Sora e il Villaggio del Ferro di kyuubi no yoko 90 (/viewuser.php?uid=71506)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo inizio ***
Capitolo 2: *** Una ragazza scontrosa ***
Capitolo 1 *** Un nuovo inizio ***
Continuava a viaggiare spinto dalla forza che Naruto e gli abitanti di
Konoha, che aveva provato a distruggere, gli avevano donato. Loro,e
soprattutto il jinchuuriki di Kyuubi, gli avevano insegnato che se non
ci si arrende si può ottenere tutto nella vita e che per
uscire dal vortice della solitudine bisogna farlo con le proprie forze
e non maledire gli altri perché ci isolano a causa della
nostra diversità…perché siamo dei
mostri. Ma ormai quello era il passato.
Ora Sora, l’ex monaco del Tempio del Fuoco e
Pseudo-Jinchuuriki, era umano e questo lo rendeva felice
poiché, come aveva detto a Naruto, si sarebbe
impegnato a farsi degli amici e ad essere accettato. Viaggiare di
città in città e di paese in paese era piacevole
e divertente poiché , essendo sempre vissuto al tempio,non
sapeva molto del mondo esterno. Sora continuò a
spostarsi per qualche mese fino a quando, lungo un sentiero
non incontro un anziana signora che stava cercando faticosamente di
tagliare un albero. Il ragazzo si accorse subito che la vecchietta non
riusciva neppure al alzare l’accetta per cui, senza
esitare,considerandolo anche come un allenamento,
gridò<< JUUHA SHOU>>.
La falce di vento che creò tagliò
più volte l’albero formando dei tronchi perfetti
di legna, con la sorpresa della vecchietta che rispose<<
Ohh… ma che bravo, ti ringrazio molto
giovanotto>>.<< Di niente signora
è stato un piacere. Mi scusi saprebbe dirmi se da qualche
parte c’è un villaggio in cui possa passare la
notte?>> chiese Sora.<< Ma certo dietro
quella collina c’è il mio
villaggio,il Villaggio del Ferro, e sei fortunato perché
gestisco la migliore locanda del villaggio e per la tua gentilezza
vorrei fossi mio ospite e a proposito il mio nome è
Koharu.>>.<> Detto
questo Sora prese la legna e si incamminò con Koharu.
Arrivati in città Sora restò sorpreso e
capì perché il villaggio si chiamasse
così. Tutte le abitazioni erano fatte in puro
ferro, ma non era solo quello. Infatti vi erano molti negozi e
bancarelle che vendevano ogni genere di minerali.<< Il
vostro è un paese molto ricco non vero?.>>,
<< Hai indovinato, da queste parti ci sono molte miniere
con ogni genere di minerali, che hanno portato molta
prosperità. E’ un villaggio pacifico se non fosse
per…>>,la vecchietta non finì in
tempo a parlare che si accorse che del gruppo di uomini armati che
circondavano una fanciulla dai capelli neri. << Oh no
quella è mia nipote Saori ed è circondata dagli
uomini di Koga .>>. Capendo che la ragazza era
in pericolo Sora si getto in mezzo agli uomini<< E tu chi
sei. Togliti dai piedi moccioso.>>. << Mi
pare di capire che lei non vuole venire con voi. Rinunciate o
dovrò fare di voi dei Kaimyou( ossia le persone che stanno
per morire)>>.
<< Ora basta uccidetelo>>, gli uomini si
gettarono su Sora che li respinse facilmente ma appena li colpi
sentì dolore alla mano. Era come se avesse colpito
dell’acciaio. Non capendo si accorse del sorriso degli uomini
che riuscirono a colpirlo con dei pugni di ferro allungabili. Sora
cadde a terra provando un dolore lancinante al petto e quando gli
uomini stavano per infilzarlo con delle spade Sora sentì una
strana sensazione venire dalla sua mano destra e senza accorgesene
gridò << JUHHA REPPUU SHOU>>.
Il braccio animalesco di chakra colpì 2 dei 4
uomini che furono sbalzati indietro rivelando un armatura di ferro
sotto i vestiti. Gli altri non capendo a situazione decisero di
prendere i feriti e di ritirarsi. Koharu si avvicinò a Saori
per aiutarla. Intanto Sora era terrorizzato da ciò che
vedeva, il suo braccio destro era tornato ha essere demoniaco come
quando aveva il chakra di Kyuubi. Senza farsi vedere lo nascose sotto
la manica e calmandosi andò da Koaru e sua nip
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Una ragazza scontrosa ***
‘‘ State tutte e due bene?’’ chiese Sora dopo aver sconfitto gli uomini di Koga,tuttavia la risposta di Saori lo lasciò sbigottito ‘‘Perché ti sei intromesso,questi non sono affari tuoi’’
‘‘Saori non essere maleducata,Sora voleva solo aiutarti’’ rispose Koharu. ‘‘Conosci questo tipo nonna ?’’ ‘‘ Sì è un giovane monaco che mi ha aiutato a tagliare la legna e come hai visto è anche molto forte.’’La ragazza lo fissò e Sora si aspettava dei ringraziamenti tuttavia Saori, voltandosi, disse freddamente “ Non sono affari tuoi ! Stanne fuori monachetto.” E corse via. “M-Monachetto a chi ? Ehi razza di ragazzina ingrata sto parlando con te”disse Sora mentre vedeva la ragazza andare via. “ Ti prego di perdonarla ragazzo,ma vedi dopo la morte dei genitori Saori si comporta bruscamente con le altre persone. Inoltre è molto orgogliosa e non sopporta essere aiutata quando è in difficoltà.” Sora comprese pienamente i sentimenti della ragazza. In fondo anche lui aveva perso i genitori e si era ripromesso di vendicarli, almeno fino a quando Naruto non gli aveva fatto capire quanto fosse inutile la vendetta. “Ma chi erano quei tipi e cosa volevano da lei?” “Vedi quegli erano gli uomini di Koga ,il leader di un gruppo di ninja che abitano qui. Koga cerca di convincere Saori a sposarla perché dice di amarla, ma in realtà sia io che mia nipote sappiamo che solo interessato a ottenere l’abilità innata di Saori, l’Arte del Ferro,anche se non è ancora in grado di usarla perfettamente”. “ E così anche lei ha perso i genitori , comprendo il suo dolore più quanto possa immaginare,ma per esperienza personale ho imparato che è inutile arrabbiarsi col mondo per quello che abbiamo perso”disse Sora sorprendendo la vecchia signora. “Quel che dici è vero. Sai forse è una fortuna che tu sia qua,forse puoi far capire ciò anche a Saori. Ma ora andiamo alla mia locanda che si sta facendo tardi”. I due si incamminarono verso la locanda e una volta arrivati Koharu accompagnò Sora nella sua stanza dicendogli che lo avrebbe chiamato quando la cena fosse stata pronta. Una volta in camera Sora disfò il suo bagaglio quando all’improvviso sentì nuovamente un forte dolore al suo braccio destro che ancora una volta muto. Sora cercò di trattenere i propri gemiti di dolore per non farsi sentire,ma quando posò il suo sguardo sullo specchio attaccato al muro,il ragazzo restò senza fiato. Nello specchio i suoi occhi non erano castani ma di un rosso vermiglio,ricordante il sangue,con una terrificante pupilla verticale,mentre all’altezza delle guance e sulla fronte comparvero protuberanze appuntite proprio come i suoi canini. “P-Perché questo? Che mi sta succedendo,credevo di essere tornato normale dopo lo scontro con Naruto… N-non voglio ti prego,non voglio più essere un mostro”disse il monaco balbettando terrorizzato fino a quando non senti la voce di Koharu “Sora tutto bene ? Ti ho sentito gridare,comunque la cena è pronta”. “S-sì sto bene,arrivo” disse Sora che non appena guardo lo specchio vide che i tratti ferini di Kyuubi erano di nuovo scomparsi e,nonostante fosse preoccupato decise di scendere a cenare. Tuttavia quando uscì e scese le scale non si accorse della sagoma che si trovava dietro la porta della sua stanza.
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=350810
|