Le sorprese dello spazio

di cecyvit
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incubo ***
Capitolo 2: *** nota d'autore ***
Capitolo 3: *** Buona notte Jay ***



Capitolo 1
*** L'incubo ***


Era ormai passato quasi un  anno dall’arruolamento di Jaylah sull’USS ENTERPRISE-A, la vita sulla nave spaziale era diventata una routine, sempre affiancata da Montgomery Scotty, aveva appreso tutti i secreti dell’Enterprise-A.
Correva l’anno 2227 quando nel profondo della notte un urlo femminile squarciò l’Enterprise, ma solo un uomo riconobbe l’oramai famigliare urlo; Scott si avvento nella camera di Jaylah, dove la trovo mentre si contorceva dal dolore, subito non fu chiara la causa del suo dolore ma non appena Jaylah parlò, tutto fu più limpido agli occhi di Scott, era passato un anno dal ritrovamento di Jaylah e la sua triste storia era conosciuta da tutto l’equipaggio ma Scott le era molto più vicino di chiunque altro sulla nave.
Scott passò interminabili minuti a guardarla mentre decideva cosa fare,
potrei cercare di svegliarla e rischiare che mi colpisca involontariamente o… Scott si avvicinò a lei e avvolse lentamente le braccia attorno al piccolo corpo di Jaylah che in un primo momento si irrigidì al contatto ma pochi istanti dopo si rilasso e contraccambiò il gesto affettuoso di Scott, era la prima volta che condividevano un contatto così intimo, ma sembro un’azione natura per entrambi.

Passarono pochi minuti quando il silenzio venne interrotto da una flebile voce femminile: “Scott?” , passarono pochi istanti quando Scott rispose: “Si Ragazza sono io, stavi avendo un incubo non sapevo cosa fare scu…”  Scott non potè finire la frase che “non chiedere scusa, resta ti prego”,  Scott fu colpito da questa frase come poche cose lo colpivano ma fu davvero contento di rispondere alla ragazza che giaceva tra le sue braccia “Tutto ciò che vuoi Jaylah”  passarono così il resto della notte nessuno dei due dormì ma rimasero in silenzio l’uno nelle braccia dell’altro ad assaporare quel momento così estraneo ma estremamente confortante, quando il capitano Kirk chiamo l’equipaggio in plancia era arrivata l’ora di abbandonare quel confortante momento, Scotty si alzò e guardò Jaylah con un sorriso finora a lei sconosciuto e disse: “Forza il capitano ha chiamato tutti in plancia, e evitiamo di dire a qualcuno ciò che è successo, sarà il nostro piccolo segreto”  Jaylah di tutta risposta annui, ancora con la faccia assonnata dal poco e disturbato sonno della notte precedente.
A quel punto Scott usci dalla stanza e si diresse verso la sua che era distante pochi passi da quella di lei, entrato e chiusa la porta si ritrovò a pensare a quella strana sensazione che aveva provato abbracciando Jaylah; cos’era quella sensazione? Un calore strano nel petto? E se fosse quello? Proprio quello? Chiederò consiglio a Spock lui ne sa di più…
E mentre Scott pensava tutto questo si rese conto che era in ritardo anzi ritardissimo! Si vestì in tutta fretta e si precipitò in plancia ma era troppo tardi il capitano aveva appena finito in suo discorso per il primo anno a bordo dell’Enterprise-A e quando piombò in plancia l’intero equipaggio si voltò a guardarlo con una faccia dubbiosa, mai Scott fu così imbarazzato soprattuto perché anche lei ha visto la sua entrata da vero idiota ma la cosa che più lo faceva sentire così stupido era il sorriso sulla faccia di Jaylah come per dire complimenti bell’entrata, il capitano chiese subito spiegazioni ma Scott sembrava aver perso la capacità di parlare l’unica cosa che fece fu diventare bianco come il latte, a quel punto Kirk capì che era una questione delicata e ordinò all’equipaggio di tornare hai propri compiti e fece cenno a Scott di seguirlo.

Entrati in una sala appartata della nave Kirk chiese: “ Scotty cosa ti turba tanto da arrivare in ritardo e non riuscire neanche a balbettare una risposta?”  non poteva negarlo il capitano lo conosceva davvero bene, fin troppo, ora era arrivato il momento di chiedere consiglio su quella strana sensazione provata la notte passata con Jaylah, “ Beh capitano cono stato occupato da molti pensieri e domande che non mi sono reso conto dell’ora chiedo scu…” non fece in tempo a finire che “ Non ho niente da scusarti, ma dimmi quali sono questi tuoi pensieri?”, “Kirk ho provato una strana sensazione nel petto l’altra notte…”  ora aveva tutta l’attenzione del capitano su di se “E dimmi Scotty cosa o meglio chi ha fatto scaturire questa tua sensazione?”, ora aveva le spalle al muro doveva dirglielo dopo tutto era il suo capitano “ questa notte Jaylah ha avuto un incubo e sono stato svegliato de un suo urlo che detto sinceramente capitano mi ha gelato il sangue sono corso da lei e l’ho trovata mentre si contorceva dal dolore non so perché ma ho reagito di impulso e l’ho abbracciata ed è li che ho iniziato a provare questa strana sensazione…”, “Scott ora è tutto più chiaro, tu sei innamorato!”  la faccia di Scott è diventata ancora più bianca di prima “c-c-c-c-co-o-o-s-sa-a-a!?”  e in quel momento spuntò anche Jaylah da un posto nascosto drietro allo scaffale, aveva origliato tutta la conversazione voleva sapere se Scott stava bene ma sapeva che chiederlo a lui era inutile, resasi conto di ciò che era stato detto esclamò: “Cosa?!”  i due si girarono in direzione della ragazza Scott non era mai stato tanto male, e preso dal panico scappò andandosi a rifugiare giù in sala macchine.

Jaylah stava già per seguirlo ma Kirk la fermò e le disse: “Si gentile con lui non l’ho mai visto così per favore abbi un po’ di tatto” Jaylah lo guardo strana: “ un po’ di tatto?”, “ Si Jaylah, vuol dire vacci piano e si gentile”  aveva capito finalmente; sorrise e annui con ampi movimenti per poi correre nella stessa direzione presa poco prima da Scott, lo dovette cercare un po’ prima di trovarlo in un angolino mentre pasticciava con quanche pezzo della nave “Scott dobbiamo parlare”  e subito dopo pensò stupida dovevi essere gentile!  Scott si girò e i loro occhi si intrecciarono per pochi istanti ma lui distolse subito lo sguardo concentrandosi di nuovo sul pezzo di nave su cui stata lavorando “ Scotty per favore ascoltami, non ci sono problemi, non sei l’unico a provare cose nuove ma affrontarle da soli non serve, me l’hai insegnato tu, condividiamo le stesse sensazioni ora decidiamo vui provare a capirle con me Montgomery Scotty?”  passarono interminabili minuti di silenzio poi Scott si rivolse a lei e si avvicino, tanto forse troppo per lui ma non per lei che si avvicinò ulteriormente “Allora mi stai offrendo un occasione per capire cosa proviamo l’uno per l’altra?”  lei sorrise mostrando i canini “Si Scotty ti sto offrendo un’occasione per capire ciò che tu hai scoperto l’altra notte e io ho sentito quando mi hai dato l’ammissione all’ Accademia Spaziale.”  Scott fu sorpreso “ mi stai dicendo che tu provi questo da quasi un anno?!”  Jaylah annui ampiamente e sorrise lanciandosi tra le braccia di Scott in un abbraccio sobrio ma pieno di sentimenti, in quel momento si creò un’ atmosfera tranquilla e positiva come se sull’Enterprise-A ci fossero solo loro in quel momento non esisteva nessun altro oltre a loro.

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Capitolo 2
*** nota d'autore ***


CHIEDO UMILMENTE SCUSA mi sono trasferita in... AUSTRALIA!!!! non ho avuto testa per scrivere altri capitoli ma sono felice di annunciare che in secondo capitolo sarà caricato a breve, spero che il primo capitolo vi sia piaciuto XD

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Capitolo 3
*** Buona notte Jay ***


Passarono i giorni e ciò che Scott provava non era cambiato neanche un po’, erano circa le due della notte quando un rumore lo svegliò, ma nel buio della sua camera non riuscì a vedere niente, poco dopo sentì dei passi avvicinarsi al suo letto ma solo quando Jaylah fu vicina, riuscì a distinguere in quel profondo buio la sua pelle bianca come il manto lunare timidamente chiese: “ Come mai sei venuta qua alle due di notte” dopo quella domanda Jaylah scoppio in lacrime mostrando stranamente tutta la sua debolezza, Scott come l’altra sera non si sa per quale strano morivo tirò la ragazza nel letto abbracciandola così forte cha aveva paura di soffocarla ma così non fu, Jaylah rispose calorosamente al suo abbraccio calmando il suo pianto, addormentandosi pacificamente tra le braccia dell’unico uomo che abbia mai amato, ma lei non aveva mai amato davvero, si chiedeva se era vero amore, ma questo lo avrebbero capito con il tempo, assieme, come tutte le coppie fanno. Dormirono per qualche ora, quando Jaylah si vegliò trovo un Montgomery Scott che le guardava come nessun altro avesse mai fatto, e con quel sorriso da demente che a lei piaceva così tanto, gli venne naturale rispondere a quel sorriso e chiese: “ Cosa fissi con così tanto interesse?”, lui prontamente rispose : “La donna più bella su cui abbia posato gli occhi”, Jaylah arrossi furiosamente Scott non gli aveva mai fatto un complimento, almeno non su di lei ma sempre sul magnifico lavoro che svolgeva con lui non sul suo aspetto fu allora che decise di fare ciò che non aveva mai fatto, in un momento di pura euforia si lanciò su Scott baciandolo con una passione a lei sconosciuta, Scott dal suo canto fu sorpreso, molto sorpreso, ma si ritrovò a contraccambiare con altrettanta passione, quando si separarono i loro polmoni avevano bisogno di ossigeno, poggiarono le fronti una contro l’altra e dissero all’unisono : “Non diciamolo a nessuno” e poi scoppiarono a ridere di gusto, ma appena si girarono notarono che erano di nuovo in ritardo, almeno Scott era di nuovo in ritardo. Arrivati sul ponte Scott chiese di avere un colloquio privato con il capitano e Jaylah andò a svolgere i propri compiti come se niente fosse successo, ma era successo inutile negarlo, quando Scott si trovò solo con il capitano espose raccontando tutto balbettando un po’ qualche parte ma era così felice che non se ne accorse neanche, il capitano si complimentò con lui ordinandogli di mantenere separata la vita sentimentale da quella lavorativa, ma era una parola quando lavori con la donna che ami a meno di 2 metri come fai a separare le due cose, ciò nonostante promise al capitano che così avrebbe fatto la vita privata da una parte e quella lavorativa dall’altra, poi Kirk disse : “Ciò che fate in camera non m’interessa ma niente baci o altro durante il lavoro”, Scott divenne bordo dall’imbarazzo dileguandosi velocemente in sala macchine dove il suo lavoro lo attendeva ma non era l’unico ad attenderlo.
Arrivato alla propria postazione, trovò un impaziente Jaylah ad aspettarlo, con gli  occhi persi nel vuoto, e non sembrava molto contenta come se sapesse cosa era successo poco prima, Scott era terrorizzato, non sapeva cosa fare, ma dopo tutto con le donne non c’è molto da fare, appena Jaylah usci dal suo stato di trance si avvento su Scott quasi urlando : “Non ci eravamo detti di non dirlo a nessuno?! E tu che fai? Lo vai a dire a Kirk? Il capitano? Ma sei impazzito?”, Scott non capì molto, aveva parlato tropo velocemente, ma una cosa l’aveva capita era arrabbiata e anche molto, Scott provò ad aprire bocca per parlare ma solo un sibilo usci prima che Kirk chiamò Jaylah per un incontro privato, “Salvato per un pelo” pensò Scott, lei al suo canto lo fulminò con lo sguardo prima di ondeggiare verso il capitano.
Arrivata in sala comando Kirk la prese da parte lontano da orecchie indiscrete, e iniziò il suo monologo “Jaylah sono al corrente di cosa è successo, e del fatto che doveva rimanere un segreto, non essere arrabbiata con Scott, non l’ho mai visto così felice! Sei importante per lui, non andarci troppo pesante.” Lei ascoltò attentamente ma era ancora arrabbiata,
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Jaylah si sedette sul letto e prese un lungo sospiro e inizio a parlare a velocità stratosferiche “Sndfhwubwdbhsubsduhasuduiddauvduvn…”, “ Se parli così veloce non capisco niente” la interruppe Scott, allora lei prese un respiro ancora più profondo e “Mi dispiace per come ti ho trattato quando sei arrivato, ero così arrabbiata, mi sono sentite tradita visto quello che c’eravamo detti, poi il capitano mi ha spiegato e mi ha chiesto di non essere arrabbiata con te, ci ho pensato tutto il giorno e ho capito che non potevo essere arrabbiata con te, il capitano aveva in diritto di sapere e tu sei suo amico, ma non potevo parlartene sul lavoro allora ho aspettato di arrivare qua.” disse tutto dunfiato, Scott era esterrefatto  si poteva aspettare tutto ma non delle scuse, vedendo la faccia di lei ancora più contrita dopo il suo silenzio si ricompose e disse “ Non hai niente di cui scusarti, dovevo chiederti un parere prima di andare da Kirk, dopo tutto siamo coinvolti tutti e due quindi se io perdono te e tu perdoni me ci mettiamo una bella pietra sopra?” ,  “ Perché dovremmo merci una pietra sopra, che utilità ha una pietra?” Chiese lei un po’ smarrita, “Lo si dice quando vuoi far capire che lo lasci nel passato e non ci pensi più”, allora Jaylah annui e poi disse “ Devo andare sono stanca per parlare o fare qualsiasi altra cosa.”   Scott la fermò “Perché non rimani forse così riesci a dormire senza avere incubi” al pensiero di un intera notte di sonno tranquillo non riuscì a resistere un po’ per la stanchezza e un po’ perché avrebbe dormito con Scott accettò, si cambio in fretta mettendo una maglia e dei pantaloncini gentilmente prestati da Scott e s’intrufolò sotto le coperte alla ricerca di quell’uomo che le faceva provare così tante emozioni che non sapeva più cosa pensare di lui, quel bacio la mattina, l’aveva fatta sentire in paradiso e aveva tutte l’intenzione di tornarci, così appena Scott si mise a letto con un movimento rapido baciò Scott che ancora più rapido la trattenne a se approfondendo il bacio con passione quando si staccarono alla disperata ricerca di ossigeno Jaylah si rilasso sulla sua spalla mormorando “ Buona notte Scotty” Scott ancora assorto nell’effetto del bacio rispose “ Buonanotte Jay
 

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