Incubo o Realtà

di GiulizTheBat
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un ragazzo con la maschera Kitsune ***
Capitolo 2: *** Incontro dietro le sbarre ***
Capitolo 3: *** Accusato di essere un Blade ***
Capitolo 4: *** Piano B ***
Capitolo 5: *** Come allievo e maestro ***
Capitolo 6: *** Chi ha avuto la sua occasione e chi no ***
Capitolo 7: *** Una pioggia incessante ***
Capitolo 8: *** Caronte Traghettatore degli Inferi ***



Capitolo 1
*** Un ragazzo con la maschera Kitsune ***


Cap 1
Un ragazzo con la maschera Kitsune
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-Victor?!- esclamò il signor Blade cercando suo figlio -Victor, dove sei? La mamma è in ansia!- l'uomo entrò nel parco ritrovando Victor che continuava a calciare il pallone contro l'albero da cui era caduto una settimana prima.
-Ecco dov'eri- disse il signor Blade -Andiamo a casa su, ci siamo preoccupati quando ci siamo accorti che non c'eri- Victor non diceva una parola -Mi hai sentito? Dobbiamo tornare a casa-
-Quanto ci vorrà prima che Vlad torni a camminare...?- domandò il bambino.
L'uomo rimase silenzioso capendo subito che cosa gli stava succedendo, poi disse -Ancora non si sa-
-Perché non paghiamo per quella cura, io rivoglio Vlad a giocare con me come prima-
-Ascolta non abbiamo abbastanza soldi per permettercelo...- improvvisamente notò che suo figlio si era ammutolito tenendo in mano la palla -...Victor?-
-È COLPA MIA! NON DOVEVA NEMMENO SALVARMI!- esclamò scoppiando in lacrime.
-No no no- disse il signor Blade abbracciando suo figlio -Tu non c'entri niente, è stato un'incidente-
-UN'INCIDENTE CAUSATO DA ME! SE LO AVESSI ASCOLTATO QUANDO MI HA AVVERTITO...!-
-Ascolta Victor, se non ti avesse salvato sarebbe successo qualcosa di peggio a te, vuoi davvero rendere il suo salvataggio vano?-
Victor cercò di asciugarsi le lacrime dicendo -No...-
-Andrà tutto bene Victor, prima o poi Vladimir tornerà a casa- concluse il signor Blade -Ora torniamo a casa, la mamma è agitata per te-

Due mesi dopo la vittoria contro il Quinto Settore
-Victor Blade...- pensava un ragazzo sui tredici anni vedendo la vittoria della Raimon contro il Quinto Settore nella sua testa -Dunque è questa la tua vita-.
Il tredicenne si trovava in una stanza buia con i polsi incatenati alle pareti, ma aveva dei poteri che gli permettevano di vedere attraverso le dimensioni solo con la sua mente.
-Mi fai proprio invidia...- disse tra sé vedendo Victor che celebrava la vittoria coi compagni di squadra.
-Ricordati perché sei stato messo qui- disse un ragazzo sui diciotto anni -Avrai anche tutti i poteri del mondo, ma non puoi usarli su te stesso-
-Lo so, ma i tuoi non dureranno a lungo e presto le tue catene si arrugginiranno- ridacchiò guardando il suo nemico.
-Perché ti comporti così? Perché ci hai distrutti tutti?-
-Lo dovresti capire da solo perché- il diciottenne non rispose -Ma a quanto pare sei troppo orgoglioso per capirlo da solo-
-Forse lo sei tu- e se ne andò dicendo -Ma io non ti permetterò di creare altre distruzioni come nella nostra dimensione-
-Questo è quello che credi tu- pensò ghignando, poi strinse i pugni dove fuoriuscirono dei fumi neri -Ma ora ho trovato il mio bersaglio e anche se sono bloccato qui non significa che io non possa fargli una “visitina”-

-Allora domani è il tuo ultimo giorno di vacanza- sorrise Vladimir.
-Già, quindi verrò più raramente come al solito- rispose Victor.
-Mi è un po' dispiaciuto che tu abbia preferito passare tutta l'estate a Inazuma anziché andare in spiaggia solo per essere sicuro che io stessi bene-
-Ho comunque passato una settimana con i miei amici a Okinawa per andare ad incontrare Arion-
-Già è vero- scherzò -Diciamo che è così raro che tu passi delle giornate con qualcuno che non sia io-
-Ehi!- Victor gli tirò una gomitata sul braccio.
-Dai, stavo scherzando e poi non farmi restare anche senza un braccio-
-Non migliori la cosa- scherzò anche lui -E poi anche se avessi preferito stare ad Okinawa per più tempo mi sarei sorbito tutta la stupida filosofia di Arion e magari anche i piagnistei di Riccardo-
-Adesso ti riconosco-
I due fratelli chiacchierarono e scherzarono ancora per un po' finché Victor non tornò a casa ancora incredulo che suo fratello potesse tornare presto a camminare.
Mentre era sulla strada di casa un ragazzo con una maschera Kitsune lo osservò incuriosito con gli stessi occhi del ragazzo tenuto incatenato, poi voltò la testa notando che dall'altra parte della strada c'era Davy Jones.
-Si comincia- pensò il ragazzo incatenato facendo avanzare così il fantoccio con la maschera.
La mattina dopo Victor era uscito di casa per poi fermarsi al parco ripensando però all'operazione di suo fratello -A pensarci bene però, non sarà come prima comunque. Io una squadra ce l'ho e Vlad non è con me- scosse la testa -Ma che dico? Lui del resto voleva che io andassi alla Raimon-
I suoi pensieri finirono quando udì Skie chiamarlo -Victor!- e correre verso di lui.
-Sai vero che hai il mio numero di telefono?- disse perplesso il ragazzo.
-Ho provato a chiamarti, ma avevi il telefono spento!- rispose Skie riprendendo fiato -La Baia dei Pirati è arrivata per proporre una sfida-
-Come sarebbe a dire?-
La ragazza non esitò a prenderlo per un braccio e a trascinarlo dicendogli -Sbrigati!-
Appena raggiunsero Riverside notarono infatti la Raimon discutere con la Baia dei Pirati pronta a giocare.
-Ecco il vostro bomber- disse Jones notando l'arrivo di Victor mentre Skie guardava quest'ultimo con aria preoccupata -Dov'è Arion Sherwind? Non era il vostro capitano?-
-Al momento è a Okinawa- disse Riccardo -Perciò se hai intenzione di sfidarci dovrai andare contro di noi senza di lui altrimenti tornatevene a casa!-
-Volevo dare a tutti voi una sistemata- disse deluso.
-È per questo che siete venuti senza preavviso?- esclamò Michael.
-A dire il vero sono stato io- disse un ragazzo con la maschera Kitsune uscendo dal gruppo per farsi vedere.
-Ma quello chi è?- domandò Jade.
-Non lo so, ma non dice nulla di buono- aggiunse Rosie subito insospettita.
-Chi sei tu?- domandò Riccardo.
-Non posso rivelare la mia vera identità, perciò chiamatemi Ignoto Kitsune- rispose il ragazzo mascherato -La Baia dei Pirati è sotto il mio controllo adesso-
-Che cosa?-
-Se volete liberarli dovrete sfidarmi-
-Che cosa facciamo adesso?- domandò Gabi -L'allenatore non è con noi-
-Nemmeno loro ce l'hanno- disse Riccardo -A meno che non sia lui l'allenatore, ma non abbiamo scelta se vogliamo liberare la Baia dei Pirati- poi rivolse lo sguardo a Ignoto Kitsune -Accettiamo la sfida, a patto che li liberi sul serio quando vinciamo-
-Io mantengo la parola- concluse il ragazzo e le due squadre si prepararono sul campo.
Mentre si posizionavano diverse persone si fermarono per vedere che cosa stava succedendo e, ovviamente, anche Charley Horse. fece la sua comparsa per la telecronaca.
-Bene bene signore e signori!- esclamò il cronista -Stiamo per assistere ad un'amichevole tra due squadre che hanno partecipato mesi fa al Cammino Imperiale: La Raimon contro la Baia dei Pirati! Sarà una rivincita coi fiocchi?-
La Raimon si posizionò con i tre attaccanti Victor, Lucian e Michael, i quattro centrali Adè, Riccardo, Eugene e Ryoma, i tre difensori Wanli, Gabi e Aitor e il portiere JP.
La Baia dei Pirati, ovviamente, usava un altro schema: i tre attaccanti Ignoto Kitsune, Jones e Corsair, i tre centrali Nemo, Kidd e Elmo, i quattro difensori Crusue, Saylor, Kraken e Jolly e il portiere Ahab.
Victor si trovò faccia a faccia con Kitsune che gli disse -Sappi che sei tu il mio obbiettivo- cosa che scioccò il ragazzo per qualche secondo fino a riprendersi con il fischio d'inizio con la palla per la Baia dei Pirati.
Kistune passò la palla a Jones che corse velocemente a centrocampo finché non arrivò Adè che esclamò -Temibile Orca- e l'attaccante si ritrovò sorpreso da un cetaceo cavalcato dal centrocampista che gli rubò la palla.
Adè passò la palla subito a Ryoma che la passò a sua volta a Lucian e usò Stella Nera riuscendo a fare il primo gol per la Raimon.
-E la Raimon segna il primo gol!- esclamò Charley Horse -Si sta già preannunciando una partita interessante!-
-Ottimo lavoro Lucian- esclamò Riccardo -Cerchiamo però di non abbassare la guardia!-
-Ancora mi domando come abbia potuto lasciare la carica di capitano ad Arion- pensò Michael.
La palla era di nuovo per la Baia dei Pirati e anche questa volta Kitsune la passò a Jones.
-Pensi che una seconda volta possa funzionare?- domandò Adè, stava per fare una scivolata, ma l'attaccante la ripassò a Kistune.
-Non passerai!- aggiunse Eugene, ma si bloccò appena vide l'attaccante evocare uno Spirito Guerriero.
Da Ignoto Kitsune apparve una donna dalla carnagione grigio-azzurro chiaro, capelli a cresta rossi come le sue labbra, orecchie a punta decorate con un paio di orecchini ad anello d'oro, una maglietta rossa senza maniche con un teschio d'oro sulla cerniera che lasciava scoperta la pancia, bracciali d'oro con incastonati degli smeraldi, una gonna di metallo con incastonata un altro smeraldo da cui usciva un drappo rosso che copriva le gambe ed era armata di una lancia con l'impugnatura d'oro con annodato sopra un nastro rosso.
-Anath Sovrana della Vendetta!- esclamò l'evocatore.
-Incredibile!- esclamò Charley Horse -Il nuovo capitano della Baia dei Pirati ha evocato uno Spirito Guerriero dall'aspetto piuttosto minaccioso!-
-Non mi lascerò intimidire!- esclamò JP evocando Atlante.
-Mi sottovaluti pivello!- disse Kitsune avvicinandosi alla porta mentre i difensori si prepararavano a fermarlo -Lancia del Dolore!- esclamò infine.
Anath spalancò la bocca per il suo grido di battaglia mostrando i denti aguzzi e l'attaccante tirò la palla che ricevette ancora più spinta dalla lancia dello Spirito Guerriero.
La palla partì con una forza suprema da buttare a terra i tre difensori, JP cercò di usare Mano del Colosso, ma fallì permettendo il gol alla squadra avversaria.
-E la Baia dei pirati riesce a pareggiare!- esclamò Charley Horse.
-Quella Anath è inquietante- disse Jade tremando.
-Nemmeno lo Spirito Guerriero di JP è riuscito a bloccare il suo tiro- aggiunse Skie.
Riccardo guardò Ignoto Kitsune con disprezzo finché non arrivò Victor che gli disse -Lascialo a me-
La palla questa volta era per la Raimon e Riccardo la passò a Victor che evocò subito Lancelot.
-Era lì che volevo arrivare- pensò Ignoto Kitsune che si precipitò subito verso l'attaccante rievocando Anath.
Victor e il suo Spirito Guerriero, quando si trovarono davanti all'avversario, usarono tutte le loro forze per bloccarlo cercando di impedirgli di rubare la palla.
-Incredibile gente!- esclamò Charley Horse -La partita si è trasformata in uno scontro tra Spiriti Guerrieri ed Evocatori!-
-Sono entrambi forti- disse Jade.
-Secondo me non supereranno mai il Virtuoso!- aggiunse Rosie iniziando a fantasticare.
Skie fissò i due Spiriti Guerrieri mentre cercavano di contrastarsi l'un l'altro e disse -Potrebbe essere una constatazione inutile, ma perché Anath ha gli stessi colori di Lancelot?-
-In effetti ora che li noto assieme ci sto facendo caso- disse Jade.
Victor, intanto, non riuscì più a tenere la palla e Kitsune riuscì così a rubarla, ma, dopo essere avanzato di poco, si voltò lasciando tutti perplessi.
-Che vuole fare?- pensò Skie in quel momento di silenzio.
Kistune tirò il pallone, che lo fece illuminare e prese la forma di una lancia, contro Victor che lo trafisse dalla schiena come fece Anath con la sua arma verso Lancelot in quello stesso momento lasciando tutti sconvolti.
Lo Spirito Guerriero sparì come se fosse stato frantumato e il suo evocatore cadde a terra senza reagire mentre la lancia che l'aveva “trafitto” tornò ad essere un normale pallone.
-Bene, il mio lavoro è finito- disse Kitsune facendo scomparire Anath e la Baia dei Pirati.
-Che cosa hai fatto?!- esclamò Riccardo.
-Ho solo copiato la Baia dei Pirati, non sono stati davvero sotto il mio controllo, volevo cercare di convincervi a sfidarmi- rispose e poi scomparve.
Le manager circondarono Victor per vedere come stava, Skie continuava a scuoterlo nella speranza che si risvegliasse -Victor! Victor! Rispondi ti prego!-, ma nulla da fare.
-Continua a respirare eppure...- aggiunse Rosie provando a sentirgli il polso.
-Chiamate un'ambulanza presto!- gridò Jade.
-Via via- disse Charley Horse. a quelli che avevano assistito alla partita -Non c'è niente da vedere!-
In quello stesso momento nella stanza buia dove era incatenato il ragazzo che stava manovrando Ignoto Kitsune rise e disse -Sono solo a un passo da essere libero definitivamente-.

Giuliz: E benvenuti a WTHappened e vi annuncio così la nuova fan serie su Inazuma Eeleven Go ovviamente che ha come protagonista Victor
Guglielmo: Ancora Victor?
Giuliz: Beh, di fatto è il secondo protagonista della serie canonica no?
Guglielmo: Questo te lo concedo, ma che ne è di “Soccerbook”? Di “Laytoniac”?
Giuliz: “Laytoniac” ancora nessuno ha recensito l'ultimo capitolo quindi non posso andare avanti finché non ho la certezza se poterlo continuare o meno, “Soccerbook”...diciamo che non è facile fare battute quando si tratta di Chrono Stone che già di per sé fa ridere per la sua banalità
Pubblico: BOOOOOOOO
Giuliz: è vero che è vietato dire opinioni su Internet...Comunque, spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto (l'immagine è mia, guai se me la rubate), recensite se v'interessa sapere come continuerà e/o mettete il racconto tra i seguiti, se vi interessano le altre storie mettetemi pure tra i vostri autori preferiti, alla prossima ^^

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Capitolo 2
*** Incontro dietro le sbarre ***


Cap 2
Incontro dietro le sbarre
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Erano tutti all'ospedale sperando di sapere i risultati, Vladimir era il più agitato nel sapere quello che era successo a suo fratello tanto da essere uscito dal suo reparto con la sedia a rotelle aspettando la risposta fuori.
Dopo una breve attesa, ma che era sembrata lunga, Camellia uscì dalla stanza dove veniva controllato il ragazzo.
-Come sta Victor?- domandò Vladimir.
-Abbiamo fatto tutti gli accertamenti possibili- disse Camellia controllando i risultati -Ma sembra essere ancora in buona salute e privo di ferite, eppure non ci è chiaro come mai non si svegli più- la risposta lasciò confusi tutti i presenti.
-Ma come è possibile?- domandò Riccardo -Victor sta bene, ma non riesce a svegliarsi?-
-Non lo sappiamo nemmeno noi. Comunque lo terremo lo stesso sotto controllo e vi avviseremo se c'è qualcos'altro- concluse.
-Victor- pensò Vladimir -Cerca di riprenderti mentre io cercherò di tornare a camminare, ti prego-.
Di notte però, mentre tutti stavano dormendo, Victor ebbe come una specie di visione: vide una serie di immagini strane come un trono, un pugnale e una persona a terra.
Il ragazzo riuscì ad aprire gli occhi, poi si alzò guardandosi attorno e domandandosi -Dove mi trovo?-; scese dal letto e quando provò ad uscire dalla sala si accorse di essere in ospedale.
Continuò a controllare notando che era vuoto finché non notò una figura entrare in una stanza, Victor si rimise velocemente i vestiti e corse per raggiungerla.
Appena vi entrò notò il ragazzo con la maschera Kitsune vicino al letto dove dormiva Vladimir che fissava il fratello.
-Fermo dove sei!- esclamò Victor -Mi ricordo di te! Sei quello che in quella partita...-
-Ignoto Kitsune esatto- rispose.
-Che cosa vuoi combinare adesso? Non mi hai già creato abbastanza problemi mandandomi qui? Che cosa vuoi fare a mio fratello?-
-Cavoli, quanto vi assomigliate- disse Ignoto Kitsune ignorando le domande e continuando a fissare Vladimir.
-Ehi! Mi hai ascoltato?!- improvvisamente notò suo fratello farsi trasparente -Che cosa? Che cosa sta succedendo?-
-Cambio di programma direi- rispose questa volta -A quanto pare si è aggiunto un terzo incomodo che come me può viaggiare nelle dimensioni, ma in modo diverso. Questo non era previsto-
Victor cercò di svegliare Vladimir, ma era intoccabile questa volta -No...non è possibile!-
-Quando si viaggia nelle dimensioni tutto è possibile- disse Ignoto Kitsune fissando la finestra mentre Vladimir spariva completamente -Beh, goditi questo posto finché puoi, magari chissà, così è più facile per me-
-Ma di che cosa stai parlando?!- esclamò Victor cercando di afferrare il ragazzo per la mano -Fermati!-, ma anche lui era sparito.
Victor uscì dalla stanza, ma venne visto da un dottore che gli esclamò -Ehi, che ci fai qui?!- e il ragazzo si ritrovò a scappare per poi uscire dall'ospedale.
Appena, fu fuori notò Inazuma un po' diversa da ciò che si ricordava, camminò per strada mentre alcune case iniziavano a spegnere le luci e una telecamera di sicurezza lo riprese.
-Ma quello chi è?- domandò un uomo che guardava lo schermo in una stanza notando Victor che veniva ripreso.
-Non sembra un'Imperiale- disse un altro, poi si voltò e domandò -Cosa ne pensa Grande Imperatore?-
Un uomo avanzò e disse -Gli è piuttosto somigliante, prendetelo, poi vedremo cosa ne potremmo fare-.
Nel frattempo, una ragazza sui diciotto anni dagli occhi verdi e i capelli rosso-viola legati ad una coda era a casa sua che continuava a cercare di chiamare preoccupata qualcuno con il telefono fisso.
Mentre era seduta al tavolo e il telefono continuava a dare segnali di suoneria, la ragazza si mangiava l'unghia del pollice ripetendo “ti prego dai, rispondi!”, ma quando non sentì più il telefono della persona che cercava suonare le venne da gridare -Accidenti! Di nuovo!-.
Victor proseguiva la strada sperando di ritrovare Ignoto Kitsune per avere altre spiegazioni e capire che cosa stava succedendo, ma si fermò appena notò un annuncio attaccato ad un muro che lo innervosì.
Il Quinto Settore impone una nuova legge: chi proverà ad opporsi fallendo verrà arrestato e il giudizio verrà deciso dal Grande Imperatore Alex Zabel”
-Il Quinto Settore?!- pensò sconvolto Victor -Ma cosa...?- non finì che sentì una botta in testa che gli fece perdere i sensi e quando si risvegliò era legato ad una sedia ritrovandosi davanti Gyan Cinquedea.
-Hai proprio del fegato a girare di notte per le strade da solo- disse l'uomo mentre Victor era ancora sconvolto, poi scosse la testa ed esclamò -Che cosa volete da me?!-
-Questo sarà il Grande Imperatore a deciderlo- rispose Gyan.
-Ma non ho fatto nulla!-
-Però somigli molto a qualcuno di nostra conoscenza, alla prima occasione te lo faremo conoscere-
-Che cosa ce ne facciamo del ragazzo?- domandò una delle guardie.
-Buttatelo in cella- disse Gyan -Appena il Grande Imperatore avrà tempo ce lo dirà-
Victor venne buttato in cella e poi lasciato solo, il ragazzo passò due minuti in silenzio rannicchiato in un angolo finché non sentì qualcuno bisbigliare -Pss, ehi!- Victor non fece alcuna reazione -Ehi! Dico a te “riccioli blu”!-, il ragazzo alzò il capo e notò un ragazzo sui tredici anni dai capelli viola molto corti e gli occhi verde-azzurro che indossava una felpa blu scura nella cella di fronte a fissarlo -Dico a te!- disse.
Victor si avvicinò alle sbarre e domandò -Che vuoi?-
-Che modi- disse il ragazzo -E io che pensavo di aiutarti a scappare da qui, ma se vuoi restare...-
-No, dimmi solo ciò che mi devi dire!-
-Siamo indecisi, eh?- sorrise malignamente il ragazzo -Va bene, ecco il piano per scappare da qui: tra un po' verrà la guardia vicino alla tua cella, tu approfittane per rubargli le chiavi e il manganello mentre io lo distraggo e poi libera me, penso che capirai da solo come sistemare il problema-
Victor annuì e notò infatti la guardia sedersi accanto alla sua cella, il ragazzo avanzò già la mano per prendere le chiavi, ma l'altro gli fece cenno di aspettare e di restare più in silenzio possibile. Infatti, appena la guardia si addormentò per via del troppo silenzio, il ragazzo della cella di fronte fece segno a Victor che era il momento per fare il colpo e Blade prese velocemente le chiavi e il manganello, l'altro ragazzo fece un altro gesto per dire di tenere nascosti gli oggetti dietro la schiena e appena Victor obbedì l'altro ragazzo gli fece il segno di “Ok” con la mano e poi prese un bastoncino dalla tasca per poi fare chiasso tra le sbarre svegliando la guardia.
La guardia si svegliò e si avvicinò alla cella di fronte dicendo -Ehi! Piantala con questo comportamento infantile! Non lo sopporto- stava per prendere il manganello, ma appena si domandò dov'era finito svenne per un colpo alla testa: Victor era riuscito a fare il resto.
-Allora è vero che sei un essere intelligente- disse con sarcasmo l'altro ragazzo mentre Victor gli apriva la cella.
-Ti conviene però non scherzare troppo con me- disse Blade infastidito dal sarcasmo del nuovo alleato -Ora che cosa dobbiamo fare?-
-Seguimi!- disse l'altro ragazzo e fuggirono dalla prigione mentre l'allarme suonava.
-Ma questo è il Giardino Imperiale!- disse Victor appena fuori riconoscendo il posto.
-Conosci questo luogo?- domandò il compagno.
-Ehm, ti spiego tutto dopo, adesso però dove dobbiamo andare?-
-Continua a seguirmi!- e corsero fino a raggiungere il molo dove li attendeva un ragazzo più grande che guidava un motoscafo.
-Riportaci a casa Gelb- disse il compagno salendo sul mezzo assieme a Victor e partirono a tutta velocità.
-È scappato ancora- disse intanto Gyan innervosito guardando il filmato dalle telecamere di sicurezza -E si è portato via anche l'altro prigioniero!-
-Manteniamo la calma- disse il Grande Imperatore -La cosa potrebbe anche farsi più interessante del previsto-
Nello stesso momento Victor e il suo compagno erano ancora sul motoscafo mentre quest'ultimo sbadigliò e disse -Non vedo l'ora di stendermi sul letto-
-Dimmi una cosa- disse Victor fissando l'altro ragazzo -Come facevi a sapere il modo di scappare da là?-
-Oh, beh semplice- disse sorridendo -È la sesta volta che mi catturano-
-La sesta volta?-
-Già, e ne provano sempre una per impedirmi di scappare, ma anche oggi hanno fallito-
-Beh...impressionante-
-A proposito “spazzola blu”, come ti chiami?- domandò.
-Victor-
-Sawyer- sorrise il ragazzo avanzando la mano -Grazie per essere stato mio alleato-
Victor lo guardò un po' confuso, poi gli strinse la mano.

Giuliz: E bentornati a WTHappened e beh, fine...
Guglielmo: Nulla da dire riguardo a Sawyer?
Giuliz: Sì, quello è il mio nuovo personaggio (e se volete proprio sapere il suo nome in giapponese è Seito Shinoma), ma dirò di più su di lui solo al prossimo capitolo. Comunque, non preoccupatevi, stavolta aggiornerò più presto del solito perché, beh, diciamo che l'ho già quasi finito. Ci metterò di più solo per fare i disegni per ogni capitolo.
Guglielmo: Basta così?
Giuliz: Sì. Comunque, se volete il continuo dico sempre mettete il racconto tra i seguiti e/o recensite, se siete interessati alle altre storie...bla bla sapete tutto il resto. Comunque vi chiedo cortesemente di recensire bene spiegando ciò che vi piace del racconto o se c'è qualcosa che va riguardato (perché del resto è per questo che chiedo recensioni) e, scusatemi ma è piuttosto vero, anche se la vostra recensione è positiva sappiate che non mi da molta motivazione quando nelle recensioni c'è scritto solo “mi piace, aggiorna presto”, non prendetevela se dico questo, però è comunque nel regolamento di EFP. Alla prossima

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Capitolo 3
*** Accusato di essere un Blade ***


Cap 3
Accusato di essere un Blade
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-Grazie per l'aiuto Gelb- disse Sawyer scendendo dal motoscafo con Victor.
-Cerca di non farti catturare di nuovo, intesi?- disse Gelb.
-Ci proverò, buona notte- e assieme al suo “alleato” si allontanò dal molo.
-Ora dove vai?- domandò Victor seguendo il ragazzo.
-Vado prima a salutare i miei compagni alla base- rispose Sawyer.
-Come, non vai direttamente a casa?-
-E sopportare le lagne di mia sorella? Preferisco farlo più tardi. Piuttosto tu perché non vai a casa anziché seguirmi?-
-Ehm, ti devo un'altra spiegazione-
-Con questo fanno due-
Victor rimase un po' perplesso sul fatto che Sawyer volesse andare prima a salutare i suoi compagni anziché tornare a casa, ma continuò a seguirlo fino ad arrivare alla porta di un magazzino abbandonato.
Sawyer bussò alla porta e disse -Chi va con lo zoppo lo aiuta a non zoppicare- e la porta venne aperta da un ragazzino.
-Sawyer, allora stai bene!- poi fissò Victor -E lui chi è?-
-Solo un nuovo alleato, mi ha dato una mano ad evadere-
I due ragazzi entrarono nel magazzino dove c'erano dentro altri cinque coetanei.
-Sawyer!- disse uno di loro -Ci stavamo organizzando per cercare un piano per aiutarti a scappare, ma non ti smentisci mai. Brava ragazza!-
Victor rimase sconvolto alla frase del ragazzo e disse -“Ragazza”?!-
Sawyer sembrò vergognarsi, ma continuò a sorridere con i denti fissando però Victor e, con la bocca ancora chiusa, disse -Ne parleremo più tardi- poi fissò di nuovo il gruppo -Beh, in realtà anche stasera ho avuto l'aiuto di Gelb e poi di questo nuovo ragazzo!-
Tutti lo guardarono un po' intimoriti lasciando Victor confuso, poi il ragazzo di prima disse -Io sono il leader dei Ribelli, mi chiamo Icarus Damselfly. Qual'è il tuo nome e cognome?-
-Victor Blade...- il ragazzo si fermò appena notò di essere fissato con sguardi sconvolti.
-Blade?!- Icarus sembrò innervosirsi -Non dirmi che tu sei imparentato con Vladimir Blade?!-
-Beh, s...- non finì la risposta che Sawyer lo interruppe dicendo -Ok, si è fatta una certa, andiamo a casa- e spinse Victor fuori dal magazzino con lo sguardo sospettoso di tutti.
-Ma che cosa avevano?- domandò Victor mentre il ragazzo (scusate, la ragazza) chiuse la porta, poi rispose con un'altra domanda -Tu sei un parente di Vladimir Blade?-
-Stavo per confermare di essere suo fratello-
-È impossibile!-
-Che vuoi dire?-
-Vladimir non ha fratelli-
Victor rimase sconvolto -Cosa?!- scosse la testa e disse a Sawyer -Mi spieghi dove mi trovo?!-
-A Inazuma! Dovresti saperlo!-
-No, non in quel senso! Che sta succedendo qui?-
-Sembri un po' confuso-
Victor sentì la voce di Ignoto Kitsune dirgli nella testa “Sei in un'altra dimensione, non lo hai ancora capito?”, il ragazzo rifletté velocemente capendo che non era Vladimir ad essere scomparso nella camera dell'ospedale prima, ma lui, allora disse -Senti, so che potresti non credermi, o che possa essere difficile per te capirlo, ma io vengo da una dimensione dove il Quinto Settore non esiste più-
-Eh?!-
-È la verità, la Raimon l'ha sconfitto-
-Qui però la Raimon ha perso già in partenza e nessun'altra squadra è riuscita a battere il Quinto Settore-
Victor rifletté sugli sguardi di quei ragazzi -Sawyer, come sai che Vladimir non ha fratelli? E inoltre perché i tuoi amici hanno tremato a sentire Blade?-
-Beh vedi, Vladimir Blade è un'Imperiale ed è temuto dalle classi medie perché è più grande e ritenuto pericoloso poiché già in passato è riuscito a portare alla chiusura alcune scuole, tra cui le loro. Per questo è così odiato e temuto-
-Ha fatto il mio stesso gioco se non brutalmente?- pensò.
-Ma io non la penso del tutto così, Vladimir mi ha aiutata a scappare dal Quinto Settore una volta e segretamente mi dice quali sono i prossimi piani di quell'organizzazione. È lui che mi ha detto di non avere un fratello-
Victor iniziò a farsi alcuni calcoli mentali -Se in questa dimensione io non esisto la Raimon non è riuscita a vincere e il Quinto Settore è diventato più oscuro del solito in modo da evitare altri tentativi di resistenza e Vlad è un'Imperiale. L'unica cosa che non mi torna è quest'ultima, perché proprio Vlad deve essere un'Imperiale al posto mio?-
-Beh, questo spiega perché hai continuato a starmi dietro- disse Sawyer attirando di nuovo l'attenzione di Victor -Tu sei di un'altra dimensione e ti sei perso qui, ma come avresti fatto?-
-In realtà non lo so, stavo facendo una partita contro un tizio dalla maschera Kitsune e forse per via della Tecnica Speciale che ha usato contro di me che mi sono ritrovato qui-
-Un tizio dalla maschera Kitsune? Mi sembrava di averlo visto al Giardino Imperiale quando mi hanno portata in prigione ora che ci penso- improvvisamente fece uno sguardo di terrore che allarmò Victor come se la ragazza avesse fatto una realizzazione sconvolgente -Cavoli, me lo stavo per dimenticare! Devo tornare a casa o Sasha mi ucciderà!-.
In quel momento la ragazza diciottenne era ancora a casa preoccupata che parlava con Vladimir.
-Io ancora non capisco come possa Sawyer cacciarsi in questi guai!-
-Non preoccuparti Sasha- disse Vladimir controllando il cellulare -Ho avuto notizie dal Quinto Settore, sembra che sia riuscita a scappare con un altro prigioniero-
Infatti sentirono suonare al campanello e Sasha aprì la porta trovandosi davanti Sawyer e Victor.
-Ciao Sasha, sono tornata a casa- disse tranquillamente Sawyer.
-E LO DICI IN QUESTO MODO?!- gridò la sorella -È LA SESTA VOLTA CHE TI FAI CATTURARE DAL QUINTO SETTORE! LA SESTA! MI SPIEGHI COME ACCIDENTI PUOI CACCIARTI ANCORA IN SITUAZIONI SIMILI!?-
-Su calmati- disse Vladimir appoggiando la mano sulla spalla di Sasha -Tua sorella è tornata sana e salva, dovresti essere almeno contenta per questo- la ragazza si calmò mentre Victor rimase a fissare Vladimir -Beh, vi auguro la buonanotte- e se ne andò seguito però dal ragazzo intenzionato a capire.
Vladimir si fermò appena udì Victor da dietro domandargli -Tu sei Vladimir Blade giusto?-
Il ragazzo si voltò guardando chi lo aveva chiamato e fece un'espressione confusa e allo stesso tempo scioccata.
-Perché sei Imperiale?- continuò a domandare.
Vladimir cambiò espressione -Perché il calcio è solo una perdita di tempo- Victor rimase sconvolto mentre l'altro ragazzo si voltò per riprendere la sua strada e diceva -Ora sparisci-.
Il calcio è solo una perdita di tempo” ripensò Victor. Quella frase era la stessa che aveva detto lui da Imperiale.

Vladimir della dimensione di Victor stava ancora dormendo nel suo letto finché non udì suoni di sirene che lo svegliarono.
Il ragazzo fissò fuori dalla finestra e notò infatti un'auto della polizia proprio vicino all'ospedale, rimase dubbioso, ma passò ad allarmato quando sentì delle voci proprio sul piano dove si trovavano lui e Victor.
Vladimir uscì dalla stanza con la sua sedia a rotelle e notò Camellia e un dottore che stavano parlando con un poliziotto proprio accanto alla stanza dove dormiva Victor.
-Quindi afferma che sia la camera dove stava il paziente sia quella di suo fratello erano aperte?- domandò l'agente prendendo appunti.
-Sì, esatto- disse Camellia.
-Eppure le avevamo chiuse- disse il dottore.
Vladimir cercò di avvicinarsi per capire la situazione finché non vide la stanza di suo fratello completamente vuota, rimase in silenzio e poi gli venne da esclamare -Dov'è Victor? Dov'è mio fratello?!-.
-Vladimir è meglio se torni nella tua stanza- disse Camellia preoccupata.
-Ditemi dov'è!-
-Stiamo facendo il possibile per ritrovarlo, non preoccuparti-
-Quindi è sicuro che il paziente, Victor Blade, sia scomparso?- concluse l'agente.
-Si può dire così- affermò il dottore -I suoi vestiti però sono scomparsi con lui ed è rimasto solo il pigiama, è come se fosse scappato eppure le nostre telecamere di sicurezza non mostrano nessuno che sia uscito durante la notte-
La notizia della scomparsa di Victor era arrivata intanto alla Raimon tramite una telefonata a Mark.
-Allora?- domandò JP dopo che Mark aveva chiuso la chiamata.
-Victor è scomparso durante la notte in ospedale e non è ancora chiaro come- affermò Mark.
-MISTER!- esclamò Skie entrando nel club di calcio -Adè e Michael hanno smesso di frequentare il club di calcio e sembra anche che non si ricordino nemmeno di esserci stati-
-Come?-
-È assurdo- pensò Riccardo -Prima quel tizio con la maschera Kitsune, poi Victor che sviene e scompare e adesso i nostri compagni che si stanno dimenticando di noi-
-Questa storia non mi piace- disse Gabi.
-Dobbiamo ritrovare Victor e capire che cosa sta succedendo- concluse.

Quella mattina, nell'altra dimensione, Victor stava dormendo su una panchina del parco e rimase così anche se vicino c'era Sawyer che continuava a toccargli la guancia.
La ragazza trattenne il respiro e gli urlò così forte da farlo cadere a terra -VICTOR! SEI DAVVERO MORTO?!-.
Victor si rialzò e s'innervosì così tanto da buttarsi su Sawyer e minacciarle di tirarle un pugno, ma appena notò la ragazza fare un volto spaventato e proteggersi la faccia con le mani gli venne da dire -Tipico, fai la spaccona, ma quando capisci di essere in pericolo chiameresti pure la mamma. Ringrazia di avermi fatto capire che sei una femmina prima, io non picchio le donne-
-Già, ma ti dispiace toglierti da sopra di me?-
-Che vuoi di...oh- Victor si spostò e si rialzò.
-Piuttosto, come mai dormivi su una panchina? Non avevi seguito Vladimir per tutta la notte?- domandò Sawyer rialzandosi anche lei.
-Tu invece perché continui ad infastidirmi? Siamo già fuggiti da quel posto, penso che possiamo anche dirci addio-
-Non hai risposto alla mia domanda, prima le donne, dovresti saperlo-
Victor sbuffò e disse -Secondo te che cosa gli avrei dovuto dire? “Salve Vlad, sono tuo fratello di un'altra dimensione, potresti farmi dormire a casa tua?”-
-Sì, in effetti è banale-
-Più banale di come accidenti hai fatto a prendere alla leggera il fatto che io sia di un'altra dimensione, una persona normale mi avrebbe preso per pazzo-
Sawyer sembrò non prendere bene la cosa e gli disse -Per te come dovrebbe essere una persona normale?! Ti ho creduto perché mi hai aiutata a scappare e poi abbiamo visto entrambi una persona con la maschera Kitsune! Pensi che non sia abbastanza per crederti?!-
-Bene, allora penso che possa essere abbastanza! Possiamo anche salutarci!- Victor si voltò, ma la ragazza s'innervosì tanto da gridargli -Beh, scusami tanto se cerco di aiutarti a sopravvivere in questa dimensione! Hai visto anche tu come siamo messi! Non possiamo fidarci nemmeno di chi è contro il Quinto Settore-
Victor si fermò e si voltò dicendo -E chi dice che io voglia restare qui?-
-Beh, allora dimmi! Sai come uscire da questa dimensione e tornare nella tua?-
-Un'idea ce l'avrei e sarebbe di cercare Ignoto Kitsune e dimenticare quello che sta succedendo, quindi arrivederci!- e riprese la sua camminata.
Sawyer sbuffò con le braccia conserte e concluse con -Bene, allora fatti friggere!-.

Giuliz: Ebbene sì, Sawyer è una ragazza. So che questo rende la fan fiction un OCxCanon (sì, alla fine mi sono arresa e gli ho fatto un OC). Comunque se pensate che sia la tipica storia da OCxCanon...aspettate di leggere l'ultimo capitolo.
Guglielmo: basta così?
Giuliz: Nel disegno originale ci dovevano essere anche loro due nell'angolo Image and video hosting by TinyPic ma alla fine le ho tolte perché l'attenzione sarebbe caduta troppo su di loro anziché su Victor (è una cosa che mi ha spiegato anche il professore di colorazione digitale).
Comunque se volete il prossimo capitolo recensite e mettete il racconto tra i seguiti o me tra i vostri autori preferiti. Alla prossima ^^

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Capitolo 4
*** Piano B ***


Cap 4
Piano B
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Qualche ora prima
Sawyer e sua sorella Sasha erano in cucina a fare colazione quella mattina tranquillamente finché quest'ultima non disse -Ieri non te ne ho parlato poiché era notte fonda e giustamente volevi dormire, ma vorrei dirtelo ora: per quanto deve ancora andare avanti questa storia?-
-Di che parli?- domandò Sawyer dopo aver finito di bere una tazza di latte.
-Lo sai di che cosa parlo, è la sesta volta che ti fai catturare dal Quinto Settore-
-E allora?-
-Come sarebbe a dire “e allora”? Non puoi continuare a comportarti come una bambina che non vuole imparare! Inoltre che cos'hai combinato questa volta per finire di nuovo in questa situazione?-
-Ho solo tirato una pallonata in faccia a uno di quegli Imperiali-
-Solo?!-
-Mi stava importunando!-
-Sei consapevole anche del fatto che sei scappata dalla prigione del Quinto Settore con un altro prigioniero?-
-E che dovevo fare? Lasciarlo marcire dietro le sbarre?-
-Non sai nemmeno del perché si trovava là!-
-Mi ha raccontato che non lo sa nemmeno lui!-
-Un demente! Ti sei portato dietro un demente!-
Sawyer si alzò sbattendo le mani sul tavolo ed esclamò -Papà non l'avrebbe mai pensata così!- poi si calmò e andò a prendere la felpa pronta per uscire.
-Sawyer- disse Sasha con un volto mortificato -La scuola mi ha detto che sei fuori dalla sospensione da ormai una settimana, quindi se vuoi tornare puoi-
-E per che cosa? Per farmi circondare di nuovo da quei figli di papà che non hanno mai nulla di meglio da fare? Lo sai che là non ci voglio più tornare- e uscì di casa lasciando la sorella maggiore pensare -Papà, se solo ci fossi tu sapresti come fare con lei-.
Tornando al presente
Victor rimase a Riverside a riflettere su quello che era successo prima di arrivare in questa dimensione: sapeva che era stato Ignoto Kitsune, sapeva che era stata quella Tecnica Speciale a portarlo in quella condizione, ma ciò che non gli era chiaro era come fosse arrivato lì. La sua risposta si fece visibile appena vide Ignoto Kitsune sul campo da calcio e corse subito da lui.
-Ehi tu!- esclamò Victor prima di fermarsi -Riportami nella mia dimensione!-
-No- rispose l'altro ragazzo.
-Beh, cos'altro potevo aspettarmi come risposta?-
-Sappi che anche se lo volessi non posso riportarti nella tua dimensione-
-E dimmi, perché non puoi?-
-Nella tua dimensione sono arrivati dei tizi che vogliono mettermi i bastoni tra le ruote, mi causerebbero solo delle difficoltà con te-
-Ma che razza di piano hai? Perché mi hai preso come bersaglio?-
-Posso solo rispondere alla tua ultima domanda: non mi stai affatto simpatico-
-È la motivazione più stupida che io abbia mai sentito-
-Più stupida di quella di fare il calcio regolamentato in un paese che non ha nulla a che vedere con quello che ti ha generato problemi?-
Victor rifletté su chi si stesse riferendo e appena gli venne in mente disse -Già-
-Beh, possiamo dire di aver finito-
-Non così in fretta Copperfield! Devi ancora spiegarmi chi diavolo sei! Che intenzioni hai?!-
Il ragazzo, che stava controllando la sua marionetta, sorrise e poi gli fece dire -Vedi Victor, siamo entrambi di dimensioni diverse, l'unica differenza è che io posso viaggiare attraverso le dimensioni, ma per farlo mi occorre usare molta della mia energia. È la prima volta che lo faccio, ma del resto io appartengo ad una razza che una volta morta può avere tutti i poteri del mondo finché non si esauriscono, questo è un altro di quei motivi per cui non posso riportarti nella tua dimensione. Una volta che esauriamo le nostre energie spariamo per sempre-
-Tu...sei morto?!-
-Beh, spero che il contrattempo nella tua dimensione finisca presto, nel frattempo divertiti qui- e sparì subito dopo che Victor gli aveva gridato -Ehi, aspetta!-
-Grandioso- pensò Blade -Un tizio che non è vivo mi trascina in questa dimensione per un motivo che non mi vuole spiegare e per di più rischierà di sparire una volta esaurite tutte le sue energie e io rischio di restare bloccato qui per sempre!- rifletté un momento -Non mi resta che una cosa da fare-
Più tardi, al magazzino abbandonato, il gruppo dei Ribelli sentì qualcuno bussare alla porta e poi sentirono la voce di Victor dire -Chi va con lo zoppo lo aiuta a non zoppicare-
-Non ti facciamo entrare- disse “l'addetto alla sicurezza” -Abbiamo cambiato il codice-
-E quale sarebbe?-
-Credi davvero che ti dica tranquillamente che il nuovo codice è “Sotto la panca il Quinto Settore crepa”? Devi essere davvero tonto per crederlo-
Fuori dalla porta Victor si era messo la mano sulla faccia e poi disse -D'accordo, hai vinto tu- e finse di andarsene per poi tornare e bussare di nuovo alla porta dicendo -Sotto la panca il Quinto Settore crepa-
-Non ti facciamo comunque entrare Victor Blade-
-Riconoscete le persone dalla voce, ma pretendete comunque un codice d'accesso? Nemmeno alla Raimon erano così pignoli!-
-Non a caso hanno perso contro la Fiducia Incrollabile-
-Mi fate entrare o no? Voglio vedere Sawyer!-
Icarus s'innervosì per la proposta e si mise davanti alla porta dicendo -Noi t'impediremo di avvicinarti a lei! Non permetteremo che un'Imperiale o il fratello di un'Imperiale le faccia il lavaggio del cervello!-
-Ma che cosa si sono fumati?- pensò, poi disse -Ma è con voi o no?-
Icarus non parlò, ma l'altro ragazzo disse -No, non è con noi da stamattina- facendo gridare al capo -Whited!-
-Grazie- concluse Victor e se ne andò.
Più tardi Victor andò prima al parco per vedere se Sawyer era ancora lì, ma fu inutile, allora decise di andare a casa della ragazza.
Blade suonò il campanello e ad aprire fu Sasha che lo guardò subito con indignazione.
-Salve, starei cercando Sawyer- disse il ragazzo.
-Stalle lontano!- rispose la ragazza sbattendogli la porta in faccia.
-Assurdo, ce l'hanno tutti con me prima ancora di conoscermi- pensò -Almeno nella MIA dimensione non mi ero guadagnato l'antipatia di tutti gratuitamente-
Intanto, nella dimensione di Victor, Riccardo andò a trovare Skie in un'altra aula anziché nel club di calcio rimanendo un po' sorpreso di trovarla lì.
-Skie, che ci fai qui?- domandò Riccardo -Lucian mi ha detto che quasi tutta la sua classe ha iniziato a comportarsi in modo strano e come se non bastasse il nostro campo da calcio è stato rimpiazzato con un campo da baseball-
Skie si voltò e disse -Scusa, ma tu chi sei? E come ti permetti di irrompere nel club di calligrafia?-
-Club di calligrafia?-
-Se sei qui per iscriverti basta dirlo-
Riccardo non disse nulla e uscì sconvolto dalla reazione della ragazza.
Stessa cosa successe a Gabi quando trovò Rosie in un club di fotografia.
-Ma che ci fai lì?- domandò -Dovresti essere nel club di calcio-
-Calcio?- domandò Rosie -Ci partecipa anche Riccardo per caso?-
-Certo che sì, non ti ricordi?-
La ragazza si mise a pensarci su poi disse -Non ricordo nulla del genere, inoltre che cos'è il calcio?- Gabi si mise la mano sulla faccia -Un momento! È per caso quello sport in cui bisogna tirare la palla nella porta degli avversari?!-
-E cos'altro?!-
-Ma quella è la pallanuoto! Wow, se Riccardo partecipa davvero a uno sport simile devo subito vederlo! Non posso perdere l'occasione di vederlo senza maglietta!-
Gabi non riuscì quasi a credere alle sue orecchie, ma del resto si trattava di Rosie, quindi le sue considerazioni su Riccardo erano normali.
Ryoma invece si era messo alla ricerca di Jade e quando la trovò in palestra gridò -Jade! Finalmente ti ho trovata!- per poi beccarsi un calcio nello stomaco da parte della ragazza che lo schiacciò contro il muro.
-Vuoi partecipare al club di karate?- domandò Jade facendo realizzare al ragazzo che indossava un judogi ed era cintura nera -Allora iscriviti!-
Ryoma arrossì e domandò -Quando si comincia?-
Intanto a spiarli c'era un ragazzo dai capelli biondo a caschetto che, vedendo la scena, pensò -Beh, è stato facile, credo che con lui non serva nemmeno pensarci-.
Nel frattempo, i “pochi rimasti”, ossia Riccardo, Gabi, Lucian, Wanli, Subaru e Eugene, si erano radunati in uno sgabuzzino per discutere su quello che stava succedendo.
-Quindi ricapitoliamo- disse Riccardo -È apparsa una squadra dal nulla il giorno prima che che la scuola riaprisse dalle vacanze estive guidata da un tizio chiamato Ignoto Kitsune, Victor viene messo K.O. da questo tizio che lo spedisce in ospedale, durante la notte scompare dal nulla e, come se non bastasse, i nostri compagni iniziano a dimenticarsi tutto quello che è successo l'anno scorso-
-È assurdo- disse Wanli -E queste cose non vanno nemmeno così a braccetto-
-Forse sì- ipotizzò Eugene -La scomparsa di Victor potrebbe aver portato anche alla scomparsa di ciò che è successo qui e di conseguenza anche le nostre memorie vengono corrotte-
-Stai forse dicendo che siamo i prossimi?- domandò Lucian impaurito.
-Eugene, la tua teoria è così assurda da non reggersi in piedi- disse Gabi.
-Ma ci è andato vicino- disse un ragazzo dai capelli a cappello di fungo violetto irrompendo nello sgabuzzino.
-Chi sei tu?!- esclamò Riccardo mettendosi sulla difensiva.
-Tranquilli, dimenticherete subito il nostro incontro...- disse il nuovo arrivato mettendo un piede su una palla appena apparsa con un ologramma -...Come il vostro passato con il calcio-.

Victor rimase nel parco notando alcuni vecchi compagni che riconosceva, ma loro non riconoscevano lui e passavano senza salutarlo.
Ma non era tanto quello il suo problema più grande, era più in pensiero per Sawyer. Voleva ritrovarla poiché era l'unica che in quella dimensione gli aveva aperto le braccia e quindi l'unica che lo avrebbe aiutato a “sopravvivere”. Gli veniva da pensare che forse era stata rapita una settima volta dal Quinto Settore, ma forse non era così.
Anzi, non era per niente così, lei infatti era nascosta dietro un cespuglio a spiare il ragazzo sogghignando e pensando -Ma guarda un po', a quanto pare non sa come cavarsela da solo qui. Chissà perché non sono sorpresa- cambiò subito espressione però quando vide quei tre Imperiali di Infinity, Maxium e Aum avvicinarsi pericolosamente a Victor -Ahia, qui si mette male-.
-Allora?- domandò Infinity -Cosa fai qui tutto solo?-
-Hai una faccia familiare- disse Aum -Forse ti abbiamo visto la prima volta quando ti ha sbattuto in cella il Quinto Settore-
-Teoricamente questo sarebbe il nostro primo incontro- disse Victor -Ma mi state già sulle scatole per un motivo personale-
-Ah, adesso facciamo anche gli spiritosi- ghignò Infinity.
-Suvvia- disse Maxium -Magari vuole solo giocare a calcio-
-Giusto, accontentiamolo- e Infinity tirò la palla che teneva sotto il braccio contro Victor che lo intercettò subito senza problemi.
-Però, riflessi pronti-
-Avete finito di seccarmi?- domandò Victor -Non ho voglia di perdere tempo con voi, starei cercando una persona se non vi dispiace-
-Ma l'hai sentito? Parla di noi come se ci conoscesse già- disse Aum.
-Questo ragazzo non è normale, ve lo dico io- aggiunse Maxium.
-Pensiamo più a dargli il ben servito- disse Infinity prima di ricevere una pallonata dritta in faccia da Victor lasciando tutti sconvolti.
-Tu...hai osato attaccarmi?!- ringhiò il ragazzo rialzandosi.
-E voi che cosa avreste fatto prima?-
-Questo è troppo!- Infinity caricò il tiro e gridò -Bomba Ballerina!-, ma anche questa volta Victor lo intercettò e ricambiò con una Stoccata Micidiale che ristese l'avversario a terra.
Sawyer rimase sconvolta, ma allo stesso tempo ammirata da una cosa del genere.
-Forse non dovevamo provocarlo- disse Infinity rialzandosi e poi scappò via con gli altri due ragazzi che erano terrorizzati dimenticandosi però di riprendere il pallone.
Victor si voltò appena sentì qualcosa muoversi tra i cespugli e, avendo l'impressione che si trattasse di un altro agguato, tirò una pallonata contro colpendo però Sawyer facendole gridare -Ahio!-
Il ragazzo andò a controllare notandola a massaggiarsi il naso e disse -Almeno ora so dov'eri finita-
-Buon per te...- disse Sawyer con sarcasmo.
Victor notò che la ragazza aveva con se uno zaino, cosa che non aveva però la mattina, e gli venne da domandare -Stavi andando a scuola?-
-Nah, con quel posto non voglio più avere niente a che fare- rispose rialzandosi -Ero tornata un momento a casa per fare i bagagli e filarmela prima che tu arrivassi a domandare a Sasha dov'ero-
Victor rifletté sulla frase e poi disse -Ok, avrei già un paio di domande da farti e non so nemmeno da quale cominciare-
-Del tipo?-
Il ragazzo si mise la mano sulla faccia e disse -Primo: sapevi che ti stavo cercando, perché non ti sei fatta vedere? Secondo: Vuoi scappare di casa? Terzo: che vuoi dire con “non voglio più avere niente a che fare con quel posto” in riferimento alla scuola? Quarto: è da ieri sera che volevo chiedertelo: perché ti ha dato più fastidio il fatto che io avessi scoperto che tu fossi una ragazza?-
-Dai al tempo il suo tempo- rispose -Piuttosto fammi indovinare: mi stavi cercando per essere aiutato in questa dimensione?-
-Sì, adesso però non farmi tutta la manfrina come “te l'avevo detto”-
Sawyer ebbe un leggero ghigno -Ti aiuterò, ma ad una condizione- Victor non aveva proprio idea di cosa aspettarsi finché lei non si mise a fargli gli occhi dolci con le mani unite da preghiera e disse -Mi insegni a giocare a calcio? È da quando avevo sette anni che ho smesso di praticare questo sport e tu sembri formidabile!-
-E aggiungiamo la quinta domanda alla lista-
-Allora, accetti o no?!-
-Accetto, accetto!-
-Perfetto!- Sawyer sembrava su di giri, poi si fermò e indicò Victor -Victor, sei stato promosso da “alleato” a “partner”!-
-Perché non mi piace come la situazione si stia evolvendo?- pensò infine il ragazzo.

Giuliz: E questo era il quarto capitolo ed è finito
Guglielmo: COSA?! D:
Giuliz: Scherzavo. Comunque, nel capitolo precedente mi sono dimenticata di dire che i ragazzi della ribellione sono tutti giocatori scout quindi se avete il primo gioco di Inazuma Eleven Go potrete riconoscerli facilmente (se ve lo state chiedendo: sì li ho scelti a cavolo). Comunque, come avrete intuito, questo è una specie di prequel/midquel di Chrono Stone. Comunque, se vi è piaciuto il capitolo e volete vedere il prossimo recensite ^^

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Capitolo 5
*** Come allievo e maestro ***


Cap 5
Come allievo e maestro
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-Che cosa hai fatto?!- domandò il ragazzo diciottenne al burattinaio di Ignoto Kitsune -Ho visto quello che hai combinato! Hai idea di quello che potresti causare?! Qual è il tuo piano?-
-Ti riferisci a quello che è successo ai ragazzi della Raimon? Non sono stato io- rispose.
-Su di loro lo so! Ma ho saputo che hai portato Victor Blade in un'altra dimensione!-
-Ti dirò la verità, quando gli ho inflitto quel danno durante la partita speravo di renderlo un corpo vuoto in modo da manovrarlo facilmente e permettergli di uccidere Vladimir Blade, ma a quanto pare non sono stato abbastanza forte da stenderlo completamente poiché si è svegliato. Siccome si sono intromessi anche quei ragazzi che viaggiano nel tempo ho pensato che sarebbe stata una buona idea portarlo al “sicuro”. Tanto, se ucciderà il Vladimir di quell'altra dimensione, è anche meglio così riuscirò a cancellare qualsiasi dimensione dove esistono i Blade-
-Non te lo permetterò!- esclamò allontanandosi pronto per fermare il fantoccio.
-Fossi in te non lo farei- ghignò -Ti cancelleresti da solo sprecando tutte le tue energie e le catene che mi trattengono mi libereranno, ma se è questo ciò che vuoi non cercherò di fermarti perché mi faciliteresti tutto-
Il ragazzo si fermò per qualche istante capendo che l'altro aveva ragione poi disse -In un modo o nell'altro troverò il modo di fermarti-.

-E così hai deciso di scappare di casa?- domandò Victor mentre Sawyer stava cercando il posto giusto per stare la notte.
-Sì- rispose la ragazza buttando la borsa davanti a un cantiere abbandonato dietro al parco -Non sopporto le lagne di Sasha: “Sawyer non fare questo” “Sawyer non fare quest'altro” “Sawyer smettila di comportarti come una bambina”. Non mi lascia nemmeno vivere-
-Beh, ti fai catturare dal Quinto Settore facilmente, io non la biasimerei-
-Dimmi una cosa- continuò la ragazza sedendosi su un gradino -se nella tua dimensione tu sei il fratello di Vladimir, com'è lui?-
-Beh, conosco a malapena il Vladimir di questa dimensione quindi non posso fare un raffronto. Ad ogni modo, lui è gentile, educato e...-
-E?-
-Forse più fortunato con le donne, è già riuscito a fidanzarsi con la sorella del Grande Imperatore-
-Beh, forse non c'è tanta differenza, anche qui mi capita di vederlo interessato a Julia Blaze- poi sorrise -Vi invidio, da come me lo descrivi sembra che siate sempre d'accordo-
Victor ebbe un veloce flashback di quando litigarono da piccoli perché non aveva ancora capito che Vladimir voleva passargli la palla anziché colpirlo -A dire il vero anche a noi capitava qualche battibecco ogni tanto-
-Oh-
-Comunque, prima che io ti insegni a giocare a calcio ho bisogno di qualche informazione qui. Anche voi avete gli Spiriti Guerrieri? Ossia quelle creature che simboleggiano l'amore per il calcio?- Sawyer lo guardò dubbiosa -Lo so che suona stupido sul fatto che siano l'amore per il calcio ma...-
-Sì, ce li abbiamo, ma non sono stati scoperti per ambito sportivo-
-Ah, no?-
-Il primo che evocò per la prima volta uno Spirito Guerriero fu un certo Wanli Changcheng-
-WANLI?!-
-Già, circa tre anni fa se non erro- spiegò -Quando lo evocò per la prima volta senza nemmeno volerlo. Non è chiaro se fosse per vendicarsi dei bulli o per proteggere la sua amica da loro, o meglio, queste sono le conclusioni sul motivo per cui potrebbe venir evocato uno Spirito Guerriero. Fatto sta che il Quinto Settore lo prese e lo fece Imperiale riuscendo anche ad aiutarlo a domare quel nuovo potere ritenendo il calcio il giusto metodo per quei casi-
-Non sembra un'azione così terribile-
-Ti conviene non dirlo qui. I “Ribelli” non sono così santi quando si tratta del Quinto Settore-
-Non eri dalla loro parte?-
-A dire il vero io non sono dalla parte di nessuno-
-Eh?-
-Ormai stavo già iniziando a poco a poco a trovare anche i Ribelli inaffidabili, hai visto anche tu come hanno reagito nel sapere che sei un Blade e con anche Vladimir che è dalla mia parte io non so proprio che strada prendere-
-Già, a proposito di Imperiali- disse Victor -Il Quinto Settore non dovrebbe essere alla tua ricerca? Sei una fuggitiva-
-Nah, non mi daranno la caccia finché non farò qualcosa che li possa infastidire e poi i miei gesti non influenzano nessuno quindi per loro non sono una minaccia-
-Allora perché eri stata catturata quella volta?-
-Avevo tirato una pallonata in faccia a un'Imperiale albino di nome Bailong perché mi stava importunando, evidentemente aveva già capito che ero una ragazza-
-Hai la mia benedizione- disse Victor riferendosi ovviamente a quello che era successo a Bailong -Ad ogni modo sono ancora sorpreso che tu abbia voluto aiutarmi prima ancora che te lo chiedessi-
-Beh, vedendo come ti hanno trattato i Ribelli la sera prima diciamo che mi dispiaceva lasciarti solo senza qualcuno dalla tua parte-
Victor arrossì di colpo alla frase della ragazza che sembrava però personale e disse senza guardarla -Beh...grazie, ma non era così necessario- poi cercò di riprendersi e disse -Comunque, quando vuoi possiamo iniziare gli allenamenti come ci siamo promessi-
-Io potrei dire di iniziare subito-
I due ragazzi andarono così a Riverside dove, in quel momento, non c'era nessuno che li potesse infastidire.
-Dunque, hai detto che è da quando avevi sette anni che hai smesso di giocare a calcio giusto?- domandò Victor con il pallone sottobraccio.
-Sì sensei- annuì Sawyer.
-Una strana coincidenza- disse ripensando al suo passato per un momento -Comunque, immagino che tu conosca già le regole basi del calcio-
-Sì sensei-
-Bene, in quale ruolo ti troveresti meglio?-
-Attaccante sensei-
-Allora potrebbe essere più difficile del previsto-
-Che vuoi dire sensei?-
-Non c'è bisogno di chiamarmi “sensei”-
-Okay- abbassò il capo.
-Comunque, sono anch'io attaccante il che mi rende difficile darti alcune dritte da solo senza un difensore, ma del resto siamo solo in due-
Victor passò la palla a Sawyer, si mise davanti alla porta e disse -Tira la palla così vediamo quanto sei forte-
-Ok- Sawyer si allontanò da Victor di qualche passo, mise la palla davani a se e si preparò a caricare il colpo, ma, a sorpresa di lui, si mise prima di fianco all'oggetto per poi battere il piede davanti. Dal terreno uscì un teschio circondato da una fiamma blu che inghiottì la palla e la ragazza ci tirò il calcio esclamando -Fuoco Fatuo!- e l'oggetto venne letteralmente sparato dal teschio.
Victor si dovette buttare a terra per non essere colpito anche se la palla colpì il palo di destra.
-Come sono stata?- domandò Sawyer.
-MA SEI SCEMA?! POTEVI UCCIDERMI!- esclamò alzando la testa -Inoltre, ho chiesto solo un normalissimo tiro, non di essere così stravagante!-
-Beh, mi avevi chiesto di testare la mia forza e questo è il massimo- cercò di giustificarsi inutilmente.
-Non ti arrampicare sugli specchi- disse rialzandosi, guardò un momento l'ammaccatura che il tiro aveva fatto al palo poi fissò di nuovo Sawyer dicendo -Mi spieghi come è possibile che tu conosca una Tecnica Speciale se mi hai detto che è da quando avevi sette anni che non giochi a calcio?-
-Beh, quella l'ho imparata a sette anni del resto- rispose Sawyer in un tono che anche se sereno per Victor sembrava quasi nostalgico -Volevo vedere se mi ricordavo come farlo-
-Potevi dirmelo o magari farlo in un altro momento-
Più tardi Victor e Sawyer si misero a giocare passandosi la palla e altre volte rubarsela a vicenda, per Victor era come giocare con Vladimir tanto che sotto sotto si divertiva.
Verso il tramonto si fermarono e si sedettero sui gradini.
-Beh, oggi definiamolo un riscaldamento- disse Victor -Con qualcuno in più forse sarebbe stato più utile-
-Dici?-
-Beh, non nego però che per essere una che non gioca da sei anni sembri comunque ben allenata ed effettivamente non sei male come attaccante, un po' come me- Sawyer voltò la testa per l'imbarazzo -Piuttosto perché hai smesso di giocare a calcio a sette anni?-
Sawyer preferì cambiare argomento, rimase in silenzio per un po' poi disse -Tu invece cosa intendevi dire con “un po' come me”?-
-Tipico delle ragazze, cambiare argomento- pensò poi rispose -È un po' personale, ma diciamo che ho accusato il calcio di aver portato all'ospedale mio fratello quando invece...- Victor ripensò alla volta in cui pianse davanti a suo padre -...era colpa mia-
-Che intendi dire?- Victor le raccontò della sua esperienza con suo fratello, ma si fermò solo a quando Vladimir venne portato all'ospedale poiché riteneva il resto inutile da raccontare -Io...non lo sapevo...-
-Non biasimarti, del resto siamo di due mondi diversi, era ovvio che tu non lo sapessi-
-Beh almeno...- Sawyer si fermò.
-Almeno cosa?-
-Nulla, lascia stare-
-Tipico delle ragazze, ti vogliono far capire che qualcosa non va con loro, ma vogliono che sia tu a indovinare di che cosa si tratta- pensò Victor -Per essere una che non vuole far capire agli altri di essere una femmina ha troppe caratteristiche che lo lasciano intuire- (lol, Victor sessista).
-Comunque, dato che si sta facendo tardi, dove pensi di dormire? Di nuovo su una panchina?-
-Non ci avevo pensato, comunque sappi che mi rifiuto di dormire in un cantiere abbandonato-
-Beh, se ti può interessare Gelb potrebbe aiutarti-
-Gelb? Ti riferisci a quel ragazzo che guidava il motoscafo che ci ha portati via dal Giardino Imperiale?-
-E chi altri? Penso che ti possa aiutare, anche lui non è dalla parte di nessuno, del resto pare sia stato anche amico di Vladimir-
Victor rimase sconvolto alla notizia poi si riprese e disse -Già, a proposito di Vlad: chissà come cosa gli sia successo intanto-
-Ti riferisci a quello della tua dimensione?-
-Già, ora che ci penso sono caduto in trance per via di Ignoto Kitsune e quando mi sono risvegliato ero in ospedale e il mondo attorno a me stava cambiando perché quel tizio mi stava trasportando qui- spiegò -Mi domando se si siano accorti della mia sparizione o se quel contrattempo di cui parlava abbia fatto qualcosa a loro- notò Sawyer che aveva abbassato il capo -Ehm, non intendevo offenderti ovviamente!-
-No, è che mi dispiace per quello che ti è successo, del resto abitavi in una dimensione dove queste preoccupazioni sono già finite...cosa che vorrei io qui...-
Victor provò quasi empatia e appoggiò la mano sulla spalla della ragazza dicendo -Finirà tutto, non preoccuparti- facendola quasi arrossire.

Vladimir non riusciva a rilassarsi, era in sovrappensiero per suo fratello e voleva solo rivederlo o perlomeno sapere se era sano e salvo.
D'un tratto sentì delle strane voci fuori come dei ragazzi, cercò di raggiungere la sedia a rotelle per capire di cosa si trattasse, ma cadde accidentalmente dal letto.
I ragazzi, fuori dalla stanza, sembravano averlo sentito e si avvicinarono alla porta così il ragazzo rimase fermo e silenzioso finché non li sentì allontanarsi.
Vlad cercò di rialzarsi per raggiungere la sedia a rotelle, si aggrappò al bordo del letto e poco dopo si accorse di essersi messo in ginocchio, fece un ultimo sforzo e si accorse, con stupore, di essere adesso in piedi. Provò a fare qualche passo e capì che, per qualche strana ragione, poteva riuscire a camminare di nuovo.
Si avvicinò alla porta della camera e origliò la discussione tra i ragazzi.
Una voce più profonda domandò -Non l'avete ancora trovato?-
-No, abbiamo cercato in ogni posto- rispose una voce un po' più acuta rispetto a quella prima -Ma di Victor Blade neanche l'ombra-
-Alfa- disse una voce femminile -Ho provato a fare delle ricerche, ma sembra proprio che Victor Blade sia scomparso da questa dimensione-
-Vuoi dirmi che non esiste più?- disse la voce più profonda, quindi Alfa.
-Esattamente-
-Se è stato spostato in un'altra dimensione potrebbe essere un bel guaio-
-Che cosa facciamo?-
-Prima occupiamoci di Arion che abbiamo lasciato poco fa nel suo passato, poi vediamo come possiamo rimediare il problema qui-
-Modalità teletrasporto- disse una voce robotica.
Vladimir uscì dalla camera accorgendosi che quei ragazzi erano ormai scomparsi -Victor...- pensò infine ancora scioccato per la coversazione di prima.

Giuliz: E ritornati a WTHappened, siccome non ho altro da aggiungere in questo angoletto...beh...recensite se volete vedere il prossimo capitolo. Alla prossima ^^

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Capitolo 6
*** Chi ha avuto la sua occasione e chi no ***


Cap 6
Chi ha avuto la sua occasione e chi no
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Victor raggiunse il molo dove aveva visto attraccare Gelb l'ultima volta ed ebbe la fortuna di vederlo ancora lì intento a lucidare il suo motoscafo.

Il diretto interessato lo vide e domandò -Tu sei il compagno che Sawyer ha portato qui ieri, giusto?-
-Sì- rispose -Sawyer mi ha detto che potevi aiutarmi a trovare un posto dove dormire-
-D'accordo, ma questa cosa non devono saperla gli altri, intesi?- Victor annuì -Seguimi-
I due entrarono in una delle imbarcazioni dove mangiarono cibo che Gelb aveva ordinato a un ristorante: sushi, polpette di riso, ecc.
-Sai, i ragazzi del ghetto mi avevano detto che dovevo farti allontanare il più possibile da Sawyer- spiegò Gelb -siccome erano i “Ribelli” ho preferito tenervi d'occhio-
-Quindi sapevi che sarei arrivato?- domandò Victor.
-In pratica sì, ma non potevo certo lasciare che loro lo sapessero, quindi ho finto di non saperne nulla. Saranno anche ragazzini in confronto a me che ho diciotto anni, ma quando si tratta di fare disastri ci riescono bene. Il mese scorso hanno rotto le vetrine di un negozio solo perché il proprietario ha lasciato che un Imperiale comprasse qualcosa-
-Sono davvero folli, non mi sorprende che Sawyer abbia dei ripensamenti-
-Io sono sconvolto nel vedere che lei ti abbia già aperto le braccia, di solito con gli altri è una ragazza schiva, arrogante e a tratti anche parecchio vendicativa-
-Mi aveva detto che le dispiaceva lasciarmi solo- raccontò Victor -Inoltre penso che abbia preso il mio aiuto per scappare dal Giardino Imperiale come una prova di fiducia-
-Beh, sono contento di vedere che andate d'accordo- sorrise -Ho visto come vi siete comportati questo pomeriggio, anche se non so se sia sufficiente per aiutarla-
-Aiutarla?-
-Da quando Sasha, sua sorella, ha deciso di occuparsi di lei senza il sostegno della zia, beh, le cose non sembrano aver preso la giusta piega- spiegò Gelb -Sasha cerca in tutti modi di aiutare Sawyer a passare quel brutto momento, ma è troppo protettiva e per di più la vuole allontanare dal calcio. Io non le biasimo, hanno entrambe perso il padre, ma dovrebbero trovare il modo di affrontare al meglio questa situazione e mi dispiace che nemmeno la loro zia ce l'abbia fatta-
-Sono orfane?-
-Da sei anni ormai. Nemmeno Sasha ha saputo spiegarmi cosa è successo e Sawyer è ancora così scioccata da non riuscire a raccontare l'accaduto. Sappiamo tutti solo che Drake Darknight e Sawyer vennero ritrovati in mare e solo lei è riuscita a sopravvivere-
A Victor gli venne da spuare l'acqua mentre stava ancora bevendo dal bicchiere e poi esclamò -Sawyer è figlia di Drake Darknight?!-
-Vedo che anche tu lo conosci-
Sì, nella mia dimensione è stato il più grande bomber della Centaurs di Osaka da giovane, tanto da diventare l'ispirazione di Axel Blaze” pensò “Si era trasferito a Inazuma assieme alla squadra, ma non era morto e non sapevo che avesse figlie. Beh, del resto non mi ero mai interessato delle squadre di Osaka”
-Quest'anno Sasha ha fatto forse la mossa peggiore nel decidere di occuparsi da sola di sua sorella- disse Gelb -Sawyer non si è trovata bene nella Raimon ed è stata pure coinvolta in una rissa che l'ha portata ad una sospensione-
-Una rissa che aveva causato lei?- domandò.
-Non proprio, da quel che ne so era iniziata da una discussione con tre delle sue compagne di classe ed è finito con lei che ha picchiato selvaggiamente una di loro-
Devo ricordarmi di non farla innervosire” pensò sarcasticamente, poi disse -So che non c'entra niente e che forse è un po' forzata come domanda, ma ho saputo da Sawyer che conosci Vladimir Blade-
Gelb rimase silenzioso, poi voltò la testa da un lato e disse con un sorriso quasi sofferente -Immaginavo che qualcuno volesse capire qualcosa da me riguardo Vladimir, del resto siamo stati amici e Imperiali-
-Sei un ex Imperiale?-
-Già, mi avevano promesso dei soldi che avrebbero aiutato la mia famiglia con le loro imbarcazioni, ma proprio i miei genitori mi hanno detto che non era necessario quel lavoro e che se la sarebbero cavata anche da soli. Vladimir invece è rimasto deciso a continuare ad essere Imperiale e da allora i nostri contatti si sono fatti sempre più deboli-
-Sai il motivo per cui è Imperiale?-
-A dire il vero non me l'ha mai voluto spiegare, ma quando sono andato tre anni fa a casa sua ho scoperto qualcosa che mi ha fatto alzare un sopracciglio- spiegò Gelb -Vidi una foto di Vladimir da bambino, ma vicino a lui c'era un bambino più piccolo che...- fissò Victor per un momento -Beh, ti assomigliava- a Blade si congelò il sangue nelle vene -Provai a chiedergli chi fosse quel bambino, ma Vladimir ha subito abbassato la foto e ha cercato di cambiare discorso portandomi fuori. Non so se sia proprio suo fratello, mi ha sempre detto di non avere fratelli, ma se ci ha mentito, beh, allora temo che qualcosa di spiecevole sia successo al bambino più piccolo-
Come temevo” pensò Victor.
-Piuttosto dimmi una cosa- Gelb stava chiaramente cercando di cambiare discorso -ma tu non ce l'avresti una casa dove stare?-
Lui non ha ancora capito che sono di un'altra dimensione a quanto pare” pensò ancora, poi rispose -Ehm, no, a dire il vero io...- cercò di inventarsi una scusa in quanto non sapesse cos'altro sarebbe successo se avesse detto la verità a qualcun altro -...Sono di Tokyo, ma quando il Quinto Settore mi ha rapito mi ha anche sequetrato il cellulare, quindi non posso chiamare i miei per venirmi a prendere-
-Beh, se vuoi ti posso aiutare io-
-No, non c'è bisogno anche perché...- pensò ad un'altra scusa -...Ho fatto una promessa a Sawyer, sarei un'infame se non la mantenessi, inoltre mi hai detto tu stesso che è una ragazza vendicativa-
Gelb ebbe qualche piccolo dubbio, poi disse -Però i “Ribelli” mi hanno detto che tu porti il cognome Blade, non avrai mica qualche parentela con Vladimir come sospettano loro? Non preoccuparti, non lo dirò a nessuno-
Victor scosse la testa per dire no poi disse -Forse abbiamo qualche lontana parentela o forse è solo una coincidenza, del resto c'è anche un ragazzo a Inazuma che si chiama Eugene Peabody come un altro che si chiama Paul Peabody, ma non hanno nessuna parentela tra di loro-
Gelb smise di provare tanto sospetto poi disse -Beh, se le cose stanno così allora i “Ribelli” sono proprio dei paranoici-
Più tardi Gelb uscì dalla barca e disse a Victor -Io vado a letto a dormire, tu potrai dormire lì dentro, ma vedi di non fare troppo rumore e, appena ti svegli, esci subito prima che ti scopra qualcuno-
-Va bene- annuì Victor.
-Beh, buonanotte- e se ne andò.
Victor rientrò nella barca e si mise comodo con la coperta che si trovava dentro, prima di addormentarsi pensò “Vladimir, ti prometto che ritornerò in un modo o nell'altro”.
Sawyer, invece, non stava passando bene la notte come se l'aspettava: il vento soffiava tra gli alberi dando alla ragazza ansia e quel buio totale, per di più senza porte e senza finetre, le dava sempre più insicurezza.
Non devo aver paura, non devo aver paura, non devo aver paura” continuava a pensare la ragazza raggomitolandosi con il sacco a pelo.
Era sola come desiderava, era lontana da Sasha finalmente, ma questa volta provava una sensazione di solitudine che anziché di soddisfazione le dava solo terrore. Stava quasi iniziando a pensare che forse non era una buona idea scappare di casa, che questo era stato davvero un gesto da spacconi.
Al Giardino Imperiale, intanto, Gyan Cinquedea fece vedere a Vladimir i filmati che aveva registrato il Quinto Settore su Victor Blade.
-È molto simile a te- constatò Gyan mostrando la scena di Victor mentre giocava con Sawyer -Anzi ha parecchie caratteristiche che lo portano ad assomigliare a te- Vladimir restava silenzioso -Sai potrebbe anche prendere il tuo posto- continuò a dire Gyan mostrando la scena di quando Victor si era difeso dagli Imperiali -Non sarebbe male che tu diventassi suo maestro-
-Non ho intenzione di farlo- disse Vladimir.
-E perché?-
Il ragazzo più guardava Victor più provava una sensazione di disagio e pensò “Gli assomiglia troppo...no...non è lui, devo stargli solo lontano” e se ne andò con Gyan che gli disse -Comunque abbiamo scoperto che sei conivolto con le fughe di Sawyer, faresti meglio a non intrometterti più, o qualcosa di poco picevole potrebbe capitare ai Darknight-
-Me lo terrò a mente- e uscì dalla stanza.
Cinquedea continuò a guardare i filmati, finché non capitò su quello dell'ospedale che lo lasciò piuttosto disturbato: un filmato dove Victor era apparso all'improvviso in una delle camere.

-V...Victor!- esclamò la voce di un Vladimir bambino.
Una voce invece di un Victor bambino disse -V...Vlad...ho...ho...-
-Tranquillo, sono qui!- si sentiva che stava per piangere -Non dovevo allontanarmi per cercare aiuto, avrei avuto più tempo per salvarti!-
La voce del più piccolo si stava sentendo sempre meno, e, dopo qualche ansimo, sembrò spegnersi.
-Victor! VICTOR!- si udì la voce di Vladimir urlare -VICTOR! TI PREGO! SVEGLIATI!-
Victor infatti si svegliò ansimando accorgendosi di aver fatto un sogno.
-Ben svegliato Victor- disse Ignoto Kitsune vicino alla porta della cabina -Certo, non posso dirti buongiorno perché è ancora notte fonda- Victor lo guardò solo male, ma non disse una parola -Direi che tu abbia appena sognato il motivo per cui tu qui non esisti più-
-Proprio quello che temevo sin dall'inizio-
-È incredibile che tu non ci dia tanto peso, o almeno, fino adesso- Victor si ostinò a fissarlo ancora a lungo tornando muto -Sai cos'è ancora più incredibile? È che tu non mi abbia chiesto di riportarti nella tua dimensione nonosante io sia già qui, certo, potrei farlo, ma il contrattempo non è del tutto finito-
-Pensavo di chiedertelo, ma so già che mi risponderai di no-
Ignoto Kitsune lo guardò e al suo burattinaio, intanto, gli venne da ghignare -Un momento, non dirmi che in realtà stai quasi pensando di restare per Sawyer!-
-Come?!- Victor arrossì.
-Cavoli, allora è vero che l'amore è la cosa più forte del mondo- rise -Ho visto come giocavi con lei, stavi sorridendo come quando giocavi col tuo fratellone da piccolo!-
Victor girò il capo e disse -Diciamo che a tratti mi assomiglia e non mi dispiacerebbe aiutarla, mi chiedo come abbia fatto a non conoscerla prima nella mia dimensione!- poi scosse il capo -Tanto la rincontrerò quando tornerò a casa-
Ignoto Kitsune rimase silenzioso per un po' poi rise ancora -Credi che l'universo giri attorno a te? Pensi davvero che l'unico cambiamento qui sia la tua esistenza?-
-Che vuoi dire?-
-Beh, vedi, le dimensioni sono varie. La tua non è detto nemmeno che sia la dimensione Alpha. Tutto dipende dalle occasioni, chi ha avuto la sua e chi no. Come in questa dimensione tu sei morto, beh, nella tua è Sawyer ad essere morta annegata-
-Che cosa?!-
-In questa dimensione suo padre l'ha salvata dall'annegamento rimettendoci le penne, ma nella tua lui non ci è riuscito in tempo come ha fatto tuo fratello qui. Crudele il destino vero? È così che funzionano le dimensioni, chi muore, chi continua a vivere, chi nasce, chi no, chi prende la strada giusta e chi prende la strada sbagliata, chi fa delle scelte, chi è costretto. Tutto funziona così, è il modo per creare l'equilibrio, non esiste nulla senza un'opposto. Potrebbero esistere anche dimensioni dove siete entrambi morti o altre dove siete entrambi vivi o altre ancora dove le Tecniche Speciali sono per altri sport-
-Me lo stai dicendo quasi come se fosse colpa mia-
-Forse, ma del resto voglio farti stare male. Se vuoi proprio tornare a casa a riabbracciare il tuo fratellone, beh, dovrai dire addio a Sawyer per sempre. A te la scelta-
Victor rimase scioccato e subito domandò -Non c'è un modo per soddisfare entrambi?-
-Beh, uno ci sarebbe- Ignoto Kistune fece apparire un pugnale dalla mano e disse -Uccidi il Vladimir di questa dimensione e verrà stabilito così un equilibrio- Blade rimase scosso -Solo tu puoi farlo in quanto ospite di questo posto-
Victor s'innervosì e disse -È una proposta che io non accetterò mai-
Ignoto Kitsune fece scomparire l'arma dalla mano e rise sarcasticamente -Beh, se è questo ciò che vuoi, resta bloccato qui finché ti pare, ma un giorno o l'altro dovrai uccidere Vladimir, oh, sì, lo farai credimi- e scomparve lasciando il ragazzo ancora sconvolto riguardo a Sawyer.

Giuliz: Forse la pecca di questo racconto è la poca focalizzazione su Victor e Vladimir, ma non sapevo in quale altro modo fare. Comunque nel disegno di copertina originale ci sarebbe dovuta essere Sawyer da bambina, ma sarebbe apparsa troppo quindi ho pensato che fosse giusto mettere Vladimir Imperiale. Sì, probabilmente Sawyer potrebbe essere sorta Mary-Sue ed è quello che sto cercando disperatamente di evitare. Comunque, recensite se volete vedere il prossimo capitolo ^^

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Capitolo 7
*** Una pioggia incessante ***


Cap 7
Una pioggia incessante
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Sawyer si stava dirigendo a Riverside, ma si fermò appena vide casa sua ripensando all'idea di scappare.
-Se pensi di tornare a casa, fallo, sei più al sicuro da lui- disse Icarus facendo voltare la ragazza.
-Ma di che stai parlando?- domandò.
-Sai bene di chi parlo, di Victor-
-Non mi ha fatto del male fino adesso- ribatté -Inoltre che ne sai di lui? Non gli rivolgi la parola-
-È imparentato con Vladimir- ringhiò -L'ha confermato lui stesso! Lo sai che gente sono gli Imperiali, hanno chiuso le nostre scuole e tra non molto chiuderanno anche la Raimon-
-Vuoi sapere la mia risposta? Chissenefrega- la ragazza stava per andarsene ma Icarus la fermò toccandole la spalla.
-Guardami mentre ti parlo. Gli Imperiali sono una minaccia, compresi gli ex e quelli che hanno a che fare con loro!-
Sawyer si liberò e disse -Il tuo giudizio non giustifica nulla, sai che anche se ti metti contro il Quinto Settore non è detto che tu sia un eroe? Potresti essere anche peggio- stava per andarsene, ma Icarus si mise davanti a lei -Non andare da Victor, o sei fuori dai Ribelli-
Sawyer iniziò ad innervosirsi e gli disse in tono minaccioso -Levati di mezzo o ti faccio molto male- Icarus non si mosse, allora la ragazza gli diede uno spintone da farlo cadere e poi scappò via.
Il ragazzo notò che per qualche istante che dalla ragazza era uscita un'ombra.
-Icarus- esclamò un suo compagno raggiungendo il ragazzo.
-Hai visto anche tu Donald?- domandò -Quell'ombra!-
-Sì, l'ho vista...-
-Non è un buon segno, per niente-
Sawyer, intanto, raggiunse Riverside e si sedette sui gradini attendendo l'arrivo di Victor.
La ragazza guardò un momento il cielo notando l’arrivo di nuvole nere, per lei non poteva affatto portare bene.
Affondò i suoi pensieri al passato e ricordò il giorno in cui aveva perso suo padre: aveva solo sette anni e con lui stava tornando a casa durante una giornata ventosa.
La bambina era inciampata e il vento aveva trasportato la palla che teneva in mano verso il molo dove era caduta in mare.
Non c'è nulla da fare” aveva detto Drake “Ne compreremo un'altra”
È ancora abbastanza vicina” aveva risposto la piccola avvicinandosi al molo prendendo un bastoncino “Forse riesco a recuperarla!”
È troppo pericoloso, lascia perdere, il mare sta iniziando ad agitarsi!” ma Sawyer non lo aveva ascoltato e aveva provato a chinarsi per recuperare la palla, purtroppo aveva perso l'equilibrio, cadendo in acqua e venendo trascinata dalla corrente. Suo padre si era gettato subito in mare per salvarla.
La piccola aveva perso i sensi appena un onda l'aveva sommersa, ma quando aveva riaperto gli occhi era circondata dai soccorritori. Aveva voltato il capo notando che il corpo di suo padre era stato coperto da un lenzuolo.
Quel terrificante ricordo ormai la perseguitava ogni volta che pioveva o si nominava anche solo il cognome “Darknight”.
Scosse la testa e Sawyer si riprese tornando con i piedi per terra.
Rifletté mentre aspettava, finché non si ricordò casa sua e pensò di chiamare un momento sua sorella.
Sasha sentì il telefono di casa suonare e andò a rispondere -Pronto?-
-Sasha, sono io, Sawyer volevo...- non ebbe il tempo di finire la frase che la maggiore urlò così forte da farle pensare di aver attivato il vivavoce -SAWYER! TI RENDI CONTO DI QUANTO MI HAI FATTA PREOCCUPARE?! IERI SERA HO CHIAMATO VLADIMIR PER SAPERE SE IL QUINTO SETTORE TI AVEVA CATTURATO DI NUOVO E ADESSO STAVO PER CHIAMARE LA POLIZIA-
-...Buongiorno anche a te, Sasha-
-Ti sembra un buongiorno? Dove sei?-
-Sasha, non preoccuparti, sono a Riverside e stasera forse tornerò a casa-
-Come sarebbe a dire “forse”?!-
-Volevo sapere da te che cosa piace ai ragazzi-
Sasha rimase silenziosa in quel momento per la domanda e urlò di nuovo -TI SEMBRANO DOMANDE DA FARE IN QUESTO MOMENTO?!-
-Andiamo, voglio solo sapere questo, in cambio tornerò davvero a casa-
-Oh, Santa pazienza...-

Victor si svegliò sentendo delle voci fuori dall'imbarcazione dove si trovava capendo che doveva scappare subito.
Il ragazzo spiò un momento notando Gelb parlare con sua madre e, silenziosamente, scese dal mezzo per poi darsela a gambe.
Victor si diresse a Riverside, ma si fermò appena vide lungo la strada Sawyer uscire da un negozio per poi essere fermata da Vladimir.
-Oh, ciao Vladimir- disse la ragazza -Qualcosa non va?-
-Volevo dirti che stanno per chiudere la Raimon- spiegò l'Imperiale facendo apparire sul volto della ragazza uno sguardo di allerta -È probabile che i Ribelli si facciano vivi, quindi non farti coinvolgere-
-Se la Raimon non avesse avuto l'idea di ribellarsi quel giorno forse non sarebbero apparsi quei tipi e nessuna squadra avrebbe il coraggio di mettersi contro di voi-
-È un momento intenso per tutti, lo so-
Sawyer abbassò un momento il capo poi disse -Capisco...però...-
-Però cosa?-
-Tu sai quanto tu sia d'aiuto a me e Sasha- spiegò la ragazza -Se il Quinto Settore dovesse perdere il prossimo anno saremo spacciati, lei non ha ancora trovato lavoro, tu verrai denigrato perché sei stato Imperiale...-
Ci fu un momento di intenso silenzio finché Vladimir non sorrise e disse -Andrà tutto bene anche se dovesse succedere, devi cercare di avere più fiducia in tua sorella, lei troverà lavoro per mantenervi e io...beh, non preoccuparti per me. Ora è meglio che vada- si girò e, appena notò Victor, la sua espressione divenne nervosa, avanzò fingendo di nulla finché non gli disse -Non so chi tu sia, ma stai alla larga da questa situazione e da me il più possibile, chiaro?- e se ne andò.
Victor fissò Vladimir allontanarsi per un po' finché non si avvicinò a Sawyer per domandare -So che è una domanda illegittima, ma che ci facevi in negozio? Credevo che mi aspettassi a Riverside-
Sawyer tirò fuori dalla tasca quello che aveva comprato: una molletta per capelli con attaccato la faccia di un gattino che poi mise da un lato sui capelli.
-Sembro...più femminile così?- domandò.
Victor comprese subito dove la ragazza volesse parare con quella domanda, ma riuscì a distrarsi subito accorgendosi della decorazione che aveva la molletta e domandò -Perché l'hai preso con il gatto?-
-Non ti piacciono i gatti?- domandò -Diciamo che avevo sentito da Sasha che ai ragazzi attirano molto le ragazze più femminili quindi…siccome alle ragazze piacciono i gatti ho pensato…- si fermò rendendosi conto che stava per oltrepassare una linea di non ritorno, ma notò anche che Victor non aveva più quello sguardo da indifferente, bensì più malinconico -Qualcosa non va?-
-Uh?, no no- rispose nascondendo che quello a cui stava pensando era al messaggio di Ignoto Kitsune la sera prima.
Vladimir intanto raggiunse la Raimon dove Gyan Cinquedea stava per fare il suo discorso, Bailong stava davanti all'edificio con il volto compiaciuto, una troupe di giornalisti che mostravano in diretta ogni momento e la squadra della scuola fuori che assisteva alla chiusura.
-La Raimon non è riuscita neanche questa volta a rimediare ai danni provocati da lei- disse Gyan soddisfatto davanti ai giornalisti -Il loro gesto ha influenzato negativamente i giovani che hanno deciso di ribellarsi in modo violento al Quinto Settore distruggendo vetrine o attaccando degli Imperiali-.
Questa è la conseguenza della mia assenza...” pensò Victor che guardava la scena tramite un televisore che era nella vetrina di un negozio di elettronica assieme a Sawyer.
-Per evitare futuri vandalismi a Inazuma abbiamo deciso di chiudere la scuola poiché la Raimon continua a rifiutare di collaborare con il Quinto Settore- concluse Gyan, fece un cenno con la mano e Vladimir chiuse i cancelli con un lucchetto.
Improvvisamente un pallone da calcio arrivò a tutta potenza tirato con una Tecnica Speciale e molte persone fuggirono urlando dal panico, la telecamera spostò l'inquadratura verso Icarus e altri Ribelli che facevano grida di protesta -Questo è per averci impedito di giocare a calcio!-
Se avessero visto un’Imperiale ribellarsi al Quinto Settore ci sarebbe stato più ordine” pensò Victor, si girò notando che Sawyer era scomparsa, si guardò attorno notando che la ragazza stava correndo verso la Raimon e si mise a inseguirla anche se bloccato dai passanti cercando di non perderla di vista.
Vladimir, intanto, si mise davanti alla Raimon per proteggerla dai Ribelli ed evocò il suo Spirito Guerriero esclamando -Capo Supremo della guerra Pendragon!- e videro che dal ragazzo era apparso uno Spirito Guerriero umanoide massiccio dalla pelle bianca, gli occhi viola, i capelli azzurri, la corazza nera, le ali azzurre e bianche e una spada nera.
-Tsk, credi davvero di intimidirci con questi giochetti da palcoscenico?- sbeffeggiò Icarus tirando fuori dal suo zaino un pallone da calcio.
Sawyer era ormai quasi arrivata alla scuola finché Victor non riuscì a fermarla prendendola per il polso dicendo -Vladimir ci ha detto di non farci coinvolgere!-
-Lasciami! Hai visto anche tu cosa stanno facendo!- esclamò Sawyer cercando di liberarsi dalla presa mentre dietro di lei stava per uscire di nuovo quell’ombra.
-Ascolta! So quello che provi, ma non possiamo intervenire! Rischiamo di peggiorare le cose!-
-Non m’importa! Io mi fidavo di loro! Ma adesso voglio unirmi al Quinto Settore per proteggere Vladimir! Dovessi anche rischiare di evocare uno Spirito Guerriero!-
-Cosa ne sai del Quinto Settore?! Cosa ne sai di cosa significhi essere un Imperiale?-
-Vladimir è un Imperiale!- esclamò infine la ragazza liberandosi della presa e massaggiandosi il polso per la stretta -Secondo te io non ne so nulla?!-
-Io sono stato un Imperiale!- rispose infine il ragazzo togliendo completamente le parole dalla ragazza, anche Whited sentì quella frase e si era voltato rimanendo un po’ sconvolto nel vedere che a dirlo era stato Victor.
L’ombra dietro Sawyer sparì mentre iniziò a piovere e Victor si avvicinò a lei prendendole la mano e dicendo -Allontaniamoci da qui prima che ci vedano-
-Ok…-
Whited aveva osservato la scena e pensò “Victor era stato Imperiale, ma se cerca di aiutarla per davvero non dovrebbe essere il buono?”
Più tardi Victor e Sawyer si nascosero nell’edificio abbandonato per ripararsi dalla pioggia, rimasero seduti in un angolo finché il ragazzo non disse -Mi dispiace per quello che è successo- la ragazza non disse nulla, si tolse solo la molletta di prima dai capelli e la rimise in tasca in silenzio.
Cavoli” pensò il ragazzo mentre guardava Sawyer che fissava la pioggia dalla finestra con uno sguardo preoccupato “Di solito preferisco quando gli altri stanno zitti, ma adesso non mi dispiacerebbe se lei parlasse…è troppo imbarazzante…” Victor era piuttosto sorpreso però di vederla così, era come se le sue emozioni variassero a seconda del tempo che la circondava.
-Beh, fortuna che hai trovato il posto giusto dove dormire- provò a dire il ragazzo con insicurezza cercando di far finire quel silenzio.
-Doveva essere una scuola, ma il Quinto Settore ha bloccato i lavori- spiegò la ragazza in risposta per poi ammutolirsi di nuovo.
Victor cercò di dire qualcos’altro -All’inizio non pensavo che la situazione avrebbe preso questa piega-
-Non è…colpa tua- rispose Sawyer con le ginocchia strette al petto -Dovrei scusarmi io a dire il vero-
Il ragazzo fece una reazione quasi sbalordita e chiese -E perché dovresti chiedermi scusa?-
-Sei finito coinvolto in questa situazione…-
Victor si alzò e s’inginocchiò davanti a lei -Ci sarei finito coinvolto comunque, e poi ci siamo fatti delle promesse, ricordi? Io ti avrei aiutato a giocare di nuovo a calcio e tu a sopravvivere spiegandomi quello che non va qui-
-Quasi…-
Cielo, adesso è pessimista cronica! Ma che le prende?” guardò un momento dietro di lui notando quanto pioveva “Non immaginavo che potesse farsi condizionare davvero così tanto dall’atmosfera, o così sembra”
-Il punto è che…- cercò di dire Sawyer -Temo di non aiutarti come dovrei e quanto al fatto che è da anni che non gioco a calcio…ti ho mentito…-
-Mentito?-
-Fuoco Fatuo era una Tecnica Speciale di mio padre e l’ho imparata da piccola è vero, ma il motivo per cui l’avevo perfezionata era perché sono stati i Ribelli ad aiutarmi a ciò, credevo che mi aiutassero davvero finché non mi sono accorta che Vladimir poteva essere sotto il loro mirino…-
Victor si sedette di nuovo accanto a lei e domandò -A proposito di lui, potresti specificarmi come l’hai conosciuto?- Sawyer lo guardò, poi annuì “Magari così si calma di più e forse posso capire meglio Vlad…” pensò il ragazzo.
-Accadde il giorno dopo la mia sospensione dalla Raimon- raccontò la ragazza -Una mia compagna di classe non smetteva di provocarmi per via dei miei atteggiamenti “maschili” e io la picchiai per spingerla a lasciarmi in pace, il Quinto Settore seppe di quello che avevo fatto così mi chiesero di seguirli al Giardino Imperiale-
-Non sei stata rapita?-
-No, volevano propormi di far parte degli Imperiali così avrei imparato a “controllare le mie emozioni” come dicevano loro e mi promisero anche che avrebbero fatto in modo che tutti credessero che io fossi un maschio. All’inizio non sapevo cosa fare, finché Vladimir non mi ha sconsigliato di unirmi a loro. Fu così che mi unii ai Ribelli e lui mi promise che avrebbe aiutato me e Sasha…-
-Mi spieghi allora perché ti sei fatta catturare tutte quelle volte?-
Sawyer sembrò arrossire dalla vergogna e, con un risolino, mise la mano dietro la nuca spiegando -Stava iniziando a divertirmi l’idea di cacciarmi nei guai-
Victor mise la mano sulla faccia pensando “Sei un caso disperato! Sicura di non aver bisogno di uno psichiatra?”
-Però…- Sawyer sembrava tornare angosciata -Mi resi conto più tardi che c’era una fregatura mettendomi tra i Ribelli e tu l’hai visto…-
Il ragazzo comprendeva ciò che intendeva poi pensò “Sbaglio o prima lei ha detto che il Quinto Settore le aveva proposto di aiutarla a fingersi maschio? Allora non era una mia impressione, questa voleva davvero fingersi ragazzo, ma perché?” si voltò fissandola e domandò -Mi spieghi però perché…- ma si bloccò appena si ricordò di quello che gli aveva detto Ignoto Kitsune la sera prima su di lei.
-Cosa?- chiese Sawyer per sapere che cosa lui volesse.
-Ehm…perché sembrate temere gli Spiriti Guerrieri- cercò di cambiare discorso -Mi sembrava che voi li temiate o forse era solo la mia impressione!-
-Beh, sai…come ti avevo detto prima, sembra che gli Spiriti Guerrieri indichino più quello che hanno dentro le persone, il motivo per cui li temono molto è per quando vengono evocati la prima volta. Ci sono stati casi di ragazzi che hanno perso il proprio controllo…- la ragazza fissò la finestra notando che la pioggia stava cessando, si alzò e domandò come se stesse tornando quella di sempre -Torniamo ad allenarci?- Victor la guardò quasi dubbioso, poi annuì, lei si girò un momento, poi si voltò di nuovo dicendo -Se dovesse accaderti qualcosa di storto da parte mia…puoi andartene…- e uscì dall’edificio.
Victor si alzò e pensò “Lei sa quello che sta per succedere, ma me ne sono accorto anch’io” ripensò all’ombra di prima, poi ripensò al discorso che aveva bloccato “E temo di sapere anche quello che vuole fare…” e poi uscì anche lui mentre il sole stava tornando.
Intanto, sulla torre Inazuma, apparve il ragazzo diciottenne che teneva il burattinaio in catene indossando una maschera Oni e pensando “Tsk, e tu che pensavi che non potevo farcela?” cercò di usare i suoi poteri per localizzare la posizione di Victor, ma gli parve di vedere solo ragnatele per tutta la città “Ha usato un modo per impedirmi di trovarlo! No, non posso lasciare che la faccia franca così, soprattutto se le dimensioni finiscono in pericolo!” e scomparve cercando un’alternativa per rimediare.

Vladimir dell’altra dimensione, che era ancora in ospedale, guardò una foto di lui e Victor da piccoli seduto sul letto, ma il suo volto iniziò a farsi sconvolto quando notò che la figura di suo fratello stava scomparendo.
-NO!- gridò d’istinto, ma appena udì qualcuno avvicinarsi alla porta si sdraiò velocemente fingendosi ancora infortunato.
-È successo qualcosa?- domandò Camellia entrando in stanza -mi è sembrato sentirti urlare-
-No, no- disse il ragazzo scuotendo la testa -È tutto a posto-, abbassò un momento il capo preoccupato, poi lo rialzò e domandò -Per caso avete novità su mio fratello Victor?-
-Victor?- domandò l’infermiera.
-Sì, Victor Blade-
-Non so di cosa tu stia parlando- quella affermazione sconvolse il ragazzo -Non c’è mai stato un Victor Blade qui-
-Infermiera!- gridò un’anziana avvicinandosi alla porta -Ho finito la flebo!-
-Arrivo subito- disse la donna, poi uscì dicendo a Vladimir -Mi dispiace non esserti d’aiuto- e chiuse la porta.
No…” il ragazzo voleva quasi piangere.

Giuliz: Sì, magari Sawyer è un personaggio troppo clichè o troppo noioso, ma nell'ultimo capitolo capirete poi perché l'ho creata. Ad ogni modo questo è uno dei capitoli che ho dovuto rifare più volte (il primo aveva troppe forzature ed era, beh, leggermente penoso anche perché era troppo incentrata sul fatto che Sawyer avesse fatto una litigata con dei compagni di classe anziché sul fatto che ha perso suo padre).
Guglielmo: Incredibile è che tu sia al settimo capitolo e non abbia ancora trovato un'ospite a sorpresa per l'angolo
Giuliz: Non credo che ora sia così importante. Comunque, se volete vedere il prossimo capitolo recensite e...vabbé sapete tutto già dai precedenti capitoli. Alla prossima ^^

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Capitolo 8
*** Caronte Traghettatore degli Inferi ***


Cap 8
Caronte Traghettatore degli Inferi
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Nella dimensione di Victor, Vladimir si domandava come mai ad un tratto le indagini sulla scomparsa di suo fratello si erano interrotte e voleva vederci chiaro. Di nascosto entrò nella sala di sicurezza e controllò i filmati delle telecamere notando che alcuni di essi erano stati misteriosamente cancellati.
Continuò a cercare finché non capitò su quello della sera della scomparsa, lo avviò e notò l'accaduto.
Victor si era svegliato, si era rimesso i vestiti e poi era entrato in corridoio seguendo Ignoto Kitsune che era entrato nella camera di Vladimir. Suo fratello improvvisamente stava diventando trasparente per poi scomparire.
Più che una scoperta Vladimir aveva le idee ancora più confuse, ma non ebbe il tempo di porsi altre domande che si dovette subito nascondere dietro la porta sentendo la guardia entrare per poi sgattaiolare fuori.
Appena il ragazzo fu fuori dall'ospedale, Ignoto Kitsune lo spiò pensando “E così lui è tornato a camminare? Ma come? Non saranno stati quei tizi che viaggiano nel tempo? No, se non riescono a rintracciare Victor è impossibile che siano stati loro. Allora sono stato io senza volerlo, portando Victor da un'altra parte, senza accorgermene, ho cancellato la sua esistenza qui. Beh, potrei definirla una scoperta notevole”.
Il ragazzo mascherato si accorse che Vladimir si era voltato notandolo e cercò di scappare via, ma, prima di scomparire, l'altro ragazzo l'aveva riconosciuto e si era lanciato esclamando -Tu non vai da nessuna parte!- venendo trasportato anche lui.
In quello stesso momento Lucian era in camera sua sul letto a riflettere su quello strano incontro avuto la mattina scorsa.
Era con Aitor a quell'ora e aveva visto arrivare un ragazzo dai capelli castani a girandola chiedere disperato dov'era il club di calcio.
Sia Lucian che Aitor lo avevano guardato dubbiosi dicendogli che non c'era mai stato un club di calcio lì.
Chissà che cosa aveva quello lì” ripensò Lucian “Come sapeva i nostri nomi?” si girò da un lato e ripensò “Calcio...calcio...mi suona così familiare, perché?”
-Lucian!- esclamò sua madre dal piano di sotto -La cena è pronta, scendi!-
-Arrivo mamma!- esclamò Lucian.
-E miraccomando, lavati le mani!-
-Certo mamma!-
Lucian andò in bagno per lavarsi le mani, si guardò un momento allo specchio e pensò a lungo “Sono Lucian Dark...il mio nome è Lucian Dark” scosse la testa esclamando -Uh?!-
-Lucian, ma quanto ci metti?- domandò la madre entrando nella stanza -Ti senti bene?-
-Uhm, certo mamma!- disse il ragazzino, poi sorrise mettendosi la mano dietro la nuca -Non preoccuparti, adesso arrivo!-
La famiglia Dark rimase a tavola silenziosa finché la madre non si accorse che il figlio non stava mangiando nulla.
-Va tutto bene Lucian?- domandò preoccupata la donna -È da quando sei tornato a casa che hai quello sguardo-
-Voi...- cercava di dire Lucian -Cosa sapete dirmi di Ray Dark?-
-Beh, se è mio fratello maggiore è chiaramente tuo zio- scherzò il padre -Scherzi a parte, meglio non prenderlo in giro dopo la sua scomparsa-
-Sì, ma...aveva qualcosa a che vedere con uno sport?- domandò Lucian.
-Uhm- la madre cercò di riflettere -No, non credo-
Lucian, più tardi, tornò in camera sdraiato sul letto ripensando alla giornata e, improvvisamente, ebbe un flash di quando era entrato nella Raimon la prima volta.
Il ragazzino alzò il busto dallo stupore e disse -Io sono Lucian Dark! Sono entrato nella Raimon! Io...- scosse la testa -Cosa sto dicendo?- mise le mani sulla testa come se avesse una crisi d'identità, poi si calmò ed ebbe un veloce ricordo -In classe mancava qualcuno...Victor! Victor era scomparso!-

Ormai era sera e Victor rimase a Riveside, mentre Sawyer si stava dirigendo verso casa, dubbioso se fosse giusto abbandonare la ragazza in una dimensione così caotica o tornare nel suo mondo e rivedere il Vladimir che conosceva; era complicato fare una scelta quando si avevano due persone affezionate.
Alzò il capo appena vide un pallone avvicinarsi con attaccato con lo scotch un biglietto.
Victor prese il foglio e lesse “Vienimi a trovare al campo da calcio della Raimon, dobbiamo parlare -Sawyer”.
Il ragazzo si fidava poco della lettera, soprattutto perché la scuola era stata chiusa, ma, nel dubbio, andò comunque a controllare.
Raggiunse il cancello della scuola e notò che il lucchetto era stato rotto e sotto c'erano delle cesoie, entrò comunque e raggiunse il campo della Raimon mentre veniva ripreso da una telecamera che controllava proprio Vladimir.
-Ancora lui?!- gli venne da domandarsi.
Sawyer, intanto, si stava dirigendo a casa decisa finché non vide davanti a se Ignoto Kitsune.
-Salve- disse il ragazzo mascherato malignamente.
-Chi sei? Sei tu quel tizio che ha portato Victor qui?- domandò la ragazza insospettita.
-Non sei contenta del mio “regalo”?- domandò sarcasticamente -Ti sei affezionata tanto a lui, ammettilo, e sapere che un giorno o l'altro lui se ne andrà ti fa tanto male no?-
Sawyer rimase silenziosa per un po', poi rispose -Sì ma...-
-Non negarlo, io conosco tutto di lui come conosco tutto di te e anche il motivo per cui ti fingi ragazzo davanti agli altri- la indicò un momento -Sei persa e confusa, mostri sempre ciò che non sei solo per fare bella figura e insistendo a dire che tutto andrà bene, ma hai paura della realtà hai paura di quello che ti circonda-
Sawyer rimase sconvolta finché non ribatté -Ti conosco da pochi secondi, chi mi dice che sei affidabile? E che ne sai di me?-
-Se ti dicessi che i Ribelli stanno per far del male a Victor tu come reagiresti?-

Intanto Victor entrò nel campo da calcio e udì qualcuno gridare -Colpo Supremo!- si voltò e schivò in tempo il tiro, appena percepì l'arrivo di qualcuno dietro si voltò di nuovo e, con uno scatto, bloccò il tubo di ferro che Donald stava per tirare.
-Voi? Dovevo aspettarmelo- ringhiò il ragazzo riuscendo a strappare dalle mani dell'avversario l'arma.
-E così lo sospettavi- disse Icarus avvicinandosi -Perché sei venuto allora?-
-Volevo esserne certo- rispose -Ma ora che so che siete voi posso anche andarmene-.
-Hai un prezzo da pagare!- ribatté innervosito -Per colpa tua Sawyer ha deciso di farsi cacciare dai Ribelli! Poteva usare il suo Fuoco Fatuo per sottomettere gli Imperiali-
-Dubito che l'avrebbe fatto- aggiunse Victor deciso -Pensava già di andarsene e francamente non sarei sorpreso se prendesse questa decisione-
-Ti rifiuti di capire?- domandò Whited -Se Sawyer ha preso la decisione di andarsene dalla Resistenza evocherà uno Spirito Guerriero e diventerà Imperiale! Potrebbe impazzire se ciò dovesse succedere!-
Victor ricordò gli avvertimenti che Sawyer gli aveva detto come si ricordò anche dell'ombra che stava uscendo da lei. Sapeva ormai che in quella dimensione gli Spiriti Guerrieri era manifestazioni più personali e che fossero molto più pericolosi di quanto ricordasse, ed era chiaro che quello che la ragazza stava cercando di nascondere a tutti era il suo bisogno di sfogarsi.
Il ragazzo non voleva correre altri rischi, lasciò cadere il tubo e disse -Io non ho intenzione di litigare con voi, non ho nemmeno a che vedere con gli Imperiali se vi interessa saperlo. Se non volete casini allora lasciate me e Sawyer in pace-
Donald e Whited sembravano aver compreso quello che il ragazzo stava dicendo e della gravità della situazione che si stava creando anche per colpa loro oltre che del Quinto Settore.
-Tsk- ringhiò Icarus -E lasciare che tu o Vladimir la passiate liscia?-
-Ma Icarus- lo fermò Donald -Lui forse non c'entra davvero nulla come credi!-
-C'è chiaramente un malinteso- aggiunse Whited mettendosi in mezzo, ma accidentalmente aggiunse -Può aver scelto tutto da sola, conoscendo la sua incoscienza è possibile. Inoltre anche lui non vuole renderla un’Imperiale nonostante lui lo sia stato!-
Icarus strinse i pugni, digrignò i denti e disse -Il Quinto Settore ha chiuso la mia scuola! Quella a cui aspiravo di più! Non m'importa chi! Chi è stato amico del Quinto Settore va cancellato dalla faccia della terra!- con uno scatto spinse Victor facendolo cadere e raccolse il tubo di ferro nonostante i suoi compagni cercassero di fermarlo.
-Lancelot!- esclamò Victor cercando di evocarlo per difendersi, ma sembrò non funzionare. Al ragazzo tornò in mente quello che Kitsune e Anath avevano fatto a lui e al suo Spirito Guerriero “No...non dirmi che...”
Icarus si avvicinò a Victor tenendo il tubo di ferro appoggiando il piede sul petto del ragazzo e ringhiando -Io sono stanco di perdere! Sono stanco che tutto vada storto!- alzò il tubo di ferro mostrando uno sguardo abbattuto, quasi con le lacrime agli occhi dalla furia -E se non posso sentirmi accontentato con le buone allora userò le cattive!-
-FUOCO FATUO!- fu l'urlo di Sawyer e una pallonata colpì Icarus che lo stese a terra mentre la ragazza si diresse per aiutare Victor a rialzarsi, anche se quest'ultimo le fece cenno che poteva farcela da solo.
-Sei impazzito?!- esclamò la ragazza contro Icarus -Che diavolo ti è saltato in testa?! Potevi ucciderlo!-
-Victor è un parente di Vladimir ed è stato un Imperiale! Te lo devo ricordare ancora?- ringhiò Icarus rialzandosi -Come loro ci stanno impedendo di divertirci, noi gli impediremo di muoversi spaccandogli le ossa!-
-È questo il tuo modo di fare giustizia? Sottomettere un diritto per difenderne un altro? È veramente stupido!-
-Ma da che pulpito? Sei stata sospesa dalla Raimon per aver picchiato una ragazza! Abbiamo tollerato questo, ma non tolleriamo che tu ti lasci anche fare il lavaggio del cervello da lui!-
Sawyer rimase sconvolta alla frase, rimase in silenzio per un po', abbassò il capo, ma poi lo rialzò mostrando uno sguardo cupo se non inquietante e disse con un tono senza emozioni -Io non ti lascerò far del male a qualcuno per me!-
-Basta così- disse Icarus -Hai tradito la Resistenza per difendere un ex Imperiale, verrai punita anche tu- stava per alzare il tubo di ferro, ma poi lo lasciò cadere dalla mano appena davanti a lui cadde un’ascia bipenne d’oro che venne poi raccolta da una creatura terrificante apparsa dietro la ragazza.
Uno Spirito Guerriero per l'esattezza, dagli occhi rosso sangue, il muso simile ad uno squalo grigio, un enorme sorriso maligno con tanto di denti aguzzi, incappucciato da una toga rossa, cinture e una specie di collare con un teschio d’oro e un foular arancione con le spalline a corno.
Quello...è il suo Spirito Guerriero?” pensò Victor restando pietrificato.
-È...è...è successo! Non l'abbiamo evitato per tempo!- si terrorizzò Donald indietreggiando.
Lo Spirito Guerriero di Sawyer alzò l'ascia cercando di colpire Icarus e gli altri che riuscirono però a fuggire mentre Victor si era precipitato verso la ragazza nel tentativo di bloccarla, ma l’aura dello Spirito non gli permise di avvicinarsi e lo fece cadere a terra con una specie di scossa elettrica.
La creatura, che ormai aveva la ragazza sotto controllo, usò l'ascia per colpire il terreno provocando una leggera scossa e facendo alzare il pallone da calcio davanti a lei, Sawyer lo calciò dicendo -Occhi di Bragia- e il pallone venne tirato in maniera potente verso i ragazzi diventando una palla di fuoco con due occhi rossi maligni.
Icarus venne colpito dritto alla schiena da rimanere steso a terra e venir trascinato via dai suoi compagni.
Lo Spirito Guerriero poi scomparve lasciando Sawyer ancora in piedi che barcollava ansimante.
-Sawyer!- esclamò Victor rialzandosi.
-Non...mi...reggo...- disse la ragazza prima di cadere, ma il ragazzo riuscì per tempo a prenderla tra le braccia.
Udì delle sirene e in lontananza vide delle luci blu e rosso lampeggiare: qualcuno aveva sentito quello che stava succedendo e la polizia stava arrivando.

Giuliz: E finalmente anche il capitolo con lo Spirito Guerriero è stato fatto! Qualcuno forse si aspettava uno Spirito Guerriero femmina, ma ho preferito maschio perché non mi piaceva l’idea che in Inazuma Eleven Go non ci fosse una giocatrice con uno Spirito Guerriero di sesso opposto al suo (abbiamo Gabi che ha Brunilde più un miximax che è di sesso opposto al suo, non potevano mettere una giocatrice in squadra simile anziché lasciarne una sola tutta al femminile?)
Guglielmo: Non a caso hai preso l’idea di Sawyer da Naoto Shirogane di Persona 4 che ha Sukuna Hikona
Giuliz: Beh, come Laytoniac era ispirato al Professor Layton e Silent Hill questo sarà ispirato a Inazuma Eleven e Shin Megami Tensei Persona, no?
Guglielmo: Ha senso (sarcasmo)
Giuliz: Lo so che avrei dovuto fare Caronte armato di remo, ma mi era difficile da renderlo intimidatorio, così ho scelto che fosse armato di ascia bipenne da dargli comunque l’aspetto di un guardiano e poi nella versione Etrusca era lui il dio della morte
Guglielmo: Hai finito?
Giuliz: Beh, ci vediamo al prossimo capitolo ^^

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