New Life, New Love

di Ele_Cullen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Arrivo a Forks ***
Capitolo 3: *** Primo giorno alla Forks High School ***
Capitolo 4: *** I Cullen ***
Capitolo 5: *** Biologia ***
Capitolo 6: *** Visioni ***
Capitolo 7: *** Confusione ***
Capitolo 8: *** Reneesme Cullen ***
Capitolo 9: *** Solo sano e puro... shopping! ***
Capitolo 10: *** Stress, confusione e felicità ***
Capitolo 11: *** Gli ospiti ***
Capitolo 12: *** Solo e soltanto un giocattolino ***
Capitolo 13: *** A pranzo con i Cullen ***
Capitolo 14: *** La proposta ***
Capitolo 15: *** Incontro inaspettato ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Ciao a tutti

 

Ciao a tutti!!

Spero che questa storia vi piaccia: è Twilight vissuto tra Alice e Jasper, invece che Edward e Bella. La storia cambierà abbastanza da quella originale, perché i personaggi sono diversi, ma alcune cose rimarranno così.

Spero tanto che leggiate questa fanfic.

Per favore recensite perché vorrei sapere se vi piace, altrimenti non la continuo.

E ora vi lascio al prologo!

Baci.

Ele

 

 

 

New life, new love

 

 

 

 

Prologo

 

Fissai a lungo il cacciatore dallaltra parte della stanza. I suoi occhi cremisi, ormai diventati neri pretendevano il mio sangue. Il suo corpo era pronto allattacco: i suoi denti erano pronti a entrare sul mio collo, la sua bocca era pronta ad accogliere il mio sangue. Ed io ero pronta a morire?? Ero pronta a sacrificarmi per la persona che più amavo al mondo? Ero pronta ad abbandonarlo e a non veder più quel suo dolce sorriso e quei suoi occhi oro puro che sincatenavano ai miei verde smeraldo? Ero pronta a dirgli addio?

Si, per lui ero pronta. Per lui avrei sacrificato la mia vita.

Il cacciatore alla fine si decise, e con passi lenti si avvicinava sempre di più a me. Pronto a uccidermi.

 

 

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Capitolo 2
*** Arrivo a Forks ***


Ciao a tutti

Ciao a tutti!!

Eccomi qua con il primo capitolo. Questo non è un vero e proprio capitolo, diciamo che mi serve solo per introdurre la storia. Comunque grazie a tutte le persone che la seguono e la leggono, ma grazie soprattutto a:

 

ilaila95: Ciao! Grazie il tuo commento mi fa molto piacere. Ecco il nuovo capitolo. Spero che ti piaccia. Baci. Ele.

 

pazzerella_92: Ciao, si le visioni le ha lo stesso, solo che non sono molto chiare come ce le ha quando è vampira. Sono contentissima che la mia fanfic ti sia piaciuta già dal prologo. Spero che continuerai a seguirla. Baci. Ele.

 

fedev82: Ciao!! Sono molto contenta che la mia fanfic ti piaccia. Spero che continuerai a seguirla e a commentarla.. Baci. Ele.

 

luisina: sono molto contenta che la mia fanfic ti piaccia e che adori Alice. E poi sono molto contenta perché hai detto che mi seguirai spesso. Spero che anche questo capitolo ti piaccia. Baci. Ele.

 

 

Grazie anche a chi ha messo la storia tra i preferiti ( fedev82, _Nessie_ e luisina ) e nelle seguite ( Fiby_Elle)

 

 

Ed ora vi lascio al capitolo.

Baci.

Elena.

 

 

Capitolo 1

Arrivo a Forks

 

Io e mia madre viaggiavamo in un taxi verso l’aeroporto di New York. Si era stancata della grande mela, di tutto quello smog e di tutta quella gente, e aveva pensato che forse lasciare mio padre, Joe, era stato un errore. Aveva preso una decisione troppo impulsiva. Lei voleva divertirsi, mentre Joe certe volte era un gran pigrone. Il suo unico divertimento era andare a pesca con i suoi amici di La Push, Billy Black e Harry Clearwater. Ma alla fine Meg si era stancata di tutto quel casino e movimento che c’era a New York. Era stanca di allevare una figlia da sola, e poi le mancava tanto Joe, anche se non lo dava mai a vedere. In cuor suo sapeva di amarlo ancora e non si era mai perdonata per come l’aveva abbandonato.

Quando mio padre aveva appreso la notizia che io e mia madre saremmo tornate da lui, fece i salti di gioia. Infatti lui non si era mai dimenticato di mia madre.

 

Il sole di New York batteva forte sul finestrino della macchina. Questa era l’ultima volta che l’avrei visto, dato che il luogo in cui ci stavamo dirigendo era popolato da nubi scure ed eterna pioggia. Forks.

Odiavo quel posto. Lì che ogni estate ero stata obbligata a passarci almeno un mese. Lì che di estate non aveva niente. Lì che non avevo amici, e l’unica persona che conoscevo era mio padre.

E ora ci stavo andando assieme a mia madre. Per sempre.

Ma per il bene dei miei genitori avrei fatto questo è altro.

 

Arrivammo all’aeroporto dopo un’ora di taxi. Meg consegnò i soldi al taxista e insieme ci dirigemmo verso il nostro volo.

Entrata nell’aereo mi sedetti nel mio posto vicino al finestrino. Mi piaceva guardare il cielo azzurro e sereno. E poi non l’avrei rivisto mai più.

<< Dai Alice non fare quella faccia. All’umido ci si abitua! >>.

<< Non è per questo >> mentii.

<< E per cosa allora? >>, chiese preoccupata.

<< Per come sarà la vita a Forks. Sai, la scuola, gli amici e tanto altro >> mentii di nuovo. Non potevo e non volevo separare di nuovo i miei genitori una volta che si stavano per ricongiungere. Non volevo vederli soffrire per colpa mia.

<< Stai tranquilla bambina mia. Ti troverai benissimo >>.

<< Se lo dici tu >> e con questo interrompemmo la nostra piccola discussione fino a quando non arrivammo all’aeroporto di Port Angeles. 

 

Quando atterrammo a Port Angeles pioveva. Ormai avevo fatto la mia scelta e mi ci sarei dovuta abituare. E poi avevo già detto addio al mio carissimo sole.

Joe c’aspettava sull’auto della polizia. Per la gente di Forks, lui era il capo ispettore Brandon e andava molto fiero del suo lavoro. Proprio per questo non ha mai voluto comprarsi una macchina “normale”. Gli piace stare in quell’auto con le sirene e la ricetrasmittente incorporata al posto della radio. Gli piace essere sempre informato su qualunque cosa accada anche se non è in servizio. Su quella macchina dice di sentirsi più al sicuro. E poi non cambierebbe nulla, anche se usasse una macchina “normale” le persone di Forks lo riconoscerebbero come il capo ispettore, e non come Joe Brandon.

Joe ci accolse affettuosamente. Abbracciò subito mia madre e vidi che i due si scambiarono un delicato bacio a stampo.

<< Fate come se io non ci sia! >>.

Si voltarono verso di me e scoppiarono a ridere. Joe si stacco leggermente da Meg e venne a salutarmi.

<< Ciao mia piccola Alice! Fatto un buon viaggio? >> mi chiese ancora ridendo.

<< Credevo che non ti fossi accorto di me! Ti sei buttato subito tra le braccia di mamma senza neanche degnarmi di uno sguardo >> mormorai facendogli la linguaccia, << comunque si è stato un buon viaggio >>.

<< Per fortuna, perché a casa ho una bella sorpresa per te! >> mi annunciò tutto sorridente, mentre tutti e tre salivamo in macchina e ci dirigevamo verso Forks.

<< Davvero davvero?? >> le chiesi facendogli gli occhi dolci come una bambina.

<< Si tesoro. Ti ricordi quella vincita a quel concorso a cui avevo partecipato l’anno scorso? >>.

<< Si! >>.

<< Con i soldi che ho vinto ho pensato di farti un regalino, che proprio di piccolo non ha niente >>.

Per poco non svenni nel sedile posteriore della macchina. La curiosità mi stava uccidendo e Joe lo sapeva. Mi conosceva abbastanza bene per non saperlo. Non mi diceva apposta l’oggetto della sua sorpresa per farmi stare un po’ sulle spine.

<< Dai bambina mia, non essere impaziente! Appena arriveremo a casa scoprirai cos’è questa grande sorpresa. E sono sicura al cento per cento, e anche di più, che ti piacerà da morire >> annunciò Meg.

<< Questo vuol dire che anche tu sai cos’è la sorpresa e me lo stai tenendo nascosto come sta facendo papà? >> chiesi alzando la voce di un tono.

<< Si tesoro! >>.

<< Tu, brutta traditrice! Come hai potuto farmi questo?! Io che mi fidavo tanto di te ora mi pugnali pure alle spalle! >> mormorai facendo la finta offesa.

<< Su Alice non fare la bambina. Nessuno ti sta pugnalando alle spalle! Ti stiamo solo tenendo nascosto l’oggetto della sorpresa. Altrimenti che sorpresa sarebbe?? >>.

Mia madre, riusciva sempre a lasciami senza parole. Dopo questo non sapevo proprio come ribattere e quindi decisi di stare in silenzio per tutto il viaggio fino a quando non arrivammo a casa di Joe.

 

Viveva ancora nella piccola casetta blu a due piani che aveva comprato assieme a mia madre quando avevano iniziato ad abitare insieme. Lì, nella strada di fronte alla casa, c’era un grande telone bianco che nascondeva qualcosa d’immenso.

<< Sarebbe nascosta sotto il telone la mia sorpresa? >> chiesi sempre più impaziente.

<< Si piccola >> mormorò appena mio padre.

<< E perché è fuori? Non hai avuto paura che qualcuno, passando da queste parti, avrebbe potuto rubare il tuo regalo? >> chiesi stavolta sbalordita.

Joe e Meg si guardarono in faccia e scoppiarono a ridere, sicuramente per la domanda che avevo posto a mio padre.

Appena Joe parcheggiò vicino al mio regalo, mi scaraventai fuori dalla macchina e mi avvicinai al telone.

<< Posso vederlo? >> chiesi, facendo la faccia da cucciolo.

Annuirono ancora ridendo.

Quasi mi prese un colpo quando alzai il telone bianco. Una Porsche 911 Turbo giallo canarino splendeva davanti a me. Rimasi paralizzata. Era la macchina dei miei sogni. Era impossibile che ce l’avessi davanti, e per giunta era impossibile che fosse mia.

<< Alice! >> mi chiamò Joe.

Appena mi girai verso di lui, mi lanciò un sacchetto fucsia che afferrai al volo.

Rovesciai il contenuto nella mia mano destra che mi mostrò una chiave nera e un portachiavi a forma di orsacchiotto.

Misi le chiavi in tasca e mi buttai tra le braccia dei miei, ringraziandoli e piangendo per la felicità.

Forse non era stato poi così male lasciare New York per venire a Forks. Forse mia madre aveva fatto la scelta giusta. Forse la vita qua sarebbe stata più bella e piena di soddisfazioni, ma fatto sta che il mio arrivo a Forks era stato sicuramente uno dei migliori.

 

 

Spero tanto che il capitolo vi sia piaciuto. Per favore lasciatemi qualche recensione, perché veramente vorrei sapere cosa ne pensate. Baci.

Ele.

 

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Capitolo 3
*** Primo giorno alla Forks High School ***


Ciao a tutti

Ciao a tutti!

Scusate, dovevo aggiungerlo ieri il nuovo capitolo, ma non ho fatto in tempo. Spero tanto che vi piaccia questo nuovo capitolo.

Non voglio anticiparvi nulla. Prima di lasciarvi leggere il capitolo vorrei ringraziare:

 

_Nessie_: sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto. Ho messo la Porsche, a differenza del pick up, perché Alice non accetterebbe mai di avere un auto così vecchia, e visto che le piace tanto la Porsche giallo canarino ho deciso che il padre gli regalasse quella. Ti lascio al capitolo. Baci.

 

Summers84: sono contenta che la mia fanfic ti piace e che adori Alice. Spero tanto che questo nuovo capitolo ti piaccia. Baci.

 

luisina: Ciao cara, sono molto contenta che la tua fanfic ti piaccia. Stai tranquilla, a Jasper lo incontrerà molto presto! Comunque Alice non sa ancora del suo potere ma lo scoprirà presto.. verso il quinto, sesto capitolo! Spero tanto che anche questo capitolo ti piaccia. Fammi sapere cosa ne pensi! Baci.

 

ilalia95: neanche i miei mi regalerebbero mai una Porsche, purtroppo =( Comunque.. sono felicissima sapendo che la fanfic ti piace.. spero che ti piacerà anche questo capitolo. Baci.

 

Ringrazio inoltre le persone che l’hanno messa tra i  preferiti ( fedev82, luisina,  veliva e  _Nessie_ ) e anche coloro che l’hanno messa tra le seguite (enifpegasus, Fiby_Elle e  nerry ).

 

Con questo vi lascio finalmente al capitolo. Fatemi sapere cosa ne pensate. Accetto anche critiche sulla fanfic. Baci. Ele.

 

 

 

 

Capitolo 2

Primo giorno alla Forks High School

 

 

Quella notte dormì magnificamente. Per fortuna il diluvio che si era scatenato fuori, non mi aveva disturbato il sonno.

Il mattino dopo, smise di piovere, ma il cielo di Forks era ricoperto da nubi fittissime. Quando mi diressi in cucina, Joe era già uscito a lavoro, mentre Meg era davanti ai fornelli, che mi preparava la colazione.

<< Dormito bene Alice? >>.

<< Magnificamente >>.

Mangiai tutto quello che mi aveva preparato di fretta, per poi correre in bagno a farmi una bella doccia. L’acqua tiepida fece in modo che mi risvegliassi del tutto. Appena usci dalla doccia mi avvolsi nell’accappatoio fucsia che usavo sempre, anche a New York, e mi diressi in camera per decidere come vestirmi. Di solito ci mettevo sempre un’ora, ma non sapendo come si vestisse la gente del posto, scelsi un banalissimo jeans e un maglioncino bianco.

Scesi le scale di corsa, diedi un bacio sulla guancia a mia madre e uscii di casa.

La Porsche filava dritta tra le strade di Forks. Non fu molto difficile trovare la scuola, malgrado non ci fossi mai stata prima. Sotto gli sguardi della maggior parte dei ragazzi e delle ragazze mi parcheggiai vicino ad una Volvo argentata.

Appena scesi dalla macchina mi diressi velocemente in segreteria. Non volevo attirare ancora di più la loro attenzione su di me.

Appena aprii la porta dell’ufficio, una donna dai capelli rossi mi fissò attentamente. << Posso aiutarti? Non credo di averti mai visto da queste parti >>.

<< Lo credo visto che sono arrivata solo ieri qui a Forks. Sono Alice Mary Brandon >>, la informai.

Mi aspettavano tutti da queste parti. Sicuramente mio padre aveva fatto sapere a tutta la cittadina che sua figlia e la sua ex moglie sarebbero tornate presto da lui.

Prese un foglio dalla scrivania e me lo porse. << Qui c’è il tuo orario assieme alla piantina della scuola >>, mormorò sorridendo e consegnandomi un altro foglio, << e questo è un modulo da fare controfirmare a ognuno dei tuoi professori e da riportare qui a fine giornata. Spero che ti troverai bene qua. Buona fortuna! >>.

<< Grazie mille! >> mormorai uscendo.

Quando uscii dalla segreteria vidi un paio di ragazzi e ragazze attorno alla mia porsche. Capii la loro curiosità. La maggior parte delle auto nel parcheggio, erano vecchissime. Non c’era nulla di così appariscente come la mia macchina.

La Volvo vicino alla mia e la jeep parcheggiata affianco erano le uniche macchine che si salvavano in questo posto, ma di certo non potevano competere con la mia.

Giunsi all’entrata dell’edificio numero 3 grazie all’aiuto della cartina che mi aveva dato la segretaria. Appena entrai nell’aula consegnai il mio modulo al professor Mason, che mi fece sedere subito in ultima fila senza nemmeno presentarmi agli altri. Lo ringraziai mentalmente visto che non ero in vena di presentarmi a gente sconosciuta.

Prima dell’ora di pranzo avevo già seguito le lezioni di letteratura, matematica e spagnolo e avevo fatto conoscenza con due ragazzi: Eric e Jessica. Eric era un ragazzo dai capelli neri come una chiazza d’olio e aveva la tipica aria del cervellone, mentre Jessica era una ragazza bassottina, come me, dai capelli ricci e arruffati. La sua grande caratteristica era il suo esser una grande pettegola. In sole due ore, seppi tutti i gossip di tutte le persone che lei conosceva, quindi più o meno tutta la scuola. Jessica mi accompagnò in mensa e insieme ci sedemmo in fondo a un tavolo dove si trovavano già tutti i suoi amici. In mezzo a loro riconobbi Eric che mi salutò con la mano. Subito mi presentarono  gli altri: Mike un ragazzo biondo e abbastanza carino che non mi staccava gli occhi di dosso, Angela una simpatica ragazza che pareva riservata e molto tranquilla, Tyler un ragazzo che pareva molto simpatico e Lauren una ragazza che subito mi guardò con odio.

Per fortuna quella mattinata finì presto. Dopo aver riconsegnato il modulo in segreteria mi diressi verso la mia macchina, che come quella mattina era circondata da numerose persone.

Fu in quel momento, vicino alla mia macchina, impegnata a scansare il gruppetto che si era creato intorno alla mia Porsche, che li vidi per la prima volta. Erano tutti e due appoggiati alla Volvo argentata e non stavano ammirando la mia auto, a differenza della maggior parte degli altri studenti, ma fissavano me; soprattutto il biondino: mi fissava come se non avesse mai visto una ragazza sulla terra. L’altro, il ragazzo di fianco a lui, era smilzo e con i capelli bronzei e spettinati, e mi guardava con aria divertita, come se in faccia avessi scritto “Sono un pagliaccio”.

Distolsi subito l’attenzione da loro per cercare di entrare nella mia Porsche. Dopo un po’ di fatica ci riuscii e mi diressi direttamente a casa.

 

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Capitolo 4
*** I Cullen ***


Ciao

Ciao!!

Ho appena letto le vostre recensioni.. sono commossa e molto felice.. stavo per mettermi a piangere. E per ringraziarvi ho aggiornato oggi la mia fanfic.. anche perchè domani non potrei.

Ringrazio le persone che l’hanno letta, ma soprattutto:

 

ilalia95: sinceramente stavo pensando di fare tutta la fanfic con il pov di Alice come Twilight.. per ora ci penso se farla anche con il pov di Jasper.. ora ti lascio al nuovo capitolo. Baci.

 

Summers84: si Bella è una Cullen.. poi vedrai in questo capitolo. Comunque come ho già risposto a ilalia95 ci penserò. Baci.

 

SognatriceCullen_182: in questo capitolo la tua curiosità su cosa pensa Alice di Rosalie, verrà svelata! Sperò che questo capitolo ti piaccia e se trovi altri errori fammelo sapere! Sono contentissima che la mia fanfic ti piaccia. Ti lascio al nuovo capitolo. Baci.

 

luisina: si i due ragazzi appoggiati alla Volvo erano Edward e Jasper. Sono molto contenta che ti piace come scrivo e la storia. Spero tanto che ti piaccia anche questo capitolo. Baci.

 

nanina: Edward è già sposato con Bella.. sono contenta che ti piaccia la fanfic, spero che anche questo capitolo ti piaccia. Baci.

 

_Nessie_: si, è l’unico. Spero tanto che ti piaccia anche questo capitolo. Baci.

 

Hikary_a18: si, in pratica Bella è al fianco di Edward, ed è già vampira, mentre Alice è ancora umana e Jasper è già vampiro. Spero che ti piaccia anche questo capitolo. Baci.

 

Ringrazio anche alle persone che l’hanno messa tra i preferiti:

1 - fedev82 [Contatta]
2 - franci87
[Contatta]
3 - Gio_Cullen
[Contatta]
4 - ilaila95
[Contatta]
5 - lidiacullen
[Contatta]
6 - luisina
[Contatta]
7 - maretta 89
[Contatta]
8 - sydney bristow
[Contatta]
9 - tomoki
[Contatta]
10 - veliva
[Contatta]
11 - _Nessie_
[Contatta]

 

e alle persone che l’hanno messa tra le seguite:

1 - elypar [Contatta]
2 - enifpegasus
[Contatta]
3 - Fiby_Elle
[Contatta]
4 - nerry
[Contatta]
5 - SognatriceCullen_182
[Contatta]

 

Ora vi lascio al capitolo. Spero tanto che vi piaccia. Fatemi sapere. Baci. Ele.

 

 

Capitolo 3

I Cullen

 

<< Ciao mamma, sono tornata! >>, annunciai appena aprii la porta di casa.

<< Ciao tesoro! >> disse Meg affacciandosi dalla cucina con uno splendido sorriso, << come è andata? >>.

<< Benissimo. Ho conosciuto molte persone, tra cui: Jessica, Angela, Mike, Eric e Tyler. E poi c’è anche Lauren, ma non credo che le stia tanto simpatica >>.

<< Non tutti sanno apprezzare le cose belle come te >> mormorò mia madre.

<< Va bene, io vado in camera a riordinare gli appunti presi a scuola. Avvisami quando la cena è pronta! >> farneticai, mostrandole un sorriso enorme. Mia madre era sempre stata dolce con me.

<< Ok >>, rispose mentre stavo già salendo le scale per andare in camera.

Arrivata in camera, buttai lo zainetto per terra e mi buttai nel letto. Ero stanchissima. Avrei riordinato gli appunti e preparato i quaderni e i libri, per le lezioni di domani, più tardi. Ora non ne avevo proprio voglia. Accesi lo stereo e misi il primo cd che mi capitò. La musica si diffuse in tutta la stanza, mentre io venivo accolta dalle braccia di Morfeo.

 

Quando mi svegliai era già ora di cena. Scesi di corsa le scale e mi sedetti al mio posto. Mangiai tutto velocemente e tornai di nuovo in camera. Prima di indossare il mio pigiamone azzurro, preparai lo zaino per l’indomani mattina e andai in bagno a lavarmi. Riempii la vasca d’acqua calda e ci rovesciai anche, un po’ del mio bagnoschiuma alla vaniglia. Quando chiusi il rubinetto, la vasca era piena di bolle. Mi spogliai e ci entrai subito. Cercai di mettermi il più comoda possibile per cercare di rilassarmi. Il trasferimento a Forks e il primo giorno di scuola, anche se piacevoli, erano stati molto pesanti. Ma in compenso l’avrei rifatto mille volte, se ciò comportava una Porsche in regalo.

Dopo aver passato almeno mezz’ora dentro la vasca, ne uscii fuori completamente rilassata. Era da tanto tempo che non mi concedevo un po’ di tempo per me, sempre a causa del trasferimento. Dopo essermi infilata l’accappatoio, mi lavai i denti e me ne andai in camera. Indossai il mio pigiamone e mi misi subito sotto le coperte. Avevo bisogno di dormire moltissimo se non volevo ritrovarmi delle borse sotto gli occhi l’indomani mattina. E mai e poi mai, avrei fatto sì che il mio splendido viso si rovinasse per delle stupide occhiaie. Già da tredici anni m’ero imposta una regola, che avrei sempre dovuto rispettare. Essere sempre perfetta e la migliore! E con questi pensieri, mi addormentai.

 

Quella notte feci un sogno strano, ma al risveglio non ricordai nulla. Soltanto due occhi dorati che mi fissavano.

Come la mattina precedente mi preparai e mi diressi a scuola in tutta fretta. Parcheggiai nuovamente la mia Porsche vicino alla Volvo e alla Jeep, per non farla emergere ancora di più tra gli altri vecchi rottami.

La prima lezione del giorno era storia. Odiavo la storia. Odiavo ricordarmi nomi e date a memoria.

Dopo storia, ci fu la volta di ginnastica, trigonometria e fisica.

Finalmente anche l’ultima lezione finì presto, e sempre accompagnata da Jessica, ci dirigemmo in mensa e ci sedemmo al solito posto.

Conversavo e scherzavo tranquillamente con Mike, quando notai quattro paia di occhi che mi osservavano. Mi girai verso quelli sguardi e notai che erano le stesse persone di ieri mattina, vicino alla Volvo, più altre che non avevo mai notato, ma che gli assomigliavano tantissimo.

Erano in sei, ma solo quattro di loro mi osservavano con interesse.

Mi rivolsi verso Jessica e gli chiesi chi fossero quei ragazzi.

<< Ah! Vedo che ti sei accorta anche tu dei Cullen! >> esclamò a voce altissima.

<< Abbassa la voce, ti sentiranno! >> la sgridai.

<< Scusa! >> mormorò, << comunque, quei quattro che prima erano girati da questa parte erano Jasper, Edward, Isabella e Reneesme Cullen, mentre gli altri due sono Rosalie ed Emmett Cullen >>.

Li guardai più attentamente.

Jasper aveva le fattezze di un angelo. I capelli biondi e un po’ boccolosi le ricadevano sul viso dai lineamenti duri e la pelle vellutata come il resto della sua famiglia.

Edward, invece sembrava più piccolo e più smilzo di Jasper. I suoi capelli erano bronzei e spettinati, e anche se odiavo le cose che non stavano apposto, quei capelli disordinati mi piacevano tantissimo.

Emmett invece sembrava un orso, talmente era gigante. Il suo viso sembrava quello di un bambino, ma la sua statura dimostrava altro.

La ragazza di fianco a lui, doveva essere Rosalie. Era di una bellezza straordinaria. I capelli biondi e lisci le ricadevano sul viso. Non avevo mai visto una ragazza più perfetta di lei. Neanche sulle copertine dei giornali. Era stupenda! Sembrava un angelo. In quel momento Edward si mise a ridere, come se stesse ascoltando i miei pensieri.

Affianco ad Edward c’erano altre due ragazze, belle anch’esse. La più grande doveva essere Isabella, mentre l’altra doveva essere Reneesme.

Isabella aveva un viso perfetto, circondato da una chioma di capelli castano scuro, quasi neri.

Reneesme invece aveva dei bellissimi ricci castano biondi che le circondavano il suo bel visino d’angelo. Sembrava meno pallida degl’altri, anche se assomigliava mostruosamente a Edward.

<< È una famiglia molto grande >>, ammisi.

<< Non sono dei veri fratelli e sorelle. Sono stati tutti adottati dal dottor Cullen e sua moglie. Gli unici ad avere dei veri legami di sangue sono i gemelli Hale, Rosalie e Jasper e Edward e Reneesme, anche loro gemelli. E poi Rosalie sta insieme a Emmett, mentre Bella sta insieme a Edward >> finì di spigare Jessica.

<< Sono tutti molto carini >> ammisi.

<< Si, soprattutto quell’Edward, anche se è già impegnato, ma anche Jasper, il biondino, non è male. È l’unico in quella famiglia a non essere impegnato >>.

<< E Reneesme ? >>.

<< Nessie sta con uno della riserva della Push. Jacob Black >>.

“Sicuramente doveva esser figlio di Billy Black, l’amico di mio padre”. Pensai.

<< Come mai lui, a differenza della sua famiglia, è senza compagna? >>, le chiesi mentre lo sbirciai con la coda dell’occhio. Con mio grande piacere notai che continuava a fissarmi.

<< A dirti la verità non lo so. Non è mai uscito con nessuna. Si vede che qui a Forks non ci sono ragazze abbastanza carine per lui >> affermò.

Guardai per un’ altra volta il ragazzo biondo. Aveva lo sguardo rivolto verso un’altra parte, ma sembrava stesse ridendo per qualcosa. Un sorriso involontario si fece largo nel mio viso.

 

 

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Capitolo 5
*** Biologia ***


Scusate il ritardo ma la scuola mi sta tenendo sempre impegnata

Scusate il ritardo ma la scuola mi sta tenendo sempre impegnata!! Finalmente oggi un giorno di riposo. Non sono andata a scuola e non ho molto da studiare U_U!

Visto che è una bella giornata di sole, ne ho approfittato! Subito dopo pranzo mi sono messa il costume e sono andata fuori in giardino a prendere il sole….. risultato: sono tutta bruciata =( =(!!

Comunque ora faccio i soliti ringraziamenti a:

nanina: sono contenta che il capitolo ti piaccia.. comunque si, Alice ha sognato a Jasper. Grazie per tutti i complimenti. Ti lascio al nuovo capitolo, spero che ti piaccia. Baci.

elis_cullen: sono molto contenta che la mia storia ti piaccia. Comunque in questo capitolo scoprirai come si conosceranno Alice e Jasper. Spero proprio che ti piaccia e più in là usciranno insieme. Non si comporterà proprio come Edward perché i personaggi son diversi, ma anche lui vorrà proteggerla. Ma non nei modi eccessivi come Edward! Ti lascio al nuovo capitolo! Baci.

_Nessie_: non proprio, anche se qualcosina forse c’entrerà, visto che in questo capitolo i due si conosceranno. Ti lascio subito al capitolo. Baci.

fedev82: stai tranquilla! Non fa nulla! Leggi e commenta quando puoi. Sono contenta che i capitoli ti siano piaciuti. Baci.

ilalia95: si, s’incontreranno a lezione, in questo capitolo. Sono molto contenta che ti piaccia il modo in cui scrivo. La tua recensione mi fa piangere dalla felicità!! =) Ora ti lascio subito al capitolo. Baci.

luisina: sono contentissima che il capitolo ti piaccia. A me piace molto Reneesme, era impossibile che mancasse! Spero tanto che anche questo capitolo ti piaccia. Baci.

 

 

Ringrazio inoltre alle persone che l’hanno messa tra i preferiti:

1-      aika89

2-      Alya93

3-      BluRose89

4-      elis_cullen

5-      fedev82

6-      franci87

7-      giagiotta

8-      Gio_Cullen

9-      Gius

10- ilalia95

11- k_Lu

12- lidiacullen

13- luisina

14- mamy

15- maretta 89

16- Sara25

17- sydney bristol

18- tomoki

19-  veliva

20- _Nessie_

 

E alle persone che l’hanno messa tra le seguite:

1- Bluking

2- elis_cullen

3- ely4890

4- elypar

5- enifpegasus

6– fedev82

7- Fibry_Elle

8- fracullen

9- nerry

10-  pazzerella_92

11-  SognatriceCullen_182

 

Ringrazio inoltre a tutte le persone che l’hanno solo letta.

Ora vi lascio al nuovo capitolo. Per favore fatemi sapere che ve ne pare.

Baci. Ele.

 

 

 

 

Capitolo 4

Biologia

 

La campana suonò per avvisare l’inizio della prossima ora di lezione. Biologia. Raggiunsi l’aula di corsa.

Quando entrai in classe notai che tutti i posti erano occupati tranne uno: quello accanto a Jasper Hale. Mentre mi accomodavo al posto, vicino al suo, lui continuava a fissarmi. Ma stavolta aveva un modo di fissarmi diverso dalle altre volte. Era come se da un momento all’altro avesse voluto uccidermi. I suoi occhi nero carbone, mi guardavano con odio profondo. Erano pieni di disprezzo. Un disprezzo che provava verso di me. Non capivo cosa gli avessi fatto. Non mi conosceva neanche, visto che sono arrivata qui soltanto da due giorni e non ho mai avuto l’occasione di parlargli e di conoscerlo.

Mi voltai nuovamente verso di lui e notai che la situazione non era cambiata di una virgola.

Presi coraggio e decisi di parlargli. << Scusa ho fatto qualcosa che giustifichi il tuo sguardo d’odio verso di me? >>.

Continuava a fissarmi senza rispondermi.

Aspettai. 1 minuto. 1 minuto e 30 secondi. 2 minuti.

“Ma almeno capisce la lingua che parlo??”

3 minuti. 3 minuti e 25 secondi. 4 minuti.

“Oppure è sordo?? Non credo! Come farebbe altrimenti a seguire le lezioni?!?”

<< Se è perché volevi stare da solo, scusami ma non ci posso fare assolutamente nulla. Purtroppo questo è l’unico posto disponibile >>.

Niente. Continuava a fissarmi senza proferire una sola parola.

“Ma questo ci è o ci fa????”

 

Cercai di prestare attenzione alla lezione per cercare di dimenticarmi del mio compagno di banco. Ma non ci riuscivo. Il suo sguardo era come una calamita. I miei occhi non riuscivano a stare tanto tempo senza rincontrare quello sguardo, che anche se di odio e di disprezzo, era veramente magnetico.

Mi rigirai nuovamente verso di lui. Sembrava una statua, i capelli ricci e biondi le ricadevano dolcemente sul viso. La sua pelle sembrava fatta di pietra, talmente era liscia e pallida. Sembrava anche che emettesse bagliori. Le sue labbra erano soliti. Alla fine arrivai ad osservare di nuovo i suoi occhi scuri. Erano circondati da ombre violacee. Sembrava che non dormisse da diverse settimane.

Non capii il perché ma quel ragazzo era di una bellezza straordinaria, quasi disumana.

<< Scusami se ti ho disturbato >>. Mi voltai dalla parte del professore.

In quel momento parve risvegliarsi dallo stato in cui si trovava. Appena i miei occhi incontrarono nuovamente i suoi, nel suo viso apparve un sorriso bellissimo. Sembrava un fotomodello. Ora non mi stava più guardando con oddio, ma i suoi occhi cercavano di dimostrarmi qualcosa. Qualcosa di bello e sorprendente. Affetto?

<< Scusami, ero sovrapensiero >> mormorò scusandosi.

Strabuzzai gli occhi. “Ma questo è scemo?? E ogni volta che è sovrapensiero guarda con odio tutte le persone di questa terra?!”.

Ma credeva veramente che sarei cascata alla sua banalissima scusa?? O pensava di parlare con una bambina che credeva a tutto quello che le appioppavano??

Però……. e se fosse veramente così?!? In fondo quel tipo non sembrava molto normale, forse stava pensando a qualcosa che non le faceva tanto piacere.

<< Tranquillo! Credevo che mi odiassi! >>.

<< Non potrei mai odiarti, e poi non hai fatto o detto nulla. Quindi non c’è nessun motivo che mi porti a odiarti >>. Sorrise. Adoravo già il suo sorriso. Era stupendo e molto solare. Era uno di quei sorrisi che ti contagiava e che ti metteva subito l’allegria.

Allungai la mano verso di lui. << Comunque mi chiamo Alice Brandon. Piacere! >>.

<< Il piacere è tutto mio Alice! Io sono Jasper Hale Cullen >> annunciò allungando la sua mano verso la mia. Appena me la strinse una scarica elettrica mi percorse tutto il corpo. Notai che anche lui avesse sentito quella scarica e staccò subito la sua mano dalla mia. Senza quel contatto sentivo la mia mano bruciare, come se le mancasse ancora quel contatto freddo della sua pelle.

<< Da dove vieni Alice? >>, mi chiese facendo finta di non aver quella scarica.

<< Da New York >>, risposi facendo finta di niente come lui.

<< E cosa ti ha spinto a venire qui? New York è New York, mentre Forks è soltanto…>>.

<< Una cittadina dimenticata da tutto e da tutti, soprattutto dal sole >> mormorai senza farle finire la frase.

Vidi le su labbra piano a piano incurvarsi verso su mostrandomi un altro dei suoi meravigliosi sorrisi. Si stava trattenendo dal ridere. << Che sia dimenticata dal sole è sicuro! Non ti piace la pioggia? >> chiese.

<< Non è che non mi piace, perché anche la pioggia ha i suoi vantaggi. Mi rilassa e mi aiuta a pensare. Solo che qua piove quasi ogni giorno! >>.

<< So cosa vuoi dire! >>.

<< E tu? Sei sempre vissuto qua? >>.

<< No. Prima che Carlisle e Esme mi adottassero, vivevo nel Texas. Quando sono entrato a far parte della famiglia Cullen abitavamo in Alaska. E da poco ci siamo trasferiti qua a Forks >>.

<< Capisco. Comunque il motivo che mi ha spinto a venire qua è stata mia madre >>, annunciai, guardandolo negli occhi, << circa 13 anni fa, quando più o meno avevo 4 anni, mia madre decise di lasciare mio padre e di andare a vivere a New York, portandomi con se, mentre Joe è sempre rimasto qui. Diciamo che soltanto quest’anno ha ammesso a se stessa che non l’ha mai dimenticato, e così eccoci di nuovo qui >>.

<< Quindi l’hai fatto solo per i tuoi genitori? >>.

<< Sì. Ma alla fine mi sono accorta che Forks non è tanto male >>.

Un altro sorriso nacque sul suo viso. “Ma questo ragazzo non sapeva far altro che sorridere?”. Speravo ardentemente di sì, visto che i suoi sorrisi erano qualcosa d’inspiegabile. Ripresi come prima a fissare i suoi occhi. Sembrava fosse cambiato qualcosa. Erano neri, ma non scuri come prima. Sicuramente stavo impazzendo. Era impossibile che i suoi occhi cambiassero colore. Talmente ero assorta dai miei pensieri, che quasi non sentii la campana suonare.

<< Ciao Alice! Ci vediamo! >> mi salutò andandosene.

<< Ciao Jasper! >>.

 

 

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Capitolo 6
*** Visioni ***


Scusatemi

Scusatemi!! Ma in questo periodo la scuola mi sta uccidendo e in più ci si mette anche il computer che si blocca! Ma fra un po’ mi arriva quello nuovo, quindi credo di riuscire ad aggiungere i capitoli in tempi minori di questi! Dovete pazientare solo per un’altra settimana, o al massimo 2! Mi disp.. Comunque si capisce già dal titolo cosa succederà in questo capitolo. Grazie mille per i vostri commenti.. mi rendono felicissima e mi invogliano a continuare la fanfic, e poi certi mi hanno fatto morir dal ridere.. Ora, prima di lasciarvi al capitolo, passiamo ai ringraziamenti:

 

ilamor: sono molto contenta che la mia fanfic ti piaccia. comunque anche io mi sono chiesta perché la Meyer, invece di fare solo una storia su Edward e Bella non abbia fatto anche una storia sugli altri protagonisti. Sarebbe davvero molto bello! Non saresti di certo la sola, se Jasper sorridesse a me, mi dovrebbero raccogliere col cucchiaino e risvegliarmi con le cannonate! Spero tanto che questo capitolo ti piaccia. Baci.

 

nanina: spero che non sarai andata in crisi anche questa volta visto il mio ritardo, altrimenti povera te! Mi dispiace se ti sto facendo venire le crisi, ma a me le sta facendo venire questa cavolo di scuola che non mi lascia un po’ di tempo libero.. ancora non capisco perché l’hanno inventata! Sono molto contenta che il capitolo ti sia piaciuto. Jasper lo sto facendo un po’ diverso. Cerco di farlo sorridere un po’ di più e anche di far sì che riesca a controllarsi meglio con gli umani che gli ronzano in giro. Spero che anche questo capitolo ti piaccia. Baci.

 

luisina: già.. però non ho più potuto!! Che sfiga!! Oggi sta anche piovendo.. e io che volevo andare al mare.. uffi =(

Vabbè passiamo alla fanfic.. Si infatti.. come biasimarla?? Se fossi stata in lei mi sarei catapultata sulle braccia di Jasper, invece lei si contiene. Lo voglio anche io tutto il suo autocontrollo!! Spero tanto che anche questo capitolo ti piaccia! Baci.

 

Silvia_Cullen: sono molto contenta che mi seguirai e che questa fanfic ti piaccia. Ti lascio subito al nuovo capitolo, spero tanto che ti piaccia anche questo. Baci.

 

princ96: sono contenta che adori la mia fanfic.. spero che continuerai a seguirmi e che questo capitolo ti piaccia. Baci.

 

fedev82: oddio.. spero tanto che non mi ammazzerai per il ritardo. Se vuoi che posto più presto devi venire a piazzare una bomba sulla mia scuola! Io non ne ho nessuna colpa, perché fosse per me posterei tutti i giorni, ma sembra che i professori ci vogliano ammazzare.. soprattutto in questo periodo. Comunque non fa nulla per lo sclero. Puoi sclerarti e sfogarti quanto vuoi!! Sono contentissima che il capitolo ti sia piaciuto. Spero tanto che ti piaccia anche questo. Baci.

 

SognatriceCullen_182: si diciamo che l’ho voluto fare molto diverso da quello tra Edward e Bella. Quello di Jasper e Alice è più movimentato e spiritoso a differenza del loro! Spero che anche questo capitolo ti piaccia! Fammi sempre sapere cosa ne pensi, perché mi fa molto piacere. Baci.

 

E inoltre, come sempre, ringrazio alle persone che hanno aggiunto questa fanfic tra le preferite:

 

 1 - aika89 [Contatta]
2 - Alya93
[Contatta]
3 - BluRose89
[Contatta]
4 - elis_cullen
[Contatta
]


5 - fedev82
[Contatta]
6 - franci87
[Contatta]
7 - giagiotta
[Contatta]
8 - Gio_Cullen
[Contatta]
9 - Gius
[Contatta]
10 - ilaila95
[Contatta]
11 - k_Lu
[Contatta]
12 - lidiacullen
[Contatta]
13 - luisina
[Contatta]
14 - mamy
[Contatta]
15 - maretta 89
[Contatta]
16 - nanina
[Contatta]
17 - Sara25
[Contatta]
18 - Silvia_Cullen
[Contatta]
19 - sydney bristow
[Contatta]
20 - tomoki
[Contatta]
21 - veliva
[Contatta]
22 - _Nessie_
[Contatta]

 

e anche alle persone che l’hanno messa tra le seguite:

 

1 - Bluking [Contatta]
2 - coppolina93
[Contatta]
3 - elis_cullen
[Contatta]
4 - ely4890
[Contatta
]


5 - elypar
[Contatta]
6 - enifpegasus
[Contatta]
7 - fedev82
[Contatta]
8 - Fiby_Elle
[Contatta]
9 - fracullen
[Contatta]
10 - nerry
[Contatta]
11 - pazzerella_92
[Contatta]
12 - SognatriceCullen_182
[Contatta]

 

Ora vi lascio al capitolo. Per favore lasciatemi qualche recensione per sapere che ve ne pare. Baci. Ele.

P.s. Scusate se ci sono molti errori di ortografia, ma non ho potuto rileggerlo!

 

 

 

*Capitolo 5*

*Visioni*

 

 

Dopo che le lezioni finirono, tornai di fretta a casa. Quando finalmente ci arrivai salii subito in camera e accesi il mio computer portatile rosa confetto. Avevo fatto di tutto per averlo. A partire dalla cameriera in un bar, a organizzatrice di feste. L’ultimo lavoro mi era piaciuto tantissimo farlo. Ero l’unico momento dove potevo tirar fuori tutta la fantasia che avevo. E devo dire che ne avevo davvero molta. La mia collega, ogni volta, si spaventava per tutte le cose che riuscivo a tirar fuori. Mi mancava moltissimo, sia lei che quel lavoro. Era ormai da molto che avevo quel pensiero fisso in testa. Non mi lasciava un attimo. “Avrei voluto rifare di nuovo quel lavoro, una volta finita la scuola!”. Ma non sapevo che il mio futuro stava già cambiando. Di lì a poco la mia vita avrebbe perso una nuova piega, che mai e poi mai avrei immaginato.

Finalmente la schermata principale del desktop comparve. Entrai subito sulla mia posta e-mail, e proprio come pensavo c’era un e-mail della mia migliore amica Ashley.

 

“Ciao Alice!

Come stai? Qua senza te e la tua allegria è un mortorio! Figurati che Michelle non sa più a chi confidare il suo ultimo acquisto.. un vestito Gucci. Anche se non lo ammette le mancano le vostre competizioni. Ora, poverina, è senza una rivale.

Comunque, com’è la tua odiosa cittadina di Forks? Piove?

Ti spedisco un raggio di sole da qui assieme a un’immensità di baci.

Ciao mia piccola combinaguai. Ti conviene rispondere subito, altrimenti sarò il tuo incubo peggiore Alice Mary Brandon!!

Ashley.”

 

Ashley era la solita. Mi mancavano tantissimo le nostre passeggiate, le nostre giornate di puro shopping, le nostre chiacchierate al telefono e soprattutto le nostre risate. Ashley era proprio uno spasso!

Per non far sì che la mia migliore amica si trasformasse in una iena le risposi.

 

“Ciao pazza scatenata!

Sto bene, anche se mi manchi tantissimo! E te? Come stai?

Mi dispiace per Michelle, ma anche a me mancano le competizioni con lei. Anche se mi arrabbiavo, mi divertivo lo stesso ad avere sempre l’ultima esclusiva.

Comunque Forks è… Forks! È rimasta sempre la solita! È sempre nuvoloso e piove almeno una o due volte al giorno. Ora per fortuna ha smesso! Mi manca il sole e il caldo!

Voglio il resoconto di ogni cosa che succede! Mi raccomando!

Tantissimi baci mia piccola stella.

La tua Alice”

 

 

Spensi il computer e mi sdraiai nel letto.

Fu in quel momento, fissando la finestra, che mi sembrò di cadere in un stato di trance. Si fece tutto nero.

 

Una strada.. una bambina, di circa 6 anni, è  davanti a un pick-up rosso che la sta per investire.. La bambina ora è lontana, mentre il pick-up si dirige verso di me.. sto per essere investita.. mi ritrovo sdraiata sulla strada e sopra di me c’è un ragazzo biondo

 

Il nero scompare e la stanza si ridisegna davanti a me con tutti i suoi colori. Non capisco cos’è successo.

Ma sto diventando pazza?Che cos’era quella strana cosa che ho visto? Poi non si capiva niente.. erano tutte immagini senza senso!”.

Il panico s’impossessò di me. Iniziai a fare respiri lunghi per calmarmi, ma non ci riuscivo. Volevo capire che cos’erano quelle immagini. E poi perché era diventato tutto nero? Oddio stavo impazzendo!

Ma dai! Tranquilla! Forse ti sei addormentata per un attimo ed hai sognato!”

Ma allora perché era tutto così reale? Perchè ero preoccupata per qualcosa che neanche io sapevo? Perché avevo i brividi?

Per nulla.. era sicuramente un sogno. Devo essermi addormentata mentre guardavo la finestra, perché altrimenti sarebbe impossibile da spiegare.

<< Alice! >>, urlò mia  madre.

<< Si? >>.

<< Scenderesti un attimo giù? >>.

<< Arrivo! >> urlai.

Scesi le scale correndo e in pochi secondi mi ritrovai di fronte a mia madre.

<< Mi faresti un favore? Andresti a comprarmi le sigarette? >>, chiese.

<< Certo mamma! >>.

Appena mi diede i soldi, uscii da casa e salii in macchina. Accesi la radio e mi misi a cantare. Ero felice e spensierata, non pensavo più a quel mio strano sogno di prima. Se soltanto avessi saputo quello che sarebbe successo di lì a poco, me ne sarei rimasta a casa a piangere per quel che mi stava succedendo.

 

Arrivai al tabacchino e ci parcheggiai di fronte. Scesi dalla macchina e attraversai la strada. Aprii la porta del tabacchino ed entrai. Presi il pacchetto di sigarette per mia madre e me ne uscii. Misi il pacchetto in tasca e mi preparai ad attraversare la strada. Fu in quel momento, che come in un deja-vu, rividi la bambina di circa 6 anni, che m’era apparsa in quello strano sogno, in mezzo alla strada. Il pick-up rosso si stava dirigendo verso di lei ad una velocità allucinante. L’avrebbe presa di sicuro. Corsi verso la bambina, che mi guardava con aria felice non essendosi accorta di nulla, e la scaraventai dall’altra parte della strada. Mi girai verso il pick-up e mi resi conto che non sarei mai riuscita a spostarmi. Chiusi gli occhi e aspettai l’impatto, ma quello non avvenne. Al contrario mi sentii cadere sull’asfalto con qualcosa o qualcuno sopra di me. Aprii lentamente gli occhi e vidi un ragazzo con dei bellissimi vaporosi capelli biondi. Jasper Hale Cullen mi stava fissando con aria preoccupata.

 

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Capitolo 7
*** Confusione ***


Scusate, scusate, scusate

Scusate, scusate, scusate!!

Chiedo umilmente perdono, ma purtroppo non mi è ancora arrivato il computer nuovo! Che pizza =(

Poi in questo periodo non basta il caldo, ci si mette pure la scuola ad uccidermi. Ogni giorno compiti ed interrogazioni.. che strazio!

Comunque grazie mille per le vostre recensioni. Mi hanno fatto molto piacere. Ogni volta mi commuovo! Grazie!

Scusate ma oggi non ho il tempo di ringraziarvi una per una.. lo farò al prossimo capitolo. Promesso!

Voglio ringraziare a tutte le persone che hanno messo questa fanfic tra le preferite e le seguite e inoltre ringrazio anche le persone che mi hanno aggiunta ai loro autori preferiti. Mi rendete felicissima! =)

Ora vi lascio al capitolo. Non mi sembra che sia uscito molto bene, ma giudicate voi!

Baci. Ele.

 

 

NEW LIFE NEW LOVE

 

Capitolo 6

 

Confusione

 

Mi rialzai da terra aiutata da Jasper.

<< Grazie >> sussurrai.

<< Di nulla! A proposito, come ti senti? >> mi chiese preoccupato.

<< Bene.. solo grazie a te >>.

<< Non avrei mai potuto far sì che quel pick-up ti facesse del male! >> affermò con decisione.

<< Grazie mille. A quest’ora senza di te sarei morta >>.

Sorrise. Uno di quei suoi bellissimi sorrisi.

Ma ogni momento bello è destinato a durare per poco tempo. Non hai mai l’occasione di assaporartelo per bene, che quello è già finito. Quando pensi che tutto sta andando per il meglio ti sbagli di grosso, perché il destino è crudele. Sembra che per ogni momento felice, tu ne debba subire uno triste; come se la felicità avesse un prezzo. Un prezzo molto alto. Perché questa è la vita. Questo è il mondo in cui viviamo. E noi non ci possiamo fare nulla, se non accettare il nostro futuro così com’è. Anche se molto presto avrei scoperto, che bastava prendere una decisione diversa da quello che già si pensava, per far sì che tutta la vita futura cambiasse.

 

All’improvviso, come un flash back, mi ricordai di quello strano sogno avuto poco tempo prima in camera. Era accaduto!

Non poteva essere vero. Quello non era un sogno.. ma una visione!

Com’era possibile? Come avevo potuto avere una visione?  Cos’ero io per poter avere una visione? Ero un mostro! Stavo diventando un mostro.

Ero così assorta tra i miei pensieri che non mi accorsi di Jasper che con aria confusa mi osservava. Mi dispiaceva per lui, ma in quel momento non era l’unico ad essere confuso. E poi io dovevo tener conto a una confusione molto più grande, che avrebbe segnato il resto della mia vita.

<< Grazie mille Jasper! Ma ora devo rientrare urgentemente a casa. Ci vediamo a scuola! >>, e senza pensarci mi alzi in punta di piedi e gli diedi un bacio sulla guancia per ringraziarlo per avermi salvato.

<< Tranquilla. Allora ciao! >> mormorò dispiaciuto.

Dispiaceva anche a me. Ma dovevo capirci qualcosa. Dovevo capire cosa mi stava succedendo.

Entrai in macchina e partii velocemente, cercando di raggiungere il più presto possibile casa. Appena arrivai corsi fuori dalla macchina, aprii la porta di casa, lanciai le sigarette di mia madre sul tavolo e mi diressi, sempre di corsa, in camera.

Mi buttai sul letto e ripensai a tutto quello che era successo. Non capivo come avessi fatto a vedere quello che sarebbe successo di lì a poco tempo. Perché? Perché proprio io? Non avevo avuto già abbastanza problemi? Ho dovuto abbandonare gli amici e le mia abitudini per accontentare i miei genitori. Son dovuta venire in questo posto completamente dimenticato dal sole e popolato solo dalla pioggia. E per cosa? Per diventare pazza?!?

Dovevo capirci di più su cosa mi stava accadendo.

Presi il computer e lo accesi per una seconda volta in quel giorno. Aspettai con impazienza la schermata principale e quando finalmente mi apparve non ci pensai due volte e mi connessi in internet. Entrai in un motore di ricerca e digitai una sola parola.

Premonizioni.

A differenza delle altre volte, che non mi preoccupavo del tempo d’attesa, questa volta fu snervante. La lista dei risultati non era tanto esauriente, ma decisi di entrare in un sito che mi soddisfava più degl’altri:

 

Molti hanno avuto premonizioni, il che significa che hanno visto gli avvenimenti prima che accadessero. I ricercatori chiamano questa facoltà precognizione, e si dice che chi la sperimenta goda della prescienza o "seconda vista": vede cioè le cose non con gli occhi, ma con la mente.
Le premonizioni si presentano in molte forme; possono essere sogni, visioni, o semplicemente vaghe sensazioni che qualcosa sta per accadere. Possono predire una vasta gamma di avvenimenti, dal disastro aereo a fatti ordinari, come l'arrivo di una persona cara.
In alcuni paesi, la prescienza è considerata parte naturale della vita.(*)

 

Continuai a scorrere la pagina. Ero sempre più sbalordita.

 

Molte premonizioni si manifestano in forma di sogni che si ripetono una notte dopo l'altra finché l'avvenimento non accade.(*)

Altre invece avvengono incosciamente attraverso delle visioni.

 

Smisi di leggere e spensi il computer. Non ero l’unica. Grazie a quella rivelazione mi tranquillizzai, anche se non del tutto. Anche se molto rare, le premonizioni, potevano avvenire anche ad altre persone. Mi rassicurai. Anche se non era del tutto normale, ora ero più tranquilla. Almeno la prossima volta mi avrebbe trovata preparata, e se era qualcosa di brutto, avrei fatto tutto ciò che potevo per far sì che non accadesse.

 

Guardai l’orologio e vidi che era ora di cenare. Scesi giù e mi sedetti a tavola. Aspettai che mia madre servisse la cena, e una volta servita, mangiai silenziosamente e velocemente. Finito di mangiare me ne tornai in camera, e dopo essermi lavata e messa il pigiama, mi coricai nel letto e mi addormentai quasi subito.

 

Le frasi che finiscono con questo segno(*) sono state prese da questo sito: Vedere nel futuro

 

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Capitolo 8
*** Reneesme Cullen ***


Ciao a tutti

Ciao a tutti!!

Scusate ancora per il ritardo ma in questo periodo mi sto dedicando molto allo studio, visto che sono gli ultimi giorni di scuola e mi sto dedicando a una nuova fanfic. Ma non so se questa idea andrà avanti. Vabbè comunque scusate se questo capitolo è corto ma ho pochissimo tempo.

Il computer nuovo non mi è ancora arrivato. Uffi =(

Comunque come sempre ringrazio alle persone che hanno recensito:

 

Goten: sono molto contenta che il capitolo ti piaccia, poi detto da te, sono ancora più contenta visto che mi piace un casino come scrivi e le tue fanfic. Le ho lette tutte quelle su Twilight e devo dire che sono veramente magnifiche. Te lo dico qua perché non ho mai tempo di commentarle. Spero che anche questo capitolo ti piaccia, anche se non succede un granchè, spero che continuerai a seguirmi e a recensire. Baci.

 

luisina: grazie tesoro per la tua recensione. Mi fai commuovere ogni volta. Sono molto contenta che il capitolo ti sia piaciuto. Già, povero Jazz! Stai tranquilla, si rincontreranno presto, anche se non in questo capitolo. Però Alice farà conoscenza con un Cullen qua. Anzi una Cullen. Si vede già dal titolo chi è! Spero che anche questo capitolo ti piaccia anche se è molto corto e non succede niente di emozionante. Fammi sapere cosa ne pensi. Baci.

 

hale 1843: ciao anche io mi metterei ad urlare per tutta la stanza e in più mi strapperei tutti i capelli. Comunque no non sogna jasper! Spero che anche questo capitolo ti piaccia anche se non succede granchè. Fammi sapere! Baci.

 

nanina: si anche a me dispiace tanto per Jazz. Lui la salva e lei che fa?!? Se ne va! Però anche io in quella situazione avrei fatto la stessa identica cosa! Anche io avrei la tua stessa reazione se scoprissi di avere le visioni! Sono molto contenta che il capitolo ti piaccia. Spero che ti piaccia anche questo anche se non succede niente. Baci.

 

Inoltre vorrei ringraziare le persone che hanno messo questa fanfic tra le preferite:

1 - aika89 [Contatta]
2 - Alya93
[Contatta]
3 - cavallinobianco91
[Contatta]
4 - elis_cullen
[Contatta
]


5 - fedev82
[Contatta]
6 - fefigna
[Contatta]
7 - franci87
[Contatta]
8 - giagiotta
[Contatta]
9 - Gio_Cullen
[Contatta]
10 - Gius
[Contatta]
11 - ilaila95
[Contatta]
12 - lidiacullen
[Contatta]
13 - luisina
[Contatta]
14 - mamy
[Contatta]
15 - maretta 89
[Contatta]
16 - nanina
[Contatta]
17 - NIKEHOPE90
[Contatta]
18 - pinkura
[Contatta]
19 - rochariv_90
[Contatta]
20 - Sara25
[Contatta]
21 - Silvia_Cullen
[Contatta]
22 - sydney bristow
[Contatta]
23 - tomoki
[Contatta]
24 - veliva
[Contatta]
25 - _Nessie_
[Contatta]

e alle persone che l’hanno aggiunta alle seguite:

1 - Bluking [Contatta]
2 - coppolina93
[Contatta]
3 - elis_cullen
[Contatta]
4 - ely4890
[Contatta
]


5 - elypar
[Contatta]
6 - enifpegasus
[Contatta]
7 - fedev82
[Contatta]
8 - Fiby_Elle
[Contatta]
9 - fracullen
[Contatta]
10 - Goten
[Contatta]
11 - LaBabi
[Contatta]
12 - Lady Alice
[Contatta]
13 - nerry
[Contatta]
14 - NIKEHOPE90
[Contatta]
15 - pazzerella_92
[Contatta]
16 - rei__
[Contatta]
17 - sbrodolina
[Contatta]
18 - SognatriceCullen_182
[Contatta]

Inoltre vorrei ringraziare le persone che la leggono soltanto e le persone che mi hanno messo tra i loro autori preferiti. Grazie mille a tutti!

Vi ricordo inoltre di lasciarmi una recensione almeno so quello che ne pensate di questa fanfic!

Vi ringrazio… Baci. Ele.

 

 

 

 

NEW LIFE, NEW LOVE

 

Capitolo 7

 

Reneesme Cullen

 

L’indomani mattina arrivai a scuola che non c’era ancora nessuno. Decisi di rimanere in macchina e ad aspettare che il parcheggio della scuola si riempisse. Non sapendo cosa fare, presi il mio mp3 fucsia dallo zaino e mi misi ad ascoltarlo. Subito le note di Claire de Lune mi invasero le orecchie. La musica classica era quella che preferivo di più in assoluto, perché mi calmava e mi sentivo in pace con me stessa; e poi Debussy era il compositore che più mi piaceva.

Dopo un po’ il parcheggio si riempii e la Volvo, come sempre si parcheggio affianco a me. Scesi dalla macchina e mi diressi a trigonometria.

Scoprii di dividere il banco con una Cullen. Ma non una semplice Cullen. Quella era Reneesme, da tutti chiamata Nessie. Con un sorriso riusciva a metterti subito l’allegria. Era una ragazza veramente esplosiva e il pomeriggio stesso lo scoprii a mie spese.

<< Ciao! Tu devi essere Alice Brandon? >>, mi chiese sorridendo appena mi sedetti.

<< Sì! Sono già così famosa da queste parti? >>. Che domande! Qua ogni piccola novità diventava uno scoop!

<< Tutto Forks ti stava aspettando! >>.

<< Eh già! >> sorrisi per la prima volta a quella ragazza, che pareva comprendermi.

<< Hai già fatto nuove amicizie?>> mi chiese con aria maliziosa.

<< Sì, con Jessica e il suo gruppo, e poi con.. tuo fratello.. Jasper >>.

<< Ah sì? E come ti sembra? >> chiese sempre con aria maliziosa e con molta curiosità.

<< Molto socievole e anche simpatico! >>.

<< Di solito non è molto socievole, sta sempre sulle sue. Le devi stare parecchio simpatica! >>, esclamò sorridendo.

Arrossì. Chissà perché, ma sentivo che la ragazza aveva un carattere molto simile al mio.

Tutto divenne nero come il giorno precedente.

 

Io e Reneesme che ci tenevamo per mano.. lei che mi trascinava correndo in un centro commerciale. Vestiti.. milioni di vestiti.

 

Un’altra visione. Ma questa volta fu molto più piacevole, perché voleva dire solo una cosa.. Shopping!

<< Non ti vorrei sembrare molto invadente, ma ti andrebbe se stasera andassimo a Port Angeles per una serata di puro shopping? >>.

<< Certo! >> le risposi felice. Per poco non iniziai a saltellare per tutta la classe.

Un sorriso bellissimo si fece largo sul suo viso. Mi sembrava una bambina, che dopo aver ricevuto il suo gelato, restava buona e soprattutto felice.

<< Un’altra cosa.. ti andrebbe di pranzare con me oggi? Almeno parliamo della nostra serata di shopping! >>.

<< Certo Reneesme >>.

<< Chiamami pure Nessie! >>.

L’ora di trigonometria finì e dovetti abbandonare la mia nuova amica.

Subito Jessica mi si affiancò e iniziò a farmi il terzo grado.

<< Hai fatto amicizia con Reneesme? >>.

<< Si perché? >> chiesi non capendo che cosa ci fosse di strano.

<< Perché di solito, i Cullen, non parlano mai con nessuno. Solo tra loro stessi >> esclamò.

<< Strano, perché ho fatto amicizia anche con Jasper! >> mormorai felice.

<< Jasper?!?! >> urlò incredula.

<< Sì.. Jasper.. Quello biondino e tanto bello. Ce l’hai presente? >>.

<< Certo che ce l’ho presente! Mica son scema! Come posso non vedere un ragazzo con una bellezza come la sua?!? >>.

<< E allora perché urli come una pazza il suo nome? >>.

<< Così >> rispose con aria delusa dirigendosi verso la sua classe.

A volte proprio non la capivo. Quella ragazza era veramente strana e a volte sembrava che fosse gelosa di me.

 

L’ora di pranzo arrivò velocemente. Entrai in mensa, presi solo due tranci di pizza e una bottiglietta d’acqua e mi diressi verso il tavolo che aveva già occupato Nessie.

<< Ciao folletto! >> mi salutò allegramente.

<< Folletto?? >> chiesi sbalordita.

<< Sì, perché mi ricordi i folletti delle fiabe. Spero che non ti offendi! >>.

<< No, tranquilla! >> risposi ridendo. Folletto! Questa era nuova. Nessuno mi aveva mai soprannominato così!

<< Sai non è tutta farina del mio sacco! Me l’ha fatto notare mio padcioè mio fratello… Edward! >>.

<< Ah! >>. Mi girai verso la parte degli altri Cullen e notai che Edward stava ridendo, come se ci stesse ascoltando.

<< Allora.. passo subito a casa tua dopo la scuola? >>.

<< Ok va benissimo >>.

<< Vedrai, ci divertiremo un mondo! >> esclamò entusiasta.

<< Lo so! Amo lo shopping! >>.

Continuammo a parlare del più e del meno fino a quando non suonò la campana per annunciare che la pausa per il pranzo era finita.

 

 

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Capitolo 9
*** Solo sano e puro... shopping! ***


Ciao a tutte

Ciao a tutte!! Scusatemi per il mio enorme ritardo, ma sto dando le ultime interrogazioni e sto sempre studiando. Quando finisco, cioè l’8, credo di aver più tempo libero, e quindi credo di poter aggiornare più velocemente.

Non vedo l’ora che la scuola finisca, perché non ne voglio più sapere di dovermi alzare presto la mattina e di studiare la sera.

Comunque, per farmi perdonare per il mio enorme ritardo ho fatto questo capitolo molto lungo! Spero tantissimo che vi piaccia. E ora, come sempre, passiamo ai ringraziamenti:

Goten: sono molto contenta che il capitolo ti sia piaciuto e soprattutto che la fanfic ti piaccia. (Quando la metti la tua nuova fanfic? Spero al più presto, perché non vedo l’ora di leggerla). Ti lascio al nuovo capitolo. Spero che ti piaccia e che mi farai sapere cosa ne pensi. Baci.

luisina: ciao tesoro!! Finalmente sono riuscita ad aggiornare. In questo periodo sto cercando di portarmi tutte le materie su, che non ne ho voglia di dare gli esami a settembre. Comunque sono contenta che il capitolo precedente ti sia piaciuto. Ho voluto inserire la gaffe perché altrimenti sarebbe stato troppo, come dire.. noioso; non accadeva niente di bello. Sì, Alice è molto entusiasta, anche se in questo capitolo la più pazza ed entusiasta è Nessie, ma poi la pazzia di Alice uscirà piano piano in seguito. (Comunque.. quand’è che aggiornerai “SCAMBIO”? Sono troppo curiosa di quel che succederà!! La curiosità mi sta uccidendo. Se mi vuoi viva e vegeta ti prego continuala al più presto!!) Spero che questo nuovo capitolo ti piaccia. Fammi sapere cosa ne pensi. Baci baci tesoro.

nanina: sono molto contenta che il capitolo precedente ti sia piaciuto. Alice, in questo capitolo, non sarà al massimo del suo entusiasmo, ma tranquilla.. come ho già detto a luisina, farò uscire tutta la sua pazzia in seguito. Spero che, anche questo capitolo ti piaccia. Fammi sapere cosa ne pensi. Baci.

hale1843: grazie mille per i complimenti. Ogni volta che li leggo divento felicissima! Sì, a Jessica le sta solo bene! Ormai la odio da New Moon, da quando si è messa ad ignorare Bella, visto che ormai non era più il nuovo giocatolino. Detto questo sono molto felice che la fanfic ti piaccia. fammi sapere che cosa ne pensi di questo nuovo capitolo. Baci tvb.

elis_cullen: sono contentissima che il capitolo ti sia piaciuto, anche se non c’era niente di tanto particolare. Spero che continuerai a commentare e a seguire una ficcy e spero anche che il nuovo capitolo ti piaccia. Baci.

Inoltre vorrei ringraziare le 26 persone che hanno messo questa ficcy tra i preferiti, le 18 persone che l’hanno messa tra le seguite e le persone che la leggono soltanto.

Ora vi lascio al capitolo, sperando che vi piaccia.

Per favore lasciate un commento, così so cosa ne pensate!!!

Baci. Ele.

 

 

*Capitolo 8*

 

*Solo sano e puro… shopping!*

 

Finalmente anche l’ultima ora di scuola finì lasciandomi alla più completa libertà. Arrivai a casa in fretta e furia e mi preparai per la serata che avrei passato con Reneesme. Presi dall’armadio la gonna in jeans, pantacollant nere e una maglietta bianca, a maniche lunghe, non troppo elegante. Appoggiai tutto sul letto e corsi in bagno a lavarmi. Non sapendo quando Nessie sarebbe arrivata, mi lavai velocissimamente. Mi vesti con i vestiti che avevo accuratamente scelto e decisi di mettermi un paio di stivali bianchi per abbinarli con la maglietta e la borsetta, mentre scelsi una giacca in tela, non troppo pesante, nera per abbinarla alle pantacollant. Fare abbinamenti sui colori nella roba da vestire e seguire la moda era la mia passione. Mai sarei uscita con qualcosa di antico addosso o con qualcosa che non si abbinava per niente a ciò che portavo.

Ritornai in bagno e aprii il beauty-case che conteneva i trucchi. Misi un filo di matita e di lucidalabbra e un po’ di phard. Dopo aver finito di truccato passai ai capelli. Presi la piastra e lisciai le punte e con il gel cercai di darle un effetto un po’ disordinato.

Appena finii di prepararmi sentii il campanello suonare. Corsi subito di sotto e quando aprii la porta vidi due occhi color cioccolato fissarmi e una schiera di denti bianchissimi.

<< Pronta? >>, mi chiese Nessie.

<< Certo >>, risposi sorridendo.

<< Allora andiamo! >>.

<< Ok! >>.

Salutai mia madre, chiusi la porta e insieme a Nessie ci dirigemmo alla sua macchina. Ma?!? C’erano due macchine!! Un’Aston Martin e una Volvo. Un’Aston Martin?!?

<< Scusa di chi è quell’Aston Martin? >> chiesi incredula.

<< Sarebbe di Edward, ma è come se fosse mia. Lui usa la Volvo, perché? >> disse come se fosse banale.

<< Perché?!? Scusa Nessie, ma quella macchina è una BOMBA! È l’ottava meraviglia del mondo! È.. è.. è.. >> non riuscii a continuare.

<< Parli tu che hai una magnifica Porsche 911 Turbo! >> esclamò.

<< Vabbè ma l’Aston Martin è l’Aston Martin, anche se la mia Porsche non la cambierei con nessun’altra macchina al mondo! >> risposi euforica << ma a quanto vedo non siamo sole >> continuai, mentre avevamo raggiunto la sua macchina.

<< Già! Con noi ci sono Edward e Bella che sono nella Volvo e Jacob e Jasper che sono in macchina con noi >> disse aprendomi lo sportello posteriore.

Al nome di Jasper sussultai. Nella mia visione avevo visto solo io e Nessie. Com’era possibile? Ero sicura al cento per cento di non aver visto nessun altro, ma solo noi due che correvamo mano per la mano per i negozi.

Appena mi sedetti nel sedile posteriore Jasper mi salutò. Solo allora mi accorsi che era seduto nel sedile posteriore affianco a me. Divenni rossa al solo pensiero di come l’avevo salutato il giorno prima. L’avevo lasciato lì in mezzo alla strada dopo che lui mi aveva appena salvato. E poi, per finire ancora di più in bellezza le avevo dato un bacio sulla guancia come se fossimo dei vecchi amici, quando invece l’avevo conosciuto il giorno stesso.

<< Ciao Jasper! >> ricontracambiai il salutato diventando ancora più rossa, << scusa per ieri >>.

<< Stai tranquilla! Non fa nulla. >> mormorò sorridendo.

<< No, sono imperdonabile! Ti ho lasciato lì, in mezzo alla strada, dopo che tu mi hai salvato la vita. Non so se te ne rendi conto, ma se non ci fossi stato te sarei diventata una sottiletta! E io, invece di ringraziarti a dovere, ti ho lasciato lì, come una stupida. Anche se c’era un motivo non avrei dovuto lasciarti lì. Sono davvero ingiustificabile! E poi, >> continuai a parlare come una macchinetta << non avrei dovuto prendermi così confidenza e darti quel bacio sulla guancia. In fondo ci siamo conosciuti ieri stesso! >>.

<< Stai tranquilla, non fa niente veramente. Può capitare >>, rispose sorridendo. << E per quanto riguarda quel bacio non mi è dispiaciuto per niente, anzi!>> sussurrò così piano che a stento lo sentii.

Ormai il mio viso stava diventando viola dall’imbarazzo, mentre lui mi regalava un altro dei suoi meravigliosi sorrisi.

Non riuscendo più a parlare per la vergogna dovuta al colore del mio viso che Jasper aveva notato, mi voltai verso il finestrino e fissai il paesaggio che scorreva.

 

<< Hai fatto l’errore più grande della tua vita ad accettare una serata di shopping con il piccolo mostricciatolo >> esclamò Jacob appena parcheggiamo di fronte ad un centro commerciale gigantesco.

<< Perché? >> chiesi mentre Nessie lanciava un’occhiata assassina al suo ragazzo. Se il suo sguardo potesse uccidere, a quest’ora lui non sarebbe più qui a parlare e a scherzare con noi.

<< Perché lei è una furia! Quando le parli di shopping non capisce più niente e se non si prova tutti i vestiti che un negozio possiede, non ne esce da lì. A volte sembra che lei e Rosalie siano davvero sorelle per questo >> disse uscendo dalla macchina seguito da lei.

<< E cosa ci sarebbe di così strano? >> chiesi non capendo veramente cosa c’era di così anormale.

<< Cosa ci sarebbe di strano?!?!? Nessie pare proprio che tu abbia trovato un’altra sorella dispersa in chissà quale parte nel mondo >> urlò Jacob.

Nel mentre che Nessie faceva la linguaccia al ragazzo, Edward e Isabella si avvicinarono a noi.

<< Pare proprio che oggi non dovremmo più tener a bada una sola persona, ma addirittura due. Comunque piacere io sono Edward e lei è Bella, la mia ragazza >> disse indicandomi la ragazza che le stava accanto.

<< Il piacere è tutto mio, anche se Jessica ha già provveduto a descrivermi tutta la vostra famiglia. Credo proprio che tutti a scuola cadano ai vostri piedi! >>.

<< Già! E non sai quanto sia insopportabile! >> mormorò Bella facendo una smorfia. Sapevo cosa voleva dire stare al centro dell’attenzione. Ora che ero arrivata a Forks sembrava che fossi il nuovo giocatolino.

<< Allora, iniziamo? >>  chiese ansiosa Nessie.

<< Ci puoi contare! >> le risposi.

E senza darmi del tempo, mi prese per un braccio e iniziò a correre verso il centro commerciale. Soltanto dopo mi accorsi che la sua vittima non ero soltanto io. Con l’altra mano stava tenendo il braccio di Bella che aveva un’espressione disgustata in viso. I tre poveri ragazzi, dietro di noi, cercavano di starci dietro, ma alla fine rinunciarono e andarono da qualche altra parte.

Entrammo in un negozio di abbigliamento e Nessie ed io, iniziammo a rovistare tutti i vestiti contenuti in quel negozio, per cercare qualcosa di carino. Bella, ferma in un angolo, ci osservava sbalordita. Di certo, non bisognava saper leggere nel pensiero, per capire che ci riteneva delle pazze e che odiava tutto quanto riguardasse lo shopping.

Nessie prese un vestito rosa pallido. Era molto bello. Era aperto sulle spalle e avevo un piccolo incrocio dietro. Avevo uno spacco che partiva dalla coscia.

<< Vi piace? >> ci chiese.

<< È davvero molto bello! >> le rispose Bella.

<< E te che ne pensi? >> chiese rivolta a me.

<< È splendido! Provatelo >>.

Non se lo fece ripetere due volte che corse nel camerino.

Lo provò e quando uscì io rimasi sbalordita. Era bellissima, le stava davvero bene. << Sei bellissima! >> mormorai.

<< Davvero? >> chiese.

<< Sì >> confermò Bella.

<< Ok.. allora ho già trovato il mio vestito per il ballo. Jacob impazzirà! >> esclamò felice.

<< Quale ballo?!? >> chiesi sbalordita.

<< Quello che si terrà tra due settimane a scuola! >>.

<< Coooooooosa? C’è un ballo tra due settimane e nessuno mi ha detto niente?!? >> quasi urlai.

<< Si credevo che lo sapessi >> mormorò dispiaciuta Nessie.

Senza ascoltarla mi scaraventai a cercare un vestito per il ballo. Dovevo assolutamente trovarlo. Nessie si rimise i suoi vestiti a una velocità impressionante e mi aiutò a cercare, così come Bella. Anche se odiava lo shopping si stava sforzando a cercare un vestito per me.

<< Grazie >> le bisbigliai voltandomi verso di lei sorridendole.

<< Di nulla, in fondo non sto facendo niente di che >>.

<< Non è vero! Apprezzo molto il tuo gesto. Anche se odi i vestiti e lo shopping in generale, mi stai aiutando a trovare un vestito. E questo non è niente! >>.

Mi sorrise e continuò a cercare. Dopo un’ora di cercare stavo per arrendermi quando sentii Bella chiamarmi timidamente.

<< Hai forse trovato qualcosa? >> le chiesi avvicinandomi a lei.

<< Sì, ma sono sicura che non ti piacerà. D’altronde io non sono un’esperta come voi in fatto di vestiti >> disse mostrandomi un vestito bianco.

Era semplice, ma bellissimo. Era corto e si legava al collo.

<< Stai scherzando?!? Bella questo vestito è stupendo! È esattamente come lo stavo cercando! Grazie, mi hai salvato la vita. Ti adoro! >> le urlai saltandole addosso per abbracciarla. Quando la sua pelle vanne a contatto con la mia avvertì che era ghiacciata, proprio come quella di Jasper, ma non me ne preoccupai più di tanto. Le diedi una bacio su una guancia e ancora ringraziandola mi diressi nel camerino. Provai il vestito e mi specchiai. Mi stava davvero molto bene. Uscii dal camerino. Bella e Nessie mi guardarono attentamente. Subito sul viso di Bella comparve un sorriso: << ti sta d’incanto! >>.

<< Grazie >> le risposi arrossendo.

<< Ha ragione Bella! Ti sta veramente bene! Farai impazzire tutti i ragazzi, soprattutto Jasper >> esclamò Nessie.

<< Cosa c’entra Jasper? >> chiesi confusa.

<< Niente niente >>, rispose ridendo << ora cambiati che dobbiamo cercare un vestito per Bella >>. In quel momento parve che la ragazza divenne più pallida di quel che già era. Doveva proprio odiare lo shopping. Mi cambiai il più veloce possibile e andai dalle altre per aiutare a trovare un vestito a Bella.

<< Ragazze, lo vorrei il più semplice possibile >> bisbigliò timidamente.

<< Stai tranquilla! Fai fare a noi! >> esclamò Nessie.

Bella non sembrava del tutto convinta, ma alla fine accettò. Credendo che lei non ne capiva di moda e di vestiti, si mise in un angolo a guardarci.

<< Alice non sei obbligata a cercare un vestito per me anche tu. Nessie se la caverà anche da sola >>.

Che dolce! Non voleva che gli altri facessero il lavoro per lei. Ma non sapeva che questa era la mia passione.

<< Stai tranquilla Bella! Mi fa piacere, e poi.. devo restituirti il favore! >>.

<< Ma stai tranquilla per quello >>.

<< Mi dispiace per te, ma non cedo alla tua richiesta. Devo per forza trovarti un vestito! >>. Detto questo non replicò più, ma mi sorrise. Ormai aveva capito che era una battaglia persa.

Frugai ancora per altri 10 minuti quando trovai un vestito blu semplice e non molto appariscente. Aveva uno scollo ad U e una specie di cordoncino in vita. Era corto, arriva fino a metà coscia, e alla destra aveva un piccolo spacco.  

<< Bella che ne dici di questo? >>.

Sentendomi, sia lei e sia Nessie si avvicinarono.

<< Non sarebbe meglio qualcosa di più appariscente? >>.

<< No, secondo me va meglio questo >>.

<< Alice, è bellissimo! Grazie >>.

<< Di nulla! E ora corri a provartelo! >>, dissi porgendoglielo.

<< Grazie ancora, se non ci fossi stata te, chissà con che cosa se ne sarebbe uscita fuori Nessie! >>.

<< E ci credo che le piace! È semplice, proprio come piace a lei! >> mormorò Nessie, una volta che Bella entrò nel camerino.

<< Secondo me va benissimo per un ballo scolastico! >>.

<< Se lo dici tu! >>.

In quel momento Bella uscì dal camerino. Il vestito le stava benissimo. Si sposava perfettamente con la sua carnagione.

<< Ti sta splendidamente! Vedrai Edward, ti salterà subito addosso >>.

<< Grazie >> rispose lei, imbarazzandosi.

<< Alice ha ragione! >>.

 

Dopo che Bella si cambiò, ci dirigemmo alla cassa per pagare i nostri vestiti.

<< Spero che ora ce ne torneremmo a casa! >> esclamò Bella.

<< Sei impazzita? Dobbiamo ancora prendere le scarpe, andare nel negozio d’intimo e altri >> urlò Nessie sbalordita.

<< Alice non puoi convincerla? >> disse chiedendo aiuto.

<< No, Bella mi dispiace, ma Nessie ha ragione! >> esclamai.

Nessie, per non perdere tempo, come prima la prese per un braccio e la trascinò nei negozi.

 

Alla fine della giornata eravamo cariche di buste. Tutte diverse. Oltre al vestito per il ballo, avevo comprato delle scarpe bianche, con cui abbinarle, 3 paia di reggiseno tutti in pizzo e 3 paia di tanga (consigliati da Nessie), creme profumate per il colpo, due paia di jeans chiari e una camicia rosa chiaro a maniche corte.

 

Quando arrivammo alla macchina i ragazzi ci stavano già aspettando.

Salimmo in fretta in macchina e tornammo a casa.

 

 

 

Il vestito di Nessie lo trovate sul sito:

http://img341.imageshack.us/img341/5269/thumb379lu6.jgp

 

Il vestito di Alice lo trovate sul sito:

http://picnica.ciao.com/it/10314494.jpg

 

 

Il vestito di Bella lo trovate su sito:

http://media.photobucket.com/image/vestiti%20eleganti%20blu/technoplanetjeans/DKN/P3097617.jpg

 

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Capitolo 10
*** Stress, confusione e felicità ***


Ciao a tutte

Ciao a tutte! Stavolta non sono in ritardo!! Finalmente direte voi.

Comunque ho avuto l’ispirazione e invece di scrivere sul cellulare il continuo di questa ficcy ho deciso di scriverlo direttamente sul computer e ti farvelo leggere subito. All’inizio questo capitolo doveva prendere una piega diversa, ma alla fine mi si è accesa la lampadina come nei cartoni e ho deciso di mettere un finale diverso, spero molto che vi piaccia, anche se credo proprio di sì. (Illusa! Direte voi ).

Ho dovuto alzare il rating da verde a giallo, per due parole non proprio carine in questo capitolo. Ma tanto se non l’avrei alzato in questo capitolo, l’avrei alzato nei prossimi.

E ora passiamo ai ringraziamenti:

luisina: ciao tesorooooooooo!! Anche a me il vestito di Bella mi ha colpito tantissimo. Anche se sono un po’ di parte, perché a me la roba blu mi piace troppo!! Sono molto contenta che il capitolo ti è piaciuto e che trovi i caratteri dei personaggi azzeccati. Ho voluto fare il carattere di Nessie, simile a quello di Alice proprio perché diventassero amiche per la pelle e soprattutto.. per lo shopping, ovviamente! Jasper è bellissimo.. anche se non sono riuscita a dargli molto spazio in quel capitolo, ma tranquilla, tra un paio di capitoli ne avrà. Eccome se ne avrà! E poi Bella, con il suo carattere timido e impacciato, proprio com’era da umana. Ma il suo carattere ha diversi aspetti: forte e combattivo per tutto ciò che riguarda la famiglia e soprattutto quando la fanno arrabbiare, dolce e tenero con Edward e timido e impacciato con gente che ha appena conosciuto, come Alice! Non vedo l’ora che la scuola finisca così potrò aggiornare molto più velocemente per la tua felicità. Non vedo l’ora che sia lunedì per leggere il tuo aggiornamento!! E poi sono contentissima per aver indovinato l’anagramma e il meccanismo. Mi raccomando domani quando torni, se hai voglia di leggere questo capitolo, fammi sapere cosa ne pensi. Adoro i tuoi consigli! Ciao tesoro… baci.

nanina: sono molto contenta che il capitolo ti sia piaciuto. Comunque sì, Jazz è dolcissimo. Comunque mi dispiace che non riesci a vedere il vestito di Nessie =(  Grazie per i complimenti, spero che anche questo capitolo ti piaccia e mi raccomando, fammi sapere cosa ne pensi. Baci.

nanerottola: sono molto contenta che la storia ti piaccia. Comunque sono andata a leggere la tua fanfic.. è molto bella! Non ho avuto tempo per lasciare una recensione, perché anche adesso sto facendo tutto di fretta.. ma se domani o lunedì o tempo stai tranquilla che la lascio di sicuro! Comunque spero che ritroverai presto l’ispirazione, perché sono troppo curiosa di quello che succederà. Spero che il nuovo capitolo ti piaccia e che mi farai sapere cosa ne pensi. Baci.

hale1843: si soprattutto per Nessie e Alice, perché Bella non è entusiasta come loro! Diciamo che Nessie usa quella macchina anche se è di Edward. Tranquilla, Eddy userà anche l’Aston Martin! Per lo shopping l’ha voluta dare a sua figlia e per andare a scuola usa la Volvo per non ricevere ancora più attenzioni di quelle che già ricevono, ma in fondo la macchina è sua e la userà com’è giusto che sia! Sì, Nessie ha trovato la sua anima gemella per quanto riguarda lo shopping! Sono molto contenta che il capitolo ti sia piaciuto. Spero intensamente che anche questo ti piaccia e che mi farai sapere! Baci.

Inoltre, come sempre, vorrei ringraziare alle persone che hanno messa questa fic tra le preferite:

1 - aika89 [Contatta]
2 - Alya93
[Contatta]
3 - cavallinobianco91
[Contatta]
4 - elis_cullen
[Contatta]
5 - fedev82
[Contatta]
6 - fefigna
[Contatta]
7 - franci87
[Contatta]
8 - giagiotta
[Contatta]
9 - Gio_Cullen
[Contatta]
10 - Gius
[Contatta]
11 - ilaila95
[Contatta]
12 - lidiacullen
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13 - luisina
[Contatta]
14 - mamy
[Contatta]
15 - maretta 89
[Contatta]
16 - nanina
[Contatta]
17 - NIKEHOPE90
[Contatta]
18 - pinkura
[Contatta]
19 - rochariv_90
[Contatta]
20 - Sara25
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21 - Silvia_Cullen
[Contatta]
22 - skypirate
[Contatta]
23 - sydney bristow
[Contatta]
24 - tomoki
[Contatta]
25 - veliva
[Contatta]
26 - _Nessie_
[Contatta]

 

e le persone che l’hanno messa tra le seguite:

1 - Bluking [Contatta]
2 - coppolina93
[Contatta]
3 - elis_cullen
[Contatta]
4 - ely4890
[Contatta]
5 - elypar
[Contatta]
6 - EmilY_Cullen
[Contatta]
7 - enifpegasus
[Contatta]
8 - fedev82
[Contatta]
9 - Fiby_Elle
[Contatta]
10 - fracullen
[Contatta]
11 - Goten
[Contatta]
12 - LaBabi
[Contatta]
13 - Lady Alice
[Contatta]
14 - nerry
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15 - NIKEHOPE90
[Contatta]
16 - pazzerella_92
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17 - rei__
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18 - sbrodolina
[Contatta]
19 - Shia
[Contatta]
20 - single93
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21 - SognatriceCullen_182
[Contatta]

 

Grazie anche alle persone che la leggono soltanto, anche se vorrei sapere cosa ne pensate anche voi. Quindi, per favore, vorrei che mi lasciaste una recensione.

Detto questo, ora vi lascio al capitolo, sperando che vi piaccia. Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate!

Baci. Ele.

 

 

*^*New Life, New Love*^*

 

Capitolo 9

 

*Stress, confusione e felicità*

 

 

L’indomani, a scuola, il tempo trascorse lentamente; anzi, dire lentamente era un eufemismo. I minuti sembravano ore e le ore sembravano giorni. In più mi stavo annoiando a sentire i discorsi stupidi di Jessica. Per mia sfortuna, Nessie e gli altri Cullen mancavano da scuola, e Jessica cercava in tutti i modi di allecchinarsi a me con i suoi discorsi su quella famiglia. Anche se grazie a lei avevo scoperto il motivo per cui mancassero da scuola, non riuscivo più a sopportare l’invidia che provava verso di loro.

<< Capisci la fortuna che hanno?? Ogni volta che il sole compare qui a Forks, la signora e il signor Cullen, portano i loro figli a fare delle lunghe escursioni >>.

<< Jessica ho capito! Non c’è bisogno che me lo ripeti in continuazione! >> esclamai esausta dei suoi piagnistei.

Lei parve offendersi e si zittì. Ah, che liberazione!

Quando finalmente l’ultima campanella suonò per segnare la fine delle lezioni, cercai di raggiungere il più velocemente possibile, la mia auto, sperando con tutto il cuore che Jessica non riprendesse a parlare.

Mi chiusi dentro la Porsche, accesi lo stereo e raggiunsi casa nel minor tempo possibile.

Volevo sdraiarmi nel mio lettone e dimenticarmi al più presto quella mattinata così stressante. Appena parcheggiai la macchina nel vialetto di casa le solite visioni mi colpirono, però stavolta la visione era incomprensibile.

 

Casa mia.. io, Joe e Meg che mangiamo felici a tavola… con noi altra gente.. tutto inizia a diventare più scuro.. buio pesto..

 

Era come se il mio futuro fosse scomparso. Non riuscivo a vedere le persone che avrebbero mangiato con noi.

Avevo scoperto da poco di poter avere le visioni e queste già facevano cilecca?!?

 

“OH TU!! SI PROPRIO TU, CHIUNQUE TU SIA AD AVERMI DATO QUESTO DONO! SPERO CHE QUESTI POTERI ABBIANO UNA GARANZIA!! PERCHÉ SE NON CE LA DOVESSERO AVERE TU MI RIMBORSI LO STESSO CARO MIO, LO SAI VERO?!? PERCHÉ NESSUNO PUÒ PERMETTERSI DI PRENDERSI GIOCO DI ALICE MARY BRANDON, TANTOMENO TE, CHE MI FAI AVERE DELLE VISIONI E DOPO RISULTANO ESSERE DIFFETTOSE! SE NON VUOI ASSOPORARE LA MIA IRA TI CONVIENE RIMBORSARMI, BRUTTO TRUFFATORE DEL CAVOLO!!”

 

Ecco! Ora mi mettevo anche a pensare che qualcuno mi stesse prendendo per culo. Stavo impazzendo del tutto!!

Rientrai in casa più confusa che mai e salii di corsa in camera mia.

Buttai lo zaino per terra e mi coricai sul mio bel letto morbido. Mi presi la testa tra le mani e cercai di non pensare a tutte le stranezze che mi stavano capitando.

<< Alice!!! >> urlò mia madre.

Ma quella donna non sapeva far altro che urlare il mio nome?!?

Mi alzai dal letto e aprii la porta della mia stanza.

<< Cosa c’è ora? >> chiesi urlando a mia volta.

<< Avremmo gente stasera a cena >> urlò Meg dalla cucina.

<< Lo so! >>.

<< Vorrei proprio sapere come fai a saperlo, visto che me l’ha appena detto tuo padre >>.

Oh cazzo! Per fortuna che mia madre non era accanto a me, altrimenti si sarebbe accorta del rossore sulla mia faccia, per essermi lasciata sfuggire cose che lei non doveva assolutamente sapere.

<< Ma come non ti ricordi come mi chiamavi da piccola? >> chiesi cercando di salvarmi da quel pasticcio che avevo combinato.

<< Certo che me lo ricordo! Streghetta! Ma cosa c’entra con questo? >> chiese confusa.

<< Ecco mi chiamavi tu stessa così, quindi non capisco il perché di questa domanda. Le streghe non riescono a prevedere il futuro con le loro sfere di cristallo?? Ho fatto esattamente come fanno le mie simili! >>.

<< Alice, ma quando la smetterai di dire scemenze?? >>.

<< Mai mamma >>, esclamai contenta che se l’era bevuta. << Dovresti saperlo ormai >>.

<< Purtroppo lo so >> rispose arrendendosi di fronte alla sua figlia pazza.

 

Verso le 6.00 p.m. mi alzai dal letto e mi diressi verso il bagno. Aprii la manopola* della vasca (*la chiamo così perché in realtà non so come si chiami realmente) e la direzionai in modo tale che uscisse acqua tiepida. Quando l’acqua incominciò a scorrere, versai un po’ del mio bagnoschiuma alla vaniglia, il mio preferito, e nel frattempo che l’acqua scorreva ritornai in camera e dall’armadio presi una maglietta a maniche lunghe nera, con uno scollo a U e un paio di pantaloni bianchi. Appoggiai gli abiti sul letto e andai nuovamente in bagno. L’acqua ormai aveva raggiunto il livello che desideravo e così chiusi la manopola. Mi svestii velocemente e m’immersi in quell’acqua piena di bolle. Mi sdraiai completamente nella vasca e cercai di rilassarmi il più possibile. Ma fu tutto inutile. Le immagini di quella strana visione non volevano darmi pace e si ripetevano incessantemente nella mia mente. Cercai di pensare ad altro ma fu tutto inutile. Quelle immagini.. tutto quel buio. Nero, era tutto nero. Tutto questo mi preoccupava molto, forse, anche più del dovuto.

Provai a pensare a qualche modo per far sparire quella visione dalla mia mente, ma i risultati furono molto scarsi. Rinunciai. Ipotizzai che il solo ed unico modo per non farmi più pensare a quel buco della mia visione era il capirne il motivo. Ma questo l’avrei scoperto solo ad ora di cena.
Ma mi sbagliavo, non avrei dovuto aspettare a ora di cena, perché in quel momento una visione mi arrivò chiara e nitida, molto più di tutte quelle che avevo avuto fino ad allora, facendomi dimenticare tutto quello che sino a pochi secondi fa mi tormentava.

 

Una classe vuota. Jasper che sta in piedi di fronte a me e mi guarda.. speranzoso?? I suoi occhi d’oro incatenati ai miei verdi. E poi una proposta, una proposta che non se ne sarebbe più andata via dalla mia mente e soprattutto dal mio cuore:

<< Vorresti venire al ballo con me? >>.  

 

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Capitolo 11
*** Gli ospiti ***


 

Ciao a tutte!!

Finalmente sono tornata con il nuovo capitolo!! Scusatemi per il ritardo, ma in questo periodo, anche se la scuola è finita, sono molto impegnata in altre cose. Non so quando aggiornerò prossimamente. Spero il più presto possibile.

Comunque grazie per tutte le recensioni che mi avete lasciato, ma oggi non ho tempo di rispondere a una per una. Spero mi perdonerete, ma devo spiegare una cosa molto importante!

In questa ficcy Alice riesce ad avere visioni su Nessie, anche se molte sono piuttosto confuse, ma non riesce a vedere i licantropi! Quindi da questo capirete già chi sono gli ospiti a casa Brandon!  Questo vale anche per il capitolo dello shopping! Alice ha visto solo Nessie, perché all’inizio dovevano andare solo loro due, ma poi si sono uniti gli altri ed essendoci Jacob non l’ha visto.

Comunque.. ringrazio anche a chi ha aggiunto la mia ficcy tra le seguite e le preferite e ringrazio anche a chi la legge soltanto.

Ora vi lascio al capitolo sperando che vi piaccia. Continuate a farmi sapere quello che pensate sulla mia ficcy.

Baci. Ele.

 

 

 

Capitolo 10

Gli ospiti

 

 

Quella visione aveva fatto in modo che tutte le mie preoccupazioni volassero via come foglie al vento. Ora, mi sentivo leggera e felice come non lo ero mai stata.

Ogni volta che si parlava di Jasper sentivo qualcosa crescermi dentro al petto. Sentivo il cuore che si gonfiava e aumentava i suoi battiti. Mi sentivo agitata e in iperventilazione. Che fosse amore? Impossibile. Conoscevo Jasper, da pochissimi giorni e non sapevo niente di lui. Era impossibile capirlo. Aveva sempre un’area strana e misteriosa. Avvolte quando si trovava in mezzo alle persone si irrigidiva tanto da sembrare una statua. La più bella statua che avessi mai visto. Stava quasi sempre per i fatti suoi, come tutta la sua famiglia d’altronde, e a detta di Jessica rivolgevano la parola solo ed esclusivamente a me. Perché? Cosa avevo di speciale? Ero una persona come tutte le altre, soltanto con un potenziale in più: le visioni. Ma loro non ne erano a conoscenza.

Era veramente una famiglia strana. Avevano tutti gli stessi occhi dorati, tranne Nessie che ce li aveva di un bellissimo color cioccolato. La loro pelle era diafana, liscia e tremendamente fredda, i loro occhi erano cerchiati da ombre pesanti, violacee, simili a dei lividi, i loro lineamenti erano dritti e perfetti, la loro bellezza era ultra-terrena. Un umano non poteva avere tanta bellezza.

Chi erano in realtà i Cullen?

L’avrei dovuto scoprire. Avrei fatto tutto ciò in mio potere per scoprire ciò che nascondevano.

Però, grazie a quella visione dimenticai la precedente, o almeno non le prestavo molte attenzioni come prima. Ora tutti i miei pensieri erano concentrati sulla proposta di Jasper. Non ne capivo realmente il motivo, ma quel ragazzo m’incuriosiva molto e mi ci stavo affezionando. Ormai, non potevo negare l’evidenza e soprattutto non potevo mentire a me stessa.

E non mi stavo affezionando solo a lui, ma anche a Nessie, Bella, e non capendone il motivo, a Edward.

Nessie era pazza per lo shopping come me. Mi somigliava davvero tanto. Forse Jacob aveva ragione a chiamarci sorelle. Avevamo lo stesso carattere entusiasta, la stessa passione per i vestiti e per la moda, quasi lo stesso modo di pensare. Forse era questo che più mi legava a lei.

Edward sembrava simpatico, anche se l’avrei voluto strozzare per avermi dato il soprannome di folletto. Sentivo come se in futuro tra noi potesse nascere una bellissima amicizia.

Bella era tutto il contrario. Di lei conoscevo solo il suo lato dolce e timido, e poi durante lo shopping avevo avuto una visione su noi due, nella quale avevo visto che in futuro saremmo diventate grandi amiche. In quella visione, però, c’era qualcosa di strano. Mi vedevo diversa: la mia pelle era molto più pallida del normale ed ero molto più bella.

All’inizio non ci feci molto caso, ma ora che cercavo di capire cosa stessero nascondendo i Cullen mi tornarono in mente quei particolari che mi confondevano sempre di più.

 

Ormai si erano fatte le 7.00 p.m. e decisi di scendere in cucina da mia madre per aiutarla a preparare la cena. Gli ospiti furono puntuali e quando suonarono il campanello andai ad aprirli.

Appena aprii la porta mi ritrovai davanti un signore dalla pelle di un colore misto al cioccolato e alla ruggine, dai capelli lunghi e neri che stava seduto su una sedia a rotelle. Questo era spinto da un ragazzino di appena 16 anni che assomigliava tantissimo al signore seduto sulla sedia a rotelle, che presumevo fosse il padre. Anche questo aveva i capelli lunghi, neri e lucidi, stretti con un elastico. La pelle era bellissima, vellutata e color ruggine. Gli occhi scuri e incastonati sopra gli zigomi sporgenti. Il mento era un po’ rotondo, ed era questo a dargli un’aria infantile. La cosa più strana di questo ragazzino è che mi ricordava Jacob, il ragazzo di Nessie, e che mi guardava impalato e mi sorrideva. Dietro di loro, con mia grande sorpresa, vidi proprio Jacob che a sua volta, anche lui, mi sorrideva.

<< Alice, loro sono la famiglia Black >> disse Joe facendoli entrare e chiudendo la porta. << Lui è Billy >> disse poi indicandomi il signore sulla sedia a rotelle.

<< Piacere di fare la sua conoscenza signor Black. Io sono Alice >> dissi io porgendogli la mano.

<< È un grande onore conoscere finalmente l’unica figlia di Joe, e poi dammi del tu. Chiamami semplicemente Billy >> rispose lui stringendomi la mano.

<< Il piacere è tutto mio Billy >>.

<< Lui è Jimmy >> disse mio padre indicandomi il ragazzino dietro Billy che ancora mi sorrideva, << mentre l’altro ragazzo è ……. >> ma non lo lasciai finire.

<< Jacob! >> esclamai felice.

Tutti loro mi guardarono confusi. Tutti tranne Jacob ovviamente.

<< Ehm.. Ci siamo conosciuti ieri ad una giornata di shopping organizzata da Nessie >> spiegò lui.

Lo ringraziai mentalmente, mentre lui mi faceva l’occhiolino.

<< Povera ragazza >> mormorò Billy, << avrai sicuramente notato la pazzia maniacale che ha quella scatenata di Nessie per lo shopping. Non avrei mai voluto essere al tuo posto. Venire trascinata da un negozio all’altro non è di certo entusiasmante. È sicuramente terribile e poi, provarsi tutti quei vestiti, seguire la moda. È davvero orrendo! >>.
Arrossi immediatamente mentre Jacob scoppiò in una risata molto lunga e rumorosa. Poverino si stava strozzando e non riusciva lo stesso a smettere di ridere. Mentre le lacrime incominciarono a uscire dai suoi occhi, la sua risata contagiò anche me. Con noi incominciò a ridere anche Joe che aveva ben capito il motivo delle nostre risate, conoscendomi da molti anni, e soprattutto conoscendo il mio armadio. Non riuscivamo a smettere di ridere neanche davanti agli sguardi confusi e sconcertanti di Billy e Jimmy.

<< Ho detto qualcosa che non va? >> chiese sempre più confuso Billy.

<< Papà, p-per lei n-non è st-stato così tremendo c-come cr-credi. Lei è u-una pazza m-maniacale qu-quanto Nessie! >> esclamò Jacob ancora ridendo.

Billy divenne paonazzo e non riuscì più a spiccicare una parola dopo la sua brutta figura. << Scusami davvero, io non pensavo che……… >> mormorò imbarazzato quando finalmente ritrovò l’uso della parola.

< Tranquillo non fa nulla >> lo tranquillizzai senza farlo finire di parlare.

<< Ma quando si mangia che sto morendo di fame? >> chiese Jacob cercando di soffocare inutilmente i richiami che il suo stomaco le mandava.

<< Adesso. Non vorrei farti morire di fame >> annunciò mio padre mentre io me la ridevo.

 

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Capitolo 12
*** Solo e soltanto un giocattolino ***


Ciao gente….
Finalmente sono tornata per farvi leggere l’undicesimo capitolo. Non sapevo come farlo, ma mentre stavo scrivendo mi è venuta un’idea e questo è il risultato. Immaginatevi che ho già scritto anche il dodicesimo capitolo e sto iniziando a scrivere il tredicesimo!
Oggi c’è molto caldo e mi sto squagliando.. Uffi voglio andare al mare!
Comunque non credo che vi faccio aspettare molto per il dodicesimo capitolo visto che ce l’ho già pronto.. Spero tanto che non decidiate di ammazzarmi dopo aver letto questo capitolo.
E ora passiamo alle recensioni:
nanerottola: sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto. L’invito non lo riceverà in questo capitolo, ma nei prossimi sì. Spero che continuerai a farmi sapere cosa ne pensi che questo capitolo ti piaccia. Baci.

nanina: Jimmy è il fratello minore di Jacob, però non è ancora diventato un lupo. Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, spero tanto che questo capitolo ti piaccia e che mi farai sapere cosa ne pensi. Baci.

luisina: ciao tesoroooooooooo!! Povero Billy per la gaffe.. ma come poteva immaginare che davanti c’aveva una pazza come Nessie?!? Comunque sì, Alice pian piano si rende conto che prova qualcosa per Jasper, come vedrai in questo capitolo e nel prossimo. Spero tanto che anche questo capitolo ti piaccia, anche se sicuramente dopo averlo letto mi vorrai fare a pezzettini. Fammi sapere cosa ne pensi. Baci.

hale1843: io ho paura di te!!! Dopo questo capitolo mi farai soffrire sicuramente. Morirò per mano tua, e sarà una morte lenta e dolorosa. Inizio a scappare!!!

Scusami ma ti farò attendere ancora un po’, ma sarà per poco.. lo giuro!! Anche se tanto so che mi conviene iniziare a scappare io continuo a scrivere la fanfic.
Mi raccomando, fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo. Baci baci. Tvb anche se mi ucciderai!!

Ora che ho finito con le recensioni ringrazio tutte le persone che hanno aggiunto la ficcy ai preferiti:

1 - aika89 [Contatta]
2 -
alice_chan [Contatta]
3 -
Alya93 [Contatta]
4 -
angioletto86 [Contatta]
5 -
Arco_iris [Contatta]
6 -
cavallinobianco91 [Contatta]
7 -
cesarina89 [Contatta]
8 -
debblovers [Contatta]
9 -
elis_cullen [Contatta]
10 -
fedev82 [Contatta]
11 -
fefigna [Contatta]
12 -
franci87 [Contatta]
13 -
giagiotta [Contatta]
14 -
Gio_Cullen [Contatta]
15 -
Gius [Contatta]
16 -
hale1843 [Contatta]
17 -
helis_dancer [Contatta]
18 -
ilaila95 [Contatta]
19 -
Kathe Brandon Cullen [Contatta]
20 -
lidiacullen [Contatta]
21 -
lilli901 [Contatta]
22 -
lovely roberta [Contatta]
23 -
luisina [Contatta]
24 -
mamy [Contatta]
25 -
maretta 89 [Contatta]
26 -
nanina [Contatta]
27 -
NIKEHOPE90 [Contatta]
28 -
pinkura [Contatta]
29 -
rochariv_90 [Contatta]
30 -
Sara25 [Contatta]
31 -
semplicemente_lunatica [Contatta]
32 -
Silvia_Cullen [Contatta]
33 -
skypirate [Contatta]
34 -
sydney bristow [Contatta]
35 -
tomoki [Contatta]
36 -
veliva [Contatta]
37 -
zije600 [Contatta]
38 -
_Nessie_ [Contatta]

 

e alle persone che l’hanno aggiunta tra le seguite:

1 - Bluking [Contatta]
2 -
coppolina93 [Contatta]
3 -
elis_cullen [Contatta]
4 -
ely4890 [Contatta]
5 -
elypar [Contatta]
6 -
EmilY_Cullen [Contatta]
7 -
enifpegasus [Contatta]
8 -
fedev82 [Contatta]
9 -
Fiby_Elle [Contatta]
10 -
fracullen [Contatta]
11 -
Goten [Contatta]
12 -
jacopo25 [Contatta]
13 -
LaBabi [Contatta]
14 -
Lady Alice [Contatta]
15 -
lilli901 [Contatta]
16 -
Myosotis [Contatta]
17 -
nerry [Contatta]
18 -
NIKEHOPE90 [Contatta]
19 -
pazzerella_92 [Contatta]
20 -
rei__ [Contatta]
21 -
sbrodolina [Contatta]
22 -
Shia [Contatta]
23 -
single93 [Contatta]
24 -
skypirate [Contatta]

                                                                                

E inoltre ringrazio alle persone che la leggono soltanto e a quelle che m’hanno aggiunto tra i loro autori preferiti.

Per favore fatemi sapere cosa ve ne pare di questo capitolo, perché le recensioni mi aiutano moltissimo.
Ora vi lascio al capitolo. Tantissimi baci. Ele.

P.S.
Per chiunque volesse il mio contatto msn può richiederlo contattandomi.

 

*Capitolo 11*

 

*Solo e soltanto un giocattolino*

                                 

Insieme alla famiglia Black passammo un’ottima e divertente serata. Conobbi meglio Jimmy, e anche se con Jacob erano fratelli, non s’assomigliavano per niente. L’ultimo era un ragazzo sfacciato e molto divertente, mentre il primo era timido e rimaneva per le sue.

Dopo aver salutato la famiglia Black andai in camera mia, dove mi cambiai e mi buttai tra le coperte. Ero stanchissima; dovevo riposare veramente bene se volevo il viso perfetto e senza occhiaie l’indomani mattina.

Cercavo di non pensare che giornata stressante sarebbe stata se i Cullen non ci fossero stati a scuola. Jessica avrebbe continuato i suoi discorsi sulle fortune di quella famiglia.

E poi ero in ansia.. per Jasper e per la visione.

Quando me l’avrebbe chiesto?

Odiavo sapere solo quel che sarebbe accaduto e non quando. L’odiavo immensamente.

Con questi pensieri e queste preoccupazioni mi addormentai.

 

Quando la mattina successiva mi svegliai, mi preparai di tutta fretta, essendo in un ritardo bestiale. Uscii da casa di corsa, accesi velocemente la Porsche e partii sgommando. Arrivai nel parcheggio della scuola in cinque minuti, e con mia grande felicità notai la solita Volvo argentata tirata a lucido e l’Aston Martin di Nessie.

Non vedendoli però nelle vicinanze mi avviai a salutare Angela, che stava insieme a Jessica e Mike.

<< Ciao ragazzi! >> salutai.

<< Ciao Alice! >> esclamò felice Mike.

<< Come mai oggi la principessa precisissima negli orari è in ritardo? >> chiese ridendo Angela.

Le sorrisi. Quella ragazza era l’unica che mi andava a genio in quel gruppo. Jessica si vantava troppo e poi era una pettegola di prima categoria.

Mike, sì era simpatico, ma mi rivolgeva troppe attenzioni per i miei gusti. Mi guardava sempre e troppo attentamente.

Eric, come Mike e Tyler, mi stava simpatico, ma niente di che.

Lauren era Lauren. Una stronza!

<< Mi sono svegliata tardi! Ho cercato di fare il più in fretta possibile! >> le risposi.

Tutta colpa dell’ansia e delle mie paranoie. Quella visione su Jasper mi aveva mandato in confusione. Non facevo altro che pensarci.

Cosa mi stava prendendo?

E poi c’era un altro fatto strano a cui avevo pensato tutta la notte.

Perché non potevo vedere la famiglia Black? Cosa aveva di diverso dalle altre persone?

<< Ed ecco che quando il sole scompare da Forks, la famiglia Cullen ci onora della loro presenza! >> esclamò Jessica interrompendo tutti i viaggi che in quel momento stava facendo la mia mente, guardando dietro di me.

Non feci in tempo a girarmi che sentii qualcosa, o meglio qualcuno, assalirmi. E chi poteva essere se non Nessie?!?

<< Ciao folletto! >> esclamò felice.

<< Ciao pazza scatenata! >> le risposi, sorridendole e ricambiando quella specie di abbraccio.

<< Ma cosa ci fai ancora qui? Non vedi che è tardissimo? >> chiese staccandosi da me e guardandomi con aria di rimprovero.

Mi faceva morir dal ridere quella ragazza. A volte sembrava davvero una bambina, ed era proprio per quello che mi faceva tenerezza.

<< Potrei chiederti la stessa identica cosa! >> esclamai.

<< Stavo aspettando te per andare insieme alla lezione di trigonometria! Dai, su. Forza andiamo! >> esclamò prendendomi per un braccio.

<< Ciao ragazzi! >> salutai gli altri mentre Nessie mi trascinava a lezione.

<< Ciao! >> esclamarono in coro.

Arrivammo in classe che il professore non era ancora arrivato. Ci sedemmo al nostro banco.

<< Com’è andata ieri? >> chiese fissandomi negli occhi.

<< Se solo ci ripenso mi viene la pelle d’oca. Non puoi nemmeno immaginare cosa vuol dire stare ad ascoltare gli stupidi discorsi di Jessica. È invidiosa e non riesce a sopportare che tutte le fortune siano capiate a voi >> esclamai esasperata ripensando allo strazio del giorno prima.

<< Che intendi dire? >> chiese confusa.

<<  Intendo che anche lei vorrebbe essere come voi! Vorrebbe essere ricca, bella e avere dei genitori che la porterebbero in campeggio quando spunta il sole a Forks. E da una parte invidia pure a me, ma non credo sia soltanto perché vi frequento. Ci dev’essere per forza dell’altro >>.

<< Non l’è ancora passata! >>borbottò.

<< Cosa? >>.

<< Niente niente >>.

<< No. Ora lo voglio sapere! >> esclamai a voce alta.

<< Cos’è che vuole sapere signorina Brandon? >> chiese il professore.

Arrossii immediatamente. Non m’ero accorta che fosse entrato in classe e che avesse già iniziato la lezione.

<< No, niente. Scusi professore >> mormorai imbarazzata.

Il professore riprese a spiegare e nel mentre mi voltai nuovamente verso Nessie che se la rideva.

La fissai arrabbiata.

<< Ok.. ok.. Te lo dico solo ad una condizione! >>.

<< E quale? >> chiesi.

<< Vorrei che tu non mi fissassi più così. Hai veramente uno sguardo che mette paura >>.

<< Ok >> bisbigliai addolcendo un po’ lo sguardo.

<< Devi sapere che appena siamo arrivati Jessica ha puntato Edward, ma vedendolo impegnato, ha puntato i suoi occhi su qualcun altro, precisamente su Jasper >>.

In quel momento mi sentii morire. Jessica e Jasper hanno avuto una storia? Se sì, perché voleva chiedere a me di andare al ballo con lui? Forse ero soltanto un mezzo? Un’inutile mezzo per far ingelosire Jessica.

Impallidii. La testa mi girava, i brividi m’invadevano il corpo. Distolsi lo sguardo da Nessie e la classe incominciò a girarmi. Non capendo niente appoggiai la testa sul banco cercando di calmarmi.

Perché una frase aveva il potere di distruggermi? Perché mi sentivo in quel modo?

Jasper, cosa m’hai fatto?

<< Ehi, tutto bene? >> chiese Nessie preoccupata, accorgendosi del mio stato d’animo.

<< No, mi gira la testa >>.

Io non volevo essere un mezzo e mai lo sarei stata.

<< Vuoi andare in infermeria? >> chiese preoccupandosi sempre di più.

<< No, tranquilla. Mi sta passando. È solo un calo di pressione >> borbottai.

Ero arrabbiata con me stessa, con Jasper, con le mie visioni. Non sapevo più cosa volevo e cosa non volevo. Non capivo più niente. Soprattutto non capivo questo attaccamento per Jasper.

Attrazione? Può essere. Ma di certo non amore. Quello è impossibile. Neanche lo conosco e di certo, d’ora in poi, avrei fatto meglio a stargli alla larga, visto che già credeva di potersi prendere gioco della nuova arrivata.

Ma i suoi piani non sarebbero andati a buon fine. Io non sarei stata il giocattolino di nessuno, tantomeno il suo.

Feci finta di seguire la lezione per non continuare a parlare con Nessie. Ora non me la sentivo di continuare a parlare di Jessica e Jasper.

La campanella suonò segnando la fine della lezione.

Nessie mi salutò invitandomi a pranzare con loro dopo. Ci sarei andata anche se non ne ero dell’umore adatto.

Mi diressi alla lezione successiva: ginnastica.

<< Ciao Alice! >> mi salutò contento Mike.

<< Ciao Mike >>.

<< Oggi pallavolo! >> esclamò contento mentre entravamo in palestra.

<< Già, sai che novità >>.

Grazie alla lezione di ginnastica riuscii a non pensare. Cercavo di lasciare la mente vuota il più possibile.

Finite le due ore di ginnastica, mi avviai alle due ore di matematica sempre insieme a Mike.

Quel ragazzo mi faceva morir dal ridere con le sue smorfie e con i suoi racconti divertenti. Per tutta la lezione continuavo ad ascoltarlo e a ridere. Almeno avrei tenuto la mente lontana da altri pensieri.

Quando finirono pure le ore di matematica avevo ripreso un po’ di colore e mi sentivo già un po’ meglio. Mike era un’ottima medicina, ma purtroppo per me ora dovevo salutare il mio aiuto alla guarigione e riandare dal dolore.

Uscii dall’aula con passo lento e indeciso. Sembrava stessi andando al patibolo. Ma alla fine era quella la mia destinazione.

Arrivai alla mensa dove incontrai Nessie che mi stava aspettando.

Prima di andare a sedermi con lei, nel loro tavolo, presi un  tramezzino e una bottiglietta d’acqua.

Cercai in tutti i modi di nascondere il mio stato d’animo, mostrando al mondo intero uno dei miei migliori sorrisi, anche se dentro provavo una rabbia incredibile. Odiavo le persone che si prendevano gioco degli altri, soprattutto se questo includeva prendersi gioco della sottoscritta. Questa Jasper Hale me l’avrebbe pagata veramente cara!

 

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Capitolo 13
*** A pranzo con i Cullen ***


Scusatemi immensamente per il ritardo, ma in questo periodo non riesco più a stare in piedi.. C’ho sempre sonno per colpa di questo caldo, e anche se dormo sembra che non ho riposato nulla, perché appena mi sveglio sono esattamente come prima. Quindi ogni volta che ho un po’ di tempo libero cerco di dormire. Ma d’ora in poi cerco di gestirmelo per poter aggiornare questa ficcy. Scusatemi ancora, spero tanto che mi possiate perdonare. Scusatemi anche per questo capitolo, perché anche se ce l’avevo già pronto, ho fatto molte correzioni e nello stato che sono adesso – più addormentata che sveglia – non riesco a cercare di migliorarlo. Cercherò di fare al meglio il prossimo capitolo, anche se quello è molto impegnativo.

E ora, come sempre, ringrazio a tutte le persone che hanno recensito:

skypirate: sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto.. la proposta di Jasper avverrà nel prossimo capitolo.. spero che continuerai a seguire e a recensire questa ficcy. Ora ti lascio al capitolo. Baci.

nanerottola: mi dispiace ma non ti posso svelare nulla, però su Alice che doveva far finire di parlare Nessie, hai assolutamente ragione. Spero che anche questo capitolo ti piaccia, anche se non è un granché. Baci.

hale 1843: ciao cara… diciamo che Alice doveva far finire di parlare a Nessie, ma non ti posso dire ancora nulla. Neanche io riuscirei mai ad arrabbiarmi con Jasper.. perché Jasper è semplicemente.. divino! Però Alice è Alice. Lei ha un carattere forte. Ci riuscirà o no?!? Grazie mille per i tuoi complimenti. Ogni volta che li leggo mi vien da piangere. Tantissimi baci. Tvb.

luisina: tesoroooooooooooooo… grazie mille per la tua recensione e i tuoi complimenti!!!!! Comunque anche io m’irriterei moltissimo.. e che cavolo!! So quel che mi succederà, ma non so quando?!? E allora a che mi servono?!? Mi fa molto piacere che Nessie ti piaccia molto. Quelle due sono identiche, anche se credo che Alice è molto peggio di Nessie, in tutto e per tutto. Solo che il suo carattere non è ancora uscito del tutto fuori. E poi.. diciamo che Mike è un po’ attratto da Alice, ma mai come lo era con Bella in Twilight. Povera Alice! Io starei molto peggio se sentissi una confessione del genere. Spero che questo capitolo ti piaccia anche se non è granché. Baci tesoro.

nanina: hai ragione sul fatto che Alice doveva far finire di parlare Nessie, perché almeno sarebbe stata sicura al 100% se quei due fossero mai stati assieme. Però non posso anticiparti nulla, mi dispiace. Il 13 capitolo non l’ho ancora finito perché è molto impegnativo, ma diciamo che sono a un buon punto. Spero che gli orali ti siano andati bene. Grazie mille per i tuoi complimenti. Kiss.

Silvia_Cullen: stai tranquilla non fa nulla. Sono molto contenta che i capitoli ti siano piaciuti. Spero che continuerai a recensire anche i prossimi capitoli. Baci.

Inoltre, come sempre, (madonna quanto sono monotona!) vorrei ringraziare tutte le persone che hanno messo questa fanfic tra i preferiti:

1 - aika89 [Contatta]
2 - alice_chan
[Contatta]
3 - Alya93
[Contatta]
4 - angioletto86
[Contatta]
5 - Arco_iris
[Contatta]
6 - cavallinobianco91
[Contatta]
7 - cesarina89
[Contatta]
8 - CullenDipendent
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9 - debblovers
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10 - elis_cullen
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11 - fedev82
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12 - fefigna
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13 - franci87
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14 - giagiotta
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15 - Gio_Cullen
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16 - Gius
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17 - hale1843
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18 - helis_dancer
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19 - ilaila95
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20 - Kathe Brandon Cullen
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21 - lidiacullen
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22 - lilli901
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23 - lovely roberta
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24 - luisina
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25 - mamy
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26 - maretta 89
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27 - nanina
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28 - NIKEHOPE90
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29 - pinkura
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30 - rochariv_90
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31 - Sara25
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32 - semplicemente_lunatica
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33 - Silvia_Cullen
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34 - skypirate
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35 - sydney bristow
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36 - tomoki
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37 - veliva
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38 - zije600
[Contatta]
39 - _Nessie_
[Contatta]

 

e alle persone che l’hanno messa tra le seguite:

1 - anemone333 [Contatta]
2 - Bluking
[Contatta]
3 - coppolina93
[Contatta]
4 - elis_cullen
[Contatta]
5 - ely4890
[Contatta]
6 - elypar
[Contatta]
7 - EmilY_Cullen
[Contatta]
8 - enifpegasus
[Contatta]
9 - fedev82
[Contatta]
10 - Fiby_Elle
[Contatta]
11 - fracullen
[Contatta]
12 - Goten
[Contatta]
13 - jacopo25
[Contatta]
14 - LaBabi
[Contatta]
15 - Lady Alice
[Contatta]
16 - lilli901
[Contatta]
17 - midnightsummerdream
[Contatta]
18 - Myosotis
[Contatta]
19 - nerry
[Contatta]
20 - NIKEHOPE90
[Contatta]
21 - pazzerella_92
[Contatta]
22 - rei__
[Contatta]
23 - sbrodolina
[Contatta]
24 - Shia
[Contatta]
25 - single93
[Contatta]
26 - skypirate
[Contatta]
27 - yuke
[Contatta]

 

Inoltre vorrei ringraziare anche alle persone che m’hanno messa tra i loro autori preferiti:

1 - elis_cullen [Contatta]
2 - ilaila95
[Contatta]
3 - Io_SoNo_UnIcAmEnTe_Me
[Contatta]
4 - Summers84
[Contatta]
5 - zije600
[Contatta]
6 - _Vampire girl_
[Contatta]

 

e alle persone che leggono questa ficcy.

Ora vi lascio al capitolo, fatemi sapere cosa ve ne pare.

Baci. Ele.

 

Capitolo 12

A pranzo con i Cullen

 

 

 

Dopo aver preso il mio pranzo, Nessie mi prese per un braccio, come suo solito, e mi trascinò dalla sua famiglia. Arrivate al loro tavolo salutai Edward e Bella, e nel mentre Nessie mi prese il vassoio dove avevo il pranzo dalle mani e lo appoggiò sul tavolino.

Accanto al tavolo, in procinto di sedersi, ci stavano un ragazzo alto e moro e una ragazza bionda e bellissima.

<< Lei è Rosalie Hale >> esclamò Nessie indicandomi la ragazza.

<< Io sono Alice >> mormorai avvicinandomi a lei e al ragazzo.

<< Piacere di conoscerti Alice >> rispose dolce. Non credevo possibile, che una ragazza tanto bella quanto lei, potesse essere dolcissima.

<< Lui è Emmett Cullen, il mio ragazzo >> mormorò sempre dolcemente, indicandomi  il ragazzo accanto a lei che sembrava un orso.

<< Alice! >> esclamai rivolgendomi a lui.

Senza che me ne accorgessi, il ragazzo mi abbracciò, stritolandomi. Non riuscivo più a respirare. I miei polmoni stavano per esplodere e chiedevano pietà.

<< Così l'ammazzi! >> esclamò una voce dolcissima e melodiosa. Mi girai per vedere dove si trovava il proprietario di quella splendida voce, e con mia grande sorpresa notai che si trovava vicino a me. Dal suo tono di voce, Jasper sembrava seriamente preoccupato per la mia salute.

Quando Emmett mi lasciò libera di respirare incontrai gli occhi più dolci e più belli di questo mondo. I suoi! Avevano un’aria triste e preoccupata. Il mio angelo era preoccupato per come il suo fratello orso mi stava stringendo.

“Che tenero!” pensai.

Subito dopo mi resi conto a cosa stavo pensando e mi presi per pazza!

“MA STAVO PER CASO DANDO I NUMERI?!?”

<< Siamo un po’ permalosetti oggi?? O avevi veramente paura che la stessi stringendo un po’ troppo?? Non è che Edward ti ha attaccato i suoi attacchi di gelosia, vero?!? Perché uno lo posso sopportare, ma due……. >> esclamò Emmett ridendo.

In quel momento l’espressione di Jasper cambiò. Da preoccupato e triste ad incazzato nero. Metteva quasi paura, ma mai quanto me. Dopo la mia sfuriata sarebbe stato lui a tremare.

Quando si calmò i suoi occhi incontrarono nuovamente i miei e il sorriso più bello che avessi visto in tutta la mia vita, faceva mostra nel suo viso.

I miei occhi continuavano a cercare i suoi senza mai stancarsi. Quel bellissimo sorriso non abbandonava ancora le sue labbra.

Staccai immediatamente il mio sguardo dal suo. “Ma che cazzo stavo facendo?”. Lui metteva in atto la sua trappola: occhi dolci e sorriso mozzafiato, e io intanto cosa facevo? Ci cadevo?!? Mai e poi mai.

Cercavo di non incrociare più il suo sguardo, ma ora che i miei occhi non incontravano più i suoi mi sentivo vuota. Vuota dentro. Come se nella vita non avessi realmente nessun obiettivo da raggiungere, ma solo incrociare i miei occhi a suoi.

Ma cosa mi stava succedendo?? Come faceva questo ragazzo a provocarmi emozioni mai provate?

<< Cosa facciamo? Continuiamo a stare in piedi ad attirare l’attenzione di tutta la scuola? >> chiese Edward interrompendo, fortunatamente, i miei pensieri.

<< Sediamoci >> disse Bella che non voleva attirare l’attenzione di nessuno.

Tutti seguimmo il consiglio di Bella e ci sedemmo. Io, ero seduta tra Nessie e lei.

Ad un certo punto notai, che in quel tavolo le uniche a mangiare eravamo io e la pazza scatenata.

<< Posso farvi una domanda se non vi dispiace? >> chiesi gentilmente.

<< Sì, domanda pure >> rispose dolcemente Jasper.

<< Ma perché non mangiate? >> chiesi dando un morso al tramezzino e cercando di non voltare il mio sguardo verso Jasper.

<< Potrei fartela io, una domanda, invece? >> chiese Emmett.

<< Certo >> risposi confusa.

<< Noi tutti ci chiediamo come fate tu e Nessie a mangiare quelle schifezze che la scuola ci propina >> disse a mo’ di domanda e di risposta alla mia allo stesso tempo.

<< È lo stomaco che comanda purtroppo >> rispose Nessie.

<< Ha perfettamente ragione >> l’assecondo.

<< Preferirei stare una settimana senza toccare cibo piuttosto che mangiare quella roba >> disse Rosalie schifata.

<< Mi dispiace Rose, ma non tutti sono come voi >> esclamò Nessie con un secondo fine, che io non capii.

<< Ti trovi bene qua a Forks? >> mi chiese Edward. Sembrava volesse cambiare discorso, ma lasciai perdere.

<< Sì >> risposi.

<< Lo credo che si trova bene: ha conosciuto una sua simile! >> esclamò Emmett.

<< Scusa potresti parlare come mangi? >> esclamai non capendo nulla.

Tutti scoppiarono a ridere mentre io li osservavo ancor più confusa.

<< Meglio di no. Comunque solo a Forks puoi trovare persone pazze per lo shopping come Nessie e Rosalie >>esclamò Emmett quando finì di ridere.

<< Non è vero. Voi non conoscete Michelle, una di New York! >>.

<< Tranquilla, nessuno batte Rosalie, te lo posso assicurare >> disse Emmett con aria cadaverica e spaventata. Sicuramente, Rosalie, doveva avergli fatto odiare talmente tanto lo shopping da poterne parlare con quel tono. M’immaginavo Emmett in un centro commerciale immerso di sacchi e sacchetti, mentre Rosalie camminava tranquilla al suo fianco, a mani vuote, fissando le vetrine.

<< Ha ragione Emmett! Rosalie è peggio di Nessie >> mormorò dolcemente Bella.

<< Allora è tale quale me. Anche io sono peggio di Nessie alcune volte, ma non ci posso fare nulla. Io impazzisco per la moda! >> esclamai.

Rosalie mi osservava felice e contenta, aveva finalmente trovata una vera sorella.

<< Lo constateremmo! >> affermò decisa Nessie a mo’ di sfida.

<< Ok, ci sto! >> risposi.

 

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Capitolo 14
*** La proposta ***


Ciao a tutti!! Scusatemi immensamente per il ritardo, ma questo capitolo era troppo impegnativo e difficile.. infatti mi è uscita pure una schifezza!! Scusatemi anche per questo, ma con questo caldo, non riesco a fare di meglio. Per fortuna dopo vado al mare.. che bello!! So già che dopo questo capitolo mi lincerete, o peggio mi metterete al rogo, ma state tranquille. Le cose si rimetteranno apposto.. almeno credo =P

Sono molto contenta che lo scorso capitolo vi sia piaciuto.. e ora passiamo a ringraziare a tutte le persone che hanno recensito:

nanina: ciao.. sono contenta che lo scorso capitolo ti è piaciuto. Emmett è sempre il solito Emmett. Jazz è sempre preoccupato per Ali.. per lui è già importante.. e si vede! Comunque Rosalie l’ho voluta fare più dolce. Anche perché ormai si dovrebbe già essersi abituata con Bella quand’era umana. E poi è impossibile odiare il mitico folletto, soprattutto se condivide la passione dello shopping come lei. Sono molto contenta che gli orali ti siano andati bene. Comunque anche io per colpa del caldo sono svenuta un paio di volte.. uff non ne posso più. Spero che anche questo capitolo ti piaccia (cosa molto difficile). Fammi sapere come sempre. Baci

giu94: sono molto contenta che la mia fanfic ti piaccia e che l’abbia aggiunta anche nei preferiti. Spero che questo capitolo sarà di tuo gradimento. Baci

nanerottola: sicuramente un altro giro di shopping ci sarà. Con Alice è impossibile che non ci sia. Però a dirti la verità non so quando. Diciamo che non farà in tempo a vendicarsi. Vedrai in seguito. Spero che questo capitolo ti piaccia (cosa altamente improbabile). Baci

Norine: Ciao! Sono molto contenta che la mia ficcy ti piaccia. Emmett è sempre il solito, mentre Jasper è dolcissimo e si vede da lontano un miglio che è preso da lei. Solo che Ali non se ne accorge. Spero tanto che continuerai a farmi sapere cosa ne pensi. Ora ti lascio al capitolo. Baci

luisina: ciao tesoro! Sicuramente è questo cavolo di tempo che mi fa venire sonno. Me lo fa tutti gli anni.. uff. Comunque sì, Alice è molto confusa e si vedrà anche in questo capitolo. Emmett è sempre Emmett. Il solito orso gigante e forzuto. Comunque non attraverso una premonizione ma attraverso altri mezzi che poi vedrai. Spero che questo capitolo ti piaccia, anche se è molto brutto. Baci tesorina

skypirate: sono molto contenta che continuerai a seguire la mia ficcy. Comunque se ti piacciono gli sguardi ce ne sono molti anche in questo capitolo. Fammi sapere cosa ne pensi. Baci

hale1843: si anche io se fossi al posto di Alice mi scioglierei al solo sguardo di Jasper. Dev’essere incazzata nera il povero folletto. Ora ti lascio al capitolo, grazie mille per i complimenti che mi fai sempre. Un casino di baci. Tvb

cippulina_cullen: sono molto contenta che questa fanfic ti piaccia. Comunque, Mike, Angela, Jessica e il resto ci sono ancora a scuola perché ho voluto cambiare la storia e usare quei personaggi, invece che crearne altri. Quindi in passato Bella ha avuto altri compagni. Spero di avertelo spiegato bene. Spero che mi continuerai a far sapere cosa te ne pare. Baci

Inoltre vorrei ringraziare a tutte le persone che hanno aggiunto questa ficcy ai preferiti e alle seguite e alle persone che la leggono soltanto. Ora vi lascio al capitolo. Baci.

Ele.

 

 

*Capitolo 13*

 

*La proposta*

 

Il suono della campanella interruppe il mio pranzo con i Cullen. Anche se quella famiglia era strana, erano tutti simpatici. Tutti a parte Jasper. Già mi pregustavo la risposta che gli avrei dato se mi avrebbe chiesto di andare al ballo con lui. Ma a chi credeva di prendere per i fondelli?

Jasper si avvicinò e mi guardò con aria stralunata, non capendo il motivo per cui non lo degnavo di uno sguardo e non le rivolgevo la parola.

Arrivammo all’aula di biologia e ci sedemmo ai nostri posti.

Continuavo a fare finta che non esistesse, mentre mi sentivo il suo sguardo addosso. Oltre il suo sguardo, stranamente, sentivo qualcosa di strano e di inaspettato. Non ne capivo il motivo ma sentivo che un’emozione strana e diversa da quelle che stavo provando in quel momento, si stava facendo strada pian piano dentro me. Una calma e una tranquillità mai provate. Mi rilassavano. Mi sentivo in pace con me stessa dopo tanto tempo, finalmente: la mente era sgombra da ogni tipo di pensiero, i muscoli rilassati, il respiro regolare. Chiusi gli occhi per assaporarmi al meglio tutta quella pace.

La rabbia e la frustrazione erano ormai scomparse sostituite dalla pace più bella che possa mai esistere al mondo. Anche se non capivo il motivo di questo cambiamento d’umore così improvviso, non ci pensai più di tanto ma cercavo di assaporarmi tutto questo il più possibile.

L’unica cosa che riuscivo ancora a sentire, nonostante la calma m’invadesse, era lo sguardo di Jasper, che non mi staccava ancora gli occhi da dosso. Mi stavo innervosendo. Sapere di essere osservata ininterrottamente da lui m’innervosiva.
Il nervoso stava iniziando a sottomettere tutta quella calma che m’aveva pervaso.
Mi girai verso di lui, ormai stufa, ma feci l’errore più grande. Quando i miei occhi incrociarono i suoi non si vollero più staccare. M’incantai a lui. Anche se la parte ancora razionale in me, mi diceva di staccare il mio sguardo da lui, io non ci riuscii. Ero attratta come una calamita dai suoi occhi.

Tutta la classe era scomparsa. Vedevo solo i suoi occhi, il suo sorriso. Ormai ero in un mondo tutto mio, anzi nostro. Più cercavo di distogliere lo sguardo dal suo e più non ci riuscivo. Era come se una forza esterna m’imponesse di non staccare i miei occhi dal suo splendido viso. Non che mi dispiacesse, ma non potevo. Non dopo aver scoperto che mi voleva usare.

Con tutta la poca forza che mi fu rimasta, riuscii a distogliere lo sguardo, e come prima in mensa, sentii una sensazione di vuoto pervadermi tutto il corpo. Non capivo che cosa mi stava accadendo. Cos’era questo vuoto? Cos’era questa attrazione che avevo verso di lui? Cos’ero questa forza che bloccava il mio volere? Stavo impazzendo; era l’unica situazione plausibile. Non poteva essere altrimenti.

Sempre sotto lo sguardo attento di Jasper, mi presi la testa tra le mani, cercando di capire cosa mi stava succedendo. Come poteva quel ragazzo avere un effetto così devastante su di me? Perché proprio lui? Perché proprio la persona che mi voleva soltanto usare?

Iniziai a preoccuparmi. Temevo che quel sentimento che sentivo fosse amore, anche se credevo fosse impossibile. Come potevo amare una persona che neanche conoscevo? 

Il suono dalla campana mi svegliò dallo stato di trance in cui ero caduta. In quest’ultimo periodo mi stava succedendo un po’ troppo spesso, soprattutto in presenza di Jasper o quando si parlava di lui. Dovevo cercare di fare più attenzione.

<< Ehi Alice! Ti posso parlare un momento? >> chiese dolcemente Jasper.

“E adesso che vuole?” pensai.

<< Certo >> lo risposi senza guardarlo negli occhi.

Dopo aver risposto, mi prese per un braccio – come di solito faceva Nessie – e mi trascinò via dall’aula di biologia. Appena le sue dita avevano stretto il mio braccio, una scarica elettrica mi pervase tutto il corpo. Sicuramente ne fu pervaso pure lui perché si voltò a guardarmi confuso. Fu in quel momento, quando mi trascinò in un’aula vuota, che capii cosa stava succedendo. La mia visione si stava avverando. Presto mi avrebbe fatto la sua stupida proposta. Mi avrebbe confermato che si stava prendendo gioco di me.

Entrammo nella nell’aula vuota, e come nella visione, lui si mise di fronte a me. Mi guardava speranzoso e felice. I miei occhi inconsciamente s’incatenarono e si persero nei suoi. Nel suo oro fuso. Sapevo di aver commesso un errore. Non avrei mai dovuto rivolgere lo sguardo verso i suoi occhi.

<< Alice, io vorrei.. chiederti.. se.. >> balbettò Jasper.

Non dissi nulla per farlo continuare. Non che non avrei voluto, ma la gola si fece secca immediatamente, gli occhi incominciarono a divenire lucidi, e soltanto al ricordo di come m’ero sentita felice al vedere quello che sarebbe accaduto adesso, mi veniva voglia di scappare. Ma non potevo. Non senza degnarlo della risposta che si meritava. Non senza sputarle tutta la mia rabbia. Non senza vedere la sua faccia dopo aver compreso che il suo piano non sarebbe andato avanti. Almeno non con me.

Ma lui ignorando che sapevo le sue luride intenzioni mi sputò in faccia quella domanda che per tanto avevo atteso, accompagnata dal suo splendido, ma falso sorriso. << Vorresti venire al ballo con me? >>.

Non so dove trovai la forza di risponderlo, ma ce la feci senza scappare via in lacrime da quell’aula: << Ma come ti permetti a chiedermelo?!? Come Jasper?? Ti reputavo una persona serena, ma soprattutto SINCERA, e invece mi ritrovo a che fare con un bambino. Un bambino falso, che pur di ottenere il suo obiettivo illude le altre persone che non hanno mai avuto niente a che fare con te. Mi dispiace per te, ma ho scoperto la verità. Io non voglio essere il giocattolino di nessuno, tantomeno di una persona disonesta e falsa come te. Sei soltanto un mostro, un mostro senza cuore. Addio Jasper! >> gli urlai in faccia buttando fuori tutta la mia rabbia e il mio disprezzo.

Lui non ribatté, anzi teneva la testa bassa come se l’avessi colpito nel profondo. Capendo che non m’avrebbe risposto scappai da quella classe senza voltarmi indietro. Ormai avevo deciso. Non ne volevo più sapere nulla di Jasper Hale Cullen.

 

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Capitolo 15
*** Incontro inaspettato ***


Scusatemi immensamente per il ritardo, ma non avevo idea di come far continuare la storia. Per fortuna mi è venuta un’idea. Speriamo sia buona. Ed ecco a voi il 14° capitolo. Questo e il 15° avrebbero dovuto essere un capitolo unico, ma essendo troppo lungo, l’ho diviso. Spero tanto che vi piaccia (anche se non lo credo possibile). Grazie mille a tutte le persone che hanno recensito lo scorso capitolo, non sapete quanto mi rendete felice. Scusatemi, ma oggi non riesco a rispondervi a una per una, ma nel prossimo capitolo prometto di farlo.

Inoltre ringrazio le persone che hanno aggiunto la ficcy tra i preferiti e le seguite. Spero che mi farete sapere cosa ne pensate di questo capitolo. Ora mi dispiace, ma vi devo lasciare. Baci baci.

Ele.

 

 

 

Capitolo 14

 

 

Incontro inaspettato

 

 

Arrivai alla mia Porsche e mi accorsi di avere il viso rigato dalle lacrime, che non smettevano di scendere. Salii in macchina e anche se non ci vedevo quasi niente, l’accesi e partii sgommando verso casa. Non m’interessava se stavo saltando le lezioni oppure se qualcuno mi sarebbe venuto a sbattere contro. Ero pronta a tutto ormai. Quando finalmente arrivai a casa decisi di non entrare e di dirigermi da qualche altra parte. Non volevo che mia madre mi vedesse in quello stato. Mi allontanai da casa e da Forks dirigendomi a Seattle e schiacciando il più possibile l’acceleratore. Dopo poche ore arrivai dentro la cittadina e parcheggiai la macchina vicino a un parco. Scesi e mi sedetti in una panchina lì vicino. Dopo essermi calmata un po’, presi il cellulare e composi il numero di casa.

Dopo un paio di squilli mia madre alzò la cornetta del telefono: << Pronto? >>.

<< Mamma sono io, Alice! >> mormorai cercando di mascherare i singhiozzi che ancora mi pervadevano.

<< Alice! >> urlò mia madre disperata, << ma hai visto che ore sono? Dovesti essere già a casa! >>.

<< Sì mamma lo so, scusa se non ti ho avvisato prima, ma Nessie e Bella m’hanno rubato e portato con loro al centro commerciale di Port Angeles, ma non preoccuparti. Tonerò presto a casa >> cercai di rassicurarla.

<< Ok, ma la prossima volta cerca di avvisarmi prima >>.

<< Ok mamma. A dopo >>.

Chiusi la telefonata. Non sapevo cosa ci facevo realmente a Seattle, non essendoci mai venuta, ma non sapevo dove andare. Forse avevo bisogno di un luogo che non mi ricordasse Jasper o forse non volevo incontrare nessuno di mia conoscenza.

Cercai di tenere lontano questo tipo di pensieri il più possibile e rivolsi il mio sguardo al parco. Era pieno di bambini, famiglie e ragazzi. I bambini scorrazzavano nell’erba felici. Giocavano con la palla oppure con gli aquiloni.

Le famiglie erano sparse e sedute nell’erba per un picnic. Mentre i ragazzi se ne stavano in gruppetti sparpagliati ad ascoltare musica, a giocare a pallavolo o a calcio o semplicemente a parlare e a divertirsi. E poi c’erano anche i solitari: chi per leggersi un libro, chi per fumarsi una sigaretta, chi per usare il suo skate-board e chi invece stava solamente lì per pensare, come me.

Per un solo attimo, invidiai tutte le persone felici. Quelle che dopo una caduta riescono a rialzarsi facilmente e soprattutto a testa alta, quelle che passavano i loro giorni a divertirsi e a non pensare ad altro. E io cosa ci facevo lì ad osservare loro? Perché mi sono chiusa in me stessa? Perché non prendo esempio da loro? Perché prima ero come loro? Cosa mi è successo? Cos’è questa tristezza? Perché da quando ho messo piede a Forks e da quando ho conosciuto Jasper sono diventata così… così… confusa e triste? Perché non riesco più ad essere sempre allegra e solare come una volta?

Mille domande e nessuna risposta.

Ero nella confusione più totale, quando sobbalzai. Qualcuno aveva appoggiato la sua mano nella mia spalla. Lentamente mi girai per vedere chi s’era permesso di toccarmi e soprattutto di spaventarmi in quel modo. Quando finalmente riuscii a distinguere il volto di quella persona non mi parve vero. Cosa ci faceva Jimmy Black a Seattle?

<< Ciao Alice, t’ho spaventata? >> mi chiese preoccupato, Jimmy.

<< Sì Jimmy, ma stai tranquillo. Non fa nulla >>.

<< Scusami ma, potrei chiederti cosa ci fai tutta sola a Seattle? >>.

<< È una storia lunga e poi potrei farti la stessa identica domanda! >> esclamai.

<< Tranquilla c’ho molto tempo a disposizione >> esclamò lui in risposta << e poi >> disse, continuando << io invece, sono qui perché sono stanco di stare sempre alla Push e mi andava di farmi un giretto in un luogo un po’ più grande di Forks e Port Angeles, e perché non venire a Seattle?! >>.

<< Capisco >>.

<< Posso? >> chiede indicandomi la panchina in cui sto seduta.

<< Certo >>.

Si siede affianco a me e guardando il parco, mi chiede nuovamente il motivo per cui sono qui a Seattle.

<< Sinceramente non lo so neanche io. So solo che stavo cercando un posto per pensare e stare da sola >>.

<< Oh scusami! Se vuoi me ne vado! >> esclamò Jimmy alzandosi in piedi.

<< No tranquillo. Forse sarebbe meglio parlarne con qualcuno >> dissi.

Lui non disse nulla e si risedette affianco a me. Aspettava che io iniziassi a parlare e alla fine mi decisi. << Jasper Hale mi ha invitata al ballo che si terrà tra meno di due settimane a scuola >> dissi.

<< Ma chi Cullen? >> chiese Jimmy.

<< Sì >> risposi.

<< E allora? Perché sei venuta qui? A decidere cosa rispondergli? Se vuoi un consiglio dille di no >>.

<< Tranquillo le ho già risposto di no >>.

<< Brava, hai fatto bene >>.

<< Perché? Lo conosci? >> chiesi confusa. Jimmy non poteva sapere di Jasper e Jessica, perché era sempre alla Push. A meno che, non l’abbia sentito dire da Jacob.

<< No, non lo conosco ma, non mi sembra un tipo adatto a te >>.

<< Ah no?! E perché?!  >> chiesi curiosa.

<< Non lo so, ma sinceramente i Cullen sono dei tipi strani. Stanno sempre per le loro e poi, corrono strane dicerie sul loro conto >>.

<< Tu ne conosci qualcuna? >>.

<< Sì, ma non posso dirtele! >> esclamò. << E poi non ho ancora capito cosa c’entra l’invito di quel Cullen sul perché stai qua! >>.

<< Jasper mi ha invitata soltanto per un motivo. Ero un mezzo per far ingelosire la sua attuale o ex ragazza >> dissi ripensando al modo in cui l’avevo scoperto.

<< Cullen ha una ragazza? Dov’è la telecamera? Perché questo è uno scherzo, vero?! >> chiese piuttosto sorpreso.

<< Nessuno scherzo. La sua ragazza o ex, nonché mia amica, esiste realmente e si chiama Jessica Stanley >> esclamai.

<< Ma questo è impossibile! >> esclamò sempre sorpreso.

<< E perché lo dovrebbe essere? >>.

<< Per quelle strane dicerie. Infatti neanche io capisco il motivo di come mio fratello possa stare insieme a Nessie >>.

<< Perché? >>.

<< Perché sì >>.

<< Non ti andrebbe di dirmi qualcosa sul loro conto? Qualche diceria? Tranquillo non la dirò a nessuno >>.

<< Ma non posso. E poi sono delle antiche leggende, sulle origini dei Quileutes, quindi, molto probabilmente, neanche vere. Sono delle storielle che si raccontano per spaventare i bambini >>.

<< Oh, non lo dico a nessuno, sono soltanto curiosa. Per favore >>, dissi facendogli gli occhi dolci.

<< E va bene. Ci sono un sacco di leggende che parlano dell’origine dei Quileutes. Alcune sembrano risalire al Diluvio Universale, e a quanto pare, gli antichi Quileutes legarono le loro canoe alla cima degli alberi più alti, per sopravvivere. Secondo un'altra leggenda, la nostra gente discende dai lupi. E poi ci sono le leggende che parlano dei freddi >> ammise.

<< I freddi? >> chiesi curiosa.

<< Sì, ma forse è meglio che ti parli di queste ultime due leggende >>.

Mi guardò prima di continuare, aspettando una mia conferma che non tardai a darle.

<< Per farti capire, forse è meglio che inizi a parlare delle origini. La prima leggenda narra degli spiriti guerrieri >>.

Si fermò ad osservarmi nuovamente e poi pose il suo sguardo al parco.

<< Fin dagli inizi i Quileute erano un piccolo popolo. Ed è ancora un piccolo popolo, ma non è mai scomparso. Questo perché nel loro sangue c’è un potere magico >>.

<< Un potere magico? >> chiesi sbalordita. Non poteva essere vero. La magia non esisteva. Poi mi ricordai di un piccolo particolare. Io potevo vedere il futuro. Se esisteva la premonizione, perché non poteva esistere la magia?!

<< Certo. Tra un po’ capirai >> disse. << All’inizio la tribù si stabilì nel golfo de la Push, e divennero abili pescatori e costruttori di barche. Ma la tribù era piccola e il golfo ricco di pesce. Altri desideravano quella terra e i Quileute erano troppo pochi per difenderla, e infatti una tribù più numerosa li attaccò e loro ricorsero alle loro barche per fuggire. Kaheleha non fu il primo spirito guerriero, ma nelle leggende da noi conosciute, fu il primo grande Spirito Supremo e in quel terribile frangente usò la magia per difendere il golfo, cioè la nostra terra. Lui e i suoi guerrieri lasciarono la barca non con il corpo, ma con lo spirito. Le loro donne vegliarono sui corpi e sulle onde, mentre gli spiriti degli uomini tornavano al golfo. Non potevano toccare la tribù nemica, ma avevano altre risorse. Le leggende raccontano che potevano soffiare poderosi venti negli accampamenti nemici; nel vento potevano sollevare urla terribili per spaventare gli altri. Le leggende dicono anche che gli animali potevano vedere gli spiriti guerrieri, e che li capivano; gli animali erano dalla loro parte. Kaheleha guidò il suo esercito di spiriti e seminò distruzione tra gli aggressori. La tribù di invasori aveva branchi di cani enormi, dal pelo foltissimo, che trainavano le slitte tra i ghiacci del nord. Gli spiriti guerrieri fecero rivoltare i cani contro i loro padroni, poi scatenarono una tremenda invasione di pipistrelli, evocandoli dalle cavità della scogliera. Usarono l’urlo dei venti per aiutare i cani a confondere gli uomini. I cani e i pipistrelli vinsero. I superstiti fuggirono, gridando che il nostro golfo era maledetto. Quando gli spiriti guerrieri li liberarono, i cani tornarono alla vita selvaggia. I Quileute raggiunsero i propri corpi e le proprie mogli, vittoriosi. Le altre tribù vicine, gli Hoh e i Makah, strinsero un patto con i Quileute. Non volevano avere niente a che fare con la loro magia. Vivemmo in pace con loro. Quando un nemico provava ad attaccare la tribù, gli spiriti guerrieri lo scacciavano. Trascorsero diverse generazioni. Poi arrivò l’ultimo Spirito Supremo, Taha Aki >>.

<< Taha Aki?! Bel nome! >> esclamai.

<< Sei pronta a sapere la leggenda di Taha Aki e l’incontro con i freddi? >> chiese Jimmy.

<< Sì, sono pronta >> confermai decisa.

 

 

 

P.S.

Ci sono dei pezzi tratti da “Twilight” e da “Eclipse

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