La perfetta Dramione di WhoLocki_Martell (/viewuser.php?uid=129475)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Vestiti ***
Capitolo 3: *** Playboy ***
Capitolo 4: *** Lo sguardo ***
Capitolo 5: *** La stanza delle Necessità (parte 1) ***
Capitolo 6: *** La Stanza delle Necessità (parte 2) ***
Capitolo 7: *** La Coppia più bella di Hogwarts ***
Capitolo 8: *** Ti presento i miei ***
Capitolo 9: *** Ho il mare dentro. ***
Capitolo 10: *** Regina dei Grifi e Principe delle Serpi ***
Capitolo 11: *** Cambio di residenza ***
Capitolo 12: *** Problemi di cuore ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Prologo
Ovvero:
pubertà in un giorno e cambiamenti fisici
Hermione Granger era una
ragazza tranquilla, nonchè studentessa modello e strega
più brillante della sua età, al quinto anno della
scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Il suo pomeriggio era molto
impegnato, come al solito: pieno di compiti in vista per i G.U.F.O., la
prima graduazione e primo riconoscimento accademico importante per i
giovani maghi e streghe. Lei e Ginny Weasley, amiche già da
un po', erano sedute nella sala comune della loro casa, senza parlare
perchè molto prese dallo studio. Tutto quindi procedeva come
al solito, finchè non sentì una pressione su
tutto il torace.
"Ginny" sussurrò la ragazza spaventata.
L'amica, allarmata dal suo tono, sollevò gli occhi dalla
pergamena e fece per chiederle "Cosa sta succedendo?", ma si interruppe
per urlare "CHE TI È SUCCESSO?"
"Cosa mi è successo?" le chiese Hermione ansiosa.
"Vai in stanza e guardati allo specchio" rispose la Weasley, senza
riuscire a trattenere una risata.
Hermione salì di corsa le scale, ansiosa, e andò
nella sua stanza. Fece appena in tempo a notare che sullo specchio di
Lavanda era spuntato il poster di una band babbana - One Determination,
le pareva - quando si guardò e cominciò ad urlare.
"Chi è stato a farmi questo scherzo?! Cosa significa?
Pensate sia divertente?!"
Mentre strillava e si agitava, Hermione sentì una voce nella
sua testa, stranamente simile a quella della Umbridge.
"Stai calma, fa tutto parte dei piani" le disse quella voce.
"Questo fa parte dei piani?" strillò Hermione indicandosi. I
suoi capelli, da castani e crespi che erano, adesso erano diventati
dorati e pieni di ordinati boccoli. Le gambe le si erano allungate,
sulle unghie le era spuntato dal nulla dello smalto rosso e... il seno
era aumentato, sino a diventare una quinta. "Ti consiglio di smetterla
di strillare" disse ancora la voce "visto che puoi sentirmi solo tu."
Hermione, sconvolta da quello che le stava accadendo,
ritornò in sala per riunirsi con Ginny, ma non la
trovò.
Mentre ripensava a quello che le era capitato, decise di
cercare l'amica nel suo dormitorio. E infatti la trovò
lì, ma fece fatica a riconoscerla.
I suoi capelli si erano allungati fino al fondoschiena, le
sopracciglia le si erano allungate e le lentiggini si erano accentuate.
Ovviamente, anche a lei si erano allungate le gambe e aumentato il seno.
"Da oggi in poi, lei non potrà più essere tua
amica". Hermione ignorò quello che la voce nella sua testa
stava dicendo, senza sapere che anche l'altra ragazza aveva appena
sentito la stessa cosa.
"Cosa ci sta succedendo?" chiese spaventata Ginny all'amica.
Nessuna delle sue aveva una risposta a quella domanda.
Draco
Malfoy era seduto su una delle comode poltroncine di fronte il camino
nella Sala Grande dei Serpeverde. Non aveva molta voglia di studiare,
ma doveva farlo, quello era il suo dovere. E poi, insomma, Piton e suo
padre erano troppo intimi per sperare che il direttore della sua casa
non avrebbe segnalato nulla ai suoi. Vicino a lui c'erano i suoi eterni
compagni, Tiger e Goyle, che stavano ridendo per una battuta stupida
fatta da uno dei due, e un po' più discosto da loro era
seduto Blaise Zabini, con cui Draco aveva rapporti amichevoli.
Improvvisamente senti qualcosa circondargli il corpo, come un'aura, che
svanì subito, ma non senza lasciare tracce: fra le labbra,
bella accesa e fumante, vi era una sigaretta.
"Che ca..." esclamò, buttando la sigaretta nel camino e
tossendo.
"Tutto ok?" gli chiese qualcuno dei suoi amici. Stava per rassicurarli,
quando sentì una voce dentro la sua testa.
"Tu non oserai mai più gettare una sigaretta nel camino
quando io decido che stai fumando, capito Dracuccio Furetto Malfoy?"
"Come osi chiamarmi Furetto? Chi sei?" strillò lui,
spaventato.
Gli amici lo guardarono, e poi si guardarono tra di loro, sospettosi.
"Con chi stai parlando, Draco?" gli chiese Goyle, ma fu interrotto da
Blaise, che iniziò a tossire.
Anche lui, apparentemente dal nulla, si era ritrovato fra le labbra una
sigaretta accesa.
"Ma che scherzo davvero divertente" disse sarcasticamente Draco, mentre
un ciuffo di capelli gli cadeva sugli occhi. Se li mise dietro
l'orecchio, infastidito, ma quelli ritornarono esattamente dov'erano
prima.
"Cerca di essere più collaborativo della tua anima gemella,
ok?"
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Capitolo 2 *** Vestiti ***
Vestiti
Ovvero:i
miei vestiti cambiano random
Il
sogno di Hermione, quella notte, fu così strano da farla
svegliare inquietata: senza un motivo apparente, lei e Draco Malfoy si
baciavano con una certa passione, intervallando ai baci appellativi
orribili del tipo “Hermy”,
“Mione”, “Draky”,
“Dracuccio”, “furetto”,
ecc…
Improvvisamente, come se qualcuno l’avesse scossa, la Granger
si svegliò di soprassalto.
“Vai a vestirti immediatamente!” le
ordinò la voce nella testa.
“Ma io vorrei prima farmi una doccia…”
pensò Hermione, ma fu interrotta dalla voce che le disse
“Tranquilla, da oggi sarai sempre pulita, non avrai
più bisogno del bagno e niente mestruazioni.”
"In che senso?" si fece sfuggire ad alta voce Hermione,
preoccupata.
Le altre le lanciarono delle occhiatacce, ma lei le ignorò.
“Non preoccuparti, tu e Dracuccio potrete comunque fare un
pargolo perfetto. E ora vai immediatamente a vestirti, non farmi
inca$%&£e!” tuonò la voce
istericamente, sempre più simile alla Umbridge.
La ragazza ubbidì rassegnata, e andò verso il suo
baule, mentre dal suo corpo cominciava ad emanare un forte odore di
bagnoschiuma.
Quando sollevò il coperchio, rimase così
stupefatta che dovette trattenersi per non urlare.
Tutti i suoi vecchi vestiti erano spariti. Al loro posto
c’erano top di colori molto accesi e glitterati (acquistati
sicuramente col patrocinio di Magnus Bane), gonne corte quanto
cravatte, scarpe con tacchi alti quanto le sue cosce, calze a rete a
maglie larghissime, della biancheria degna del Moulin Rouge, e altri
strani oggetti su cui non volle indagare.
E soprattutto NIENTE DIVISA SCOLASTICA.
“Cos’hai fatto ai miei abiti?”
Pensò, sperando che la voce la sentisse.
“Li ho solo resi più belli!!!”
“Belli?! Ridammi le mie divise o mi farai
espellere!”
Per un attimo non accadde niente, ed Hermione si sentì
prendere dal panico, ma poi vide apparire le sue divise, ordinatamente
piegate nel baule.
“E i miei vestiti?”
“Adesso sono quelli” le rispose la voce
“buona giornata”
Rassegnata, la ragazza cominciò a vestirsi. Grazie al cielo,
trovò delle scarpe con dei tacchi decenti, un pantalone
leopardato (sempre meglio delle gonne/cravatta), mentre per la
maglietta si arrese e alla fine decise di rimanere col pigiama.
Anche così, con la divisa a coprire quasi tutto, si sentiva
volgarissima. Non si sarebbe vestita in quel modo nemmeno per
Carnevale, figurarsi a scuola.
In palese imbarazzo scese le scale, con libri e pergamene a farle
compagnia.
Nessuna le chiese spiegazioni per lo strano abbigliamento, neanche
Ginny, anzi anche lei sembrava era vestita in modo alquanto strano.
Fra le occhiate divertite e ammirate di alcuni ragazzi, Hermione e
Ginny andarono in Sala Grande per fare colazione.
Harry e Ron erano già seduti, e mentre Ron si abbuffava come
al solito, Harry si guardava attorno con lo sguardo perso…
sembrava non avesse appetito.
- Tutto bene? – chiese Ginny, preoccupata per entrambi.
Ron la ignorò, mentre Harry farfugliò qualcosa
sull’amore non corrisposto e andò via senza aver
toccato cibo.
“Adesso” disse con tono perentorio la voce nella
testa di Hermione “voltati lentamente”.
Hermione obbedì rassegnata.
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Capitolo 3 *** Playboy ***
Playboy
Ovvero: tutte mi
vogliono.
Abbastanza
assonnato, Draco Malfoy si vestì nel suo
dormitorio per affrontare un altro giorno di
scuola magica.
La
sua giornata, contrariamente a quella di
qualche sventurata Grifondoro, stava andando
come una normale giornata dovrebbe andare, e, a parte decine di
pacchetti di sigarette apparse, senza che lui ce le avesse messe, nel
suo baule, nulla di strano gli era capitato.
Non ancora.
Scendendo le scale del dormitorio per andare in
Sala Comune, una sigaretta non gli apparve fra
le labbra.
"Ancora?"
disse esasperato, gettando la
sigaretta a terra "io non mi rovino i polmoni
con quella robaccia!"
"Non
ci siamo, Dracuccio" disse lagnosamemte
una voce nella sua testa, mentre fra le labbra gli
apparve ancora quella porcheria "tu devi
fumare! E per favore sii carino, ti aspettano le
tue fans."
Malfoy
non ebbe neanche il tempo di chiedere a
quella maledetta voce chi fosse, cosa voleva da
lui e cos'era quella storia delle fans quando,
come se improvvisamente qualcuno avesse
acceso uno stereo (cosa improbabile ad
Hogwarts) tutto d'un colpo sentì delle voci
isteriche provenire dalla Sala Comune.
Con
un po' di timore e rinunciando a gettare la
sigaretta (si sarebbe giustificato dicendo che era
una metafora), entrò nella sala comune della sua Casa.
Un
gruppo molto numeroso di ragazze occupava
i divanetti ed il pavimento. La prima cosa che
Draco notò furono le divise: cosa ci facevano
delle ragazze di altre Case lì? Si disse
che non erano problemi suoi e così continuò a
camminare tranquillamente, chiedendosi però dove fossero
Tiger e Goyle.
Ignorò
la voce che gli suggerì che quelli non erano amici degni di
lui e, mentre stava per arrivare alla conclusione che
probabilmente stavano già facendo colazione
senza lui, una delle ragazze lo vide.
"GUARDATE!"
strillò istericamente alle altre "QUELLO È DRACO
MALFOY!"
Un
insieme di gridolini eccitati si innalzò in
sincrono, poi tutte cominciarono a correre nella
stessa direzione.
Cercando
di non farsi prendere dal panico,
Draco guadagnò l'uscita della Sala Comune dei
Serpeverde e corse in Sala Grande.
Ma
le ragazze lo raggiunsero.
"TI
PREGO... UN AUTOGRAFO... UNA FOTO..." gli
urlavano da tutte le parti, mentre lo tiravano da
ogni direzione.
"BASTA!"
urlò Draco "BASTA! QUESTO È
TROPPO!"
"Guarda
di fronte a te, Draco, si è voltata per
te!" gli ordinò la voce.
"Chi?"
rispose pensando Draco... non avrebbe
potuto parlare da solo di fronte a tutti.
"Chi?
LEI! Stupido! Dimostrale che non ti
interessa di queste ragazze e che ami solo lei!"
Draco
guardò verso Pansy, che era l'unica
ragazza per cui avesse mai provato un blando
interesse, ma la Serpeverde stava guardando con
sguardo truce la caraffa del the speziato.
"Oh
insomma!" riprese la voce "il tuo amore
segreto Grifondoro!"
"CHE?
Non amerei una Grifondoro neanche se
fosse bella come un Veela!"
"Ma
lei lo è! È Hermione Granger! Il tuo amore
proibito!"
"Hermione
Granger bella come una Veela? In
quale dimensione parallela?"
"In
questa! E tu adesso correrai da lei, le dirai
che non ti importa delle differenze, che non ti
importa di tutte le ragazze con cui hai... hai
capito, no? e che ami solo lei."
"Punto
primo:" pensò Draco, salendo sul tavolo
per tentare di sfuggire alle ragazzine in preda
agli ormoni "se Hermione Granger è bella, tu sei
intelligente. Punto secondo:" continuò, notando
con orrore che le ragazzine stavano imitando il
suo esempio "a me importa delle differenze, lei
è una sporca Nata-Babbana ed io un
Purosangue. E, punto terzo:" Malfoy cominciò a
fare lo slalom fra i piatti dei suoi compagni di
Casa "il massimo che abbia mai fatto è baciare
una ragazza." Draco concluse, saltando a terra
visto che era arrivato al bordo della lunga
tavola.
"Bene
bene bene" disse una vocetta fastidiosa
dinanzi a lui.
Malfoy
non l'aveva notata prima, ma ad
aspettarlo a terra c'era la Umbridge, che teneva
per una spalla Hermione Granger, mentre Blaise Zabini e Ginny Weasley
stavano dietro di loro.
Draco
fece solo in tempo a notare l'orribile
pantalone della Grifondoro e la somiglianza fra
la vocetta della Umbridge e quella nella sua
testa, quando qualcuno lo spinse a terra.
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Capitolo 4 *** Lo sguardo ***
Lo sguardo
Ovvero:
hai una tempesta negli occhi
(Tiziano,
le isole non si usano più).
Draco
si rialzò da terra, abbastanza intontito per la botta, e si
voltò per capire chi fosse il responsabile di quel disastro,
ma le sue stalker ersno semplicemente svanite nel nulla, come se non
fossero mai esistite.
"Cosa stai facendo? Devi guardare lei!" gli ordinò la solita
voce nella testa.
"Perchè mai dovrei farlo?" chiese lui scocciato, mentre la
Umbridge lo afferrava per una spalla e lo trascinava nel suo ufficio
con la Granger, e gli altri due ragazzi li seguivano.
"Guardala e basta, ok? Poi capirai"
Esasperato, Draco decise di non discutere ulteriormente e di voltarsi a
guardare la Grifondoro, mentre quest'ultima (proprio come se qualcuno
lo avesse ordinato anche a lei) si voltava a sua volta.
"Finalmente i tuoi occhi di ghiaccio color tempesta hanno incontrato i
suoi occhi al cioccolato gusto caramello!"
"Ma che problemi hai?"
"Adesso basta! Non guardatevi più! Non siete ancora capaci
di affrontare il vostro amore che chiaramente trapela dai vostri
sguardi!"
Draco distolse lo sguardo da Hermione, e lei fece lo stesso. Non
provò neanche a rispondere qualcosa alla voce psicopatica,
era impossibile farla ragionare.
Intanto, i malcapitati erano arrivati nell'orribile ufficio della
Umbridge, tutto rosa e con i muri decorati da stucchevoli piattini
raffiguranti gatti.
La professoressa si sedette e li invitò a fare lo stesso.
"Non ho mai visto un comportamento tanto disdicevole in questa scuola!
Lei, signorina Granger, quella che dicono essere la più
brillante strega della sua età! E lei, signorina Weasley!
Come osate presentarvi in Sala Grande vestite in una maniera
così disdicevole! E voi, signori Malfoy e Zabini!"
continuò la Umbridge, senza dare modo ad Hermione e Ginny di
spiegarsi "voi che ho sempre visto come un modello di classe ed
educazione! Vi rendete conto di cosa avete combinato? Pensavate di
essere in un circo?"
Entrambi gli studenti provarono a spiegarsi appena la Umbridge si
fermò per respirare, ma ma li bloccò
immediatamente.
"Basta così" li interruppe "stanotte sarete in punizione
insieme, nella Stanza delle Necessità."
Hermione e Draco si guardarono spontaneamente stavolta, ma
perchè erano esasperati dalla situazione.
"Quanto siete cariniiiiiiiiiii" disse la solita voce nella testa di
entrambi, mentre Blaise chiedeva "Ma io che ho fatto?"
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Capitolo 5 *** La stanza delle Necessità (parte 1) ***
La
Stanza delle Necessità (parte 1)
Ovvero:
Ron urla senza motivo.
Arrivate le otto di sera, Hermione fu interrotta dalla solita voce
mentre stava studiando in Sala Comune con Harry e Ron.
"Mione,
adesso basta sgobbare,devi prepararti per il tuo appuntamento con
Draky!"
"Appuntamento?
è solo una punizione..." provò a replicare la
Grifondoro.
"Senti
un po'" la interruppe la voce, mentre tutti i suoi libri si chiudevano
da soli, con dei tonfi così forti da far spaventare i suoi
amici "tu stasera sarai inpunizione col ragazzo più sexy di
Hogwarts, devi vestirti adeguatamente!"
"Ma
che problemi hai?" le chiese Hermione mentre cercava di riaprire i
libri, invano.
"OMG
OMG OMG come vi shippo OTP OTP OTP! Me l'ha detto anche lui!"
"Anche
lui? Chi è l'altro poveraccio che stai torturando? Per caso
Malfoy?"
"Hermione,
si può sapere cosa sta succedendo" le chiese Harry,
allarmato dal suo strano comportamento.
"Non
posso dirti niente Harry, mi dispiace" rispose lei con un tono di voce
leggermente disperato, mentre rassegnata raccoglieva i suoi libri
"penseresti che sono pazza"
"Tu
con noi non vuoi mai parlare delle tue cose, ci escludi sempre dalla
tua vita!" strillò Ron, facendo un'uscita teatrale da drama
queen.
"Sentì
un po'" chiese Hermione alla voce dentro di sè "per caso
stai controllando qualcun altro in questa scuola?"
Fu
solo il silenzio a risponderle, ma per lei quello era un sì.
"Salì
immediatamente nel tuo dormitorio a prepararti!" le strillò
la voce in testa per risposta, facendola sussultare.
Hermione
salì la scala del dormitorio con le mani piene di libri, ma
riusciva comunque a portarli facendoli tenere in equilibrio.
Improvvisamentetutti
i libri le caddero di mano, senza che avesse inciampato nei gradini e
nessuno l'avesse spinta.
Gli
altri nel dormitorio, già divertiti dalla scenetta con Ron,
risero ancora più forte nel vedere Hermione tutta
impacciata, ma un ragazzo si avvicinò e la aiutò
a raccogliere i libri, poi ne prese una metà e la
accompagnò nel dormitorio.
"Ma
tu non potresti stare qui..." iniziò Hermione, parecchio
perplessa.
"Vantaggi
del capo" rispose il ragazzo facendole l'occhiolino "io sono Cormack
McLaggen e tu Hermione Granger, giusto?"
Hermione
lo guardò perplessa, poi sbottò.
-
QUANDO E' TROPPO E' TROPPO, ADESSO BASTA! MI SONO VESTITA COME UNA
DONNACCIA, HARRY E RON SEMBRANO DUE ZOMBI, GINNY SI COMPORTA... ANZI,
DOV'E' FINITA??? MA QUESTO E' CONTRO TUTTE LE LEGGI! UN RAGAZZO NEL
DORMITORIO FEMMINILE!"
"Calmati,
idiota!" le ordinò la voce, mentre il ragazzo, come tirato
da fili invisibili, uscì dalla stanza senza nemmeno salutare.
"Adesso
tu ti vestirai" continuò la voce, facendo apparire degli
indumenti sul letto "e andrai davanti alla Stanza delle
Necessità ed aspetterai che il tuo amato Draky in sella al
suo cavallo bianco venga da te..."
"CHE
COSA..." iniziò Hermione, tentando di interrompere quelle
fantasie malate (aveva davvero visto Malfoy su un cavallo bianco nella
sua testa, poi l'aveva sentita fare un doppiosenso sulla parola
"cavallo"), quando vide quello che era apparso sul letto e si
interruppe.
Quando
si dice che non c'è mai fine al peggio,
pensò Hermione...
Sul
suo copriletto stavano in attesa di essere indossati un babydoll rosso,
una vestito dello stesso colore così attillato da lasciare
ben poco all'immaginazione e un paio di scarpe con dei tacchi alti
quanto la sua coscia.
"Posso
almeno mettere la divisa scolastica su questo... pezzo di stoffa?"
"Certo,
solo il tuo Draky può vederti così!"
Hermione
sospirò, esasperata, poi si rassegnò e
indossò quelle... cose. Nel mentre, Ginny Weasley
entrò nella sua stanza. Hermione la guardò a
bocca aperta: aveva addosso un vestitino azzurro, cortissimo, dal quale
si vedeva chiaramente che non aveva della biancheria sotto, i capelli
erano legati in una coda e le sue scarpe erano altissime, mentre il
tacco era sottilissimo.
"Ginny,
come ti sei conciata?" le chiese Hermione.
"Ti
piaccio? Spero proprio di fare colpo su Blaise!"
La
Granger era così scioccata che non aveva parole, e non
replicò.
Quando
anche lei ebbe finito di "vestirsi", le due ragazze scesero in Sala
Comune. Per fortuna, tranne Harry e Ron non c'era nessun altro.
"Hermione...
sei bellissima" sussurrò Ron con gli occhi spiritati, mentre
Harry si avvicinava a Ginny timidamente.
"Dobbiamo
andare, stasera siamo in punizione..." iniziò lei, ma Ron la
interruppe furibondo, urlando "TUTTE SCUSE! LO SO DA CHI STATE ANDANDO!"
Hermione,
spaventata, afferrò la mano di Ginny, ed entrambe scapparono
via, mentre Harry le guardava sognanti e Ron mangiava una coscia di
pollo (anche questa sbucata dal nulla).
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Capitolo 6 *** La Stanza delle Necessità (parte 2) ***
La
Stanza delle Necessità (parte 2)
Ovvero: Hermy, cosa ci fai
lì in ginocchio?
Prima di
cominciare: ed ecco, dopo anni, il nuovo capitolo. Non so come
ringraziarvi di essere ancora qui. Vi adoro, ed è grazie a
voi se sono tornata su EFP. Come state? Cosa avete fatto in questo
periodo?
Fra
qualche riga, eccovi il nuovo capitolo. Vi invito nuovamente a
controllare i vecchi capitoli, rivisitati e modificati. E nulla...
Grazie a voi che mi tenete ancora fra le seguite/preferite/ricordate,
grazie ai nuovi lettori approdati qui dopo l'avviso di stamattina,
grazie a chi recensirà, grazie ai lettori silenti. Questo
è per voi.
Quando
Hermione e Ginny arrivarono di fronte alla Stanza delle
Necessità, la professoressa Umbridge, Draco e Blaise erano
già lì ad aspettarle.
"Ora che ci siamo tutti" iniziò la Umbridge appena le vide
arrivare "la punizione potrà iniziare. Dovrete stare tutta
la notte nella stanza e obbedirete agli ordini che vi verranno
impartiti".
Ignorando la regola secondo cui la Stanza si sarebbe aperta solo in
casi di estrema necessità, la professoressa tese la mano e
dal nulla apparve una porta. Era tutta rosa, e al centro, in rosso,
c'era scritto "LA STANZA DELL'AMORE".
Draco guardò schifato quella scritta, mentre Ginny tentava
di prendere la mano a Blaise.
La Umbridge fece loro segno di entrare, poi, quando furono tutti dentro
disse loro con tono malizioso "Buonanotte", e poi chiuse la porta con
una chiave.
"Ma come hai fatto ad alterare il funzionamento della Stanza de..."
iniziò Hermione, pensando, curiosa di sapere quanto fosse
potente quella voce che la torturava da qualche giorno, ma si
interruppe quando vide l'arredamento che la circondava.
Ogni cosa era rossa e rosa - tappezzerie, imbottiture delle sedie e dei
divanetti - piena di cuoricini, ma soprattutto la intmorivano le due
porte che si vedevano alla fine del corridoio. Fra mille cuoricini, su
una c'era scritto "Draky e Mione", sull'altra "Ginnina e Ble".
Ginny sembrava ubriaca: rideva senza un motivo apparente, barcollava
sui tacchi, che fino a qualche secondo prima aveva portato
impeccabilmente, e cercava ogni scusa per stare accanto a Blaise. Il
poverino, dal suo canto, era torturato dalla solita voce, che gli stava
ordinando di "baciarla appassionatamente".
Hermione era sconfortata.
"Beh, che aspetti a farle i complimenti?" chiese intanto la voce a
Draco.
"Io non le farò proprio nessun complimento! Già
è difficile stare in questa stanza con una Mezzosangue ed
una traditrice del suo sangue!"
Nel frattempo, senza alcun motivo, uno dei tacchi di Hermione si
spezzò. La ragazza fu presa di sorpresa, a tal punto che si
ritrovò con le ginocchia a terra... proprio di fronte a
Malfoy.
"Allora" le disse maliziosamente la voce, mentre lei provava invano a
rialzarsi "non ti viene in mente nulla che potresti fare in questa
posizione?"
"Che schifo!!!" esclamò ad alta voce lei, con tono
disgustato.
"Ho capitooooo! Che sciocca sono stata! Avete bisogno di conoscervi
meglio prima di fare gli sporcaccioni!" esclamò la voce
nella testa di Hermione.
"Draco! Raccontale del tuo passato tenebroso, di come tuo padre ti
picchiasse quando eri piccolo!" ordinò sempre la voce al
ragazzo.
"Io non sono stato picchiato proprio da nessuno!"
"Ci rinuncio!" rispose la voce, parlando nella testa di entrambi "ma
solo per stasera... Avrò altre occasioni per farvi rendere
conto che vi amate e che siete perfetti l'uno per l'altra! Prendete
esempio dai vostri amici! Loro l'hanno capito subito di amarsi!"
All'unisono, orripilati, Draco e Hermione si voltarono verso la stanza
dei loro amici. Anche se la porta era chiusa, si sentivano strani versi.
"L'amore trionferà! Anche per Tessa e Hardin è
stato così!"
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Capitolo 7 *** La Coppia più bella di Hogwarts ***
La
Coppia più bella di Hogwarts
Ovvero:
“Grazie per essere venuta..”
“Allora? Che mi dovevi dire?”
“Io stasera mi sento un Re. Vuoi essere la mia
Regina?”
Prima di iniziare: come al solito, vorrei ringraziare coloro che hanno
aggiunto la mia storia alle seguite. Manca poco a raggiungere le 40
persone che hanno questa storia nelle seguite (senza dimenticare le
belle personcine che la tengono fra i preferiti e le ricordate), e vi
mentirei se dicessi che non sono felice. Non è importante il
numero, ma sapere che qualcuno mi legge e trova addirittura carina la
storia. Vi invito, se avete due minuti, a lasciarmi una recensione, mi
interesserebbe sapere cosa nè pensate (e non dico per dire,
ma accetto anche le critiche). Detto ciò, buona lettura!
Blaise stava dormendo. All'apparenza era tranquillo, ma in
realtà stava facendo dei sogni molto agitati. L'unica
costante di tutti i sogni che fece quella notte fu Ginny Weasley, la
sua "rossa del cuore".
Quando si svegliò quel mattino, il suo primo pensiero fu "Ma
come ho fatto a non rendermi conto prima del fatto che io sono
perdutamente innamorato di Ginny Weasley?"
"Eri distratto da cose futili come la scuola, la famiglia, lo sport"
gli rispose il suo spirito guida, la sua coscienza, colei che gli aveva
aperto gli occhi sulla verità del suo cuore, che il suo
cervello aveva cercato di ignorare finora "adesso preparati, fra poco
vi vedete".
Il cuore di Blaise saltò un battito al suo pensiero, il suo
respiro si fece affannoso: l'avrebbe rivista!
Poco dopo, si incontrarono. Lui era vestito come il peggior tamarro
tratto dalla web serie "The Lady": aveva i pantaloni e una camicia
bianchi, i capelli come fosse in un b-movie degli anni '90 (o in un
pessimo poliziesco della Mediaset della Mediaset), e ovviamente una
sigaretta fumante fra l'indice ed il medio destro.
Lei invece aveva un top verde come le foglie di pino o l'erba appena
tagliata (insomma, una sfumatura di verde poetica) che facesse
risaltare i suoi occhi verdi, con una scollatura che faceva vedere
senza problemi il suo ombelico, un pantalone bianco - niente gonne, ora
per il suo Blaise aveva messo "la testa a posto", e un paio di scarpe
altissime. Ovviamente, nessuno dei due portava la divisa. Insieme
formavano una coppia degna de "L'Onore e il Rispetto".
"Ehi piccola" sussurrò lui con voce roca, prima di baciarla
(o meglio, mangiarla come fosse un gelato) e strizzarle forte una
chiappa, manco fosse una spugna pregna d'acqua sporca.
"Tesoro" gli rispose lei quando riebbe l'uso di labbra e lingua
"stanotte ti ho sognato..."
"Anche io. Andiamo nel Parco, che ti racconto tutto".
Ginny ridacchiò, mentre Blaise le prendeva la mano e la
portava fuori dal Castello. Del resto, non erano mica a scuola per
seguire delle lezioni. Loro non nè avevano bisogno, potevano
vivere del loro amore.
Se tutto stava andando bene per Ginnina e Ble, che sicuramente
sarebbero convolati a nozze nel giro di un capitolo e mezzo, lo stesso
non poteva dirsi di Draky e Mione.
"Non capisci? Tu la ami!" stava ripetendo per l'ennesima volta la
nostra psicopatica preferita.
"Mai!" replicò Draco scocciato.
"Io so che la ami, lo sanno tutti... Persino i tuoi genitori!"
"Cosa c'entrano mio padre e mia madre ora?"
La voce non rispose, e Draco potè riprendere a seguire
tranquillamente la lezione di Incantesimi. Un gruppo di ragazzine
più piccole (che ci facevano lì?) lo stava
guardando, e di tanto in tanto sospiravano.
*
Come ogni pomeriggio, Draco era vicino al camino coi suoi fedelissimi.
Dalla sera precedente nella Stanza delle Necessità, non
c'era però traccia di Zabini.
Improvvisamente, in Sala Comune piombò Silente. Tutti
scattarono in piedi immediatamente.
"Draco!" esordì Silente senza alcun preambolo "i tuoi
genitori, dopo una lunga e attenta riflessione sul loro pessimo lavoro
come genitori, hanno deciso che per qualche mese ti ritirerai da scuola
e starai a casa! Ovviamente" aggiunse, senza dargli modo di replicare
"Hermione Granger verrà con te".
"Non ci credo!" urlò Draco, mentre i suoi compagni lo
guardavano istupiditi, come sotto l'effetto di un incantesimo.
"Sapevo che saresti stato felice! Ora vado a regalare punti ai
Grifondoro! Adios!" urlò Silente, e violando una famosissima
regola si smaterializzò.
"Vai a fare le valige!" gli ordinò la voce, perentoria.
"Che vita di merda!" urlò Draco salendo nel suo dormitorio.
Ma nessuno sembrò farci caso, erano tutti intenti a parlare
della difficile infanzia di Draco e di quanto fosse fortunato ad avere
una ragazza bella e intelligente come Hermione.
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Capitolo 8 *** Ti presento i miei ***
Capitolo 7 - Ti presento i miei
Ti presento i miei
... E la mia ex furiosa.
Qualche minuto dopo, Draco era alla porta del castello. Hermione
era già lì. Fortunatamente era vestita in maniera
decente, sebbene non avesse la divisa, come lui del resto, e sembrava
avesse pianto.
"Malfoy!" esordì appena lo vide "si può sapere cosa sta succedendo?"
Lui la guardò con sdegno e non rispose. Non poteva mica dirle
che nella testa sentiva una voce che voleva a tutti i costi vederlo
accoppiato con lei. Per un attimo considerò l'opzione di
chiederle se non la sentisse anche lei, visti i suoi recenti
comportamenti strani, ma poi decise che non voleva rischiare di essere
considerato pazzo, da quella poi.
Poco dopo arrivarono Lucius e Narcissa. Con una limousine nera, babbana.
Draco stava per chiedere cos'era quella storia, ma quando vide Narcissa correre ad abbracciare Hermione decise di tacere.
Un maggiordomo ripose i bauli nel portabagagli, mentre loro si sedevano
in macchina. Nell'abitacolo, i suoi genitori chiesero ad entrambi come
andasse la scuola, se stavano ancora insieme, e ad Hermione chiesero
notizie dei suoi familiari.
Nonostante la notevole distanza, arrivarono a Malfoy Manor in due minuti. Draco si chiese cosa stesse succedendo al mondo.
Il solito maggiordomo (sono abbastanza sicura si chiamasse Chang) prese
i bauli, mentre loro entravano in casa (avete tutti visto il film, non
perdo tempo a descriverla).
"Portala a vedere la tua stanza!" ordinò la voce a Draco.
"La Mezzosangue non entrerà mai nel mio spazio personale".
La voce non replicò, ma due secondi dopo sua madre gli disse la stessa cosa.
"Non è necessario, signora Malfoy" replicò Hermione,
visibilmente in imbarazzo. Se per Draco tutta quella situazione era
grottesca, molto peggio era per lei, che si vedeva accolta così
da gente che non faceva altro nella vita che predicare l'odio verso le
persone come lei.
"Capisco" replicò Narcissa arrendevole "la vedrai stasera, quando andrete a dormire insieme"
Hermione non rispose, ma impallidì.
"Nè tu e nemmeno Draco vi siete opposti" gongolò la voce malefica.
*
La cena quella sera fu imbarazzante. Hermione sedeva accanto alla madre
di Draco, e aveva quasi di fronte il Malfoy giovane. Aveva rifiutato di
mettersi il vestito elegante che le era apparso in camera - rosso e con
lo strascico - e si era presentata a cena con un paio di jeans e un
maglione marrone. Il fatto che i suoi vestiti abituali fossero
ricomparsi riempivano Hermione di speranza.
I genitori di Draco continuassero a blaterare senza sosta, ma poco
dopo Hermione decise di ignorarli e di concentrarsi sul cibo, rubando
il ruolo che di solito ha Ron in questo genere di storie. Gli elfi
domestici in casa avevano preparato del pollo arrosto squisito, con
mille spezie che non aveva mai assaggiato.
Mentre la ragazza si godeva l'unica consolazione possibile da quella
serata, sentì un rumore fortissimo, come di una porta che viene
sbattuta.
Qualche secondo dopo piombò nel salone Pansy. Aveva un vestito
tutto di raso verde, e una veletta sul viso dello stesso colore. Era
infuriata ed in lacrime.
"Come osi! Come osi tradirmi così!" urlò, schiaffeggiando
Draco. Il ragazzo scattò in piedi e le mise le mani sulle
spalle, cercando di calmarla.
"Pansy, è meglio se te ne vai" intervenne Lucius "Draco è
innamorato di Hemione e nessuno riuscirà a separarli, tantomeno
tu, che di mio figlio ami solo il patrimonio e il lignaggio"
Pansy continuò a strillare, mentre Draco cercava di calmarla e i
suoi genitori abbracciavano Hermione, rassicurandola che il loro
adorato figlioletto non l'avrebbe mai lasciata.
Hermione si liberò dall'abbraccio molesto e corse fuori in cerca di aria.
"Povera piccina, ha bisogno di consolazione! Draco, vai da lei!" gli ordinò sua madre.
Il ragazzo corse fuori, trascinando anche Pansy.
"Niente cose a tre!" strillava intanto furiosa la voce!"
Draco la ignorò, ignorò anche Pansy che continuava a strillare e urlò a sua volta "Mezzosangue! Dove sei?"
Hermione era seduta su una panchina di marmo circondata da alberi.
L'atmosfera era asfissiante, ma preferiva stare lì che in quel
manicomio di casa.
Nonostante la ragazza non gli avesse risposto, Draco la trovò poco dopo.
"Cosa vuoi?" gli chiese Hermione acida.
"Per qualche minuto metterò da parte il giusto disprezzo che
provo per te e per quelli come te, Mezzosangue. Dobbiamo parlare"
Prima di chiudere...
So che sto diventando
ripetitiva, ma ci tengo sempre a ringraziarvi per le recensioni,
perchè mi leggete in silenzio o se aggiungete alle
preferite/seguite/ricordate. Grazie infinite!
Inoltre, mi permetto di suggerirvi un'altra piccola cosa che ho inziato a scrivere... Se vi va, passate qui!
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Capitolo 9 *** Ho il mare dentro. ***
finire
Ho il mare dentro
Ovvero: a Hogwarts sono tutti ragazzi Tumblr
Prima di iniziare: Ci tengo molto a ringraziare tutti voi che avete recensito! JulyChan, vicky the killer, Debbo Slytherin, Morgana_Altea, ESTERICA, Herm_Granger, Adorable bunny.
Ringrazio tutti voi per aver speso due minuti per inondarmi di
complimenti e mi scuso per non avervi risposto, ma sappiate che le
vostre parole sono davvero molto apprezzate! Ringrazio inoltre tutti
voi che mi aggiungete ad ogni capitolo a preferite/seguite/ricordate, e
mi scuso per il ritardo negli aggiornamenti! Direi che per oggi basta
ammorbarvi, vi lascio al capitolo!
Mentre a villa Malfoy le cose si facevano sempre più complicate,
la vita ad Hogwarts continuava. Ginny e Blaise erano più rosei e
felici che mai. Si baciavano ovunque fossero, erano una visione
vomitevole per tutti. Fred e George li prendevano continuamente in
giro, ma loro sembravano vivessero in una bolla di sapone dove niente e
nessuno poteva raggiungerli.
Un altro Weasley, Ron, era profondamente infelice. Sapeva che Hermione
era a casa di Draco e capiva di non avere più alcuna
possibilità con la ragazza dei suoi sogni. Del resto, Draco era
biondo, alto, con gli occhi color iceberg dei Poli, ma anche color
vento, affascinante, con bei vestiti, una bella casa, e lui invece era
rosso e lentiginoso, trasandato, povero e ultimamente anche grasso...
Mangiava cibo fritto e unto in ogni momento della giornata, si stava
anche riempendo la faccia di brufoli.
Suoi compagni di depressione erano Dean Thomas e Harry. Il primo era
stato coinvolto in un caso di omicidio, e pur essendo stato assolto
avrebbe voluto la rossa dei suoi sogni accanto a sè a
consolarlo. Harry invece era triste un po' per Ginny ed un po' per
Hermione.
Tutti e tre formavano una combriccola alquanto meschina a vedersi. Ogni
tanto Neville tentava di consolarli, ma il fatto che ora fosse
fidanzato con Luna lo rendeva antipatico ai loro occhi. Lui era felice,
che diritto aveva di arrivare lì a deridere la loro
infelicità?
Oltre Neville, nessuno si interessava a loro, nemmeno i professori, che
pure si erano accorti di un calo drastico del loro rendimento
scolastico.
Nulla sembrava capace di scuoterli dalla loro apatia. Ma ben presto successe qualcosa che scosse l'intera scuola.
Una mattina, a colazione, mentre loro affogavano i loro dispiaceri nel
cibo e Ginny e Blaise facevano i molesti come al solito, il Preside
Silente si levò in piedi dal tavolo dei professori e si diresse
verso il suo leggio, intenzionato chiaramente a fare un annuncio.
E infatti, appena tutti furono in silenzio, esordì con
"Buongiorno! Importanti novità aspettano voi, studentesse e
studenti di Hogwarts! Ho deciso di istituire due cariche importanti,
che per funzioni, compiti e prestigio affiancheranno Caposcuola e
Prefetti: Regina dei Grifi e Pricipe delle Serpi!"
Un boato si alzò in tutta la Sala, costringendo il Preside a
interrompersi. Del resto, però, anche i professori lo guardavano
perplesso.
"Zitti!" urlò il Preside, e quasi tutti in Sala si calmarono.
"Voi!" riprese in tono brusco, indicando i tavoli di Tassorosso e
Corvonero "voi non siete abbastanza importanti per la trama! Non avete
diritto ad una carica per le vostre Case! In quanto a voi"
continuò, indicando i tavoli di Grifondoro e Serpeverde "decido
io perchè Grifondoro avrà una carica femminile e
Serpeverde maschile... ok? Ora, che gli interessati formulino una
candidatura!"
Mentre Crovonero e Tassorosso continuavano a rumoreggiare
insoddisfatti, agli altri due tavoli si discuteva di possibili
candidature. Ginny e Blaise decisero di candidarsi insieme, la loro
speranza era quella di vincere insieme, così da poter regnare
come coppia su Hogwarts.
Anche Lavanda Brown decise di candidarsi. La prima persona a cui
comunicò le sue intenzioni, ancor prima delle sue amiche, fu
Ron. Con passo sensuale si diresse dal suo posto a quello del ragazzo,
e con voce bassa e roca gli sussurrò all'orecchio "Sai che se
diverrò Regina tu sarai il mio schiavo, vero?" e nel frattempo
gli mise una mano fra le gambe. Ron la ignorò e continuò a mangiare.
Da quel giorno Hogwarts andò in subbuglio. Non si parlava
d'altro che dei futuri regnanti in ogni momento dell giornata: durante
i pasti, durante gli allenamenti di Quidditch, durante le lezioni,
nelle Sale Comuni, nei dormitori... Persino Corvonero e Tassorosso si
erano fatti coinvolgere dall'euforia generale. I primi avevano deciso
che non avrebbero votato nessuno, i secondi promettevano il loro voto a
tutti.
Fu nel bel mezzo della confusione di quei giorni che tornarono a scuola
Hermione, Draco e Pansy. La prima reazione di Pansy fu quella di
infuriarsi perchè non c'era la carica di Regina delle Serpi, gli
altri due invece speravano di non essere eletti.
L'euforia generale continuava ad aumentare. Qualche giorno dopo,
infatti, Silente annunciò che i vincitori sarebbero stati
celebrati ogni mese con dei balli in loro onore.
Draco ed Hermione, sempre più impauriti, iniziarono a distribuire spillette con le facce di Ginny e Blaise.
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Capitolo 10 *** Regina dei Grifi e Principe delle Serpi ***
jhgfd
Regina dei Grifi e Principe delle Serpi
Ovvero: Genoveffa, sei stata nominata...
Il lunedì mattina arrivò. In tutte le Sale Comuni era
stato istituito un seggio, nel quale tutti gli studenti avrebbero
dovuto votare su delle apposite pergamenen.
Draco ed Hermione continuavano a distribuire spillette di Blaise e
Ginny, convinti che il fatto che non avessero presentato la candidatura
non sarebbe bastato a fermare la tipa malefica con la voce della
Umbridge. Non si faceva sentire nelle loro teste da un po' di giorni,
però entrambi avvertivano un senso di soddisfazione che non era
il loro. Era sicuramente contenta perchè avevano deciso di
cooperare. Contro di lei, ma stavano comunque cooperando - e per farlo
dovevano perlomeno parlarsi civilmente. PEr lei era un gran risultato.
Quel giorno, in vista dell'evento, non c'erano lezioni. Il conteggio
dei voti sarebbe stato fatto il giorno stesso, e i vincitori sarebbero
stati annunciati la sera.
A cena, la Sala Grande era decorata solo coi colori dei Serpeverde e
Grifondoro. Tassi e Corvi non sembravano più scocciati per
essere stati esclusi dalla competizione, ma facevano scommesse su chi
avrebbe vinto.
Quando la cena stava per finire, il Preside si alzò in piedi. Un
silenzio solenne calò sulla Sala, come se tutte le loro vite
dipendessero da quel momento.
"Mie care studentesse e miei cari studenti" esordì con tono
commosso Silente "devo congratularmi con voi per la vostra scelta.
Avete scelto la coppia migliore su cui i miei poveri occhi da vecchio
si siano mai posati. Non ho mai visto una coppia così
innamorata, così unita, simbolo del fatto che il Mondo Magico,
se vuole, può essere unito, nonostante i pericoli che incombono".
Blaise e Ginny si lanciavano occhiate languide da un tavolo all'altro.
Del resto, il discorso che il Preside stava facendo sembrava proprio
rivolto a loro. E loro volevano tanto vincere.
"Ma oltre che essere una splendida coppia, sono persone meravigliose
anche da soli. Che dire di lui... Non esiste persona più
Purosangue di lui. Così nobile, così altolocato..."
Silente si interruppe, e il tono sognante che aveva usato fece
presumere a molti che stesse fantasticando sul ragazzo di cui aveva
appena parlato.
Blaise era convintissimo che quel discorso fosse dedicato a lui. Del resto, non conosceva nessun altro più nobile di lui.
"E lei" riprese Silente "ha tutte le qualità che una ragazza dovrebbe avere. Intelligente, bellissima..."
Ginny arrossì. Quella era la sua descrizione!
Da qualche parte partì la musichetta del quizi televisivo "Chi
vuol essere Milionario", mentre il Preside diceva "Il vincitore della
carica di Principe delle Serpi è... Draco Malfoy!"
Un boato scoppiò in Sala. Erano tutti felici per lui! Le sue
proteste sul fatto che non si fosse neanche candidato furono ignorate.
Intanto Silente lo invitò vicino a lui per fargli ringraziare i
suoi elettori.
"Io questa carica non la volevo!" urlò "non mi ero neanche candidato!"
"Perchè sei la persona più umile del mondo" urlò
Blaise di rimando. Tutti si voltarono a guardarlo, mentre lui avanzava
verso Draco e Silente.
"Non conosco nessuno più adatto di Draco per regnare su
Hogwarts. E pensare che in questi giorni, invece di mostrare i suoi
brillanti piani per la scuola, supportava la mia campagna elettorale!"
Alcune ragazze scoppiarono a piangere. Era tutto così commovente!
Nel frattempo, Silente porse a Draco un busta da lettere dorata.
"Vuoi avere tu l'onore di annunciare la Regina dei Grifi?" gli chiese.
Draco, che aveva un colorito verdognolo, prese la busta e la
aprì. Fece un sospiro profondo, e poi, col tono di un condannato
al patibolo, disse "La vincitrice della carica di Regina dei Grifi
è... Hermione Granger".
Tutti applaudivano entusiasti, mentre lei si nascondeva la faccia tra
le mani. Quando tutti si misero a chiamarla a gran voce decise di
raggiungere Draco, Silente e Blaise, se non altro per far tacere tutti.
Blaise, appena gli fu vicina, la abbracciò, esclamando "Non conosco nessuna migliore di te per questa carica!"
Fece appena in tempo a concludere la frase che nella Sala si
sentì un urlo. Tutti si voltarono spaventati a guardare cosa
fosse. Era Pansy, che si dirigeva con la bacchetta sguainata verso
Hermione.
"Lo so cos'hai fatto! Hai voluto questa carica per avere il mio Dracuccio!" strillava.
In barba al fatto che ad Hogwarts la tecnologia non funzionasse e che
Hermione era appena stata eletta, Blaise strillò in un
auricolare "Proteggete la Regina!". Una muraglia di uomini vestiti in
nero si erse attorno a lei, mentre due di loro allontanavno Pansy dalla
Sala. Aveva i capelli tutti dritti sulla testa, come avesse preso una
scossa, e dalla bacchetta crepitavano delle scintille.
Dopo aver deciso sommariamente che la ragazza doveva essere espulsa -
nonostante le proteste di Hermione, che le fecero guadagnare il titolo
di Hermione I la Caritatevole - Silente si congratulò con loro,
e poi chiamò due ragazze che avrebbero mostrato loro le loro
nuove sistemazioni.
"Ovviamente per voi è sospesa la regola secondo cui i ragazzi
non possono entrare nelle stanze delle ragazze" sussurò il
Preside con fare complice ai due malcapitati regnanti del castello.
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Capitolo 11 *** Cambio di residenza ***
Cap11
Cambio di residenza
Ovvero: la reggia di Versailles ci fa un baffo
Le ragazze che dovevano
accompagnare Draco ed Hermione alle loro nuove stanze si congratularono
con loro per la carica che avevano appena ricevuto, poi li condussero
in un'ala del castello a loro riservata, che ovviamente non avevano mai
visto prima.
Le due porte erano poste l'una di
fronte all'altra. Una era decorata coi colori verde e argento, l'altra
coi colori rosso e oro. Oltre ai gargoyle che facevano di guardia alle
porte, e a cui bisognava dire la parola d'ordine per entrare, nel
corridoio non c'era null'altro, nemmeno dei quadri. Le accompagnatrici
spiegarono ai due che in questo modo la loro privacy era tutelata al
massimo, in quanto la presenza di quadri chiacchieroni avrebbe
"alimentato i pettegolezzi". In quel momento, Pix il Poltergeist
spuntò da un muro e dichiarò che ad alimentare i
pettegolezzi ci avrebbe pensato lui. Le accompagnatrici ridacchiarono,
mentre Draco sospirava ed Hermione sussurrava "Non anche lui..."
Ad ogni modo, le accompagnatrici si
divisero per accompagnare i regnanti di Hogwarts nelle loro stanze. In
realtà, più che di stanze poteva parlarsi di piccoli
appartamenti, con bagni superlussuosi, letti enormi, un camino che
troneggiava nello studio e persino dei balconi, ovviamente tutto
decorato coi colori delle loro case. Nessuno dei due riuscì a
nascondere l'ammirazione, e anzi pensarono che quella storia portava
almeno un vantaggio. Appena le loro guide li lasciarono, entrambi
fecero la stessa cosa, ovvero buttarsi sul letto per rilassarsi.
Per Hermione quel momento di pausa
durò poco, in quanto qualche minuto dopo sentì la voce di
Lavanda che battibeccava con i gargoyle "Facci passare, stupido coso,
siamo sue amiche!". Hermione aprì la porta dall'interno e vide
sulla soglia Calì, Lavanda e Ginny.
Per un momento pensò che le
tre avessero organizzato una spedizione punitiva. Aveva soffiato la
carica a Ginny e Lavanda, inoltre con quest'ultima non era mai andata
d'accordo e Calì era la sua migliore amica. Stava già
considerando le migliori strategie di difesa, quando Ginny le si
gettò addosso per abbracciarla.
"Congratulazioni!" le dissero le tre in coro.
Quando capì che nessuno l'avrebbe picchiata, Hermione le invitò dentro.
"Ok, ora ti sto invidiando" disse
Lavanda guardando quel piccolo appartamento. Calì iniziò
a gironzolare con sguardo ammirato e silenziosa, mentre Ginny guardava
distrattamente l'ambiente e sorseggiava della limonata, presa da un
vassoio che dei silenti elfi domestici avevano portato, accompagnata da
altri bicchieri pieni della stessa bevanda e dei biscotti danesi.
Hermione quasi si strozzò quando vide la stampa di un gattino
sul vassoio.
Calì e Lavanda, ripresesi
dall'ammirazione generale e sbocconcellando i biscotti, non tacquero un
attimo, e iniziarono a riferire ad Hermione tutti i pettegolezzi del
castello, che non consistevano in altro che "tutti i ragazzi che
vogliono conquistare la Regina". Tra questi vi era anche un certo
Cormack McLaggen, che per le due ragazze era sexy, ma comunque
raccomandarono alla loro Regina di fare attenzione, perchè
adesso molti ragazzi volevano conquistarla solo per il suo titolo,
nonostante da quando avesse cambiato stile per loro era molto bella.
Hermione non sapeva cosa replicare
a tutte quelle chiacchiere, ma ben presto si rese conto che era inutile
cercare qualcosa da dire, in quanto le sembrava che alle due ragazze
servisse più un pubblico che qualcuno con cui parlare.
Improvvisamente entrò un
gufo dalla finestra. Hermione mise qualche moneta nella saccoccia che
l'animale aveva sotto la testa e poi srotolò la lettera. Era dei
suoi genitori, e non fece in tempo a gioirne che iniziò a
leggerla. Diceva così:
"Carissima Hermione,
il Preside
Silente ci ha appena inviato un messaggio in cui ci avverte che sei
diventata Regina dei Grifi. Ci ha spiegato l'onore e la
responsabilità che questa carica porta, e non possiamo che
essere felici e orgogliosi di te!
Il Preside ci
ha anche informato che sei impegnata in una relazione col Principe
delle Serpi, Draco Malfoy. Inizialmente eravamo preoccupati, poi il
caro Silente ci ha detto tutto sul lignaggio della famiglia Malfoy e su
questo eccellente ragazzo. Siamo felicissimi per questa relazione
esperiamo che tu inizi anche a considerare il matrimonio, vista la
carica importante che ora rivesti. Speriamo inoltre che un giorno
vorrai presentarcelo.
Ora è nostro obbligo lasciarti al tuo dovere di regnante.
Con affetto"
Le amiche finsero di non aver
letto, ma Calì e Lavanda si guardavano in faccia ridendo.
Hermione decise di distogliere l'attenzione da sè stessa,
così chiese a Ginny cos'avesse, era molto silenziosa e solo ora
Hermione notava che indossava i suoi vecchi abiti, aveva gli occhi
lucidi e ora che era stata interpellata fece un'espressione triste.
Calì l'abbracciò e
poi le disse che con loro poteva parlare, così alla fine Ginny
disse "Credo che Blaise abbia un'altra", e poi scoppiò a
piangere.
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Capitolo 12 *** Problemi di cuore ***
cap12
Problemi di cuore
Ovvero: lo so che state cantando tutti la
sigla del cartone animato
Le ragazze accolsero con una faccia scioccata le parole di Ginny.
"Non ci credo" disse stupita Lavanda "tu e Blaise siete una delle mie OTP... Dopo Hermione e Draco" aggiunse frettolosamente.
"Cosa te lo fa pensare?" chiese a sua volta Calì, preoccupata.
Persino Hermione era dispiaciuta. aveva disapprovato quella coppia sin
dall'inizio, visto che sapeva per certo che si trattava di qualcosa di
artificioso creato dalla malefica voce, ma adesso era preoccupata per
Ginny. Era vestita come la "vecchia" Ginny (non che la cosa le
dispiacesse) ed aveva taciuto per tutta la visita. Un comportamento non
da lei.
"L'ho visto chiacchierare intensamente con una ragazza prima, e... Non
mi ha ancora invitata al ballo!" rispose Ginny, scoppiando a piangere
quando disse le ultime parole.
Calì e Lavanda si guardarono terrorizzate, e sussurrarono "Terribile!"
"Terribile? Ginny, chiacchierare con una ragazza non è per
nessun motivo terribile! E del ballo sappiamo solo da mezzora, vedrai
che appena sarete insieme te lo chiederà!" Tentò di
rassicurarla Hermione.
"Non si parla con un'altra ragazza quando si è fidanzati, sai?"
chiese Ginny in lacrime, mentre le altre due annuivano gravemente.
"Ma cosa dici... prima io e Blaise abbiamo parlato per un attimo, non penserai mica che vuole tradirti con me?"
"Tu sei la nostra Regina, è diverso" replicò Calì, liquidando la questione con un cenno della mano.
Mentre Hermione cercava di far emergere un po' di razionalità
dalla testa delle sue amiche, nella Sala Comune dei Serpeverde stavano
accadendo degli avvenimenti che avrebbero fatto disperare Ginny se
avesse potuto assistere.
Dopo l'elezione unanime a Principe delle Serpi di Draco ed il suo
conseguente trasferimento, Tiger e Goyle se nè stavano seduti
tristemente vicini al camino. Avrebbero potuto vedere Draco ogni volta
che avessero voluto, ma probabilmente non ci avevano pensato.
Blaise, invece, stava ancora chiacchierando con la ragazza con cui
Ginny l'aveva visto parlare poco prima. La poverina aveva subito la
metamorfosi attraverso la quale erano già passate Ginny e
Hermione, ma a quanto pareva lei la stava vivendo benissimo. Tutti gli
occhi mascili, e parecchi femminili, erano puntati su lei e sua
sorella, più piccola. Erano nella Casa dei Serpeverde
rispettivamente da quattro e un anno, ma a quanto pareva tutti le
notavano solo ora.
Si trattava delle sorelle Greengrass, Daphne e Astoria. Nonostante la
differenza di età, erano molto simili tra di loro: pelle
leggermente scura, capelli ricci e folti, occhi verdi, ed entrambe
molto formose. Entrambe, inoltre, ignoravano del tutto l'attenzione
generale che era loro dedicata: Daphne era completamente assorta dal
discorso che stava facendo con Blaise, Astoria invece stava scrivendo
su un quaderno che sembrava il suo diario segreto, e ogni tanto alzava
la testa e sospirava.
Blaise, dal canto suo, non stava capendo assolutamente nulla di quello
che la ragazza gli stava dicendo, visto che i suoi occhi erano
ipnotizzati dalla profonda scollatura della ragazza.
"Senti un po'" disse, interrompendola bruscamente "hai già un accompagnatore per il ballo?"
"No" replicò lei semplicemente, per nulla infastidita dall'interruzione.
Blaise stava per chiederle se, visto come stavano le cose, lei avrebbe
voluto andarci con lui, ma improvvisamente sentì una voce nella
sua testa.
"PER I PERIZOMA TIGRATI DI MERLINO! COSA PENSI DI FARE, BLAISE ZABINI?"
Se lui non avesse mai sentito prima quella voce, sarebbe probabilmente
saltato spaventato dalla poltrona al soffitto. Invece la conosceva, era
la sua voce guida, quella che lo aveva portato a conoscere la sua
fidanzata, Ginny Weasley.
Blaise stava per spiegare alla voce cosa stava provando a fare - e
cioè invitarla la ballo, nella speranza che la serata durasse
oltre il ballo - ma la voce lo interruppe di nuovo.
"Mi assento un attimo per fare cose importanti e tu non sei capace di
tenertelo nelle mutande per un giorno! Cosa non ti è chiaro del
fatto che il tuo grande amore sia Ginny?"
Blaise decise di ignorarla, era completamente ipnotizzato dalla
scollatura e stava iniziando a sudare, così le chiese "Beh...
Allora vuoi venirci con me?"
Chi avesse visto la scena, avrebbe pensato che i due facevano molte
pause perchè imbarazzati. In realtà, sia Blaise che
Daphne avevano un inquilino molesto nella loro testa.
"Tu hai perso la ragione! Non ti mica dato le tette di Clarke di The
100 per rubare i fidanzati alle altre! Tu devi solo tentare Draco, per
fargli capire che in realtà ama Hermione, non tentare Blaise!"
strillò la voce nella testa di Daphne.
Anche la ragazza, però, la ignorò, e accettò senza indugi l'invito di Blaise.
"Ho mille cose da fare" disse la voce "ma appena torno, giuro che quelle tette te le faccio diventare flaccide!"
Prima di andare via...
(Se avete da fare: il capitolo è finito. Alla prossima e grazie di avermi letta!)
So che ormai questa tiritera vi
stanca, ma devo farla: vi ringrazio per le recensioni, per aver
aggiunto la mia storia alle seguite/preferite/ricordate (siamo a quota
81, potete crederci? Per me è un risultato ben oltre le mie
più rosee previsioni, non so come ringraziarvi!) e in generale
per tutti i complimenti e i consigli che mi date. Ci tengo molto a
questa storia e di riflesso a voi come lettori. So di averla
abbandonata per quasi due anni, ma questa storia è stata con me
sin da prima del diploma, e ora sono all'ultimo anno della triennale...
Incredibile!
Inoltre, ci tengo a scusarmi per
questi ultimi capitoli un po' sottotono. So che possono essere noiosi,
e so che dopo tutti i giorni in cui vi faccio aspettare vorreste
qualcosa di più. Questi, però, sono solo capitoli di
passaggio, in preparazione al grande evento, e a tutte le sorprese che
verranno dopo! Sto lavorando da parecchio al capitolo del ballo (che
probabilmente sarà il più lungo dell'intera ff) mentre la
nostra amata fangirl sta preparando delle sorprese che non vi
immaginate nemmeno!
Inoltre (e qui chiudo) ormai avrete
capito che sono un'amante dell cultura pop dei nostri tempi (un
pensiero speciale a chi coglie sempre le mie citazioni), per questo ho
deciso di creare un crossover in collaborazione con una collega
universitaria. Se nè avete, voglia, è qui!
Fatemi sapere che nè pensate. Ora la smetto di blaterare, avrei
altri avvisi da fare ma prefersco diluirli nel tempo! Wholocki_Martell
out! *drops the mic*
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