix.
-Zabini, Nott, Piton, Rosier, Lestrange e poi vorrei Mulcibier per la sua abilità con la maledizione imperius- disse Lucius elencando le famiglie oscure da invitare.
-Non ci serve, qualcuno bravo con l'Imperius ce l'abbiamo già- disse tranquillamente Altair.
-Chi?- chiese Lucius confuso.
-Drake- disse Altair ghignando.
-Sicuro?- disse Lucius scettico, si fidava di suo figlio ma l'Imperius richiedeva una certa esperienza.
-Sicurissimo- disse Altair annuendo.
-Lestrange? No vi prego! Non quel cretino di mio marito!- disse Bellatrix lamentandosi.
-Non impazzisco neanche io all'idea di rivedere il mio adorato patrigno ma ci serve lui e suo fratello- disse Altair annoiato alzando gli occhi al cielo.
-Adesso parliamo delle famiglie della luce, chi vuoi dalla tua parte Golden Boy?- disse Lucius prendendolo in giro, sapendo bene quanto Altair odiasse essere chiamato "Golden boy".
-Mio zio Sirius e Remus Lupin, meritano vendetta, erano veri amici di mio padre- disse Altair giocherellando con il tagliacarte di suo zio.
-Dobbiamo parlare delle tue compagnie signorino!- disse Bellatrix minacciosa.
-Madre..glielo devo, tranquilla non mi metterò ad ululare alla luna insieme a Lupin- disse Altair alzando gli occhi al cielo.
-Bene, direi che abbiamo finito allora, passo la lista a Cissa che organizzerà il ballo- disse Lucius tranquillamente.
-Okay..io vado..- disse Altair guardando la porta.
-Vai a parlargli, è terrorizzato all'idea di perderti, come lo sono io- disse Bellatrix abbracciando il figlio.
-Drake- disse Altair bussando alla porta di Draco.
-Che c'è?- disse Draco andando ad aprire.
-Scusa- disse semplicemente Altair, quella parola però aveva un significato speciale per Draco, suo cugino non si scusava mai.
-Ad Hogwarts mi dicevi tutto, sento che ci stiamo allontanando- disse Draco incrociando le braccia.
-Stiamo cambiando, questo è vero, ma non ci allontaneremo mai, sei..beh sai cosa sei per me- disse semplicemente Altair.
-Lo so- disse Draco annuendo.
-Siamo apposto allora?- chiese Altair ghignando.
-Come sempre- disse Draco dandogli una pacca sulla spalla.
-Bene, adesso vatti a cercare una dama per il mio ballo di fidanzamento- disse Altair ridendo.
-Mi divertirò per entrambi visto che tu ormai sei spacciato- disse Draco facendogli la linguaccia.
-Ho sentito dire che presto ci sarà un ballo, finalmente avremo la nostra occasione di ballare insieme- disse Hermione con sguardo sognante quando vide Draco il giorno dopo.
-Non sarà così Hermione, mi dispiace- disse Draco deciso.
-Come no? Perchè?- disse Hermione ferita.
-Non riesci a capirlo Hermione, sarà una serata importante, in cui l'apparenza sarà tutto, se mi presento con una mezzosangue al braccio perderemo ogni credibilità!- disse Draco non riuscendo a credere di dover spiegare una cosa così ovvia ad Hermione.
-Io volevo solo un ballo con te- disse Hermione piangendo.
-Mi dispiace- disse Draco baciando la fronte di Hermione per poi uscire dalla stanza.
-Ti hanno detto del ballo che Altair sta organizzando?- disse Draco entrando in camera di Astoria.
-Theo mi ha già mandato un gufo chiedendomi di andarci con lui- disse Astoria sorridendo.
-Digli di no- disse semplicemente Draco baciando Astoria.
-Perchè? è carino Theo!- disse Astoria imbronciata.
-Ma io sono Draco Malfoy, non puoi rifiutarti di venire al ballo con me!- disse Draco baciandogli il collo.
-Mi sono persa il momento in cui l'hai chiesto- disse Astoria sorridendo.
-Astoria..Greengrass..mi..faresti..l'immenso..onore..di venire..al ballo..con me..?- disse Draco sbottonando la camicetta indossata da Astoria dopo ogni parola.
-Si- disse Astoria baciandolo.
-Bene perchè potrei avere una cosa per te, nei miei pantaloni- disse Draco ghignando.
-Battuta squallida Draco- disse Astoria ridendo.
-No, ho seriamente qualcosa per te nei miei pantaloni- disse Draco tirando fuori una scatoletta di velluto nero.
-Hai rubato l'anello a Daphne?- disse Astoria ridendo quando vide la scatoletta.
-In realtà questo è dei Malfoy, non è un anello di fidanzamento ed è per te- disse Draco sedendosi accanto ad Astoria.
-Per me? Vedere vedere vedere!- disse Astoria sedendosi sulle ginocchia di Draco.
-Mia madre e Bellatrix credono che farà piacere e preoccuperà le altre famiglie oscure vedere quest'anello al tuo dito, un unione tra Malfoy e Greengrass sarebbe molto temuta e rispettata, ma non è un anello di fidanzamento questo perchè solo a dire la parola matrimonio ho la nausea, è una specie di promessa di fidanzamento o qualcosa di simile, mia madre ha usato queste parole quanto mi ha convinto della necessità di questo gesto- disse Draco chiarendo la situazione.
-è meraviglioso!- disse Astoria osservando l'anello tempestato di diamanti con al centro uno smeraldo.
-Non hai ascoltato una parola di quello che ho detto vero?- disse Draco ridendo.
-Il matrimonio ti da la nausea, messaggio ricevuto, sul serio Draco- disse Astoria baciandolo.

-Così oggi è il giorno- disse Daphne subito dopo essersi svegliata.
-Già- disse Altair ancora addormentato, oggi era il giorno del ballo, si decideva il loro futuro.
-Non sei agitato?- chiese Daphne voltandosi verso di lui.
-Mmm no, sono assonnato, non abbiamo dormito ieri notte!- disse Altair coprendosi gli occhi con il dorso della mano.
-Scusa, colpa mia- disse Daphne maliziosa.
-Più che felice e disponibile a soddisfare i tuoi bisogni- disse Altair baciandola.
-Ben..- disse Daphne ma prima di finire la frase corse in bagno a vomitare.
-Tutto bene Duff? è per il nervosismo?- chiese Altair senza ottenere nessuna risposta.
-Posso entrare?- chiese Altair preoccupato.
-No- disse Daphne con voce roca.
-No è la tua risposta a quale domanda?- chiese Altair alzando gli occhi al cielo, oggi aveva decisamente poca pazienza.
-A tutte!- disse Daphne singhiozzando.
-Ok, che tu lo voglia o no io entro- disse Altair entrando nel bagno e trovando Daphne seduta sul pavimento.
-Dobbiamo parlare- disse Daphne con gli occhi lucidi guardando Altair.


Capitolo un pò di transizione! Il prossimo sarà quello del ballo e accadranno molte cose, ci saranno importanti novità per entrambe le coppie! Eccovi un piccolo spoiler:
"‎-Quindiiiii..- disse Altair a colazione guardando il cugino.-Si, Altair la risposta alla tua domanda è si- disse Draco senza smettere di preparare la sua colazione.-E..- disse Altair che voleva i dettagli.-è stato carino-"

Baciiiiii

Ritorna all'indice


Capitolo 35
*** La prima volta ***


-Ho bisogno di dirti una cosa e spero che non ti arrabbierai- disse Hermione quando Draco rientrò nella camera che condividevano.
-Sei stata a letto con Altair?! Ah no giusto..quello lo hai già fatto!- disse sarcastico Draco.
-Lucas Lupin mi ha invitato al ballo- disse Hermione senza guardare Draco.
-Bene- disse semplicemente Draco.
-Non sei arrabbiato?- disse Hermione sorpresa e anche un pò delusa, sperava di ottenere qualche reazione da Draco.
-Più arrabbiato di quanto sono già con te è impossibile, quindi fai come vuoi, sto arrivando al punto in cui neanche m'importa più- disse Draco andandosene sbattendo la porta.
-Perchè mi tratti così? Lasciami andare allora!- urlò Hermione correndo dietro a Draco.
-Perchè per quanto io sia arrabbiato con te non riuscirò mai a lasciarti andare!- disse Draco calmo.
-Perdonami allora! Portami al ballo con te- sussurrò Hermione.
-Non posso, non ce la faccio, forse non sono abbastanza uomo ancora, sono solo un ragazzo che si sente terribilmente tradito- disse Draco stanco per poi allontanarsi.

-Adesso non so più se ti voglio al mio fianco- disse Altair deciso dopo che Daphne gli aveva raccontato tutto.
-Te l'ho detto perchè ci tenevo e ti dico tutto, ma dovevo immaginare questa reazione, non avrei dovuto parlare- disse Daphne delusa alzandosi dal pavimento e appoggiandosi alla vasca quando un giramento di testa la colse impreparata.
-No hai fatto bene, ma io..- disse Altair non sapendo cosa dire.
-Io ci sarò stasera, che tu lo voglia o no- disse Daphne non permettendo ad Altair di replicare.

*La sera del ballo*
‎-Ti avevo detto di non venire!- disse Altair arrabbiato quando Daphne gli andò incontro vestita per il ballo.
-E io ho deciso di non ascoltarti Altair, è la nostra serata importante!- disse Daphne prendendo per mano Altair.
-Come stai?- chiese Altair sussurrando all'orecchio di Daphne.
-Bene! Non sto mica per morire Al!- disse Daphne sbuffando e allontanandosi d'Altair per andare a salutare Bellatrix.
‎-Sei pronto?- chiese Draco avvicinandosi ad Altair
.-Sono nel panico più totale, non so se sono pronto- disse Altair che aveva la mani sudate ed era tesissimo.
-Sono sicuro che accetteranno tutti, andrà alla grande la serata.- disse Draco mettendogli una mano sulla spalla.
-Lo so che andrà alla grande, non è questa serata a preoccuparmi- disse Altair per poi raggiungere Daphne.
-Come stai?- chiese Altair all'orecchio di Daphne.
-Ho la nausea, odio il tuo profumo- disse Daphne sottovoce continuando a sorridere per i fotografi.
-Andiamo a dare il benvenuto ai nostri ospiti, non gli vomitare sui vestiti magari, non faresti una buona impressione- disse Altair continuando a sorridere mentre facevano il giro della sala per salutare tutti.
-Signorina Greengrass, mi concede questo ballo?- disse Draco porgendo la mano ad Astoria che indossava un lungo vestito azzurro che la faceva sembrare Cenerentola.
-Ci stanno guardando tutti- disse Astoria imbarazzata mentre ballavano.
-La maggior parte di queste persone si starà chiedendo se faremo un doppio matrimonio, l'altra metà quando nascerà un erede dalla testolina biondo platino e i tuoi occhi cioccolato..- disse Draco all'orecchio di Astoria avvicinandosi a lei.
-Una in particolare sta meditando 101 modi per uccidermi- disse Astoria guardando Hermione che li fissava.
-Tranquilla conosco 102 modi per salvarti- disse Draco baciandola di fronte a tutti.
-Non è da te farti mettere i piedi in testa così- disse Lucas ad Hermione osservando anche lui la coppia di biondi che stava danzando al centro della pista.
-Ho fatto un errore, un errore enorme e questa è la mia punizione, me lo merito- disse Hermione fissando Draco con Astoria, la trattava come se fosse fatta di porcellana.
-Stai attenta che non s'innamori mentre ti punisce Hermione, quello non sembra un ragazzo a cui non interessa la ragazza con cui sta ballando- disse Lucas saggiamente ad Hermione.
-Lei non è importante, lo so- disse tranquillamente Hermione stringendo il suo bicchiere di champagne.
-Signori, credo sia giunto il momento di lasciare le signore al loro gossip e salire al piano di sopra- disse Lucius dopo aver attirato l'attenzione di tutti.
-Preferisco salire di sopra- disse Bellatrix passando il suo bicchiere alla sorella.
-Daphne sale con noi- disse Altair facendosi sentire e stringendo la mano della fidanzata.
-Non credo sia il caso Altair- disse Lucius stupito.
-Io credo proprio di si- disse Altair con un tono che non ammetteva repliche, sapeva di dover dare un messaggio forte, Daphne era sua, sotto la sua protezione e la considerava sua pari.
-Come vuoi- disse semplicemente Lucius e tutti quelli convocati salirono al piano di sopra.
-Parlerò subito chiaramente visto che sono un uomo d'azione e non uno a cui piace parlare, quello che voglio fare stasera è proporvi una scelta diversa da Voldemort e Silente, non esistono solo il bianco e il nero nella vita, c'è anche il grigio ed è questo che io voglio proporvi. Un nuovo governo basato sulle famiglie purosangue ma con la possibilità d'integrare anche i mezzosangue, i più meritevoli, ammettiamolo ci sono stupidi tra i purosangue, ogni riferimento a Tiger e Goyle è puramente casuale, e ci sono persone molto intelligenti tra i mezzosangue, una delle quali siede a questo tavolo, stasera non entrerò nei dettagli di un futuro che dobbiamo ancora conquistarci ma vi sto chiedendo di crearlo insieme a me- disse Altair camminando intorno al tavolo mentre tutti gli altri erano seduti.
-E saresti tu a guidarci?- disse scettico Nott senior.
-No, non vi sto chiedendo di seguire me, io sono un semplice diciottenne, mio zio sarà il nuovo ministro, mia madre la sua consigliera, mio zio Sirius guiderà il ministero della difesa, Lupin sarà il preside di Hogwarts, tutti voi farete parte del Wizagamot e così i vostri figli- disse Altair mentre cruciava Nott per la sua insolenza.
-Che ruolo avrai tu?- chiese Sirius curioso.
-Io? Io sarò quello che ucciderà Voldemort!- disse Altair tranquillamente.
-Sei stato grande là dentro, non riesco a credere che abbiano accettato tutti e che stiano giurando fedeltà, è magnifico- disse Daphne abbracciando Altair appena la riunione finì.
-Quello? Quello è stato facile, la conversazione più difficile della mia vita sto per averla adesso- disse Altair guardando Daphne preoccupato.
-Hai detto tu di volerci provare Al- disse Daphne ferita dalla mancanza di reazioni concrete da parte di Altair.
-Diciamo che non avevo molta fiducia in me stesso, credevo di avere mesi, non è che non sono felice Duff, perchè lo sono ma..non so che fare, sono felice ma sono anche spaventato da morire- disse Altair prendendo le mani di Daphne.
-Hai convinto persone più esperte di te a seguirti sul campo di battaglia, hai affrontato Voldemort a viso aperto e ti spaventa questo?- disse Daphne confusa mettendo una mano di Altair sulla sua pancia.
-Sin da piccolo sono stato preparato per esser un leader, per essere il miglior duellante, ma nessuno mi ha insegnato come essere padre perchè non ho mai avuto un padre Duff- disse Altair imbarazzato.
‎-Sei premuroso, sei dolce e sei protettivo con tutte le persone che ami, io ti conosco e so che puoi essere il miglior padre del mondo, nessuno t'insegna a fare la madre o il padre, è istinto Altair, devi solo fidarti del tuo istinto e tutto andrà bene, sei il migliore in tutto quello che fai e sarai il migliore anche in questo, poi hai quasi nove mesi per prepararti e conoscendoti leggerai ogni singolo libro nella biblioteca di Black Manor che riguarda l'argomento- disse Daphne sorridendo.
-So che ce la posso fare perchè tu sarai al mio fianco, hai un effetto magico su di me, mi rendi una persone diversa- disse Altair baciando Daphne.
-Voglio tenerlo per noi per i primi mesi, non voglio che le persone ti stressino e non voglio essere stressato da mia madre e da Draco, sarà il nostro piccolo segreto- disse Altair baciando Daphne.
-Come vuoi tu- disse Daphne annuendo, ancora delusa dal fatto che Altair non avesse avuto una vera e propria reazione.
-E voglio che tu stia attenta, non uscirai mai sola e non andrai in missione- disse serio Altair.
-Come vuoi tu- disse Daphne sospirando.
-Adesso devo andare, riesci a restare senza di me per qualche ora?- disse Altair baciando Daphne.
-Cercherò di sopravvivere- disse Daphne alzando gli occhi al cielo ma sorridendo.
-Ciao, a tutti e due- disse Altair uscendo dalla stanza e facendogli l'occhiolino.
-Ecco l'uomo del giorno!- disse Draco quando Altair entrò nel club che avevano scelto per festeggiare.
-Puoi ben dirlo, c'è qualcosa di più forte per brindare? Sono assuefatto allo champagne ormai- disse Altair poggiando il bicchiere sul balcone, gli serviva qualcosa di più forte, decisamente più forte.
-Rum e succo di zucca- disse Draco passando un altro bicchiere ad Altair.
-Decisamente meglio- disse Altair bevendolo in un solo sorso.
-Ok, prima che ti ubriachi è meglio che andiamo a fare un giro per smaltire quello che hai già bevuto- disse Draco dopo il terzo bicchiere di rum bevuto d'Altair.
-Così tu ed Hermione non siete ancora tornati insieme eh?- disse Altair a Draco mentre passeggiavano insieme per le vie di Diagon Alley.
-Non ancora- disse Draco osservando le vetrine non illuminate.
-Perchè no?- chiese Altair curioso.
-Perchè non riesco a perdonare lei e non riesco neanche a perdonare me stesso- disse Draco sincero.
-Per via di As?- chiese Altair che conosceva bene il cugino.
-Ho tradito Hermione quando lei ancora non aveva tradito me e adesso non riesco a lasciar andare Ace, credo che il problema principale sia questo, io non posso tornare con Hermione finchè non lascio andare Astoria- disse Draco pensieroso.
-Lascia andare Astoria allora, problema risolto- disse Altair scrollando le spalle.
-Sei così saggio quando sei ubriaco- disse Draco ridendo.
-Solo per te- sussurrò Altair avvicinandosi a Draco.
-Direi che è il momento di andare a casa- disse Draco smaterializzandosi con Altair.
-Prenditi cura di Spugna, io devo parlare con tua sorella- disse Draco lasciando Altair con Daphne.
‎-Sei qui per l'anello?- disse Astoria quando vide Draco entrare in camera sua.
-Sono qui per dirti che non possiamo più continuare a vederci, ho bisogno di dare una vera chance ad Hermione e non posso farlo finchè mi vedo con te, mio cugino sta crescendo ed è arrivato il momento che lo faccia anche io- disse Draco serio.
-Tieni l'anello- disse Astoria evitando lo sguardo di Draco e sfilandosi l'anello dall'anulare.
-Vorrei che lo tenessi tu, non credo che lo userò in futuro, e tu lo adori, ti ricorderà di me- disse Draco abbracciando Astoria.
-Vai da lei adesso- disse Astoria baciando la guancia di Draco.
-Draco? Sei tornato? Io non ti aspettavo..- disse Hermione sorpresa quando vide Draco entrare in camera loro.
-Sono pronto a dimenticare il passato Mione, avevi ragione avevi il mio perdono ma non ero riuscito veramente ad andare avanti a dimenticare, adesso lo sono- disse Draco baciando Hermione che intrecciò le gambe intorno alla vita di Draco facendosi portare fino al letto.
-E adesso io sono pronta per te, non ho più paura, so che posso essere la ragazza della tua vita, quella che amerai- disse Hermione sfilando la maglietta a Draco.
-Sicura di volerlo fare?- disse Draco sbottonando i jeans di Hermione con maestria.
-Lo voglio da così tanto, avevo solo paura di deluderti- disse Hermione baciando il collo di Draco.
-Non sono per niente deluso da ciò che vedo- disse Draco osservando Hermione nuda sotto di lui.
-Io amo ciò che vedo- disse Hermione accarezzando gli addominali di Draco per poi sfilargli i boxer.
-Quindiiiii..- disse Altair a colazione guardando il cugino la mattina dopo.
-Si, Altair la risposta alla tua domanda è si- disse Draco senza smettere di preparare la sua colazione.
-E..- disse Altair che voleva i dettagli.
-è stato carino- disse Draco senza considerare il cugino.
-Carino?- disse Altair ridendo come un pazzo.
-è quel tipo di ragazza che sorride e dice cose dolci e parla, parla un sacco, non il mio genere preferito, ma era Hermione e quindi è stato speciale- disse Draco fulminando con lo sguardo il cugino.
-Ok- disse Altair cercando di non ridere.
-Seriamente! è stato magico, abbiamo fatto l'amore però...tu sai che odio quando parlano!- disse Draco frustrato.
‎-Si, lo so decisamente bene. Mentre con Astoria com'erano le cose? Niente dettagli però! Stai parlando di mia cognata ricordatelo- disse Altair mangiando un biscotto dal piatto di Draco.
-Dopo una notte con Astoria io non mi ricordavo neanche il mio nome, lei è spettacolare sul serio, sa cosa voglio senza che io parli, si lascia guidare fidandosi ciecamente di me e poi mi sorprende prendendo il controllo della situazione- disse Draco non riuscendo bene a spiegare il rapporto con Astoria.
-Non è carina insomma- disse Altair ridendo.
-Era tutto quello che avrei voluto prima di innamorarmi, non ama i complimenti, scherzo con lei come se fosse te, non devo stare attento a quel che dico- disse Draco parlando per la prima volta della relazione che aveva avuto con Astoria.
-Era una buona amica con cui andare a letto Draco- disse Altair capendo cosa provava Draco.
-Già, lo era- disse Draco annuendo pensieroso.

La tanto attesa prima volta dei Dramione!! Ho allungato un pò il capitolo per poterla includere ma ci doveva essere ;) Spero che vi sia piaciuta!
Bacii

Ritorna all'indice


Capitolo 36
*** Buona chiaccherata ***


Bella chiaccherate -Ho visto Theodore stamattina- disse Draco raggiungendo il cugino sul campo da quidditch che aveva a Black Manor.
-Si era con suo padre- disse Altair mentre inseguiva il boccino, senza degnare Draco di uno sguardo.
-Mi ha chiesto se può uscire con Astoria- disse Draco con nonchalance.
-Che gli hai risposto?- chiese Altair atterrando dopo aver afferrato il boccino in picchiata.
-è normale volerlo uccidere?- disse Draco ghignando.
-No, non lo è, tu ti devi concentrare su Hermione, scaricare le tensioni se capisci cosa intendo- disse Altair facendogli l'occhiolino mentre si passava una mano tra i capelli.
-Come avete fatto tu e Daphne per caso?- disse Draco ridendo mettendo un braccio intorno al collo di Altair.
-Magari non proprio come me e Daphne- disse Altair criptico per poi riprendere quota, il quidditch in quel momento era il miglior modo per sfogarsi.
-Criptico stamani, hai mangiato cruciverba a colazione?- chiese Draco sarcastico.
-Hai intenzione di raggiungermi e farti umiliare o resti a terra?- urlò Altair mentre continuava ad inseguire il boccino.
-Credo che eviterò di farmi umiliare dai tuoi geni Potter, grazie mille- disse Draco allontanandosi e dirigendosi verso il manor.
-Non fare casini!- disse Altair dopo aver completato un'altra fantastica cattura.
-Tranquillo- disse Draco per poi andare d'Astoria, voleva vederci chiaro nella questione Theo, non gli piaceva affatto.
-Malfoy, che ci fai qui? Non dovresti andare incontro al tramonto con la tua bella mezzosangue?- disse Astoria quando lo vide avvicinarsi.
-Ho sentito di te e Theo, uscirete insieme?- chiese Draco curioso, ignorando la frecciatina di Astoria.
-No!- disse Astoria accennando un sorriso, aveva capito subito che il biondo era geloso.
-Perchè no?- chiese Draco cercando di mascherare la sua gioia.
-Perchè anche se tu non hai provato niente per me quello che c'è stato tra noi per me è importante e poi Theo mi ha detto che sembravi pronto ad ucciderlo quando te lo ha chiesto, non volevo avere la sua vita sulla mia coscienza- disse Astoria sorridendo.
-Che brava ragazza- disse Draco sarcastico.
-Io invece ho sentito dire che hai seguito le orme di tuo cugino- disse Astoria punzecchiando Draco.
-Ah ah ah- disse Draco fingendo di ridere.
-Come è andata? è stato carino?- disse Astoria per poi scoppiare a ridere.
-Te l'ha detto, non posso credere che mio cugino te l'abbia detto- disse Draco in imbarazzo.
-Ne parlavano lui e Daphne- disse Astoria tra una risata e l'altra.
-Lei parla, parla così tanto che non riesco a concentrarmi- disse Draco sospirando melodrammatico.
-Tu odi quando fanno così- disse Astoria per niente dispiaciuta.
-Si, non voglio far sesso ti rendi conto! è grave!- disse Draco preoccupato.
-Non vuoi far sesso con lei Draco..non vuol dire che tu non ne abbia voglia-disse Astoria all'orecchio di Draco per poi lasciarlo solo.
-Ti odio!- urlò Draco alla bionda.
-Buona..chiaccherata!- disse Astoria ridendo e mollandolo lì.
-Per caso quella è la mia maglietta di Serpeverde?- disse Draco quando quella sera, prima di andare a letto vide Astoria in corridoio che indossava solo la sua maglia da quidditch.
-Si mi piace dormire con questa e nient'altro, la rivuoi indietro?- disse Astoria giocando con il bordo della maglia e mettendo in mostra le gambe chilometriche tipiche di tutte le Greengrass.
-Forse un'altra volta- disse Draco deglutendo a fatica.
-Ok..è stato bello..PARLARE con te Draco- disse maliziosa Astoria facendo una mini sfilata per Draco, ad ogni passo della ragazza la maglia si alzava rivelando le forme di Astoria.
-Mmm..bel c..bella conversazione- disse Draco osservando Astoria che si stava allontanando per poi essere colpito da uno schiaffo sul collo.
-Ahi! Mi hai fatto male- disse Draco massaggiandosi la nuca.
-Draco devi essere forte e non cedere alle provocazioni di As- disse Altair incoraggiando Draco.
-Facile dirlo per te! Tu hai già la tua Greengrass!- disse Draco frustrato.
-Immagina te stesso come una fortezza inespugnabile!- disse Altair cercando di far concentrare Draco.
-E se lei cercasse di violentarmi? In quel caso posso cedere?- disse Draco speranzoso.
-Si Draco in quel caso si- disse Altair scuotendo la testa divertito.
-Notte Draco, buona chiaccherata- disse Altair ridendo per poi entrare nella camera che condivideva con Daphne.
-Questa è una cospirazione!- disse Draco innervosito e seguendo il suo istinto s'infilò in camera di Astoria.
-Che cosa vuoi Draco? Stavo facendo un bel sogno- disse Astoria alzandosi dal letto quando vide il biondo in camera sua.
-Non sono mai stato bravo a resistere alle tentazioni- disse Draco baciandola con forza e intrappolandola tra il muro e il suo corpo.
-Me lo ricorderò in futuro- disse Astoria sospirando inarcando la schiena.
-E poi volevo la mia maglietta- disse Draco sfilando la maglietta ad Astoria che rimase nuda.
-Mi mancava tutto questo- disse Draco lasciando una scia di baci sul corpo di Astoria e facendola indietreggiare fino al letto.
-Draco andiamo..capita a tutti prima o poi- disse Astoria mordendosi il labbro per non ridere circa un quarto d'ora dopo.
-Non a me, non può capitare ad uno come me- disse Draco imbronciato con le braccia incrociate.
-Tu sei deluso? Immagina la mia di delusione..tanta fatica per niente- disse Astoria per poi scoppiare a ridere.
-Non ci riesco con lei che parla ad una parete di distanza, la sento in continuazione ormai! Mi è entrata in testa- disse Draco disperato, nella stanza accanto Hermione stava parlando con Daphne.
-Si..impedendoti di fare una delle cose in cui eri il migliore! Magari è il suo metodo per assicurarsi che tu non la tradisca- disse Astoria continuando a ridere come una pazza mentre Draco stava immobile con le braccia incrociate.
-Puoi restare se vuoi, possiamo dormire- disse Astoria accarezzando i capelli di Draco.
-No, forse ho capito perchè non ci riesco, perchè sento la sua voce, non posso tradirla magari, ha lasciato una traccia indelebile in me..scusa Ace devo andare- disse Draco rivestendosi velocemente e uscendo dalla stanza.
-Non far casini!- disse Daphne che era appena uscita dalla stanza di Hermione.
-Promesso, e tu fai divertire mio cugino- disse Draco facendo l'occhiolino a Daphne.
-Come sempre- disse la bionda ridendo e tornando nella sua camera dove Altair l'aspettava.
-Che succede?- chiese Hermione che era stata svegliata da un bacio di Draco.
-Ho capito di essere stato infantile e di aver commesso tanti errori con te, so di averti trascinata in un mondo che non è il tuo, so di non averti considerata come avrei dovuto, devo imparare ad apprezzarti, ad amare tutto di te anche i tuoi difetti- disse Draco baciando Hermione.
-Ti prometto che starò zitta- sussurrò Hermione facendo un piccolo timido sorriso.
-Altair te lo ha detto?- disse Draco arrabbiato.
-Daph..ero solo nervosa Draco, io di solito non parlo così tanto- disse Hermione dispiaciuta arrossendo.
-Vuoi provare di nuovo?- disse Draco ed Hermione si limitò ad annuire facendo sorridere Draco.
-Vieni qui mezzosangue- disse Draco dolcemente attirandola a sè e iniziando a baciarla dolcemente.
-Ti prometto che stavolta sarà diverso, sarò qui quando ti sveglierai, ci sarò sempre per te- disse Draco togliendo il pigiama ad Hermione.
-Adesso chi è che parla?- disse Hermione sfilando la maglietta a Draco.
-Scusa- disse Draco sorridendo e continuando a baciare il collo di Hermione.
-Mmm buongiorno mezzosangue- disse Draco la mattina dopo svegliandosi abbracciato ad Hermione.
-Posso parlare adesso?- scherzò Hermione accarezzando gli addominali di Draco.
-Per quanto continuerai con questa storia?- disse Draco alzando gli occhi al cielo e sorridendo.
-Oh per molto ancora! E tu non puoi impedirmelo, devi farti perdonare tutta la storia di Astoria! Si so della tua scappatella con lei prima che io ti tradissi- disse Hermione osservando Draco.
-Fammi indovinare..di nuovo Daphne?- disse Draco arrabbiato.
-Non voleva- disse Hermione giustificando l'amica.
-Volevo dirtelo io, volevo scusarmi è che non sapevo come dirtelo- disse Draco in imbarazzo, non era mai stato bravo in queste cose, non era mai stato monogamo.
-Draco, non mi servono le tue scuse, non c'eravamo promessi niente, non mi avevi mai promesso di essermi fedele, non mi avevi neanche detto 'ti amo'- disse Hermione tranquillizzando Draco che sembrava veramente dispiaciuto.
-Eri importante già da prima, avrei dovuto dirtelo- disse Draco baciando la fronte di Hermione.
-Così adesso è ufficiale..siamo tornati insieme- disse Hermione baciando felice Draco.
-Il mio cuore non ti ha mai lasciata- disse Draco baciando dolcemente prima il naso di Hermione e poi le labbra.
-Ti amo Draco Malfoy, non importa quali difficoltà dovremo affrontare, niente cambierà il fatto che io ti amo da pazzi- disse Hermione sincera.
-Più dei tuoi libri?- disse Draco divertito.
-Più di "Storia di Hogwarts"- disse Hermione sorridendo.
-Mmm allora mi ami veramente un sacco mezzosangue- disse Draco scherzando per poi baciare il collo di Hermione e iniziare a fargli il solletico.
 
Diciamo che chiudo qui il capitolo perchè voglio concluderlo con una scena "positiva", stanno per arrivare di nuovo tempi bui xD Con me non si può stare mai tranquilli! Nel prossimo capitolo verrà annunciato un fidanzamento!!

Baciiii

Ritorna all'indice


Capitolo 37
*** Il fidanzamento ***


Il fidanzamento -Sei tornato con lei- disse Astoria ferita quando vide Draco qualche giorno dopo.
-Sul serio stavolta, siamo felici- disse Draco annuendo studiando le reazioni di Astoria.
-Ok- dise Astoria cercando di sorridere.
-Ok?- disse Draco confuso, si aspettava urla e lacrime.
-Si Draco ok, ho cercato di combattere per te quando invece da parte tua non c'era niente tra noi se non del sesso silenzioso, ho sedici anni e non posso aspettare in eterno qualcosa che non accadrà mai..sarebbe stupido da parte mia- disse Astoria tranquillamente cercando di mantenere una voce piatta e non mostrare tutto il suo dispiacere.
-Ok- ripetè Draco indietreggiando dubbioso.
-Ho solo bisogno di dirti una cosa, mi ha detto che volevi una ragazza solo tua che non avesse avuto niente a che fare con tuo cugino, che volesse te e solo te per quello che sei, io ero quella ragazza Draco, ti ho sempre ammirato così tanto sin da piccola, non ammiravo tuo cugino, io ammiravo te, sarai sempre il mio eroe Draco Malfoy- disse Astoria baciando la guancia di Draco per poi andarsene.
-Mi dispiace- disse Draco sincero osservando Astoria allontanarsi per andare da Theo che era di nuovo al Black Manor.
-Cuginetto, finalmente ci si vede- disse Altair avvicinandosi a Draco insieme a Daphne.
-è con Theo..perchè Astoria è con Theo?- disse Draco nervoso mentre osservava Astoria e Theo passeggiare nei giardini del Black Manor.
-Hai fatto la tua scelta Draco, devi lasciarla andare, lei ha tutto il diritto di crearsi una vita senza di te- disse Altair osservando la sua quasi cognata ridere ad una battuta di Theo.
-Ma io non voglio che lo faccia..insomma con Theo? Potrebbe avere molto meglio- disse Draco palesemente geloso serrando i pugni.
-Ad esempio? Te Draco? Ho asciugato troppe lacrime di mia sorella in questi ultimi giorni per colpa tua, se ti avvicini a lei ti faccio diventare una femmina ci siamo capiti?- disse Daphne minacciosa.
-Eh?- disse Draco osservando scioccato Altair.
-Ormoni, non farci caso- disse Altair ridendo.
-Fa paura- sussurrò Draco al cugino.
-Ti ho sentito Dracucciola!- disse Daphne puntando la bacchetta contro Draco.
-Sono più che sicuro che gli elfi abbiano appena sfornato i biscotti al cioccolato, che ne dici di andarne a mangiare un pò insieme?- disse Altair prendendo di nuovo per mano Daphne.
-Io mangio, tu guardi, li hanno fatti per me- disse Daphne seria.
-Okkkk, e tu Draco..- disse Altair guardando serio il cugino.
-Non farà casini, ricevuto!- disse Draco camminando verso Astoria e Theo.
-Buongiorno ragazzi bella mattinata per flirtare vedo?- disse Draco avvicinandosi ad Astoria e Theo.
-Io..Draco..ti giuro che non...giuro che non stavo facendo nulla- disse Theo lasciando la mano di Astoria e allontanandosi dalla ragazza di un paio di metri.-Non hai diritto di far questo Draco, non hai diritto di farmi restare nel passato mentre tu vai avanti con la tua mezzosangue, non sono mai stata la tua ragazza e hai reso ben chiaro che mai lo sarò, quindi si Draco è una bella mattinata per flirtare, e adesso se vuoi scusarci io e Theo andiamo in camera mia- disse Astoria prendendo la mano di Theo e trascinandolo via con sè.
-Dove andiamo?- chiese Theo confuso lasciandosi guidare da Astoria per i corridoi di Black Manor.
-In camera mia- disse Astoria baciando Theo e portandolo in camera con sè.
-Sei sicura di volerlo fare?- disse Theo rispondendo ai baci di Astoria.
-Si voglio farlo- disse Astoria sicura sfilando la maglia a Theo.
-E Draco? Non voglio finire decapitato domani mattina- disse Theo accennando un sorriso.
-Te lo prometto ti proteggo io da Draco, non può dirmi niente- disse Astoria sdraiandosi a letto.
-E poi...anche se decidesse di decapitarmi..credo proprio che ne varrà la pena- disse Theo raggiungendo Astoria a letto.
-Allora?- disse sorridendo Astoria cercando di riprendere fiato un'ora dopo.
-Ne è decisamente valsa la pena As- disse Theo baciandola con passione.
-Te l'avevo detto- disse Astoria baciando Theo.
-Che succede nella tua bella testolina bionda?- disse Theo baciando la fronte di Astoria quando vide la bionda pensierosa.
-Niente assolutamente niente- disse Astoria mettendosi a cavalcioni su Theo.
-Sei la ragazza dei miei sogni Astoria Greengrass- disse Theo osservandola incantato.
-Mi fa piacere che ti piace cosa vedi- disse Astoria sfilandosi la maglia.
-Potrei amare cose vedo- disse Theo sollevandosi per baciare il collo di Astoria.
-Dici che ce lo rimediano uno spuntino gli elfi? Mi hai fatto venire fame signorina Greengrass- disse Theo baciando la spalla di Astoria.
-Non ti basto io signor Nott?- disse Astoria sorridendo senza coprirsi.
-Cibo..riprendo le forze..e poi di nuovo te- disse Theo baciandola lentamente.
-Mi piace come pensi signor Nott, vado a cercare qualcosa di commestibile in cucina- disse Astoria alzandosi e infilandosi la prima cosa che gli capitò.
-As..- disse Theo quando vide sulla maglia di Astoria il numero 3 e il nome Malfoy, ma la ragazza era già uscita dalla stanza.
-As- disse Draco entrando in cucina spaventando Astoria che fece cadere il piatto con il cibo che aveva in mano.
-Per Salazar Draco mi hai fatto prendere un colpo!- disse Astoria appoggiandosi al tavolo della cucina.
-Volevo solo prendere qualcosa da mangiare, a quanto pare tutti gli elfi sono fuori su ordine di mia madre- disse Draco cercando il cibo.
-Per questo mi sono dovuta preparare i panini da sola e adesso sono andati- disse Astoria osservando i suoi panini sul pavimento.
-Mi dispiace che tu non possa soddisfare la tua fame post sesso- disse Draco acido.
-Draco io avevo tutto il diritto di farlo, non sono tua- disse Astoria incrociando le braccia.
-Eppure porti il mio nome sulle spalle, quindi un pò sei mia- disse Draco avvicinandosi a lei.
-Non sono di nessuno- disse Astoria indietreggiando fino al tavolo.
-Mia- disse Draco baciandogli il collo.
-No- disse Astoria scuotendo la testa.
-Mia- disse Draco sollevandola per farla sedere sul tavolo e sistemarsi tra le gambe della ragazza che seguendo l'istinto s'intrecciarono intorno alla vita di Draco.
-Lo vedi? Siamo perfetti- disse Draco baciandola con passione.
-Draco fermati- sussurrò Astoria bloccando Draco.
-Perchè? Sta arrivando qualcuno?- disse Draco confuso e affannato.
-Quando io e te avremo finito e usciremo da qui io sarò di nuovo quella che non ha nulla e lei sarà sempre la tua ragazza, non è più questo che voglio Draco, mi merito di più, merito di essere amata- disse Astoria rivestendosi e scappando dalla cucina.
-Ho fatto l'ennesimo casino- mormorò Draco passandosi sul volto.

-Che ci fa di nuovo qui Theo?- chiese Draco giorni dopo quando vide nuovamente Nott Junior al Malfoy Manor.
-è convocato per la riunione del consiglio di oggi, nella quale tu non metterai piede- disse Altair prima di entrare nella sala del consiglio seguito poco dopo d'Astoria e Daphne.
-Si può sapere che succede?- disse Draco frustrato.
‎-Altair cosa avete deciso là dentro?! Dimmelo o giuro..- disse Draco furioso quando un ora dopo Altair uscì dalla sala riunioni.
-Ho promesso a tuo padre che te lo avrei detto al momento giusto e questo non è il momento giusto- disse Altair osservando Astoria allontanarsi velocemente.
-Perchè lei era là dentro? Cosa hai intenzione di farle fare?- disse Draco furioso cercando di passare oltre Altair per capire quel che stava succedendo.
-Calmati Draco, ogni cosa a suo tempo- disse Altair facendo segno alle guardie di portare via Draco.
-Abbiamo chiuso cugino, qualsiasi cosa tu stia facendo con lei noi abbiamo chiuso!- urlò Draco furioso dimenandosi nella presa delle guardie.
-Non potevi scegliere Draco? Loro hanno scelto per te- disse Altair accennando al consiglio di guerra che si era appena svolto.
-Come? Che significa Al?- disse Draco confuso e agitato.
-Avevamo bisogno di un alleanza solida- disse semplicemente Altair osservando Draco che veniva portato via.
-Io vado a parlare con As tu con Draco?- disse Daphne accarezzando i capelli di Altair.
-Buona fortuna- disse Daphne quando Altair annuì.
-Mi servirà- sospirò Altair.
-As tesoro, non devi fare nulla se non vuoi- disse Daphne accarezzando i capelli della sorella che piangeva in camera.
-Si che devo, Altair si aspetta che io lo faccia, ne abbiamo bisogno- disse Astoria piangendo.
-Ma noi non vogliamo vederti così infelice, troveremo un altro modo- disse Daphne abbracciando la sorella.
-No, io lo farò! Posso farcela- disse Astoria sicura asciugandosi le lacrime.
-Sono orgogliosa di te, e lo sarebbero stati anche mamma e papà- disse Daphne abbracciando la sorella.
-Chi lo dirà a Draco?- chiese Astoria quando Altair andò in camera sua per parlargli.
-Lo farò io, ma ti prego piccola me lo fai un sorriso? Non riesco a vederti così triste- disse Altair sedendosi sul letto di quella che ormai considerava la sua sorella.
-Come potrei sorridere? Mi fai sposare un uomo che non amo Altair, non mi sono mai sentita amata, non ho mai veramente provato l'amore e adesso devo sposarmi e passare la mia vita con qualcuno che praticamente non conosco- disse Astoria piangendo.
-Mi dispiace così tanto posso tirarti fuori da tutto questo- disse Altair accarezzando i capelli della cognata.
-No, devo farlo- disse Astoria decisa.
-Sei la ragazza più coraggiosa che conosco- disse Altair baciando la fronte di Astoria.
-Vai da lui, ha bisogno di te adesso- disse Astoria preoccupata per Draco.
-Ti prometto che mi assicurerò che non faccia cavolate- disse Altair sincero per poi andare da Draco.
-Draco dobbiamo parlare- disse Altair serio al cugino.
-Sai ho pensato così tanto alle tue parole, al loro significato, cercando di convincermi che tu non avessi fatto la cosa più ovvia, che ci fosse un altra spiegazione ma non c'è vero?- disse Draco furioso.
-Astoria sposerà Theo per unire le dinastie- disse Altair andando dritto al punto.
-Gran bel lavoro, mi hai portato via anche l'altra ragazza della mia vita, solo che questa volta lo hai fatto in un modo ben peggiore, con Hermione non hai ragionato, questa volta hai studiato tutto a tavolino, tu non hai un'anima Altair- disse Draco sfogandosi.
-Hai ragione Draco, non so cos'altro dirti- disse Altair con gli occhi lucidi, sentir pronunciare quelle parole da suo cugino lo aveva profondamente ferito.
-Mi dispiace..- disse Draco rendendosi conto che quello che aveva detto era grave.
-No, non ti scusare, hai ragione, non sono migliore di Voldemort, non sono stato capace di mettere al primo posto il bene della persona a cui tengo di più, hai semplicemente ragione Draco- disse Altair uscendo dalla camera del cugino.

Come vi avevo annunciato sono arrivati i tempi difficili..ancora! Nel prossimo capitolo le cose peggioreranno per poi migliorare i promise! Ho un altro annuncio importante da fare...Su FB la storia è ufficialmente finita!! Credo che scrivere la parola fine a questa storia della quale mi sono innamorata sia stata la parte più difficile di questo lungo viaggio che mi ha portato a scrivere questa FF! è stato emozionante!

Baciiiiii

Ritorna all'indice


Capitolo 38
*** Io e te ***


‎-Allora..quando potrò iniziare a chiamarti la signora Nott?- disse Theo entrando in camera di Astoria.
-Ti prego, non scherzare su questo- disse Astoria guardandolo male e asciugandosi le ultime lacrime, gli sembrava di aver passato gli ultimi giorni a piangere, era così stanca.
-As, se non posso scherzarci impazzisco perchè tutto questo è assurdo!- disse Theo prendendo le mani tremanti di Astoria tra le sue.
-Ci faranno sposare, ancora non riesco a crederci- disse Astoria stringendo le mani di Theo disperatamente.
-Pensavo che non mi sarei mai sposato sinceramente- disse Theo ridendo mentre pensava ai pomeriggi passati insieme a Draco e Altair ad Hogwarts, l'argomento principale dei quali erano le ragazze e il fatto che non si sarebbero mai sposati.
-Io ho sedici anni, il matrimonio mi sembrava lontano anni luce!- disse Astoria poggiando la testa sul petto di Theo.
-Però sarà importante, potremmo finire nei libri di storia- disse scherzando Theo mentre giocava con i ricci di Astoria.
-Il matrimonio che dette la svolta alla guerra- disse ridendo Astoria per la prima volta dopo giorni.
-Non vuoi questo vero?- disse Theo accarezzando il volto di Astoria.
-Come potrei? Io non ti conosco!- disse Astoria avvicinandosi a Theo.
-Piacere di conoscerti, sono Theodore Nott, mi piace giocare a quidditch, andare a cavallo e ultimamente sono impazzito per una certa ragazza bionda che si chiama Astoria, per caso la conosci?- disse Theo sorridendo.
-Potrei averla incrociata un paio di volte- disse Astoria ridendo.
-Seriamente As, vorrei dare una chance reale a questa cosa, dimentichiamoci il fatto che ci sposeremo, possiamo far finta che non lo siamo anche dopo sposati se vuoi, infondo è solo una firma da mettere su un foglio, se tu però non vuoi dare una possibilità alla nostra relazione sono disposto ad essere uno di quei mariti che fa finta di non vedere l'evidenza, ti lascerò libera di fare quel che vuoi Astoria- disse Theo sincero.
-Io..non so se riuscirei ad essere quel tipo di donna..- disse incerta Astoria sollevando le sguardo quando vide Draco entrare in camera.
-Pensaci As ti chiedo solo questo- disse Theo baciando la guancia di Astoria e lasciando velocemente la camera.
-Draco- disse Astoria scoppiando a piangere quando i loro sguardi s'incrociarono.
-Mi dispiace, non avrei mai dovuto portarti qui, la colpa è mia- disse Draco abbracciandola.
-Tu mi hai salvato- disse Astoria stringendosi a Draco.
-Destinandoti a qualcosa di peggiore- disse Draco sentendosi in colpa.
-Non è colpa tua- disse Astoria piangendo.
-Ti amo- disse Draco sottovoce con voce piena di dolore e pentimento.
-No, non è vero, Hermione è la tua ragazza, vuoi soltanto ciò che non puoi avere Draco, quando ero disponibile, quando ti stavo aspettando tu hai scelto lei, e adesso io scelgo me stessa, mi dispiace- disse Astoria lasciandolo andare.
-Sposerai Theo?- disse Draco sconvolto.
-Farò quello che è giusto, l'ho promesso Draco- disse Astoria seria.
-Non puoi sposare un altro uomo, so che provi qualcosa per me- disse Draco insistente.
-Dice che sono la sua ragazza Draco, lui sceglie me, tu non potrai mai farlo veramente finchè ci sarà Hermione- disse Astoria piangendo e uscendo dalla stanza.
-Astoria?! Che è successo?- chiese Theo preoccupato quando la vide entrare in camera sua.
-Scusa è un brutto momento? Volevo solo dirti di si! Voglio dare una possibilità a quello che c'è tra noi- disse Astoria in lacrime.
-Non esistono brutti momenti quando si tratta di te, ma si stavo andando via- disse Theo baciandogli la fronte.
-Dove?- chiese confusa Astoria, ormai Theo abitava a Black Manor.
-Prima del matrimonio c'è qualcosa che devi sapere e posso capire se non vorrai più sposarmi dopo che te l'ho detto- disse Theo agitato facendo sedere Astoria.
-Tranquillo Theo dimmi tutto- disse Astoria prendendo la mano di Theo.
-Mia sorella e suo marito erano diventati mangiamorte da poco quando sono stati uccisi in missione dall'ordine della fenice, loro hanno avuto una bambina prima di morire, mia madre e mio padre..beh loro non sono esattamente nonni modello, l'hanno affidata agli elfi, io sono cresciuto come lei e non volevo per lei la mia stessa infanzia, così ho iniziato ad occuparmi della bambina, mi chiama "papà" e per quanto sia imbarazzante dirtelo mi piace crescerla, so che sei giovane e non vuoi..- disse Theo prima di venir interrotto da Astoria.
-Come si chiama? Posso conoscerla?- disse Astoria entusiasta.
-Ha un anno e mezzo, si chiama Lorelei, sicura che non è un problema per te?- disse Theo stupito.
-Mi piaci molto di più adesso Theodore Nott- disse Astoria baciandolo.
-Sei sicura di volerla conoscere?- disse Theo incerto.
-Si per la centesima volta Theo vai a prenderla- disse Astoria sorridendo.
-Ok- disse Theo tornando cinque minuti dopo con una bellissima bambina bionda dagli occhi verdi incollo.
-Ma è bellissima, si che lo sei!- disse Astoria parlando con voce da bambina e prendendo in braccio Lorelai.
-Gli piaci- disse Theo quando Lorelei fece una risatina.
-Anche lei mi piace- disse Astoria giocando con la bambina e sedendosi sul letto.
-Non hai idea quanto questo mi faccia piacere- disse Theo sedendosi sul letto accanto ad Astoria.
-Voglio aiutarti con lei, ha bisogno anche di una figura femminile nella sua vita e non voglio essere la classica matrigna cattiva, voglio esserci per lei, so che sono giovane e immatura ma ti prometto che farò del mio meglio- disse Astoria baciando Theo.
-Non sei costretta As..- disse Theo serio.
-Ho detto che è una cosa che voglio fare, se tu me la lasci fare- disse seria Astoria.
-Ok- disse Theo annuendo e osservando con affetto le sue ragazze.
-Non vuole lasciarmi andare- disse Astoria ridendo quando Lorelai gli si aggrappò ai capelli.
-L'ho istruita bene- disse Theo cercando di liberare Astoria.
-Devo andare, è la vostra serata questa- disse Astoria passando Lorelai a Theo.
-Non deve più essere solo la nostra serata se vuoi restare, presto saremo una famiglia..in un certo senso- disse Theo arrossendo.
-Credo che resterò- disse Astoria ricominciando a giocare con Lorelai che faceva versetti entusiasti.

-Draco ho bisogno di parlarti- disse Lucius al figlio seriamente raggiungendolo in salotto.
-Non è il momento padre- disse Draco continuando a bere un bicchiere dopo l'altro di liquore.
-è una cosa importante.- disse Lucius togliendo la bottiglia a Draco.
-Altre grandi notizie?- disse sarcastico Draco.
-Non porto buone notizie- disse Lucius sedendosi nella sua poltrona.
-Perfetto- disse Draco passandosi le mani sul volto.
-Non ti vogliono come secondo di Altair, ti vogliono fuori dai vertici di questa guerra- disse Lucius dispiaciuto per il figlio.
-Perchè? Cos'ho fatto di male?- disse Draco scattando in piedi.
-Sirius ti trova troppo impulsivo per prender parte alle missioni, le famiglie purosangue non approvano le tue scelte, non gli piace Hermione, e non gli è piaciuta la tua separazione da Astoria, mi dispiace figliolo, hanno votato, sei fuori- disse Lucius preoccupato per come la stava prendendo Draco.
-So che la mia vita è un casino ma in missione sono sempre stato freddo, tu sai padre che non permetterei a nessuno di far male ad Altair che darai la mia vita per lui, sai quel che..lo sai- disse Draco arrabbiato.
-Lo so, ma non abbiamo potuto farci nulla, nè io nè Altair- disse Lucius sentendosi in colpa mentre osservava il figlio andar via.
-Draco- disse Astoria entrando in camera di Draco dopo aver saputo la decisione del consiglio.
-Mi hanno portato via tutto, non ho più nulla, ho perso mio cugino, il mio posto nel consiglio..ho perso te, non ho più nulla- disse Draco con gli occhi lucidi.
-Non è vero, c'è sempre Hermione, hai sempre l'amore- disse Astoria avvicinandosi a Draco.
-Se quello che dici è vero allora perchè mi sento così vuoto? Perchè mi sento così perso?- disse Draco guardando Astoria in cerca di risposte.
-Andrò tutto bene- disse Astoria abbracciandolo e accarezzandogli i capelli.
-Draco?- disse Hermione sottovoce entrando nella camera.
-Vi lascio soli, ricordati solo che non sarai mai solo- disse Astoria baciando la fronte di Draco per poi andarsene.
-Draco ho saputo quello che è successo..è stata colpa mia non è vero?- disse Hermione piena di sensi di colpa.
‎-Hermione ho bisogno di fare le mie scelte e di pensare, non posso farlo con te qui, non puoi più restare, mio zio ha detto che puoi stare a Grimmund Place, gli Weasley si occuperanno di te- disse Draco freddamente ad Hermione.
-è per quello che ti hanno detto? Perchè ti hanno mandato via per colpa mia?- disse Hermione piangendo.
-è perchè non so più cosa vuole il mio cuore- disse Draco sincero asciugando le lacrime di Hermione.
-Io saprò sempre cosa vuole il mio cuore, e questa non è una resa Draco, questo non è un addio- disse decisa a non versare altre lacrime.
-Lo so che non è un addio, non riuscirò mai a dirti addio- disse Draco abbracciando Hermione per poi lasciarla andare.

-Amore come stai?- chiese Altair entrando in bagno.
-Chiedimelo tra sette mesi- disse Daphne di cattivo umore.
-Così male?- disse Altair abbracciando da dietro Daphne e mettendogli le mani sulla pancia.
-Si! E tra poco sarò una balena, tu non mi vorrai più e tornerai da tutte le tue altre donne bellissime e magre- disse Daphne piangendo.
-Il mio posto è qui con te, esattamente dove sono adesso, niente e nessuno mi farà cambiare idea- disse Altair baciando il collo di Daphne.
-Neanche l'imminente arrivo qui di Valerie?- disse Daphne piangendo per colpa dei suoi ormoni impazziti.
-è questo che ti preoccupa? L'arrivo di Valerie? è una semplice cortesia per tener buono mio zio, non c'è nulla dietro, te lo giuro!- disse Altair baciando Daphne.
-Altair..ho appena vomitato lo sai vero?- disse Daphne accennando un sorriso.
-Non basterà così poco per impedirmi di baciarti- disse Altair baciando la fronte di Daphne.
-C'è un altro biondo che ha veramente bisogno di te in questo momento, perchè non vai da lui? Io starò bene- disse Daphne sorridendo.
-Ti sei già stancata di me?- chiese Altair imbronciato.
-Si, tutte le mie attenzioni mi soffocano- disse scherzando Daphne.
-Lui non vuole parlarmi lo sai, non mi parla da giorni- disse Altair tornando serio.
-Non dirmi che non riesci a convincere Draco a parlarti, lui ti...beh lo sai, ha bisogno di te, vai da lui- disse seria Daphne.
-Ok, tu starai bene?- chiese Altair accarezzando la pancia di Daphne.
-Si, la nausea è passata, io e il piccolo ci faremo un pisolino- disse Daphne annuendo e sorridendo.
-Draco?- disse Altair bussando alla porta di Draco.
-Vai via- disse Draco arrabbiato.
-No- disse Altair forzando la serratura con la magia ed entrando in camera.
-Ti avevo detto che non volevo vederti- disse Draco che era sdraiato sul letto.
-Sai bene che prendo tutti i tuoi no come si- disse Altair sdraiandosi accando al cugino.
-Non ti voglio qui- disse Draco incerto fissando il soffitto.
-Ma è il posto in cui io voglio stare- disse Altair afferrando il volto di Draco costringendo il biondo a guardarlo.
-Draco hai deciso cosa vuoi fare? Voglio aiutarti ma per farlo devi parlarmi- disse Altair al cugino che continuava ad evitare lo sguardo di Al.
-Passerò del tempo solo, come ai vecchi tempi, forse l'amore non fa per me- disse Draco confidandosi con il cugino.
-Vorresti tornare nel consiglio?- disse Altair ghignando e passando la sigaretta che si era acceso al cugino.
-Si magari, mi piacerebbe, mi aiuterebbe a non pensare ai disastri che ho fatto- disse Draco annuendo.
-Allora lavorerai per me..e ti occuperai di Valerie- disse Altair facendogli l'occhiolino per poi fumare dalla sigaretta che Draco aveva in mano.
-Mi occuperò di Valerie- disse Draco, per un attimo le cose sembravano tornate come ai vecchi tempi, lui Altair e tutto il mondo per loro.
-Sarà sempre così Draco, io te e tutto il mondo contro, niente cambierà questo- disse Altair serio.
-Promettimelo- disse Draco voltandosi verso Altair.
-Te lo giuro- sussurrò Altair.


Scusate l'enorme ritardo, avevo un esame universitario troppo importante! Adesso sono vostra fino a marzo! Spero di essermi fatta perdonare con un capitolo super lungo, nel prossimo prometto che le cose miglioreranno tra Draco ed Hermione ;)
Baciiiiiii

Ritorna all'indice


Capitolo 39
*** Home is where you are ***


home is where you are -Valerie, benvenuta- disse Altair baciando la guancia di Valerie.
-Mi piace il comitato di benvenuto- disse Valerie osservando Altair con desiderio.
-Non sono io il tuo comitato di benvenuto- disse Altair voltandosi verso il cugino.
-Draco? Cos'è vuole uccidermi nel primo angolo buio che trova? Non sarebbe la prima volta- disse Valerie osservando scettica il biondo.
-Vi lascio soli, divertitevi- disse Altair allontanandosi.
-Sicuramente- disse Draco osservando la bionda.
-Draco, cosa sei esattamente? Il mio baby sitter?- disse Valerie annoiata, lei voleva Altair.
-Il tuo baby sitter e tutto ciò che vuoi- disse Draco provocandola.
-E di Hermione e Astoria che mi dici? Non sono le tue ragazze?- disse Valerie sorridendo maliziosa divertita da questo lato di Draco così simile ad Altair.
-Tutte le donne sono le mie ragazze, c'è abbastanza Draco per tutte- disse Draco ghignando furbo.
-Il vecchio Draco è tornato vedo.- disse Valerie interessata mentre salivano le scale insieme.
-Non se ne è mai andato- disse Draco passando una mano tra i capelli di Valerie.
-Dimostramelo, fammi fare un tour della mia nuova camera- disse Valerie provocandolo.
-Andiamo- disse Draco aprendo la porta della camera che era stata assegnata a Valerie.
-Non riesco a crederci, non riesco a credere che vuoi fare questo- disse Valerie baciandogli il collo.
-Non mi tiro indietro Valerie.- disse Draco spingendola verso il letto.
-Sono solo un altro giocattolo di cui Altair si è annoiato, come tutte le ragazze che hai avuto, non vi rendete neanche conto del gioco a cui state giocando, andare a letto con le stesse ragazze per sentirsi almeno un pò più vicini, è patetico- disse Valerie spogliando Draco.
-Fermati- disse Draco bloccando le mani di Valerie.
-Perchè ho detto la verità?- chiese Valerie pungente accennando un sorriso furbo.
-Perchè non tutte sono state un giocattolo, perchè con Hermione questo era diverso, non stato con lei per i motivi che hai detto tu..io..devo..dirglielo!- disse Draco rivestendogli.
-Non potremmo finire prima?- chiese Valerie sbuffando.
-Non avevamo neanche iniziato e non finiremo mai- disse Draco uscendo velocemente dalla stanza, nella sua mente adesso era tutto chiaro, c'era solo Hermione, persino Astoria adesso sembrava una pallida imitazioni di Daphne, di quello che aveva Altair.
Solo Hermione sembrava l'unica veramente sua, l'unica che ha amato lui e non Altair, l'unica giusta.
-Draco dove vai? C'è una tempesta in corso- chiese Narcissa quando vide il figlio uscire, fuori diluviava.
-Non è importante, niente importa se non..- disse Draco per poi scomparire senza finire la frase.
Hermione si era da pochi giorni sistemata a Grimmund Place, aveva appena finito di cenare ed adesso era ritornata in camera, distrattamente osservò la tempesta in corso fuori e il suo sguardo fu catturato da una figura che indossava un mantello con cappuccio nero, quando stava per andare a chiamare Sirius per avvertirlo che c'era un mangiamorte in giardino l'uomo incappucciato si tolse il cappuccio ed Hermione riconobbe subito Draco.
-Draco- urlò Hermione aprendo la finestra.
-Ciao- disse Draco volando con la sua scopa vicino alla finestra di Hermione.
-Draco che ci fai qui? Da quanto sei sotto la pioggia?- disse Hermione facendo entrare Draco dalla finestra.
-Un paio di ore circa- disse Draco sorridendo e passandosi una mano tra i capelli bagnati.
-Perchè sei qui?- chiese Hermione confusa.
-Potevo far sesso con Valerie e non l'ho fatto- disse Draco serio cercando di non tremare per il freddo.
-Mi..dispiace per te??- disse Hermione incerta, non capiva cosa Draco volesse da lei.
-Non ci sono riuscito perchè tu sei l'unica a cui stavo pensando- disse Draco baciando incerto  Hermione sperando che lei lo respingesse.
-E questo cosa ti ha fatto capire?- chiese Hermione sorridendo.
-Nulla, ma credo che sia un punto di partenza non trovi?- disse Draco poggiando la fronte contro quella di Hermione, non era pronto a dire tutto quello che aveva provato, non sapeva se esistevano parole adatte per definire quelle sensazioni.
-Forse, ma adesso devi andare, tu tutto bagnato così..nel mio letto, non so se potrò tenere le mani apposto- disse Hermione scherzando.
-Vado..dalla finestra- disse Draco sorridendo e uscendo dalla finestra ed Hermione lo osservò scomparire nella tempesta.
-Sei a casa, perchè sei a casa?- disse Draco quando vide Hermione a Black Manor la mattina dopo.
-Perchè non lascerò campo libero a Valerie, sono qui per combattere per te- disse Hermione decisa.
-Valerie non ha mai avuto veramente una chance, non contro di te, nessuna ce l'ha- disse sincero Draco giocando con un ricciolo di Hermione.
-Volevo tornare a casa- disse sincera Hermione.
-Questa è casa tua?- chiese Draco sorridendo per poi sedersi sulla poltrona del salotto, era mattina presto, praticamente l'alba, ancora non si era svegliato nessuno, era il momento preferito della giornata di Draco.
-Casa mia è dove sei tu- disse Hermione annuendo per poi avvicinarsi sensuale a Draco.
-Hermione cosa stai facendo?- disse Draco sorpreso quando Hermione gli si mise a incollo.
-Il salotto è vuoto, non c'è alcun pericolo che ci scoprano- disse Hermione sensuale.
-Perchè adesso?- disse Draco ipnotizzato.
-Perchè so di non averti mai conquistato così, avevo il tuo cuore e mi ero accontentata, stavolta voglio farti impazzire- disse Hermione baciandolo lentamente.
-Credo che sei esattamente sulla strada giusta- disse Draco senza fiato.
-Lo so- disse Hermione sbottonando i jeans di Draco e il biondo inarcò la schiena poggiando la testa contro la poltrono.
-Hermione..- sussurrò Draco con gli occhi chiusi.
-Shh..odio quanto parlano- disse Hermione maliziosamente all'orecchio di Draco citando le parole del biondo.
Quindici minuti dopo Draco varcava le porte del San Mungo con un'imbrociata Hermione in braccio.
‎-Volevo fare qualcosa di sexy e carino per te- disse Hermione dispiaciuta tenendosi il polso mentre Draco la portava in braccio alla reception del San Mungo.
-Piccola eri super sexy e carina...finchè non sei caduta sul tuo polso- disse Draco scoppiando a ridere divertito.
-Perchè tu ti sei mosso troppo- disse Hermione fulminando Draco con lo sguardo.
-Perchè tu eri super sexy e mi facevi impazzire- disse Draco baciandola.
-Seh seh..portami alla reception- disse Hermione sbuffando nascondendo il volto tra la spalla e il collo del biondo mentre Draco spiegava all'infermiera cosa era successo.
-Smettila di ridere- disse Hermione arrabbiata mentre entravano nell'ufficio del dottore.
-è come chiedermi di smettere di respirare- disse Draco divertito mentre il dottore iniziava ad esaminare il polso di Hermione.
-Allora muori- disse Hermione facendo una smorfia di dolore mentre il dottore gli fasciava il polso.
-Posso dirvi che il polso non è rotto, è solo una piccola botta, gli darò una pozione e in poche ore tornerà come nuova- disse il dottore ad Hermione.
-Leggendo tra le righe il tuo sederone ti ha salvato- disse Draco baciando i capelli di Hermione.
-Il mio sederone? Credi che io sia grassa? Potrei ucciderti per questo Draco- disse Hermione picchiandolo con la mano infortunata per poi urlare.
-Credo che l'infortunio sia peggiorato, i miei pettorali sono piuttosto solidi!- disse Draco ghignando.
-Per favore dottore posso avere il gesso..per usarlo come arma?- disse Hermione angelica.
-Non si preoccupi adesso la riporto al piano psichiatrico, è finita la gita al pronto soccorso Mione- disse Draco prendendo la mano sana di Hermione.
-Divertente Draco, rotolo dalle risate- disse Hermione sarcastica.
-Fossi in te eviterei il pavimento per un pò- disse Draco ricominciando a ridere.
-Ti odio- disse Hermione imbronciata.
-Era molto che non stavamo così io e te, mi mancava il nostro battibeccare- disse Draco sistemando i capelli di Hermione.
-Era dai tempi di Hogwarts..abbiamo permesso a troppe persone di entrare nel nostro rapporto, non lo permetterò più Draco, come ti ho detto voglio combattere per te- disse Hermione decisa.
-E io apprezzo il gesto, non voglio pensare troppo, mi piace quando stiamo così- disse Draco mettendogli un braccio intorno alle spalle e camminando con lei per le vie di Londra.
-Credo che la pozione del dottore stia facendo effetto, ho sonno- disse Hermione stanca poggiando la testa sulla spalla di Draco.
-Ti porto a casa- disse Draco baciando la fronte di Hermione e smaterializzando entrambi a Black Manor.
-Casa- disse Hermione sorridendo per poi chiudere gli occhi.
-Altair- disse Draco cercando il cugino dopo aver lasciato Hermione a riposare.
-Draco! Ho sentito che Hermione è tornata..e della vostra gita al San Mungo, che è successo?- chiese Altair curioso.
-Noi stavamo insieme e..- disse Draco senza finire la frase.
-Mmm sesso estremo! Approvo- disse Altair ghignando.
-Non sono qui per questo, devo parlarti di altro- disse Draco cambiando argomento.
-Spara, ho esattamente 3 minuti per te- disse Altair appoggiandosi ad una colonna di marmo del corridoio principale di Black Manor.
-Voglio parlare con il consiglio- disse Draco ansioso al cugino.
-Riguardo a cosa?- chiese Altair curioso.
-Hermione- disse semplicemente Draco.
-Va bene, ma non fare casini!!- disse Altair al cugino, gli doveva questo favore.
-Quand'è la prossima riunione?- chiese Draco sollevato, Altair aveva accettato, era un inizio.
-Alla fine dei tuoi tre minuti- disse Altair dirigendosi verso la stanza del consiglio con Draco al seguito.
-Credo di riuscire ad improvvisare- disse Draco scrollando le spalle.
-Buona fortuna- disse Altair aprendo la porta della sala riunioni, il consiglio si era già seduto.
‎-Altair ci ha detto che vuoi parlarci Draco, quindi parla- disse Sirius quando il consiglio ebbe finito di discutere le questioni urgenti.
-Si voglio parlarvi della signorina Hermione Granger, è una mezzosangue e questo non si può negare, ma alla prima riunione di questo consiglio abbiamo stabilito che i mezzosangue meritevoli hanno gli stessi diritti dei purosangue, e chi potrebbe essere più meritevole della signorina Granger? Ha preso i GUFO con il massimo dei voti, ha avuto una media più alta di tutti i vostri figli ad Hogwarts battendo anche Altair, ha preso parte al club dei duelli vincendo ogni singolo incontro, Piton può tranquillamente confermarvi che Hermione è una pozionista ottima, quello che vi chiedo è di accettarla tra i vostri alleati, è una mezzosangue è vero ma è la mia mezzosangue ed è meglio di molti di voi- disse Draco concludendo il suo discorso con un sorriso.


Vi dovevo un capitolo Dramione da un pò di tempo ormai, vi avevo promesso che le cose sarebbero migliorate ed ho mantenuto la promessa ;) Vi avviso però che la tragedia è dietro l'angolo...Voldemort tornerà a farsi vivo!!

Baci
Daphne 92

Ritorna all'indice


Capitolo 40
*** LJB ***


LJB -Altair mi ha detto cosa hai fatto, sei stato un pazzo- disse Hermione guardando Draco negli occhi.
-Ti giudicavano ma non ti conoscevano, ho cercato di mostrargli una piccola parte di te, di fargli capire che non sei una mezzosangue qualsiasi e poi gli ho fatto capire che tu sei mia e non ti lascerò andare- disse Draco baciando dolcemente Hermione.
-Non sai quanto questo significa per me- disse Hermione commossa poggiando la fronte contro quella di Draco, chiudendo gli occhi quando il biondo gli baciò la punta del naso.
-Non ti ho mai dimostrato quanto tu conti per me, è semplicemente arrivato il momento di farlo- disse Draco sincero.
-Dormi con me stanotte Drake?- disse Hermione sorridendo furba a Draco.
-Ne abbiamo già parlato, voglio andarci piano- disse Draco accarezzando il volto di Hermione.
-Dormi abbracciato a me stanotte?- disse Hermione riformulando la domanda.
-Ci siamo promessi sincerità quindi te lo dico, odio dormire abbracciato a te senza far sesso, è pura tortura, passo la notte sveglio e tu ti muovi un sacco, ti strusci e io muoio Hermione- disse Draco esasperato.
-Ok..niente dormire insieme..bacino della buonanotte?- disse Hermione facendo la faccia da cucciola.
-Ovvio- disse Draco baciandola con passione e facendo aderire i loro corpi.
-Adesso dovrei dormire? Chi dorme? Come mi chiamo?- disse Hermione osservando Draco che se ne andava ridendo.
-Sogno d'oro- disse Draco facendogli l'occhiolino.

‎-Cos'hai lì dietro?- chiese Astoria curiosa quando vide Theo con le mani dietro la schiena.
-Qualcosa per te..direttamente dalla camera blindata dei Nott- disse Theo mostrandogli una scatolina di velluto nero.
-Vuoi farmi la proposta Theo? Il consiglio ti ha già preceduto!- disse Astoria sorridendo.
-Ci tengo a rendere le cose un pò più personali visto che stiamo insieme, voglio un fidanzamento in piena regola, so che il matrimonio sarà presto e lo indosserai per poco ma..è per te- disse Theo porgendo ad Astoria un diamante splendido.
-Non ho veramente parole- disse Astoria commossa, adesso sembrava tutto reale.
-Io si..posso mettertelo?- disse Theo prendendo la mano di Astoria.
-Puoi sfilare l'altro già che ci sei?- disse Astoria mordicchiandosi il labbro.
-Sei sicura?- chiese Theo speranzoso osservando l'anello dei Malfoy.
-Basta vivere nel passato- disse Astoria annuendo mentre Theo sostituiva gli anelli e gli porgeva quello dei Malfoy.
-Devo restituirglielo- disse Astoria stringendo tra le mani l'anello di Draco.
-Vai, mi trovi qui quando torni- disse Theo baciandola e Astoria andò a cercare Draco.
-Draco- disse Astoria rincorrendo il biondo.
-As, che succede?- chiese Draco confuso, erano giorni che lui e Astoria non si parlavano.
-Sono solo venuta a riportarti questo- disse Astoria porgendogli l'anello dei Malfoy.
-Non è necessario- disse Draco scuotendo la testa.
-Si, mettilo al dito della ragazza giusta la prossima volta ok?- disse Astoria facendogli l'occhiolino e mettendogli in mano l'anello.
-Auguri Astoria, per tutto, sul serio- disse Draco guardando Astoria negli occhi.
-Grazie- disse Astoria sorridendo mentre si allontanava.
-Meglio riportarlo a mia madre- disse Draco osservando l'anello e andando da Narcissa.
-Proprio te cercavo, ho bisogno di parlarti- disse Narcissa quando vide il figlio.
-Mamma so già di cosa vuoi parlarmi, non cambio idea- disse Draco quando vide Narcissa avvicinarsi.
-Parliamo di secoli di storia, le persone Draco contano su di te, devi fare la scelta giusta non puoi rovinare per sempre la nostra dinastia, i Black e i Malfoy si sono mantenuti puri per secoli, devi lasciare Hermione e metterti con una purosangue degna di portare il cognome dei Malfoy- disse Narcissa al figlio.
-Non so se mi sposerò mai, non so neanche se io ed Hermione avremo mai figli, ma una cosa la so, io non la lascio madre, tu e papà potete fare tutto quello che volete, diseredatemi non c'è problema, ma lei è la mia famiglia adesso quanto lo siete voi e la famiglia non si lascia- disse Draco sicuro di quel che stava dicendo porgendo l'anello alla madre per poi voltarsi e accorgersi che Hermione aveva sentito tutto.
-Spero che finirà presto questa fase- disse Narcissa allontanandosi.
-Non voglio separarti dalla tua famiglia Draco- disse Hermione preoccupata.
-Non mi stai separando da loro, se non vogliono te allora non vogliono neanche me perchè io senza di te non valgo molto ormai, lo capiranno e lo accetteranno- disse Draco baciandola.
-E se non lo faranno? Cosa farai Draco?- disse Hermione abbracciando Draco.
-Chiederò a mio cugino un posto in cui stare e ci trasferiremo, vivremo in una villetta con la staccionata e un cane, non sembra male come progetto no?- disse Draco sorridendo.
-Sembra un sogno- disse Hermione commossa.

-è normale che dopo due mesi si vede ancora così poco?- chiese Altair baciando il pancino di Daphne appena visibile.
-Poco? Dillo ai miei vestiti in cui faccio fatica ad entrare la mattina, non potremo nasconderlo ancora per molto Al- disse Daphne accarezzando i capelli di Altair.
-Forse..forse dovremmo andare al San Mungo ad assicurarci che va tutto bene- disse Altair baciando Daphne.
-Poche ore dopo sarebbe su tutti i giornali- disse Daphne ridendo.
-Beh faranno delle ipotesi i giornalisti, ma i medici sono legati al segreto professionale, non possono nè confermare nè smentire- disse Altair baciandola di nuovo.
-Se servirà a tranquillizzarti ok, possiamo andare- disse Daphne sorridendo preoccupata.
‎-Perchè eri così restia a venire qui?- chiese Altair dolcemente mentre aspettavano il dottore.
-Credo di essere una di quelle persone che non vuole sapere come vanno le cose per paura di sentirsi dire che c'è qualcosa che non va- disse Daphne poggiando la testa sulla spalla di Altair.
-Ci diranno che è tutto normale, e magari se è maschio o femmina, ne sono sicuro- disse Altair baciando Daphne.
-E se è magico..potremo sapere anche se sarà un mago o no..- disse Daphne pensierosa.
-Quindi è questo che ti preoccupa..che sia un magonò?- disse Altair sorpreso, lui non ci aveva neanche pensato.
-Cosa faresti Altair se lo fosse? Lo riconosceresti comunque? Mi lasceresti?- disse Daphne in ansia.
-Sono sicuro che non è un magonò- disse Altair irrigidendosi e chiudendo la questione.
-Grazie per la tua risposta, le tue azioni parlano da sole- disse Daphne fredda allontanandosi dal fidanzato.
-Signor Black, signorina Greengrass per prima cosa lasciatemi dire che immenso onore sia per me avervi qui! Spero niente di spiacevole- disse la dottoressa che ricevette Daphne e Altair.
-Vorremmo la conferma di una sospetta gravidanza- disse Daphne sorridendo senza degnare di uno sguardo Altair.
-E immagino che il signor Black sia il padre- disse la dottoressa entusiasta.
-Per adesso- disse Daphne fulminando con lo sguardo Altair.
-Si sdrai pure e sollevi la maglietta, inizieremo subito- disse la dottoressa sorridendo.
-Perfetto- disse Daphne eseguendo gli ordini del medico.
-Da quel che posso vedere signorina Greengrass lei è incinta di 8 settimane, vuole sapere il sesso del bambino?- chiese la gentile dottoressa.
-Anche se è magico- disse Daphne ansiosa e Altair gli strinse la mano.
-Beh congratulazioni, la dinastia Black avrà il suo erede, tra sette mesi sarete genitori di un bellissimo maschietto magico- disse la dottoressa felice di poter dare buone notizie.
-Visto?- disse Altair sorridendo e baciando la mano di Daphne.
-Hai un figlio- disse Daphne semplicemente per poi rivestirsi velocemente.
-Non capisco perchè reagisci così- disse Altair a Daphne che si rifiutava di parlagli da quando erano tornati a casa.
-Non capisci perchè reagisco così? Perchè hai rovinato un momento che doveva essere speciale! Fino a due minuti fa eri pronto a disconoscere tuo figlio e a lasciare me se non fosse stato il perfetto purosangue che volevi- disse Daphne furiosa.
-Tu sapevi benissimo a cosa andavi incontro quando hai deciso di frequentarmi, io devo rispettare le tradizioni, non posso fare sbagli, soprattutto non ora, devo essere perfetto perchè al minimo errore qualcuno porterà la mia testa a Voldemort- disse Altair cercando di far capire a Daphne la situazione.
-Congratulazioni, hai appena definito nostro figlio un errore- disse Daphne arrabbiata per poi chiudersi in camera.
-Si può sapere che gli prende a Daphne?- chiese Draco quando vide il cugino seduto in corridoio.
-Non capisce, non ha mai veramente capito in cosa si è cacciata- disse Altair arrabbiato.
-è così brutta la situazione?- disse Draco preoccupato.
-Potrebbe se non si decide ad aprire gli occhi e a crescere, la colpa è mia che non gli ho detto subito come sarebbero andate le cose..lei non sa- disse Altair pensieroso.
-Lei non sa che Voldemort..- disse Draco stupito.
-E tu starai zitto!- disse Altair minaccioso.
-Non sa che Voldemort ha messo una taglia sulla tua testa che fa gola a chiunque? Anche ai membri del nostro consiglio vero?- disse Draco sottovoce.
-Certo che non lo sa! Vuoi fargli venire un infarto?- disse Altair annoiato.
-Non sa neanche che Voldemort a chiesto di vederti?- sussurrò Draco.
-Non sa nulla, non è il momento di dargli queste notizie, ha da poco perso i genitori..e tutto il resto..- disse Altair pensieroso.
-Vai a parlare con lei Al, è sempre stata comprensiva- disse Draco mettendo una mano sulla spalla del cugino.
-Possiamo vederci dopo? Nella sala del consiglio- disse Altair speranzoso.
-Sarò lì a guardarti le spalle, come sempre- disse Draco annuendo per poi allontanarsi.
-Piccola- disse Altair entrando in camera.
-Puoi venire a letto, non ti mordo Altair- disse Daphne dandogli le spalle.
-Mi dispiace, sai quanto amo te e nostro figlio, è che in questo periodo sono un pò teso e cercando di fare il meglio per tutti combino un errore dietro l'altro- disse Altair dispiaciuto.
-So che hai delle responsabilità, so che in quanto Black devi rispettare le tradizioni purosangue e devi comportarti in un certo modo, lo rispetto veramente e anche io avrei fatto la stessa cosa, ma lui sta crescendo dentro di me e io già lo amo così tanto non riuscivo a tollerare la possibilità che tu non lo volessi quanto me- disse Daphne accarezzandosi la pancia.
-Molto probabilmente Duff lo voglio quanto te..se non di più fidati- disse Altair baciando la pancia di Daphne.
-Viene a letto?- chiese Daphne baciando Altair.
-No, devo vedere il consiglio- disse Altair dispiaciuto di dover deludere Daphne ancora una volta.
-Ok, ti aspetto qui- disse Daphne annuendo comprensiva.
-Riposati- disse Altair baciando la pancia di Daphne per poi lasciare la stanza e raggiungere Draco in quella del consiglio.
-Altair vuoi seriamente incontrare Voldemort?- disse Draco preoccupato.
-Li vedi Draco? Loro non aspettano altro che un mio passo falso, se io non vado ad incontrare Voldemort mi considereranno un codardo e sai poi cosa succederà? Faranno a gara per avere la mia testa e gli onori che gli porterebbe, quindi si Draco preferisco incontrare un solo uomo piuttosto che farmi dare la caccia da un branco- disse Altair osservando i membri del suo consiglio dei quali non si fidava affatto.
-Di chi possiamo fidarci?- chiese Draco osservandoli tutti.
-Di noi stessi- disse Altair freddo.
-Dirai a Daphne quello che stai per fare?- disse Draco mentre camminava avanti e indietro per la stanza.
-Certo che no- disse Altair ridendo.
-Gli hai promesso sincerità Altair, se si sveglia e non ti trova andrà su tutte le furie- disse Draco preoccupato.
-Non posso stressarla in questo periodo e ultimamente dorme un sacco, non si accorgerà di nulla- disse Altair tranquillamente.
-Ti prego Altair, dimmi che non sei stato così stupido!- disse Draco scioccato, realizzando il significato delle parole di Altair.
-Non te lo dirò allora- disse Altair ghignando e uscendo dalla stanza.
-Potrebbero essere i tuoi ultimi momenti con lei e neanche lo saprà, sei ingiusto con lei Altair- disse Draco inseguendo il cugino.
-Non farne un dramma Draco, è un incontro per parlare- disse Altair tranquillo.
-Con il mago oscuro più potente al mondo!- disse Draco alzando la voce.
-Sicuro che lo sia? Sei sicuro che lui sia il mago oscuro più forte di sempre?- sibilò Altair.
-Non lo so, ma so che Daphne deve saperlo!- disse Draco sicuro di quel che diceva.
-Devo sapere cosa?- chiese Daphne curiosa aprendo la porta di camera dopo averli sentiti urlare.
-Non c'è niente che tu debba sapere- disse Altair calmo.
-Al incontrerà Voldemort- disse Draco velocemente.
-Cosa?- urlò scioccata Daphne.
-Shh calma, non ti fa bene stressarti- disse Altair correndo al suo fianco e mettendogli una mano sulla pancia.
-è vero?- disse Draco che ancora non riusciva a credere che Daphne fosse incinta, suo cugino non sarebbe mai stato così stupido, non si sarebbe mai legato così.
-Vattene Draco o stasera finisce male- disse Altair minaccioso e Draco scomparve.
-Ti prego Altair, dimmi che non è vero, dimmi che non andrai- disse Daphne in lacrime, era disperata.
-Io ci andrò Duff- disse Altair con voce calma e rilassante.
-Ma lui vuole ucciderti- disse Daphne piangendo.
-Se non lo farà lui lo farà qualcun altro, e questo incontro è per parlare- disse Altair calmo.
-Voldemort non organizza incontri per parlare, come fai ad essere così calmo?- disse Daphne singhiozzando.
-Se mi facessi prendere dalla paura cosa cambierebbe? Nulla, peggiorerei solo le cose e poi non temo quello che Voldemort può fare a me- disse Altair osservando Daphne e poi la pancia della ragazza che adesso sembrava molto più visibile.
-Resta..per noi- disse Daphne come ultimo tentativo.
-è per voi che devo andare, nel caso mi succedesse qualcosa..tieni la gravidanza nascosta il più possibile, adesso che Draco sa ti aiuterà- disse Altair baciando Daphne e asciugandogli le lacrime.
-Ti prego sta attento- disse Daphne abbracciata ad Altair e decisa a non lasciarlo andare.
-Te lo prometto, nel caso in cui io non dovessi tornare...Lysander James Black vorrei che fosse il suo nome- disse Altair sfiorando con la punta delle dita la pancia di Daphne.
-Un pò egocentrico da parte tua non trovi?- disse Daphne sorridendo tra le lacrime.
-Ogni volta che pronuncerai il suo nome ti ricorderai di me così- disse Altair baciandola.
-Come se fosse possibile per me dimenticarti- disse Daphne in lacrime.

-Voglio rallentare le cose tra noi Hermione- disse Draco alla riccia mentre s'infilava la sua divisa da mangiamorte.
-Cosa? Perchè? Io credevo che andasse tutto bene!- disse Hermione delusa e ferita dalle parole di Draco.
-Infatti è così, ti amo, ma non posso impegnarmi seriamente Hermione, non ci riesco, mi manca il respiro se penso..ad un possibile futuro.- disse Draco ancora scosso dalla notizia che Altair gli aveva dato.
-So perchè hai deciso di rallentare- disse Hermione con le braccia incrociate.
-Ah si? Illuminami- disse Draco sarcastico.
-Andrai con tuo cugino non vero? Gli coprirai le spalle, morirai se necessario- disse Hermione seria decisa a non piangere.
-10 punti per Grifondoro, la mezzosangue inizia a conoscere il vero Draco Malfoy- disse Draco ridendo e indietreggiando per poi lasciare Hermione sola.
-Che ci fai qui Draco?- chiese Altair quando vide il cugino ai confini di Black Manor.
-Dove vai tu vado io, anche all'inferno se necessario- disse Draco serio.
-Dimmi che hai un piano e non stiamo andando a morire- disse Draco mentre si sistemava il cappuccio del mantello.
-Sei tu che sei voluto venire con me- disse Altair ridendo.
-Lo prendo come un no- disse Draco aggiungendosi alle risate del cugino.

Come vi aveva annunciato Voldemort è tornato a farsi sentire! Nel prossimo capitolo ci sarà lo scontro con Altair!

Baci!



Ritorna all'indice


Capitolo 41
*** L'eredità dei Potter ***


L'eredità dei Potter -Mi ha convocato mio lord- disse sarcastico Altair presentandosi di fronte a Voldemort.
-Sei sfacciato esattamente come tuo padre, non vuoi fare la sua stessa fine vero?- disse Voldemort irritato dell'irriverenza di Altair.
-Per fortuna mio signore ho il cervello di mia madre- disse Altair ghignando.
-E anche il suo cruciatus mi dicono i miei mangiamorte- disse Voldemort secco.
-Adesso che ci siamo scambiati dei complimenti che cosa vuoi?- disse Altair in guardia pronto ad evocare un protego da un momento all'altro.
-Sono molto magnanimo e voglio concederti una seconda possibilità Altair, vedo del grande potenziale in te e sei ambizioso oh si che lo sei- disse Voldemort persuasivo.
-Credo che sia di dominio pubblico la mia ambizione- disse Altair resistendo agli attacchi mentali di Voldemort.
-Che ne dici dunque? Io non do una seconda occasione a tutti e la posizione che ti offro è di prestigio, il mio secondo!- disse Voldemort, fu allora che Altair capì che Voldemort non aveva idea del contenuto della profezia, vedeva in lui sia un grande alleato che un grande nemico.
-Dico che preferisco il tuo trono- disse Altair facendo cenno ai membri del suo consiglio presenti nella stanza di attaccare gli altri mangiamorte.
-Io ho fatto la mia mossa, le carte sono in tavola, è stato un piacere- disse Altair ad uno scioccato Voldemort.
-Allora un piano ce lo avevi!- disse Draco sorpreso per poi smaterializzarsi con Altair.
-Sei un pazzo! Come facevi a sapere che i membri del consiglio sarebbero stati dalla tua parte?- chiese Draco che era ancora sotto choc mentre attraversavano i giardini di Black Manor.
-Sapevo che sfidando Voldemort avrebbero capito che faccio sul serio, che sono un valido avversario di Voldemort, che non lo temo- disse Altair tranquillamente.
-Non lo temi?- disse Draco sorpreso.
-Apparenza, menzogna..mandano avanti il mondo Draco- disse Altair facendogli l'occhiolino, per poi aprire la porta e venir investito da una cascata di capelli biondi.
-Sei tornato da me- disse Daphne baciando Altair appena varcò la soglia di casa.
-Perchè anche la mia futura moglie non aveva fede in me?- disse Altair ridendo.
-Perchè ero terribilmente spaventata- disse Daphne cercando di non piangere di fronte agli altri ma non riuscendo da trattenersi.
-Tornerò sempre a casa da voi- disse Altair all'orecchio di Daphne.
-Altair il consiglio sta per rientrare, devi presentarti in sala riunioni- disse Lucius al nipote.
-Al consiglio ci penserà Draco, quello che devo fare adesso è andare a letto insieme alla mia fidanzata, il resto può aspettare- disse Altair concentrandosi su Daphne che era visibilmente stanca.
-Ho avuto così tanta paura- disse Daphne abbracciata ad Altair quando finalmente furono soli a letto.
-Ho avuto paura anche io- confessò Al stringendo a sè Daphne.
La mattina dopo Daphne e Altair furono svegliati da qualcuno che bussava alla loro porta.
-Chi sarà?- disse Daphne con gli occhi ancora chiusi.
-Voldemort probabilmente o un suo sicario, solo lui potrebbe essere malvagio abbastanza da bussare alla nostra porta alle sette del mattino- disse Altair infilando la testa sotto il cuscino.
-Digli che può ucciderti dopo le dieci- disse Daphne spingendo Altair fuori dal letto.
-Arrivo, arrivo- disse Altair infilandosi i boxer e andando ad aprire.
-Sorgi e risplendi Al- disse Sirius ghignando quando Altair gli aprì la porta.
-Muori tra atroci dolori- grugnì Altair mentre Daphne entrava in cucina, indossava una felpa larga e un paio di pantaloni da palestra di Altair.
-C'è qualcosa di diverso in te- disse Sirius osservando Daphne dopo aver dato dei documenti ad Altair.
-Non credo di capire cosa intendi- disse Daphne sorridendo felice.
-Sei più radiosa, luminosa direi e non indossi più quei mini vestiti aderenti a cui tutti si erano ormai abituati- disse Sirius osservando Daphne.
-Tutto merito mio, sia la sua radiosità che il suo abbigliamento, non mi piacciono gli sguardi che alcuni sfigati della tua accademia lanciano alla mia fidanzata- disse Altair mettendo un braccio intorno alle spalle di Daphne.
-Quelli sfigati dell'accademia sono delle valenti guardie- disse Sirius offeso.
-Che io potrei battere con una mano legata dietro la schiena- disse Altair arrogante.
-Comunque qui ci sono tutti i documenti sui Potter, conti bancari, case, cimeli..è scritto tutto qui- disse Sirius passando un fascicolo ad Altair.
-So che è stato difficile per te..richiedere questi documenti..grazie!- disse Altair sincero all'amico d'infanzia del padre.
-Era un mio compito, l'avevo promesso a James, credo che tu debba andare personalmente alla Gringott però, conoscendo Jamie ti ha sicuramente lasciato qualcosa- disse Sirius facendo un sorriso pieno di tristezza.
-Ci andremo nel pomeriggio- sussurrò Altair osservando sotto choc i numeri scritti nei fascicoli mentre Sirius usciva dall'appartamento.
-Colazione?- chiese Daphne avvicinandosi al fidanzato.
-Si, quella che gli elfi servono in salotto, il bambino non è ancora pronto per la tua cucina- disse Altair facendogli una linguaccia.
-Daphne sembri una mendicante vestita così e anche..grassa!- disse Valerie a Daphne quando la vide arrivare in salotto con Altair.
-Un'altra parola e giuro Valerie finisci in mezzo a una strada- disse Altair con cattiveria.
-Ma ti capisco cara, i tradimenti di Altair saranno difficili da dimenticare, non sarà semplice per te vivere così- disse Valerie addolcendo il tono di voce.
-Io non sono grassa, sono INCINTA INCINTA INCINTA!- urlò Daphne furiosa.
-E pure un pochino emotivamente instabile- disse Altair coprendosi gli occhi con una mano e intrecciando l'altra con quella di Daphne.
-LA UCCIDO- urlò Daphne mentre Altair cercava di trascinarla al piano di sopra.
-Duff calmati, pensa a Lys, non gli fanno bene queste sceneggiate- sussurrò dolcemente Altair all'orecchio di Daphne che si calmò e si fece guidare al piano di sopra.
-Sono nei guai vero?- disse Daphne dispiaciuta quando Altair chiuse la porta dell'appartamento.
-Non più del solito, non aveva il diritto d'insultarti e so che in questo momento hai problemi ad essere la regina di ghiaccio, avrei dovuto difenderti io- disse Altair baciando la fronte di Daphne che stava piangendo.
-Mi dispiace- disse Daphne tra le lacrime.
-Shh basta piangere, so che non l'hai fatto apposta- disse Altair consolandola.
-Al..io ho fame- disse Daphne sorridendo divertita.
-Tu ed i tuoi ormoni impazziti, vado a cercarti qualcosa da mangiare- disse Altair uscendo dalla stanza.
-Madre! Che piacevole incontro- disse Altair quando la madre gli corse incontro, sembrava una furia.
-Quello che si dice in giro di voi è vero? Daphne è incinta?- chiese Bellatrix furiosa al figlio.
-Madre pensi seriamente che farei una stupidaggine simile? Fidati di me e non delle voci messe in giro da una sporca mezzosangue- disse Altair baciando la guancia della madre.
-Ovviamente, ovviamente lo sapevo che non poteva essere vero- disse Bellatrix sollevata.
-Buongiorno signora Black- disse Daphne confusa uscendo in corridoio dopo aver sentito le parole di Altair.
-Buongiorno cara Daphne- disse Bellatrix sorridendo e andandosene.
-Perchè hai smentito la mia gravidanza a tua madre?- chiese Daphne confusa quando rientrarono nel loro appartamento.
-Perchè non può diventare di dominio pubblico Duff, devi essere al sicuro, dobbiamo mantenere il segreto più a lungo possibile- disse Altair abbracciandola.
-Ma perchè?- chiese Daphne confusa.
-Le risposte sono nel fascicolo dei Potter- disse Altair passandogli i documenti che aveva portato Sirius.
-Tutto questo è impressionante- disse Daphne sotto choc.
-Una gran sorpresa anche per me- disse Altair annuendo.
-Gli zeri in queste cifre sono giusti?- disse Daphne ancora sotto choc.
-Si, è allucinante ma si, Sirius ha fatto contare fino all'ultimo galeone in tutte le camere blindate, adesso capisci Duff? Capisci quanto vale nostro figlio e quante persone vorranno evitare la sua nascita? Capisci quante persone mi vorranno morto?- disse Altair serio come Daphne non lo aveva mai visto.
-Dobbiamo proteggerlo- disse Daphne annuendo.
-Devo anche andare nella camera blindata dei Potter, Sirius dice che mio padre potrebbe aver lasciato qualcosa per me- disse Altair pensieroso.
-Sarà difficile, vuoi che io venga con te?- disse Daphne preoccupata.
-Sarebbe veramente un sollievo per me- disse Altair baciandola.
-Stavo pensando..visto che andiamo a Diagon Alley, prima di passare alla Gringott potremo fare un pochino di shopping?- disse Daphne facendo la sua miglior faccia da cucciola.
-Si ma stai attenta a ciò che compri..niente cose per il bambino!- disse Altair baciando Daphne.
-Uffa!! Va bene mi limiterò a rifarmi il guardaroba di un paio di taglie più grande- disse Daphne imbronciata.
-Verranno anche Draco ed Hermione, Drake vuole comprare qualcosa ad Hermione per farsi perdonare- disse Altair infilandosi una maglietta.
-Per farsi perdonare l'ennesimo passo indietro? Gli ci vorrà una cosa chiamata diamante!- disse Daphne ridendo.
-Me lo ricorderò per le litigate future!- disse Altair ghignando.
-Credo che siamo l'unica coppia nella quale il ragazzo impiega più tempo a prepararsi dalla ragazza- disse Daphne mentre aspettava Altair che era di fronte allo specchio occupato a sistemarsi ogni singola ciocca di capelli.
-Sei incinta, sei comunque perfetta perchè sei radiosa, io sulla mia perfezione ci devo lavorare- disse Altair baciando Daphne per poi raggiungere insieme Draco ed Hermione che li aspettavano in salotto.
-Vogliamo andare?- disse Altair mettendo un braccio intorno alle spalle del cugino mentre le ragazze si salutavano.
-Si, prima che arrivino i pinguini- disse Draco sarcastico.
-Era glaciale in corso con Mione?- chiese Altair divertito.
-Non ne hai idea- sbuffò Draco.
Un paio di ore dopo lo shopping era in pieno svolgimento, Daphne aveva già comprato metà Diagon Alley, mentre Hermione osservava silenziosamente le vetrine.
-Che ne pensi di quello?- disse Draco indicando ad Hermione un vestito rosso elegante esposto in una lussuosa vetrina di Diagon Alley.
-No- disse Hermione senza neanche guardarlo.
-Si può sapere che ti prende? Daphne ha già comprato mezza Diagon Alley, l'unica cosa che sono riuscito a comprarti io è il gelato- disse Draco sbuffando.
-Proprio non lo capisci eh? Daphne sta spendendo i suoi soldi e quelli che in futuro saranno i suoi soldi, io non ho 5mila galeoni da spendere per un vestito, probabilmente non li avrò mai, e i tuoi soldi non li voglio per principio, inoltre i tuoi già mi odiano adesso figuriamoci cosa diranno se ti permetto di comprarmi un vestito simile, non sono una principessina purosangue, non posso mettermi un vestito simile, io e te veniamo da mondi diversi Draco- disse Hermione nervosa.
-Hermione quello che è mio è tuo, volevo solo farti un regalo per scusarmi, non volevo comprarti- disse Draco spiegando le sue ragioni.
-Lo so ma noi non avremo mai un futuro vero, non potremo sposarci, non potremo avere figli dal sangue sporco, che futuro c'è per noi Draco? Non sono fatta per te, e anche tu lo sai per questo fai continui passi indietro- disse Hermione triste.
‎-Ascoltami stavolta perchè poi non lo dirò più, quando il momento sarà giusto se entrambi lo vorremo e saremo pronti per farlo io manderò al diavolo i miei soldi, i miei genitori e tutte le mie tradizioni, c'è un futuro per noi devi solo vederlo anche tu Hermione, non c'è niente di reale a impedirci di stare insieme, solo la tua paura- disse Draco baciando dolcemente Hermione.
-Se un giorno manderai al diavolo i tuoi soldi credo che quel vestito potrebbe farci comodo, non si sa mai no?- disse Hermione sorridendo.
-Dopo di lei signorina Granger- disse Draco aprendo la porta del negozio per Hermione.


Scusate il ritardo, era un capitolo che non avevo voglia di scrivere perchè porterà ad un preciso avvenimento..beh vedrete nel prossimo capitolo!

Baci!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 42
*** La lettera di James ***


La lettera di James -Mione- disse Daphne avvicinandosi alla riccia e prendendola a braccetto.
-Si Duff?- chiese confusa Hermione, da quando era successo quello che era successo con Altair i rapporti con la bionda erano piuttosto freddi.
-Vuoi il mio perdono assoluto vero? Vuoi tornare ad essere veramente mia amica?- disse Daphne ad Hermione sorridendo.
-Si più di qualsiasi altra cosa- disse Hermione annuendo speranzosa, aveva veramente bisogno di un'amica in quel momento.
-Bene, allora la fai una cosa piccola piccola per me?- disse Daphne facendo la sua faccina da angelo.
-Tutto quel che vuoi- disse Hermione annuendo divertita.
-Lo vedi quel completino per bambino in vetrina? Io non posso andare a comprarlo o tutti s'insospettiranno puoi farlo tu per me? Ti prego ci tengo tanto ad averlo è così carino!!- disse Daphne implorando Hermione.
-Io..certo- disse Hermione prendendo i soldi dalle mani di Daphne ed entrando nel negozio.
-Consiglio, tirati su il cappuccio della felpa e non farti riconoscere!- disse Daphne sorridendo ancor più felice quando Hermione tornò pochi minuti dopo con il completino.
-Grazie grazie grazie- disse Daphne felice baciando la guancia di Hermione.
-Adesso che l'hai dichiarato ai quattro venti che sei incinta possiamo andare alla Gringott?- disse Altair infastidito all'orecchio di Daphne.
-Scusa- disse Daphne sul punto di piangere.
-No, ti prego le lacrime no- disse Altair alzando gli occhi al cielo.
-Non è colpa mia, sono gli ormoni- disse Daphne mordendosi il labbro.
-Fai un respiro profondo e fammi un sorriso ok?- disse Al baciando delicatamente il collo di Daphne.
-Ok- disse Daphne annuendo incerta.
-Tutto bene?- chiese Draco avvicinandosi ai due.
-Sbalzi d'umore- disse semplicemente Altair.
-Mi vuoi là dentro con te?- chiese Draco osservando la banca dei maghi che era di fronte a loro.
-No, credo che verrà Duffy- disse tranquillamente Altair.
-Oh, va bene- disse Draco annuendo deluso.
-Sei sempre il mio preferito- disse Altair facendogli l'occhiolino per poi dirigersi verso la banca insieme alla fidanzata.
-Pronto?- chiese Daphne stringendo la mano di Altair prima di entrare alla Gringott.
-Con te al mio fianco si- disse Altair annuendo per poi dirigersi  verso uno dei folletto.
-Sono Altair Black, devo visitare la mia camera blindata- disse Altair con arroganza.
-Quella dei Black o quella dei Potter?- chiese il folletto chinando la testa.
-Potter- disse Altair stringendo la mano di Daphne.
-Mi segua- disse il folletto, pochi minuti dopo si trovavano di fronte alla camera blindata dei Potter che aveva la porta dorata.
-è questa?- chiese Altair curioso.
-Questo è il suo corridoio, le camere blindate dalla 15 alla 27 sono tutte dei Potter- disse il folletto con voce fastidiosa.
-Intendo visitare quella con i cimeli di famiglia- disse Altair autoritario.
-La 21, mi segua- disse il folletto che aveva già iniziato a camminare.
-Non mi sono state date chiavi, come devo procedere all'apertura?- chiese Altair al folletto mentre accarezzava la porta sulla quale vi erano incisi dei grifoni.
-Una goccia del suo sangue nella serratura, solamente un vero Potter può aprire le camere blindate della famiglia- disse il folletto ed Altair dopo essersi punto l'indice con il bordo della porta lo premette sulla serratura.
-Che c'è?- chiese Altair annoiato quando sentì il folletto fare un verso stridulo.
-Suo padre, il signor James l'apriva sempre in questo modo- disse il folletto indietreggiando quando la porta si aprì.
-Wow, i Potter non buttano via proprio niente!- disse Daphne entrando nella stanza insieme ad Altair e guardandosi intorno, la stanza era piena di mobili antichi, tappeti persiani, pezzi di antiquariato e tantissimi gioielli.
-Sirius dice che mio padre potrebbe aver lasciato qualcosa per me, ma qui c'è solo tanta roba vecchia, non vedo nulla lasciato qui appositamente per me- disse Altair un pò deluso guardandosi intorno.
-Io credo di si- disse Daphne prendendo la mano di Altair e guidandolo verso un boccino che adesso si stava agitando in una teca, appena Altair sfiorò il vetro il boccino si calmò fino a fermarsi.
-Prendilo, cercatore più giovane della storia di Hogwarts- disse Daphne sorridendo incoraggiante quando vide le mani di Altair tremare.
-Il cielo non è mai stato il limite per i Potter. JP- lesse Altair inciso sul boccino.
-Credo che queste siano per te- disse Daphne prendendo due lettere che vi erano sul cuscino nella teca in cui si trovava il boccino.
"Da mamma" e "Da papà" c'era scritto due diverse calligrafie sulle buste.
-Non voglio quella di lei, strappala- disse Altair afferrando la lettera del padre.
-Ti prego teniamola, anche se non vuoi leggerla adesso, anche se forse non vorrai mai leggerla è la tua unica occasione per sapere qualcosa su di lei- disse Daphne prendendo in mano la lettera di Lily Potter.
-Non è mia madre- disse Altair scuotendo la testa.
-Non ti ha cresciuto è vero, ma non è colpa sua se non ha potuto farlo, ti ha tenuto dentro di sè per nove mesi, ha dato la sua vita per te, ha tutto il diritto di definirsi tua madre, adesso che so cosa si prova ad avere un'altra persona dentro di me non credo di riuscire a non pensare a lei come tua madre, almeno in parte- disse Daphne sincera porgendo la lettera ad Altair.
-Non la voglio! Lei non è mia madre!- disse Altair alzando la voce.
-Così se a me succedesse qualcosa e nostro figlio venisse cresciuto da un'altra donna tu gli permetteresti di trattarmi in questo modo? Di dimenticarmi completamente? Di provare verso di me tutto questo rancore infondato?- disse Daphne furiosa.
-Lasciami solo ti prego- disse Altair stanco.
-La terrò io questa, finchè non sarai maturo abbastanza per leggerla- disse Daphne prendendo la lettera di Lily per poi uscire dalla camera blindata.
Altair con mani tremanti aprì la lettera del padre e sedendosi in un angolo della stanza iniziò a leggerla.
"Figliolo,
 Se stai leggendo questa lettera molto probabilmente qualcosa nel mio grande piano è andato storto, posso immaginare già cosa sia andato storto, riesco a sentire Sirius che urla al cielo "Te l'avevo detto".
Forse per il bene tuo e di tua madre avrei dovuto sceglierlo come custode segreto ma sono stato egoista e non ce l'ho fatta, so che sarebbe morto prima di dire una parola e non potevo permetterlo. Spero che tu non mi odi troppo per la mia scelta Harry, che tu possa provare in futuro quello che io provo per Sirius e per tua madre, in modo da capire il mio sacrificio. Harry, mi fa strano chiamarti così sai? Tra due mesi nascerai e noi abbiamo appena deciso il tuo nome, non vedo l'ora di conoscerti Harry, voglio passare con te ogni singolo minuto perchè sento che non ne avremo molti, è un sensazione che sto provando sin da quando tua madre mi ha detto di essere incinta. In questo momento sono terrorizzato, non dall'idea di morire, la morte non mi spaventa, non ha senso temere una cosa naturale come respirare. Sono terrorizzato dall'idea di essere padre Harry, sarò abbastanza bravo? Sarò abbastanza? Ti ricorderai di me? Mi odierai per la mia assenza?
Spero di aver abbastanza tempo con te Harry per poterti parlare delle cose importanti della vita, non i soldi, non il potere, tutto ciò ha perso valore quando ho saputo della tua esistenza.
La cosa più importante Harry è l'amore, in questo momento sto guardando tua madre che canticchia una canzone delle 'tre sorelle' e mi osserva con gli occhi lucidi, tutto ciò che provo in questo momento è amore.
Sono veramente innamorato di tua madre Harry, l'ho amata dal primo momento che l'ho vista, una ragazzina dalle treccine rosse che si avvicinava timidamente al tavolo di Grifondoro.
Ma devi sapere che l'amore per Lily non è l'unico che ho provato nella mia vita, c'è un altro sentimento che non può essere definito ma credo si avvicini veramente molto all'amore, quello che provo per Sirius.
Sirius è la mia persona Harry, colui che è sempre stato con me e so che ci sarà sempre, lui è la mia certezza nella vita e la mia luce nei momenti bui, lui è me ed io sono lui, così uguali ma così diversi, complementari.
Il nostro legame è talmente profondo che neanche la morte riuscirà a spezzarlo ne sono sicuro.
Gliel'ho fatto promettere sai? Quando ho saputo la profezia ho fatto promettere a Sirius che qualsiasi cosa mi fosse successa lui non avrebbe fatto sciocchezze e spero che non le abbia fatte, spero che ti abbia cresciuto lui Harry, sicuramente avrà fatto un lavoro migliore del mio, tranne come insegnante di quidditch, ti ho già detto che Sirius fa schifo a Quidditch?
Vabbè adesso ti lascio Harry, le cena è pronta e sono sicuro che tu avrai qualcosa di meglio da fare, ragazze da conquistare, partite da vincere e il mondo magico da salvare.
Ama Harry, perchè sarà l'amore a farti vincere, è l'amore ciò che Voldemort non ha.
Ti voglio bene figliolo.
Papà."

-Tutto bene Al?- chiese Draco entrando nella camera blindata e sedendosi accanto al cugino.
-No- disse Altair nascondendo il volto tra i capelli biondi del cugino e lasciando andare le lacrime.
-Andrà tutto bene, te lo prometto- disse Draco accarezzando i capelli scuri di Altair.
-Mia madre ha ragione, sono come mio padre, sono debole- disse Altair spaventato, quella lettera era come se l'avesse scritta lui stesso.
-Tu sei la persona più forte che io conosca Al, non lasciarti influenzare dalle parole di una persona morta che non ti ha mai conosciuto, io ti conosco, io so chi sei e ti assicuro che non sei un debole- disse Draco deciso.
-Grazie- disse sincero Altair ricomponendosi.
-Non lo dire neanche, sono qui per questo- disse Draco sorridendo per poi alzarsi.
-Che farai senza di te?- disse Altair sorridendo divertito.
-Saresti perso e miserabile- disse Draco porgendo la mano ad Altair che la strinse e si alzò.
-Per mia fortuna ci sarai sempre?- chiese Altair voltandosi verso il cugino.
-Ci sono stato per quasi 19 anni, non hai capito che non ti libererai di me ormai?- disse Draco ridendo.
-Me ne sono fatto una ragione- disse Altair sorridendo per poi lasciar andare la lettera del padre e sussurrare "Grazie papà".
-Su dai andiamo! Ti ho aspettato un'ora fuori di qui, mi devi almeno il pranzo- disse Draco che era appoggiato contro la porta.
-Arrivo! Arrivo- disse Altair dando un'ultima occhiata alla stanza per poi uscire lasciandosi alle spalle la centenaria storia dei Potter.

Capitolo praticamente inedito anche su FB, mi è piaciuto un sacco scriverlo! E ho colto l'occasione per rimandare il prossimo capitolo che sarà bittersweet per i Dramione, una scena in particolare non voglio proprio scriverla xD

Baci!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 43
*** You Are The Right Kind Of Wrong ***


you are the right kind of wrong -Draco? Che ci fai qui?- chiese curiosa Astoria quando andando ad aprire la porta si ritrovò di fronte Draco.
-Non hai due minuti per un vecchio amico? Volevo parlare, è una vita che non parliamo io e te- disse Draco entrando nella stanza quando Astoria lo lasciò passare.
-Di cosa vuoi parlare?- chiese Astoria confusa sedendosi sul letto mentre Draco si sistemava accanto a lei.
-Come vanno le cose con Theo?- chiese Draco serio alla bionda e Astoria conoscendo bene Draco capì subito che quella conversazione aveva un doppio fine.
-Sinceramente? Non lo so, vanno così velocemente che non mi rendo neanche conto di quel che sta succedendo, è come essere salita su un treno ad alta velocità che non si ferma mai..fidanzamento, bambina e poi matrimonio, è tanto da processare- disse Astoria sospirando.
-Scendi dal treno allora- disse Draco semplicemente.
-Cosa?- chiese confusa Astoria.
-Se tutto questo è troppo per te, prenditi una pausa, hai detto si al matrimonio ma è tuo diritto decidere quando..è tuo diritto respirare- disse Draco saggiamente guardando Astoria negli occhi.
-Lui mi ha offerto..sai il vecchio classico matrimonio purosangue?- disse Astoria in imbarazzo.
-Hai detto si?- chiese Draco interessato sfiorando i capelli di Astoria.
-Ho detto no- disse semplicemente la più giovane delle Greengrass.
-Monogamia, così sopravvalutata- scherzò Draco.
-Con la bella Hermione invece come va?- chiese Astoria a Draco cercando di cambiare argomento.
-Difficile come sempre, l'amore c'è ma ad ogni passo commetto qualche errore senza neanche rendermene conto, devo stare attento a quel che faccio o sono guai per tutti, temo che la situazione possa sfuggirmi di mano- disse Draco sincero liberandosi di un peso.
-Sei Draco Malfoy, sai gestire questo genere di situazioni sempre che tu lo voglia- disse Astoria baciando la guancia di Draco.
-Perchè amo tutte le persone con le quali non posso avere una vera relazione?- chiese Draco con gli occhi lucidi.
-Non lo so Drake- disse Astoria passando una mano tra i capelli di Draco che voltandosi verso di lei la baciò con disperazione.
-Draco..no- sussurrò Astoria.
-Per favore- disse Draco bisogno baciando disperato Astoria e iniziando a spogliarla.
-Questo è sbagliato- disse Astoria sbottonando i pantaloni di Draco.
-Non faccio mai cose giuste- disse Draco zittendola con un altro bacio.
-Bentornata sulla terraferma signorina Greengrass, hai le idee più chiare adesso?- disse Draco baciando la guancia di Astoria un'ora dopo.
-Non credo che mi servisse del sesso con te per schiarirmi le idee, sapevo già cosa volevo- disse Astoria incerta.
-Cosa vuoi?- chiese Draco interessato.
-Io vorrei poter esplorare il sentimento che provo per te prima di lanciarmi in una storia con Theo, credo di non poter andare veramente avanti se non so quello che c'è tra noi- disse Astoria guardando Draco negli occhi.
-E io ho realizzato che non posso, che amo lei, tutto questo è stato solo sesso dall'inizio alla fine, ogni singolo secondo mi è sembrato sbagliato, vorrei poterti scegliere Astoria perchè sarebbe la strada più facile, ma io devo combattere per quella che voglio veramente, non sarà facile ma io voglio un futuro con Hermione- disse Draco risoluto e deciso mentre si vestiva velocemente.
-Draco..- soffiò Astoria con gli occhi lucidi.
-Mi dispiace, seriamente Astoria, non avrei mai dovuto avere una storia con te, me e te, siamo stati sbagliati fin dall'inizio- disse Draco baciando la fronte di Astoria e dirigendosi verso la porta.
-Ast..- disse Theo entrando in camera della fidanzata trovandola nuda a letto mentre Draco si metteva le scarpe.
-Theo..- disse Draco cercando di spiegare.
-Vattene, prima che io ti uccida- sibilò Theo furioso.
-Mi dispiace- disse Draco uscendo dalla stanza con la maglietta in mano.
-Ho fatto un errore perchè pensavo che tutto questo fosse troppo, troppo velocemente, troppi sentimenti troppo tutto, ma non era troppo è giusto e io, per Salazar mi dispiace così tanto..- disse Astoria piangendo e parlando velocemente a Theo.
-Shh calmati- disse Theo con tono rassicurante.
-Perchè? Perchè? Io non posso calmarmi e capirò se lo dirai ad Altair, solo ti prego non distruggere l'alleanza è importante per tutti, ti lascerò fare quel che vuoi da sposati..- disse Astoria in lacrime e Theo la baciò dolcemente.
-Che significa?- chiese Astoria confusa.
-Ti perdono- disse semplicemente Theo sorridendo.
-Perchè?- chiese Astoria sorpresa e sollevata.
-Perchè sono talmente stupido da essermi innamorato di te- disse Theo baciando la fronte di Astoria.

-Draco- disse Hermione mentre si preparavano per andare a letto.
-Mmm- disse Draco senza voltarmi.
-Pensi di guardarmi di nuovo prima del prossimo anno? Ho fatto qualcosa di male?- chiese Hermione incerta avvicinandosi a Draco.
-Tu non hai fatto nulla- disse Draco incrociando lo sguardo di Hermione, solo allora la riccia si accorse che gli occhi grigi del fidanzato erano pieni di sensi di colpa.
-Che hai fatto?- disse Hermione conoscendo perfettamente l'espressione colpevole che Draco aveva sul volto.
-Una cosa stupida, perchè io sono lo stupido tra noi due, quello che non ti merita sono io non sei tu, io non sono alla tua altezza ma voglio impegnarmi per diventarlo Hermione, ho bisogno del tuo aiuto però, mi devi aiutare a crescere, ad allontanarmi da chi devo essere per avvicinarmi a quello che sono, tu sei l'unica parte reale di me- disse Draco baciandola.
-Direi che adesso siamo veramente pari Draco- disse Hermione ferita ma disposta a perdonarlo, non aveva bisogno che Draco gli dicesse cosa aveva fatto, nel suo cuore Hermione già lo sapeva.
-E nessuno dovrà più essere in vantaggio in futuro- disse Draco serio.
-Lo spero bene signor Malfoy- disse Hermione sorridendo perchè questo sembrava veramente un nuovo inizio, magari quello giusto.
-E ho una cosa per te- disse Draco mostrandogli l'anello precedentemente indossato da Astoria che il biondo aveva recuperato nel pomeriggio dalla Gringott.
-Qual'è il suo significato?- chiese Hermione commossa, osservando l'anello che tanto aveva invidiato ad Astoria, non per il diamante in sè ma per cosa rappresentava.
-è una promessa, di amarti sempre- disse Draco infilandoglielo.
-Sempre- ripetè Hermione baciando con passione Draco.

-Gentile da parte vostra degnarci della vostra presenza- disse Altair la mattina dopo quando Draco ed Hermione li raggiunsero a colazione.
-Scusate se mi sono avv...oh Merlino! Cos'è quello al tuo dito?- disse Daphne lasciando cadere il suo cupcake e correndo incontro ad Hermione che incominciò a saltellare con la bionda.
-"Non metterò mai un anello al dito di una ragazza" diceva il mio vecchio amico Draco, cos'è quella cosa che vedo al dito di Hermione?- disse Altair punzecchiando Draco.
-"Non metterò mai incinta una ragazza" diceva mio cugino Altair, quanto sta mangiando Daphne ultimamente per avere quella pancia allora?- disse Draco rispondendo prontamente.
-Pareggio Draco- disse Altair riconoscendo quanto entrambi fossero cambiati.
-Stiamo cambiando cugino- disse Draco pensieroso.
-In meglio o in peggio?- si chiese Altair.
-Con il tempo lo scopriremo- disse Draco saggiamente osservando le ragazze ridere.
-Era tutto molto più facile ad Hogwarts, non mi dovevo neanche ricordare il nome della ragazza con cui mi svegliavo la mattina dopo perchè se ne era già andata, non avevo pensieri, stavo bene!- disse Altair al cugino.
-Stavamo bene? Noi stavamo alla grande cugino- disse Draco nostalgico.
-E adesso diventerò padre- disse Altair preoccupato.
-Come ci si sente?- chiese Draco curioso.
-Terrorizzati- disse Altair accennando un sorriso pensando a ciò che suo padre gli aveva scritto nella lettera.
-'More dove stai scappando?- chiese Draco quando Hermione afferrò un muffin e si diresse verso la porta.
-Ho lezione di medicina con tua madre- disse Hermione tornando indietro per dare un bacio a Draco.
-Wow, a quando le nozze?- disse Altair punzecchiando Draco.
-Prima delle nostre di questo passo mio caro fidanzato- sospirò Daphne imbronciata.
-Non ti toglierei mai la precedenza, tranquillo cugino- disse Draco ridendo.
-Grazie- disse Altair sarcastico placando le ire di Daphne con un altro cupcake.
-Ci vediamo a pranzo, non decidere la data senza di me- disse Hermione facendogli la linguaccia per poi uscire dall'appartamento di Altair correndo verso i sotterranei.
-Scusa- disse un ragazzo dell'accademia dalla voce familiare contro cui era andata a sbattere.
-Che ci fai qui?- disse Hermione sorpresa quando riconobbe Lucas, il fratello di Valerie, il suo primo amore.
-Non è ovvio?- disse Lucas sorridendo.
-Stai voltando le spalle a tutto ciò in cui credi, ti stai unendo ai purosangue, sei sicuro di volerlo fare?- disse Hermione cercando di dissuaderlo.
-Tutto ciò in cui credo siamo noi, io e te- disse Lucas serio e totalmente sincero.
-Sto con Draco adesso- disse Hermione decisa indietreggiando.
-Sono il tuo primo amore Mione, mi amerai ancora, devo solo lottare per te- disse Lucas baciando la guancia di Hermione per poi andarsene sorridendo.
-Evvai, Draco sarà così contento- disse Hermione sarcastica sottovoce per poi ricordarsi che era in ritardo per il suo appuntamento con Narcissa.
Un paio di ore dopo Hermione finì le sue estenuanti lezioni di medicina magica con Narcissa e si diresse verso camera sua, sulla porta vi era un mazzo di girasoli, la riccia dopo averli inceneriti si diresse verso l'appartamento di Altair, dove sapeva di poter trovare Daphne.
-Ho trovato dei fiori davanti alla porta stamani- disse Hermione a Daphne, aveva bisogno di confidarsi.
-Quindi? Draco è diventato romantico!- disse Daphne sorridendo.
-Non erano rose nere, erano girasoli- disse Hermione delusa, le rose nere erano il marchio di Draco, le rose che lui e Altair regalavano sempre alle ragazze, il loro marchio da Black.
-Quindi non erano di Draco perciò...erano di Lucas- disse Daphne facendo due più due, le news al Black Manor viaggiavano in fretta e ad Altair era stato comunicato l'arrivo di Lucas un paio di ore prima, subito il moro era sparito alla ricerca del cugino.
-Temo di si- disse Hermione mordicchiandosi le unghie.
-Draco sa dell'arrivo di Lucas qui?- chiese Daphne preoccupata.
-Non so come dirglielo- disse Hermione nervosa.
-Credo che ormai sia tardi, siamo tutti convocati per un meeting con il consiglio, s'incontreranno lì- disse Daphne pensierosa.
-Meeting? Quale meeting?- chiese confusa Hermione.
-Sirius e Lucius stanno organizzando un raid molto importante, hanno convocato tutti per un meeting che inizia tra cinque minuti, meglio correre.- disse Daphne infilandosi una felpa sopra alla maglia che indossava.
-Suppongo che tu abbia incontrato Draco- disse Hermione quando una volta arrivata in sala riunioni vide Lucas con il volto pieno di ferite.
-Più che altro diciamo che ho incontrato i suoi famigerati incantesimi di tortura- disse Lucas accennando un sorriso per poi fare una smorfia di dolore.
-Che gli hai detto?- disse Hermione sfiorando le ferite di Lucas.
-Che sono qui per te- disse Lucas facendo il suo miglior sguardo da cucciolo.
-Allora è stato piuttosto calmo per i suoi standard, giusto qualche graffio- disse Hermione controllando le varie ferite di Lucas.
-C'era mio zio Sirius presente- disse Lucas secco.
-Questo spiega molte cose- disse Hermione annuendo.
-Se avete finito..- disse Draco prendendo la mano di Hermione facendola sedere accanto a lui.
-Gelosone- disse Hermione dandogli un bacio veloce mentre tutti prendevano posto.
-Vogliamo iniziare?- disse Lucius per poi lasciare la parola ad Altair.
-Il momento di far politica adesso è finito, s'inizia a combattere, sappiamo che Voldemort vuole prendere il controllo di Diagon Alley domani notte con un raid al quale prenderanno parte molti mangiamorte, ci saremo anche noi, per assicurarci che ogni famiglia mantenga il suo posto nel consiglio un solo membro per ogni famiglia parteciperà alla missione, gli altri resteranno a casa. Io rappresenterò i Black- disse Altair autoritario al consiglio.
-Io i Malfoy- disse Draco sperando di guadagnarsi un pò di fiducia dal consiglio offrendosi come volontario.
-Io parteciperò per i Nott- disse il padre di Theo.
-Io per gli Zabini- disse Blaise e molti rimasero sorpresi visto che Blaise non era un duellante abile come suo padre.
-C'è la luna piena domani..- disse Remus in difficoltà.
-Vado io- dissero in coro Valerie e Lucas.
-Tu non sei addestrata, io ho fatto l'accademia auror- disse Lucas alla sorella.
-Veramente io sono stata addestrata..alle arti oscure- disse Valerie scioccando tutti.
-Tu cosa?- disse Lucas arrabbiato per poi fulminare con lo sguardo Altair.
-Il sesso con Blaise non conta come addestramento Valerie- disse pungente Daphne.
-Andrà Lucas e tu sei nei guai signorina- disse Lupin alla figlia.
-Per i Greengrass parteciperò io- disse Astoria stupendo tutti o quasi.
-Non sarebbe meglio portare qualcuno di più esperto?- disse Nott senior.
-Astoria ha ricevuto un addestramento da mangiamorte esattamente come Daphne e al contrario di Daphne ha preso parte ad alcuni raid con me- disse Draco zittendo Nott e guadagnandosi una sguardo di gratitudine da Altair.
-Credo che io abbia poche scelte vero? Parteciperò- disse Hermione decisa.
-No- dissero in coro Draco e Lucas.
-è la regola Draco- disse Altair dispiaciuto.
-Lo vedremo..- disse Draco incrociando le braccia arrabbiato.

Capitolo extra lungo, finalmente mi sono liberata della parte che proprio non volevo scrivere, l'ultima scena Draco/Astoria! Spero che il capitolo vi sia piaciuto ;)

Ritorna all'indice


Capitolo 44
*** Il raid ***


il raid -Non puoi venire- disse Draco appena furono soli.
-Perchè? Astoria ha sedici anni e ci viene!- disse Hermione arrabbiata.
-Sei stata cresciuta come Astoria? Facendo otto ore di arti oscure al giorno dall'età di sei anni? Bene, allora sei la benvenuta- disse Draco sarcastico.
-A Hogwarts ero la migliore!- disse Hermione alzando la voce.
-Sulla carta Hermione, sei brava ad imparare ma ad uccidere? L'hai mai fatto? Hai mai tolto la vita ad una persona? Hai mai duellato sapendo che il tuo avversario alla prima imprecisione ti avrebbe ucciso? Non sai cosa significa Hermione, non sai in cosa ti stai cacciando- disse Draco arrabbiato alzando anche lui la voce.
-Perchè sei così arrabbiato? Se non faccio esperienza non sarò mai brava- disse Hermione incrociando le braccia.
-Perchè non ho mai voluto questo per te, non voglio che tu diventi brava ad uccidere Hermione, è una dote di cui non vado fiero- disse Draco sincero.
-Allora cosa vuoi Draco? Perchè io non riesco a capirlo sinceramente. Quando hai accettato la mia presenza qui sapevi benissimo quali sarebbero state le conseguenze! Io lo sapevo! Sapevo che avrei perso una parte di me stessa ma per te ero e sono disposta a farlo.- disse Hermione con voce calma mentre si metteva il giacchetto.
-Dove vai?- chiese Draco sollevando leggermente la testa per guardare Hermione.
-Fuori di qui, ti lascio riflettere- disse Hermione uscendo dalla camera per dirigersi verso i giardini del Black Manor.
-Vedo che guardare la luna ti calma ancora- disse Lucas mettendosi al fianco di Hermione.
-Certe cose non cambiano mai- disse semplicemente Hermione.
‎-Così domani è la grande notte, sei pronta?- disse Lucas sedendosi accanto a Hermione.
-Draco dice che sarà difficile, tu hai mai ucciso?- chiese Hermione pensierosa.
-All'accademia è la prima cosa che ci dicono di non fare, i morti non parlano e a noi servono informazioni, nessuno t'insegna la maledizione che uccide o le altre maledizioni proibite, quindi no, non ho mai ucciso- disse Lucas sincero.
-Ho paura a farlo, di doverlo fare, forse Draco ha ragione..- disse Hermione triste.
-Dovresti restare a casa- disse Lucas concordando con Draco.
-Non voglio e non posso, quanto ci metterà il consiglio a farmi fuori se vedono che non sono adatta? Pochissimo- disse Hermione scuotendo la testa.
-Se proprio vuoi venire ti prometto di guardarti le spalle- disse Lucas baciando la guancia di Hermione.
-Ho bisogno anche di un altro favore da te- disse Hermione guardando negli occhi Lucas.
-Quale?- chiese sorridendo Lucas.
-Devi essere il mio insegnante di duello, la realtà è che..non ero esattamente la migliore, ero la migliore tra i non purosangue- disse Hermione arrossendo.
-T'insegnerò tutto quel che so- disse Lucas felice che Hermione gli avesse chiesto aiuto.
-Grazie Luke- disse Hermione sincera.
-Farei di tutto per te Hermione..- disse Lucas avvicinando le sua labbra a quella di Hermione.
-Non posso..- disse Hermione alzandosi velocemente.
-Perchè? Perchè non puoi dopo tutte le volte che ti ha tradito lui?- disse Lucas alzando la voce.
-Perchè nonostante tutto quello che ha fatto e tutto quello che farà io continuerò ad amarlo- disse Hermione per poi correre verso la porta e verso la camera che condivideva con Draco.
-Sei tornata- disse semplicemente Draco che era seduto al buio sul letto.
-Mi dispiace, avevi ragione- disse Hermione sincera.
‎-Se domani te la cavi come pensi di andare avanti eh Hermione? Posso proteggerti stavolta ma ci saranno raid a cui io non ci sarò e tu cosa farai?- disse Draco calmo ad Hermione.
-Lucas ha detto che m'insegnerà- disse Hermione sottovoce.
-Cosa? Un protego maximo ed un expelliarmus più potente? Morirete comunque entrambi sul campo di battaglia- disse Draco scuotendo la testa.
-Lui è preparato!- disse Hermione difendendo Lucas.
-Essere un auror non vuol dire essere preparato, è un bel damerino che prima di combattere fa il saluto, ecco cos'è- disse Draco freddo.
-Allora insegnami tu! Sarebbe perfetto- disse Hermione prendendo le mani di Draco.
-Non voglio insegnarti ad uccidere, sarebbe come perderti di mia spontanea volontà, sarebbe come lasciar andare l'Hermione che ho imparato ad amare- disse Draco lasciando le mani di Hermione.
-Possiamo non parlarne più per stasera Draco? Sono stanca- disse Hermione sedendosi accanto a Draco.
-Però questa discussione non è..- disse Draco per poi venir zittito da un bacio di Hermione.
-Lo so, ma per stasera puoi solo stringermi senza parlare del futuro?- disse Hermione supplicandolo.
-Certo- disse Draco baciando la fronte di Hermione.

*LA NOTTE DEL RAID*

-Signori e signore, spero di rivedervi tutti tra qualche ora, in caso qualcuno di voi non ce la facesse, è stato bello conoscervi- disse Altair quando i mangiamorte iniziarono a materializzarsi e gli incantesimi ad essere lanciati.
Draco cercò subito con lo sguardo Hermione che si era messa in un angolo e stava duellando con Carrow, per poi distogliere lo sguardo ed iniziare ad uccidere, qualche minuto dopo sentì le spalle di Astoria contro le sue.
-è bello riavere indietro la mia compagna di duello- disse Draco scagliando una maledizione senza perdono contro un mangiamorte che stava per attaccarlo.
-Non stiamo più insieme ma questo non vuol dire che io non ci sarò a salvarti il sedere quando serve- disse Astoria cruciando Roosier.
-Hermione attenta- urlò Lucas quando vide Alecto con la bacchetta puntata contro la testa di Hermione.
-La sgualdrina di Malfoy, mi divertirò così tanto a cruciarti- disse Alecto ridendo.
-Io non credo- disse Lucas arrivandogli alle spalle e schiantando Alecto.
-Mi hai salvato anche se non dovevi- disse Hermione in lacrime.
-Ero nel posto giusto al momento giusto- disse Lucas a fatica con la testa sanguinante.
-Doveva esserci Draco..ma lui era troppo impegnato ad uccidere per occuparsi di me- disse Hermione piangendo per lo spavento che si era presa e per lo choc di aver visto una parte di Draco mai vista finora.
Draco sembrava una macchina assassina che non aveva alcuna intenzione di fermarsi ed insieme ad Astoria stavano facendo una strage, non avevano un graffio, non si erano neanche sporcati i vestiti al contrario di Lucas ed Hermione che erano ricoperti di sangue e fango.
Una manciata di minuti dopo il raid finì con una schiacciante vittoria degli uomini di Altair, le perdite era state minime, solo un paio di ragazzi dell'accademia erano gravemente feriti.
-Mione?- chiese Draco avvicinandosi preoccupato ad Hermione che era insieme a Lucas in un angolo.
-Sono quasi morta stanotte e tu non ti sei preoccupato neanche un secondo per me- disse Hermione piangendo quando Draco gli si avvicinò.
-Se vuoi un principe che ti salvi puoi scegliere subito Lucas perchè io non lo sono, nel campo di battaglia io uccido Hermione, sono talmente concentrato su ciò che non mi accorgo di altro, per questo non volevo che tu venissi Hermione, questo è un gioco di morte puoi starne fuori o partecipare, quello che non puoi fare è stare a guardare, spero che questa notte sia stata la tua lezione, o sei dentro o sei fuori, stai con me per come sono o vai con lui, perchè io non cambio- disse Draco duro.
-Portami a casa adesso, ti prego- disse Hermione in lacrime e Draco la prese in braccia smaterializzandosi a casa con lei.
-Come hai fatto a ricoprirti di ferite?- chiese Draco portando Hermione in infermeria.
-Un diffindo credo- disse Hermione mordendosi un labbro cercando di smettere di piangere.
-Potevi bloccarlo con un protego- disse Draco tranquillamente iniziando a curare le ferite di Hermione.
-Vorrei solo che tu fossi più umano sul campo di battaglia, dici di amarmi ma non hai controllato neanche una volta come stavo durante tutta la battaglia- disse Hermione dopo qualche minuto di silenzio.
-Essere umani nel campo di battaglia vuol dire essere morti, ho combattuto con tre mangiamorte alla volta stasera ogni singolo minuto, sono stanco magicamente e fisicamente Hermione eppure sono qui a curarti, è la prima cosa che ho fatto, quindi non dire che non ti amo perchè questo non è vero- disse Draco stanco curando l'ennesima ferita di Hermione mentre l'infermeria si riempiva.
-Draco che ti succede?- disse Hermione preoccupata quando sentì le mani di Draco tremare e la bacchetta sfuggirgli di mano.
-Niente, giramento di testa- disse Draco aggrappandosi al tavolo.
-Lo vuoi sapere che gli succede? Le sue energie stanno finendo, perchè sono tre ore che pratica magia senza mai fermarsi, perchè prima di bere una pozione ricostituente ha dovuto curare tutti i tuoi graffietti spendendo ulteriori energie, così adesso sta perdendo i sensi, Draco stasera ha combattuto meglio di tutti là fuori, molti di noi gli devono la vita, ma noo tu non puoi lasciarlo riposare in pace, devi fare le tue solite sceneggiate non è vero?- disse Astoria aiutando Draco a rimanere in piedi.
-As sto bene- disse Draco con un filo di voce.
-Dillo ad Hermione, forse lei ti crede- disse Astoria arrabbiata per poi fargli bere la sua pozione ricostituente.
-Draco vai a letto, c'è chi è disposto ad occuparsi di lei- disse Astoria accarezzando i capelli di Draco.
-Vattene AS- disse Draco secco osservando la bionda scomparire tra la folla.
-Lei sapeva cosa fare, io non sapevo neanche che tu fossi stanco Draco, che fidanzata sono per te?- disse Hermione piangendo.
-è successo altre volte Mione, non è niente di grave o mortale, lei lo sapeva perchè gli hanno insegnato a cercare determinati sintomi- disse Draco cercando di tranquillizzare Hermione.
-Perchè lei è stata cresciuta per essere la moglie di un mangiamorte, io no, non so come curare un assassino quando torna a casa, non so neanche cosa dirti dopo che hai ucciso tutte quelle persone, non so come ti senti, non ti conosco veramente Draco- disse Hermione piangendo.
-Vuoi sapere come mi sento Hermione? Io mi sento male ogni volta che finisce la battaglia e mi accorgo quante persone ho ucciso, quante persone rivedrò nei miei incubi ogni notte, tu non hai la minima idea di quanto sia difficile per me togliere la vita a qualcuno, io conoscevo tutte quelle persone Hermione, sono cresciuto con i loro figli, ma ho dovuto scegliere tra la mia vita e la loro, sceglierò sempre me stesso e tu non puoi farmene una colpa- disse Draco per poi lasciare Hermione sola a riflettere.
‎-Che ci fai qui Hermione?- chiese Narcissa quando vide Hermione in infermeria.
-Non ho usato molta magia stanotte, ho seguito un corso da medimaga ad Hogwarts, se ti serve aiuto..- disse Hermione balbettando imbarazzata di fronte a Narcissa.
-Siamo pieni di bambini piagnucolosi dell'accademia, c'è il tuo amico da qualche parte puoi curare lui- disse Narcissa senza prestare attenzione ad Hermione, subito la riccia si mise a cercare Lucas preoccupata.
-Che hai fatto?- disse Hermione in ansia quando vide Lucas immobile sul lettino.
-Mi sono beccato 2 spaccaossa e qualche crucio- disse Lucas che aveva anche un profondo taglio in fronte.
-Ci penso io a te- disse Hermione iniziando a curarlo.
-Come sempre- disse Lucas sorridendo felice.


Annuncio very important: questa storia è e sarà sempre una Dramione...nonostante stiano per arrivare tempi molto molto bui per loro! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, nel prossimo farà la sua comparsa una persona molto importante per Draco e Daphne!

Baciiii

Ritorna all'indice


Capitolo 45
*** L'arrivo di Pansy ***


-C'è il deserto qui- disse Hermione quando la mattina dopo entrò nel salotto di Black Manor, tutti gli allievi dell'accademia erano feriti in infermeria e dei figli dei mangiamorte non c'era traccia..finchè Hermione non sentì un urlo di Astoria.
-Mettimi giù- urlò Astoria mentre Theo la stava per buttare in piscina, Daphne e Altair si baciavano in un lettino poco lontano da loro, Draco era impegnato a parlare con Blaise e con Valerie che era decisamente troppo vicina al biondo.
-Che fate?- chiese Hermione timidamente avvicinandosi al suo fidanzato.
-Festeggiamo- disse Daphne sorridendo voltandosi verso di lei per un attimo, per poi concentrarsi nuovamente su Altair che gli baciava il collo.
-Cosa?- chiese confusa Hermione.
-Abbiamo concluso il nostro primo raid vivi e senza un graffio, direi che abbiamo molto da festeggiare, peccato che i piccoli allievi dell'accademia non possano dire lo stesso- disse Draco facendo ridere tutti.
-Educazione oscura batte educazione delle luce 10 a 0- disse Altair sollevando il bicchiere di champagne che aveva in mano.
-Brindo a questo- disse Draco sollevando la sua burrobirra.
-Posso restare?- chiese Hermione avvicinandosi.
-Non credo che questo sia il tuo posto Hermione- disse Draco alzandosi.
-Perchè?- disse Hermione ferita.
-Hai passato la notte a guarire il tuo amichetto, non sei neanche rientrata in camera per vedere come stavo, sarai stanca adesso, vai a dormire- disse Draco calmo.
-Ma io..- disse Hermione offesa incrociando le braccia.
-Non ti preoccupare, ci pensiamo noi a lui- disse Valerie mettendo un braccio intorno alla vita di Draco.
-Già Hermione, non ti sei preoccupata ieri notte, perchè iniziare adesso- disse Astoria mettendosi dall'altra parte di Draco.
-Buon pisolino Hermione, te lo sei meritato dopo tutto il duro lavoro che hai fatto- disse Draco mettendo le braccia intorno alle spalle delle bionde.
-Non è un pò presto per bere? Non è neanche mezzogiorno!- disse Daphne mentre osservava Hermione allontanarsi.
-Lo dici solo perchè non puoi bere- disse Astoria facendogli la linguaccia.
-E poi in qualche posto è sicuramente mezzogiorno! Pechino ad esempio!- disse Draco finendo la sua burrobirra per poi guardare per un attimo la finestra di camera sua dalla quale sapeva che Hermione lo stava osservando.

-Finalmente sei rientrato- disse Hermione ore dopo quando Draco tornò brillo in camera.
-Per cambiarmi, andiamo a Londra a ballare- disse Draco infilandosi in bagno e uscendo qualche minuto dopo con un paio di jeans scuri e una maglia a maniche corte bianca con il disegno di un asso, simbolo della marca più alla moda e costosa del mondo magico.
-E fammi indovinare? Io non posso venire- disse Hermione osservandolo mentre si sistemava i capelli.
-Mi ripeti sempre che queste non sono le cose che ti piace fare, devo implorarti ogni volta che voglio andare a ballare! Pensavo che tu non volessi venire- disse Draco semplicemente guardandosi allo specchio, soddisfatto del suo look.
-Hai ragione- disse Hermione uscendo dalla stanza e andando alla torre nord per guardare la luna.
-Io te e la luna, succede spesso ultimamente- disse Lucas sedendosi accanto ad Hermione facendo una smorfia di dolore.
-Come va?- chiese Hermione che aveva notato la sofferenza che si era manifestata sul volto di Lucas.
-Sopravvivo, dov'è il tuo ragazzo stasera?- chiese Lucas osservando il cielo scuro.
-Fuori a divertirsi con i suoi amici- disse Hermione sospirando, non sapendo che Draco era nascosto sulle scale e stava osservando tutto.
-Perchè non sei con lui?- chiese confuso Lucas.
-Perchè io non sono una di loro, non lo sarò mai- disse Hermione triste.
-Hermione non puoi andare avanti così, io e te avevamo progetti, cose vere che possiamo ancora fare, un matrimonio per pochi intimi, una bambina che ti somiglia, quello che avevamo noi era reale- disse Lucas baciando Hermione e in quel momento Draco si smaterializzò al bar in cui si trovavano gli altri.
-Voglio bere, qualcosa di forte- disse Draco avvicinandosi al balcone con le mani che gli tremavano dalla rabbia.
-Drake che è successo?- chiese Altair preoccupato quando vide il cugino bere tre shot di tequila.
-Niente, non sono libero di bere fino a dimenticarmi il mio nome?- disse Draco annoiato.
-Hai saputo di Pansy?- chiese Altair alzando gli occhi al cielo.
-Pansy? Che c'entra Pansy? Lei è in Francia- chiese Draco confuso.
-Da domani non più, i Parkinson hanno visto la luce e vogliono unirsi a noi, viene a stare a Black Manor, visto come vi hanno separato..proprio quando..e ora c'è Hermione..- disse Altair senza completare la frase.
-Non riguarda Pansy la questione, riguarda me- disse Draco chiudendo la questione e ordinando altri tre shottini.
-Ci penso io, sono perfettamente sobria, vai ad intrattenere Daphne tu- disse Valerie sedendosi accanto a Draco.
-Mi posso fidare?- disse Altair scettico.
-Ti prometto che mi prenderò cura dal tuo fidanzato- disse Valerie sorridendo e mettendosi una mano sul cuore e Altair si allontanò dubbioso.
-Riguarda Hermione tutto questo, la piccola perfetta mezzosangue- confessò Draco continuando a bere.
‎-Lo sai vero? Che lei non è come noi, non la potrai mai trascinare in questo mondo Draco, lei è diversa da tutti noi- disse Valerie sostituendo la tequila di Draco con della burrobirra.
-Sto iniziando a capirlo- disse Draco sospirando.
-Quando lo capirai veramente saprai cosa fare- disse Valerie poggiando la testa sulla spalla di Draco, forse non era completamente sobria.
-Non sei una brutta compagna di bevute V!- disse Draco un ora dopo quando erano entrambi ubriachi.
-Non mi hai mai veramente considerato Draco, io e te abbiamo più cose in comune di quel che pensi- disse Valerie ridendo.
-Non potevo considerarti, tu eri la ragazza di Al, ma c'è stato qualcosa in te che ho sempre trovato dannatamente sexy- disse Draco ballando con Valerie.
-Cosa?- chiese Valerie curiosa.
-Tu sei come l'oscurità nella luce- disse Draco passando una mano tra i capelli di Valerie.
-Tu mi vuoi Draco, come quella notte con..- disse Valerie scoppiando a ridere.
-Shh, non si parla di quella notte! Ce lo hai promesso!- disse Draco ghignando.
-Opsi- disse Valerie chiudendo gli occhi per un attimo e quando li riaprì Draco era sparito.
-Draco sei ubriaco- disse Hermione quando aprì la porta e si trovò Draco davanti.
-E tu bellissima- disse Draco avvicinandosi lentamente.
-Ti pentirai di questo domani mattina- disse Hermione con le labbra a pochi centimetri da quelle di Draco.
-Impossibile, non mi pentirò mai di aver fatto sesso con te Hermione, ti voglio da quando è finita la battaglia, mi manchi- disse Draco sfiorando le labbra di Hermione mentre parlavano.
-Anche tu mi sei mancato- disse Hermione prendendo tra le mani il volto di Draco.
-Dimmi Hermione, tutto questo ti sembra reale? Io e te siamo reali?- disse Draco facendogli capire che lui sapeva per poi allontanandosi ghignando.
‎-Mi ha baciato lui, per me non è stato importante, te lo giuro Draco, non aveva senso per me!- disse Hermione cercando di farsi perdonare da Draco.
-Tranquilla Hermione, avrai molto tempo per pensare a quel bacio e al suo significato, i Parkinson si uniscono a noi, questo vuol dire che il mio fidanzamento con Pansy torna ad essere valido finchè non trovo il modo di liberarmi di lei non potrò vederti Hermione- disse Draco uscendo dalla loro camera.

-Sorgi e risplendi tesoro- disse Pansy che era a cavalcioni di un addormentato Draco.
-Come sei entrata? Perchè il sole vuole uccidermi? Perchè stai urlando?- mugugnò Draco con voce roca e degli orribili postumi da sbornia.
-Cissa mi ha fatto entrare, il sole fa il suo lavoro, non sto urlando sei tu che hai bevuto come una spugna- disse Pansy divertita baciando la fronte di Draco.
-Lasciami dormire, lasciami morire- disse Draco provando a mandarla via.
-Meglio?- chiese Pansy dopo aver fatto un incantesimo per il mal di testa e la nausea.
-Decisamente- disse Draco sollevandosi a sedere con Pansy ancora seduta su di lui.
-Ti sei divertito senza di me?- disse Pansy sorridendo.
-Come sempre Pansy lo sai- disse Draco furbo.
-Sei proprio uno stronzo- disse Pansy ridendo e passando una mano tra i capelli di Draco.
-Ma tu mi ami così no?- disse Draco facendogli la linguaccia.
-Abbastanza vero, sono colpevole- disse Pansy divertita.
-Con quante ragazze che si trovano adesso a Black Manor hai dormito? Giusto per sapere chi cercherà di uccidermi nel sonno- disse Pansy ridendo e seguendo Draco in bagno.
-A Black Manor? Astoria Hermione ed è successo qualcosa con Valerie ma è particolare..- disse Draco tranquillamente cercando di baciare Pansy.
-Praticamente non ti sei portato a letto tua madre tua zia e Daphne, non hai propri limiti Draco- disse Pansy scuotendo la testa divertita mentre Draco si faceva la doccia.
-Se conti tutta la popolazione del mondo tre è un numero irrilevante- disse Draco scrollando le spalle.
-Se conti la popolazione a castello, tre è la metà- disse Pansy dandogli uno schiaffetto in testa per poi asciugarlo appena il biondo uscì dalla doccia.
-Perchè mi hai picchiato?- chiese Draco massaggiandosi la testa.
-Perchè sei un cattivo fidanzato- disse Pansy baciandolo.
-Mi mancava questo- disse Draco e Pansy capì subito a cosa si stava riferendo.
-Anche a me, adesso scappo a vedere la mia persona preferita al mondo- disse Pansy scappando via mentre Draco protestava.
-Duffina?- disse Pansy arrivando nel salotto principale di Black Manor.
-Amore mioooooo- disse Daphne correndo incontro a Pansy.
-Ciao tesoro- disse Pansy abbracciando Daphne, la sua migliore amica gli era mancata tantissimo.
-Per fortuna sei qui, Draco stava combinando un casino dietro l'altro- disse Daphne ridendo.
-Sono qui per te, so che hai delle novità- disse Pansy all'orecchio di Daphne.
-Si, vieni ho così tante cose da raccontarti- disse Daphne entusiasta trascinando Pansy al piano di sopra.
-Pronta a dire addio a Draco?- disse Astoria ad Hermione che insieme a tutti gli altri aveva osservato l'arrivo di Pansy.
-Per via di Pansy? Neanche si parlano, lui la odia- disse Hermione sorridendo tranquilla.
-Ohhh così tu conosci solo la versione ufficiale della storia, povera piccola ingenua- disse Astoria ridendo divertita.
-Cosa intendi dire con questo?- disse Hermione allarmata.
-Sono fidanzati dall'età di quattordici anni, se avessero pubblicamente dimostrato di provare qualcosa l'uno per l'altra cosa credi che sarebbe successo? Matrimonio l'estate dopo i GUFO! Così possono rimandare il matrimonio, se fingono di non andare d'accordo si risparmiano un sacco di problemi, sanno di doversi sposare e vogliono rimandare il più possibile, ma tra quei due c'è qualcosa, tutti nel nostro circolo di amici lo sanno- disse Astoria tranquillamente.



Sapendo cosa accadrà e cosa faranno alcuni personaggi in futuro scrivere questo capitolo è una delle cose più strane di sempre xD Tra le varie modifiche che ho fatto ai pezzi e le varie aggiunte c'è un indizio molto importante per il futuro in questo capitolo ;)

Baciiiii

Ritorna all'indice


Capitolo 46
*** Destino ***


-Come ci si sente ad essere incinta? Che si prova?- chiese Pansy curiosa mentre si trovava sul letto di Daphne insieme ad Altair e Draco.
-è qualcosa di magico, sentirlo crescere è favoloso, credevo di sapere cose fosse la magia ma la vera magia è la maternità- disse Daphne con occhi sognante.
-Drake, voglio un bambino- disse Pansy facendo il labbruccio a Draco.
-Certo, se fai la brava bambina te ne regalo uno per natale- disse Draco ridendo e mordendo il labbro di Pansy.
-Prima o poi dovrete dare un erede ai Malfoy- disse Altair punzecchiandoli e abbracciando Daphne da dietro.
-Più poi che prima- dissero in coro Pansy e Draco per poi guardarsi e scoppiare a ridere.
-Dovreste pensarci, risolverebbe molti problemi- disse Altair baciando il collo di Daphne.
-Non voglio un bambino per risolvere i problemi- disse Pansy mentre Draco non disse nulla, anzi sembrava pensarci, aveva capito perfettamente a cosa si riferiva Altair.
-Sei tornata al momento giusto sai? Stavo perdendo me stesso- disse Draco accarezzando con il pollice una guancia di Pansy mentre se ne stavano andando, Daphne e Altair si erano addormentati per la stanchezza.
-Non ti permetterò di perderti, amo troppo ciò che sei, arrogante stronzo playboy- disse Pansy baciandolo dolcemente.
-Piccola principessa snob- disse Draco ridendo.
-Che ti metti per il ballo di stasera?- chiese Draco mentre passeggiava mano nella mano con Pansy.
-Il ballo in mio onore intendi? Niente perchè non ho nulla da mettermi- disse Pansy come al solito.
-Disse la ragazza con l'armadio infinito!- disse Draco ridendo.
-Sul serio non ho niente di carino!- disse Pansy sapendo benissimo dove avrebbe portato questa situazione.
-Forse se controlli meglio stasera troverai qualcosa di carino sul letto- disse Draco che sapeva bene quanto Pansy al contrario di Hermione amasse essere viziata.
-Te l'ho già detto quanto ti amo?- disse Pansy saltandogli addosso tipo koala.
-E io te l'ho già detto quanto adoro fare queste cose per te?- disse Draco baciandogli il collo.
-Ti piace perchè così puoi comprarmi vestiti facili da togliere- disse Pansy sbuffando.
-Con questo credo di essermi superato- disse Draco aprendo la porta di camera.
-Oh Merlino Draco è meraviglioso!!- disse Pansy correndo verso il vestito che era sul letto. L'abito era colpo salmone, andava legato al collo e lasciava la schiena completamente scoperta, insieme all'abito vi erano anche un paio di scarpe ricoperte di glitter dorato.
-Provatelo, vediamo se mi ricordavo bene le tue misure- disse Draco dandogli un bacio veloce.
-Che linea di comportamento vuoi adottare stasera? Distaccati? Freddi o ci odiamo?- chiese Pansy mentre si preparava.
-E se fossimo semplicemente noi stessi?- disse Draco mentre faceva il nodo alla cravatta, non si erano accorti di quanto fosse tardi e che era quasi il momento di andare al ballo.
-Sei sicuro?- disse Pansy sorpresa.
-Quanto pensi che possiamo rimandare l'inevitabile ancora? Abbiamo quasi 19 anni Pansy- disse Draco tranquillamente mentre la osservava vestirsi, il vestitino salmone che lui gli aveva comprato era perfetto per Pansy così come la tiara dei Malfoy che Narcissa gli aveva mandato.
-Manca qualcosa?- chiese Pansy facendo una giravolta per farsi vedere.
-Qualcosa si..ma ho una confessione da fare- disse Draco colpevole.
-Ho visto l'anello dei Malfoy al dito di Hermione, non lo voglio più Draco, ha perso il suo significato, lascialo a lei così eviteremo scenate, ormai è solo un anello- disse Pansy tranquillamente nascondendo la sua delusione.
-Sai che non è il vero anello di fidanzamento dei Malfoy vero?- disse Draco sorridendo.
-So che il vero anello è ancora nella camera blindata dei Malfoy, se tu gli avessi dato quell'anello Draco, adesso non avresti più nessun gioiello di famiglia e con nessuno intendo nessuno amore- disse Pansy seria.
-Quello è al sicuro..per adesso- disse Draco facendogli l'occhiolino e insieme uscirono dalla stanza, raggiungendo Daphne ed Altair.
‎-Pronti ad entrare in scena?- chiese Altair a Pansy e Draco quando s'incontrarono in cima alle scale.
-Si vede tanto che sono ingrassata?- disse Daphne che indossava un vestito largo ma stretto al seno color avorio.
-No tesoro, è tutto coperto alla grande- disse Pansy tranquillizzandola.
-Tranne il seno quello si vede che è cresciuto- disse Draco osservando Daphne.
-Un altro commento e muori Drake- disse Altair minaccioso.
-Vuoi essere cruciato dove non batte il sole davanti a tutti Draco?- disse Pansy stritolandogli una mano.
-Ho fatto solo un'osservazione- disse Draco scusandosi.
-è il nostro momento a quanto pare- disse Daphne quando vide Narcissa avvicinarsi alle scale con un calice di champagne in mano, pronta a fare un brindisi.
-è con enorme piacere che vi presento questa sera le coppie più belle del mondo magico, sollevate i calici insieme a me per brindare a Daphne ed Altair, e a Draco e Pansy, che il loro futuro sia luminoso e ricco di successi- disse Narcissa osservando il figlio con orgoglio.
-Diamo spettacolo?- disse Draco poggiando la fronte contro quella di Pansy per poi baciarla di fronte a tutti, nessuno aveva mai visto Draco e Pansy dimostrarsi affetto e Narcissa non riuscì a trattenere un urletto di gioia.
-Facciamo vedere a questi due pivellini come si bacia- disse Altair baciando con passione Daphne.
-Che inizino le danze- disse Narcissa a voce alta e l'orchestra iniziò a suonare un lento, subito la pista si riempì di coppie di tutte l'età.
-Balla con lei Draco, so che vuoi farlo, non ci rimarrò male promesso- disse Pansy a Draco mentre ballavano, Hermione era venuta al ballo con Lucas e i due stavano ballando.
-Lei non vuole ballare con me, ha cose migliori da fare- disse Draco osservando Hermione ballare con Lucas.
-Ti ha guardato tutta la sera, porta il tuo anello, è ovvio che lei vuole te, vai da lei Draco, so qual'è il mio posto- disse Pansy baciando la guancia di Draco.
-No, so anche io qual'è il mio posto stasera- disse Draco guardando negli occhi Pansy, non accorgendosi che Hermione si stava avvicinando a loro.
-Mi hai rubato Draco- disse Hermione furiosa a Pansy.
-Io non ti ho rubato proprio nulla, ho sempre lasciato Draco libero di fare le sue scelte, due minuti fa gli ho detto di venire da te! Conosco Draco da quando è nato, abbiamo imparato a camminare insieme, abbiamo imparato a vivere insieme, quindi mia cara io non ti ho rubato nulla, sono al suo fianco da molto prima di te- disse Pansy tranquillamente.
-Beh non ci tiene molto a te vista la sua reputazione e il fatto che ama me- disse Hermione sicura di aver ferito Pansy con le sue parole.
-Tutte le ragazze che ha avuto le ha sempre scaricate, si è sempre annoiato di loro, io sono con lui da diciotto anni, torna quando potrai dire lo stesso e parleremo delle scelte di Draco- disse Pansy sorridendo.
-Draco?- disse Hermione con gli occhi lucidi guardando il biondo.
-Non qui Hermione, non adesso- disse Draco accennando alla stanza piena di purosangue che in silenzio stavano ascoltando la conversazione, anche l'orchestra aveva smesso di suonare.
-Ok- disse Hermione indietreggiando e andandosene con Lucas.
-Vederti tirar fuori gli artigli per difendere il territorio è stato piuttosto sexy- disse Draco baciando Pansy.
-Doveva saperlo che se ti vuole veramente dovrà combattere perchè io non ti mollo così facilmente- disse Pansy possessiva.
-Mmm mi piaci così, non ti credevo così!- disse Draco divertito.
-Sono diciotto anni che ti sopporto, il minimo che puoi fare è sposarmi, così prendo il 50% di tutto dal divorzio, non può rovinarmi 18 anni di lavoro quella lì- disse Pansy scherzando.
-Andiamo via- disse Draco ghignando e smaterializzando entrambi.
-Lo sai vero che eravamo ad un importante ballo- disse Pansy per poi urlare quando un onda la travolse.
-Avevo bisogno di dirti qualcosa d'importante- disse Draco baciandola.
-Cosa?- chiese Pansy ormai completamente bagnata.
-Mi fai venire voglia di fare cose che pensavo di odiare- disse Draco osservandola serio.
-Tu non odi il sesso- disse Pansy ridendo pronta a pronunciare l'incantesimo che gli avrebbe impedito di concepire figli.
-Non fare quello stupido incantesimo- disse Draco lanciando la bacchetta di Pansy sulla spiaggia.
-Come no? Sei pazzo Draco..potremmo..?- disse Pansy confusa.
-è una possibilità remota e se accade allora è destino che accada- disse Draco sfilandogli il vestito.
-Destino- disse Pansy intrecciando le gambe intorno alla vita di Draco e lasciandosi portare dove l'acqua era più profonda.


-Come ti senti?- chiese Draco la mattina dopo a Pansy baciandogli la tempia, avevano dormito sulla spiaggia.
-Bene Draco, te lo prometto- disse Pansy ridendo quando vide Draco veramente preoccupato.
-Pensi che..- disse Draco gesticolando.
-Le uniche cose che so adesso sono che il mio vestito è affogato e la mia bacchetta è persa per la sabbia, il resto non posso saperlo, non sono mai stata brava a divinazione Drake e neanche tu- disse Pansy baciando Draco.
-Casa?- chiese Draco alzandosi e porgendo la mano a Pansy.
-Prima recupera la mia bacchetta!- disse Pansy arricciando il naso e Draco un Accio la ritrovò in pochi secondi.
-Grazie- disse Pansy per poi smaterializzare entrambi a casa.
-Draco dove diavolo ti eri cacciato? è successo un casino! I genitori di Hermione..- disse Altair appena vide il cugino, ma s'interruppe quando Hermione corse incontro a Draco per abbracciarlo.
-I miei genitori sono morti Draco, sono sola adesso, ho bisogno di te- disse Hermione piangendo disperata abbracciata a Draco.
-Vai con lei- disse semplicemente Pansy andando da Daphne.
-Mi dispiace è tutta colpa mia- disse Draco abbracciando Hermione e accarezzando i capelli della ragazza che piangeva disperata.

-Come stai?- chiese Draco a Pansy qualche giorno dopo.
-Non c'è niente di cui tu ti debba preoccupare Draco- disse semplicemente Pansy.
-Bene, io..devo stare con lei adesso capisci?- disse Draco dispiaciuto.
-Io capisco sempre Draco, non ti ho mai impedito di fare qual che volevi- disse Pansy triste.
-E ti ringrazierò sempre per questo- disse Draco abbracciando.
-Tornerai da me?- chiese Pansy sottovoce e Draco rimase in silenzio.
-Capisco- disse Pansy allontanandosi lasciando solo Draco.
-Prenditi cura di lui ci siamo capiti?- disse Pansy incrociando Altair che si stava avvicinando a Draco.
-Sempre- disse Altair annuendo per poi andare ad abbracciare il cugino.
-Non so che fare, non so più chi sono e cosa voglio Al- disse Draco stringendosi ad Altair.
-Sei mio cugino, sei il mio Draco e ti prometto che troverai la tua strada, la troveremo insieme- disse Altair consolando il cugino.

-Papà voglio che tu liberi Draco dal suo impegno come me- disse Pansy a suo padre.
-Ma l'unione tra le famiglie? Sai quanto questo è importante per tutti noi!- disse il signor Parkinson alzando la voce.
-L'unione ci sarà non temere, voglio solo che lui sia libero veramente, fidati di me papà non ti ho mai deluso- disse Pansy sicura di quel che diceva con gli occhi lucidi.
-Spero che non lo farai adesso- disse serio il signor Parkinson per poi andar a parlare con Lucius.

-Altair cos'è tutta questa fretta di vederci? è successo qualcosa d'importante?- chiese Lucius preoccupato, Altair lo aveva convocato insieme a Sirius e Remus.
-Si ho una cosa molto importante da dirvi, per i prossimi tre mesi e mezzo io non combatterò sul campo- disse serio Altair.
-Come? Al non puoi mostrare debolezze, non puoi fare il vigliacco adesso che il gioco si fa duro!- disse Sirius alzando la voce, non riusciva a credere alle parole di Altair.
-Non sto facendo il vigliacco- disse Altair offeso.
-Sono incinta, tra tre mesi e mezzo nascerà nostro figlio, per questo Altair non può combattere, vuole starmi vicino il più possibile- disse Daphne alzando la voce e zittendo tutti.
-Oh- dissero i tre uomini più anziani sbalorditi.
-Direi che con loro è andata bene- disse Altair ridendo e accarezzando la pancia di Daphne.
-Se va così bene con tua madre potrei piangere di gioia- disse Daphne sorridendo.
-Amore ultimamente piangi anche se finiscono i biscotti al cioccolato- disse Altair ridendo.
-Pare che saprò se dover piangere tra pochi minuti- sussurrò Daphne quando vide Bellatrix entrare nella stanza.
-Mamma abbiamo bisogno di dirti una cosa- disse Altair prendendo la mano tremante di Daphne.
-Insieme?- disse Bellatrix fingendosi sorpresa.
-Si insieme, Daphne aspetta un bambino, tra tre mesi e mezzo diventerai nonna- disse Altair sorridendo.
-Ma davvero? Credi che io non me ne fossi accorta Altair? L'ho capito nell'esatto momento in cui tu hai smentito, quello che non riesco a capire è perchè lo hai fatto, un bambino nel bel mezzo della guerra ti rovinerà, colerai a picco con lei e il vostro bambino, questo è quello che è successo a tuo padre, vuoi fare la sua fine?- disse Bellatrix furiosa.
-Forse è meglio fare la fine di mio padre che la tua, forse ho sbagliato a chiamarti madre tutti questi anni perchè se non puoi accettare mio figlio allora non sei mia madre per quanto mi riguarda- disse Altair infuriato andandosene con Daphne.
-Sei stato molto duro con lei Altair- disse Daphne sottovoce.
-Non riesco a credere che abbia avuto il coraggio di dire quelle cose, di fronte a te- disse Altair ancora furioso.
-Non importa Altair, sapevamo che non avrebbe reagito bene- disse Daphne cercando di tranquillizzarlo.
-Lei non capisce, perchè non ha mai veramente amato- disse Altair con rancore.
-Lei ti vuole bene, sei la cosa più importante per lei- disse Daphne.
-No, non mi vuole bene e non è mia madre, la mia vera madre è morta per salvarmi, è Lily Potter- disse Altair deciso.
-Tua madre è Bellatrix, è colei che ti ha cresciuto Altair, da chi avresti preso tutta questa testardaggine sennò?- disse Daphne sorridendo e baciandolo.
-Andiamo via ti prego- disse Altair in uno dei suoi rari momenti di debolezza.
-Dobbiamo aspettare Pansy..- disse Daphne dolcemente accarezzando i capelli di Al.
-Un'altra situazione che odio, non voglio mentire a Draco, è come mentire a me stesso- disse Altair sbuffando.
-Dobbiamo rispettare le decisioni di Pan- disse tranquillamente Daphne.


-Hai fatto il test?- chiese Draco quando vide Pansy raggiungerlo in spiaggia.
-Negativo tranquillo, il destino non era dalla nostra parte- disse Pansy avvicinandosi a Draco.
-Non riesco a credere che hai rotto il nostro fidanzamento- disse Draco ancora sconvolto.
-Ti meriti di essere libero, lei è diversa me ne sono resa conto anche io, voglio che tu scelga seguendo il tuo cuore e nient'altro- disse Pansy mettendo le mani sul volto di Draco.
-è vero che te ne andrai con Daphne e Altair?- disse Draco tristemente.
-Si, Daphne ha bisogno di qualcuno che l'aiuti- disse Pansy annuendo.
-Mi mancherai da pazzi- disse Draco sincero.
-Non ce l'avrei fatta a restare qui e guardarti con lei Draco- disse Pansy baciando un ultima volta Draco per poi scomparire.
-Andiamo?- disse Pansy materializzandosi nella camera degli ospiti di Daphne e Altair.
-Draco dovrebbe saperlo- disse Altair osservando Pansy fare le valige.
-Non l'ho mai costretto a far nulla e non inizierò adesso, sai come si è sempre sentito Draco riguardo a tutta questa questione dei bambini, è meglio così fidati- disse Pansy chiudendo la valigia e lasciando sul letto la tiara dei Malfoy.
-Non so se riuscirò a mentire a Draco riguardo a una cosa così importante- disse Altair incerto.
-Ti sto chiedendo come tua migliore amica di non dire nulla a Draco, mi devi questo favore- disse Pansy seria.
-Ok, ma promettimi che potrò prendermi cura di te- disse Altair abbracciandola.
-Sei diventato un esperto in questo campo ormai- disse Pansy ridendo commossa.


Capitolo estremamente lungo per il semplice motivo che voglio far passare in fretta questa parte della storia che non è la mia preferita..il meglio deve arrivare ;)

Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 47
*** La nascita di Lysander ***


La nascita di Lysander *DUE MESI DOPO*

Daphne e Pansy erano sdraiate in riva al mare, di fronte alla casa nella quali da un paio di mesi vivevano insieme ad Altair.
-Che succede Pansy tutto bene?- disse Daphne preoccupata quando vide Pansy fare una smorfia e toccarsi la pancia, che ormai anche se piccola era visibile a tutti.
-L'ho sentito..è minimamente possibile che io lo abbia sentito?- disse Pansy mettendosi una mano sulla pancia.
-Se è magico si, crescendo trasmettono piccole scariche di magia- disse Daphne sorridendo e passando la mano sul suo pancione ormai enorme.
-Lo fa anche adesso Lys?- chiese curiosa Pansy.
-Adesso diciamo che si diverte di più a prendermi a calci, non ne può più di star qui dentro credo- disse Daphne ridendo.
-Duffy che succede?- chiese Pansy preoccupata quando vide l'amica in preda al dolore.
-Chiama Al, corri!! è il momento- disse Daphne in preda al panico, gli si erano rotte le acque.

‎-è sul serio il momento?- disse Draco materializzandosi al San Mungo con Hermione e tutti gli altri, un patronous di Pansy l'aveva avvisati del parto imminente.
-Si! Un secondo prima diceva che Lys gli stava dando dei calci e un secondo dopo gli si sono rotte le acque, siamo venuti subito qui, Al è dentro con lei, la medimaga dice che tutto sta andando alla grande- disse Pansy tranquillizzando tutti.
-Lys?- disse confusa Bellatrix.
-Lysander James Black, è il nome del bambino- disse Pansy sorridendo.
-Un nome da Black- disse Bellatrix commossa.
-Sembri felice..sei bella- disse Draco a Pansy senza mai smettere di guardarla.
-Grazie- disse Pansy imbarazzata, prima di poter dire altro la porta della sala parto si aprì e una medimaga si affacciò.
‎-Se il padrino e la madrina vogliono conoscere il loro figlioccio possono entrare- disse la medimaga uscendo dalla stanza di Daphne.
-Andiamo Draco vieni dentro..non ti morderà- disse Altair affacciandosi un secondo, fu subito chiaro a tutti che aveva pianto.
-Pan Pan tesoroooooo- disse Daphne dalla camera cantilenando come Bellatrix.
-Arriviamo- dissero in coro Draco e Pansy.
-Pronta?- disse Draco porgendo la mano a Pansy.
-Si- disse Pansy annuendo e stringendo la mano di Draco.
-Oh Merlino- disse Pansy sorridendo raggiante quando vide Lysander in braccio a Daphne.
-C'è un altro Black nel mondo adesso- disse Draco commosso abbracciando Altair.
-Che è fortunatissimo ad averti come zio, terribilmente fortunato- disse Altair stringendosi al cugino.
-Sono orgoglioso di te- sussurrò Draco con gli occhi lucidi.
-Su Pan prendilo in braccio! Avrai bisogno di pratica- scherzò Daphne porgendo Lysander alla sua migliore amica.
-Ciao piccolino! Io sarò la zietta che ti vizierà! Sii sarò la tua zietta preferita- disse Pansy cullandolo dolcemente per poi metterlo in braccio ad Altair che goffamente lo prese.
-Vi lasciamo soli- dissero in coro Draco e Pansy quando venne il momento per Lys di fare la prima poppata.
-Pan..diglielo- disse serio Altair a Pansy che annuì impercettibilmente.
‎-Cosa devi dirmi? C'è qualcosa di diverso in te, sei meravigliosa, più del solito, sembri brillare di una luce speciale, io non riesco a non guardarti- disse Draco avvicinandosi a Pansy quando furono soli in corridoio.
-Forse non sono più sola Draco- disse Pansy sorridendo.
-Hai trovato qualcun altro?- disse Draco ferito.
-Qualcuno che resterà con me per sempre- disse Pansy prendendo una mano di Draco e poggiandosela sulla pancia.
-Ma avevi detto..- disse Draco scioccato.
-Ti meritavi di essere libero..ma adesso che ho visto Altair con Lys ho capito che più di tutto nostro figlio si merita un padre- disse Pansy osservando Draco con amore.
-Io..non so cosa dire- balbettò Draco sotto choc.
‎-Draco se tu non vuoi far parte della mia vita va bene, puoi stare con Hermione ma lui o lei avrà bisogno di un papà, non ti voglio obbligare te lo sto solo chiedendo- disse Pansy speranzosa.
-E tu credi che ci sia il bisogno di chiedermelo Pan? Voglio lui, voglio te e la nostra famiglia, credevo che sarei stato spaventato in un momento così, ma adesso sono felice di poter avere tutto ciò che non ho mai voluto, siete la mia felicità!- disse Draco baciandola.
-Sul serio?- disse Pansy incredula con le lacrime agli occhi.
-Sul serio, io ed Hermione è quasi un mese che abbiamo chiuso ma non sapevo cosa dirti così ho aspettato il tuo ritorno, ma non sei mai tornata così ho pensato che fossi andata avanti senza di me..- disse Draco spiegando tutto.
-Shh baciami e basta- disse Pansy zittendo Draco con un bacio.
-C'è una cosa importante che devo dirti- disse Draco serissimo a Pansy che smise di ridere.
-Dimmi- disse Pansy preoccupata sistemandosi i capelli bagnati.
-Non cambierò mai un pannolino a nostro figlio, è l'unica cosa che non farò mai sappilo- disse Draco ridendo.
-Allora perchè sei qui? Sciò! Non ho bisogno di te- disse Pansy spingendolo.
-Ma io ho bisogno di te- disse Draco prendendola in braccio.

-Perchè stai sorridendo?- chiese Lucas ad Hermione, insieme stavano osservando Draco e Pansy che si baciavano.
-Perchè lasciar andare Draco è stata la scelta giusta, una delle poche scelte giuste che ho fatto ultimamente, quello non è il mio Draco, non è la persona di cui mi sono innamorata, non fa male vedere lui con un'altra- disse Hermione sorridendo felice.
-E qual'è stata l'altra scelta giusta?- chiese Lucas furbo giocando con le dita di Hermione.
-Dirti di si, darti una seconda possibilità- disse Hermione baciandolo.

Qualche giorno dopo la piccola famiglia Black era pronta a tornare a casa, Lysander e Daphne erano in perfetta salute e Altair non poteva far a meno di osservare con orgoglio il figlio.
-Sicura che stai bene?- chiese Altair preoccupato per Daphne, infondo l'aveva vista partorire solo un paio di giorni fa.
-Sto benissimo, neanche un dolore con tutte le pozioni curative che mi hanno dato, adesso devo solo perdere i chili della gravidanza- disse Daphne guardandosi allo specchio.
-Per me sei perfetta così- disse Altair baciandogli il collo per poi andare in bagno.
-è arrivata una lettera- disse Daphne con una pergamena in mano quando Altair uscì dal bagno.
-Mia madre?- disse Altair speranzoso, sapeva che Bellatrix era stata presente durante il parto ma non era mai andata a conoscere il nipote.
-Il ministro che si congratula per la nascita di Lys e gli augura il meglio, le solite cose- disse Daphne leggendo la lettera.
-Niente da mia madre?- chiese Altair avvicinandosi.
-Al vi state evitando come due bambini, vai semplicemente da lei e parlagli, Cissa mi ha detto che Bella muore dalla voglia di vedere Lys ma non si fa vedere per non farti arrabbiare- disse Daphne abbracciando Altair.
-Non sarò io il primo a chiedere scusa- disse Altair testardo come sempre.
-Come vuoi, pensavo che la nascita di Lys sistemasse le cose tra voi- disse Daphne delusa.
-Dormiamo un pò prima che il demonio si svegli?- disse Altair fingendo uno sbadiglio per cambiare discorso.
-Non rinuncio di certo a un pisolino- disse Daphne sdraiandosi accanto ad Altair che l'abbracciò.
-Lys è sveglio- disse Daphne svegliandosi a malapena sentendo piangere il figlio.
-Ci pensano Draco e Pansy, è proprio questo il motivo per cui li abbiamo permesso di vivere con noi- disse Altair assonnato deciso a non lasciar andare Daphne, avevano dormito solo un paio di ore.
-è nostro figlio dobbiamo occuparcene noi- disse Daphne cercando di sfuggire alla presa di Altair.
-Draco e Pansy devono fare pratica e gli piace badare a Lys- disse Altair baciando il collo di Daphne.
-Potrebbe aver fame e c'è ben poco che Draco e Pansy possono fare in questo caso- disse Daphne alzandosi e portando via il lenzuolo.
-Grazie amore, volevo proprio alzarmi anche io- disse Altair coprendosi il volto con il cuscino per soffocare un urlo.

-Lys piange, probabilmente dovremmo andare da lui- disse Draco che era seduto in veranda con Pansy.
-A quanto pare ha fatto prima Daphne- disse Pansy quando sentì che il bambino aveva smesso di piangere.
-Perchè tu essendo di tre mesi adesso sei già più grassa di quanto era Daphne a cinque?- disse Draco ridendo, amava punzecchiare Pansy.
-Sono pochissimo più grassa e al contrario di Daphne se voglio mangiare una cosa la mangio, non mi faccio problemi, ti crea problemi vedermi così?- disse Pansy arrabbiata.
-Sei..assolutamente bellissima così..paffuta- disse Draco ridendo.
-Stanotte dormi sul divano sappilo- disse Pansy furiosa mentre Draco continuava a ridere.

-Sai forse mia madre ha ragione sto mettendo la famiglia prima del dovere, ma va bene così, non sono spaventato di fare la fine di mio padre, è morto con onore, ha difeso la sua famiglia fino all'ultimo respiro, è quello che farò sempre anche io, non importa quel che dicono gli altri, non sono il salvatore del mondo magico, sono il tuo compagno e il padre di Lys- disse Altair abbracciando Daphne mentre insieme osservavano Lysander dormire.
-Abbiamo fatto un gran bel lavoro- disse Daphne osservando il bellissimo bambino che aveva i capelli scuri di Altair e gli occhi verdi di Daphne.
-Somiglia tutto a me, per questo è così meraviglioso- disse Altair ghignando divertito.
-Ma se è la mia fotocopia, di te ha solo i capelli impazziti povero cucciolo- disse Daphne sorridendo divertita.
-Marchio Potter- sussurrò Altair baciando la fronte del figlio, sentiva il suo legame con i genitori naturali più forte che mai da quando era nato Lysander, si sentiva un Potter..un Potter-Black.
-Andiamo Al, lasciamolo dormire- disse Daphne trascinando Altair in salotto.
-Dobbiamo tornare a Black Manor, presentare Lys al consiglio, devo tornare in battaglia..- disse Altair accarezzando una gamba di Daphne mentre si stavano rilassando insieme in salotto.
-Lo so, ma non voglio Altair, qui dentro sei il padre di Lys e il mio compagno, a Black Manor sei il grande Altair Black che ha mille impegni e poco tempo per divertirsi, vorrei tenerti con me solo un altro pò- disse Daphne abbracciandolo.
-C'è qualcos'altro che ti preoccupa vero?- chiese Altair sistemando i capelli di Daphne.
-Te le metto in ordine alfabetico: Ginny, Hermione e Valerie. Ti bastano come preoccupazioni?- disse Daphne sospirando.
-Perchè sei preoccupata di loro?- chiese confuso Altair.
-Siamo sinceri Altair, non ho ancora recuperato il mio perfetto corpo tonico, so quali sono i tuoi gusti e tu non ti accontenti di niente che non sia perfetto, qui ci siamo solo io e Pansy quindi per esclusione..ti accontenti, ma a Black Manor ci sono loro, sono stupende e sono tue- disse Daphne triste.
-Sono Altair Black e faccio sesso con chi voglio- disse Altair tranquillamente.
-Bene la tua risposta è stata più che chiara- disse Daphne furiosa.
-Mi fai finire? Faccio sesso con chi voglio e se non pensassi che sei la donna più bella dal giorno in cui ti ho incontrato non verrei mai a letto con te e mi sembra che lo faccio no?- disse Altair ghignando furbo.
-Più volte al giorno- disse Daphne mordendosi il labbro per non dargli la soddisfazione di vederla sorridere.
-Sono restato con te anche quando eri incinta, non ho bisogno di sesso per vivere, ho bisogno di te, finchè ho te non vedo altra donna al mondo- disse Altair baciando Daphne.
-Round 4?- chiese Daphne mordendo il labbro e lasciando cadere l'asciugamano che la copriva.
-Sii- disse Altair sospirando quando Daphne si sistemò su di lui.
-Mi farai morire lo sai vero?- disse Altair chiudendo gli occhi con la testa poggiata al divano.
-Ma morirai felice- disse Daphne divertita.

‎-Sai cosa amo veramente veramente tanto di nostro figlio? Sa quando piangere- disse Altair sorridendo quando sentì Lys piangere.
-Vi siete messi d'accordo, è incredibile! Fate i turni per sfinirmi!- disse Daphne incredula cercando la camicia di Altair al buio.
-Il mio campioncino è un fenomeno, ha un tempismo meraviglioso- disse Altair ridendo.
-Giuro Altair Black se nostro figlio mi tiene sveglia un'altra ora e quando torno tu dormi tu uccido- disse Daphne minacciosa.
-Vuoi il round 5? Principessa ninfomane!- disse Altair ridendo.
-No! è una questione di principio se io non dormo tu non dormi- disse Daphne uscendo dalla stanza e Altair si addormentò due minuti dopo.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 48
*** Bad feelings ***


bad feelings ‎-Dobbiamo proprio andare?- dissero in coro Daphne e Pansy.
-Si- risposero insieme Draco e Altair.
-Si tufferanno su di voi come cagnette in calore- disse Pansy arrabbiata incrociando le braccia e Daphne annuì concordando.
-Signore..un pò di fiducia!- disse Altair ridendo.
-Ci avete dato così tanti motivi per fidarci in passato- disse Daphne sarcastica prendendo la mano di Altair.
-Il principino dorme?- chiese Al alla fidanzata che teneva Lysander in braccio.
-Si, spero che la smaterializzazione non lo svegli- disse Daphne cullando leggermente il bimbo.
-Pronti ad andare?- disse Altair guardando Draco, i ragazzi stavano per fare una smaterializzazione congiunta, Daphne durante l'allattamento non poteva smaterializzarsi da sola, mentre Pansy non poteva proprio fare sforzi magici durante la gravidanza.
-Si- disse Draco annuendo e i quattro si smaterializzarono nello stesso momento.
-Al sei a casa- disse Valerie correndo incontro ad Altair e baciandolo sulle labbra con passione.
-Daphne aspetta..aspetta- urlò Altair rincorrendo la fidanzata che era scappata via.
-Sei assurdo Altair- disse furiosa Daphne dopo aver assistito al un bacio tra V e Al.
-Non è colpa mia se mi ha infilato la lingua in gola!- disse Altair difendendosi, Valerie gli aveva dato un bacio che lui neanche voleva.
-Se una ragazza ti bacia appena ti rivede dopo mesi allora Altair il diritto di farlo gliel'hai dato tu, è un qualcosa che gli hai concesso tu!- disse Daphne urlando.
-Non gli ho concesso niente! è Valerie non si rende conto neanche di quel che fa!- disse Altair frustrato.
-Ma tu si e potevi fermarla, lei con te la fa sempre liscia Altair- disse Daphne delusa mettendo Lysander a letto.
-Mi dispiace ok? I Lupin sono nostri alleati importanti..perdonami?- chiese Altair cercando di baciare Daphne.
‎-Le tue stupidaggini erano perdonabili ad Hogwarts, quando il nostro rapporto non era così vero, ma adesso sono la tua fidanzata, la madre di tuo figlio e non posso sopportare tutte le tue altre ragazze, non è giusto che io debba competere sempre e comunque, sono stanca Altair, sono così stanca, non posso essere la madre di tuo figlio e la sexy ragazza che chiami quando vuoi, non sono più quella ragazza, Lys è la mia priorità adesso, tu devi decidere ancora quali sono le tue priorità- disse Daphne arrabbiata piangendo.
-Al, devi venire subito con me, il consiglio ti vuole in riunione- disse Draco entrando nell'appartamento di Altair e Daphne.
-Eccola la tua priorità- sibilò Daphne dando le spalle ad Altair e andando ad occuparsi di Lys.
-Mi dispiace, ne riparliamo dopo- disse Altair per poi seguire Draco fuori dalla stanza.
-Che gli prende?- chiese Draco curioso mentre lui e Altair si dirigevano verso la sala del consiglio.
-Sono solo gli ormoni- disse Altair scrollando le spalle ed entrando nella sala con Draco al seguito.
Il meeting durò più o meno due ore, tutti sentivano il bisogno di aggiornare Altair sugli ultimi sviluppi della guerra, Bellatrix si rifiutava ancora di guardarlo negli occhi.
Dopo la riunione Altair si diresse verso il suo appartamento, deciso a sistemare le cose con Daphne.
‎-Daphne che fai?- chiese Altair quando tornato in camera trovò Daphne che faceva le valige e Lys che piangeva nella culla.
-Vado alla casa al mare, finchè le tue idee non saranno chiare- disse Daphne piegando i suoi vestiti sul letto per poi metterli in valigia.
-Ti prego, vengo da due ore di riunione e non ho bisogno delle tue scenate- disse Altair annoiato.
-E io vengo da una settimana con 3 ore di sonno a notte Altair, mi alzo sempre io ogni singola volta che nostro figlio piange per lasciarti riposare, ma tu non te ne accorgi neanche- disse Daphne continuando a fare le valige con le lacrime agli occhi.
-Daphne..non ho sinceramente tempo per tutto questo adesso..fai come vuoi- disse Altair uscendo sbattendo la porta.

-Che succede ad Altair?- chiese Sirius osservando Al che era seduto rigido sul divano del salotto e sembrava pronto ad uccidere qualcuno.
-Brutta lite con Daphne, di solito quando sta così riesce a parlargli solo Draco..che adesso è impegnato con le nausee di Pansy- disse Narcissa accennando un sorriso, era così orgogliosa! Stava per diventare nonna di un bel bambino purosangue!
-Altair posso parlarti?- chiese Sirius sedendosi accanto al nipote.
-Ci sono problemi con il consiglio?- chiese Altair stanco.
-No, vorrei raccontarti una cosa, so quello che sta succedendo tra te e Daphne e vorrei dirti che era successo anche a tuo padre- disse Sirius sorridendo nostalgico.
-Cosa?- chiese Altair confuso.
-Di trovarsi ad un bivio, finita Hogwarts quando poco dopo tua madre rimase incinta dovette scegliere tra una brillante carriera al ministero ed essere un padre di famiglia, voi due vi somigliate molto sai? Anche tuo padre poco più che diciottenne aveva molte opportunità davanti a sè, gli sarebbe bastata una breve carriera tra gli auror, diventare il capo della squadra e in cinque anni candidarsi come ministro, sapevamo tutti che se avesse scelto quella strada avrebbe ottenuto la massima carica al ministero della magia, perchè lui come te era un leader, lui riusciva ad ispirare le masse con il suo carisma, ma scelse te e tua madre, sai perchè?- disse Sirius sorridendo.
-Perchè?- chiese Altair anche se pensava di saperlo.
-Mi disse: "Non voglio che mio figlio mi conosca leggendo i libri di storia, voglio che mio figlio mi conosca giorno dopo giorno, voglio che si ricordi di me come quello che lo prendeva in braccio quando piangeva nel bel mezzo della notte, voglio essere quello che l'insegnerà come volare, non voglio essere James Potter il ministro voglio essere papà"- raccontò Sirius con gli occhi lucidi.
-Nonostante tutto, ho dovuto conoscere mio padre dai libri di storia- disse Altair con i pugni serrati.
-Ma puoi farti conoscere da Lysander, non sprecare quest'occasione, diventa l'uomo che tutti noi sappiamo che puoi essere- disse Sirius mettendogli una mano sulla spalla.
-Grazie...Felpato- disse Altair sincero, prima di smaterializzarsi da Daphne.
‎-Altair che ci fai qui?- chiese Daphne quando lo vide di fronte alla porta.
-Sono qui per parlarti di una cosa, sarò sincero io non posso controllare Valerie, è la figlia di un nostro alleato ed ogni alleato conta in questo momento, ma ti prometto che quando tutto questo sarà finito mi tirerò fuori dalla politica, dagli affari ministeriali, da tutto.- disse Altair sincero.
-Perchè? Tu ami che l'ammirazione della gente, ami incutere timore, perchè lasciare tutto?- disse Daphne confusa.
-Per te e per Lys, voglio essere padre e marito, amo voi più di tutto il resto- disse Altair baciando Daphne.
‎-Apprezzo il gesto, ti giuro lo apprezzo da morire ma questa guerra è appena all'inizio e sarà lunga, i Lupin saranno sempre i nostri alleati e tu mi dici che non riesci a controllare Valerie, una ragazzina con gli ormoni impazziti per te..sul serio Altair? Per chi mi hai preso? Tu non vuoi controllare Valerie, ti divertono questi giochini, a te piace sempre cambiare- disse Daphne alzando la voce.
-Non riguarda Valerie, io non provo più nulla per lei- disse Altair sincero.
-Lo so che non riguarda Valerie, riguarda tutte le donne bellissime di questo mondo a cui non sai dire di no Altair...e riguarda Draco- disse Daphne asciugandosi una lacrima, sussurrando impercettibilmente il nome di Draco, tanto che Altair non lo sentì neanche..o fece finta di non sentirlo.
-Ti voglio sposare, ti ho chiesto di sposarmi, io la mia scelta l'ho fatta, ci sei solo tu- disse Altair cercando di far capire a Daphne come si sentiva.
-Ma ancora non siamo sposati ed è passato quasi un anno! Dici tante cose Altair ma le tue azioni ne dicono altre- disse Daphne tristemente.
‎-Matrimonio, è di questo che si tratta fin dall'inizio vero? Non è il bacio ad averti turbato, tu credi che io ci stia ripensando.- disse Altair sorpreso.
-Il nostro matrimonio doveva unire Greengrass e Black, adesso che è nato Lys le famiglie hanno un alleanza ancor più duratura, tu stai rimandando il matrimonio..cosa dovrei pensare Al?- disse Daphne arrabbiata.
-Per prima cosa non te l'ho chiesto per avere un alleanza, il matrimonio era per noi, per unire per sempre me e te, e lo sto rimandando perchè pensavo che tu volessi un matrimonio da favola, non possiamo averlo adesso, c'è il rischio che Voldemort si opponga al matrimonio facendomi secco all'altare, per quanto mi riguarda io ti sposerei adesso- disse Altair attirando Daphne a sè.
-Adesso?- disse Daphne sorridendo.
-Adesso- disse Altair annuendo e baciandola.
-Credo di voler aspettare..vorrei almeno perdere i chili di troppo- disse Daphne sorridendo divertita.
-Sono innamorato dei tuoi chili di troppo- disse Altair baciandola con passione.

‎-Siamo tornati insieme da poche ore e tu devi giù uscire in missione?- disse Daphne imbronciata quando Altair gli disse che stava per partecipare ad una missione a Londra.
-Voldemort vuole attaccare la Londra babbana, non possiamo permetterglielo, non esco in missione da mesi Daff, la gente inizia a parlare, devo farmi vedere in prima linea- disse Altair baciando la fronte di Daphne.
-Ok vai, ma sta attento- disse Daphne preoccupata.
-Ci saranno Draco Theo Blaise e Lucas, mi guarderanno le spalle, andrà tutto bene- disse Altair rassicurandola.
-Non ne sono così sicura..ho una brutta sensazione- disse Daphne rabbrividendo.
-Ce l'hai ogni volta che vado in missione, e torno sempre tutto intero da te no? Passa un pò di tempo con Pan, ti aiuterà a non pensare, sarò qui per dare la buonanotte a Lys- disse Altair baciando la punta del naso di Daphne.

-Visto che non ti senti bene forse dovrei chiedere ad Altair di lasciarmi a casa stasera- disse Draco preoccupato per Pansy mentre si stava preparando per uscire in missione.
-è solo un pò di mal di pancia Draco, io e il bambino stiamo bene, forse ho solo mangiato troppo, vai in missione Altair, ha bisogno di te, lo sai che si fida solo di te- disse Pansy rassicurando Draco.
-Promettimi che andrai a dormire da Daphne, voglio qualcuno che ti tenga d'occhio in caso tu ti sentissi male- disse Draco in ansia.
-Starò bene, ma se ti fa sentire meglio andrò da Daphne ok?- disse Pansy baciando Draco.
-Ti accompagno- disse Draco smaterializzandosi con Pansy.
-Stavo per venire da te- disse Daphne abbracciando Pansy appena la vide.
-è tutto ok adesso o devo dare una lezione ad Al?- disse Pansy sorridendo.
-Stiamo bene adesso- disse Daphne baciando Altair che era finalmente pronto.
-State attenti ragazzi- disse Daphne abbracciando Draco.
-E tu bada a Pan..non si sente bene- sussurrò Draco all'orecchio di Daphne che annuì impercettibilmente.
-Ho una brutta sensazione Pan- disse Daphne poggiando la testa sulla spalla dell'amica dopo che i ragazzi si smaterializzarono.
-Anche io- mormorò Pansy poggiandosi una mano sulla pancia.
-Andiamo a rilassarci un pò- disse Daphne facendo sdraiare l'amica sul letto.
‎-Ti è mai capitato Duff di sentire delle fortissime fitte quando eri incinta?- chiese Pansy a Daphne mentre cercavano di addormentarsi.
-No mai, solo calci verso la fine della gravidanza, ma la medimaga disse che Lys era solo un bambino più vivace degli altri- disse Daphne sorridendo.
-Perchè io le sento adesso, e fanno malissimo Daphne- disse Pansy piangendo.
-Dobbiamo andare al San Mungo, c'è qualcosa che non va- disse Daphne quando si accorse che le lenzuola erano sporche di sangue.


 

Ritorna all'indice


Capitolo 49
*** Grief and Loss ***


‎-Daphne che ci fai qui?- disse Draco quando vide Daphne seduta nella sala d'attesa del San Mungo.
-Tu che ci fai qui? Ti hanno già detto di Pansy?- disse Daphne sorpresa.
-Duff...io sono qui per Altair, cosa è successo a Pansy?- disse Draco preoccupato.
-Pan..il bambino..oh Draco c'era sangue ovunque..- disse Daphne scoppiando a piangere.
-Al..Altair è al pronto soccorso- disse Draco sotto choc, sedendosi su una delle sedie bianche che appena venne sfiorata da Draco si sporcò di rosso, del sangue di Altair.
-Cos'è successo? Starà bene? Devo andare da lui- disse Daphne in preda al panico.
-Vai da lui- disse Draco continuando a fissare la porta della sala emergenze, in cui sapeva vi era Pansy.
-Andrà tutto bene- disse Daphne a Draco e anche a se stessa.
-Andrà tutto bene, sono forti- disse Draco annuendo e osservando Daphne allontanarsi velocemente.
-Sono qui per vedere Altair Black! Come sta? Sta bene vero?- disse Daphne in preda al panico all'infermiera di turno al pronto soccorso.
-è una parente?- disse l'infermiera annoiata.
-Sono la fidanzata!- disse Daphne indignata.
-Allora non posso lasciarla entrare.- disse l'infermiera senza alzare lo sguardo.
-Sono la madre del figlio di Altair, sono Daphne Greengrass, mio padre dona a questo posto milioni di galeoni ogni anno, se non mi fa entrare le giuro che quest'ospedale non vedrà più neanche uno zellino dalla mia famiglia- urlò Daphne furiosa.
-Lasciatela entrare- disse Altair con voce autoritaria, dalla camera in cui lo avevano sistemato.
-Altair non volevano farmi entrare, non volevano dirmi come stai! Mi sono preoccupata così tanto- disse Daphne entrando nella camera del pronto soccorso e abbracciando Altair.
-Ahi ahi ahi sto bene- disse Altair mentre Daphne lo abbracciava e solo allora Daphne notò la ferita appena ricucita sul collo.
-Si può sapere che è successo?- chiese Daphne osservando la ferita.
-Credo che Voldemort voglia veramente la mia testa, un mangiamorte voleva decapitarmi, non ha potuto finire il lavoro ma ha iniziato, niente di che- disse Altair ghignando.
-Niente di che Altair? Tu sei completamente folle!- disse Daphne esasperata.
-Come hai fatto ad arrivare qui così presto? Draco è uscito due secondi fa da qui..- disse Altair confuso, cercando di distrarre Daphne.
-Ero qui..con Pansy..lei..credo possa perdere il bambino Al!- disse Daphne scoppiando a piangere.
-Andiamo da lei ok? Ha bisogno di noi adesso- disse Altair alzandosi e mettendo un braccio intorno alle spalle della fidanzata.
-Stai bene?- chiese Draco sollevando lo sguardo quando sentì il passo familiare del cugino avvicinarsi.
-Non ti preoccupare per me, sto bene- disse Altair sedendosi accanto al cugino.
-Ti stavi dissanguando tra le mie braccia- disse Draco fissandosi le mani ancora sporche di sangue.
-Ma sono qui adesso e sto bene. Non ti lascerei mai solo in questo schifo di mondo. Preoccupiamoci per Pansy e il piccolo Draco adesso ok?- disse Altair mettendo un braccio intorno alle spalle di Draco, mentre una donna con il camice bianco si avvicinò a loro.
-Lei è il compagno di Pansy Parkinson?- disse la medimaga entrando in sala d'aspetto.
-Si, sono io- disse Draco facendosi avanti.
-Sapevate che quella della signorina Parkinson è una gravidanza ad alto rischio?- disse la medimaga leggendo la cartella.
-Noi..non abbiamo avuto tempo per fare tutti i controlli- disse Draco arrabbiandosi con se stesso.
-Li abbiamo fatti adesso e abbiamo scoperto che lo è, la signorina Parkinson ha perso molto sangue e ci vorrà tempo prima che riprenda conoscenza, tempo che il bambino non ha, perciò spetta a lei prendere la decisione- disse la medimaga dispiaciuta.
-Decisione?- disse Draco preoccupato e spaventato.
-Possiamo aiutare il bambino, mandare avanti la gravidanza, sarà tutto molto difficile, le probabilità di sopravvivenza della madre e del bambino sarebbero poche, oppure possiamo aiutare la signorina Parkinson adesso, non ci sarebbero rischi per lei ma perderebbe il bambino- disse la medimaga cercando di mantenere un tono distaccato.
-Io...salvate Pansy- disse Draco seguendo l'istinto.
-Draco..- disse Altair avvicinandosi al cugino mentre Daphne corse via.
-Segui lei- disse Draco con voce spezzata e Altair indietreggiando si voltò per seguire la fidanzata.
-Daphne, che succede?- chiese Altair raggiungendola, erano ormai all'ingresso del San Mungo.
-Sono stata una stupida ragazzina viziata, ho passato gli ultimi giorni ad urlarti contro senza realizzare quanto sono fortunata ad averti, quello che poteva succederti stasera, quello che è successo a Pansy, mi ha fatto capire che io sono la ragazza più fortuna al mondo, ho un bambino sano e bellissimo, ho te che mi ami, non ho bisogno di uno stupido rito per averne la certezza, tu e Lys siete il mio mondo e lo sarete sempre- disse Daphne piangendo ed abbracciando Altair.
-Non vado da nessuna parte, sono qui per te, ci sarò sempre- disse Altair abbracciandola.
-Se io ti perdessi..non saprei come fare, come vivere- disse Daphne piangendo.
-Stiamo tutti bene, vuoi che vado a prendere Lys?- disse dolcemente Altair.
-Ho bisogno di averlo con me, di vedere che sta bene- disse Daphne annuendo.
-Scommetto che non gli dispiacerà vedere la sua mamma- disse Altair sorridendo per poi materializzarsi pochi minuti dopo con il figlio tra le braccia.
-Mia madre dice l'ha sentito piangere un paio di minuti fa, probabilmente ha fame- disse Altair confuso.
-Tua madre?? Tua madre si stava prendendo cura di Lys?- disse Daphne sorpresa.
-Sono scioccato quanto te. Il reparto maternità non è lontano da qui, sono sicuro che se urlerai un'altra volta il tuo nome ti troveranno una stanza in cui allattare il principino.- disse Altair baciando Daphne.
-Ok- disse Daphne accennando un sorriso.
-Io vado a chiedere notizie di Pansy- disse Altair allontanandosi.
-Dicono che tra poco si sveglierà, dovresti andare a trovarla- disse Altair entrando pochi minuti dopo nella stanza dove Daphne stava allattando Lysander.
-Come posso andare a trovarla? Non ci riesco, mi sento troppo in colpa- disse Daphne piangendo.
-In colpa per cosa?- chiese confuso Altair.
-è stata male tutta la sera, mi sarei dovuta accorgere che qualcosa non andava, e poi mi sento in colpa per..- disse Daphne abbassando lo sguardo per osservare il figlio.
-Perchè sei madre? Non è colpa tua se la gravidanza di Pansy non è andata bene, non è colpa di nessuno- disse Altair abbracciando Daphne.
-Ritrovarmi nella situazione in cui si è trovato Draco è stato il mio incubo durante tutta la tua gravidanza sai? Ritrovarmi a scegliere tra te e Lys, dopo tutto quello che avevi passato mi avrebbe ucciso- disse Altair sincero osservando il figlio con amore.
-Siamo stati fortunati con lui, così fortunati, spero che Pansy non se la prenda con Draco, che possano avere un'altra occasione..se la meritano- disse Daphne lasciando che Lys giocasse con il suo indice.


‎-Draco? Il bambino sta..- disse Pansy appena riprese i sensi quando vide Draco al suo fianco, il biondo aveva gli occhi lucidi e le occhiaie viola, aveva persino un accenno di barba.
-Lei era una bambina..- disse Draco piangendo.
-Era..?- disse Pansy lasciandosi sfuggire un singhiozzo.
-Ho dovuto fare una scelta..- disse Draco senza il coraggio di guardare Pansy.
-E hai scelto male!! Lei era tutto Draco- disse Pansy furiosa.
-Mi dispiace Pansy io non sapevo che fare..- disse Draco cercando disperatamente di scusarsi.
-Fuori di qui, non voglio vederti mai più Draco, l'hai uccisa- disse Pansy urlando.
-Spero che un giorno tu possa perdonarmi perchè sicuramente io non perdonerò mai me stesso- disse Draco con le lacrime agli occhi per poi smaterializzarsi.
-Draco- disse Hermione quando vide il biondo seduto al buio in cucina, impegnato ad ubriacarsi per dimenticare la giornata appena vissuta.
-Vattene via, non sono una bella compagnia, hai ragione a chiamarmi assassino, ho ucciso anche mia figlia- disse Draco sconsolato con una burrobirra in mano.
-Non sei un assassino, hai fatto la scelta più giusta, la bambina aveva il 20% di possibilità di vivere, Pansy anche meno, tu hai fatto la cosa più giusta che potessi fare in quella situazione- disse Hermione strofinando la schiena di Draco.
-Quel 20% di possibilità era il mio futuro, la mia bambina- disse Draco con la voce spezzata.
-Potete sempre riprovarci- disse Hermione accarezzando i capelli di Draco.
-Io non credo..ho distrutto tutto- disse Draco finendo l'ennesima burrobirra.
-Finalmente ti ho trovato- disse Altair sollevato entrando in cucina.
-Hai vinto una burrobirra- disse Draco facendo cadere una bottiglia.
-Aiutami a portarlo a letto, prima che si faccia male- disse Altair ad Hermione.
-Certo- disse Hermione facendo un incantesimo che fece addormentare Draco mentre Altair fece un incantesimo di levitazione.
-Grazie Hermione- disse Altair sincero.
-Tutto per lui- disse Hermione baciando la guancia di Draco per poi allontanarsi.


-Non dovresti intrometterti nella situazione di Draco e Pansy- disse Lucas quando vide Hermione rientrare nella camera che condividevano.
-Non hai motivo di essere geloso- disse semplicemente Hermione.
-Non si tratta di gelosia, loro si trovano in una situazione orribile, non hanno bisogno di qualcuno che s'intrufoli tra di loro adesso, non importa quali sono le tue motivazioni Hermione, è sbagliato- disse Lucas serio.
-Io voglio solo aiutare un mio amico- disse Hermione testarda.
-Come? Puoi ridargli indietro la sua bambina? Penso proprio di no Hermione! L'unica cosa che può aiutarli adesso è il tempo, si possono aiutare solo tra di loro perchè solo loro sanno cosa stanno passando- disse Lucas saggiamente.
-Tu non puoi sapere cosa c'è tra me e Draco, il legame che abbiamo..- disse Hermione arrabbiata.
-Cosa c'è? Tempo presente Hermione? Se c'è ancora qualcosa tra te e Draco la mia presenza qui è inutile- disse Lucas andandosene.
-Oh si scappa, ti è sempre riuscito bene- disse Hermione furiosa per poi mettersi a letto a piangere.


-Mi è sembrato di averti già detto che non ti voglio qui- disse Pansy quando vide Draco entrare nella sua camera al San Mungo la mattina dopo.
-è finita vero?- disse Draco con voce rauca.
-Come potrei stare con te se non riesco neanche a guardarti? Nella mia testa so che la colpa non è tua Draco, ma non riesco a non pensare al fatto che io avrei fatto un'altra scelta, era la cosa più bella che avevo Draco- disse Pansy piangendo.
-Ti lascio sola- disse Draco sconsolato uscendo dalla stanza, per poi sedersi con la schiena contro il muro e lasciar andare le lacrime.
-Draco, parla con me- disse Altair, che aveva accompagnato Daphne da Pansy, sedendosi accanto al cugino.
-Non potresti capire- disse Draco, sembrava distrutto e sul punto di crollare fisicamente e mentalmente.
-Ho perso anche io un figlio- disse Altair mettendo una mano sulla spalla a Draco.
-Non come me, tu non sapevi neanche di averlo, puoi vendicarlo perchè ti è stato portato via da Voldemort, io ho autorizzato l'omicidio di mia figlia! La colpa è stata solo mia e poi tu ora hai Lys, non sai come mi sento Altair- disse Draco scuotendo la testa e nascondendo il volto tra le mani.


-Pan- disse Daphne entrando in camera di Pansy.
-No, non puoi presentarti qui da me, non adesso, non con Lys- disse Pansy rifiutandosi di guardare la sua migliore amica.
-Mi dispiace, io avrei dovuto capire che stavi male- disse Daphne dispiaciuta.
-Non lo capisci che la tua presenza mi fa male? Odio vederti qui! Vederti con Lys mi uccide- disse Pansy urlando.
-Mi dispiace, mi dispiace così tanto- disse Daphne singhiozzando mentre lasciava la stanza per poi abbracciare Altair che l'aspettava all'ingresso.
-Amore- disse Altair abbracciando Daphne.
-Vorrei solo che lei mi lasciasse avvicinare, vorrei abbracciarla e dirgli che andrà tutto bene, vorrei dirgli che so come ci si sente e che un giorno il dolore si attenuerà, lei c'è sempre stata per me quando avevo bisogno, vorrei esserci anche io per lei- disse Daphne piangendo.
-Ogni persona reagisce in modo differente, se lei sente il bisogno di star da sola forse dovremmo assecondarla, ho provato a parlare con Draco senza molti risultati- disse Altair accarezzando il volto di Daphne.
-Non vuole parlarti?- disse Daphne dispiaciuta.
-Dice che non posso capire, dice che le nostre esperienze sono diverse..- disse Altair tristemente.
-Non sono diverse, entrambi avete perso tanto, anche se adesso c'è Lys non può sostituire..- disse Daphne interrompendosi.
-..Jess?- disse Altair dolcemente.
-Già- disse Daphne nascondendo il volto nel petto di Altair.

Ritorna all'indice


Capitolo 50
*** Il tradimento ***


Il tradimento Altair stava rientrando in camera dopo un'estenuante riunione con il consiglio, la possibilità di sconfiggere Voldemort sembrava sempre più lontana, il consiglio si stava spezzando in fazioni e c'era anche chi minacciava di tornare dall'Oscuro Signore. Come se questo non fosse sufficiente dalla notte prima Altair aveva un mal di testa pazzesco che gli aveva impedito di chiudere occhio.
-Amore- disse Altair stanco, che senza rendersene conto era arrivato in camera.
-In camera- disse Daphne sottovoce, era appena riuscita ad addormentare Lys.
‎-Non porto buone notizie- disse Altair a Daphne con una faccia preoccupata.
-Ultimamente non porti mai buone notizie- disse Daphne cercando di scherzare.
-Il consiglio ha escluso Draco e Pansy dalla parte decisionale e attiva, non potranno più votare in consiglio e neanche prendere parte alle missioni, mai più, sono stati definiti instabili e incapaci di sopportare le pressioni della guerra- disse Altair tutto d'un fiato.
-C'è dell'altro vero?- disse Daphne preoccupata.
-I Parkinson vogliono dichiarare guerra ai Malfoy, minacciano di tornare da Voldemort- disse Altair serio.
‎-Cosa possiamo fare per impedire tutto ciò? Per far reintegrare Draco e Pansy?- chiese Daphne sapendo che Altair aveva qualcosa in mente.
-Posso scavalcare l'autorità di Lucius e Sirius, posso prendere il comando del consiglio, sarà rischioso, molti non so se saranno disposti ad essere guidati da un diciottenne, la maggior parte sono scappati da Voldemort perchè è un dittatore non saranno favorevoli ad una mia presa di potere simile, ma posso farlo, mi devi solo dire se sei pronta a sopportare tutto ciò che questo comporterà, ho bisogno di una tua parola e io lo faccio Duff- disse Altair serio prendendo le mani di Daphne nelle sue.
-No, non lo fare- disse Daphne sospirando, dopo aver osservato per un attimo il figlio nella culla.
-No?- disse Altair sorpreso.
-Tempo fa ti avrei detto di si, non sarei stata spaventata, ma adesso lo sono, non per noi ma per Lysander, ogni giorno è in pericolo, una mossa simile ci farebbe perdere la protezione di molte famiglie purosangue, vorrei poter mettere l'amicizia al primo posto come ho sempre fatto ma adesso sono una madre e al primo posto c'è mio figlio, quindi no Altair, troveremo un'altra soluzione- disse Daphne decisa.
-Si..un'altra sol..uzione- disse Altair trattenendo un urlo di dolore, il marchio di Voldemort sembrava essere incandescente, il signore Oscuro esigeva la sua presenza, non era mai successo da quando Altair l'aveva tradito, non sapeva cosa fare.
-Al?? Amore?? Tutto bene??- chiese Daphne in ansia per il fidanzato che era sbiancato e sembrava in preda al dolore.
-Si..devo schiarirmi un attimo le idee- disse Altair correndo letteralmente fuori dall'appartamento, doveva rispondere alla chiamata di Voldemort o il dolore l'avrebbe fatto impazzire.
Il moro camminò velocemente verso le barriere del Black Manor, guardandosi intorno preoccupato, sperando che nessuno lo vedesse, quando fu abbastanza lontano cadde in ginocchio e con le forze che gli rimanevano si smaterializzò.
-Il signore oscuro ti vuole adesso- dissero sei mangiamorte accogliendo Altair che li riconobbe subito, erano studenti del settimo anno, nuove reclute.
-Gli piacciono giovani adesso all'Oscuro- disse Altair sarcastico.
-Tu sei stato il suo primo..devi averlo convertito- rispose sprezzante uno degl'incappucciati.
-Sono semplicemente così bravo- disse Altair ridendo senza gioia, somigliava terribilmente a suo zio Sirius.
-Entra, il signore oscuro ti attende- disse uno dei mangiamorte quando si fermarono di fronte ad un enorme porta nera.
-è stato un piacere rivedervi ragazzi- disse Altair ironico, senza degnarli di un altro sguardo, entrando deciso nella stanza in cui sentiva la presenza di Voldemort, era come una calamita per lui.
-Altair..è stato gentile da parte tua venirmi a trovare- disse Voldemort sarcastico.
‎-Perchè mi ha voluto vedere? Credevo di averti chiarito la mia posizione- disse Altair a Voldemort che lo attendeva seduto a capotavola.
-L'hai chiarita perfettamente ma io non ho mai messo in chiaro la mia, chi sa che sei qui?- chiese Voldemort cercando la presenza di nemici.
-Nessuno- disse Altair sicuro di sè.
-Cosa ti fa credere che non ti ucciderò?- disse Voldemort sorridendo sinistro.
-La mancanza di pubblico, se mi ucciderai un giorno lo farai in modo teatrale, un Avada in una sala riunioni non è nel nostro stile diciamocelo, io e te siamo simili- disse Altair sedendo di fronte a Voldemort.
-Ritornando alla mia proposta, unisciti a me e stringerò un patto vincolante in cui affermerò che non farò mai dal male a Daphne e al piccolo...Lysander giusto?- disse Voldemort sorridendo quando sentì il respiro di Altair bloccarsi per un attimo.
-E se non lo faccio?- disse Altair sfidandolo, cercando di non mostrare emozioni.
-Saranno morti prima del tuo ritorno a Black Manor, tu hai delle spie io ho delle spie Altair, mi hai sfidato e perderai, di addio a tutto e riunisciti a me, insieme diventeremo più potenti che mai, la tua famiglia vivrà felice senza di te e io dimenticherò la loro piccola ribellione- disse Voldemort persuasivo.
-Li richiederai nei ranghi?- chiese Altair dubbioso.
-Saranno liberi di andare, non me ne faccio nulla di infidi traditori, anche tuo cugino Draco sarà libero di vivere.- disse Voldemort tranquillamente.
-Ci sto- disse Altair annuendo, la libertà dei suoi cari e..di Draco era tutto ciò che contava.
-Posso chiederti come hai fatto a sapere di Lysander? è una notizia che avevamo comunicato a pochi intimi, puoi rivelarmi le tue spie, siamo dalla stessa parte adesso- disse Altair confuso.
-Signorina entri pure- disse Voldermort ghignando, le porte della sala si aprirono, il rumore di tacchi si avvicinò sempre di più e quando Altair si voltò per guardare la spia di Voldemort si trovò di fronte un volto familiare.
-Pans?- disse scioccato Altair, non riusciva a credere che Pansy lo avesse tradito così! Era la madrina di Lysander, come aveva potuto venderlo a Voldemort? Non contava niente per lei l'amicizia che li legava sin da bambini?
-Mio signore- disse Pansy chinando la testa e sorridendo, un sorriso che fece venire ad Altair la pelle d'oca, sembrava privo di gioia..privo di qualsiasi sentimento.
-Da quanto?- sussurrò Altair con voce roca, incapace di nascondere le proprie emozioni.
-Dalla decisione di Draco- disse semplicemente Pansy restando concentrata su Voldemort, aspettando gli ordini come un cagnolino.
-Pansy, porta Altair nella camera che gli abbiamo riservato, vi farò avere presto nuovo ordini. Altair sarà Pansy ad occuparsi di te, ogni tuo sbaglio verrà pagato da lei- sibilò Voldemort, Pansy e Altair s'inginocchiarono di fronte al signore oscuro per poi uscire dalla stanza.
-Pan..- disse Altair arrabbiato mentre Pansy lo guidava per i corridoi del Riddle Manor.
-Non adesso- disse Pansy secca.
-Pan!!- disse Altair divincolandosi arrabbiato.
-NON ADESSO- disse Pansy alzando la voce, i due mori restarono in silenzio per i minuti successivi, finchè non arrivarono nella camera che era stata riservata ad Altair.
-Perchè hai parlato a Voldemort di Lys?- disse furioso Altair a Pansy quando furono finalmente soli.
-Perchè avevo bisogno che lui mi riprendesse al suo servizio, dovevo andare via da Black Manor in un modo o nell'altro- disse Pansy disperata, mostrando le sue emozioni, lasciando andare le lacrime che tratteneva da giorni.
-Gli hai venduto il tuo figlioccio, non ti fai schifo?- disse Altair disgustato.
-Hai fatto un patto con lui, Lys e Duff sono al sicuro per sempre- disse semplicemente Pansy.
-Ma non lo vedrò crescere, non sarò suo padre, pronuncerà il mio nome con odio, si vergognerà di essere mio figlio- disse Altair arrabbiato.
-Almeno tu un figlio ce l'hai ancora- disse Pansy alzando la voce.
-Hai perso la bambina ma non avevi il diritto di farmi perdere mio figlio Pansy- disse Altair chiudendo la questione.
-Riposati, l'Oscuro ci convocherà presto- disse Pansy addolcendo la voce.
-Tu resti a sorvegliarmi?- chiese Altair incrociando le braccia.
-Sappiamo entrambi che non ho speranze contro di te, come sappiamo che da qui non puoi andartene. Resto perchè sono la tua compagna di stanza- disse Pansy sbuffando, sedendosi sulla scrivania che era ai piedi del letto matrimoniale, l'unico letto nella stanza.


‎-Avete notizie di Altair? è stato ritrovato?- disse Daphne in ansia quando venne convocata dal consiglio.
-Siediti Daphne- disse Lucius sorridendo dispiaciuto.
-No, ti prego..dimmi che sta bene- disse Daphne preoccupata.
-Sappiamo dov'è Altair- disse Sirius scuro in volto.
-Allora ditemelo! Perchè non è qui con noi?- disse Daphne confusa che iniziava ad arrabbiarsi.
-Ha scelto Voldemort, si è alleato con Voldemort- disse Lucius ancora incredulo.
-No, lui non lo farebbe mai, non dopo quello che è successo...no!- disse Daphne agitandosi, non poteva crederci.
-è il secondo di Voldemort- disse Remus dispiaciuto.
-Perchè?- disse Daphne sotto choc.
-Perchè non è il figlio di James, non ha un briciolo di carattere di Jamie, l'educazione di mia cugina è stata troppo decisiva, lui è un Lastrange non un Potter, non conosce lealtà se non quella verso se stesso, l'ambizione guida le sue scelte, non riesco a credere di essermi cacciato in una storia simile, me ne tiro fuori- disse Sirius furioso lasciando la stanza.
-Draco..tu non ci credi vero? Lo ami quando lo amo io..tu non ci credi..- disse Daphne sottovoce guardando il biondo che era immobile in un angolo della stanza.

Ritorna all'indice


Capitolo 51
*** Le decisioni di una madre ***


inedito Altair camminava teso per i corridoi di Riddle Manor, nella sua mente stavano spuntando mille idee sul perchè Voldemort avesse convocato lui e Pansy a quell'ora indecente del mattino, tutti i suoi pensieri rifinivano su Draco, l'unica persona che legava veramente lui e la mora che camminava decisa al suo fianco.
Più pensava a biondo più la sua ansia saliva e il nodo che aveva in gola si stringeva, non faceva che ripetersi che Voldemort aveva promesso..Draco doveva stare bene...
-Tranquillo, sono sicura che non ci ha convocato per Drake- disse Pansy notando il nervosismo di Altair.
-Non m'interessa quello che pensa una traditrice- disse Altair con calma glaciale, riprendendo il controllo e nascondendo i propri sentimenti sotto una maschera di odio come avrebbe fatto ogni buon purosangue.
-Benvenuti miei mangiamorte, fatevi avanti- sibilò Voldemort guardando con i suoi occhietti rossi Altair e Pansy, che avanzarono verso il trono nero.
-Perchè ci hai convocato qui?- disse Altair a denti stretti, senza inchinarsi come aveva fatto Pansy.
-Mostrami rispetto- disse Voldemort perdendo la pazienza e cruciando Altair che rimase impassibile.
-Quasi dimenticavo...la tua sofferenza è la sofferenza di chi ami...il dolore fisico non ti spavanta...- disse Voldemort con un tono minaccioso.
-Mio padrone- disse Altair inginocchiandosi teso, con il pensiero fisso nella mente di Lys Draco e Daphne.
-Molto bene, adesso passiamo ai vostri ordini. Vi ho convocato qui perchè ho la vostra prima missione, voi due dovete stare insieme- disse Voldemort compiaciuto del suo brillante piano, che lasciò perplessi ed indignati i due giovani mangiamorte.
-Cosa?- dissero entrambi con la stessa espressione di disgusto stampata sul volto.
-La chiave per vincere facilmente ogni battaglia è distruggere psicologicamente il proprio nemico, Daphne e Draco cercheranno di tenere tutti uniti, di opporsi a me, ma rimarranno distrutti di fronte alla notizia di una vostra relazione, non sentiranno più il bisogno di salvarvi- disse Voldemort freddo.
-Ma..- disse Altair ribellandosi.
-Niente ma..- disse Voldemort freddamente, ricordando ad Al chi era al comando in quel momento.
-Non lo posso fare, non lo posso proprio fare- disse Altair a Pansy quando furono soli in camera pochi minuti dopo.
-Credi che io voglia farlo? Non impazzivo per avere la mia chance con te Al!- disse Pansy arrabbiata spingendolo, pentendosi di tutte le decisioni prese nelle ultime settimane.
-Io amo Daphne, rispetto mio cugino, tu sei la donna di Draco- disse frustrato Altair, massaggiandosi le tempie, in quel momento Pansy ebbe un tuffo al cuore, quello era il tic di Draco, il suo Drake.
-In questo momento non sono la donna di Draco- disse Pansy scuotendo la testa cercando di sopprimere i sentimenti che provava per il giovane Malfoy.
-E comunque non mi piaci in quel senso, ti ho visto fare cose che neanche Draco ha fatto di fronte a me, non ti potrò mai più trovare sexy dopo averti visto con il pigiama di tua nonna e i bigodini!- disse Altair ridendo, cercando di sdrammatizzare una situzione che non aveva soluzioni.
-Non dobbiamo fare sesso Altair! Mi devi solo dare uno stupido bacio in pubblico- disse Pansy annoiata, ricordando ad Altair i disgustosi ordini di Voldemort.
-Avanti- disse Altair irritato quando bussarono ripetutamente alla porta, interrompendo il silenzio teso che si era venuto a creare.
-Il signore oscuro vi ha convocato in sala del trono, c'è un meeting di tutti i mangiamorte in corso- disse Xaley freddamente.
-Arriviamo- dissero Pansy e Altair con altrettanta freddezza, dirigendosi insieme al mangiamorte più anziano verso la sala del trono, che era piena di mangiamorte, Piton compreso.

‎-Baciami, le spie sono infondo alla sala, tra meno di un ora Piton riporterà la notizia a Draco- disse Pansy avvicinandosi ad Altair.

-Lo fai anche per ferire Draco non è vero?- disse Altair arrabbiato, non voleva far del male a suo cugino e a Daphne.

-Baciami e basta- disse Pansy mettendosi sulle punte e baciando Altair lentamente e con una passione sorprendente.

-Ew ci hai messo la lingua- disse Pansy quando si separarono, non si aspettava di certo che Altair rispondesse al bacio.

-Non bacio come un dodicenne alla prima cotta Pansy, volevi un bacio hai avuto un bacio- disse secco Altair leccandosi le labbra.

Una volta finito il meeting Piton si smaterializzò al Black Manor e disse a Lucius ciò che aveva visto, Malfoy senior con un peso sul cuore andò dal figlio e da Daphne per comunicagli la notizia.

-Credi alle spie?- disse Draco facendo avanti e indietro in salotto, dopo che il padre gli ebbe comunicato la notizia.

-Credo che Altair non farebbe mai una cosa simile senza una ragione dietro- disse Daphne cercando di mantenere la calma, qualcuno doveva pur farlo.

-è già successo con Hermione, quel'era la ragione in quel momento?- disse Draco arrabbiato facendo esplodere una poltrona.

-Stiamo parlando di Altair e Pansy, due minuti fa avremmo riso di fronte alla possibilità di una loro relazione, è ridicola come possibilità, lei gli mette i piedi in faccia, fa cose davanti ad Altair che neanche un marinaio poco educato farebbe, ci crederò quando li vedrò, fino ad allora continuerò a sperare in un loro ritorno a casa- disse Daphne cercando di calmare Draco.

-Gli ha messo il piedi in faccia?- disse Draco ridendo incredulo.

-è capitato- disse Daphne sorridendo ripensando a quel ricordo, era tutto così facile prima.

-Tre convocazioni in due giorni? Cosa siamo? I suoi mangiamorte preferiti?- disse Altair scocciato, il meeting era finito da appena qualche ora e Voldemort li aveva già chiamati di nuovo.

-Probabilmente siamo gli unici intelligenti che ha- disse Pansy guardando con disgusto i due mangiamorte di guardia.

-Ci ha convocato padrone?- disse Altair con un pizzico di sarcasmo mentre s'inchinava.

‎-Uscirete in missione stasera- disse Voldemort a Pansy e Altair, ignorando per una volta l'impertinenza del ragazzo.

-Insieme?- dissero i due annoiati.

-Si, guiderete un raid, per voi niente maschere, voglio mostrare al mondo chi ha la lealtà del loro eroe- disse Voldemort soddisfatto.

-Perfetto, la maschera ha fori così piccoli che non vedo chi crucio e respiro tipo un porco- disse Altair ghignando.

-Tu sei un porco- disse Pansy alzando gli occhi al cielo.

-Dimmi, ti metterai quel completino di pelle nero che hai nell'armadio oppure lo riservi per occasioni speciali?- disse Altair provocando Pansy.

-Si lo riservo per te- disse Pansy dando un pizzico ad Altair.

-Vuoi punirmi? Sei quel genere di ragazza Pansy? Wow non l'avrei mai detto- disse Altair per poi dare le spalle a Pansy sapendo di aver vinto questo confronto.

-Ti uccido lo giuro!!- urlò Pansy rincorrendo Altair per poi saltargli sulla schiena, uscendo così dalla sala del trono.

-Quello è il mio compito- sibilò Voldemort sottovoce.

‎-Non riesco a capire il rancore che provi per Draco, ho capito la rabbia iniziale, ma perchè così tanto rancore?- disse Altair sedendosi accanto a Pansy mentre si preparavano per la missione.

-Ha potuto fare una scelta che doveva essere solo mia, ha dimostrato di non conoscermi perchè non ha scelto quello che io avrei scelto- disse Pansy non riuscendo veramente a spiegare cosa provava.

-Ha fatto la scelta più sensata e si colpevolizzerà per sempre anche se non ha fatto niente di male, non ti basta questo Pan?- disse Altair cercando di farla ragionare.

-Credo che parte della mia rabbia sia dovuta anche al fatto che non ci siamo "goduti" la bambina come dovevamo, ero quasi al quinto mese e non avevo mai fatto un controllo, che razza di madre sono? Che orribili genitori saremmo diventati? La maggior parte della rabbia io la provo verso di me, avrei voluto scegliere di farla vivere per farmi perdonare di averla trascurata- disse Pansy con gli occhi lucidi e la voce tremante.

-Ti avrebbe odiato per tutta la vita come io odio Lily, non ci saresti mai stata per lei, si sarebbe sentita in colpa per la tua morte per tutta la vita, ti avrebbe detestato per averla costretta a portare un simile peso.- disse Altair sincero, parlando per la prima volta dei veri sentimenti che provava per la sua madre biologica.

-Non l'avevo mai pensata così..- disse Pansy asciugandosi le lacrime, sentendo il suo senso di colpa diminuire.

-Devi pensare alle persone che ti lasci alle spalle quando decidi di morire..- disse Altair pensieroso.

-Basta parlare di morte, non facciamolo prima di un raid- disse Pansy rabbrividendo, quelle parole sembravano un terribile presagio.

-Proviamo ad avvicinarci a loro, riesci a vederli?- chiese Daphne nel bel mezzo del raid.

-Vedo Altair è senza cappuccio e senza maschera, gli dev'essere successo qualcosa- disse Draco preoccupato cercando di avvicinarsi.

-Io vedo anche Pansy, quella accanto ad Altair che sta mantenendo lo scudo- disse Daphne osservando la sua migliore amica proteggere l'amore della sua vita.

-Dobbiamo parlargli- disse Draco deciso arrivando al fianco di Daphne, i duelli erano finiti e la situazione tranquilla.

-O forse no- disse Daphne scioccata quando vide Altair sollevare Pansy e baciarla con passione, tutte sembrarono fermarsi ad osservare quel bacio, così diverso, così selvaggio ed oscuro, carico di malinconia e tristezza. 

-Ci hai messo la lingua stavolta- disse Altair all'orecchio di Pansy.

-Ci hanno visto- disse Pansy osservando Daphne e Draco dispiaciuta.

-Credo che adesso siamo ufficialmente i loro nemici- disse Altair chiudendo gli occhi.

-Sempre- disse sottovoce Altair a Daphne sperando che la bionda potesse leggere il suo labiale prima di smaterializzarsi.

Scusate l'assenza di mesi, ma...now i'm back!! Spero che questo assaggino quasi del tutto inedito vi sia piaciuto!!

Baci

Daphne

Ritorna all'indice


Capitolo 52
*** Istinto ed Imperio ***


2 i ‎-Questo è sbagliato- disse Altair quando si materializzò insieme a Pan, continuarono a baciarsi fino al letto separandosi solo per prendere fiato, presi dalla disperazione per quello che avevano fatto e dalla consapevolezza che da quel momento sarebbero stati soli, senza più nessuno disposto a credere in loro.
-è l'adrenalina- disse Pansy sbottonando la camicia di Altair mentre lui si toglieva i jeans, entrambi incapaci di fermarsi, guidati da un istinto animale più forte delle loro menti e dei loro cuori.
-Dovremmo fermarci- disse Altair sfilando gli shorts a Pansy, baciandogli l'interno della coscia, facendola sospirare.
-Si dovremmo- disse Pansy sospirando mentre lo trascinava a letto sopra di sè.
-No, sul serio dovremmo, non abbiamo ancora...superato il limite- disse Altair emettendo un verso animalesco quando Pansy fece aderire i loro corpi, facendogli perdere quel minimo di lucidità che gli era rimasta.
-Alcuni limiti vengono superati senza andare fino in fondo- disse Pansy fermandosi, osservando il volto di Altair, arrossato, voglioso.
-Ma non questo, questo è importante- disse Altair sdraiandosi accanto a Pansy con il respiro corto, osservando il soffitto, trattenendo l'istinto che gli diceva di far uscire il suo nome dalle labbra di Pansy fino a farlo sentire persino a Voldemort.
-Credo che andrò in camera mia- disse Pansy infilandosi la camicia di Altair, imbarazzata e allo stesso tempo grata per quel rifiuto.
-Si..meglio...credo che mi smaterializzerò al polo- disse Altair sorridendo, cercando di non guardare le forme rotonde di Pansy che facevano capolino tra i bottoni della sua camicia nera.
-Salutami i pinguini- disse Pansy ridendo e uscendo dalla camera di Altair.

Intanto al piano superiore Piton aveva chiesto di essere ricevuto da Voldemort, la sua lealtà era messa ormai in dubbio da entrambe le parti e lui per non fare una brutta fine cercava di mantenere al meglio la copertura e soprattutto di raccogliere preziose informazioni.
-Se posso permettermi mio signore perchè spingere il giovane Black e la Parkinson insieme?- chiese Piton a Voldemort, recitando la parte che gli era stata imposta da quel cane di Sirius Black.
-Non riesci a vederlo vecchio amico mio? Genetica, compatibilità. Possono darmi ciò che voglio- disse Voldemort mentre si divertiva a torturare un babbano.
-E cosa vuole?- chiese Piton sperando di non far arrabbiare Voldemort.
-Ogni cosa a suo tempo Severus- disse Voldemort sibilando minaccioso per poi spostare il suo crucio dal babbano a Severus.

Era ormai notte inoltrata, l'attimo bollente passato con Pansy era ormai un ricordo sbiadito nella mente di Altair, che aveva ricominciato ad essere tormentato dal peso delle sue scelte, non riusciva più a stare lontano dalla fidanzata e dal suo piccolo Lys, così seguendo l'istinto si smaterializzò al Black Manor.
‎-Altair! Sei vero?- disse Daphne sorpresa lasciando andare il biberon di Lys che aveva in mano, quando vide il suo amato alla porta della camera che avevano condiviso per mesi.
-Non ho molto tempo prima che Voldemort mi rintracci, ho bisogno di dirti qualcosa di importante- disse Altair serio baciando i capelli di Daphne, cercando di tranquillizzarla.
-Ok- disse Daphne piangendo e aggrappandosi ad Altair, tutto ciò che aveva visto aveva perso importanza l'attimo in cui Altair si era materializzato.
-Credi al tuo cuore non ai tuoi occhi, credi in me, continua a lottare, e per favore continua ad amarmi- disse Altair velocemente rubando un bacio a Daphne.
-Sempre- sussurrò Daphne osservandolo sparire.
Altair si materializzò in camera di Pansy che esattamente come lui non riusciva a dormire.
-Che ci fai qui Altair?- chiese Pansy stressata, il bisogno di chiarire con Draco cresceva ogni secondo di più.
-Vai da lui, sono appena stato da Daphne, posso assicurarti che parlare con chi ami aiuta, ti fa ritrovare te stesso.- disse Altair saggiamente, sfiorando la mano di Pansy per consolarla.
-Io non lo amo- disse Pansy, non credendo ad una singola parola.
-Non mentirmi- disse Altair scuotendo la testa.
-Io..temo ciò che potrebbe dirmi..- disse Pansy, facendo cadere tutti i suoi muri, finalmente sincera.
-Draco ti vuole un bene infinito Pan, vai da lui- disse sicuro Altair e la mora annuendo debolmente si smaterializzò in camera di Draco.
‎-Pansy che ci fai qui?- disse Draco sulla difensiva quando vide la mora in camera sua
.-Lo so, so che la colpa non è stata tua, avevo bisogno solo di qualcuno da incolpare ma adesso l'ho capito, l'ho sempre saputo che tu non hai colpa per quello che è successo alla bambina- disse Pansy liberandosi di un peso.
-Resta- disse Draco avvicinandosi a lei.
-Non è più questo il mio posto, ne il mio ne di Altair, non per adesso almeno- disse Pansy scuotendo la testa.
-Ti aspetterò- disse Draco convinto afferrando una mano della mora.
-Non te lo sto chiedendo- disse Pansy sorridendo commossa, sapendo che Draco aveva fatto una promessa che non poteva mantenere.
-Sai che ti aspetterò comunque, nessun bisogno di chiedermelo- disse Draco abbracciandola per poi sentirla svanire.
-Al..- disse Pansy materializzandosi nella camera che condivideva con Altair.
-Va tutto bene- disse Altair stringendo Pansy che scoppiò a piangere disperata, lasciando andare la tensione delle settimane precedenti.
-Lui...mi perdona...mi aspetta...non lo merito..non lo merito- disse Pansy singhiozzando.
-Nessuno lo merita, devi solo fare di tutto per meritarlo!- disse Altair tranquillizzando Pansy.
-Cosa dobbiamo fare? Io non riesco più a sopportare questa situazione- disse Pansy adesso che si era tranquillizzata.
‎-Sappiamo entrambi cosa vuole Voldino, io dico di darglielo- disse Altair scioccando Pansy.
-Un figlio mio e tuo distruggerà tutto quello che c'è tra me e Draco, non so neanche se posso ancora avere figli e non lascerei mai mio figlio in mano di Voldemort! MAI!- disse Pansy urlando, non riusciva a credere che Altair avesse proposto una cosa simile.
-Non sappiamo se riusciremo ad averlo e quando, ci sarebbero comunque nove mesi, tanto tempo per pianificare tutto, per pianificare la disfatta di Voldemort, il bambino lo crescereste tu e Draco, io sarei lo zio Altair- disse Altair spiegando il suo piano.
‎-O potremmo andar via di qui, so che tu hai fatto un patto ma non dirmi che il grande Altair Black non sa difendere la sua famiglia- disse Pansy incrociando le braccia.
-Non metterò mio figlio a rischio, non se ne parla- disse Altair deciso, Lysander era la sua priorità, lo sarebbe sempre stato.
-Ma saresti disposto a mettere un altro tuo figlio a rischio, sei impazzito Altair, puoi per un secondo smetterla di giocare al mangiamorte senza cuore ed attivare il cervello? Ti ho visto allenarti e ti ho visto sul campo di battaglia, due stili e due persone differenti, forse è solo il momento per te di giocare a carte scoperte- disse Pansy seria.
-Tu non puoi capire- disse Altair sospirando, era spaventato da ciò che era capace di fare, era come drogato ogni volta che usava i suoi poteri al massimo, ogni volta perdeva una parte di se stesso diventando sempre più simile a Voldemort.
-è vero Altair, io non riesco a capire perchè tu in allenamento sei tre volte più veloce, tre volte più potente, e hai delle conoscenze che vanno oltre a quelle di Silente, ma nel campo di battaglia abbassi il tuo livello, sei lento anche se potente, perchè in pubblico adegui il tuo livello alla massa?- chiese Pansy confusa e arrabbiata con l'amico.
-Io non sono pronto..- disse Altair evitando lo sguardo di Pansy.
-Pronto per cosa?- chiese Pansy incalzando Altair.
-A mettermi veramente in gioco, non voglio essere il salvatore del mondo magico- disse Altair frustrato alzando la voce.
-Ok, se ancora non te la senti di farlo non sei obbligato, sei solo un ragazzo Altair..ancora sei solo un ragazzo- disse Pansy accarezzando lentamente la guancia di Altair, osservandolo come se lo vedesse per la prima volta.
Gli sembrava così bello, con i suoi magnetici occhi scuri, i tratti marcati e perfetti tipici dei Black, quelle mani grandi che scorrevano lentamente sul suo collo trasmettendogli brividi di piacere, i muscoli che sembravano pronti a sostenerla mentre tremava e sospirava, Altair in quel momento era il suo diavolo tentatore.
-Pan..io non so..- disse Altair non riconoscendo neanche la sua stessa voce, era come ipnotizzato, Pansy in quel momento era l'unica persona sulla faccia delle terra.
-Ho bisogno di te, ti voglio, devo averti- disse Pansy facendo scorrere le mani sui pettorali di Altair.
-Basta chiacchere.- disse Altair baciandola con passione per poi sollevarla e trasportarla fino al letto.
-Ti voglio dentro di me- disse Pansy sfilando i pantaloni ad Altair.
-Ogni tuo desiderio è un ordine.- disse Altair facendo sparire i vestiti di Pansy per poi accontentarla.
-Non è possibile- disse Pansy bloccandosi, era come se si fosse svegliata da un lungo sonno, non si ricordava come fosse finita in quella situazione, sapeva solo che era nuda sopra ad Altair e si sentiva decisamente soddisfatta.
-Voldemort- disse con rabbia Altair spingendo via Pansy, non riusciva a credere di aver fatto quello che aveva fatto, di aver tradito la fiducia di Draco ancora una volta.
-Ahi- disse Pansy massaggiandosi una spalla
.-Quando ha fatto questo?- chiese confusa Pansy, non riusciva a capire quando Voldemort li aveva soggiogati.
-Io non ho bevuto nulla di strano, è come se la mia mente fosse annebbiata- disse Altair vestendosi velocemente, aveva una gran voglia di farsi una doccia, si sentiva sporco, voleva cancellare le tracce dell'ennesimo tradimento compiuto ai danni delle persone che amava.
-Imperio- disse Pansy scioccata, erano caduti in una trappola come due principianti mezzosangue.
-Come ho fatto ad essere così stupido da non accorgermene!- disse Altair arrabbiato con sè stesso.
-Siamo stati due ingenui, non ci siamo neanche resi conto quando ci ha soggiogato- disse Pansy vestendosi imbarazzata.
‎-Ok restiamo calmi, l'abbiamo fatto una volta sola, non sono un cecchino, sicuramente non ci saranno conseguenze- disse Altair respirando profondamente, voleva fortemente credere alle sue parole.
-Non ci ricordiamo un'intera notte, ho sentito Daphne descrivere le tue performance stellari, potremmo averlo fatto molte più volte, e voi in due settimane avete concepito Lys, quindi Altair sei un cecchino!- disse Pansy in preda al panico.
-Non hai idea dei ritmi di quelle due settimane meravigliose- disse Altair distraendosi per un attimo, per poi ritornare alla terrificante realtà.
-Per favore, fai il serio per una volta!!- strillò Pansy arrabbiata cercando di legarsi si capelli che avevano assunto la tipica piega da "sex hair".
‎-Ok parliamone da adulti- disse Altair sedendosi accanto a Pansy
.-Bene sono pronta, giusto per chiarire, se sono incinta avrò il bambino, qualsiasi cosa accada la decisione spetta a te e sai cosa io voglio, promettimi che farai ciò che voglio- disse Pansy seria.
-Promesso- disse Altair annuendo.
-Se non lo sono...- disse Pansy sorridendo.
-Oh Merlino fa che sia così- disse Altair alzando gli occhi al cielo.
-Diremo comunque tutto a Draco e Daphne, non è colpa nostra ciò che è accaduto e si meritano di sapere la verità- disse decisa Pansy.
-Mi piace come pensi ragazza- disse Altair baciandogli il naso.
-Se questo diventerà realtà come lo diremo a Draco? Non accetterà mai tutta questa storia, lui la bambina la voleva veramente e io cosa gli dico "Ehi Draco, diventerai zio! Io ed Altair avremo un bambino!", ci odierà per sempre- disse Pansy piangendo, non voleva perdere Draco, non voleva perdere il suo unico amore.
-Ehi non piangere ok? Pensiamo ad una cosa alla volta, adesso torniamo a casa, facciamo tornare tutto alla normalità, aspettiamo due settimane e facciamo il test insieme o meglio ancora andiamo dal medico, so che stavolta vorrai averne la certezza..che sia tutto ok- disse Altair tranquillizzandola, voleva fare di tutto per far vivere serenamente questa situazione a Pansy, almeno uno di loro due sarebbe stato tranquillo.
-Piangere è un sintomo da donna incinta- disse Pansy abbracciando Altair.
-Piangere è un sintomo di umanità..vorrei piangere anche io- disse Altair ridendo per poi baciare i capelli di Pansy.
-Dovresti, devi smetterla di caricarti il peso del mondo sulle spalle, concediti un momento di umanità Altair- disse seria Pansy guardando negli occhi Altair.
-Grazie Pan- disse Altair stringendola forte a sè.

-

Ritorna all'indice


Capitolo 53
*** I know you ***


Era una splendida giornata di sole e i giardini di Black Manor erano più belli che mai, la superfice del laghetto era increspata da una piacevole brezza che faceva volare i capelli di Pansy, rendendola più simile ad una dea che ad una strega agli occhi di Draco, non riusciva a credere che era tornata da lui, pronta a perdonarlo, pronta ad amarlo.
-Sono felice di riaverti finalmente qui, così posso farti vedere quel che ho fatto- disse Draco prendendo la mano di Pansy, con un minimo d'incertezza all'inizio che sparì quando la ragazza gliela strinse forte.
-Cosa hai fatto?- chiese curiosa Pansy quando Draco si fermò di fronte ad una grande albero secolare.
-Chiudi gli occhi- disse Draco rubandogli un bacio e sollevandola per aiutarla a sedersi sull'albero.
-Posso aprirli adesso?- disse Pansy preoccupata di cadere, era decisa a prendersi cura del suo possibile bambino, anche se fosse stato di Altair.
-Prima che tu li apra voglio fare una premessa: Daphne mi ha raccontato che fare una cosa simile l'ha aiutata molto a lasciar andare il passato e spero che aiuti un pochino anche te- disse Draco dolcemente all'orecchio della fidanzata, Pansy aprì gli occhi, nella corteccia dell'albero c'era scritto, "Helen, per sempre la principessa di papà".
-Era l'unico nome che piaceva ad entrambi...ti prego dimmi che quelle non sono lacrime negative, non sei arrabbiata con me vero?- disse Draco preoccupato quando vide Pansy commossa.
-Non sono arrabbiata, c'è un pò di tristezza nelle mie lacrime ma è vero mi ha veramente aiutato questo gesto, grazie- disse Pansy baciando Draco, visibilmente commossa, non si sarebbe mai perdonata veramente per aver perso il loro bambino, ma questo significativo gesto l'aiutava a guardare al futuro, rendeva giustizia ad una bambina che non avrebbe mai dimenticato, adesso anche il suo piccolo angelo aveva lasciato un segno nel mondo, non solo nel suo cuore.


Daphne e Altair invece erano ancora a letto, tra di loro c'era Lysander che dormiva beato senza lasciare il pollice del suo papà che stava stritolando con la sua manina.
-Sarà un grande mago- disse Altair accarezzando con l'indice la guancia paffuta del figlio.
-Si, ma tu ci sarai per lui? Lo vedrai crescere?- chiese Daphne preoccupata, non voleva vedere Altair sparire di nuovo.

-Ci sarò,qualunque cosa succederà nelle prossime settimane ricordati che io ti amo, niente cambierà i miei sentimenti per te e per Lys, voi siete la mia famiglia, e io ti sposerò Daphne Greengrass- disse Altair baciando Daphne e cercando di prepararla alle future news.

-Sono felice che tu sia tornato a casa, siamo in pericolo più che mai adesso ma siamo una famiglia ed affronteremo tutto insieme, Voldemort non potrà separarci mai più!- disse Daphne sorridendo felice.

-Che ne dici se adesso vado a prenderti la colazione e poi ti coccolo tutto il giorno?- disse Altair baciando il collo di Daphne attento a non svegliare Lys.

-Altair Black è un tipo da coccole?- disse Daphne ridendo divertita.

-Solo per Daphne...Black! Suona bene- disse Altair alzandosi dal letto e uscendo dalla stanza, lasciando Daphne a sorridere inebetita.

-Altair!! Che ci fai tu qui?- disse Pansy voltandosi sorpresa quando vide il moro nelle cucine.

-Mangio- disse Altair afferrando una fragola dal cesto di fronte a Pansy.

-Non credevo che conoscessi la strada per le cucine- disse Pansy rossa in volto, cosa che non passò inosservata agli occhi di Altair.

‎-Ce l'hai avuti anche tu i sexy flashback!- disse Altair sottovoce quando vide Pansy guardarlo per poi arrossire ancor di più.

-Un paio forse, al massimo tre- balbettò Pansy guardando il soffitto, troppo imbarazzata per guardare l'amico.

-Credevo di essere impazzito- disse Altair ghignando divertito.

-Magari siamo impazziti, Voldemort ha manipolato troppo le nostre menti- disse Pansy nel panico.

-Calma, non ti fa bene agitarti se..- disse Altair non finendo la frase, c'erano orecchie ovunque in quel castello.

-Sono calma- disse Pansy respirando lentamente, mentre un altro flashback si faceva largo nella sua mente, i sospiri di quella notte sembravano così reali, sentiva ancora i brividi di piacere scuoterla tutta.

-I ricordi riaffiorano perchè abbiamo delle menti potenti e poco soggiogabili, è per questo che iniziamo a ricordare- disse Altair sorridendo, era stata proprio una notte bollente quella con Pansy.

-Ok, quindi è una cosa positiva- disse Pansy più tranquilla.

-Si lo è...e comunque belle tette- disse Altair ridendo mentre usciva dalla cucina, lasciando Pansy in un imbarazzo infinito.

-Al aspetta- urlò Pansy rincorrendo Altair.

-Che c'è? Non faccio bis- disse Altair ghignando furbo.

-Voglio fare il test!- disse Pansy decisa, doveva togliersi questo atroce dubbio che non gli permetteva di vivere con serenità la relazione con Draco.

-Ora? Daph mi aspetta!- disse Altair irritato, mentre il vassoio della sua colazione fluttuava pochi metri più avanti.

-Ora! Ti prego, ora- disse Pansy supplicandolo e Altair non potè fare a meno di cedere, scrisse un veloce biglietto a Daphne e lo aggiunse insieme ad una rosa nera al vassoio della colazione che poi spedì alla fidanzata.

-Torniamo nelle cucine- disse Altair facendo strada.

-è pronto- disse Pansy dopo aver preparato la pozione mentre Altair si era occupato di rendere sicura la stanza.

-Guardo io?- chiese Altair con le mani tremanti.

-Si- disse Pansy sedendosi sul balcone, Altair si sistemò tra le gambe della ragazza.

-Che dice?- chiese Pansy spiando da sopra alla spalla di Altair e intrecciando le gambe intorno alla vita di lui.

-Dice che con i tacchi che ti ritrovi devi stare attenta ai gioielli di famiglia- disse Altair scattando all'indietro.

-Sorry, ma io sto morendo qui!- disse Pansy in ansia.

-Credo si sia impallato non dice nulla, non è blu e neanche rosso, forse non esisti- disse Altair ridendo, cercando di sdrammatizzare la situazione.

-San Mungo?- disse Pansy poggiando la testa contro il collo di Altair.

-Ok- disse Altair voltandosi e aiutandola a scendere dal balcone per poi smaterializzare entrambi.
-Positivo o negativo, saremo onesti promettimelo- disse Altair prendendo la mano di Pansy, dopo aver varcato le porte del San Mungo.

-Ovviamente- disse Pansy entrando mano nella mano con Altair, dirigendosi verso la reception.

-Dovremmo vedere la dottoressa Hart- disse Altair autoritario.

-Si tratta del piccolo Black?- chiese preoccupata l'infermiera, Lys era già una piccola celebrità.

-No, lui sta benissimo, la mia amica vorrebbe avere della risposte- gli disse Altair calmo.

-Mi segua verrete ricevuti subito- disse l'infermiera guidandoli nell'ambulatorio.

-Imperio, gradirei la massima discrezione, lei non ci ha mai visto- disse Altair all'infermiera che annuendo se ne andò.

-Entrate pure, signor Black, è un onore riaverla qui- disse la dottoressa stringendo la mano ad Altair.

-Io dovrei sapere se sono incinta- disse Pansy impaziente sdraiandosi sul lettino.

-Oh certo..il padre?- chiese sorridendo la dottoressa Hart.

-Ehm..- disse Altair sollevando la mano.

-Oh- disse la dottoressa stupita per poi iniziare a fare gli incantesimi, quello sarebbe stato un vero scandalo nel mondo della magia, la ragazza era un volto noto dell'alta società, Pansy Parkinson, la fidanzata di Draco Malfoy.

-Posso confermarle che lei è incinta signorina Parkinson, i suoi livelli di ormoni sono insolitamente alti, suppongo che lei abbia assunto pozioni per aumentare la sua fertilità- disse la dottoressa sospettosa quando vide che Altair era decisamente sbiancato.

-Io non ho assunto niente!- disse Pansy indignata, non voleva passare per quella che aveva provato ad incastrare Altair Black.

-Non è colpa nostra- sussurrò Altair ancora sotto choc.

‎-Da quel che posso vedere la sua gravidanza signorina Parkinson è iniziata pochissimi giorni fa- disse la dottoressa continuando i suoi controlli.

-No, aspetti ci deve essere un errore...noi abbiamo fatto sesso due settimane fa!- disse Altair confuso.

-Draco..- sussurrò Pansy tra le lacrime sorridendo come una pazza.

-Draco!!- disse Altair estasiato, Draco stava per diventare papà.

-Voglio dirglielo- disse Pansy al settimo cielo balzando giù dal lettino.

-Dobbiamo dirgli tutto- sussurrò Altair con una punta di tristezza, il suo rapporto con Draco non sarebbe più stato lo stesso.

-Andiamo- disse Pansy smaterializzandosi insieme all'amico.

-Daphne, Draco, venite in salotto- disse Altair chiamandoli, appena si materializzarono al Black Manor.

-Draco puoi sederti accanto a Daphne? Io e Altair dobbiamo dirvi una cosa importante- disse Pansy tesa.

-Sedermi? è così brutta la cosa che dovete dirmi?- disse scherzando Draco, ma iniziando a temere quando vide i volti seri di Al e Pansy.

-Riguarda il nostro periodo con Voldemort- disse Altair godendosi uno degli ultimi sorrisi comprensivi che Daphne gli avrebbe rivolto.

-Non siete obbligati a parlarne, sappiamo quanto sia stato difficile per voi- disse Daphne comprensiva, non voleva sentire gli orrori che Voldemort li aveva costretti a commettere.

-E invece è importante che voi lo sappiate- disse Pansy raccogliendo tutto il suo coraggio.

-Voldemort ha fatto in modo che noi facessimo sesso- disse Altair dritto al punto da buon Black.

-E io sono incinta- disse Pansy fissando il pavimento, sentì solo il rumore raccapricciante di ossa che si rompevano accanto a lei.

-Non si muove, oddio, Draco che hai fatto? AIUTO!- urlò Daphne disperata accarezzando il volto di Altair frenetica mentre il ragazzo giaceva immobile a terra, il volto di Altair era ricoperto di sangue.

-Io..io..- disse Draco fissando Altair e balbettando, era scioccato per quel che aveva fatto a suo cugino.

-è il tuo bambino Draco, è tuo- disse Pansy piangendo e tremando.

-Mio?- disse Draco sorpreso voltandosi di scatto verso Pansy mentre Narcissa era arrivata per soccorrere Altair.

-Si Draco, porto in grembo nostro figlio, non quello di Altair, era destino Draco- disse Pansy avvicinandosi a Draco.

-No, non lo era, tu dovevi essere l'unica tutta per me, guarda cosa ho fatto per colpa tua- disse Draco tremando senza il coraggio di osservare il cugino.

-Trauma cranico, entrambe le spalle lussate, costole rotte, è un miracolo che non abbia emorragie interne- disse Narcissa preparandosi a sposare Altair.

-Portatelo in camera nostra, voglio una guardia 24 ore su 24 pronta a tenere fuori Draco, anche se vorrei tanto occuparmi di lui personalmente- disse furiosa Daphne, cercando di concentrarsi sulla salute del fidanzato e non sulla rabbia che provava.

-No!! Ti prego Daphne, non puoi escludermi dalla sua vita!- disse Draco disperato.

-L'ho appena fatto- disse Daphne dandogli le spalle e raggiungendo Narcissa al piano di sopra.

Dopo ore d'incantesimi per ricostruire le ossa e di trasfusioni di sangue Altair dava cenni di ripresa, incominciava a muoversi e sembrava pronto a svegliarsi.

-Mi dispiace- sussurrò Altair osservando Daphne che sembrava più stanca di lui.

-Non è colpa tua- disse Daphne sollevata quando lo vide sveglio.

-Vieni qui- disse Altair grato per la comprensione, baciandola con tutto il suo amore.

-Al?- disse Daphne sorpresa.

-Ti voglio- disse semplicemente Altair baciandola con passione.

‎-Solo tu puoi far sesso dopo aver passato sette ore a farti sistemare le ossa- disse Daphne sorridendo beata
-Che posso dire? Sono un uomo pieno di talenti e tu una sexy infermiera capace di fare miracoli- disse Altair sorridendo.

-Esattamente..faccio miracoli per la mobilità articolare- disse Daphne mettendosi su Altair e facendolo sospirare.

-Mi mancava tutto questo, te, era diverso da quando eri tornato- disse Daphne sorridendo soddisfatta mentre si muoveva lentamente.

-Yea..una imminente possibile paternità può far perdere la concentrazione- disse Altair accarezzando il corpo perfetto di Daphne.

-Ma adesso il mio Altair è tornato..solo mio- disse Daphne baciandolo.

-Devo parlare con lui.- disse Altair serio, bloccando i movimenti della bionda.

-Non gli devi nulla- disse Daphne imbronciata.

-Gli devo tutto- disse Altair alzandosi per poi vestirsi.

‎-Mi starai vicino?- chiese Pansy dopo aver passato ore in silenzio con Draco sulla stessa spiaggia in cui erano stati così felici pochi mesi fa.

-No, tu non hai bisogno di un uomo che fa le scelte sbagliate e io non ho bisogno di un'altra donna che se la fa con mio cugino, ci sarò per il bambino quando nascerà...se è veramente mio- disse Draco lasciando Pansy sola in spiaggia, distrutta in lacrime.

-Cosa diavolo stai facendo?- disse Altair sbarrando la strada a Draco dopo aver assistito da lontano alla scena.

-Stai bene?- disse Draco sorpreso, non si era accorto della presenza del cugino.

-Non sarai di certo tu ad uccidermi- disse Altair beffardo.

-Nessuno ti ucciderà, ho un piano- disse Draco abbracciando Altair, sapeva che tra loro nonostante il litigio, nonostante tutto, non ci sarebbero stati problemi.

‎-Che hai in mente Draco?- chiese Altair interessato

.-Prendere Valerie e Blaise, ritornare da Voldemort, servirlo come piccoli bravi mangiamorte, uccidere Silente insieme a lui, uccidere il ministro e quando lui sarà al culmine del potere, tu cugino mio completerai la profezia, un semplice Avada, un solo colpo e tutto il potere che vuoi, tu non vuoi una casa una moglie e un figlio, tu vuoi il mondo magico che s'inchina di fronte a te Altair, a noi- disse Draco persuasivo.

-Tu mi conosci- disse Altair ghignando.

-Meglio di chiunque altro giusto?- disse Draco ghignando esattamente come Altair.

-Si, e visto che io conosco te...vai da lei- disse Altair facendo l'occhiolino a Draco.

-Subito- disse Draco annuendo per poi materializzarsi di fronte ad una porta che fino a pochi mesi fa gli era molto familiare.

‎-Draco cosa vuoi?- disse Hermione confusa quando aprì la porta e si trovò davanti il biondo affannato, che sembrava pronto a divorarla.

-Te- disse Draco con voce carica di passione per poi baciarla chiudendo con un calcio la porta alle spalle.

-Io sto con Lucas- disse Hermione incerta, respingendolo.

-Dillo come se tu ci credessi- disse Draco baciando il collo di  Hermione e facendola sdraiare sul letto.

-Aspetta aspetta aspetta- disse Hermione bloccando Draco che la stava spogliando, così velocemente che non si era accorta di essere già a petto nudo.

-Che c'è?- chiese Draco baciandogli la clavicola e lasciando una scia di baci, per concentrarsi poi sul seno.

-Pansy?- chiese Hermione affannata.

-Pansy chi?- disse semplicemente Draco baciandola con passione, per poi continuare la sua riscoperta del corpo di Hermione, iniziando dal basso.

Ritorna all'indice


Capitolo 54
*** One Last Crazy Night ***


-Ho sentito dire di te ed Hermione- disse Ginny avvicinandosi a Draco che stava facendo colazione seduto sul tavolo del salotto.
-Yeah..quindi?- disse Draco annoiato mangiando una mela, aveva passato la notte con Hermione per poi sgattaiolare via mentre la riccia dormiva.
-Dunque il tuo epico amore con Pansy è già finito?- chiese Ginny interessata, avvicinandosi in modo provocante a Draco, per poi sfiorare la gamba del biondo.
-Credo sia finito veramente quando ho pronunciato le parole "Salvate Pansy"- disse tranquillamente Draco, ghignando divertito mentre aspettava la prossima mossa della piccola Weasley.
-Quindi sei di nuovo disponibile- disse Ginny mettendo entrambe le mani sulle ginocchia di Draco, e avvicinando le sue labbra rosse a quelle di Draco, il biondo poteva contare le lentiggini della rossa.
-Direi proprio di si..e sei fortunata, hai pescato il biglietto numero uno- disse Draco all'orecchio di Ginny per poi baciargli il collo.
-Fortunata me..- sospirò Ginny, seguendo Draco al piano di sopra.
-Brava cagnolina- disse Draco ghignando, si sentiva di nuovo il Draco di Hogwarts ma ancora una volta non era se stesso.
Cercando di mandare via il pensiero di ciò che voleva veramente si diresse verso le sue stanze, ma venne bloccato d'Altair.
-Mi servi cugino, il resto può aspettare...non importa quanto sia piacevole- disse Altair giocando con una ciocca della rossa, mentre l'altra mano scivolava lungo il fianco di lei facendola sospirare.
-Andiamo- sbuffò Draco annoiato.
-Non te l'ha insegnato zia Cissa, prima le verdure..poi il dolce!- disse Altair spostando i capelli dal collo di Ginny per mordicchiarlo leggermente.
-Andiamo!- ripetè Draco alterato, Altair si allontanò dalla rossa come se nulla fosse e si diresse insieme a Draco verso la biblioteca.
-Perchè mi hai interrotto?- disse Draco arrabbiato mentre camminavano velocemente.
-Ti ho impedito di fare un errore e poi c'è bisogno di te in biblioteca, devi convincere Blaise e Valerie, tu sei la mente del piano, è compito tuo- disse Altair aprendo la porta della biblioteca.
-Parla Draco e fallo in fretta- disse Blaise uscendo da dietro uno scaffale, mano nella mano con Valerie.
-Voldemort ci sta chiamando da molto, forse è giunto il momento di rispondere alla chiamata, siamo stati cresciuti per questo, Valerie ha sacrificato tutto prendendo il marchio, smettiamo di soffrire, uniamoci al lato vincente di questa guerra! - disse Draco sottovoce in biblioteca.
-Torni da Voldemort perchè?- chiese Hermione sbucando fuori da un angolo buio.
-Non avevi detto di aver controllato e che la biblioteca era deserta?- disse Altair annoiato, Draco doveva lanciare l'incantesimo di protezione!
-Chi diavolo viene in biblioteca alle 6 del mattino?- disse Draco sbuffando.
-La tua ex a quanto pare! Comunque si, per buoni motivi vogliamo tornare da Voldemort- disse Altair semplicemente.
-Vengo con voi- disse Hermione sicura.
-No!- disse velocemente Draco, un ombra di terrore gli si manifestò per un attimo sul volto, per poi essere sostituita dal suo classico ghigno.
-Non ho mai fatto nulla per te, adesso è il momento di dimostrarti quel che provo, ho informazioni sull'ordine le passerò a Voldemort, prenderò il marchio- disse Hermione irremovibile.
-Il marchio è per sempre- disse Draco sibilando.
-Anche il mio amore per te- concluse Hermione.
-Non finisce qui- disse Draco secco.
-Per quel che vale..noi ci stiamo- disse Blaise annuendo.
-Ok, si parte stanotte- disse Altair uscendo dalla biblioteca seguito da Hermione e Draco.

‎-Non puoi far questo, lui ti manderà in missione, ti chiederà di uccidere a sangue freddo, magari ti chiederà anche di uccidere i tuoi piccoli amici Grifonidoti- disse Draco mettendo alla prova Hermione.

-Lo farò- disse sicura Hermione guardando negli occhi Draco.

-Non sai neanche come Mione- disse Draco ghignando divertito ed allo stesso tempo esasperato.

-Ho sentito che sei un buon insegnante- disse sorridendo furba Hermione.

-Lasciaglielo fare, ne affronterà le conseguenze da sola per il resto della sua vita- disse Altair mettendosi tra i due.

-Non gli lascerò fare un bel niente- disse Draco afferrando la mano di Hermione per poi smaterializzarsi con lei.

-Dove siamo?- disse Hermione aprendo gli occhi e guardandosi intorno terrorizzata.

-In una delle prigioni di Voldemort, la meno affollata- disse Draco guardandosi intorno.

-Non ci sono guardie- disse Hermione osservando i prigionieri incatenati alle pareti, alcuni mutilati, la maggior parte sanguinanti, quasi tutti sembravano impazziti, c'era chi piangeva, chi pronunciava i nomi dei propri familiari, era uno spettacolo raccapricciante.

-Non servirebbero a nulla delle guardie qui, sono tutti prigionieri che hanno parlato, e non parleranno mai più- disse Draco guidando Hermione per i corridoi.

‎-Lo vedi quello?- disse Draco indicando ad Hermione il corpo di un ragazzo dell'accademia che era stato torturato dai mangiamorte.

-Si- disse Hermione spostando lo sguardo.

-No no no Hermione, devi fissarlo, perchè quello è ciò che tu dovrai fare tra pochi giorni, magari dovrai ridurre in quel modo un ragazzo che pranzava con te al tavolo di grifondoro, magari dovrai farlo a Lucas, è questo che vuoi? Ti senti pronta a farlo?- disse Draco all'orecchio di Hermione.

-Portami a casa Draco- disse Hermione distogliendo lo sguardo ancora una volta.

-Lys ha pianto tutta la mattina, dov'eri?- chiese Daphne preoccupata quando vide rientrare Altair.

‎-Ritornerò da Voldemort, e ho bisogno che tu scelga cosa vuoi fare, puoi venire con me adesso o più tardi ma sappi che Riddle Manor non è un posto adatto ai bambini e non permetterò a Voldemort di stare così vicino a Lys, quindi se decidi di venire con me Lys resta qui- disse Altair a Daphne dopo avergli spiegato tutto il suo piano.

-Ti ho ripetuto negli ultimi mesi che Lys è la mia priorità, non posso lasciarlo, non ora almeno, ha bisogno di me Altair, se le cose andranno per le lunghe ti raggiungerò, ma ora devo stare con nostro figlio, uno dei due glielo deve- disse Daphne dispiaciuta baciando Altair.

-Ti vedrò quando posso- disse Altair tristemente, ma in cuor suo felice della scelta di Daphne.

-Mi mancherai, ti amo, non dimenticartelo neanche nei momenti più bui.- disse Daphne baciando Altair.

-Mai- disse Altair indietreggiando.

-Sei tu l'uomo di casa adesso- disse Altair baciando la fronte del figlio che dormiva, per poi smaterializzarsi.

-Siamo pronti?- disse Blaise nervoso guardando intorno quando si materializzò Altair.

-Aspettiamo Draco- disse Altair freddamento.

-...ed Hermione a quanto pare- disse Valerie stupita quando vide arrivare sia Draco che Hermione.

-Viene con noi veramente- disse Altair sorpreso vedendo Hermione raggiungerli.

-Se c'è una cosa che sicuramente Hermione ha in abbondanza è la testardaggine- disse Valerie avvicinandosi a Draco.

-Sicuramente è coraggiosa e pazza- disse Blaise impressionato.

-Ogni notte quando piangerai per ciò che sei stata costretta a fare ricordati che l'hai scelto tu- disse Draco ad Hermione, seccato perchè non era riuscito a dissuaderla.

-Tranquillo..non ho intenzione di sprecare le notti a dormire adesso che sei di nuovo con me- disse Hermione intrecciando le loro dita.

-Hai fatto quello che dovevi fare Al?- chiese Draco al cugino.

-Si, un lavoretto pulito, dovremmo essere di nuovo nelle grazie di Voldemort- disse Altair annuendo.

-Allora andiamo, Malfoy Manor ci aspetta- disse Draco smaterializzandosi, seguito da tutti gli altri.

-Questa è la nostra ultima notte da uomini liberi, le teste dei Lastrange sono state spedite a Voldemort, domani mattina ci convocherà- disse Altair, leggendo una lettera mandatagli da una spia che aveva nel circolo di Voldemort.

-Un ultima pazza notte- disse Draco bevendo in un sorso il bicchiere di vodka che aveva davanti.

-Cosa hai in mente Draco?- disse Altair sedendosi di fronte al cugino.

-Una delle nostre famose notti..niente pentimenti, niente racconti- disse Draco versando shot di vodka a tutti.

-Niente di quello che accade stanotte uscirà di qui, questa è l'unica regola- disse Blaise spiegando come funzionavano le famose notti di cui parlavano Draco e Altair, che spesso venivano organizzate ad Hogwarts.

-Probabilmente neanche ce lo ricorderemo cosa è accaduto domani mattina- disse Altair attaccandosi alla bottiglia di liquore.

-Che la notte abbia inizio- disse Draco già ubriaco baciando Valerie.

-Bentornata bambolina- disse Altair baciando Valerie completamente ubriaco qualche ora dopo.

-Io non me ne sono mai andata- sussurrò Valerie ridendo mentre Altair la spingeva contro il muro.

-Scusa il ritardo allora, colpa mia- disse Altair ridendo e bloccando i polsi di Valerie sopra alla testa di lei, per poi baciarli e morderli il collo.

‎-Spostati- disse Draco tirando via Altair che barcollò instabile.
-Perchè? Volevo solo divertirmi- disse Altair ridendo.

-Mi ringrazierai domani mattina, vai a letto Al, sai dov'è camera tua?- disse Draco che aveva sempre sopportato l'alcol meglio di Altair.

-Mi vuoi solo rovinare il divertimento- disse Altair indietreggiando e cadendo sul divano, addormentandosi pochi minuti dopo.-Cambio di piani- disse Draco portando Valerie in camera con sè.

Nella stanza accanto l'atmosfera tra Blaise ed Hermione si stava scaldando, erano bastati un paio di bicchieri ad Hermione perchè perdesse il controllo.

‎-Ho sempre avuto ciò che Altair e Draco hanno avuto, è perfettamente logico che io abbia anche te- disse Blaise baciando la pancia nuda di Hermione che si trovava praticamente nuda sotto di lui.

-è una logica divertente- disse Hermione ridendo e sospirando completamente ubriaca.

-Prima Valerie..poi te..dovevate essere gli amori delle loro vite..vi siete rivelate piatti che hanno gustato più lentamente di altri- disse Blaise ghignando mentre sfilava l'ultimo indumento che lo separava da Hermione.

Ritorna all'indice


Capitolo 55
*** La fortuna del principiante ***


‎-Blaise fermati- disse Hermione in un attimo di lucidità respingendolo.
-Dai non interrompere qualcosa che si preannuncia così piacevole- disse Blaise baciandogli il seno.
-Io sono l'amore della sua vita, devo dimostrarglielo e non così..- disse Hermione alzandosi e uscendo dalla stanza di corsa, diretta in camera di Draco.
-Draco- disse Hermione aprendo la porta senza fiato, con i vestiti in mano e il volto arrossato.
-Hermione che ci fai qui?- disse Draco scrollandosi di dosso Valerie, che era completamente ubriaca.
-Sono qui perchè so che sei l'amore della mia vita, sinceramente io penso di essere il tuo. Sono qui per dimostrartelo, per favore. Lasciami entrare di nuovo nel tuo cuore, sono pronta a restarci per sempre.- disse Hermione con tutta la sincerità del mondo.
-Valerie, credo che sia arrivato il momento per te di andartene- sussurrò Draco senza distogliere lo sguardo dagli occhi color cioccolato di Hermione che erano pieni di speranza.
-Lo credo anche io- disse Valerie barcollando verso la porta per poi sparire nel corridoio.
-Vieni qui mezzosangue- disse Draco dolcemente, porgendo la mano ad Hermione.

Intanto al Black Manor la serata si stava svolgendo in un modo decisamente più tranquillo, Pansy e Daphne stavano chiaccherando sul letto mentre Lysander dormiva beato tra di loro.
‎-Che cosa faranno adesso i ragazzi?- chiese Pansy abbracciata a Daphne, appena Draco aveva deciso di andarsene Daphne l'aveva invitata a tornare e a sistemarsi in camera con lei per aiutarla.
-Suppongo che siano di fronte a Voldemort, spero che non gli stia facendo del male, sarei dovuta andare con lui Pan- disse Daphne preoccupata.
-Il tuo posto è qui con il mio figlioccio. Sei una madre prima di tutto Daph, Lys ha bisogno di un genitore accanto a sè e sappiamo entrambe che quel genitore non può essere Altair, lo sa anche lui- disse Pansy tristemente ma per la prima volta sincera con l'amica.
-Cosa vuoi dire?- chiese Daphne stizzita.
-Lo sapevi sin dall'inizio, sapevi quel'era la priorità di Al come io sapevo qual'era quella di Draco, non possono essere padri di famiglia, non importa quanto lo vogliano.- disse Pansy tristemente.
-Altair mi ama- disse convinta Daphne.
-Non sto mettendo in dubbio quello, ma ti ama abbastanza?- disse Pansy sottovoce mentre Daphne rimase in silenzio, un silenzio pieno di dubbi.

‎-Quando sei venuta da me ieri notte, mi hai detto che sei l'amore della mia vita e che noi siamo destinati a stare insieme..ci credevi veramente?- disse Draco facendo scorrere l'indice sul corpo di Hermione.

-Ero un pò ubriaca ma si, credevo in ogni singola parola Draco- disse Hermione annuendo.

-Forse inizio a crederci anche io, dopo una notte così..pazza- disse Draco ridendo e baciando il collo di Hermione, era da tanto che non si sentiva così bene e  spensierato.

-Ci aspettando- disse Hermione sorridendo beata.

-Lasciali aspettare- disse Draco divertito abbracciando Hermione e coccolandola.

-Parlami della gravidanza di Pansy- disse Hermione mentre cercava i suoi vestiti, dopo qualche minuto era riuscita a sfuggire alle braccia di Draco.

-In questo momento sono un pò distratto da te, comunque grazie alle pozioni che gli ha dato Voldemort dovrebbe essere al 100% sicura e molto più breve, sono pozioni molto potenti e molto rare, deve avere un bravo pozionista perchè nessuno che io conosco sa farle..- disse Draco pensieroso.

-Sennò le avresti fatte giusto? Prima intendo...- disse Hermione comprensiva.

-C'è bisogno di chiederlo?- disse Draco nervoso per poi uscire dalla stanza.

-Finalmente Draco, è ora di andare- disse Altair posando una mano sulla spalla del cugino, non sembrava avere postumi della serata appena trascorsa, era uno dei vantaggi di essere un Black, geni miracolosi.

-Siamo pronti- disse annuendo, aveva sentito Hermione camminare qualche passo dietro di loro ma non si era voltato a guardarla.

-Ok, ci vediamo in sala del trono da Voldemort- disse Altair e tutti insieme si smaterializzarono.

Voldemort era già seduto sul suo trono, li attendeva con aria annoiata, Altair però aveva imparato a conoscerlo, sapeva che quell'espressione nascondeva la curiosità che provava Voldemort in quel momento.

‎-Mio signore- dissero Draco e gli altri inchinandosi di fronte a Voldemort

-Non siete esattamente i miei servitori più fedeli- sibilò Voldemort cercando d'intimorirli.

-Ma siamo indubbiamente i più efficienti- disse Altair tranquillamente.

-Questo è vero..quante persone hai ucciso per me?- disse Voldemort avvicinandosi ad Altair.

-57- disse Altair senza il minimo dubbio, rivedeva tutti i loro volti ogni notte.

-E tu Draco? Rinfrescami la memoria- disse Voldemort avvicinandosi a Draco.

-21 mio signore- disse Draco sentendo Hermione trattenere il respiro.

-Cosa volete Altair?- chiese Voldemort che voleva subito chiudere la questione.

-Essere riammessi nei ranghi, voglio tornare ad essere il Cacciatore, non un cavallo da monta..il Cacciatore- disse Altair calmo, facendo sapere a Voldemort che i suoi trucchetti non erano stati graditi.

-E noi vogliamo ritornare al suo servizio come mangiamorte- disse Blaise parlando per Valerie e Draco.

-Mentre tu mezzosangue cosa vuoi?- chiese Voldemort facendo alzare Hermione che non lasciò andare la mano di Draco.

-Unirmi ai mangiamorte- disse Hermione guardando Voldemort negli occhi come gli aveva suggerito Draco.

-Perchè dovrei volere una mezzosangue tra le mie file?- disse Voldemort ridendo.

-Perchè ho informazioni importanti e sono la strega più brillante dalla mia generazione- disse Hermione lasciando trasparire la sua paura solo verso la fine.

-Questo farà un pò male- disse Voldemort afferrando il polso di Hermione e marchiandola.

-Siete dismessi- disse Voldemort allontanandosi, lasciando Hermione sofferente a terra.

-Alzati Hermione, sei in una vasca di squali, sembrare un pesciolino ferito non ti aiuterà- disse Draco aiutando Hermione e lanciando occhiatacce a tutti i mangiamorte di guardia nella stanza, sapeva bene che Hermione era una preda facile, doveva marchiare il suo territorio.

-Una mezzosangue nei ranghi? Il signore oscuro ci ha concesso un giocattolino.- disse una guardia ridendo.

-Un'altra parola e tu sarai il mio giocattolino- sibilò Altair lanciando un'occhiata raccapricciante all'uomo che aveva parlato, facendo rabbrividire.

-Draco- sussurrò Hermione dolarante cercando di afferrare la mano del biondo.

-Valerie prenditi cura di lei- disse Draco allontanandosi insieme ad Altair mentre Valerie aiutava Hermione a raggiungere quella che sarebbe stata la loro camera.

‎-Lei tornerà a riprenderselo Hermione e finirà esattamente come tra me e Altair, lei è cresciuta con lui, sa come muoversi in questo mondo e lo conosce da sempre, per non parlare del fatto che è la madre di suo figlio- disse Valerie facendo bere ad Hermione una pozione ricostituente.

-io so che posso riconquistarlo, farlo innamorare di me come lo era prima, sono entrata nel suo mondo, sono una mangiamorte e Pansy non lo è, quando lei tornerà per lui sarà troppo tardi fidati- disse Hermione sorridendo speranzosa.

‎-Ci riprenderemo ciò che è nostro perchè siamo donne forti, siamo grifondoro e non ci arrenderemo- disse Valerie sorridendo, Hermione era riuscita a fargli ritrovare quella parte di sè che credeva ormai perduta, V si rivedeva nella riccia che stava aiutando.

-Esattamente, siamo sempre state forti e decise io e te V, dobbiamo solo tornare ad essere ciò che siamo- disse Hermione sorridendo.

-E lo faremo facendoci dare lezioni di arti oscure dai ragazzi, impegnandoci stavolta- disse Valerie annuendo.

-Si! è questo che faremo, quando Daphne e Pansy torneranno non ci sarà più posto per loro!- disse Hermione dando il cinque a Valerie.

-Se ti senti meglio possiamo iniziare subito, Draco e Altair saranno corsi in palestra, non c'è altro da fare qui.- disse Valerie, Hermione non potè far a meno di notare che conosceva Altair meglio di quanto tutti gli altri credevano.

-Certo, la tue pozioni sono...magiche!- disse Hermione ridendo insieme a Valerie mentre la seguiva per i corridoi che portavano alla palestra.

‎-Che ci fanno le nostre ragazze preferite in palestra?- disse Draco tutto sudato salutando Hermione con un bacio mentre Altair si avvicinò indossando solo un paio di calzoncini.

-Volevamo sapere se avete un paio di minuti per allenarci- disse Valerie sorridendo mentre si avvicinava ad Altair.

-Per voi sempre- disse Altair passandosi l'asciugamano sui capelli bagnati dal sudore.

-Dipende che tipo di allenamento avevate in mente- disse Draco malizioso mordicchiando il collo di Hermione.

-Iniziamo con i crucio, dateci cinque minuti e ci vediamo nelle segrete- disse Altair trascinando via Draco.

-Cos'hai in mente?- chiese Draco confabulando con Altair mentre si dirigevano verso le segrete.

-Metterle alla prova e se falliscono trovare il modo di farle uscire da qui prima che vengano uccise- disse serio Altair.

-Ci sto- disse Draco annuendo.

-Eccole- disse Altair voltandosi mentre tirava fuori un prigioniero dalla cella per poi scuotere la testa e spingerlo di nuovo dentro.

‎-Questo posto è orribile- disse Valerie guardandosi intorno, le segrete erano buie e umide, il corridoio era pieno di celle e sembrava non finire mai, ogni cella ospitava almeno tre persone e i lamenti di tutti i prigionieri riempivano l'aria.

-Vi prego, aiutatemi, ho una moglie e due bambini piccoli- disse un uomo afferrando con la mano tremante Valerie.

-Mi dispiace- disse Valerie scrollandoselo di dosso, la presa dell'uomo era così debole.

-Hermione, Hermione Granger ti ricordi di me? Ti prego aiutami- disse un ragazzo inginocchiandosi quando riconobbe Hermione.

-Barney Port, eri il mio compagno ad Artimanzia- disse Hermione con gli occhi lucidi.

-Tiratelo fuori, s'inizia da lui- disse Draco apparendo alle spalle di Hermione dando l'ordine alla guardia di turno.

‎-Ok siamo pronti- disse Draco dopo aver immobilizzato Barney su una sedia
-Valerie inizia, sa già come farlo- disse Altair mettendosi alle spalle di Valerie.

-Respira...prendi la bacchetta ma non la stringere..delicatamente..così brava..- disse Altair mettendosi dietro a Valerie e sussurrandogli all'orecchio.

-Cosa stai cercando di fargli fare veramente Altair?- disse Draco ridendo.

-Quando avrai imparato a farlo bene potrai cruciare Draco promesso..ma adesso ti rivoglio concentrata, sai le parole Valerie, adesso devi trovare solo la rabbia nel tuo cuore, arrabbiati Valerie..pensa che su quella sedia ci sia Daphne- disse Altair con voce calda e suadente all'orecchio di Valerie.

-CRUCIO- urlò Valerie e il povero ragazzo iniziò a dimenarsi e a piangere.

-Vediamo se la tua bambolina riesce a fare meglio Drake- disse Altair stringendo a sè Valerie.

‎-Prima maledizione senza perdono?- chiese Draco mettendo le mani sui fianchi di Hermione
-Si- disse Hermione mordendosi il labbro.

-Prima cosa: contatto visivo, osserva sempre la tua vittima. 

Seconda cosa: conta il sentimento non il modo in cui la esegui, nel caso del crucio devi incanalare la tua rabbia. 

Terza cosa: punta la bacchetta al cuore, farà più male.- disse Draco mostrando ad Hermione come impugnare la bacchetta.

-Sono queste dunque le cose che non t'insegnano all'accademia- disse Hermione poggiando la testa contro il petto di Draco.

-E che ti fanno vincere un biglietto sola andata per la prigione- disse Draco ghignando.

-Adesso?- chiese Hermione confusa.

-Adesso ti arrabbi, chi è la persona che odi di più?- chiese Draco.

-Astoria- disse sicura Hermione.

-Ho fatto sesso con lei meno di un ora dopo averti detto ti amo- disse Draco con nonchalance.

-CRUCIO- urlò Hermione colpendo il suo compagno di classe che svenne dopo pochi secondi.

-Vittoria!- disse Draco baciandola.

-La fortuna del principiante- disse Altair annoiato.

Ritorna all'indice


Capitolo 56
*** Vuoi sposarmi? ***


Era notte fonda al Black Manor e le urla di Pansy echeggiavano nei corridoi, il travaglio era quasi alla fine, il piccolo Malfoy stava per nascere.
‎-Vorrei che lui fosse qui, in un momento così ci doveva essere Daphne- disse Pansy piangendo mentre Daphne gli passava un panno freddo sulla fronte.
-Manca poco solo poche spinte e il bambino sarà qui, mi dispiace doverti far partorire in modo naturale ma le pozioni che hai assunto interferiscono con gli incantesimi- disse Narcissa che stava aiutando Pansy a partorire, cercando di trattenere l'emozione, stava per diventare nonna!
-Spingi, un ultima forte spinta- disse Narcissa incoraggiante e Pansy urlando spinse per l'ultima volta, maledicendo Draco, urlando contro il mondo.
-Eccolo, il mio nipotino- disse Narcissa prendendo in braccio il bambino commossa, era perfetto, somigliava al suo Draco, i pochi capelli erano biondi come quelli dei Malfoy, e gli occhi..Oh gli occhi..come quelli del suo Draco.
-Sta bene?- chiese Pansy stanca piangendo.
-è perfetto- disse Narcissa mettendolo in braccio a Pansy dopo averlo controllato e pulito.
-Scorpius Lucius Malfoy, benvenuto al mondo amore di mamma- disse Pansy piangendo e baciando la fronte del bambino dagli occhi azzurri, nient'altro aveva importanza in quel momento, solo quel piccolo esserino tra le sue braccia, per il quale aveva pregato tanto.
-Adesso ha bisogno solo del suo papà- disse Daphne accarezzando la guancia del bambino.
-Ci sarà mai Daphne?..- sussurrò Pansy.
-Ci penseremo tra qualche giorno, riposa adesso amica mia- disse dolcemente Daphne.

‎-Adesso possiamo andare- disse Daphne due giorni dopo quando Pansy iniziava a sentirsi meglio.
-Non so se riesco a separarmi da lui- disse Pansy osservando incantata Scorpius dormire, non lo aveva mai lasciato solo, terrorizzata di vederlo sparire da un momento all'altro, come un bel sogno che si rivela essere irreale.

-Vuoi riprenderti Draco? C'è Hermione con lui adesso e solo Merlino sa cosa starà facendo, Valerie è andata con loro e io non voglio correre rischi, quella serpe è imprevedibile- disse Daphne serrando i pugni.

-Andiamo- disse Pansy annuendo, suo figlio aveva bisogno di un padre e lei aveva bisogno di confrontarsi con Draco, di dirgli quanto lo odiava e quanto lo..amava.

-Non posso credere che Voldemort ci ha messo di guardia in sala del trono come dei mangiamorte qualunque- disse Altair giocando con i capelli di Valerie che era seduta in braccio a lui, la bionda era un buon modo per passare il tempo.

-è così noioso- disse Valerie passando una mano tra i capelli di Altair, chiunque li avesse visti insieme in quel momento li avrebbe scambiati per una coppietta felice, erano il ritratto della coppia perfetta in quel momento.

-Non per loro- disse Altair osservando Hermione e Draco che si stavano baciando con passione.

-Potremmo divertirci anche noi- disse Valerie con le labbra a pochi centimetri da quelle di Altair, lui poteva sentire il respiro dolce e sensuale di lei, gli stava dando alla testa.

-Anche no!- disse Daphne entrando in sala del trono con Pansy, gli altri mangiamorte di guardia non sapevano se dovevano fermarle, erano così confusi dai continui cambiamenti di fronte.

‎-Seriamente Draco? Ancora la mezzosangue? Puoi avere molto meglio- disse Pansy con le mani sui fianchi, visibilmente irritata.

-Siete delle intruse qui e sai cosa facciamo alle intruse?..un giochino molto divertente che Draco mi ha insegnato...CRUCIO- disse Hermione puntando la bacchetta contro Pansy che cadde inginocchio.

-Amore, fermati- disse Draco calmo mettendo una mano sulla spalla della riccia e Hermione smise di cruciare Pansy.

-Il bambino?- chiese Draco freddo, senza guardare Pansy.

-Scorpius Lucius Malfoy, è nato una settimana fa Draco, non sapevi neanche che tuo figlio è nato- disse Pansy singhiozzando, per il dolore sia fisico che psicologico.

-Tu non mi hai fatto chiamare...- mormorò Draco sconvolto, era come se stesse precipitando dalla scopa, era padre, veramente padre.

-Avresti dovuto esserci...- disse Pansy arrabbiata che non riusciva ad alzarsi.

-Così hai deciso di punirmi! Di non farmi assistere al parto!- disse Draco furioso per poi uscire dalla stanza con Hermione al seguito.

‎-Adesso che lei è tornata devi fare una scelta- disse Hermione entrando in camera di Draco che camminava avanti e indietro.

-Io..voglio..la mia..oscura...sexy...mezzosangue- disse Draco togliendo la felpa ad Hermione.

-Vuoi me?- disse Hermione lasciandosi andare, estasiata dalle parole di Draco.

-Tu che dici?- disse Draco facendo aderire il suo corpo a quello di Hermione.

-Non solo così..mi vuoi per sempre?- disse Hermione spingendolo a letto.

-Per sempre è un tempo molto lungo..per adesso Hermione- disse Draco ribaltando le loro posizioni.

-Solo per adesso?- chiese Hermione delusa, per poi essere messa a tacere da un bacio passionale di Draco.

-Sposami- disse Draco ad Hermione interrompendo il loro bacio.

-Cosa?- disse Hermione sconvolta quasi cadendo.

-Ti ho chiesto di sposarmi, ho parlato con Altair e lui continuava a ripetermi che devo prendere una decisione definitiva..perciò sposami! Questa è la mia decisione.- disse Draco serio.

-Io..io..Draco è una cosa importante.- disse Hermione scioccata, arrossendo per lo stupore.

-Per questo ci devi pensare come ci ho pensato io in questi ultimi giorni, pensaci Mione, perchè quando tornerò voglio una risposta.- disse Draco dando un ultimo bacio ad Hermione che era paralizzata dallo shock, per poi uscire dalla stanza e raggiungere Altair.

‎-Vai Draco, ti copro io- disse Altair dando una pacca sulla spalla al cugino

.-Grazie, davvero Al- disse Draco per poi smaterializzarsi a Black Manor.

-Che ci fai qui Draco? Il consiglio ti vuole morto- disse Narcissa preoccupata per il figlio per poi correre ad abbracciare il figlio.

-Avevo bisogno di vederlo mamma- disse semplicemente Draco, con gli occhi pieni di orgoglio paterno.
-Renditi invisibile e vieni con me, devi assolutamente vedere quanto ti somiglia Draco, ed è così calmo al contrario di Lys che sta facendo spuntare i primi capelli bianchi a Bella- disse Narcissa ridendo mentre il figlio la seguiva in silenzio perso nei suoi pensieri.

-Eccolo- disse Narcissa entrando nella nursery e prendendo in braccio Scorpius per poi passarlo a Draco.

-Ciao figlio mio, sarai sempre il mio ragazzo- disse Draco cullandolo senza mai staccare lo sguardo dagli occhi grigi del figlio, si sentiva invincibile con suo figlio tra le braccia.

-Devi andare adesso bambino mio- disse Narcissa entrando nella nursery qualche ora più tardi, era quasi l'alba e Pansy sarebbe arrivata presto.

-Digli sempre che il suo papà gli vuole bene, ripetiglio mamma- disse Draco passando Scorpius a Narcissa.

-Lo farò piccolo mio- disse Narcissa baciando la fronte del figlio.

-...e per favore mamma..sopravvivi- disse Draco abbracciando forte sua madre e suo figlio.

-Anche tu figlio mio, non potrei vivere senza di te- disse Narcissa lasciando andare le lacrime, che silenziose gli rigavano il volto mentre osservava il figlio scomparire.

‎-Ho visto Scorpius, Altair mi ha coperto e mia madre me l'ha fatto vedere- disse Draco sorridendo estasiato dopo essersi materializzato in camera di Hermione, era già innamorato del figlio.

-Com'è?- chiese Hermione dolcemente.

-Adesso è reale, prima non riuscivo a realizzare la sua esistenza, ma adesso...c'è qualcuno che ha bisogno di me, una mia piccola parte che lascerà il segno nel mondo, è fantastico, non hai idea quando mi somiglia, è praticamente uguale a me e poi ha il nasino di Pansy, adorabile, veramente adorabile- disse Draco descrivendo il figlio sorridendo.

-Capisci adesso perchè non posso sposarti?- chiese Hermione alzandosi e iniziando a vestirsi.

-No, sinceramente no Hermione..non puoi sposarmi perchè ho un figlio? Sai che è la presenza di Scorpius che mi permette di sposarti senza preoccupazioni?- disse Draco sollevandosi sui gomiti.

-Non è la presenza di Scorpius, quando lo conoscerò so che lo amerò come se fosse mio perchè è tuo figlio e sarà perfetto, non posso sposarti perchè tu pensi a lei, ne parli come se tu l'amassi, i tuoi occhi s'illuminano quando pensi a lei Draco, non posso convivere per sempre con la sua ombra nel nostro matrimonio- disse Hermione scuotendo la testa.

Nella stanza accanto Daphne e Altair stavano discutendo da ore.

‎-Perchè sei venuta qui Daphne?- disse Altair a Daphne alzando la voce e spaventandola, Al non aveva mai alzato la voce contro di lei.

-Per riportarti a casa, spero di non aver interrotto il tuo divertimento- disse Daphne arrabbiata cercando di non mostrare il suo sgomento.

-Divertimento? Credi che io qui mi diverta?- disse Altair nervoso.

-Beh quando sono arrivata eri tra le braccia di Valerie e mi sembravi molto felice- disse Daphne gelosa.

-Sei gelosa di Valerie? è solo una mezzosangue e non m'interessa di lei! Mi ha mandato in carcere!- disse Altair ridendo, era assurdo che Daphne pensasse ancora a Valerie, aveva un figlio con lei, amava lei.

-Torna a casa con me, Lys ha bisogno di suo padre- disse Daphne cercando di convincere Altair.

-Lys deve vivere e se io torno a casa adesso non ci sono possibilità per lui, vai a casa Daphne, prenditi cura di nostro figlio, non puoi restare qui- disse Altair chiudendo la questione.

-Ciao- disse Daphne baciando Altair per poi smaterializzarsi sconsolata.

-Adesso puoi venire fuori- disse Altair voltandosi verso l'angolo della camera.

-L'hai mandata a casa? Bravo il mio ragazzo- disse Alyssa rendendosi visibile per poi abbracciare da dietro Altair.

-Tuo padre me l'ha ordinato non potevo non farlo- disse Altair freddo.

-Oh non fare così, dov'è il mio sexy Al? Eri speciale Altair- disse Alyssa all'orecchio di Altair.

-Non mi piace essere costretto a fare le cose- disse Altair scrollandosela di dosso.

-A me non piace dividerti con nessuno- disse Alyssa sorridendo divertita.

-Non sono tuo- disse Altair scuotendo la testa.

-Oh si che lo sei, il mio piccolo giocattolo- disse Alyssa disegnando cerchi con l'indice sul petto di Altair.

‎-Veramente se non ricordo male..tu sei il mio giocattolo- disse Altair avvicinandosi ad Alyssa e facendola indietreggiare.

-Le cose cambiano Al- disse Alyssa impavida.

-Perchè? Perchè sei sua figlia e non me l'hai mai detto?- disse Altair sfidandola, non aveva paura di lei e neanche di suo padre.

-Io non lo sapevo, è stato come con te, mia madre era una sua pazza seguace, lui gli aveva lasciato la pozione per rendermi sua figlia, secondo te io voglio essere sua figlia? Fidati Voldemort non è un padre molto dolce- disse Alyssa sarcastica.

-Sono stato cresciuto da Bellatrix Black, posso immaginarlo- disse Altair ghignando.

-Non voglio che lui ti faccia del male Al, ti sto proteggendo come posso, l'ho sempre fatto- disse Alyssa baciandogli una guancia.

-Lo so- disse Altair pensieroso.

Ritorna all'indice


Capitolo 57
*** La scelta di Draco ***


Altair aveva invitato Daphne e Lysander a Londra, gli mancavano terribilmente entrambi, valeva la pena rischiare la vita anche per un solo minuto con loro.
-Che ci fai qui Al? Nel bel mezzo di Londra mano nella mano con me, mi hai mandato a casa perchè era troppo pericoloso stare insieme e oggi hai deciso di accompagnarmi a fare shopping- disse Daphne confusa ma felice, i cambi di umore di Al riuscivano sempre a sorprenderla.
-Nessuno dice ad Altair Black cosa fare..e poi mi mancavi- disse Altair baciandogli una guancia, adorava il profumo dei capelli di Daphne, era una delle poche cose capaci di calmarlo, insieme all'odore di Draco.
-Mi mancavi un sacco anche tu, e mancavi anche a questo signorino- disse Daphne spingendo il passeggino di Lys che faceva degli adorabili versetti.
-Anche il mio serpentello mi mancava un sacco- disse Altair prendendolo in braccio, era così strano avere un figlio, rendeva ogni altra cosa futile e insignificante.
-Deve abituarsi al passeggino Al, quando tu non ci sei non posso tenerlo in braccio tutto il tempo- disse Daphne alzando gli occhi al cielo ma sorridendo felice adorava vedere Altair e Lys insieme, erano i suoi amori e il moro era un padre splendido, se la cavava meglio come padre che come fidanzato
.
-Cosa fai?- chiese confusa Daphne quando il moro mise nuovamente il figlio nel passeggino baciandogli la fronte.
‎-Adesso devo veramente andare, è Valerie a coprirmi quindi non c'è da fidarsi, non dire che mi hai visto ai membri del consiglio, neanche a mia madre e qualsiasi cosa ti dicano...- disse Altair ma venne interrotto da Daphne.
-Saprò che non è vera ma dovrò far finta di crederci- disse Daphne sospirando, ormai aveva sentito quel discorso mille volte.
-Sapevi qual'è la mia vita quando ci siamo conosciuti Daphne- disse Altair abbracciandola e baciandogli i capelli.
-Non credevo che tutto sarebbe stato così difficile- disse Daphne tristemente.
-Mi dispiace, neanche io sapevo che le cose sarebbero finite così- disse Altair stringendola a sè.
-Fai il bravo- disse Daphne baciandolo dolcemente, cercando di trattenere le lacrime, era stanca di vederlo andar via, Lys aveva diritto ad avere un padre.
-Come sempre- disse Altair accennando un sorriso per poi smaterializzarsi, aveva appuntamento con un altra ragazza.
-Finalmente! Sei più in ritardo del solito- disse Pansy che lo stava aspettando in un pub di Londra.
‎-Cosa vuoi da me? Se ci vedono insieme Pansy..- disse Altair nervoso sedendosi di fronte alla moretta.
-L'inferno gelerà e il mondo finirà, tranquillo voglio solo parlare di Draco- disse Pansy sorridendo mentre beveva il suo cappuccino.
-Parla, non ho molto tempo- disse Altair passandosi una mano tra i capelli.
-Fa sul serio con Hermione? La sposerà? Cosa ha intenzione di fare riguardo a Scorpius? Non l'ha neanche mai visto- disse Pansy triste.
-Pan, tesoro Draco non può fare sul serio con Hermione, sappiamo entrambi che le cose non dureranno, lei è un pesciolino che cerca di nuotare nel nostro mondo e lo sta facendo così velocemente che prima o poi affogherà..capisci quello che ti sto dicendo?- disse Altair ghignando enigmatico.
-E nessuno la salverà?- disse Pansy interessata.
-Credo proprio di no- disse Altair facendogli l'occhiolino per poi smaterializzarsi.

-Bentornato, volevo farti una sorpresa- disse Alyssa che grazie ai suoi poteri aveva assunto le sembianze di Daphne.
-Ciao amore- disse Altair baciando il collo di Alyssa che aveva assunto le sembianze di Daphne.
-Ciao Al, ti piaccio di più così?- disse Alyssa sorridendo furba, credendo di averlo sorpreso.
-So perfettamente chi sei..non hai il suo profumo, non hai il suo sguardo- disse Altair all'orecchio di Alyssa con un filo di voce, facendogli venire i brividi.
-Stai diventando bravo, non ti accorgevi di nulla quando interpretavo Valerie- disse Alysse sorpresa.
-Magari sto diventando più forte..o forse sono solo innamorato della madre di mio figlio- disse pungente Altair allontanandosi disgustato dalla finta Daphne.
-Amore? Tu non conosci l'amore Al..soltanto il desiderio- disse Alyssa baciandolo lentamente.
‎-Quando ti ho detto che ti amavo ci credevo- disse Altair semplicemente
.-Non era amore il tuo Altair era gratitudine- disse Alyssa scuotendo la testa.
-Era la prima volta che pronunciavo quelle parole, fidati ci credevo, ma tu sei stata brava ad insegnarmi che l'amore non conta- disse Altair mettendogli un braccio intorno alle spalle.
‎-Eri importante per me Altair ma non ero pronta a lasciarti entrare nella mia vita, eravamo due bambini Al, non avevamo neanche sedici anni quell'estate e abbia fatto tutto così velocemente..è stato stupido- disse Alyssa nervosa.
-Ti ho detto di amarti e tu mi hai mandato via..si questo è stato stupido, da parte mia però, non dovevo espormi così- disse Altair tranquillamente.
-Quando Voldemort mi ha mandato a scuola da te e da Draco un anno fa..io mi sentivo pronta per te, per noi, ma tu mi hai passato a Draco come se fossi spazzatura, non ti facevi problemi a condividermi, eri così cambiato, sei così diverso dal ragazzino che ho conosciuto- disse Alyssa cercando di prendere la mano di Altair.
-Quel ragazzino non c'è più Alyssa, sono diventato uomo, un tipo di uomo che non ha bisogno di te nella sua vita- disse Altair lasciandola sola nella stanza, aveva appena ricevuto una chiamata mentale da Daphne, era in grave pericolo.

-Cos'è successo?- disse Altair materializzandosi al Black Manor in camera di Lys, con la bacchetta già in mano pronto a fare una strage se qualcuno avesse osato toccare suo figlio.
-Lo sai bene- disse Daphne con tono arrabbiato.
-Perchè mi hai fatto venire qui dicendo che era una questione di vita o di morte quando stai perfettamente bene?- disse Altair accigliato osservando Daphne.
-Perchè è una questione di vita o di morte..la tua! Hai visto Pansy? Dici di non poterti incontrare con me eppure vai a spasso senza alcun problema con Pansy? Io devo girare per strada con te vestito come un dissennatore e stare con lei non ti crea problemi?- disse Daphne furiosa spingendo Altair e picchiandolo sul petto.
-Ehi ehi calmati pugile, Pansy mi ha chiesto di vederla per parlare di Draco, non era uno speciale incontro segreto, stavamo tranquillamente parlando di Draco e lei risulta dalla parte di Voldemort, verrà marchiata, mentre tu stellina mia sei dalla parte del consiglio e di Lucius- disse Altair mettendogli un braccio intorno alle spalle.
-Non è giusto Altair, non lo è, non so per quanto riuscirò a sopportare questa situazione- disse Daphne con le lacrime agli occhi.
-Puoi riuscirci per me? Adesso devo andare da Draco, ma ti prometto che ci vedremo presto- disse Altair baciando le labbra bagnate di Daphne.
-Draco...sempre Draco- mormorò Daphne osservando Altair che spariva.

-Altair finalmente!- disse Draco aprendo la porta della sua camera sollevato, aveva veramente bisogno di confidarsi con il cugino e così gli raccontò tutto quello che era successo con Hermione.
-Così lei ti ha detto di no- disse Altair cercando di non ridere in faccia a Draco.
-è un no temporaneo, crede che io non sia sicuro di quel che provo per lei, e poi parli tu che sei fidanzato da un anno e non ti sei ancora sposato?- disse Draco sbuffando, sapeva di aver centrato il bersaglio con la sua frecciatina.
-Daphne era incinta non potevo farla sposare grassa come una balena, ed è vero che tu non sei sicuro dei tuoi sentimenti per Hermione, perchè nel tuo cuore c'è anche Pansy da sempre e ci sarà sempre...e poi ci sono io- disse Altair sicuro.
-Se tu fossi sicuro al 100% di quel che provi per Daphne a quest'ora avresti detto "lo voglio", riflettici prima di fare la paternale a me- disse Draco pungente.
-Non capisco di cosa stai parlando Draco, io ho la certezza di amare Daphne- disse Altair rilassato, anche se non ci aveva mai veramente pensato.
-Sto parlando dei mesi che hai passato con Alyssa, quando sei tornato quell'estate eri completamente cambiato, una ragazza dietro l'altra a un ritmo assurdo, quella stupida storia con Valerie..Alyssa ti ha cambiato, ti ha rovinato Altair- disse Draco sincero, era tanto che sentiva il bisogno di dirglielo, quell'estate aveva cambiato entrambi.
-Vuoi sapere come stanno le cose Draco? è vero lei mi ha rovinato, mi sono innamorato di lei, quel tipo di amore per il quale tutti ridono alle tue spalle, gli ho detto di amarla, è stata la prima ragazza con la quale sono finito a letto, ma sai cosa mi ha detto dopo che gli ho confessato il mio amore? "Forse è il momento che tu vada a casa Altair", quindi si lei mi ha rovinato, ha distrutto quel minimo di umanità e d'innocenza che mi era rimasta, per colpa sua sono cambiato, freddo arrogante e menefreghista così nessuno avrebbe potuto ferirmi, ma Daphne giorno dopo giorno con la sua pazienza ha rimesso insieme i pezzi di quel che era rimasto del mio cuore, quindi non dire mai più che io ho dubbi su quel che provo per Daphne, l'unico dubbio che ho è su come distruggere Alyssa- disse Altair sfogandosi.
-Se non hai dubbi allora vai da Daphne e raccontagli di Alyssa, se non hai dubbi su niente sposa la Greengrass- disse Draco sfidando Altair.
-Vado a raccontare tutto a Daphne- disse Altair smaterializzandosi.

‎-Hai detto di dovermi parlare urgentemente..- disse Daphne preoccupata andando incontro ad Altair
.-Si ecco..c'è un piccolo problema..Alyssa è tornata- disse Altair attirando a sè Daphne per osservarla negli occhi anche se già sapeva che era lei, molti piccoli gesti glielo rivelavano.
-Quella che cambia aspetto per farti divertire?- disse Daphne sarcastica, si stava già arrabbiando.
-Si lei e...diciamo che si diverte a prendere le tue sembianze, quindi dovresti avvertire il consiglio..- disse Altair velocemente, sapendo bene che la furia di Daphne stava per abbattersi su di lui.
-Quella sgualdrina si diverte a prendere il mio posto? Gli strapperò uno ad uno tutti i suoi finti capelli biondi! Come osa fare una cosa simile?- disse Daphne furiosa.
-Non avvicinarti a lei, ci penserò io- disse Altair rassicurante.
-Come? Portandotela a letto perchè tanto è come me?- disse Daphne puntando il dito arrabbiata contro Altair.
-A modo mio- disse Altair calmo.
-Allora portandotela a letto perchè è quello il modo in cui risolvi i problemi con le donne- disse Daphne allontanandosi da Altair.
-Daphne tu lo sai..- disse Altair cercando di prendergli la mano e farla calmare.
-Io non so niente- disse Daphne per poi smaterializzarsi.
-Bene perfetto! Che bella giornata- disse Altair sarcastico, per poi smaterializzarsi, gli mancava un ultima fatica, parlare con Hermione dei piani di Pansy.
‎-Altair mi volevi vedere?- disse Hermione raggiungendo Altair.
-Si è piuttosto importante..ho parlato con Pansy e lei è convinta di poterti eliminare, i Parkinson con il loro ritorno tra i mangiamorte si sono guadagnati molti favori, stanno preparando una guerra contro i Malfoy che soddisfa molto l'oscuro signore..- disse Altair spiegando ad Hermione come stavano le cose.
-Quindi?- chiese Hermione impaziente.
-Quindi sta attenta a possibili agguati, avvelenamenti e cose simili, anche se non vivono qui i Parkinson hanno molti amici potenti a Riddle Manor, io farò il possibile per tutelarti ma potrebbe non essere abbastanza- disse semplicemente Altair.
-Fantastico, ho un bersaglio sulla schiena- disse Hermione sospirando.
-Parlane con Draco- disse Altair mettendo una mano sulla spalla di Hermione per poi lasciarla andare.

-è stato Altair a metterti un bersaglio sulla schiena, io lo uccido- disse Draco furioso, non riconosceva più suo cugino.
-No, calmati, lui mi ha solo avvertito- disse Hermione prendendo la mano di Draco e facendolo sedere sul letto accanto a lei, non gli aveva raccontato tutto per metterlo contro Altair, voleva solo essere rassicurata.
-Ti spaventa il fatto che Pansy ti vuole morta?- chiese Draco ad Hermione quando la vide pensierosa e silenziosa.
-No, mi hai detto di non mostrare le mie paure e allora non lo farò- disse velocemente Hermione.
-Ehi sono io, con me puoi essere fragile Mione- disse dolcemente Draco accarezzandogli la guancia.
-Ho paura si Draco, tante persone mi vogliono uccidere e sinceramente non so più di chi fidarmi, so che posso fidarmi di te ma di Altair? Di Alyssa?- disse Hermione dubbiosa.
-Che c'entra Alyssa?- chiese Draco allarmato.
-Si è offerta di allenarmi- disse semplicemente Hermione.
-Che gli hai risposto?- chiese Draco teso.
-Che ci avrei pensato ed è quello che sto facendo, ho bisogno di un vero allenamento, tu ti rifiuti di torturarmi, Altair non ha un secondo per me, magari Alyssa potrebbe essere una buona idea- disse tranquillamente Hermione.
-O la peggiore che tu abbia mai avuto- disse pessimista Draco.
-In questo momento devo prendere tutto in considerazione per sopravvivere.- disse Hermione con tono asciutto.
-Ci penso io a te- disse Draco alzandosi per andare a parlare con Altair, deciso a mettere al sicuro Hermione.

-Ciao Draco che ci fai ancora qui? Vuoi farmi un'altra predica?- disse Altair annoiato quando vide Draco entrare in camera senza chiedere permesso.
-Parli con Pansy e poi con Hermione, sono più che sicuro che dietro la proposta di Alyssa ad Hermione ci sei tu...a che gioco stai giocando cugino?- disse Draco nervoso ad Altair.
-Io? Nessun gioco Draco, mi hai detto di ritrovare il vecchio Altair, e io l'ho fatto, sai che mi è sempre piaciuto accendere un pò la competizione tra le ragazze..ed è esattamente quello che sto facendo- disse Altair ridendo.
-Ci sono le loro vite in gioco- disse Draco arrabbiato.
-Più alta è la posta più grande il divertimento- disse Altair scrollando le spalle.
-Non siamo venuti qui per giocare, spiegami Altair, come sei passato dall'uccidere Voldemort a portarti a letto sua figlia?- disse Draco sottovoce.
-Stanne fuori Draco, questo non ti riguarda più, faresti meglio a prendere Hermione ed andartene da qui- disse Altair con una freddezza spaventosa.
-Ti piace non è vero? Tutto questo inizia a piacerti! La sensazione di potere che ti da essere uno dei prediletti dell'oscuro signore, il rispetto che ti sei guadagnato, la gente che ti guarda con timore, tutto questo inizia a piacerti Altair, lui ti sta plasmando non è vero?- disse Draco sconvolto e Altair rimase in silenzio.
-Siamo venuti qui per uccidere l'oscuro signore non perchè tu potessi diventare la sua miniatura, io me ne vado cugino, torno da mio padre, ma questa discussione non è finita e le sue conseguenza faranno male a tutti- disse Draco uscendo da camera di Altair furioso.

 

 

 

 


Ritorna all'indice


Capitolo 58
*** Sono chi sono ***


Da mettere Draco ancora nervoso e scosso per la discussione avuta con Altair si materializzò alle porte di casa, suo padre Lucius era lì ad attenderlo, felice di rivedere il figlio ma preoccupato per come sarebbe stato accolto dai membri del consiglio.
-Draco sai che il consiglio non prenderà bene il tuo ritorno, sei scappato con per unirti a Voldemort, ti sei portato dietro due mezzosangue e hai spinto tuo cugino Altair a tradire, non ti riammetteranno tanto facilmente figliolo- disse Lucius seriamente preoccupato, sapeva che il consiglio poteva essere brutale tanto quanto Voldemort.
-Sono pronto a fare ciò che devo per fermare l'Oscuro signore...e Altair- disse Draco deciso, ma non riuscì a nascondere il tremolio nella sua voce quando pronunciò il nome del cugino.
-Altair? Non è tornato con te?- disse Lucius preoccupato, doveva essere successo qualcosa di grave se Draco e Al si erano separati.
-La vicinanza con l'oscuro signore e Alyssa lo sta cambiando padre, sono veramente preoccupato, con me ultimamente non era sincero, metteva a repentaglio le vite di persone a me care, non è più l'Altair che hai visto crescere- disse in ansia Draco, il suo mondo e tutte le sue certezze stavano diventando cenere.
Appena varcò la porta del manor una massa di capelli biondi gli corse incontro e lui fece appena in tempo ad aprire le braccia per stringerla a sè.
-Draco sei tornato- disse Daphne abbracciando il biondo che affettusamente ricambiò il caloroso abbraccio.
-Ciao Duff- disse Draco baciando la guancia della bionda.
-Dov'è Altair? Non siete tornati insieme?- chiese confusa Daphne guardandosi intorno cercando il suo compagno.
-Daphne io non so come dirtelo..- disse Draco evitando lo sguardo della bionda.
-Dimmelo e basta Draco- disse con tono duro Daphne, qualsiasi cosa fosse successa ad Altair l'avrebbe affrontata a testa alta, era pur sempre una Greengrass.
-Ha scelto Voldemort, ha deciso di servire l'oscuro signore- disse Draco serrando i pugni, era così pieno di rabbia per la scelta di Altar.
-Non è vero, non ci credo, come puoi credere una cosa simile tu che lo conosci così bene? Sei tu ad averlo tradito Draco- disse Daphne furiosa, Altair non l'avrebbe mai fatto, non avrebbe mai abbandonato la sua famiglia e se Draco credeva al tradimento di Altair forse non aveva con lui il legame che credeva di avere.
-Dobbiamo accettare la verità Daf- disse Draco sconsolato, non riusciva più a leggere l'anima di Altair, qualcosa in suo cugino si era offuscato.
-Dovrà dirmelo lui- disse Daphne allontanandosi decisa, avrebbe trovato il modo di parlare con Altair, in un modo o nell'altro avrebbe scoperto la verità.


*RIDDLE MANOR*

Altair aveva appena concluso una sanguinosa missione affidatagli da Voldemort, aveva dovuto sterminare una famiglia di spie, nella sua mente sentiva ancora i pianti del figlio della coppia, che non era riuscito ad uccidere, somigliava così tanto a Lys e a lui...chissà se quella notte di Halloween prima che Bellatrix lo trovasse aveva pianto come quel bambino? Cercando disperatamente una madre che ormai non c'era più...scacciando i suoi rimorsi e ricordi in un angolino della sua mente aprì la porta dell'appartamento che condivideva con Alyssa e la trovò sdraiata sul divano a leggere un libro di pozioni, il suo aspetto era quello di Daphne, era così da giorni ormai e Altair non poteva che esserne compiaciuto, gli mancava terribilmente la sua compagna e per adesso si sarebbe accontentato anche di quella copia.
-Finalmente sei rientrato- disse Alyssa baciando Altair con passione quando il ragazzo gli si avvicinò.
-Missione lunga e faticosa- disse Altair sfilandosi la maschera e con essa scrollandosi di dosso tutti i sensi di colpa..almeno per il momento.
-Ew puzzi di sangue e sudore, vai a lavarti, papy ci aspetta per cena- disse Alyssa sorridendo, sapeva  che Altair l'amava solo per il suo aspetto, ma in quel momento non gl'interessava, voleva solo Al tutto per sè.
-Papy? Da quand'è che chiami l'oscuro signore papy?- disse Altair ridendo e iniziando a spogliarsi.
-Quando non mi sente, comunque potresti fare buona impressione su di lui così- disse Alyssa ammirando lo spettacolo, Altair aveva proprio un corpo da urlo.
-Nudo?- disse Altair ridendo mentre si passava una mano sugli addominali scolpiti e con l'altra si scompigliava i capelli.
-No! Ricoperto di sangue, che è successo?- chiese Alyssa accertandosi che il sangue che vedeva non fosse di Altair, ne era letteralmente ricoperto.
-Ho dovuto chiudere la bocca a un paio di spie, dammi mezz'ora e andiamo da papino- disse Altair facendo l'occhiolino per poi infilarsi in bagno, aveva bisogno di una doccia per lavare via il sangue, e i pensieri che lo perseguitavano.
-Facciamo un ora.- disse Alyssa spogliandosi per poi seguire come una gatta Altair in bagno, per Merlino, era così uguale alla sua Daphne.
-Vieni qui..- disse Altair sottovoce, avrebbe ceduto...quella sera avrebbe ceduto alle avance di Alyssa.

-Finalmente avete deciso di presentarvi- disse Voldemort stizzito, quando Altair e Alyssa lo raggiunsero per cena era ormai notte inoltrata.
-Mi scusi signore, la colpa è mia- disse Alyssa andandosi a sedere alla destra del padre mentre Altair si mise accanto a lei, mantenendo le distanze dall'oscuro signore.
‎-Sono rimasto piacevolmente colpito dalla tua decisione di restare qui nonostante tuo cugino abbia deciso di andarsene- disse Voldemort durante la cena, erano ormai arrivati ai dolci, stavano mangiando una red velvet color sangue.
-Ho giurato fedeltà a lei mio signore, il mio posto è qui- disse tranquillamente Altair giocando con le dita di Alyssa.
-E a mia figlia? Hai giurato fedeltà anche a lei?- disse Voldemort con nonchalance, nel suo strano modo provava dei sentimenti per sua figlia.
-Padre- disse Alyssa annoiata.
-Stiamo bene insieme, è importante per me quello che c'è tra noi- disse tranquillo Altair, stringendo la mano di Alyssa.
-Avete progetti per il futuro?- chiese Voldemort, deciso a testare la sincerità di Altair, stava studiando ogni gesto del giovane che per adesso non si era tradito.
-Vogliamo un futuro insieme, niente di programmato- disse Alyssa sorridendo.
-Per tutti questi motivi Altair prenderai il posto di tua madre come mio luogotenente, consideralo il mio benvenuto in famiglia, non più cacciatore, ma principe delle tenebre- disse Voldemort con quello che poteva essere definito il suo sorriso, un ghigno malefico.
-è un onore, non vi deluderò- disse Altair sorridendo soddisfatto, sapeva benissimo che il Lord lo stava mettendo alla prova.
-Congratulazioni amore- disse Alyssa baciandogli la guancia.
-Adesso Altair se non ti dispiace lasciarci soli per un attimo vorrei scambiare due parole da solo con Alyssa- disse Voldemort con un tono di voce autoritario, Al sapeva che non era una richiesta ma un ordine.
-Ti aspetto in camera- disse Altair guardando Alyssa, per poi augurare una buonanotte veloce a Voldemort e uscire dalla stanza.
Quando Altair entrò nell'appartamento che condivideva con Alyssa rimase sconvolto vedendo Daphne seduta sul divano, non Alyssa mutata ma proprio Daphne, quella vera.

‎-Che ci fai qui Daphne?- disse Altair arrabbiato quando vide la ragazza in camera
-Devo sapere la verità Altair- disse Daphne avvicinandosi al moro.

-Quel che dice Draco è vero, non ho nient'altro da aggiungere- disse Altair freddo, non poteva dire la verità a Daphne, non poteva dargli nessuna speranza, sarebbe stato meglio così per tutti.

-Hai veramente tradito la tua famiglia? Hai tradito me?- disse Daphne sconcertata, non poteva crederci, era convinta di conoscere Altair.

-Vai a casa Daphne oppure le cose potrebbero diventare tutt'altro che piacevoli- disse Altair senza guardare Daphne, da lì a poco sarebbe arrivata Alyssa, e per Daphne sarebbe stata la fine.

-Che ti è successo Al?- disse Daphne piangendo.

-Vattene- urlò Altair senza guardarla negli occhi, non ne aveva la forza, sapeva che i suoi occhi lo avrebbero tradito.

-Addio Altair- disse Daphne piangendo e smaterializzandosi.


*Qualche giorno dopo*

Altair era impegnato a liberarsi da tutte le scartoffie di cui sua madre non si occupava da anni ormai, non era mai stata particolarmente brava con i resoconti delle scorte e dell'alleanze.
‎-Come sta il principe delle tenebre?- chiese Alyssa avvicinandosi ad Altair e baciandogli il collo.
-Stanco di leggere carte e programmare meeting, non ci credo che mia madre facesse tutto questo lavoro di ufficio, secondo me è il modo di tuo padre per uccidermi.- disse Altair sospirando mentre Alyssa gli massaggiava le spalle.
-La tua punizione è finita, papà vuole che organizziamo un raid per domani notte, dice che c'è qualcosa d'importante al Malfoy Manor che dobbiamo recuperare, affida il comando delle operazioni a te, io sarò quella che recupererà il suo diario, che se ne farà poi di uno stupido diario- disse Alyssa annoiata, alzando gli occhi al cielo, suo padre era sempre più strano.
-Capricci da Lord Oscuro suppongo, chi siamo noi per non accontentarlo? Almeno usciamo un pò di qui, anche se avrei preferito evitare Draco e mio zio- disse Altair annoiato e allo stesso tempo interessato all'obiettivo della missione, c'era qualcosa sotto e lui era deciso a scoprire cosa.
La giornata seguente passò in fretta, Alyssa e Altair passarono tutto il giorno a studiare i dettagli della missione e ben presto venne il momento di smaterializzarsi al Malfoy Manor.
-Ho paura- disse Alyssa guardando Altair.
-Non devi, hai me- disse Altair per poi smaterializzare entrambi davanti al portone del Malfoy Manor.
‎-Che la festa abbia inizio- disse Altair prendendo per mano Alyssa ed entrando dalla porta principale.
-Tuo zio ha pensato all'accoglienza- disse Alyssa quando iniziarono a duellare contro una squadra di auror guidata da Lucius e Remus.
-Ci penso io qui, tu vai a salutare mio cugino, avranno messo lui di guardia- disse Altair liberando la strada ad Alyssa che corse al piano di sopra.
-Altair sei tu?- chiese Remus abbassando la bacchetta e gli auror si fermarono.
-Brutto errore Lunastorta- disse Altair ridendo e puntando la bacchetta alla gola di Remus.
-Non lo farai, sei il figlio di James, non mi uccideresti mai- disse Remus tranquillo, quel ragazzo era così somigliante al suo caro James.
-Sono il figlio di Bellatrix Lastrange- disse Altair scagliando l'anatema che uccide, fissando Remus che adesso era a terra senza vita, aveva fatto la sua scelta e adesso doveva portarla avanti, non importa se nel frattempo avrebbe dovuto rinunciare alla sua anima e al suo passato.
Un flashback di quel passato che tentava sempre di seppellire lo colpì all'improvviso, si ricordò di Lunastorta, di quello strano pupazzo a forma di lupo che gli aveva regalato, era il pupazzo più rovinato che aveva ma anche il suo preferito, fu ritrovato con quello alla fine di quella famosa notte di Halloween, era la sua coperta di linus, profumava di bosco...di zio Remy.
Fu riportato alla realtà solamente dalla voce di suo zio Lucius.
-Adesso non puoi più tornare indietro- disse Lucius serio al nipote, fissando sconvolto il corpo di Remus, non aveva mai visto suo nipote uccidere così.
-La mia strada ormai l'ho scelta zio, ti prego non ostacolarmi, non voglio ucciderti, Voldemort è magnanimo ti riprenderà tra i mangiamorte se ti arrendi adesso e collabori con me- disse Altair puntando la bacchetta contro Lucius.
-Voldemort è magnanimo? Come puoi anche solo dire una cosa simile dopo tutto quello che ti ha fatto- disse Lucius sconvolto, qualcosa si era incrinato per sempre in suo nipote, forse Voldemort era riuscito veramente a instillare la malvagità nel cuore di Altair.
-Mi sta dando potere e rispetto, tutto ciò che voglio- disse Altair scrollando le spalle, cercando di nascondere le sue emozioni, non poteva crollare, non così, non adesso.
-Non sei più il nipote che ho visto crescere- disse Lucius scuotendo la testa, arrendendosi, pronto a farsi uccidere dal ragazzo che aveva sempre considerato come il suo secondo figlio.
-Mi dispiace- disse Altair per poi schiantare Lucius e in rapida successione tutti gli altri auror rimasti, non avrebbe mai ucciso suo zio, era come un padre per lui, stava facendo tutto questo anche per suo zio Lucius e sapeva che prima o poi avrebbe capito.
‎-Aly, dolcezza perchè ci metti così tanto?- disse Altair salendo al piano di sopra con la bacchetta in pugno pronto ad attaccare.
-Benvenuto cugino- disse Draco quando Altair aprì la porta dell'ufficio di Lucius, Alyssa era legata ad una sedia e Daphne gli stava puntando la bacchetta alla testa.
-Non credo mi piaccia il tuo benvenuto, cugino- disse Altair senza abbassare la bacchetta.
-Andiamo Al, parliamone senza puntarci le bacchette contro- disse Draco abbassando la sua bacchetta, non sarebbe mai riuscito a far del male al suo Altair, era inutile fingere il contrario.
-Mossa sbagliata Drake- disse Altair ridendo per poi schiantare con violenza il biondo.
‎-Andiamo Daphne, non rendere tutto più difficile- disse Altair puntando la bacchetta contro la bionda nello stesso momento in cui Draco privo di sensi e con una profonda ferita alla testa cadde a terra.
-Che ti è successo Altair? Tu non sei così- disse Daphne con la mano tremante.
-Io sono così, tu mi conosci Daphne- disse Altair guardandola negli occhi sperando che capisse, prima di schiantarla.
-Ce l'hai?- chiese Altair slegando velocemente Alyssa.
-Ovviamente- disse Alyssa mostrandogli un libricino rivestito in cuoio.
-Andiamocene di qui- disse Altair guardandosi intorno per poi smaterializzarsi, le azioni di quella notte lo avrebbero perseguitato a lungo.
-Vado a portare il diario a mio padre, vuoi venire?- disse Alyssa quando si materializzarono al Riddle Manor.
-No, preferisco restare qui ad aspettarti- disse Altair scrollando le spalle, mentre i mangiamorte superstiti tornavano alle loro casa.
-Ok, ci vediamo a casa- disse Alyssa sbadigliando mentre si dirigeva verso gli appartamenti privati di suo padre.
‎-Hai un piano non è vero?- disse Hermione avvicinandosi ad Altair quando Alyssa fu abbastanza lontana.
-Che ci fai tu qui? Non dovresti essere a casa con Draco?- disse Altair confuso, la presenza di Hermione non l'aveva proprio prevista.
-Voldemort mi vuole qui e non posso disobbedirgli o se la prenderà con Draco, e adesso rispondimi- disse Hermione con le braccia incrociate, sapeva che Altair era un uomo dai mille segreti.
-Si ce l'ho, ma non posso parlartene- disse Altair serio, guardandosi intorno preoccupato, la mezzosangue rischiava di farlo scoprire.
-Hai fatto in modo di mandare Draco a casa non è vero? Di liberarlo da tutto questo- disse Hermione sorridendo, se una cosa era certa era l'amore che legava Altair e Draco, questa ne era solo l'ennesima prova.
-Stai imparando a conoscermi Mione- disse Altair facendogli l'occhiolino per poi allontanarsi.

 

Dopo secoli torno a scrivere (pure con una certa emozione), spero di esserne ancora capace, voglio solo ringraziare di cuore tutti voi che avete letto questo capitolo che per me è molto importante.

Veronica

Ritorna all'indice


Capitolo 59
*** Sacrifici d'amore ***


-Papà aiutami a riportare a casa Hermione, ti prego, non finirà bene se resta con Voldemort- disse Draco supplicando il padre, quando era andato via non era riuscito a trovare Hermione e la riccia era rimasta a Riddle Manor.
-Non posso interferire Draco, è già stato un miracolo far accettare al consiglio il tuo ritorno, convincerli a rapire una mangiamorte mettendo a rischio degli uomini preziosi è impossibile per me- disse Lucius dispiaciuto al figlio, sapeva l'amore che lo legava a quella ragazza ma non se ne parlava di rischiare le vite di decine di persone per rapirla.
-Cosa dovrei fare allora?- chiese Draco disperato, si sentiva solo e perso senza Hermione ed Altair.
-Aspettare, passa del tempo con tuo figlio magari- disse Lucius dispiaciuto al figlio ma anche con una punta di rimprovero, Draco non era stato un padre presente per il suo nipotino.
-Non credo che Pansy ne sarebbe felice- disse Draco tristemente, non era mai riuscito a dedicare il giusto tempo a suo figlio in questi tre mesi e si sentiva uno schifo per questo motivo, sapeva di averlo già deluso.
-Ma non può impedirtelo, sei il padre di Scorpius, deve accettarlo- disse Lucius serio, era arrivato il momento per Draco di diventare uomo e di prendersi le sue responsabilità.
Draco si diresse speranzoso verso la camera di Pansy e allo stesso tempo deciso a dar battaglia per vedere suo figlio, bussò finchè Pansy non andò ad aprirgli la porta.
‎-Draco- disse Pansy sorpresa aprendo la porta erano tre mesi che non lo vedeva.
-Vorrei vedere Scorpius- disse Draco deciso.
-No- disse Pansy scuotendo la testa.
-Perchè no?- disse Draco arrabbiato impedendo a Pansy di chiudere la porta.
-Perchè non c'eri quanto è nato e in questi suoi tre mesi di vita non l'hai mai voluto vedere, non c'eri per il suo primo versetto, non c'eri per il suo primo sorriso..non ti meriti di vederlo adesso- disse Pansy furiosa spingendo via Draco.
-A dire il vero io c'ero..una volta a settimana mia madre lo portava da me quando glielo affidavi..non sono un padre snaturato Pan- disse Draco seccato e offeso.
-Non ti considero suo padre- disse Pansy decisa.
-E chi è suo padre? Theo? So che passate molto tempo insieme!- disse Draco pungente, sapeva di non poter giudicare Pansy ma non potè farne a meno.
-Mi sta aiutando perchè ha più esperienza di me con i bambini- disse Pansy difendendosi.
-Certo, perchè siete molto molto amici, lo siete sempre stati non è vero?- disse Draco arrabbiato.
-Come tu hai avuto molte amiche- disse Pansy sempre con la risposta pronta.
-C'è differenza dall'avere molte amiche e un solo amico Pansy, un enorme differenza- disse Draco andandosene.
-E sappi che non è finita qui- sibilò Draco prima di svoltare l'angolo.
-Draco!!- urlò felice Astoria quando vide il biondo in corridoio.
-As?!- disse perplesso Draco mentre la bionda di avvicinava.
‎-Sei tornato- disse Astoria abbracciando Draco per poi guidarlo verso la porta di camera sua e farlo accomodare.
-Si, e quello che ho trovato non mi è proprio piaciuto- disse Draco prendendo le mani di Astoria.
-Intendi Theo e Pansy? Va avanti da un pò credo, da quando il mio matrimonio con Theo è saltato, i Nott sono tornati con Voldemort sai? Quando gli accordi sono saltati- disse Astoria sedendosi sul letto.
-Come ti senti a riguardo?- chiese Draco preoccupato per la bionda, sapeva che provava dei sentimenti per Theo.
-Sinceramente? Sollevata, stava accadendo tutto troppo velocemente, mi piaceva Theo ma sposarlo era veramente troppo per me- disse Astoria avvicinandosi a Draco.
-Avresti dovuto dirlo, ti avrei aiutato- disse Draco osservando Astoria, era ancora la sua piccola As.
-Non mi avresti potuto aiutare e non volevo il tuo aiuto, ero pronta a farlo perchè era necessario- disse sincera Astoria.
-Sono felice che tu non l'abbia fatto- disse Draco giocando con i boccoli di Astoria.
-Anche io- disse Astoria posando la testa sulla spalla di Draco.
-Che mi dici invece di Hermione? La tua fidanzata giusto?- disse Astoria sistemandosi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
-Si. Lei sta cambiando..- disse Draco pensieroso.
-Per te?- disse sorpresa Astoria.
-Forse all'inizio era per me, adesso è più per lei credo, gli piace essere cattiva- disse Draco incerto.
-Ricordati Draco, non puoi trasformare una brava ragazza in una cattiva, prima o poi crollerà- disse Astoria con sguardo furbo.
-Ho reso te una cattiva ragazza- disse Draco all'orecchio di Astoria baciandogli poi la guancia.
-Io sono sempre stata una cattiva ragazza Draco- sussurrò sensuale Astoria.
-Sei una buona amica- disse Draco alzandosi dal letto e allontanandosi per non illudere la ragazza.


*RIDDLE MANOR*
Altair stava girando per i corridoi di Riddle Manor alla ricerca di Hermione da un pò, quando finalmente la trovò, era seduta, come al solito stava leggendo un libro, di arti oscure, una consuetudine per lei ultimamente, si stava mordendo il labbro inferiore, lo faceva sempre quando incontrava qualche paragrafo più complicato, era vestita completamente di nero, i riccioli raccolti nel suo cappuccio da mangiamorte, Merlino quanto era bella.
-Al?- disse Hermione fissando Altair che era fermo a pochi passi da lei e la stava osservando imbambolato.
‎-Mi serve il tuo aiuto- disse Altair sedendosi accanto ad Hermione, cercando di scacciare dalla sua mente tutti i pensieri impuri, era la donna di suo cugino, offlimits ormai.
-Il mio?- disse Hermione sorpresa, raramente qualcuno gli aveva chiesto aiuto ultimamente.
-Si, ma è una cosa pericolosa, devi consegnare un biglietto a Daphne- disse Altair sottovoce aprendo il palmo della mano e facendo vedere ad Hermione un foglietto.
-Non rischierò la vita per un "Ti amo xoxo"- disse Hermione scettica.
-è per la guerra ed è importante- disse Altair bisbigliando e mostrando il biglietto ad Hermione che subito riconobbe le rune antiche in cui Altair aveva scritto.
-Horcruex?- disse confusa Hermione.
-Zitta!! Vuoi farci ammazzare?- disse Altair agitato dando il biglietto ad Hermione.
-Arriverà a Daphne te lo prometto- disse Hermione all'orecchio di Altair.
-Grazie- disse Altair baciandogli la guancia per poi alzarsi e allontanarsi.

Quando rientrò in camera Alyssa era furiosa, pronta a fargli il terzo grado.
‎-Ti hanno visto con Hermione, che significa ciò?- disse Alyssa arrabbiata appena Altair si avvicinò a lei.
-Impara a condividermi- disse Altair freddo, aveva bisogno di crearsi una scusa per poter stare vicino ad Hermione.
-Vuoi lei? Io non ti condivido con nessuno- disse Alyssa categorica, non era una ragazza qualsiasi che Altair poteva prendere e lasciare o tradire a suo piacimento.
-Non sono mai stato un uomo che sta con una sola ragazza, con mio cugino fuori dai giochi potrei prendermi Hermione quando voglio, e si da il caso che io la voglio adesso Alyssa- disse Altair ridendo divertito mentre Alyssa era furiosa.
-Vai dai lei? Se varchi quella soglia non tornare Black hai capito?- urlò furiosa Alyssa mentre Altair usciva nuovamente, non aveva voglia di sentire le urla di Alyssa ma grazie a lei aveva appena studiato un piano geniale.
Soddisfatto del piano che si stava creando nella sua mente si diresse verso la stanza di Hermione per metterla al corrente del piano e bussò velocemente alla porta.
‎-Ancora non sono potuta uscire- disse Hermione aprendo la porta.
-Fai con calma, non sono qui per questo, devo farti una domanda- disse Altair serio.
-Chiedi pure- disse Hermione preoccupata, non aveva mai visto Altair così serio.
-Ami mio cugino?- chiese Altair all'orecchio di Hermione.
-Più della mia vita- rispose Hermione senza esitazioni.
-Allora devi baciarmi, Draco deve credere che tu lo abbia tradito perchè se verrà qui a prenderti per lui è la fine, lo uccideranno, Voldemort aspetta solo che lui metta un piede fuori da Black Manor per ucciderlo, non potrei salvarlo Hermione capisci?- disse Altair preoccupato poggiando la fronte contro quella di Hermione.
-Si- rispose Hermione con voce stridula, stava per piangere.
-Mi dispiace- disse Altair con le labbra a pochi centimetri da quelle di Hermione.
-L'importante è che lui sopravviva- disse Hermione mettendo una mano sul volto di Altair per poi baciarlo sotto lo sguardo vigile delle sfere di cristallo che spiavano ogni movimento di Hermione quando si trovava nelle sue stanza, era una prigioniera di lusso.
-Ti fidi di me?- chiese Altair spostando le labbra sul collo di Hermione.
-Si- sospirò Hermione quando Altair gli baciò il collo, per quanto amasse Draco non riusciva a controllare i suoi istinti.
-Allora sta ferma- disse Altair continuando a baciargli il collo in punti precisi.
-Quando andrai da Daphne assicurati che Draco lo veda, lo convincerà- disse Altair facendo un passo indietro ed Hermione si guardò allo specchio del bagno, sul collo dove Altair l'aveva baciata aveva tra segni rossi che formavano una V rovesciata, il simbolo di Altair.
-Il tuo marchio- disse Hermione con le lacrime agli occhi, si sentiva un oggetto.
-Questo e il bacio che le spie riporteranno lo convincerà, adesso vai, posso manomettere quei così per una mezzoretta, crederanno che stiamo facendo altro- disse Altair facendo cenno ad Hermione di smaterializzarsi.
‎-Hermione! Come? Come hai fatto a scappare?- chiese Draco correndo ad abbracciarla quando la vide a Black Manor.
-Altair, ma devo tornare là, devo solo consegnare una cosa a Daphne- disse Hermione evitando lo sguardo di Draco.
-No! Sei impazzita? Sei riuscita a scappare, devi restare, io ti proteggerò, ti proteggeremo, ora che so che Altair è dalla nostra parte tutto sarà più facile! Lo riporteremo a casa- disse Draco accarezzando il volto di Hermione e spostandogli i capelli dal collo.
-Altair non tornerà, io non resterò, capisci adesso Draco- disse Hermione cercando in tutti i modi di trattenere le lacrime, mentre lo sguardo pieno di rabbia di Draco era fisso sul marchio lasciato da Altair.
-Capisco, è un addio questo quindi- disse Draco che aveva il cuore spezzato, le persone che più amava al mondo lo avevano tradito.
-Si, è un addio- disse Hermione voltandosi lasciando andare le lacrime.
-Eri stata brava Hermione, mi avevi fatto credere nell'amore, ottima attrice- disse Draco con voce piena di rancore e rabbia mentre Hermione continuava ad allontanarsi.
-Daphne- singhiozzò Hermione mentre bussava alla porta dell'amica.
‎-Oh Merlino Hermione, eravamo così preoccupati per te- disse Daphne abbracciandola mentre la riccia rimase immobile tra le braccia della bionda.
-Stai bene?- chiese poi preoccupata la bionda quando vide le lacrime che rigavano il viso di Hermione.
-Nessun problema- disse Hermione sistemandosi i capelli in modo che anche Daphne potesse vedere il marchio.
-Quello è..tu e Altair?- sussurrò Daphne fissando i segni sul collo di Hermione e indietreggiando.
-Si, mi ha chiesto di darti questo- disse Hermione porgendogli il biglietto di Altair.
-Non lo voglio- urlò Daphne piangendo.
-Ti prego, è importante- disse Hermione poggiando il biglietto sulla scrivania di Daphne.
-Allora tu dagli questo, o ancora meglio mettitelo tu, vi auguro una vita felice- disse Daphne porgendo l'anello di fidanzamento a Hermione che lo prese con mani tremanti.
-Daphne io..- disse Hermione cercando di trovare le parole giuste.
-Non importa Hermione, non devi dirmi niente, me lo sarei dovuto aspettare- disse Daphne coprendosi il volto con le mani.

-Fatto?- chiese Altair, aveva sentito Hermione materializzarsi in camera e l'aveva subito raggiunta, la prima cosa che notò fu qualcosa luccicare tra le mani di Hermione, era l'anello di fidanzamento che aveva dato a Daphne, non ci fu bisogno di ascoltare le parole spezzate dai singhiozzi pronunciate da Hermione per capire che il suo piano era perfettamente riuscito.
‎-Non ci perdoneranno mai, è tutto finito, non potremo mai tornare a casa, non starò mai con Draco- disse Hermione piangendo rannicchiata sul letto.
-Ma Draco vivrà, ogni giorno in più che vivrà sarà grazie a te Hermione, non è sufficiente questo?- disse Altair sdraiandosi accanto a lei e abbracciandola.
-è questo ciò che ti ripeti quando ti manca Daphne?- disse Hermione voltandosi verso Altair.
-è l'unica cosa che mi fa continuare a combattere, lo faccio per lei per Lys e per Draco, se io mi arrendo, se mostro una minima debolezza sono morti, non posso farlo- disse Altair serio.
-Quel biglietto...possiamo farlo insieme? Sconfiggerlo intendo- disse Hermione con la voce stridula di chi aveva appena smesso di piangere.
-Non posso chiedertelo Mione- disse Altair stringendola più forte a sè.
-Sarò con te, ad ogni passo, finchè non lo avremo ucciso- disse Hermione determinata.
-O finchè non ci ucciderà- disse Altair accennando un sorriso, sapeva di doverla mettere davanti alla realtà.
-Provavo ad essere ottimista- disse Hermione ridendo.
-Il tuo ottimismo ti farà fare una brutta fine Herm- disse Altair divertito.
-Comunque ero seria, siamo io e te contro il mondo adesso- disse Hermione abbracciandolo.
-Il mago e la strega più brillanti della loro generazione contro il mondo? Credo proprio che vinceremo- disse Altair baciandogli la guancia.

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=765710