November rain

di kaos3003
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il silenzio è il suono più forte ***
Capitolo 2: *** Ricordi d'infanzia ***
Capitolo 3: *** Nessuno ti porterà mai via da me ***
Capitolo 4: *** E improvvisamente sono diventato una parte del tuo passato, la parte che non dura ***
Capitolo 5: *** Il mese più crudele ***
Capitolo 6: *** La tua esistenza è solo ansia ***
Capitolo 7: *** E se hai le mani sporche che importa? Tienile chiuse e nessuno lo saprà ***



Capitolo 1
*** Il silenzio è il suono più forte ***


Titolo: November Rain

Riassunto: le ore sono sempre lunghe nel silenzio

Genere: introspettivo

Avvertimenti: nessuno

Prompt: Il silenzio è il suono più forte @ Syllables of Time (tabella)

Desclaimer: i personaggi e tutto ciò che è menzionato in questa storia non mi appartiene, ma è dei legittimi proprietari, io ci gioco solo un pochino.

Note autore: dei, era una vita che non scrivevo qualcosa, devo dire che mi è mancato. Il titolo di questa breve raccolta è ovviamente quello della nota canzone dei Guns N' Roses.




Fin da piccolo si era abituato ai rumori della strada perché anche quelli, in fondo, erano casa. Di giorno c'era il rombo della sua Piccola e l'autoradio a tutto volume; di notte i motel, i tir, le auto e le ambulanze che sfrecciavano.

Dean si girò sul fianco. Erano ormai le due, tra un paio di ore sarebbe stato nuovamente dietro il volante dell'Impala e allora i bassi e la batteria dei Guns N' Roses avrebbero sostituito il chiasso dei clacson e lo stridore dei freni abusati.

Sì, le sue ore erano scandite dai clacson e dalla batteria, eppure tutto quello che ora sentiva era il rumore dei due letti vuoti che gli facevano compagnia in quella camera.

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Capitolo 2
*** Ricordi d'infanzia ***


Titolo: November Rain
Riassunto: le ore sono sempre lunghe nel silenzio
Genere: introspettivo
Avvertimenti: nessuno
Prompt: Ricordi d'infanzia @ Syllables of Time (tabella)
Desclaimer: i personaggi e tutto ciò che viene menzionato in questa storia non mi appartengono, ma è dei legittimi proprietari, io ci gioco solo un pochino.
Note autore: dei, era una vita che non scrivevo qualcosa, devo dire che mi è mancato. Il titolo di questa breve raccolta è ovviamente quello della nota canzone dei Guns N' Roses.

 




Intorno a lui i bambini giocavano nella vasca della palline, sugli scivoli o disegnavano, mentre liceali con gilet ridicoli e cappellini imbarazzanti servivano ai tavoli cantando buon compleanno o altre cazzate simili e i clown si aggiravano fra la folla, gesticolando e saltellando.

Il cacciatore bevette un sorso di birra annacquata. L'odore di soda scadente e vomito stantio era nauseante, eppure non riusciva a guardarsi intorno senza sorridere.

Mentre un bambino rideva scendendo dallo scivolo, Dean addentò il trancio di pizza gommosa. Da Plucky Pennywhistle la pizza faceva sempre schifo, ma Sammy da bambino adorava quello scivolo.

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Capitolo 3
*** Nessuno ti porterà mai via da me ***


Titolo: November Rain

Riassunto: le ore sono sempre lunghe nel silenzio

Genere: introspettivo

Avvertimenti: nessuno

Prompt: Nessuno ti porterà mai via da me @ Syllables of Time (tabella)

Desclaimer: i personaggi e tutto ciò che viene menzionato in questa storia non mi appartengono, ma è dei legittimi proprietari, io ci gioco solo un pochino.

Note autore: dei, era una vita che non scrivevo qualcosa, devo dire che mi è mancato. Il titolo di questa breve raccolta è ovviamente quello della nota canzone dei Guns N' Roses.

 

 




Dean aveva appena quattro anni quando il demone aveva strappato Mary dalla sua amorevole famiglia, lasciandolo con un padre troppo attaccato alla bottiglia e un bambino troppo piccolo fra le braccia.

Un pezzo di lui era bruciato in quella casa con il suo vecchio orsetto di peluche e il lettino, ma era andato avanti: aveva percorso l'America da costa a costa sull'Impala con la sua famiglia, aveva cacciato e si era annegato in donne e whisky, non sempre in quest'ordine.

Era andato avanti, ma quando Dean aveva tredici anni, qualcosa era tornato al suo posto: Sam gli aveva regalato l'amuleto che non avrebbe mai tolto e che sarebbe sempre stato caldo stretto nel palmo della sua mano.

«Grazie Sam, mi piace moltissimo.»

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Capitolo 4
*** E improvvisamente sono diventato una parte del tuo passato, la parte che non dura ***


Titolo: November Rain

Riassunto: le ore sono sempre lunghe nel silenzio

Genere: introspettivo

Avvertimenti: nessuno

Prompt: E improvvisamente sono diventato una parte del tuo passato, la parte che non dura @ Syllables of Time (tabella)

Desclaimer: i personaggi e tutto ciò che è menzionato in questa storia non mi appartiene, ma è dei legittimi proprietari, io ci gioco solo un pochino.

Note autore: dei, era una vita che non scrivevo qualcosa, devo dire che mi è mancato. Il titolo di questa breve raccolta è ovviamente quello della nota canzone dei Guns N' Roses.




 

 

 

«Non mi interessa quello che pensi!»

Dean ripose la pistola appena pulita e prese la successiva. I punti sul braccio tendevano e l'occhio gonfio pulsava da morire, dormire quella notte sarebbe stato difficile.

«Ascoltami bene Sam...»

Forse sarebbe dovuto uscire: qualcuno doveva pur recuperare la cena per quei due idioti.

«No, ascolta tu! Non sono il tuo soldatino senza cervello! Non sono Dean!»
Dean posò la pistola e lanciò una veloce occhiata al tavolo. Papà e Sam si fronteggiavano come due cani rabbiosi, incuranti di chi poteva ascoltarli, di chi, oltre a loro, si trovava in quella stanza..

«Che cosa vorresti dire?»

«Se Dean non ha aspirazioni migliori del seguire un vecchio ubriacone, questo non vale per me.»

Sam uscì dalla stanza sbattendosi la porta alle spalle e papà batté il pugno sul tavolo, prima di tracannare un sorso di whisky.

Il silenzio riempiva la stanza, dalla camera accanto si potevano sentire i mugolii dei soliti avventori di quei motel da quattro soldi. Dean si chiese quando fosse diventato invisibile.

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Capitolo 5
*** Il mese più crudele ***


Titolo: November Rain
Riassunto: le ore sono sempre lunghe nel silenzio
Genere: introspettivo
Avvertimenti: nessuno
Prompt: Il mese più crudele @ Syllables of Time (tabella)
Desclaimer: i personaggi e tutto ciò che è menzionato in questa storia non mi appartiene, ma è dei legittimi proprietari, io ci gioco solo un pochino.
Note autore: dei, era una vita che non scrivevo qualcosa, devo dire che mi è mancato. Il titolo di questa breve raccolta è ovviamente quello della nota canzone dei Guns N' Roses.


Quando il telefono suonò per la prima volta dopo giorni, Dean si sarebbe aspettato di tutto, tranne che vedere il numero di Bobby.
«Bobby?!»
«Sai che non ti farebbe male prendere in mano quel telefono di tanto in tanto?» borbottò il cacciatore all'altro capo. Dean poteva sentire il vecchio Rumsfeld latrare. «Stai zitto, stupido cane.»
Se non avesse assistito decine di volte ad una scena del genere, forse Dean avrebbe perfino potuto riderne.
La testa gli scoppiava e ormai l'alcol nella stanza era finito, sarebbe dovuto uscire a comprarne altro. «Ascolta Bobby, papà...»
«Non è lì» lo interruppe brusco il cacciatore. «Ho un calendario anch'io.»
Già, tutti sapevano cosa aspettarsi dai Winchester a novembre.
Ci fu solo un attimo di silenzio, poi Bobby sospirò. «Ascolta idiota, da quello che ho sentito hai da poco terminato una caccia a sei ore da qui.»
«Bobby...»
«Vedi di dormire qualche ora ed essere qui domattina. Ho un letto e una bottiglia col tuo nome sopra.»

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Capitolo 6
*** La tua esistenza è solo ansia ***


Titolo: November Rain

Riassunto: le ore sono sempre lunghe nel silenzio

Genere: introspettivo

Avvertimenti: nessuno

Prompt: La tua esistenza è solo ansia @ Syllables of Time (tabella)

Desclaimer: i personaggi e tutto ciò che è menzionato in questa storia non mi appartiene, ma è dei legittimi proprietari, io ci gioco solo un pochino.

Note autore: dei, era una vita che non scrivevo qualcosa, devo dire che mi è mancato. Il titolo di questa breve raccolta è ovviamente quello della nota canzone dei Guns N' Roses.


Uno, due, tre, quattro... ancora nulla, esattamente come quattro giorni fa.

Dean premette ancora una volta il tasto di chiamata rapida, artigliando con una mano la bottiglia. La spalla pulsava da morire e la ferita sulla gamba sembrava essersi riaperta, eppure quelli erano i suoi problemi minori.

Uno, due, tre, quattro squilli, poi la segreteria. Inutile lasciare un messaggio, non avrebbe risposto, esattamente come una settimana prima.

Esausto Dean tracannò un sorso di whiskey e riprovò a chiamare, ma questa volta partì direttamente la segreteria. Almeno ora era sicuro che fosse vivo, anche se non voleva essere trovato.

Avete chiamato John Winchester. Se avete bisogno di qualcosa rivolgetevi a mio figlio Dean 1-866-907-3235.

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Capitolo 7
*** E se hai le mani sporche che importa? Tienile chiuse e nessuno lo saprà ***


Titolo: November Rain

Riassunto: le ore sono sempre lunghe nel silenzio

Genere: introspettivo

Avvertimenti: nessuno

Prompt: E se hai le mani sporche che importa? Tienile chiuse e nessuno lo saprà @ Syllables of Time (tabella)

Desclaimer: i personaggi e tutto ciò che è menzionato in questa storia non mi appartiene, ma è dei legittimi proprietari, io ci gioco solo un pochino.

Note autore: dei, era una vita che non scrivevo qualcosa, devo dire che mi è mancato. Il titolo di questa breve raccolta è ovviamente quello della nota canzone dei Guns N' Roses.




Quando a sette anni aveva raccontato per la prima volta alla maestra di papà e dei mostri lei aveva sorriso accondiscendente e lo aveva elogiato per la sua fantasia. La seconda volta non era andata altrettanto bene: diversi bambini si erano messi a piangere e lui era finito in punizione per una settimana e con l'obbligo di vedere uno psicologo.

Quando al liceo aveva urlato ad Amanda che lui era un eroe, lei lo aveva guardato come fosse un pazzo e se ne era andata con le sue amiche mentre intorno a lui diversi ragazzi ridevano dello strano Dean Winchester.

Cazzo, ormai dovrei aver imparato a stare zitto, pensò Dean, fissando Cassie rivestirsi in fretta e urlargli di uscire dalla sua casa e dalla sua vita. Per quante persone potesse aver salvato, per tutti la sua vita sarebbe sempre stata quella di un pazzo.

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