Incubo o Realtà di GiulizTheBat (/viewuser.php?uid=140808)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un ragazzo con la maschera Kitsune ***
Capitolo 2: *** Incontro dietro le sbarre ***
Capitolo 3: *** Accusato di essere un Blade ***
Capitolo 4: *** Piano B ***
Capitolo 5: *** Come allievo e maestro ***
Capitolo 6: *** Chi ha avuto la sua occasione e chi no ***
Capitolo 7: *** Una pioggia incessante ***
Capitolo 8: *** Caronte Traghettatore degli Inferi ***
Capitolo 1 *** Un ragazzo con la maschera Kitsune ***
Cap
1
Un
ragazzo con la maschera Kitsune
-Victor?!-
esclamò il signor Blade cercando suo figlio -Victor, dove
sei? La
mamma è in ansia!- l'uomo entrò nel parco
ritrovando Victor che
continuava a calciare il pallone contro l'albero da cui era caduto
una settimana prima.
-Ecco
dov'eri- disse il signor Blade -Andiamo a casa su, ci siamo
preoccupati quando ci siamo accorti che non c'eri- Victor non diceva
una parola -Mi hai sentito? Dobbiamo tornare a casa-
-Quanto
ci vorrà prima che Vlad torni a camminare...?-
domandò il bambino.
L'uomo
rimase silenzioso capendo subito che cosa gli stava succedendo, poi
disse -Ancora non si sa-
-Perché
non paghiamo per quella cura, io rivoglio Vlad a giocare con me come
prima-
-Ascolta
non abbiamo abbastanza soldi per permettercelo...- improvvisamente
notò che suo figlio si era ammutolito tenendo in mano la
palla
-...Victor?-
-È
COLPA MIA! NON DOVEVA NEMMENO SALVARMI!- esclamò scoppiando
in
lacrime.
-No
no no- disse il signor Blade abbracciando suo figlio -Tu non c'entri
niente, è stato un'incidente-
-UN'INCIDENTE
CAUSATO DA ME! SE LO AVESSI ASCOLTATO QUANDO MI HA AVVERTITO...!-
-Ascolta
Victor, se non ti avesse salvato sarebbe successo qualcosa di peggio
a te, vuoi davvero rendere il suo salvataggio vano?-
Victor
cercò di asciugarsi le lacrime dicendo -No...-
-Andrà
tutto bene Victor, prima o poi Vladimir tornerà a casa-
concluse il
signor Blade -Ora torniamo a casa, la mamma è agitata per te-
Due
mesi dopo la vittoria contro il Quinto Settore
-Victor
Blade...- pensava un ragazzo sui tredici anni vedendo la vittoria
della Raimon contro il Quinto Settore nella sua testa -Dunque
è
questa la tua vita-.
Il
tredicenne si trovava in una stanza buia con i polsi incatenati alle
pareti, ma aveva dei poteri che gli permettevano di vedere attraverso
le dimensioni solo con la sua mente.
-Mi
fai proprio invidia...- disse tra sé vedendo Victor che
celebrava la
vittoria coi compagni di squadra.
-Ricordati
perché sei stato messo qui- disse un ragazzo sui diciotto
anni
-Avrai anche tutti i poteri del mondo, ma non puoi usarli su te
stesso-
-Lo
so, ma i tuoi non dureranno a lungo e presto le tue catene si
arrugginiranno- ridacchiò guardando il suo nemico.
-Perché
ti comporti così? Perché ci hai distrutti tutti?-
-Lo
dovresti capire da solo perché- il diciottenne non rispose
-Ma a
quanto pare sei troppo orgoglioso per capirlo da solo-
-Forse
lo sei tu- e se ne andò dicendo -Ma io non ti
permetterò di creare
altre distruzioni come nella nostra dimensione-
-Questo
è quello che credi tu- pensò ghignando, poi
strinse i pugni dove
fuoriuscirono dei fumi neri -Ma ora ho trovato il mio bersaglio e
anche se sono bloccato qui non significa che io non possa fargli una
“visitina”-
-Allora
domani è il tuo ultimo giorno di vacanza- sorrise Vladimir.
-Già,
quindi verrò più raramente come al solito-
rispose Victor.
-Mi
è un po' dispiaciuto che tu abbia preferito passare tutta
l'estate a
Inazuma anziché andare in spiaggia solo per essere sicuro
che io
stessi bene-
-Ho
comunque passato una settimana con i miei amici a Okinawa per andare
ad incontrare Arion-
-Già
è vero- scherzò -Diciamo che è
così raro che tu passi delle
giornate con qualcuno che non sia io-
-Ehi!-
Victor gli tirò una gomitata sul braccio.
-Dai,
stavo scherzando e poi non farmi restare anche senza un braccio-
-Non
migliori la cosa- scherzò anche lui -E poi anche se avessi
preferito
stare ad Okinawa per più tempo mi sarei sorbito tutta la
stupida
filosofia di Arion e magari anche i piagnistei di Riccardo-
-Adesso
ti riconosco-
I
due fratelli chiacchierarono e scherzarono ancora per un po'
finché
Victor non tornò a casa ancora incredulo che suo fratello
potesse
tornare presto a camminare.
Mentre
era sulla strada di casa un ragazzo con una maschera Kitsune lo
osservò incuriosito con gli stessi occhi del ragazzo tenuto
incatenato, poi voltò la testa notando che dall'altra parte
della
strada c'era Davy Jones.
-Si
comincia- pensò il ragazzo incatenato facendo avanzare
così il
fantoccio con la maschera.
La
mattina dopo Victor era uscito di casa per poi fermarsi al parco
ripensando però all'operazione di suo fratello -A pensarci
bene
però, non sarà come prima comunque. Io una
squadra ce l'ho e Vlad
non è con me- scosse la testa -Ma che dico? Lui del resto
voleva che
io andassi alla Raimon-
I
suoi pensieri finirono quando udì Skie chiamarlo -Victor!- e
correre
verso di lui.
-Sai
vero che hai il mio numero di telefono?- disse perplesso il ragazzo.
-Ho
provato a chiamarti, ma avevi il telefono spento!- rispose Skie
riprendendo fiato -La Baia dei Pirati è arrivata per
proporre una
sfida-
-Come
sarebbe a dire?-
La
ragazza non esitò a prenderlo per un braccio e a trascinarlo
dicendogli -Sbrigati!-
Appena
raggiunsero Riverside notarono infatti la Raimon discutere con la
Baia dei Pirati pronta a giocare.
-Ecco
il vostro bomber- disse Jones notando l'arrivo di Victor mentre Skie
guardava quest'ultimo con aria preoccupata -Dov'è Arion
Sherwind?
Non era il vostro capitano?-
-Al
momento è a Okinawa- disse Riccardo -Perciò se
hai intenzione di
sfidarci dovrai andare contro di noi senza di lui altrimenti
tornatevene a casa!-
-Volevo
dare a tutti voi una sistemata- disse deluso.
-È
per questo che siete venuti senza preavviso?- esclamò
Michael.
-A
dire il vero sono stato io- disse un ragazzo con la maschera Kitsune
uscendo dal gruppo per farsi vedere.
-Ma
quello chi è?- domandò Jade.
-Non
lo so, ma non dice nulla di buono- aggiunse Rosie subito
insospettita.
-Chi
sei tu?- domandò Riccardo.
-Non
posso rivelare la mia vera identità, perciò
chiamatemi Ignoto
Kitsune- rispose il ragazzo mascherato -La Baia dei Pirati è
sotto
il mio controllo adesso-
-Che
cosa?-
-Se
volete liberarli dovrete sfidarmi-
-Che
cosa facciamo adesso?- domandò Gabi -L'allenatore non
è con noi-
-Nemmeno
loro ce l'hanno- disse Riccardo -A meno che non sia lui l'allenatore,
ma non abbiamo scelta se vogliamo liberare la Baia dei Pirati- poi
rivolse lo sguardo a Ignoto Kitsune -Accettiamo la sfida, a patto che
li liberi sul serio quando vinciamo-
-Io
mantengo la parola- concluse il ragazzo e le due squadre si
prepararono sul campo.
Mentre
si posizionavano diverse persone si fermarono per vedere che cosa
stava succedendo e, ovviamente, anche Charley Horse. fece la sua
comparsa per la telecronaca.
-Bene
bene signore e signori!- esclamò il cronista -Stiamo per
assistere
ad un'amichevole tra due squadre che hanno partecipato mesi fa al
Cammino Imperiale: La Raimon contro la Baia dei Pirati! Sarà
una
rivincita coi fiocchi?-
La
Raimon si posizionò con i tre attaccanti Victor, Lucian e
Michael, i
quattro centrali Adè, Riccardo, Eugene e Ryoma, i tre
difensori
Wanli, Gabi e Aitor e il portiere JP.
La
Baia dei Pirati, ovviamente, usava un altro schema: i tre attaccanti
Ignoto Kitsune, Jones e Corsair, i tre centrali Nemo, Kidd e Elmo, i
quattro difensori Crusue, Saylor, Kraken e Jolly e il portiere Ahab.
Victor
si trovò faccia a faccia con Kitsune che gli disse -Sappi
che sei tu
il mio obbiettivo- cosa che scioccò il ragazzo per qualche
secondo
fino a riprendersi con il fischio d'inizio con la palla per la Baia
dei Pirati.
Kistune
passò la palla a Jones che corse velocemente a centrocampo
finché
non arrivò Adè che esclamò -Temibile
Orca- e l'attaccante
si ritrovò sorpreso da un cetaceo cavalcato dal
centrocampista che
gli rubò la palla.
Adè
passò la palla subito a Ryoma che la passò a sua
volta a Lucian e
usò Stella Nera riuscendo a fare il
primo gol per la Raimon.
-E
la Raimon segna il primo gol!- esclamò Charley Horse -Si sta
già
preannunciando una partita interessante!-
-Ottimo
lavoro Lucian- esclamò Riccardo -Cerchiamo però
di non abbassare la
guardia!-
-Ancora
mi domando come abbia potuto lasciare la carica di capitano ad Arion-
pensò Michael.
La
palla era di nuovo per la Baia dei Pirati e anche questa volta
Kitsune la passò a Jones.
-Pensi
che una seconda volta possa funzionare?- domandò
Adè, stava per
fare una scivolata, ma l'attaccante la ripassò a Kistune.
-Non
passerai!- aggiunse Eugene, ma si bloccò appena vide
l'attaccante
evocare uno Spirito Guerriero.
Da
Ignoto Kitsune apparve una donna dalla carnagione grigio-azzurro
chiaro, capelli a cresta rossi come le sue labbra, orecchie a punta
decorate con un paio di orecchini ad anello d'oro, una maglietta
rossa senza maniche con un teschio d'oro sulla cerniera che lasciava
scoperta la pancia, bracciali d'oro con incastonati degli smeraldi,
una gonna di metallo con incastonata un altro smeraldo da cui usciva
un drappo rosso che copriva le gambe ed era armata di una lancia con
l'impugnatura d'oro con annodato sopra un nastro rosso.
-Anath
Sovrana della Vendetta!- esclamò l'evocatore.
-Incredibile!-
esclamò Charley Horse -Il nuovo capitano della Baia dei
Pirati ha
evocato uno Spirito Guerriero dall'aspetto piuttosto minaccioso!-
-Non
mi lascerò intimidire!- esclamò JP evocando Atlante.
-Mi
sottovaluti pivello!- disse Kitsune avvicinandosi alla porta mentre i
difensori si prepararavano a fermarlo -Lancia del Dolore!-
esclamò infine.
Anath
spalancò la bocca per il suo grido di battaglia mostrando i
denti
aguzzi e l'attaccante tirò la palla che ricevette ancora
più spinta
dalla lancia dello Spirito Guerriero.
La
palla partì con una forza suprema da buttare a terra i tre
difensori, JP cercò di usare Mano del Colosso,
ma fallì
permettendo il gol alla squadra avversaria.
-E
la Baia dei pirati riesce a pareggiare!- esclamò Charley
Horse.
-Quella
Anath è inquietante- disse Jade tremando.
-Nemmeno
lo Spirito Guerriero di JP è riuscito a bloccare il suo
tiro-
aggiunse Skie.
Riccardo
guardò Ignoto Kitsune con disprezzo finché non
arrivò Victor che
gli disse -Lascialo a me-
La
palla questa volta era per la Raimon e Riccardo la passò a
Victor
che evocò subito Lancelot.
-Era
lì che volevo arrivare- pensò Ignoto Kitsune che
si precipitò
subito verso l'attaccante rievocando Anath.
Victor
e il suo Spirito Guerriero, quando si trovarono davanti
all'avversario, usarono tutte le loro forze per bloccarlo cercando di
impedirgli di rubare la palla.
-Incredibile
gente!- esclamò Charley Horse -La partita si è
trasformata in uno
scontro tra Spiriti Guerrieri ed Evocatori!-
-Sono
entrambi forti- disse Jade.
-Secondo
me non supereranno mai il Virtuoso!- aggiunse Rosie iniziando a
fantasticare.
Skie
fissò i due Spiriti Guerrieri mentre cercavano di
contrastarsi l'un
l'altro e disse -Potrebbe essere una constatazione inutile, ma
perché
Anath ha gli stessi colori di Lancelot?-
-In
effetti ora che li noto assieme ci sto facendo caso- disse Jade.
Victor,
intanto, non riuscì più a tenere la palla e
Kitsune riuscì così a
rubarla, ma, dopo essere avanzato di poco, si voltò
lasciando tutti
perplessi.
-Che
vuole fare?- pensò Skie in quel momento di silenzio.
Kistune
tirò il pallone, che lo fece illuminare e prese la forma di
una
lancia, contro Victor che lo trafisse dalla schiena come fece Anath
con la sua arma verso Lancelot in quello stesso
momento
lasciando tutti sconvolti.
Lo
Spirito Guerriero sparì come se fosse stato frantumato e il
suo
evocatore cadde a terra senza reagire mentre la lancia che l'aveva
“trafitto” tornò ad essere un normale
pallone.
-Bene,
il mio lavoro è finito- disse Kitsune facendo scomparire Anath
e la Baia dei Pirati.
-Che
cosa hai fatto?!- esclamò Riccardo.
-Ho
solo copiato la Baia dei Pirati, non sono stati davvero sotto il mio
controllo, volevo cercare di convincervi a sfidarmi- rispose e poi
scomparve.
Le
manager circondarono Victor per vedere come stava, Skie continuava a
scuoterlo nella speranza che si risvegliasse -Victor! Victor!
Rispondi ti prego!-, ma nulla da fare.
-Continua
a respirare eppure...- aggiunse Rosie provando a sentirgli il polso.
-Chiamate
un'ambulanza presto!- gridò Jade.
-Via
via- disse Charley Horse. a quelli che avevano assistito alla partita
-Non c'è niente da vedere!-
In
quello stesso momento nella stanza buia dove era incatenato il
ragazzo che stava manovrando Ignoto Kitsune rise e disse -Sono solo a
un passo da essere libero definitivamente-.
Giuliz:
E benvenuti a WTHappened e vi annuncio così la nuova fan
serie su
Inazuma Eeleven Go ovviamente che ha come protagonista Victor
Guglielmo:
Ancora Victor?
Giuliz:
Beh, di fatto è il secondo protagonista della serie canonica
no?
Guglielmo:
Questo te lo concedo, ma che ne è di
“Soccerbook”? Di
“Laytoniac”?
Giuliz:
“Laytoniac” ancora nessuno ha recensito l'ultimo
capitolo quindi
non posso andare avanti finché non ho la certezza se poterlo
continuare o meno, “Soccerbook”...diciamo che non
è facile fare
battute quando si tratta di Chrono Stone che già di per
sé fa
ridere per la sua banalità
Pubblico:
BOOOOOOOO
Giuliz:
è vero che è vietato dire opinioni su
Internet...Comunque, spero
che questo primo capitolo vi sia piaciuto (l'immagine è mia,
guai se
me la rubate), recensite se v'interessa sapere come
continuerà e/o
mettete il racconto tra i seguiti, se vi interessano le altre storie
mettetemi pure tra i vostri autori preferiti, alla prossima ^^
|
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Capitolo 2 *** Incontro dietro le sbarre ***
Cap
2
Incontro
dietro le sbarre
Erano
tutti all'ospedale sperando di sapere i risultati, Vladimir era il
più agitato nel sapere quello che era successo a suo
fratello tanto
da essere uscito dal suo reparto con la sedia a rotelle aspettando la
risposta fuori.
Dopo
una breve attesa, ma che era sembrata lunga, Camellia uscì
dalla
stanza dove veniva controllato il ragazzo.
-Come
sta Victor?- domandò Vladimir.
-Abbiamo
fatto tutti gli accertamenti possibili- disse Camellia controllando i
risultati -Ma sembra essere ancora in buona salute e privo di ferite,
eppure non ci è chiaro come mai non si svegli
più- la risposta
lasciò confusi tutti i presenti.
-Ma
come è possibile?- domandò Riccardo -Victor sta
bene, ma non riesce
a svegliarsi?-
-Non
lo sappiamo nemmeno noi. Comunque lo terremo lo stesso sotto
controllo e vi avviseremo se c'è qualcos'altro- concluse.
-Victor-
pensò Vladimir -Cerca di riprenderti mentre io
cercherò di tornare
a camminare, ti prego-.
Di
notte però, mentre tutti stavano dormendo, Victor ebbe come
una
specie di visione: vide una serie di immagini strane come un trono,
un pugnale e una persona a terra.
Il
ragazzo riuscì ad aprire gli occhi, poi si alzò
guardandosi attorno
e domandandosi -Dove mi trovo?-; scese dal letto e quando
provò ad
uscire dalla sala si accorse di essere in ospedale.
Continuò
a controllare notando che era vuoto finché non
notò una figura
entrare in una stanza, Victor si rimise velocemente i vestiti e corse
per raggiungerla.
Appena
vi entrò notò il ragazzo con la maschera Kitsune
vicino al letto
dove dormiva Vladimir che fissava il fratello.
-Fermo
dove sei!- esclamò Victor -Mi ricordo di te! Sei quello che
in
quella partita...-
-Ignoto
Kitsune esatto- rispose.
-Che
cosa vuoi combinare adesso? Non mi hai già creato abbastanza
problemi mandandomi qui? Che cosa vuoi fare a mio fratello?-
-Cavoli,
quanto vi assomigliate- disse Ignoto Kitsune ignorando le domande e
continuando a fissare Vladimir.
-Ehi!
Mi hai ascoltato?!- improvvisamente notò suo fratello farsi
trasparente -Che cosa? Che cosa sta succedendo?-
-Cambio
di programma direi- rispose questa volta -A quanto pare si è
aggiunto un terzo incomodo che come me può viaggiare nelle
dimensioni, ma in modo diverso. Questo non era previsto-
Victor
cercò di svegliare Vladimir, ma era intoccabile questa volta
-No...non è possibile!-
-Quando
si viaggia nelle dimensioni tutto è possibile- disse Ignoto
Kitsune
fissando la finestra mentre Vladimir spariva completamente -Beh,
goditi questo posto finché puoi, magari chissà,
così è più
facile per me-
-Ma
di che cosa stai parlando?!- esclamò Victor cercando di
afferrare il
ragazzo per la mano -Fermati!-, ma anche lui era sparito.
Victor
uscì dalla stanza, ma venne visto da un dottore che gli
esclamò
-Ehi, che ci fai qui?!- e il ragazzo si ritrovò a scappare
per poi
uscire dall'ospedale.
Appena,
fu fuori notò Inazuma un po' diversa da ciò che
si ricordava,
camminò per strada mentre alcune case iniziavano a spegnere
le luci
e una telecamera di sicurezza lo riprese.
-Ma
quello chi è?- domandò un uomo che guardava lo
schermo in una
stanza notando Victor che veniva ripreso.
-Non
sembra un'Imperiale- disse un altro, poi si voltò e
domandò -Cosa
ne pensa Grande Imperatore?-
Un
uomo avanzò e disse -Gli è piuttosto somigliante,
prendetelo, poi
vedremo cosa ne potremmo fare-.
Nel
frattempo, una ragazza sui diciotto anni dagli occhi verdi e i
capelli rosso-viola legati ad una coda era a casa sua che continuava
a cercare di chiamare preoccupata qualcuno con il telefono fisso.
Mentre
era seduta al tavolo e il telefono continuava a dare segnali di
suoneria, la ragazza si mangiava l'unghia del pollice ripetendo
“ti
prego dai, rispondi!”, ma quando non sentì
più il telefono della
persona che cercava suonare le venne da gridare -Accidenti! Di
nuovo!-.
Victor
proseguiva la strada sperando di ritrovare Ignoto Kitsune per avere
altre spiegazioni e capire che cosa stava succedendo, ma si
fermò
appena notò un annuncio attaccato ad un muro che lo
innervosì.
“Il
Quinto Settore impone una nuova legge: chi proverà ad
opporsi
fallendo verrà arrestato e il giudizio verrà
deciso dal Grande
Imperatore Alex Zabel”
-Il
Quinto Settore?!- pensò sconvolto Victor -Ma cosa...?- non
finì che
sentì una botta in testa che gli fece perdere i sensi e
quando si
risvegliò era legato ad una sedia ritrovandosi davanti Gyan
Cinquedea.
-Hai
proprio del fegato a girare di notte per le strade da solo- disse
l'uomo mentre Victor era ancora sconvolto, poi scosse la testa ed
esclamò -Che cosa volete da me?!-
-Questo
sarà il Grande Imperatore a deciderlo- rispose Gyan.
-Ma
non ho fatto nulla!-
-Però
somigli molto a qualcuno di nostra conoscenza, alla prima occasione
te lo faremo conoscere-
-Che
cosa ce ne facciamo del ragazzo?- domandò una delle guardie.
-Buttatelo
in cella- disse Gyan -Appena il Grande Imperatore avrà tempo
ce lo
dirà-
Victor
venne buttato in cella e poi lasciato solo, il ragazzo passò
due
minuti in silenzio rannicchiato in un angolo finché non
sentì
qualcuno bisbigliare -Pss, ehi!- Victor non fece alcuna reazione
-Ehi! Dico a te “riccioli blu”!-, il ragazzo
alzò il capo e notò
un ragazzo sui tredici anni dai capelli viola molto corti e gli occhi
verde-azzurro che indossava una felpa blu scura nella cella di fronte
a fissarlo -Dico a te!- disse.
Victor
si avvicinò alle sbarre e domandò -Che vuoi?-
-Che
modi- disse il ragazzo -E io che pensavo di aiutarti a scappare da
qui, ma se vuoi restare...-
-No,
dimmi solo ciò che mi devi dire!-
-Siamo
indecisi, eh?- sorrise malignamente il ragazzo -Va bene, ecco il
piano per scappare da qui: tra un po' verrà la guardia
vicino alla
tua cella, tu approfittane per rubargli le chiavi e il manganello
mentre io lo distraggo e poi libera me, penso che capirai da solo
come sistemare il problema-
Victor
annuì e notò infatti la guardia sedersi accanto
alla sua cella, il
ragazzo avanzò già la mano per prendere le
chiavi, ma l'altro gli
fece cenno di aspettare e di restare più in silenzio
possibile.
Infatti, appena la guardia si addormentò per via del troppo
silenzio, il ragazzo della cella di fronte fece segno a Victor che
era il momento per fare il colpo e Blade prese velocemente le chiavi
e il manganello, l'altro ragazzo fece un altro gesto per dire di
tenere nascosti gli oggetti dietro la schiena e appena Victor
obbedì
l'altro ragazzo gli fece il segno di “Ok” con la
mano e poi prese
un bastoncino dalla tasca per poi fare chiasso tra le sbarre
svegliando la guardia.
La
guardia si svegliò e si avvicinò alla cella di
fronte dicendo -Ehi!
Piantala con questo comportamento infantile! Non lo sopporto- stava
per prendere il manganello, ma appena si domandò dov'era
finito
svenne per un colpo alla testa: Victor era riuscito a fare il resto.
-Allora
è vero che sei un essere intelligente- disse con sarcasmo
l'altro
ragazzo mentre Victor gli apriva la cella.
-Ti
conviene però non scherzare troppo con me- disse Blade
infastidito
dal sarcasmo del nuovo alleato -Ora che cosa dobbiamo fare?-
-Seguimi!-
disse l'altro ragazzo e fuggirono dalla prigione mentre l'allarme
suonava.
-Ma
questo è il Giardino Imperiale!- disse Victor appena fuori
riconoscendo il posto.
-Conosci
questo luogo?- domandò il compagno.
-Ehm,
ti spiego tutto dopo, adesso però dove dobbiamo andare?-
-Continua
a seguirmi!- e corsero fino a raggiungere il molo dove li attendeva
un ragazzo più grande che guidava un motoscafo.
-Riportaci
a casa Gelb- disse il compagno salendo sul mezzo assieme a Victor e
partirono a tutta velocità.
-È
scappato ancora- disse intanto Gyan innervosito guardando il filmato
dalle telecamere di sicurezza -E si è portato via anche
l'altro
prigioniero!-
-Manteniamo
la calma- disse il Grande Imperatore -La cosa potrebbe anche farsi
più interessante del previsto-
Nello
stesso momento Victor e il suo compagno erano ancora sul motoscafo
mentre quest'ultimo sbadigliò e disse -Non vedo l'ora di
stendermi
sul letto-
-Dimmi
una cosa- disse Victor fissando l'altro ragazzo -Come facevi a sapere
il modo di scappare da là?-
-Oh,
beh semplice- disse sorridendo -È la sesta volta che mi
catturano-
-La
sesta volta?-
-Già,
e ne provano sempre una per impedirmi di scappare, ma anche oggi
hanno fallito-
-Beh...impressionante-
-A
proposito “spazzola blu”, come ti chiami?-
domandò.
-Victor-
-Sawyer-
sorrise il ragazzo avanzando la mano -Grazie per essere stato mio
alleato-
Victor
lo guardò un po' confuso, poi gli strinse la mano.
Giuliz:
E bentornati a WTHappened e beh, fine...
Guglielmo:
Nulla da dire riguardo a Sawyer?
Giuliz:
Sì, quello è il mio nuovo personaggio (e se
volete proprio sapere
il suo nome in giapponese è Seito Shinoma), ma
dirò di più su di
lui solo al prossimo capitolo. Comunque, non preoccupatevi, stavolta
aggiornerò più presto del solito
perché, beh, diciamo che l'ho già
quasi finito. Ci metterò di più solo per fare i
disegni per ogni
capitolo.
Guglielmo:
Basta così?
Giuliz:
Sì. Comunque, se volete il continuo dico sempre mettete il
racconto
tra i seguiti e/o recensite, se siete interessati alle altre
storie...bla bla sapete tutto il resto. Comunque vi chiedo
cortesemente di recensire bene spiegando ciò che vi piace
del
racconto o se c'è qualcosa che va riguardato
(perché del resto è
per questo che chiedo recensioni) e, scusatemi ma è
piuttosto vero,
anche se la vostra recensione è positiva sappiate che non mi
da
molta motivazione quando nelle recensioni c'è scritto solo
“mi
piace, aggiorna presto”, non prendetevela se dico questo,
però è
comunque nel regolamento di EFP. Alla prossima
|
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Capitolo 3 *** Accusato di essere un Blade ***
Cap
3
Accusato
di essere un Blade
-Grazie
per l'aiuto Gelb- disse Sawyer scendendo dal motoscafo con Victor.
-Cerca
di non farti catturare di nuovo, intesi?- disse Gelb.
-Ci
proverò, buona notte- e assieme al suo
“alleato” si allontanò
dal molo.
-Ora
dove vai?- domandò Victor seguendo il ragazzo.
-Vado
prima a salutare i miei compagni alla base- rispose Sawyer.
-Come,
non vai direttamente a casa?-
-E
sopportare le lagne di mia sorella? Preferisco farlo più
tardi.
Piuttosto tu perché non vai a casa anziché
seguirmi?-
-Ehm,
ti devo un'altra spiegazione-
-Con
questo fanno due-
Victor
rimase un po' perplesso sul fatto che Sawyer volesse andare prima a
salutare i suoi compagni anziché tornare a casa, ma
continuò a
seguirlo fino ad arrivare alla porta di un magazzino abbandonato.
Sawyer
bussò alla porta e disse -Chi va con lo zoppo lo aiuta a non
zoppicare- e la porta venne aperta da un ragazzino.
-Sawyer,
allora stai bene!- poi fissò Victor -E lui chi è?-
-Solo
un nuovo alleato, mi ha dato una mano ad evadere-
I
due ragazzi entrarono nel magazzino dove c'erano dentro altri cinque
coetanei.
-Sawyer!-
disse uno di loro -Ci stavamo organizzando per cercare un piano per
aiutarti a scappare, ma non ti smentisci mai. Brava ragazza!-
Victor
rimase sconvolto alla frase del ragazzo e disse
-“Ragazza”?!-
Sawyer
sembrò vergognarsi, ma continuò a sorridere con i
denti fissando
però Victor e, con la bocca ancora chiusa, disse -Ne
parleremo più
tardi- poi fissò di nuovo il gruppo -Beh, in
realtà anche stasera
ho avuto l'aiuto di Gelb e poi di questo nuovo ragazzo!-
Tutti
lo guardarono un po' intimoriti lasciando Victor confuso, poi il
ragazzo di prima disse -Io sono il leader dei Ribelli, mi chiamo
Icarus Damselfly. Qual'è il tuo nome e cognome?-
-Victor
Blade...- il ragazzo si fermò appena notò di
essere fissato con
sguardi sconvolti.
-Blade?!-
Icarus sembrò innervosirsi -Non dirmi che tu sei imparentato
con
Vladimir Blade?!-
-Beh,
s...- non finì la risposta che Sawyer lo interruppe dicendo
-Ok, si
è fatta una certa, andiamo a casa- e spinse Victor fuori dal
magazzino con lo sguardo sospettoso di tutti.
-Ma
che cosa avevano?- domandò Victor mentre il ragazzo
(scusate, la
ragazza) chiuse la porta, poi rispose con un'altra domanda -Tu sei un
parente di Vladimir Blade?-
-Stavo
per confermare di essere suo fratello-
-È
impossibile!-
-Che
vuoi dire?-
-Vladimir
non ha fratelli-
Victor
rimase sconvolto -Cosa?!- scosse la testa e disse a Sawyer -Mi
spieghi dove mi trovo?!-
-A
Inazuma! Dovresti saperlo!-
-No,
non in quel senso! Che sta succedendo qui?-
-Sembri
un po' confuso-
Victor
sentì la voce di Ignoto Kitsune dirgli nella testa
“Sei in
un'altra dimensione, non lo hai ancora capito?”, il ragazzo
rifletté velocemente capendo che non era Vladimir ad essere
scomparso nella camera dell'ospedale prima, ma lui, allora disse
-Senti, so che potresti non credermi, o che possa essere difficile
per te capirlo, ma io vengo da una dimensione dove il Quinto Settore
non esiste più-
-Eh?!-
-È
la verità, la Raimon l'ha sconfitto-
-Qui
però la Raimon ha perso già in partenza e
nessun'altra squadra è
riuscita a battere il Quinto Settore-
Victor
rifletté sugli sguardi di quei ragazzi -Sawyer, come sai che
Vladimir non ha fratelli? E inoltre perché i tuoi amici
hanno
tremato a sentire Blade?-
-Beh
vedi, Vladimir Blade è un'Imperiale ed è temuto
dalle classi medie
perché è più grande e ritenuto
pericoloso poiché già in passato
è riuscito a portare alla chiusura alcune scuole, tra cui le
loro.
Per questo è così odiato e temuto-
-Ha
fatto il mio stesso gioco se non brutalmente?- pensò.
-Ma
io non la penso del tutto così, Vladimir mi ha aiutata a
scappare
dal Quinto Settore una volta e segretamente mi dice quali sono i
prossimi piani di quell'organizzazione. È lui che mi ha
detto di non
avere un fratello-
Victor
iniziò a farsi alcuni calcoli mentali -Se in questa
dimensione io
non esisto la Raimon non è riuscita a vincere e il Quinto
Settore è
diventato più oscuro del solito in modo da evitare altri
tentativi
di resistenza e Vlad è un'Imperiale. L'unica cosa che non mi
torna è
quest'ultima, perché proprio Vlad deve essere un'Imperiale
al posto
mio?-
-Beh,
questo spiega perché hai continuato a starmi dietro- disse
Sawyer
attirando di nuovo l'attenzione di Victor -Tu sei di un'altra
dimensione e ti sei perso qui, ma come avresti fatto?-
-In
realtà non lo so, stavo facendo una partita contro un tizio
dalla
maschera Kitsune e forse per via della Tecnica Speciale che ha usato
contro di me che mi sono ritrovato qui-
-Un
tizio dalla maschera Kitsune? Mi sembrava di averlo visto al Giardino
Imperiale quando mi hanno portata in prigione ora che ci penso-
improvvisamente fece uno sguardo di terrore che allarmò
Victor come
se la ragazza avesse fatto una realizzazione sconvolgente -Cavoli, me
lo stavo per dimenticare! Devo tornare a casa o Sasha mi
ucciderà!-.
In
quel momento la ragazza diciottenne era ancora a casa preoccupata che
parlava con Vladimir.
-Io
ancora non capisco come possa Sawyer cacciarsi in questi guai!-
-Non
preoccuparti Sasha- disse Vladimir controllando il cellulare -Ho
avuto notizie dal Quinto Settore, sembra che sia riuscita a scappare
con un altro prigioniero-
Infatti
sentirono suonare al campanello e Sasha aprì la porta
trovandosi
davanti Sawyer e Victor.
-Ciao
Sasha, sono tornata a casa- disse tranquillamente Sawyer.
-E
LO DICI IN QUESTO MODO?!- gridò la sorella -È LA
SESTA VOLTA CHE TI
FAI CATTURARE DAL QUINTO SETTORE! LA SESTA! MI SPIEGHI COME ACCIDENTI
PUOI CACCIARTI ANCORA IN SITUAZIONI SIMILI!?-
-Su
calmati- disse Vladimir appoggiando la mano sulla spalla di Sasha
-Tua sorella è tornata sana e salva, dovresti essere almeno
contenta
per questo- la ragazza si calmò mentre Victor rimase a
fissare
Vladimir -Beh, vi auguro la buonanotte- e se ne andò seguito
però
dal ragazzo intenzionato a capire.
Vladimir
si fermò appena udì Victor da dietro domandargli
-Tu sei Vladimir
Blade giusto?-
Il
ragazzo si voltò guardando chi lo aveva chiamato e fece
un'espressione confusa e allo stesso tempo scioccata.
-Perché
sei Imperiale?- continuò a domandare.
Vladimir
cambiò espressione -Perché il calcio è
solo una perdita di tempo-
Victor rimase sconvolto mentre l'altro ragazzo si voltò per
riprendere la sua strada e diceva -Ora sparisci-.
“Il
calcio è solo una perdita di tempo”
ripensò Victor. Quella frase
era la stessa che aveva detto lui da Imperiale.
Vladimir
della dimensione di Victor stava ancora dormendo nel suo letto
finché
non udì suoni di sirene che lo svegliarono.
Il
ragazzo fissò fuori dalla finestra e notò infatti
un'auto della
polizia proprio vicino all'ospedale, rimase dubbioso, ma
passò ad
allarmato quando sentì delle voci proprio sul piano dove si
trovavano lui e Victor.
Vladimir
uscì dalla stanza con la sua sedia a rotelle e
notò Camellia e un
dottore che stavano parlando con un poliziotto proprio accanto alla
stanza dove dormiva Victor.
-Quindi
afferma che sia la camera dove stava il paziente sia quella di suo
fratello erano aperte?- domandò l'agente prendendo appunti.
-Sì,
esatto- disse Camellia.
-Eppure
le avevamo chiuse- disse il dottore.
Vladimir
cercò di avvicinarsi per capire la situazione
finché non vide la
stanza di suo fratello completamente vuota, rimase in silenzio e poi
gli venne da esclamare -Dov'è Victor? Dov'è mio
fratello?!-.
-Vladimir
è meglio se torni nella tua stanza- disse Camellia
preoccupata.
-Ditemi
dov'è!-
-Stiamo
facendo il possibile per ritrovarlo, non preoccuparti-
-Quindi
è sicuro che il paziente, Victor Blade, sia scomparso?-
concluse
l'agente.
-Si
può dire così- affermò il dottore -I
suoi vestiti però sono
scomparsi con lui ed è rimasto solo il pigiama, è
come se fosse
scappato eppure le nostre telecamere di sicurezza non mostrano
nessuno che sia uscito durante la notte-
La
notizia della scomparsa di Victor era arrivata intanto alla Raimon
tramite una telefonata a Mark.
-Allora?-
domandò JP dopo che Mark aveva chiuso la chiamata.
-Victor
è scomparso durante la notte in ospedale e non è
ancora chiaro
come- affermò Mark.
-MISTER!-
esclamò Skie entrando nel club di calcio -Adè e
Michael hanno
smesso di frequentare il club di calcio e sembra anche che non si
ricordino nemmeno di esserci stati-
-Come?-
-È
assurdo- pensò Riccardo -Prima quel tizio con la maschera
Kitsune,
poi Victor che sviene e scompare e adesso i nostri compagni che si
stanno dimenticando di noi-
-Questa
storia non mi piace- disse Gabi.
-Dobbiamo
ritrovare Victor e capire che cosa sta succedendo- concluse.
Quella
mattina, nell'altra dimensione, Victor stava dormendo su una panchina
del parco e rimase così anche se vicino c'era Sawyer che
continuava
a toccargli la guancia.
La
ragazza trattenne il respiro e gli urlò così
forte da farlo cadere
a terra -VICTOR! SEI DAVVERO MORTO?!-.
Victor
si rialzò e s'innervosì così tanto da
buttarsi su Sawyer e
minacciarle di tirarle un pugno, ma appena notò la ragazza
fare un
volto spaventato e proteggersi la faccia con le mani gli venne da
dire -Tipico, fai la spaccona, ma quando capisci di essere in
pericolo chiameresti pure la mamma. Ringrazia di avermi fatto capire
che sei una femmina prima, io non picchio le donne-
-Già,
ma ti dispiace toglierti da sopra di me?-
-Che
vuoi di...oh- Victor si spostò e si rialzò.
-Piuttosto,
come mai dormivi su una panchina? Non avevi seguito Vladimir per
tutta la notte?- domandò Sawyer rialzandosi anche lei.
-Tu
invece perché continui ad infastidirmi? Siamo già
fuggiti da quel
posto, penso che possiamo anche dirci addio-
-Non
hai risposto alla mia domanda, prima le donne, dovresti saperlo-
Victor
sbuffò e disse -Secondo te che cosa gli avrei dovuto dire?
“Salve
Vlad, sono tuo fratello di un'altra dimensione, potresti farmi
dormire a casa tua?”-
-Sì,
in effetti è banale-
-Più
banale di come accidenti hai fatto a prendere alla leggera il fatto
che io sia di un'altra dimensione, una persona normale mi avrebbe
preso per pazzo-
Sawyer
sembrò non prendere bene la cosa e gli disse -Per te come
dovrebbe
essere una persona normale?! Ti ho creduto perché mi hai
aiutata a
scappare e poi abbiamo visto entrambi una persona con la maschera
Kitsune! Pensi che non sia abbastanza per crederti?!-
-Bene,
allora penso che possa essere abbastanza! Possiamo anche salutarci!-
Victor si voltò, ma la ragazza s'innervosì tanto
da gridargli -Beh,
scusami tanto se cerco di aiutarti a sopravvivere in questa
dimensione! Hai visto anche tu come siamo messi! Non possiamo fidarci
nemmeno di chi è contro il Quinto Settore-
Victor
si fermò e si voltò dicendo -E chi dice che io
voglia restare qui?-
-Beh,
allora dimmi! Sai come uscire da questa dimensione e tornare nella
tua?-
-Un'idea
ce l'avrei e sarebbe di cercare Ignoto Kitsune e dimenticare quello
che sta succedendo, quindi arrivederci!- e riprese la sua camminata.
Sawyer
sbuffò con le braccia conserte e concluse con -Bene, allora
fatti
friggere!-.
Giuliz:
Ebbene sì, Sawyer è una ragazza. So che questo
rende la fan fiction
un OCxCanon (sì, alla fine mi sono arresa e gli ho fatto un
OC).
Comunque se pensate che sia la tipica storia da OCxCanon...aspettate
di leggere l'ultimo capitolo.
Guglielmo:
basta così?
Giuliz:
Nel disegno originale ci dovevano essere anche loro due nell'angolo
ma alla fine le ho tolte perché l'attenzione sarebbe caduta
troppo
su di loro anziché su Victor (è una cosa che mi
ha spiegato anche
il professore di colorazione digitale).
Comunque
se volete il prossimo capitolo recensite e mettete il racconto tra i
seguiti o me tra i vostri autori preferiti. Alla prossima ^^
|
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Capitolo 4 *** Piano B ***
Cap
4
Piano
B
Qualche
ora prima
Sawyer
e sua sorella Sasha erano in cucina a fare colazione quella mattina
tranquillamente finché quest'ultima non disse -Ieri non te
ne ho
parlato poiché era notte fonda e giustamente volevi dormire,
ma
vorrei dirtelo ora: per quanto deve ancora andare avanti questa
storia?-
-Di
che parli?- domandò Sawyer dopo aver finito di bere una
tazza di
latte.
-Lo
sai di che cosa parlo, è la sesta volta che ti fai catturare
dal
Quinto Settore-
-E
allora?-
-Come
sarebbe a dire “e allora”? Non puoi continuare a
comportarti come
una bambina che non vuole imparare! Inoltre che cos'hai combinato
questa volta per finire di nuovo in questa situazione?-
-Ho
solo tirato una pallonata in faccia a uno di quegli Imperiali-
-Solo?!-
-Mi
stava importunando!-
-Sei
consapevole anche del fatto che sei scappata dalla prigione del
Quinto Settore con un altro prigioniero?-
-E
che dovevo fare? Lasciarlo marcire dietro le sbarre?-
-Non
sai nemmeno del perché si trovava là!-
-Mi
ha raccontato che non lo sa nemmeno lui!-
-Un
demente! Ti sei portato dietro un demente!-
Sawyer
si alzò sbattendo le mani sul tavolo ed esclamò
-Papà non
l'avrebbe mai pensata così!- poi si calmò e
andò a prendere la
felpa pronta per uscire.
-Sawyer-
disse Sasha con un volto mortificato -La scuola mi ha detto che sei
fuori dalla sospensione da ormai una settimana, quindi se vuoi
tornare puoi-
-E
per che cosa? Per farmi circondare di nuovo da quei figli di
papà
che non hanno mai nulla di meglio da fare? Lo sai che là non
ci
voglio più tornare- e uscì di casa lasciando la
sorella maggiore
pensare -Papà, se solo ci fossi tu sapresti come fare con
lei-.
Tornando
al presente
Victor
rimase a Riverside a riflettere su quello che era successo prima di
arrivare in questa dimensione: sapeva che era stato Ignoto Kitsune,
sapeva che era stata quella Tecnica Speciale a portarlo in quella
condizione, ma ciò che non gli era chiaro era come fosse
arrivato
lì. La sua risposta si fece visibile appena vide Ignoto
Kitsune sul
campo da calcio e corse subito da lui.
-Ehi
tu!- esclamò Victor prima di fermarsi -Riportami nella mia
dimensione!-
-No-
rispose l'altro ragazzo.
-Beh,
cos'altro potevo aspettarmi come risposta?-
-Sappi
che anche se lo volessi non posso riportarti nella tua dimensione-
-E
dimmi, perché non puoi?-
-Nella
tua dimensione sono arrivati dei tizi che vogliono mettermi i bastoni
tra le ruote, mi causerebbero solo delle difficoltà con te-
-Ma
che razza di piano hai? Perché mi hai preso come bersaglio?-
-Posso
solo rispondere alla tua ultima domanda: non mi stai affatto
simpatico-
-È
la motivazione più stupida che io abbia mai sentito-
-Più
stupida di quella di fare il calcio regolamentato in un paese che non
ha nulla a che vedere con quello che ti ha generato problemi?-
Victor
rifletté su chi si stesse riferendo e appena gli venne in
mente
disse -Già-
-Beh,
possiamo dire di aver finito-
-Non
così in fretta Copperfield! Devi ancora spiegarmi chi
diavolo sei!
Che intenzioni hai?!-
Il
ragazzo, che stava controllando la sua marionetta, sorrise e poi gli
fece dire -Vedi Victor, siamo entrambi di dimensioni diverse, l'unica
differenza è che io posso viaggiare attraverso le
dimensioni, ma per
farlo mi occorre usare molta della mia energia. È la prima
volta che
lo faccio, ma del resto io appartengo ad una razza che una volta
morta può avere tutti i poteri del mondo finché
non si esauriscono,
questo è un altro di quei motivi per cui non posso
riportarti nella
tua dimensione. Una volta che esauriamo le nostre energie spariamo
per sempre-
-Tu...sei
morto?!-
-Beh,
spero che il contrattempo nella tua dimensione finisca presto, nel
frattempo divertiti qui- e sparì subito dopo che Victor gli
aveva
gridato -Ehi, aspetta!-
-Grandioso-
pensò Blade -Un tizio che non è vivo mi trascina
in questa
dimensione per un motivo che non mi vuole spiegare e per di
più
rischierà di sparire una volta esaurite tutte le sue energie
e io
rischio di restare bloccato qui per sempre!- rifletté un
momento
-Non mi resta che una cosa da fare-
Più
tardi, al magazzino abbandonato, il gruppo dei Ribelli sentì
qualcuno bussare alla porta e poi sentirono la voce di Victor dire
-Chi va con lo zoppo lo aiuta a non zoppicare-
-Non
ti facciamo entrare- disse “l'addetto alla
sicurezza” -Abbiamo
cambiato il codice-
-E
quale sarebbe?-
-Credi
davvero che ti dica tranquillamente che il nuovo codice è
“Sotto
la panca il Quinto Settore crepa”? Devi essere davvero tonto
per
crederlo-
Fuori
dalla porta Victor si era messo la mano sulla faccia e poi disse
-D'accordo, hai vinto tu- e finse di andarsene per poi tornare e
bussare di nuovo alla porta dicendo -Sotto la panca il Quinto Settore
crepa-
-Non
ti facciamo comunque entrare Victor Blade-
-Riconoscete
le persone dalla voce, ma pretendete comunque un codice d'accesso?
Nemmeno alla Raimon erano così pignoli!-
-Non
a caso hanno perso contro la Fiducia Incrollabile-
-Mi
fate entrare o no? Voglio vedere Sawyer!-
Icarus
s'innervosì per la proposta e si mise davanti alla porta
dicendo
-Noi t'impediremo di avvicinarti a lei! Non permetteremo che
un'Imperiale o il fratello di un'Imperiale le faccia il lavaggio del
cervello!-
-Ma
che cosa si sono fumati?- pensò, poi disse -Ma è
con voi o no?-
Icarus
non parlò, ma l'altro ragazzo disse -No, non è
con noi da
stamattina- facendo gridare al capo -Whited!-
-Grazie-
concluse Victor e se ne andò.
Più
tardi Victor andò prima al parco per vedere se Sawyer era
ancora lì,
ma fu inutile, allora decise di andare a casa della ragazza.
Blade
suonò il campanello e ad aprire fu Sasha che lo
guardò subito con
indignazione.
-Salve,
starei cercando Sawyer- disse il ragazzo.
-Stalle
lontano!- rispose la ragazza sbattendogli la porta in faccia.
-Assurdo,
ce l'hanno tutti con me prima ancora di conoscermi- pensò
-Almeno
nella MIA dimensione non mi ero guadagnato l'antipatia di tutti
gratuitamente-
Intanto,
nella dimensione di Victor, Riccardo andò a trovare Skie in
un'altra
aula anziché nel club di calcio rimanendo un po' sorpreso di
trovarla lì.
-Skie,
che ci fai qui?- domandò Riccardo -Lucian mi ha detto che
quasi
tutta la sua classe ha iniziato a comportarsi in modo strano e come
se non bastasse il nostro campo da calcio è stato
rimpiazzato con un
campo da baseball-
Skie
si voltò e disse -Scusa, ma tu chi sei? E come ti permetti
di
irrompere nel club di calligrafia?-
-Club
di calligrafia?-
-Se
sei qui per iscriverti basta dirlo-
Riccardo
non disse nulla e uscì sconvolto dalla reazione della
ragazza.
Stessa
cosa successe a Gabi quando trovò Rosie in un club di
fotografia.
-Ma
che ci fai lì?- domandò -Dovresti essere nel club
di calcio-
-Calcio?-
domandò Rosie -Ci partecipa anche Riccardo per caso?-
-Certo
che sì, non ti ricordi?-
La
ragazza si mise a pensarci su poi disse -Non ricordo nulla del
genere, inoltre che cos'è il calcio?- Gabi si mise la mano
sulla
faccia -Un momento! È per caso quello sport in cui bisogna
tirare la
palla nella porta degli avversari?!-
-E
cos'altro?!-
-Ma
quella è la pallanuoto! Wow, se Riccardo partecipa davvero a
uno
sport simile devo subito vederlo! Non posso perdere l'occasione di
vederlo senza maglietta!-
Gabi
non riuscì quasi a credere alle sue orecchie, ma del resto
si
trattava di Rosie, quindi le sue considerazioni su Riccardo erano
normali.
Ryoma
invece si era messo alla ricerca di Jade e quando la trovò
in
palestra gridò -Jade! Finalmente ti ho trovata!- per poi
beccarsi un
calcio nello stomaco da parte della ragazza che lo schiacciò
contro
il muro.
-Vuoi
partecipare al club di karate?- domandò Jade facendo
realizzare al
ragazzo che indossava un judogi ed era cintura nera -Allora
iscriviti!-
Ryoma
arrossì e domandò -Quando si comincia?-
Intanto
a spiarli c'era un ragazzo dai capelli biondo a caschetto che,
vedendo la scena, pensò -Beh, è stato facile,
credo che con lui non
serva nemmeno pensarci-.
Nel
frattempo, i “pochi rimasti”, ossia Riccardo, Gabi,
Lucian,
Wanli, Subaru e Eugene, si erano radunati in uno sgabuzzino per
discutere su quello che stava succedendo.
-Quindi
ricapitoliamo- disse Riccardo -È apparsa una squadra dal
nulla il
giorno prima che che la scuola riaprisse dalle vacanze estive guidata
da un tizio chiamato Ignoto Kitsune, Victor viene messo K.O. da
questo tizio che lo spedisce in ospedale, durante la notte scompare
dal nulla e, come se non bastasse, i nostri compagni iniziano a
dimenticarsi tutto quello che è successo l'anno scorso-
-È
assurdo- disse Wanli -E queste cose non vanno nemmeno così a
braccetto-
-Forse
sì- ipotizzò Eugene -La scomparsa di Victor
potrebbe aver portato
anche alla scomparsa di ciò che è successo qui e
di conseguenza
anche le nostre memorie vengono corrotte-
-Stai
forse dicendo che siamo i prossimi?- domandò Lucian
impaurito.
-Eugene,
la tua teoria è così assurda da non reggersi in
piedi- disse Gabi.
-Ma
ci è andato vicino- disse un ragazzo dai capelli a cappello
di fungo
violetto irrompendo nello sgabuzzino.
-Chi
sei tu?!- esclamò Riccardo mettendosi sulla difensiva.
-Tranquilli,
dimenticherete subito il nostro incontro...- disse il nuovo arrivato
mettendo un piede su una palla appena apparsa con un ologramma
-...Come il vostro passato con il calcio-.
Victor
rimase nel parco notando alcuni vecchi compagni che riconosceva, ma
loro non riconoscevano lui e passavano senza salutarlo.
Ma
non era tanto quello il suo problema più grande, era
più in
pensiero per Sawyer. Voleva ritrovarla poiché era l'unica
che in
quella dimensione gli aveva aperto le braccia e quindi l'unica che lo
avrebbe aiutato a “sopravvivere”. Gli veniva da
pensare che forse
era stata rapita una settima volta dal Quinto Settore, ma forse non
era così.
Anzi,
non era per niente così, lei infatti era nascosta dietro un
cespuglio a spiare il ragazzo sogghignando e pensando -Ma guarda un
po', a quanto pare non sa come cavarsela da solo qui. Chissà
perché
non sono sorpresa- cambiò subito espressione però
quando vide quei
tre Imperiali di Infinity, Maxium e Aum avvicinarsi pericolosamente a
Victor -Ahia, qui si mette male-.
-Allora?-
domandò Infinity -Cosa fai qui tutto solo?-
-Hai
una faccia familiare- disse Aum -Forse ti abbiamo visto la prima
volta quando ti ha sbattuto in cella il Quinto Settore-
-Teoricamente
questo sarebbe il nostro primo incontro- disse Victor -Ma mi state
già sulle scatole per un motivo personale-
-Ah,
adesso facciamo anche gli spiritosi- ghignò Infinity.
-Suvvia-
disse Maxium -Magari vuole solo giocare a calcio-
-Giusto,
accontentiamolo- e Infinity tirò la palla che teneva sotto
il
braccio contro Victor che lo intercettò subito senza
problemi.
-Però,
riflessi pronti-
-Avete
finito di seccarmi?- domandò Victor -Non ho voglia di
perdere tempo
con voi, starei cercando una persona se non vi dispiace-
-Ma
l'hai sentito? Parla di noi come se ci conoscesse già- disse
Aum.
-Questo
ragazzo non è normale, ve lo dico io- aggiunse Maxium.
-Pensiamo
più a dargli il ben servito- disse Infinity prima di
ricevere una
pallonata dritta in faccia da Victor lasciando tutti sconvolti.
-Tu...hai
osato attaccarmi?!- ringhiò il ragazzo rialzandosi.
-E
voi che cosa avreste fatto prima?-
-Questo
è troppo!- Infinity caricò il tiro e
gridò -Bomba Ballerina!-,
ma anche questa volta Victor lo intercettò e
ricambiò con una
Stoccata Micidiale che ristese l'avversario a terra.
Sawyer
rimase sconvolta, ma allo stesso tempo ammirata da una cosa del
genere.
-Forse
non dovevamo provocarlo- disse Infinity rialzandosi e poi
scappò via
con gli altri due ragazzi che erano terrorizzati dimenticandosi
però
di riprendere il pallone.
Victor
si voltò appena sentì qualcosa muoversi tra i
cespugli e, avendo
l'impressione che si trattasse di un altro agguato, tirò una
pallonata contro colpendo però Sawyer facendole gridare
-Ahio!-
Il
ragazzo andò a controllare notandola a massaggiarsi il naso
e disse
-Almeno ora so dov'eri finita-
-Buon
per te...- disse Sawyer con sarcasmo.
Victor
notò che la ragazza aveva con se uno zaino, cosa che non
aveva però
la mattina, e gli venne da domandare -Stavi andando a scuola?-
-Nah,
con quel posto non voglio più avere niente a che fare-
rispose
rialzandosi -Ero tornata un momento a casa per fare i bagagli e
filarmela prima che tu arrivassi a domandare a Sasha dov'ero-
Victor
rifletté sulla frase e poi disse -Ok, avrei già
un paio di domande
da farti e non so nemmeno da quale cominciare-
-Del
tipo?-
Il
ragazzo si mise la mano sulla faccia e disse -Primo: sapevi che ti
stavo cercando, perché non ti sei fatta vedere? Secondo:
Vuoi
scappare di casa? Terzo: che vuoi dire con “non voglio
più avere
niente a che fare con quel posto” in riferimento alla scuola?
Quarto: è da ieri sera che volevo chiedertelo:
perché ti ha dato
più fastidio il fatto che io avessi scoperto che tu fossi
una
ragazza?-
-Dai
al tempo il suo tempo- rispose -Piuttosto fammi indovinare: mi stavi
cercando per essere aiutato in questa dimensione?-
-Sì,
adesso però non farmi tutta la manfrina come “te
l'avevo detto”-
Sawyer
ebbe un leggero ghigno -Ti aiuterò, ma ad una condizione-
Victor non
aveva proprio idea di cosa aspettarsi finché lei non si mise
a
fargli gli occhi dolci con le mani unite da preghiera e disse -Mi
insegni a giocare a calcio? È da quando avevo sette anni che
ho
smesso di praticare questo sport e tu sembri formidabile!-
-E
aggiungiamo la quinta domanda alla lista-
-Allora,
accetti o no?!-
-Accetto,
accetto!-
-Perfetto!-
Sawyer sembrava su di giri, poi si fermò e indicò
Victor -Victor,
sei stato promosso da “alleato” a
“partner”!-
-Perché
non mi piace come la situazione si stia evolvendo?- pensò
infine il
ragazzo.
Giuliz:
E questo era il quarto capitolo ed è finito
Guglielmo:
COSA?! D:
Giuliz:
Scherzavo. Comunque, nel capitolo precedente mi sono dimenticata di
dire che i ragazzi della ribellione sono tutti giocatori scout quindi
se avete il primo gioco di Inazuma Eleven Go potrete riconoscerli
facilmente (se ve lo state chiedendo: sì li ho scelti a
cavolo).
Comunque, come avrete intuito, questo è una specie di
prequel/midquel di Chrono Stone. Comunque, se vi è piaciuto
il
capitolo e volete vedere il prossimo recensite ^^
|
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Capitolo 5 *** Come allievo e maestro ***
Cap
5
Come
allievo e maestro
-Che
cosa hai fatto?!- domandò il ragazzo diciottenne al
burattinaio di
Ignoto Kitsune -Ho visto quello che hai combinato! Hai idea di quello
che potresti causare?! Qual è il tuo piano?-
-Ti
riferisci a quello che è successo ai ragazzi della Raimon?
Non sono
stato io- rispose.
-Su
di loro lo so! Ma ho saputo che hai portato Victor Blade in un'altra
dimensione!-
-Ti
dirò la verità, quando gli ho inflitto quel danno
durante la
partita speravo di renderlo un corpo vuoto in modo da manovrarlo
facilmente e permettergli di uccidere Vladimir Blade, ma a quanto
pare non sono stato abbastanza forte da stenderlo completamente
poiché si è svegliato. Siccome si sono intromessi
anche quei
ragazzi che viaggiano nel tempo ho pensato che sarebbe stata una
buona idea portarlo al “sicuro”. Tanto, se
ucciderà il Vladimir
di quell'altra dimensione, è anche meglio così
riuscirò a
cancellare qualsiasi dimensione dove esistono i Blade-
-Non
te lo permetterò!- esclamò allontanandosi pronto
per fermare il
fantoccio.
-Fossi
in te non lo farei- ghignò -Ti cancelleresti da solo
sprecando tutte
le tue energie e le catene che mi trattengono mi libereranno, ma se
è
questo ciò che vuoi non cercherò di fermarti
perché mi
faciliteresti tutto-
Il
ragazzo si fermò per qualche istante capendo che l'altro
aveva
ragione poi disse -In un modo o nell'altro troverò il modo
di
fermarti-.
-E
così hai deciso di scappare di casa?- domandò
Victor mentre Sawyer
stava cercando il posto giusto per stare la notte.
-Sì-
rispose la ragazza buttando la borsa davanti a un cantiere
abbandonato dietro al parco -Non sopporto le lagne di Sasha:
“Sawyer
non fare questo” “Sawyer non fare
quest'altro” “Sawyer
smettila di comportarti come una bambina”. Non mi lascia
nemmeno
vivere-
-Beh,
ti fai catturare dal Quinto Settore facilmente, io non la biasimerei-
-Dimmi
una cosa- continuò la ragazza sedendosi su un gradino -se
nella tua
dimensione tu sei il fratello di Vladimir, com'è lui?-
-Beh,
conosco a malapena il Vladimir di questa dimensione quindi non posso
fare un raffronto. Ad ogni modo, lui è gentile, educato e...-
-E?-
-Forse
più fortunato con le donne, è già
riuscito a fidanzarsi con la
sorella del Grande Imperatore-
-Beh,
forse non c'è tanta differenza, anche qui mi capita di
vederlo
interessato a Julia Blaze- poi sorrise -Vi invidio, da come me lo
descrivi sembra che siate sempre d'accordo-
Victor
ebbe un veloce flashback di quando litigarono da piccoli
perché non
aveva ancora capito che Vladimir voleva passargli la palla
anziché
colpirlo -A dire il vero anche a noi capitava qualche battibecco ogni
tanto-
-Oh-
-Comunque,
prima che io ti insegni a giocare a calcio ho bisogno di qualche
informazione qui. Anche voi avete gli Spiriti Guerrieri? Ossia quelle
creature che simboleggiano l'amore per il calcio?- Sawyer lo
guardò
dubbiosa -Lo so che suona stupido sul fatto che siano l'amore per il
calcio ma...-
-Sì,
ce li abbiamo, ma non sono stati scoperti per ambito sportivo-
-Ah,
no?-
-Il
primo che evocò per la prima volta uno Spirito Guerriero fu
un certo
Wanli Changcheng-
-WANLI?!-
-Già,
circa tre anni fa se non erro- spiegò -Quando lo
evocò per la prima
volta senza nemmeno volerlo. Non è chiaro se fosse per
vendicarsi
dei bulli o per proteggere la sua amica da loro, o meglio, queste
sono le conclusioni sul motivo per cui potrebbe venir evocato uno
Spirito Guerriero. Fatto sta che il Quinto Settore lo prese e lo fece
Imperiale riuscendo anche ad aiutarlo a domare quel nuovo potere
ritenendo il calcio il giusto metodo per quei casi-
-Non
sembra un'azione così terribile-
-Ti
conviene non dirlo qui. I “Ribelli” non sono
così santi quando
si tratta del Quinto Settore-
-Non
eri dalla loro parte?-
-A
dire il vero io non sono dalla parte di nessuno-
-Eh?-
-Ormai
stavo già iniziando a poco a poco a trovare anche i Ribelli
inaffidabili, hai visto anche tu come hanno reagito nel sapere che
sei un Blade e con anche Vladimir che è dalla mia parte io
non so
proprio che strada prendere-
-Già,
a proposito di Imperiali- disse Victor -Il Quinto Settore non
dovrebbe essere alla tua ricerca? Sei una fuggitiva-
-Nah,
non mi daranno la caccia finché non farò qualcosa
che li possa
infastidire e poi i miei gesti non influenzano nessuno quindi per
loro non sono una minaccia-
-Allora
perché eri stata catturata quella volta?-
-Avevo
tirato una pallonata in faccia a un'Imperiale albino di nome Bailong
perché mi stava importunando, evidentemente aveva
già capito che
ero una ragazza-
-Hai
la mia benedizione- disse Victor riferendosi ovviamente a quello che
era successo a Bailong -Ad ogni modo sono ancora sorpreso che tu
abbia voluto aiutarmi prima ancora che te lo chiedessi-
-Beh,
vedendo come ti hanno trattato i Ribelli la sera prima diciamo che mi
dispiaceva lasciarti solo senza qualcuno dalla tua parte-
Victor
arrossì di colpo alla frase della ragazza che sembrava
però
personale e disse senza guardarla -Beh...grazie, ma non era
così
necessario- poi cercò di riprendersi e disse -Comunque,
quando vuoi
possiamo iniziare gli allenamenti come ci siamo promessi-
-Io
potrei dire di iniziare subito-
I
due ragazzi andarono così a Riverside dove, in quel momento,
non
c'era nessuno che li potesse infastidire.
-Dunque,
hai detto che è da quando avevi sette anni che hai smesso di
giocare
a calcio giusto?- domandò Victor con il pallone sottobraccio.
-Sì
sensei- annuì Sawyer.
-Una
strana coincidenza- disse ripensando al suo passato per un momento
-Comunque, immagino che tu conosca già le regole basi del
calcio-
-Sì
sensei-
-Bene,
in quale ruolo ti troveresti meglio?-
-Attaccante
sensei-
-Allora
potrebbe essere più difficile del previsto-
-Che
vuoi dire sensei?-
-Non
c'è bisogno di chiamarmi “sensei”-
-Okay-
abbassò il capo.
-Comunque,
sono anch'io attaccante il che mi rende difficile darti alcune dritte
da solo senza un difensore, ma del resto siamo solo in due-
Victor
passò la palla a Sawyer, si mise davanti alla porta e disse
-Tira la
palla così vediamo quanto sei forte-
-Ok-
Sawyer si allontanò da Victor di qualche passo, mise la
palla davani
a se e si preparò a caricare il colpo, ma, a sorpresa di
lui, si
mise prima di fianco all'oggetto per poi battere il piede davanti.
Dal terreno uscì un teschio circondato da una fiamma blu che
inghiottì la palla e la ragazza ci tirò il calcio
esclamando -Fuoco
Fatuo!- e l'oggetto venne letteralmente sparato dal teschio.
Victor
si dovette buttare a terra per non essere colpito anche se la palla
colpì il palo di destra.
-Come
sono stata?- domandò Sawyer.
-MA
SEI SCEMA?! POTEVI UCCIDERMI!- esclamò alzando la testa
-Inoltre, ho
chiesto solo un normalissimo tiro, non di essere così
stravagante!-
-Beh,
mi avevi chiesto di testare la mia forza e questo è il
massimo-
cercò di giustificarsi inutilmente.
-Non
ti arrampicare sugli specchi- disse rialzandosi, guardò un
momento
l'ammaccatura che il tiro aveva fatto al palo poi fissò di
nuovo
Sawyer dicendo -Mi spieghi come è possibile che tu conosca
una
Tecnica Speciale se mi hai detto che è da quando avevi sette
anni
che non giochi a calcio?-
-Beh,
quella l'ho imparata a sette anni del resto- rispose Sawyer in un
tono che anche se sereno per Victor sembrava quasi nostalgico -Volevo
vedere se mi ricordavo come farlo-
-Potevi
dirmelo o magari farlo in un altro momento-
Più
tardi Victor e Sawyer si misero a giocare passandosi la palla e altre
volte rubarsela a vicenda, per Victor era come giocare con Vladimir
tanto che sotto sotto si divertiva.
Verso
il tramonto si fermarono e si sedettero sui gradini.
-Beh,
oggi definiamolo un riscaldamento- disse Victor -Con qualcuno in
più
forse sarebbe stato più utile-
-Dici?-
-Beh,
non nego però che per essere una che non gioca da sei anni
sembri
comunque ben allenata ed effettivamente non sei male come attaccante,
un po' come me- Sawyer voltò la testa per l'imbarazzo
-Piuttosto
perché hai smesso di giocare a calcio a sette anni?-
Sawyer
preferì cambiare argomento, rimase in silenzio per un po'
poi disse
-Tu invece cosa intendevi dire con “un po' come
me”?-
-Tipico
delle ragazze, cambiare argomento- pensò poi rispose
-È un po'
personale, ma diciamo che ho accusato il calcio di aver portato
all'ospedale mio fratello quando invece...- Victor ripensò
alla
volta in cui pianse davanti a suo padre -...era colpa mia-
-Che
intendi dire?- Victor le raccontò della sua esperienza con
suo
fratello, ma si fermò solo a quando Vladimir venne portato
all'ospedale poiché riteneva il resto inutile da raccontare
-Io...non lo sapevo...-
-Non
biasimarti, del resto siamo di due mondi diversi, era ovvio che tu
non lo sapessi-
-Beh
almeno...- Sawyer si fermò.
-Almeno
cosa?-
-Nulla,
lascia stare-
-Tipico
delle ragazze, ti vogliono far capire che qualcosa non va con loro,
ma vogliono che sia tu a indovinare di che cosa si tratta-
pensò
Victor -Per essere una che non vuole far capire agli altri di essere
una femmina ha troppe caratteristiche che lo lasciano intuire- (lol,
Victor sessista).
-Comunque,
dato che si sta facendo tardi, dove pensi di dormire? Di nuovo su una
panchina?-
-Non
ci avevo pensato, comunque sappi che mi rifiuto di dormire in un
cantiere abbandonato-
-Beh,
se ti può interessare Gelb potrebbe aiutarti-
-Gelb?
Ti riferisci a quel ragazzo che guidava il motoscafo che ci ha
portati via dal Giardino Imperiale?-
-E
chi altri? Penso che ti possa aiutare, anche lui non è dalla
parte
di nessuno, del resto pare sia stato anche amico di Vladimir-
Victor
rimase sconvolto alla notizia poi si riprese e disse -Già, a
proposito di Vlad: chissà come cosa gli sia successo intanto-
-Ti
riferisci a quello della tua dimensione?-
-Già,
ora che ci penso sono caduto in trance per via di Ignoto Kitsune e
quando mi sono risvegliato ero in ospedale e il mondo attorno a me
stava cambiando perché quel tizio mi stava trasportando qui-
spiegò
-Mi domando se si siano accorti della mia sparizione o se quel
contrattempo di cui parlava abbia fatto qualcosa a loro-
notò Sawyer
che aveva abbassato il capo -Ehm, non intendevo offenderti
ovviamente!-
-No,
è che mi dispiace per quello che ti è successo,
del resto abitavi
in una dimensione dove queste preoccupazioni sono già
finite...cosa
che vorrei io qui...-
Victor
provò quasi empatia e appoggiò la mano sulla
spalla della ragazza
dicendo -Finirà tutto, non preoccuparti- facendola quasi
arrossire.
Vladimir
non riusciva a rilassarsi, era in sovrappensiero per suo fratello e
voleva solo rivederlo o perlomeno sapere se era sano e salvo.
D'un
tratto sentì delle strane voci fuori come dei ragazzi,
cercò di
raggiungere la sedia a rotelle per capire di cosa si trattasse, ma
cadde accidentalmente dal letto.
I
ragazzi, fuori dalla stanza, sembravano averlo sentito e si
avvicinarono alla porta così il ragazzo rimase fermo e
silenzioso
finché non li sentì allontanarsi.
Vlad
cercò di rialzarsi per raggiungere la sedia a rotelle, si
aggrappò
al bordo del letto e poco dopo si accorse di essersi messo in
ginocchio, fece un ultimo sforzo e si accorse, con stupore, di essere
adesso in piedi. Provò a fare qualche passo e
capì che, per qualche
strana ragione, poteva riuscire a camminare di nuovo.
Si
avvicinò alla porta della camera e origliò la
discussione tra i
ragazzi.
Una
voce più profonda domandò -Non l'avete ancora
trovato?-
-No,
abbiamo cercato in ogni posto- rispose una voce un po' più
acuta
rispetto a quella prima -Ma di Victor Blade neanche l'ombra-
-Alfa-
disse una voce femminile -Ho provato a fare delle ricerche, ma sembra
proprio che Victor Blade sia scomparso da questa dimensione-
-Vuoi
dirmi che non esiste più?- disse la voce più
profonda, quindi Alfa.
-Esattamente-
-Se
è stato spostato in un'altra dimensione potrebbe essere un
bel
guaio-
-Che
cosa facciamo?-
-Prima
occupiamoci di Arion che abbiamo lasciato poco fa nel suo passato,
poi vediamo come possiamo rimediare il problema qui-
-Modalità
teletrasporto- disse una voce robotica.
Vladimir
uscì dalla camera accorgendosi che quei ragazzi erano ormai
scomparsi -Victor...- pensò infine ancora scioccato per la
coversazione di prima.
Giuliz:
E ritornati a WTHappened, siccome non ho altro da aggiungere in
questo angoletto...beh...recensite se volete vedere il prossimo
capitolo. Alla prossima ^^
|
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Capitolo 6 *** Chi ha avuto la sua occasione e chi no ***
Cap
6
Chi ha
avuto la sua occasione e chi no
Victor
raggiunse il molo dove aveva visto attraccare Gelb l'ultima volta ed
ebbe la fortuna di vederlo ancora lì intento a lucidare il
suo
motoscafo.
Il
diretto interessato lo vide e domandò -Tu sei il compagno
che Sawyer
ha portato qui ieri, giusto?-
-Sì-
rispose -Sawyer mi ha detto che potevi aiutarmi a trovare un posto
dove dormire-
-D'accordo,
ma questa cosa non devono saperla gli altri, intesi?- Victor
annuì
-Seguimi-
I
due entrarono in una delle imbarcazioni dove mangiarono cibo che Gelb
aveva ordinato a un ristorante: sushi, polpette di riso, ecc.
-Sai,
i ragazzi del ghetto mi avevano detto che dovevo farti allontanare il
più possibile da Sawyer- spiegò Gelb -siccome
erano i “Ribelli”
ho preferito tenervi d'occhio-
-Quindi
sapevi che sarei arrivato?- domandò Victor.
-In
pratica sì, ma non potevo certo lasciare che loro lo
sapessero,
quindi ho finto di non saperne nulla. Saranno anche ragazzini in
confronto a me che ho diciotto anni, ma quando si tratta di fare
disastri ci riescono bene. Il mese scorso hanno rotto le vetrine di
un negozio solo perché il proprietario ha lasciato che un
Imperiale
comprasse qualcosa-
-Sono
davvero folli, non mi sorprende che Sawyer abbia dei ripensamenti-
-Io
sono sconvolto nel vedere che lei ti abbia già aperto le
braccia, di
solito con gli altri è una ragazza schiva, arrogante e a
tratti
anche parecchio vendicativa-
-Mi
aveva detto che le dispiaceva lasciarmi solo- raccontò
Victor
-Inoltre penso che abbia preso il mio aiuto per scappare dal Giardino
Imperiale come una prova di fiducia-
-Beh,
sono contento di vedere che andate d'accordo- sorrise -Ho visto come
vi siete comportati questo pomeriggio, anche se non so se sia
sufficiente per aiutarla-
-Aiutarla?-
-Da
quando Sasha, sua sorella, ha deciso di occuparsi di lei senza il
sostegno della zia, beh, le cose non sembrano aver preso la giusta
piega- spiegò Gelb -Sasha cerca in tutti modi di aiutare
Sawyer a
passare quel brutto momento, ma è troppo protettiva e per di
più la
vuole allontanare dal calcio. Io non le biasimo, hanno entrambe perso
il padre, ma dovrebbero trovare il modo di affrontare al meglio
questa situazione e mi dispiace che nemmeno la loro zia ce l'abbia
fatta-
-Sono
orfane?-
-Da
sei anni ormai. Nemmeno Sasha ha saputo spiegarmi cosa è
successo e
Sawyer è ancora così scioccata da non riuscire a
raccontare
l'accaduto. Sappiamo tutti solo che Drake Darknight e Sawyer vennero
ritrovati in mare e solo lei è riuscita a sopravvivere-
A
Victor gli venne da spuare l'acqua mentre stava ancora bevendo dal
bicchiere e poi esclamò -Sawyer è figlia di Drake
Darknight?!-
-Vedo
che anche tu lo conosci-
“Sì,
nella mia dimensione è stato il più grande bomber
della Centaurs di
Osaka da giovane, tanto da diventare l'ispirazione di Axel
Blaze”
pensò “Si era trasferito a Inazuma assieme alla
squadra, ma non
era morto e non sapevo che avesse figlie. Beh,
del resto non mi ero mai interessato delle squadre di Osaka”
-Quest'anno
Sasha ha fatto forse la mossa peggiore nel decidere di occuparsi da
sola di sua sorella- disse Gelb -Sawyer non si è trovata
bene nella
Raimon ed è stata pure coinvolta in una rissa che l'ha
portata ad
una sospensione-
-Una
rissa che aveva causato lei?- domandò.
-Non
proprio, da quel che ne so era iniziata da una discussione con tre
delle sue compagne di classe ed è finito con lei che ha
picchiato
selvaggiamente una di loro-
“Devo
ricordarmi di non farla innervosire” pensò
sarcasticamente, poi
disse -So che non c'entra niente e che forse è un po'
forzata come
domanda, ma ho saputo da Sawyer che conosci Vladimir Blade-
Gelb
rimase silenzioso, poi voltò la testa da un lato e disse con
un
sorriso quasi sofferente -Immaginavo che qualcuno volesse capire
qualcosa da me riguardo Vladimir, del resto siamo stati amici e
Imperiali-
-Sei
un ex Imperiale?-
-Già,
mi avevano promesso dei soldi che avrebbero aiutato la mia famiglia
con le loro imbarcazioni, ma proprio i miei genitori mi hanno detto
che non era necessario quel lavoro e che se la sarebbero cavata anche
da soli. Vladimir invece è rimasto deciso a continuare ad
essere
Imperiale e da allora i nostri contatti si sono fatti sempre
più
deboli-
-Sai
il motivo per cui è Imperiale?-
-A
dire il vero non me l'ha mai voluto spiegare, ma quando sono andato
tre anni fa a casa sua ho scoperto qualcosa che mi ha fatto alzare un
sopracciglio- spiegò Gelb -Vidi una foto di Vladimir da
bambino, ma
vicino a lui c'era un bambino più piccolo che...-
fissò Victor per
un momento -Beh, ti assomigliava- a Blade si congelò il
sangue nelle
vene -Provai a chiedergli chi fosse quel bambino, ma Vladimir ha
subito abbassato la foto e ha cercato di cambiare discorso portandomi
fuori. Non so se sia proprio suo fratello, mi ha sempre detto di non
avere fratelli, ma se ci ha mentito, beh, allora temo che qualcosa di
spiecevole sia successo al bambino più piccolo-
“Come
temevo” pensò Victor.
-Piuttosto
dimmi una cosa- Gelb stava chiaramente cercando di cambiare discorso
-ma tu non ce l'avresti una casa dove stare?-
“Lui
non ha ancora capito che sono di un'altra dimensione a quanto
pare”
pensò ancora, poi rispose -Ehm, no, a dire il vero io...-
cercò di
inventarsi una scusa in quanto non sapesse cos'altro sarebbe successo
se avesse detto la verità a qualcun altro -...Sono di Tokyo,
ma
quando il Quinto Settore mi ha rapito mi ha anche sequetrato il
cellulare, quindi non posso chiamare i miei per venirmi a prendere-
-Beh,
se vuoi ti posso aiutare io-
-No,
non c'è bisogno anche perché...- pensò
ad un'altra scusa -...Ho
fatto una promessa a Sawyer, sarei un'infame se non la mantenessi,
inoltre mi hai detto tu stesso che è una ragazza vendicativa-
Gelb
ebbe qualche piccolo dubbio, poi disse -Però i
“Ribelli” mi
hanno detto che tu porti il cognome Blade, non avrai mica qualche
parentela con Vladimir come sospettano loro? Non preoccuparti, non lo
dirò a nessuno-
Victor
scosse la testa per dire no poi disse -Forse abbiamo qualche lontana
parentela o forse è solo una coincidenza, del resto
c'è anche un
ragazzo a Inazuma che si chiama Eugene Peabody come un altro che si
chiama Paul Peabody, ma non hanno nessuna parentela tra di loro-
Gelb
smise di provare tanto sospetto poi disse -Beh, se le cose stanno
così allora i “Ribelli” sono proprio dei
paranoici-
Più
tardi Gelb uscì dalla barca e disse a Victor -Io vado a
letto a
dormire, tu potrai dormire lì dentro, ma vedi di non fare
troppo
rumore e, appena ti svegli, esci subito prima che ti scopra qualcuno-
-Va
bene- annuì Victor.
-Beh,
buonanotte- e se ne andò.
Victor
rientrò nella barca e si mise comodo con la coperta che si
trovava
dentro, prima di addormentarsi pensò “Vladimir, ti
prometto che
ritornerò in un modo o nell'altro”.
Sawyer,
invece, non stava passando bene la notte come se l'aspettava: il
vento soffiava tra gli alberi dando alla ragazza ansia e quel buio
totale, per di più senza porte e senza finetre, le dava
sempre più
insicurezza.
“Non
devo aver paura, non devo aver paura, non devo aver paura”
continuava a pensare la ragazza raggomitolandosi con il sacco a pelo.
Era
sola come desiderava, era lontana da Sasha finalmente, ma questa
volta provava una sensazione di solitudine che anziché di
soddisfazione le dava solo terrore. Stava quasi iniziando a pensare
che forse non era una buona idea scappare di casa, che questo era
stato davvero un gesto da spacconi.
Al
Giardino Imperiale, intanto, Gyan Cinquedea fece vedere a Vladimir i
filmati che aveva registrato il Quinto Settore su Victor Blade.
-È
molto simile a te- constatò Gyan mostrando la scena di
Victor mentre
giocava con Sawyer -Anzi ha parecchie caratteristiche che lo portano
ad assomigliare a te- Vladimir restava silenzioso -Sai potrebbe anche
prendere il tuo posto- continuò a dire Gyan mostrando la
scena di
quando Victor si era difeso dagli Imperiali -Non sarebbe male che tu
diventassi suo maestro-
-Non
ho intenzione di farlo- disse Vladimir.
-E
perché?-
Il
ragazzo più guardava Victor più provava una
sensazione di disagio e
pensò “Gli assomiglia troppo...no...non
è lui, devo stargli solo
lontano” e se ne andò con Gyan che gli disse
-Comunque abbiamo
scoperto che sei conivolto con le fughe di Sawyer, faresti meglio a
non intrometterti più, o qualcosa di poco picevole potrebbe
capitare
ai Darknight-
-Me
lo terrò a mente- e uscì dalla stanza.
Cinquedea
continuò a guardare i filmati, finché non
capitò su quello
dell'ospedale che lo lasciò piuttosto disturbato: un filmato
dove
Victor era apparso all'improvviso in una delle camere.
-V...Victor!-
esclamò la voce di un Vladimir bambino.
Una
voce invece di un Victor bambino disse -V...Vlad...ho...ho...-
-Tranquillo,
sono qui!- si sentiva che stava per piangere -Non dovevo allontanarmi
per cercare aiuto, avrei avuto più tempo per salvarti!-
La
voce del più piccolo si stava sentendo sempre meno, e, dopo
qualche
ansimo, sembrò spegnersi.
-Victor!
VICTOR!- si udì la voce di Vladimir urlare -VICTOR! TI
PREGO!
SVEGLIATI!-
Victor
infatti si svegliò ansimando accorgendosi di aver fatto un
sogno.
-Ben
svegliato Victor- disse Ignoto Kitsune vicino alla porta della cabina
-Certo, non posso dirti buongiorno perché è
ancora notte fonda-
Victor lo guardò solo male, ma non disse una parola -Direi
che tu
abbia appena sognato il motivo per cui tu qui non esisti più-
-Proprio
quello che temevo sin dall'inizio-
-È
incredibile che tu non ci dia tanto peso, o almeno, fino adesso-
Victor si ostinò a fissarlo ancora a lungo tornando muto
-Sai cos'è
ancora più incredibile? È che tu non mi abbia
chiesto di riportarti
nella tua dimensione nonosante io sia già qui, certo, potrei
farlo,
ma il contrattempo non è del tutto finito-
-Pensavo
di chiedertelo, ma so già che mi risponderai di no-
Ignoto
Kitsune lo guardò e al suo burattinaio, intanto, gli venne
da
ghignare -Un momento, non dirmi che in realtà stai quasi
pensando di
restare per Sawyer!-
-Come?!-
Victor arrossì.
-Cavoli,
allora è vero che l'amore è la cosa
più forte del mondo- rise -Ho
visto come giocavi con lei, stavi sorridendo come quando giocavi col
tuo fratellone da piccolo!-
Victor
girò il capo e disse -Diciamo che a tratti mi assomiglia e
non mi
dispiacerebbe aiutarla, mi chiedo come abbia fatto a non conoscerla
prima nella mia dimensione!- poi scosse il capo -Tanto la
rincontrerò
quando tornerò a casa-
Ignoto
Kitsune rimase silenzioso per un po' poi rise ancora -Credi che
l'universo giri attorno a te? Pensi davvero che l'unico cambiamento
qui sia la tua esistenza?-
-Che
vuoi dire?-
-Beh,
vedi, le dimensioni sono varie. La tua non è detto nemmeno
che sia
la dimensione Alpha. Tutto dipende dalle occasioni, chi ha avuto la
sua e chi no. Come in questa dimensione tu sei morto, beh, nella tua
è Sawyer ad essere morta annegata-
-Che
cosa?!-
-In
questa dimensione suo padre l'ha salvata dall'annegamento
rimettendoci le penne, ma nella tua lui non ci è riuscito in
tempo
come ha fatto tuo fratello qui. Crudele il destino vero? È
così che
funzionano le dimensioni, chi muore, chi continua a vivere, chi
nasce, chi no, chi prende la strada giusta e chi prende la strada
sbagliata, chi fa delle scelte, chi è costretto. Tutto
funziona
così, è il modo per creare l'equilibrio, non
esiste nulla senza
un'opposto. Potrebbero esistere anche dimensioni dove siete entrambi
morti o altre dove siete entrambi vivi o altre ancora dove le
Tecniche Speciali sono per altri sport-
-Me
lo stai dicendo quasi come se fosse colpa mia-
-Forse,
ma del resto voglio farti stare male. Se vuoi proprio tornare a casa
a riabbracciare il tuo fratellone, beh, dovrai dire addio a Sawyer
per sempre. A te la scelta-
Victor
rimase scioccato e subito domandò -Non c'è un
modo per soddisfare
entrambi?-
-Beh,
uno ci sarebbe- Ignoto Kistune fece apparire un pugnale dalla mano e
disse -Uccidi il Vladimir di questa dimensione e verrà
stabilito
così un equilibrio- Blade rimase scosso -Solo tu puoi farlo
in
quanto ospite di questo posto-
Victor
s'innervosì e disse -È una proposta che io non
accetterò mai-
Ignoto
Kitsune fece scomparire l'arma dalla mano e rise sarcasticamente
-Beh, se è questo ciò che vuoi, resta bloccato
qui finché ti pare,
ma un giorno o l'altro dovrai uccidere Vladimir, oh, sì, lo
farai
credimi- e scomparve lasciando il ragazzo ancora sconvolto riguardo a
Sawyer.
Giuliz:
Forse la pecca di questo racconto è la poca focalizzazione
su Victor
e Vladimir, ma non sapevo in quale altro modo fare. Comunque nel
disegno di copertina originale ci sarebbe dovuta essere Sawyer da
bambina, ma sarebbe apparsa troppo quindi ho pensato che fosse giusto
mettere Vladimir Imperiale. Sì, probabilmente Sawyer
potrebbe essere
sorta Mary-Sue ed è quello che sto cercando disperatamente
di
evitare. Comunque, recensite se volete vedere il prossimo capitolo ^^
|
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Capitolo 7 *** Una pioggia incessante ***
Cap
7
Una
pioggia incessante
Sawyer
si stava dirigendo a Riverside, ma si fermò appena vide casa
sua
ripensando all'idea di scappare.
-Se
pensi di tornare a casa, fallo, sei più al sicuro da lui-
disse
Icarus facendo voltare la ragazza.
-Ma
di che stai parlando?- domandò.
-Sai
bene di chi parlo, di Victor-
-Non
mi ha fatto del male fino adesso- ribatté -Inoltre che ne
sai di
lui? Non gli rivolgi la parola-
-È
imparentato con Vladimir- ringhiò -L'ha confermato lui
stesso! Lo
sai che gente sono gli Imperiali, hanno chiuso le nostre scuole e tra
non molto chiuderanno anche la Raimon-
-Vuoi
sapere la mia risposta? Chissenefrega- la ragazza stava per andarsene
ma Icarus la fermò toccandole la spalla.
-Guardami
mentre ti parlo. Gli Imperiali sono una minaccia, compresi gli ex e
quelli che hanno a che fare con loro!-
Sawyer
si liberò e disse -Il tuo giudizio non giustifica nulla, sai
che
anche se ti metti contro il Quinto Settore non è detto che
tu sia un
eroe? Potresti essere anche peggio- stava per andarsene, ma Icarus si
mise davanti a lei -Non andare da Victor, o sei fuori dai Ribelli-
Sawyer
iniziò ad innervosirsi e gli disse in tono minaccioso
-Levati di
mezzo o ti faccio molto male- Icarus non si mosse, allora la ragazza
gli diede uno spintone da farlo cadere e poi scappò via.
Il
ragazzo notò che per qualche istante che dalla ragazza era
uscita
un'ombra.
-Icarus-
esclamò un suo compagno raggiungendo il ragazzo.
-Hai
visto anche tu Donald?- domandò -Quell'ombra!-
-Sì,
l'ho vista...-
-Non
è un buon segno, per niente-
Sawyer,
intanto, raggiunse Riverside e si sedette sui gradini attendendo
l'arrivo di Victor.
La
ragazza guardò un momento il cielo notando
l’arrivo di nuvole
nere, per lei non poteva affatto portare bene.
Affondò
i suoi pensieri al passato e ricordò il giorno in cui aveva
perso
suo padre: aveva solo sette anni e con lui stava tornando a casa
durante una giornata ventosa.
La
bambina era inciampata e il vento aveva trasportato la palla che
teneva in mano verso il molo dove era caduta in mare.
“Non
c'è nulla da fare” aveva detto Drake “Ne
compreremo un'altra”
“È
ancora abbastanza vicina” aveva risposto la piccola
avvicinandosi
al molo prendendo un bastoncino “Forse riesco a
recuperarla!”
“È
troppo pericoloso, lascia perdere, il mare sta iniziando ad
agitarsi!” ma Sawyer non lo aveva ascoltato e aveva provato a
chinarsi per recuperare la palla, purtroppo aveva perso l'equilibrio,
cadendo in acqua e venendo trascinata dalla corrente. Suo padre si
era gettato subito in mare per salvarla.
La
piccola aveva perso i sensi appena un onda l'aveva sommersa, ma
quando aveva riaperto gli occhi era circondata dai soccorritori.
Aveva voltato il capo notando che il corpo di suo padre era stato
coperto da un lenzuolo.
Quel
terrificante ricordo ormai la perseguitava ogni volta che pioveva o
si nominava anche solo il cognome “Darknight”.
Scosse
la testa e Sawyer si riprese tornando con i piedi per terra.
Rifletté
mentre aspettava, finché non si ricordò casa sua
e pensò di
chiamare un momento sua sorella.
Sasha
sentì il telefono di casa suonare e andò a
rispondere -Pronto?-
-Sasha,
sono io, Sawyer volevo...- non ebbe il tempo di finire la frase che
la maggiore urlò così forte da farle pensare di
aver attivato il
vivavoce -SAWYER! TI RENDI CONTO DI QUANTO MI HAI FATTA PREOCCUPARE?!
IERI SERA HO CHIAMATO VLADIMIR PER SAPERE SE IL QUINTO SETTORE TI
AVEVA CATTURATO DI NUOVO E ADESSO STAVO PER CHIAMARE LA POLIZIA-
-...Buongiorno
anche a te, Sasha-
-Ti
sembra un buongiorno? Dove sei?-
-Sasha,
non preoccuparti, sono a Riverside e stasera forse tornerò a
casa-
-Come
sarebbe a dire “forse”?!-
-Volevo
sapere da te che cosa piace ai ragazzi-
Sasha
rimase silenziosa in quel momento per la domanda e urlò di
nuovo -TI
SEMBRANO DOMANDE DA FARE IN QUESTO MOMENTO?!-
-Andiamo,
voglio solo sapere questo, in cambio tornerò davvero a casa-
-Oh,
Santa pazienza...-
Victor
si svegliò sentendo delle voci fuori dall'imbarcazione dove
si
trovava capendo che doveva scappare subito.
Il
ragazzo spiò un momento notando Gelb parlare con sua madre
e,
silenziosamente, scese dal mezzo per poi darsela a gambe.
Victor
si diresse a Riverside, ma si fermò appena vide lungo la
strada
Sawyer uscire da un negozio per poi essere fermata da Vladimir.
-Oh,
ciao Vladimir- disse la ragazza -Qualcosa non va?-
-Volevo
dirti che stanno per chiudere la Raimon- spiegò l'Imperiale
facendo
apparire sul volto della ragazza uno sguardo di allerta -È
probabile
che i Ribelli si facciano vivi, quindi non farti coinvolgere-
-Se
la Raimon non avesse avuto l'idea di ribellarsi quel giorno forse non
sarebbero apparsi quei tipi e nessuna squadra avrebbe il coraggio di
mettersi contro di voi-
-È
un momento intenso per tutti, lo so-
Sawyer
abbassò un momento il capo poi disse
-Capisco...però...-
-Però
cosa?-
-Tu
sai quanto tu sia d'aiuto a me e Sasha- spiegò la ragazza
-Se il
Quinto Settore dovesse perdere il prossimo anno saremo spacciati, lei
non ha ancora trovato lavoro, tu verrai denigrato perché sei
stato
Imperiale...-
Ci
fu un momento di intenso silenzio finché Vladimir non
sorrise e
disse -Andrà tutto bene anche se dovesse succedere, devi
cercare di
avere più fiducia in tua sorella, lei troverà
lavoro per mantenervi
e io...beh, non preoccuparti per me. Ora è meglio che vada-
si girò
e, appena notò Victor, la sua espressione divenne nervosa,
avanzò
fingendo di nulla finché non gli disse -Non so chi tu sia,
ma stai
alla larga da questa situazione e da me il più possibile,
chiaro?- e
se ne andò.
Victor
fissò Vladimir allontanarsi per un po' finché non
si avvicinò a
Sawyer per domandare -So che è una domanda illegittima, ma
che ci
facevi in negozio? Credevo che mi aspettassi a Riverside-
Sawyer
tirò fuori dalla tasca quello che aveva comprato: una
molletta per
capelli con attaccato la faccia di un gattino che poi mise da un lato
sui capelli.
-Sembro...più
femminile così?- domandò.
Victor
comprese subito dove la ragazza volesse parare con quella domanda, ma
riuscì a distrarsi subito accorgendosi della decorazione che
aveva
la molletta e domandò -Perché l'hai preso con il
gatto?-
-Non
ti piacciono i gatti?- domandò -Diciamo che avevo sentito da
Sasha
che ai ragazzi attirano molto le ragazze più femminili
quindi…siccome alle ragazze piacciono i gatti ho
pensato…- si
fermò rendendosi conto che stava per oltrepassare una linea
di non
ritorno, ma notò anche che Victor non aveva più
quello sguardo da
indifferente, bensì più malinconico -Qualcosa non
va?-
-Uh?,
no no- rispose nascondendo che quello a cui stava pensando era al
messaggio di Ignoto Kitsune la sera prima.
Vladimir
intanto raggiunse la Raimon dove Gyan Cinquedea stava per fare il suo
discorso, Bailong stava davanti all'edificio con il volto
compiaciuto, una troupe di giornalisti che mostravano in diretta ogni
momento e la squadra della scuola fuori che assisteva alla chiusura.
-La
Raimon non è riuscita neanche questa volta a rimediare ai
danni
provocati da lei- disse Gyan soddisfatto davanti ai giornalisti -Il
loro gesto ha influenzato negativamente i giovani che hanno deciso di
ribellarsi in modo violento al Quinto Settore distruggendo vetrine o
attaccando degli Imperiali-.
“Questa
è la conseguenza della mia assenza...”
pensò Victor che guardava
la scena tramite un televisore che era nella vetrina di un negozio di
elettronica assieme a Sawyer.
-Per
evitare futuri vandalismi a Inazuma abbiamo deciso di chiudere la
scuola poiché la Raimon continua a rifiutare di collaborare
con il
Quinto Settore- concluse Gyan, fece un cenno con la mano e Vladimir
chiuse i cancelli con un lucchetto.
Improvvisamente
un pallone da calcio arrivò a tutta potenza tirato con una
Tecnica
Speciale e molte persone fuggirono urlando dal panico, la telecamera
spostò l'inquadratura verso Icarus e altri Ribelli che
facevano
grida di protesta -Questo è per averci impedito di giocare a
calcio!-
“Se
avessero visto un’Imperiale ribellarsi al Quinto Settore ci
sarebbe
stato più ordine” pensò Victor, si
girò notando che Sawyer era
scomparsa, si guardò attorno notando che la ragazza stava
correndo
verso la Raimon e si mise a inseguirla anche se bloccato dai passanti
cercando di non perderla di vista.
Vladimir,
intanto, si mise davanti alla Raimon per proteggerla dai Ribelli ed
evocò il suo Spirito Guerriero esclamando -Capo
Supremo della
guerra Pendragon!- e videro che dal ragazzo era apparso uno
Spirito Guerriero umanoide massiccio dalla pelle bianca, gli occhi
viola, i capelli azzurri, la corazza nera, le ali azzurre e bianche e
una spada nera.
-Tsk,
credi davvero di intimidirci con questi giochetti da palcoscenico?-
sbeffeggiò Icarus tirando fuori dal suo zaino un pallone da
calcio.
Sawyer
era ormai quasi arrivata alla scuola finché Victor non
riuscì a
fermarla prendendola per il polso dicendo -Vladimir ci ha detto di
non farci coinvolgere!-
-Lasciami!
Hai visto anche tu cosa stanno facendo!- esclamò Sawyer
cercando di
liberarsi dalla presa mentre dietro di lei stava per uscire di nuovo
quell’ombra.
-Ascolta!
So quello che provi, ma non possiamo intervenire! Rischiamo di
peggiorare le cose!-
-Non
m’importa! Io mi fidavo di loro! Ma adesso voglio unirmi al
Quinto
Settore per proteggere Vladimir! Dovessi anche rischiare di evocare
uno Spirito Guerriero!-
-Cosa
ne sai del Quinto Settore?! Cosa ne sai di cosa significhi essere un
Imperiale?-
-Vladimir
è un Imperiale!- esclamò infine la ragazza
liberandosi della presa
e massaggiandosi il polso per la stretta -Secondo te io non ne so
nulla?!-
-Io
sono stato un Imperiale!- rispose infine il ragazzo togliendo
completamente le parole dalla ragazza, anche Whited sentì
quella
frase e si era voltato rimanendo un po’ sconvolto nel vedere
che a
dirlo era stato Victor.
L’ombra
dietro Sawyer sparì mentre iniziò a piovere e
Victor si avvicinò a
lei prendendole la mano e dicendo -Allontaniamoci da qui prima che ci
vedano-
-Ok…-
Whited
aveva osservato la scena e pensò “Victor era stato
Imperiale, ma
se cerca di aiutarla per davvero non dovrebbe essere il
buono?”
Più
tardi Victor e Sawyer si nascosero nell’edificio abbandonato
per
ripararsi dalla pioggia, rimasero seduti in un angolo finché
il
ragazzo non disse -Mi dispiace per quello che è successo- la
ragazza
non disse nulla, si tolse solo la molletta di prima dai capelli e la
rimise in tasca in silenzio.
“Cavoli”
pensò il ragazzo mentre guardava Sawyer che fissava la
pioggia dalla
finestra con uno sguardo preoccupato “Di solito preferisco
quando
gli altri stanno zitti, ma adesso non mi dispiacerebbe se lei
parlasse…è troppo
imbarazzante…” Victor era piuttosto sorpreso
però di vederla così, era come se le sue emozioni
variassero a
seconda del tempo che la circondava.
-Beh,
fortuna che hai trovato il posto giusto dove dormire- provò
a dire
il ragazzo con insicurezza cercando di far finire quel silenzio.
-Doveva
essere una scuola, ma il Quinto Settore ha bloccato i lavori-
spiegò
la ragazza in risposta per poi ammutolirsi di nuovo.
Victor
cercò di dire qualcos’altro -All’inizio
non pensavo che la
situazione avrebbe preso questa piega-
-Non
è…colpa tua- rispose Sawyer con le ginocchia
strette al petto
-Dovrei scusarmi io a dire il vero-
Il
ragazzo fece una reazione quasi sbalordita e chiese -E
perché
dovresti chiedermi scusa?-
-Sei
finito coinvolto in questa situazione…-
Victor
si alzò e s’inginocchiò davanti a lei
-Ci sarei finito coinvolto
comunque, e poi ci siamo fatti delle promesse, ricordi? Io ti avrei
aiutato a giocare di nuovo a calcio e tu a sopravvivere spiegandomi
quello che non va qui-
-Quasi…-
“Cielo,
adesso è pessimista cronica! Ma che le prende?”
guardò un momento
dietro di lui notando quanto pioveva “Non immaginavo che
potesse
farsi condizionare davvero così tanto
dall’atmosfera, o così
sembra”
-Il
punto è che…- cercò di dire Sawyer
-Temo di non aiutarti come
dovrei e quanto al fatto che è da anni che non gioco a
calcio…ti
ho mentito…-
-Mentito?-
-Fuoco
Fatuo era una Tecnica Speciale di mio padre e l’ho
imparata da
piccola è vero, ma il motivo per cui l’avevo
perfezionata era
perché sono stati i Ribelli ad aiutarmi a ciò,
credevo che mi
aiutassero davvero finché non mi sono accorta che Vladimir
poteva
essere sotto il loro mirino…-
Victor
si sedette di nuovo accanto a lei e domandò -A proposito di
lui,
potresti specificarmi come l’hai conosciuto?- Sawyer lo
guardò,
poi annuì “Magari così si calma di
più e forse posso capire
meglio Vlad…” pensò il ragazzo.
-Accadde
il giorno dopo la mia sospensione dalla Raimon- raccontò la
ragazza
-Una mia compagna di classe non smetteva di provocarmi per via dei
miei atteggiamenti “maschili” e io la picchiai per
spingerla a
lasciarmi in pace, il Quinto Settore seppe di quello che avevo fatto
così mi chiesero di seguirli al Giardino Imperiale-
-Non
sei stata rapita?-
-No,
volevano propormi di far parte degli Imperiali così avrei
imparato a
“controllare le mie emozioni” come dicevano loro e
mi promisero
anche che avrebbero fatto in modo che tutti credessero che io fossi
un maschio. All’inizio non sapevo cosa fare,
finché Vladimir non
mi ha sconsigliato di unirmi a loro. Fu così che mi unii ai
Ribelli
e lui mi promise che avrebbe aiutato me e Sasha…-
-Mi
spieghi allora perché ti sei fatta catturare tutte quelle
volte?-
Sawyer
sembrò arrossire dalla vergogna e, con un risolino, mise la
mano
dietro la nuca spiegando -Stava iniziando a divertirmi l’idea
di
cacciarmi nei guai-
Victor
mise la mano sulla faccia pensando “Sei un caso disperato!
Sicura
di non aver bisogno di uno psichiatra?”
-Però…-
Sawyer sembrava tornare angosciata -Mi resi conto più tardi
che
c’era una fregatura mettendomi tra i Ribelli e tu
l’hai visto…-
Il
ragazzo comprendeva ciò che intendeva poi pensò
“Sbaglio o prima
lei ha detto che il Quinto Settore le aveva proposto di aiutarla a
fingersi maschio? Allora non era una mia impressione, questa voleva
davvero fingersi ragazzo, ma perché?” si
voltò fissandola e
domandò -Mi spieghi però
perché…- ma si bloccò appena si
ricordò di quello che gli aveva detto Ignoto Kitsune la sera
prima
su di lei.
-Cosa?-
chiese Sawyer per sapere che cosa lui volesse.
-Ehm…perché
sembrate temere gli Spiriti Guerrieri- cercò di cambiare
discorso
-Mi sembrava che voi li temiate o forse era solo la mia impressione!-
-Beh,
sai…come ti avevo detto prima, sembra che gli Spiriti
Guerrieri
indichino più quello che hanno dentro le persone, il motivo
per cui
li temono molto è per quando vengono evocati la prima volta.
Ci sono
stati casi di ragazzi che hanno perso il proprio controllo…-
la
ragazza fissò la finestra notando che la pioggia stava
cessando, si
alzò e domandò come se stesse tornando quella di
sempre -Torniamo
ad allenarci?- Victor la guardò quasi dubbioso, poi
annuì, lei si
girò un momento, poi si voltò di nuovo dicendo
-Se dovesse
accaderti qualcosa di storto da parte mia…puoi
andartene…- e uscì
dall’edificio.
Victor
si alzò e pensò “Lei sa quello che sta
per succedere, ma me ne
sono accorto anch’io” ripensò
all’ombra di prima, poi ripensò
al discorso che aveva bloccato “E temo di sapere anche quello
che
vuole fare…” e poi uscì anche lui
mentre il sole stava tornando.
Intanto,
sulla torre Inazuma, apparve il ragazzo diciottenne che teneva il
burattinaio in catene indossando una maschera Oni e pensando
“Tsk,
e tu che pensavi che non potevo farcela?” cercò di
usare i suoi
poteri per localizzare la posizione di Victor, ma gli parve di vedere
solo ragnatele per tutta la città “Ha usato un
modo per impedirmi
di trovarlo! No, non posso lasciare che la faccia franca
così,
soprattutto se le dimensioni finiscono in pericolo!” e
scomparve
cercando un’alternativa per rimediare.
Vladimir
dell’altra dimensione, che era ancora in ospedale,
guardò una foto
di lui e Victor da piccoli seduto sul letto, ma il suo volto
iniziò
a farsi sconvolto quando notò che la figura di suo fratello
stava
scomparendo.
-NO!-
gridò d’istinto, ma appena udì qualcuno
avvicinarsi alla porta si
sdraiò velocemente fingendosi ancora infortunato.
-È
successo qualcosa?- domandò Camellia entrando in stanza -mi
è
sembrato sentirti urlare-
-No,
no- disse il ragazzo scuotendo la testa -È tutto a posto-,
abbassò
un momento il capo preoccupato, poi lo rialzò e
domandò -Per caso
avete novità su mio fratello Victor?-
-Victor?-
domandò l’infermiera.
-Sì,
Victor Blade-
-Non
so di cosa tu stia parlando- quella affermazione sconvolse il ragazzo
-Non c’è mai stato un Victor Blade qui-
-Infermiera!-
gridò un’anziana avvicinandosi alla porta -Ho
finito la flebo!-
-Arrivo
subito- disse la donna, poi uscì dicendo a Vladimir -Mi
dispiace non
esserti d’aiuto- e chiuse la porta.
“No…”
il ragazzo voleva quasi piangere.
Giuliz:
Sì, magari Sawyer è un personaggio troppo
clichè o troppo noioso,
ma nell'ultimo capitolo capirete poi perché l'ho creata. Ad
ogni
modo questo è uno dei capitoli che ho dovuto rifare
più volte (il
primo aveva troppe forzature ed era, beh, leggermente penoso anche
perché era troppo incentrata sul fatto che Sawyer avesse
fatto una
litigata con dei compagni di classe anziché sul fatto che ha
perso
suo padre).
Guglielmo:
Incredibile è che tu sia al settimo capitolo e non abbia
ancora
trovato un'ospite a sorpresa per l'angolo
Giuliz:
Non credo che ora sia così importante. Comunque, se volete
vedere il
prossimo capitolo recensite e...vabbé sapete tutto
già dai
precedenti capitoli. Alla prossima ^^
|
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Capitolo 8 *** Caronte Traghettatore degli Inferi ***
Cap
8
Caronte
Traghettatore degli Inferi
Nella
dimensione di Victor, Vladimir si domandava come mai ad un tratto le
indagini sulla scomparsa di suo fratello si erano interrotte e voleva
vederci chiaro. Di nascosto entrò nella sala di sicurezza e
controllò i filmati delle telecamere notando che alcuni di
essi
erano stati misteriosamente cancellati.
Continuò
a cercare finché non capitò su quello della sera
della scomparsa,
lo avviò e notò l'accaduto.
Victor
si era svegliato, si era rimesso i vestiti e poi era entrato in
corridoio seguendo Ignoto Kitsune che era entrato nella camera di
Vladimir. Suo fratello improvvisamente stava diventando trasparente
per poi scomparire.
Più
che una scoperta Vladimir aveva le idee ancora più confuse,
ma non
ebbe il tempo di porsi altre domande che si dovette subito nascondere
dietro la porta sentendo la guardia entrare per poi sgattaiolare
fuori.
Appena
il ragazzo fu fuori dall'ospedale, Ignoto Kitsune lo spiò
pensando
“E così lui è tornato a camminare? Ma
come? Non saranno stati
quei tizi che viaggiano nel tempo? No, se non riescono a rintracciare
Victor è impossibile che siano stati loro. Allora sono stato
io
senza volerlo, portando Victor da un'altra parte, senza accorgermene,
ho cancellato la sua esistenza qui. Beh, potrei definirla una
scoperta notevole”.
Il
ragazzo mascherato si accorse che Vladimir si era voltato notandolo e
cercò di scappare via, ma, prima di scomparire, l'altro
ragazzo
l'aveva riconosciuto e si era lanciato esclamando -Tu non vai da
nessuna parte!- venendo trasportato anche lui.
In
quello stesso momento Lucian era in camera sua sul letto a riflettere
su quello strano incontro avuto la mattina scorsa.
Era
con Aitor a quell'ora e aveva visto arrivare un ragazzo dai capelli
castani a girandola chiedere disperato dov'era il club di calcio.
Sia
Lucian che Aitor lo avevano guardato dubbiosi dicendogli che non
c'era mai stato un club di calcio lì.
“Chissà
che cosa aveva quello lì” ripensò
Lucian “Come sapeva i nostri
nomi?” si girò da un lato e ripensò
“Calcio...calcio...mi suona
così familiare, perché?”
-Lucian!-
esclamò sua madre dal piano di sotto -La cena è
pronta, scendi!-
-Arrivo
mamma!- esclamò Lucian.
-E
miraccomando, lavati le mani!-
-Certo
mamma!-
Lucian
andò in bagno per lavarsi le mani, si guardò un
momento allo
specchio e pensò a lungo “Sono Lucian Dark...il
mio nome è Lucian
Dark” scosse la testa esclamando -Uh?!-
-Lucian,
ma quanto ci metti?- domandò la madre entrando nella stanza
-Ti
senti bene?-
-Uhm,
certo mamma!- disse il ragazzino, poi sorrise mettendosi la mano
dietro la nuca -Non preoccuparti, adesso arrivo!-
La
famiglia Dark rimase a tavola silenziosa finché la madre non
si
accorse che il figlio non stava mangiando nulla.
-Va
tutto bene Lucian?- domandò preoccupata la donna
-È da quando sei
tornato a casa che hai quello sguardo-
-Voi...-
cercava di dire Lucian -Cosa sapete dirmi di Ray Dark?-
-Beh,
se è mio fratello maggiore è chiaramente tuo zio-
scherzò il padre
-Scherzi a parte, meglio non prenderlo in giro dopo la sua scomparsa-
-Sì,
ma...aveva qualcosa a che vedere con uno sport?- domandò
Lucian.
-Uhm-
la madre cercò di riflettere -No, non credo-
Lucian,
più tardi, tornò in camera sdraiato sul letto
ripensando alla
giornata e, improvvisamente, ebbe un flash di quando era entrato
nella Raimon la prima volta.
Il
ragazzino alzò il busto dallo stupore e disse -Io sono
Lucian Dark!
Sono entrato nella Raimon! Io...- scosse la testa -Cosa sto dicendo?-
mise le mani sulla testa come se avesse una crisi
d'identità, poi si
calmò ed ebbe un veloce ricordo -In classe mancava
qualcuno...Victor! Victor era scomparso!-
Ormai
era sera e Victor rimase a Riveside, mentre Sawyer si stava dirigendo
verso casa, dubbioso se fosse giusto abbandonare la ragazza in una
dimensione così caotica o tornare nel suo mondo e rivedere
il
Vladimir che conosceva; era complicato fare una scelta quando si
avevano due persone affezionate.
Alzò
il capo appena vide un pallone avvicinarsi con attaccato con lo
scotch un biglietto.
Victor
prese il foglio e lesse “Vienimi a trovare al campo da calcio
della
Raimon, dobbiamo parlare -Sawyer”.
Il
ragazzo si fidava poco della lettera, soprattutto perché la
scuola
era stata chiusa, ma, nel dubbio, andò comunque a
controllare.
Raggiunse
il cancello della scuola e notò che il lucchetto era stato
rotto e
sotto c'erano delle cesoie, entrò comunque e raggiunse il
campo
della Raimon mentre veniva ripreso da una telecamera che controllava
proprio Vladimir.
-Ancora
lui?!- gli venne da domandarsi.
Sawyer,
intanto, si stava dirigendo a casa decisa finché non vide
davanti a
se Ignoto Kitsune.
-Salve-
disse il ragazzo mascherato malignamente.
-Chi
sei? Sei tu quel tizio che ha portato Victor qui?- domandò
la
ragazza insospettita.
-Non
sei contenta del mio “regalo”?- domandò
sarcasticamente -Ti sei
affezionata tanto a lui, ammettilo, e sapere che un giorno o l'altro
lui se ne andrà ti fa tanto male no?-
Sawyer
rimase silenziosa per un po', poi rispose -Sì ma...-
-Non
negarlo, io conosco tutto di lui come conosco tutto di te e anche il
motivo per cui ti fingi ragazzo davanti agli altri- la
indicò un
momento -Sei persa e confusa, mostri sempre ciò che non sei
solo per
fare bella figura e insistendo a dire che tutto andrà bene,
ma hai
paura della realtà hai paura di quello che ti circonda-
Sawyer
rimase sconvolta finché non ribatté -Ti conosco
da pochi secondi,
chi mi dice che sei affidabile? E che ne sai di me?-
-Se
ti dicessi che i Ribelli stanno per far del male a Victor tu come
reagiresti?-
Intanto
Victor entrò nel campo da calcio e udì qualcuno
gridare -Colpo
Supremo!- si voltò e schivò in tempo il
tiro, appena percepì
l'arrivo di qualcuno dietro si voltò di nuovo e, con uno
scatto,
bloccò il tubo di ferro che Donald stava per tirare.
-Voi?
Dovevo aspettarmelo- ringhiò il ragazzo riuscendo a
strappare dalle
mani dell'avversario l'arma.
-E
così lo sospettavi- disse Icarus avvicinandosi
-Perché sei venuto
allora?-
-Volevo
esserne certo- rispose -Ma ora che so che siete voi posso anche
andarmene-.
-Hai
un prezzo da pagare!- ribatté innervosito -Per colpa tua
Sawyer ha
deciso di farsi cacciare dai Ribelli! Poteva usare il suo Fuoco
Fatuo per sottomettere gli Imperiali-
-Dubito
che l'avrebbe fatto- aggiunse Victor deciso -Pensava già di
andarsene e francamente non sarei sorpreso se prendesse questa
decisione-
-Ti
rifiuti di capire?- domandò Whited -Se Sawyer ha preso la
decisione
di andarsene dalla Resistenza evocherà uno Spirito Guerriero
e
diventerà Imperiale! Potrebbe impazzire se ciò
dovesse succedere!-
Victor
ricordò gli avvertimenti che Sawyer gli aveva detto come si
ricordò
anche dell'ombra che stava uscendo da lei. Sapeva ormai che in quella
dimensione gli Spiriti Guerrieri era manifestazioni più
personali e
che fossero molto più pericolosi di quanto ricordasse, ed
era chiaro
che quello che la ragazza stava cercando di nascondere a tutti era il
suo bisogno di sfogarsi.
Il
ragazzo non voleva correre altri rischi, lasciò cadere il
tubo e
disse -Io non ho intenzione di litigare con voi, non ho nemmeno a che
vedere con gli Imperiali se vi interessa saperlo. Se non volete
casini allora lasciate me e Sawyer in pace-
Donald
e Whited sembravano aver compreso quello che il ragazzo stava dicendo
e della gravità della situazione che si stava creando anche
per
colpa loro oltre che del Quinto Settore.
-Tsk-
ringhiò Icarus -E lasciare che tu o Vladimir la passiate
liscia?-
-Ma
Icarus- lo fermò Donald -Lui forse non c'entra davvero nulla
come
credi!-
-C'è
chiaramente un malinteso- aggiunse Whited mettendosi in mezzo, ma
accidentalmente aggiunse -Può aver scelto tutto da sola,
conoscendo
la sua incoscienza è possibile. Inoltre anche lui non vuole
renderla
un’Imperiale nonostante lui lo sia stato!-
Icarus
strinse i pugni, digrignò i denti e disse -Il Quinto Settore
ha
chiuso la mia scuola! Quella a cui aspiravo di più! Non
m'importa
chi! Chi è stato amico del Quinto Settore va cancellato
dalla faccia
della terra!- con uno scatto spinse Victor facendolo cadere e
raccolse il tubo di ferro nonostante i suoi compagni cercassero di
fermarlo.
-Lancelot!-
esclamò Victor cercando di evocarlo per difendersi, ma
sembrò non
funzionare. Al ragazzo tornò in mente quello che Kitsune e
Anath
avevano fatto a lui e al suo Spirito Guerriero “No...non
dirmi
che...”
Icarus
si avvicinò a Victor tenendo il tubo di ferro appoggiando il
piede
sul petto del ragazzo e ringhiando -Io sono stanco di perdere! Sono
stanco che tutto vada storto!- alzò il tubo di ferro
mostrando uno
sguardo abbattuto, quasi con le lacrime agli occhi dalla furia -E se
non posso sentirmi accontentato con le buone allora userò le
cattive!-
-FUOCO
FATUO!- fu l'urlo di Sawyer e una pallonata colpì
Icarus che lo
stese a terra mentre la ragazza si diresse per aiutare Victor a
rialzarsi, anche se quest'ultimo le fece cenno che poteva farcela da
solo.
-Sei
impazzito?!- esclamò la ragazza contro Icarus -Che diavolo
ti è
saltato in testa?! Potevi ucciderlo!-
-Victor
è un parente di Vladimir ed è stato un Imperiale!
Te
lo devo ricordare
ancora?- ringhiò Icarus rialzandosi -Come loro ci stanno
impedendo
di divertirci, noi gli impediremo di muoversi spaccandogli le ossa!-
-È
questo il tuo modo di fare giustizia? Sottomettere un diritto per
difenderne un altro? È veramente stupido!-
-Ma
da che pulpito? Sei stata sospesa dalla Raimon per aver picchiato una
ragazza! Abbiamo tollerato questo, ma non tolleriamo che tu ti lasci
anche fare il lavaggio del cervello da lui!-
Sawyer
rimase sconvolta alla frase, rimase in silenzio per un po',
abbassò
il capo, ma poi lo rialzò mostrando uno sguardo cupo se non
inquietante e disse con un tono senza emozioni -Io non ti
lascerò
far del male a qualcuno per me!-
-Basta
così- disse Icarus -Hai tradito la Resistenza per difendere
un ex Imperiale, verrai punita anche tu- stava per alzare il tubo
di ferro, ma poi lo lasciò cadere dalla mano appena davanti
a lui
cadde un’ascia bipenne d’oro che venne poi raccolta
da una
creatura terrificante apparsa dietro la ragazza.
Uno
Spirito Guerriero per l'esattezza, dagli occhi rosso sangue, il muso
simile ad uno squalo grigio, un enorme sorriso maligno con tanto di
denti aguzzi, incappucciato da una toga rossa, cinture e una specie
di collare con un teschio d’oro e un foular arancione con le
spalline a corno.
“Quello...è
il suo Spirito Guerriero?” pensò Victor restando
pietrificato.
-È...è...è
successo! Non l'abbiamo evitato per tempo!- si terrorizzò
Donald
indietreggiando.
Lo
Spirito Guerriero di Sawyer alzò l'ascia cercando di colpire
Icarus
e gli altri che riuscirono però a fuggire mentre Victor si
era
precipitato verso la ragazza nel tentativo di bloccarla, ma
l’aura
dello Spirito non gli permise di avvicinarsi e lo fece cadere a terra
con una specie di scossa elettrica.
La
creatura, che ormai aveva la ragazza sotto controllo, usò
l'ascia
per colpire il terreno provocando una leggera scossa e facendo alzare
il pallone da calcio davanti a lei, Sawyer lo calciò dicendo
-Occhi
di Bragia- e il pallone venne tirato in maniera potente verso
i
ragazzi diventando una palla di fuoco con due occhi rossi maligni.
Icarus
venne colpito dritto alla schiena da rimanere steso a terra e venir
trascinato via dai suoi compagni.
Lo
Spirito Guerriero poi scomparve lasciando Sawyer ancora in piedi che
barcollava ansimante.
-Sawyer!-
esclamò Victor rialzandosi.
-Non...mi...reggo...-
disse la ragazza prima di cadere, ma il ragazzo riuscì per
tempo a
prenderla tra le braccia.
Udì
delle sirene e in lontananza vide delle luci blu e rosso lampeggiare:
qualcuno aveva sentito quello che stava succedendo e la polizia stava
arrivando.
Giuliz:
E finalmente anche il capitolo con lo Spirito Guerriero è
stato
fatto! Qualcuno forse si aspettava uno Spirito Guerriero femmina, ma
ho preferito maschio perché non mi piaceva l’idea
che in Inazuma
Eleven Go non ci fosse una giocatrice con uno Spirito Guerriero di
sesso opposto al suo (abbiamo Gabi che ha Brunilde più un
miximax
che è di sesso opposto al suo, non potevano mettere una
giocatrice
in squadra simile anziché lasciarne una sola tutta al
femminile?)
Guglielmo:
Non a caso hai preso l’idea di Sawyer da Naoto Shirogane di
Persona
4 che ha Sukuna Hikona
Giuliz:
Beh, come Laytoniac era ispirato al Professor Layton e Silent Hill
questo sarà ispirato a Inazuma Eleven e Shin Megami Tensei
Persona,
no?
Guglielmo:
Ha senso (sarcasmo)
Giuliz:
Lo so che avrei dovuto fare Caronte armato di remo, ma mi era
difficile da renderlo intimidatorio, così ho scelto che
fosse armato
di ascia bipenne da dargli comunque l’aspetto di un guardiano
e poi
nella versione Etrusca era lui il dio della morte
Guglielmo:
Hai finito?
Giuliz:
Beh, ci vediamo al prossimo capitolo ^^
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